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Scappa – Get Out: il trailer onesto del film con 4 nomination agli Oscar

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Dopo il travolgente successo al Box Office, Scappa – Get Out ha conquistato quattro nominations agli Oscar 2018 in quattro categorie assolutamente rilevanti.

Jordan Peele ha ricevuto ben tre nomination, per la Regia, la Sceneggiatura Originale e il Miglior Film, a queste si aggiunge il riconsocimento all’interpretazione di Daniel Kaluuya, che rientra nella cinquina dei migliori interpreti maschili.

Tutto questo successo non ha però impedito a Screen Junkies di realizzare un esilarante trailer onesto:

Scappa – Get Out, recensione del film di Jordan Peele

A metà tra un thriller avvincente ed un racconto provocatorio, Scappa – Get Out è scritto e diretto da Peele (Key and Peele) e prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick (Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e Peele. Il film è interpretato anche da Caleb Landry Jones (X-Men la serie), Stephen Root (Non è un paese per vecchi), Milton “Lil Rel” Howery (The Carmichael Show), Betty Gabriel (La Notte del Giudizio: Election Year), Marcus Henderson (Il Drago Invisibile), e Lakeith Stanfield (Straight Outta Compton).

Avengers 4: i registi sono “troppo stanchi” per fare scherzi

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Avengers 4: i registi sono “troppo stanchi” per fare scherzi

Le ultime foto dal set di Avengers 4 hanno mostrato l’evidenza che Maria Hill (Cobie Smulders) e Nick Fury (Samuel L. Jackson) sono presenti nel film. Tuttavia la rete si è scatenata in commenti e congetture: possibile che i fratelli Russo, registi del film, stessero pensando di prendere in giro i fan con delle scene “aggiuntive” per depistare gli spettatori?

Questa voce, decisamente fantasiosa, è arrivata alle orecchie di Anthony e Joe Russo, in occasione del podcast di MTV’s Happy Sad ConfusedI due registi hanno replicato che “sono effettivamente troppo stanchi per girare qualsiasi cosa che non sia strettamente per il film”.

Avengers 4: potrebbe davvero essere un film sui viaggi nel tempo

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Oscar 2018: i “poster onesti” dei nominati a Miglior Film

Oscar 2018: i “poster onesti” dei nominati a Miglior Film

Le nomination agli Oscar 2018 hanno regalato molte sorprese, dalla nomination alla sceneggiatura per Logan – Wolverine, alla prima volta nella storia che viene riconosciuto con una nomination il lavoro di un Direttore della Fotografia donna, Rachel Morrison per Mudbound.

Nonostante la bellezza dei film nominati, questo non li solleva dall’ironia della rete che ha generato questi poster, decisamente esilaranti:

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Quali di questi film conquisterà il maggior numero di statuette durante la notte del 4 Marzo a Los Angeles?

15 villain che hanno deluso le aspettative

15 villain che hanno deluso le aspettative

Quante volte l’idea che ci siamo fatti del villain principale di un film è stata tradita dal risultato finale? Spesso capita di immaginare la portata e la potenza di un antagonista opposta agli eroi positivi, di sognare caratteri estremi e lodare ancora prima di vederli in azione la performance dell’attore che li interpreta; e molto spesso, invece, quelle aspettative vengono irrimediabilmente deluse quando si tratta di famosi blockbuster o affermati franchise, oggi più che mai cinecomic e saghe sci-fi come Star Wars o Star Trek.

Di seguito ecco la lista stilata da ScreenRant che riunisce i 15 villain della storia recente del blockbuster americano che non hanno retto le aspettative deludendo i fan.

Captain Phasma

Primo stormtrooper femminile ad apparire in un film di Star Wars, Captain Phasma era destinato a suscitare una speciale attenzione. Eppure, nonostante il look visivamente accattivante e la prova di Gwendoline Christie, il personaggio ha deluso le aspettative. Phasma non fa davvero niente di emozionante prima della sua improvvisa fine. 

Oberhauser

Quando fu annunciato Spectre, i fan di 007 hanno iniziato a speculare sulla presenza del leggendario villain Ernst Stavro Blofeld. Tuttavia, una volta rivelato il casting, è stato reso noto che il Bond di Daniel Craig si sarebbe scontrato con un nuovo personaggio, cioè Franz Oberhauser, interpretato da Christoph Waltz. Da lì partirono folli speculazioni sulla sua identità segreta, ovvero che “Oberhauser” fosse solo una copertura per  Blofeld. Alla fine nemmeno il mistero e la prova di Waltz sono stati all’altezza di quanto ci si aspettava.

The Joker

In Suicide Squad, il regista David Ayer e il montatore John Gilroy hanno tagliato la maggior parte delle scene con Jared Leto per concentrarsi meglio sulla narrativa principale del film. Ed è un peccato, considerando quanto hype girasse attorno al nuovo Joker, poichè l’attore ha una presenza innegabilmente raccapricciante e squilibrata.

Ultron

Nei fumetti è un androide genocida tra i più grandi nemici degli Avengers: per questo all’annuncio della presenza di Ultron come villain del secondo film sui Vendicatori, i fan si erano mostrati molto entusiasti. Il vero problema però risiede nella sceneggiatura di Joss Whedon che si basa troppo sull’umore tipico del regista: Whedon presenta Ultron così disinvolto da sminuire il suo senso di minaccia. Di conseguenza, siamo anche meno inclini a preoccuparci del destino dei Vendicatori…

John Harrison

Come Oberhauser, il villain di Star Trek Into Darkness John Harrison rappresenta un’altra mossa astuta che i fan hanno subito captato. Anche dopo che il regista J.J. Abrams e l’attore Benedict Cumberbatch hanno negato esplicitamente che Harrison fosse in  realtà l’iconica nemesi Khan Noonien Singh, le voci persistevano ancora. Non è stato uno shock quando le voci sono state convalidate, ma per alcuni fan l’inganno dei realizzatori è stato una ragione sufficiente per sentirsi delusi.

Venom

Anche se Topher Grace aveva portato in Spiderman 3 un’innegabile energia, sembra che il personaggio non abbia mai riscosso troppo successo. La CGI della maschera era poco convincente e insieme alla trama caotica del film, con tre principali antagonisti, Eddie Brock non ha mai avuto la possibilità di ritagliarsi lo spazio che gli spettava.

Darth Vader

Qui parliamo della versione giovane, cioè Anakin Skywalker, di Darth Vader interpretata da Hayden Christensen nella Vendetta ei Sith. Il personaggio, nonostante l’impegno, risulta ancora continua l’apprendista goffo e petulante del precedente film, con l’attore che non riesce a comunicare l’oscurità dell’anima di Anakin. Queste carenze, insieme ad una sceneggiatura spesso grossolana, rendono la prima apparizione cronologica di Darth Vader deludente sotto ogni aspetto.

Helmut Zemo

Daniel Brühl, che ha fatto il meglio che poteva nei panni di Helmut Zemo, in apparenza il principale villain di Capitan America: Civil War. In realtà, Zemo serviva da espediente narrativo per innescare il vero conflitto nel film tra Cap e Iron Man. Dimenticabile insomma.

Lex Luthor

Uno dei molti elementi di Batman v Superman che i fan continuano a discutere è l’interpretazione di Jesse Eisenberg nei panni di Lex Luthor. L’acerrimo nemico di Superman è un super-genio comico ed eccentrico molto distante dalla mente criminale taciturna dei fumetti. Alcuni sostengono che il personaggio avesse più in comune con il Joker che con il vero Luthor. 

The T-X

Terminator 3: Rise of the Machines è stato un passo falso nel franchise. Parte del problema era forse il personaggio di il T-X, deluso dagli snodi di sceneggiatura e privo di capacità (appartenenti ai vecchi villain della saga) di generare più di un leggero senso di suspense.

Steppenwolf

Nemmeno il talento dell’attore Ciarán Hinds è riuscito a salvare la tenue rappresentazione di Steppenwolf in Justice League. Effetti speciali a parte, dovuti all’entrata frettolosa di Joss Whedon in post produzione, il villain non regge il confronto con le aspettative risultando eccessivamente anonimo.

