Quando i prequel di Star Wars
sono usciti, hanno ricevuto una risposta contrastante e pareri
discordanti. Per certi versi è ancora così, ma con il passare degli
anni le persone che li hanno visti al cinema da bambini hanno
mutato il loro giudizio e da adulti ora amano molto questi
film.
La minaccia fantasma (1999) è stato il capitolo
iniziale della trilogia prequel di George Lucas,
seguito da L’attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005). Ora, Empire Magazine
celebra il film con un numero speciale contenente nuove foto e
interviste con il cast e la troupe.
Il produttore Rick McCallum, il
coordinatore degli stunt Nick Gillard e il concept designer Iain
McCaig illustreranno la Podrace di Episodio I, la battaglia
nell’arena di Episodio II e il duello di Mustafar di Episodio III.
Verranno inoltre presentati concept art raramente visti del film.
Un’immersione profonda anche nei prequel, con la designer Ellen Lee
Moon che racconterà la storia del suo iconico poster della
Minaccia Fantasma!
Oltre alle due copertine da
collezione, c’è una versione speciale illustrata da Paul Shipper
che presenta numerosi personaggi dei film… e sì, che vi piaccia o
no, Jar-Jar Binks è proprio al centro dell’attenzione!
Recentemente,
Ewan McGregor, che ha interpretato Obi-Wan
Kenobi, ha parlato dell’amore che i prequel ricevono ora.
“È arrivato questo ragazzino – avrà avuto nove o dieci anni –
con la mamma e il papà“, ha ricordato. “Ed era… si vedeva
che quando ha visto [me e Hayden] non riusciva a trattenersi. E le
lacrime cominciavano a scorrere sul suo viso. Ed è stata una cosa
bellissima. Significava così tanto per lui“. Date un’occhiata
alle nuove copertine di Star
Wars nei post qui sotto.
This is where the fun begins. Empire
celebrates 25 years of the
#StarWars prequels – speaking to Hayden Christensen, Ewan
McGregor, Natalie Portman & more in brand new interviews. Two
collectible covers, art by @paulshipper.
Out Thurs 15 Feb.
Unlimited power! The dark side hits the
second of Empire’s
#StarWars prequel covers – Sith Lord Anakin, Palpatine, Darth
Maul, Count Dooku, General Grievous, and Jango Fett. Illustrated by
@paulshipper.
On sale Thurs 15 February.
Empire’s
#StarWars prequels subscriber cover is an epic creation by
@Bill_McConkey
delving into the joyous toybox of the prequels, packed with
individual illustrations of its greatest heroes and most dastardly
villains.
Charlie Cox è vestito e mostrato in una posa
fedele ai fumetti mentre si trova in cima a una scala antincendio
di New York. È un’inquadratura degna di un poster e, anche se non
vogliamo sembrare un disco rotto, sarebbe perfetto se il vecchio
Hornhead avesse il classico logo “DD” sul petto!
Vediamo anche l’Uomo senza Paura
usare le sue mazze da golf per attraversare la città, segno forse
che finalmente vedremo Daredevil attraversare la
Grande Mela nello stesso modo della sua controparte a fumetti.
In questo caso, crediamo che ciò
avvenga poco prima di affrontare Bullseye, quando il
cattivo appare con tutte le armi in pugno.
Sebbene i Marvel Studios non possano
essere contenti di tutte queste foto di scena che girano online, è
giusto dire che stanno solo aumentando l’eccitazione dei fan per
ciò che la serie Disney+ ha
in serbo per noi.
Alla domanda su cosa possono
aspettarsi i fan da Daredevil:
Born Again, Charlie Cox ha condiviso la sua convinzione
che “questo personaggio funziona meglio quando è orientato
verso un pubblico un po’ più maturo“. Tuttavia, l’attore ha
avvertito: “Il mio istinto è che su Disney+
sarà dark ma probabilmente non sarà così cruento“. “Vorrei
dire a queste persone: l’abbiamo già fatto“, ha aggiunto
Charlie Cox.
“Prendiamo le cose che hanno
funzionato davvero, ma possiamo allargarci? Possiamo rivolgerci a
un pubblico un po’ più giovane senza perdere ciò che abbiamo
imparato su ciò che funziona?“.
È interessante notare che tutti i
segnali indicano che la serie sarà TV-MA e, nelle
recenti foto del set, abbiamo visto il volto di un personaggio
ricoperto di sangue. È piuttosto cruento! Tuttavia, potrebbe essere
il risultato della recente revisione creativa dei Marvel Studios
che ha portato alla nascita dell’etichetta
Marvel Spotlight.
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che la
serie stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Lo scorso dicembre, la star di
LokiJonathan Majors è
stato giudicato colpevole di un’accusa di aggressione
intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di secondo
grado da una giuria di New York in seguito a un alterco avvenuto
nel marzo del 2023 con l’allora fidanzata Grace
Jabbari.
Oggi il New York Times ha raccolto
le testimonianze di ex fidanzate, colleghi di lavoro e persino
membri della troupe che hanno raccontato di comportamenti
inappropriati e abusivi.
Durante il processo a Jonathan Majors e in una recente intervista
alla ABC News, la star di Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha
sostenuto di non aver “mai colpito una donna”. Una ex
fidanzata, Emma Duncan, ha ora affermato che Jonathan Majors s è stato violento in diverse
occasioni tra il 2015 e il 2019.
In un incidente del 2016, si dice
che l’abbia soffocata e “lanciato il suo corpo attraverso la
stanza“, affermando che avrebbe “fatto in modo che non
potessi avere figli“.
Maura Hooper, nel
frattempo, sostiene che “non le è stato permesso di parlare con
nessuno della loro relazione” e rivela che, dopo essere
rimasta incinta (ha frequentato Majors tra il 2013 e il 2015), lui
l’ha accompagnata in una clinica per abortire e non è tornarto a
prenderla una volta completata la procedura.
Quando le loro strade si sono
separate, Hooper sostiene che Jonathan Majors l’ha chiamata “puttana” al
telefono e le ha detto: “Spero che tu muoia; ucciditi… Ti
strapperò dal mio cuore come ti hanno strappato il nostro
bambino“.
Si dice anche che Jonathan Majors abbia regolarmente
minacciato di uccidersi durante queste relazioni.
Il rapporto del Times descrive
Jonathan Majors come “una figura
minacciosa e controllante che li isolava dagli amici e dalla
carriera“. Si basa su interviste a 20 persone e sulle
dichiarazioni presentate all’accusa nel processo di dicembre.
L’avvocato dell’attore ha condiviso diverse smentite, tra cui una
che descrive le donne in questione come “tossiche“.
Si dice anche che Jonathan Majors abbia avuto una storia di
litigate sul set di Lovecraft Country della HBO, compresi scontri
con colleghe sul set che hanno inviato reclami alla rete la rete
via cavo.
Jonathan Majors sarà condannato ad aprile;
rischia fino a un anno dietro le sbarre, ma è improbabile che vada
in prigione considerando che si tratta del primo reato.
La stella di Jonathan Majors era in ascesa prima dei suoi
problemi legali. Aveva ricevuto ampi consensi per il suo lavoro in
Creed III
ed aveva recitato nel cast di Magazine Dreams, film in odore di
Oscar. Searchlight ha rimosso il titolo dal calendario e potrebbe
non vedere mai la luce. I Marvel Studios lo hanno poi
licenziato per il ruolo di
Kang il Conquistatore nel MCU.
Dopo aver recitato insieme in tutte
le otto stagioni della serie HBO Il Trono di
Spade,
Sophie Turner e
Kit Harington si riuniranno per The
Dreadful, un horror gotico scritto e diretto
da Natasha Kermani (Lucky, V/H/S/85).
Il film è ambientato sullo sfondo
della Guerra dei Roses e segue Anne (Turner) e sua suocera Morwen,
che vivono una vita solitaria e dura alla periferia della società.
Ma quando un uomo (Harington) ritorna dal loro passato, darà il via
ad una sequenza di eventi che diventeranno un punto di svolta per
Anne.
Oltre a Turner, i produttori del
film includono Luke Daniels di Redwire
Pictures/Tunnel, nonché Patrick Muldoon e
Patrick Hibler di Storyboard Media. Greg
Lauritano produce anche con la sua bandiera Black Magic.
Film Bridge International si occupa delle vendite estere, mentre
UTA Independent Film Group si occupa delle vendite nazionali.
Nella serie Il Trono di
Spade della HBO, basata su una serie di romanzi fantasy di
George R. R. Martin,
Sophie Turner ha interpretato Sansa Stark e
Kit Harington Jon Snow dei Guardiani della Notte.
Entrambi hanno ottenuto nomination agli Emmy per il loro lavoro,
oltre a altri riconoscimenti.
Più recentemente, Turner è apparsa
in Do Revenge di Netflix e nel film poliziesco di
Max The Staircase, tra gli altri progetti.
Harington, nel frattempo, ha recitato in
Extrapolations di Apple e
Eternals di Marvel. Regista del film antologico
V/H/S/85, uscito su Shudder lo scorso autunno, Kermani ha anche
diretto il dramma horror SXSW Lucky, il dramma
fantascientifico Imitation Girl e il thriller
Shattered.
Mattson Tomlin sta
sviluppando un nuovo spin-off di Game
of Thrones. Secondo The Hollywood Reporter, la HBO sta
procedendo con Aegon’s Conquest, uno spin-off di
Game
of Thrones che servirà da prequel di House
of the Dragon.
