Lo scooper Daniel Richtman ha
riferito che presso i 20th Century Studios è in
sviluppo un nuovo film di Die Hard. Secondo il report, si tratterebbe di
un prequel che seguirà le vicende di un giovane John
McClane, il personaggio iconico che è passato alla storia
del cinema con il volto di Bruce
Willis. Si tratta di una voce non confermata che però
sembra sposarsi bene con le tendenze di Hollywood che attinge a PI
di grande successo e le re-immagina.
C’è stato un periodo in cui un
progetto legato a Die Hard prevedeva sia un prequel che un sequel,
con John McClane impegnato in una nuova missione nel presente,
mentre la sua storia si intrecciava con il suo passato.
Con il titolo provvisorio di
McClane, il progetto era ancora in fase di sviluppo quando la 20th
Century è stata acquisita dalla Disney nel 2019. Successivamente è
stato scartato, e anche il ritiro di Bruce
Willis in seguito alla
diagnosi di demenza frontotemporale ha sembrato mettere fine a
ogni possibilità di un altro sequel, e anche al film in stile Il
Padrino parte 2, ambientato in due linee temporali.
Un nuovo prequel molto probabilmente
eliminerebbe l’idea di presentare versioni attuali dei personaggi
di Die Hard, quindi se le voci sono vere e viene realizzato un
nuovo film, potrebbe essere più simile alla graphic novel
Die Hard: Year One. Pubblicata tra il 2009 e il
2010, la serie era ambientata nel 1976 e seguiva un giovane John
McClane nei panni di un poliziotto alle prime armi a New York.
La popolarità del film originale
continua a durare, tanto che il film è stato di recente
ridistribuito nelle sale. Uscito nel 1988, il celebre film d’azione
ha avuto quattro sequel: Die Hard 2 del 1990,
Die Hard – Duri a Morire del 1995, Live
Free or Die Hard del 2007 e A Good Day to Die
Hard del 2013.
Il regista Mario Martone ha
dedicato alla sua Napoli diversi film, dal suo esordio
Morte di un matematico napoletano fino al
recente Il sindaco del rione Sanità, tratto
dall’omonima opera di Eduardo De Filippo. Nel 2022
è poi tornato proprio nei luoghi di quel rione per girarvi Nostalgia (qui la recensione), un dramma
tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea dove la
città e le sue sfumature diventano protagonista imprescindibile,
che accompagna il personaggio interpretato da Pierfrancesco
Favino in una riscoperta nostalgica di quei luoghi,
della loro meraviglia ma anche della loro pericolosità.
In Nostalgia,
infatti, Napoli e il rione Sanità hanno un ruolo importantissimo,
con il regista che ha scelto le location anche in base
all’evoluzione che il protagonista ha nel corso del racconto. È
così che si portano sullo schermo ambienti talvolta ritratti con
pregiudizio o eccessiva severità, capaci di sfoggiare una serie di
colori, profumi e sapori unici, in cui lo spettatore ha modo di
imbattersi nel corso dell’intero film. Certo, non manca anche la
raffigurazione di quegli ambienti più oscuri, malavitosi, che fanno
del capoluogo campano un luogo tanto affascinante quanto
temibile.
Da poco divenuto disponibile anche
su Netflix,
Nostalgia è
un film che evoca dunque tutto ciò e che tra pregi e difetti porta
ad innamorarsi delle bellezze di Napoli, ma anche a riflettere sul
valore e la pericolosità di un sentimento quale la nostalgia. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori, scoprendo poi i luoghi in
cui si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva, foto di Mario
Spada
La trama e il cast di attori di Nostalgia
Protagonista del film è
Felice, il quale dopo quarant’anni di assenza
torna nella sua Napoli per rincontrare sua madre ma anche
riscoprire i luoghi e i codici del quartiere in cui è cresciuto,
il Rione Sanità. Qui però Felice deve fare
anche i conti con un passato doloroso, nel quale figura anche
Oreste, suo compagno di bravate ora divenuto
ricercato e temuto boss malavitoso. Felice vorrebbe rincontrarlo,
recuperare il tempo perso e forse anche far riemergere l’umanità
dell’amico, ma troppo tempo sembra essere passato e la nostalgia
potrebbe rivelarsi pericolosa.
Ad interpretare Felice vi è l’attore
Pierfrancesco Favino, cimentatosi in una prova
d’attore che gli ha richiesto di acquisire un accento egiziano,
luogo dove il protagonista è fuggito, per poi gradualmente
“sporcare” quel modo di parlare con un ritorno della cadenza
napoletana fino a quel momento dimenticata. Accanto a lui, nel
ruolo dell’ex amico Oreste vi è invece l’attore Tommaso Ragno, mentre Francesco Di Leva è don Luigi Rega, parroco
del rione che si batte contro la criminalità. L’attrice
Aurora Quattrocchi interpreta Teresa, madre
di Felice, mentre l’attrice marocchina Sofia
Essaïdi è la moglie del protagonista.
Le location di Nostalgia:
ecco dove è stato girato il film
Fedele all’omonimo romanzo da cui è
tratto, Nostalgia
è ambientato a Napoli, e più precisamente nel
rione Sanità. Innanzitutto, a Vascio
di Via Cristallini 133 si trova l’abitazione di
Teresa, la madre del protagonista dove egli si reca a inizio film.
Nel Centro Direzionale, invece, si trova
l’Holiday Inn dove Felice soggiorna non appena arrivato a Napoli.
Uno dei luoghi più belli e riconoscibili nel film è invece
la Porta di San Gennaro, la più antica porta
della città di Napoli, con il suo affresco di Mattia
Preti offerto alla città per la fine della peste. Questa
si può ammirare alle spalle di Felice mentre entra nel rione
Sanità.
Nel rione, Felice percorre
Via Vergini, nel cuore della Sanità, e attraversa
le bancarelle del famoso mercato del Borgo dei
Vergini per raggiungere la casa della madre. Il murales di
Totò e Peppino che si nota nel film si trova invece a
Piazza Sanità, dove il protagonista passa prima di
entrare nella Basilica di Santa Maria alla Sanità.
È in essa che il protagonista conosce don Luigi e sempre qui prende
parte al funerale della madre. Tra le numerose passeggiate che
Felice poi compie, alla ricerca di una nuova casa, c’è
Salita Capodimonte, dove si trova anche la
scalinata ellittica del settecentesco Palazzo De’
Liguoro-Santoro, dove abita Oreste.
Sempre a Capodimonte, Felice ricorda
di avere partecipato a una gara clandestina di motociclette
conclusasi con un giro intorno al Tondo di
Capodimonte. Altri affascinanti luoghi dove egli si reca,
grazie alla guida di una ragazza conosciuta, sono invece le
Catacombe di San Gennaro e San
Gaudioso. Viene mostrato poi anche il Cimitero
delle Fontanelle, luogo di culto e di macabro fascino allo
stesso tempo, in cui si concentrano leggende e racconti miracolosi.
Qui Felice apprende del famoso “culto delle anime pezzentelle” e
decide di adottare un teschio dell’ossario per ingraziarsi le anime
del Purgatorio ed avere la loro protezione.
Il trailer di Nostalgia e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Nostalgia
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV, Infinity+,
Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
La Sony sembra determinata a portare
avanti il suo personale Marvel Universe, continuando a
portare sullo schermo i personaggi legati a
Spider-Man. Sebbene sia Venom
che Morbius avrebbero giovato di un confronto con
l’Uomo Ragno prima di un film da solisti, sembra chiaro perché la
Sony abbia voluto cominciare da loro con le suo storie di cattivi
Marvel. Nonostante i risultati infelici.
Sembra che anche Madame
Web e Kraven
il Cacciatore non arrivino con i migliori degli
auspici, soprattutto a giudicare da quello che il pubblico lascia
pensare. Tuttavia, la Sony non accenna a rallentare la sua marcia.
Nuovi rumors vorrebbero infatti in produzione due nuovi film con
protagonisti super villain di Spider-Man: Doctor Octopus e
Mysterio.
Secondo i report, i due film solo
per i personaggi Otto Octavius e Quentin Beck non solo sono in
sviluppo, ma prevederanno anche un recasting degli attori che, come
sappiamo, sono già comparsi al cinema nei ruoli. Rispettivamente
Alfred Molina e Jake Gyllenhaal. Addirittura per il ruolo di Doc
Ock ci sarebbe già un nome: Hugh Dancy.
Il buon senso vorrebbe che questi
progetti confluissero poi in I Sinistri Sei, come era stato
seminato in Morbius, dove Avvoltoio propone al
protagonista di unirsi a lui. Dopotutto dal momento che entrambi i
personaggi sono stati raccontati alle loro origini dai film
precedenti, che senso avrebbe riproporli scollegati da una più
ampia e ambiziosa pianificazione?
Mentre il futuro di Kang
nell’universo cinematografico Marvel rimane poco chiaro, è emerso
un favorito per sostituire Jonathan
Majors. In precedenza, Kang era interpretato da Majors
che avrebbe dovuto interpretare il personaggio almeno fino a
Avengers: The Kang
Dynasty.
Dopo che Jonathan
Majors è stato
dichiarato colpevole da una giuria di aggressione e molestie
nei confronti di un ex fidanzata, è stato licenziato dal suo ruolo
di Kang. Non è ancora noto se i Marvel Studios ricasteranno il
ruolo con un nuovo attore che interpreterà Kang, ma secondo lo
scooper del film Daniel Richtman, l’acclamato
attore Colman Domingo è stato considerato come
potenziale sostituto di Majors nei panni di Kang.
Colman Domingo is being eyed for the role of
Kang the Conqueror, should Marvel Studios decide to recast him.
Si tratta di un rumor non verificato
e per ora è meglio prendere la notizia con le pinze. Detto questo,
il rumor sta rapidamente attirando l’attenzione mentre i fan
discutono di Domingo nel ruolo. L’attore è meglio conosciuto dai
fan del franchise di The Walking Dead in cui
ricopre il ruolo di Victor Strand nella prima serie spin-off,
Fear the Walking Dead. Ha anche impressionato la
critica con il suo acclamato ruolo nel film Netflix
Rustin, che è valso a Domingo una candidatura ai Golden Globe. Domingo ha anche
vinto un Primetime Emmy Award per il suo ruolo da ospite nella
serie di successo della HBO Euphoria. Lo vedremo presto ne
Il colore viola, e ha anche recentemente doppiato
i film Transformers: Rise of the Beasts e
Ruby Gillman, Teenage Kraken.
Il potenziale casting di Domingo
potrà avvenire solo se i dirigenti dei Marvel Studios decideranno
di non eliminare il personaggio di Kang dal MCU. È possibile che il
personaggio venga scartato, come suggerito da alcuni report, in
favore della sua sostituzione con un altro supercriminale nei film
degli Avengers. Il problema è che molte domande rimarrebbero senza
risposta se la storia di Kang non venisse sviluppata ulteriormente,
specialmente dopo gli eventi della seconda stagione di Loki.
Comunque sia, è stato riferito che Avengers: The Kang
Dynasty viene
ora chiamato internamente alla Marvel semplicemente come
Avengers 5, quindi è possibile che il
personaggio possa tornare per concludere la sua storia pur
limitando la sua presenza rispetto ai piani originali.
A 91 anni, John
Williams, compositore delle decine iconiche di
Star
Wars, Indiana
Jones, Harry Potter e molto altro,
ritratta i suoi precedenti commenti sul suo pensionamento. La
carriera del leggendario compositore si estende per sette decenni,
che lo hanno portato a collaborare spesso con i grandi del settore
come Steven Spielberg per film quali Lo Squalo, Jurassic Park, E.T. il
extra-terrestre, fino all’ultimo The
Fablemans. Dopo una carriera illustre, Williams ha
accennato al ritiro dalle colonne sonore cinematografiche nel 2022,
affermando che Indiana
Jones e il quadrante del destino sarebbero stato il
suo ultimo.
Tuttavia, all’inizio del 2023 aveva
già rettificato la sua dichiarazione, dicendo che aveva in
programma di “restare per un po’” e ora ha chiarito la sua
posizione rispetto al ritiro dalla composizione cinematografica.
Durante un’intervista con The Times via Deadline, John Williams ha
ritrattato i suoi precedenti commenti sul ritiro, affermando che
“tutto è possibile” e “non vorrebbe escludere
nulla”. Le discriminanti per farlo tornare a comporre
dovrebbero essere un forte interesse per il progetto e una
compatibilità di tempistiche:
“Se arrivasse un film a cui sono
molto interessato, con un programma a cui posso far fronte, allora
non vorrei escludere nulla. Tutto è possibile. Tutto è davanti a
noi. Solo i nostri limiti ci trattengono. Oppure, per dirla più
semplicemente: mi piace tenere una mente aperta.”
Con il franchise di Star
Wars ancora in sviluppo e la serie di Harry Potter
all’orizzonte, ci sarebbero molti progetti a cui
John Williams è già legato e che potrebbe
scegliere di portare avanti, ma resta da vedere cosa e come gli
verrà proposto.
Sharmeen
Obaid-Chinoy, regista di Star
Wars: New Jedi Order (titolo provvisorio), fornisce un
aggiornamento sul suo prossimo impegno, cosa che lascia intuire che
l’entrata in produzione del film è imminente. Dopo che immaginavamo
tutti che il personaggio di Daisy Ridley, Rey, avesse già detto tutto in
merito al franchise con Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, è stato
confermato che sarebbe tornata in un nuovo film originale,
ambientato 15 anni dopo la fine di Episodio IX,
che vedrà Rey tentare di costruire, come suggerisce il titolo, un
nuovo ordine Jedi.
Ora, Sharmeen Obaid-Chinoy, regista
di Star
Wars: New Jedi Order, anticipa qualcosa sul progetto nel corso
di un’intervista alla CNN. Mentre
non rivela troppi dettagli sul film, il suo commento suggerisce che
la produzione potrebbe iniziare presto. “Sono molto entusiasta del
progetto perché sento che ciò che stiamo per creare è qualcosa di
molto speciale. E ora siamo nel 2024, ed è giunto il momento che
una donna si faccia avanti per modellare una storia in una galassia
lontana lontana.”
L’unico vero indizio nel commento di
Obaid-Chinoy che la produzione inizierà presto è il suo uso della
frase “stiamo per”. È interessante notare che il commento della
regista coincide con le recenti voci che affermano che la
produzione su
Star Wars: New Jedi Order inizierà nella primavera del
2024. Ovviamente, le osservazioni di Obaid-Chinoy danno credito a
queste affermazioni.
In un’intervista con IGN il mese scorso, il
presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy ha preso in giro che Star
Wars: New Jedi Order vedrà i Jedi in “scompiglio“, con Rey
che tenta di mantenere la promessa fatta a Luke mentre ricostruisce
l’ordine.
Mentre
Star Wars: New Jedi Order non ha una data di uscita,
gli slot aperti nel calendario di distribuzione della Disney
suggeriscono che potrebbe arrivare già dal 19 dicembre 2025. Se la
produzione iniziasse effettivamente nei prossimi mesi, è possibile
che il sequel potrebbe occupare questa data. Altri slot liberi
includono il 17 dicembre 2027 e il 21 dicembre 2029, ma, dato che
non c’è stato un film nel franchise dal divisivo Star Wars: l’Ascesa di Skywalker del
2019, la data del 2025 sembra quella più probabile per la
Disney.
Mentre le informazioni sul film
rimangono molto scarse, Daisy Ridley ha anticipato in un’intervista
con Collider che la storia pianificata non è “quello che mi
aspettavo“, anche se non aveva ancora letto una vera
sceneggiatura. Ora è passato più di un mese da questi commenti, ed
è possibile che da allora le sia stata inviata una
sceneggiatura.
Dopo 40 anni
Vacanze di Natale batte tutti al botteghino con la
media copia più alta d’Italia e quasi 500.000 euro
d’incasso in un solo giorno. Ieri, sabato 30 dicembre, in
tantissime sale si è registrato il sold out per la commedia cult di
Natale firmata da Carlo Vanzina, prodotta dalla
Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e
distribuita nelle sale, in versione restaurata e rimasterizzata, da
Nexo Digital a 40 anni dall’uscita al cinema del
film. I cinema si sono riempiti di appassionati che hanno
accolto l’invito a scegliere un dress code rigorosamente ispirato
agli anni Ottanta e che hanno cantato, ballato e recitato a memoria
le battute più celebri del film.
Così, per
accontentare i tanti fan che non sono riusciti a rivederlo,
VACANZE DI NATALE in versione restaurata
e rimasterizzata tornerà nelle sale solo per un altro
giorno il prossimo 6 gennaio. L’elenco delle sale e i
biglietti in prevendita saranno a breve disponibili su nexodigital.it.
Uscito al cinema
nel dicembre del 1983, “Vacanze di
natale”riconquista il grande
schermoper una giornata unica: il
VACANZE DI NATALE DAY è infatti uno
speciale appuntamento nelle sale pensato per radunare tutti
i fan che ne conosconoa memoria le
battutee le scene più esilaranti e che
ne ricordano perfettamente la colonna sonora in
cui sono presenti alcuni dei brani più celebri di tutti gli
anni Ottanta.