L’Enigmista

Il casting di Jim Carrey come l’Enigmista nel Batman di Joel Schumacher aveva all’epoca senso almeno da un punto di vista commerciale. Sfortunatamente, nel film Carrey ha deluso molto le aspettative.

Mandarino

Altra interpretazione al di sotto dell’hype, quella di Ben Kingsley nel ruolo del mandarino in Iron Man 3. Nonostante il colpo di scena e la rivelazione finale, è difficile non essere d’accordo con i fan dei fumetti amaramente delusi dal personaggio.

Apocalypse

Apocalypse è uno dei più temibili nemici degli X-Men: grazie ai suoi poteri devastanti e alla brutale mentalità, il villain ha costruito una solida reputazione tra i fan dei Merry Mutants della Marvel. Sfortunatamente, l’Apocalisse visto sullo schermo in X-Men: Apocalypse non è all’altezza degli standard stabiliti dalla sua controparte fumettosa, nonostante gli sforzi di Oscar Isaac.

Leader Supremo Snoke

Quando il Leader Supremo Snoke di Andy Serkis è apparso per la prima volta ne Il Risveglio della Forza, i fan della saga di Star Wars si sono subito incuriositi. Eppure nessuno avrebbe potuto prevedere la sua morte improvvisa alla fine di Episodio VIII, lasciando così irrisolte le domande sul suo passato. Resta il dubbio e il rammarico, ovviamente, ma niente esclude il suo ritorno.

Chiamami col tuo nome: Luca Guadagnino ha già delle idee per il sequel

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Fresco di nomination agli Oscar per le categorie Miglior Film, Miglior Attore Protagonista e Miglior Sceneggiatura Non Originale, Chiamami col tuo nome potrebbe presto tornare sullo schermo sotto forma di sequel, o almeno è ciò che spera il suo regista Luca Guadagnino, che si è mostrato aperto all’idea.

Addirittura, secondo le ultime dichiarazioni di Guadagnino, il romanzo di André Aciman potrebbe essere declinato in un canone di cinque pellicole (un po’ come la serie di film di Truffaut con Antoine Doinel), mentre l’ambientazione del primo dei seguiti sarebbe la Germania degli anni Novanta, subito dopo la caduta del muro di Berlino.

Credo che il prossimo capitolo prenderà vita appena dopo la caduta del muro, con la fine dell’URSS e i viaggi delle persone che lasciano la propria casa e iniziano a vagare per il mondo. È tutto ciò che posso dire per ora“.

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Chiamami col tuo nome arriverà nelle nostre sale questo giovedì, 25 gennaio, dopo la calorosa accoglienza in terra americana. Nel cast Timothée Chalamet, Armie Hammer e Michael Stuhlbarg.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Nel 1983 una calda estate segna per sempre la vita del diciassettenne Elio, un musicista più colto e sensibile dei suoi coetanei, che ogni estate trascorre le vacanze nella villa di famiglia. Il padre, un professore universitario, come ogni anno ospita uno studente straniero per lavorare alla sua tesi di post dottorato. L’arrivo di Oliver, ventiquattrenne statunitense, per la sua bellezza e i modi disinvolti, sconvolge la vita di Elio, che se ne innamora immediatamente. Tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, tra i due giovani nasce un desiderio travolgente e irrefrenabile.

Chiamami col tuo nome: due clip dal film

Fonte: Collider

Avengers: Infinity War, un nuovo promo ci ricorda che mancano 100 giorni all’uscita

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Il countdown è ufficialmente iniziato: come ricorda il nuovo promo di Avengers: Infinity War comparso su Twitter, mancano esattamente cento giorni all’uscita nelle sale dell’attesissimo cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo. Per la prima volta nella storia del MCU, vedremo riuniti sullo schermo Vendicatori, Guardiani della Galassia e altri supereroi Marvel contro la più grande delle minacce, Thanos.

Ecco di seguito il breve video.

Avengers: Infinity War, per Joe Russo il film “appartiene” a Thanos

Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e Joe Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Avengers: Infinity War, i personaggi non ancora confermati

Vedova Nera: Anthony e Joe Russo condividono i loro pensieri sul film

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Come annunciato poche settimane fa, i Marvel Studios stanno lavorando per portare al cinema il primo standalone dedicato a Vedova Nera, il personaggio dei fumetti Marvel apparso in Iron Man 2AvengersAvengers: Age Of UltronCaptain America: Civil War e prossimamente in Avengers: Infinity War interpretata da Scarlett Johansson.

La sceneggiatura del film verrà scritta da Jac Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty Woman, Frozen – Le avventure di Olaf) mentre si attendono conferme ufficiali da parte della produzione sulla presenza o meno dell’attrice.

Nel frattempo, in attesa di rivederla in azione in Infinity War, l’eroina è stata “preda” dei complimenti di Anthony e Joe Russo, i registi del cinecomic che uscirà nelle sale il prossimo 25 aprile e che hanno condiviso con i fan i loro pensieri sul progetto:

Vedova Nera: il film potrebbe arrivare al cinema già nel 2020

Siamo molto felici per questo film. Insomma, sapete anche voi quanto Vedova Nera sia un personaggio ricco di sfumature e interessante. C’è così tanto da esplorare con una come lei, la cui storia iniziava con un profilo da cattivo” hanno confessato i fratelli Russo. “Inoltre Scarlett ha fatto un ottimo lavoro di interpretazione e il pubblico si è così abituato al personaggio da dimenticare il suo passato. Di certo il suo lato oscuro potrà essere fonte di idee per la storia che si andrà a raccontare“.

E voi, cosa ne pensate? Cosa vorreste vedere nel film su Vedova Nera?

Vedova Nera: i Marvel Studios stanno lavorando al film

Fonte: GeekTyrant

Ant-Man and The Wasp: Hope Van Dyne in due nuove promo art

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Ant-Man and The Wasp: Hope Van Dyne in due nuove promo art

La pagina twitter ufficiale del MCU ha appena rilasciato due nuove promo art di Ant-Man and The Wasp, il cinecomic che vedrà tornare sul grande schermo Scott Lang dopo il film d’esordio del 2015 diretto da Peyton Reed. Insieme a lui ci sarà anche Hope Van Dyne, aka The Wasp.

Come potete vedere dalle immagini che vi lasciamo qui sotto, i due supereroi in azione presentano i costumi leggermente modificati rispetto al passato.

Ant-Man and The Wasp: Paul Rudd sulla convivenza con Michael Douglas e Michelle Pfeiffer

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Ant-Man and the Wasp: i due eroi in costume nella nuova foto

Fonte: CBM

Black Panther: una sguardo a Wakanda nella nuova featurette

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Black Panther: una sguardo a Wakanda nella nuova featurette

È online una nuova featurette di Black Panther che mostra inediti e suggestivi scenari di Wakanda, il regno di T’Challa che vedremo esplorato nel cinecomic di Ryan Coogler. Manca davvero pochissimo all’arrivo nelle sale dell’attesa pellicola, descritta come qualcosa di mai visto prima nella storia del genere.

Di seguito potete dare un’occhiata alla featurette.

Black Panther: ecco come è stata scelta la lingua madre di Wakanda

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler ha scritto e diretto il film che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Black Panther: 300 dollari a chi interrogherà Trump sui rapporti tra Usa e Wakanda

Logan: Hugh Jackman e la reazione alla nomination agli Oscar

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Logan: Hugh Jackman e la reazione alla nomination agli Oscar

Logan – The Wolverine è appena entrato nella storia: stamattina, dopo l’annuncio delle nomination della 90° edizione degli Academy Awards, è diventato infatti il primo cinecomic a ricevere una candidatura come Miglior Sceneggiatura Non Originale dividendo la categoria con illustri competitors (Chiamami col tuo nome, Mudbound, Molly’s Game e The Disaster Artist).

E per festeggiare la lieta notizia, Hugh Jackman ha twittato un post di celebrazione dedicato al suo regista James Mangold che “Oggi finalmente ha ottenuto il riconoscimento che meritava“, scrive l’attore.