La HBO sta collaborando con Tomlin
per sviluppare la serie. Tomlin è stato uno sceneggiatore non
accreditato di The
Batman del 2022 e ha anche co-scritto il prossimo
sequel, The Batman
– Parte 2, con Matt Reeves. Inoltre, Tomlin ha scritto la
sceneggiatura di Project Power del 2020 ed è stato
consulente per la sceneggiatura di The Sea Beast
del 2022.
Tra i suoi altri progetti imminenti
figurano l’adattamento cinematografico di BRZRKR e una serie anime di Terminator,
entrambi in uscita su Netflix.
Di cosa parlerà Ageon’s
Conquest?
“La storia segue l’invasore
Aegon Targaryen, che ha conquistato il continente di Westeros con
le sue mogli sorelle, Rhaenys e Visenya, e i loro
draghi. Aegon riuscì a unificare sei dei Sette Regni in soli due
anni, e solo Dorne riuscì a resistere con successo”, si legge
nella descrizione di The Hollywood Reporter.
Variety ha
riferito per la prima volta che la HBO stava pensando a una
serie di Game of Thrones su Aegon il Conquistatore
nell’aprile del 2023. Una fonte ha dichiarato a The Hollywood
Reporter che la serie sarebbe un “ritorno alle origini” per il
franchise.
Da quando Game
of Thrones si è concluso nel 2019, la HBO ha iniziato
a sviluppare una serie di spin-off, alcuni dei quali non sono più
attivi al momento. Finora, l’unico spin-off che è andato in onda è
House
of the Dragon, che debutterà con la
seconda stagione nel corso dell’anno; tuttavia, A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge
Knight dovrebbe iniziare le riprese nel corso
dell’anno.
Grazie alle sue interpretazioni in
numerosi film d’azione che sono diventati dei veri e propri cult,
l’attore Jean-Claude Van Damme si è dimostrato uno dei
più grandi esponenti di questo genere, accanto a nomi come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Steven
Seagal e Bruce Willis. Dei suoi film, uno dei meno
citati ma che al tempo stesso è da annoverarsi tra i più
interessanti è The Replicant, realizzato
nel 2001 con la regia di Ringo Lam, uno dei
maestri del cinema d’azione di Hong Kong, insieme a John
Woo, Tsui Hark e Johnnie
To. Qui alla loro seconda collaborazione insieme dopo
Maximum Risk (1996), Lam e Van Damme danno vita ad
un’opera d’azione che riflette ampiamente sul concetto di
identità.
Il film riprende infatti il concetto
di replicante, reso celebre dal capolavoro Blade Runner, attuando un ulteriore riflessione nei
confronti di ciò che significa essere un clone dalle sembianze
umane e quanto le proprie origini possano influire nel proprio
percorso di vita. Tra combattimenti, colpi di scena e un doppio Van
Damme in scena, il film offre dunque un intrattenimento di alto
livello arricchito però da queste esplorazioni filosofiche mai
invadenti ma che conferiscono ulteriore valore al racconto. Ad
oggi, come anticipato, è uno dei titoli che meno si ricordano nella
carriera di Van Damme, complice lo scarso apprezzamento di critica
e i deludenti risultati al box office.
Il suo passaggio televisivo è dunque
un’occasione da non lasciarsi sfuggire, grazie alla quale
riscoprire un titolo che già a suo tempo dimostrò di avere più di
qualcosa di interessante da dire sull’argomento proposto. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di The
Replicant
Per anni il detective Jake
Riley ha cercato di catturare il serial killer
Edward Garrotte, senza però riuscirci. Proprio
quando Riley sta per andare in pense, Garrotte colpisce ancora.
L’ormai ex detective viene allora assunto da un’agenzia governativa
come consulente su un progetto che ha clonato Garrotte grazie alle
prove trovate sulla scena di un crimine. A Riley viene dunque
chiesto di addestrare questo replicante affinché possa aiutare le
forze dell’ordine a rintracciare il vero assassino grazie ai
ricordi che condivide con lui grazie al DNA in comune. Seppur
riluttante, Riley accetta, vivendo però con il timore che l’istinto
omicida presente nel replicante potrebbe risvegliarsi da un momento
all’altro.
Ad interpretare il replicante come
anche il serial killer Edward Garrotte vi è il già citato Jean-Claude Van Damme. The Replicant
è il quarto film in cui l’attore interpreta un doppio ruolo dopo
Double Impact – La vendetta finale (1991), Timecop –
Indagine dal futuro (1994) e Maximum Risk (1996).
Accanto a lui, nel ruolo del detective Jake Riley vi è invece
l’attore Michael Rooker, noto per aver interpretato
Yondu nei film di
Guardiani della Galassia. Recitano poi nel film
Catherine Dent nel ruolo di Angie, moglie di
Riley, Brandon James Olson nei panni del loro
figlio Danny. Inizialmente, nel film doveva esserci anche Jennifer Lopez, forse nel ruolo di Angie, ma
la cosa non è poi andata in porto.
La spiegazione del finale di
The Replicant
Dopo che per tutto il film Riley ha
continuato a nutrire dubbi sul replicante e che ques’ultimo ha
continuato ad indagare sulla propria natura e sul suo rapporto con
il vero killer, nel finale i due riescono a sconfiggere Garrotte.
Quando ha però l’opportunità di ucciderlo, il replicante si blocca,
riconoscendosi come diverso da lui e non volendo macchiarsi dei
suoi stessi crimini. A finire il killer è allora Riley, ma
l’ambiente in cui i tre si sono confrontati è compromessa e sta per
esplodere. Prima che ciò avvenga, il replicante mette in salvo
Riley, ormai identificato come il suo unico e vero amico.
Dopodiché, l’esplosione sembra uccidere il replicante.
Nell’ultima scena, tuttavia, Jake da
casa sua vede un individuo familiare mettere qualcosa nella
cassetta della posta. Esce per vedere di cosa si tratta e trova un
oggetto che solo il replicante poteva possedere, capendo dunque che
egli è ancora vivo. Oltre ad offrire dunque un finale “positivo”
alla vicenda, il film porta così a compimento l’esplorazione del
tema del clone e del rapporto che esiste tra l’originale e la
copia, a partire dalla condivisione dello stesso DNA. The
Replicant suggerisce da questo punto di vista che il clone non
necessariamente è destinato a commettere gli stessi errori o ad
avere la stessa attitudine di colui da cui deriva.
Il replicante del film appare
infatti come una sorta di bambino totalmente nuovo al mondo e alle
sue dinamiche. Pur condividendo i ricordi con Garrotte, egli si
trova infatti a fare esperienza di numerose cose per la prima
volta, dimostrando dunque l’esistenza di una differenza tra il
ricordo di un’esperienza e l’effettiva esperienza in sé. A portarlo
poi verso un percorso di vita diverso da quello di Garrotte sono
fondamentali gli insegnamenti di Riley, che tenta di allevarlo come
si farebbe con un figlio, insegnandogli cosa è giusto e cosa è
sbagliato. The Replicant, dunque, ci dice che si può
sempre scegliere cosa si desidera essere e il contesto di
provenienza non ci predetermina.
Il trailer di The
Replicant e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Replicant grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 9 febbraio alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Serikov, formatosi alla Scuola
Nazionale Russa di Cinema, con un corso sui film d’azione e CGI, ha
infatti colto l’occasione per unire il suo amore per i film di
questo genere e con grossi effetti speciali ad una storia che
mostri l’animo di ferro della marina russa e in generale del popolo
russo. Riportata anche da siti come BBC News, la vicenda ha infatti avuto
un forte eco mediatico, specialmente per la rapidità e la brutalità
con cui è stata gestita l’operazione di salvataggio. In ogni caso,
al di là degli intenti del film, 22 Minutes è un buon
titolo che gli appassionati di questo genere non mancheranno di
apprezzare.
Distribuito direttamente in
streaming nel nostro paese, grazie ora al suo passaggio televisivo
è possibile recuperare dunque questo film che tra azione, colpi di
scena ed effetti speciali garantisce una visione ricca di pathos.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad
esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di 22 Minutes
La vicenda si svolge nel golfo di
Aden, dove dei pirateri somali requisisce una gasiera appartenente
ai russi. Al momento della confisca, il comandante riesce a dare
l’allarme e a ripararsi nella sala macchine con tutto il suo
equipaggio. La situazione è quantomai critica: la piattaforma è ad
altissimo rischio di esplosione e la situazione di stallo che si
genera inizia lentamente a logorare le menti dei presenti. Non
passerà molto prima che i pirati somali decideranno di rischiare la
vita per dimostrare che fanno sul serio. Sarà però a quel punto che
i commandos Specnaz sovietici decideranno di intervenire.
Protagonista del film, nel ruolo di
Sanya Yezhov, è l’attore
Makar Zaporozhskiy, visto anche in Red
Sparrow. Accanto a lui vi sono poi gli attori russi
Sergey Aprelskiy nel ruolo di Sinelnikov e
Vladimir Blagoy e Vladislav
Demin in quelli di due ufficiali della marina russa.
Altri ufficiali sono interpretati da Petr Korolev
e Viktor Suchorukov. Quest’ultimo conosciuto
soprattutto per il ruolo di Viktor Bagrov nei film Brother
e Brother 2. Completano il cast Aleksandr
Galibin nel ruolo del comandante della gasiera, e
Gaël Kamilindi in quelli di uno dei pirati.
Ekaterina Malikova è la rappresentante della
società armatrice, mentre Eebra Tooré è il capo
dei pirati somali.
