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What If…? stagione 3, anche Captain America nella prima foto dalla serie

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I Marvel Studios hanno rivelato le prime immagini della terza stagione di What If…?, un mese dopo la première del secondo capitolo su Disney+. Le immagini anticipano alcuni dei concetti che lo studio esplorerà una volta che L’Osservatore (Jeffrey Wright) continuerà il suo viaggio attraverso diverse realtà ambientate nell’universo cinematografico Marvel. Personaggi come Capitan America di Sam Wilson (Anthony Mackie), Bucky Barnes (Sebastian Stan) e il Guardiano Rosso (David Harbour) faranno il loro debutto nella serie animata. E questo elemento è interessante perché i due personaggi sono attesi anche in iterazioni in live action e probabilmente queste apparizioni animate potrebbero anticipare qualcosa dei film in arrivo.

Le nuove immagini della terza stagione di What If…? mostrano Wilson al fianco di Monica Rambeau (Teyonah Parris), insieme sicuramente in una qualche pericolosa missione. Sam è diventato Capitan America dopo gli eventi di Avengers: Endgame e The Falcon and the Winter Soldier, dove il personaggio ha dovuto trovare la forza per assumere il ruolo in un mondo che non lo voleva come proprietario dello scudo. Ciò nonostante, Sam è pronto a affrontare le sfide che lo attendono nella realtà alternativa tenuta d’occhio dall’Osservatore.

L’unico eroe che appare costantemente nella serie è Captain Carter (Hayley Atwell), a cui è stata data l’opportunità di diventare un Super Soldato nel suo universo, al posto di Steve Rogers (Chris Evans). Carter ha anche sviluppato un’amicizia con l’Osservatore, dal momento che nel corso di due stagioni della serie lo ha affiancato nelle missioni in cui lui non può interferire a causa della sua natura di osservatore esterno degli eventi.

Tenendo conto di come la seconda stagione di What If…? è stata presentata in anteprima su Disney+ il mese scorso, potrebbe passare un po’ di tempo prima che L’Osservatore e Captain Carter ritornino con nuove avventure. La terza stagione non ha ancora una data di uscita. Nel frattempo, i Marvel Studios stanno lavorando su diverse serie animate per tenere occupati i fan fino ad allora, tra cui Eyes of Wakanda, Your Friendly Neighbourhood Spider-Man e X-Men ’97.

Jurassic World: nuovo film in sviluppo con lo sceneggiatore di Jurassic Park

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Un nuovo film di Jurassic World è in lavorazione, con uno sceneggiatore esperto del franchise già ingaggiato per lavorare sul film Jurassic World 4.

L’Hollywood Reporter ha rivelato che un nuovo film di Jurassic World è in fase di realizzazione, con David Koepp che dovrebbe scrivere l’ultimo film. Koepp è già stato co-sceneggiatore dell’originale Jurassic Park con Michael Crichton e ha scritto il primo sequel del franchise, Il mondo perduto: Jurassic Park. Più recentemente, Koepp ha scritto Indiana Jones e il quadrante del destino e il prossimo film di Steven Soderbergh Presence.

La Universal Pictures è “in fase di sviluppo” del nuovo film di Jurassic World, anche se al momento non c’è un regista. A quanto pare, il film lancerà una “nuova era giurassica” con una nuova storia che probabilmente non includerà i personaggi tornati dai precedenti film di Jurassic World o Jurassic Park.

Frank Marshall produrrà insieme a Patrick Crowley, mentre Steven Spielberg sarà il produttore esecutivo del film attraverso la sua Amblin Entertainment.

Qual è stato il film più recente di Jurassic World?

Il film più recente di Jurassic World è stato Jurassic World Dominion, che ha debuttato nelle sale nel 2022. Il film ha visto il ritorno di  Bryce Dallas HowardChris PrattLaura DernJake Johnson, Daniella Pineda, Justice Smith e BD Wong. A loro si aggiungono le star originali di Jurassic Park Laura Dern, Sam Neill, Jeff Goldblum e Campbell Scott.

È stato diretto da Colin Trevorrow da una sceneggiatura scritta insieme a Emily Carmichael, basata su una storia degli sceneggiatori dei primi due film di Jurassic World, Derek Conolly e Trevorrow. I produttori esecutivi sono Trevorrow, Steven Spielberg e Alexandra Derbyshire.

James Gunn aggiorna sul film di Superman prodotto da J.J. Abrams

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James Gunn aggiorna sul film di Superman prodotto da J.J. Abrams

Dopo un po’ di pausa, il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha fornito un aggiornamento sul film di Superman prodotto da J.J. Abrams.

Sulla piattaforma di social media Threads, a James Gunn è stato chiesto se il film di Abrams su Superman – che sarebbe considerato un progetto Elseworlds – fosse ancora in fase di sviluppo. Il regista e co-CEO ha risposto con un secco ““, confermando che il progetto non è stato abbandonato.

Dato che il film di J.J. Abrams su Superman era stato rivelato prima dei grandi cambiamenti avvenuti alla DC, i fan non sapevano se il film sarebbe stato ancora possibile, soprattutto perché il nuovo Universo DC dovrebbe iniziare con Superman: Legacy del 2025. Tuttavia, sembra che sia ancora possibile, con Ta-Nehisi Coates che dovrebbe scrivere il film e J.J. Abrams che lo produrrà.

Quali altri progetti Elseworlds sono in arrivo?

Al di fuori del nuovo DCU, un progetto Elseworlds è The Batman – Part 2. Al momento non si sa molto della trama del sequel del supereroe, anche se Robert Pattinson dovrebbe tornare nei panni del Cavaliere Oscuro. Il primo film ha fatto un accenno al Joker e ha lasciato in vita l’Enigmista ad Arkham, quindi uno o entrambi questi iconici antagonisti potrebbero fare ritorno. Proprio il mese scorso, il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha smentito una voce su chi potrebbero essere i cattivi del sequel e sulla possibile introduzione di Dick Grayson/Robin.

C’è anche Joker: Folie à Deux, diretto ancora una volta da Todd Phillips. Il sequel vedrà il ritorno di Joaquin Phoenix, che riprende il suo ruolo da premio Oscar nel ruolo del cattivo della DC, insieme alla superstar Lady Gaga, vincitrice di un Grammy, nel ruolo di Harley Quinn.

Star Wars: The Bad Batch, trailer della terza e ultima stagione!

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Star Wars: The Bad Batch, trailer della terza e ultima stagione!

Disney+ ha diffuso il trailer della stagione finale della serie Lucasfilm Star Wars: The Bad Batch. La terza stagione della serie animata acclamata dalla critica è uno spinoff di Star Wars: The Clone Wars, serie premiata con l’Emmy award e amata dai fan.

Nell’epico finale di Star Wars: The Bad Batch, il gruppo sarà messo alla prova nella lotta per ricongiungersi con Omega, che dovrà affrontare le proprie sfide all’interno di un remoto laboratorio scientifico imperiale. Il gruppo, diviso e minacciato da ogni parte, dovrà cercare alleati inaspettati, imbarcarsi in missioni pericolose e raccogliere tutto ciò che ha imparato per liberarsi dall’Impero.

Nella versione originale, Star Wars: The Bad Batch vanta un cast di voci di talento, tra cui Dee Bradley Baker (American Dad!), Michelle Ang (Fear the Walking Dead: Flight 462), Keisha Castle-Hughes (La ragazza delle balene), Jimmi Simpson (Westworld), Noshir Dalal (Lui è Pony) e Wanda Sykes (The Upshaws).

I produttori esecutivi di Star Wars: The Bad Batch sono Dave Filoni (Ahsoka, The Mandalorian), Athena Portillo (Star Wars: The Clone Wars, Star Wars Rebels), Brad Rau (Star Wars Rebels, Star Wars Resistance), Jennifer Corbett (Star Wars Resistance, NCIS) e Carrie Beck (Ahsoka, The Mandalorian), con Josh Rimes (Star Wars Resistance, Star Wars: Visions) nel ruolo di co-executive producer e Alex Spotswood (Star Wars: The Clone Wars, Star Wars Rebels) in quello di senior producer. Rau è anche supervising director con Corbett come capo sceneggiatore.

Star Wars: The Bad Batch debutterà con i primi tre episodi il 21 febbraio in esclusiva su Disney+.

Sound of Freedom – Il Canto della Libertà: trailer del film con Jim Caviezel

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Negli USA è stato uno dei casi cinematografici dell’anno appena concluso, e dopo mesi di clamore è pronto a sbarcare tra pochi giorni anche in Italia. Stiamo parlando di Sound of Freedom – Il Canto della Libertà, film diretto da Alejandro Monteverde che vede il ritorno al cinema di Jim Caviezel (La Passione Di Cristo, la serie Person of Interest).

Uscito nelle sale americane lo scorso 4 luglio, distribuito da Angel Studios, dopo un esordio da circa 20 milioni di dollari, il film ha avuto un’impressionante tenuta complice di un passaparola del pubblico a dir poco eccellente, che ha portato a registrare un incasso a fine corsa di oltre 184 milioni di dollari (il nono dell’intero 2023), che diventano quasi 250 milioni di dollari in tutto il mondo ad oggi .

Forte di questo clamore, Sound of Freedom – Il Canto della Libertà arriverà nei cinema italiani in uscita evento il 19 e 20 febbraio, distribuito da Dominus Production, realtà distributiva fondata da Federica Picchi Roncali, che promuove opere cinematografiche basate su storie vere dai temi socialmente rilevanti.

L’intenso thriller d’azione, prodotto da Eduardo Verástegui, racconta la vera storia di Tim Ballard, fondatore di Operation Underground Railroad, un’organizzazione no-profit impegnata a scoprire le reti di sfruttatori e pedofili, smantellando la tratta di bambini vittime del turismo sessuale. Oltre a Jim Caviezel nel ruolo di Ballard, troviamo il premio Oscar Mira Sorvino (nel ruolo di Katherine Ballard) e Bill Camp (Vampiro, il braccio destro di Ballard) L’uscita nelle sale italiane sarà anticipata da una serie di anteprime in alcune città.

La trama di Sound of Freedom – Il Canto della Libertà

Sound of Freedom – Il Canto della Libertà, basato su un’incredibile storia vera, punta i riflettori su uno degli argomenti più bui della nostra società. Dopo aver salvato un ragazzino da spietati trafficanti di bambini, un agente federale scopre che la sorellina è ancora prigioniera e decide di imbarcarsi in una pericolosa missione per salvarla. Con il tempo che stringe e fronteggiando numerosi ostacoli, lascia il lavoro e si addentra nella giungla colombiana, mettendo a rischio la sua stessa vita pur di liberarla da un destino peggiore della morte.

