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The Courier, la recensione del film con Benedict Cumberbatch #RFF15

The Courier recensione

Il motivo hitchcockiano dell’uomo ordinario calato in una situazione straordinaria è un po’ il piedistallo drammatico di The Courier – L’ombra delle spie, spy story diretto da Dominic Cooke (che aveva esordito al cinema con il debole adattamento di Chesil Beach di Ian McEwan): la storia raccontata è quella vera di Greville Wynne, uomo d’affari britannico che durante la Guerra Fredda aiutò la CIA a penetrare nel programma nucleare sovietico facendosi aiutare dalla sua fonte russa, Oleg Penkovsky. Pochi sanno che il contributo dei due fornì le informazioni cruciali che posero fine alla crisi dei missili cubani, e The Courier li celebra nel segno della classica formula eroica-biografica.

The Courier, la recensione

Prevedibilmente il film si muove all’interno della grammatica di genere provocando una serie di déjà vu cinematografici fin troppo recenti nella memoria collettiva: ci sono schegge de Il ponte delle spie di Steven Spielberg – riprendendo la dinamica del rapporto tra due personaggi di schieramenti diversi che collaborano per un fine comune – e di The Imitation Game, il biopic su Alan Turing, e non soltanto per la presenza di Benedict Cumberbatch (che qui interpreta il protagonista Wynne), ma anche per il tono e l’andamento, la gestione dei momenti più sentimentali e i ruoli ben definiti dei personaggi all’interno dell’impianto drammaturgico.

Cooke viene dal teatro e si sente, perché sembra prediligere l’azione che provocano i dialoghi anziché insistere sugli spostamenti tra Inghilterra e Russia. A sostenerlo, più che in Chesil Beach, è proprio la “confezione” produttiva, dalla suggestiva e plumbea fotografia di Sean Bobbitt (Hunger, Shame, 12 anni schiavo e Widows) alle musiche di Abel Korzeniowski (Animali Notturni, Penny Dreadful), senza contare la fortuna di avere nel cast attori del calibro di Cumberbatch, Rachel Brosnahan e Jessie Buckley. E nell’insieme il film funziona, forse grazie alla spinta dell’ordinario che diventa straordinario e che ci ricorda come sono le persone che non ti aspetti a cambiare il corso della storia. Nel bene e nel male.

 
 

Justice League Snyder’s Cut: Jared Leto di nuovo Joker

Justice League Snyder's Cut

Jared Leto sta tornando alla DC Comics, riprendendo il ruolo di Joker visto in Suicide Squad del 2016, per apparire nella nuova versione di Justice League di Zack Snyder, come riferisce Variety.

Non è chiaro se Leto avrebbe sempre dovuto apparire in Justice League prima che Snyder lasciasse il film all’inizio del 2017 in anticipo, o se Leto sia una nuova aggiunta data la durata di quattro ore della Justice League Snyder’s Cut, che sarà presentato in anteprima su HBO Max nel 2021.

Indipendentemente da ciò, il coinvolgimento di Leto unisce ulteriormente i due film, Justice League e Suicide Squad, che vedeva Batman di Ben Affleck in un cameo mentre cercava di sconfiggere il Joker di Leto e Harley Quinn di Margot Robbie. Batman v Superman: Dawn of Justice, anch’esso diretto da Snyder, presenta una ripresa del costume di Robin in una teca della BatCaverna che riporta la scritta in vernice gialla “Ha Ha Ha Joke’s on you Batman”, un riferimento alla trama del fumetto di Batman in cui il Joker uccide Robin.

Potrebbe darsi che il Batman della Justice League Snyder’s Cut possa avere la possibilità di vendicare il suo amico, mettendo Joker in manette.

Le riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League dovrebbero avere luogo questo mese e durare soltanto per una settimana. Nonostante la breve durata, il budget sarà comunque elevato: pare infatti che saranno necessari 70 milioni di dollari per girare il nuovo materiale. Le riprese aggiuntive coinvolgeranno Ben Affleck (Batman), Henry Cavill (Superman), Gal Gadot (Wonder Woman) e probabilmente anche Ray Fisher (Cyborg). Al momento non sappiamo se anche Jason Momoa (Aquaman) e/o Ezra Miller (Flash) saranno coinvolti nei reshoot.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Escobar – Il fascino del male: trama e cast del film con Javier Bardem

Escobar film

La figura di Pablo Escobar è divenuta particolarmente ricorrente nel cinema e nella serialità degli ultimi anni. Personalità controversa e dall’innegabile fascino, egli ha calcato più volte lo schermo interpretato da diversi celebri interpreti. Ogni opera basata su di lui ne ha esplorato aspetti e punti di vista diversi. Nel film del 2017 Escobar – Il fascino del male, diretto da Fernando Léon de Aranoa, il celebre narcotrafficante è narrato a partire dal suo rapporto con la giornalista e amante Virginia Vallejo. Tale coppia è qui interpretata da due attori realmente sposati al di fuori delle scene: Javier Bardem e Penélope Cruz.

La pellicola è infatti basata sul bestseller della Vallejo Amando Pablo, odiando Escobar, pubblicato per la prima volta nel 2007. All’interno di questo l’autrice racconta della sua relazione amorosa con il capo del Cartello di Medellìn. Nel libro si raccontano una grande serie di dettagli privati, poi utilizzati nel film per poter dar vita ad un ritratto inedito del celebre criminale colombiano. Da sempre desideroso di interpretarlo, Bardem spinse affinché venissero acquistati i diritti sull’opera, da cui è poi in breve stato realizzato il film.

Questo venne poi presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ricevette una tiepida accoglienza da parte della critica. Diverse lodi furono però state riservate ai due protagonisti, poi candidati anche ai prestigiosi premi Goya. Al momento della sua uscita in sala il film riuscì ad incassare un totale di più di 17 milioni in diversi territori, confermando il grande interesse del pubblico nei confronti del personaggio. Numerose sono poi le curiosità legate al titolo, in particolare quelle relative al suo cast di attori. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali tra queste come anche le piattaforme dove è possibile ritrovare il film in streaming.

Escobar – Il fascino del male: la trama del film

Il film prende le mosse dall’ascesa criminale di Escobar e arriva fino al 1993, anno della sua morte. Un percorso che si snoda lungo la vita privata e professionale del narcotrafficante, ripercorrendo i turbolenti anni Ottanta, il periodo del narcoterrorismo, la lotta contro la possibile estradizione negli Stati Uniti e il rapporto con la giornalista Virginia Vallejo. È proprio grazie al supporto della donna che Escobar diventa un personaggio pubblico, ottiene il sostegno di gran parte del popolo colombiano e decide di avviarsi alla carriera politica: vuole governare e finalmente cambiare le sorti di un Paese logorato dalla povertà. La storia ha così inizio proprio quando Escobar è già un affermato uomo d’affari.

La sua gente però comincia a rendersi conto che dietro alle sue azioni ci sono intenzioni oscure ed egoistiche, che quei suoi modi bonari celano sete di ricchezza e potere, senza scrupoli né rimorsi. Escobar deve riconquista la loro fiducia, e per riuscirvi si affida all’amante Virginia Vallejo. Questa godeva di un accesso privilegiato alla mente di Escobar, alle sue idee e alle sue intenzioni più intime. Per questo decide di sostenerlo nella sua carriera politica, chiudendo un occhio su quella criminale. Ciò non dura però a lungo, e ben presto la donna non riuscirà più a reggere il peso delle azioni dell’uomo che amava. Quando l’agente della DEA, l’agenzia antidroga americana, Neymar le offrirà una via di fuga, la Vallejo non potrà che accettarla.

Escobar cast

Escobar – Il fascino del male: il cast del film

Nel ruolo dei due protagonisti vi è quindi la celebre coppia di attori spagnoli composta da Bardem e la Cruz. Per poter interpretare il ruolo del celebre narcotrafficante, l’attore ha dovuto sottoporsi ad una non indifferente trasformazione fisica. Bardem ha infatti dovuto acquisire diversi chili, al fine di ottenere una stazza fisica somigliante a quella di Escobar. Ciò gli ha richiesto una particolare dieta, che gli ha permesso di raggiungere il peso necessario nel giro di breve tempo. Inoltre, l’attore si è dedicato a lunghe ricerche, leggendo numerose testimonianze su Escobar, così da poterlo comprendere al meglio e risultare realistico nel suo ritratto. Ad oggi la sua è considerata una delle più affascinanti interpretazioni del criminale.

Allo stesso modo la Cruz si è documentata a lungo sulla Vallejo, cercando di immedesimarsi nelle sue scelte e nelle situazioni da lei dovute affrontare. L’attrice ha in seguito raccontato che quella per questo film è stata una delle sfide più difficili della sua carriera. A favorire la buona riuscita del tutto vi era però il legame che la unisce a Bardem. Questo ha infatti permesso di conferire una certa credibilità alle scene che li ritraggono insieme. Nel film è infine presente anche il noto attore Peter Sarsgaard, interprete di numerosi film di successo, e che dà qui vita all’agente DEA Shepard. Questi è poi l’uomo che riesce ad andare incontro cattura di Escobar. Nel film sono poi presenti numerosi altri attori di origini sudamericane o spagnole, come Oscar Jaenada, che recita nel ruolo di Santoro.

Escobar – Il fascino del male: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Escobar – Il fascino del male è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per mercoledì 21 ottobre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 

 
 

Elysium: trama, cast e curiosità del film con Matt Damon

Elysium film

Dopo il folgorante esordio cinematografico con District 9, il regista sudafricano Neill Blomkamp porta sul grande schermo una nuova storia di fantascienza, ambientata in un futuro particolarmente distopico. Si tratta di Elysiumavvincente idea originale scritta dallo stesso Blomkamp al cui interno si ritrovano tutte le caratteristiche tipiche del regista e già riscontrabili nel precedente film. Egli torna infatti ad utilizzare il genere per esplorare tematiche di tipo politico e sociale, dall’immigrazione alla sovrappopolazione, dalla divisione in classi sociali alle diritto alla salute.

