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Disney+: tutte le novità di Gennaio 2022

eternals

Anno nuovo, streaming nuovo! C’è tanto per cui essere entusiasti in questo nuovo anno su Disney+. Assicurati di non perdere questi titoli in arrivo nel 2022: Pam & Tommy, Welcome to Wrexham, Pistol, The Dropout, Fleishman is in Trouble, Immigrant e tanti altri. Celebra un epico 2021 su Disney+ con tutti i titoli che hanno contribuito a rendere quest’anno così speciale, da Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza a Loki, da WandaVision a Only Murders in the Building. E in arrivo ancora più contenuti! Nuove serie e film ti accompagneranno in questo inizio di anno: gli inediti episodi de Il mondo secondo Jeff Goldblum, The Book of Boba Fett, due nuovi episodi di Grey’s Anatomy in arrivo su Disney+ rispettivamente il 5 e il 12 gennaio e la quinta stagione di 9-1-1 e Station 19.

Tutti i film in arrivo su Disney+

Eternals dal 12 gennaio

Eternals cosa ha funzionatoIl film Marvel Studios Eternals segue un gruppo di eroi sovrumani che ha protetto la Terra fin dall’alba dell’umanità. Quando mostruose creature chiamate Devianti, ritenute scomparse da tempo, ritornano misteriosamente, gli Eterni devono riunirsi per difendere l’umanità ancora una volta. Il cast del film comprende Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh. Kit Harington interpreta Dane Whitman, mentre Salma Hayek interpreta la leader saggia e spirituale Ajak e Angelina Jolie veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena.

Eternals è diretto da Chloé Zhao e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso e Kevin de la Noy sono i produttori esecutivi. Il soggetto è di Ryan Firpo & Kaz Firpo, mentre la sceneggiatura è firmata da Chloé Zhao e Chloé Zhao & Patrick Burleigh e Ryan Firpo & Kaz Firpo.

Antlers – Spirito Insaziabile dal 5 gennaio

Dal visionario mondo dell’acclamato regista Scott Cooper e dal maestro dell’horror vincitore del premio Oscar Guillermo del Toro, arriva Antlers – Spirito Insaziabile. In un’isolata cittadina dell’Oregon, un’insegnante di scuola media (Keri Russell) e suo fratello, lo sceriffo (Jesse Plemons), vengono trascinati negli oscuri segreti di un suo misterioso studente (Jeremy T. Thomas) che porteranno a terrificanti incontri con una leggendaria creatura ancestrale. Basato sul racconto “The Quiet Boy” di Nick Antosca e con una sceneggiatura di C. Henry Chaisson & Nick Antosca e Scott Cooper, il film è prodotto da Guillermo del Toro, David S. Goyer e J. Miles Dale. Antlers – Spirito Insaziabile è interpretato da Keri Russell (The Americans, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker), Jesse Plemons (The Irishman), Graham Greene (I Segreti di Wind River), Scott Haze (Venom), Rory Cochrane (Black Mass – L’ultimo Gangster) e Amy Madigan (Gone Baby Gone) e dagli esordienti Jeremy T. Thomas e Sawyer Jones.

Tutte le serie tv in arrivo su Disney+

MARVEL’S HIT-MONKEY – la prima stagione dal 26 gennaio

Dopo che la tribù di un macaco giapponese è stata massacrata, la scimmia si allea con il fantasma di un sicario americano. Insieme, i due cominciano a combattere e a farsi strada nella malavita di Tokyo.

Big Sky, la seconda stagione della serie originale in streaming dal 5 gennaio

Quando le detective private Cassie Dewell e Jenny Hoyt si riuniscono per indagare su un incidente d’auto vicino Helena, nel Montana, scoprono ben presto che il caso non è così semplice come sembra. Mentre cercano di scoprire cosa ci sia dietro al misterioso incidente, le loro vite si scontrano con una gang di insospettabili adolescenti, un personaggio seducente proveniente dal passato di Jenny e un crudele sconosciuto determinato a trovare delle risposte.

Queens – Regine dell’Hip Hop dal 19 gennaio

Queens – Regine dell’Hip Hop segue un gruppo di ragazze in crisi che vive nell’ombra della propria dinastia hip-hop un tempo famosa. Lontane e non più in contatto, queste quattro donne quarantenni si riuniscono per cercare di riconquistare la loro fama e ritrovare il fascino di una volta, quando erano le Nasty Bitches, il gruppo degli anni ‘90 che al tempo veniva considerato come uno dei più grandi gruppi femminili della loro generazione dopo l’uscita del singolo “Nasty Girl”.

The Real Queens of Hip-Hop: The Women Who Changed the Game dal 14 gennaio

The Real Queens of Hip-Hop: The Women Who Changed the Game offre uno sguardo all’evoluzione e all’impatto delle donne emcees e rapper, raccontato dalle artiste all’avanguardia che hanno contribuito a creare un impero musicale e culturale. Con una serie di interviste tutte al femminile, dalle pioniere degli anni ‘70 & ’80, alle artiste in vetta alle classifiche degli anni ‘90 e ’00 fino alle star di oggi, queste donne rivoluzionarie racconteranno i momenti più importanti delle loro carriere e condivideranno i dietro le quinte delle loro storie personali.

Il mondo secondo Jeff Goldblum, i nuovi episodi dal 9 gennaio

Jeff Goldblum è tornato con nuovi episodi. In questa seconda stagione de Il mondo secondo Jeff Goldblum, Jeff scopre sorprendenti segreti che si nascondono dietro una nuova serie di argomenti. Mentre incontra un nuovo cast di personaggi fantastici formato da fan appassionati ed esperti che svelano nuove tecnologie che cambiano la vita, Jeff scopre come questi argomenti abbiano plasmato il mondo in cui viviamo.

9-1-1 5 dal 12 gennaio

All’inizio della quinta stagione di 9-1-1, i primi soccorritori entrano in azione quando una serie di attacchi ransomware colpisce i sistemi informatici, le torri di controllo del traffico aereo e gli ospedali e un massiccio blackout provoca il caos nella città di Los Angeles. Nel frattempo, Athena si occupa di un’emergenza familiare, la depressione post-partum di Maddie peggiora, Eddie ha un problema di salute e un nuovo operatore del call center prende il controllo.

Station 9 dal 5 gennaio

Praticamente cresciuta nella Stazione 19 di Seattle, Andy Herrera è una vigilessa del fuoco sicura di sé ed è anche la figlia di Pruitt Herrera, il formidabile capo della caserma. Il capitano Pruitt è stato l’ispirazione principale di Andy per diventare un pompiere ed è un mentore sia per lei che per Jack Gibson, il tenente della stazione. Jack è impavido come Andy, ma quando i due sono insieme, volano scintille e gli opposti si attraggono.

The Chi dal 5 gennaio

Jake, Papa e Kevin si confrontano con la dura realtà di come il mondo veda i giovani uomini di colore all’indomani di un atto di brutalità da parte della polizia. Mentre i tre amici fanno i conti con un sistema malato, gli effetti dell’atto disumano della forza pubblica si ripercuotono in tutto il South Side, motivando amici e vicini a reagire. Come fa una comunità a trovare la forza di andare avanti? Questa è la forza di The Chi.

Mayans M.C. dal 12 gennaio

Mayans M.C. segue la vita di Ezekiel “EZ” Reyes, un nuovo membro della gang Mayans M.C. al confine tra California e Messico. Un tempo un ragazzo d’oro con il sogno americano a portata di mano, EZ e suo fratello Angel ora sono più uniti che mai dopo aver scoperto la verità dietro l’omicidio della loro madre. Di fronte alla necessità di ritagliarsi una nuova identità nella sua piccola città, il bisogno di vendetta di EZ lo spinge verso una vita che non ha mai voluto. Nel frattempo, il loro padre Felipe lotta per riconciliare le scelte che lui e i suoi figli hanno fatto.

 
 

The Family Man: la trama e il cast del film con Nicolas Cage

The Family Man film

Cosa succederebbe se…“, su questo principio si basano da sempre la gran parte dei racconti per il cinema, nei quali si vanno ad esplorare percorsi e situazioni altrimenti improbabili nella vita reale. Proprio questa è anche la domanda alla base del film The Family Man, diretto nel 2000 da Brett Ratner e interpretato dal premio Oscar Nicolas Cage. Una storia romantica, non priva di elementi drammatici, ma con quel calore in grado di scaldare ogni cuore. Si tratta questo di un brillante film adatto per il periodo natalizio, essendola storia narrata ambientata propri in quei giorni di festa e unione.

Pur non essendo una storia originale, e non considerabile un vero e proprio remake, il film in questione trae il proprio spunto di base, come anche la figura dell’angelo custode, dal celebre La vita è meravigliosa, capolavoro del 1946 di Frank Capra, dove il protagonista si trova ad assistere a come sarebbe stato il mondo se egli non fosse mai nato. La trama di The Family Man, in modo simile, permette di assistere alla vita che il protagonista Jack Campbell avrebbe avuto se avesse preso una decisione diversa in un preciso momento della sua vita.

Arrivato infine in sala, il film si affermò come un grande successo, guadagnando circa 124 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 60. Ad oggi The Family Man viene ancora considerato come un buon titolo da vedere sotto le feste, e con l’arrivo del Natale nulla di meglio di una visione nel caldo della propria dimora. Prima di lanciarsi in questa, però, sarà certamente utile conoscere ulteriori dettagli sulla trama e il cast del film, scoprendo infine anche dove è possibile ritrovarlo in streaming. Per sapere tutto ciò, basterà proseguire nella lettura.