Arma Letale: trama, cast e sequel del film

Arma Letale: trama, cast e sequel del film

Celebre primo film di una saga di stampo poliziesco, Arma Letale è tutt’oggi considerato un classico del suo genere, merito anche all’iconico duo di protagonisti. Benché all’interno di questi vengano trattati anche temi come la morte e la violenza, i quattro film che compongono il franchise sono considerati delle vere e proprie commedie. Al loro interno, infatti, si possono ritrovare numerose situazioni insolite e divertenti, che hanno fatto la fortuna tanto dei titoli quanto della coppia di protagonisti. Il primo, uscito nel 1987 per la regia di Richard Donner, è ancora oggi il più apprezzato tra tutti.

Eppure, originariamente, la sceneggiatura iniziale del primo film aveva ben altro tono. Shane Black, che ideò la storia, ha infatti raccontato di aver concepito il primo film come un western urbano, dal tono particolarmente cupo e violento. Tali aspetti sono poi stati alleggeriti nel corso delle varie riscritture, mantenendo però l’idea di base dell’autore. Incontrato l’interesse della Warner Bros., Black si vide così produrre il suo primo film. A fronte di un budget di 15 milioni di dollari, il film si rivelò un grande successo, guadagnando globalmente oltre 120 milioni.

Un simile successo spinse ovviamente lo studios a realizzare dei sequel, dando così forma ad una saga particolarmente apprezzata e viva ancora oggi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e i suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Arma Letale

Protagonista del primo film è Martin Riggs, membro della squadra narcotici della polizia di Los Angeles, la cui vita viene irrimediabilmente segnata dalla morte della moglie. Riggs si ritrova così in una spirale di autolesionismo che lo porta a compiere una serie di azioni pericolose per se e per gli altri suoi colleghi. Viene allora trasferito dalla squadra narcotici alla squadra omicidi, dove si ritrova assegnato come partner il Sergente Roger Murtaugh. Questi, più anziano rispetto a Riggs, ha come obiettivo quello di tenersi lontano dai guai, ma con il nuovo collega sarà molto difficile.

In breve, i due si trovano coinvolti in un caso. Roger, infatti, riceve una chiamata da un suo vecchio amico ed ex compagno di armi, Michael Hunsaker. Questi incarica i due poliziotti di indagare sulla morte della figlia, dietro alla quale sembrano nascondersi loschi segreti. Ricercando informazioni, i due si ritrovano ad entrare nel torbido mondo della droga e della prostituzione, dove sembra che anche la giovane morta fosse finita. Il caso diventa sempre più complesso, e i due poliziotti capiranno che per poterlo risolvere sarà necessario che uniscano le loro forze come anche le loro competenze.

Arma Letale: il cast del film

Buona parte del successo dei film è dovuto all’ottima coppia di protagonisti. Per dar vita a questa, però, lo studios ha dovuto condurre numerose ricerche e casting, al fine di trovare gli interpreti più adatti. Inizialmente, per il ruolo di Riggs erano stati presi in considerazione gli attori Bruce Willis e Sylvester Stallone. Nonostante fosse più giovane dell’età prevista per il personaggio, Mel Gibson venne infine preferito per la parte, essendo stato in quegli anni già protagonista di titoli di gran successo. Per interpretare il ruolo dello spericolato poliziotto, l’attore rinunciò a recitare nei film La mosca e Gli intoccabili. Per il ruolo del pacato Murtaugh, invece, lo studios scelse l’attore Danny Glover, reduce dal successo del film Il colore viola.

Glover e Gibson diedero ottimi risultati al momento dei provini, convincendo tutti sul loro potenziale di coppia. I due, inoltre, decisero di allenarsi insieme per raggiungere la forma fisica richiesta. Visitarono anche alcuni distretti di polizia, per parlare con gli agenti e studiare lo svolgersi delle loro giornate. Grazie ai film di Arma Letale, inoltre, Glover è diventato celebre per la battuta “sono troppo vecchio per queste stronzate”, ripetuta più volte nel corso della serie e divenuta un vero e proprio tormentone. Nel film sono poi presenti Gary Busey nel ruolo di Jack Joshua, Mitchell Ryan in quelli del generale Peter McAllister e Tom Atkins nei panni di Michael Hunsaker. Darlene Love è invece Trish, la moglie di Roger.

Arma Letale cast

Arma Letale: i sequel del film

Un simile successo spinse ovviamente lo studios a realizzare dei sequel, ed è così che presero vita Arma Letale 2 (1989), Arma Letale 3 (1992) e Arma Letale 4 (1998). Pur mantenendo inalterati i due protagonisti, i sequel non si avvalsero della partecipazione di Black, che preferì non continuare il lavoro con la serie. Fu probabilmente anche per via della sua assenza che questi si avvicinarono sempre più alla commedia in quanto a tono e situazioni. A lungo si è parlato della possibilità di realizzare anche un Arma letale 5, ma la morte di Donner nel 2021 sembrò potesse porre fine alla cosa. Gibson, però, è intervenuto per prendere il suo posto come nuovo regista del progetto, confermando dunque che il film rimane in sviluppo.

Nel settembre del 2023 Gibson è infatti tornato a parlare di Arma Letale 5, affermando che il ritardo era dovuto alla fusione tra Warner Bros. e Discovery. Ci vuole sempre tempo prima che queste aziende si riorganizzino, quindi è in forte ritardo, ma sono abbastanza fiducioso che riusciremo a rimettere in piedi questo, probabilmente lo gireremo nel primo trimestre del nuovo anno“. Si attendono dunque notizie nel corso di questo 2024 riguardo all’effettiva realizzazione del film, per il quale sempre Gibson ha rivelato l’esistenza di una sceneggiatura ritenuta molto buona che renderà onore ai precedenti film della saga.

Il trailer di Arma Letale e dove vedere il film in streaming

È comunque possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Arma Letale è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Appel TV, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 22 gennaio alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Tron 3: Gillian Anderson nel cast e logo ufficiale!

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Tron 3: Gillian Anderson nel cast e logo ufficiale!

Gillian Anderson  si è unita al cast di Tron 3 della Disney.

Secondo Deadline, la Anderson (The X-Files, Sex Education) è entrata ufficialmente nel cast di Tron 3, conosciuto anche come Tron: Ares. L’attrice reciterà nel film insieme a Jared Leto, Jodie Turner-Smith e Greta Lee.

Su Instagram, il regista Joachim Rønning ha anche condiviso una foto che annuncia che la produzione di Tron 3 è ufficialmente iniziata. La foto, visibile qui sotto, rivela il logo ufficiale del film, mentre la didascalia recita: “WEEK 1 ON THE GRID”.

Tron 3

Cosa sappiamo su Tron 3

Secondo un articolo del giugno 2023 pubblicato da The Hollywood Reporter, Tron 3 di Rønning “si concentrerà sull’emergere di un programma senziente che sconfina nel mondo umano che non è pronto per il contatto”.

Leto interpreterà un personaggio chiamato Ares, che è una manifestazione del programma senziente.

Oltre a Leto, Turner-Smith, Lee e Anderson, Tron: Ares è interpretato da Evan Peters, Cameron Monaghan e Sarah Desjardins. Scritto da Jesse Wigutow e Jack Thorne, il film è prodotto da Emma Ludbrook, Justin Springer e Jeffrey Silver, mentre Russell Allen è produttore esecutivo.

Tron: Ares avrebbe dovuto iniziare le riprese nell’agosto 2023, ma la produzione è stata ritardata a causa degli scioperi della Writers Guild of America (WGA) e della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA).

Alla regia di Tron: Ares c’è Joachim Rønning, che ha diretto sia Pirati dei Caraibi: Dead Men Tell No Tales che Maleficent – Signora del male per la Disney dopo il suo successo con Kon-Tiki del 2012. Jared Leto, Evan Peters, Jodie Turner-Smith e Greta Lee completano il cast del film scritto da Jesse Wigutow e Jack Thorne, la cui produzione dovrebbe iniziare ad agosto (dipendentemente dallo sciopero degli attori SAG-AFTRA). Emma Ludbrook, Jeffrey Springer e Leto produrranno, con Russell Allen come produttore esecutivo.

 

Ripley: teaser trailer della serie Netflix con Andrew Scott

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Ripley: teaser trailer della serie Netflix con Andrew Scott

Netflix ha finalmente svelato il primo teaser trailer di Ripley, il prossimo adattamento in serie del classico romanzo thriller di Patricia Highsmith intitolato “Il talento di Mr. Ripley

Il video presenta Andrew Scott nei panni del personaggio principale, che sembra avere un’identità discutibile. Il video presenta anche i vari personaggi che incontrerà nel corso della serie limitata, tra cui la Marge Sherwood di Dakota Fanning. La serie uscirà in streaming il 4 aprile.

“Nella serie, Tom Ripley, un truffatore che si arrangia nella New York dei primi anni ’60, viene ingaggiato da un uomo ricco per recarsi in Italia e cercare di convincere il figlio vagabondo Dickie Greenleaf a tornare a casa”, si legge nella sinossi. “L’accettazione del lavoro da parte di Tom è il primo passo verso una vita complessa fatta di inganni, frodi e omicidi. Nel frattempo, Marge Sherwood, un’americana che vive in Italia, sospetta che dietro l’affabilità di Tom si nascondano motivi più oscuri”.

Ripley è scritto e diretto dal regista candidato all’Oscar Steven Zaillian. Oltre a Scott e Fanning, la miniserie sarà interpretata da Johnny Flynn nel ruolo di Dickie Greenleaf, Pasquale Esposito, Franco Silvestri, Eliot Sumner, John Malkovich e altri ancora. È prodotta da Scott e Endemol Shine North America in associazione con Entertainment 360 e Filmrights. I produttori esecutivi sono Zaillian, Garrett Basch, Guymon Casady, Ben Forkner, Sharon Levy, Philipp Keel e Charlie Corwin.

Un Amore: trailer della nuova serie con Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti

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Debutterà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW nella settimana della festa degli innamorati, dal 16 febbraio, Un Amore, la nuova serie Sky Original creata da Stefano Accorsi e Enrico Audenino di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale. Una serie in sei episodi prodotta da Sky Studios e Cattleya, parte di ITV Studios, con il Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

Una storia d’amore che resiste al tempo e alla distanza, per una serie diretta da Francesco Lagi e ambientata fra Bologna e la Spagna. Un Amore racconta, lungo due linee temporali distinte, fra presente e passato, un legame indissolubile, quello fra Ale e Anna, nato per caso e fatto solo di lettere di cui nessuno sa nulla, scambiate per una vita intera. A guidare il cast, due degli attori più amati del cinema e della tv italiani, i vincitori del David di Donatello Stefano Accorsi (La dea fortuna, Veloce come il vento, L’ultimo bacio, 1992-1993-1994) e Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, Gli anni più belli, La felicità, La tenerezza).

Per la regia di Francesco Lagi, Un Amore è una serie e scritta da Enrico Audenino, Giordana Mari, Teresa Gelli, Francesco Lagi, Stefano Accorsi.

