Durante una vivace discussione di
masterclass del Tribeca Festival sul cinema di genere, il
regista Mike Flanagan ha parlato con la
scrittrice Justina Ireland, che ha partecipato alla stanza degli
sceneggiatori per l’imminente serie Netflix
di Flanagan
La caduta della casa degli Usher (The Fall of the House of
Usher), su come è stato in grado di continuare a
realizzare la serie dopo l’interruzione sul set.
Nell’aprile
2022, Variety aveva riferito che
Frank Langella, il protagonista della serie, era
stato sostituito “a seguito di un’indagine su una presunta
cattiva condotta sul set“. Bruce Greenwood che ha ereditato il
ruolo, ha rigirato gran parte dell scene girate da Langella che era
a quasi metà della produzione dello show.
Ireland ha chiesto a
Flanagan della difficoltà di essere un creativo che deve essere un
leader sul set, alludendo a una persona difficile in “Usher” e
menzionando che il pubblico potrebbe cercare su Google il dramma
dietro le quinte se non lo sapesse. Flanagan ha risposto alla
domanda senza nominare persone o incidenti specifici, dicendo:
“La gestione della produzione è qualcosa per cui non c’è una
vera formazione. Essere l’adulto nella stanza è un peccato, ma
ho imparato presto che se volevo una carriera dovevo bilanciare la
creatività con le persone, la responsabilità con la storia e le
persone con cui lavori. Nuoti o anneghi insieme.
Il regista ha chiarito che “La
produzione di ‘Usher’ è stata dura, ma non la più dura che abbia
mai avuto” – un onore che ha concesso alla sua prima serie,
“The
Haunting of Hill House“. La caduta della casa degli
Usher è attualmente in post produzione e farà parte dell’accordo
che il regista ha con Netflix. Protagonisti saranno
Carla Gugino,
Mark Hamill, Willa Fitzgerald, Annabeth Gish,
Kate Siegel e Bruce Greenwood
Torna a casa Nolan. Stando a quanto
riportato, la Warner Bros. vorrebbe ardentemente riallacciare i
rapporti con il regista di Oppenheimer, Christopher
Nolan, così da poter dunque tornare a lavorare insieme
su nuovi progetti. Nel corso di un’intervista esclusiva su Variety, i co-CEO di Warner
Bros. Film Group Michael De Luca e Pam
Abdy hanno rivelato come la società voglia cambiare le
sorti dello studio, peggiorate a seguito della deludente strategia
di rilascio dei film nello stesso giorno in salae su HBO Max.
Tra i miglioramenti che De Luca e
Abdy vogliono apportare c’è dunque anche quello di convincere il
regista della trilogia de Il cavaliere
oscuro a tornare a collaborare con loro, in nome
del lungo rapporto lavorativo che li ha sempre contraddistinti.
“Speriamo di riavere Nolan“, ha detto De Luca. “Penso
che ci sia un mondo.” Nolan e la Warner Bros. sono infatti
stati legati l’uno all’altro per circa 20 anni, durante i quali il
regista ha realizzato la maggior parte dei suoi grandi successi,
dai film su Batman fino al fantascientifico Inception e, più
recentemente, Tenet.
Il loro forte rapporto si è però
spezzato quando la Warner Bros. ha iniziato a cambiare la sua
strategia di rilascio del film durante la pandemia. L’allora CEO di
WarnerMedia Jason Kilar ha preso la decisione nel
2021 di inviare l’intera lista di film della compagnia direttamente
a HBO Max a causa della pandemia in corso e della generale
diffidenza del pubblico a tornare nei cinema. Ciò che ha portato
all’attuazione di una strategia ritenuta frustrante da molti
registi, tra cui Nolan, il quale alla fine ha interrotto i legami con lo
studio, portando il suo nuovo film Oppenheimer alla Universal.
Con parole molto dure Christophern
Nolan aveva in quell’occasione dichiarato: “Non capiscono
nemmeno cosa stanno perdendo. La loro decisione non ha alcun senso
economico e anche l’investitore più casuale di Wall Street può
vedere la differenza tra interruzione e disfunzione. Alcuni dei più
grandi registi del nostro settore e le più importanti star del
cinema sono andati a letto la sera prima pensando di lavorare per
il più grande studio cinematografico e invece si sono svegliati
scoprendo che stavano lavorando per il peggior servizio di
streaming“.
Con la nuova direzione, potrebbero
ora esserci segnali che lo strappo potrebbe ricucirsi. Per prima
cosa, la Warner Bros. ha inviato a Nolan un succoso assegno di
royalty a sette cifre per Tenet come bonus in buona fede per il film. Anche
Christopher Nolan sembra però essersi dimostrato ricettivo nei
confronti dello studio, tornando alla Warner Bros. per buona parte
della post-produzione di Oppenheimer. Attualmente, il
regista non ha un nuovo film in programma, quindi potrebbe esserci
il tempo per la Warner Bros. di riallacciare definitivamente i
rapporti e assicurarsi i diritti sul prossimo film di Nolan.
Arriva in prima tv su
SkyL’ombra di Caravaggio, film che esplora
l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte
Caravaggio, lunedì 19 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno
(alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e
disponibile on demand.
L’ombra
di Caravaggio sarà disponibile anche in 4K su Sky Cinema 4K (19
giugno, ore 21.15) e on demand.
Scritto, diretto e interpretato da
Michele Placido, al suo quattordicesimo film
da regista, il film racconta l’artista, già famosissimo nella sua
epoca, nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo
impenetrabile tormento. Protagonista è Riccardo Scamarcio, affiancato da Louis Garrel. Con loro nel cast anche
Isabelle Huppert,
Micaela Ramazzotti, Tedua,
Vinicio Marchioni, Lolita Chammah. Il film è stato
premiato con il David dei Giovani 2023.
Ribelle e inquieto, devoto e
scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio di Placido è
un’artista maledetto dal talento assoluto, quasi una rockstar ante
litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli
inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i
suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci
un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e
universale.
La trama del film L’ombra di
Caravaggio
Italia 1600. Michelangelo Merisi è
un artista geniale e ribelle nei confronti delle regole dettate dal
Concilio di Trento che tracciava le coordinate esatte nella
rappresentazione dell’arte sacra. Dopo aver appreso che Caravaggio
usava nei suoi dipinti sacri prostitute, ladri e vagabondi, Papa
Paolo V decide di commissionare a un agente segreto del Vaticano
una vera e propria indagine, per decidere se concedere la grazia
che il pittore chiedeva dopo la sentenza di condanna a morte per
aver ucciso in duello un suo rivale in amore. Così l’Ombra, questo
il nome dell’investigatore, avvia le sue attività di inchiesta e
spionaggio per indagare sul pittore che – con la sua vita e con la
sua arte – affascina, sconvolge, sovverte. Un’Ombra che avrà nelle
sue mani potere assoluto, di vita o di morte, sul destino di un
genio.
Showtime ha rivelato che
la data della premiere della settima stagione di
Billionsche arriverà
entro la fine dell’anno. Il finale arriva mentre Showtime sta
attualmente sviluppando molteplici spin-off basati su Billions
per l’imminente rebranding della rete premium in Paramount + con
Showtime. I creatori della serie Brian Koppelman e David Levien
stanno
sviluppando quattro potenziali spin-off: Millions sui
finanzieri emergenti; Trilioni sugli ultra-ricchi; e altri due
spettacoli senza titolo che si svolgeranno rispettivamente a Miami
e Londra.
Quando debutterà la settima stagione di
Billions?
Showtime ha ufficialmente fissato
la data della premiere della settima stagione di Billions
per l’11 agosto 2023, quando il primo episodio sarà trasmesso in
streaming su Paramount+ con
Showtime. Successivamente, la premiere in onda della serie
andrà in onda il 13 agosto 2023, con episodi che usciranno
settimanalmente. Billions
attualmente è interpretato da Paul
Giamatti, Damian
Lewis, Corey
Stoll, Maggie
Siff, Asia
Kate Dillon, David Costabile, Toby Leonard Moore,
Condola Rashad, Jeffrey DeMunn, Kelly AuCoin e Daniel Breaker.
“Nella settima stagione, le
alleanze vengono capovolte“, si legge nel
logline. “Le vecchie ferite riemergono. Le lealtà sono
messe alla prova. Il tradimento assume proporzioni epiche. I
nemici diventano amici diffidenti. E torna Bobby Axelrod,
mentre la posta in gioco cresce da Wall Street al mondo
intero”. Billions è
creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian Koppelman e
David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross
Sorkin. Puoi riprodurre in streaming le stagioni precedenti
sulle piattaforme di Showtime.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE FLASH
Il finale di The
Flash presenta un ritorno sorprendente ma molto
piacevole. Il film diretto da Andy Muschietti è
finalmente in sala, con grande piacere dei fan della DC e adesso
anche i nostalgici di Joel Schumacher saranno
soddisfatti, visto che nel finale del film torna… George
Clooney!
Barry Allen (Ezra Miller) ha fatto
tutto il possibile per impedire che avvenisse l’omicidio di sua
madre, solo per fare confusione con la sua linea temporale e, in
generale, con il multiverso. Alla fine del film, sembrava che fosse
riuscito a riportare la situazione alla normalità. Dopo aver
partecipato all’appello di suo padre, che finalmente viene
scagionato, Barry è al telefono con Bruce Wayne mentre esce dal
tribunale. Pochi secondi dopo, un’auto molto elegante rivela la
presenza dello stesso Bruce, che però ha un aspetto diverso da
quello che Barry conosce. Si tratta del Bruce Wayne di Joel
Schumacher in Batman & Robin, ovvero George Clooney.
Quello di Clooney non è l’unico
Bruce Wayne che Barry incontra nella sua ultima avventura. Il film
si apre con il cavaliere oscuro di Ben Affleck che
salva la città da un bioterrorista. Quindi, Flash unisce le forze
con il crociato mascherato di Michael Keaton prima di incontrare infine
il Batman di Clooney. Sembra complicato, ma alla fine tutto si
spiega.
Clooney ha fatto la sua prima e unica apparizione nei panni di
Bruce Wayne nel film diretto da Joel SchumacherBatman & Robin. Il film è stato presentato per la
prima volta nel 1997 e presentava gli eroi del titolo (Robin era
interpretato da Chris O’Donnell) che si
scontravano con Mr. Freeze (Arnold Schwarzenegger)
e Poison Ivy (Uma Thurman). Clooney non ha mai
nascosto il suo dispiacere per aver accettato il ruolo ma si è
anche fatto perdonare più volte per non essere stato all’altezza
delle aspettative dei fan, in quell’occasione. Il suo
coinvolgimento nell’universo DC guidato da James
Gunn sembra improbabile, ma nel mondo dello spettacolo
può succedere di tutto.
