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Spider-Man: Un Nuovo Universo, dovevano esserci anche Tom Cruise e James Cameron

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Parte del materiale escluso dalla versione finale di Spider-Man: Un Nuovo Universo sarà inclusa negli extra dell’edizione homevideo del film d’animazione fresco vincitore del premio Oscar, e una delle scene tagliate vedeva Miles Morales allenarsi per diventare il perfetto Uomo Ragno guardando proprio un film di Spider-Man.

Ma non finisce qui: i piani originali dei registi prevedevano i cameo di due nomi illustri di Hollywood, Tom Cruise e James Cameron, che negli anni Ottanta erano stati associati ad un progetto mai realizzato su Peter Parker:

Tante cose sono state rimosse dal film per buone ragioni, e che allo stesso tempo ci danno un’idea del processo creativo e degli anni che hanno accompagnato la realizzazione. Ad esempio c’era una battuta di Doc Ock che faceva riferimento a Spider-Man 2 di Sam Raimi…E che dire di Tom Cruise e della versione alternativa dell’universo? Avevamo pensato che Miles, piuttosto che imparare ad essere Spider-Man leggendo i fumetti, si sarebbe allenato guardando i film. E in quella realtà esisteva una versione cinematografica di Spider-Man diretta da James Cameron con Tom Cruise nei panni di Peter.

Spider-Man: Un nuovo universo, la recensione

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

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Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.

A dirigere Spider-Man – Un nuovo universo sono ben tre registi, Bob Persichetti (sceneggiatore de Il piccolo principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende) e Rodney Rothman, che ritroveremo prossimamente alla regia di un film live action, ovvero lo spin-off di 21, Jump Street. La sceneggiatura è di quest’ultimo insieme a Phil Lord (Piovono polpette, The Lego movie 1 e 2, 22 Jump Street), autore anche del soggetto. Il film è dedicato alla memoria di Steve Ditko, morto il 6 luglio 2018, e contiene l’ultimo cammeo vocale di Stan Lee. Nell’originale, Zoe Kravitz dà la voce a Mary Jane e Hailee Stanfield a Gwen Stacy.

Spider-Man: Un Nuovo Universo, svelato il cameo nascosto di Stan Lee

Fonte: Slash Film

Avengers: Endgame, parte il conto alla rovescia dei Marvel Studios

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Nessun nuovo trailer all’orizzonte ma solo un promemoria: mancano esattamente due mesi all’arrivo nelle sale di Avengers: Endgame, epico scontro finale tra i Vendicatori e Thanos nel capitolo che chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU e che, molto probabilmente, saluterà per sempre alcuni degli eroi protagonisti.

Il countdown è stato annunciato nelle ultime ore sul canale twitter dei Marvel Studios e potete dargli uno sguardo qui sotto.

Avengers: Endgame, 10 fumetti da leggere prima del film

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 6 cose che vorremmo accadessero prima della fine

Disney-Fox: la fusione potrebbe ultimarsi a Marzo

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La fusione tra Disney e Fox sembra imminente, e secondo gli ultimi aggiornamenti il contratto finale sarà siglato nella prima settimana di Marzo come riportato dal sito Bloomberg. A quanto pare l’accordo è stato approvato da organismi di regolamentazione in Brasile e in Messico, ovvero i due mercati che avevano ancora votato a sfavore, con la commissione brasiliana che riferisce di rispondere positivamente nel casi in cui la Disney dovesse vendere Fox Sports e i suoi successivi diritti di trasmissione sul mercato.

Una richiesta molto simile è arrivata dal Messico, con la casa di Topolino costretta a vendere i suoi canali sportivi, e non si può dire che non fosse una mossa inaspettata: il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva inizialmente accettato l’acquisto di 71 miliardi di dollari solo se la Disney fosse riuscita a vendere tutte le 22 reti sportive regionali della Fox a un adeguato acquirente negli Stati Uniti.

Insomma, se le negoziazioni andranno a buon fine, il CADE si riunirà mercoledì 27 febbraio per finalizzare l’approvazione e, di conseguenza, Disney e Fox avrebbero a disposizione dieci giorni da allora per finalizzare documenti e simili.

Come sapete l’accordo fra Disney e 21th Century Fox vedrà la cessione dei diritti cinematografici e televisivi della seconda alla casa di Topolino, dunque tutto ciò che riguarda anche l’esclusiva sui personaggi Marvel (X-Men e Fantastici 4).

Dopo mesi di concorrenza alla Disney, Comcast ha abbandonato il campo per l’acquisizione delle proprietà cinematografiche della 21th Century Fox, concentrandosi su Sky, e così la Casa di Topolino ha avuto campo libero per portare a termine quella che era stata considerata una fusione data per certa già a dicembre scorso.

Fonte: Bloomberg

Cine&Comic Fest: a luglio 2019 la terza edizione

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Anche quest’anno nell’ambito della rassegna estiva “Genova Porto Antico EstateSpettacolo” torna al Porto Antico di Genova CINE&COMIC FEST con la sua terza edizione.

Tante le novità, a partire dal nuovo ruolo di Michele Rech, in arte ZEROCALCARE, che quest’anno non solo realizzerà l’immagine di CINE&COMIC FEST – come già per le passate edizioni – ma contribuirà alla direzione artistica della manifestazione e andrà ad affiancare Giorgio Viaro curando gli incontri legati al mondo del fumetto.

Cresce poi la durata del Festival, cha passa da 5 a 7 giorni di incontri, anteprime cinematografiche e spettacoli. L’appuntamento è dal 3 al 10 luglio, per un festival interamente dedicato a cinema e fumetto e alle reciproche connessioni e contaminazioni.

Gli incontri con gli artisti e le proiezioni si terranno nelle varie location del Porto Antico di Genova, nel cuore della città: nel teatro all’aperto (e coperto) della Piazza delle Feste, nel suggestivo spazio della fortezza storica di Porta Siberia, nella multisala The Space Cinema. Inoltre, dopo la prima esperienza del 2018, anche per il 2019 sono in programma collegamenti e iniziative condivise con il Palazzo Ducale di Genova.

Presto tutte le altre novità della terza edizione.

Candyman: trovato il protagonista del reboot prodotto da Jordan Peele

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Il nuovo Candyman prodotto da Jordan Peele (Scappa – Get Out) sembrerebbe aver trovato il suo protagonista: secondo quanto riportato da Variety, Yahha Abdul Mateen II si trova ormai nelle trattative finali per ottenere il ruolo principale nel reboot che riadatterà al cinema il classico horror del 1992 (che poi ha avuto altri due sequel, L’inferno nello specchio del 1995 e Il giorno della morte del 1999).

Di recente l’attore ha vestito i panni di Black Manta in Aquaman, il cinecomic campione di incassi targato DC e Warner Bros, ma si è fatto notare anche nella serie The Get Down, prodotto originale Netflix, e sarà presto nel thriller Noi diretto dallo stesse Peele.

Per quanto riguarda Candyman, la regia è stata affidata a Nia Da Costa, mentre lo studio ha annunciato che il film sarà un “sequel spirituale” dell’originale e che si tornerà nel quartiere in cui è iniziata la leggenda.

L’uscita nelle sale è prevista il 12 Giugno 2020.

Fonte: Variety

Captain Marvel: Carol “precipita” dallo spazio nel nuovo spot

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Il 6 marzo è dietro l’angolo, e anche i Marvel Studios ci tengono a ricordare al pubblico dell’imminente uscita di Captain Marvel, prima supereroina protagonista del MCU e primo titolo del 2019.

Insieme al countdown ufficiale, trovate qui sotto un nuovo spot dedicato alla protagonista Carol Danvers, interpretata dal premio oscar Brie Larson, letteralmente “piovuta” dallo spazio per porre fine alla guerra fra Skrull e Kree, e un poster inedito del film.

https://youtu.be/XLUHumqPD5Y

Captain Marvel: cosa dicono i fumetti di Kelly Sue DeConnick sul film

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel spoiler: nuovi dettagli sul personaggio di Annette Bening

Fonte: CBM

Spider-Man: Far From Home, uno sguardo al casco di Mysterio dal set Lego

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Quentin Beck, aka Mysterio, sarà uno degli antagonisti principali di Peter Parker in Spider-Man: Far From Home, e i fan dei fumetti lo ricordano come uno dei villain più ricorrenti della storia dell’Uomo Ragno. Nel MCU è interpretato da Jake Gyllenhaal (del quale abbiamo avuto una prima impressione nel trailer ufficiale diffuso pochi giorni fa) e sfoggerà un costume abbastanza fedele all’originale provvisto del tradizionale casco.

Qui sotto possiamo dargli uno sguardo più dettagliato grazie al nuovo set Lego distribuito in occasione dell’uscita del film prevista a Luglio.