Celebrando al
cinema i 40 anni di un film che ha fatto ridere e divertire intere
generazioni, l’appuntamento al cinema è anche il momento per
rivivere un rito che per molti anni ha accompagnato i tradizionali
festeggiamenti natalizi italiani: andare al cinema in compagnia di
amici e familiari per vedere un film tutti insieme.
“Vacanze di
Natale” diretto nel 1983 da Carlo Vanzina,
scritto insieme a suo fratelloEnrico, è una
commedia cult, patrimonio dell’immaginario del nostro Paese.
Ambientata a Cortina d’Ampezzo e ritmata da una
colonna sonora che ha fatto epoca, fotografa con umorismo e
leggerezza l’Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile:
Jerry Calà, Christian De Sica,
Claudio Amendola, Stefania
Sandrelli, KarinaHuff,
GuidoNicheli,
RiccardoGarrone, Mario
Brega, Marilù Tolo, Antonellina
Interlenghi, Moana Pozzi e tantissimi
altri divertenti interpreti della commedia italiana. Gli arricchiti
e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene
di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive
giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo
romanzo generazionale su come eravamo. E forse su come vorremmo
ancora essere.
The Miracle Club, il film di
Thaddeus O’ Sullivancon un leggendario trio di attrici di diversa
generazione – i premi Oscar Maggie
Smith e Kathy
Bates, e la candidata all’OscarLaura
Linney – dopo l’anteprima al Tribeca Film
Festival, arriva in sala in Italia il 4
gennaio distribuito
da Europictures.
Un altro bellissimo ruolo per tre
attrici straordinarie, affiancate da un cast di prim’ordine di cui
fanno parte Agnes O’Casey, il candidato all’Oscar Stephen Rea e
Mark O’Halloran.
Ambientato nel 1967, The
Miracle Club segue la storia di tre amiche, Lily
(Maggie
Smith), Eileen (Kathy
Bates) e Dolly (Agnes O’Casey). Da
Ballygar, una comunità operaia della periferia di Dublino che
marcia al proprio ritmo, radicata in tradizioni di lealtà, fede e
unione, sognano di vincere un pellegrinaggio alla città sacra di
Lourdes per assaporare la libertà e sfuggire alla routine della
vita domestica. Poco prima del viaggio, la loro vecchia amica
Chrissie (Laura Linney) arriva a Ballygar per il funerale della
madre, dopo un lungo esilio negli Stati Uniti. Il suo ritorno
riapre vecchie ferite e le quattro devranno confrontarsi con il
loro passato, anche quando viaggiano alla ricerca di un
miracolo.
Ad appena un anno di distanza
dall’incidente che gli è quasi costato la vita, Jeremy Renner è
pronto a tornare a l lavoro su un set cinematografico. L’attore ha
infatti rivelato di essere già al lavoro sul set di Mayor
of Kingstown, per le riprese della terza stagione.
Renner fu coinvolto
in un incidente quasi fatale il 1 ° gennaio 2023, dopo aver
salvato suo nipote dall’essere travolto da uno spazzaneve. L’attore
e star della Marvel è stato investito dal suo
gatto delle nevi, che pesa oltre sei tonnellate, costringendolo in
ospedale con un trauma toracico e lesioni ortopediche.
Mentre Renner continua la
riabilitazione completa, ha commentato con Andy Cohen e Anderson
Cooper durante il loro speciale di Capodanno della CNN la sua
terapia fisica, parlando anche del suo lavoro e del suo prossimo
album.
“Abbiamo molto da festeggiare
quest’anno”, ha detto Renner. “Sono così benedetto e avevo
così tante cose per cui vivere. Ho una famiglia gigante, una figlia
di 10 anni. Avrei deluso e incasinato molte vite se fossi passato a
miglior vita. Ho molto per cui combattere. Il recupero è una strada
a senso unico nella mia mente. Lavoro ancora duramente ogni
giorno.” Quando gli è stato chiesto del suo coinvolgimento
nella terza stagione di Mayor of
Kingstown, Renner ha risposto: “È stato un anno
meravigliosamente impegnativo”, ha detto. “Penso di essere
pronto e penso di essere abbastanza forte. Torno esattamente tra
una settimana.”
L’attore di Hawkeye è tornato in
pubblico con l’uso di un bastone alla premiere mondiale della sua
serie Disney+ “Rennervations”
lo scorso aprile, dopo aver tenuto i fan costantemente
aggiornati sul stato di salute tramite i social. Molte star
hanno espresso la loro vicinanza e il loro supporto a Jeremy Renner
nel corso di quest’anno. In particolare Scarlett Johansson
e Chris Evans hanno anche
fatto visita all’attore in ospedale.
L’universo di Star Wars
è immenso: in tanti hanno contribuito, ha preso forma in diversi
media, ed è quindi inevitabile che ci sia qualche
incoerenza. Ad esempio, per quanto riguarda l’amato
Chewbacca. Il wookiee è coraggioso, feroce, e
abbracciabile, e soprattutto uno dei personaggi fondamentali del
cast originale. Ma, a differenza di molti altri, non ha è mai
diventato davvero un personaggio compiuto, a 360°. È sempre un po’
lì, segue gli amici e li aiuta, provvede ai rinforzi, e
occasionalmente pilota il Falcon per una fuga dell’ultimo minuto.
Non tutto quello che riguarda Chewbacca è stato
pensato nei dettagli, e ci sono alcuni fatti riguardanti il
personaggio che non hanno molto senso. Tipo il fatto che ha una
moglie che guarda programmi di cucina. Cose così.
Chewbacca non ha
mai nulla da ridere sulle idee stupide di Han
Han Solo sopravvive sempre per
un pelo, sia per gran colpi di fortuna, sia per un’innata
abilità di tirarsi fuori dalle situazioni pericolose. Con un po’ di
furbizia e un po’ di fascino, e con la convinzione che tutto si
risolverà, in un modo o nell’altro, sembra che riesca sempre a
cavarsela. Ma succede che, a volte, le idee di Han non siano
proprio geniali. Ma cosa ne pensa il suo compagno d’avventure?
Perché Chewbacca non ha mai
nulla da ridire sul fatto che la maggior parte delle volte le idee
di Han sono stupide? Sembra che le opinioni di Chewbecca a
volte vengano un po’ messe da parte dal personaggio, forse perché,
dopotutto, gli deve la propria vita, dato che Han l’ha salvato
dall’Impero. Ma sicuramente, Chewbecca lo sapeva che scaricare il
carico di Jabba alla vista dello Star Destroyer, o che nascondersi
nella gola di un verme spaziale non erano esattamente idee
geniali.
Han e il compagno sopravvivono
sempre, spesso per un pelo, e sicuramente rischiano troppo molto
più dello stretto necessario. Dopotutto, Chewbe potrebbe avere
alcune alternative e consigli, dato che è, su Kashyyyk, un
guerreiro senza paura con una certa conoscenza di strategie e
tattiche di combattimento.
Non ha ricevuto una
medaglia alla fine di Una Nuova Speranza
Dopo
la fine della Battaglia di Yavin e la distruzione della Morte Nera,
l’Alleanza Ribelle si riunisce nella hall di ciò che era una volta
il Tempio Jedi e tiene una bellissima cerimonia.
La
Principessa Leila premia Luke Skywalker e Han
Solo,
di due uomini responsabili della riuscita della missione, con
medaglie al coraggio.
Il fatto è che Chewbe era lì con Han, Leila, a pilotare il Falcon e
altro.
I fan e gli spettatori attenti
hanno avuto molto da ridire su questa svista da parte della
pincipessa: George Lucas ha spiegato che, al
tempo, gli wookiee non davano particolarmente importanza alle
medaglie, ma, nel romanzo ispirato a Una
Nuova Speranza, Chewbacca felicemente riceve la
propria medaglia. Inoltre, nel fumetto del 1980 The Day
After the Death Star, Leila consegna la medaglia al Chewbecca.
Quindi, cosa è successo nel film? A quanto pare, la risposta è
semplice: la Principessa Leila è troppo bassa per mettere la
medaglia al collo del wookiee. Ma tutto è stato sistemato
nel 1997, agli MTV Movie Awards, quando Carrie
Fisher ha conferito il “Lifetime Achievement Award”
all’attore Peter Mayhew, con la stessa forma della medaglia che
Chewbe avrebbe dovuto ricevere alla fine di
Una Nuova Speranza. Meglio tardi che mai.
Sua moglie guarda programmi di
cucina
Uno dei momenti più bizzarri
dell’episodio speciale Star
Wars Holiday Special del 1978, è
quando vediamo la moglie di Chewbe, Malla, guardare un
programma di cucina con evidente frustrazione, cercando di
ricreare la ricetta mostrata. Sullo schermo, una signorina con
quattro braccia dall’abbigliamento curioso spiega come preparare
qualcosa che sembra, più o meno, carne schiacciata. George Lucas ha
spiegato più di una volta che gli wookiee sono creature per niente
materialiste, e per questo la rabbia di Malla per una cosa tanto
banale ci sembra un po’ assurda. È un normale piatto wookiee? O
Malla sta cercando di fare qualcosa di nuovo? Vuole fare una
sopresa a Chewbe, per quando torna a casa? Ma anche ciò non ha
senso, perché a quel punto, lei non ha avuto notizie di Chewbe per
settimane. Per quello che ne sa, potrebbe essere morto. Ma se ne
sta lì, sull’orlo del rompere la televisione a mazzate, perché la
sua cucina non è all’altezza di quella del programma. Possiamo solo
concludere che la funzione della scena è dare un pizzico di
accessibiltà ai wookiee, rendendolì più umani.
Sa rimettere insieme i pezzi di
C3PO come fosse Lego
Nell’Impero colpisce
ancora, mentre i grandi parlano, C-3PO si allontana e finisce
in una sorta di officina galattica, dove i droidi vengono fatti a
pezzetti per pezzi di ricambio, e C-3PO diventa la loro nuova
vittima. Quando ritorna a Han, Leia, e Chewbecca in una scatola, è
proprio Chewbe che lo rimette in sieme pezzo per pezzo, un
po’ come se stesse giocando con i Lego. È vero anche che
gli monta la testa al contrario, ma Chewbe sa perfettamente come
risistemare il droide protocollare come se fosse l’unca cosa che ha
fatto nei suoi 200 anni di vita. È senza dubbio un meccanico con
una certa abilità, dato che il Falcon è per lo più mantenuto in uno
stato semifunzionale, ma con una certa goffaggine. Inoltre, le zue
zampe giganti non hanno la destrezza per lavorare con le parti
delicate di un droide e il livello di concentrazione necessario per
rimetterlo insieme sembra andare oltre alle capacità
dell’impaziente wookiee.
Chewbecca indossa sempre una
bandoliera. Sempre.
Sappiamo che il
pelo di Chewbe lo copre decentemente. È coperto come si
deve esattamente nei punti in cui serve, e la sua specie non ama
particolarmente i capi d’abbigliamento. L’unico “capo” del
quale Chewbecca non sembra capace di fare a meno, però, è la
bandoliera. Questa contiene cartucce delle dimensioni di
pacchetti di sigarette per la propria arma preferita, che però
impugna solo per la metà del tempo e che sparisce man mano la saga
progredisce.
Sarà stato che avere Chewbecca
completamente spoglio era un po’ troppo per i censori del tempo, e
che un accessorio che più o meno si avvicina ad una forma di
abbigliamento fosse necessario. Il fatto è che non indossa nemmeno
niente che gli permetta di portare l’arma con sé, il che darebbe un
senso alla bandoler. Ma sta di fatto che l’ha sempre con sé. Ma
proprio sempre sempre.
Chewbecca non si veste mai
È stato descirtto, in modo
particolarmente azzeccato, come un “tappeto con le
gambe” dalla Principessa Leila. Il commento, in
particolare, si riferisce al fatto che i tappeti non indossano mai
dei vestiti, così come Chewbe. Il fatto è che, perché Chewbe
dovrebbe pensare di aver bisogno di vestiti, quando viene da una
società come quella wookiee che non considera la nudità come una
cosa moralmente discutibile? Inoltre, il pelo copre tutto ciò che è
necessario coprire. Su Kashyyyk, inoltre, tutti i wookies sono nudi
e non si interessano né ai vestiti né alla moda. Nel 1977,
all’uscita di
Una Nuova Speranza, i produttori si sono chiesti se la
nudità di Chewbe non fosse un po’ troppo per il pubblico del tempo
(ovvero, per i censori del tempo).
Sì, il costume era fatto di un
misto di pelo di capra e di yak, era lungo e morbido e copriva
tutto lo wookiee, ma era evidente che, insomma, Chewbe se ne andava
in giro nudo. Nelle prime bozze, in realtà, indossava una
sorta di armatura, ma si decise di liberarsene perché
George Lucas la reputò un look “troppo fantasy”.
Non gli dispiace avere Porg
dappertutto sul Falcon
Tutti hanno amato i momenti
dell’ultimo film dedicati alle esilaranti interazioni tra Chewbe e
i Porg, le piccole
pulcinelle di mare galattiche neurotiche che funzionano a
meraviglia in compagnia dello wookie dall’umore nero. Le creature,
inoltre, diedero modo ai creatori del film di avere a che fare con
le reali pulcinelle di mare che continuavano ad interferire con le
riprese di Star
Warssulle Isole Skellig. Comprensibilmente,
il primo istinto di Chewbe è di mangiarne uno, la gli
occhioni hanno la meglio su di lui e decide di risparmiarlo. Poco
più in là nel film, i Porg hanno letteralmente invaso il Falcon,
distruggono i sedili, fanno casino con i controlli e,
probabilmente, fanno la cacca dappertutto.
Quando Chewbe e Rey tornano
indietro per incontrare il resto della Resistenza, parecchi Porg
hanno oramai fatto il nido nei corridoi del Falcon. Uno di loro è
addirittura in prima linea durante la battaglia finale, lanciando
un urlo di guerra quando Chewe comincia una manovra d’attacco. Alla
fine della battaglia, c’è un porg seduto sulla testa di R2.
Tutto ciò vuol dire che il Falcon sta diventando la casa
dei piccoli animali, ma non ha senso che a Chewbe stia
bene, considerando la quantità di danni che le piccole
bestie infliggono alla nave, e considerando che ora passa la
maggior parte del suo tempo a cacciarli dalla console.
Rey lo capisce
Fino all’arrivo di
Rey, Han Solo è l’unica persona in Star
Wars(oltre a C-3PO che però non conta,
perché conosce olter 6 milioni di forme di comunicazione)
che sia in grado di capire cosa dice Chewbe.
Infatti, quando Solo era un ragazzino su Corellia, finisce con un
gruppo di pirati dello spazio. Tra questi, il cuoco gli insegna le
basi del linguaggio wookiee: nonostante sembri soltanto una serie
di grugni e ringhi, è in realtà un linguaggio molto complesso che è
difficile da capire per chiunque non sia uno wookie. Gli umanoidi
non sono in grado di replicare il linguaggio, e Han stesso può solo
rispondere in Galattico base.
Ma perché Rey lo capisce? Le
attività di Rey e la sua vita giustificherebbero, in realtà, il
fatto che sia venuta in contatto con una grande varietà di specie.
Ma da quello che vediamo ne Il risveglio della Forza,
Reynon ama fare
conversazione: prende quello che serve, e se ne va. Vive
in realtà una vita solitaria, senza particolare interesse nelle
conversazioni o nel farsi nuovi amici, come vediamo dalle sue prime
reazioni alla presenza di
BB-8 e Finn.
Chewbacca Ha
solamente un’espressione facciale
Non importa cosa gli stia
succedendo attorno: l’espressione di Chewbacca è per lo più
immobile, e al pubblico non resta che intuire dall sua
“voce” i suoi stati emotivi. Nella trilogia originale di
Star
Wars, il costume del wookiee
disegnato da Start Freeborn era fatto di peli di capra e yak, ed
era particolarmente caldo e pesante, e rendeva difficile muoversi,
oltre a nascondere le espressioni facciali dell’attore.
L’unica cosa visibile era,
chiaramente, gli occhi dell’attore, e Chewbe poteva aprire la
bocca. Con questo dilemma da affrontare, l’attore Peter Mayhew si recò allo zoo di Londra per
studiare i movimenti e le abitudini dei primati, e si mise
addirittura a studiare le “riprese” dell’Uomo delle nevi. Sapeva
che gli wookiee assomigliano abbastanza agli uomini, ma voleva che
il personaggio fosse una sorta di gigante buono della foresta.
Fu attraverso le movenze del personaggio che l’attore fu in
grado di dare vita a Chewbe.
Chewbacca Accetta
facilmente Rey come assistente sul Falcon
Joonas Suotamo is Chewbacca, Oscar Isaac is Poe Dameron, Daisy
Ridley is Rey and John Boyega is Finn in STAR WARS: THE RISE OF
SKYWALKER
Non ci vuole molto tempo perché Han
si metta a dare consigli a Rey, e addirittura le offra il
lavoro di assistente a bordo del
Millennium Falcon, suggerendo inoltre che Chewbacca
avrebbe apprezzato l’idea. Il fatto è che, durante tutta la saga di
Star
Wars, era Chewbe ad essere stato
descritto più volte come co-pilota/assistente sul
Millennium Falcon. La proposta di Han, quindi, non è
il massimo della gentilezza o della gratitudine nei confronti del
wookiee. Inoltre, dopo la morte di Han, è proprio Rey a prendere il
comando della nave, lasciando Chewbacca al ruolo di co-pilota.
