Quante volte ci è capitato di
desiderare l’ultimo prodotto di tendenza lanciato sul mercato? Per
esempio, il nuovo e costoso modello di iPhone con le stesse
funzionalità di quello precedente, la nuova utilissima cover porta
lipgloss di Hailey Bieber, la minuscola borsa di Miu Miu tanto
celebrata dalla canzone di Tony Effe, o… un nuovo esclusivo e
costosissimo paio di scarpe. Ed è proprio un paio di
sneakers bianche dal design futuristico, chiamate
Typo 3, a essere al centro del dramma
italiano Holy Shoes. Il film, che segna il
debutto alla regia di Luigi Di
Capua (noto componente del collettivo The
Pills e già sceneggiatore per due Smetto quando voglio), sarà nelle sale
italiane dal 4 luglio 2024 con Academy Two.
Di cosa parla Holy Shoes?
Presentato Fuori Concorso nella
sezione La prima volta al
41° Torino Film Festival, Holy Shoes
è una fiaba dark che intreccia quattro drammatiche
storie ambientate nella periferia romana. I racconti sono
accomunati dall’ossessionante desiderio di essere ciò che non siamo
e possedere ciò che non abbiamo per sentirci parte del mondo
attuale. Un mondo fatto di etichette e listini
prezzi, dove c’è sempre meno spazio per l’autenticità e la
diversità. Pur con vite, attitudini e modalità differenti,
Filippetto, Bibbolino (Simone Liberati), Mei
(Tiffany Zhou) e Luciana (Carla
Signoris) vivono lo stesso dramma contemporaneo di
una società che inghiotte e aliena tutto ciò che incontra,
senza alcuna pietà.
I quattro protagonisti di
Holy Shoes sperimentano dunque quella
dolorosa solitudine e forte bisogno di
accettazione che tutti hanno provato nella propria vita:
mentre l’adolescente Filippetto fa di tutto per accaparrarsi un
paio di Typo 3 da regalare alla sua fidanzatina benestante,
sperando così di sentirsi meritevole del suo amore; l’insicuro
rampollo Bibbolino, nel tentativo di dissociarsi dalla famiglia
altoborghese, smercia costose sneakers tra i trapper e utilizza le
Typo 3 per dimostrare a sé stesso di essere un bravo padre. Infine,
Mei, una giovane donna cinese, inizia un commercio clandestino di
Typo 3 contraffatte per riscattarsi socialmente e garantirsi un
futuro migliore a Boston.
A queste tre storie si aggiunge una
quarta, più adulta e commovente, in cui le
protagoniste non sono le tanto ambite Typo 3, ma un paio di
eleganti e sensualissime Marmont nere con suole rosse
indossate da Luciana. Il personaggio di Carla Signoris è una donna
di mezz’età, insoddisfatta della propria vita e del proprio
matrimonio, che riscopre un giorno la propria femminilità grazie a
dei tacchi gettati via dalla finestra dalla sua tanto affascinante
quanto sfortunata vicina di casa. Nonostante tutte le storie siano
accomunate dal fatto che le scarpe rappresentano il potere
disfunzionale che oggi gli oggetti esercitano su di noi,
la storia di Luciana si distingue nettamente dalle altre: Luciana
non desidera delle scarpe per elevarsi socialmente o per essere
amata e stimata dagli altri. Il suo desiderio è più profondo,
intimo e sincero: Luciana è alla ricerca di sé
stessa, della donna che era, e quelle scarpe diventano lo
strumento per poter amarsi nuovamente e riscoprire la propria
femminilità.
Dimmi che scarpe indossi
e ti dirò chi sei: la critica sociale di Di Capua
Tra scene oniriche
(per esempio, quella iniziale che mostra le Typo 3 come reliquia, o
la scena in cui decine di scarpe colorate piovono per strada) e
dura realtà, Holy Shoes
analizza profondamente gli effetti collaterali della nostra
società contemporanea. Una società che ha fatto del
consumismo e della globalizzazione un virus omicida. Si
riflette così la realtà raccontata dal filosofo Zygmunt
Bauman, quella di una “società liquida”, dove
l’apparente e perenne connessione tra individui (più online che
“onlife”) nasconde in realtà un crescente e preoccupante
individualismo che isola le anime, elevando l’apparire a
un valore supremo. Con una palette di colori freddi e pessimisti,
Di Capua porta quindi questa critica sociale e
universale sul grande schermo e lo fa servendosi di
una Roma anonima, insolita e accelerata come
sfondo principale, e che potrebbe rappresentare qualsiasi altra
grande metropoli del mondo.
Nonostante una narrazione
corale a tratti complessa, che potrebbe risultare confusa
e faticosa per lo spettatore, Holy Shoes
si distingue per essere una profonda critica sociale, arricchita
dal talentuoso cast e da una rappresentazione accurata e cruda di
un presente deprimente. Il film esplora come la società
contemporanea abbia paradossalmente permesso agli oggetti di
assumere un potere determinante nella definizione e nell’influenza
della nostra identità. Con il suo debutto alla regia, Di Capua
incita quindi a una riflessione sulla nostra relazione con
il consumo e sull’importanza di un’autenticità personale
che vada oltre le convenzioni superficiali della modernità.
Avengers 5 (precedentemente noto
come Avengers: The Kang
Dynasty) non ha avuto il percorso di produzione più
agevole dopo aver perso il suo regista originale, uno sceneggiatore
e la star Jonathan Majors, ma sembra che i
Marvel Studios abbiano finalmente
riportato le cose sulla buona strada.
Secondo Nexus Point News, le riprese
dovrebbero iniziare alla fine di marzo 2025, fino alla fine
dell’estate 2025. Il sito nota inoltre: “A causa delle
dimensioni del cast e del film stesso, diversi attori gireranno le
loro scene in blocchi. Gli attori potrebbero dover filmare tutte le
loro scene contemporaneamente nell’arco di settimane senza che
l’intero cast o addirittura tutti nella scena siano presenti
durante le riprese.”
Il mese scorso, gli operatori
avevano riferito che il regista di Deadpool e
Wolverine, Shawn Levy, era in trattative
per dirigere il film. Secondo quanto riferito, lo studio gli aveva
offerto il lavoro a metà marzo, ma in quel momento lui aveva
rifiutato poiché stava ancora dando gli ultimi ritocchi a
D&W e stava anche lavorando all’ultima
stagione di Stranger Things.
Sebbene si dicesse che le trattative
fossero in corso, non sembrava mai un accordo concluso e, secondo
quanto riferito, altri registi erano in lizza. Sembra che le
trattative ora siano fallite, dato che Jeff
Sneider è abbastanza sicuro che Levy non
guiderà il progetto.
Avengers 5, quale sarà il destino
di Kang?
Nonostante il licenziamento di
Majors, si prevede che Kang appaia comunque, anche se non possiamo
vedere il personaggio svolgere un ruolo altrettanto importante
nella storia. Come sappiamo, lo sceneggiatore di Loki
Michael Waldron è stato assunto per scrivere una nuova
bozza della sceneggiatura, ma i report indicano che gli eventi
della stagione 2 di Loki informeranno la trama principale, il che
significa che Kang probabilmente rimarrà come personaggio
secondario.
Alien e
Blade Runner hanno entrambi generato sequel, ma il
regista Sir Ridley Scott non era dietro la macchina
da presa per queste nuove iterazioni. James Cameron ha diretto l’ormai
classico Aliens, e David Fincher
si è occupato del mal accolto, ma ancora ricordato con affetto,
Alien 3.
Per quanto riguarda Blade
Runner, il regista di Dune Denis
Villeneuve si è occupato di Blade
Runner 2049, un film che si è rivelato un degno
seguito dell’innovativo originale di Scott del 1982.
Parlando con Vanity Fair de
Il
Gladiatore II, Ridley Scott ha confermato che non gli è mai
stato chiesto di dirigere i sequel di nessuno dei film, né gli è
stato detto del loro sviluppo mentre era in corso. Lo dà la colpa
al fatto di essere un regista relativamente nuovo e di avere poco
interesse a fare seguiti in quel momento.
“Ero lento al cancelletto di
partenza”, ammette Scott. “Voglio dire, avrei dovuto fare
i seguiti di ‘Alien’ e di ‘Blade Runner.’ Si cambia nel corso degli
anni. A quel tempo, non volevo riviverlo di nuovo, quindi Jim
Cameron è arrivato – e poi David Fincher – in “Alien”.
“Sono autore di due franchise.
La maggior parte dei registi di Hollywood – certamente, diciamo, al
mio livello – non lasciano andare queste cose. Ma ho fatto ‘Alien’
come secondo film, quindi non avevo molto scelta”, spiega.
“E ‘Blade Runner’ è stato il mio terzo film. Quindi, non avevo
scelta perché avevo dei partner molto difficili.” “Era una specie
di ‘Benvenuti a Hollywood.’ Non mi è mai stato detto o chiesto [sui
sequel]. Puoi immaginare che non fossi felice.”
Ridley Scott ha precedentemente affermato di
pentirsi di non aver diretto Blade Runner 2049;
tuttavia, sarà il produttore esecutivo della prossima serie TV
Blade Runner 2099, cosa che forse
gli darà un controllo molto più creativo nel processo (resta da
vedere se ha intenzione di riconciliare le decisioni creative di
Villeneuve).
Si ritiene inoltre che il regista
abbia dato il suo sigillo di approvazione al prossimo Alien:
Romulus di Fede Alvarez, anche se il
suo coinvolgimento con quel franchise (e lo spin-off televisivo di
Noah Hawley) è probabilmente minimo.
Comprensibilmente, Scott era ansioso
di occuparsi de Il
Gladiatore II ma è riuscito a proseguire il franchise
di Alien, negli anni, con altri due film: Prometheus
e Alien:
Covenant che però hanno ricevuto un’accoglienza mista
e hanno faticato al botteghino.
“Non avrei dovuto prendere
quella decisione [di dimettermi]. Ma dovevo farlo. Avrei dovuto
fare Blade Runner 2”, ha detto Scott l’anno scorso. “Devo
stare attento a quello che dico. Era dannatamente troppo lungo.
Fanculo! E la maggior parte della sceneggiatura è mia.”
Il
Gladiatore II arriverà nelle sale il 15 novembre a
livello internazionale e il 22 novembre in Nord America.
Il
primo trailer del reboot de The Crow – Il
Corvo della Lionsgate non ha esattamente ispirato
fiducia tra i fan dell’amato adattamento degli anni ’90 con
protagonista il defunto Brandon Lee, ma il regista
Rupert Sanders è fermamente convinto che il suo
film sia ben lungi dall’essere semplicemente un altro “remake di
Hollywood”, nonostante i suoi 50 milioni di dollari di budget e il
sostegno di uno studio importante.
“Non ha proprio niente a che
fare con Hollywood in questo film”, dice il regista a Empire.
“È un film indipendente molto frammentario.” Sanders ha
continuato sottolineando che evitare le solite trappole da
blockbuster è il modo in cui sono riusciti a “rimanere vicini
al centro, all’oscurità e alla violenza che sono nella graphic
novel. L’unica ragione per cui abbiamo potuto farlo è perché non è
un film in studio.”
Potrebbe anche essere così, ma
questo non dissipa le preoccupazioni dei fan, dal momento che molti
di loro contestavano il fatto che il film sembra aver abbandonato
l’estetica goth/grunge del film di Alex Proyas in
favore di altre strade.
Intanto su Empire arriva un’altra
immagine ufficiale dal film che mostra
Bill Skarsgård nel panni di Eric.
Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è
The
Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio
della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in questa nuova
versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven
(Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati
da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di
criminali. Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo
unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una
vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando
attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a
posto le cose. The Crow – Il Corvo è in arrivo prossimamente solo
al cinema.
Il Corvo è stato prima un successo
di critica e di botteghino, poi un classico di culto. Il mondo
cupamente surreale, girato interamente sul set, crea una distopia
di realtà alternativa in cui qualsiasi cosa, persino un uomo
resuscitato da un corvo, si vendica della banda che ha ucciso lui e
la sua fidanzata. Ma ciò che veramente equilibra il film è il
torrente di emozioni – in particolare il dolore e la perdita – che
scorre sotto di esso. L’interpretazione di Lee è fisica e
viscerale; il film lo avrebbe reso una star. Invece, quando Draven
viene ucciso con un colpo di pistola, rabbrividiamo per la
consapevolezza di quanto la morte del personaggio imiti quella
dell’attore. Nonostante il successo del film, nessuno dei tre
sequel o dell’adattamento televisivo ha catturato il carisma di Lee
o la bellezza oscura e il dolore del film del 1994. I produttori
hanno cercato di far decollare un reboot del Corvo per anni, con
diversi attori che si sono avvicendati nel ruolo di protagonista.