The Family Man: la trama del film

La storia narrata ha per protagonista Jack Campbell, un affermato uomo di Wall Street, possessore di una Ferrari, di un costoso attico e di un lavoro grazie al quale sta per guadagnare altre montagne di soldi. Tutto sembra scorrere nel verso giusto nella sua vita, eppure c’è qualcosa che a Jack manca, e quel qualcosa è la famiglia. Questa sembra infatti non avere nessun significato per lui, che anzi rifugge le relazioni stabili. In seguito ad un ambiguo evento, però, egli si trova a risveglia in una vita che non è affatto quella vissuta fino a quel momento.

L’attico a New York è diventato un disordinato appartamento nel New Jersey, e accanto a lui vi è Kate, la sua ex fidanzata del liceo che egli lasciò 13 anni prima, al momento di trasferirsi a Londra per lavoro. Non solo, oltre a ritrovarsi sposato con quello che fino al giorno prima era il suo grande rimpianto in amore, Jack si scopre anche padre di due bambini. Per lui ha così inizio una serie di incredibili sorprese, attraverso le quali si troverà a rivalutare la sua vita desiderando di poter tornare indietro e rimediare all’errore di aver lasciato Kate, mai realmente dimenticata.

The Family Man cast

The Family Man: il cast del film

Per dar vita ai personaggi del suo film, il regista ha condotto numerose ricerche, intenzionato a trovare i migliori volti possibile per i ruoli principali. Elemento fondamentale, infatti, era far acquisire a questi un carisma speciale, che potesse far appassionare gli spettatori alle loro vicende. Ecco dunque nel ruolo di Jack Campbell si ritrova il premio Oscar Nicolas Cage. Oggi noto prevalentemente per una serie di bizzarri film di genere, nei primi anni 2000 egli era ancora uno dei nomi più in voga nel panorama hollywoodiano. Egli dà qui ulteriore prova del suo talento, dando volto ad un personaggio complesso e ricco di sfaccettature. Per il ruolo, l’attore ha studiato a lungo la vita degli uomini d’affari di Wall Street, dedicandosi anche alla visione di diversi film simili a The Family Man.

Accanto a lui, nel ruolo di Kate vi è l’attrice Téa Leoni. Oggi nota per la serie Madam Secretary, ella da qui vita all’ex fidanzata del protagonista e sua moglie nella vita alternativa. Per il suo ruolo l’attrice ha vinto diversi premi, tra cui il prestigioso Saturn Award. Nel ruolo della loro figlia maggiore, Annie Campbell, vi è invece Makenzie Vega. La bambina, che aveva all’epoca del film appena 6 anni, venne da subito indicata come una promessa della recitazione, arrivando anche a vincere importanti riconoscimenti. Don Cheadle interpreta invece Cash, il personaggio che introduce Jack alla sua nuova condizione. Nel film, infine, sono presenti anche gli attori Harve Presnell, suocero di Jack, e Kate Walsh, che dà invece vita al personaggio di Jeannie.

The Family Man: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di The Family Man grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 23 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

 
 

Illusioni Perdute: intervista al protagonista Benjamin Voisin

Ecco la nostra intervista a Benjamin Voisin, protagonista di Illusioni Perdute, il film di Xavier Giannoli in uscita in Italia in anteprima dal 23 dicembre a Roma, Milano, Torino, Bologna e dal 30 dicembre in tutte le sale con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

 
 

Uncharted: il trailer ufficiale con Tom Holland

Sony Pictures Italia ha diffuso il nuovo trailer ufficiale italiano di Uncharted, l’attesissimo film adattamento dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da Ruben Fleischer Uncharted arriverà al cinema il 17 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre a Tom Holland ancheMark Wahlberg, Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas.

Basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il costume di Christine Palmer in una foto ufficiale

Dopo il primo emozionante trailer che sembra svelare molto su quello che accadrà in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Marvel Studios ha diffuso una prima foto dal film in cui vediamo Strange (Benedict Cumberbatch), insieme a Christine Palmer (Rachel McAdams) e America Chavez (Xochitl Gomez).

Se Gomez è una new entry nel franchise, sappiamo che McAdams torna nel ruolo di Christine dopo un’apparizione nel primo film del 2016 non proprio esaltante. Nell’immagine però l’attrice indossa un costume che non sembra né un abito civile, né un camice da infermiera, ma promette piuttosto di essere un costume, che potrebbe fare di lei “l’infermiera di notte”.

Già quando Netflix portò in vita Daredevil, si immaginava che il personaggio di Rosario Dawson potesse essere “l’infermiera di notte”, ma poi la serie non è andata in quella direzione. Che si decida di far debuttare il personaggio sul grande schermo con questo film?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Aquaman and the Lost Kingdom: diffusa una prima sinossi del film

Aquaman 2 Aquaman e il Regno Perduto

La Warner Bros ha diffuso una nuova breve sinossi per Aquaman and the Lost Kingdom che accenna a un cambiamento di sentiero per l’Arthur Curry di Jason Momoa. Secondo quanto riporta la trama di seguito, Arthur dovrà unire le sue forze con un inaspettato alleato proveniente da Atlantide. Ecco la nuova sinossi di Aquaman and the Lost Kingdom:

“Quando un antico potere viene scatenato, Aquaman deve stringere una difficile alleanza con un improbabile alleato per proteggere Atlantide e il mondo dalla devastazione irreversibile”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

 
 

Paul Feig arrabbiato con SONY che non include il suo film del 2016 nel cofanetto di Ghostbusters

Ghostbusters

Paul Feig non ha preso molto bene la decisione di SONY di realizzare un cofanetto celebrativo dedicato al franchise di Ghostbusters senza inserire nella raccolta il suo Ghostbusters del 2016.

In un recente tweet, Paul Feig ha richiamato Sony Pictures per aver ignorato Ghostbusters (2016) nel Ghostbusters Ultimate Gift Set. Il set regalo di otto dischi è composto dai primi due film di Ghostbusters originali incapsulati in una confezione Ghost Trap, così come Ghostbusters: Legacy del 2021 di Jason Reitman e due dischi sconosciuti avvolti nelle copertine della Neutrona Wand e dello Zaino Protonico. La collezione include anche la ristampa del raro Making of Ghostbusters, che segue i processi creativi alla base del primo film.

Ecco di seguito il tweet di Feig!

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia smaschera la teoria sul finale di WandaVision

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Il primo trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia smentisce una popolare teoria dei fan che la lega al finale di WandaVision. Wanda Maximoff ha realizzato il suo vero potenziale ed è diventata la Scarlet Witch alla fine di WandaVision, ma il suo viaggio ha previsto l’uso dei suoi poteri di deformazione della realtà per fare il lavaggio del cervello a un’intera città. Molti presumevano che gli eventi della serie Disney+ si sarebbero collegati direttamente a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma il trailer mette presto a tacere questa teoria.

Dopo che le false affermazioni di Mysterio di provenire da una realtà diversa sono state scoperte alla fine di Spider-Man: Far From Home, il multiverso del MCU è finalmente diventato parte integrante delle trame di Loki e What If…? della Marvel, prima di fare il suo debutto cinematografico in Spider-Man: No Way Home. Dopo aver prevenuto una catastrofe multiversale, Strange lavorerà al fianco di Scarlet Witch e della nuova arrivata America Chavez per evitare un altro cataclisma.

Nel suo dolore per aver perso Pietro, Visione e le sue speranze di un futuro con quest’ultimo, Wanda ha usato i suoi poteri per trasformare una piccola città in una fantasia simile a una sitcom, una vita ideale per lei e suo marito sintezoide. Sebbene Maximoff sia felice per un po’, i suoi poteri rimuovono il libero arbitrio di numerosi innocenti, costringendoli a giocare secondo le sue regole. Alla fine di WandaVision, Maximoff libera la gente di Westview, nel New Jersey, ma molti si aspettavano che le sue azioni attirassero l’attenzione del Dottor Strange. Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che è stato presentato in anteprima alla fine di No Way Home, ha visto Strange avvicinare Wanda e le ha detto che non è interessato a discutere dell’incidente a Westview, smentendo la teoria e indicando che ha bisogno del suo aiuto per questioni più inquietanti.

Il dialogo del Dottor Strange con Wanda nel teaser rivela che sa già dell’incidente a Westview, anche se il film probabilmente esplorerà quando e come Strange ne è venuto a conoscenza e perché era assente. Dietro le quinte, Doctor Strange doveva originariamente apparire in WandaVision, ma gli showrunner hanno deciso di non farlo, dando la priorità alla storia di Wanda Maximoff. Strange è stato indirettamente menzionato, tuttavia, poiché Agatha Harkness ha affermato che i poteri della magia del caos di Scarlet Witch erano maggiori di quelli dello Stregone Supremo, un titolo un tempo detenuto da Strange ma ora appartenente a Wong.

Considerando la potenziale scala di Doctor Strange nel Multiverso della Follia e il fatto che un malvagio Strange da un universo alternativo (forse Strange Supreme di What If…?) potrebbe essere l’antagonista principale del film, la versione mainstream di Doctor Strange avrà bisogno di assistenza. I poteri di Scarlet Witch sembrano essere maggiori di quelli di Strange, quindi sarebbe un’alleata inestimabile contro il suo malvagio doppelgänger. Inoltre, la magia del caos di Wanda potrebbe essere ugualmente preziosa per riparare qualsiasi danno venga fatto al multiverso.

