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Dwayne Johnson: 10 cose che non sai sull’attore

dwayne johnson

Dwayne Johnson è uno di quegli attori che sembra sia sempre pronto per la prossima avventura e che abbia un aspetto da vero macho, ma sotto sotto è un gran tenerone e ha un gran cuore d’oro.

Tra i vari aspetti che contraddistinguono The Rock da altri suoi colleghi, vi è sicuramente il fatto di essere sempre rimasto con i piedi per terra e di essere molto devono ai suoi fan che lo sostengono sempre.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dwayne “The Rock” Johnson.

Dwayne Johnson: i suoi film

1. Dwayne Johnson: i film e la carriera. Parallelamente alla sua carriera nella WWE, Dwayne Johnson è riuscito a dare vita ad un carriera nel mondo della recitazione non di poco conto. Esordisce nel mondo del cinema nel 2001 con La mummia – Il ritorno e Longshot. La sua carriera cinematografica continua poi con Il Re Scorpione (2002), Il tesoro dell’Amazzonia (2003), Be Cool (2005), Cambio di gioco (2007), Agente Smart – Casino totale (2008) e L’Acchiappadenti (2010). Nel secondo decennio del Duemila lavora in Fast & Furious 5 (2011), Viaggio nell’isola misteriosa (2012), Snitch – L’infiltrato (2013), G.I. Joe – La vendetta (2013), Pain & Gain – Muscoli e denaro (2013), Fast & Furious 6 (2013), Hercules: il guerriero (2014), San Andreas (2015) e Baywatch (2017). Tra i suoi ultimi film vi sono Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017), Rampage – Furia animale (2018), Skyscraper (2018), Fast & Furious: Hobbs & Shaw (2019), Jumanji: The Next Level (2019), Jungle Cruise (2021), Red Notice (2021) e Black Adam (2022).

2. Dwayne Johnson è anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Dwayne Johnson ha ricoperto diversi mansione, tra cui anche quelle di doppiatore e produttore. Se come doppiatore ha prestato la propria voce per i film d’animazione Planet 51 (2009) e Oceania (2016), come produttore The Rock è stato produttore esecutivo di diversi film come Baywatch, Jumanji – Benvenuti nella giungla, Rampage: Furia animale, Una famiglia al tappeto (2019) e Shazam! (2019), oltre che di serie comme Clash of the Corps (2016), Bro/Science/Life: The Series (2017), Lifeline (2017) e Ballers (2015-2018).

Dwayne Johnson e Lauren Hashian

3. Dwayne Johnson è insieme da quasi dieci anni con Lauren Hashian. Dopo la fine del primo matrimonio nel 2007, Dwayne Johnson ha trovato quello che sembra essere davvero l’amore della sua vita, la cantautrice Lauren Hashian. I due sono uniti da molti anni e dalla loro unione idilliaca, che non sembra subire contraccolpi, sono nate due figlie: Jasmine Lia nel 2016 e Tiana Gia nell’aprile del 2018.

4. Dwayne Johnson è in ottimi rapporti con la ex moglie. Non capita a tutti di rimanere in ottimi rapporti con il proprio ex partner, ma a Dwayne Johnson è successo. L’attore, infatti, dopo 17 anni insieme a Dany Garcia (di cui 7 di fidanzamento e 10 di matrimonio), i due avevano deciso di dirsi addio nel 2007. Ma, nonostante il divorzio e l’avvio di una nuova famiglia, i due non si sono mai persi di vista e non è raro vederli sfilare insieme sul tappeto rosso dispensando sorrisi. D’altra parte, i due hanno avuta anche una figlia, Simone Alexandra.

Dwayne Johnson: l’altezza dell’attore

5. Dwayne Johnson è un gigante. Alcuni attori sembrano molto alti e massicci ma in realtà non lo sono veramente e non è questo il caso di Dwayne Johnson. L’attore americano di origini samoane, infatti, è alto 196 centimetri con più di cento chili di muscoli: un vero e proprio gigante. Impossibile non notarlo nei suoi tanti diversi film, sia per altezza che per il suo tono muscolare: ma a differenza di altri attori muscolosi e prestanti, Johnson ispira subito una gran simpatia, caratteristiche che gli consente di fare anche ruoli particolari e molto ironici.

dwayne johnson

Dwayne Johnson e le sue figlie

6. Dwayne Johnson si è fatto truccare da sua figlia. Dwayne Johnson è apparentemente un duro, una vera e propria roccia come il suo soprannome The Rock, ma in fondo è un gran tenerone ed è totalmente innamorato delle sue figlie. Di recente, l’attore ed ex wrestler ha postato una foto sul suo profilo Instagram mentre si fa truccare da sua figlia Jasmine Lia che voleva tanto dipingere la faccia del suo papà.

7. La figlia di Dwayne Johnson, Simone, ama il wrestling. Anche se ormai la figlia diciassettenne di The Rock, Simone, sta terminando l’ultimo anno delle superiori, ha firmato un contratto da modella per la IMG ed è stata anche ambasciatrice ai Golden Globes, ha già deciso di seguire le orme paterne. La giovane Johnson, infatti, pare che voglia diventare una wrestler, così come lo sono stati suo padre, suo nonno e anche il suo bisnonno. Nel 2020, infatti, ha firmato un contratto con la WWE, la stessa federazione dove Dwayne ha combattuto per anni.

Dwayne Johnson fisico

 

8. Dwayne Johnson ha modellato il suo corpo per interpretare Hercules. Per potersi preparare al ruolo di Hercules, Dwayne Johnson ha seguito una dieta di 5 mila calorie al giorno, tutte bruciati in pesanti allenamenti. Durante la giornata, l’attore americano divideva le calorie in sette pasti, mangiando diversi grammi di merluzzo, altrettanti di manzo e pollo, più di un chilo di patate, molta verdura al vapore e diverse uova. “Il modo giusto è costruirsi un fisico d’acciaio con buone fonti di carboidrati, grassi e proteine” ha dichiarato.

9. Dwayne Johnson aiuta i suoi amici a mangiare ed allenarsi bene. Dwayne Johnson è conosciuto per essere anche uno di gran compagnia e per avere diversi amici anche illustri. Uno di questi è Hugh Jackman che gli ha chiesto aiuto quando doveva girare The Wolverine e doveva mettere su diversa massa muscolare. Oltre ad aver consigliato al suo amico di assumere 6000 calorie al giorno fatti di pollo e broccoli e di mangiare ogni due ore, pare che The Rock abbia incontrato Jackman sul set di un film e che quando sono venuti a chiamarlo lui abbia risposto con “Un secondo! Sto parlando con Wolverine! Potete dire loro che ho detto di aspettarmi.”.

Dwayne Johnson è su Instagram

10. Dwayne Johnson ha un profilo Instagram seguitissimo. Che Dwayne Johnson sia un gran utilizzatore di Instagram è un fatto ormai appurato. Ma quello che non si sa è da quante persone sia seguito: ebbene, l’attore americano ha qualcosa come 133 milioni di follower, una cifra letteralmente da capogiro. Molto attivo sul sociale, con post che si dividono tra momenti cinematografici e sessioni di allenamento, sono molti i post dedicati alla sua famiglia e alle sue tre figlie.

Fonti: IMDb, biography

 
 

Morbius: il trailer italiano del film con Jared Leto

Il nuovo trailer di Morbius con Jared Leto. L’attore Premio Oscar® interpreta il nuovo antieroe della Marvel, il Dr. Morbius, nel film diretto da Daniel Espinosa. Prossimamente al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Nel cast anche Matt Smith, Adria Arjona, Jared Harris, Al Madrigal e Tyrese Gibson.

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale americane il 28 gennaio 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

 
 

Eternals, recensione del film Marvel di Chloe Zhao

eternals recensione

Siamo stati in Russia e poi in Cina, e adesso la Fase 4 del Marvel Universe sul grande schermo ci porta attraverso i secoli all’alba del mondo, fino ai giorni nostri, con Eternals, il ventiseiesimo film dei Marvel Studios, diretto dal premio Oscar Chloe Zhao e che si avvale di un cast multietnico, inclusivo e molto numeroso.

La trama di Eternals

Le conseguenze di Anvergers: Endgame hanno portato scompiglio sul pianeta Terra, dove i Devianti, creature mostruose e feroci, si sono risvegliati per perpetrare il loro scopo principale, uccidere gli esseri umani. Di fronte a questa minaccia, gli Eterni, esseri divini che da secoli vivono sulla Terra, si riuniscono, per tentare di arginare la minaccia. Lo scopo della presenza di queste divinità sul Pianeta Azzurro è proprio questo: creati dal Celestiale Arishem, gli Eterni sono stati mandati a difendere gli umani dai Devianti.

