Sappiamo ormai da diverso tempo che
il personaggio di Kamala Khan, aka Mrs.
Marvel, debutterà in una serie Marvel a lei interamente
dedicata e destinata al servizio di streaming Disney+. Prima del debutto
nella serie, però, il personaggio potrebbe apparire anche al
cinema, precisamente in Captain Marvel 2, annunciato
sequel del cinecomic con protagonista Brie
Larson.
Già in passato G. Willow
Wilson, co-creatrice del personaggio, aveva spiegato in
un’intervista che “alcuni supereroi sono nati per il grande
schermo perché naturalmente cinematografici, e Ms. Marvel rientra fra questi. Abbiamo
sempre pensato che ci fosse un evidente potenziale cinematografico
per lei, quindi benedico tutti coloro che tenteranno di portarla in
vita. Non so come andrà a finire, ma spero non in un modo
inquietante.”
Adesso, come riportato da The Illuminerdi, pare
che le riprese della serie Mrs. Marvel partiranno
ufficialmente quest’estate, precisamente ad agosto. Al momento non
sappiamo ancora chi sarà l’attrice che interpreterà la supereroina
del titolo. Sempre la fonte ipotizza che il personaggio potrebbe
fare la sua prima apparizione nel MCU nell’annunciato
Captain Marvel 2, le cui
riprese dovrebbero svolgersi nello stesso periodo di quelle della
serie Disney+.
È interessante notare come la fonte
sottolinei che la produzione di Mrs. Marvel occuperà un
lasso di tempo molto esteso, da luglio 2020 a giugno 2021: ciò
potrebbe indicare che la Marvel ha già pianificato i mesi
necessari alla realizzazione di una seconda stagione della
serie.
Captain Marvel 2, il sequel
del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box
office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad
affidare la regia del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo
la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una
delle serie Marvel attualmente in sviluppo e
destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie Larson tornerà nei
panni di Carol Danvers.
Il sequel
di Captain Marveldovrebbe
arrivare già nel 2022.
In Captain America:
Civil War, abbiamo incontrato per la prima volta il
BaroneZemo di Daniel
Bruhl mentre era intento a torturare un ex agente
dell’HYDRA per riuscire a mettere le mani sul diario che gli
avrebbe permesso di controllare il Soldato d’Inverno. Tuttavia, i
piani originali del film erano un tantino diversi, e prevedevano un
altro tipo d’ingresso per il personaggio all’interno della
storia.
Inizialmente, infatti, avremmo
dovuto incontrare Zemo per la prima volta in un’asta al mercato
nero. Lo dimostra una scena tagliata dal film e finita online nelle
ultime ore su Reddit: nella scena
in questione, Zemo appare come un semplice compratore in incognito,
prima di rivelare la sua natura, avvelenare tutti i presenti nella
casa d’aste e rubare finalmente il diario.
Ricordiamo che Daniel
Bruhl tornerà nei panni del Barone Zemo
in The Falcon and
the Winter Soldier, la serie Marvel che farà il suo debutto su
Disney+ a partire da quest’anno. Nello
show ci saranno anche Sebastian Stan (Bucky
Barnes), Anthony Mackie (Sam Wilson) e
Emily VanCamp (Sharon Carter).
Captain America Civil
War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers:
Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad
affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per
proteggere il mondo. Dopo che la città di Lagos, in Nigeria,
viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede
coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce
un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che
decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova
dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di
proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.
Ricordiamo
che Captain America: Civil
Warè diretto da
Anthonye Joe
Russo e vede nel cast Chris Evans, Robert Downey
Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America: Civil War è
arrivatonelle sale italiane il 4
maggio 2016.
In attesa di scoprire quale destino
sarà riservato a Joker durante
la cerimonia di premiazione degli Oscar
2020 (ricordiamo che il film di Todd
Phillips ha ricevuto il più alto numero di
candidature, ben 11), arriva una nuova interessantissima
indiscrezione a proposito di Joaquin Phoenix, che
in futuro potrebbe ritrovarsi ad interpretare un villain forse meno
tormentato del suo Arthur Fleck, ma altrettanto celebre.
The Illuminerdi
riporta che la Disney avrebbe offerto all’attore candidato
all’Oscar il ruolo di Hook nell’annunciato live action di
Peter Pan, il cui titolo ufficiale sarà
Peter Pan and Wendy. Al momento si tratta
di una semplice indiscrezione: non significa che Phoenix ha firmato
per la parte o che reciterà ufficialmente nel film.
E parlando sempre del casting del
live action, proprio la scorsa settimana abbiamo appreso che
Margot
Robbie, vista di recente in C’era una volta a
Hollywood di Quentin Tarantino,
sarebbe la favorita della Casa di Topolino per interpretare il
ruolo di Campanellino, la piccola fata alata,
compagna di Peter, nel film.
Al momento non sappiamo se
Peter Pan and Wendy arriverà al cinema o
se – come già accaduto con Lilli e il
Vagabondo – sarà destinato a Disney+, il servizio di
streaming della multinazionale statunitense che in Italia arriverà
a partire dal prossimo 24 marzo.
In attesa di scoprire se
Joaquin Phoenix sarà effettivamente coinvolto nel
progetto, ricordiamo che l’attore è attualmente impegnato sul set
di C’mon C’mon, il nuovo dramma di
Mike Mills, regista di Beginners con Ewan
McGregor e Christopher Plummer.
Grazie alla sua interpretazione di
Arthur Fleck in Joker di Todd Phillips, Joaquin Phoenix ha
ricevuto la sua quarta nomination agli Oscar come miglior attore.
Dopo la vittoria ai Golden Globes, ai SAG Awards e ai BAFTA, è
quasi matematico il suo trionfo anche in occasione della notte
delle stelle di Hollywood.
Dopo The Mandalorian
2, Deadline ha rivelato quando arriveranno le
serie Falcon e Winter Soldier e WandaVision, prodotte dai
Marvel Studios. Il noto sito
americano grazie ad un report pubblicato in queste ore e riassunto
di un incontro tra Disney e gli analisti ha
confermato che The Falcon and The Winter
Soldier e WandaVision
arriveranno in anteprima rispettivamente in agosto e dicembre del
2020.
Inoltre nell’evento il CEO di
Disney ha confermato agli analisti che la loro strategia di lanci
dei prodotti in streaming rimarrà la stessa: ovvero un episodio a
settimana, dunque in controtendenza con l’operato di
Netflix.
La maggior parte delle domande
degli analisti durante l’incontro era incentrata sullo streaming.
“L’interesse e l’affinità con il marchio Disney sono aumentati”
grazie al lancio di Disney+,
ha affermato Iger. Con 28,6 milioni di abbonati pagati al 3
febbraio, Disney+ dopo poco meno di tre
mesi negli Stati Uniti e in altri tre paesi, è quasi a metà strada
verso la fascia bassa dell’obiettivo quinquennale della società da
60 a 90 milioni di abbonati. Entro la fine di marzo, sarà attivo
anche nel Regno Unito, in Europa occidentale e in India.
The Falcon and The Winter Soldier è la serie
di prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon and The Winter Soldier è previsto
anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico,
ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni
del Barone Zemo. Per quanto concerne la serie di The Falcon and The Winter Soldier, il lancio
è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
George Lucas ha un
piccolo (e nascosto) cameo vocale in Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker. A più di un mese dall’uscita
del film nelle sale di tutti il mondo, il fandom continua a
scoprire interessanti curiosità sul capitolo finale della saga
degli Skywalker. Dopo i numerosi dettagli sulla versione di
Episodio IX ad opera di Colin
Trevorrow, siamo certi che ci sarà ancora tanto da
scoprire sul film diretto da J.J. Abrams.
Guardando alla storia della saga, i
membri della crew di Star Wars si sono
sempre prestati a brevi cameo nei vari episodi, incluso lo stesso
creatore del franchise, George Lucas. Il regista è
apparso ne La Vendetta dei Sith dove ha interpretato
Notluwiski Papanoida, e stando a quanto rivelato di recente, pare
sia stato coinvolto in prima persona anche ne L’Ascesa di
Skywalker, tramite un breve cameo vocale.
Come riportato da ABC News, infatti,
George Lucas ha un cameo vocale in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker: un urlo
che si sente nel film di J.J. Abrams, apparterrebbe proprio al papà
della saga. A confermare la cosa sono stati David Acord e Matthew
Wood, i progettisti del suono che hanno lavorato al film:
sfortunatamente, nessuno dei due tecnici ha voluto rivelare in
quale preciso momento della pellicola sia possibile udire l’urlo di
Lucas, limitandosi a confermare la presenza di un “urlo
speciale” all’interno de L’Ascesa di
Skywalker.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio,
mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Ebbene secondo quanto apprendiamo
dal noto sito i nuovi episodi dovrebbero arrivare ad ottobre del
2020. E’ stato anche rivelato che Falcon e Winter
Soldier e WandaVision –
arriveranno invece in anteprima rispettivamente in agosto e
dicembre.