The
Flash è uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Steven
Soderberghdirigerà un nuovo film horror. Il
regista dopo una lunga carriera, dirigendo film
come
Ocean’s Eleven,
Contagion e
Magic Mike si avvicina finalmente ad un genere che non
aveva mai affrontati fino ad oggi. Il suo film più
recente, Magic
Mike – Last Dance, è uscito all’inizio di
quest’anno.
Di recente ha rivelato di
avere due nuovi progetti cinematografici in programma con un’ampia
uscita nelle sale. Parlando con
Variety Soderbergh ha aggiunto che entrambi erano film di
“genere” e che uno di loro era una commedia.
Qual è il prossimo film di Steven
Soderbergh?
Uno di questi è
un film horrorpsicologico chiamato
Presence, che dovrebbe essere girato a settembre, a seconda dello
sciopero dello scrittore. La storia si svolge in una casa di
periferia abitata da una forza sconosciuta. Lo stesso regista
tuttavia ha affermato che in realtà, un “thriller
psicologico”, ma molto nella vena dell’orrore.
In Spider-Man: Across the
Spider-Verse, apprendiamo che ci sono specifici
eventi “canonici” che devono accadere nella vita di ogni
Spider-Man. La morte di un capitano della polizia è tra queste, che
si tratti di George Stacy o del padre di Miles Morales, Jeff Davis,
e tutti i segnali indicano che Spider-Man: Beyond the
Spider-Verse riguarderà la dimostrazione che questo
triste evento può in realtà essere evitato. Un altro evento
canonico menzionato è però anche la morte di Gwen Stacy, quindi cosa
significa per Spider-Gwen?
Durante un’intervista al podcast
Crew Call con Anthony
D’Alessandro, ai produttori del film Phil Lord
e Chris Miller è stato chiesto se ci sarà la
possibilità di vedere più versioni di Gwen in Spider-Man:
Beyond the Spider-Verse. “Attualmente, sì“, ha
scherzato Lord prima che Miller aggiungesse, “Direi che, sì. È
sulla pagina. Penso che… queste cose si evolvano man mano che
vanno“. “Ma ce n’è una di cui sono molto entusiasta“,
ha aggiunto Lord prima che Miller lo interrompesse sottolineando:
“Sì, so esattamente di cosa stai parlando. Sai quello a cui sto
pensando e su cosa si basa. Ma non dirò niente. Non dirò
niente“.
Miller ha però poi concluso
aggiungendo: “Ma è in qualche modo parte integrante della
trama, direi“. Stando a quanto dichiarato, sarà molto
interessante vedere più versioni di Gwen, in particolare perché è
tipicamente una vittima nel mondo di Peter Parker. È difficile dire
in che modo il suo ruolo nel canone verrà esplorato nel capitolo
finale della trilogia, ma potrebbe anche essere un punto della
trama che verrà poi elaborato ulteriormente nello spin-off del
personaggio a lungo vociferato. Per ora, salvo possibili ritardi,
Spider-Man: Beyond the Spider-Verse è
atteso nelle sale per il 29 marzo 2024.
Dopo la sua apparizione in una scena
post-crediti in
Fast X, potrebbe essere in lavorazione un film con
Jason Momoa e Dwayne
Johnson. Secondo un recente rapporto del noto
insider del settore Daniel
Richtman (tramite World
of Reel), il titolo provvisorio del nuovo film
Fast and Furious di The Rock è
“Untitled Luke Hobbs and Dante Reyes“. Questa
notizia arriva dopo che Dwayne Johnsonha
confermato all’iniziodi questo mese che avrebbe
recitato in un film indipendente al fianco di
Jason Momoa.
In una scena post-crediti di
Fast
X, Hobbs interpretato da
Dwayne Johnson irrompere in una chiesa fatiscente che
è stata allestita dal personaggio Reyes di
Jason Momoa. Dopo aver trovato un telefono che
squilla, Reyes – che ha passato l’intero film a dare la caccia a
Dominic Toretto per la morte di suo padre – minaccia Hobbs,
dicendogli che è il prossimo obiettivo di Reyes, dicendo a Hobbs
che Toretto potrebbe aver avuto un ruolo nella morte. di suo padre
(evento accaduto in Fast Five), ma che Hobbs è stato colui che lo
ha effettivamente ucciso.
Cosa sappiamo del film Fast &
Furious di Dwayne Johnson e Jason Momoa?
In un video pubblicato sul
suo Twitter all’inizio di
questo mese,
Dwayne Johnson ha confermato che reciterà in un film
Fast and Furious senza titolo ambientato
duranteFast X. Sarà al fianco di
Jason Momoa, che ha interpretato Dante, l’antagonista
del recente film.La star
Dwayne Johnson ha anche discusso del motivo per cui ha
scelto di tornare al franchise, citando come causa principale
l’esplosiva reazione dei fan allascena
post-creditidi Fast
X che ha sancito il ritorno di Johnson nei panni di
Luke Hobbs.The Hollywood
Reporter afferma che il film non è né un
sequel completo né uno spin-off, ma piuttosto un “Fast
X.5“.
Il nuovo film sarà scritto e
prodotto da Chris Morgan e prodotto da
Dwayne Johnson e dai suoi partner della Seven
Bucks ProductionsDany Garcia e Hiram
Garcia. Sarà inoltre prodotto dalla star della serie
Vin Diesel e Samantha Vincent attraverso la
loro compagnia One Race, Jeff Kirschenbaum per
Roth/Kirschenbaum Films e Neal Moritz per Original Film.
Il regista di Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, James
Mangold, ha spiegato perché il figlio del celebre
archeologo non è nel nuovo film. Parlando con Variety sul tappeto rosso alla premiere
americana del film, Mangold ha spiegato perché l’Henry Jones III di
Shia LaBeouf, meglio noto come Mutt Williams, che
ha recitato in Indiana Jones e il Regno del Teschio di
Cristallo non appare nel nuovo capitolo della saga. In poche
parole, Mangold crede che non ci fosse spazio per Mutt, nonostante
sia un personaggio centrale nella serie di Indiana
Jones.
“Quando sono entrato a far parte
del progetto, volevo catturare quella meravigliosa energia tra Indy
e un intrepido personaggio femminile“, ha detto. “Quindi
quello è stato il mio primo obiettivo e ci sono solo un numero
limitato di persone che puoi far entrare in un film.” Mangold
si riferisce ovviamente all’attrice Phoebe
Waller-Bridge nei panni di Helena Shaw, la figlioccia di
Indy, che Mangold aveva precedentemente definito un catalizzatore
chiave del film. Helena appare come la complice di Indy al posto di
Mutt. Il non ritorno di LaBeouf è dunque spiegato con l’obiettivo
di riproporre una dinamica presente nei primi film della saga, tra
Indy e un personaggio femminile.
Insieme a Harrison Ford, il cast
di Indiana Jones e il Quadrante del
Destino include Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag),
Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente). Il film vedrà
Indy intento a scoprire un artefatto che può apparentemente
riavvolgere e manipolare il tempo, particolarmente ambito da un ex
nazista ora scienziato presso la Nasa, dove si sta intanto
progettando lo sbarco sulla luna.
Diretto da James
Mangold (Le Mans ‘66 – La grande
sfida, Logan – The Wolverine) e con una
sceneggiatura scritta da Jez Butterworth &
John-Henry Butterworth e David
Koepp e James Mangold, basata sui
personaggi creati da George Lucas e Philip
Kaufman, il film è prodotto da Kathleen
Kennedy, Frank Marshall e Simon
Emanuel, mentre Steven
Spielberg e George Lucas sono i
produttori esecutivi. La colonna sonora è composta ancora una volta
da John Williams, che ha firmato le musiche di
ogni avventura di Indiana Jones a partire
dall’originale I predatori dell’arca perduta nel
1981.
Anche se Henry Cavill
non interpreterà più Superman o non sarà più protagonista della
serie The
Witcher, la sua avventura come spia giramondo sta per
iniziare. Il tanto atteso thriller d’azione di spionaggio di
Matthew Vaughn, Argylle, ha ora una data
di uscita nelle sale cinematografiche e su Apple
TV+ fissata per il prossimo anno, in collaborazione con
Universal Pictures, ha annunciato lo studio. Il lungometraggio è
stato annunciato nel giugno 2021 ed è descritto come un’ode ai
thriller d’azione degli anni ’80 come Die Hard e Arma
letale.
Il film è basato sul romanzo ancora
da pubblicare dell’autrice esordiente Elly Conway
ed è sarà adattato per lo schermo dallo sceneggiatore Jason
Fuchs, già autore di L’era glaciale: Continenti alla
deriva e Wonder Woman. Il film seguirà Cavill nei
panni della spia titolare Argylle che soffre di
amnesia ed è indotta a credere di essere un romanziere di
spionaggio di successo. Man mano che i suoi ricordi e le sue
abilità letali tornano, intraprende un’avventura in giro per il
mondo attraverso gli Stati Uniti, Londra e altri luoghi esotici per
vendicarsi dell’oscura organizzazione per cui lavorava, la
Divisione.
Progettato come una trilogia, il
film in uscita presenta un cast costellato di star adatto per
un’avventura di spionaggio. L’artista pop Dua Lipa
sarà al fianco di Cavill dopo aver fatto il suo debutto come
attrice con l’imminente Barbie. La tre volte vincitore del Grammy ha
anche contribuito alla title track e alla colonna sonora del film.
Inoltre, a completare il cast ci sono Bryce Dallas
Howard, Sam Rockwell,
Bryan Cranston,
Catherine O’Hara, John Cena,
Ariana DeBose e
Samuel L.
Jackson. Argylle, come riportato da
Collider, uscirà dunque nelle sale di
tutto il mondo il 2 febbraio 2024, prima di essere
trasmesso su Apple TV+.
Mentre la produzione si prepara alle
riprese del sequel, Mortal Kombat 2 ha ora
trovato quattro nuovi membri del cast per interpretare personaggi
iconici, mentre un altro personaggio dovrebbe invece subire un
recasting. I dettagli della trama sono ancora tenuti nascosti per
il sequel del videogioco, che racconta il viaggio dei combattenti
scelti per proteggere l’Earthrealm dalle forze del desolato
Outworld. Mortal Kombat 2 vedrà
il ritorno di quasi tutto il suo cast originale, portando anche
Karl Urban nei panni di Johnny Cage, Tati
Gabrielle nei panni di Jade e Adeline Rudolph nei
panni di Kitana.
