Con la morte di Iron Man,
Nova/Richard Rider potrebbe diventare il sostituto
perfetto di Tony Stark nel MCU. Secondo gli ultimi report, un film basato
su Nova sarebbe in sviluppo presso i Marvel Studios, ed è possibile che il
personaggio venga impostato per diventare l’Iron Man di questa
nuova fase del MCU, dal momento che entrambi
condividono alcune caratteristiche nelle pagine a fumetti (e che
non riguardano soltanto i rispettivi costumi).
In Avengers:
Endgame, Iron Man ha sacrificato la sua vita nella
battaglia finale contro Thanos e il suo esercito, integrando le
Gemme dell’Infinito al suo costume, cosa che gli ha permesso di
cancellare dall’esistenza il Titano Pazzo e le sue forze. Di
conseguenza, esiste ancora un vuoto nel MCU lasciato dalla dipartita di
Iron Man, e finora nessun eroe si è davvero fatto avanti per
cercare di riempirlo (ammesso che possa riuscirci!). Tuttavia, se
c’è un eroe tra quelli che a breve dovrebbero debuttare nel
MCU ad avere le carte in regola per
“sostituire” Tony Stark, questi è proprio Richard Rider, che nel
corso della sua storia ha anche ricevuto una parte del potere del
Nova Corps.
Scelto a caso da un ufficiale del
Nova Corps gravemente ferito dopo un attacco devastante che ha
spazzato via il pianeta Xandar e l’intero Corpo, Richard Rider è
diventato un eroe della Terra. Conosciuto come il Razzo Umano,
Rider ha acquisito i poteri del volo, della super forza e della
manipolazione dell’energia, ma anche la capacità di scatenare
potenti esplosioni. Una volta che il Nova Corps venne ricostruito,
Rider, carismatico e testardo, divenne un vero ufficiale. Tuttavia,
Rider divenne nuovamente l’Ultima Nova quando Xandar venne
attaccato ancora una volta.
All’epoca, Nova è diventato Nova
Prime, brandendo l’intera Forza Nova, la fonte di energia destinata
a ogni ufficiale del Corpo, ospitando anche il Worldmind,
un’intelligenza artificiale contenente la conoscenza collettiva di
Xandar, che guidò proprio Richard durante la battaglia (qualcosa di
molto simili a JARVIS, anche se molto più avanzato). Proprio per
questo, molti degli elementi caratteristici di Rider possono essere
riscontrati anche in Tony Stark, rendendo l’Ultima Nova un
sostituto ideale dell’ex Vendicatore corazzato.
Anche se Rider dovesse servire come
un eroe del cosmo in qualità di Nova Prime, a causa della
distruzione di Xandar da parte di Thanos, potrebbe facilmente
servire anche come sostituto di Iron Man in diversi modi,
soprattutto per via della sua posizione di frequente membro dei
Guardiani della Galassia (qualcosa
di molto simile allo stato di Iron Man come fondatore degli
Avengers). A patto che i Marvel Studios scelgano un attore
con la personalità giusta per interpretare Richard Rider, Nova
Prime potrebbe alla fine diventare un nome familiare e molto amato
nel MCU, al pari di quanto accaduto con
lo stesso Tony Stark.
Sappiamo che sarebbe difficile
sostituire completamente Iron Man nel MCU, ma le caratteristiche comuni a
entrambi i personaggi rendono Nova Prime un candidato ideale.
Entrambi gli eroi esercitano fonti di energia uniche, mentre
indossano le loro armature con tanto di elmo che gli consentono di
volare utilizzando incredibili capacità difensive. Possono anche
contare su intelligenze artificiali per offrire supporto durante le
loro missioni e sono disposti a fare tutto il necessario per
mantenere la Terra e l’universo al sicuro.
Il regista Jason Reitman ha rivelato che Ghostbusters:
Legacy è stato in sviluppo alla Sony per tantissimo
anni, naturalmente in gran segreto. Il celebre franchise è stato
lanciato nel 1984 dal papà di Jason, Ivan Reitman,
che ha diretto il primo iconico Ghostbusters e anche il
sequel uscito nel 1989. Dopo una lunga pausa, nel 2016 la Sony ha
provato a rilanciare la saga attraverso il
reboot al femminile diretto da Paul Feig, che
tuttavia non ha avuto il successo che lo studio sperava.
A differenza dell’esperimento di
Feige, l’attesissimo Ghostbusters:
Legacy si collegherà direttamente alla serie di film
originali: sarà, infatti, un sequel diretto di Ghostbusters
II. Ora, in una recente intervista con
Insider, è stato proprio Jason Reitman a rivelare che, in realtà, il
film è entrato in sviluppo, in gran segreto, mentre Sony aveva già
iniziato a lavorare al
reboot al femminile di Paul Feig.
“Penso che solo tre persone alla
Sony sapessero dell’esistenza della sceneggiatura”, ha
spiegato il regista in merito alla segretezza che ha circondato il
progetto. “Ogni dirigente doveva venire da solo presso la Ghost
Corps, leggere la sceneggiatura in una stanza, isolato, e poi
andarsene. Non volevo davvero che uscisse la notizia che stavamo
lavorando al film. Soprattutto dopo anni in cui continuavo a
ripetere che non avrei mai diretto un film di
Ghostbusters.”
Nel corso della medesima intervista,
Reitman ha avuto anche modo di spiegare come la sua vita privata e
il rapporto con suo padre Ivan abbiano influenzato la sceneggiatura
del film: “Essere il figlio di un regista è complicato. Essere
il figlio di una persona così ossessionata dal suo lavoro è
complicato. Ho pensato molto a quale sarebbe potuta essere la
reazione di mio padre. Ogni regista fa sempre dei film
autobiografici, a prescindere dal genere di appartenenza. Ho fatto
questo film per mio padre, ma anche per mia figlia. Credo rifletta
il modo in cui vogliamo essere tutti collegati fra di
noi.”
Tutto quello che sappiamo su
Ghostbusters: Legacy
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale italiane dall’11 novembre prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn
Wolfhard, Carrie Coon ePaul
Rudd.
Eternals
introdurrà il personaggio di Ikaris, interpretato da Richard Madden, nel Marvel Cinematic Universe. Si
tratta di un essere immortale con alcuni poteri molti simili a
quelli di Superman: non solo può volare, muoversi velocemente e
sferrare colpi, ma è anche in grado di sparare laser dai suoi
occhi.
Proprio quest’ultima abilità è stata
una delle sfide più intense che Madden ha dovuto affrontare durante
le riprese del cinecomic di Chloé Zhao. Parlando con
Comic Book, l’ex star di Game of
Thrones ha parlato non soltanto dei poteri del suo
personaggio, ma anche di come lo stesso si sarebbe comportato in un
eventuale confronto con Thanos.
“Durante le riprese continuavo a
chiedermi: ‘Questa cosa mi farà sembrare uno stupido? Gli artisti
degli effetti visivi mi faranno sembrare stupido?'”, ha
raccontato l’attore. “E invece hanno svolto un lavoro
incredibile e mi hanno fatto sembrare davvero un figo. Lo stesso
vale per il volo, dal momento che non volevo sembrare Peter Pan.
Gemma Chan era sempre lì a sottolineare ogni volta che sembravo uno
stupido e mi è stata di grande aiuto, perché mi ha impedito di
sembrare davvero un stupido davanti alla macchina da
presa.”
Nel film, Ikaris e Sersi (Chan) sono
al centro di una storia d’amore. I due hanno avuto una relazione
molto travagliata durante gli anni trascorsi sulla Terra.
All’epoca, erano al corrente della lotta dei Vendicatori contro
Thanos e dei loro sforzi per riportare in vita metà nell’universo,
ma hanno evitato di interferire per determinate ragioni (che
vengono spiegate nel film). Tuttavia, con o senza queste ragioni,
Madden sembra credere che a Ikaris non sarebbe importato comunque
di intervenire per cercare di fermare il Titano Pazzo in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame.
“Non so cosa avrebbe fatto
Ikaris”, ha detto l’attore. “A volte può apparire molto
distante, distaccato e pensare: ‘Ok, cosa sta facendo questo tizio?
Va bene. Non mi interessa. Non sono affari miei. Mi tengo da
parte'”. Ridendo, ha poi aggiunto: “Quindi non saprei cosa
avrebbe fatto.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Nel libro di recente pubblicazione
“The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe” (via
CBR), viene rivelato come ha fatto Evans ad ottenere il ruolo
che avrebbe dato una svolta radicale alla sua carriera di attore.
All’inizio il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il
produttore Stephen Broussard avevano pensato a Sebastian Stan per il ruolo di Steve
Rogers.
Un giorno il produttore Joel Silver
convocò entrambi nel suo ufficio e propose invece Evans per il
ruolo del protagonista in Captain America: Il primo Vendicatore, poiché
aveva già lavorato con l’attore per il film The Losers del
2010, tratto sempre da un fumetto. A quanto pare, Silver aveva già
chiamato Evans, dicendogli che doveva presentarsi per cercare di
ottenere la parte. In seguito, fu proprio Downey a convincerlo a
sostenere il provino, dal momento che Evans era parecchio
riluttante a salire a bordo di un progetto così grande.
“Fare questi film Marvel è un grande impegno”,
spiega Evans nel libro. “Inizialmente, l’offerta era per nove
film, poi è passata a sei. Ma sei film possono durare molto a
lungo. La mia preoccupazione era il fatto che questa sarebbe stata
un’esperienza che mi avrebbe cambiato la vita e il conseguente
impegno sarebbe stato più di quanto potessi gestire. Ma non è stato
così. È stata la decisione migliore che abbia mai preso.”
Stan, ovviamente, non ha ottenuto il
ruolo. E sebbene fosse un po’ deluso all’inizio, in seguito ottenne
un altro ruolo all’interno del franchise, quello di Bucky Barns,
che avrebbe poi avuto un arco narrativo molto significativo nel
MCU, che continua ancora oggi,
anche dopo la dipartita di Evans.
I Marvel Studios hanno condiviso un’infografica
ufficiale che ripercorre il viaggio di Ant-Man attraverso il Marvel Cinematica Universe, dagli
esordi fino ad oggi. Via Instagram,
l’account ufficiale di Marvel UK ha condiviso
un’infografica che raccoglie tutte le apparizioni di Scott
Lang/Ant-Man nel MCU in ordine cronologico.
La cronologia del franchise di
Ant-Man è abbastanza lineare: si parte da Ant-Man
del 2016 e da Captain
America: Civil War del 2016, andando avanti con Ant-Man
and the Wasp del 2018 fino ad arrivare a Avengers: Endgame del 2019. Tuttavia, l’aspetto più
interessante di questa timeline è che traccia anche le varie
dimensioni raggiunte da Scott in ogni singolo film.
1 di 8
La timeline utilizza le dimensioni
reali di Scott come linea di base: la stessa si abbassa ogni volta
che il personaggio usa la tuta di
Ant-Man per rimpicciolirsi; al contrario, si impenna quando usa
la tuta per crescere e diventare Giant-Man (impresa che ha compiuto
per la prima volta durante Civil
War). La linea raggiunge il punto più basso in assoluto
ogni volta che Scott visita il Regno Quantico, cosa che ha fatto in
Ant-Man,
Ant-Man
and the Wasp e più volte in Endgame. Parallelamente, raggiunge il picco più alto
durante la sua più grande incursione come Giant-Man fino ad oggi,
avvenuta durante la battaglia finale del cinecomic di Anthony e Joe
Russo.
Il ritorno di Scott Lang in Ant-Man
and the Wasp: Quantumania
Ricordiamo che rivedremo il
personaggio di Scott Lang in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che sarà
diretto ancora una volta da Peyton Reed, già
regista dei primi due film. Nel cast tornano
Paul Rudd, Evangeline
Lilly, Michael
Douglase Michelle
Pfeiffer. In più, Kathryn
Newton sarà Cassie Lang e Jonathan
Majors sarà Kang il Conquistatore. Il film arriverà nelle
sale il 28 luglio 2023.
