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Star Trek: Paramount ha confermato che un film sulle origini è ufficialmente in sviluppo

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A gennaio è stato riferito che il regista di Andor Toby Haynes stava producendo un film sulle origini di Star Trek per la Paramount. Il film sarebbe stato un prequel ambientato decenni prima degli eventi del remake Star Trek del 2009 di J.J. Abrams.

Secondo un rapporto di marzo, il prequel servirà come storia di origine per la linea temporale principale del franchise. I dirigenti degli studios si stanno attualmente concentrando sul ridimensionamento dei budget per i film di Star Trek, poiché sembra che abbiano riconosciuto che il franchise non ha il potenziale per avere ritorni miliardari come il Marvel Cinematic Universe e Star Wars.

Il film sulle origini di Star Trek è stato annunciato ufficialmente dalla Paramount durante la presentazione al CinemaCon di giovedì. Toby Haynes sarà il regista e abbiamo anche ricevuto la conferma che la sceneggiatura è stata scritta da Seth Grahame-Smith (The Lego Batman Movie, Abraham Lincoln: Vampire Hunter).

Quando inizierà la produzione del prossimo film di Star Trek ?

La produzione del film inizierà nel corso dell’anno, con una data di uscita prevista per il 2025. I fan ipotizzano che il film prequel esplorerà come la Flotta Stellare e la Federazione Unita siano diventate le potenze dominanti dell’universo, ma questo non è stato ancora confermato.

Quando arriverà Star Trek 4?

La Paramount ha anche chiarito che Star Trek 4, con il James Kirk di Chris Pine, lo Spock di Zachary Quito e la Uhura di Zoe Saldana, è ancora in fase di sviluppo. La reazione dei fan alla notizia del progetto è stata contrastante, poiché sembra che il film sulle origini arriverà prima di Star Trek 4, la cui uscita è prevista per il 2026, in concomitanza con il 60° anniversario del franchise.

I trekkisti attendono da quasi un decennio l’uscita di Star Trek 4 e, mentre si godono l’ondata di nuovi contenuti Trek su Paramount+, desiderano che la linea temporale alternativa Kelvin venga chiusa. Un’altra teoria molto diffusa è che il film prequel/origine potrebbe essere un racconto degli eventi di Primo contatto, che vede i Borg, una razza extraterrestre di cyborg che assimila intere civiltà.

Essi viaggiano indietro nel tempo fino alla storia della Terra, determinati a impedire il primo volo a curvatura dell’umanità, un momento spartiacque che segna l’ingresso dell’umanità nel palcoscenico cosmico. In quel film era l’equipaggio dell’Enterprise-D a tornare indietro nel tempo per fermare i Borg, ma nella nuova linea temporale, sia l’equipaggio dei Borg che quello dell’Enterprise-D potrebbero essere sostituiti, mantenendo la trama generale invariata.

The Peacemaker – Stagione 2, la prima foto dal set!

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The Peacemaker – Stagione 2, la prima foto dal set!

James Gunn ha condiviso su Instagram la prima immagine dal set della seconda stagione di The Peacemaker. Il dettaglio della foto mostra il regista riflesso nell’elmo lucido del costume del personaggio di John Cena.

In merito all’inizio delle riprese John Cena aveva rivelato  “Abbiamo iniziato a girare un film prima dello sciopero, intitolato Heads of State con Priyanka Chopra Jonas e Idris Elba“, ha rivelato Cena. “E poi da lì siamo passati direttamente alla seconda stagione di Peacemaker, che ci terrà occupati fino a Natale. Sto incrociando le dita delle mani e dei piedi e il mio cuore, e forse – forse solo forse – posso dire al mondo di Hollywood di frenare per un po’ e tornare dalla mia famiglia per un’ultima volta. Spero, non lo so. Spero, ci sto provando, vedremo cosa succederà”, ha affermato Cena, riferendosi appunto ad un suo possibile ritorno in WWE.

Le riprese di The Peacemaker – Stagione 2 si svolgeranno da quest’estate e dureranno dunque fino all’inverno, un periodo che dunque renderà improbabile la partecipazione a questa stagione di James Gunn in qualità di regista. In precedenza Gunn aveva scritto tutti gli episodi della stagione 1 di Peacemaker, dirigendone 5 su 8. Egli ha poi rivelato di aver scritto tutta la seconda stagione, ma in quanto impegnato sul set di Superman difficilmente sarà in grado di dirigere qualche episodio se non almeno un paio verso l’autunno.

Chi ci sarà in The Peacemaker – Stagione 2?

La prima stagione di James Gunn ha visto protagonisti John Cena nel ruolo di Peacemaker, Danielle Brooks nel ruolo di Leota Adebayo, Jennifer Holland nel ruolo di Emilia Harcourt, Freddie Stroma nel ruolo di Adrian Chase/Vigilante, Steve Agee nel ruolo di John Economos, Chukwudi Iwuji nel ruolo di Murn, Robert Patrick nel ruolo di Auggie Smith/White Dragon e altri ancora. Non è chiaro quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo, ma James Gunn ha già detto che ha intenzione di stabilire più collegamenti con la DC nel prossimo capitolo, dopo le apparizioni a sorpresa di Ezra Miller e Jason Momoa nel finale della prima stagione. Gunn, tuttavia, ha anche affermato che quasi tutto il cast ritornerà nella seconda stagione.

Black Sea: la storia vera dietro il film con Jude Law

Black Sea: la storia vera dietro il film con Jude Law

I film ambientati all’interno di sottomarini hanno sempre avuto il loro grande fascino e la loro fortuna al cinema. Da Caccia a Ottobre Rosso a Kursk, da Hunter Killer – Caccia negli abissi arrivando anche al recente film italiano Comandante, questi hanno più volte e da più punti di vista diversi narrato le avventure di eroi spesso invisibili. A questo filone appartiene anche Black Sea (qui la recensione), film del 2014 con protagonista Jude Law e diretto da Kevin Macdonald, regista anche di L’ultimo re di Scozia, State of Play e The Mauritanian.

Per gli appassionati del genere, dunque, si tratta di un titolo da non perdere, che grazie al suo passaggio televisivo sarà ora possibile scoprirlo o riscoprirlo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Black Sea. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Black Sea trama
Jude Law, Ben Mendelsohn, David Threlfall, Sergey Veksler e Branwell Donaghey in Black Sea. Foto di Alex Bailey – © 2014 – Focus Features LLC. All Rights Reserved

La trama e il cast di Black Sea

Protagonista del film è Robinson, che con un divorzio alle spalle e un figlio con cui non ha alcun rapporto, si ritrova licenziato dal suo incarico di capitano di sommergibili per il recupero di relitti. Preso dalla disperazione, decide allora di mettersi nelle mani di un miliardario che gli offre di recuperare un immenso carico d’oro contenuto all’interno di un sommergibile tedesco che giace sul fondale del Mar Nero dalla seconda guerra mondiale. A bordo di un sottomarino di fortuna e a capo di un equipaggio poco addestrato, formato per metà da inglesi e per metà da russi, il capitano parte per un’avventura che si rivelerà ancora più pericolosa del previsto.

Ad interpretare il capitano Robinson vi è l’attore Jude Law, che per per prepararsi al suo ruolo ha trascorso 3 giorni su un sottomarino britannico. Accanto a lui, si ritrova l’attore Ben Mendelsohn nel ruolo di Fraser, un subacqueo che è uno psicopatico, e che è stato dentro e fuori di prigione. L’attore russo Grigorij Dobrygin interpreta Morozov, navigatore russo, mentre Scoot McNairy è Daniels, un rappresentante del miliardario Lewis che accompagna la spedizione. Nel ruolo di Lewis, invece, si ritrova l’attore Tobias Menzies. Konstantin Khabensky, infine, è Blackie, un russo che aiuta ad organizzare l’acquisto del sottomarino ed è un intermediario tra il capitano Robinson e l’equipaggio russo.

Il film è una storia vera?

La risposta è: no. Black Sea non è tratto da una storia vera ma narra anzi eventi puramente di fantasia concepiti da Macdonald e dallo sceneggiatore Dennis Kelly. Tuttavia, nello scrivere la storia di questo film i due si sono ispirati alle tante testimonianze di relitti del periodo della seconda guerra mondiale che giacciono ancora inesplorati sui fondali degli oceani, in alcuni dei quali potrebbero realmente celarsi dei tesori. Nel dar vita a questo racconto, inoltre, i due hanno svolto alcune ricerche per cercare di essere il più accurati possibili nel riproporre determinati aspetti della vita e delle attività in un sottomarino.

Ad esempio, il sottomarino tedesco appare tutt’altro che arrugginito. Questo perché il Mar Nero presenta una combinazione di acqua dolce e acqua salata. A causa della sua maggiore densità, l’acqua salata si trova sul fondo e rimane per lo più separata dall’acqua dolce sovrastante. Ciò significa che l’aria acquisita attraverso le onde in superficie non può mai raggiungere l’acqua salata sottostante. Senza ossigeno, l’acqua più profonda funge pertanto da conservante naturale per i metalli. Altro aspetto rappresentato con cura è quello delle tute di fuga che non causano curve.

Black Sea cast
Jude Law in Black Sea. Foto di Alex Bailey – © Focus Features LLC. All Rights Reserved

Le tute di fuga sottomarine si riempiono di CO2 per risalire a una velocità di 2 o 3 metri al secondo. Poiché il sottomarino è stato pressurizzato a un livello pari a quello della superficie, le curve non sono una minaccia. Ma l’esplosione dei polmoni potrebbe esserlo. Secondo la legge di Boyle, quando la pressione diminuisce, il volume deve aumentare, quindi quando l’equipaggio è emerso – da 350 metri, un aumento di pressione di 35 volte -, avrebbe dovuto espirare, riducendo la quantità di aria nei polmoni man mano che questa acquistava volume.

In ultimo, interessante notare come nel film un argano da 4 tonnellate si inceppa cercando di tirare 200 lingotti d’oro sul fondo del mare. Questo avviene perché, per quanto le cose siano più leggere sott’acqua, è vero anche che gli oggetti più densi sono meno influenzati dal galleggiamento. Tutta la cura riposta in questi dettagli ha a suo modo contribuito nel far credere che ci siano state approfondite ricerche su uno specifico caso, che potesse quindi essere la “storia vera” a cui Black Sea si ispira, ma ora sappiamo non essere così e che gli autori si sono semplicemente concentrati sull’ottenere un certo grado di realismo.

Il trailer di Black Sea e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Black Sea grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Now, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 13 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Young Woman and the Sea: trailer del biopic con Daisy Ridley

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Young Woman and the Sea: trailer del biopic con Daisy Ridley

I Walt Disney Studios hanno pubblicato il trailer ufficiale di Young Woman and the Sea, il prossimo film biografico interpretato da Daisy Ridley, nota attrice del franchise di Star Wars.

Il video mostra Daisy Ridley nei panni di una giovane, talentuosa e determinata nuotatrice che ha sfidato le probabilità diventando la prima donna ad attraversare a nuoto la Manica. Il film debutterà negli USA in alcune sale selezionate il 31 maggio.

Di cosa parla Young Woman and the Sea?

Il film è incentrato su un’affermata nuotatrice nata da genitori immigrati a New York nel 1905″, si legge nella sinossi. “Grazie al costante sostegno della sorella maggiore e degli allenatori, supera le avversità e l’ostilità di una società patriarcale per scalare i ranghi della squadra di nuoto olimpica e portare a termine un’impresa sbalorditiva: un viaggio di 21 miglia dalla Francia all’Inghilterra“.

Ispirato alla straordinaria storia vera di Trudy Ederle, Young Woman and the Sea è diretto da Joachim Rønning da una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson. È basato sull’omonimo romanzo di Glenn Stout. Il film è interpretato anche da Tilda Cobham-Hervey, Stephen Graham, Kim Bodnia, Christopher Eccleston e Glenn Fleshler. Oltre a guidare il cast, Ridley è anche produttore esecutivo insieme a Rønning e John G. Scotti. Il film è prodotto da Jerry Bruckheimer, Chad Omen e Jeff Nathanson.

