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Sergio Castellitto: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato attore e regista italiano, Sergio Castellitto si è distinto negli anni per aver partecipato ad alcuni importanti film del panorama cinematografico nazionale, affermandosi anche grazie alle sue collaborazioni estere. Nel corso della sua carriera Castellitto ha dimostrato di saper compiere scelte non scontate, che lo hanno portato ad essere un interprete di tutto rispetto, distintosi anche per la sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai su Sergio Castellitto.

Sergio Castellitto: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Castellitto esordisce al cinema con il film Tre fratelli (1981), per poi acquistare maggiore popolarità grazie ai film Sembra morto… ma è solo svenuto (1985), Piccoli equivoci (1989), In viaggio con Alberto (1990), Stasera a casa di Alice (1990), La carne (1991), L’uomo delle stelle (1995), L’ultimo bacio (2001), L’ora di religione (2002), Caterina va in città (2003), Non ti muovere (2004), Il regista di matrimoni (2006), Le cronache di Narnia – Il principe Caspian (2008), Italians (2009), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Una famiglia perfetta (2012), La buca (2017), Fortunata (2017), Il tuttofare (2018) e Ricchi di fantasia (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera, l’attore ha preso parte a diverse produzioni televisive, tra cui i film Il grande Fausto (1995), Don Milani il priore di Barbiana (1997), Fuga per la libertà – L’aviatore (2008), Il sindaco pescatore (2016) e Aldo Moro – Il professore (2018). È inoltre noto per il ruolo di Giovanni Mari nella serie In Treatment (2013-2016), per la miniserie Padre Pio (2000) e per la fiction Pezzi unici (2019).

3. È un noto regista. Castellitto si è distinto anche per la regia di diversi lungometraggi, per la maggior parte dei quali ha anche firmato la sceneggiatura. Tra questi si annoverano Libero Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Nessuno si salva da solo (2015) e Fortunata (2017).

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Sergio Castellitto non è su Instagram

4. Non ha un profilo sul social network. Castellitto ha confermato di non possedere un profilo Instagram, preferendo probabilmente tenere lontana la propria vita privata dall’esposizione mediatica di tali piattaforme. Esiste tuttavia un fan club ufficiale, la cui pagina è seguita da un totale di 14,3 mila persone, dove è possibile trovare foto recenti e gli ultimi aggiornamenti circa i progetti dell’attore.

Sergio Castellitto: chi è sua moglie

5. È sposato con una nota scrittrice. Dal 1987 l’attore è sposato con Margaret Mazzantini, celebre scrittrice premio Strega, di cui Castellitto ha adattato i romanzi Non ti muovere, Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo per il cinema. I due hanno collaborato anche alla scrittura delle sceneggiature di tali trasposizioni, in aggiunta agli altri film da regista di Castellitto non ispirati a romanzi. La coppia ha avuto nel corso degli anni quattro figli.

Sergio Castellitto in Le Cronache di Narnia

6. Ha accettato il ruolo per i suoi figli. L’attore è tra i villain del film Le Cronache di Narnia – Il principe Caspian, dove ricopre il personaggio di Re Miraz, zio del giovane Caspian. Castellitto ha dichiarato di aver accettato il ruolo nel celebre film fantasy, poiché i suoi figli avevano particolarmente apprezzato il primo capitolo e desideravano vedere il padre prendere parte al prosieguo della saga fantasy.

Sergio Castellitto è Padre Pio

7. Ha ricoperto il ruolo del celebre frate. Nel 2000 Castellitto prende parte alla miniserie, composta da due puntate, dedicata alla figura di Padre Pio. L’attore ha affermato di essersi calato nel ruolo nel modo più approfondito possibile, e di essere rimasto talmente tanto impressionato dalla vita del frate da sognarlo ancora oggi o ripensare frequentemente a quella parte, che ha contribuito all’affermazione dell’attore anche in televisione.

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Sergio Castellitto in Pezzi unici

8. È il protagonista della fiction. Nel 2019 l’attore torna in televisione interpretando Vanni, artigiano fiorentino costretto a fare i conti con la morte del figlio Lorenzo, ex tossicodipendente. Castellitto si è dichiarato particolarmente interessato a poter dar vita ad un personaggio ferito da un dolore indicibile, il quale trova occasione di redenzione attraverso alcuni giovani ragazzi, riscoprendo la possibilità di relazioni umane autentiche.

Sergio Castellitto: i film del 2019

9. Ha preso parte alle riprese di diversi film. Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco per l’attore, che ha recitato in diversi film con cui si appresta a tornare al cinema. Tra questi vi è il film Mafia Inc, thriller canadese basato sulle vicende riguardanti una nota famiglia di mafiosi italiani. Nel film Castellitto ricoprirà il ruolo di Frank Paterno. L’attore è poi atteso nel ruolo di Gabriele d’Annunzio nel film biografico Il cattivo poeta, e con il suo ritorno alla regia per il film Un drago a forma di nuvola, scritto insieme alla moglie.

Sergio Castellitto: età e altezza

10. Sergio Castellitto è nato a Roma, Italia, il 18 agosto 1953. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Tilda Swinton: 10 cose che non sai sull’attrice

Tilda Swinton: 10 cose che non sai sull’attrice

Apprezzata per il suo talento multiforme, l’attrice Tilda Swinton si è distinta per le scelte fatte durante la sua carriere, che l’hanno portata a dar vita ad un parallelo tra film mainstream hollywoodiani e film d’autore all’avanguardia. Per il suo aspetto androgino, inoltre, la Swinton ha negli anni potuto ricoprire ogni più diverso ruolo, sfoggiando una versatilità che l’ha resa sempre più celebre e richiesta all’interno del panorama cinematografico.

Ecco 10 cose che non sai di Tilda Swinton.

Tilda Swinton: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema recitando nel film Caravaggio (1986), e ottiene grande popolarità grazie al film Edoardo II (1991). Successivamente acquisisce ulteriore popolarità recitando in film come Orlando (1992), Perversioni femminili (1996), The Beach (2000), Vanilla Sky (2001), Il ladro di orchidee (2002), Constantine (2005), Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio (2005), L’uomo di Londra (2007) e Michael Clayton (2007), con cui ottiene nuovi e ampi riconoscimenti. In seguito partecipa ai film Synecdoche, New York (2007), Burn After Reading (2008), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), … e ora parliamo di Kevin (2011), Snowpiercer (2013), Ave, Cesare (2016), Doctor Strange (2016), Okja (2017) e La vita straordinaria di David Copperfield (2019).

2. È l’attrice ricorrente di alcuni noti registi. Nel corso della sua carriera l’attrice ha dato vita a diverse importanti collaborazioni, ma più di tutti è solita partecipare ai film di tre celebri registi, che hanno fatto di lei una vera e propria musa. Questi sono Wes Anderson, per cui la Swinton ha recitato nei film Moonrise Kingdom (2012), Grand Budapest Hotel (2014), L’isola dei cani (2018) e The French Dispatch (2020); il regista italiano Luca Guadagnino, che ha voluto l’attrice per i film The Protagonist (1999), Io sono l’amore (2009), A Bigger Splash (2015) e Suspiria (2018). In ultimo la Swinton vanta anche diverse collaborazioni con il regista Jim Jarmusch, con cui ha collaborato per i film Broken Flowers (2005), The Limits of Control (2009), Solo gli amanti sopravvivono (2013) e  I morti non muoiono (2019).

3. Si è distinta come produttrice. La Swinton ha in diverse occasioni ricoperto il ruolo di produttrice, in particolare per piccoli progetti indipendenti, spendendosi così per una loro maggiore affermazione nel mercato. Tra questi si annoverano i film Io sono l’amore (2009), … e ora parliamo di Kevin (2011) e Okja (2017), di cui è anche interprete.

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Tilda Swinton: i suoi figli

4. Ha avuto due gemelli. Nel 1997 l’attrice dà alla luce due gemelli, avuti dalla sua relazione con il pittore e commediografo scozzese John Byrne. Nel 2003, tuttavia, la coppia si separa, e la Swinton si trasferisce a vivere insieme ai figli con l’artista tedesco Sandro Kopp, con cui ha una relazione dal 2004.

Tilda Swinton e David Bowie

5. Potrebbe interpretare il noto artista. Numerosi fan dall’attrice vorrebbero che fosse lei ad interpretare il celebre David Bowie in un biopic dedicato all’artista. Per il suo aspetto androgino, non sarebbe poi la prima volta che la Swinton ricopre un ruolo maschile. Questa aveva inoltre collaborato con lo stesso Bowie per il videoclip del brano The Stars (Are Out Tonight).

Tilda Swinton in Le cronache di Narnia

6. Non conosceva il romanzo. L’attrice è stata la prima scelta per il ruolo della malvagia Jadis, la strega bianca del film Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio. Tuttavia la Swinton ha affermato che quando le fu proposto il personaggio non conosceva il romanzo e che solo a quel punto lo lesse per avere un’idea più chiara del progetto.

Tilda Swinton in Suspiria

7. Ha interpretato più ruoli. Nel film Suspiria, remake della celebre opera di Dario Argento, l’attrice ricopre diversi ruoli, il più dei quali sotto un pesante trucco che rende impossibile riconoscerla. Il principale personaggio da lei interpretato è quello di madame Viva Blanc, severa insegnante di danza, ma è possibile ritrovare la Swinton anche nei panni della malvagia strega Helena Markos e nel dottor Jozef Klemperer, sopravvissuto ai campi di concentramento tedeschi.

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Tilda Swinton in Doctor Strange

8. Ha ricevuto critiche per la sua scelta. Quando fu reso noto che l’attrice era stata scelta per il ruolo dell’Antico nel film Doctor Strange, questa e la produzione ricevettero critiche per l’ennesimo caso di un attore caucasico che interpreta un personaggio orientale. La scelta fu tuttavia spiegata con motivi politici, avvalorata dal fatto che la particolare fisionomia dell’attrice la rende quanto più neutra nella rappresentazione etnica del personaggio.

Tilda Swinton è Orlando

9. È la protagonista del film tratto dall’opera della Woolf. Nel 1992 l’attrice ricopre il ruolo di Orlando, aspirante poeta, il quale dall’epoca elisabettiana viaggia attraverso i secoli fino ai primi del ‘900 senza mai invecchiare. La Swinton si è detta particolarmente affezionata a questo romanzo di Virginia Woolf, tanto da volerne realizzare una trasposizione cinematografica. Con il suo ritratto del protagonista l’attrice dà vita ad una delle più celebri interpretazioni androgine del cinema, consacrandosi come interprete delle diversità.

Tilda Swinton: età e altezza

10. Tilda Swinton è nata a Londra, Inghilterra, il 5 novembre 1960. L’attrice è alta complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

Noah Centineo: 10 cose che non sai sull’attore

Noah Centineo: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per aver preso parte ad alcune popolari commedie sentimentali, l’attore Noah Centineo ha potuto affermarsi in breve tempo grazie ai suoi ruoli cinematografici e televisivi. Con un ampio seguito di fan, l’attore vive infatti da un paio d’anni un periodo d’oro, che lo ha visto particolarmente richiesto in progetti spesso differenti gli uni dagli altri. Ecco 10 cose che non sai di Noah Centineo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Noah Centineo: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in popolari film adolescenziali. Dopo aver recitato in piccoli ruoli in film come The Gold Retrievers (2009), Another Assembly (2014) e Can’t Take It Back (2017), l’attore diventa noto grazie al suo ruolo nel film Sierra Burges è una sfigata (2018), e acquista ulteriore popolarità con il ruolo di Peter in Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018). Nel 2019 vive un anno particolarmente prolifico, recitando nei film The Perfect Date, The Diary e Charlie’s Angels, dove recita accanto all’attrice Kristen Stewart. Nel 2020 riprende il ruolo che l’ha reso celebre nel sequel P.S. Ti amo ancora. L’attore vestirà poi i panni del celebre He-Man nell’atteso film Masters of the Universe.

9. È noto per alcune produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore si è reso celebre anche per la partecipazione ad alcune serie TV di successo. Tra queste si annoverano Austin & Ally (2011-2012), #TheAssignment (2013) e The Fosters (2015-2017), dove ha un ruolo da protagonista interpretando Jesus Adams Foster. Un altro ruolo importante è anche quello nella serie T@gged (2017), con il personaggio di Hawk. Centineo recita poi anche nel film televisivo Come creare il ragazzo perfetto (2014).

8. Ha partecipato alla produzione di una serie TV. Tra i ruoli più importanti fino ad ora nella carriera di Centineo vi è quello nella serie #TheAssignment. Legato al progetto, l’attore ha contribuito alla scrittura degli episodi in cui ha recitato, Stepmom e Babysitter, e ha inoltre svolto il ruolo di produttore per venti episodi della serie.