The
Mandalorian è la serie di spin-off di Star Wars
portata sul piccolo schermo dal regista di Lion King e
Jungle BookJon Favreau. E’ stata la
serie firmata per Disney+, lanciata lo scorso 12
novembre. Disney non ha ancora fornito informazioni sugli
spettatori dello show . In particolare in un mercato di streaming
precedentemente orientato al binge, The Mandalorian
ha pubblicato episodi su base settimanale e dirigenti Disney hanno
rivelato che rimarranno con quella strategia.
La seconda stagione di
The
Mandalorian arriverà l’inverno del 2020 e sarà
disponibile in streaming su Disney
Plus. La seconda stagione è stata ordinata, per la
messa in onda prevista per la fine del 2020. La serie ha ricevuto
recensioni positive, con elogi per la sua scrittura,
caratterizzazione, musica e immagini, mentre le critiche erano
dirette al suo ritmo incoerente.
All’inizio del mese di gennaio
abbiamo appreso la notizia che il premio Oscar Christian
Bale è in trattative per entrare a far parte del cast
dell’attesissimo Thor: Love and
Thunder di Taika Waititi. Ad
oggi, non sappiamo ancora quale ruolo interpreterà l’ex Cavaliere
Oscuro nel film Marvel in arrivo a novembre del
prossimo anno.
Adesso, stando a quanto riportato
da The
Illuminerdi, sembra che Bale interpreterà un “villain
intergalattico” nella quarta avventura cinematografica del Dio
del Tuono. Sfortunatamente, la fonte non fornisce ulteriori
dettagli circa il cattivo in questione, limitandosi a riportare che
si tratterà del villain principale del film, un alieno che lo
stesso sito definisce “ultraterreno”.
Di quale personaggio si tratterà?
Alcuni sostengono possa essere Gorr, mentre
secondo altri si tratta di Beta Ray Bill
(personaggio che, stando ai recenti
rumor, dovrebbe apparire nel film). Sempre la fonte sottolinea
che Bale non ha ancora firmato ufficialmente per il ruolo.
Il fumettista Jason
Aaron aveva suggerito attraverso il suo account Twitter che Christian
Bale potrebbe interpretare Minotauro
in Thor: Love and Thunder,
personaggio da lui creato sei anni fa proprio per la serie “Thor:
God of Thunder”.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto
capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
Taika
Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e
storie appassionanti con la prima Thor femmina
dell’universo”.
L’uscita nelle sale è fissata invece
al 5 novembre 2021.
L’attore Ashton
Kutcher si è negli anni costruito una buona fama
partecipando a numerose celebri commedie e film sentimentali,
raggiungendo così un ampio pubblico. Con il tempo ha poi avuto modo
di rinnovarsi, prendendo parte a generi sempre diversi in ruoli
inediti, arrivando a lavorare al fianco di attori di spicco.
Ecco 10 cose che non sai di
Ashton Kutcher.
Ashton Kutcher: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
commedie. L’attore esordisce al cinema con il film
Pazzo di te (2000), per poi prendere parte a Trappola
criminale (2000), Fatti, strafatti e strafighe
(2000), Texas Rangers (2001), Oggi sposi… niente
sesso (2003) e Una scatenata dozzina (2003). Acquista
ulteriore popolarità recitando nel film drammatico The
Butterfly Effect (2004), e in seguito recitare in Indovina
chi (2005), Sballati d’amore (2005), The Guardian
– Salvataggio in mare (2006), Notte brava a Las Vegas
(2008), Toy Boy (2009), Appuntamento con l’amore
(2010), Amici, amanti e…
(2011), Capodanno a New
York (2011), Jobs (2013) e Annie – La felicità è
contagiosa (2014).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Kutcher diventa famoso grazie al
ruolo del protagonista Michael Kelso nella sitcom That
’70s Show, nella quale recita dal 1998 al 2006.
Successivamente prende parte ad alcune puntate di serie
come Just Shoot Me! (2001) e Grounded
for Life (2002). Dal 2011 al 2015 ricopre il ruolo di
Walden Schmidt in Due uomini e mezzo, per poi
affermarsi come protagonista di The Ranch, dove
ricopre il ruolo di Colt Bennett dal 2016 al 2020.
3. Ha prodotto diversi film
e serie. Nel corso della sua carriera l’attore si è
affermato anche come produttore, ricoprendo tale ruolo per i film
La figlia del mio capo,The Butterfly Effect e
Toy Boy. Ha poi partecipato in qualità di produttore
esecutivo alle serie documentario You’ve Got a Friend
(2004) e Adventures in Hollywood (2007), e per Room
401 (2007), Beauty and the Geek (2005-2008),
Numbnuts (2010), Punk’d (2003-2012) e The
Ranch (2016-2018).
Ashton Kutcher è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 3,9 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate durante momenti di svago, in compagnia di amici
o della sua famiglia, ma molto presente sono anche immagini o video
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Ashton Kutcher: chi è la sua
ex-moglie
5. È stato sposato con una
celebre attrice. Nel 2003, durante i primi anni della sua
popolarità, l’attore inizia a frequentare l’attrice Demi
Moore, che sposa poi nel settembre del 2005. Per anni una
delle coppie più celebri di Hollywood, data forse anche la loro
differenza d’età, la coppia annuncia tuttavia la separazione nel
2011, ottenendo il divorzio due anni più tardi.
Ashton Kutcher e Mila Kunis
6. Sono sposati.
Nel 2012, durante il periodo del suo divorzio, l’attore intraprende
una relazione con l’attrice Mila
Kunis, conosciuta sul set di That ’70s Show.
I due si fidanzano ufficialmente nel marzo del 2014, e nell’ottobre
dello stesso anno danno alla luce la prima figlia. Si sposano poi
nel luglio del 2015, e nel novembre del 2016 nasce il loro secondo
figlio.
Ashton Kutcher ha un fratello
7. È molto legato a suo
fratello gemello. In pochi sanno che l’attore possiede un
gemello, Michael Kutcher, il quale si occupa però di tutt’altro
nella vita. Questi è infatti un uomo d’affari e oratore pubblico,
che si batte per cause legate ai diritti dei bambini con paralisi
cerebrale e donazione di organi. L’attore ha dichiarato di essere
particolarmente fiero di suo fratello, il quale gli ha saputo
insegnare modi nuovi di guardare alla vita.
Ashton Kutcher: il suo 2019
8. Ha recitato in un nuovo
film. Nel 2019 l’attore è protagonista del film drammatico
The Long Home, diretto da James Franco,
che figura anche come interprete. La storia ruota intorno ad un
giovane imprenditore che viene assunto dall’assassino di suo padre
per costruire un locale country nel Tennessee.
9. È protagonista di una
serie. Nel 2019 l’attore è protagonista della quarta ed
ultima stagione della serie The Ranch, i cui ultimi
episodi saranno disponibili su Netflix a partire dal 24 gennaio
2020. Qui l’attore ricopre il ruolo di Colt Reagan Bennett,
giocatore di football americano che non trovano più alcun ingaggio
si vede costretto a tornare dalla sua famiglia, in Colorado, per
gestire il loro ranch.
Ashton Kutcher: età e altezza
10. Ashton Kutcher è nato a
Cedar Rapids, nell’Iowa, Stati Uniti, il 7 febbraio 1978.
L’attore è alto complessivamente 189 centimetri.
Per Josh e Benny
Safdie, Diamanti grezzi è il
film della svolta, che li impone all’attenzione della critica e del
pubblico come nuovi autori a cui guardare per il futuro. Un’opera
ambiziosa, cullata per anni, che porta all’estremo quelle
caratteristiche rintracciabili già nel loro precedente
lungometraggio, Good Time. Con Adam
Sandler mattatore assoluto, il film si muove tra richiami
al cinema newyorkese anni ’80 e una brillante attualità in quanto a
forme e temi. Non a caso, è Netflix a distribuire
il film al di fuori degli Stati Uniti, riproponendo così quel
cortocircuito tra film d’autore su supporto da home-video.
Protagonista del film è Howard
Ratner (Adam
Sandler), affermato gioielliere di Manhattan con una
grande passione per le scommesse e un’inclinazione naturale per la
truffa. Dopo una serie di rischiose scommesse, che potrebbero però
garantirgli vincite colossali, Howard si trova costretto a dover
tenere sotto controllo la vita familiare e professionale mentre
cerca di far fronte ad alcuni debiti ingenti, tra i quali quelli
con il cognato Aron.
Diamanti grezzi: il vizio della
dipendenza
Come al solito, la sequenza
d’apertura ci dice già tutto ciò che occorre sapere sul film e sul
suo protagonista. Attraverso le possibilità concesse dalla CGI, la
camera entra all’interno dell’opale da tutti desiderato e compie
uno psichedelico viaggio tra forme e colori, che mutano finché non
capiamo di essere passati dall’interno della preziosa pietra a
quello di un colon umano, più precisamente quello del protagonista.
Una sequenza che nella sua metafora svela il bisogno incondizionato
di Howard di essere un tutt’uno con il diamante grezzo, annunciando
così il tema ricorrente del film, quello della dipendenza.