Logan: il regista sulla pericolosità dell’acquisizione Disney della Fox

A diciassette anni dal primo X-Men, Jackman è tornato a vestire i panni del mutante per l’ultima volta sul grande schermo. Il film, che vede nel cast anche Patrick Stewart e la giovane rivelazione Dafne Keen, è uscito nelle sale italiane a marzo 2017 riscontrando ottimi pareri sia da parte della critica che del pubblico.

La nomination all’Oscar è solo il più importante e prestigioso riconoscimento ad un cinecomic atipico che segna un punto di non ritorno per il genere e un ottimo modello di riferimento per il futuro.

Logan: ecco Dafne Keen nei panni di X-23 – fanart

 

Chiamami col tuo nome: recensione del film

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Chiamami col tuo nome: recensione del film

Acclamato, esaltato, accolto come il capolavoro di Luca Guadagnino, italiano amato più all’estero che a casa sua, Chiamami col tuo nome arriva in sala il 25 Gennaio prossimo, distribuito da Warner Bros.

Chiamami col tuo nome, e io ti chiamerò col mio

“Chiamami col tuo nome, e io ti chiamerò col mio”. Luca Guadagnino prende il romanzo omonimo di André Aciman e lo affida alle sapienti mani di James Ivory per realizzare un film che ricorda da vicino Io Ballo da Sola di Bernardo Bertolucci, per evocazione di immagini e tema principale: l’educazione sentimentale, e sessuale, di un adolescente.

esplorazione, ragazze, corpi, desiderio

L’ingenua e avvenente Lucy (Liv Tyler) viene sostituita da Elio (Timothée Chalamet), un diciassettenne pelle e ossa, alle prese con l’estate più calda della sua vita: esplorazione, ragazze, corpi, desiderio, ma anche libri e cultura, nell’ambito di una famiglia alto borghese che gli consente l’accesso a un’educazione privilegiata, una moltitudine di lingue e un’apertura mentale propria di chi cresce in un ambiente così stimolante.

Questo idillio estivo, immerso nella luce gialla di agosto e nell’afa dei lunghi pomeriggi nelle campagne lombarde, viene interrotto da Oliver (Armie Hammer), avvenente stagista che arriva nella villa dei genitori di Elio per seguire gli studi del padre. Gioco, attrazione e rivelazione vengono accolti, con i dovuti preamboli, con divertimento e naturalezza, confermando che l’apertura mentale di cui i protagonisti godono, grazie alla loro educazione, in Elio, giovane alle prese con la costruzione del se stesso adulto, si tramuta in un’apertura anche emotiva, che gli permette di tuffarsi completamente in questa relazione segreta ma non clandestina.

Chiamami col tuo nome

Fluidi e movimenti dei corpi     

Oliver e Elio si nascondono, non come come due omosessuali il cui rapporto è considerato “peccaminoso”, ma come due amanti segreti, completamente presi dal corpo dell’altro. E Guadagnino ci permette di farci raccontare l’amore proprio da questi due corpi, diversi ma vicini, attraverso fluidi e movimenti che si mostrano senza spavalderia, con delicatezza e onestà, alla luce di una relazione tanto passeggera, finirà con l’estate, quando profonda, sconvolgerà completamente Elio.

Chalamet, giovanissimo eppure già maturo da un punto di vista artistico, ci consegna il ritratto di un adolescente perfettamente a proprio agio con il suo corpo scheletrico; vive con naturalezza la sua attrazione e la sua passione ma, e qui pesa la sua inesperienza da diciassettenne, viene totalmente sopraffatto dall’enormità dei sentimenti da cui è travolto. Elio sente con ogni sua fibra, del corpo e dello spirito.

un viaggio attraverso la ferocia dei sentimenti

Per questo motivo, Chiamami col tuo nome non è un racconto di formazione vero e proprio, dal momento che il protagonista è già consapevole dei suoi mezzi e della sua sessualità, ma più un viaggio attraverso la ferocia dei sentimenti. Il monologo finale di Michael Stuhlbarg, che interpreta il papà di Elio, è illuminante e struggente; offre una lezione, un consiglio non solo a chi, adolescente, si affaccia alla propria vita interiore, ai sentimenti, ma a ogni spettatore disposto a lasciarsi travolgere dal proprio sentire.

Con l’adattamento di Aciman, Luca Guadagnino realizza il suo film più maturo e personale, cospargendo di una estrema delicatezza ogni situazione, dalle discussioni politiche nell’Italia di Craxi, alle scene d’amore tra Oliver e Elio, fino alle corse in bicicletta sullo sterrato, raccontando quel mondo ricco e borghese che tanto ama e che diventa la location perfetta per questa storia. Contemporaneamente non rinuncia alla carnalità, raccontata nella sua sacralità, naturalezza e bellezza.

Chiamami col tuo nome trailer

Nell’universalità del suo messaggio, il film si chiude su uno struggente primo piano di Elio: la sua estate volge al termine, il suo amore brucia forte, la sua irruenza nel buttarsi a capofitto in questa storia gli costa la sofferenza che prova adesso, eppure non esiterebbe (e noi con lui) a rifare tutto dall’inizio. Perché, piuttosto che non sentire nulla, è molto meglio sentire, dolore e passione, con questa forza, con questa violenza; il dolce e l’amaro insieme.

Aciman, Ivory, Guadagnino, Chalamet ci insegnano ad abbracciare il dolore allo stesso modo con cui si accoglie la gioia, perché è solo “sentendo” che si cresce davvero, nello spirito.

Luciano Ligabue e il cast presentano Made in Italy

A pochi giorni dall’uscita nelle sale del suo terzo lavoro da regista, prevista per il 25 gennaio, Luciano Ligabue parla di Made in Italy, ritorno dietro la macchina da presa per il rocker emiliano a 20 anni dall’esordio con Radiofreccia. Accanto a lui i protagonisti Stefano Accorsi e Kasia Smutniak e il cast.

Il film nasce dall’album Made in Italy [del 2016 ndr], in che modo?

Luciano Ligabue: “Nasce come progetto “balordo”. Oggi è anacronistico fare un concept album, la musica si ascolta con una certa velocità […], chiedere a qualcuno di ascoltare un album intero è al limite della presunzione, ma era ciò che volevo fare. Da lì ho contattato Domenico Procacci [produttore del film ndr], che ha amato il disco, e a quel punto sono cadute le mie resistenze a fare un altro film. Fare film infatti è un mestiere faticosissimo per me, che sono abituato a fare i conti con emozioni che fluiscono. […] Significa un po’ “progettare” le emozioni, fare in modo che una serie di pezzetti di pochi secondi riescano, attraverso un processo molto mentale, a produrre qualcosa che tu vorresti fosse di cuore”. “Mi sono riavvicinato alla regia perché non avevo più la scusa di non avere una storia da raccontare”. E sul suo approccio da regista precisa: “Ho voluto sempre essere il più specifico possibile, già dai tempi di Radiofreccia. […] Continuano ad interessarmi storie specifiche che non per forza raccontano di tutti. Poi, se altri vi si riconoscono, vuol dire che l’opera di fantasia ha funzionato”.

Il  concetto di cambiamento è centrale nel film, ce ne parla?

Luciano Ligabue: “Il cambiamento fa paura, siamo propensi a pensare che non porti buone cose. Se poi ti ancori alle certezze, hai ancora meno voglia di avventurartici. Però, il cambiamento è il movimento naturale della vita. Più che gli eventi, è come noi reagiamo agli eventi a produrre la nostra realtà. […] Riko sente che ciò che ha gli va stretto, nonostante lo ami. Ha bisogno di cambiare il punto di vista. Il film è il racconto di questo suo percorso”.

È difficile tenere insieme storia d’amore e un discorso forte sull’Italia, come lei fa qui?