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Noah Centineo è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 17,6 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere numerosi scatti tratte dalle premiere a cui ha preso parte, come anche immagini e video promozionali dei suoi progetti. Non mancano tuttavia anche foto scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o della sua fidanzata.

Noah Centineo e Alexis Ren

6. Ha una relazione con una nota modella. Dopo diverse voci su una loro presunta relazione, l’attore ha confermato di essere fidanzato con la modella Alexis Ren. Classe 1996, la Ren ha esordito nel mondo della moda all’età di 13, acquistando nel tempo grandissima popolarità sui social media e arrivando ad essere inclusa nell’elenco delle donne più sexy del mondo nel 2019. Sui rispettivi social network i due sono soliti condividere foto o video dei loro momenti insieme.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Noah Centineo in Austin & Ally

5. È stato il suo debutto televisivo. Nel 2011 l’attore partecipa nel ruolo di Dallas alla serie di Disney Channel Austin & Ally, incentrata su due ragazzi caratterialmente opposti che, con la passione per la musica, diventeranno particolarmente popolari vincendo le loro paure. Centineo ha in particolare recitato negli episodi Secrets & Songbooks, Club Owners & Quinceaneras e World Records & Work Wreckers.

Noah Centineo in Tutte le volte che ho scritto ti amo

4. Ci ha messo un po’ per stringere amicizia con la protagonista. Nel film distribuito da Netflix Tutte le volte che ho scritto ti amo, l’attore recita insieme all’attrice Lana Condor. Durante un’intervista, Centineo ha raccontato che durante i primi giorni sul set i due non avevano ancora stretto un legame. L’attore cercò di farsi intraprendente chiedendo alla co-protagonista di ripassare insieme le battute, ma lei declinò gentilmente l’invito. In seguito sono tuttavia diventati migliori amici.

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3. Ha annunciato il sequel con un post su Instagram. Tramite il proprio profilo Instagram l’attore ha comunicato ai fan che Netflix aveva deciso di dare un sequel al fortunato film. In P.s. Ti amo ancora, in arrivo il 12 febbraio 2020 sulla piattaforma streaming, sarà possibile scoprire quali evoluzioni ha assunto la storia d’amore tra Lara Jena e Peter, i due protagonisti.

Noah Centineo in Swiped

2. È il protagonista del film. Tra gli altri lungometraggi interpretati dall’attore nell’ultimo periodo vi è Swiped, che ruota intorno al personaggio di Lance Black, interpretato da Centineo, il quale decide di realizzare un’app di incontri che possa aiutarlo a portare il proprio successo con le donne ad un altro livello.

Noah Centineo: età e altezza

1. Noah Centineo è nato a Miami, in Florida, Stati Uniti, il 9 maggio 1996. L’attore è alto complessivamente 185 centimetri.

Fonte: IMDb

Ben Affleck: 10 cose che non sai sull’attore

Ben Affleck: 10 cose che non sai sull’attore

Tra le più celebri personalità di Hollywood vi è Ben Affleck, attore, regista e produttore che negli anni si è affermato grazie ad alcuni brillanti ruoli in film particolarmente celebri. Da anni uno dei nomi di punta dell’industria, Affleck ha saputo distinguersi per la sua poliedricità, ottenendo alcuni tra i più ambiti riconoscimenti cinematografici.

Ecco 10 cose che non sai di Ben Affleck.

Ben Affleck: i suoi film

1. È stato protagonista di celebri lungometraggi. Affleck debutta al cinema con il film Buffy – L’Ammazza Vampiri (1992), ma ottiene celebrità grazie ai suoi ruoli nei film La vita è un sogno (1993) e Generazione X (1995). Successivamente recita nei film Will Hunting – Genio ribelle (1997), Armageddon – Giudizio finale (1998) e Shakespeare in Love (1998) che ne aumentano la popolarità. Da quel momento prende parte a celebri film come Dogma (1999), Pearl Harbor (2001), Daredevil (2003), Amore estremo (2003), Jersey Girl (2004), La verità è che non gli piaci abbastanza (2008), The Company Men (2010), The Town (2010), Argo (2012), To The Wonder (2012), L’amore bugiardo – Gone Girl (2014), Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), The Accountant (2016), La legge della notte (2016), Justice League (2017), Triple Frontier (2019), Tornare a vincere (2020) e Il suo ultimo desiderio (2020).

2. È un apprezzato regista. Nel 2007 Affleck debutta alla regia con il film Gone Baby Gone (2007), seguito da The Town (2010). Entrambi i film ottengono un ottimo riscontro da parte della critica, che apprezza le qualità registiche di Affleck. Il successo avviene con Argo (2012), suo terzo film, che vince l’Oscar come miglior film. Nel 2016 dirige invece La legge della notte.

3. Ha vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura. Oltre ad aver scritto le sceneggiature dei propri film, Affleck è noto per essere, insieme all’amico Matt Damon, l’autore della sceneggiatura del film Will Hunting – Genio ribelle. Proprio per questo loro scritto, i due vinsero l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, imponendosi sin da giovanissimi all’interno dell’industria hollywoodiana.

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Ben Affleck: chi è sua moglie

4. È stato sposato. Dopo aver conosciuto l’attrice Jennifer Garner sul set dei film Pearl Harbor e Daredevil, i due si sposano nel giugno del 2005. Dalla loro relazione nascono tre figli, rispettivamente nel 2005, nel 2009 e nel 2012. Dopo dieci anni di matrimonio, tuttavia, nel giugno del 2015 la coppia annuncia l’intenzione di divorziare, avviando la pratica nel 2017. Nonostante ciò hanno affermato di essere rimasti in buoni rapporti, e di voler continuare a crescere i figli insieme.

Ben Affleck e suo fratello

5. Suo fratello è un noto attore. Affleck ha un fratello minore, Casey Affleck, anch’egli attore e vincitore di un premio Oscar. I due hanno in più occasioni condiviso il set, sia recitando insieme nel film Will Hunting – Genio ribelle, sia nei ruoli di attore e regista per il film The Town. Gli Affleck sono una delle coppie di fratelli più note dell’attuale panorama cinematografico, ed entrambi hanno raggiungo importanti traguardi in tale campo, manifestando sempre il loro supporto reciproco.

Ben Affleck: il suo fisico

6. È stato criticato per il suo crollo fisico. Tra i motivi per cui Affleck è noto presso il grande pubblico vi è anche la sua imponenza. L’attore, particolarmente alto, ha infatti sfoggiato in più occasioni un fisico particolarmente scolpito e allenato per i ruoli d’azione previsti per alcuni film da lui interpretati. Negli ultimi anni tuttavia l’attore ha ricevuto critiche per il suo decadimento fisico, dalle quali si è difeso affermando che è la conseguenza di alcuni difficili momenti famigliari e della sua dipendenza dall’alcol.

Ben Affleck è Batman

7. Ha ricevuto critiche per il suo casting. Nel 2016 l’attore ricopre il ruolo del celebre supereroe nel film Batman v Superman. Affleck è stato ampiamente criticato, giudicato una scelta errata per il ruolo. Egli ha affermato di aver evitato di leggere ogni commento negativo per evitare di esserne influenzato, e ha cercato di dar vita ad una versione differente del personaggio, che ha infine riscosso l’apprezzamento da parte di una fetta di fan del cavaliere oscuro.

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8. Ha acquisito molta massa muscolare. Per dar vita ad una nuova versione del personaggio di Batman, l’attore ha messo su circa dieci chili di muscoli, raggiungendo il livello di solo l’8% di massa grassa nel suo corpo. Quello di Affleck è infatti un Batman particolarmente possente, ma che si dimostra anche appesantito dagli anni.

Ben Affleck, oggi

9. È pronto a tornare al cinema. Dopo un periodo di silenzio in cui l’attore ha avuto modo di risolvere alcuni problemi personali, Affleck è pronto a tornare al cinema recitando nel film Tornare a vincere, dove interpreta un ex promessa della pallacanestro che trova una possibilità di riscatto nell’allenare una squadra giovanile. Un ruolo particolarmente sentito da Affleck, per un film da lui anche prodotto.

Ben Affleck: età e altezza

10. Ben Affleck è nato a Berkeley, in California, Stati Uniti, il 15 agosto 1972. L’attore è alto complessivamente 192 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Henry Golding: 10 cose che non sai sull’attore

Henry Golding: 10 cose che non sai sull’attore

Di origine malaysiana, l’attore Henry Golding intraprende la propria carriera prima come conduttore televisivo e in seguito come attore cinematografico. In pochi anni recita in alcune tra le commedie di maggior successo, affermandosi così presso il grande pubblico. Particolarmente richiesto, Golding sembra ora essere in cerca del ruolo che possa consacrarne popolarità e carriera.

Ecco 10 cose che non sai di Henry Golding.

Henry Golding: i suoi film

1. È stato protagonista di una celebre commedia. Nel 2018 l’attore esordisce al cinema nel ruolo di Nick Young nel film Crazy Rich Asians, commedia campione d’incassi della stagione che permette subito a Golding di ottenere una buona popolarità nell’ambiente hollywoodiano. Prende poi parte con un ruolo di rilievo al film thriller Un piccolo favore (2018), dove recita accanto alle attrici Anna Kendrick e Blake Lively, mentre durante il periodo natalizio del 2019 è al cinema con la commedia sentimentale Lash Christmas, dove recita con l’attrice Emilia Clarke. Nel 2020 sarà invece tra i protagonisti del nuovo film di Guy Ritchie, intitolato The Gentlemen.

2. Ha condotto diversi programmi televisivi. Prima di diventare un noto attore di Hollywood, Golding ha lavorato in più occasione come conduttore di alcuni programmi documentaristi come Welcome to the Railworld Malaysia (2012), The Travel Show (2014), Welcome to the Railworld Japan (2015) e Surviving Borneo (2017). La maggior parte di questi programmi sono stati trasmessi su note emittenti come BBC World News o Discovery Channel Asia, che hanno permesso all’attore di ottenere una prima visibilità.

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Henry Golding è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità quotidiane o luoghi visitati, ma non mancano anche numerose immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete. Diverse sono anche le foto scattate in momenti di svago, o ancora durante le premier a cui Golding ha preso parte.

Henry Golding: chi è sua moglie

4. La sua è una storia d’amore da film. Durante le celebrazioni di Capodanno, il 1 gennaio del 2011 l’attore incontra in un locale Liv Lo, presentatrice televisiva ed istruttrice di yoga. Dopo una serata in cui si erano limitati ad osservarsi, i due hanno infine trovato il coraggio di parlarsi, dandosi appuntamento per rivedersi. Hanno poi intrapreso una relazione coronatasi, nell’agosto del 2016, con il matrimonio.

Henry Golding in Crazy Rich Asians

5. Aveva rifiutato il ruolo. Quando fu contattato per la parte da protagonista nel film Crazy Rich Asians, Golding rifiutò più volte l’offerta, non sentendosi adeguato al ruolo e avendo all’attivo solo esperienze da conduttore. Fu soltanto quando il regista si presentò fisicamente da lui per parlare del progetto che Golding si convinse ad accettare la parte, che gli avrebbe poi aperto le porte di Hollywood.

6. Ha dovuto ridurre la propria luna di miele. Nel momento della pre-produzione del film, l’attore si era da poco sposato ed aveva intrapreso il tradizionale viaggio per la luna di miele. Tuttavia fu costretto a rientrare in anticipo, poiché i produttori avevano fissato una prima prova tra Golding e l’attrice Constance Wu, scelta per il ruolo di protagonista femminile.

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Henry Golding in Last Christmas

7. Ha recitato nel film natalizio. Nel film Last Christmas l’attore ricopre il ruolo di Tom, e proprio il suo personaggio è al centro di un importante snodo narrativo. Golding ha dichiarato di essere rimasto particolarmente sorpreso quando questo gli fu rivelato, dovendo a quel punto esercitarsi a partire da quello spunto ed evitare che altri potessero intuire di cosa si trattava. Un compito che ha richiesto tutta la concentrazione possibile da parte dell’attore.

Henry Golding ed Emilia Clarke

8. Ha recitato a stretto contatto con la celebre attrice. Per rendere credibile il rapporto tra i due protagonisti, Golding e l’attrice Emilia Clarke hanno trascorso diverso tempo insieme, imparando a conoscersi e a stabilire una chimica di coppia. Golding ha scherzosamente ammesso di aver approfittato della presenza della Clarke per cercare di farsi rivelare il finale di Il Trono di Spade, senza ottenere risultati.

Henry Golding in The Gentlemen

9. Sarà il villain del film. Nell’atteso film The Gentlemen, l’attore si ritroverà a ricoprire il ruolo di Dry Eye, il villain che si contrapporrà al personaggio interpretato da Matthew McConaughey. L’attore ha dichiarato di aver accettato il ruolo anche per liberarsi dall’etichetta di attore per commedie, potendo così finalmente dar vita ad un personaggio per lui inedito.