Il regista raccontò di aver avuto l’idea per il film nel momento in cui provò ad immaginare un realistico futuro per la specie umana. Durante la fase di scrittura, tuttavia, si rese conto che ciò che stava descrivendo era sempre più simile all’effettivo presente. Decise così di calcare alcuni aspetti, in modo da rendere il film una vera e propria distopia non tanto lontana da quella in cui l’umanità già vive. Per dar vita ai suoi personaggi si è poi avvalso della partecipazione di alcuni noti attori di Hollywood, i quali insieme ai grandi effetti speciali sono diventati la vera attrazione del film.

Al momento della sua uscita in sala, il film si rivelò nuovamente un buon successo per il regista. A fronte di un budget di circa 115 milioni di dollari, Elysium arrivò ad incassarne oltre 286 in tutto il mondo. Il titolo venne accolto positivamente dalla critica, la quale pur sottolineando alcune ingenuità narrative riscontrò una grande capacità di intrattenere e stupire lo spettatore. Ad oggi quella di Blomkamp è una fantascienza particolarmente affascinante, capace di unire invenzione cinematografica a tematiche attuali e scottanti. Numerose sono le curiosità riguardo al film, molte delle quali legate al suo cast di attori. Di seguito si potranno scoprire le principali tra queste.

Elysium: la trama del film

La storia è ambientata nel  2154 in un mondo ormai sovrappopolato, dove l’umanità si è spaccata in due classi nettamente divise. Pochi eletti hanno infatti la possibilità di vivere all’interno di un’enorme stazione spaziale chiamata Elysium. Questa orbita attorno alla terra, e contiene tutti i lussi desiderabili. Al contrario, la parte povera della popolazione è costretta a vivere sul pianeta Terra, ormai luogo inquinato e destinato al degrado. Le città sono diventate veri e propri ammassi di gente, senza un preciso ordine a regolare la loro esistenza. Molti di questi ultimi, però, tentano continuamente di introdursi illegalmente all’interno di Elysium, il quale però ha delle regole particolarmente rigide riguardo l’immigrazione.

In questo contesto vive Max Da Costa, giovane operaio con un turbolento passato alle spalle. Egli lavora nella compagnia produttrice di robot che vengono poi utilizzati a scopi di vigilanza su Elysium. Max nutre un profondo fascino nei confronti della stazione spaziale. Cresciuto in un orfanotrofio, egli da sempre possiede il desiderio di potervisi recare un giorno, dando una svolta alla propria vita. Le cose per lui subiscono una piega inaspettata nel momento in cui, a causa di un incidente in fabbrica, viene sottoposto ad una dose di radiazioni gamma che gli conferiscono solo pochi giorni di vita. Per potersi salvare, Max avrà bisogno di recarsi su Elysium, dove si trovano le cure adatte a lui. Arrivare fin lassù, però, non sarà affatto facile. Per lui ha così inizio una pericolosa ma necessaria avventura.

Elysium cast

Elysium: il cast del film

Per il suo primo film girato con il supporto di Hollywood, il regista ha avuto la possibilità di avvalersi della partecipazione di alcuni grandi nomi della recitazione. Originariamente, egli aveva offerto il ruolo del protagonista al rapper e attore Eminem. Questi, però, chiede di girare il film nella città di Detroit, ma ciò non era possibile. Blomkamp affidò allora la parte a Matt Damon, il quale si era dichiarato interessato al progetto. Per poter dar vita al personaggio, egli si sottopose ad un lungo allenamento fisico, con il fine di implementare la propria capacità muscolare. Ciò gli permise di ottenere l’aspetto possente richiesto per la parte. L’attore decise anche di radersi realmente la testa, così da avvertire ulteriormente la realisticità della cosa.

Nel film è poi presente la premio Oscar Jodie Foster nel ruolo di Jessica Delacourt, segretario della difesa di Elysium e principale antagonista del film. Per l’attrice tale ruolo fu una vera novità, sia per il suo carattere sia per la sua evoluzione all’interno del film. L’attrice brasiliana Alice Braga, nota anche per Io sono leggenda, recita invece nel ruolo di Frey Santiago, amica di lunga data di Max. Sharlto Copley torna invece a lavorare con Blomkamp dopo District 9 nel ruolo dello spietato agente Kruger. Nel film sono poi presenti anche gli attori Diego Luna e Wagner Moura nei ruoli di Julio e Spider, due rivoluzionari che aiuteranno il protagonista a dotarsi dell’armatura giusta per poter raggiungere Elysium.

Elysium: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Elysium è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 20 ottobre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 
 

Palm Springs: intervista al regista Max Barbakow

Ecco la nostra intervista a Max Barbakow, regista di Palm Springs presentato alla Festa del Cinema di Roma 2020 e che arriverà nelle sale italiane il 22 ottobre distribuito da I WONDER PICTURES.

La commedia è diretta da Max Barbakow e vede protagonisti Andy Samberg, Cristin Milioti, J. K. Simmons, Meredith Hagner, Camila Mendes, Tyler Hoechlin e Peter Gallagher.

Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani è diventato in breve tempo un cult negli USA, forte del successo di critica e pubblico raccolto in occasione del Sundance Film Festival, dove la pellicola è stata acquistata per oltre 17 milioni e mezzo di dollari da Neon e Hulu, segnando il record storico di vendita per un film al Sundance. La scatenata commedia sarà presentata alla quindicesima Festa del Cinema di Roma per poi arrivare sugli schermi italiani dal 22 ottobre grazie ad I WONDER PICTURES.

Romantica e divertente, Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani, segue le vicende di due sconosciuti, Nyles (Andy Samberg) e Sarah (Cristin Milioti), che si incontrano casualmente a un matrimonio a Palm Springs e restano bloccati in un loop temporale tra amore, disillusione e confusione.

SINOSSI: Mentre è bloccato a un matrimonio a Palm Springs, Nyles (Andy Samberg – Brooklyn Nine-Nine, SNL) incontra Sarah (Cristin Milioti – How I Met Your Mother, Modern Love), damigella d’onore e pecora nera della famiglia. Dopo essere stata salvata da un brindisi disastroso, Sarah inizia ad essere attratta da Nyles e dal suo nichilismo insolito. Ma quando il loro incontro improvvisato è ostacolato da un’interruzione surreale, anche Sarah deve cominciare ad abbracciare l’idea che nulla ha davvero importanza e cominciare a… vivere come se non ci fosse un domani!

 
 

Mank: il trailer del film di David Fincher

Dopo aver lanciato brand del calibro di House of Cards e Mindhunter, David Fincher torna a lavorare con Netflix. Mank, un progetto dalla lunghissima gestazione per lui, racconta dell’uomo che ha condiviso con Orson Welles il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale di Quarto Potere.

A interpretare lo sceneggiatore, Herman J. Mankiewicz, ci sarà Gary Oldman, mentre il film è stato scritto da Howard Fincher il padre defunto di David. Il film dovrebbe entrare in fase di riprese il prossimo novembre a Los Angeles, e Fincher girerà in bianco e nero. A produrre il film invece troviamo Ceán Chaffin, frequente collaboratrice di Fincher, e Douglas J. Urbanski che aveva già prodotto L’ora più buia, film per il quale Oldman ha il premio Oscar come migliore attore protagonista. Mank doveva essere il progetto a cui David Fincher voleva dedicarsi dopo The Game del 1997, con Kevin Spacey accreditato come protagonista, tuttavia la produzione è stata rallentata a causa della decisione di Fincher di girare in bianco e nero, proprio come Quarto Potere.

Mankiewicz è stato uno degli sceneggiatori più noti e meglio pagati nei primi anni di Hollywood e ha lavorato con Orson Welles per Quarto Potere. Ex-corrispondente di Berlino per il Chicago Tribune e critico teatrale del New York Times e del New Yorker, Mankiewicz ha scritto alcuni dei film più importanti del suo periodo, e sia lui che Welles hanno condiviso l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale per Quarto Potere nel 1941. Altri film a cui ha lavorato durante la sua carriera includono Il mago di Oz, L’uomo del mondo, Pranzo alle otto, L’idolo delle folle e The Pride of St. Louis. Oldman ha appena recitato per Netflix nel film diretto da Steven Soderbergh The Laundromat, il film drammatico che racconta lo scandalo dei Panama Paper, insieme a un cast che include Meryl Streep e Antonio Banderas. Sempre per Netflix, David Fincher ha prodotto la raccolta di racconti animati Love, Death & Robots.

Il poster di Mank

 
 

Nuvole: il virtual concert e il tributo musicale virtuale al Disney+ Original movie

nuvole

Nuvole: il virtual concert”, il tributo musicale virtuale al Disney+ Original movie e all’eredità di Zach Sobiech, sarà trasmesso in live streaming su Facebook.com/DisneyPlus sabato 24 ottobre alle 20.00. Il concerto vedrà la partecipazione di: OneRepublic, renforshort, Fin Argus, Sabrina Carpenter e Sammy Brown (il migliore amico e partner musicale di Zach Sobiech), tutti presenti nella colonna sonora del film. Tra le altre esibizioni e apparizioni ci saranno Jason Mraz, DCapella, Neve Campbell, Justin Baldoni, Tom Everett Scott, Madison Iseman, Lil Rel Howery e molti altri.

Nuvole (titolo originale: Clouds) è disponibile in streaming su Disney+, mentre è possibile trovare la colonna sonora del film della Interscope Records su tutte le piattaforme digitali. Il singolo di Zach Sobiech, “Clouds”, ha raggiunto il primo posto su iTunes negli Stati Uniti lo scorso fine settimana, arrivando in cima alla classifica per la seconda volta dal 2013.