La vera storia dietro 22 Minutes
La vicenda a cui il film fa
riferimento è avvenuta il 5 maggio 2010, quando la petroliera MV
Moscow University, venne assaltata da pirati somali, a quasi 1000Km
dalla costa della Somalia. L’attacco durò circa un’ora, con
l’equipaggio che tentò disperatamente di allontanare i pirati
sparando con cannoni d’acqua e razzi segnalatori, non riuscendo
però così ad accelerare abbastanza da seminarli. Quando infine
questi raggiunsero la petroliera e diedero inizio all’abbordaggio,
il capitano si vide a quel punto costretto a lanciare il segnale
d’allarme, barricandos insieme ai suoi uomini nella sala motori,
respingendo per oltre 20 ore i tentativi da parte dei pirati di
entrare.
Il giorno seguente, il 6 maggio, i
commandos Specnaz della fanteria di marina russa partiti dal
cacciatorpediniere Marshal Shaposhnikov abbordarono la MV Moscow
University, e diedero inizio alle operazioni di salvataggio,
liberando l’equipaggio. I commandos della Marshal Shaposhnikov
catturarono 10 pirati e, stando a quanto riportato, ne uccisero uno
durante l’operazione. Secondo fonti giornalistiche russe, i pirati
superstiti vennero poi fatti scendere su un gommone alla deriva,
solo con cibo e acqua ma privi di strumenti per la navigazione, a
oltre 500Km dalla costa somala. Una volta scomparso dai radar il
commone, la marina russa ritenne morti i pirati e conclusa la
vicenda.
Il trailer di 22 Minutes e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di 22
Minutes grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 9 febbraio alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Dopo il grande successo di Prey
(qui
la recensione), la 20th Century sta ora procedendo con un nuovo
film della saga di Predator. Secondo Deadline, Dan
Trachtenberg, già regista di Prey, tornerà a
scrivere e dirigere Badlands, un nuovo
film standalone che dovrebbe essere girato nel corso di quest’anno.
Il film è a quanto pare una priorità assoluta per lo studio e le
fonti dicono che Trachtenberg e i dirigenti stanno già incontrando
dei talenti per il ruolo di protagonista.
I dettagli sulla trama sono ad ora
stati tenuti nascosti, a parte il fatto che il film avrà ovviamente
come protagonista il cacciatore di selvaggina extraterrestre
preferito da tutti. A differenza di quanto avvenuto per Prey,
distribuito direttamente in streaming su Hulu e Disney+, questo
Badlands potrebbe arrivare in sala. Non
resta dunque che attendere maggiori informazioni riguardo a questo
nuovo progetto, che espanderà dunque il franchise verso nuovi
orizzonti.
Badlands, il nuovo film della saga di
Predators
Quando Prey ha
debuttato, nell’estate del 2022, non solo ha battuto i record di
streaming per Hulu, ma si è guadagnato alcune delle migliori
recensioni nella storia del franchise, culminate in una nomination
come miglior film agli Emmy di quell’anno. Dopo il successo di
questo rilancio, la 20th Century sta cercando non solo di andare
avanti con un altro film, ma di espandere un universo con lo stesso
Trachtenberg a capo. Secondo alcune fonti, anche se è ancora in
fase di sviluppo iniziale, è in lavorazione un Prey 2.
Con questo sequel si tornerebbe
dunque all’ambientazione proposta dal film e con il potenziale
ritorno della protagonista, Amber Midthunder. Le
fonti sottolineano che non c’è nessun talento legato a questo film,
ma l’elemento interessante è che, nonostante ci siano stati sette
film con il famigerato alieno, non c’è mai stato un caso in cui la
star di un film precedente sia tornata per riprendere il proprio
ruolo. Per quanto riguarda Badlands, invece, si
tratterebbe dunque di un racconto completamente nuovo, su cui ad
oggi non abbiano maggiori informazioni.
Deadpool
3 è sempre stato da considerarsi un titolo non
definitivo per l’atteso film della Marvel. Come noto, da anni ormai
per i film del MCU si è scelto di abbandonare la numerazione in
favore di sottotitoli che potessero in qualche modo descrivere il
film. Mentre si attendono nuove rivelazioni in occasioni del Super
Bowl di domenica, durante il quale potrebbero essere mostrate nuove
immagini ufficiali o anche un teaser del film, sembra intanto che
quello che potrebbe essere il titolo ufficiale sia stato svelato.
Un logo trapelato – che sembra essere lo stesso intravisto di
recente sul berretto di Kevin Feige – rivela che il threequel si
chiamerebbe Deadpool and Friend.
Con “amico” ci si riferisce
ovviamente al Wolverine di Hugh Jackman, che probabilmente potrebbe
essere un po’ irritato per il fatto che il suo nome sia stato
escluso dal titolo. Si potrebbe storcere il naso davanti a questo
titolo, ma lo si guarda come se ad averlo assegnato al film fosse
lo stesso Deadpool – noto per la sua natura metacinematografica –
avrebbe molto senso. Ad ora, però, non c’è la certezza che sia
effettivamente questo il film, per cui non resta che attendere
maggiori rivelazioni, che potrebbero appunto arrivare già tra
domenica e lunedì.
Deadpool 3
riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3
uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Di film che in modo più o meno
esteso presentano il dittatore Adolf Hitler tra i
propri personaggi ve ne sono diversi, anche se nella maggior parte
dei casi il ritratto che di lui si offre è satirico. Film come
Bastardi senza gloria,
Lui è tornato o Jojo
Rabbit includono il terribile Führer solo per deriderlo o
farlo nuovamente morire in atroci modi sul grande schermo.
Raccontare Hitler in modo diverso da così è stato a lungo
considerato difficile se non impossibile. Nel 2004, però, non senza
molta paura a riguardo, lo sceneggiatore Bernd
Eichinger e il regista Oliver Hirschbiegel portarono
al cinema La caduta – Gli ultimi giorni di
Hitler.
Primo film tedesco dal 1956 ad avere
Hitler come protagonista principale, con questo film i due si
proposero di narrare gli ultimi giorni prima della caduta di
Berlino proprio dal punto di vista del dittatore, fino alla sua
decisione di togliersi la vita. Un’operazione rischiosissima, che
non mancò di suscitare diverse polemiche ma che infine ottenne il
plauso della critica e del pubblico per il ritratto fedele ma mai
indulgente dato del dittatore. Definito anche come la “miglior
interpretazione di sempre di un cattivo realmente esistito“,
oggi La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler è considerato
un film di culto, anche per la sua forte accuratezza storica.
La pellicola ha poi ricevuto una
nomination agli Oscar nella sezione Miglior film straniero e in
seguito molte sue scene, come quella in cui un furioso Hitler
scopre che i generali non hanno obbedito ai suoi ordini, hanno
generato una serie di meme di Internet. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di La caduta – Gli ultimi giorni di
Hitler
È l’aprile del 1954. L’Armata Rossa
marcia inesorabilmente su Berlino, ma Hitler si
rifiuta di lasciare il suo nascondiglio. Mentre Heinrich
Himmler tenta di negoziare la resa all’insaputa del
Führer, il dittatore, risoluto a non pensare all’imminente fine del
suo impero, si comporta nel modo più naturale possibile,
organizzando una festa per gli abitanti del bunker con l’ausilio di
Eva Braun. Lentamente, il Führer perderà
gradualmente il contatto con la realtà, ordinando inattuabili
strategie militari ai suoi sottoposti e quando sopraggiungerà la
fine, Hitler scoprirà che la maggior parte dei suoi uomini più
fidati lo ha tradito, innescando l’atto conclusivo della sua
psicosi.
Ad interpretare Adolf Hitler vi è
l’attore Bruno Ganz, il quale era inizialmente
contrario ad assumere tale ruolo. Si convinse però ad interpretarlo
il dittatore dopo aver visto L’ultimo atto, film col quale
capì che era possibile portare in scena Hitler senza renderlo una
parodia. Per prepararsi al ruolo, Ganz ha visionato e ascoltato per
ore filmati e audio di Hitler per poterlo imitare nel migliore dei
modi possibili. Accanto a lui, l’attrice Alexandra Maria
Lara interpreta la segretaria Traudl Junge, mentre
Juliane Köhler è Eva Brown. Nel ruolo di
fedelissimi di Hitler come Joseph Gobbels, Heinrich Himmler e
Hermann Göring si ritrovano invece gli attori Ulrich
Matthes, Ulrich Noethen e Mathias
Gnädinger.
La vera storia dietro La caduta
– Gli ultimi giorni di Hitler
Le fonti usate nella realizzazione del film
Nel realizzare il film, il regista
Hirschbiegel si è preoccupato di essere quanto più
accurato possibile nel raccontare i fatti a cui si fa riferimento e
le personalità storiche coinvolte nella vicenda. Egli si è dunque
avvalso di testimonianze oculari, memorie dei sopravvissuti e altre
fonti storiche durante la produzione per ricostruire l’aspetto e
l’atmosfera della Berlino degli anni ’40. Per la sceneggiatura,
invece, Bernd Eichinger si è basato sui libri
La disfatta, dello storico
Joachim Fest, e Fino all’ultima
ora, di Traudl Junge, una delle
segretarie di Hitler, oltre ad altri resoconti di quel periodo.