Emma Stone sarà protagonista di un film diretto dal marito Dave McCary per Universal

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Fresca della seconda vittoria all’Oscar per la sua interpretazione in Poor Things, Emma Stone sta iniziando a mettere insieme la sua futura lista di progetti. Secondo Deadline è ora in trattative per un film senza titolo della Universal Pictures, con Dave McCary, suo marito, in trattative per la regia.

Patrick Kang e Michael Levin, produttori supervisori di Young Rock di NBC e UTV, hanno scritto la sceneggiatura originale del film. I dettagli sulla trama non sono stati resi noti. Shawn Levy, Dan Cohen e Dan Levine produrranno attraverso la loro società 21 Laps. Trai produttori figura anche Michael H. Weber produrrà. Emma Stone, McCary e Ali Herting sono in trattative per produrre attraverso la loro Fruit Tree.

Il Senior EVP Production Development della Universal, Erik Baiers, e la Creative Executive Jacqueline Garell supervisioneranno il progetto per conto dello studio.

Emma Stone  è stata impegnata non solo con il premio Oscar in Poor Things, ma anche con la sua acclamata interpretazione nella serie Showtime The Curse (di cui è stata anche produttrice esecutiva). La vedremo poi in Kinds of Kindness della Searchlight, di cui è anche produttrice esecutiva e che ha appena ottenuto un posto in concorso al Festival di Cannes del mese prossimo.

In precedenza, Dave McCary ha diretto Brigsby Bear ed è stato sceneggiatore e regista di SNL per cinque stagioni. Kang e Levin sono stati recentemente produttori supervisori di Young Rock, dopo aver partecipato a tutte e tre le stagioni per NBC/UTV, e produttori di due stagioni di Doogie Kamealoha, M.D. per Disney+. In precedenza, hanno lavorato a Trial & Error, Mighty Ducks e Perfect Harmony. Si sono conosciuti come assistenti in How I Met Your Mother. Levin è anche co-conduttore di “The Rights To Ricky Sanchez: The Sixers Podcast” dei Philadelphia 76ers.

Foto di copertina: Emma Stone cammina sul tappeto rosso del film ‘La favorito’ durante la 75esima Mostra del Cinema di Venezia il 30 agosto 2018 a Venezia . — Foto di Arp via Depositphoto.com

Cold Case: CBS a lavoro su una nuova serie reboot

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Cold Case: CBS a lavoro su una nuova serie reboot

Secondo quanto riportato da Deadline, la CBS è in trattative con la Warner Bros. TV per il progetto, che sarà realizzato dalla creatrice della serie originale Meredith Stiehm. La serie sarà ambientata 15 anni dopo l’episodio finale della serie originale e seguirà una nuova squadra di tenaci detective che indagheranno su casi irrisolti nel sud-ovest.

Al momento non è chiaro se qualcuno dei protagonisti della serie originale tornerà o meno a causa della nuova ambientazione del reboot. La Stiehm scriverà anche la sceneggiatura della serie e sarà nuovamente produttrice esecutiva della serie, come ha fatto per l’originale. Deadline fa notare che le trattative sono in corso, ma non è ancora stato raggiunto un accordo.

L’originale Cold Case è stato un grande successo

Originariamente uscito nel 2003, Cold Case seguiva una divisione speciale del Dipartimento di Polizia di Philadelphia specializzata in indagini su casi irrisolti. La serie era interpretata da Kathryn Morris, Justin Chambers, Thom Barry, John Finn, Jeremy Ratchford, Danny Pino, Sarah Brown e Tracie Thoms. La serie è durata sette stagioni e ha trasmesso più di 150 episodi.

Fallout Stagione 2: aggiornamenti dai creatori

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Fallout Stagione 2: aggiornamenti dai creatori

L’adattamento Prime Video di Fallout ha riscosso un enorme successo tra i fan e i suoi due creatori hanno già ventilato la possibilità di una seconda stagione.

Parlando con The Hollywood Reporter, ai creatori Geneva Roberston-Dworest e Graham Wagner è stato chiesto quale sia il futuro della serie e se una seconda stagione seguirà la formula dei giochi di Fallout, che spesso presentano nuovi personaggi, storie e luoghi.

Non vogliamo fare troppi spoiler, ma stiamo pensando a una potenziale seconda stagione“, ha detto Robertson-Dworet. “I fan dovrebbero guardare al finale come un piccolo guizzo verso quello che faremo con una potenziale seconda stagione“.

Quando gli è stata chiesta la possibilità di adattare alla serie il gioco Fallout: New Vegas, amato dai fan, Robertson-Dworest ha ringraziato scherzosamente THR per l’idea, ma ha detto che sarebbe stato uno spoiler dire altro. All’inizio di questa settimana, le informazioni fiscali hanno rivelato che una seconda stagione dello show di successo era già in lavorazione.

Fallout, la serie tv

Il cast della serie Fallout include, inoltre, Moisés Arias (Il re di Staten Island), Kyle MacLachlan (Twin Peaks), Sarita Choudhury (Homeland), Michael Emerson (Person of Interest), Leslie Uggams (Deadpool), Frances Turner (The Boys), Dave Register (Heightened), Zach Cherry (Scissione), Johnny Pemberton (Ant-Man), Rodrigo Luzzi (Dead Ringers – Inseparabili), Annabel O’Hagan (Law & Order: Unità Vittime Speciali) e Xelia Mendes-Jones (La ruota del tempo). La serie sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori in tutto il mondo.

Basata su uno dei più grandi franchise di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e chi non ha in un mondo in cui non è rimasto quasi più nulla. 200 anni dopo l’apocalisse, i tranquilli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio contaminato dalle radiazioni che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e con stupore scoprono che ad attenderli c’è un universo incredibilmente complesso, allegramente bizzarro e estremamente violento.

Ella Purnell è Lucy, un’ottimista abitante del Vault con uno spirito tutto americano. La sua natura pacifica e idealista viene messa a dura prova quando è costretta a uscire in superficie per salvare suo padre. Troviamo poi Aaron Moten nel ruolo di Maximus, un giovane soldato che ottiene il grado di scudiero nel gruppo armato chiamato Confraternita d’Acciaio. Farà di tutto per portare avanti l’obiettivo della Confraternita di ripristinare legge e ordine nella terra desolata. Walton Goggins interpreta Ghoul, un cacciatore di taglie di dubbia moralità che custodisce dentro di sé 200 anni di storia del mondo post-nucleare.

Jonathan Nolan e Lisa Joy sono executive producer per Kilter Films. Nolan ha diretto i primi tre episodi. Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner sono executive producer, autori e co-showrunner. Il cast della serie include Ella Purnell (Yellowjackets), Walton Goggins (The Hateful Eight), Aaron Moten (Emancipation – Oltre la libertà). Athena Wickham di Kilter Films è anche executive producer insieme a Todd Howard per Bethesda Game Studios e James Altman per Bethesda Softworks.

Amazon e Kilter Films producono in associazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks. Il cast include anche Moisés Arias (Il re di Staten Island), Kyle MacLachlan (Twin Peaks), Sarita Choudhury (Homeland), Michael Emerson (Person of Interest), Leslie Uggams (Deadpool), Frances Turner (The Boys), Dave Register (Heightened), Zach Cherry (Scissione), Johnny Pemberton (Ant-Man), Rodrigo Luzzi (Dead Ringers – Inseparabili), Annabel O’Hagan (Law & Order: Unità Vittime Speciali) e Xelia Mendes-Jones (La Ruota del Tempo). La serie sarà disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori in tutto il mondo.

Star Trek: Strange New Worlds, ordinata la quarta stagione

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Star Trek: Strange New Worlds, ordinata la quarta stagione

In vista della première del terzo episodio nel 2025, Star Trek: Strange New Worlds di Paramount+ ha ufficialmente ricevuto il rinnovo anticipato della quarta stagione. L’annuncio arriva dopo che lo spin-off di avventura fantascientifica aveva concluso la sua seconda stagione di 10 episodi lo scorso agosto.

Star Trek: Strange New Worlds è interpretato da Anson Mount, Rebecca Romijn, Ethan Peck, Jess Bush, Christina Chong, Celia Rose Gooding, Melissa Navia, Babs Olusanmokun, Paul Wesley e Carol Kane. Si basa sugli anni in cui il Capitano Christopher Pike ha guidato il timone della U.S.S. Enterprise.

Star Trek: Lower Decks si prepara per la stagione finale

Inoltre, i CBS Studios hanno confermato che la commedia animata di successo Star Trek: Lower Decks terminerà la sua corsa dopo la quinta stagione, attualmente ancora in produzione. Il debutto è previsto per il prossimo autunno su Paramount+.

Star Trek: Lower Decks è interpretata da Tawny Newsome, Jack Quaid, Noël Wells, Eugene Cordero, Dawnn Lewis, Jerry O’Connell, Fred Tatasciore e Gillian Vigman. La commedia animata è incentrata sull’equipaggio di supporto in servizio su una delle navi meno importanti della Flotta Stellare, la U.S.S. Cerritos.

LOWER DECKS e STRANGE NEW WORLDS sono parte integrante del franchise di STAR TREK, espandendo i confini dell’universo ed esplorando nuovi ed eccitanti mondi”, ha dichiarato il presidente dei CBS Studios David Stapf in un comunicato. “Siamo straordinariamente orgogliosi di entrambe le serie che onorano l’eredità di ciò che Gene Roddenberry ha creato quasi 60 anni fa. Siamo molto grati di lavorare con Secret Hideout, Alex Kurtzman, Mike McMahan, Akiva Goldsman, Henry Alonso Myers e il cast, le troupe e gli artisti che realizzano queste storie importanti e divertenti per i fan di tutto il mondo“.

Prima dell’alba: Ethan Hawke tornerebbe “sicuramente” se Richard Linklater scrivesse un nuovo sequel

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Ethan Hawke è pronto a tornare nella serie di film Prima dell’alba se il regista Richard Linklater lo desidera, come ha recentemente rivelato l’attore.

Parlando con IndieWire, Ethan Hawke ha detto che sarebbe “sicuramente” pronto per un quarto film, a patto che sia Linklater – che ha scritto e diretto tutti e tre i film – che Julie Delphy tornino per il progetto.

Il motivo per cui quei film hanno funzionato come hanno funzionato è che tutti e tre avevamo la stessa mentalità. Dovevamo essere tutti e tre a sentire lo stesso impulso“, ha dichiarato Ethan Hawke.

Ethan Hawke ha recitato nella trilogia di Before insieme a Julie Delpy, in Prima dell’alba del 1995, Prima del tramonto del 2004 e Before Midnight del 2013. La trilogia è stata ambientata e girata a intervalli di nove anni e racconta la relazione romantica tra Jesse (Hawke) e Céline (Delpy) in diversi periodi della loro vita.

In passato si è parlato di un quarto film di Before.

Linklater, Hawke e Delpy hanno già discusso in passato della possibilità di realizzare un quarto film della serie; tuttavia, nel 2021 Delpy ha dichiarato a Variety che probabilmente il progetto non si sarebbe realizzato.

È successo che noi, tutti e tre, ci siamo trovati d’accordo sul fatto che non saremmo riusciti a trovare qualcosa di buono per un quarto film“, ha detto. “È così semplice. Non abbiamo litigato. Non siamo in cattivi rapporti. Siamo tutti felici… È un dramma per nulla. Semplicemente non ci è venuta una buona idea“.

Richard Linklater ha detto a Collider nel 2022 a proposito di un potenziale quarto film di Before: “Non si dice mai. Penso che abbiamo perso la nostra finestra. Dovrebbe uscire, o avremmo dovuto… Dovrebbe uscire ora, ma non l’abbiamo fatto… La grande idea non si è concretizzata. Credo che l’ultimo ci abbia tolto molto. Non lo so“.

DOCTOR WHO: confermata la seconda stagione con una coppia di co-protagonisti!

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A gennaio abbiamo appreso che la star di Andor, Varada Sethu, era salita a bordo del TARDIS come nuova compagna del Dottore nell’ambito dell’imminente rilancio di DOCTOR WHO da parte di BBC e Disney+.