Henry Golding: età e altezza

10. Henry Golding è nato a Betong, in Malesia, il 5 febbraio 1987. L’attore è alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Oscar 2020, le foto dal red carpet: tutti gli ospiti della serata

La serata fresca e la leggera pioggia che hanno “funestato” il tappeto rosso srotolato nelle ultime ore sul Hollywood Boulevard, davanti al Dolby Theatre non hanno scoraggiato le star nominate e invitate alla serata degli Oscar 2020. La passerella è stata infatti (come da tradizione) affollata di vip, ospiti, nominati e presentatori, tutti al loro meglio per la serata più importante dell’anno. Ecco il red carpet degli Oscar 2020.

Laura Dern

 

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Rooney Mara e Joaquin Phoenix

 

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2020 Spirit Awards: tutti i vincitori dei premi al cinema indie americano

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Come da tradizione, 24 ore prima della cerimonia degli Oscar, che celebra il meglio di Hollywood e dell’industria cinematografica americana, vengono assegnati gli Spirit Awards, i premi al cinema indipendente americano.

Ma come quest’anno, con pochissime eccezioni, i titoli nominati e quelli che saranno i vincitori differiscono in maniera quasi diametrale, dal momento che il vincitore della categoria Miglior Film è stato Una Bugia Buona – The Farewell, neanche nominato agli Oscar, mentre Diamanti grezzi, ugualmente ignorato dall’Academy, ha vinto tre premi molto importanti, regia, montaggio e Adam Sandler miglior protagonista.

Ecco di seguito tutti i vincitori dei 2020 Spirit Awards

Best Feature
A HIDDEN LIFE
CLEMENCY
THE FAREWELL (Winner)
MARRIAGE STORY
UNCUT GEMS

Best Director
Robert Eggers – THE LIGHTHOUSE
Alma Har’el – HONEY BOY
Julius Onah – LUCE
Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS (Winner)
Lorene Scafaria – HUSTLERS

Best First Feature
BOOKSMART (Winner)
THE CLIMB
DIANE
THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
THE MUSTANG
SEE YOU YESTERDAY

Best Female Lead
Karen Allen – COLEWELL
Hong Chau – DRIVEWAYS
Elisabeth Moss – HER SMELL
Mary Kay Place – DIANE
Alfre Woodard – CLEMENCY
Renée Zellweger – JUDY (Winner)

Best Male Lead
Chris Galust – GIVE ME LIBERTY
Kelvin Harrison Jr. – LUCE
Robert Pattinson – THE LIGHTHOUSE
Adam Sandler – UNCUT GEMS (Winner)
Matthias Schoenaerts – THE MUSTANG

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Best Supporting Female
Jennifer Lopez – HUSTLERS
Taylor Russell – WAVES
Zhao Shuzhen – THE FAREWELL (Winner)
Lauren “Lolo” Spencer – GIVE ME LIBERTY
Octavia Spencer – LUCE

Best Supporting Male
Willem Dafoe – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Noah Jupe – HONEY BOY
Shia Labeouf – HONEY BOY
Jonathan Majors – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO
Wendell Pierce – BURNING CANE

Best Screenplay
Noah Baumbach – MARRIAGE STORY (Winner)
Jason Begue, Shawn Snyder – TO DUST
Ronald Bronstein, Benny Safdie, Josh Safdie – UNCUT GEMS
Chinonye Chukwu – CLEMENCY
Tarell Alvin Mccraney – HIGH FLYING BIRD

Best First Screenplay
Fredrica Bailey, Stefon Bristol – SEE YOU YESTERDAY (Winner)
Hannah Bos, Paul Thureen – DRIVEWAYS
Bridget Savage Cole, Danielle Krudy – BLOW THE MAN DOWN
Jocelyn Deboer, Dawn Luebbe – GREENER GRASS
James Montague, Craig W. Sanger – THE VAST OF NIGHT

Best Cinematography
Todd Banhazl – HUSTLERS
Jarin Blaschke – THE LIGHTHOUSE (Winner)
Natasha Braier – HONEY BOY
Chananun Chotrungroj – THE THIRD WIFE
Pawel Pogorzelski – MIDSOMMAR

Best Editing
Julie Béziau – THE THIRD WIFE
Ronald Bronstein, Benny Safdie – UNCUT GEMS (Winner)
Tyler L. Cook – SWORD OF TRUST
Louise Ford – THE LIGHTHOUSE
Kirill Mikhanovsky – GIVE ME LIBERTY

John Cassavetes Award
BURNING CANE
COLEWELL
GIVE ME LIBERTY (Winner)
PREMATURE
WILD NIGHTS WITH EMILY

Robert Altman Award
Storia di un Matrimonio

Best Documentary
AMERICAN FACTORY (Winner)
APOLLO 11
FOR SAMA
HONEYLAND
ISLAND OF THE HUNGRY GHOSTS

Best International Film
INVISIBLE LIFE, Brazil
LES MISERABLES, France
PARASITE, South Korea (Winner)
PORTRAIT OF A LADY ON FIRE, France
RETABLO, Peru
THE SOUVENIR, United Kingdom

Piaget Producers Award
Mollye Asher
Krista Parris
Ryan Zacarias

Someone to Watch Award
Rashaad Ernesto Green – PREMATURE
Ash Mayfair – THE THIRD WIFE
Joe Talbot – THE LAST BLACK MAN IN SAN FRANCISCO

Truer Than Fiction Award
Khalik Allah – BLACK MOTHER
Davy Rothbart – 17 BLOCKS
Nadia Shihab – JADDOLAND (Winner)
Erick Stoll & Chase Whiteside – AMÉRICA

Annual Bonnie Award
Marielle Heller
Lulu Wang
Kelly Reichardt (Winner)

Oscar 2020 previsioni: chi vincerà, chi dovrebbe vincere

Oscar 2020 previsioni: chi vincerà, chi dovrebbe vincere

Domenica notte verranno assegnati gli Oscar 2020 (qui le nomination) e, mentre alcune previsioni per i 92° Academy Awards sono scontate, è divertente “giocare” a “chi vincerà e chi dovrebbe vincere”, tenendo d’occhio da una parte le probabilità e quello che la stagione dei premi ha raccontato fino a questo momento, e dall’altra i meriti effettivi di una performance (nella recitazione, nella scrittura, nella regia) rispetto ad un’altra.

Ecco chi vincerà e chi dovrebbe vincere nelle categorie principali agli Oscar 2020

Miglior Film

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VINCERÀ: 1917

La votazione preferenziale e l’internazionalizzazione dell’Academy metterebbero in crisi qualsiasi previsione, ma l’epopea della prima guerra mondiale in 1917 rappresenta un tipo di cinema solido, già riconosciuto dai premi PGA, DGA, BAFTA, Critics ‘Choice e Golden Globe. Non ha avuto nomination per gli attori, come Parasite che però dovrebbe vincere ad occhi chiusi il premio al Miglior Film Internazionale. I cani sciolti sono invece C’Era una volta a Hollywood e Jojo Rabbit.

DOVREBBE VINCERE: The Irishman

Martin Scorsese ha realizzato un affresco di incredibile profondità non solo dell’esperienza umana, ma anche del mondo del cinema e di un certo ambiente mafioso che da sempre ha caratterizzato l’habitat del suo cinema. Uno sforzo produttivo incredibile da parte del cineasta newyorkese, ma anche un film testamento che riconsidera il tempo e la vita in una maniera del tutto nuova per la sua filmografia. Nonostante la categoria vanti capolavori del calibro di C’Era una volta a Hollywood e Parasite.

Miglior regista

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VINCERÀ: Sam Mendes, 1917

Con il premio ai DGA, Mendes ha messo in cassaforte l’Oscar alla regia, il secondo in carriera dopo quello di 20 anni fa per il bellissimo American Beauty. I Golden GLobes e i Critics Choice hanno consolidato la sua posizione di favorito. Effettivamente il suo lavoro di orchestrazione della scena in 1917 è ammirevole e testimone di una perizia tecnica e drammatica davvero lodevole. C’è da considerare solo il fatto che Bong Joon Ho non è troppo lontano dalle preferenze dell’Academy.

DOVREBBE VINCERE: Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood

Definire “rilassata” la regia di C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino potrebbe essere considerata una critica, ma, come scrive anche THR, si tratta di un grande complimento, dal momento che il film confezionato da Tarantino è la testimonianza di quanto la proprio passione personale può diventare non solo osservazione ombelicale ma anche grande cinema di intrattenimento.

Miglior attore

VINCERÀ: Joaquin Phoenix, Joker

Anche quelli che non amano Joker ammirano la performance di Joaquin Phoenix dell’antieroe protagonista, motivo per cui, alla sua quarta nomination, l’attore porterà quasi sicuramente a casa la sua prima statuetta. Si tratterà dunque della seconda volta che un attore che interpreta il personaggio DC vince un premio Oscar (il primo fu Heath Ledger con il suo Oscar postumo). Adam Driver di Marriage Story si posizionerà poco distante, ma alla sua seconda nomination e come Phoenix prima di lui, dovrà aspettare il suo turno.

DOVREBBE VINCERE: Antonio Banderas, Dolore e Gloria

Antonio Banderas ha lavorato con Pedro Almodóvar dall’inizio della sua carriera. In Dolore e Gloria, interpreta brillantemente intime variazioni della personalità del regista, dalle sue dipendenze e passioni al suo rapporto con la madre, nel complesso e vivido diario emotivo che è il film per il regista madrileno.

Migliore attrice

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VINCERÀ: Renée Zellweger, Judy

Una vittoria per Renée Zellweger per Judy porterà l’attrice al suo Oscar numero 2 (16 anni dopo la sua vittoria per Ritorno a Cold Mountain) dopo un periodo non troppo brillante della sua carriera, grazie ad un ritratto universalmente applaudito di una leggenda di Hollywood. Ogni pronostico punta nella sua direzione, ad eccezione del fatto che il film ha solo un’altra nomination, per il trucco, mentre Scarlett Johansson, per Storia di un Matrimonio, gareggia con un film molto più apprezzato dall’Academy.

DOVREBBE VINCERE: Saoirse Ronan, Piccole donne

Saoirse Ronan ha solo 25 anni e, solo due anni fa, ha interpretato una liceale per Greta Gerwig in Lady Bird. Questa nomination è la numero 4 per un’attrice giovanissima e talentuosa, e la sua ultima collaborazione con la Gerwig, in Piccole Donne, va oltre e approfondisce il suo sfaccettato talento che, attraverso tutte le fasi della sua vita, ha brillato in performance diverse e tutte di altissimo livello. Se non è quest’anno, sarà presto, Saoirse Ronan porterà un Oscar nella sua Irlanda.

Miglior attore non protagonista

VINCERÀ: Brad Pitt, C’era una volta a Hollywood

Sono passati otto anni da quando Brad Pitt è stato nominato agli Oscar per un’interpretazione (contro 29 e 27 di Joe Pesci e Al Pacino per The Irishman, 22 per Anthony Hopkins per I due papi e 19 per Tom Hanks per Un amico straordinario). Pitt ha vinto un Oscar come produttore, per 12 Anni Schiavo, ma mai come interprete.

DOVREBBE VINCERE: Brad Pitt, C’era una volta a Hollywood

Questa è una delle categorie con il livello più alto di attori e interpreti, eppure presenta la scelta più semplice, ovvia diremmo; non solo quattro dei nominati hanno vinto almeno un Oscar per la recitazione, ma Brad Pitt è senza dubbio quello che quest’anno lo merita di più per una performance assolutamente irripetibile.

Miglior attrice non protagonista

VINCERÀ: Laura Dern, Storia di un matrimonio

Kathy Bates (Richard Jewell) ha avuto il suo momento; Scarlett Johansson (Jojo Rabbit), Florence Pugh (Piccole donne) e Margot Robbie (Bombshell) avranno il loro. Ma questo è l’anno di Laura Dern. Ha spazzato via i concorrenti con la sua brillante interpretazione dell’avvocato divorzista deliziosamente spietato in Storia di un Matrimonio, e a differenza dei suoi genitori, Bruce Dern e Diane Ladd, vincerà il suo premio Oscar.

DOVREBBE VINCERE: Laura Dern, Storia di un matrimonio

Negli ultimi anni, Laura Dern sta lavorando tantissimo, e sempre ad altissimi livelli, sia al cinema che in tv. Quest’anno è in due dei film nominati a miglior film, ma in Storia di un Matrimonio ha finalmente trovato un progetto in cui poteva mostrare la sua versatilità. Da un avvocato divorzista, hai bisogno di supporto morale o modalità di attacco? Lei riesce a darti entrambe le cose.