Basato su un’incredibile storia vera, Nuvole è un inno alla vita del cantautore Zach Sobiech (Fin Argus). Zach è uno studente diciassettenne che ama divertirsi e dotato di un naturale talento musicale, che convive con l’osteosarcoma, un raro cancro alle ossa. All’inizio del suo ultimo anno scolastico si sente pronto per affrontare il mondo ma, quando riceve la notizia che la malattia si è diffusa, lui e la sua migliore amica e coautrice di canzoni Sammy (Sabrina Carpenter) decidono di trascorrere il tempo limitato che gli rimane inseguendo i loro sogni. Con l’aiuto del suo mentore e insegnante, il signor Weaver (Lil Rel Howery), a Zach e Sammy arriva l’occasione della vita e viene offerto loro un contratto discografico. Con il sostegno dell’amore della sua vita, Amy (Madison Iseman), e dei suoi genitori, Rob e Laura (Tom Everett Scott e Neve Campbell), Zach intraprende un viaggio indimenticabile sull’amicizia, l’amore e il potere della musica. Nuvole è disponibile su Disney+

Nuvole è diretto da Justin Baldoni e prodotto da Andrew Lazar, Justin Baldoni e Casey La Scala. La sceneggiatura è di Kara Holden su una storia di Casey La Scala & Patrick Kopka e Kara Holden. Il film è prodotto dai Wayfarer Studios, Warner Bros. Pictures e Mad Chance / La Scala Films.

 
 

Raya e l’Ultimo Drago: teaser trailer del nuovo film d’animazione Disney

Guarda il teaser trailer di Raya e l’Ultimo Drago, diretto da Don Hall e Carlos López Estrada e prodotto da Osnat Shurer e Peter Del Vecho, il nuovo lungometraggio d’animazione Walt Disney Animation Studios Raya e l’Ultimo Drago arriverà prossimamente nelle sale italiane.

Raya e l’Ultimo Drago, la trama

Molto tempo fa, nel fantastico mondo di Kumandra, umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basterà un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

Raya e l’Ultimo Drago è diretto da Don Hall e Carlos López Estrada, co-diretto da Paul Briggs e John Ripa, e prodotto da Osnat Shurer e Peter Del Vecho.  Nella versione originale del film, Kelly Marie Tran presta la propria voce a Raya, mentre Awkwafina interpreta Sisu, l’ultimo drago.

 
 

Ritorno al futuro: il 35° anniversari con nuovo cofanetto

Ritorno al futuro

Grande Giove! Nel 1985, il regista Robert Zemeckis, il produttore esecutivo Steven Spielberg ed il produttore e sceneggiatore Bob Gale cominciarono un viaggio in tre tappe attraverso il tempo che distrusse tutti i record ai botteghini di tutto il mondo e fece di Ritorno al futuro una delle più amate trilogie nella storia del cinema.

Universal Pictures Home Entertainment Italia celebra il 35° anniversario del primo entusiasmante film con Back to the future: The Ultimate Trilogy, disponibile per la prima volta in 4k Ultra HD e in Blu-Ray e DVD dal 21 ottobre – proprio nel fatidico “Back to the future day”!

Questa collection è ricca di materiali inediti esclusivi, tra cui un bonus disc che arriva con oltre un’ora di contenuti speciali inediti, come i rari video delle audizioni di Hollywood delle star Ben Stiller, Kyra Sedgwick, Jon Cryer, Billy Zane, Peter DeLuise e C. Thomas Howell, un tour dei gadget e souvenir del film accompagnati da Bob Gale, uno sneak peek del nuovo show musicale ed un episodio speciale della popolare serie Youtube “Could You Survive The Movies?”. Unisciti a Marty McFly (Michael J. Fox), Doc Brown (Christopher Lloyd) e alla mitica DeLorean nell’avventura di una vita, attraverso passato, presente e futuro, che mette in moto una esplosiva reazione a catena che minaccia il continuum spazio-tempo!

Back to the future: The Ultimate Trilogy include tutti e tre i film della trilogia in formato da collezione digipack, oltre ad un disco bonus che contiene i contenuti speciali (nelle edizioni Blu-Ray e 4K). Per la prima volta, il passato, il presente ed il futuro si uniscono per mostrarsi nella magnifica risoluzione dell’Ultra HD per festeggiare questo anniversario. I nuovi formati 4k Ultra HD e Blu-ray rimasterizzato portano con loro una qualità estrema di visione, più colori che mai, ed un sonoro immersivo e multi-dimensionale. Creato da Steven Spielberg, Robert Zemeckis e Bob

Tutti e tre i film saranno disponibili per la prima volta in 4k Ultra HD, ma saranno disponibili anche in Dvd in una collection standard.

Universal Pictures Home Entertainment Italia metterà quindi sul piatto una grande quantità di prodotti imperdibili targati Ritorno al futuro: oltre alla collection Dvd standard, saranno infatti disponibili le collection premium Digipack in formato Blu Ray e 4k UHD. Ma non finisce qui: oltre a queste edizioni, saranno rilasciate ben due Collector’s Edition imperdibili presso rivenditori selezionati in edizione limitata:

  • BACK TO THE FUTURE 35TH ANNIVERSARY TRILOGY LIMITED EDITION GIFT SET (4K UHD): Include una replica esclusiva e fluttuante dell’iconico Hoverboard.
  • BACK TO THE FUTURE 35TH ANNIVERSARY: LIMITED STEELBOOK COLLECTION (4K UHD): Include tre steelbook con un design nuovo e… complementare!

Il film sarà disponibile in 4K Ultra HD in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM e il Blu-rayTM. Il disco 4K Ultra HD disc comprende gli stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione 4K. 4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora multidimensionale. Blu-rayTM sfodera il potere della tua TV HD e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa, con la risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra esclusivi e un sonoro in modalità surroud, come al cinema.

 
 

Fast and Furious 11 sarà il film di chiusura del franchise

Fast and Furious

Fast and Furious 11 sarà l’ultimo film di Toretto and Family, così come annuncia ufficialmente Universal. A dirigere è stato chiamato Justin Lin, che ha già diretto il terzo, quarto, quinto, sesto e nono episodio della saga e che si occuperà del capitolo 10 e 11.

Questo, naturalmente, significa che la storia legata al personaggio di Vin Diesel si concluderà, ma anche che non è certo detto che tutta la saga si interromperà, dal momento che il franchise ha dimostrato di essere adeguato ad una serie di spin off che possono essere sfruttati.

Il primo di questi spin off, Hobbs & Shaw con Dwayne Johnson e Jason Statham, è uscito nel 2019 e ha incassato oltre 759 milioni di dollari in tutto il mondo. Con soli $ 174 milioni di quel totale provenivano dai cinema negli Stati Uniti e in Canada, si sottolinea quanto siano diventati cruciali gli incassi internazionali per questo franchise. Il film con il maggior incasso del franchise, il numero 7 del 2015, ha incassato 1,16 miliardi di dollari solo da incassi esteri e ha guadagnato di più in Cina (390,9 milioni di dollari) di quanto abbia fatto con incassi nazionali (353 milioni di dollari).

L’ultimo film della serie principale, il titolo conciso “F9”, avrebbe dovuto debuttare all’inizio di quest’anno, ma la Universal ha spinto il progetto al Memorial Day 2021 sulla scia della pandemia COVID-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Fonte: Variety

 
 

Fortuna: la recensione del film con Valeria Golino #RFF15

Fortuna recensione

È il 2014 quando Fortuna Loffredo, una bambina di 6 anni, precipita giù dall’ottavo piano di un edificio a Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Per anni tale vicenda rimane avvolta dal mistero, finché la verità non viene a galla. Proprio a partire da tale spunto prende forma il film Fortuna, esordio alla regia di Nicolangelo Gelormini.

Questo è poi stato presentato in anteprima alla 15ᵃ edizione della Festa del Cinema. Egli, insieme allo sceneggiatore Massimiliano Virgilio, costruisce un racconto di formazione che non manca di tingersi di sfumature horror e risvolti surreali, con l’intento di raccontare di un mondo brutale caratterizzato dall’omertà. Il film diventa così una rilettura di quell’evento che sfiora il grottesco, ma che nella sua ambizione formale rischia di distrarre dal vero cuore tematico.

Protagonista è Nancy (Cristina Magnotti), una bambina timida che vive con i genitori in un palazzone di una periferia degradata. Chiusa da qualche tempo in un silenzio che allarma sua madre (Valeria Golino), viene seguita da Gina (Pina Turco, Il vizio della speranza), una psicologa dell’Asl distratta e scostante. La bambina sembra non riconoscersi nel nome con cui gli adulti la chiamano e sente di non appartenere a ciò che la circonda. Come in una favola a cui a volte stenta a credere, pensa di essere una principessa in attesa di tornare sul suo pianeta nello spazio. Sono Anna (Denise Aisler) e Nicola (Leonardo Russo), i suoi amici del cuore, a chiamarla Fortuna. Ed è solo con loro che condivide un segreto indicibile, che appartiene a un mondo nero di adulti senz’anima.

Fortuna: in un mondo di piccoli e giganti

È una creatura strana Fortunata. Sin dalle sue prime scene lascia intendere l’esistenza di un problema, il quale viene però taciuto fino a tempo debito. Si assiste così ad una lunga serie di stranezze, nevrosi, frenesie e situazioni al limite dell’assurdo. Da queste emerge in maniera prepotente il contrasto tra la generazione dei bambini e quella degli adulti. La comunicazione tra loro risulta difficile se non addirittura negata nella maggior parte delle situazioni. Il quasi mutismo della protagonista non fa che sottolineare tale aspetto. Attraverso di lei entriamo dunque in un contesto che appare caratterizzato tanto dalla fantasia dei piccoli quanto dalla squallida realtà dei più grandi, i quali all’occorrenza assumono l’aspetto di spaventosi giganti da cui è bene fuggire.