Nel cast anche Alessandro Tedeschi (Blocco 181, Il Colibrì, Chiamami ancora amore) che interpreta Guido, il marito di Anna, Andrea Roncato (Ricordati di me, Il cuore grande delle ragazze, Il Signor Diavolo), Ivan Zerbinati (La Porta Rossa 3, Il ragazzo invisibileSeconda generazione, Non mi lasciare) e Camille Dugay (Django, Cuore Sacro). Con loro anche Luca Santoro e Beatrice Fiorentini nei panni dei giovani Alessandro e Anna. E con la partecipazione di Ottavia Piccolo (7 minuti, Tu la conosci Claudia?, La famiglia), che nella serie sarà Teresa, madre di Alessandro.

La trama di Un Amore

Alessandro e Anna, poco più che maggiorenni, si conoscono casualmente durante un viaggio Interrail in Spagna. È una calda estate di fine anni ‘90 e i due si innamorano subito. Le loro vite però sono molto più complicate del destino che li ha uniti e presto i due sono costretti a separarsi. Negli anni restano legati da un intenso rapporto epistolare, senza riuscire mai a trovare il coraggio di vedersi. Tuttavia, a vent’anni dal loro primo incontro e ormai adulti, si ritrovano a Bologna. Il loro sentimento, mai esauritosi nel tempo, si dovrà scontrare con le interferenze di una realtà più complessa di quella che avevano creato solo attraverso le parole.

Razzie Awards 2024: ecco tutti i nominati

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Razzie Awards 2024: ecco tutti i nominati

Come da tradizione a Hollywood, alla vigilia dell’annuncio delle nomination agli Oscar 2024, arrivano i candidati a portare a casa il premio per le peggiori opere cinematografiche dell’anno: i Razzie Awards 2024. Di seguito, ecco tutti i nominati:

WORST PICTURE
The Exorcist: Believer
Expend4bles
Meg 2: The Trench
Shazam! Fury of the Gods
Winnie the Pooh: Blood and Honey

WORST ACTOR
Russell Crowe / The Pope’s Exorcist
Vin Diesel / Fast X
Chris Evans / Ghosted
Jason Statham / Meg 2: The Trench
Jon Voight / Mercy

WORST ACTRESS
Ana de Armas / Ghosted
Megan Fox / Johnny & Clyde
Salma Hayek  / Magic Mike’s Last Dance
Jennifer Lopez / The Mother
Dame Helen Mirren / Shazam! Fury of the Gods 

WORST SUPPORTING ACTRESS
Kim Cattrall / About My Father
Megan Fox / Expend4bles
Bai Ling / Johnny & Clyde
Lucy Liu / Shazam! Fury of the Gods
Mary Stuart Masterson / Five Nights at Freddy’s

WORST SUPPORTING ACTOR
Michael Douglas / Ant Man & The Wasp: Quantumania
Mel Gibson / Confidential Informant
Bill Murray / Ant Man & The Wasp: Quantumania
Franco Nero (as “The Pope”) The Pope’s Exorcist
Sylvester Stallone / Expend4ables

WORST SCREEN COUPLE
Any 2 “Merciless Mercenaries” / Expend4bles
Any 2 Money-Grubbing Investors Who Donated to the $400 Million for Remake Rights to The Exorcist
Ana de Armas & Chris Evans (who flunked Screen Chemistry) / Ghosted
Salma Hayek & Channing Tatum / Magic Mike’s Last Dance
Pooh & Piglet as Blood-Thirsty Slasher/Killers(!) in Winnie the Pooh: Blood and Honey

WORST PREQUEL, REMAKE, RIP-OFF or SEQUEL
Ant Man & The Wasp: Quantumania
The Exorcist: Believer
Expend4bles
Indiana Jones and The Dial of…Still Beating a Dead Horse
Winnie the Pooh: Blood and Honey

WORST DIRECTOR
Rhys Frake-Waterfield / Winnie the Pooh: Blood and Honey
David Gordon Green / The Exorcist: Believer
Peyton Reed / Ant Man & the Wasp: Quantumania
Scott Waugh / Expend4bles
Ben Wheatley / Meg 2: The Trench

WORST SCREENPLAY
The Exorcist: Believer
Expend4bles
Indiana Jones and the Dial of…Can I go home now?
Shazam! Fury of the Gods
Winnie the Pooh: Blood & Honey

Pensati Sexy: trailer della nuova commedia al femminile Prime Video con Diana Del Bufalo

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Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale di Pensati Sexy, la nuova commedia al femminile diretta da Michela Andreozzi con protagonista una spassosa Diana Del Bufalo. Con la sceneggiatura di Daniela Delle Foglie, il film ha un cast corale con Raoul Bova, Alessandro Tiberi, Angela Finocchiaro, Camilla Filippi, Jenny De Nucci, Fabrizio Colica e Valentina Nappi. Prodotto da Fabula Pictures, Pensati Sexy sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 12 febbraio 2024. Pensati Sexy è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La trama di Pensati Sexy

Maddalena ha 30 anni e zero autostima. È la pecora nera della sua famiglia molto cattolica e gli uomini con cui esce sembrano essere tutti fuori dalla sua portata. La sua esistenza è precaria come il suo contratto di lavoro fino a quando, a seguito di un appuntamento andato male, Maddalena si convince di non essere abbastanza sexy e di dover fare di tutto per diventarlo! Da quel momento, un angelo custode molto particolare entra nella sua vita: la pornostar Valentina Nappi, che la porterà a fare un divertente e tragicomico viaggio dentro se stessa alla scoperta delle sue potenzialità come donna e come scrittrice.

Pensati Sexy si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original No Activity – Niente da segnalare, Elf Me, Gigolò per caso, AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3;

le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono la serie Sul più bello – La serie, lo show LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

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Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Suncoast, scritto e diretto da Laura Chinn, con Nico Parker, Laura Linney e Woody Harrelson. Il film originale è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2024 e sarà disponibile in streaming in esclusiva in Italia dal 9 febbraio su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Il film si basa sulla storia semiautobiografica di un’adolescente (Nico Parker) che, mentre si prende cura del fratello insieme all’audace madre (Laura Linney), stringe un’improbabile amicizia con un eccentrico attivista (Woody Harrelson) che protesta contro uno dei più importanti casi medici di tutti i tempi.

Searchlight Pictures presenta Suncoast, una produzione Freestyle Picture Company e 7 Deuce Entertainment. Il film scritto e diretto da Laura Chinn è prodotto da Jeremy Plager, Francesca Silvestri, Kevin Chinoy e Oly Obst. I produttori esecutivi sono Chris Stinson, Amy Greene e Anna Schwartz. Nel cast ci sono Laura Linney, Nico Parker, Matt Walsh, Keyla Monterosso Mejia, Scott MacArthur, Ella Anderson, Daniella Taylor, Amarr, Ariel Martin e Woody Harrelson.

Constellation: svelato il trailer del thriller psicologico con Noomi Rapace

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Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di Constellation, il nuovo thriller psicologico composto da otto episodi intepretato da Noomi Rapace (“Millennium – Uomini che odiano le donne”, “Non sarai sola”, “Lamb”, “Seven Sisters”) e dal candidato all’Emmy Jonathan Banks (“Breaking Bad”, “Better Call Saul”). La serie Constellation farà il suo debutto su Apple TV+ il 21 febbraio con i primi tre episodi seguiti da un episodio a settimana, fino al 27 marzo.

Creata e scritta da Peter Harness (“Il Wallander”, “The War of the Worlds”), “Constellation” ha come protagonista Noomi Rapace nel ruolo di Jo, un’astronauta che torna sulla Terra dopo un disastro nello spazio e scopre che alcuni pezzi fondamentali della sua vita sembrano essere scomparsi. La serie è un’avventura spaziale ricca di azione che esplora i lati più oscuri della psicologia umana e segue la disperata ricerca di una donna nel tentativo di svelare la verità sulla storia dei viaggi spaziali e di recuperare tutto ciò che ha perso.

Nel cast della serie figurano anche James D’Arcy (“Agent Carter”, “Oppenheimer”), Julian Looman (“Emily in Paris”, “Mallorca Crime”), William Catlett (“A Thousand and One”, “Coppia diabolica”), Barbara Sukowa (“Passioni violente”, “Hannah Arendt”) e con la partecipazione di Rosie e Davina Coleman nel ruolo di Alice. Diretta dalla vincitrice del premio Emmy Michelle MacLaren (“Shining Girls”, “The Morning Show”, “Breaking Bad”), dal candidato all’Oscar Oliver Hirschbiegel (“La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”, “The Experiment – Cercasi cavie umane”) e dal candidato all’Oscar Joseph Cedar (“Footnote”, “Our Boys”).

Prodotta da Turbine Studios e Haut et Court TV, “Constellation” è prodotta esecutivamente da David Tanner (“Small Axe”), Tracey Scoffield (“Small Axe”), Caroline Benjo (“No Man’s Land”), Simon Arnal (“No Man’s Land”), Carole Scotta (“No Man’s Land”) e Justin Thomson (“Liaison”). MacLaren dirige i primi due episodi ed è produttrice esecutiva insieme a Rebecca Hobbs (“Shining Girls”) e al co-produttore esecutivo Jahan Lopes per conto della MacLaren Entertainment. Harness è produttore esecutivo attraverso la Haunted Barn Ltd. La serie è stata girata principalmente in Germania ed è stata prodotta da Daniel Hetzer (“Monaco – Sull’orlo della guerra”) per Turbine Studios, Germania.

Festival di Berlino 2024: annunciato il programma

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Festival di Berlino 2024: annunciato il programma

Dopo le prime anticipazioni, arriva la line up completa del Festival di Berlino 2024, che si svolgerà nella capitale tedesca dal 15 al 24 febbraio. Ecco di seguito il programma completo:

INTERNATIONAL COMPETITION

  • “Small Things Like These” by Tim Mielants
  • “Another End” by Piero Messina
  • “Architecton” by Victor Kossakovsky
  • “Black Tea” by Abderrahmane Sissako
  • “La Cocina” by Alonso Ruizpalacios
  • “Dahomey” by Mati Diop
  • “A Different Man” by Aaron Schimberg
  • “L’Empire (The Empire)” by Bruno Dumont
  • “Gloria!” by Margherita Vicario
  • “Hors du temps (Suspended Time)” by Olivier Assayas
  • “In Liebe, Eure Hilde (From Hilde, With Love)” by Andreas Dresen
  • “Keyke mahboobe man (My Favourite Cake)” by Behtash Sanaeeha and Maryam Moghaddam
  • “Langue Etrangere” by Claire Burger
  • “Me el Ain (Who Do I Belong to)” by Meryam Joobeur
  • “Pepe” by Nelson Carlos De Los Santos Arias
  • “Shambhala” by Min Bahadur Bham
  • “Sterben” by Matthias Glasner
  • “Des Teufels Bad (The Devil’s Bath)” by Severin Fiala and Veronika Franz
  • “Vogter (Sons)” by Gustav Moller
  • “Yeohaengjaui pilyo (A Traveler’s Needs)” by Hong Sangsoo

ENCOUNTERS

  • “Arcadia” by Yorgos Zois
  • “Cidade; Campo” by Juliana Rojas
  • “Demba” by Mamadou Dia
  • “Direct Action” by Guillaume Cailleau and Ben Russell
  • “Dormir de olhos abertos (Sleep With Your Eyes Open)” by Nele Wohlatz
  • “The Fable” by Raam Reddy
  • “Une famille (A Family)” by Christine Angot
  • “Favoriten” by Ruth Beckermann
  • “Ivo” by Eva Trobisch
  • “Khamyazeye bozorg (The Great Yawn)” by Aliyar Rasti
  • “Kong fang jian li de nv ren (Some Rain Must Fall)” by Qiu Yang
  • “Maos no fogo (Hands in the Fire)” by Margarida Gil
  • “Matt and Mara” by Kazik Radwanski
  • “Through the Graves the Wind Is Blowing” by Travis Wilkerson
  • “Tu me abrasas (You Burn Me)” by Matias Pineiro

Harry Potter: la serie è alla ricerca del giusto team creativo mentre valuta le prime proposte

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Lo scorso aprile, Warner Bros. Discovery ha annunciato ufficialmente il progetto di portare Harry Potter in televisione. Da quel poco che sappiamo, il piano attuale è di raccontare l’amata serie di romanzi di J.K. Rowling in un formato seriale, probabilmente con ogni stagione che adatta un libro, dando così maggiore profondità a quanto fatto con i film.

