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Cinema e teatri aperti il 15 giugno, ecco regole e condizioni

UCI Cinemas

Come annunciato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 15 giugno riapriranno i cinema e i teatri e dopo l’entusiasmo e la perplessità, ecco regole e precauzioni da rispettare per avere accesso ai luoghi che ospiteranno proiezioni e spettacoli.

Riapertura cinema, le regole

Ecco in dettaglio le regole da osservare per la riapertura:

  • Mantenimento del distanziamento sociale (almeno un metro), anche tra gli artisti.
  • Misurazione della temperatura corporea a tutti i partecipanti all’evento, spettatori e operatori, e a tutti i lavoratori nel luogo dello spettacolo, con accesso vietato a chi ha una temperatura maggiore di 37,5 °C.
  • Utilizzo obbligatorio di mascherine.
  • Utilizzo di dispositivi di protezione individuale idonei da parte di lavora negli spazi condivisi.
  • Adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra uno spettacolo e l’altro nell’arco della stessa giornata.
  • Adeguata areazione naturale, ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
  • Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, questi sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  • Divieto del consumo di cibo/bevande e della vendita al dettaglio di cibo/bevande in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
  • Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso biglietterie e sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
  • Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici allo scopo di rispettare il distanziamento sociale.
  • Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, se possibile.
  • Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, se possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare file e aggregazioni.
  • Comunicazione agli utenti chiara e diretta, delle misure di sicurezza da rispettare nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

Restano esclusi dal decreto di riapertura gli altri luoghi di aggregazione come locali e discoteche, per i quali sarà necessario pazientare ancora un po’.

 
 

What We Do In The Shadows 2×07: promo e trama dall’episodio

What We Do in the Shadows 2

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×07, il settimo episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 2×07 che si intitolerà  “The Return” I vampiri offrono rifugio a una vecchia nemesi che è sfortunata. “The Return” è scritto e diretto da Jemaine Clement.

What We Do In The Shadows 2×07

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

 
 

Jurassic Park: nuovo studio sull’inaccuratezza dei dinosauri

Una nuova ricerca sui fossili dei Velociraptor ha portato alla luce quanto la loro rappresentazione in Jurassic Park sia ancora più approssimativa di quanto già si credesse in passato. Il franchise inaugurato dal film di Steven Spielberg nel lontano 1993 continuerà con Jurassic World: Dominion di Colin Trevorrow, atteso in sala per l’11 giugno 2021. Nonostante le imprecisioni a livello scientifico, il successo del franchise è sempre rimasto intatto, con l’ultimo capitolo della saga, Jurassic World: Il regno perduto, che ha incassato 1.3 miliardi di dollari a livello mondiale.

Il film di Steven Spielberg continua ancora ad essere considerato un grande classico della storia del cinema, nonostante la scienza continui a dimostrare che nel film sono presenti alcune imprecisioni che, purtroppo, minano il lavoro che Spielberg e il suo team hanno provato a fare in termini di accuratezza. Di recente, un gruppo di ricercatori ha pubblicato una nuova ricerca che rivela nuove imperfezioni presenti nell’assetto narrativo del film.

Popular Mechanics, infatti, riporta un articolo pubblicato su “Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology” che riguarda nuove scoperte sui Velociraptor basate sulla ricerca fossile. I risultati in questione concludono che era improbabile che i raptor venissero cacciati in branco, cosa che rende le migliori scene dei raptor in Jurassic Park estremamente inaccurate. Le ultime ricerche danneggiano anche la veridicità di quanto mostrato in Jurassic World. L’autore dell’articolo Joseph Frederickson ha ipotizzato che i Velociraptor, molto probabilmente, cacciassero da soli: questo perché “i dinosauri viventi (gli uccelli) e i loro parenti (i coccodrilli) di solito non cacciano in gruppo e raramente cacciano prede più grandi di loro”.

Gli scienziati hanno utilizzato l’analisi isotopica stabile per ricercare fossili relativi al “Deinonico”, un raptor risalente al primo periodo cretaceo. Gli isotopi stabili non si deteriorano nel tempo, cosa che li rende molto utili in archeologia e paleontologia. Il Deinonico è diverso dal Velociraptor, ma presenta una serie di somiglianze molto ravvicinate con i dinosauri ritratti in Jurassic Park. I denti dei raptor – sia adulto che più giovane – al centro dello studio mostravano diversi livelli di isotopo di carbonio, il che significa che i dinosauri seguivano diete differenti. Pertanto, i ricercatori hanno concluso che i genitori non hanno dato da mangiare ai loro piccoli, il che significa che i raptor non hanno mai cacciato insieme.

Ci sono molti fatti interessanti sui Velociraptor che non sempre corrispondono a ciò che viene rappresentato sul grande schermo. Naturalmente, l’iconicità di un film come Jurassic Park non può essere messa in discussione a causa del suo essere imperfetto da un punto di vista meramente scientifico. 

LEGGI ANCHE – Jurassic Park: 10 curiosità sul film di Steven Spielberg

 
 

Top Gun: Maverick, l’incredibile training di Tom Cruise per il sequel

trailer

Cresce l’attesa per l’arrivo nelle sale di Top Gun: Maverick, attesissimo sequel della pellicola cult degli anni ’80 che contribuì a lanciare la carriera internazionale di Tom Cruise, attore ancora poco conosciuto all’epoca e che, in breve tempo, sarebbe diventato una delle più grandi star di Hollywood.

Il sequel sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il prossimo Giugno, ma a causa della pandemia di Covid-19 è stato posticipato a Dicembre. In una recente intervista con Yahoo!, il produttore Jerry Bruckheimer ha parlato dell’intenso allenamento a cui si è sottoposto Tom Cruise per meglio prepararsi alle riprese del nuovo film; allenamento in cui pare siano stati coinvolti anche gli altri membri del cast.

Parlando dello speciale training per il sequel, Bruckheimer ha spiegato: “Tom ha sottoposto gli attori a questo estenuante allenamento per circa tre mesi, in modo che potessero sostenere le forze gravitazionali una volta a bordo degli F/A-18. È stata davvero dura per questi giovani attori. Hanno dovuto seguire un allenamento per sopravvivere in acqua: sono stati bendati e messi in un serbatoio capovolto e dovevano capire come uscirne. Anche Tom ha dovuto affrontare le stesse cose. Mi hanno detto che si è allenato con la forza tipica dei suoi colleghi più giovani. È davvero incredibile.”

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Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Jennifer Connelly, Jon Hamm Miles Teller. Il film arriverà al cinema il 23 dicembre 2020.

 
 

Star Wars: Mark Hamill voleva che Luke passasse al Lato Oscuro

In occasione di una recente ospitata all’interno del programma radiofonico EW Live in onda su SiriusXM, Mark Hamill, il celeberrimo Luke Skywalker della saga di Star Wars, ha rivelato che, all’epoca della realizzazione de Il ritorno dello Jedi, il terzo episodio della trilogia originale della saga fantascientifica, ci rimase alquanto male quando scoprì che il Cavaliere Jedi non sarebbe passato al Lato Oscuro della Forza.

