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Ghostbusters 2020: Bill Murray ci sarà

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Ghostbusters 2020: Bill Murray ci sarà

La notizia è ormai ufficiale: Bill Murray torna nei panni del Dottor Peter Venkman in Ghostbusters 2020, terzo capitolo del franchise scritto e diretto da Jason Reitman in cui rivedremo anche Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver. A confermare la presenza dell’attore nel cast è Aykroyd durante il The Greg Hill Show.

Il leader della squadra originale degli acchiappafantasmi farà dunque la sua comparsa dopo Ghostbusters e Ghostbusters II e il piccolo cameo come Martin Heiss nel reboot al femminile di Paul Feig uscito nelle sale nel 2016.

Vi ricordiamo che nel film reciteranno anche le new entry McKenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd, Bokeem Woodbine e Celeste O’Connor e che la storia sarà il seguito diretto dei due episodi diretti da Ivan Reitman, senza nessun collegamento con la versione di Feig. La trama dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata dalla Grace, e della sua famiglia formata dalla madre e dal fratello.

Ghostbusters 2020: nuova foto dal set per la fine delle riprese

Il regista ha definito Ghostbusters 2020 come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Fonte: The Greg Hill Show

Aspromonte – La terra degli ultimi, Mimmo Calopresti e il cast presentano il film

Tratto dal racconto Via dall’Aspromonte, di Pietro Criaco, Aspromonte – La terra degli ultimi è il nuovo film del regista Mimmo Calopresti. Interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi e Sergio Rubini, la pellicola è ambientata ad Africo, paesino arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, alla fine degli anni ’50. Qui, isolati dal resto del mondo, gli abitanti in preda alla frustrazione decidono di costruire da sé una strada che li metta in contatto con le realtà circostanti.

In sala dal 21 novembre, il film è prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, che tanto desideravano realizzare questa storia. Presentato in anteprima a Roma, il film è poi stato raccontato dai suoi protagonisti e dallo stesso Calopresti, che ha aperto la conferenza stampa.

“Credo che questo sia un film particolarmente attuale. – esordisce Calopresti  – Ma non in modo voluto o ricercato. Quando lessi il racconto di Criaco capii che era una buona storia da raccontare. La portai a Fulvio Lucisano, il quale si dichiarò entusiasta all’idea di poter realizzare un film sulla terra delle sue origini. Realizzando il film ci siamo resi conto di quanto sia una storia attuale anche oggi, e penso che forse in fondo la storia non fa che ripetersi, e ogni epoca ha i suoi personaggi in cerca di riscatto. Insomma, l’attualità del film l’ha fatta il film stesso.”

“È un racconto del sud, – prosegue il regista nel raccontare il film – del suo orgoglio, della forza della sua identità che diventa prigione, della grandiosa bellezza della sua natura che si intreccia con la miseria delle condizioni di vita, del suo isolamento e del sogno disperato dei suoi abitanti di far parte di un mondo più grande. È il racconto dell’impossibilità di un riscatto collettivo, della condanna all’abbandono e all’emigrazione come unica possibilità di rinascita.”

 “Per quanto mi riguarda, non volevo apparire nel film, – afferma poi Fulvio Lucisano, il quale compare nelle scene finali del film – ma Mimmo ha insistito tanto. Mia nonna era dell’Aspromonte, e ho sempre sentito un forte richiamo nei confronti di quella terra, che racchiude le mie origini. Quando Mimmo mi portò il racconto da cui è tratto, capii che doveva diventare un film, e devo davvero ringraziarlo. Lui, gli attori, Rai Cinema… senza di loro tutto ciò non sarebbe stato possibile.”

Il film si apre parlando dei sogni, e della loro importanza nella vita di ognuno di noi. Un tema che il regista ci ha tenuto a ribadire affermando che “abbiamo bisogno di sognare, che i nostri sogni non vengano infranti. Ed è altrettanto importante realizzarli, renderli concreti, farli uscire da noi e trovare compimento nel mondo.”

“Per fortuna sognare è gratis – esordisce Marcello Fontee non c’è cosa più forte. Sognare è davvero il primo passo per un cambiamento per noi e per il mondo che ci circonda.”

