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Matrix Revolutions: trama, cast e sequel del film con Keanu Reeves

Con il film del 1999 Matrix, le sorelle Lilly Lana Wachowski hanno dato vita ad un prodotto rivoluzionario, da subito diventato un cult inestimabile tanto per i suoi temi quanto per la messa in scena. A quattro anni di distanza, le due hanno poi scritto e diretto anche il secondo sequel della serie, intitolato Matrix Revolutions. Uscito in sala nel 2003, questo ha così portato avanti la battaglia di Neo contro il sistema di Matrix, che ha schiavizzato l’intera specie umana. Questo è uscito a pochi mesi di distanza dal secondo capitolo Matrix Reloaded, dando così conclusione alla trilogia, riproponendo le caratteristiche dei predecessori ed entrando ancor di più nel vivo del racconto.

Come per il secondo capitolo, anche questo terzo si avvalsa di tutte le nuove tecnologie possibili tanto nelle riprese sul set quanto in fase di post-produzione per gli effetti speciali. In particolare, Matrix Revolutions è stato il primo film live-action ad essere realizzato e distribuito anche in formato IMAX. Per la conclusione della loro trilogia, inoltre, le sorelle Wachowski avevano immaginato sequenze particolarmente complesse e ricche di dettagli, che richiesero un uso ancor più massiccio di effetti speciali. Ciò portò dunque il film a raggiungere un budget di 150 milioni di dollari.

Nonostante l’attesa, questo si rivelo un successo minore rispetto ai due primi capitoli, con un guadagno complessivo di “soli” 427 milioni di dollari, quasi la metà di quanto incassato dal secondo film. Matrix Revolutions però non manca di offrire lo stesso livello di intrattenimento, vantando ancora oggi un grande fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Matrix Revolutions: la trama del film

Il terzo film della saga ha inizio con la città ribelle di Zion ormai prossima alla distruzione e la guerra tra uomini e macchina giunta al suo apice. L’Eletto Neo è ancora lì dove era rimasto dalla conclusione del precedente film. Privo di sensi nella realtà, si risveglia in un luogo che non appartiene a Matrix nè al mondo reale, che viene usato per trasportare furtivamente programmi da Matrix al mondo delle macchine e da lì inizia a tentare la fuga. Mentre è impegnato a ciò, i suoi compagni Morpheus e Trinity tentano di farlo risvegliare affinché possa tornare in battaglia. Nel tentativo, apprenderanno che Neo si trova in un limbo controllato dal Merovingio, e da questi dovranno recarsi per salvarlo.

Mentre si trova in tale limbo, però, Neo ha anche modo di comunicare con l’Oracolo, che lo mette in guardia dall’Agente Smith, ormai sempre più un alter ego dell’Eletto, i cui poteri sono in continua crescita. La sua esistenza inizia dunque a diventare la principale minaccia alla rivoluzione degli umani. Per tentare di fermarlo, Neo tenterà di stringere un accordo con l’intelligenza artificiale che governa ogni cosa. Raggiungerla prima che le macchine distruggano ciò che resta di Zion e della resistenza sarà però quanto mai complesso, con il mondo che sembra ritorcersi contro ogni loro tentativo di fermare ciò che sembra inevitabile.

Matrix Revolutions cast

Matrix Revolutions: il cast del film

Il film vede il ritorno nei ruoli dei protagonisti gli attori già visti nel precedente film, a cui si aggiungono dei nuovi ingressi. Per il ruolo di Neo, l’attore Keanu Reeves dovette sottoporsi ad un rigido allenamento fisico ed una ferrea dieta al fine di poter interpretare le complesse scene di battaglia. Allo stesso tempo, le due registe gli hanno assegnato la lettura di diversi testi filosofici, come ad esempio Simulacra And Simulation. Carrie-Anne Moss tornò a sua volta nei panni di Trinity, preparandosi personalmente per le scene di battaglia ed eseguendo da sé le spericolate acrobazie con la moto. Laurence Fishburne riprende invece il ruolo di Morpheus, qui ulteriormente approfondito. L’attrice Gloria Foster, interprete originale dell’Oracolo, era scomparsa tra le riprese del secondo e il terzo film. Viene dunque qui sostituita da Mary Alice.

Hugo Weaving torna a vestire i panni dell’agente Smith. Anche in questo nuovo capitolo egli si trovò a prendere parte ad alcune delle scene di combattimento più complesse, che gli richiesero una grande preparazione fisica. Tornano poi a far parte del film gli attori Helmut Bakaitis nei panni dell’Architetto e Lambert Wilson in quelli del Merovingio. L’attrice Jada Pinkett Smith è Niobe, membro della resistenza. Monica Bellucci, infine, interpreta Persephone, moglie del Merovingio. Ian Bliss è presente nei panni di Bane, e venne scelto in particolare per la sua somiglianza con Weaving. Il personaggio di Zee, interpretato nel secondo film dalla cantante Aaliya, venne affidato qui a Nona Gaye in seguito alla scomparsa della precedente interprete.

Una scena di Matrix Resurrection, il sequel di Matrix Revolutions.

Matrix Revolutions: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A lungo, inoltre, si era parlato della possibilità di riportare Matrix sul grande schermo. Dopo il terzo film, però, Keanu Reeves aveva però dichiarato di considerare felicemente conclusa la storia di Neo e del suo mondo. Dopo anni di speculazioni, nel 2019 è stato confermato un quarto film, intitolato Matrix Resurrection, uscito al cinema nel gennaio di quest’anno per la regia di Lana Wachowski e nuovamente interpretato da Reeves e dalla Moss. Si aggiungono poi al cast gli attori Neil Patrick Harris, Yahya Abdul-Mateen II, Jonathan Groff e Pryanka Chopra. Il film ha tuttavia raccolto critiche contrastanti, per via del suo riscrivere alcune delle regole proposte dai precedenti film, giungendo a nuovi risultati e significati.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Matrix Revolutions è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 gennaio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: trama, cast e curiosità sul film

Guillermo del Toro è noto per le sue favole dark, in cui trovano posto creature affascinanti ma anche mostri estremamente minacciosi. Da Hellboy a Il labirinto del fauno, da Crimson Peak a La forma dell’acqua, il regista messicano ha nel tempo dato vita a racconti di grandissimo fascino, che fanno di queste creature l’occasione per riflettere sulla natura umana e il suo agire. Nel 2021 del Toro ha poi realizzato La fiera delle illusioni – Nightmare Alley (qui la recensione), dove ha rinunciato all’elemento fantastico per concentrarsi su di una vera e propria discesa negli inferi del protagonista umano, facendo così emergere tutte le perversioni, la sete di potere e la bestialità di cui l’uomo può macchiarsi.

Il film è l’adattamento del romanzo del 1946 Nightmare Alley scritto da William Lindsay Gresham, già portato sul grande schermo con un film del 1947. del Toro sceglie però di non realizzare un remake di quel film, bensì una vera e propria seconda trasposizione del romanzo, rimanendo più fedele ad esso e aggiungendovi quel tocco dark che gli è proprio. In particolare, del Toro ripudia il finale consolatorio offerto dal film del 1947, così da conferire al proprio racconto un senso e un messaggio completamente diversi. La fiera delle illusioni – Nightmarey Alley è dunque una delle opere più mature e cupe del regista, che ha dunque ribadito nuovamente la sua natura di vero e proprio visionario.

Esteticamente abbagliante, interpretato da attori tra i più talentuosi di Hollywood e con un’attenzione alla messa in scena e al dettaglio tipiche di del Toro, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è davvero un film imperdibile, tanto per i fan del regista quanto per chi si avvicina solo ora al suo cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Il film si svolge negli anni ’40 e racconta la storia di Stanton Carlisle, in fuga da un passato tormentato, che si imbatte casualmente in un luna park itinerante. Qui, in mezzo alle attrazioni e a strambi personaggi, troverà due cose che sembrano poter salvare la sua vita: l’abilità di mentalista e la dolce Molly, di cui si innamora perdutamente. Fuggito con lei verso una nuova vita di spettacoli per l’alta società, Stanton inizia a diventare però sempre più bramoso di fama, potere e soldi. L’occasione per ottenere tutto ciò arriverà nel momento in cui pianifica di imbrogliare il pericoloso magnate Ezra Grindle con l’aiuto di una misteriosa psichiatra, intraprendendo un percorso dal quale non gli sarà più possibile tornare indietro.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Guillermo Del Toro

 

Il cast di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Ad interpretare il protagonista, Stanton Carlisle vi è l’attore Bradley Cooper, il quale per il ruolo si è preparato praticando boxe e dimagrendo notevolmente. L’attore si è inoltre qui cimentato nella sua prima scena di nudo integrale, alla quale non ha cercato di sottrarsi ma che ha vissuto con una certa tensione. Accanto a lui, nel ruolo di Molly vi è invece Rooney Mara, mentre Willem Dafoe è il gestore del luna park, Clem Hoatley. L’attore Ron Perlman, ricorrente nella filmografia di del Toro, interpreta invece il forzuto Bruno. L’attrice Toni Collette interpreta Zeena Krumbein, colei che insegna l’arte del mentalista a Stanton, mentre Cate Blanchett è la psichiatra Lilith Ritter. Richard Jenkins, infine, è il magnate Ezra Grindle.

Le candidature e i premi vinti da La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Il film ha vinto un totale di 30 premi e ottenuto ben 121 candidature. In particolare, ben 10 nomination ai Saturn Awards, dedicati ai film horror, fantasy e di fantascienza, dove ha poi vinto i premi per Miglior sceneggiatura e Miglior film thriller. Ha poi riportato 8 nomination ai Critics’ Choice Awards e 3 ai Bafta Awards, senza però riportare vittorie. Il National Board of Review e l’American Film Institute lo hanno invece inserito tra i migliori dieci film dell’anno. Infine, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è stato candidato anche a quattro premi Oscar, nelle categorie Miglior film, Miglior fotografia, Miglior scenografia e Migliori costumi, ma anche in questo caso non ha riportato vittorie.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Bradley Cooper

 

 

Il trailer di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Wonder – White Bird da oggi 4 gennaio al cinema

Wonder – White Bird da oggi 4 gennaio al cinema

La magia di Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, ‘Scegli la gentilezza’ – torna ad emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: Wonder – White Bird, al cinema dal 4 gennaio, distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.

Il film, diretto dall’acclamato regista di Neverland e Non così vicino Marc Forster e interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, è infatti lo spin-off del celebre film campione d’incassi Wonder (Stephen Chbosky, 2017).

Se nel film di Stephen Chbosky veniva raccontata la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta, riuscendo a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola grazie alla sua travolgente gentilezza, in Wonder – White Bird ci si concentra sul bullo Julian.

Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian – interpretato dal giovane talento Bryce Gheisar – cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Esattamente come Wonder, anche Wonder – White Bird è una storia emozionante sul modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.

La befana vien di notte: trama, cast e curiosità del film con Paola Cortellesi

Con il recente ritorno al genere nel cinema italiano, anche il fantasy ha avuto il proprio momento di gloria grazie ad un film molto particolare. Si tratta di La Befana vien di notte (qui la recensione), diretto da Michele Soavi e scritto da Nicola Guaglianone. Già autore di Lo chiamavano Jeeg Robot e Non ci resta che il crimine, quest’ultimo è il grande protagonista di questa volontà di esplorare territori e racconti nuovi nel panorama cinematografico nazionale. Con Soavi, anch’egli esperto in opere di genere, danno così vita ad un’inedita storia incentrata sulla Befana, personaggio tanto popolare quanto temuto, che ottiene finalmente un film interamente dedicato a lei.

Con questo si punta interamente su una fiaba narrata in modo realistico e poi contaminata con atmosfere cupe e le suggestioni del cinema per ragazzi degli anni ’80. Come in E.T. e i Goonies, vi è infatti un gruppo di ragazzini che si sentono chiamati a una missione di salvataggio quando scoprono che la loro maestra, che di notte si trasforma nella vecchina “con le scarpe tutte rotte”, è stata rapita. Un film dunque che rielabora un immaginario per farne qualcosa di nuovo, aderente alle tradizioni e ai costumi del nostro paese.

Uscita in sala in pieno periodo di festività natalizie, La Befana vien di notte si è confermato un autentico successo, arrivando ad incassare ben 7,7 milioni di euro. Con un tale risultato è naturalmente divenuto uno dei maggiori guadagni cinematografici della stagione. Prima di intraprendere la visione del film, però, sarà certamente utile approfondire ulteriormente alcune curiosità ad esso legate. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle piattaforme streaming dove poter ritrovare il film.

La Befana vien di notte: la trama del film

Paola è una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana. A ridosso dell’Epifania, si ritrova però rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny e ha un conto da saldare con Paola che, il 6 Gennaio di vent’anni prima, gli ha inavvertitamente rovinato l’infanzia… Sei alunni di Paola assistono però inavvertitamente al rapimento, scoprendo così la doppia identità della loro maestra. Decidono allora di affrontare, a bordo delle loro biciclette, una straordinaria avventura che li cambierà per sempre. Tra magia, sorprese e risate, i sei giovani amici dovranno riuscire a salvare la Befana.