Indossarlo è stato incredibile” ha confessato Gyllenhaal in un’intervista, “perché è un costume straordinario, dotato di tantissimi segreti e dettagli che non posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari colori…

mysterio

Spider-Man: Far From Home, Peter e Mysterio in azione nel nuovo trailer

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Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le domande poste dal trailer

Fonte: Instagram

Avengers: Endgame, Paul Rudd aveva spoilerato il titolo mesi fa

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A quanto pare Tom Holland non è l’unico attore del MCU ad aver erroneamente rivelato qualche anticipazione sui film dei Vendicatori: anche Paul Rudd, interprete di Ant-Man, in un’intervista risalente allo scorso anno durante la promozione di Ant-Man and The Wasp, ha infatti annuito quando Seth Meyers ha usato la parola “endgame” per descrivere l’arrivo di Avengers 4 al cinema.

Coincidenza o commento intenzionale?

Tempo fa lo stesso Kevin Feige aveva confermato che il titolo ufficiale di Avengers: Endgame era stato deciso ben prima dell’uscita di Infinity War, quindi è probabile che Rudd sapesse tutto quando era ospite del Late Show di Meyers.

Sapevamo prima di Infinity War che il prossimo film si sarebbe chiamato Endgame, ma i primi indizi erano stati seminati già in Age of Ultron“.

Di fatto durante il press tour di Avengers: Age of Ultron, Robert Downey Jr. si era riferito a Ultron come la chiave per ottenere una vita “normale” e arrivare alla “fine dei giochi”. Anche qui, puro caso o scelta consapevole? Questo comprometterebbe l’ipotesi che Endgame viene menzionato per la prima volta dal personaggio di Doctor Strange in Infinity War, dopo la battaglia sul pianeta Titano insieme agli altri eroi.

Avengers: Endgame, Doctor Strange ha rivelato di proposito il titolo in Infinity War

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo, e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 6 cose che vorremmo accadessero prima della fine

Fonte: Reddit

Cannes 2019: Alejandro G. Iñárritu presidente di giuria

Alejandro G. Iñárritu è stato nominato presidente della giuria ufficiale di Cannes 2019. Ad annunciarlo è stata l’organizzazione del Festival con un comunicato ufficiale.

“Cannes è un festival che è stato importante per me dall’inizio della mia carriera. Sono entusiasta di tornare quest’anno con l’immenso onore di presiedere la giuria – ha dichiarato il regista – Il cinema scorre nelle vene del pianeta e questo festival è stato il suo cuore. Noi della giuria avremo il privilegio di assistere al nuovo ed eccellente lavoro di colleghi cineasti di tutto il pianeta. Questa è una vera delizia e una responsabilità, che assumeremo con passione e devozione.”

Il regista due volte premio Oscar per Birdman e Revenant sarà il primo messicano a presiedere la giuria del festival francese. Come dichiarato da lui stesso, Iñárritu ha presentato il suo primo film, Amores Perros, proprio a Cannes, nel 2000, mentre l’anno scorso ha scelto questo palcoscenico per Carne y Arena, la sua esperienza virtuale nella selezione ufficiale.

Pierre Lescure, il presidente del festival, e Thierry Frémaux, il suo direttore artistico, hanno elogiato Iñárritu come “non solo un audace cineasta e regista pieno di sorprese [ma] anche un uomo di convinzione, un artista del suo tempo”. Hanno sottolineato che è “molto raro” che Iñárritu accetti di far parte di giurie di festival.

Amores Perros, un’esplorazione della società messicana, presentata in anteprima mondiale alla Settimana della Critica di Cannes, ha vinto il Gran Premio e ha ricevuto una nomination all’Oscar per il miglior film straniero. Nel 2006, Iñárritu ha vinto il premio come miglior regista a Cannes per il dramma corale Babel, che ha ricevuto sette nomination all’Oscar. Nel 2010 è tornato alla Croisette con Biutiful, il cui protagonista, Javier Bardem, ha portato a casa il premio come miglior attore al festival e una nomination all’Oscar.

La 72° edizione del Festival di Cannes si svolgerà dal 14 al 25 maggio.

Fonte

Chris Pratt: 10 cose che non sai sull’attore

Chris Pratt è uno degli attori rivelazione degli ultimi anni. Forte di una consistente gavetta, l’attore americano ha saputo fare breccia nel cuore degli spettatori grazie alla sua bravura e alla sua simpatia.

L’attore ha diverse esperienze alle spalle: ha recitato per il grande e piccolo schermo ed è un doppiatore affermato. Ma senza il talento tutto questo non ci sarebbe stato: la sua è una strada in continua ascesa e sicuramente il futuro sarà per lui molto roseo.

Ecco dieci cose da sapere su Chris Pratt.

Chris Pratt: film

chris pratt

1. Chris Pratt: i film e la carriera. La carriera di Chris Pratt inizia ufficialmente nel 2000, quando partecipa al cortometraggio Coursed Part 3, per poi recitare in un episodio della serie The Huntress (2001). In seguito, Pratt lavorerà nel film The Extreme Team (2003) per poi approdare alla serie che lo fatto conoscere in tutto il mondo: Everwood (2002-2006). Negli anni successivi alla serie, Pratt lavora in Wieners – Un viaggio da sballo (2008), Wanted – Scegli il tuo destino (2008), Ragazze da sballo (2009), Jennifer’s Body (2009), L’arte di vincere (2011), (S)Ex List (2011), Zero Dark Thirty (2012) e Lei (2013). Tra i suoi ultimi film di successo vi sono Guardiani della Galassia (2014), Jurassic World (2015), I magnifici 7 (2016), Passengers (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Jurassic World – Il regno distrutto (2018). A breve, sarà possibile rivedere Pratt sul grande schermo grazie ad Avengers: Endgame e The Kid.

2. Chris Pratt è anche doppiatore e produttore. Parallelamente alle sue apparizioni sullo schermo, includendo anche il mondo delle serie date le sue collaborazioni in The O.C. (2006-2007), Parks and Recreation (2009-2015) e Mom (2017), Pratt ha prestato la sua voce in diverse occasioni. Infatti, l’attore americano ha lavorato al doppiaggio di un episodio della serie animata The Batman (2008), alla serie Ben 10: Ultimate Alien (2010-2011), ai videgiochi Ben 10 Ultimate Alien: Cosmic Destruction (2010), The LEGO Movie Videogame (2014) e LEGO Jurassic World (2015) e ai film The LEGO Movie (2014) e The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura (2019). Inoltre, Chris Pratt ha svolto anche il ruolo di produttore esecutivo del documentario sportivo On the Mat (2012).

Chris Pratt e Anna Faris

3. Chris Pratt è stato sposato con Anna Faris. Chris Pratt e Anna Faris si sono conosciuti, nel 2007, sul set del film Take Me Home Tonight (uscito poi nel 2011) e i due hanno iniziato a frequentarsi, facendo sognare i loro fan a tutta Hollywood. Dopo due anni di fidanzamento, i due attori si sono sposati nel luglio del 2009, per poi diventare genitori del piccolo Jack il 25 agosto del 2012. Ma anche se sembrava che tra i due andasse a gonfie vele, nell’agosto 2017 entrambi hanno annunciato la separazione. Pare che tra le cause della rottura ci sia la lontananza: in ogni caso, i due sono rimasti in ottimi rapporti, concordando di vivere a meno di dieci chilometri di distanza per il benessere di loro figlio. Sempre per il suo bene, i due hanno deciso di occuparsi del bambino anche in base ai propri impegni di lavoro, contribuendo entrambi al mantenimento grazie ad un conto bancario congiunto.

4. Chris Pratt ha avuto il sostegno di Anna Faris per il suo fidanzamento. Se nel novembre del 2018 c’è stata l’ufficializzazione del divorzio da Anna Faris, poche settimane dopo c’era già profumo di fiori d’arancio nell’aria. Nel gennaio del 2019, infatti, Chris Pratt ha annunciato di aver fatto la fatidica domanda alla fidanzata Katherine Schwarzenegger e di essere felicissimo per la risposta positiva. A questa notizia, Anna Faris ha risposto all’ex marito di essere molto felice per loro, dichiarando che Pratt le aveva riferito della notizia prima che questa venisse postata sul profilo Instagram di lui. L’attrice ha sempre detto che il rapporto tra lei e Chris è mutato in una grande amicizia e di avere un ottimo rapporto con Katherine.

Chris Pratt: Jurassic World

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5. A Chris Pratt è stato spoilerato Jurassic World 2 da Tom Holland. Che Tom Holland non riesca a tenere la bocca chiusa non è una novità: sembra, però, che il problema non si presenti solo i cinecomic Marvel, ma anche con Jurassic World. Pratt e Holland si trovavano negli studi per girare, rispettivamente, Guardiani della Galassia Vol. 2 e Spider-Man: Homecoming, quando Holland ha parlato a Pratt della trama di un film che gli aveva raccontato Bayona (regista de Il regno distrutto e anche di The Impossible, di cui Holland era uno dei protagonisti). Se all’inizio Chris pensava che io giovane attore lo stesse prendendo in giro, raccontandogli di un vulcano e altri dettagli, si è dovuto ricredere, rendendosi conto che Holland gli aveva appena spoilerato la trama del suo prossimo film, di cui non aveva ancora letto la sceneggiatura.

