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Miami Vice: trama, cast e curiosità sul film

Miami Vice: trama, cast e curiosità sul film

Maestro di film d’azione e thriller come Manhunter – Frammenti di un omicidio, Heat – La sfida e Collateral, Michael Mann ha nel 2006 portato sul grande schermo la trasposizione in forma di lungometraggio di una delle più celebri serie TV degli anni Ottanta. Si tratta di Miami Vice, basato sul titolo omonimo e interpretato dagli attori Colin Farrell e Jamie Foxx. Mann, che era stato produttore esecutivo della serie e conosce dunque molto bene quell’universo narrativo, rivisita qui temi e argomenti per dar vita ad una nuova epopea del crime.

Come Collateral, anche per Miami Vice il regista impresse sul film una serie di nuove sperimentazioni consentite dal digitale. Egli limitò infatti l’utilizzo della pellicola alle scene dove è presente grande movimento e quelle ambientate sott’acqua. Le riprese furono poi tutt’altro che semplici, con Mann che si spinse a girare in luoghi pericolosi e con condizioni climatiche spesso sfavorevoli. Tensioni e conflitti tra il cast e i membri della troupe fecero infine di Miami Vice un titolo che si presentava da subito come particolarmente problematico.

Con un budget di 135 milioni di dollari, inoltre, questo andò incontro ad un risultato economico non del tutto soddisfacente, incassando globalmente circa 164 milioni. Con il tempo, tuttavia, il film è stato rivalutato ed è oggi considerato un cult e uno dei più interessanti del regista. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Miami Vice: la trama del film

Protagonisti del film sono Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, due abilissimi agenti della polizia di Miami i quali vengono scelti per infiltrarsi all’interno di una pericolosissima organizzazione sudamericana che si occupa di trasportare ingenti quantitativi di droga all’interno del territorio degli Stati Uniti. A controllare questo traffico vi sono Arcangel de Jesus Montoya e la sua Isabella, un’affascinante e seducente donna di origini cubano-cinesi, con la quale Crocket inizia una relazione pericolosa. Le cose si complicano ulteriormente per i due agenti a causa di José Yero, il braccio destro di Montoya che, non convinto della reale identità degli agenti, progetta un piano per smascherarli. Prima che ciò avvenga, i due dovranno incastrare una volta per tutte il potente criminale.

Miami Vice: il cast del film

Ad interpretare Crockett e Tubbs vi sono rispettivamente gli attori Colin Farrell e Jamie Foxx. In preparazione ai loro personaggi, Mann li ha fatti entrambi addestrare con veri agenti delle forze dell’ordine che lavorano sotto copertura. I due attori hanno così avuto modo di seguire gli agenti in vere operazioni di questo tipo, imparando moltissimo sul modo in cui casi di questo tipo si svolgono. Gestire i due attori però non fu facile. Foxx aveva da poco vinto l’Oscar per Ray e questo lo spinse a fare richieste come una paga maggiore e ulteriori trattamenti di lusso. Farrell, invece, non fu d’accordo con alcune delle scelte stilistiche di Mann, finendo con il non apprezzare il risultato finale.

Ad interpertare l’affascinante Isabella vi è l’attrice Gong Li, nota anche per film come Lanterne rosse, Addio mia concubina e Memorie di una geisha. Arcangel de Jesus Montoya è invece interpretato da Luis Tosar, mentre José Yero ha il volto di John Ortiz. A ricoprire il ruolo della detective Trudy Joplin vi è la candidata all’Oscar Naomie Harris, la quale dovette girare tutte le sue scene durante i weekend poiché impegnata anche sul set di Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma. Justin Theroux è il detective Larry Zito, mentre completano il cast gli attori Ciaran Hinds nei panni dell’agente FBI James Fujima, Barry Shabaka Henley in quelli del tenente Martin Castillo e Elizabeth Rodriguez in quelli di Gina Calabrese.

Miami Vice colonna sonora

Miami Vice: la colonna sonora del film

Come quasi tutti i film di Mann e come il precedente Collateral, anche Miami Vice contiene una vasta gamma di canzoni di varia matrice. Per la realizzazione della colonna sonora di questo film, però, è bene notare come Mann decise di prendere apertamente le distanze da quella utilizzata per la serie televisiva. Il compositore di quella, Jan Hammer, non venne ad esempio contattato per collaborare a questo film. Si ritrovano dunque brani come In The Air Tonight, il pezzo musicale che apre l’album discografico del film, il quale è una rivisitazione di un pezzo di Phil Collins da parte dei Nonpoint, una band nu metal di Miami. Vi si trovano poi anche due canzoni di Moby, una dalle tonalità techno (Anthem) e l’altra dalle tonalità malinconiche (One Of These Mornings);

Gli addetti alla colonna sonora sono John Murphy, King Britt e Klaus Badelt, i quali hanno poi incluso anche artisti come i Felix da Housecat con il remix di un pezzo di Nina Simone (Sinnerman), gli scozzesi Mogwai con due canzoni rock strumentali e i Goldfrapp con la sensuale canzone Strict Machine. Infine i ritmi latini delle canzoni di Emilio Estefan e di Manzanita.Il brano che apre il film e che accompagna i trailer, Numb/Encore dei Linkin Park assieme al rapper Jay-Z, non è incluso invece fra le 17 tracce della colonna sonora. Stessa cosa accade per Wide Awake e Shape of Things to Come degli Audioslave, nonostante siano poi presenti nel film.

Miami Vice: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Miami Vice grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 13 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

Miami Film Month: alla terza edizione!

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Miami Film Month 2014Dal nuovo tour in autobus alla scoperta delle più famose location della città ai rinomati cinema d’essai e al ricco calendario di rinomati film festival, Miami è un punto di riferimento dell’eccellenza cinematografica che regale esperienze senza precedenti. Per celebrare la longeva ed illustre storia del grande schermo, Greater Miami Convention & Visitors Bureau (GMCVB) ospita la terza edizione di Miami Film Month che, sino al 30 giugno, propone una vasta gamma di attività ed eventi.

Miami Film Month offre a visitatori e residenti un posto in prima fila per godersi la variegata cultura cinematografica della città, a prezzi scontati e presso i cinema che aderiscono all’iniziativa. L’offerta include proiezioni a 8 dollari presentando il coupon di Miami Film Month, disponibile sul sito www.MiamiFilmMonth.com. Tra i cinema aderenti troviamo:

  • Bill Cosford Cinema
  • Coral Gables Art Cinema
  • Miami Beach Cinematheque
  • O Cinema  Wynwood
  • O Cinema Miami Shores
  • Tower Theater

Tre festival cinematografici hanno collaborato con GMCVB per organizzare eventi che celebrino il Miami Film Month. Miami Jewish Film Festival Summer Matinee Series prevede la proiezione del film “Il Prigioniero di Amsterdam” (1940) il 22 giugno, alle ore 15:00, presso il museo ebraico di Florida-FIU, Miami Beach. I biglietti possono essere acquistati sul sito internet: www.JewishMuseum.com.

Il 25 giugno, a partire dalle ore 19:30, Miami Short Film Festival proporrà un cocktail event con proiezione di film  presso il Paragon Cinemas 13, a Coconut Grove. La proiezione metterà in luce i più importanti ed influenti cineasti di Miami. I biglietti sono disponibili sul sito internet: www.MiamiFilmMonth.

Naturalmente, la magia del cinema si fa sentire tutto l’anno a Greater Miami and the Beaches.  La destinazione ospita una ricca serie di festival da gennaio fino a dicembre, tra i quali:

  • FIU Media Arts Film Festival (MAFF) – 14 giugno 2014
  • Brazilian Film Festival – 16-24 agosto 2014
  • Miami Fashion Film Festival – 11-14 settembre 2014
  • DocMiami International Film Festival – 12-13 settembre 2014
  • Miami International Children’s Film Festival – ottobre 2014
  • Italian Film Festival – 9-14 ottobre 2014
  • Miami Short Film Festival – 5-12 dicembre 2014
  • Borscht Film Festival – dicembre 2014 (bi-annuale)
  • CAJE Miami Jewish Film Festival – 15-29 gennaio 2015
  • Miami and Beaches Environmental Film Festival – date da confermare
  • Women’s International Film Festival – marzo 2015
  • Miami International Film Festival – 6-15 marzo 2015
  • Miami Gay& Lesbian Film Festival – 24 aprile- 3 maggio 2015
  • Miami International Science Fiction Film Festival – date da confermare
  • Miami Israel Film Festival – date da specificare
  • Miami Wildlife Conservation Film Festival – date da confermare
  • Optic Nerve Film Festival – date da confermare

Una vera esperienza in stile Miami Film Month non sarebbe completa senza una visita alle location in cui si realizza la magia del cinema. Miami Film Tour Bus offre uno sguardo dietro le quinte dei luoghi che hanno reso la destinazione un importante centro di produzione cinematografica, insieme ad una proiezione speciale dei lungometraggi più significativi.

Il programma per giugno è il seguente:

  • Domenica, 8 giugno – “Paraiso” presso Corables Art Cinema
  • Sabato, 14 giugno – “The Beach Chronicles” e “Rising Tide: A Story of Miami Artists” presso O Cinema Wynwood
  • Domenica, 29 giugno – “Two Much” con Antonio Banderas, Melanie Griffith e Daryl Hannah a Miami International Film Festival/Cosford Cinema
  • Domenica, 22 giugno – “Goldfinger” a Miami Beach Cinematheque

Come promotrice di Miami Film Month, GMCVB lancia un concorso attraverso il quale gli appassionati di cinema potranno vincere due posti per Miami Film Tour Bus e per assistere alle proiezioni speciali dei film. Per partecipare, visitate la pagina Facebook:www.facebook.com/VisitMiami.

“I riflettori sono puntati su Greater Miami and the Beaches perchè scrittori e produttori sono alla ricerca di una destinazione realmente diversa per i loro progetti di produzione”, ha dichiarato William D. Talbert III, CDME, Presidente e Amministratore Delegato di GMCVB. “Con le nostre spiagge, i suggestivi paesaggi urbani, i numerosi luoghi che riflettono il nostro patrimonio culturale e i quartieri moderni, nuovi ed emergenti, la nostra destinazione è lo sfondo ideale per raccontare qualsiasi storia. Grazie a Miami Film Month, la ricca scena artistica di Miami, costantemente in crescita, è pronta per mostrare il suo primo piano migliore”.

Per ulteriori informazioni sugli eventi di Miami Film Month, visitate il sito internet: www.MiamiFilmMonth.com.

Miami Museum Month fa parte del programma Temptations promosso da GMCVB, che propone iniziative che promuovono il meglio che Miami ha da offrire durante tutto l’anno e ai prezzi più convenienti. Gli altri programmi Temptations includono: Miami Cruise Month, Shop Miami Month, Miami Sports Month, Miami Museum Month, Miami Film Month, Miami Spa Month, Miami Spice Restaurant Month, Miami Attractions Month e Miami Live Month.

 

MIA: si è chiusa la nona edizione con numeri positivi

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MIA: si è chiusa la nona edizione con numeri positivi

Si è conclusa oggi la nona edizione del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, che si è svolto a Roma dal 9 al 13 ottobre a Palazzo Barberini e al Cinema Barberini e sulla piattaforma MIA Digital, che ha consentito agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).

Presenze in crescita rispetto all’edizione 2022 con 2600 partecipanti provenienti da 66 paesi del mondo (+10% di paesi in più rispetto al 2022). Il MIA cresce anche sui social con un incremento del +14%  dei follower su Facebook e del quasi 30% su Linkedin.In crescita anche i numeri della stampa accreditata:  190  giornalisti (+19% rispetto al 2022) di cui  27  appartenenti alla stampa internazionale con oltre 800 articoli usciti sulle più importanti testate internazionali e italiane (+37% rispetto al 2022).  Sempre piene le 7 sale del Cinema Barberini e quelle di Palazzo Barberini dove si sono tenuti oltre 80 panel ed eventi, 5 content showcase, 4 pitching forum, oltre 60 tra market screening e presentazioni di film.

Tutti esauriti i 2 piani di Palazzo Barberini, dove i principali player partecipanti al MIA hanno preso parte agli incontri del mercato di co-produzione internazionale e dove i distributori internazionali hanno incontrato i buyer theatrical. Sempre a Palazzo Barberini, uno spazio dedicato all’innovazione tecnologica con incontri giornalieri e presentazioni di Virtual Production presso il Tech Pavilion in cui si sono svolte anche conferenze del programma MIA XR, in si sono potute vivere esperienze immersive e di Virtual Reality

Il MIA è, oggi, uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio

“Il MIA rappresenta oggi per tutti gli operatori internazionali il luogo d’eccellenza per l’industria audiovisiva, un hub fondamentale per lo sviluppo del business e per una crescita del network delle aziende e dei professionisti, capace di attrarre player di tutto il mondo, provenienti dai 5 continenti. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e dell’ambizioso programma offerto, costruito nella direzione di consolidare il settore audiovisivo nazionale, europeo e globale, di favorire la circolazione dei talenti, di incoraggiare la partecipazione di mercati emergenti. Quello che ha reso unica questa edizione, così ricca e ampia in termini di contenuti e di ricerca curatoriale, sono stati i nuovi e interessanti progetti che hanno rappresentato il complesso ecosistema audiovisivo, valorizzando le istanze di tutti gli interlocutori della filiera e anticipando i temi e gli spazi del futuro” ha dichiarato Gaia Tridente, Direttrice del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo. 

“Continua la storia di successo del MIA che, grazie alla collaborazione tra l’Anica e l’Apa e all’impegno di Gaia Tridente e della sua squadra è ormai un appuntamento imprescindibile per la crescita delle nostre industrie, della qualità dei prodotti, dell’occupazione, come dimostra la grande partecipazione italiana ed internazionale”, ha dichiarato Francesco Rutelli, Presidente di ANICA.

