I Marvel Studios hanno confermato che il terzo
film del franchise di Deadpool
introdurrà ufficialmente il personaggio all’interno del Marvel Cinematic Universe, ma da
allora non è stato rivelato più nulla in merito all’attesissimo
progetto.
Il protagonista del franchise,
Ryan Reynolds, è attualmente impegnato con la
promozione dell’action thriller Red
Notice di Netflix ed è probabile che nei prossimi giorni verrà
inondato di domande in merito al nuovo capitolo delle avventure del
Mercenario Chiacchierone. Nel frattempo, già
Variety ha avuto modo di parlare con l’attore sul red carpet
dell’anteprima del film prodotto e distribuito dal colosso dello
streaming.
Naturalmente, la celebre rivista ha
chiesto a Reynolds aggiornamenti proprio in merito a Deadpool 3, ma l’attore non ha potuto rivelare
molto. “Stiamo lavorando sodo”, ha detto. “Questo è
tutto quello che posso dire. Non posso davvero parlarne, ma spero
di poterlo fare presto.”
Ad agosto di quest’anno, il boss dei
Marvel Studios Kevin Feige aveva rivelato a
Comic Book che c’era già un lasso di tempo stabilito per
l’uscita del film. Da allora, tuttavia, lo studio ha continuato a
posticipare le uscite del suo calendario, mentre Reynolds ha deciso
di prendersi una pausa temporanea dalla recitazione.
“Ad essere sinceri, i miei figli
stanno crescendo e stanno crescendo più velocemente di quanto
qualsiasi medico avrebbe previsto. Non voglio perdermelo”, ha
aggiunto l’attore alla premiere di Red
Notice in merito alla sua decisione di ritirarsi
momentaneamente dalle scene. “Questo è più importante per me di
qualsiasi film o qualsiasi altra cosa in questo momento.”
Tempo fa, a
Collider, Ryan Reynolds aveva così parlato della
collaborazione con Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Loeglin alla sceneggiatura (probabilmente
Reynolds figurerà nei crediti in qualità di autore del soggetto).
“È una sorta di processo quotidiano.Scrivere è un
così: devi dedicargli tempo, andartene e poi rimetterti al lavoro.
Sto collaborando con i Molyneux alla sceneggiatura ed è fantastico.
Sono incredibilmente talentuosi e molto intelligenti. Comprendono
alla grande quest’universo. Sanno come fare una cosa quando tutti
si aspettano l’esatto contrario. Quindi è un processo molto, molto
divertente.”
Il futuro di Deadpool al
cinema
Dopo l’uscita di Deadpool
2 e l’acquisizione di Fox da parte di Disney, il
futuro di Deadpool è
stato per lungo tempo appeso al filo dell’incertezza. Tuttavia, lo
scorso gennaio è stato confermato che Deadpool
3 si farà e che sarà ufficialmente collegato
al MCU. Al momento le
uniche informazioni sul film riguardano gli sceneggiatori:
la Marvel, infatti, ha
affidato a Wendy
Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin (che andranno a sostituire i
veterani Rhett Reese e Paul Wernick) il compito di scrivere il
nuovo film.
I Wonder Pictures e
Unipol Biografilm Collection portano al cinema Agente
Speciale 117 al Servizio della Repubblica – Allerta rossa in Africa
nera, creata da Jean Bruce e precedente i noti romanzi di
Ian Fleming sull’agente 007. AGENTE SPECIALE 117 AL
SERVIZIO DELLA REPUBBLICA – Allerta rossa in Africa nera
sarà nei cinema italiani a partire dall’11 novembre con I Wonder
Pictures e Unipol Biografilm Collection dopo aver chiuso il
Festival
di Cannes.
https://www.youtube.com/watch?v=IyGWIRs0NDk
Terzo episodio della divertentissima
trilogia, è diretto dall’acclamato regista Nicolas
Bedos (La belle époque, Un amore sopra le righe) e dal
Premio Oscar® Jean Dujardin nei panni dell’Agente Speciale
117, la migliore spia francese in servizio e l’unica capace di
intraprendere una missione di spionaggio senza precedenti. Il film,
sontuosa produzione da 19 milioni di budget, vede al fianco di
Dujardin Pierre Niney nel ruolo di una giovane
spia, Fatouu N’Diaye e Natacha Lindinger.
Agente Speciale 117 al Servizio della Repubblica –
Allerta rossa in Africa nera, la trama
Il tempo passa, ma non per l’Agente
Speciale 117. Siamo nel 1981 e la (peggior) miglior spia di Francia
deve sventare un nuovo complotto internazionale. Il palcoscenico
della crisi è il Continente Nero e il Presidente della Repubblica
non può che affidare a lui una missione in cui ogni parola deve
essere pesata e ogni gesto ponderato. Per aiutarlo a portare a
termine il compito gli viene affiancato un giovane e promettente
collega, l’agente speciale 1001.
In una recente intervista con
Digital Spy, l’attrice Gemma Chan, che in Eternals
(da ieri nelle sale italiane) interpreta il ruolo di Sersi, ha
parlato del cast multietnico e inclusivo del film, sottolineando
che dovrebbe diventare la normalità.
Chan aveva già interpretato il ruolo
di Minn-Erva in Captain Marvel del 2019. Tuttavia, nel cinecomic di
Chloé Zhao interpreta un personaggio
completamente nuovo, Sersi appunto, un’Eterna empatica con
un’affinità per l’umanità che può manipolare la materia.
L’attrice ha fatto riferimento
proprio allo storico casting di Brie Larson nel film dedicato a Carol Danvers,
specificando che la progressione verso il cast eterogeneo di
Eternals è,
per lei, qualcosa di assolutamente naturale.
“Dall’uscita di Captain Marvel, il primo cinecomic con al
centro una protagonista femminile, la fantastica Brie Larson, sono
passati solo un paio di anni, ma tutto è avvenuto in maniera così
naturale… È semplicemente giunto il momento”, ha dichiarato
Gemma Chan. “La speranza è quella di
arrivare a un punto in cui avere un cast diversificato come il
nostro rappresenti la normalità e non qualcosa su cui
discutere.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
A quanto pare, sono state le
recensioni di
Iron Man 2 a cambiare l’approccio dei Marvel Studios nei confronti dei sequel dei
film del Marvel Cinematic Universe. Come
ricorda il libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the
Marvel Cinematic Universe” (via
CBR), il sequel non è stato accolto dalla critica come il suo
predecessore.
Laddove il primo Iron Man vanta un punteggio della critica “Fresh” del
94% su Rotten Tomatoes con una valutazione media di 7,7/10,
Iron Man 2 vanta invece un “Fresh” del 72% tra i
critici, con un punteggio medio di 6,5/10. Secondo i giornalisti:
“Iron Man 2 non è propriamente la ventata d’aria fresca che era
stato Iron Man. Tuttavia, questo sequel si avvicina al predecessore
grazie a solide performance e a una trama ricca di
azione.”
Secondo The Story of Marvel Studios, “la risposta
della critica di Iron Man 2 spinge lo studio a prendersi una pausa.
Soprattutto perché il desiderio di realizzare subito un nuovo Iron
Man era venuta alla Marvel Entertainment, a New York.
La lezione che i Marvel Studios hanno tratto
dall’esperienza di Iron Man 2 è stata semplice ma di vitale
importanza: al di là di tutto, assicurati sempre che ci sia una
valida ragione creativa per fare un sequel.”
Il libro, tuttavia, riconosce alcuni
“meriti significativi” che
Iron Man 2 ha dato al più ampio MCU, tra cui “dare vita alla
storia familiare di Tony Stark, alle sue complicate alleanze e ai
suoi demoni personali”, oltre a introdurre Natasha
Romanoff/Vedova Nera all’interno del franchise. Inoltre, il film ha
dato origine ad un altro sequel, Iron Man
3, che tre anni dopo ricevette un’accoglienza più
calorosa, nonostante la controversia sul famigerato colpo di scena
del Mandarino.
Uno dei simboli più iconici di tutti
i fumetti Marvel – e ovviamente del Marvel Cinematic Universe – è lo
scudo di puro vibranio di Captain America. A quanto pare, la versione
per il grande schermo dello scudo di Cap doveva essere assai
diversa prima dell’intervento del presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige.
Interpretato da Chris Evans, Steve Rogers/Captain America ha
fatto il suo debutto nel MCU nel film del 2011
Captain America: Il primo Vendicatore. Secondo il libro di
recente pubblicazione: “The Story of Marvel Studios: The Making of the
Marvel Cinematic Universe” (via
CBR), Feige è rimasto colpito dal modo in cui il team di
costumisti è riuscito a dare vita alla tuta del Captain America di
Steve Rogers, lodando il fatto che sembrasse davvero “reale e
credibile”. Per quanto riguarda lo scudo di Cap, invece, le
cose andarono diversamente.
Apparentemente, Feige “non era
così sicuro dell’aspetto dello scudo e suggerì di tornare al lavoro
sul design per migliorarlo. All’inizio sembrava un bene di consumo,
non durevole, molto liscio e vibrante”. Il co-produttore de
Il primo Vendicatore, Stephen Broussard, ricorda
che “lo stile dello scudo sembrava da cartone
animato”.
Il libro continua spiegando che il
character designer e concept artist dei Marvel Studios, Ryan Meinerding,
“rivisitò lo scudo aggiungendo i rivetti, il cinturino in
pelle, e donandogli un aspetto molto più vissuto. Il lavoro passò
poi nelle mani del capo attrezzista Barry Gibbs e del suo team, che
si occuparono di dare vita al nuovo scudo. Ma senza l’intervento di
Feige in merito, che permise alla squadra di capire che c’erano
delle evidenti modifiche da fare, probabilmente i fan si sarebbero
ritrovati a discutere dell’iconica arma di Cap per tutte le ragioni
sbagliate.”
L’eredità di Steve Rogers e del suo
scudo è stata parte integrante della trama della recente serie
originale dei Marvel Studios
The Falcon and the Winter Soldier, che alla fine si è
conclusa con Sam Wilson/Falcon (Anthony
Mackie) che ha reclamato lo scudo e ha assunto finalmente il
mantello di Cap. Mackie riprenderà il ruolo nel quarto film in
solitaria di Capitan America.
Al di là dell’innegabile
appeal che possa avere sul pubblico la scelta di lanciarlo come
“prequel dell’innovativa e pluripremiata serie HBO I
Soprano”, sin dal sottotitolo originale di “A Sopranos Story”,
il film di Alan Taylor merita decisamente un
credito maggiore. Per quanto in I Molti Santi del New
Jersey siano presenti diversi personaggi delle sei
stagioni della serie originale alla quale ci si è ispirati,
riferimenti e connessioni non sono la sua forza principale.