Ora sembra che ci stiano finalmente riuscendo. Ecco cosa sappiamo
finora sul nuovo film del Corvo.
Mentre continuano le riprese del
reboot DCU di Superman diretto
da James
Gunn, altri due eroi si uniscono alla mischia! A
seguito dei precedenti resoconti secondo cui Nathan Fillione
Isabela Merced erano stati avvistati a Cleveland,
queste ultime foto dal set ci danno un primo sguardo ad entrambi
gli attori in costume intero nei panni dei rispettivi personaggi,
Lanterna Verde Guy Gardner e
Hawkgirl.
FIRST LOOK SPOILER ALERT: The Green Lantern
(Nathan Fillion) joins Mr. Terrific (Edi Gathegi), Hawkgirl
(Isabela Merced) and Superman (David Corenswet) for
a high-flying scene in downtown Cleveland. Photos: John Kuntz,
https://t.co/WLnOBQdLsspic.twitter.com/vvcXtuBIWG
Come potete vedere, Fillion sfoggia
il caratteristico taglio a scodella di Gardner e una leggera
variazione sull’abito dei fumetti dell’eroe (c’è molto più bianco),
che – come gli abiti di Mr. Terrific – presenta il logo Lordtech.
Sebbene Merced sia stata fotografata solo di lato, il suo costume
sembra essere piuttosto accurato in stile dei fumetti e porta anche
la mazza caratteristica del suo personaggio.
Non abbiamo molto contesto per la
scena girata, ma sono presenti anche l’Uomo d’Acciaio (David
Corenswet) e Mr. Terrific (Edi Gathegi),
con quest’ultimo che prende il volo insieme a Hawkgirl mentre gli
altri due conversano di seguito.
Tutto quello che sappiamo su
Superman
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Apple TV+ ha
annunciato oggi la seconda stagione della serie comedy-adventure
“Le
avventure senza capo né coda di Dick Turpin“, con Noel
Fielding (“The Mighty Boosh”, “The Great British Bake Off”) nel
ruolo di Dick Turpin.
Fin dal suo debutto mondiale, “Le
avventure senza capo né coda di Dick Turpin” è stata acclamata come
“straordinariamente divertente”, ottenendo rapidamente un punteggio
di critica Certified Fresh su Rotten Tomatoes. La serie,
“piacevolissima”, ha come protagonista uno “spettacolare” Noel
Fielding, che presta “i suoi tempi comici asciutti per creare un
personaggio surreale che è sia accattivante che carismatico”,
insieme a un cast di “grandi comici”. La seconda stagione promette
altre avventure fantastiche per Dick Turpin, con una serie di
grandi talenti comici britannici come protagonisti. La prima
stagione completa è già disponibile in streaming su Apple
TV+.
In “Le avventure senza
capo né coda di Dick Turpin”, Dick Turpin intraprende un viaggio
pieno di fughe assurde quando viene nominato capo di una banda di
fuorilegge. In questa irriverente rivisitazione ambientata nel
XVIII secolo, Dick è il più famoso – ma il più improbabile – dei
rapinatori di strada, il cui successo è definito soprattutto dal
suo fascino, dalla sua abilità nel dare spettacolo e dai suoi
capelli. Insieme alla sua banda di simpatici furfanti, Dick cavalca
gli alti e i bassi delle sue nuove imprese, tra cui un incontro con
la celebrità.
“Le avventure senza capo né coda di
Dick Turpin” è prodotta per Apple TV+ da Big Talk Studios, parte di
ITV Studios, e scritta da Richard Naylor e Jon Brittain con Noel
Fielding.
La serie è prodotta esecutivamente
da Kenton Allen, Big Talk Studios (produttore pluripremiato ai
BAFTA di “Rev”, “The Outlaws”, “Friday Night Dinner”), Noel
Fielding, Victoria Grew, Big Talk Studios (“Back”, “We Are Not
Alone”), Anthony Wilcox (“This England”) e Ben Palmer (vincitore
del BAFTA TV Award e del Rose d’Or Award per “The Inbetweeners” e
“The Inbetweeners Movie”), con Richard Naylor e Jon Brittain come
co-produttori esecutivi. La serie sarà diretta da Ben Palmer.
“Shukran”, opera
prima del regista Pietro Malegori, è basato su una
storia vera ed è tratto dall’omonimo libro di Giovanni Terzi edito
da Piemme Mondadori. Girato in Puglia con il contributo di Apulia
Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valore su
risorse del POC Puglia 2014-2020 e in associazione con Intesa
Sanpaolo, arriva al cinema l’8, il 9 e il 10 luglio con Eagle
Pictures.
Il film vede protagonista
un cast internazionale: Shahab Hosseini, premiato
a Cannes come miglior attore protagonista per “Il cliente”,
Camelia Jordana, Cesar nel 2018 come migliore
attrice esordiente, insieme a, tra gli altri, Husam
Chadat, Slimane Dazi e all’italiano
Antonio Folletto. Camelia Jordana inoltre, disco
di platino in Francia, canta un brano all’interno del film. Le
musiche sono di Serena Menarini ed Alessandro Branca per Human
Touch Music, la fotografia è curata da Tommaso Fiorilli, nominato
agli Oscar con “L’insulto”.
“Shukran”, che in italiano vuol dire
“grazie”, è prodotto da Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele
Berardi per Addictive Ideas, insieme a 3 Marys Entertainment, Frame
by Frame e Rosebud Entertainment Pictures. Presentato in anteprima
ad “Alice
nella città” nel 2023, sarà nei cinema in lingua originale, in
arabo e inglese, con sottotitoli italiani.
Shukran, la trama
Nel 2011 il popolo siriano
insorge contro il regime di Assad. Damasco, sotto il controllo del
governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Il dr. Taher
Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo
lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali muore in un attentato
terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una
delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima
richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un
bambino malato di nome Mohamed. Quando, durante il viaggio
attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il
bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si
troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà
mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre
creduto.
Casa del Cinema – Cinque le arene a
ingresso gratuito che la Fondazione Cinema per Roma cura in tutta
la Capitale nell’ambito dell’Estate Romana: a Tor Bella Monaca,
Santa Maria della Pietà e Corviale con l’iniziativa “Viva il
cinema!”, al Parco degli Acquedotti con Roma Cinema Arena e alla
Casa del Cinema nel Teatro all’aperto Ettore Scola.
Saranno ventisei
le proiezioni in totale a partire da oggi, mercoledì 3, fino al prossimo 10 luglio. Molti
protagonisti del nostro cinema incontreranno il pubblico: fra
questi, Maria Grazia Cucinotta, Marco Tullio Giordana,
Gabriele Mainetti, Gabriel Montesi e Giampaolo
Morelli.
Le attività
della Fondazione Cinema per Roma coinvolgeranno anche il MAXXI:
mercoledì 10 luglio, presso l’Auditorium del Museo nazionale delle
arti del XXI secolo, sarà inaugurata la rassegna “Cinémaville”.
ROMA
CINEMA ARENA – PARCO DEGLI ACQUEDOTTI
Dal
4 al 25 luglio la terza edizione di Roma Cinema Arena al Parco
degli Acquedotti: ogni sera a partire dalle ore 21.15, una
proiezione a ingresso gratuito. Fra gli ospiti della settimana
Maria Grazia Cucinotta e Marco Tullio Giordana
Roma Cinema
Arena è la grande sala cinematografica all’aperto di circa mille
posti situata in uno dei luoghi più suggestivi della città, il
Parco degli Acquedotti (VII Municipio, quartiere Appio
Claudio).
La terza
edizione della manifestazione celebrerà il compleanno di grandi
film entrati nella storia della settima arte. La rassegna sarà
inaugurata domani, giovedì 4 luglio, da Il postino, a
trent’anni dall’uscita nelle sale, ultima interpretazione di
Massimo Troisi, canto del cigno di una personalità indimenticabile,
unica e fuori dagli schemi. A parlarne con il pubblico ci sarà la
protagonista Maria Grazia Cucinotta. Il 1994 è stato inoltre l’anno
di Forrest Gump, uno dei lavori più amati di Robert
Zemeckis: il film, premiato con sei Oscar®, fra cui quello a Tom
Hanks, sarà proiettato il giorno successivo. Sabato 6 luglio sarà
la volta di uno dei grandi film sulla paranoia americana anni
’70, I tre giorni del condor di Sidney Pollack:
il regista premio Oscar® avrebbe compiuto novant’anni nel 2024.
Domenica 7 il pubblico potrà assistere
a Ennio, documentario dedicato da Giuseppe
Tornatore al genio di Morricone, scomparso nel luglio di quattro
anni fa. Il giorno successivo sarà proiettato La ragazza
con la valigia, uno dei film più belli e famosi di Valerio
Zurlini: il titolo – che fa parte del catalogo di una delle più
note case cinematografiche al mondo, la Titanus, che nel 2024
compie 120 anni – sarà introdotto dal regista Marco Tullio
Giordana. Martedì 9, sarà la volta de La
stangata di George Roy Hill, una delle più belle truffe
viste al cinema, con dieci candidature e sette Oscar® vinti,
compresi quelli per Miglior film e Miglior regia. Mercoledì 10
luglio, infine, nell’ambito della rassegna “Titanus 120”, si
terrà La Tosca di Luigi Magni, adattamento in
chiave grottesca del dramma di Victorien Sardou che trova il sale
della vita nell’interpretazione dei tre protagonisti: Gigi
Proietti, Monica Vitti e Vittorio Gassman.
Roma Cinema
Arena è prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, ed è curata da
Gian Luca Farinelli, presidente della Fondazione, e Paola Malanga,
direttrice artistica, in accordo con Francesca Via, direttrice
generale. La rassegna è promossa da Roma Capitale (Assessorato alla
Cultura di Roma Capitale, con il coordinamento del Dipartimento
Attività Culturali), Regione Lazio, Cinecittà, Camera di Commercio
di Roma e Fondazione Musica per Roma.
Il partner
istituzionale è Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del
Ministero della Cultura. Roma Cinema Arena si svolge in
collaborazione con Cineteca di Bologna e Titanus. La manifestazione
è parte del programma dell’Estate Romana 2024.
Il
grande cinema torna nelle periferie della Capitale con la seconda
edizione dell’iniziativa “Viva il cinema!”. Nel corso della
settimana a Tor Bella Monaca ci saranno Gabriele Mainetti, Gabriel
Montesi e Giampaolo Morelli
Il programma
dell’Arena di Tor Bella Monaca (VI Municipio, via Giovanni
Castano) si svolgerà fino al prossimo 17 luglio nell’ambito della
seconda edizione di “Viva il cinema!”. Fra i primi ospiti della
rassegna, ci sarà l’attore Gabriel Montesi che introdurrà oggi,
mercoledì 3 luglio alle ore 21.15, la proiezione de La
stangata di George Roy Hill; domani, giovedì 4 luglio
alla stessa ora, Gabriele Mainetti presenterà agli spettatori la
sua opera seconda, Freaks Out, vincitrice di sei
David di Donatello e tre Nastri d’Argento; lunedì 8 alle ore 21.15,
Giampaolo Morelli salirà sul palco prima della proiezione del film
che ha segnato il suo esordio alla regia, 7 ore per farti
innamorare.
L’arena di
Tor Bella Monaca è organizzata da Zètema Progetto Cultura e
Fondazione Cinema per Roma nell’ambito della seconda edizione di
“Viva il Cinema!”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla
Cultura di Roma Capitale, con il coordinamento del Dipartimento
Attività Culturali nell’ambito dell’Estate Romana, che porta la
Settima Arte nelle periferie della città. Il progetto “Viva il
Cinema!”, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU
nell’ambito del PNRR rientra tra gli Interventi Immateriali
individuati nella linea progettuale Piani Urbani
Integrati M5C2-Investimento 2.2, destinati alle periferie delle
Città Metropolitane.
