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Andrea Riseborough: 10 cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough
Foto di Luigi de Pompeis - © Cinefilos.it

Andrea Riseborough ha guadagnato sempre più prestigio negli ultimi anni, partecipando tanto ad acclamati film quanto a celebri serie TV. Il suo valore d’interprete è maturato notevolmente nel corso dell’ultimo decennio, dove si è potuta affermare grazie alla sua versatilità e al suo carisma, recitando in alcuni tra i titoli più celebri del cinema o della televisione.

Ecco 10 cose che non sai di Andrea Riseborough.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough Birdman

Andrea Riseborough in Oblivion

5. Non ricorda con piacere l’esperienza fatta per il film. Da quando l’attrice ha preso parte al film di fantascienza Oblivion, ha dichiarato che non prenderà mai più parte ad un blockbuster. Ha infatti raccontato di come l’esperienza sul set sia stata tremenda per lei, sentendosi continuamente a disagio per via dei dubbi di molti sul suo aspetto fisico e su come questo non fosse propriamente in linea con il canone.

Andrea Riseborough in Birdman

4. Ha particolarmente apprezzato la sua scena con Naomi Watts. Nel pluripremiato Birdman, l’attrice ricopre il ruolo di Laura, una delle interpreti dello spettacolo organizzato dal protagonista. In particolare, è rimasta celebre la sua scena dove si scambia un appassionato bacio con l’attrice Naomi Watts. Ricordando il momento, la Riseborough ha affermato di essersi sentita totalmente a suo agio a condividere tale momento con la Watts, con la quale ha un’ottima intesa.

Andrea Riseborough in ZeroZeroZero

3. Le location della serie l’hanno aiutata con il suo personaggio. Parlando della serie ZeroZeroZero, l’attrice ha raccontato di come aver girato le scene nelle vere location in cui la storia viene ambientata sia stato un grande aiuto per la sua interpretazione. Ciò le ha infatti permesso di calarsi in contesti sempre nuovi e realistici, potendo così rendere tale anche il proprio personaggio.

2. È rimasta affascinata dal romanzo. La serie ZeroZeroZero è la trasposizione dell’omonimo libro di Roberto Saviano. L’attrice ha raccontato di come, prima di leggere la sceneggiatura sia rimasta affascinata da tale scritto e dalle verità che esso porta alla luce. Fu proprio per via di come tale storia la colpì che accetto di ricoprire il ruolo della protagonista femminile.

Andrea Riseborough: età e altezza

1. Andrea Riseborough è nata a Wallsend, in Inghilterra, il 20 novembre 1981. L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.

Fonte: IMDb

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McGuffin: i 10 espedienti narrativi più famosi del cinema

pulp fiction

Quando nel cinema si parla di “McGuffin” (o “MacGuffin”), si fa riferimento ad un termine coniato dal maestro del brivido Alfred Hitchcock e con il quale si intende identificare il mezzo attraverso il quale si fornisce dinamicità a una trama.

Motore virtuale e pretestuoso dell’intrigo, il “McGuffin” rappresenta un qualcosa che per i personaggi ha un’importanza cruciale, attorno al quale si crea enfasi e si svolge l’azione, ma che non possiede un vero significato per lo spettatore. Di seguito abbiamo raccolto i 10 più celebri “McGuffin” della storia del cinema:

1L’Unico Anello – Il signore degli anelli

In Compagnia dell'Anello Il Signore degli Anelli

È impossibile vedere la dicitura impressa sull’Unico Anello e non riconoscerla come “MacGuffin” che guida l’intera trama della trilogia de Il signore degli anelli. Forgiato tra le fiamme del Monte Fato su Mordor dal malvagio Lord Sauron, l’anello è l’incarnazione del male. Sauron ha creato diversi anelli, ma nessuno è potente come l’Unico Anello, che gli ha anche permesso di controllare gli altri detentori. Finché l’Anello esiste, Sauron potrà fare ritorno; quando Frodo (Elijah Wood) ne entra in possesso, lui e la sua compagnia assumono il compito monumentale di trasportarlo attraverso la Terra di Mezzo e distruggerlo proprio nel luogo dove è stato creato, prima che l’Anello stesso possa consumarli.

Fonte: Screen Rant

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Avengers: Endgame, un addio alternativo a Iron Man nei credits

Avengers: Endgame

Sono state rivelate alcune scene alternative dei credits di Avengers: Endgame per Tony Stark/Iron Man. Principio del MCU nel 2008, l’eroe ha posto fine alla Infinity Saga con il suo sacrificio.

Nel corso della storia del MCU, Downey è stato un appuntamento fisso per i fan con apparizioni nella sua trilogia, poi nei film dedicati ai Vendicatori, nonché in ruoli secondari in film come Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming. I registi Joe e Anthony Russo hanno realizzato un canto del cigno per Stark – il cui personaggio era all’inizio un industriale egoista, che ha poi sacrificato la propria vita per un bene più grande in Endgame, completando il suo arco personale.

Al di fuori del canone del MCU, i Marvel Studios hanno celebrato Downey insieme agli attori fondatori del franchising in modo epico attraverso i credits di Endgame, mostrando i sei Vendicatori originali con foto e autografo dell’attore che li interpreta. Più di un anno dopo l’uscita del film, la società di design Exception Perception, che ha contribuito a creare la sequenza di credits, rivela un design alternativo per la parte finale del film, in particolare per Iron Man.

Sul loro sito web, hanno rivelato che “la sequenza dei titoli di coda aveva tre sezioni distinte, la squadra, il cast e i Sei Eroi”, riferendosi ai sei Vendicatori originali. “Era importante per tutte le parti coinvolte che ogni sezione fosse unica ma anche parte di un insieme più grande. Hanno deciso di utilizzare le riprese cinematografiche in modo progressivo, iniziando con raggi di luce astratti che diventavano più distinti man mano che la sequenza procedeva”.  Ecco come sarebbe dovuto apparire il credit di Iron Man:

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

 
 

Suicide Squad: i piani originali per Harley Quinn e Deadshot

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Via Twitter, David Ayer continua a svelare dettagli inediti a proposito del montaggio originale di Suicide Squad: sappiamo infatti che il film arrivato in sala non è la versione inizialmente pensata dal regista. I nuovi dettagli svelati da Ayer riguardano il destino dei personaggi di Diablo e Harley Quinn.

Per quanto riguarda Diablo – interpretato nel film da Jay Hernandez-, questi sarebbe dovuto sopravvivere agli eventi del film, esattamente come dimostravano i primissimi trailer del cinecomic. Per quanto riguarda invece la Harley Quinn di Margot Robbie, la Mattacchiona avrebbe dovuto formare una coppia con il Deadshot di Will Smith, probabilmente dopo la rottura della sua storia col Joker di Jared Leto. Come specificato da Ayer, le cose sono state cambiate durante le riprese aggiuntive.

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: David Ayer chiarisce un curioso dettaglio sul Joker

A proposito di Suicide SquadDavid Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

 
 

Star Wars IX: ecco dove Kylo avrebbe dovuto trovare Palpatine

Star Wars: Episodio IX
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Nella versione di Star Wars: Episodio IX ad opera di Colin Trevorrow, nota come Duel of the Fates, la battaglia finale del film avrebbe dovuto avere luogo su Coruscant. Finn avrebbe dovuto guidare un esercito di ex Stormtrooper insieme ai cittadini del pianeta, mentre una battaglia nella Galassia avrebbe finalmente messo in ginocchio il Primo Ordine.

Nulla di tutto ciò è mai accaduto, dal momento che Trevorrow è stato rimpiazzato da J.J. Abrams, che ha poi realizzato il film – L’Ascesa di Skywalker – che abbiamo tutti visto nelle sale a dicembre dello scorso anno. Come spiegato da Phil Szostak nel libro “The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker” (via Screen Rant), questa era un’idea presente in una primissima bozza della sceneggiatura: l’Imperatore Palpatine aveva trascorso anni a nascondersi mentre era impegnato a rimettere in sesto le proprie forze.

