Home Blog Pagina 341

Mercoledì: Jenna Ortega parla della seconda stagione!

0
Mercoledì: Jenna Ortega parla della seconda stagione!

Jenna Ortega ha parlato della seconda stagione di Mercoledì in arrivo su Netflix, discutendo di possibili trame e teorie per la nuova stagione della serie di enorme successo dello streamer.

Netflix ha confermato che Mercoledì, la serie tv che ha battuto tutti i record, tornerà con una seconda stagione solo su Netflix. Maggiori dettagli sulla seconda stagione saranno condivisi prossimamente. In un’intervista esclusiva su Tudum.com i creatori, showrunner e produttori esecutivi Alfred Gough e Miles Millar hanno dichiarato:

“È stato incredibile creare uno show che ha connesso persone da tutto il mondo. Siamo entusiasti di continuare il tortuoso viaggio di Mercoledì verso la seconda stagione. Non vediamo l’ora di tuffarci a capofitto in un’altra stagione ed esplorare il bizzarro e spettrale mondo di Nevermore. Dobbiamo solo assicurarci che Mercoledì non abbia svuotato prima la piscina.”

Mercoledì, prodotto da MGM Television, continua ad avere un clamoroso impatto culturale in diversi ambiti: dall’intrattenimento al web, dalla musica alla moda, passando per la cosmesi.

Da quando la serie ha debuttato a novembre 2022:

  • Mercoledì è ora una delle serie di maggior successo di sempre su Netflix. Si colloca al secondo posto nella classifica dei prodotti TV più popolari (in lingua inglese) con 1,237 miliardi di ore visualizzate nei primi 28 giorni.

  • Più di 182 milioni di famiglie hanno visto la serie dal suo debutto.

  • Mercoledì ha superato il miliardo di ore di visualizzazioni solo tre settimane dopo il debutto, unendosi a Stranger Things 4 e Squid Game come terzo titolo a raggiungere questo traguardo nei suoi primi 28 giorni.

  • La serie ha battuto il record per il maggior numero di ore visualizzate in una settimana per una serie TV in lingua inglese su Netflix – non una, ma due volte – quando ha debuttato al primo posto con un record di 341,23 milioni di ore visualizzate, e di nuovo nella sua seconda settimana con l’incredibile cifra di 411,29 milioni di ore visualizzate.

  • Ad oggi, Mercoledì è stata sei settimane consecutive con oltre 100 milioni di ore visualizzate nella classifica dei prodotti TV più popolari (in lingua inglese): un altro record!

  • Su TikTok, #WednesdayAddams ha accumulato oltre 22 miliardi di visualizzazioni.

  • La colonna sonora di Mercoledì ha raggiunto il primo posto nella classifica delle colonne sonore di iTunes, dove è rimasta nella Top 10 per tre settimane. Mercoledì Addams ha ora oltre 1 milione di follower su Spotify.

  • Su Spotify, “Goo Goo Muck” dei The Cramps ha registrato un aumento dello streaming di oltre il 9500% rispetto al mese precedente l’uscita della serie.

  • L’iconica scena del ballo di Mercoledì è diventata virale sui social media di tutto il mondo. I contenuti generati dai fan che utilizzano “Bloody Mary” di Lady Gaga hanno portato a un aumento dello streaming di oltre il 1800% della canzone su Spotify rispetto al mese precedente l’uscita della serie. Anche Lady Gaga si è unita al divertimento.

  • Con oltre 80 milioni di visualizzazioni, i fan non ne hanno mai abbastanza della reazione del cast all’iconico video della scena del ballo.

  • Il trucco virale di Mercoledì è stato cercato e visto oltre 100 milioni di volte dai fan su TikTok.

  • I prodotti di Mercoledì sono molto richiesti con articoli selezionati esauriti presso rivenditori come Hot Topic, MAC e Cakeworthy.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Frozen 3: la regista Jennifer Lee non tornerà per il sequel!

0
Frozen 3: la regista Jennifer Lee non tornerà per il sequel!

Durante una recente intervista con The Wrap, Jennifer Lee – meglio conosciuta per aver diretto i primi due film di Frozen – ha confermato che non tornerà come regista di Frozen 3, che è stato annunciato per la prima volta all’inizio di quest’anno. Ha rivelato che la storia per l’imminente terza parte è stata lanciata da un nuovo regista.

Non posso dire dove siamo [con Frozen 3.] Tutte le nostre storie sono guidate dagli artisti in studio. Dove stiamo andando con Frozen non è venuto da me“, ha detto Lee. “È venuto da una persona incredibile. Questo è un pezzo nuovo, non l’ho detto a nessuno. E ne sono rimasto sbalordito e mi sto divertendo un mondo con quella squadra”.

Lee è attualmente il direttore creativo dei Walt Disney Animation Studios. Prima di fare il suo debutto alla regia con Frozen nel 2013, aveva già scritto la sceneggiatura di Ralph Spaccatutto. Il suo prossimo progetto è l’imminente musical d’animazione della Disney Wish, che ha co-scritto con Allison Moore.

Il successo di successo di Frozen Franchise

La serie Frozen è incentrata sul legame tra le sorelle Elsa e Anna, con Elsa che fa del suo meglio per controllare i suoi poteri di ghiaccio. Oltre a vincere l’Oscar per il miglior film d’animazione, il film del 2013 è stato anche un successo al botteghino con un incasso mondiale di oltre 1,2 miliardi di dollari. Nel frattempo, il sequel del 2019 è stato anche in grado di incassare oltre $ 1 miliardo durante la sua corsa nelle sale.

Il franchise presenta un cast vocale con Kristen Bell (The Good Place) nei panni di Anna, Idina Menzel ( Wicked ) nei panni di Elsa, Jonathan Groff (Hamilton) nei panni di Kristoff e Josh Gad (Murder on the Orient Express) nei panni di Olaf the Snowman, insieme a Sterling K. Brown, Martha Plimpton, Rachel Matthews, Ciarán Hinds, Evan Rachel Wood e molti altri.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Rebel Moon: un emozionante dietro le quinte del film di Zack Snyder

0

In occasione di TUDUM, Netflix ha diffuso un nuovo dietro le quinte di Rebel Moon, il nuovo film di Zack Snyder, creatore di cult movie quali 300, Watchmen, L’Uomo d’Acciaio, e pronto a tornare su Netflix dopo il grande successo del 2021 Army of the Dead.

Rebel Moon è la nuova saga fantascientifica ideata da Snyder, e dopo una genesi durata anni vi mostriamo oggi il primo first look ufficiale composto da sedici splendide immagini. Il film è diviso in due parti e la prima è in arrivo il 22 dicembre solo su Netflix, mentre la seconda sarà disponibile prossimamente.

Nel cast Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll.

Rebel Moon diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile solo su Netflix dal 22 dicembre.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Rebel Moon , la trama

Da Zack Snyder, il regista di 300, L’Uomo d’Acciaio e Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.

The Witcher – stagione 3: la prima clip ci mostra Geralt, Ciri e Yennefer

0

L’evento live Tudum di Netflix ha presentato una nuova clip di The Witcher – Stagione 3 dalla prossima stagione dell’adattamento di The Witcher di Netflix. La clip mostra Geralt, Yennefer e Ciri che combattono un numero di nemici mentre usano i portali, mentre gli spettatori possono vedere ancora una volta il gioco di spade di Geralt in azione. La terza stagione sarà composta da 8 episodi e sarà rilasciata questa estate in due parti  in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo: il volume 1 debutterà il 29 giugno con i primi 5 episodi, mentre il volume 2 il 27 luglio con gli ultimi 3 episodi.

Dai un’occhiata alla nuova clip di The Witcher Stagione 3 qui sotto :

Mentre monarchi, maghi e bestie del Continente fanno a gara per catturare Ciri di Cintra, Geralt cerca di nasconderla, determinato a proteggere la famiglia appena riunita da coloro che minacciano di distruggerla. Incaricata di insegnare la magia a Ciri, Yennefer li conduce verso la fortezza di Aretuza, un luogo protetto in cui sperano di scoprire di più sui poteri inutilizzati della ragazza. Invece si rendono conto di essere giunti in un campo di battaglia, devastato dalla corruzione politica, dalla magia nera e dai tradimenti. Insieme dovranno difendersi e tentare il tutto per tutto o rischiare di perdersi di vista per sempre.

La serie è guidata da Henry Cavill nei panni di Geralt di Rivia, Freya Allan nei panni della principessa Ciri, Anya Chalotra nei panni di Yennefer di Vengerberg e  Joey Batey  nei panni di Jaskier. La stagione 3 segna l’ultima stagione di Henry Cavill come cacciatore titolare, poiché sarà sostituito dall’attore di Hunger Games Liam Hemsworth nella quarta puntata.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

You 5: il teaser mostra le prime scene della stagione finale della serie Netflix

0

Un nuovo video You 5, l’annunciata quinta stagione di You è stato rilasciato all’evento Tudum di Netflix, con Penn Badgley che ha offerto ai fan un’anticipazione dell’ultima stagione. Guarda il nuovo video di You Stagione 5 qui sotto :

You è stato sviluppato da Sera Gamble e Greg Berlanti, con Gamble come showrunner. La serie è prodotta da Berlanti Productions, Man Sewing Dinosaur e Alloy Entertainment in associazione con Warner Horizon Scripted Television. Berlanti, Gamble, Sarah Schechter, Leslie Morgenstein, Gina Girolamo e Marcos Siega sono i produttori esecutivi.

Nell’ottobre 2021, prima della premiere della terza stagione, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione , che è stata rilasciata in due parti il ​​9 febbraio e il 9 marzo 2023. La stagione è interpretata anche da Charlotte Ritchie , Tilly Keeper , Amy-Leigh Hickman , Ed Speleers e Lukas Gage. Nel marzo 2023, la serie è stata rinnovata per una quinta e ultima stagione.

Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes “Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio. Nella quarta stagione, Joe Goldberg, fingendosi “Johnathan Moore”, ora risiede a Londra, lavora come professore di inglese presso un istituto rispettato e conduce un’esistenza tranquilla. Ha anche seguito Marienne in giro per l’Europa nel tentativo di localizzarla. La sua nuova vita di solitudine, tuttavia, viene interrotta quando inizia a legare con una cerchia di ricchi socialiti, che iniziano a morire uno per uno mentre un serial killer inizia a prendere di mira il loro gruppo d’élite.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

 

Squid Game 2: teaser trailer rivela il nuovo cast!

0
Squid Game 2: teaser trailer rivela il nuovo cast!

Squid Game 2 è ufficialmente programmato poiché Netflix ha rilasciato oggi un video che conferma che la seconda stagione della serie di enorme successo globale Squid Game è in arrivo e una dichiarazione che conferma diversi ritorni.

Chi è il cast della seconda stagione di Squid Game?