6. Chris Pratt si è detto sconvolto dalla trama di Jurassic World 3. Se Jurassic World – Il regno distrutto aveva lasciato il pubblico con un mucchio di domande in testa, sembra che il terzo capitolo di questa saga possa essere in grado di dare tutte le risposte. Chris Pratt, a MTV News, ha rivelato di essere rimasto colpito dalla storia e da come si siano date risposte a tutte le domande e alle premesse del secondo film. Inoltre, l’attore americano ha detto di essersi confrontato con Laura Dern circa la trama di questo film… che ci sia aria di ritorno?

Chris Pratt: Everwood

7. Chris Pratt ha recitato in Everwood. Nel 2002, Chris Pratt ha ottenuto il ruolo di Bright Abbott in Everwood, serie televisiva che ha letteralmente spopolato negli Stati Uniti e nel resto del mondo. In questa serie, Pratt interpretava il fratello maggiore di Amy (Emily VanCamp), ragazzo buono ma scansafatiche. Con questa serie, il pubblico si è affezionato a Pratt, che lo ha visto crescere e diventare uomo.

8. Chris Pratt ha avuto una relazione con Emily VanCamp. Durante le riprese di Everwood, Chris Pratt e Emily VanCamp hanno avuto una storia durata un paio d’anni, dal 2004 al 2006, mentre sul set interpretavano i fratelli Amy e Bright Abbott. Dopo essersi detti addio, i due sono rimasti molto amici e il caso ha voluto che entrambi entrassero nell’universo condiviso targato Marvel: Chris Pratt come Peter Quill e la VanCamp come Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier.

Chris Pratt fisico

chris pratt

9. Chris Pratt ha ammesso di fare una dieta che coinvolge la preghiera. Il programma d’allenamento che Chris Pratt starebbe seguendo, e che gli consente di rimanere in forma, si chiama Daniel Fast. Soprannominato come digiuno biblico, questa dieta dura 21 giorni e si ispira alla storia del profeta Daniele, descritta come una dieta vegana più restrittiva. Per tre settimane, infatti, si possono assumere solo acqua, verdure, legumi e cereali.

10. Chris Pratt ha confessato di avere nostalgia di quando era grasso. Da qualche anno Chris Pratt si è rimesso in forma, sia per i ruoli da lui interpretati, sia per avere un corpo che fosse maggiormente in salute. Tuttavia, però, l’attore ha ammesso di avere talvolta nostalgia di quando era grasso e poteva mangiare tutto quello che voleva.

Fonti: IMDb, Biography, harpersbazaar

Pokémon Detective Pikachu: trailer italiano ufficiale

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La Warner Bros ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Pokémon Detective Pikachu, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonima serie animata, in uscita nelle sale italiane il prossimo 9 maggio 2019.

Il mondo dei Pokémon prende vita!

La prima avventura Pokémon live-action, Pokémon Detective Pikachu, nella sua versione originale vede Ryan Reynolds dare la voce a Pikachu, il volto iconico del fenomeno globale Pokémon, uno dei marchi di intrattenimento multigenerazionale più popolari al mondo ed il franchise multimediale di maggior successo di tutti i tempi.

I fan di tutto il mondo potranno vedere Pikachu sul grande schermo come mai visto prima, nel ruolo del Detective Pikachu, un Pokémon come nessun altro. Il film mostra anche una vasta gamma di amati personaggi Pokémon, ognuno con le sue abilità e personalità singolari ed uniche.

Pokémon Detective Pikachu, la trama

La storia inizia quando il geniale detective privato Harry Goodman scompare misteriosamente, costringendo il figlio di 21 anni Tim a scoprire cosa sia successo. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, il Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso.

Avendo scoperto che i due sono equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, dato che Tim è l’unico essere umano in grado di parlare con Pikachu, uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero. Si trovano così ad inseguire gli indizi lungo le strade illuminate al neon di Ryme City, una moderna e disordinata metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco in un iperrealistico mondo live-action. Qui incontreranno una serie di Pokémon, scoprendo una trama sconvolgente che potrebbe distruggere la loro coesistenza pacifica con gli umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.

Pokémon Detective Pikachu: cast 

Fanno parte del cast di Pokémon Detective Pikachu anche Justice Smith (“Jurassic World: il regno distrutto”) nel ruolo di Tim; Kathryn Newton (“Lady Bird,” “Big Little Lies – piccole grandi bugie” in TV) nei panni di Lucy, una giovane reporter alle prese con la sua prima storia importante; al fianco di Suki Waterhouse (“Insurgent”), Omar Chaparro (“Overboard”), Chris Geere (“Modern Family” in TV), il candidato all’Oscar Ken Watanabe (“Godzilla”, “L’ultimo Samurai“) e Bill Nighy (“Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1“).

Black Panther: la CIA garantisce che il Wakanda e il vibranio non esistono

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Incredibile ma vero, l’account Twitter della CIA ha dovuto specificare che il Wakanda, la nazione di Black Panther nei fumetti Marvel e nel film Marvel Studios, non esiste.

Trai protagonisti della notte degli Oscar, con ben tre statuette portate a casa, il film è stato un vero e proprio spartiacque, il primo blockbuster realizzato dalla maggioranza di cast e crew afro-americana, con un successo di pubblico travolgente.

Tuttavia sembra che negli Stati Uniti qualcuno credesse che la nazione centrafricana e le sue “magie” tecnologiche, come il vibranio, esistessero davvero. Ed ecco cosa ha scritto la CIA su Twitter: “Il vibranio che appare nei costumi di Black Panther lo protegge da ogni danno, mentre le scarpe di vibranio sono silenzioso e assorbono incredibilmente ogni urto dopo un salto. Sarebbe ottimo per le spie, vero? Peccato che il vibranio non esiste.”

Black Panther – Recensione

Black Panther, prodotto da Kevin Feige, con Chadwick BosemanMichael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis, è stato nominato a ben sette premi Oscar: film, scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio sonoro e missaggio sonoro.

La sinossi del primo film:

Dopo la morte di suo padre, mostrata in Captain America: Civil War, il giovane principe T’Challa torna a casa per salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli di Black Panther. Non è la prima volta che il giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della CIA Everett K. Ross, completamente ignaro delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle Dora Milaje, tra le quali figura anche l’amata Nakia. Come Freeman, apparso in Civil War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.

La casa di Jack: in Italia sarà vietato ai minori

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La Società di Distribuzione Cinematografica Videa SpA, da sempre impegnata nella diffusione di opere cinematografiche dalla forte connotazione autoriale, ha deciso di distribuire LA CASA DI JACK (leggi la recensione), l’ultimo controverso film di Lars Von Trier, in due versioni,alle quali la censura ha dato VM 18.

La versione italiana sarà distribuita con tagli nelle scene più cruente e violente, scene che hanno spinto il pubblico dell’ultimo festival di Cannes ad abbandonare la sala prima della fine della proiezione, mentre la versione in lingua originale sottotitolata rispetterà l’integrità dell’opera del regista. É il primo caso in Italia di un film che entra contemporaneamente in censura in due versioni e che ha anche nella versione “alleggerita” dai tagli il vietato ai 18 anni.

La Casa di Jack, Matt Dillon presenta il nuovo film di Lars Von Trier

Di seguito la dichiarazione di Sandro Parenzo, Presidente di Videa Spa: “Ho distribuito negli anni ottanta il primo film di Lars Von Trier, credo si chiamasse Elementi del crimine. Un capolavoro, un acerbo prodotto di un gigante del cinema. Da alcuni anni detesto Lars Von Trier come persona, per le sue scellerate dichiarazioni, per il suo antisemitismo, così come ho detestato a suo tempo Celine che ha però lasciato uno dei grandi capolavori della letteratura del 900. Con questo spirito distribuisco oggi il suo ultimo film, per raccontare ancora una volta quanta distanza una società civile sappia porre tra uno scellerato autore e la sua opera. Perché nella Casa di Jack c’è più cinema, più delirante passione che nel 90% dei film che normalmente escono. Nonostante Il detestabile Lars, divorato dai suoi demoni, che mai incontrerò”.

La casa di Jack: trailer e poster del nuovo film di Lars Von Trier

Il film uscirà in sala il prossimo 28 febbraio.

Vedova Nera: 10 cose da sapere sul passato di Natasha Romanoff

Prossima eroina protagonista di uno standalone, Vedova Nera è il nome in codice di Natasha Romanoff, spia russa trapiantata in America che nel MCU ha il volto di Scarlett Johansson.

Scopriamo di seguito tutto quello che c’è da sapere sul personaggio prima dell’uscita del film:

È nata a Stalingrado

Natasha Romanoff è nata a Stalingrado, una delle più grandi città industriali della Russia. Durante quel periodo fu teatro di una sanguinosa battaglia che potrebbe essere ripresentata nello standalone dei Marvel Studios.