“Invece di trovare la strada per Exegol, nella versione de L’Ascesa di Skywalker all’inizio di novembre 2017, invece, Kylo Ren porta la sua navetta su un Coruscant desolato, coperto di cenere; le strade della città un tempo animate erano ora invase da lupi giganti. Dentro il Tempio Jedi ormai abbandonato, Kylo prendeva un ascensore centrale che lo avrebbe condotto fino al livello più profondo del tempio.”

Tali dichiarazioni lasciano supporre che una battaglia si sarebbe dovuta svolgere su Coruscant, anche se non è chiaro il momento preciso del film in cui avremmo dovuto vederla. Ciò potrebbe spiegare perché non siamo mai andati sul pianeta durante la trilogia originale di Star Wars, e perché Palpatine avesse una sala del trono nella seconda Morte Nera.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

 
 

Studio Ghibli: i film più belli secondo Rotten Tomatoes

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Lo Studio Ghibli rappresenta l’eccellenza nel campo dell’animazione, ed è il responsabile della produzione di alcuni dei capolavori del cinema. Naturalmente, l’esponente di maggiore spicco dello studio giapponese è il Maestro Hayao Miyazaki, che ha diretto la maggior parte delle opere migliori prodotte nel corso dei decenni.

Ma se i film dello Studio Ghibli sono generalmente amati dalla critica, cosa ne pensa invece il pubblico? Il più grande contenitore di recensioni del pubblico della rete, Rotten Tomatoes, ci dice che anche per gli spettatori quei film sono piccoli e grandi capolavori, ed ecco i dieci con il punteggio più alto sulla piattaforma.

1La storia della principessa splendente (2013): 100%

Il secondo film dello Studio Ghibli che ha una votazione piena al 100% è La storia della principessa splendente.

Il fantasy racconta di una ragazza di nome Principessa Kaguya che viene allevata da un intagliatore di bambù e sua moglie dopo che è stata trovata in un gambo di quella pianta.

Alla fine la coppia manda Kaguya in un palazzo dove viene istruita come nobildonna. Deve respingere cinque pretendenti che lottano per la sua mano e superare la sua depressione.

Su Netflix è disponibile La storia della principessa splendente in streaming.

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Black Widow: uno spoiler sul film dal nuovo Funko di Nat?

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Un nuovo Funko della linea dedicata a Black Widow potrebbe aver rivelato un importantissimo dettaglio a proposito della trama dell’atteso cinecomic Marvel che inaugurerà ufficialmente la Fase 4 del MCU. Il film uscirà nelle sale americane il prossimo 6 novembre, dopo essere stato posticipato a causa dell’emergenza Covid-19 (sarebbe dovuto uscire a maggio).

La figure in questione rappresenta ovviamente Natasha Romanoff, il personaggio interpretato nel MCU da Scarlett Johansson, ma ai fan più attenti non è sfuggito un dettaglio assai curioso: la nuova versione Funko di Vedova Nera, infatti, indossa il giubbotto di Yelena Belova visto in Avengers: Infinity War; ciò significa, molto probabilmente, che il personaggio intepretato da Florence Pugh morirà nel film, forse per mano di Taskmaster. È probabile che Nat userà il giubbotto come omaggio alla “sorella”.

Naturalmente, si tratta di una mera speculazione. Per scoprire quale sarà davvero il futuro di Yelena Belova in Black Widow, non resta che attendere l’uscita in sala del film. Di seguito potete ammirare il nuovo Funko dedicato a Vedova Nera (via CBM):

LEGGI ANCHE – Black Widow: un nuovo indizio sulla vera identità di Taskmaster

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

 
 

Scream 5: David Arquette nel cast del sequel

Scream 5

Arriva da Deadline la notizia che l’attore David Arquette ha firmato per riprendere il ruolo dello sceriffo Dewey Riley in Scream 5.  Il film riprenderà ed estenderà l’universo del cult dell’horror Scream diretto da Wes Craven che sarà prodotto per Spyglass Media Group. Arquette ha dichiarato: “Sono entusiasta di interpretare Dewey di nuovo e di riunirmi con la mia famiglia Scream, vecchia e nuova. Scream è stato una parte così grande della mia vita sia per i fan che per me, non vedo l’ora di onorare l’eredità di Wes Craven.

Spyglass ha confermato che sono in corso trattative per riportare altri membri del cast originale nella quinta puntata del franchise. La produzione del film inizierà alla fine di quest’anno a Wilmington, nella Carolina del Nord, quando saranno in vigore protocolli di sicurezza. I dettagli sulla trama del sequel non sono stati rivelati, ma il film sarà una storia originale scritta da James Vanderbilt (Murder MysteryZodiacThe Amazing Spider-Man) e Guy BusickReady or NotCastle Rock) con Vanderbilt di Project X Entertainment, Paul Neinstein e William Sherak producendo per Spyglass. Lo scrittore del franchising  originale Kevin Williamson è coinvolto come Executive Producer. Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett del gruppo cinematografico Radio Silence (Ready or Not , V/H/S) produrranno al fianco di Chad Villella.

Il primo film del franchise Scream, da noi noto con il titolo Scream – Chi urla muore è uscito al cinema nel 1996 scritto da Kevin Williamson e diretto da Wes Craven, regista importante del genere horror. LA pellicola ebbe un’accoglienza di grande successo, diventando uno dei più alti incassi del 1996 ed è noto per aver ripreso le caratteristiche dei precedenti horror mescolandoli con una satira intelligente. Da allora sono stati prodotto ben 4 sequel, l’ultimo dei quali uscito 2011 diretto da Wes Craven che registrò buoni incassi al botteghino, coprendo buona parte delle spese di produzione già al weekend d’esordio. Anche il responso della critica fu mediamente positivo.

 
 

La Rivincita delle Bionde 3 è ufficiale, Mindy Kaling alla sceneggiatura

la rivincita delle bionde

Circa due anni fa, Reese Witherspoon aveva preannunciato lo sviluppo di  La rivincita delle bionde 3, terzo episodio della commedia rosa che contribuì a lanciare la sua carriera a livello internazionale. Adesso, Deadline conferma non soltanto che il film è ufficialmente in lavorazione, ma anche che sarà la celebre Mindy Kaling, insieme a Dan Goor, ad firmare la sceneggiatura del terzo film.

Mindy Kaling è nota per essere la creatrice e la star della sit-com The Mindy Project e per aver intepretato il ruolo di Kelly Kapoor nella serie The Office. Al cinema è apparsa in Nelle pieghe del tempo (in cui appariva anche la Witherspoon), Ocean’s 8 e E poi c’è Katherine. La Kaling, in collaborazione con Goor, si occuperà di rimaneggiare uno script precedentemente affidato a Kristen Smith e Karen McCullah, sceneggiatrici del primo film.

Naturalmente, Reese Witherspoon tornerà a vestire i panni di Elle Woods dopo La rivincita delle bionde (2001) e il sequel Una bionda in carriera (2003). L’attrice premio Oscar – che vedremo dal prossimo 22 maggio su Amazon Prime Video con la miniserie Little Fires Everywhere – figurerà anche in qualità di produttrice attraverso la sua Hello Sunshine. Tornerà anche Marc Platt, già produttore dei primi due film.

La Rivincita delle Bionde 3 è ufficiale, Mindy Kaling alla sceneggiatura

La rivincita delle bionde racconta la storia di Elle Woods, una giovane viziata e biondissima, che vive seguendo le regole di Cosmopolitan, passando le sue giornate tra amiche e shopping, portando sempre con sé il suo amato chihuahua Tyson. Una sera il fidanzato Warner, dopo averla invitata a cena, la lascia, perché sogna una carriera in politica e vede Elle considera troppo frivola per poter stare accanto a lui.

Inizialmente amareggiata, Elle non si arrende e con la sua carica di positività, decide di seguire Warner all’Università Harvard, studiando anche lei legge, per dimostrargli di non essere solo una superficiale bionda. Nel 2007 è stato realizzato un musical a Broadway ispirato al film, purtroppo inedito in Italia.

 
 

Dune: Denis Villeneuve sul design dei vermi delle sabbie

Dune

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista Denis Villenueve ha svelato un dettaglio alquanto interessante in merito alla realizzazione di Dune, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert, che già nel lontano 1984 venne portato sul grande schermo dal regista da David Lynch.