Sembra improbabile che Chewbe permetta ad una tizia che conosce
appena di prendere il comando, a meno che sia a conoscenza di
qualcosa che noi non sappiamo ancora…
Uscito nelle sale nel 1980,
L’impero colpisce ancora è il secondo
capitolo della prima trilogia di Star Wars
e riprende la narrazione tre anni dopo gli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza.
Solo riguardandolo però emergono alcuni dettagli che forse, dopo
una sola visione, potrebbero esserci sfuggiti… Ma di cosa parliamo?
Leggete qui sotto:
I titoli di testa de L’Impero
colpisce ancora
Ogni episodio della
saga di Star
Wars inizia con una sequenza di titoli di testa a
scorrimento che serve a introdurre eventi e personaggi coinvolti
nella storia, oltre a contestualizzare il film rispetto a quelli
che l’hanno preceduto. E se osservate bene i titoli in L’impero colpisce ancora, noterete un
piccolo dettaglio…
Episodio
V è infatti il primo del franchise ad avere anche il
titolo ufficiale nella schermata, perché all’epoca i dirigenti
dello studio chiesero a Lucas di inserire altri riferimenti per non
confondere troppo gli spettatori.
L’attacco alla base Echo
In una versione alternativa
della sceneggiatura del film, diversi wampas attaccavano la base di
Echo insieme agli snowtroopers imperiali, ma a
causa di vincoli di bilancio e di una produzione già difficile,
niente di ciò è avvenuto. In quella scena sarebbe stato coinvolto
anche Mark Hamill insieme ad uno stuntman.
Ciò non significa che nella
versione finale non ci siano stati dei riferimenti all’attacco dei
Wampa, perché se ci fate caso, sulle pareti del corridoio ci sono
dei segnali riguardanti proprio le creature.
Il Millennium Falcon a grandezza
naturale
La planimetria della base
Echo è enorme, e lo dimostra il fatto che il Millennium Falcon può essere parcheggiato
comodamente in tutta la sua maestosità. Nessuno sa che la versione
a grandezza naturale della nave di Han Solo non era mai stata costruita fino a
Episodio V, dove compare in una
scena.
Cliff Calven
I fan più attenti avranno
riconosciuto nella base di Echo i caratteristici baffi di John
Ratzenberger, aka Cliff Calven, uno dei più
celebri doppiatori della Pixar che nel film rimprovera verbalmente
un indignato Han Solo. Il personaggio avverte Han dei
rischi del pianeta quando le temperature scendono sotto lo zero:
“Allora ci vediamo all’inferno!“
Luke in stop-motion
Durante la Battaglia di
Hoth Luke Skywalker usa il suo cavo magnetico per
collegarsi alla parte inferiore di un AT-AT, ma ad effettuare
l’acrobazia non è l’attore ma una figura in stop-motion. Lo stesso
procedimento è stato adottato per i Tauntaun su Hoth e gli
Wampa.
Gli attori apparsi negli altri
film di George Lucas
Due attori comparsi in
Episodio V hanno recitato in un altro film di George
Lucas, Indiana Jones e l’ultima crociata: parliamo
di Julian Glover e Walter Donovan, interpreti dell’ammiraglio
Ozzel, Adolf Hitler, generale Veers e uno dei cattivi del Santo
Graal.
Asteroidi, scarpe e patate
Un campo di asteroidi
diventa la trappola perfetta per salvare il Millennium Falcon e distruggere la flotta
imperiale dopo la battaglia di Hoth: Han Solo pilota abilmente la
nave mentre i caccia stellari si frantumano andando incontro a
rocce, scarpe e…patate! Questi e altri oggetti sono stati filmati
per la scena dal team del film.
Le manette di Han Solo
Quando Han Solo viene condotto nella camera di
congelamento per essere immerso nella carbonite, le guardie legano
le sue mani con delle manette imperiali. Si tratta infatti di una
procedura standard per tutti i prigionieri, soprattutto criminali
pericolosi e imprevedibili come Han.
Molti discutono ancora sull’idea
che il personaggio sia fuggito o meno dalla presa dei polsini prima
di iniziare il processo, ma in realtà è stato rivelato che sono gli
Ugnaugh a legarlo con bracciali di carbonite nella parte superiore
delle braccia.
Boba Fett smascherato
L’identità di Boba Fett è rimasta avvolta nel mistero per
anni, rivelando che è solo uno dei più famosi cacciatori di taglie
della galassia. Il suo attore però – Jeremy Bulloch – compare in
carne e ossa nei panni della guardia incaricata di portare la
principessa
Leia e Chewbacca alla nave di Darth Vader.
Lando pupazzo in L’Impero colpisce
ancora
Quando
Leia sente il segnale di soccorso “telepatico” di Luke mentre fugge
da Cloud City con Chewie e Lando, ordina ai piloti di cambiare
rotta, ed è allora che Chewie apre un portello per raccogliere
l’eroe con Lando che esce per recuperarlo.
Ma invece dell’attore – Billy Dee Williams – dalla nave esce una
sua miniatura versione pupazzo fatta di cartapesta per ingannare il
pubblico!
Come già annunciato nei mesi
scorsi, in Thor: Love And
Thunder – quarto capitolo del franchise – non vedremo
semplicemente una versione al femminile di Thor ma
Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da
Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al
posto del Dio del Tuono. Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà
interpretato da Natalie
Portman? Ecco qualche curiosità relativa ai fumetti
originali:
Un Mjolnir “diverso” per Jane
Foster
Quando Jane Foster impugna
il Mjolnir, la scritta
incisa sul martello cambia le parole originali che recitavano
“Chiunque detenga questo martello, se è degno, avrà il potere di
Thor”. Da lì si passò a “Chiunque detenga questo martello, se sarà
degna, avrà il potere di Thor.” e una volta conclusa la run di
Jane, la scritta cambiò un’ultima volta con la desinenza
neutra.
Non ha avuto tempo per
“allenarsi”
La
Jane dei fumetti che impugna ilMjolnir
anche per contrastare i Giganti di ghiaccio, entra in battaglia
senza avere il tempo di adattarsi al martello e viceversa, o
comunque priva di un allenamento che le consentisse di avere più
confidenza con l’arma. Fortunatamente gli eventi ci raccontano un
esito positivo e le due parti hanno funzionato al
meglio.
Jane Foster a rifiuto l’aiuto di
Thor
Come molti fan sapranno,
Jane Foster stava morendo di cancro prima dell’intervento di Thor e
soprattutto prima di appropriarsi del Mjolnir.
Sfortunatamente però, l’eroina ha peggiorato la sua condizione
cancellando gli effetti della chemioterapia ogni volta che
sollevava il martello. Thor aveva cercato
disperatamente di convincerla a guarire grazie alla magia
asgardiana, ma sapendo benissimo che tutta la magia ha un costo e
non voleva pagare quel prezzo, Jane rifiutò.
La madre di Jane Foster
Non tutti sanno che
Jane Foster ha perso sua madre quando era molto
giovane, e precisamente quando aveva nove anni. La donna morì al
termine di una malattia lenta e dolorosa, e per tutto il tempo Jane
si sentì impotente nel vederlo accadere; questo orribile momento
della sua vita, unito alla perdita perdita, divenne praticamente la
forza trainante del suo percorso privato come dottoressa e
supereorina.
Gli appuntamenti mancati di
Jane Foster
Ci sono un paio di ragioni
aggravanti nella malattia di Jane e del fatto che crebbe così
rapidamente: la prima è l’utilizzo del Mjolnir, che pur sradicando
la chemio dal suo sangue, non ha potuto fare nulla per le cellule
cancerose all’interno; l’altra è da attribuire al comportamento di
Jane, che continuava a saltare le sedute di chemioterapia.
Donna del congresso
Tra
le tante mansioni svolte da Jane Foster c’è anche quella di
deputata del congresso, non sulla Terra ma per la Terra nel
Congresso
dei Mondi in cui sostenne fortemente il pianeta d’origine e tutti i
suoi abitanti. Ha continuato a farlo mentre lottava con la sua
salute cercando di mantenere segreta la sua identità di
Thor.
I segreti di Jane
Foster
Jane Foster non è
esattamente la più brava a mantenere segreti, come quando ha
ingannato la maggior parte dei suoi amici e della sua famiglia
rivelando la verità quando lo riteneva opportuno, forse perché mai
avrebbe pensato che gli altri considerassero una supereroina una
malata terminale…
Ispirato da una recente proiezione
della serie animata di Netflix
“Blue Eye Samurai“, il creatore di “Game
of Thrones” George R. R. Martin ha
scritto un nuovo post sul suo blog elogiando il lavoro di
Amber Noizumi e Michael Green. E mentre era in
vena di condivisioni, Martin ha deciso di dare notizie sulle sue
stesse aspirazioni di animazione.
“Blue Eye Samurai è una cosa
tutta sua, ed è magnifica“, ha scritto Martin. “Anche se di
solito non guardate l’animazione, provatelo. È fantastico. Se vi
piace il mio materiale, credo che lo adorerete”.
Lo scrittore si è poi soffermato
sul suo lavoro attuale. “Si dà il caso che io e la HBO abbiamo
i nostri progetti di animazione, ambientati nel mondo di ‘Cronache
del ghiaccio e del fuoco (A Song Of Ice & Fire)’. Nessuno di essi
ha ancora ottenuto il via libera, ma credo che siamo vicini a fare
il passo successivo con un paio di essi“.
Su quali progetti lavora George
R.R. Martin ?
Il padre di
Westeros ha rivelato che in precedenza aveva
quattro progetti di serie animate in fase di sviluppo con la HBO.
Variety ha dato la notizia della serie animata di
“Game
of Thrones” già nel 2021, e Martin si è spinto oltre
rivelando che erano state create diverse writers room,
sceneggiature e bozze, ma purtroppo due dei quattro progetti sono
stati “accantonati“, come ha detto Martin.
Mentre continua a lavorare sui due
progetti animati rimanenti, Martin ha anche dato la notizia che
anche la serie Sea Snake, annunciata in precedenza,
passerà ad un prodotto di animazione.
“Abbiamo spostato ‘Nine
Voyages’, la nostra serie sui leggendari viaggi del Serpente di
Mare, dal live action all’animazione. Una mossa che appoggio
pienamente. I vincoli di budget avrebbero probabilmente reso
proibitiva una versione in live action, visto che metà della serie
si svolge in mare e che è necessario creare un porto diverso ogni
settimana, da Driftmark a Lys, alle Isole Basilisco, a Volantis, a
Qarth, a… e così via. C’è un mondo intero là fuori. E abbiamo molte
più possibilità di mostrarlo con l’animazione. Quindi ora abbiamo
tre progetti di animazione in corso“.
I nomi e le trame delle misteriose
due serie animate rimangono ancora segreti. Da anni si parla di
numerosi progetti di spin.off di “Game
of Thrones“, da “Fondo delle pulci” alla serie “10.000
navi”. Lo scorso aprile, abbiamo
dato la notizia che un prequel sulla conquista di Westeros da
parte di Aegon I Targaryen era in fase di sviluppo
e che la serie “A
Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight“. Se
una di queste trame possa essere il suddetto show animato di cui
parla Martin, solo il tempo ce lo dirà.
Il 2023 è stato un anno che ha
consolidato ancora una volta il grande successo e la fidelizzazione
per la fiction Rai. I numeri ottenuti confermano il primato sia
nell’offerta generalista, con la top ten per ascolto medio occupata
solo da titoli Rai, sia nel consumo on line sulla piattaforma
Rai Play.
Risultati raggiunti grazie a
un’equazione virtuosa tra quantità e qualità del prodotto. È su
questa base, infatti, che i telespettatori hanno ribadito il patto
di fiducia con il grande racconto popolare del servizio pubblico,
capace di restituire la ricchezza e la complessità di un Paese e di
interpretarne i problemi, le attese, i valori profondi e le
contraddizioni sempre con il coraggio fiducioso e positivo verso il
domani.
Sul fronte degli ascolti lineari,
la seconda stagione di “Le indagini di Lolita
Lobosco” si conferma il titolo più visto con una media di
ascolto di oltre 5.292.000 telespettatori e 28.6% di share. Seguono
“Fiori sopra l’inferno” (4.767.000 di
telespettatori e 25% di share) e la terza stagione di “Imma
Tataranni – Sostituto procuratore” (4.483.000
telespettatori e 26,4% di share).
Ai brillanti dati del prime time si
aggiungono quelli della fascia pomeridiana, il cui presidio viene
mantenuto grazie alla serie daily “Il Paradiso delle
Signore“, che ha ottenuto un ascolto medio di oltre 1.7
milioni di telespettatori e il 19.7% di share. Anche
sulla piattaforma Rai Play, la fiction è il genere
più visto. “Mare
fuori 3” si colloca in prima posizione con oltre 72
milioni ore di Tempo Totale Speso. La serie, che ha ottenuto una
Total Audience di oltre 6 milioni di ascoltatori, si è
contraddistinta anche per lo straordinario primato sul VOD a 28
giorni con 4.099.000 ascoltatori medi.
In un mercato post-pandemico
tornato per il primo anno alla normalità i cinema
hanno registrato nel 2023 un incasso complessivo di circa 495
milioni di € per un numero di presenze pari a circa 70.5 milioni di
biglietti venduti.
Si tratta di un risultato superiore
al 2022 (+62% incassi e +59% presenze) e di un
decremento del 16% degli incassi e del 23% delle presenze circa
rispetto alla media del triennio 2017-2019. Un recupero importante
visto che al 31/12 del 2022 la differenza negativa con la media
pre-pandemica era del 48% in incassi e del 51% in biglietti
venduti.
Da sottolineare il fondamentale recupero nella stagione estiva,
tradizionalmente considerata quella più debole dal punto di vista
dei risultati: da maggio ad agosto, grazie all’importante offerta e
anche alle attività di comunicazione e promozione realizzate, il
periodo ha registrato ininterrottamente valori superiori al
triennio 2017-2019 permettendo al secondo quadrimestre di segnare
il miglior risultato di sempre al box office in termini di incasso.
Nel complesso l’anno ha registrato 5 mesi su 12 con valori
superiori ai dati pre-pandemici.
Di nuovo significativa, più in
generale, la produzione italiana grazie al film “C’è
ancora domani” di Paola Cortellesi e a diversi altri risultati
conseguiti, che torna ad avvicinarsi ai valori dello scorso
decennio. Le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, hanno
registrato un incasso di oltre 120 milioni di € per un numero di
ingressi pari a circa 18 milioni di biglietti venduti ed una quota
sul totale delle presenze di circa il 26%. Si tratta di un valore
non solo superiore alla media del triennio 2017-2019 (21%) ma
vicino alla media dell’intero decennio 2010-2019 (26,9%). Nella
Top3 dei film di produzione italiana, oltre al film di Paola Cortellesi ci sono anche “Me
contro Te Il Film – Missione giungla” (4.8 milioni di
€ d’incasso) e “Tre di
troppo” (4.7 milioni di € d’incasso).
I tre film che in generale hanno
registrato il migliore risultato di incasso al box office sono
stati “C’è
ancora domani” (quasi 33 milioni di € d’incasso),
“Barbie”
(32.1 milioni di € d’incasso) e “Oppenheimer”
(27.9 milioni di € d’incasso). I dati e le analisi complete
verranno diffuse e commentate nel corso della conferenza stampa
“2023: che spettacolo di Cinema!” che si terrà il prossimo 10
GENNAIO 2024 alle ore 11.00 presso il Cinema Barberini (sala 5) –
Piazza Barberini 24/26, Roma.
Di seguito la TOP 10 degli incassi nella stagione
cinematografica
Da tutti considerata la Regina del
grande schermo, grazie alla sua magistrale interpretazione di
Elisabetta II in The Queen di Stephen
Frears che le valse il premio Oscar nel 2007, Helen Mirren è forse l’esempio più brillante e
vincente di come una carriera già di grande successo possa essere
in continuo rinnovamento e esplorazione di nuovi territori.
Vantando già collaborazioni con
alcuni dei più grandi registi contemporanei (Greenaway,
Altman, Sellers, Brass trai tanti), Mirren ha dimostrato
negli ultimi anni come questa si possa trasformare nel tempo,
adattandosi non solo al mercato corrente ma anche alle nuove forme
di comunicazione e spettacolo, tracimando nel mondo della moda e
della musica. In attesa di vederla Wonder:
White Bird, al cinema dal 4 gennaio grazie a
Notorious Pictures, ecco le evoluzioni e le
rivoluzioni nella carriera di Helen Mirren negli ultimi anni.
Wonder: White
Bird
A partire dal 4 gennaio, grazie a
Notorious Pictures, vedremo Halen Mirren in
Wonder: White Bird, uno spin off del film
del 2026 con Jacob Tremblay e Julia
Roberts, in cui seguiamo la storia di Julian
(Bryce Gheisar), il bullo di
Wonder che, dopo essere stato espulso dalla sua
vecchia scuola per come aveva trattato Auggie Pullman (Tremblay),
cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in
difficoltà, sua nonna Sara (Helen
Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia
della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea
(interpretata da Ariella Glaser) nella Francia
occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di
classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la
sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la
vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della
gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Un confort movie, in cui ogni
divismo e virtuosismo vengono messi da parte in nome di una storia
che mostra la strada della gentilezza come potente mezzo per
cambiare il mondo. Helen Mirren conferma in questo piccolo
grande ruolo il suo sconfinato talento, mettendosi al servizio del
personaggio e facendo brillare la sua Sara.