L’attrice è stata avvistata per la prima volta nelle foto del set della seconda stagione e in seguito i tabloid hanno iniziato a riportare la notizia della sostituzione di Millie Gibson dopo un solo anno di lavoro nello show. Ora, però, la BBC ha finalmente chiarito la questione confermando che il Dottore di Ncuti Gatwa avrà due compagni quando la seconda stagione andrà in onda nel 2025.

Gibson continuerà a interpretare Ruby Sunday e questa non è certo la prima volta che il Signore del Tempo va in battaglia con più di un umano al suo fianco.

Mi sento la persona più fortunata del mondo“, dice Sethu, rompendo finalmente il suo silenzio sull’ingresso nel Whoniverse. “È un tale onore far parte del Whoniverse e sono così grata a tutta la famiglia di DOCTOR WHO – perché è questo che sono – per avermi accolto a braccia aperte e per avermi fatto sentire così a casa“.

Non potevo chiedere una squadra migliore di Ncuti e Millie con cui affrontare questa avventura, è così divertente!“.

Lo showrunner, produttore esecutivo e scrittore Russell T Davies aggiunge: “Ho lavorato per la prima volta con Varada in una produzione della BBC di Sogno di una notte di mezza estate, ed è una gioia darle il benvenuto a bordo del TARDIS“.

In questo momento in studio, per le riprese del 2025, abbiamo Ncuti, Millie e Varada che combattono fianco a fianco – abbiamo bisogno di tutti e tre, perché la posta in gioco è più alta che mai!“.

Sethu è nota soprattutto per il suo ruolo di Cinta Kaz in Andor e tra gli altri ruoli ricordiamo Jurassic World Dominion, Annika e Strike Back.

Non è un segreto che il lavoro su Doctor Who abbia spesso sopraffatto Davies durante il suo primo periodo di lavoro sulla serie e questo rilancio gli ha permesso di avere un vantaggio, il che significa che il lavoro sulla prima stagione (che debutterà a maggio) è terminato diversi mesi fa.

Attualmente in produzione, la seconda stagione di DOCTOR WHO debutterà nel 2025 su BBC One e BBC iPlayer nel Regno Unito e su Disney+ negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Guardate una foto di una recente lettura del tavolo nel post di X qui sotto.

J.K. Rowling, autrice di Harry Potter, risponde a Daniel Radcliffe ed Emma Watson sul sostegno ai diritti delle persone trans.

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La controversa autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, ha fatto di nuovo notizia, questa volta per aver risposto ad alcune delle critiche che le sue opinioni sui diritti dei trans hanno ricevuto in passato dalle principali star degli adattamenti cinematografici Daniel Radcliffe ed Emma Watson.

I post della Rowling hanno fatto seguito alla pubblicazione di una revisione indipendente dei servizi per l’identità di genere per bambini e ragazzi forniti dal Servizio sanitario nazionale britannico. Il rapporto rileva che gli operatori sanitari e i pazienti “non hanno buone prove sui risultati a lungo termine degli interventi per gestire il disagio legato al genere”.

La scrittrice non è stata contenta della quantità di reazioni a questi risultati, che ha preso come una rivendicazione delle sue opinioni. “Se sembro arrabbiata, è perché sono dannatamente arrabbiata“, ha detto in uno dei suoi post. “Ho letto Cass questa mattina e la mia rabbia è aumentata per tutto il giorno. I bambini sono stati danneggiati in modo irreversibile e migliaia di persone sono complici, non solo i medici, ma anche i portavoce delle celebrità, i media indiscussi e le aziende ciniche“.

Tra questi “portavoce delle celebrità” ci sono le star di Harry Potter Daniel Radcliffe ed Emma Watson, che in passato hanno chiarito la loro posizione sul dibattito transgender. “Sto solo aspettando che Dan ed Emma ti facciano delle scuse pubbliche… sicuri che li perdonerai“, ha scritto uno dei follower della Rowling nelle risposte. “Non è sicuro, temo“, ha risposto lei.

Le celebrità che si sono accodate a un movimento intenzionato a erodere i diritti faticosamente conquistati dalle donne e che hanno usato le loro piattaforme per fare il tifo per la transizione dei minori possono risparmiare le loro scuse per i detrattori traumatizzati e per le donne vulnerabili che fanno affidamento su spazi monosessuali“.

Vale la pena notare che altri membri del cast di Harry Potter si sono espressi a favore della Rowling.

Voglio dire, posso capire un punto di vista che potrebbe essere arrabbiato per quello che dice sulle donne“, ha detto al Times l’attore di Voldemort Ralph Fiennes. “Ma non si tratta di un’oscena fascista di estrema destra. È solo una donna che dice: ‘Sono una donna e sento di essere una donna e voglio poter dire che sono una donna’. E capisco da dove viene. Anche se non sono una donna”. Potete leggere il commento completo della Rowling e il link alla recensione qui sotto.

Foto in copertina J.K. Rowling ad una conferenza stampa per promuovere il suo “Open Book Tour”. Kodak Theatre, Hollywood, CA. 10-15-07  — Foto di s_bukley via Depositphotos.com

Kirsten Dunst su Spider-Man 4 di Sam Raimi: “Non credo che ne abbiamo bisogno”

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Tobey Maguire tornerà mai per un film da solista sull’Uomo Ragno che riprenda da dove si era interrotto Spider-Man 3? I soliti rumor vorrebbero farvi credere che sia in lavorazione, ma una delle star del film non è sicura che sia ciò di cui il mondo ha bisogno in questo momento.

Parlando con IndieWire per promuovere il suo prossimo film, Civil War, l’attrice Kirsten Dunst ha dato una risposta misurata quando le è stato chiesto di tornare a interpretare Mary Jane Watson in un altro film di Spider-Man diretto da Sam Raimi.

Non credo che ne abbiamo bisogno. Non lo so“, ha detto Kirsten Dunst. “È stato così tanto tempo fa. Non so proprio come farebbero, quale sarebbe la storia. Non lo so. Sembra che… non lo so! Dipenderebbe dal copione e anche, non so, ti stai mettendo in gioco in un modo che… forse lasciamo le cose quando erano belle. Capisci cosa intendo?“.

Recentemente,  Kirsten Dunst ha rivelato che il motivo per cui non è apparsa in Spider-Man: No Way Home è perché non le è stato chiesto di riprendere il suo ruolo. Tuttavia, se le fosse stato chiesto, lo avrebbe fatto.

L’altro grande rumor che si sta diffondendo al momento è che lo Spider-Man di Tobey Maguire apparirà in Avengers 5 e/o Avengers: Secret Wars. Se non è previsto un vero e proprio sequel di Spider-Man 3, forse la Kirsten Dunst potrebbe fare un cameo accanto a Tobey Maguire?

Per quanto riguarda il motivo per cui Kirsten Dunst sta improvvisamente spuntando su Internet, parlando di un ruolo che ha interpretato per l’ultima volta 17 anni fa, è perché è la protagonista di Civil War di Alex Garland, che è uscito ieri nelle sale.

Il film sta raccogliendo recensioni entusiastiche e potrebbe essere un serio candidato ai premi di quest’autunno. A proposito del suo prossimo ruolo, Kirsten Dunst ha dichiarato: “Questo film mi sembra una favola, una favola ammonitrice di ciò che accade quando le persone non comunicano tra loro. Quando nessuno si ascolta, quando si mettono a tacere i giornalisti, quando si perde una verità condivisa“.

Civil War ha attualmente un indice di gradimento del 91% su Rotten Tomatoes da 85 recensioni, con un punteggio medio di 7,8 su 10. Secondo boxofficepro.com, il film è destinato a un’apertura domestica tra i 20 e i 30 milioni di dollari e ha la possibilità di scalzare Godzilla x Kong: Il nuovo impero dal primo posto tra i film americani di questo fine settimana.

C’è ancora domani: le location dove è stato girato il film

C’è ancora domani: le location dove è stato girato il film

Opera prima da regista di Paola Cortellesi, da lei anche scritto insieme a Furio Andreotti e Giulia Calenda, C’è ancora domani (qui la recensione), è stato il film campione d’incassi del 2023 in Italia, oltre ad aver guadagnato ora un totale di 19 candidature ai David di Donatello. Al di là di questi traguardi, è questo un film che utilizza un estetica neorealista coniugata ad un linguaggio contemporaneo per raccontare dell’ieri, dell’oggi e – di conseguenza – anche del domani. Cortellesi affronta il tema del ruolo della donna nella società senza ricorrere a facili stereotipi, i quali non vengono applicati neanche alle figure maschili.

Si tratta dunque di un film importante, non perfetto ma capace di suscitare emozioni e riflessioni sul ruolo che si può svolgere riguardo tali dinamiche, in quanto è la molteplicità delle individualità a poter fare la differenza. Sullo sfondo di tutto ciò, c’è una meravigliosa Roma ferita ma pronta a risollevarsi, che attraverso una serie di location di grande bellezza offrono a C’è ancora domani ulteriore valore. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

C'è ancora domani cast

La trama e il cast di C’è ancora domani

Protagonista del film è Delia (Paola Cortellesi), moglie di Ivano (Valerio Mastandrea) e madre di tre figli. Con loro c’è anche il padre di Ivano, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli). La famiglia vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione dall’occupazione tedesca e le miserie della guerra da poco alle spalle. La vita in famiglia è però motivo di continue ansie e preoccupazioni per Delia, divisa tra i colpi che il marito le infligge al minimo errore e le speranze per la figlia maggiore, Marcella (Romana Maggiora Vergano), prossima alle nozze con Giulio (Francesco Centorame).

L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide  momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. Con l’avvicinarsi delle nozze, Delia inizia anche a lavorare all’abito da sposa per la figlia, mentre cerca di far sì che tutto si svolga per il meglio. L’arrivo di una lettera misteriosa, però, come anche la notizia della partenza verso il Nord del suo vecchio amore Nino (Vinicio Marchioni) riaccenderà in lei il coraggio per  rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

Le location dove è stato girato il film

Grande protagonista, oltre agli attori fin qui elencati, è naturalmente Roma, raccontata attraverso ambienti diversi che ne esaltano la bellezza anche nei contesti più difficili. In particolare, molti dei luoghi del film si possono ritrovare nel quartiere Testaccio, dove ad esempio si sono svolte le riprese relative alle scene nel condominio di Delia. Questo si trova in via Bodoni 98, all’angolo con via Torricelli e a pochi passi dalla sponda sinistra del Tevere. Gli interni dell’abitazione della protagonista, invece, sono stati ricostruiti in uno studio di Cinecittà.

Ancora a Testaccio si ritrova il posto di blocco dove Delia fa la conoscenza del soldato William. Questo è stato posto in via Flavio Gioia, a pochi passi da via Bodoni. In piazza Testaccio è stato ricostruito il mercato dove Delia fa visita all’amica Marisa. In ultimo, è in via di Monte Testaccio, nei pressi del civico 72, che Delia incontra Nino, lì dove si trova la sua officina. Al di fuori di Testaccio, invece, nel Rione Monte si trova il vicolo dove Delia e Marisa si concedono un momento di pausa fumando una sigaretta, ovvero in via degli Ibernesi.

C'è ancora domani location
Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Mattia Baldo e Gianmarco Filippini in C’è ancora domani. Foto di Claudio Iannone

In una zona totalmente diversa sono invece state girate le scene flashback dell’innamoramento tra Delia e Ivano. Queste sono state girate nei vicoli di Trastevere e sempre a Trastevere si trova anche la Chiesta di Santa Maria in Cappella, luogo del loro matrimonio. Si trova invece nel rione Sant’Angelo la chiesa è Santa Caterina dei Funari, dove Delia e la sua famiglia assistono alla funzione religiosa prima di scoprire che il padre di Ivano è deceduto. La gelateria Moretti, appartenente alla famiglia del promesso sposo di Marcella, è invece situata sempre a Trastevere, lì dove si trova in realtà lo storico bar Giolitti, in via Amerigo Vespucci 35.