Villeneuve ha infatti raccontato alla fonte quanto tempo lui ed il suo team hanno impiegato per il design dei nuovi vermi delle sabbie – i famosi Geonemotodium Arraknis (o Shaihuludata Gigantica) – che vedremo nel film: “Abbiamo pensato a come sarebbero queste creature se esistessero davvero e quindi abbiamo pensato ad ogni singolo dettaglio: dalla pelle al modo in cui aprono la bocca, fino al sistema che utilizzano per mangiare il cibo nella sabbia. Ci abbiamo messo circa un anno per arrivare al design definitivo, abbiamo lavorato alla progettazione cercando la forma migliore che rendesse questi vermi delle sabbie abbastanza preistorici.”

Secondo l’Enciclopedia di Dune, tra i Fremen di Arrakis il verme delle sabbie è conosciuto anche con il nome di Shai-Hulud, dall’arabo “cosa eterna”. I Fremen considerano i vermi manifestazioni di Dio. L’organismo del verme delle sabbie ha una struttura segmentaria simile agli anellidi terrestri anche se probabilmente dovuta solo ad un’evoluzione convergente; come ogni anellide terrestre, ogni segmento è dotato di un proprio sistema nervoso. Un verme può raggiungere lunghezze di centinaia di metri e decine di metri di diametro con un rapporto di 10:1 fra i due valori. Il più grande verme ufficialmente osservato aveva una lunghezza di 400 metri, ma Paul Atreides ne incontra uno lungo ben tre chilometri.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune: “Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

Festival di Venezia 2020: confermata la 77° edizione

Festival di Venezia

Nel comunicato che posticipa la Biennale Architettura al 2021 e la Biennale Arte al 2022, è stato invece confermato che il Festival di Venezia si svolgerà invece dal 2 al 12 settembre 2020.

Per ora non ci sono ancora i dettagli sullo svolgimento di attività e proiezioni, ma si aspetta un comunicato ufficiale di Alberto Barbera.

Intanto, il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto ha spiegato: “Gli ultimi giorni hanno chiarito la realtà che abbiamo di fronte. Con il massimo rispetto per il lavoro svolto da tutti, gli investimenti fatti dai partecipanti e considerando le difficoltà incontrate da tutti i paesi, le istituzioni, le università, gli studi di architettura, insieme all’incertezza della mobilitazione delle opere, dei viaggi e in virtù delle nuove misure in materia di Covid-19 che sono state e saranno adottate, abbiamo deciso di ascoltare coloro che, e sono la maggioranza, hanno richiesto il rinvio della Biennale di Architettura. Ho ricevuto molti messaggi che auspicavano un rinvio al 2021“.

 
 

Tenet: il rinvio metterà a rischio anche l’uscita di altri film?

tenet

Il mondo del cinema attende ancora di sapere se Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, riuscirà ad arrivare nelle sale americane il prossimo 17 luglio. Al momento sembra che la Warner Bros. non sia ancora in grado di prendere una decisione definitiva, soprattutto a causa della grande incertezza dell’odierna situazione delle sale cinematografiche, che a livello mondiale potrebbero non essere tutte aperte per la data scelta dalla major per il debutto dell’atteso blockbuster. 

Tenet è costato circa 200 milioni di dollari, quindi c’è bisogno che almeno l’80% dei cinema del mondo e degli Stati Uniti siano aperti per evitare che la Warner rischi il flop commerciale. Proprio per questo motivo, se nelle prossime settimane la situazione non sarà chiara in merito all’apertura dei cinema su scala globale, allora Tenet verrà rinviato quasi sicuramente, e uscirà con molta probabilità in autunno. Ciò, naturalmente, provocherà una sorta di effetto domino che stravolgerà tutto il calendario delle principali uscite cinematografiche programmate per l’anno che resta, tra cui quella di Wonder Woman 1984 (la cui uscita è attualmente fissata per il 14 agosto).

In un recente articolo del Washington Post, si leggono alcune dichiarazioni poco rassicuranti di un insider di Hollywood: “Se Tenet non dovesse uscire oppure dovesse rivelarsi un flop clamoroso, allora tutte le altre case di distribuzione giocheranno in difesa. Non vedremo alcun nuovo film almeno fino a Natale”. Al momento, dunque, la Warner Bros. si trova costretta a prendere una decisione estremamente importante, che avrà effetti collaterali non solo in merito alle uscite dei propri film, ma anche a quelle delle compagnie concorrenti. La speranza è che la major riesca a prendere la decisione più giusta e adeguata a questi tempi incerti e difficili.

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Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, vede protagonista John David Washington insieme a Robert Pattinson Elizabeth Debicki.

Con Tenet, i fan stanno pensando che la fine di Inception è stata reale, non si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la storia di quei bambini, espandendo così l’universo di Inception, consentendo anche l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come ipotizzato da The Hollywood Reporter, Tenet potrebbe rivelare che la tecnologia dei sogni sviluppata per i militari in Inception è andata ancora oltre, o è stata sviluppata in qualcosa di ancora più pericoloso, questa volta permettendo alle missioni di spionaggio di non funzionare nel regno dei sogni ma di attraversare tempo.

Forse gli eventi di Inception hanno avuto conseguenze terribili e impreviste, portando la prossima generazione a dover affrontare proprio quei cambiamenti.

È possibile, anzi probabile, che Tenet sia completamente scollegato da Inception. Una delle cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet fosse davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso. Lo studio ha già fissato la data di uscita per il 17 luglio 2020. Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

 
 

Jurassic World: Dominion, Sam Neill non vede l’ora di tornare sul set

Jurassic World: Dominion

Come la maggior parte delle produzioni in quest’ultimo periodo, anche quella di Jurassic World: Dominion è stata momentaneamente bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Adesso, in una recente intervista con Fitzy & Wippa, è stato Sam Neill, che nel film tornerà a vestire i panni di Alan Grant (personaggio interpretato nella trilogia originale), ad aggiornare sullo stato delle riprese.

“Sono riusciti a girare per circa due settimane”, ha spiegato Neill. “Stavo aspettando di iniziare a girare le mie scene a Londra, poi abbiamo appreso che la città sarebbe stata chiusa, così ho preso un aereo per Perth, sono arrivato fino a Sydney e poi è stata disposta la quarantena.”

Le riprese di Jurassic World: Dominion si svolgeranno principalmente ai Pinewood Studios di Londra, ma anche a Malta, in Canada e in Australia. Neill ha ammesso che spera di poter tornare sul set quanto prima: “Appena sarà possibile, torneremo a girare. Dovremmo ripartire da Londra, ma al momento lì è il caos totale. Magari potremmo iniziare a girare da qualche altra parte e poi finire ai Pinewood Studios. Useremo i teatri di posa di Bonda per i set londinesi. Se la situazione non cambia, però, non ho idea di quando potremo davvero ricominciare.”

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Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Alla regia torna Colin Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World: Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

 
 

Un Pugno di Amici in esclusiva su Amazon Prime Video

Un Pugno di Amici

Un Pugno di Amici approda in esclusiva su Amazon Prime Video il 20 Maggio 2020.
Protagonisti Matranga e Minafò, gli attori del cast di Sicilia Cabaret e di Made in Sud, con la partecipazione straordinaria di Maurizio Casagrande.

Comicità siciliana quanto basta, un pizzico di immancabili tormentoni e un cast d’eccezione sono gli ingredienti della ricetta cinematografica che promette di saziare tutti, fan e non. Con la regia di Sergio Colabona il cast della commedia annovera insieme a Matranga e Minafò, anche Maria Bolignano, Mariano Bruno, Paride Benassai, I Ditelo voi, Angelica Massera, Titina Maroncelli, Piera Russo, Grazia Zappalà, Felicia Del Prete, Totino La Mantia, I 4 Gusti, I Respinti, I Badaboom, Ivan Fiore e tutto il cast di Sicilia Cabaret.

Un Pugno di Amici: la trama

Un Pugno di Amici racconta di quattro amici un po’ sgangherati che organizzano una rapina con la speranza di risolvere tutti i loro problemi, ma dopo una serie di disavventure saranno costretti ad una precipitosa fuga da cui avranno inizio tutti i loro problemi. Tra situazioni comiche e sketch esilaranti i quattro amici dovranno sperimentare nuovi sistemi per sbarcare il lunario.