Una dipendenza che si manifesta in
questo caso riguardo al gioco d’azzardo, di cui il protagonista
sembra essere un incorreggibile schiavo. La sua vita è un totale
caos, e per 135 minuti anche lo spettatore verrà travolto dalla
miriade di rumori, voci e parole che l’arricchiscono fin quasi
all’eccesso, con un lavoro sul sonoro di altissimo livello. Il
primo quarto d’ora del film, a tal proposito, presenta in modo
estremamente dinamico il contesto in cui Howard si muove,
dimostrando la grandissima abilità dei Safdie di orchestrare e
gestire una messa in scena tanto vivace quanto narrativamente
ricca, che ricorda in più occasioni la corsa contro il tempo del
dinamico Good Time.
Sorretto da una solida
sceneggiatura, il film si svela infatti essere un susseguirsi di
eventi per accumulo, da cui il protagonista sembra non potersi
liberare né ottenere la gloria sperata. Senso di confusione,
dunque, ma anche la claustrofobia è un altro aspetto ricorrente
dell’opera, incarnata da ambienti squallidi e disorganizzati, che
diventano il primo indice del crollo della vita di Howard. Un
crollo con cui lo spettatore difficilmente riuscirà a non
empatizzare.
Diamanti grezzi: la recensione del
film
Non stupisce trovare il nome di
Martin Scorsese tra i produttori esecutivi del
film, poiché i Safdie svelano in modo piuttosto evidente e
ricorrente l’influenza dell’autore newyorkese nelle loro opere. E
se Good Time si ispirava in modo particolare a Fuori
orario, film di Scorsese del 1985, Diamanti grezzi è
invece un progetto più ambizioso, che del regista rielabora le
atmosfere ruvide e i personaggi controversi, donando al film quei
toni da ambiente malsano, sporco, merito anche dell’utilizzo della
pellicola 35mm.
Un film che di autoriale ha molto
dunque, e che utilizza in modo intelligente le proprie
caratteristiche per risultare imprevedibile e coinvolgente. Vero
diamante del film è infine l’interpretazione di Sandler, che dà
nuovamente prova di essere un ottimo attore drammatico, facendosi
vero nucleo di un film costruito fino al minimo dettaglio. Egli
diventa la maschera del suo tempo, di un’umanità frenetica e
vittima del vizio, sia esso per le scommesse, il potere o peggio
ancora.
Con Diamanti grezzi, loro
quinto film di fiction, i Safdie portano avanti la loro idea di
cinema, che trova le proprie origini nelle produzioni della fine
del XX secolo, ma che presenta un’anima estremamente contemporanea,
capace di dialogare tanto con i vecchi che con i nuovi formati. E
con il nuovo film realizzano davvero il progetto che li impone
necessariamente alle attenzioni di tutti.
Joker di
Todd Phillips potrà anche essere basato sul Clown
Principe del Crimine della DC Comics, ma è innegabile quanto il
film presenti una versione del tragico personaggio assai diverse
rispetto ai fumetti. Eppure, Joker non è l’unico criminale della DC
ad avere tutte le carte in regola per essere il protagonista di uno
stand-alone.
L’approccio adottato da Phillips con
il cinecomic candidato a ben 11 premi Oscar potrebbe
essere d’ispirazione per altri film basati su altri celebri villain
della DC. Ecco di seguito 10 tragici villain DC
che meriterebbero di approdare sul grande schermo grazie ad un film
in solitaria:
Spaventapasseri
Abbiamo
visto il personaggio di Jonathan Crane/Spaventapasseri adattato per
il grande o piccolo schermo diverse volte, da Batman
Begins di Christopher Nolan alla serie Gotham della
Fox. Come la maggior parte dei cattivi di Gotham City, lo
Spaventapasseri è una figura tragica le cui ossessioni hanno preso
il sopravvento sulla sua vita.
Anche da
adolescente, Crane si è sempre dilettato nell’utilizzare della
paura contro le sue vittime, aspetto che incrementato la sua
carriera in qualità di psicologo specializzato in paure e fobie.
Osservare la trasformazione di Jonathan nello Spaventapasseri
mentre è impegnato a lavorare come psicologo, sarebbe un racconto
tanto scomodo quanto accattivante, proprio come quello di
Joker.
Eclipso
Il potente villain Eclipso non è in
realtà un personaggio tragico, ma quando utilizza la gemma chiamata
“Cuore di Oscurità” per possedere e corrompere persone innocenti,
sono molte le figure tragiche che cadono sotto il suo controllo.
Nonostante la background story di Eclipso sia molto più
soprannaturale di quello di Joker, un film potrebbe tranquillamente
sviscerare la mentalità vendicativa di un essere criminale che si
prepara ad essere corrotto dal “Cuore di Oscurità”.
Anche se si tratta di un personaggio
non così radicato nel mondo reale (elemento che ha contribuito a
rendere Joker il film meraviglioso che è), Eclipso resta
comunque un grande villain al quale poter dedicare uno stand-alone,
nonché un personaggio che potrebbe avere un grande impatto sul
futuro della DC al cinema.
Bane
Un’altra
nemesi di Batman che abbiamo già visto sul grande schermo è Bane,
apparso sia in Batman & Robin di Joel Schumacher sia ne
Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan,
anche se nessuna delle due incarnazione ha reso veramente giustizia
al personaggio.
Nei fumetti, Bane è
cresciuto in un ambiente malsano e costretto a subire le
conseguenze della pena detentiva di suo padre. La sua vita è stata
una battaglia costante per la sopravvivenza, tanto da diventare uno
dei cattivi più induriti ma allo stesso tempo intelligenti che
Batman abbia mai affrontato. Le possibilità con un personaggio che
nel corso della sua storia editoriale ha persino assunto una dose
di Venom sarebbero davvero infinite…
Capitan Cold
Joker è riuscito a
svincolarsi dal personaggio di Batman e dalla sua storia, cosa che
anche un ipotetico film dedicato a Capitan Cold potrebbe fare, dal
momento che la carriera del supercriminale Leonard Snart nei
fumetti è stata fortemente influenzata da Flash. Tuttavia, se un
film si concentrasse sull’infanzia di Len e di sua sorella
(entrambi vittime di abusi da parte del padre) e sul loro rapporto,
potrebbe davvero essere l’occasione perfetta per raccontare una
storia di origini diversa dalle altre.
Quindi, la creazione della sua
celebre pistola congelante potrebbe essere l’espediente narrativo
per giustificare non il suo tentativo di fermare Flash, ma
piuttosto il suo bisogno di vendetta contro Chillblaine, il super
criminale che ha ucciso sua sorella. Il numero 182 della serie “The
Flash” ha raccontato le origini di Snart e la sua battaglia contro
Chillblaine: sicuramente, un ottimo materiale di partenza per un
film sul personaggio in stile Joker.
Clayface
Ci sono stati numerosi personaggi
che nel corso della storia hanno assunto l’identità di Clayface.
Una delle incarnazione più affascinanti è sicuramente quella di
Basil Karlo, l’originale Faccia di Creta, un attore che
impazzisce all’idea di un remake di un suo vecchio film ed
inizia ad assassinare i membri della troupe e del cast.
Nei fumetti, Karlo inizia ad abusare
di una sostanza in grado di modificare il viso di ogni essere
umano: ciò lo condurrà prima alla follia e poi ad incidente letale
che lo trasformerà nel terrificante mutaforma. Un eventuale film
potrebbe esplorare gli standard di bellezza malsani che governano
Hollywood, la natura ossessiva di Karlo e tutto l’orrore intrinseco
in Clayface.
Brother Blood
Il personaggio di Brother Blood
potrebbe apparire come un villain alquanto bizzarro a cui dedicare
un intero film, ma le origini oscure del leader della “Chiesa del
Sangue” potrebbero essere perfette per la realizzazione di un
horror in piena regola.
Brother Blood è un titolo che è
stato tramandato di generazione in generazione, con una storia
particolarmente sanguinosa alle spalle: l’uccisione di un padre per
mano di suo figlio. Abbiamo visto diversi film di bambini cresciuti
all’interno di culti, ma mai nessuno con una storia così forte come
quella di Brother Blood. Un eventuale film potrebbe addirittura
esplorare l’elemento soprannaturale attraverso le connessioni della
“Chiesa del Sangue” con il demone Trigon.
Poison Ivy
I fan
morivano dalla voglia di vedere Poison Ivy sul grande schermo ancor
prima dell’arrivo di Joker, sia in uno stand-alone che al
fianco di Harley Quinn nel chiacchieratissimo Gotham City
Sirens. L’incarnazione di Ivy di Uma Thruman in Batman &
Robin è in realtà uno degli aspetti migliori del film,
nonostante le sue origini non siano state raccontate nel migliore
dei modi.
Se Poison Ivy poteva
apparire come un’ecoterrorista, la dottoressa Pamely Isley era una
timida biochimica soggetta all’influenza del dottor Jason
Woodrue/Uomo Floronico: Woodrue iniettò una serie sostanze chimiche
nei pericolosi esperimenti di Isley e la trasformò nella potente
Poison Ivy, una storia intrigante e affascinante che vorremmo
venisse maggiormente approfondita sul grande
schermo.
Man-Bat
Joker sarà anche radicato
nella realtà, ma molti dei criminali più tragici di Gotham sono
intimamente connessi con elementi horror e fantasy che
funzionerebbero alla grande in un film di origini. Man-Bat ne è un
ottimo esempio: da un lato è un mostro inimmaginabile, dall’altro
uno scienziato che si occupa di sconfiggere una malattia.