“Il MIA è sempre più importante per il nostro settore, in particolare per i produttori indipendenti” – ha dichiarato Chiara Sbarigia, Presidente APA – “Abbiamo potuto far conoscere le nostre imprese, la qualità dei nostri prodotti, i talent, raccontare dell’occupazione e dei trend del settore. Con Anica siamo già al lavoro per la prossima edizione che conterrà delle sorprese”.  Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit

Il MIA 2023 ha ricevuto anche per questa edizione il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee. 

Nel corso della giornata conclusiva sono stati assegnati i MIA AWARDS 2023

EDI MIA VISIONARY AWARD ALESSANDRO D’ALATRI: premio con cui EDI-Effetti Digitali Italiani intende valorizzare un progetto in sviluppo, di film o serie, in cui potenzialmente l’uso degli effetti visivi si delinei come strumento creativo fondamentale di espressione e narrazione è stato assegnato ex aequo alla serie COSTA ARMONIA, in cui Parasite incontra Dark Star sul set di The White Lotus, prodotta da Amanda Livanou per Neda Film; e al film ANTHOLOGY, di Nicolas Saada, un viaggio nel tempo e nello spazio, che intreccia 6 narrazioni uniche da Parigi a Seattle, dalla Seconda Guerra Mondiale a Londra alla Vienna del dopoguerra. Queste le motivazioni dei premi: la serie COSTA ARMONIA è un progetto in cui le nuove tecnologie e le questioni filosofiche inerenti più che un tema diventano un vero e proprio “personaggio”. Trovare la forma per rappresentare sullo schermo in modo originale l’Intelligenza Artificiale, i suoi vantaggi e le sue minacce, ci sembra una sfida per veri visionari. Il film ANTHOLOGY spazia tra l’onirico e l’orrorifico prospettandosi come una vera e propria antologia di “visioni”. Una menzione speciale viene conferita a KANUN la storia di Arion che scopre di essere l’erede della più famigerata famiglia albanese di coltivatori di marijuana – con la seguente motivazione: una storia di feroce conflitto tra tradizione e progresso che ci piacerebbe veder realizzata in Italia con la qualità visiva che promette e che merita.

PARAMOUNT+ AWARD: assegnato da una giuria globale di esperti nominati da Paramount al miglior progetto presentato al Drama Pitching Forum 2023. Il Premio è stato assegnato a NON ISSUE, dramedy, creata da Gal Rosenbluth e Nayef Hammoud, e prodotta da United Studios of Israel, che racconta le vicende di una coppia israelo-palestinese prodotta da Efrat Dror per Herzelia Studios. Questa la motivazione: è stato un vero piacere incontrare tutti questi incredibili produttori e autori, e aver trovato una gamma così eclettica e stimolante di progetti. La qualità di quest’anno è stata eccezionalmente alta, il che ha reso la nostra decisione ancora più difficile. Vorremmo consegnare il premio Paramount+ a una storia che si è contraddistinta per originalità, appeal internazionale e forti temi universali di amore e identità. È una serie dramedy che bilancia umorismo ed emozione in modo convincente, con un mix diversificato di personaggi, che esplora con impatto il contesto politico sotteso al conflitto dei protagonisti e il catalizzatore che guida la loro storia. Questa toccante serie mescola il classico racconto di Romeo e Giulietta con avvincenti show contemporanei, come per esempio Unorthodox, e sentiamo che sarà una storia che toccherà un vasto pubblico. 

TUSCANY FILM STUDIOS AWARDS: 2 premi a sostegno dello sviluppo di progetti del Film Co-Production Market & Pitching Forum. Il Film Co-Production Market & Pitching Forum Tuscany Film Studios Award è un premio in-kind al miglior progetto del Film Co-Production Market & Pitching Forum; mentre  il Wanna Taste IT? Tuscany Film Studios Award è  un premio in-kind assegnato al miglior progetto della sezione Wanna Taste IT?, dedicata a progetti cinematografici italiani in sviluppo e piattaforma di lancio e crescita per l’industria e il talento italiani. 

Il premio per i progetti del pitching forum è andato a A STORY OF THREE GIRLS, di Nursen Çetin Köreken, in cui il mondo del sollevamento pesi fa da sfondo alle storie di 3 ragazze, che tra abusi e costrizioni sociali lottano per affermare la propria identità nella complessa realtà della Turchia contemporanea. Questa la motivazione del premio: a volte essere sottovalutati è un superpotere. Questo progetto ci porta all’intersezione tra la fragilità della gioventù e il potere della speranza.  Una nuova interpretazione di un tema spesso esplorato, quello della grinta in mezzo alle avversità, che ci fa capire che vulnerabilità e forza d’animo non si escludono a vicenda. Le 3 protagoniste sono una lezione di coraggio. In un’esplorazione delle proprietà trasformative dello scopo, queste giovani ragazze costruiscono un potere sul loro futuro, anche quando il passato viene ferito da conseguenze che non dovrebbero appartenere a loro. In un’epoca in cui è facile perdere di vista il significato del successo, il realismo e l’approccio di questo progetto celebrano come i piccoli trionfi possano alimentare una forza e trasformare un destino. 

Il Wanna Taste IT? Tuscany Film Studios Award  è stato assegnato a JAZZ SUITE FOR A DYSFUNCTIONAL FAMILY di Tommaso Pitta, che racconta di una settimana disastrosa e sorprendente nella vita di 3 fratellastri. Questa la motivazione del premio: un progetto notevole che si addentra nelle complessità delle relazioni familiari e della salute mentale. Ritrae efficacemente le battaglie interne di 3 fratellastri, evidenziando le loro lotte personali e i loro sforzi per superare paure e ansie. Il film si distingue per la sua interessante narrazione, che permette di esplorare a fondo le vulnerabilità di ogni personaggio e il suo viaggio verso la scoperta di sé. Il premio riconosce la capacità del progetto di intrecciare le lotte della vita reale con messaggi di speranza, mostrando una miscela unica di agitazione personale e resilienza, che speriamo possa dare un contributo significativo al cinema.

GEDI VISUAL AWARD: GEDI Digital ha assegnato il premio GEDI Visual Award ad uno dei titoli selezionati in Italians Doc It Better, lo showcase della sezione Doc & Factual del MIA che nel corso degli anni si è imposto come la principale vetrina internazionale del migliore prodotto documentario italiano. Il titolo vincitore del GEDI Visual Award sarà supportato nelle attività di promozione e distribuzione, potendo accedere ad una piattaforma di visibilità senza pari grazie ai mezzi del Gruppo GEDI. GEDI Digital, infatti, sarà media partner del film e lo accompagnerà durante tutto il suo percorso distributivo e festivaliero. Il premio è stato assegnato a  BROKEN DREAM (Feature Doc) produzione italo-francese con la regia di Jacopo De Bertoldi e prodotto da NANOF sulla drammatica vicenda dell’uccisione dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio in Congo. Questa la motivazione del premio: Broken Dream racconta la dolorosa vicenda di Luca Attanasio – giovane ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo nel 2021 – che anche le testate del gruppo  Gedi hanno seguito con particolare intensità. Il documentario mostra il lato più intimo di Attanasio grazie all’utilizzo di filmati privati e alla preziosa narrazione della moglie, ma anche il suo modo di interpretare il ruolo di ambasciatore, pienamente calato nella realtà dei Paesi dove lavorava per capirne il più possibile le problematiche. Il tutto con interviste e riprese sul campo: un approccio giornalistico che abbiamo particolarmente apprezzato.

SCREEN INTERNATIONAL AWARD: a un film selezionato per C EU Soon – il programma di work in progress dedicato ai film europei in post-produzione in cerca di venditori internazionali. Il premio  consiste  in una speciale copertura stampa dedicata da Screen International al titolo vincitore. Il vincitore di quest’anno è BLUISH di Lilith Kraxner e Milena Czernovsky, che getta uno sguardo tenero su due personaggi disorientati alle prese con la loro vita quotidiana. Questa la motivazione del premio: Il film è il ritratto di una generazione che si trova ad affrontare gli alti e bassi della vita. Questo promettente duo di giovani registe porta sullo schermo le sensazioni della Generazione Z attraverso immagini elettrizzanti.

TOON BOOM AWARDS: a opere di 3 categorie di animazione, il premio consiste in una licenza annuale di Harmony o Storyboard Pro, per lo storyboarding o la produzione di animazione. A conquistare il riconoscimento sono stati MOTHERHOOD, un viaggio poetico nel corpo e nel desiderio femminile che affida la sua rappresentazione al surreale mondo visivo dell’artista italiana Virginia Mori, coprodotto da Miyu (Romania-Francia), premiato per la prospettiva visionaria e l’approccio intimo. RO di Magdalena Osińska,  lungometraggio intimo in stop-motion, uno sforzo di produzione congiunta tra la polacca ANIMOON e la francese Les Film du Cygne, premiato per l’aspetto poetico e delicato. TASTE BUDDIES di Veronica Lassenius, prodotto da Pikkukala, Spagna-Irlanda-Finlandia e con il cibo al centro della storia, premiato per le grafiche accattivanti, la tecnica mista e i grandi personaggi.

WIFTMI AWARD: assegnato da Women in Film, Television and Media Italia-WIFTMI, al progetto scripted italiano selezionato nell’ambito del Co-Production Market & Pitching Forum delle divisioni Animazione, Drama e Film con il maggior potenziale di realizzazione sulla base di criteri legati all’eliminazione della disuguaglianza di genere, alla rappresentazione positiva ed equilibrata, alla diversità e all’inclusione. Il WIFTMI  Award 2023 è andato a HALLYU-KOREAN WAVE, co-produzione italo-francese sulla storia immaginaria della prima band K-pop occidentale. La serie è prodotta da Stefano Centini (Volos Films Italia), Farid Rezkallah (24images Production) e Paolo Maria Spina (Revolver). Questa la motivazione: la Giuria di Women in Film, Television and Media, Italia ha deciso di premiare il progetto HALLYU – KOREAN WAVE per la sua freschezza e originalità, per aver messo le donne al centro della storia e per aver affrontato temi a loro vicini, ovvero l’ossessione della nostra società per l’immagine corporea e la performance, celebrando al contempo valori come l’inclusione, la solidarietà e l’empatia. Apprezziamo il fatto che la co-creatrice e scrittrice dello show sia una donna, sperando che più donne assumano ruoli creativi chiave nella produzione della serie, e plaudiamo all’inclusività, alla multiculturalità e alla multietnicità del progetto, sia sullo schermo che fuori. A nostro avviso, il progetto ha un potenziale commerciale, soprattutto grazie al target giovane, al genere comico e all’aspetto musicale/performativo dello show, considerando anche la crescente popolarità del K-Pop nel mondo. Il modello di coproduzione europeo-asiatico presenta un approccio innovativo al finanziamento e alla produzione, e apre la porta alla possibilità di una distribuzione internazionale. Pur sostenendo il progetto, riteniamo che esso beneficerà della consulenza di Women in Film, Television and Media, Italia, nel suo ulteriore sviluppo, e pertanto desideriamo offrire questo premio al team.

Tra i premi hosted, torna al MIA il PREMIO CARLO BIXIO, giunto alla sua undicesima edizione. Il concorso, promosso da RAI, APA e RTI, è rivolto ai giovani autori (under 30) ai quali viene chiesto di presentare un progetto di serialità senza limiti di genere, che rispetti i valori di novità, originalità, creatività e internazionalizzazione di cui da sempre il Premio si fa promotore.

Nel rispetto dell’alternanza – edizione dopo edizione – tra i due broadcaster promotori sarà RAI a mettere in palio i premi di quest’anno. Il concorso si divide in due categorie: concept di serie e sceneggiatura. Ai vincitori andranno rispettivamente 5mila euro e 10mila euro a fronte di un contratto di licenza di 12 mesi con RAI che valuterà le possibilità di realizzazione dei progetti vincitori.

Al Premio Carlo Bixio è stata riconosciuta anche per questa edizione la Medaglia del Presidente della Repubblica e, a ulteriore conferma del pregio e del successo dell’iniziativa, la SIAE torna ad assegnare il “Premio Idea d’autore”, riconoscimento alla sceneggiatura originale che più si è distinta per le sue caratteristiche di innovazione e creatività.

Il Premio Carlo Bixio per la Migliore Sceneggiatura è stato vinto da OBBLIGO O VERITA’? di Chiara Milana, con la seguente motivazione: “Attraverso le vicissitudini di personaggi sfaccettati e realistici, “Obbligo o verità?” riesce a reinventare il topos della challenge social mortale adattandolo, in modo sofisticato e originale, a un contesto glocal quanto autentico. A partire da questa intuizione, l’autore affronta temi cruciali per il pubblico teen, in particolar modo il rapporto con la tecnologia e l’inquietudine legata all’affermazione della propria identità, sviluppando un racconto avvincente e tensivo e utilizzando un linguaggio contemporaneo che intercetta perfettamente la voce dei giovanissimi”.

Il Premio Carlo Bixio per il Miglior Concept di serie è stato vinto da LASCIAMI di Rebecca Gatti, Diletta Dan e Enrica Polemio. “Cinque storie d’amore e di disamore che si incrociano una con l’altra in uno stesso tempo e in uno stesso luogo: una Torino contemporanea fredda e oscura. Una scrittura efficace, poetica e che con poche pennellate ci restituisce i ritratti di protagonisti veri e sfaccettati. Una storia che convince non solo per la sua originalità, per la sua struttura non usuale, ma anche per la voglia e il coraggio di raccontare qualcosa di così indefinito ma pure potentissimo, come il sentimento dell’Amore”.

 Il Premio “SIAE Idea d’autore” è stato assegnato in ex aequo a: IL MASSO DEGLI ORCHI di Diego Pelizza, con la seguente motivazione: “Il masso degli orchi ha il coraggio e la sfrontatezza di affrontare un genere poco praticato in Italia, quello di un seriale teen con venature mistery e forse horror. Il gruppo di uomini e donne che si ritrova oggi a fare i conti con un mistero del passato legato alla loro adolescenza tiene le fila di un segreto che prende il lettore per tutta la sceneggiatura. La giuria premia questo progetto per il coraggio e la solidità di scrittura, e augura ai creatori di continuare a sganciarsi in maniera originale e personale dai modelli di genere a cui si ispira.”