VIVA IL
CINEMA! – ARENA DI SANTA MARIA DELLA PIETÀ
Da
lunedì 8 luglio, “Viva il cinema!” torna nel comprensorio di Santa
Maria della Pietà. L’arena sarà inaugurata da tre capolavori
come Dramma della
gelosia di Ettore
Scola, Joker di
Todd Phillips e Come
eravamo di Sidney
Pollack
L’Arena di Santa
Maria della Pietà (XIV Municipio) si svolgerà da lunedì 8 a venerdì
26 luglio all’interno dell’omonimo comprensorio. Il programma sarà
inaugurato alle ore 21.15 dalla proiezione di Dramma della
gelosia di Ettore Scola: il film, che ottenne enorme
successo a livello internazionale, racconta – tra farsa e tragedia
– un fallimentare ménage à trois sulle ali delle
straordinarie interpretazioni di Marcello Mastroianni, Monica Vitti
e Giancarlo Giannini. Martedì 9 sarà la volta
di Joker, film isterico e colorato di Todd Phillips,
Leone d’oro a Venezia, valso a Joaquin Phoenix l’Oscar® e il Golden
Globe come Miglior attore protagonista. Il giorno successivo si
terrà Come eravamo, una delle più belle storie
d’amore degli anni ‘70, diretta da Sidney Pollack con malinconia
struggente e grande affetto per i due protagonisti, Barbra
Streisand e Robert Redford.
L’arena di
Santa Maria della Pietà è organizzata da Zètema Progetto Cultura e
Fondazione Cinema per Roma nell’ambito della seconda edizione di
“Viva il Cinema!”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla
Cultura di Roma Capitale, con il coordinamento del Dipartimento
Attività Culturali nell’ambito dell’Estate Romana, che porta la
Settima Arte nelle periferie della città. Il progetto “Viva il
Cinema!”, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU
nell’ambito del PNRR rientra tra gli Interventi Immateriali
individuati nella linea progettuale Piani Urbani
Integrati M5C2-Investimento 2.2, destinati alle periferie delle
Città Metropolitane.
Il programma
dell’Arena di Corviale, situata in via Poggio Verde (XI Municipio),
si svolgerà da lunedì 15 a mercoledì 24 luglio. I dieci film che
saranno proiettati e gli ospiti che incontreranno il pubblico
saranno annunciati nei prossimi giorni.
L’arena di
Corviale è organizzata da Zètema Progetto Cultura e Fondazione
Cinema per Roma nell’ambito della seconda edizione di “Viva il
Cinema!”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di
Roma Capitale, con il coordinamento del Dipartimento Attività
Culturali nell’ambito dell’Estate Romana, che porta la Settima Arte
nelle periferie della città. Il progetto “Viva il Cinema!”,
finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del
PNRR rientra tra gli Interventi Immateriali individuati nella linea
progettuale Piani Urbani Integrati M5C2-Investimento
2.2, destinati alle periferie delle Città
Metropolitane.
CASA DEL CINEMA
Fino
al prossimo 8 settembre il programma della Casa del Cinema si
svolgerà presso il Teatro all’aperto Ettore Scola: la grande arena
immersa nel Parco di Villa Borghese ospiterà ogni giorno, a partire
dalle ore 21.30, una proiezione a ingresso
gratuito
Fra le rassegne
in programma nel mese di luglio ci sarà il ciclo “I bambini ci
guardano”, un viaggio nei temi, nei desideri e nelle paure di
un’infanzia che spesso è negata: in programma, dieci opere del
cinema italiano in cui lo sguardo dei più giovani assume un ruolo
di primo piano. Fra i film della settimana, domenica 7 luglio sarà
proiettato La mafia uccide solo d’estate, primo film
di Pierfrancesco Diliberto “Pif” (anche sceneggiatore e
interprete), una fiaba civile dove la presa di coscienza di una
tragedia collettiva passa attraverso un processo di formazione
sentimentale. Il giorno successivo il pubblico potrà assistere
a Germania anno zero di Roberto Rossellini, uno
dei capolavori del neorealismo e del cinema tour court, ideale
conclusione di una trilogia iniziata con Roma città
aperta e Paisà.
Fino al 30
luglio si terrà inoltre la rassegna “Attenti a quei due”, che porta
lo spettatore nel mondo di due leggende del cinema americano, Paul
Newman e Robert Redford. Oggi, mercoledì 3 luglio, la serie sarà
inaugurata da Butch Cassidy di George Roy Hill,
diventato un cult soprattutto grazie all’incomparabile alchimia dei
due protagonisti: il film ha ottenuto sette candidature e quattro
Oscar®. Domani, giovedì 4 luglio, si terrà Il
verdetto di Sidney Lumet, un solido legal thriller con un
indimenticabile Paul Newman e una conturbante Charlotte Rampling.
Sabato 6 si terrà La stangata di George Roy
Hill, con due grandi interpretazioni di Newman e Redford: uno
combatte l’alcol e sa maneggiare le carte come un dio, l’altro ha
il vizio del gioco ed è sempre in fuga. Infine, martedì 9 luglio,
gli spettatori potranno assistere a Lo
spaccone di Robert Rossen, dal romanzo di Walter Tevis,
un ritratto newyorkese secco, realistico, efficace, magnificamente
fotografato, con un Paul Newman in uno dei suoi ruoli chiave.
Una
rassegna cinematografica di quattro film nell’ambito di Estate al
MAXXI 2024. Inaugura Io sono
l’amore di Luca
Guadagnino
La rassegna
“Cinémaville” si svolgerà al MAXXI dal 10 al 24 luglio, in
occasione della mostra “Ambienti 1956-2010. Environments by Women
Artists II” in programma presso il museo fino al prossimo 20
ottobre. Il ciclo si comporrà di quattro film in cui l’architettura
diventa protagonista, portando sul grande schermo alcune fra le più
iconiche e affascinanti dimore della storia del cinema. A
inaugurare la rassegna, mercoledì 10 luglio, ci sarà la proiezione
di Io sono l’amore di Luca Guadagnino,
presentato in anteprima alla Mostra di Venezia nella sezione
Orizzonti e, successivamente, nei maggiori festival internazionali,
da Berlino a Toronto fino al Sundance. Il regista siciliano
racconta la storia della famiglia Recchi in una Milano monumentale,
imponente ed elegante, in cui spicca Villa Necchi Campiglio,
progettata dell’architetto Piero Portaluppi, splendido esempio di
architettura razionalista e art déco. Prima del film, sarà
proiettato il cortometraggio Una settimana di
Buster Keaton. Nel primo capolavoro realizzato dal maestro
statunitense, due novelli sposi ricevono in dono una casa mobile da
costruire, ma un ex-pretendente della ragazza cambia tutti i numeri
presenti sulle casse dei materiali da assemblare. Il risultato è
una parodia irresistibile, uno dei migliori corti della storia del
cinema.
La rassegna
“Cinémaville” è organizzata da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI
nell’ambito di Estate al MAXXI 2024.
Dal 4 al 10 luglio
arriva al cinema per la prima volta in ItaliaPioggia di ricordi, film del maestro
Isao Takahata, che inaugura la nuova edizione
di “Un mondo di sogni animati”, la rassegna
che,grazie a Lucky Red,
porta in sala i capolavori dello Studio Ghibli.
Campione d’incassi in Giappone nel
1991, Pioggia di ricordi pone al centro della
storia la vita di una donna di quasi trent’anni compiendo così una
rivoluzione nel cinema d’animazione dell’epoca, solitamente
destinato ad avventure con protagonisti più giovani. La storia
della protagonista e il suo percoroso introspettivo si confermano
tutt’oggi di grande attualità e mettono lo spettatore dinanzi a
dilemmi esistenziali più vivi che mai.
Pioggia di ricordi, la
trama
Tokyo, 1982. Taeko è un’impiegata
ventisettenne in un Giappone in corsa verso l’ammodernamento
sociale. Stanca degli stili di vita moderni e del peso delle
convenzioni sociali, decide di concedersi una breve vacanza per
tornare in campagna, a Yamagata. Qui riaffioreranno i ricordi
dell’infanzia che la porteranno a mettere in discussione le sue
scelte di vita.
In occasione dell’arrivo
al cinema di Pioggia di ricordi, l’illustratrice Veronica
Ruffato ha dedicato un artwork al film. “Un mondo di sogni
animati” prosegue fino al 31 luglio con un programma che celebra
l’opera di Takahata: Pom
Poko (11 – 17 luglio), I miei
vicini Yamada(18 – 24 luglio), entrambi al
debutto sul grande schermo per gli spettatori italiani,
e La storia della Principessa
Splendente (25 – 31 luglio), candidato al
Premio Oscar® Miglior Film d’animazione.
Fiore mio, l’attesissimo
documentario dell’acclamato scrittore italiano Paolo Cognetti,
debutterà in prima mondiale martedì 6 agosto alle
21.15 in Piazza Grande, per
l’appuntamento Prefestival a ingresso libero presentato
da UBS. Riprendendo alcuni dei temi affrontati ne Le otto
montagne, da cui Felix van Groeningen e Charlotte
Vandermeersch hanno tratto l’omonimo film di grande successo
presentato a Cannes, il primo lungometraggio di Cognetti racconta
del suo profondo amore per il Monte Rosa, intrecciando incontri,
dialoghi e riflessioni personali con immagini spettacolari delle
sue escursioni sul massiccio alpino. Prodotto da Samarcanda Film,
Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani, e con
il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste, Fiore
mio sarà distribuito nei cinema di tutto il mondo e
uscirà in Italia il 25, 26 e 27 novembre.
Il giorno successivo –
il 7 agosto alle 15.30 al Palexpo
(FEVI) – l’Orchestra della Svizzera italiana (OSI)
sarà protagonista di un altro dei tanto amati concerti d’apertura
del Festival: come negli anni precedenti, verrà proiettato un
classico del cinema muto con musiche dal vivo eseguite dall’OSI. Il
titolo di quest’anno – The Crowd (1928) di King
Vidor – è stato a lungo considerato da molti cinefili come l’apice
dell’era del muto, quasi un concentrato simbolico di tutti gli
elementi che hanno reso quel periodo della storia del cinema così
ricco. La colonna sonora che l’OSI eseguirà durante la proiezione è
opera di Carl Davis, celebre compositore britannico scomparso
l’anno scorso.
Grazie a la
Mobiliare, domenica 4 agosto alle 21.15 in Piazza
Grande le famiglie e il pubblico più giovane del
Locarno Film Festival avranno l’occasione di vedere sul grande
schermo, sempre gratuitamente, la versione italiana
di E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg, che inaugurerà la
selezione dei Locarno Kids Screenings. Durante il Festival, il
Vision Award Ticinomoda verrà conferito a Ben Burtt, sound designer
a cui è riconosciuto il merito di aver trovato l’indimenticabile
voce originale di E.T.; durante la lavorazione del film, infatti,
Burtt si era imbattuto in una fumatrice accanita e le aveva chiesto
di pronunciare l’immortale frase «E.T. telefono casa!». Il resto è
storia.
Anche quest’anno il
Festival rinnova la collaborazione con le FFS e per gli
spettatori diretti all’appuntamento del Prefestival del 6 agosto il
trasporto pubblico in Ticino all’interno della comunità tariffale
Arcobaleno sarà incluso nel biglietto della proiezione. È
sufficiente prenotare un biglietto gratuito sul sito del Festival e
mostrarlo al personale delle FFS il giorno stesso della proiezione.
In vista degli eventi del 4 e 6 agosto, grazie all’offerta
combinata SBB RailAway sarà possibile per chi proviene da altri
cantoni ottenere uno sconto del 20% sul titolo di viaggio.
A partire dal 6 agosto, i trasporti
pubblici della comunità tariffale Arcobaleno sono compresi in ogni
biglietto o pass del Festival. Se si viaggia in treno verso Locarno
da un altro cantone, si potrà usufruire di uno sconto del 20% su
una Giornaliera o su un ticket per Piazza Grande valido per
qualsiasi proiezione durante il Festival. La 77esima edizione del
Locarno Film Festival si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2024.
The
Morning Show aggiunge un secondo vincitore dell’Oscar
al cast della quarta stagione. Jeremy Irons è
stato scelto per un ruolo importante nella serie drammatica di
Apple
TV+. Interpreterà Martin Levy, il padre di Alex Levy
(Jennifer
Aniston). Irons si unisce alla nuova aggiunta al cast
della quarta stagione, Marion Cotillard.
Il dramma familiare di Levy che
l’arrivo di Martin porterà probabilmente aggraverà i problemi che
Alex sta affrontando al lavoro mentre è alle prese con le
conseguenze della mancata vendita di UBA alla società tecnologica
di Paul Marks (Jon Hamm) e una potenziale fusione
con la rete rivale NBN.
La terza stagione più recente ha
aumentato il suo pubblico anno dopo anno e The
Morning Show è stata la serie più nominata alla
29esima edizione dei Critics Choice Association Awards.
