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Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, dal 12 febbraio su Disney+

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Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, dal 12 febbraio su Disney+

Venerdì 12 febbraio Cenerentola di Rodgers e Hammerstein arriverà in esclusiva su Disney+. L’amato musical televisivo vede Brandy nel ruolo della protagonista e Whitney Houston in quello della Fata Madrina, insieme a Whoopi Goldberg, Victor Garber, Natalie Desselle Reid, Bernadette Peters, Paolo Montalban, Jason Alexander e Veanne Cox.

Presentato per la prima volta il 2 novembre 1997 a sessanta milioni di spettatori durante la serie Disneyland sulla ABC, Cenerentola di Rodgers e Hammerstein è diventato immediatamente uno dei film preferiti dai fan, amato dalla critica e dal pubblico, arrivando a ottenere 7 nomination agli Emmy Award. Acclamato per l’inclusività del suo cast, le performance musicali travolgenti e le sue indimenticabili canzoni, il film del 1997 presenta un’incredibile serie di brani amati e originali dell’iconico duo di cantautori Rodgers e Hammerstein, tra cui “Impossible”, “In My Own Little Corner”, “Ten Minutes Ago”, “A Lovely Night”, “Do I Love You Because You’re Beautiful?” e molte altre ancora.

Inizia la prova gratuita di 7 giorni. Guarda Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Cenerentola di Rodgers e Hammerstein, quando la crudele matrigna di Cenerentola le impedisce di partecipare al Ballo Reale, la ragazza riceve un aiuto inaspettato dalla sua Fata Madrina. Il film del 1997 è diretto da Robert Iscove, scritto da Robert I. Freedman e coreografato da Rob Marshall. Whitney Houston, Debra Martin Chase, Craig Zadan e Neil Meron sono i produttori esecutivi. Chris Montan è il produttore e Robyn Crawford è produttore associato.

Cenerentola di Rodgers e Hammerstein entrerà a far parte della collezione di Disney+ “Celebriamo insieme le Black Stories”, unendosi ad altri titoli come Soul, Black Is King, Black Panther, Il diritto di contare e molti altri.

Noir in Festival: i finalisti al Premio Caligari

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Noir in Festival: i finalisti al Premio Caligari

Anche quest’anno il Premio Claudio Caligari per il cinema italiano di genere, nato da un’idea di Gianni Canova e promosso dall’Università IULM di Milano e dal Noir in Festival, sarà uno dei punti di forza della prossima edizione della manifestazione, in programma dall’8 al 13 marzo. Sono sei i film finalisti selezionati da Gianni Canova e Giorgio Gosetti tra quelli prodotti e distribuiti tra novembre 2019 e novembre 2020 e attinenti ai territori del noir (mystery, horror, thriller, spy story). Concorreranno al premio, assegnato da una giuria di 90 studenti di cinema e giovani appassionati di genere e presieduta da Claudio Giovannesi, vincitore lo scorso anno con La paranza dei bambini:

Il buco in testa di Antonio Capuano
Il talento del calabrone di Giacomo Cimini  (opera prima)
L’immortale di Marco  D’Amore (opera prima)
Villetta con ospiti  di Ivano De Matteo
Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo
The Shift di Alessandro Tonda (opera prima)

La XXX edizione di Noir in Festival, a causa della situazione sanitaria italiana, è ad oggi prevista in streaming e sarà visibile sui social network del festival, mentre i film selezionati saranno disponibili sulla piattaforma MYmovies. I sei titoli finalisti del Premio Caligari si vedranno in una spettacolare maratona, aperta alla visione per 24 ore, nella giornata di pre-apertura del festival, domenica 7 marzo; il vincitore verrà annunciato nella serata ufficiale di premiazione, venerdì 12 marzo.

“Grazie all’accordo con MYmovies”, dice Giorgio Gosetti, “acquisiamo un partner d’eccellenza e di comprovata qualità e sicurezza per quanto riguarda le proiezioni delle varie sezioni cinematografiche del festival. Ma gli appuntamenti su MYmovies saranno anche dedicati a grandi personaggi del mondo del noir come i nostri ospiti d’onore Kiyoshi Kurosawa o Brian Yuzna e quelli che verranno annunciati alla presentazione del programma. Stiamo lavorando a una formula dinamica della manifestazione che non sia solo frutto dell’emergenza di questi mesi ma utilizzi al meglio gli strumenti della comunicazione digitale per rendere accessibili incontri, proiezioni, eventi speciali, anche al di fuori delle tradizionali sedi del Noir in Festival a Milano e Como. Fin da ora ringraziamo i produttori ed aventi diritti dei film presentati per la loro disponibilità in un momento così complesso dell’offerta cinematografica. Tutte le proiezioni e gli eventi del festival saranno infatti accessibili (su prenotazione) a titolo gratuito”.

SAG Awards 2021: tutti i nominati dal sindacato degli attori

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SAG Awards 2021: tutti i nominati dal sindacato degli attori

Lily Collins e Daveed Diggs hanno annunciato i nominati ai SAG Awards 2021, i premi che il sindacato degli attori di Hollywood assegna alla categoria ogni anno. Come per i Golden Globes 2021, anche questi premi e tutti gli altri che seguiranno, sono stati posticipati a causa della pandemia, con gli Oscar 2021 che si svolgeranno addirittura il 25 aprile.

Ecco tutte le nomination ai SAG Awards 2021

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture

Da 5 Bloods” (Netflix)

“Ma Rainey’s Black Bottom” (Netflix)

“Minari” (A24)

One Night in Miami” (Amazon Studios)

The Trial of the Chicago 7” (Netflix)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role

Amy Adams (“Hillbilly Elegy”)

Viola Davis (“Ma Rainey’s Black Bottom”)

Vanessa Kirby (“Pieces of a Woman”)

Frances McDormand (“Nomadland”)

Carey Mulligan (“Promising Young Woman”)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role

Riz Ahmed (“Sound of Metal”)

Chadwick Boseman (“Ma Rainey’s Black Bottom”)

Anthony Hopkins (“The Father”)

Gary Oldman (“Mank”)

Steven Yeun (“Minari”)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role

Maria Bakalova (“Borat Subsequent Moviefilm”)

Glenn Close (“Hillbilly Elegy”)

Olivia Colman (“The Father”)

Youn Yuh-Jung (“Minari”)

Helena Zengel (“News of the World”)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role

Chadwick Boseman (“Da 5 Bloods”)

Sacha Baron Cohen (“The Trial of the Chicago 7”)

Daniel Kaluuya (“Judas and the Black Messiah”)

Jared Leto (“The Little Things”)

Leslie Odom, Jr. (“One Night in Miami”)

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series

Better Call Saul

Bridgerton

The Crown

“Lovecraft Country”

“Ozark”

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series

“Dead to Me”

“The Flight Attendant”

“The Great”

“Schitt’s Creek”

“Ted Lasso”

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series

Gillian Anderson (“The Crown”)

Olivia Colman (“The Crown”)

Emma Corrin (“The Crown”)

Julia Garner (“Ozark”)

Laura Linney (“Ozark”)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series

Jason Bateman (“Ozark”)

Sterling K. Brown (“This Is Us”)

Josh O’Connor (“The Crown”)

Bob Odenkirk (“Better Call Saul”)

Rege-Jean Page (“Bridgerton”)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series

Christina Applegate (“Dead to Me”)

Linda Cardellini (“Dead to Me”)

Kaley Cuoco (“The Flight Attendant”)

Annie Murphy (“Schitt’s Creek”)

Catherine O’Hara (“Schitt’s Creek”)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series

Nicholas Hoult (“The Great”)

Dan Levy (“Schitt’s Creek”)

Eugene Levy (“Schitt’s Creek”)

Jason Sudeikis (“Ted Lasso”)

Ramy Youssef (“Ramy”)

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Miniseries

Cate Blanchett (“Mrs. America”)

Michaela Coel (“I May Destroy You”)

Nicole Kidman (“The Undoing”)

Anya Taylor-Joy (“The Queen’s Gambit”)

Kerry Washington (“Little Fires Everywhere”)

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Miniseries

Bill Camp (“The Queen’s Gambit”)

Daveed Diggs (“Hamilton”)

Hugh Grant (“The Undoing”)

Ethan Hawke (“The Good Lord Bird”)

Mark Ruffalo (“I Know This Much Is True”)

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture

“Da 5 Bloods”

“Mulan”

“News of the World”

“The Trial of the Chicago 7”

Wonder Woman 1984

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series

The Boys

“Cobra Kai”

“Lovecraft Country”

The Mandalorian

“Westworld”

La cerimonia di premiazione dei SAG Awards 2021 si svolgerà il prossimo 4 aprile.

Music: il film di SIA arriva in streaming

Music: il film di SIA arriva in streaming

Music è una potente, originale e celebrativa dichiarazione artistica. Nel suo lungometraggio di esordio come sceneggiatrice e regista, la leggendaria artista musicale mondiale Sia ha reinventato in modo audace e avvincente il genere cinematografico musical.

Star mondiale multi-platino nominata nove volte ai Grammy Award, due ai BRIT Awards e due ai Golden Globe, Sia è stata più volte definita regina del pop e una delle più importanti iconiche popstar del nuovo millennio, grazie a un ricercato songwriting e ad incredibili performance live.

Protagoniste del film, Maddie Ziegler, musa della cantante e protagonista di molti suoi video (tra cui l’acclamato “Chandelier”) e Kate Hudson, candidata agli Oscar e vincitrice del Golden Globe per il film Quasi famosi.

MUSIC, il film

Music parla della magia che può nascere quando chi non è in grado di esprimersi a parole incontra persone capaci di ascoltare col cuore. 

La storia ha inizio quando Zu (Hudson), in rotta con la propria famiglia e con una propensione a rovinarsi la vita con le proprie mani, si ritrova a essere nominata unica tutrice della sorellastra adolescente, Music (Ziegler). Music è una ragazza con un disturbo dello spettro autistico non verbale e Zu entra immediatamente in conflitto con le sue nuove responsabilità di tutrice. Presto conosce Ebo (Odom), un vicino di casa premuroso e dall’animo gentile che la sorprende manifestando non solo compassione, ma anche una profonda comprensione nei confronti di Music. Zu si rende conto che Ebo è una persona su cui può fare affidamento e dalla quale può imparare molto. 

Music fonde un sentito racconto sulla forza dell’amore con sequenze musicali dai toni fluo e immaginifici, tipici di Sia, che offrono al pubblico un vivace scorcio della vita interiore dei personaggi.

San Valentino: i film da vedere su Prime Video

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San Valentino: i film da vedere su Prime Video

San Valentino si avvicina, eccovi allora una playlist di film romantici da scoprire o rivedere su Prime Video: dai giovani innamorati di The Map of Tiny Perfect Things di Ian Samuels (disponibile dal 12 febbraio) alla storia d’amore a tempo di jazz Sylvie’s Love di Eugene Ashe, passando per gli anni ’90 con film diventati ormai classici del genere, come il premiatissimo Shakespeare in Love o Notting Hill, fino a commedie divertenti – e più irriverenti – come Non succede, ma se succede… e Palm Springs. Per chi vuole fare un tuffo nella storia del cinema, ci sono gli intramontabili battibecchi amorosi di Cary Grant e Katharine Hepburn in Susanna di Howard Hawks, o Dirty Dancing, irrinunciabile cult anni ’80 per cuori romantici.

Ecco tutti i film perfetti da vedere a SAN VALENTINO su PRIME VIDEO.

THE MAP OF PERFECT TINY THINGS

THE MAP OF PERFECT TINY THINGS (disponibile dal 12 febbraio) – Mark (Kyle Allen) continua a rivivere felicemente lo stesso giorno in loop, ma il suo mondo viene sconvolto dall’incontro con una ragazza misteriosa, Margaret (Kathryn Newton), anch’essa bloccata nello stesso loop temporale. Mark e Margret formano così un’accoppiata magnetica che li porta a scoprire tutte le piccole cose che rendono quella giornata perfetta.

SYLVIE’S LOVE

È il 1957, New York è invasa dal caldo estivo e dal jazz. Robert (Nnamdi Asomugha), sassofonista, passa le notti a suonare con il quartetto di cui fa parte. Sylvie (Tessa Thompson) spende i suoi giorni d’estate ad aiutare suo padre nel negozio di dischi, aspettando che il suo ragazzo torni dalla guerra. Quando Robert inizia a lavorare in quello stesso negozio, tra i due si accende una scintilla che potrebbe far nascere una passione forte, come nessuno dei due ha mai provato nella propria vita.