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Tra i protagonisti del film vi è l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, nel ruolo della maestra Giulia, arrivata ad Africo dal Nord Italia. “Il mio personaggio è un personaggio solo, e a me piace la solitudine, l’infelicità. – afferma l’attrice –  Credo che questi stati d’animo ci permettano di diventare ricettivi nei confronti di chi è intorno a noi. Ci permettono di dare agli altri, sperando di poterci sentire meglio noi stessi.”

 “Il passato del mio personaggio non viene spiegato, quindi ho provato a immaginare io cosa potesse esserle successo. – continua la Tedeschi – Devo dire che l’immaginazione è sempre stato il mio punto forte. In passato ho lavorato come maestra, quando avevo tra i 6 e i 9 anni, e ogni pomeriggio insegnavo le principali materie scolastiche alle mie bambole. Ritrovarmi ora a ricoprire nuovamente il ruolo di insegnante mi ha rigettato in quel mio mondo immaginario, e anche in questo caso l’immaginazione mi ha aiutato molto.”

Marcello Fonte interpreta invece il poeta del paesino, personaggio stravagante e costantemente curioso. “Qui non parlo ai cani, ma ad altri animali: gli uomini. – dichiara Fonte –  Senza istruzione, senza libertà non si può essere che bestie. Il mio personaggio è invece libero nella prigionia. Riesce ad essere una guida per gli altri. È la bocca della verità, e cerca di far progredire gli altri, di non lasciarli nello stato brado. È costantemente curioso, desideroso di imparare.”

Ulteriore spunto di riflessione sul film è fornito, in conclusione dagli attori Francesco Colella e Sergio Rubini, rispettivamente il leader del paesino di nome Peppe, e il malavitoso Don Totò. “Personalmente penso che la storia sia emblematica. – afferma Colella – Può davvero essere ambientata ovunque. Lo ammetto, sono innamorato di questo film, è dotato di grande innocenza e tenerezza nel raccontare una comunità che cerca di risollevarsi dalla povertà. Incarna un’utopia. La comunità di Africo può essere ovunque. Oggi certe situazioni di povertà vengono bistrattate, mentre questo film cerca di far apprendere i sentimenti verso gli ultimi.”

“Anche io trovo che questo film sia molto attuale, – conclude Rubini – ed è un’attualità che si può ritrovare non solo nel sud ma in qualunque altro luogo. In un momento in cui nel mondo vanno di moda i muri, questa comunità cerca di aprirsi al nuovo con una strada. Spero che anche il film trovi la sua, e possa toccare l’animo degli spettatori.”

Occhio di Falco poteva avere un film solista nel MCU

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Occhio di Falco poteva avere un film solista nel MCU

Occhio di Falco è l’unico dei sei Vendicatori originali a non aver ottenuto il suo film solista, ma come sappiamo sarà presto protagonista di una serie tv che arriverà su Disney + nei prossimi anni. Tuttavia il piano iniziale dei Marvel Studios prevedeva in effetti uno standalone su Clint Barton destinato al grande schermo, e a rivelarlo è Kevin Feige spiegando che, dopo averne discusso con Jeremy Renner e ottenuto il suo consenso, la produzione ha optato per un adattamento a episodi.

Se il piccolo schermo si dimostrerà più adatto ad accogliere le avventure dell’arciere solo il tempo saprà dirlo, ma le aspettative sono alle stelle per questo show che vedrà in azione anche Kate Bishop, l’erede di Occhio di Falco nei fumetti.

Nelle ultime settimane è stato Variety a riportare che lo studio avrebbero “puntato” la star di Pitch Perfect e Bumblebee Hailee Steinfeld per interpretare l’eroina nella nuova serie di Disney +. Sappiamo già che il progetto coinvolgerà anche Jeremy Renner, aka Clint Barton nel MCU, e che la storia ruoterà attorno al passaggio di consegne tra l’eroe e la sua erede.

La prima apparizione di Kate Bishop nei fumetti della Marvel risale al 2005 nella run degli Young Avengers, quando l’eroina entra in squadra nonostante non avesse alcun potere. Più tardi i cosiddetti “supereroi adulti” come Iron Man e Captain America decidono di addestrare i giovani Vendicatori solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli per affrontare al meglio i propri nemici.