La pellicola, completamente Made In Sud, è stata girata tra Palermo e dintorni: tra Termini Imerese, Gratteri, Lascari e Isola delle Femmine (all’interno del Saracen Hotel). Prodotto da Sicilia Social Star e Tunnel Produzioni e diretto da Sergio Colabona il film vede l’unione del cast di Sicilia Cabaret e di Made in Sud

 
 

X-Men: Funko celebra i 20 anni dei film

Mentre i film Fox degli X-Men festeggiano il loro 20° anniversario, Funko celebra la ricorrenza con una collezione di Funko Pop! dedicata ai mutanti dei Marvel portati al cinema di Hugh Jackman e compagnia.

Il sito ufficiale Funko ha presentato la nuova linea di personaggi pop in vinile che ricordano gli ultimi due decenni di film degli X-Men. Oltre al Wolverine di Hugh Jackman, ci sono pupazzi dedicato al Ciclope di James Marsden, alla Jean Gray di Famke Janssen e a Tempesta di Halle Berry.

Ci sono anche figure per la Rogue di Anna Paquin, la Mistica di Rebecca Romijn, il Magneto di Ian McKellen e il Professor Xavier di Patrick Stewart. Ma non mancano anche il Nightcrawler di Alan Cummings e Bestia di Kelsey Grammer.

Sebbene il focus principale sia sulla trilogia originale anziché sulla seconda parte dei film, c’è un Funko Pop esclusivo per Walmart! che mostra il giovane Magneto di Michael Fassbender. Infine, Target ha la sua esclusiva con un Mistica metallizzata in versione Funko Pop.

Infine, Wolverine ha non solo la versione con la canotta bianca, ma anche quella con la divisa da X-Men.

 
 

Il cinema di Adler Entertainment On demand su Prime Video

In attesa di poter tornare a frequentare regolarmente le sale cinematografiche, la casa di distribuzione Adler Entertainment  offre agli appassionati di cinema l’opportunità di vedere, per la prima volta ospitate all’interno della piattaforma Amazon Prime Video, una selezione di 8 titoli​ provenienti dal proprio listino e appartenenti a generi differenti, in modo da poter soddisfare le esigenze di tutti. Dal mese di maggio, il catalogo della piattaforma Amazon Prime Video si arricchirà dei seguenti titoli proposti da Adler Entertainment che saranno disponibili on demand.

ANIMAZIONE

FREE BIRDS TACCHINI IN FUGA di JIMMY HAYWARD

Free Birds – Tacchini in Fuga: dai produttori di SHREK, il film d’animazione in 3D diretto da Jimmy Hayward. Spassoso viaggio nel tempo di Reggie e Jake, chiamati a salvare la loro specie dal menù del Ringraziamento.

HORROR

BEDEVIL – NON INSTALLARLA di ABEL VANG E BURLEE VANG

Dai creatori di Final Destination. Se Siri diventasse improvvisamente malvagia? Cinque adolescenti ricevono un invito a scaricare un’app, chiamata “Bedevil”, una volta installata inizia a perseguitarli, facendo emergere le loro peggiori paure. Per arrestare questa forza malvagia, i ragazzi devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro, contando solo sulla propria intelligenza e coraggio.

1303 di MICHAEL TAVERNA

Mischa Barton, l’indimenticata Marissa Cooper di The O.C., torna protagonista di questo inquietante supernatural horror, remake di un classico giapponese. Janet abbandona la sua famiglia e si trasferisce a vivere da sola. Durante la prima notte nella sua nuova casa qualcosa di soprannaturale sembra impadronirsi dell’appartamento

HANSEL E GRETEL E LA STREGA DELLA FORESTA NERA di DUANE JOURNEY

Dai produttori di Twilight, una nuova rivisitazione in chiave horror della fiaba dei fratelli Grimm. Hansel e Gretel sono due fratelli che vivono in una casetta vicino Pasadena. Gretel e il suo ragazzo fumano parecchia erba e, quando Hansel gli rivela di essere venuto a sapere dell’esistenza di un’anziana signora che spaccia la migliore sul mercato, Gretel manda il suddetto fidanzato a prenderne un po’. Quel che il malcapitato scoprirà è che l’anziana signora è una strega cannibale che cucina le persone attirate con la scusa della vendita della sua erba Black Forest High, per poi succhiargli la giovinezza. La scomparsa conduce Gretel e un’amica alla casa della strega, assieme al boss della droga locale, là scoprirà tutto, rischiando, assieme al fratello giunto in extremis, di finire in forno anch’essa.

COMEDY & DRAMEDY

QUALCOSA DI TROPPO di AUDREY DANA

Avete mai pensato a come sarebbe mettersi nei panni di una persona dell’altro sesso, anche solo per un giorno? Jeanne sicuramente no. Fresca di divorzio, lontano dai suoi figli una settimana su due, Jeanne non vuole più sentire parlare di uomini. Ma un bel giorno, la sua vita prende una svolta totalmente inaspettata: a prima vista non sembra essere cambiato nulla in lei… ad eccezione di un piccolo dettaglio!

LA FAMIGLIA FANG di JASON BATEMAN

Nicole Kidman, Jason Bateman e Christopher Walken sono i Fang, una famiglia fuori dal comune. Caleb e Camilla Fang sono performer le cui creazioni scioccano il pubblico e deliziano gli appassionati d’arte. Protagonisti sin dalla più tenera età sono i loro figli, pedine fondamentali delle loro opere provocatorie spesso al limite tra il genio e la follia. A causa di queste esperienze, Annie e Baxter ormai adulti si sono allontanati dai genitori, e, seppur a distanza, conducono esistenze parallele e altamente problematiche. I fratelli sono costretti a tornare a casa dai loro eccentrici genitori quando, improvvisamente, scompaiono nel nulla. La polizia teme il peggio ma Annie è convinta che si tratti di una nuova performance e che Caleb e Camilla abbiano finto la propria morte per dare vita all’ennesima, bizzarra, “opera d’arte”. Mettendo insieme i pezzi del puzzle dei ricordi della loro infanzia, Annie e Baxter si mettono alla ricerca dei genitori, sperando di scoprire la verità su quanto accaduto e, magari, finire anche per ritrovare se stessi.

ACTION

PAWN – FAI LA TUA MOSSA di DAVID A. ARMSTRONG

Una rapina in un diner degenera col sequestro di alcuni ostaggi. L’obiettivo è quello di recuperare un prezioso hard disk contenuto in una cassaforte che si trova proprio nel retro della tavola calda.

 
 

5 Bloods – Come Fratelli: trailer del film Netflix di Spike Lee

Dal vincitore del premio Oscar Spike Lee arriva un nuovo film 5 Bloods – Come Fratelli: la storia di quattro veterani afroamericani: Paul (Delroy Lindo), Otis (Clarke Peters), Eddie (Norm Lewis) e Melvin (Isiah Whitlock, Jr.) – che ritornano in Vietnam. Alla ricerca di ciò che rimane del loro caposquadra, caduto in guerra (Chadwick Boseman) e di un tesoro sepolto, i nostri eroi, riuniti dal preoccupato figlio di Paul (Jonathan Majors), combattono le forze dell’uomo e della natura – mentre affrontano le devastazioni durature dell’immoralità della guerra del Vietnam.

Scritto da Danny Bilson, Paul DeMeo, Kevin Willmott e Spike Lee con Delroy Lindo, Jonathan Majors, Clarke Peters, Norm Lewis, Isiah Whitlock, Jr., Mélanie Thierry, Paul Walter Hauser and Jasper Pääkkönen, Johnny Trí Nguyễn, Lê Y Lan, Nguyễn Ngọc Lâm, Sandy Hương Phạm, con Jean Reno e Chadwick Boseman    

 
 

The Umbrella Academy 2: ecco quando usciranno i nuovi episodi

The Umbrella Academy

Netflix ha conferma oggi che laseconda stagione di The Umbrella Academy, la serie tratta dai popolari fumetti vincitori del premio Eisner, creati e scritti da Gerard Way e illustrati da Gabriel Bá, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 31 luglio 2020.

https://www.youtube.com/watch?v=KOBOygY7Bn0

Nel video annuncio i protagonisti hanno ricreato nelle proprie case la scena iconica della prima stagione, in cui si scatenano sulle note “I think we’re alone now” di Tiffany.