La Befana vien di notte: il cast del film

Grande protagonista del film è l’attrice Paola Cortellesi, che ha accettato con entusiasmo di ricoprire il ruolo di Paola, alias la Befana. A spingerla verso tale progetto vi è stata la possibilità di recitare in un film fantasy, poco diffuso in Italia, ma anche il desiderio di interpretare un personaggio troppo spesso bistrattato. L’attrice ha in seguito dichiarato, però, che non si aspettava che le riprese le avrebbero richiesto un così grande impegno fisico. La Cortellesi si è infatti dovuta cimentare in diverse acrobazie e scene particolarmente complesse, per le quali ha fatto ricorso alla consulenza di alcuni stuntman e ad un duro allenamento. Notevole è stato anche il trucco prostetico da lei dovuto indossare per le riprese, e che ha richiesto 5 ore per la sua applicazione.

Accanto a lei, nel ruolo del perfido Mr. Johnny, vi è invece l’attore Stefano Fresi. Divenuto celebre grazie alla trilogia di Smetto quando voglio, questo si è qui trovato alle prese con un vero e proprio villain, ricco di elementi stravaganti e particolarità uniche. Un personaggio che l’attore ha raccontato di essersi particolarmente divertito ad interpretare, sottoponendosi a sua volta ad un notevole cambio di look. Nel film, inoltre, Fresi si è cimentato in un brillante numero musicale. Formatosi come musicista e compositore, egli ha infatti qui avuto modo di dare ulteriormente prova di tali sue abilità. Nel film sono poi presenti gli attori Fausto Maria Sciarappa nei panni di Giacomo, e Giovanni Calcagno in quelli di Igor. I sei bambini sono invece interpretati da Odette Adado, Jasper Gonzales Cabal, Diego Delpiano, Robert Ganea, Francesco Mura e Cloe Romagnoli.

La Befana vien di notte cast

La Befana vien di notte: il prequel del film con Monica Bellucci

Dato il buon successo del film, nel 2021 è stato realizzato La Befana vien di notte 2 – Le origini, diretto da Paola Randi con Monica Bellucci, Zoe Massenti, Alessandro HaberHerbert Ballerina, Corrado Guzzanti e Fabio De Luigi. Il racconto si svolge nel XVIII secolo, quando Paola, una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis, un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta, con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores, una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.

La Befana vien di notte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La Befana vien di notte grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Now, Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. La Befana vien di notte sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 4 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Thunderbolts: Steven Yeun svela il motivo per cui ha abbandonato il film

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Come ormai noto, Steven Yeun ha abbandonato il prossimo film dei Marvel Studios, Thunderbolts, con i produttori che hanno poi confermato la cosa adducendo come motivo principale problemi di programmazione. Variety ha però ora parlato con l’attore divenuto celebre grazie a The Walking Dead, che ha confermato che lo sciopero SAG-AFTRA dello scorso anno ha avuto un ruolo nella sua decisione di non interpretare Sentry nel Marvel Cinematic Universe.

Credo che il tempo che passa e le cose che cambiano mi abbiano portato a desistere“, ha spiegato. “Ma Jake [Schreier], so che farà un lavoro incredibile. Voglio ancora fare un film Marvel. Ci sono volute molte bozze via e-mail per essere sicuro di trasmettere la sincerità di quanto mi sia dispiaciuto dovermi tirare indietro“. Yeun è però conscio che “probabilmente ho fatto arrabbiare troppe persone con il mio abbandono, quindi mi limiterò a dire: “Grazie per avermi ospitato“, lasciando intendere che un suo futuro ingresso nel MCU potrebbe non avvenire mai.

Le motivazioni fornite da Yeun non hanno però convinto tutti, considerando che solo poche settimane fa era stato rivelato che si era sottoposto alla prova del costume del personaggio. Secondo alcune fonti, l’abbandono dell’attore sarebbe dovuto più ad un insoddisfazione nei confronti del progetto o ad un timore a legarsi per un lungo periodo al franchise, anziché i problemi di programmazione comunicati. In ogni caso, il ruolo di Sentry è dunque tornato vacante e i Marvel Studios dovranno subito trovare un sostituto per cercare di salvare un progetto come Thunderbolts che sta vivendo ormai diversi problemi produttivi.

Il cast di Thunderbolts

Anche se potrebbero essere aggiunti altri personaggi, il roster di Thunderbolts il cast è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ Agente statunitense (Wyatt Russell) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Harrison Ford sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che potrebbe finire per trasformarsi in Red Hulk. Nel cast sono stati annunciati anche Ayo Edebiri, in un ruolo ancora non stato rivelato. Thunderbolts uscirà nelle sale il 25 luglio 2025. Jake Schreier (Robot and Frank, Dave) dirigerà Thunderbolts, che si baserà su una  sceneggiatore scritta dallo sceneggiatore di Black Widow Eric Pearson.

Le 10 principali domande a cui il DCU dovrà rispondere nel 2024

Le 10 principali domande a cui il DCU dovrà rispondere nel 2024

Per la DC sta iniziando una nuova era con l’avvento di un nuovo franchise cinematografico dei DC Studios, il DCU, al cui comando – e in pole position – troviamo James Gunn e Peter Safran. Il prodotto audiovisivo che avvierà il “novello” universo sarà la serie d’animazione Creature Commandos nel 2024, a cui seguirà l’atteso Superman: Legacy, in arrivo nel 2025. Il periodo di tempo che ci separa da questi titolo non andrebbe però sprecato, ma dovrebbe servire per affrontare alcune domande inerenti il DCU, e che riguardano in particolare la direzione che prenderà, quali elementi includerà al suo interno e quali invece scarterà. Vediamo perciò quali sono le questioni principali a cui il DCU dovrà rispondere quest’anno.

Che cos’è il DCU?

DC superman: legacy ispirazione fumetti

Da quando è stato annunciato il nuovo universo DC sotto l’egida di James Gunn, molti si sono chiesti con quali termini dovessimo parlare del nuovo progetto. La prima etichetta che gli è stata applicata, se così vogliamo chiamarla, è quella di reboot, seppur i DC Studios non abbiano mai preso pubblicamente una posizione definitiva su cosa sarà esattamente il DCU in termini di relazione con qualsiasi altro film o continuity televisiva della DC. Sapendo però che sarà Superman: Legacy il punto di partenza formale, una cosa è certa: il DCU non continuerà la storia del DCEU in alcun senso diretto. Nonostante questo, con il ritorno di alcuni personaggi del DCEU, l’esatta continuità del DCU nel più ampio multiverso cinematografico e televisivo della DC deve ancora essere chiarita.

I ritorni dal DCEU

DCEU personaggi photogallery

La conseguenza della vaga continuità del DCU porta a un punto di domanda ancor più grande, il quale deve essere ancora chiarito bene e rivelato: se, quando e come determinati attori del DCEU appariranno nell’universo firmato Gunn. Sono tante le voci che corrono e riempiono il web, c’è chi sostiene che nessun main character tornerà, mentre chi dice che qualche ritorno sarà quasi certo. Quel che è sicuro di tutto questo è che James Gunn non ha dato risposte chiare sui pupilli del DCEU nel DCU. Ad oggi la conferma di comeback è valida per soli tre attori: Viola Davis, John Cena e Xolo Maridueña.

Cosa ne sarà del multiverso?

dceu team up 2

La Marvel e la DC sono accomunate dal compimento di una scelta precisa: l’addentrarsi nello stratificato e complesso mondo del multiverso, consentendo di conseguenza a più versioni di personaggi di coesistere e persino di incontrarsi. La seconda stagione di Peacemaker di James Gunn suggerisce che gli elementi del multiverso potrebbero essere in gioco all’inizio del DCU. In particolare, il regista – come è solito fare – ha risposto alla domanda di un fan sui social riguardante lo svolgimento in universi separati della prima e della seconda stagione Peacemaker, affermando che la questione sarà affrontata appunto nella sua seconda stagione. Non ne abbiamo la certezza, ma questo potrebbe trasformarsi in una porta che collega il DCEU al DCU, permettendo di rivisitare il primo e di far incontrare i personaggi di entrambi gli universi.

E l’Elseworlds?

Joaquin Phoenix Joker Folie à Deux

I DC Studios includeranno anche un’etichetta Elseworlds per tutti i film e gli show televisivi non ambientati nella continuità del DCU. Fra questi vanno menzionati The Batman di Matt Reeves e le pellicole su Joker di Todd Phillips, che sono già stati designati come Elseworlds. Anche Constantine 2, che attualmente è in fase di sviluppo, potrebbe entrare a far parte del DC Elseworlds. Resta da capire se i DC Elseworld rimarranno separati dal DCU o se faranno parte di una narrazione multiversale.

Ci sarà una Justice League?

Zack Snyder's Justice League

Ogni franchise di supereroi deve avere una sua squadra principale. Se per la Marvel sono gli Avengers, per la DC è la Justice League, di cui abbiamo potuto vedere una prima costruzione – pur non avendo avuto il successo sperato – con il DCEU grazie a Zack Snyder. Ad oggi ci si chiede perciò se il DCU stia preparando la sua versione della Justice League e, in caso fosse così, quali saranno gli eroi che vi prenderanno parte. Considerato che Superman: Legacy includerà alcuni personaggi come Hawkgirl e Guy Gardener, lo status della Justice League nel DCU deve necessariamente essere affrontato.

Chi sarà il villain principale?

Darkseid

Ogni franchise basato sui fumetti contiene un main villain su cui gran parte della narrazione ruoterà. I grandi cattivi sono da sempre l’elemento più accattivante di questi specifici universi, specie se sono ben costruiti e risultano essere davvero incisivi, come Thanos nel MCU, o Darskeid, introdotto da Zack Snyder in Justice Legue. Considerata la minaccia cosmica che quest’ultimo personaggio rappresenta in tutta la storia della DC, è lecito domandarsi se egli apparirà nel DCU, oppure se James Gunn sceglierà di concentrarsi su un altro villain.

Lo sviluppo del racconto

DCU

Lo slate annunciato del DCU è ricco di numerosi e vari progetti cinematografici e televisivi, con Creature Commandos – serie d’animazione – che anticiperà Superman: Legacy. Diventando il debutto “soft” dell’universo di James Gunn, ci si chiede come la storia del DCU sarà raccontata in più film e show interconnessi. Questa, però, è una domanda che rimane senza risposta. A ciò si aggiunge anche il fatto che il DCU incorporerà la sua storia anche nei videogiochi, indi per cui dovrebbe essere un argomento da chiarire al più presto.

Che fine faranno le origin story?

DCU

Sia l‘MCU che il DCEU hanno dato priorità nel loro percorso cinematografico alle origin story. Il DCU pare non voler seguire la stessa strada, poiché Creature Commandos e Superman: Legacy sembrano entrambi evitare le origin story dei loro personaggi. Ciò non si traduce in una scelta permanente, ma almeno nei primi debutti del nuovo universo DC l’impressione è che James Gunn abbia deciso di metterle da parte. Non sappiamo fino a che punto questa sarà la norma per il formato narrativo del DCU, ed è una questione che nel 2024 dovrebbe essere quantomeno spiegata.

Quanto sarà diverso il DCU dagli altri universi?

DCU

 

Peter Safran e James Gunn hanno già lavorato nel DCEU, così come nel MCU, indi per cui la loro conoscenza degli universi cinematografici dei supereroi è molto ampia e approfondita, e sanno come muoversi all’interno di questi mondi oramai moderni. Nonostante ciò, vien da domandarsi come il DCU stabilirà un proprio stile e tono generale per distinguersi dal DCEU, dal MCU, dall’Arrowverse e da tutti gli altri franchise di supereroi precedenti. Creature Commandos potrebbe essere il momento ideale per cominciare a costruire un’ impalcatura originale e stabilire la propria identità unica.

Qual è la fine del DCU?

DCU Dc Universe

Sin da quando è stato annunciato che James Gunn e Peter Safran avrebbero impugnato le redini per navigare in un nuovo universo targato DC, è stato chiarito che il progetto ha un piano decennale stabilito, su cui i due modelleranno una narrazione solida e, ci si augura, efficace. Dove sia diretto questo piano decennale rimane però la più grande domanda senza risposta per il franchise in arrivo. Per quanto sia difficile stabilirlo sin da ora, sarebbe comunque preferibile fornire almeno un’idea di dove la storia del DCU si dirigerà e arriverà. Considerati gli Elseworld e la narrazione del multiverso potenzialmente in gioco, l’endgame del DCU è una tematica su cui bisognerebbe fare chiarezza in questo nuovo anno.

Star Wars: ecco come guardare tutti i film e le serie in ordine cronologico

L’arrivo di Disney+ ha messo a disposizione nel suo catalogo l’intera saga di Star Wars. Film, serie d’animazione, live action, sequel, prequel e spin-off: tutto il canone audiovisivo nato dalla mente di George Lucas è disponibile con un solo click.

Ma qual è il criterio temporale esatto da seguire per guardare l’intera saga? Ecco come guardare tutti i film e le serie tv di Star Wars in ordine cronologico:

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Star Wars: La Minaccia Fantasma

Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma

Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars: Episode I – The Phantom Menace) è un film del 1999 scritto e diretto da George Lucas. È il quarto film della saga di Guerre stellari ad essere stato distribuito, la prima delle tre parti di un prequel alla trilogia originale, e il primo film della saga nella cronologia interna della storia. Il film segnò il ritorno alla regia di Lucas dopo Guerre stellari, ponendo fine ad una pausa di 22 anni. Il cast comprende Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ian McDiarmid, Anthony Daniels, Kenny Baker, Pernilla August e Frank Oz.