Magari coinvolgendo Captain America e lo sfondo della Seconda Guerra Mondiale…

Ha progettato un’arma chiamata “Il morso della vedova”

Mentre Natasha era ancora un’allieva della Stanza Rossa in Russia, progettò un’arma chiamata “Morso della vedova“, un dispositivo montato sui suoi polsi in grado di lanciare elettroshock.

Nel MCU fa parte dell’arsenale dello S.H.I.E.L.D., mentre nei fumetti fu presentata come un dono americano per aver disertato la madre patria.

Originariamente non aveva un costume

Il costume di Vedova Nera è diventato nel tempo così iconico che ora è difficile pensare a quanto fosse diversa al suo debutto. Apparsa per la prima volta su Tales of Suspense # 52nel 1964, Natasha non indossava la tuta di pelle attillata che conosciamo, ma un abito da sera e un velo.

Il personaggio è stato poi rinnovato negli anni ’70, con un costume ispirato a Marla Drake, alias Miss Fury, creata da June Tarpé Mills negli anni ’40. 

Ha lavorato come modella a Tokio

In Iron Man 2, vediamo Tony Stark controllare il curriculum di Natasha Romanoff e scoprire alcuni scatti del suo precedente lavoro come modella di lingerie a Tokyo. In realtà l’eroina faceva parte di una missione sotto copertura in Giappone con il falso nome di Natalie Rushman.

È stata allevata da Ivan Petrovich

L’uomo di mezza età chiamato Ivan Petrovich ha cresciuto Natasha Romanoff come sua figlia dopo la morte della vera madre, vittima della guerra a Stalingrado. Ivan è stato il suo autista e amico più stretto, anche da adulto.

Ha inoltre salvato Natasha dai nazisti che l’avevano catturata durante la seconda guerra mondiale con l’aiuto di Captain America e Wolverine, un momento meraviglioso ed emozionante che speriamo di rivedere anche nel MCU.

Ha tradito la Russia per Occhio di Falco

C’è chi si diverte a liquidare Clint Barton (aka Occhio di Falco) come uno dei personaggi più inutili o noiosi del MCU, tuttavia il suo trascorso con Natasha Romanoff lo rende una figura molto più complessa di quanto appaia al cinema.

Per lui, Vedova Nera ha anche deciso di voltare le spalle alla Russia, scegliendo di lavorare per il governo americano insieme allo S.H.I.E.L.D.: nonostante la sua formazione sovietica, l’affetto per Clint superava ogni ostacolo.

Matrimonio combinato

Ebbene si, Natasha Romanoff si ritrovò quasi bloccata in un matrimonio combinato dopo che il KGB decise che avrebbe sposato Alexei Shostakov, un famoso pilota collaudatore che lavorava per l’Unione Sovietica.

Poco dopo la cerimonia, le potenze sovietiche scelsero Shostakov come il loro nuovo agente segreto sotto il nome di Guardiano Rosso, e una volta accettato il lavoro, non avrebbe potuto più avere alcun contatto con sua moglie.

Natasha ricevette così un messaggio che le diceva che suo marito era morto e che sarebbe stata addestrata come spia.

L’addestramento nella Red Room

vedova nera

Addestrata nelle arti marziali e per diventare una perfetta spia in grado di usare varie armi da fuoco, Natasha impara a combattere fin da giovane in un’accademia segreta chiamata “Stanza Rossa“. Ne abbiamo visto qualche frammento durante le sequenze oniriche di Avengers: Age of Ultron, ed è probabile che tornerà in scena nello standalone in uscita.

La stessa eroina ha spiegato a Bruce Banner una delle procedure attuate nella scuola: “Qui, dove sono stata addestrata, dove sono cresciuta, hanno una cerimonia di laurea. Ti sterilizzano. Una cosa in meno di cui preoccuparsi. L’unica cosa che potrebbe importare più di una missione. Rende tutto più facile…

Il suo vero nome è Natasha Romanova

I fan del MCU la conoscono come Natasha Romanoff, tuttavia soltanto chi ha letto i fumetti saprà che si tratta dell’alias di Natalia Romanova, il vero nome di battesimo dell’eroina nascosto negli anni per sfuggire alla presa dei suoi numerosi nemici.

Occhio di Falco è stato incaricato di ucciderla

La Vedova Nera introdotta nei fumetti di Earth-1610 era solo una maschera di una villain, un “mostro” che tradisce la sua squadra originale rivelando l’identità di Bruce Banner, incastrando Captain America facendolo credere un traditore e uccidendo moglie e figli di Occhio di Falco.

Tuttavia la sua doppia identità venne scoperta in tempo, prima che potesse sposare Tony Stark. E subito dopo Clint Barton non ci ha pensato due volte: appena ha avuto la possibilità di vendicarsi per tutto ciò che aveva fatto alla sua famiglia, l’ha uccisa.

Leggi anche – Vedova Nera: 10 curiosità sul corpo dell’eroina Marvel

Fonte: ScreenRant

James Bond: 7 attori che potrebbero sostituire Daniel Craig

Come sapete il venticinquesimo film di James Bond sarà anche l’ultima volta di Daniel Craig nei panni dell’agente 007, con la MGM “costretta” a scegliere il perfetto sostituto dell’attore che è stato il volto del franchise in quattro titoli (più uno in uscita).

Ecco allora 7 candidati che potrebbero subentrare al suo posto:

Idris Elba

Bastille Day - Il colpo del secolo Idris Elba
Idris Elba in Bastille Day – Il colpo del secolo. Foto di Jessica Forde – © 2016 – StudioCanal

Sebbene abbia più volte smentito i rumor che lo vedevano già come prossimo Bond, Idris Elba è sempre apparso la soluzione più ovvia, oltre che azzeccata: ha il fisico giusto, l’aplomb da gentleman britannico, carisma e talento da vendere, insomma tutte le carte in regola per interpretare il primo 007 di colore della storia.

Henry Golding

henry-golding-film

Henry Golding arriva da un anno a dir poco straordinario: l’attore britannico di origini malaysiane ha recitato infatti nella commedia campione d’incassi Crazy Rich Asians e nel thriller a tinte dark di Paul Feig Un piccolo favore al fianco di Blake Lively e Anna Kendrick.

La sua carriera è in ascesa e un ruolo come quello di Bond calzerebbero a pennello sulle spalle di questo giovane e promettente divo.

Daniel Kaluuya

Scappa - Get Out spiegazione finale
Daniel Kaluuya in Scappa – Get Out. © 2016 Universal Pictures

Proprio come Golding, anche l’inglese Daniel Kaluuya sembra ormai lanciatissimo nello star system hollywoodiano dopo aver ricevuto il plauso della critica per Scappa – Get Out e preso parte al cast di Black Panther, cinecomic che sta scrivendo la storia del genere supereroistico.

Forse Kaluuya non vi sembrerà l’opzione più ovvia, ma l’attore classe 1989 potrebbe offrire al personaggio quelle sfumature di che solo un trasformista può portare.

Shazad Latif

What's Love Lily James e Shazad Latif

Ecco un nome mediamente sconosciuto al grande pubblico che potrebbe rivelarsi un’alternativa valida a Daniel Craig: Shazad Latif è britannico di origini pakistane, con una formazione classica shakespeariana alle spalle e qualche apparizione al cinema (L’uomo sul treno, Ritorno a Marigold Hotel).

Forse lo ricorderete nel cast di Star Trek: Discovery e Penny Dreadful. Affascinante e sicuramente talentuoso, sarebbe una sorpresa vederlo nei panni di James Bond.

Dev Patel

Dev Patel film

Dev Patel è uno dei nomi più noti della lista, esploso nel 2008 grazie a The Millionaire a alla serie Skins, per poi tornare alla ribalta con la candidatura all’Oscar per Lion – La strada verso casa.

Per la stampa americana potrebbe essere il primo Bond della storia a mettere in discussione l’eredità coloniale dell’Inghilterra grazie alle origini miste dell’attore (londinesi-africane-indiane).

Robert Pattinson

Robert Pattinson
L’attore Robert Pattinson partecipa alla prima di On The Road durante il 65° Festival di Cannes il 23 maggio 2012 a Cannes, Francia – Foto di Arp via Depositphoto.com

Robert Pattinson è una garanzia: attore di talento, ha recitato con grandi autori e in produzioni indipendenti brillanti, scrollandosi di dosso l’immagine teen dopo il successo di Twilight; ha fascino e la giusta inquietudine per dare vita ad un Bond diverso dal solito, sicuramente inedito nel franchise.

Colin Salmon

 

L’ultimo candidato è anche uno dei più “anziani”: Colin Salmon, classe 1962, sarebbe una scelta di gran classe e forse di basso profilo rispetto ai ben più noti Pattinson e Elba. Curioso come abbia in realtà già interpretato una sorta di agente segreto nella serie Master of None sotto forma di parodia; che possa rivelarsi utile ai fini di un possibile casting?