Questa cosa potrebbe portare a delle complicazioni nelle stagioni successive alle prime tre, dato l’aumento del numero di pagine dei capitoli successivi (ma magari questo potrebbe significherà solo l’aggiunta di qualche episodio in più), ma con l’avvicinarsi del 25° anniversario dell’uscita de La pietra filosofale/Sorcerer’s Stone, probabilmente ci aspetta un reboot.

Il noto sito americano Deadline ha appreso che il lavoro sulla serie ha iniziato a scaldarsi, con Max che sta attualmente accettando le proposte di diversi scrittori, tra cui Martha Hillier, Kathleen Jordan, Tom Moran e Michael Lesslie.

Si tratta di un mix di scrittori britannici e americani, ognuno dei quali è stato incaricato di creare delle bozze per questa nuova versione di Harry Potter, che daranno allo streamer un’idea più precisa di come affrontare la proprietà.

Una prima serie di incontri ha avuto luogo la scorsa settimana a Los Angeles e i migliori selezionati si dirigeranno poi nel Regno Unito dove presumibilmente incontreranno la Rowling (che avrà voce in capitolo nel processo decisionale).

È possibile che alla fine vengano scelti più sceneggiatori, anche se il sito aggiunge che “Max è aperta alla possibilità di sviluppare più di un’idea basata su Harry Potter“. Quindi, potrebbero arrivare anche degli spin-off!

Martha Hillier è nota soprattutto per il suo lavoro in The Last Kingdom e ha un passato nella televisione britannica dopo aver lavorato in soap opera come Eastenders e Holby City. Kathleen Jordan ha creato Teenage Bounty Hunters per Netflix e sta sviluppando The Decameron con la creatrice di Orange is the New Black Jenji Kohan.

Moran, un altro britannico, ha scritto The Devil’s Hour con Peter Capaldi e Michael Lesslie ha scritto The Hunger Games: The Ballad of Songbirds e The Little Drummer Girl.

L’anno scorso, il produttore di lunga data del franchise di Harry Potter, David Heyman, ha dichiarato: “Per Harry Potter è ancora presto. Non abbiamo ancora assunto uno scrittore per iniziare a scrivere. È un po’ presto. Ma speriamo che sia qualcosa di molto speciale, che ci dia l’opportunità di vedere i libri e di goderci una serie che li esplori più a fondo“.

Quando si è diffusa la notizia che questa serie tv Harry Potter era in lavorazione, il presidente e amministratore delegato di HBO e Max Content Casey Bloys ha confermato che il budget dello show sarebbe stato in linea con quello di Il trono di spade (Game of Thrones) e House of the Dragon (la prima stagione di quest’ultimo è costata 125 milioni di dollari, quindi si tratterà di un impegno di oltre 1 miliardo di dollari in 10 anni).

Cosa sappiamo sulla serie tv di Harry Potter?

La serie di Harry Potter sarà prodotta dalla Brontë Film and TV, la società di produzione presieduta dall’agente della Rowling Neil Blair, e dalla Warner Bros Television. La coppia produrrà insieme all’amministratore delegato della Brontë, Ruth Kenley-Letts, mentre David Heyman, che ha prodotto i film, era in trattative per la produzione esecutiva.

Ad aprile, l’amministratore delegato di Warner Bros Discovery David Zaslav ha dichiarato che Harry Potter su Max sarà “un progetto decennale”. “Io e mia moglie abbiamo letto [i libri di Harry Potter] a ciascuno dei nostri tre figli…. È davvero commovente che per 10 anni consecutivi la gente veda Harry Potter sulla HBO; voglio dire, è davvero qualcosa“, ha detto.

Per Casey Bloys, presidente e amministratore delegato di HBO e Max Content, si tratta di un processo iniziato all’inizio del 2023. Ha dichiarato che prima di annunciare ufficialmente il progetto in aprile, l’azienda aveva “cercato di essere molto riservata“.

Non ci siamo rivolti alle agenzie. Abbiamo un nostro processo interno in cui abbiamo pensato alle persone, ma non abbiamo voluto rivolgerci al mondo. Ora che la notizia è stata diffusa, inizieremo a lavorare con la Blair Partnership e inizieremo a rivolgerci alle aziende“.

Il mondo magico della Rowling, nato dai sette libri bestseller di Harry Potter che hanno venduto 600 milioni di copie in tutto il mondo, comprende negozi al dettaglio, parchi a tema, uno spettacolo teatrale globale e un franchise di 7,7 miliardi di dollari di incassi globali, oltre ai film spinoff di Animali fantastici  da 1,8 miliardi di dollari.

Star Trek: Discovery 5 in anteprima al SXSW, il debutto ad Aprile su Paramount+

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La quinta e ultima stagione di Star Trek: Discovery debutterà su Paramount+ ad aprile, ma chi parteciperà al SXSW Film & TV Festival a marzo potrà assistere alla prima della stagione in anticipo. Il festival si svolge dall’8 al 16 marzo ad Austin, in Texas.

La quinta stagione di Star Trek: Discovery segnerà l’ultima avventura del Capitano Burnham e dell’equipaggio della U.S.S. Discovery. La Paramount ha precedentemente rivelato la sinossi della prossima stagione, anticipando un mistero per l’equipaggio “che li manderà in un’epica avventura attraverso la galassia per trovare un antico potere la cui stessa esistenza è stata deliberatamente nascosta per secoli“. Ma ci sono anche altri a caccia… nemici pericolosi che vogliono disperatamente reclamare il premio per sé e non si fermeranno davanti a nulla per ottenerlo“.

Negli ultimi due mesi sono stati rilasciati diversi teaser per la quinta stagione di Star Trek: Discovery. L’ultima clip esclusiva ha debuttato al CCXP il mese scorso. La clip, ricca di azione, vede il Capitano Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) e Cleveland “Book” Booker (David Ajala) affrontare una pericolosa creatura che possiede inaspettatamente la capacità di occultarsi.

Un precedente sneak peek condiviso al San Diego Comic-Con 2023 ci ha portato nel bel mezzo di un faccia a faccia tra il Capitano Burnham (Sonequa Martin-Green ) e i due nuovi cattivi della Stagione 5, Moll (Eve Harlow) e L’ak (Elias Toufexis). In uno dei momenti forse più assurdi della storia di Star Trek, Burnham viene fatta esplodere dall’astronave nello spazio, per poi vedersi materializzare intorno una tuta spaziale mentre sale a bordo di una nave nemica che si lancia a velocità di curvatura.

Oltre a Sonequa Martin-Green e David Ajala, Star Trek: Discovery vede nel cast Doug Jones (Saru), Anthony Rapp (Paul Stamets), Mary Wiseman (Sylvia Tilly), Wilson Cruz (Dr. Hugh Culber), Blu del Barrio (Adira) e Callum Keith Rennie (Rayner). La quinta stagione presenta anche le guest star ricorrenti Elias Toufexis (L’ak) ed Eve Harlow (Moll).

La serie Star Trek: Discovery è prodotta da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. I co-showrunner di Star Trek: Discovery Alex Kurtzman e Paradise sono produttori esecutivi insieme a Heather Kadin, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth.

Avatar 3: Sam Worthington rivela che le riprese inizieranno il mese prossimo

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Il regista James Cameron ha dichiarato che non si sarebbe dovuto preoccupare di sviluppare Avatar 3, 4 e 5 se nessuno avesse visto Avatar: La via dell’acqua. Ebbene ora possiamo dire che James Cameron ha sicuramente un quarto e un quinto film sulla sua lista di cose da fare dopo che Avatar: La via dell’acqua ha fatto oltre 2 miliardi di dollari al botteghino.

Tuttavia, deve ancora terminare Avatar 3. La star del franchise Sam Worthington ha rivelato che le riprese di Avatar 3 inizieranno il mese prossimo. “Torneremo a lavorarci tra un mese e sarà una cosa grossa. È più grande di quanto si possa immaginare“, ha detto Worthington.

James Cameron ha recentemente parlato del difficile processo di ripresa de La via dell’acqua, che è stato interrotto a metà delle riprese a causa della pandemia COVID-19. “Due, siamo stati colpiti dalla pandemia nel bel mezzo delle riprese e siamo stati interrotti, e poi abbiamo dovuto riavviare e riavviare la produzione e tutto il resto. È stata un’impresa portare a termine il film“, ha dichiarato Cameron.

Ha poi parlato del quarto film di Avatar, che attualmente dovrebbe arrivare nelle sale nel 2029. “Li vediamo e poi andiamo via per sei anni e torniamo. La parte in cui torniamo è quella che non abbiamo ancora girato. Quindi inizieremo a girarla dopo l’uscita del terzo film“.

Il primo film di Avatar è uscito nel 2009 e ha incassato finora 2,923 miliardi di dollari in tutto il mondo. Tredici anni dopo, nel 2022, è stato lanciato il seguito, intitolato Avatar: La via dell’acqua, che ha fruttato 2,32 miliardi di dollari a livello globale.

Fortunatamente, le scene acquatiche di Avatar 3 sono state girate contemporaneamente a quelle de La via dell’acqua, il che significa che la lavorazione del terzo film dovrebbe, in teoria, essere molto più avanti rispetto a quando James Cameron ha iniziato a lavorare al secondo film di Avatar.