Altre brevi scene, come quelle girate nella merceria dove Delia acquista delle stoffe o il negozio di ombrelli dove si reca a lavorare, sono state invece girate in via Locchi 4 ai Parioli la prima, e nel quartiere di Torpignattara la seconda. In ultimo, la scuola dove Delia si reca ad esprimere il suo voto nel finale del film, è in realtà l’ex ospedale Carlo Forlanini, nel quartiere Monteverde. La scalinata dove Delia si mescola alle altre donne per trovare difesa da Ivano, invece, era invece un tempo l’ingresso dell’obitorio.

Il trailer di C’è ancora domani e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di C’è ancora domani grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

Deadpool & Wolverine: il concept art ufficiale offre il miglior sguardo al nuovo costume

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Deadpool & Wolverine si avvicina rapidamente e, nei prossimi due mesi, inizieremo a vedere molto di più sul debutto del Mercenario dalla bocca larga nel MCU.

Un nuovo trailer arriverà probabilmente in tempo per il debutto nelle sale di Il Regno del Pianeta delle Scimmie, e da lì inizieremo presto a vedere action figure, promo art ufficiali (invece dei recenti leak), poster, spot televisivi e altro ancora. Ora, però, abbiamo un concept art del trequel.

Condivisa dal direttore dello sviluppo visivo dei Marvel Studios Andy Park per promuovere l’uscita di Deadpool & Wolverine: The Art of the Movie, ci offre il miglior sguardo sul costume di Wade Wilson modificato dal MCU.

Guidare il team di sviluppo visivo qui ai Marvel Studios per il prossimo film [Deadpool & Wolverine] è stata una cosa importante per me per tanti motivi“, spiega. “Una grande ragione è che, come alcuni di voi sapranno, ho iniziato la mia carriera come disegnatore di fumetti. E la persona che mi ha dato il mio [primo] lavoro è stato nientemeno che il creatore stesso di Deadpool [Rob Liefeld]“.

Avrò sicuramente altro da dire una volta uscito il film. Non vedo l’ora! Per ora date un’occhiata e preordinate questo libro che mostra i concept design e le idee che il mio fantastico team [e io (e tanti altri fantastici artisti degli altri dipartimenti) abbiamo ideato per questo film!

E aggiunge: “Non è la copertina definitiva, ma mostra il mio concept design di Deadpool“. Non vediamo l’ora di vedere i disegni delle varianti di Deadpool & Wolverine e speriamo che la data di uscita anticipata rispetto al solito non significhi che il libro sarà povero di spoiler.

 

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Batman v Superman: la nuova action figure di Hot Toys ricrea fedelmente il Batman blindato di Ben Affleck

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L’eccitazione per Batman v Superman: Dawn of Justice era alle stelle prima della sua uscita nel marzo 2016, soprattutto perché i fan dei fumetti attendevano da tempo che le due icone della DC Comics condividessero lo schermo.

Questo spiegherebbe il suo weekend d’apertura da record, ma le recensioni negative da parte di fan e critici hanno visto il film subire un forte calo la settimana successiva. In definitiva, il film è stato considerato una sorta di delusione al botteghino e la reazione ha portato la Warner Bros. ha cambiato rotta con il DCEU (ed è per questo che Suicide Squad ha subito cambiamenti così importanti nei mesi precedenti l’uscita).

Dite quello che volete sui fallimenti di Batman v Superman: Dawn of Justice – e sulla famigerata scena di “Martha” – ma ci sono molti fan che hanno apprezzato la rivisitazione in chiave live-action di Zack Snyder de Il ritorno del Cavaliere Oscuro.

Per coloro che si considerano parte di questo gruppo, oggi vi segnaliamo qualcosa di molto eccitante. Hot Toys ha presentato una nuova edizione della sua figura Armored Batman in scala 1/6, dotata di numerosi accessori… e sì, potrete ricreare quella scena (a patto di avere un Superman a portata di mano in modo che il Cavaliere Oscuro possa chiedere: “Perché hai pronunciato quel nome?!”).

Ecco la descrizione di questa action figure di Batman v Superman: Dawn of Justice e alcune foto del prodotto:

Hot Toys è orgogliosa di presentare la versione Deluxe della figura da collezione Armored Batman (2.0) in scala 1/6! Realizzata con cura meticolosa, la versione deluxe raffigura esclusivamente Batman nella sua armatura pesantemente danneggiata dalla battaglia, ispirata all’esplosiva battaglia tra il Cavaliere Oscuro di Gotham e il Figlio di Krypton.

La figura da collezione, accuratamente realizzata sulla base dell’immagine di Ben Affleck nei panni del Batman corazzato del film, presenta una testa corazzata diecast di nuova concezione con occhi illuminati a LED e tre facce inferiori intercambiabili che riproducono le espressioni facciali di Ben Affleck tuta da combattimento meticolosamente realizzata con una migliore applicazione della vernice e degli effetti atmosferici; una selezione di armature in materiali diecast; un nuovissimo corpo ridisegnato e altamente dettagliato con articolazioni migliorate; una pistola a rampino e una pistola a granata dettagliate.

La versione deluxe della figura da collezione offre un aspetto danneggiato dalla battaglia grazie agli accessori intercambiabili. Dispone di una testa corazzata danneggiata dalla battaglia con bulbi oculari rotolanti separati, un set di armature di Batman danneggiate dalla battaglia, una lancia di kryponite illuminata a LED e una base per diorama che consente di fissare la lancia per ricreare le scene più avvincenti.

Di Seguito tutte le foto dell’action figure:

 

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Joker: Folie à Deux, il primo trailer totalizza un numero di visualizzazioni impressionante

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Le visualizzazioni delle prime 24 ore del primo atteso trailer di Joker: Folie à Deux suggerisce che la Warner Bros. Discovery possa avere tra le mani un altro successo a misura di Barbie. Infatti con oltre 167 milioni di visualizzazioni, i numeri del primo trailer di Joker: Folie à Deux superano quelli del primo trailer di Barbie.

Dato che recentemente è stato rivelato che il sequel ha ricevuto un notevole aumento di budget, passando da 60 a 200 milioni di dollari, la notizia di un significativo interesse da parte del pubblico dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai dirigenti dello studio.

Tuttavia, Variety fa notare che i numeri di Joker: Folie à Deux sono ben lontani da quelli del primo trailer di Deadpool & Wolverine, presentato in anteprima durante la domenica del Super Bowl. Il trailer di quel film ha totalizzato ben 365 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore, diventando il più grande lancio di trailer di tutti i tempi.

Le riprese di Joker: Folie à Deux si sono concluse nell’aprile del 2023 e le voci ipotizzano che la natura musicale del film sia dovuta allo spostamento del punto di vista del pubblico dal Joker di Joaquin Phoenix, mentre il sequel sarà raccontato dalla prospettiva della Harley Quinn di Lady Gaga.

A quanto pare, questa versione di Harley Quinn vede il mondo come un grande musical.

Sul palco del CinemaCon, Todd Phillips sembrava respingere l’idea che il film fosse un musical a tutti gli effetti, affermando: “La musica è un elemento essenziale. Non si discosta troppo dal primo film. Usiamo la musica per renderci integri, per bilanciare le fratture in noi stessi”. Tuttavia, è difficile giungere a una conclusione definitiva sulla base del primo trailer.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora. Il sequel di Joker sarà conosciuto come un progetto Elseworlds, secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri progetti Elseworlds includono The Batman – Parte II e la serie The Penguin. L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4 ottobre 2024.

X-MEN ’97: Il team creativo suggerisce che l’attacco a Genosha sia stato orchestrato da qualcun altro oltre a [SPOILER]

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Nell’incredibile episodio di questo mercoledì di X-Men ’97, abbiamo assistito alla spaventosa distruzione di Genosha dopo un attacco delle Sentinelle che i fan dei fumetti ricorderanno probabilmente dall’iconica run dei New X-Men di Grand Morrison e Frank Quitely. “Remember It” si è concluso con la brutale morte di Magneto e Gambit, per non parlare di innumerevoli altri mutanti.

Da allora i fan hanno teorizzato che Cable, che viaggia nel tempo, potrebbe rimettere le cose a posto, mentre ci sono anche molti suggerimenti su chi ha orchestrato l’attacco. Naturalmente, i lettori dell’opera Marvel di Morrison sapranno che è stata la sorella gemella del Professor X, Cassandra Nova, a scatenare l’attacco delle Sentinelle. Ma questo significa che la sua apparizione in X-Men ’97 è garantita?

Non spererei che Cassandra Nova sia un grande cattivo nella nostra serie“, ha detto il produttore supervisore/regista capo Jake Castorena a Inverse . “Ma quello che voglio dire è che non credo che la gente sarà delusa dalle nostre scelte. Mi piace Cassandra Nova per quello che alla fine si riduce“.

La regista dell’episodio 5, Emi Yonemura, aggiunge: “Mi piace perché rappresenta una sfida per Xavier. Mi piacciono molto le tensioni che porta, tutto il livello che porta. Adoro anche il suo character design“.

Non posso dire dove andremo a parare, ma penso che la cosa bella di usare la serie originale e i fumetti come punto di partenza [è che] ci dà così tante opzioni con così tanti personaggi ricchi come Cassandra con cui giocare“.

Cosa è accaduto tra Charles e Cassandr?

Nei fumetti, Cassandra Nova era un “Mummudrai”, uno spirito che nella cultura Shi’ar è considerato uguale e contrario a una persona. Tuttavia, dati gli incredibili poteri mutanti latenti di Charles Xavier, la sua Mummudrai ha assunto una forma fisica nel grembo materno come sua “gemella”.

Il piccolo Charles la riconobbe istintivamente come una minaccia e la battaglia che ne seguì vide la madre di Charles abortire da quella che sarebbe potuta diventare la sorella del leader degli X-Men. In seguito si scoprì che era sopravvissuta come massa di cellule in un muro di fogna (sul serio), riuscendo a costruirsi un corpo mentre progettava la vendetta definitiva su Charles.

X-Men ’97 rivisita l’era iconica degli anni ’90, mentre gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri doni straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. I primi cinque episodi di X-Men ’97 sono ora in streaming su Disney+ e le nuove puntate seguiranno ogni settimana.

Gina Carano risponde alla Disney: “Tenteranno di distruggere la tua carriera”

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All’inizio di questa settimana, abbiamo condiviso la notizia che la Disney si è mossa per ottenere l’archiviazione della causa intentata da Gina Carano.

L’attrice Gina Carano sostiene che lo studio l’ha ingiustamente licenziata da The Mandalorian per aver espresso opinioni politiche personali online, mentre Disney sostiene di aver avuto il diritto di licenziare l’attrice in base al suo comportamento online.

Il punto principale del contendere è un post sui social media del febbraio 2021 in cui l’attrice che ha interpretato Cara Dune paragonava il trattamento dei conservatori moderni alla persecuzione di “migliaia” di ebrei nella Germania nazista (sminuendo uno dei peggiori genocidi della storia).

Gina Carano, che pare stia cercando di essere riassunta per i futuri progetti di Star Wars (non siamo sicuri di come funzionerebbe), è sostenuta dal proprietario di X Elon Musk e ora ha risposto all’argomentazione della Disney che aveva il “diritto costituzionale di non associare la sua espressione artistica al discorso di Carano“.

Ecco cosa ha detto Gina Carano in un lungo post su X:

La Disney ha confermato quello che si sapeva da sempre: vi licenzierà se direte qualcosa con cui non sono d’accordo, anche se per farlo vi dovrà DISTRUGGERE, MALIGNIRE e MALTRATTENERE.

Ora hanno reso noto a tutti coloro che lavorano per loro che la Disney coglierà ogni occasione per controllare ciò che dite, ciò che pensate o tenterà di distruggere la vostra carriera. Sono lieto di aver chiarito questo punto.
Il Primo Emendamento non consente alla Disney di DISCRIMINARE in modo deliberato, che è ciò che hanno fatto nel mio caso e che francamente hanno ora ammesso di aver fatto. Se volevate sapere quali

sono i ‘valori Disney’ di oggi, ve l’hanno appena detto“.

Gina Carano non si sta tirando indietro, ma era diventata una figura controversa anche prima dei commenti che l’hanno fatta licenziare. Aveva condiviso post che esprimevano opinioni contro le restrizioni del COVID, aveva messo in dubbio la legittimità delle elezioni del 2020 ed era rimasta coinvolta nel dibattito sui diritti dei trans.