Tom Felton, l’attore che nei film di Harry Potter interpreta la nemesi del
protagonista, Draco Malfoy, quest’anno ha deciso di cambiare.
Con una serie di foto su Instagram, si mostra
nei panni del mago dei Grifondoro con gli iconici
occhiali, la cicatrice sulla fronte e la cravatta rossa. Un vero
scherzo di Halloween per i fan del mago dei
Serpeverde.
Tom Felton ha raggiunto il successo come
attore grazie alla serie di film della saga. Al di fuori del
Trio d’Oro composto da Harry Potter (Daniel
Radcliffe), Hermione Granger (Emma
Watson) e Ron Weasley (Rupert
Grint), Felton rimane uno dei volti
più riconoscibili della serie. L’attore ha chiuso con il mondo dei
maghi nel 2011 e si è dedicato ad altro, ma dopo dieci anni sembra
ancora affezionato ad Hogwarts.
Ad Halloween
Felton ha voluto tornare ad essere un
mago. Ha deciso però di vestire i panni del suo
nemico Harry.Tom Felton mostra
con sé un accompagnatore speciale, il suo cane Willow, che nelle
foto su Instagram indossa la sciarpa della casa
Grifondoro. Sarà stato solo per scherzo, per dispetto
(da vero Malfoy!) o magari per realizzare un desiderio
inconfessabile? In ogni caso, i fan hanno partecipato al gioco e si
sono scatenati nei commenti con battute a tema.
Tom Felton oltre la saga di Harry
Potter
Tom Felton nasce a
Epsom il 22 settembre 1987. Nel 1995, a soli otto anni, presta la
sua voce al personaggio di James nella serie televisiva
Bugs – Le spie senza volto. L’attore raggiunge la fama
internazionale con i
film di Harry Potter, in cui recita dal 2001 al
2011. Felton è poi nel cast dei film L’alba del pianeta delle scimmie (2011), La
ragazza del dipinto (2013), Risen (2016), Ophelia (2018) e delle serie The
Flash (2016-2017) e Origin (2018).
Per quanto riguarda l’universo di
Hogwarts, il prossimo film del franchise Wizarding World
sarà Animali Fantastici: i Segreti di Silente
(Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore). Non c’è
modo di sapere cosa ha in mente la Warner Bros per
il futuro. Potrebbe anche esserci un adattamento della commedia
teatrale, Harry Potter and the Cursed Child, per cui
Felton ha detto che si sarebbe messo in gioco.
The
book of Boba Fett ha rilasciato il suo primo teaser
intrigante e fornito i fan un breve ma allettante sguardo alla
futura serie Disney+,
che arriverà a fine dicembre. Tra le più grandi rivelazioni del
teaser c’è il sorprendente nuovo approccio di Boba Fett alla
prossima fase della sua carriera nella malavita di una galassia
molto, molto lontana.
Ci sono una serie di nuovi elementi
introdotti nel teaser, che si aggiungeranno alla tradizione già
consolidata di Star
Wars. Ci sono anche molti volti noti ed esseri
familiari, compresi i richiami diretti alle creature e agli alieni
della trilogia originale. Anche se breve, il trailer dà più che
abbastanza da masticare per i fan in attesa della serie
completa.
Forse l’aspetto più
sorprendente del nuovo teaser è l’inaspettato approccio che
Boba Fett assume come capo dell’impero criminale
di Jabba The Hutt. Nel teaser,
Boba si comporta più come il capo della
famiglia Corleone nei film de Il Padrino.
L’approccio di Boba
nel suo nuovo ruolo non è di pura violenza, cosa che ci si sarebbe
aspettati dal cacciatore di taglie. Invece, il teaser presenta
diverse scene di Boba
Fett che parla e apparentemente negozia con potenziali rivali
ed ex alleati di Jabba The Hutt.
Non è ancora al di sopra della
soglia di violenza
Nonostante
la sua preferenza dichiarata che “la cooperazione può renderci
tutti ricchi”,Boba
Fett
è ancora
Boba Fett.
Questo è chiaramente evidente in una scena di strada dove lui
e
Fennec Shand
sono circondati da numerosi aggressori.Boba
Fett
risponde loro con la stessa ferocia animale che ha usato contro
gli
Stormtroopers
imperiali, una scena che nemmeno i fan diStar
Wars si
aspettavano.
Boba
Fett afferra uno degli aggressori e lo getta a terra,
e poi lo picchia brutalmente con la sua stessa arma, un bastone
simile al bastone gaffi che Fett ha usato contro
gli Stormtroopers.
Fennec Shand è il suo
esecutore
Come indicato dal finale
della seconda stagione di The
Mandalorian, Fennec Shand è chiaramente
l’esecutore di
Boba Fett. Proprio come Il Padrino presentava numerosi
esecutori mafiosi, Boba si affida allo spietato ed estremamente
capace Fennec Shand non solo per dispensare violenza, ma per
spiegare la nuova realtà a molti avversari che incontrano.
Fennec Shand
affronta gli aggressori vestiti di rosso a fianco di
Boba Fett ed è sempre accanto a lui per tutto il trailer. Parla
anche a suo nome quando affronta alcuni ex capitani di
Jabba The Hutt.
Il palazzo di Jabba rimane la sua
base operativa
Quando
Boba Fett ha ucciso Bib Fortuna
nella scena post-credits del finale della seconda stagione di
The
Mandalorian, non si è trattato di una semplice vendetta. Il
teaser chiarisce che Boba Fett ha preso il Palazzo di Jabba come
sua nuova residenza. Questo promette un’opportunità di esplorare
l’iconica ambientazione in modo più dettagliato di quanto non sia
mai stato fatto prima in altri film e show.
Una nuova location con il palazzo è
apparsa nel teaser.
Boba Fett e Fennec Shand sono visti nel
parapetto di una delle torri del palazzo, forse volgendo lo sguardo
al loro nuovo e fragile impero.
Una nuova città di Tatooine
Ci
sono molti luoghi familiari nel teaser, ma esso introduce anche una
nuova città che sembra essere su
Tatooine.
L’enorme città, più grande di qualsiasi altra località di Tatooine
vista inStar
Wars fino
ad ora, sembra essere situata all’interno di un enorme cratere o
canyon di qualche tipo. La città potrebbe essere
Anchorhead,
che è stata menzionata numerose volte ma non è stata mai vista in
live-action.
La città sembra evocare
Jedha di Rogue One, con dense abitazioni e pareti
rocciose. Ha una torre centrale che si erge sopra la città e che
appare molto più moderna delle altre strutture.
Alba Cremisi?
Uno
dei momenti più intriganti del teaser introduce un gruppo di
aggressori armati che affrontano
Boba Fett
e
Fennec Shand.
Queste guardie sono tutte vestite di rosso e usano scudi energetici
unici, anch’essi di colore rosso. Questi aggressori potrebbero
essere associati a
Crimson Dawn?
Dato che
Boba Fett
si è avvicinato alla malavita, è probabile che questo gruppo sia
nel suo radar.
C’è un’altra ragione per cui
potrebbe trattarsi di loro: tra
Boba Fett e Crimson Dawn non corre buon sangue, come si è visto
nel recente crossover a fumetti War Of The Bounty Hunters. Questo
potrebbe rendere The Book Of Boba Fett una serie live-action in cui
potrebbe apparire Qi’ra, leader di Crimson Dawn.
I capitani di Jabba
I
fan hanno incontrato una grande varietà di collaboratori di
Jabba The Hutt,
come il suo maggiordomo
Bib Fortuna.
Il teaser rivela un nuovo strato del suo impero criminale non visto
prima sullo schermo. I capitani di Jabba The Hutt, come li chiama
Fennec Shand, sono probabilmente tutti responsabili di diversi
aspetti dell’impresa e sono chiaramente sopravvissuti alla perdita
del loro leader.
Tra di loro ci sono un certo numero
di specie aliene familiari della tradizione di Star
Wars. Trandoshans,
Aqualish, e membri della specie
Barada si siedono tutti con Boba Fett per
discutere i termini nel teaser.
Monaci B’omarr
Il
nuovo teaser si apre con una deliziosa inquadratura di un
monaco
B’omarr
che striscia attraverso il paesaggio di Tatooine fuori dal palazzo
di
Jabba.
Questa strana creatura simile a un ragno potrebbe sembrare nuova ai
fan più giovani, ma molti la riconosceranno da un breve momento
neIl ritorno degli Jedi,
dove il monaco si aggirava sullo sfondo del palazzo di
Jabba.
I monaci B’omarr sono in realtà i
residenti originali del palazzo di Jabba, una volta il loro
monastero. I monaci una volta erano umani, ma gli sono stati
rimossi loro cervelli e li hanno messi nelle giare poste sul ventre
del ragno robotico.
ITusken
Un’altra
brevissima inquadratura nel nuovo teaser rivela la presenza
dei
Tusken.
Questi nativi di Tatooine sono stati un punto fermo diStar
Wars
fin dall’inizio, e la loro apparizione nel teaser suggerisce alcune
intriganti possibilità. Mentre potrebbero essere semplicemente
parte del più ampio mondo di Tatooine, potrebbero anche essere
collegati a
Boba Fett
personalmente.
La storia di come
Boba
Fett sia sfuggito al Sarlacc Pit deve ancora
essere raccontata in live-action, e i Tusken
Raiders potrebbero essere collegati ad essa, dato che Fett
ha usato un bastone gaffi in The
Mandalorian. Questa scena potrebbe effettivamente rappresentare
un flashback del suo salvataggio.
Il mostro Rancor
Fennec Shand fa un
riferimento minaccioso e intrigante al serraglio di Jabba
The Hutt – in particolare che Jabba gli avrebbe dato in
pasto dei nemici. Il riferimento potrebbe essere in realtà una
grande rivelazione. I fan sanno che a Jabba piaceva dare in pasto
al Rancor persone insolenti come Luke Skywalker,
ma il Rancor era solo un mostro nei
sotterranei.
L’uso della parola ‘serraglio’ da
parte di Fennec Shand suggerisce che Jabba aveva
altri mostri a cui dava in pasto i suoi nemici, forse anche altri
mostri Rancor che
Boba Fett ha ora a sua disposizione per affrontare i suoi
molteplici nuovi nemici.
Già elogiato dalla critica,
Army of Thieves è stato apprezzato anche dal pubblico.
Uscito in streaming su Netflix venerdì scorso, il 29 Ottobre, il
film è già in vetta alle classifiche della piattaforma. Il prequel
di Army of the Dead conferma il successo dell’universo
che Snyder e Netflix hanno progettato.
Zack Snyder,
regista di Army of the Dead e autore del soggetto di
Army of Thieves, mostra su
Twitter l’entusiasmo per il successo del film: ”ARMY OF
THIEVES is now #1!!!”. Mentre Snyder scriveva e dirigeva il primo film del
franchise, ha affidato la regia del prequel a Matthias
Schweighöfer, rendendolo regista, attore e co-produttore
di Army of Thieves. Il film ora è in vetta alle
classifiche di 90 paesi, inclusa l’Italia, battendo
l’acclamatissima serie sud-coreana Squid Game, che passa al secondo posto. Segue al terzo
post Dynasty e You al
quarto: nemmeno i nuovi episodi delle serie già consolidate hanno
avuto la meglio su Army of Thieves.
Un successo su tutti i fronti
Army of Thieves,
portando sulla scena ironia e crimine, colleziona pareri positivi.
Anche la critica ha espresso apprezzamenti per il
film: giornalisti e opinionisti hanno elogiato le performance
del cast e la colonna sonora di Hans Zimmer. Il
film ha un indice di approvazione del 68% su Rotten
Tomatoes e Schweighöfer è risultato
”attraente da entrambi i lati della fotocamera.“
Data la rapida escalation verso il
successo di Army of the Dead, che cinque mesi fa è rapidamente
arrivato in cima alle classifiche della piattaforma, non c’è da
meravigliarsi di come il nuovo film sia arrivato al primo posto in
pochi giorni. L’unione di Snyder e
Netflix è una combinazione vincente e
l’ottimo debutto anche di Army of
Thieves pone le basi per le
future produzioni del franchise Army of the Dead.