Composta da 10 episodi e prodotta da Universal Content Productions per Netflix, la seconda stagione vedrà il ritorno degli attori protagonisti, tra cui Ellen Page, Tom Hopper, David Castañeda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher e Justin Min.

Showrunner / Produttore esecutivo: Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon). Produttori esecutivi: Jeff King, Keith Goldberg, Mike Richardson, Gerard Way e Gabriel Bá

 
 

Naomi Scott: 10 cose che non sai sull’attrice

Naomi Scott film

Con ruoli da protagonista in recenti film di grande successo, Naomi Scott è diventata una delle attrici di punta del momento, pronta ad affermarsi sempre più nell’industria cinematografica. Apprezzata per la sua versatilità, l’attrice è dunque oggi impegnata su più fronti nel far valere il proprio talento artistico.

Ecco 10 cose che non sai di Naomi Scott.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Naomi Scott Speechless

Naomi Scott canta Speechless in Aladdin

5. Ha interpretato il nuovo brano nel film. Per il film live action di Aladdin sono stati riproposti alcuni dei celebri brani dell’originale animato, a cui si è aggiunto il nuovo brano Speechlees, in italiano tradotto come La mia voce. Il brano, che ha ricevuto una nomination come miglior canzone ai Critics’ Choiche Award come miglior canzone, è stato personalmente eseguito dalla Scott, che oltre ad essere attrice è anche un’affermata cantante.

Naomi Scott in Aladdin

4. Stava quasi per non ottenere la parte. Presentatasi per il ruolo della principessa Jasmine, l’attrice stava inizialmente perdendo la parte in favore di un’altra attrice, di origini indiane. Tuttavia, infine, il regista Guy Ritchie decise di optare per la Scott poiché aveva riscontrato un maggior chimica di coppia con l’interprete di Aladdin.

3. Ha ottenuto significativi riconoscimenti. Per il suo ruolo nel film l’attrice è stata particolarmente lodata per aver saputo rendere autoritario e caratterialmente forte il personaggio di Jasmine. La Scott è stata poi nominata ai Saturn Awards come miglior attrice non protagonista, mentre ha vinto il Teen Choice Awards come miglior attrice in un film fantasy/sci-fi.

Naomi Scott in Charlie’s Angels

2. Aveva già lavorato con la regista del film. Nel film Power Rangers, l’attrice aveva avuto modo di lavorare con Elizabeth Banks, che lì interpretava il ruolo della villain. Colpita dalle capacità della Scott, la Banks decise di tenerla in considerazione per un ruolo nel suo film Charlie’s Angels, all’epoca in pre-produzione. Alla fine, le affidò quello di Elena Houghlin, una delle tre protagoniste.

Naomi Scott: età e altezza

1. Naomi Scott è nata a Londra, in Inghilterra, il 6 maggio 1993. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

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Dacre Montgomery: 10 cose che non sai sull’attore

Dacre Montgomery film Power Rangers

Promettente interprete, Dacre Montgomery si è ad oggi distinto tanto al cinema quanto in televisione, prendendo parte a titoli dal grande successo di pubblico. In particolare, è noto per il suo ruolo nella serie Stranger Things, dove si è affermato come uno dei personaggi principali, nonché uno tra i più iconici.

Ecco 10 cose che non sai su Dacre Montgomery.

Dacre Montgomery fidanzata

Dacre Montgomery: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in un noto reboot cinematografico. L’attore ha compiuto il suo debutto cinematografico con l’horror Meglio stare attenti (2016), per poi ottenere il ruolo del protagonista nella commedia Tre uomini e una bara (2017). La grande notorietà arriva poi con il film Power Rangers (2017), reboot dei precedenti lungometraggi dedicati ai noti personaggi. Qui ricopre il ruolo di Jason, alias Red Ranger, recitando accanto agli attori Bryan Cranston, Becky G, Naomi Scott ed Elizabeth Banks.

9. Ha partecipato ad una nota serie TV. Nel 2017 l’attore viene scelto per interpretare il ruolo del violento e imprevedibile Billy Hargrove nella serie Netflix Stranger Things, comparendo a partire dalla seconda stagione. Grazie a tale ruolo, l’attore ha la possibilità di recitare accanto agli attori Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard e Millie Bobby Brown.

8. Ha scritto, diretto e prodotto un cortometraggio. Nel 2020 Montgomery debutta alla regia del cortometraggio In Vitro, da lui anche scritto. Questo narra la storia di Amanda, una donna che crea una realtà idilliaca in cui il suo bambino non è frutto di uno stupro. A recitare nel ruolo della protagonista è l’attrice Naomi Scott, con cui Montgomery aveva collaborato nel film Power Rangers.

Dacre Montgomery è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 6,5 milioni di persone. All’interno di questo, Montgomery è solito pubblicare fotografie di varia natura, portando avanti alcuni suoi progetti artistici. In particolare, è solito promuovere i titoli in cui recita, come anche immagini dagli eventi di gala a cui prende parte.

Dacre Montgomery: chi è la sua fidanzata

6. Ha una relazione con una modella. L’attore è da qualche anno impegnato sentimentalmente con la modella australiana Liv Pollock. I due sono molto riservati circa la propria vita sentimentale, non rilasciando nessun dettaglio a riguardo. Hanno inoltre dichiarato come la crescente notorietà di entrambi non abbia influito sul loro rapporto, il quale rimane lontano dagli eccessi della mondanità.

Dacre Montgomery Stranger Things

Dacre Montgomery in Stranger Things

5. Ha dovuto trovare il modo di fingere tensione verso una sua collega. Nella celebre serie Netflix, l’attore ricopre il ruolo di Bill Hargrove, fratellastro maggiore di Max Mayfield, interpretata da Sadie Sink. I due attori nella realtà hanno un ottimo rapporto, e perciò gli è stato difficile dar vita alla tensione presente tra i rispettivi due personaggi. Per ottenerla hanno dovuto lavorare a lungo affinché risultasse credibile.

4. Il suo personaggio non era inizialmente previsto. L’idea iniziale degli autori della serie era che una delle nemesi umane fosse il personaggio di Steve. Tuttavia, dato l’apprezzamento del pubblico nei suoi confronti, questi venne fatto diventare un buono. Per sopperire a tale mancanza, allora, fu introdotto il personaggio di Bill, per il quale Montgomery era un perfetto candidato.

Dacre Montgomery: il suo fisico

3. Ha dovuto perdere massa muscolare per il ruolo in Stranger Things. Al momento di assumere il ruolo, Montgomery aveva da poco terminato di prendere parte al film Power Rangers, per il quale aveva costruito un fisico particolarmente scolpito. Per assumere i panni di Bill, invece, decise di perdere molta della massa muscolare acquisita, poiché riteneva che non sarebbe stata in linea con il personaggio.

Dacre Montgomery in Power Rangers

2. Il suo personaggio doveva avere risvolti più romantici. Montgomery ha dichiarato che tra il suo personaggio e quello di Kimberly, interpretato dall’attrice Naomi Scott, doveva inizialmente esserci una storia d’amore molto più approfondita. Si decise però di non utilizzarla subito, lasciando aperto il futuro sentimentale dei personaggi in vista dei sequel.

Dacre Montgomery: età e altezza

1. Dacre Montgomery è nato a Perth, in Australia, il 22 novembre 1994. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Oblivion: 10 cose che non sai sul film

Oblivion trama

Affermatosi come uno dei più apprezzati film di fantascienza del 2013, Oblivion (qui la recensione) ha dimostrato per l’ennesima volta di cosa può essere in grado oggi la computer grafica, sfoggiando ambienti ed effetti speciali particolarmente all’avanguardia. Scritto e diretto da Joseph Kosinski, Oblivion è stato anche un buon successo di pubblico, grazie al sostegno del quale ha potuto guadagnare il doppio del suo budget.

Ecco 10 cose che non sai di Oblivion.

La trama del film Oblivion

10. È ambientato in un mondo post-apocalittico. Le vicende del film si svolgono nel 2077, ed il pianeta terra è un posto ormai inospitale per via di una guerra tra umani e alieni. Per sopravvivere, i superstiti decidono di trasferirsi sul pianeta Titano, dove poter ricominciare una pacifica esistenza. Incaricato di gestire le ultime operazioni di evacuazione, Jack Harper inizia però ad avere misteriose visioni, che potrebbero portarlo a scoprire una verità terrificante.