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

The Batman: Colin Farrell ha rivelato di essersi ispirato a Fredo de Il Padrino

Colin Farrell Penguin

The Batman di Matt Reeves introdurrà nuove versioni di diversi famosi cattivi di Gotham City, incluso uno dei nemici più noti e riconoscibili del Cavaliere Oscuro, il Pinguino. Non sappiamo ancora molto su quest’ultima interpretazione live-action di Oswald Cobblepot o su come influenzerà esattamente la storia, ma l’uomo che lo porterà in vita nel film (Colin Farrell), anche se è irriconoscibile sotto tonnellate di make-up – ora ha rivelato che per interpretarlo si è ispirato ad un personaggio del film Il Padrino (The Godfather) di Francis Ford Coppola. Infatti durante una chiacchierata con Empire, l’attore ha rivelato che la sua interpretazione di “Oz” è stata influenzata dal fratello condannato di Michael Corleone, Fredo:

“[Reeves] mi ha menzionato Fredo”, ha rivelato Colin Farrell alla rivista. “Perché Fredo è paralizzato dall’insignificanza in cui vive, in una famiglia che è piena di uomini molto forti, molto intelligenti, molto capaci, molto violenti. Ecco perché commette l’atto di tradimento che fa, perché è debole, è un po’ rotto, e lui sta soffrendo. C’è una sorta di frattura al centro di Oz, che alimenta il suo desiderio e la sua ambizione di elevarsi all’interno di questa cabala criminale. Dove va a finire quell’ascesa… Mi piacerebbe arrivare a esplorarlo nel secondo film, se mai dovesse succedere”.

A pensarci bene FREDO è sicuramente un’interessante fonte di ispirazione, soprattutto considerando il fatto che Il Pinguino è stato spesso descritto nei fumetti come una persona che soffre di un pericoloso complesso di inferiorità. Dunque il parallelo non è poi così fuori luogo. Resta da vedere se The Batman avrà un sequel, ma sappiamo che Farrell riprenderà il ruolo per la già annunciata serie spinoff di Penguin per HBO Max. Lo spettacolo, che è descritto come una “serie in stile Scarface sull’ascesa del personaggio del Pinguino”, approfondirà l’ascesa al potere del cattivo nel mondo criminale di Gotham, e sarà prodotto esecutivamente dal duo di Batman Dylan Clark e Matt Reeves.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Milla Jovovich: 10 cose che non sai sull’attrice

Milla Jovovich film

Milla Jovovich è una di quelle attrici che ha saputo conquistare una grande fetta di pubblico con il suo fascino, la sua unica bellezza, il suo carisma e il suo talento recitativo. Protagonista di un famossimo franchise, quest’attrice non si è mai montata la testa, rimanendo sempre con i piedi ben saldati a terra. La sua è stata una bella gavetta e ha sempre lavorato sodo per arrivare dove è ora, senza fermarsi neanche nel periodo seguente alle sue gravidanze. Tra zombie, sparatorie, scene hot e tanto sarcasmo, il pubblico non può fare altro che ammirarla e seguirla per tutti i suoi film di cui è protagonista.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Milla Jovovich.

Milla Jovovich: i suoi film

 

1. Milla Jovovich: i film e la carriera. Dopo qualche esperienza da modella, Milla Jovovich ha cominciato a 13 anni a debuttare nel mondo della recitazione, apparendo in film come Congiunzione di due lune (1988), Ritorno a laguna blu (1991), Poliziotto in blue jeans (1992) e Charlot (1992). In seguito, lavora in film come La vita è un sogno (1993), Il quinto elemento (1997), Giovanna d’Arco (1999), Zoolander (2001), Resident Evil (2002), per poi continuare con Resident Evil: Apocalypse (2004), Resident Evil: Extinction (2007) e A Perfect Gateway – Una perfetta via di fuga (2009). Tra i suoi ultimi film vi sono Resident Evil: Afterlife (2010), Il quarto tipo (2010) I tre moschettieri (2011), Resident Evil: Retribution (2012), Cymbeline (2014), Survivor (2015), Zoolander 2 (2016), Resident Evil: The Final Chapter (2017), Hellboy (2019) e Monster Hunter (2020).

2. Milla Jovovich ha lavorato anche in televisione ed è anche produttrice. La carriera di Milla Jovovich non si è evoluta solo nell’ambito cinematografico, ma anche nel piccolo schermo. L’attrice, infatti, ha preso parte in alcune serie tv come Paradise (1988) e Parker Lewis Can’t Lose (1990). Oltre a ciò, la Jovovich ha vestito anche i panni della produttrice, lavorando alla produzione del film Faces in the Crowd – Frammenti di un omicidio (2011) e del corto Withorwithout (2018).

Milla Jovovich: oggi

3. Ha dei nuovi progetti in lavorazione. Da poco divenuta mamma per la terza volta, la Jovovich non sembra avere alcuna intenzione di prendersi una pausa dalla recitazione. Oltre ad essere stata protagonista, nel 2020, del film Monster Hunter, ha infatti già altri due film in programma. Si tratta di Hummingbird, dove ricoprirà il ruolo di un’assassina chiamata a compiere una missione particolarmente controversa, e In the Lost Lands, film che la vedrà tornare a collaborare con il marito Paul W. S. Anderson e recitare accanto all’attore Dave Bautista.

Milla Jovovich marito

Milla Jovovich è su Instagram

4. Ha un profilo Instagram molto seguito. Come molti altri suoi colleghi, anche Milla Jovovich ha deciso di aprire un suo account ufficiale su Instagram, seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. La sua bacheca è molto variegata, contraddistinta dai molti post che la vedono protagonista insieme ai suoi colleghi di set o insieme ai membri della sua famiglia, sempre sorridente e piena di energia. Sul suo profilo Instagram non compaiono però solo immagini di questo tipo, ma vi sono anche diversi post che la mostrano mentre è impegnata in alcuni allenamenti.

Milla Jovovich: chi è suo marito

5. Milla Jovovich è stata sposata con Luc Besson. Della vita sentimentale di Milla Jovovich non si è mai saputo più di tanto, tranne il fatto che è stata sposata con il celebre regista francese Luc Besson. L’attrice, infatti, lo ha sposato nel dicembre del 1997, per poi divorziare da lui circa due anni dopo: i due si erano conosciuti sul set del film Il quinto elemento e hanno collaborato anche per Giovanna d’Arco.

6. Milla Jovovich è sposata con Paul W. S. Anderson. Dopo il divorzio da Luc Besson, avvenuto nel giugno del 1999, l’attrice si era rimessa al lavoro e sul set del primo film del franchise Resident Evil l’attrice ha conosciuto il regista del film, Paul W. S. Anderson. I due hanno cominciato a frequentarsi nel 2003, per poi sposarsi il 23 agosto del 2009. Da loro amore sono nate tre figlie, Ever Gabo Jovovich Anderson nel novembre del 2007, Dashiel Edan Jovovich Anderson nata il 1° aprile del 2015 e Osian Lark Elliot, nata nel 2020.

Milla Jovovich in Resident Evil

7. Milla Jovovich si è sentita minacciata da Michelle Rodriguez. Ormai Milla Jovovich era sulla cresta dell’onda con Resident Evil, ma ha vissuto un momento in cui si è sentita minacciata dall’entrata in scena di Michelle Rodriguez che doveva vestire i panni di Rain. I motivi? La Rodriguez andava molto forte in quel periodo e la sceneggiatura era stata riscritta quasi completamente più su di lei che sul personaggio di Alice. Dopo aver letto la sceneggiatura ed essersi adirata, ha contattato subito il marito per discutere e per ridimensionare il personaggio che, a detta sua, avrebbe oscurato quello di Alice, la vera e unica protagonista del franchise.

8. Milla Jovovich non sarebbe contraria ad un reboot di Resident Evil. Da qualche anno si parla di un rinnovo del franchise di Resident Evil, la saga che ha reso famosa in tutto il mondo Milla Jovovich e che ha avuto un grande successo. La stessa attrice ha ammesso di non essere del tutto contraria al reboot di cui si ventila da diverso tempo. È chiaro che il discorso in questione è prettamente finanziario e per l’attrice non c’è problema, ma invita a scegliere correttamente il cast e il team che realizzerà il film.

Milla Jovovich Il quinto elemento

Milla Jovovich in Laguna blu

9. Ha recitato nel sequel del film. Il primo ruolo da protagonista per la Jovovich arrivò all’età di 15 anni con il film Ritorno alla laguna blu, sequel del classico degli anni Ottanta. In questo, pur considerando la giovane età, l’attrice decise di interpretare personalmente anche le scene che la prevedevano senza veli. In seguito, tuttavia, la Jovovich ha ricordato questo come il peggior film in cui abbia mai recitato, considerandolo fondamentalmente stupido.

Milla Jovovich in Il quinto elemento

10. Ha contribuito alla particolare lingua parlata nel film. La “lingua divina”, parlata da Leeloo, il personaggio interpretato dalla Jovovich in Il quinto elemento è stata inventata dal co-sceneggiatore e regista Luc Besson, e ulteriormente perfezionata dalla Jovovich stessa, che ha avuto pochi problemi nell’apprenderla e svilupparla, poiché parlava già quattro lingue. La lingua, inoltre, aveva solo quattrocento  parole e Besson e la Jovovich hanno tenuto conversazioni e si sono scritti lettere nella lingua come pratica. Alla fine delle riprese, sono stati in grado di avere conversazioni complete in questa lingua.

Fonti: IMDb, dreadcentral, inverse, cinemablend

 
 

Tom Holland commenta l’esperienza nel condividere lo schermo con [SPOILER] e [SPOILER]

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland

Il povero Tom Holland ha passato la maggior parte dell’anno a negare due attori noti sarebbero comparsi nel film. Ebbene oggi finalmente l’attore e star di Spider-Man: No Way Home ha rivelato cosa ha provato a condividere lo schermo e il set con Tobey Maguire e Andrew Garfield, ora che finalmente molti di noi che hanno visto il film sanno che  ciascuna delle loro varianti di Peter Parker fa parte del trequel. Parlando con il sito ufficiale Marvel.com, all’attore è stata finalmente offerta l’opportunità di condividere i suoi pensieri sulla condivisione dello schermo con i suoi compagni Spider-Men. “Tobey era così divertente”, ricorda Tom Holland. “Abbiamo così tante piccole battute che sono venute fuori dal lavoro con Tobey. “tipo: ‘Sicuramente non tuo padre.’ Era davvero entusiasta di essere tornato. Si capiva che significava davvero molto per lui. Lui si è rimesso il vestito. Siamo tornati insieme. È stato fantastico.”