Star Wars: L’Attacco dei cloni

Star Wars: L'Attacco dei cloni

Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (Star Wars: Episode II – Attack of the Clones) è un film del 2002 diretto da George Lucas. Scritto da Lucas con Jonathan Hales, è il quinto film della saga di Guerre stellari ad essere stato distribuito e il secondo della trilogia prequel. La pellicola ha come protagonisti Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson, Christopher Lee, Anthony Daniels, Kenny Baker e Frank Oz. È ambientato 10 anni dopo i fatti di Episodio I.

Star Wars: The Clone Wars

Star Wars: The Clone Wars

Star Wars: Clone Wars è una serie televisiva animata statunitense prodotta e diretta da Dženndi Tartakovskij, ambientata nell’universo di Guerre stellari. Trasmessa tra i film L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, è la prima di molte opere della saga a esplorare il conflitto noto come guerre dei cloni, e conduce direttamente agli eventi de La vendetta dei Sith. Prodotta dai Cartoon Network Studios in associazione con la Lucasfilm, la serie fu trasmessa su Cartoon Network per tre stagioni comprensive di 25 episodi dal 2003 al 2005, e fu la prima serie televisiva di Guerre stellari dopo Ewoks del 1986. La serie comincia in concomitanza con L’Attacco dei Cloni e finisce in concomitanza con La Vendetta dei Sith.

Star Wars: La Vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith) è un film del 2005 scritto e diretto da George Lucas. La pellicola è la sesta in ordine di produzione e la terza in ordine di cronologia interna della serie fantascientifica di Guerre stellari. Uscito tre anni dopo Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni, costituisce l’ultimo episodio della trilogia prequel di Guerre stellari, e anche l’ultimo film live action della saga curato da Lucas prima dell’acquisizione della Lucasfilm da parte della The Walt Disney Company nel 2012.

The Bad Batch

The Bad BatchStar Wars: The Bad Batch è una serie animata, creata da Dave Filoni e prodotta dalla Lucasfilm Animation. La serie è sia un seguito che uno spin-off di Star Wars: The Clone Wars, serie animata della quale Dave Filoni è stato il supervisore dell’animazione.

La serie è ambientata dopo gli eventi della stagione finale di The Clone Wars e del film La vendetta dei Sith, e segue le vicende della Clone Force 99, soprannominato Bad Batch, un gruppo di cloni geneticamente modificati che si ritrovano in una galassia stravolta dopo la fine delle guerre dei cloni.

Droids

Droids Adventures (Droids: The Adventures of R2-D2 and C-3PO) è uno spin-off animato del 1985. È incentrato sulle imprese dei droidi C-3PO e R2-D2 prima degli eventi di Episodio IV. La serie fu prodotta dalla Nelvana per conto della Lucasfilm e trasmessa sulla ABC in 13 episodi dal 7 settembre al 30 novembre 1985, contemporaneamente alla prima stagione della serie Ewoks (come parte del contenitore Ewoks and Droids Adventure Hour).

Solo: A Star Wars Story

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Solo: A Star Wars Story, è un film di fantascienza del 2018 diretto da Ron Howard. Scritto da Jon Kasdan e Lawrence Kasdan, è il secondo film della serie Star Wars Anthology, una serie di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre stellari, dopo Rogue One: A Star Wars Story. Ambientata dieci anni prima degli eventi di Una nuova speranza e dopo Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, la pellicola racconta le vicende del personaggio di Han Solo dall’età di diciannove anni fino ai ventidue.

Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan KenobiSi tratta della miniserie diretta da Deborah Chow e incentrata sul celebre personaggio del franchise, interpretato da Ewan McGregor. È stata prodotta dalla Lucasfilm e distribuita su Disney+ dal 27 maggio al 22 giugno 2022.

È la terza serie televisiva live action ambientata nell’universo di Guerre stellari. Le vicende si svolgono dieci anni dopo quelle narrate nel film La vendetta dei Sith e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Il protagonista è ovviamente McGregor. Inizialmente concepita come terzo spin-off cinematografico del franchise, insieme a Rogue One e Solo, si è poi sviluppata in forma di serie per Disney+ in sei puntate.

Star Wars Rebels

Star Wars RebelsStar Wars Rebels è una serie animata statunitense realizzata in computer grafica, prodotta da Lucasfilm e Lucasfilm Animation. Ambientata cinque anni prima del film Guerre stellari e quattordici anni dopo La vendetta dei Sith, la serie si svolge durante un periodo in cui il tirannico Impero Galattico domina nella galassia e dà la caccia agli ultimi Cavalieri Jedi, mentre una nascente Ribellione contro l’Impero sta prendendo forma. Lo stile visivo di Rebels è ispirato al concept art della trilogia originale ad opera di Ralph McQuarrie.

Andor

Diego Luna
Cassian Andor (Diego Luna) in Lucasfilm’s ANDOR, exclusively on Disney+. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

Andor è la serie che Lucasfilm e Disney+ hanno dedicato a Cassia Andor, personaggio che aveva esordito in Rogue One con il volto di Diego Luna. Ideata da Tony Gilroy e prodotta da Lucasfilm è uscita su Disney+ il 21 settembre 2022.

La serie è il prequel del film spin-off Rogue One, ed è ambientata cinque anni prima delle vicende del film. Il protagonista è Cassian Andor, una spia ribelle. La prima stagione, composta da dodici episodi, è stata accolta positivamente da critica e pubblico. Ancora prima dell’uscita della prima stagione era già entrata in produzione una seconda stagione, anch’essa composta da dodici episodi, le cui riprese sono iniziate nell’autunno del 2022, al termine della quale la serie viene portata direttamente agli eventi di Rogue One.

Rogue One: A Star Wars Story

Rogue One: A Star Wars StoryRogue One: A Star Wars Story, noto semplicemente come Rogue One, è un film del 2016 diretto da Gareth Edwards. È un film di fantascienza scritto da Chris Weitz e Tony Gilroy da un’idea del supervisore agli effetti speciali John Knoll, è il primo film della serie Anthology, una serie di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre stellari. Il film è prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. Ambientata poco prima degli eventi di Una nuova speranza, la pellicola è incentrata su un gruppo di spie ribelli in missione per rubare i piani della nuova arma dell’Impero Galattico, la Morte Nera.

Star Wars: Una Nuova Speranza

Star Wars Una Nuova SperanzaGuerre stellari (Star Wars), noto anche come Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (Star Wars: Episode IV – A New Hope), è un film colossal del 1977 scritto e diretto da George Lucas, il primo della fortunata saga cinematografica fantascientifica di Guerre stellari ideata da Lucas.

Il film compone la prima parte della trilogia originale (episodi IV, V e VI), alla quale è seguita prima la trilogia prequel (episodi I, II e III) e in seguito la trilogia sequel (episodi VII, VIII e IX); il film vede come protagonisti Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing, Alec Guinness, David Prowse, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew. Il film, ambientato diciannove anni dopo la fondazione dell’Impero Galattico.

Star Wars: L’impero colpisce ancora

Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancoraL’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), noto anche come Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora, è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. Seguito di Guerre stellari, è il secondo film in ordine di produzione (quinto in ordine di cronologia interna della serie) dell’omonima saga fantascientifica ideata da George Lucas ambientato tre anni dopo le vicende raccontate in Guerre stellari ed è il secondo atto della trilogia originale (Episodi IV, V e VI).

Ewoks

Ewoks (Star Wars: Ewoks) è uno spin-off animato del 1985. È incentrato sulle imprese degli Ewoks, introdotti ne Il ritorno dello Jedi. La serie fu prodotta dalla Nelvana per conto della Lucasfilm e trasmessa sulla ABC in 26 episodi divisi in due stagioni, dal 7 settembre 1985 al 13 dicembre 1986, e la prima stagione fu trasmessa insieme alla serie Droids Adventures come parte del programma contenitore Ewoks and Droids Adventure Hour.

L’avventura degli Ewoks/Il ritorno degli Ewoks

Si tratta di due film per la tv, che sono stati trasmessi tra il 1984 e il 1985 e raccontano le avventure degli Ewokrs prima di essere introdotti in Il Ritorno dello Jedi.

Star Wars: Il Ritorno dello Jedi

Star Wars: Gli ULtimi JediIl ritorno dello Jedi (Return of the Jedi), noto anche come Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, è un film del 1983 diretto da Richard Marquand.

Si tratta del sesto film, in ordine cronologico (terzo in ordine di produzione), della saga fantascientifica di Guerre stellari, ideata e scritta da George Lucas. È il terzo e ultimo della trilogia originale (Episodi IV, V e VI), alla quale è seguita la trilogia prequel (Episodi I, II e III) e la trilogia sequel (Episodi VII, VIII e IX). Vede come protagonisti Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Ian McDiarmid, David Prowse, Sebastian Shaw, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew.

Ahsoka

Si tratta del sequel live-action di Star Wars Rebels, e vede Rosario Dawson assumere il ruolo del cavaliere jedi del titolo. Nella storia, Ahsoka e Sabine partono alla ricerca di Ezra mentre cercano di impedire il ritorno del Grand’Ammiraglio Thrawn.

The Mandalorian

The Mandalorian 3 GroguThe Mandalorian (nota anche come Star Wars: The Mandalorian) è una serie televisiva statunitense creata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm, distribuita sulla piattaforma di streaming Disney+ dal 12 novembre 2019, data di lancio del servizio negli Stati Uniti.

È la prima serie TV live action ambientata nell’universo di Guerre stellari e le vicende avvengono circa cinque anni dopo quelle del film Il ritorno dello Jedi e 25 anni prima di quelle de Il risveglio della Forza. Il protagonista è Din Djarin, un cacciatore di taglie Mandaloriano che opera oltre i confini della Nuova Repubblica. I produttori esecutivi della serie sono Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Favreau è inoltre showrunner e capo sceneggiatore. Al momento ci sono tre stagioni di The Mandalorian.

The Book of Boba Fett

boba fett teaserThe Book of Boba Fett è stata ideata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm. È stata distribuita sulla piattaforma streaming Disney+ dal 29 dicembre 2021 al 9 febbraio 2022. È la seconda serie televisiva live action ambientata nell’universo di Guerre stellari, nonché spin-off della prima, The Mandalorian. Le vicende si svolgono circa cinque anni dopo di quelle narrate nel film Il ritorno dello Jedi, nonché dopo la seconda stagione di The Mandalorian, e 25 anni prima di quelle de Il risveglio della Forza. Il protagonista è Boba Fett, il famoso cacciatore di taglie mandaloriano, che vuole affermarsi come nuovo signore del crimine di Mos Espa.

Star Wars Resistance

Star Wars ResistanceStar Wars Resistance è una serie animata statunitense creata da Dave Filoni, prodotta da Lucasfilm e Lucasfilm Animation. La serie, ambientata nell’universo fantascientifico di Guerre stellari durante gli eventi della trilogia sequel, è il successore di Star Wars Rebels, nonché quarta serie canonica dell’universo dopo The Clone Wars, Rebels e Forces of Destiny.

La serie si protrae per un lasso di tempo preciso che va da poco prima dei fatti di Il Risveglio della Forza a poco prima delle vicende di L’Ascesa di Skywalker.

Star Wars: Il Risveglio della Forza

Star Wars: Il Risveglio della Forza episodio viiiStar Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), noto anche come Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza, è un film del 2015 diretto, co-scritto e co-prodotto da J. J. Abrams.

È il settimo episodio della saga di Guerre stellari, ed è ambientato circa trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi, e racconta della ricerca di Luke Skywalker da parte di Rey, Finn e Poe Dameron e della loro lotta al fianco della Resistenza, guidata dai veterani dell’Alleanza Ribelle, contro Kylo Ren e il Primo Ordine, successore dell’Impero Galattico.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

star wars gli ultimi jediStar Wars: Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi), noto anche come Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, è un film del 2017 scritto e diretto da Rian Johnson.

Prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures, è l’ottava pellicola della saga di Guerre stellari e il secondo della cosiddetta “trilogia sequel” dopo Star Wars: Il risveglio della Forza, ed è interpretato da Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Andy Serkis, Benicio del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran. Il film è ambientato immediatamente dopo gli eventi de Il risveglio della Forza.

Annunciato in concomitanza con l’acquisto della Lucasfilm da parte della Walt Disney Company nell’ottobre 2012, il film è prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman. Nel giugno 2014 venne annunciato che Johnson avrebbe scritto e diretto il film.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker

Star Wars: L’ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker), noto anche come Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, è un film del 2019 diretto da J. J. Abrams.

Scritto da J. J. Abrams e Chris Terrio, prodotto da Lucasfilm e Bad Robot Productions e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, è il nono capitolo della saga di Guerre stellari e il terzo e ultimo film della cosiddetta “trilogia sequel”, composta da Star Wars: Il risveglio della Forza (2015) e Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017); il film è ambientato un anno dopo gli eventi di quest’ultimo.