Miglior sceneggiatura adattata

jojo rabbit

VINCERÀ: Taika Waititi, Jojo Rabbit

Molti vorrebbero che Greta Gerwig vincesse questo Oscar per il suo adattamento di Piccole Donne, e lo US Scripter, che negli ultimi 10 anni ha indovinato 8 volte, ha scelto lei. Ma i membri dell’Academy tendono a premiare l’opera più originale, anche nella categoria delle sceneggiature adattate, motivo per cui la satira sull’Olocausto di Taika Waititi è favorita rispetto a un’altra interpretazione del romanzo di Louisa May Alcott o alla sceneggiatura di The Irishman di Steven Zaillian (come accaduto ai BAFTA).

DOVREBBE VINCERE: Anthony McCarten, I Due Papi

In termini di pura felicità di scrittura, di dialogo, di vivacità, niente di ciò che si è visto negli ultimi 12 mesi può essere paragonato all’arguzia, alla saggezza e alle assurdità talvolta arcaiche che fluiscono dalle bocche dei protagonisti de I Due Papi. Pochissimi sceneggiatori potevano scrivere dialoghi trai due personaggi protagonisti e renderli credibili, ma Anthony McCarten ce l’ha fatta

Migliore sceneggiatura originale

VINCERÀ: Bong Joon Ho e Han Jin-won, Parasite

Nonostante abbia già vinto in questa categoria, con C’era una volta a Hollywood, Quentin Tarantino “corre il rischio” di vincere ancora e sicuramente 1917, Cena con Delitto e Storia di un Matrimonio hanno il loro pubblico, tuttavia se c’è un punto su cui non ci sono dubbi, quando si tratta di testo “originale” è che il Parasite di Bong Joon Ho lo è davvero, originale. Questo farebbe del film il sesto vincitore in lingua non inglese di categoria, il primo degli ultimi 17 anni.

DOVREBBE VINCERE: Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood

In questa categoria, di alta qualità, tutti i nominati hanno scritto e diretto il loro film (due in collaborazione) e le cinque sceneggiature nominate coprono una serie di temi e argomenti molto varia. Ma mentre quattro dei cinque script riguardano ambienti familiari, quello di Tarantino vola completamente in un’altra direzione, decisamente originale.

Miglior film d’animazione

toy story 4
TOY STORY 4

VINCERÀ: Toy Story 4

È stata una stagione strana, con il Golden Globe andato a Missing Link e i premi Annie e BAFTA a Klaus mentre a Frozen 2 è stata negata addirittura la nomination all’Oscar. Il terzo e ultimo film di Dragon Trainer non può essere contato, ma l’affetto storico dell’Academy per il franchise di Toy Story, oltre a Critics ‘Choice e PGA già vinti in questa stagione, lascia Toy Story 4 come il titolo da battere in categoria.

DOVREBBE VINCERE: Klaus

Dopo aver trionfato agli Annie e ai BAFTA, il film d’animazione Netflix dovrebbe portare al livello dell’Oscar la produzione originale animata del gigante dello streaming, così come ha fatto Roma lo scorso anno per la produzione in live action.

Migliore film internazionale

Parasite

VINCERÀ: Parasite

La vittoria di Parasite in questa categoria è la scommessa più sicura della prossima notte degli Oscar. Il primo film sudcoreano mai nominato per la categoria ha altre cinque nomination tra cui fotografia, regia e sceneggiatura. Certo, Dolore e Gloria, per la Spagna, ha anche una nomination per il migliore attore (Antonio Banderas), mentre Parasite non compare nella categoria, ma gli attori del sindacato di Hollywood hanno assegnato il SAG al cast, la prima volta che un cast non inglese vince un tale riconoscimento.

DOVREBBE VINCERE: Dolore e Gloria

Si tratta del migliore film di Almodovar da moltissimo tempo, un film tanto intimo quanto universale che si avvale di performance intense e di una sensibilità incredibile. Il regista madrileno è al suo meglio, e sarebbe bello se vincesse in questa categoria, visto che il principale favorito, Parasite, potrebbe spuntarla in una delle altre 5 categorie in cui è nominato.

Oscar 2020: la cerimonia in diretta su Sky Cinema

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Oscar 2020: la cerimonia in diretta su Sky Cinema

È arrivato come ogni anno l’appuntamento più atteso dal mondo del cinema: nella notte tra il 9 e il 10 febbraio Sky trasmetterà in diretta la 92ª edizione degli Academy Awards®. Appuntamento dalle 22.45 su Sky Cinema Oscar® (canale 303 di Sky) per la magica Notte degli Oscar 2020 con il Red Carpet e tutte le premiazioni dal Dolby Theatre di Los Angeles. La diretta della cerimonia sarà trasmessa anche su Sky Uno (dalle 00.30) e in chiaro su TV8 (dalle 23.50).

Dagli studi Sky Francesco Castelnuovo accompagnerà gli spettatori per l’intera serata, commentando i momenti salienti insieme al “Cinemaniaco” Gianni Canova e la giornalista di Sky Cinema Barbara Tarricone. Insieme a loro, ospiti in studio la giornalista di Sky TG24 Denise Negri, il ristoratore, musicista e showman Joe Bastianich, il giornalista esperto di moda Ildo Damiano e l’attrice Euridice Axen.

La Notte degli Oscar® 2020 sarà riproposta integralmente lunedì 10 febbraio su Sky Cinema Oscar® a partire dalle 10.45 circa, mentre in prima serata l’appuntamento con “Il meglio della Notte degli Oscar® 2020” sarà in onda dalle 21.15 su Sky Cinema Oscar® e su Sky Uno, disponibile anche on demand su Sky e NOW TV.

Tutte le notizie e gli aggiornamenti sulla programmazione e sul live sono disponibili su skycinema.it/oscar, sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter di Sky Cinema.

A Quiet Place 2: al cinema dal 16 aprile

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A Quiet Place 2: al cinema dal 16 aprile

Arriva al cinema il 16 aprile A Quiet Place 2, sequel del thriller horror rivelazione della scorsa stagione cinematografica, con 341 milioni di dollari incassati nel mondo. Il secondo capitolo comincia proprio lì dove era terminato il primo: tra suspense e il terrificante silenzio ci fa scoprire qualcosa di più sull’invasione delle misteriose creature che infestano il pianeta. Dietro la macchina da presa torna John Krasinski, regista e sceneggiatore, con lui la moglie e protagonista Emily Blunt, insieme a Millicent Simmonds e Noah Jupe, componenti della famiglia Abbot; al cast conosciuto si aggiunge Cillian Murphy (Peaky Blinders, DunkirkInception), che preparerà i protagonisti ai pericoli del mondo “esterno”.

A Quiet place II sarà il primo film di Paramount Pictures distribuito in Italia da Eagle Pictures, in sala dal 16 aprile.

A Quiet Place II: il trailer del film con Emily Blunt

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Andrà tutto bene, dal 19 marzo il nuovo film di Francesco Bruni

Andrà tutto bene, dal 19 marzo il nuovo film di Francesco Bruni

Arriverà il prossimo 19 marzo, distribuito da Vision Distribution, il nuovo film di Francesco Bruni, dal titolo Andrà tutto bene.

Nel cast del film KIM ROSSI STUART, LORENZA INDOVINA, BARBARA RONCHI, GIUSEPPE PAMBIERI, RAFFAELLA LEBBORONI,
FOTINÍ PELUSO, TANCREDI GALLI, NICOLA NOCELLA.
Il film è prodotto da PALOMAR con VISION DISTRIBUTION.

Andrà tutto bene – sinossi

La vita di Bruno Salvati è in una fase di sospensione.  I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il suo prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto.  E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe.

Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il  primo obiettivo è trovare un donatore compatibile di cellule staminali: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura.

Il padre Umberto, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza.

Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, con la certezza in fondo al cuore che per loro Andrà tutto bene.

Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo, trailer italiano

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Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo, trailer italiano

Illumination Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo.

Arriverà al cinema il prossimo 27 agosto Minions 2: come Gru diventa cattivissimo, la seconda avventura dei personaggi tutti gialli della Illumination che si congiungeranno con il loro padrone originale, Gru, alla scoperta di come il piccolo è diventato il più cattivo di tutti.

Minions è un film d’animazione del 2015 diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. Il film è uno spin-off/prequel dei film Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e Cattivissimo me 3 e vede come protagonisti i minions, personaggi creati da Sergio Pablos. 

Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

Kevin Feige non ha ancora rivelato in che modo il Deadpool di Ryan Reynolds verrà integrato all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel ora che la Disney ha acquisito i diritti di sfruttamento sul personaggio.

Wade Wilson ha funzionato sul grande schermo in maniera spettacolare, e la risposta del pubblico ai film r-rated usciti sotto la Fox è stata davvero incredibile. L’ingresso di Deadpool nel MCU potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per tantissimi personaggi dell’Universo Marvel di essere protagonisti di un film vietato ai minori.

Ecco di seguito 10 personaggi che ci piacerebbe vedere in un film R-Rated come Deadpool 3

Star-Lord

Grazie alla serie Parks and Recreation, Chris Pratt ha dimostrato di essere davvero a suo agio quanto si tratta di affrontare ruoli comici. Molti dei dialoghi più divertenti del personaggio di Andy Dwyer nello show, sono frutto dell’improvvisazione dell’attore sul set, nonostante il rating imposto dai network abbia “limitato” l’estro comico di Pratt.

Anche il PG-13 di Guardiani della Galassia ci ha forse impedito di vedere una versione più irriverente di Star-Lord: ecco perché siamo certi che Peter Quill sarebbe perfetto per apparire in Deadpool 3

Doctor Strange

Anche se diventare un maestro delle arti mistiche ha inevitabilmente smussato alcuni lati della sua personalità, Stephen Strange nutre ancora un’elevata dose di disprezzo nei confronti di quelli che sono meno intelligenti di lui, e un personaggio come Wade Wilson potrebbe tranquillamente fargli perdere la testa.

Se pensiamo ad alcuni dei precedenti lavori di Benedict Cumberbatch, come il doppiaggio ne I Pinguini di Madagascar o l’interpretazione di Smaug attraverso la motion capture nella trilogia de Lo Hobbit, è facile ipotizzare che l’attore si sentirebbe perfettamente a suo agio in Deadpool 3

Captain Marvel

Se c’è un personaggio nel MCU che si rifiuterebbe categoricamente di “sopportare” le innumerevoli buffonate di Deadpool, quello è  sicuramente Carol Danvers. Ecco perché i due devono per forza condividere lo schermo.

Brie Larson ha dimostrato di essere una valida spalla comica in pellicole come 21 Jump Street e Un disastro di ragazza, senza considerare Scott Pilgrim vs. the World, vietato ai minori di 13 anni. Quindi, se di prendesse maggiore ispirazione dai fumetti e si approfondisse il lato comico di Carol Danvers, siamo certi che Captain Marvel farebbe un’ottima figura al fianco del Mercenario Chiacchierone in Deadpool 3.

Korg

Korg è un personaggio così dolce e mite che metterlo in un film r-rated al fianco di Wade Wilson e spingerlo a confrontarsi con i suoi comportamenti abrasivi, potrebbe rendere la sua innocua personalità ancora più divertente agli occhi dello spettatore. Dopotutto, Taika Waititi è stato regista, sceneggiatore e interprete di What We Do in the Shadows, una delle più grandi commedie vietate ai minori del decennio 2010.

Come Deadpool, Korg è un personaggio genuinamente comico, introdotto come una sorta di “generatore automatico di battute” in Thor: Ragnarok, senza contare tutte le battute esilaranti fatte dallo stesso in Avengers: Endgame. Ecco perché sarebbe una gioia vedere Waititi interpretare Korg al fianco di Reynolds in Deadpool 3

Black Panther

T’Challa è uno dei pochi personaggi del MCU che ha la capacità di non arrendersi mai. Da orgoglioso monarca qual è, T’Challa non avrebbe certamente accettato le buffonate spericolate di Deadpool ed il suo palese disprezzo nei confronti delle regole.

Nei fumetti, Deadpool e Black Panther hanno spesso dato viti a momenti comici e irriverenti; siamo certi che Ryan Reynolds e Chadwick Boseman sarebbero in grado di ricreare quelle situazioni sul grande schermo in maniera davvero divertente.

Nick Fury

È soltanto questione di tempo prima che Samuel L. Jackson si rivolga a qualcuno chiamandolo “figlio di p*****a” nei panni di Nick Fury. Ci è andato quasi vicino quando lo schiocco delle dita di Thanos lo ha trasformato in polvere, ma nulla è paragonabile all’ira dell’attore sfoggiata in pellicole quali Pulp Fiction o Snakes on a Plane. 