Il franchise di Avatar ha come protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully, Zoe Saldaña nel ruolo di Neytiri, Sigourney Weaver nel ruolo di Kiri/Dr. Grace Augustine, Stephen Lang nel ruolo del Colonnello Miles Quaritch, Kate Winslet nel ruolo di Ronal, Cliff Curtis nel ruolo di Tonowari, CCH Pounder nel ruolo di Mo’at, Britain Dalton nel ruolo di Lo’ak te, Jamie Flatters nel ruolo di Neteyam, Edie Falco nel ruolo del Generale Frances Ardmore.

Oona Chaplin, Michelle Yeoh e David Thewlis sono stati confermati per interpretare nuovi personaggi in Avatar 3. Salvo ritardi, Avatar 3 arriverà nelle sale il 19 dicembre 2025, mentre Avatar 4 è attualmente previsto per il 21 dicembre 2029.

60 Minuti: trama, cast e curiosità sul film Netflix

60 Minuti: trama, cast e curiosità sul film Netflix

Di film apparentemente narrati in tempo reale o che comunque si svolgono in un lasso temporale particolarmente breve è piena la storia del cinema. Da un classico come Nodo alla gola di Alfred Hitchcock passando per la commedia nera di Martin Scorsese After Hour e fino a titoli più recenti come Locke, Good Times e 1917. Si tratta di titoli che proprio per questa loro caratteristica puntano spesso sul generare una forte tensione nello spettatoree, curioso di scoprire se il protagonista di turno riuscirà nella propria impresa prima che il tempo scada ma soprattutto come arriverà raggiungerà il proprio obiettivo. Su Netflix arriva ora un altro titolo appartenente a questa categoria: 60 Minuti.

Come il titolo lascia intuire, si tratta di un film che si svolge nell’arco di circa 60 minuti, con un protagonista chiamato ad una vera e propria corsa contro il tempo, che naturalmente verrà ostacolata da numerosi fattori. 60 Minuti è un film di produzione tedesca diretto da Oliver Kienle, già regista di Die Vierhändige e Isi & Ossi, che si basa tutto sull’intepretazione del protagonista e sulla crescente tensione che si manifesta mano mano che il racconto procede. Proprio per queste sue caratteristiche, sono bastati pochi giorni a 60 Minuti per diventare uno dei film più visti sulla piattaforma Netflix.

Per gli appassionati di questo genere di opere e per chi è in cerca di un film dal ritmo sostenuto, che tiene col fiato sospeso fino alla fine, è dunque questo un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere 60 Minuti in streaming su Netflix.

La trama di 60 Minuti

Protagonista del film è Octavio, un lottatore di arti marziali miste e co-proprietario di una palestra di Berlino con seri problemi finanziari. Problemi che cerca di risolvere continuando a salire sul ring per fare ciò che sa fare meglio. Le arti marziali tuttavia non sono l’unica cosa che egli ama. C’è anche sua figlia, con la quale ha però un difficile rapporto. Ecco allora che quando prima di un ennesimo combattimento la sua ex moglie lo chiama e gli comunica che ha solo 60 minuti per presentarsi alla festa di compleanno della bambina, altrimenti perderà per sempre l’affidamento, Octavio sa bene cosa fare. Decide di non salire sul ring a combattere ma di andare dall’amata figlia, intraprendendo una corsa contro il tempo tra le strade di una Berlino piena di nemici molto temibili.

60 Minuti Emilio Sakraya

Il cast di 60 Minuti

Ad interpretare il protagonista, Octavio, vi è l’attore Emilio Sakraya, noto prevalentemente in patria grazie a diversi film e serie. Al di fuori della Germania, è conosciuto per aver preso parte al film Warrior Nun e al recente Rheingold. Per il ruolo di Octavio l’attore si è preparato allenandosi per diversi mesi prima delle riprese, apprendendo ciò che occorreva sulle arti marziali e costruendo un credibile fisico da lottatore. Il regista ha poi raccontato di aver pensato sin da subito a Sakraya come protagonista del film. 60 Minuti è dunque un titolo che può significativamente contribuire alla crescità della popolarità dell’interprete.

L’attrice e stunt woman Marie Mouroum interpreta invece Cosima, l’allenatrice di Octavio. Mouroum è nota per aver partecipato come controfigura a numerosi celebri film di Hollywood, come Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 2, Black Panther, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, Star Wars – L’Ascesa di Skywalker e John Wick 4. Dennis Mojem, invece interpreta Paul, miglior amico di Octavio e suo manager. Completano il cast l’attore Florian Schmidtke nel ruolo di Winkler, Livia Matthes in quelli di Mina e poi Paul Wollin, Aristo Luis e Morik Heydo.

Il trailer di 60 Minuti e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di 60 Minuti unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

The Dark Tower: Carla Gugino conferma di aver parlato con Mike Flanagan

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Ad alcuni registi piace molto utilizzare gli stessi interpreti in tutti i loro film e show televisivi. Lavorare con Cillian Murphy e Michael Caine è una cosa che Christopher Nolan sembra apprezzare molto. I fratelli Coen e Frances McDormand condividono un legame simile e Quentin Tarantino collabora notoriamente con Samuel L. Jackson in ogni occasione.

L’attrice preferita di Mike Flanagan sembra essere Carla Gugino. L’attrice è apparsa in Gerald’s Game (adattamento di Stephen King), The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor, Midnight Mass e La caduta della casa degli Usher. Flanagan è attualmente impegnato a sviluppare i piani per un ambizioso adattamento della saga fantasy The Dark Tower di Stephen King e sembra che stia pensando di lavorare di nuovo con Carla Gugino.

In una nuova intervista a The Playlist, la Gugino ha confermato di aver avuto colloqui con Flanagan per la partecipazione all’adattamento, ma ha rifiutato di condividere ulteriori dettagli.

Si è parlato di ‘The Dark Tower’, ma non ho altre informazioni da condividere. Spero che tutto si risolva. So che è una cosa che lo appassiona moltissimo. Voglio dire, penso che sia un grande interprete di Stephen King. Ma ha anche una sua voce così forte che in qualche modo è bellissima, sapete?

Il gioco di Gerald’ è così fedele al libro, anche al punto che il finale, che credo sia davvero imperativo, era una parte del libro a cui la gente rispondeva davvero o non rispondeva. E Mike è stato così chiaro nel dire: “Beh, comunque è così”. Eppure, mi è sembrato che l’abbia fatto in modo così fluido“.

Cosa sappiamo sulla serie tv di Flanagan sulla saga The Dark Tower

Secondo Flanagan, il piano per la saga di The Dark Tower prevede cinque stagioni televisive, che saranno seguite da due lungometraggi indipendenti.

Questo ha senso, dato che la saga fantasy di King si estende su 8 libri: Il pistolero (1982), Il disegno dei tre (1987), Le terre desolate (1991), Mago e vetro (1997), Le piccole sorelle di Eluria (1998), I lupi della Calla (2003), Il canto di Susannah (2004), La torre oscura (2004) e Il vento dal buco della serratura (2012). È ispirato al poema Childe Roland to the Dark Tower Came” del poeta e drammaturgo inglese Robert Browning.

Durante lo sciopero della WGA e della SAG-AFTRA nell’agosto dello scorso anno, Flanagan ha dichiarato di essere soddisfatto dei progressi dell’adattamento e che il progetto sarebbe diventato la sua massima priorità una volta terminato lo sciopero.

Ha detto Flanagan: “Abbiamo dei partner fantastici di cui non posso parlare, e abbiamo degli attori davvero eccitanti che ci girano intorno e di cui non posso parlare, e abbiamo degli approcci potenzialmente innovativi alla realizzazione del film di cui non posso proprio parlare… ma quello che posso dire è che i miei timori che qualsiasi slancio che avevamo sviluppato sarebbe stato cancellato [dallo sciopero], beh, non me ne preoccupo affatto“.

Another End di Piero Messina al Festival Internazionale del Cinema di Berlino

Another End, il nuovo film di Piero Messina, verrà presentato in concorso al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il film è interpretato da Gael García Bernal (Golden Globe come miglior attore per Mozart in the Jungle, Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia per Y Tu Mamá También), Renate Reinsve (premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 2021 per La Persona Peggiore Del Mondo), Bérénice Bejo (premio per la migliore attrice al Festival di Cannes 2013 per Il Passato) e Olivia Williams (premio per la migliore attrice ai British Independent Film Awards per The Heart of Me).

Another End è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1, in associazione con Anton, in collaborazione con Number 9 Films e uscirà nelle sale italiane il 21 marzo distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali del film sono a cura di Newen Connect.

La trama di Another End

Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Another End concede, infatti, a Sal del tempo per condividere ancora un po’ di vita con Zoe, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie. Forse l’amore sopravvive davvero e attraverso i corpi si promette eternità.

The Batman – Parte 2: Jeffrey Wright parla dell’evoluzione di Jim Gordon nel sequel

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I fan temono che The Batman – Parte 2 possa finire nel dimenticatoio. All’apparenza sembra una preoccupazione infondata, ma con il coinvolgimento di James Gunn, alcuni ritengono che l’interesse verso questo universo alternativo potrebbe affievolirsi.

Il co-CEO dei DC Studios ha smentito le voci e ha confermato che darà degli appunti al regista Matt Reeves quando la sua sceneggiatura per il sequel sarà terminata. Il regista e dirigente ha anche confuso i fan rivelando che la serie televisiva di Arkham, a lungo rimandata, sarà ambientata nel DCU e non nel Batverse di Matt Reeves.

Vedremo cosa succederà, ma il lavoro su The Batman – Parte 2, seguito di The Batman è decisamente rallentato dopo gli scioperi di Hollywood dello scorso anno. Parlando con ET Online, l’attore di Jim Gordon Jeffrey Wright ha condiviso ciò che sa del film. “Avete visto tanto della sceneggiatura quanto di me a questo punto“, ha ammesso.

Non voglio fare passi avanti. Voglio solo andare avanti“. “Chiaramente, sono il tenente Gordon alla fine del film, il primo film, quindi potremmo avanzare nei ranghi, suppongo, ma non ho ancora visto nulla“, ha continuato Wright. “Sono paziente, lascio che il [regista] Matt Reeves faccia le sue cose – che saranno magiche e meravigliose – e non vedo l’ora di rituffarmici quando sarà il momento“.

I DC Studios hanno i loro piani per il loro Batman che sarà al centro della scena in The Brave and the Bold. Andy Muschietti, regista di The Flash, è stato incaricato di dirigere il progetto, che dovrebbe essere incentrato sull’addestramento del figlio Damian da parte di Bruce Wayne come Robin nel nuovo DCU.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo del Cavaliere Oscuro in The Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a Clayface.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

Fantastici Quattro: il cast è pronto, annuncio imminente?

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Fantastici Quattro: il cast è pronto, annuncio imminente?

Stiamo finalmente per sapere quali attori vestiranno i panni della Prima Famiglia Marvel nel prossimo reboot dei Fantastici Quattro? I fan attendono da anni (letteralmente) di scoprire chi interpreterà il quartetto di eroi nel debutto della squadra nel MCU e, sebbene non sia la prima volta che sentiamo dire che il cast è stato “bloccato”, un nuovo rumor da fonte molto attendibile sostiene che i ruoli principali sono stati ora definiti.

