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C’mon C’mon: trailer del film con Joaquin Phoenix

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C’mon C’mon: trailer del film con Joaquin Phoenix

Dopo essere stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, arriverà nelle sale italiane C’mon C’mon, scritto e diretto da Mike Mills che, dopo un film ispirato a suo padre (Beginners) e uno alla madre (Le donne della mia vita), si cimenta in un’opera ancora più personale e per certi versi più vicina alla sua esperienza vissuta: una storia che scava nel rapporto tra adulti e bambini.

Protagonista della pellicola è Joaquin Phoenix, nei panni di un uomo di mezza età che impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta, attraverso un viaggio che si trasformerà in una meditazione sull’amore, la genitorialità e sull’andare avanti anche se non si ha idea di cosa accadrà nel futuro. Nel cast anche Gaby Hoffmann(Perdona e dimentica, Wild), Scoot McNairy (Monsters, L’amore bugiardo) e il giovanissimo Woody Norman. C’mon C’mon arriverà il 7 aprile nelle sale italiane distribuito da Notorious Pictures.

La trama di C’mon C’mon

Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l’America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans.

Daredevil: Charlie Cox rivela l’unico grande cambiamento che vorrebbe

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Mentre i Marvel Studios non hanno mai davvero badato a spese per l’accuratezza dei costumi dei propri eroi, nei programmi TV la Marvel Television ha avuto un approccio diverso, un po’ vecchio stile cercando di dare un tocco “realistico” agli abiti dei personaggi. Ci sono stati alcuni accenni divertenti qua e là diverso, e Daredevil ha ottenuto un costume ad hoc, ma per la maggior parte dei fan sono rimasti delusi

Nel caso di Man Without Fear, aveva un abito rosso (e nero) a cui mancava gravemente un componente chiave: quel classico logo “DD” sul petto. Anche se a molti di voi può sembrare una piccola omissione, non credo che vorresti vedere Batman o Spider-Man entrare in azione senza i loro loghi gusto?

Ebbene, parlando con ComicBook.com , l’attore Charlie Cox ha condiviso le sue speranze che il costume di Daredevil si evolva nel MCU“Se c’è un vestito nuovo o se si trasforma o cambia o viene rifatto o altro, sarà molto più divertente per i fan avere quel momento del tipo, ‘Oh merda, ecco cos’è.'”

“Quello che direi è che mi è sempre piaciuta l’idea che a un certo punto del viaggio di Matt, del suo viaggio emotivo, e ancora, non so cosa stia succedendo tutto, o cosa potrebbe accadere, e come si colleghi a ciò che l’abbiamo già fatto, non ne ho proprio idea, ma mi è sempre piaciuta l’idea che a un certo punto si senta come se si fosse guadagnato il diritto di avere il DD [sul petto], cosa che non abbiamo mai avuto.” “E un giorno, mi piace l’idea che lui prenda semplicemente quella decisione; possiamo assistere a quell’evoluzione sullo schermo. È solo una piccola idea che ho avuto e che pensavo sarebbe stata piuttosto interessante”.

Che dire, Charlie Cox non ha tutti i tordi, resta da capire se Kevin Feige ha piani per un film standalone su Daredevil o meno, ma considerato che Daredevil è stato uno dei primi personaggi ad apparire nel MCU, ancor prima dei chiacchierati mutanti X-Men, è prevedibile che lo studios abbia piano più grandi per lui.

The Batman: primi incassi prevedono una grande apertura!

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The Batman: primi incassi prevedono una grande apertura!

The Batman esce ufficialmente oggi in gran parte dei paesi (da noi ieri) oggi, ma il film ha iniziato la sua corsa negli USA la scorsa notte, accumulando un impressionante cifra di 21,6 milioni di dollari dalle proiezioni in anteprima di giovedì sera (questa cifra include i 2 milioni portati dalle proiezioni IMAX di martedì).

Questo è un ottimo inizio per il riavvio di Matt Reeves, soprattutto se si tiene conto della durata del film è che di quasi tre ore. La Warner Bros. prevede ora un weekend di apertura da oltre 90 milioni, ma i tracker indipendenti ritengono che sarà più vicino a  100 milioni e potrebbe potenzialmente raggiungere 115 milioni di dollari. Ad ogni modo, sembra che The Batman  diventerà il film con il maggior incasso all’uscita dietro solo all’enorme successo segnato da Spider-Man: No Way Home.

Gli incassi di The Batman in Italia

Esordio strepitoso anche in Italia per l’attesissimo The Batman che con oltre 700.000 € di incasso nel suo primo giorno di programmazione ha trionfato al box office italiano conquistando pubblico e critica. Il film, diretto da Matt Reeves con protagonisti Robert Pattinson e Zoe Kravitz, si attesta come miglior opening day dell’anno e miglior opening day Warner Bros. per un titolo internazionale dall’uscita di Joker.

Gli incassi di The Batman all’estero

Il film si sta comportato bene anche all’estero, nonostante sia stato ritirato dai cinema russi all’ultimo minuto in seguito ai tragici avvenimenti e al comportamento sconsiderato di PUTIN. Le attuali stime del fine settimana di apertura globale si aggirano intorno ai 225 milioni di dollari. La risposta critica è stata molto positiva e, sebbene il punteggio di Rotten Tomatoes sia leggermente diminuito da quando l’embargo sulle revisioni è stato revocato lunedì, ora è stabile a un rispettabile 85%. Sebbene Matt Reeves abbia già confermato i primi piani per un sequel, stiamo ancora aspettando notizie ufficiali dallo studio.

The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Ariana DeBose: 10 cose che non sai sull’attrice

Ariana DeBose: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati pochi anni ad Ariana DeBose per conquistare il mondo dello spettacolo statunitense. Inizialmente fattasi notare come ballerina, ha poi dimostrato ottime doti canore e recitative, passando dal teatro al cinema. Ad oggi è una delle star più promettenti del momento, merito anche dei pochi ma celebri film in cui ha recitato e che le hanno permesso di sfoggiare tutto il suo carisma e di vincere prestigiosi riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai di Ariana DeBose.

Ariana DeBose: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in pochi ma celebri film. Dopo anni e anni di teatro, con partecipazioni a numerosi musical di successo a Broadway, l’attrice ha infine compiuto anche il suo debutto cinematografico. Questo è avvenuto con il film indipendente Seaside (2018), seguito poi proprio con la trasposizione cinematografica del musical teatrale Hamilton (2020), in cui aveva già precedentemente recitato. Il suo primo vero e proprio film è però The Prom (2020), diretto da Ryan Murphy con Meryl Streep e Nicole Kidman. Grande successo lo ottiene poi con West Side Story (2021), di Steven Spielberg, dove recita accanto agli attori Ansel Elgort e Rachel Zegler.

2. Ha recitato anche in alcune serie TV. Oltre al cinema, però, la DeBose ha manifestato grande interesse anche per il piccolo schermo, recitando inizialmente in un episodio della serie di genere poliziesco Blue Bloods (2016), mentre in seguito è apparsa in sei episodi della serie Schmigadoon!, di genere commedia musicale, dove interpreta la maestra di scuola Emma Tate.

3. Ha diversi progetti in programma. Ora che è una vera e propria star di Hollywood, tutti sembrano voler lavorare con lei. Per i prossimi anni, infatti, la DeBose ha già diversi progetti di particolare interesse in programma. Ha infatti da poco terminato le riprese di Argylle, film d’azione e spionaggio con protagonisti Henry Cavill e John Cena, e quelle del thriller fantascientifico I.S.S, di cui sarà protagonista. Per il 2023 è invece attesa nei panni di Calypso nel cinecomic Kraven the Hunter, dedicato al celebre cacciatore dei fumetti Marvel, interpretato da Aaron Taylor-Johnson.

Ariana DeBose West Side Story

Ariana DeBose è Anita in West Side Story

4. Ha ricevuto indicazioni dall’attrice originale del suo personaggio. Nel remake di West Side Story firmato da Spielberg, l’attrice ricopre il ruolo di Anita, uno dei personaggi secondari ma che allo stesso tempo è uno di quelli che più spiccano e si fanno amare. Nel film del 1961 Anita era interpretata da Rita Moreno, che nel film di Spielberg ricopre invece un ruolo inedito. Entusiasta di poter incontrare l’originale Anita cinematografica, la DeBose ebbe modo di parlare con lei riguardo il personaggio, così da sapere tutto ciò che era necessario conoscere di questo e interpretarlo al meglio.

5. Ha vinto numerosi premi per la sua interpretazione. Di tutto il cast del nuovo West Side Story, la DeBose è certamente stata la più lodata e apprezzata. La sua interpretazione di Anita le ha permesso non solo di conoscere fama internazionale, ma anche di ottenere prestigiosi riconoscimenti. Ad oggi ha infatti vinto uno Screen Actors Guild Award e il Golden Globe per la migliore attrice non protagonista. Ha poi ricevuto la sua prima nomination all’Oscar alla miglior attrice non protagonista e al Critics’ Choice Awards nella medesima categoria, oltre che due candidature ai BAFTA.

Ariana DeBose in Hamilton

6. Ha interpretato un ruolo “nascosto”. La DeBose non solo ha partecipato alla versione cinematografica di Hamilton disponibile su Disney+ come membro dell’ensemble, ma ha anche ricoperto una parte segreta. Questa è stata indicata come “The Bullet”, ovvero una personificazione della morte che oscura Alexander Hamilton per tutto lo spettacolo ed emerge nei momenti chiave. Questo nuovo adattamento dell’opera ha dunque permesso all’attrice di farsi notare anche presso un pubblico più ampio e dimostrare il suo carisma e talento.

Ariana DeBose in So You Think You Can Dance

7. Ha partecipato al celebre reality. La DeBose è entrata nel mondo dello spettacolo nel 2009 con il reality So You Think You Can Dance, dove una serie di concorrenti si sfidano nel ballo fino ad arrivare, dopo diverse eliminazioni, ad un vincitore. La DeBose ha partecipato alla sesta edizione del programma, classificandosi nella Top 20. Pur non vincendo, il programma le è servito per farsi notare come esperta ballerina ed entrando così a far parte di diverse produzioni teatrali.

Ariana DeBose Instagram

Ariana DeBose: chi è il suo partner?

8. Si definisce come “queer”. La DeBose si è apertamente identificata come queer in diverse interviste. Ha infatti affermato che “non ho mai sentito di avere qualcosa da nascondere e non ho mai sentito di dover rivendicare un’etichetta. Sono sempre stata aperta sulle mie opinioni e sull’amare chi amo”. DeBose dunque affermato di uscire con entrambi i sessi, ma di avere una predilezione per le donne. Si sa che ha avuto una frequentazione con la maestra di scena di Broadway Jill Johnson, che aveva incontrato durante lo spettacolo Motown. Al momento l’attrice sembra però essere single.

Ariana DeBose è su Instagram

9. Ha un account seguitissimo. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche la giovane attrice ha aperto da qualche anno il proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 276 mila persone. Un numero certamente destinato a crescere ora che la DeBose continua ad acquistare popolarità nel mondo dello spettacolo. Il suo profilo è un tripudio di foto che, con quasi 4 mila post, la ritraggono protagonista tra momenti lavorativi e di svago. Seguendola, si potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività, dalla recitazione alla pubblicità, fino ai luoghi da lei visitati e molto altro.

Ariana DeBose: età e altezza

10. Ariana DeBose è nata il 25 gennaio del 1991 a Wilmington, nella Carolina del Nord, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb, Parade

Alessandro Grande: intervista al regista di Regina, dal Sudestival

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Nell’ambito della nuova edizione del Sudestival, che si svolge dal 25 febbraio al 20 marzo a Monopoli, il regista e sceneggiatore Alessandro Grande ha presentato Regina, il suo lungometraggio d’esordio, disponibile su tutte le principali piattaforme, reduce da oltre un anno di successi e premi, dopo la prima mondiale nel concorso di Tornino 38°.

Regina è una storia tanto stratificata, ambientata in una Calabria inedita, ed è proprio dei luoghi del film che comincia a parlare Grande, calabrese di nascita e conoscitore di quei posti tanto affascinanti quanto sconosciuti.

“Conosco le potenzialità di questo territorio e volevo allontanarmi il più possibile dai cliché e dagli stereotipi, cosa che ho sempre fatto sin dai miei cortometraggi. Ho cercato di raccontare una storia che fosse il più possibile vicina a me, infatti il padre di questa storia ha più o meno la mia età, e la ragazzina ha dei sogni. Ho fatto lo stesso ragionamento con l’ambiente. La montagna è un territorio molto misterioso, e l’ho scelto non solo per la bellezza, ma per l’atmosfera che questo posto dà al film. Non volevo fare una cartolina per la Calabria ma un film d’atmosfera e pertanto la montagna, il lago, il freddo servivano per entrare in questo mood. Ho trovato attraverso questa storia l’occasione per raccontare una Calabria diversa che in alcuni momenti può sembrare il Nord Europa, paesaggisticamente.” 

Protagonisti del film sono Francesco Montanari e Ginevra Francesconi, padre e figlia, che restituiscono un’alchimia incredibile, nel film. Come si è arrivati a questi casting?

“Ginevra l’ho scelta dopo una serie di provini, ho visto più di 500 ragazze per il ruolo di Regina, perché secondo me era fondamentale fare la scelta giusta, il film segue principalmente il suo percorso, una vera responsabilità per una giovane attrice. Con lei si è creato subito un ottimo rapporto, è una macchina da guerra. Abbiamo lavorato sul personaggio per più di un anno, ha preso lezioni di canto e di chitarra e ha cantato e suonato dal vivo, in presa diretta, durante le riprese. Francesco invece l’ho scelto perché mi piaceva fargli raccontare un personaggio diverso rispetto a quello che fa di solito. Qui è un padre giovane e immaturo, quando lui in genere mette in scena sempre personaggi dal carattere forte. Doveva essere una persona normale, che ha solo sua figlia, che è la sua ragione di vita. Tra loro è nato un rapporto incredibile, sul set, proprio come fossero davvero padre e figlia.”