SAI TENERE UN SEGRETO?

Credendo che l’aereo su cui sta viaggiando stia per precipitare, Emma racconta tutti i suoi segreti al suo vicino di posto sconosciuto. O almeno, così crede lei… finché non incontra di nuovo Jack, il giovane CEO della compagnia per cui lavora e che ora sa tutti i suoi imbarazzanti segreti. Il film è basato sull’omonimo romanzo bestseller del New York Times di Sophie Kinsella. Nel cast Alexandra Daddario, Tyler Hoechlin, Laverne Cox e Kimiko Glenn.

PALM SPRINGS

Bloccato a un matrimonio a Palm Springs, Nyles (Andy Samberg) incontra Sarah (Cristin Milioti), damigella d’onore e pecora nera della famiglia. Dopo essere stata salvata da un brindisi disastroso, Sarah inizia ad essere attratta da Nyles. Ma il loro incontro è ostacolato da un’interruzione surreale e anche Sarah deve abbracciare l’idea che nulla ha davvero importanza e cominciare a… vivere come se non ci fosse un domani!

NON SUCCEDE, MA SE SUCCEDE…

Charlotte Field (Charlize Theron) è intelligente, sofisticata e realizzata, nonché autorevole Segretario di Stato. Fred Flarsky (Seth Rogen) è un giornalista bravo ma pasticcione dallo spirito libero. Non hanno niente in comune, a parte il fatto che lei è stata la sua babysitter e la sua prima cotta. Quando Fred inaspettatamente riallaccia i rapporti con Charlotte, lei gli offre un posto come autore dei suoi discorsi, ma non sa cosa l’aspetta..

LOST IN TRANSLATION

Bob (Bill Murray) e Charlotte (Scarlett Johansson) sono due americani che per lavoro si ritrovano a Tokyo, ognuno alle prese con un momento delicato della propria vita sentimentale e professionale. Sospesi nella vita della metropoli che li circonda con la sua realtà così difficile da capire, i due svilupperanno l’uno per l’altra un sentimento altrettanto difficile da spiegare. Il film, che vinse nel 2004 l’Oscar alla Migliore Sceneggiatura Originale, riconfermò la bravura della regista Sofia Coppola.

IO PRIMA DI TE

Tratto dal best-seller di JoJo Moyes, Io prima di te è un film romantico su una giovane ragazza (Emilia Clarke) contenta della sua vita in una cittadina di campagna che trova lavoro come badante di un ricco londinese (Sam Claflin) paralizzato sulla sedia a rotelle dopo un incidente. Nel periodo durante il quale lavorerà per lui, lei imparerà a conoscerlo e capirà che dietro la corazza di superiorità e freddezza c’è ancora un ragazzo sensibile.

ABBASSO L’AMORE

Nella New York del 1962 la scrittrice femminista Barbara Novak (Renée Zellweger) conquista la vetta delle classifiche grazie al suo ultimo best-seller “Abbasso l’Amore”, nel quale esorta le donne a negarsi all’amore per dedicarsi alla carriera e al sesso. Sulla sua strada però incontra Catcher Block (Ewan McGregor), giornalista di punta del magazie “Know”, maschilista rubacuori deciso a ridimensionare la bella scrittrice…

AMICI, AMANTI E…

Una commedia sentimentale del 2011 diretta da Ivan Reitman, con il Premio Oscar Natalie Portman e Ashton Kutcher. Due amici continuano ad incontrarsi per caso da 15 anni, da quando cioè si sono conosciuti da ragazzi ad un campo estivo. Quando, stanchi di non trovare l’anima gemella decidono di iniziare una relazione solo fisica, si accorgono col tempo di desiderare qualcosa di più.

NOTTING HILL

William Tacker (Hugh Grant) è proprietario di una piccola libreria di Londra. La sua vita è tranquilla e monotona, scandita dalle pazzie del suo coinquilino Spike (Rhys Ifans), fino a quando la più famosa attrice del mondo, Anna Scott (Julia Roberts), entra nella sua libreria… Quando uscì nel 1999 divenne presto il film britannico con maggiori incassi nella storia del cinema e, ad oggi, Nothing Hill resta una delle storie romantiche più divertenti di sempre.

SHAKESPEARE IN LOVE

Ambientata nell’Inghilterra di fine ‘500 durante il regno di Elisabetta I (Judi Dench), questa è la fantastica storia di come il giovane William Shakespeare (Joseph Fiennes) si innamora della bella, ma impegnata, Viola (Gwyneth Paltrow), mentre la sua vita si intreccia con quella dei personaggi di una delle sue opere più famose, Romeo e Giulietta. Ormai un classico del cinema romantico, il film nel 1999 vinse ben 7 premi Oscar, tra cui Miglior Film.

ONCE

Un musical dei giorni nostri incentrato sulle storie di un musicista di strada (Glen Hansard) e una ragazza madre (Markéta Irglová) e della loro intensa settimana passata a scrivere, provare e registrare canzoni che parlano della loro storia d’amore nata e cresciuta nelle strade di Dublino. Il film ha vinto un Premio Oscar nel 2008 per la miglior canzone originale ed è scritto e diretto da John Carney.

DIRTY DANCING

Una delle storie d’amore più amate dal 1987, diventata un vero cult anche grazie alle scene di ballo con Patrick Swayze e Jennifer Grey sulle celebri coreografie di Kenny Ortega e alla sceneggiatura di Eleanor Bergstein. Il brano portante della colonna sonora, The Time of My Life, vinse l’Oscar e il Golden Globe. 1963: “Baby” si reca in vacanza con la sua famiglia in un villaggio nelle Catskills e lì incontra e si innamora di Johnny, l’istruttore di ballo del villaggio.

SUSANNA

Il paleontologo David Huxley (Cary Grant), in procinto di sposarsi e sul punto di concludere la ricostruzione di uno scheletro di dinosauro, è alla ricerca di finanziamenti. Conosce Susanna (Katharine Hepburn), una testarda ma adorabile ereditiera, e da quel momento per lui è un susseguirsi di guai. Un grande classico della commedia slapstick firmato Howard Hawks, con una delle coppie più iconiche della storia del cinema.

Emma Stone e Yorgos Lanthimos rivisitano il mito di Frankenstein

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Emma Stone e Yorgos Lanthimos rivisitano il mito di Frankenstein

Come riportato da The Film Stage (via Production Weekly), il candidato all’Oscar Yorgos Lanthimos è attualmente impegnato con lo sviluppo del suo prossimo progetto per conto di Searchlight Pictures. Si tratta dell’adattamento cinematografico del romanzo di Alasdair Gray intitolato Poor Things, una rivisitazione della classica storia di Frankenstein.

Il film vedrà il regista di The Lobster e Il sacrifico del cervo sacro tornare a lavorare con la vincitrice dell’Oscar Emma Stone dopo La favorita del 2018, che le aveva fatto conquistare una candidatura all’Oscar come migliore attrice non protagonista e che aveva invece regalato ad Olivia Colman l’ambita statuetta come migliore attrice protagonista.

Pubblicato per la prima volta nel 1992, Poor Things è un romanzo ambientato in epoca vittoriana con al centro il personaggio di Bella Baxter, una bellissima giovane erotomane riportata in vita con il cervello di un neonato. Il romanzo è in parte ispirato al classico romanzo gotico di Mary Shelly, Frankenstein o il moderno Prometeo. Nel film Stone avrà proprio il ruolo di Bella.

La sceneggiatura di Poor Things è stata adattata da Lanthimos insieme a Tony McNamara: i due, insieme a Deborah Davis, avevano già lavorato allo script de La favorita, che aveva ricevuto una candidatura agli Oscar come migliore sceneggiatura originale. La produzione del film dovrebbe iniziare quest’anno, precisamente in autunno.

Oltre a La favorita, Emma Stone è anche conosciuta per le sue acclamate interpretazioni in Easy Girl, Birdman, La La Land (grazie al quale ha vinto l’Oscar come migliore attrice) e La battaglia dei sessi. Prossimamente la vedremo in Cruella, nuovo live action Disney basato sul personaggio di Crudelia De Mon, l’iconica villain de La carica dei 101.

Visione: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Visione: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Da quando i supereroi si sono fatti strada nel mondo di Hollywood, nuovi fan hanno cominciato ad appassionarsi alle loro storie, anche se non tutti si possono definire degli esperti di fumetti. Proprio per questo, è molto probabile che gli appassionati lettori abbiano una visione più approfondita di certi personaggi, come ad esempio Visione.

Divenuto famoso agli occhi del grande pubblico grazie al film Avengers: Age of Ultron e tornato di recente alla ribalta grazie alla serie WandaVision, Visione è in realtà uno dei personaggi più interessanti e al tempo stesso bizzarri e inquietanti dell’universo Marvel. Ecco perché Screen Rant ha raccolto 10 dettagli su di lui che forse soltanto i fan dei fumetti conoscono:

La creazione

La maggior parte dei fan del MCU ricorda che la versione di Visione che tutti conoscono, ossia quella interpretata brillantemente da Paul Bettany e creata da Tony Stark, Bruce Banner e dal fulmine/martello di Thor come un modo per affrontare Ultron. Mentre Ultron creava il corpo, Stark e Banner hanno dato la vita all’androide tramite Jarvis.

Tuttavia, nei fumetti, Ultron è stato responsabile della realizzazione di Visione, qualcosa che solo i fan del personaggio conoscono. Mentre i Vendicatori furono coinvolti in seguito, Ultron originariamente creò Visione affinché agisse come un suo “figlio”, un androide che avrebbe utilizzato per scopi più nefandi che volere “semplicemente” un nuovo corpo…

Lo scopo

Naturalmente, ogni cattivo ha un secondo fine, un oscuro obiettivo nefasto che desidera raggiungere a tutti i costi. L’obiettivo di Ultron nel film era distruggere la Terra e ricominciare da capo. Nei fumetti, i suoi obiettivi erano più o meno simili, con gli Avengers come ostacolo principale.

È qui che entra in gioco Visione. Dalla sua nascita, Ultron ha creato Visione come un’arma che poteva impugnare contro gli Avengers. Se non fosse stato per l’androide che ha poi acquisito un livello maggiore di sensibilità, le cose sarebbero potuto andare diversamente…

Il nome

Nessuno vuole che il suo nome sia insignificante. Vogliono sempre che significhi qualcosa, che abbia una sua ragion d’essere, in modo che nessuno possa dimenticarlo. Tuttavia, dipende sempre da come quel nome si ottiene…

Quando Visione è stato inviato per eliminare i Vendicatori, ha iniziato da Janet Van Dyne, ossia The Wasp. Scioccata dall’androide che non ha esitato a scaraventarsi su di lei, Janet disse che stava assistendo ad una “visione ultraterrena inumana”. E così che è nato il nome Visione… che vi piaccia o no!

L’albergo genealogico

Le famiglie, in ogni storia a fumetti, sembrano sempre strane. Alcuni membri finiscono per entrare in guerra l’uno con l’altro, mentre altri possono rivelarsi dei veri e propri supercriminali. Non fa eccezione la “famiglia” di Visione, che potrebbe tranquillamente trovarsi al primo posto in termini di “stranezza”.

Con Ultron come padre, Hank Pym come nonno, Wonder Man come fratello, l’albero genealogico di Visione è alquanto incasinato. Senza tenere conto delle sue due famiglie, che sono ugualmente incasinate a modo loro…

La famiglia artificiale

Tutti sanno che quando un robot desidera ardentemente l’amore, la cosa ragionevole da fare è creare una famiglia artificiale che potrebbe andare in tilt. O, almeno, questo è ciò che Tom King pensava fosse ragionevole quando ha dato a Visione una famiglia nella miniserie del 2016 “The Vision”, considerato uno dei migliori archi narrativi dell’androide.

Un’immersione profonda dentro Visione, dentro l’intelligenza artificiale e, soprattutto, dentro l’umanità nel suo insieme. La storia inizia in maniera abbastanza piacevole, con Visione, sua moglie, suo figlio e sua figlia che vivono felici e contenti. Alla fine, però, Visione è circondato da segreti, omicidi, follia e persino da un complotto per uccidere i Vendicatori…

Una famiglia con Wanda

L’altra famiglia di cui Visione faceva parte è quella che la maggior parte delle persone conosce. Wanda Maximoff e Visione si innamorarono e si sposarono, dando presto alla luce due figli che sarebbero poi diventati Wiccan e Speed.