Gli attori di ritorno nel cast della seconda stagione di Squid Game sono Lee Jung-jae, Lee Byung-Hun, Wi Ha-jun e Gong Yoo. A loro si uniranno quattro nuovi arrivati: Yim Si-Wan, Kang Ha-Neul, Park Sung-Hoon e Yang Dong-Geun. Dai un’occhiata al trailer teaser di Squid Game 2 qui sotto:

Il creatore della serie tv Hwang Dong-Hyuk ha precedentemente rilasciato una dichiarazione su Squid Game 2:

Ci sono voluti 12 anni per dare vita alla prima stagione di Squid Game l’anno scorso. Ma ci sono voluti 12 giorni perché Squid Game diventasse la serie Netflix più popolare di sempre. Come sceneggiatore, regista e produttore di Squid Game , un grande ringraziamento ai fan di tutto il mondo. Grazie per aver guardato e amato il nostro spettacolo“, ha detto Dong-Hyuk. “E ora, Gi-hun ritorna. Il Front Man ritorna. La stagione 2 sta arrivando. L’uomo in giacca e cravatta con ddakji potrebbe essere tornato. Ti verrà presentato anche il fidanzato di Young-hee, Cheol-su. Unisciti a noi ancora una volta per un round completamente nuovo.

Grazie al suo successo di critica e commerciale, la serie ha ottenuto tre nomination ai Golden Globe, tra cui l’attore sudcoreano O Yeong-su che ha vinto il premio come miglior attore non protagonista in una serie per la sua interpretazione di Oh Il-nam/Player 001. Ha anche fatto la storia diventando il primo spettacolo non inglese a ricevere quattro importanti nomination ai SAG, tra cui Miglior interpretazione di un attore maschio per Lee Jung-jae, Miglior interpretazione di un’attrice per Jung Ho-yeon, Miglior interpretazione di un ensemble e Miglior interpretazione di uno stunt Ensemble .

Squid Game è scritta dallo sceneggiatore e regista Dong-Hyuk, meglio conosciuto per il suo lavoro in film sudcoreani come The Fortress, Miss Granny e Silenced. Nella serie un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Bridgerton: ecco il first look della terza stagione!

0
Bridgerton: ecco il first look della terza stagione!

In occasione di TUDUM, l’evento globale di questa notte da San Paolo in Brasile, Netflix ha diffuso le prime immagini della terza stagione di Bridgerton.

La terza stagione della serie riprende con la storia d’amore di Penelope Featherington (Nicola Coughlan) e Colin Bridgerton (Luke Newton). Dopo aver sentito i suoi commenti sprezzanti su di lei, e quindi aver finalmente rinunciato ai suoi sentimenti a lungo non corrisposti per Colin, Penelope ha deciso che è ora di prendere un marito, preferibilmente uno che le fornisca abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano dalla madre e dalle sorelle. Ma i suoi tentativi finora non hanno fatto germogliare alcun potenziale pretendente.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Colin, d’altra parte, torna per la terza stagione con una nuova spavalderia, ma è scoraggiato nello scoprire che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato, gli si rivolge in maniera fredda. Nel disperato tentativo di ricucire la loro relazione, Colin offre aiuto a Penelope nella sua impresa di trovare marito nella stagione, ma quando le sue lezioni iniziano a funzionare troppo bene, Colin deve decidere se i suoi sentimenti per Penelope sono solo amichevoli o nascondono qualcosa di più. Nel frattempo, la rottura di Penelope con Eloise (Claudia Jessie) continua a complicare le cose e la sua crescente presenza rende ancora più difficile mantenere segreto il suo status di Lady Whistledown.

Daniel Francis, Sam Phillips e James Phoon si uniscono al cast in questa stagione. Francis (“Stay Close“) interpreta Marcus Anderson, una presenza carismatica che attira l’attenzione di alcune matriarche e il fastidio di altre. Phillips (“The Crown“) interpreta Lord Debling, un signore geniale con interessi insoliti che ha ricchezza e un titolo nobiliare a sostegno delle sue eccentricità e una lunga serie di giovani interessi romantici. Phoon (“Wreck“) interpreta Harry Dankworth. Sebbene non sia necessariamente il più brillante, l’aspetto di Danworth gli apre molte porte nell’alta società.

Jess Brownell ha firmato come showrunner per la terza stagione dopo le dimissioni di Chris Van Dusen. Brownell è anche produttore esecutivo insieme a Van Dusen, Shonda Rhimes, Betsy Beers e Tom Verica di Shondaland.

Oltre alle due stagioni precedenti, il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza stagione.

Emily in Paris 4: il primo video rivela le “vacanze romane”

0
Emily in Paris 4: il primo video rivela le “vacanze romane”

Un nuovo video di Emily in Paris 4, la quarta stagione della serie tv Lily Collins è stato rilasciato durante l’evento Tudum di Netflix, con la star della serie Lily Collins che ha rivelato dettagli sulla nuova stagione. Nel video, Collins rivela che la quarta stagione porterà Emily e gli spettatori in una “vacanza romana”. Guarda il video di Emily in Paris 4 qui sotto :

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Di cosa parla Emily in Paris ?

Emily in Paris si concentra su un’ambiziosa dirigente di marketing di Chicago, che inaspettatamente ottiene il lavoro dei suoi sogni a Parigi quando la sua azienda acquisisce una società di lusso francese. La nuova vita di Emily a Parigi è piena di avventure inebrianti e sfide sorprendenti mentre si destreggia tra conquistare i suoi colleghi di lavoro, fare amicizia e affrontare nuove storie d’amore.

La serie è interpretata da Lily Collins (Love Rosie), Ashley Park (Tales of the City), Philippine Leroy Beaulieu (Call My Agent), Lucas Bravo (Smart Ass), Samuel Arnold (Antony & Cleopatra), Camille Razat (The 15:17 a Parigi) e Bruno Gouery (Doc Martin). Il cast ricorrente include Kate Walsh, William Abadie e Arnaud Viard.

Emily in Paris è creata e prodotta da Darren Star, creatore di famosi classici come Beverly Hills 90210, Melrose Place e Sex and the City. I produttori sono Collins e Andrew Fleming insieme a Tony Hernandez e Lilly Burns di Jax Media. Nella terza stagione Un anno dopo essersi trasferita da Chicago a Parigi per il lavoro dei suoi sogni, Emily si trova a un bivio fondamentale in ogni aspetto della sua vita. Di fronte a due strade molto diverse deve scegliere esattamente a chi essere fedele (al lavoro e nella vita sentimentale), capire cosa comportano queste decisioni per il suo futuro in Francia e naturalmente continuare a vivere le avventure e i sorprendenti colpi di scena che Parigi le offre.

Lupin – stagione 3: clip dai nuovi episodi con Omar Sy

0
Lupin – stagione 3: clip dai nuovi episodi con Omar Sy

Nell’ambito dell’evento Tudum di oggi, Netflix ha mostrato una clip della terza stagione di Lupin per la serie thriller guidata da Omar Sy. Nella terza stagione Assane ora è in clandestinità e deve imparare a vivere lontano dalla moglie e dal figlio. Le sofferenze che lui stesso ha causato lo spingono a tornare a Parigi con una folle proposta: abbandonare la Francia e ricominciare da capo altrove. Ma gli spettri del passato sono sempre dietro l’angolo e un ritorno inatteso sconvolgerà i suoi piani.

La serie Netflix Lupin

Creato da George Kay, Lupin è interpretato dal vincitore del César Award Omar Sy (The Intouchables, Jurassic World) insieme a Ludivine Sagnier, Clotilde Hesme, Nicole Garcia, Hervé Pierre, Soufiane Guerrab, Antoine Gouy, Fargass Assandé, Vincent Londez e Shirine Boutella.

Omar Sy è meglio conosciuto per la sua acclamata interpretazione nel film drammatico del 2011 The Intouchables, che gli è valso il César Award come miglior attore, rendendolo il primo attore nero a ricevere il premio. Dopo il successo della serie Lupin, Sy ha firmato un contratto cinematografico pluriennale con Netflix.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Tyler Rake: sono in corso le trattative per il terzo capitolo con Chris Hemsworth

0

Netflix è attualmente in trattative per sviluppare Tyler Rake 3. Il primo film, interpretato da Chris Hemsworth nei panni del mercenario australiano che dà il titolo alla versione italiana del film (in originale il franchise prende il nome di Extraction), è stato presentato in anteprima su Netflix nel 2020 ed è diventato all’epoca la più grande premiere di film originale sul servizio di streaming.

Il sequel, Tyler Rake 2, è stato presentato in anteprima all’inizio di questa settimana il 16 giugno e ha ricevuto una risposta critica ancora più forte grazie a una valutazione del 74% su Rotten Tomatoes.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Appena un giorno dopo la premiere del primo sequel, Chris Hemsworth ha aperto l’evento globale per i fan di Netflix TUDUM in onore dell’uscita di Tyler Rake 2. Era accompagnato dal regista Sam Hargrave, che ha discusso di cosa è successo nella realizzazione della sequenza one-shot del film, che è durata oltre 20 minuti. Discutendo della forte reazione dei fan al nuovo film, Hemsworth ha rivelato che la piattaforma sta già “parlando” della realizzazione di un terzo capitolo.

Questa notizia implica che il numero di spettatori del primo giorno del secondo film di quello che potremmo già chiamare un franchise sia stato incredibilmente alto. Resta da vedere se il nuovo film corrisponderà al record stabilito dal film precedente, e in tal caso, sembra inevitabile che Tyler Rake 3 avrà il via libera.

Se il franchise si dovesse estendere a un terzo film, potrebbe anche potenzialmente continuare. Netflix ospita molti franchise cinematografici, anche se finora la maggior parte dei suoi successi è legato alle serie. Se continua a muoversi a questo ritmo, Tyler Rake potrebbe rapidamente crescere fino a diventare uno dei loro franchise più longevi di sempre.

Squid Game: The Challenge, il teaser del reality Netflix

0
Squid Game: The Challenge, il teaser del reality Netflix

Squid Game: The Challenge arriverà presto sugli schermi di Netflix e lo streamer ha diffuso un teaser trailer per suggerire cosa accadrà. Basato sulla serie Squid Game, che al momento vede in lavorazione la seconda stagione, il reality seguirà i giocatori mentre competono in sfide estremamente difficili.

I concorrenti non dovranno affrontare situazioni di vita o di morte, ovviamente, ma potrebbe sembrare, visto che il premio in denaro per il vincitore è di $ 4,56 milioni. Con un totale di 465 concorrenti iniziali, ogni sfida sarà in stile eliminazione, così da ridurre il numero totale di giocatori all’interno di ogni competizione. Le sfide sono progettate per garantire che ogni giocatore sia spinto al limite, ma ovviamente senza lasciarci le penne, come nella serie.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Netflix ha rilasciato un teaser per l’attesissimo Squid Game: The Challenge durante TUDUM, il loro Global Fan Event da San Paolo, Brasile. Dando una piccola anteprima di ciò che verrà, il teaser di Squid Game: The Challenge stagione 1 mostra l’arena in cui i concorrenti gareggeranno in costruzione all’interno di una grande location. La costruzione avviene attraverso un time-lapse, che si interrompe con i giocatori che escono dalla loro area di attesa, aspettando ulteriori istruzioni.