Ligabue: “Ho cominciato a raccontare del mio sentimento verso il paese dieci anni fa, con Buona notte all’Italia. […] Con questa e altre canzoni volevo raccontare l’amore per questo Paese, che non viene meno nonostante la frustrazione per tutti i problemi irrisolti. Nel film racconto questo sentimento attraverso gli occhi di chi ha meno privilegi di me. Riko vive una vita normale […] e ha un rapporto molto forte con le radici. […] Mi interessava soprattutto raccontare gli stati d’animo di un gruppo di persone per bene che, come tali mediamente non hanno voce in capitolo, o non vengono raccontate perché non sono interessanti dal punto di vista drammaturgico”.

Crede sia possibile spezzare il cordone ombelicale che la lega così fortemente alla provincia?

Ligabue: “No, non credo, perché ci vivo da un numero inenarrabile di anni e ci vivo bene. È la mia dimensione ed è anche per questo che magari il mio raggio d’azione è limitato geograficamente, perché voglio raccontare ciò che conosco bene”.

Come avete lavorato ai vostri personaggi e com’è stata quest’esperienza?

Kasia Smutniak: “Il personaggio di Sara è stato difficile da affrontare. Mi ha aiutato poter lavorare su una base di musica e parole ed avere molto chiaro il mondo nel quale mi trovavo, il mondo di Luciano. […] Mi sono ispirata alla forza delle donne. Di Sara mi piace la coerenza, il suo stare coi piedi per terra. È una donna che sa quello che vuole. […] Nei momenti difficili prende una decisione e non ha paura di farlo”.

Stefano Accorsi: “Riko è un uomo che sta, sta in questa sua vita avendo vissuto anche anni molto diversi per questo paese. Lo troviamo in un momento di crisi. […] Il bello è che non succede nulla di eclatante nella sua vita, se non cose normali. È il suo modo di rapportarsi a queste cose che cambia. Cambiando punto di vista, Riko si rigenera. È raro mettere in scena questo tipo di personaggi raccontati in questo modo. Di solito si cercano sempre i cattivi, o anche qualcosa di straordinario. Invece qui non è così. […] Questo è ciò che ci ha permesso di interpretare i personaggi in modo autentico.

Fausto Maria Sciarappa [nel film interpreta Carnevale, amico di Riko ndr]: “C’è una canzone di Luciano, […] G come giungla, che dice: non basta restare al riparo, chi vuol sopravvivere deve cambiare. […] Ho vissuto sulla mia pelle questo cambiamento. Negli anni ’90 ho lasciato l’Italia per l’Inghilterra, dove sono stato dieci anni. Vedere il film alla proiezione a Correggio mi ha emozionato. Una cosa che ha detto Luciano mi ha colpito molto: che uno dei suoi obiettivi era quello di far venire la nostalgia dell’Italia non agli italiani all’estero, ma a quelli che vivono in Italia”.

Avengers: Infinity War, per Joe Russo il film “appartiene” a Thanos

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A qualche mese dall’uscita nelle sale di Avengers: Infinity War, uno dei due registi, Joe Russo, è tornato a parlare del principale villain del film, il temibile Thanos interpretato da Josh Brolin, che vedremo finalmente in azione contro i Vendicatori. “Era molto importante per noi che Thanos fosse foto-realistico” ha raccontato Russo in un’intervista, “Il pubblico deve credere in lui“.

Sul personaggio il regista ha poi azzardato un importante paragone con la storia del cinema:

Darth Vader è stato il cattivo della mia infanzia, e abbiamo sperato di creare una sorta di Darth Vader per la nuova generazione, con la stessa complessità e capacità di incutere paura al cuore del pubblico e insieme fargli compiere un viaggio con lui. Francamente, credi che Avengers: Infinity War sia il suo film.

Avengers: Infinity War, i personaggi non ancora confermati

Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia, diretto da Anthony e Joe Russo. Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Avengers: Infinity War, un’occhiata alla nuova Hulkbuster

Fonte: CBM

Mission Impossible 6: Rebecca Ferguson e Henry Cavill nelle nuove foto

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Il regista Christopher McQuarrie ha da poco pubblicato due nuove foto ufficiali di Mission Impossible 6, prossimo capitolo del franchise, che vedrà protagonisti Rebecca Ferguson, Introdotta nel precedente film, e Henry Cavill. L’attrice tornerà nei panni dell’agente speciale Ilsa Faust al fianco di Tom CruiseSimon PeggAlec Baldwin e Cavill stesso.

Potete dare uno sguardo alle foto qui sotto.

https://www.instagram.com/p/BeQFqJGAgvt/?taken-by=christophermcquarrie

Mission Impossible 6: ancora stunt impossibili per Tom Cruise

A questa McQuarrie aggiunge uno scatto di Henry Cavill, sempre in bianco e nero, lasciando intendere che il trailer del film sarà presto reso disponibile.

Vi ricordiamo che Mission Impossible 6 arriverà nelle sale il 27 luglio 2018, distribuito da Paramount Pictures in 3D e IMAX 3D.

https://www.instagram.com/p/BeBRF0KgwX9/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=embed_legacy

Mission Impossible 6: Tom Cruise è protagonista di un video dal set

E poi c’è Cattelan: stasera si parte con GHALI.

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Grande ritorno per E poi c’è Cattelan, il late show della seconda serata di Sky Uno HD condotto da Alessandro Cattelan, che questa sera riparte con una nuova imperdibile edizione ricca di grandi ospiti che, accompagnati della musica degli Street Clerks, si prestano per i divertenti giochi in studio e le gag marchio di fabbrica del programma. 

Il padrone di casa Alessandro Cattelan inaugurerà la nuova stagione accogliendo in studio il giovane re della trap italiana, Ghali. Il cantante avrà modo di raccontare di sé, della sua musica e del suo successo nel corso dell’intervista a cui si sottoporrà in studio. Poi, proverà ad avvicinare Alessandro al genere musicale che lo ha reso famoso, cantando insieme a lui una divertente canzone – scritta per l’occasione – con il vocoder, tipico del cantato della musica trap. 

La puntata di stasera, la prima delle quaranta e più della quinta stagione di E poi c’è Cattelan, verrà lanciata da una simpatica clip che vedrà protagonista, come ormai tradizione del programma, Cesare Cremonini, vero e proprio portafortuna del programma. Nella clip, la DeLorean con cui si era chiusa la scorsa edizione atterra nel futuro, nel 2030. Bologna, città natale del cantante, è stata fatta capitale. #EPCC è diventato “E poi c’è Cremonini”. Il cantante di Poetica nel frattempo è diventato Presidente e ha imposto il dialetto bolognese come lingua nazionale.

Martedì X Factor incontra #EPCC. Ospiti della seconda puntata, infatti, saranno i lanciatissimi Maneskin, a breve in giro per l’Italia con un tour già sold out da settimane. La band romana si divertirà a personalizzare in stile Maneskin le canzoni dell’oratorio e inaugurerà una nuova imperdibile rubrica. Con “Follow me, follow me now” il programma proverà a fare di uno dei ragazzi della produzione un influencer: l’obiettivo sarà quello di fargli raggiungere più follower possibili su Instagram.

Mercoledì sarà la volta di Frank Matano e Massimo Popolizio, a breve in tutte le sale con Sono tornato, il film distribuito da Vision Distribution e diretto da Luca Miniero. Giovedì sono attesi in studio il capitano della squadra femminile dell’Inter Regina Baresi e, al suo debutto come attore ne Il vegetale di Gennaro Nunziante, Fabio Rovazzi.

Venerdì sera andrà in onda un Best Of che racchiude tutti i momenti più esilaranti delle puntate in onda da lunedì a giovedì.

E POI C’E’ CATTELAN va in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata su Sky Uno HD

Ant-Man and The Wasp: Paul Rudd sul rapporto tra Scott Lang e Hope Van Dyne

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Si sono da poco concluse le riprese di Ant-Man and The Wasp, secondo capitolo della serie dedicata al personaggio di Scott Lang dopo Ant-Man del 2015, facente parte del MCU. In attesa di vedere il supereroe in azione in Avengers: Infinity War il prossimo aprile, Paul Rudd ha avuto modo di parlare del film durante il Sundance Film Festival (rassegna dove è stato presentato nelle scorse ore un progetto che lo vede nel cast), in particolar modo del rapporto fra Scott e la sua controparte femminile, Hope Van Dyne aka The Wasp (Evangeline Lilly).