La storia d’amore di Wanda e Visione è stata lentamente incorporata in WandaVision (serie che ha dato vita ad alcune teorie su Ultron), eppure ci sono ancora molti dettagli che le persone non conoscono: il loro matrimonio è andato male; i loro figli non erano altro che dei frammenti dell’anima di Mefisto; oppure, ancora, Wanda che impazzisce e Visione che l’abbandona.

Ha quasi ucciso gli Avengers

Al di là di Visione, Wanda Maximoff è un personaggio affascinante di per sé. Essendo un mutante con poteri di manipolazione della realtà, Wanda è un personaggio davvero interessante, ricordato però troppo spesso soltanto per aver perso la testa, essersi trasformata nel villain di turno e aver provato a cambiare la realtà, come raccontato in “Avengers Disassembled”.

Mentre cerca di riportare indietro i suoi figli, Wanda distorce la realtà e fa andare in tilt Visione. Arrivando a realizzare quasi l’obiettivo originale di suo “padre”, Visione ha cercato di far saltare in aria i Vendicatori e riportare indietro Ultron prima che She-Hulk facesse a pezzi l’androide in un impeto di rabbia.

Le rinascite

La morte, soprattutto nei fumetti, è spesso solo l’inizio di un percorso. Gli eroi muoiono continuamente eppure, a causa di imbrogli, sembrano avere sempre un modo per tornare nella terra dei vivi. Persino un androide riesce in qualche modo a trovare un modo per tornare indietro.

Dall’essere fatto a pezzi all’essere fatto saltare in aria, a essere squarciato a metà e persino colpito a colpi di arma da fuoco, Visione ne ha passate davvero tante e in qualche modo riesce sempre a tornare indietro, indipendentemente dalla forma che assume. Con questo in mente, forse Visione potrebbe tornare in vita nel MCU

Il look

Quando si salva il mondo da enormi minacce alla fine dell’universo, gli eroi devono sempre avere un bell’aspetto. Detto questo, molti dei Vendicatori hanno dovuto fare i conti con scelte di look parecchio scadenti nel corso degli anni, qualcosa che anche il MCU ha riflesso in un certo senso. Per fortuna, Visione non è mai stato uno di loro.

Con il passare degli anni, i costumi di Visione sembravano cambiare continuamente. È passato dall’essere oro e verde al bianco assoluto, a una versione moderna aggiornata e persino a una versione olografica ad un certo punto. I suoi modelli tendono ad essere alcuni dei costumi più intriganti che cambiano sempre nel corso dei secoli. 

“Lavorare” per l’Hydra

Gli eventi controversi dei fumetti sono i più divertenti. Che si tratti di archi narrativi, eventi reali o trame, è interessante vedere come i fan si dividono metà su idee che i creatori in qualche modo considerano buone. Così, quando Capitan America è diventato un agente dell’HYDRA in “Secret Empire”, lo hanno fatto anche gli Avengers.

Con Stevil Rogers alla guida del mondo, Visione e altri eroi sono diventati membri di un oscuro team di Avengers. Infettato da un virus, Visione ha lavorato per Cap e con l’Hydra fino a quando non è stato fortunatamente liberato. È sicuramente qualcosa che la maggior parte dei fan vuole dimenticare…

L’Ultimo Paradiso: intervista ai protagonisti del film

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L’Ultimo Paradiso: intervista ai protagonisti del film

Il regista Rocco Ricciardulli e i protagonisti Gaia Bermani Amaral e Riccardo Scamarcio, qui anche in veste di produttore e sceneggiatore, raccontano L’Ultimo Paradiso, il nuovo film Netflix, in arrivo sulla piattaforma a partire dal 5 febbraio.

Leggi la recensione de L’Ultimo Paradiso

Siamo nel 1958 in un piccolo paese del sud Italia. Ciccio (Riccardo Scamarcio) è un contadino di 40 anni. È sposato con Lucia (Valentina Cervi) e hanno un figlio di 7 anni. Ciccio sogna di cambiare le cose e lotta con i suoi compaesani contro chi da sempre sfrutta i più deboli. È segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), la figlia di Cumpà Schettino (Antonio Gerardi), un perfido e temuto proprietario terriero che da anni sfrutta i  contadini. Ciccio vorrebbe fuggire insieme a lei ma, non appena Cumpà Schettino verrà a conoscenza della loro relazione, una serie di eventi inizierà a sconvolgere la vita di tutti e niente sarà più come prima.

Justice League Snyder Cut: l’attore di Martin Manhunter vuole un film da solista

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Harry Lennix, che vedremo finalmente nei panni di Martin Manhunter nella Snyder Cut di Justice League, ha invitato i fan della DC a lanciare una campagna per un film incentrato esclusivamente sul suo personaggio.

Attraverso la Snyder Cut, pare che il regista voglia confermare la teoria dei fan secondo cui il generale Swanwick, visto ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman, è in realtà il membro intergalattico mutaforma della Justice League, noto appunto come Martian Manhunter. Tuttavia, Lennix non ha mai avuto la possibilità di girare la sua scena prima dell’uscita di Snyder dal progetto, avvenuta nel maggio 2017. Lo scorso gennaio, l’attore statunitense ha confermato che lui e Snyder hanno finalmente avuto la possibilità di realizzare la scena, che sarà appunto inclusa nell’attesissima Snyder Cut. 

Di recente, proprio Harry Lennix ha parlato con ComicBook del suo imminente ruolo nella Snyder Cut di Justice League e del futuro del suo personaggio. L’attore ha spiegato che sarebbe assolutamente disposto a tornare per un film da solista dedicato a Martian Manhunter, qualcosa che farebbe sicuramente la gioia sia dei fan del personaggio che di tutti i sostenitori dell’opera di Zack Snyder. In effetti, Lennix ha già fatto appello ai fan…

Durante l’intervista, ha detto: “Tutto quello che posso dire è che una piena giustizia non sarà resa fino a quando non ci sarà un film su Martian Manhunter. Ascoltate, fan! Hanno reso la Snyder Cut di Justice League una realtà, quindi…”. Le ultime parole dell’attore fanno ovviamente riferimento alla campagna #ReleaseTheSnyderCut esplosa via Twitter, che ha poi spinto la Warner Bros. a decidere di distribuire il taglio originale di Zack Snyder.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Sam Neill ricorda il senso di “smarrimento” durante la visione di Thor: Ragnarok

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Sam Neill, che ha interpretato una “falsa” versione di Odino in Thor: Ragnarok, ha ricordato la sua esperienza con Taika Waititi e con i Marvel Studios. Il Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth è uno dei Vendicatori originali più amato del MCU, anche grazie al contributo apportato al franchise da Waititi e dal suo Ragnarok, che ha per molti aspetti rinvigorito il celebre personaggio dei fumetti.

Forse non tutti ricordano che in Thor: Ragnarok è apparso in un breve cameo anche Sam Neill: la star della saga di Jurassic Park (che ritroveremo nell’attesissimo Jurassic World: Dominion) ha prestato il suo volto ad un attore che interpretava Odino in uno spettacolo dove venivano messi in scena gli event di Thor: The Dark World. Di recente abbiamo appreso che Neill potrebbe tornare anche in Thor: Love and Thunder, diretto sempre da Taika Waititi, ma al momento non esistono conferme ufficiali da parte della Marvel in merito.

Nel frattempo, in una recente intervista con Collider, Sam Neill ha dichiarato di essersi sentito un po’ smarrito quando ha visto il film per la prima volta, non essendo un grande esperto dell’universo cinematografico Marvel. “Non sono un vero nerd del franchise Marvel”, ha detto. “Ero totalmente sconcertato da così tante cose. Sono andato a vederlo con amici che ne sapevano un po’ più di me. Continuavo a fare domande del tipo: ‘Sai su quale pianeta ci troviamo in questo momento? Quello è Hopkins o è Loki?’. Loro mi spiegavano le cose, ma al tempo stesso mi facevano notare: ‘Ma tu sei nel film! Perché dobbiamo spiegartelo?’. E allora io ho risposto: ‘Perché mi sono un po’ perso per strada. Non ci capisco nulla!’. So che non dovrei raccontare una cosa del genere. Si suppone che io sappia cosa stesse accadendo (ride). È una roba davvero strana. Sembra Anthony Hopkins, ma non è lui!”

Tutto quello che sappiamo su Thor: Ragnarok

Thor: Ragnarok è un film del 2017 diretto da Taika Waititi con Chris HemsworthTom HiddlestonJaimie AlexanderMark RuffaloIdris ElbaCate BlanchettBenedict Cumberbatch, Karl Urban, Anthony Hopkins, Tessa Thompson, Ray Stevenson, Sam Neill, Jeff GoldblumTaika Waititi, Stan Lee, Rachel House, Zachary Levi, Luke Hemsworth e Jasper Bagg.

Nel film, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Ava, recensione del film con Jessica Chastain

Ava, recensione del film con Jessica Chastain

Ava (Jessica Chastain) è un’assassina professionista con un passato di dipendenze da alcol e droga che trova prima nell’esercito, poi in un’agenzia di spionaggio internazionale la sua scappatoia.

Già dalle prime sequenze del film notiamo l’irrequietezza della protagonista nella sua angosciosa ricerca di una verità sulle colpe che hanno condotto le sue vittime a lei. Seppur questa sia la premessa, non viene sviluppata nel resto della pellicola, nella quale vediamo Ava avvicendarsi tra la ricerca di un contatto con il suo passato ed inverosimili missioni alla ’007.

Ava sicuramente risente del passaggio di testimone che ha visto alla regia prima Mattew Newton, allontanatosi per accuse di violenza domestica, poi Tate Taylor, che aveva diretto la Chastain già in The Help, in più, infelice è stata la decisione di mantenere la sceneggiatura firmata dallo stesso Newton, che probabilmente avrebbe necessitato una o più revisioni.

Ava, una spy story al femminile

La pellicola tenta di racchiudere in sé tante anime, mantenendo aperte troppe porte che conducono a conflitti spesso irrisolti. Dipendenza da alcol, gioco d’azzardo e droga, traumi familiari e drammi esistenziali sono solo alcuni dei temi “toccati” dalla protagonista in azione: la punta di un iceberg del quale non ci è permesso però di penetrare le profondità.
Sballottolato da un filo all’altro della tela, penzoloni, lo spettatore esce stordito da quella che risulta essere una miscellanea di action di intrattenimento e tentativo di introspezione psicologica dei personaggi.

AvaA coadiuvare la talentuosa Jessica Chastain, troviamo John Malkovich, alias il supervisore e mentore Duke, che però non fa di tutto per far emozionare e Colin Farrell, nei panni di Simon, antagonista insipido e poco convincente. Jessica Chastain, dal canto suo, porta avanti un personaggio stereotipato, un’eroina delle tenebre che non compie alcuna evoluzione e che alla fine del film ritroviamo tale e quale a come l’avevamo conosciuta dapprincipio. Ci si sarebbe potuti spingere più a fondo, evitando di ricadere in una riproduzione storpiata dell’action movie maschile, approfondendo le motivazioni e le fondate preoccupazioni della protagonista, invece di prediligere una narrazione appesantita da spunti sparsi qua e là, per niente utili a quella che sarebbe stata, al contrario, una necessaria trasformazione e conseguente crescita di Ava. 

Esperimento non riuscito quindi per Tate Taylor e la Chastain, ciò nonostante Netflix si è fatto carico di questa produzione, per salvarla dal baratro preannunciato appena dopo la breve uscita del film nelle sale cinematografiche americane ad Agosto 2020. Chissà quanta visibilità rimane ancora a questa tentata spy story, che molto altro avrebbe potuto diventare, senza però riuscirvi. 

Gli Eterni: Salma Hayek elogia le location reali del film

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Gli Eterni: Salma Hayek elogia le location reali del film

Salma Hayek, che vedremo prossimamente nell’attesissimo Gli Eterni, ha rivelato che il film sarà diverso da qualsiasi altro titolo del MCU perché è stato girato per la maggior parte in location reali. Il film seguirà una razza di esseri immortali creati dai Celestiali che hanno vissuto sulla Terra per migliaia di anni senza mai rivelare la loro vera natura, e che hanno persino contribuito a plasmare il corso della storia umana. Le riprese sono terminate poco prima dei blocchi imposti dalla pandemia di Coronavirus: dopo numerosi rinvii, la data di uscita è al momento fissata per il prossimo 5 novembre.