Dopo averli sconfitti, secoli fa, sono rimasti a vivere sulla Terra, mimetizzandosi tra gli uomini, pur mantenendo le loro caratteristiche divine, poteri, eterna giovinezza e tutto il resto. Il ritorno dei Devianti li riporterà insieme, anche se presto capiranno che la minaccia che stano per affrontare è molto più grande, persino più grande di Thanos stesso, e che solo loro possono salvare il pianeta dalla distruzione. 

Perfettamente inserito nell’ottica di racconto a episodi, caratteristico dei film Marvel, Eternals è anche uno dei pochi titoli della Casa delle Idee che potrebbe essere anche estrapolato dal contesto seriale. Questo perché si fa forte di una componente cosmogonia che non solo ne detta il ritmo, ma lo rende anche quasi del tutto indipendente dalla trama della Infinity Saga.

Ci sono riferimenti a Thanos, a Thor o agli altri Vendicatori, ma non sono determinanti, e questo conferisce al film una indipendenza che fa bene, dopo tutte quelle storie intrecciate, che alla fine non regalavano la soddisfazione di aver assistito ad un film ma lasciavano soltanto il desiderio di sapere “cosa succede dopo” (il che nell’ottica di Kevin Feige è assolutamente voluto e ricercato!). 

La visione di Chloe Zhao

Chloe Zhao riesce a imprimere la sua visione all’estetica del film, e senza rivelare troppo in questa recensione di Eternals, possiamo dire che la mano della regista si sente soprattutto nel racconto attraverso i secoli, nella solennità e allo stesso tempo vicinanza con cui vengono inquadrati i paesaggi, la natura, lo scorrere del tempo tra le epoche e le imprese dei protagonisti.

A questa impronta personalissima si associano gli effetti visivi che riescono a creare suggestioni e immagini davvero affascinanti, soprattutto in relazione ai personaggi di Thena, Gilgamesh e Phastos. Su tutto però trionfa l’estetica Marvel riconoscibile e marchio di fabbrica di Kevin Feige, unico vero Celestiale Onipotente di questo universo in fieri. 

I Marvel Studios sono celebri per la loro capacità di scegliere gli attori giusti per i ruoli giusti, anche contro le previsioni dei fan, e questa volta, sotto la guida della direttrice di casting Sarah Finn, sfoderano un nutrito ensemble di attori che riescono, tutti insieme, a radunare il giusto carisma che serve per portare a termine un film dalla durata così importante (2 ore e 37 minuti). 

eternalsIl protagonisti di Eternals

Se da una parte Richard Madden/Ikaris e Kit Harington/Dane Whitman (unico “umano” del gruppo, ma con qualche sorpresa in serbo per gli spettatori) sono già parecchio fissi nella loro monoespressività, vengono decisamente battuti da Angelina Jolie/Thena, che rimane impassibile quasi in ogni singola situazione in cui si imbatte.

Kumail Nanjiani/Kingo è l’affidatario della linea comica, che in questo caso si amalgama molto bene e con grazia ai momenti più drammatici a cui si assiste, mentre Salma Hayek/Ajak sembra impacciata sia nei costumi sia nel ruolo di saggia guida spirituale.

Pollice in su invece per tutti gli altri interpreti: Lauren Ridloff/Makkari, prima attrice sordomuta a essere scelta nel cast di un film Marvel, alla quale vengono affidate le sequenze di lotta corpo a corpo più spettacolari ed efficaci del film; Brian Tyree Henry/Phastos, inventore dalla mente geniale che è riuscito a costruirsi una famiglia, nel suo tempo sulla Terra, accanto all’uomo che ama, adottando anche un bambino (a cui sono dedicate le scene più esilaranti del film); l’indomita e frizzante Lia McHugh/Sprite, che non può crescere e soffre della sua condizione di eterna adolescente; il granitico ma efficacissimo e potentissimo manipolatore di menti Barry Keoghan/Druig; e infine Gemma Chan/Sersi, non solo incredibilmente bella, ma la prima ad aver creato un legame affettivo con i terrestri, una guida a sua insaputa e proprio per questo potentissima e destinata a grandi imprese.

Zhao dirige con grande grazia l’ensemble, e il risultato è di perfetto equilibrio trai momenti dedicati all’uno o all’altro personaggio, nonostante siano tanti e nonostante ci siano, ovviamente, quelli che hanno una rilevanza maggiore nelle vicende. 

Una cosmogonia del MCU

Eternals si pone l’obbiettivo di essere una cosmogonia per il Marvel Cinematic Universe, lo fa con grazie e semplicità, sfruttando al meglio la potente macchina produttiva a disposizione e proponendo una galleria per personaggi varia, sicuramente interessante, ma che funziona solo se inquadrata nell’insieme. È forse questa la più grande forza e la più grande debolezza del film, che però si specchia anche in quella che, a volerla cercare, è la morale della storia: solo con l’amore si riesce, alla fine, a salvare il mondo. Il che sembra effettivamente quello che succede con le famiglie, anche quelle più turbolente, nelle quale si trova un punto d’incontro soltanto grazie all’amore che lega tutti.

Il film è anche questo, un ambizioso inno all’amore, alla Terra come custode della vita umana, alla diversità, all’incisività, al genere cinematografico che volenti o nolenti ha cambiato il profilo del mercato cinematografico. E forse proprio perché diviso tra tutte queste anime, Eternals perde la sua identità. 

 
 

Io sono l’abisso, il nuovo film di Donato Carrisi

Io sono l'abisso film 2022
Foto di Loris T. Zambelli

Sono in corso le riprese di Io sono l’abisso il nuovo film di Donato Carrisi. Il film scritto e diretto da Donato Carrisi è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore edito da Longanesi. Io sono l’abisso, girato sul Lago di Como, è prodotto da Palomar e Vision Distribution e sarà distribuito in Italia e nel mondo da Vision Distribution.

“Io sono l’abisso è un thriller dei sentimenti in cui i colpi di scena e la suspense sono costruiti sulle storie dei personaggi.” dichiara il regista e autore Donato Carrisi “C’è una storia visibile, ma ce n’è anche una sommersa, che scorre silenziosa ed emerge all’improvviso. Ed è quella che va a colpire lo spettatore dove meno se lo aspetta, in quel piccolo posto del cuore in cui custodiamo l’empatia.”

La trama

L’Uomo che pulisce pensa che si possono ricavare un sacco di segreti dai rifiuti. Perché la gente tende a mentire; la spazzatura, invece, non mente mai. L’Uomo che pulisce credeva di essere invisibile finché non ha incontrato la Ragazzina col ciuffo viola. La Ragazzina col ciuffo viola irrompe nella sua vita ordinata perché solo un angelo cattivo può salvarla adesso. Intanto, la Cacciatrice sa che là fuori c’è qualcuno che uccide le donne dai capelli biondi. Anche se nessuno le crede, lei lo sa. Ciò che non sa, invece, è che c’è qualcosa di malvagio che si nasconde dietro la porta verde. La verità sta in fondo a un abisso buio e profondissimo.

 
 

Eternals non è stato pensato per essere “la prima parte di una trilogia”

eternals

La Fase 4 si preannuncia come un esperimento alquanto interessante per i Marvel Studios; verranno introdotti nuovi personaggi e l’eredità di alcuni celebri eroi verrà tramandata a potenziali “nuove leve”. Eternals promette di presentare molti volti nuovi all’interno del Marvel Cinematic Universe, ma durante una recente intervista con il Toronto Sun, il produttore Nate Moore ha voluto rimarcare la natura autonoma del film.

“Penso che le Gemme dell’Infinito abbiano davvero aiutato a connettere le cose in modi che sembravano inaspettati, ma giusti alla fine dei conti”, ha spiegato il produttore riflettendo sulla Saga dell’Infinito. “Se guardi Eternals, puoi goderti Eternals come film autonomo, capire Eternals ed essere a posto così.”

Il rovescio della medaglia, tuttavia, è che Eternals potrebbe apparire come una sorta di passo indietro rispetto al worldbuilding e all’inclusione di Easter Eggs. “Pensavamo che ci fosse abbastanza storia qui da poter dare vita ad un universo più contenuto”, ha spiegato Moore. “Abbiamo sicuramente delle idee su come le cose possono incrociarsi in futuro. Ma con questo film, considerati ben 10 personaggi, e poi Dane Whitman, i Celestiali, i Devianti, insomma… c’erano già abbastanza cose con cui dover fare i conti.”

Dalle parole del produttore è giusto forse che i fan moderino le loro aspettative su qualsiasi potenziale apparizione. Lo stesso dovrebbe forse essere fatto in merito ad un possibile sequel, in quanto il produttore ha chiarito che Eternals non è stato realizzato con l’intenzione, ad esempio, di renderlo la prima parte di una possibile trilogia.

“Un sequel non è per forza un must-have”, ha spiegato. “Ovviamente, abbiamo già alcune idee sulla direzione che potremmo intraprendere, ma non c’è una regola fissa. Eternals non è stato pensato, ad esempio, per essere la prima parte di una trilogia.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Doctor Strange 2: un primo sguardo a un noto villain grazie al merchandise

Online è spuntata una prima immagine ufficiale del merchandise di Doctor Strange in the Multiverse of Madness che ci permette di dare un primo sguardo a quello che, ormai da tempo, viene additato come il principale antagonista del film.