Deadline ha annunciato ora che
il cast di Mortal Kombat 2 si sta
espandendo con l’aggiunta di Martyn Ford,
Desmond Chiam, Ana Thu Nguyen e
Damon Herriman. Ford interpreterà l’iconico
cattivo Shao Kahn, Herriman il famoso antagonista
Quan Chi, Chiam nei panni del re edeniano
Jerrod e Nguyen nei panni della regina
Sindel. È però interessante notare che Herriman
aveva recitato nel fortunato riavvio di Mortal Kombat del
2021 come voce di Kabal, richiedendo potenzialmente ora un
recasting del personaggio, qualora questi dovesse tornare, oppure
un doppio ruolo per Herriman.
L’inclusione di Shao Kahn, invece,
anticipa risvolti particolarmente interessanti per Mortal Kombat 2, apparentemente
confermando i piani precedentemente discussi per una trilogia in
cui il secondo film è ambientato nel torneo stesso, portando così a
queste varie introduzioni. Con i giochi che vedono Shao Kahn e Quan
Chi lavorare insieme in più occasioni, a volte anche con Shang
Tsung, che era uno dei principali antagonisti nel primo film,
sarebbe interessante vedere se il sequel seguirà l’esempio e
stabilirà il malvagio trio come alleato.
Sarà anche interessante vedere come
Mortal Kombat 2 sceglierà di
raccontare la storia di King Jerrod e Queen Sindel. Nei giochi,
Jerrod non era molto più di un elemento di retroscena per Sindel e
Kitana, essendo stato ucciso dopo che il loro regno era stato
conquistato da Shao Kahn e Sindel alla fine subì il lavaggio del
cervello dopo essere stata rianimata da Shang Tsung. Chiam potrebbe
non essere un nome familiare, ma il suo casting nel sequel solleva
la questione se la storia di Jerrod si svolgerà in un modo
altrettanto tragico e metterà Kitana e Sindel sui loro percorsi
vendicativi. Per scoprire di più su tutto ciò, non resta che
attendere l’uscita al cinema del film nel
2024.
FX ha
rilasciato il trailer completo di What
We Do in the ShadowsStagione 5
per l’imminente ritorno della sua commedia mockumentary, dove
vedremo la transizione non così agevole di Guillermo nel diventare
un vampiro. La quinta stagione è prevista per il 13 luglio su FX e
Hulu. In Italia la serie è in programma su STAR, canale per adulti
di Disney+
Il video mostra Guillermo alle
prese con la sua trasformazione da vampiro dopo aver chiesto in
precedenza al suo amico Derek di trasformarlo finalmente in uno di
loro. Prende in giro anche la campagna politica di Colin Robinson e
il caotico viaggio del gruppo al centro commerciale. Dai
un’occhiata al trailer di What We
Do in the Shadows Stagione 5:
https://youtu.be/wCvO1QmAMXY
Basato sul mockumentary sui
vampiri del 2014 di Taika Waititi, What We Do in the
Shadows è incentrato su tre antichi vampiri. I
succhiasangue vivono insieme a Staten Island con il loro fedele
famiglio, Guillermo. La serie è interpretata da Kayvan
Novak, Matt Berry, Natasia Demetriou, Harvey Guillen, Mark Proksch
e Kristen Schaal.
“Nella quinta stagione, Nandor
sente il suo familiare (e talvolta amico) Guillermo scivolare via
mentre sembra passare molto più tempo con Laszlo, le cui abilità di
scienziato gentiluomo vengono messe alla prova mentre cerca di
risolvere il mistero dello strano e cambiamenti molto segreti che
Guillermo sta attraversando”, si legge nella
sinossi. “Nadja, subendo gli effetti di una maledizione
soprannaturale non diagnosticata in precedenza, si riconnette con
la sua famiglia – o almeno, una famiglia – dal Vecchio Paese, Colin
persegue il percorso di tanti vampiri prima di lui candidandosi per
una carica politica e The Guide cerca di capire dove si inserisce
come la nuova arrivata relativamente a questo gruppo affiatato che
si conosce da secoli.
La serie è scritta e prodotta da
Taika Waititi e Jemaine Clement. I produttori esecutivi sono
Clement, Waititi, Paul Simms, Stefani Robinson, Sam Johnson,
Garrett Basch ed Eli Bush. È prodotto da FX Productions.
Arrivano dai social i primi video e
foto del film Il gladiatore
2, offrendo un primo sguardo approfondito alla
pellicola diretta da Ridley Scott, seguito del suo
epico film pluripremiato del 2000. Ambientato decenni dopo
l’originale, questo segue Lucius, figlio di Lucilla e nipote di
Commodo, da adulto. Lucius è interpretato dal candidato all’Oscar
Paul Mescal con
il cast del sequel che include anche il ritorno di Connie
Nielsen nei panni di Lucilla, Derek
Jacobi nei panni del senatore Gracchus e Djimon
Hounsou nei panni di Juba. I nuovi arrivati includono
Joseph Quinn nei panni dell’imperatore Caracalla,
Fred Hechinger nei panni dell’imperatore Geta,
Pedro Pascal e
Denzel
Washington.
Mentre continua le riprese di questo
sequel, che ha una data di uscita prevista per il novembre 2024, un
video e delle foto sono emersi online rivelando uno sguardo
approfondito al set di un’antica città. Il video e le foto vedono
il ministro della Cultura del Marocco, Mohammed Mehdi
Bensaid, visitare e passeggiare per l’enorme set cittadino
del sequel, incontrare il regista Ridley Scott per
una chiacchierata e posare per una foto con le comparse vestite con
l’armatura. Prima che iniziassero le riprese del sequel, la
costruzione del set era iniziata il mese precedente, con le prime foto che rivelano la
realizzazione di un Colosseo.
Le nuove foto e il video sembrano
invece provenire ora da un set cittadino diverso ma altrettanto
elaborato. Con le truppe corazzate che montano una difesa
all’interno delle mura della città, lasciando presagire un
potenziale assedio che potrebbe rivaleggiare con la battaglia di
apertura del film originale, dove il generale Massimo guidava
l’esercito romano alla vittoria contro le tribù germaniche. Sulla
base del nuovo look, il valore di produzione di Il gladiatore 2 sembra essere
alla pari e potrebbe persino superare l’originale. Ecco di seguito
il post con le foto e il video fin qui descritti:
Il proverbio ci insegna che non
bisogna giudicare un libro dalla copertina. Volendo trasporre tale
concetto nel campo seriale potremmo adattarlo scrivendo che non si
dovrebbe giudicare uno show dal pilot. L’accostamento non è
totalmente calzante ma rende l’idea. Tale incipit si presta
perfettamente per introdurre Hijack,
serie di matrice britannica che vede protagonista Idris Elba.
Il titolo lascia chiaramente
intendere che la produzione Apple
TV+ vede al centro della storia un dirottamento aereo,
precisamente quello di un volo diretto da Dubai a Londra. Tra i
passeggeri diventati ostaggi del gruppo di dirottatori si trova
anche Sam Nelson, che di professione fa il negoziatore. Toccherà
principalmente a lui il tentativo di salvaguardare la vita dei
passeggeri a bordo.
L’umanità e il realismo prima dello spettacolo
Come lasciato intuire in precedenza,
se andrete oltre il pilot di Hijack non ve ne pentirete.
Il setting della narrazione e del personaggio principale non sono
certamente originali, né la messa in scena garantisce quel plus di
tensione tale da attrarre l’attenzione dello spettatore
maggiormente smaliziato. Il fatto è che solo procedendo con gli
episodi si comprende che questo non era fin dal principio l’intento
dei creatori George Kay e Jim Field
Smith.
L’approccio dello show si rivela
infatti molto più acuto di quanto il primo episodio non lasci
intendere: invece di puntare alla spettacolarità che un genere come
il thriller può offrire, Hijack preferisce raccontare in
maniera precisa le azioni di coloro che devono affrontare una tale
crisi, sia dentro che fuori l’aeroplano. La narrazione dei vari
episodi si fonde con efficacia in un crescendo drammatico che pian
piano cattura, irretisce il pubblico senza necessariamente
spiattellare lo spettacolo action preconfezionato.
C’è infatti pochissima azione in
Hijack, almeno nelle prime puntate, sostituita da uno
studio avvincente delle dinamiche che si sviluppano nel dover
fronteggiare il dirottamento. La storia rimbalza infatti dalle
dinamiche che si sviluppano tra passeggeri e dirottatori alle
decisioni che devono essere prese nella sala di controllo voli a
quelle invece dettate dalle ragioni di stato. Le tre diverse
ambientazioni interagiscono con sorprendente efficacia, incastrate
tra loro da un montaggio sapiente nel saper restituire il dramma
senza necessariamente confezionarlo in uno spettacolo inutilmente
forzato dentro il genere.
Hijack, tra spettacolo e dramma umano
In questo modo Hijack
diventa un dramma orchestrato con cura, che mira al realismo molto
più che all’effetto. Unico difetto è quello di presentare un gruppo
di dirottatori non particolarmente convincente, il quale esplicita
le motivazioni dell’atto troppo tardi e quando questo succede
l’idea diventa leggermente troppo “larger than life” rispetto alla
verosimiglianza con cui il tutto era stato settato in precedenza. A
parte questo però lo show continua senza troppi sobbalzi a tenere
lo spettatore incollato alla poltrona, gli permette di entrare in
contatto emotivo con i personaggi e parteggiare o meno per
loro.
Altro punto a favore sta nella
precisione con cui viene sviluppata la figura di Sam, il quale
adopera la sua saggezza e gli strumenti della professione senza mai
diventare veramente un “eroe”, anzi condividendo la scena con gli
altri passeggeri del volo. Idris Elba si dimostra ancora una volta
carismatico quanto basta per esporre anche le debolezze, le paure e
la verità del proprio ruolo.
Puntata dopo puntata infatti
Hijack diventa sempre più una serie corale, che si
avvicina – con le dovute proporzioni, sia ben chiaro – a quello che
Paul Greengrass aveva
straordinariamente saputo realizzare al tempo di United
93, che gli valse la nomination all’Oscar per la
miglior regia. Ecco, la produzione Apple TV+ si dirige verso quella
direzione, costruendo dinamiche narrative ed emozionali mai
“urlate” quanto piuttosto tangibili, veritiere. Tra spettacolo e
attenzione al dramma umano, Hijack colpisce nel segno e
offre agli spettatori uno spettacolo più che degno.