La pellicola vede il ritorno di gran parte del cast dei capitoli precedenti, con la partecipazione di Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Richard E. Grant Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

La Brea 3: una rissa tra dinosauri nella prima clip della terza stagione

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La terza e ultima stagione di La Brea, serie mistery fantascientifica della NBC, è in uscita e il network non vede l’ora di svelare cosa accadrà alla famiglia Harris quando la loro storia si concluderà. Ci sono ancora molti misteri da risolvere e questioni in sospeso che riguardano la misteriosa voragine e il suo collegamento con una terra preistorica. Prima che tutto ciò possa essere affrontato, una minaccia più immediata attende i sopravvissuti nel 10.000 a.C. Oggi è stato rilasciato un nuovo sneak peek della prima puntata di La Brea 3 che mostra il pericolo che li attende mentre i dinosauri distruggono la loro casa e mandano tutti in fuga.

Dopo una breve introduzione del cast che anticipa la follia che li attende nell’ultima stagione, la clip vede Gavin (Eoin Macken) e Scott (Rohan Mirchandaney) interrotti da persone che urlano e scappano dal Clearing, il campo base del gruppo, creato per la prima volta nell’episodio pilota. Ben presto scoprono che i dinosauri hanno invaso il campo e stanno combattendo tra loro, lasciando il quartier generale in rovina. La cosa più preoccupante è la posizione di Izzy (Zyra Gorecki) e Josh (Jack Martin), che Gavin cerca freneticamente in mezzo alla carneficina. Sebbene trovi Izzy e aiuti gli altri sopravvissuti a fuggire, l’evento lascia il gruppo terrorizzato e senza la casa lontana da casa che hanno costruito nel corso dell’intera serie.

Il primo episodio, intitolato “Sierra”, affronterà le conseguenze della distruzione del Clearing, mentre i sopravvissuti cercano un nuovo posto più sicuro dove stare nel mondo preistorico. Nel mezzo di tutto questo, Gavin scopre un indizio su dove si trova Eve (Natalie Zea), che è stata risucchiata nel portale prima che andasse in tilt e spedita in un tempo lontano dal resto della sua famiglia. Considerando che la serie è sempre stata incentrata sulla ricerca di un modo per riunire la famiglia nel proprio tempo, la sua ricerca sarà una parte fondamentale del finale di La Brea che è stato abbreviato a soli sei episodi. La sinossi lascia intendere che quest’ultima avventura nel tempo porterà a conseguenze ancora più tragiche per i sopravvissuti.

La terza stagione di La Brea promette un finale soddisfacente per i suoi sopravvissuti

Sebbene La Brea abbia avuto molte complicazioni produttive nel corso della sua corsa come serie, il team creativo ora spera di dare al pubblico un finale soddisfacente nonostante gli episodi ridotti della stagione finale. In una precedente intervista con Collider, il creatore e showrunner della serie David Appelbaum ha spiegato come la terza stagione si concentrerà sulla ricerca di un modo per raggiungere Eve, ora che il portale è stato distrutto, lasciando spazio ad altre storie che coinvolgeranno altri sopravvissuti e al caos che emergerà dalle aurore con cui tutti dovranno fare i conti. Il cast completo tornerà a prendere parte a questa selvaggia avventura finale, tra cui Jon Seda, Nicholas Gonzalez, Chiké Okonkwo, Veronica St. Clair, Lily Santiago, Josh McKenzie, Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore. La Brea torna per la terza stagione il 9 gennaio sulla NBC alle 21.00 ET/PT. In Italia debutterà su Infinity.

Echo: il regista afferma che la serie conterrà “camei da altri film e serie”.

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Mancano ormai pochi giorni all’arrivo di Echo, la nuova serie dei Marvel Studios, su Disney+, in cui Maya Lopez è in fuga dall’organizzazione di Wilson Fisk dopo gli eventi di Hawkeye, dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta come leader della mafia della tuta. L’obiettivo di Maya rimane però quello di vendicare suo padre, assassinato proprio da Fisk, anche noto come Kingpin. Oltre a questi due personaggi, sappiamo che in Echo comparirà anche il Daredevil di Charlie Cox, ma sembra che ci saranno numerosi altri cameo nel corso degli episodi.

Il regista Sydney Freeland ha infatti confermato che questo spin-off di Hawkeye conterrà altri camei di noti personaggi Marvel, provenienti non solo da altri progetti del MCU per il piccolo schermo. “Ci sono diversi camei nella nostra serie, e i fan del MCU vedranno personaggi di altri film e show che conoscono“, ha infatti dichiarato Freeland a TV Line. “Ma allo stesso tempo, non è necessario aver fatto i compiti a casa per arrivare a questo punto. Chi non ha familiarità con il MCU potrà comunque vedere la serie“.

Poiché si ritiene che sia un personaggio di supporto importante nella serie, presumiamo che Freeland non conti Kingpin (interpretato nuovamente da Vincent D’Onofrio), il che significa che i fan possono probabilmente aspettarsi qualche sorpresa. Alcune voci, ad esempio, riportano una possibile comparsa di Spider-Man per aiutare la protagonista a sconfiggere Kingpin, notoriamente uno dei più celebri villain dell’Uomo Ragno. Potrebbe essere una teoria piuttosto azzardata, ma a questo punto non resta che attendere di vedere Echo per scoprire a chi si riferisce Freeland.

I nuovi contenuti Marvel Spotlight

Sotto la nuova etichetta di Marvel Spotlight, la serie sarà classificata come TV-MA e, per ora, i teaser e il materiale di marketing la definiscono come una serie Marvel ben distinta. Inoltre, i fan che non hanno visto le precedenti serie Disney+ potranno seguire la storia senza problemi, nonostante alcuni volti noti e alcuni nuovi personaggi. Forse, Echo può essere la serie che finalmente fornisce una narrazione da “strada” che i fan dei supereroi desiderano da un po’.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno trasmessi in anteprima il 9 gennaio.

Book Club 2 – Il capitolo successivo in streaming su NOW e in tv su SKY

Dopo il grandissimo successo di Book Club – Tutto può succedere, nel giorno dell’Epifania arriva in prima tv su Sky l’esilarante sequel della commedia con protagoniste quattro grandi amiche, Book Club 2 – Il capitolo successivo, sabato 6 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Le strepitose Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen e Mary Steenburgen sempre dirette da Bill Holderman, tornano con il secondo capitolo dell’amatissima commedia al femminile; questa volta alle prese con una nuova avventura ambientata in Italia. La sceneggiatura è firmata da Bill Holderman e da Erin Simms.

La trama di Book Club 2 – Il capitolo successivo

Il film segue le nostre quattro migliori amiche preferite nel viaggio tra ragazze che non hanno mai compiuto, con l’intento di portare il loro club del libro in Italia. Quando le cose vanno fuori controllo e alcuni segreti vengono rivelati, la vacanza rilassante si trasforma in un’avventura attraverso il Paese che capita una volta nella vita.

David Ayer rinuncia alla sua “Ayer’s Cut” di Suicide Squad: “Lo studio non è interessato”

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David Ayer, regista del divisivo film Suicide Squad, ha mantenuto viva per molti anni la speranza che la Warner Bros. rilasciasse la sua director’s cut di quel film uscito 2016 e di recente ha confermato di aver avuto conversazioni con il co-CEO dei DC Studios James Gunn per poter svelare al mondo la sua visione originale del film sulla squadra sucida composta da supercriminali. Tuttavia, sembra ora che Ayer abbia ufficialmente gettato la spugna riguardo la concretizzazione di tale progetto.

Quando gli è stato chiesto un aggiornamento su Twitter, il regista ha infatti chiarito di aver “chiuso con la DC“, perché lo studio non ha “alcun interesse” a rilasciare la sua versione del film. Ayer ha anche risposto ad un utente che gli chiedeva se Gunn avesse mostrato il suo supporto per l’Ayer’s Cut, ma il regista sembra suggerire che Gunn potrebbe essere stato semplicemente scavalcato da qualcuno più in alto di lui nella gestione dello studio. In un tweet poi cancellato, Ayer aveva infine affermato di essere pronto a voltare pagina e dedicarsi a nuovi progetti.

Che cos’è la famigerata “versione originale” di Suicide Squad?

Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film Suicide Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha però specificato più volte che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer’s Cut.

Adam Driver risponde alle critiche per aver interpretato due italiani: “penso ai registi, non all’Italia”

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Adam Driver è reduce dal ruolo di Enzo Ferrari nel film Ferrari (qui la recensione), prima del quale si era cimentato con Maurizio Gucci in House of Gucci (qui la recensione). Due ruoli di noti personaggi italiani con cui si è attirato non poche critiche, tra cui quella di appropriazione culturale. L’attore ha però ora risposto a queste lamentele, confermando che non c’è stato nulla di strategico nello scegliere tali ruoli, avendo semplicemente voluto seguire il proprio istinto nel lavorare con due grandi registi: Michael Mann per Ferrari e Ridley Scott per House of Gucci.

Driver, nel corso della sua partecipazione al podcast SmartLess, ha dunque affrontato tale questione dell’aver interpretato due note personalità italiane in due film consecutivi. “Molte persone mi hanno chiesto: “Quanti italiani…?” E io ho pensato: “È andata cos씓, ha detto Driver. “Ma io sono del parere che Ridley e Michael siano tra i migliori registi. Chi se ne frega se lavorare con loro ha significato interpretare due italiani?“. Driver ha poi definito la scelta di questi ruoli come “un buon esempio del non essere strategico in un modo in cui probabilmente dovrei invece essere”.

L’attore ha poi dichiarato che non ha in programma di interpretare altri italiani, aggiungendo: “Sono sorpreso di quanto si sia parlato di questa cosa. Mi dicono: ‘Hai una tendenza’, e io rispondo: ‘Sono due! Sono due italiani!” Sono solo due. La stampa non è un luogo in cui si può avere una conversazione ricca di sfumature“. Ha poi concluso affermando che: “Eppure sembra una cosa così difficile da capire. Voglio dire, non ha tanto a che fare con l’Italia, anche se come Paese mi piace ovviamente. Ma si tratta piuttosto dei registi, di Ridley Scott e Michael Mann e dei progetti stessi. L’Italia non è la prima cosa a cui penso“.

Gennaio al cinema e suoi primi film: arriva il sequel di Wonder

Gennaio al cinema e suoi primi film: arriva il sequel di Wonder

Anno nuovo e nuovi film di cui già questo Gennaio al cinema è pieno di titoli molto attesi. Intanto in sala da noi in Italia dal primo giorno del 2024 sono già disponibili la nuova commedia Succede anche nelle migliori famiglie del comico Alessandro Siani e il lungometraggio d’animazione Il ragazzo e l’Airone. Il nuovo film del maestro giapponese Hayao Miyazaki arriva dopo ben dieci anni dall’ultimo e commovente Si alza il vento presentato nel 2013 in concorso alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

Vediamo insieme le novità di Gennaio al cinema di questa prima settimana del mese

50 km all’ora

50 km all'ora film recensione

Il primo film di questo Gennaio al cinema è la nuova commedia diretta e interpretata dall’attore italiano Fabio De Luigi. 50 km all’ora vede anche per protagonista Stefano Accorsi ed è un remake di un grande successo tedesco del 2018 intitolato 25 Km/h. Questa trasposizione italiana racconta di Rocco e Guido, due fratelli, che durante il funerale del padre decidano di intraprendere il viaggio che si erano reciprocamente promessi di fare da adolescenti. Questo viaggio dall’Emilia alla Romagna che i due compiranno possiede però un obbligo, quello di farlo solo a cavallo dei loro vecchi motorini. Questo road movie regionale si rivelerà anche un viaggio di formazione di due cinquantenni, che cercheranno di ritrovare se stessi e il legame perduto anni prima, attraversando la loro regione di nascita e recuperando, tappa dopo tappa, il tempo perduto.

Perfect Days

Perfect Days recensione

Perfect Days premiato al Festival di Cannes per la miglior interpretazione maschile allo straordinario attore giapponese Koji Yakusho è un lungo elogio alla semplicità. Questo film del regista Wim Wenders è il racconto di Hirayama, un uomo che conduce una vita semplice e scandita da una routine perfetta. Il protagonista dedica con cura e passione a tutte le attività della sua giornata, dal lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo, all’amore per la musica, ai libri, alle piante, alla fotografia e a tutte le piccole cose della sua semplice esistenza. Nel ripetersi del suo ciclo quotidiano, una serie di incontri inaspettati con vari personaggio diverdi riveleranno gradualmente qualcosa in più̀ del passato del signore Hirayama.

Puffin Rock – Il Film

Puffin Rock - Il Film

Per la prima volta arrivano al cinema, con un loro film da protagonisti, i Puffin Rock, le pulcinelle di mare colorate diventate famosi grazie ad un’acclamata serie animata per bambini di Netflix. Gli amati protagonisti Oona, Rudy, Vera e Baba in questa avventura cinematografica incontreranno nuovi amici che entraranno immediatamente a far parte della numerosa famiglia. Puffin Rock – Il Film è una storia emozionante che celebra l’amore per la natura e i temi dell’appartenenza, del coraggio e dell’amicizia. Oona e Baba faranno amicizia con gli ultimi arrivati a Puffin Rock, i fratellini Isabelle e Phoenix e scopriranno, che con un amico al proprio fianco, ogni impresa è possibile.