Alessandro Grande: intervista al regista di Regina

Propio sul rapporto padre/figlia ragiona il film, uno scontro di generazioni che sembrano affrontare diversamente le difficoltà e i problemi, con un senso etico differente.  

“È una riflessione che abbiamo fatto in fase di scrittura, ci siamo chiesti perché raccontare un conflitto generazionale. Abbiamo capito che era un tema necessario, come si legge anche nel saggio di Recalcati (Il complesso di Telemaco, ndr), i giovani di oggi hanno sempre più bisogno di una guida perché i genitori quarantenni tendono a prendersi poche responsabilità. I figli di oggi sono come i Telemaco che aspettano il ritorno di Ulisse per riportare l’autorità in casa. Ci siamo confrontati con un padre che fa quello che fa perché vuole proteggere sua figlia e ha paura di perderla, e una figlia che ha un suo bisogno di essere educata e di avere la certezza di seguire una strada giusta. Non volevamo raccontare chi avesse ragione, ma due persona che hanno il bisogno di ritornare uniti dopo un allontanamento, con la consapevolezza che potranno stare insieme perché hanno capito.”

L’esordio di Regina risale a novembre 2020, durante l’edizione on line del Torino Film Festival. Eravamo nel cuore della pandemia. Come affronta un periodo del genere un creativo?

“È stato un periodo difficile. Presentare Regina a distanza mi ha tolto una serie di aspettative, del pubblico, del cast, della condivisione fisica di quel momento. L’ho vissuto in maniera spiazzata, anche perché nessuno sapeva dirmi come sarebbero andate le cose. Abbiamo navigato a vista e abbiamo preso quello che è venuto. È stato strano. Ho avuto la possibilità di partecipare a un festival così importante ma rimanendo a casa, e questo non me lo aspettavo. Nonostante questo mi si sono comunque aperte delle opportunità e quindi il film ha avuto comunque una sua visibilità, anche se diversa da quello che mi sarei aspettato.”

Da sceneggiatore e regista, Alessandro Grande ha un cassetto pieno di idee e di proposte. Come si sceglie tra queste il prossimo progetto?

“Oggi per portare avanti un progetto devi essere davvero innamorato. Con i nostri tempi burocratici, possono passare anche anni, quindi bisogna trovare una storia che faccia breccia nel nostro cuore e che siamo disposti a portare avanti per sempre, come fosse una storia d’amore.”

Sicuramente la storia d’amore di Alessandro Grande con Regina continua, mentre il film è disponibile sulle principali piattaforme.

10 adattamenti di personaggi che non hanno nulla a che vedere con la controparte originale

Le pagine dei romanzi si soffermano parecchio, e nel dettaglio, sulla descrizione dei tratti somatici dei personaggi, affinché l’immaginazione del lettore possa essere sollecitata al meglio. Non sempre queste caratterizzazioni sono lusinghiere, anzi, ci hanno presentato egregiamente i personaggi più inquietanti e dall’aspetto opposto agli standard hollywoodiani.

Tuttavia, gli adattamenti cinematografici di quei romanzi vedono quegli stessi personaggi descritti come “bassi e brutti” interpretati dalle più belle e affascinanti star del cinema e la loro qualità ritenuta “brutta” viene relegata a capelli leggermente arruffati o una cicatrice appena visibile. Anche se i film che analizzeremo non sono necessariamente scadenti, e in molti casi, sono effettivamente dei classici della storia del cinema, questi sono i migliori esempi di personaggi che sono completamente diversi dalle loro controparti del materiale di partenza.

Bill Denbrough – It: Capitolo 2

It: Capitolo 2 è uno dei film di Stephen King che gode maggiormente del fattore re-watch, e questo è in parte dovuto al cast perfetto delle versioni adulte del Club dei Perdenti. Che si tratti di Bill Hader come un Richie più vecchio o di Jessica Chastain come una Beverly più anziana, non poteva davvero esserci casting migliore. In particolare, nei panni di Bill Denbrough, James McAvoy riesce egregiamente a interpretare questo uomo di mezza età, il leader risoluto dei Losers.

Tuttavia, questo adattamento non corrisponde esattamente alla sua controparte nel romanzo, dove è descritto come “uno sfigato dagli occhiali enormi e con una lunga coda di cavallo“. La realtà effettiva è che non vi è stato alcun studio di character design alla base, e il personaggio si presenta praticamente eguagliando look dell’attore nella realtà.

Rachel Watson – La ragazza del treno

La ragazza del trenoL’adattamento cinematografico del romanzo La ragazza del treno è molto più debole della controparte cartacea, presentandosi come un melodramma fiacco, privo della qualità emotiva fondamentale per lo sviluppo della trama del libro. Per quanto riguarda la protagonista Rachel Watson, nel libro è presentata come una donna sovrappeso e alcolizzata, esattamente tutto il contrario di Emily Blunt, nel film più che mai in forma smagliante. Anche nei momenti in cui la protagonista tocca il fondo, il fascino e la bellezza di Emily Blunt sono sempre in primo piano, dunque l’identificazione con il personaggio non è affatto favorita allo stesso modo del libro.

Gurney Halleck – Dune

In Dune, Gurney Halleck è il menestrello che addestra Paul Atreides a combattere; il  classico romanzo di fantascienza descrive notoriamente Gurney Halleck come “un brutto ceffo“, ma non è esattamente così che descriveremmo Josh Brolin.

Brolin ha interpretato il personaggio nell’adattamento del 2021, e non è affatto “un brutto ceffo”, ma un attore dal fisico piuttosto scolpito e muscoloso, per cui sarebbe davvero quasi impossibile trovare qualcuno che descriva l’attore come brutto. Inoltre, Patrick Stewart ha interpretato il personaggio nell’adattamento del 1980 di David Lynch, e anche egli è ben lontano dalla descrizione negativa del personaggio che viene fatta nel libro.

Norman Bates – Psycho

Nel romanzo Psycho di Robert Bloch, Norman Bates era descritto in modo analogo alla caratterizzazione dei tipici serial killer, ovvero grasso, calvo e dall’aspetto repugnante. Tuttavia, nel classico di Alfred Hitchcock, l’iconico cattivo, interpretato da Anthony Perkins, è snello e dalla chioma folta, pur trasmettendo chiaramente le sfumature sinistre ed inquietanti insite al personaggio.

Ci sono stati comunque alcuni critici che hanno ritenuto questa rappresentazione di Norman Bates piuttosto fuorviante e non veritiera, poiché ai loro occhi non risulta realistico che un attore dall’aspetto piacevole come Perkins possa interpretare un personaggio così malvagio. Contro questa asserzione, vi è l’esempio di Ted Bundy che, 14 anni dopo l’uscita del film, divenne famoso per essere un serial killer attraente, e il suo bell’aspetto era esattamente il mezzo attraverso cui riusciva ad attirare le sue vittime.

Il fantasma – Il fantasma dell’opera

il fantasma dell'opera personaggiNel romanzo Il fantasma dell’opera, il personaggio titolare solitario era tutto pelle e ossa, ed è dipinto come un vero mostro: senza naso, dalla pelle gialla e con pochi capelli diradati, dunque possiamo dire che l’autore Gaston Leroux non si era posto limiti con la caratterizzazione del personaggio. Tuttavia, non è esattamente così che il personaggio è stato raffigurato nell’adattamento cinematografico del 2004.

Infatti, il personaggio è interpretato da Gerard Butler, attore che non condivide nessuna di queste caratteristiche, e la cui presenza nel film fornisce quindi un significato diverso all’intera narrazione; l’unica somiglianza tra attore e personaggio è probabilmente la maschera, che copre metà del loro volto, e l’amore sconfinato per la teatralità.

Wolverine – X-Men

logan x-men wolverine personaggiQuando il primo film degli X-Men fu ideato alla fine degli anni ’90 dalla 20th Century Fox, l’attore che meglio si adattava a Wolverine in base al materiale di partenza era considerato Bob Hoskins. Nei fumetti, Wolverine è basso di statura, misura infatti 1,6 metri: questa era la ragione principale per cui i fan della serie volevano che fosse Danny DeVito ad interpretare Wolverine.

Hugh Jackman sarebbe stato sicuramente l’ultimo attore che i fan avrebbero preso in considerazione, non solo perché all’epoca era uno sconosciuto e aveva più talento nello spettacolo dal vivo, ma anche perché è alto ben 1,90 metri. Tuttavia, questa scelta attoriale ha funzionato meglio di quanto lo studio o Jackman avrebbero mai potuto immaginare, dato che l’attore è riuscito a rendere il personaggio davvero iconico e lo ha interpretato in ben otto film.

I Prego – Minority Report

Minority Report film personaggiIn Minority Report, i Precog vengono presentati come esseri in grado di prevedere ciò che accadrà nel futuro; nel romanzo, proprio questa loro abilità ha delle ripercussioni a livello cerebrale, con danneggiamenti importanti che gli impedisco di adempiere a qualsiasi altro compito. Oltre a ciò, sono esseri deformi dalle teste di dimensioni sproporzionate e, come afferma Philip K. Dick, sono “creature balbuzienti e maldestre”.

Tuttavia, nel film diretto da Steven Spielberg, questi personaggi appaiono come esseri umani normalissimi: a parte il fatto che giacciono inconsapevolmente in una vasca d’acqua e che siano legati a dei fili, non c’è nulla di agitato o balbuziente in loro, tanto meno le loro teste, dalle dimensioni regolari.

Mikael Blomkvist – Millennium – Uomini che odiano le donne

L’adattamento del 2011 di The Girl with the Dragon Tattoo, diretto da David Fincher, è uno dei pochi esempi di film migliore del libro; il regista ha infatti adattato il romanzo in un crime thriller inquietante ma molto affascinante, estremamente fedele al materiale di partenza, se non per un’unica eccezione.

Nel romanzo, Mikael, che viene assunto per indagare su un caso di scomparsa, è un professore di mezza età affaticato. Al contrario, nel film di Hollywood, è interpretato da Daniel Craig, noto per aver impersonato uno dei personaggi più affascinanti della storia del cinema, James Bond, e ben poco sforzo è stato fatto per farlo sembrare meno avvenente.

Stanley Yelnats – Holes

holes personaggiHoles è uno dei film Disney più sottovalutati del XXI secolo. Il film d’avventura, basato sull’omonimo romanzo, segue il giovane Stanley Yelnats, spedito in un campo di detenzione minorile con l’ordine di scavare buche nel deserto. All’inizio del romanzo, Stanley è in sovrappeso, ma nel corso della storia, più tempo passa a scavare, più peso perde.

Ma nel film, Stanley è magro fin dalla prima scena; ovviamente, dato che il personaggio era interpretato dall’epoca adolescente Shia LaBeouf, non è che lo studio potesse forzare un giovane ragazzo a subire una trasformazione alla Christian Bale.

Connie Corleone – The Godfather

il padrino personaggiNe Il Padrino di Mario Puzo, Carlo sposa Connie solo avere accesso alla famiglia;  questo è reso ancora più chiaro nel romanzo, dato che Connie viene descritta come una ragazza trasandata. Per quanto il film sia estremamente conciso in alcuni passaggi, questo elemento della storia non è affatto chiaro.

Non ha aiutato il fatto che Connie fosse interpretata da Talia Shire, sorella della Coppola e attrice affascinante. Secondo il NY Post, la Shire ha quasi rifiutato il ruolo e, stando a quanto commentato dal regista Francis Ford Coppola, inizialmente non avrebbe nemmeno voluto ingaggiare l’attrice, proprio perché troppo attraente.

DC Film: tutti i 19 film che usciranno dopo The Batman

DC Film: tutti i 19 film che usciranno dopo The Batman

Tutti stanno impazzendo per l’ultimo film DC rilasciato dalla Warner Bros.: The Batman. Il lungometraggio non è però un caso isolato: i progetti in cantiere sono tanti e le prossime uscite non sono meno valide. Il DC Extended Universe ha attraversato molti cambiamenti a seguito della sottoperformance di alcuni dei suoi investimenti più grandi, cosa che ha spinto lo studio ad apportare alcune modifiche ai progetti per il futuro: alcuni personaggi avranno i loro primi film, altri eroi già noti ricompariranno nei sequel e altri si separeranno dal DCEU.

Mentre Batman di Michael Keaton e la versione di Ben Affleck torneranno in The Flash, gli spettatori incontreranno un altro Bruce Wayne nel film di Matt Reeves The Batman. Il film con protagonista l’attore Robert Pattinson segue un giovane Bruce durante il suo secondo anno di lotta al crimine a Gotham. Il lungometraggio esplora il lato detective di Wayne, spesso dimenticato nei film su Batman. L’eroe si troverà faccia a faccia con l’Enigmista (Paul Dano), un serial killer che prende di mira i cittadini altolocati di Gotham e, durante la sua indagine, scoprirà che c’è della corruzione anche nella sua famiglia. Batman si imbatterà anche in altri criminali famosi dei fumetti, come Selina Kyle (Zoë Kravitz), Carmine Falcone (John Turturro) e Oswald Cobblepot / Il Pinguino (Colin Farrell).

The Batman è sicuramente uno dei film più attesi del 2022, ma non è l’unico progetto della DC e della Warner Bros. in programma per quest’anno: dentro e fuori dal DCEU ci sono in tutto 19 film del franchise in arrivo dopo The Batman.

DC League Of Super-Pets

DC League Of Super-PetsDopo l’oscurità e l’azione di The Batman, la DC ha optato per un film di supereroi animato al computer: DC League of Super-Pets. La storia ruota attorno agli animali domestici dotati di superpoteri della DC Comics. Il protagonista è Krypto (doppiato da Dwayne Johnson), il super cane di Superman che, insieme alla sua fedele squadra, dovrà combattere il crimine nel giorno di riposo del suo padrone.