Squid Game 2: cosa sappiamo sulla seconda stagione

Fubar: Arnold Schwarzenegger annuncia che la seconda stagione è in lavorazione

0

Fubar è stata rinnovata per una seconda stagione da Netflix. La serie, che ha debuttato lo scorso maggio, presenta l’icona del cinema action Arnold Schwarzenegger nel suo primo ruolo televisivo da protagonista. Apparentemente una derivazione delle dinamiche di True Lies, la serie d’azione vede la star interpretare Luke Brunner, un agente della CIA che scopre che anche sua figlia Emma (Monica Barbaro) lavora per l’organizzazione.

Durante l’evento globale per i fan di Netflix, Tudum, Arnold Schwarzenegger è salito sul palco per condividere un blooper reel della prima stagione di Fubar e ha anche rivelato che la seconda stagione è ufficialmente in lavorazione. Dopo aver fatto l’annuncio, ha detto: “Sapete quanto amo i sequel. Quindi siamo tornati, ragazzi, siamo tornati!”

Oltre a recitare in film che hanno generato i propri remake e franchise, tra cui Predator e Total Recall, la leggendaria star è apparsa in molti dei suoi sequel. Sebbene ciò includa in gran parte i sequel dei film in cui ha recitato originariamente, tra cui I Mercenari 2 e 3, e cinque sequel di Terminator, è apparso anche in sequel o spin-off di altri franchise, come in Batman & Robin e Kung Fury 2.

Oltre ad essere la sua prima grande incursione in televisione, Fubar potrebbe essere una nuova occasione per Arnold Schwarzenegger di dare vita a un franchise d’azione, cosa che potrebbe risarcirlo degli esiti non troppo felici di Terminator: Genisys e Terminator: Destino Oscuro.

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Stranger Things 5, la prima immagine mostra… Linda Hamilton!

0
Stranger Things 5, la prima immagine mostra… Linda Hamilton!

La serie di Stranger Things ha messo a segno un altro enorme colpo di casting per la sua ultima stagione: Linda Hamilton farà visita a Hawkins! La serie, che segue pericolosi avvenimenti soprannaturali dentro e intorno alla cittadina immaginaria, nell’Indiana, nel corso degli anni ’80, è stata originariamente presentata per la prima volta su Netflix nel 2016. Dopo anni di enorme successo, la serie si concluderà con la prossima quinta stagione.

Durante l’evento globale per i fan, Tudum, Netflix ha fatto un annuncio importante sulla stagione 5 di Stranger Things. L’ultima stagione dello show vedrà Linda Hamilton aggiungersi al cast in un ruolo non ancora specificato. Lo streamer ha pubblicato una foto di Hamilton sul suo account ufficiale per celebrare l’evento: una polaroid in cui compare l’attrice in character in bianco e nero a testa in giù, forse a segnalare un legame del personaggio con il Sottosopra, anche se il suo ruolo è ancora misterioso.

Linda Hamilton Strange Things 5

Fin dall’inizio, Stranger Things ha cercato di evocare gli anni ’80 in molti modi diversi. Oltre alla colonna sonora e allo sfondo della cultura pop nello show, uno dei modi più importanti in cui la serie ha rievocato il decennio è stato coinvolgere attori che hanno rappresentato delle vere e proprie icone in quegli anni. A partire da Winona Ryder, che ha interpretato Joyce Byers per tutti i 42 episodi.

In ogni stagione, i creatori di Stranger Things hanno alimentato la nostalgia con le loro scelte di casting. Nel corso delle 4 stagioni precedenti la serie ha visto sfilare Sean Astin di The Goonies e Paul Reiser di Aliens nella stagione 2, poi nel terzo ciclo c’è stato Cary Elwes di La Storia Fantastica. Più recentemente, la stagione 4 ha visto l’icona di A Nightmare on Elm Street Robert Englund interpretare la leggenda locale Vittorio Creel.

E ora la quinta stagione di Stranger Things ci propone il coinvolgimento di Linda Hamilton, vera icona action degli anni ’80 grazie al ruolo di Sarah Connor in Terminator, che è stato un successo che ha cambiato il genere.

Stranger Things è ambientato negli anni ’80 nella città immaginaria di Hawkins, nell’Indiana. Quando un ragazzino scompare, una piccola città scopre un mistero che coinvolge esperimenti segreti, terrificanti forze soprannaturali e una strana ragazzina. Stranger Things è attualmente interpretata da  Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin , Natalia Dyer, Charlie Heaton, Cara Buono, Matthew Modine, Noah Schnapp, Sadie Sink, Joe Keer, Dacre Montgomery, Sean Astin, Paul Reiser , Maya Hawke , Priah Ferguson e Brett Gelman

La quarta stagione di Stranger Things ha stabilito un record per Netflix, essendo stata vista per oltre 287 milioni di ore durante la settimana dal 23 al 30 maggio. Questo non è solo un ottimo risultato per il primo posto della settimana per Netflix, ma è anche più che sufficiente per battere il record per il più grande fine settimana di premiere della piattaforma di streaming per una serie in lingua inglese, che era precedentemente detenuto dalla seconda stagione di Bridgerton (193 milioni di ore).

Per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo del cinema, ISCRIVITI alla nostra newsletter.

Avatar: The Last Airbender, le prime foto e il teaser trailer della nuova serie Netflix

0

Sono arrivate in rete le prime immagini e il teaser del remake televisivo live-action di Netflix di Avatar: The Last Airbender. La serie è stata annunciata a settembre 2018 e adatta l’omonima serie animata del 2005. Si tratta del secondo adattamento in live action per questa storia, dopo il film di M. Night Shyamalan del 2010, L’Ultimo dominatore dell’Aria.

Ora, Netflix ha diffuso in rete un teaser trailer e le prime immagini per la serie live-action Avatar: The Last Airbender in occasione di TUDUM, rivelando un primo sguardo ad Aang, Katara, Sokka e Zuko.

Nel video, vengono mostrati gli elementi di acqua, terra, fuoco e aria, rispecchiando l’ordine in cui sono stati introdotti nell’introduzione della serie animata. Il trailer, come visto sopra, rivela anche una finestra di uscita del 2024, promettendo che Avatar: The Last Airbender arriverà il prossimo anno.

Avatar: The Last Airbender è stato sviluppato per Netflix dal produttore di Sleepy Hollow e Nikita, Albert Kim. Il cast principale della serie sarà composto da Gordon Cormier nei panni di Aang, Kiawentiio nei panni di Katara, Ian Ousley nei panni di Sokka, Dallas Liu nei panni di Zuko e Paul Sun-Hyung Lee nei panni di Iroh. Inoltre, Daniel Dae Kim interpreterà il Signore del Fuoco Ozai, Ken Leung interpreterà il Comandante Zhao ed Elizabeth Yu interpreterà il ruolo della Principessa Azula.

Heart of Stone: il primo trailer del film con Gal Gadot

0
Heart of Stone: il primo trailer del film con Gal Gadot

In occasione di TUDUM, l’evento Netflix dedicato ai fan, è stato proiatteto il trailer di Heart of Stone, il nuovo film della piattaforma in arrivo nel 2023 con Gal Gadot, protagonista di Wonder Woman.

Gal Gadot, Jamie Dornan e Alia Bhatt ti invitano a scoprire il loro nuovo thriller di spionaggio Heart of Stone, in arrivo su Netflix nel 2023.

Nel film, Gal Gadot è la superspia Rachel Stone, che deve impedire che una risorsa chiamata Cuore, un dispositivo elettronico in grado di controllare operazioni globali di vitale importanza, cada nelle mani sbagliate.

Il trailer mostra rapidamente la vita solitaria sotto copertura di Rachel Stone e la sua devozione a The Charter, l’organizzazione sotterranea di mantenimento della pace per cui lavora. In seguito, ciò che ne consegue è una rapida raccolta di tradimenti, tensioni e sequenze d’azione, tra cui quella in cui Stone vola su un aereo con una tuta da aliante e precipita giù da una montagna innevata con un paracadute luminoso.

One Piece: il primo trailer della serie Netflix

0
One Piece: il primo trailer della serie Netflix

Netflix ha diffuso il primo trailer dell’adattamento live-action di One Piece, mostrando le prime immagini dell’avventura di Monkey D. Rufy (Rubber nella versione italiana) per diventare il Re dei Pirati. One Piece è una serie manga creata da Eiichiro Oda, con oltre 1.000 capitoli e racconta il viaggio di Rufy insieme alla sua ciurma, i Pirati di Cappello di Paglia. Dopo essere stato trasformato in un adattamento anime di successo, Oda ha ora collaborato con Netflix per adattare la serie in uno show televisivo live-action.

Nel cast della serie compaiono Iñaki Godoy, nei panni di Rufy, Zoro con il volto di Mackenyu, Nami interpretata da Emily Rudd, Usopp che ha il volto di Jacob Romero Gibson, e infine il biondo Sanji, Taz Skyler. La serie sarà disponibile nel 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo, e sarà composta da 8 episodi.

One Piece, la trama

Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, One Piece è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il ONE PIECE, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.

A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero Gibson (Usopp) e Taz Skylar (Sanji). Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven Ward. In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.

The Flash: tutti gli Easter Eggs e i riferimenti ai film DC

The Flash: tutti gli Easter Eggs e i riferimenti ai film DC

The Flash, film stand-alone del Velocista Scarlatto, è finalmente arrivato nelle sale il 15 giugno scorso, dopo aver affrontato ritardi e problemi con il suo protagonista, Ezra Miller. Diretto da Andy Muschietti, The Flash funge da ponte fra il vecchio DCEU e il nuovo DCU, e fornisce finalmente una spiegazione chiara e funzionale del multiverso.

Il film traccia la storia di Barry Allen, il quale nel tentativo di aggiustare il passato e impedire l’uccisione della madre, altera la linea temporale, provocando dei danni. Con questo pretesto, The Flash può regalare al suo pubblico numerosi easter eggs e riferimenti a personaggi di altri franchise della DC ma anche alla Warner Bros. stessa, alcuni molto sorprendenti e altri invece attesi. Di seguito, tutte le reference e i camei del film.

Il ritorno di Wonder Woman

Fra i più grandi camei regalati da The Flash vi è quello della Wonder Woman di Gal Gadot, contenuto nel primo atto. Diana Prince arriva in soccorso di Batman nella scena action iniziale del film, mentre questi è appeso ad un ponte e sta cercando di reggere un criminale da poco inseguito.

Questi ha fra le mani una sostanza chimica pericolosissima che, qualora cadesse in acqua, distruggerebbe la città. Batman sta quasi per cedere, quando all’improvviso il Lazo della Verità lo avvolge e lo trascina al sicuro. Dopo un breve – e simpatico – siparietto con Wayne e Barry, che arriva poco dopo, Wonder Woman vola via, pronta ad affrontare una nuova avventura.