BARRIERA di Raffael Fiano e Antonio Dal Mas: “Per la qualità della scrittura che sorregge con stile partecipe questa storia dura e potente: in un quartiere periferico di Milano, la “Barriera” del titolo, una giovane promessa dello sport, divenuta disabile a causa di un incidente, si ritrova imprigionata in una famiglia disfunzionale: un padre delinquente e amorale, un fratello incapace di ribellarsi. Le scelte sciagurate del padre sembrano trascinare tutti in una spirale incontrollabile di violenza, ma la protagonista lotterà per realizzare il suo insopprimibile bisogno di libertà e di vita.”

Mia: la storia vera dietro il film con Edoardo Leo

Mia: la storia vera dietro il film con Edoardo Leo

Dopo aver raccontato della gioventù e del ruolo dei genitori in I nostri ragazzi, ed essersi ispirato ad un noto caso di cronaca per Villetta con ospiti, il regista Ivano De Matteo è tornato a confrontarsi con problematiche della società italiana (ma non solo) con il film Mia (qui la recensione), dove si parla di relazioni tossiche, abusi emotivi e personali e di revenge porn. Tematiche oggi molto dibattute, dati anche i diversi casi sollevatisi negli ultimi anni su questi argomenti.

La messa in onda del film è dunque l’occasione per riscoprirlo, in tutta la sua dolorosa necessità, affinché episodi di questo genere non debbano più verificarsi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Mia. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Mia

Mia racconta la storia di una famiglia semplice e felice, composta da Sergio, conducente di ambulanze, Valeria, e la loro figlia adolescente, Mia. Le cose iniziano a prendere una piega drammatica quando proprio nella vita di Mia entra violentemente un ragazzo, Marco, un manipolatore, che stravolge la vita della giovane con false promesse, rendendola sempre di più un incubo ad occhi aperti. Quando la ragazza, aiutata dal padre, riesce ad allontanarsi e ricominciare a vivere, è proprio allora che il ragazzo decide di distruggerla. A Sergio, a quel punto, rimane solo una cosa: la vendetta.

Ad interpretare Sergio vi è l’attore Edoardo Leo, mentre la giovane figlia Mia è interpretata da Greta Gasbarri, qui al suo film d’esordio. Nel ruolo di Valeria, invece, vi è l’attrice Milena Mancini. Ad interpretare il manipolatore Marco, invece, vi è Riccardo Mandolini, attore divenuto celebre grazie alla serie Netflix Baby. Completano poi il cast Alessia Manicastri nel ruolo di Anna, Giorgia Faraoni nel ruolo di Veronica, Samuel Christian Franzese nel ruolo di Nico. Infine, vi è l’attore Vinicio Marchioni nel ruolo del padre di Marco.

Greta Gasbarri in Mia
Greta Gasbarri in Mia. Cortesia di Lotus Production

La storia vera dietro il film

Sebbene non sia direttamente basato su una precisa storia vera, il registaJ Ivano De Matteo ha voluto con Mia costruire una storia che fosse il più vicina possibile alla realtà. Sempe De Matteo ha poi ammesso di essersi ispirato a esperienze concrete raccolte da osservazioni, dialoghi e testimonianze. In un’intervista a Vanity Fair, ha spiegato che il soggetto del film è stato scritto insieme alla sua compagna, Valentina Ferlan, con l’intenzione di raccontare una realtà che, purtroppo, riguarda molti giovani e le loro famiglie.

È un film scritto da genitori, più che da sceneggiatori” ha dichiarato De Matteo. L’ispirazione, naturalmente, nasce da tanti casi di questo genere purtroppo realmente verificatisi, come alla figlia di amici di De Matteo e sua moglie, una ragazza della stessa età della protagonista. “Ci siamo ispirati ad un episodio capitato alla figlia di nostri cari amici, che ha vissuto un’esperienza simile a quella di Mio, fino a chiudersi in casa, emarginarsi dagli amici e lasciare lo sport”. Mia non è quindi una cronaca diretta, ma una rappresentazione fedele di dinamiche comuni: relazioni manipolatorie, il revenge porn e il senso di impotenza che spesso affligge genitori e adolescenti.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Mia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 22 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

MIA: 10 anni di storia per il Mercato Internazionale Audiovisivo promosso da ANICA e APA

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Dopo un’edizione 2023, con una partecipazione in crescita, il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo – promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia e diretto per il 3° anno da Gaia Tridente – torna a Roma dal 14 al 18 Ottobre 2024 con la sua decima edizione nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini.

In questi 10 anni, oltre 100 sono state le opere audiovisiveMade in MIA” prodotte dopo la loro partecipazione al mercato di coproduzione del MIA, un’attestazione di successo per la capacità di selezione e per le importanti opportunità che il mercato offre in termini ricerca di co-produttori e partner internazionali (finanziari, distributivi e creativi).

Oltre 600 i progetti ricevuti quest’anno per il Co-Production Market e Pitching Forum con un +20% rispetto al 2023 e un incremento del 12,5% nel numero di paesi di provenienza, di tutti i continenti, che passano da 80 a 90. Di questi ne verranno presentati circa 60 tra opere di Animazione, Documentari, Drama (prodotti seriali) e Film.

Torna anche il programma di Innovazione per le industrie creative che ospiterà talk tematici e uno showcase di opere immersive e installazioni all’interno di MIA XR, un padiglione dove le più moderne tecnologie applicate all’industria audiovisiva saranno protagoniste.

Nel corso dei suoi 10 anni, il MIA ha affermato la sua natura di incubatore di business e internazionalizzazione, che promuove la valorizzazione dell’exporte la facilitazione delle co-produzioni internazionali, rafforzando il posizionamento dell’industria audiovisiva italiana nel panorama internazionale. La crescita del mercato di Roma nasce da una strategia di posizionamento mirato e da un costante scambio con gli attori del mercato internazionale che lo considerano oggi un appuntamento imprescindibile per l’intera industria a livello globale che vi partecipa per scoprire nuovi progetti e talenti, stringere accordi di collaborazione e co-produzione, commercializzare opere finite e approfondire tematiche relative a tutto il ciclo di vita dell’audiovisivo.

Obiettivo della direzione del MIA e delle sue divisioni editoriali (Animazione, Doc&Factual, Drama e Film) è rappresentare una visione il più possibile indipendente e plurale dando visibilità e opportunità alle opere audiovisive di valore artistico di tutti i generi e formati e in diversi stadi di sviluppo e produzione. Con la sua selezione di progetti di ampio respiro e adatti alla co-produzione, il MIA sostiene la libertà di espressione e rappresenta la diversità culturale e la cooperazione per garantire una provenienza geografica ricca e diversificata. 

Mia, la recensione del nuovo film di Ivano De Matteo

Mia, la recensione del nuovo film di Ivano De Matteo

Ogni film di Ivano De Matteo si rivela una occasione per confrontarci con noi stessi, e anche nel suo nuovo Mia, il regista romano si conferma in grado di costringerci ad affrontare le paure e le debolezze che molti di noi vivono quotidianamente. Quelle di cui leggiamo, delle quali è facile illudersi di conoscere le implicazioni o immaginare le soluzioni, quelle che vanno oltre la violenza fisica e che sullo schermo vediamo prendere corpo nella storia di Revenge Porn e non solo che coinvolge Edoardo Leo, Milena Mancini (La terra dell’abbastanza), Riccardo Mandolini (Baby) e che ruota intorno all’esordiente Greta Gasbarri.

La storia di Mia

Leo e Mancini sono Sergio e Valeria, marito e moglie romani, divisi tra complicati turni di lavoro e il tentativo di essere felici. Si amano, nonostante le difficoltà, e fanno del loro meglio per essere genitori presenti, per non far mancare nulla alla loro figlia Mia, compresa una educazione fatta di buon senso e qualche regola basilare. Quelle che è giusto insegnare a una ragazza di quindici anni, e magari esser disposti a vederla infrangerle.

Come abbiamo fatto tutti, come hanno fatto anche loro, che vogliono per lei una vita normale: scuola, sport, amici e un fidanzato. Non certo come Marco, venti anni e più di qualche soldo in tasca, un ragazzo violento e manipolatore che irrompe nella vita della ragazza e della famiglia rendendola un incubo. Ma il peggio deve ancora venire, quando la ragazza, aiutata dal padre ad allontanarsene e riprendere la sua vita, diventa la vittima della vendetta del giovane bullo.

Amore, uomini e donne

“Che coss’è l’amor?” chiede la canzone di Vinicio Capossela in un onnipresente spot di questi giorni, una domanda che le stesse cronache spingono a porsi ogni volta che un nuovo caso di violenza o abusi allunga il lungo elenco di altri simili. Una domanda che nel film di Ivano De Matteo trova più di una risposta. Una per ciascuno dei personaggi ai quali dà voce, e ai quali rivolge la sua attenzione. Come d’abitudine, ché il regista romano da sempre racconta personaggi comuni – nel bene e nel male, o in entrambi – mettendosi loro accanto, evitando di affidarsi ai pregiudizi, con un rispetto evidente anche in alcune scelte tecniche. Personaggi che a volte sembra tirare fuori da sé stesso, certo da una capacità di osservazione particolare, con una onestà che spesso fa la differenza.

In questo caso con maggior coinvolgimento di altre volte, forse, visto che lo stesso regista è padre di una figlia di quindici anni, “il primo motivo per cui desideravo fare della sceneggiatura di Mia un film”, come dice lui parlando di una storia che lo ha costretto a immedesimarsi nei drammi delle parti in causa, e a vivere la loro rabbia. Come potrebbe accadere a buona parte del pubblico. Della sua età o di quella che quotidianamente vive insicurezze, ansie di protagonismo e di accettazione, ossessioni e live di TikTok.

Un pezzo di mondo troppo spesso influenzato da modelli fasulli, che rinuncia alla propria identità in nome dell’omologazione finendo per ridursi a una dicotomia preda-predatore che non lascia scampo a nessuna delle due possibilità. Una ‘disperazione’ che confusamente si avverte sin dall’inizio del film, insieme a un’angosciante sensazione di disastro incombente che De Matteo costruisce senza mai eccedere nelle caratterizzazioni dei personaggi del suo universo. Tutti credibili, nelle loro parabole, più o meno accentuate, e nel loro percorso verso un inferno nel quale anche il gesto più innocente rischia di nascondere altro e vedere stravolto il proprio significato.

Tutti ben diretti, tra ellissi e sottolineature, nonostante un evitabile ‘spoiler’ materno e un eccesso di didascalismo da ‘prima volta’ dei quali si potranno non condividere i tempi, ma che – con il resto – danno forza alla rappresentazione di una realtà che è la nostra, dei nostri figli, dei nostri amici, tutti ugualmente bisognosi di ‘cura’ e tutti similmente soli. Abbandonati o incompresi, nella migliore delle ipotesi, da chi dovrebbe darci sicurezza. Stato compreso, come sembra suggerire la conclusione, nella quale torna ad affacciarsi l’attenzione del regista all’infinito dibattito su regole e sicurezza, giustizia e legittima difesa.

MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, si chiude l’edizione 2022 nel segno della positività

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Si è chiusa oggi l’ottava edizione del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, che si è svolto a Roma dall’11 al 15 Ottobre 2022 a Palazzo Barberini e al Cinema Barberini. Nei 5 giorni del MIA, Roma è stata il punto di riferimento per l’industria audiovisiva, grazie all’ampia partecipazione di executive europei e internazionali. Presenze in crescita del +20% rispetto all’edizione 2021 con oltre 2400 accreditati da 60 paesi del mondo.

Sempre piene le sale del Cinema Barberini dove si sono tenuti gli oltre 70 panel e gli showcase. Tutto esaurito sugli stand di Palazzo Barberini con la presenza delle più importanti società di vendite internazionali italiane ed europee. In crescita anche i numeri del MIA sui social con oltre un milione di  visualizzazioni dell’account twitter dalla scorsa edizione ad oggi, mentre i follower della pagina facebook del MIA sono cresciuti del 27% e quelli di Linkedin del 23%. Numerosa anche la stampa accreditata, 160 giornalisti – di cui il 20% appartenenti alla stampa internazionale – che hanno seguito il MIA in presenza o da remoto tramite la piattaforma MIA Digital – con oltre 600 articoli usciti ad oggi sulle più importanti testate internazionali e italiane.

Concepito come un mercato curatoriale, uno spazio fisico e digitale di ragionamento, conversazione e strategia, il MIA è oggi il più importante evento di settore in Italia ed è entrato a pieno titolo nell’agenda internazionale degli appuntamenti dedicati ai professionisti dell’audiovisivo. Il MIA 2022 si è confermato uno strumento attraverso cui tutto il comparto può mostrare le sue eccellenze, intercettare nuovi partner internazionali e scoprire nuovi modelli di business, ragionare su strategie finanziarie legate alla produzione di contenuti, favorire la circolazione delle opere, facilitare lo sviluppo di diverse forme di sfruttamento e stringere fondamentali rapporti di business con gli operatori provenienti da tutto il mondo. Anche in questa sua ottava edizione il MIA è stato la piattaforma attraverso cui le istituzioni nazionali e internazionali hanno avuto l’occasione per mettere a sistema il lavoro su finanziamenti pubblici e regionali, sul soft money, sulla scoperta dei territori, in cui intessere le relazioni per l’ideazione e il potenziamento delle azioni a sostegno della produzione e della distribuzione.