Occhio di Falco: 10 modi in cui il MCU ha sprecato il personaggio

Lo show su Occhio di Falco dovrebbe fare riferimento alla origin story, approfondendo così quanto era stato escluso dai precedenti film del MCU. A spiegarlo è il produttore Trinh Tran: “Ho scelto di fare questa serie proprio perché non abbiamo mai avuto la possibilità di raccontare la storia di Clint Barton. Abbiamo visto Thor nei suoi diversi film, conosciuto i suoi retroscena, così come Captain America e Iron Man…Tutti hanno avuto la loro possibilità di raccontare il loro passato, tranne Clint Barton“.

Sono entusiasta per questo motivo, e sono anche entusiasta del fatto che ci sia una ragazza che vuole diventare Occhio di Falco“, ha aggiunto Tran, alludendo ai piani sull’introduzione di Kate Bishop nello show. “La run di Matt Fraction è assolutamente una delle cose più sorprendenti a cui guardare. Ricordo di essermi seduto lì a leggere pensando che fosse incredibile, e che era qualcosa che potevamo raccontare.

Scavare nel passato di Occhio di Falco significa avere accesso ad una serie di personaggi come Trickshot, il fratello cattivo dell’eroe, o comunque giocare con le migliori avventure dei fumetti in vista del suo futuro e probabile addio al MCU.

Fonte: Bloomberg

Spider-Man: il Daily Bugle finge l’invasione di Thanos non sia mai avvenuta

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Il Daily Bugle ci riprova. Il giornale annuncia la riapertura di Coney Island dopo l’attacco “devastante” di Spider-Man (durante gli eventi di Spider-Man: Homecoming). Mentre il Bugle è pronto a incolpare Spider-Man per tutti i guai del mondo, i lettori con l’occhio lungo non possono non notare che il giornale gestito da J. Jonah Jameson non menziona Thanos, il grande avversario che ha cancellato metà dell’umanità con un solo schiocco di dita viola.

Durante gli eventi di Spider-Man: Homecoming, Peter Parker ha saltato il ballo della scuola, per intervenire in una rapina in corso ad alta quota. Come risultato del suo confronto con Adrian Toomes (Avvoltoio), un grande aereo si è schiantato a Coney Island. La ricaduta di quell’evento non è stata affrontata negli eventi di Spider-Man: Far From Home. Tuttavia, la quella avventura di Spider-Man si è conclusa con un inaspettato cliffhanger, per gentile concessione del Daily Bugle, che ha pubblicato un video postumo di Mysterio / Quentin Beck, un ex dipendente scontento di Tony Stark. Grazie a Beck, il Daily Bugle ha diffuso anche la vera identità di Spider-Man, scatenando l’ira del mondo su un povero ragazzo del Queens: Peter Parker.

Nonostante il fatto che Coney Island abbia effettivamente subito danni enormi durante il combattimento di Spider-Man contro Avvoltoio, il Bugle non menziona il fatto che l’Uomo Ragno ha deviato l’aereo per impedire che si schiantasse direttamente in aree più popolate dell’isola.

Mentre il sito del Bugle approfondisce i dettagli sui danni collaterali causati da Spider-Man, la pura devastazione di Thanos inflitta durante gli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame non viene menzionata affatto. Dopotutto, il fatto che Coney Island abbia impiegato otto lunghi anni per riaprire dopo “l’attacco” di Spider-Man ha probabilmente a che fare con metà della popolazione mondiale che scompare nel nulla. La ricostruzione di un quartiere iconico di New York richiederebbe moltissimo tempo se metà degli abitanti della città sparisse per cinque anni. Da quel punto di vista, un incidente aereo con zero vittime è uno strano obiettivo su cui focalizzarsi dopo che un alieno ha letteralmente spazzato via metà della popolazione umana. Ma, naturalmente, il Daily Bugle è focalizzato su un solo “vero” cattivo:

“Coney Island ha riaperto le sue porte storiche oggi, anni dopo che un devastante attacco di Spider-Man ha costretto il parco e la spiaggia adiacente a chiudere al pubblico. Questo resiliente quartiere di Brooklyn ha assunto un volto coraggioso dopo l’attacco provocato dal lancia ragnatele, in cui un aereo si è schiantato contro il parco divertimenti per famiglie, durante la notte.”

Sebbene il sito Web del Daily Bugle sia solo uno stratagemma di viral marketing per mantenere i fan coinvolti fino all’uscita del prossimo film di Spider-Man, è una visione satirica piuttosto interessante del giornalismo sensazionalista.