Fury è un personaggio dotato di pochissima pazienza: ecco perché unirsi a Deadpool, così “allergico” all’autorità, potrebbe dare vita a scena a dir poco esilaranti…

Valchiria

Con il suo amore nei confronti dell’alcol e il suo atteggiamento nichilista, è innegabile quanto Valchiria sarebbe perfetta per un film con rating R. Fare squadra con Deadpool potrebbe rivelarsi addirittura un gioco da ragazzi: sono entrambi invincibili, entrambi usano le spade e dopo aver sconfitto i cattivi, ad entrambi piace uscire ed ubriacarsi.

Se ci pensate bene, potrebbero tranquillamente essere migliori amici. E sarebbe bello vedere Tessa Thompson conquistare maggiore libertà attraverso una sceneggiatura che sappia mettere in risalto tanto la forza spregiudicata quanto la sensualità del personaggio…

Thor

Con Thor: Ragnarok, Taika Waititi ha preso uno dei personaggi forse meno interessanti del MCU e l’ha trasformato in uno dei più divertenti dell’interno franchise. Da allora, le interazioni del Dio del Tuono con altri personaggi esilaranti, come ad esempio con i Guardiani della Galassia, sono diventate tra i momenti più amati di tutto il MCU.

Il Dio del Tuono passerà il suo mantello a Jane Foster in Thor: Love and Thunder: vedremo così il figlio di Odino occupare un altro posto nel MCU, perdendosi in altre avventure con altri eroi. Fare squadra con Deadpool potrebbe rappresentare una storia collaterale molto divertente, vivace e ricca di azione.

Rocket Raccoon

Nelle varie interviste che hanno preceduto l’uscita di Guardiani della Galassia, Bradley Cooper ha paragonato il personaggio di Rocket Raccoon a quello di Tommy DeVito, il personaggio di Joe Pesci in Quei bravi ragazzi. Mai analogia fu più appropriata: a parte il suo modo di parlare sostenuto e il suo carattere irrefrenabile, il personaggio di DeVito è passato alla storia per aver pronunciato più volte la parola “c***o” rispetto a qualsiasi altro personaggio in qualsiasi altro film uscito al cinema.

Assistere alle cruente conseguenze della violenza sociopatica di Rocket Raccoon potrebbe  regalare ai fan gag ancora più irriverenti di quelle che il personaggio ha sfoggiato in questi anni…

Spider-Man

Peter Parker – in particolare l’incarnazione del personaggio di Tom Holland – è una delle figure più tenere e innocenti dell’Universo Marvel. Parte del divertimento nelle sue interazioni con Tony Stark è dovuta proprio a quell’innocenza che viene spesso a scontrarsi con la persona sfacciata e disinteressata di Tony.

Una collaborazione con Wade Wilson in un film r-rated renderebbe tutto ancora più divertente. L’accordo tra Sony e Disney potrebbe impedirlo, ma è certo che i fan della Marvel perderebbero la testa se il Deadpool di Reynolds e lo Spidey di Holland dovessero mai comparire insieme sullo schermo…  

Fonte: ScreenRant

Downton Abbey in home video, clip esclusiva dai contenuti speciali

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Downton Abbey, il fenomeno globale celebrato in tutto il mondo fa ritorno nelle case dei propri fan con le edizioni Dvd, Blu-ray e Digital HD a partire dall’11 febbraio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

 

Dopo essersi guadagnato una A su CinemaScore, il film – definito dai critici “una vera e propria lettera d’amore ai fan” – arriva in home video con una grande varietà di contenuti speciali, tra cui dietro le quinte esclusivi con il cast, scene eliminate ed un recap della serie completa che trasporta il pubblico in un’altra epoca.

Basato sulla premiata serie televisiva, il film di Downton Abbey vede il ritorno del cast originale affiancato da alcuni nuovi personaggi. L’incredibile gruppo di attori è stato oggetto di plauso da parte della critica e definito “divertente e affascinante come sempre”. Il film racconta le vicende della famiglia Crawley un anno dopo la conclusione della serie Tv, nel bel mezzo dei preparativi per l’evento più importante delle loro vite: una visita da parte della famiglia reale. Unitevi allo sfarzo, allo stile e allo spettacolo, godetevi lo scandalo, le storie d’amore e l’intrigo che si scatenano durante i preparativi per la speciale visita tra la famiglia più amata dai fan e i suoi domestici. Ideato e scritto dallo sceneggiatore e produttore della serie Julian Fellowes, il film è prodotto da Gareth Neame e Liz Trubridge.

Il film sarà inoltre disponibile per i fan più affezionati nell’esclusiva HIGHCLERE CASTLE LIMITED EDITION, nel doppio formato Dvd e Blu-ray del film racchiusi in un packaging premium imperdibile, che comprende un album fotografico da collezione e alcune delle migliori ricette preparate nella cucina di Downton.

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI DVD E BLURAY:

  • Scene eliminate
  • Conversazioni con il cast
  • La visita reale
  • Fedele agli anni ‘20
  • Benvenuti a Downton Abbey
  • Il genio di Julian Fellowes
  • Commento al Film con il Regista Michael Engler
  • E molto altro!

Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

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Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

All’inizio del mese di gennaio, Rian Johnson aveva rivelato di essere al lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out, il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande schermo.

Adesso, come apprendiamo grazie a Deadline, la Lionsgate ha ufficialmente dato il via libera al sequel, come confermato alla fonte da Jon Feltheimer, CEO della casa di distribuzione e produzione americana. Lo stesso Feltheimer ha dichiarato che le riprese del sequel sono “imminenti”: ipotizziamo, quindi, che la sceneggiatura del nuovo film – firmata nuovamente da Johnson – sia già pronta o comunque in fase di revisione.

Precedentemente, Rian Johnson aveva spiegato che il nuovo film sarà incentrato su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il detective Benoît Blanc: fatta eccezione per Daniel Craig, il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.

Ricordiamo che Cena con delitto – Knives Out è stato un grande successo al botteghino: a fronti di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

LEGGI ANCHE – Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Margot Robbie è ancora interessata a Gotham City Sirens

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Margot Robbie è ancora interessata a Gotham City Sirens

Dopo Birds of Prey, Margot Robbie è ancora interessata a tornare nei panni di Harley Quinn in Gotham City Sirens, uno dei quattro progetti dedicati alla Mattacchiona che la Warner Bros. ha messo in cantiere dopo l’uscita di Suicide Squad. Nel film – che stando alle recenti dichiarazioni del regista David Ayer è ancora nei panni della major -, Harley Quinn avrebbe dovuto combattere contro i criminali di Gotham al fianco di Catwoman e Poison Ivy. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale prima di Birds of Prey: i piani sono poi cambiati, e alla fine la Warner (con l’approvazione della stessa Robbie) ha optato per la realizzazione della pellicola diretta da Cathy Yan.

Adesso, in una recente intervista con ScreenRant proprio in occasione della promozione di Birds of Prey, è stata proprio Margot Robbie a rivelare di essere ancora interessata al progetto Gotham City Sirens e che amerebbe esplorare la relazione tra Harley, Catwoman e Poison Ivy sul grande schermo. Allo stesso tempo, però, l’attrice ha ammesso: “Non so cosa la Warner sia intenzionata a fare adesso con Harley Quinn… se Gotham City Sirens, un sequel di Birds of Prey o un’altra cosa ancora.” 

Sappiamo che il prossimo progetto in cui ritroveremo Harley Quinn è The Suicide Squad, il riavvio cinematografico della Task Force X che sarà scritto e diretto da James Gunn. Probabilmente, soltanto una volta che Birds of Prey avrà terminato la sua corsa al box office e la Robbie avrà concluso le riprese del cinecomic di Gunn, la Warner Bros. renderà pubblici i suoi piani sul futuro della Mattacchiona al cinema.

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale italiane il 6 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

Jane Levy: 10 cose che non sai sull’attrice

Jane Levy: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota prevalentemente per alcuni film horror, l’attrice Jane Levy ha nel tempo guadagnato una buona notorietà, grazie anche ad alcuni ruoli in celebri serie TV. Tramite collaborazioni con importanti attori e registi, l’attrice ha avuto modo di far crescere le proprie abilità, ottenendo le dovute attenzioni da parte di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Jane Levy.

Jane Levy: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Nobody Walks (2012), per poi recitare in Fun Size (2012) e ottenere una prima celebrità con il film La casa (2013). Successivamente recita in About Alex (2014) e Man in the Dark (2016), altro horror che le permette di ottenere maggior riconoscibilità. Negli ultimi anni recita poi nei film Monster Trucks (2016), I Don’t Feel at Home in This World Anymore (2017) e Pretenders (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni episodi di Shameless (2011), l’attrice ottiene un ruolo di rilievo in Suburgatory (2011-2014). Prende poi parte ad alcuni episodi della terza stagione di Twin Peaks (2017), per poi recitare da protagonista nelle serie Castle Rock (2018) e What/If (2019).

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Jane Levy è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 167 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi. Particolarmente presenti sono però anche i video e le immagini promozionali dei progetti da interprete dell’attrice.

Jane Levy e Emma Stone

4. Viene spesso confusa con la nota attrice. In più di un’occasione la Levy è stata confusa con l’attrice premio Oscar Emma Stone. Sul Web è infatti possibile trovare numerose foto che pongono a confronto le due attrici, sottolineando le somiglianze a anche le differenze. Risulta evidente come le due abbiano più di un tratto in comune, abbastanza da confondere chi le vede sul grande schermo.

Jane Levy: chi è suo marito

5. È stata sposata.  Nel marzo del 2011 la Levy ha annunciato il matrimonio con l’attore Jaime Freitas. Tuttavia la loro relazione dura assai poco, e nell’ottobre dello stesso anno i due si separano, ottenendo il divorzio nell’aprile del 2013, indicando come causa alcune differenze inconciliabili.

Jane Levy è Mandy Milkovich in Shameless

6. Ha lasciato la serie dopo alcuni episodi. Nella serie Shameless l’attrice ha inizialmente ricoperto il ruolo di Mandy Milkovich. Tuttavia ha in seguito annunciato l’abbandono del personaggio per ricoprire un ruolo da protagonista nella serie Suburgatory. Per ovviare a tale mancanza la produzione ha operato un recasting del personaggio.

Jane Levy in La Casa

7. Ha sostituito un’altra attrice. L’attrice è stata protagonista del film La casa, remake dell’originale del 1981. Inizialmente per il ruolo della protagonista Mia era stata scelta l’attrice Lily Collins, che all’ultimo rinunciò. Fu a quel punto che le subentrò la Levy, che grazie al film ottenne una prima popolarità.

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Jane Levy in What/If

8. È la protagonista della serie. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Lisa Ruiz-Donovan nella serie What/If. Qui l’attrice fa parte di una coppia di novelli sposi che, date le difficoltà economiche, si ritrova costretta ad accettare la pericolosa proposta di una misteriosa benefattrice, interpretata dall’attrice Renée Zellweger.

9. Era intimidita dal lavorare con l’attrice premio Oscar. La Levy ha affermato che recitare con la Zellweger è stata una delle occasioni più preziose della sua carriera, ma che proprio per via dell’esperienza dell’attrice premio Oscar si è trovata in più occasioni ad essere intimidita dalla sua presenza, nonostante la gentilezza dell’interprete.

Jane Levy: età e altezza

10. Jane Levy è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 29 dicembre 1989. L’attrice è alta complessivamente 156 centimetri.

Fonte: IMDb

John Krasinski spera ancora di entrare a far parte del MCU

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John Krasinski spera ancora di entrare a far parte del MCU

Sappiamo tutti che prima di Chris Evans, i Marvel Studios avevano pensato a John Krasinski per il ruolo di Captain Amerca nel MCU. Adesso, in una nuova intervista con Total Film in occasione della promozione di A Quiet Place 2, è stato proprio Krasinski a ricordare quel momento della sua carriera e a rivelare che non avrebbe saputo interpretare il personaggio come poi ha fatto Evans.

Ma sarebbe davvero stata diversa la carriera di Krasinski se avesse accettato il ruolo che ha fatto poi la fortuna dell’amico e collega? Questa la sua risposta: “So per certo che non avrei potuto interpretare quel personaggio così bene come ha fatto Chris. Almeno ho visto qualcuno di veramente bravo interpretare il personaggio. Ne ho parlato anche con lui. Non aver ottenuta la parte mi ha dato una grande libertà. Se l’avessi ottenuta, probabilmente la mia carriera da regista e sceneggiatore non sarebbe mai iniziata. Sicuramente non ci sarebbe mai stato A Quiet Place se avessi ottenuto il ruolo di Captain America”.