L’ottava edizione del MIA si chiude oggi con risultati eccellenti. Oltre 2400 accreditati provenienti da 60 paesi del mondo che in queste cinque giornate di lavoro hanno letteralmente invaso il Cinema Barberini e Palazzo Barberini. L’affluenza è stata elevatissima con +20% rispetto alla passata edizione, sold out in tutte le sale e in tutte le conferenze del MIA al Cinema Barberini, per non parlare di Palazzo Barberini, cuore delle attività dei b2b del mercato di co-produzione e delle vendite internazionali. Per la prima volta al MIA abbiamo avuto una demo room di virtual production che ha attratto tantissimi professionisti del settore che hanno potuto vivere un’esperienza virtuale all’interno del meraviglioso museo che ospita il MIA. Questa rappresenta un’edizione di svolta, con una partecipazione internazionale davvero significativa, e Roma si è trasformata in questi 5 giorni in una fucina di discussione, dibattito e confronto tra i più importanti executive internazionali provenienti da Europa, Nord America, Medio Oriente e Africa, Sud America, Asia. Abbiamo costruito un programma editoriale forte, in grado di rappresentare l’intero ecosistema e i suoi paradigmi. Il MIA è oggi la destinazione per l’industria globale, che sta attraversando una fase di rapida evoluzione e di esplosione della produzione di nuovi contenuti”, ha dichiarato Gaia Tridente, direttrice del MIA.

Questa edizione del MIA conferma la vitalità dell’industria del Cinema e dell’Audiovisivo italiano e delle sue articolazioni. Una nuova tappa positiva per il MIA che ogni anno vede aumentare la presenza di operatori nazionali ed internazionali e che favorisce l’esportazione dei nostri prodotti e le coproduzioni. Crescono opportunità di incontri e business con la consapevolezza di quanto sia importante questa filiera per la crescita industriale e il lavoro, e per il Soft Power dell’Italia, ha dichiaratoFrancesco Rutelli, Presidente Anica.

Il MIA, edizione dopo edizione, continua ad affermarsi come un progetto ambizioso e senza dubbio fondamentale perché garantisce agli operatori di settore mondiali una vetrina ricca di prodotti d’eccellenza per potenziali grandi coproduzioni e importanti accordi di business. L’obiettivo resta quello di accendere i riflettori sulla filiera audiovisiva che in Italia ha un valore di circa 1,5 miliardi di euro e coinvolge più di 7mila imprese e circa 200mila occupati tra diretti e indiretti. La nostra industria diventa sempre più competitiva nel panorama internazionale, continua a crescere ed evolversi, come dimostrano anche i dati emersi nel 4° Rapporto APA sulla produzione audiovisiva nazionale, presentato proprio in occasione del Mercato, ha dichiarato il Presidente APA Giancarlo Leone.

Nato nel 2015 per volontà di ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Giancarlo Leone, il MIA gode del sostegno di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Ministero della Cultura, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lazio ed è sostenuto anche grazie al supporto di sponsor privati: Unicredit è lo sponsor ufficiale e Fastweb è il partner tecnologico. Il MIA 2022 gode, quest’anno per la prima volta, del patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa.

Sulla piattaforma MIA DIGITAL gli accreditati al mercato potranno vedere o rivedere panel, talks e contenuti di questa edizione.

Nel corso della giornata conclusiva sono stati assegnati i MIA Awards 2022. Questa la lista dei premi e dei vincitori.

Co-Production and Pitching Forum

  • Premio Internazionale ARTEKINO – destinato a sostenere registi e produttori di Film emergenti di tutto il mondo – a Forastera  di  Lucia Alenar Iglesias, prodotto da Lastor Media (Spagna).
  • I Premi ILBE – due premi a sostegno dello sviluppo di progetti presentati al MIA Film co-production Market & Pitching Forum e nella sezione Wanna Taste IT?, dedicata ai progetti cinematografici italiani in fase di sviluppo – sono andati a Through the winter di Anita Rivaroli, prodotto da Indiana Production, e a Brianza di Simone Catania, prodotto da Indyca e Rough Cat.
  • Il Premio Paramount+ –  al miglior progetto presentato al MIA Drama Pitching Forum – è stato vinto da The Abbess, prodotta da Peter Carlton di Warp Films.
  • Il Premio WIFTMI – assegnato da Women in Film, Television and Media Italia a un progetto italiano selezionato nell’ambito del Co-Production Market & Pitching Forum di Animazione, Drama e Film con il maggior potenziale di realizzazione in base a criteri legati all’eliminazione della disuguaglianza di genere, alla rappresentazione positiva ed equilibrata, alla diversità e all’inclusione – è andato alla serie Cosplay Girl di Rodeo Drive, creata da Massimo Bacchini, Eleonora Cimpanelli e Giulio Rizzo. La serie è basata sull’omonimo romanzo di Valentino Notari.

Content Showcase

  • Il Premio Lazio Frames – al titolo che più valorizza il territorio della Regione, presente nelle vetrine di What’s Next Italy, GREENlit e Italians Doc It Better – a The Breath of the Mountain, film animato di Lorenzo Latrofa, prodotto da La Sarraz Pictures.
  • Lo Screen International Buyers’ Choice Award – assegnato ai film selezionati alla vetrina C EU Soon e votati da distributori, agenti di vendita e buyer – a Matria di Álvaro Gago (Spagna), prodotto da Matriuska Producciones, Elastica Films, Avalon P.C., Ringo Media. Sales Agent: New Europe Film Sales.

Hosted

  • I Premi La Bottega della Sceneggiatura: un’iniziativa di Premio Solinas e Netflix per scoprire e promuovere la nuova generazione di autori di serie televisive in Italia.  Primo Premio a Il peso del mondo di Jacopo Cazzaniga. Secondo Premio a Le figlie di Roma di Federica Baggio e Anna Francesca Leccia. Menzione speciale a Galena di Marco Panichella.

MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, presentata la nuova edizione

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Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, sotto la nuova direzione di Gaia Tridente, presenta il programma della sua ottava edizione che si svolgerà a Roma dall’11 al 15 Ottobre 2022 a Palazzo Barberini e al Cinema Barberini.
Nato nel 2015 per volontà di ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Giancarlo Leone, il MIA è oggi il più importante evento di settore in Italia ed è entrato a pieno titolo nell’agenda internazionale degli appuntamenti dedicati ai professionisti dell’audiovisivo che ne riconoscono la peculiarità di mercato concepito con cura editoriale. È attesa una grande partecipazione di top-players internazionali, tra cui le grandi piattaforme (Amazon, AppleTV+, Netflix, Paramount+, Tubi) e un ensemble di produttori, autori, distributori, agenti, studios che parteciperanno a un ricco programma di attività volte a sostenere le co-produzioni internazionali, la circolazione delle opere e dei talenti.
Diverse le novità di questa edizione, come la nuova divisione editoriale dedicata all’Animazione che si va ad aggiungere a quelle dedicate a Doc&Factual, Drama e Film. E ancora il B2B Exchange, programma a supporto dell’industria audiovisiva Ucraina, la partnership con COMICON per l’individuazione di nuovi contenuti dal mondo del fumetto che possano diventare produzioni audiovisive e un ricco programma dedicato all’Innovazione per le Industrie creative.
Anche quest’anno sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on-demand).
I CONTENT SHOWCASE

 

Anche quest’anno i content showcase del MIA con le sezioni C EU SOON, GREENLit, Italian Animation Showcase, Italians DOC it Better, Italian Factual Showcase e What’s Next Italy, presenteranno in anteprima i titoli più attesi e interessanti della prossima stagione.

Per la divisione Drama, torna GREENLit, l’evento glossy della sezione Drama, che presenta in anteprima internazionale uno showcase dedicato ai titoli italiani scripted più attesi della prossima stagione. Tra questi: La Storia, serie TV tratta dal capolavoro di Elsa Morante diretta da Francesca Archibugi e prodotta da Picomedia e Thalie Images in collaborazione con Rai Fiction, il crime-thriller Brennero, una coproduzione Rai Fiction-Cross Productions diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito. Sky Studios presenta la serie che racconta il feroce omicidio senza movente di Luca Varani, uno dei casi di cronaca nera più sconvolgenti degli ultimi anni. Attualmente in sviluppo, la serie Sky Original La città dei vivi, una produzione Sky con CinemaUndici e Lungta Film, tratta dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia. Presentata anche la serie dramedy Sky Original prodotta da Sky e Groenlandia, Hanno ucciso l’uomo ragno–La vera storia degli 883 diretta da Sydney Sibilia, al suo debutto alla regia di una serie TV. La serie è ispirata alla vera storia di Max Pezzali e Mauro Repetto che hanno dato vita agli 883.

Per la divisione Animazione sarà presentato l’Italian Animation Showcase appuntamento dedicato all’industria dell’animazione italiana. I titoli selezionati, quattro serie e tre film di lungometraggio, sono: KlincusBaby Puffins & BunnyThe Sound CollectorMini Pet Pals & Mini Dinos, Bartali’s BicycleLinda Veut du pouletCopperbeak.

Per la divisione DOC & Factual saranno presentati i progetti selezionati per Italians Doc it Better, lo showcase di documentari italiani ultimati nell’ultimo anno e non ancora distribuiti all’estero. Questi i titoli selezionati. L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza; A.P. Giannini- Bank to the Future di Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto; Amate sponde di Egidio Eronico; Aiutami a fare da solo. L’idea Montessori di Maurizio Sciarra; Nel nome di Gerry Conlon di Lorenzo Moscia; Kill me if you can di Alex Infascelli; La scelta di Maria di Francesco Micciché; Lotta Continua di Tony Saccucci; Margherita. La voce delle stelle di Samuele Rossi; Sarura di Nicola Zambelli; Le ultime parole del boss di Raffaele Brunetti; Il tempo dei giganti di Lorenzo Conte e Davide Barletti.  Per l’area factual invece all’interno della selezione Italian Factual Showcase saranno presentati alcuni tra i migliori format realizzati in Italia nell’ultimo anno, insieme a format originali inediti. Questi i titoli selezionati: Falegnami ad alta quota di Katia Bernardi, Davide Valentini; Re-Born di Daniele Cantalupo e Simone Cutri; The Clan of Classics di Fabrizio Razza.

Per la divisione Film torna l’appuntamento storico con What’s Next Italy, il programma work-in-progress dedicato ai film italiani più recenti. I buyer internazionali avranno l’opportunità di vedere in anteprima trailer o scene dei film presentati dai registi, produttori e distributori. La selezione presenta tre opere prime e due opere seconde. I Titoli: Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda PatitucciPatagonia, debutto al lungometraggio di Simone Bozzelli. Giuseppe Battiston, al suo esordio alla regia con Io vivo altrove. Enrico Maria Artale è al suo secondo lungo in El Paraíso. Rossosperanza, opera seconda di Annarita Zambrano e Superluna di Federico Bondi.

PROGRAMMA UFFICIALE MIA 2022

Questi alcuni dei panel del programma dei 5 giorni del MIA.

La sezione Animation presenterà Defining The World Markets sulla produzione di animazione in Africa. Nel panel Working as Partners si parlerà di modelli e strategie per creare una co-produzione di successo. Nel panel Money & Soul interverranno gli executive dei maggiori network europei. Nell’incontro The Art of Releasing Contents si discuterà di “global vs local” nella produzione di contenuti di animazione e nelle strategie legate alla distribuzione. Alcune tra le maggiori società di produzione ed emittenti italiane discuteranno di un ecosistema industriale italiano dedicato a contenuti di animazione e live action nel panel New Models and Scenarios for the Italian Industry.

La sezione Doc&Factual avrà un focus particolare sulle storie locali per audience globali. Si parlerà di come raccontare gli antieroi reali, di documentari sportivi e di film-making in zone di guerra in Film-making within a war dedicato all’Ucraina.

I panel della divisione Drama  riflettono sul tema delle produzioni globali per mercati locali. Si parlerà anche del potenziale del metaverso come spazio che favorisce la creazione di contenuti in grado di rivolgersi a spettatori molto giovani, e come nuova forma di business e di sfruttamento di IP e si rifletterà sul nuovo modello FAST, la televisione free ad-supported, e sulla continua ascesa dei servizi di streaming AVOD.

Tra i temi chiave dei panel della divisione Film, l’ecosistema globale di produzione di cinema indipendente, il futuro della distribuzione internazionale, lo stato dell’arte del cinema italiano.

Una serie di panel trasversali, aperti a tutti i generi e formati presenti al  MIA, va ad arricchire il programma con alcuni degli appuntamenti chiave dell’edizione 2022. Mai come in questa edizione sarà chiave la presenza dei broadcaster e delle piattaforme internazionali. The Alliance, l’alleanza dei broadcaster pubblici tra RaiFrance Télévisions e ZDF, presenterà lo slate dei progetti realizzati e in via di sviluppo. Tra gli appuntamenti internazionali di questa edizione anche The Future of Storytelling in cui si analizzerà il percorso di Netflix fino ad oggi. Altro importante appuntamento sarà l’incontro con Amazon Studios. Grande spazio alle donne dell’audiovisivo nel panel Women’s Empowerment in Creative Industries.

B2B EXCHANGE PROGRAM. A SUPPORT PLAN FOR THE UKRAINIAN AUDIOVISUAL INDUSTRY

Quest’anno, nell’ottica di mantenere uno sguardo attento anche alla situazione geo-politica internazionale, il MIA ha intrapreso una iniziativa a sostegno dell’industria dei media e dell’intrattenimento Ucraina. Un ricco programma di contenuti, eventi e attività di mercato che coinvolgono i professionisti ucraini, e li pongono nuovamente al centro di conversazioni tra colleghi dell’industria audiovisiva globale. Il MIA ha realizzato un Ukrainian Hub all’interno di Palazzo Barberini, un ampio spazio gestito direttamente dalla delegazione ucraina e dedicato a ospitare business meeting, conversazioni con partner istituzionali ma anche più in generale come base di lavoro per tutti i professionisti ucraini presenti a Roma al MIA.

I PREMI

Nel corso della cerimonia di premiazione verranno assegnati riconoscimenti a opere che partecipano al mercato di co-produzione del MIA. I partner dei premi sono: Paramount, ILBE, ARTEWomen in Film, Television and Media Italia-WIFTMI. Per i Content Showcase italiani sarà assegnato il premio Lazio Frames e per C EU Soon verrà scelto il progetto vincitore dello Screen International Buyers’ Choice Award. Tra i premi ospitati anche quello de La Bottega della Sceneggiatura promosso da Netflix e Premio Solinas. La cerimonia di premiazione sarà l’evento conclusivo della manifestazione e avrà luogo Sabato 15 ottobre presso il Cinema Barberini.