Un puzzle in vendita su Booktopia (via Screen Rant) ci mostra, infatti, il personaggio di Stephen Strange impegnato a combattere contro Shuma-Gorath, uno dei più grandi nemici interdimensionali dello Stregone Supremo nei fumetti. Il personaggio era già apparso in ben due episodi della serie What If…? e pare che nel sequel punterà gli occhi sul personaggio di America Chavez interpretato dalla new entry Xochitl Gomez, perché interessato ad ottenere i suoi poteri per avere così il totale controllo sul Multiverso del MCU.

Probabilmente, Scarlet Witch vuole usare i poteri di America Chavez per trovare i suoi figli Billy e Tommy (che dovrebbero essere ancora vivi, come anticipato dalla scena post-credits dell’ultimo episodio di WandaVision). Tuttavia, è probabile che Wanda e Stephen cercheranno, insieme, di proteggere la giovane America dalle sinistre macchinazioni di Gorath. Di seguito l’immagine del puzzle che ci mostra l’enorme creatura verde:

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

MCU: i 10 migliori animali che agiscono da personaggi-spalla

Il MCU è popolato da personaggi straordinari come Thor, Hulk e Spider-Man, che possono combattere battaglie che i comuni mortali non potrebbero mai neanche affrontare. Ma ci sono anche diversi animali straordinari che combattono al loro fianco, aiutando gli eroi nella loro ricerca per salvare l’universo o aiutando i nemici a cercare di distruggerlo. Ecco i 10 migliori animali che fungono da aiutanti (o spalle) nel Marvel Cinematic Universe:

1Rocket Raccoon (Guardiani della Galassia)

Sebbene insista spesso sul fatto di non essere un procione, il nome “Rocket Raccoon” rivela in qualche modo le sue vere origini. Rocket è stato un membro importante dei Guardiani e dei Vendicatori durante il suo mandato nel MCU e il suo futuro sembra promettente.

Sebbene sia scontroso e sarcastico, Rocket si preoccupa profondamente per i suoi amici e per la sua famiglia, in particolare di Groot. È noto per combattere con ferocia quando deve ed è sempre pronto a trasformare cianfrusaglie casuali in una bomba in grado di far esplodere qualsiasi cosa. Senza dubbio, Rocket è la miglior spalla “animale” vista finora nel Marvel Cinematic Universe.

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Io Sono Babbo Natale: l’ultimo film con Gigi Proietti al cinema dal 3 novembre

Io Sono Babbo Natale film 2021
Foto di Maria Marin

Domani 3 novembre 2021 arriva nelle sale cinematografiche Io Sono Babbo Natale, una commedia per tutta la famiglia, ricca di effetti speciali, sul valore dell’amicizia e degli affetti. Edoardo Falcone (Se Dio Vuole, Questione di Karma) dirige due grandissimi attori e maestri della commedia, Marco Giallini e Gigi Proietti, nella sua ultima preziosa e straordinaria interpretazione. Il film è stato presentato in pre-apertura alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma. Prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment con Rai Cinema, distribuito da Lucky Red. 

Ho scritto il film pensando a Gigi Proietti e Marco Giallini. Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero. Chissà.                                                                                                                         Edoardo Falcone

 

La trama del film

In Io Sono Babbo Natale Ettore (Marco Giallini) è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una incredibile rivelazione da fare: “ sono Babbo Natale!”. Ma sarà davvero lui?

 
 

Eternals: il cast su quali personaggi del MCU vorrebbe incontrare

Gli Eterni

In una nuova intervista esclusiva con Screen Rant, i membri del cast di Eternals hanno rivelato i personaggi Marvel che vorrebbero incontrare nelle future puntate del MCU, e perché.

Sebbene nessuno di questi incontri sia garantito, sarebbe divertente vedere i personaggi principali del MCU interagire con i nuovi arrivati. Di seguito le risposte dei membri del cast del cinecomic di Chloé Zhao, in arrivo domani 3 novembre nelle sale italiane:

Richard Madden (Ikaris): “Penso che mi piacerebbe vedere Ikaris, Thor e Iron Man mangiare pizza insieme e bersi una birra. Penso che sarebbe una scena piuttosto divertente da guardare.”

Don Lee (Gilgamesh): “Forse potrei battermi contro Hulk. E potrei collaborare con Spider-Man.”

Lia McHugh (Sprite): “Ci sto pensando solo ora. Non so come ho fatto a non pensarci prima. Ovviamente, Spider-Man. Tom Holland… mi piacerebbe da morire essere in un film con lui.”

Angelina Jolie (Thena): “Ci sono state alcune conversazioni segrete al riguardo. Stiamo tutti avendo piccole conversazioni segrete e stiamo tutti cercando di capire se Kevin lo sa già.”

Salma Hayek (Ajak): “Beh, penso che Ajak possa davvero sconfiggere Thor. Abbiamo avuto questa conversazione.”

Angelina Jolie (Thena): “Facile. Lancia la sfida a Chris.”

Salma Hayek (Ajak): “Mi piacerebbe intavolare delle conversazioni filosofiche con Deadpool.”

Angelina Jolie (Thena): “Penso che sarebbe divertente.”

Barry Keoghan (Druig): “Penso Adam Warlock, ora che mi ci fai riflettere. Speravo in realtà che qualcuno me lo chiedesse, ed ecco fatto. Mi piacerebbe incrociare la sua strada… e poi sono un grande fan di Will Poulter. È un mio amico. Le possibilità per divertirsi ed esplorare sono infinite. Mi piacerebbe incontrare anche i Guardiani della Galassia, che adoro.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Kenneth Branagh ha inserito un omaggio a Thor nel suo ultimo film, Belfast

Kenneth Branagh è forse uno dei registi più poliedrici che lavorano attualmente ad Hollywood. Dopo aver trascorso gran parte della sua carriera ad adattare per il grande schermo le opere di Shakespeare, soprattutto negli ultimi anni si è invece dedicato a progetti decisamente più mainstream, come Cenerentola, Artemis Fowl e, naturalmente, il primo Thor del 2011.

Dopo la sua esperienza con il film del MCU che ha ufficialmente segnato il debutto del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth, Branagh non ha più diretto un film Marvel, ma a quanto pare è ancora molto legato al leggendario personaggio dei fumetti. Nella sua ultima fatica, Belfast, ha infatti inserito un easter egg dedicato proprio al personaggio, e di cui ha discusso in una recente intervista con Variety.

Nel film, che è stato presentato in Italia ad Alice nella Città (la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma) e che uscirà nelle sale di tutto il mondo il 12 novembre, è presente una scena in cui Buddy, il piccolo protagonista, si siede sul pavimento a leggere un fumetto di Thor. A proposito di questo momento, Kenneth Branagh ha spiegato: “Le illustrazioni di Thor realizzate da Jack Kirby dovevano prendere vita. Avevo considerato l’idea di girare la scena con Jude Hill che siede sul pavimento a leggere il fumetto mentre i colori spuntavano dalle pagine. Alla fine abbiamo deciso di non farlo.. pensavamo fosse troppo.”

La trama di Belfast, il nuovo film di Kenneth Branagh

Scritto e diretto da Branagh e interpretato da Caitriona Balfe, Jamie Dornan, Judi Dench e Ciarán Hinds, Belfast è una storia di amore, risate e perdite nell’infanzia di un ragazzo, tra la musica e il tumulto sociale della fine degli anni ’60 a Belfast nell’Irlanda del Nord. Buddy, nove anni, è circondato da un mondo fatto di lotta di classe e stravolgimenti culturali. Mentre esplodono i Troubles, ovvero il conflitto tra i cattolici repubblicani e i protestanti unionisti, Buddy sogna un futuro lontano dalla violenza, e trova conforto in una gioiosa famiglia. Ma intanto i contrasti si acuiscono, e la famiglia di Buddy dovrà scegliere se attendere che gli scontri finiscano o iniziare una nuova vita.

 
 

Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, la recensione della serie

Dopesick - Dichiarazione di Dipendenza

Arriva su Disney+ il 12 novembre Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, la nuova serie di Danny Strong e Michael Keaton, anche protagonista.

Dopesick, la storia vera

Partiamo dai fatti realmente accaduti, ovvero la componente fondamentale di questa miniserie. Nel 1996 la Purdue Pharma, di proprietà della famiglia Sackler, mise in commercio il farmaco OxyContin garantendo che, nonostante si tratti di un painkiller a base di sostanze oppioidi, meno dell’1% dei pazienti avrebbe potuto sviluppare dipendenza da esso.