La sceneggiatura,
firmata del creatore della serie David Chase
insieme a Lawrence Konner, spazia sul piano
temporale e tematico per offrire al regista di Mad
Men, Il trono di
spade, Sex and
the City e molti altri (inclusi Thor: The Dark World e Terminator
Genisys) materia per realizzare molto di più di un
gangster movie.
I Molti Santi del New Jersey è una tragedia, ricca di
humor e colpi di scena più che di violenza, che la Warner Bros.
Pictures offre al pubblico italiano a partire dal 4 novembre 2021,
dopo un passaggio alla Festa di Cinema di Roma 2021.
Sopranos e Molti
Santi
Tutto si svolge a Newark
– come da titolo originale, trasformato genericamente in New Jersey
per i meno pratici della zona – raccontato in un momento nel quale
la criminalità organizzata sfiorava il naive e le strade e le
cronache erano infiammate dalla Guerra del Vietnam e dalla rivolta
della comunità afroamericana. Considerata come è facile immaginare
tanto dai locali quanto dagli immigrati italiani, impegnati nei
propri affari. Roba da gangster, di basso cabotaggio, quelli
dell’affresco folcloristico dinanzi al quale ci pone da subito il
film, ponendo la prima pietra di una costruzione più ampia e
solida, che vedremo svilupparsi via via.
È un gioco di specchi,
che non nascondono completamente, ma distolgono l’attenzione. Come
fa la voce narrante dell’ultimo dei Moltisanti che ci accoglie
spoilerandoci il ruolo che avrà nella sua vita il tanto annunciato
e atteso Tony Soprano. Che vediamo crescere all’ombra del vero
protagonista della vicenda, il Dickie Moltisanti di un ottimo
Alessandro Nivola, capace di rendere le molte
ombre – nel male e (incredibilmente) nel bene – del vero Padrino di
quella nicchia di anni ’60 particolarmente “esplosivi”.
Intorno a lui un
incredibile e mai tanto carismatico Ray Liotta,
nel doppio ruolo di “Hollywood Dick” e Salvatore “Sally”
Moltisanti, e l’erede al trono di quel James
Gandolfini che ci lasciò nel 2013 dopo una notte di
eccessi e piaceri tra Trastevere e il centro di Roma. Gli occhi
sono tutti per lui – nonostante un cast ben assortito e gestito
impreziosito da
Vera Farmiga, Leslie Odom Jr.,
Jon Bernthal, Nick Vallelonga,
Corey Stoll e una Michela De Rossi
che dalle prime piccole prove italiane sta ritagliandosi uno spazio
anche a Hollywood – per il Michael Gandolfini
chiamato a interpretare proprio il ruolo del padre, da giovane.
Dopo questa prova siamo
ancora più curiosi di rivedere il giovane per metà italiano, tre
ottavi polacco e uno slovacco. Che non a caso ritroveremo
prossimamente nel The Gray Man dei fratelli
Anthony and Joe Russo, nel Cat
Person di Susanna Fogel e in
Disappointment Blvd., horror comedy diretta da
Ari Aster e interpretata con lui da Joaquin Phoenix. Nella finzione, il futuro è
suo, come viene ripetuto più volte e come la HBO ci ha già
mostrato, per il resto vedremo. Di certo, qui si mostra in grado di
tenere la scena in una storia che tra le ‘pieghe’ accennate riesce
a parlare di questione nera, condizione femminile (anche in Italia,
dove “si invecchia presto”, le donne vestono di nero e comandano i
preti), obiezione di coscienza e della malinconia di non poter
vivere di sogni propri ed emozioni sincere.
Il rapporto tra Nivola e
Gandolfini cambia, continuamente, mentre i due personaggi crescono.
E crescono le influenze e gli insegnamenti di una esistenza nella
quale il dolore è norma, la morte un accidente, i piaceri
passeggeri e da godere rapidamente, anche a costo di contravvenire
a principi saldi quanto le ambiguità che li accompagnano. Non una
vera e propria educazione siberiana, ma una rappresentazione
riveduta e corretta del Sogno Americano. Come in molti han già
fatto prima, ma che nella forma ibrida filmico-televisiva del
presupposto acquista un’interessante aura, e forse trova una strada
diversa per raggiungere gli spettatori.
Che potranno apprezzare
le connessioni con la serie della quale sono stati a lungo fan o
fare tesoro delle tante lezioni e perle di filosofia targate New
Jersey, o farsi conquistare da una saga familiare dominata dalle
assenze (di figure paterne e di riferimento, in primis) e dai
rimpianti. Dove al crescendo dell’intreccio si associa
l’approfondimento dei rapporti tra i diversi personaggi e delle
loro caratterizzazioni. E nella quale a vincere su tutto – alla
fine – sembra essere il dolore, che come Moltisanti insegna: “viene
dal desiderare le cose”, “troppo” o “troppe” verrebbe da aggiungere
in uno slancio didascalico.
Ultima
notte a Soho, il nuovo film del regista Edgar
Wright presentato
Fuori Concorso alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di
Venezia. Nel cast protagonisti
Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie,
Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael
Ajao, Synnøve Karlsen
Una misteriosa connessione attraverso il tempo e
spazio. Niente è come sembra nel thriller psicologico di Edgar
Wright Ultima
notte a Soho. Eloise (Thomasin McKenzie), un’aspirante
stilista di moda, è misteriosamente in grado di entrare negli anni
’60 dove incontra un’affascinante aspirante cantante, Sandy
(Anya
Taylor-Joy). Ma i sogni del passato iniziano a
incrinarsi e frantumarsi in qualcosa di molto più oscuro.
Al via le riprese di Ti
mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con protagonisti
Elodie al suo esordio cinematografico e Francesco
Patané. Tratto dall’omonimo libro-inchiesta di Carlo
Bonini e Giuliano Foschini edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore
Ti
mangio il cuoreè un gangster movie e
una grande, tragica storia d’amore. Girato in bianco e nero,
il film è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema,
con il supporto logistico di Apulia Film
Commission. Le riprese si svolgono interamente in Puglia
per una durata di otto settimane.
Ti
mangio il cuore contiene materia ad alta temperatura.
Amore, morte, criminalità, riti e impossibile redenzione in un
meridione oscuro e misterioso. Tutti elementi magnetici che ho
deciso di raccontare in bianco e nero, perché da subito ho sentito
che erano questi i colori di una storia contemporanea, eppure così
profondamente ancestrale nei sentimenti, negli atti, nelle
sentenze.” Pippo Mezzapesa
Accanto ai protagonisti
Elodie, al suo esordio cinematografico, e
Francesco Patané nel cast anche Lidia
Vitale, Francesco Di Leva,
Tommaso Ragno, Giovanni Trombetta,
Letizia Cartolaro, Michele
Placido e Brenno Placido. La
sceneggiatura è firmata da Antonella Gaeta,
Pippo Mezzapesa e Davide Serino,
la fotografia è di Michele D’Attanasio, la
scenografia di Daniele Frabetti, i costumi di
Ursula Patzak e il montaggio di
Giogiò Franchini.
La trama
Puglia, dimenticati da Dio gli
altopiani del Gargano sono contesi da criminali che sembrano venire
da un tempo remoto. Una terra da far west, in cui il sangue si lava
con il sangue. A riaccendere l’odio tra due famiglie rivali, un
amore proibito: quello tra Andrea, erede dei Malatesta, e Marilena,
la bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione
impossibile da estirpare che travolge la ragione e riaccende la
guerra tra i clan.
Dopo aver interpretato un’icona di
bontà e coraggio con Wonder Woman,
Gal Gadot è pronta a cambiare pelle, dal momento che è
stata scelta come interprete per dare corpo a Grimilde, la Regina
Cattiva nel live action di Biancaneve e i Sette
Nani in produzione alla Disney.
Il cartone animato originale di
Biancaneve e i sette nani, basato sulla fiaba dei fratelli Grimm, è
stato pubblicato per la prima volta nel 1938. È stato il primo
lungometraggio animato della Disney ed è diventato un enorme
successo per lo studio. Gli addetti ai lavori dicono che questo
film amplierà la storia e la musica dell’originale. Benj
Pasek e Justin Paul, il duo dietro La La
Land, The Greatest Showman e
Dear Evan Hansen, scriveranno nuove canzoni per il
film. Uno dei motivi principali per cui lo studio si è preso il
tempo necessario per questo adattamento è assicurarsi di ottenere
la musica giusta, e gli addetti ai lavori aggiungono che i vertici
Disney sono entusiasti di ciò che Pasek e Paul hanno escogitato
dopo le prime prove.
Rachel Zegler è stata scelta per il ruolo
di Biancaneve, mentre
Gal Gadot sarà Grimilde, la Regina Cattiva.
Prima dell’uscita di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, circolava un
rumor secondo cui Matt Smith (da oggi nelle nostre sale con
Ultima
notte a Soho) era stato ingaggiato per un ruolo chiave
nell’ultimo capitolo della trilogia sequel della celebre saga
fantascientifica.
Quando il film è arrivato nelle
sale, non c’era traccia della presenza dell’attore britannico, cosa
che spinse molti a credere che quelle voci circa il suo
coinvolgimento fossero semplicemente infondate. Ebbene, oggi
scopriamo che in realtà Smith avrebbe dovuto recitare davvero in
Episodio IX, e a confermarlo è stato lo stesso attore
durante una recente intervista all’interno del podcast Happy Sad
Confused di Josh Horowitz (via
CBM).
All’epoca dei rumor, i fan avevano
ipotizzato che Matt Smith potesse interpretare una versione
più giovane dell’Imperatore Palpatine o addirittura suo figlio.
L’attore non ha rivelato di quale personaggio si trattasse, ma ha
confermato che il suo ruolo all’interno della storia era piuttosto
importante.
“Non posso scendere in dettagli,
ma sarebbe stata una cosa piuttosto interessante”, ha ammesso
Smith. “Era un personaggio che avrebbe avuto un grosso impatto
sulla storia. Avrebbe davvero trasformato la narrativa del
franchise. Non ci sono stati costume test o altro. Soltanto un paio
di incontri per discuterne. Ma alla fine non se n’è fatto più
niente. Chissà, forse un giorno mi chiameranno di nuovo. Mai dire
mai.”
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della Saga degli Skywalker. Il film, diretto da
Patty Jenkins (regista di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Debutterà 2
dicembre con Notorious Pictures, Il
Colore della Libertà, l’ultimo film del regista
candidato all’Oscar Barry Alexander Brown con la
produzione esecutiva di Spike Lee, che vede nel
cast: Lucas Till, Lucy Hale, Cedric The
Entertainer e Brian Dennehy. Tratto dal
libro di memorie di Bob Zellner, il film racconta
la storia vera del movimento per i diritti civili degli anni
’60.