Mia Wasikowska: 10 cose che non sai sull’attrice

Mia Wasikowska: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta particolarmente popolare nell’ultimo decennio, l’attrice Mia Wasikowska si è distinta all’interno dell’industria per essere passata con naturalezza dal ricoprire ruoli in grandi blockbuster sino a film indipendenti o d’autore. Della sua generazione di interpreti, la Wasikowska si è affermata come una delle più interessanti, dotata di carisma e buona versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Mia Wasikowska.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Mia Wasikowska altezza

Mia Wasikowska: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attrice debutta sul grande schermo con il film Suburban Mayhem (2006), per poi prendere parte a pellicole come Rogue (2007), Defiance – I giorni del coraggio (2008) e Amelia (2009), con Hilary Swank. Il successo mondiale arriva grazie a Alice in Wonderland (2010), dove recita accanto agli attori Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Anne Hathaway. Negli anni successivi ottiene ruoli di rilievo in film come I ragazzi stanno bene (2010), L’amore che resta (2011), Jane Eyre (2011), Lawless (2012), Stoker (2013), Solo gli amanti sopravvivono (2013), Tracks – Attraverso il deserto (2013), Il sosia – The Double (2013), Maps to the Stars (2014), Madame Bovary (2014), Crimson Peak (2015), Alice attraverso lo specchio (2016) e Piercing (2018).

9. È stata anche regista. La Wasikowska si è distinta per aver ricoperto anche il ruolo di regista per due film collettivi. Questi sono The Turning (2013), dove ha diretto il segmento Long, Clear View, e Madly (2015), con il segmento After Birth. Per queste occasioni, tra gli altri registi con cui l’attrice ha avuto modo di collaborare vi sono stati Cate Blanchett, Gael Garcia Bernal.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso degli anni, l’industria ha dimostrato di apprezzare particolarmente l’attrice, che ha ottenuto le candidature ai British Independent Film Awards come miglior attrice per Jane Eyre, e come miglior attrice non protagonista per Il sosia. È stata inoltre definita l’attrice dell’anno 2010 dalla Hollywood Film Awards.

Mia Wasikowska: chi è il suo fidanzato

7. Ha avuto una relazione con un noto attore. Sul set del film Il sosia – The Double l’attrice conosce Jesse Eisenberg, noto per essere stato il protagonista del film The Social Network. I due intraprendono così una relazione tenuta particolarmente riservata, lontana dal clamore dei media e della vita mondana, che dura dal 2013 al 2015.

Mia Wasikowska in Piercing

6. È la protagonista femminile del film. Nel 2018 l’attrice prende parte al film Piercing, thriller basato sull’omonimo romanzo di Ryū Murakami, incentrato sull’incontro furtivo tra un uomo d’affari e una prostituta, interpretata dalla Wasikowska. Nella camera d’albergo in cui si incontrano, però, non tutto andrà come previsto. Il film è stato lodato in particolare per l’interpretazione dell’attrice, che per la critica si conferma una delle più interessanti del suo tempo.

Parte delle cose che non sai dell’attrice

Mia Wasikowska Alice in Wonderland

Mia Wasikowska in Alice in Wonderland

5. È stata scelta per una sua qualità. L’attrice si presentò al provino per il ruolo di Alice nell’atteso live-action, concorrendo contro numerose altre candidate tra cui Amanda Seyfried. Tuttavia, stando al regista Tim Burton, fu la sua solennità a permetterle di ottenere il ruolo, essendo una qualità ricercata per dar vita al personaggio.

4. Era la prima volta che lavorava con il green screen. Per la Wasikowska si trattava della prima esperienza in un grande blockbuster hollywoodiano, e in particolare era la prima volta che si trovava a dover interagire con un ambiente irreale, circondata pertanto dal celebre green screen. Durante una serie di interviste l’attrice ha rivelato di come le fosse stato inizialmente difficile abituarsi a questa novità.

3. Il ruolo la spaventava. Nell’accettare la parte di Alice, l’attrice era consapevole che si trattava di un ruolo conosciutissimo e verso cui si hanno grandi aspettative. Inoltre, era il ruolo che l’avrebbe resa famosa a livello mondiale. Tutte queste consapevolezze hanno reso la Wasikowska particolarmente nervosa, e ha dovuto lavorare a lungo affianco al regista per trovare una sua personale versione del personaggio.

Mia Wasikowska: il suo 2020

2. Ha recitato in un nuovo atteso film. Nel 2020 l’attrice tornerà al cinema con il film The Devil All the Time, ambientato nel secondo dopoguerra, dove un gruppo di persone manifesta danni psicologici dovuti dagli orrori del conflitto bellico. Nel film la Wasikowska reciterà accanto ad un cast di giovani attori come Tom Holland, Robert Pattinson, Sebastian Stan ed Eliza Scanlen.

Mia Wasikowska: età e altezza

1. Mia Wasikowska è nata a Canberra, in Australia, il 25 ottobre 1989. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Mia Wasikowska su Alice in Wonderland 2: “Non avevo scelta”

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Mia Wasikowska su Alice in Wonderland 2: “Non avevo scelta”

Mia Wasikowska ha incontrato per la prima volta il grande pubblico nel 2010, nonostante avesse alle spalle una carriera già piuttosto impegnata tra cinema e tv. Il film però non è stato un successo e non è mancata la sorpresa quando, all’annuncio del sequel, Alice Through the Looking Glass – Alice Attraverso lo Specchio, la Wasikowska ha confermato la sua partecipazione, anche ora che la sua carriera va a gonfie vele e può vantare collaborazioni con registi e attori molto importanti.

Ospite a Roma per presentare Crimson Peak, l’attrice Mia Wasikowska ha così spiegato il motivo che l’ha spinta ad accettare: “Non avevo scelta” ridendo e lasciando intendere vincoli contrattuali ai quali non si poteva sottrarre, salvo poi continuare “questa volta il progetto è un po’ diversoC’è un altro regista e l’approccio sarà diverso, molta meno CGI e molte più cose concrete, oggetti sul set con cui interagire”.

Che vi aspettate da  Alice Through the Looking Glass – Alice Attraverso lo Specchio ?

Alice Through the Looking Glass – Alice Attraverso lo Specchio si basa su una specie di romanzo sequel, Attraverso lo Specchio, che Lewis Carroll scrisse proprio come seguito ideale a Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel cast, oltre a Mia Wasikowska (Alice), anche Johnny Depp (il Cappellaio Matto), Helena Bonham Carter (La Regina Rossa), Matt Lucas (PincoPanco, PancoPinco), Stephen Fry (Stregatto), Alan Rickman (Brucaliffo), Michael Sheen (Bianconiglio), Timothy Spall (Bayard), Paul Whitehouse, Barbara Windsor, Rhys Ifans (Zanik Hightopp, il padre del Cappellaio), Sacha Baron Cohen (Time), Ed Speelers (James Harcourt) e Toby Jones (la voce di Wilkins).

 

Mia Wasikowska sostituisce Amanda Seyfried

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Aaron Johnson (Nowhere Boy, il prossimo Kick-Ass) e Mia Wasikowska (Alice in Wonderland, I ragazzi stanno bene) sono entrati a far parte del cast di Albert Nobbs: i due sostituiscono Amanda Seyfried e Orlando Bloom nei rispettivi ruoli di Helen e Joe.

Mia Wasikowska sarà Madame Bovary!

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Dopo Jane Eyre e Albert Nobbs, Mia Wasikowska tornerà di nuovo a recitare in costume con Madame Bovary, tratto dall’omonimo romanzo di Gustave Flaubert.

Già adattata numerose volte sul grande e piccolo schermo(la versione più celebre è quella firmata nel 1991 da Claude Chabrol con Isabelle Huppert), la tragica storia di Emma Bovary tornerà al cinema per la regia di Sophie Barthes su uno script di Rose Barreneche, che promette di offrirne una rilettura fresca e moderna. Rumours sostengono che Paul Giamatti sarebbe in trattative per il ruolo di Monsieur Homais, intimo amico del marito di Emma.

fonte : blogs.indiewire.com

Mia Wasikowska nella Hollywood delle meraviglie

Mia Wasikowska nella Hollywood delle meraviglie

Antidiva, eterea, dedita al cinema indipendente, ma con un’unica (finora) parentesi da blockbuster che le ha regalato la popolarità: Mia Wasikowska è una stella in costante ascesa nel panorama cinematografico contemporaneo.

La sua grazia innata ed eleganza spettrale ricordano Cate Blanchett e Tilda Swinton. Con il suo volto fresco, Mia Wasikowska è perfetta per quei ruoli che mettono in risalto il suo lato dolce e soave, ma al tempo stesso è perfettamente in grado di esplorare le inquietudini, le passioni morbose e i tormenti dell’animo umano. Mia Wasikowska nasce a Canberra, in Australia, il 14 ottobre 1989. Figlia di un fotografo australiano e di una fotografa polacca, è la seconda di tre fratelli. Sin da bambina si dedica con passione alla danza classica, sognando di diventare una ballerina professionista. Oltre alla scuola, la giovane Mia mostra infatti una totale dedizione alla danza, arrivando ad allenarsi persino trentacinque ore alla settimana. Ma a quindici anni è costretta a lasciare il balletto per un problema al piede, cui si aggiunge una certa insofferenza per la pressione legata a una perfetta forma fisica.

Nel frattempo scopre la sua vocazione nella recitazione. Benché sia una ragazzina piuttosto timida, che preferisce osservare e restare in disparte, Mia rimane folgorata dalla performance di Holly Hunter in Lezioni di piano e dalla prova di Gena Rowlands in Una moglie di John Cassavetes. Così, dopo l’educazione alla perfezione inculcata dalla danza, decide di dedicarsi al cinema: ciò che ama nei film è infatti la possibilità di esplorare l’imperfezione. Mia comincia quindi a recitare per la tv e il cinema australiano, finché giunge la sua prima occasione statunitense: recita infatti nella prima stagione del tv drama In Treatment della HBO. La diciassettenne Mia interpreta Sophie, un’atleta con istinti suicidi sottoposta alle cure di uno psicoterapeuta, il dottor Weston (Gabriel Byrne). La critica americana accoglie favorevolmente la prova della giovane attrice, che confessa di provare una certa empatia per i ruoli che la mettono a confronto con la complessità dell’animo umano.

Grazie a questa prova, Mia attira l’attenzione di Hollywood e approda così in Defiance – I giorni del coraggio, al fianco di Daniel Craig e Liev Schreiber. Nella pellicola ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, Mia è la giovane fidanzata di uno dei tre fratelli protagonisti, interpretato da Jamie Bell, ancora oggi uno dei suoi più grandi amici. Partecipa alla rappresentazione di un altro scenario d’epoca nel biopic Amelia di Mira Nair, dove ha un ruolo secondario accanto a Hilary Swank e Richard Gere.

Il 2010 è l’anno della consacrazione. Mia Wasikowska ottiene infatti l’ambitissima parte di Alice in Alice in Wonderland di Tim Burton. Anche se non tra i migliori lavori burtoniani, il blockbuster della Disney la espone al successo internazionale, con un incasso globale da capogiro che supera il miliardo di dollari. Insieme al Cappellaio Matto Johnny Depp e alla svampita Regina Bianca Anne Hathaway, l’eterea Alice lotta per salvare il Sottomondo dalla Regina Rossa (Helena Bonham Carter). Con la rivisitazione del classico di Lewis Carroll, Mia Wasikowska diventa nota anche al grande pubblico. Malgrado il successo, la giovane attrice mostra di preferire la via della discrezione, scegliendo per lo più progetti indie. Nel 2011 lavora quindi a I ragazzi stanno bene di Lisa Chodolenko, in cui interpreta Joni, la figlia maggiore della coppia formata da Annette Bening e Julianne Moore. Insieme al fratello, Joni decide di cercare il padre biologico (Mark Ruffalo). La pellicola è molto apprezzata dalla critica e si aggiudica anche il Golden Globe come Miglior film commedia o musicale.

 

Nello stesso anno, Mia si misura con uno dei personaggi più amati della letteratura: Jane Eyre. Cary Fukunaga la dirige infatti in una nuova trasposizione cinematografica del romanzo di Charlotte Brontë. In Jane Eyre, Mia è la giovane istitutrice che finirà per innamorarsi del misterioso Edward Rochester, interpretato da un intenso – e forse troppo affascinante per il ruolo – Michael Fassbender. Mia è austera e appassionata così come il personaggio letterario, commuove ed emoziona in coppia con il collega in un adattamento piuttosto fedele al testo.

La sua performance è molto apprezzata non solo da critica e pubblico, ma persino la divina Meryl Streep la cita con ammirazione nel suo discorso di accettazione ai Golden Globe 2012. Nel 2012 la ritroviamo con un inedito taglio cortissimo nel toccante L’amore che resta di Gus Van Sant al fianco di Henry Hopper. Mia è una malata terminale che ama visceralmente la vita e, in uno struggente percorso di formazione, l’attrice mostra ancora una volta il suo talento drammatico.

Prima di recitare nel crime drama Lawless di John Hillcoat, Mia fa innamorare Glenn Close in Albert Nobbs, in un triangolo che vede coinvolto anche Aaron Taylor-Johnson. Dal 20 giugno sui nostri schermi, Stoker ci mostra un lato inedito dell’attrice australiana: nel noir di Park Chan-wook, Mia è alle prese con atmosfere inquietanti e hitchcockiane, sospese fra rapporto incestuoso, delitti e sospetti. Sarà poi una vampira tutt’altro che romantica in Only Lovers Left Alive, diretto da Jim Jarmusch. Mia interpreta l’irrequieta sorella della protagonista Tilda Swinton e creerà scompiglio nella sua esistenza e in quella del fidanzato della sorella, il musicista Adam, interpretato da Tom Hiddleston.