Jeremy Irons in The
Morning Show 4
The Morning
Show è una serie drammatica e sincera che analizza il
posto di lavoro moderno attraverso la lente delle persone che
aiutano a svegliare l’America. La Cotillard si unirà ai
protagonisti della serie, Jennifer
Aniston, Reese
Witherspoon e Billy
Crudup. La serie vede anche il ritorno delle star
Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Bel Powley,
Desean Terry, Janina Gavankar, Tom Irwin e Marcia Gay
Harden.
La serie è creata e prodotta
esecutivamente da Michael Ellenberg (The
Leftovers), con Kerry Ehrin come sceneggiatore. I produttori
esecutivi sono Witherspoon, Aniston, Ehrin, Mimi Leder, Kristin
Hahn, Lauren Levy Neudstadter, Adam Milch ed Erica Lipez.
Un inizio settimana a dir poco
spaziale quello che si prospetta lunedì 8 luglio
nell’Auditorium dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in via del
Politecnico snc. ASI e Sony
Pictures presenteranno in anteprima il film Fly Me to the Moon – Le due facce della Luna,
che uscirà ufficialmente in tutte le sale l’11 luglio.
L’ingresso nella sede dell’Agenzia
Spaziale Italiana è consentito a partire dalle ore 18:45. Alle ore
20:00 il presidente dell’ASI Teodoro Valente
introdurrà la proiezione. Sarà presente all’anteprima anche
l’astronauta italiano Umberto Guidoni.
Prodotta da Apple Original Films e
Sony Pictures e distribuita in Italia da Eagle Pictures, la
pellicola, interpretata da
Scarlett Johansson e
Channing Tatum è un’intelligente ed emozionante
commedia drammatica, ambientata nel contesto dello storico
allunaggio NASA: l’Apollo 11. La protagonista Kelly Jones
(Johansson) è una ragazza prodigio del marketing che viene assunta
per rilanciare l’immagine pubblica dalla NASA e per inscenare un
finto sbarco sulla Luna come piano di riserva qualora la missione
dovesse fallire. Kelly Jones si scontrerà con Cole Davis (Tatum),
direttore del programma di lancio, creando scompiglio nel suo già
difficile compito.
Dopo il grande
successo di pubblico in Spagna e la candidatura a 5 Premi Goya,
Officine UBU è lieta di presentare il poster e il trailer di
Il maestro che promise il mare, diretto da
Patricia Font, nella sale italiane dal 19
settembre.
La regista spagnola
intreccia passato e presente per raccontarci la storia
vera del maestro Antoni Benaiges, un
insegnante di Tarragona, che nel 1935 viene assegnato alla scuola
di Bañuelos de Bureba, una piccola cittadina della provincia di
Burgos. Qui il maestro instaura un intenso legame con i suoi
studenti, ai quali promette di portarli a vedere il mare per la
prima volta nella loro vita. Ma l’imminente avvento del regime
franchista, che sta opprimendo il paese, renderà vana la promessa
del maestro, che si batterà con generosità e coraggio fino
all’ultimo in difesa dei propri ideali. 75 anni dopo, la storia del
maestro ritorna alla luce grazie ad Arianna, una donna che cerca i
resti del proprio bisnonno scomparso durante il nazionalismo
autoritario del generale Franco.
Il maestro che promise il mare, il poster
Il maestro che promise il mare poster
Il maestro che
promise il mare è un film che porta un messaggio quanto mai
attuale di libertà e della necessità di opporre ogni tipo di
resistenza ai regimi oppressivi e autoritari. Attraverso il potere
dell’insegnamento, ci ricorda il dovere della memoria in un
presente che tende a dimenticare le lotte di coloro che sono venuti
prima di noi e che, anche a costo della loro vita, ci hanno
permesso di vivere come persone libere.
Il maestro Antoni –
magistralmente interpretato da Enric Auquer – rende omaggio e onore
alla preziosa opera di tutti gli insegnanti ed esalta la necessità
di consentire la massima libertà di espressione e creatività ai
bambini, mentre Arianna – interpretata da Laia Costa – simboleggia
la forza e le speranze di tante famiglie che ancora oggi cercano i
propri parenti sepolti nelle fosse comuni, accendendo un faro su un
pezzo di storia tanto tragica, quanto vicina, che non deve essere
dimenticata.
L’impegno e la
passione per l’insegnamento del maestro Antoni, la cui preziosa ed
eroica figura merita di essere conosciuta, diffusa e valorizzata,
ci accompagnano in questo poetico viaggio nella memoria, che evoca
nel titolo la promessa di un mare, inteso anche come metafora di
libertà.
Il maestro che promise il
mare, la trama
Nel 1935, il
maestro Antoni Benaiges accetta l’incarico come insegnante in un
piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il
giovane maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti,
bambini tra i sei e i dodici anni, ai quali fa una promessa:
portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma i
metodi di insegnamento innovativi del maestro non incontrano il
consenso del governo di allora, che inizia una dura opposizione nei
confronti dell’insegnante e dei suoi ideali.
75 anni dopo,
la nipote di uno di quegli alunni, ricostruisce la meravigliosa
storia vera nascosta dietro la promessa del maestro. Una storia di
coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta
dalle ombre del regime franchista.
Anche questo mese gli
amanti di cinema troveranno su Rakuten TV un’offerta
variegata pronta a soddisfare ogni palato. Dalle recenti uscite
cinematografiche, a classici blockbuster e franchise, passando per
i canali FAST monotematici, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Tra le novità
TRANSACTIONAL del mese, troviamo l’atteso film distopico Furiosa: A Mad
Max Saga, con Ana Taylor-Joy e Chris Hemsworth nei panni dei protagonisti di
questo prequel di Mad Max. Fury Road incentrato sul
personaggio dell’Imperatrice Furiosa. Di tutt’altro tipo la
pellicola d’animazione Garfield: Una Missione
Gustosa, nuova avventura del goloso e pigro gatto ideato
dalla penna di Jim Davis, beniamino di grandi e piccini. Se avete
voglia di sognare e sospirare per un amore impossibile, non perdete
la commedia romantica The Idea of You, tratta dal romance di Robinne
Lee e con Anne Hathaway nei panni di Solène, una madre
quarantenne che si innamora del frontman ventenne della boy band
più sexy del momento, interpretato da Nicholas Galitzine.
The Fall Guy arriva su Rakuten Tv
Per gli amanti del
franchise Il pianeta delle scimmie, arriva in piattaforma il
decimo capitolo di questa epopea fantascientifica e quarto film
della saga reboot, Il Regno del Pianeta delle Scimmie, diretto da
Wes Ball.Ryan Gosling ed Emily Blunt sono l’irresistibile coppia
protagonista dell’action comedy The Fall Guy: una controfigura in pausa per un
incidente, Colt Seavers, viene richiamato a lavorare per un film,
diretto dalla sua ex Jody Moreno; la star del film scompare
improvvisamente e starà a Colt trovarlo, tra complotti, acrobazie e
i tentativi per riconquistare Jody. Se nelle torride giornate
estive siete alla ricerca di un brivido, non perdete La
Profezia del male, horror in cui il weekend fuori porta di
un gruppo di giovani amici viene sconvolto da un mazzo di tarocchi
trovato per caso, che darà origine a un susseguirsi di tragici
eventi… Infine, è per tutta la famiglia il tenero IF – Gli
amici immaginari, film in live action ed animazione diretto
ed interpretato da Joe Krasinski, che ci fa emozionare e riflettere
sulla perdita di immaginazione che caratterizza i nostri tempi.
Oltre alle più recenti
uscite cinematografiche, la library di Rakuten TV offre imperdibili
rewatch in vista degli imminenti nuovi film in sala! La comicità
graffiante ed irriverente di Deadpool e
Deadpool 2, disponibili su Rakuten Tv, vi
prepareranno all’arrivo al cinema del 34esimo film del Marvel Cinematic UniverseDeadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds e Hugh
Jackman dei panni dei due iconici super eroi. Prima di guardare
Furiosa. A Mad Max Saga dalla sezione TVOD, potete
recuperare dalla library tutta la distopica saga cinematografica
ideata da George Miller: dai primi film anni ’80 con Mel Gibson al
più recente blockbuster del 2015 con Tom Hardy e Charlize Theron. Anche per Il Pianeta
delle Scimmie è possibile un rewatch completo,
immergervendovi nel mondo fantascientifico nato dalla penna di
Pierre Boulle.
La sezione AVOD è
ricca di titoli che permettono agli spettatori di viaggiare in
mondi diversi.
Agli amanti del thriller
polizieschi consigliamo di recuperare Traffic di
Steven Soderbergh, film vincitore di 4 Premi Oscar con Michael
Douglas, Benicio Del Toro e Catherine Zeta-Jones, Broken
City con Russel Crowe, Mark Wahlberg e la stessa Zeta-Jones
e Traitor con Don Cheadle e Guy Pearce. Ben
Affleck e Justin Timberlake sono invece i protagonisti di
Runner, Runner, in cui uno studente modello, finito
nel giro del gioco d’azzardo, si trova costretto a collaborare con
l’FBI per incastrare il magnate che lo ha preso sotto la sua ala
protettiva. Per festeggiare il compleanno del re dell’action Jason
Statham, che cade il 26 luglio, potete gustarvi il revenge movie
In the Name of the King e Revolver,
diretto dal regista Guy Ritchie, co-sceneggiato da Luc Besson ed
interpretato da Ray Liotta al fianco di Statham. In occasione dell’uscita al
cinema di Horizon: An American Saga diretto da Kevin
Costner, potete rivedere Draft Day, in cui l’attore
californiano recita al fianco di Jennifer Garner in una storia
ambientata nel mondo della NFL – National Footbal League. E ancora,
potrete partire per una nuova avventura con Il giro del mondo
in 80 giorni, tratto dal celebre romanzo per ragazzi di
Jules Verne ed interpretato dalla star delle arti marziali Jackie
Chan; immergervi nelle cupe ambientazioni dell’horror paranormale
Shelter – Identità paranormali con Julianne Moore e
Jonathan Rhys Meyers oppure nelle profondità degli abissi, faccia a
faccia con un temibile squalo gigante in Megalodon,
con Michael Madsen.
Le promozioni su Rakuten Tv
Anche a luglio su Rakuten
Tv continua la promozione “I prezzi
ribassati del mese” con titoli come: Le Mans
’66 – La Grande Sfida, X-Files – Il Film, Dora e la
città perdutae tanto altro a partire da
soli 3,99€. Fino al 7 luglio è possibile acquistare a soli 5,99€ i
due horror post-apocalittici firmati da John Krasinski A
Quiet Place – un posto tranquillo e A Quiet Place
II, mentre dal 10 al 14 c’è la promozione early bird
sull’acquisto di He Went That Away, thriller che
segna l’esordio alla regia di Jeffrey Darling. In occasione del suo
ritorno in sala, il viaggio animato nel folklore ucraino
Mavka e la foresta incantata sarà disponibile in
contemporanea su Rakuten Tv.
L’offerta FAST di Rakuten
TV si amplia ulteriormente, soddisfando i gusti sempre più
variegati della platea di riferimento. Nel mese degli Europei,
Rakuten TV inaugura FIFA+, canale che fino 15 luglio
manderà in onda le partite storiche della Coppa del Mondo
FIFATM. Per gli amanti della
musica, sono arrivati sulla piattaforma i canali Vevo
Pop, con i videoclip dei cantanti pop del momento, e
Vevo ’90s & ’00s, per rivivere i più celebri brani di
artisti italiani ed internazionali di queste due decadi. E per gli
amanti degli sport estremi e delle avventure al cardiopalma, è già
disponibile Red Bull TV, con una vasta gamma di
contenuti premium tra cui eventi live, film e serie prodotte da Red
Bull.
Le Giornate degli
Autori – sezione indipendente promossa da ANAC e
100autori nell’ambito della Mostra d’arte cinematografica di
Venezia, in programma a Venezia dal 28 agosto al 7
settembre – svelano l’immagine che accompagnerà la 21a
edizione.
Dopo le opere artistiche firmate nel
2021 e nel 2022 rispettivamente da Rä di Martino e Anna
Franceschini, è ancora un’artista a dare vita al manifesto delle
Giornate degli Autori, questa volta con un’immagine realizzata
appositamente per l’edizione di quest’anno. Si tratta
dell’illustratrice e architetto Francesca
Gastone.