La League of Super-Pets è formata da Krypto, Asso (Kevin Hart), un maiale panciuto di nome PB (Vanessa Bayer) che diventa il cucciolo di Wonder Woman, una tartaruga super veloce di nome Merton (Natasha Lyonne) e uno scoiattolo di nome Ch’p (Diego Luna) che diventa l’animale domestico di Lanterna Verde.

Black Adam

Black Adam - dcIl prossimo film live-action della DC è Black Adam. Diretto da Jaume Collet-Serra e con protagonista Dwayne Johnson, il film è in ballo dal 2000 e ha visto un sacco di controversie. Inoltre, la produzione di Black Adam è stata ritardata a causa del Coronavirus. Finalmente, dopo essere stato rimandato un paio di volte, il film è pronto a uscire nei cinema: arriverà nelle sale americane a luglio.

Black Adam introdurrà anche in live-action alcuni dei personaggi della DC Comics come Atom Smasher (Noah Centineo), Hawkman (Aldis Hodge), Cyclone (Quintessa Swindell) e Doctor Fate (Pierce Brosnan).

The Flash

The-Flash-dcUno dei film più attesi della DCEU è The Flash. Diretto da Andy Muschietti, il lungometraggio vedrà Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen. Il film è tratto dai fumetti di Flashpoint e seguirà le vicende di Allen quando decide di viaggiare indietro nel tempo per prevenire la morte di sua madre. Com’è prevedibile, il viaggio causerà importanti variazioni alla linea temporale originale: nel processo Barry incontrerà versioni alternative di se stesso, il Batman di Ben Affleck (con il quale ha già lavorato in precedenza) e anche quello di Michael Keaton.

The Flash introdurrà anche Sasha Calle come nuova Supergirl e vedrà il ritorno del generale Zod di Michael Shannon, precedentemente rimasto ucciso ne L’uomo d’acciaio.

Aquaman e Il Regno Perduto

Aquaman-2-CostumeSeguendo la linea temporale, il prossimo film DC in arrivo è Aquaman e Il Regno PerdutoI dettagli della trama sulla seconda avventura da solista di Aquaman sono ancora nascosti.

Per ora sappiamo che il film è diretto da James Wane e che vedremo il ritorno di personaggi come Mera (Amber Heard), Orm Marius (Patrick Wilson), Nuidis Vulko (Willem Dafoe), Black Manta (Yahya Abdul-Mateen II), Thomas Curry (Temuera Morrison), King Nereus (Dolph Lundgren) e Atlanna (Nicole Kidman).

Batgirl

Leslie-Grace-BatgirlL’eroina Batgirl avrà finalmente un film tutto suo. Diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah, il lungometraggio avrà Leslie Grace come protagonista. Il film di Batgirl è in fase di sviluppo dal 2017 e, dopo un paio di cambiamenti all’interno della troupe di produzione, è arrivato alla fase di lavorazione.

I dettagli sulla trama di Batgirl sono ancora sconosciuti, ma sappiamo che la pellicola riporterà in scena James Gordon di J.K. Simmons e Bruce Wayne/Batman di Michael Keaton. Inoltre, Barbara Gordon sarà affiancata dalla sua migliore amica Alysia Yeoh (interpretata da Ivory Aquino) e dalla sociopatica piromane Firefly (Brendan Fraser).

Shazam! Fury Of The Gods

Shazam! Fury Of The GodsDavid F. Sandberg dirigerà Shazam! Fury of the Gods. Il film DC, previsto per il 2023, mostrerà nuovamente Zachary Levi nei panni di ShazamAsher Angel come Billy Batson, Jack Dylan Grazer come Freddy Freeman e Djimon Hounsou come il mago Shazam.

Il sequel del film Shazam conterà anche sul talento di Helen Mirren per il ruolo di Hespera e su quello di Lucy Liu per la parte di Kalypso. Inoltre, nel cast ci sarà anche Rachel Zegler.

Blue Beetle

Blue-Beetle-dcSembra che Blue Beetle sarà il secondo film della DC ad arrivare nel 2023. Anche Blue Beetle è in sviluppo dal 2018, i dettagli su di esso sono ancora scarsi. Finalmente, nel 2021, Angel Manuel Soto è stato scelto come regista e l’attore Xolo Maridueña (Miguel Diaz in Cobra Kai) è stato preso per il ruolo di Jaime Reyes/ Blue Beetle

Supergirl

Superman-Movie-DCEU-Sasha-Calle-SupergirlLa Supergirl interpretata da Sasha Calle debutterà in The Flash e tornerà nella DC con un suo film in uscita nel 2022 o 2023. Sfortunatamente, non ci sono dettagli su Supergirl, si sa solo che la Warner Bros. è alla ricerca di una regista donna. Date le poche informazioni che circolano e visto che il progetto è ancora in attesa di un(a) regista, è più probabile che Supergirl vedrà la luce nel 2023.

Green Lantern Corps

Green-Lantern-Corps-dcEcco un altro progetto dall’eterno sviluppo: Green Lantern Corps è stato annunciato per la prima volta nel 2014 e da allora ha dovuto fronteggiare parecchi ostacoli. La sceneggiatura di Geoff Johns è pronta dal 2019, ma non ci sono più state molte notizie sul progetto. Sappiamo solo che Green Lantern Corps è previsto tra il 2022 e il 2023.

Speriamo bene per Lanterna Verde: il personaggio di John Stewart è già stato rimosso da Justice League di Zack Snyder perché lo studio aveva altri piani per lui. 

Zatanna

Zatanna-DCIl DCEU introdurrà Zatanna nel biennio 2022-2023. Nel 2018, Warner Bros. aveva già pensato di portare Zatanna sul grande schermo, e nel 2021 è stato rivelato che un film di Zatanna era in fase di sviluppo.  Il lungometraggio sarà prodotto da J. J. Abrams e scritto da Emerald Fennell: questo è tutto ciò che si sa del progetto.

Static Shock

Static-ShockNei piani DC per il biennio 2022-2023 c’è anche Static-Shock. Il progetto è stato annunciato all’evento DC FanDome del 2020 e, qualche tempo dopo, Michael B. Jordan si è unito al team di produzione. Nel 2021, Randy McKinnon è stato inserito nella lavorazione come sceneggiatore, ma per ora i dettagli sulla trama del film restano sconosciuti.

Wonder Woman 3

Gal-Gadot-in-Wonder-Woman-dcL’arrivo di un terzo film di Wonder Woman è già stato ufficialmente approvato nel dicembre del 2020. Il progetto prevede nuovamente Gal Gadot come protagonista e Patty Jenkins come regista. I dettagli della trama sono attualmente sconosciuti, ma Jenkins ha detto di aver già scritto la trama: questo terzo film sarà (finalmente) ambientato nel presente. Le riprese di Wonder Woman 3 dovrebbero iniziare a metà del 2023, quindi non è ancora stata data una data di uscita.

Gemelli Meraviglia

Wonder-Twins-DC-ComicsZan e Jayna, meglio conosciuti come i Gemelli Meraviglia, avranno il loro film. Nel febbraio 2022 è stato rivelato che un film sui Wonder Twins è attualmente in fase di sviluppo e vede Adam Sztykiel come sceneggiatore e, per la prima volta, come regista. Non si hanno per ora altre informazioni.

Le Amazzoni

Amazons-Wonder-Woman-dcIl successo di Wonder Woman porta non solo alla realizzazione di un terzo film sull’eroina, ma anche di uno spin-off intitolato The Amazons. Come suggerisce il nome, il film si concentrerà sulle Amazzoni e sull’isola di Themyscira, la storia dovrebbe essere ambientata in qualche punto tra i film di Wonder Woman. Sappiamo anche che Patty Jenkins sarà la produttrice esecutiva ma non dirigerà il progetto.

Black Canary

Black-Canary-dcVisto il successo del film Birds of Prey e del personaggio di Dinah Lance, anche Black Canary otterrà un suo film. Poco si sa del progetto, tranne che Jurnee Smollett riprenderà il suo ruolo e che la sceneggiatura sarà scritta da Misha Green

Blackhawks

Blackhawk-DC-ComicsBlackhawks è in fase di sviluppo dal 2018 e prevede anche Steven Spielberg a bordo nel ruolo di produttore e regista. La produzione dovrebbe essere iniziare una volta conclusasi quella di West Side Story. L’autore David Koepp ha detto che Blackhawks sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma non ci sono stati altri aggiornamenti.

Hourman

Hourman-in-DC-TVIl personaggio della DC Hourman sembra aver ottenuto il suo film, anche se non si sa quale delle tre versioni del supereroe sarà scelta per il lungometraggio. Nel marzo 2021, è stato confermato che Hourman è in fase di sviluppo e che prevede Gavin James e Neil Widener come autori. La produzione sarà opera di Chernin Entertainment: questo è tutto ciò che si sa sul progetto.

Joker 2

joker-dcForse uno dei progetti più misteriosi e allo stesso tempo attesi dalla DC e dalla Warner è il sequel del film Joker di Todd Phillips. È dal 2019 che girano voci su Joker 2 e sembra che nel 2021 Phillips abbia firmato per scrivere la sceneggiatura. Tuttavia, Warner non ha fatto ancora un annuncio ufficiale per quanto riguarda Joker 2...

Serie TV DC in arrivo dopo The Batman

Tom-Sturridge-The-SandmanL’universo DC non si sta espandendo solo sul grande schermo ma anche in TV. Dopo il successo della serie Peacemaker di James Gunn, i fan della DC possono stare tranquilli: ci saranno altri show nel prossimo futuro. Ecco tutte le serie della DC che usciranno dopo The Batman.

  • The Sandman
  • Green Lantern
  • Strange Adventures
  • Val-Zod Superman
  • Dead Boy Detectives
  • Gotham Knights
  • Justice U
  • Batman: Caped Crusader
  • My Adventures With Superman
  • DC Superhero High
  • Batwheels
  • Teen Titans Go! The Night Begins To Shine
  • Gotham City PD
  • The Penguin
  • Constantine
  • Justice League Dark
  • Madame X

The Batman: dove abbiamo già visto il cast?

The Batman: dove abbiamo già visto il cast?

Dal 3 marzo è finalmente arrivato in sala The Batman, l’attesissimo nuovo film DC – Warner Bros. diretto da Matt Reeves. Il cast è memorabile: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell sono solo alcuni dei nomi degli attori che compaiono nel lungometraggio. C’è chi è già una star acclamata proveniente da altri franchise, chi è comparso in serie televisive e chi in film indimenticabili. Vi proponiamo quindi una lista di film e serie tv in cui potreste aver già visto i personaggi di The Batman.

Zoë Kravitz è Toast la sapiente in Mad Max: Fury Road (2015)

Zoe-Kravitz-in-The-Batman-e-Mad-Max-Fury-RoadZoë Kravitz ha interpretato una delle cinque mogli di Immortan Joe in Mad Max: Fury Road. Il film d’azione è un unicum: ha avuto una produzione alquanto travagliata, ma alla fine si è rivelato un successo.

Inoltre, Mad Max – Fury Road è uno dei pochi blockbuster usciti d’estate ad aver ricevuto una nomination come miglior film. Non potrebbe essere più meritata: sia per il trucco che per la rappresentazione degli incidenti automobilistici, Fury Road è ormai un classico dell’azione moderna.

Jeffrey Wright è Felix Leiter in Casino Royale (2006)

Jeffrey-Wright-in-The-Batman-Casino-Royale

Il ruolo di Jeffrey Wright in The Batman forse è uno dei più importanti e migliori mai interpretati dall’attore. In ogni caso, non è la sua prima avventura nel cinema ad alto budget.

Wright è un attore dotato di un talento mozzafiato, ma è sempre stato sottoutilizzato a Hollywood. Oltre a innumerevoli film indie, la performance cinematografica più riconoscibile dell’attore è certamente quella che lo vede ricoprire il ruolo di Felix Leiter in 3 film di James BondCasino Royale, Quantum of Solace e No Time to Die. L’attore ha avuto anche un ruolo televisivo di tutto rispetto con la parte di Bernard in Westworld.

Andy Serkis è Cesare ne L’alba del pianeta delle scimmie (2014)

Andy-Serkis-Il-Pianeta-delle-scimmie

La leggenda del motion capture Andy Serkis, ha recentemente intrapreso un percorso nel mondo dei supereroi. Dopo aver diretto Venom: Let There Be Carnage nel 2021, Serkis interpreta in The Batman il fidato maggiordomo di Bruce Wayne Alfred.

Dopo Il Signore degli Anelli: Le Due Torri e Il Ritorno del Re, Serkis ha lavorato nuovamente con Jackson per King Kong. Tuttavia, è con la trilogia de Il pianeta delle scimmie che Serkis ha avuto modo di mettere in scena il suo estremotalento. The War – Il pianeta delle scimmie, è profonda e scioccante, ma L’alba del pianeta delle scimmie è un’operacompletamente diversa. Uno dei migliori film hollywoodiani a buon mercato degli ultimi 10 anni. Qui Serkis riesce a infondere a Cesare, il suo personaggio, l’umanità necessaria per conquistare il pubblico.

Robert Pattinson è Reynolds in The Rover (2014)

Robert-Pattinson-in-The-Batman-e-The-Rover

The Rover è un film distopico australiano che si svolge un decennio dopo il collasso dell’economia globale. Il lungometraggio vede Pattinson nei panni di Reynolds, affiancato dagli attori Guy Pearce e Scoot McNairy.

Reynolds è un giovane americano ingenuo che è non è affatto equipaggiato per sopravvivere nell’outback in circostanze post-apocalittiche. The Rover mostra l’attitudine di Pattinson ai film d’azione. Se però quello appena descritto era un dramma molto teso e pieno di violenza, The Batman mostrerà l’azione di Pattinson nel mondo supereroico e della lotta al crimine.