Ciononostante, John Krasinski ha comunque rivelato di essere ancora interessato ad un ruolo nell’Universo Cinematografico Marvel. Sempre durante la medesima intervista, infatti, l’attore ha espresso nuovamente il desiderio di interpretare Reed Richards/Mister Fantastic in un eventuale reboot dei Fantastici Quattro (facendo così la gioia dei fan, che da sempre desiderano vedere l’attore/regista nel ruolo):

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel”, ha spiegato Krasinski. “Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

LEGGI ANCHE – John Krasinski: 10 cose che non sai sull’attore

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Fonte: ScreenRant, ScreenRant

Sacha Baron Cohen: 10 cose che non sai sull’attore

Sacha Baron Cohen: 10 cose che non sai sull’attore

Dissacrante e inarrestabile, Sacha Baron Cohen è una delle personalità più brillanti dell’attuale panorama hollywoodiano, in grado di mettere in luce le contraddizioni presenti nella società di tutti i giorni. Grazie ai suoi personaggi l’attore ha potuto esplorare la natura dell’americano medio, ma non ha mancato di evolversi come artista, dimostrandosi anche un interprete di alto livello pronto a ruoli ben diversi da quelli comici.

Ecco 10 cose che non sai di Sacha Baron Cohen.

Sacha Baron Cohen: i suoi film

1. Ha interpretato celebri personaggi. L’attore esordisce al cinema nel 2002 con il film Ali G, il primo dei suoi celebri e dissacranti personaggi. Il successo mondiale arriva però con il secondo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (2006), che mette in luce il suo intento dissacrante. Recita poi in un ruolo drammatico nel film Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), e nei film Brüno (2009), Hugo Cabret (2011), Il dittatore (2012), Les Misérables (2012), Grimsby – Attenti a quell’altro (2016) e Alice attraverso lo specchio (2016).

2. È noto anche per i ruoli televisivi. Cohen diventa celebre grazie al Da Ali G Show (2000-2004), dove nei panni del rapper Ali G conduceva una serie di irriverenti interviste a celebrità, i quali non sapevano di avere a che fare con un personaggio comico. L’attore è poi ideatore e interprete della serie satirica Who Is America? (2018), dove si fornisce uno spaccato di diversi individui che popolano gli Stati Uniti. Nel 2019 viene invece apprezzato per il suo ruolo drammatico nella serie The Spy.

3. È anche sceneggiatore e produttore. Personalità dominante e poliedrica, Cohen si è distinto per essere spesso anche l’autore e il produttore dei suoi film. Ha ricoperto tali ruoli in particolare per i film Ali G, Borat, Brüno, Il dittatore e Grimsby – Attenti a quell’altro. Ha inoltre prodotto la serie Who Is America?.

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Sacha Baron Cohen è Borat

4. Ha ricevuto numerose denunce. Per il suo controverso film, l’attore ha ricevuto denunce da ogni dove, sia da singoli cittadini americani, che da comunità della Romania e fino al governo del Kazakistan. Tutte queste cause legali si sono tuttavia risolte in un nulla di fatto, e l’attore si è limitato a dichiarare che l’intento del film era proprio quello di creare polemiche, cosa riuscita fin troppo bene.

5. È stato nominato al premio Oscar. Il film Borat è stato scritto e girato per avere l’aspetto di un mockumentary, dove tutti coloro che si imbattono nel protagonista non sono a conoscenza del reale fine delle riprese. Per la sua brillante scrittura, Cohen è stato in seguito nominato al premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Sacha Baron Cohen in Who Is America?

6. Ricopre numerosi personaggi. All’interno della serie Who Is America? l’attore ha ricoperto diversi personaggi, così da offrire un ampio ventaglio di quella che è la società media americana. Tra questi si annoverano un teorico della cospirazione di estrema destra, un ex detenuto scarcerato che tenta di reintegrarsi nella società e un esperto anti-terrorista israeliano.

Sacha Baron Cohen in The Spy

7. Ha ricoperto il ruolo di una nota spia. Nella miniserie thriller The Spy, l’attore ha interpretato la spia israeliana Eli Cohen. Per tale ruolo l’attore si è preparato a lungo, studiando la sua vita e allenandosi a lungo per raggiungere la forma fisica richiesta per la parte.

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Sacha Baron Cohen: chi è sua moglie

8. È sposato con una nota attrice. Nel 2004 Cohen si è fidanzato con l’attrice Isla Fisher, che ha poi sposato nel 2010. La coppia si è in più occasioni distinta per l’affiatamento che li unisce, dando vita in più occasioni a divertenti gag anche sui rispettivi social network. La Fisher ha inoltre lavorato con il marito nel film Grimsby. I due hanno inoltre avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2007, nel 2010 e nel 2015.

Sacha Baron Cohen: il suo patrimonio

9. Possiede un ampio patrimonio. Grazie ai suoi lavori come attore, sceneggiatore e produttore, Cohen ha potuto ricoprire più campi del settore cinematografico, raggiungendo negli anni un patrimonio stimato di circa 130 milioni di dollari, il che lo rende anche uno dei più ricchi di Hollywood.

Sacha Baron Cohen: età e altezza

10. Sacha Baron Cohen è nato a Londra, in Inghilterra, il 13 ottobre 1971. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb

Michelle Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Michelle Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più apprezzate interpreti della sua generazione, l’attrice Michelle Williams ha negli anni conquistato le attenzioni di critica e pubblico grazie alle sue interpretazioni, dove ha dato voce a donne delicate, ferite, ma mai spezzate dalla vita. La Williams è infatti una di quelle interpreti a cui bastano pochi minuti in scena per mostrare il suo talento e la sua grande generosità da emotiva.

Ecco 10 cose che non sai di Michelle Williams.

Michelle Williams: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice ha esordito al cinema recitando nel film Lassie (1994), ma ottiene grande popolarità grazie al film I segreti di Brokeback Mountain (2005). Successivamente recita infatti in L’amore giovane (2006), Io non sono qui (2007), Synecdoche, New York (2008) e Shutter Island (2010). Con Blue Valentine (2010) e Marilyn (2011), ottiene nuove lodi. Recita poi in Il grande e potente Oz (2013), Suite francese (2014), Manchester by the Sea (2016), La stanza delle meraviglie (2017), The Greatest Showman (2017), Tutti i soldi del mondo (2017), Come ti divento bella (2018), Venom (2018) e Dopo il matrimonio (2019).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. La Williams diventa inizialmente celebre grazie al ruolo di Jen Lindley nella serie Dawson’s Creek, in cui recita dal 1998 al 2003. Successivamente torna a recitare in televisione per la miniserie Fosse/Verdon (2019), dove recita da protagonista accanto all’attore Sam Rockwell, nel ruolo di Gwen Verdon.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. Oltre a distinguersi come interprete, la Williams ha ricoperto in diverse occasioni il ruolo di produttrice. La prima volta avviene per il film Blue Valentine, del quale è anche protagonista insieme all’attore Ryan Gosling. Successivamente è produttrice esecutiva della serie Fosse/Verdon, e riprenderà il ruolo per l’annunciato film This Is Jane, di cui sarà anche protagonista.

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Michelle Williams ha una figlia

4. Ha avuto una figlia dalla relazione con un noto attore. Nel 2005 l’attrice da alla luce Matilda Ledger, avuta durante la sua relazione con il compianto attore Heath Ledger, conosciuto sul set del film I segreti di Brokeback Mountain, con cui è stata fidanzata sino al 2007.

Michelle Williams: chi è il marito

5. Ha avuto un breve matrimonio. Particolarmente riservata circa la sua vita sentimentale, l’attrice annunciò nel luglio del 2018 di aver sposato in gran segreto il musicista Phil Elverum. Tuttavia la coppia si separa soltanto sei mesi più tardi, dichiarando però di essere rimasti in buoni rapporti.

Michelle Williams: i suoi capelli

6. Il suo look è un pegno d’amore. L’attrice, nota anche per il suo taglio di capelli particolarmente corto, ha affermato di sentirsi a suo agio con questo look. La decisione di portare i capelli corti deriva anche dal fatto che era come piacevano ad Heath Ledger, e l’attrice ha deciso di portarli così anche in suo onore e del loro amore.

Michelle Williams in Venom

7. Ha accettato il ruolo per lavorare con Tom Hardy. Nel 2018 l’attrice recita al fianco di Tom Hardy nel film Venom, dove ricopre il ruolo di Anne Waying, ex compagna del protagonista. La Williams ha affermato che uno dei motivi per chi ha accettato di ricoprire il ruolo è stato per poter lavorare insieme ad Hardy, attore che lei ammira molto per la capacità di trovare elementi di verità anche in contesti stranianti.

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8. È il suo primo film di supereroi. Tutti prima o poi partecipano ad un film di supereroi, e per la Williams Venom è stata la prima volta. L’attrice ha affermato di essersi voluta mettere in gioco, sperimentando ruoli, generi e cose mai fatte prima.

Michelle Williams: il suo 2019

9. Ha ottenuto importanti premi. Nel 2019 l’attrice è stata protagonista della miniserie Fosse/Verdon, per cui ha ottenuto importanti riconoscimenti. Ha infatti vinto il prestigioso Emmy Award come miglior attrice protagonista in una miniserie o film, ottenendo poi anche un Golden Globe per la medesima categoria.

Michelle Williams: età e altezza

10. Michelle Williams è nata a Kalispell, in Montana, Stati Uniti, il 9 settembre 1980. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Billy Crudup: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Crudup: 10 cose che non sai sull’attore

 L’attore Billy Crudup, pur non ricoprendo veri e propri ruoli da protagonista, ha negli anni preso parte ad alcuni celebri film, grazie ai quali ha potuto mettere in mostra la propria versatilità, conquistando la sua fetta di critica e pubblico. Nel corso della sua carriera ha così avuto modo di collaborare con importanti attori e registi, affermandosi tanto per film blockbuster quanto per lungometraggi d’autore.

Ecco 10 cose che non sai di Billy Crudup.

Billy Crudup: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce al cinema nel 1996 con il film Tutti dicono I Love You, per poi prendere parte a noti lungometraggi come Sleepers (1996), Quasi famosi (2000), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003), Stage Beauty (2004), Mission: Impossible III (2006), The Good Shepherd – L’ombra del potere (2006), e Watchmen (2009), con cui raggiunge la notorietà interpretando il ruolo del Dr. Manhattan. Successivamente prende parte ai film Nemico pubblico (2009), Mangia prega ama (2010), Vicini del terzo tipo (2012), Blood Ties – La legge del sangue (2013), Il caso Spotlight (2015), Jackie (2016), Le donne della mia vita (2016), Alien: Covenant (2017), Justice League (2017), e Che fine ha fatto Bernadette? (2019).

2. Ha preso parte a progetti televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore si è concesso poche incursioni nella televisione, recitando per il piccolo schermo solo per il film Too Big to Fail – Il crollo dei giganti (2011) e in seguito per le serie Gypsy (2017) e The Morning Show (2019), ricevendo diverse lodi per il suo ruolo in quest’ultima.

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Billy Crudup e Mary-Louise Parker

3. Ha avuto una relazione con l’attrice. Dal 1996 al 2003 l’attore è stato fidanzato con l’attrice Mary-Louise Parker, nota per aver recitato nella serie Weeds (2005-2012). La coppia si è tuttavia separata nel momento in cui l’attrice era al settimo mese di gravidanza, e Crudup fu particolarmente criticato per tale rottura, dovuta al suo innamoramento con un’altra attrice. Crudup e la Parker sono in seguito rimasti in buoni rapporti, continuando reciprocamente a crescere il figlio.

Billy Crudup e Claire Danes

4. Si sono conosciuti sul set. Durante le riprese del film Stage Beauty Crudup conosce l’attrice Claire Danes, con cui intraprende una relazione lasciando la compagna. Soggetta a numerose critiche, la coppia mantenne un basso profilo di vita, evitando di mettersi troppo in mostra. Infine, tuttavia, si separano nel 2006, rimanendo però in buoni rapporti.

Billy Crudup in Watchmen

5. Aveva un particolare costume. Per ricoprire il ruolo del potente Dr. Manhattan, notoriamente di coloro blu lucente, l’attore ha dovuto indossa una tuta bianca su cui erano installati dei LED blu. Ciò permetteva di poter essere fisicamente in scena, con gli effetti speciali realizzati in seguito grazie alla CGI.

6. Non era la prima scelta per il ruolo. Inizialmente la produzione voleva l’attore Arnold Schwarzenegger per il ruolo del Dr. Manhattan, il quale tuttavia all’epoca era governatore della California, e rinunciò al ruolo. Al suo posto venne allora scelto Crudup, che grazie al ruolo ottenne maggior popolarità.

7. Non è suo il fisico del personaggio. Benché sia sua l’interpretazione del personaggio, per il modello del fisico è stato usato quello del culturista Greg Plitt, giudicato particolarmente idoneo e proporzionato per rendere ancor più “perfetto” un personaggio che è più simile ad un dio che ad un uomo.