Ulteriori testi utilizzati sono
stati: Inside the Third Reich (1969), di
Albert Speer, uno dei più alti funzionari nazisti
sopravvissuti sia alla guerra che al processo di Norimberga;
Hitler’s Last Days: An Eye-Witness
Account (1973), di Gerhard Boldt;
Das Notlazarett unter der Reichskanzlei: Ein Arzt erlebt
Hitlers Ende in Berlin (1995), di Ernst-Günther
Schenck; e Soldat: Reflections of a German Soldier,
1936-1949 (1992) di Siegfried Knappe. Tutte
queste precise fonti storiche hanno dunque permesso allo
sceneggiatore e al regista di riportare in modo particolarmente
accurato quanto accadde all’interno del film.
La vera storia dietro il film
Le vicende narrate in La
caduta – Gli ultimi giorni di Hitler si svolgono dunque
nell’arco di dieci giorni, dal 20 al 30 aprile 1945, data di morte
di AdolfHitler. Il 20 di quel
mese, infatti, Berlino iniziò ad essere bombardata dall’artiglieria
sovietica, cosa che culminò nella sera del 21, quando i carri
armati dell’Armata Rossa raggiunsero la periferia della città. Nel
pomeriggio del 22 aprile, durante una riunione fondamentale, Hitler
subì un collasso nervoso quando venne informato che gli ordini
trasmessi a Felix Steiner, generale delle SS in
forza all’Armeeabteilung Steiner nella continua difesa di Berlino,
erano stati disattesi.
Stando alle fonti, Hitler lanciò
un’invettiva contro il tradimento e l’incompetenza dei suoi
comandanti, che culminò per la prima volta nell’esternazione che,
secondo lui, la guerra era perduta, per poi annunciare che sarebbe
rimasto a Berlino fino alla fine, per poi togliersi la vita. Con
quella consapevolezza, i fedelissimi di Hitler iniziarono ad
allontanarsi dal Führer. Hermann Goring tentò di
assumere la leadership del Reich ma venne sollevato dai suoi
incarichi e arrestato. Sorte similie tocco al
Reichsführer-SSHeinrich Himmler, che dopo
essersi offerto di arrendersi agli Alleati occidentali venne
giudicato come traditore e fatto arrestare da Hitler.
In quel momento l’Armata Rossa era
avanzata verso Potsdamer Platz e vi erano ormai prove certe che
stavano preparando l’assalto alla cancelleria del Reich: questa
notizia, combinata con il tradimento di Himmler, spinse Hitler a
prendere le ultime decisioni della sua vita. Dopo la mezzanotte del
29 aprile 1945, Hitler sposò Eva Braun,
successivamente dettò alla sua segretaria Traudl
Junge il proprio testamento. Tra le 15 e le 16 del 30
aprile, Hitler e la moglie si suicidarono: lei ingerì del cianuro,
mentre lui si sparò alla tempia. I corpi vennero rapidamente
bruciati mentre l’esercito russo prendeva definitivamente possesso
di Berlino.
Le differenze tra La caduta – Gli ultimi giorni di
Hitler e la storia vera
Pur essendo lodato per la sua
attenzione ai dettagli, il film si prende inevitabilmente delle
libertà nel drammatizzare alcuni aspetti per fini cinematografici.
Il regista hanno ammesso di aver compresso eventi e personaggi per
garantire la coesione narrativa. La rappresentazione della
relazione tra Hitler e Eva Braun è ad esempio stata contestata, e
alcuni sostengono che semplifichi eccessivamente le dinamiche in
gioco nella vita personale del dittatore. Ciononostante, il film si
sforza di raggiungere l’accuratezza storica nel ritrarre lo stato
psicologico di Hitler e della sua cerchia ristretta mentre la
guerra giungeva alla sua catastrofica conclusione.
Il trailer di La caduta – Gli
ultimi giorni di Hitler e dove vedere il film in streaming e
in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 9 febbraio alle ore 21:20
sul canale Rai 3. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Talk to Me 2, il
sequel di Talk to
Me di A24 è ufficialmente in fase di
sviluppo. Una delle protagoniste del film, Sophie
Wilde, ha espresso il proprio interesse a tornare per
Talk to Me 2. Tuttavia, la Wilde non sa se avrà
l’opportunità di tornare.
“Non lo so“, ha dichiarato
Wilde a GamesRadar+. “Mi sembra che sia ancora un po’ in
sordina perché i ragazzi [Danny Philippou e Michael Philippou] sono
degli stacanovisti. So che al momento si stanno concentrando su un
mucchio di altri progetti. Quindi non so, è tutto in
sospeso“.
Parla con me è stato un grande
successo nel 2023, incassando oltre 92 milioni di dollari in tutto
il mondo a fronte di un budget dichiarato di 4,5 milioni di
dollari. L’horror soprannaturale è il secondo film di A24 ad aver
incassato di più dopo
Everything Everywhere All at Once. Nonostante l’incertezza sul
suo ruolo nel sequel, Wilde vuole tornare per il prossimo
capitolo.
“Ho detto loro: “Mi verrà una
vera e propria FOMO se non sarò in questo film, quindi posso venire
sul set e fare l’operatrice? Sarò un assistente alla regia, voglio
solo essere coinvolto“”, ha detto Wilde.
Cosa aspettarsi da Talk to Me
2?
Nell’agosto del 2023, A24 ha
ufficialmente dato il via libera a Talk to Me 2, con il ritorno
alla regia dei fratelli Danny e Michael Philippou,
alias RackaRacka. Danny e Bill Hinzman, che ha co-sceneggiato
Talk to Me, saranno gli autori del sequel. Non
è stata annunciata una data di uscita. Oltre al sequel, i fratelli
Philippou hanno rivelato che è già stato girato un film
prequel.
Talk to Me ha come protagonista Wilde nel
ruolo di Mia, un’adolescente che lotta per affrontare la morte
della madre. In cerca di una distrazione, Mia partecipa a una
misteriosa seduta spiritica con i suoi amici. “Quando scoprono come
evocare gli spiriti usando una mano imbalsamata”, si legge nella
sinossi ufficiale, “si appassionano a questo nuovo brivido, finché
uno di loro non si spinge troppo oltre e scatena terrificanti forze
soprannaturali”.
Oltre a Wilde, il cast di Talk to Me comprende Alexandra Jensen,
Joe Bird, Otis Dhanji, Miranda Otto e Zoe Terakes.
Poco dopo la notizia che era in
trattative per dirigere Jurassic
World 4, il nuovo film di Jurassic
World, è stato rivelato che David
Leitch non dirigerà il prossimo capitolo. Secondo le fonti
di Deadline, l’uscita di David Leitch da queste
trattative è stata amichevole e il motivo della separazione è da
ricondurre al fatto che il regista e lo studio hanno “visioni
diverse del film“.
Sembra che David Koepp sia ancora
destinato a scrivere Jurassic
World 4, con il ruolo di regista che sta diventando
uno degli incarichi più ambiti del settore. A quanto pare, Jurassic
World 4 lancerà una “nuova era giurassica” con una
storia che probabilmente non includerà i personaggi dai precedenti
film di Jurassic
World o Jurassic Park.
Chi ha diretto il film più recente
di Jurassic World?
Il film più recente di
Jurassic World è Jurassic
World Dominion, che ha debuttato nelle sale nel 2022. È stato
diretto da Colin Trevorrow da una sceneggiatura
scritta insieme a Emily Carmichael, basata su una storia degli
sceneggiatori dei primi due film di Jurassic
World, Derek Conolly e Trevorrow. I produttori esecutivi
sono Trevorrow, Steven Spielberg e Alexandra
Derbyshire.
Sebbene siano tanti i morti che ha
portato con sé la guerra magica che viene raccontata negli otto
film (sette libri) della saga di Harry Potter,
ogni film ha presentato almeno una morte particolarmente triste,
per ragioni specifiche. La maggior parte di queste morti avvengono
ovviamente per mano di
Lord Voldemort e dei suoi discepoli, i Mangiamorte. Sebbene i
primi film abbiano visto pochi spargimenti di sangue, man mano che
Voldemort è diventato più potente nel corso della serie, il
numero di morti è aumentato, rendendo anche più difficile la scelta
di una sola morte “più triste” nel corso di uno dei film.
La scelta è diventata
particolarmente complicata per I Doni della Morte Parte 1 e 2 (per uno dei
due film non siamo riusciti a scegliere!), quando i morti
cominciano a diventare molti e soprattutto questi decessi avvengono
fuori dallo schermo. Ecco di seguito le morti più tristi
per ogni film della saga di Harry Potter.
1Fred Weasley
In
I Doni della Morte: Parte 2, il tentativo di
Voldemort di restaurare il suo regno del terrore culmina nella
famosa battaglia di Hogwarts che causa il maggior numero di morti
tra tutti i film di Harry Potter. Non tutte le morti del film
vengono mostrate a schermo, molte sono morti di cattivi,
Mangiamorte e loro alleati, su tutti Bellatrix Lestrange e
ovviamente Voldemort stesso, ma alcune si verificano purtroppo tra
le forze del bene.
Nonostante la morte di ogni personaggio
malvagio, però, ci sono stati altrettanti personaggi buoni, come
Lavanda Brown, sbranata da Fernin Greyback, e Colin Canon, ucciso
da un incantesimo. La vista degli amati combattenti dell’Ordine e
neo genitori, Remus Lupin e Ninfadora Tonks, che muoiono fianco a
fianco con le braccia tese l’una verso l’altra, li rende dei forti
contendenti per il titolo di “morti più tristi in Doni
della Morte: Parte 2“. Tuttavia, la morte di
Fred Weasley fa ancora più male.