Il farmaco venne lanciato a tappeto nelle zone più povere degli Stati Uniti come Virginia, Kentucky e West Virginia, aree dove il lavoro pensante nelle miniere procurava maggiori infortuni sul lavoro e conseguente dolore cronico. Si trattò di una truffa, in quanto l’OxyContin iniziò a sviluppare nei pazienti una fortissima dipendenza: negli anni immediatamente successivi il tasso di abuso di droghe e criminalità aumentò a dismisura, mentre la Purdue Pharma e i Sackler continuarono ad arricchirsi con campagne pubblicitarie e strategie di immissione nel mercato sempre più sfacciate e fraudolente. Finché una serie di funzionari di agenzie governative iniziarono a mettere in piedi il caso giudiziario che portò in tribunale la famiglia Sackler e tutti coloro che parteciparono all’imbroglio.

Dopesick serie tv 2021La vicenda raccontata da Dopesick

Dopesick racconta l’intera vicenda sfruttando con lucidità e precisione ammirevoli una delle componenti fondamentali della produzione audiovisiva: il montaggio. Alternando attraverso la messa in scena di vari piani temporali i momenti fondamentali della storia, ogni puntata segue gli avvenimenti producendo al tempo stesso un filo emotivo specifico, il quale garantisce allo spettatore una partecipazione capace di andare al di là della semplice esposizione dei fatti. Pur rimanendo quindi fedele alla realtà di eventi e accadimenti la serie sviluppa con pienezza degli archi narrativi coinvolgenti, variegati, in cui il pubblico viene informato dei fatti ma anche spinto ad immedesimarsi nei personaggi.

In particolar modo i primi due episodi di Dopesick, diretti da un regista un tempo acclamato come Barry Levinson – non a caso premiato con l’Oscar per un melodramma di forte impatto emotivo quale è stato Rain Man – si distinguono per l’efficacia nel rappresentare l’intera filiera di persone coinvolte nella vicenda del farmaco: dai componenti della famiglia Sackler ai rappresentanti che si occuparono di “vendere” il prodotto ai medici generici, dai dottori che iniziarono a prescriverlo ai propri pazienti a coloro che pian piano cominciarono a diventarne dipendenti. E ovviamente alle persone che si occuparono di perseguire la truffa e tentare di porre fine alla piaga. 

Dopesick, il cast

Dopesick mette in scena varie e sfaccettate personalità alternandole in un racconto tanto frammentato a livello narrativo quanto efficace nel presentare storie e personaggi. Tale mosaico umano non sarebbe ovviamente potuto risultare così prezioso se a interpretarlo non fosse stato chiamato un cast di attori di primissimo livello: nel ruolo di Richard Sackler – la “mente” che ha creato, messo in commercio e spinto al massimo possibile l’OxyContin – troviamo un Michael Stuhlbarg ancora una volta impressionante nel riuscire a mostrare la psicologia orribile eppure comprensibile che regola le azioni del suo personaggio.

Molto efficaci (anche se a partire dalla terza puntata tendono ad andare leggermente sopra le righe) si confermano Rosario Dawson, Michael Keaton e la sempre più lanciata Kaitlyn Dever: l’attrice de La 25a Ora interpreta un’agente della DEA che decide di indagare riguardo l’epidemia di criminalità esplosa nelle aree dove il farmaco è stato messo all’iniziativa sul mercato; Keaton invece impersona un dottore generico il quale ignaro inizia a prescrivere l’OxyContin, mentre alla deve è andato il ruolo di una sua paziente che comincia ad assumerlo dopo un incidente in miniera.

I più efficaci però si rivelano Peter Sarsgaard nella parte dell’allora Procuratore Federale della Virginia Rick Mountcastle e John Hoogenakker in quella del collega Randy Ramseyer: ovvero coloro che per primi iniziarono a montare il caso giudiziario contro la Purdue Pharma e la famiglia Sackler. Due figure scritte magnificamente, che mostrano il loro inossidabile senso del dovere senza frasi a effetto o alcuna retorica. Sono loro a raccontare con efficacia e umanità il lavoro dell’uomo comune, che si batte tutti i giorni per ottenere una società migliore. In particolar modo Hoogenakker – il quale si era già messo in evidenza grazie alla partecipazione allo show Jack Ryan, targato Amazon Prime Video – può essere considerato a tutti gli effetti la vera sorpresa della miniserie. 

Molto elaborato a livello di costruzione della trama, Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza che racconta una delle pagine più vergognose della storia americana contemporanea con una lucidità di esposizione ammirevole, riuscendo al tempo stesso a intrattenere e informare. Un prodotto televisivo di alto livello, non soltanto civile. 

 
 

Iron Man: i dettagli più curiosi sul provino di Robert Downey Jr.

Il produttore associato di Iron Man, Jeremy Latcham, ha rivelato alcuni dei dettagli più curiosi in merito al provino di Robert Downey Jr. per il ruolo di Tony Stark nel film dei Marvel Studios.

Latcham ha ricordato il provino all’interno del libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe” (via CBR): “Una Mercedes arriva a tutto velocità. Aveva una ragazza che ballava l’hula-hoop sul cruscotto. Poi c’era questo tizio enorme, coperto di tatuaggi, con una lunga barba, occhiali stravaganti e un cappello… era il braccio destro di Robert Downey Jr., Jimmy Rich. Esce, cammina e apre la portiera”. Dalla macchina è uscito Downey in quello che Latcham ha descritto come un abito viola con una sciarpa gigante. “Si porta la sciarpa sulla spalla e dice: ‘Giovanotto, da che parte per trucco e parrucco?’. Pensai: ‘Santo cielo… cosa ho appena visto?'”

Dopo essere passato per il reparto trucco, Downey si è recato sul set. “Gira un solo ciak e l’intera troupe scoppia in un applauso. Boom! Tony Stark è qui!”, ha detto Latcham. Come ha spiegato invece Rich, Downey non aveva più fatto provini da quando aveva interpretato il leggendario Charlie Chaplin in Charlot, film biografico del 1992, motivo per cui aveva preso sul serio il processo di casting e aveva rischiato tutto per l’audizione. “Robert ha un’etica del lavoro che va oltre chiunque altro con cui abbia mai lavorato”, ha aggiunto Rich. “È stimolante. L’ho visto mettersi sotto, ma non come ha fatto per questo ruolo.”

Robert Downey Jr. avrebbe continuato a guadagnare consensi da parte di critica e pubblico per la sua interpretazione del supereroe Tony Stark, personaggio che attraverso il primo Iron Man del 2008 ha di fatto lanciato il Marvel Cinematic Universe. Dopo aver ripreso il ruolo in più sequel, film degli Avengers, scene post-credit e altro ancora, Downey ha chiuso la sua corsa nei panni del personaggio con il sacrificio disinteressato in Avengers: Endgame, completando il suo viaggio targato MCU dopo oltre dieci anni. Di seguito potete ammirare lo screen test dell’attore per il film di Jon Favreau:

 
 

Sofia Boutella sarà protagonista di Rebel Moon di Zack Snyder

sofia boutella

Netflix annuncia che l’attrice sarà la protagonista di Rebel Moon, il nuovo film originale Netflix diretto da Zack Snyder.  Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24. È protagonista di Settlers, debutto cinematografico di Wyatt Rockefeller per IFC.

Il lungometraggio segna il ritorno insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici di Netflix, Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei morti viventi del 2004,  che era stato supervisionato dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix Head of Global Films. Rebel Moon è il primo lungometraggio frutto dell’accordo di prelazione tra Netflix e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley Coller. Prosegue così la collaborazione tra Netflix, gli Snyder e Stone Quarry, dopo la produzione del thriller con zombi diretto da Snyder Army of the Dead e del prequel Army of Thieves, lanciato in tutto il mondo su Netflix lo scorso weekend e al momento in cima alla classifica dei film più popolari in oltre 90 paesi. In produzione ci sono anche lo spin-off animato Army of the Dead: Lost Vegas e la serie ispirata alla mitologia scandinava Twilight of the Gods.

Rebel Moon, il film

Vi ricordiamo che Rebel Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24.

Nel film L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

 
 

Guardiani della Galassia Vol. 3: l’interprete di Adam Warlock commenta l’ingresso nel MCU

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All’inizio del mese di ottobre è stato confermato ufficialmente che il personaggio di Adam Warlock apparirà in Guardiani della Galassia Vol. 3 e che sarà interpretato da Will Poulter, noto per le saghe de Le cronache di Narnia e Maze Runner. 

Adesso, in occasione della promozione della serie Dopesick, il giovane attore – visto anche in film quali Revenant – Redivivo e Detroit ha commentato per la prima volta il suo coinvolgimento nel Marvel Cinematic Universe, senza purtroppo rivelare nulla a proposito del suo personaggio. Parlando con Variety, ha detto: “Sono davvero onorato di essere stato accolto nella grande famiglia Marvel. Tutte le persone con cui ho interagito fino ad ora sono state fantastiche. Sono davvero entusiasta all’idea di far parte di un franchise come quello dei Guardiani, che considero uno dei più creativi e unici.”