Secondo Daniel Richtman, gli “accordi sono chiusi” per le quattro parti principali di Reed Richards, Sue Storm, Ben Grimm e Johnny Storm, con un annuncio ufficiale imminente. Lo scooper non fa nomi, ma l’unico attore di cui si parla finora è Pedro Pascal, che si ritiene abbia firmato per interpretare Richards, alias Mister Fantastic.

L’attore di Game of Thrones sarà probabilmente affiancato da Vanessa Kirby (Mission: Impossible – Dead Reckoning) nel ruolo di Sue Storm, alias la Donna Invisibile, Joseph Quinn (Stranger Things) nel ruolo di Johnny Storm, alias la Torcia Umana, e Ebon Moss-Bachrach (The Punisher, The Bear) nel ruolo di Ben Grimm, alias la Cosa.

Siamo sicuri che molti di voi staranno storcendo il naso di fronte all’ennesimo rumor relativo a questo film, ma, secondo quanto riferito, con le riprese previste tra luglio e agosto, lo studio dovrà iniziare a prendere qualche decisione in merito a questi ruoli, quindi questa volta un annuncio dovrebbe essere davvero dietro l’angolo.

Per quanto riguarda gli altri personaggi principali, si vocifera che sia Cillian Murphy (Oppenheimer) che Mads Mikkelsen (Rogue One) siano in cima alle preferenze per interpretare il Dottor Destino, ma altri attori saranno sicuramente in lizza.

Il nemico più prolifico della squadra non dovrebbe avere un ruolo significativo nel reboot (infatti, potrebbe comparire solo nella scena post-credits), ma il cattivo potrebbe emergere come il nuovo grande cattivo del Marvel Cinematic Universe – soprattutto dopo la recente notizia che la Marvel ha deciso di separarsi dall’attore Jonathan Majors. che ha interpretato Kang il conquistatore.

Diverse fonti ben inserite hanno affermato che Dottor Destino sarà uno dei cattivi principali di Avengers: Secret Wars. Javier Bardem sarebbe la prima scelta per Galactus, ma i suoi impegni potrebbero impedirgli di firmare. L’araldo del Divoratore di Mondi dovrebbe essere Silver Surfer, ma con una versione femminile del personaggio.

Secondo un recente rumor, Anya Taylor-Joy sarebbe stata scelta per questo ruolo. Matt Shakman dirigerà Fantastici Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian Springer. I dettagli della trama non sono ancora stati resi noti.

Sony sta sviluppando un film di Spider-Man vietato incentrato su Spider-Punk?

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Sia Spider-Man: un nuovo universo che Spider-Man: Across the Spider-Verse sono stati dei successi di critica e commerciali. È comprensibile che i fan non vedano l’ora di vedere come si concluderà la storia nel film Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, attualmente senza una data di uscita, ma cosa succederà dopo?

Negli ultimi anni si è parlato di uno spin-off di Spider-Woman al femminile; purtroppo, non sembra che la cosa sia andata in porto e i piani della Sony per la sua scuderia di personaggi Marvel continuano a dividere le opinioni. Si pensa che le serie televisive live-action Silk e Spider-Man Noir siano in lavorazione, mentre film come Madame Web, Kraven – Il Cacciatore e Venom 3 sono tutti all’orizzonte.

Oggi, una nuova indiscrezione (condivisa per la prima volta da Toonado.com) suggerisce che la Sony Pictures Animation stia progettando un nuovo film di Spider-Man che avrà un rating R.

Si tratta di una mossa singolare da parte dello studio, soprattutto perché si tratterebbe di un’avventura animata e nemmeno a Venom è stato concesso un rating R; Sia The Streamr che lo scooper @CanWeGetToast hanno condiviso l’indiscrezione e raccomandiamo di prenderla con un pizzico di sale per il momento.

Nessuno dei due menziona chi sarà il protagonista del film, anche se possiamo dirvi che gli accenni che avete visto sui social media sul fatto che si tratti di Spider-Punk sono in linea con quanto si vocifera a Hollywood. Il personaggio è probabilmente adatto a un rating R e Daniel Kaluuya verrebbe presumibilmente arruolato per riprendere il ruolo. È anche possibile che si tratti di una versione completamente diversa del web-slinger britannico.

Spider-Punk, il cui vero nome è Hobie Brown, è apparso per la prima volta in Edge of Spider-Verse #5 nel 2014. Nel suo universo, è un punk rocker ribelle che ottiene i poteri di ragno dopo essere stato morso da un ragno radioattivo. Incarnando lo spirito della controcultura e della ribellione, Spider-Punk sfoggia un’estetica punk rock distintiva, con tanto di moicana, piercing e gilet di jeans ornato da simboli ragneschi.

Conosciuto per il suo atteggiamento anti-establishment, Spider-Punk combatte contro le forze oppressive e le ingiustizie. In Spider-Man: Across the Spider-Verse, ha iniziato come una sorta di rivale in amore di Miles Morales, ma alla fine si è dimostrato un alleato del Wall-crawler adolescente.

Ero esausto“, ha detto Daniel Kaluuya interpretando l’eroe l’anno scorso.”Mi sono rivolto a Lord, Miller e Kemp e ho detto: “Grazie per avermi permesso di farne parte, perché è una figata pazzesca“. Sono una voce in Spider-Verse con un personaggio malvagio che sembra esattamente come me, da dove vengo. Ma dai! Vai dai più giovani della tua famiglia e fletti: ‘Sto andando avanti, ma non dimenticatelo!‘”.

Sono nato e cresciuto a Camden, e questo personaggio viene da Camden, che è molto associata al movimento punk, quindi penso che abbiano voluto appoggiarsi a ciò che hanno gratuitamente con me“, ha aggiunto. “Mi hanno chiesto: “Come parlano?” e io ho risposto: “Come me!”. Penso che dia quell’autenticità, come se io dicessi: ‘Uomo come Pav! Grande steppa! Mi sono sentito davvero rispettato“. Restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti su questo nuovo potenziale film animato su Spider-Man.

Box office: Pare parecchio Parigi scala la classifica

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Box office: Pare parecchio Parigi scala la classifica

Al box office del fine settimana appena concluso ottiene il risultato migliore Pare parecchio Parigi, scritto, diretto, prodotto e interpretato dall’attore italiano Leonardo Pieraccioni. La commedia incassa €617.237 a fronte di un totale che già supera il milione di euro dal suo arrivo nelle sale il 18 gennaio.

Al secondo posto troviamo Perfect days, emozionante pellicola giapponese diretta da Wim Wenders.  Il film, candidato alla palma d’oro e vincitore del premio come miglior attore a Cannes, ha conquistato il pubblico con la sua semplicità. Perfect days raggiunge un incasso di €389.204 nel fine settimana e sfiora i 3 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale italiane il 4 gennaio.

Terzo classificato è The Holdovers- lezioni di vita, commedia diretta da Alexander Payne. Il film, candidato ai BAFTA e ai Critics choice awards come miglior regia, raggiungono un buon risultato in fatto di incassi al primo week end nei cinema italiani, incassando €240.164.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto si stabiliscono rispettivamente Wonka, prequel sulla storia del personaggio Willy Wonka, e Il ragazzo e l’airone, ultimo film prodotto dal noto studio Ghibli e diretto da Hayao Miyazaki. Wonka incassa €197.685 nel fine settimana e supera i 14 milioni di euro dal suo arrivo nei cinema il 14 dicembre. Il ragazzo e l’airone invece raggiunge un incasso di €184.874 a fronte di un totale di 6 milioni di euro dall’uscita in Italia il primo gennaio. Al sesto posto ritroviamo The beekeeper, un action movie con Jason Statham, il quale incassa €177.670.

Settimo e ottavo classificato al box office del week end appena concluso sono Wish, nuovo cartone Disney con il quale gli studios festeggiano i loro cento anni, e Il fantasma di Canterville, riadattamento in versione animata del racconto di Oscar Wilde. Wish incassa €163.862 a fronte di un totale di più di 9 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 21 dicembre, mentre Il fantasma di Canterville raggiunge un incasso di €159.333.

Negli ultimi due posti nella classifica box office ritroviamo rispettivamente Succede anche nelle migliori famiglie, commedia scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani, e Enea, pellicola di Pietro Castellitto presentata al festival di Venezia. Succede anche nelle migliori famiglie incassa €141.303 a fronte di un totale di 5 milioni e mezzo di euro, mentre Enea raggiunge un guadagno di  €120.089.

Aquaman e il Regno Perduto vicino ai 400 milioni di incasso

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Aquaman e il Regno Perduto vicino ai 400 milioni di incasso

Il debutto di Aquaman e il Regno Perduto non è stato dei migliori nel mercato americano, il che ha portato molti a considerarlo un’altra vittima della crisi dei supereroi. Tuttavia, il sequel di James Wan ha ottenuto risultati sorprendentemente buoni (almeno in termini relativi) nelle ultime settimane e si sta avvicinando a un importante traguardo globale.

Secondo gli ultimi aggiornamenti del box office, Aquaman 2 ha incassato 396,2 milioni di dollari in tutto il mondo, superando Black Adam (393 milioni di dollari) e diventando il film della Warner Bros. Discovery/DC Studios che ha incassato di più lo scorso anno.

Una vittoria piccola ma necessaria, anche se probabilmente non farà molta differenza per il franchise in un senso o nell’altro. Aquaman e il Regno Perduto segna l’ultimo film dell’era DCEU post James Gunn e Peter Safran, il che significa che un terzo film sarebbe stato improbabile anche se questo fosse andato molto meglio. Il monitoraggio degli incassi a lungo termine non è mai stato molto forte, ma le recensioni negative probabilmente non hanno aiutato.

Aquaman e il Regno Perduto è attualmente fermo al 35% su Rotten Tomatoes, anche se ha un migliore Audience Score del 79%.

Come sta andando Aquaman e il Regno Perduto

Aquaman e il Regno Perduto si sta rivelando uno dei film del DCEU di maggior successo degli ultimi tempi. Il film ha recentemente superato la soglia dei 330 milioni di dollari di incassi globali e, secondo le stime, il sequel dovrebbe concludere la sua corsa nelle sale a 400 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben lontana dagli 1,15 miliardi di dollari del primo film. Ora i fan di Aquaman si chiedono se il re di Atlantide abbia un posto nel nuovo universo cinematografico di James Gunn.

La star Jason Momoa, che continua a collaborare con la WB/DC nel ruolo di Lobo, sembra essere al momento uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood. Se Lobo avrà un ruolo di primo piano, è difficile prevederlo ad oggi ma è difficile immagine l’attore in entrambi i ruoli.