Per quanto riguarda Andrew Garfield, Tom Holland ha fatto eco ai pensieri di molti fan riconoscendo il fatto che Spider-Man: No Way Home ha offerto all’attore una possibilità di redenzione dopo che The Amazing Spider-Man 2 ha concluso prematuramente la sua storia. “La leggenda in persona. È un ragazzo così adorabile. Penso che questo film sia stato il suo modo di fare pace con Spider-Man. È stato un tale privilegio lavorare con lui. So che ha significato molto per lui”. Nella stessa intervista, ha anche elogiato i cattivi e suoi co-protagonisti, tra cui il Green Goblin di Willem Dafoe. Secondo Tom ha rubato il palcoscenico nei panni del demente Norman Osborn: “Non ho mai lavorato con un attore che fosse in grado di offrire così tante opzioni a un regista”, ammette Holland. “Ha questo discorso nel film in cui parla del tipo di crisi esistenziale di Peter. Deve aver girato la scena 30 volte ed erano tutte diverse”.

Spider-Man: No Way Home ha chiaramente rappresentato qualcosa di speciale per Tom Holland come lo è stato per molti di noi fan. Questa è la prima volta che parla di lavorare con Tobey e Andrew, e siamo decisamente ansiosi di sentire le sensazioni avute dai suoi colleghi che hanno riprese questo iconico ruolo per l’occasione. Dunque non resta che aspettare ulteriori aggiornamenti.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Spider-Man: la statua ultra realistica di Iron Spider vi lascerà a bocca aperta!

Spider-Man

Spider-Man ha fatto compiuto un viaggio impressionante nel Marvel Cinematic Universe, passando dalla protezione di New York City dalla pericolosa minaccia dell’Avvoltoio, al salvataggio dell’universo da Thanos, all’affrontare i pericoli del multiverso in Spider-Man: No Way Home. Per celebrare quel viaggio i Queen Studios hanno sviluppato una statua a grandezza naturale ultra realistica basata sull’armatura di Iron Spider del Wall-Crawler apparso in Avengers: Infinity War.  La compagnia in passato si è superata nella riproduzione e nelle somiglianze di attori e personaggi, con incredibili statue basate su personaggi del calibro di Wonder Woman, Venom e Aquaman. Questo Iron Spider non fa eccezione, dando l’impressione che lo stesso Peter Parker sia saltato fuori dallo schermo ed è entrato nelle nostre case. Di seguito tutte le foto del prezioso oggetto da collezione: 

Queen Studios Spider-Man-1La cosa più impressionante di questa statua è come porta con successo un abito realizzato nel film completamente in CGI nel mondo reale. L’armatura sembra pratica e, cosa forse più importante, abbastanza forte da resistere ai pugni diretti dello stesso Thanos senza mettere in pericolo chi la indossa (ovviamente, per preservare l’integrità della statua, non consigliamo di testarla contro un gigantesco alieno viola con manie di grandezza). In aggiunta al suo realismo, il collezionabile include diversi pezzi luminosi, in particolare i suoi occhi e i suoi palmi, per ricreare accuratamente l’armatura high-tech di Spider-Man.

La base presenta anche una illuminazione interna per evidenziare la statua. La creazione di un oggetto da collezione come questo richiede una notevole quantità di lavoro e i Queen Studios ha diffuso alcune informazioni sul suo processo di sviluppo discutendo lo sforzo che ha portato a rendere l’Iron Spider il più accurato possibile: “Realizzato in polystone, il team di [Queen Studios] ha scolpito meticolosamente l’edizione limitata da collezione con una precisione mozzafiato, riproducendo ogni linea e contorno. Infine, gli artisti dei Queen Studios hanno sapientemente dipinto la statua per catturare l’aspetto metallico blu e rosso dell’armatura con rifiniture dorate. La statua Iron Spider dei Queen Studios è realizzata in polystone ed è alta 192 cm, con una larghezza di 97 cm e una profondità di 108 cm. Se hai intenzione di acquistarlo, ti consigliamo di iniziare a cercare andare negli USA, scovare uno store abbastanza grande e ammirarla nel giusto modo. La statua è venduta al dettaglio per $ 7.060 ed è un edizione limitata con 299 copie, il che significa che la sua disponibilità sarà notevolmente limitata.

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Sing 2 – sempre più forte, la recensione del film Illumination

Sing 2 - sempre più forte

Dopo l’enorme successo del primo Sing, realizzato dalla Illumination Studios cinque anni fa, ecco arrivare Sing 2 – sempre più forte il nuovo episodio che propone in pratica la stessa formula vincente inserendola in quelle che sono le coordinate maggiormente attese dal pubblico quando si tratta di sequel: visione ingrandita, spettacolo fantasmagorico ed avvincente.

I numeri di Sing 2 non gareggiano con quelli del primo film

Sing 2 – sempre più forte riesce soltanto a metà nell’impresa dal momento che se l’estetica viene aggiornata e resa maggiormente sfavillante grazie a una nuova ambientazione, allo stesso modo l’emozione che i numeri musicali con cui l’originale aveva saputo conquistare il cuore del pubblico in questo caso viene a mancare, o almeno appare sviluppata con minore forza propositiva. Il regista Garth Jennings, confermato dopo l’exploit del primo Sing, sembra preoccuparsi maggiormente di inserire i personaggi conosciuti in un nuovo contesto che di approfondire la loro personalità attraverso storie o archi narrativi in grado di raccontarli più in profondità.

Ecco quindi che Buster (Matthew McConaughey in originale), Rosita (Reese Witherspoon), Ash (Scarlett Johansson) e tutte le altre figure principali di Sing 2 non presentano alcun approfondimento rispetto a quanto già sapevamo di loro, e di conseguenza non riescono ad entrare sul serio nel cuore dello spettatore quando devono affrontare gli ostacoli che si propongono loro. Ad aiutarli non contribuisce poi una sceneggiatura che si rivela poco più di un canovaccio, che propone conflitti sia interiori che esteriori ai personaggi piuttosto approssimativi e in alcuni casi neppure veramente risolti.

Manca il coinvolgimento emozionale

Sing 2 si dipana senza che vi sia un vero e proprio coinvolgimento emozionale con quanto accade sul grande schermo. La sottotrama più forte è probabilmente quella che riguarda il nuovo personaggio di Clay Calloway (Bono Vox), ma anche in questo caso si tratta più di una suggestione che di una storia realmente sviluppata (anche se a essere sinceri un’inquadratura nel pre-finale risulta capace di scuotere l’animo e strappare la proverbiale lacrimuccia, vi accorgerete quale è quando la vedrete…). 

La cosa più interessante di Sing 2, alla fine, si rivela proprio l’ambientazione che in un certo qual modo si fa “manifesto” della politica non soltanto del film ma della stessa Illumination. Grandi successi come Cattivissimo Me, Minions, Pets – Vita da Animali o lo stesso Sing sono stati costruiti con intelligenza e una decisa propensione ad andare incontro alla voglia di divertimento del pubblico, in particolar modo quello più giovane.

Rimane comunque impossibile non notare quanto i titoli appena citati lavorino maggiormente in superficie rispetto a molti dei grandi film d’animazione realizzati in questi anni ad esempio dalla Pixar. Non che sia necessariamente un difetto, ma a livello di puro spessore artistico e cinematografico la differenza rimane innegabile. Scegliendo di ambientare quasi tutto il film in una città che è chiaramente una copia animata di Las Vegas – in pratica il tempio dello spettacolo di largo e veloce consumo –  Sing 2 sembra abbracciare metaforicamente tale politica dell’entertainment, “confessando” la propria natura e il motivo intrinseco dell’esistenza stessa del film. Nulla di male come detto, tutt’altro: giocando a carte scoperte il lungometraggio di Jennings risulta in qualche modo più sincero rispetto ad alcuni dei precedenti film della Illumination, maggiormente camuffati da opere in possesso di uno statuto che in realtà non apparteneva loro. 

Uno spettacolo scintillante e una struttura narrativa non soddisfacente

Seguito fiacco di un film d’animazione a nostro avviso già non particolarmente memorabile – seppur efficace – Sing 2 – sempre più forte possiede purtroppo il difetto principale di quei progetti che intendono sfruttare il successo del precedente episodio tentando di amplificare quello che ha funzionato a livello di intrattenimento senza invece provare strade realmente nuove, in grado di fornire prospettive interessanti su personaggi e dinamiche tra essi. Garth Jennings ha confezionato uno spettacolo scintillante il quale si poggia però su una struttura narrativa fin troppo aleatoria perché l’operazione possa dirsi soddisfacente.

 
 

Batgirl, Michael Keaton riprenderà il ruolo di Batman

Michael Keaton ha firmato per riprendere il suo ruolo di Batman nell’imminente film Batgirl, come conferma Deadline. Reciterà nell’ultimo film di Warner Bros e DC insieme a Leslie Grace, J.K. Simmons e Brendan Fraser.

La Warner Bros. non ha commentato il casting quando è stata contattata da Deadline, ma la notizia arriva dopo l’annuncio che Keaton ha nuovamente indossato il mantello per il protagonista di Ezra Miller, The Flash, la cui uscita è prevista nei cinema il 4 novembre 2022.