Tratto dal celebre libro di memorie
The Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in
the Freedom Movement di Bob Zellner
e Constance Curry, Il
Colore della Libertà ripercorre alcuni degli anni più
bui della storia degli Stati Uniti, quelli della ferocia del Ku
Klux Klan e delle battaglie fondamentali per la fine della
segregazione razziale.
Il Colore della Libertà, la trama
Ambientato negli anni ’60, la
pellicola offre un ritratto reale e coraggioso del giovane Bob
Zellner, nipote di un membro della setta razzista (interpretato dal
talentuosissimo Lucas Till) che si ritrova, suo malgrado, a
dover scegliere ad un certo punto della sua vita da che parte della
storia voler stare.
Il regista schiva con audacia gli
stereotipi narrativi anglosassoni del “giovane bianco” che si erge
a paladino, restituendo un ritratto crudo e reale, fatto anche di
contraddizioni e inquietudini, di un giovane che si ritrova a fare
i conti con un risveglio morale del tutto inaspettato e per cui
dovrà scontrarsi anche con gli affetti a lui più cari. Nel film le
storie dei singoli personaggi si incontrano e si alternano con
immagini di repertorio, in cui si riconosce in modo inequivocabile
il percorso decennale del regista al fianco di Spike Lee come suo
montatore. Barry Alexander Brown riesce, così, a restituire con
estrema verosimiglianza tutte le assurdità e le crudeltà degli
Stati del Sud di quegli anni – le stesse che, purtroppo, ancora
oggi vengono denunciate dal movimento di Black Lives
Matter – mostrandosi come un vero e proprio “grido di
rivolta”, un monito a non dimenticare il passato, a continuare a
raccontare un pezzo di storia che oggi più che mai è di grande
attualità.
Debutterà al cinema il 04 novembre
2021
I molti santi del New Jersey, il tanto atteso prequel
della pluripremiata serie HBO I Soprano diretto da
Alan Taylor. I
molti santi del New Jersey è interpretato da
Alessandro Nivola (“Disobedience”, “American Hustle –
L’apparenza inganna”), il vincitore del premio Tony,
Leslie Odom Jr. (“Hamilton” a Broadway, “Assassinio sull’ Orient
Express”),
Jon Bernthal (“Baby Driver – Il genio della fuga”,
“The Wolf of Wall Street”),
Corey Stoll (“First Man – Il primo uomo”, “Ant-Man”),
Michael Gandolfini (la serie TV “The Deuce: La via del porno”),
Billy Magnussen (“Game Night – Indovina chi muore stasera?”, “La
grande scommessa”), John Magaro (“L’ultima tempesta”, “Not Fade
Away”), Michela De Rossi (“La terra dell’abbastanza,” la serie TV
“I topi”) con il vincitore dell’Emmy,
Ray Liotta (la serie TV “Shades of Blue”, “Quei bravi
ragazzi”) e la candidata all’Oscar
Vera Farmiga (“Tra le nuvole”, i film “The
Conjuring”).
Il film è ambientato negli
esplosivi anni ’60, nell’epoca delle rivolte di Newark (New Jersey)
e degli scontri violenti tra la comunità afroamericana e quella
italiana. E in particolare, è tra i gangster dei rispettivi gruppi,
che la pericolosa rivalità diventa particolarmente letale. New Line
Cinema presenta, in associazione con Home Box Office, una
produzione Chase Films: ” I Molti Santi del New
Jersey”. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla
Warner Bros. Pictures. In Italia il film uscirà al cinema domani,
giovedì 4 Novembre 2021.
Alan Taylor
(“Thor: The Dark World”), che ha vinto un
Emmy per la regia de “I Soprano”, ha diretto il film da una
sceneggiatura del creatore della serie David Chase, e Lawrence
Konner, basata sui personaggi creati da Chase. La produzione è di
Chase e Konner mentre Michael Disco, Richard Brener, Nicole Lambert
e Marcus Viscidi sono i produttori esecutivi. La squadra creativa
di Taylor che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore
della fotografia Kramer Morgenthau (“Creed II”, “Thor: The Dark
World”), lo scenografo Bob Shaw (“The Wolf of Wall Street”, “I
Soprano”), il montatore nominato all’Oscar Christopher Tellefsen
(“L’arte di vincere”, “A Quiet Place- Un posto tranquillo”) e la
costumista Amy Westcott (“The Wrestler”, “Il cigno nero”).
I molti santi del New Jersey è stato girato tra il New
Jersey e New York, e nel film sono presenti diversi personaggi
famosi della serie originale che ha ispirato il film. Andata in
onda per sei stagioni, la serie “I Soprano” – ampiamente
considerata come una delle più grandi e influenti serie drammatiche
televisive di tutti i tempi – è stata premiata con 21 Primetime
Emmy Award, cinque Golden Globe e due Peabody Award, solo per
citare alcuni riconoscimenti.
Le riprese della
seconda stagione della serie Amazon Original
Good
Omens sono iniziate in Scozia, con gli
attori pluripremiati Michael Sheen (Quiz,
Staged) e David Tennant (Des,
Staged), che tornano nei ruoli principali dell’angelo
Aziraphale e del demone Crowley. Al fianco di Sheen e Tennant
troviamo molti degli attori chiave della prima stagione che
tornano, alcuni reinterpretando i loro ruoli e altri nelle vesti di
nuovi personaggi. Good Omens 2 sarà disponibile in
esclusiva su Prime
Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo –
la data di uscita sarà annunciata in un secondo momento.
Originariamente basata sul romanzo
best-seller internazionale di Terry Pratchett e Neil Gaiman, la
nuova stagione esplorerà trame che vanno oltre il materiale
originale per fare luce sulla strana amicizia tra Aziraphale, un
angelo esigente, commerciante di libri rari, e il demone dalla vita
frenetica Crowley. Essendo stati sulla Terra sin dall’Inizio, e
avendo ormai sventato l’Apocalisse, Aziraphale e Crowley stanno
tornando a una comoda vita tra i mortali a Soho, Londra, quando un
messaggero inaspettato li mette davanti
a un mistero sorprendente.
Il cast, con alcuni interpreti che
tornano dopo la prima stagione per interpretare nuovi ruoli nella
seconda, include:
Reece Shearsmith (Inside No.
9, The League of Gentlemen)
Nina Sosanya (Red
Joan, Killing Eve, Last Tango in
Halifax, Screw)
I personaggi interpretati da
ciascun attore verranno svelati in un secondo momento. Lo
scrittore e co-showrunner Neil Gaiman ha
commentato: “Sono così felice di tornare nuovamente per le
strade di Soho, a guardare ogni giorno le magnifiche performance
attoriali di Michael Sheen e David Tennant. Mi manca il genio di
Terry Pratchett, ma sembra che ci stiamo ancora tutti muovendo
nella sua mente. È stato un vero piacere avere con me il brillante
John Finnemore come co-sceneggiatore degli intrighi della storia di
questa stagione, e lavorare con il regista e mio co-showrunner
Douglas Mackinnon mentre porta avanti la nave, insieme al nostro
sorprendente equipaggio, tornato per questa seconda avventura. In
questa stagione avremo nuove avventure con vecchi amici, per
risolvere alcuni misteri estremamente misteriosi e per
incontrare alcuni umani completamente nuovi (vivi, morti e
altro), angeli e demoni. Siamo stati fortunati nella prima stagione
ad avere così tanti attori eccezionali, quindi ho avuto il piacere
di invitarli a tornare, quando possibile, alcuni nei ruoli che
interpretavano originariamente, altri interpretando nuove
parti scritte apposta per loro”.
Il co-showrunner e regista Douglas
Mackinnon ha dichiarato: “Avere una compagnia di attori che si
riunisce per questa seconda stagione di Good
Omens è come riunire una famiglia, questa volta in
Scozia. Non solo il cast, ma anche molti membri della troupe della
prima stagione di Good
Omens si sono ritrovati insieme. La nostra squadra si
sta arricchendo di nuovi talenti davanti e dietro la macchina da
presa, quindi sono entusiasta di essere al timone per altri sei
episodi di quello che speriamo sarà un intrattenimento
paradisiaco”.
Neil Gaiman
continua come executive producer e sarà co-showrunner con
l’executive producer Douglas Mackinnon, che tornerà anche alla
regia. Rob Wilkins di Narrativia, in rappresentanza del Terry
Pratchett estate, John Finnemore e l’head of comedy di BBC Studios
Productions Josh Cole saranno anche executive producer, con
Finnemore co-writer con Gaiman. Good
Omens è basato sull’amatissimo best-seller
internazionale scritto da Terry Pratchett (Hogfather) e Gaiman. La
nuova stagione è prodotta da Amazon Studios, BBC Studios
Productions, The Blank Corporation e Narrativia.
Nell’edizione 2021 di
Lucca Comics & Games che ha
rappresentato un’importante ripartenza per la manifestazione,
l’Area Movie a cura di QMI si è imposta tra i protagonisti di
questa edizione.
La più giovane delle aree tematiche
di Lucca C&G ha offerto al pubblico un ricco palinsesto
con 21 appuntamenti al cinema e 3 eventi
speciali seguiti e applauditi da tantissimi spettatori e
appassionati.
Tra i momenti indimenticabili di
questa edizione, il ritorno di The
Witcher che dopo il 2019 ha scelto
nuovamente Lucca Comics & Games come location
per il lancio della nuova stagione, in arrivo su Netflix dal 17 dicembre, alla presenza degli
attori Kim Bodnia e Joey
Batey, la creatrice della serie Lauren
Schmidt Hissrich, la costume designer Lucinda
Wright e il production designer Andrew
Laws. In occasione dell’uscita di Strappare
lungo i bordi il 17 novembre su Netflix,
l’Area Movie ha ospitato uno speciale panel al Teatro del Giglio
con Zerocalcare e Giorgio
Scorza (produttore della serie) per raccontare la serie
tv.
Ma l’Area Movie ha visto
protagonisti tanti altri grandi nomi, tra cui: Frank
Miller accompagnato da Silenn
Thomas, regista del documentario dedicato alla vita e alla
carriera del maestro Frank
Miller – American Genius; Simon
Bouisson, Théo Fernandeze Aloïse
Sauvage, regista e protagonisti della serie
RaiPlay Stalk, di cui sono stati presentati in
anteprima i primi due episodi della seconda
stagione; Giovanni
Rigano e Massimo Rocca, gli
artisti italiani che hanno realizzato la Graphic Novel
di Encanto, nuovo film d’animazione
Disney; i registi Gabriele Mainetti
e Alessandro Rak, il creatore di
Rainbow Iginio Straffi.