Zoë Kravitz è Catwoman in LEGO Batman – Il film (2017)

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Forse non tutti sanno che… Zoë Kravitz è già stata Catwoman una volta. Prima di indossare integralmente i panni di Selina Kyle per The Batman, Kravitz è stata la voce dello stesso personaggio in LEGO Batman – Il film. Il film d’animazione è divertentissimo ed è stato un successo al botteghino.

Robert Pattinson è Thomas Howard in The Lighthouse (2019)

Robert-Pattinson-The-Lighthouse

La Batcaverna è un luogo claustrofobico, ma non è lo spazio più angusto in cui Pattinson abbia recitato. Il film The Lighthouse di Robert Eggers ha come protagoniste le star Robert Pattinson e Willem Dafoe: sono due locandieri che, dovendo vivere su un’isola, iniziano a trascorrere troppo tempo da soli. Nel film, perfino i gabbiani diventano inquietanti presenze premonitrici.

The Lighthouse mostra la abilità di Pattinson nell’interpretare sia scene pressoché mute che scene dialogate, entrambe essenziali per la trilogia di Batman.

Colin Farrell è Bullseye in Daredevil (2003)

Colin-Farrell-Pinguino-e-Bullseye

Colin Farrell ha già operato nel mondo dei super criminali. L’attore, con il suo ritratto energico di Bullseye, ha prestato un’ottima performance nel film Daredevil. Anche se non era il Joker di Nicholson o il Goblin di Dafoe, il Bullseye di Farrell è stata una presenza intimidatoria importante all’interno del film.

Zoë Kravitz è Angel Salvadore in X-Men: L’inizio (2011)

Zoe-Kravitz-The-Batman-e-XMen-First-Class

Kravitz conosce bene come funzionano i film dei supereroi: l’attrice è stata Angel in X-Men – L’inizio. Il reboot del 2011 è forse il miglior film degli X-Men anche per merito dei ruoli perfettamente assegnati al cast.

Le interazioni di tutti, inclusa Kravitz nei panni di Angel, sono assolutamente organiche e rendono bene l’idea che un gruppo di giovani mutanti emarginati si stia creando. Chissà se Kravitz manterrà la personalità tranquilla e sorvegliata di Angel anche per la Catwoman di The Batman.

John Turturro è Irving in Scissione (2022)

John-Turturro-in-The-Batman-e-Scissione

La fantastica serie originale di Apple TV+, Scissione, segue le vicende di un gruppo di impiegati la cui memoria lavora in modo davvero unico: quando sono al lavoro si dimenticano di casa e quando sono a casa dimenticano lo stress da lavoro. Nella serie, John Turturro è Irving, un dipendente che ha subito la variazione di memoria. 

In The Batman, Turturro interpreta Carmine Falcone, un ruolo precedentemente ricoperto da Tom Wilkinson in Batman Begins.

Paul Dano è Alex Jones in Prisoners (2013)

Paul-Dano

Paul Dano è in grado di fare la parte del viscido meglio di chiunque altro a Hollywood: la sua interpretazione dell’Enigmista porta sicuramente il personaggio tranquillo e minaccioso ad un nuovo livello.

Tra le parti memorabili di Paul Dano c’è la sua interpretazione di uno dei sospettati in Prisoners di Denis Villeneuve. Il personaggio mostra quanto Dano possa essere intimidatorio pur dicendo molto poco.

Star Trek: Picard 2, recensione dell’episodio con Patrick Stewart

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Arriva su Prime Video, ancora una volta con un episodio a settimana, la seconda stagione di Star Trek: Picard con Patrick Stewart che torna nei panni di uno dei personaggi simbolo del franchise. Dopo una prima stagione forse deludente, l’annuncio di un proseguimento delle avventure di Picard era stato accolto con scetticismo, eppure già dal primo episodio di questo nuovo ciclo si può dire che la marcia è cambiata.

Star Trek: Picard 2×01, la trama

Tutto sembra essere tornato alla normalità, per Picard, il suo equipaggio è a bordo della USS Stargazer e lui si appresta a fare un discorso ufficiale alla cerimonia di diploma della Flotta Stellare, che per la prima volta conferisce il titolo a un romulano. Ma dallo spazio arrivano delle comunicazioni che turbano questa calma: si avvicina un misterioso mezzo di trasporto con all’interno dei Borg. Jean-Luc e Sette di Nove in particolare sono sconvolti da questa notizia, che li mette di fronte ai traumi del loro passato, ma sono pronti a farsi mettere alla prova per un’altra missione.

Con Patrick Stewart che torna al timone della serie, Star Trek: Picard si impone subito con un tono e uno scopo differente. Dal momento che quasi tutto è stato detto sulla vita e le opere di Jean-Luc Picard, questa nuova stagione sembra voler indagare la dimensione del tempo, come ultima frontiera, non più lo spazio, e questo significa che la serie, almeno da come si presenta questa prima puntata, guarderà molto di più verso l’interno, l’introspezione, che verso l’esterno e i viaggio intergalattici. Sembra questa un’occasione per i realizzatori di raccontare un Picard inedito che guarda a tutto ciò che gli è accaduto con uno spirito di indagine nuovo.

Un approccio introspettivo

Da un punto di vista estetico, Star Trek: Picard ha tutti i crismi della grande produzione, con una messa in scena poderosa e un cast che viene messo in scena in maniera più equilibrata rispetto alla prima stagione, l’impressione che si tratti di un’avventura corale, come era stato detto all’inizio da Stewart, diventa ora più concreta. 

Il cast della seconda stagione di Star Trek: Picard include Patrick Stewart, Alison Pill, Jeri Ryan, Michelle Hurd, Evan Evagora, Orla Brady, Isa Briones, Santiago Cabrera e Brent Spiner. In questa stagione si unisce al cast anche Annie Wersching e special guest come Whoopi Goldberg – che ritorna nei panni di Guinan, il suo amato ruolo in Star Trek: The Next Generation – e John de Lancie. Attualmente è in produzione la terza stagione di Star Trek: Picard.

Shining Vale: recensione della serie con Courteney Cox

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Shining Vale: recensione della serie con Courteney Cox

Arriva il 6 marzo su Starzplay Shining Vale, una nuova serie che fa della mescolanza dei generi il suo punto forte: una commedia familiare molto scorretta e affilata che si intreccia con la ghost story e con i racconti della grande tradizione horror.

La trama di Shining Vale

Nata dalla mente di Sharon Horgan e Jeff Astroff, la serie racconta della famiglia Phelps, che dalla city si trasferisce in provincia, in Connecticut, in una grande casa molto antica. Li incontriamo proprio il giorno del trasloco, in macchina: Terry, il padre, chiacchierone e volitivo, che si sforza di tenere alto il morale della famiglia; Gaynor, adolescente sveglia, arrabbiata con i genitori per questo trasferimento, tutta rispostacce e smartphone; Jake, ragazzino geek, con una consolle in mano, che vive con il suo visore VR incollato alla faccia. Infine lei, Patricia, la nostra eroina, seduta stancamente sul sedile del passeggero, guarda con aria assente dal finestrino, mentre la sua famiglia bisticcia e cerca di parlare tutta insieme, è distratta da qualcosa, una fantasia o un ricordo, un momento di passione travolgente con un uomo che non è suo marito (ci vengono mostrate le immagini).

Una volta arrivati in questa casa enorme e scricchiolante, Patricia capisce subito che c’è qualcosa di strano, comincia a sentire e vedere cose che non è certa esistano davvero. Man mano che la storia si evolve scopriamo più cose: il motivo per cui la famiglia si è trasferita, le motivazioni di Gaynor nel voler seguire determinati corsi alla nuova scuola, le strane realtà virtuali che vive Jake, il rapporto di Terry con una sua collega, l’esigenza di Patricia di rimettersi a scrivere e pubblicare il suo secondo romanzo, dopo il successo travolgente, tanti anni prima, di un romanzo pruriginoso e vendutissimo.

Shining ValeCourteney Cox regina di Shining Vale

Shining Vale è il nome della cittadina in cui si svolge la vicenda, come è già accaduto a serie di grande successo, ad esempio Twin Peaks (che viene alla mente perché nel cast di questa serie Starzplay c’è anche Sherilyn Fenn, l’adorata Audrey Horne). Il nome del luogo in cui si svolge una vicenda con contorni macabri conferisce al luogo stesso, che racconta la storia, un’aura macabra, che contribuisce a costruire l’atmosfera di mistero. Quello che però ha di particolare Shining Vale è che questa atmosfera di inquietudine è costantemente squarciata dalla commedia. C’è un’anima comica, divertente, dissacrante nella serie che è irresistibile, merito forse del talento comico di Courteney Cox che ruba la scena a chiunque e in alcune situazioni fa affiorare alla mente la sua brillante Monica Geller. 

Ma tanto era ligia e precisa la protagonista di Friends quanto disordinata, incasinata e nevrotica è Patricia, la cui sensibilità la mette in comunicazione con un mondo che non capisce e che tenta di spaventarla, se non fosse che lei, in un colpo da maestro prova a sfruttare questo mistero, che ha il volto e le apparenze evanescenti di Mira Sorvino, a suo vantaggio. 

Shining Vale non fa mai veramente paura, ma alla fine di ogni episodio si sente la bruciante e irrefrenabile esigenza di sapere “cosa succede dopo?”, e in un panorama televisivo (e di piattaforma) saturo di storie, è un pregio notevole. 

Parigi, 13Arr al cinema dal 24 marzo 2022

Parigi, 13Arr al cinema dal 24 marzo 2022

Dopo aver conquistato il pubblico e la critica dell’ultimo Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane Parigi, 13Arr. diretto da Jacques Audiard, considerato uno dei registi francesi più talentuosi, già vincitore, tra gli altri, di una Palma d’Oro e un Gran Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, due Premi César, un Leone d’Argento a Venezia e due BAFTA.

Il film – adattamento della graphic novel Killing and Dying di Adrian Tomine, edito in Italia da Rizzoli con il titolo Morire in piedi – racconta una moderna storia di amore e amicizia, giovinezza e sessualità, filmata in un sontuoso bianco e nero. Quattro vite con i rispettivi interrogativi esistenziali, quattro destini che si intrecciano sullo sfondo dei grattacieli parigini di “Les Olympiades”, quartiere nel XIII arrondissement. A vestire i panni dei giovani protagonisti, Lucie Zhang (Happy Night), Makita Samba (The bunker game), Noémie Merlant (Ritratto della giovane in fiamme) e Jehnny Beth (frontwoman delle Savages). Candidato in 5 categorie ai prossimi Premi César (attrice e attore rivelazione, sceneggiatura non originale, fotografia e colonna sonora), Parigi, 13Arr. sarà distribuito in Italia da Europictures a partire dal 24 marzo 2022.

La trama

Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratto da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l’amore moderno.

Meglio Nate Che Niente: trailer del film Disney+

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Meglio Nate Che Niente: trailer del film Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer, il teaser poster e le immagini del film Disney Meglio Nate Che Niente, una commedia d’avventura con numeri musicali mozzafiato, che debutterà in esclusiva sulla piattaforma streaming il 1° aprile. Il trailer contiene due nuove canzoni originali scritte per il film, “Big Time”, cantata da Rueby Wood, che interpreta Nate nel film, e “#GoAwf”, interpretata da Aria Brooks, che interpreta Libby, insieme a Rueby Wood.

In Meglio Nate Che Niente, il tredicenne Nate Foster sogna con tutto se stesso Broadway. C’è solo un problema: non riesce nemmeno a ottenere una parte nella recita scolastica. Ma quando i suoi genitori lasciano la città, Nate e la sua migliore amica Libby vanno di nascosto nella Grande Mela per un’opportunità unica nella vita e per dimostrare a tutti che si sbagliano. Un incontro casuale con la zia Heidi, che Nate non vede da tempo, stravolge il suo viaggio. Insieme dovranno imparare che le più importanti avventure della vita sono grandi quanto i propri sogni. Basato sul pluripremiato romanzo.

Meglio Nate Che Niente è interpretato da Aria Brooks, Joshua Bassett, Michelle Federer e, per la prima volta sullo schermo, Rueby Wood nel ruolo di Nate, con Norbert Leo Butz e Lisa Kudrow. Basato sul libro di Tim Federle, il film è stato adattato per lo schermo e diretto dallo stesso Tim Federle. Marc Platt e Adam Siegel sono i produttori del film, mentre Tim Federle e Pamela Thur sono gli executive producer.

Omicidio a Los Angeles con Charlie Hunnam e Mel Gibson in prima tv su SKY e NOW

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Arriva in prima tv assoluta lunedì 7 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand, Omicidio a Los Angeles, film Sky Original diretto da Tim Kirby e tratto dal best seller Last looks di Howard Michael Gould.

In questa divertente action comedy Charlie Hunnam è Charlie Waldo, un ex poliziotto di Los Angeles, Mel Gibson è Alistair Pinch, una star di Hollywood, Morena Baccarin è Lorena Nascimento, impetuosa ex ragazza di Waldo, e Lucy Fry è Jayne White, insegnante della figlia di Pinch, che forse è più di quanto sembra.

La trama

Charlie Waldo è un poliziotto di Los Angeles, che, dopo aver mandato in carcere un innocente per errore, ha lasciato il servizio e ora vive in solitudine tra i boschi. Alistair Pinch è un attore eccentrico, con un pessimo carattere e problemi con l’alcol, protagonista di uno show televisivo di grande successo. Quando la moglie di Pinch viene trovata morta, la star è il principale sospettato. Lorena Nascimento, ex ragazza di Waldo che lavora nel business televisivo, prova a convincere il poliziotto a tornare a Los Angeles, per lavorare al caso di Pinch e provare a scagionarlo. Waldo inizialmente rifiuta, ma poi il corso degli eventi lo porta a rientrare in servizio per indagare sull’accaduto.

 

Omicidio a Los Angeles Lunedì 7 marzo in prima tv assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand.