Stando a quanto rivelato dall’attore, Hamill si è addirittura lamentato con George Lucas dell’arco narrativo del personaggio, spiegando alla mente creativa dietro la saga che – dal suo punto di vista – il fatto che Luke riuscisse a resistere al Lato Oscuro fosse qualcosa di fin troppo “pacato e prevedibile”; naturalmente, Lucas non ha mai condiviso il suo pensiero. Di seguito le dichiarazioni complete di Hamill, riportate da THR:

“Ricordo di essermi lamentato con George [Lucas] per qualcosa relativa a Il ritorno dello Jedi. Gli dissi: ‘È così pacato e prevedibile’, e lui mi rispose: ‘Mark, non dimenticare che questi film sono destinati ad un pubblico molto giovane!’. L’intento originale di George era quello di realizzare dei film per ragazzi: giovani… adolescenti. Siccome indossavo il nero per tutto il tempo, ho pensato che alla fine mi sarei convertito al Lato Oscuro. In qualche modo devi sempre redimere te stesso… ed ogni attore vuole interpretare il proprio gemello cattivo.”

È interessante considerare la possibilità che Luke potesse passare al Lato Oscuro della Forza. Tuttavia, se George Lucas avesse ceduto e cambiato il finale della trilogia originale, il franchise di Star Wars si sarebbe evoluto – da un punto di vista narrativo – in maniera completamente diversa e l’intera sara non sarebbe certamente stata quella che conosciamo e amiamo ancora oggi.

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Dopo la conclusione della “saga degli Skywalker” lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

Nel futuro cinematografico della saga ci sarà spazio per nuovi personaggi che, attraverso le loro storyline, dovrebbero andare a costituire l’assetto di una nuova mitologia (ricordiamo che uno dei prossimi film del franchise sarà diretto da Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit). 

 
 

Morta Lynn Shelton, regista di GLOW e Little Fires Everywhere

Arriva dal New York Times la notizia della tragica scomparsa di Lynn Shelton, regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice americana, che si è spenta all’età di 54 anni: soffriva di una malattia al sistema sanguigno. La Shelton lascia soli il compagno Marco Maron e il figlio Milo Seal.

Al cinema la Shelton – attiva soprattutto nel circuito indipendente – si è fatta notare per la commedia Humpday – Un mercoledì da sballo del 2009 e per la commedia drammatica Dimmi quando del 2014 con Keira Knightley e Chloë Grace Moretz. In tv ha diretto gli episodi di tantissime serie tv di successo, come Mad Men, New Girl, Shameless e le più recenti GLOW e The Morning Show.

Morta Lynn Shelton, regista di GLOW e Little Fires Everywhere

Il suo ultimo lavoro è la regia della miniserie Little Fires Everywhere, basata sul romanzo del 2017 di Celeste Ng, con protagoniste Reese Witherspoon e Kerry Washington. La serie, che arriverà su Prime Video Italia dal 22 maggio, segue i destini incrociati dei Richardson, la famiglia modello, e di una madre enigmatica e sua figlia che stravolgeranno le loro vite.

La storia esplora vari temi come quanto i segreti possano pesare, la natura dell’arte e dell’identità, la forza feroce della maternità e il pericolo che scaturisce dal pensare che solo seguendo le regole si possa evitare un disastro.

 
 

Coronavirus: i cinema apriranno il 15 giugno

UCI Cinemas

In occasione della conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato quali saranno i provvedimenti che scatteranno dal 18 maggio in vista dell’entrata in vigore della Fase 2, è stato anche annunciato che il 15 giugno riapriranno i cinema.

Le sale erano state ufficialmente chiuse a marzo a causa della pandemia da coronavirus ed ora, sempre rispettando le norme di distanziamento sociale previste dai decreti, si procede verso l’apertura e verso una normalizzazione che dovrebbe permettere all’attività della sala di riprendere dopo due mesi di blocco totale.

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Black Panther 2: le riprese al via a marzo 2021

Ryan Coogler Black Panther

Black Panther 2 potrebbe entrare in produzione con l’inizio delle riprese a marzo 2021. Dopo che l’originale Black Panther ha infranto i record al botteghino ed è diventato il primo film tratto dai fumetti nominato per il miglior film agli Oscar, era inevitabile che ci sarebbe stato un seguito. La Marvel ha confermato ufficialmente Black Panther 2 al San Diego Comic-Con 2019, per un’uscita prevista nel maggio 2022. Ryan Coogler tornerà a scrivere e dirigere.

A seguito della pandemia di coronavirus, Disney (come ogni altro studio) ha modificato in modo significativo la sua lista di uscite programmate. Ciò ha incluso la risistemazione della maggior parte dei prossimi titoli della Fase 4 del MCU, ma, data la sua previsione di uscita, Black Panther 2 è stato in grado di rimanere nella sua finestra originale e potrebbe rispettarla.

Secondo un post trovato nella lista di produzione (tramite l’utente di Reddit smoove4254), Black Panther 2 inizierà le riprese nel marzo 2021 in Australia.

Successo planetario capace di incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo capitolo – Black Panther 2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin Feige.

CORRELATE:

Ryan Coogler è stato confermato a capo del sequel per il quale curerà sia regia che sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:

Credo che la pressione sarà sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto, quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia che abbia un qualche tipo di significato.

Fonte

 
 

Dune: Timothee Chalamet in una nuova foto ufficiale

Dune

Empire ha diffuso una nuova foto ufficiale di Dune di Denis Villeneuve in cui compare il protagonista, Timothee Chalamet che darà vita a Paul Atreides.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

 
 

Furiosa: Jodie Comer di Killing Eve in lizza

La star di Killing Eve, Jodie Comer, è tra le attrici tenute d’occhio per recitare nel film prequel di Mad Max, che sarà concentrato sul passato di Furiosa. Sono passati esattamente cinque anni da quando Mad Max: Fury Road è arrivato nelle sale, guadagnando critiche entusiaste e consolidando rapidamente la sua reputazione come uno dei film d’azione più audaci (per non dire, visivamente suggestivi) del nuovo secolo.

Ora, dopo che una causa legale che coinvolge la Warner Bros in merito ai profitti del film ha impedito di portare avanti il progetto del sequel, il regista George Miller spera di riaprire il franchise post-apocalittico con il prequel su Furiosa.

All’inizio di quest’anno, è stato riferito che Miller vuole iniziare a girare uno spin-off su Furiosa il prossimo anno e ha valutato Anya Taylor-Joy per un ruolo chiave, forse anche un giovane Imperatrice Furiosa (che Charlize Theron ha interpretato in Fury Road). Più di recente, il regista ha confermato che sta lavorando a un prequel di Fury Road e sta cercando di trovare un’altra attrice per interpretare Furiosa piuttosto che utilizzare la tecnica del de-invecchiamento digitale su Theron, come aveva inizialmente previsto. Anya Taylor-Joy non è l’unica attrice ad ambire al ruolo.