Il regista di The
Flash(leggi qui la nostra recensione)
Andy Muschietti difende la tanto criticata CGI del
film. Mentre il film inizialmente ha ricevuto elogi travolgenti da
coloro che hanno assistito alla sua premiere al CinemaCon, da
allora l’accoglienza è stata mista, con i critici che hanno
sottolineato all’unanimità come gli effetti visivi di The
Flash sembrino incompiuti. Le discussioni sulla CGI hanno
avuto luogo anche da quando il primo trailer è stato pubblicato
online, con molti spettatori che ne hanno deriso la scarsa qualità
e hanno notato come il budget costoso non sembri trovare compimento
sullo schermo.
Ora, in un’intervista a io9, Muschietti ha difeso il
look della CGI di The Flash. Mentre discuteva di una scena
all’inizio, in cui Barry Allen (Ezra Miller) salva
i bambini da un asilo nido mentre cadono nel vuoto, Muschietti
spiega che le strane immagini di questi neonati erano in realtà
intenzionali. “L’idea, ovviamente, è… siamo nella prospettiva
di Flash. Tutto è distorto in termini di luci e texture. Entriamo
in questo “mondo acquatico” che è fondamentalmente il punto di
vista di Barry. Faceva parte del design, quindi se sembra un po’
strano, è tutto intenzionale”.
The Flash: la trama e il cast del film
The
Flashè uscito al cinema il 15 giugno
2023 distribuito da Warner Bros Italia.
Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro
nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo
di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry
rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”),
Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo
d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
Il regista diThe Flash Andy Muschietti ha
trovato il suo prossimo progetto mentre la Warner Bros. ha
annunciato che dirigerà il prossimo film di Batman DC
Universe intitolato The
Brave and the Bold.I capi
dei DC Studios James
Gunn e Peter Safran hanno entrambi spiegato la scelta
di Andy Muschietti e hanno affermato che è stata una decisione
facile da prendere.
“Abbiamo visto The Flash anche prima
di prendere le redini dei DC Studios, e sapevamo di essere solo
nelle mani di un regista visionario, ma un grande fan della
DC“, hanno dichiarato Gunn e Safran a Deadline . “E’
un film magnifico — divertente, emozionante, elettrizzante — e
l’affinità e la passione di Andy per questi personaggi e questo
mondo risuona in ogni fotogramma. Quindi, quando è arrivato il
momento di trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero
solo una scelta”.
“Fortunatamente, Andy ha
detto ‘sì‘, Barbara ha firmato per produrre
con noi e stavamo arrivando. Sono una squadra straordinaria e
non potremmo avere partner migliori o più stimolanti mentre ci
imbarchiamo in questa nuova entusiasmante avventura nel
DCU.
Cosa aspettarsi da The Brave and the
Bold
Non è stato annunciato alcun
cast per The
Brave and the Bold. Il presidente della DC
James Gunn
ha chiaritoche Batman non
sarà interpretato da Ben Affleck o Robert
Pattinson in questo film.Questo è il terzo
film della DCU ad avere un regista associato. James
Gunn dirigerà Superman:
Legacy e James Mangold dirigerà Swamp
Thing. Non si sa ancora una data di uscita.
The Brave and the Bold,
quello che sappiamo sul film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman –
The Brave and the
Bold introdurrà “la Bat-family“, ha
detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
“E’ una strana storia padre-figlio su
loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei
fumetti di Batman scritti da Grant
Morrison, che secondo
James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul
DCU. L’altro
scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era
Tom King, che ha partecipato alla stanza degli
sceneggiatori della DCU e
conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se
Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo
regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC
Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy,
mentre James Mangold è stato scelto per dirigere
Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di
Star
Wars).
Nora Ephron è
universalmente riconosciuta come una delle migliori sceneggiatrici
e registe della cinema romantico statunitense.
Negli anni ha infatti regalato al cinema opere iconiche come
C’è posta per
te,Insonnia d’amore e
Julie & Julia. Tra i suoi lavori più apprezzati si
annovera però in particolar modo il titolo del 1989
Harry, ti presento Sally… (qui la recensione), da
lei scritto e diretto da Rob Reiner (regista anche
di Stand by Me – Ricordo di
un’estate). Quest’opera segnò un vero e proprio momento di
passaggio nella carriera della Ephron, la quale conobbe una
grandissima popolarità.
L’idea del film nacque in modo del
tutto spontaneo quando la Ephron e Reiner si incontrarono per
discutere della possibilità di realizzare un film insieme. Parlando
tra di loro, la discussione si incentrò prevalentemente sul
significato dell’essere single e sul modo in cui tale situazione
viene affrontata. Nacquero così i personaggi di Harry, cinico e
nevrotico, e di Sally, ottimista e ricca di vitalità. Attraverso i
loro differenti punti di vista si affrontano dunque tematiche
relativi all’amore e all’amicizia, in particolare tra uomo e
donna.
Il successo della pellicola fu
straordinario. A fronte di un budget di 14 milioni di dollari
Harry, ti presento Sally… arrivò ad incassarne circa 186 a
livello globale. La Ephron ricevette poi anche la nomination
all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, consacrandosi
come un’icona di Hollywood. Prima di intraprendere una visione del
film, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile
ritrovare dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle frasi più
belle. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama del film Harry, ti presento Sally…
Protagonisti del film sono
Harry e Sally, i quali si
incontrano per la prima volta nel 1977, freschi di laurea
all’Università di Chicago. Diretti entrambi a New York per
intraprendere una carriera nel giornalismo lei, e una come
consulente politico lui, decidono di fare insieme il viaggio in
auto. Durante questo, però, le differenti opinioni sui rapporti tra
uomo e donna li portano ad un’accesa antipatia. Giunti a New York,
i due sperano di non rivedersi mai più. Cinque anni più tardi,
però, i due si rincontreranno in aeroporto, entrambi affermati nei
rispettivi lavori ed entrambi sentimentalmente impegnati.
Con l’arrivo dei rispettivi aerei,
sembrano tuttavia destinati a separarsi di nuovo. Passeranno altri
cinque anni prima che si rincontrino. Harry è ora un uomo
divorziato e molto cinico, mentre Sally ha da poco rotto con il
fidanzato. I due potrebbero ora sviluppare meglio quell’amicizia
bruscamente interrotta dieci anni prima, ma i differenti caratteri
rischieranno nuovamente di frapporsi in questo loro tentativo.
Senza nuove separazioni in vista, però, i due si troveranno
stavolta ad affrontare ciò che li divide, mettendosi alla prova e
portando a nuovi livelli quella complicità che tanto li unisce.
Il cast del film Harry, ti presento Sally…
Nel ricercare gli interpreti giusti
per il film, la Ephron e Reiner si dissero estremamente fortunati
nell’essersi imbattuti in Billy Crystal e
Meg Ryan. Poiché i due erano ancora poco
conosciuti come interpreti, questo permise al film di ottenere una
certa spontaneità e realisticità in più. Crystal, in particolare,
fu fortemente voluto dal regista per il ruolo di Harry, avendo i
due già lavorato insieme in Arcibaldo. L’attore ebbe sul
set grande libertà di improvvisazione, dando vita a molte delle
battute più belle del film. Allo stesso tempo, però, per
immedesimarsi maggiormente nella solitudine del personaggio egli
chiese di poter passare del tempo lontano dagli altri membri del
cast.
Per la Ryan, invece, si trattò del
primo importante ruolo da protagonista. Anche lei ebbe come il
collega ampio margine di improvvisazione, contribuendo inoltre a
dotare il personaggio di ulteriori qualità e caratteristiche. Nel
film sono poi presenti gli attori Bruno Kirby e
Carrie Fisher, quest’ultima meglio nota per il
ruolo della principessa Leila nella saga di Star
Wars. I due interpretano qui Jess e Marie, coppia di sposi
amica dei due protagonisti. Sono poi presenti anche Steven
Ford nel ruolo di Joe, il fidanzato di Sally, e
Harley Jane Kozak in quelli di Helen, la moglie di
Harry. Estelle Reiner, madre del regista, compare
nel ruolo della cliente del ristorante che pronuncia la celebre
battuta “Quello che ha preso la signorina”.
Le frasi più belle di Harry, ti
presento Sally…, il trailer e dove vedere il film completo in
streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Harry, ti presento
Sally… è infatti disponibile nel catalogo
di Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di giovedì 15 giugno
alle ore 21:30 sul canale
La7D.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi
passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della
vita cominci il più presto possibile. (Harry)
Sì, hai ragione, non possono essere amici. Cioè, se tutti e due
stanno con qualcun altro allora sì, è l’unico emendamento alla
regola d’oro: “Se due persone stanno con altri la possibilità di un
coinvolgimento diminuisce”. (Harry)
Sto dicendo che l’uomo giusto per te forse è lì che ti
aspetta: e se non lo acchiappi tu lo farà qualcun’altra, e passerai
il resto della tua vita sapendo che un’altra donna ha sposato tuo
marito! (Marie)
Quando compro un libro, io leggo l’ultima pagina per prima:
così, se muoio prima di finire, so quello che succede.
(Harry)
Le cose sono cambiate, Harry. Non sono più la tua ancora di
salvezza. (Sally)
Considerato uno dei più talentuosi e
importanti registi del nuovo cinema statunitense, James
Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi
come I padroni della notte, Civiltà
perdutae C’era una volta a New
York. Con il suo ultimo film, Ad
Astra (qui la recensione),
presentato nel 2019 in concorso al Festival di Venezia, Gray si è infine
cimentato con il genere della fantascienza, esplorando però questa
sempre in rapporto a quelle tematiche relative all’animo umano
tanto ricorrenti e centrali nel corso di tutte le sue opere. Il
risultato è un avvincente racconto che si spinge ai confini tanto
dello spazio quanto dell’esistenza.
Il titolo del film, a tal proposito,
è parte della celebre espressione latina per aspera ad
astra, ovvero “attraverso le asperità sino alle stelle”,
indicante dunque un cammino verso la gloria per chi proveniva da
una vita impavida, ricca di asperità e pericoli. Il protagonista di
Ad Astra deve infatti compiere un percorso accidentato,
soprattutto a livello spirituale, per poter giungere ad una
maggiore consapevolezza di sé e della vita. Un percorso che,
letteralmente, lo porterà fino alla più lontana delle stelle. Per
Grey, il film è dunque paragonabile al complesso Cuore di
tenebra, il celebre romanzo di Conrad incentrato sulla civiltà
umana.
Candidato ai premi Oscar per il
miglior sonoro, Ad Astra non è però solo un complesso
viaggio spirituale, ma anche uno sbalorditivo viaggio spaziale, con
effetti speciali e ricostruzioni che puntano ad essere quanto più
realistici possibile. Tutto ciò rende il film certamente atipico
rispetto a suoi simili, ma assolutamente da non perdere. Prima di
intraprendere una visione del film, sarà utile approfondire alcune
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ad Astra: la trama del
film
Protagonista del film è Roy
McBride, un ingegnere aerospaziale della NASA. Al di là
del problematico matrimonio con Eve, Roy vive con
un solo trauma sulle spalle, ovvero l’aver perso suo padre,
Clifford McBride, 20 anni prima durante una
spedizione su Nettuno, dalla quale l’uomo non è più tornato.