Siamo partner, siamo una squadra, esattamente come nei fumetti. Abbiamo finito le riprese da poco quindi non so dirvi come sarà il film, ma so con certezza che vedrete Scott e Hope come due colleghi“.

Ant-Man and The Wasp: Paul Rudd sulla convivenza con Michael Douglas e Michelle Pfeiffer

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Ant-Man and the Wasp: i due eroi in costume nella nuova foto!

Fonte: CBM

A Casa Tutti Bene: trailer del nuovo film di Gabriele Muccino

A Casa Tutti Bene: trailer del nuovo film di Gabriele Muccino

Rai Cinema ha diffuso il trailer di A Casa Tutti Bene, il nuovo film di Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.

Scritto da Gabriele Muccino e Paolo Costella A Casa Tutti Bene è la storia di una grande famiglia che si ritrova a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Un’improvvisa mareggiata blocca l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro previsto in serata costringendo tutti a restare bloccati sull’isola e a fare i conti con loro stessi, con il proprio passato, con gelosie mai sopite, inquietudini, tradimenti, paure e anche improvvisi e inaspettati colpi di fulmine.

A Casa Tutti Bene

Diretto da Gabriele Muccino A Casa Tutti Bene è prodotto da LOTUS PRODUCTION con RAI CINEMA in associazione con 3 MARYS ENTERTAINMENT S.r.l.. – Nelle sale dal 14 febbraio 2018

Shazam!: Marta Milans entra nel cast

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New entry ufficiale nel cast di Shazam!, il nuovo cinecomic dell’universo DC che vedrà sullo schermo per la prima volta il supereroe dei fumetti: si tratta dell’attrice Marta Milans, già vista in Shame e nella serie No Tomorrow, che nel film interpreterà la madre adottiva di Billy Batson, alter ego di Shazam.

Le riprese inizieranno tra poche settimane in Canada, con la Milans impegnata sul set insieme a Zachary Levi, Asher Angel, Grace Fulton e Jack Dylan Grazer. Si attende invece la conferma di Mark Strong, tra i nomi del papabili villain.

Shazam! sarà divertente, “ma non troppo”

Zachary Levi sarà l’eroe del titolo, mentre Asher Angel sarà Billy Baston, il ragazzino capace di trasformarsi in un supereroe adulto, Shazam appunto, soltanto pronunciando la parola, acronimo di nomi di grandi eroi del passato: Solomon, Hercules, Atlas, Zeus, Achilles e Mercury.

Shazam sarà diretto da David F. Sandberg (Annabelle: Creation) e si baserà su una sceneggiatura scritta da Henry Gayden e Darren Lemke.

Il film che farà parte dell’Universo Cinematografico DC dovrebbe essere pronto per debuttare al cinema nell’aprile 2019. Le riprese cominceranno il prossimo febbraio.

Shazam!: Ron Cephas Jones di This Is Us potrebbe essere il Mago

Fonte: ScreenRant

Oscar 2018: un commento alle nomination

Oscar 2018: un commento alle nomination

Nel bene e nel male, oltre le contraddizioni e la politica di certe scelte, quest’anno le nomination degli Academy Awards hanno scritto una pagina unica nella loro storia. Il numero più alto di candidature (ben 13, una in meno del record di Titanic) lo porta a casa la favola eterna di Guillermo Del Toro La forma dell’acqua, un classico di genere quasi istantaneo, la cui bellezza probabilmente rimarrà congelata nel tempo senza sgomitare troppo; ed è giusto così, come celebrazione di un’arte talmente pura che si posiziona sopra tutto e tutti e che merita questa celebrazione.

All’inseguimento di premi Dunkirk e L’ora più buia, i due colossi britannici casualmente narratori della stessa storia ma da due punti di vista differenti: il primo, l’opera mastodontica e surreale di Christopher Nolan, è quanto di più vicino al riprodurre l’esperienza della seconda guerra mondiale grazie a giochi di montaggio sonoro, fotografia, ritmo e umore (non a caso il film è stato candidato nelle categorie tecniche più importanti), il secondo invece, toccato dalla grazia di un artista come Joe Wright, autore che fa dell’esibizione dell’immagine il suo tratto distintivo, e dall’interpretazione di Gary Oldman, riporta in vita Winston Churchill durante le ultime ore del miracoloso salvataggio di Dunkirk.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Dunkirk

Si parlava di storia, e quella recente fomentata dai movimenti femministi per il raggiungimento della parità dei sessi (e diritti) anche nell’industria hollywoodiana sembra aver dato i suoi frutti: abbiamo – finalmente – la prima candidata donna nella categoria Miglior Fotografia, ovvero Rachel Morrison per l’eccellente e suggestivo lavoro di luce e colori in Mudbound (la pellicola diretta da Dee Rees, giovane filmaker afroamericana), mentre Greta Gerwig, grazie all’insperata nomination come Miglior Regia con l’opera prima Lady Bird, è soltanto la quinta donna della storia a ricevere questo riconoscimento. La quinta in novant’anni.

Ed è stata una gran bella stagione per le donne in generale, basti pensare alla quantità di talento che passa attraverso il gruppo di attrici protagoniste: dalla meravigliosa Sally Hawkins de La forma dell’acqua, alla caparbia Margot Robbie di I, Tonya, fino ad arrivare alla determinazione di Saoirse Ronan in Lady Bird e di Frances McDormand in Three Billboards outside Ebbing, Missouri. E che dire delle non protagoniste Allison Janney, Laurie Metcalf (splendida in Lady Bird), Octavia Spencer e Mary J. Blige (silenziosa leonessa in Mudbound)? Sarà davvero difficile scegliere la migliore fra tutte.

Lady Bird

Poche sorprese, tante e piacevoli conferme: forse la categoria più aperta rimane quella della sceneggiatura originale, un contenitore di piccoli gioielli di cinema indipendente che con coraggio ha proposto le sue storie “normali” senza aver paura di rischiare (The Big Sick, Get Out, Lady Bird, The Shape of Water, Three Billboards), a cui va aggiunto il collettivo del Miglior Film, con dura battaglia fra grandi titoli e piccole speranze. C’è un po’ di Italia, ma solo nel nome del regista Luca Guadagnino, con Chiamami col tuo nome candidato a Miglior Film, Attore Protagonista e Sceneggiatura Non Originale, e di questo siamo ovviamente felici. 

Di queste nomination resterà lo spettro del cambiamento alimentato da un vento di polemiche e politiche egualitarie, ragion per cui non ci stupisce affatto la presenza di pellicole come Get Out, o Lady Bird, entrambe molto amate sia in America che qui in Europa (e che al di là di qualsivoglia tendenza a sminuirne il valore, restano due prodotti incredibili). Ancora una volta, se richiesto, tiferemo per il buon cinema, e quest’anno ce n’è in abbondanza.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Sono state annunciate oggi le candidature agli Oscar 2018, la novantesima edizione degli Academy Awards, che ogni anno riuniscono sotto lo stesso tetto le principali maestranze dell’industria hollywodiana.

Oscar 2018 nomination – l’elenco completo

Miglior film

Chiamami col tuo nome
L’ora più buia
Dunkirk
Scappa – Get Out
Lady Bird
Il filo nascosto
The Post
The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior regia

Jordan Peele – Scappa – Get Out
Christopher Nolan – Dunkirk
Greta Gerwig – Lady Bird
Paul Thomas Anderson – Il filo nascosto
Guillermo del Toro – The Shape of Water

Migliore attrice protagonista

Sally Hawkins – The Shape of Water
Frances McDormand – Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Margot Robbie – I, Tonya
Saoirse Ronan – Lady Bird
Meryl Streep – The Post

Miglior attore protagonista

Daniel Day-Lewis – Il filo nascosto
Daniel Kaluuya – Scappa – Get Out
Timothée Chalamet – Chiamami col tuo nome
Gary Oldman – L’ora più buia
Denzel Washington – Roman J. Israel, Esq.