Gli Eterni farà parte della Fase 4 del MCU e introdurrà una nuova schiera di eroi all’interno del celebre franchise, che dovranno unirsi per proteggere la Terra da una razza umanoide chiamata Devianti. Anche se la maggior parte delle informazione su Gli Eterni è avvolta nel mistero, forse proprio a causa dell’oscuro materiale di partenza, sappiamo che il film vanta la presenza di un un cast davvero impressionante, tra cui spiccano il premio Oscar Angelina Jolie, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Brian Tyree Henry e le ex star di Game of Thrones Richard Madden e Kit Harington. Nel film ci sarà anche l’amatissima Salma Hayek, che interpreterà Ajak, il leader degli Eterni.

Durante una recente intervista con ET, Hayek ha parlato di come Gli Eterni sarà diverso dai precedenti film del MCU. Diretto da Chloé Zhao, tra le protagoniste dell’attuale stagione dei premi grazie all’acclamato Nomadland, pare che Gli Eterni avrà un’atmosfera molto diversa rispetto ai precedenti film Marvel, e questo perché è stato girato grazie all’impiego di moltissime location reali, come spiegato appunto da Hayek. L’interprete di Ajak sembra attribuire questa scelta di produzione alla visione creativa di Zhao.

“Penso che abbia sicuramente il proprio DNA all’interno dell’universo Marvel. Sarà un film diverso. È stato diretto da una donna, Chloé Zhao, e non abbiamo girato la maggior parte delle scene in studio. Sono tutti luoghi reali, cosa insolita per la Marvel. Sono molto entusiasta del film, ha sicuramente un’atmosfera speciale, davvero unica. Ne sono davvero entusiasta. Amo il mio personaggio e, soprattutto, amo il cast.”

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Wonder Woman 1984 in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio

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Wonder Woman 1984 in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio

L’attesa è finita! Warner Bros. Entertainment Italia annuncia l’arrivo in Italia di Wonder Woman 1984, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, in esclusiva digitale da venerdì 12 febbraio, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

Dalla regista Patty Jenkins e con protagonista Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, Wonder Woman 1984 fa un balzo in avanti fino agli anni ’80, dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e Cheetah.

In Wonder Woman 1984, il destino del mondo è nuovamente in pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

Nel film sono protagonisti anche Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor, Kristen Wiig in quello di Cheetah, Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley, Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.

Jenkins ha diretto da una sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston. Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri della troupe del primo “Wonder Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen, la scenografa candidata all’Oscar Aline Bonetto (“Amélie”) e la costumista premio Oscar Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Stone Quarry, un film di Patty Jenkins, “Wonder Woman 1984”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

The Batman: un membro del cast non aveva riconosciuto Colin Farrell

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L’attore britannico Rupert Penry-Jones ha ammesso di non aver riconosciuto Colin Farrell sul set di The Batman quando ha visto l’attore “nascosto” dalle protesi impiegate per il look del suo Pinguino. Nonostante sia uno dei progetti DC più attesi dei prossimi anni, The Batman ha dovuto affrontare non poche difficoltà prima di arrivare sul grande schermo. La produzione è ufficialmente partita all’inizio dello scorso anno, con Robert Pattinson che è stato scelto per il ruolo di Bruce Wayne al fianco di un cast di supporto a dir poco stellare.

Tuttavia, la pandemia di Coronavirus ha costretto The Batman prima ad uno stop forzato e poi a numerosi ritardi nelle riprese e a continui rinvii in merito alla data di uscita. Allo stato attuale, sappiamo che le riprese dovrebbero continuare fino a marzo, nonostante l’uscita nelle sale sia prevista soltanto nel 2022. Tuttavia, pare che tutta quest’attesa verrà ampiamente ricompensata. Ambientato nel secondo anno di Bruce Wayne come vigilante, il film seguirà Batman mentre indaga su una serie di raccapriccianti omicidi che hanno sconvolto Gotham City. In base a ciò che sappiamo sul film, l’Enigmista di Paul Dano dovrebbe essere il villain principale della storia, mentre il Pinguino di Colin Farrell non è ancora la versione definitiva dell’iconico villain che tutti conosciamo.

Nel primo trailer ufficiale del film, abbiamo visto un Farrell nei panni di Oswald Cobblepot praticamente irriconoscibile a causa del trucco impiegato per dare vita al personaggio. E a quanto pare, anche il resto del cast ha avuto non poche difficoltà a riconoscere il celebre attore irlandese. Rupert Penry-Jones, che nel film interpreterà una vittima non ancora identificata, è stato ospite dello show britannico This Morning e ha condiviso i dettagli circa un episodio alquanto divertente avvenuto proprio sul set del cinecomic DC.

“Sono arrivato sul set e c’era questo ragazzo in giro… così sicuro di sé. Non avevo idea di chi fosse. Era molto amichevole, raccontava un sacco di storie, ma io continuava a pensare: ‘Chi è questo ragazzo?’. Ho pensato che potesse essere un attore non protagonista. Ha continuato a parlare con me. Era davvero amichevole e gentile, poi ho cominciato a notare i dettagli del suo look. Aveva un tutore alla gamba e queste strane cicatrici sul viso. Allora ho pensato: ‘Che sforzo incredibile che hanno fatto per un personaggio di supporto’. Poi, all’improvviso, mi sono reso conto: ‘Aspetta un minuto: questo è l’attore che devo interpretare il Pinguino… oh mio Dio, quello è Colin Farrell!’

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Justice League Snyder Cut sarà vietato ai minori, è ufficiale!

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Justice League Snyder Cut sarà vietato ai minori, è ufficiale!

Ora è ufficiale: la Snyder Cut di Justice League sarà vietata ai minori a causa della violenza e del linguaggio presenti nel film. Il tanto atteso taglio di Zack Snyder permetterà a tutti i fan del regista di vedere finalmente la versione originale del cinecomic arrivato in sala nel 2017, ossia il film che Snyder avrebbe realizzato se non avesse dovuto abbandonare la produzione e lasciare il progetto nelle mani di Joss Whedon.

La Snyder Cut, che durerà ben quattro ore, arriverà su HBO Max il prossimo 18 marzo. L’uscita sulla piattaforma di streaming si avvicina sempre di più, mentre la campagna marketing è ormai in pieno svolgimento. Proprio di recente, Snyder ha condiviso online la prima immagine ufficiale della nuova iterazione del Joker di Jared Leto che vedremo nel suo taglio, nella speranza che il film possa finalmente rendere giustizia alla performance dell’attore premio Oscar dopo tutti i problemi che ci sono stati in fase di post-produzione durante la lavorazione di Suicide Squad (di fatto, gran parte delle scene previste con Leto sono state eliminate dal montaggio finale).

Adesso, secondo quanto riportato da Film Ratings, sappiamo che la Snyder Cut di Justice League è stata ufficialmente valutata come R dall’MPAA: il film sarà quindi vietato ai minori di 17 anni a causa della violenza e del linguaggio presenti al suo interno. Si tratta di un ulteriore (e sostanziale) differenza rispetto alla versione cinematografica, che all’epoca dell’uscita in sala aveva ottenuto un tradizionale PG-13, divieto che consiglia la visione del film da parte dei minori di 13 anni alla presenza di un adulto.

La “classificazione” nell’opera di Zack Snyder

Considerata la carriera di Snyder, un visto censura R non dovrebbe sorprendere. I suoi primi tre film, L’alba dei morti viventi, 300 e Watchmen sono stati tutti classificati come R. Nonostante nel corso degli anni abbia lavorato anche a progetti destinati ad un pubblico di famiglie (è il caso di Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani), il modo in cui Snyder ha concepito gli eroi DC si è sempre basato sulla possibilità di esplorare il loro lato più oscuro.

All’epoca L’uomo d’acciaio è stato valutato PG-13, così come Batman v Superman: Dawn of Justice, anche se in origine il film era stato concepito per essere vietato ai minori (rating che di fatto è stato poi attribuito alla “Ultimate Edition“). La maggior parte degli studi tende a cercare di evitare un visto censura R, soprattutto quando si tratta di film di supereroi:  essendo indirizzati soprattutto ad un pubblico giovane, un rating eccessivo potrebbe tradursi in potenziali enormi perdite al botteghino. Tuttavia, la Snyder Cut di Justice League è stata da sempre pubblicizzata come la visione originale del regista: proprio per questo, Snyder ha sempre concepito il suo taglio come destinato ad un pubblico più adulto.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

The Suicide Squad: la sinossi ufficiale conferma la missione del team

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La sinossi ufficiale di The Suicide Squad conferma quale sarà la squadra principale del film e, soprattutto, la loro pericolosa missione. Il film è in parte un sequel del cinecomic di David Ayer del 2016, dal momento che vedrà il ritorno di personaggi come Harley Quinn (Margot Robbie), Rick Flag (Joel Kinnaman), Amanda Waller (Viola Davis) e Captain Boomerang (Jai Courtney), in parte un reboot, visto che ci saranno tantissimi nuovi personaggi interpretati da star del calibro di Idris Elba, John Cena, Pete Davidson e Peter Capaldi.

I dettagli sulla trama erano stati tenuti nascosti fino ad ora, ma i primi materiali promozionali avevano anticipato una location nuova di zecca per la Task Force X, una sorta di isola tropicale invece della città in rovina che la squadra aveva attraversato nel predecessore. James Gunn è stato incaricato di scrivere e dirigere The Suicide Squad: considerato i precedenti lavori del regista, il film sarà certamente ricco di sorprese, soprattutto perché i fan non vedono l’ora di scoprire in che modo il regista di Guardiani della Galassia si è approcciato al mondo dell’organizzazione segreta targata DC.

Ora, la sinossi ufficiale del film Warner Bros. conferma i membri della nuova squadra, nominando specificamente Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e Harley Quinn. La sinossi anticipa anche l’alto tasso di mortalità del loro nuovo incarico e il punto in cui la banda verrà lasciata. Come rivelato in precedenza, vedremo la Task Force X schierata sull’isola di Corto Maltese, nome assolutamente riconoscibile per tutti i fan dei fumetti. Potete leggere la sinossi ufficiale di seguito (via Screen Rant):

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Gattaca – La porta dell’universo: trama, cast e curiosità sul film

Il genere della fantascienza al cinema ha negli anni acquisito sempre nuove forme e temi, evolvendo di pari passo all’evolvere del mondo e delle sue caratteristiche. Uno dei filoni più interessanti formatisi negli ultimi due decenni è senza ombra di dubbio quello del biopunk, dove si descrive e affronta la nascente società biotecnologica, incentrata sul potenziamento di individui non attraverso mezzi meccanici bensì grazie alla manipolazione genetica. Uno dei massimi esponenti di tale genere è il film Gattaca – La porta dell’universo, diretto nel 1997 da Andrew Niccol, autore di noti film di fantascienza come In Time e Anon.

Con questa sua opera prima, da lui anche scritta, Niccol ha così affrontato tematiche che di lì a breve sarebbero diventate sempre più centrali nel mondo del cinema e della cultura in generale. La sua non è però tanto una riflessione su di un contesto fantascientifico quanto sulle capacità umane raggiungibili attraverso il potenziamento biologico. Nel trattare ciò, il regista si è avvalso di approfondi studi ed esperti del settore, arrivando ad ottenere importanti primati. Il film è infatti stato definito da molti scienziati come il film di fantascienza più accurato mai realizzato. Un risultato che ha a suo modo contribuito a rendere ulteriormente popolare la pellicola e il suo fascino.

Non rivelatosi da subito come un grande successo economico, Gattaca – La porta dell’universo è solo con il passare degli anni divenuto un vero e proprio cult. Ancora oggi, infatti, non manca di affascinare spettatori di ogni tipo, sfoggiando un’attualità che sembra farsi ogni giorno più concreta. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e le frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gattaca – La porta dell’universo: la trama del film

La vicenda qui narrata si svolge in futuro prossimo, dove è possibile far nascere esseri umani con un preciso corredo genetico. Tramite tale processo è possibile prevedere in anticipo le caratteristiche del nascituro, permettendogli dunque di venire al mondo privo di imperfezioni. In questo contesto, la società si divide in Validi, ovvero gli esseri dal corredo genetico perfetto, e i Non Validi, ovvero i nati con genomi naturali, condannati a restare ai margini. Il protagonista, Vincent Freeman vuole diventare un astronauta, ma essendo nato come Non Valido, questa possibilità gli è preclusa. Per realizzare il suo sogno, Vincent decide dunque di assumere l’identità di Jerome, un valido paraplegico a causa di un incidente. Tenere nascosta la propria identità sarà però tutt’altro che semplice.