Per la Disney, il post di Gina Carano – che, in parte, recitava: “La maggior parte delle persone oggi non si rende conto che per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo ha prima fatto sì che i loro vicini li odiassero semplicemente perché erano ebrei. Che cosa c’è di diverso dall’odiare qualcuno per le sue idee politiche?“. – è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso“.

Sonic 3: i contenuti mostrati al CinemaCon confermano alcuni cambiamenti al Dr. Robotnik di Jim Carrey

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Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3) arriva nelle sale proprio in tempo per le feste e la Paramount Pictures ha condiviso un primo sguardo al film con i partecipanti al CinemaCon di Las Vegas ieri sera.

Ill filmato ha dato il via al ricongiungimento con il malvagio Dr. Robotnik di Jim Carrey e il cattivo, ora molto… più cattivo di prima, ha detto di avere il “potere supremo nel palmo delle mie mani e ora me ne sto seduto qui a mangiare carboidrati“.

Il suo aspetto è stato paragonato a quello di Bro Thor di Avengers: Endgame (che ha visto Chris Hemsworth abbandonare il suo fisico scolpito per una pancia da birra), e anche se la trasformazione potrebbe essere temporanea, i fan di Sonic sperano che questo porti a un’interpretazione accurata di Eggman al centro della scena in questo trequel.

Cosa è stato mostrato di Sonic 3 al CinemaCon di Las Vegas?

L’agente Stone sta ancora aiutando Robotnik e la scoperta di Shadow lo sprona a tornare in azione. Sonic, Tails e Knuckles si scontrano con Shadow in una sequenza ricca di azione, ma Shadow non parla mai e non sappiamo ancora chi lo doppierà in Sonic the Hedgehog 3. Il trailer sembra addirittura suggerire che Robotnik sia il protagonista del gioco. Il trailer sembra addirittura suggerire che Robotnik e Sonic dovranno fare squadra per sconfiggere Shadow!

Knuckles, nel frattempo, afferma che Shadow è un riccio molto più impressionante di Sonic (con grande disappunto del velocista). Purtroppo, al momento non si sa quando questo filmato verrà pubblicato online.

Cosa sappiamo su Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3)

Ci siamo davvero entusiasmati all’idea di espandere i nostri personaggi e il nostro mondo in televisione, in particolare, perché ci dà una piattaforma per studiare davvero i personaggi“, ha spiegato di recente il produttore esecutivo Toby Asche. “Sapevamo che, con l’arrivo di Shadow in Sonic 3 e alcune delle cose più grandi che vogliamo fare, il franchise di Sonic dal punto di vista cinematografico sarebbe stato un evento del livello dei Vendicatori”.

Saranno storie grandi ed emozionanti con molti personaggi diversi“, ha aggiunto Asche. “E quello che la televisione ha fatto per noi è che ci ha dato il tempo di approfondire alcuni dei personaggi di supporto e di costruirli in modi fantastici”.

Jeff Fowler tornerà alla regia del threequel Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3), mentre Ben Schwartz (Sonic the Hedgehog), Colleen O’Shaughnessey (Miles “Tails” Prower), Idris Elba (Knuckles the Echidna), James Marsden (Tom Wachowski), Tika Sumpter (Maddie Wachowski) e Jim Carrey (Dr. Robotnik) riprenderanno i rispettivi ruoli dei primi due film.

Le nuove aggiunte al franchise includono Krysten Ritter (Jessica Jones), Alyla Browne (Furiosa), James Wolk (Harley Quinn), Sofia Pernas (Jane the Virgin), Cristo Fernández (Ted Lasso) e Jorma Taccone (Spider-Man: Across the Spider-Verse). Knuckles sarà presentato in anteprima su Paramount+ il 26 aprile, mentre Sonic – Il film 3 (Sonic the Hedgehog 3), arriverà nelle sale il 20 dicembre.

Highlander: Henry Cavill svela l’incredibile gioco di spade che sarà presente nel reboot

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L’attrazione principale del panel della Lionsgate al CinemaCon di ieri pomeriggio era sicuramente l’attore Henry Cavill, presente per promuovere il prossimo film dello studio, The Ministry of Ungentlemanly Warfare, che uscirà nelle sale americano alla fine del mese.

Ma Henry Cavill ha anche accennato brevemente al prossimo revival di Highlander, diretto da Chad Stahelski, il regista di John Wick.

Se pensavate di avermi già visto fare un lavoro di spada, non avete ancora visto nulla“, ha detto Henry Cavill, che in precedenza ha recitato in The Witcher di Netflix.

Cosa ha detto Henry Cavill sul reboot di Highlander?

Henry Cavill ha lasciato intendere che la lettura iniziale della sceneggiatura gli ha suscitato qualche dubbio, poiché è un grande fan del film originale e ci sono alcune interessanti modifiche al materiale di partenza.

Sono un amante dei film originali, nel bene e nel male, ed è una di quelle cose per cui quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta non ero molto sicuro di dove volessero andare a parare“, ha ammesso.

Ma a quanto pare Henry Cavill è stato inizialmente conquistato, visto che ha anche anticipato come il reboot definirà meglio i personaggi, aggiungendo: “Ma santo cielo, stiamo andando in profondità in questi personaggi“.

Questo fa eco a quanto Henry Cavill aveva già dichiarato a febbraio, quando aveva osservato: “Ero, sono, un fan di Highlander. Erano film molto divertenti. Ovviamente li ho guardati quando ero molto più giovane e da allora li ho rivisti“.

Ma anche la serie televisiva. Mi è piaciuta molto la storia che c’è dietro. Il senso di un guerriero tragico, con una storia da raccontare che non è solo un ragazzo figo con una spada figa che fa cose fighe. E questo va ancora più a fondo“.

Di cosa parlerà Highlander?

Highlander segue una storia fittizia che afferma l’esistenza di immortali nascosti nella società normale. Essi devono cacciare e uccidere altri immortali decapitandoli in una gara nota come L’Adunanza, che vedrà l’ultimo immortale a conquistare il potere finale.

Sebbene le origini della gara non siano mai state spiegate esplicitamente, il franchise in genere sostiene che gli immortali esistono dall’alba dei tempi e che la gara tra loro deve rispettare solo tre regole ferree:

  • il combattimento sul suolo sacro è proibito
  • il combattimento deve essere uno contro uno
  • alla fine, ce ne può essere solo uno.

Non molto tempo fa, la Warner Bros. Discovery ha annunciato che Henry Cavill non tornerà a vestire i panni di Superman in seguito alla decisione di rinnovare il DC Cinematic Universe. Henry Cavill ha anche recentemente abbandonato il ruolo di Geralt di Rivia in The Witcher di Netflix, per divergenze creative.

I fan dell’attore sperano che l’esperienza di Stahleski nel campo dell’azione e l’abilità con la spada acquisita da Henry Cavill nel ruolo di Geralt portino a una collaborazione di successo, perché i fan di lunga data dell’attore vogliono davvero vedere Cavill vincere.

 Foto di comertina imagepressagency via Depositphotos.com

LOKI: Tom Hiddleston, parla di un possibile ritorno nel MCU e se è ancora un villain

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All’inizio di questa settimana è stata diffusa la notizia che Tom Hiddleston tornerà a vestire i panni di Jonathan Pine per altre due stagioni di The Night Manager, dopo una pausa di otto anni dall’ultima volta che il thriller di spionaggio è arrivato sui nostri schermi.

Apparso al Jimmy Kimmel Live! per condividere la notizia, l’attore è stato inevitabilmente interrogato sul suo ruolo di Loki nel MCU. La serie TV Disney+ del Dio dell’inganno si è conclusa con il suo posto al centro del Multiverso, alimentando un flusso infinito di linee temporali, ma condannandosi a un’eternità solitaria.

Questa potrebbe essere la fine di Loki o un mezzo per renderlo un attore importante nei prossimi film dei Vendicatori. In ogni caso, Tom Hiddleston è fermo nel dire che non sa cosa riservi il futuro al cattivo trasformato in eroe.

Non lo so“, ha ammesso la star di Loki. “Non lo so davvero… So che abbiamo raggiunto una sorta di conclusione narrativa con la seconda stagione, che mi sembra molto soddisfacente”.

Per quanto riguarda la sua sorpresa per la longevità del ruolo, Tom Hiddleston ha ammesso che non si aspettava che Loki sarebbe durato 14 anni quando si è unito al cast di Thor nel 2009.

“Non ne avevo idea, e ogni volta che qualcuno dice che [sono passati 14 anni], mi fa impazzire perché quando sono stato scritturato nel 2009, avevo 28 anni, e ora ne ho 43, ed è una grossa fetta della mia vita adulta in cui ho interpretato questo fantastico personaggio. Ha cambiato completamente il corso della mia vita“.

LOKI è ancora considerato un cattivo nell’MCU?

L’attore ha inoltre condiviso alcune considerazioni sul fatto che Loki possa essere davvero considerato un cattivo. “Sono consapevole che ha fatto alcune scelte interessanti, che potrebbero essere accumulate in un quadro che sembra un cattivo, e una volta, stava facendo alcune scelte sbagliate“, ha spiegato Tom Hiddleston.

Sai, cercare di conquistare New York e i Vendicatori che devono riunirsi per fermarlo, è stata una brutta giornata in ufficio“. “Mi piace pensare che, 14 anni dopo, stia facendo scelte un po’ più generose, amorevoli ed eroiche“.

Saremmo scioccati se Loki non facesse ritorno, soprattutto se le Incursioni dovessero distruggere il Multiverso che ha contribuito a creare alla fine della seconda stagione di Loki. Molti fan credono che verrà utilizzato in modo simile a Molecule Man in Secret Wars di Jonathan Hickman, anche se questo è ancora da vedere. Potete vedere l’intervista completa all’attore nel player sottostante.

Ambizione 3: recensione della serie turca su Netflix

Ambizione 3: recensione della serie turca su Netflix

Il falco e il leone sono tornati in trincea. Questa volta non per combattersi, ma per combattere insieme. La metafora della giungla, con i suoi dominatori su terra e cielo, continua a essere la chiave simbolica di Ambizione 3, dramma turco di Netflix creato da Meriç Acemi, anche in veste di sceneggiatrice. Nella centrifuga del serial, fino ad ora sono stati versati diversi temi stuzzicanti: dall’invidia divoratrice all’ambizione più incontrollata, fino a quello scontro generazionale rappresentato da Lale e Asli, terreno fertile per raccontare la nera realtà del giornalismo odierno, dove la notizia non è più figlia della verità ma è frutto di tendenze social il cui effetto domino diventa uno tzunami impossibile da placare.

Uno dei punti di forza dello show è stato usare come pretesto l’attualità – quindi il mal uso di Instagram, X o Tik Tok – per mettere a confronto due generazioni che sembrano non capirsi, ma che invece, se si ponessero in condizione d’ascolto l’uno verso l’altro mettendo al margine diffidenza e superiorità, avrebbero molto da imparare. Ed è qui che Ambizione 3 arriva, a soli pochi mesi d’uscita dalla seconda season, determinando – si spera – la sua conclusione con l’atto finale.

La trama di Ambizione 3

Lo show turco che per due stagioni ha seguito lo scontro fra Lale, giornalista veternana appartenente alla Generazione X, e Asli, novella nell’ambiente della Generazione Z, aveva risolto l’astio fra le due nelle battute finali della seconda stagione, spalancando le porte a una loro “collaborazione” in questa terza season. Lale, dopo aver aperto un suo canale lanciando un format nuovo, viene ingaggiata da un nuovo network, REDW, a cui capo come CEO c’è Muge, sua vecchia amica che nutre per lei solo odio, e con la quale aveva lavorato insieme a Dall’altra parte prima che arrivasse Asli a detronizzarla. Quest’ultima, però, negli ultimi episodi della stagione precedente era stata licenziata da Gulbin, a capo dell’azienda, salvo poi venire richiamata per condurre accanto a Yusuf, ancora una volta, il programma. Il testa a testa, in questa nuova stagione, avviene dentro le rispettive aziende, ma il turining point arriva quando, per un presunto video a sfondo hard di Lale (non vero), questa viene licenziata da REDW e decide di lasciare Istanbul per sparire dai radar degli sciacalli del web. Ma sarà proprio Asli a farle cambiare idea, convincendola a rimanere in Turchia e proponendole un’alleanza insieme con Dall’altra parte, per farle ripulire l’immagine e distruggere Muge e il suo impero.