9. La storia è tratta da una graphic novel. La storia narrata nel film venne inizialmente concepita dal regista Kosinski come un breve racconto, divenuto poi una graphic novel rilasciata nel 2010 e dal buon successo di pubblico. Per anni il suo autore tentò di adattare la sua storia in un lungometraggio, e quando nel 2011 la Universal acquisì i diritti dell’opera questo suo desiderio poté finalmente diventare realtà.

© 2013 – Universal Pictures

Il cast del film

8. Tom Cruise volle a tutti i costi far parte del film. Ad interpretare il protagonista Jack Harper è l’attore Tom Cruise, il quale colpito dai precedenti film di Kosinski si propose per avere un ruolo in Oblivion. Affascinato dal progetto, e amante della fantascienza, decise anche di collaborare alla scrittura del suo personaggio.

7. Ci fu un’agguerrita selezione per il ruolo della protagonista femminile. Per il ruolo della misteriosa Julia Rusakova furono prese in considerazione diverse attrici. La prima scelta era Jessica Chastain, la quale però rinunciò alla parte. Furono poi provinate anche Olivia Wilde e Noomi Rapace, ma ad ottenere il ruolo fu infine l’ucraina Olga Kurylenko.

6. Per prepararsi al ruolo, la Kurylenko ha guardato dei film in particolare. Per l’attrice, Oblivion rappresentava il primo confronto con il genere fantascienza. Stando a quanto da lei dichiarato, per prepararsi a quest’esperienza ha guardato molti filmati sull’addestramento degli astronauti, e di essersi basata molto anche su film di fantascienza come Solaris o romantici come Casablanca.

© 2013 – Universal Pictures

 

Gli altri attori presenti nel film Oblivion

5. Nel film recita anche un noto premio Oscar. Ad avere un significativo ruolo nel film è anche l’attore Morgan Freeman, che ricopre il ruolo di Malcolm Beech. Questi era il leader della resistenza umana contro la misteriosa invasione. Il suo personaggio, benché inizialmente misterioso, avrà un ruolo chiave nell’evoluzione della storia e dello stesso protagonista.

I film simili

4. Fa parte di un ricco genere di film. Nel corso della storia del cinema sono innumerevoli i film di fantascienza che si concentrano sull’invasione extraterrestre. Tra i film più recenti che svelano somiglianze con Oblivion si possono elencare La guerra dei mondi (2005) e Edge of Tomorrow (2014), entrambi con Cruise protagonista, After Earth (2013), con Will Smith, Independece Day: Rigenerazione (2016), con Jeff Goldblum, e Ultimatum alla terra (2008) con Keanu Reeves.

Oblivion spiegazione finale film Tom Cruise
© 2013 – Universal Pictures

La spiegazione del finale di Oblivion

[ALLERTA SPOILER]

3. Un grande colpo di scena si manifesta verso il finale. In Oblivion Jack esegue gli ordini della stazione spaziale TET, la quale si occupa di mantenere in vita la razza umana. Tuttavia, avviandosi verso il finale, il film rivela un grande colpo di scena nel momento in cui il protagonista si scopre essere un clone incaricato di uccidere quelli che crede essere i superstiti di una razza aliena, gli Scavengers. Questi in realtà si rivelano essere umani, a cui l’organizzazione aliena TET dà la caccia.

2. La minaccia non è quella che ci si aspetterebbe. Alla fine del film, dunque, la vera minaccia si rivela essere la spietata organizzazione aliena. La missione di Jack a questo punto cambia, e diventa quella di neutralizzare quelli che credeva fossero i rappresentanti del bene. Per farlo, si avvale delle sue competenze tecniche, arrivando ad attivare l’unità di carburante che funge da bomba nucleare, la quale distrugge la stazione TET.

1. Il finale riapre alla speranza. L’ultima scena del film è ambientata tre anni dopo tali eventi, e vede Julia intenta a crescere la figlia che aveva concepito con Jack. Questi, sacrificatosi per distruggere la minaccia aliena, è ormai un lontano ricordo. Inaspettatamente, però, l’arrivo di un suo clone sopravvissuto diventerà l’occasione di riunire la famiglia e dare una nuova speranza per la vita sulla terra.

Fonte: IMDb

 
 

Honey Boy: il biopic su Shia LaBeouf su CHILI

Honey Boy film 2020

Dall’Oscar al Sundance, da Cannes ai Golden Globe: su CHILI continuano ad arrivare le grandi prime visioni con titoli d’autore e film pluripremiati.

In esclusiva sulla piattaforma, e direttamente in digitale dopo il mancato arrivo in sala causa Coronavirus, ecco Honey Boy, film sull’infanzia di Shia LaBeouf scritto e interpretato dallo stesso attore e vincitore del Premio della Giuria al Sundance.

Honey Boy, recensione del film con Shia LaBeouf

Ma non solo: finalmente in streaming ecco anche il caso cinematografico dell’anno, Parasite di Bong Joon-ho, Palma d’oro a Cannes 2019, vincitore di un Golden Globe nonché di quattro Oscar, tra cui quello per il miglior film, prima pellicola non in lingua inglese a vincerlo.

E sempre dalla scorsa edizione di Cannes arriva anche un altro titolo inedito direttamente in digitale: The Lighthouse di Robert Eggers, capolavoro in bianco e nero con la coppia Robert Pattinson e Willem Dafoe.

Honey Boy: Shia LaBeouf irriconoscibile sul set del film sulla sua vita

Ma per chi ha nostalgia di Cannes, in assenza della vera rassegna ecco altri titoli d’autore presentati nell’edizione 2019 e finalmente disponibili su CHILI.com: Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma, il raffinato film brasiliano La vita invisibile di Eurídice Gusmão, La ragazza d’autunno di Kantemir Balagov, L’età giovane dei Dardenne e Il lago delle oche selvatiche di Diao Ynan.

 
 

I Miserabili, recensione del film di Ladj Ly

I Miserabili film 2020

Presentato a Cannes 2019 in Concorso, arriva finalmente in Italia I Miserabili, il film di Ladj Ly che inaugura la piattaforma Mio Cinema.

Il titolo parla chiaro, ma forse non nel modo in cui ci si aspetta. Ly parte, in effetti, dal classico della letteratura francese scritto da Victor Hugo, ma ne racconta solo il senso, il nucleo tematico, lasciando da parte qualsiasi tentativo di trasposizione letterale del romanzo, evitando l’attualizzazione delle vicende dei ben noti miserabili protagonisti.

L’operazione di Lyn è invece fotografica, dal momento che si sofferma su quello che è oggi la Francia. Il film si apre durante i Mondiali del 2018, precisamente durante la finale della World Cup, in cui la Francia batte la Croazia e la nazione sembra felice e pacificata, sotto al tricolore che sventola, mentre la folla festante inneggia ai propri eroi.

I Miserabili, la periferia della Ville Lumière

I MiserabiliIl racconto si sposta però rapidamente in periferia, un luogo lasciato in genere fuori dai racconti glamour che il cinema ha sempre offerto della Città delle Luci. È come se il percorso di Hugo venisse seguito al contrario: se l’autore transalpino parte dalle singole miserie dei suoi protagonisti per raccontarne poi la comunanza in lotta, Ly fa il contrario e, dalla scena di comunione festosa per la vittoria ai mondiali, che sembra appianare le differenze e le resistenze di una città e di un Paese difficile, va a raccontare le singole storie, le miserie individuali.

E così, siamo trascinati nella periferia parigina, dove il contrasto sociale è fortissimo, contrasto tra diverse etnie, tra diversi gruppi criminali, tra spacciatori e papponi, tra adulti che cannibalizzano lo spazio e bambini che cercano di trovarne un po’ per loro, imitandoli, tra criminali e polizia, e tra poliziotti buoni e cattivi.