Prime Video annuncia la “puntata bonus” della seconda stagione di LOL: Chi ride è fuori

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Da lunedì 7 marzo arriva in esclusiva su Prime Video la puntata bonus di LOL: Chi ride e fuori. Trenta minuti di contenuti inediti e momenti esilaranti mai visti prima, tratti dalla seconda stagione del comedy-show Amazon Original che sta entusiasmando il pubblico. Cosa avranno combinato ancora Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti, Diana Del Bufalo, Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Mago Forest, Alice Mangione, Gianmarco Pozzoli, Tess Masazza e Max Angioni? E Lillo? Come avranno reagito i due conduttori Fedez e Frank Matano? Vedere…per ridere!

La seconda stagione di LOL: Chi ride è fuori è prodotta in Italia per Amazon Studios da Endemol Shine Italy ed è disponibile in esclusiva su Prime Video, in più di 240 Paesi e territori nel mondo.

Inoltre, dal 15 marzo sarà disponibile in libreria LOL: Chi ride è fuori Cult Book, il libro, edito da Fabbri Editore, contenente giochi, quiz e curiosità̀ ispirati allo show che faranno rivivere i momenti più cult.

The Batman: qual è il momento migliore per fare una “pausa bagno”?

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The Batman di Matt Reeves è finalmente arrivato in sala, anche se potrebbe richiedere una pausa per il bagno per molti spettatori dato che dura ben tre ore, dopotutto è perfettamente comprensibile che qualcuno possa avere bisogno di usare il bagno, soprattutto se ha comprato una coca gigante e dei popcorn per gustarsi il film.

Per fortuna, c’è un momento ideale per precipitarsi in bagno se dovesse rivelarsi necessario, dal momento che arriva proprio a metà del film (circa 90 minuti dall’inizio del film). Questo è quando Bruce Wayne è a una cerimonia commemorativa e ha una conversazione con Bella Real, una candidata sindaco di Gotham City (interpretata da Jayme Lawson). Non solo è meno critico per la trama generale rispetto ad altre scene, ma la maggior parte della scena del funerale di Batman è stata pubblicata online dalla Warner Bros come parte del loro marketing. Ciò significa che gli spettatori possono correre in bagno e guardare ciò che si sono persi in seguito.

The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Patrick Stewart sulle difficoltà di Xavier ad apparire nel film

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In un’intervista con Rolling Stone, Patrick Stewart approfondisce il suo ritorno al personaggio di Xavier in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, anche se è riluttante a rivelare qualsiasi dettaglio. Spiega che il Professor X è già morto due volte nei film degli X-Men, quindi deve avere un qualche potere particolare dalla sua. Ovviamente noi sappiamo che grazie all’apertura del Multiverso tutto è possibile, ma ecco cosa ha dichiarato Stewart:

Questa è una questione molto delicata… Tutto quello che posso dirti è che dovremo vedere. Ma tieni presente che il professor Xavier è già morto due volte. Penso che debba avere una sorta di qualità da Superman.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Fonte: RollingStone

The Batman: le prime reazioni del cast a Robert Pattinson in costume

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Robert Pattinson, Zoe Kravitz, Jeffrey Wright e Paul Dano si sono incontrati di recente con IMDb per rispondere ad alcune domande riguardo a The Batman. Tra le altre cose, tutti hanno rivelato quali sono state le loro prime impressioni sulla Batsuit. Ecco le loro dichiarazioni:

Jeffrey Wright: Quando abbiamo provato, era solo nel cappuccio e con il cappuccio ho potuto vedere che era leggermente imbarazzato, pensava cose del tipo: “Funzionerà?” E l’ho guardato ed è stato come interessante… poi è tornato indietro e si è cambiato ed è uscito ed era completamente vestito. Era il Batman! Sembrava giusto.

Paul Dano: È stato fantastico vedere Rob salire sul set. Ricordo che il Secondo Giorno diceva: “Ok… sto facendo un film di Batman!”

Robert Pattinson: È stata una ripresa così lunga e ogni due o tre minuti mi vedevo riflesso o vedevo le orecchie a punta nella mia ombra. All’improvviso mi si ripresentava tutto, ma la maggior parte delle volte era solo nella parte posteriore della mia mente. Ancora oggi, passo davanti ai cartelloni pubblicitari ed è strano per me. È assolutamente bizzarro! È divertente perché non pensi davvero a quanto sia iconico il personaggio quando lo interpreti. Stai solo pensando a tutti i dettagli tutto il tempo e non riesci davvero a vedere l’idea del quadro generale. E poi vedendolo su un cartellone pubblicitario per qualche motivo, mi sono messo a gridare per strada…

Zoë Kravitz: Sono io!

Robert Pattinson: Aspetta un secondo… quindi era una cosa reale?

*Risata*

The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Thor: Love And Thunder, in cosa sarà diverso da Ragnarok?

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Thor: Love And Thunder, in cosa sarà diverso da Ragnarok?

Taika Waititi ha rivoluzionato il racconto del Thor del Marvel Universe con Thor: Ragnarok, e adesso, alle prese con la regia di Thor: Love and Thunder, ha spiegato in cosa i due film differiranno e in cosa invece saranno simili.

Durante la promozione del suo nuovo film, Our Flag Means Death, il regista e sceneggiatore ha commentato la lavorazione del nuovo film Marvel Studios in rapporto a Ragnarok: “Non credo ci sia stata alcuna differenza. Voglio dire davvero, è una dimensione simile ed è tutto uguale. Ci sono alcuni attori diversi, ma l’energia e l’intenzione sono sempre le stesse”.

Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Robert Pattinson trova disturbante la performance di Danny DeVito in Batman Il Ritorno

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Durante la promozione di The Batman, Robert Pattinson ha avuto modo di parlare di ciò che apprezza e di ciò che rappresenta una vera e propria eredità del lavoro che Tim Burton ha fatto sul personaggio, specialmente riguardo a Batman Il Ritorno, che ha definito un capolavoro.

Parlando con BBC Radio 1, l’attore ha ricordato quando, nel 1992, ha visto il film ed è rimasto terrorizzato dal Pinguino di Danny DeVito, e non ha paura di dire che quella performance lo terrorizza ancora oggi.

“Amo Danny Devito. Batman Il Ritorno è un capolavoro… Mi ricordo quando ho visto il film da piccolo e persino a guardarlo adesso, credo che la sua performance sia una delle cose più disturbanti in assoluto che io abbia mai visto. Ed è anche un po’ audace.”

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The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Charlie Cox ha confessato solo a una persona che sarebbe apparso in No Way Home, ecco chi

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Anche se in parte offuscato dalla presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield, il cameo di Charlie Cox nei panni di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home è stato un momento importantissimo per i fan del MCU, custodito con segretezza fino al momento dell’uscita del film.

Lo stesso Cox è stato attento a condividere la notizia con persone selezionate, tra questi c’è stato il collega Tom Hiddleston, con il quale è molto amico. Parlando a ComicBook.com, Cox ha rivelato di aver chiamato Hiddleston per discutere del suo ruolo in No Way Home. Fu durante quella telefonata che Hiddleston gli consigliò di intrufolarsi in una proiezione in modo da poter godere della reazione del pubblico al suo cameo. Cox ha detto:

“Una delle mie prime telefonate l’ho fatta a Tom, quando ho scoperto che sarei tornato, anche se stavo cercando di non dirlo a nessuno, ho vissuto per due anni nella paura che la cosa trapelasse, è stata una grande sorpresa (…) Una delle mie prime telefonate, e sapevo che potevo dirglielo perché sapevo anche che lui sapeva, è stata a Tom Hiddleston, è uno dei miei migliori amici.

“Mi ha detto, e stava sparando a Loki in quel momento, quindi aveva parlato con quei ragazzi, e sapeva, e loro sapevano che eravamo amici, e tutte quelle cose, quindi lo sapeva. Gli ho parlato , e lui mi ha detto: “Qualunque cosa tu faccia, quando uscirà il film, devi intrufolarti nel retro di un cinema, perché impazzirà”. E ricordo di aver pensato: ‘No, non lo farà.’ Sarà bello essere lì, ma penso che stia pensando a come sarebbe per Loki apparire in quel momento, in cui la base di fan di Loki è diversa da qualsiasi cosa io abbia mai visto in vita mia”.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: un nuovo Stregone svelato dai Funko Pop

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Mentre si avvicina sempre di più l’uscita al cinema di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la Marvel ha svelato il nuovo merchandising realizzato per il film, che indica inequivocabilmente la presenza di un nuovo Stregone.

Funko Pop! ha svelato una serie di nuove figure che rappresentano i personaggi del film, e tra queste c’è anche Sara, che dall’abbigliamento sembra essere uno stregone misterioso non ancora mostrato in nessun trailer precedente. Eccolo!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Batman: il regista ha mai pensato a un crossover con il Joker di Joaquin Phoenix?

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Trai tanti commenti che si stanno affollando in rete su The Batman, si parla anche tanto del fatto che Matt Reeves ha portato avanti un’operazione molto simile a quella che Todd Phillips ha fatto con Joker. Ma queste due versioni dei personaggi si incontreranno mai?

Da parte sua, Reeves non ha mai immaginato che il suo film DC si connettesse con Joker in alcun modo. Parlando con Total Film (tramite GamesRadar+), Matt Reeves ha commentato così l’eventualità di una connessione cinematografica trai due personaggi:

“Stavo finendo i film de Il pianeta delle scimmie quando sono salito a bordo di The Batman, la prima volta, nel 2017. Ci sono voluti cinque anni. Quando stavo lavorando alla sceneggiatura e l’ho approfondita, Joker non era ancora uscito. Non sapevo cosa fosse Joker o cosa sarebbe stato.

“Me ne sono reso conto una volta che eravamo molto immersi nel film, e il fatto che chi lavorava a Joker stesse radicando i fatti in un modo che ricordava le cose che stavamo facendo, non era pianificato. Joker è sempre stato pensato per essere un personaggio molto specifico standalone a cui stavano lavorando Joaquin [Phoenix] e Todd [Phillips]. Non c’è mai stata alcuna discussione sul crossover”.

The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Batman: la classifica dei migliori costumi del Crociato Incappucciato

Il personaggio di Batman ha conosciuto un viaggio inarrestabile sul grande schermo: ripartendo dalle avventure di Adam West nel ruolo del Crociato Incappucciato, possiamo affermare che l’era moderna per il personaggio in live-action è iniziata con il Batman di Tim Burton nel 1989.

Proseguendo con l’interpretazione di Joel Schumacher dell’eroe della DC Comics negli anni ’90, i fan hanno poi dovuto aspettare parecchio prima che Christopher Nolan arrivasse con il suo reboot grintoso. Successivamente, abbiamo avuto il Batman di Zack Snyder, nell’ottica di un’interpretazione accurata dei fumetti, anche se divisiva, e ora è il turno di Matt Reeves con il suo The Batman. Ciò che ha unito tutte queste interpretazioni è lo status iconico del costume di Batman, che ha sancito indubbiamente lo sviluppo e il modo in cui è stato recepito il personaggio nel corso degli anni, come evidenzia ComicbookMovie.

L’era Schumacher

Con Joel Schumacher al timone del franchise di Batman, mentre la Warner Bros. cercava di aumentare le vendite del merchandise dopo l’oscura versione che Tim Burton aveva dato di Gotham City, il Crociato Incappucciato divenne una vera e propria action figure vivente.

Batman Forever vide Bruce Wayne indossare una più che dimenticabile tuta argentata, mentre il suo costume principale – una versione spartana e plastificata di quella indossata da Michal Keaton – era sicuramente più bella alla vista, ma per nulla incisiva. Questa segnò anche l’introduzione degli ormai famosi “Bat-nipples” che divennero sinonimo di una nuova epoca narrativa. Per finire, Batman e Robin ha presentato le Batsuits più anni ’90 che si possano immaginare, compresa una speciale “armatura di ghiaccio” che rendeva i tre protagonisti del film a dir poco ridicoli.

Il Batman tattico in Justice League

batman justice leagueIl costume proposto dalla Snyder Cut è perfettamente integrato nella Lega della Giustizia, ma è stato enormemente depotenziato rispetto a Batman V Superman durante le scene d’azione.

Possiamo apprezzare il fatto di aver dato a questa versione di Batman una maggior potenza di fuoco per la battaglia della Justice League contro Steppenwolf e i suoi Parademoni, ma se il regista stava cercando un perfetto incrocio tra la normale Batsuit e la sua armatura ispirata a The Dark Knight Returns, non si arriva di certo al compromesso desiderato.

Sfortunatamente, non è risultata una versione particolarmente ben congegnata della tuta (indipendentemente dalla versione del film che si guarda). C’erano molti modi per migliorarla e fare in modo che Bruce Wayne avesse la possibilità effettiva di combattere contro questa invasione aliena, ma si è trattato comunque di un raro errore da parte di Snyder in termini di costumi.

Batman Begins

Batman Begins filmDopo i punti bassi di fine anni ’90, eravamo tutti pronti ad abbracciare la visione realistica e radicata in una Gotham corrotta nel Batman Begins di Christopher Nolan. Il film, pur essendo un’innegabile e, a tratti, prolissa storia d’origine dell’eroe, fu un successo e ci fece conoscere la dicotomia interna all’eroe, anche tramite l’utilizzo di una Batsuit veramente cool.

E’ vero che Christian Bale si mise in forma smagliante per il suo debutto cinematografico nei cinecomics, ma questa versione pesantemente corazzata della tuta lo faceva sembrare troppo gonfio, privando la silhouette del Cavaliere Oscuro del tipo di immagine iconica che avremmo visto nei film successivi di Nolan.

Batman ’89

Michael Keaton ha indossato due Batsuit nel corso del suo periodo nei panni del più grande detective del mondo e si può dire che entrambi funzionavano bene all’epoca. Possiamo dire che la tuta di Batman Returns è probabilmente la meno memorabile fra le due, dato che anticipa l’estetica anni ’90 che sarebbe poi stata preponderante nei film di Schumacher.