Secondo THR, Comer è tra le attrici che potrebbero essere considerate per il ruolo di Furiosa. Il film dovrebbe esplorare più retroscena di Furiosa – incluso il suo periodo nel “Green Place” e le esperienze con le donne guerriere Vuvalini – quindi dovrebbero esserci più protagoniste femminili, per cui non è detto che Taylor-Joy e Jodie Comer siano in lizza per lo stesso ruolo.

 
 

Phil Lord e Chris Miller mandano Ryan Gosling nello spazio

Ryan Gosling 2024
Foto di imagepressagency via Depositphotos

Phil Lord e Chris Miller, il duo dietro a 21 Jump Street e The Lego Movie, dirigeranno e produrranno il film di astronauti con protagonista Ryan Gosling. Di recente, Lord e Miller hanno vinto un Oscar per la produzione di Spider-Man: Un nuovo Universo, che Lord ha anche co-scritto.

Dopo il successo del film, il duo creativo ha siglato un accordo importante con la Sony Pictures TV e sta sviluppando un universo televisivo per i suoi personaggi Marvel, tra cui Spider-Man, Black Cat e Silver Sable e Venom. Hanno anche ottenuto un accordo cinematografico con la Universal lo scorso agosto per sviluppare sia progetti comedy che drammatici, insieme allo studio.

Gosling, che era già a bordo del progetto, ha recentemente recitato in First Man, diretto da Damien Chazelle, in cui interpreta l’astronauta Neil Armstrong. In precedenza ha lavorato sempre con Chazelle in La La Land, con Emma Stone, in un ruolo che gli è valso un Golden Globe e la sua seconda nomination all’Oscar. È stato nominato per la prima volta un decennio fa per Half Nelson. Gosling è anche noto per i suoi ruoli in film famosi come Blade Runner 2049, Drive e La grande scommessa.

Il film MGM non ha ancora un nome ma sarà basato sul libro di Andy Weir in uscita. Weir ha scritto The Martian, che nel 2015 è stato adattato in un film pluripremiato con Matt Damon. Il suo nuovo libro uscirà all’inizio del 2021 con un titolo non confermato di Project Hail Mary, sebbene Variety riferisca che questo non è il titolo ufficiale del romanzo.

La storia parla di un astronauta solitario su un’astronave che ha il compito di salvare il pianeta. Gosling ha già interpretato molti eroi stoici, quindi questo ruolo dovrebbe adattarsi perfettamente all’attore.

 
 

Bruce Willis: quarantena con la tuta spaziale di Armageddon

armageddon bruce willis

Bruce Willis è stato fotografato dalla figlia Rumer che camminava per casa mentre indossava la sua tuta spaziale dal film di Michael Bay del 1998, Armageddon. La pandemia di Coronavirus del 2020 è un evento senza precedenti nella storia moderna, secondo solo dall’epidemia di influenza spagnola del 1918.

L’unico modo per combattere efficacemente Covid-19 è rimanere in casa, isolati, e seguire le linee guida sul distanziamento sociale. In alcune comunità, è stato difficile a causa delle difficoltà finanziarie e del clima dei mesi estivi, che non incoraggia certo il rimanere chiusi in casa. Tuttavia, scienziati ed esperti informati concordano sul fatto che la sicurezza della quarantena deve continuare a essere seguita per il prossimo futuro.

Per le persone che stanno pian piano cercando di tornare alla normalità, con i primi decreti che permettono alle attività di riaprire e alle persone di uscire, è importante e consolante vedere che anche i vip prendono molto sul serio la questione dell’isolamento e del distanziamento sociale.

I social media, in particolare, sono stati fondamentali per mantenere le celebrità legate al loro pubblico e intrattenere le masse in questo momento difficile. L’ultima star che ha ispirato le masse attraverso i social media non è altro che Bruce Willis.

La figlia, Rumer Willis, ha fotografato suo padre mentre girovagava per casa con la sua tuta di Armageddon addosso. In un post di Instagram, ha sottolineato che è, in effetti, il costume reale del film e che la star di Die Hard descrive la tuta come il suo “vestito per salvare il mondo”. 

https://www.instagram.com/p/CAMBBsKlW96/?utm_source=ig_embed

 
 

Ben Whishaw: 10 cose che non sai sull’attore

Ben Whishaw film

Apprezzato e prolifico interprete britannico, Ben Whishaw è negli anni apparso con ruoli di rilievo in alcuni popolari lungometraggi, distinguendosi come attore versatile e carismatico. Grazie alla cura con cui sceglie i propri progetti è stato più volte apprezzato per il suo saper trovare il ruolo giusto al momento giusto.

Ecco 10 cose che non sai di Ben Whishaw.

2Parte delle cose che non sai sull’attore

Paddington

Ben Whishaw è Q nella saga di James Bond

5. Interpreta una versione molto giovane del personaggio. Whishaw è il quarto attore nella storia della saga di James Bond a dar vita sullo schermo al personaggio di Q. La sua è inoltre la versione più giovane fino ad ora, e lo stesso attore ha affermato di essersi ispirati a i nuovi giovani esperti di tecnologia e computer, tra cui il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg.

4. È pronto a riprendere il personaggio. Dopo aver dato vita a Q in Skyfall e Spectre, l’attore è pronto a riprendere il personaggio per l’atteso No Time to Die. Whishaw ha garantito che il suo ruolo, particolarmente apprezzato dai fan, verrà ulteriormente esteso in questo nuovo capitolo della serie. Non ha però né confermato né smentito le voci sul fatto che questa potrebbe essere la sua ultima volta nei panni di Q.

Ben Whishaw è la voce di Paddington

3. Ha dato ben più che la sola voce al personaggio. Whishaw fu chiamato all’ultimo per doppiare il personaggio protagonista del film. Per l’attore fu tuttavia un lavoro particolarmente intenso, poiché oltre alla voce si trovò a dover indossare uno speciale elmetto che registrava anche le sue espressioni facciali, riutilizzate poi per l’animazione del personaggio.

2. Non conosceva il personaggio. Prima di venire scelto per dar voce all’orsetto Paddington, Whishaw non aveva mai né letto né visto nulla su di lui. Dovette pertanto spendere parte del suo tempo per recuperare determinati materiale e potersi fare un idea della storia del personaggio.

Ben Whishaw: età e altezza

1. Ben Whishaw è nato a Clifton, in Inghilterra, il 14 ottobre 1980. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

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Becky G: 10 cose che non sai sulla cantante e attrice

Becky G film

Popolare cantante di origini messicane, Becky G è da qualche anno sulla cresta dell’onda grazie alla sua musica, ma di recente ha manifestato il suo interesse anche per il mondo della recitazione. Ha così preso parte ad alcuni popolari film per il cinema, così come ad alcuni progetti per la televisione. Ancora esigua, la sua filmografia potrebbe crescere sempre di più con il passare degli anni.