Il dottor Kirk Langstrom sperava di
poter usare i pipistrelli per creare una cura contro la sordità, ma
purtroppo si trasformò nel gigantesco Man-Bat. La storia di Kirk,
da sola, sarebbe perfetta per un grande film horror, se non fosse
che nei fumetti Langstrom trasforma anche sua moglie in un
gigantesco pipistrello e gli viene anche rubato il siero per creare
una lega di Ninja Man-Bat; c’è materiale a sufficienza per
l’esplorazione del personaggio sul grande schermo.
Dex-Starr
Il personaggio di Dex-Starr presente
nei fumetti su Lanterna Verde sarebbe un personaggio molto
azzardato da usare all’interno di uno stand-alone. Ma la più sadica
e malvagia delle Lanterne Rosse ha una storia incredibilmente
tragica alle spalle che sarebbe molto interessante da adattare per
il grande schermo, nonostante le sembianze del personaggio saino
quelle di un enorme gatto blu terrestre.
In origine Dex-Starr era Dexter, un
gatto che venne abbandonato e poi adottato da una dolcissima
padrona che però venne assassinata: lo stesso Dexter venne
maltrattato e gettata da un ponte. Successivamente venne condotto
nel corpo delle Lanterne Rosse proprio a causa della rabbia di aver
perso la sua padrona, ma prima si sarebbe vendicato dell’assassinio
della sua padrona e dei bulletti che lo avevano chiuso in un sacco
di juta e buttato in un fiume.
Mr. Freeze
I fan della
serie animata su Batman degli anni ’90 hanno già avuto modo di
vedere la migliore trasposizione possibile delle tragiche origini
di Mr. Freeze, ma si tratta di una storia che siamo certi tutti
vorrebbero ancora vedere in uno stand-alone in stile
Joker. Arnold Schwarzenegger ha dato vita ad una versione
abbastanza discutibile del personaggio in Batman & Robin,
e sappiamo tutti che la storia di Mr. Freeze merita di
meglio.
Mentre nella serie
animata è stata introdotta Nora Fries, la moglie congelata
criogenicamente di Mr. Freeze, e abbiamo così scoperto le ragioni
dietro le sue azioni criminali, la linea “The New 52” ha dato alla
storia una svolta più oscura, rivelando che Nora era già congelata
ancora prima della nascita di Mr. Freeze, che si era invece
infatuato di lei dopo anni di studio.
Nella notte tra il 9 e il 10
febbraio si celebrerà la 92° cerimonia degli Oscar
2020, l’evento che chiude la stagione cinematografica
internazionale e che per appassionati, addetti ai lavori e anche
neofiti è un momento per celebrare, al netto dei vincitori, un anno
di cinema “industriale”.
Come ogni anno, l’assegnazione dei
premi sarà seguita, ci scommettiamo, da uno stuolo di commenti e
discussioni, soprattutto on line, dove ogni spettatore ed
appassionato elegge a suo preferito questo o quel film, questo o
quell’attore. Ogni spettatore che si rispetti ha un suo
palmares ideale, un vincitore dei sogni, ma alla fine
quelli che porteranno a casa la statuetta saranno coloro il cui
nome verrà stampato nelle famose buste dei vincitori.
Ma come si arriva a finire dentro
quelle buste? O meglio, quali sono i criteri di voto, chi assegna i
premi e come si arriva ad assegnare le ambite statuette? Ecco una
rapida guida.
Chi sono i votanti per gli
Oscar?
I membri dell’Academy of
Motion Picture Arts and Sciences sono divisi in 17 gruppi,
che rappresentano rispettivamente i rami della produzione
cinematografica. Per ogni membro è possibile far parte di uno solo
di questi gruppi, con buona pace di chi invece è un poliedrico
artista del cinema. Naturalmente, il gruppo formato dagli attori, è
quello più numeroso e costituisce il 22% dei votanti
dell’Academy.
Il Board of
Governors, ovvero il Consiglio di Amministrazione, è
l’organo deputato a decidere chi fa parte dell’Academy, secondo due
criteri: o perché vince un Oscar in modo competitivo, o perché due
membri di un determinato gruppo sponsorizzano il candidato per
un’elezione a socio del loro stesso gruppo, sulla base di meriti
legati alla professione per il cinema.
Al momento, il numero di membri
complessivo dell’Academy si aggira intorno alle 6mila persone. Le
ultime statistiche statistiche risalenti al 2012 dicono
che dei 5 100 circa elettori attivi, il 94% era caucasico,
il 77% era di sesso maschile, il 54% era di età superiore ai 60
anni e il 33% era costituito da ex-candidati (14%) e vincitori
(19%).
Quali sono i criteri di
eleggibilità per gli Oscar?
Per essere eleggibile e quindi
candidato agli Oscar, un film statunitense deve essere stato
distribuito nella Contea di Los Angeles nel corso dell’anno solare
precedente, tra la mezzanotte del 1º di gennaio e la mezzanotte del
31 dicembre, e deve essere stato proiettato in sala per almeno
sette giorni consecutivi. La candidatura nella categoria di Miglior
film non in lingua inglese (una volta Miglior film straniero) non è
sottoposta a tali clausole, ma vengono scelti tra una rosa di film
che ogni paese presenta ogni anno per la candidatura. Ogni Paese può presentare
un solo film all’anno. Il film che è stato proposto quest’anno
dall’Italia è stato Il
Traditore di Marco
Bellocchio.
I produttori interessati a candidare
il proprio film all’eleggibilità alle nomination agli Oscar devono
compilare un modulo on-line sugli Official Screen Credits entro una
scadenza che varia di pochi giorni ogni anno e che viene annunciata
per tempo; questo passo è necessario per essere preso in
considerazione dai votanti. I moduli compilati e considerati validi
vengono inseriti in una lista delle pubblicazioni eleggibili
all’Oscar, lista chiamata ufficialmente Reminder List of
Eligible Releases.
Come si vota per gli Oscar?
A fine dicembre, ogni membro attivo
e votante dell’Academy riceve una scheda elettorale e la sua copia
della Reminder List of Eligible Releases. Per la maggior
parte dei blocchi in cui sono divisi i membri dell’Academy, tali
membri possono votare solo per determinare i candidati nelle
categorie di loro competenza e appartenenza: per esempio i registi
votano per determinare i candidati ai premi alla Miglior Regia, ma
non quelli, ad esempio, al Migliore Attore. In tutte le principali
categorie, gli elettori votano con un sistema maggioritario in cui
i candidati sono scelti in base al maggior numero di voti che li
stabilisce come primi in un sistema a voto singolo trasferibile
(o single transferable vote (STV) è una formula elettorale
proporzionale che permette all’elettore di assegnare più di una
preferenza numerando i candidati sulla scheda elettorale.)
Questo sistema non viene utilizzato
per tutte le categorie. Ad esempio, per le categorie “minori”, come
quelle dei Premi al Miglior film in lingua non inglese, al Miglior
documentario e al Miglior film d’animazione, i candidati sono
selezionati da comitati di selezione composti da membri che
provengono da tutti e 17 i gruppi previsti dall’Academy. Nel caso
specifico del Premio al Miglior film, infine, tutti i membri
votanti sono idonei a selezionare i candidati.
I vincitori vengono poi eletti con
un secondo turno di votazioni in cui tutti i membri hanno la
possibilità di votare per la maggior parte delle categorie, inclusa
quella di Miglior Film. In questo caso, invece, il sistema è
maggioritario e vince chi conquista il numero maggiore di voti.
Per scoprire cosa avrà deciso
l’Academy per gli Oscar 2020, dobbiamo aspettare
soltanto pochi giorni!
Le emoji di Twitter dedicate a
Black Widow, l’atteso cinecomic Marvel con Scarlett
Johansson in arrivo nelle nostre sale a fine aprile,
hanno accidentalmente confermato la presenza nel film di un altro
villain principale oltre a Taskmaster, ossia
Iron Maiden.
Al fianco della Johansson, nel film
ci saranno Florence Pugh nei panni di Yelena
Belova, David Harbour in quelli di Red Guardian e
anche il premio Oscar Rachel
Weisz, che interpreterà un misterioso personaggio di
nome Melina. Adesso, sono state proprio le emoji di Twitter
dedicate al film a svelare qualcosa di molto significato a
proposito della vera identità del personaggio che avrà il volto
della talentuosa attrice britannica.
In seguito alla diffusione online
dello spot del film
lanciato durante il Super Bowl, hanno fatto il loro debutto su
Twitter anche le emoji ufficiali dedicate a Black
Widow, che appariranno ogni qual volta gli utenti
utilizzeranno uno degli hashtag collegati al cineomic.
Se si utilizzerà l’hashtag
#BlackWidow, apparirà il simbolo del personaggio,
mentre se si utilizzeranno gli hashtag #NatashaRomanoff,
#RedGuardian e #YelenaBelova, appariranno
i corrispettivi personaggi in versione emoji. È interessante notare
come #Taskmaster non abbia ancora la sua emoji,
mentre n’è stata creata una per l’hashtag
#MelinaVostokoff, corrispondente al simbolo del
personaggio della Weisz.