Il riferimento alla sequenza di Barry e Iris del taglio Snyder

Siamo ancora nel primo atto, quando Barry Allen incontra Iris West. Il primo incontro che il pubblico vede fra i due viene mostrato in Justice League di Zack Snyder, quando Flash evita che la ragazza venga investita e muoia. In The Flash, al momento del loro incontro, è poi la stessa Iris a fare riferimento alla scena dell’incidente d’auto del film di Snyder, ricordando a Barry che i due si sono già incontrati brevemente. Tra l’altro questa è l’unica scena nel DCEU della Iris di Kiersey Clemons, prima di rivederla nel film stand-alone.

Iron Heights, il carcere della DC in cui si trova Henry Allen

Per chi conosce a fondo i fumetti e la storia di Flash, saprà l’importanza di Iron Heights. In Justice League, alcune immagini avevano mostrato Barry parlare proprio con il padre in carcere, poiché – come si sa – accusato della morte della madre.

In The Flash, abbiamo una sequenza nella quale i due dialogano, prima che al padre venga staccato il collegamento con il figlio. La prigione è, per l’appunto, Iron Heights Penitentiary, la più famosa dei fumetti DC. Iron Heights è il carcere in cui, sia nei fumetti che nella serie tv della CW, Flash rinchiude tutti i malviventi dopo averli fatti arrestare.

Per conoscere la storia di Barry basta guardare nella Speed Force

La prima volta in cui Barry finisce nella Speed Force è quando pensa a sua madre. È lì che The Flash mostra i più grandi camei ed easter egges, ed è sempre lì che si può approfondire meglio la sua storia. La Speed Force si genera quando Barry corre molto velocemente e, attraverso di essa il supereore può vedere scorci del suo passato, grazie ai quali si può sapere meglio quale sia il suo trascorso nel DCEU.

Quando Flash entra in questa sorta di regno temporale, vengono mostrati tutti i momenti del velocista nella Justice League, e tutti i suoi periodi precedenti prima di diventare, appunto, l’eroe scarlatto.

All’inizio di The Flash appare il Superman di Henry Cavill

Sempre nella Speed Force compare anche il Superman interpretato da Henry Cavill e, fra le immagini più memorabili apparse, c’è quella della battaglia del supereore insieme a tutta la Justice League. Henry Cavill ha oramai svestito i panni di Kal-El/Clark Kent, eppure in The Flash appare ugualmente, seppur in un flashback.

C’è anche un’altra scena in cui vediamo Superman, e non appartiene alla Speed Force. Ad un certo punto, infatti, si vede il kryptoniano salvare alcune persone da un vulcano attivo, il che suggerisce che quella potrebbe essere la sua ultima apparizione come Uomo d’acciaio.

Il negozio Grayson

In The Flash capiamo anche bene dove vive Barry Allen, grazie ad una sequenza in cui quest’ultimo parla per l’ultima volta con il Bruce Wayne di Ben Affleck, prima di tornare nel passato. La sua palazzina ha di fronte un negozio che si chiama “Grayson’s” e che è palesemente un altro riferimento alla DC Universe. Infatti, questa è una reference all’omonima famiglia DC da cui proviene Dick Grayson, un eroe associato a Batman come primo Robin e poi Nightwing.

La stanza alternativa di Barry Allen è uno scrigno di easter eggs

Quando Barry Allen viaggia nel tempo dopo aver cambiato il passato e fatto rivivere la madre, si trova faccia a faccia con una sua versione alternativa diciottenne. Una volta andato a casa dell’altro Barry, nella sua camera da letto si possono vedere appesi alle pareti diversi poster, tutti easter eggs appartenenti alla storia della Warner Bros. Troviamo infatti locandine di film come Io sono leggenda, Inception e Pacific Rim, ognuno di questi distribuito proprio dalla Warner Bros. Pictures.

La reference sul passaggio di James Gunn alla DC

In The Flash ci sono palesi riferimenti a James Gunn e, nello specifico, al suo essere a capo dei DC Studios con Peter Safran. Sempre nella stanza del Barry alternativo troviamo infatti il poster del film Scooby-Doo del 2002, uno dei primi film scritti proprio da James Gunn e che lo hanno iniziato alla carriera ad Hollywood.

C’è poi anche un flashback in cui il giovane Barry indossa una maglia che fa riferimento alla Mystery Machine del franchise di Scooby-Doo, un altro sottile collegamento a James Gunn.

Il cameo di Temuera Morrison come Tom Curry

Fra i tanti camei inseriti in The Flash, uno molto divertente è quello che ha come protagonista Temuera Morrison, alias Tom Curry, padre di Aquaman. Quando Barry torna nel passato, bloccandosi quindi in una dimensione alternativa, tenta di rintracciare tutti i suoi compagni della Justice League.

Ogni telefonata risulta vana, fino a quando non prova con Arthur Curry, chiamando così il padre. In quella versione, però, il padre dell’atlantideo non ha mai conosciuto Atlanna, è “felicemente” sposato con una semplice umana e Arthur non è altro che… il suo cane.

In L’uomo d’acciaio Barry Allen è a Metropolis

 

Un inserto interessante che compare in The Flash riguarda l’attacco di Zod a Metropolis. La scena che viene introdotta all’interno del film non è rivisitata, come magari si pensava, bensì proviene proprio da L’uomo d’acciaio e dalla linea temporale del DCEU.

Queste mostrano proprio Barry Allen nella città poco dopo aver ricevuto i suoi poteri, che si reca a Metropolis per poter aiutare a sconfiggere Zod. Rendendosi poi conto che la situazione è troppo complessa da gestire per lui, passando la palla a Superman.

Alcuni classici degli anni ’80 hanno versioni alternative

The Flash gioca molto con il concetto di multiverso e con le sue linee temporali alternative. Fra i tanti momenti divertenti, c’è anche quello in cui Barry Allen scopre che nel mondo del Barry alternativo, alcuni film cult hanno interpreti diversi rispetto a quelli che lui stesso e il pubblico tutto conosce.

Uno degli esempi è Ritorno al futuro, in cui Marty McFlay non è interpretato da Michael J. Fox ma da Eric Stoltz, mentre il primo diventa protagonista di Footloose. Kevin Bacon, invece, interpreta Maverick in Top Gun al posto di Tom Cruise, e tutte queste notizie fanno rendere conto a Barry di aver danneggiato l’intero universo, cambiando completamente le cose.

Nel film è presente la colonna sonora di Batman del 1989

Il ritorno di Michael Keaton nei panni dell’eroe pipistrello è stato un epico momento in The Flash, tra l’altro molto atteso da tutti i fan dei film su Batman di Tim Burton. Con Keaton non è però soltanto tornato il personaggio amato, ma anche la colonna sonora della pellicola dell’ ’89 di Danny Elfman che con Tim Burton ha lavorato parecchie volte.

La musica si sente più volte all’interno del film, e abbraccia molte scene particolarmente entusiasmanti, come quella in cui si vede la Batcaverna o ancora la sequenza del combattimento di Batman, che fanno sciogliere il cuore a tutti coloro che si sono appassionati al Bruce Wayne di Keaton.

La risata del Jocker: altra reference da Batman del 1989

I riferimenti a Batman di Tim Burton dell’89 non finiscono qui. Infatti, ad un certo punto, da un sacchetto si sente udire una risata riconoscibile fra mille. Questa è infatti la risata del Joker, quella che compare all’interno dello storico film.

Nella storia raccontata da Burton c’è un momento in cui Batman ferma Joker, il quale fa risuonare la sua ultima risata da un sacchetto proveniente dal suo taschino. Questo stesso sacchetto viene mostrato in The Flash e a trovarlo è il Barry alternativo, proprio nella Batcaverna di Keaton.

Il riferimento a Flashpoint

E’ da subito chiaro che la premessa di The Flash si basi sul fumetto Flashpoint. Il film, però, al suo interno, ha proprio una scena specifica in cui è inserito un riferimento diretto a quello che succede nella origin story.

In The Flash, dopo aver perso i suoi poteri nel tentativo di farli avere alla sua versione alternativa, Barry decide di provare a riacquisirli con l’aiuto di Bruce Wayne. Si lega perciò a una sedia, per lasciarsi fulminare. Nel fumetto originale, Barry prova a fare esattamente la stessa cosa, con la differenza che accanto a lui c’è la versione di Thomas Wayne di Batman.

La reference all’Imperatore Palpatine di Star Wars

Nel terzo atto, nel momento della battaglia con Zod, in cui si unisce anche Supergirl, l’altra versione di Barry ha imparato a usare e gestire meglio i suoi poteri, fra questi accumulare l’energia e incanalarla per sparare fulmini.

C’è una sequenza in cui Barry dice al suo io alternativo che i kryptoniani non possono essere uccisi da loro, e così quest’ultimo domanda: “E se lo emettessi come Imperatore?”, e subito ne lancia uno contro un soldato. La sua frase è un evidente riferimento all’Imperatore Palpatine di Star Wars, che usa il fulmine della Forza come arma principale.

La battaglia con Superman in Justice League

Sempre l’altra versione di Barry ad un certo punto, nella battaglia con Zod, dice che i kryptoniani sono troppo veloci. Barry però gli conferma che loro due lo sono molto di pù, riferendosi alla scena presente in Justice League quando Flash, mentre cercano di combattere contro Superman, si dimostra essere effettivamente più veloce di lui. Seppur di poco.

La citazione del multiverso sferico della DC

Una delle scene più epiche all’interno di The Flash riguarda la rappresentazione dei vari universi della DC nella Speed Force. Essi vengono mostrati come sfere multicolori, e si riferiscono al modo in cui la DC rappresenta il suo multiverso.

Se si consulta la mappa del multiverso di DC.com, si può notare come il film abbia rappresentato in maniera minuziosa l’aspetto del multiverso, soprattutto nella scena della collisione delle enormi sfere.

L’apparizione Christopher Reeve come Superman

Nella sequenza in cui le sfere si scontrano, The Flash mostra il più alto numero di camei, con apparizioni decisamente toccanti per i fan più incalliti. Sono personaggi che hanno fatto parte della DC del passato e che in quel momento subiscono la conseguenza dell’intromissione di Barry nella linea temporale. Fra questi troviamo Christopher Reeve, l’iconico Superman del 1978, ricostruito interamente in CGI, che guarda alla distruzione del multiverso.

L’apparizione di Helen Slater come Supergirl

Accanto al Superman di Christopher Reeve, il pubblico può incontrare un altro volto storico e noto, ossia la Supergirl di Helen Slater. L’attrice ha vestito i panni della kryptoniana per la prima volta nell’omonimo film del 1984, spin-off del Superman di Reeve. Anche lei – riprodotta in CGI – guarda gli universi distruggersi, prima che Barry riesca a correggere gli errori ripristinando il multiverso.

La colonna sonora di Superman del 1978

L’omaggio a Batman, con la colonna sonora risuonante in alcune sequenze, non è l’unico. Infatti, The Flash ne contiene anche un altro, questa volta per celebrare il Superman del 1978. La colonna sonora è quella di John Williams, e la sentiamo nel momento in cui compaiono proprio il Superman e la Supergirl di Christopher Reeve e Helen Slater.