Ecco 10 cose che non sai di Becky G.

2Parte delle cose che non sai sulla cantante e attrice

Becky G Instagram

Becky G in Power Rangers

5. Non era una fan dei noti personaggi. Nata sul finire degli anni Novanta, l’attrice non ha propriamente vissuto il grande successo che in quel decennio ebbero i Power Rangers. A lungo le furono infatti pressoché sconosciuti, fino a quando, come da lei dichiarato, le vennero fatti scoprire da suo cugino. Per prendere parte al film ha poi condotto ulteriori ricerche sulla storia del celebre gruppo di supereroi.

4. Era l’unica teenager del gruppo. Benché nel film i giovani protagonisti vengano identificati con un’età adolescenziale, l’unica che realmente rientrava in questo criterio era proprio Becky G, la quale aveva 19 anni al momento delle riprese. Gli altri suoi co-protagonisti erano invece più grandi di qualche anno.

Becky G e l’album Mala santa

3. È il suo primo album. Nel 2019 l’attrice pubblica il suo primo album, intitolato Mala santa. Contenente sedici tracce, tutte in lingua spagnola, il disco è frutto di un lavoro durato diversi anni, annunciato per la prima volta nell’aprile del 2016. Soltanto nel 2019 stesso, però, la cantante ha affermato che il lavoro a riguardo era diventato più organico.

2. Ha ottenuto un grande successo. In breve tempo, l’album è diventato uno dei più venduti dell’anno, aggirandosi intorno alle 500 mila copie vendute nei soli Stati Uniti. Qui, e in Messico, dove la cantante gode di ottima popolarità, Mala santa è inoltre diventato disco di platino, confermandosi come un successo internazionale.

Becky G: età e altezza

1. Becky G è nata a Inglewood, in California, Stati Uniti, il 2 marzo 1997. La cantante e attrice è alta complessivamente 154 centimetri.

Fonte: IMDb

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Arrow 3 stagione: trama, cast e dove vederla in streaming

Arrow 3

Arrow 3 è la terza stagione della serie tv Arrow  ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e il network The CW.

Arrow 3: uscita e dove vederla in streaming

La terza stagione di Arrow è andata in onda dal 5 ottobre 2016 al 24 maggio 2017 sul network The CW. Arrow 3 un streaming è disponibile su Prime Video.

Arrow 3: trama e cast

Nella terza stagione , dopo l’omicidio di Sara e la perdita della compagnia della sua famiglia a causa di Ray Palmer , Oliver si rifiuta di credere di poter condurre una vita normale pur continuando come Arrow. Viene coinvolto in un conflitto con Ra’s al Ghul , al fine di proteggere sua sorella Thea. Felicity diventa vicepresidente dell’ormai ribattezzata Palmer Technologies e Laurel si propone di seguire le orme di Sara, assumendo il ruolo di Black Canary . I flashback della stagione vedono Oliver fuggire da Lian Yu, solo per essere costretto a lavorare con Waller a Hong Kong, nel tentativo di fermare il rilascio di un agente patogeno letale.

In Arrow  3 protagonisti sono Oliver Queen/Green Arrow (stagioni 1-in corso), interpretato da Stephen AmellDinah Laurel Lance/Black Canary (stagioni 1-4, guest star 5), interpretata da Katie Cassidy. Tommy Merlyn (stagione 1, guest star 2-3, 5), interpretato da Colin Donnell. John Diggle/Spartan (stagioni 1-in corso), interpretato da David Ramsey. Thea Queen/Speedy (stagioni 1-in corso), interpretata da Willa Holland. Moira Queen (stagioni 1-2, guest star 3, 5), interpretata da Susanna Thompson. Detective Quentin Lance (stagioni 1-in corso), interpretato da Paul Blackthorne. Felicity Smoak/Overwatch (stagioni 2-in corso, ricorrente 1), interpretata da Emily Bett Rickards.

Roy Harper/Arsenal (stagioni 2-3, ricorrente 1, guest star 4), interpretato da Colton Haynes. Slade Wilson/Deathstroke (stagione 2, ricorrente 1, guest 3-5), interpretato da Manu Bennett. Malcolm Merlyn/Arciere Nero/Ra’s al Ghul (stagioni 3-4, ricorrente 1-2, guest 5), interpretato da John Barrowman. Moira Queen (stagioni 1-2, guest star stagioni 5, 8), interpretata da Susanna Thompson.

Arrow 3: trailer

 
 

Arrow 2 stagione: trama, cast e dove vederla in streaming

Arrow 2

Arrow 2 è la seconda stagione della serie tv Arrow  ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e il network The CW.

Arrow 2: uscita e dove vederla in streaming

La seconda stagione di Arrow è andata in onda dal 5 ottobre 2016 al 24 maggio 2017 sul network The CW. Arrow 2 un streaming è disponibile su Prime Video.

Arrow 2: trama e cast

Nella seconda stagione, dopo la morte di Tommy Merlyn, Oliver giura di non uccidere più. Operando sotto un nuovo pseudonimo, “The Arrow”, viene messo alla prova quando la città viene attaccata da Slade. Lotta anche per bilanciare le sue attività di vigilante insieme al suo ruolo di CEO di Queen Consolidated . La stagione vede il ritorno di Sara Lance , ora conosciuta anche come “The Canary”, così come l’introduzione dell’agenzia governativa ARGUS e della sua leader Amanda Waller . I flashback vedono Oliver affrontare una nuova minaccia su Lian Yu, oltre a rivelare le origini della sua faida con Slade.

Arrow 2: trailer

 
 

Aftermath, recensione del film con Arnold Schwarzenegger

aftermath

Ispirato a una storia vera – il disastro aereo di Überlingen in Germania, avvenuto nel 2002 – Aftermath di Elliot Lester è un film del 2017, prodotto dal regista di The Wrestler e Il cigno nero, Darren Aronofsky e dal protagonista Arnold Schwarzenegger, e distribuito da Eagle Pictures. In Italia è disponibile su Netflix.

Due uomini: Roman (Arnold Schwarzenegger) e Jacob (Scoot McNairy). Un architetto che lavora vicino Pittsburgh e un controllore di volo. Il loro destino è legato ad un aereo. Quello che dovrebbe riportare a casa per Natale la moglie e la figlia di Roman, Nadiya (Danielle Sherrick), in attesa di un bambino. Del suo atterraggio si occupa Jacob, ma è solo nella torre di controllo. Il suo collega si è allontanato e lui si trova a gestire diversi imprevisti, tra cui un volo inaspettato che ha bisogno di un cambio di rotta. Una disattenzione è sufficiente a provocare la tragedia. Due aerei si scontrano, uno è quello su cui viaggiano la moglie e la figlia di Roman. Nessun passeggero sopravvive. Da quel momento le vite di Roman e Jacob sono ugualmente e specularmente sconvolte. Roman non si dà pace e non riesce a riprendere la sua vita di prima. Jacob entra in una profonda crisi depressiva, che porta sua moglie Christina (Maggie Grace) e suo figlio Samuel (Judah Nelson) ad allontanarsi da lui. Riusciranno a voltare pagina?