Niente è più straziante del volto di Ron
quando entrò nella Sala Grande dopo la battaglia di Hogwarts e
scopre che non tutti i membri della sua famiglia ne erano usciti
vivi. Il resto dei Weasley si raccoglie intorno al corpo del
gemello, mentre Ron scoppia in lacrime e crolla al fianco di Fred,
una toccante rappresentazione dei sacrifici fatti nella lotta
contro la Magia Oscura. Dividere gli inseparabili gemelli Weasley
uccidendo Fred è stata una scelta difficile, si immagina, e fa
ancora male. Il vuoto lasciato nella famiglia Weasley dalla morte
di Fred in Harry Potter non sarebbe mai potuto essere
colmato.
Il recente La
casa – Il risveglio del male (qui
la recensione) del regista Lee Cronin si è rivelato un grande
successo per la Ghost House Pictures di Sam Raimi
e Robert Tapert, con un incasso di 147 milioni di
dollari a fronte di un budget di 15-19 milioni. Era quindi
inevitabile che un altro capitolo dell’iconico
franchise horror entrasse in fase di sviluppo prima o poi.
Deadline riporta ora che il
regista di Vermin, Sébastien Vaniček, è
stato ingaggiato per co-scrivere e dirigere il progetto ancora
senza titolo, che viene descritto come uno spin-off. Ciò suggerisce
dunque che il nuovo film non sarà un sequel diretto di Il
risveglio del male, ma per il momento tutti i dettagli
sulla trama non sono ancora stati resi noti.
Vaniček ha debuttato alla regia lo
scorso anno con Vermin, incentrato sui residenti di un
condominio francese in rovina che cercano di sopravvivere
all’invasione di un esercito di ragni velenosi che si riproducono
rapidamente. Il film, presentato alla Settimana Internazionale
della Critica di Venezia, ha raccolto molti consensi e ha vinto il
premio come miglior film e miglior regia alla sua prima
nordamericana al Fantastic Fest. È stato poi invitato anche al
Festival di Sitges, dove ha ottenuto una nomination come miglior
film e ha vinto il Premio speciale della giuria. Il regista si è
dunque guadagnato ora l’onore di portare avanti una delle più
iconiche
saghe horror di sempre.
La casa: nuovi film in arrivo per la saga
Non è chiaro se questo nuovo film
riporterà in scena l’Ash Williams di Bruce
Campbell, ma l’attore ha in precedenza dichiarato che deve
ancora arrivare l’ultima avventura per l’iconico protagonista della
trilogia originale di La casa, quindi c’è la possibilità
che appaia. Sempre Campbell, durante la promozione di La casa –
Il risveglio del male aveva dichiarato: “Penso che con i
film andremo avanti un po’ di più adesso.Cercheremo di
farli più ogni due o tre anni piuttosto che ogni 10 anni. Sam sta
lavorando con suo fratello Ivan per creare una Bibbia complessiva
che darà ai futuri scrittori e registi un’idea di dove dovrebbe
andare a parare questa grande storia affinché i vari film risultino
connessi“.
Secondo le ultime proiezioni, a
tre settimane dall’uscita in sala, Dune – Parte
Due sembra essere destinato a un’ottima apertura
al botteghino, con oltre 65 milioni di dollari nel primo weekend di
programmazione. Il film sarà il primo grande blockbuster in arrivo
nelle sale cinematografiche dall’inizio del 2024 e per questo
motivo gli analisti prevedono che ci sarà una grande affluenza di
pubblico quando questo sequel diretto da Denis
Villeneuve arriverà nelle sale. Un segno eloquente è che
le prevendite dei biglietti per Dune – Parte Due stanno superando
quelle di Oppenheimer di Christopher Nolan, il quale aveva ottenuto un
incasso di 82,5 milioni di dollari nel weekend di apertura.
Per il film di Villeneuve si prevede
sì un’apertura di 65 milioni di dollari, ma questa è in realtà una
stima prudente. Le proiezioni più ottimistiche prevedono un incasso
intorno ai 75-80 milioni di dollari. Di certo, l’imponente cast di
attori che caratterizza il film ha il suo peso in tale
preannunciato successo. Il film del 2021, Dune, aveva
guadagnato negli Stati Uniti e in Canada 41 milioni nel suo weekend
di apertura, chiudendo poi globalmente a 402 milioni, frenato
naturalmente dalle restrizioni per la pandemia di Covid-19. Questo
suo sequel sembra dunque promettere di ottenere risultati ancor più
entusiasmanti, che potrebbero facilmente far confermare anche il
chiacchierato Dune 3.
Cosa aspettarsi da
Dune – Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Un primo sguardo a Deadpool
3 potrebbe essere rilasciato durante il Super
Bowl di domenica e, con un po’ di fortuna, potremo finalmente
mettere da parte le voci e vedere cosa i Marvel Studios hanno in serbo per
il mercenario chiacchierone e il suo compare Wolverine. Come già
riportato, tutti gli indizi fanno pensare che viaggeranno
attraverso il Multiverso – probabilmente finendo bloccati sulla
Terra-616. Se anche ciò venisse confermato, molte delle più grandi
sorprese del threequel saranno probabilmente conservate per la sua
uscita in sala a luglio. In ogni caso, i fan non vedono l’ora di
vedere questi due personaggi in azione.
Nell’attesa, è emersa una nuova
immagine promozionale che offre un altro sguardo a Hugh Jackman vestito da
Wolverine, con tanto di maschera. Le maniche del
costume continuano a dividere i fan, ma anche con gli orpelli
tipici del MCU (in alcuni punti è molto impegnativo), è difficile
trovare difetti in questo costume così fedele a quello dei fumetti.
Con un po’ di fortuna, queste continue fughe di notizie significano
che un intero tesoro di immagini promozionali è in circolazione e
forse a pochi giorni dalla pubblicazione online. In ogni caso,
molto verra chiarito una volta che sarà uscito il trailer.
Deadpool 3
riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3
uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Mentre continuano le riprese
di Daredevil:
Born Again, e dopo aver potuto vedere delle prime
foto di Charlie Cox nuovamente
nel costume del celebre supereroe, arrivano ora dei video che
mostrano un combattimento piuttosto brutale tra l’Uomo senza Paura
e il cattivo Bullseye.
Il primo di questi vede Daredevil e
il letale assassino (interpretato da Wilson
Bethel) caricarsi a vicenda attraverso la finestra del
Josie’s, con l’azione che continua all’interno. La clip successiva
è stata invece girata dall’esterno dell’edificio, ma possiamo
comunque vedere Daredevil e Bullseye darsele di santa ragione
mentre gli avventori del bar cercano di evitare lo scontro. Di
seguito, ecco i video in questione:
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che la
serie stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Entrambi i personaggi hanno
debuttato nel Marvel Cinematic
Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie
Disney+Hawkeye e
Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche
guest-star in due episodi di
She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un
lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i
protagonisti della recente serie Echo.
Le speculazioni sul posto ricoperto
da Madame
Web nel più ampio Spider-Verse si sono scatenate
sin dal primo annuncio. Nelle ultime settimane, il film è stato
presentato come una storia “standalone”, anche se si è sentito
parlare di piani ora abbandonati per collegamenti diretti con uno o
più film di Spider-Man. Recenti resoconti riportavano anche
indicazioni secondo cui Spider-Man sarebbe stato lasciato da parte
a causa di problemi di tempistica, mentre altri rumor sostengono
che Madame Web sia un prequel di The Amazing Spider-Man. Di certo, però, sembra nel
film ci saranno almeno un paio di personaggi molto importanti
direttamente collegati a Peter Parker.
La regista S. J.
Clarkson è dunque intervenuta per chiarire se sia o meno
stata prevista una versione di questo film che includesse
riferimenti diretti all’iconico supereroe. “Beh, credo di
essermi concentrata sul fatto che si chiamasse Madame Web ed ero
molto eccitata dal fatto di avere un supereroe femminile davvero
forte e brillante in primo piano. La cosa che mi entusiasmava di
più era la chiaroveggenza e il fatto che non fosse mai stata fatta
prima. Ci sono state molte versioni di molti supereroi e di queste
particolari abilità, ma la sua credo meritasse una storia tutta
sua“, ha dichiarato S. J. Clarkson parlando con
Comicbookmovie.
Nel corso dell’intervista, però, la
regista conferma la presenza di Ben e Mary Parker nel film, ma il
ruolo che essi avranno e cosa potrebbe significare per il futuro
rimane ad ora avvolto nel mistero. La loro presenza potrebbe però
essere legata a quanto dichiarato tempo fa dall’affidabile leaker
@Cryptic4KQual, che aveva condiviso alcuni nuovi e
intriganti dettagli su ciò che accadrà nel debutto live-action
della chiaroveggente Madame Web e sul fatto che nel film venga
menzionato Spider-Man, ma “non nel modo in cui pensereste”.
La trama e il cast di Madame Web
Madame Web è la storia delle origini
di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel.
Dakota Johnson interpreta la protagonista,
Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di
chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del
suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un
futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente
pieno di minacce.
Madame
Web è basato su un personaggio del mondo dei
fumetti Marvel creato da
Dennis O’Neil e John Romita Jr.
Il film è diretto da S. J. Clarkson
(Orange Is the New Black, Jessica
Jones, Anatomy of a Scandal) da una
sceneggiatura di Claire Parker e S. J.
Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott. Madame
Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
HBO e SKY dopo
il teaser hanno diffuso il trailer ufficiale di The
Regime – Il Palazzo del Potere, l’attesa nuova serie che
debutterà il 4 marzo in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW, in sei
episodi con la vincitrice del Premio Oscar
Kate Winslet.