Fast and Furious
Saga
È il 2017 quando Magdalene
“Queenie” Ellmanson-Shaw fa il suo ingresso trionfale nella saga di
Fast and Furious. La matriarca Shaw esordisce
nel franchise nell’ottavo episodio, chiedendo a Toretto di salvare
suo figlio Deckard da Cipher. Il finale del film la vede in
prigione, dalla quale però evade nello spin-off Hobbs &
Shaw, facendo saltare in aria la sua cella, grazie a un
amorevole regalo dei suoi figli. La ritroviamo poi brevemente nel
nono capitolo del franchise.
Dimostrando grande duttilità e
amore per l’action, Helen Mirren si immerge anima
e corpo in una saga chiassosa e divertente da guardare e, a detta
sua, da interpretare. Non è certo un territorio inesplorato per
Mirren, che già con
RED nel 2010, e con il suo sequel di tre anni dopo,
aveva dimostrato attitudine verso il genere. Ma il suo tuffarsi
completamente e con dedizione in una serie così riconosciuta e
amata è indice di volersi mettere in gioco, con la grande ironia e
sensualità, doti che da sempre ne caratterizzano la presenza e le
scelte.
Count on Me
Il cinema ha uno schermo troppo
grande per Dame Helen Mirren che non disdegna di
calpestare territori che non le sono consueti pur di esercitare il
suo talento nella recitazione. Deve essere stata questa sfida a
convincerla a sconfinare nel campo della musica, a supporto di
Kendrick Lamar, che, nel video di Count on
Me, la fa calare nei panni della psicologa alla quale
snocciola la sua confessione/seduta che costituisce appunto il
brano.
Sebbene il fuoco del video siano
ovviamente parole e note del rapper statunitense, la nostra Dama
compare continuamente a schermo, in un intenso piano d’ascolto in
cui dimostra che, nonostante il bianco e nero, il look discreto e
per nulla appariscente, il suo solo volto, incorniciato dai capelli
raccolti, riesce ad essere intenso e comunicativo, mettendo da
parte glamour e vanità.
Shazam! La furia degli
Dei
Mai far arrabbiare una
divinità. Quando questa creatura sovrumana ha anche il titolo di
Dame allora c’è da preoccuparsi. Lo sa bene Shazam l’eroe
(sfortunato!) della DC Comics che è arrivato al cinema con il volto
di Zachary Levi. Ma cosa c’entra un cinecomic con
una div(in)a del cinema? Ebbene, dopo l’esperienza nel blockbuster
con Fast and Furious, Helen
Mirren ha detto di sì anche agli adattamenti dai fumetti,
dimostrando ancora una volta non solo spirito di sfida,
principalmente con se stessa, e capacità di uscire dalla propria
zona di conforto, ma anche grande divertimento nel farlo.
Poco importa se il film non è stato
un grande successo per il pubblico, la sua Hespera è un personaggio
dal grande carisma, che ruba la scena alle sue co-star, con buona
pace delle sue “sorelle”, Lucy Liu e
Rachel Zegler. Una volta che anche il cinecomic è
stato conquistato dalla sua grazia e forza, a Helen
Mirren non resta che sconfinare di nuovo… verso la
passerella!
La sfilata per L’Oreal
Paris
Abbiamo già accennato
all’esuberanza, sensualità e intelligenza di Dame Helen
Mirren. Tutte doti che non sono per niente scontate in
un’attrice, e che risplendono fulgide in occasione della sfilata di
L’Oreal Paris. Il terzo show annuale del marchio,
durante la Fashion Week di Parigi, ha visto Mirren sfilare in
compagnia di illustri colleghe, volti noti del panorama
dell’intrattenimento.
Nel corso della sfilata notiamo
Eva Longoria, Andie McDowell, Amber Heard, Camila
Cabello, ma nessuna, per quanto avvenente e sicura di sé,
eguaglia lo spirito di Helen Mirren che, scalza e
spettinata, solca la passerella a grandi balzi, prendendosi la
scena. Un’immagine senza tempo, forte e leggiadra allo stesso
tempo, lontana dallo stereotipo della diva inarrivabile e allo
stesso tempo con un’aura sovrumana di bellezza.
Rivedremo Helen
Mirren in Wonder: White Bird, al cinema
dal 4 gennaio con Notoriuos Pictures.
Il 2023 è stato per il cinema un
anno che, tra alti e bassi, ha regalato agli spettatori di tutto il
mondo alcuni titoli e momenti che rimarranno indelebili anche negli
anni a venire. Dal fenomeno Barbenheimer che ha visto
protagonisti Barbie
e Oppenheimer,
fino al ritorno in sala di Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon; dagli
scottanti flop al box office di cinecomic come
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei e The Marvels e fino al trionfo di film
italiani come Rapito, Il Sol
dell’Avvenire, Comandante,Io
Capitano e, soprattutto, C’è ancoradomani. Il 2023 è però stato anche l’anno
degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood,
evento che ha fatto slittare di diversi mesi l’uscita di numerosi
film ma ha anche permesso alle categorie interessate di ottenere
maggiori sicurezze lavorative. Reduci da tutto ciò, scopriamo ora
quelli che sono i film più attesi del 2024, tra
grandi blockbuster fino a lungometraggi d’autore molto attesi.
Il ragazzo e l’airone – 1 gennaio
Il 2024 inizia con
Il ragazzo e l’airone (qui la recensione), il nuovo
film di Hayao Miyazaki,
prodotto dal leggendario Studio Ghibli e distribuito in
Italia da Lucky Red. Si racconta qui la storia di Mahito, un
ragazzo di 12 anni che, spinto dal desiderio di rivedere sua madre,
si avventura in un regno abitato dai vivi e dai morti. Un luogo
fantastico dove la morte finisce e la vita trova un nuovo inizio.
Una storia sul mistero della vita e la creazione, un omaggio
all’amicizia, direttamente dalla mente del maestro Miyazaki.
The Zone of Interest – 18 gennaio
The Zone of Interest (qui
la recensione) è il nuovo film diretto da Jonathan
Glazer con Sandra Hüller, Christian Friedel, Ralph
Herforth, Max Beck, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa
Tietjen e Lilli Falk. La storia è quella
di un uomo, sua moglie e i figli che trascorrono le proprie
giornate in modo apparentemente normale, tra il lavoro d’ufficio di
lui, i tè con le amiche di lei e le scampagnate nella natura con i
figli. Ma l’uomo in questione è Rudolf Höss, comandante di
Auschwitz, e la curata villetta con giardino della famiglia si
trova esattamente di fianco al muro del campo, da cui provengono
grida di dolore e disperazione. Il film è dunque un’opera
imprescindibile sulla perdita dell’umanità e sulla banalità del
male, premiato con il Grand Prix a Cannes 2023.
The Holdovers – 18 gennaio
The Holdovers – Lezioni di
vita (qui
la recensione) è il film diretto da Alexander
Payne con
Paul Giamatti, Dominic Sessa e Da’Vine Joy
Randolph. La storia è quella di uno scontroso professore
di una scuola privata del New England, che rimane nel campus
durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non
possono tornare a casa. Alla fine stringe un improbabile
legame con uno di loro, un ragazzo strambo e problematico e con la
cuoca della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in
Vietnam.
Povere
Creature!(qui
la recensione) è il nuovo film di Yorgos
Lanthimos con
Emma Stone,
Willem Dafoe,Ramy Youssef,
Mark Ruffalo, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret
Qualley, Suzy bemba e Kathryn Hunter.
Protagonista del film è Bella Baxter, una bellissima giovane che
dopo essere deceduta viene riportata in vita con il cervello di un
neonato. Tratto da un romanzo ispirato al classico della
letteratura gotica di Mary Shelly,
Frankenstein o il moderno Prometeo, il film vedrà Bella
andare in giro per il mondo in cerca di avventure con cui esplorare
sé stessa e quanti intorno a sé. Il film, presentato in concorso
alla Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il prestigioso Leone
d’Oro.
The Iron Claw – 1 febbraio
The
Warrior – The Iron Claw è il film diretto da
Sean Durkin con
Zac Efron,
Jeremy Allen White,
Lily James, Maura Tierney, Harris Dickinson, Holt McCallany,
Aaron Dean Eisenberg e Michael Harney. In
esso si racconta la vera storia degli inseparabili fratelli
Von Erich, che hanno fatto la storia nel mondo del
wrestling professionistico nei primi anni ’80. Attraverso la
tragedia e il trionfo, all’ombra del loro prepotente padre e
allenatore, i fratelli cercano un’immortalità straordinaria sul più
grande palcoscenico dello sport.
Madame Web – 14 febbraio
Madame
Web è il film diretto da S.J.
Clarkson con
Dakota Johnson,
Emma Roberts, Sydney Sweeney, Isabela Merced,
Adam Scott e Celeste O’Connor. Si tratta
di uno spin-off dello Spider-Man Universe della Sony, incentrato su
un mutante chiaroveggente di nome Madame Web. Nel film, Dopo aver
acquisito poteri di chiaroveggenza in seguito ad un incidente quasi
mortale, la protagonista Cassandra Webb è dunque costretta a
confrontarsi con il suo passato mentre cerca di sopravvivere ad un
uomo misterioso insieme a tre giovani donne dalle potenti
capacità.
Past Lives – 14 febbraio
Past
Lives (qui
la recensione) è il film del 2023 diretto da Celine Song
con Greta Lee e Teo Yoo. I due attori interpretano
due amici d’infanzia raccontati nel corso di 24 anni, mentre
contemplano la natura del loro rapporto mentre si allontanano,
vivono vite diverse, si riavvicinano e di nuovo si allontanano, in
attesa di ritrovarsi ancora. La trama è semi-autobiografica e
ispirata a eventi reali della vita di Song.
Dune: Parte 2 – 28 febbraio
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures
Dune: Parte
Due è il film diretto da Denis
Villeneuve con
Timothée Chalamet,
Rebecca Ferguson,
Dave Bautista, Zendaya,
Javier Bardem,
Austin Butler,
Florence Pugh, LéaSeydoux.
Sequel del film del 2021, Dune: Parte
Due esplora il mitico viaggio di Paul Atreides
che si unisce a Chani e ai Fremen sul sentiero della vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia. Di fronte
alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo
conosciuto, Paul intraprende una missione per impedire un terribile
futuro che solo lui è in grado di prevedere.
Estranei – 29 febbraio
Estranei
(qui
la recensione) è il film del 2024 diretto da Andrew
Haigh con
Andrew Scott,
Paul Mescal,
Jamie Bell e
Claire Foy. La trama ha per protagonista Adam, che
quando ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa,
Harry, spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si
sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi
del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è
cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori sembrano
vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima.
Race for Glory – Audi vs Lancia – 29 febbraio
Race for Glory: Audi vs Lancia è il film
del 2024 diretto da Stefano Mordini con
Riccardo Scamarcio,
Daniel Brühl, Volker Bruch, Katie Clarkson-Hill, Axel Gallois,
Giulio Brizzi e Jacopo Rampini. Il film
ripercorrere i fatti realmente accaduti ai Mondiali di Rally del
1983, raccontando la storica rivalità tra l’imbattibile squadra
tedesca dell’Audi guidata da Roland Gumpert (Daniel Brühl) e quella
italiana della Lancia con a capo Cesare Fiorio (Riccardo
Scamarcio). Fiorio che parte in netto svantaggio di fronte alla
potenza e alla perfezione meccanica tedesca, non si lascerà
scoraggiare e tirerà fuori tutta l’astuzia e l’intuizione italiana
per escogitare un piano vincente.
Kung Fu Panda 4 – 21 marzo
Kung
Fu Panda 4 è il quarto film della saga, con le
voci in lingua originale di Jack Black, Viola Davis,Awkwafina,
Dustin Hoffman James Hong,
Bryan Cranston, Ian McShane, e
Ke Huy Quan. Dopo aver sfidato la morte in tre
incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il
suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti
marziali, Po, il Guerriero Dragone, è ora chiamato a ricoprire il
compito di capo spirituale della Valle della Pace. Prima però, deve
cercare di addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone,
confrontandosi anche con una nuova e terribile minaccia.
Ghostbusters: Minaccia glaciale – 28 marzo
Ghostbusters:
Minaccia Glaciale è il nuovo film del franchise,
diretto da Gil Kenan con Mckenna Grace,
Finn Wolfhard, Carrie Coon,
Bill Murray,
Paul Rudd,
Dan Aykroyde
Sigourney Weaver. Questo sequel di Ghostbusters:
Legacy seguirà di nuovo la famiglia Spengler che lascia
ora l’Oklahoma per recarsi all’originale sede operativa dei
Ghostbusters, a New York. Lì, incontrano gli Acchiappafantasmi
originali e si ritroveranno a dover “arrestare” una forza malvagia
chiamata Death Chill.
Mickey 17 – 29 marzo (USA)
Mickey
17 è il nuovo film di Bong
Joon-ho dopo Parasite, con protagonisti Robert Pattinson,Naomi
Ackie,
Toni Collette,
Steven Yeun e Mark Ruffalo. Si tratta dell’adattamento
cinematografico del romanzo Mickey7, scritto da Edward
Ashton. Mickey Barnes è un impiegato usa e getta, un
“sacrificabile” della sua azienda, mandato in avanscoperta sul
pianeta ghiacciato Niflheim per la futura colonizzazione. Ogni
volta che una replica di Mickey muore, viene rigenerato un nuovo
clone, attraverso una stampante 3D, che contiene i suoi ricordi
intatti.
Godzilla e Kong: Il nuovo impero – 12 aprile
Godzilla e Kong – Il nuovo Impero è il film
diretto da Adam Wingard con
Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e Kaylee
Hottle. Questo nuovo capitolo dà seguito allo scontro
esplosivo di Godzilla vs. Kong con un’avventura dinamica
tutta nuova, mettendo il possente Kong e l’indomito Godzilla contro
una colossale minaccia nascosta nel nostro mondo, che sfida la loro
stessa esistenza… e la nostra. Il nuovo epico film approfondirà
ulteriormente le storie di questi Titani, la loro origine e i
misteri di Skull Island e oltre, svelando la mitica battaglia che
contribuì a forgiare questi esseri straordinari, legandoli per
sempre al destino dell’umanità.
Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice – 19 aprile
Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice
è il sequel di Figlia
del fuoco, anch’esso diretto da Zack
Snydere con Sofia Boutella,Djimon
Hounsou,
Ed Skrein, Ray Fisher, Jena Malone,
Charlie Hunnam, Cary Elwes e
Anthony Hopkins. Questa seconda parte porterà avanti
quanto introdotto dal primo film, con la misteriosa straniera Kora
che diventa l’unica speranza di sopravvivenza contro un nascente
impero dittatoriale che minaccia la libertà in tutto l’universo.
Ora che ha riunito un gruppo di guerrieri, Kora può però puntare ad
ottenere una significativa vittoria nei confronti di questi agenti
del male.
Challengers – 25 aprile
Challengers
è il film diretto da Luca
Guadagninocon Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor. Protagonista del racconto è
Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una
forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal
campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte,
la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega
sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai
rovinato Patrick, un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di
Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la
tensione sale, Tashi dovrà chiedersi quale è il prezzo della
vittoria.
Civil War – 26 aprile
Civil
War è il film diretto da Alex
Garland con
Kirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee
Spaeny, Karl Glusman, Sonoya Mizuno, Jonica T. Gibbs e
Jess Matney. I dettagli sulla trama sono ancora
sconosciuti, ma da alcune fonti Civil War è descritto come
“un road movie e un film di guerra con elementi satirici”
e “un gioco sparatutto elevato“. Garland ha dichiarato al
The Telegraph che Civil War è “ambientato in un punto
indeterminato del futuro, abbastanza avanti da permettermi di
aggiungere l’idea alla base del film al nostro
presente“.
IF – Gli amici immaginari – 16 maggio
IF – Gli amici
immaginari è il nuovo film diretto da John Krasinski con Ryan Reynolds,John Krasinski, Steve Carell,
Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw, Alan Kim, Cailey Fleming,
Bobby Moynihan, Louis Gossett Jr.,
Matt Damon, Jon Stewart,
Emily Blunt,
Sam Rockwell, Richard Jenkins, Maya Rudolph, Awkwafina,
Christopher Meloni, Sebastian Maniscalco e
Vince Vaughn. Il film è l’incredibile e magica storia
di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli
amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito
superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per
ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è
il film diretto da Wes Ball
con William H. Macy, Owen Teague,
Freya Allan, Dichen Lachman e Peter
Macon. Quarto capitolo della serie reboot, questo film è
ambientato diverse generazioni dopo il regno di Cesare, in cui le
scimmie sono la specie dominante che vive in armonia e gli umani
sono costretti a vivere nell’ombra. Mentre un nuovo tirannico
leader delle scimmie costruisce però il suo impero, una giovane
scimmia intraprende uno straziante viaggio che la porterà a mettere
in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte
che definiranno un futuro sia per le scimmie che per gli umani.