Leggi anche – James Bond: il mito dell’agente 007 in 10 curiosità

Fonte: Indiewire

DC: in arrivo un ristorante a tema nel Regno Unito

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Siete appassionati dell’universo DC e desiderate immergervi in un’esperienza unica che unisca divertimento e buon cibo?  Bene, forse la vostra prossima tappa obbligata sarà Londra, quartiere Soho, dove prossimamente verrà inaugurato un ristorante a tema dedicato agli eroi dei fumetti.

La notizia, riportata da Bleeding Cool, parla del nuovo progetto della DC Comics che ha appena acquistato il locale precedentemente occupato da Mash su Brewer Street, a due passi da Piccadilly Circus.

Il design proposto continuerà la tradizione dei ristoranti di alta cucina, con la differenza che questo sarà radicato nel DC Multiverse, portando i clienti a bordo di un’avventura culinaria che attraverserà i celebri mondi di Batman, Superman e Wonder Woman […] Il locale non sarà un “parco a tema” con set ricostruiti e costumi del franchise, ma si propone di invitare gli ospiti in una sperimentazione dell’Universo DC senza rompere la quarta parete“.

A quanto pare l’ingresso riprenderà l’architettura del Wayne Manor visto nei film del Cavaliere Oscuro e l’area ristorante si ispirerà alle stanze dell’Arkham Asylum servendo anche street food.

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Fonte: Bleeding Cool

Ghostbusters 3: Paul Feig e Melissa McCarthy sostengono il film

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Sembra essersi finalmente esaurita l’ondata di polemiche che avevano accompagnato l’annuncio ufficiale di Ghostbusters 3, nuovo capitolo del franchise affidato alla regia di Jason Reitman, per lo più fomentate da alcuni utenti di Twitter e in seguito rimesse in discussione dal messaggio politico lanciato da Leslie Jones, una delle interpreti del reboot al femminile diretto da Paul Feig nel 2016.

A placare la rabbia ci hanno pensato Melissa McCarthy e lo stesso Feig, spiegando che non esiste alcun rancore nei confronti del progetto ma solo amore e stima verso il collega:

Di seguito le parole dell’attrice:

Sarò sempre dalla parte di chi realizza film. Ho parlato con Jason e ha sempre avuto questa idea di tornare al mondo dove i personaggi originali esistono. Voglio vederlo, assolutamente, voglio che ci racconti quella storia!“.

Questo invece il tweet di Feig:

Jason mi ha supportato quando non riuscivo nemmeno a realizzare i miei film. È sempre stato un vero gentleman e un fan del nostro reboot. Non vedo l’ora di scoprire cosa porterà nell’universo di Ghostbusters. Tanto amore e rispetto per te Jason“.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

“Rust City” il titolo di lavorazione di Ghostbusters 3. Le riprese inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.

Bill Murray e Dan Aykroyd torneranno nei panni dei personaggi interpretati nei due capitoli di Ivan Reitman, ma la produzione sta cercando quattro attori adolescenti (due ragazzi e due ragazze) da affiancare al cast originale.

“Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”, ha raccontato Reitman a Entertainment Weekly.

Reitman ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Gil Kenan e fonti attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al femminile del 2016 diretto da Paul Feig con Melissa McCarthy e Kristen Wiig.

Lady Gaga e Bradley Cooper: guarda l’esibizione dagli Oscar 2019

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Ecco disponibile la versione integrale dell’esibizione di Lady Gaga e Bradley Cooper agli Oscar 2019. I due si sono esibiti in una emozionante versione live di Shallow, il brano vincitore dell’Oscar di categoria e tratto da A star is born, il film che ha visto i due collaborare per la prima volta.

Bradley Cooper ha diretto, prodotto e interpretato il film, al fianco della popstar/attrice che ha anche scritto le musiche. La loro esibizione è stata certamente uno dei momenti più intensi degli Oscar 2019 e anche la regia dello show ha fatto un ottimo lavoro a proporla senza stacchi, concentrandosi sui due performer.

Una nota di merito in più a Cooper che, non essendo abituato ad esibirsi di fronte a un pubblico del genere, ha portato a casa un’ottima performance e ha dato anche al mondo un sacco di cui sparlare, vista l’intesa intima mostrata con Gaga di fronte a Hollywood e alla sua fidanzata, la modella Irina Shayk.

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Joker: la risata di Joaquin Phoenix in un nuovo video dal set

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A riprese ormai ultimate, si torna a parlare di Joker grazie ad un nuovo video “rubato” dal dietro le quinte dove riusciamo a sentire chiaramente un accenno della risata del clown principe del crimine interpretato da Joaquin Phoenix.

A molti sembrerà un dettaglio futile, tuttavia si tratta di un gesto e un suono che caratterizza il celebre antagonista dei fumetti DC già adattato sul grande schermo da Jack Nicholson, Heath Ledger e Jared Leto.

Qui sotto trovate la breve clip.

Joker: tutto quello che sappiamo sul film con Joaquin Phoenix

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Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Vi ricordiamo che il film arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros. La produzione di Joker si sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi, con protagonista Jared Leto.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Joker sarà una storia tragica e “anti-Trump”

Possibile l’ispirazione al fumetto di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche nocive.

Sono tre o quattro anni che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una recente intervista. Prendo molto tempo quando si tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.

Fonte

Gli Eterni: quando sarà ambientato il film?

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Attesi ritorni e aria di rivoluzione soffiano dalle parti dei Marvel Studios, con la nuova stagione che si aprirà nel segno di Captain Marvel (primo titolo con una supereroina protagonista), Avengers: Endgame (capitolo finale della Fase 3) e Spider-Man: Far From Home (il film inaugurale della Fase 4) e che proseguirà nei prossimi anni con diversi progetti già annunciati come Vedova Nera e Gli Eterni.

Su quest’ultimo è tornato a parlare il presidente degli studios Kevin Feige, reduce dalla grande serata degli Oscar 2019 dove Black Panther ha riscritto la storia e portato a casa tre statuette (costumi, scenografia, colonna sonora), illustrando i piani futuri del franchise:

Dopo Endgame e Spider-Man: Far From Home ogni cosa sarà diversa e unica, così come l’approccio alla realizzazione di ogni film. Ci sarà comunque il ‘ritorno a casa’ di alcuni personaggi ma anche l’introduzione di supereroi che la maggior parte del mondo non ha mai sentito nominare, proprio come è accaduto anni fa con i Guardiani della Galassia, ma molto più simili ai Vendicatori […]“.

Riguardo gli Eterni Feige ha poi specificato:

Sono un gruppo, e ci piaceva l’idea di introdurre un ensemble realizzando un film collettivo fin dall’inizio anziché introdurli singolarmente come abbiamo fatto con i primi Avengers. Ci muoveremo nello stesso modo dei Guardiani, non per il tono, ma in termini di introduzione di un nuovo team di persone. Jack Kirby ha creato questa enorme e incredibile epopea che dura da decine di migliaia di anni, ed è anche un tempo e un’ambientazione che non abbiamo mai affrontato finora…è proprio questo che ci stimola“.

Gli Eterni: nuovi dettagli sui personaggi del prossimo film Marvel

Secondo gli aggiornamenti Chloe Zhao dirigerà Gli Eterni, franchise basato sui personaggi creati da Jack Kirby. La notizia arriva a seguito di altri rumors circolati settimane fa. Matthew e Ryan Firpo, il cui script di Ruin è entrata al vertice della Lista nera del 2017, hanno firmato la sceneggiatura per l’avventura della squadra di supereroi che dovrebbe debuttare nel 2020.

Il progetto include gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai fan dei fumetti come Eterni e i mostruosi Deviants, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestials.Le fonti dicono a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarda la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, che ama muoversi tra gli umani.

Fonte: Collider

Captain Marvel: il passato di Nick Fury nella nuova clip

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Si avvicina l’uscita di Captain Marvel, il primo cinecomic targato Marvel Studios del 2019 che vede protagonista Brie Larson nei panni della supereroina Carol Danvers. Il film, annunciato come una vera novità in termini di storia e racconto, ci mostrerà anche il passato di Nick Fury, personaggio che abbiamo già incontrato nel corso del MCU ma mai negli anni Novanta.

Leggi la recensione di Captain Marvel

La clip che trovate qui sotto potrebbe darci qualche indizio sul futuro leader dello SHIELD interpretato ancora una volta da Samuel L. Jackson, ora impegnato a scoprire da dove venga questa potentissima guerriera aliena e perché è tornata sulla Terra.

Captain Marvel: cosa dicono i fumetti di Kelly Sue DeConnick sul film

Insieme a questa è arrivata online un’altra clip che mostra il duro allenamento di Carol Danvers con il suo maestro e mentore Kree, Yon-Rogg, che sullo schermo ha il volto di Jude Law. Di seguito potete dare un’occhiata anche ad una manciata di nuove foto ufficiali e dal dietro le quinte con i realizzatori e il cast.