Nonostante James Gunn abbia più e più volte negato il coinvolgimento di Adam Warlock in GOTG Vol. 3, l’ingresso del personaggio nel MCU era già stato anticipato durante una delle numerose scene post-credits del Vol. 2, quando Ayesha (il personaggio di Elizabeth Debicki) crea un essere artificiale per sconfiggere i Guardiani, chiamato proprio Adam. Nei fumetti, Adam Warlock è legato sia a Thanos e al Guanto dell’Infinito. Viste come sono andate le cose nella Fase 3, sappiamo che la sua storia cinematografica sarà differente.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

 
 

Kill Bill Vol. 3: Maya Hawke sulla possibilità di recitare nel film

maya hawke

Non molto tempo fa Quentin Tarantino ha rivelato che, qualora decidesse di realizzare davvero Kill Bill Vol. 3, affiderebbe il ruolo della figlia dell’iconica Beatrix Kiddo a Maya Hawke, la vera figlia di Uma Thurman, interprete della Sposa in Kill Bill Vol. 1 e 2, nonché musa del regista fin dagli inizi della sua carriera.

Ora, è stata proprio la star di Stranger Things a commentare le parole dell’iconico regista, rivelando che amerebbe lavorare di nuovo con lui (era già apparsa in C’era una volta a Hollywood). Parlando con The Guardian, la giovane attrice ha detto: “Ci sono sempre un sacco di voci al riguardo. Quentin ha i suoi tempi. Farà quello che vuole quando lo vorrà. Lo conosco da una vita e se mai volesse lavorare di nuovo con me, ne sarei felice, ovviamente.”

A proposito del possibile coinvolgimento di Maya in un ipotetico Kill Bill Vol. 3, Tarantino si era così espresso: “Penso che si tratterebbe di rivisitare quei personaggi vent’anni dopo e immaginare la Sposa e sua figlia, B.B., che hanno trascorso 20 lunghi anni di pace e tranquillità, per poi vedere tutto andare in frantumi”, ha spiegato Tarantino. “Ora la Sposa e B.B. sono in fuga e solo l’idea di poter immaginare Uma Thurman e sua figlia Maya Hawke insieme è veramente eccitante.”

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, un ruolo chiave per Okoye?

Black Panther: Wakanda Forever è stato di recente posticipato all’11 novembre 2022. Al momento non si conoscono ancora i dettagli sulla trama del sequel, ma sappiamo che la sceneggiatura è stata riscritta in seguito alla tragica morte di Chadwick Boseman.

Di recente, su Reddit (via CBM), sono state condivise alcune informazioni verificate proprio in merito al film, che ovviamente invitiamo a prendere con la dovuta cautela, non trattandosi di rivelazioni ufficiali. Secondo la fonte, sarà il personaggio di Okoye interpretato da Danai Gurira a raccogliere l’eredità di Pantera Nera, anche se molto probabilmente non si tratterà della sostituzione  definitiva di T’Challa.

Sempre la fonte riporta che il finale di Eternals avrà qualcosa a che fare con il motivo per cui Namor il Submariner sarà costretto a tornare in superficie (sono ormai mesi che si parla della presenza dell’Atlantideo nel film). Una delle prospettive più eccitanti riguardo il sequel è quella di una possibile guerra tra Wakanda e Atlantide per l’eredità del mantello di T’Challa, guerra che potrebbe coinvolgere proprio il personaggio di Namor.

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

 
 

Dune: 10 incongruenze del film da correggere nel sequel

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Dune di Denis Villeneuve è un avvincente adattamento del libro di Frank Herbert, ma questo non significa che non ci siano incongruenze nel suo film.

Dune di Frank Herbert è una densa epopea fantascientifica vasta quanto le desertiche lande di Arrakis, e Denis Villeneuve ha fatto del suo meglio per catturarne la portata scenografica e narrative con Dune, anche se il suo adattamento – e le modifiche che ha apportato al materiale di partenza – hanno lasciato alcuni buchi nella trama assolutamente non di poco conto.

Il film aveva bisogno di attrarre sia i fan di lunga data che i nuovi fan, quindi è sembrato appropriato che le discussioni sulla Gilda Spaziale, l’Alto Consiglio, l’Imperium, la compagnia CHOAM e il Landsraad fossero rimosse per evitare ulteriori lungaggini. La mancanza di esposizione significa, tuttavia, che ci saranno scelte narrative considerate illogiche o sbagliate rispetto alla narrazione del libro, non importa come i fan si avvicinino al mondo di Dune.

1Perché Paul si comporta con nonchalance incontrando Chani per la prima volta?

dune chani

Paul ha diverse visioni di una misteriosa donna Fremen in Dune -a volte fino all’eccesso- che vogliono significare la sua importanza nel suo futuro. Quando finalmente si trova faccia a faccia con l’abitante del deserto dopo aver affrontato Stilgar, non è affatto sorpreso di incontrare Chani.

Sarebbe logico che Paul mostrasse più emozione nell’incontrare finalmente una donna che ha tormentato i suoi sogni, così come qualcuno con cui dovrebbe essere coinvolto sentimentalmente, ma l’erede di Casa Atreides non potrebbe essere più apatico.

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Ghostbusters: Legacy, grande successo al Lucca Comics & Games

Ghostbusters: Legacy

Grande successo per i Ghostbusters a Lucca Comics & Games, protagonisti dell’Area Movie nella serata di ieri (domenica 31 ottobre)  in occasione della proiezione speciale di Ghostbusters: Legacy al Cinema Astra. Tutto sold out per la proiezione che è stata accolta con tantissimi applausi.

A rendere ancora più speciale la serata è stato l’arrivo davanti al cinema della Ecto-1, storica auto dei Ghostbusters, accompagnata dai cosplayer ufficiali del film che hanno animato l’ingresso del pubblico in sala.

Ghostbusters: Legacy, la recensione del film di Jason Reitman

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters.

Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

 
 

Eternals: 10 modi in cui potrebbe cambiare il MCU

eternals poster anteprima

Eternals è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU, e non soltanto perché introdurrà una nuova serie di personaggi. Il film, infatti, si prepara a cambiare in modo significativo il MCU, ampliando ancora di più la prospettiva narrativa del franchise.

1L’introduzione di Black Knight

Durante la Saga dell’Infinito, il MCU è riuscito a portare al cinema quasi tutti i Vendicatori più significativi, da Iron Man a Captain America, passando per Hulk ma anche per Wasp e Black Panther.

Uno dei pochi Vendicatori chiave che devono ancora essere introdotti nel MCU è Cavaliere Nero/Black Knight, un supereroe “medievale” che ottiene i suoi poteri da una spada magica tramandata di generazione in generazione. L’incarnazione del Cavaliere Nero ad opera di Dane Whitman debutterà finalmente nel MCU proprio in Eternals, interpretato dalla star di Game of Thrones Kit Harington.

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Eternals: il produttore spiega perché è ambientato sulla Terra

eternals

A gennaio del 2020, Screen Rant ha avuto la possibilità di visitare il set di Eternals e di parlare con il produttore Nate Moore. Durante la chiacchierata, Moore ha parlato della decisione da parte dei Marvel Studios di ambientare il film sulla Terra, nonostante la natura “cosmica” della storia e dei personaggi.

“Direi che, in realtà, anche nei fumetti questi personaggi sono più legati alla Terra, perché in realtà sono stati creati dall’umanità”, ha spiegato il produttore. “Anzi, direi che nel film abbiamo sottolineato molto di più l’aspetto cosmico di quanto non lo facciano nei fumetti, in tutta onestà. Da un punto di vista narrativo, c’è una giustapposizione assai potente, perché il film è ambientato sulla Terra, ma non significa che l’intero corso degli eventi si svolga interamente sulla Terra.”

“Questo ci permette di giustapporre cose moderne, normali, che fanno parte della vita di chiunque, ad altri elementi tipicamente sci-fi, come i Celestiali, le astronavi, senza doversi per forza impegnare su nessuno dei due fronti”, ha aggiunto. “Questa giustapposizione ci permette di ottenere il meglio da entrambi i mondi. Ecco perché questo film è così speciale, perché non deve essere necessariamente o l’una o l’altra cosa.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Jamie Lee Curtis vuole interpretare il Diavolo nella nuova trilogia de L’esorcista

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Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

L’iconica Jamie Lee Curtis ha rivelato che vorrebbe interpretare il Diavolo nell’annunciata nuova trilogia de L’esorcista che sarà diretta da David Gordon Green, regista con il quale la celebre attrice ha un legame molto speciale, trattandosi della mente creativa dietro la nuova trilogia di Halloween.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Jamie Lee Curtis ha spiegato che, al pari di molti, il film originale del 1973 diretto da William Friedkin è stato uno degli horror che hanno maggiormente segnato la sua adolescenza: “Sono una persona coraggiosa, in generale, ma se una cosa è spaventosa, allora mi spavento anche io. Quando avevo 15 anni i miei genitori mi fecero vedere L’esorcista e il giorno dopo i miei amici mi presero in giro perché ero uscita fuori di testa. Detesto avere paura dei film horror.”