Furiosa: A Mad Max Saga – 24 maggio
Furiosa: A
Mad Max Saga è il film diretto da George
Miller con
Anya Taylor-Joy,
Chris Hemsworth e Yahya Abdul-Mateen
II, spin-off/prequel di Mad Max: Fury Road. In
questo film, mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene
strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di
una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra
Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella
Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si
battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove
e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Ballerina – 6 giugno
Ballerina
è il film diretto da Len Wiseman con
Ana De Armas,
Keanu Reeves, Anjelica Huston,
Norman Reedus, Ian McShane, Lance Reddick,
Gabriel Byrne e Catalina Sandino Moreno. Si tratta
dello spin-off della saga di John Wick e si concentra su
una giovane assassina che cerca vendetta contro le persone che
hanno ucciso la sua famiglia. Ad oggi, non vi sono ancora immagini
ufficiali né un trailer, ma sappiamo che il film arriverà in sala
nel giugno del 2024.
Inside Out 2 – 14 giugno
Inside
Out 2 è il film diretto da Kelsey
Mann con le voci originali di
Maya Hawke, Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black e
TonyHale. Il film Pixar ci
riporta nella mente dell’adolescente Riley proprio quando il
quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a
qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia,
Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che a detta di tutti
gestiscono da tempo un’attività di successo, non sanno come
comportarsi quando arriva Ansia, la quale sembra però non essere la
sola nuova arrivata.
Deadpool 3 – 26 giugno
Deadpool 3 sarà l’unico
lungometraggio Marvel ad arrivare in sala nel
2024, diretto da Shawn Levy e con protagonisti
Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Ad oggi non si hanno dettagli
riguardo la trama, anche se si dice che il film ruoterà intorno al
viaggio multiversale di Deadpool e Wolverine per cercare di
preservare l’integrità del loro universo. Il presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige aveva precedentemente assicurato ai
fan che Deadpool 3 rimarrà un film con
classificazione R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con la suddetta valutazione
matura. Nel film, inoltre, ci si aspetta di ritrovare numerosi
personaggi già visti nell’universo cinematografico Marvel della
Fox.
Beetlejuice 2 – 6 settembre
Beetlejuice
2 è il film del 2024 diretto da Tim Burton con
Michael Keaton,
Winona Ryder,
Jenna Ortega,
Justin Theroux, Willem Dafoe e Monica
Bellucci. Sequel del film
Beetlejuice – Spiritello porcello, che ha rappresentato un
primo grande successo nella carriera di Burton, il film è ancora
avvolto nel mistero per quanto riguarda la trama. Il regista ha
però assicurato che per questo nuovo lavoro tornerà a cimentarsi
con effetti speciali pratici, con l’obiettivo di riscoprire il
gusto e l’amore per il cinema. Si tratta dunque di un titolo molto
atteso, che potrebbe dar vita ad un nuova fase nella carriera del
regista dopo una serie di film non da tutti apprezzati.
Joker: Folie à Deux – 4 ottobre
Sequel del pluripremiato Joker,
Joker: Folie à Deux è il nuovo film diretto da
Todd Phillips con
Joaquin Phoenix, Lady
Gaga, Brendan Gleeson, Catherine
Keener, Harry Lawtey e Mike Houston. Ad
oggi non si hanno dettagli sulla trama, anche se sappiamo che il
film introdurrà Herley Quinn, la quale
intraprenderà una qualche avventura con il già conosciuto Joker, in
un film che come noto presenterà anche diversi momenti
musicali.
Il gladiatore 2 – 22 novembre
Il
Gladiatore 2 è il film diretto da Ridley Scott con Paul Mescal, Connie
Nielsen, Joseph Quinn, Pedro Pascal, Fred Hechinger
e
Denzel Washington. Sequel del film Il Gladiatore, questo nuovo lungometraggio
vedrà Mescal interpretare Lucius, il figlio
dell’amante di Massimo, Lucilla, che cresce al
tempo di Gela, co-imperatore romano dal 209 al
211, prima col padre e poi col fratello. È possibile immaginare che
tra Lucius e Gela possa generarsi uno scontro al pari di quello tra
Massimo e Commodo visto nel primo film.
Il Signore degli Anelli: La
guerra dei Rohirrim – 13 dicembre
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros.
Pictures
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim è il film del 2024 di Kenji
Kamiyama scritto da Phoebe Gittins e
Arty Papageorgiou, dalla sceneggiatura di Jeffrey
Addiss e Will Matthews. Ambientato circa due secoli prima degli
eventi de Lo Hobbit e
de
Il Signore degli Anelli di JRR Tolkien,
il film La guerra dei Rohirrim esplorerà
le gesta di Helm Hammerhand, il re di Rohan, e la creazione de Il
fosso di Helm, la roccaforte già vista nel film
Il Signore degli Anelli: Le due torri di Peter
Jackson.
Nosferatu – 25 dicembre (USA)
Lily-Rose Depp as Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Credi foto: FOCUS
FEATURES
Nosferatu
è il film diretto da Robert Eggers con Willem Dafoe, Lily Rose-Depp, Bill Skarsgård,
Nicholas Hoult e Emma Corrin.
“Nella nuova rivisitazione, il film è una storia gotica di
ossessione tra una giovane donna perseguitata nella Germania del
19° secolo e l’antico vampiro della Transilvania che la perseguita,
portando con sé un orrore indicibile“, si legge nella sinossi
del film ad oggi rilasciata, verso il quale c’è grandissima
attesa.
Alien: Romulus – (ancora senza data di uscita)
Alien:
Romulus è il film diretto da Fede
Alvarez con Cailee Spaeny, David Jonsson,
Archie Renaux, Spike Fearn, Aileen Wu e Isabela Merced. Il
film, facente parte della serie di film immensamente popolare e
duratura, avrà per protagonisti un gruppo di giovani in un ambiente
spaziale che li costringerà a confrontarsi con la forma di vita più
terrificante dell’universo. Ancora senza data di uscita né
particolari indicazioni sulla sua collocazione all’interno della
saga, il film si ripropone in ogni caso di riportare in auge il
franchise e il suo temibile Xenomorfo.
The Shrouds – (ancora senza data di uscita)
The
Shrouds è il nuovo film diretto da David
Cronenberg con Sandrine Holt,
Diane Kruger,
Guy Pearcee
Vincent Cassel. Protagonista del film è Karsh, un uomo
d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo
che consente a lui e ai suoi clienti di osservare la decomposizione
dei propri cari defunti in tempo reale. Quando però Karsh è pronto
a debuttare nel mercato internazionale, diverse tombe nel suo
cimitero, inclusa quella di sua moglie, vengono vandalizzate e
quasi distrutte. Mentre lotta per scoprire i motivi dietro
l’attacco e chi ha causato questo caos, la ricerca lo spinge a
rivalutare i suoi affari, il matrimonio e la fedeltà alla memoria
della sua defunta moglie, portandolo a nuovi inizi”.
Priscilla – (ancora senza data di uscita)
Priscilla
(qui
la recensione) è il film diretto da Sofia Coppola con
Jacob Elordi, Cailee Spaeny, Emily Mitchell, Jorja Cadence, Tim
Post, Ari Cohen e JosetteHalpert. Il film, basato sul libro di memorie
bestseller del 1985 di Priscilla Presley,
ripercorre la storia d’amore tra Priscilla e il celebre
Elvis Presley. Per la sua interpretazione della
protagonista, Spaeny ha vinto la Coppa Volpi come Miglior
attrice.
Parthenope – (ancora senza data di uscita)
Parthenope di Paolo Sorrentino – Foto Credit Hollywood Authentic/
Greg Williams
Parthenope
è il film diretto da Paolo Sorrentino con
Dario Aita,Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi,
Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon
Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia,
Gary Oldman,
Silvio Orlando,
Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli
eAlfonso Santagata. Il film racconta, con
le parole del regista “la vita di Partenope, che si chiama come
la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dentro di lei,
tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e
il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento
inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt
stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di
Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti“.
Nel cuore dei fan di Harry
Potter occupa un posto speciale il bellissimo e
struggente passato di Severus Piton, legato all’amore mai
corrisposto per Lily Evans (la mamma di Harry), e
che ritorna protagonista nel corso degli ultimi capitoli della saga
fino alla morte dell’ex professore di Pozioni e spia per conto di
Silente nelle braccia di Voldemort.
Ma quanto ne sappiamo
sull’argomento? Cosa ci è sfuggito durante la lettura dei romanzi o
la visione dei film?
Ecco allora di seguito 12
segreti sulla relazione complicata tra Severus
Piton e Lily Evans Potter:
Piton e Lily hanno lo stesso Patronus
Una testimonianza d’amore
eterno può essere anche la condivisione dello stesso
Patronus, o almeno è ciò che immaginava
J.K.Rowling scrivendo i suoi romanzi. Si scoprì
infatti che Severus Piton e Lily
Evans avevano una cerva, così come
Harry e suo padre James avevano
lo stesso Patronus, ovvero un cervo.
Silente si fidava di Piton ma solo a causa di Lily
Più volte
Harry mette in dubbio la fiducia di
Silente per Piton, tuttavia è
stato spiegato nel corso degli anni che era proprio Lily l’unico
motivo per cui il preside di Hogwarts usava Severus come sua spia.
Un altro modo in cui Silente riusciva a manipolarlo, partendo dalla
radice del suo sentimento e della sua rabbia.
Erano entrambi ottimi studenti di Pozioni
Se vi state chiedendo cosa
avesse legato Severus e Lily,
bene, ecco fornita un’iniziale risposta: erano si amici, ma anche
ottimi studenti della classi di pozioni. Piton, il famoso Principe Mezzosangue, ha creato infatti molte
miscele e perfezionato pozioni già esistenti.
Lily ha sposato il “bullo” del suo miglior amico
James
Potter, anche se è ancora difficile crederlo, è stato uno
degli studenti che si presero più gioco di Piton a
Hogwarts, un vero e proprio bullo che allontanò il
ragazzo dal suo grande amore Lily e finì per
diventare suo marito.
Siamo sicuri che Lily sia riuscita
con il tempo a smussare quei lati più ruvidi del carattere di
James, ma ciò non cambia che fra tutti lei abbia scelto proprio
colui che trattò malissimo il suo migliore amico.
Piton ha cercato in tutti i modi di salvare Lily
Severus
Piton cercò in tutti i modi di salvare la sua amata
Lily chiedendo a Voldemort di risparmiarle la vita, invano. C’è
infatti un momento nei libri in cui il Signore Oscuro dice a Lily
di farsi da parte mentre tenta di uccidere il piccolo Harry, ed è
qui che il bambino sopravvive mentre Lily sceglie di sacrificarsi
per proteggerlo. La richiesta di Piton venne dunque ignorata,
tuttavia quei pochi secondi di “distrazione” hanno inavvertitamente
contribuito a salvare la vita di Harry.
Sono rimasti amici fino al quinto anno di scuola
Lily Evans
e Severus Snape sono stati inseparabili amici
almeno fino al quinto anno di scuola quando, e lo sappiamo grazie
ai ricordi di Piton, il ragazzo scelse di proseguire la strada
delle le Arti Oscure.
Silente usò gli occhi di Lily per manipolare Piton
Albus
Silente è uno dei più grandi manipolatori nel parterre
di personaggi della saga di Harry Potter, e chi ha
letto i romanzi o visto i film lo san bene. Il mago di cui ci
fidavamo ciecamente ha finito per rivelarsi un abile giocatore di
scacchi; così, conoscendo il passato di Piton e il
suo amore per Lily, usò il ricordo degli occhi di Lily per
convincerlo a servire L’Ordine della Fenice.
Lily è la ragione per cui Piton ha protetto Harry
Per anni
Piton ha protetto segretamente Harry, e quest’ultimo gli ha reso omaggio
chiamando suo figlio come il suo professore di Pozioni che aveva
tanto odiato in vita. Ha evitato che morisse per mano di
Voldemort, che si ferisse in battaglia, che non
uscisse vivo dal Torneo Tre Maghi, tutto per amore di sua madre,
rinunciando alla sua stessa sicurezza pur di salvarlo.
Lily fa parte dei peggiori ricordi di Piton
Nonostante i sentimenti
provati, Lily Evans fa parte dei peggiori ricordi
di Piton, come spiegato in Harry Potter e
l’Ordine della Fenice. Severus era infatti vittima di
bullismo e l’umiliazione subita a scuola è sempre stata legata alle
memorie della ragazza e di James Potter.
Piton insegnò la magia a Lily prima di Hogwarts
A quanto pare Lily
Evans, nata in una famiglia di Babbani, non sapeva nulla
di magia finchè non incontro Severus Piton, che le
insegnò quanto più possibile prima di approdare a Hogwarts. Si
trattava infatti del suo primo amico del mondo magico, e
metaforicamente della sua “casa”, laddove la scuola era piena di
sconosciuti e cose mai viste. Un po’ come successo a suo figlio
Harry con Hagrid…
Lily ha sempre visto Piton come un amico
Chiunque avrebbe
romanticamente sperato che tra i due potesse scoppiare un
sentimento diverso dall’amicizia, tuttavia l’infatuazione di
Severus per Lily non è mai andata
a buon fine, proprio perché lei l’ha sempre considerato solo un
amico e confidente.
Piton e Lily erano vicini di casa
L’amicizia tra Lily
Evans e Severus Piton ha origini
antecedenti all’inizio della scuola: i due bambini erano infatti
vicini di casa, e già all’epoca Severus aveva una cotta per la sua
amica sebbene non si fossero mai parlati. Petunia lo accusò persino
di spiarle quando lei e sua sorella giocarono insieme, ed era anche
piuttosto gelosa.
La ABC sta
preparando il pubblico al ritorno di Grey’s
Anatomy 20. La dottoressa Meredith Grey è in
primo piano nel nuovo teaser di Grey’s
Anatomy 20, nonostante Ellen Pompeo sia passata a un ruolo di guest
star per dedicarsi alla serie limitata di Hulu
Orphan. Sebbene Meredith si sia trasferita a
Boston alla fine della stagione 19, sembra che nei prossimi episodi
tornerà a Seattle per visitare il Grey Sloan Memorial Hospital.
Il teaser si apre con Meredith che
sembra chiedere a Miranda Bailey: “Quanto devo
aspettare?“. – Anche se non è chiaro cosa stia aspettando. In
un’altra interazione, la Bailey dice a Meredith che gli
specializzandi “sono nei guai”.
Anche Nick Marsh (Scott Speedman) è
tornato al Grey Sloan e sorveglia gli specializzandi dopo
il finale della stagione 19, quando lui e Meredith si sono
professati reciprocamente a Boston. A proposito degli
specializzandi, sembra che si trovino nel bel mezzo di molte
situazioni problematiche all’interno dell’ospedale.
Jo (Camilla
Luddington) e Link (Chris Carmack) sono ormai una cosa
sola e Richard (James Pickens Jr.) sta lottando con la sua
sobrietà.
Il teaser suggerisce anche un
aggiornamento sul destino di Teddy Altman (Kim
Raver), la cui sorte è stata lasciata in sospeso alla
fine della diciannovesiama stagione quando è collassata dopo aver
lamentato un mal di denti. Alla fine del teaser, Winston (Anthony
Hill) dice che è in “condizioni critiche”. Guardate il teaser
completo qui sotto. Grey’s
Anatomy tornerà sulla ABC il 14 marzo.
Quando uscirà la prossima stagione
di Grey’s Anatomy?
La ventesima stagione di Grey’s
Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia
Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.
Jamie Dornan ha rivelato di aver avuto
un’esperienza inquietante con uno stalker. L’attore irlandese ha
raccontato a
The Independent che un fan di
Cinquanta sfumature di grigio si è presentato alla sua
porta di casa in un incidente avvenuto prima della pandemia.
“Ho avuto una situazione… una
situazione di tipo stalker prima del Covid. È stato davvero
spaventoso. Qualcuno si è presentato a casa mia mentre i miei figli
erano lì“, ha raccontato.
Jamie Dornan ha parlato di questa esperienza
dopo essere stato interrogato sulle cospirazioni dei fan di
Cinquanta sfumature di grigio, che includono
una teoria secondo cui lui e Dakota Johnson sarebbero una coppia reale con
una nidiata segreta di bambini.
Nella realtà, Jamie Dornan è sposato con Amelia Warner,
compositrice ed ex attrice. Insieme hanno tre figlie. “Ho
cercato di mettere dei muri intorno [ai fan], per cercare di non
farli entrare“, ha detto Dornan a The Independent. “Sono
abbastanza bravo a bloccare qualsiasi rumore associato a qualsiasi
fandom, senza lasciare che si ripercuota su di me o, soprattutto,
sulla mia famiglia“.
Jamie Dornan , che dal 1° gennaio sarà
protagonista della seconda stagione del dramma della BBC
The Tourist, ha già tentato di entrare nella mente
di uno stalker per prepararsi a interpretare il serial killer
Paul Spector in The Fall.
Ha raccontato al Los Angeles Times
di aver seguito una donna nella metropolitana di Londra, dicendo
che la sensazione era eccitante in un “modo sporco”. “Ho
mantenuto le distanze… lei è scesa qualche fermata prima di quanto
avessi programmato, così mi sono detto: “Bene, devo impegnarmi”.