Tra i progetti futuri, spicca un altro ruolo legato a un personaggio iconico e letterario: Mia interpreterà infatti Emma Bovary in un nuovo adattamento cinematografico in cantiere tratto dal capolavoro di Gustave Flaubert. Mia Wasikowska adora il cinema europeo, in particolare Krzysztof Kieslowski, Lars Von Trier, Michel Gondry e Michael Haneke. Appassionata di fotografia grazie ai suoi genitori, Mia si tiene lontana dai riflettori. Preferisce leggere Chekhov piuttosto che smanettare con lo smartphone e colpisce tutti per la sua maturità, come sottolineano i suoi colleghi. Mia detesta gli stereotipi e le categorie nette, predilige il realismo e il sottile confine fra le cose. A metà fra classico e moderno, proprio come lei.

Mia Wasikowska nel cast di Crimson Peak di Guillermo del Toro?

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mia-wasikowskaPotrebbe essere la brava e bella attrice Mia Wasikowska a prendere il posto della rinunciataria Emma Stone, nel prossimo film di Guillermo del Toro Crimson Peak. A rivelarlo oggi è The Wrap, secondo il quale l’attrice dovrebbe prendere il posto della Stone ed unirsi così ai già confermati Charlie Hunnam, Benedict Cumberbatch e Jessica Chastain in quello che sarà il ritorno di Guillermo del Toro alla regia di un thriller soprannaturale. Il progetto riunisce Guillermo del Toro con la Legendary Pictures, già produttori di Pacific Rim l’atteso film evento in arrivo ad Agosto. Pare che secondo alcune fonti a distribuire questo nuovo film potrebbe esserci la Universal Pictures che vorrebbe continuare il rapporto con il regista e quindi finanziare e distribuire ogni sua opera, anche se sappiamo che la Legendary Pictures è una controllata del gruppo Time Warner. L’idea di Guillermo del Toro è quella di iniziare le riprese nel mese di Febbraio 2014.

Mia Wasikowska, si è fatta conoscere per il suo ruolo da protagonista nel film Alice in Wonderland di Tim Burton. E’ stata la protagonista anche di film di successo come  The Kids Are All Right, Jane Eyre e il prossimo Stoker di Chan-wook Park al fianco di Nicole Kidman. Inoltre la vedremo presto nel cast di  Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch recentemente presentato al Festival di Cannes 2013.

Tutte le info sul prossimo film del regista Pacific Rim:

Quando una legione di creature mostruose, chiamate Kaiju, emerge dagli oceani, scoppia una guerra destinata a distruggere milioni di vite e consumare le risorse umane per tutti gli anni a venire. Per combattere i giganteschi Kaiju viene creata un’arma speciale: enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono collegate a una rete neurale. Ma anche i Jaeger sembrano impotenti di fronte alla ferocia degli instancabili Kaiju.  Sull’orlo della sconfitta, le forze militari che difendono l’umanità non hanno altra scelta che rivolgersi a un duo di eroi male accoppiati: un ex pilota caduto in disgrazia  (Charlie Hunman) e una ragazza recluta senza esperienza (Rinko Kikuchi), che vengono chiamati a pilotare un leggendario quanto obsoleto Jaeger, una reliquia del passato. Insieme i due saranno l’ultimo bastione dell’umanità prima dell’apocalisse.

Qui la nostra gallery del film:

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Il regista candidato  all’Oscar Guillermo del Toro (“Il labirinto del fauno”) dirige questo film d’azione, fantascienza e avventura tratto da una sceneggiatura di Travis Beacham (“Scontro tra titani”).  Thomas Tull, Jon Jashni e Mary Parent sono i produttori e Callum Greene è il produttore esecutivo.

Nel film recitano Charlie Hunnam (Sons of Anarchy per la TV), Idris Elba (Thor), Rinko Kikuchi (The Brothers Bloom), Charlie Day (Come ammazzare il capo … e vivere felici), e Ron Perlman (i film di Hellboy). Il cast di attori stellari comprende anche Max Martini, Robert Kazinsky, Clifton Collins, Jr., Burn Gorman, Larry Joe Campbell, Diego Klattenhoff Brad William Henke.

La squadra creativa di del Toro dietro le quinte comprende il direttore della fotografia vincitore del premio Oscar Guillermo Navarro, lo scenografo Andrew Neskoromny, il montatore  Peter Amundson, e la costumista  Kate Hawley.

In uscita all’inizio dell’estate 2013, il film è presentato dalla Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures e sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.

Mia Wasikowska in Tracks!

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Mia Wasikowska, nota al grande pubblico per aver interpretato l’Alice di Tim Burton, tornerà presto sul grande schermo come protagonista di Tracks.

Mia Wasikowska e Taika Waititi protagonisti di Fing

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Mia Wasikowska e Taika Waititi protagonisti di Fing

Mia Wasikowska, Taika Waititi e gli attori David Walliams, Richard Roxburgh, Penelope Wilton, Blake Harrison e Robyn Nevin saranno i protagonisti, insieme all’esordiente Iona Bell, dell’adattamento cinematografico del best seller internazionale per bambini Fing di David Walliams. Variety ha riportato a novembre che Waititi era in trattative per recitare nel film. Il lungometraggio fantasy è co-scritto da Walliams e Kevin Cecil, con il regista Jeffrey Walker alla regia.

Le riprese principali sono iniziate presso gli Screen Queensland Studios di Brisbane, in Australia, grazie alla Production Attraction Strategy di Screen Queensland. Il film è una coproduzione ufficiale australiana e britannica guidata da Jo Sargent della King Bert Productions di Londra e Todd Fellman della Story Bridge Films del Queensland; AGC Studios cofinanzia e gestisce le vendite e la distribuzione a livello mondiale.

Di cosa parla Fing, con Mia Wasikowska e Taika Waititi?

La storia segue i bibliotecari Mr. e Mrs. Meek (Harrison e Mia Wasikowska), che fanno di tutto per rendere felice la loro adorata figlia Myrtle (Bell). Ma non è abbastanza per Myrtle, che vuole sempre di più. Quando Myrtle dichiara di volere un Fing, i suoi genitori non hanno altra scelta che rintracciarne uno, portandoli negli angoli più remoti e oscuri della giungla. Il Fing si rivela un mostro distruttivo tanto quanto Myrtle, che a sua volta deve combattere con il malvagio proprietario del parco degli animali, il Visconte (Waititi), determinato a possedere questa rarissima creatura.

Il preside della scuola di Myrtle (Walliams) riesce a malapena a gestire le sue buffonate e a destreggiarsi tra le esigenze di una scuola nell’era moderna. La tata (Wilton) è l’ostinata e fedele servitrice del visconte, che ha cresciuto fin dalla nascita, mentre il direttore della banca (Roxburgh) ha dovuto fare i conti con le spese eccessive del visconte per molti anni e sta esaurendo la pazienza. Walliams, che ha venduto più di 60 milioni di copie dei suoi libri in 55 lingue, ha pubblicato Fing nel 2019.

Mia Wasikowska a Roma per Crimson Peak

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Minuta e sorridente, con un pixie cut che le sta d’incanto, l’incarnato chiaro e gli occhi vispi, Mia Wasikowska, ultima eroina di Guillermo Del Toro in Crimson Peak, ha interpretato tanti personaggi femminile forti e avventurosi, tanto che quando la si scopre così timida appare quasi strano. Una carriera cominciata con Alice in Wonderland di Tim Burton e proseguita poi con una lunghissima serie di registi e personaggi importanti.

Vitalità e determinazione, ma anche intelligenza e ingenuità, sono le caratteristiche della sua Edith Cushing: “In lei c’è una forza interiore notevole, una determinazione che magari all’inizio sembra assente, ma che lentamente emerge nella storia”.

Edith CushingPer prepararsi al ruolo Mia ha letto tanto, non solo le dettagliate biografie del personaggio scritte per tutto il cast da Guillermo Del Toro in persona, ma anche romanzi e letteratura gotica, anche il Frankenstein di Mary Shelley. “Devo ammettere che non sapevo molto di lei, prima di questo film. Anzi, non sapevo nemmeno che Frankenstein fosse stato scritto da lei. Per Crimson Peak ho ricevuto una vera e propria educazione sul gotico”.

In questo modo l’attrice australiana colma una lacuna nella sua vasta conoscenza dei classici della letteratura, che tante volte ha portato sullo schermo, da Jane Eyre a Madame Bovary: “Nella mia carriera sono stata molto fortunata, ho avuto la possibilità di interpretare personaggi meravigliosi. Mi piace molto lavorare sui classici e sugli adattamenti, mi piace pensare che sia una riproposizione sempre nuova di storie che continuano a risuonare anche nel presente”.

Per quanto riguarda invece le sue origini eil proliferare a Hollywood di talenti asutraliani, Mia abbozza un sorriso timido e dice: “Non so come mai, un caso, o forse qualcosa nell’aria”. Ma non è ugualmente indecisa quando ci dice quello che la spaventa di più: “Le persone, non i fantasmi. Credo in queste cose come se fossero emozioni o esperienze, ma le persone sono più spaventose”.

Mia moglie per finta: recensione del film

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Mia moglie per finta: recensione del film

Venerdì 1 aprile esce nelle sale italiane Mia moglie per finta (Just Go With it), la nuova commedia di Dennis Dugan. In Mia moglie per finta il chirurgo plastico Danny (Adam Sandler) dopo un matrimonio sventato a poche ore dalla cerimonia scopre lo straordinario potere della fede nuziale al dito.

Per anni decide di utilizzare l’anello per rimorchiare giovani single raccontando loro storie di disastri coniugali di cui si rappresenta come vittima innocente. Un giorno, però, incontra Palmer (la modella Brooklyn Decker al suo esordio cinematografico) una 23enne bellissima con cui decide di “fare sul serio”. Piuttosto che raccontarle la verità trova più conveniente provare a rendere reali le sue bugie e decide di spacciare l’assistente Katherine (Jennifer Aniston) per la sua ex moglie, coinvolgendola in un vortice di equivoci. Katherine è la persona che lo conosce meglio di tutti, chi meglio di lei può impersonare sua moglie? Chi meglio di lei può aiutarlo a rendere le sue bugie non solo verosimili, ma a trasformarle nella verità nell’arco di un week end alle Hawaii…

Le dinamiche sono quelle della commedia classica, ma se il ritmo regge bene nella prima parte, la catena di equivoci sembra ad un certo punto interrompersi bruscamente, lasciando spazio alla costruzione del finale romantico. Le bugie non vengono al pettine, o almeno non viene mostrato allo spettatore il progressivo sgretolarsi della messa in scena di  Danny. Questo un po’ dispiace, perché avrebbe potuto dare il via ad un crescendo di gag che avrebbero forse accompagnato meglio lo spettatore verso l’ovvia conclusione.

Proprio nella seconda parte del film è però presente un momento divertente: una sfida quasi clownesca tra Jennifer Aniston e Nicole Kidman che si esibiscono in una gara di danze hawaiiane. Nel complesso il film non sorprende, ma intrattiene abbastanza piacevolmente. Risponde perfettamente alle aspettative. La Aniston e Sandler fanno il loro “sporco” mestiere: personaggi collaudatissimi che funzionano. Più eclettica è sicuramente la Kidman che interpreta in un cammeo il ruolo divertente dell’antipatica ex compagna di liceo. La trama è ispirata al film bollywoodiano del 2003 “Maine Pyaar Kyun Kiya”, a sua volta basato sulla pellicola del 1969, “Fiore di cactus”.

MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, aperti gli accrediti per l’edizione 2023

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Sono ufficialmente aperte le procedure di accredito per il MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 ottobre 2023, in concomitanza con i giorni della Festa del Cinema di Roma. Per accreditarsi basta cliccare QUI e seguire attentamente le istruzioni.

MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo – Il MIA Mercato Internazionale Audiovisivo è considerato uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. La nona edizione si svolge a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 al Cinema Barberini e a Palazzo Barberini per cinque giornate all’insegna di un ricco programma che sarà articolato in attività di pitching forum, showcase, eventi di networking, conferenze, workshop e incontri volti a rafforzare le relazioni tra i professionisti del settore e promuovere nuovi accordi di collaborazione.

Il MIA è nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) e APA (Associazione Produttori Audiovisivi), e gode del sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, è co-finanziato da Creative Europe MEDIA, e da Ministero della Cultura, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dalla Regione Lazio ed è sostenuto anche grazie al supporto di prestigiosi sponsor privati.

MIA Mercato Internazionale Audiovisivo 2017: dal 19 al 23 ottobre a Roma

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Con 1500 accreditati da 58 Paesi nelle precedenti edizioni, MIA è l’appuntamento esclusivo per i produttori e distributori di contenuti, film e serie televisive transnazionali e di alto valore industriale, affermatosi allo stesso tempo come un volano importante per promuovere la capacità produttiva, il sistema audiovisivo italiano, il know-how e le expertise del nostro paese a livello internazionale.

MIA è ideato, realizzato e prodotto da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Audiovisive) e APT (Associazione Produttori Televisivi). La partecipazione delle associazioni di categoria, per la prima volta coinvolte direttamente nel ridisegnare il progetto di mercato, rende il MIA un’iniziativa che risponde in maniera sartoriale alle esigenze dell’industria di cui è espressione e diventa una reale occasione di presentazione unitaria del “sistema Italia” sulla scena internazionale.

Per l’edizione 2017 cambia anche l’identità visiva con un nuovo claim, Matching Excellence e un nuovo logo. Entrambi sottolineano il posizionamento che il mercato ha assunto nel panorama degli appuntamenti internazionali dedicati all’industria audiovisiva: quello di un hub frequentato dai leader del mercato dove l’eccellenza italiana è protagonista.

Tra le altre novità di questa edizione, la location: il MIA vivrà le proprie attività nel “distretto” di Piazza Barberini, da Palazzo Barberini, all’Hotel Bernini Bristol, al Cinema Barberini.