Miglior attrice non protagonista

Mary J. Blige – Mudbound
Allison Janney – I, Tonya
Leslie Manville – Il filo nascosto
Laurie Metcalf – Lady Bird
Octavia Spencer – The Shape of Water

Miglior attore non protagonista

Willem Dafoe – The Florida Project
Woody Harrelson – Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Richard Jenkins – The Shape of Water
Christopher Plummer – Tutti i soldi del mondo
Sam Rockwell – Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior fotografia

Blade Runner 2049 – Roger Deakins
L’ora più buia – Bruno Delbonnel
Dunkirk – Hoyte van Hoytema
Mudbound – Rachel Morrison
The Shape of Water – Dan Laustsen

Migliore scenografia

La Bella e la Bestia
Blade Runner 2049
L’ora più buia
Dunkirk
The Shape of Water

Miglior film straniero

L’insulto
Loveless
Una donna fantastica
Of Body and Soul
The Square

Migliori costumi

La Bella e la Bestia
L’ora più buia
Il filo nascosto
The Shape of Water
Victoria e Abdul

Miglior trucco e parrucco

L’ora più buia
Victora e Abdul
Wonder

Miglior montaggio

Baby Driver
Dunkirk
I, Tonya
The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior colonna sonora

Dunkirk
Il filo nascosto
The Shape of Water
Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior film d’animazione

Baby Boss
Coco
Ferdinand
The Breadwinner
Loving Vincent

Sceneggiatura non originale

The disaster artist
Logan
Molly’s Game
Chiamami col tuo nome
Mudbound

Sceneggiatura originale

The Bick Sick
Scappa – Get Out
Lady Bird
The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior canzone

Mistery of love – Chiamami col tuo nome
Remember me – Coco
Stand up for something – Marshall
This is me – The Greatest Showman
Mighty River – Mudbound

Migliori effetti visivi

Blade Runner 2049
Guardiani della Galassia Vol. 2
Kong: Skull Island
Star Wars: Gli Ultimi Jedi
The War – Il pianeta delle scimmie

Miglior montaggio sonoro

Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
The Shape of Water
Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Miglior missaggio sonoro

Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
The Shape of Water
Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Miglior corto d’animazione

Lou
Negative space
Dear Basketball
Garden Party
Rivolting Rhymes – Part I

Miglior cortometraggio

The Eleven O’clock
The Silent Child
Watu Wote: All of us
My Nephew Emmett
DeKalb Elementary

Miglior corto documentario

Edith + Eddie
Heaven is a traffic jam on the 405
Knife Skills
Heroin(e)
Traffic Stop

Miglior documentario

Abacus: Small Enough to Jail
De sidste mænd i Aleppo
Strong Island
Icarus
Visages villages

Sono già stati annunciati i premi speciali:

Oscar onorario

Charles Burnett
Owen Roizman
Donald Sutherland
Agnès Varda

Oscar Special Achievement Award

Alejandro González Iñárritu

La cerimonia si svolgerà la sera del 4 Marzo 2018 al Dolby Theatre. A condurre la serata è stato richiamato Jimmy Kimmel, dopo il successo dell’edizione 2017 (nonostante la chiusura a sorpresa).

Final Portrait, il film con Armie Hammer a cinema

Final Portrait, il film con Armie Hammer a cinema
Final Portrait è l’affascinante ritratto di un genio e la storia di un’amicizia tra due uomini profondamente diversi, eppure uniti da un atto creativo in costante evoluzione. Il film racconta anche le difficoltà del processo artistico – a tratti esaltante, a tratti esasperante e sconcertante – chiedendosi se il talento di un grande artista sia un dono o una maledizione.

In Final Portrait GEOFFREY RUSH È ALBERTO GIACOMETTI 

Dopo le indimenticabili performance in Shine, per cui vinse l’Oscar nel 1997, Il discorso del re per il quale ottiene una nuova nomination come Miglior Attore non protagonista e La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, Geoffrey Rush torna al cinema con un ruolo che sembra essere stato pensato per lui: Alberto Giacometti, pittore e scultore di fama internazionale, protagonista del nuovo film diretto da Stanley Tucci.

Di lui Stanley Tucci ha detto: “Geoffrey Rush è un attore straordinario e l’ho sempre ammirato. Guardandolo ti accorgi subito che c’è una certa somiglianza con Giacometti, ma abbiamo dovuto faticare lo stesso per correggere alcune differenze. Fisicamente sono molto diversi: Geoffrey è alto e allampanato, mentre Giacometti era piuttosto basso e tarchiato, muscoloso, quindi abbiamo dovuto imbottirlo un po’. Geoffrey è un attore che si immerge totalmente nei personaggi che interpreta e sa essere incredibilmente affascinante e divertente, sullo schermo. Era l’interprete ideale.”

In Final Portrait ARMIE HAMMER È JAMES LORD

Dopo l’interpretazione in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino che gli è valsa la nomination come Miglior Attore protagonista in un film drammatico ai Golden Globe 2018, Armie Hammer torna sul grande schermo con “Final Portrait – L’arte di essere amici”, accanto al Premio Oscar Geoffrey Rush, nel ruolo dello scrittore e appassionato d’arte James Lord che nel libro “Un ritratto di Giacometti” racconta in 18 capitoli, le 18 estenuanti sedute necessarie per completare il suo ritratto.

Sul film ha detto: “Ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta moltissimo. In più, mi attirava l’idea di lavorare con Geoffrey e avevo sentito dire che ci sarebbe stato anche Tony, quindi non è stata una scelta difficile. Tra l’altro, buona parte del lavoro è consistita in interessanti conversazioni sul processo creativo di Alberto Giacometti e la natura dell’arte in sé. Un film fantastico!”.

Final Portrait, il trailer

PrimoCiak: il progetto che porta il cinema nelle scuole

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PrimoCiak: il progetto che porta il cinema nelle scuole

Una sala gremita da centinaia di persone, tra docenti, studenti ed operatori del settore cinematografico, hanno assistito questa mattina a Roma, presso il cinema The Space Moderno, alla presentazione di PRIMOCIAK – LA CATTEDRA E IL CINEMA, la nuova iniziativa promossa da AGISCUOLA che si rivolge principalmente agli insegnanti con l’obiettivo di far crescere la cultura cinematografica all’interno delle scuole. Nato da una intuizione del presidente nazionale AGISCUOLA Luciana Della Fornace e dall’esperto in comunicazione Gianni Chimenti, “PRIMOCIAK – LA CATTEDRA E IL CINEMA” partirà a titolo sperimentale nell’anno scolastico 2018-2019 inizialmente nel Lazio, offrendo l’opportunità agli insegnanti di utilizzare proprio i contenuti dei film di prossima uscita come strumento di ausilio alle proprie attività didattiche ed educative e di sviluppo di momenti di condivisione, di confronto e di socializzazione tra i propri studenti.

Il progetto si svilupperà attraverso una piattaforma web riservata esclusivamente ai docenti che potranno interagire tra loro, essere informati sulle attività in corso e scaricare i materiali dei film ad uso didattico consigliati da AGISCUOLA, e un account Facebook a gruppo chiuso a cui potranno accedere anche gli studenti. Le iniziative che verranno organizzate attraverso “PRIMOCIAK- LA CATTEDRA E IL CINEMA” saranno molteplici e spazieranno dalla partecipazione ad anteprime e proiezioni riservate a insegnanti e studenti, all’accesso a scontistiche e facility sull’acquisto dei biglietti cinema, alla partecipazione a incontri con registi, attori e tutte le figure professionali che operano nel mondo del cinema, alla partecipazione a contest che stimoleranno la creatività dei ragazzi.

Ufficializzate anche le prime due iniziative.

La prima riguarderà il film Sono tornato (in sala dal 1 febbraio per Vision Distribution) e prevedrà sconti per gli studenti sui biglietti degli spettacoli pomeridiani nei cinema aderenti e l’organizzazione di un contest che premierà la classe di chi posterà sulla pagina facebook PrimoCiak la recensione sul film, giudicata migliore da Agiscuola, con un incontro con il regista Luca Miniero e l’interprete Frank Matano.