Gattaca - La porta dell'universo cast

Gattaca – La porta dell’universo: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Vincent Freeman, è l’attore Ethan Hawke, celebre per titoli come Boyhood e Prima di mezzanotte. Per interpretare il ruolo, l’attore ha affermato di essersi basato in buona parte sulle suggestioni dategli dal nome di questi. Il personaggio presenta infatti un nome particolarmente esplicativo. “Vincent” indica una personalità vincente, mentre “Freeman”, significa “uomo libero”. Da ciò Hawke è partito per costruire la psicologia e la personalità del personaggio. Ad interpretare il ruolo di Jerome Eugene Morrow è invece l’attore Jude Law. Questi, in particolare, si è concentrato sulla costruzione del personaggio attraverso il sentimento della frustrazione. Egli si trova infatti ad essere un Valido reso invalido da un incidente, una condizione piuttosto insolita nella società del film.

L’attrice Uma Thurman è invece la protagonista femminile, Irene Cassini. Questa è una collega di Vincent, la quale lo aiuterà a realizzare il suo sogno. Fu proprio sul set di questo film che la Thurman e Hawke intrapresero una relazione, sposandosi nel 1998 e divorziando poi nel 2005, dopo aver dato vita a due figli, tra cui Maya Hawke. Nel film sono poi presenti diversi altri noti attori, tra cui Loren Dean, nei panni di Anthony Freeman, padre di Vincent, e Gore Vidal, in quelli del direttore Josef. Il premio Oscar Ernest Borgnine, noto per Marty, vita di un timido, interpreta qui il personaggio di Caesar, mentre Tony Shalhoub è German. Il premio Oscar Alan Arkin, infine, è presente nei panni del detective Hugo, che indaga sul caso di Vincent.

Gattaca – La porta dell’universo: le caratteristiche, le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per dar vita al mondo futuro in cui si svolgono le vicende del film, il regista decise di avvalersi di elementi provenienti da diverse epoche. Lo stile degli abiti, delle acconciature e l’architettura degli edifici e delle automobili rispecchia infatti quelle dei primi anni Sessanta. Tutto ciò, infatti presentava già di suo elementi futuristici, qui accentuati attraverso alcuni precisi dettagli. Inoltre, durante il film è possibile udire alcuni annunci vocali all’interno di Gattaca. Questi sono recitati in esperanto, una lingua che contribuisce a sottolineare l’atmosfera universale e avanzata della società rappresentata. Per ampliare l’effetto della perfezione fisica umana, dovuta alla selezione dei geni, il regista ha infine scelto di utilizzare nel film prevalentemente modelli e modelle.

È possibile fruire di Gattaca – La porta dell’universo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3 febbraio alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Per uno che non doveva far parte di questo mondo, devo confessare che all’improvviso mi costa lasciarlo. Però dicono che ogni atomo del nostro corpo una volta apparteneva a una stella… forse non sto partendo, forse sto tornando a casa. (Vincent Freeman)
  • Jerome era stato progettato con tutto quello che serviva per entrare a Gattaca salvo il desiderio di entrarci. (Vincent Freeman)
  • Non esiste un gene per il destino. (Vincent Freeman)
  • Si diceva che un figlio concepito nell’amore avesse maggiori probabilità di essere felice… oggi non lo dicono più. (Vincent Freeman)

Fonte: IMDb

Eagle Pictures e Sony Pictures insieme per la distribuzione di DVD e Blu-ray Disc

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Eagle Pictures, primaria società di distribuzione e produzione cinematografica in Italia, ha firmato un nuovo accordo per la distribuzione di DVD e Blu-ray Disc con Sony Pictures Entertainment Italia, in vigore dal 1° Aprile 2021. Il nuovo accordo riguarda film e serie TV in formato fisico sul mercato italiano.

I titoli Sony Pictures di prossima uscita includono “Ghostbusters: Afterlife”, “Peter Rabbit 2”, “Uncharted”, i film Sony Pictures dell’Universo MarvelMorbius” e “Venom 2: Let There Be Carnage” e il terzo film della serie “Spider-Man: Homecoming”. Il vasto catalogo SPE include titoli come “C’era una volta a Hollywood”, “Blade Runner 2049”, “Angry Birds”, “L’arte di vincere”, “Outlander”, insieme a molti altri film e serie TV, nuovi e di catalogo.

Andrea Goretti, Amministratore Delegato di Eagle Pictures Spa dichiara: “Siamo orgogliosi e molto felici di questo accordo attraverso il quale un major studio come Sony Pictures ci ha affidato la distribuzione dei suoi prodotti, permettendoci di consolidare la nostra leadership tra i distributori indipendenti.”

Zelda Stewart, Country Manager di Sony Pictures Entertainment Italia dichiara: “Abbiamo percepito la passione di Eagle per i contenuti di qualità, passione che li rende il partner locale perfetto per la distribuzione del nostro catalogo e delle nostre prossime novità.”

Baci rubati – Amori omosessuali nell’Italia fascista in on demand

Arriva finalmente per il pubblico in occasione del 14 Febbraio, il San Valentino di tutti gli innamorati, Baci rubati – Amori omosessuali nell’Italia fascista , il film documentario di Fabrizio Laurenti e Gabriella Romano, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, già presentato con vivace attenzione al Bellaria Film Festival, e al Florence Queer Festival – dove ha ottenuto una Menzione speciale della giuria. Baci rubati racconta la condizione degli omosessuali durante il fascismo, usando principalmente la voce di chi ha vissuto in quegli anni. Il film offre un mosaico sfaccettato e complesso che mette in evidenza la persecuzione che i gay e le lesbiche italiani hanno subito, ma allo stesso tempo smonta gli stereotipi e ricostruisce la molteplicità delle loro esperienze, gli svaghi, le amicizie, gli affetti, gli amori e le consuetudini. Sull’argomento si sa ancora oggi molto poco poichè il silenzio che ha circondato l’omosessualità si è protratto ben oltre il Ventennio.

Pur sottolineando la persecuzione e le numerose restrizioni e sanzioni imposte dal regime agli omosessuali, l’intento è quello di riportare in luce per la prima volta alcune storie di chi, nonostante tutto, ha “resistito” ed è riuscito a vivere seguendo le proprie scelte.

Chiunque (…) compie atti di libidine su persona dello stesso sesso, ovvero si presta a tali atti, è punito, se dal fatto derivi pubblico scandalo, con la reclusione da sei mesi a tre anni.”  Così enunciava nel 1927, in prima stesura, l’articolo 528 del nuovo codice penale Rocco riguardo la repressione dell’omosessualità, che veniva in tal modo per la prima volta contemporaneamente riconosciuta e sanzionata. Sul sanzionarla tutti d’accordo, ma sulla necessità di riconoscere che in Italia fosse diffuso il “turpe vizio” – come veniva allora definita una relazione non eterosessuale – mai e poi mai! Sarebbe stata messa in discussione la virilità stessa del maschio italiano.

Così il film interpella storici che si sono occupati di omosessualità durante il regime di Mussolini.  Ma predilige le voci dei protagonisti che raccontano le proprie vicende, sentimenti ed avventure. Tra il serio ed il faceto, il sentimentale e lo sfacciato, si alternano pagine di diari, lettere, poesie e ricordi di amori proibiti, osteggiati, censurati, ma esistiti, vissuti, cantati e ricordati con orgoglio.

Sono così di notevolissimo interesse le parole di scrittori assoluti come Aldo Palazzeschi, de Pisis, Sandro Penna, Radclyffe Hall, posti accanto agli inserti di letteratura ‘scientifica’ dell’epoca; e più di tutto interessante che il film raccolga voci di estrazioni sociali, mentalità, esperienze differenti.

Parole che nel film vivono dell’interpretazione da manuale di Luca Ward, che restituisce con sottigliezza sulfurea la prosa scientifica sul ‘problema’ degli omosessuali, accanto alle voci partecipi e coinvolgenti di interpreti popolari come, Valentina Cervi, Sabrina Impacciatore e Neri Marcorè.

Attraverso le parole dei protagonisti, il film documenta alcuni aspetti della repressione dell’omosessualità come gli arresti, l’internamento in manicomio, le ammonizioni, le indagini dei commissari, le dichiarazioni dei prefetti, le violenze degli squadristi.

Baci Rubati si avvale di materiali di repertorio molto preziosi provenienti da collezioni private, interviste radiofoniche risalenti all’inizio degli Anni Ottanta e brani di diari inediti, a cui fanno da controcanto le immagini ufficiali del regime, quelle dei cinegiornali Luce, che illustrano l’ideale fascista di virilità e femminilità.

Un montaggio serrato di immagini di repertorio illustra il culto della virilità del regime, il clima delle sue campagne di moralizzazione, la creazione dello stereotipo dell’uomo “effeminato” e della donna “mascolina” ed al contempo racconta il vissuto di omosessuali e lesbiche, testimoniato da fotografie e filmati provenienti da archivi privati. Attraverso questi materiali preziosi e inediti il film celebra il coraggio di chi ha affermato le proprie scelte di vita, nonostante l’azione repressiva della dittatura.

L’uscita on demand su piattaforma dal 14 febbraio, giorno di San Valentino, è una dedica speciale al coraggio e alla libertà di tutti gli amori.

Golden Globes 2021 in onda e in streaming su Sky e NOW TV

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Golden Globes 2021 in onda e in streaming su Sky e NOW TV

Tantissime le serie in onda su Sky e in streaming su NOW TV che saranno protagoniste ai prossimi Golden Globes 2021. In lizza per le prestigiose statuette assegnate dalla Stampa Estera di Hollywood al meglio della TV (e del cinema) dell’anno appena trascorso, infatti, buona parte dei titoli in onda su Sky Atlantic che fanno ricchissimo il catalogo on demand di Sky.

La cerimonia, che anche quest’anno sarà possibile seguire in esclusiva per l’Italia su Sky Atlantic, in diretta, nella notte fra il 28 febbraio e l’1 marzo, avrà fra i suoi protagonisti titoli come The Undoing – Le verità non dette, l’apprezzatissimo family drama HBO con Nicole Kidman e Hugh Grant che guida la categoria delle migliori miniserie dell’anno, Lovecraft Country – La terra dei demoni, che gareggerà fra le migliori serie drammatiche dell’anno e che come The Undoing è disponibile on demand su Sky e in streaming su NOW TV, e The Flight Attendant (prossimamente su Sky), la crime comedy segnalata fra le serie migliori dell’anno e per la sua protagonista, l’amatissima Kaley Cuoco di The Big Bang Theory.

Titoli che spiccano anche in ambito attoriale. I protagonisti più amati delle serie citate vengono tutti, infatti, nominati: trionfo per il cast di The Undoing, con Nicole Kidman, Hugh Grant e Donald Sutherland che guidano le rispettive categorie; il Perry Mason oscuro e tormentato di Matthew Rhys vale all’attore gallese la candidatura come miglior protagonista di una serie drammatica; Ethan Hawke è nominato come miglior attore protagonista di una miniserie per The Good Lord Bird, la serie SHOWTIME sulla storia di John Brown; Don Cheadle vede riconosciuto invece il gran lavoro fatto su Black Monday.

Fra le categorie più combattute senz’altro quella per il miglior attore protagonista di una miniserie, una serie antologica o un film per la TV, dove a contendersi il Golden Globe sono, oltre ai già ricordati Hugh Grant e Ethan Hawke, anche Mark Ruffalo, già vincitore dell’Emmy Award per Un volto, due destini – I know this much is true, Bryan Cranston, nominato per la performance in Your Honor, atteso legal thriller su Sky e NOW TV dal 24 febbraio, e Jeff Daniels, protagonista con Brendan Gleeson (anche lui candidato) della miniserie in due parti Sfida al Presidente – The Comey Rule, sul complicato rapporto fra Donald Trump e l’ex direttore dell’FBI James Comey. Tutte incredibili performance che è possibile recuperare o rivedere on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Il principe cerca figlio: il trailer ufficiale del film con Eddie Murphy

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Ecco il trailer ufficiale di Coming 2 America, il cui titolo italiano sarà Il principe cerca figlio. Gli Amazon Studios lanceranno il film in esclusiva in tutto il mondo  su Prime Video il 5 Marzo 2021.