The Miracle Club

The Miracle Club film 2023

The Miracle Club è ambientato in Irlanda nel 1967 e la storia di questo film diretto da Thaddeus O’Sullivan ruota intorno a tre donne che sognano, da sempre, di andare a Lourdes nella speranza di vedere un miracolo. Quando alle protagoniste capita di vincere un viaggio proprio nella città francese, grazie ad un concorso canoro, decidono di partire e finalmente godersi il premio. Ma il ritorno inaspettato dall’America di una vecchia amica delle tre complica decisamente le cose, visto che fa riemergere traumi e conflitti del passato. Il cast è composto da glorie del grande schermo come Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney.

Wonder: White Bird

Helen Mirren Wonder: White Bird

L’ultima pellicola che consiglio in questo Gennaio al cinema è Wonder: White Bird diretta diretto da Marc Forster. Tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, questo film è un sequel e spin-off di Wonder e racconta la storia del bullo Julian che cerca di ambientarsi in una nuova scuola. Sentendolo in difficoltà, la nonna, interpretata da Helen Mirren, lo sorprende e gli fa visita da Parigi per raccontare la storia della sua infanzia. Di come lei, da ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu protetta da un compagno di classe. Infatti la giovane verrà salvata dalla famiglia di Julien, un ragazzo affetto da poliomielite, che lei prima a scuola teneva a distanza a causa della sua malattia alla gamba. Durante il lungo periodo in cui dovrà restare nascosta tra i due nascerà una forte amicizia e anche forse l’amore. Nel cast oltre alla Mirren c’è anche Gillian Anderson e i giovanissimi Bryce Gheisar, Ariella Glaser e Orlando Schwerdt.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: tutti gli Easter Eggs dell’episodio 4

Arrivato già al quarto episodio disponibile su Disney+, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede ormai il nostro eroe, interpretato da Walker Scobell che insieme a Annabeth (Leah Sava Jeffries) e Grover (Aryan Simhadri), continua la sua quest eroica, affrontando nuovi mostri.

Dopo aver incontrato due Furie e Medusa (Jessica Parker Kennedy), la ricerca dovrebbe diventare più semplice. Eppure l’episodio 4, “Mi metto tra le braccia della morte”, vede gli eroi inseguiti da Echidna (Suzanne Cryer) e dalla sua Chimera, che fanno deragliare, letteralmente, i loro piani di viaggio. Si rifugiano nel sito più importante della città, il Gateway Arch, un tempio dedicato alla dea Atena, ma il mostro li insegue comunque. Sebbene questa deviazione avvenga anche nel libro di Rick Riordan, sembra leggermente diversa. Nell’episodio non mancano però riferimenti all’opera originale.

Oltre a seguire la trama di Percy Jackson e il ladro di fulmini di Riordan, la serie dimostra la conoscenza profonda dell’amata serie di libri anche in altri modi. Nel corso dei primi quattro episodi, la serie ha disseminato diversi riferimenti nascosti, ed ecco di seguito gli Easter Eggs nel quarto episodio di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo.

Il barboncino rosa non manca in “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”

Comprensibilmente, la serie non può includere ogni momento dei libri, e una scena che è stata lasciata fuori dall’adattamento mostrava il trio accampato nei boschi senza soldi o piani. Qui incontrano un barboncino rosa di nome Gladiola, che parlava con Grover. Gladiola non è particolarmente affezionata alla sua famiglia ed è scappata, ma i suoi proprietari offrono una ricompensa a chiunque la restituisca.

Simpatizzando con la difficile situazione dei ragazzi, Gladiola suggerisce di portarla dai suoi proprietari e di usare il denaro della ricompensa per la loro ricerca. Nei libri, l’evento si verifica dopo che il trio ha affrontato Medusa, e la scena con Gladiola è tagliata dallo spettacolo anche se il personaggio non è del tutto scomparso.

Anche se non appare alcun barboncino rosa, la serie fa riferimento a Gladiola nell’apertura dell’episodio 4, che mostra Sally (Virginia Kull) con il giovane Percy (Azriel Dalman) mentre impara a nuotare. In questa scena, Percy indossa un costume da bagno rosa con i barboncini, che ricorda Gladiola e il suo sacrificio per aiutare Percy e i suoi amici nella loro ricerca. Sebbene Gladiola non appaia nella serie, non è stata dimenticata.

“Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo” mostra l’anello sulla collana di Annabeth

Un altro Easter Egg appare sulla collana che Annabeth indossa al Campo Mezzosangue. La serie presenta costantemente questo piccolo riferimento, con ogni personaggio che indossa la propria collana di perline – anche Percy, che non è stato al Campo abbastanza a lungo per ottenere delle perline, indossa la corda intorno al collo. Eppure quello di Annabeth ha qualcosa in più. Non solo indossa con orgoglio le sue numerose perle conquistate nel corso degli anni al Campo Mezzosangue, ma tra queste è anche appeso un anello. Anche se la valorosa figlia di Atena non spiega perché lo indossa, i dettagli possono essere visti chiaramente nell’episodio 4.

Quando Percy si sveglia dal suo incubo, pone ad Annabeth domande sugli dei, portandola a spiegare parti del suo passato, inclusa la sua relazione con suo padre. Mentre racconta la storia, prende questo anello che, nei libri, è un regalo di suo padre. Dopo che Annabeth si rifiuta di vivere con lui e sua moglie, suo padre le manda il suo anello di Harvard. Annabeth dice a Percy perché è scappata ma non menziona l’anello, eppure i lettori lo noteranno di sicuro!

“Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo” racconta l’amore di Annabeth per l’architettura

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo recensioneUn altro momento nell’episodio 4 esplora il personaggio di Annabeth, e fa riferimento a un aspetto importante del personaggio che deve ancora essere inserito nella serie: il suo interesse per l’architettura. Mentre spiega come il Gateway Arch sia un tempio di Atena, Annabeth racconta con entusiasmo dettagli sulla struttura e la sua storia. Nella serie, Annabeth non ha ancora mostrato la sua tipica passione per l’architettura, né questa scena la esplora a fondo, ma per chi conosce Annabeth dai romanzi, si tratta di un momento significativo. Anche se la conoscenza del Gateway Arch da parte di Annabeth potrebbe essere dovuta alla sua dedizione a sua madre, è molto di più.

Si tratta solo di un suggerimento del suo interesse più ampio. Nei libri, Annabeth esprime apertamente il suo amore per l’architettura, studia architettura nel tempo libero, trascina Percy e Grover all’Arco solo per vederlo e aspira a diventare lei stessa un architetto. La sua passione è una parte significativa del personaggio, rendendola uno dei pochi semidei con un piano per se stesso al di fuori del campo. Poiché la serie taglia molti dettagli, inclusa la maggior parte del tempo che i ragazzi passano al Campo prima di intraprendere la loro ricerca, questo elemento non è mai stato inserito nello show, tuttavia l’episodio 4 fornisce un gradito accenno a questo aspetto del suo personaggio.

La debolezza fatale di Percy è già apparsa in “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”

Il quarto episodio di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo mette in mostra la debolezza fatale di Percy. Come spiegano i libri successivi, la debolezza fatale di un eroe è un difetto che spesso porta alla sua caduta. Per quanto riguarda Percy, la sua debolezza entra in gioco molto più avanti nella serie, ma lo show ne ha già mostrato segni. Per Percy in particolare, si tratta della lealtà. Anche se per molti versi questo è un punto di forza, Percy è leale al punto da mettere a rischio se stesso e il suo dovere di salvare il mondo per coloro che ama. Non solo è pericoloso, ma questa caratteristica rende facile per i suoi nemici manipolarlo.

L’episodio 4 ne fornisce un esempio quando Percy, che è stato avvelenato dalla Chimera, ferma Grover e Annabeth dall’affrontare da soli l’Echidna. Annabeth intendeva restare perché il suo addestramento superiore le dava maggiori possibilità. Tuttavia, Percy si sacrifica altruisticamente, permettendo ai suoi amici di scappare. Fortunatamente, Percy sopravvive all’incontro, dimostrando la lealtà che già prova nei confronti di Annabeth nonostante la loro animosità reciproca.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è disponibile su Disney+ con un nuovo episodio ogni mercoledì.

Aquaman e il Regno Perduto: Amber Heard ringrazia i fan per il supporto a Mera

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La Mera di Amber Heard è stata una parte importante di Aquaman del 2018, ma in vista del sequel Aquaman e il Regno Perduto (qui la recensione) non era un segreto che il personaggio sarebbe stato messo grossomodo da parte. Si ritiene che al centro di tutto ci sia la battaglia giudiziaria tra l’attrice e l’ex marito Johnny Depp, anche se il regista del film James Wan ha più volte ribadito di aver sempre pensato di spostare i riflettori sul rapporto tra Arthur Curry e il fratellastro Orm. Altre voci riportano invece che il personaggio di Heard sia stato ridotto per via di difficoltà relazionali con il protagonista Jason Momoa.

Alla luce di tutto ciò, ci si aspettava una presenza pressoché nulla di Mera nel film, cosa che anche i trailer lasciavano intuire. Con grande sorpresa di tutti, invece, è presente più del previsto in Aquaman e il Regno Perduto e non è stata uccisa, come anche si riteneva possibile. La cosa avrà indispettito chi sperava il contrario, ma ha anche rincuorato i fan del personaggio e dell’attrice. Proprio a loro si è ora rivolta Heard, con un post su Instagram dove ha scritto “Dopo tutto questo tempo, Aquaman 2 ha fatto il suo splash nei cinema (scusate, battuta troppo facile). Grazie a tutti i miei fan per il supporto e l’amore travolgente riposto nel ritorno di Mera nel film. Grazie di cuore“.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa torna di nuovo nei panni dell’eroe protagonista in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), cisono anche Patrick Wilson nei panni di Orm, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che è ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wan, ha scritto la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran sono co-produttori.

Echo: azione e sangue nel nuovo trailer

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Echo: azione e sangue nel nuovo trailer

È iniziato il conto alla rovescia per il debutto del primo titolo della Marvel intitolato Spotlight, Echo. Tra una settimana, Maya Lopez e Kingpin inizieranno il loro sanguinoso dramma che darà il via al nuovo anno per i fan del MCU che si spera sia con il botto. Dopo un anno molto cupo per il MCU, tutti gli occhi sono puntati sulla serie in arrivo, che seguirà Maya Lopez mentre si ricongiunge con le sue radici native americane e fugge dal suo passato. Un nuovo teaser è stato svelato per incitare ulteriormente i fan, promettendo azione e sangue nel prossimo show televisivo.

Il teaser vede Maya visitare la tomba del padre, mentre sentiamo Kingpin che la paragona alle tigri che “si muovono in silenzio per catturare le loro prede”. Il trailer continua poi a preparare i fan per i cinque episodi pieni di tensione: si vede Maya che si dirige verso un confronto con Kingpin, che non si tira indietro di fronte a una pistola puntata contro di lei e che combatte con il beniamino dei fan Daredevil. Ma soprattutto, alla fine dell’anteprima, è chiaro che Maya ha sfidato Kingpin, che le urla: “Che cosa hai fatto?“. Sarà interessante vedere come tutto questo si concretizzerà quando la serie debutterà il 9 gennaio.

La serie vedrà Maya in fuga dall’organizzazione di Wilson Fisk dopo gli eventi di Hawkeye, dove il personaggio è stato introdotto per la prima volta come leader della mafia della tuta. In Hawkeye, Maya dà la caccia a Ronin pensando che sia il responsabile della morte di suo padre, ma presto si rende conto che il responsabile è Kingpin. La prossima serie vedrà Maya tornare nella sua città natale in Oklahoma e lottare per vendicare il padre.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

I nuovi contenuti Marvel Spotlight

Sotto la nuova etichetta di Marvel Spotlight, la serie sarà classificata come TV-MA e, per ora, i teaser e il materiale di marketing la definiscono come una serie Marvel ben distinta. Inoltre, i fan che non hanno visto le precedenti serie Disney+ potranno seguire la storia senza problemi, nonostante alcuni volti noti e alcuni nuovi personaggi. Forse, Echo può essere la serie che finalmente fornisce una narrazione da “strada” che i fan dei supereroi desiderano da un po’.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil.

Tutti gli episodi di Echo saranno trasmessi in anteprima il 9 gennaio, in prima serata alle 6 PM PT/9 PM ET su Disney+ e Hulu. Seguite il link per saperne di più sulla serie e guardate il nuovo teaser qui sotto:

Margot Robbie rivela le sue speranze per il futuro di Harley Quinn

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Margot Robbie ha interpretato per la prima volta Harley Quinn nel film Suicide Squad del 2016, riprendendo poi il ruolo in Birds of Prey e nel sequel/reboot The Suicide Squad di James Gunn. Tutti questi film si sono svolti all’interno del contesto del DCEU, ovviamente, rendendo dunque Harley Quinn uno dei personaggi di punta di quel franchise. Ora che però questo si è concluso e i DC Studios si preparano al lancio del DCU, che riscriverà da capo il percorso dei personaggi DC al cinema, sono molti i dubbi legati al futuro di Quinn e della sua interprete.