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Billy Crudup ha un ruolo in Justice League

8. Ha partecipato senza essere accreditato. L’attore ha preso parte per un cameo nel film Justice League, dove ricopre il ruolo di Henry Allen, padre di Barry, alias The Flash. Data anche la brevità della sua apparizione, l’attore non è tuttavia stato inserito nei credits del film.

Billy Crudup e Jennifer Aniston

9. Sono tra i protagonisti della nuova serie. Nel 2019 Crudup recita accanto all’attrice Jennifer Aniston nella serie The Morning Show, distribuita da Apple TV+. La serie affronta il tema degli scandali sessuali all’interno della redazione di un telegiornale. Per i loro ruoli, entrambi gli attori sono stati nominati a prestigiosi premi come i Critics’ Choice Television Award e i SAG.

Billy Crudup: età e altezza

10. Billy Crudup è nato a Manhasset, nello stato di New York, Stati Uniti, l’8 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 174 centimetri.

Fonte: IMDb

Gemma Arterton: 10 cose che non sai sull’attrice

Gemma Arterton: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre per la sua partecipazione a noti film d’azione o d’avventura, l’attrice Gemma Arterton ha negli anni costruito una carriera degna d’attenzione, arrivando a partecipare con celebri attori e registi. Grazie ai suoi ruoli, l’attrice ha inoltre avuto modo di provare la propria versatilità, ottenendo lodi da critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Gemma Arterton.

Gemma Arterton: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema con il film St. Trinian’s (2007), per poi recitare in RocknRolla (2008) e Quantum of Solace (2008), con cui ottiene maggior popolarità. Successivamente prende parte a I Love Radio Rock (2009), La scomparsa di Alice Creed (2009), St. Trinian’s 2 – La leggenda del tesoro segreto (2009), Scontro tra titani (2010), Prince of Persia – Le sabbie del tempo (2010), Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese (2010), Una canzone per Marion (2012), Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013), dove recita accanto all’attore Jeremy Renner, Runner, Runner (2013), The Voices (2014), Gemma Bovery (2014), L’ora più bella (2016), The Escape (2017), Vita & Virginia (2018),  e The King’s Man – Le origini (2020).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice ha preso parte a diverse produzioni televisive, come il film Capturing Mary (2007), e alle miniserie TV Il romanzo di Amanda (2008) e Tess dei d’Urbeville (2008). Nel 2014 prende invece parte ad un episodio della serie Inside No. 9.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. La Arterton, oltre ad essere attrice, ha ricoperto il ruolo di produttrice per i film The Escape e Vita & Virginia, da lei anche interpretati.

Gemma Arterton non è su Instagram

4. Non è presente sul social network. L’attrice ha confermato di non possedere un account su Instagram, preferendo non attirare sulla propria vita privata i riflettori che tali piattaforme portano con sé. Esiste tuttavia una fan page italiana dedicata all’attrice, seguita da 26,4 mila persone. All’interno di questa è possibile trovare le principali novità riguardo l’attrice, nonché numerose foto su di lei.

Gemma Arterton: le sue mani

5. Soffriva di un’anomalia genetica. Al momento della sua nascita l’attrice era affetta da polidattilia ad entrambe le mani. Questa è un’anomalia genetica che presenta un eccesso di dita rispetto alla normale conformazione. Tramite un’operazione svoltasi subito dopo la nascita dell’attrice, tuttavia, le dita in più sono state rimosse.

Gemma Arterton: la sua vita sentimentale

6. Ha avuto diverse relazioni. Pur se particolarmente riservata riguardo la propria vita privata, è noto che l’attrice ha avuto una relazione tra il 2007 e il 2008 con l’animatore John Nolan. Ha poi avuto una breve relazione con lo stuntman Eduardo Ivan Munoz, conosciuto sul set di Prince of Persia – Le sabbie del tempo.

7. È stata sposata. Nel luglio del 2009 l’attrice annuncia il suo fidanzamento con il consulente di moda Stefano Catelli. I due si sono in seguito sposati nel giugno del 2010. Tuttavia la coppia ha annunciato soltanto tre anni dopo la separazione, ufficializzando il divorzio nel 2015.

Gemma Arterton: il suo 2019

8. Ha recitato in diversi film. Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco per l’attrice, che ha preso parte a diversi lungometraggi come Murder Mystery e My Zoe. Ha inoltre preso parte al doppiaggio del film starDog and TurboCat. Ha inoltre ricoperto un ruolo da protagonista nella serie Black Narcissus, in arrivo nel corso del 2020.

9. Reciterà in un atteso prequel. Nel 2020 l’attrice avrà un ruolo di rilievo nel film The King’s Man – Le origini, prequel dei film con Colin Firth. Qui l’attrice ricoprirà il ruolo di Polly, all’interno di una storia che ripercorre le origini del noto gruppo spionistico.

Gemma Arterton: età e altezza

10. Gemma Arterton è nata a Gravesend, in Inghilterra, il 2 febbraio 1986. L’attrice è alta 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man 3: Kraven il Cacciatore sarà davvero nel film?

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Spider-Man 3: Kraven il Cacciatore sarà davvero nel film?

Arrivano nuove indiscrezioni sul possibile debutto del personaggio di Kraven il Cacciatore in Spider-Man 3, il nuovo cinecomic Sony che vedrà ancora una volta Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno. Sembra infatti che il personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko sarà non solo il villain principale nella terza avventura dedicata al simpatico arrampicamuri, ma pare che avrà anche un grande impatto sull’Universo Cinematografico Marvel.

In che modo? Questo ancora non ci è dato saperlo. Ciononostante, è The Illuminerdi a rivelare in esclusiva che la produzione sarebbe alla ricerca di un attore proprio per il ruolo di Kraven. Stando ad un recente casting call, la Sony vorrebbe un attore tra i 30 e i 40 anni, un tipo esteticamente alla Jason Bourne, per interpretare quello che è stato definito come un “maniaco cacciatore di grosse prede“, chiaro riferimento al personaggio dei fumetti.

Cosa ancora più interessante, il casting call specifica che il personaggio in questione sta dando la caccia a Spider-Man e che l’attore che verrà selezionato potrà essere impiegato anche in uno stand-alone. A questo punto, è chiaro che la Sony stia ufficialmente preparando il debutto di Kraven sul grande schermo, ma a quanto pare sono ancora troppo poco chiare le informazioni per affermare con certezza se il personaggio apparirà prima in Spider-Man 3 e poi in un film in solitaria, o magari viceversa.

Non ci resta che attendere maggiori informazioni. Oltre a Tom Holland, nel cast di Spider-Man 3 dovrebbero tornare anche Zendaya (MJ) e Jacob Batalon (Ned Leeds), nonostante la loro presenza nel film non sia stata ancora confermata ufficialmente. È probabile che la storia del terzo film prenderà le mosse dalla scena post-credits di Far From Home, nella quale abbiamo visto J. Jonah Jameson (J.K: Simmons) rivelare l’identità segreta di Peter ed annunciare che Spidey ha ucciso Mysterio.

Le riprese del nuovo film dedicato al simpatico arrampicamuri dovrebbe partire il prossimo luglio e concludersi a novembre, e svolgersi ad Atlanta, New York, Los Angeles e perfino in Islanda.

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Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Justice League #SnyderCut: Batman lotta contro un Parademone

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Justice League #SnyderCut: Batman lotta contro un Parademone

Batman lotta contro un Parademone in un nuovo video dal backstage di Justice League con protagonisti due stuntman che interpretano rispettivamente il Crociato di Gotham e uno dei membri delle truppe utilizzate dal potente e malvagio Darkseid. Dopo che Zack Snyder ha deciso di abbandonare la produzione del film, Joss Whedon si è occupato delle riprese aggiuntive, modificando la storia con quasi 80 nuove pagine di sceneggiatura.

Nei due anni successivi all’uscita nelle sale di Justice League, dettagli e immagini di quella che è stata poi ribattezzata come #SnyderCut – ossia la versione del film com’era stata inizialmente pensata da Zack Snyder – sono arrivati online grazie alla condivisioni dello stesso regista attraverso il social Vero. Quanto rivelato da Snyder ha portato alla luce non soltanto un film con una storia, con un’azione ancora più viscerale e con dei toni molti diversi (per un totale di circa 3 ore e mezza di girato), ma anche un progetto dal quale sono stati tagliati diversi personaggi, tra cui Martian Manhunter e Atomo.

Grazie ad alcuni concept emersi tempo fa, abbiamo scoperto che nella versione del film ad opera di Snyder, Batman avrebbe esplorato i tunnel di Gotham e scoperto i bozzoli dei Parademoni necessari alla loro metamorfosi; una scena che a quanto pare è stata tagliata dal film perché ritenuta “troppo spaventosa”.

Adesso, abbiamo la possibilità di capire – a grandi linee – come sarebbe stata quella sequenza grazie ad un video emerso online che ci mostra una lotta tra due stuntman che “interpretano” Batman e un Parademone. Il video è stato diffuso attraverso il canale YouTube ufficiale di Freddy Bouciegues, coordinatore degli stuntman che ha lavorato al film. 

Potete vedere il video che ci mostra la preparazione alla scena di seguito:

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Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

Outlander 5×01: rivelato il titolo dell’episodio

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Outlander 5×01: rivelato il titolo dell’episodio

Dopo il promo ufficiale  Starz ha diffuso il titolo di Outlander 5×01, il primo episodio dell’attesissima quinto stagione di Outlander.

Outlander 5×01 si intitolerà “The Fiery Cross”

Outlander 5×01

Outlander 5 è la quinta stagione della serie tv Outlander creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

Nella quinta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

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Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

Scott Derrickson, il regista che inizialmente avrebbe dovuto dirigere Doctor Strange 2, ha espresso attraverso i social il suo supporto nei confronti di Sam Raimi, collega che la Marvel ha scelto come suo sostituto al timone del sequel con Benedict Cumberatch. Lo scorso mese Derrickson ha annunciato – assolutamente a sorpresa – di aver abbandonato il seguito delle avventure dedicate a Stephen Strange a casa di alcune “divergenze creative” con i Marvel Studios.

Proprio ieri è arrivata la notizia che Sam Raimi, regista della trilogia de La Casa e dei tre film della serie Spider-Man con Tobey Maguire, è in trattative con la Casa delle Idee per subentrare a Scott Derrickson e occuparsi della regia del sequel. Adesso, via Twitter, è stato lo stesso Derrickson – che sarà comunque coinvolto nel sequel in qualità di produttore – ad esprimere la sua approvazione per la scelta di Raimi, dichiarando:

“Ho lavorato con Sam Raimi. Una delle persone più carine all’interno dell’industria cinematografica che io abbia mai conosciuto. Come regista, una vera leggenda vivente. Che grande scelta pensare a lui per il sequel di Doctor Strange…”

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Thor: Ragnarok, Hela uccide Odino in una scena tagliata

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Thor: Ragnarok, Hela uccide Odino in una scena tagliata

L’originale sequenza d’apertura di Thor: Ragnarok in cui Hela (Cate Blanchett) uccide Odino (Anthony Hopkins) è finalmente disponibile online. La scena in questione è presente tra i contenuti speciali del box set “Infinity Saga”, uno speciale cofanetto da collezione uscito negli Stati Uniti lo scorso novembre, che contiene tutti i 23 film del MCU.

Nel film uscito nelle sale nel 2017, abbiamo visto Thor fare ritorno ad Asgard e scoprire che Loki era vivo e fingeva di essere Odino. Il Dio del Tuono costringe suo fratello ad accompagnarlo dal padre, e grazie all’aiuto di Stephen Strange i due scoprono che si trova in Norvegia. Odino li rivela di essere ormai in punto di morte e che Hela, la sua primogenita, sta per essere liberata dalla prigione in cui era stata rinchiusa millenni prima. Poco dopo, Odino muore e appare Hela che distrugge il Mjolnir. Inizialmente, la sequenza in questione doveva essere leggermente diversa: doveva infatti essere Hela, prima di distruggere il martello di Thor, ad uccidere Odino.

Potete vedere la sequenza originale di seguito (via Zylice Liddell):

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Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth nei panni di Thor; Tom Hiddleston in quelli del fratello adottivoLoki; il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba, che interpreta la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins che veste ancora i panni di Odino, signore di Asgard.

Tra le new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue JasmineCenerentola) nei panni del potente cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic ParkIndependence Day: Resurgence), che interpreta l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (CreedSelma) che interpreta Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiung la sua forza nella mischia come Skurge. Mark Ruffalo riprende il suo ruolo di Bruce Banner/Hulk. Il film è uscito nelle sale il 3 novembre 2017.