Parlando nello specifico del ruolo che vorrebbe interpretare nella nuova rivisitazione del celebre film, ha aggiunto: “Forse dovrei prestare la mia voce al Diavolo, come fece Mercedes McCambridge. Se David mi offrisse una parte nel suo progetto, magari proprio come voce del Diavolo, per me sarebbe come un cerchio che si chiude. E poi penso che le persone lo amerebbero.”

Cosa sappiamo del reboot de L’esorcista

Universal e Peacock hanno acquistato i diritti dell’annunciato sequel de L’esorcista ad opera della Blumhouse con l’obiettivo di realizzare una nuova trilogia, al pari di quanto già accaduto con il franchise di Halloween.  

L’accordo siglato ammonta a 400 milioni di dollari. Come annunciato già tempo fa, sarà David Gordon Green, regista di Halloween e Halloween Killsad occuparsi della regia del primo capitolo della trilogia, che sarà un sequel diretto del cult firmato nel 1973 da William Friedkin. Il primo film dovrebbe arrivare nelle sale verso la fine del 2023.

Ellen Burstyn tornerà nuovamente nei panni divenuti ormai iconici di Chris MacNeil, la madre della piccola Regan MacNeil (la bambina posseduta del film di Friedkin), ruolo grazie al quale ottenne una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista.

Al fianco di Burstyn ci sarà Leslie Odom Jr., noto per il musical Hamilton e candidato agli Oscar 2021 come miglior attore non protagonista per Quella notte a Miami…: l’attore statunitense interpreterà il ruolo del padre di un bambino posseduto che, in preda alla disperazione, cercherà l’aiuto di Chris.

La sceneggiatura del primo sequel porterà la firma di David Gordon Green insieme a Scott Teems, Danny McBride e Petter Sattler. Alla produzione ci saranno Jason Blum, David Robinson e James Robinson. Il sequel sarà una co-produzione tra Blumhouse e Morgan Creek Production.

 
 

Anthony Hopkins ha deciso di continuare a recitare grazie al ruolo di Odino

thor: ragnarok

A quanto pare, Anthony Hopkins ha deciso di continuare con la sua carriera di attore grazie al ruolo di Odino nel primo film del franchise di Thor. Nel libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe”, l’attore premio Oscar ha infatti rivelato che aveva deciso di abbandonare la recitazione prima di ottenere il ruolo del dio nordico nel film del 2011.

Come spiegato dall’attore, è stato il regista Kenneth Branagh a restituirgli la voglia e l’entusiasmo di continuare a lavorare. “Stavo per rinunciare alla mia carriera, davvero”, ha detto l’attore (via CBR). “Ma Branagh non me l’avrebbe mai permesso. Lavorare con lui è stato come ricevere un’iniezione di nuova linfa vitale. Sembrava avere lo stesso tipo di influenza contagiosa su tutti i membri del cast e della crew. Il suo entusiasmo… il suo atteggiamento sempre così positivo. Riesce a tirare fuori il meglio da chiunque.”

Dopo aver interpretato Odino in Thor, Anthony Hopkins è apparso in altri 19 film, tra cui Thor: the Dark World del 2013 e Thor: Ragnarok del 2017. La sua fama è indissolubilmente legata al ruolo di Hannabil Lecter ne Il silenzio degli innocenti, grazie al quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista, prestigioso riconoscimento che ha ricevuto nuovamente quasi 30 anni dopo, quest’anno, grazie alla sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra.

Per quanto riguarda Kenneth Branagh, dopo l’esperienza con il primo Thor, il regista britannico non ha mai più diretto un film dei Marvel Studios, nonostante abbia continuato a collaborare con Disney per altri progetti (come Cenerentola e Artemis Fowl) e abbia anche prestato la sua voce ad un personaggio di Avengers: Infinity War.

 
 

Eternals: Salma Hayek stava per spoilerare il film al Comic-Con

Nell’attesissimo Eternals, in arrivo nelle sale italiane dal 3 novembre, l’attrice Salma Hayek interpreta una versione femminile del personaggio di Ajak, che possiede l’abilità di volare, una super forza e persino la capacità di manipolare le molecole con la sola forza del pensiero.

Ajak è il condotto attraverso il quale gli Eterni possono comunicare con i Celestiali, che li hanno creati, al pari dei Devianti, durante i loro esperimenti sull’umanità primitiva. Nel film, proprio grazie a questa speciale connessione, Ajak viene anche presentata come il leader del gruppo.

In occasione del Graham Norton Show, Salma Hayek ha parlato della segretezza che circonda i progetti Marvel, rivelando che all’inizio non era consapevole che non si potesse neanche parlare del film. “Ricordo di aver parlato per la prima volta di Eternals con la regista in un hotel. Era in occasione del Comic-Con”, ha spiegato.

“La cosa è stata totalmente surreale. Stavamo parlando e… essendo io messicana, tendo a parlare a voce alta. Avevo perso quasi la voce a causa delle varie interviste, ma parlavo comunque in maniera rumorosa. Ho iniziato a farle delle domande e lei mi disse: ‘Shhhhhh…’. E io risposi: ‘Cosa?’. E lei: ‘Possono sentirci. La sceneggiatura è top secret!'”

“E allora io le risposi: ‘Ma non c’è nessuno!’. E lei: ‘La porta accanto. Devi stare molto attenta. Tutti sanno che stiamo parlando del nuovo film Marvel. Potrebbero sentirci attraverso i muri’. Lei era seria, ma è così che funziona. Lo fanno. Lo fanno davvero. È stato un momento veramente strano”, ha concluso l’attrice.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Anya Taylor-Joy: i suoi ruoli migliori in attesa di Ultima notte a Soho

Anya Taylor-Joy è una delle giovani stelle più in ascesa di Hollywood: il suo ultimo successo nella serie televisiva La regina degli scacchi, per la cui interpretazione ha vinto un Golden Globe, lo conferma. Vediamo la classifica dei migliori ruoli interpretati dall’attrice, secondo Rotten Tomatoes, in attesa di rivederla al cinema in Last Night in Soho.

1La regina degli scacchi (2020) – 96%

the queen's gambit anya

Ci sono alcuni critici che hanno definito The Queen’s Gambit la cosa migliore uscita in televisione nell’anno 2020 ciò non è inverosimile, considerando quanto sia stata ritenuta spettacolare questa miniserie. Basata su un romanzo scritto da Walter Tevis nel 1983, questa serie racconta la storia di un’orfana che diventa un prodigio degli scacchi.

Ambientato negli anni ’60, la giovane ragazza scopre che le sue abilità hanno un prezzo. Anya Taylor-Joy assume il ruolo principale di Beth Harmon, polarizzando col suo magnetismo espressivo l’intera narrazione. Infatti, il consenso su Rotten Tomatoes specifica che la sua performance è “magnetica”. Combinandola con grandi dettagli d’epoca e una scrittura forte, si ottiene una formula vincente, il che rende comprensibile il motivo per cui ha fatto incetta di premi.

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Thor: Love and Thunder, a che punto è la relazione tra Jane e il Dio del Tuono?

Thor: Love and Thunder riporterà finalmente Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe. Da un lato sappiamo che la sua trasformazione in Mighty Thor sarà una parte importante della storia raccontata nel nuovo film; dall’altro, invece, ancora non sappiamo in che modo i Marvel Studios intendano affrontare la sua complicata relazione con il Dio del Tuono.

Dopo essere stati separati alla fine di Thor, l’eroe non è mai riuscito a rintracciare Jane in The Avengers, anche se i due hanno avuto un apparente lieto fine in Thor: the Dark World. Sfortunatamente, quando è uscito Avengers: Age of Ultron, abbiamo appreso che – almeno all’apparenza – i due avevano preso strade separate. Ora, però, sembra che Love and Thunder rivelerà finalmente cosa è successo ai due innamorati.

Una serie di immagini inedite dal set del film di Taika Waititi è apparsa di recente online (via CBM), e ci mostra Chris Hemsworth e Natalie Portman truccati come i loro personaggi in Thor: the Dark World. Ricordiamo che un finale alternativo del film del 2013 ha visto Thor e Jane costretti a porre fine alla loro storia, quindi è probabile che queste nuove foto rappresentino la volontà, da parte dei Marvel Studios, di dare una nuova svolta all’arco narrativo dei due personaggi.