MIA è finanziato da Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lazio, e dal programma MEDIA. Tra i partner la Fondazione Cinema per Roma e il Fondo Eurimages del Consiglio d’Europa. MIA si avvale di un comitato editoriale che comprende, oltre ad ANICA e APT: Cartoon IT, 100 Autori, Italian Film Commissions, UNEFA.

IL PROGRAMMA MIA Mercato Internazionale Audiovisivo 2017

Tre le sezioni previste per l’edizione 2017: MIACINEMA, un mercato di co-produzione che ha accompagnato, fino alla realizzazione,più del 50% dei progetti selezionati nel corso delle passate edizioni e una piattaforma di riferimento per l’industria europea nella stagione autunnale, dove vedere e acquistare le produzioni più recenti del cinema indipendente e di qualità con 120 proiezioni in 4 giorni, oltre che la vetrina What’s Next Italy. MIATV, un appuntamento selezionato di alto profilo per l’industria televisiva mondiale, con l’obiettivo principale di favorire il confronto e il networking, partnership, accordi e nuove opportunità di business in un momento di profonda trasformazione dell’industria italiana. Tra gli appuntamenti più attesi, la seconda edizione del Drama Series Pitching Forume, per la prima volta, gli Italian TV Upfront. MIA DOC,un boutique market al servizio delle aziende italiane, una piattaforma selettiva ed efficiente a sostegno delle co-produzioni e della distribuzione di documentari e factual. Focus del MIA DOC Co-production Market & Pitching Forumnel 2017è l’investigative, current affairs e human interest.

MIA 2017 conferma anche alcuni programmi speciali: YAS (Young adult spotlight) è uno spazio che si snoda in maniera trasversale tra cinema e TV segnalando nei diversi segmenti presenti al MIA il prodotto kids&teens e young adult nelle varie fasi di sviluppo e con diverse declinazioni: dai pitch ai panel, agli screenings di mercatoa vere e proprie anteprime. Protagonista di YAS quest’anno sarà la graphic novel. Un’altra sezione speciale è dedicata all’animazione, tra le forme più efficaci e innovative della narrazione cine-audiovisiva.

I PREMI

Riconoscendo a MIA un importante ruolo nel sostegno alle co-produzioni e alle relazioni di business intorno ai grandi progetti internazionali, il Fondo Eurimages conferma per il terzo anno di seguito il Premio al Miglior progetto di MIA Cinema. EDI Effetti Digitali Italiani(azienda leader nel settore dei VFX) inaugura il MIA EDI Visionary Award, un premio dedicato a quei progetti di cinema, serie tv e documentario che si contraddistinguono per capacità innovativa nella narrazione attraverso un utilizzo eccellente degli effetti visivi. Tra gli eventi ospitati dal MIA 2017 spicca anche la VI^ edizione  del Premio Carlo Bixio:  i giovani autori di età compresa tra i 18 ed i 30 anni sono chiamati a cimentarsi in un progetto di serialità senza limiti di genere, con qualità di internazionalizzazione. 

Mia McKenna-Bruce con Helena Bonham Carter e Martin Freeman un in adattamento di Agatha Christie per Netflix

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Mia McKenna-Bruce, la vincitrice del BAFTA Rising Star in How to Have Sex, ha ottenuto il suo prossimo ruolo importante. L’attrice britannica guiderà il cast di The Seven Dials Mystery, la prossima serie di Agatha Christie di Netflix scritta dal creatore di Broadchurch ed ex showrunner di Doctor Who Chris Chibnall, come riferisce Variety.

Insieme a McKenna-Bruce ci sono Helena Bonham Carter e Martin Freeman. Ambientato nel 1925 e descritto come un “dramma spiritoso, epico e frenetico”, The Seven Dials Mystery segue una sontuosa festa in una casa di campagna in cui sembra essere finito uno scherzo orribilmente, mortalmente sbagliato. Alla fine, tocca al più improbabile degli investigatori – la frizzante e curiosa Lady Eileen “Bundle” Brent (McKenna-Bruce) – svelare un complotto agghiacciante che cambierà la sua vita, svelando completamente il mistero della casa di campagna. Bonham Carter e Freeman interpreteranno rispettivamente i personaggi Lady Caterham e Superintendent Battle.
Scritta da Chibnall, la serie è prodotta esecutivamente dalla produttrice esecutiva di The Crown” Suzanne Mackie sotto la sua etichetta Orchid Pictures e Chris Sussman (“Good Omens”). La regia sarà affidata a Chris Sweeney (“The Tourist”, “Back to Life”).

“Le sceneggiature di Chris Chibnall sono brillanti e sono entusiasta di far parte di questa nuova interpretazione dell’iconica narrazione di Agatha Christie”, ha dichiarato McKenna-Bruce in una nota.

L’attrice ha ricevuto il plauso della critica per il suo ruolo da protagonista nel film d’esordio di Molly Manning Walker, How to Have Sex, che ha vinto il premio principale Un certain Regard a Cannes nel 2023 ed è stato successivamente distribuito da Mubi.

Mia Market: conclusa la decima edizione in crescita

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Mia Market: conclusa la decima edizione in crescita

Si è conclusa oggi la decima edizione del MIA, il Mercato Internazionale Audiovisivo – promosso da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia e diretto per il 3° anno da Gaia Tridente.

Presenze in crescita del 10% rispetto all’edizione 2023 con oltre 2800 partecipanti provenienti da 60 paesi del mondo.

Il MIA cresce anche sui social con un incremento del 30% di follower su Instagram e del 16 % su Linkedin.

Oltre 600 i progetti ricevuti quest’anno per il Co-Production Market e Pitching Forum, con un +20% rispetto al 2023 e un incremento del 12,5% nel numero di paesi di provenienza, di tutti i continenti, che passano da 80 a 90.

In questi 10 anni, oltre 100 sono state le opere audiovisiveMade in MIA” prodotte dopo la loro partecipazione al mercato di coproduzione del MIA, un’attestazione di successo per la capacità di selezione e per le importanti opportunità che il mercato offre in termini ricerca di co-produttori e partner internazionali (finanziari, distributivi e creativi).

Il MIA continua a crescere e si conferma un appuntamento di alto profilo capace di coinvolgere tutta la filiera cineaudiovisiva. Nel decennale, conferma di saper attirare sul sistema nazionale attenzione, interessi e risorse dei player internazionali, di contribuire a far crescere la capacità delle imprese italiane di sviluppare dialoghi e collaborazioni fondamentali per la crescita dell’industria, del lavoro, del prodotto e del soft power del nostro paese. Ogni anno aumenta il riconoscimento internazionale e la partecipazione dei decision maker sia nelle ricchissime iniziative e convegni, che nelle attività di matchmaking b2b. Un successo che premia il grande lavoro della Direttrice Gaia Tridente e del suo team, insieme a quello costante di ANICA e APA”, ha dichiarato Francesco Rutelli, Presidente di ANICA.

Questa edizione del MIA ha saputo attrarre ed aumentare la platea di pubblico internazionale, un risultato che come APA rafforza la voce dei produttori del comparto audiovisivo. L’internazionalizzazione del settore si gioca sia nelle capacità del nostro comparto di ammodernarsi e saper formare le nuove maestranze del settore, sia sul rendere più competitivi i nostri territori. Sono certa che il percorso che stiamo facendo e sui cui stiamo lavorando vada dritto in questa direzione”, ha dichiarato Chiara Sbarigia, Presidente di APA.

Grazie alla sua forte identità e credibilità, Il MIA si è ormai conquistato un posto importante nelle agende degli operatori internazionali. È un mercato curatoriale unico, attore strategico del mercato di coproduzione e motore fondamentale per il finanziamento, la distribuzione e la circolazione di opere e talenti. Rappresenta le istanze di un intero ecosistema composto dalle diverse industrie e generi che compongono l’audiovisivo, offre attività dedicate declinate per i diversi formati tenendo conto sia della distribuzione in sala che del consumo su TV e piattaforme. È uno specchio della trasformazione del settore audiovisivo, in grado di coglierne e anticiparne i mutamenti con particolare attenzione all’innovazione tecnologica per le industrie creative”, ha dichiarato Gaia Tridente, Direttrice del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo. 

Nel corso della giornata conclusiva sono stati assegnati i MIA AWARDS 2024. Tra questi, i nuovi MIA DEVELOPMENT AWARDS, istituiti per celebrare il decimo anniversario del Mercato e attribuiti a 4 progetti selezionati nelle 4 categorie del Co-Production Market and Pitching Forum. I MIA Development Awards sono stati assegnati da giurie internazionali di esperti del settore. I premi, in denaro, andranno a sostegno dello sviluppo dell’opera vincitrice per ogni categoria.

Il MIA ha il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio.

Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit. Il MIA gode del patrocinio di Eurimages.

MIA Market 2023: annunciati i primi ospiti internazionali – Roma, 9-13 Ottobre

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Torna il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo con la sua 9a edizione che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre 2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. Anche per questa edizione sarà attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e on demand).

Il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, è il più importante evento di settore in Italia ed è uno dei mercati internazionali irrinunciabili, incentrato su coproduzione, strategie e modelli di finanziamento, vendita e distribuzione, work in progress, valorizzazione dei talenti e circolazione dei progetti.

Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Il MIA riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit.

Anche per questa edizione, il MIA ha ricevuto il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee.

I PRIMI SPEAKER CONFERMATI

Alcuni dei più acclamati e visionari produttori, commissioner, buyer, distributori, executive, partner finanziari e talenti di tutto il mondo discuteranno le opportunità e le sfide della produzione e distribuzione audiovisiva nell’attuale paradigma internazionale dei contenuti.
Tre donne le prime ospiti annunciate, che saranno protagoniste di 3 appuntamenti chiave della prossima edizione del MIA: Nicole Clemens, Sara Bernstein e Marge Dean.

Nicole Clemens, President di Paramount Television Studios (PTVS) e di Paramount+ Original Scripted Series. In qualità di presidente di PTVS, Clemens supervisiona un’ampia serie di show destinati al pubblico di diverse piattaforme. Le prossime produzioni di PTVS includono Time Bandits di Taika Waititi e Before di Billy Crystal –  entrambe in streaming su Apple TV+ – e Cross, con Aldis Hodge, per Prime Video. Per la piattaforma Paramount+ Clemens ha gestito le serie originali scripted, curando serie di successo internazionale come HaloThe Offer e il franchise di Star Trek. Inoltre, ha recentemente prodotto il drama britannico Sexy Beast con Paramount Television International Studios per Paramount+, e ha supervisionato la realizzazione di un altro drama britannico, The Gold, per Paramount+. Clemens illustrerà la sua carriera e la produzione strategica di Paramount in tutto il mondo.

Sara Bernstein, pluripremiata produttrice e presidente di Imagine Documentaries – la società di produzione fondata da Ron Howard e Brian Grazer – che guida lo sviluppo e la produzione di lungometraggi e serie di documentari premium sarà protagonista di un keynote sulla sua carriera con particolare riferimento a produzioni recenti come Judy Blume Forever (Amazon Studios), Bono & The EdgeA Sort of Homecoming with Dave Letterman (Disney+), The Volcano: Rescue from Whakaari (Netflix). Nel corso della sua carriera, Bernstein ha ottenuto 11 vittorie agli Emmy, 33 nomination agli Emmy e 11 Peabody Awards, mentre i documentari da lei prodotti hanno ottenuto due Oscar e 13 nomination agli Oscar.

Marge Dean, Head of Skybound Entertainment’s Animation Studio, vincitrice di un Emmy e Presidente di Women In Animation, sarà protagonista di un keynote sullo sviluppo e la produzione di contenuti animati per adulti e teen, tra i quali Invincible per Amazon Prime. Conosciuta per una serie di successi nel campo dell’animazione, Dean ha svolto un ruolo importante nel plasmare o rimodellare entità come Columbia-TriStar TV, Warner Bros. Animation, Mattel’s Playground Production, Omation di Steve Oedekerk, Technicolor Animation e Wildbrain Entertainment. Prima di entrare in Skybound, ha ricoperto il ruolo di Head of Studio presso il più importante distributore di anime, Crunchyroll.

Tra i protagonisti delle conferenze del MIA 2023 anche Ari Folman, autore, regista, produttore e animatore pluripremiato noto per opere animate come Valzer con Bashir (vincitore del Golden Globe nel 2009), Il congresso e Anna Frank e il diario segreto. Nicholas Weinstock, fondatore e presidente di Invention Studios, che ha sviluppato e prodotto Escape at Dannemora – la serie di Showtime candidata a 12 Emmy -, In the Dark – andata in onda per 4 stagioni su Netflix –  e, più recentemente, la serie premio Emmy Severance di Apple+. E ancora, James Townley, Chief Content Officer Development di Banijay, che terrà un keynote sullo sviluppo e la creazione di IP unscripted e sull’acquisizione di formati e documentari nei 21 paesi del mondo dove il gruppo è presente. Altri importanti nomi saranno annunciati nelle prossime settimane insieme al programma completo della manifestazione.

GLI ADVISORY BOARD E I COMITATI DI SELEZIONE

Numerosi i professionisti internazionali che fanno parte degli Advisory Board e dei Comitati di selezione delle divisioni editoriali, tra loro: David Levine, Founder and Executive Producer di Lightboat Media Ltd; Mounia Aram, Founder & Distributor di Mounia Aram Company; Yago Fandiño Lousa, Director of Clan TV and Head of Children Content di RTVE; Izabela Rieben, Producer Drama & Animation di RTS; Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer and CEO Continental Europe di Fremantle; Francoise Guyonnet, Head of TV, Home Entertainment and New Media for France di STUDIOCANAL; David Davoli, President of International di Anonymous Content; Anna Croneman, Head of Drama di SVT/Sveriges Television; Helene Goujet, VP of Acquisitions and Editorial di HBO Max EMEA; Tesha Crawford, Senior VP global scripted Series di Universal International Studios; Simone Emmelius, SVP International Fiction-Co-production and Acquisition di ZDF; Hans-Jørgen Osnes, Head of International Financing Drama di NRK Content; Frédéric Fiore, Founder & President di Logical Pictures Group; Naima Abed, CEO & Founder di Paradise City; Eva Åkergren, Producer di Nordisk Film Production; Claudia Bluemhuber, CEO di Silver Reel; Kevin Chan, Global Co-Head of Acquisitions di MUBICéline Dornier, Head of Film Investments di Logical Pictures; Eva Esseen Arndorff, CEO di TriArt Distribution; Christian Beetz, Founder and CEO di gebrueder beetz film production; Chiara Messineo, Senior Producer and Director di Raw Film; Sabine Bubeck-Paaz, Commissioning Editor di ZDF/ARTE; Serge Lalou Producer di Les Films d’Ici; Ken-ichi Imamura, CEO and Producer di Studio IMAKEN; Antonio Grigolini, Head of Documentaries di France Télévisions; Matthieu Darras, CEO di Tatino Films.