Mentre la trama di Batgirl viene tenuta nascosta, i primi dettagli confermano che la storia è incentrata su Barbara Gordon (Grace), la figlia del commissario di polizia di Gotham City Jim Gordon. Adil El Arbi e Bilall Fallah (Bad Boys for Life) stanno dirigendo il film da una sceneggiatura di Christina Hodson.

All’inizio di quest’anno, è stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”.

 
 

Quattro Metà: trailer del film Netflix italiano

Netflix ha diffuso il trailer di Quattro Metà, la commedia corale diretta da Alessio Maria Federici, scritta da Martino Coli e interpretata da Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari, in arrivo solo su Netflix dal 5 gennaio. Il film è una produzione Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Vision Distribution e in associazione con IMPREBANCA S.p.A.

La trama

Che per ogni persona esista un’anima gemella è una teoria molto romantica ma forse poco scientifica, e per Luca e Sara la tentazione di metterla alla prova è forte.  Ma soprattutto, quest’anima gemella, com’è fatta? Ci somiglia o è il nostro opposto? È così che quasi per sfida i due invitano a cena quattro amici che, guarda caso, sono single: Chiara, Matteo, Giulia e Dario. 4 Metà – che ha ispirato l’omonimo romanzo di Martino Coli, in uscita dall’11 gennaio con Sperling & Kupfer – è una commedia romantica che racconta le storie di quattro personaggi e delle quattro coppie che questi potrebbero formare in due possibili realtà alternative. Chi si innamorerà di chi?

  • ILENIA PASTORELLI è CHIARA: Medico anestesista, solo apparentemente svagata e ingenua, Chiara è una donna istintiva e passionale che ha le idee piuttosto chiare: è in cerca di una storia seria. Non ha paura di ammetterlo, e non ha paura di viverne una. Praticamente irresistibile.
  • MATILDE GIOLI è GIULIA: Ricercatrice in statistica e matematica per la finanza, Giulia è una donna consapevole delle proprie potenzialità, nel lavoro come nella vita privata. Pragmatica, schietta, non si aspetta molto dagli altri -e in questo forse si sbaglia- ma a sé stessa chiede tutto. Forse troppo?
  • GIUSEPPE MAGGIO è DARIO: Avvocato, donnaiolo, Dario sa di piacere. Sarà la battuta pronta, sarà quello sguardo un po’ così, ma le ragazze non sembrano in grado di resistergli. Tranne una…In realtà, dietro quell’aria strafottente, anche lui ha un cuore. E forse sta solo aspettando la persona giusta per dimostrarlo.
  • MATTEO MARTARI è MATTEO: Collabora con una una casa editrice ma non è affatto un noioso intellettuale. Spontaneo e affettuoso, Matteo, come Chiara, non ha paura di mettersi in gioco. Ama scherzare ma non è di quelli che ruba la scena. Anzi: più di una volta dimostrerà di essere in grado di farsi da parte…
 
 

The Batman: cosa sa la polizia di Gotham del Cavaliere Oscuro?

The Batman

Una nuova immagine da The Batman offre uno sguardo su quanto la polizia di Gotham sappia del supereroe interpretato da Robert Pattinson.

Il commissario Gordon, interpretato da Jeffrey Wright, in particolare rappresenta una parte fondamentale dell’universo di Batman: il Dipartimento di Polizia di Gotham. I fan possono farsi un’idea di quante informazioni ha il dipartimento sull’alter ego di Bruce Wayne grazie al nuovo sito promozionale rataalada.com. Agendo come un gioco dell’Enigmista, i fan che rispondono correttamente a tre domande riceveranno un’immagine di Batman dal GCPD, che presenta diversi identikit del Cavaliere Oscuro:

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

West Side Story, la recensione del film di Steven Spielberg

West Side Story recensione

Comincia tra le macerie di vecchi palazzi in procinto di essere abbattuti, la nuova versione di West Side Story diretta da Steven Spielberg. Ripercorrendo la filmografia dell’autore la mente torna al realismo dei set di Salvate il soldato Ryan, opera a nostro avviso spartiacque nella carriera di Spielberg molto più di quanto lo era stato Schindler’s List cinque anni prima.

West Side Story, la trama

Una coincidenza? Difficile crederlo, perché anche in questo caso la trasposizione cinematografica del leggendario musical di Stephen Sondheim è, a modo suo modo, un film di guerra. Le battaglie sono stavolta combattute da “soldati” che si battono per la propria identità sociale e culturale, anche se probabilmente sanno già che vi saranno soltanto sconfitti: sul “territorio” che Jets e Sharks si contendono tra risse da strada e balli entusiasmanti sta per essere infatti edificato il complesso del Lincoln Center, il quale trasformerà l’Upper West Side nel quartiere agiato dei nuovi benestanti di New York.

Ed ecco allora che il musical, seppur ambientato nel passato, diventa specchio metaforico del nostro presente: Spielberg ci ricorda che a battersi per difendere la propria identità razziale, culturale o sociale sono le classi meno agiate, mentre chi detiene potere economico (e quindi politico) non ha alcun problema a radere tutto al suolo in nome del progresso. E ovviamente dei dollari…

West Side Story è un remake contemporaneo

Bastano dunque i primissimi minuti del lungometraggio per comprendere chiaramente quanto West Side Story sia lontano anni luce dall’essere un’operazione nostalgica, mentre si dimostra fin da subito un film contemporaneo se non addirittura necessario. Non resta allora che procedere nel tessere le lodi della messa in scena organizzata da Spielberg e dal suo cast tecnico: una volta stabilito che questo è un film di “fantasmi”, un film sull’eco dell’illusione di un’integrazione che non è diventata realtà – e in questo senso l’arco narrativo del personaggio di Anita è emblematico al punto da farsi politico nel senso più ampio del termine – Spielberg realizza la propria visione di conseguenza, attraverso una coerenza estetica degna dei suoi capolavori.

La fotografia del fido Janusz Kaminski abbraccia scenografie, costumi e personaggi avvolgendoli in un’aura cinematografica che fonde con pienezza la dimensione onirica della visione con il sostrato realistico delle ambientazioni. In questo modo West Side Story si sviluppa su un equilibrio estetico che da solo arriva a emozionare lo spettatore, immergerlo in uno spettacolo di densità emotiva a tratti sorprendente, soprattutto nella prima metà del lungometraggio.

West Side Story cast
Ansel Elgort as Tony and Rachel Zegler as Maria in 20th Century Studios’ WEST SIDE STORY.

A questo si aggiungono ovviamente i fenomenali momenti musicali creati da Stephen Sondheim, a cui Spielberg rende omaggio attraverso un uso perfetto di montaggio e sonoro: le note classiche che tutti conosciamo diventano così ancora una volta moderne, tangibili, a noi vicine anche più di quanto credessimo.

Gli ottimi protagonisti di West Side Story

Altro grande pregio del musical sono gli attori, tutti sconosciuti al pubblico fatta eccezione per Ansel Elgort. Spielberg non cade nel tranello in cui spesso sono inciampati molti prodotti di questo genere, soprattutto in tempi recenti, e tratta i giovani talenti prima di tutto come attori, non risparmiando primissimi piani che permettono loro di sviluppare la dimensione emotiva dei rispettivi personaggi. In questo modo quando partono i numeri musicali siamo già affezionati ai ruoli, capiamo la loro situazione interiore, e questo rende ancora più entusiasmanti performance coreografiche e canore di fattura artistica cristallina.

Merito primario di Sondheim ovviamente, ma la mano di Spielberg è tangibile e preziosa, ed eleva lo spettacolo a livelli che trascendono il genere stesso. Se Elgort e l’esordiente Rachel Zegler convincono in pieno nelle vesti dei due protagonisti la scena viene comunque spesso dominata dai comprimari Ariana DeBose, David Alvarez e Mike Faist, i quali si dimostrano esplosivi, carichi di un’energia che esplode straripante nei momenti più conosciuti del musical.

Con West Side Story Steven Spielberg ha aggiunto un altro tassello prezioso alla sua incredibile capacità di storyteller: il suo film possiede una vena malinconica soffusa ma tangibile, scandita da una messa in scena capace di renderla preziosa senza lasciare che sovraccarichi l’operazione stessa. Un po’ alla maniera del miglior Clint Eastwood, quello de Gli spietati, Mystic River o I ponti di Madison County. E ciò dimostra che, quando sei un cineasta incommensurabile come Steven Spielberg, anche l’età può diventare strumento per ottenere grandi risultati.

 
 

Will Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Will Smith film

Will Smith è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema e che ha saputo usare il suo talento ed il suo umorismo per entrare nel cuore del pubblico e farlo affezionare a lui, riuscendoci pienamente. L’attore americano ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera solida e per arrivare dove è ora, apprezzato e stimato anche da molti colleghi. Ma nella sua vita non esiste solo la recitazione, ma anche e soprattutto l’amore per la sua famiglia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Will Smith.

Will Smith: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Nel 1990 inizia la sua vera carriera nel mondo della recitazione con Willy, il principe di Bel-Air, durata fino al 1996. Subito dopo debutta al cinema con I dannati di Hollywood (1992) e prosegue con film come Bad Boys (1995), Indipendence Day (1996), Men in Black (1997), Nemico pubblico (1998), Wild Wild West (1999), La leggenda di Bagger Vance (2000) e Alì (2001). In seguito, lavora in Men in Black II (2002), Io, Robot (2004), Hitch – Lui sì che capisce le donne (2005), La ricerca delle felicità (2006), Io sono leggenda (2007), Hancock (2008) e Sette Anime (2008). Tra i suoi ultimi film, vi sono Men in Black 3 (2012), After Earth (2013), Focus – Niente è come sembra (2015), Zona d’ombra (2015), Suicide Squad (2016), Collateral Beauty (2016), Bright (2017), Aladdin (2019), Gemini Man (2019), Bad Boys for Life (2020) e Una famiglia vincente – King Richard (2021).