L’apparizione di Nicolas Cage

Ancor prima che The Flash uscisse nelle sale, Andy Muschietti aveva fatto correre la voce del cameo di Nicolas Cage nelle vesti di Superman. La storia dell’attore nei panni del kryptoniano risale al film Superman Lives di Tim Burton, alla fine mai uscito.

Cage, infatti, era stato scelto per interpretare Clark Kent, ma dopo una lunga pre-produzione, riscritture varie e disaccordi fra lo studio e creativi, la pellicola fu cancellata. Nel film di Muschietti, però, si può finalmente vedere l’attore nei panni del suo Superman eliminato, il che rende le immagini ancora più emozionanti e impattanti.

Il Batman di Adam West

Non finiscono i camei sugli Batman del passato e, in The Flash, un’altra sorpresa che molti apprezzeranno ha come protagonista Adam West nei panni della serie televisiva e del film Batman del 1960.

Quest’ultimo lo si intravede per un lasso di tempo molto breve, ma questo cameo è forse uno fra i più belli del film, perché rende omaggio a uno degli attori originali del Cavaliere Oscuro.

Il cameo di George Reeves

Nella Speed Force c’è un ultimo interessante cameo su Superman, ossia la versione di George Reeves. Reeves è famoso principalmente per essere stato uno dei primi attori della storia a interpretare Superman in live-action, nella serie televisiva del 1950 Adventures of Superman.

La versione di Flash di Teddy Sears

Nella scena finale della Speed Force in The Flash, l’ultimo cameo importante è quello di Teddy Sears. L’attore ha interpretato Hunter Zoloman/Zoom nella serie televisiva della CW.

Seppur interpreti un villain – a causa del quale muore la madre di Barry Allen – Zoloman ad un certo punto diventa stufo dei suoi modi di fare, cambia nome in Jay Garrick e diventa Flash nel suo universo, indossando il casco alato dei fumetti.

Il cameo di Andy Muschietti

Alla fine del film, Barry ripristina la linea temporale e aggiusta il passato, causando inevitabilmente la morte della madre. Tornato nel presente – nel quale tutto sembra essere di nuovo normale anche se così non è – Barry si deve sbrigare per arrivare all’udienza del padre, il quale verrà poi assolto.

Mentre si veste e scappa, ruba un hot dog a un giornalista fuori dal tribunale, che altri non è che Andy Muschietti, regista del film. Questo è il penultimo cameo di The Flash.

George Clooney come Batman?

L’ultimo, sorprendete, cameo di The Flash risiede nella scena finale. Uscito dal tribunale, Barry è convinto di essere tornato nella sua linea temporale e che le cose siano andate tutte nel verso giusto. A quel punto riceve una chiamata da Bruce Wayne che lo ha già raggiunto con la sua auto. Ma quando quest’ultimo scende e gli si avvicina, il pubblico non vede Ben Affleck bensì… George Clooney.

L’attore riprende così il ruolo di Batman tanto criticato in Batman & Robin, lasciando tutti spiazzati e increduli. Il film termina poco dopo l’apparizione di Clooney, e saluta lo spettatore con una grossa e importante domanda: Clooney diventerà il nuovo Batman del DCU? Lo rivedremo ancora?

Torna Aquaman nella scena post-credits

The Flash contiene una scena post-credits, nella quale fa ritorno uno degli eroi della Justice League, che fra l’altro ha un sequel in uscita proprio a fine 2023: Aquaman. L’apparizione di Jason Momoa nei panni dell’atlantideo è l’unico cameo post-credits, in cui si vede Arthur – ubriaco – uscire da un bar insieme a Barry.

Essendo completamente stordito – ad un certo punto cade addirittura in una pozzanghera – Aquaman non capisce la storia che Barry gli sta raccontando, ma sicuramente con quest’ultima scena molte domande lasciate in sospeso in The Flash avranno risposta in Aquaman e il Regno Perduto, in cui dovrebbe spiegarsi come quello che abbiamo visto nel film – quindi camei, reference ed easter eggs – cambierà il futuro della DC.

Escobar: curiosità e storia vera dietro il film con Benicio del Toro

La figura di Pablo Escobar è divenuta particolarmente ricorrente nel cinema e nella serialità degli ultimi anni. Personalità controversa e dall’innegabile fascino, egli ha calcato più volte lo schermo interpretato da diversi celebri interpreti e ogni opera basata su di lui ne ha esplorato aspetti e punti di vista diversi. Tra i titoli più recenti si ricordano Escobar – Il fascino del male, con Javier Bardem nel ruolo del protagonista, e le prime due stagioni della serie Netflix Narcos, dove si ripercorre ascesa e declino del suo impero della droga. Un altro interessante film dedicato al noto narcotrafficante è Escobar (qui la recensione).

Uscito in sala nel 2014, il film rappresenta il debutto alla regia dell’attore italiano Andrea Di Stefano, cimentatosi con una storia diversa rispetto alle altre dedicate a El Patrón (soprannome con cui veniva chiamato Escobar. La vicenda è infatti narrata da un punto di vista esterno, facendo di Escobar più una figura in secondo piano ma ugualmente presente e minacciosa. Un modo diverso dunque per raccontare gli anni del massimo potere del narcotrafficante, mostrandone l’avidità e la brutalità e il modo in cui tali aspetti si riflettevano sull’intera Colombia. Anche in questo caso ad interpretare Escobar c’è un noto attore: Benicio del Toro.

Anche solo per poter guardare l’incredibile performance dell’attore nei panni di Escobar, è questo un film che ogni appassionato di cinema dovrebbe recuperare. Attraverso di esso si può scoprire molto di più sul leggendario narcotrafficante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Escobar: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Nick Brady, un giovane canadese che insieme al fratello Dylan si reca in Colombia per aprire una scuola di surf. Mentre si gode la tranquillità della sua nuova vita e attività, Nick viene stregato dalla bellezza di Maria, una giovane del posto. Iniziando a frequentarla, però, il ragazzo scopre che questa è la nipote di Pablo Escobar, il potente e intoccabile signore della droga colombiano. Dopo aver incontrato proprio quest’ultimo, Nick inizia a lavorare presso la sua tenuta chiamata l’Hacienda, lasciando pertanto la scuola di surf e incrinando il rapporto con il fratello, il quale non gradisce le sue nuove frequentazioni. Ben presto, però, Nick capirà di essersi introdotto in qualcosa di più grande e pericoloso del previsto, dal quale non sarà semplice scappare.

Come anticipato, ad interpretare Pablo Escobar vi è il premio Oscar Benicio del Toro, trasformatosi fisicamente per il ruolo. La sua è stata indicata come una delle interpretazioni più vicine a come realmente era Escobar. Nei panni di Nick, il vero protagonista del film, vi è invece l’attore Josh Hutcherson, noto per essere stato Peeta Mellark nella saga di Hunger Games. L’attrice Claudia Traisac interpreta invece la nipote di Escobar, Maria. Lei e Hutcherson, conosciutisi sul set, hanno poi intrapreso una breve relazione. Sono poi presenti Brady Corbet nei panni di Dylan e Carlos Bardem, fratello maggiore di Javier, nel ruolo di Drago, scagnozzo di Escobar.

Escobar-cast

Escobar: la vera storia dietro il film

Nonostante la figura di Escobar e il suo potente cartello della droga visti nel film si ispirino alla realtà degli eventi, la maggior parte del film si basa su personaggi ed eventi non altrettanto veritieri. Non vi sono infatti dei corrispettivi nella realtà dei personaggi di Nick e Maria, pertanto tutto il rapporto tra di loro è principalmente frutto dello sceneggiatore del film, ovvero lo stesso Di Stefano. Egli ha tuttavia raccontato di non essersi inventato del tutto la storia del film, ma di essere partito nel concepirla dopo aver saputo di un non meglio identificato ragazzo che, recatosi in Colombia per andare a trovare il fratello, si è avvicinato alla famiglia di Escobar, finendo poi nei guai.

Di reale, dunque, ci sono tutti gli aspetti che raccontano la vita del narcotrafficante e in particolare le vicende che descrivono il suo stato di potere in Colombia. Come noto, Escobar è infatti stato uno degli uomini più potenti e ricchi in assoluto nei primi anni Ottanta. Con un patrimonio stimato in oltre 76 miliardi di dollari, guidando il cartello di Medellin egli divenne un’autorità tale da poter sfidare il governo statunitense. Il suo declino arrivò con l’inizio degli anni Novanta, quando dopo un periodo in prigione e la successiva fuga, venne localizzato e ucciso, il 2 dicembre del 1993, da una squadra colombiana di sorveglianza elettronica.

Escobar: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Escobar grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Edge of Tomorrow 2: Emily Blunt aggiorna sul sequel!

0
Edge of Tomorrow 2: Emily Blunt aggiorna sul sequel!

Emily Blunt ha condiviso un aggiornamento sul tanto atteso Edge of Tomorrow 2, sequel del film del 2014 Edge of Tomorrow – Senza domani. Emily Blunt ha recitato al fianco di Tom Cruise nel film di fantascienza del 2014. Cruise ha interpretato il ruolo di William Cage (Cruise), che sfrutta la sua nuova capacità di loop temporale con l’aiuto del sergente Rita Vrataski (Blunt) per combattere gli alieni. 

Diretto da Doug Liman, l’ambizioso film d’azione non è stato un grande successo al cinema. Tuttavia, alla fine ha trovato il suo successo in tv e in home video. Da allora, i fan da tempo hanno invocato a gran voce un potenziale sequel del film senza successo fino ad oggi. In un’intervista con Deadline , Blunt ha dichiarato: “Beh, mi piacerebbe farne un altro. Non so quando e non so come, ma mi piacerebbe. Non so se la mia schiena potrebbe sopportarlo”.

Il film è stato in varie fasi di pre-produzione per anni. Inizialmente era stato annunciato che Doug Liman sarebbe tornato a dirigere il sequel, con Tom Cruise e Emily Blunt che avrebbero ripreso i loro ruoli. Il sequel provvisorio era intitolato Live Die Repeat and Repeat. Tuttavia, il progetto è rimasto fermo quasi dieci anni dopo l’uscita del film originale. Dunque al momento le dichiarazioni dell’attrice non ci danno una grande speranza rispetto al tanto agognato sequel, ma come spesso accade, la speranza è l’ultima a morire. 

Dove vedere Edge of Tomorrow – Senza domani

Edge of Tomorrow – Senza domani in streaming è attualmente disponibile su NOW. Diretto da Doug Liman con una sceneggiatura scritta da Christopher McQuarrie e il team di sceneggiatori Jez e John-Henry Butterworth , la storia è adattata dalla light novel giapponese del 2004 All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Il film si svolge in un futuro in cui la maggior parte dell’Europa è occupata da una razza aliena. Il maggiore William Cage (Cruise), un addetto alle pubbliche relazioni con limitata esperienza di combattimento, è costretto dai suoi superiori a unirsi a un’operazione di sbarco contro gli alieni, solo per ritrovarsi a sperimentare un loop temporale mentre cerca di trovare un modo per sconfiggere gli invasori.