Ambizione 3

Uno show che ha perso il suo baricentro

Il problema di alcuni prodotti streaming è che, forti dei grandi ascolti e della fedeltà del pubblico, continuano a oltranza non preoccupandosi più della qualità, che passa in secondo piano. Un ragionamento che applichiamo anche per Ambizione 3, almeno in parte. Il primo episodio sembrava contenere un evento scatenante, incentrato su Yusuf, che avrebbe virato verso altri lidi tematici, quali i disagi giovanili e l’inadeguatezza verso un mondo ancora troppo ancorato al passato e ai veterani dei mestieri. Largo spazio alle nuove generazioni, si sente dire spesso, un eco che però ad oggi ancora non pare stia facendo smuovere le acque come dovrebbe. È una tematica calda, questa, sentita da tantissimi, molti dei quali fra l’altro guardano proprio la serie, che avrebbe perciò potuto dare allo show una nuova linfa vitale.

Se c’è l’intenzione di andare avanti, deve esserci anche il coraggio di rinnovarsi e non fossilizzarsi sull’impostazione contenutistica iniziale, altrimenti il rischio è la ridondanza e la perdita di valore del prodotto stesso. Nel caso del dramma turco, l’essere rimasti fermi sui medesimi precedenti punti non solo ne ha evidenziato la stanchezza, ma ha anche fatto sì che tornassero ciclicamente le stesse dinamiche, estremamente speculari a quanto già visto, scivolando nel ripetitivo. Lale e Asli sono oramai alleate, e incarnano la prova vivente di un’unione fruttuosa che può esserci fra Generazione X e Z (si sarebbero potuti fermare qui), ma nel mirino questa volta finiscono il resto dei personaggi, proseguendo ancora un discorso già esaurito, senza aggiungere così niente di ciò che era stato processato.

È solo verso metà racconto che lo show introduce un nuovo campo di discussione, quello della pericolosità dei sextape, provando a parlare dell’importanza di riflettere bene sulle proprie azioni perché spesso possono arrecare danni irreversibili al prossimo, ma purtroppo anche questa si riduce a essere solo una parentesi veloce e soprattutto molto approssimata. Dispiace, indubbiamente, considerato che Ambizione 3 conserva comunque alcune scene e dialoghi molto potenti (uno di questi è contenuto nell’episodio 5) , frutto di una sceneggiatura che si ricorda – seppur non spesso – di avere un bel potenziale su cui far leva. Considerato il climax finale e le sequenze in ultima battuta, lo show sembra però (potremmo dire per fortuna) aver deciso per un epilogo che metta un punto e non una virgola. Speriamo perciò di non sentire annunci di rinnovi, a meno che l’idea per una eventuale quarta stagione non si fondi su un impegno di attuare un refresh.

Captain America: Brave New World, prima foto ufficiale di Harrison Ford

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Entertainment Weekly ha condiviso le prime foto ufficiali del film Captain America: Brave New World, tra cui spicca quella che offre un primissimo sguardo al generale Thaddeus “Thunderbolt” Ross di Harrison Ford. Le immagini sono state diffuse in concomitanza con la proiezione di un primo filmato del film al CinemaCon di Las Vegas, di cui si riporta qui una descrizione. Di seguito, ecco invece le due foto, con la prima che vede il Sam Wilson di Anthony Mackie nei panni del nuovo Captain America al cospetto di Ford, e la seconda che ripropone Wilson.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Tutto quello che abbiamo scoperto su Deadpool & Wolverine, Captain America: Brave New World dal CinemaCon

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La Disney ha presentato molti progetti importanti al suo panel del CinemaCon, concludendo l’evento annuale in grande stile. Il franchise di Star Wars non ha ricevuto aggiornamenti significativi, ma per i fan del MCU c’è stato molto per cui entusiasmarsi.

Sebbene vi abbiamo presentato alcuni brevi riassunti dei filmati mostrati ieri sera, è giunto il momento di fare un recap di tutte le più importanti rivelazioni di Las Vegas. Di seguito, troverete informazioni su Deadpool & Wolverine, Captain America: Brave New World, I Fantastici Quattro e Thunderbolts*.

La missione di Deadpool

Deadpool's Mission

Dopo che Wade Wilson è stato portato alla TVA in Deadpool & Wolverine, incontra Mr. Paradox e scopre che, sì, sono stati proprio i suoi viaggi nel tempo in Deadpool 2 a metterlo nel loro radar. Tuttavia, non è per questo che si trova lì.

Il Mercenario Chiacchierone è stato scelto per uno scopo più alto: salvare la “Sacra Linea del Tempo” e vendicarla. Paradox potrebbe essere uno degli agenti della TVA che vogliono distruggere le linee temporali divergenti per ripristinare l’unica vera versione che conosciamo come Terra-616?

Qualunque sia il caso, Deadpool riesce a dare un’occhiata al suo futuro “lontano” (che vede un Thor in lacrime che piange il mercenario caduto). A questo punto, l’antieroe decide di entrare nella “più grande linea temporale di tutte” e dichiara: “Beccati questo, Fox! Vado a Disneyland!”.

Thunderbolts* Titolo misterioso

mcu thunderbolts

Quando la star di Black Widow Florence Pugh ha condiviso un video dal set di Thunderbolts, i fan più attenti hanno notato che del film è stato aggiunto un asterisco (*).

Parlando con i partecipanti al CinemaCon, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha detto: “Sì, noterete l’asterisco su Thunderbolts. Questo è il titolo ufficiale di Thunderbolts e non ne parleremo più fino all’uscita del film“.

Il fatto che lo studio non sia disposto a parlarne fino a dopo l’uscita del film è estremamente intrigante e suggerisce che l’asterisco sia uno spoiler e che abbia un significato importante sia per questo film che per il futuro del MCU.

A proposito di quei costumi…

Deadpool & Wolverine

Deadpool ha rinunciato a essere un “supereroe” quando inizia il threequel, quindi da dove viene il suo nuovo costume colorato? È stato creato dal sarto della TVA, anche se la sequenza vede uno strano vecchio barbuto che palpeggia ripetutamente il Mercenario Chiacchierone.

La clip estesa si conclude con Deadpool & Wolverine che viaggiano insieme in auto in costume. Logan non ha la maschera, ma Wade non è esattamente un grande fan del nuovo look del mutante artigliato…

Cos’è questa tuta? Gli X-Men te la fanno indossare? Quei figli di puttana“, dice. “Gli amici non fanno uscire di casa gli amici con l’aspetto di chi combatte il crimine per i Los Angeles Rams”.

Il nuovo look del Presidente Ross

Il nuovo look del Presidente Ross

Avrete notato nei primi fotogrammi di Captain America: Brave New World che il Presidente “Thunderbolt” Ross – ora interpretato da Harrison Ford dopo la scomparsa di William Hurt – non ha più i suoi caratteristici baffi.

Ford si è comportato da diva? Onestamente, pensiamo che questo abbia a che fare con la sua trasformazione in Hulk Rosso. Si può spiegare la scomparsa dei peli sul viso in un fumetto, ma non così facilmente in un film!

Chiedendo al nuovo Capitan America di riassemblare i Vendicatori in una clip vista al CinemaCon, Ross accenna al fatto che ha rinunciato ai sigari (preferendo i lecca-lecca) e ha un nuovo look perché gli è stato detto che doveva “perdere i baffi o perdere le elezioni”.

Lights Out – Terrore nel buio: trama, cast e curiosità sul film horror

Chi può dire di non avere assolutamente paura del buio? L’oscurità è da sempre uno dei luoghi prediletti dove il terrore trova terreno fertile per crescere e conquistare le sue vittime. Ciò che avviene nel buio è imprevedibile, inconoscibile e sfugge spesso ad ogni più ferrea logica del razionale. Al cinema sfruttare tale condizione è ricorrente, specialmente nel cinema horror. Lo sa bene il regista David F. Sandberg, che sul buio ha costruito la sua fama di regista cinematografico. Nel 2016 questi ha infatti portato sul grande schermo il film Lights Out – Terrore nel buio (qui la recensione), opera prima di puro orrore affermatasi come un grande successo.

Il film, scritto da Eric Heisserer e prodotto da James Wan (noto per saghe horror quali Saw, Insidious e The Conjuring), è in realtà l’adattamento in forma di lungometraggio di un corto dall’omonimo titolo girato nel 2013 dallo stesso Sandberg. Ad oggi questo, della durata di 2 minuti e 42 secondi, vanta oltre 16 milioni di visualizzazioni. Un successo scaturito dal suo generare profondo terrore semplicemente ricorrendo al buio, alle ombre e ad un sonoro quantomai sinistro. In conseguenza a tale successo, le proposte per farne un film per la sala non tardarono ad arrivare.

Ad oggi Lights Out – Terrore nel buio vanta un incasso complessivo di circa 150 milioni di dollari a fronte di un budget di 5, dimostrazione di quanto questa tipologia di racconto riesca a far presa sulle paure più primordiali dell’animo umano. Per gli amanti del genere è un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lights Out cast
Teresa Palmer e Gabriel Bateman in Lights Out – Terrore nel buio. Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

La trama di Lights Out – Terrore nel buio

La vicenda ha inizio in un magazzino tessile, dove Esther intravede l’ombra di una donna nel buio, ma quando accende le luci, però, la figura scompare. Lo dice subito a Paul, il proprietario, ma lui non le crede. Mentre torna a casa, però, viene inseguito e ucciso proprio da quella stessa sagoma femminile. Il racconto si sposta poi su Rebecca, la figliastra di Paul, la quale è affetta da una malattia mentale che le causa una forte depressione. Anche per questo vive lontana dalla madre Sophie e dal fratellastro più piccolo di nome Martin. Quando però quest’ultimo la contatta, spaventato da alcuni strani comportamenti della madre, qualcosa di spaventoso inizia ad accadere.

Rebecca e il suo fidanzato Bret decidono di portare Martin a casa loro, nonostante le proteste di Sophie. Ciò che sembrava spaventare il bambino, però, sembra seguirli continuamente. Ben presti, tutti loro si troveranno a scorgere nel buio l’inquietante presenze, la quale diventa sempre più minacciosa e violenta. Per scoprire con cosa ha a che fare, Rebecca si trova a dover indagare nel passato della sua famiglia, risalendo ad un legame alquanto singolare della madre con una ragazzina di nome Diana, la quale era affetta da una grave condizione che le impediva di essere esposta alla luce. Sembra proprio lei ad essere ora tornata in cerca di vendetta.

 

Il cast del film e Diana

Ad interpretare Rebecca, la protagonista del film, vi è l’attrice Teresa Palmer, anche nota per i film Point Break e La battaglia di Hacksaw Ridge. Accanto a lei, nel ruolo del fidanzato Bret vi è Alexander DiPersia, mentre il fratello minore Martin è interpretato da Gabriel Bateman. Completano poi il cast principali gli attori Maria Bello e Billy Burke, rispettivamente nei ruoli di Sophie e Paul. Emily Alyn Lind e Amiah Miller interpretano invece Sophie e Rebecca da bambina. All’inizio del film si può invece ritrovare l’attrice Lotta Losten, interprete del cortometraggio originale, qui nel ruolo di Esther. Diana, invece, è interpretata da Ava Cantrell da giovane e da Alicia Vela-Bailey da adulta.

Riguardo proprio il personaggio di Diana, il mistero intorno alle sue origini e al suo aspetto è stato tenuto sino all’ultimo, anche tra gli attori del film. Teresa Palmer, ad esempio, non aveva visto il design di Diana prima delle riprese, fino a quando non ha girato la sua prima scena con lei su un set completamente buio. Questa è stata una scelta registica intenzionale per provocare una genuina reazione di paura alla prima visione del soggetto. Alicia Vela-Bailey, la donna in costume, era in precedenza stata la controfigura di Palmer in Sono il numero quattro, e se la Palmer l’avesse vista prima e l’avesse riconosciuta, avrebbe perso la sua autentica espressione di paura.