2. Will Smith è anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Will Smith ha sperimentato diversi ambiti del cinema, vestendo diversi panni. Come doppiatore ha prestato la propria voce per i film d’animazione Shark Tale (2004) e Spie sotto copertura (2019), oltre che aver condotto il documentario One Strange Rock (2018), mentre come produttore ha lavorato a film come Showtime (2002), Io, Robot, La ricerca della felicità, La vita segreta delle api (2008), Sette anime, The Karate Kid – La leggenda continua (2010), Una spia non basta (2012) e Annie – La felicità è contagiosa (2014). In quanto sceneggiatore, invece ha messo mano allo script della serie All of Us e di un episodio di Willy, il principe di Bel-Air, mentre ha steso il soggetto per il film After Earth.

Will Smith in Aladdin

3. Will Smith ha messo tutto se stesso per interpretare il Genio. Per poter dare vita al Genio di Aladdin, Will Smith ha cercato di capire cosa avesse fatto Robin Williams ai tempi del film originale. Dopo averlo visto diverse volte, l’attore ha capito che il suo collega aveva messo semplicemente se stesso nel personaggio. Così facendo, anche Smith ha deciso di fare la stessa cosa, soprattutto per evitare un copia e incolla del precedente che non avrebbe assolutamente giovato né a lui né al personaggio.

Will Smith oggi

Will Smith in Suicide Squad

4. Ha apprezzato molto il ruolo di Deadshot. Insieme a Margot Robbie e Jared Leto, Will Smith è stato uno degli attori principali del film del 2016 Suicide Squad e ha ammesso di aver apprezzato molto Deadshot, per il semplice motivo di non aver mai interpretato un personaggio che se ne frega di tutto in maniera legittima e anche per il fatto di non dover essere la colonna morale del film. Proprio per via della natura controversa del personaggio, il quale uccide senza pensarci due volte, Smith ha rivelato di aver fatto anche un po’ di fatica per poter entrare in contatto con questo aspetto di Deadshot.

Will Smith: chi è sua moglie

5. Will Smith si è sposato due volte. Will Smith è sempre stato un uomo abbastanza mite nella sua vita privata, tanto da non aver mai frequentato molte donne. Infatti, l’attore di Filadelfia, si è sposato nel 1992, a 24 anni, con l’attrice Sheree Zampino, da cui ha avuto il primo figio, Williard “Trey” Smith III, nato nel novembre dello stesso anno. Dopo aver divorziato da lei nel 1995, Smith si è risposato due anni più tardi con la collega Jada Pinkett, conosciuta nel 1990 durante un suo provino per Willy, il principe di Bel-Air e rimasti amici fino al 1995. I due, infatti, avevano cominciato a frequentarsi mentre Smith era ancora sposato. Dalla loro unione, sono nati Jaden Smith (1998) e Willow Smith (2000).

Will Smith e i suoi figli

6. Ha lavorato diverse volte con suo figlio Jaden. Quando si parla di Will Smith spesso ci si riferisce anche alla splendida famiglia che si è creato e, soprattutto al suo rapporto con il figlio Jaden. I due sono molto legati, tanto che Smith ha deciso di portarlo con se sul set del film di Gabriele Muccino, La ricerca delle felicità (2006), interpretando rispettivamente padre e figlio. I due, poi, sono tornati a lavorare insieme nel film di M. Nigh Shyamalan, After Earth.

7. Ha recuperato il rapporto con suo figlio Trey. Trey Smith aveva solo tre anni quando i suoi genitori, Will Smith e Sheree Zampino si sono separati. Il padre, in seguito, aveva iniziato da tempo a frequentare la sua attuale moglie e tra Smith e il suo primo figlio non c’è sempre stato un rapporto idilliaco. Trey si è sentito tradito e abbandonato e, sia lui che suo padre, hanno lottato per anni per cercare di venirsi incontro e mettere delle fondamenta solide al loro rapporto. E ci sono riusciti. Infatti, i due lo scorso anno hanno deciso di dedicarsi una vacanza, servita per trascorrere del tempo insieme e per consolidare la loro unione.

Will Smith figli

Will Smith e il suo fisico

8. Si mantiene in splendida forma. Will Smith è sempre stato noto per la sua straordinaria forma fisica, che lo ha portato negli anni a ricoprire ruoli molto intensi. Di recente, tuttavia, l’attore ha raccontato di aver raggiunto il suo peggio ma di essere anche pronto a rimettersi in forma. È nata così la miniserie The Best Shape of My Life, pubblicata su YouTube e dove si ritrova l’attore intento a seguire un rigido allenamento fisico per riacquistare la forma e la muscolatura con cui è noto.

Will Smith è su Instagram

9. Will Smith ha un profilo Instagram seguitissimo. Se c’è un attore che ha un profilo Instagram che dire seguitissimo è dire poco, quell’attore è Will Smith. Infatti, Smith ha qualcosa come 57 milioni di follower, una cifra da capogiro. La bacheca del suo profilo pullula di immagini e video che lo vedono spesso protagonista dei suoi progetti e lavorativi ma anche, e soprattutto, in momenti in cui si trova insieme alla sua famiglia.

Will Smith: oggi

10. Sta vivendo una nuova fase della sua vita. Il 2020 e il 2021 sono stati due anni fondamentali per Smith. Non solo egli sembra aver superato la nota crisi matrimoniale con la moglie, ma ha anche pubblicato una propria autobiografia dal titolo Will. All’interno di questo libro, Smith ha ripercorso tutta la sua vita senza risparmiarsi nulla, facendo i conti tanto con gli aspetti più straordinari quanto con quelli più negativi. Smith ha inoltre un nuovo film in arrivo, Una famiglia vincente – King Richard, per il quale è stato candidato a diversi premi e che potrebbe portarlo ad ottenere una terza nomination all’Oscar.

Fonti: IMDb, Entertainment Weekly, Biography

 
 

Time Is Up di Elisa Amoruso su Prime Video dal 3 gennaio

Time is Up

In esclusiva dal 3 gennaio, Time Is Up, ultimo film di Elisa Amoruso, sarà disponibile su Prime Video.

Vivien (Bella Thorne) e Roy (Benjamin Mascolo) sono due ragazzi dalle personalità apparentemente opposte. Vivien è una studentessa talentuosa con la passione per la fisica e il desiderio di entrare in una prestigiosa università americana. Vive la sua vita come una formula matematica che la spinge a rimandare al futuro la propria felicità. Roy invece è un ragazzo problematico, tormentato da un trauma vissuto da bambino, che sembra rincorrerlo inesorabilmente e mandare continuamente in fumo tutti i suoi sogni. Ma anche le scienze esatte hanno le loro variabili e, come sempre accade, la vita riesce a intrecciare i suoi eventi in modi sorprendenti e inaspettati.

Time Is Up: il trailer del nuovo film di Elisa Amoruso

Time Is Up ha per protagonisti Bella Thorne e Benjamin Mascolo. Nel cast accanto a loro, anche Sebastiano Pigazzi, Bonnie Baddoo, Emma Lo Bianco, Giampiero Judica, Roberto Davide, Nikolay Moss, Linda Zampaglione. Il film è diretto da Elisa Amoruso e prodotto da Marco Belardi per Lotus Production (a Leone Film Group Company) e Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment e Voltage Pictures.

 
 

Cristan e Sally in concorso al David di Donatello 2022.

Cristan e Sally

Il cortometraggio “Cristian e Sally” è tra le opere in concorso alla prossima edizione dei David di Donatello. Prodotto dal Comune di Celano (AQ) in collaborazione con A.S.A.S. – Associazione Stella, affronta temi sociali di grande attualità come disabilità, inclusione sociale, dipendenze e violenza sulle donne, che fanno da sfondo a storie di amore e di amicizia.

I protagonisti del film, interamente ambientato nel territorio di Celano, sono i ragazzi diversamente abili del Centro “Peter Pan” ANFFAS, affiancati da attori professionisti come Corrado Oddi, che in carriera ha interpretato il ruolo del Giudice Giovanni Falcone nel docufilm RAI dedicato alla figura del Magistrato.

Al centro della trama c’è Sally (Simona Buono), un’affascinante ragazza che ha perso entrambi i genitori in giovane età ed è rimasta sola con il fratello disabile (Domenico Di Bernardo), che frequenta un centro dove svolge attività ludico-ricreative. Cristian è molto legato agli altri ragazzi disabili che frequentano il centro, tutti insieme formano una grande squadra. Da qualche tempo, Sally ha conosciuto un uomo di nome Mauro (Corrado Oddi). Dopo pochi giorni di fidanzamento, il ragazzo propone a Sally di iniziare una convivenza. Per la giovane donna sembra essere arrivata una manna dal cielo; è convinta che Mauro l’aiuterà ad accudire suo fratello Cristian. La ragazza non immagina neanche lontanamente che il suo fidanzato in realtà è un ludopatico violento. La situazione precipita. Mauro rapisce Cristian ricattando economicamente Sally. Gli amici Cristian non se ne staranno a guardare.

Lo scopo del cortometraggio è quello di sensibilizzare i giovani alla disabilità, per eliminare ogni forma di discriminazione e far capire loro che molte persone ogni giorno sono chiamate ad affrontare grandi sfide e che quella che viene definita “normalità ” non è mai così banale e scontata. Il film rivolge, però, anche un invito a chi ha, o teme di avere, comportamenti che inducono a dipendenze -da fumo, sostanze stupefacenti o gioco d’azzardo- o alle donne che subiscono violenza fisica o psicologica a chiedere aiuto e sostegno a professionisti dedicati. E vuole anche essere un monito alle istituzioni a non lasciare i soggetti più deboli e le loro famiglie in solitudine e in completa balia degli eventi. Oggi più che mai, in un momento storico segnato dalla pandemia, e dal conseguente senso di disagio psichico, in cui dipendenze e casi di violenza sono drammaticamente aumentati.