L’obiettivo del genitore era quello di portare a compimento il
progetto Lima, basato sulla ricerca di vita extraterrestre. Mentre
è ancora perso in quel lutto mai realmente compreso, Roy si vede
incaricato di compiere una missione nello spazio, intorno alla
quale viene mantenuto un certo mistero.
Sulla terra, infatti, si stanno
verificando una serie di calamità dovute ad alcune strane onde
d’urto, la cui origine sembra provenire proprio da Nettuno. Roy
deve dunque recarsi lì, dove si trovano ancora i resti
dell’esperimento di suo padre, nel tentativo di capire cosa sta
minacciando la razza umana. Mentre affronta la missione, però,
l’astronauta finirà per rivelare alcuni segreti che mettono in
dubbio l’esistenza dell’umanità e il suo posto nell’universo. Allo
stesso tempo, dovrà fare i conti con i suoi traumi passati,
trovando risposte in cui forse avrebbe preferito non imbattersi
mai.
Ad Astra: il cast del film
e le location
Ad interpretare il protagonista Roy
McBride vi è l’attore Brad Pitt, che
da tempo cercava un progetto da poter realizzare insieme a Gray.
Nel ruolo di sua moglie Eve si ritrova invece l’attrice Liv Tyler,
mentre Ruth Negga ha
il ruolo di Helen Lantos. Al film prendono poi parte anche gli
attori Donald
Sutherland con il ruolo del colonnello Thomas Pruitt e
John Ortiz in quelli del generale Rivas. Il ruolo
di Clifford McBride è invece interpretato dal premio Oscar Tommy Lee
Jones. In Ad Astra sono diverse le
somiglianze tra il suo personaggio e quello da lui interpretato nel
fantascientifico Space Cowboys.
Per quanto riguarda le location del
film, Gray non volevo assolutamente ricorrere a teatri di posta e
green screen. Ha pertanto ricercato location reali, che potessero
anche aiutare gli attori a sentirsi maggiormente parte del
racconto. Le Dune di
Dumont nel Deserto del Mojave sono state un perfetto ambiente
lunare mentre alcune sequenze sotterranee di Marte, per esempio,
sono in realtà tunnel in disuso della città di Los Angeles. Anche
per quanto riguarda le astronavi, il più possibile di queste è
stato ricostruito, mentre per le parti più complesse si è ricorsi
alla CGI. Ciò, come desiderato dal regista, ha permesso al film di
acquisire un realismo in più.
Ad Astra: il finale, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come noto, Gray ha dovuto concordare
con i produttori un finale diverso rispetto a quello inizialmente
immaginato, più conciliante e dunque più accessibile per il grande
pubblico. In seguito all’uscita del film, tuttavia, è stato
rilasciato anche il finale alternativo, ovvero quello
originariamente scritto e girato da Gray. In questo viene data una
rappresentazione ancora più rosea del nuovo legame tra Roy e Eve.
Nella breve scena, i due sono sdraiati a letto e discutono
dell’imminente viaggio di Eve sulla Luna. La loro conversazione
viene interrotta dalla loro giovane figlia che entra nella loro
stanza, indicando che è passato del tempo rispetto alle avventure
di Roy, poiché i due non avevano figli all’inizio del film.
È possibile fruire di Ad
Astra grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di giovedì 15 giugno alle ore
21:10 sul canale Rai Movie.
A 80 anni dalla
nascita di una delle icone più amate della televisione italiana, il
cinema celebra
Raffaella Carrà e la sua fenomenale carriera con
RAFFA, il film diretto da Daniele
Luchetti scritto da Cristiana Farina con
Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino, Salvo
Guercio.
In arrivo in
anteprima nelle sale (elenco a breve su nexodigital.it) dal
6 al 12 luglio, a pochi giorni da quello che sarebbe stato
l’ottantesimo compleanno della Carrà, nata il 18 giugno del
1943, RAFFA è un titolo originale
Disney+ prodotto da Fremantle
e rappresenta l’opportunità esclusiva per ripercorrere sul grande
schermo, attraverso le voci e il racconto di chi l’ha conosciuta e
con preziose immagini di repertorio, la vita, il carattere e il
percorso artistico di un personaggio straordinario che ha saputo
entrare nell’immaginario collettivo con la sua energia
dirompente.
Ma chi è Raffaella
Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più
famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i
successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di
libertà e di parità tra i sessi negli anni ’70, regina della TV
pubblica negli anni ’80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90, Raffaella è
un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il
pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure,
Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata
per natura e gelosissima del suo privato, Raffaella è una donna che
ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna
che ha amato e sofferto. Il film ripercorre la vita pubblica e
privata dell’artista, a partire dall’infanzia in Romagna segnata
dall’abbandono del padre, fino al flirt “da copertina” con Frank
Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità
mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e
rinascite.
La regia di RAFFA è firmata dal
pluripremiato Daniele Luchetti, noto per opere cinematografiche
come Il Portaborse, La Scuola,Mio fratello è figlio
unico, La nostra vita, Anni felici, Dillo con parole mie, e
per la terza stagione de L’amica geniale. Tra gli ultimi
film Io sono tempesta, Momenti di trascurabile felicità,
Lacci. Luchetti ha collezionato diversi premi e
partecipazioni a decine di festival internazionali, tra cui Cannes,
Toronto, Locarno, Tokyo e Venezia, raccogliendo molti
riconoscimenti. Come regista o sceneggiatore Luchetti ha vinto
cinque David di Donatello, due Globi d’Oro, due IOMA, un Nastro
d’Argento e molti altri premi internazionali.
Per essere l’uomo più
veloce del mondo, il primo film
che ne racconta la storia e l’origine ha avuto una gestazione molto
lenta: The
Flash è stato annunciato per la prima volta nel 2014 e
sarebbe dovuto uscire nel 2018, ma soltanto dopo il grosso
fallimento del DCEU di
Zack Snyder, una pandemia, un terremoto ai vertici
della Warner Bros, le complicate vicende personali del protagonista
Ezra Miller e la fondazione dei DC
Studios con a capo James
Gunn e Peter Safran, il film esce
finalmente al cinema, il 15 giugno 2023.
Al timone Andy
Muschietti (La
Madre, IT), in
prima fila un Miller che si sdoppia, interpretando due versioni di
Barry Allen, Michael
Keaton in splendida forma che torna a essere Bruce
Wayne/Batman, il volto irresistibile di Sasha
Calle, inedita Supergirl, e tanto spazio per altri ruoli,
grandi e piccoli, The Flash è un piccolo miracolo,
un film
coerente e appassionante, che mescola divertimento, azione e
cuore.
The Flash, la trama ispirata a Flashpoint
In
maniera abbastanza libera, The Flash segue la
trama di Flashpoint, la storia a fumetti di
Geoff Johns in cui Barry Allen torna
indietro nel tempo per fermare l’omicidio della madre, e quindi
scagionare anche il padre, che viene arrestato perché ritenuto
responsabile. È quello che tenta di fare anche il Barry
cinematografico, tornando in un passato in cui sua madre è viva, il
suo se stesso più giovane non ha ancora ottenuto i poteri, e Batman
si è ritirato, perché Gotham City è la città più sicura del mondo.
Purtroppo il suo arrivo nel passato coincide con l’attacco di Zod
alla Terra (visto in L’Uomo d’Acciaio). Ma in un mondo senza
Superman, chi sarà mai in grado di affrontare il folle
kryptoniano?
Nonostante il progetto
di The Flash sia passato di mano in mano negli
ultimi otto anni, è davvero straordinario come il film riesca a
risultare coeso, settando da subito un tono leggero che allo stesso
tempo non ha paura di prendersi delle piccole pause emotive ben
posizionate all’interno della storia.
Un film sfacciato, che
corre e si diverte
The
Flash è un film sfacciato, che corre senza fermarsi a
riflettere, colleziona personaggi in diverse varianti, momenti
divertenti, scene d’azione splendidamente confezionate, apre
piccole finestre sul potenziale comico di personaggi come il
Batman di
Ben Affleck e propone, per la prima volta dopo anni
che il concetto è in circolazione sul grande e piccolo schermo, una
spiegazione comprensibile di multiverso. Farlo funzionare davvero
poi è un altro paio di maniche, ma intanto The
Flash ci gioca con gusto, racconta con sicurezza la sua
storia, usa il fanservice con misura, argina l’effetto
nostalgia.
Christina
Hodson, unica firma accreditata per la sceneggiatura, può
essere considerata colei che ha compiuto il lavoro finale su uno
script a cui negli ultimi anni hanno lavorato molti sceneggiatori
(da David S. Goyer a Seth Grahame-Smith), dimostrando una profonda
conoscenza dei personaggi a fumetti, riproponendoli a schermo in
maniera originale ma allo stesso tempo fedele. Questa sceneggiatura
è stata poi messa nelle mani di Andy Muschietti,
che dimostra di avere dimestichezza non solo con il genere
horror ma anche con l’azione, e poi affidata a un cast che
si rivela perfettamente in grado di dare vita ai rispettivi
personaggi.
E se la curiosità di
tutti è certamente indirizzata a
Michael Keaton, che torna a essere
Batman dopo oltre 30 anni (spoiler: l’attore
si conferma incredibilmente perfetto per il ruolo),
Ezra Miller si dimostra uno degli interpreti più
coraggiosi e sfaccettati della sua generazione. Capace di stare per
quasi tutto il film due volte in scena, impersonando due versioni
di Barry profondamente differenti, Miller è il vero punto di forza
del film, perché porta con sé da una parte la verve comica
che aveva caratterizzato il personaggio già nelle sue precedenti
apparizioni, ma anche una gravitas nuova, che deriva dalla
tragicità del passato di Barry e dal suo desiderio incontrollato di
cambiarlo.
Non è possibile salvare
tutti
Qual è il prezzo che
bisogna pagare per cambiare il passato? Barry deve imparare la
lezione più dura, quella che ogni supereroe deve comprendere per
evitare di trasformarsi nel villain: nonostante i poteri
incredibili di cui dispone, nonostante la possibilità che ha di
farlo, Barry accetta che non può salvare tutti. Sceso a patti con
questa inevitabile verità, Barry capisce qual è il suo ruolo e può
cominciare la sua vera e propria vita da supereroe, in quale
universo però, non si sa.