La Warner Bros. ha speso oltre 100 milioni di dollari per pubblicizzare Edge of Tomorrow . È uscito nelle sale cinematografiche nel fine settimana del 30 maggio 2014, in 28 territori e in altri 36 territori una settimana dopo. Il film ha ricevuto recensioni positive dalla critica, che ha elogiato la trama, la regia, le sequenze d’azione e le performance. Ha incassato oltre 370,5 milioni di dollari in tutto il mondo nella sua corsa teatrale.

Cape Fear – Il promontorio della paura: tutte le curiosità sul film di Martin Scorsese

Nel corso della sua carriera il regista premio Oscar Martin Scorsese si è spesso trovato a concordare con gli studios di Hollywood la realizzazione dei progetti a cui più teneva a patto di realizzare poi anche delle opere più commerciali, che potessero essere fonti di incassi assicurati. Dopo aver realizzato nel 1988 per la Universal Pictures il film L’ultima tentazione di Cristo, a cui pensava da molto, il regista newyorkese si trovò dunque a dover dar vita ad un film più spendibile presso il grande pubblico e la scelta ricadde su quello che è poi diventato Cape Fear – Il promontorio della paura, distribuito nel 1991.

Scritto da Wesley Strick, il film è il remake dell’omonimo titolo del 1962 diretto da J. Lee Thompson, con protagonisti Robert Mitchum e Gregory Peck. Il racconto, appartenente al genere thriller, è stato naturalmente aggiornato ai canoni odierni, con l’aggiunta dunque di molta violenza e tensione in più. Steven Spielberg, inizialmente scelto come regista, lo giudicò addirittura troppo violento, decidendo di rinunciarvi in favore di Scorsese, convinto definitivamente dall’amico e storico collaboratore Robert De Niro, già scelto come protagonista. Scorsese si trovò dunque a confrontarsi con un’opera diversa dalle sue precedenti, nella quale riuscì però a ritrovare tematiche a lui care e a inserire le proprie caratteristiche stilistiche.

Scorsese, dietro un apparente conformismo a quelli che erano i canoni del thriller anni Novanta, ebbe infatti modo di far emergere riflessioni sulla redenzione e sui complessi rapporti tra bene e male, tra crimine e fede religiosa. In più, Scorsese colse l’occasione con Cape Fear per sperimentare le più recenti innovazioni in materia di effetti speciali, coniugandoli ad una costruzione delle immagini particolarmente influenzata dallo stile di Alfred Hitchcock. Attraverso l’impiego di inquadrature inusuali, l’illuminazione e determinate tecniche di montaggio, egli poté infatti dar vita ad un’opera sì commerciale ma anche profondamente personale e costruita secondo il proprio gusto.

Cape Fear – Il promontorio della paura: la trama del film

Per quanto riguarda la trama del film, questa ha per protagonista Sam Bowden, un avvocato di grande fama, sposato con la bella Leigh e con una figlia quindicenne di nome Danielle. I tre vivono tranquillamente in una piccola cittadina della Carolina del Nord. La loro pacifica esistenza viene però sconvolta dallo scarceramento di Max Cady, un uomo che ha scontato 14 anni di prigione dopo che Sam non lo aveva difeso adeguatamente in un processo per stupro, del quale Cady si è sempre dichiarato non colpevole. Uscito dunque di galera, questi è un uomo completamente diverso, desideroso di ottenere vendetta nei confronti dell’avvocato.

Cady rintraccia dunque l’uomo e la sua famiglia, iniziando a dar loro il tormento senza però sfociare mai nell’illegalità. La sua si configura infatti come una vendetta molto particolare: non vuole far soffrire Sam, bensì dimostrargli come quei 14 anni lo abbiano cambiato e allo stesso tempo svelare la falsità della sua vita apparentemente perfetta. L’avvocato, dal canto suo, cercherà di difendersi come può, evitando che vengano a galla quei segreti che potrebbero effettivamente compromettere la sua vita lavorativa e famigliare. Più il gioco tra i due si fa pericoloso, più estreme saranno le condizioni a cui dovranno spingersi per potersi salvare.

Cape-fear-il-promontorio-della-paura-cast

Cape Fear – Il promontorio della paura: il cast del film

Ad interpretare l’inquietante Max Cady vi è proprio Robert De Niro, il quale accettò il ruolo entusiasta di poter dar vita ad un personaggio psicopatico tanto affascinante. Per la parte, egli perse diversi chili e definì meglio la propria muscolatura, così da risultare esile ma fisicamente minaccioso. De Niro caratterizzò poi il personaggio facendosi applicare i numerosi tatuaggi che si vedono sul corpo di Cady e ha speso cinque mila dollari per farsi rovinare i denti (al termine delle riprese ne ha spesi altri 20 mila per farseli sistemare). Oltre che sul corpo del personaggio, De Niro ha poi lavorato molto sul suo modo di parlare. L’attore ha infatti dato vita ad un accento del sud piuttosto inquietante, con il quale ha reso il suo Cady ancor più terrificante.

Per il ruolo dell’avvocato Sam Bowden, invece, si era inizialmente pensato di affidare la parte a Robert Redford o Harrison Ford, ma dopo che Scorsese ebbe incontrato Nolte ad un evento di gala, ritenne quest’ultimo la scelta più giusta per il personaggio. Anche lui dovette perdere diverso peso, così da risultare meno imponente accanto a De Niro. Per il ruolo della moglie di Sam, Leigh, è invece stata scelta l’attrice Jessica Lange, mentre Juliette Lewis interpreta la figlia Danielle. Per la sua interpretazione, quest’ultima è poi stata candidata agli Oscar. Ileana Douglas interpreta Lori Davis, l’amante di Sam, mentre Gregory Peck e Robert Mitchum, i protagonisti del film del 1962, compaiono brevemente nei panni dell’avvocato Lee Heller e del tenente Elgart.

Il trailer di Cape Fear – Il promontorio della paura e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera vedere il film, è possibile fruire di Cape Fear – Il promontorio della paura grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 16 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Last Words, la recensione del film italiano di Jonathan Nossiter

Last Words, la recensione del film italiano di Jonathan Nossiter

Avrebbe dovuto partecipare al Festival di Cannes del 2020, quando l’edizione fu annullata a causa della pandemia Covid, tra i vari film inseriti in una selezione ufficiale virtuale e non competitiva, ma da allora il Last Words di Jonathan Nossiter (Sunday, Mondovino) ha continuato a viaggiare nel circuito: da Deauville a Sitges, a partire da Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che dal 15 giugno lo distribuisce nei nostri cinema. Dando finalmente la possibilità al pubblico italiano di vedere una favola profetica dal cast importante, visto che intorno al sorprendente Kalipha Touray – diciannovenne esordiente scoperto dal regista nel campo dei rifugiati di Palermo – vediamo ruotare Nick Nolte, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgaard e Alba Rohrwacher.

Il cinema e la fine dell’Umanità

Solo alcuni tra gli abitanti del Pianeta ricordati dal protagonista – e ultimo sopravvissuto – nel suo racconto. Che dal 2086 ci riporta indietro a due anni prima, su una Terra abbandonata nella quale non ci sono più elettricità o macchinari e i pochi sopravvissuti al disastroso declino dell’Umanità e alle grandi alluvioni si aggirano guidati da una misteriosa “Chiamata“. Che da Londra a Parigi, dove viveva con la sorella in una stanza tappezzata di film, spinge Kal (Touray) verso Bologna, in cerca della Cineteca. Qui trova Shakespeare, un vecchio dallo sguardo selvaggio che vive nei sotterranei del palazzo ormai abbandonato e che lo introduce a un mondo fatto di immagini e ricordi. Quelli stessi che i due inizieranno a ricreare una volta arrivati in Grecia in quella che sembra essere una comunità di uomini e donne destinata all’estinzione.

La profezia di Jonathan Nossiter

Come nel libro Mis últimas palabras di Santiago H. Amigorena, la causa dell’apocalisse sembra esser stata un virus, della tosse, come ci dice Nossiter, che ci racconta di un mondo bagnato da un mare rosso nel quale agli sono concessi solo cibo in polvere e un litro d’acqua a settimana. Una favola ecologica con la quale il regista di Washington cerca di trasmettere amore e solidarietà anche nella catastrofe, ambientale prima di tutto, tema a lui molto caro, vista l’esperienza accumulata nel suo orto-laboratorio in Italia, dove coltiva centinaia di varietà di vegetali frutto della ricerca di semi ancestrali, tramandati da generazioni.

Dove lo ha bloccato la pandemia, a Bolsena, alla fine della lavorazione, dopo che durante le riprese la stessa Rampling aveva convinto Nolte a non tornare oltreoceano nonostante l’incendio della sua villa di Malibu. Una conferma della forte comunione di intenti che ha unito tutto il cast e dell’amore per il nostro Paese, dove è stato girato il film – tra il Parco Archeologico di Paestum e Bologna – e che vediamo citato a più riprese (come nel murales dedicato a Lucio Dalla o gli spezzoni di Risate di gioia con Totò e Anna Magnani).

Tra memorie del passato, in fuga dal futuro

Cinema, libri, musica e pittura sono le armi con le quali il regista sceglie di combattere, e alle quali si affidano i momenti più edificanti in questa lunga apologia dell’ingegno umano e della capacità creativa, anche della Natura. Una cronaca di una morte annunciata, stando a quanto ci viene spiegato nel prologo, che mentre non consente speranza allo spettatore, lo lascia con un monito, e un suggerimento. Che il regista esplicita: “il pianeta è lì, a mezzo millimetro dal crollo totale, che può succedere dal un giorno all’altro. Ho voluto mettere il pubblico davanti a un futuro possibile, per spingerlo a pensare a tutte le ragioni per lottare e non ritrovarsi a quel punto”.

Un messaggio che sarebbe bello credere qualcuno potesse cogliere, o almeno estrapolare ed evidenziare in una narrazione troppo prolissa e involuta, che alterna momenti di regressione belluina e di violenza, ma che poi insiste sulla capacità espressiva della triade di vecchie glorie Nolte, Rampling & Skarsgaard affidandosi ai loro virtuosismi più che privilegiare equilibrio e coerenza. Anche perché nemmeno la rappresentazione idilliaca di una comune tanto elevata etica e spiritualmente riesce a spazzare via la disperazione, anzi la acuisce.

Analogamente, il coinvolgimento intellettuale resta piuttosto fine a se stesso in questa distopia d’autore nella quale il cinema è insieme mezzo e fine, nella quale la vita resta sullo schermo, bidimensionale. Almeno fino alla definitiva consapevolezza dell’inutilità di una tanto magra consolazione e della solo apparente centralità del racconto per la sopravvivenza della specie. Tutti elementi che fanno di questo Last Words un film utopico fuori tempo massimo, al quale abbandonarsi, nel quale fuggire, ma lontano dal mondo al quale vorrebbe parlare, forse non solo stilisticamente.