Army of Thieves: la trama
Il bancario di provincia
Dieter si fa travolgere da un’avventura irripetibile quando una
donna misteriosa gli propone di entrare in una banda di criminali
ricercati dall’Interpol. Insieme tenteranno di portare a termine
una serie di rapine leggendarie e al limite dell’impossibile in
giro per l’Europa.
Con l’imminente uscita in sala del
nuovo capitolo Ghostbusters: Legacy, è
bene rispolverare quello che nel 1984 non solo è stato il film
commedia con il maggior incasso di tutti i tempi, ma anche l’inizio
di un fenomeno culturale ancora oggi vivo e senza eguali. Diretto
da Ivan Reitman su sceneggiatura di Dan
Aykroyd e Harold Ramis,
Ghostbusters – Acchiappantasmi è uno dei
film più celebri del suo genere, comprendendo però al suo interno
elementi tali che lo portano ad essere non solo una commedia, ma
anche un brillante racconto che va dalla fantascienza all’orrore,
dall’azione al sentimentale.
L’idea per questa stravagante idea,
con quattro cacciatori di fantasmi, nacque proprio da Aykroyd e
dalla sua passione per i fenomeni paranormali. L’attore, infatti,
iniziò a sviluppare la storia dopo aver letto un articolo sulla
fisica quantistica e uno sulla parapsicologia. Tra le fonti di
ispirazione, però, l’attore ha citato anche i film Il fantasma
di mezzanotte e La donna o lo spettro, come anche il
cortometraggio Disney del 1937 dal titolo Topolino e i
fantasmi. Originariamente la sua storia era però molto
ambiziosa, con i protagonisti impegnati a viaggiare nel tempo e in
varie dimensioni pur di completare le loro missioni.
La riscrittura portò infine ad un
film più semplice, ma anche più centrato ed efficace. Il successo
di Ghostbusters – Acchiappafantasmi prosegue ancora oggi,
confermando quel primo capitolo come un cult senza tempo amato,
citato e riproposto da tutte le generazioni. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi:
la trama del film
Protagonisti del film sono
Peter Venkman, Raymond Stantz ed
Egon Spengler, tre ricercatori universitari di
parapsicologia. Da sempre appassionati di fenomeni paranormali,
questi vengono contattati dalla Biblioteca Pubblica di New York per
l’avvistamento al suo interno di un fantasma. Per la prima volta i
tre stravaganti e sconclusionati scienziati si trovano così di
fronte ad un vero e proprio ectoplasma. Raccolti dei campioni,
iniziano a valutare le enormi potenzialità della loro scoperta. Nel
frattempo però vengono espulsi dal rettore dell’Università per gli
scarsi risultati nei rispettivi ambiti di ricerca. Non volendo
rinunciare alla loro passione, decidono di costituire una ditta di
acchiappafantasmi a pagamento.
Dopo aver realizzato delle
sofisticate apparecchiature come lo zaino protonico, in grado di
catturare l’energia psicocinetica dei fantasmi, il rilevatore di
energia psicocinetica e le ghost-trap, strumento indispensabile per
intrappolare i fantasmi, le prime richieste di aiuto non tardano ad
arrivare. La prima cliente sarà una violoncellista del West Central
Park, Dana Barret, che assiste terrorizzata a
strane visioni di esseri raccapriccianti nel frigorifero di casa.
Questa è solo l’inizio di un’incredibile avventura, a cui si
aggiungerà anche un quarto acchiappafantasmi, Winston
Zeddemore, e che li vedrà impegnati nel delicato e arduo
compito di salvare l’intera città di New York da
Gozer, malvagia divinità proveniente
dall’antichità.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi: il cast del film
Ad interpretare i quattro
acchiappafantasmi protagonisti vi sono un gruppo di attori
provenienti dalla televisione e divenuti celebri grazie alla
popolare programma Saturday Night Live. Ad interpretare
Peter Venkman vi è Bill Murray,
mentre Raymond Stanz è interpretato Dan Aykroyd e
Egon Spengler da Harold Ramis. Ernie
Hudson è invece presente nei panni di Winston Zeddemore.
Originariamente, in realtà, per i ruoli di Venkman e Zeddemore
erano stati considerati gli attori John Belushi ed
Eddie Murphy.
Sfortunatamente, il primo morì tragicamente prima di poter
accettare il ruolo, mentre Murphy rinunciò alla parte per recitare
in Beverly Hills Cop.
Nel film si ritrova poi l’attrice
Sigourney
Weaver nel ruolo di Dana Barrett. Divenuta celebre
grazie ad Alien, l’attrice non aveva
ancora avuto modo di cimentarsi con un ruolo comico e colse
quest’occasione per mostrare anche questo lado inedito di sé. Fu
lei a suggerire anche che il personaggio fosse una musicista,
contrariamente all’idea dei due sceneggiatori di farne un’attrice o
una modella. L’attore RickMoranis, celebre per film comici come Balle
Spaziali e Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi,
interpreta Louis Tully. Nel film sono poi presenti Annie
Potts nei panni di Janine Melnitz, William
Atherton in quelli di Walter Peck e David
Margulies per il ruolo del sindaco Lenny.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi: i
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grandissimo successo del
film, Ghostbusters – Acchiappafantasmi ha poi avuto un
sequel cinematografico nel 1989, interpretato dallo stesso cast del
primo. A lungo si è poi atteso un terzo capitolo, il quale non
riuscì però mai a concretizzarsi. Nel 2016, invece, si diede vita
ad un reboot al femminile della saga. Intitolato semplicemente
Ghostbusters, questo
ebbe però uno scarso successo, deludendo i fan che invece volevano
un terzo capitolo con gli attori dei primi due. Le richieste sono
infine state accolte con la realizzazione di Ghostbusters:
Legacy, dove gli originali protagonisti tramanderanno ciò che
sanno ad una nuova generazione di acchiappafantasmi.
In attesa di vedere questo nuovo
sequel, è possibile fruire di Ghostbusters –
Acchiappafantasmi grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di martedì 2 novembre alle ore
21:10 sul canale Paramount Channel.
Sony ha rilasciato un
nuovo trailer di Morbius.
A poco più di due mesi dall’uscita nelle sale americane, prevista
per il 28 gennaio 2022, i fan riescono ad avere qualche indizio
sulla trama del nuovo film Marvel. In Morbius
sembra che non mancheranno le connessioni con l’Universo
Cinematografico Marvel: il trailer rimanda
a The
Amazing Spider-Man e Venom.
Già il primo trailer di Morbius aveva
chiarito il legame del film con la trilogia Spider-Man
della Marvel e con
l’SSU (Sony’s Spider-Man Universe). Con il
nuovo
video, si hanno ancora più dettagli sulla posizione del film
rispetto al resto del mondo Marvel. Il trailer presenta numerose riprese aeree di
New York che definiscono l’ambientazione del film. Non mancano
infatti le immagini della Oscorp Tower, rappresentata
però con un design che
non si adatta perfettamente alle precedenti versioni della
sede. Il design del logo delle Oscorp
Industries resta invece identico a quello visto in The Amazing Spider-Man 2, creando un collegamento tra
Morbius e
l’universo di Marc Webb.
Il trailer di Morbius è
comunque abbastanza misterioso: come sempre la Marvel riesce a creare
hype e a giocare sull’attesa. Fino all’uscita
in sala del 28 gennaio, la natura della connessione tra gli
universi MCU, SSU
e i precedenti Spider-Man rimarrà sospesa.
Morbius: cast e trama del
film
Morbius
di Daniel Espinosa è prodotto da Sony
Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Nel cast, oltre al premio oscar Jared
Leto, anche Matt Smith, Adria
Arjona, Jared Harris, Al
Madrigal e Tyrese Gibson.
Infetto da una rara e pericolosa
malattia del sangue, il Dr. Morbius tenta una
scommessa disperata. Dopo aver
scoperto un trattamento pericoloso utilizzando una forma di
vampirismo, Morbius si ritrova guarito e dotato di
abilità sovrumane, pronto a salvare chiunque sia destinato a
subire la sua stessa sorte. Quello che inizialmente
sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Robert Downey Jr. e Matt Damon reciteranno nell’imminente film
sulla seconda guerra mondiale di Christopher
Nolan, Oppenheimer,
un dramma sullo sviluppo della bomba atomica.
Non è chiaro chi interpreteranno
Downey Jr. e Damon nel film. Nolan sta mettendo insieme un cast
stellare, che include Cillian Murphy nei panni di J. Robert
Oppenheimer ed Emily Blunt nei panni di sua moglie Katherine.
Oppenheimer, un fisico che era parte integrante del Progetto
Manhattan, è conosciuto come il padre della bomba atomica. Sebbene
i dettagli esatti della trama siano stati tenuti nascosti, la
storia dovrebbe drammatizzare la creazione dell’arma nucleare.
Oppenheimer, il
film
Universal distribuirà Oppenheimer
nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America.
Christopher Nolan produrrà anche insieme a
Emma Thomas e Charles Roven di Atlas
Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del
Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert
Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast
Cillian Murphy, Emily Blunt, Robert Downey Jr. e Matt
Damon.
I supereroi non sono tutti oscuri e
cupi: spesso e volentieri, i loro caratteri risultano essere
edificanti e ispiratori. Uno dei migliori esempi di ciò è proprio
Spider-Man, che ci ha accompagno per ben otto
film nel MCU
e con un prossimo,
No Way Home, che arriverà nelle sale a Dicembre
2021.
Ci sono molte lezioni di vita nei
film che i fan possono prendere a cuore e applicare alla loro vita
quotidiana. Anche se non tutto nella storia del personaggio è così
felice ed edificante, la maggior parte dei fan sceglie di
concentrarsi sul lato più leggero di Spider-Man e cerca di vivere la propria vita
sulla base delle lezioni apprese guardandolo agire.
Come affrontare una perdita
Una parte importante (e
inevitabile) della vita, fittizia o meno, è il lutto. Una cosa che
Spidey ha dovuto imparare a sue spese è che
non può salvare tutti. Nella vita reale, tutti dovranno affrontare
la perdita di una persona cara e capire come poter continuare a
vivere la propria vita al meglio.
Una cosa è il lutto, un’altra è
soffermarsi sulla perdita e lasciare che questa getti un’ombra su
tutto ciò che ci circonda. L’Uomo Ragno ha
attraversato molti momenti tristi, e a volte ha lasciato che questi
momenti lo colpissero e lo portassero ad arrabbiarsi o ad
arrendersi del tutto. Spider-Man sa, tuttavia, che il modo migliore
per onorare i caduti è quello di continuare a spingere in avanti e
vivere la sua vita nel migliore dei modi, che è una lezione di vita
perfetta.
Essere disposti ad accettare
aiuto
Il personaggio di Spider-Man si è ovviamente evoluto dalla sua
introduzione, ma non è mai cambiata la certezza di avere sempre
amici leali e familiari su cui fare affidamento nel momento del
bisogno. Tuttavia, quando si è trovato inizialmente ad avere a che
fare con poteri inaspettati, Peter si è sentito avvilito e
incompreso, pensando di dover gestire tutto da solo, senza nessuno
che potesse effettivamente capire cosa gli stava succedendo. Il
miglior esempio di questo è ravvisabile nel primo Spider-Man di Sam Raimi,
quando Pete rifiuta l’offerta dello zio
Ben di aiutarlo.
In ogni variante del grande
schermo, Pete impara che non può fare tutto da
solo, e a volte le conseguenze risultano essere di gran lunga
peggiori, attuando da solo. Che si tratti di un aiuto professionale
o di un amico intimo, Peter ci fa capire che tutti
dovrebbero chiedere aiuto quando le cose si fanno difficili.