Grande successo anche per le
anteprime e le proiezioni speciali tra cui i primi due episodi
della serie Dopesick – Dichiarazione di
Dipendenza su Disney+ dal 12 novembre, l’appuntamento
per i più piccoli con Pinocchio & Friends,
l’anteprima dei primi due episodi di Superman &
Lois e il tutto sold out per Ghostbusters:
Legacy, My Hero Academia ed Eternalsche
ha chiuso il programma dell’Area Movie.
E tre appuntamenti speciali che
hanno portato il grande cinema fuori dalla sala: l’esposizione
della Ecto-1, la mitica auto degli
acchiappafantasmi, in occasione della proiezione di
Ghostbusters: Legacy, la sfilata di moda a
tema Swinging London per Ultima notte a Soho a
cui hanno partecipato 15 modelle e modelli tra cui Maurizio
Merluzzo (doppiatore e attore), Himorta (cosplayer e showgirl) e
Cristina Scabbia (Cantante dei Lacuna Coil), e la video-proiezione
della digital rain di Matrix che
ha animato i palazzi di piazza del Giglio.
Ad arricchire il programma dell’Area
Movie per questa edizione ci sono stati anche tanti eventi digitali
con 9 panel digital dedicati al mondo Movie
sul canale Twitch di Lucca Comics & Games, tra cui: la
diretta dell’evento The
Witcher, l’intervista esclusiva a Gabriele Mainetti e
quella al cast di Stalk. A questi si aggiungono altri 9 incontri
dedicati all’Area Movie sul canale Twitch di Badtaste come la
monografia di Francesco Alò dedicata a Matrix e
approfondimenti critici sulla saga
di Scream e Ghostbusters:
Legacy.
Tra le attività speciali a
Lucca Comics & Games
dedicate al cinema e alle serie tv, il Loggiato Pretorio ha
ospitato lo stand di Infinity+ dedicato a Schitt’s Creek. Sempre al
Loggiato Pretorio, QMI ha curato la presenza di NeN Energia a
Lucca Comics & Games 2021
con lo stand “La Casa Distratta”.
Il successo di quest’anno dell’Area
Movie è stato reso possibile grazie ai tanti partner che hanno
portato a Lucca i loro contenuti: The Walt Disney Company
Italia, Netflix, Warner Bros. Entertainment, Sony Pictures, 01
distribution, Universal Pictures, RaiPlay, Rai Ragazzi, Rai 4,
Rainbow, Eagle Pictures, Minerva Pictures, Nexo Digital, Paramount
Pictures.
Il 3 novembre è una data molto
speciale per il cinema italiano, in quanto in questo giorno di
novant’anni fa nasceva una delle più importanti, brave e belle
attrici della storia del cinema italiano. Si parla naturalmente
di Monica Vitti,
volto, voce e carisma ancora oggi senza eguali nella produzione
cinematografica nostrana. Definita da molti come una vera e propria
icona, la Vitti ha nel corso della sua lunga carriera recitato con
i più grandi registi e attori, distinguendosi in generi diversi e
affermandosi con una serie di personaggi ancora oggi memorabili.
Tra i suoi film più acclamati si ritrova L’anatra
all’arancia (qui la recensione), del
1975.
In occasione dei novant’anni
dell’attrice, il canale televisivo Cine 34 offre
una serie di film da lei interpretati, tra cui proprio questo
titolo diretto da Luciano Salce, tra i maggiori
registi del suo tempo. L’anatra all’arancia è basato
sull’omonimo testo teatrale di William
Douglas-Home e Marc-Gilbert Sauvajon, e
proprio per questo presenta una costruzione che rimanda al teatro,
con grossomodo un’unica location all’interno della quale si animano
le vicende dei protagonisti e i loro intrecci. Girato a Roma e
nella vila al mare a Punta Ala, frazione di Castiglione della
Pescaia, il film è ancora oggi un classico della commedia
italiana.
Per celebrare il compleanno della
Vitti non vi è dunque niente di meglio che riscoprire questo suo
film, grazie al quale si è confermata una volta di più come la
grandissima attrice che è. Inoltre, tra commedia e racconto
sentimentale, L’anatra all’arancia è davvero uno dei
grandi film del nostro cinema. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
L’anatra all’arancia: la trama del film
Protagonisti del film sono
Livio e Lisa Stefani, una coppia
sposata da dieci anni e continuamente in crisi. I due, che non
hanno mai mancato di avere relazioni extraconiugali, sembrano però
ora arrivati ad un vero e proprio punto di non ritorno. Lisa,
infatti, si è perdutamente innamorata di
Jean-Claude, un francese ricco e affascinante con
il quale intende fuggire in Francia. Venuto a conoscenza di ciò,
Livio svela a sé stesso una certa paura di perdere la donna che ha
accanto da anni. La consapevolezza che questa potrebbe essere la
rottura definitiva tra di loro, infatti, gli fa comprendere di
amare ancora moltissimo la moglie.
Per tentare di impedire che Lisa lo
abbandoni, egli decide dunque di adottare una tattica molto
sottile, evitando assolutamente di ricorrere a scenate di gelosia
o, peggio ancora, alla violenza. Invita dunque la moglie a
trascorrere un ultimo fine settimana insieme nella loro villa al
mare. Oltre a loro due, però, Livio invita anche lo stesso
Jean-Claude, con il quale afferma di voler diventare amico, e la
sua segretaria e amante Patty, detta “pigna
secca”. Nell’incontro a quattro, che ufficialmente dovrebbe
consacrare civilmente e senza traumi una separazione consensuale,
la gelosia cresce tra i due consorti. Ben presto, ognuno cercherà
di screditare l’altro agli occhi del rispettivo amante.
L’anatra all’arancia: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare la
protagonista femminile Lisa Stefani vi è Monica
Vitti. Per la sua interpretazione, l’attrice ha vinto il
suo quarto di cinque David di Donatello come miglior attrice
protagonista, come anche il terzo di tre Nastri d’argento. Ancora
oggi quella in questo film è considerata una delle sue
interpretazioni più divertenti e coinvolgenti, che la confermano
come una delle regine della commedia all’italiana. Accanto a lei,
nel ruolo del marito Livio, si ritrova invece UgoTognazzi, altro grande interprete della commedia
italiana. Jean-Claude, invece, è interpretato da John
Richardson, attore britannico principalmente attivo nel
cinema italiano. La segretaria Patty, invece, è interpretata da
Barbara Bouchet.
L’anatra all’arancia: la ricetta
del piatto
All’interno del film, l’anatra
all’arancia ha un significato molto speciale per i due
protagonisti. Si tratta infatti della pietanza che Lisa e Livio
mangiarono durante il loro viaggio di nozze e che ancora oggi
ricorda ai due il loro amore. A questo, Livio aggiunge poi un
ingrediente segreto: il piticarmo, una presunta spezia
afrodisiaca. Grazie a questo film, tale piatto ha ottenuto una
notevole notorietà in più e in molti dopo averlo visto preparare da
Tognazzi hanno cercato di riproporlo nella propria cucina. Per
preparare questa antica ricetta, occorre prendere un’anatra già
pulita e iniziare insaporendo il suo interno con sale, pepe e
un’arancia tagliata in 4 spicchi. Successivamente, si dovrà
prendere una casseruola e imburrarla per bene cosicché, una volta
che il burro si sarà sciolto, vi si potrà mettere la carne a
rosolare, a fuoco medio, da entrambi i lati.
Fatto ciò, si dovrà sfumare con un
bicchiere di vino bianco e lasciar cuocere per 50 minuti a fiamma
bassa, inumidendo la carne di tanto in tanto con del brodo per
evitare che si secchi. Nel frattempo si potrà preparare la salsa
alle arance tagliando la scorza in striscioline da far poi bollire
per 2 minuti. Spremere poi il succo di 2 arance e tagliare a
spicchi vivi la polpa delle altre 2. Aggiungere poi all’anatra in
cottura la polpa a spicchi, le striscioline, il succo filtrato e un
bicchierino di Grand Marnier o altro liquore all’arancia a proprio
piacere. Mescolare poi il tutto per altri 5 minuti così che si
amalgami bene il composto e, a cottura ultimata, togliere l’anatra
dal tegame avvolgendola in un foglio di alluminio che ne preservi
il calore. Per concludere, si potrà serviree l’anatra ancora calda
su un bel piatto di portata, versandovi sopra la salsa e
decorandola con fette di arancia per guarnizione.
L’anatra all’arancia: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
L’anatra all’arancia grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 3 novembre alle ore
21:00 sul canale Cine 34.
Disponibile su Netflix dal 3
Novembre, The
Harder They Fall costituisce il debutto alla regia di
Jeymes Samuel, cantautore e musicista britannico.
Western dalle tinte tarantiniane e inserito in un’ottica del sempre
più imperante revisionismo storico, presenta un cast ottimamente
assemblato, in cui figurano Jonathan Majors,
Idris Elba, Zazie Beetz,
Regina King, Delroy Lindo,
Lakeith Stanfield, RJ Cyler, Danielle Deadwyler,
Edi Gathegi e Deon Cole.
The Harder They Fall: revisionismo
delle leggende del vecchio West
Quando il fuorilegge Nat
Love viene a sapere dell’uscita di prigione del nemico
Rufus Buck, riunisce la sua gang per rintracciarlo
e vendicarsi. Ad affiancarlo in questo western tanto innovativo
quanto fedele alla tradizione sono l’ex amata Stagecoach
Mary, i suoi fidati bracci destri (l’irascibile
Bill Pickett e il lesto Jim
Beckwourth) e un avversario trasformato inaspettatamente
in alleato. Da parte sua, Rufus Buck ha una temibile banda che non
accetta sconfitte e include la traditrice Trudy Smith e Cherokee
Bill.
La presenza di personaggi
afroamericani in storyline western è stata normalmente per lo più
giustificata dai richiami alla piaga dello schiavismo, seppur si
sappia con accuratezza che di cow-boy africani ce ne furono eccome:
ecco infatti che Samuel si focalizza in The
Harder They Fall sulle vicende di uno dei più celebri
eroi afroamericani del West, Nat Love, cowboy
americano ed ex schiavo nel periodo successivo alla guerra civile
americana, le cui imprese lo hanno reso uno degli eroi più famosi
del Vecchio West.
Samuel rinfresca i familiari tropi
western, le situazioni e i dialoghi tipici del genere con un senso
dell’umorismo tagliente e una sensibilità attuale. The
Harder They Fall mette sotto i riflettori le leggende
nere del vecchio West: non solo quella di Buck e
Love, ma anche le storie di
Sally, Picket,
Beckwourth e Cherokee Bill. La
narrazione delle loro gesta si serve di pezzi hip hop, reggae e
funk alimentato da ottoni per conferire al film un’energia
galoppante, trainata da un Samuel impegnato
pedissequamente in ogni aspetto dello spettacolo western, dagli
aspetti tecnici fino agli accattivanti costumi.