Appassionata da sempre a tutte le
forme d’arte, Francesca Gastone ha iniziato la sua carriera come
architetto in studi italiani e poi all’estero, prima a San Paolo in
Brasile e poi a Hong Kong. Tornata a Milano, si è specializzata in
illustrazione editoriale, collaborando con istituzioni, importanti
case editrici e testate giornalistiche come il Politecnico di
Milano, Mondadori, Electa, “L’Espresso”, “Jacobin Italia”, “La
Nuova Ecologia”, “Anorak Magazine”. La tecnica che predilige è il
collage: elementi analogici e fotografici convivono all’interno di
uno spazio i cui assi cardinali sono rappresentati
dall’architettura e dalla presenza umana. Attualmente si divide tra
il suo studio, Atelier Fyumi, situato nel mezzo del parco del
Ticino e lo spazio condiviso Bota Fogo, nel quartiere Isola di
Milano.
“I lavori che preferisco sono
quelli che non forniscono risposte certe ma innescano
domande”: una poetica che si sposa perfettamente con
l’immagine che Francesca Gastone ha realizzato per le Giornate
degli Autori 2024, raffigurante una ragazza in bilico su una corda
tesa nel nulla e sospesa su una vertiginosa metropoli
contemporanea. A farle compagnia degli aironi in volo, il pensiero
sospeso tra le nuvole e lo sguardo, interrogativo, rivolto
all’osservatore.
Giornate degli Autori: Francesca Gastone firma il manifesto
della 21° edizione
@ Francesca Gastone
“La nuova immagine delle
Giornate degli Autori è stata una sfida”,
dice Francesca Gastone, “Si porta
dentro il mondo intero, con le sue contraddizioni e le sue ombre,
ma anche il grande sommovimento di un cuore che disegna una nuova
strada, tra paura ed emozione, e gli occhi verso ciò che ancora
possiamo disegnare insieme. Grazie alla guida e alla capacità di
visione delle persone che hanno percorso con me questa strada, tra
confronto e fiducia. Per tutte le strade che ancora potremo
disegnare, che possano andare lontano.”
“Per il manifesto di
quest’anno”, dichiara Gaia Furrer,
direttrice artistica delle Giornate, “volevamo un’immagine
se possibile ancora più evocativa di quelle degli scorsi anni,
qualcosa in grado di cogliere la precarietà su cui poggia un mondo
lacerato da contrasti sempre più profondi. Grazie alla sensibilità
di Francesca Gastone e alla sua abilità di costruttrice di mondi,
siamo approdati a una bellissima rappresentazione che, oltre a
essere metafora della contemporaneità, ribadisce l’importanza
dell’atto creativo e della visione degli Autori per dipanare,
indagare, anticipare la complessità dell’epoca in cui
viviamo.”
È online il TEASER
TRAILER di Fino alla
fine, il nuovo film di Gabriele Muccino, al cinema dal 31 ottobre
2024. Il film scritto da Muccino con Paolo
Costella, è prodotto da Lotus Production,
una società Leone Film Group con Rai
Cinema, in associazione con Adler e con
Ela Film, e distribuito da 01
Distribution.
Gabriele Muccino torna sul grande
schermo con un film sorprendente che si svolge a
Palermo nell’arco di 24 ore,
durante le quali, la protagonista Sophie (l’attrice Elena
Kampouris) scoprirà che la vita non è altro che il
risultato delle scelte che facciamo. Una storia d’amore che
diventa un thriller adrenalinico che racconta come tutto
può cambiare in un attimo .
Oltre a Elena
Kampouris, Muccino dirige un cast
italiano e internazionale composto da: Saul Nanni,
Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra, Francesco Garilli, Ruby
Kammer, Yan Tual, Mitch Salm, Grace Ambrose, Syama Rayner, Samuel
Kay.
Fino alla
fine, dal 31 ottobre #soloalcinema con 01
Distribution.
Fino alla fine, la
trama
“FINO ALLA FINE” racconta la storia
di Sophie, una giovane americana di vent’anni in vacanza a Palermo
con la sorella. Quando sta per tornare in California, nelle ultime
24 ore del suo soggiorno in Sicilia, incontra Giulio e il suo
gruppo di amici. Saranno proprio queste 24 ore a cambiare per
sempre il corso della sua vita. Sophie scoprirà che la vita è fatta
di scelte e quelle che farà la porteranno a camminare sull’orlo del
baratro, trasformando una semplice storia d’amore in una di
sopravvivenza, riscatto e pura adrenalina. Questo gruppo di
ventenni, ancora inesperti nel maneggiare la vita, scopriranno
quanto sia facile commettere errori.
In occasione della XIII
edizione di Ciné – Giornate di Cinema a Riccione,
Disney Italia ha presentato le novità in arrivo nelle sale
cinematografiche italiane nei prossimi mesi.
Sul palco l’amministratore delegato
di The Walt Disney Company Italia, Daniel Frigo.
Tra gli ospiti anche le voci italiane del film Deadpool &
Wolverine: Francesco Venditti,
doppiatore italiano di Ryan Reynolds, e Fabrizio
Pucci, doppiatore italiano di Hugh Jackman. Inoltre, per
presentare il nuovo film Walt Disney Animation
Studios Oceania 2, Chiara
Grispo, che aveva prestato la propria voce a Vaiana nelle
canzoni del primo capitolo, ha interpretato il brano “Oltre
l’orizzonte”.
DEADPOOL & WOLVERINE | 24
LUGLIO 2024
Arriverà il 24
luglio nelle sale italiane l’atteso film Marvel StudiosDeadpool &
Wolverine, diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan
Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney,
Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.
Il film è prodotto da Kevin Feige, Ryan Reynolds, Shawn Levy e Lauren
Shuler Donner, mentre Louis D’Esposito, Wendy Jacobson, Mary
McLaglen, Josh McLaglen, Rhett Reese, Paul Wernick, George Dewey e
Simon Kinberg sono i produttori esecutivi. Deadpool &
Wolverine è scritto da Ryan Reynolds & Rhett Reese & Paul
Wernick & Zeb Wells & Shawn Levy.
ALIEN: ROMULUS | 14 AGOSTO
2024
Il nuovo horror-thriller dal
produttore Ridley Scott e dal regista/sceneggiatore Fede
Alvarez, arriverà il 14 agosto nelle sale
italiane.
Alien:
Romulusriporta alle origini il franchise di grande
successo Alien: rovistando nelle profondità di una
stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori
dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più
terrificante dell’universo.
Il film è interpretato da Cailee
Spaeny (Civil War), David Jonsson (Agatha Christie’s
Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa),
Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Il film è diretto da Fede
Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una
sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente
collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the
Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald
Shusett. Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto
i nuovi film della
saga, Prometheus e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston)
e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth
Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet
Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo)
sono i produttori esecutivi.
OCEANIA 2 | 27 NOVEMBRE
2024
Vaiana torna sul grande schermo nel
nuovo film Walt Disney Animation Studios Oceania
2 che arriverà il 27
novembre nelle sale italiane.
Il film riunisce Vaiana e Maui, dopo
tre anni, per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di
improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo
dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari
dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura
diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.
Oceania
2è diretto da David Derrick Jr., Jason Hand e Dana
Ledoux Miller, e prodotto da Christina Chen e Yvett Merino, con le
musiche delle vincitrici del Grammy® Abigail Barlow ed Emily Bear,
del candidato al Grammy Opetaia Foa’i e del tre volte vincitore del
Grammy Mark Mancina.
MUFASA: IL RE LEONE | 19
DICEMBRE 2024
Mufasa:
Il Re Leone, in arrivo il 19 dicembre
nelle sale italiane, esplora l’improbabile ascesa dell’amato re
delle Terre del Branco.
Il film racconta, attraverso Rafiki,
la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia
di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro
caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la
storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a
quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una
stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno
straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio
destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano
insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.
Unendo tecniche cinematografiche
live-action con immagini fotorealistiche generate al
computer, Mufasa: Il Re Leone è diretto da Barry
Jenkins e prodotto da Adele Romanski & Mark Ceryak, mentre Peter
Tobyansen è il produttore esecutivo. Il pluripremiato compositore
Lin-Manuel Miranda firma le canzoni del film.
A REAL PAIN | GENNAIO
2025
A Real
Pain, il film Searchlight Pictures premiato al Sundance
Film Festival con il candidato all’Academy Award® Jesse Eisenberg e
il vincitore dell’Emmy® e del Golden Globe® Kieran Culkin, arriverà
a gennaio 2025 nelle sale italiane.
Il film segue David (Eisenberg) e
Benji (Culkin), due cugini non in sintonia tra loro, che si
ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna.
L’avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della
strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia
familiare.
Searchlight Pictures
presenta A Real Pain, scritto e diretto dal candidato
all’Academy Award® Jesse Eisenberg (The Social
Network, Benvenuti a Zombieland). Il film è interpretato
da Eisenberg insieme al vincitore dell’Emmy® e del Golden Globe®
Kieran Culkin (Succession, Scott Pilgrim vs. the
World). A completare il cast, il vincitore del BAFTA e
candidato all’Emmy® Will Sharpe (The White Lotus), la
candidata al Golden Globe® Jennifer Grey (Dirty Dancing),
Kurt Egyiawan (Beasts of No Nation), Liza Sadovy (A
Small Light) e Daniel Oreskes (Il caso Thomas
Crown, Only Murders in the Building). Il film è prodotto
da Dave McCary (Saturday Night Live, I Saw the TV
Glow), Ali Herting (Bodies Bodies Bodies, The
Curse), Emma Stone (Povere Creature!, Crudelia),
Eisenberg, Jennifer Semler (Theater Camp) ed Ewa
Puszczyńska (La zona d’interesse, Cold War).
Anticipazioni The Walt Disney
Company Italia per il 2025
Anche se potrebbe essere
un’esagerazione affermare che i fan sono entusiasti di
Venom: The Last Dance,
c’è sicuramente molta curiosità in merito al film che pare chiuderà
l’avventura di Tom Hardy nei
panni di Eddie Brock.
Dovremo aspettare e vedere quanto
impatto avrà Venom: The Last Dance sul più ampio
SSU (Spider-Man Universe di Sony), ma sembra che il trequel avrà
tutto il tempo per raccontare la sua storia. Secondo Feature First,
la durata del film è attualmente intorno alle 2 ore e 15-20 minuti
(135-140 minuti).
Il buon senso dice che questo
cambierà nei prossimi mesi, ma significa che Venom: The Last Dance sarà un po’ più
lungo sia di Venom (112
minuti) che di Venom: La furia di
Carnage (97 minuti). È davanti anche a
Morbius (104 minuti) e Madame Web
(116 minuti).
Tutto quello che sappiamo
su Venom: The Last Dance
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
Personalità eclettica, Kevin
Costner è stato tra i più celebri attori degli anni
ottanta e novanta, distinguendosi in seguito anche come regista del
pluripremiato film Balla coi lupi. La carriera di Costner
si è costruita alternandosi tra film blockbuster e progetti più
indipendenti, a cui l’attore ha sempre saputo apportare la propria
professionalità ed esperienza, ottenendo indietro i riconoscimenti
della critica e l’apprezzamento del pubblico.
Kevin Costner: i suoi film da
attore, regista e produttore
2. È stato premiato come
regista. Costner esordisce alla regia nel 1990 con il film
Balla coi lupi, film da lui anche interpretato, che gli
permette di conoscere un grande successo vincendo inoltre numerosi
premi in tutto il mondo, tra cui il premio Oscar per la Miglior
regia. Successivamente realizzerà altri due film da regista,
L’uomo del giorno dopo e Terra di confine – Open
Range (2003). Dopo più di vent’anni, torna alla regia con
Horizon: An American Saga – Capitolo
1 e Horizon: An American Saga –
Capitolo 2.
4. Ha dovuto lasciare la
serie. Costner è stato il protagonista di Yellowstone, dove ha ricoperto il ruolo
di John Dutton, che con la sua famiglia possiede un grande ranch
nel Montana, minacciato continuamente da costruttori di terreni,
una riserva indiana e dal progetto per la realizzazione del più
grande parco nazionale americano. L’attore, tuttavia, in quanto
impegnato nella realizzazione di Horizon: An American Saga,
non ha preso parte agli ultimi episodi della stagione conclusiva,
di fatto lasciando per sempre la serie.