Questa dualità, tra bambini e adulti ma anche tra indifesi e potenti, diventa in modo sempre più evidente l’elemento caratteristico dell’intero film. Il regista sottolinea ciò attraverso inquadrature dalla composizione spaccata a metà, ma ancor di più dalla struttura stessa del film. Questo si compone di due atti, attraverso i quali possiamo inizialmente scoprire un lato della protagonista, per poi entrare in contatto con il suo opposto, ben meno dedito a fantasiose fughe dalla realtà. Si snoda così un dramma che ha alla base un mondo dell’infanzia che viene distrutto, insieme ai suoi sogni, da una società che l’innocenza l’ha ormai persa da tempo. In entrambe le parti di cui si compone il film si può dunque fare la conoscenza di personaggi misteriosi e sgradevoli. Essi sono evidenti rappresentati di orrori indicibili, con cui Fortuna e i suoi amici sono costretti ad interagire.

Tematiche forti, sempre attuali, ancora troppo spesso veri e propri tabù del nostro mondo. Consapevole della loro gravità, Gelormini tenta di comunicarcele attraverso una cornice che prova a proporle con un approccio quasi sperimentale, giocando sul montaggio, sul sonoro, sull’immagine e sulle sue possibilità. Via via che la realtà dei fatti si intromette nella storia però, anche questi orpelli lasceranno spazio al vero cuore del film. Nel portarlo a questo, lo spettatore è però sottoposto ad una narrazione che facilmente genera un certo distacco emotivo. Non è chiaro se il regista aspirasse in modo consapevole a tale sensazione, volendo forse trasmettere il senso di smarrimento della protagonista. L’impenetrabilità del tutto risulta però in modo eccessivo una pecca del film.

Fortuna Valeria Golino

Fortuna: la recensione

Con Fortuna il regista dimostra il coraggio di portare al cinema una storia difficile. La volontà di non prenderla di petto ma costruirvi intorno qualcosa di diverso è poi a suo modo affascinante. Non lo è più, però, nel momento in cui si viene sottoposti ad un sempre più continuo uso di simbolismi volti a raccontare quanto a viene. Talvolta questi risultano troppo espliciti, altre volte troppo fuori da ogni logica, finendo così con il perdere quel precario equilibrio della credibilità. Arriva infatti un momento in cui si è bombardati da una serie di immagini che dovrebbero comunicare stati d’animo, ma finiscono solo con l’infastidire in modo irrecuperabile. Viene dunque da chiedersi se non ci fossero modi più coinvolgenti e meno sensazionalistici nel raccontare tale storia.

Ciò che però in modo ancor più evidente preoccupa di Fortuna è l’apparente mancanza di un pubblico di riferimento. Troppo forte per i bambini, forse troppo sperimentale per gli adulti. Mancando tale individuazione il film non riesce ad acquisire una propria specificità né un linguaggio adeguato. La commistione dei generi, che vanno dal grottesco al drammatico senza disdegnare alcune caratteristiche da horror, non è qui utilizzata in modo da permettere la comprensione della vera natura del progetto. Tant’è che giunti al finale si rimane quasi spiazzati per le rivelazioni fatte, e che risultano un troppo brusco cambio rispetto a quanto fino a quel momento visto.

 
 

FarEastStream: la piattaforma del Far East Film

FarEastStream

Un nuovo link da aggiungere ai preferiti: www.fareastream.it. Di che cosa si tratta? Si tratta, appunto, di Fareastream, la prima piattaforma italiana completamente dedicata al cinema asiatico e lanciata dal più grande festival orientale d’Europa, cioè il Far East Film di Udine!

Dalle 21.00 di mercoledì 21 ottobre tutti gli appassionati e tutti i curiosi potranno dunque avere a portata di click il meglio del made in Asia, dai blockbuster che hanno polverizzato i botteghini ai cult che hanno fatto innamorare i cinefili, e anche il meglio del FEFF, come l’irresistibile road movie Survival Family o i due dei titoli-rivelazione del 2020: lo splendido noir coreano Beasts Clawing at Straws di Kim Young-hoon e l’esplosivo, mistico, psichedelico Labyrinth of Cinema, l’opera d’arte totale di Obayashi Nobuhiko.

Il 21 ottobre, per iniziare, saranno subito disponibili 30 titoli: chi desidera viaggiare per tutta l’Asia senza fermarsi mai potrà guardarsi un film al giorno per un mese intero! Sulla piattaforma verranno poi caricati periodicamente nuovi contenuti, tra evergreen del FEFF e capolavori da riscoprire, grandi classici e primissime visioni come Throw Down di Johnnie To (restaurato dal FEFF con L’Immagine ritrovata di Bologna) e Ramen Heads, l’incredibile documentario di Koki Shigeno su migliori chef del Giappone. Gli spettatori potranno muoversi dentro il menu della library in base al genere e alla provenienza geografica o potranno scegliere di percorrere uno degli itinerari monografici già messi a punto: quello dedicato al sommo maestro Ozu, per esempio, e quello dedicato alla mitica coppia Ip Man-Donnie Yen.

Fareastream, ricordiamo, ha come partner tecnico Mymovies.it e sarà attiva solo sul territorio italiano. I film saranno disponibili nella versione doppiata (ove esistente) e in quella originale (con sottotitoli italiani).

– ABBONAMENTO MENSILE : € 5,90

– ABBONAMENTO ANNUALE (prezzo speciale): € 59,00  

 
 

Animal Kingdom: cast, trama e dove vederla in streaming

Animal Kingdom

Dopo aver esplorato l’universo televisivo turco con Brave and Beautiful e Benim Hala Umudum Var (I Still Have Hope), torniamo negli States con una delle serie gangster più amate degli ultimi anni. Oggi vi parliamo di Animal Kingdom, serie televisiva ideata da Jonathan Lisco per il network TNT e basata sull’omonimo film australiano diretto da David Michôd nel 2010.

Presentata in anteprima nel 2016 al Tribeca Film Festival di New York, la serie è arrivata alla sua quarta stagione con un totale a oggi di 49 episodi. Purtroppo, a causa della pandemia da Coronavirus attualmente in corso, anche il futuro Animal Kingdom è congelato. La produzione ripartirà, si spera presto con una nuova entusiasmante stagione.

Animal Kingdom, il cast

Protagonista della storia è Joshua J Cody (Finn Cole), un diciassettenne che, dopo la prematura e improvvisa morte della madre, viene affidato alle cure di sua nonna. Il ragazzo quindi si trasferisce nella California del sud e va a vivere con i Cody, una famiglia assai disfunzionale e dalla condotta a dir poco pericolosa.

A capo della famiglia c’è Janine ‘Smurf’ Cody (Ellen Barkin), nonna di J, e i suoi tre figli nati da padri diversi, Andrew (Shawn Hatosy), Craig (Ben Robson) e Deran (Jake Weary). Ben presto il nuovo arrivato, che non conosce praticamente nulla dei suoi lontani parenti, capisce che l’intera famiglia è coinvolta in losche attività criminali.

Andrew Cody, detto Pope, è un pericoloso rapinatore con disturbi mentali e del comportamento e con tendenze suicide. Dopo aver scontato tre anni nel carcere di Folsom, torna a casa per ricominciare a occuparsi degli affari di famiglia. Craig Cody, il figlio di mezzo, è invece uno spacciatore, amante delle droghe e dal carattere instabile. In ultimo abbiamo Deran Cody, il più giovane della famiglia, è un ex surfista gay che ha aperto un bar come attività di copertura per i suoi traffici illeciti.

Oltre ad Andrew, Craig e Deran della famiglia Cody fa parte anche Barry Blackwell (Scott Speedman), detto Baz, figlio adottivo di Janine. Nonostante il primogenito sia Andrew, è di fatto Baz a essere a capo delle missioni della famiglia Cody.

E’ lui che si occupa di organizzare le rapine, di formulare piani, valutare rischi, formare la squadra e analizzare le vie di fuga. Tutta la logistica è affidata a Baz che, durante gli anni di galera di Andrew, prende il posto di figlio maggiore di casa. Nonostante all’apparenza sia il più affidabile della famiglia Cody, Baz è personaggio assai egocentrico e soprattutto manipolatore.

Animal Kingdom, la trama

Con l’arrivo di J, gli equilibri della già disfunzionale famiglia Cody si rompono. Il ragazzo, che ha sempre vissuto una vita tranquilla insieme alla madre – sorella gemella di “Pope” -, si ritrova all’improvviso in una famiglia di criminali. Ma nonostante lo shock iniziale, J sembra deciso a trovare una sua dimensione, lontana dalle attività illecite dei Cody. Del resto per il ragazzo non c’è un’alternativa; per J decidere di lasciare i Cody significherebbe andare a vivere in una casa famiglia.

Gli affari della famiglia Cody, supervisionati dalla terribile Janine, procedono dunque senza intoppi e J comincia ad abituarsi alla sua nuova vita in California. Ma i problemi per il nuovo arrivato e per la sua nuova famiglia sono proprio dietro l’angolo.

La polizia da anni tenta di incastrare l’intero clan dei Cody che, protetto invece da alcuni persone molto influenti, continua a cavarsela e a evitare il carcere. Ma la chiave di volta per distruggere l’intera organizzazione potrebbe essere proprio J.

Durante l’intera prima stagione della serie, il detective Sandra Yates (Nicki Micheaux) si mette alle calcagna dei nuovo arrivato, con la speranza che J possa aiutarla a portare a termine la sua missione. Così facendo quindi il ragazzo si trova coinvolto, suo malgrado, nelle attività della famiglia e nella lotta dei Cody contro la polizia. Inoltre, a complicare ulteriormente la vita di J ci saranno anche le interminabili lotte tra bande per il controllo del territorio. Riuscirà J a non farsi coinvolgere attivamente negli affari di famiglia e a tenere a bada gli ‘attacchi’ della polizia?

Animal Kingdom 4: trama e curiosità della quarta stagione

Il film e la serie tv Animal Kingdom, diretti entrambi da David Michôd, si ispirano alla vera storia di una famiglia criminale australiana, che per anni ha mandato avanti i suoi loschi traffici senza essere fermata dalla polizia. La serie tv trasmessa dalla TNT, racconta tutta la storia della famiglia Cody, dal punto di vista del nuovo arrivato, il piccolo J.