Il cacciatore: Michael Cimino racconta la morte dell’American Dream

Nel 1978 esce al cinema Il cacciatore, opera seconda di Michael Cimino. La guerra in Vietnam si è conclusa da appena tre anni ed è ancora una ferita apertissima per gli Stati Uniti, nonché sostanzialmente un tabù. Per quanto già durante lo svolgersi del conflitto ci siano stati film che hanno cercato di affrontare tale evento, è solo a guerra conclusa che si ha avuto modo di avere una più completa visione d’insieme su quanto accaduto e sul suo lascito. Prendono dunque vita a partire dalla seconda metà degli anni Settanta le opere che meglio hanno saputo mostrare ciò che davvero questo conflitto ha causato, specialmente a livello psicologico.

Il film di Cimino (che vincerà poi di 5 Premi Oscar incluso quello come Miglior film) non solo è tra queste, ma è anche un primo significativo tassello nella filmografia di un regista che con ogni sua opera ha sfidato platealmente la mitologia delle origini del suo Paese, il successivo tradimento da esso perpetrato verso gli ideali su cui si fondava e il suo lascito nei confronti delle nuove generazioni. Una sfida che ha dunque inizio con un’opera tanto imponente quanto controversa, che si fa metafora degli Stati Uniti cogliendo il Paese nel suo passaggio da un periodo di spensieratezza – in realtà solo apparente – ad uno irrimediabilmente segnato da un generale e profondo senso di smarrimento.

Prepararsi alla guerra

Un passaggio ben evidente in Il cacciatore, film a cui viene talvolta rivolta la critica di avere un primo atto troppo prolisso. Si tratta grossomodo della prima ora delle tre totali del film, in cui facciamo la conoscenza dei protagonisti, apprendiamo che lavorano in una acciaieria, che sono dediti agli scherzi, alle scommesse spericolate e che uno di loro, Steven (John Savage), è ad un passo dal matrimonio. Proprio questo evento occupa la maggior parte di questa prima ora, con una festa chiassosa, che sembra non finire mai e che ad un occhio distratto potrebbe sembrare – appunto – eccessivamente prolissa. Ma è proprio questa prima ora “preparatoria” che permette poi di far acquisire un senso a quanto verrà dopo, costruendo le basi per un contrasto ancora oggi in grado di ammutolire.

Steven, insieme a Mike (Robert De Niro) e Nick (Christopher Walken, che per questa sua interpretazione vincerà l’Oscar come Miglior attore non protagonista) sono infatti in procinto di partire per il Vietnam. Per loro, membri della comunità russo-americana, sarà un modo in più per dimostrare il proprio amore per gli Stati Uniti, quasi come se quest’esperienza potesse fargli guadagnare la possibilità di considerarsi americani a tutti gli effetti. Con loro ignari del proprio futuro, questa prima parte del film è dunque segnata dalla spensieratezza, dalle risate, da quel sano cazzeggio che è parte integrante della natura dei protagonisti.

Lo ribadisce con maggior forza la sequenza ultima di questo primo atto, quella della caccia al cervo, che non solo dà al film il suo titolo originale – The Deer Hunter – ma ripropone tutti gli elementi fino a quel momento messi in gioco. Il gruppo di amici protagonisti si reca in montagna, chiassosi come non mai, dividendosi tra scherzi e alcol, ma sapendo perfettamente quando è il momento di tacere e lasciar parlare i fucili. In un attimo, dunque, si passa dalla gioia al senso di morte. E ancora, quando una volta conquistato il proprio trofeo tornano in città per festeggiare, quel clima di festa è interrotto da uno struggente brano suonato al pianoforte da uno di loro, che spegne le risate e ammutolisce tutti. La festa è finita.

Il cacciatore Christopher Walken
Christopher Walken in una scena di Il cacciatore

La morte dell’innocenza

Da lì ha inizio il racconto dell’esperienza in Vietnam di tre dei protagonisti, partiti per servire e difendere il proprio amato paese. Quel senso di morte, tanto anticipato da piccoli segnali nel corso della fondamentale prima ora (quell’inferno che è l’acciaieria, il silenzioso veterano alla festa di matrimonio, le taciute tensioni sentimentali tra i protagonisti) esplode ora in tutta la sua brutalità sullo schermo. Ma non è un vero e proprio scenario di guerra quello che Cimino vuole mostrarci, spostando quasi subito la propria attenzione sul raccontare il conflitto attraverso la nota metafora della roulette russa, a cui i soldati americani sono costretti a partecipare.

È attraverso questa che Cimino dona presenza scenica all’insensatezza del morire in guerra, dell’essere alla mercé del caso, del non sapere mai quando arriverà la propria ora. Ogni colpo che va a vuoto è motivo sia di sollievo sia di nuova tensione, generata dal non sapere quanto ancora la fortuna sarà dalla propria parte. Ecco allora che quanto fino a quel momento visto, anche grazie alla sua ampiezza capace di restituire un contesto apparentemente idilliaco, risulta congeniale a quanto segue, che è non un film di guerra bensì un film sugli orrori che questa (come tutte le guerre, d’altronde) può generare in chi ne fa esperienza diretta.

Il cacciatore, insieme a Taxi Driver (1976) e Tornando a casa (1978), si è infatti imposto come uno dei più significativi esempi di film incentrati sulla difficile esistenza dei reduci di guerra, incapaci e impossibilitati a reinserirsi nella società dopo aver assistito ad orrori che non si possono spiegare a parole. Mike, tornato in patria, non riuscirà mai a condividere con l’amata Linda (Meryl Streep) ciò che ha visto, che gli è stato inflitto e che ha a sua volta inflitto. Cosa che lo fa naturalmente sentire incompreso e turbato. Tutto il resto del film rifletterà dunque su tale dinamica, proponendo attraverso i tre protagonisti tre diversi modi di rapportarsi con quanto accaduto che hanno però un unico risultato: la disillusione nei confronti di un American Dream al quale non è più possibile credere.

Michael Cimino racconta l’altra faccia degli Stati Uniti

È questa una consapevolezza su cui Cimino è tornato più volte nel corso della propria carriera, segnata da noti alti e bassi (più economici che non artistici) e sul quale si potrebbe dire si fondi la sua intera poetica. Due anni dopo Il cacciatore, dove si proponeva dunque come un drammatico ritratto di una generazione tradita da quel paese in cui riponeva cieca fiducia, Cimino realizza I cancelli del cielo. Un’altra opera monumentale, con cui va più indietro nel tempo, alla fine dell’Ottocento, per individuare un ancor precedente tradimento nei confronti di quella fiducia. Una comunità di immigrati europei diviene qui l’obiettivo di uno sterminio in quanto colpevole dei continui furti di bestiame. Furti dovuti però alle estreme condizioni di povertà a cui venivano costretti dai ricchi baroni locali.

O ancora, in L’anno del dragone (1985) il veterano di guerra interpretato da Mickey Rourke porta avanti un’accesa battaglia contro la comunità cinese di New York, mentre in Verso il sole (1996) – suo ultimo lungometraggio – un giovane navajo affetto da un tumore incurabile rapisce un medico (interpretato da Woody Harrelson) affinché lo accompagni in un luogo mistico che è convinto potrà guarirlo. In tutti questi casi, Cimino propone una contrapposizione tra culture diverse, facendo emergere da questo contrasto la disillusione verso un sogno americano che non ha offerto la libertà che invece prometteva.

Il cacciatore Robert De Niro Meryl Streep
Meryl Streep e Robert De Niro in una scena di Il cacciatore

Sopravvivere all’American Dream

C’è dunque uno sguardo malinconico che attraversa l’intera opera del regista, che tramite i suoi personaggi – più o meno coinvolti nell’attuarsi di questo tradimento – mira a riflettere su cosa ne è stato di quella terra delle opportunità, macchiata in più occasioni dal sangue di quanti vi riponevano fiducia o capace di mandare a morire senza troppi scrupoli i propri figli in una giungla dall’altra parte del mondo. Davanti a questa consapevolezza, sembra rimanere poco da poter fare, come il ricercare un senso di comunità a cui aggrapparsi. Ecco allora che Il cacciatore si conclude con i protagonisti sopravvissuti che intonano “God Bless America”.

Una scelta, quella di questo brano, che all’occorrenza è stata vista con intenti patriottici o satirici. Sembra facile propendere per quest’ultima lettura, con i personaggi che continuano a celebrare – come dei novelli Giobbe – quell’America che ha però tolto loro ogni cosa. Cimino, nel corso di una lunga intervista rilasciata nel 2007, ha però offerto una chiave interpretativa più profonda e ambigua. “Quando le persone sono in difficoltà, hanno bisogno di fare qualcosa insieme. In questo caso si tratta di emettere un suono. E cantano questa canzone perché è una canzone che ogni bambino americano conosce a memoria. E quella canzone li riunisce come una famiglia”.

“Mentre cantano, è una prima colazione quella che stanno consumando, non un’ultima cena”, conclude Cimino. Quel canto diventa dunque il modo con cui i personaggi cercano di ritrovarsi, di ristabilire un contatto e da lì voltare insieme pagina. Sembrerebbe dunque esserci uno spiraglio di speranza per il futuro nel finale di Il cacciatore, ma per quanto ciò possa essere vero, non cancella l’orrore verificatosi, che ha spezzato per sempre l’innocenza di questi personaggi e con loro di un Paese intero. Il film, che si apre con un matrimonio, non può allora che chiudersi con un funerale. Mike, Steve, Linda, gli altri e gli Stati Uniti andranno avanti con le loro vite, ma non saranno mai più gli stessi.

I figli di Christopher Reeve non hanno mai visto il cameo in CGI di The Flash

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Uno dei documentari più attesi in anteprima al Sundance Film Festival 2024 è “Super/Man: The Christopher Reeve Story“, che ripercorre l’ascesa dell’omonima star a icona di Hollywood e l’incidente quasi fatale a cavallo del 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù. I figli di Christopher Reeve – Will, Matthew e Alexandra – appaiono come soggetti nel film e si sono uniti al Variety Studio presentato da Audible per parlare dell’eredità del padre.

Alexandra ha definito il documentario un “bellissimo regalo” perché è raro “vedere la vita di un genitore raccontata nella sua totalità… vedere una vita ben vissuta sullo schermo e nella sua piena complessità. Volevamo che la gente vedesse gli alti e i bassi, la facciata pubblica e ciò che accade a casa“.

È un dono. Siamo così fortunati“, ha aggiunto Matthew. “Non solo abbiamo i suoi film da guardare, ma anche una collezione di filmati casalinghi da recuperare e da esaminare e interviste di lui su YouTube da consultare. Vedere cose che non avevo mai visto prima non ha cambiato la mia percezione di lui, ma l’ha migliorata… come una rara intervista australiana del 1977 che è stata caricata e di cui non conoscevo l’esistenza. È stato molto bello vederle e scoprire molto più materiale di quello che conoscevamo“.

Ai figli di Christopher Reeve è stato chiesto cosa ne pensano dell’apparizione del padre nel film della Warner Bros. “The Flash“. Lo studio ha utilizzato in modo controverso la CGI per ricreare le sue sembianze per un cameo in cui la sua iterazione di Superman viene avvistata dal Flash di Ezra Miller nel multiverso. Nessuno di loro ha mai guardato “The Flash” e non sono stati coinvolti in quel cameo.