Kevin Costner dirige Horizon:
An American Saga – Capitolo 1
5. Ha investito soldi propri
nel progetto.Horizon: An American Saga è
un progetto che Kevin Costner desiderava realizzare da diversi
decenni. Egli commissionò la storia per la prima volta nel 1988, ma
non riuscì a convincere nessuno studio cinematografico a
realizzarla. Ci sono voluti quattro tentativi prima che il film
ottenesse il via libera. Per produrre il film, però, Costner ha
dovuto investire circa 38 milioni di dollari di tasca propria. Il
suo obiettivo, dopo aver realizzato anche il secondo capitolo, è
quello di realizzare anche il terzo e il quarto.
Kevin Costner ha interpretato Wyatt
Earp
6. Ha realizzato la sua
versione del celebre sceriffo. Kevin Costner era stato
originariamente coinvolto in
Tombstone, un altro film incentrato sulle vicende di Wyatt
Earp. Poiché la produzione voleva dare maggiore spazio ai
personaggi secondari, però, l’attore abbandonò il progetto per
realizzare una propria versione con la collaborazione del regista
Lawrence Kasdan, in cui l’enfasi si concentrava
invece tutta sul protagonista. Costner figura infatti tra i
produttori di Wyatt Earp.
Kevin Costner è stato Robin Hood
7. Gli fu proibito di
recitare con accento inglese. Per interpetare Robin Hood
in Robin Hood – Principe dei
ladri, Kevin Costner inizialmente voleva ricorrere ad un
accento inglese, salvo poi rinunciare alla cosa per via della
contrarietà del regista, con cui l’attore ebbe numerosi scontri per
via di divergenze creative. Costner, inoltre, sostiene che
all’inizio gli era stato chiesto di usare un accento e aveva
assunto un coach dialettale, ma che la cosa era stata interrotta (e
il coach era stato licenziato) quando l’accento non gli era
riuscito bene.
Kevin Costner: le sue mogli e i figli
8. Si è sposato più
volte. L’attore si è sposato per la prima volta nel 1978
con l’attrice Cindy Silva, sua compagna di
college. I due tuttavia divorziano nel 1994 a causa delle infedeltà
di lui. Nel 2004 si sposa una seconda volta con la modella
Christine Baumgartner, con cui si era fidanzato
già quattro anni prima. Nel maggio del 2023, tuttavia la coppia ha
annunciato di aver deciso di separarsi.
9. Ha numerosi
figli. Dal primo matrimonio, l’attore dà alla luce tre
figli, nati rispettivamente nel 1984, 1986 e nel 1988. Nel 1996 ha
un figlio con Bridget Rooney, con cui ha avuto una
breve relazione. Dal secondo matrimonio l’attore avrà invece altri
tre figli, nati nel 2007, 2009 e 2010, arrivando così ad avere un
totale di sette figli.
Kevin Costner: età e altezza
10. Kevin Costner è nato a
Lynwood, in California, Stati Uniti, il 18 gennaio 1955.
L’attore è alto complessivamente 1.85 metri.
L’attore è andato su Instagram oggi
per condividere uno scatto del Mercenario con la Bocca,
presentandolo in un modo tale che è chiaramente inteso a rendere
omaggio alla copertina “evermore”, acclamato album di Swift.
All’immagine, Reynolds ha accompagnato proprio la canzone
corrispondente.
Si tratta forse di una “conferma”
che
Swift ha un ruolo nel film? Non necessariamente, in quanto
potrebbe essere solo il modo giocoso dell’attore di far parlare i
fan (e noi giornalisti) e rendere omaggio alla sua amica nella vita
reale. Tuttavia, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che
ci sarà molta delusione se Taylor Swift non si
presenterà brevemente in Deadpool & Wolverine, che
si tratti di Lady Deadpool, Dazzler o anche di se stessa.
Un recente articolo di Entertainment
Weekly ha affermato che
la cantante non apparirà nel film dei Marvel Studios, anche se abbiamo
visto la Disney fare diverse smentite simili nel corso degli anni
per mantenere l’elemento sorpresa. Vale la pena notare che da
allora sono circolate voci su Swift
nel ruolo di Blonde Phantom del MCU in
una serie Disney+ prodotta dalla star di Black Widow
Scarlett Johansson. Ciò non
significa che non potrà ancora apparire in Deadpool & Wolverine,
ovviamente, ma non ci contiamo.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Daredevil:
Born Again ha subito moltissimi cambiamenti da quando
è stato annunciato. Circa la metà della serie di 9 episodi era
stata girata, quando i Marvel Studios hanno deciso che
quanto realizzato non funzionava e che il team creativo aveva
portato L’Uomo Senza Paura nella direzione sbagliata.
Come sappiamo, è seguita poi una
massiccia revisione creativa; secondo quanto riferito, ha
comportato l’arruolamento di nuovi sceneggiatori e registi, il
ritorno di più membri del cast di Daredevil di Netflix, l’eliminazione di almeno un paio di
attori dal cast e l’apporto di modifiche radicali alla storia. Ora,
abbiamo appreso che anche le star di Daredevil: Born Again
Charlie Cox e
Vincent D’Onofrio hanno dato qualche contributo
nel rimodellare la serie.
“La Marvel è stata
incredibilmente di mentalità aperta, disposta a correggere la rotta
e incredibilmente solidale”, ha detto
Charlie Cox ai fan al Fan Expo Boston 2024
(tramite Popverse). “All’inizio,
stavamo provando qualcosa che fosse un po’ diverso, e molto
rapidamente sono stati in grado di identificare che l’idea forse
non funzionava come avrebbe potuto.” “Dove siamo adesso, penso di
poter dire a nome di entrambi che ci sentiamo molto felici”,
ha concluso l’attore.
Vincent D’Onofrio ha continuato spiegando che nessuno
dei due ha dimenticato quanto i fan tengano alla serie Netflix e si
è assicurato di portare quegli elementi tanto amati ai Marvel
Studios, durante la revisione. “La cosa migliore della
situazione è quello che Charlie ha appena detto sui capi della
Marvel, e anche il fatto che Charlie e io fossimo una squadra. Ci
siamo semplicemente supportati a vicenda in tutto ciò che l’altro
voleva, sia che fossimo nella scena o meno.”“Come
squadra, Charlie e io abbiamo considerato la storia e i fan.
Letteralmente, non vi sto prendendo per il culo. Ragazzi, vi
abbiamo considerato costantemente e vi abbiamo cresciuto
costantemente.”
Wilson Fisk alias Kingpin in Daredevil
Quello che sappiamo di Daredevil: Born
Again
Lo sceneggiatore di The Punisher,
Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della
serie Daredevil:
Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.
I dettagli specifici della trama
sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil:
Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil
(Charlie
Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi
Kingpin (Vincent
D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New
York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per
la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a
tale carica quando la storia prenderà il via.
I dettagli specifici della trama di
Daredevil:
Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo
mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle
fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in
tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i
vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i
poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.
Entrambi i personaggi hanno
debuttato nel Marvel Cinematic
Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie
Disney+Hawkeye e
Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche
guest-star in due episodi di
She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un
lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i
protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente
confermato che Daredevil: Born Again sarà
presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.
Nelle prossime settimane, i Marvel Studios terranno proiezioni
per i fan di Deadpool &
Wolverine in tutto il mondo. La prima di queste
si è appena svolta a Shanghai, in Cina, con i fan presenti che
hanno potuto godersi circa 36 minuti del film.
La risposta a ciò che è stato
mostrato è stata straordinariamente positiva: trai pregi più
evidenti, vengono citati l’umorismo, l’azione e la musica. Alcuni
hanno addirittura detto che Deadpool e Wolverine è
meglio di Avengers: Endgame.
Deadpool e
Wolverine è meglio di Avengers:
Endgame
Nonostante siano stati proiettati
solo poco più di 30 minuti di film (molti dei quali corrispondenti
a momenti già visti nei trailer promozionali, un po’ come accadde
per Spider-Man: No Way Home), alcuni spoiler
piuttosto consistenti hanno ora iniziato a fare il giro della rete.
QUesti spoiler sono stati tradotti dal cinese (in inglese)
per cui potrebbero non essere precisi o attendibili al 100%, ma, se
volete continuare, siete avvertiti. SEGUONO
SPOILER!
***SEGUONO IMPORTANTI
SPOILER***
Apparentemente, molte varianti di Wolverine erano presenti in
queste scene di apertura, inclusa una versione Zombie del mutante
artigliato. Si dice che il film abbia un “collegamento molto
violento” con il finale di Logan, anche se non è
stato fornito ulteriore contesto.
C’erano anche molte varianti di Deadpool, tra cui Lady
Deadpool. Nonostante le voci secondo cui la cantante Taylor
Swift sia sotto la maschera, diversi fan credono che sia
Blake Lively a interpretare la Mercenario con la
Bocca al femminile, stando alla voce.
Ecco il kicker: questa anticipazione di Deadpool e
Wolverine, secondo quanto riferito, termina con
Wolverine che affronta Hulk! Non sappiamo di quale variante del
Gigante di Giada si tratti, ma questo spiega perché così tanti
scooper hanno alluso alla sua comparsa negli ultimi giorni.
Le proiezioni arriveranno
prossimamente in Europa, quindi è probabile che presto avremo
descrizioni ancora più dettagliate. I Marvel Studios dovevano
sapere che ciò sarebbe accaduto e sicuramente presto riceveremo
spot televisivi spoiler e forse anche un trailer finale, con alcune
di queste rivelazioni.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Con la chiusura del DCEU e l’avvio
del DCU, era legittimo immaginare che lo SnyderVerse
fosse tramontato, ma Zack Snyder non molla. Al
regista è stato permesso di condividere la sua visione per
Justice League con il mondo nel 2021,
anche se alla fine questo ha visto il movimento
#ReleaseTheSnyderCut trasformarsi in #RestoreTheSnyderVerse con la
diffusione della cosiddetta
Zack Snyder’s Justice League.
Con la certezza che ciò non accadrà
mai, la campagna ha perso gran parte del suo slancio negli ultimi
mesi. Oggi, però, Snyder si è rivolto a Vero per
confermare che
Zack Snyder’s Justice League uscirà nelle sale. Prima
di emozionarci troppo, anticipiamo che potrebbe trattarsi di una
proiezione dei fan invece di un’uscita limitata o ampia,
probabilmente organizzata dal regista.
Tuttavia, la Warner Bros. potrebbe
anche cercare di recuperare alcune delle sue perdite visto il
successo che hanno avuto altre riedizioni quest’anno; La Sony
Pictures, ad esempio, ha incassato milioni rimettendo i film di
Spider-Man nelle sale all’inizio di questa estate
(e da noi con gli Spider-Monday). Tuttavia, ricordare agli
spettatori il DCEU così vicino al riavvio dei DC Studios sembra una
scelta strana.
Con questo in mente, torniamo a
pensare che questa notizia non è così enorme come sembra a prima
vista. Proiezione dei fan o no, ci saranno molti fan DC entusiasti
di vedere finalmente il film nei cinema dopo che è stato
distribuito originariamente soltanto in streaming.
Snyder, che è passato al franchise
Rebel Moon di Netflix, ha
sicuramente realizzato un film degno del grande schermo, quindi
dovremo aspettare e vedere cosa comporterà il suo annuncio quando
arriverà.
In Zack
Snyder’s Justice League, determinato a garantire che
il sacrificio finale di Superman (Henry Cavill) non sia stato vano, Bruce
Wayne (Ben
Affleck) allinea le forze con Diana Prince
(Gal
Gadot) per reclutare una squadra di metaumani per
proteggere il mondo da un’invasione minaccia imminente di
proporzioni catastrofiche. Il compito si rivela più difficile di
quanto Bruce immaginasse, poiché ciascuna delle reclute deve
affrontare i demoni del proprio passato per trascendere ciò che le
ha trattenute, permettendo loro di unirsi, formando finalmente una
lega di eroi senza precedenti.
Anche se ora Batman (Affleck),
Wonder Woman (Gadot), Aquaman (Jason Momoa),
Cyborg (Ray Fisher) e The
Flash (Ezra Miller) sono uniti, potrebbero
essere troppo tardi per salvare il pianeta da Steppenwolf, DeSaad e
Darkseid e dalle loro terribili intenzioni.
La sceneggiatura del film è di
Chris Terrio, una storia di Chris Terrio,
Zack Snyder e Will Beall, basata sui
personaggi della DC, Superman creato da Jerry
Siegel e Joe Shuster. I produttori del
film sono Charles Roven, Deborah Snyder, con i
produttori esecutivi Christopher Nolan, Emma Thomas, Wesley
Coller, Jim Rowe, Curtis Kanemoto, Chris Terrio e
Ben Affleck. La
Zack Snyder’s Justice League è disponibile per la
visione su piattaforme a noleggio su Apple
Tv+.