Così, seguendo le orme de L’Odio di Mathieu Kassovitz, ma senza quelle derive violente, I Miserabili si muove a metà tra la volontà di raccontare e drammatizzare una condizione sociale problematica e la giusta distanza che c’è tra una tragedia e il drone che la inquadra, sempre a debita distanza. L’espediente vuole essere stilistico, ma il risultato è quello di allontanare sia lo spettatore che il filmmaker stesso da ciò che racconta, e questa sensazione di volontà di distanziarsi da quella miseria ce la dà anche la scelta di seguire, nel loro privato, i poliziotti.

Nuovi Gavroche, che cambiano nome ma non condizione

L’intenzione è chiara, il regista vuole a tutti i costi mettere sullo stesso piano entrambi gli schieramenti, dare spessore e umanità anche a quelli che nella lotta di classe sono considerati i “cattivi”, tuttavia il risultato è quello di un appiattimento, così che il racconto perde profondità, fino alla scena finale.

L’assalto dei ragazzini, contro la polizia, contro i boss di quartiere, contro qualsiasi tipo di autorità che li vede relegati ai margini è lo sfogo ultimo, la via di fuga tragica che, inevitabilmente li porterà a pagare un prezzo alto per aver osato ribellarsi. Ma Ly non ce lo racconta, chiude sul nero, e lascia all’oblio quella miseria a cui non è riuscito a dare giustizia. Novelli Gavroche, quei ragazzini hanno forse cambiato nome, ma non condizione.

Segno di una realtà viva e problematica, I Miserabili si limita ad occupare un territorio incerto, mettendo di continuo della distanza di sicurezza tra chi racconta e chi viene raccontato e trovando in questa cautela il suo limite più grande.

 
 

Morto Michel Piccoli, aveva 94 anni

Michel Piccoli

Si è spento all’età di 94 anni Michel Piccoli. A darne notizia è la famiglia all’agenzia di stampa AFP.

Vera e propria icona del cinema europeo, Piccoli ha avuto una lunghissima carriera, lavorando con i registi più grandi del panorama mondiale. Non solo i francesi Jean Renoir e Claude Sautet, con cui ha lavorato tantissimo, ma anche Agnès Varda, Alfred Hitchcock, Costa-Gavras.

Anche il cinema italiano lo ha immortalato, amandolo molto. Nel 1980, infatti, vinse il premio per il migliore attore, a Cannes, grazie a Salto nel vuoto, di Marco Bellocchio, mentre più recente è la sua interpretazione di un papa riluttante in Habemus Papam di Nanni Moretti.

 
 

Star Wars: 10 celebri registi che hanno quasi diretto un film della saga

Star Wars film in uscita

Nonostante la saga di Star Wars sia stata ideata da George Lucas, a parte il primo episodio della trilogia originale e i tre episodi della trilogia prequel, non tutti i film del franchise sono stati da lui diretti: L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi sono stati affidati ad altri due registi, così come l’intera trilogia sequel, affidata nelle mani di J.J. Abrams prima e di Rian Johnson dopo, e poi ancora di Abrams.

Da quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm, numerosi sono stati i progetti legati all’universo di Star Wars che hanno visto il coinvolgimento di registi anche parecchio importanti, ma che alla fine non sono mai stati realizzati. Ecco di seguito 10 celebri registi che hanno quasi diretto un film della saga di Star Wars:

1Colin Trevorrow – L’ascesa di Skywalker

Quando Episodio IX era ancora in fase di sviluppo, Colin Trevorrow venne assunto dalla Lucasfilm per occuparsi della regia e della sceneggiatura del film insieme a Derek Connolly. Purtroppo, Trevorrow abbondò il progetto e venne sostituito da J.J. Abrams. Ancora oggi i motivi del ritiro di Colin Trevorrow non sono del tutto chiari, ma pare che le solite “differenze creative” abbiano portato il regista e sceneggiatore ad allontanarsi da Kathleen Kennedy e dalla Lucasfilm. Proprio di recente sono emersi online i dettagli sul film mai realizzato da Trevorrow, che avrebbe dovuto chiamarsi Duel of the Fates.

Fonte: Screen Rant

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Homecoming – seconda stagione: la recensione della serie Amazon Prime Video

Homecoming 2 recensione serie tv

All’interno dell’industria dello spettacolo statunitense, i reduci di guerra sono da sempre uno dei soggetti privilegiati. Il loro reinserimento nella società è tutt’oggi una problematica mai realmente risolta, e la serie Amazon Prime Homecoming continua a riflettere a riguardo, confezionando il tutto in un contesto che a suo modo dialoga con la fantascienza. Ideata a partire dall’omonimo podcast degli autori Eli Horowitz e Micah Bloomberg, la serie è ora pronta a rivelare la sua seconda stagione, dopo quella con protagonista Julia Roberts, rilasciata nel 2018.

La Roberts non sarà tuttavia presente nei nuovi episodi, che si avvalgono invece di nuovi protagonisti, come gli attori Janelle Monáe Chris Cooper, alcuni personaggi già noti e lo stesso universo narrativo. Ciò non la rende propriamente una serie antologica, quanto invece un’evoluzione di quanto visto precedentemente. Se una storia legata al mondo mostratoci si è conclusa, ve ne sono altre da poter raccontare e che permettono di andare ancor più a fondo rispetto a quei misteri rimasti irrisolti.

Stavolta lo spettatore si troverà a seguire le vicende di una donna risvegliatasi improvvisamente all’interno di una barca in mezzo ad un lago. Questa non ricorda né chi è, né come sia finita lì. La sua ricerca la porterà però ad imbattersi nella nota Geist Group, compagnia impegnata nell’iniziativa Homecoming, destinata alla reintegro nella società dei reduci. Nel momento in cui il mistero si infittisce, pericolose rivelazioni verranno alla luce.

L’essenziale è il segreto

Nel dare un seguito a quanto narrato nella prima stagione, Homecoming dimostra di voler continuare a perseguire il detto secondo cui “meno è più”. Con i suoi episodi da circa trenta minuti l’uno, infatti, si concentra solamente su ciò che è essenziale alla storia e al suo mistero. Non vi è tempo per particolari sottotrame o ulteriori tematiche, che potrebbero invece far perdere il focus centrale. E nel trattarlo, si raccoglie quanto rimasto in sospeso nella precedente stagione per darvi qui uno sviluppo, il tutto mantenendo quel ritmo pacato che aveva caratterizzato gli episodi del 2018.

Al contrario, i due autori dimostrano di aver ulteriormente raddrizzato il tiro, eliminando tutte quelle particolarità estetiche che avevano finito con il rendersi di troppo nella prima stagione, rendendone faticosa la visione. Con questa ricerca per l’essenziale, tanto nella scrittura quanto nella messa in scena, è invece possibile concentrarsi sui grandi meccanismi che muovono la storia e le sue tematiche.

Al centro di tutto vi è nuovamente la manipolazione della mente, e l’uso che si potrebbe fare di tale capacità. Forze positive e negative si muovono nei confronti di tale conquista, e nel centellinare i propri indizi la serie si conferma come un affascinante thriller, dotato di elementi, se non fantascientifici, certamente distopici. L’ulteriore riduzione degli episodi, da dieci a sette, permette inoltre di vivere in modo più concentrato i pochi essenziali eventi che si manifestano, anche se in più occasioni questi si dimostrano essere piuttosto dimenticabili.

Homecoming Amazon

Homecoming è una serie complessa da catalogare

Come già avvenuto per la prima stagione, continua ad essere difficile ricondurre Homecoming a delle etichette prestabilite, e proprio questa sua complessità è certamente un gradito elemento, il quale contribuisce alla sua originalità. Aver rinnovato molto del suo volto, con nuovi protagonisti e vicende, inoltre, permette di aggiungere sfumature che dovrebbero rendere sempre più intrigante il mondo che i due autori vogliono narrare, cosa che però non sempre qui si verifica. Se, infatti, come accennato, da un punto di vista estetico questa seconda stagione dimostra uno sviluppo rispetto alla precedente, altrettanto non si può dire a livello narrativo.

Probabilmente è anche per via del discontinuo coinvolgimento che genera, che nel giungere alla sua conclusione Homecoming potrebbe risultare indigesta. Con un finale brusco, in linea con quello della precedente stagione, la serie sembra pronta a cambiare ancora, a portare i suoi spettatori su altre strade, lasciando però in sospeso dettagli che si spera possano trovare evoluzione con un’eventuale terza stagione.