Probabilmente, questa scena flashback ambientata ai tempi di Thor: the Dark World aiuterà a spiegare meglio l’assenza di Jane in tutti questi anni, anche perché il personaggio sarà quasi sicuramente una parte cruciale della storia che si svolgerà nel quarto attesissimo capitolo del franchise. Per vedere le foto dal set in questione, cliccate qui.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Tom Holland: da bambino era terrorizzato dal Doc Ock di Alfred Molina

spider-man no way home

Tom Holland, che a breve rivedremo in azione nei panni di Peter Parker nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, ha rivelato in una nuova intervista che da bambino era terrorizzato dal personaggio di Doc Ock interpretato da Alfred Molina in Spider-Man 2 di Sam Raimi, e che proprio in No Way Home farà il suo trionfale ritorno (nonché ingresso ufficiale nel MCU).

“Ero ossessionato dai film di Raimi”, ha dichiarato di recente Holland parlando con Empire (via CBR). “Avevo 8 anni e ricordo di aver visto Alfred nel suo costume per la prima volta. Aveva gli occhiali, indossava la cintura, ciò a cui erano attaccate le gambe. E ricordo, anche se scherzavo, che in realtà ero terrorizzato da lui.”

Anche se Doc Ock sembrava morto in Spider-Man 2, è stato lo stesso Molina a confermare all’inizio di quest’anno che avrebbe ripreso il ruolo del noto antagonista nel terzo capitolo del franchise di Spider-Man collegato al Marvel Cinematic Universe. Da allora Molina ha spiegato che il suo personaggio è stato in grado di resuscitare nel MCU perché, secondo il regista Jon Watts, “in questo universo, nessuno muore mai veramente.”

Secondo quanto riferito, Watts gli ha anche detto che No Way Home riprenderà la storia di Doc Ock proprio dal finale del film di Raimi. È interessante notare che, poiché la morte apparente di Doc Ock è il risultato del sacrificio della sua stessa vita dopo che il cattivo si è reso conto degli errori commessi, No Way Home dovrà necessariamente spiegare perché il villain inizierà ad attaccare di nuovo Spidey.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

 
 

New Gods cancellato a causa di Zack Snyder’s Justice League?

new gods

Lo scorso aprile è arrivata decisamente inaspettata la notizia che la Warner Bros. aveva deciso di cancellare due progetti legati all’universo DC, attorno ai quali si è era già creato parecchio interesse: stiamo parlando di The Trench, lo spin-off di Aquaman, e di New Gods, il film di Ava DuVernay in cantiere da molti anni.

Nessuna spiegazione ufficiale sul perché della cancellazione dei due progetti venne data all’epoca, ma in molti ipotizzarono potesse essere legata ai profondi cambiamenti che lo studio aveva deciso di apportare al DCEU, concentrandosi su progetti molti diversi tra loro, come gli annunciati film dedicati a ZatannaBlue BeetleStatic Shock Hourman.

Tuttavia, pare che dietro la cancellazione di New Gods, in particolare, possa celarsi una motivazione ben diversa. Di recente, è spuntato online – via Twitter – un estratto da un’intervista alla regista Ava DuVernay, la quale sembra confermare che il suo film sia stato cancellato dalla Warner Bros. a causa di Zack Snyder’s Justice League. Nel video la regista non menziona mai in modo esplicito il cinecomic, ma sembra abbastanza ovvio che si stia riferendo proprio alla Snyder Cut (potete vedere il video cliccando qui).

Molti fan pensano che la Warner Bros. abbia voluto prendere le distanze dallo SnyderVerse dopo l’uscita di Zack Snyder’s Justice League, progetto che inevitabilmente sarebbe stato collegato a New Gods a causa della presenza di alcuni personaggi (non solo Steppenwolf, ma anche Darkseid, DeSaad e Granny Goodness).

Anche se DuVernay e il co-sceneggiatore Tom King avevano probabilmente trovato un modo per permettere al loro film di distinguersi dalla visione di Snyder, la mitologia era probabilmente troppo radicata nella tradizione stabilita in Justice League per i gusti di WB.

 
 

Linea d’Ombra Festival: tutti i vincitori della XXVI edizione

Linea d’Ombra Festival 2021

Assegnati i premi della 26esima edizione di Linea d’Ombra Festival. A ufficializzare i vincitori, i direttori artistici del festival Giuseppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

Nella sezione PASSAGGI D’EUROPA la giuria di esperti composta da Miriam Bliese, Milena Mancini, Guglielmo Poggi ha assegnato il “Premio NEXSOFT” per il miglior lungometraggio sezione al film Beginning di Dea Kulumbegashvili (Georgia), con la seguente motivazione:

“Come cinematografari (perche questo siamo, alcuni di noi almeno) cerchiamo continuamente di capire se il cinema riesca o meno a resistere come linguaggio- attenzione, non come medium, come linguaggio. Negare che sia in difficoltà, questo linguaggio, è anacronistico è controproducente per chi vuole farlo sopravvivere. Questo film ha sopra ogni merito il valore di costruire costantemente un linguaggio. Il che prescinde dalla sua natura di film “girl empowers” o dall’importante tema del culto e del suo lato occulto, per giocare sui termini. A vincere, in questo senso, è il Cinema, in sé. Nell’essere indispensabile, in una visione collettiva e che nulla ha a che vedere con la semplificazione mediatica contemporanea. Per questo più che per qualunque altra motivazione, riteniamo opportuno premiare questo film. Che meriterebbe anche un premio a parte: miglior linguaggio”.

il Premio Giuria Popolare è stato assegnato a The Night Doctor di Elie Wajeman (Francia).

Il premio della Giuria Open, composta dagli spettatori che hanno seguito il festival sulla piattaforma streaming Netfestival, è andato ex aequo The Grand Bolero di Gabriele Fabbro (Italia) e Of Fish and Men di Stefanie Klemm (Svizzera).

Nella sezione LINEADOC la Giuria Esperti composta da Carlo Hintermann, Juan David Gonzales Monroy e Rachel Rakes ha decretato come miglior film Our Land, Our Altar di André Guiomar (Portogallo), con la seguente motivazione.

Attraverso un uso ragionato e allo stesso tempo partecipe della forma cinematografica e della struttura narrativa, questo film presenta un ritratto intimo di una comunità vitale di fronte alla sua dissoluzione. In modo sottile ma con grande forza il film mette in evidenza il valore di una comunita’ e il bisogno di autodeterminazione contro l’inarrestabile progredire della gentrificazione e degli interessi economici. Per l’equilibrio tra approccio etico, persistenza, tecnica e stile, il premio Linea doc va a Our Land, Our Altar”.

La Giuria Popolare ha premiato Il secondo principio di Hans Liebschner di Stefano P. Testa (Italia).

La Giuria Open ha premiato ex aequo All Of Your Stars Are But Dust On My Shoes di Haig Aivazian (Libano) e Summits and Ashes di Fernando Criollo (Perù)

Nella sezione CORTOEUROPA il “Premio BANCA CAMPANIA CENTRO” al miglior cortometraggio è stato assegnato dalla giuria esperti formata da Giulio Mastromauro, Valerio Vestoso e Christopher Yates a The Criminals di Serhat Karaaslan (Turchia), con la seguente motivazione:

Attraverso una sceneggiatura ingegnosa e una regia rigorosa, The Criminals ci porta un duro thriller su come i giovani turchi vengono repressi nel loro naturale sentimento di desiderio e amore. La recitazione è toccante, permettendoci di entrare in empatia con la giovane coppia e sperando di vedere la loro lussuria soddisfatta. La svolta degli eventi è drammaticamente brillante. Porta la paura nel desiderio, la violenza nell’amore. Il climax ci ha fatto prendere la nostra sedia. Si conclude con un tocco di umorismo e tenerezza, che ci fa sperare in un futuro migliore”.

La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Between Men di Ares Ceylan (Germania), con la seguente motivazione:

Questa classica storia di lutto e disaccettazione omofoba è trascesa da una sincerità genuina. Man mano che la storia si svolge con il suo dialogo crudo e subliminale, il sentimento cresce e l’assenza del figlio/amante diventa più forte. La finezza della recitazione è inversamente proporzionale all’emozione che abbiamo provato guardando Between Men”.

Il Premio Giuria Popolare è stato conquistato dal film Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria).

La Giuria Open ha premiato Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria)

Nella sezione VEDOANIMATO la Giuria Esperti, composta da Martin Smatana, Alessandro Rak, Mauro Uzzeo, il premio principale è stato vinto da Affairs of the Art di Joanna Quinn e Les Mills (Canada), con la seguente motivazione:

L’arte come ossessione, il corpo come rappresentazione, i sogni per dettare obiettivi di vita crescendo, i colori per indicare la propria (R)esistenza. Ogni segno in questo cortometraggio grida ironia, giocosità, ricordo, andare contro l’ordine stabilito, fare i conti con noi stessi, nascere, crescere e morire, alla ricerca di un posto nel mondo e della nostra identità unica, assoluta, immortale. Il film pieno di umorismo pungente raggiunge il volto dello spettatore con tutta la bellezza e la freschezza dell’animazione giocosa e dinamica dei tratti di matita”.