I film citati in Last Words di Jonathan Nossiter

  • Tarzan l’uomo scimmia di W.S Van Dyke (1932)
  • Bestia di Aleksander Hertz (1917)
  • Andrej Rublëv di Andrej Tarkovskij (1966)
  • La palla nº 13 (Sherlock Jr.) di Buster Keaton (1924)
  • Metropolis di Fritz Lang (1927)
  • I dimenticati (Sullivan’s Travels) di Preston Sturges (1941)
  • Tampopo di Jûzô Itami (1985)
  • Risate di gioia di Mario Monicelli (1960)
  • An Interview with Dennis Potter di Melvyn Bragg (Channel 4, 1994)
  • L’innaffiatore innaffiato di Louis Lumière (1895)
  • Un chien andalou – Un cane andaluso di Luis Buñuel (1929)
  • Candy Says di Beth Gibbons (2003)
  • L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov (1929)
  • Monty Python – Il senso della vita di Terry Jones, Terry Gilliam (1983)
  • Le Squelette Joyeux di Auguste and Louis Lumière (1898)
  • Citty Citty Bang Bang di Ken Hughes (1968)
  • Speedy Gonzales, Peppino Di Capri (1962)

The Flash ci lascia almeno una domanda senza risposta che riguarda il Bruce di Michael keaton

0

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THE FLASH

The Flash non è riuscito a fornire una spiegazione del motivo per cui il Batman di Michael Keaton ha capito come funzionano i viaggi nel tempo. All’inizio del film, Barry viaggia indietro nel tempo per salvare la vita di sua madre, riuscendoci con successo. Tuttavia, viene anche rivelato che Barry ha incasinato la sequenza temporale, atterrando in un universo in cui alcuni elementi sono gli stessi che Barry conosceva una volta e alcune cose sono diverse. Ma la spiegazione sul multiverso di Bruce Wayne chiude il cerchio mentre Barry deve affrontare le conseguenze.

Sebbene Batman esista ancora nel nuovo universo di Barry, così come un kryptoniano che si è schiantato sulla Terra, non è il Batman di Ben Affleck che Barry conosce né l’alieno è Cal-El, che invece non è mai atterrato in Kansas. Batman di Michael Keaton e Supergirl di Sasha Calle sono i due eroi principali della nuova realtà di The Flash, con il primo che spiega attraverso l’efficace metafora degli spaghetti perché alcuni elementi del multiverso rimangono gli stessi, alcuni rimangono solo leggermente cambiati e alcuni sono completamente diversi. Detto questo, The Flash non riesce a fornire una spiegazione esplicita del motivo per cui il Batman di Keaton sa come funzionano il multiverso e il viaggio nel tempo.

Sfortunatamente, è improbabile che il Batman di Keaton ritorni in una potenziale storia di The Flash 2, il che significa che un sequel del film non approfondirà il personaggio né scioglierà le domande su di lui. Tuttavia, il film fornisce alcuni suggerimenti su come Batman avrebbe potuto capire il funzionamento del multiverso. In primo luogo, è stabilito che il Batman di Ben Affleck è in qualche modo consapevole dell’esplorazione spazio-temporale, poiché discute gli svantaggi del viaggio nel tempo con Barry nel primo atto di The Flash. Ciò potrebbe significare che Bruce Wayne in ogni universo, a causa del rispettivo status di genio, potrebbe essere a conoscenza dei concetti di base del viaggio nel tempo.

A seguito di ciò, Barry ha passato del tempo a spiegare la sua situazione al Batman di Keaton. Ancora una volta, poiché Bruce Wayne è una persona incredibilmente intelligente, è possibile che abbia iniziato a sviluppare un processo per spiegare il multiverso mentre Barry raccontava la sua storia. Un altro possibile motivo per cui il Batman di Keaton sapeva così tanto del viaggio nel tempo potrebbe derivare da quanto tempo è stato Batman. Il Batman mostrato in The Flash è stato attivo abbastanza a lungo da vedere Gotham diventare una delle città più sicure del pianeta, il che significa che è in pensione da molto tempo.

Questo ritiro avrebbe potuto significare che Bruce passava il suo tempo a fare ricerche su molte cose diverse. Come di solito accade per le menti più curiose e geniali, il viaggio nel tempo e le dimensioni alternative avrebbero potuto essere uno di questi argomenti, contribuendo a informare le sue conoscenze sull’argomento in The Flash. Un’altra possibilità è che Batman avrebbe potuto fare ricerche sui viaggi nel tempo all’inizio della sua carriera spinto dal trauma della perdita dei suoi genitori. Proprio come ha fatto Barry in The Flash, il Batman di Keaton avrebbe potuto sperimentare il viaggio nel tempo per salvare i suoi genitori, giustificando perché sapeva come spiegare la situazione multiversale a Barry.

Indipendentemente da come il Batman di Michael Keaton sapesse come funzionava il viaggio nel tempo, era essenziale per la storia. Come nel caso di qualsiasi racconto di viaggio nel tempo, devono esserci ampie scene esplicative che spieghino al pubblico le regole che regolano la storia.

Tuttavia, per gran parte di The Flash, Batman è come mentore di Barry Allen, sia nella versione di Ben Affleck che in quella di Michael Keaton. Per questo motivo, avere Bruce che spiega il viaggio nel tempo a Barry non solo fornisce un modo per spiegarlo al pubblico, ma si adatta alla relazione mentore-allievo di Bruce e Barry. Di conseguenza, questa scena dà inizio alla commovente relazione tra Barry e Bruce.

Allo stesso modo, Bruce ha anche esperienza con traumi passati. L’intenzione di Barry di viaggiare indietro nel tempo era salvare sua madre è qualcosa in cui Bruce può identificarsi. Avere Bruce che poi spiega le conseguenze delle azioni di Barry fa molto per stabilire quanto sia seria la posta in gioco del film, dato che Bruce in qualche modo disapprova i metodi di Barry nonostante entri in empatia con le sue motivazioni.

The Flash: ecco perché il regista non ha realizzato un adattamento fedele di Flashpoint

0

Il regista Andy Muschietti condivide il motivo per cui il film The Flash (leggi qui la nostra recensione) dei DC Studios, dal 15 giugno al cinema, non sarà un adattamento fedele della popolare trama di Flashpoint della DC Comics. Dopo che Muschietti ha ufficialmente aderito al progetto del supereroe nel 2019, era infatti stato confermato che il fumetto Flashpoint del 2011 sarebbe servito come ispirazione principale per il racconto del film. Parlando con EW, Muschietti ha però spiegato perché ha poi deciso di non includere alcune delle parti principali del materiale originale, tra cui Thomas Wayne nei panni di Batman e la guerra tra Themyscira e Atlantide.

Non adattare quei dettagli nel film live-action, ha detto il regista, ha permesso di sviluppare un film di supereroi con una “forte storia emotiva“. “Non volevamo dare al pubblico un adattamento letterale del fumetto. Penso che sia una delle buone decisioni che abbiamo preso“, ha spiegato Muschietti. “Se vedi il film, non sai dove sta andando. E per quanto ad alcune persone sarebbe piaciuto vedere un adattamento fedele, penso che abbiamo fatto la cosa giusta. Penso che saranno gratificati vedendo che la storia prende un’altra direzione”.

Inoltre, la produttrice Barbara Muschietti ha anche confermato che le modifiche alla trama di Flashpoint hanno dato loro la possibilità di esplorare meglio il rapporto di Barry con i suoi genitori. “Se non ne avessimo potuto avere abbastanza di loro, per inserire invece altre parti del fumetto, sarebbe stato un film molto diverso“. Come visto nei trailer, ad ogni modo, il film The Flash mantiene la premessa iniziale della trama di Flashpoint, con il Barry Allen di Ezra Miller che finisce in una realtà alternativa in cui non esiste nessuno dei suoi alleati di supereroi e il generale Zod di Michael Shannon è tornato per continuare il suo piano per annientare l’umanità.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flashè uscito al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Chris Hemsworth afferma che Thor 5 deve essere “imprevedibile”

0
Chris Hemsworth afferma che Thor 5 deve essere “imprevedibile”

Chris Hemsworth non ha idea di cosa abbia in serbo il futuro per Thor, che attualmente è l’unico personaggio dell’universo cinematografico Marvel ad essere al centro di quattro film indipendenti (anche se lo Spider-Man di Tom Holland diventerà sicuramente il prossimo). L’ultima uscita Marvel di Hemsworth, Thor: Love and Thunder del 2022, ha deluso molti fan della Marvel con il suo umorismo spinto e gli effetti visivi poco attraenti, tanto che persino lo stesso Hemsworth ha definito il film “troppo sciocco“.

In una nuova intervista con Entertainment Weekly, Hemsworth ha ora confermato che nulla è ufficiale riguardo al suo ritorno alla Marvel, ma sa perfettamente di voler che un potenziale Thor 5 risulti imprevedibile. Allo stesso tempo non vuole nemmeno rischiare di interpretare Thor per così tanto tempo che i fan della Marvel inizino a roteare gli occhi quale espressione di stanchezza e noia nei suoi confronti.

Devo stare attento a come lo dico perché non ho idea di cosa accadrà nella fase successiva“, ha detto Hemsworth. “Ci sono sempre conversazioni … prima che qualcosa sia ufficiale, le persone lanciano idee. Ma ufficialmente, non lo so. Non voglio continuare a farlo fino a che le persone sono così esauste da alzare gli occhi al cielo ogni volta che mi vedono apparire sullo schermo come quel personaggio“, ha aggiunto l’attore .

Se un pubblico vuole vederlo e se c’è qualcosa che crediamo sia eccitante e divertente, allora fantastico. Mi è piaciuto poter reinventare quel personaggio un paio di volte. Non ho ancora la risposta, ma mi piacerebbe provare a capire come possiamo farlo di nuovo e mantenerlo un po’ imprevedibile“. Certamente Thor tornerà ancora nel Marvel Cinematic Universe, ma non è detto se lo farà per un film degli Avengers o per un proprio quinto capitolo. Se dovesse essere per quest’ultima opzione, Hemsworth sembra avere le idee chiare su come dovranno andare le cose.

The Space Cinema lancia una speciale promozione “The Space Pass”

0

The Space Cinema lancia una speciale promozione dedicata a tutti gli appassionati del grande schermo e delle grandi storie cinematografiche: dal 16 al 20 giugno compreso sarà possibile acquistare The Space Pass a soli 49€. La speciale card resterà valida per sei mesi e consentirà agli spettatori di godersi l’esperienza in sala e vivere il cinema senza limiti. 

The Space Pass è valida in tutti i cinema del circuito e offre l’accesso illimitato a tutti i film, anche più volte al giorno, compresi i film in 3D, The Space Cinema è l’unico circuito in Italia a proporre al pubblico questa formula, già utilizzata in altri Paesi del mondo, come Stati Uniti d’America, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda e Belgio.