Tuttavia, quella di Batman era fenomenale: rendendo preponderante la combinazione di cromie di neri, il logo giallo ripreso accuratamente dai fumetti risaltava davvero sullo schermo. Era una versione di Batman che risultava inevitabilmente gonfiata, ma la sua silhouette minacciosa e la presenza dominante di Keaton rendevano giustizia a questo iconico supereroe della DC Comics; potremmo definirla anche limitante, nel senso che non permetteva effettivamente al Bruce Wayne di Keaton neanche di girare la testa, ma ciò è attribuibile alle limitazioni dell’epoca.

I costumi dello SnyderVerse

Ci rendiamo perfettamente conto che non tutti amano il lavoro sul personaggio apportato da Zack Snyder in Batman, ma è innegabile il lavoro di ricerca che il regista ha effettuato in preparazione all’ideazione del costume di Batman.

Influenzato principalmente dal lavoro dei fumetti di Frank Miller, il costume che vedete in questa foto sembra essere stato preso direttamente dalle pagine del fumetto e riposizionato sul grande schermo: non si tratta necessariamente del più entusiasmante visivamente, ma il reparto costumi ha centrato pienamente il design di questo, dal logo classico alla cintura multiuso, nera al posto che gialla, il che è stata un’ottima trovata visiva.

The Batman

The BatmanL’accenno al costume di Batman che possiamo notare dal trailer non rende pienamente giustizia alla Batsuit che indossa Robert Pattinson, adeguatamente fedele rispetto a ciò che conosciamo dai fumetti ma con una giusta nota di contemporaneità.

Con una maggiore attenzione alla zona del colletto di questo costume, si tratta probabilmente di una perfetta rielaborazione delle amate illustrazioni di Lee Bermejo di Batman, ed elimina finalmente la ridicola incapacità dell’eroe di girare la testa ed essere “confinato” all’interno della tuta. Con una serie impressionante di gadget e armi incorporati alla tuta, il suo aspetto malconcio e segnato dai proiettili serve solo a sottolineare i pericoli di essere Batman.

Il cavaliere oscuro/ Il cavaliere oscuro Il Ritorno

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro BatmanSostanzialmente asciutto e realistico nelle linee, il costume da pipistrello indossato da Christian Bale ne Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno è quasi perfetto: il mantello e il cappuccio sono eccezionali ed è stata apprezzata anche la presenza della Bat-cintura dorata che rende esplicito omaggio ai fumetti.

È un peccato che il logo non sia stato mostrato in modo un po’ più accentuato, ma non si può fare a meno di guardare questo Batman e rimanere impressionati: questo costume si adatta perfettamente all’estetica creata da Nolan con la sua realistica Gotham City, ma è comunque qualcosa che si può immaginare che l’eroe indossi nel nostro mondo.

In termini di paragone con ciò che abbiamo visto nei fumetti, funziona molto bene, e dopo che Batman Begins ha fallito in qualche misura con la silhouette iconica del Crociato, questa tuta l’ha perfezionata.

Bat-Armatura

Per quanto divisiva possa essere stata la battaglia tra il Cavaliere Oscuro e l’Uomo d’Acciaio in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, come si può criticare questa armatura? Presa direttamente dalle pagine di The Dark Knight Returns di Zack Snyder, è esattamente un’illustrazione letterale del fumetto che prende vita, qualcosa che non avremmo mai immaginato di vedere sul grande schermo.

Ci possono essere stati alcuni momenti poco impattanti in questa epica resa dei conti, ma è impossibile non apprezzare una versione corazzata di Batman che scatena ogni sorta di armi per rallentare Superman durante lo scontro decisivo… È stato perfetto? Da un punto di vista visivo, diremmo che sì, lo è stato. In termini di trasposizione del personaggio dalla pagina allo schermo in modo impeccabile, i fan non pensano che si possa fare meglio di così.

Non ci resta che il crimine: trama, cast e sequel del film

Non ci resta che il crimine: trama, cast e sequel del film

Negli ultimi anni il cinema italiano sembra nuovamente voler puntare sul genere per raccontare le proprie storie, ed è così che sui grandi schermi si sono avvicendate storie di supereroi, noir, horror e fantasy. In questo filone si colloca anche Non ci resta che il crimine (qui la recensione), commedia a metà tra il gangster movie e il film fantastico diretta da Massimiliano Bruno con una sceneggiatura da lui scritta insieme ad Andrea Bassi con anche Nicola Guaglianone e Menotti, già autori del celebre Lo chiamavano Jeeg Robot. Al centro della vicenda vi è uno stravagante gruppo di amici che si trova a viaggiare nel tempo, finendo nella Roma del 1982.

Con un titolo che omaggia il classico Non ci resta che piangere, il film è stato descritto da suoi autori come un Ritorno al futuro che incontra Romanzo criminale. Vi si ritrovano infatti elementi di fantascienza come anche del genere poliziesco, e proprio a questi cult ha raccontato Bruno di essersi ispirato per la regia, ricca di zoom, split screen e inquadrature deformanti dal basso. Non ci resta che il crimine richiama in tutto e per tutto gli anni in cui è ambientato, e vede alcuni celebri attori del panorama cinematografico italiano confrontarsi con ruoli inediti.

Accolto da un buon favore di critica, il film non manca di suscitare un buon interesse nei suoi confronti. Così facendo arriva a posizionarsi al primo post del botteghino, incassando un totale di 2 milioni di euro. Tale risultato ha infine spinto gli autori a realizzare un sequel. Prima di intraprendere una visione del film, però, è certamente utile approfondire ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast, scoprendo così ulteriori curiosità su tale lungometraggi. Infine, si elencheranno anche le piattaforme streaming a cui è possibile rivolgersi per ritrovare il titolo e poterne godere con una comoda visione casalinga.

Non ci resta che il crimine: la trama del film

La storia si apre a Roma nel 2018, dove Sebastiano, Moreno e Giuseppe sono tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo. Questi decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta… sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Le cose non vanno però come sperato, e i tre si trovano a dover pensare ad una soluzione per fare soldi. L’occasione arriverà però nel modo più inaspettato possibile, andando contro ogni loro convinzione terrena.

Per un imprevedibile scherzo del destino, questi vengono infatti catapultati negli anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. A sconvolgerli ulteriormente vi sarà l’incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto, ma dovranno prima di tutto riuscire a calarsi perfettamente in quella nuova realtà, stringendo alleanze e guardandosi le spalle dai pericolosi nemici.

Non ci resta che il crimine cast

Non ci resta che il crimine: il cast del film

Protagonisti del film sono alcuni dei più noti e amati interpreti dell’attuale panorama cinematografico italiano. Il trio di amici che si trovano a viaggiare nel tempo è infatti formato da Marco Giallini nei panni di Moreno, il più truffaldino del gruppo, Alessandro Gassmann è invece Sebastiano, il più ingenuo, e Gianmarco Tognazzi è Giuseppe, un pusillanime che impara a tirare fuori il carattere. Per i loro personaggi, i tre attori hanno lavorato costruendo caratteri completamente diversi dai loro, dando così vita a dei ruoli inediti nella loro carriera. Interpretazioni, le loro, per le quali sono naturalmente stati particolarmente apprezzati. Nel film sono poi presenti anche Antonello Fassari nei panni del suocero di Giuseppe, e lo stesso Massimiliano Bruno in quelli di Gianfranco, amico del trio.

L’attore Edoardo Leo si trova invece ad interpretare il boss criminale Renatino. Per lui si tratta del primo ruolo da cattivo della sua carriera. Per potersi calare nei panni di questo, Leo ha raccontato di accantonare il vasto immaginario di riferimento del film, e ricercare invece una propria biografia del personaggio. L’attore si è così poi concentrato sull’esasperare ciò che c’era già in sceneggiatura, come l’elemento della gelosia. Tramite questo l’attore ha infatti puntato sul mostrare la pericolosità ma anche la fragilità di Renatino. Ilenia Pastorelli, dopo essere divenuta celebre grazie a Lo chiamavano Jeeg Robot, interpretare l’affascinante Sabrina. Una donna perfettamente consapevole del suo potenziale e che non manca di sfruttarlo per ottenere ciò che desidera.

Non ci resta che il crimine: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Data la buona accoglienza ottenuta dal film, Non ci resta che il crimine ha in breve ottenuto un sequel, intitolato Ritorno al crimine. Gli stessi attori del titolo del 2018 tornano così ad interpretare i rispettivi personaggi in una nuova avventura tra crimine e commedia. Nel film si ritroveranno però anche nuovi ingressi, come quello dell’attore Carlo Buccirosso nei panni di Massimo Ranieri, mercante d’arte con losche intenzioni. Essendo ambientato ora nel presente, il film presenta inoltre una nuova attrice per il ruolo di Sabrina, ora interpretata dall’attrice e cantante Loretta Goggi. Il film era inizialmente previsto in sala per il 12 marzo 2020, ma a causa della pandemia di Covid-19 è stato spostato al 29 ottobre. L’uscita è però stata ulteriormente rinviata a causa della nuova chiusura delle sale.

È possibile vedere o rivedere tale film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Non ci resta che il crimine è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 3 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Against the Ice: trama, cast e la storia vera dietro al film

Against the Ice: trama, cast e la storia vera dietro al film

Uno degli ambienti più impervi dove il cinema è solito ambientare le sue storie è senza dubbio in mezzo ai ghiacci. Questi luoghi, privi di vita e che mettono a durissima prova chi tenta di sopravvivervi, sono infatti stati raccontati in tempi recenti in titoli esemplari come The Grey, Frozen, Everest e ArcticUn altro film va ora ad aggiungersi a questo filone ed è Against the Ice. Diretto dal regista danese Peter Flinth, questo è stato presentato all’edizione del 2022 del Festiva di Berlino e va a raccontare un incredibile storia vera di sopravvivenza, a discapito di ogni avversità e paura.

Un puro survival movie, in cui tutti i fan del genere potranno ritrovare non solo gli elementi di questo ma anche numerosi dettagli che lo rendono diverso rispetto a titoli simili di produzione statunitense. Prima di intraprendere una visione di Against the Ice, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Si forniranno poi anche elementi relativi alla storia vera qui raccontata. Infine, si indicherà anche dove è possibile vedere il film in streaming.

Against the Ice: la trama del film

La storia qui narrata si svolge nel 1909, durante una spedizione artica guidata dal capitano danese Ejnar Mikkelsen. L’uomo è intento a confutare la rivendicazione degli Stati Uniti sulla Groenlandia nordorientale, basata sulla presupposizione che la Groenlandia fosse divisa in due territori separati. Dopo aver lasciato nave ed equipaggio, Mikkelsen parte dunque in esplorazione sui ghiacci con un compagno inesperto, Iver Iversen. A missione completata, il viaggio di ritorno si rivela però più lungo e impegnativo del previsto. La loro avventura però è solamente all’inizio e sono molte le dure sfide che il rigido ambiente porrà loro. Con il passare del tempo, però, la loro lucidità lascia spazio a diffidenza e paranoia, una combinazione pericolosa nella lotta per la sopravvivenza.

Against the Ice: il cast e le location del film

Ad interpretare il capitano Ejnar Mikkelsen vi è il noto attore danese Nikolaj Coster-Waldau, noto principalmente per il ruolo di Jaime Lannister nella serie televisiva Il Trono di Spade. Nei panni dell’inesperto Ivan Iversen vi è invece Joe Cole, visto nelle serie Peaky Blinders e Gangs of London. Il regista ha scelto quest’ultimo per via della sua scarsa familiarità con la Groenlandia. Per i due attori il set è poi stato tutt’altro che semplice. Coster-Waldau ha raccontato di aver subito una commozione cerebrale durante le riprese della scena del combattimento con gli orsi. Questi sono naturalmente stati realizzati attraverso la CGI, anche se il regista aveva inizialmente intenzione di utilizzare un vero orso.

Nel film compaiono poi anche gli attori Charles Dance, attore a sua volta noto per Il Trono di Spade dove interpretava Tywin Lannister, e qui nei panni di Neergaard, e l’attrice islandese Heida Reed, vista in serie come Poldark e FBI: International, qui nei panni di Naja. Per quanto riguarda le location, se anche il regista ha dovuto rinunciare ad un vero orso, non ha però rinunciato all’occasione di dar luogo alle riprese nel vero territorio della Groenlandia e, parzialmente, anche in Islanda. Ha così potuto avvalersi di veri ambienti, necessari a permettere agli attori di calarsi davvero nella realtà dei loro personaggi.

Against the Ice cast

Against the Ice: la vera storia dietro al film

Come anticipato, quella di Against the Ice è una storia vera, riportata nel libro scritto dallo stesso Mikkelsen e intitolato Two Against The Ice, su cui il film si basa. In questo l’esploratore, vissuto dal 1880 al 1971 e noto per le sue spedizioni in Groenlandia, racconta della sua più difficile spedizione nell’impervio territorio. Nell’inverno del 1909, infatti, egli si recò in Groenlandia per effettuare una mappatura della costa nordorientale. La sua nave in legno, la Alabama, fu bloccata dai ghiacci di Shannon e, mentre stava esplorando, il resto del gruppo tornò a casa a bordo di una baleniera. Rimasto solo col suo ingegnere, Iversen, Mikkelsen effettuò con successo alcuni viaggi in slitta per recuperare i diari perduti e per smentire l’esistenza del canale di Peary.

Gli Stati Uniti, infatti, rivendicavano la proprietà della Groenlandia nordorientale, giustificando la cosa sostenendo che il territorio fosse diviso in due dal citato canale. Mikkelsen provò però che la Groenlandia è un’unica isola e che questa non spettava dunque agli Stati Uniti. A missione compiuta, i due esploratori tornarono a Shannon dove scoprirono però che il resto del gruppo era fuggito. Dopo aver salvato travi e tavole, eressero allora un piccolo cottage. Mikkelsen e Iversen passarono due inverni sul posto prima di venire salvati, in punto di morte, da una baleniera norvegese nell’estate del 1912. Il cosiddetto cottage Alabama rimase intatto, e fu addirittura fotografato dalla nave danese Ejnar Mikkelsen nel settembre 2010.