Quando gli è stato chiesto quale fosse il ruolo di Christopher Reeve più sottovalutato dopo che la sua carriera è stata dominata da Superman, Will non ha esitato a rispondere.

Nella nostra città natale, Bedford, New York… il cinema locale ha subito un rebranding qualche anno fa“, ha detto Will. “La persona responsabile di quel turno mi ha contattato e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto che proiettassi un film a mia scelta tra quelli di mio padre. Ho risposto: “Certo, ma non Superman. Faremo “Remains of the Day Quel che resta del giorno””. Era così orgoglioso del suo ruolo in quel film. Non è un ruolo importante. È un ruolo importante nel film. Ha potuto mostrare un lato completamente diverso di sé. Sapevo quanto fosse orgoglioso di questo. Non che non fosse orgoglioso di Superman… ma se fosse qui non sceglierebbe Superman, sceglierebbe “Quel che resta del giorno”. Non penso tanto ai film di Superman quanto alle oscillazioni che gli sono state fatte al di là di questo ruolo di grande importanza“.

All American Nightmare: recensione della docuserie Netflix

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All American Nightmare: recensione della docuserie Netflix

Spesso il cinema tende a imitare alla realtà, presentandola sul grande schermo in maniera più articolata o romanzata, così da attirare maggiormente il pubblico. Tuttavia, ci sono dei casi in cui la realtà sembra quasi imitare il cinema: questo è proprio il caso di All american nightmare: Rapimento in California. La serie, strutturata in soli tre episodi, ognuno da circa 50 minuti, racconta dei fatti realmente accaduti nello stato americano tra il 2009 e il 2015. L’evento centrale è il rapimento di Denise Huskins, una giovane fisioterapista americana portata via dalla propria casa nel cuore della notte in un quartiere di Vallejo.

All American Nightmare: l’inizio di un incubo

Marzo 2015, notte fonda: Aaron e la sua fidanzata Denise dormono pacificamente nella loro casa in una zona residenziale di Vallejo, in California. I due vengono svegliati da una forte luce che gli viene puntata addosso e qui inizia l’incubo: Aaron viene legato e poi drogato fino a perdere conoscenza. Al suo risveglio Denise è scomparsa, è stata rapita. I rapitori intimano al ragazzo di non rivolgersi alla polizia, chiedendo un riscatto di 15 mila dollari per riavere la fidanzata indietro, per questo motivo Aaron contatta la polizia solo diverse ore dopo il rapimento.

La polizia non riesce a credere ad una storia così surreale e complicata come quella raccontata da Aaron e presume subito che il caso sia un ennesimo femminicidio: la coppia ha una lite sfuggita di mano e il fidanzato, per non ammettere a sé stesso e alla polizia di aver ucciso Denise, inventa il rapimento.

Circa 48 ore dopo la scomparsa di Denise, questa viene ritrovata nella zona di Huntington Beach, vicino alla casa dei genitori. Allora i pregiudizi della polizia virano su di lei, colpevolizzandola: un finto rapimento per vendetta, simile a quello presentato nel noto film Gone girl diretto da David Fincher, con Rosamund Pike (Saltburn) e Ben Affleck (Air), uscito nelle sale l’anno prima di questi avvenimenti.

La paura di subire ripercussioni dai rapitori, l’inefficienza della polizia e la gogna mediatica non fanno che rendere a Aaron e Denise la vita impossibile.

All American Nightmare Denise Huskins Aaron Quinn

L’abituale inefficienza della polizia

“Che cosa deve succedere ad una donna perché venga creduta? Sembra che non ci siano speranze.” – Denise Huskins

Uno degli elementi focali di All American Nightmare è la noncuranza delle forze di polizia riguardo le testimonianze di Aaron e Denise, bollate da subito come non veritiere. In particolare, la questione sembra essere anche più profonda di così: rapimenti o irruzioni simili, con forme di molestie o tentati stupri si sono susseguiti dal 2009 nello stato della California, in città a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. Ciononostante, la polizia ha continuato a ignorare i problemi, screditando talvolta le testimonianze delle donne che riportavano gli eventi accaduti (Sicura non sia stato un brutto sogno?). La mancanza di professionalità ha permesso all’aggressore di continuare ad agire indisturbato per ben 6 anni: se si fosse intervenuto subito, la stessa Denise Huskins sarebbe stata salvata da un’esperienza così traumatica.

Tale problema tende a non riguardare solamente gli Stati Uniti: le donne, nel momento in cui denunciano, non vengono credute o i casi di molestie, stupri o femminicidi non sono trattati con la dovuta attenzione. Ne sono di esempio i tanti, troppi casi di cronaca: uno in particolare è l’omicidio di Vanessa Ballan, la cui precedente denuncia è stata ignorata.

The Gone Girl Case: l’influenza cinematografica

Nel vedere raccontata la storia di Aaron e Denise in All American Nightmare un cinefilo esperto non può che collegare le vicende a quelle di Gone girl. Tutto sembra inizialmente combaciare: la ragazza scopre una possibile infedeltà da parte del fidanzato, in questo caso un continuo interesse verso l’ex, Andrea, e per vendicarsi finge un rapimento in modo tale che sia proprio il ragazzo infedele ad essere il primo sospettato e incolpato, per poi ritornare miracolosamente a casa.

La storia sembra identica, peccato che questa sia la realtà e non una brillante pellicola di Fincher. Denise è stata veramente rapita, ma anche la stessa polizia non riesce a superare la visione iniziale di una possibile imitazione del modus operandi di Amy, la protagonista del film.

Questo è un altro dei motivi per cui la polizia non ha approfondito le indagini, bollando subito il caso come “Gone Girl Case” e condannando Denise e Aaron per la perdita di tempo e fondi della comunità per seguire un finto rapimento.

All American Nightmare Miguel Campos

La gogna mediatica

La polizia, nel lavorare su questo caso, non si limita a screditare le testimonianze di due vittime, Aaron e soprattutto Denise, o a prendere come esempio per le loro indagini un thriller di Hollywood, ma è anche la miccia per l’esplosiva gogna mediatica che colpirà la ragazza. Il capo della polizia, nel bollare il caso come uno spreco di fondi pubblici della comunità, porta tanto odio a riversarsi ingiustamente su Denise, in una tempesta di continui messaggi vessatori sui social e attacchi da parte di giornalisti.

All American Nightmare riesce in soli tre episodi a raccontare un caso complesso, denso di tematiche di importanza sociale e attuale, attirando l’attenzione del pubblico internazionale su queste strane e tristi vicende di cronaca.

Doctor Who: Millie Gibson verrà sostituita da Varada Sethu dopo una stagione

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Variety ha confermato che la star di Doctor Who Millie Gibson verrà sostituita dopo una stagione. L’attore di Jurassic World: il Dominio Varada Sethu reciterà al fianco di Ncuti Gatwa come compagna del Dottore nella quindicesima stagione dello show.

La Gibson, finora nota per aver interpretato Kelly Neelan nella soap britannica “Coronation Street“, ha debuttato nella serie fantascientifica di lunga durata nello speciale natalizio di dicembre. Ha interpretato la compagna Ruby Sunday accanto a Ncuti Gatwa, che interpreta il Quindicesimo Dottore.

La Gibson tornerà a vestire i panni di Ruby nell’imminente 14ª stagione, che sarà trasmessa a maggio dalla BBC nel Regno Unito e da Disney+ a livello internazionale.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Doctor Who e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Ma per la stagione 15, le cui riprese sono attualmente in corso in Galles, Varada Sethu interpreterà la compagna di Ncuti Gatwa, come ha confermato una fonte. Non sono stati rivelati altri dettagli sul suo ruolo. Sethu è già apparso in “Andor” e “Mrs Sidhu Investigates”.

Gatwa, che ha recitato anche in “Barbie“, resterà nei panni del Dottore. Lo showrunner Russell T Davies, che ha rilanciato la serie di culto nel 2005, è tornato a scrivere e produrre le nuove stagioni, che sono co-prodotte da Bad Wolf.

Tra le guest star della stagione 14 figurano Yasmin Finney (“Heartstopper”), la cantante Bonnie Langford, Jonathan Groff di “Glee” e Indira Varma (“Obsession”). Doctor Who ha celebrato il suo 60° anniversario lo scorso novembre.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: la nuova serie turca gratis e in esclusiva su Mediaset Infinity

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Arriva gratis e in esclusiva su Mediaset Infinity la nuova serie turca Dreams and Realities – La forza dei sogni (Hayaller ve Hayatlar).

La romantic comedy a tinte thriller prodotta da NGM, in 26 episodi, vede come protagoniste Özge Gürel (nota al pubblico italiano per i suoi ruoli in Mr. Wrong – Lezioni d’amore, Bitter Sweet – Ingredienti d’amore e Cherry Season), Aybüke Pusat, Melisa Aslı Pamuk, Yeşim Ceren Boz e Beyza Sekerci.

Le protagoniste sono cinque giovani donne in carriera, ben istruite, che provengono dai quartieri medio-bassi di Istanbul. A differenza delle famiglie tradizionali del loro quartiere, hanno tutte grandi sogni… tuttavia i sogni non sempre corrispondono alla vita reale.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: quando esce e dove vederla in streaming

Dreams and Realities – La forza dei sogni in streaming è in arrivo dal 29 gennaio, gratis e in esclusiva, su Mediaset Infinity con la pubblicazione di un episodio al giorno, da lunedì a venerdì.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: la trama

Dicle (Özge Gürel) ha sempre voluto conquistare il mondo dell’editoria e scrive un blog da anni, ma intanto lavora come produttrice di insegne. Güneş (Aybüke Pusat) ha studiato per diventare un avvocato affermato, ma per ora si occupa solo di pignoramenti. Setenay (Melisa Aslı Pamu) vorrebbe diventare una curatrice d’arte, ma lavora in una galleria di seconda classe. Melike (Melisa Aslı Pamu) sogna di costruire eleganti residenze, ma nel frattempo fatica a sbarcare il lunario affittando case. E infine Meryem che sogna una casa ai piani alti di Istanbul, ma vive nel sottostrada e lavora come contabile in uno studio legale. Cinque donne, cinque sogni da realizzare, la ricerca dell’amore e un omicidio che cambierà tutte le prospettive.

Dreams and Realities – La forza dei sogni, il cast

A completare il cast maschile troviamo: Serkay Tütüncü (Ozan Dinçer in Mr Wrong – Lezioni d’amore), Yusuf Çim, Ekin Mert Daymaz, Alican Aytekin (Seyfi di Love is in The air) e Halil Ibrahim Kurum. A firmare la sceneggiatura Yesim Citak (già sceneggiatrice per Daydreamer – Le ali del sogno e Love is in the air, due grandi successi firmati Canale 5) e Yelda Eroglu.