È la prima volta che il nome
completo di Melina viene rivelato: ciò conferma, dunque, che
Rachel Weisz potrebbe essere la villain
Iron Maiden, dal momento che nei fumetti si tratta
proprio dell’alter ego della Vostokoff.
Potete vedere le emoji così come appariranno su Twitter di
seguito:
In passato, i vari trailer e spot di
Black Widow apparsi in rete fino ad oggi,
sembravano aver confermato che Taskmaster sarebbe
stato il principale villain del film, nonostante il “vero”
personaggio/attore sotto la maschera non sia ancora stato svelato.
Alcuni hanno teorizzato che la Melina di Rachel
Weisz sia in realtà proprio Taskmaster, mentre secondo
altre speculazioni il villain sarà interpretato da un altro
attore.
Considerato che Melina
Vostokoff è a tutti gli effetti un cattivo nei fumetti,
ossia Iron Maiden, è molto più probabile che in
Black Widow la vedremo tradire la sua
“famiglia” e ribellarsi a Natasha, piuttosto che assumere
l’identità di Taskmaster.
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence Pugh,
e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Lucky Red ha
diffuso il trailer italiano di Dopo il matrimonio,
il nuovo film scritto e diretto da Bart Freundlich
con protagonisti Michelle Williams,
Julianne Moore e Billy Crudup.
Dopo il matrimonio è il racconto
potente di un grande amore, quello che lega due donne ad uno stesso
uomo, quello che ogni madre prova nei confronti della propria
figlia. Un viaggio improvviso è destinato a cambiare le sorti di
tutti i protagonisti della storia. Due donne e due mondi diversi a
confronto, l’una manager newyorkese di successo, l’altra
un’idealista alla ricerca di fondi per l’orfanotrofio di cui si
occupa in India, un mistero da svelare che fa da filo conduttore.
Interpretato da due attrici in stato di grazia, Michelle Williams
(quattro volte candidata all’Oscar) e Julianne Moore (premio Oscar
per Still Alice), il film parla di perdita e rinascita, di passato
e futuro, della forza di non arrendersi anche quando la vita sembra
renderlo impossibile.
James Gunn ha
spiegato perché, dal suo punto di vista, nel MCU c’è bisogno di
mostrare le morti di alcuni degli eroi più amati dal pubblico. Dopo
un periodo abbastanza travagliato, in cui i rapporti tra il
regista, la Disney e la Marvel si sono temporaneamente
inclinati, Gunn è ufficialmente tornato al timone di
Guardiani della Galassia Vol. 3, con il
quale – come dichiarato di
recente dallo stesso – spera di riuscire a chiudere tutte le
storyline iniziate nel primo film.
Al momento non sappiamo molto sulla
trama del terzo capitolo dedicato alle avventure dei Guardiani, ma
stando agli eventi di Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, molti fan sono preoccupati circa il
destino di Star Lord & co., convinti che uno o più di loro posso
uscire definitivamente di scena. Di recente, un fan ha suggerito
via Twitter a Gunn di non uccidere nessuno
degli eroi principali in GOTG Vol. 3, ed è allora che il
regista/sceneggiatore si è lasciato andare ad una breve riflessione
sulla morte dei supereroi nel MCU.
Il regista ha spiegato che non ci
sarà bisogno di farlo, dal momento che esistono altri modi per
risolvere gli archi narrativi di ciascuno dei personaggi. Gunn,
però, ha anche precisato che le morti di alcuni personaggi sono
quasi “fondamentali”, non soltanto nei suoi film, ma in generale in
tutti i film del MCU. Nella conversazione è poi
intervenuto anche Chris
Pratt (interprete di Star Lord), che ha ironicamente
scherzato sul destino del suo personaggio e su quanto le parole di
Gunn – in realtà – non anticipino nulla di positivo.
“Quindi, pensi che nessun
personaggio nei film debba morire?Non sono
d’accordo!”, ha risposto Gunn. “Penso che i film ci
aiutino a comprendere meglio la nostra mortalità e la mortalità
della persone che amiamo. Vedere tutto ciò attraverso la lente
della storia, della favola, del mito è soltanto un beneficio per il
pubblico.”
Già lo scorso anno James
Gunn aveva gettato il fandom nel panico quando aveva
anticipato la morte di uno dei membri più amati dei Guardiani nel
terzo film. All’epoca il regista non aveva rivelato il nome del
personaggio, ma le sue recenti dichiarazioni lasciano intuire che
in GOTG Vol. 3 non dovremmo assistere a nessuna tragica
dipartita: ciononostante, le preoccupazioni dei fan rimangono.
Potete leggere i tweet oggetto della discussione di seguito:
Scritto e diretto
da James Gunn, Guardiani
della Galassia Vol. 3 non ha ancora una data di
uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire
ufficialmente a Febbraio 2021.
Il 2020 sarà un anno
particolarmente impegnato per Andy Serkis. Oltre
alle riprese di The
Batman, l’atteso cinecomic DC di Matt
Reeves in cui avrà il ruolo di Alfred Pennyworth, l’attore
sarà anche impegnato sul set di Venom
2, il sequel del cinecomic Sony con protagonista
Tom Hardy, che segnerà ufficialmente la sua terza
esperienza dietro la macchina da presa (dopo Ogni tuo
respiro e Mowgli – Il figlio della giungla).
In occasione dei BAFTA
2020, è stato proprio Andy Serkis ad
aver aggiornamento brevemente su Venom
2, parlando di ciò che i fan dovranno aspettarsi
dal nuovo film. Ai microfoni di Digital Spy,
l’attore/regista ha spiegato: “Sapete, non posso parlare tanto
del film… lo so, è noioso! Posso dire però che siamo già da 40
giorni impegnati sul set e che è tutto veramente
elettrizzante.”
Serkis ha poi aggiunto:
“Abbiamo il magnifico Tom Hardy, che sarà ovviamente il centro
del film. Approfondiremo quello che sarà il suo rapporto con un
personaggio in particolare… una nemesi… questo è tutto quello che
posso dire.”
La nemesi a cui fa riferimento
Andy Serkis è ovviamente Cletus Kasady, l’ater ego
di Carnage interpretato da Woody
Harrelson. Sappiamo che nel film apparirà anche Frances
Louise Barrison, alter ego di Shriek e principale
interesse amoroso di Carnage, che sarà interpretata da
Naomie Harris.
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2 assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man.
Nel cast del sequel
anche Michelle Williams (Fosse/Verdon)
nei panni di Anne Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo
l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Online è arrivata una scena
eliminata da Avengers: Infinity War con
protagonista il personaggio di Visione
interpretato da Paul Bettany. La scena in
questione è presente tra i contenuti speciali del box set “Infinity
Saga”, uno speciale cofanetto da collezione uscito negli Stati
Uniti lo scorso novembre, che contiene tutti i 23 film del MCU.
La scena in questione, diffusa
online da MCU Direct (via
ComicBookMovie), si
collega al momento in cui Wanda e
Visione vengono attaccati dall’Ordine Nero di
Thanos. Nel film di Anthony e
Joe Russo, il personaggio interpretato da
Paul Bettany era stato criticato per il suo ruolo
all’interno della pellicola: nella scena tagliata, che potrebbe
indurre molti fan a ricredersi circa la “funzionalità” narrativa
dell’androide sintezoide, vediamo Visione uccidere Gamma
Corvi, il quale sfoggia un look molto diverso rispetto
alla versione dello stesso che abbiamo visto nella versione finale
del film.
Non sappiamo come mai questa scena
sia stata poi modificata: è probabile che i Russo volessero
semplicemente che Gamma Corvi morisse nell’atto finale del film, e
non prima.
Potete vedere la scena di seguito:
https://www.youtube.com/watch?v=wYfw7DfQ4BA
Ricordiamo che Paul
Bettany tornerà ufficialmente nei panni di
Visione in WandaVision, la
serie Marvel destinata al servizio di
streaming Disney+ in cui ritroveremo anche
Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet
Witch.
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si sono
occupatidella sceneggiatura del film, mentre la regia è stata
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Kathleen Kennedy,
presidente della Lucasfilm, ha confermato che Indiana
Jones 5 non sarà un reboot della saga. La notizia
di un nuovo capitolo del franchise risale ormai a tre anni fa, con
Harrison Ford che tornerà ufficialmente nei panni
dell’iconico personaggio e Steven Spielberg
coinvolto ancora una volta dietro la macchina da presa. Il film
sarebbe dovuto arrivare nelle sale lo scorso anno: dopo essere
stato ufficialmente posticipato, una nuova data di uscita non è
ancora stata annunciata.
Adesso, è stata proprio
Kathleen Kennedy ad aggiornare brevemente sul film
in occasione del red carpet dei BAFTA
2020. Ai microfoni della BBC, infatti, la
produttrice cinematografica ha speigato: “Ci stiamo ancora
lavorando. Stiamo portando la sceneggiatura nella direzione che ci
sembra più opportuna. Poi saremo pronti a partire”. Nel corso
degli anni, lo script di Indiana
Jones 5 è stato rimaneggiato più e più volte:
ciononostante, la Kennedy ha confermato che il film “non sarà
un reboot, ma un prosieguo della saga”.