Anche se la maggior parte dei cittadini della Terra era pienamente a conoscenza dei sacrifici dei Vendicatori per riportare il mondo in equilibrio dopo gli eventi di Avengers: Endgame, il Daily Bugle dimostra che anche nel MCU esistono notizie false. Non sorprenderebbe nessuno, dunque, se il prossimo numero del Bugle vedesse in prima pagina una vera e propria fake news che incolpa lo stesso Spider-Man della scomparsa di metà della popolazione terrestre!

Fonte: The Daily Bugle

Avengers: Endgame, la Disney propone Robert Downey Jr. (e altri) per la corsa all’Oscar

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Dopo una iniziale dichiarazione in cui si tirava fuori dalla corsa agli Oscar per gli attori, in merito ad Avengers: Endgame, la Disney ha deciso di sponsorizzare la nomination agli Academy Awards per Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark/Iron Man.

Il nome dell’attore non era inizialmente nella lista della lista “For Your Consideration” della Casa di Topolino, nonostante il grande consenso, non solo dei fan ma anche degli esperti, ottenuto dopo l’uscita del film diretto da Joe e Anthony Russo lo scorso aprile. Quella decisione aveva sorpreso molti dei suoi sostenitori, che hanno accusato lo studio di non riconoscere il talento e l’impegno di un attore che ha consegnato alla storia un personaggio, nell’arco narrativo di dieci anni, con incredibile efficacia e dedizione.

Iron Man di Downey diretto da Jon Favreau ha dato il via, nel 2008, al MCU. Dopo aver interpretato brillantemente l’industriale carismatico nel primo film, ha continuato a riprendere il ruolo altre 10 volte incluso il suo cameo nella scena post credits di Incredible Hulk. Alla fine ha appeso il suo completo da supereroe al chiodo in Endgame dove ha probabilmente offerto la sua migliore performance nei panni di Stark. Quindi, naturalmente, gli spettatori si aspettavano che la Disney inserisse il suo nome nella lista “For Your Consideration”. Ora, dopo settimane dall’inizio della loro campagna, è confermato che lo studio sta effettivamente spingendo il suo nome per una nomination come miglior attore non protagonista.

Avengers: Endgameil nostro speciale sul film

Dal sito ufficiale dei Disney Studios Awards è riportato l’elenco completo della selezione “For Your Consideration” della Casa di Topolino per Endgame. Mentre la maggior parte delle informazioni sulla pagina è stata precedentemente divulgata al pubblico, la società svela anche le sue puntate sugli attori, tutti ovviamente candidati a una nomination nella categoria non protagonista. È interessante notare che RDJ non è l’unico; è affiancato da Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Josh Brolin, Paul Rudd e Don Cheadle. Nel frattempo, Disney ha anche diverse candidate per la corrispondente categoria femminile: Scarlett Johansson, Gwyneth Paltrow, Zoe Saldana, Karen Gillan e Brie Larson.

Nonostante l’affollamento, è normale che forse soltanto Robert Downey Jr. ha effettivamente una possibilità di essere preso in considerazione dall’Academy, dopotutto l’attore non è nuovo alla pratica, visto che vanta già due nomination: per Chaplin (miglior attore, 1992) e Tropic Thunder (miglior attore non protagonista, 2008). Entrambe le volte ha perso, però, visto che i premi andarono ad Al Pacino e Heath Ledger.

Inoltre, la scelta di proporre Downey nella categoria “non protagonista” può essere vista come una strategia da studio per dargli una migliore possibilità di ottenere una nomination all’Oscar considerando che la corsa al migliore protagonista, quest’anno, è estremamente serrata. Trai contendenti di quest’anno infatti ci sono: Joaquin Phoenix per Joker, Robert De Niro per The Irishman, Leonardo DiCaprio per Once C’era una volta a Hollywood e Taron Egerton per Rocketman.

Marvel: 10 eroi che non hanno ancora avuto giustizia al cinema e in tv

Tutti i film del MCU hanno fatto un ottimo lavoro nel dare vita ai personaggi dei personaggi, rispettando le qualità delle controparti originale sfruttando il carisma di attori come Chris Evans, Chris Hemsworth e Robert Downey Jr. Questo non significa che nell’universo Marvel alcuni eroi e villain abbiano ottenuto una rappresentazione davvero degna del loro nome.