Il principe cerca figlio è diretto da Craig Brewer e si basa su una sceneggiatura scritta daKenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield, su un soggetti diBarry W. Blaustein, David Sheffield e Justin Kanew. Basato sui personaggi creati da Eddie Murphy e prodotto da Kevin Misher e Eddie Murphy. Costumi di Ruth E. Carter Executive producer: Brian Oliver, Bradley Fischer, Valerii An, Kenya Barris, Charisse Hewitt-Webster, Michele Imperato Stabile e Andy Berman Con: Eddie Murphy, Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Tracy Morgan, KiKi Layne, Shari Headley, con Wesley Snipes e James Earl Jones. A cui si uniscono John Amos, Teyana Taylor, Vanessa Bell Calloway, Paul Bates, Nomzamo Mbatha, Bella Murphy

Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Eddie Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Arsenio Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

Il principe cerca figlio

Golden Globes 2021: le nomination per cinema e tv

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Golden Globes 2021: le nomination per cinema e tv

Sarah Jessica Parker e Taraji P. Henson hanno annunciato i nominati per i Golden Globes 2021, che quest’anno, per le motivazioni legate alla pandemia, si svolgono con quasi due mesi di ritardo, con la cerimonia di premiazione fissata per il 28 febbraio prossimo, presentata da Tina Fey e Amy Poehler.

Tutte le nomination ai Golden Globes 2021

MOTION PICTURES

BEST MOTION PICTURE – DRAMA

  • THE FATHER (Trademark Films; Sony Pictures Classics)
  • MANK (Netflix; Netflix)
  • NOMADLAND (Highwayman / Hear/Say / Cor Cordium; Searchlight Pictures)
  • PROMISING YOUNG WOMAN (LuckyChap Entertainment / FilmNation Entertainment; Focus Features)
  • THE TRIAL OF THE CHICAGO 7 (Marc Platt Productions / Dreamworks Pictures; Netflix)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – DRAMA

  • VIOLA DAVIS
    MA RAINEY’S BLACK BOTTOM
  • ANDRA DAY
    THE UNITED STATES VS. BILLIE HOLIDAY
  • VANESSA KIRBY
    PIECES OF A WOMAN
  • FRANCES MCDORMAND
    NOMADLAND
  • CAREY MULLIGAN
    PROMISING YOUNG WOMAN

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – DRAMA

  • RIZ AHMED
    SOUND OF METAL
  • CHADWICK BOSEMAN
    MA RAINEY’S BLACK BOTTOM
  • ANTHONY HOPKINS
    THE FATHER
  • GARY OLDMAN
    MANK
  • TAHAR RAHIM
    THE MAURITANIAN

BEST MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

  • BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM
    (Four By Two Films; Amazon Studios)
  • HAMILTON
    (Walt Disney Pictures / RadicalMedia / 5000 Broadway Productions / NEVIS Productions / Old 320 Sycamore Pictures; Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • MUSIC
    (Pineapple Lasagne Productions / Landay Entertainment; Vertical Entertainment / IMAX)
  • PALM SPRINGS
    (Party Over Here / Limelight Productions; NEON / Hulu)
  • THE PROM
    (Netflix / Dramatic Forces / Storykey Entertainment; Netflix)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

  • MARIA BAKALOVA
    BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM
  • KATE HUDSON
    MUSIC
  • MICHELLE PFEIFFER
    FRENCH EXIT
  • ROSAMUND PIKE
    I CARE A LOT
  • ANYA TAYLOR-JOY
    EMMA

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A MOTION PICTURE – MUSICAL OR COMEDY

BEST MOTION PICTURE – ANIMATED

  • THE CROODS: A NEW AGE
    (DreamWorks Animation; Universal Pictures)
  • ONWARD
    (Walt Disney Pictures / Pixar Animation Studios; Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • OVER THE MOON
    (Netflix / Pearl Studio / Glen Keane Productions; Netflix)
  • SOUL
    (Walt Disney Pictures / Pixar Animation Studios; Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • WOLFWALKERS
    (Cartoon Saloon / Melusine; Apple / GKIDS)

BEST MOTION PICTURE – FOREIGN LANGUAGE

  • ANOTHER ROUND (DENMARK)
    (Zentropa Entertainments; Samuel Goldwyn Films)
  • LA LLORONA (GUATEMALA / FRANCE)
    (La Casa de Producción / Les Films du Volcan; Shudder)
  • THE LIFE AHEAD (ITALY)
    (Palomar; Netflix)
  • MINARI (USA)
    (Plan B; A24)
  • TWO OF US (FRANCE / USA)
    (Paprika Films; Magnolia Pictures)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE

  • GLENN CLOSE
    HILLBILLY ELEGY
  • OLIVIA COLMAN
    THE FATHER
  • JODIE FOSTER
    THE MAURITANIAN
  • AMANDA SEYFRIED
    MANK
  • HELENA ZENGEL
    NEWS OF THE WORLD

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A SUPPORTING ROLE IN ANY MOTION PICTURE

  • SACHA BARON COHEN
    THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
  • DANIEL KALUUYA
    JUDAS AND THE BLACK MESSIAH
  • JARED LETO
    THE LITTLE THINGS
  • BILL MURRAY
    ON THE ROCKS
  • LESLIE ODOM JR
    ONE NIGHT IN MIAMI

BEST DIRECTOR – MOTION PICTURE

  • EMERALD FENNELL
    PROMISING YOUNG WOMAN
  • DAVID FINCHER
    MANK
  • REGINA KING
    ONE NIGHT IN MIAMI
  • AARON SORKIN
    THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
  • CHLOÉ ZHAO
    NOMADLAND

BEST SCREENPLAY – MOTION PICTURE

  • EMERALD FENNELL
    PROMISING YOUNG WOMAN
  • JACK FINCHER
    MANK
  • AARON SORKIN
    THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
  • FLORIAN ZELLER, CHRISTOPHER HAMPTON
    THE FATHER
  • CHLOÉ ZHAO
    NOMADLAND

BEST ORIGINAL SCORE – MOTION PICTURE

  • ALEXANDRE DESPLAT
    THE MIDNIGHT SKY
  • LUDWIG GÖRANSSON
    TENET
  • JAMES NEWTON HOWARD
    NEWS OF THE WORLD
  • TRENT REZNOR, ATTICUS ROSS
    MANK
  • TRENT REZNOR, ATTICUS ROSS, JON BATISTE
    SOUL

BEST ORIGINAL SONG – MOTION PICTURE

  • “FIGHT FOR YOU” — JUDAS AND THE BLACK MESSIAH
    Music by: H.E.R., Dernst Emile II
    Lyrics by: H.E.R., Tiara Thomas
  • “HEAR MY VOICE” — THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
    Music by: Daniel Pemberton
    Lyrics by: Daniel Pemberton, Celeste Waite
  • “IO SÌ (SEEN)” — THE LIFE AHEAD
    Music by: Diane Warren
    Lyrics by: Diane Warren, Laura Pausini, Niccolò Agliardi
  • “SPEAK NOW” — ONE NIGHT IN MIAMI
    Music by: Leslie Odom Jr, Sam Ashworth
    Lyrics by:vLeslie Odom Jr, Sam Ashworth
  • “TIGRESS & TWEED” — THE UNITED STATES VS. BILLIE HOLIDAY
    Music by: Andra Day, Raphael Saadiq
    Lyrics by:vAndra Day, Raphael Saadiq

BEST TELEVISION SERIES – DRAMA

  • THE CROWN – NETFLIX
    (Left Bank Pictures / Sony Pictures Television)
  • LOVECRAFT COUNTRY – HBO
    (HBO / Afemme / Monkeypaw / Bad Robot / Warner Bros. Television)
  • THE MANDALORIANDISNEY+
    (Lucasfilm Ltd.)
  • OZARK – NETFLIX
    (MRC Television)
  • RATCHED – NETFLIX
    (Fox21 Television Studios)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – DRAMA

  • OLIVIA COLMAN
    THE CROWN
  • JODIE COMER
    KILLING EVE
  • EMMA CORRIN
    THE CROWN
  • LAURA LINNEY
    OZARK
  • SARAH PAULSON
    RATCHED

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – DRAMA

  • JASON BATEMAN
    OZARK
  • JOSH O’CONNOR
    THE CROWN
  • BOB ODENKIRK
    BETTER CALL SAUL
  • AL PACINO
    HUNTERS
  • MATTHEW RHYS
    PERRY MASON

BEST TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

  • Emily in Paris – NETFLIX
    (Darren Star Productions / Jax Media / MTV Studios)
  • THE FLIGHT ATTENDANT – HBO MAX
    (HBO Max / Berlanti Productions / Yes, Norman Productions / Warner Bros. Television)
  • THE GREAT – HULU
    (Hulu / Civic Center Media / MRC)
  • SCHITT’S CREEK – POP TV
    (Not A Real Company Productions / Canadian Broadcast Company / Pop TV)
  • TED LASSO – APPLE TV+
    (Apple / Doozer Productions / Warner Bros. Television / Universal Television)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

  • LILY COLLINS
    Emily in Paris
  • KALEY CUOCO
    THE FLIGHT ATTENDANT
  • ELLE FANNING
    THE GREAT
  • JANE LEVY
    ZOEY’S EXTRAORDINARY PLAYLIST
  • CATHERINE O’HARA
    SCHITT’S CREEK

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SERIES – MUSICAL OR COMEDY

  • DON CHEADLE
    BLACK MONDAY
  • NICHOLAS HOULT
    THE GREAT
  • EUGENE LEVY
    SCHITT’S CREEK
  • JASON SUDEIKIS
    TED LASSO
  • RAMY YOUSSEF
    RAMY

BEST TELEVISION LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

  • NORMAL PEOPLE – HULU
    (Hulu / BBC / Element Pictures)
  • THE QUEEN’S GAMBIT – NETFLIX
    (Netflix)
  • SMALL AXE – AMAZON STUDIOS
    (BBC Studios Americas, Inc / Amazon Studios)
  • THE UNDOING – HBO
    (HBO / Made Up Stories / Blossom Films/David E. Kelley Productions)
  • UNORTHODOX – NETFLIX
    (Studio Airlift / RealFilm)

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR A MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

  • CATE BLANCHETT
    MRS. AMERICA
  • DAISY EDGAR-JONES
    NORMAL PEOPLE
  • SHIRA HAAS
    UNORTHODOX
  • NICOLE KIDMAN
    THE UNDOING
  • ANYA TAYLOR-JOY
    THE QUEEN’S GAMBIT

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A LIMITED SERIES, ANTHOLOGY SERIES OR A MOTION PICTURE MADE FOR TELEVISION

  • BRYAN CRANSTON
    YOUR HONOR
  • JEFF DANIELS
    THE COMEY RULE
  • HUGH GRANT
    THE UNDOING
  • ETHAN HAWKE
    THE GOOD LORD BIRD
  • MARK RUFFALO
    I KNOW THIS MUCH IS TRUE

BEST PERFORMANCE BY AN ACTRESS IN A TELEVISION SUPPORTING ROLE

  • GILLIAN ANDERSON
    THE CROWN
  • HELENA BONHAM CARTER
    THE CROWN
  • JULIA GARNER
    OZARK
  • ANNIE MURPHY
    SCHITT’S CREEK
  • CYNTHIA NIXON
    RATCHED

BEST PERFORMANCE BY AN ACTOR IN A TELEVISION SUPPORTING ROLE

  • JOHN BOYEGA
    SMALL AXE
  • BRENDAN GLEESON
    THE COMEY RULE
  • DANIEL LEVY
    SCHITT’S CREEK
  • JIM PARSONS
    HOLLYWOOD
  • DONALD SUTHERLAND
    THE UNDOING

Justice League: 10 dettagli sulla sceneggiatura di Will Beall per il film mai realizzato

Quando la Warner Bros. ha annunciato la data di uscita ufficiale della versione di Justice League ad opera di Zack Snyder, i fan più attenti hanno scoperto che Will Beall (co-sceneggiatore di Aquaman) ha effettivamente contribuito alla storia. In realtà, proprio a Beall era stato affidato un film dedicato alla Justice League tra il 2010 e il 2011, con Ben Affleck incaricato di occuparsi della regia (tra gli altri).

Naturalmente, quel progetto non ha mai visto la luce, con la Warner Bros. che ha preferito dare il via libera al DCEU sotto l’egida di Snyder. La sceneggiatura della Snyder Cut è stata scritta da Chris Terrio, che ha naturalmente preso in prestito alcune delle idee proveniente dal film mai realizzato di Beall e dalla sua visione.

Quando Justice League è arrivato nelle sale nel 2017, Beall non è mai stato menzionato, quindi è probabile che ciò che aveva pianificato per il suo film mai realizzato sia poi finito all’interno della Snyder Cut. ComicBookMovie ha raccolto 10 dettagli sulla sceneggiatura di Beall per il suo Justice League mai realizzato.