Scritta da Will Tracy e diretta da
Stephen Frears (episodi 1, 2, 4) e Jessica
Hobbs (3, 5, 6), la serie Sky Exclusive è una dark comedy
in sei episodi con un grande cast che comprende, accanto a Kate Winslet,
Matthias Schoenaerts, Guillaume Gallienne,
Andrea Riseborough, Martha
Plimpton e Hugh Grant.
La serie The Regime – Il
Palazzo del Potere racconta un anno tra le mura del
palazzo di un moderno e fittizio regime autoritario europeo. Al
centro la figura della potente Cancelliera Elena Vernham (Winslet),
che però si trova minacciata da un dissenso interno sempre più
forte. Con l’aiuto del suo braccio destro, tenterà di assicurarsi
il potere mentre le cose cominciano a sgretolarsi intorno a
lei.
Will Tracy è sceneggiatore e
showrunner, nonché produttore esecutivo insieme a Frank Rich,
Tracey Seaward, Kate Winslet, Stephen Frears e Jessica Hobbs. Gli
sceneggiatori sono Seth Reiss, Sarah DeLappe, Gary Shteyngart, Jen
Spyra e Juli Weiner.
Aquaman e il Regno
Perduto (recensione),
il sequel del film DC di maggiore successo di tutti i tempi diretto
da James Wan con protagonista
Jason Momoa, disponibile oer
l’acquisto e il noleggio su Apple TV app, Prime Video, Youtube, Rakuten TV, Timvision,
Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset
Infinity,
Non riuscendo a sconfiggere Aquaman
la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare
la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di
annientare Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta,
in possesso del potere del mitico Tridente Nero, che scatena una
forza antica e malevola, è più temibile che mai. Per sconfiggerlo
Aquaman si rivolgerà al fratello imprigionato Orm, l’ex re di
Atlantide, per forgiare un’improbabile alleanza. Insieme dovranno
mettere da parte le loro divergenze per proteggere il loro regno e
salvare la famiglia di Aquaman, e il mondo intero, da una
distruzione irreversibile.
Il cast di Aquaman e il Regno
Perduto
Il cast di Aquaman e il Regno
Perduto (recensione)
vede le star del primo capitolo ritornare nei loro ruoli originali:
Jason Momoa è ancora Arthur Curry/Aquaman, ora in bilico tra i suoi
doveri di Re di Atlantide e di nuovo padre; Patrick Wilson è Orm,
fratellastro di Aquaman e sua nemesi, che ora deve affrontare un
nuovo ruolo come alleato riluttante del fratello; Amber Heard è
Mera, regina di Atlantide e madre dell’erede al trono; Yahya
Abdul-Mateen II è Black Manta, impegnato più che mai a vendicare la
morte di suo padre distruggendo Aquaman, la sua famiglia e
Atlantide; Nicole Kidman torna nel ruolo di Atlanna, una leader
feroce e madre con il cuore di un guerriero. Riprendono i loro
ruoli anche Dolph Lundgren, che interpreta Re Nereus e Randall Park
che ritorna come Dr. Stephen Shin.
Diretto da James Wan,
Aquaman e il Regno
Perduto (recensione) è
prodotto da Peter Safran, Wan e Rob Cowan. I produttori esecutivi
sono Galen Vaisman e Walter Hamada. La sceneggiatura è di David
Leslie Johnson-McGoldrick, da una storia di James Wan & David
Leslie Johnson-McGoldrick e Jason Momoa & Thomas Pa’a Sibbett
basata sui personaggi della DC, Aquaman, creato da Paul Norris e
Mort Weisinger.
Ad affiancare James Wan dietro la
macchina da presa è ancora una volta l’eccezionale team di
filmmakers già presente nel primo capitolo, Aquaman: il
direttore della fotografia è Don Burgess (The Conjuring – Il
caso Enfield), lo scenografo è Bill Brzeski (Jumanji : The
Next Level), il montatore è Kirk Morri (Fast & Furious
7), il compositore è Rupert Gregson-Williams (Wonder
Woman) e il supervisore musicale è Michelle Silverman
(Malignant). A questi si uniscono anche, il supervisore
degli effetti visivi Nick Davis (la serie di Scontro tra
Titani, Il Cavaliere Oscuro) e il costumista Richard
Sale (Doctor Strange nel Multiverso della Follia ,
Ready Player One).
“Tutte le strade portano
all’oscurità…” Manca ormai meno di un mese all’uscita di
Dune –
Parte Due, e la Warner Bros. ha condiviso un’eccitante
anteprima estesa di una delle sequenze d’azione più grandi
dell’atteso sequel.
La clip, della durata di 6 minuti,
mostra Paul Atreides che si prepara a cavalcare uno dei giganteschi
vermi di Arrakis per superare la sua prova finale e diventare uno
dei Fremen… o morire nel tentativo. Muad’Dib riesce ad aggrapparsi
al verme e a sollevarsi dalla sabbia, per la gioia – e il sollievo
– di Stilgar, Chani e degli altri.
Il teaser si conclude con altri
filmati: vediamo i combattenti per la libertà Fremen impegnare in
battaglia le forze combinate degli Harkonnen e i guerrieri
Sardaukar dell’Imperatore Padishah, e Paul affrontare il sadico
Feyd-Rautha in un combattimento singolo.
In una recente intervista con Games Radar, Villeneuve ha rivelato
che il finale ddi Dune – Parte
Due e sarà “più tragico” della conclusione del
romanzo.
“Tutti gli elementi sono lì. Ma
credo che l’adattamento cinematografico sia più tragico del libro.
Il modo in cui finisce la Seconda Parte… creerebbe un equilibrio
totale per concludere la storia di Paul in quello che potremmo dire
nella Terza Parte“.
La saga continua con il
pluripremiato regista Denis Villeneuve alle prese
con Dune – Parte
Due, il prossimo capitolo del celebre romanzo
Dune di Frank Herbert, con un cast internazionale.
Cosa aspettarsi da Dune: Parte Due?
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert ed uscirà
nei cinema il 28 Febbraio 2024.
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune – Parte
Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è
stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre
402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165
milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze
per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su
larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
L’attesissimo Deadpool
3 è l’unico film del Marvel Cinematic
Universe in uscita del 2024 e potrebbe cambiare la storia
dell’universo in modo significativo. Dopo
due film di Deadpool con la 20th Century Fox, Deadpool
3 vedrà il personaggio di Ryan Reynolds fare squadra con il Wolverine di Hugh Jackman nell’Universo Marvel. Sebbene non siano stati
rivelati molti aspetti ufficiali della storia di Deadpool
3, e la maggior parte delle informazioni conosciute
sul film provengano dalle numerose foto e video del set di Deadpool
3, un’emozionante rivelazione ha fatto luce su ciò che
i fan della Marvel possono aspettarsi dal film.
Secondo la sinossi di Deadpool
3, “L’eroe irresponsabile Deadpool cambierà la
storia del MCU
insieme a Wolverine!“. Effettivamente, si dice che il film
presenterà una serie di personaggi, universi ed eventi che
potrebbero aiutare questo terzo capitolo a mantenere la promessa
fatta dalla sua sinossi: ecco, dunque, 10 modi in cui Deadpool
3 potrebbe cambiare la storia del MCU!
1I Fantastici Quattro arriveranno nel
MCU?
Le
foto del set di Deadpool
3 includono un richiamo ai Fantastici Quattro. Anche se l’uscita del film
Marvel sui Fantastici Quattro è prevista per il 2025, la squadra
potrebbe potenzialmente apparire prima per un cameo in Deadpool
3. Nella foto del set del prossimo film, un’auto
futuristica che ricorda molto da vicino il design della Fantastic
Four originale dei fumetti, con un “4” nella parte anteriore del
veicolo, ha forse anticipato l’arrivo a sorpresa della Prima
Famiglia Marvel nel film. Non prendiamoci in giro: se Deadpool
3 riuscirà a portare i Fantastici Quattro nel MCU,
allora cambierà davvero la storia dell’Universo!
Michael B. Jordan è uno dei migliori talenti
di Hollywood e il suo lavoro parla da sé. Da
Black Panther a
Creed, l’astro nascente ha dimostrato più volte le sue
capacità. Ora Jordan sta collaborando con il regista Ryan
Coogler, con cui ha già collaborato per quattro
film, per un nuovo progetto cinematografico segreto e sembra
che il film trarrà forte ispirazione dagli anime.
La notizia arriva tramite il
The Hollywood Reporter, che ha
appreso che Coogler e Jordan stanno lavorando a un progetto
cinematografico ancora in fase di sviluppo. Il film avrà Coogler
come regista e sceneggiatore e Jordan come protagonista. Al
momento, i rapporti suggeriscono che la Warner Bros.
Discovery avrebbe acquisito i diritti per distribuire il
film, che si dice abbia un potenziale di franchising.
Naturalmente, questa notizia ha
lasciato gli appassionati di cinema incuriositi e ora anche i fan
degli anime stanno partecipando all’annuncio. Dopo tutto, The
Hollywood Reporter suggerisce che il film “contiene anche
influenze anime“, ma non si sa come queste influenzeranno il
film stesso.
Questa informazione non deve
sorprendere più di tanto, visto che Jordan ha parlato apertamente
del suo amore per gli anime. Negli ultimi anni, l’attore ha reso
omaggio a tonnellate di serie anime, da Dragon Ball a
Naruto. Durante gli eventi stampa per
Creed 3, Jordan ha ammesso liberamente di aver attinto agli
anime durante la realizzazione del film. Ora, sembra che Jordan
stia portando Coogler a bordo di quella visione, quindi gli amanti
degli anime vorranno tenere d’occhio questo nuovo accordo
cinematografico.