Gunn, co-CEO dei DC Studios, ha lasciato intendere che potrebbe decidere di coinvolgere nuovamente Robbie per questo ruolo, ma non è detto che l’attrice abbia effettivamente interesse a riprendere il ruolo. Parlando con Variety, infatti, Robbie ha rivelato le sue speranze per il futuro di Harley Quinn, affermando che “ho sempre voluto che Harley fosse un personaggio che potesse essere interpretato anche da altre attrici, così come avviene per tanti personaggi maschili iconici. Questa è sempre stata l’idea per lei“.

Harley è così divertente e può andare in tante direzioni diverse. Se la metti nelle mani di qualcun altro, ti viene da chiederti: “Cosa ne faranno?”. Le opzioni sono infinite“. Come noto, il suo desiderio sembra si stia concretizzando, perché ad oggi è già certo l’arrivo di almeno una nuova Harley Quinn, interpretata da Lady Gaga nel film Joker: Folie à Deux, con protagonista anche Joaquin Phoenix. È poi molto probabile, data la sua popolarità, che il personaggio faccia la sua comparsa anche nel DCU, dove potrebbe a questo punto essere interpretato da una nuova attrice, a meno che Margot Robbie non cambi idea.

Chicago PD 11: anticipazioni dal primo episodio dell’undicesima stagione

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Il network americano della NBC ha diffuso la trama del primo episodio di Chicago PD 11, l’attuale undicesima stagione di Chicago PD.

In Chicago PD 11×01 che si intitolerà “Unpacking” In La Upton fa da ombra a una squadra di prevenzione delle crisi e si trova in contrasto con il medico di salute mentale.

La sinossi ufficiale della stagione 11 di Chicago P.D. è la seguente:

“Un avvincente dramma poliziesco sugli uomini e le donne del Distretto 21 della polizia di Chicago che mettono tutto in gioco per servire e proteggere la loro comunità”. Il Distretto 21 è composto da due gruppi distinti: i poliziotti in uniforme che pattugliano il territorio e affrontano testa a testa i crimini di strada della città e l’Unità di Intelligence che combatte i reati più importanti della città – criminalità organizzata, traffico di droga, omicidi di alto profilo e altro ancora”.

L’undicesima stagione di Chicago PD darà l’addio a Tracy Spiridakos, che nella serie interpretava il detective Hailey Upton. I restanti membri del cast Chicago P.D., tra cui Jason Beghe nel ruolo di Hank Voight, Lisseth Chavez nel ruolo di Vanessa Rojas, Patrick Flueger nel ruolo di Adam Ruzek, LaRoyce Hawkins nel ruolo di Kevin Atwater, Amy Morton nel ruolo di Trudy Platt e Marina Squerciati nel ruolo di Kim Burgess, rimangono i protagonisti dello show.

Chicago PD è il secondo capitolo della franchise di serie Chicago della Wolf Entertainment e arriva a due anni di distanza dal debutto della prima serie, Chicago Fire.  Spin-off di Chicago Fire, Chicago PD si concentra sul 21° distretto fittizio, che ospita gli agenti di pattuglia e l’unità di intelligence d’élite del dipartimento, guidata dal sergente Hank Voight (Jason Beghe). La serie segue gli agenti di pattuglia in uniforme e l’Unità di Intelligence del 21° distretto del Dipartimento di Polizia di Chicago mentre inseguono gli autori dei principali reati di strada della città.

Nell’undicesima stagione La Upton fa da ombra a una squadra di prevenzione delle crisi e si trova in contrasto con il medico di salute mentale.

La società della neve: recensione del film di J.A. Bayona #Venezia80

La società della neve di J.A. Bayona ha segnato la chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023. Un survival movie ambientato in uno dei luoghi più ostili e inaccessibili del pianeta che, tramite uno studio sul corpo, soprattutto in relazione a quello degli altri, elabora una toccante riflessione sul cameratismo e sull’affidamento che l’uomo fa sui ruoli sociali e il gruppo in una situazione tra la vita e la morte.

La storia vera di La società della neve

Il film, presentato fuori concorso a Venezia 80, è l’adattamento di un libro di Pablo Vierci, che ha frequentato il collegio Stella Maris di Montevideo, in Uruguay, insieme ai sopravvissuti al disastro aereo delle Ande. Bayona utilizza il libro dell’autore uruguaiano, scritto 36 anni dopo l’incidente aereo per dare voce ai sopravvissuti e a coloro che non ne sono usciti vivi.

12 ottobre 1972. La squadra di rugby dell’Old Christians Club si imbarca sul volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana da Montevideo, Uruguay, a Santiago del Cile, dove è in programma una partita, che non ha mai avuto luogo. L’aereo, che trasportava un totale di 45 passeggeri (equipaggio, giocatori, membri della famiglia e amici), si è schiantato nel cuore innevato delle Ande, nella Valle delle Lacrime. Solo 29 dei 45 passeggeri sono sopravvissuti all’impatto. Intrappolati in uno degli ambienti più inospitali del pianeta, i sopravvissuti dovettero affrontare freddo estremo, sete e fame e furono costretti a prendere misure estreme per rimanere in vita. Alcuni dei sopravvissuti all’incidente aereo morirono nei giorni successivi. Il 23 dicembre 1972, due mesi e mezzo dopo l’incidente, 16 persone furono tratte in salvo.

Cameratismo e spiritualità

L’esperienza filmica proposta da La società della neve è estrema anche per gli spettatori, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento emotivo. La continua esposizione alla morte, la necessità di stabilire un contatto tra i vivi e i morti, mette in risalto il ruolo fondamentale svolto da tutti, anche da chi è rimasto indietro, in questa società della resistenza. Quella messa in scena da Bayona è una storia affascinante e complessa, permeata da un senso di colpa costante, che smonta il classico viaggio dell’eroe, lasciandoci intendere che non esiste nessun tipo di miracolo: esiste solo la cooperazione, tanto in vita quanto nella morte.

ll dono di sé agli altri si manifesta sia a livello spirituale – quando si cammina per gli altri o si curano le loro ferite – sia fisicamente, con quei corpi che danno il permesso di essere mangiati di fronte alla morte: una scelta estrema, mistica e umanissima allo stesso tempo. In questo senso, il film di Bayona è pieno di luce e non solo a livello fotografico: parla della morte per enfatizzare la vita.

La società della neve Enzo Vogrincic
ENZO VOGRINCIC nel ruolo di Numa in La società della neve. Cr. QUIM VIVES/NETFLIX © 2022

Cinema del corpo

La cinepresa di Bayona trasporta subito la nostra attenzione su questo senso di gruppo che i ragazzi, già compagni di squadra nel rugby, mantengono fin dall’inizio nel film. Dal modo in cui si prendono in giro e non stanno seduti ai loro posti durante il viaggio in aereo, fino alle notti glaciali passate stretti l’un l’altro, cercando invano di riscaldarsi, La società della neve è un film dal calore umanista, un racconto corale seppur ambientato in una cornice gelida e incredibilmente disumanizzante.

Il regista spagnolo fa un lavoro incredibile sul punto di vista, inquadrando il racconto da una prospettiva spirituale, che unisce vivi e morti, personaggi e spettatori. Una voce corale che trascende ogni accenno di individualismo, così diffuso nel mondo contemporaneo.  Emerge anche una profonda dignità dei personaggi, che si avventurano lungo le montagne per cercare una via di salvezza, pur sapendo che potrebbero morire da un momento all’altro; dall’altra parte, c’è chi muore incoraggiando i propri compagni a non desistere e chi chiede di nutrirsi del suo corpo dopo la morte. Questi comportamenti sono il risultato di una profonda trasformazione; in una situazione di completo abbandono, quando tutto ti è stato tolto tutto, hai la possibilità di scegliere come morire. Con un’audacia senza precedenti, Bayona si propone di esplorare le possibilità di un cinema del corpo, per raggiungere una conoscenza che risiede nel fisico.

Mean Girls: il trailer finale invita tutti alla festa di vendetta dell’anno

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In vista dell’imminente uscita nelle sale, il musical Mean Girls, la Paramount Pictures ha rilasciato il suo ultimo trailer, con alcune scene inedite.

Il trailer finale di Mean Girls continua a mostrare il tocco moderno che è stato aggiunto al classico film per teenager. Il video evidenzia anche la “Festa della vendetta dell’anno“, offrendo ai fan un’anteprima dei piani di Cady e Regina. Il film arriverà nelle sale americane il 12 gennaio 2024. In Italia la pellicola non ha ancora una data di uscita.

La trama di Mean Girls

Dal genio di Tina Fey arriva una nuova versione del film cult MEAN GIRLS. La nuova studentessa Cady Heron (Angourie Rice) viene accolta al vertice della catena sociale dal gruppo elitario di ragazze popolari chiamato “Plastics”, governato dall’ape regina Regina George (Reneé Rapp) e dalle sue fedeli seguaci Gretchen (Bebe Wood) e Karen (Avantika). Tuttavia, quando Cady fa il grande passo falso di innamorarsi dell’ex fidanzato di Regina, Aaron Samuels (Christopher Briney), si ritrova preda nel mirino di Regina. Mentre Cady cerca di sconfiggere la Regina del gruppo con l’aiuto dei suoi amici Janis (Auli’i Cravalho) e Damian (Jaquel Spivey), deve imparare a rimanere fedele a se stessa mentre naviga nella giungla più spietata di tutte: il liceo.

Il cast

Mean Girls è diretto da Arturo Perez e Samantha Jayne da una sceneggiatura scritta dalla Fey, basata sull’adattamento musicale di Broadway del film del 2004. Il cast comprende Rapp nel ruolo di Regina George, Rice nel ruolo di Cady Heron, Auli’i Cravalho nel ruolo di Janis, Jaquel Spivey nel ruolo di Damian, Jenna Fischer nel ruolo della signora Heron, Busy Philipps nel ruolo della signora George, Avantika nel ruolo di Karen, Mahi Alam nel ruolo di Kevin, Christopher Briney nel ruolo di Aaron Samuels, Bebe Wood nel ruolo di Gretchen Wieners, Ashley Park nel ruolo di Madame Park, Connor Ratliff nel ruolo del signor Rapp e Jon Hamm nel ruolo del signor Carrara. Rapp e Jon Hamm nel ruolo dell’allenatore Carr.

I produttori esecutivi del film sono Jeff Richmond, Nell Benjamin, Eric Gurian, Erin David e Pamela Thur, mentre Fey e Lorne Michaels sono i produttori. Le musiche sono di Jeff Richmond e i testi di Nell Benjamin.

Mindhunter: Holt McCallany rivela che David Fincher ha “pensato” di fare una terza stagione

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Mentre in precedenza sembrava che la terza stagione di Mindhunter non sarebbe stata realizzata, l’attore Holt McCallany afferma che David Fincher ha almeno preso in considerazione l’idea di riportare la serie sul set.

Parlando con Awards Daily, a McCallany è stato chiesto se ci fosse la possibilità che Mindhunter potesse tornare per una terza stagione. Anche se al momento non c’è nulla di confermato e McCallany ha ammesso che probabilmente è ancora “improbabile“, l’attore de L’artiglio di ferro ha detto di credere che David Fincher abbia “pensato” di riportare in vita la serie di Netflix, dando così ai fan il primo barlume di speranza che una terza stagione possa un giorno realizzarsi.

Ho sentito che David ci ha pensato“, ha detto. “Non sto dicendo che tornerà. Ma sto dicendo che se tornerà, io tornerò con lui. Potete portarlo in banca, ma dipenderà da ciò che David vorrà fare. Sono passati alcuni anni, quindi probabilmente è improbabile, ma il solo fatto che ci abbia pensato è un segno di speranza“.

Cos’è Mindhunter di Netflix?

Basata sul libro del 1995 Mindhunter: Inside the FBI’s Elite Serial Crime Unit di John E. Douglas e Mark Olshaker, Mindhunter ha debuttato su Netflix nel 2017. La serie ha come protagonisti Jonathan Groff e McCallany nei panni di due agenti dell’FBI che tentano di comprendere la mente dei serial killer, portandoli così a intervistare e tracciare il profilo di una serie di noti assassini durante la creazione dell’Unità di Scienze Comportamentali.

La seconda stagione di Mindhunter ha debuttato nel 2019. Netflix ha scelto di non proseguire con una terza stagione quando Fincher ha iniziato a concentrarsi su altri progetti; tuttavia, un rappresentante della società ha dichiarato a TVLine nel gennaio 2020 che Fincher “potrebbe rivisitare Mindhunter in futuro“.

Fincher ha dichiarato a Forbes nel febbraio 2023: “Sono molto orgoglioso delle prime due stagioni. Ma è uno show molto costoso e, agli occhi di Netflix, non abbiamo attirato abbastanza pubblico da giustificare un tale investimento (per la terza stagione). Non li biasimo, hanno corso dei rischi per far decollare la serie, mi hanno dato i mezzi per fare Mank nel modo in cui volevo farlo e mi hanno permesso di avventurarmi su nuove strade con The Killer. È una benedizione poter lavorare con persone capaci di audacia. Il giorno in cui i nostri voleri saranno diversi, dobbiamo essere onesti nel separarci“.