Scritto e diretto da Modestino Di Nenna, “Cristian e Sally” si avvale del montaggio di Filippo Bussi e del sound design di Francesco Cucinelli. Produttore esecutivo é Follower One s.r.l. Le musiche originali del film sono quelle del compositore Danilo Pierini mentre il Direttore della fotografia è Daniel Di Meo

 
 

Spider-Man: No Way Home invade la COIN di Milano. Le foto dell’istallazione

Spider-Man: No Way Home

Record di incassi al primo weekend in sala – con oltre 11 milioni se consideriamo anche il mercoledì di debutto – per l’attesissimo Spider-Man: No Way Home, in cui – per la prima volta nella storia cinematografica della saga – il nostro “amichevole eroe di quartiere” Spider-Man (Tom Holland) viene pubblicamente smascherato e non può più separare la vita privata dalle grandi responsabilità che derivano dall’essere un Supereroe.

In occasione dell’arrivo nei cinema dal 15 dicembre di Spider-Man No Way Home, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment, l’amato supereroe e il multiverso abitato dai mitici villain che si sono susseguiti nei venti anni della saga hanno invaso uno dei punti iconici dello shopping meneghino, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate.

Fino alla fine del mese, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate ospita infatti un’esclusiva installazione eye catching ispirata a film e all’epico scontro tra Spider-Man e Doctor Octopus, storico villain interpretato da Alfred Molina. Direttamente dal multiverso, un grande tentacolo tridimensionale dirompe dal soffitto dell’ingresso del punto vendita attorcigliandosi attorno alla colonna portante dell’ingresso alta 6mt. Un grande Spider-Man, aggrappato al soffitto, è però pronto ad affrontarlo.

Contemporaneamente, il maxi led wall posto sulla facciata del punto vendita di Piazza 5 Giornate e tutti gli schermi del circuito DOOH Coin in tutta Italia, riprendendo la scena iconica del trailer, lancia la breaking news in cui viene rivelata l’identità di Spider Man, alias Peter Parker, e annuncia l’apertura del nuovo multiverso dello shopping con uno sconto speciale da utilizzare sul nuovo e-commerce di Coin.

L’intero progetto è stato coordinato da Domenico Ravaioli Promotions Manager Sony Pictures ed Echo, agenzia milanese di comunicazione e marketing specializzata nel settore entertainment da oltre 25 anni e diretta da Marco Cino.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Federica Pellegrini UNDERWATER, documentario evento al cinema il 10, 11 e 12 gennaio

federica pellegrini underwater

È la nuotatrice italiana che ha conquistato il maggior numero di riconoscimenti, una carriera sportiva eccezionale, impreziosita dal fatto di essere la prima olimpionica azzurra del nuoto (oro a Pechino 2008 nei 200 stile libero). Una favola, quella di Federica Pellegrini, la “Divina”, cominciata con l’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e illuminata da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali (otto volte su 8 sul podio mondiale nei 200 sl)) e 7 agli Europei.

Impressionante il numero di record (ad oggi imbattuto il primato mondiale dei 200 sl) di una carriera che si è conclusa la scorsa estata con l’olimpiade di Tokio 2020. Per due anni Federica Pellegrini ha inseguito questo suo ultimo grande traguardo sportivo. Il finale perfetto di una carriera irripetibile: raggiungere – prima donna nella storia del nuoto – la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità.

Sarà nelle sale italiane come uscita evento il 10, 11 e 12 gennaio Federica Pellegrini UNDERWATER, il film documentario prodotto da Fremantle e distribuito da Notorious Pictures che documenta fedelmente la faticosa marcia di avvicinamento a Tokyo 2020 e la tanto agognata finale nella ‘sua’ gara, i 200 metri stile libero.

Federica Pellegrini UNDERWATER – il poster

Un obiettivo che si rivelerà ancora più difficile del previsto. Tra allenamenti massacranti, crisi fisiche e psicologiche, l’irrompere della pandemia nel corso della preparazione, riscatti e rivincite, la Divina si mette in gioco davanti alle telecamere come non aveva mai fatto prima.

Ma Federica Pellegrini UNDERWATER racconta anche una storia che parte da lontano, la storia di una ragazzina tenace e introversa, fortemente determinata, col sostegno dei genitori, a perseguire i suoi sogni sportivi fino a diventare la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi e una delle più fenomenali nuotatrici a livello mondiale.

Un racconto intimo in cui la campionessa italiana più seguita e celebrata di sempre decide di mostrare anche le proprie fragilità, aprendo le porte di una dimensione segreta, sino ad ora tenuta gelosamente nascosta: il rapporto e l’amore con il coach Matteo Giunta; e poi, il legame indissolubile e profondo con i genitori, le gioie domestiche e i ricordi dolorosi, come la morte dell’allenatore che l’ha fatta entrare nella leggenda (Alberto Castagnetti) e la bulimia attraversata durante l’adolescenza.

Passato e presente s’intrecciano senza soluzione di continuità disegnando un ritratto dal vero che mostra il dietro le quinte di un’impresa e di una carriera fuori dal comune.

Il materiale di repertorio – le gare, le vittorie, ma anche i video inediti dei suoi esordi, girati in casa con una camerina VHS – e le riprese della vita pubblica e privata di Federica durante gli ultimi due anni compongono un film-documentario unico che non vuole essere puramente celebrativo, ma soprattutto personale ed emotivo.

Le musiche originali di Federica Pellegrini UNDERWATER sono state ideate e composte da Samuel, autore e compositore estremamente prolifico, artista con all’attivo numerose collaborazioni, frontman e co-fondatore dei Subsonica e fondatore dei Motel Connection, con cui ha realizzato due colonne sonore.

 
 

Quel Giorno tu Sarai, dal 27 gennaio al cinema

Quel Giorno tu Sarai

Dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman, premiato a Venezia e candidato all’Oscar, arriva in Italia il nuovo film diretto da Kornél Mundruczó, Quel Giorno tu Sarai, sempre scritto da Kata Wéber e prodotto da Martin Scorsese, Già applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film aprirà in anteprima il 33. Trieste Film Festival e uscirà al cinema il 27 gennaio, Giorno della Memoria, distribuito da Teodora.

Protagonista del film è una famiglia che attraverso tre generazioni si confronta con l’eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino multietnica di oggi. Ispirandosi a eventi realmente accaduti, Mundruczó e Wéber realizzano una riflessione potente sulla memoria e l’identità, anche grazie a un cast formidabile e a una messinscena che lascia a bocca aperta per i suoi incredibili piani sequenza.

Ogni nuovo film di Mundruczó e Wéber“, ha dichiarato Scorsese, “arriva come un salutare shock per gli spettatori e per chi fa cinema: si tratta di due autori che non smettono mai di avventurarsi in territori inesplorati. Con Quel giorno tu sarai riescono a drammatizzare il movimento stesso del tempo, il modo in cui ricordiamo e il modo in cui dimentichiamo“.

 
 

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

Black Widow recensione film

In un anno cinematografico iniziato con Black Widow e conclusosi con Spider-Man: No Way Home, le sorprese in ambito MCU e DCEU sono state numerosissime per i fan.

ComicBookMovie ha provato a classificarli tutti, dal peggiore al migliore anche se, va detto, in linea generale si è comunque trattato sempre di film discreti!

1Spider-Man: No Way Home

Spide-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home è appena approdato nei cinema di tutto il mondo, ma questo non è solo il miglior film di supereroi del 2021… è anche il più grande adattamento dei fumetti Marvel Comics che sia mai stato realizzato sul grande schermo. Ora, siamo sicuri che non tutti sarete d’accordo ma, se siete fan di Spider-Man – in particolare per quanto riguarda i film precedenti – amerete ogni singolo secondo di questo grandioso progetto.

Sulla carta, questa avventura multi-versale avrebbe fatto fatica a funzionare, ma il regista Jon Watts è riuscito a combinare in maniera ottimale tutti i personaggi sullo schermo e grandi intuizioni, per offrire un’esperienza perfetta di blockbuster. Una lettera d’amore alla storia del nostro arrampica-muri e una spettacolare rivisitazione del Peter Parker del MCU, è difficile trovare difetti in Spider-Man: No Way Home. È un film di cui parleremo per molto tempo e, anche se molto probabilmente sarà ben difficile ambire ancora più in alto, il palcoscenico è pronto per accogliere altre avventure future di Peter Parker.

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: teaser trailer del film con Benedict Cumberbatch

Dopo il primo footage mostrato in sala al post della seconda scena post-credits di Spider-Man: No Way Home, ecco il teaser trailer ufficiale di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia con Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ecco anche il primo poster del film:

 
 

Encanto: recensione del film d’animazione Disney

Encanto Disney

Un tempo la protagonista di Encanto, il 60esimo classico d’animazione Disney diretto da Byron Howard e Jared Bush, autori anche di Zootropolis, sarebbe stata Isabela, ragazza estremamente attraente, adorata da tutti e capace di far sbocciare fiori a suo piacimento. Oggi, invece (e per fortuna), protagonisti possono esserlo anche coloro che un tempo non erano minimamente considerati se non per ruoli marginali. Ecco dunque che a guidare il racconto del film vi è Mirabel, ragazza impacciata, con il viso tondo, il naso grande e le sopracciglia folte. Nel rendere lei il principale tra i tanti personaggi che animano il film si conferma la volontà della Disney di perseguire una maggiore inclusività e diversità in ciò che si mostra e racconta.