L’ho seguita per un paio di angoli di strada e poi mi sono detto:
cosa stai facendo?“, ha raccontato.
“Non sono orgoglioso di me
stesso. Ma penso sinceramente di aver imparato qualcosa, perché
ovviamente non ho mai fatto nulla di tutto ciò. È stato intrigante
e interessante entrare in quel processo di ‘perché la stai
seguendo?’ e ‘cosa stai cercando di scoprire?’“.
È stato diffuso il primo teaser di
9-1-1 7, la nuova stagione di 9-1-1,
che passa dalla Fox alla ABC per la settima stagione, in partenza
il 14 marzo. La breve clip dimostra ancora una volta che nessun
luogo è completamente sicuro.
Athena (Angela
Bassett) e Bobby (Peter Krause) hanno
iniziato una crociera ritardata in luna di miele nel finale della
sesta stagione di 9-1-1 a
maggio. Come suggerisce il trailer, potrebbe essersi trattato di un
grave errore.
“Sono su una nave da crociera,
c’è stata un’esplosione“, urla un passeggero all’operatore del
9-1-1
dopo che un’esplosione ha fatto inclinare la nave. Come in
L’avventura del Poseidon, osserviamo la nave che inizia ad
imbarcare acqua e questa volta non c’è Maureen McGovern ad offrire
speranza.
Tutto quello che sappiamo su 9-1-1
La data di uscita di 9-1-1
7 potrebbe essere intorno alla primavera del 2024.
All’inizio di maggio 2023 è stato riferito che la Fox ha cancellato
9-1-1 dopo sei stagioni e che la stagione 7 sarebbe stata ripresa
dalla ABC. Craig Erwich, presidente del Disney Television Group, ha
dichiarato:
“Grazie alla spinta creativa di
Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear, così come al talento del
cast, 9-1-1 è stato uno dei drammi più significativi e originali
della televisione di rete nelle ultime sei stagioni, e siamo
onorati di portarlo nello stimato gruppo di serie della
ABC“.
9-1-1 è la serie
tv creata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim
Minear con Angela
Bassett, Peter Krause, Oliver Stark, Aisha Hinds, Kenneth Choi,
Rockmond Dunbar, Connie Britton, Jennifer
Love Hewitt, Ryan
Guzman, Corinne Massiah, Marcanthonee Jon Reis, Gavin
McHugh e John Harlan Kim.
What If 2×09
si conclude con un’importante resa dei conti multiversale, che
contrappone Strange Supreme a Captain Carter e alla nuova arrivata
nel MCU,
Kahhori. Incapace di riconciliarsi con il suo
dolore, la variante più tragica e oscura di Doctor Strange è
infatti tornata per interferire con l’equilibrio dell’intero
multiverso. A tal fine, spetta a Carter e Kahhori salvare l’intera
esistenza e innumerevoli varianti in questo emozionante finale di
stagione.
Come Strange Supreme ha salvato il
suo universo
Come si vede nell’episodio, Strange
Supreme tenta di riportare indietro il suo universo che aveva perso
nella prima stagione di What If.
Accumulando ogni tipo di fonte oscura di potere, Strange ha abusato
delle sue capacità nel tentativo costante di riportare indietro il
suo amore Christine Palmer, morta in questa realtà, anche se la sua
morte era un punto assoluto nel tempo. L’intero universo di Strange
collassò e lui fu l’unico sopravvissuto in un vasto mare di nulla.
Il finale della seconda stagione di What If…? conferma allora che il dolore di
Strange è ancora troppo forte, dato che ora sta cercando di
resuscitare il suo intero universo utilizzando metodi estremamente
oscuri. Tuttavia, è stato solo grazie al sacrificio di Strange che
ha potuto finalmente sconfiggere i suoi demoni e riuscire a
riportare in vita il suo mondo, nel quale Uatu e il Capitano Carter
si ritrovano alla fine dell’episodio.
Il piano di Strange Supreme
Inizialmente, Strange Supreme aveva
dichiarato di essere entrato in azione e di essere impegnato a
contenere gli assassini di tutto il multiverso. Tuttavia, la nuova
missione di Strange è molto più grande, più oscura e molto meno
altruistica di quanto avesse inizialmente lasciato intendere a
Captain Carter. Catturando sia varianti di eroi
che di cattivi, Strange era semplicemente alla ricerca di esseri
potenti per alimentare una fucina multiversale che aveva costruito
nella speranza di far risorgere il suo universo (e quindi di
riportare in vita Christine Palmer).
Come Captain Carter e Kahhori hanno
sconfitto Strange Supreme
Avendo recuperato le Pietre
dell’Infinito dalla variante di Erik Killmonger della prima
stagione, Captain Carter era già abbastanza
potente. Peggy e Kahhori si armano ora di altre
reliquie importanti come la corona di Hela, la spada di una
variante di Hulk-Thor, una versione di Mjolnir, i Dieci Anelli e
altro ancora. Fortunatamente, Kahhori è riuscita a rispedire tutte
queste varianti nelle loro realtà d’origine prima che potessero
essere alimentate dalla fucina multiversale di Strange. Anche se
Strange Supreme si era trasformato in un enorme demone alato di
pura oscurità e dolore, Carter riesce a metterlo temporaneamente
fuori gioco con un solo pugno, avendo tutte e sei le Pietre
dell’Infinito strette nella sua mano. Questo ha creato un’apertura
per Peggy, che ha a quel punto cercato di raggiungere Strange e
l’uomo che era una volta.
Il futuro di Captain Carter e
dell’Osservatore
Dopo aver accettato di riportare
finalmente a casa il Captain Carter in What If
2×09, Uatu intende riportare Peggy direttamente nella sua
realtà originale. Tuttavia, Captain Carter suggerisce di prendere
una strada panoramica per vedere cos’altro potrebbe esserci là
fuori prima che venga mostrato il nuovo albero multiversale del
MCU,
visto per la prima volta nel finale della seconda stagione di Loki. Si tratta di un
forte richiamo alla terza stagione di What If…?, che è
già stata confermata. A tal proposito, è già stata diffusa una clip
di un prossimo episodio con protagonisti Bucky
Barnes e Red Guardian. Vale però la pena
notare che questa clip è probabilmente tratta dall’episodio che è
stato confermato essere stato rimandato alla terza stagione, quindi
potrebbe passare ancora del tempo di vederlo effettivamente su
Disney+.
Ryan Reynolds conclude l’anno stuzzicando i
fan di Deadpool con una nuova foto dell’attore che
indossa il costume del supereroe in Deadpool 3.
Mentre il 2023 volge al termine,
Reynolds sta riflettendo sull’anno e ha condiviso sui social media
alcuni dei suoi momenti preferiti. Nel carosello di foto che ha
condiviso c’è un’immagine di Reynolds che indossa il costume di
Deadpool senza la maschera facciale.
“Grazie 2023 parte 1. In ordine
sparso. Ho trascorso la maggior parte dell’anno lavorando e
giocando con le persone che [amo]“, ha commentato il post su
Instagram.
Deadpool 3 arriverà nelle sale il 26
luglio 2024. Con il crescere dell’entusiasmo per il film, crescono
anche le fughe di notizie dal set del film. Di recente Ryan Reynolds ha invitato le persone a non
postare foto del cast durante le riprese per non rovinare il
film.
“Le sorprese fanno parte della
magia dei film in sala. Per noi è importante girare il nuovo film
di Deadpool in ambienti reali e naturali, utilizzando effetti
pratici, invece di girare il film in interni e in digitale. I
teleobiettivi continuano a rovinare le sorprese e a creare una
situazione difficile per tutti“, ha condiviso Reynolds sulle
sue Instagram Stories all’inizio del mese.
E ha continuato: “Speriamo che
alcuni siti web e canali sociali non mostrino le immagini prima che
siano pronte. Il film è costruito per la gioia del pubblico e la
nostra massima speranza è quella di preservare il più possibile
questa magia per il film finito e per il grande schermo”. Parte del
motivo per cui le persone pubblicano gli spoiler è perché sono
eccitate. Mi rendo conto che non si tratta di problemi del mondo
reale e che si tratta di problemi che rientrano nel novero dei
“buoni problemi”. Amo fare questo film“.
Chi c’è in Deadpool 3?
Deadpool 3
riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia
dell’atteso progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men
della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e
Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3
uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Che sollievo chiudere la porta del
2023, un annus horribilis per l’industria dell’entertainment
(e per il mondo). Dopo che il doppio sciopero ha di fatto bloccato
la maggior parte della produzione da maggio a novembre, le porte si
sono riaperte su un panorama che è stato cambiato per sempre. In
termini pratici per questa anteprima televisiva del 2024, gli
spettatori dovrebbero iniziare a vedere meno programmi a partire
dal prossimo anno. Ma è anche probabile che nessuno se ne accorgerà
data la quantità di contenuto che comunque arriverà nelle nostre
case.
Infatti, uno dei risultati
tangibili degli scioperi è che gli show che avrebbero dovuto
debuttare nell’autunno del 2023, come “True
Detective: Night Country” della HBO e
“Feud:
Capote vs. The Swans” – sono stati spostati all’anno
nuovo, e il risultato è un’ammucchiata pazzesca a gennaio, come
potrete vedere qui sotto. Ecco tutte le serie tv più attese del
2024.
The Brothers Sun, 4 gennaio, Netflix
Michelle Yeoh è la protagonista di questo
dramma d’azione, nel ruolo di una donna intelligente che si è
lasciata alle spalle il pericoloso mondo criminale di Taiwan per
costruire una nuova vita per suo figlio a Los Angeles. Tutto cambia
quando il figlio maggiore, un criminale incallito, torna in
California per proteggere la sua famiglia dopo che il padre, un
boss del crimine, è stato ucciso da un assassino. La serie di otto
episodi è creata da Byron Wu e Brad Falchuk.
Grimsburg, 7 gennaio, Disney+
Jon Hamm è il protagonista e produttore
esecutivo di questa serie animata che segue il detective Marvin
Flute che torna nella città di Grimsburg, “dove tutti hanno un
segreto”, per dimostrare di avercela fatta alla sua ex moglie, al
figlio instabile e ai colleghi detective.
ECHO, 10 gennaio, Disney+
Basata su Maya Lopez (Alaqua Cox),
che ha fatto il suo debutto in Hawkeye del 2021, la serie
di cinque episodi è la prima produzione Marvel che rilascia tutti gli
episodi in una sola volta. È anche la prima ad avere un rating
TV-MA e ad essere guidata da un personaggio sordo e nativo
americano. Nella serie Echo, Maya torna a
casa per affrontare la sua famiglia e la sua eredità, mentre viene
inseguita dal Wilson Fisk di
Vincent D’Onofrio (un personaggio introdotto in
“Daredevil”).
In questo prequel del film
“Ted”
del 2012, il creatore e doppiatore Seth MacFarlane è tornato,
questa volta nel 1993, quando vive a casa sua, nel Massachusetts,
con il suo migliore amico John, i genitori di John e un cugino. Con
una sorpresa per nessuno, il momento di fama di Ted è passato e lui
non ha la migliore influenza sui suoi amici.
Criminal Record, 12 Gennaio, Apple
TV+
Il thriller poliziesco in otto
episodi, ambientato nella Londra contemporanea, segue due detective
– una giovane donna all’inizio della sua carriera e un uomo ben
inserito che protegge la sua eredità – riuniti per un vecchio caso
di omicidio.
Cast: Peter Capaldi, Cush Jumbo,
Charlie Creed-Miles, Dionne Brown, Shaun Dooley, Stephen
Campbell-Moore, Zoë Wanamaker, Rasaq Kukoyi, Maisie Ayres, Aysha
Kala, Cathy Tyson, Tom Moutchi
The Traitors, 12 gennaio,
Peacock
Dopo il grande successo della prima
stagione, “The Traitors” è tornato per un secondo round – questa
volta con un cast di tutte le demi-celebrità, avendo eliminato la
presenza di persone normali nel gruppo. Girato nel castello di
Ardross, nelle Highlands scozzesi, il nuovo cast comprende le star
di “The Challenge” Johnny “Bananas” Devenanzio, Trishelle
Cannatella e C.T. Tamburello; le leggende del “Grande Fratello” Dan
Gheesling e Janelle Pierzina; le veterane di “Survivor” Parvati
Shallow e Sandra Diaz-Twine e le nuove leve di Bravo Tamra Judge,
Shereé Whitfield e Larsa Pippen.
True Detective: Night Country, 12
gennaio, HBO/SKY
È arrivata la quarta stagione di
“True Detective“, questa volta ambientato a Ennis,
in Alaska. Guidato da Jodie Foster e Kali
Reis nei panni di Liz Danvers ed Evangeline Navarro, il
dramma in sei episodi segue la ricerca da parte dei detective degli
otto uomini scomparsi che gestiscono la stazione di ricerca artica
di Tsalal. Per farlo, devono “scavare nelle verità tormentate
che giacciono sepolte sotto i ghiacci eterni“.
Death and Other Details,
Disney+
Un mistero di omicidio ambientato
su uno sfarzoso transatlantico del Mediterraneo, “Morte e altri
dettagli” è incentrato su Imogene Scott (Violett Beane), che
diventa la principale sospettata – tra tutti gli altri ospiti
coccolati e i membri dell’equipaggio esausti. Deve collaborare con
un uomo che odia, il più grande detective del mondo, per dimostrare
la sua innocenza.
Il dramma familiare con un
misterioso intreccio di viaggi nel tempo torna con la seconda
stagione, riprendendo il cliffhanger che ha chiuso la prima
stagione. Dopo essersi riunita con la madre (Andie MacDowell), Kat
(Chyler Leigh) afferma di sapere dove si trova il fratello
scomparso e giura di riportarlo a casa, mentre la scoperta della
figlia sedicenne potrebbe aiutarla: può viaggiare tra il passato e
il presente grazie a uno stagno sul terreno di famiglia.
Ispirata alla vita della creatrice
del cartello Griselda Blanco, la serie limitata
drammatica si concentra sulla Blanco (Sofia
Vergara, anche produttrice esecutiva) nella Miami
degli anni ’70-’80, mentre usa il suo fascino per destreggiarsi tra
affari e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.
Expats, 26 gennaio, Prime
Video
Expats è
interpretata dall’attrice Premio Oscar e premiata agli Emmy
Nicole Kidman (Big Little Lies – Piccole
grandi bugie, The Undoing), Sarayu
Blue (Non ho mai…, Giù le mani dalle nostre
figlie), Ji-young Yoo (Girl Power – La
rivoluzione comincia a scuola, Smoking Tigers),
Brian Tee (Chicago Med, Tartarughe
Ninja – Fuori dall’ombra), e Jack Huston
(House of Gucci, Fargo). Nicole Kidman e Lulu Wang sono inoltre
executive producers della serie.
Ambientata nella vibrante e
tumultuosa Hong Kong del 2014, Expats ha per protagoniste
tre donne americane: Margaret (Nicole
Kidman), Hilary (Sarayu Blue) e Mercy
(Ji-young Yoo), le cui vite si intrecciano in seguito ad
un’improvvisa tragedia familiare. La serie si interroga sul
privilegio ed esplora quel che accade quando la linea di
demarcazione fra vittimismo e colpevolezza si fa sfumata.
Completano il cast Brian Tee, nel ruolo di Clarke (marito di
Margaret), e Jack Huston, nei panni di David (consorte di
Hilary).
Masters of the Air, 26 gennaio,
Apple TV+
Basata sull’omonimo libro di
Donald L. Miller e sceneggiato da John
Orloff, Masters
of the Air segue gli uomini del 100° Gruppo
Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid
di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive,
dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un
combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La
rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi
giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del
Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di Masters
of the Air. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri
furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a
casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno
ricevuto un tributo.
Feud: Capote vs. The Swans, 31
gennaio, Disney+
Ambientato negli anni ’70,
Feud:
Capote vs. The Swans è basato sul libro bestseller di
Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love,
Betrayal, and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al
litigio tra Capote e le sei donne mondane che
originariamente lo consideravano un amico. Nel cast
Tom Hollander nel ruolo di Truman Capote, Naomi Watts nel ruolo di Barbara “Babe” Paley,
Diane Lane nel ruolo di Slim Keith, Chloë Sevigny nel ruolo di CZ Guest,
Calista Flockhart nel ruolo di Lee Radziwill,
Demi Moore nel ruolo di Ann “Bang-Bang”
Woodward, Molly Ringwald nel ruolo di Joanne
Carson, Treat Williams nel ruolo di Bill Paley,
Joe Mantello nel ruolo di Jack Dunphy e
Russell Tovey nel ruolo di John O’Shea.
Genius: MLK/X, 1 febbraio,
National Geographic (Disney+)
Per la prima volta, la serie
antologica si concentrerà su due geni: Malcolm X e il
Dr. Martin Luther King Jr. e seguirà il modo in cui
ciascuna delle loro filosofie ha aiutato l’America nel Movimento
per i Diritti Civili. La Imagine Television di Brian Grazer e Ron
Howard produce la serie insieme a Kristen Zolner, Reggie Rock
Bythewood e Gina Prince-Bythewood. Raphael Jackson Jr. e Damione
Macedon sono showrunner e produttori esecutivi.