Against the Ice: il trailer e dove vederlo in streaming

Against the Ice è stato acquistato e distribuito a livello internazionale da Netflix e dunque è possibile trovarlo per una visione in streaming unicamente sulla relativa piattaforma dell’azienda. Per chi possiede già un account, basterà eseguire l’accesso con i propri dati e riprodurre il film. Per chi invece non possiede ancora un account, prima di vedere il titolo occorrerà aprirne uno, sottoscrivendo un abbonamento mensile che permetterà di avere accesso anche a tutti gli altri film presenti nel catalogo. Si avrà a quel punto modo di guardare Against the Ice in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, Distractify

 

Per Lucio: il documentario di Pietro Marcello su Lucio Dalla

Per Lucio: il documentario di Pietro Marcello su Lucio Dalla

Nei giorni in cui ricorre tanto il decennale dalla scomparsa (1 marzo 2012) quanto il compleanno (4 marzo 1943), un ottimo modo per ricordare l’amato cantautore Lucio Dalla è, oltre a riascoltare i suoi incantevoli brani, guardare il documentario che il regista Pietro Marcello gli ha dedicato. Uscito nelle sale come evento nel luglio del 2021, Per Lucio è infatti una struggente lettera d’affetto al musicista bolognese che ha attraversato decenni della storia italiana caratterizzandola con la sua musica irriverente, poetica, anticonformista, sempre ricca di sentimenti. Per Lucio, tuttavia, non è il classico documentario sulla vita di un’artista, bensì un racconto che intreccia questa con la realtà e l’immaginazione.

Marcello, autore di affascinanti documentari come Il passaggio della linea e La bocca del lupo, ma anche del film Martin Eden, con protagonista Luca Marinelli, si avvale come suo solito di filmati di repertorio provenienti da ogni tempo e luogo per accompagnare il racconto della crescita artistica di Dalla con visioni e suggestioni che la arricchiscono. Si effettua così un vero e proprio tuffo visivo e sonoro nell’immaginario poetico del cantautore, diviso tra leggerezza e momenti di più serio e cupo impegno politico e sociale. Allo stesso tempo, si va così a delineare l’innumerevole quantità di sfumature presenti in Dalla, che passava dall’essere un istrione ad un comico, ma anche un jazzista, viandante, eroe, poeta, cantore, profeta, trasformista e provocatore.

Per Lucio: dalle origini alla consacrazione

Nel corso della narrazione proposta da Marcello, tutti gli elementi presenti riportano alla luce l’avventura di Dalla e le sue molte vite. Si parte naturalmente con il faticoso esordio e l’entusiasmo per la prima ascesa al successo, dalla fortunata collaborazione con il poeta Roberto Roversi, fino e alla consacrazione come autore colto e popolare. Le sue liriche e le sue musiche dipingono così un’Italia sotterranea e sfumata, immergendo lo spettatore in una libera narrazione del Paese che attraversa tanto il boom economico che i tragici eventi del periodo legato alla fine degli anni’ 70. Più nello specifico, si passa dal racconto della città di Bologna, luogo natìo di Dalla, fino alla strage che colpì la stazione ferroviaria del capoluogo dell’Emilia-Romagna il 2 agosto del 1980.

Non mancano però anche ricordi più spensierati, come le incursioni televisive di Dalla e gli eventi che fecero nascere in lui le idee per quelli sarebbero poi diventati alcuni dei suoi brani di maggior successo e più amati dal pubblico. Attraverso le parole dello storico manager Tobia Righi e dell’amico di sempre Stefano Bonaga, infine, si delineano ulteriori aspetti, curiosità e aneddoti sul mitico Dalla. In tutto ciò, l’attenzione del regista si accosta a quella nota di Dalla per gli ultimi, gli emarginati, rendendoli protagonisti di diversi momenti del documentario. Lo stesso Marcello, d’altronde, aveva già reso quei personaggi il cuore dei suoi precedenti lungometraggi, attraverso cui far trasparire il vero volto di un’Italia nascosta ma forte.

Per Lucio canzoni

Per Lucio: le canzoni di Dalla e i materiali d’archivio

Naturalmente ad accompagnare la narrazione vi sono le canzoni di Dalla, brani che hanno saputo in modo più o meno esplicito raccontare il Paese, i suoi abitanti e i suoi sconvolgimenti. Si compie così un viaggio attraverso canzoni simbolo come Lunedì Film, Il fiume e la cittá, Itaca, È lì, La Canzone di Orlando, L’operaio Gerolamo, La Borsa Valori, Mille Miglia, Intervista con l’avvocato, I muri del ventuno, Quale allegria, Come è profondo il mare, Mambo, Il Parco Della Luna, Balla Balla Ballerino e Futura. In ognuno di questi, raccontati nella loro genesi e nel loro successo, Dalla sapeva inserire tanto acute descrizioni dell’animo umano quanto di ciò che vedeva accadere quotidianamente davanti ai suoi occhi.

Come già accennato, particolare importanza nel film la ricoprono anche i tanti materiali d’archivio che Marcello ha ricercato per ampliare il raggio d’azione del suo racconto. Egli ha infatti attinto dall’infinito bacino dei repertori pubblici e privati, storici e amatoriali, grazie ai materiali d’archivio di Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Cineteca di Bologna, Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico e Fondazione CSC – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa (Ivrea). Grazie a questi può dar vita a dei veri e propri dialoghi con spezzoni di interviste più o meno inedite a Dalla, ottenendo così nuovi sensi e direzioni di racconto che fanno espandere Per Lucio ben oltre il suo primario obiettivo.

Per Lucio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desiderasse vederlo, è possibile fruire di Per Lucio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente, in prima visione assoluta, nel palinsesto televisivo di giovedì 3 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb, NexoDigital

 

The Batman arriva sugli schermi The Space Cinema in lingua originale

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In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione di The Batman, il film ispirato dal fumetto di Batman ‘The Long Halloween’ e decimo lungometraggio del DC Extended Universe, in lingua originale.

Il film The Batman, co-scritto e diretto da Matt Reeves, vede Bruce Wayne vestire già da tempo i panni di Batman: il protagonista ha già affrontato criminali, superato l’assassinio dei propri genitori ed è diventato un punto di riferimento per la polizia di Gotham City. All’improvviso un nuovo nemico inizia a seminare il panico in città con l’obiettivo di uccidere il vigilante mascherato di Gotham: tra indovinelli, inganni ed enigmi sulla famiglia Wayne Batman potrà fare affidamento solo sul fidato maggiordomo Alfred (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright). Per la prima volta il cavaliere oscuro si troverà a dover affrontare la sua oscurità interiore e discendere nelle profondità della città per cercare informazioni sul criminale che sta mettendo in ginocchio la corrotta Gotham City.

Qui incontrerà una serie di personaggi interessanti: come Catwoman (Zoë Kravitz), Pinguino (Colin Farrell) e il Boss del crimine Carmine Falcone (John Turturro); le indagini porteranno il protagonista a scoprire delle verità nascoste sulla sua famiglia ma per avere giustizia e compiere la sua vendetta Batman si vedrà costretto a stringere alleanze inaspettate.

I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano Odeon, Firenze (Novoli), Limena, Bologna, Trieste, Vimercate, Silea, Parma Centro, Roma (Parco de Medici), Napoli e Torino (Beinasco).

The Batman, leggi la recensione del film

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Robin Wright: 10 cose che non sai sull’attrice

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Robin Wright: 10 cose che non sai sull’attrice

Robin Wright è una di quelle attrici che ha contribuito a fare la storia del cinema grazie ai suoi tanti diversi, quanto memorabili, ruoli. L’attrice ha sempre dimostrato di saper scegliere i personaggi migliori per il proprio talento, diventando molto amata ed apprezzata in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Robin Wright.

Robin Wright: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1986 con Hollywood Vice Squad (1986). Ha poi recitato in La storia fantastica (1987), Stato di grazia (1990), Toys – Giocattoli (1992), Forrest Gump (1994), 3 giorni per la verità (1995), Prove d’accusa (1997) e Bugie, baci, bambole & bastardi (1998). Successivamente, ha lavorato in film come Le parole che non ti ho detto (1999), Unbreakable – Il predestinato (2000), La promessa (2001), Una casa alla fine del mondo (2004), La leggenda di Beowulf (2007), New York, I Love You (2009), State of Play (2009), The Conspirator (2010) e L’arte di vincere (2011). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Two Mothers (2013), Millennium – Uomini che odiano le donne (2011), La spia – A Most Wanted Man (2014), Everest (2015), Wonder Woman (2017), Blade Runner 2049 (2017), Justice League (2017), Wonder Woman 1984 (2020) e Land (2021).

2. Ha lavorato per il piccolo schermo ed è anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera l’attrice non è comparsa solo sul grande schermo, ma è apparsa anche in diverse serie tv come Santa Barbara (1984-1988), Empire Falls – Le cascate del cuore (2005) e House of Cards – Gli intrighi del potere (2013-2018). In quanto doppiatrice ha invece prestato la propria voce per A Christmas Carol (2009) ed è la narratrice di First Ladies (2020), in quanto produttrice ha poi lavorato alla realizzazione dei film Virgin (2003), Hounddog (2007), The Congress (2013), When Elephants Fight (2015), Land (2021) e della serie House of Cards. Di quest’ultima ha anche diretto alcuni episodi.

Robin Wright Forrest Gump

Robin Wright in Forrest Gump

 

3. Ha patito il freddo. Nel film pluripremiato agli Oscar la Wright interpreta Jenny, la donna amata dal protagonista. Il set, per lei, non è però stato sempre una passeggiata. L’attrice ha infatti raccontato di essersi ammalata per il freddo mentre stava filmando la scena del nightclub. A dispetto di ciò, si sentiva ancora in grado di cantare durante le riprese, nonostante fossero quasi ventiquattro ore ininterrotte in cui era quasi nuda al freddo, tranne che per una chitarra che la copriva.

4. Ha ricevuto una candidatura ai Golden Globe. Grazie all’interpretazione di Jenny Curran, l’attrice ha poi ricevuto una nomination per la Miglior attrice non protagonista senza, però, riuscire a vincerlo. La mancata vittoria ha però significato poco, poiché grazie a quel ruolo l’attrice è riuscita ad imporsi come una delle principali interpreti della sua generazione, trovando da quel momento grande successo e numerosi nuovi ruoli di rilievo.

Robin Wright House of Cards

5. Ha avuto il ruolo grazie a David Fincher. Il regista David Fincher ha offerto alla Wright il ruolo di Claire Underwood nella serie House of Cards dopo aver lavorato con lei per il film Millennium – Uomini che odiano le donne. Fincher la convinse promettendo che avrebbe contribuito alla creazione del personaggio e così è stato. La Wright ha infatti sempre avuto forte potere decisionale su ciò che Claire avrebbe detto o fatto nel corso della serie, come anche sui costumi da lei indossati.

Robin Wright: chi è suo marito

6. Si è sposata tre volte. L’attrice si è sposata per la prima volta nel 1986 con l’attore Dane Whiterspoon, ma il matrimonio è durato poco e i due hanno divorziato già nel 1988. Dopo il matrimonio con Sean Penn, durato dal 1996 al 2007, ha frequentato il collega Ben Foster dal 2012 al 2015. In seguito, l’attrice si è sposata per terza volta nel 2018 con il manager Clement Giraudel: i due si erano conosciuti solo l’estate precedente. Ad oggi sono ancora una coppia e in diverse occasioni si sono presentati insieme, mostrandosi molto uniti.

robin wright

Robin Wright e Sean Penn

7. I due sono stati sposati. L’attrice ha sposato il collega Sean Penn nell’aprile del 1996, dopo sei anni di fidanzamento. I due si erano conosciuti sul set del film Stato di grazia nel 1990 e dalla loro unione sono poi nati i figli Dylan Frances (nata nel 1991) e Hopper Jack (nato nel 1993). Dopo il matrimonio l’attrice ha preso il cognome del marito, presentandosi come Robin Wright Penn, per poi tornare a essere semplicemente Robin Wright dopo l’avvio delle pratiche per il divorzio. Alla fine del 2007 la coppia annuncia infatti la separazione. Penn e la moglie si riconciliano brevemente un paio di volte, per poi annunciare il divorzio definitivo il 28 luglio 2010.

8. Ha lavorato in alcuni film del marito. Nel corso della loro relazione, l’attrice ha partecipato in diversi film diretti da Penn, ovvero 3 giorni per la verità (1995) e La promessa (2001). Nel primo interpretava Jojo, un’artista che sviluppa una relazione con il problematico protagonista John Booth. Nel secondo è invece Lori una barista e madre, che trova protezione dal violento ex marito grazie all’anziano poliziotto Jerry Black.

Robin Wright in Wonder Woman

9. Ha interpretato la celebre amazzone. Nel film Wonder Woman e nel suo sequel Wonder Woman 1984, la Wright ricopre il ruolo di Antiope, sorella di Ippolita, la regina delle amazzoni, e zia di Diana. Per vestire i panni della guerriera, l’attrice ha raccontato di essersi sottoposta ad un duro allenamento volto a farle acquisire la fisicità e la muscolatura necessaria a poter anche interpretare alcune scene di battaglia molto complesse.

Robin Wright: età e altezza oggi

10. Robin Wright è nata l’8 aprile del 1966 a Dallas, nel Texas. L’attrice ha dunque oggi 55 anni. La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Batgirl: Oracolo potrebbe non essere nel film, ecco perché

Batgirl: Oracolo potrebbe non essere nel film, ecco perché

Barbara Gordon è pronta a fare il suo debutto cinematografico nel film di HBO Max Batgirl. Il costume visto nelle immagini del lungometraggio suggerisce che l’altro alter ego di Barbara, Oracolo, non farà la sua comparsa nel DCEU.