La giura ha assegnato anche una menzione speciale a People in Motion di Christoph Lauenstein e Wolfgang Lauenstein (Germania), con la seguente motivazione:

Bastano poche immagini suggestive e una pacata voce fuori campo per calarsi nella tela narrativa e lasciarsi catturare dal loro gioco di luci e ombre. Sospesi tra antiche paure e bellezza racchiusa tra quattro mura, ci troviamo davanti ai nostri desideri, alle nostre piccole e grandi meschinità, ricordandoci, ancora una volta, la grande, inarrestabile, forza delle storie. Questa storia misteriosa e affascinante piena di significato e spunti di riflessione affronta il tema dell’esistenza, del comportamento umano, dell’egoismo e dell’avidità che si sono infiltrati nel mondo oscuro”.

Il Premio Giuria Popolare è andato ad How To Be at Home di Andrea Dorfman (Canada).

La Giuria Open ha premiato  Granny’s Sexual Life di Urška Djukić (Slovenia)

A chiudere l’elenco dei vincitori per le opere in concorso è quello della sezione VEDOVERTICALE, dove il “Premio FONDAZIONE CARISAL” assegnato dalla Giuria Popolare al miglior cortometraggio in formato 9:16 è andato ex aequo a Killer Brownie! di Igna L. Vacas (Spagna) e a Genesis di ZHU Xiaolong (Cina).

La Giuria Open ha premiato Valse Naïve di Antonello Tosto e Mariapia Di Lecce (Italia) e MIDNIGHT STORIES: Morgan di Ryan Cauchi (Australia)

Il commento a caldo del codirettore artistico Boris Sollazzo: “È stata un’edizione coraggiosa e felice, un ritorno al cinema e all’arte che ha visto un successo di pubblico e di critica. Otto giorni di film, dibattiti e riflessioni che ci confermano che un altro Domani è possibile”. 

Per Peppe D’Antonio questa edizione ha lasciato il segno per tanti motivi: “Abbiamo vinto una grande scommessa riportando l’interesse su e dentro le sale; abbiamo registrato sold out in molti eventi ed abbiamo ritrovato la passione per il cinema e la comunicazione. Senza contare che abbiamo avuto la possibilità di incontrare stimolanti personalità che ci hanno fatto intravedere i possibili passaggi verso il Domani”.

Linea d’Ombra Festival XXVI edizione è un’iniziativa promossa dall’Associazione SalernoInFestival e realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, del Comune di Salerno. Main Sponsor: Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania CentroNexsoft S.p.A. Altro ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana. Altri sponsor: Allianz Salerno Mare – Mario Parrilli srlRotary Salerno Rotary Salerno 1949 a.f. La direzione artistica è di Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

 
 

Ironheart: 10 cose che solo i fan dei fumetti sanno su Riri Williams

Ironheart

È stato annunciato l’anno scorso che il personaggio di Ironheart sta arrivando nel Marvel Cinematic Universe e le sarà dedicata una serie tv esclusiva su Disney+. RiRi Williams, l’adolescente dietro la maschera, farà anche parte dell’attesissima serie Armor Wars su Disney+ dove James Rhodes ritorna come War Machine in quello che sembra essere un libero adattamento della classica storia di Iron Man.

1Ironheart aveva il suo JARVIS

ironheart jarvis

Ironheart aveva una IA nella sua seconda armatura che era basata su Tony Stark e gli assomigliava persino. Tuttavia, quando creò la sua terza armatura, l’armatura rosa per cui è tuttora conosciuta, aggiunse una nuova IA. Questa si chiamava N.A.T.A.L.I.E.

Questo è un nome importante, in quanto sarebbe proprio il nome dell’amica che morì nella sparatoria del driveby. Questa IA è simile al JARVIS di Iron Man del MCU, ma N.A.T.A.L.I.E. ha una personalità ancora più forte e dominante – il che ha senso perché è basata sui ricordi di RiRi dell’amica permettendo loro di combattere il crimine insieme.

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Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Sucker Punch film

Dopo aver conquistato particolare successo grazie ai film 300 e Watchmen, il regista Zack Snyder decise di portare al cinema una propria idea originale. Da lui scritto e diretto, Sucker Punch è così approdato in sala nel 2011, svelandosi in tutta la sua grinta e azione. Come già dimostrato precedentemente, Snyder si è riconfermato un grande regista di film d’azione, capace di orchestrare sequenze visivamente spettacolari e di grande intrattenimento. Con un cast quasi esclusivamente al femminile, con tale titolo ha così potuto nuovamente dare sfogo a questo suo talento.

Quello di Sucker Punch è un progetto rimasto in sviluppo per oltre otto anni, con continui rimaneggiamenti nella sceneggiatura e nelle storie dei suoi personaggi. Suo primo lavoro non tratto da opere preesistenti, il film è stato scritto da Snyder stesso come un “Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatrici”, dove si racconta di una ragazza desiderosa di sopravvivere e delle peripezie attraverso cui deve passare per poter restare tale. Grazie al successo dei precedenti film, il regista ebbe infine l’occasione di dar vita al progetto.

Al momento del suo arrivo in sala, il film non venne però accolto in modo generalmente freddo da parte della critica. Questa elogiò particolarmente gli effettivi visivi come anche la spettacolarità generale, lamentando però carenze nella sceneggiatura. I fan del regista, però, ritrovarono in Sucker Punch quanto si aspettavano dal regista, permettendo così al film di ottenere un discreto successo al cinema, dove ha incassato un totale di circa 90 milioni di dollari. Cifra poi aumentata grazie alle vendite dell’home video. Film tutto da riscoprire, prima di gettarsi in una visione di questo può essere utile conoscere alcune delle curiosità legate ad esso. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò.

Sucker Punch: la trama del film

Protagonista del film è Babydoll, giovane accusata ingiustamente di aver ucciso la sorella in seguito ad un attacco di pazzia. Presa con la forza viene portata in un istituto di igiene mentale, dove il patrigno chiede che venga lobotomizzata. L’uomo si rivela infatti essere il vero omicida, e togliendo di mezzo anche l’altra figlia ha così modo di poter accedere all’ingente eredità lasciata a queste dalla madre. Per sfuggire alla drammatica situazione, Babydoll inizia a costruire per sé un mondo fantastico e immaginario, dove il confine tra ciò che è vero e ciò che è inventato diventa sempre più labile. Qui la giovane si ritrova tra danze burlesque, tecnologie steampunk e colorati ambienti medievali.

Nel suo percorso si uniscono a lei altre quattro ragazze, anche queste realmente internate nel manicomio. Si tratta della sincera Rocket, l’astuta Blondie, la leale Amber e la riluttante Sweet Pea. Unite dal desiderio di libertà e rivalsa, le quattro eleggono Babydoll come loro leader intraprendendo un percorso che le porterà a scontrarsi con diversi nemici, tra cui gli aguzzini Blue Jones, Madam Gorski e High Roller. Ad aiutarle ad orientarsi in quel mondo non saranno però sole, e grazie alla presenza del Saggio, le cinque ragazze arriveranno ad un passo dall’ottenere la libertà. A quel punto, però, sarà per loro necessario prendere delle importanti e dolorose decisioni.

Sucker Punch cast

Sucker Punch: il cast del film

Per interpretare il personaggio di Babydoll, Snyder desiderava poter avere dalla sua l’attrice Amanda Seyfried. Questa, tuttavia, non potette accettare il ruolo poiché impegnata in altri progetti. Il regista scelse allora l’australiana Emily Browning, divenuta popolare grazie al film Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi. Jena Malone interpreta Rocket, Vanessa Hudgens è Blondie, Abbie Cornish ricopre il ruolo di Sweet Pea e Jamie Chung quello di Amber. Nel film sono poi noti come Carla Cugino, interprete di Madam Vera Gorski, e Scott Glenn nei panni de Il Saggio. Il celebre Jon Hamm, divenuto famoso grazie alla serie Mad Men, è qui il misterioso High Rolle. Oscar Isaac, invece, è il perfido Blue Jones.

Per poter partecipare al film, l’intero cast dovette sottoporsi a lunghi e intensivi allenamenti. Il regista voleva infatti che gli attori fossero in grado di poter eseguire personalmente molte delle complesse e acrobatiche scene previste dal copione, ricorrendo il meno possibile a controfigure. Gli interpreti ebbero così modo di esercitarsi nelle arti marziali, nel combattimento e nell’utilizzo di diverse tipologie di armi. Le cinque protagoniste femminili, in particolare, hanno descritto l’esperienza come particolarmente faticosa, ma che gli ha infine permesso di poter realmente dar vita a quanto previsto. Ciò che si vede nel film, infatti, è stato realmente compiuto dagli attori grazie alla forma fisica da loro raggiunta.

Sucker Punch: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sucker Punch è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 ottobre alle ore 23:15 sul canale Premium Cinema.

Fonte: IMDb