Ma quali sono stati i protagonisti “sprecati” che non hanno ancora avuto giustizia sul piccolo e grande schermo?

Quicksilver

QuicksilverFinora il pubblico ha potuto ammirare due versioni di Quicksilver sul grande schermo, ovvero quella di Aaron Taylor Johnson nel MCU (in Avengers: Age of Ultron) e quella di Evan Peters nella nuova trilogia di X-Men. Entrambi riusciti ma solo in parte, non hanno restituito tutta la complessità dell’originale e la storia dei fumetti che lo lega a Magneto.

Iron Fist

Netflix ha fatto un discreto lavoro per quanto riguarda le trasposizioni di Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage, ma lo stesso non si può dire di Iron Fist, la più debole delle quattro serie lanciate sulla piattaforma streaming. Forse Finn Jones non era il volto che i fan sognavano, o forse le intenzioni – seppure nobili – si sono scontrate con una mancanza evidente di idee.

Fantastici Quattro

La Fox ha sprecato non una, ma ben due possibilità per adattare al meglio le storie dei Fantastici Quattro sul grande schermo. Per molti la prima è da considerare parzialmente riuscita, ma non perfetta, mentre la seconda ad opera di Josh Trank ha sbagliato su qualsiasi fronte. Speriamo che i Marvel Studios riescano a fare di meglio portando la famiglia di supereroi alle vette che merita…

Inhumans

La ABC ha totalmente fallito nel tentativo di portare sul piccolo schermo gli Inumani, ma diverse fonti sostengono che i Marvel Studios sono al lavoro per portarli nella serie di Disney + su Ms. Marvel, o meglio, due personaggi che rispondono al nome di Black Bolt e Maximus. I rumor dicono che Vin Diesel potrebbe interpretare Blackagar Boltagon  aka Black Bolt e Aaron Taylor Johnson suo fratello Maximus.

Silver Surfer

L’adattamento di Silver Surfer in Fantastici Quattro 2 aveva regalato al pubblico un fantastico design di animazione e la performance convincente di Doug Jones, tuttavia la sensazione è che il personaggio debba ancora ottenere una degna rappresentazione al cinema.

Per quanto riguarda Silver Surfer, a febbraio 2018 era stato l’Hollywood Reporter a confermare che Brian K. Vaughn, fumettista e sceneggiatore sia per Marvel che DC, avrebbe curato lo script di questo progetto. In realtà sono anni che si parla di un possibile cinecomic sul personaggio “più filosofico” dei fumetti Marvel, e non se ne è fatto nulla…

Dottor Destino

Sono quattro, finora, le apparizioni cinematografiche di Victor Von Doom, aka Dottor Destino, signore e  monarca di Latveria e arcinemico dei Fantastici Quattro: la prima, nel 1994, poi due nei due capitoli diretti da Tim Story sulla famiglia Marvel (dove a interpretarlo era Julian McMahon) e infine l’ultima nel fallimentare tentativo di Josh Trank del 2015, da molti definitiva come la versione più imbarazzante. Forse è arrivato il momento di rendere giustizia a questo grande villain dei fumetti, magari introducendolo nel MCU come erede di Thanos…

Gambit

C’è poco di davvero memorabile in X-Men Origins: Wolverine, forse solo l’interpretazione di Liev Schreiber nei panni di Sabretooth, e di certo i fan non ricorderanno il ritratto di Gambit di Taylor Kitsch. Completamente sprecato dal franchise, il personaggio potrebbe tornare al cinema grazie al progetto che vede coinvolto Channing Tatum.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, dovrebbe esserci ancora una speranza per il mutante creato da Chris Claremont e Jim Lee nel 1990 (esordì sulle pagine di Uncanny X-Men n.226), e a suggerirlo è stato di recente Simon Kinberg, produttore e regista di Dark Phoenix.

Emma Frost

Passiamo ad un altro personaggio “sprecato” dal franchise sugli X-Men, ovvero Emma Frost, apparsa è apparsa nei film di X-Men: L’inizio del 2011 senza esplorare granché della sua interessante origine nei fumetti. La regina del Club Infernale interpretata da January Jones avrà anche rispettato i canoni di bellezza e sensualità della controparte, ma ha perso per strada tutto il fascino della mutante in grado di trasformare il suo intero corpo in diamante organico.