The Space Pass è nominativa ed attivabile online sul sito di The Space Cinema. Per acquistare The Space Pass ed usufruire della promozione a tempo limitato basta visitare la sezione dedicata sul sito del circuito al link: https://www.thespacecinema.it/card-e-promo/the-space-pass.

Samuel L. Jackson su Wakanda: “Se dipendesse da me sarei in ogni film Marvel”

0

Se dipendesse da Samuel L. Jackson, allora il suo personaggio Marvel Nick Fury sarebbe in ogni film della Marvel. L’attore ha parlato con Entertainment Tonight sul tappeto rosso di Secret Invasion, la nuova serie Marvel in arrivo su Disney+ che vede protagonista proprio Nick Fury. “Non lo so, è un po’ un su e giù per me, in un modo interessante“, ha detto Jackson a proposito del ruolo del personaggio nell’MCU, che interpreta sin dalla scena post-credits di Iron Man nel 2008. “Sembra che lo interpreti da sempre. Se avessi fatto a modo mio, sarei stato in ogni film Marvel perché, voglio dire, lui è Nick Fury, sa tutto quello che sta succedendo“.

Nonostante i suoi 15 anni nell’universo cinematografico Marvel, Nick Fury non è però apparso in diversi dei film dello studios, tra cui i due di Black Panther. “Sto ancora cercando di capire perché non sono mai stato a Wakanda“, ha detto Jackson. “Non mi hanno chiesto di andare, ma sto ancora cercando di arrivarci. Ho bisogno di un biglietto“. Come noto, la Marvel deve ancora annunciare ufficialmente un terzo film di Black Panther, ma se e quando ciò dovesse avvenire, potrebbe essere l’occasione buona per Jackson per recarsi nella potente nazione.

Secret Invasion: tutto quello che sappiamo sulla serie

Nella nuova serie Marvel Studios Secret Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Il primo episodio di Secret Invasion uscirà il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU.

Netflix annuncia la  seconda stagione de La legge di Lidia Poët

0

Dopo il grande successo della prima stagione, Netflix annuncia la nuova,  seconda stagione de La legge di Lidia Poët– la serie prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia, società del Gruppo Banijay, e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini – con Matilda De Angelis nei panni di Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati.

La serie, vincitrice con la prima stagione ai Nastri d’Argento Grandi Serie 2023 del premio Miglior Serie ‘Crime’,  sarà disponibile solo su Netflix. Sei nuovi episodi per questa seconda stagione della serie le cui riprese sono appena iniziate e si svolgeranno tutte a Torino e in Piemonte.

Nel cast, oltre a Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista e a Eduardo Scarpetta in quello del giornalista Jacopo Barberis, tornano Pier Luigi Pasino (Enrico Poët, fratello di Lidia), Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill (rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia) e Dario Aita (Andrea Caracciolo). A loro si unisce Gianmarco Saurino, nei panni del procuratore Fourneau. Tornano a dirigere la serie Matteo Rovere e Letizia Lamartire a cui si aggiunge Pippo Mezzapesa. La seconda stagione è scritta da Flaminia Gressi, Guido Iuculano e Davide Orsini.

La trama della serie

A Lidia non è permesso di fare l’avvocato per una legge scritta dagli uomini. Perciò questa volta punta ancora più in alto, vuole cambiare la legge. Mentre continua a collaborare con il fratello Enrico, affrontando nuovi casi e battendosi per i diritti delle donne, vuole convincerlo a candidarsi in Parlamento per far sì che la sua legge trovi finalmente voce. Lidia ha chiuso completamente con l’amore, tanto più con Jacopo, responsabile di aver venduto la villa di famiglia e in rotta di collisione con tutti i Poët. Ma Jacopo e Lidia sono costretti a rivedersi per condividere, loro malgrado, un’indagine segreta che li riguarda da vicino, riscoprendo la complicità e il divertimento che li lega da sempre. A dare filo da torcere il nuovo Procuratore del Re, Fourneau, un uomo delle istituzioni che inaspettatamente tratta Lidia come sua pari, spingendola a interrogarsi sul rapporto complesso e contraddittorio che ha con i sentimenti, e sul costo della rinuncia personale che sta sostenendo in nome dei suoi ideali. Nei sei nuovi episodi Lidia continuerà a scomporre senza tregua i tasselli di questo mondo costruito dagli uomini per gli uomini, con assoluta genialità, spiazzando l’avversario con intelligenza, ironia e senza mezzi termini, ma non per questo senza mai mettersi in discussione.

La caduta della casa degli Usher: Mike Flanagan rivela che la serie torna in produzione!

0

Durante una vivace discussione di masterclass del Tribeca Festival sul cinema di genere, il regista Mike Flanagan ha parlato con la scrittrice Justina Ireland, che ha partecipato alla stanza degli sceneggiatori per l’imminente serie Netflix di Flanagan La caduta della casa degli Usher (The Fall of the House of Usher), su come è stato in grado di continuare a realizzare la serie dopo l’interruzione sul set.

Nell’aprile 2022, Variety aveva riferito che Frank Langella, il protagonista della serie, era stato sostituito “a seguito di un’indagine su una presunta cattiva condotta sul set“. Bruce Greenwood che ha ereditato il ruolo, ha rigirato gran parte dell scene girate da Langella che era a quasi metà della produzione dello show.

Ireland ha chiesto a Flanagan della difficoltà di essere un creativo che deve essere un leader sul set, alludendo a una persona difficile in “Usher” e menzionando che il pubblico potrebbe cercare su Google il dramma dietro le quinte se non lo sapesse. Flanagan ha risposto alla domanda senza nominare persone o incidenti specifici, dicendo: “La gestione della produzione è qualcosa per cui non c’è una vera formazione. Essere l’adulto nella stanza è un peccato, ma ho imparato presto che se volevo una carriera dovevo bilanciare la creatività con le persone, la responsabilità con la storia e le persone con cui lavori. Nuoti o anneghi insieme.

Il regista ha chiarito che “La produzione di ‘Usher’ è stata dura, ma non la più dura che abbia mai avuto” – un onore che ha concesso alla sua prima serie, “The Haunting of Hill House“. La caduta della casa degli Usher è attualmente in post produzione e farà parte dell’accordo che il regista ha con Netflix. Protagonisti saranno Carla Gugino, Mark Hamill, Willa Fitzgerald, Annabeth Gish, Kate Siegel e Bruce Greenwood

La Warner Bros. vuole riallacciare i rapporti con Christopher Nolan

0

Torna a casa Nolan. Stando a quanto riportato, la Warner Bros. vorrebbe ardentemente riallacciare i rapporti con il regista di Oppenheimer, Christopher Nolan, così da poter dunque tornare a lavorare insieme su nuovi progetti. Nel corso di un’intervista esclusiva su Variety, i co-CEO di Warner Bros. Film Group Michael De Luca e Pam Abdy hanno rivelato come la società voglia cambiare le sorti dello studio, peggiorate a seguito della deludente strategia di rilascio dei film nello stesso giorno in salae su HBO Max.

Tra i miglioramenti che De Luca e Abdy vogliono apportare c’è dunque anche quello di convincere il regista della trilogia de Il cavaliere oscuro a tornare a collaborare con loro, in nome del lungo rapporto lavorativo che li ha sempre contraddistinti. “Speriamo di riavere Nolan“, ha detto De Luca. “Penso che ci sia un mondo.” Nolan e la Warner Bros. sono infatti stati legati l’uno all’altro per circa 20 anni, durante i quali il regista ha realizzato la maggior parte dei suoi grandi successi, dai film su Batman fino al fantascientifico Inception e, più recentemente, Tenet.

Il loro forte rapporto si è però spezzato quando la Warner Bros. ha iniziato a cambiare la sua strategia di rilascio del film durante la pandemia. L’allora CEO di WarnerMedia Jason Kilar ha preso la decisione nel 2021 di inviare l’intera lista di film della compagnia direttamente a HBO Max a causa della pandemia in corso e della generale diffidenza del pubblico a tornare nei cinema. Ciò che ha portato all’attuazione di una strategia ritenuta frustrante da molti registi, tra cui Nolan, il quale alla fine ha interrotto i legami con lo studio, portando il suo nuovo film Oppenheimer alla Universal.

Con parole molto dure Christophern Nolan aveva in quell’occasione dichiarato: “Non capiscono nemmeno cosa stanno perdendo. La loro decisione non ha alcun senso economico e anche l’investitore più casuale di Wall Street può vedere la differenza tra interruzione e disfunzione. Alcuni dei più grandi registi del nostro settore e le più importanti star del cinema sono andati a letto la sera prima pensando di lavorare per il più grande studio cinematografico e invece si sono svegliati scoprendo che stavano lavorando per il peggior servizio di streaming“.

Con la nuova direzione, potrebbero ora esserci segnali che lo strappo potrebbe ricucirsi. Per prima cosa, la Warner Bros. ha inviato a Nolan un succoso assegno di royalty a sette cifre per Tenet come bonus in buona fede per il film. Anche Christopher Nolan sembra però essersi dimostrato ricettivo nei confronti dello studio, tornando alla Warner Bros. per buona parte della post-produzione di Oppenheimer. Attualmente, il regista non ha un nuovo film in programma, quindi potrebbe esserci il tempo per la Warner Bros. di riallacciare definitivamente i rapporti e assicurarsi i diritti sul prossimo film di Nolan.

L’ombra di Caravaggio debutta su SKY e NOW

0
L’ombra di Caravaggio debutta su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky L’ombra di Caravaggio, film che esplora l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, lunedì 19 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e disponibile on demand.

L’ombra di Caravaggio sarà disponibile anche in 4K su Sky Cinema 4K (19 giugno, ore 21.15) e on demand.

Scritto, diretto e interpretato da Michele Placido, al suo quattordicesimo film da regista, il film racconta l’artista, già famosissimo nella sua epoca, nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento. Protagonista è Riccardo Scamarcio, affiancato da Louis Garrel. Con loro nel cast anche Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah. Il film è stato premiato con il David dei Giovani 2023.

Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio di Placido è un’artista maledetto dal talento assoluto, quasi una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale.

La trama del film L’ombra di Caravaggio

Italia 1600. Michelangelo Merisi è un artista geniale e ribelle nei confronti delle regole dettate dal Concilio di Trento che tracciava le coordinate esatte nella rappresentazione dell’arte sacra. Dopo aver appreso che Caravaggio usava nei suoi dipinti sacri prostitute, ladri e vagabondi, Papa Paolo V decide di commissionare a un agente segreto del Vaticano una vera e propria indagine, per decidere se concedere la grazia che il pittore chiedeva dopo la sentenza di condanna a morte per aver ucciso in duello un suo rivale in amore. Così l’Ombra, questo il nome dell’investigatore, avvia le sue attività di inchiesta e spionaggio per indagare sul pittore che – con la sua vita e con la sua arte – affascina, sconvolge, sovverte. Un’Ombra che avrà nelle sue mani potere assoluto, di vita o di morte, sul destino di un genio.