Tra gli italiani interverranno: Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti italiani di Netflix;  Alessandro Araimo, General Manager Sud Europa di Warner Bros. Discovery; Paolo del Brocco, Amministratore delegato di Rai Cinema;  Maria Pia Ammirati, Direttrice di Rai Fiction; Fabrizio Zappi, Direttore Documentari di Rai; Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution; Cecilia Padula, VP Head Kids & Family Brands South Europe, Middle East & Africa di Paramount. Italy.
Gli elenchi completi dei membri degli Advisory Board e dei Comitati di Selezione, saranno pubblicati sul sito del MIA

Mia madre: Trailer del film di Nanni Moretti

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Mia madre: Trailer del film di Nanni Moretti

Arriva giusto in tempo per Cannes 2015, il primo trailer di Mia madre, il nuovo film di Nanni Moretti con protagonisti John Turturro, Giulia Lazzarini, Beatrice Mancini e  Margherita Buy.

Mia madre sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.

Nel film Giovanni “Nanni” Moretti (Brunico, 19 agosto 1953) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Le sue opere sono caratterizzate inizialmente da una visione, in chiave ironica e sarcastica, dei luoghi comuni e delle problematiche del mondo giovanile del tempo, per poi indirizzarsi verso una critica più sostanziale della società italiana e dei suoi costumi.

Mia Madre: recensione del film di e con Nanni Moretti

Mia Madre: recensione del film di e con Nanni Moretti

A quattro anni di distanza da Habemus Papam, Nanni Moretti torna dietro la macchina da presa per raccontarci l’inadeguatezza alla vita e l’impossibilità di prepararsi alla morte. Con Mia Madre, il regista di Caro diario mette ancora una volta il “Nanni attore” in secondo piano per far sì che siano due incredibili interpreti femminili a catalizzare l’attenzione e riempire lo schermo.

In Mia Madre ritorna il concetto di cinema che parla di cinema (nel film si gira un altro film), ma anche quello dell’elaborazione del lutto (in questo caso, un lutto che ancora deve avvenire), già affrontato dal Nanni regista ne La stanza del figlio e dal Nanni attore in Caos calmo: Margherita (Margherita Buy) è una regista impegnata con la realizzazione di un film sul mondo del lavoro il cui protagonista è un eccentrico attore americano (John Turturro). Nel mezzo delle riprese, Margherita deve anche occuparsi di una figlia 13enne con problemi col latino e, soprattutto, di una madre gravemente malata (Giulia Lazzarini) che accudisce con l’aiuto del fratello Giovanni (interpretato dallo stesso Moretti).

È un percorso a metà tra il sogno e la realtà quello di Margherita: come era già accaduto in Sogni d’oro, Nanni Moretti gioca con lo spettatore e gli rende difficile capire, in diversi momenti, se ciò che sta guardando sia un ricordo, pura immaginazione o qualcosa di spaventosamente reale, dando vita a scene dal sapore nostalgico e ad altre dal retrogusto angoscioso che si mescolano alla perfezione con il tragico presente di Margherita (che tanto assomiglia all’immagine collettiva che abbiamo di Moretti), costituendo uno dei punti di forza del film. Il resto viene fatto da una sapiente alternanza tra un registro drammatico, che “abbatte” emotivamente lo spettatore, ed un altro più comico, leggero, a tratti esagerato, che lo distoglie (apparentemente) dai temi più “importanti” che il film si pone di affrontare. Tutto è pratico e inconcepibile, tutto così percepibile sotto la nostra pelle, grazie anche ad una delle più grandi interpretazioni di Margherita Buy, che insieme all’indimenticabile Giulia Lazzarini (davvero la “Madre di tutti”) e ad un meraviglioso John Turturro si ritrova al centro di momenti teneri e strazianti, e di altri isterici ed esilaranti.

Mia Madre, in uscita il 16 aprile, è uno dei migliori film dell’ultimo Moretti, senza dubbio uno dei suoi lavori più ispirati. E se c’è un merito che va per forza riconosciuto a Mia Madre è quello di averci ricordato che il cinema non è soltanto industria, che il cinema non pensa necessariamente al grande incasso. Con Mia madre, Nanni Moretti dimostra che il cinema italiano ha ancora dalla sua registi, sceneggiatori, attori che hanno voglia di condividere con il pubblico racconti ordinari che, filtrati attraverso l’occhio di un animo inquieto e “inadeguato”, diventano, a poco a poco, con silenzioso rumore, delle opere straordinarie.

Mia Madre: il nuovo film di Nanni Moretti con John Turturro

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Sono iniziate il 27 gennaio le riprese del nuovo film di Nanni Moretti, Mia madre. Prodotto da Fandango, Sacher Film, Rai Cinema in co-produzione con la società francese Le Pacte e con Arte, su sceneggiatura di Nanni Moretti, Francesco Piccolo e Valia Santella, “Mia madre” è interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini,  Nanni Moretti e dalla giovane Beatrice Mancini.

Mia madre sarà distribuito in Italia da 01 Distribution, in Francia da Le Pacte e nel resto del mondo da Film Distribution.

Giovanni “Nanni” Moretti (Brunico, 19 agosto 1953) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Le sue opere sono caratterizzate inizialmente da una visione, in chiave ironica e sarcastica, dei luoghi comuni e delle problematiche del mondo giovanile del tempo, per poi indirizzarsi verso una critica più sostanziale della società italiana e dei suoi costumi.

Mia Madre: conferenza stampa del film di Nanni Moretti

Grande attesa per ritorno di Nanni Moretti. Esce questo giovedì Mia Madre, la nuova pellicola del regista di Caro diario e La stanza del figlio, che arriva a ben quattro anni di distanza dall’ultimo Habemus Papam. La pellicola è stata presentata questa mattina alla stampa italiana, al Nuovo Cinema Sacher di Roma, alla presenza – tra gli altri – dello stesso Moretti e delle due protagoniste femminili del film, Margherita Buy e Giulia Lazzarini.

Grande assente John Turturro, sul quale Moretti ha dichiarato: “Ho sempre pensato ad un attore straniero per il ruolo di Barry. E per me andava benissimo ritagliarmi un ruolo secondario. Sono anni che non recito più da protagonista nei miei film. E anche se mi ritrovo di più nel personaggio che ho pensato per Margherita che nel mio, ho preferito così. John ci ha regalato dei grandissimi momenti di improvvisazione. Non abbiamo cambiato nulla rispetto alla sceneggiatura originali, tranne questi momenti che John ci ha generosamente regalato”.

Queste, invece, le parole che Nanni ha speso per raccontare il suo nuovo film: “Fin da quando abbiamo cominciato a scrivere il film ho sempre pensato ad una protagonista femminile. Volevo che tutti i sentimenti che avrebbero caratterizzato la storia finissero all’interno di un personaggio femminile. Sì tratta di un passaggio molto doloroso della vita, qualcosa che prima o poi tutti dobbiamo affrontare. È successo anche a me, durante il montaggio di Habemus Papam. Era questo che volevo raccontare al pubblico, senza alcun sadismo: uno dei momenti più importanti, ma anche più dolorosi, della nostra vita”.

Sul personaggio di Margherita, il regista prima e Margherita Buy dopo hanno così commentato: “Volevo che ci fosse un netto distacco tra la vita privata di Margherita e il suo lavoro – ha detto Moretti – Lei è come se fosse sempre da un’altra parte. Quando è sul set pensa alla madre, quando è con la madre pensa alla figlia, e così via. Mi piaceva il contrasto tra una situazione delicata come quella che vive Margherita a causa della malattia della madre e una situazione così solida e strutturata come può essere un set cinematografico. Il film che dirige Margherita è un film che io non farei mai. E questa è un’altra cosa che volevo fortemente. Margherita è un personaggio nel quale tutto convive con la stessa urgenza, nello stesso momento. Il suo non essere presente, il suo sentirsi costantemente inadeguata, verso la madre, verso la figlia. Margherita è stata incredibile: la cosa che più mi piace di lei è che quando si arrabbia, ad esempio, si arrabbia veramente. C’è sempre qualcos’altro con lei, non solo la recitazione. Si percepisce un vero dolore”. “Mi sono approcciata a questo personaggio per gradi – ha detto la Buy – bisognava procedere su vari livelli. C’era la rabbia, c’era il dolore. E poi, un attimo dopo, dovevamo anche ridere. Sono grata a Nanni per avermi consegnato qualcosa di molto personale. E con calma e pazienza ho trovato il modo giusto per raccontare attraverso il mio personaggio. Inoltre, mi è piaciuto tantissimo interpretare una regista. E’ fantastico sgridare gli attori (ride)”.

Su un possibile accostamento a pellicole quali La stanza del figlio e Caos calmo, Moretti ha rivelato: “Faccio sempre fatica a teorizzare sul mio lavoro. Mi piace il mio lavoro, mi piace farlo, ma spiegarlo, parlarne, è sempre difficile. Si rischia sempre di confondere o di non chiarire. Non vedo un collegamento tra quei due film e questo. Certo, a vent’anni non mi sarebbe mai venuto in mente di dirigere La stanza del figlio o di interpretare Caos calmo. Semplicemente si cresce, si matura. Si vive e si fanno esperienza. Si pensa anche di più…”.

Su chi ha definito Mia Madre una summa dei suoi precedenti lavori, Moretti ha risposto: “Non mi pongo mai il problema se mi porto o meno dietro delle costanti dei miei vecchi film o dei miei vecchi personaggi. Ho fatto quello che ho fatto e faccio quello che voglio fare adesso. Ho acquisito freddezza ma non sicurezza. Faccio sempre gli stessi sogni di quando ero ragazzino. I dubbi, le insicurezze, le angosce sono sempre le stesse. Quando si fa un film, si fa un film e basta. Sono convinto che quando si fa un film su un tema così forte, quel tema può anche non travolgerti con la sua forza. Il regista si concentra sul film, sugli attori, sulle riprese… ho la tendenza a pensare che certi temi possano non raggiungere il regista che in quel momento sta lavorando al film. O almeno, mi piace crederlo”.

Sulla possibilità di vedere il film, in concorso o fuori concorso, al prossimo Festival di Cannes, il regista ha commentato semplicemente con: “Da Cannes accetto tutto!”. Mia Madre uscirà il prossimo 16 aprile distribuito in oltre 400 copie da 01Distribution.

Mia Madre: backstage dal film di Nanni Moretti

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Mia Madre: backstage dal film di Nanni Moretti

Fandango ha pubblicato sul suo canale Youtube un nuovo video che ci mostra una breve collezione di ciak sbagliati, errori, dietro le quinte e momenti divertenti dal set di Mia Madre, il nuovo film di Nanni Moretti. Il cast principale del film è costituito da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e dallo stesso Moretti, che con questo film vuole raccontare la storia – senza dubbio con le classiche tracce di autobiografismo – di una regista divisa tra il set del suo nuovo film e la sua vita privata.

Mia Madre racconta il difficile periodo di Margherita, una regista di successo che sta lavorando a un film con protagonista un famoso attore americano; la donna si è da poco separata dal marito, Vittorio, ed è anche alle prese con i problemi adolescenziali della figlia Livia. Inoltre insieme a suo fratello Giovanni deve accudire la madre Ada, gravemente malata.

L’uscita nelle sale di Mia Madre, distribuito da 01 distribution e prodotto dalla Sacher Film di Moretti e dalla Fandango di Domenico Procacci, è prevista per il 16 aprile 2015.

 

Mia madre: Alchemy acquista i diritti di distribuzione per gli USA

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La Alchemy ha acquistato i diritti di distribuzione negli Stati Uniti di Mia Madre di Nanni Moretti. Il film, presentato questo sabato con successo al Festival di Cannes, racconta la storia di una regista (Margherita Buy), che sta cercando di girare un film in un periodo complicato della sua vita. Tra la madre malata (Giulia Lazzarini), il recente divorzio, i problemi con la figlia adolescente (Beatrice Mancini) e i contrasti con la star del cinema americano protagonista del suo film (John Turturro), per la donna le cose non sono affatto facili.

moretti3Spesso giudicato difficile da esportare per il fatto di realizzare film sempre “troppo italiani”, complicati da capire per un pubblico e una critica estranei alla nostra cultura, con questo film Moretti riuscirà a conquistare gli spettatori d’oltreoceano?

La reazione più che positiva del pubblico (internazionale) di Cannes fa ben sperare:  il Guardian ha definito il film “caldo, brillante e seducente: la sua migliore opera dopo La stanza del figlio. “

Il regista, che nel film compare anche come attore (è il fratello della protagonista), ha scritto la sceneggiatura insieme a Francesco Piccolo e Valia Santella e prodotto il film con la sua Sacher Film, con Domenico Procacci di Fandango e con Rai Cinema.

Fonte: Deadline

Mia Hansen Løve presenta Un amore di Gioventù

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Mia Hansen Løve presenta Un amore di Gioventù

Quello che colpisce nell’ascoltare la giovanissima regista francese Mia Hansen Løve alla presentazione del suo terzo film Un amore di Gioventù, è la piena consapevolezza espressiva del mezzo a  disposizione, insieme alla capacità di fare e analizzare il suo lavoro con umiltà e al tempo stesso determinazione.

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