Stando a quanto emerso online ad
agosto dello scorso anno, le riprese del film
dovrebbero partire a Londra il prossimo aprile. Riuscirà la
sceneggiatura ad essere pronta entro due mesi? In attesa di nuovi
aggiornamenti, ricordiamo che dal 20 febbraio Harrison
Ford sarà nelle nostre sale con Il Richiamo della
Foresta, nuovo adattamento del celebre romanzo di
Jack London.
Indiana
Jones 5 vedrà tornare Steven
Spielberg e il leggendario protagonista, Harrison
Ford. I veterani del franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si
occuperanno della produzione. A firmare la sceneggiatura sarà
Jonathan Kasdan, figlio di Lawrence
Kasdan (autore dello script de I
predatori dell’arca perduta).
Si tratterà del primo film della
serie a cui George Lucas non lavorerà, e
sembra che questa cosa turbi un po’ Marshall che,
consapevole del nuovo regime produttivo, ha comunque in altre sedi
esternato il suo dispiacere per non poter godere anche questa volta
della presenza e della consulenza di Lucas al film.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, aveva dichiarato: “Indiana
Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema. È raro
avere una tale perfetta combinazione di regista, produttori, attore
e personaggi e noi non potevamo essere più eccitati di avere
quest’altra avventura con Harrison e Steven.”
Lo scorso anno Dwayne
Johnson aveva confermato che grazie a Black
Adam, il cinecomic DC in arrivo nelle sale a
dicembre 2021, verrà ufficialmente introdotta la Justice
Society nel DCEU. Per chi non lo sapesse, la Justice
Society of America (anche detta JSA), è il nome dato ad un gruppo
di supereroi considerato il primo della storia editoriale e
concepito da Sheldon Mayer e Gardner Fox nel 1940.
Adesso, stando a quanto riportato
da The Illuminerdi, la
produzione del film sarebbe alla ricerca di un’attrice per
interpretare proprio uno dei membri del team, ossia
Cyclone, personaggio creato da Mark
Waid, Alex Ross, Geoff Johns e Dale Eaglesham.
La Warner Bros. e la DC Films vorrebbero un’attrice di 20 anni per
interpretare quello che, stando al casting call, sarà il
personaggio femminile principale del film. Nel fumetti,
Cyclone è l’alter ego di Maxine Hunkel, studentessa del college e
nipote di Abigail “Ma” Hunkel, alter ego di Red Tornado.
È molto probabile che nel film
vedremo in che modo Maxine si trasformerà in Cyclone ed entrerà a
far parte della Justice Society. Ricordiamo che Dwayne
Johnson aveva anticipato che Black
Adam cambierà “la gerarchia del potere
nell’Universo DC”. Le riprese del film partiranno
quest’estate.
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows),
arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con
le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi
scorsi dallo stesso Johnson.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi,
i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff
Johns dei primi anni Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.
Abbiamo intervistato Jamie
Foxx e Michael B. Jordan, protagonisti di Il
Diritto di Opporsi (Just
Mercy), e Bryan Stevenson,
protagonista della storia vera, raccontata nel film diretto da
Destin Daniel Cretton.
Michael B. Jordan e i premi Oscar Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver – Il genio
della fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12” e
“Captain Marvel”), sono i protagonisti de
Il
Diritto di Opporsi, un dramma illuminante che porta
sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro
tempo.
Il premiato regista Destin Daniel
Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il
film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal
pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.
Il film verrà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros.
Pictures ed uscirà nelle sale italiane il 30 gennaio 2020.
Il diritto di opporsi: la trama
Il
Diritto di Opporsi si basa sulla vera storia, potente
e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la
sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad
Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere
dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con
l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o
che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno
dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi,
nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che
nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una
ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che
dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza
contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire.
Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di
manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre
combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il
sistema – contro.
Fanno parte del cast principale
anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un
detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio
destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la
cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in
discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il
procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la
condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”)
nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a
morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e
Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie
di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo
marito.
Il
Diritto di Opporsi è prodotto dal due volte candidato
all’Oscar Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher
Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan
Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel
Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i
produttori esecutivi.
Arriverà al cinema il prossimo 27
agosto Minions 2: come Gru diventa
cattivissimo, la seconda avventura dei personaggi
tutti gialli della Illumination che si congiungeranno con il loro
padrone originale, Gru, alla scoperta di come il piccolo è
diventato il più cattivo di tutti.
Ecco di seguito il poster ufficiale del film:
Minions è un film d’animazione
del 2015 diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. Il film è uno
spin-off/prequel dei film Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e
Cattivissimo me 3 e vede come protagonisti i minions, personaggi
creati da Sergio Pablos.
Di seguito ecco il teaser trailer del film diffuso durante il
Super Bowl:
Nonostante sia arrivato al cinema
nel 2015, Avengers: Age of Ultron ha
ancora qualche segreto da condividere con il suo pubblico di
appassionati. Qualche giorno fa è spuntata in rete un’immagine di
un’attrice che avrebbe fatto da stand-in a Brie
Larson per il ruolo di Captain Marvel; il regista del
film voleva infatti inserire nella storia l’eroina interpretata
dall’attrice premio Oscar, ma Kevin Feige aveva
scartato l’idea.
Adesso spunta in rete una nuova
immagine dal dietro le quinte del film in cui vediamo
Scarlett Johansson incinta con indosso la tuta di
Vedova Nera. Sappiamo che l’attrice aspettava un bambino durante le
riprese del film e che le sue rotondità sono state nascoste da
precisi effetti visivi, per cui, vedere Natasha Romanoff così
“generosamente tonda” sembra davvero un regalo prezioso. Ecco lo
scatto:
Nell’immagine con lei c’è Chris Evans/Captain
America.
A ben pensarci, la circostanza è
estremamente bizzarra, se si pensa che proprio in questo film,
quando l’attrice era incinta, scopriamo che il personaggio che
interpreta è impossibilitato ad avere figli, a causa
dell’asportazione dell’apparato riproduttore come parte del suo
addestramento da spia nella Stanza Rossa. Scopriremo di più sulla
vicenda in Black Widow.
Diretto da Joss
Whedon, Avengers: Age of Ultron
è il secondo team-up dei Vendicatori, film in cui viene introdotto
il personaggio di Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen)
che presto vedremo nella serie Diseny + WandaVision. Nel cast oltre
a Johansson ed Evans, anche Robert Downey Jr, Mark Ruffalo,
Chris Hemsworth, Jeremy Renner e James
Spader nei panni del villain Ultron.
In occasione del Super Bowl e con il
coinvolgimento di velocisti e sportivi, Paramount Pictures ha
diffuso il nuovo spot tv di Sonic – Il Film.
Diretto Jeff
Fowler, il film magnificherà nel lungometraggio le
caratteristiche dell’alieno blu come supervelocità e la sua
capacità di saltare molto in alto producendo energia cinetica,
caratteristica questa molto cara al ‘super cattivo’, il Dr. Ivo
Robotni (Jim
Carrey) che farà di tutto per mettere questo potere al
suo servizio con l’obiettivo di dominare il mondo intero. Ma tra le
caratteristiche di Sonic c’è anche l’intelligenza e soprattutto un
prezioso amico, lo sceriffo di Green Hills Tom Wachowski (James
Marsden) che intuirà le buone intenzioni di Sonic
mettendosi dalla sua parte, con l’obiettivo di salvare il mondo
dalla terribile minaccia dello scienziato folle.
Sonic – Il Film: la
trama
Basato sul famosissimo franchise
videoludico Sega, Sonic – Il Film racconta la
storia del riccio più veloce del mondo e della sua incredibile
avventura nella sua ‘nuova casa’, la Terra. Nel film, Sonic e il
suo nuovo migliore amico Tom (James Marsden) si uniscono per
difendere il pianeta dal genio malvagio, il Dr. Robotnik (Jim
Carrey) e dai suoi diabolici piani per il dominio del mondo. Il
film, pensato per ragazzi e famiglie vede tra gli altri la
partecipazione di Tika Sumpter nei panni di Annie Wachowski, moglie
dello sceriffo
Liu Yifei (Il
Regno Proibito, Once Upon a Time) interpreta la
protagonista del film DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One:
A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung,
Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden
Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e
Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel
ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li
(Shao Lin Si, Arma Letale 4) nel ruolo
dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda
Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Ecco un nuovo spot tv, diffuso in
occasione del Super Bowl, di The Invisible
Man, il nuovo film Universal Pictures con
protagonista Elizabeth Moss.
L’uomo
invisibile segna il primo passo di una strategia
“editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della
Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi
con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.
“Nel corso della storia del
cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati
attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il
presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di
adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo
schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da
raccontare”.
Questa affidata
a Whannell sarà la sesta versione
cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933,
Il ritorno dell’uomo invisibile del
1940 con Vincent Price, La donna
invisibile del 1940, L’agente
invisibile del 1942 e La
rivincita dell’uomo invisibile del 1943.
Anche A
Quiet Place 2 ha trovato il suo spazio durante
gli stacchi pubblicitari del Super Bowl LIV. Infatti, ecco il nuovo
spot del film diretto da John Krasinski, con
Emily Blunt che torna protagonista.
John Krasinski, il
regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche
del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio
personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di
sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio
personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece
diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a
questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho
amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la
sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse
quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio
2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio
di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere
vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni.
Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa
la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono
determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre
tentano disperatamente di contrattaccare.
Sin da quando è apparso per la prima
volta ne L’Impero Colpisce Ancora del 1980,
Yoda è stato uno dei personaggi più amati
dell’universo di Star
Wars. Dopo aver addestrato Luke Skywalker a
diventare uno Jedi nella trilogia originale, Yoda è tornato in
quella prequel come capo del Consiglio Jedi.
Nel corso di entrambe le trilogie,
sia come potentissimo Maestro Jedi al massimo dei suoi poteri sia
come vecchio guerriero esiliato sul letto di morte,
Yoda si è trovato al centro di alcuni momenti più
iconici della saga. Ripercorriamoli di seguito:
Assalta il cestino del pranzo di Luke
Quando
incontriamo Yoda per la prima volta ne L’Impero Colpisce Ancora, non è
ancora il guerriero spirituale che saremo poi abituati a conoscere.
All’inizio, infatti, finge di non essere Yoda:
piuttosto, fa finta di essere un molesto e fastidioso abitante di
Dagobah. Mentre Luke si sta godendo la sua cena, Yoda va a scavare
nel suo cestino del pranzo e fa incetta di tutto il cibo che pensa
possa essere di suo gradimento.
“Tuttavia, grave pericolo, temo nel suo allenamento”
Complimenti a Yoda
per aver individuato l’oscurità nell’anima di Anakin prima di
chiunque altro. Dopo che Qui-Gon Jinn va a prenderlo su Tatooine,
convinto che fosse “Il Prescelto”, Yoda si rifiuta di permettergli
di essere addestrato come Jedi.
Più avanti nel film, Obi-Wan
Kenobi gli chiede se può allenare Anakin e Yoda gli
risponde: “Il Prescelto, il ragazzo potrebbe essere. Tuttavia,
grave pericolo, temo nel suo allenamento”. Poiché si tratta
dell’ultimo desiderio di Qui-Gon in punto di morte, Yoda cede,
condannando inavvertitamente la Galassia.
Appare sotto forma di Fantasma di Forza su Endor
Anche se L’Ascesa di Skywalker non è stato quel
disastro totale di cui molti parlano, Il Ritorno dello Jedi è sicuramente una
conclusione più soddisfacente per la saga diStar
Wars. Tutte i nodi vengono al pettine: i
ribelli hanno sconfitto l’Impero, la Nuova Repubblica è libera di
insorgere e riportare la democrazia nella Galassia, e Luke è
sorvegliato dai Fantasmi della Forza delle sue tre figure paterne:
Anakin, Obi-Wan e Yoda.
Combatte contro il Conte Dooku
Il duello tra Yoda e il Conte Dooku
in una delle scene più tensive de L’Attacco dei Cloni è uno dei combattimenti
con le spade laser più belli dell’intera trilogia prequel. Dopo che
Dooku riesce a mettere fuori gioco Anakin e Obi-Wan, Yoda arriva a
scombussolare i suoi piani.
Dooku usa la Forza per scagliare
oggetti che volavano contro Yoda, ma il Maestro Jedi riesce a
schivarli tutti. Poi accende la spada laser e parte con tutti i
suoi fantastici salti mortali all’indietro e tutte le sue mosse
d’attacco che nella trilogia originale non poteva mostrare a causa
della sua età.
“No… ce n’è un altro”
Mentre Luke Skywalker scappa per
salvare i suoi amici, il Fantasma di Forza di Ben Kenobi dice:
“Quel ragazzo è la nostra ultima speranza”. Illuminato
dalle luci rosse dell’X-Wing di Luke, Yoda risponde: “No… ce
n’è un altro”, riferendosi a Leia.
Le abilità della Forza di Leia non
sarebbero arrivate al cinema fino a Gli Ultimi Jedi, quando ha fluttuato
nello spazio in uno dei momenti più controversi del film, e a
L’Ascesa di Skywalker, in cui abbiamo
visto un divertente flashback con Luke che la stava
addestrando.
Il fulmine di Forza contro Palpatine
Dopo che il Cancelliere Palpatine
assume il potere assoluto della Repubblica e ordina l’esecuzione in
massa dell’Ordine Jedi, rivelandosi come il Signore dei Sith che li
tormentava da anni, Yoda lo affronta nel suo ufficio.
Palpatine colpisce Yoda con un
fulmine di Forza, ma Yoda lo prende tra le mani e lo devia
all’Imperatore. I due sono protagonisti di un intenso duello con le
spada laser che li conduce fino alla Camera del Senato Galattico,
dove usano la Forza per lanciarsi l’un l’altro i repulsori.
La morte
Dopo aver
liberato gli eroi dal palazzo di Jabba nella sequenza di apertura
de Il Ritorno dello Jedi, Luke si dirige
a Dagobah per completare la sua formazione Jedi con Yoda. Tuttavia,
quando arriva lì, scopre che il suo padrone sta morendo.
La cosa davvero
commovente di tutta la scena è che, mentre Yoda si arrampica sul
letto e si lascia andare per diventare un tutt’uno con la Forza
dopo essere stato in vita per quasi un millennio, mantiene comunque
il suo senso dell’umorismo: “Quando raggiungi i 900 anni, un
aspetto così bello non avrai. “
Combatte nella battaglia di Genosis
La battaglia di Geonosis ne L’Attacco dei Cloni è una delle sequenze di
battaglia più emozionanti dell’intera saga diStar
Wars. È una sequenza che coinvolge un maggior
numero di cavalieri Jedi, con spada laser e fuochi esplosivi che
riempiono ogni fotogramma.
Mentre il conflitto volge al termine
e gli Jedi sono più numerosi dei Separatisti e dei loro eserciti di
droidi di battaglia, sembra che siano i cattivi ad avere la meglio.
Poi, all’ultimo secondo, Yoda arriva trionfante sul campo di
battaglia con una cavalleria di navi da guerra piene di Clone
Trooper per salvare la situazione. Per usare le parole di Yoda:
“Iniziata, la Guerra dei Cloni è”.
Solleva l’X-Wing di Luke Skywalker
Fino a
quando Yoda non usò la Forza per sollevare l’X-Wing di Luke dalla
palude di Dagobah, non avevamo ancora avuto prova del suo immenso
potere. Il Fantasma di Forza di Obi-Wan aveva raccontato a Luke
quanto fosse potente il Maestro Jedi, ma fino ad allora non
l’avevamo visto con i nostri occhi.
I migliori momenti di
Star
Wars riempiono il cuore del pubblico con un senso di
meraviglia e speranza. Yoda che solleva l’X-Wing di Luke con la
Forza, accompagnato dalle sontuose musiche di John Williams, ne è
un esempio lampante.
Batte i Clone Trooper con la Forza
Quando il Cancelliere Palpatine
assume il controllo della Repubblica e la trasfora nell’Impero, il
suo primo obiettivo è quello di eliminare gli Jedi. Ordinò
all’Esercito Clone di uccidere tutti i cavalieri Jedi che stavano
proteggendo.
Gli unici a sopravvivere furono
Obi-Wan, che venne colpito da una scogliera ma riuscì a
sopravvivere alla caduta, e Yoda, che usò la Forza per prevenirne
l’avvento. Proprio prima che i Clone Trooper provassero ad
ucciderlo, balzò in piedi e li decapitò.
Il Maestro Yoda
Può sembrare una
precisazione superflua, eppure è importante sottolineare che tutto
ciò che di meglio c’è nel personaggio in questione, è proprio
quello di essere il Migliore Maestro Jedi della saga. Ne abbiamo
visti molti nel corso degli anni, mentre il franchise si sviluppava
con alterni risultati, eppure sembra che il Maestro Yoda rimanga
inarrivabile.
Chiaramente, l’insegnamento migliore
che ci ha lasciato è il classico “fare o non fare… non c’è
provare”, un mantra che segue tutti i fan e anche solo i
simpatizzanti, un incoraggiamento ma anche un monito a infondere
tutto il nostro impegno negli obiettivi che ci poniamo.
I meme su Baby Yoda
Anche in questo caso non ci
troviamo di fronte a un momento specifico, ma davanti ad una
situazione che è entrata a far parte dell’immaginario collettivo,
in maniera assolutamente istantanea. Quando la serie Diseny+, The
Mandalorian, ha presentato un piccolo alieno dalle sembianze di
Yoda, internet è impazzito, regalandoci una serie infinita di
giochi di parole, sketch e meme su Baby Yoda.
La serie con Pedro Pascal è stata un
vero successo, e la seconda stagione arriverà presto, pandemia
permettendo, tuttavia è innegabile che tutti aspettano il ritorno
del piccolo alieno verde, tenero e carino. Intanto, i meme su Baby
Yoda ci faranno buona compagnia.
È un periodo
d’oro per il cinema italiano. I nostri film stanno ricevendo
un’accoglienza di pubblico straordinaria e le serie televisive
hanno risonanza a livello internazionale. C’è un gruppo che
sostiene da sempre questo settore, senza mai smettere di crederci.
Parliamo di Intesa Sanpaolo che investe
da oltre dieci anni in centinaia di opere cinematografiche,
operando a sostegno delle grandi produzioni espresse dal nostro
paese.