Dopo un inizio a dir poco difficile, anche il diciassettenne trova una sua dimensione in quel folle nucleo familiare. A seguito della morte della madre per overdose, J non sa proprio cosa fare. Il ragazzo, infatti, non conosce l’identità del padre e anche la famiglia di sua madre gli è completamente estranea. Non vedendo la nonna e gli zii da quando era bambino, J non ha idea di cosa lo aspetti. Costretto quindi dagli eventi, quini, il diciassettenne si ritrova a dover sopravvivere in una famiglia di squali a cui tanti cacciatori di taglie danno la caccia.

[SPOILER ALERT]

Nella quarta stagione di Animal Kingdom i ragazzi della famiglia Cody sono costretti a cominciare a pensare a come andare avanti dopo la morte di Smurf. All’inizio del tredicesimo e ultimo episodio della quarta stagione, uno degli affari illeciti di Janine (Ellen Barkin) con Gia (Karina Logue) prende una brutta piega. Smurf ha bisogno di vendere l’oro che la sua famiglia ha rubato ma Gia si rifiuta di acquistarlo.

Smurf, malata da tempo di un cancro terminale, è decisa a morire alle sue condizioni e non a farsi uccidere dalla malattia. La donna quindi elabora un piano insieme al nipote J e approfitta dell’affare andato male con Gia per inscenare la sua morte. A ucciderla è in realtà lo stesso J con un colpo di pistola, esaudendo così gli ultimi desideri della nonna.

Leggi anche: Teheran – Serie Tv: trama, cast, trailer e streaming

J quindi torna a casa e come da programma, comunica alla famiglia che Smurf è morta per mano di Gia e dei suoi scagnozzi. Mentre il ragazzo vorrebbe organizzare un funerale o un memoriale per Janine, c’è chi sospetta che dietro la morte della donna ci sia qualcosa di strano. La famiglia appare unita nel dare il suo ultimo saluto a Janine ma Andrew (Shawn Hatosy) sembra già intento a cospirare ai danni di J.

Il maggiore dei fratelli Cody che ha ormai il controllo di casa, dà a J solo 24 ore per raccogliere tutte le sue cose e lasciare la famiglia. Pope infatti non si è mai fidato al cento per cento di J ed ha approfittato della situazione per liberarsi di lui. J quindi non può far altro che assecondare Andrew e lasciare casa Cody.

Più tardi, il ragazzo, ormai fuori dalla famiglia, riceve una visita da parte di Angela (Emily Deschanel), amica di Janine, che gli rivela qualcosa di molto importante. Smurf, prima di morire, ha creato dei piccolo fondi fiduciari per tutti i suoi ragazzi. Nonostante questi piccolo salvadanai, la maggior parte dei soldi e la casa dei Cody, sembra essere intestata a una donna misteriosa di nome Pamela Johnson. Solo alcuni flashback finale sveleranno l’identità della donna e qual era il suo legame con la defunta Janine. [fonte: IBTime]

Il finale della quarta stagione di Animal Kingdom lascia quindi molte questioni in sospeso, motivo per cui il network ha deciso di rinnovare la serie. Animal Kingdom 5 sarebbe dovuta andare in onda nel 2020 ma a causa della pandemia da Coronavirus in corso, la sua uscita è stata inviata. Al momento non si conoscono dettagli sulla trama di questa quinta stagione ma speriamo che la serie possa tornare presto in tv.

Animal Kingdom streaming: dove vederla

Tutte le stagioni di Animal Kingdom sono disponibili in abbonamento sulla piattaforma di streaming di Infinity TV.

 

Fonte: Wiki, IMDB, IBTimes

 
 

Le discours, recensione del film di Laurent Tirard #RFF15

Le discours, recensione del film di Laurent Tirard

Dal regista di Le avventure galanti del giovane Molière, Il piccolo Nicolas e i suoi genitori, Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà e Il Ritorno dell’Eroe arriva alla Festa del Cinema di Roma nella Selezione Ufficiale Le discours, una commedia tratta dal romanzo del fumettista Fabrice Caro Il discorso, che ebbe grande successo in patria nel 2018, edito in Italia nel 2020 dalla casa editrice Nottetempo. In pieno stile francese, il film ironizza su dinamiche familiari sclerotizzate mentre racconta il momento più critico di ogni storia d’amore: la pausa di riflessione.

Quale sarà il discorso perfetto?

Adrien, Benjamin Lavernhe, sta vivendo un momento di crisi: Sonia, Sara Giraudeau, lo ha lasciato, temporaneamente, per una pausa di riflessione. Man mano che i giorni passano senza sue notizie, Adrien, per natura ansioso e ipocondriaco, si agita sempre di più e alla fine le invia un messaggio. Quello che proprio non ci vuole in questa situazione è quello che succede: Adrien è invitato a una cena di famiglia. Mentre la madre, Guilaine Londez, porta in tavola i soliti manicaretti, la sorella Sophie, Julia Piaton, ascolta ammirata Ludo, Kian Khojandi, l’uomo che sta per sposare, e il padre, Francois Morel, inanella per l’ennesima volta il suo repertorio di aneddoti, Adrien aspetta solo il messaggio di risposta di Sonia. Al suo posto arriva una proposta di Ludo che getta il protagonista definitivamente nel panico: tenere un discorso al matrimonio della coppia. Adrien non ama parlare in pubblico e la paura di essere inadeguato prende il sopravvento.

Tra Woody Allen, Michel Gondry e Cédric Klapisch, un adattamento troppo teatrale e ripetitivo

Laurent Tirard, regista de Il discorso, afferma di aver voluto riportare sullo schermo lo stesso andamento caotico e non lineare che ha trovato nel romanzo. In effetti, anziché far procedere cronologicamente la trama, Tirard, anche sceneggiatore della pellicola, si prende la libertà di entrare nella mente del protagonista e proporre al pubblico diverse versioni del discorso che questi immagina di fare alle nozze della sorella, con esiti ovviamente differenti a seconda dei toni utilizzati. Tutto questo avviene appunto nella mente di Adrien, mentre attende il messaggio di Sonia e mentre è in corso la cena coi suoi. Le viarie parti si legano nel montaggio di Valérie Deseine. Tirard mostra gli scenari che la mente di Adrien crea, stimolato dall’ansia di non trovare le parole adatte e di fare una pessima figura. Se però inizialmente questo espediente può risultare simpatico, più il film procede, più la riproposizione della stessa situazione, seppure con delle variazioni di tono, diventa eccessiva e la componente ironica si affievolisce, lasciando languire il film fino alla conclusione.

Inoltre, il lavoro non riesce a staccarsi davvero dalla pagina scritta, mantenendo la verbosità tipica da un lato di certa cinematografia francese, in cui le cene familiari si trasformano in trappole, dall’altro, appunto, del registro scritto più che di quello visivo. Non manca una certa teatralità nell’impostazione, basti pensare al protagonista che spesso si rivolge direttamente al pubblico guardando in camera.

Dunque, nonostante le buone intenzioni e le ottime ispirazioni – tra queste il regista ha citato per questo film il Woodie Allen di Io e Annie e Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry , ma anche Aria di famiglia di Cédric Klapisch, regista de L’appartamento spagnolo – Le discours resta una trattazione scarsamente coinvolgente dei rapporti familiari e delle comuni traversie di una storia d’amore. L’uscita del film nelle sale è prevista per il 23 dicembre.

 
 

After Love, recensione del film di Aleem Khan #RFF15

After Love

After Love di Aleem Khan è un film che se tutto fosse andato come doveva avremmo visto al Festival di Cannes, dove era stato selezionato nella cinquina di questa edizione della Semaine de la Critique. Un plauso ulteriore, dunque, alla Festa di Roma 2020 per aver creato la possibilità – per tutti, realizzatori e pubblico – di incontrare alcuni dei titoli che sarebbero rimasti invisibili dopo la cancellazione della kermesse francese.

Un esordio notevole, tra Cannes e Roma

Non pochi, per la verità, spigolando nella Selezione Ufficiale dell’Auditorium e nel programma di Alice nella Città: Un altro giro (Druk) di Thomas Vinterberg, Asa ga kuru di Naomi Kawase, Des hommes di Lucas Belvaux, Estate ’85 di François Ozon, El olvido que seremos di Fernando Trueba, Peninsula di Yeon Sang-ho, Ammonite di Francis Lee, 9 jours à Raqqa di Xavier de Lauzanne, Il discorso perfetto di Laurent Tirard, Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, Ibrahim di Samir Guesmi, Nadia Butterfly di Pascal Plante, l’incredibile Soul di Pete Docter e Kemp Powers, ovviamente, l’opera prima di cui stiamo parlando.

Il trentacinquenne regista inglese, già noto alla Locarno Filmmakers Academy e ai laboratori del Sundance Institute, aveva infatti solo tre cortometraggi al suo attivo prima di questo esordio. Tutti realizzati tra il 2009 e il 2014, affidati ad attori britannici, indiani o pakistani e nei quali si parla spesso di stranieri e diversità. Come in questo caso – a conferma di una particolare sensibilità verso certi temi, contesti e le proprie radici (Khan è di Chatham, nel Kent, ma ha origini pakistane e ha ammesso di essersi ispirato ai genitori, pur non essendo un film autobiografico) – visto che la storia è quella di Mary, inglese convertita all’Islam per amore di suo marito Ahmed. I due vivono nella città costiera di Dover, almeno fino a che la scomparsa del coniuge porta alla luce una vita parallela e segreta che sconvolge completamente il quotidiano della moglie. A questo punto decisa a scoprire tutta la verità sulla relazione che suo marito aveva da anni con una donna di Calais, a soli trentaquattro chilometri di distanza oltre il canale della Manica.