Forse è un po’ troppo presto per decifrare cosa ci sarà e cosa mancherà nel film. In ogni caso, anche se Batgirl rientra nel canone originale, c’è ragione di credere che la storia si svolgerà in un universo in cui Barbara non vive le esperienze che portano alla creazione della sua seconda grande identità eroica.

Come capiamo ciò? Dal costume della protagonista di Batgirl. La Bat-Family è incline ai cambi d’abito, forse più di qualsiasi altro gruppo di personaggi della DC Comics. La stessa protagonista del film ha attraversato diverse variazioni prima che il disegno finale del costume fosse definito. L’immagine che mostra gli indumenti dell’eroina è stata rilevata da Leslie Grace, interprete di Barbara, nel mese di gennaio. Si capisce subito che il costume è basato su una versione specifica dell’abito visto nei fumetti: è quello che indossa dopo il riavvio dell’universo della DC sotto il marchio New 52

Sicuramente la scelta è stata fatta in base alla popolarità dei vari abiti indossati dall’eroina. Tuttavia, il fatto che il costume scelto sia quello blu e oro rafforza la tesi secondo cui l’altra identità eroica di Barbara, Oracolo, sia assente nel film.

La vera domanda è però la seguente: escludere una parte così consistente della storia di Batgirl, è una nota veramente negativa? 

La spiegazione dell’Oracolo di Barbara Gordon

Barbara Gordon Oracolo

Barbara Gordon debutta come Batgirl in Batman #139 (1961) e da quel momento diventa un punto fermo della Bat-family. Tuttavia, è con la storia a fumetti acclamata dalla critica Batman – The Killing Joke (1988) che le circostanze attorno a Barbara cambiano. Concettualizzato da Brian Bolland e scritto da Alan Moore, il fumetto racconta dell’attacco di JokerBarbara, a quel tempo Batgirl. L’eroina resta paralizzata nel tentativo del cattivo di fare impazzire il commissario Gordon. L’evento non avrebbe dovuto far parte del canone DC ma, visto il successo della storia, alla fine viene inserito. In questo modo, la perdita dell’uso delle gambe di Barbara diventa un aspetto imprescindibile del personaggio all’interno dell’Universo DC

La svolta per Gordon avviene quasi un anno dopo: in Suicide Squadra 23 (1989) nasce la nuova identità eroica di Barbara. Creata da John Ostrander e Kim Yale, Oracolo è un nuovo alter ego per Barbara che, nonostante la perdita dell’uso delle gambe, le permette di prendere nuovamente parte alle storie più grandi dell’Universo DC. Oracolo è un broker di informazioni e un hacker che presta servizio non solo alla Suicide Squad, ma anche alla Justice League. Inoltre, Oracolo fonda il gruppo di supereroine Birds of Prey. In questo modo, Barbara assume una nuova identità e diventa una sorta di supereroe informatico che può aiutare a combattere il crimine e le grandi minacce usando il suo talento come mago della tecnologia.

Perché il costume di Batgirl escluderebbe Oracolo dalla DCEU

Leslie-Grace-Batgirl

Barbara Gordon nasce negli anni ’60 per mano dei fumettisti Gardner Fox e Carmine Infantino. L’eroina fa parte dell’universo narrativo di Batman della DC Comics. Dal 1966 al 1987 Barbara veste i panni di Batgirl, mentre dal 1989 diventa la supereroina Oracolo. Rimane in queste vesti per 21 anni, fino a quando nel 2011, con il reboot della DC Comics in New 52, Barbara torna ad indossare il costume di Batgirl. Pensato e scritto da Gail Simone, il ritorno all’eroina originale è stato controverso, ma alla fine ha avuto successo. Con i nuovi fumetti Barbara riacquisice l’uso delle gambe grazie ad un intervento chirurgico sperimentale, per poi riprendersi il mantello di Batgirl.

Qualche tempo dopo, Barbara ha subito un cambio d’abito piuttosto controverso, ma ben accolto dal pubblico. Il costume scelto per il film proviene direttamente dalla collana di fumetti appena descritta. Perché, tra tutti, si è optato proprio per questo costume? Probabilmente è stato scelto perché, anche se è un po’ meno appariscente, è funzionale alle immagini in movimento. D’altronde, per amore del realismo, molti tra i moderni film e serie a fumetti hanno usato questa stessa tattica con i propri personaggi. In molti casi i costumi rappresentati in live-action si ispirano a quelli sulla carta stampata, ma sono aggiornati e adattati al mezzo cinematografico per creare qualcosa di riconoscibile e unico allo stesso tempo.

Questa decisione permette di risolvere alcune problematiche legate alla resa dei materiali sullo schermo. Ad esempio, un tessuto tipico dei fumetti classici che rende poco in live-action è lo spandex. I film Fox degli X-Men sono stati i primi a porre il problema. I  produttori hanno abbandonato il succinto spandex blu e giallo della carta stampata optando per una pelle nera più semplice da realizzare. In seguito anche i designer di Capitan America nell‘Universo Cinematografico Marvel hanno preso una decisione simile: il costume del Cap di Steve Rogers è stato ridisegnato per il live-action in un’estetica più pratica e militaristica del look classico. Il risultato, sia per gli X-Men che per Captain America, è la nascita di una linea di costumi che prende in prestito qualcosa dai fumetti senza rimanere in debito.

Per Batgirl è stata presa un’altra strada. il costume che vediamo è indubbiamente quello blu del periodo successivo alla ”fase Oracolo”: è quindi abbastanza improbabile che vedremo Barbara trasformarsi in Oracle.

L’assenza di Oracolo in Batgirl è un male?

Batgirl Joker

L’identità Oracolo rimane una delle preferite dei fan della Bat-family. Perché allora si è scelto di escluderla da Batgirl? Forse perché Barbara Gordon, in queste vesti, è un personaggio controverso. La ”questione Oracolo” ha scatenato dibattiti su un’ampia varietà di argomenti, dall’oggettivazione dei personaggi femminili nei fumetti alla rappresentazione delle persone in sedia a rotelle e con altre disabilità. La decisione di non toccare nessuna delle fasi che vedono Barbara Gordon nei panni di Oracolo potrebbe essere una mossa presa per evitare polemiche sulla rappresentazione del personaggio.

Le critiche attorno a Oracolo nei fumetti sono già ingombranti. Per prima cosa, The Killing Joke non è una storia che mette al centro Barbara Gordon. È essenzialmente una storia di tre uomini in cui molti hanno visto Barbara come un esempio di “Donna nel frigorifero“. Il termine fa riferimento ad un espediente narrativo usato nei fumetti anche noto come ”fridging”: si fa morire o si ferisce un personaggio femminile solo per incitare l’eroe di sesso maschile, protagonista della storia, alla vendetta. L’espressione è stata coniata dalla fumettista Gail Simone e trae spunto da un episodio della serie Lanterna Verde in cui Alexandra DeWitt, fidanzata di Kyle Rayner, viene brutalmente uccisa da Major Force e chiusa appunto in un frigorifero. Sono tante le storie che fanno uso del fridging e The Killing Joke non è un’eccezione.

Se la storia problematica di Batgirl tratta da The Killing Joke non ricevesse alcuna forma di adattamento cinematografico, Oracolo non esisterebbe mai nel DCEU. Ciò raggirerebbe uno dei più grandi punti critici del personaggio. Inoltre, l’introduzione di Oracolo nel già caotico DCEU potrebbe solo complicare la linea temporale e consequenziale del franchise. Forse non c’è bisogno di un hacker che si aggiunga a Cyborg nella Justice League. D’altronde, l’eroe appena citato possiede una tecnologia che deriva dalla Scatola Madre e che è presumibilmente anni luce più avanti di cosa l’hacker Barbara potrebbe offrire.

Il DCEU dovrebbe includere la rappresentazione di persone con disabilità

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Certo, escludere Oracolo dal DCEU eliminerebbe una buona dose di critiche, ma siamo sicuri che scegliere di non rappresentare completamente un personaggio con disabilità sia la scelta migliore? Già nei fumetti Oracolo è un’eccezione positiva tra i tanti personaggi estremamente prestanti e superdotati. Nasce da quella che a lungo è stato considerata una cattiva scelta narrativa e diventa un’opportunità per fare qualcosa di buono ed inclusivo.

Quando Barbara riacquisisce l’uso delle gambe, viene a mancare nel franchise un personaggio con le stesse abilità di Oracolo. Ugualmente, senza il personaggio live-action in questa veste, il DCEU rimarrebbe bloccato nell’utilizzo di alcune linee narrative. Il franchise potrebbe aver in programma un’alternativa per introdurre Oracolo, magari utilizzando un po’ più di libertà creativa.

Se alla fine Barbara di Batgirl adotterà l’identità di Oracolo o meno rimane in sospeso. L’esclusione del personaggio eviterebbe una grande insidia, ma potrebbe anche creare un vuoto permanente nel DCEU. Anche se forse in modo imperfetto, l’MCU ha scelto di rappresentare le persone con disabilità. L’ha fatto in Hawkeye su Disney+, così come in Daredevil su Netflix e in Eternals, incorporando le disabilità direttamente nelle trame e nei personaggi. Speriamo quindi che l’imminente progetto Batgirl stabilirà una base per la comparsa di Oracolo nel futuro della DCEU.

Wolverine: 5 attori che potrebbero interpretarne una variante in Doctor Strange 2

Girano voci che il Wolverine che vedremo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia non sarà interpretato da Hugh Jackman. Wolverine rimane uno dei personaggi più popolari nella storia della Marvel Comics, e che ci crediate o no, sono passati cinque anni dall’ultima volta che l’abbiamo visto sullo schermo. Hugh Jackman ha ormai appeso i suoi artigli e non sembra avere l’interesse di vestirsi nuovamente come l’iconico eroe degli X-Men.

Siamo quindi destinati a vedere un nuovo Wolverine nell’MCU e sembra che la prima apparizione del personaggio arriverà con Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Chi sarà l’interprete di James Howlett? Ecco cinque attori che sarebbero perfetti nei panni di Wolverine.

Tom Hardy

tom-hardyAnche Hugh Jackman ha detto che sarebbe contento di vedere Tom Hardy prendere il suo posto come Wolverine. Pensando anche ai suoi ruoli precedenti, non è difficile immaginare Hardy sotto il mantello di Logan mentre usa i suoi artigli per attaccare i cattivi.

C’è però un problema: Hardy interpreta già più di un ruolo Marvel. È Venom nell’Universo Spider-Man della Sony PicturesInoltre, Hardy ha appena fatto un’apparizione come Eddie Brock in Spider-Man: No Way Home. L’MCU potrebbe sempre giocare sulle varianti di Wolverine e mostrarne una di Hardy in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Ciò porterebbe al cinema molti fan dell’attore già amanti delle sue altre interpretazioni…

Norman Reedus

norman-reedus-doctor-strangeIl Daryl di The Walking Dead, interpretato da Norman Reedus, ha sicuramente un bel po’ di cose in comune con il mutante MCU: si isola continuamente, ama bere, è cupo ed è un duro fatto per la lotta. Ci sono anche tante differenze tra i due personaggi: il Wolverine di Norman Reedus sarebbe sicuramente più animalesco di quello di Jackman. Non proprio un Daryl con gli artigli ma qualcosa di simile.

Non c”è da dimenticare che alcune voci suggeriscono che Norman Reedus potrebbe essere il nuovo Ghost Rider nell’MCU. Anche per questo motivo, vederlo invece assumere il ruolo di Wolverine sarebbe un modo fantastico per sovvertire le aspettative.

Russell Crowe

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Prima che Hugh Jackman prendesse la parte di Wolverine negli X-Men, tra i possibili interpreti c’era anche Russell Crowe. Detto ciò, i Marvel Studios potrebbero mostrarci la stella de Il Gladiatore come una nuova variante Wolverine. Non è detto che, dopo Doctor Strange 2Crowe debba essere il Logan permanente dell’MCU. Tuttavia, il franchise potrebbe rendere omaggio all’universo di X-Men con un volto inaspettato e farci vedere Crowe in un ruolo che mai ci saremmo aspettati.

In realtà, anche Crowe è tra gli attori già mezzi impegnati in altri film MCU: sembra che potrebbe apparire in Thor – Love and Thunder, ma probabilmente non farà nulla di più di un cameo.

Keanu Reeves

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Sappiamo che il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e Keanu Reeves si sono già riuniti per trovare il ruolo più adatto per l’attore all’interno dell’MCU. Avranno forse optato per Wolverine? Sicuramente i fan apprezzerebbero Reeves nei panni del mutante.

Certo, va detto che, anche se non li dimostra affatto, l’attore ha ormai 57 anni e non sarebbe la scelta più fresca: d’altronde, come Spider-Man, sicuramente anche Logan è destinato a restare a lungo in giro per l’MCU. Tutto dipende dai piani di Reeves e della Marvel. Se l’attore è alla ricerca di un piccolo ma memorabile ruolo in questo mondo condiviso e il franchise vuole un volto temporaneo, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è l’occasione perfetta per far vestire a Keanu i panni di Wolverine. Possiamo facilmente immaginare le acclamazioni che il pubblico farebbe nel vedere la star di Matrix assumere nuove vesti…

Liam Hemsworth

liam-hemsworthFatto curioso, anche Liam Hemsworth ha fatto un provino per il ruolo di Thor, assegnato poi a suo fratello Chris. È quindi sorprendente che in seguito Liam non abbia mai assunto un ruolo Marvel o DC

Wolverine potrebbe finalmente essere il personaggio perfetto per l’attore. Liam come il fratello è dotato di spavalderia e di fascino, ma assume anche una presenza abbastanza intimidatoria sulla scena: riesce a rendere bene l’idea che con i suoi personaggi non si possa troppo scherzare. Giovane e prestante, questo fratello Hemsworth sarebbe perfetto nei panni di Wolverine. E, anche se i Marvel Studios fossero alla ricerca di un cameo usa e getta per Doctor Strange 2, Liam verrebbe sicuramente apprezzato!