E ancora una
volta dimostra quanto sia attiva nel mercato audiovisivo,
proponendosi ancora una volta come main sponsor della
rassegna LOS ANGELES, ITALIA – “FILM, FASHION AND
ART FEST”, appuntamento dedicato al cinema italiano che si
tiene nella città della California dal 2 all’8
febbraio.
Ogni proiezione
sarà accompagnata da un video che mostra solo alcuni dei film
finanziati da Intesa: Magnifica Presenza di
Ferzan Ozpetek, Il traditore di Marco
Bellocchio, L’amica geniale di Saverio
Costanzo, The Young Pope di Paolo
Sorrentino, La pazza gioia di Paolo Virzì
e Smetto quando voglio di Sidney Sibilia solo
per citarne alcuni.
Le Principesse
Disney vengono quasi sempre ricordate per i loro titoli
reali, i loro castelli e le loro storie d’amore. Tuttavia, è
fondamentale ricordare che proprio queste principesse sono tra i
personaggi più coraggiosi ed eroici di tutta la storia della
Disney.
È tempo di pensare alle
Principesse
Disney per ciò che sono realmente: eroine che sono
state capaci di migliore non solo la loro vita, ma anche quella
delle persone attorno a sé. Smettiamola, quindi, di pensare alle
Principesse come a delle damigelle in pericolo che aspettano
soltanto il Principe Azzurro per essere salvate:
Mulan va in guerra al posto di suo padre
Abbiamo visto Mulan compiere
numerose azioni eroiche nel classico d’animazione del 1998.
Tuttavia, è stato davvero lodevole per l’eroina prendere il posto
di suo padre e partire per la guerra. Nel film, ogni famiglia deve
contribuire alla difesa della nazione dagli Unni schierando un
componente maschile. Per evitare che il padre invalido sia
obbligato ad arruolarsi nuovamente, Mulan si traveste da uomo e
parte per il campo di addestramento delle reclute.
Ciò la rende indubbiamente
un’eroina coraggiosa e indomita, caratteristiche che sicuramente
verranno ancora più accentuate nell’atteso live action in arrivo il
prossimo marzo.
Vaiana riporta la pace nell’oceano
Il personaggio di Vaiana nel
classico del 2016 è indubbiamente basato sul rovesciamento
dell’immagine canonica che la maggior parte degli spettatori hanno
delle Principesse Disney. Vaiana è indubbiamente l’unica fautrice
del suo destino. Alla fine del film, Vaiana divide
letteralmente le acque mentre affronta Te Ka, poi restituisce il
cuore a Te Fiti e ripristina da sola la pace nell’oceano.
Tutte queste azioni non solo
allontanano il nemico, ma impartiscono anche una grande lezione a
Maui e ripristinano la normalità sull’isola di Motunui. Non c’è
dubbio che Vaiana sia uno delle Principesse Disney più eroiche di
tutti i tempi.
Belle tiene testa alla Bestia
Nessuno è
stato in grado di gestire l’ira funesta della Bestia per tantissimo
tempo. Nonostante fosse sua prigioniera, Belle è comunque riuscita
a fronteggiare il carattere irascibile del Principe, tanto da
arrivare ad insegnargli nuovamente il rispetto e l’amore nei
confronti degli altri esseri umani.
Belle si è saputa
difendere da sola, e con grandissima tenacia è riuscita pian piano
a costruire un rapporto umano e amorevole con la Bestia. Proprio
per questo, Belle è senza dubbio un’eroina capace di superare ogni
tipo di ostacolo e di riuscire a cambiare in meglio le
persone.
Jasmine affronta Jafar per salvare la sua famiglia
In Aladdin, è innegabile
quanto gran parte del merito per aver sconfitto Jafar va al
personaggio del titolo. Tuttavia, sarebbe ingiusto dimenticare il
grande contributo di Jasmine nella lotta per eliminare il
visir.
Si potrebbe addirittura sostenere
che Jasmine ha agito tanto quanto Aladdin per sconfiggere Jafar,
mettendo in atto grandi idee per aiutare Al durante lo scontro
finale. Dopo tutto, Jasmine è sempre stata una delle Principesse
Disney più intelligenti, forti e intrepide; ecco perché è
assolutamente lecito considerare il suo personaggio come una vera e
propria eroina.
Merida lotta per la sua stessa mano, e vince
Cosa c’è di più eroico che
sconfiggere il patriarcato con le tue stesse mani? In Ribelle –
The Brave, abbiamo visto Merida opporsi all’idea che tre lord
sarebbero venuti a sfidarsi in alcuni giochi per pretendere la sua
mano e fidanzarsi così con lei. Per questo, l’arciera infallibile
sceglie di partecipare lei stessa al concorso per vincere la sua
stessa mano.
Merida vince la propria mano ed
evita così di andare in sposa ad un ragazzo qualunque di cui non
conosce nulla. È sicuramente un gesto eroico sotto molti punti di
vista e l’arciera merita di essere celebrata come qualsiasi altre
eroina.
Tiana sconfigge il Dr. Facilier
Tiana ha affrontato molte avversità
prima e durante La principessa e il ranocchio, ma è sempre
riuscita a superarle tutte a testa alta. Una delle azioni
sicuramente degne di nota nel percorso di Tiana è l’aver sconfitto
il nemico principale del film, il Dr. Facilier.
Per tutta la durata del film, il
Dr. Facilier non ha fatto altro che rendere la vita di Tiana un
vero e proprio inferno. Per fortuna, Tiana ha sempre avuto la
tenacia e l’entusiasmo di una vera aspirante imprenditrice: ecco
perché nessuna magia nera avrebbe mai potuto impedirle di
realizzare i suoi sogni.
Rapunzel salva la vita a Flynn
Flynn/Eugene è fonte di tanti problemi per Rapunzel, ma è
stato anche capace di aiutarla davvero quando era il momento.
Eugene ha aiutato Rapunzel a fuggire dalla torre, da una vita da
reclusa e da Madre Gothel, ma è stata Rapunzel, alla fine, a
salvare la vita di Flynn.
Indipendentemente
dal fatto che abbia o meno dei superpoteri, Rapunzel ha sicuramente
lo spirito ed il cuore di un’eroina. Flynn era un giovane ladro
all’inizio del film, ma Rapunzel è stata in grado di leggere nel
suo cuore e salvargli così la vita.
Ariel salva la vita a Eric
Alcune persone potrebbero criticare
La
Sirenetta per la scelta di rendere Ariel muta per
buona parte del film, il che ha reso le intenzioni di Eric nei suoi
confronti alquanto ambigue. Tuttavia, non è assolutamente corretto
definire Ariel un “personaggio passivo”, proprio perché la storia
d’amore con Eric è iniziata grazie al salvataggio del Principe da
parte della principessa sirena.
Ariel avrà sicuramente agito in
nome dell’amore, ma ciò non cambia il fatto che ha quasi rischiato
la vita per salvare quella di Eric e questo gesto non può non
renderla un’eroina a tutti gli effetti.
Pocahontas pone fine alla guerra
In Pocahontas, vediamo la
tribù Powhatan e i coloni di Jamestown che combattono per la
conquista del territorio, incapaci di comunicare tra loro e di
raggiungere un accordo. E poi c’è Pocahontas, una ragazza
coraggiosa, avventurosa e indipendente, in grado di intavolare
discussioni con intelligenza e anche di porre fine alla guerra.
Non c’è dubbio che l’atto più
eroico di Pocahontas è quando il suo personaggio pone fine al
conflitto con i coloni usando la sua intelligenza, la sua
sensibilità e anche la sua pazienza.
Mulan salva la Cina
Quando l’imperatore ringrazia Mulan
alla fine del film per aver salvato la Cina, non sta affatto
scherzando: Mulan ha letteralmente salvato la Cina, e nulla di più
eroico potrebbe accadere ad un personaggio della Disney.
Dopo aver sconfitto Shan Yu e gli
Unni – sia con le proprie mani sia grazie all’aiuto della sua
squadra di amici -, Mulan si dimostra un’eroina non soltanto per la
Cina ma anche per la storia della Disney. Quando si parla di
Principesse Disney, è giusto dire che Mulan è uno dei personaggi
più coraggiosi, tosti ed abili di tutti i tempi.
L’iconico inglese James
Bond sbarca nella più americana delle manifestazioni,
Super Bowl LIV, con il nuovo spot di No Time to
Die, la sua venticinquesima avventura
cinematografica.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Come Toretto e Vedova Nera, anche
Maverick fa parte degli eroi che hanno “partecipato” al Super Bowl
LIV con i loro nuovi spot. Parliamo ovviamente di Top
Gun: Maverick, in cui Tom Cruise
torna ad interpretare il pilota scavezzacollo nel sequel del cult
movie degli anni ’80.
Dopo più di trent’anni di servizio
come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è
nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti
di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato
l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si
ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per
una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto,
Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller),
segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di
Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw,
alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i
fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro
con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che
richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per
volarci incontro.
Tom
Cruise e Val
Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo
originale, ovvero Pete “Maverick”
Mitchell e Tom “Iceman”
Kazinsky. Insieme a loro anche Miles
Teller.