Dal suo folgorante esordio in
12 anni schiavo, che le ha fatto
vincere l’Oscar alla Miglior Attrice non Protagonista agli Oscar
del 2014, Lupita Nyong’o si è affermata come
un’attrice dotata di grande intensità, capace di passare con
naturalezza dal dramma al film d’azione, dai blockbuster a progetti
più piccoli e indipendenti. Ancora oggi, ruolo dopo ruolo, continua
a riconfermarsi come una delle interpreti più talentuose della sua
generazione.
2. Ha lavorato anche come
doppiatrice. Oltre ad aver recitato davanti la macchina da
presa, Nyong’o ha avuto modo di cimentarsi anche come doppiatrice.
Oltre ad aver dato voce al suo personaggio di Star
Wars Maz Katana nei film, l’ha interpretata anche per il
videogioco LEGO Star Wars: Il risveglio della
Forza (2016) e per la serie animata Star Wars: Forces
of Destiny (2017-2018). Ha poi dato voce a Raksha in Il libro della giungla (2016),
ha partecipato al doppiaggio di alcuni episodi di serie animate
quali Super Sema (2021), Human Resources (2022) e
Big Mouth (2023) e ha doppiato Roz in Il robot
selvaggio (2024).
Lupita Nyong’o ha recitato nella
saga di Star Wars
3. Fa parte dell’universo di
Star Wars. Nel 2015, Lupita Nyong’o è entrata nel cast del
film della terza trilogia di Star Wars, ovvero Star Wars: il risveglio della forza, in cui interpreta
la pirata spaziale Maz Kanata, interpretata grazie alla motion
capture. Il suo personaggio viene ripreso anche in Star Wars: Gli ultimi Jedi del 2017, e presta la sua
voce, sempre per Maz Kanata, per le serie tv Star Wars Forces
of Destiny (2017-2018). Ha poi ripreso il ruolo anche per
Star Wars: L’ascesa diSkywalker, del 2019. Come rivelato dall’attrice, però,
molte delle sue scene sono state tagliate in fase di montaggio.
4. Lupita Nyong’o fa parte
del regno di Wakanda. Tra i ruoli più noti dell’attrice vi
è quello per il film Black
Panther, targato Marvel. In questo film Lupita interpreta
Nakia, una spia ai servizi del re di Wakanda, impegnata spesso
all’estero per osservare l’operato di nemici. L’attrice si è detta
da subito entusiasta di poter recitare nel progetto, che le ha
permesso di contribuire al racconto di una cultura africana da cui
lei stessa discende. Nyong’o, che ha anche origini messicane, è
stata anche ben felice di mostrare le sue capacità con la lingua
spagnola.
Lupita Nyong’o protagonista dell’horror Noi
5. Ha lavorato molto sulla
voce del suo personaggio. Lupita Nyong’o ha basato la voce
della controparte doppelgänger della protagonista Adelaide, Red, su
un disturbo neurologico chiamato disfonia spasmodica che provoca
spasmi involontari della laringe. È stata ispirata a farlo dopo
aver letto una riga nella sceneggiatura che affermava che
“Lei (Red) non usava la sua voce da molti anni.“.
Per interpretare il suo personaggio alter ego Red e le sue strane
maniere vocali, Lupita Nyong’o ha poi lavorato con uno specialista
otorinolaringoiatra, un terapista vocale e un insegnante di
dialetto.
Lupita Nyong’o premio Oscar per
12 anni schiavo
6. Ha stabilito alcuni
primati. Grazie a 12 anni
schiavo, Lupita Nyong’o è stata la 142esima attrice a
ricevere un Oscar e la tredicesima attrice a vincere come Miglior
Attrice non Protagonista in un film che ha vinto anche come Miglior
Film. Con la vittoria dell’Academy Award, Lupita è diventata la
prima Kenyota a vincere un Oscar e la prima attrice africana a
vincere come Miglior attrice non protagonista e la prima attrice
nativa messicana a vincere lo stesso premio.
Lupita Nyong’o e Joseph Quinn in A Quiet Place – Giorno
1
7. Ha lavorato ad un
linguaggio non verbale con il suo co-protagonista. Per il
film A
Quiet Place – Giorno 1 Lupita Nyong’o ha spiegato che la
parte più divertente ed emozionante è stata quella di scoprire come
comunicare messaggi senza parole, prima che anche il più piccolo
gesto del linguaggio del corpo potesse cambiare il contesto
dell’intera scena, per cui ogni scena richiedeva una grande
interiorizzazione. Per far ciò, ha lavorato a stretto contatto con
Joseph Quinn, così da essere sintonizzati
sulla reciproca comunicazione non verbale.
8. Ha una relazione con un
attore. La star di Black Panther ha sempre tenuto
la sua vita privata fuori dai riflettori e si sa dunque molto poco
della sua vita sentimentale. Tuttavia, negli ultimi mesi è stata
confermata la sua relazione con Joshua Jackson. Mentre festeggiavano il
41esimo compleanno dell’attrice, i due sono stati fotografati
mentre passeggiavano sulla spiaggia e sembravano più innamorati che
mai. Le foto hanno fatto in fretta il giro del web, rendendo dunque
nota la relazione tra i due.
Lupita Nyong’o è su Instagram
9. Lupita Nyong’o ha un
account Instagram seguitissimo. Lupita Nyong’o possiede un
profilo ufficiale Instagram da 11 milioni di follower. Tra i suoi
oltre 400 post, la maggior parte delle foto la ritraggono tra
shooting e campagne promozionali di cui lei fa parte. Oltre a
sponsorizzare e fare pubblicità ai suoi innumerevoli progetti,
Lupita Nyong’o trova anche lo spazio per promuovere campagne
sociali e per postare delle foto con qualche amica, come quelle con
Danai Gurira. Quasi del tutto assenti, invece,
foto di vita quotidiana e/o familiare che, probabilmente, vuole
mantenere privata.
Lupita Nyong’o: età e altezza dell’attrice
10. Lupita Nyong’o è nata a
Città del Messico, capitale del Messico, il 1° marzo del
1983. L’attrice è alta complessivamente 1.65 metri.
Finora, ogni stagione di
The
Boys ha presentato un episodio che si distingue
davvero per essere più oltraggioso, incasinato e decisamente
diabolico rispetto agli altri, e la puntata di questo giovedì,
giustamente intitolata “Dirty Business“, potrebbe essere
la prescelta.
Senza entrare negli spoiler (anche
se Prime
Video sembra abbastanza felice di rivelarne alcuni in questo
promo), l’episodio vede Hughie vestirsi con il costume di
Web-Weaver per infiltrarsi in una festa tenuta da Tek Knight’s – la
parodia di Batman introdotta in Gen V.
Se hai visto la recente serie
spin-off, saprai che Tek Knight ha delle… inclinazioni sessuali non
convenzionali, quindi probabilmente non ti sorprenderà apprendere
che le sue feste coinvolgono non solo bevande e finger food.
La trama della quarta stagione di
The Boys
Nella quarta
stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria
Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo
di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a
cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di
Becca sia il suo ruolo di leader dei The
Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie.
La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare
un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo
tardi.
Il cast diThe
Boys
vede protagonisti
Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T.
Usher, Laz Alonso,
Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie,
Claudia Doumit e Cameron Crovetti.
Si uniranno per la quarta stagione anche
Susan Heyward,
Valorie Curry
eJeffrey Dean Morgan.
The
Boys
è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times,
creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di
executive producer, e sviluppato dall’executive producer e
showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si
annoverano anche
Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun
Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter,
Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela
Starr. The
Boys
è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in
collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey
Pictures. E’ disponibile su Prime Video.
Approfittando dell’ultimo periodo di
riprese a Cleveland, abbiamo altri aggiornamenti dal set di
Superman! Questa volta, l’iconico supereroe della DC
Comics di David Corenswet viene mostrato mentre prende il volo per cercare di salvare un
civile che cade. Questo è infatti l’attore che esegue le sue
acrobazie per la scena e, a differenza di altre foto recenti,
sembra che il costume di Superman sia molto più rovinato
qui.
In effetti, sembra sporco come la
versione vista nella controversa foto di James
Gunn, suggerendo che questa sequenza abbia luogo più
avanti nel film, quando Metropolis viene attaccata. Una donna
è stata fotografata mentre cadeva, presumibilmente in modo che le
due metà di questa scena potessero essere unite insieme in
post-produzione. Anche se ci sono state alcune speculazioni sul
fatto che si tratti di Isabela Merced, siamo abbastanza sicuri che
non sia Hawkgirl della DCU ad aver bisogno di essere salvata.
Sempre dalle foto dal set, è stato
rintracciabile un altro divertente Easter Egg per i fan della DC. A
Cleveland è stata avvistata la Stagg Enterprises, una compagnia
legata a Metamorpho, personaggio che sarà interpretato da
Anthony Carrigan in Superman. Ma
non è tutto! Sembra anche che Will Reeve, il
figlio della star di Superman: The MovieChristopher Reeve, avrà un cameo nel riavvio
di Gunn come giornalista televisivo.
È un attore e produttore che, negli
ultimi anni, ha lavorato come corrispondente per la ABC.
James Gunn è stato visto abbracciare Reeve dopo
aver girato queste scene e siamo sicuri che la sua presenza in
Superman sarà
un momento toccante.
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
A Family Affair
(qui
la recensione) di Netflix
è una commedia sentimentale (simile in teoria al film di Prime VideoThe Idea
of You, ma meno drammatica) che racconta di Zara, una
giovane assistente di produzione cinematografica che, con suo
grande orrore, scopre che sua madre Brooke va a letto con Chris
Cole, la prepotente ed egocentrica star del cinema che proprio lei
è incaricata di gestire. Diretto da Richard
LaGravenese e scritto da Carrie
Solomon, il film vede nei panni di questi tre personaggi
Zac Efron nel ruolo di Chris Cole, Nicole Kidman nel ruolo di Brooke Harwood e
Joey King nel ruolo di Zara Ford.
La vicenda ha inizio nel momento in
cui Zara capisce di averne abbastanza di Chris e delle sue manie,
arrivando a licenziarsi. L’attore si reca però a casa sua per
pregarla di riconsiderare la sua decisione. Tuttavia, è Brooke
l’unica a casa e, mentre aspetta il ritorno di Zara, Chris inizia a
conversare con lei, finendo però ben presto a strapparsi i vestiti
a vicenda. Zara li sorprende mentre fanno sesso e, nel corso di
A Family Affair, la giovane farà capire quanto sia
contraria alla relazione tra la madre e l’egocentrico Chris.
Tuttavia, dopo alcune prove e tribolazioni, Zara, Chris e Brooke
otterranno il loro lieto fine.
Naturalmente, la relazione tra Chris
e Brooke è considerata una cattiva idea perché Chris è il capo di
Zara e Brooke è sua madre. Ma è anche un po’ “scandalosa” per la
differenza di età tra i due. Tuttavia, il divario di età non è un
argomento significativo nel film, il che è rinfrescante rispetto al
modo in cui una donna più anziana che frequenta un uomo più giovane
viene tipicamente vista. Nonostante questi ostacoli, Chris e Brooke
si innamorano e trovano un modo per stare insieme. Cercano di
ignorare il loro legame, ma si rivela troppo forte.
Purtroppo, proprio quando in
A Family Affair Zara si sta rassegnando all’idea
che sua madre esca con il suo capo, trova gli orecchini che Chris
regala alle sue ragazze quando vuole lasciarle. Pensando al peggio,
Zara smaschera Chris e Brooke mette fine alla loro relazione.
Tuttavia, i due diventano infelici senza l’altro e Zara si rende
conto dell’errore commesso, organizzando il loro
ricongiungimento.
Zara porta dunque Chris in un
negozio di alimentari, mentre Leila costringe Brooke a procurarle
del cibo per aiutare la sua “demenza”. I due si incontrano e Zara
li lascia parlare. La coppia, dunque, si riappacifica e Zara
accende i “temporali artificiali” nella corsia delle verdure per
creare una certa atmosfera. Verso l’inizio del film, Chris si
confida con Zara su quanto gli manchi la vita quotidiana a causa
del suo status di celebrità, compresa la visione dei “temporali”.
Chris e Brooke ottengono così il loro lieto fine e il film si
conclude con loro due insieme innamorati e con l’approvazione di
Zara.
Perché Zara cambia idea sulla
relazione tra Chris e Brooke?