La terza stagione di Mindhunter non è ancora stata confermata da Netflix. Fincher non ha nemmeno affrontato i recenti commenti di McCallanay.

Peaky Blinders, il film: il creatore sta scrivendo gli ultimi dettagli della sceneggiatura!

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È stato rivelato che il creatore della serie Steven Knight sta attualmente lavorando alla stesura delle parti finali della sceneggiatura dell’atteso film di Peaky Blinders.

Nel numero doppio di Natale di RadioTimes, Steven Knight ha fornito un aggiornamento sul film di Peaky Blinders parlando del balletto The Redemption of Thomas Shelby. Il creatore ha rivelato che il suo processo di scrittura per il film è un po’ come un sogno e che l’inizio delle riprese è previsto per la metà del 2024.

Al momento sto lavorando agli ultimi dettagli“, ha dichiarato Steven Knight. “Mi siedo alla tastiera e inizio. Per me è un po’ come avere un sogno. Ti siedi e ti vengono fuori tutte queste cose, poi le rileggi e pensi: “È molto bello, ma da dove viene?” … Il piano è di iniziare a girarlo a metà del prossimo anno“.

Proprio il mese scorso, la star della serie Cillian Murphy ha dichiarato di essere aperto all’idea di un film di Peaky Blinders parlando con la star di Barbie Margot Robbie, che è una grande fan della serie.

Quando è andato in onda Peaky Blinders?

Peaky Blinders è andato in onda per sei stagioni (per un totale di 36 episodi) da settembre 2013 ad aprile 2022. La serie è stata interpretata da Cillian Murphy, Sam Neill, Helen McCrory, Paul Anderson, Annabelle Wallis e altri. La serie è descritta come “un’epopea familiare di gangster, ambientata nelle strade senza legge di Birmingham dopo la Prima Guerra Mondiale”.

Omen – L’origine del presagio: nuovo trailer del film horror prequel

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La 20th Century Studios ha rilasciato un nuovo trailer di Omen – L’origine del presagio (The First Omen), che offre ai fan uno sguardo ravvicinato al prossimo prequel del film horror. Il trailer presenta molte inquietanti immagini, accompagnate dalla canzone “If I Had a Heart” di Fever Ray.

Quando una giovane donna americana viene inviata a Roma per iniziare una vita di servizio alla Chiesa, incontra un’oscurità che la porta a mettere in discussione la sua stessa fede e a scoprire una terrificante cospirazione che spera di far nascere il male“, si legge nella sinossi del film.

Omen – L’origine del presagio (The First Omen), il film

Omen – L’origine del presagio (The First Omen) è interpretato da Nell Tiger Free (Servant, Game of Thrones), Tawfeek Barhom (The Letter for the King), Sonia Braga (Shotgun Wedding), Ralph Ineson (The Witch, The Northman) e Bill Nighy (Love Actually, Pirati dei Caraibi). Il film è diretto da Arkasha Stevenson, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Tim Smith e Keith Thomas, mentre Ben Jacoby si è occupato della storia. David S. Goyer e Keith Levine sono entrambi produttori di Omen – L’origine del presagio (The First Omen), mentre Smith, Whitney Brown e Gracie Wheelan sono produttori esecutivi. Il film uscirà nelle sale statunitensi il 4 Aprile 2024.

Quando è uscito il film originale?

Omen – L’origine del presagio (The First Omen)  è un prequel de Il Presagio, diretto da Richard Donner. Uscito nel 1976, il film horror acclamato dalla critica era interpretato da Gregory Peck, Lee Remick, David Warner, Harvey Spencer Stephens e Billie Whitelaw. Il film ha vinto l’Oscar per la migliore colonna sonora originale ed è stato nominato anche per la migliore canzone originale.

Free – Liberi: tutto quello che c’è da sapere sul film

Free – Liberi: tutto quello che c’è da sapere sul film

Da sempre molto attento a tematiche come i legami famigliari, la disabilità e l’avanzare dell’età, il regista Fabrizio Maria Cortese aveva già affrontato tutto ciò con il suo film Ho amici in Paradiso, andando poi a concentrarsi sulla terza età con il film Free – Liberi, distribuito nel 2020. Da lui anche scritto insieme a Carlo La Greca, Marcello Cantoni e Alfredo Civita, è questo un film che dà un lato riflette sullo stato di abbandono di cui soffrono molti anziani, dimenticati dai propri parenti, e dall’altro offre loro la dimostrazione che non è mai troppo tardi per compiere nuove imprese e sorprendersi.

Passato in sordina per via della difficile situazione vissuta dalle sale cinematografiche durante la pandemia di Covid-19, il film è poi sbarco su Prime Video, dove ha potuto raggiungere un pubblico più ampio. La sua forza, oltre che nei simpatici interpreti, sta nel proporre un racconto semplice che punta tutto sulla bontà dei sentimenti messi in gioco. Similmente ad un titolo come Il crimine non va in pensione, Free – Liberi è inoltre l’occasione per raccontare personaggi e personalità che non sempre trovano il giusto spazio sul grande schermo.

Per chi è in cerca di una visione spensierata, con battute e gag alternate ad un racconto romantico, Free – Liberi è dunque un titolo da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Free – Liberi

Il film racconta la storia di cinque anziani romani, tutti ospiti nella stessa casa di riposo. Qui trascorrono le loro giornate tutte nello stesso modo, annoiati dalla routine e delusi dai familiari, che non vedono spesso e da cui non ricevono il minimo affetto. Per rimediare a tale monotonia, un giorno decidono di intraprendere una fuga per viaggiare fino in Puglia e raggiungere il Salento. Quest’avventura ha inizio, quando una di loro, Mirna, donna di origine serba, giunta in Italia per sfuggire alla violenza delle guerre jugoslave, decide di ricongiungersi con il suo vecchio amore.

L’uomo di nome Dragomir è ricercato dalle forze dell’ordine e dato ormai per morto da diverso tempo.  In realtà, Mirna sa che il suo amato è ben nascosto nel Salento, dove vive da oltre dieci anni. I suoi quattro compagni di vecchiaia, l’ex trader Rocco, suo fratello Paolo, un cuoco maniacale, l’ex capitano Antonio e la cantante cardiopatica Erica decidono dunque di aiutarla nella sua avventura amorosa e si uniscono a lei in questo viaggio on the road. I cinque sono convinti che l’incontro con Dragomir darà una svolta alle loro vite, ma prima dovranno riuscire nell’impresa di raggiungerlo.

Free - Liberi Antonio Catania

Il cast di Free – Liberi e le location del film

Ad interpretare Mirna, la donna intenzionata a ricongiungersi con il suo amato, vi è Sandra Milo, tra le protagoniste del cinema italiano degli anni Sessanta, distintasi per la sua partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, . Nel ruolo dell’amato Dragomir vi è invece l’attore Antonio Catania. Ad accompagnare Mirna nella sua avventura vi sono invece gli attori Ivano Marescotti, Enzo Salvi, Babak Karimi e Corinne Clery, rispettivamente nel ruolo di Rocco, Paolo, Antonio ed Erica. Recitano nel film anche Marco Marzocca e Tullio Solenghi.

Per quanto riguarda le location del film, con il supporto dell’Apulia Film Commision, Gallipoli e Racale, città salentine, hanno fornito la maggior parte degli ambienti necessari alle riprese. È infatti qui che si svolgono le avventure dei cinque anziani alla ricerca del misterioso Dragomir. Per quanto riguarda il punto di partenza del loro viaggio, la casa di riposo, questa è l’Opera Don Guanella a Roma, dove sono dunque state effettuate le riprese delle scene iniziali del film. Tale struttura era stata già set del precedente film di Cortese, Ho amici in Paradiso.

Il trailer di Free – Liberi e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Free – Liberi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 3 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

MCU: le 10 più grandi retcon verificatesi nel 2023

MCU: le 10 più grandi retcon verificatesi nel 2023

Nel corso del 2023, il Marvel Cinematic Universe è stato oggetto di numerose uscite, alcune delle quali hanno presentato delle retcon rispetto a quanto comunicato in passato. Dopo essersi guadagnato la reputazione di uno dei franchise più popolari e di successo della storia, il MCU continua infatti ora a espandersi e i nuovi prodotti rilasciati nel corso dell’anno appena terminato hanno proseguito la narrazione legata al Multiverso, ampliando le idee esistenti ma anche apportando alcune modifiche al canone del MCU. Come noto, una delle maggiori difficoltà del MCU è cercare di evitare che la storia si contraddica e non sempre ciò avviene. Ecco quindi le 10 più grandi retcon verificatesi nel MCU nel 2023.

Nick Fury è rimasto sulla Terra più a lungo di quanto originariamente ipotizzato

Nick Fury Secret Invasion

Uno degli sviluppi più significativi della trama del MCU in Secret Invasion ha coinvolto il piano di emergenza di Nick Fury, ma ha anche apparentemente modificato la linea temporale precedentemente stabilita del franchise. Sebbene fosse fortemente implicito che Fury avesse lasciato la Terra subito dopo gli eventi di Avengers: Endgame, Secret Invasion ha rivelato che Nick Fury è rimasto sulla Terra per raccogliere il DNA di tutti gli Avengers che hanno combattuto contro Thanos nella Battaglia della Terra.

Rhodey è stato sostituito da uno Skrull

Una delle aggiunte più attese al cast di Secret Invasion è stata quella di James “Rhodey” Rhodes, noto anche come War Machine. La serie ha rivelato che non solo Rhodes è stato sostituito da uno Skrull, ma che ciò è avvenuto molto prima che qualcuno lo sospettasse. La rivelazione ha sottilmente modificato una serie di storie precedenti del MCU, anche se l’entità esatta dipenderà dal momento specifico della sua sostituzione.

Loki potrebbe non essere stato affatto influenzato dalla Pietra della Mente

Loki è apparso in molti film del MCU e nel 2023 è uscita la seconda stagione della sua omonima serie Disney+, che segue il suo continuo coinvolgimento con la TVA e il suo lavoro nel Multiverso. In precedenza, la Disney aveva ritrattato il comportamento malvagio di Loki in The Avengers affermando che era sotto l’influenza della Pietra della Mente, ma la seconda stagione di Loki lascia intendere il contrario. Loki ricorda con affetto la sconfitta di Tony Stark, lasciando intendere di aver apprezzato il suo ruolo di antagonista in The Avengers.

La vittoria di Capitan Marvel contro l’Intelligenza Suprema

The Marvels film Brie Larson

Uno degli interessanti sottotesti di The Marvels ha in realtà sottilmente dato vita ad una retcon relativa ad un precedente momento di Captain Marvel. In quel film l’eroina era riuscita a sconfiggere l’Intelligenza Suprema Kree, ma il sequel racconta l’impatto devastante della sua vittoria sulla popolazione di Hala. In questo modo, The Marvels ha reso vuota la precedente vittoria di Carol Danvers, facendo invece apparire il suo momento di trionfo come sconsiderato e avventato.

La seconda stagione di Loki ha cambiato il rapporto di Thor con il pianeta Terra

Loki Deadpool 3 Avengers 5

Il debutto di Thor nel MCU nel 2011 era stato scritto come la prima volta che l’asgardiano aveva visitato la Terra. Più avanti nel franchise, ha descritto gli eventi del film come la sua prima interazione con la gente della Terra, ma la seconda stagione di Loki ha confermato che questo non è vero. Durante il viaggio, Loki e Mobius si fermano a esaminare le statue di Balder, Odino e Thor, e le sembianze dell’eroe sembrano confermare che egli abbia visitato la Terra ben prima del 2011. Questo conferma inoltre i commenti fatti da Kingo in Eternals sul fatto di conoscere Thor, ritrattando l’affermazione del Dio del Tuono di non aver mai visitato la Terra prima di incontrare Jane Foster.

Quantumania ha cambiato il funzionamento del tempo nel regno quantistico

Ant-Man and the Wasp: Quantumania 

I film di Ant-Man hanno trovato particolarmente difficile mantenere una certa coerenza nelle regole scientifiche del regno quantico e Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha solo peggiorato la cosa. Dopo aver stabilito che Janet Van Dyne era invecchiata normalmente durante i suoi 30 anni nel Regno Quantico, Avengers: Endgame ha fatto sì che Scott Lang sperimentasse una distorsione temporale, con cinque minuti per l’eroe che duravano cinque anni sulla Terra. Nonostante questa idea abbia facilitato il viaggio nel tempo di Endgame, le regole di Quantumania sul tempo nel Regno Quantico sembrano ritrattare la nozione, poiché sembra che il tempo sia trascorso normalmente nel mondo reale mentre gli eroi erano intrappolati con Kang.

Capitan Marvel è arrivata sulla Terra

The Marvels

The Marvels ha invece proposto una o due retcon del MCU, ma forse la più significativa riguarda Carol Danvers e le sue ragioni per non tornare sulla Terra. Il sequel spiega meglio la sua assenza dalle precedenti crisi terrestri, riformulando il suo ruolo nella lotta della popolazione Skrull. The Marvels spiega infatti che Capitan Marvel si sentiva in colpa per non aver potuto aiutare gli Skrull e che questa era la vera ragione del suo mancato intervento negli affari del MCU prima di Endgame. Si tratta di una retcon che fa sembrare uno dei personaggi più potenti del MCU molto più umano, mostrando un lato più tragico di Capitan Marvel.