Ad ogni modo, Homecoming va ad aggiungersi all’ampio catalogo di Amazon Prime Video, il quale nell’ultimo anno sembra aver puntato molto su serie dal sapore fantascientifico, come Tales of the Loop e Upload, quasi come se volesse dar vita ad un grande mosaico nel quale, al di là del genere, è possibile ritrovare le evoluzioni, naturali o meno, dell’essere umano contemporaneo. E di tale operazione, Homecoming è certamente un tassello degno di nota.

 
 

Deadpool 3: Ryan Reynolds merita il totale controllo per Rob Liefeld

deadpool 3 2

In attesa di scoprire quali saranno i piani della Disney relativi al futuro di Deadpool 3, in una recente intervista con io9.com Rob Liefeld, creatore del personaggio, ha spiegato che dal suo punto di vista, il nuovo film sul Mercenario Chiacchierone non sembra essere una priorità dei Marvel Studios; ciononostante, quando il film entrerà finalmente in produzione, Liefeld non ha dubbi al riguardo: Ryan Reynolds dovrà avere il pieno controllo creativo sulla storia. Queste le sue dichiarazioni in merito:

“La mia opinione è che a Ryan Reynolds andrebbero consegnate le redini del progetto e che sia lui a guidare la nave. Come collegare i personaggi, ecc… dateli tre personaggi che possa far interagire tra loro e lasciatelo creare! Se le persone mi chiedono cosa voglio vedere in Deadpool 3, è da qui che tutto deve avere inizio. Per favore, non togliete a Ryan il ruolo che ha sempre avuto. Dategli soltanto libero controllo.”

Di recente, parlando proprio di Deadpool 3, Ryan Reynolds aveva dichiarato: “Deadpool era di proprietà della Fox e adesso è passato alla Marvel, di proprietà della Disney. In entrambi i casi, vedo infinite possibilità. Se Deadpool dovesse davvero finire nell’Universo Cinematografico Marvel, sarebbe esplosivo e straordinario. Sarebbe un territorio straordinario in cui giocare. E anche se dovesse continuare a fare universo a sé, intravedo sempre infinite possibilità. Sto scrivendo il terzo film con Rhett Reese e Paul Wernick, due ragazzi geniali e straordinari in tantissimi modi diversi. Ci divertiamo veramente tanto insieme. Di solito lavoriamo al film proprio nella stanza in cui mi trovo adesso. E ce la spassiamo alla grande. C’è ancora tanto da raccontare. Speriamo di realizzare questo film prima o poi. Più prima, che poi.”

LEGGI ANCHE – Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

 
 

Justice League: Zack Snyder ha mostrato la #SnyderCut alla DC

Justice League

Secondo alcune recenti voci, il regista Zack Snyder avrebbe mostrato, attraverso una proiezione riservata, la famigerata #SnyderCut di Justice League ai dirigenti della DC.

Come si legge su Heroic Hollywood, una fonte anonima avrebbe rivelato: “Sembra che qualcosa si stia muovendo in relazione alla #SnyderCut di Justice League. Al momento non sappiamo se Snyder si stia preparando per una speciale proiezione del film insieme ai fan o se la versione del film mai arrivata al cinema verrà distribuita in home video e/o in streaming. Ciò che è quasi certo è che la #SnyderCut non arriverà in sala.”

Al momento, né la DC né la Warner Bros. hanno confermato nulla in merito al futuro della #SnyderCut di Justice League. Inoltre, la fonte sottolinea che c’è anche la possibilità che il taglio inedito di Snyder possa arrivare direttamente sul servizio di streaming HBO Max, ma anche in questo caso è doveroso attendere tutte le conferme (o le eventuali smentite) del caso.

Fin dall’uscita in sala del cinecomic, Zack Snyder non ha mai perso occasione per mostrare attraverso il web diverse immagini della sua versione di Justice League mai vista al cinema, a tal punto che i fan si sono uniti dando vita ad un vero e proprio movimento, esploso su Twitter come #ReleaseTheSnyderCut.

Ricordiamo che dopo che il regista decise di abbandonare il progetto, i lavori sul film vennero portati a compimento da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron.

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Negli ultimi mesi sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Zack Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

 
 

The Mandalorian 2: Timothy Olyphant nel cast

Timothy Olyphant film

Arriva da Deadline la conferma che la star di Deadwood Timothy Olyphant si unisce al casti di The Mandalorian 2, l’attesissima seconda stagione della serie che arriverà su Disney+.

Il noto sito americano annuncia che l’attore ha firmato per entrare a far parte del cast della nuova stagione anche se non ha reso noto nessun dettaglio su quale personaggio interpreterà. Non è chiaro nemmeno se sarà un nuovo personaggio o un personaggio famoso dell’universo esteso di Star Wars.

The Mandalorian 2

The Mandalorian 2 è la seconda stagione della serie tv The Mandalorian live action basata sull’universo di Star Wars prodotta dalla LucasFilm per la piattaforma streaming Disney+.

Ambientata nell’universo di Guerre stellari dopo le vicende de Il ritorno dello Jedi e prima di Star Wars: Il risveglio della Forza, racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica. Dopo la caduta dell’Impero, nella galassia si è diffusa l’illegalità. Un guerriero solitario vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. Ambientata dopo la caduta dell’Impero e prima della comparsa del Primo Ordine, The Mandalorian racconta le difficoltà di un pistolero solitario che opera nell’orlo esterno della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica. La serie ha come protagonista Pedro Pascal nei panni del Mandaloriano.

La serie è prodotta e scritta da Jon Favreau (già produttore de Il Re Leone e delle saghe di Avengers e Iron Man). Nel cast anche Gina Carano (DeadpoolFast and Furious); Carl Weathers (Apollo Creed nella saga di Rocky), Nick Nolte (Cape FearIl Principe delle maree), Emily Swallow (SupernaturalLe regole del delitto perfetto), Taika Waititi (premio Oscar 2019 per JoJo Rabbit), Giancarlo Esposito (Fa’ la cosa giustaBreaking Bad) e Omid Abtahi (24HomelandStar Wars: The Clone Wars).

The Mandalorian, prodotta in esclusiva per Disney+ da Lucasfilm, è la prima serie live-action di Star Wars e, nei suoi 8 episodi, racconta vicende ambientate dopo la caduta dell’Impero, quando nella galassia si è diffusa l’illegalità. Protagonista è un guerriero solitario che vaga per i lontani confini dello spazio, guadagnandosi da vivere come cacciatore di taglie. A interpretarlo Pedro Pascal (Game of ThronesNarcos).

 
 

The Batman: Colin Farrell e l’esplorazione della mitologia

the batman

Colin Farrell raccoglierà l’eredità di Danny DeVito e interpreterà Pinguino nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves. In attesa di capire quando la produzione del film potrà ufficialmente ripartire (ricordiamo che in Italia le sale cinematografiche riapriranno ufficialmente dal prossimo 15 giugno), è stato proprio Farrell a rilasciare un’intervista a GMA News Online in cui ha spiegato cosa significa per lui entrare a far parte dell’universo di Batman ed esplorare la mitologia del Cavaliere Oscuro.

“Far parte di quell’universo è incredibile”, ha spiegato Colin Farrell, che durante l’intervista ha fatto riferimento alle numerose versioni di Batman con cui è cresciuto, dalla serie tv anni ’60 con Adam West fino ai due film diretti da Tim Burton. L’attore ha poi elogiato anche la trilogia di Christopher Nolan e ha dichiarato: “Far parte di quella mitologia, di tutto quel folklore, è qualcosa di nuovo e di incredibilmente eccitante.”

Farrell ha poi parlato nello specifico del personaggio di Pinguino e di quanto sia entusiasta di poterlo interpretare al cinema: “È stato molto divertente dedicarsi alla creazione, anche in termini estetici, del personaggio e sono entusiasta all’idea di poterlo portare di nuovo sul grande schermo, anche se nel film non farò tantissimo. Ho le mie scene a disposizione e alcune saranno veramente incredibili. Sento di aver avuto la possibilità di esplorare davvero il personaggio. Ci ho messo tanto del mio e spero si percepisca. Siamo comunque ancora all’inizio di questo incredibile viaggio. Non vedo l’ora di tornare sul set.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.