The Harder They
Fall riuscirà a distinguersi all’interno di un genere
affollato, grazie alla miscela di musica innovativa ed elementi
visivi che in qualche modo riescono a far sentire il film
sorprendentemente fresco e allo stesso tempo appropriato al tono
dell’epoca. La colonna sonora del film, che ondeggia tra gli
spirituals dell’epoca della schiavitù e il moderno e
potente hip-hop, trascinandoci più a fondo nel suo grintoso mondo
di pistoleri e fuorilegge, e la direzione stilistica precisa di
Samuel riempiono ogni scena di simbolismo e
inquadrature memorabili e fortemente stilizzate.
Come regista, Jeymes
Samuel si preoccupa innanzitutto di rendere giustizia a
queste figure della vita reale e di dare vita alle loro personalità
con una variazione moderna. Oltre a spingere a riconoscere
l’esistenza di queste personalità, The Harder They
Fall prende meno la via della serietà, giocando piuttosto
con violenza e sequenze truculente. È un rappresentazione di
orgogliosa cultura pop nera che si eleva con tecnica registica,
recitazione magnetica e schizzi di sangue tarantiniani, che
entusiasmeranno il pubblico. I fondamenti sono così ben eseguiti
che l’intreccio narrativo risulta anche un po’ emotivo durante il
suo climax.
The Harder They Fall: un cast di tutto punto
The Harder They
Fall trabocca di personaggi e colpi di scena piuttosto
memorabili nel corso dei suoi 137 minuti di durata. Major si
conferma tra i nuovi protagonisti più accattivanti di Hollywood e
The
Harder They Fall ne è la prova definitiva, dopo la
ottima prestazione in
Lovecraft Country della HBO. Questa
performance si aggiunge al suo crescente curriculum, regalandoci
una prestazione ottimale nel ruolo di Nat, un fuorilegge che ruba
ai fuorilegge, mascherato da un sorriso che nasconde la sua rabbia
interiore e la ricerca di vendetta contro Buck. Come gli
dice Mary, “Finché quell’uomo respira, il tuo spirito sarà
maledetto e selvaggio come non mai“.
Elba è sicuramente
in grado di interpretare il suo opposto, portando la sua usuale
ferocia teatrale ma anche conferendo al suo cattivo una senile,
persino saggia pensosità. Anche il cast di supporto intorno al duo
di duellanti è solido, specialmente King come antagonista senza
fronzoli con un iconico cappello a bombetta;
Stanfield che dà al western la canaglia più
imprevedibile e particolare dai tempi del Doc
Holliday di Val Kilmer in Tombstone; e Lindo che
interpreta Reeves, lo sceriffo degli Stati Uniti
che in alcuni frangenti può essere considerato un’ispirazione per
il Lone Ranger.
Tra il resto della banda di
Nat, Zazie Beetz si getta nel
ruolo dell’ex amante di Nat, Stagecoach Mary, e
mantiene il personaggio prominente e convincente nonostante un arco
che la mette in disparte per gran parte della storia. RJ
Cyler e Edi Gathegi ritraggono
rispettivamente il presuntuoso esperto di tiro al volo Bill
Pickett e il tiratore scelto Jim
Beckwourth, e le scene che gli vengono concesse – sia
insieme che individualmente – aiutano a rilassare l’atmosfera di un
film meticolosamente realizzato e attentamente strutturato con
alcuni scambi di dialogo veramente divertenti.
“L’infida” Trudy
Smith è il tipo di killer freddo e calcolatore che un
attore può divertirsi a interpretare, e l’attrice di
WatchmenRegina King lo fa chiaramente. Anche
stando accanto allo spietato e aspirante signore del crimine di
Elba, la King rende chiaro in ogni momento che è lei la persona più
pericolosa nella stanza – uomo o donna – in più di un’occasione, e
vende efficacemente questa minaccia più e più volte nel corso del
film.
D’altra parte, la performance del
candidato all’Oscar Lakeith Stanfield rende
l’imprevedibile pistolero Cherokee Bill uno dei
personaggi più imperscrutabili del film, con una morale confusa,
abilità letali e una linea di dialogo brillantemente proclamata. Le
sue motivazioni sono tanto confuse quanto lo è l’impressione che lo
spettatore ha del personaggio e l’affezione nei suoi confronti
oscilla tra il voler vedere un futuro intero film sul suo
personaggio e il volerlo vedere sconfitto quanto prima.
Dato che Jeymes
Samuel sembra amorevolmente attratto dal genere western,
speriamo che gli vengano concesse ulteriore possibilità per
illuminare il panorama Netflix e intrattenerci con altre storie dinamiche di
fuorilegge non celebrati, che meritano di essere raccontate.
Nel giro di pochi anni, l’attore
RJ Cyler è diventato estremamente popolare grazie
ad una serie di film di successo, grazie ai quali ha potuto dar
prova delle sue qualità come interprete. Diviso tra cinema e
televisione, egli è oggi uno dei volti più promettenti della sua
generazione, con numerosi progetti in lavorazione che gli
permetteranno di consolidare e consacrare la propria carriera.
Ecco 10 cose che non sai su RJ Cyler.
RJ Cyler: i suoi film e il suo 2021
1. Ha debuttato con un noto
film. R.J. Cyler ha esordito sul grande schermo nel 2015
interpretando il regista liceale Earl nella
commedia giovanile dolce-amara Quel fantastico peggior anno
della mia vita insieme a Thomas Mann, Olivia Cooke,
Nick Offerman e Connie Britton. Per la
sua interpretazione in questo film, premiato a numerosi festival,
R.J. Cyler è stato candidato per il Black Reel e per il premio
dell’associazione dei critici cinematografici di San Diego. Tale
successo gli ha permesso di prendere parte a film di particolare
popolarità.
3. Ha due nuovi film in
lavorazione. Per il 2022 l’attore è atteso con due nuovi
film lungometraggi, attualmente in fase di post-produzione. Il
primo di questi, Freedom’s Path, lo vedrà recitare nel
ruolo dello schiavo afroamericano Kitch, il quale stringe una
profonda amicizia con il soldato bianco William. Cyler figurerà
anche come produttore esecutivo di questo film. Il secondo dei due
progetti è invece Emergency, con Sabrina
Carpenter e Maddie Nichols.
RJ Cyler: le serie e gli show TV
4. È noto per alcune serie
televisive. Parallelamente alla carriera da attore per il
cinema, Cyler si è distinto anche per la sua partecipazione a
diverse serie di successo. La prima di queste è Vice
Principals, dove dal 2016 al 2017 ha recitato nei panni di
Luke Brown. In seguito, dal 2017 al 2018 è stato Adam Proteau in
I’m Dying Up Here – Chi è di scena, serie prodotta da
Jim Carrey. Dal
2018 al 2019 ha invece recitato in Black Lightning nel
ruolo di Todd Green, mentre nel 2019 è stato Jones nell’episodio
pilota di Swamp Thing. Nello stesso 2019 ha poi
interpretato Marcus Elliot in Scream: la serie.
5. Ha recitato in un film
televisivo. Oltre a prendere parte a diverse serie, nel
2019 RJ Cyler ha recitato anche nel film per la TV dal titolo
DarkCargo. Questo è descritto come un thriller
neo-noir ad alto numero di ottani, guidato dal cliffhanger,
ambientato nella grande cabina del camion di Joe Dobbs mentre
attraversa le notti più buie della sua vita. In questo film Cyler
recita nei panni di Anthony, mentre il protagonista ha il volto di
Chris Messina.
RJ Cyler: è su Instagram
6. Ha un profilo sul social
network. L’attore è presente su Instagram con un proprio
account verificato il cui nome è @rj_cyler. All’interno di questo
Cyler vanta oltre 139 mila follower, ed è solito pubblicare post di
vario genere. Questi ad oggi sono circa 400 e spaziano da momenti
di svago in compagna di amici o della sua famiglia sino alla
promozione dei suoi progetti cinematografici e televisivi. Seguendo
il suo profilo, dunque, si potrà essere sempre aggiornati sulle sue
attività.
RJ Cyler: il suo patrimonio
7. È sempre più
pagato. Sono bastati pochi anni a RJ Cyler per affermarsi
come uno degli attori più richiesti della sua generazione. Grazie
ai film di successo a cui ha partecipato, come anche alle serie
televisive, egli vanta oggi un patrimonio netto attestato intorno
al milione di dollari. Si tratta di una cifra destinata a crescere,
specialmente considerando la prolificità artistica dimostrata da
Cyler.
RJ Cyler in Scream
8. Ha recitato nella terza
stagione della serie. Popolare saga cinematografica di
genere horror, Scream è negli ultimi anni stata portata
anche in televisione grazie ad una serie TV. Nella terza stagione
di questa, Cyler ha recitato nel ruolo di Marcus Elliot.
Nell’assumere tale ruolo, Cyler è divenuto il primo maschio
protagonista del franchise, in quanto nei film è Sidney Prescott e
nelle prime due stagioni della serie tale ruolo era ricopertoda
Emma Duval.
RJ Cyler in Power Rangers
9. Si è allenato molto per
il suo ruolo. Quello di Blue Ranger in Power
Rangers è stato il primo vero ruolo d’azione nella carriera di
Cyler, nonché il suo primo film dal grande budget. Per poter
assumere i panni di tale personaggio, l’attore si è trovato a
doversi sottoporre ad un allenamento intensivo al fine di
implementare la propria resistenza e massa muscolare. Così facendo,
ha infine potuto interpretare personalmente molte delle scene più
complesse, come quelle di battaglia.
RJ Cyler: età e altezza dell’attore
10. RJ Cyler è nato il 21
marzo del 1995 a Jacksonville, in Florida, Stati Uniti.
L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.
Tra le più apprezzate attrici
cinematografiche, Helen Mirren è attiva da quattro
decenni in teatro, televisione e cinema. Grazie ai suoi acclamati
ruoli ha vinto numerosi premi, affermandosi per la grazia e
l’incisività delle sue interpretazioni. Ancora oggi l’attrice non
manca di dimostrare il suo talento, sempre attenta nelle sue scelte
e capace di dare spessore a qualsiasi progetto a cui prende
parte.
Ecco 10 cose che non sai di
Helen Mirren.