Film come La principessa e il ranocchio e il più recente Oceania avevano già apportato significativi cambiamenti nella raffigurazione dei personaggi femminili della Disney e con Encanto questo discorso si manifesta in modo ancor più esplicito. Protagonista è dunque Mirabel, appartenente alla famiglia Madrigal, la quale vive nascosta tra le montagne della Colombia in una casa magica, frutto di un miracolo verificatosi tempo addietro. Tale magia, inoltre, ha donato a tutti i membri della famiglia, tranne Mirabel, un potere unico. Quando proprio quest’ultima scopre che la magia che circonda il luogo è però in pericolo, capisce che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

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Encanto: siamo tutti umani, siamo tutti speciali

Quella che Bush, Charise Castro-Smith e Lin Manuel Miranda, hanno scritto è una storia strutturalmente semplice e rientrante nei canoni della Disney, forse anche troppo. Il percorso che intraprende Mirabel per scoprire cosa minaccia la magia della sua famiglia prevede infatti una serie di tappe annunciate attraverso le quali scoprirà molto più di quel che pensa, tanto su di sé quanto sugli altri membri della famiglia. Sotto questo aspetto, Encanto non brilla dunque di originalità, a tal punto che la conclusione arriva quasi a sorpresa, con uno svelamento del mistero non particolarmente entusiasmante. Molto più interessante, invece, è parlare di ciò che il film desidera rappresentare e trasmettere.

Nell’introdurre il film, i due registi hanno raccontato il loro desiderio di avere come protagonista una famiglia numerosa, con i vari membri rappresentanti ognuno una sfumatura diversa di questa. Durante il percorso di Mirabel, dunque, più che svelare un mistero si ha modo di conoscere meglio ognuno di loro e i rapporti che li legano. Ci si presenta così davanti agli occhi una sorprendente varietà di personalità, dal confronto con le quali emerge un tema sempre più affascinante, ovvero il peso delle responsabilità. Ognuno dei personaggi è infatti schiavo del proprio talento, dietro al quale si nasconde però quella fragilità e complessità che ci rende umani.

Se Luisa è la forzuta della famiglia, sulle cui possenti spalle ricadono tutti i compiti più gravosi, Isabela è al contrario la principessa perfetta a cui tutti guardano come il futuro della famiglia. Questi aspetti di facciata vengono dunque scardinati attraverso sequenze musicali particolarmente coinvolgenti e commoventi, che ci ricordano ai tempi dei social quanto sia facile sfoggiare solo il meglio di sé. Molto più difficile e coraggioso è invece mostrarsi per ciò che si è davvero, con tutti i propri pregi e difetti. Soltanto facendo così ci si può aprire a chi ci circonda, evadere le aspettative e costruire rapporti più sani.

Encanto recensione

Encanto: la recensione del film

Encanto si presenta dunque come una grande metafora sulla famiglia, sulla necessità di essere ciò che si è e non altro da sé. Ognuno è speciale e indispensabile a suo modo e questo è certamente, a livello contenutistico, ciò che di più bello il film ci racconta. Naturalmente, se la struttura della narrazione presenta delle ingenuità altrettanto non si può dire del comparto tecnico. Encanto è un perfetto figlio di quel progresso dell’animazione sempre più stupefacente, che ha oggi raggiunto risultati estetici a dir poco sbalorditivi. La cura per i dettagli, ovviamente, è ciò che sorprende di più e gli occhi dei personaggi raramente sono stati così espressivi.

Ciò che davvero rende speciale il film, però, sono le sue canzoni e le sequenze realizzate per accompagnarle. Brani come Waiting for a Miracle, Surface Pressure e We Don’t Talk About Bruno, composti da Lin-Manuel Miranda, sono irresistibilmente coinvolgenti e le animazioni ricche di fantasia e colori a cui si associano li rendono da subito dei classici. Encanto è dunque una gioia per gli occhi e le emozioni più profonde in ognuno di noi e ciò permette forse di perdonare la semplicità narrativa, specialmente considerando i messaggi trasmessi, oggi più che mai necessari.

 
 

Perché The Batman con Robert Pattinson non fa parte del DCEU?

The Batman

Il regista e il produttore di The Batman hanno spiegato perché il film in uscita esiste al di fuori del DC Extended Universe. Mentre il franchise di supereroi ha visto Ben Affleck nei panni del Crociato Incappucciato, che riprenderà il ruolo in The Flash del prossimo anno, questo film di Matt Reeves introdurrà Robert Pattinson come una nuova versione del popolare personaggio. Dopo aver subito alcuni ritardi nella produzione legati alla pandemia, The Batman è attualmente programmato per uscire nelle sale il 3 marzo 2022.

All’inizio del suo sviluppo, The Batman doveva essere il primo film di un progetto da solista per il Batman di Affleck, con l’attore che doveva anche dirigere, scrivere e produrre il film. Una volta che Reeves è stato assunto, tuttavia, ha espresso il desiderio di esplorare un Bruce Wayne nei primi giorni della sua carriera di vigilante, e alla fine Affleck ha lasciato del tutto il film. Piuttosto che far interpretare a Robert Pattinson una versione più giovane del personaggio DCEU, tuttavia, i realizzatori hanno scelto di separare il film dalla loro continuità condivisa, in modo molto simile a come fa il Joker di Todd Phillips del 2019.

Ora, Matt Reeves e il produttore Dylan Clark hanno spiegato il motivo alla base della decisione di realizzare un film indipendente. Per il regista, era molto importante “essere in grado di creare un’iterazione con un aspetto personale” e dover “collegarsi a tutte queste altre cose” nel DCEU sarebbe stato un impedimento a quel processo. Clark nota che lo studio dietro il franchise, Warner Bros., era interessato a esplorare i loro personaggi da più angolazioni possibili, il che ha permesso al team di questo Batman di ignorare qualsiasi altra cosa fatta con lo stesso eroe.

“La Warner Bros. ha un multiverso in cui stanno esplorando diversi modi per usare il personaggio… Non siamo coinvolti in questo progetto. Matt è interessato a spingere questo personaggio nelle sue profondità emotive e scuoterlo nel profondo.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

The Amazing Spider-Man 3: i fan chiedono il completamento della trilogia con Andrew Garfield

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Come ormai sappiamo bene, il franchise di The Amazing Spider-Man non era destinato a finire dove è finito, ma l’accoglienza riservata a The Amazing Spider-Man 2, insieme all’hacking di Sony che ha svelato i loro piani per il franchise, ha bloccato la realizzazione del sequel pianificato.

Anche i successivi spin-off messi in pre-produzione sono stati accantonati dopo che Sony ha stretto un accordo con i Marvel Studios per portare il personaggio nel MCU. Questo ha portato inevitabilmente al recasting di Spider-Man e al licenziamento di Garfield dal ruolo, con grande delusione dei suoi fan ma anche dell’attore stesso che in passato non ha perso occasione per manifestare il suo rammarico per la fine prematura del suo contratto.

The Amazing Spider-Man 3: quello che non sai sul film mai realizzato

Ora che il pubblico può vedere di nuovo Andrew Garfield in azione nei pani di Spider-Man in No Way Home, c’è una rinnovata speranza per la realizzazione di The Amazing Spider-Man 3, che i fan non vogliono farsi sfuggire.

 
 

Lucasfilm: il biglietto di auguri natalizio è un viaggio dentro i suoi franchise

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Ming-Na Wen, che vedremo nella serie Disney+ The Book of Boba Fett, rivela il biglietto di auguri Lucasfilm di quest’anno, che, tra gli altri, vede protagonisti personaggi nuovi e classici di Star Wars.

Il leggendario franchise è servito come lancio ufficiale per lo studio cinematografico indipendente di George Lucas a metà degli anni ’70, e lì Lucas ha iniziato a sviluppare la sua carriera con American Graffiti. Dopo aver impostato la storia per il secondo capitolo del franchise di Star Wars, Lucasfilm ha lavorato con Steven Spielberg per scrivere e produrre il primo film di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta, prima di tornare a concludere la prima trilogia con Il ritorno dello Jedi.

In onore del periodo natalizio, Ming-Na Wen ha rivelato via Twitter la cartolina di Natale di Lucasfilm di quest’anno. Creato dall’artista Amy Beth Christenson, il biglietto di auguri presenta personaggi di Star Wars nuovi e originali tra cui la Fennec Shand di Wen, Obi-Wan Kenobi di Ewan McGregor e altre proprietà dello studio tra cui Indiana Jones e Willow.

Lo studio si è diramato anche in altre aree, tra cui le avventure fantasy classiche di culto Labyrinth e Willow (che compare nella cartolina), l’amata avventura animata per famiglie The Land Before Time e il ramo di videogiochi Lucasfilm Games, precedentemente noto come LucasArts.

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Steven Spielberg si è emozionato per la reunion del cast originale di Jurassic Park

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Jeff Goldblum in Jurassic Park

Il prossimo Jurassic World Il Dominio vedrà tornare sul grande schermo il trio protagonista di Jurassic Park di Steven Spielberg: Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, il quale era già apparso in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Parlando del film con Empire, il regista Colin Trevorrow ha raccontato che quando ha inviato a Steven Spielberg, la foto dal set con il cast riunito, il regista si è molto commosso.

“Nel momento in cui tutti si sono presentati per la prima volta insieme, erano tutti stipati in una Jeep. E gli ho fatto una foto e l’ho inviata a Steven [Spielberg]. Si è emozionato molto. Non credo che nemmeno lui fosse preparato a quanto sarebbe stato commovente vedere tutti quei personaggi che ama, e le persone che ama, avere un aspetto incredibile e vivere un’avventura insieme”.

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.