Come il suo protagonista
nei fumetti, anche The Flash ha un cuore grande, e
forse non metterà d’accordo tutti ma il risultato è senza dubbio
superiore alle attese e alle aspettative di molti.
I fan della Marvel stanno
cercando la password di The Invasion Has Begun che
consente l’accesso al sito Web theinvasionhasbegun.com. Questo
codice segreto sblocca il segmento di apertura di Secret
Invasion, offrendo ai fan un’anteprima di ciò che
accadrà il 21 giugno 2023.
La nuova clip di Secret
Invasion mostra Everett Ross (interpretato da
Martin Freeman) che esplora un’area sotterranea di
Mosca ai giorni nostri. È al telefono con qualcuno e gli dice
“Non muoverti”. mentre cerca di trovarli. Armato di
pistola, esce dalla metropolitana e percorre una strada prima di
entrare in un edificio allestito con apparecchiature di
sorveglianza.
Nella nuova serie Marvel StudiosSecret
Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a
conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una
fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra
cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito
una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare
l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.
Il regista di The
FlashAndy Muschietti ha
ricevuto una spinta di fiducia quando
Tom Cruise e
Stephen King hanno elogiato il film sui supereroi
DCEU. Il prossimo film del DC
Extended Universe è interpretato da Ezra Miller nei
panni di Barry Allen/The
Flash, mentre scopre di poter viaggiare nel tempo e usa il suo
potere per salvare sua madre dalla morte. Tuttavia, crea
inavvertitamente una linea temporale in cui la Justice League non esiste. Nel film
dovrà collaborare con una versione alternativa di se stesso e un
Bruce Wayne/Batman alternativo (Michael
Keaton) per correggere il suo errore.
Quali elogi ha ricevuto The Flash?
Il film The Flash ha ricevuto elogi dalla critica e
dal pubblico, tra cui l’attore di Mission: Impossible
Tom Cruise e l’autore
Stephen King. King ha elogiato il
film, twittando che
era “sincero, divertente e strabiliante“. Andy
Muschietti ha detto: “Semmai, [abbiamo avuto] più
fiducia nella cosa che abbiamo fatto, perché il film era finito
quando [Cruise e King] l’hanno visto, quindi è stato un aumento di
fiducia se non altro“.
“È un’industria molto cinica, e
sentire persone che non hanno davvero nulla a che fare con il
gioco, perché non hanno nulla da guadagnare, basta dire qualcosa di
così bello – nel caso di Tom Cruise, ci ha chiamato, ha parlato per
15 minuti, lodando Andy, lodando il film, ed è semplicemente molto
bello perché lavoriamo davvero molto duramente per realizzare
questi film“, ha dichiarato la produttrice di The FlashBarbara
Muschietti.
The Flash: la trama e il
cast del film
The Flash uscirà
al cinemail 15 giugno 2023 distribuito
da Warner Bros Italia. In
The
Flashi mondi si incontreranno quando Barry
userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e
cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare
la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane
intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato,
minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi.
L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione
un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano
imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In
definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al
futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la
sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per
resettare l’universo?
Fanno parte del cast di
The
Flash l’attore Ezra Miller nei panni
del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da
JusticeLeague, ma anche l’astro nascente
Sasha Calle nel ruolo
di Supergirl,
Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”),
in quelli del Generale Zod, Ron Livingston
(“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”),
Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también –
Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack
Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje
Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e
Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”,
“Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30
anni.
È stato rilasciato un nuovo
video di Blue
Beetlee lo spot televisivo
introduce il nuovo film di supereroi nell’universo DC. Nel cast di
Blue
Beetle ci sono Xolo Maridueña
che interpreta il protagonista, insieme a Harvey
Guillén, Bruna Marquezine,
Sharon Stone, Raoul Max Trujillo,
Susan Sarandon e Belissa Escobedo.
Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e
l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la
sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre
Trujillo interpreterà il
villain. L’uscita
del film è prevista per il 18 agosto 2023.
“In Blue
Beetle Jaime Reyes si ritrova improvvisamente
in possesso di un’antica reliquia di biotecnologia aliena chiamata
Scarabeo”, recita la sinossi del film. “Quando lo Scarabeo sceglie
Jaime come suo ospite simbiotico, gli viene conferita
un’incredibile armatura capace di poteri straordinari e
imprevedibili, cambiando per sempre il suo destino mentre diventa
il supereroe Blue
Beetle.”Guarda il video di Blue Beetle qui
sotto:
https://youtu.be/f7m5t2ITnYE
Al fianco di Maridueña (“Cobra
Kai”) troviamo, Adriana Barraza (“Rambo: Last
Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana,
Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in
quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans
M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna
Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di
Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di
“Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax, il Premio Oscar
Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come
Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e
“I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche
Belissa Escobedo (“American Horror Stories”,
“Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e
Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che
interpreta il Dott. Sanchez.
Cosa sappiamo su Blue Beetle?
Blue
Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne
pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a
partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi
alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante
Cisis on Infinite Earths insieme a un certo
numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue
Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24
numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la
scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere
il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato
successivamente ucciso durante il crossover Infinite
Crisis della DC Comics .
Soto (“Charm City Kings”, “The
Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss
Bala”), basata sui personaggiDC. John Rickard e Zev Foreman sono i
produttori e Walter Hamada, Galen Vaisman e Garrett Grant sono i
produttori esecutivi. Il team creativo del regista che ha lavorato
dietro le quinte include il direttore della fotografia Pawel
Pogorzelski (“Midsommar”,“Hereditary”), lo scenografo John
Billington (“Bad Boys for Life”), il montatore Craig Alpert
(“Deadpool 2”, “The Lost City”), la costumista candidata all’Oscar®
Mayes C. Rubeo (“Jojo Rabbit”, i film di “Thor”), il supervisore
agli effetti visivi Kelvin McIlwain (“The Suicide Squad”, “Aquaman”) e il compositore Bobby Krlic (“Midsommar”,
la serie “Snowpiercer”). Una presentazione Warner Bros. Pictures,
una produzione Safran Company, “Blue Beetle” sarà disponibile nelle
sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner
Bros. Pictures.
L’attesissimo The
Flash, a lungo rimandato, non sarà un film Marvel ma, dato che si tratta di un
ingresso significativo nell’universo dei supereroi DC, è opportuno credere che
comprenda una scena post-credits. Ebbene sì, c’è davvero una scena
alla fine dei titoli di coda del film, e in realtà lo sappiamo da
un bel po’. Quando il film è stato presentato per la prima volta al
Cinemacon 2023, la versione del film del regista
Andy Muschietti che è stata proiettata non aveva
ancora una scena finale nè una post-credits. Probabilmente, questa
scelta è stata presa per evitare di far trapelare spoiler
importanti dopo l’anteprima. In questo articolo raccogliamo tutto
quello che bisogna sapere sulla scena post-credits di The
Flash, senza fare alcuno spoiler!
La scena finale di “The Flash” è
una scena mid-credits o una scena post-credits?
È ormai consuetudine del
settore, soprattutto per i film di supereroi, avere sia una scena
di mid-credits che una di post-credits. Nel caso di The
Flash, il film presenta solo una scena post-credits,
quindi bisognerà aspettare che scorrano tutti i titoli di coda per
vedere la sorpresa finale che l’avventura multiversale di Ezra Miller ha in serbo per gli spettatori.
Detto questo, il finale pre-credits del film è comunque
un’incredibile rivelazione per i fan della DC che
dovrebbe facilmente compensare la mancanza di una scena
mid-credits.
La scena finale di The Flash è
essenziale?
A prima vista, la
sequenza post-credits di The
Flash non sembra qualcosa di imperdibile per il
pubblico. Tuttavia, a un’analisi più attenta, la scena implica il
futuro di alcuni personaggi nella nuova fase “Gods
and Monsters” degli adattamenti e della narrazione DC
di Gunn e Safran. Anche se non si
tratta di una sequenza diretta di rilancio del franchise come è
stato costruito l’intero film, la scena rivela in modo molto
sottile se alcuni personaggi e attori del DCEU rimarranno sotto la
nuova gestione di Gunn e Safran.
Per fare un paragone con le altre
sequenze di chiusura che abbiamo visto in precedenza nel DCEU, la scena post-credits
di The
Flash non è certo una rivelazione sconvolgente come
quella che abbiamo visto in
Black Adam. In quell’occasione, ovviamente, abbiamo visto
Henry Cavill apparire di nuovo nei panni
dell’Uomo d’Acciaio, Superman. Purtroppo, questa rivelazione si è
rivelata poco opportuna, dato che Cavill non riprenderà il ruolo di
Clark Kent nel nuovo progetto di franchise tracciato da Peter
Safran e James
Gunn.
Dal punto di vista tonale e
funzionale, la sequenza è molto più simile a quella dei titoli di
coda di
Shazam! La furia degli dei. In quell’occasione, abbiamo visto
Billy Batson (Zachary Levi)
incontrare alcuni membri del Team Peacemaker, chiedendo al giovane eroe se volesse
unirsi alla Justice Society. Si tratta di una
sequenza apparsa dopo la nomina di James Gunn e Peter Safran a capo
dei DC Studios, quindi presumibilmente vedremo Zachary Levi tornare
nei panni dell’eroe amante del divertimento in un futuro
lontano.
Qual è il futuro del cinema e della
televisione DC?
Il 2023 segnerà davvero
l’ultimo anno del DC
Extended Universe così come lo conosciamo. Dopo l’uscita di
The
Flash, che è già stato accolto generalmente bene dalla
critica e calorosamente dai fan e dal pubblico in generale, nel
corso dell’anno arriverà l’ultimo progetto DC prima di Gunn e
Safran. Si tratta di Aquaman e il Regno
Perduto, il sequel diretto di Aquaman di James Wan del 2018, ancora una
volta interpretato da Jason Momoa. Come The
Flash, il secondo film di Aquaman ha subito alcuni ritardi, ma la sua uscita è
ora finalmente prevista per il 20 dicembre 2023.
Dopo Aquaman e il Regno
Perduto, inizierà ufficialmente il regno di James Gunn
e Peter Safran. Per quanto riguarda i film, il primo è sicuramente
da non perdere: Superman: Legacy, un reboot completamente nuovo del
personaggio di Superman, scritto e diretto dallo stesso James Gunn,
nonchè suo primo film dopo la conclusione della trilogia di
Guardiani della Galassia.
Il resto della fase Gods and Monsters
comprende anche il film sul team-up di antieroi The
Authority, la rivisitazione di Batman The Brave
and The Bold, la grintosa rivisitazione survival di
Supergirl: Woman of
Tomorrow e l’horror ibrido di James
MangoldSwamp
Thing.