Fare ciò che è giusto
Spidey
ci ha insegnato che, a volte, bisognerebbe spingere nella direzione
di ciò che si sente sia giusto, anche quando significa sfidare gli
altri. L’istinto dell‘Uomo
Ragno è in genere piuttosto solido, quindi quando
sente di dover fare qualcosa di difficile o addirittura di salvare
la vita per un bene superiore, non ci pensa due volte. Un grande
esempio è in
Into the Spider-Verse, (per molti il miglior film di
supereroi mai realizzato), quando Miles deve
sfidare il suo mentore e andare di corsa in battaglia senza
comprendere appieno i suoi poteri.
Peter vuole il
meglio per Miles, ma quest’ultimo sa che
Peter avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile. A
volte, le persone dovrebbero seguire il loro istinto al contrario
di quello che gli altri dicono loro, se sentono nel profondo che si
tratta della cosa giusta da fare.
Riflettere sulle cose
Uno dei tratti caratteriali
di Spidey è la sua impulsività nel gettarsi in
battaglia, senza preavviso alcuno . Il problema però è che questo
spesso lo porta a subire una brutale sconfitta o a causare
distruzioni o perdite non necessarie. È importante fare ciò che si
pensa sia giusto, ma è ancora più importante pensare riflettere e
considerare le conseguenze delle proprie azioni in anticipo.
Spider-Man può essere impulsivo a volte, e
questo è un tratto che molte persone condividono con l’eroe
immaginario.
I fan dovrebbero capire che saltare
a capofitto in un problema non è e non dovrebbe essere il modo di
affrontare qualsiasi cosa. A volte è necessario pensare velocemente
in situazioni di emergenza, ma questo non significa che non ci si
debba prendere qualche secondo per pensare a quale potrebbe essere
il risultato.
La famiglia è tutto
Spider-Man
ha un sistema di supporto che lo aiuta a mantenere la sua sanità
mentale come combattente del crimine. La parte più grande di questo
sistema di supporto è la sua famiglia. Fa affidamento su di loro
come stampella quando affronta nemici mortali e circostanze
terrificanti. Il primo Spider-Man di Sam
Raimi aveva alcuni tratti negativi e altri molto positivi,
ma una cosa giusta è il modo in cui tratta il rapporto di
Peter con la sua famiglia.
Nella vita reale, alcune persone
hanno un rapporto difficile con i loro parenti di sangue. Famiglia
non significa sempre qualcuno nello stesso pool genetico e a volte
possono essere quegli amici intimi che mollano tutto e accorrono in
caso di necessità.
Alcuni segreti dovrebbero essere
mantenuti
È opinione diffusa che non
si debbano avere segreti con chi si ha vicino, e per la maggior
parte è vero. In alcuni casi, però, mantenere dei segreti per
proteggere chi ti sta vicino è la cosa giusta da fare.
L‘Uomo
Ragno fa proprio questo, mantenendo un enorme segreto
con le persone che sono più importanti per lui.
Non lo fa perché non si fida di
loro, ma perché sa che, se il suo segreto dovesse cadere nelle mani
sbagliate, potrebbe metterli in pericolo. Le persone non dovrebbero
tradire la fiducia degli affetti più cari ma, in certe circostanze,
può essere la scelta giusta. Le circostanze potrebbero non essere
così drastiche, ma è comunque una lezione di vita che dovrebbe
essere ricordata.
Il sacrificio è la chiave
A volte è importante
sacrificare la propria felicità per garantire la sicurezza o la
felicità degli altri. Peter Parker era
disperatamente innamorato di Mary Jane Watson,
eppure ha dovuto chiudere con lei quando lei ha rivelato di provare
la stessa cosa in Spider-Man del 2002. Lo fece
perché sapeva che se i suoi nemici avessero scoperto chi era, lei
sarebbe stata in pericolo.
Questo è uno dei tanti esempi di
Spidey che rinuncia alla sua felicità per il
bene degli altri e una situazione analoga può spesso verificarsi
nella vita quotidiana. Questo è particolarmente prevalente nelle
famiglie, dove qualcuno potrebbe dover rinunciare al lavoro dei
suoi sogni, che non gli garantirebbe di poter sostenere una
famiglia. Questi non sono momenti facili, e non sempre raccomandati
o necessari, ma a volte questi sacrifici sono ciò che sancisce chi
siano gli eroi della vita reale.
Avere un occhio di riguardo per i
più piccoli
Quando molti fan pensano
alle avventure dei fumetti, pensano a supereroi che inseguono
minacce incredibili e cosmiche. Mentre Spider-Man ha più della sua giusta quota di
queste avventure, è anche noto per la gestione di minacce su
piccola scala. Mentre l’Uomo Ragno si differenzia
tra i fumetti e i film, è conosciuto come “l’amichevole Uomo Ragno
di quartiere” per un motivo, ed è perché tiene sempre d’occhio i
più piccoli.
Questo non vuol dire che non lo
facciano anche altri eroi, ma con Spidey si tratta proprio di un distinto tratto
caratteriale. Ci sarà sempre qualcuno meno fortunato, quindi è
importante che le persone aiutino il “piccolo uomo” in queste
situazioni. I fan possono non essere in grado di lanciare ragnatele
o camminare sui muri, ma possono offrire il loro tempo come
volontari per aiutare chi ne ha bisogno.
Perdono
Spesso è difficile
perdonare chi ti fa un torto, compreso Spider-Man. Una citazione in Spider-Man 3 lo dimostra quando
Peter dice a Eddy: “Vuoi il
perdono? Prendi la religione”. Tuttavia, più avanti nel film,
Peter impara la lezione, così come
Harry, che finalmente perdona Peter per la morte
di suo padre.
E’ incredibilmente facile portare
rancore verso qualcuno. Tuttavia, perdonare richiede una persona
con una forte determinazione e permette di costruire relazioni più
forti. Non tutti meritano necessariamente il perdono, ma in certe
circostanze, è la cosa giusta da fare.
Con grande potere…
Ognuno è capace di essere
un eroe. Questa è l’ultima lezione di vita che i film dell’Uomo
Ragno hanno insegnato, ed è una lezione che tutti
dovrebbero prendere a cuore. “Da un grande potere derivano grandi
responsabilità” è la citazione che ha ispirato Peter
Parker a fare del bene nella maggior parte dei suoi
adattamenti, e che ha trasmesso a Miles
Morales.
Mentre questo è letterale nel senso
di Spider-Man, nella vita reale, questo potrebbe
avere diverse interpretazioni. Una è che tutti hanno il potere di
fare del bene, ma ci vuole un vero eroe per scavare in profondità e
trovarlo.
La serie tv NetflixYOU presenta un ampio casti di personaggi con
precisi tratti distintivi, molti dei quali possono essere collegati
a specifici segni zodiacali: vediamo quali.
Ariete: Candace Stone
Gli Ariete sono noti per la
loro ambizione e il loro coraggio, e i piani di
Candace di abbattere da sola il suo ex fidanzato
serial killer mostrano queste qualità. Gli Ariete sono veloci a
reagire quando si sentono messi all’angolo, cosa che Candace fa in
You, colpendo con un coltello Joe e persino
scattando contro di lui quando lui segrega in un furgone,
legandola. È anche sicura di sé, rifiutando di accettare qualsiasi
manipolazione psicologica o victim shaming da chiunque.
Inoltre, prima di incontrare
Joe, è stata a capo di una band che si chiama come
il libro Wuthering Heights e ciò riflette il senso
di creatività dell’Ariete.
Toro: Marienne Bellamy
La nuova ossessione di
Joe riflette perfettamente i tratti del Toro. Come
direttrice della biblioteca, Marienne ha una
regalità da Toro. Lavora diligentemente e tiene
Joe, il suo dipendente, ad uno standard elevato.
Questo può spesso essere visto negativamente, perché
Marienne, come un Toro, può essere testarda e
tosta, ed è spesso molto aggressiva nei confronti di
Joe.
Ma una volta che
Joe la conosce in
You, è premurosa, una buona ascoltatrice, e sta chiaramente
facendo del suo meglio per essere una madre affidabile per la sua
giovane figlia. Pertanto, mostra tutte le buone qualità che i Toro
possiedono.
Gemelli: Love Quinn
Come personaggio di
You più noto per la sua impulsività e doppiezza,
Love, il più grande villain della terza stagione,
si adatta alla descrizione dei Gemelli. Corrisponde anche alla
caratteristica di ficcanaso del segno, dato che impara tutto quello
che può su Joe quando lo incontra, e poi su tutti
i suoi vicini quando arriva a Madre Linda, anche infrangendo la
legge per trovare informazioni.
Ma, naturalmente, Love ha anche
tratti positivi. La sua capacità di cambiare in qualsiasi momento
mostra il suo grande senso di adattamento dei Gemelli. È amichevole
e perspicace, che è ciò che attira Joe verso di
lei in primo luogo, e gli spettatori possono concordare che non c’è
mai un momento noioso con lei.
Cancro: Forty Quinn
Il fratello di Love
Four mostra molte caratteristiche del Cancro. Si
preoccupa profondamente delle persone che lo circondano ed è molto
intuitivo per quanto riguarda le emozioni degli altri. Lui e sua
sorella hanno una forte lealtà l’uno verso l’altro, ed è
ferocemente protettivo nei suoi confronti, si rivolge
immediatamente a Joe quando percepisce un
pericolo.
Sfortunatamente, ritrae anche molti
dei difetti che i Cancro possono avere. Cambia costantemente umore,
ed è molto sensibile, gettandosi letteralmente dalla finestra
quando riceve delle critiche su una sceneggiatura. Mentre
Joe potrebbe essere spesso infastidito da
Four, il pubblico di
You ama quanto sia apertamente cancerino.
Leone: Sherry Conrad
Sherry è
la leader delle mamme di Madre Linda ed è quindi un Leone in tutto
e per tutto. Mostra grinta in tutto ciò che fa, dato che è l’unica
persona nella gabbia di Joe a fuggire da sola,
nonostante stia per morire di fame e dissanguata. È vicina a più
persone a causa di un matrimonio aperto con suo marito, e quindi
desidera la connessione nel modo in cui lo fanno i Leoni.
Sherry può
sicuramente essere egocentrica ed egoista, dato che ai Leoni spesso
piace essere al centro dell’attenzione. Ma riesce comunque a dare
il suo tempo e la sua energia per aiutare gli altri, mostrando il
senso di generosità del Leone.
Vergine: Peach Salinger
Peach, la
migliore amica di Beck e uno dei villain dello
show secondo Reddit, è
sicuramente una Vergine. È una perfezionista, nel bene e nel male.
Per esempio, tiene tutti ad uno standard incredibilmente alto,
inclusa se stessa. Nasconde la sua sessualità, gestisce in modo
sprezzante quanto mangia, e costantemente critica i suoi amici
quando non si comportano nel modo che lei ritiene appropriato.
Ma d’altra parte, i Vergine hanno
una grande etica del lavoro e spesso fanno molto per i loro amici.
Peach mostra questi lati di sé in
You gestendo la propria azienda e organizzando sempre le feste
di compleanno di Beck ogni anno quando i suoi
fidanzamenti falliscono.
Bilancia: Ethan Russell
I Bilancia sono persone
accoglienti e amichevoli, e Ethan, un commesso di
un negozio di libri, rappresenta il calore che la libreria Mooney
fornisce (meno lo spaventoso seminterrato, naturalmente). Poiché la
Bilancia è rappresentata proprio dal simbolo dalla bilancia, le
caratteristiche tipiche includono la preoccupazione di raggiungere
l’equilibrio e l’armonia. Ethan mostra questo, come quando
Beck si dimostra un terribile impiegato della
libreria, Ethan cerca di farlo sapere a
Joe nel modo più pacifico possibile, per evitare
il conflitto.
Inoltre, è sempre alla ricerca di un
legame affettivo, ed è uno dei pochi personaggi dello show che
finisce in una relazione felice.
Scorpione: Delilah Alves
Delilah è
un riflesso dell’intelligenza e della curiosità morbosa dello
Scorpione. È una giornalista investigativa che si ostina a
smascherare persone terribili, e viene definita come “la ragazza
più intelligente nella stanza” nella serie
You. È strategica nel suo lavoro, riuscendo persino a
convincere Joe a farla uscire dalla sua gabbia di
vetro, il che è effettivamente un cambiamento rispetto al
libro.