Un triangolo inaspettato

Da sempre i filosofi si interrogano su come sia possibile conoscere se stessi, SE sia possibile. Altrettanto spesso il cinema ha giocato con il concetto di identità, ottimisticamente fornendo risposte rassicuranti o lasciando intendere come sia impossibile sapere con certezza chi abbiamo accanto. Eppure non accade di frequente che questo tipo di intrecci sappia prescindere da nuances thriller per venir declinato in maniera più intima, e insieme universale. Come per il ritratto di donna che il regista e sceneggiatore dipinge, di quelli che meriterebbero un posto nella memoria. E questo senza dubbio grazie all’interpretazione maiuscola di Joanna Scanlan, che vediamo mettersi a nudo – non solo metaforicamente – e rappresentare le diverse fasi che un tradimento tanto profondo inevitabilmente scatena.

Nathalie Richard è l’altra donna, la sua avversaria, madre di un figlio che lei non aveva potuto crescere, le si pone davanti come uno specchio nel quale guardarsi da vicino dopo essersi ignorate da lontano (nemmeno troppo, considerata la distanza geografica di cui dicevamo). Uno specchio nel quale interrogarsi sulle proprie mancanze, vergognandosi di difetti vecchi e nuovi e dello sguardo di un uomo che doveva averla ritenuta non abbastanza, ma che non aveva mai pensato di lasciarla davvero, come le rivela propria la sua ‘immagine riflessa’, anche lei sofferente per colpe non sue.

Il gioco di menzogne finisce col metterle di fronte a realtà totalmente impreviste, e a conoscersi. Diverse per lingua, religione, cultura, principi, abitudini, famiglia le due donne si scoprono. Persino simili. Tra un passato da rileggere e un futuro da riscrivere. Difficile per moglie e amante accettarsi, meglio forse passare per un ragazzo in difficoltà, con dei segreti da rivelare a un padre assente, più pronto ad aprirsi all’altro, che accettare di aver bisogno l’una dell’altra per completare il puzzle che non pensavano di star vivendo. Ma il riavvicinarsi potrebbe essere l’unica maniera di sentire di nuovo vicino l’uomo tanto amato, i ricordi che stavano sbiadendo, la vita che rimane loro. Insomma, accettare la sua assenza. Per andare avanti, in fondo, tutti infrangiamo le regole che ci diamo.

 
 

Las mejores familias, recensione del film di Javier Fuentes-León #RFF15

Las mejores familias

La famiglia e i suoi tabù, le dinamiche di classe, la protesta e l’impegno sociale. C’è un po’ di tutto in questa commedia peruviana sulla scia di Pedro Almodóvar, opera terza del regista Javier Fuentes-León.

La trama di Las mejores familias

Alicia, Grapa Paola, e Carmen, Gracia Olayo, La ballata dell’odio e dell’amore di Alex De La Iglesia, sono le padrone di casa in due famiglie aristocratiche di Lima. Si conoscono da anni e le loro ville sono una accanto all’altra. Al loro servizio da anni due sorelle, Luzmila, Tatiana Astengo, e Peta, Gabriela Velásquez. In occasione del compleanno di Alicia le due famiglie si ritrovano insieme. Tutti aspettano con curiosità il ritorno dalla Spagna del figlio di Alicia, gay, che ora si è innamorato di una donna, Merche, Jely Reátegui. La presenterà ai suoi perché vuole sposarla. L’arrivo di Merche sconvolgerà gli equilibri tra le due famiglie e farà emergere un segreto a lungo taciuto.

Nel solco di Almodóvar con spunti interessanti

Las mejores familias si muove sotto l’influenza inevitabile di Pedro Almodóvar, che d’altronde è un punto di riferimento fondamentale nel cinema spagnolo e latinoamericano dagli anni ’80 ad oggi. Si inizia subito con lo stile dei titoli di testa e il colore rosso a dominare, con i colori accesi e la moda anni ’60 che sfoggia la protagonista del video pubblicitario in apertura del film.

Se la commedia procede nel solco del regista spagnolo, con momenti di climax e comicità in cui le protagoniste arrivano ad accapigliarsi e lottare, in altri il regista riesce a non riproporre solo stilemi noti, mostrando qualcosa di originale, complici alcune efficaci trovate di sceneggiatura – firmata dallo stesso Fuentes-León, come il montaggio, assieme a Javier Becerra – quali la presenza della “casetta” o la manifestazione di protesta davanti alle ville, che dà luogo a una parentesi quasi surreale. Grazie a questi guizzi e all’ironia che si mette nel dipingere le dinamiche familiari e amicali, il film ha un buon ritmo, nonostante una trama che ha al centro il più classico degli intrecci: la relazione clandestina tra il ricco rampollo e la sua domestica.

Sono soprattutto un manipolo di attrici in un universo rigorosamente matriarcale a dare vita ai momenti più spassosi. Le telefonate e i commenti delle due amiche Alicia e Carmen ne sono un esempio. È proprio un gruppo di donne ad unire le famiglie. Donne forti e decise: Alicia e Carmen, ma anche la madre di Carmen e quella di Luzmila, che per anni hanno condiviso un segreto e deciso le sorti delle famiglie attraverso il loro comportamento. Gli uomini appaiono in linea di massima come figure secondarie, spesso deboli o indecise. O, come la godibile caratterizzazione del nonno, una sorta di accessorio che fa sorridere.

Las mejores familias evidenzia le ipocrisie, i non detti che spesso determinano le dinamiche familiari. Fotografa una società ancora fortemente classista, che conferisce molta importanza alle apparenze ma che, così spera il regista, riuscirà a modernizzarsi, trovando la strada verso una convivenza più autentica e serena.

 
 

Mission Impossible 7: Tom Cruise vola tra le barche a Venezia

MISSION IMPOSSIBLE 7

Si stanno svolgendo a pieno ritmo le riprese di Mission Impossible 7 con Tom Cruise attualmente impegnato a Venezia in alcune scene molto impegnative. Il divo naturalmente non si tira indietro. Ecco alcuni scatti dai canali veneziani.

QUI TROVATE TUTTE LE FOTO

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

 
 

Wicked: Stephen Daldry abbandona il progetto

wicked

Il film Wicked, l’adattamento tanto atteso prodotto da Universal del musical di successo di Broadway, ha trovato un grosso ostacolo sulla sua strada. Il regista Stephen Daldry ha lasciato il film a causa di conflitti di programmazione. Wicked è in sviluppo da oltre un decennio ed è stato recentemente tolto dal programma delle uscite della Universal a causa della pandemia. I membri del cast non sono stati annunciati.

La Universal aveva inizialmente previsto che il film uscisse durante le vacanze nel 2019, ma alla fine ha distribuito l’adattamento di Cats di Tom Hooper in quella data e ha spostato Wicked a dicembre 2021. Dopo che la pandemia di coronavirus ha colpito e costretto le sale cinematografiche e la produzione cinematografica a chiudere, lo studio ha dovuto rimescolare di nuovo il suo programma, spostando ancora Wicked sul suo tabellone.

L’uscita del regista dal progetto rende la situazione ancora più grave e il rischio per il film è che passerà ancora molto tempo prima che possa raggiungere la sala.

Fonte: Variety

 
 

Disney+: tutte le novità di Novembre 2020

Black Beauty

Si prospetta un novembre ricco di novità quello che si appresta ad iniziare per gli abbonati di Disney+. Infatti molte sono le novità in arrivo in questo mese a cominciare dalla commedia natalizia Noelle, alla serie Marvel 616 al film Black Beauty. Ecco di seguito tutti i titoli in arrivo.

1Ecco i Muppets

Ecco i Muppets è la prima serie originale di Muppet Studio per Disney+. Nella stagione composta da sei episodi, Scooter si affretta a rispettare i tempi di consegna e a caricare in streaming la nuovissima serie targata Muppets. Gli episodi devono uscire ora e lui avrà bisogno di superare qualsiasi ostacolo, distrazione e complicazione che gli altri Muppet gli dovessero causare.

Traboccanti di spontanea follia, con sorprendenti guest star e con più rane, maiali, orsi (e quant’altro) di quanto sia consentito dalla legge, i Muppet si scatenano in Ecco i Muppets con quel tipo di assurdità sorprendente e di divertimento caotico che li ha resi famosi. Dagli esperimenti stravaganti con il dottor Bunsen Honeydew e Beaker ai consigli di vita della favolosa Miss Piggy, ogni episodio è ricco di segmenti esilaranti, condotte dai Muppet, che mostrano ciò che i Muppet sanno fare meglio.Prodotta dai Muppets Studio e Soapbox Films, Ecco i Muppets debutta in esclusiva su Disney+ venerdì 6 novembre.

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Sul più bello, intervista a Ludovica Francesconi, Giuseppe Maggio e Alice Filippi

Ecco l’intervista ad Alice Filippi, Ludovica Francesconi e Giuseppe Maggio, rispettivamente regista e protagonisti di Sul Più bello, al cinema dal 21 ottobre distribuito da Eagle Pictures e presentato ad Alice Nella Città, edizione 2020.

Sul più bello, leggi la recensione

Sul più bello è la storia della giovanissima Marta (Ludovica Francesconi), tanto simpatica quanto bruttina, che dalla nascita soffre di una rara malattia genetica. Nonostante tutto, Marta è la ragazza più solare che abbiate mai conosciuto. Carattere travolgente ha fretta di fare tutto e subito. A 19 anni come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore ma lei non è una che si accontenta e prima che la sua malattia degeneri vuole sentirsi dire “ti amo” da un ragazzo bello… il più bello di tutti. I suoi amici e coinquilini Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale) sono la sua famiglia e ogni volta fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finché ad una festa Marta vede Arturo (Giuseppe Maggio) bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole: la preda perfetta. Ma mentre i fedeli amici si preparano a gestire l’ennesima delusione, stavolta le cose andranno in maniera diversa. Una volta sconfitta la rivale in amore Beatrice (Eleonora Gaggero) e ottenuto l’amore di Arturo, Marta dovrà affrontare la sfida più dura: raccontargli che il tempo non è a loro favore.