Helen Mirren: i suoi film
1. Ha una vasta
filmografia. La carriera cinematografica dell’attrice ha
inizio nel 1967 con il film Herostratus. Inizia poi ad
affermarsi recitando in importanti film di celebri autori, come
L’età del consenso (1969), Caligola (1979),
Mosquito Coast (1986), Il cuoco, il ladro sua moglie e
l’amante (1989), Cortesie per gli ospiti (1990),
La pazzia di Re Giorgio (1994), Se mi amate…
(1997), La promessa (2001), Gosford Park (2001),
Quando meno te lo aspetti (2004), e The Queen – La
regina (2006), con cui ottiene la consacrazione vincendo
l’Oscar come miglior attrice. Negli anni recenti l’attrice ha preso
parte a progetti di vario genere come Red (2010),
Hitchcock
(2012), Woman in
Gold (2015), L’utlima parola – La
vera storia di Dalton Trumbo (2015), dove recita accanto
all’attore Bryan
Cranston, Collateral
Beauty (2016), Fast & Furious 8 (2017), Ella & John – The
Leisure Seeker (2017), La vedova
Winchester (2018), L’inganno perfetto (2019),
The Duke (2020) e Fast & Furious 9
(2021).
2. È celebre anche per i
ruoli televisivi. Nel corso della carriera l’attrice è
apparsa in episodi di celebri serie come Thriller (1974),
Great Performances (1976), Ai confini della
realtà (1985), per poi consacrarsi sul piccolo schermo per il
suo ruolo in Prime Suspect (1991-2006), e ancora in
The Passion of Ayn Rand (1999), Elizabeth I
(2005), Prime Suspect (2006), e più recentemente in
Phil Spector (2013) e Caterina la Grande
(2019).
3. È anche una
doppiatrice. La Mirren è celebre anche per i suoi
doppiaggi di film d’animazione quali Il principe d’Egitto
(1998), Pride, il giovane leone (2004), Il regno di
Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani (2010) e Monster
University (2013).
Helen Mirren è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un profilo seguito da 700 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere foto o video scattate in
momenti di svago, ma sono presenti anche immagini promozionali dei
progetti da attrice. Non mancano poi fotografie tratte dalle
premiere a cui la Mirren prende parte.
Helen Mirren non ha figli
5. Non ha avuto figli dal
marito. L’attrice è molto riservata riguardo la sua vita
privata, ma è noto essere sposata dal 1997 con il regista
Taylor Hackford, conosciuto sul set del film
Sole a mezzanotte. Per l’attrice si tratta del primo ed
unico matrimonio e la coppia non ha avuto figli.
Helen Mirren: la Puglia e il
Salento
6. Possiede una masseria in
Puglia. L’attrice si è sempre dichiarata una grande amante
dell’Italia, tanto da impararne la lingua. È infatti solita
trascorrere le sue estati nella sua casa in Salento, a Tiggiano.
Qui l’attrice ha dichiarato di sentirsi a casa, e di avere un
ottimo rapporto con la terra e la gente del posto. Proprio in
Puglia, inoltre, ha recitato nel videoclip della canzone La
vacinada, di Checco Zalone,
che l’attrice considera ora un suo amico.
Helen Mirren e l’Oscar
7. Ha collezionato quattro
nomination. Nel corso della sua carriera l’attrice ha dato
vita a grandi ruoli, di cui quattro le hanno permesso di ottenere
una nomination ai prestigiosi premi Oscar. La prima candidatura
arriva nel 1995 come attrice non protagonista per La pazzia di
Re Giorgio. Segue nel 2002 una nomination nella medesima
categoria per Gosford Park, e nel 2007 vince il premio
come miglior attrice protagonista per il film The Queen – La
regina. Ottiene poi una quarta nomination per il film
The Last Station.
Helen Mirren in Excalibur
8. Ha recitato nel celebre
film d’avventura. Nel 1981 la Mirren acquista maggior
popolarità grazie al suo ruolo nel film Excalibur, diretto
da JohnBoorman e presentato in
concorso al 34° Festival
di Cannes. Nel film l’attrice interpreta Morgana, avversaria di
mago Merlino e di re Artù, di cui è la sorellastra.
Helen Mirren in The Queen
9. Si è preparata a lungo
per il ruolo. Per interpretare la regina Elisabetta II,
l’attrice ha parlato con molte persone vicine alla monarca,
scoprendo che questa è affetta da disturbo ossessivo compulsivo,
elemento che ha riportato nella sua interpretazione. Per la Mirren,
calarsi nel ruolo non è stato difficile, e il trucco e i costumi
sono stati un grande aiuto.
Helen Mirren età e altezza
10. Helen Mirren è nato a
Londra, il 26 luglio 1945. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 163 centimetri.
Gemma Chan, Kit Harington, Chloé Zhao,
Richard Madden e
Angelina Jolie sono stati gli ospiti d’onore alla
serata di chiusura della Festa di Roma 2021, dove
hanno presentato in anteprima europea Eternals,
nelle sale italiane dal 3 novembre. Ecco le nostre interviste dal
red carpet della serata.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Creati dai Celestiali,
imperscrutabili e gigantesche creature provenienti dallo spazio più
profondo, gli Eterni vivono sul nostro pianeta da
migliaia di anni e, all’insaputa di tutti, hanno giocato un ruolo
fondamentale in moltissimi punti chiave della storia dell’umanità.
Per fare la conoscenza dei nuovi protagonisti del Marvel Cinematic Universe, in
occasione dell’uscita al cinema di Eternals, Panini
Comics propone 3 volumi assolutamente da non perdere.
Noi siamo gli
Eterni è una raccolta antologica commentata delle
storie più importanti degli Eterni, per conoscere
tutti i segreti e gli avvenimenti fondanti di questi esseri
immortali dotati di super poteri. Ma chi sono veramente gli Eterni?
Qual è la loro origine e che legame hanno con i loro creatori, i
Celestiali? Troverete le risposte a tutte le domande in questo
volume antologico, che raccoglie dodici incredibili storie a
fumetti e tanti articoli di approfondimento.
Mentre la comunità supereroistica è
scossa dagli eventi di Civil War, gli Eterni vivono nel
mondo degli uomini, mescolati agli umani e privi di memoria, ignari
di appartenere a una razza immortale. Solo una serie di
coincidenze, e l’arrivo a San Francisco del Celestiale Sognante, fa
sì che alcuni degli Eterni recuperino la propria memoria. Partendo
da queste premesse gli scrittori Charles e Daniel Knauf, con il
disegnatore spagnolo Daniel Acuña, decidono di approfondire il
modus operandi dei Celestiali e di umanizzare i personaggi ideati
da Kirby. Nasce così Gli Eterni – Sfida
all’Apocalisse, una storia che bilancia le
proporzioni epiche del conflitto con una dimensione più
genuinamente umana dei protagonisti, fatta di drammi, legami
affettivi e una discreta attitudine all’umorismo.
Per chi volesse proseguire nella
conoscenza di questi eroi, il volume giusto è Eterni:
Solo la morte è eterna, una saga indimenticabile e
drammatica scritta da Kieron Gillen (Journey
into Mystery) e disegnata da Esad
Ribic(King Thor).
Impegnati da millenni in una lotta
senza quartiere con i Devianti per proteggere la Terra, gli Eterni
si trovano a dover affrontare due cose per loro sconvolgenti: la
morte e, soprattutto, il cambiamento. Uno di loro è stato ucciso,
ma chi è il colpevole? E qual è il ruolo di Thanos in tutto questo?
Domande le cui risposte potrebbero segnare per sempre la loro
esistenza e ridefinire il loro ruolo nell’Universo Marvel. Panini Comics ripropone la
saga in un lussuoso volume in grande formato ricco di extra che
comprende, tra le altre cose, le tavole a matita originali di
Eternals 1.
Arriva al cinema la
collana ART ICONS, una serie di film documentari
sulle icone indiscusse del mondo dell’arte, che grazie ad
Adler Entertainment arriveranno sul grande schermo
con tre imperdibili film evento, che vedranno protagoniste
altrettante personalità illustri del panorama artistico: tre
autentiche icone pop del mondo dell’arte che hanno fatto la Storia,
amate e conosciute in tutto il mondo.
Il primo appuntamento sarà
il 22, 23 e 24 novembre con “FRIDA KAHLO” della
regista Ali Ray, il film definitivo sulla vita e la produzione
artistica della celebre artista messicana, autentica icona
mondiale, realizzato interamente nella famosa Casa Azul (Casa Blu)
a Coyoacán, sobborgo di Città del Messico.
Creato in collaborazione
con esperti di fama mondiale che conoscevano personalmente Frida
Kahlo, insieme a coloro che hanno studiato e curato il suo lavoro,
il film mostra un insieme di interviste, commenti e una dettagliata
esplorazione della sua arte: un vero e proprio tesoro di colori e
un’esplosione di vivacità.
Il film “FRIDA KAHLO”
offre un accesso privilegiato, personale e intimo alle sue opere e
mette in evidenza la fonte della sua febbrile creatività, la sua
resilienza e la sua ineguagliabile passione per la vita, la
politica, gli uomini e le donne. Scavando più a fondo di quanto
qualsiasi film abbia mai fatto finora ed esplorando la grandiosità
di quest’artista, alla scoperta della vera Frida Kahlo.
In occasione della promozione di
Eternals,
Kumail Nanjiani e Barry Keoghan,
che nel film Marvel diretto da Chloé
Zhao interpretano gli Eterni Kingo e Druig, hanno parlato
della loro esperienza sul set e dei loro personaggi. Eternals
esce il 3 novembre distribuito da Disney.
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Eternals
arriva finalmente oggi nelle sale italiane, mentre in America
uscirà tra due giorni (precisamente, il 5 novembre). L’ambizioso
nuovo film della Fase 4 del MCU introdurrà tutta una serie di
nuovi personaggi nel franchise. Nello specifico, il team di eroi è
composto da 10 membri: Ikaris, Sersi, Thena, Gilgamesh, Sprite,
Kingo, Phastos, Druig, Ajak e Makkari.
Tuttavia, come rivelato dalla
regista Chloé Zhao, inizialmente il numero di
personaggi avrebbe dovuto essere leggermente superiore.
“C’erano 12 personaggi quando ho letto la sceneggiatura la
prima volta. 12 Eterni”, ha spiegato la regista a Fandom.com,
lasciando intendere che una prima bozza dello script del film
prevedeva l’introduzione di ben 12 eroi cosmici. “Abbiamo
dovuto lasciarne andare due lungo il processo.”
Zhao non ha rivelato l’identità dei
due personaggi in questione. Tuttavia, è abbastanza facile intuire
perché siano stati eliminati, dal momento che dieci personaggi sono
un quantitativo già abbastanza impegnativo da gestire all’interno
di una storia (nonostante il film duri quasi tre ore). Anche se non
tutti hanno a disposizione lo stesso minutaggio, Zhao è stata
comunque in grado di approfondire ognuno dei loro caratteri e di
dare a ciascuno di essi l’occasione giusta per brillare.