Cosa sappiamo del nuovo film di
Micheal B. Jordan con Ryan Coogler
Pur riportando che dovrebbe
trattarsi di un film d’epoca, non è stato specificato in quale
periodo storico potrebbe essere ambientato il racconto. Il fatto
che il progetto sia un film di vampiri potrebbe però indurre a
pensare ad un’ambientazione vittoriana o ad altre epoche gotiche.
In alternativa, il film potrebbe essere di genere diverso,
ambientando la sua trama vampirica nel contesto di un’epoca iconica
del XX secolo, come gli anni Venti. Occorre attendere maggiori
certezze a riguardo, come anche la conferma che si tratterà a tutti
gli effetti di un nuovo film dedicato alla figura del vampiro.
James Gunn ha messo insieme un cast
impressionante per Superman:
Legacy, film dove sappiamo già vedremo apparire
diversi altri supereroi oltre l’Uomo d’Acciaio. Questo è un modo
per affermare rapidamente il DCU come nuovo universo condiviso (e pieno di
eroi e cattivi preesistenti), tra cui i già confermati Mister
Terrific, Metamorpho, Guy Gardner e Hawkgirl, che sono tra i membri
della Justice League che ci aspettiamo di vedere incrociare la
strada con Superman.
Come noto, ad interpretare Hawkgirl
ci sarà la star di Madame
Web, Isabela Merced. L’attrice, che è stata
recentemente scritturata per
un ruolo chiave nella seconda stagione di The Last of
Us, è di recente apparsa su Instagram per fornire un
aggiornamento sul suo allenamento in vista del ruolo di Hawkgirl.
Come si può vedere dal post qui riportato, l’attrice sta costruendo
un vero e proprio fisico da supereroina. Nei fumetti, Hawkgirl
possiede forza e volo potenziati e brandisce armi come la sua mazza
di metallo Nth. Originaria di un’antica principessa egizia,
reincarnatasi nel corso dei millenni, combatte al fianco di
Hawkman, suo eterno partner.
Hawkgirl è rinomata per il suo
valore, la sua resistenza e la sua abilità strategica nelle
battaglie contro avversari formidabili, mostrando il suo
incrollabile impegno per la giustizia e la protezione degli
innocenti. Con le riprese che avranno inizio nel mese di marzo, si
spera di poter vedere presto qualcosa in più della sua Hawkgirl e
soprattutto quale delle tante versioni dei fumetti Gunn avrà scelto
di affidare all’attrice per Superman:
Legacy.
Had ISABELA MERCED been working out for her
role (Hawkgirl) in SUPERMAN: LEGACY? 👀 pic.twitter.com/z4huznomHC
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Dopo i recenti annunci riguardanti
Oceania 2,
Toy Story 5 e Frozen 3, anche
Zootropolis 2 sembra essere pronto per
arrivare al cinema. Come riportato da Collider, l’amministratore delegato della Walt
Disney Company, Bob Iger, ha infatti annunciato
durante uno dei suoi interventi di presentazione della società, che
il ritorno dei protagonisti di Zootropolis, Judy Hopps
(Ginnifer
Goodwin) e Nick Wilde (Jason
Bateman), è previsto per il 26 novembre
2025, seguendo dunque la tradizione dei Walt Disney
Animation Studios di rilasciare nuovi film in prossimità del Giorno
del Ringraziamento, tra cui il già citato Oceania
2, in arrivo quest’anno.
Zootropolis 2, cosa
aspettarsi dal film
Il primo film di
Zootropolis ha guadagnato oltre un
miliardo di dollari al botteghino mondiale quando è uscito nelle
sale nel 2016, ed è diventato immediatamente una priorità per lo
studio. Sebbene ci siano voluti alcuni anni prima che i Walt Disney
Animation Studios confermassero lo sviluppo di
Zootropolis 2, la Disney ha prodotto
un’ampia varietà di merchandise e attrazioni per parchi a tema
legati al franchise. Lo studio ha anche lanciato su Disney+ una raccolta di cortometraggi
dedicati ad alcuni dei personaggi secondari del film. Ma quasi un
decennio dopo l’uscita del primo film, gli spettatori potranno ora
tornare nel cuore della città.
Zootropolis seguiva Judy Hopps, una
giovane coniglietta che sogna di diventare un giorno agente di
polizia nella grande città. Ma dopo un primo giorno di lavoro
deludente, si imbatte in Nick Wilde, una volpe che dedica la sua
vita a ingannare gli altri a suo vantaggio. Sebbene all’inizio i
due personaggi non vadano d’accordo, saranno costretti a
collaborare quando scopriranno il piano di Dawn Bellwether
(Jenny Slate) per cambiare le regole della città.
Il film è stato diretto da Byron Howard e
Rich Moore, che in seguito hanno lavorato
rispettivamente a Encanto e Ralph spacca
Internet. Ancora non sappiamo cosa Zootropolis 2
proporrà, ma è legito immaginare un nuovo caso da risolvere per
Hopps e Wilde.
Come dimostrato da film come
Memento, The Prestige e Inception, il regista Christopher Nolan ha sempre offerto al suo
pubblico una serie di narrazioni avvincenti e ricche di colpi di
scena. Il suo film Tenet
(qui
la recensione) del 2020 ha però suscitato reazioni confuse e
frustrate da parte del pubblico che non aveva compreso del tutto il
suo finale. Il regista ha ora recentemente ricordato che non è
questo lo scopo dei suoi film. Al contrario, Nolan ha affermato
che, semplicemente vivendo uno dei suoi film, il pubblico lo
“capisce“. Ha inoltre parlato del finale di
Inception e di come alcuni spettatori mirino a trovare la
“risposta” alla trottola nei momenti finali, paragonandola agli
elementi inconoscibili di Tenet.
“Se si vive il mio film, lo si
riceve. Sono molto convinto di questo“, ha detto Nolan al
The Late Show With Stephen Colbert. “Penso che
quando in passato le persone si sono sentite frustrate dalle mie
narrazioni, a volte penso che non abbiano colto il punto. Non è un
puzzle da risolvere. È un’esperienza da vivere, preferibilmente in
un cinema ma anche a casa, possibilmente in un periodo
ininterrotto“. E ha aggiunto: “È un’esperienza da vivere,
questo è il punto, questa è la sensazione. Tutto il resto, se le
persone sono interessate a parlarne o a discuterne di più, se le
idee risuonano, è un enorme bonus. Ma, per me, si tratta davvero
dell’esperienza emotiva di guardare il film con un
pubblico“.
Christopher Nolan parla di Tenet
In un’intervista con
Complex, Nolan aveva già discusso di Tenet e di ciò
che stava cercando di ottenere con il film. “Avevo l’idea di un
proiettile che veniva risucchiato fuori dal muro e nella canna di
una pistola. Per spiegare la struttura di Tenet faccio riferimento
ad un’immagine presente in Memento: il film inizia letteralmente
con un proiettile che vola fuori da un muro, attraverso il cranio
di un uomo, e di nuovo in una pistola. Ho sempre nutrito questa
ambizione di fare un film in cui i personaggi dovevano affrontare
la realtà fisica di tutto ciò. In un certo senso, un’idea viene in
primo piano quando il momento è giusto ed è un processo difficile
da quantificare, quindi nel mezzo sono stato impegnato a fare tutte
le altre cose che ho fatto.”
Qualche giorno fa la Disney ha
sorpreso i fan con la notizia che Oceania
2
è in lavorazione e arriverà nelle sale nel novembre di
quest’anno. Il film d’animazione originale era interpretato
vocalmente da Auil’i’ Cravalho (Mean
Girls) nel ruolo dell’eroina Vaiana e da
Dwayne Johnson (Black Adam) nel ruolo del
semidio Maui. L’anno scorso, la Disney ha annunciato che Oceania sarebbe stato il prossimo
film d’animazione a ricevere il “trattamento live-action”, con il
ritorno di Johnson ma senza Cravalho. Ora, secondo un recente
rapporto di Deadline,
né Johnson né Cravalho sarebbero ancora confermati per il sequel
animato.
Sembra che Johnson sia attualmente
in trattative per tornare a doppiare Maui in Oceania
2 e che anche Cravalho sia in trattative per
riprendere il suo ruolo, ma le trattative non sarebbero così
avanzate come quelle di Johnson. Il coinvolgimento di The Rock si
preannuncia però piuttosto certo, considerando che l’attore è
andato su Instagram per celebrare l’annuncio del sequel. Difficile
immaginare che i due non riprendano i rispettivi ruoli, per cui
potrebbe essere solo questione di tempo prima che gli accordi tra
loro e lo studios vengano completati, riportando così le voci
originali di Vaiana e Maui anche per l’atteso sequel.
Oceania 2: quello che sappiamo sul film Disney
Oceania
2 sarà diretto da Dave Derrick
Jr. con le musiche dei vincitori del Grammy
Abigail Barlow ed Emily Bear,
Opetaia Foa’i e Mark Mancina. Al
momento non è ancora noto se i doppiatori originali del film
torneranno ai rispettivi ruoli, anche se è lecito immaginare di
sì.