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. L’uscita al cinema è fissata al 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel spoiler: nuovi dettagli sul personaggio di Annette Bening

Fonte: CBM

Oscar 2019: è stato un “pink carpet”, ma quest’anno vincono gli uomini

Rosa, rosa ovunque. È questo quello che devono aver pensato i partecipanti alla Notte degli Oscar 2019 arrivando sul tappeto rosso. Negli USA hanno infatti parlato di “pink carpet”, con qualche deriva di variazioni del blu, specialmente per gli uomini, e i classici bianchi e nero, semplici o ricchi, con i quali raramente si sbaglia. A dispetto delle bellissime donne che hanno sfilato, però, quest’anno i meglio vestiti sono in generale gli uomini.

Ecco le star sul red carpet: tendenze, colori, fantasie, top e flop.

Rosa

Il colore predominante, dalle sfumature shocking a quelle confetto, fino alla versione luccicante scelta da Emilia Clarke. Molto vistosa ma sempre bella Linda Cardellini, mentre romantici in rosa antico Jason Momoa e sua moglie Lisa Bonet. Vera regina (non a caso) di categoria è però Helen Mirren, elegantissima in un abito rosa leggero e molto giovanile, pur non stonando con la sua età e il suo portamento da vera Dame.

Decisamente eccessive Angela Bassett e Sarah Paulson, ma in queste occasioni l’eccesso non è per forza un male, come dimostra il ricco abito della Paulson. Sempre più bella, a dispetto dell’abitino banale, Julia Roberts che per premiare il miglior film ha scelto, ancora, il rosa.

Blu e derivati

Tra l’azzurro di Yalitza Aparicio e quello di Charlize Theron ci passano self confidence, anni di red carpet e soprattutto una diversa presenza scenica. Tuttavia, mentre la Theron conferma, come ogni anno, di essere una delle migliori a calcare il tappeto rosso degli Oscar, la Aparicio è perfetta in un abito da Cenerentola che per la prima volta va al ballo. Semplice e romantica, la protagonista di Roma, riesce a sopravvivere, da promossa, al suo primo red carpet da Oscar.

Scelgono il blu scuro invece la sempre elegantissima Tina Fey e Octavia Spencer, che ancora una volta dimostra di saper indossare abiti eleganti con gusto, nonostante non abbia un fisico “canonico” per il mondo del cinema. Molti anche gli uomini in blu, tra cui l’elegante ma semplice Adam Driver, che ha partecipato alla notte degli Oscar da nominato, per la prima volta in carriera.

Per una questione di spettro cromatico, inseriamo in questa sotto-categoria anche Spike Lee e Lucy Boynton. Nessuno dei due brilla per eleganza, ma almeno Lee ha personalità, mentre Lucy continua a fare scelte di stile che non valorizzano per niente la sua incredibile bellezza naturale.

Velluto maschile

Il velluto è un tessuto rischioso ma sembra che trai divi di quest’anno sia riuscito a trovare il suo spazio, con risultati eccellenti, come nel caso di Michael B. Jordan, e anche lui ha optato per il blu. Chris Evans e David Oyelowo si associano alla scelta di stile, ma purtroppo per Evans, la sua presenza fisica non viene valorizzata da una scelta azzardata.

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Bianco e nero

Un classico, dal look da tomboy scelto da Amy Poheler e dalla giovanissima Elsie Fisher, protagonista di Eight Grade, che si sono presentate in giacca e pantaloni, in total black. Anche Melissa McCarthy ha scelto i pantaloni, mentre splendide negli abiti lunghi la migliore non protagonista Regina King, una delle migliori, e Ashley Graham, la super modella plus size che ha intervistato i talent sul red carpet.

Tra le meglio vestite in assoluto, la vincitrice dello scorso anno Allison Janney, in nero, con scollatura profonda, e Amy Adams, in un prezioso abito bianco, molto scollato, una scelta diversa rispetto agli abiti casti e di gran classe scelti per gli appuntamenti precedente di questa season award.

Oro, argento e… bronzo

Il nome bizzarro di questa sotto-categoria comprende quelle scelte d’abbigliamento che si sono distinte per il loro luccichio. Dall’imperiale oro di Glenn Close e quello romantico di Danai Gurira, all’argento mozzafiato di Brie Larson e Jennifer Lopez, fino al bronzo di Emma Stone, che per una volta non si guardagna un posto tra le preferite, cosa molto strana viste le sue sempre ineccepibili scelte di stile.

Si distingue, come sempre, per stile ed eleganza, una principesca Michelle Yeoh.

I più belli del reame

Ci riserviamo un’ultima sezione per incoronare i re del tappeto rosso. Trai migliori annoveriamo la classe di Viggo Mortensen e di Samuel L. Jackson, ma anche l’eccentrica scelta di Chadwick Boseman, vistoso eppure di grande eleganza. Ma quello che ha conquistato davvero il nostro cuore è Nicholas Hoult con un outfit assolutamente incredibile, non a caso firmato da Dior.

Il Gladiatore: in vendita la tenuta della Val d’Orcia

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La spettacolare tenuta utilizzata nel film Il Gladiatore è in vendita su Casa.it il sito e l’app di riferimento per chi cerca casa e per i professionisti del Real Estate. Il film, ambientato nell’antica Roma che vede come protagonista Russell Crowe nei panni del Generale Massimo Decimo Meridio, ha ottenuto 12 candidature all’Oscar vincendone 5.

La tenuta immersa nel cuore della Val d’Orcia, arroccata in una posizione collinare che permette di avere viste mozzafiato sulla campagna toscana patrimonio dell’UNESCO, si trova a breve distanza da tutti i centri medievali della zona, tra cui Pienza, Montalcino, Montepulciano e Monticchiello.

Come gli appassionati di cinema sapranno, il viale privato di cipressi fornisce l’accesso alla tenuta dove è presente lo storico casolare sviluppato su 3 piani per una totale superficie di 1300 metri quadrati, 17 ettari di terreno e un panorama unico nel suo genere.

La proprietà presenta eccezionali dettagli architettonici toscani originali come la pietra medievale, le arcate, le colonne, i soffitti a volta, i pavimenti in cotto, le travi in legno a vista e gli elementi in travertino.

Al piano terra troviamo garage, cantine, locale tecnico. Al primo piano: 6 camere da letto, 2 bagni, 2 cucine, 2 soggiorni con camino, sala da pranzo, studio, ripostiglio, terrazza panoramica. Al secondo piano: 6 camere da letto supplementari, 1 bagno e 1 ripostiglio.

La villa è circondata da 17 ettari di terreno, tra cui due dedicati all’uliveto.

Gli amanti del film possono sognare a occhi aperti scorrendo le immagini della villa sulla collina, del campo di grano e del viale di cipressi come il protagonista Massimo Decimo Meridio, semplicemente navigando su Casa.it.

Supereroi in rosa, registi fantasma e qualche sorpresa. I momenti top degli Oscar 2019

Nonostante le critiche che si sono fatte e che si faranno a questi Oscar 2019 (tutti i vincitori), i premi che non hanno fatto felici tutti (e quando mai ci riescono?) e le aspettative deluse, ci sforziamo, in questa sede, di vedere il “bicchiere mezzo pieno” e cerchiamo di trovare il bello in una serata alquanto piatta, soprattutto dal punto di vista dello spettacolo.

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I supereroi da Oscar

Black Panther

Nonostante le critiche che il film Marvel Studios ha ricevuto, è importante sottolineare come i premi che gli sono stati assegnati hanno contribuito ad abbattere altri piccoli muri nell’assegnazione dell’Academy Awards, premiando anche due donne di colore che hanno segnato la storia, prime in categoria. La costumista Ruth Carter e gli scenografi Hannah Beachler  e Greg Berry ringraziano.

Il film segna anche l’ingresso del cinemcomic nell’Olimpo dell’Academy, evento che era nell’aria da diversi anni. Il Cavaliere Oscuro ha per la prima volta accostato il genere al premio, grazie all’interpretazione di Heath Ledger, e mentre Wonder Woman e Logan ci sono andati vicini nell’epoca d’oro del cinecomic, Black Panther ha compiuto l’impresa. Al di là dei meriti del film, è comunque un passo importante per gli Oscar che diventano sempre più rappresentativi dello spettatore.

Spider-Man: Un nuovo universo

Quest’anno il colpo grosso lo ha portato a casa Sony Pictures, che con il film sull’Uomo Ragno co-creato dall’italiana Sara Pichelli, ha sbaragliato, giustamente, lo strapotere Disney e ha conquistato una statuetta attesa quanto meritata. Anche quest’anno, un pizzico di Italia è salita su quel palco.