La seconda vedrà invece protagonista il film Puoi baciare lo sposo (in sala dal 1 marzo per Medusa Film), con l’organizzazione di proiezioni ad invito riservate ad insegnanti e studenti. Maggiori informazioni su queste due iniziative saranno reperibili direttamente sul sito www.primociak.

Introdotta dal Presidente Nazionale di Agiscuola, Luciana Della Fornace, la presentazione ha visto gli interventi di Gildo De Angelis, Direttore Generale USR Lazio, e di Gianni Chimenti, co-autore del progetto. Ospite speciale il regista Paolo Genovese che ha dichiarato: “Io non sono così negativo sull’andamento cinema. I contenuti video oggi sono ovunque e magari la sala pesa di meno del passato ma i ragazzi sono esposti alle immagini 24 ore al giorno. Quello che manca è la cultura cinematografica. Un pubblico cinematografico colto è un pubblico che va in sala: questo portale è un passo importante per la sensibilizzazione della cultura nelle scuole.

Il cinema e il linguaggio delle immagini servono anche a far studiare altre materie meglio a volte che imparare a memoria date e nozioni”.

  Ad accompagnare la presentazione del progetto, stamattina, la proiezione in sala dei trailer dei film consigliati da Agiscuola: Alpha, Caravaggio, Final portrait, Gli invisibili, Il sole a mezzanotte, L’ora più buia, My generation, ore 15:17 attacco al treno, Puoi baciare lo sposo, Belle & Sebastien, Sea sorrow. Sono Tornato, Wonder, Zanna bianca, Heart, Love Simon.

Peter Dinklage vorrebbe una parte in Star Wars

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Peter Dinklage è protagonista in questi giorni del Sundance Film Festival, dove ha presentato il suo ultimo film,  I Think We’re Alone Now, in compagnia di Elle Fanning e di Reed Morano.

A intervistarli per IMDB c’era Kevin Smith, che ha colto l’occasione per chiedere sia alla regista che all’attore se fossero interessati a partecipare al franchise di Star Wars.

Peter Dinklage6 personaggi che potrebbe interpretare in Avengers: Infinity War

Dopo che la Morano ha rigettato i rumors che la volevano in trattative con la Lucasfilm, Peter Dinklage ha detto candidamente che vorrebbe davvero una parte, anche piccola, e proseguendo spiegando che sta facendo delle audizioni.

L’attore è atteso in un ruolo ancora misterioso in Avengers: Infinity War, mentre i suoi fan dovranno aspettare il 2019 per vederlo di nuovo nei panni di Tyrion Lannister in Game of Thrones, lo show HBO a cui deve la sua fama e che è arrivato alla stagione finale.

Tutto davanti a questi occhi di Walter Veltroni nella Giornata della Memoria

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In occasione della Giornata della Memoria, nell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia su Sky debutta Tutto davanti a questi occhi, il film di Walter Veltroni sill’orrore dell’Olocausto nella testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto di Birkenau – Una produzione Sky e Palomar e realizzato e diretto da Walter Veltroni.

Guardare in faccia l’orrore dell’Olocausto, sopravvivere alla morte e provare a dare un senso al dolore, attraverso la testimonianza. In occasione della Giornata della Memoria, Sky propone “Tutto davanti a questi occhi”, il film realizzato e diretto da Walter Veltroni, in onda il 27 gennaio 2018 alle 21 su Sky TG24 HD e Sky Cinema Hits HD.

Prodotto da Sky in collaborazione con Palomar, il film racconta l’orrore della persecuzione razziale e dello sterminio degli ebrei, esclusivamente attraverso la testimonianza sconvolgente di Sami Modiano, uno dei pochi sopravvissuti al campo di sterminio di Birkenau.

In ragione del valore e del significato civile di questa testimonianza, Sky, Rai, Mediaset e LA7 hanno concordato che “Tutto davanti a questi occhi” – presentato in anteprima ieri sera all’Auditorium di Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica – venga trasmesso il 27 gennaio oltre che da Sky anche da Rai 3, Iris e LA7. È la prima volta che questo accade. Modiano fu deportato da Rodi, insieme al padre e alla sorella, quando aveva solo tredici anni. I suoi furono uccisi e lui restò solo. Il film è il racconto della sua deportazione, del suo viaggio prima in nave e poi in treno, dell’arrivo alla “rampa della morte”, della separazione da sua sorella Lucia e del suo successivo incontro, attraverso il filo spinato, con lei.

Sami narra anche la decisione del padre di lasciarsi morire e descrive come lui, ragazzo ormai ridotto pelle ed ossa, riuscì a sopravvivere alla marcia della morte. Modiano, oggi ultraottantenne, si interroga anche sul perché lui, proprio lui, sia sopravvissuto all’orrore, e rivela come proprio il testimoniare, specie ai ragazzi, sia la risposta alla domanda che angoscia la sua vita dal 1945.

Tutto davanti a questi occhi

“Un sopravvissuto –  racconta Modiano nel film – non è una persona normale come tutti gli altri, ha una piaga che non si chiude. Ha dei silenzi, delle depressioni, degli incubi. Tutto questo fa parte di un sopravvissuto, non ha una spugna magica per cancellare quello che ha visto. Però io vivo e sono felice. In questi ultimi undici anni sono felicissimo, perché sono contento di quello che sto facendo. Se non avessi avuto un riscontro positivo mi sarei fermato, ma i ragazzi hanno bisogno, devono sapere. So che quando non ci sarò ci saranno loro, e faranno in modo che questo non succeda mai più”.

“Tutto davanti a questi occhi” si inserisce all’interno di una serie di progetti che Sky dedicherà alla Giornata della Memoria ai quali faranno seguito altre iniziative, che proseguiranno durante tutto l’anno, per ricordare e far ricordare nell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia.

Sabato 27 gennaio alle 21.15 su Sky TG24 HD e Sky Cinema Hits HD. Il film verrà trasmesso anche da Rai3, Iris e La7

Black Panther: ecco come è stata scelta la lingua madre di Wakanda

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John Kani tornerà in Black Panther a interpretare T’Chaka, padre di T’Challa e vecchio re di Wakanda. L’attore ha spiegato che, in collaborazione con il regista Ryan Coogler, ha contribuito a scegliere il Nguni Bantu, una delle lingue ufficiali degli Stati Africani, affinché diventasse la lingua ufficiale di Wakanda, nel film.

Come sappiamo dagli eventi di Civil War, T’Chaka è, allinizio del film, il sovrano di Wakanda, mentre T’Challa è un semplice principe. La morte del padre costringerà il figlio a succedergli anzitempo e a scendere a patti con tutti i problemi, interni ed esterni, che l’insediamento di un nuovo re comporta in una nazione monarchica.

Parlando con MTV , Kani ha spiegato che, insieme al figlio, Atandwa Kani, ha sviluppato l’accento che T’Chaka e T’Challa hanno usato in Civil War. Ricorda:

“Io e il regista abbiamo discusso in merito a quale potesse essere la cosa ideale che avrei potuto dire a mio figlio, interpretato dal mio vero figlio, Atandwa, in linea con la trama del film. Doveva essere in una lingua di Wakanda. Ho scelto di dire qualcosa in isiXhosa e il regista è stato molto contento. Ha deciso che ne avevamo bisogno.”

Così il figlio di Kani, insieme a lui stesso, è diventato il consulente per il linguaggio del film, cosa che aggiungerà senz’altro autenticità alla lingua ufficiale della Nazione wakandiana.

Anche se non è specificato, immaginiamo che il ritorno di T’Chaka in Black Panther sia sottoforma di ricordo/flashback o in un’altra forma spirituale, ma ovviamente non fisica.

Black Panther trailer ufficiale

CORRELATI:

Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Oscar 2018 nomination, come guardare l’annuncio

Oscar 2018 nomination, come guardare l’annuncio

Alle 14.22 verranno annunciate le nomination agli Oscar 2018, la novantesima edizione dei premi di cinema più prestigiosi dell’industria hollywoodiana.