 
 

Sul più bello, recensione del film di Alice Filippi #RFF15

sul più bello recensione

Sul più bello il film finisce e incomincia la vita vera. O almeno è questo quello che si aspetta lo spettatore romantico alla fine del film di Alice Filippi, presentato in Alice nella Città 2020 e al cinema dal 21 ottobre. Una storia che strizza l’occhio a una vastissima cinematografia dedicata al pubblico giovane, ma che non manca di picchi di originalità e gradevolezza.

La trama di Sul più bello

La storia, basata sull’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero che ha anche una parte nel film, è quella di Marta, una ragazza che soffre di una malattia molto grave e rara ma che è intenzionata a vivere ogni esperienza che la sua giovane età esige. Vive con Federica e Jacopo, amici sin dall’infanzia, l’unica famiglia che abbia mai conosciuto, visto che è rimasta orfana da bambina e con loro mette in piedi un piano: conquistare il ragazzo più bello in circolazione, Arturo. Marta comincia così a pedinarlo, per studiare le sue abitudini, fino a che Arturo non si accorge di lei e… la invita a cena! Le conseguenze di quella sera sono inaspettate, in primis per i due giovani protagonisti, ma la malattia di lei le chiederà presto il conto, e Marta dovrà imparare a gestire non solo una vita che le sembra troppo breve, ma anche dei sentimenti che non si aspettava di provare.

Sul più bello è un felice punto di incontro tra il “cancer movie”, laddove però la malattia in questione non è il cancro ma è ugualmente mortale, e il teen love drama, con uno sguardo al Favoloso mondo di Amelie, un altro ai colori pastello di Wes Anderson e un impegno certosino nel caratterizzare i personaggi attraverso la loro apparenza, in particolare attraverso i costumi. E così Marta indossa sempre vestiti vivaci e in qualche modo infantili, Jacopo è super stiloso, Federica eccentrica, Arturo ingessato ed elegantissimo. Il fuori rispecchia il dentro, in questo film che cerca comunque il lato positivo, nonostante racconti una situazione drammatica.

sul più bello recensioneColorato e vivace, come la sua protagonista

La protagonista e il suo carattere solare dettano tutto il tono del film, che non si lascia mai andare a patetismi ridondanti, neanche nelle scene che potrebbero permetterselo, perché il dictat sembra quello di trovare il sorriso a tutti i costi, e di non lasciarsi scappare nessuna occasione per vivere a pieno. Come tenta di fare Marta, come poi farà, aiutata dalla famiglia bizzarra e dolcissima che si è trovata.

Protagonisti del film sono Ludovica Francesconi, Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale e la stessa Eleonora Gaggero già citata su. Un cast giovanissimo e relativamente sconosciuto che però riesce a dare freschezza alla storia anche se qualche volta fatica a trovare la credibilità necessaria e la naturalezza che avrebbero dei post adolescenti nelle loro condizioni e situazioni.

Sul più bello è un film che si muove leggero sopra tutti i cliché del genere, li tocca, il attraversa e ne esce indenne, con la sua personalità acerba eppure ben visibile, tenero eppure deciso, un racconto delicato di autodeterminazione.

 
 

Été 85, recensione del film di Francois Ozon #RFF15

Été 85 recensione

Selezionato per Cannes 2020 e prestato alla 15° Festa di Roma con tanto di bollino a inizio proiezione, Été 85 è il nuovo film di Francois Ozon in cui il regista francese riversa molti dei suoi temi ricorrenti, dopo la sobria eppure feroce parentesi di Grazie a Dio. La storia è tratta dal romanzo Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers e ci porta sulle coste della Normandia, durante l’estate del 1985, appunto.

La trama di Été 85

Il film però è un lungo flashback. La scena di apertura trova Alexis (Félix Lefebvre) in manette, pronto ad essere trascinato in un’aula di tribunale, mentre, sguardo in macchina, dice che “questa è la storia di un cadavere”. La premessa thriller si dissolve pian piano dentro ad un film che racconta una storia d’amore estiva tra due ragazzi che finisce tragicamente. Alexis naufraga con la sua barchetta, e viene tratto in salvo dall’affascinante David (Benjamin Voisin), di due anni più grande e molto più esperto sia di navigazione che d’amore. Non ci metterà molto a fare di Alexis il suo amico e complice e presto il suo amante.

La storia sembra quindi esaurirsi così, in un amore estivo che sfuma rapidamente dopo un tradimento ed un tragico incidente. Eppure Ozon tenta di nobilitare la storia tra autorialità e gusto pop, infarcendola di metafore letterarie in cui la storia stessa diventa metafora della vita e il gesto di scrivere rappresenta la catarsi ultima attraverso la quale si supera il trauma.

Maldestro nei dialoghi

A nulla servono le belle interpretazioni dei protagonisti, dal momento che tutto ciò che di sostanziale ha da dire il film, e cioè che alla fine dei conti tutti noi creiamo a nostro piacimento la persona della quale ci innamoriamo, si riduce a poche maldestre battute, messe in bocca ad un personaggio secondario. Viene alla mente Chiamami col tuo nome, ma Été 85 ne è la versione raffazzonata ed annacquata, qui non c’è nessuna formazione sentimentale o sessuale, nessun legame intimo tra sentimento e letteratura, solo il tentativo di dare spessore ad una trama esile raccontata con poca convinzione.

L’aspetto visivo, il decor, i costumi, le musiche del film puntano tutte alla rappresentazione gioiosa e vitale dell’estate. Été 85 è luminosissimo, vitale, vivace e sembra non avere niente a che vedere con le premesse che accarezzano il noir, è citazionista, sia nei dialoghi in cui si recita Rimbaud che nelle scene che omaggiano classici adolescenziali come Il tempo delle mele. Si tratta di un film che va fuori fuoco, che ha un messaggio ma lo recapita male, affidandolo a poche sciatte battute, trattamento riservato anche al valore dell’arte e della scrittura, che si rispecchia poi nella totale bidimensionalità del personaggio del professore, che dovrebbe ispirare e guidare il giovane protagonista e invece è totalmente accessorio.

Capita spesso ai registi molto prolifici di fare un passo falso, e, pur saturo di suggestioni e temi a lui molto cari, Été 85 è sicuramente un passo falso per Ozon.

 
 

Bad Boys II: trama, cast e curiosità del film con Will Smith

Bad Boys film

Popolare trilogia d’azione con elementi di comicità, Bad Boys è negli anni diventato un dei titoli più celebri del suo genere, anche per merito dell’esplosivo regista Michael Bay e del duo protagonista composto da Will Smith e Martin Lawrence. Dopo un primo film di gran successo uscito nel 1995, questo ebbe un sequel semplicemente intitolato Bad Boys II, arrivato nei cinema a otto anni di distanza, nel 2003. Al centro delle vicende di questo vi è nuovamente un caso che i due detective protagonisti dovranno risolvere, dimostrando ancora una volta le loro capacità.

Anche questo sequel ottenne un grande successo al box office, arrivando a guadagnare circa 273 milioni di dollari a fronte di un budget di 130. Altrettanto positiva non fu l’accoglienza da parte della critica. Questa infatti mal giudicò il film per via di alcune scene considerate razziste o misogine, ma indicò gli effetti speciali come fonte di grande intrattenimento. Furono proprio questi a ricevere particolari lodi anche dall’industria, con una nomination ai Visual Effects Society, premio dedicato solo a tale categoria.

Fin dall’uscita in sala di Bad Boys II, inoltre, e grazie anche al successo del film, si parlò della possibilità di realizzare un terzo capitolo che andasse a completare la trilogia. Nel corso degli anni però si sono susseguiti diversi problemi e ritardi, dovuti prevalentemente ad altri impegni dei protagonisti e del regista. Diversi copioni vennero però scritti, finché non si arrivò a quello giudicato positivamente dalla Sony. Ebbe così inizio la produzione del film, e Bad Boys for Life è infine uscito nel gennaio del 2020, affermandosi come il maggior incasso della trilogia, nonché come un apprezzato film d’azione.

Bad Boys II: la trama del film

Bad Boys II è ambientato otto anni dopo gli eventi del primo film. Gli investigatori Mike Lowrey e Marcus Burnett sono nuovamente in azione, intenti stavolta ad occuparsi di un caso di ecstasy introdotta a Miami eludendo i controlli previsti. Ad aver dato vita a questa operazione è stato il narcotrafficante cubano Johnny Tapia, il quale ha tra i suoi clienti alcuni membri del KKK. È proprio tra questi che i due agenti si infiltreranno per scoprire chi è a capo dell’intera operazione. Inevitabili imprevisti portano però ad una violenta sparatoria, facendo risolvere la missione in un nulla di fatto. Durante questa, inoltre, Mike ferisce accidentalmente l’amico, il quale inizia così a nutrire dubbi sulla volontà di continuare o meno ad essere suo collega.

Mentre discutono sul loro rapporto, con Mike che rivela a Marcus anche un inaspettato coinvolgimento emotivo con sua sorella, la droga continua a diffondersi per le strade di Miami. Nel momento in cui le vittime di questa aumentano in modo radicale, i due detective capiranno di dover mettere da parte i conflitti personali per poter prima risolvere il caso una volta per tutte. Più passa il tempo, però, più Tapia diventa l’uomo più forte della città, acquisendo la proprietà di diversi locali che diventano ora i luoghi di spaccio per eccellenza. Nel disperato tentativo di fermare questo progressivo potere del criminale, i due troveranno anche un inaspettato alleato. Si tratta di Sydney, la sorella di Marcus e agente segreto della DEA.

Bad Boys cast

Bad Boys II: il cast del film

Ad interpretare i due detective protagonisti vi sono nuovamente gli attori Will Smith e Martin Lawrence. Il primo è il detective Mike Lowrey, mentre il secondo il detective Marcus Burnett. I due vennero scelti già dal primo film per via della loro crescente popolarità in quegli anni, tanto al cinema quanto in televisione. Dopo alcuni provini, i due sfoggiarono una grande chimica di coppia, che portò i produttori a convincersi circa le loro capacità. Per questo secondo film, inoltre, i due diedero vita a numerosi momenti improvvisati, che permisero di conferire una certa comicità al tutto. I due attori dovettero però prepararsi anche fisicamente per poter riprodurre quanto richiesto dal copione. Desiderando interpretare personalmente alcune delle sequenze chiave più dinamiche, i due implementarono la loro capacità fisica e muscolare al fine di riuscire in ciò.