In Thor: Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Fonte: ScreenRant

Oscar 2020: i ruoli dei candidati da recuperare – Parte II

Oscar 2020: i ruoli dei candidati da recuperare – Parte II

Domenica 9 febbraio saranno ufficialmente assegnati gli Oscar 2020, con Joker a farla da padrone con ben 11 candidature, seguito da 1917, C’era una volta a Hollywood e The Irishman (10 nomination a testa). Al di là dei film, dei registi e degli sceneggiatori, è innegabile quanto l’attenzione sia essenzialmente puntata (anche da parte di chi al cinema non è propriamente avvezzo) sulle star, ossia sugli attori e sulle loro interpretazioni in questo o quell’altro film.

In attesa di scoprire quali saranno i “migliori attori dell’anno”, abbiamo pensato di proporvi un ruolo da recuperare per ognuno dei candidati in vista della notte delle stelle: non si tratta necessariamente della “migliore interpretazione”, ma soltanto di un consiglio spassionato per approfondire il talento quel determinato interprete.

Dopo aver preso in esame le categorie Migliore Attrice e Attore Non Protagonista, passiamo ad approfondire quella relative a Migliore Attrice e Attore Protagonista:

Cynthia Erivo, Widows – Eredità criminale

Cynthia Erivo è sicuramente la gradita sorpresa nella cinquina della migliore attrice protagonista di quest’edizione. L’attrice, cantante e compositrice inglese ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar grazie al ruolo di attivista Harriet Tubman nel biopic Harriet (in Italia ancora inedito), per il quale è riuscita a conquistare anche una nomination alla miglior canzone, grazie al brano “Stand Up” da lei scritto.

Dopo un lungo successo a Broadway, la Erivo ha fatto il suo debutto sul grande schermo nel 2018, con il neo-noir thriller all-star 7 Sconosciuti a El Royale di Drew Goddard, dove ha dato anche prova delle sue incredibili doti canore. È grazie però a Steve McQueen, che lo stesso anno la sceglie per il ruolo di Belle O’Reilly in Widows – Eredità criminale, che la vediamo impegnata in un heist movie tutto al femminile che, mescolando il thriller e il dramma, è capace di riflettere sul riscatto sociale nell’epoca contemporanea e sulla forza inestimabile delle donne.

Scarlett Johansson, Ghost World

Vi abbiamo già parlato di Scarlett Johansson nella prima parte di questo speciale, dal momento che l’attrice è candidata quest’anno in entrambe le categorie dedicate alla migliore attrice. In Storia di un matrimonio di Naoh Baumbach, la Johansson ha probabilmente offerto la più intesa e struggente performance della sua carriera, dimostrando una maturità che in realtà è sempre stata uno dei suoi marchi distintivi, fin da quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema.

Un ottimo esempio in tal senso è costituito da Ghost World, primo film in cui Scarlett ha vestito i panni della protagonista, al fianco di Thora Birch, la Jane Burnham di American Beauty (all’epoca molto più conosciuta). La pellicola è tratta dall’omonima graphic novel di Daniel Clowes ed è probabilmente uno dei migliori teen movie realizzati, capace di descrivere con sarcasmo e acuta ferocia i giovani e la società americana dell’epoca.

Saoirse Ronan, Brooklyn 

Dopo Jennifer Lawrence, Saoirse Ronan è diventata la seconda attrice nella storia dell’Academy ad aver ricevuto quattro candidature entro i 25 anni. Questo piccolo record è stato raggiunto grazie all’interpretazione di Jo March nel bellissimo adattamento di Piccole Donne ad opera di Greta Gewig.

Prima ancora di dimostrare tutta la fierezza e la volitività tipiche di una grande interprete in pellicole quali Maria regina di Scozia e Lady Bird, la Ronan è stata protagonista di Brooklyn, diretto da John Crowley e basato sull’omonimo romanzo di Colm Tóibín. La Eilis Lacey ritratta da Saoirse è probabilmente uno dei personaggi più delicati della sua filmografia. Un dramma sentimentale che affronta con tenerezza e sensibilità le “difficoltà dell’adattarsi” e che, se non avete mai visto, vi consigliamo caldamente di recuperare.

Charlize Theron, The Burning Plain

Nel 2004 un Oscar conquistato alla prima nomination, per il gigantesco Monster. Nel 2006 una seconda candidatura per l’impegnato North Country – Storia di Josey. Poi nulla per diversi anni. Finalmente Charlize Theron ritorna ad essere presa in considerazione dell’Academy grazie al ruolo della giornalista Megyn Kelly in Bombshell – La voce dello scandalo, che in Italia arriverà soltanto a fine marzo.

Impossibile dire quale sia il ruolo migliore di Charlize, attrice poliedrica spinta costantemente dal coraggio e dalla voglia di mettersi in gioco, al punto da affrontare i generi più disparati. L’abbiamo vista davvero sotto ogni possibile veste, ma è innegabile quanto il suo talento emerga sempre con una certa prepotenza quando si tratta di mettersi in gioco con il dramma. Tra i vari ruoli drammatici ai quali ha dato voce e corpo, quello di Sylvia in The Burning Plain – Il confine della solitudine resta sicuramente uno dei più complessi e sfaccettati.

Renée Zellweger, Chicago 

Dopo un lungo periodo lontana dal grande schermo, in cui molti pensavano che la sua stella si fosse definitivamente oscurata, Renée Zellweger sembra essere rinata dalle sue stesse ceneri. Dopo i consensi ottenuti grazie alla sua straordinaria interpretazione dell’iconia Judy Garland in Judy, siamo certi che sarà proprio lei a brillare sul palco del Dolby Theatre la notte del 9 febbraio, portandosi così a casa il suo secondo Oscar (il primo lo ha vinto come non protagonista nel 2004 per Ritorno a Cold Mountain). 

Se siete alla ricerca di un titolo da recuperare all’interno della filmografia – non così vasta, dopotutto – dell’attrice statunitense, allora il film che fa al caso vostro è sicuramente Chicago, il musical del 2002 di Rob Marshall, omaggio agli anni ’20 e al cinema di Bob Fosse. All’epoca Renée sfiorò il suo primo Oscar (battuta però dalla Virginia Wolf di Nicole Kidman in The Hours), ma la sua Roxie Hart è ancora oggi una vivida testimonianza del suo enorme talento, non solo come attrice, ma anche come cantante e ballerina.

Antonio Banderas, Evita

Attore feticcio di Pedro Almodovar, Antonio Banderas non ha mai goduto in realtà dello stesso rispetto e della stessa ammirazione che l’Academy ha sempre riservato invece al regista spagnolo. Contro ogni previsione e dopo anni di ruoli che avrebbero tranquillamente meritato maggiore attenzione, Banderas è riuscito finalmente a conquistare la sua prima candidatura grazie a Dolor y Gloria, l’ultima straordinaria fatica di Almodovar in cui l’attore spagnolo dà vita ad una versione non troppo mascherata, sicuramente intensa e delicata, dello stesso acclamato regista.

Invece di scavare tra i titoli che compongono il longevo sodalizio tra i due, abbiamo deciso di suggerirvi un film in cui Banderas dimostra non solo la sua versatilità, ma soprattutto la sua completezza di artista a tutto tondo. Nel 1996 ha interpretato Che, coscienza critica del popolo argentino, nel bellissimo Evita di Alan Parker, al fianco della popstar Madonna.

Leonardo DiCaprio, Revolutionary Road 

Il momento in cui Leonardo DiCaprio avrebbe finalmente vinto l’Oscar sembrava non arrivare mai: eppure, una situazione che nel corso degli anni è diventato anche oggetto di scherno che lo stesso attore e il pubblico intero aspettavano ormai da anni, quando nel 2016 è finalmente riuscito a portarsi a casa l’ambita statuetta grazie a Revenant – Redivivo

Per il ruolo di Rick Dalton in C’era una volta a Hollywood, DiCaprio mette a segno la sua settima candidatura in totale, ma scegliere un solo ruolo all’interno della filmografia di un attore che non ha mai compiuto un solo passo falso (da sempre attento a scegliere con attenzione in quali progetti imbarcarsi) è stata un’impresa veramente dura. Forse, per la profondità della storia, per la sua struggente interpretazione e per la magia che riesce ogni volta a creare sullo schermo quando recita con la sua amica e collega Kate Winslet, Revolutionary Road del 2008 era forse l’unico titolo che meritava di finire in questo nostro speciale.

Adam Driver, Paterson 

Adam Driver non è soltanto il Kylo Ren della trilogia sequel di Star Wars; e per fortuna, aggiungiamo noi. Dopo una prima nomination come non protagonista lo scorso anno per BlacKkKlansman, l’attore americano torna nella cinquina dei migliori attori, questa volta in veste di protagonista, grazie al suo splendido ritratto di Charlie Barber in Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, al fianco di Scarlett Johansson.

Eppure, siamo convinti che tra i suoi ruoli migliori rientri sicuramente quello dell’autista di pullman Paterson che dà il titolo all’omonimo film scritto e diretto da Jim Jarmusch nel 2016, e che forse non tutti ricordano o conoscono. Un’elegia delle piccole cose quotidiane che troppo spesso diamo per scontate e dalle quale vorremmo soltanto scappare, in cui Driver dà prova ancora una volta del suo smisurato talento.

Joaquin Phoenix, The Master

Dopo aver sfiorato l’Oscar per ben tre volte, questo sarà senza ombra di dubbio l’anno di Joaquin Phoenix, che grazie alla magistrale interpretale di Arthur Fleck nell’acclamato Joker di Todd Phillips, riuscirà finalmente a salire sul palco del Dolby Theatre per levare al cielo la statuetta più ambita da ogni attore che si rispetti.

Attore dotato di una sensibilità fuori dal comune, Phoenix ha probabilmente offerto una delle prove attoriali più incredibili di sempre nel monumentale The Master di Paul Thomas Anderson, un film potentissimo in cui le reazioni violente e spropositate del personaggio di Freddie Quell interpretato da Joaquin hanno consolidato all’epoca l’impressionante talento in un’interprete che, almeno guardando all’attuale panorama cinematografico, sembra avere pochissimi eguali.

Jonathan Pryce, Carrington 

Incredibile ma vero, quella che Jonathan Pryce ha ricevuto per I due papi, il film di Fernando Meirelles in cui recita al fianco di Anthony Hopkins, rappresenta la prima candidatura dell’acclamato interprete gallese al premio Oscar. Di recente lo abbiamo visto in molti ruoli di prestigio, a suo agio tanto nelle vesti di spalla (come in The Wife – Vivere nell’ombra al fianco di Glenn Close) tanto in quelle di protagonista (come ne L’uomo che uccise Don Chisiotte di Terry Gilliam).

Una prova che resterà memorabile è sicuramente quella offerta da Pryce in Carrington di Christopher Hampton, in cui ha interpretato lo scrittore britannico Lytton Strachey. Nei panni di un barbuto omosessuale, con modi di esprimersi alla Oscar Wilde, Jonathan è semplicemente irresistibile.

Ana De Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

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Ana De Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

È un momento d’oro per la bravissima Ana De Armas, attrice cubana che quest’anno ha visto esplodere la sua carriera grazie a Rian Johnson. Già conosciuta come la splendida intelligenza artificiale innamorata del personaggio di Ryan Gosling in Blade Runner 2046, De Armas si è fatta valere quest’anno in Cena con Delitto – Knives Out, in cui ha dimostrato una grande bravura, premiata con la nomination ai Golden Globes.

Adesso, la vedremo nei panni di una letale agente della CIA nel nuovo film di James Bond, No Time To Die. In occasione della promozione del film e in collaborazione con Chopard, l’attrice ha posato per questo magnifico servizio fotografico. Eccolo di seguito:

 

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Pinewood Studios turned into Cuba, and Paloma met James Bond. #notimetodie

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Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Avengers: Endgame, Thanos con i danni della battaglia nella nuova Figure Hot Toys

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Avengers: Endgame ha preso il via con Thanos decapitato da Thor. Tuttavia, quando gli Eroi più potenti della Terra iniziano a usare il viaggio nel tempo per cercare di riportare indietro le innumerevoli vite che il Titano Pazzo aveva spazzato via con un solo schiocco di dita, una versione precedente del cattivo arriva nel presente, sempre con lo scopo di riunire per sé le Gemme dell’Infinito e creare un nuovo mondo.

Ciò che segue, come sa bene chi ha visto Endgame, è la furiosa battaglia delle Orde di Thanos contro i Vendicatori (finalmente) uniti. Alla fine, Iron Man dà la vita per fermare il Titano Pazzo e ora abbiamo la possibilità, grazie a Hot Toys, di dare uno sguardo al Thanos in versione “ferite da battaglia”.

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, la reaction del pubblico alle scene clou del finale

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.