Come gli Scorpioni, è dura e ha
costruito muri intorno a sé. Ma è anche appassionata e determinata
a fare la cosa giusta, cercando di garantire una buona vita a sua
sorella Ellie, il che riflette anche lo
Scorpione.
Sagittario: Ginevra Beck
Beck è
l’unico personaggio ad avere un segno zodiacale canonico, che è il
Sagittario. Secondo la sua amica Lynn, il suo
segno significa che “brama attenzione”, il che è simboleggiato dai
rumorosi braccialetti al polso, un fattore che anche
Joe nota.
Ma Beck ha anche un
senso di indipendenza, anche se questo spesso si manifesta con la
sensazione di non appartenere a nessun luogo. Inoltre, i
Sagittariani tendono a resistere alle costrizioni, che in realtà è
un difetto di Beck. Spesso sabota ogni sicurezza
che ha, come quando tradisce Joe dopo che la loro
relazione è decollata.
Capricorno: Joe Goldberg
I capricorni possono essere
critici e pessimisti nei confronti degli altri, il che incarna
Joe in tutta la sua terribile ma simpatica gloria
piena di monologhi. I capricorni sono anche persistenti, il che
riassume la tendenza di Joe a diventare ossessionato da ogni
ragazza che incontra. A causa della sua infanzia difficile,
Joe si è fatto da solo praticamente dal nulla,
riflettendo il tratto Capricorno della dura disciplina.
È anche pratico, e tende a godere
dei semplici piaceri della vita. La sua praticità si presenta anche
in quella che è considerata un’abilità dei Capricorni, il fai da
te. A giudicare da quanto è intraprendente nel costruire le sue
gabbie e nel liberarsi dei corpi, ha sicuramente talento in questo
senso.
Acquario: Blythe
Le persone dell’Acquario
sono creative e intelligenti, il che corrisponde in gran parte a
Blythe, una scrittrice di talento e idolo di Beck
e compagna di classe della prima stagione. È eclettica nel modo in
cui si veste e si rivolge alle altre persone. Alcuni personaggi
come Peach la guardano dall’alto in basso per
questo, chiamandola pretenziosa, ma incarnando la resistenza degli
Acquari alla classificazione, a Blythe non
dispiace distinguersi. Infatti, afferma che la sua peggiore paura è
essere considerata irrilevante.
Come gli Acquario, è entusiasta e
attiva, dato che va avanti nella sua relazione con Ethan
incredibilmente veloce. E considerando che Bilancia e Acquario sono
segni compatibili, sono destinati a stare insieme.
Pesci: Cary Conrad
Cary è
emotivamente consapevole e reattivo, proprio come un Pesci. Porta
gli altri uomini di Madre Linda in viaggi nella
natura con lui in modo che possano esplorare la loro mascolinità e
piangere insieme. I Pesci sono anche creativi e fantasiosi, cosa
che Cary mostra attraverso le lungaggini che farà
per creare un’atmosfera di ferocia in questi viaggi, impedendo
persino a Joe di mangiare qualsiasi cibo che non
caccia.
È cortese e veloce a perdonare
(specialmente in confronto a sua moglie), il che ha senso perché i
Pesci sono il più comprensivo dei segni zodiacali. Anche quando
combatte Joe fino alla morte, non sembra così
arrabbiato.
In occasione della presentazione al
Lucca Comics & Games di
Yaya e Lennie – The Walking Liberty di
Alessandro Rak, ecco cosa ci ha raccontato il
regista napoletano sui protagonisti del suo film, che arriverà in
sala dal 4 al 7 novembre.
YAYA E LENNIE – THE WALKING
LIBERTY ci trasporta in un tempo in cui, in seguito a un
misterioso sconvolgimento, il mondo come lo conosciamo oggi è
finito. La natura si è ripresa prepotentemente il pianeta e ora la
giungla riveste tutta la terra. Dalle macerie del mondo che fu, una
nuova società sta cercando di risorgere. Si tratta de
“L’Istituzione”, i cui adepti cercano di ripristinare l’ordine
precostituito imponendo al popolo libero della giungla il loro
concetto di diritto. Ma c’è chi si oppone con forza al loro
processo di “civilizzazione”: i dissidenti stanno preparando la
loro rivoluzione. Questa è la storia di due spiriti liberi che
vogliono trovare il loro posto nel mondo. Yaya,
una ragazza dal carattere ruvido e dallo spirito indomito, e
Lennie, un giovane uomo alto più di due metri e
affetto da un ritardo mentale. Uniti da un legame profondo si
prendono cura l’uno dell’altro cercando di non farsi portar via
l’unica ricchezza che gli è veramente rimasta: la loro
libertà.
Sean Baker, regista
di The Florida Project e
Tangerine, ha presentato alla Festa del Cinema di
Roma 2021 il suo nuovo film, Red
Rocket. Ecco la nostra intervista all’autore del New
Jersey.
Red
Rocket, il nuovo audace film dallo scrittore e regista
Sean Baker (The Florida Project, Tangerine), con Simon
Rex in una performance magnetica e intensa, Red Rocket è
un ritratto dark, divertente e umano di un cacciatore di fortuna
americano e una cittadina che a malapena lo tollera.
Divenuto celebre grazie alla saga di
Fast &
Furious, l’attore Tyrese Gibson
è oggi popolare tanto in ambito cinematografico quanto musicale.
Negli anni, poi, l’interprete ha dato prova di versatilità
prendendo parte a progetti diversi tra loro, ma dimostrando sempre
una predilezione per il genere action.
2. Ha recitato in altri
celebri film. Il primo ruolo cinematografico dell’attore è
quello per il film Baby Boy – Una vita violenta (2001),
per poi, durante le pause dalla saga di Fast & Furious,
prendere parte anche a film come Il volo della fenice
(2004), Four Brothers – Quattro fratelli (2005), Transformers (2007), con
Shia
LaBeouf, Death Race (2008), Transformers – La
vendetta del caduto (2009), Legion (2010),
con Paul
Bettany,Transformers 3
(2011), Un Natale speciale a New York (2013) e Un poliziotto ancora
in prova (2016), con Kevin
Hart. Nel 2021 sarà poi nel film Morbius, con
Jared
Leto.
3. Ha prodotto diverse serie
TV. Nel corso della sua carriera, Gibson ha ricoperto
anche il ruolo di produttore, svolgendo tale compito in particolare
per le serie First In (2009), K-Town (2012-2013),
Roll Models (2013) e It’s Not You, It’s Men
(2016). Questi progetti rientrano nella categoria dei reality show,
per i quali l’attore ha talvolta ricoperto il ruolo di
co-conduttore.
Tyrese Gibson: le sue canzoni
4. Ha pubblicato diversi
album. Dalla fine degli anni Novanta Gibson ha guadagnato
popolarità anche grazie alla sua attività da musicista. Ad oggi, ha
pubblicato 7 album di genere rhythm and blues. Tra i brani più noti
da lui pubblicati si annoverano i titoli Sweet Lady,How You Gonna Act Like That, The Best Man I Can Be e
Dumb Shit.
Tyrese Gibson contro The Rock
5. Ha criticato duramente il
collega. Nel 2017 l’attore ha attirato su di sé molte
attenzioni per aver pubblicamente criticato Johnson, che nella saga
di Fast & Furious ricopre il ruolo di Hobbs, per aver
fatto mettere in pausa il nono capitolo della saga per poter prima
girare lo spin-off Hobbs &
Shaw. Stando alle parole di Gibson, l’attore avrebbe
dunque tradito la famiglia per dar vita ad un’avventura in
solitaria.
Tyrese Gibson in Fast & Furious con
Paul Walker
6. Inizialmente il suo
personaggio non era previsto. Nel secondo capitolo della
saga, 2 Fast 2 Furious, doveva inizialmente comparire
l’attore Vin Diesel con il suo personaggio. Questi,
tuttavia, si tirò fuori dal progetto. La produzione dovette dunque
far aggiungere alla storia un nuovo co-protagonista. Nacque così il
personaggio di Roman, interpretato da Gibson. L’attore strinse da
quel momento una profonda amicizia con il suo collega e
co-protagonista Paul
Walker.
7. Per partecipare al quinto
capitolo ha dovuto dividersi tra più set. L’attore era
desideroso di riprendere il suo ruolo in
Fast & Furious 5, ma le riprese coincidevano con quelle di
Transformers 3, per il quale stava lavorando.
Gibson convinse le due produzioni a riorganizzare le scene che lo
vedevano coinvolto, e lui si sacrificò nel fare avanti e indietro
tra le location di Atlanta e Puerto Rico.
Tyrese Gibson e Samantha Lee
Gibson
8. Si è risposato di
recente. L’attore aveva avuto un primo matrimonio dal 2007
al 2009, dal quale nacque la prima figlia, Shayla Somer
Gibson. Nel 2017 ha invece sposato Samantha Lee
Gibson, attivista umanitaria. La coppia ha dato alla luce
il primo figlio nell’ottobre del 2018. Si sono dichiarati
particolarmente protettivi circa la propria vita privata, evitando
un’eccessiva esposizione ai vari media. Nel dicembre del 2020,
tuttavia, hanno annunciato la loro separazione.
Tyrese Gibson: il suo
patrimonio
9. Ha ottenuto ottimi
compensi con i suoi film. Nel corso della sua carriera
l’attore ha preso parte ad alcuni dei film con i maggiori incassi
degli ultimi anni, come la saga di Fast &
Furious e di Transformers. Grazie ai suoi
progetti ha così potuto raggiungere un patrimonio attualmente
stimato tra i 5 e i 10 milioni di dollari.
Tyrese Gibson: età e altezza
10. Tyrese Gibson è nato a
Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 30 dicembre
del 1978. L’attore è alto complessivamente 181 centimetri.
Il nuovo trailer di Morbiuscon
Jared Leto. L’attore Premio Oscar® interpreta
il nuovo antieroe della Marvel, il Dr. Morbius, nel film
diretto da Daniel Espinosa. Prossimamente al
cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia. Nel cast anche Matt Smith, Adria Arjona,
Jared Harris, Al Madrigal e Tyrese Gibson.
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà
nelle sale americane il 28 gennaio 2022. La Arjona interpreterà
Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Siamo stati in Russia e poi
in
Cina, e adesso la Fase 4 del Marvel Universe sul grande schermo
ci porta attraverso i secoli all’alba del mondo, fino ai giorni
nostri, con Eternals,
il ventiseiesimo film dei Marvel Studios, diretto dal premio
Oscar Chloe Zhao e che si avvale di un cast
multietnico, inclusivo e molto numeroso.
Le conseguenze di
Anvergers: Endgame hanno portato scompiglio sul
pianeta Terra, dove i Devianti, creature mostruose e feroci, si
sono risvegliati per perpetrare il loro scopo principale, uccidere
gli esseri umani. Di fronte a questa minaccia, gli Eterni, esseri
divini che da secoli vivono sulla Terra, si riuniscono, per tentare
di arginare la minaccia. Lo scopo della presenza di queste divinità
sul Pianeta Azzurro è proprio questo: creati dal Celestiale
Arishem, gli Eterni sono stati mandati a difendere
gli umani dai Devianti.
Dopo averli sconfitti,
secoli fa, sono rimasti a vivere sulla Terra, mimetizzandosi tra
gli uomini, pur mantenendo le loro caratteristiche divine, poteri,
eterna giovinezza e tutto il resto. Il ritorno dei Devianti li
riporterà insieme, anche se presto capiranno che la minaccia che
stano per affrontare è molto più grande, persino più grande di
Thanos stesso, e che solo loro possono salvare il pianeta dalla
distruzione.
Perfettamente inserito
nell’ottica di racconto a episodi, caratteristico dei film Marvel, Eternals
è anche uno dei pochi titoli della Casa delle Idee che potrebbe
essere anche estrapolato dal contesto seriale. Questo perché si fa
forte di una componente cosmogonia che non solo ne detta il ritmo,
ma lo rende anche quasi del tutto indipendente dalla trama della
Infinity Saga.