Aftermath, thriller e  dramma psicologico

Al centro di questo thriller, dunque, due vite devastate dalla tragedia: chi ha perso i propri cari, morti nell’incidente, e chi lo ha causato. Queste due esistenze sconvolte scorrono in parallelo. A ciascuna è dedicata una sezione del film, intitolata col nome del protagonista. A richiamare la traiettoria intrapresa da ciascuna di esse, scie di aerei solitari che solcano i cieli. Dove andranno? Cosa decideranno di fare? Si incontreranno? E nell’incontrare l’altro, quali saranno le loro reazioni? Soprattutto però questi due uomini, queste due scie solitarie, le cui esistenze si svuotano e sembrano essere contraddistinte solo dal dolore, sono in tutto e per tutto simili: solitudine, sofferenza, menti sconvolte.

Lester vede queste due individualità come due facce della stessa medaglia. I ruoli di vittima e carnefice sono intercambiabili, già ben prima che un filo narrativo semplice, forse fin troppo esile, basato su una serie di inversioni di ruolo – con la sceneggiatura di  Javier Gullónporti Roman a dare allo spettatore ragione del titolo del film. Ed è per questo che non si crea una vera tensione, quella suspense suggerita dalla valida colonna sonora di Mark Todd e di cui un thriller ha bisogno. Anche l’ulteriore twist finale, a conferma di questa visione, è ampiamente prevedibile. Lo sguardo del regista è indulgente e bonario verso entrambi i protagonisti, come a suggerire che quando si entra in quel meccanismo, nessuno è a riparo dalla tentazione del male.

In questa visione la grande assente è la giustizia. Non si accenna al processo, né si sa se oltre a Jacob vengano individuati altri responsabili. Se, insomma, il sistema giudiziario agisca per lenire almeno in parte il dolore della perdita subita da Roman ed anche acquietare il senso di colpa di cui è vittima lo stesso Jacob. Si mette invece in evidenza il cinismo delle compagnie aeree, che offrono solo soldi e soluzioni sbrigative di accordo per uscire esse stesse al più presto e con meno danni possibile dalla vicenda. Assolutamente noncuranti del lato umano. In un mondo così concepito, la vendetta non può che farsi strada, anche nella mente delle persone più pacate.

Le interpretazioni di Arnold Schwarzenegger e Scoot McNairy

Il personaggio di Jacob è quello in cui l’approfondimento introspettivo è maggiore: il senso di colpa che lo lacera, la depressione, la sensazione di mancanza per la separazione dalla famiglia. Scoot McNairy (Argo, Gone Girl – L’amore bugiardo, C’era una volta a Hollywood) dà corpo con incisiva efficacia a Jacob e ai suoi tormenti.

Mentre Roman  – uno Arnold Schwarzenegger che si adatta abbastanza bene a un ruolo più umano e meno muscolare rispetto a quelli che solitamente interpreta, marito, padre e futuro nonno amorevole – è un personaggio più difficile da decriptare e su questo si costruisce un pur sottile filo di tensione. Un uomo tutto d’un pezzo, che non mostra le proprie emozioni, affabile e onesto, che anche nel dolore non ha eccessi. Di fronte alla tragedia che lo colpisce, fin dal principio dice di volere solo le scuse di chi ha ucciso i suoi cari. Vorrebbe sentirsi dire: “Mi dispiace”. Questo sembra essere tutto ciò che cerca.

Insieme danno vita ad Aftermath, un dramma psicologico che non avvince con la suspense ma piuttosto prova a scandagliare l’animo umano e le sue reazioni ad una situazione così estrema, assumendo punti di vista diversi e solo apparentemente opposti.

 
 

Me contro te il film – la vendetta del signor S, dall’11 giugno in Home Video

Me contro te YouTube

Tra tutte le novità Home Entertainment di Warner Bros. in arrivo tra giugno e luglio, l’attesissimo Me contro Te Il Film – La vendetta del Signor S”, il primo film dei Me contro Te, i personaggi più amati dai bambini, che sarà finalmente disponibile in DVD a partire dall’11 giugno anche nelle edizioni speciali con gadget esclusivi per la gioia di tutti i loro piccoli fan.

Dopo il successo di “Blade Runner – The Final Cut” di Ridley Scott, torna “Titans of Cult”, la prestigiosa collana di Steelbook in Edizione Limitata che omaggia i grandi cult del cinema, con le special edition di “Wonder Woman” (disponibile dal 4 giugno), “Mad Max Fury Road” (dal 9 luglio) e “Ready Player One” (dal 27 luglio).

Me contro Te: 10 cose che non sai sul celebre duo

ME CONTRO TE – LA VENDETTA DEL SIGNOR S

In DVD dall’11 giugno

“ME CONTRO TE IL FILM – LA VENDETTA DEL SIGNOR S”, il primo film dei Me contro Te, i personaggi più amati dai bambini, sarà disponibile in DVD a partire dall’11 giugno.

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Classici Disney: i duelli più belli tra eroi e villain

Classici Disney

I Classici Disney sono celebri per le principesse, le avventure, le magie, gli eroi, tuttavia anche i duelli e le lotte corpo a corpo degli eroi contro i villain rappresentano una parte avvincente di queste storie immortali, e di seguito, ecco i duelli più belli tra eroi e villain mai visto al cinema nei Classici Disney.

1Filippo vs Malefica

I film delle Principesse Disney potrebbero non essere i primi film con combattimenti epici che vengono in mente, tuttavia, La Bella Addormentata nel Bosco fa eccezione e mostra il più grande e bel combattimento tra villain ed eroe a memoria di Classici Disney. Non solo la scena è grandiosa, ma si svolge anche coinvolgendo uno dei migliori villain della storia della filmografia della Casa di Topolino.

L’incredibile combinazione di colori di questa scena, mentre il Principe Filippo guarda coraggiosamente la bestia nera e viola, è quella che rimane impressa nella storia del cinema. È una scena classica, sicuramente una che il pubblico ricorda, e questo la rende a mani basse la migliore scena di combattimento della Disney.

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Marvel Cinematic Universe: i migliori sequel realizzati

Marvel Cinematic Universe avengers 4

Il fatto che i primi 22 film del Marvel Cinematic Universe implica che molti del film, soprattutto nella Fase 2 e 3, sono dei sequel. Sì, perché all’interno della Infinity Saga, c’è la saga di Iron Man, quella di Cap, di Thor, degli Avengers, e così via.

Ma, alla luce del fatto che ognuno ha il suo film Marvel preferito, qual è il gusto de grande pubblico? Quali sono i sequel migliori del Marvel Cinematic Universe? Ecco cosa ci dice il ranking di IMDb.