Lights Out trama
Gabriel Bateman in Lights Out – Terrore nel buio. Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Lights Out – Terrore nel buio: il sequel del film

Una settimana prima che il film venisse distribuito nelle sale, la New Line Cinema e la Warner Bros. Pictures hanno ufficializzato la realizzazione di un sequel, dichiarandosi molto soddisfatti dal risultato artistico di Lights Out. Per la regia e la sceneggiatura erano poi stati riconfermati Sandberg e Hesserer, mentre non era stato affermato nulla circa la trama, la quale presumibilmente vedrà una storia e dei personaggi inediti. Nonostante il successo economico del film che sembrava giustificare la realizzazione di un sequel, ad oggi non sono però state rilasciate ulteriori notizie, rendendo dunque incerto il futuro dell’annunciato seguito.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Lights Out – Terrore nel buio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 12 aprile alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb, ScreenRant

Nemico pubblico: la storia vera dietro il film con Johnny Depp

Nemico pubblico: la storia vera dietro il film con Johnny Depp

Al cinema chiunque può diventare un eroe, tanto l’uomo comune quanto il più pericoloso dei criminali. Nel 2009, infatti, il celebre regista Michael Mann, maestro di film d’azione come Insider – Dietro la vità e Collateral, realizza un lungometraggio dedicato al celebre John Dillinger, rapinatore di banche attivo durante il periodo della grande depressione, simbolo del gangster tipo e nemico numero uno dell’FBI. Le sue gesta trovano così spazio in Nemico Pubblico (qui la recensione), opera che esplora di lui gli aspetti più popolari come anche quelli più privati. Non si tratta di un esaltazione di questi, bensì di una ricerca su ciò che egli ha significato per gli Stati Uniti di quell’epoca, tanto nel bene quanto nel male.

Per la stesura della sceneggiatura Mann ha collaborato con Ronan Bennett e Ann Biderman, analizzando e basandosi prevalentemente sul saggio Public Enemies: America’s Greatest Crime Wave and the Birth of the FBI, 1933-43. All’interno di questo, scritto da Brian Burrough, si descrive la fervente attività dell’agenzia governativa per reprimere la forte ondata di criminalità data dalla povertà a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta. Originariamente, il noto gangster avrebbe dovuto avere il volto del premio Oscar Leonardo DiCaprio, ma questi abbandonò il progetto per dedicarsi a Shutter Island e Mann decise allora di affidarsi a Johnny Depp.

Fondamentale per il regista era replicare in modo quanto più preciso possibile la vita di quegli anni. Fondamentale a tal proposito fu l’avere a disposizione abiti, macchine e luoghi dell’epoca. Una grande ricostruzione che ha permesso al film di ottenere un look quantomai affascinante. Prima di intraprendere una visione di Nemico Pubblico, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla vera storia dietro il film e alle principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Nemico Pubblico

Il film si svolge nel 1933, nel pieno della grande depressione. Il criminale più ricercato d’America, John Dillinger, riesce a far evadere dal carcere l’amico John Hamilton, e con lui ha così modo di riformare la propria gang, dando vita a nuove rapine alle principali banche d’America. Sulle tracce del gangster, però, si pone l’agente FBI Melvin Purvis. Inizia così una vera e propria sfida tra i due, nonché una corsa contro il tempo per evitare che la situazione precipiti inesorabilmente. Dillinger, infatti, acquista sempre più popolarità e consensi, e il popolo americano inizia a vederlo come il loro vendicatore. Tra grandi passioni e imperdonabili errori, le strade dei due uomini si intrecceranno fino all’inevitabile risoluzione finale.

Nemico pubblico trama

Il cast del film, da Johnny Depp a Christian Bale

 

Per dar vita all’affascinante criminale John Dillinger è stato scelto l’attore Johnny Depp, il quale approfondì a lungo il personaggio, che descrisse come una sorta di moderno Robin Hood. Depp condusse poi numerose ricerche al fine di poter parlare e muoversi proprio come il vero Dillinger. L’attore ha infine affermato di essersi particolarmente affezionato a lui, ritrovando diversi legami tra le loro vite. Il premio Oscar Christian Bale è invece l’interprete dell’agente FBI Melvin Purvis. Per prepararsi al ruolo, questi decise di incontrare il figlio di Purvis, ottenendo informazioni che gli permisero di risultare realistico nella sua interpretazione.

Marion Cotillard, invece, dà vita a Billie Frechette, cantante dell’epoca che intrecciò una relazione con Dillinger. Come gli altri, si preparò al ruolo approfondendo la vita privata di questa e lavorando sul proprio accento. Nemico pubblico è poi ricco di numerosi altri celebri attori di Hollywood. Billy Crudup dà vita a J. Edgar Hoover, il direttore dell’FBI che vedeva nella cattura di Dillinger il suo più grande obiettivo. Stephen Dorff, Channing Tatum e Giovanni Ribisi interpretano Homer Van Meter, Pretty Boy Floyd e Alvin Karpis, membri della gang di Dillinger.

Jason Clark è John Hamilton, amico stretto del protagonista. Questi è stato fortemente voluto dal regista, che lo considera uno dei migliori interpreti della sua generazione. L’attore Stephen Lang interpreta invece Charles Winstead, uomo di legge del Texas e uno dei principali coinvolti nella cattura di Dillinger. L’attrice Carey Mulligan è infine presente nei panni di Carol Slayman, mentre Rory Cochrane interpreta Carter Baum e Stephen Graham è Baby Face Nelson. Infine, Branka Katić interpreta Anna Sage, la donna che tradì Dillinger e lo consegnò alle autorità.

Nemico pubblico cast

Nemico pubblico: la vera storia John Dillinger

Nel portare al cinema lo scontro tra John Dillinger e l’FBI, il regista cercò di essere quanto più accurato possibile. Si resero però ovviamente necessarie alcune rivisitazioni, al fine di concepire una storia più fedele ai canoni cinematografici. Quella di Dillinger è una storia che ha inizio nel 1924, quando a ventun anni inizia a rapinare le sue prime banche. Dopo diverse evasioni di prigione, egli iniziò a diventare una vera e propria icona, anche per via della grande eleganza con cui era solito presentarsi. Egli acquistò inoltre grande popolarità presso il popolo poiché ad ogni rapina era solito bruciare i registri contabili su cui erano annotati i debiti e le ipoteche delle persone in difficoltà economiche.

Tali azioni lo portarono dunque a divenire nell’immaginario collettivo un vero e proprio eroe che combatteva il governo per il bene del popolo. Nel 1934 egli venne nuovamente arrestato e portato nel carcere di Crown Point in Indiana. Dopo pochi mesi egli riuscì però ad evadere avvalendosi di una finta pistola in legno. Nello scappare, però, rubò la vettura del direttore e attraversò il confine dello Stato. Così facendo commisse un reato federale, cosa che permise all’FBI di intervenire in modo decisivo nella sua cattura. A quattro mesi dalla fuga, egli venne infine identificato e ucciso dopo essere uscito da un cinema dove vide il poliziesco Le due strade.

A tradirlo fu Anna Sage, sua accompagnatrice e informatrice segreta per i servizi segreti. Partecipò all’agguato decisivo anche Melvin Purvis, giovane G-Man nominato in prima persona da J. Edgar Hoover per coordinare le ricerche di Dillinger assieme agli uomini del nuovo FBI, tra cui l’esperto investigatore Charles Winstead. Purvis lasciò poi l’FBI un anno dopo la morte di Dillinger e morì a causa di un colpo partito accidentalmente dalla propria pistola nel 1960, anche se non si esclude la possibilità che si sia suicidato. Contrariamente a quanto riportato nel film, le ultime parole del gangster non sono state “Bye Bye Blackbird“. Secondo alcuni, infatti, Dillinger pronunciò solo un “Mi avete preso”.

Il trailer di Nemico Pubblico e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Nemico pubblico è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 12 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Monarch: Legacy of Monsters, Apple TV+ annuncia la seconda stagione

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Apple TV+ ha annunciato che la serie Monsterverse “Monarch: Legacy of Monsters”, di Legendary Entertainment, è stata rinnovata per una seconda stagione. Sulla scia del suo enorme successo, Apple TV+ ha anche stretto un nuovo accordo multi-serie con Legendary Entertainment che include diverse serie spin-off basate sul franchise.

«Monarch: Legacy of Monsters ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori, nelle menti e nell’immaginazione del pubblico di tutto il mondo, guidato dalla brillantezza di Chris, Matt, Kurt, Wyatt e dal talentuoso cast e team creativo», ha affermato Morgan Wandell, responsabile dello sviluppo internazionale di Apple TV+. «Non potremmo essere più entusiasti che gli spettatori non solo abbiano la possibilità di provare ancora più emozioni nella seconda stagione, ma di intraprendere nuovi epici viaggi nel franchise mentre espandiamo il Monsterverse di Legendary».

 Dopo la fragorosa battaglia tra Godzilla e i Titani che ha raso al suolo San Francisco e la scioccante rivelazione che i mostri sono reali, “Monarch: Legacy of Monsters” segue la vicenda di due fratelli che ricalcano le orme del padre per scoprire il legame della loro famiglia con l’organizzazione segreta nota come Monarch. Gli indizi li conducono nel mondo dei mostri e, infine, nella tana del coniglio dell’ufficiale dell’esercito Lee Shaw (interpretato da Kurt Russell e Wyatt Russell), in un arco temporale che va dagli anni ’50 fino a mezzo secolo dopo, quando la Monarch è minacciata da ciò che Shaw sa. La drammatica saga – che abbraccia tre generazioni – rivela segreti sepolti e i modi in cui eventi epici e sconvolgenti possono riverberarsi nelle nostre vite.

La nuova stagione di “Monarch: Legacy of Monsters” è prodotta dagli showrunner e co-creatori Chris Black e Matt Fraction, insieme a Joby Harold e Tory Tunnell di Safehouse Pictures e Matt Shakman, Andrew Colville e Jen Roskind. Hiro Matsuoka e Takemasa Arita sono produttori esecutivi per conto di Toho Co., Ltd., la proprietaria del personaggio di Godzilla. Toho ha concesso in licenza i diritti a Legendary Entertainment per “Monarch: Legacy of Monsters” come naturale sottoprodotto del loro rapporto a lungo termine con il franchise cinematografico.

La prima stagione di “Monarch: Legacy of Monsters” è ora in streaming a livello globale su Apple TV+.

Anatomia di una caduta vince il Premio David di Donatello 2024 per il Miglior Film Internazionale

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Anatomia di una caduta di Justine Triet si è aggiudicato il David di Donatello come Miglior Film Internazionale. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa per la prima volta in 4K, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.

Già vincitore della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, Anatomia di una caduta è un thriller psicologico che scava nei segreti di una famiglia e mette al centro un ritratto di donna provocatorio e fuori dagli schemi. Sandra, interpretata da una straordinaria Sandra Hüller, è una scrittrice che vive con il marito Samuel (Swann Arlaud) e il figlio non vedente Daniel (Milo Machado Graner) in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Quando Samuel muore in circostanze misteriose, Sandra viene accusata di omicidio e il processo mette a nudo la relazione tumultuosa che aveva con il marito, nonché la sua personalità ambigua. Le cose si complicano quando anche il giovane figlio arriva al banco dei testimoni.

Nella cinquina dei candidati al Premio David come Miglior Film Internazionale, accanto ad  Anatomia di una caduta c’erano As Bestas di Rodrigo Sorogoyen, Kuolleet Lehdet (Foglie al vento) di Aki Kaurismaki, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, Oppenheimer di Christopher Nolan. Teodora Film ringrazia i giurati dell’Accademia del Cinema Italiano e la Presidente Piera Detassis per il riconoscimento prestigioso, che conferma una volta di più il valore del film di Justine Triet, divenuto anche in Italia uno dei casi cinematografici della stagione.