Oltre ai lungometraggi, ci sono
anche alcuni emozionanti show esclusivi di Max che si svolgono nel
nuovo DCU. Tra
questi, la commedia animata per adulti
Creature Commandos, lo spin-off Waller con
protagonista Viola Davis, Booster
Gold, la serie intergalattica Lanterns e
lo show di Wonder Woman ispirato a Game of Thrones,
Paradise
Lost. James Gunn ha promesso che questi sono solo
alcuni dei progetti che i DC Studios hanno in fase di sviluppo, e
Gunn ha anche ventilato la possibilità di avere progetti di
videogiochi ambientati nel nuovo DCU.
Il finale di “The Flash” è
fondamentalmente una scena finale senza titoli di coda
Anche se dubitiamo che
vogliate alzarvi dalla poltrona prima che scorrano i titoli di coda
di questo film incredibilmente divertente ed emozionante, non
potremo mai sottolineare abbastanza quanto sia sbalorditiva la
scena finale pre-credits. Anche in questo caso non ci sono spoiler,
ma se pensate di poter prevedere come finirà questo film sul
multiverso, ripensateci. Non si tratta solo di una rivelazione che
rappresenta un abisso per i fan più accaniti della DC, ma solleva
anche più di qualche domanda interessante per il futuro del
DCU e forse anche
un’anticipazione su chi interpreterà un personaggio importante
nella linea temporale.
The
Flash arriverà finalmente nelle sale cinematografiche
di tutto il mondo a partire dal 16 giugno 2023.
Giovane e talentuoso attore,
Ezra Miller ha negli anni guadagnato sempre più
popolarità arrivando ad affermarsi grazie ad alcuni noti
blockbuster hollywoodiani. Ad oggi, nonostante le vicissitudini
personali che hanno frenato la sua carriera, è ancora uno dei più
apprezzati e promettenti interpreti della sua generazione, dotato
di una versatilità e una presenza scenica rare.
2. Ha preso parte ad alcune
note produzioni televisive. Uno dei primi ruoli da
interprete per Miller è quello di Jack nel film televisivo
Critical Hit! (2007), per poi ottenere maggior popolarità
sul piccolo schermo grazie al personaggio di Damien nella seconda
stagione di Californication (2008). Reciterà poi anche in
alcuni episodi di Law & Order: Unità speciale (2009) e
Royal Pains (2009-2010). Devoto prevalentemente al cinema,
Miller tornerà in televisione soltanto per un preve cameo
nell’episodio Crisis on Infinite Earths: Part Four, ottavo
dell’ottava stagione di Arrow
(2020), con Stephen
Amell, dove ha interpretato il personaggio di
Flash.
Ezra Miller non è su
Instagram
3. Non ha un account
personale. L’attore ha affermato di non possedere un
profilo personale sul social network Instagram, ma è possibile
rimanere aggiornati sui suoi progetti grazie alla fan page
ufficiale, seguita da 810 mila persone. È altrimenti possibile
seguire il profilo “Sons Of An Illustrious Father”, della band dove
Miller ricopre il ruolo di cantante e batterista. Qui il gruppo è
solito condividere novità circa i loro progetti e le loro
esibizioni.
Ezra Miller: chi è la sua
fidanzata
4. È molto
riservato. Come potrà indicare anche il fatto che non
possiede account social, Miller non apprezza condividere dettagli
particolarmente privati della propria vita personale. Negli anni si
è però dichiarato “Queer” nel 2012, esprimendo attrazione sia per
le donne che per gli uomini. Attualmente sembra essere single, ma
in passato sembra aver frequentato per un breve periodo l’attrice e
cantante Zoë
Kravitz.
Ezra Miller al MET Gala
5. È solito sfoggiare look
stravaganti. Negli anni Miller si è affermato come uno dei
più grandi performer da red carpet, sfoggiando in diverse occasioni
alcuni look rimasti iconici. Su tutti, durante il MET Gala del
2019, l’attore si è presentato con un abito gessato con bustier di
Swarovski e strascico, ma il tocco di classe sono stati dei finti
occhi applicati su tutto il viso, dando vita ad un gioco di
illusioni che ha reso particolarmente straniante la sua
persona.
Ezra Miller in TheFlash
6. Ha una sua idea del
personaggio. Nel costruire il suo Flash, l’attore ha
dichiarato di averlo immaginato come una personalità pacifica,
altruista, deciso a praticare la non violenza il più possibile.
Tutto ciò è riscontrabile nel film Justice League, dove il personaggio
dimostra più volte di essere restio a vere e proprie forme di
combattimento.
7. Ha chiesto consiglio ad
un noto fumettista. Per interpretare il personaggio,
Miller ha consultato il celebre Grant Morrison,
appartenente alla New Wave dei fumettisti degli anni Ottanta e
Novanta. Morrison si è infatti specializzato con i fumetti della DC
Comics, e ha potuto indicare all’attore tutte quelle che sono le
principali caratteristiche del supereroe.
8. Aveva scritto una prima
versione della sceneggiatura. Proprio con lo scrittore di
fumetti Grant Morrison, Miller aveva iniszialmente scritto una
bozza della sceneggiatura di The
Flash, che si affermava però come una versione più
cupa del personaggio. Lo studio di produzione ha però deciso di non
andare avanti con la loro versione, assumendo un altro
sceneggiatore per riscrivere il film.
Ezra Miller in Animali
Fantastici e dove trovarli
9. Si è identificato molto
nel suo personaggio. All’interno dei film di Animali Fantastici e dove
trovarli, l’attore ricopre uno dei ruoli principali,
quello di Credence Barebone. Miller ha raccontato di non aver
faticato ad immedesimarsi nel personaggio, considerato un
emarginato, poiché in giovane età ha vissuto situazioni simili,
trovandosi spesso ad essere allontanato dagli altri per via delle
sue “stranezze”.
Ezra Miller: età e altezza
10. Ezra Miller è nato a
Hoboken, New Jersey, Stati Uniti, il 30 settembre 1992.
L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.
Tom Hollandha ammesso che
una parte di lui vuole allontanarsi daSpider-Man.L’attore inglese di 27
anni ha interpretato il supereroe nel Marvel Cinematic
Universedal 2016, da quando ha debuttato
nei panni di Peter Parke in Captain America: Civil War. Da allora, ha interpretato
Peter Parker/Spider-Man in due film di
Avengerse tre film indipendenti, chiudendo la sua
trilogia nel 2021 con il film campione d’incassiSpider-Man:
No Way Home. Tuttavia, un quarto film
MarvelStudios/Sony su Spider-Man, dal titolo provvisorio Spider-Man 4 è stato annunciato.
Di recente Tom Holland ha ammesso di aver ha
partecipato ad alcuni incontri di sviluppo del film. “Ero io,
Amy, [il presidente dei Marvel Studios] Kevin Feige, [il produttore
esecutivo] Rachel [O’Connor], a volte altri dirigenti della
Marvel partecipano“, ha detto
Tom Holland a
The Hollywood Reporter. “È
un processo collaborativo. I primi incontri riguardavano:
‘Perché dovremmo rifarlo?’ E penso che abbiamo trovato il
motivo per cui. Sono davvero, davvero contento di dove siamo
in termini di creatività”.
“Ma sono anche un po’
preoccupato a riguardo”, aggiunge. “C’è un po’ di
stigmatizzazione riguardo al quarto film in tutti i
franchise. Sento che abbiamo fatto un fuoricampo con il nostro
primo franchise, e c’è una parte di me che vuole andarsene a testa
alta e passare il testimone al prossimo ragazzo fortunato che
riuscirà a dare vita a questo personaggio“.
Leggendo le sue parole è
comprensibile che abbia un po’ di timore nel proseguire una
trilogia di enorme successo con le aspettative di dover quanto meno
replicare il successo dei film precedente. Tuttavia un quarto film
è in sviluppo e considerato gli incassi fatti dal terzo film è
molto improbabile che SONY e MARVEL decidano per un riavvio,
soprattutto perché hanno già il loro bel da fare a dare un
prosieguo di successo all’universo dopo le uscite di molti degli
interpreti che per 10 anni hanno dato vita ai personaggi più
rappresentativi del Marvel Cinematic Universe.
Holland recita prossimamente inThe Crowded Room , una miniserie
drammatica psicologica in streaming su Apple
TV+. Ritrae un giovane arrestato per un crimine
scioccante.
Oggi arriva un aggiornamento
importante per El Muertoe
riguarda la sua data di inizio produzione. Questo prossimo film di
supereroi che diventerà il quinto
film
dell’universo di Spider-Man di Sony, che è
iniziato con i duefilm di
Venom,
Morbius, e il film di prossima uscitaKraven
the Hunter, non aveva ricevuto aggiornamenti da un
pò. El Muerto sarà interpretato dal
cantante Bad
Bunny nei panni di Juan Carlos Sanchez,
un lottatore con una forza sovrumana.
Secondo quanto
riferito, El Muerto inizierà la produzione il 7
agosto 2023 a Los Angeles, in California. Anche se al momento non
sappiamo se questa data sarà confermata considerando lo sciopero
degli sceneggiatori ad Hollywood che sta paralizzando molte delle
produzione in corso.
Quando è la
data di uscita di El Muerto?
El
Muerto uscirà il 12 gennaio 2024 per Sony Pictures.
Gli unici dettagli attualmente noti su El Muerto sono il
team creativo del film. Jonás Cuarón sarà
il regista, mentre Garreth Dunnet-Alcocer è
stato assunto per scrivere la sceneggiatura.
“Un lottatore ottiene il
super potere attraverso una maschera mistica che originariamente ha
combattuto Spider-Man in un incontro di wrestling di beneficenza in
cui ha quasi smascherato il webslinger prima di essere punto da
Spider-Man con un veleno paralizzante“, si legge nella sinossi
ufficiale.
Lionsgate ha
rilasciato il trailer ufficiale di
Cobweb per il suo prossimo thriller
horror soprannaturale, con Lizzy
Caplan
di Cloverfield e Antony
Starr di The
Boys come genitori di un ragazzo tormentato
dalle strane cose che accadono a casa sua. Il video suggerisce
anche qualcosa di inquietante sui personaggi di Caplan e Starr, che
apparentemente nascondono un oscuro segreto. Il film uscirà negli
USA il 21 luglio.
Di cosa parla Cobweb?
“Peter, otto anni, è
afflitto da un misterioso, costante colpetto, colpetto dall’interno
della parete della sua camera da letto – un colpetto che i suoi
genitori insistono sia tutto nella sua immaginazione“, si
legge nella sinossi. “Mentre la paura di Peter si
intensifica, crede che i suoi genitori possano nascondere un
segreto terribile e pericoloso e mette in dubbio la loro
fiducia. E per un bambino, cosa c’è di più spaventoso di
questo?