Doc Samson

Doc Samson è apparso brevemente in L’incredibile Hulk, secondo titolo in ordine di uscita del MCU, senza onorare però il vero Dr. Leonard Samson amatissimo dai lettori dei fumetti, scienziato brillante e supereroe contraddistinto dalla forza sovrumana e dalla caratteristica capigliatura verde, ottenute esponendosi volontariamente a un dosaggio di raggi gamma. Purtroppo non si è andato oltre la semplice citazione, senza approfondire nei successivi film la sua storia.

Ghost Rider

Grande fan del fumetto, Nicolas Cage ha interpretato Ghost Rider nei due adattamenti cinematografici dedicati a Johnny Blaze, entrambi bocciati dalla critica e non particolarmente amati dai fan del personaggio originale. Per alcuni la trasposizione migliore è arrivata nella serie Agents of S.H.I.E.L.D., ma resta ancora lontano dalla rappresentazione che meriterebbe e che renderebbe onore alla sua complessità.

Leggi anche – Marvel: 10 personaggi delle serie Netflix che vorremmo nel MCU

Fonte: CBR

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, solo 8 minuti di girato per Carrie Fisher

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J.J. Abrams è riuscito a ricavare soltanto otto minuti di riprese inutilizzate dal girato de Il Risveglio della Forza, da utilizzare in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker allo scopo di riportare Carrie Fisher sullo schermo, nei panni della Principessa Leia, senza avvalersi di tecniche digitali.

In quanto una delle star originali del franchise di George Lucas, la scomparsa di Fisher nel 2016 è stata un duro colpo per la famiglia, gli amici, i fan, ma anche per la famiglia allargata di Star Wars. Fisher aveva già completato le riprese di Star Wars: Gli Ultimi Jedi prima di morire, ma naturalmente la sua presenza era prevista nell’Episodio 9, cosa che invece non era stata prevista per Harrison Ford, il cui personaggio muore ne Il Risveglio della Forza, e per il Luke Skywalker di Mark Hamill, che invece si “unisce alla Forza” alla fine dell’Episodio VIII.

Lucasfilm ha deciso di non sostituire il ruolo di Leia né di ricrearla digitalmente (come accaduto per la versione giovare della principessa in Rogue One: A Star Wars Story), ma di utilizzare filmati scartati da Star Wars: Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi. Da quando è stata presa questa decisione, i fan si sono chiesti quale ruolo Leia potesse realisticamente svolgere nella conclusione della saga degli Skywalker. Nei trailer già in circolazione l’abbiamo vista soltanto in due scene, e la sua presenza limitata nel marketing sembra rispecchiare un ruolo ridotto anche nel film. Ma dopotutto non potevamo certo aspettarci un ruolo da protagonista ricreato con “filmati di scarto”.

Parlando con Yahoo, il fratello di Carrie, Todd Fisher, ha rivelato quanto materiale ha effettivamente potuto utilizzare Abrams per realizzare il ruolo di Leia in L’Ascesa di Skywalker. Secondo suo fratello, i creatori del film hanno avuto solo otto minuti con cui lavorare: “Avevano otto minuti di riprese. Hanno preso ogni fotogramma e l’hanno analizzato… e poi lo hanno retroingegnerizzato e [inserito] nella storia nel modo giusto. È stata una specie di magia”.

Il risultato sarà sicuramente diverso dal progetto di partenza, che voleva addirittura che fosse Leia l’ultima jedi del titolo dell’Episodio VIII, tuttavia è quanto di meglio possiamo aspettarci, soprattutto perché rivedremo il personaggio interpretato da Carrie Fisher e non digitalizzato.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, gli indizi che confermano Dark Rey

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Joker: le suggestive foto inedite dal backstage

Joker: le suggestive foto inedite dal backstage

Joker il film, Joker  la maschera, Joker  l’origine, Joker il fumetto. Se n’è parlato in tutte le maniere e da tutte le prospettive del film di Todd Philips, con un Joaquin Phoenix in stato di grazia. Un film capace di avere un effetto sulla realtà, un’indagine sociale sui reietti e sulla gestione del potere, anche da parte delle masse arrabbiate e scontente.