Il personaggio di Joey
King in A Family Affair è un po’
sprovveduto. Zara, che nel film ha solo 24 anni, inizialmente è
egoista e si rifiuta di considerare i sentimenti della madre nei
confronti di Chris (e viceversa). Tuttavia, dopo che la sua
migliore amica, Genie, le fa un esame di coscienza sul suo
comportamento, Zara si rende finalmente conto di aver sbagliato a
interferire con la relazione tra Chris e Brooke e ad opporsi
ostinatamente. Così, escogita un piano per farli tornare insieme e,
come già detto, funziona.
Come sua assistente, Zara ha un
posto in prima fila per vedere come Chris tratta le donne e teme
che possa spezzare il cuore di sua madre così come ha fatto con le
sue molte altre amanti. Inoltre, Zara sa quanto Chris possa essere
insopportabile (in parte a causa del suo tragico passato e del suo
stile di vita protetto).
Usa dunque la felicità della madre
come scusa per allontanare Chris e Brooke. Ma Zara non vuole
nemmeno che stiano insieme per il bene della sua stessa sanità
mentale. Alla fine, con l’aiuto di Genie e un po’ di riflessione su
se stessa, Zara si rende conto di quanto Chris e Brooke siano
felici e innamorati quando stanno insieme, ed è per questo che
progetta il loro ricongiungimento.
Dopo che Chris e Brooke hanno
riacceso la loro storia d’amore alla fine del film di Netflix
A Family Affair, la storia fa un salto in avanti
di un anno e sembra che tutti abbiano fatto progressi significativi
nella loro carriera. Zara ha fatto progressi nella casa di
produzione di Chris – ha persino un ufficio e un’assistente tutta
sua. Chris recita nel film drammatico “coming-of-queer” di
Stella (che Zara sta producendo). Infine, Brooke ha pubblicato un
altro libro, Second Time Around. Inoltre, Chris e Brooke
stanno ancora insieme e loro e Zara sono una piccola famiglia
felice che si ama molto.
Come il passato di Brooke con il
padre di Zara influenza la sua relazione con Chris
L’opposizione di Zara alla storia
d’amore tra Chris e Brooke gioca un ruolo importante nel tumulto di
Un affare di famiglia. Tuttavia, anche il precedente batticuore di
Brooke e la sua preoccupazione per la fine della relazione
ostacolano lei e Chris. Come gli spettatori sanno, il marito di
Brooke e padre di Zara, Charlie, è morto 11 anni prima. Tuttavia,
il pubblico (e Leila) apprendono verso il finale del film che
Charlie voleva divorziare prima di sapere di essere malato.
Brooke ha paura che Chris le spezzi
il cuore e che la loro relazione finisca, cosa che la ferirebbe
molto, a causa del suo passato con Charlie. Brooke dice persino a
Leila, interpretata dalla premio Oscar Kathy Bates in A Family
Affair, che non vuole avere bisogno di Chris a causa delle
sue paure. Ma come dice Leila, “la fine non è affar tuo“.
Non ha senso preoccuparsi del domani quando Brooke sa di amare
Chris oggi. Per fortuna, Brooke supera le sue riserve e si butta a
capofitto in una relazione con Chris.
Sebbene Chris dia spesso Zara per
scontata in A Family Affair, il suo panico ogni
volta che lei minaccia di licenziarsi mostra agli spettatori quanto
abbia davvero bisogno e si preoccupi per lei. Purtroppo, è
necessario il suo profondo legame con Brooke per fargli capire e
riconoscere il valore di Zara. Ma quando Chris si apre con sua
madre, mantiene la promessa fatta a Zara e la promuove a produttore
associato. Alla fine del film, Zara continua dunque a fare carriera
nella casa di produzione di Chris, trovando finalmente ciò che era
destinata a fare (una delle tante preoccupazioni di Zara nel
film).
La storia d’amore tra Chris e Brooke
è certamente una delle relazioni più importanti di A Family
Affair. Tuttavia, si potrebbe sostenere che le relazioni
separate di Zara con sua madre e il suo capo siano altrettanto (o
addirittura più) significative nel finale del film. Zara si rende
conto di aver raramente considerato i sentimenti di Brooke nel
corso della sua vita, e le due hanno una conversazione a cuore
aperto in cui sanano i loro problemi e rafforzano il loro
legame.
Nel frattempo, la dinamica di Chris
e Zara è sorprendentemente la più intrigante del film di Netflix.
Zara aiuta Chris a trovare una casa e Chris aiuta Zara a capire
cosa vuole fare e chi vuole essere. Nonostante i litigi e le
differenze, Chris e Zara si amano a modo loro. Ma nessuno deve
aspettarsi che Zara chiami Chris suo padre in tempi brevi
(probabilmente mai) dopo A Family Affair.
EW ha incontrato Ryan
Reynolds in occasione della promozione di
Deadpool &
Wolverine e ha scoperto di più sui suoi primi
piani per Deadpool 3. “Letteralmente, aveva un
budget di 5 o 6 milioni di dollari senza effetti speciali”,
spiega. “Era solo un viaggio in talkie-talkie con me e [il
personaggio di Karan Soni]
Dopinder e alcune delle cose che abbiamo raccolto e visto lungo
il percorso.”“Non doveva essere un film evento. Se
eravamo diretti al punto C, doveva portarci semplicemente al punto
B. Quello era il più strano. Mi piaceva. Pensavo che fosse
divertente.”
Quando la Disney acquisì la 20th
Century Fox, i piani cambiarono e Shawn Levy salì
a bordo del progetto per occuparsi della regia. “Non
volevamo che nessuno dei cameo o dei personaggi rappresentasse la
storia del film”, dice il regista del suo approccio a
Deadpool &
Wolverine. “Ma sono disseminati ovunque. Ci
sono molti personaggi. Internet è una delizia di voci sulla
moltitudine di cameo di personaggi presenti in questo film. Alcune
voci sono vere, altre sono decisamente fuori luogo.”“Wade
stesso è un fan. Senza rivelare nulla sui vari universi in cui
vivono i diversi personaggi. Poiché in qualche modo lui stesso è un
piccolo fanboy servile e chiacchierone, ciò consente al film di
richiamare e fare riferimento a un sacco di riferimenti Marvel profondi.”
Trai cameo confermati c’è
Aaron Stanford, l’attore che ha interpretato Pyro
in X2 e X-Men: Conflitto
finale. “Ero semplicemente molto felice di avere
anche un costume”, ammette. “Nei film originali degli
X-Men, Pyro viene davvero modificato in termini di costume. In X2,
iniziamo con Pyro nella Scuola per Mutanti Dotati di Xavier. La
squadra SWAT irrompe nel cuore della notte e dobbiamo fuggire.
Quindi per metà del film sono in pigiama.”
“Non ho mai avuto la bella tuta
tattica in pelle che indossano tutti gli X-Men”, ha continuato
Stanford. “E in X3, fondamentalmente indossavo semplicemente un
completo di Hot Topic. Quindi averlo con un vero e proprio costume
da supereroe, preso in realtà dai fumetti stessi, è stato molto
bello.”
E mentre le prime interviste
cominciano a farsi spazio in rete, Marvel continua la promozione
con nuovi spot tv per il film, che
mostrano ancora piccole scene inedite, in attesa del 26 luglio.
Quando il film arriverà in sala.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Mancano solo poche settimane
all’arrivo nei cinema di tutto il mondo di Deadpool &
Wolverine, e il trequel dei Marvel Studios è al centro
dell’ultima copertina digitale di Entertainment
Weekly.
Sono state distribuite anche alcune
foto (puoi
vederle qui) ed è in quelle che vediamo un’altra
variante: Lady Deathstrike! Il personaggio, che
abbiamo conosciuto in X2 si vede abbastanza chiaramente in piedi
dietro Cassandra Nova, ma non sembra essere interpretata dalla star
di X2 Kelly Hu. È possibile che si tratti di una
controfigura che verrà sostituita in post-produzione, ma il
Multiverso è un posto grande e c’è più di una Deathstrike in
giro.
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool &
Wolverine.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Sono passati tre anni da quando,
con il film Il cieco che non voleva vedere
Titanic, il regista finlandese Teemu Nikki si è imposto a livello
internazionale quale nuova originale, acuta ma anche dissacrante
voce del cinema europeo. Egli torna ora con una nuova commedia nera
dal titolo La morte è un problema dei vivi,
presentata nella sezione Progressive Cinema della
Festa del Cinema di
Roma, e distribuita in sala dal 4 luglio 2024 da
I Wonder Pictures, con cui continua a parlare di
umanità declinandola sempre attraverso una personalissima lente
d’ingrandimento, tra assurdità, imprevisti della vita e quei
sentimenti da preservare in ogni modo possibile.
Perché se è vero che Nikki porta i
suoi spettatori in contesti aridi, cupi, dove sembra esserci ogni
possibilità tranne che la sincera risata, è anche vero che il
regista trova sempre il modo per ironizzare su tutte queste
brutture, mettendole alla berlina e mostrando attraverso ciò la
necessità di quei sentimenti e legami di cui si pensava di non
avere bisogno. La morte è un problema dei
vivi riflette allora sull’amicizia, il perdono, sulle
assurdità della vita e su come affrontarle giorno dopo giorno
invece di soccombervi amaramente.
La trama di La morte è un problema dei
vivi
Protagonisti del film sono
Risto (Pekka Strang) e
Arto (Jari Virman), i più
economici impresari di pompe funebri sul mercato, a cui nella vita
tutto è andato storto. Risto è un incallito giocatore d’azzardo che
a causa del suo vizio rischia di perdere famiglia e lavoro, mentre
Arto scopre, durante un controllo medico, di essere nato con l’85%
di cervello in meno rispetto alla media e questa rivelazione gli
crea il vuoto intorno. Nonostante ciò, i due decideranno di fare
squadra nella speranza di trovare una soluzione alle loro
esistenze, finendo però per accettare anche lavori a dir poco
particolari e non sempre pienamente legali.
Sventurati coloro che rimangono
La morte è un problema dei vivi. Lo
ripete continuamente Risto, il quale dimostra di sapere benissimo
che per chi se ne va non c’è più nulla di cui preoccuparsi, nessuna
necessità di guadagnare soldi per campare, nessun bisogno di
mantenere vivi i complicati rapporti di tutti i giorni. Tutto ciò
rimane prerogativa dei vivi, “costretti” a vagabondare ancora un
po’ su questa landa desolata e dolorosa che è la terra. In più, ai
vivi spetta il compito di occuparsi dei corpi dei morti, il
classico “lavoro sporco che qualcuno deve pur fare”. Il nuovo film
di Nikki riflette dunque su questa dinamica, mostrandoci tutte le
difficoltà che vivere comporta.
E le comporta soprattutto se si è
circondati da un contesto spietato, dove non ci si pone scrupoli
prima di danneggiare la reputazione di qualcuno o nel offrire a
poveri disperati la possibilità di giochi mortali in cambio di
denaro. Ma è poprio in questo contesto che si muovono Risto e Arto,
cercando di ambientarvisi ma non senza la paura di ciò che tale
adattamento può far perdere loro. E Risto quasi ci casca, col suo
vizio per il gioco che lo spinge in più occasioni a preferire la
sfida, il brivido, la possibile ricompensa, anziché gli affetti o,
in altre parole, il cuore.
Ma allora come sopravvivere in un
mondo come questo, dove ogni possibile interazione umana sembra
destinata a fallire e l’altruismo non è contemplato? Nikky sembra
avere la risposta, che potrà non risultare originale ma non ha
bisogno di esserlo, essendo sempre valida: i rapporti umani. Risto
e Arto sono due veri e propri outsider, allontanati e derisi, che
si riconoscono nella sventura e cercano di affrontarla insieme,
costruendo e fortificando così un legame umano che riconosceranno
infine essere ciò che di più prezioso hanno, da difendere contro
tutto e tutti.
Nel proporci ciò, il regista
confeziona dunque un racconto che si prende il suo tempo prima di
partire ma che quando lo fa sa come scaldare il cuore dello
spettatore. E ciò avviene grazie al suo rimanere sempre accanto ai
suoi personaggi, al raccontarceli nel modo più diretto e sincero
possibile, lasciandoli parlare in tutte le loro grazie e disgrazie.
Così facendo ci si interessa alle loro vicende, se ne ride in
quanto la risata è l’unica arma possibile contro certe situazioni
della vita. Una vita che per chi la vive può essere un problema, ma
dal quale possono emergere inaspettate gioie.