Taormina Film Fest: Marco Müller è il nuovo Direttore Artistico

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Taormina Film Fest: Marco Müller è il nuovo Direttore Artistico

Marco Müller è il nuovo Direttore Artistico della 70° edizione del Taormina Film Fest, che si svolgerà quest’anno dal 12 al 19 luglio a Taormina. Lo annuncia il commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo che con entusiasmo dichiara: “l’apporto professionale del maestro Müller sarà volano di successi per il prestigioso evento cinematografico”. Promosso e organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il sostegno dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo, il Taormina Film Fest si articolerà fra anteprime nazionali e internazionali, masterclass, retrospettive e incontri con ospiti di prestigio dal 12 al 19 luglio 2024.

“Esprimo soddisfazione e plauso per la nomina di Marco Müller a Direttore Artistico del Festival del Cinema di Taormina”- commenta Elvira Amata, Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – “Sono certa che il suo alto profilo internazionale contribuirà a rafforzare significativamente le aspettative e la qualità delle scelte da destinare ai contenuti del Festival che resta, da sempre, un appuntamento fortemente atteso. Auguro buon lavoro a Marco Müller e alla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il forte auspicio di un’ottima riuscita del Festival.”

E il Sindaco di Taormina Cateno De Luca sottolinea: “Il Taormina Film Fest rappresenta un appuntamento di grande rilievo che conferisce lustro alla nostra splendida città e ne valorizza il prestigio culturale. Una tradizione che va avanti da 70 anni e che ha regalato a Taormina pagine di storia del cinema indimenticabili. Auspico che il Taormina Film Fest possa essere sempre all’altezza della sua storia e del brand Taormina. Al maestro Müller, per la cui nomina non posso che compiacermi, auguro un’eccellente gestione del Festival, certo che saprà regalarci una prestigiosa settantesima edizione”.

Produttore, studioso, docente di cinema e da più di 40 anni fabbricante di festival, Marco Müller ha guidato fra gli altri la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, i festival di Locarno e Rotterdam, la Mostra di Venezia, il Festival del Cinema di Roma. È attualmente direttore del Centro di Ricerche sull’Arte Cinematografica all’Università di Shanghai e Professore emerito presso l’Accademia del Cinema di Shanghai; in Cina ha creato e diretto i festival di Pingyao e Macao. Ha scritto e curato più di una ventina di volumi monografici sul cinema internazionale. I film che ha prodotto hanno vinto premi alla Mostra di Venezia, ai Festival di Cannes, Berlino e Sundance, oltre a un Oscar per il miglior film straniero.

Nel suo impegno al Taormina Film Fest, Müller sta lavorando con il contributo di un prestigioso comitato di selezione, composto da Sandra Hebron, Enrico Magrelli, Carmelo Marabello, Édouard Waintrop, a cui si aggiungerà Joumane Chahine come consulente per le relazioni internazionali.

“Felice di lavorare in Sicilia per ritrovare le mie radici – sono nato e cresciuto a Roma, ma il mio unico quarto di sangue italiano è palermitano” sottolinea Marco Müller. “Ringrazio tutte le persone, nelle istituzioni e fra gli amici del cinema, che hanno costruito per me questa opportunità di sperimentare a Taormina il pensiero in movimento di come si può ancora fabbricare un festival popolareutile. Approfittando dello straordinario Teatro Antico – che è sempre stato per me fonte di gelosia quando programmavo la Piazza Grande di Locarno – e del circuito di sale che stiamo ridefinendo. Purché ci sia la volontà di capire cosa vuol dire voler davvero “restare al Sud”, ci sono tentativi di rinnovamento che hanno un senso preciso.”

IL COMITATO DI SELEZIONE

Sandra Hebron ha ricoperto ruoli chiave in vari settori del cinema, tra cui il finanziamento, lo sviluppo, la formazione e l’esposizione, specializzandosi nei festival dal 1997. È stata Direttore Artistico del BFI London Film Festival dal 2003 al 2011 e successivamente ha lavorato come consulente per diversi festival internazionali. Attualmente è responsabile delle Screen Arts presso la National Film and Television School del Regno Unito, dove gestisce anche un master in studi cinematografici, programmazione e curatela.

Enrico Magrelli, giornalista, scrittore e critico cinematografico, autore di programmi radiofonici e televisivi, storico conduttore di “Hollywood Party” su Radio Rai3. Per oltre 20 anni ha collaborato con la Mostra del Cinema di Venezia, in veste di direttore della Settimana della Critica e di membro del Comitato di selezione. È stato conservatore della Cineteca Nazionale e consulente della direzione del Bif&st di Bari. Ha scritto o curato pubblicazioni dedicate alle maggiori personalità del cinema italiano e internazionale.

Carmelo Marabello è professore ordinario di Film and Media Studies all’Università Iuav di Venezia e preside della Venice International University. Negli anni Ottanta ha curato le retrospettive e gli eventi speciali del Taormina Film Fest, negli  anni Novanta è stato programming director dello stesso festival con Enrico Ghezzi. Curatore e autore di Fuori Orario per Rai3 sino ai primi anni 2000, dopo aver contribuito alla nascita di Rai Cinema si è dedicato alla ricerca e all’insegnamento universitario in Italia, Svizzera e Stati Uniti.

Édouard Waintrop, scrittore, critico cinematografico (per 26 anni sulle pagine cinema di Libération). È stato Direttore Artistico del Festival Internazionale del cinema di Friburgo dal 2007 al 2010, direttore della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes dal 2011 al 2018 e nel 2021 primo direttore del Red Sea International Film Festival a Gedda, in Arabia Saudita. Fra le molte altre sue esperienze professionali, va ricordata la direzione delle due sale di cinema della Fondazione Grütli a Ginevra.

Challengers: recensione del film di Luca Guadagnino con Zendaya

Challengers: recensione del film di Luca Guadagnino con Zendaya

Che gli imprevedibili intrecci a cui le relazioni danno vita siano un suo grande interesse Luca Guadagnino ce lo ricorda sin dalla prima immagine di Challengers: un’inquadratura dall’alto di un campo da tennis con le sue linee di demarcazione che si intersecano tra loro. Sulla volontà di indagare come le relazioni ci cambiano e cambiano i nostri percorsi di vita si concentra dunque anche questo suo nuovo lungometraggio, che arriva a due anni da Bones and All, con cui Guadagnino ha vinto il Leone d’argento alla regia alla Mostra del Cinema di Venezia.

Era quella un’opera a suo modo incentrata sulla natura famelica dell’amore, dove i personaggi erano posseduti da istinti primordiali difficili da dominare. Anche questo suo Challengers, scritto da Justin Kuritzkes, si muove a partire da simili considerazioni, esplorando tale argomento non attraverso il cannibalismo bensì il tennis, metafora qui del potere e delle dinamiche tra persone che si appoggiano, forse fin troppo, l’una all’altra. Un po’ come fa Luca Guadagnino, che si appoggia forse un po’ troppo ad una serie di manierismi ma riuscendo a costruire oltre questi un racconto con il suo innegabile mordente.

La trama di Challengers: game, set, match

Tashi Duncan (Zendaya) è un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Ecco allora che la sua strategia per la redenzione del marito Art Donaldson (Mike Faist), fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte, prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick (Josh O’Connor), un tempo migliore amico di Art ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi si ritroverà a doversi chiedere quale è il prezzo della vittoria.

Challengers Zendaya
Zendaya è Tashi in CHALLENGERS. Photo Credit: Niko Tavernise © 2023 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

L’arma a doppio taglio di Challengers

I “Challenger” sono eventi di livello inferiore nel mondo dei tornei di tennis professionistici. Gli “sfidanti” del titolo sono invece Art e Patrick, amici/nemici nel campo di gioco e nel cuore di Tashi, la cui intera porzione delle loro vite narrata nel film è una continua partita verso la conquista del primo premio. Ed è proprio così che Kuritzkes prima e Luca Guadagnino poi costruiscono il film, come fosse una vera e propria partita di tennis. Il racconto dei tre protagonisti si snoda nell’arco di 13 anni, dal 2006 al 2019, con lo spettatore che viene portato avanti e indietro nel corso di questo tempo proprio come fosse una pallina da tennis che passa da una parte all’altra del campo.

Questi salti temporali vengono però costruiti affinché siano strettamente correlati alla partita che si gioca nel presente, quasi orientando ciò che viene narrato in base a chi dei due sfidanti è in vantaggio o svantaggio. Ecco allora che questo dinamismo giova evidentemente al ritmo e all’atmosfera generale del racconto, sempre tesi al massimo, quasi a voler portare lo spettatore a rimanere senza fiato. Tra corse, urla, colpi di racchetta, sudore che scorre a fiumi, Guadagnino si riconferma un regista “carnale”, con un’attenzione al corpo che suscita sempre un certo fascino, che si apprezzi o meno il suo cinema.

Un modo di raccontare la loro storia, questo, che di certo la rende più attraente e coinvolgente di quanto sarebbe potuta risultare se privata di tale struttura. Perché, alla sua base, il racconto che Challengers offre non possiede degli elementi poi tanto distintivi o originali e può capitare in più momenti di avvertire un certo disinteresse nei confronti delle vicende dei protagonisti. Se a ciò si riesce a porre rimedio, è però grazie a questa struttura. Certo, una volta che questo meccanismo si svela nel suo funzionamento, perde anche un po’ del suo fascino e per certi versi rende anche più prevedibili determinate evoluzioni del racconto.

Challengers Josh O'Connor
Josh O’Connor è Patrick in CHALLENGERS.

A lungo andare e in particolare nella seconda metà del film, questa struttura sembra farsi troppo ripetitiva, finendo con l’inficiare proprio su quel ritmo che tanto accuratamente si era costruito. Ciò avviene anche nonostante la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network, Soul) cerchi di dimostrare il contrario, intromettendosi quasi con prepotenza nelle inquadrature, come a volerci ricordare che anche una “semplice” discussione sentimentale può avere la natura feroce e competitiva di una partita di tennis. D’altronde viene più volte ribadito che i tre protagonisti – o meglio, Tashi, e per riflesso anche Art e Patrick – non sanno o non possono vivere d’altro.

Ma forse è proprio questa loro ossessione che ad un certo punto sembra porre lo spettatore dinanzi ad un quesito: “Mi seguirai fino all’ultima battuta?”. C’è chi accetterà il gioco, chi forse no e si estranierà dal resto del film. D’altronde, anche per via della struttura poc’anzi accennata, Challengers gioca continuamente con un’arma a doppio taglio. Talvolta mettendo a segno i propri colpi, talvolta rimanendone ferito esso stesso. Difficilmente lascia indifferenti, ma non sempre per i motivi che ci si aspettava o ci si augurava.

Un film di eccessi dove la sincerità è oscurata

Il principale problema di cui soffre Challengers, però, è l’abuso di quei manierismi di cui si accennava in apertura e che se anche rendono il film esteticamente gradevole all’occhio, poco o nulla aggiungono al cuore. Come già avvenuto in Chiamami col tuo nome, Luca Guadagnino non si risparmia nel dar vita ad una serie di eccessi – tra virtuosismi di vario genere con la macchina da presa, pov assurdi e uno smodato uso del rallenty – ma così facendo manca di dedicare spazio a territori più autentici e audaci. Ne consegue che le forti passioni provate dai protagonisti appaiono gridate ma non sentite. D’altronde, tutti e tre non fanno che mentire tanto agli altri quanto a sé stessi riguardo ciò che davvero desiderano.

Eppure la storia di questi tre giovani riesce in un modo o nell’altro a lasciare qualcosa al termine della visione. Sarà per le riflessioni che tutto sommato Challengers spinge a fare su di sé e le proprie amicizie, o sarà perché il modo in cui le relazioni cambiano nel tempo è un argomento dotato sempre di un certo fascino. Di certo anche l’interpretazione dei tre interpreti principali aiuta nello sviluppo di un certo legame, con O’Connor e Faist che spiccano però rispetto a Zendaya. Peccato solo che il loro racconto non sia stato affrontato con maggior sincerità. Bisogna pertanto scavare un po’ per trovare il cuore di questo film e non è detto che tutti siano disposti ad intraprendere questa ricerca.

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