Scritto da Chris Thomas
Devlin, Cobweb è il debutto alla regia di Samuel
Bodin. Il film è interpretato dal candidato ai BAFTA Woody
Norman nei panni di Peter, Lizzy Caplan nei panni
di Carol, Antony Starr nei panni di Mark e
Cleopatra Coleman nei panni di Miss Devine. Il
film è prodotto da Roy Lee, Andrew Childs, Evan Goldberg,
Seth Rogen, James Weaver e Josh Fagen. Proviene da Vertigo
Entertainment e Point Grey Pictures.
Il 15 giugno 2023
si conclude Cinema in festa, ma non preoccupatevi
perché la promozione, arrivata già alla sua seconda edizione,
tornerà anche dopo le vacanze in settembre. Intanto siete in tempo
per vedere questo giovedì, a un prezzo molto speciale, il primo
cinecomic
dedicato al supereroe The Flash.
Chissà se il velocista della Justice League riuscirà a rubare il podio dominato dai
vari “Spider-Eroi” del film d’animazione
Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Però in queste serate, in cui ormai
si respira l’aria estiva, si può anche rivedere cinque film cult
dello spagnolo
Pedro Almodóvar in versione restaurata. I titoli scelti sono
L’indiscreto fascino del peccato, Che ho fatto io per
meritare questo?, La legge del desiderio, Donne sull’orlo di una
crisi di nervi e Tacchi a spillo, quelli
che più rappresentano al meglio la libertà espressiva del regista
dagli anni ’80 fino agli inizi dei ’90.
Vediamo insieme i film in
uscita da noi il 15 giugno 2023.
After
Work, presentato in anteprima al
Biografilm Festival di quest’anno, è documentario che raccoglie
le testimonianze di lavoratori molto diversi tra loro, in una
ricognizione libera ed episodica tra Corea del Sud, Italia, Stati
Uniti e Kuwait. Il docufilm di Erik Gandini, regista di
Videocracy, stavolta mostra il mondo del lavoro di oggi e di un
probabile futuro. Il nuovo film affronta i dilemmi che più
tormentano la nostra società e che stanno diventando sempre più
reali come l’intelligenza artificiale e l’automazione. Alcune
ricerche hanno valutato che nei prossimi decenni molti lavori
spariranno come già succede con i cassieri in certe catene di
supermercati.
Bassifondi
Il primo
lungometraggio di Francesco Pividori, in arte
Trash Secco, racconta la lotta per la
sopravvivenza di due senzatetto romani. Bassifondi è
un’ode cruda e struggente sugli emarginati della nostra società,
quello dei miserabili che non hanno nemmeno un luogo che si possa
chiamare casa. I due clochard protagonisti Romeo e Callisto, sono
interpretati dagli attori italiani Gabriele Silli e
Romano Talevi, nel cast anche Edoardo
Pesce. Questo dramma nasce da un racconto scritto dal
regista ben 15 anni fa, da cui Fabio
e Damiano D’Innocenzo hanno creato una sceneggiatura profonda e
toccante.
Brividi d’autore
Brividi d’autore
narra le inquietanti vicende di una regista cinematografica “sui
generis”, Louiselle Caterini intepretata da Maria Grazia
Cucinotta. Questo thriller italiano diretto da
Pierfrancesco Campanella vuole essere, prima di
tutto, una riflessione sul mondo creativo del cinema ma anche un
omaggio al giallo all’italiana, agli horror di una volta e alla
commedia nera. Interessante la scelta del regista italiano di
dividere il film in quattro episodi con una
cornice metacinematografica.
Emily
Emily è un ritratto
sensibile e appassionato della scrittrice britannica, nonché una
delle sorelle Brontë, famosa per il suo romanzo Cime
tempestose del 1847. Il ruolo dell’autrice dell’età
vittoriana Emily Brontë è interpretato sul grande
schermo da
Emma Mackey di
Sex Education. Questo biopic diretto
dall’attrice, ora diventata regista-sceneggiatrice, Frances
O’Connor ripercorre gli anni che hanno portato Emily a
scrivere il suo unico romanzo mostrando il suo rapporto
conflittuale con la sorella maggiore Charlotte, anche lei diventata
una celebre scrittrice.
Last Words
Questo film di Jonathan
Nossiter racconta un futuro nel quale l’umanità si sta
rapidamente estinguendo. Last Words è una
favola post apocalittica con il peregrinare di un
ragazzo africano dall’Italia alla Grecia insieme ad un anziano ex
regista statunitense verso una possibile Salvezza. Ambientato nel
2086 dopo che tsunami, sismi e inondazioni
troviamo la terra ridotta solo ad un cumulo di macerie per lo più
sommerse dal mare. Il cast di questo lungometraggio distopico è
formato da tanti nomi noti come Nick
Nolte, Charlotte
Rampling, Alba
Rohrwacher, Stellan
Skarsgård e Silvia
Calderoni.
Polite Society – Operazione
matrimonio
Dalla creatrice della serie
britannica We Are Lady Parts arriva nelle sale italiane,
dopo aver riscosso in America un grande successo, anche da noi il
suo primo film.
Polite Society – Operazione matrimonio di Nida Manzoor è la
storia di Ria, un’adolescente inglese con origini pakistane che
sogna di diventare una stuntwoman. La regista
pakistana appassionata di Jackie Chan, dei
fratelli Coen e di Edgar Wright, crea
una commedia che mette insieme rivendicazioni di genere,
femminismo, sorellanza e arti marziali.
The Flash
Basata sull’omonimo personaggio dei
fumetti Dc Comics è il primo stand-alone
cinematografico su Flash. Il supereroe
Barry Allen è di nuovo interpretato da
Ezra Miller, che riprende il ruolo già intepretato nei film
precedenti Dc Extended
Universe. Questo The
Flash diretto da
Andy Muschietti parlerà, anche lui come è già successo alla
concorrenza Marvel, dei multiversi. Lunga e
affascinante la lista dei cameo, anche grazie al multiverso e al
fatto che il protagonista viaggia nel tempo in dimensioni parallele
e incontra diverse versioni degli eroi dell’universo Dc Comics tipo
il celebre Batman, dell’era di
Tim Burton, interpretato proprio dal mitico Michael Keaton.
C’era una volta un’aspirante
stuntwoman. Una ragazzina indiana che, sfuggendo al controllo
prestabilito di secoli di usanze ferree, cerca di riscrivere il
proprio destino salvando la sorella da una sorte immeritata e,
contemporaneamente, raccontandoci di come l’avere un sogno così
dinamico e irrefrenabile possa portare a una rivoluzione nella
percezione del coming-of-age. Polite Society –
Operazione matrimonio, scritto e diretto da Nida
Manzoor, arriva nelle sale italiane dal 14 giugno 2023,
distribuito da Universal
Pictures, dopo la presentazione ufficiale al Sundance
Film Festival 2023.
Polite Society, la trama:
sorellanza infrangibile
La trama di Polite Society –
Operazione matrimonio segue le disavventure di
Ria (Priya Kansara),
un’adolescente di origini indiane e residente a Londra che sogna di
diventare una stunt woman. Dopo la scuola e le uscite con le sue
amiche del cuore, Clara (Seraphina
Beh) e Alba (Ella
Bruccoleri), Ria passa spesso il tempo in compagnia della
sorella maggiore, Lena (Ritu
Arya), che la sostiene e la comprende come nessun altro
nella loro famiglia. Infatti, Lena aiuta Ria a perfezionare il suo
carattere da combattente, a realizzare video per YouTube in cui la
sorella più piccola mostra le sue abilità e a fare il tifo per lei
da bordo campo. Il loro rapporto così simbiotico sembra l’unica
cosa che abbia senso nella vita di Ria, fino a quando Lena non
incrocia lo sguardo di Salim (Akshay
Khanna), un ricco spasimante che le fa perdere la testa.
Quando i sospetti di Ria sulle oscure intenzioni della famiglia di
Salim nei confronti di Lena vengono confermati, toccherà alla
nostra futura stunt woman salvare la situazione e impedire il
matrimonio della sorella.
Il dinamismo di Ria
Priya Kansara ruba
la scena con carisma impressionante, grazia ma anche risolutezza
nel modo di imporsi e, soprattutto, una mimica facciale
irresistibile, che fa divertire lo spettatore davvero per tutto il
film. Sembra entrare perfettamente in questo mondo che è a suo modo
una distopia, l’incubo ad occhi aperti di una ragazzina per cui è
arrivata l’ora di vedere il mondo con occhi diversi.
La verve e il carattere ferino di
Rea sembrano rispondere alla sveltezza e al
dinamismo propri di Edgar Wright. Il film è
montato per farla arrabbiare, muovere e orchestrare piani come se
fosse l’eroina di un fumetto moderno, pronta a fare ordine nella
sua storia che assume dei contorni fiabeschi – è pur sempre una
ragazzina che deve ancora solcare il passo del
coming-of-age – ma viaggia alla velocità ipersonica dei
cambiamenti della vita, del turbinio fiammeggiante che il diventare
grandi porta con se.
Tra l’India delle tradizioni e
attualità cinematografica
Con Polite Society –
Operazione matrimonio, Nida Manzoor onora
parte del retaggio di Broadway e sfrutta consapevolmente alcuni
capisaldi della cultura indiana (vestiti, usanza matrimonio
combinato) per inscenare un intreccio fiabesco, che si sposa
benissimo con il contesto in cui è stato presentato il film. Il
Sundance Film Festival predilige, infatti, racconti adolescenziali
che si distinguono per stile e modalità di racconto inedite e,
soprattutto negli ultimi anni, che scelgano cast diversificati e
puntino sull’inclusività, il racconto di società e culture a cui
non è stata concessa grande rappresentanza nel cinema del
passato.
Polite Society – Operazione
matrimonio è un film che sfida la categorizzazione: siamo
tra la commedia – a cui viene aggiunto un pizzico d’azione –
l’heist movie e il coming-of-age. C’è spazio per
una riflessione circa le aspettative riposte sui figli di famiglie
radicate in una cultura con regole specifiche. Ria
si oppone a questo sistema ed è l’unica che, sfidando un’idea
preimpostata di femminilità, tenterà di aprire gli occhi alla
sorella, fagocitata dal sistema. L’escapismo che permea l’intera
narrazione ha un senso ben preciso: dare una definizione visiva a
conflitti culturali e tra famiglie, fare capire dal punto di vista
di Ria quanto obsoleti e lontani dalla quotidianità le sembrano
questi concetti. Un ibrido in cui l’eroina vuole risanare il
rapporto con la sorella – non trovare l’amore – e al contempo
raccontarci il suo salto generazionale.