L’annuncio di un
nuovo Oceania è un’ulteriore sorpresa in quanto
lo scorso aprile
Dwayne Johnson, voce di Maui, ha annunciato un
remake
live-action del film originale. “Sono onorato di poter dire
che porteremo la bellissima storia di Vaiana sul grande schermo in
live-action! Maui ha cambiato la mia vita e sono onorato di
collaborare con la Disney per raccontare la nostra storia
attraverso il regno della musica e della danza, che è il nucleo di
ciò che siamo come popolo polinesiano“, aveva scritto
l’attore.
La star originale Auli’i
Cravalho
non tornerà ad interpretare il personaggio principale nel film
live-action. “Credo che sia assolutamente fondamentale che
il casting rappresenti accuratamente i personaggi e le storie che
vogliamo raccontare“, ha dichiarato l’attrice su Instagram nel
maggio dello scorso anno. “Non vedo l’ora di trovare la
prossima attrice che ritragga lo spirito coraggioso, l’innegabile
arguzia e la forza emotiva di Vaiana“. L’attrice sarà però
produttrice esecutiva del progetto live-action,
previsto per l’estate 2025.
Per quanto riguarda Oceania
2, ad oggi abbiamo dunque solo un’immagine, una
breve e vaga sinossi e una data d’uscita. Ora che il film è però
stato annunciato, ci si può attendere che nelle prossime settimane
venga fornito qualche dettaglio in più su questo progetto, sequel
di un apprezzato lungometraggio animato capace di incassare 642
milioni di dollari in tutto il mondo.
Nella giornata di ieri, la
SAG-AFTRA ha rivelato che Pedro Pascal è pronto per interpretare Reed
Richards nel prossimo film dei Fantastici
Quattro della Marvel e, sebbene la frase in
questione sia stata rapidamente rimossa dalla biografia
dell’attore, il regista del film Matt Shakman ha
successivamente fatto seguito alla cosa con un proprio post. Nelle
proprie storie Instagram – come mostrato da
Comicbookmovie.com – egli ha infatti condiviso alcune fan-art
di Pascal nei panni di Mr. Fantastic, lasciando dunque pochi dubbi
sul fatto che la star di The Last of Us vestirà i panni del leader della Prima
Famiglia Marvel nell’atteso reboot.
Naturalmente queste non possono
essere considerate notizie ufficiali, ma ora che Shakman sembra
essersi espresso in merito, ci sono buone probabilità che i Marvel
Studios facciano un annuncio molto presto. C’è la possibilità che
Shakman avesse voluto solo prendere in giro questo tipo di rumor e
che dunque non sarà Pascal ad interpretare il ruolo, ma le
indiscrezioni a riguardo sono ormai talmente tante e provengono da
così tante fonti che è difficile credere che si rivelerà essere
Pascal l’attore prescelto per il ruolo. Finché i Marvel Studios non
rilasceranno un comunicato ufficiale, però, non resta che
attendere.
Fantastici Quattro: quello che sappiamo sul cast del
film
Per il ruolo di Reed
Richards (Mister Fantastic), il candidato numero uno
attualmente è l’attore Pedro
Pascal (The
Last of Us), mentre per Sue Storm (Donna
Invisibile), Johnny Storm (Torcia Umana) e
Ben Grimms (La Cosa) si continuano a riportare i
nomi di Vanessa Kirby (Napoleon),
Joseph Quinn (Stranger
Things) e Ebon Moss-Bachrach
(The
Bear). Anche per questi, però, si attende un’ufficialità
da parte dei Marvel Studios. Si è
poi parlato di Javier Bardem per il ruolo di Galactus, ma
anche Antonio
Banderas sarebbe ancora in lizza per il ruolo. Infine,
sembra che sia in corso la ricerca di un’attrice per l’araldo di
Galactus, che potrebbe però non essere Silver Surfer.
Per quanto riguarda il ruolo di
Dottor Destino, non è ancora noto in che misura il personaggio
potrebbe essere presente nel film, ma il candidato numero uno per
interpretarlo ad oggi è l’attore Cillian Murphy. Ad oggi sappiamo solo che
Matt Shakman (produttore e regista di WandaVision)
dirigeràFantastici
Quattro da una sceneggiatura di Jeff
Kaplan, Ian Springer, Josh
Friedman, co-sceneggiatore diAvatar: La via dell’acqua, e Cameron
Squires. I dettagli della trama sono ancora un mistero, ma
Kevin Feige ha confermato che non si tratterà
di un’altra origin story per il super-team. Il film, infine, è
atteso in sala per il 2 maggio 2025.
Durante un recente Q&A con il
regista di DuneDenis Villeneuve per
l’Associated
Press, il candidato all’Oscar Christopher Nolan ja ricorda la “straordinaria
esperienza” di mostrare il suo Oppenheimer
a Steven Spielberg. “Quando ho ricevuto la
prima copia da 70mm/5perf, l’ho mostrata a Steven Spielberg. Mi
aveva chiamato per un’altra cosa e avevo appena ricevuto la copia e
non l’avevo ancora mostrata a nessuno. Voglio dire, lo studio
l’aveva visto. Ma l’abbiamo proiettato per lui da solo. Mi sono
seduto dietro di lui e l’ho guardato mentre guardava il film. È
stata un’esperienza straordinaria“.
Villeneuve ha a quel punto rivelato
che Spielberg gli avrebbe confidato di aver “assolutamente
adorato” il film. Nolan ha dunque aggiunto che “ha detto
cose molto gentili. In teoria potevo anche non guardarlo con lui,
ma vedere il grande maestro che lo guardava? È stato
irresistibile“. Spielberg non è però il solo ad aver speso
grandi elogi per Oppenheimer,
lo stesso Villeneuve ha definito il film un “capolavoro“.
Paul Schrader ha definito Oppenheimer “il miglior film, il più importante di
questo secolo“, mentre Oliver Stone lo ha
definito un “classico” immediato che “non avrebbe mai
creduto potesse essere realizzato in questo periodo
storico“.
Tutto quello che c’è da sapere sul
film Oppenheimer di Christopher Nolan
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno).
Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan. Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. Uscito al cinema il 20 luglio, ha incassato
ad oggi quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo,
affermandosi come uno dei maggiori successi di Nolan.
È stato annunciato un nuovo
adattamento di un libro di Stephen King, che sarà
una serie televisiva con un importante personaggio ricorrente di
due serie precedenti. La notizia è stata svelat durante un Q&A
al Printers Row Lit Fest di
Chicago, dove il regista Jack Bender ha
annunciato un adattamento di Holly. Il
romanzo giallo di King del 2023 ha come protagonista Holly
Gibney, un personaggio ricorrente nelle storie del maestro
del brivido, che indaga su misteri sia naturali che soprannaturali.
L’investigatrice è già apparsa nell’adattamento televisivo di
Mr. Mercedes, interpretata da Justine
Lupe, e in The Outsider, interpretato da Cynthia
Erivo.
“Ho avuto la fortuna di conoscere e
lavorare con Stephen King – a proposito di scrittori. Il suo nuovo
libro Holly, tra l’altro, è fantastico. Ne faremo uno show. Non
l’abbiamo ancora annunciato.”, ha dichiarato Bender, di fatto
annunciando una nuova trasposizione da un’opera di King. Come noto,
il cinema e la televisione hanno già portato sullo schermo numerosi
racconti e romanzi dell’autore del Maine, da Carrie – Lo
sguardo di Satana nel 1976 fino a It nel 2017. Il suo
prolifico catalogo di storie è però arrivato appunto anche in TV
con serie come Under the Dome, Lisey’s Story e
The Stand.
Holly: di cosa parla il romanzo di Stephen King
Holly segue il suo
personaggio principale mentre inizia a indagare su una scomparsa
nel bel mezzo della pandemia di Covid-19. La protagonista si
ritrova infatti coinvolta nel tentativo di aiutare Penny Dahl a
ritrovare la figlia scomparsa. A pochi isolati dalla zona in cui è
scomparsa Bonnie Dahl vivono i professori Rodney ed Emily Harris:
ottuagenari sposati, devoti l’uno all’altra e accademici
semi-pensionati da una vita. Ma l’apparenza inganna, nel
seminterrato della loro casa, nascondono un segreto diabolico che
potrebbe essere collegato alla scomparsa di Bonnie. La coppia di
rispettabili anziani si rivela astuta e Holly avrà a che fare con
persone incredibilmente contorte.
Bender ha lavorato in precedenza per
dare vita a Holly in Mr. Mercedes, che stabilisce come la
ragazza diventi un’investigatrice privata. Bender è stato
produttore esecutivo di Mr. Mercedes e ha anche diretto la
maggior parte degli episodi. Sebbene la storia della trilogia
originale di King sia collegata a The Outsider, i due
progetti sono stati adattati separatamente, con Holly interpretata
da attori diversi. Dal momento che Bender è coinvolto nella
creazione della nuova versione del personaggio, lo show potrebbe
avere dei collegamenti con quella serie e Lupe potrebbe tornare al
suo ruolo nello show, collegando o due titoli in modo simile a come
sono collegati i libri di King.
Tuttavia, è anche possibile che la
serie presenti la versione di Erivo del personaggio, collegando la
sua storia oscura a quella di The Outsider. Un’altra
possibilità è che Holly non sia collegata a nessuna delle due
serie, ma che sia un sequel spirituale di entrambe. In questo modo,
il pubblico che si sintonizza solo ora non sarebbe confuso sulla
storia, né dovrebbe cercare altri show per capire la trama. Ora che
è stata ufficializzata, la serie può unirsi ad altri adattamenti di
King, come l’imminente The Long Walk, come qualcosa che i
lettori possono aspettare con ansia.