Batman e Superman erano alleati

Superman è morto all’inizio della Snyder Cut, ma nella versione di Beall, l’Uomo d’Acciaio è in realtà un alleato di Batman. Conoscono l’identità segreta l’uno dell’altro e si danno appuntamento in una tavola calda di Metropolis per fare il punto della situazione.

Prima di dirigersi a Central City per reclutare Flash, ha luogo una battaglia nella Lexcorp Tower contro KGBeast e Killer Croc. Lex Luthor sta tentando di acquistare la Kryptonite dal primo, ma vengono tutti interrotti dall’arrivo di Desaad, uno dei più fedeli seguaci di Darkseid. Questi uccide Croc e se ne va con la Kryptonite.

Darkseid era il grande cattivo del film

Steppenwolf non aveva molto spazio in questa versione di Justice League: infatti, era Darkseid il cattivo principale. Il film introduceva quasi subito il sovrano di Apokolips, con la scena iniziale che si svolgeva proprio sul pianeta natale del cattivo. Chiaramente, Snyder e Terrio avevano un’idea totalmente diversa in merito all’introduzione sul grande schermo di Darkseid, dal momento che nella Justice League di Snyder – prima che il regista abbandonasse il progetto – il villain doveva apparire soltanto in un breve cameo.

Avrebbe poi dovuto essere al centro della scena nella seconda parte di Justice League, che all’inizio era anche stata approvata dalla Warner Bros. Se fosse stata usata la sceneggiatura di Beall, Darkseid avrebbe potuto riscuotere il medesimo successo di un personaggio come Thanos.

Niente Aquaman

L’Aquaman di Jason Momoa è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan, con il suo film da solista che nel 2018 ha incassato oltre 1 miliardo di dollari a livello globale. Beall, tuttavia, non aveva intenzione di utilizzare il re di Atlantide. Anche se c’erano molti altri eroi nella sua versione di Justice League, pare che lo sceneggiatore non sia mai riuscito a capire come portare questo supereroe divisivo sullo schermo nella maniera più appropriata.

È importante ricordare che quando Beall stava lavorando alla sceneggiatura del suo Justice League, la DC Comics non aveva ancora reinventato il personaggio di Arthur Curry attraverso l’iniziativa editoriale “New 52”. A quel punto, sarebbe stato difficile coinvolgere Aquaman nella storia, con Beall che ha preferito concentrarsi sui personaggi che Snyder avrebbe poi trascurato nel suo film, tra cui Lanterna Verde… 

Un team-up tra Lanterna Verde e Hawkman

C’era un enorme elemento cosmico nella sceneggiatura di Justice League ad opera di Beall, con la Lanterna Verde John Stewart e Hawkman che facevano squadra per impedire a Kanjar Ro di aiutare Dessad ad armare la Kryptonite che aveva rubato a Lex Luthor e al KGBeast.

Non viene mai menzionato Hal Jordan: è probabile che il film di Beall fosse ambientato in un mondo separato da quello descritto in Lanterna Verde del 2011 con Ryan Reynolds. Parallelamente, c’era anche una sottotrama legata a Amanda Waller e al Department of Metahuman. È interessante notare che la sua squadra era composta da Tattooed Man, Copperhead, Cheetah e Solomon Grundy. Sempre sulla Terra, Superman viene rapito da Steppenwolf e dai suoi Parademoni e riportato ad Apokolips.

Il Massacro di Oa

Batman si dirige a Themyscira per cercare l’aiuto di Wonder Woman e apprendiamo che tra i due c’è una storia d’amore. John Stewart, nel frattempo, torna sulla Terra e incontra Bruce, Diana e Flash nella Batcaverna (che è piena zeppa di easter egg, tra cui l’ombrello di Pinguono e numerose versione della Batmobile e del Batsuit).

Mentre la squadra formula un piano per salvare Superman, John torna a Oa, solo per trovare il pianeta decimato da Darkseid. Katma Tui, Kilowag, Guy Gardner, Salakk e Tomar-Re sono tutti morti, segno che Beall non stava esattamente pensando al loro potenziale futuro nell’Universo DC… o almeno, fino a quel momento. Senza il Corpo delle Lanterne Verdi, Darkseid può finalmente dirigersi sulla Terra. 

Batman v Superman

Superman è caduto sotto il controllo di Darkseid e ne consegue uno scontro con Batman. Come in Batman v Superman: Dawn of Justice e in The Dark Knight Returns di Frank Miller, il Crociato Incappucciato ndossa una speciale tuta corazzata per affrontare l’Uomo d’Acciaio in un combattimento corpo a corpo.

È Wonder Woman che alla fine scopre come liberare Superman da Darkseid, e l’eroe si unisce rapidamente alla Lega per respingere l’invasione del cattivo. Tuttavia, le cose si fanno un po’ strane a questo punto, poiché Kal-El si ritrova nel futuro, a undici anni di distanza rispetto ai fatti narrati, dopo aver viaggiato attraverso un Boom Tube. Questo deve essere il momento che ha fornito a Snyder e Terrio lo spunto per la famosa scena dell’incubo.

Un futuro desolato

Superman scopre che Darkseid ha spazzato via l’80% della popolazione del pianeta e Diana e Bruce stanno guidando ciò che resta della resistenza umana. Batman e Wonder Woman hanno anche un figlio: Clark Wayne.

Sembra che la scomparsa di Superman attraverso il Boom Tube abbia lasciato la Terra indifesa, e anche Lex Luthor è ora allineato con gli eroi. “Batman’s Berzerkers” è una squadra composta da Deathstroke, Captain Boomerang, Cacciatrice e Cheetah, il che significa essenzialmente che il Cavaliere Oscuro è il leader della Suicide Squad. La sede dei sopravvissuti si trova nella Fortezza della solitudine di Superman.

Viaggio nel tempo

Sappiamo che Batman e Cyborg sono i responsabili dell’invio di Flash indietro nel tempo nello SnyderVerse, anche se è probabile che quelle scene siano state riservate per il sequel.

Nel film di Beall, è Lex Luthor che ha capito come mandare Barry Allen undici anni indietro rispetto al presente. Il Flash del futuro arriva sulla Terra prima dell’invasione di Darkseid e muore tra le braccia del suo io più giovane poco dopo aver avvertito il giovane Barry di ciò che la Lega dovrà affrontare. Dopo aver avvertito i suoi compagni di squadra, la scena è pronta ad ospitare una battaglia epica…

L’epica battaglia finale

Superman è già stato portato su Apokolips a questo punto, quindi Batman, Wonder Woman, Flash e Lanterna Verde viaggiano sul pianeta per fermare Darkseid prima che possa fare il lavaggio del cervello al loro compagno di squadra. Superman viene salvato e gli eroi affrontano il cattivo e le sue forze.

Il Corpo delle Lanterne Verdi, che è vivo in questa linea temporale, presto arriva per dare una mano, così come le guerriere ammazoni di Themyscira. Gli eroi emergono vittoriosi dalla battaglia e impediscono a quel desolato futuro di diventare una realtà. Darkseid p stato sconfitto, ma c’è un altro nemico in attesa dietro le quinte…

Lex Luthor Presidente

Lex Luthor ha in programma di candidarsi alla Presidenza, un bel suggerimento su come la sua storia si è svolta nei fumetti. Tuttavia, c’è un’ultima sorpresa che potrebbe preparare il terreno per un film spin-off di Superman. Lex riceve un messaggio dal suo sé futuro e scopre che Superman è, in effetti, Clark Kent.

La sceneggiatura di Beall non rivela cosa fa il cattivo con quell’informazione, ma ci sono molti modi in cui la cosa avrebbe potuto essere affrontata. In Batman v Superman: Dawn of Justice, Lex lo deduce lui stesso. Quanto Snyder e Terrio hanno preso in prestito da quella sceneggiatura, in merito a quell’avvenimento, rimane ad oggi un mistero.

Justice League Snyder Cut: cosa ci dice la foto del Joker condivisa da Zack Snyder?

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La Snyder Cut di Justice League sistemerà probabilmente uno degli aspetti più odiati dell’iterazione del Joker da parte di Jared Leto. In Suicide Squad di David Ayer, il Clown Principe del Crimine aveva i capelli verdi e sfoggiava un taglio molto corto, mentre il suo corpo era disseminato di una quantità eccessiva di tatuaggi.

La maggior parte dei fan e dei critici ha contestato il look del famoso cattivo. Tuttavia, Zack Snyder ha recentemente condiviso una foto del Joker di Leto che palesa come l’aspetto controverso del villain visto in Suicide Squad sia stato modificato nella sua versione di Justice League. Nonostante il look del personaggio non sia chiaramente visibile nell’immagine condivisa da Snyder, è comunque evidente come il personaggio non presenti più alcun tatuaggio (almeno, non sul viso!). Inoltre, i suoi capelli sono molti più lunghi rispetto alla versione vista nel cinecomic di Ayer, lunghi fino alle spalle e pettinati all’indietro.

Inoltre, il Joker indossa dei guanti abbastanza larghi e quella che sembra essere a tutti gli effetti una camicia di forza. Il Clown Principe del Crimine si trova ad Arkham? Batman è andato a fargli visita? La versione del Joker ad opera di Jared Leto non è apparsa nella versione cinematografica di Justice League, rendendo di fatto la Snyder Cut la seconda avventura del DCEU in cui ritroveremo l’iconico personaggio. All’epoca dell’uscita di Suicide Squad nelle sale, i fan rimasero molto delusi dal look scelto da Ayer per il personaggio, con lo stesso regista che arriverò a scusarsi per alcune scelte (come ad esempio il tanto bistrattato tatuaggio “Dameged” sulla fronte).

La Snyder Cut di Justice League renderà “giustizia” al Joker di Jared Leto?

Ad oggi è impossibile dire con esattezza dove si collocherà il Joker all’interno della storia alla base della Snyder Cut. È probabile che l’immagine condivisa da Snyder faccia riferimento ad un flashback, ma la speranza è che il nuovo taglio del cinecomic possa regalare ai fan un’altra interpretazione unica del subdolo e spietato cattivo della DC, lontana da quello che abbiamo visto in Suicide Squad

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Girl power – La rivoluzione comincia a scuola: trailer del film di Amy Poehler

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Netflix Italia ha diffuso il trailer del film Netflix Girl power – La rivoluzione comincia a scuola di Amy Poehler.

Tratto dal romanzo di Jennifer Mathieu e diretto da Amy Poehler Girl power – La rivoluzione comincia a scuola racconta di Vivian (Hadley Robinson) è una sedicenne all’apparenza timida che preferisce rigare dritto e passare inosservata. Ma quando l’arrivo di una nuova studentessa (Alycia Pascual-Peña) la obbliga a esaminare il comportamento fuori controllo dei suoi compagni di classe che imperversa a scuola, si rende conto di averne avuto abbastanza. Prendendo ispirazione dal passato ribelle della madre (Amy Poehler), Vivian pubblica anonimamente Moxie, una fanzine clandestina che denuncia i pregiudizi e i torti subiti al liceo dando vita inaspettatamente a un vero e proprio movimento. Trovandosi ormai al centro di questa rivoluzione, la ragazza instaura nuove amicizie con altre giovani donne e alleate superando le rivalità tra combriccole e club e affrontando insieme le difficoltà dell’adolescenza.

Edgar Wright ha riallacciato i rapporti con Kevin Feige dopo l’esperienza di Ant-Man

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Edgar Wright, regista che era stato inizialmente scelto per dirigere Ant-Man, ha svelato di essersi riconciliato con Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, per la prima volta dalla sua dipartita dal progetto. Quando Ant-Man è entrato per la prima volta in sviluppo nel 2006, Wright era stato scelto dalla Marvel come co-sceneggiatore e regista.

I fan erano piuttosto eccitati all’idea di poter vedere la visione del piccolo grande eroe da parte del regista dell’ormai celebre “Trilogia del Cornetto”. Tuttavia, nel 2014 Wright decise di abbandonare il progetto a causa di alcune divergente creative, e da allora non è mai più entrato in contatto con il mondo dei supereroi. Peyton Reed è stato poi assunto per dirigere il primo Ant-Man, con Adam McKay e Paul Rudd che hanno rimaneggiato lo scriopt che Wright aveva scritto insieme a Joe Cornish.