Le regole delle incursioni sono diverse

The Marvels Brie Larson

La Saga del Multiverso del MCU ha visto l’introduzione di altri universi e di varianti di eroi già esistenti, ma The Marvels ha effettivamente cambiato le regole del funzionamento dei viaggi tra gli universi. Doctor Strange nel Multiverso della follia ha spiegato che le incursioni avvengono ogni volta che una persona di un universo si sofferma troppo a lungo in un altro. Tuttavia, questo presentava ovvi ostacoli alla continua esplorazione del multiverso narrativo da parte del MCU, quindi The Marvels ha modificato la spiegazione di come si verificano le incursioni.

La ricostruzione della linea temporale di Spider-Man: Homecoming

Spider-Man-in-Homecoming

Spider-Man: Homecoming del 2017 iniziava con una scena ambientata all’indomani della Battaglia di New York del 2012, poi mostrava una title card che stabiliva che gli eventi del film si sarebbero svolti otto anni dopo. Tuttavia, questo avrebbe fatto coincidere Homecoming con il Blip, rompendo la linea temporale del MCU. La Marvel ha ora ufficialmente corretto l’errore cambiando gli eventi di Homecoming a quattro anni dopo, invece degli otto originari.

Altri eroi erano presenti alla battaglia finale di Endgame

Una delle più grandi retcon dell’MCU avvenuta nel 2023 si è però verificata in Secret Invasion, ma è stata incredibilmente sottile rispetto ad altre del 2023. Dopo che Nick Fury rivela di aver raccolto il DNA dei Vendicatori che hanno combattuto contro Thanos nella Battaglia della Terra, G’iah se lo inietta, ottenendo i loro poteri. Tuttavia, quando lo fa, ottiene anche le abilità di Ghost (vista in Ant-Man and the Wasp) e Abominio (visto in L’incredibile Hulk), due personaggi che non sono stati mostrati durante la battaglia di Endgame. L’aggiunta dei loro poteri stabilisce che entrambi questi personaggi hanno effettivamente contribuito a salvare la Terra da Thanos, rendendo la retcon del cast di Endgame una delle più grandi retcon del Marvel Cinematic Universe avvenute nel 2023.

Gorr il Macellatore di Dei: un concept ne reinventa il look cinematografico

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L’adattamento di Gorr il Macellatore di Dei visto in Thor: Love and Thunder si è rivelato divisivo e una nuova reinvenzione del personaggio ufficiale rivela che il cattivo dell’MCU interpretato da Christian Bale appariva molto diverso.

La versione di Gorr di Love and Thunder è molto diversa dall’omonimo personaggio della Marvel Comics, ne mantiene il retroscena, ma rende i suoi obbiettivi e le sue azioni leggermente diverse. Soprattutto ne è stato modificato l’aspetto, rendendolo più simile a quello di un uomo, cosa che ha permesso però a Christian Bale di risplendere, nonostante il film non fosse un granché.

Ora però sono emersi altri concept art inutilizzati per Gorr, firmati dall’artista Aleksi Briclot, un collaboratore frequente dei Marvel Studios, che rivelano un look nuovo e particolarmente impressionante per il cattivo.

Una differenza immediata è che questo design rende omaggio al design Marvel Comics di Gorr aggiungendo due viticci che scendono dalla testa (pur mantenendo intatto il volto umano). Un altro interessante omaggio al materiale originale vede Gorr indossare un’armatura da battaglia bianca che imita l’anatomia naturale. Nei fumetti, Gorr il Macellatore di Dei indossa solo il suo mantello nero con cappuccio e un piccolo indumento intimo. Questa armatura allude a questo aspetto mentre predispone anche il cattivo per le sue lotte contro gli dei.

Henry Cavill riflette sulle possibilità di essere 007 dopo Argylle (in cui interpreta una spia)

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Henry Cavill condivide alcune riflessioni riguardo al fatto che Argylle – La super spia, il suo nuovo film in cui interpreta una spia, possa influenzare o no la sua possibilità di diventare il nuovo James Bond.

Dopo l’addio di Daniel Craig al ruolo di 007 in No Time To Die del 2021, Cavill si è ritrovato ancora una volta al centro dell’attenzione per la possibilità di essere il prossimo a interpretare l’iconica superspia britannica. Mentre i produttori Barbara Broccoli e Michael G. Wilson non hanno condiviso alcun annuncio reale su chi sarà il prossimo attore a interpretare il personaggio, Cavill avrà la possibilità di interpretare una nuova figura di spia in Argylle – La super spia di Matthew Vaughn.

Mentre il pubblico attende notizie su James Bond 26, Henry Cavill si chiede in un’intervista con Total Film (via GamesRadar) se interpretare una spia in Argylle – La super spia danneggerà le sue possibilità di essere 007. “È un personaggio divertente. Se per questo motivo sarò escluso da Bond o no, dipende da Barbara Broccoli e dal signor Wilson.” 

Henry Cavill era già stato una spia, in Operazione UNCLE e si era confrontato con Ethan Hunt in Mission Impossible: Fallout, quindi sicuramente il tipo di ruolo gli interessa, ma resta da vedere se effettivamente sarà lui a vestire i panni di James Bond.

Argylle – la super spia

Bryce Dallas Howard (Jurassic World) è Elly Conway, autrice solitaria di una serie di romanzi best-seller di spionaggio, la cui idea di felicità è una serata a casa al computer con il suo gatto Alfie. Ma quando le trame dei libri di Elly, incentrate sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione di smascherare un’organizzazione criminale globale, iniziano a rispecchiare le azioni segrete di un’organizzazione di spionaggio reale, le tranquille serate a casa diventano un lontano ricordo.

Accompagnata da Aiden (il premio Oscar Sam Rockwell), una spia allergica ai gatti, Elly (che porta Alfie nello zaino) corre per il mondo cercando di stare un passo avanti agli assassini, mentre il confine tra il mondo immaginario di Elly e quello reale inizia a svanire.

Il cast di prim’ordine comprende Henry Cavill (The Witcher), John Cena (Fast X), la vincitrice dell’Oscar Ariana DeBose (West Side Story), la superstar del pop Dua Lipa (Barbie), il vincitore dell’Emmy e candidato all’Oscar Bryan Cranston (Breaking Bad), la vincitrice dell’Emmy e icona della commedia Catherine O’Hara (Schitt’s Creek), Sofia Boutella (Kingsman – The Secret Service) e il leggendario Samuel L. Jackson. Alfie è interpretato da Chip, che nella vita reale è il gatto della top model Claudia Vaughn (nata Schiffer).

Argylle – La super spia è diretto e prodotto da Matthew Vaughn, da una sceneggiatura di Jason Fuchs (Sei ancora qui – I Still See You). Il film è prodotto da Matthew Vaughn, Adam Bohling (del franchise Kingsman), Jason Fuchs e David Reid (del franchise Kingsman). I produttori esecutivi sono Adam Fishbach, Zygi Kamasa, Carlos Peres e Claudia Vaughn. Apple Original Films presenta, in associazione con MARV, una produzione Cloudy. Argylle – La super spia è distribuito da Universal Pictures Italia.

The Piper arriva al cinema l’ultimo film di Julian Sands

The Piper arriva al cinema l’ultimo film di Julian Sands

Il film The Piper di Erlingur Thoroddsen arriverà nelle sale italiane dal 18 gennaio distribuito da Vertice 360.  Ispirandosi alla celebre favola dalle tinte dark “Il Pifferaio di Hamelin”, il regista Erlingur Thoroddsen porta sul grande schermo una leggenda terrificante su una melodia maledetta, animata dalle musiche del compositore Christopher Young, già autore delle colonne sonore di numerosi film horror, tra cui “The Grudge”, “The Exorcism of Emily Rose” e “Sinister”.

The Piper è anche l’ultima interpretazione sul grande schermo di Julian Sands, (qui nei panni del direttore d’orchestra Gustafson), indimenticato attore di “Urla del silenzio”, “Camera con vista”, “Vatel”, “Il pasto nudo” e tanti altri cult, al quale il film è stato dedicato.

La trama del film

Melanie è una giovane flautista e madre single che aspira a diventare compositrice. L’occasione si presenta quando ottiene il compito di completare il concerto al quale stava lavorando la sua vecchia mentore, misteriosamente deceduta. Ben presto si renderà conto che la melodia incompleta a cui sta lavorando con tanta dedizione ha il potere di risvegliare le forze del male. Capaci anche di provocare la morte, quelle note celano misteriose e spaventose origini che ben presto verranno allo scoperto.

Golden Globe 2024: l’81° edizione condotta da Gabriel Macht e Patrick Adams di Suits

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Gabriel Macht e Patrick J. Adams, che hanno interpretato rispettivamente Harvey Spector e Michael Ross nella serie Suits di USA Network, presenteranno l’81esima edizione dei Golden Globe Awards.

Prodotto da UCP, Suits è andato in onda originariamente per nove stagioni dal 2011 al 2019. Adams e Macht hanno recitato insieme a Rick Hoffman, Meghan Markle, Gina Torres e Sarah Rafferty. Secondo quanto riferisce Variety, anche altri membri del cast sono stati invitati a presentare.

Golden Globe 2024: tutte le nomination

Sebbene il legal drama abbia avuto successo durante la sua corsa iniziale, lanciando anche uno spin-off, è rientrato nella conversazione culturale quest’anno quando le prime otto stagioni sono arrivate su Netflix. Da quando è arrivato sul gigante dello streaming, è stato in cima alle classifiche USA per diverse settimane.

Attualmente c’è una nuova serie Suits in lavorazione dal creatore Aaron Korsch, ma non sarà uno spin-off o un prequel ma presenterà invece nuovi personaggi. A novembre, la presidente degli Universal International Studios e dell’UCP Beatrice Springborn ha dichiarato che lo spettacolo sarà ambientato “nello stesso arco temporale” dell’originale e “avrà la stessa energia e le stesse belle persone dell’originale”.

I Golden Globes andranno in onda domenica 7 gennaio alle 20:00. ET, le 2 di notte in Italia.

Alla Cineteca di Milano 5 proiezione di Classe tous risques di Claude Sautet

Il noir è uno dei generi cinematografici più affascinanti della storia del cinema, più volte ripreso, citato e rivisitato. Cineteca Milano Arlecchino propone cinque proiezioni di quello che è considerato uno dei capostipiti del genere: Classe tous risques di Claude Sautet.

Girato in parte a Milano, si tratta di un film che secondo il critico del Corriere della Sera, Paolo Mereghetti, è «tra i migliori noir francesi di sempre, in perfetto equilibrio fra azione e analisi psicologica» e in cui, a detta di molti, si trovano le vere origini del moderno poliziesco europeo. Infatti, tutta la grandezza del maestro Claude Sautet è già presente in questa sua opera prima, che inizia come una saga familiare ma diventa presto una profonda indagine sulla perdita e sul prezzo del crimine, con le sue conseguenze emotivamente intollerabili. I volti di Lino Ventura e di Jean-Paul Belmondo illuminano lo schermo e ci ricordano quale favoloso regista sia stato Sautet anche nella direzione degli attori.

La trama di Classe tous risques

Il gangster Abel Davos, dopo aver compiuto una rapina a Milano, tenta di rientrare clandestinamente in Francia, dov’è condannato in contumacia, con la famiglia e il complice Raynard. Purtroppo solo Abel e i suoi figli riescono a varcare il confine. Una volta arrivato a Parigi, si rende conto che i vecchi amici lo hanno abbandonato e, affidati i figli ad un vecchio conoscente, si rifugia a casa di un certo Stark…

Il cast di Classe tous risques

R.: Claude Sautet. Sc.: José Giovanni, C. Sautet, Pascal Jardin, dal romanzo omonimo di J. Giovanni. Fot.: Ghisalin Cloquet. Mont.: Albert Jurgenson. Musiche: Geogrs Delerue. Int.: Jean-Paul Belmondo, Lino Ventura, Marcel Dalio. Francia, 1960, 110’, v. o sott. it.

Il regista Claude Sautet

Regista cinematografico francese (Montrouge, Parigi, 1924 – Parigi 2000), Claude Sautet è stato sceneggiatore, autore televisivo, assistente di Jacques Becker e Georges Franju. Sautet esordì nella regia con Bonjour sourire (1956); si affermò dapprima come esperto di intrecci e atmosfere poliziesche e in seguito come fine indagatore di problematiche sentimentali. Tra i suoi film: Classe tous risques (Asfalto che scotta, 1960); Les choses de la vie (L’amante, 1970); Max et les ferrailleurs (Il commissario Pellissier, 1971); César et Rosalie (È simpatico ma gli romperei il muso, 1972); Vincent, François, Paul et les autres (Tre amici, le mogli e, affettuosamente, le altre, 1974); Un coeur en hiver (1992); Nelly et Mr. Arnaud (1995).

LA PROGRAMMAZIONE

  • Mercoledì 17 gennaio ore 21.00
  • Sabato 20 gennaio ore 19.00
  • Domenica 21 gennaio ore 17.00
  • Mercoledì 24 gennaio ore 21.00
  • Domenica 28 gennaio ore 19.00
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