Per seguire in diretta l’annuncio, clicca a questo link per guardare live l’annuncio dei nominati nelle categorie più importanti dei premi.

La cerimonia degli Oscar 2018 si svolgerà il 4 marzo al Dolby Theatre e sarà condotta da Jimmy Kimmel. Dopo il grande successo dell’edizione dello scorso anno, il conduttore è stato di nuovo chiamato a presentare l’evento, la notte delle stelle di Hollywood.

Joker: al via la petizione per renderlo “di nuovo gay”

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Joker: al via la petizione per renderlo “di nuovo gay”

Un gruppo di fan della DC Comics ha organizzato una petizione per rendere “il Joker di nuovo gay”. Per chiarezza, la petizione chiede che il Joker torni a essere rappresentato come un uomo omosessuale.

Noto anche come il Clown Principe del Crimine e l’Arlecchino dell’Odio, il Joker è la nemesi di Batman sin dall’inizio dell’esordio sui fumetti del personaggio. Compare in Batman #1 nell’Aprile del 1940 ed era inizialmente una figura comica, non differente da un rapinatore di banca abbigliato in maniera colorata e appariscente.

Nel tempo il suo personaggio è cresciuto, diventando un simbolo del caos che minaccia Gotham City, così come Batman rappresenta l’ordine della città.

La petizione in questione, diffusa su Change.org, asserisce che il Joker è stato rappresentato come omosessuale per almeno la metà degli 80 anni che lo ha visto protagonista dei fumetti. Nella petizione si legge che l’introduzione di Harley Quinn come love interest nella serie animata ha “corretto” la sua omosessualità.

I precedenti che sostengono l’omosessualità del personaggio sono, secondo la petizione, la rappresentazione del Joker in The Dark Knight Return di Frank Miller e in Arkham Asylum: a Serios House On a Serious Earth di Grant Morrison, oltre alle dichiarazioni di Neal Adams, leggendario disegnatore di Batman.

La petizione si riferisce anche al comportamento di Joker: ha molti tratti femminili, usa il rossetto, lo smalto per unghie, indossa i tacchi alti e qualche volta si veste da donna.”

La cosa buffa della petizione è proprio nella sua premessa: per rendere il Joker “di nuovo gay” vuol dire che deve esserci stato un momento in cui il personaggio era effettivamente gay. Ebbene questo non è un dato di fatto, per cui, per quanto possa essere interessante e fantasiosa la petizione, sembra basarsi su un vizio di forma.

Vedova Nera e Red Sparrow: il regista commenta il paragone

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Francis Lawrence ha diretto di nuovo Jennifer Lawrence, dopo la saga di Hunger Games, in Red Sparrow, film che è stato paragonato per alcuni versi a Vedova Nera.

Il regista ha spiegato che capisce il paragone ma che deriva principalmente dalla sovrapposizione di elementi superficiali: “C’è chi pensa che (Red Sparrow) sia molto simile alla storia della Vedova Nera. Ma questo non dipende da Vedova Nera, ma da Black Sparrow, che è stato scritto da un tizio che stava nella CIA. I suoi riferimenti vengono da quel posto, ma sono sempre stati lì. Alle persone piace mettere nelle categorie le cose, ma si tratta di un film davvero unico. È un thriller, non un action. C’è violenza, c’è un po’ di perversione, un sacco di intrighi. Un film di spionaggio molto molto differente.”

Tuttavia, i due personaggi, quello interpretato da Jennifer Lawrence e quello interpretato da Scarlett Johansson, hanno effettivamente qualcosa di specifico in comune: il balletto.

“Gran parte del film si ambienta dopo che lei è rimasta ferita. C’è una sequenza molto importante all’inizio in cui c’è una grande sequenza di balletto, un pezzo coreografato che ha comportato un lavoro alquanto duro da parte di Jennifer e lei ha fatto parecchio allenamento e ha avuto grandi controfigure.”

Vedova Nera: nuovi sviluppi sul film in produzione con Scarlett Johansson

Il film su Vedova Nera è da diverso tempo una richiesta precisa e continua dei fan che amano il personaggio e che, fino a questo momento, si è sempre fatto vedere soltanto in film collettivi, o al massimo al fianco di Captain America (in The Winter Soldier e Civil War).

Oltre alla protagonista e produttrice Scarlett Johansson, il film prevede al momento nel cast solo il nome di Jac Schaeffer, sceneggiatrice incaricata di raccontare la storia della Vedova Nera.

Uncharted, anticipazioni: a che punto è il film?

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Uncharted, anticipazioni: a che punto è il film?

Ormai non si hanno notizie sull’annunciato adattamento di Uncharted da Novembre 2017, quando l’attore Tom Holland aveva rivelato di aver iniziato l’allenamento per prepararsi alla lavorazione. Ebbene da allora non si è saputo più nulla, e l’annuncio dell’inizio della lavorazione tarda ad arrivare.

Ma cosa succede al film su Uncharted? a rispondere oggi Charles Roven, produttore del film e noto per aver prodotto la trilogia di Batman di Christopher Nolan. Come producer ha rivelato a Deadline che il film è attualmente in fase di riscrittura del copione;  riscrittura affidata a Rafe Judkins, noto per aver prodotto e diretto la prima stagione di Agents of SHIELD:

“Abbiamo creato una storia di origini meravigliosa ma è ancora basata sul videogioco di Uncharted. Ma non è ambientata durante uno dei periodi di tempo dei videogiochi di Uncharted. Gli eventi avvengono quando Nathan Drake e Sully erano molto più giovani. È una storia di origini che è al di fuori del gioco, anche se naturalmente sarà fedele al mood. Shawn Levy lo dirigerà e un giovane scrittore Rafe Judkins sta attualmente riscrivendo la sceneggiatura.”

Dunque Charles Roven oggi ha confermato ancora una volta che vedremo Sully nel film e mentre le voci sembrano indicare come che lo sarà Chris Pratt ad interpretarlo, al momento non c’è nessuna conferma ufficiale e gli indizi sembrano dire che invece lo studio vuole nel ruolo qualcuno come Brian Cranston.

Vi ricordiamo che al momento Uncharted non ha una data di uscita e le riprese che dovevano iniziare alla fine del 2017 non hanno avuto luogo, ma la notizia di oggi fa ben sperare che Sony stia lavorando al meglio per realizzare il miglior adattamento possibile.

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La regia è stata affidata a Shawn Levy mentre la sceneggiatura porterà la firma di Joe Carnahan. Vi ricordiamo che gli adattamenti da videogames stanno per tornare al cinema, con Assassin’s Creed con Michael Fassbender, l’annunciato reboot di Tomb Raider con Alica Vikander e l’adattamento di The Division con probabili protagonisti Jessica Chastain e Jake Gyllenhaal.

Black Panther esplorerà lo “spazio esterno”

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Black Panther esplorerà lo “spazio esterno”

Manca sempre meno all’uscita in sala di Black Panther, il film Marvel Studios che seguirà le vicende di T’Challa, il Re Guerriero che deve ereditare il regno del padre, rimasto ucciso durante gli scontri visti in Captain America: Civil War.

Nel cast del film ci sono moltissimi volti famosi, e tra questi c’è anche il premio Oscar Forest Whitaker, che, parlando con Variety, ha rivelato  a sorpresa che il film si avventurerà anche nello “spazio profondo”, elemento narrativo che immaginavamo potesse essere presente solo in franchise come quelli dei Guardiani della Galassia e di Thor.

Il film di Ryan Coogler quindi esplorerà non solo la nazione del Wakanda, ma anche alcuni posti esterni alla Terra: “Non vedremo soltanto elementi del viaggio, ma elementi di viaggio verso lo spazio esterno, e cose che ci trasporteranno in un universo alla James Bond. Si tratta di un miscuglio davvero unico di cose differenti che si radunano in maniera eccitante.”

Black Panther trailer ufficiale

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Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.