Ci sono riferimenti a
Thanos, a Thor o agli altri Vendicatori, ma non sono determinanti,
e questo conferisce al film una indipendenza che fa bene, dopo
tutte quelle storie intrecciate, che alla fine non regalavano la
soddisfazione di aver assistito ad un film ma lasciavano soltanto
il desiderio di sapere “cosa succede dopo” (il che nell’ottica di
Kevin Feige è assolutamente voluto e
ricercato!).
La visione di Chloe Zhao
Chloe
Zhao riesce a imprimere la sua visione all’estetica del
film, e senza rivelare troppo in questa recensione di Eternals,
possiamo dire che la mano della regista si sente soprattutto nel
racconto attraverso i secoli, nella solennità e allo stesso tempo
vicinanza con cui vengono inquadrati i paesaggi, la natura, lo
scorrere del tempo tra le epoche e le imprese dei protagonisti.
A questa impronta
personalissima si associano gli effetti visivi che riescono a
creare suggestioni e immagini davvero affascinanti, soprattutto in
relazione ai personaggi di Thena, Gilgamesh e Phastos. Su tutto
però trionfa l’estetica Marvel riconoscibile e marchio di
fabbrica di Kevin Feige, unico vero Celestiale Onipotente di questo
universo in fieri.
I Marvel Studios sono celebri per la
loro capacità di scegliere gli attori giusti per i ruoli giusti,
anche contro le previsioni dei fan, e questa volta, sotto la guida
della direttrice di casting Sarah Finn, sfoderano
un nutrito ensemble di attori che riescono, tutti insieme, a
radunare il giusto carisma che serve per portare a termine un film
dalla durata così importante (2 ore e 37 minuti).
Il protagonisti di
Eternals
Se da una parte
Richard Madden/Ikaris e
Kit Harington/Dane Whitman (unico “umano” del gruppo,
ma con qualche sorpresa in serbo per gli spettatori) sono già
parecchio fissi nella loro monoespressività, vengono decisamente
battuti da Angelina Jolie/Thena, che rimane impassibile
quasi in ogni singola situazione in cui si imbatte.
Kumail
Nanjiani/Kingo è l’affidatario della linea comica, che in
questo caso si amalgama molto bene e con grazia ai momenti più
drammatici a cui si assiste, mentre
Salma Hayek/Ajak sembra impacciata sia nei costumi sia
nel ruolo di saggia guida spirituale.
Pollice in su invece per
tutti gli altri interpreti: Lauren
Ridloff/Makkari, prima attrice sordomuta a essere scelta
nel cast di un film Marvel, alla quale vengono affidate
le sequenze di lotta corpo a corpo più spettacolari ed efficaci del
film; Brian Tyree Henry/Phastos, inventore dalla
mente geniale che è riuscito a costruirsi una famiglia, nel suo
tempo sulla Terra, accanto all’uomo che ama, adottando anche un
bambino (a cui sono dedicate le scene più esilaranti del film);
l’indomita e frizzante Lia McHugh/Sprite, che non
può crescere e soffre della sua condizione di eterna adolescente;
il granitico ma efficacissimo e potentissimo manipolatore di menti
Barry Keoghan/Druig; e infine
Gemma Chan/Sersi, non solo incredibilmente bella, ma
la prima ad aver creato un legame affettivo con i terrestri, una
guida a sua insaputa e proprio per questo potentissima e destinata
a grandi imprese.
Zhao dirige con grande
grazia l’ensemble, e il risultato è di perfetto equilibrio trai
momenti dedicati all’uno o all’altro personaggio, nonostante siano
tanti e nonostante ci siano, ovviamente, quelli che hanno una
rilevanza maggiore nelle vicende.
Una cosmogonia del MCU
Eternals
si pone l’obbiettivo di essere una cosmogonia per il Marvel Cinematic Universe, lo fa
con grazie e semplicità, sfruttando al meglio la potente macchina
produttiva a disposizione e proponendo una galleria per personaggi
varia, sicuramente interessante, ma che funziona solo se inquadrata
nell’insieme. È forse questa la più grande forza e la più grande
debolezza del film, che però si specchia anche in quella che, a
volerla cercare, è la morale della storia: solo con l’amore si
riesce, alla fine, a salvare il mondo. Il che sembra effettivamente
quello che succede con le famiglie, anche quelle più turbolente,
nelle quale si trova un punto d’incontro soltanto grazie all’amore
che lega tutti.
Il film è anche questo,
un ambizioso inno all’amore, alla Terra come custode della vita
umana, alla diversità, all’incisività, al genere cinematografico
che volenti o nolenti ha cambiato il profilo del mercato
cinematografico. E forse proprio perché diviso tra tutte queste
anime, Eternals
perde la sua identità.
Sono in corso le riprese di
Io sono
l’abisso il nuovo film di Donato
Carrisi. Il film scritto e diretto da Donato
Carrisi è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore edito da
Longanesi. Io sono
l’abisso, girato sul Lago di Como, è prodotto da
Palomar e Vision Distribution e sarà distribuito
in Italia e nel mondo da Vision Distribution.
“Io sono l’abisso è un thriller
dei sentimenti in cui i colpi di scena e la suspense sono costruiti
sulle storie dei personaggi.” dichiara il regista e autore
Donato Carrisi“C’è una storia visibile, ma ce
n’è anche una sommersa, che scorre silenziosa ed emerge
all’improvviso. Ed è quella che va a colpire lo spettatore dove
meno se lo aspetta, in quel piccolo posto del cuore in cui
custodiamo l’empatia.”
La trama
L’Uomo che pulisce pensa che si
possono ricavare un sacco di segreti dai rifiuti. Perché la gente
tende a mentire; la spazzatura, invece, non mente mai. L’Uomo che
pulisce credeva di essere invisibile finché non ha incontrato la
Ragazzina col ciuffo viola. La Ragazzina col ciuffo viola irrompe
nella sua vita ordinata perché solo un angelo cattivo può salvarla
adesso. Intanto, la Cacciatrice sa che là fuori c’è qualcuno che
uccide le donne dai capelli biondi. Anche se nessuno le crede, lei
lo sa. Ciò che non sa, invece, è che c’è qualcosa di malvagio che
si nasconde dietro la porta verde. La verità sta in fondo a un
abisso buio e profondissimo.
La Fase 4 si preannuncia come un
esperimento alquanto interessante per i Marvel Studios; verranno introdotti nuovi
personaggi e l’eredità di alcuni celebri eroi verrà tramandata a
potenziali “nuove leve”. Eternals promette
di presentare molti volti nuovi all’interno del Marvel Cinematic Universe, ma
durante una recente intervista con il
Toronto Sun, il produttore Nate Moore ha voluto rimarcare la
natura autonoma del film.
“Penso che le Gemme
dell’Infinito abbiano davvero aiutato a connettere le cose in modi
che sembravano inaspettati, ma giusti alla fine dei conti”, ha
spiegato il produttore riflettendo sulla Saga dell’Infinito.
“Se guardi Eternals, puoi goderti Eternals come film autonomo,
capire Eternals ed essere a posto così.”
Il
rovescio della medaglia, tuttavia, è che Eternals potrebbe
apparire come una sorta di passo indietro rispetto al
worldbuilding e all’inclusione di Easter Eggs.
“Pensavamo che ci fosse abbastanza storia qui da poter dare
vita ad un universo più contenuto”, ha spiegato Moore.
“Abbiamo sicuramente delle idee su come le cose possono
incrociarsi in futuro. Ma con questo film, considerati ben 10
personaggi, e poi Dane Whitman, i Celestiali, i Devianti, insomma…
c’erano già abbastanza cose con cui dover fare i
conti.”
Dalle parole del produttore è giusto
forse che i fan moderino le loro aspettative su qualsiasi
potenziale apparizione. Lo stesso dovrebbe forse essere fatto in
merito ad un possibile sequel, in quanto il produttore ha chiarito
che Eternals non
è stato realizzato con l’intenzione, ad esempio, di renderlo la
prima parte di una possibile trilogia.
“Un sequel non è per forza un
must-have”, ha spiegato. “Ovviamente, abbiamo già alcune
idee sulla direzione che potremmo intraprendere, ma non c’è una
regola fissa. Eternals non è stato pensato, ad esempio, per essere
la prima parte di una trilogia.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Online è spuntata una prima immagine
ufficiale del merchandise di Doctor
Strange in the Multiverse of Madness che ci
permette di dare un primo sguardo a quello che, ormai da tempo,
viene additato come il principale antagonista del film.
Un puzzle in vendita su
Booktopia (via
Screen Rant) ci mostra, infatti, il personaggio di Stephen
Strange impegnato a combattere contro
Shuma-Gorath, uno dei più grandi nemici
interdimensionali dello Stregone Supremo nei fumetti. Il
personaggio era già apparso in ben due episodi della serie What If…? e pare che nel sequel punterà gli occhi sul
personaggio di America
Chavez interpretato dalla new entry Xochitl
Gomez, perché interessato ad ottenere i suoi poteri per avere così
il totale controllo sul Multiverso del MCU.
Probabilmente, Scarlet Witch vuole
usare i poteri di America Chavez per trovare i suoi figli Billy e
Tommy (che dovrebbero essere ancora vivi, come anticipato dalla
scena post-credits dell’ultimo episodio di WandaVision).
Tuttavia, è probabile che Wanda e Stephen cercheranno, insieme, di
proteggere la giovane America dalle sinistre macchinazioni di
Gorath. Di seguito l’immagine del puzzle che ci mostra l’enorme
creatura verde:
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Il MCU è popolato da personaggi straordinari come
Thor, Hulk e Spider-Man, che possono combattere battaglie che i
comuni mortali non potrebbero mai neanche affrontare. Ma ci sono
anche diversi animali straordinari che combattono al loro fianco,
aiutando gli eroi nella loro ricerca per salvare l’universo o
aiutando i nemici a cercare di distruggerlo. Ecco i 10 migliori
animali che fungono da aiutanti (o spalle) nel Marvel Cinematic Universe:
Cosmo (Guardiani della Galassia)
Cosmo ha avuto poco più di
un cameo in Guardiani della Galassia,
apparendo come uno dei tanti trofei nella dimora del Collezionista.
Sebbene i fan abbiano visto molto poco di lui da allora, Cosmo
potrebbe ancora vagare per le rovine di Ovunque, alla ricerca di un
nuovo proprietario che lo accolga.
Sebbene il ruolo di Cosmo nel
MCU sia molto piccolo, ha una lunga
storia nei fumetti oltre i Guardiani della Galassia. Introdotto per
la prima volta nel 2008, Cosmo in realtà aveva poteri telepatici
che gli permettevano di prendere il comando della sicurezza su
Ovunque prima di unirsi ai Guardiani. Appare anche nel videogioco
del 2021 Guardiani della Galassia come NPC che aiuta
Star-Lord nella sua ricerca per salvare l’universo.
Howard il papero (Guardiani della Galassia)
Lentamente, Howard il
papero sta iniziando a comparire sempre di più nel MCU. Prima è apparso in un cameo in
entrambi i film dei Guardiani, poi ha fatto un’apparizione
ammiccante nella battaglia finale di Avengers: Endgame. Tuttavia, sono
stati alcuni episodi di What
If…? a mettere in risalto l’anatra parlante in modo molto
più evidente, dandogli persino un interesse amoroso, riportando
alla memoria il film standalone del 1986.
Sebbene Howard goda di una fama
leggendaria tra i fan della Marvel, in generale il personaggio
è stato ben accolto nel suo piccolo ruolo come parte del MCU. Non sarebbe fuori dal regno
delle possibilità, per Howard, apparire di più in futuro, nella
speranza che magari, un giorno, si decida di realizzare un nuovo
film a lui dedicato.
Antony (Ant-Man)
Dare a un animale un nome è
un gesto che immediatamente lo lega al suo proprietario. Se quel
nome è poi un gioco di parole, allora l’effetto tenerezza sarà
ancora maggiore. Questo è esattamente quello che è successo quando
Scott Lang ha deciso di nominare Antony il suo destriero artropode
nel primo film di Ant-Man. Ciò ha reso tutto ancora più
straziante quando Antony è morto durante la battaglia finale.