Di recente, Edgar Wright ha curato l’ultimo speciale numero della rivista Empire interamente dedicato ai momenti più belli della storia del cinema, realizzato per onorare l’esperienza cinematografica in un momento particolarmente difficile per la sala. Proprio in occasione di uno dei podcast della rivista, Wright ha parlato del boss della Marvel Kevin Feige, confermando che non aveva parlato con lui da quando aveva lasciato Ant-Man.

Edgar Wright e Kevin Feige: una storia a lieto fine…

Pur riconoscendo che si trattò di un addio “diplomatico” all’epoca, Wright ha ammesso che sentiva che non c’era un reale motivo per restare in contatto. Tuttavia, proprio mentre esaminava le proposte dei lettori per lo speciale numero di Empire, si è reso conto di quante storie facessero riferimento al MCU, cosa che lo ha spinto a voler ristabilire un contatto con Feige.

“Ho pensato che sarebbe stato falso da parte mia leggere quest’articolo senza menzionare neanche una volta la parola ‘M’. Quindi, ho fatto quello che non avevo mai fatto in sei anni: ho appena mandato un’email a Kevin. È stata davvero una cosa carina, e Kevin è stato davvero toccato dal fatto che lo avessi contattato direttamente e gli avessi detto semplicemente: ‘Hey’. Inoltre è stato divertente, dopo sei anni senza contatti, mandargli un’e-mail dicendo: ‘Kevin, ho bisogno che tu scriva qualcosa per me, e ne ho bisogno domani!’. Quindi è stato carino, ci siamo praticamente riconnessi grazie a questo articolo ed è stato molto dolce. Sono molto contento di averlo fatto, ed ero molto felice che la sua risposta sia stata così… è stato davvero toccato dal fatto che lo avevo cercato e sento che quello che ha scritto è stato fantastico. Gli ho detto che avevo letto quello che aveva detto su Aliens a James Cameron… aveva detto che era semplicemente folle. Quindi è stato bello. Un bel lieto fine per la nostra storia.”

Rogue One: un frame inedito di una scena con Darth Vader tagliata dal film

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Un’immagine inedita di Rogue One: A Star Wars Story rivela una scena con Darth Vader eliminata dal film. Il primo spin-off della celebre saga fantascientifica è uscito nel 2016 e racconta la storia di un gruppo di spie ribelli che hanno sacrificato le loro vite per rubare i piani della Morte Nera. Tale evento è stato determinante per il disarmo dell’arma galattica da parte della Ribellione nel film Una nuova speranza.

Il finale di Rogue One si è quindi collegato direttamente al primo film originale di Star Wars. Nonostante, quindi, la presenza di nuovi personaggi come Jyn Erso, Cassian Andor e Orson Krennic, nel film erano presenti anche diversi volti familiari. Peter Cushing, ad esempio, è stato ricreato tramite la CGI per consentire l’inclusione del personaggio di Grand Moff Tarkin; ancora, un’attrice è stata usata per il ruolo della Principessa Leia, e tramite gli effetti visivi si è cercato di farla assomigliare quanto più possibile a Carrie Fisher da giovane. Anche Darth Vader era nel film, sebbene sia stato usato con maggiore parsimonia.

In Rogue One abbiamo visto una delle sue scene più iconiche in Star Wars fino ad ora: la terrificante scena del corridoio. Ma a parte questa e un paio di altre apparizioni nel film, avrebbe dovuto esserci un’altra sequenza in cui Darth Vader era coinvolto. Ora, un’immagine di quella scena è stata recentemente diffusa online – via Twitter – dal supervisore all’animazione della Industrial Light & Magic, Hal Hickel. Nei commenti al post, Hickel ha spiegato che Vader avrebbe dovuto avere una conversazione con Tarkin nella scena in questione; sfortunatamente, Hickel non è stato in grado di ricordare qual era l’argomento del loro confronto.

Non è un segreto che Rogue One abbia subito alcuni cambiamenti significativi in fase di post-produzione che, alla fine, hanno alterato il finale memorabile del film. Questa particolare inquadratura di Vader è stata inclusa nei vari trailer del film, ma non è mai stata inserita nel montaggio finale, quindi nella versione del film arrivata nelle sale.

Hickel non è entrato nello specifico sul motivo per cui la scena è stata tagliata, ma ha suggerito che non si adattava alla forma finale che il progetto aveva assunto, per questo hanno deciso di scartarla. Nei commenti al post, i fan hanno suggerito l’idea che Lucasfilm aggiunga questo particolare momento – insieme a tutti quelli inutilizzati – in un’edizione speciale di Rogue One destinata all’home video. Hickel ha risposto che se ci sarà abbastanza interesse, non è una possibilità da escludere a priori.

Tutto quello che sappiamo su Rogue One

Diretto da Gareth Edwards e basato su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One: A Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity JonesMads MikkelsenRiz AhmedDiego LunaForest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.

In tempo di conflitto, un gruppo di improbabili eroi si unisce per una missione: rubare i piani della Morte Nera, l’arma di distruzione definitiva dell’Impero. L’evento chiave nella timeline degli eventi di Star Wars mette insieme persone ordinarie che scelgono di fare cose straordinarie, diventando così parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Amanda Seyfried torna sui film di supereroi: “Non sono una fan del green screen”

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Amanda Seyfried pensa che non si sarebbe divertita a lavorare in un film di supereroi. L’attrice sta ricevendo diverse recensioni entusiastiche per la sua interpretazione di Marion Davies nel nuovo film di David Fincher, Mank, dedicato alla realizzazione del classico del 1941 Quarto potere, con Gary Oldman nel ruolo del protagonista. Dopo aver debutto nella commedia adolescenziale Mean Girls, Seyfried ha avuto una carriera di grande successo. Tra i suoi film più celebri si ricordano certamente Mamma Mia! film, Les Misérables e First Reformed.

In passato all’attrice era stato offerto il ruolo di Gamora in Guardiani della Galassia (poi andato a Zoe Saldana), ma all’epoca rifiutò perché pensava che il film non avrebbe avuto successo. Parlando con l’Associated Press, Seyfried ha ammesso che ci possono essere dei limiti nel fare determinati film e che tali limiti, dal suo punto di vista, riguardano anche i film di supereroi. L’attrice ha spiegato di non essere una grande fan delle tecniche impiegate per realizzare questi tipi di film (ad esempio, recitare davanti al green screen) e ha ammesso che, ogni volta che le veniva proposto un ruolo in un cinecomic, ha dovuto insistere per far valere la sua volontà di non prendervi parte.

Tuttavia, Seyfried riconosce l’importanza del genere, così come la sua eredità e la varietà incredibile di mondi e universi in cui sono grado di trasportare gli spettatori. “Immagino che non ci siamo molti agenti che pensavo che i loro clienti non trarrebbero vantaggio da un grande film di supereroi, ma io ho sempre dovuto combattere contro questa filosofia. Penso che i cinecomic siano meravigliosi. Semplicemente, riescono a trasportarti in un questo incredibile universo che non esiste. Sono divertenti e credo davvero che, per i bambini di oggi, possano rappresentare una grande eredità in futuro. Ma ad essere onesti non mi interessa quell’aspetto così ‘fisico’ della recitazione, né tantomeno essere costretta a far viaggiare così tanto la mia immaginazione ogni giorno. Non sono una fan del green screen, questa è la verità. Voglio divertirmi quando lavoro.”

Ogni attore ha chiaramente dei gusti personali e, come si evince da queste dichiarazioni, i film di supereroi non sono il genere prediletto di Amanda Seyfried. Grazie al successo di Mank, è certo che l’attrice avrà ancora molte opportunità in futuro. Ad oggi non sappiamo dove il suo percorso la porterà, né quali sfide sarà eventualmente pronta a raccogliere. Quel che è certo, ad oggi, è che quasi sicuramente non la vedremo mai recitare in un cinecomic.

Carla: al via le riprese del film su Carla Fracci

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Carla: al via le riprese del film su Carla Fracci
Sono iniziate a Roma le riprese di Carla con Alessandra Mastronardi nel ruolo di Carla Fracci, il primo film tv sulla straordinaria vita della più grande ballerina italiana di tutti i tempi. Una coproduzione Rai Fiction – Anele, diretto da Emanuele Imbucci e prodotto da Gloria Giorgianni con Fabio Scamoni, in onda prossimamente su Rai1.
Liberamente ispirato all’autobiografia di Carla Fracci “Passo dopo passo – La mia storia” e realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale, universalmente riconosciuta come una delle più grandi étoile del XX secolo e definita nel 1981 dal New York Times “prima ballerina assoluta”.

Carla: la trama

Dopo le prime settimane di riprese a Roma e Orvieto, il set si sposterà a Milano e in particolare al Teatro alla Scala che, per la prima volta nella sua storia, apre le porte a una produzione fiction permettendo di girare all’interno dei suoi storici e prestigiosi spazi, per celebrare un’artista che proprio nell’accademia di danza del Teatro alla Scala ha mosso i suoi primi passi nel 1946, diplomandosi nel 1954 e diventando prima ballerina nel 1958. La sua passione unica, una grazia assoluta e una tecnica impeccabile l’hanno portata alla consacrazione internazionale, calcando i palcoscenici più importanti del mondo ed incantando gli amanti della danza di tutto il pianeta. Il racconto parte dalla storia di una Carla bambina nell’immediato dopoguerra, poi adolescente e giovane donna nella Milano degli anni ‘50-‘60, ne racconta l’ascesa al successo e la difficile scelta di diventare mamma in un momento cruciale della sua carriera. Istinto, passione e sfida, gli elementi che caratterizzano la storia di una grande eccellenza femminile del nostro Paese.
Carla è una coproduzione Rai Fiction – Anele. Un film tv da 100 minutidiretto da Emanuele Imbucci, prodotto da Gloria Giorgianni con Fabio Scamoni. Produttori Associati Tore Sansonetti e Carlotta Schininà. Produttori Rai Lorenza Bizzarri e Gianluca Casagrande. Scritto da Graziano Diana e Chiara Laudani, con la collaborazione di Emanuele Imbucci e Fabio Scamoni. Con la consulenza di Carla Fracci, Beppe Menegatti e Luisa Graziadei. Liberamente ispirato all’autobiografia di Carla Fracci, “Passo dopo passo – La mia storia”, (Arnoldo Mondadori Editore, 2013). In onda prossimamente su Rai1.

Black Widow è stato più difficile da scrivere rispetto a WandaVision

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Black Widow è stato più difficile da scrivere di WandaVision, secondo Jac Schaeffer, creatore e capo degli sceneggiatori della serie Marvel ambientata nel MCU. WandaVision è stato presentato in anteprima lo scorso 15 gennaio, lanciando finalmente la Fase 4 del MCU e ottenendo fin da subito larghi consensi. La serie segue i personaggi di Scarlet Witch e Visione intrappolati in un misterioso sobborgo chiamato Westview, alle prese con una vita soltanto all’apparenza perfetta.

Schaeffer aveva già lavorato con i Marvel Studios: non solo ha contribuito alla sceneggiatura di Captain Marvel, ma si è anche occupata dello script dell’attesissimo Black Widow, che sarà il primo film della Fase 4. La Natasha Romanoff di Scarlett Johansson avrà finalmente il suo film da solista, che esplorerà il misterioso passato del personaggio. Sfortunatamente, l’uscita del film è stata rimandata diverse volte a causa dell’emergenza Coronavirus: ad oggi, la data di uscita è fissata per il prossimo maggio, ma è molto probabile che slitterà ancora una volta. Tuttavia, la Disney ha chiarito che il film non verrà distribuito attraverso Disney+.

Di recente, Schaeffer ha spiegato a SYFY Wire che, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, Black Widow è stato più difficile da scrivere rispetto a WandaVision. Schaeffer ha spiegato di essere più in sintonia con le idee alla base di WandaVision, inclusa l’ispirazione da sitcom che ha tratto dalla sua personale esperienza con le serie che era solita guardare da bambina. La regista e sceneggiatrice ha detto che Black Widow, in quanto film di supereroi a tutti gli effetti, è stato molto più difficile da approfondire rispetto all’ingarbugliato puzzle che rappresenta WandaVision.

“Mi piaceva la folle idea che fosse una sitcom, ma al tempo stesso si trattasse del MCU. È stata una sfida enorme, ma è qualcosa che mi piace e in un certo senso quel puzzle così intricato ha davvero un senso per me. Ho lavorato anche a Black Widow e ho trovato più difficile mettere le mani su una storia di supereroi diretta. È un po’ più difficile aggrapparsi a quella storia, mentre l’esperimento di WandaVision ha impiegato ogni singolo pezzo del mio cervello e dei miei collaboratori.” 

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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