Avengers: Infinity War recensione

Questo film si riduce a una trama semplice, ma racconta anche una storia di origine di Thanos, che è assolutamente avvincente. Josh Brolin è un interprete carismatico e minaccioso per Thanos, e il lavoro con la CGI è in realtà desicamente convincente. Soprattutto, le motivazioni di Thanos sono chiare.

Il cattivo è fisicamente potente, ma i suoi metodi rivelano anche una grande intelligenza, è un avversario formidabile. Il suo rapporto con le sue figlie è affascinante e i suoi obiettivi terribili sono in realtà comprensibili. Questo film è pieno di azione, battute e nuovi incontri trai personaggi che vantano una grande chimica. E il finale è un audace pugno nello stomaco che molti non si sarebbero aspettati dalla Disney.

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Friends: 10 ruoli dei protagonisti oltre alla serie

friends

Non c’è nessun altra serie tv la cui popolarità o il cui impatto sull’immaginario collettivo sia no paragonabili a quelli di Friends. Ancora oggi, nonostante sia trascorsi più di venticinque anni dalla fine dello show, il cast continua ad essere amato e seguito dai fan di tutto il mondo. Eppure Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey – o meglio, gli attori che li interpretano -, hanno dato prova di altre ottime performance durante la loro carriera.

Sia prima, durante che dopo la fine di Friends, i protagonisti dell’iconica sitcom statunitense sono stati protagonisti di film e o di altri show televisivi fantastici che meritano di essere ricordati. Ecco perché, di seguito, abbiamo raccolto – per ognuno dei membri del cast (incluse alcune celebri “guest star” ricorrenti) – i 10 migliori ruoli oltre Friends:

1Jennifer Aniston – Cake

Una donna gravemente depressa affronta il dolore cronico e le conseguenze della morte della sua migliore amica. Con la vita apparentemente non più degna di essere vissuta, Claire finisce per imbattersi in una serie di eventi casuali che ritarderanno la sua decisione di porre fine alla sua sofferenza. Il personaggio di Rachel ha avuto molti momenti melodrammatici in Friends, ma Jennifer Aniston non si è mai trovato a dare una voce al dolore e al tormento come ha fatto in Cake, film dalla forte carica emotivo, che elogia la speranza a massima di vita, senza evitare di mostrare i lati negativi della depressione.

Fonte: Screen Rant

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I 10 peggiori film realizzati interamente con il green screen

La moderna tecnologia e l’evoluzione del CGI hanno ridefinito i contorni dell’industria cinematografica e del prodotto audiovisivo finale, con ogni cosa che sembra ormai essere replicabile sul grande schermo. Ancora oggi, il green screen (il famoso schermo verde) viene comunemente utilizzato per dare vita a luoghi e situazioni che altrimenti non avrebbero mai potuto prendere vita al cinema.

Il risultato finale è spesso impeccabile, con i contorni tra realtà e finzione che diventano sempre più sfumati. Tuttavia, quello stesso risultato può a volte rivelarsi sconcertante e rovinare l’intero film. Ecco di seguito i 10 peggiori film girati interamente (o  quasi) attraverso l’impiego del green screen

1Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D

Con oltre 1000 inquadrature piene zeppe di effetti visivi, che hanno richiesto lo sforzo combinato di undici diverse società di effetti speciali, Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D è un film che non riesce mai a risultare convincente. Nonostante presenti diversi concetti e personaggi interessanti ed elaborati che sarebbero stati impossibili da ricreare con qualsiasi altra tecnologia, al film manca completamente qualsiasi approccio realistico, senza considerare una storia talmente fiacca che forse neanche i bambini saranno in grado di digerire.

Fonte: Screen Rant

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I miserabili: il cartoon di Makkox per l’uscita del film

i miserabili

In occasione dell’uscita del film “I miserabili” di Ladj Ly, disponibile in esclusiva dal 18 maggio sulla nuova piattaforma digitale MioCinema.it e sulla Pay Per View Sky Primafila Premiere, il disegnatore Marco Dambrosio in arte Makkox offre il suo particolare punto di vista sul film realizzando un cartoon originale ispirato alle vicende del film trionfatore al Festival di Cannes.

Una recensione per immagini, in cui il disegnatore ripercorre la storia dell’avvincente poliziesco del regista Ladj Ly ambientato nella periferia multietnica di Parigi: “A me non piacciono i film francesi, tranne alcuni (segue una lista di 300 titoli)” – afferma ironicamente Makkox – “Una lista di 300 film, più uno: I miserabili. Un (gran) film di Ladj Ly”.

Ispirato alle sommosse di Parigi del 2005, il film “I miserabili” di Ladj Ly ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes, il Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards, è stato candidato al Premio Oscar come Miglior Film Straniero e ha trionfato ai César ottenendo numerosi riconoscimenti tra cui Miglior Film.

Un affresco sincero e autentico delle periferie parigine e dei miserabili del nuovo millennio, un thriller dal ritmo avvincente e adrenalinico, che non si abbandona a facili condanne e non cade nelle trappole della faziosità o del vittimismo, dove il confine tra bene e male si fa assolutamente labile, mentre tutti i personaggi diventano vittime alla ricerca di un personale riscatto o, più semplicemente, di sopravvivenza. Perché, proprio come affermava Victor Hugo nel suo celebre romanzo, “non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”.

 
 

Totoro: il tutorial per disegnare l’icona dello Studio Ghibli

totoro

Toshio Suzuki, tra i produttori dello Studio Ghibli, ha condiviso su YouTube un bellissimo video in cui mostra ai bambini come disegnare Totoro, l’iconico personaggio immaginario creato nel 1988 da Hayao Miyazaki per il capolavoro Il mio vicino Totoro. Il video è stato realizzato a sostegno di un’iniziativa benefica nata attraverso un sito giapponese che cerca di sostenere con diverse attività ricreative tutti quei bambini che, a causa della pandemia di Covid-19, sono costretti a restare a casa.

Nel video tutorial, Toshio Suzuki riesce in poco meno di un minuto a disegnare il tenerissimo custode e protettore della foresta attraverso l’utilizzo di un semplice foglio di carta e di una brush pen. Nel video, il produttore dichiara: “Ciao a tutti. Oggi vi insegnerò come disegnare Totoro. Quando si disegna Totoro, la cosa fondamentale è ricordarsi dei suoi due occhi enormi e rotondi, molto distanti tra loro. Adesso potete realizzarlo anche voi da casa. Coraggio, disegniamo tutti insieme!”

Dopo l’uscita de Il mio vicino Totoro, grazie all’enorme successo del film il personaggio divenne il simbolo dello Studio Ghibli. È stato proprio Toshio Suzuki a confessare che lo studio non riuscirà mai a creare un personaggio che superi in popolarità Totoro, come Walt Disney non riuscì mai a creare qualcosa più popolare di Topolino.