Antony potrebbe non aver avuto un
lungo mandato come parte del MCU, ma la sua eredità durerà per
sempre, dal momento che Scott porta avanti la tradizione di
affibbiare un nome alle sue formiche, che sembrano morire tutte
piuttosto rapidamente, come Ant-tonio Banderas, un’altra formica
che è stata rapidamente mangiata da un gabbiano.
I rinoceronti corazzati (Black Panther)
Nonostante le recensioni stellari del film da parte di fan e
critici, un aspetto di Black Panther che è stato oggetto
di un po’ di scherno è stata l’introduzione nel terzo atto dei
rinoceronti corazzati di Wakanda. I rinoceronti hanno fatto una
breve apparizione all’inizio del film come parte del branco di
W’Kabi, ma alla fine sono entrati in azione quando Killmonger ha
cercato di reprimere la ribellione di T’Challa.
I
rinoceronti potrebbero non essere stati amati dai fan, ma hanno di
certo impressionato il pubblico con le loro formidabili abilità di
combattimento durante la battaglia finale del film. Anche le Dora
Milaje (fatta eccezione per Okoye) sono state intimidite – a
ragione – dalla fuga precipitosa delle creature, che ha quasi
sventato la loro ricerca per detronizzare il folle
Killmonger.
Throg (Loki)
Throg fa un cameo molto breve ma divertente nel quinto
episodio di Loki. Intrappolato in un barattolo sepolto
nelle profondità del Vuoto, Throg sembra impegnato in un’eterna
lotta per liberarsi e recuperare il Mjölnir. Throg non compare più,
ma è quasi certo che sia rimasto nel Vuoto ancora
oggi.
Una
curiosità su Throg è che in realtà è stato doppiato da Chris
Hemsworth e che apparentemente ha avuto un ruolo più importante
nella scena di combattimento di Loki che è stata poi tagliata.
Viene da chiedersi come Thor sia finito per diventare una rana
nell’universo di Throg… se è stato trasformato dal suo malizioso
fratello o semplicemente è arrivato da un universo in cui tutti gli
esseri erano animali come lui. Ad ogni modo, i fan potrebbero non
scoprirlo mai.
Morris (Shang-Chi)
Morris è una delle più recenti introduzioni del Marvel Cinematic Universe, che ha
fatto il suo debutto in Shang-Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli. Morris è un Dijiang, una creatura mitica
della leggendaria città/dimensione tascabile di Ta Lo, nonché
animale domestico di Trevor Slattery, un uomo precedentemente noto
come il Mandarino.
Questo ibrido pollo-maiale senza una testa riconoscibile è in
qualche modo un’adorabile aggiunta a un film già pieno di nuovi
personaggi Marvel che diventeranno sicuramente
i preferiti dai fan. Se lui e le sue coorti Dijiang torneranno o
meno nelle prossime puntate del MCU non è ancora certo, ma dal
momento che anche il merchandise ufficiale del film ha voluto
celebrarlo, è quasi certo che il pubblico vedrà ancora l’adorabile
creatura sul grande schermo.
Goose (Captain
Marvel)
Goose accompagna Carol Danvers e Nick Fury nello spazio in
Captain Marvel, aiutandoli a sconfiggere
i soldati Kree che hanno cercato di impedire a Carol di liberare il
suo vero potenziale. Sebbene Goose appaia solo come un gatto, in
realtà è molto di più: è un alieno Flerken in grado di divorare i
nemici e persino una Gemma dell’Infinito!
Sfortunatamente, Goose non è stato più visto dalla sua prima
apparizione in Captain Marvel. Poiché l’ultima volta
che l’abbiamo visto è stato negli anni ’90, è possibile che sia
morto nella timeline attuale del MCU. Tuttavia, la durata della vita
di un Flerken potrebbe rivelarsi molto più lunga di quella di un
gatto medio, quindi è possibile che il pubblico avrà ancora modo di
vedere l’astuto felino.
Fenris (Thor:
Ragnarok)
Fenris è un lupo gigante che ha trascorso millenni incatenato
in una fossa sotto il palazzo di Odino ad Asgard. Quando il suo
padrone Hela tornò per reclamare il trono, resuscitò e liberò il
suo animale domestico preferito, ordinandogli ancora una volta di
devastare i Nove Regni.
Fenris non è solo una bestia feroce e pericolosa, ma ha anche
profondi legami con la mitologia norrena, in cui si profetizza che
la sua liberazione da parte del dio Loki segnerà l’inizio del
Ragnarok, ossia la morte di tutti gli dei. Anche se la sua
liberazione aiuta a provocare gli eventi di Ragnarok nei film, in
realtà l’evento in sé si rivela molto meno disastroso rispetto alla
leggenda, con molti dei in fuga con i cittadini della
città.
Alligatore Loki (Loki)
Una delle tante varianti del dio asgardiano del male
introdotte nella serie Loki si presentava sotto forma di
rettile! Alligatore Loki è apparso al Loki di Tom Hiddleston nel
Vuoto, alla fine dei tempi, ed è rimasto abbastanza a lungo da
mordere la mano di Presidente Loki, dando il via a un grande
combattimento di Loki.
Con
la sua apparizione, Alligatore Loki ha rubato il cuore dei fan, ed
è forse uno dei migliori alligatori mai apparsi al cinema o in
televisione. Sebbene sia improbabile che questa variante faccia una
seconda apparizione, i fan possono stare tranquilli sapendo che
rimane al sicuro e ben nutrito nell’infinito
Vuoto.
Rocket Raccoon (Guardiani della
Galassia)
Sebbene insista spesso sul
fatto di non essere un procione, il nome “Rocket Raccoon” rivela in
qualche modo le sue vere origini. Rocket è stato un membro
importante dei Guardiani e dei Vendicatori durante il suo mandato
nel MCU e il suo futuro sembra
promettente.
Sebbene sia scontroso e sarcastico,
Rocket si preoccupa profondamente per i suoi amici e per la sua
famiglia, in particolare di Groot. È noto per combattere con
ferocia quando deve ed è sempre pronto a trasformare cianfrusaglie
casuali in una bomba in grado di far esplodere qualsiasi cosa.
Senza dubbio, Rocket è la miglior spalla “animale” vista finora nel
Marvel Cinematic Universe.
Domani 3 novembre 2021 arriva nelle
sale cinematografiche Io
Sono Babbo Natale, una commedia per tutta la famiglia,
ricca di effetti speciali, sul valore dell’amicizia e degli
affetti. Edoardo Falcone (Se Dio Vuole, Questione di
Karma) dirige due grandissimi attori e maestri della commedia,
Marco Giallini e
Gigi Proietti, nella sua ultima preziosa e
straordinaria interpretazione. Il film è stato presentato in
pre-apertura alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma.
Prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment con Rai
Cinema, distribuito da Lucky Red.
Ho scritto il
film pensando a Gigi Proietti e Marco Giallini. Perché nessuno come
loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo
stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il
dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci
lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un
onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano
ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che
è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande
“dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero. Chissà.
Edoardo Falcone
La trama del film
In Io
Sono Babbo Natale Ettore (Marco Giallini) è un ex
galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi
prospettive se non quella di continuare la sua carriera da
rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti),
un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una
incredibile rivelazione da fare: “ sono Babbo Natale!”. Ma sarà
davvero lui?
In una nuova intervista esclusiva
con
Screen Rant, i membri del cast di Eternals hanno
rivelato i personaggi Marvel che vorrebbero incontrare
nelle future puntate del MCU, e perché.
Sebbene nessuno di questi incontri
sia garantito, sarebbe divertente vedere i personaggi principali
del MCU interagire con i nuovi
arrivati. Di seguito le risposte dei membri del cast del cinecomic
di Chloé Zhao, in arrivo domani 3 novembre nelle
sale italiane:
Richard Madden
(Ikaris): “Penso che mi piacerebbe vedere Ikaris, Thor e Iron
Man mangiare pizza insieme e bersi una birra. Penso che sarebbe una
scena piuttosto divertente da guardare.”
Don Lee
(Gilgamesh): “Forse potrei battermi contro Hulk. E potrei
collaborare con Spider-Man.”
Lia McHugh
(Sprite): “Ci sto pensando solo ora. Non so come ho fatto a non
pensarci prima. Ovviamente, Spider-Man. Tom Holland… mi piacerebbe
da morire essere in un film con lui.”
Angelina Jolie
(Thena): “Ci sono state alcune conversazioni segrete al
riguardo. Stiamo tutti avendo piccole conversazioni segrete e
stiamo tutti cercando di capire se Kevin lo sa già.”
Salma Hayek (Ajak):
“Beh, penso che Ajak possa davvero sconfiggere Thor. Abbiamo
avuto questa conversazione.”
Angelina Jolie
(Thena): “Facile. Lancia la sfida a Chris.”
Salma Hayek (Ajak):
“Mi piacerebbe intavolare delle conversazioni filosofiche con
Deadpool.”
Angelina Jolie
(Thena): “Penso che sarebbe divertente.”
Barry Keoghan
(Druig): “Penso Adam Warlock, ora che mi ci fai riflettere.
Speravo in realtà che qualcuno me lo chiedesse, ed ecco fatto. Mi
piacerebbe incrociare la sua strada… e poi sono un grande fan di
Will Poulter. È un mio amico. Le possibilità per divertirsi ed
esplorare sono infinite. Mi piacerebbe incontrare anche i Guardiani della Galassia, che
adoro.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Kenneth Branagh è forse uno dei registi più
poliedrici che lavorano attualmente ad Hollywood. Dopo aver
trascorso gran parte della sua carriera ad adattare per il grande
schermo le opere di Shakespeare, soprattutto negli ultimi anni si è
invece dedicato a progetti decisamente più mainstream,
come Cenerentola, Artemis Fowl e, naturalmente, il primo
Thor
del 2011.
Dopo la sua esperienza con il film
del MCU che ha ufficialmente segnato il
debutto del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth, Branagh non ha più diretto un
film Marvel, ma a quanto pare è ancora
molto legato al leggendario personaggio dei fumetti. Nella sua
ultima fatica, Belfast,
ha infatti inserito un easter egg dedicato proprio al personaggio,
e di cui ha discusso in una recente intervista con
Variety.
Nel film, che è stato presentato in
Italia ad Alice nella Città (la sezione autonoma e parallela della
Festa del Cinema di Roma) e che uscirà nelle sale di tutto il mondo
il 12 novembre, è presente una scena in cui Buddy, il piccolo
protagonista, si siede sul pavimento a leggere un fumetto di Thor.
A proposito di questo momento, Kenneth Branagh ha spiegato: “Le
illustrazioni di Thor realizzate da Jack Kirby dovevano prendere
vita. Avevo considerato l’idea di girare la scena con Jude Hill che
siede sul pavimento a leggere il fumetto mentre i colori spuntavano
dalle pagine. Alla fine abbiamo deciso di non farlo.. pensavamo
fosse troppo.”
La trama di Belfast, il nuovo film di Kenneth Branagh
Scritto e diretto da Branagh e
interpretato da Caitriona
Balfe,
Jamie Dornan,
Judi Dench e Ciarán Hinds,
Belfastè
una storia di amore, risate e perdite nell’infanzia di un ragazzo,
tra la musica e il tumulto sociale della fine degli anni ’60 a
Belfast nell’Irlanda del Nord. Buddy, nove anni, è circondato da un
mondo fatto di lotta di classe e stravolgimenti culturali. Mentre
esplodono i Troubles, ovvero il conflitto tra i cattolici
repubblicani e i protestanti unionisti, Buddy sogna un futuro
lontano dalla violenza, e trova conforto in una gioiosa famiglia.
Ma intanto i contrasti si acuiscono, e la famiglia di Buddy dovrà
scegliere se attendere che gli scontri finiscano o iniziare una
nuova vita.
Arriva su Disney+ il 12 novembre
Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, la nuova
serie di Danny Strong e Michael Keaton, anche protagonista.