I presentatori di razza

Melissa McCarthy e Brian Tyree Henry stra-vincono

Il premio ai migliori costumi è andato a Ruth Carter, per Black Panther, che ha fatto del personaggio Marvel “un vero re africano”. Tuttavia lo spettacolo è cominciato prima, con l’annuncio dei nominati e l’assegnazione del premio da parte di Melissa McCarthy e Brian Tyree Henry che hanno trascinato il Dolby presentandosi sul palco con dei costumi che richiamavano tutti i nominati di categoria.

Se la McCarthy ha prediletto il costume della regina Anna in La Favorita, Tyree Henry non ha saputo scegliere, aggiungendo un pezzetto di ogni stile e costume al suo abbigliamento. Esilaranti.

Suggerimenti per il 2020

Amy Poheler, Tina Fey e Maya Rudolph hanno presentato il premio alla migliore attrice non protagonista, vinto da Regina King per Se la strada potesse parlare. Le tre comedian hanno calcato il palco subito dopo il numero musicale dei Queen+Adam Lambert, cui è stata affidata l’inaugurazione del palco.

Ma le tre signore della comedy americana hanno eclissato Brian May e compagnia: brillanti, divertenti, causitche e politiche, le tre si candidano a pieno diritto ad essere le prossime che l’Academy chiamerà per condurre la serata. Dopotutto ai Golden Globes la coppia Fey/Poheler ha sempre brillato, e con la Rudolph lo spettacolo e le risate sono assicurate!

La complicità al Dolby Theatre

“Siamo lontani dal fondo… adesso”

Se di complicità si deve parlare, Bradley Cooper e Lady Gaga occupano un posto d’onore a questo tavolo. I due protagonisti di A Star is Born hanno cantato dal vivo Shallow, brano di punta dell’intensa colonna sonora originale del film, che ha anche vinto l’Oscar di categoria. Voce e pianoforte, Lady Gaga ha incantato il Dolby, nonostante l’evidente emozione, e con Cooper ha dato vita a un momento elettrizzante. E non siamo tanti sicuri che sia piaciuto a Irina Shayk…

Que viva Mexico… ancora

Continua la scia positiva per il Messico agli Oscar. Sono ormai cinque anni che la Stato più “odiato” da chi vuole rendere grande di nuovo l’America trionfa agli Academy Awards, e tutto cominciò con Gravity di Alfonso Cuaron. Dopo la doppietta di Alejandro Gonzales Inarritu e di Guillermo Del Toro lo scorso anno, Cuaron torna a vincere la migliore regia con il bellissimo Roma (il film ha vinto anche Miglior Film Straniero e Migliore Fotografia).

A premiarlo c’era proprio il fraterno amico Del Toro, che lo aveva già premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Oro. Guillermo ha semplicemente detto: “Oh, questo è un nome che so pronunciare… Alfonso Cuaron”, tra gli applausi generali e il sorriso di complicità tra due amici che ce l’hanno fatta.

Pretty in Pink

La Regina d’Inghilterra e il Re di Atlantide

Helen Mirren e Jason Momoa formano senz’altro una strana coppia. Un assortimento molto interessante per i due attori che sono stati chiamati a premiare il miglior Documentario (Free Solo). Entrambi in rosa, colore predominante sul red carpet di questa edizione degli Oscar 2019, sono stai la migliore coppia di presentatori della serata. Merito della presenza scenica di Momoa e della classe senza tempo di Dame Mirren.

Julia Roberts

Più passano gli anni e più la Robert, premio Oscar nel 2001 per Erin Brockovich, sembra diventare affascinante e luminosa. Sarà che a fine serata tutti sapevamo che quello che ha annunciato lei (miglior film) era l’ultimo premio da assegnare, sarà che il suo sorriso è a dir poco contagioso, sarà che il tono di rosa che ha scelto avrebbe tenuto sveglio chiunque, l’attrice è una vera e propria calamita da palcoscenico. Inoltre si è arrogata il compito di “dichiarare chiusa la 91° edizione degli Oscar”.

Gli effetti di Bohemian Rhapsody su Hollywood

Opera senza autore

Bohemian Rhapsody è il film che ha vinto più Oscar in assoluto: 4 statuette. Il film però non ha un regista, o meglio, nessuno si è ricordato di lui e con buone ragioni. Bryan Singer, che è atutti gli effetti accreditato come regista del film, insieme a Dexter Fletcher, è stato condannato alla damnation memoriae dalla produzione del film, in primis Brian May, che ha detto chiaramente che il film non è di Singer.

Dal canto suo, Rami Malek si è dissociato dal lavoro con Singer, parlando di set turbolento. Quel che è certo che difficilmente ci ricapiterà di vedere un film di così grande successo con una storia così “losca” alle spalle. Piuttosto, speriamo che presto la situazione legale del regista venga chiarita e che possa tornare a lavorare in serenità, o a pagare per i suoi reati, a seconda di ciò che deciderà la giustizia.

Un bacio ancora

Dedichiamo questo spazio a Rami Malek, non perché si sia apprezzata particolarmente la sua vittoria, ma perché è sembrato uno dei pochi attori che non aveva fretta di salire sul palco a prendersi il suo premio. Perché? Sembrava che l’attore avesse decisamente più voglia di pomiciare con la bella fidanzata, l’attrice Lucy Boynton, sua co-star in Bohemian Rhapsody.

Un bacio, due, tre, un abbraccio, un altro bacio e poi lei che sembra dirgli “vai, è il tuo momento, ma pulisciti il mio rossetto dal mento, prima”. Un siparietto molto dolce per una coppia che potrebbe durare il tempo di un ciak, ma che è appena nata (proprio sul set del film) e che suscita grande tenerezza.

Le emozioni più grandi

La prima volta di Spike Lee

Una vera standing ovation ha accompagnato Spike Lee per la prima volta sul palco degli Academt Awards. Premiato con giustificato e trascinante entusiasmo da Samuel L. Jackson (e Brie Larson), il regista si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura non originale di BlackkKlansman.

Il discorso di ringraziamento non ha deluso: deciso, incazzato, diretto, il regista ha ricordato che le “elezioni del 2020 sono dietro l’angolo” e che tante volte è necessario “fare la cosa giusta”. Peccato che più tardi, durante la serata, non si sia risparmiato la stoccata a Green Book (che ha vinto il miglior film) dicendo che “ogni volta che qualcuno guida” per lui finisce male. Il riferimento è per A spasso con Daisy, che vinse ai danni (anche ) di Fa’ la cosa giusta.

Olivia Colman

Se un pari merito doveva essere assegnato, sarebbe stato giusto darlo nella categoria Migliore attrice protagonista. La bravissima Olivia Colman ha “rubato” la statuetta che tutti credevamo destinata a Glenn Close. Dispiace moltissimo per l’interprete arrivata alla settiman nomination senza mai aver vinto, ma la sorpresa, la dolcezza e la commozione della Colman, unitamente all’incredibile performance ne La Favorita, ci ripagano un po’ dell’amarezza per la Close.

Trascinando con sé sorrisi e lacrime, Olivia ha offerto il discorso di ringraziamento più “disordinato” ed emozionato, basta chiedere a Emma Stone, sua co-star, che con lacrime e un ampio sorriso, l’ha accompagnata con gli occhi sul palco per il meritato premio.

Descendants 3: trailer ufficiale del film Disney Channel

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Disney ha diffuso il trailer ufficiale di Descendants 3, l’atteso terzo capitolo della saga prodotta per Disney Channel. 

Descendants 3, l’attesissimo terzo capitolo del Disney Channel Original Movie continua il racconto della saga contemporanea tra il bene e il male: le figlie e i figli adolescenti dei Cattivi Disney più famosi — Mal (Dove Cameron), Evie (Sofia Carson), Carlos (Cameron Boyce) e Jay (Booboo Stewart) — ritornano sull’Isola degli Sperduti per reclutare un nuovo gruppo di discendenti che si uniscano a loro ad Auradon Prep.

Descendants 3, il film

Quando una violazione della barriera mette a repentaglio la sicurezza di Auradon durante la loro partenza dall’Isola, Mal decide di chiuderla definitivamente, temendo che i suoi nemici Uma (China Anne McClain) e Hades (Cheyenne Jackson) si vendichino sul regno. Nonostante la sua decisione, una misteriosa forza oscura minaccia la popolazione di Auradon e toccherà a Mal e ai figli dei Cattivi salvare tutti nella più epica delle loro battaglie.

In Italia #Descendants3 arriverà in autunno su Disney Channel.

Boba Fett: 10 curiosità dai fumetti di Star Wars

Apparso come antagonista nei tre film della trilogia originale di Star Wars, Boba Fett è un cacciatore di taglie il cui passato è avvolto nel mistero. Tuttavia la corazza Mandaloriana e la nave ereditata dal padre (la Slave I) sono solo i primi dettagli di una origin story affascinante raccontata meglio nei fumetti.