Una nuova versione del film del
2005 con Brad Pitt e Angelina Jolie, che vede
protagonisti due sconosciuti che ottengono un lavoro in un’agenzia
di spionaggio e devono lavorare insieme come coppia di marito e
moglie. Ogni settimana, i due affrontano una nuova missione e si
trovano ad affrontare una nuova relazione che assomiglia a quella
reale quando iniziano a provare dei sentimenti.
One Day, 8 Febbraio, Netflix
Ludovic Robert/Netflix
One Day narra la storia di Emma
Morley e Dexter Mayhew, che si parlano per la prima volta il 15
luglio 1988, la sera della loro laurea. La mattina seguente
prendono strade diverse, ma dove saranno in questo giorno ordinario
il prossimo anno, l’anno dopo e ogni anno successivo? In ogni
episodio ritroviamo Dex ed Em in questo giorno particolare, un anno
più vecchi, mentre crescono e cambiano, si ritrovano e si separano,
vivono gioie e delusioni. One Day è una storia d’amore che copre un
periodo di decenni tratta dal bestseller internazionale di David
Nicholls.
Tracker, CBS
Dopo “This Is Us”, Justin
Hartley ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista
dopo il Super Bowl. In “Tracker“, tratto dal
romanzo di Jeffery Deaver “The Never Game”, Hartley interpreta il
sopravvissuto Colter Shawn, che usa le sue “esperte
capacità di localizzazione per aiutare sia i cittadini privati che
le forze dell’ordine a risolvere i misteri, e nel frattempo trova
il tempo per aiutare anche una famiglia spezzata”.
Avatar – La leggenda di Aang, 22
Febbraio, Netflix
Acqua. Terra. Fuoco. Aria. Una
volta le quattro nazioni vivevano in armonia e l’Avatar, il
dominatore di tutti e quattro gli elementi, manteneva la pace tra
loro. Ma tutto è cambiato quando la Nazione del Fuoco ha attaccato
i Nomadi dell’Aria annientandoli e compiendo così il primo passo
verso la conquista del mondo. L’attuale incarnazione dell’Avatar
non è ancora emersa e il mondo ha perso la speranza.
Ma come un bagliore nell’oscurità,
la speranza si riaccende quando Aang (Gordon Cormier), un giovane
Nomade dell’Aria nonché l’ultimo della sua specie, si risveglia per
assumere il ruolo che gli spetta come prossimo Avatar. Insieme ai
suoi nuovi amici Sokka (Ian Ousley) e Katara (Kiawentiio), fratelli
e membri della Tribù dell’Acqua del Sud, Aang intraprende una
missione fantastica e ricca di azione per salvare il mondo e
contrastare il temibile assalto del Signore del Fuoco Ozai (Daniel
Dae Kim). Ma non sarà un compito facile, dal momento che il
principe ereditario Zuko (Dallas Liu) è determinato a catturarli.
Avranno infatti bisogno dell’aiuto dei numerosi alleati e dei
pittoreschi personaggi che incontreranno lungo il cammino.
The Walking Dead: The Ones Who
Live, 25 Febbraio, Disney+
Photo : Gene Page/AMC
Rick e Michonne sono finalmente
tornati insieme. Nell’ultimo spinoff di “Walking
Dead“, i personaggi sono stati catapultati in un mondo
mutato anni dopo la loro devastante separazione. Ora devono
ritrovare se stessi e l’altro in una situazione mai vista prima.
Come chiede AMC, “Sono nemici? Amanti? Vittime?
Vittoriosi? Senza l’altro, sono ancora vivi – o scopriranno che
anche loro sono i Walking Dead?“
Da tempo in lavorazione, questa
serie limitata, adattamento del romanzo di James Clavell, è
ambientata nel Giappone del 1600, all’alba di una guerra civile
durante la quale Lord Yoshii Toranaga (Hiroyuki Sanada) lotta per
la sua vita dopo che il Consiglio dei Reggenti gli si è rivoltato
contro. Quando una misteriosa nave arriva in un vicino villaggio di
pescatori, il pilota della nave porta con sé dei segreti che
potrebbero aiutare Toranaga. Molto diverso dalla miniserie campione
d’incassi del 1980 sulla NBC, questo “Shōgun” ruota attorno ai
personaggi giapponesi.
Proveniente dall’universo di “The
Good Wife” e “Good Fight”, “Elsbeth” mette in primo piano la
Elsbeth Tascioni di Carrie Preston, nei panni di un’avvocatessa non
convenzionale e di New York City, che usa i suoi interessi
particolari per aiutare la polizia di New York a catturare i
criminali. Nella vena di “Poker Face” e, prima ancora, di
“Columbo”, “Elsbeth” utilizza l’approccio “howcatchem” ai misteri
dello show.
The Regime, 3 marzo, HBO/SKY
The Regime
racconta un anno tra le mura del palazzo di un moderno regime
europeo mentre inizia a sgretolarsi. Insieme a Kate Winslet nel cast
Matthias Schoenaerts (Le regole del caos),
Guillaume Gallienne (Yves Saint Laurent),
Andrea Riseborough (Birdman), Martha
Plimpton (I Goonies) e Hugh Grant (Wonka, Notting Hill).
9-1-1, Grey’s Anatomy,
Disney+
Parte della programmazione
autunnale della ABC debutterà a marzo, grazie al doppio sciopero.
“9-1-1”, che ha trasmesso le sue prime sei stagioni su Fox,
debutterà ufficialmente sulla ABC il 14 marzo, seguito da nuovi
episodi di “Grey’s Anatomy” e “Station 19”. Per quest’ultima si
tratterà della stagione finale.
Manhunt, 15 Marzo, Apple TV+
Basato sul bestseller “Manhunt: The
12-Day Chase for Lincoln’s Killer”, questo thriller racconta la
storia della caccia di Edwin Stanton a John Wilkes Booth, dopo
l’assassinio di Abraham Lincoln. I primi due episodi vengono
trasmessi insieme, seguiti da una serie di episodi settimanali ogni
venerdì.
Palm Royale, 20 Marzo, Apple
TV+
Liberamente basata sul romanzo di
Juliet McDaniel “Mr. and Mrs. American Pie”, la commedia a stelle e
strisce è la storia di Maxine Simmons (Kristen Wiig), una donna che
cerca di entrare nell’alta società di Palm Beach e di dimostrare di
essere una di quelle che hanno, pur vivendo la vita di chi non
ha.
Il problema dei 3 corpi, 21 marzo,
Netflix
Basata sulla serie di libri
best-seller di Cixin Liu “Il problema dei tre corpi”, la serie
fantascientifica è stata ideata dai produttori esecutivi di
“Game of
Thrones” David Benioff e D.B. Weiss, insieme ad Alexander Woo,
e ha come protagonista John Bradley, veterano di
“Game of
Thrones“. La storia segue un gruppo di cinque ex colleghi e
brillanti scienziati che si riuniscono per affrontare una forza
esterna che minaccia l’umanità.
Fallout, 12 Aprile, Prime
Video
Dai creatori di “Westworld”
Jonathan Nolan e Lisa Joy, “Fallout” si basa
sulla serie di videogiochi e racconta la storia di chi ha e di chi
non ha, ambientata 200 anni dopo l’apocalisse. I cittadini di Los
Angeles vivono in rifugi sotterranei per evitare banditi, mutanti e
radiazioni dopo l’annientamento nucleare.
Bridgerton 3, 16 Marzo,
Netflix
Da Shondaland e dalla nuova
showrunner Jess Brownell, Bridgerton torna per la una terza
stagione e trova Penelope Featherington (Nicola Coughlan) che dopo
aver sentito le parole denigratorie di Colin Bridgerton (Luke
Newton) nei suoi confronti ha finalmente accantonato la cotta di
lunga data per lui. Penelope ha tuttavia deciso che è arrivato il
momento di trovare un marito che le garantisca sufficiente
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano dalla madre e dalle sorelle. Ma la mancanza di
autostima fa sì che i suoi tentativi di sposarsi falliscano
clamorosamente.
Nel frattempo Colin è tornato dai
suoi viaggi estivi con un nuovo look e un atteggiamento molto
spavaldo, ma è avvilito nel constatare che Penelope, l’unica
persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, gli sta dando il
benservito. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, Colin si
offre di farle da mentore per aiutarla a trovare fiducia in se
stessa e quindi un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a
sortire un effetto anche troppo positivo, Colin è costretto a
chiedersi se i suoi sentimenti per la ragazza siano davvero solo
amichevoli. A complicare le cose per Penelope interviene la rottura
con Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amica in un
posto molto improbabile. Inoltre, la sua presenza sempre maggiore
nell’alta società le rende ancora più difficile mantenere segreto
il suo alter ego di Lady Whistledown.
“Marty mi paragona a un
miniaturista fiammingo. Lui sarebbe più il tipo che dipinge
affreschi rinascimentali“, ha detto Schrader. “Dategli 200
milioni di dollari e inevitabilmente ne uscirà un buon film. Detto
questo, avrei preferito che Leonardo DiCaprio interpretasse il
ruolo del poliziotto in ‘Killers of the Flower Moon’ piuttosto che
quello dell’idiota. Passare tre ore e mezza in compagnia di un
idiota è molto tempo“.
Martin Scorsese aveva inizialmente previsto
che Leonardo DiCaprio interpretasse l’agente
dell’FBI Tom White in
Killers of the Flower Moon. Il regista ha trascorso
due anni a lavorare su una sceneggiatura di “Flower Moon” dal punto
di vista di White, che ha preso il comando delle indagini su una
serie di omicidi tra gli Osage negli anni Venti. All’inizio di
quest’anno il regista ha raccontato all’Irish Times che è stato
Leonardo DiCaprio a chiamarlo personalmente
per chiedere un cambio di sceneggiatura. L’attore voleva invece
interpretare Ernest Burkhart.
“Io e [il mio co-sceneggiatore]
Eric Roth abbiamo parlato di raccontare la storia dal punto di
vista degli agenti del Bureau che arrivano per indagare“, ha
detto Scorsese. “Dopo due anni di lavoro sulla sceneggiatura,
Leo venne da me e mi chiese: “Dov’è il cuore di questa storia?”.
Avevo avuto incontri e cene con gli Osage e ho pensato: ‘Beh, la
storia è quella’. La vera storia, secondo noi, non veniva
necessariamente dall’esterno, con il Bureau, ma piuttosto
dall’interno, dall’Oklahoma“.
Ernest Burkhart è
un veterano della Prima Guerra Mondiale che viene coinvolto
nell’avido piano dello zio per derubare la Nazione Osage delle sue
ricchezze. La lealtà di Ernest fu messa alla prova quando sposò una
ricca donna Osage di nome Mollie (Lily
Gladstone). Jesse Plemons è subentrato nel ruolo
di Tom White, ora un ruolo secondario, nella nuova
versione di
Killers of the Flower Moon.
Martin Scorsese ha dichiarato a settembre alla
rivista Time che mentre scriveva la sceneggiatura originale di
Killers of the Flower Moon si era reso conto che
“stava facendo un film su tutti i bianchi… cioè stavo adottando
un approccio dall’esterno, il che mi preoccupava“.
“Non mi sembrava che andasse al
cuore della questione“, ha detto poi Leonardo DiCaprio a British Vogue a proposito
della prima sceneggiatura. “Non eravamo immersi nella storia
degli Osage. C’era una piccolissima scena tra Mollie ed Ernest che
ha suscitato una tale emozione in noi durante la lettura, e abbiamo
iniziato a penetrare in quella relazione, perché era così contorta
e bizzarra e diversa da qualsiasi cosa avessi mai sperimentato
prima“.
Lo sceneggiatore di Batman ReturnsDaniel
Waters ha partecipato a una recente discussione sulle
discussioni sul sequel diretto da Tim Burton (via IndieWire) e ha rivelato le
visioni contrastanti dei collaboratori per un progetto spinoff
incentrato sulla Catwoman di Michelle Pfeiffer. Waters aveva in mente una
rivisitazione in chiave satirica del genere dei film a fumetti, a
suo dire più simile a “The
Boys” di Prime Video, ma Tim Burton aveva in mente qualcosa di molto
più rischioso.
“Voleva fare un film in bianco
e nero da 18 milioni di dollari, come l’originale ‘Cat People’, con
Selina che vive in una piccola città“, ha detto Waters. “E
io volevo fare un film su ‘Batman’ in cui la metafora fosse su
‘Batman’. Così l’ho fatta trasferire in una versione di Los Angeles
di Gotham City, gestita da tre supereroi stronzi. Era “The
Boys” prima di “The Boys”. Ma si è stancato di leggere
la mia sceneggiatura“.
Sembra che Waters abbia sempre
voluto dare ai suoi film di supereroi un tocco satirico più cupo.
Per IndieWire: “Waters ha dichiarato che la bozza originale
della sceneggiatura di ‘Batman Returns’ conteneva numerose
frecciatine al primo film di Burton ‘Batman’, un successo di
merchandising del 1989 e un film che Waters ritiene ‘schifoso’.
Originariamente Batman Returns doveva aprirsi con il logo dell’Uomo
Pipistrello, che si sarebbe rivelato un negozio di merchandising
nell’universo, con Batman che faceva diversi riferimenti allo
sfruttamento del merchandising durante il film. Tuttavia, la star
del film
Michael Keaton ha convinto Waters a tagliare le frecciatine dal
film“.
“[Michael] Keaton disse: ‘È una
cosa molto intelligente. Taglialo“”, ha ricordato Waters.
Per quanto riguarda “Batman
Returns“, il sequel del supereroe che Waters e Burton sono
riusciti a realizzare insieme, lo sceneggiatore ha ricordato il
contraccolpo che il film del 1992 ricevette dai fan dei fumetti,
poiché la loro sceneggiatura non adattava fedelmente le storie di
Catwoman o del Pinguino (Danny
DeVito).
“È stato un incarico strano,
nel senso che non dovevo accontentare nessuno se non Tim Burton.
Prima di internet, non dovevi andare davanti a un tribunale e dire
cosa stavi facendo: erano solo due ragazzi in una stanza che
facevano riff. Non sapevamo un cazzo dei cattivi di Batman“,
ha detto Waters. “Non capivamo bene l’intera faccenda dei
fumetti. Ho appena scoperto che DC Comics sta per Detective
Comics.
“La questione di ‘Batman
Returns’ è che siamo stati attaccati dai fan di Batman perché
pensavano: ‘Questo è solo il secondo film di Batman, che cazzo
state facendo? State già andando fuori strada“, ha continuato
Waters. “Ora ci sono tipo 50 film di Batman, è come se
dicessero: ‘Ehi, è stato piuttosto interessante‘”.
Fine anno, tempo di bilanci e di
buoni propositi, tempo di Top 10 cinematografiche
che risultano sempre un passatempo divertente e appassionante per i
fan della settima arte. Quest’anno la redazione di Cinefilos.it propone non una sola
classifica ma una per redattore. Lo scopo principale è dare voce e
risalto alle singole unicità che compongono la nostra famiglia, ma
soprattutto offrire anche il maggior numero di film “notevoli” che
sono arrivati in Italia (o dall’Italia) dal 1° gennaio al 31
dicembre 2023.
Che sia sala o piattaforma, ogni
redattore ha compilato la sua Top 10 seguendo
questa unica regola (con l’eccezione di Adriano
Ercolani che, essendo “inviato a New York”, ha fatto
riferimento alla distribuzione USA) per offrire ai nostri lettori
più possibilità di scovare, tra titoli acclamati e imprescindibili,
piccole curiosità e perle nascoste da recuperare nelle prossime
settimane. Ecco le Top 10 dei membri della
redazione di Cinefilos.it (in ordine
alfabetico):
Quante volte il burattino Pinocchio
è stato protagonista di lungometraggi per il cinema? Numerosi sono
i film a lui dedicati, da quello d’animazione della Walt Disney
risalente al 1940 al Pinocchio in carne ed ossa di Roberto Benigni del 2002, solo per citare due
tra i tanti. Tra i più recenti vi sono però il Pinocchio
di Robert Zemeckis, con Tom Hanks nel ruolo di
Geppetto, e il Pinocchiodi Guillermo Del Toro in chiave dark,
mentre in Italia l’ultimo film ad aver portato sul grande schermo
il celebre personaggio è stato il Pinocchio
(qui la recensione) di Matteo Garrone.
Un fantasy in live-action di produzione italiana visivamente ricco
di magia.
Garrone, che era reduce dal successo
di Dogman, affermò di aver
sempre desiderato poter trasporre al cinema il romanzo per ragazzi
di Carlo Collodi, mantenendosi però fedele a
questo nel farne un racconto cupo e ricco di tutti quegli elementi
spesso trascurati. Con un budget di 11 milioni di dollari, il suo
Pinocchio vanta così grandi ricostruzioni scenografiche, una
colonna sonora di prim’ordine composta dal premio Oscar
Dario Marianelli, e un lavoro sui costumi e il
trucco poi candidato ai premi Oscar. Tutto ciò per raccontare una
storia nota a tutti sono un punto di vista nuovo, comprensivo della
crudetà del racconto originale.
