“Volevo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa serie, però in particolare uno su tutti, Pietro, ha cercato di farmi uscire come sono veramente. Ho scoperto delle cose di me che non sospettavo di avere. Grazie a tutti, la serie va vista perché è simpatica e allo stesso tempo emozionante” Così Francesco Totti ringrazia i realizzatori di Speravo de morì prima, la serie Sky che racconta la vita del calciatore giallo rosso nel momento in cui è costretto ad abbandonare il campo e il calcio. Nel cast Pietro Castellitto, citato da Totti nel suo videomessaggio, è Francesco, Greta Scarano è Ilary Blasi, Gianmarco Tognazzi interpreta Spalletti, mentre Monica Guerritore e Giorgio Colangeli sono Fiorella e Enzo, i genitori di Francesco. Alla sceneggiatura Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu.
Pietro Castellitto, che questa’anno ha esordito dietro alla macchina da presa come regista per I Predatori, nasce però attore di grande talento, e nel commentare il videomessaggio di Totti, dichiara: “A partire dalle parole del Capitano, quando dice che ‘ha scoperto qualcosa che non conosceva’, la sfida era riuscire a creare una maschera che lo stupisse. Il cinema è evocazione, non imitazione. Non avevo mai incontrato Totti, l’ho conosciuto grazie alla serie. Sono cresciuto con Totti, ero piccolo e lui era un uomo, avevo il suo poster in camera.” Un momento quindi molto intenso della carriera di attore del giovane Castellitto, che ha anche aggiunto di essere cresciuto tantissimo come interprete sul set di Luca Ribuoli, regista della serie.
Speravo de morì prima – la conferenza allo Stadio Olimpico
“Sono arrivata quando la macchina era rodata” racconta invece Greta Scarano, che interpreta l’amata Ilary “Pietro ha interpretato Totti con una grazia e una semplicità che non è da tutti. Quella tra Ilary e Francesco è una relazione pubblica e lunga, raccontiamo anche un grande amore. Mi è piaciuta la coerenza di IIary, che gli sta vicino anche in un momento così difficile. L’ho vissuto come un dramma shakespeariano, perché è costretto a lasciare il mondo a cui appartiene”. A Gianmarco Tognazzi è toccato ‘l’ingrato’ ruolo di Luciano Spalletti, visto in qualche misura come l’antagonista della storia sportiva di Totti: “Ho cercato di trovare un filo conduttore che ho identificato nel disagio di dover gestire una serie di non detti che si sono portati dietro, non mi piaceva l’idea dell’antagonista e del cattivo. Nella serie si racconta la versione di Totti, sappiamo che scatenerà dibattito”.
Molto intenso anche il ritratto che Guerritore e Colangeli fanno dei genitori di Francesco: da una parte Fiorella, forte e volitiva, prima tifosa che sente, nelle parole dell’attrice, di aver partorito due volte il figlio quando ne scopre il talento, guerriera pronta allo scontro per difenderlo e incoraggiarlo; dall’altra papà Enzo, che è sparito pochi mesi fa, più mite ma sempre solido e che, nelle parole di Colangeli, contribuiva ogni giorno a mantenere familiare e distesa l’atmosfera della squadra di suo figlio.
La serie Sky Original Speravo de morì prima è prodotta da Mario Gianani per Wildside, del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment di Virginia Valsecchi, The New Life Company e Fremantle, tratta da “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò, edito da Rizzoli Libri S.p.a., arriverà su Sky e Non Tv a partire dal 19 marzo.

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