“Alcuni personaggi non hanno
bisogno di tutto quel tempo sullo schermo. Si tratta di ciò che
fanno con il tempo che hanno a disposizione sullo schermo”, ha
spiegato la regista. “Devono essere memorabili. E quando
abbiamo studiato questi 10 individui unici, abbiamo pensato a come
in realtà rappresentano 10 aspetti della natura umana. Sono qui da
così tanto tempo… Quello che diventano oggi è una parte importante
di ciò che siamo. Quindi, era altrettanto importante che
rimanessero memorabili. Tutti e 10 avevano lo stesso peso; non
necessariamente lo stesso tempo a disposizione sullo schermo, ma
sicuramente lo stesso peso all’interno della storia.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Deadpool
2 ha visto Ryan
Reynolds tornare nei panni del Mercenario
Chiacchierone, ma ha anche introdotto due personaggi dei fumetti
molto importanti: Cable, interpretato da Josh
Brolin, e Domino, interpretato da Zazie
Beetz. Entrambi i personaggi sono stati accolti molto
bene dal pubblico e tutti si aspettavano che facessero parte del
futuro del franchise.
Dopo l’acquisizione di Fox da parte
di Disney, è trascorso molto tempo prima che Kevin Feige
ufficializzasse lo sviluppo di Deadpool
3: ad oggi sappiamo che il nuovo capitolo delle
avventure di Wade Wilson sarà ambientato nel MCU e che sarà
ugualmente vietato ai minori, ma non è ancora chiaro quale sarà la
storia, né tantomeno quali personaggi torneranno nel film.
In una recente intervista con
Comic Book, Zazie
Beetz ha parlato proprio del suo eventuale
ritorno nei panni di Domino in Deadpool
3 e del suo desiderio di tornare a vestire i panni del
personaggio: “Vorrei tanto tornare a interpretare Domino e
girare non solo Deadpool 3, ma anche Deadpool 4, 5, 7 e 19”,
ha dichiarato l’attrice. “Ho anche pensato a origin story tutta
mia. Sono davvero onorata di aver interpretato Domino sul grande
schermo. La adoro e sarei più che felice di tornare nei suoi panni.
Credo che lo farò… se la Disney non lo farà, ci penserò
io.”
Il futuro di Deadpool al
cinema
Dopo l’uscita di Deadpool
2 e l’acquisizione di Fox da parte di Disney, il
futuro di Deadpool è
stato per lungo tempo appeso al filo dell’incertezza. Tuttavia, lo
scorso gennaio è stato confermato che Deadpool
3 si farà e che sarà ufficialmente collegato
al MCU. Al momento le
uniche informazioni sul film riguardano gli sceneggiatori:
la Marvel, infatti, ha
affidato a Wendy
Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin (che andranno a sostituire i
veterani Rhett Reese e Paul Wernick) il compito di scrivere il
nuovo film.
Nella giornata di ieri è arrivato
online il
nuovo trailer di Morbius,
il cinecomic con Jared Leto nei panni del Vampiro Vivente,
che arriverà nelle sale nel 2022. Ovviamente, anche questo nuovo
trailer è pieno di rivelazioni e di Easter Eggs. Scopriamo insieme
le più importanti, grazie a
ComicBookMovie:
Il ritorno di Oscorp
Oscorp è stata una parte importante di entrambi i franchise di
Spider-Man e The Amazing Spider-Man, ma la
società non è mai stata citata nel Marvel Cinematic Universe.Nella realtà che il dottor Michael
Morbius chiama casa, la società ha un nuovo edificio, ma lo stesso
logo dei due film con Andrew Garfield nei panni dell’arrampicamuri.
O si tratta di mera pigrizia da parte della Sony o forse questo è
un chiaro segnale che il film con Jared Leto si svolge nello stesso
universo.
Di
certo, si tratterebbe di una decisione creativa unica, e a questo
punto non possiamo fare a meno di chiederci quanto sarà (o non
sarà) cruciale Oscorp nelle storie future. Si tratta di un Easter
Egg voluto: data la quantità di azioni che sono state messe
nell’azienda di Norman Osborn in passato, forse questa volta
rappresenterà una sorta di “grosso problema”, collegando tutti
questi diversi progetti in maniera differente.
Black Cat e Rhino
Nel trailer ritorna anche
il Daily Bugle, con lo stesso logo sia della trilogia di
Spider-Man di Sam Raimi che di quello che abbiamo visto
nei film di Venom. È difficile credere che il
DailyBugle.net esista in questa realtà, ma uno sguardo più attento
alla prima pagina del giornale che sfoglia Morbius, rivela un paio
Easter Eggs innegabilmente intriganti.
Il titolo “Rhino in libertà. La
bufala dello zoo ha ingannato tutti” sembra un modo alquanto
strano per riconoscere l’esistenza di Rhino, ma sembra che il
giornale abbia l’impressione – giusta o sbagliata – che la sua
esistenza sia solo un’elaborata bufala messa in piedi dallo zoo di
New York City. Tuttavia, un collegamento molto più concreto al
mondo di Spider-Man si presenta attraverso un altro titolo presente
sempre in quella prima pagina: “Black Cat: Amica del
nemico?”. Ciò conferma che Felicia Hardy esiste in questa
versione dell’Universo Marvel, ma sembra che il mondo non
sia sicuro che sia dalla parte dei buoni. In quanti sperano che il
film prepari il terreno all’arrivo della versione live action del
personaggio?
“Quella faccenda a San Francisco”
Questa battuta è chiaramente un riferimento a Venom,
ma a quale dei due film? Come stabilito da Venom: La furia di
Carnage, il pubblico è stato tenuto all’oscuro di ciò che è
accaduto quando quella navicella spaziale è esplosa alla Life
Foundation: alla fine, non aveva idea che due simbionti alieni
fossero entrati in guerra tra loro. Il sequel ha rivelato che
potrebbe esserci di più in Eddie Brock di quanto non sembri, e il
detective Patrick Mulligan è stato lasciato in vita per raccontare
la storia completa di ciò che ha visto quella notte in
chiesa.
Con
gli elicotteri dei notiziari sulla scena, sembra probabile che
l’esistenza di Venom sia stata rivelata al mondo. Che cosa abbiano
a che fare questi due poliziotti con ciò è difficile da dire, ma è
chiaro che sono stati incaricati di indagare su qualunque cosa stia
succedendo a Michael Morbius. Tuttavia, se la battuta “Quella
faccenda a San Francisco” si riferisce davvero all’evento più
emozionante nella memoria recente, è ipotizzabile allora che questa
realtà non abbia uno Spider-Man.
Spider-Chi?
Questo stesso frame era già presente nel primo trailer del
film: un graffito dell’Uomo Ragno di Tobey Maguire su un muro,
imbrattato con la parola “Assassino”. Morbius si svolge
chiaramente nella stessa realtà dei film di Venom, ma
almeno fino alla scena post-credit de La furia di Carnage, Eddie
Brock sembrava non avere alcuna conoscenza preliminare
dell’esistenza dell’arrampicamuri.
A
meno che non vedremo una fusione dei tre universi di Spider-Man,
questo Easter Egg non sembra avere molto senso. Forse
Spider-Man: No Way Home finirà con il Peter Parker del
MCU che indossa il costume della
versione di Tobey Maguire? Ad ogni modo, è evidente che il mondo
crede che l’eroe sia un assassino. Speriamo che questo venga
spiegato nel film. Tuttavia, la paura che Sony non abbia davvero un
piano stabilito per come questo “mondo condiviso” debba prendendo
forma è sempre dietro l’angolo…
Il ritorno di Avvoltoio
A confondere ulteriormente le acque in merito a qualunque cosa
stia succedendo nell’universo di Spider-Man targato Sony, c’è anche
il ritorno di Adrian Toomes. Se dovessimo azzardare un’ipotesi, il
cattivo di Spider-Man: Homecoming fugge
parallelamente a Michael Morbius, con i due che, alla fine, si
ritrovano a formare un’improbabile alleanza prima di essere
catturati.
Avvoltoio sembra interessarsi al suo nuovo amico e, inoltre,
sembra assai desideroso di incontrarsi di nuovo con lui da qualche
parte in futuro. Potrebbe essere questo l’inizio di un nuovo film
dedicato ai Sinistri Sei? È probabile. Tuttavia, la domanda più
grande in questo caso resta cosa ha portato Toomes a far parte di
questo mondo, quando abbiamo visto chiaramente Venom trasportato
nel MCU dalla sua realtà. Potrebbe
essere solo una variante, ovviamente, ma siamo di nuovo costretti a
tornare all’idea che No Way Home fonderà insieme tutti
questi diversi mondi.
“Io sono Venom”
Il momento più strano dell’intero nuovo trailer di Morbius
arriva proprio alla fine, quando il Vampiro Vivente induce un tizio
a pensare di essere Venom. Ancora una volta, questo conferma il
fatto che il simbionte è noto al pubblico in questo mondo, anche se
non siamo sicuri di come funzioni, dato che Eddie Brock è ora nel
MCU!
Questo sembra molto simile a uno di quei momenti che
potrebbero trovarsi alla fine del film, forse con il protagonista
che diventa una sorta di vigilante. Se fosse davvero così, allora
speriamo che ottenga un costume migliore di quello che si vede nel
trailer (sfortunatamente, è quasi certo che non vedremo nel film il
costume tipico dei fumetti). Tuttavia, sarebbe piuttosto bello se
si voltasse e Venom fosse in piedi proprio dietro di lui… Forse
anche Eddie farà parte dei Sinistri Sei di Toomes, o magari formerà
il suo gruppo per contrastare quella squadra…
Eternals,
il nuovo attesissimo film dei Marvel Studios, esce finalmente oggi nelle
sale italiane. Chiaramente, uno degli aspetti di cui i fan sono più
curiosi è come il film si integrerà con ciò che è già stato
stabilito all’interno del MCU.
Anche se ancora non si sa quali
personaggi del film di Chloé Zhao potrebbero incrociare il destino di
altri eroi del franchise, una delle star del film ha suggerito
un’interessante team-up. In un’intervista con
Comic Book, infatti, Gemma Chan, interprete di Sersi, ha dichiarato
che sarebbe divertente vedere il suo personaggio fare squadra con
la Valchiria di Tessa Thompson.
“In realtà sarebbero davvero
interessante, perché gli Eterni sono stati sulla Terra negli ultimi
7.000 anni”, ha spiegato l’attrice. “Quindi avrebbero
potuto avere diversi scontri con tantissimi personaggi. Ma in
realtà penso che Sersi e Valchiaria si sarebbero potute divertite
davvero molto insieme.”