Apprezzato da adulti e bambini, il
Pinocchio
di Garrone è stato uno dei maggiori successi italiani dell’anno,
con un incasso di oltre 15 milioni di euro. Il merito va tanto alla
visione del regista sulla storia quanto agli straordinari
interpreti che vi hanno preso parte. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle location del film. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama di Pinocchio
La vicenda, nota a tutti, è quella
di Geppetto, un povero falegname celibe ridotto
alla povertà che, dopo aver assistito ad uno spettacolo di
marionette, decide di costruirsi un burattino di legno per poterne
fare la sua fonte di guadagno e sostentamento. Il tronco che
acquista per intagliare il pupazzo, tuttavia, ha qualcosa di magico
e nel momento in cui l’uomo ne ricava la marionetta desiderata si
rende conto di come questa sia dotata di vita propria. Geppetto
chiama così il suo burattino con il nome di
Pinocchio, il quale diventa per l’anziano un
figlio a tutti gli effetti. Da quel momento Geppetto lo cresce
dunque istruendolo come meglio può cercando di tenerlo lontano dai
guai.
La curiosità di Pinocchio per il
mondo, tuttavia, è troppo forte e ben presto il giovane burattino
oltrepasserà i limiti imposti dal padre per intraprendere nuove
avventure. Nel corso di queste incontrerà personaggi poco
raccomandabili come il Gatto e la
Volpe, il monello Lucignolo e lo
spaventoso Mangiafuoco. Potrà però contare anche
sull’aiuto della Fata Turchina, grazie alla quale
riuscirà ritrovare la retta via. Nel corso della sua avventura,
inoltre, Pinocchio maturerà sempre di più il desiderio di tornare a
casa da suo padre Geppetto, ed è verso quella meta che si
concentreranno tutti i suoi sforzi, incontrando pericoli e
attraversando luoghi straordinari.
Pinocchio: il cast di attori del film
Per dar vita a Pinocchio, Garrone ha
condotto una lunga ricerca con l’obiettivo di trovare l’interprete
più adatto. La scelta è infine ricaduta sul giovane
Federico Ielapi, che al momento delle riprese
aveva appena 8 anni. Nonostante la giovane età, si tratta di un
bambino con alle spalle già diverse prove attoriali in film come
Quo vado? e Brave ragazze, ma anche
nella fiction Don Matteo. Quella in Pinocchio è stata una
sfida non da poco per Ielapi, che si è dovuto sottoporre ogni
giorno a 4 ore di trucco al fine di ottenere l’aspetto del celebre
burattino. Accanto a lui, nel ruolo della Fata Turchina vi è da
prima Alida Baldari Calabria per la versione
bambina, e poi Marine Vacth
per la versione adulta.
Ad interpretare Geppetto si ritrova
invece Roberto
Benigni, il quale è così passato dall’aver
interpretato Pinocchio nel 2002 all’interpretare il falegname padre
del protagonista. Per la sua interpretazione, Benigni ha poi
ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista ai
David di Donatello. Nel film si ritrovano poi Rocco Papaleo
nei panni del Gatto e Massimo Ceccherini in quelli
della Volpe. Gigi Proietti,
invece, qui in una delle sue ultime interpretazioni, è Mangiafuoco.
Davide Marotta è il Grillo Parlante, mentre
Paolo Graziosi è Mastro Ciliegia. Alessio
Di Domenicantonio, infine, interpreta il pestifero
Lucifero.
Pinocchio: le location del
film
Con l’obiettivo di essere quanto più
fedele possibile alle ambientazioni descritte da Collodi, Garrone
ha condotto una ricerca sulle location che realmente potrebbero
aver ispirato lo scrittore. Avvicinandosi a questi luoghi, Garrone
ha deciso di ricostruire il villaggio di Geppetto nel borgo
medievale di La Fratta, a
Sinalunga, in Toscana. Per
il teatro di Mangiafuoco, invece, è stato scelto
il Teatro cittadino di Nojano, il teatro più
piccolo del mondo che si trova a Noicattaro,
in provincia di Bari, in Puglia. Ulteriori
riprese sono poi state fatte al Parco Nazionale
dell’Alta Murgia, ma anche Altamura e
Gravina in Puglia. Il Paese dei Balocchi, infine,
è stato ricostruiro tra Ostuni e
Fasano.
Il trailer di Pinocchio e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Pinocchio
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Google Play, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 30 dicembre alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
Tutti ricordano il film Una settimana da Dio,
popolarissima commedia dove l’attore Jim Carrey
acquisisce i poteri di Dio per poterli usare a proprio vantaggio,
imparando però da ciò una profonda lezione. Lungometraggio di
grandissimo successo, questo ha avuto, a quattro anni di distanza,
un sequel intitolato Un’impresa da Dio.
Uscito nel 2007 e diretto anch’esso da Tom
Shadyac, questo non ha però per protagonista il simpatico
giornalista Bruce, bensì quello che nel film del 2003 era il suo
antagonista, l’antipatico Evan Baxter. Redentosi, è lui a ricevere
un’importante missione divina. Più che di un vero e proprio sequel,
dunque, si potrebbe parlare di uno spin-off.
L’originale sceneggiatura del film,
in realtà, non aveva nulla a che fare con il titolo con
protagonista Carrey. Questa era stata scritta, con il titolo
The Passion of the Ark come semplice rilettura
contemporanea dell’Arca di Noè. Acquistata dalla Universal, questa
è poi stata riscritta come sequel da Steve
Oedekerk, già sceneggiatore del film del 2003. Questo
nuovo progetto, però, a differenza del precedente è stato
caratterizzato dalla massiccia presenza di effetti speciali e dalla
ricostruzione dell’Arca riscontrabile nel film. Ciò ha portato il
budget a lievitare fino alla somma di 175 milioni, una cifra
insolita per una commedia.
Proprio a causa di tale ricco
budget, Un’impresa da Dio faticò ad affermarsi come un
successo, arrivando appena a ricoprire i propri costi di
produzione. L’assenza di precisi elementi del precedente film non
permisero a questo nuovo di affermarsi come meritava. Ancora oggi è
infatti un titolo comico che ben riflette su tematiche urgenti,
dall’ambientalismo alla condotta umana. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Un’impresa da Dio
Protagonista del film è Evan
Baxter, giornalista ex conduttore televisivo da poco
eletto come deputato nel Congresso di Washington D.C. Qui egli si
propone di usare il proprio potere politico per fare del bene e
l’incontro con il capo del Congresso Long sembra
fargli guadagnare un potente alleato per promuovere i propri fini
altruistici. Tuttavia, Evan scopre ben presto di essere destinato a
tutt’altro tipo di imprese. Egli riceve infatti una chiamata
nientemeno che da Dio in persona, il quale gli
comunica di essere stato scelto per svolgere un compito di
fondamentale importanza per l’umanità, costruire una nuova “Arca”
come alcuni millenni fa fece Noè.
Il nuovo e inconsueto incarico sconvolgerà la vita di Evan e avrà
ripercussioni anche sulla sua famiglia e sulla sua carriera
politica, ma superati alcuni comprensibili dubbi Evan lentamente
prenderà coscienza dell’importanza della sua missione. Inizialmente
riluttante, Evan si convince però grazie una serie di inspiegabili
eventi. Egli si metterà così al lavoro per portare a termine la
monumentale opera, seguendo scrupolosamente le istruzioni
impartitegli dall’Altissimo. Un nuovo Diluvio Universale sembra
infatti essere in arrivo, ma convincere di ciò quanti circondano
Evan sarà quantomai difficile.
Un’impresa da Dio: il cast del film
Originariamente questo film avrebbe
dovuto avere come protagonista Bruce Nolan, già mattatore in
Una settimana da Dio. Jim Carrey però
rifiutò di riprendere il personaggio, non essendo egli un fan dei
sequel. Ciò portò così ad una profonda riscrittura della
sceneggiatura, che vide così Evan Baxter promosso al ruolo di
protagonista. Ad interpretarlo torna Steve Carell,
che lo aveva già interpretato nel film del 2003 e grazie a cui
aveva ottenuto grandissimo successo. Per ridare vita ad Evan,
l’attore ha ottenuto un compenso di ben 5 milioni di dollari, una
cifra giustificata dal fatto che Carell era ormai diventato uno dei
grandi nomi della commedia americana.
Accanto a lui riprende il ruolo di
Dio l’attore Morgan Freeman,
che proprio grazie a tale personaggio aveva conosciuto una
rinnovata popolarità. Nei panni di Joan Baxter, moglie di Evan, si
ritrova l’attrice Lauren Graham, celebre per aver
interpretato Lorelai Gilmore nella serie Una mamma per
amica. I loro tre figli, Dylan, Jordan e Ryan sono invece
interpretati dagli attori Johnny Simmons, Graham
Phillips e Jimmy Bennett. Il celebre
attore John Goodman
veste il ruolo del capo del Congresso Long, principale antagonista
del film. Sono poi presenti gli attori Wanda Sykes
e Jonah Hill
rispettivamente nei panni di Rita e Eugene Tenanbaum.
Le frasi più belle di Un’impresa da Dio
Di seguito, ecco alcune delle frasi
più belle tratte dal film Un’impresa da Dio, grazie alle
quali poter avere un primo assaggio dei personaggi protagonisti e
delle vicende che capitano loro.
A chi pregando chiede pazienza,
credi che Dio dia pazienza? O dia invece l’opportunità di essere
paziente? A chi chiede coraggio, Dio lo concede… o dà l’opportunità
di essere coraggiosi? A chi chiede la gioia di una famiglia più
unita, credi che Dio regali sentimenti rassicuranti o l’opportunità
di dimostrare amore? (Dio)
I pesci la seguono… gli uccelli
la seguono… speriamo che anche qualche onorevole la segua!
(Onorevole Long)
Come si cambia il mondo? Con un Atto, di Reale, e Cortese,
Affetto. ARCA. (Dio)
D’ora in poi aggiungo un nuovo comandamento. Undicesimo:
fare la danza! (Dio)
Il trailer di Un’impresa da
Dio e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Un’impresa da
Dio è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30
dicembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Dall’uscita di Top
Gun: Maverick (qui
la recensione), diretto da JosephKosinski,
è passato oramai più di un anno. Ancora oggi, però, ricordiamo le
parole che
Steven Spilberg rivolse a Tom Cruise: questo film aveva, secondo lui,
salvato Hollywood. Il sequel di Top Gun è stato infatti un grande successo, forte
della presenza scenica del suo impavido protagonista. Riguardo a
Maverick, però,, hanno iniziato a circolare diverse teorie
di fan secondo cui l’intero lungometraggio sia la sua ultima
fantasia prima di morire. Una versione che, se qualcuno
dice essere improbabile, risulta invece molto convincente se vista
da prospettive differenti. Il colpo di scena – quale sarebbe –
prevede che Maverick non sia sopravvissuto all’espulsione a Mach 10
nella sequenza di apertura, pertanto, tutto ciò che avviene da lì
in poi farebbe parte del suo sogno di morte. Ma perché è una teoria
difficile da ignorare? Ci sono alcune ragioni specifiche, o se
vogliamo chiamarle prove a sostegno, che spieghiamo di seguito.
Lo schianto a Mach 10
Top
Gun: Maverick, come il suo predecessore, ha
diverse sequenze di volo. Una di queste apre il film, con il volo a
Mach 10. Secondo una teoria dei fan, tutto ciò che avviene in
seguito a questo volo potrebbe essere l’ultima delirante
fantasia di Maverick mentre muore. Si tratta di un’ipotesi
abbastanza verosimile, dal momento che l’espulsione a Mach 10 è di
fatto una condanna a morte. Nonostante i creatori di Top
Gun: Maverick abbiano un certo margine di
manovra, dato che l’aereo sperimentale Darkstar potrebbe essere
dotato di una capsula di salvataggio rinforzata, le probabilità che
Maverick sopravviva senza riportare ferite gravi a un incidente che
va 10 volte la velocità del suono sono molto basse. Maverick lo
vediamo alla fine impolverato dopo l’atterraggio, ma non ha neppure
un osso rotto: questo, dunque, potrebbe essere il primo indizio del
suo potenziale destino.
L’incontro fra Iceman e Maverick
C’è poi una scena abbastanza particolare che
potrebbe trovare un’altra conferma della morte di Maverick. Si
tratta dell’incontro fra quest’ultimo e Iceman, suo vecchio amico
ed ex rivale, il quale gli dice di lasciar andare il senso di colpa
e il trauma che si porta dietro, che riguarda Goose (per chi non
ricordasse il personaggio è consigliata la visione di Top
Gun). Iceman, qui, potrebbe voler dire che Maverick – il quale
nel frattempo sta sognando dopo lo schianto mortale – andrà
nell’aldilà solo se avrà superato il senso di colpa per la sua
morte, rendendo l’ipotesi della morte di Maverick ancora più
calzante, poiché il personaggio stesso – ossia Iceman – muore dopo
avergli dato il consiglio. Se l’intero film fosse il sogno di
Maverick, avrebbe senso l’uscita di scena di Iceman, il quale “va
via” proprio dopo aver svolto il suo ruolo, ossia aiutare l’amico a
trovare la pace.
Le somiglianze fra Rooster e il padre
Goose
Chi conosce bene Top Gun avrà notato
che Rooster e Goose sono davvero molto simili in tutto, tanto da
suonare addirittura la stessa canzone al pianoforte. È come se
Rooster fosse stato assemblato dai ricordi che Maverick ha
dell’amico scomparso Goose, e ciò spiegherebbe da una parte perché
porta i baffi caratteristici del suo defunto padre, e dall’altra
perché Top
Gun: Maverick non racconti poi molto al pubblico
della vita del ragazzo al di fuori del suo litigio con il pilota.
Seguendo sempre la teoria secondo cui Maverick sta sognando, il
personaggio di supporto – Rooster per l’appunto – potrebbe essere
solo una copertura su cui un uomo morente proietta la sua coscienza
sporca.
La missione di Maverick
In Top
Gun: Maverick, Maverick torna in scena – e in
azione – poiché chiamato a partecipare a una missione top-secret.
Al pubblico, però, non viene fornita un’informazione chiave: il
Paese in cui la guerra si svolge. Maverick, intanto, è l’unico in
grado di pilotare la missione, anche se apparentemente è stato
assunto per insegnare a una recluta a farlo. Inoltre Cyclone –
miracolosamente – non lo caccia via nonostante la sua rischiosa e
illegale prova. I nemici di Maverick potrebbero essere senza
nazione e senza nome perché si tratta di una fantasia che si svolge
nella sua mente.
La love story fra Penny e Maverick
In Top
Gun: Maverick, Maverick ha un dolce lieto fine
sul versante amoroso. Il pilota, infatti, si ricongiunge con la
donna che aveva lasciato anni prima: Penny. Quest’ultima lavora
ancora nella stessa base militare a cui è assegnato Maverick ed è
ancora – casualmente – single. Come se non bastasse, dopo tutti
questi anni è disposta a dargli un’altra possibilità, tanto che
alla fine coroneranno il loro sogno d’amore. Nonostante Penny non
sia un interesse amoroso del tutto ridicolo o comunque superficiale
e di poco conto, sembra comunque più il sogno di un moribondo che
immagina un futuro felice e un’oasi di pace, che qualcosa di vero e
concreto che sta capitando a una persona viva.
La rivalità fra Hangman e Rooster
La rivalità fra Hangman e Rooster presente in
Top
Gun: Maverick è molto simile a quella tra
Maverick e Iceman, in Top Gun. Questo potrebbe derivare
dal fatto che il personaggio esiste solo nella mente di Maverick e
quindi la loro dinamica è costruita sui ricordi del pilota e dei
suoi combattimenti con Iceman, che riversa nella sua fantasia su
Rooster e, per l’appunto, Hangman.
Il sogno di morte di Maverick potrebbe avere
inizio dopo
Il sogno di morte, in realtà, avrebbe ancora più
senso e sarebbe ancora più credibile se iniziasse dopo lo schianto
di Maverick nella scena finale in cui cerca di salvare Rooster, e
dunque non dopo il volo di prova a Mach 10. Nel corso della storia
di Top
Gun: Maverick ci sono molti momenti non proprio
credibili, e i più eclatanti si verificano proprio nella sequenza
in cui Maverick e Rooster cercano di salvarsi a vicenda.
In fondo, se si riflette con attenzione,
le probabilità che Maverick e Rooster usino l’F-14
Tomcat – aereo pilotato in passato da Maverick –
per eludere i caccia nemici di quinta generazione
sono decisamente basse. L’improbabile salvataggio
di questi da parte di Hangman è altrettanto assurdo, ed è proprio
per questo motivo che l’intero finale potrebbe essere una fantasia
di Maverick dopo l’incidente aereo.
Maverick potrebbe non essere morto: l’ultima
teoria dei fan
Infine, però, un eventuale terzo capitolo di
Top Gun potrebbe rivelare che Maverick ha immaginato il
finale che vediamo in Top
Gun: Maverick mentre è in coma, ma che alla fine
si è comunque risvegliato e ripreso. Se ciò accadesse realmente,
permetterebbe al terzo volume di Top Gun di assumere un
tono più realistico rispetto al suo predecessore. Se quindi il film
rivelasse che alcune parti della storia di Top
Gun: Maverick erano solo una fantasia, esso
potrebbe offrire una visione più concreta della storia del
franchise.