LEGGI ANCHE – Il mio vicino Totoro: quello che forse non sai sul film di Hayao Miyazaki

Ne Il mio vicino Totoro,le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa in campagna. Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche: dai nerini del buio, spiritelli della fuliggine, a buffi esseri di pelo di varie dimensioni, tra cui Totoro, lo spirito buono della foresta! Insieme a lui, Satsuki e la piccola Mei vivranno una magica e straordinaria avventura all’insegna dell’amicizia!

 
 

Mad Max 5 sarà un prequel su Furiosa, Charlize Theron non tornerà

Charlize Theron furiosa
Charlize Theron

In una recente intervista con il New York Times, è stato il regista George Miller – dopo i rumor delle ultime settimane – a confermare che Mad Max 5, il nuovo capitolo della saga post-apocalittica, sarà un prequel dedicato al personaggio di Furiosa che non vedrà il ritorno del premio Oscar Charlize Theron nei panni della ribelle Imperatrice.

Al prestigioso quotidiano statunitense, Miller ha confermato di essere al lavoro su un prequel dedicato a Furiosa che sarà basato su una sceneggiatura scritta insieme a Nick Lathouris, già co-autore dello script di Mad Max: Fury Road. La sceneggiatura è stata scritta anni prima che Fury Road facesse il suo debutto nelle sale. Miller ha inoltre confermato che la Theron non tornerà ad interpretare il personaggio, rivelando però di aver considerato a lungo l’idea di utilizzare il de-aging (la stessa tecnica usata da Martin Scorsese in The Irishman) per ringiovanire l’attrice sullo schermo e permetterle di tornare sul set. Alla fine però, proprio dopo aver visto il film di Scorsese, Miller ha avuto la sensazione che quella tecnica non sia ancora arrivata al massimo del suo potenziale:

“Per lungo tempo ho pensato che avremmo potuto semplicemente usare il de-aging su Charlize, ma credo che non ci siamo ancora del tutto per quanto riguarda quella tecnica. Nonostante i valorosi tentativi visti in The Irishman, penso che sia ancora un territorio misterioso che vada studiato. Sembra che tutti siano sul punto di scoprirne il massimo potenziale, in particolare i progettisti di videogiochi giapponesi, ma credo che ci sia ancora molta strada da fare.”

Al momento non sappiamo ancora quale attrice interpreterà la giovane Furiosa. Circa due mesi fa era emersa la notizia che Anya-Taylor Joy (SplitThe New Mutants) sarebbe la favorita per raccogliere l’eredità della Theron, anche se all’epoca venne specificato che l’attrice non è stata l’unica ad aver incontrato Miller per discutere della parte.

LEGGI ANCHE – Mad Max: Tom Hardy vs Charlize Theron, gli attori parlano dei retroscena

Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.

Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni

 
 

Mission Impossible: perché il nuovo film è stato diviso in due parti

Il regista Christopher McQuarrie ha spiegato perché il nuovo film della saga di Mission Impossible è stato diviso in due parti distinte, che corrisponderanno ai capitoli sette e otto del franchise. I dettagli sulla trama dei due film non sono ovviamente stati ancora resi noti. Al momento sappiamo soltanto che, oltre a Tom Cruise, nel cast torneranno anche Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Simon Pegg e Ving Rhamese. Tra le new entry, invece, figurano Hayley Atwell, Pom Klementieff, Shea Whigham e Nicholas Hoult (quest’ultimo potrebbe interpretare il nuovo antagonista principale).

McQuarrie, che ha diretto sia Mission Impossible: Rogue Nation che Mission Impossible: Fallout, tornerà a scrivere e dirigere i prossimi due film della saga che verranno girati back-to-back, cioè in maniera consequenziale, non appena sarà possibile tornare sui set cinematografici. In un recente podcast di Light the Fuse, il regista ha spiegato che dal momento che Fallout ha rappresentato un viaggio particolarmente ricco ed emozionante per Ethan Hunt, il suo obiettivo era quello di espandere ancora di più quel viaggio nel capitolo successivo: “Quando abbiamo iniziato a lavorare al nuovo film, ho pensato che volevo prendere ciò che avevamo imparato da Fallout e applicarlo a tutti i personaggi della saga”, ha spiegato McQuarrie.

“Volevo che tutti avessero il proprio arco narrativo e che ci fosse un maggiore coinvolgimento emotivo da questo punto di vista”. Il regista ha poi aggiunto: “Ci siamo resi conto di avere un film della durata di due ore e quaranta minuti in cui ogni scena era necessaria.”

LEGGI ANCHE – Mission Impossible 7: i primi dettagli sul ruolo di Hayley Atwell

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

 
 

Black Widow: un nuovo indizio sulla vera identità di Taskmaster

Nell’attesissimo Black Widow, il film del MCU interamente dedicato alla Vedova Nera di Scarlett Johansson, farà il suo debutto il personaggio di Mason, interpretato dall’attore O-T Fagbenle, noto per la serie tv The Handmaid’s Tale. Secondo i primi dettagli sul personaggio, dovrebbe trattarsi di un alleato di Nat, che probabilmente rappresenterà anche l’interesse amoroso della supereroina.

Da parecchio tempo, però, circola un rumor secondo cui Mason sarebbe in realtà Taskmaster, l’antagonista principale del film che possiede la capacità di imitare le abilità dei suoi avversari. Adesso, in una recente diretta su Instagram, è stato proprio Fagbenle a commentare le voci con una sua amica. L’attore ha dichiarato: “C’è questa teoria secondo cui nel film sarei Taskmaster…”, con l’amica che ha risposto: “Probabilmente lo sei!” e con la replica di Fagbenle che è stata: “Stai cercando di farmelo dire? Pensavo che ne avessimo già parlato. Pensavo che fossimo d’accordo sul fatto di tenerlo segreto.”

Ciò non significa ovviamente che dietro Mason si cela in realtà Taskmaster, ma è comunque interessante notare come l’attore non abbia negato i rumor (anche se è probabile che se ne stesse soltanto prendendo gioco). Per la conferma ufficiale della reale identità del villain, bisognerà attendere soltanto l’arrivo del film in sala, la cui uscita è fissata per il prossimo 6 novembre.

LEGGI ANCHE – Black Widow, Florence Pugh: “Training sì, ma alle mie condizioni”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

 
 

Luca Guadagnino dirigerà il remake di Scarface

al pacino luca guadagnino

La Universal ha scelto Luca Guadagnino per dirigere  la sua rivisitazione Scarface. Il regista italiano è molto amato negli Usa, il suo ultimo film, Chiamami col tuo nome, ha ricevuto numerose candidature agli Oscar e ha vinto la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale.

Joel Coen e Ethan Coen hanno scritto l’ultima versione della sceneggiatura dalle bozze precedenti di Gareth Dunnet-Alcocer, Jonathan Herman e Paul Attanasio.

Scarface sarà prodotto da Dylan Clark per la sua Dylan Clark Productions. Scott Stuber sarà produttore esecutivo al fianco di Marco Marabito. SVP Brian Williams sarà anche produttore esecutivo di Dylan Clark Productions.