Chan ha anche parlato di ciò che gli
spettatori devono aspettarsi per quanto riguarda l’arco individuale
di Sersi nel film: “Una delle prime cose di cui abbiamo paralto
è stato l’arco narrativo di Sersi, perché si tratta di una sorta di
storia di formazione per lei, anche se sembra che abbia vissuto
parecchio. All’inizio non conosce nemmeno l’estensione dei suoi
poteri. Non si fida troppo del suo istinto. Ha molti dubbi, ma alla
fine del film riesce a dare veramente il meglio di sé. Impara a
sfruttare il suo potere. È stato qualcosa di molto divertente da
raccontare.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Con la morte di Iron Man,
Nova/Richard Rider potrebbe diventare il sostituto
perfetto di Tony Stark nel MCU. Secondo gli ultimi report, un film basato
su Nova sarebbe in sviluppo presso i Marvel Studios, ed è possibile che il
personaggio venga impostato per diventare l’Iron Man di questa
nuova fase del MCU, dal momento che entrambi
condividono alcune caratteristiche nelle pagine a fumetti (e che
non riguardano soltanto i rispettivi costumi).
In Avengers:
Endgame, Iron Man ha sacrificato la sua vita nella
battaglia finale contro Thanos e il suo esercito, integrando le
Gemme dell’Infinito al suo costume, cosa che gli ha permesso di
cancellare dall’esistenza il Titano Pazzo e le sue forze. Di
conseguenza, esiste ancora un vuoto nel MCU lasciato dalla dipartita di
Iron Man, e finora nessun eroe si è davvero fatto avanti per
cercare di riempirlo (ammesso che possa riuscirci!). Tuttavia, se
c’è un eroe tra quelli che a breve dovrebbero debuttare nel
MCU ad avere le carte in regola per
“sostituire” Tony Stark, questi è proprio Richard Rider, che nel
corso della sua storia ha anche ricevuto una parte del potere del
Nova Corps.
Scelto a caso da un ufficiale del
Nova Corps gravemente ferito dopo un attacco devastante che ha
spazzato via il pianeta Xandar e l’intero Corpo, Richard Rider è
diventato un eroe della Terra. Conosciuto come il Razzo Umano,
Rider ha acquisito i poteri del volo, della super forza e della
manipolazione dell’energia, ma anche la capacità di scatenare
potenti esplosioni. Una volta che il Nova Corps venne ricostruito,
Rider, carismatico e testardo, divenne un vero ufficiale. Tuttavia,
Rider divenne nuovamente l’Ultima Nova quando Xandar venne
attaccato ancora una volta.
All’epoca, Nova è diventato Nova
Prime, brandendo l’intera Forza Nova, la fonte di energia destinata
a ogni ufficiale del Corpo, ospitando anche il Worldmind,
un’intelligenza artificiale contenente la conoscenza collettiva di
Xandar, che guidò proprio Richard durante la battaglia (qualcosa di
molto simili a JARVIS, anche se molto più avanzato). Proprio per
questo, molti degli elementi caratteristici di Rider possono essere
riscontrati anche in Tony Stark, rendendo l’Ultima Nova un
sostituto ideale dell’ex Vendicatore corazzato.
Anche se Rider dovesse servire come
un eroe del cosmo in qualità di Nova Prime, a causa della
distruzione di Xandar da parte di Thanos, potrebbe facilmente
servire anche come sostituto di Iron Man in diversi modi,
soprattutto per via della sua posizione di frequente membro dei
Guardiani della Galassia (qualcosa
di molto simile allo stato di Iron Man come fondatore degli
Avengers). A patto che i Marvel Studios scelgano un attore
con la personalità giusta per interpretare Richard Rider, Nova
Prime potrebbe alla fine diventare un nome familiare e molto amato
nel MCU, al pari di quanto accaduto con
lo stesso Tony Stark.
Sappiamo che sarebbe difficile
sostituire completamente Iron Man nel MCU, ma le caratteristiche comuni a
entrambi i personaggi rendono Nova Prime un candidato ideale.
Entrambi gli eroi esercitano fonti di energia uniche, mentre
indossano le loro armature con tanto di elmo che gli consentono di
volare utilizzando incredibili capacità difensive. Possono anche
contare su intelligenze artificiali per offrire supporto durante le
loro missioni e sono disposti a fare tutto il necessario per
mantenere la Terra e l’universo al sicuro.
Il regista Jason Reitman ha rivelato che Ghostbusters:
Legacy è stato in sviluppo alla Sony per tantissimo
anni, naturalmente in gran segreto. Il celebre franchise è stato
lanciato nel 1984 dal papà di Jason, Ivan Reitman,
che ha diretto il primo iconico Ghostbusters e anche il
sequel uscito nel 1989. Dopo una lunga pausa, nel 2016 la Sony ha
provato a rilanciare la saga attraverso il
reboot al femminile diretto da Paul Feig, che
tuttavia non ha avuto il successo che lo studio sperava.
A differenza dell’esperimento di
Feige, l’attesissimo Ghostbusters:
Legacy si collegherà direttamente alla serie di film
originali: sarà, infatti, un sequel diretto di Ghostbusters
II. Ora, in una recente intervista con
Insider, è stato proprio Jason Reitman a rivelare che, in realtà, il
film è entrato in sviluppo, in gran segreto, mentre Sony aveva già
iniziato a lavorare al
reboot al femminile di Paul Feig.
“Penso che solo tre persone alla
Sony sapessero dell’esistenza della sceneggiatura”, ha
spiegato il regista in merito alla segretezza che ha circondato il
progetto. “Ogni dirigente doveva venire da solo presso la Ghost
Corps, leggere la sceneggiatura in una stanza, isolato, e poi
andarsene. Non volevo davvero che uscisse la notizia che stavamo
lavorando al film. Soprattutto dopo anni in cui continuavo a
ripetere che non avrei mai diretto un film di
Ghostbusters.”
Nel corso della medesima intervista,
Reitman ha avuto anche modo di spiegare come la sua vita privata e
il rapporto con suo padre Ivan abbiano influenzato la sceneggiatura
del film: “Essere il figlio di un regista è complicato. Essere
il figlio di una persona così ossessionata dal suo lavoro è
complicato. Ho pensato molto a quale sarebbe potuta essere la
reazione di mio padre. Ogni regista fa sempre dei film
autobiografici, a prescindere dal genere di appartenenza. Ho fatto
questo film per mio padre, ma anche per mia figlia. Credo rifletta
il modo in cui vogliamo essere tutti collegati fra di
noi.”
Tutto quello che sappiamo su
Ghostbusters: Legacy
Ghostbusters:
Legacy, diretto da Jason
Reitman e prodotto da Ivan
Reitman, è il nuovo capitolo della saga
originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola
città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la
loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta
eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters:
Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.
A più di trent’anni dall’uscita
nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast
originale, composto da Bill
Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney
Weavere Annie
Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle
saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason
Reitman, il film sarà nelle sale italiane dall’11 novembre prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment
Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn
Wolfhard, Carrie Coon ePaul
Rudd.
Eternals
introdurrà il personaggio di Ikaris, interpretato da Richard Madden, nel Marvel Cinematic Universe. Si
tratta di un essere immortale con alcuni poteri molti simili a
quelli di Superman: non solo può volare, muoversi velocemente e
sferrare colpi, ma è anche in grado di sparare laser dai suoi
occhi.
Proprio quest’ultima abilità è stata
una delle sfide più intense che Madden ha dovuto affrontare durante
le riprese del cinecomic di Chloé Zhao. Parlando con
Comic Book, l’ex star di Game of
Thrones ha parlato non soltanto dei poteri del suo
personaggio, ma anche di come lo stesso si sarebbe comportato in un
eventuale confronto con Thanos.
“Durante le riprese continuavo a
chiedermi: ‘Questa cosa mi farà sembrare uno stupido? Gli artisti
degli effetti visivi mi faranno sembrare stupido?'”, ha
raccontato l’attore. “E invece hanno svolto un lavoro
incredibile e mi hanno fatto sembrare davvero un figo. Lo stesso
vale per il volo, dal momento che non volevo sembrare Peter Pan.
Gemma Chan era sempre lì a sottolineare ogni volta che sembravo uno
stupido e mi è stata di grande aiuto, perché mi ha impedito di
sembrare davvero un stupido davanti alla macchina da
presa.”
Nel film, Ikaris e Sersi (Chan) sono
al centro di una storia d’amore. I due hanno avuto una relazione
molto travagliata durante gli anni trascorsi sulla Terra.
All’epoca, erano al corrente della lotta dei Vendicatori contro
Thanos e dei loro sforzi per riportare in vita metà nell’universo,
ma hanno evitato di interferire per determinate ragioni (che
vengono spiegate nel film). Tuttavia, con o senza queste ragioni,
Madden sembra credere che a Ikaris non sarebbe importato comunque
di intervenire per cercare di fermare il Titano Pazzo in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame.
“Non so cosa avrebbe fatto
Ikaris”, ha detto l’attore. “A volte può apparire molto
distante, distaccato e pensare: ‘Ok, cosa sta facendo questo tizio?
Va bene. Non mi interessa. Non sono affari miei. Mi tengo da
parte'”. Ridendo, ha poi aggiunto: “Quindi non saprei cosa
avrebbe fatto.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Nel libro di recente pubblicazione
“The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe” (via
CBR), viene rivelato come ha fatto Evans ad ottenere il ruolo
che avrebbe dato una svolta radicale alla sua carriera di attore.
All’inizio il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il
produttore Stephen Broussard avevano pensato a Sebastian Stan per il ruolo di Steve
Rogers.
Un giorno il produttore Joel Silver
convocò entrambi nel suo ufficio e propose invece Evans per il
ruolo del protagonista in Captain America: Il primo Vendicatore, poiché
aveva già lavorato con l’attore per il film The Losers del
2010, tratto sempre da un fumetto. A quanto pare, Silver aveva già
chiamato Evans, dicendogli che doveva presentarsi per cercare di
ottenere la parte. In seguito, fu proprio Downey a convincerlo a
sostenere il provino, dal momento che Evans era parecchio
riluttante a salire a bordo di un progetto così grande.
“Fare questi film Marvel è un grande impegno”,
spiega Evans nel libro. “Inizialmente, l’offerta era per nove
film, poi è passata a sei. Ma sei film possono durare molto a
lungo. La mia preoccupazione era il fatto che questa sarebbe stata
un’esperienza che mi avrebbe cambiato la vita e il conseguente
impegno sarebbe stato più di quanto potessi gestire. Ma non è stato
così. È stata la decisione migliore che abbia mai preso.”
Stan, ovviamente, non ha ottenuto il
ruolo. E sebbene fosse un po’ deluso all’inizio, in seguito ottenne
un altro ruolo all’interno del franchise, quello di Bucky Barns,
che avrebbe poi avuto un arco narrativo molto significativo nel
MCU, che continua ancora oggi,
anche dopo la dipartita di Evans.