Nel film è poi presente l’attrice Gabrielle Union, nel ruolo di Sydney Burnett, la sorella di Marcus. Poco più che esordiente all’epoca del film, l’attrice recitò poi in diversi film e serie TV. Attualmente, una serie spin-off dedicata proprio alla sua Sydney sarebbe in lavorazione. Jordi Mollà, attore spagnolo conosciuto per il suo ruolo in Blow, ha invece interpretato il narcotrafficante Hector Juan Tapia. Per dar vita al personaggio egli ha lavorato su un accento cubano, poi risultato particolarmente convincente. Peter Stormae, conosciuto per il personaggio di John Abruzzi nella serie Prison Break è invece Alexei. Vi è poi anche un piccolo personaggio di nome Floyd Poteet che è qui interpretato dall’attore Michael Shannon, oggi noto per grandi film come Revolutionary Road o Animali notturni.

Bad Boys II: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Bad Boys II è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 20 ottobre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

 
 

Black Panther 2 sarà “davvero strano senza Chadwick (Boseman)” secondo Letitia Wright

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La morte di Chadwick Boseman ha sicuramente scosso gli animi di chi gli era vicino e di chi ha lavorato con lui all’oscuro della sua malattia. In particolare hanno fatto scalpore i commenti e le reazioni di chi gli è stato vicino, professionalmente e umanamente, negli ultimi anni e che non era stato messo al corrente della sua condizione di salute.

Tra questi, ovviamente tutti gli attori che hanno lavorato con lui a Black Panther e hanno fatto di lui il loro Re e amico, hanno condiviso toccanti tributi a lui e alla sua memoria. Tra questi, Letitia Wright ha dedicato a Boseman uno degli adii più accorati e sentiti.

Letitia Wright ha interpretato la sorella minore di T’Challa, Shuri, al fianco di Boseman in tre dei suoi film MCU. In una nuova intervista con Net-a-Porter, l’attrice ha accennato brevemente allo stato di Black Panther 2 sulla scia della morte di Boseman. “Stiamo ancora piangendo il Ciad, quindi non è qualcosa a cui voglio nemmeno pensare”, ha detto semplicemente. “Il pensiero di farlo senza di lui è un po’ strano. Siamo solo addolorati al momento, quindi stiamo cercando di trovare la luce in mezzo a tutto ciò.” Al momento, Black Panther 2 è previsto per maggio 2022.

Al momento la dipartita di Chadwick Boseman e la pandemia di coronavirus in corso rendono davvero difficili i programmi e i progetti per il film, tuttavia siamo sicuri che, qualsiasi sia la decisione dei Marvel Studios, si troverà il modo di porre il giusto e dovuto omaggio ad un attore che ha dato così tanto all’immaginario collettivo e alla cultura comune in così poco tempo.

 
 

Avatar 2: ecco Edie Falco nei panni del Generale Ardmore

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Continuano ad arrivare immagini ufficiali dal set di Avatar 2, e mentre aspettiamo notizie e contenuti sul film, ecco che ci viene presentato il nuovo personaggio umano del film, il Generale Ardmore, interpretato da Edie Falco.

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

 
 

Ritorno al futuro 4, ecco perché non si farà MAI

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Da molto tempo si parla di un quarto capitolo per il franchise di Ritorno al futuro. La trilogia di Robert Zemeckis è una delle poche opere cinematografiche di successo degli anni ’80 a non aver ricevuto una nuova lettura negli ultimi dieci anni e sembra che sia il regista che il cast siano d’accordo sul fatto che un quarto film non s’ha da fare.

A parlare di questa eventualità interviene ora Bob Gale, co-sceneggiatore del film che in un intervento con Collider spiega perché non si farà mai e poi mai un altro film su Ritorno al Futuro:

“Abbiamo raccontato una storia completa con la trilogia. Se tornassimo indietro e ne facessimo un’altra, avremmo Michael J. Fox, che compirà sessant’anni l’anno prossimo, e ha il morbo di Parkinson. Vogliamo vedere Marty McFly all’età? Sessantenni con il morbo di Parkinson? Volevamo vederlo a cinquant’anni con il morbo di Parkinson? Io direi proprio di no. E non vuoi vedere Ritorno al futuro senza Michael J. Fox. La gente dice: “Beh, fallo con qualcun altro”. Davvero? Chi hai intenzione di prendere? Tutto quello che farai è chiedere confronti con gli originali, e non sarai mai all’altezza. E lo abbiamo visto con tantissimi film di capolavori che sono venuti molto dopo, quante volte abbiamo sentito parole come ‘Ah, beh, La minaccia fantasma, forse la mia vita sarebbe stata migliore se non l’avessi visto.’ Ce ne sono molti di sequel extra come quello. Non volevamo essere quei tipi che fanno un film solo per i soldi. La Universal ci dice: “Voi ragazzi guadagnereste un sacco di soldi”, ma noi rispondiamo sempre, “Bene, abbiamo già guadagnato un sacco di soldi con questi film, e ci piacciono così come sono. E come genitori orgogliosi, non venderemo i nostri figli per farli prostituire.”

Abbiamo un accordo con Spielberg e Amblin sul fatto che non ci sarebbe mai stato un altro Ritorno al futuro senza la nostra benedizione o il nostro coinvolgimento”, ha detto Gale. “Quindi, non succederà”.

Se questo accordo esiste davvero, il futuro (appunto) della saga è al sicuro da qualsiasi rilettura. Almeno per adesso.

 
 

Morbius: svelate alcune abilità simili a quelle di Venom?

morbius

Un video di Morbius con nuove riprese rivela l’abilità del personaggio di riuscire a saltare con grande agilità, in una maniera che lo renderebbe più simile a Venom che a Spider-Man. L’uscita di Morbius era originariamente prevista per giugno 2020, ma a causa della pandemia COVID-19, Sony ha spostato la data di uscita del film a marzo 2021.

Su Twitter, l’account fan Morbius Updates ha pubblicato un video che mostra la registrazione della colonna sonora del film, in cui i monitor in sala di registrazione riproducono parti del film, presumibilmente le parti per le quali stanno registrando l’accompagnamento musicale. A circa 40 secondi, uno degli schermi mostra una scena in cui Morbius salta e oscilla da un edificio all’altro. Guarda il video completo qui sotto.

https://twitter.com/MorbiusUpdates/status/1317248898939998208?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1317248898939998208%7Ctwgr%5Eshare_3%2Ccontainerclick_0&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmorbius-movie-video-jared-leto-powers-venom%2F

LEGGI ANCHE – Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

 
 

Guardiani della Galassia Vol. 3, Michael Rooker sulle possibilità di rivedere Yondu

guardiani della galassia

Alla fine di Guardiani della Galassia Vol. 2 tutti abbiamo detto addio a Yondu, che si è sacrificato per salvare Star Lord, come solo un vero padre avrebbe potuto fare. Il personaggio, per quanto burbero, è entrato nel cuore dei fan e con lui anche il suo interprete, amico e attore feticcio di James Gunn, Michael Rooker.

Con Yondu fuori dai giochi e con Gunn intenzionato a non farlo ritornare in vita perché un ritorno del personaggio sminuirebbe la grandezza del suo sacrificio, è probabile che Rooker possa non tornare più al franchise, ma l’attore in persona ha spiegato che forse un modo c’è.

Parlando a ComicBook.com del suo nuovo film, Love and Monsters, Rooker ha avuto l’idea per tornare nei panni di Yondu. Rooker ha detto che ama interpretare Yondu e che “non so come potrebbero farlo, ma ovviamente è possibile”. Poi ha continuato dicendo: “Tutto è possibile nell’universo Marvel, sai, ci sono viaggi nel tempo e tutto quel genere di cose. Quindi sì, certo che è possibile”. E poi non ha resistito a fare una battuta in chiusura, scherzando, “Ma potranno permettersi me? Non lo so. Alla Marvel, non hanno molti soldi, sai, è davvero dura là fuori!”

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

 
 

The Crown: Dominic West sarà Carlo nelle stagioni 5 e 6

The Crown

A pochi giorni dall’uscita del trailer della quarta stagione, Variety annuncia che Netflix ha scelto l’attore che interpreterà il Principe Carlo nelle stagioni 5 e 6 di The Crown. Toccherà a Dominic West tener testa a Elizabeth Debicki, che è già stata annunciata come futura interprete di Diana.

L’attore, molto amato per la sua serie The Affair, avrà il difficilissimo compito di mantenere alto il livello di interpretazione del primogenito di Elisabetta, raccogliendo il testimone dell’ottimo Josh O’Connor, già ammirato nella terza stagione e che tornerà in questa numero 4 accanto a Emma Corrin, che interpreta la giovane Diana.

The Crown 4: la trama

Ispirato dalla pluripremiata opera teatrale The Audience, The Crown racconta la storia del regno decennale della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un mondo in disordine e l’alba di una nuova era.

Sul finire degli anni Settanta, la regina Elisabetta (Olivia Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo. Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland, creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin) fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.

La quarta stagione della serie scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe Edoardo e Charles Dance quelli di Lord Mountbatten.

The Crown 4, serie originale Netflix di successo mondiale, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo da domenica 15 novembre 2020.

Fonte: Variety

 
 

The Batman: il Pinguino in fuga in moto nelle nuove foto dal set

Il Daily Mail diffonde nuove immagini dal set di The Batman in cui vediamo l’irriconoscibile Colin Farrell a cavallo di una moto, mentre tenta di fuggire da Robert Pattinson. Ricordiamo che l’attore irlandese è stato scelto per interpretare Oswald Cobblepot che, come ben sappiamo, ad un certo punto della sua vita si farà chiamare Il Pinguino.

TUTTE LE FOTO A QUESTO LINK

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.