La storia è stata adattata più volte, di recente nel classico del 1983 con Al Pacino e Michelle Pfeiffer con la regia di Brian DePalma. La nuova versione è una rivisitazione della storia originale ambientata a Los Angeles e già ambientata nel 1932 e nel 1983.

Il vicepresidente senior della produzione Jay Polidoro e il direttore dello sviluppo Lexi Barta supervisioneranno il progetto Universal.

Per Guadagnino si tratta del secondo remake recente, visto che il suo ultimo film è stato Suspiria, rifacimento dall’omonimo cult di Dario Argento, con Dakota Johnson, Tilda Swinton e Chloe Moretz.

Fonte: Variety

 
 

L’uomo del labirinto: 10 cose che non sai sul film

L'uomo del labirinto

Distribuito in Italia nel 2019, L’uomo del labirinto è il secondo lungometraggio diretto da Donato Carrisi, che trae anche in questo caso la storia da un suo romanzo. Per l’occasione, chiama a recitare per sé uno dei più acclamati interpreti statunitensi, ponendolo all’interno di un noir ricco di colpi di scena.

Ecco 10 cose che non sai su L’uomo del labirinto.

L'uomo del labirinto cast

L’uomo del labirinto: la trama del film

10. Al centro della vicenda vi è un misterioso rapimento. L’uomo del labirinto ha inizio con Samantha, che dopo essere scomparsa per quindi anni in seguito ad un rapimento, viene miracolosamente ritrovata. Con il suo aiuto, sulle tracce del rapitore si incammineranno due criptici personaggi: un profiler che la aiuta a ricordare quanto accaduto, e quello stesso investigatore privato che non era stato in grado di ritrovarla al momento del rapimento.

L’uomo del labirinto è tratto da un libro

9. È l’adattamento del romanzo omonimo. Per il suo secondo lungometraggio, il regista Carrisi ha deciso di realizzare la trasposizione del romanzo scritto da egli stesso nel 2017. L’uomo del labirinto è il terzo capitolo della serie di libri intitolata Ciclo di Mila Vasquez, personaggio ricorrente in ogni titolo, e, in modo non dichiarato, è anche il seguito del romanzo Il suggerito, pubblicato nel 2009.

L’uomo del labirinto: il cast del film

8. Uno dei protagonisti è interpretato da un noto attore americano. Per dar vita al ruolo del dottor Green, uno dei protagonisti della storia, il regista ha dichiarato di aver da subito voluto che ad interpretarlo fosse il due volte premio Oscar Dustin Hoffman. L’attore, che aveva già lavorato in Italia per la serie I Medici, fu da subito entusiasta del progetto, avendo letto i romanzi di Carrisi e visto il suo precedente film. A convincerlo definitivamente fu la presenza di Servillo tra gli interpreti.

7. Vanta un cast di noti attori italiani. Non solo Hoffman però, e il film si arricchisce delle presenze di attori come Toni Servillo, che interpreta l’investigatore Bruno Genko, Valentina Bellè, nel ruolo di Mila Vasquez, e Vinicio Marchioni, nel ruolo di Simon Berish, direttore dell’ufficio bambini scomparsi.

6. Servillo non era inizialmente sicuro di voler partecipare al film. Già protagonista di La ragazza nella nebbia, dove interpretava un detective, Servillo non era convinto riguardo il ruolo di Genko, poiché non voleva rischiare di essere associato a questo tipo di personaggi. Tuttavia, si convinse nel momento in cui leggendo la sceneggiatura scoprì lati inediti e nascosti del personaggio che gli permettevano di renderlo diverso da quello precedentemente interpretato.

L'uomo del labirinto finale

L’uomo del labirinto: le recensioni del film

5. È stato accolto da opinioni miste. Un film criptico come L’uomo del labirinto non poteva mancare di dar vita ad ampie discussioni, ricevendo pareri spesso contrastanti. In particolare, molti critici hanno criticato l’eccessiva ambizione narrativa, che rallenta la visione, mentre altri hanno invece elogiato le interpretazioni dei due protagonisti.

L’uomo del labirinto è su Sky

4. È stata anticipata la sua uscita On Demand. Distribuito nelle sale italiane a partire dal 30 ottobre 2019, il film è ora attualmente disponibile in streaming in alcune delle principali piattaforme cinematografiche e televisive. Tra queste vi è Sky, che ha messo a disposizione dei propri utenti la visione del film in modalità On Demand.

L’uomo del labirinto: la spiegazione del finale del film

[ALLERTA SPOILER]

3. Ci sono due linee narrative da seguire. Particolarmente complesso, il finale del film ha generato numerosi dibattiti. Innanzitutto, occorre sapere che nel film vi sono due storylinee che procedono parallelamente. All’interno di una si muove l’indagine condotta dall’investigatore Genko, il quale tenta di risalire al reale colpevole del rapimento. Nella seconda, invece, si svolge il rapporto tra la presunta ragazza rapita e il misterioso dottor Green. Infine, la prima delle due linee narrative si svolge all’incirca un anno prima della seconda.

2. I personaggi non sono chi crediamo che siano. Con un audace plot twist finale, allo spettatore viene rivelato che quella che si crede essere Samantha è in realtà l’investigatrice Mila Vasquez, e quello che si credeva essere il dottor Green è in realtà un impostore, nonché il rapitore di turno che fa credere alla sua vittima di essere chi non è.

1. Il senso finale è molto cupo. Come si apprende dalle scoperte fatte da Genko, dietro il rapimento della ragazza si nasconde una misteriosa setta chiamata “i figli del buio”, il cui scopo non è solo quello di abusare delle proprie vittime ma anche di tramandare di volta in volta questa tradizione attraverso degli eredi.

Fonte: IMDb

 

Avengers: Age of Ultron, Quicksilver con un look accurato

Avengers: Age of Ultron

Quicksilver e Scarlet Witch sono i personaggi che più di tutti hanno catalizzato l’attenzione all’uscita di Avengers: Age of Ultron, nel 2015. I due personaggi sono molto amati nei fumetti, e nella versione del MCU sono due “esperimenti” che hanno ottenuto i loro poteri con l’utilizzo della Gemma della Mente (che poi si incastona sulla fronte di Visione).

Ebbene, se Scarlet Witch diventa uno dei personaggi “minori” più amati del MCU, l’arco narrativo di Quicksilver ha vita breve, visto che il personaggio interpretato da Aaron Taylor Johnson muore nel film stesso.

Di seguito, Andy Park ha condiviso dei concept che mostrano il personaggio con un look molto accurato rispetto alla controparte a fumetti di Pietro Maximoff.

Avengers: Age of Ultron, ecco “l’originale” Captain Marvel

Diretto da Joss Whedon, Avengers: Age of Ultron è il secondo team-up dei Vendicatori, film in cui viene introdotto il personaggio di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) che presto vedremo nella serie Diseny + WandaVision. Nel cast oltre a Johansson ed Evans, anche Robert Downey Jr, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner e James Spader nei panni del villain Ultron.