Ecco 10 curiosità sul personaggio apprese dal canone di Star Wars:

Era un “fan” dei cacciatori di taglie fin da piccolo

Difficile a credersi, eppure Boba Fett si è innamorato della figura del cacciatore di taglie da bambino, quando già conosceva i nomi e le storie di alcuni dei migliori tracker della galassia (e questo succedeva all’età di otto anni).

Probabilmente una passione del genere è stata ereditata dal padre Jango.

Niente può fermarlo, nemmeno un alieno a sei braccia

Nella trilogia originale di Star Wars non abbiamo visto molto di Boba Fett come guerriero, mentre nei fumetti il personaggio affronta una serie di considerevoli minacce come l’enorme e mostruosa bestia aliena a sei braccia.

Il duello finì con la vittoria di Boba che lasciò l’avversario annichilito e senza un singolo arto.

Guanti speciali

Boba Fett riesce a essere un fiero combattente con o senza armi, e proprio come ogni buon cacciatore di taglie e serial killer, gli spiace tenere nascosti i suoi segreti del mestiere.

Uno dei posti preferiti dove tenere i gadget sono i guanti, custodia di lame estremamente pericolose chiamate “vibroblades“, abbastanza robuste da reggere il confronto con una spada laser.

Utilizza dei gadget simili a quelli di Batman

Sempre parlando dell’equipaggiamento di Boba Fett, lo strumento maggiormente utilizzato dal cacciatore di taglie nelle sue avventure dei fumetti è un grappino molto simile a quello di Batman nel DC Universe.

Il personaggio lo sfoggia durante un combattimento, per catturare bersagli in fuga, e per sfuggire a situazioni pericolose.

Conosce quasi tutto dei criminali della galassia

Il fatto che Boba Fett si sia diretto con facilità nel luogo dove sapeva di trovare Han Solo in Episodio IV ci porta a credere che il cacciatore di taglie abbia una conoscenza piuttosto ampia dei criminali della galassia, soprattutto perché sembra avere familiarità con qualsiasi pianeta al di fuori dalla mappa come Tatooine.

Per tutti i viaggi compiuti, avere tutte quelle informazioni memorizzate nella sua testa è un’impresa piuttosto incredibile.

Ha avuto uno Wookie come spalla

Ci sono molte cose che Boba Fett ha in comune con Han Solo: entrambi sono piloti brillanti, e hanno lavorano per Jabba the Hutt, ed entrambi hanno avuto come spalle due Wookie. Quello del cacciatore di taglie si chiama Black Krrsantan anche se i due colleghi non sono mai stati amici come Han e Chewie.

Ha combattuto contro Luke Skywalker

Boba Fett odia i Jedi? Probabilmente si, e non sorprende affatto scoprire che la ragione è radicata nel passato del personaggio: un giovanissimo Luke Skywalker è infatti uscito vittorioso dallo scontro con il nemico, quando fu Darth Vader a ordinargli la sua cattura in modo che il Signore Oscuro potesse interrogarlo.

Così un duello che sembrava scontato finì con un risultato inatteso: usando la combinazione della sua spada laser e della Forza, Luke fuggì da Boba Fett vivo e libero. In ogni caso Boba Fett riuscì a portare qualcosa a Darth Vader: il nome di suo figlio.

La grande rivelazione a Darth Vader

Ricorderete tutti la scena in cui Darth Vader rivela a Luke di essere suo padre, ma in pochi sanno quando il personaggio ha appreso questa verità.

Bisogna ringraziare Boba Fett per questa notizia: mentre stava combattendo contro Luke su Tatooine, il cacciatore di taglie scoprì il misterioso nome del pilota, e non essendo in grado di portarlo vivo dal suo mandante, gli consegnò l’unica informazione a disposizione.

Un’infanzia particolare

Probabilmente non sarà una sorpresa scoprire che Boba Fett ha iniziato la sua carriera come cacciatore di taglie più micidiale della galassia nella tenera infanzia, all’età di otto anni, quando si ritrovò a lavorare per un mercenario alieno.

Non passò troppo tempo e il giovane uccise sia il padrone che la sua compagna con la piccola pistola che aveva nascosto sotto i vestiti. D’altronde le abilità con un’arma erano già così definite che suo padre non intervenne nemmeno per salvare suo figlio.

Il rapporto con il padre

Star Wars è una saga familiare che trae molte delle sue riflessioni dal rapporto complicato fra padri e figli, e quella tra Jango Fett e suo figlio non sfugge a questa tematica,

Jango non avrà insegnato a Boba lezioni sulla morale, eppure ha sempre nutrito un sincero desiderio di vedere suo figlio avere successo. Fin dalla sua “nascita” lo istruì su come sopravvivere e prosperare nella dura galassia in cui vive.

Fonte: CBR

Avengers: Endgame, Clark Gregg crede nel ritorno di Phil Coulson

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Prossimo a rivestire i panni dell’Agente Phil Coulson in Captain Marvel (dove apparirà visibilmente ringiovanito vista l’ambientazione negli anni Novanta), Clark Gregg è uno dei volti ricorrenti del MCU tra film e serie tv (Agents of SHIELD). Il suo destino era stato deciso durante il primo Avengers, quando il personaggio venne ucciso da Loki, per poi essere resuscitato sul piccolo schermo; da allora non abbiamo avuto più aggiornamenti su possibili ritorni di Coulson, tranne ovviamente il suo ruolo nel prequel con Brie Larson e Samuel L. Jackson in uscita il 6 Marzo.

Ora è proprio l’attore a stuzzicare i fan dichiarando in un’intervista che Tutto è possibile nell’universo Marvel, rispondendo a chi chiedeva di un suo cameo in Avengers: Endgame, quarto capitolo dei Vendicatori e ultimo titolo della Fase 3.

Nei mesi scorsi era comparsa in rete perfino una teoria secondo cui l’agente Coulson avrebbe rappresentato la vera chiave per risolvere ciò che era andato storto in Infinity War. Rimasto inutilizzato per gran parte del finale della quinta stagione di Agents of SHIELD, Coulson potrebbe infatti essere la pedina fondamentale nel gioco degli Avengers contro Thanos. 

E se fosse stata la trama della serie ad aver causato la morte di Coulson? E se il personaggio fosse finito in un luogo magico per poi tornare nei film nel momento in cui gli alieni Kree, che nel frattempo hanno invaso la Terra prima degli eventi di Avengers 4, si sono rivelati una minaccia pericolosissima?

Avengers: Endgame: una teoria prevede un ruolo centrale per l’agente Coulson

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, diretto da Anthony e Joe Russo, e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, 6 cose che vorremmo accadessero prima della fine

Fonte: TV Guide

Aquaman: superato Iron Man 3, è il più alto incasso per uno standalone

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Inarrestabile Aquaman: il film diretto da James Wan che vede protagonista Jason Momoa mette a segno l’ennesimo record della stagione superando Iron Man 3 in classifica e diventando così il più alto incasso a livello internazionale per un cinecomic solista.

Come riportato da Forbes, gli 806 milioni di dollari conquistati dal film targato DC nel mondo scalzano dal podio il terzo capitolo del franchise di Tony Stark uscito nel 2013, mentre complessivamente soltanto i titoli “collettivi” The Avengers ($896m in 2012), Avengers: Age of Ultron ($945m in 2015) e Avengers: Infinity War ($1.3b in 2018) hanno fatto meglio.

Le previsioni parlano chiaro: a meno che non arrivi lo sgambetto di Captain Marvel nelle prime due settimane, potremo assistere ad uno scenario in cui i cinque più grandi film di supereroi – almeno per quanto riguarda il box office estero – saranno Avengers 4, Avengers 3, Avengers 2, Avengers e, solo contro la corazzata Marvel, Aquaman.

Raggiungere quota 300 milioni in Cina ha sicuramente aiutato il destino del film, ma è importante ricordare come lo standalone sia andato molto bene un po’ ovunque, incluso il Nord America, con 332,9 milioni incassati in patria dopo due mesi, superando Guardiani della Galassia (333 milioni nel 2014) e Spider-Man: Homecoming (334 milioni nel 2017).

Aquaman, ufficiale: il sequel è in lavorazione

Fonte: Forbes

Avengers: Endgame, i giocattoli svelano le nuove armi di Iron Man

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Due immagini leak trapelate in rete potrebbero aver svelato l’aspetto delle nuove armi di Iron Man relative agli eventi di Avengers: Endgame. Come potete vedere qui sotto, si tratta di un vero e proprio cannone in grado di lanciare missili e montato sul braccio sinistro dell’eroe.

Curiosamente sulla scatola compare anche la stessa citazione che Tony Stark aveva pronunciato nel primo film degli Avengers quando volò fuori dal Quinjet per recuperare Loki. Che sia un altro indizio del possibile viaggio nel tempo attraverso il Regno Quantico, grazie al quale i Vendicatori torneranno ad eventi del passato?

Nello stesso gruppo di foto compaiono quelle che dovrebbero essere le uniformi dei personaggi da Regno Quantico.

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