Dopesick, la storia vera
Partiamo dai fatti
realmente accaduti, ovvero la componente fondamentale di questa
miniserie. Nel 1996 la Purdue Pharma, di proprietà della famiglia
Sackler, mise in commercio il farmaco OxyContin garantendo che,
nonostante si tratti di un painkiller a base di sostanze oppioidi,
meno dell’1% dei pazienti avrebbe potuto sviluppare dipendenza da
esso.
Il farmaco venne
lanciato a tappeto nelle zone più povere degli Stati Uniti come
Virginia, Kentucky e West Virginia, aree dove il lavoro pensante
nelle miniere procurava maggiori infortuni sul lavoro e conseguente
dolore cronico. Si trattò di una truffa, in quanto l’OxyContin
iniziò a sviluppare nei pazienti una fortissima dipendenza: negli
anni immediatamente successivi il tasso di abuso di droghe e
criminalità aumentò a dismisura, mentre la Purdue Pharma e i
Sackler continuarono ad arricchirsi con campagne pubblicitarie e
strategie di immissione nel mercato sempre più sfacciate e
fraudolente. Finché una serie di funzionari di agenzie governative
iniziarono a mettere in piedi il caso giudiziario che portò in
tribunale la famiglia Sackler e tutti coloro che parteciparono
all’imbroglio.
La vicenda
raccontata da Dopesick
Dopesick racconta
l’intera vicenda sfruttando con lucidità e precisione ammirevoli
una delle componenti fondamentali della produzione audiovisiva: il
montaggio. Alternando attraverso la messa in scena di vari piani
temporali i momenti fondamentali della storia, ogni puntata segue
gli avvenimenti producendo al tempo stesso un filo emotivo
specifico, il quale garantisce allo spettatore una partecipazione
capace di andare al di là della semplice esposizione dei fatti. Pur
rimanendo quindi fedele alla realtà di eventi e accadimenti la
serie sviluppa con pienezza degli archi narrativi coinvolgenti,
variegati, in cui il pubblico viene informato dei fatti ma anche
spinto ad immedesimarsi nei personaggi.
In particolar modo i
primi due episodi di Dopesick, diretti da un regista un tempo
acclamato come Barry Levinson – non a caso
premiato con l’Oscar per un melodramma di forte impatto emotivo
quale è stato Rain Man – si distinguono per
l’efficacia nel rappresentare l’intera filiera di persone coinvolte
nella vicenda del farmaco: dai componenti della famiglia Sackler ai
rappresentanti che si occuparono di “vendere” il prodotto ai medici
generici, dai dottori che iniziarono a prescriverlo ai propri
pazienti a coloro che pian piano cominciarono a diventarne
dipendenti. E ovviamente alle persone che si occuparono di
perseguire la truffa e tentare di porre fine alla
piaga.
Dopesick, il cast
Dopesick mette in scena
varie e sfaccettate personalità alternandole in un racconto tanto
frammentato a livello narrativo quanto efficace nel presentare
storie e personaggi. Tale mosaico umano non sarebbe ovviamente
potuto risultare così prezioso se a interpretarlo non fosse stato
chiamato un cast di attori di primissimo livello: nel ruolo di
Richard Sackler – la “mente” che ha creato, messo
in commercio e spinto al massimo possibile l’OxyContin – troviamo
un Michael Stuhlbarg ancora una volta
impressionante nel riuscire a mostrare la psicologia orribile
eppure comprensibile che regola le azioni del suo personaggio.
Molto efficaci (anche se
a partire dalla terza puntata tendono ad andare leggermente sopra
le righe) si confermano
Rosario Dawson,
Michael Keaton e la sempre più lanciata Kaitlyn Dever:
l’attrice de La 25a Ora interpreta un’agente della DEA che decide
di indagare riguardo l’epidemia di criminalità esplosa nelle aree
dove il farmaco è stato messo all’iniziativa sul mercato; Keaton
invece impersona un dottore generico il quale ignaro inizia a
prescrivere l’OxyContin, mentre alla deve è andato il ruolo di una
sua paziente che comincia ad assumerlo dopo un incidente in
miniera.
I più efficaci però si
rivelano Peter Sarsgaard nella parte dell’allora
Procuratore Federale della Virginia Rick Mountcastle e John
Hoogenakker in quella del collega Randy Ramseyer: ovvero
coloro che per primi iniziarono a montare il caso giudiziario
contro la Purdue Pharma e la famiglia Sackler. Due figure scritte
magnificamente, che mostrano il loro inossidabile senso del dovere
senza frasi a effetto o alcuna retorica. Sono loro a raccontare con
efficacia e umanità il lavoro dell’uomo comune, che si batte tutti
i giorni per ottenere una società migliore. In particolar modo
Hoogenakker – il quale si era già messo in evidenza grazie alla
partecipazione allo show Jack Ryan, targato Amazon Prime Video – può essere considerato a
tutti gli effetti la vera sorpresa della miniserie.
Molto elaborato a
livello di costruzione della trama, Dopesick –
Dichiarazione di Dipendenza che racconta una delle
pagine più vergognose della storia americana contemporanea con una
lucidità di esposizione ammirevole, riuscendo al tempo stesso a
intrattenere e informare. Un prodotto televisivo di alto livello,
non soltanto civile.
Il produttore associato di Iron Man, Jeremy Latcham, ha rivelato alcuni
dei dettagli più curiosi in merito al provino di Robert Downey Jr. per il ruolo di Tony Stark
nel film dei Marvel Studios.
Latcham ha ricordato il provino
all’interno del libro di recente pubblicazione “The Story of
Marvel Studios: The Making of the
Marvel Cinematic Universe” (via
CBR): “Una Mercedes arriva a tutto velocità. Aveva una
ragazza che ballava l’hula-hoop sul cruscotto. Poi c’era questo
tizio enorme, coperto di tatuaggi, con una lunga barba, occhiali
stravaganti e un cappello… era il braccio destro di Robert Downey
Jr., Jimmy Rich. Esce, cammina e apre la portiera”. Dalla
macchina è uscito Downey in quello che Latcham ha descritto come un
abito viola con una sciarpa gigante. “Si porta la sciarpa sulla
spalla e dice: ‘Giovanotto, da che parte per trucco e parrucco?’.
Pensai: ‘Santo cielo… cosa ho appena visto?'”
Dopo essere passato per il reparto
trucco, Downey si è recato sul set. “Gira un solo ciak e
l’intera troupe scoppia in un applauso. Boom! Tony Stark è
qui!”, ha detto Latcham. Come ha spiegato invece Rich, Downey
non aveva più fatto provini da quando aveva interpretato il
leggendario Charlie Chaplin in Charlot,
film biografico del 1992, motivo per cui aveva preso sul serio il
processo di casting e aveva rischiato tutto per l’audizione.
“Robert ha un’etica del lavoro che va oltre chiunque altro con
cui abbia mai lavorato”, ha aggiunto Rich. “È stimolante.
L’ho visto mettersi sotto, ma non come ha fatto per questo
ruolo.”
Robert Downey Jr. avrebbe continuato a
guadagnare consensi da parte di critica e pubblico per la sua
interpretazione del supereroe Tony Stark, personaggio che
attraverso il primo Iron Man del 2008 ha di fatto lanciato il Marvel Cinematic Universe. Dopo
aver ripreso il ruolo in più sequel, film degli Avengers, scene
post-credit e altro ancora, Downey ha chiuso la sua corsa nei panni
del personaggio con il sacrificio disinteressato in Avengers: Endgame, completando il suo viaggio targato
MCU dopo oltre dieci anni. Di
seguito potete ammirare lo screen test dell’attore per il film di
Jon Favreau:
Netflix annuncia che l’attrice sarà la
protagonista di Rebel Moon, il nuovo film
originale Netflix diretto da Zack Snyder.Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo
nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La
mummia con Tom Cruise per
Universal, Atomicabionda al fianco di
Charlize Theron, Fahrenheit451 di
Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per
A24. È
protagonista di Settlers, debutto cinematografico di Wyatt
Rockefeller per IFC.
Il lungometraggio segna il ritorno
insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici
di Netflix,
Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei
morti viventi del 2004, che era stato supervisionato
dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix
Head of Global Films. Rebel
Moon è il primo lungometraggio frutto
dell’accordo di prelazione tra Netflix
e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da
Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley
Coller. Prosegue così la collaborazione tra Netflix,
gli Snyder e Stone Quarry, dopo la produzione del thriller con
zombi diretto da Snyder Army of the Dead e del prequel Army of
Thieves, lanciato in tutto il mondo su Netflix
lo scorso weekend e al momento in cima alla classifica dei film più
popolari in oltre 90 paesi. In produzione ci sono anche lo spin-off
animato Army of the Dead: Lost Vegas e la
serie ispirata alla mitologia scandinava Twilight
of the Gods.
Rebel Moon, il
film
Vi
ricordiamo che Rebel
Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix
di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal
regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista
annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike
diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo
ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom
Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize
Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e
Climax di Gaspar Noé per A24.
Nel film
L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di
una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di
inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare
pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al
loro fianco.
All’inizio del mese di ottobre è
stato confermato ufficialmente che il personaggio di
Adam Warlock apparirà in Guardiani
della Galassia Vol. 3e che sarà
interpretato da Will Poulter, noto per le saghe
de Le cronache di Narnia e Maze
Runner.
Adesso, in occasione della
promozione della serie
Dopesick, il giovane attore – visto anche in film quali
Revenant – Redivivo e Detroit
– ha commentato per la prima volta il suo coinvolgimento nel
Marvel Cinematic Universe, senza
purtroppo rivelare nulla a proposito del suo personaggio. Parlando
con
Variety, ha detto: “Sono davvero onorato di essere stato
accolto nella grande famiglia Marvel. Tutte le persone con cui ho
interagito fino ad ora sono state fantastiche. Sono davvero
entusiasta all’idea di far parte di un franchise come quello dei
Guardiani, che considero uno dei più creativi e unici.”
Nonostante James Gunn abbia più e più volte negato il
coinvolgimento di Adam Warlock in GOTG Vol. 3, l’ingresso
del personaggio nel MCU era già stato anticipato
durante una delle numerose scene post-credits del Vol. 2,
quando Ayesha (il personaggio di Elizabeth Debicki) crea un essere artificiale
per sconfiggere i Guardiani, chiamato proprio Adam. Nei fumetti,
Adam Warlock è legato sia a Thanos e al Guanto dell’Infinito.
Viste come sono andate le cose nella Fase 3, sappiamo che la sua
storia cinematografica sarà differente.
Non molto tempo fa Quentin Tarantino ha rivelato che,
qualora decidesse di realizzare davvero Kill
Bill Vol. 3, affiderebbe il ruolo della figlia
dell’iconica Beatrix Kiddo a Maya Hawke, la
vera figlia di Uma
Thurman, interprete della Sposa in Kill
Bill Vol. 1e2,
nonché musa del regista fin dagli inizi della sua carriera.
Ora, è stata proprio la star di
Stranger Things a commentare le parole dell’iconico
regista, rivelando che amerebbe lavorare di nuovo con lui (era già
apparsa in
C’era una volta a Hollywood). Parlando con
The Guardian, la giovane attrice ha detto: “Ci sono sempre
un sacco di voci al riguardo. Quentin ha i suoi tempi. Farà quello
che vuole quando lo vorrà. Lo conosco da una vita e se mai volesse
lavorare di nuovo con me, ne sarei felice, ovviamente.”
A proposito del possibile
coinvolgimento di Maya in un ipotetico Kill Bill Vol. 3, Tarantino si era così
espresso: “Penso che si tratterebbe di rivisitare quei
personaggi vent’anni dopo e immaginare la Sposa e sua figlia, B.B.,
che hanno trascorso 20 lunghi anni di pace e tranquillità, per poi
vedere tutto andare in frantumi”, ha spiegato Tarantino.
“Ora la Sposa e B.B. sono in fuga e solo l’idea di poter
immaginare Uma Thurman e sua figlia Maya Hawke insieme è veramente
eccitante.”