Quello che però a volte sfugge è l’estrema bellezza del film, le immagini, le inquadrature, la luce, tutti i dettagli giusti al posto giusto. Infatti, prima di essere un film violento, educativo o ammonitorio, triste, sconvolgente e coinvolgente, importante e (anche) necessario, Joker  è un film esteticamente magnifico.

Leggi la recensione di Joker

Di seguito, ecco alcuni scatti dal backstage del film, che ne rimarcano proprio l’aspetto estetico impeccabile:

La maschera nella spazzatura. Il simbolo di una rivolta, che diventa seconda pelle per il protagonista e icona dietro la quale dare sfogo alla propria rabbia contro tutti, ma anche semplicemente per liberare la bestia. La maschera ricorda il Joker televisivo di Romero, nonché quella indossata da Heath Ledger nell’adrenalinico prologo de Il Cavaliere Oscuro. Un omaggio nell’omaggio, in segnale che, nella sua totale indipendenza creativa, Phillips ha comunque voluto guardare al passato, reinventandolo e mettendolo al servizio della sua storia.

Un intenso ritratto di Joaquin Phoenix durante le riprese. In molti inneggiano a buon diritto la performance dell’attore, tuttavia c’è da dire che mai, in nessuna occasione e persino nel film più mainstream, Joaquin Phoenix ha consegnato una performance meno che eccellente e che questo lavoro lo porta avanti da che aveva 6 anni. Nel caso di Joker , si tratta sicuramente di un ruolo impegnativo che le sue doti lo hanno reso all’altezza di poter portare sullo schermo con un risultato del genere.

Scene da un suicidio. Ci troviamo nel salotto di casa Fleck e Arthur gioca a fare il gangster con la sua pistola. Si tratta di un momento acerbo del film, in cui il ragazzone non ha ancora oltrepassato il confine della follia, lasciandosi completamente andare alla malattia mentale e anzi, trovando in essa una (distorta, violenta, pericolosa) via di salvezza. Sappiamo poi che al suicidio comincerà a preferire l’omicidio, anche perché è una pratica ripetibile e sicuramente perché cambia la sua prospettiva sul mondo.

Il quaderno delle battute. Un diario, un confidente, la cosa più vicina ad un amico che Arthur abbia mai avuto. Nel suo diario, lui riversa i suoi pensieri, i suoi neri umori, le sue paure e anche i suoi tentativi di diventare uno stand up comedian. Un sogno che presto assumerà una sfumatura impensata ma liberatoria. La commedia che lui voleva portare nel mondo è in realtà la tragedia del mondo stesso, e lui cambia soltanto il suo modo di vedere giusto e sbagliato, bianco e nero.

Non Ridere. Quando viene licenziato, Arthur abbandona, amareggiato nonostante la risata isterica, il posto di lavoro e cancella rabbiosamente parte del cartello che campeggia sulle scale d’uscita del posto. Un cambio di prospettiva, forse l’inizio, il primo scroscio d’acqua che penetra attraverso la diga della sua mente, che sta andando in frantumi e che crollerà sotto il peso della solitudine e della terribile verità che apprenderà su se stesso e sulle sue origini.

Il potere di un simbolo. Lo vediamo anche nella nostra società, dal comandante Carola, all’ambientalista Greta: il mondo ha bisogno di un simbolo dietro cui unirsi per sentirsi spronato a seguire le cause che contano. Così, i poveri, i reietti di Gotham si uniscono dietro al simbolo del Clown, personaggio misterioso che ha tolto la vita a tre impiegati della Wayne Enterprise, tre persone privilegiate, ricche, tre di quelli che succhiano via la vita dalla città e dalla popolazione meno fortunata. Arthur non vuole diventare un simbolo, lui non è un politico o un attivista, nonostante questo, il popolo affamato di sogni e pieno di rabbia, lo trasforma.

Un lavoro di squadra. Risultati come quelli di Joker si possono raggiungere soltanto lavorando in squadra. Todd Phillips e Joaquin Phoenix hanno senza dubbio collaborato, sia da un punto di vista professionale che da quello umano, scavandosi dentro a vicenda e portando fuori entrambi il massimo dall’altro. È una condizione felice ed estremamente rara. Nello scatto in questione, i due sono stati immortalati durante le riprese della scena alla tavola calda, dove Arthur fantastica di portare la sua bella vicina di casa.

Il travestimento. Ancora il regista e il suo attore all’opera. La scena è quella che vede Arthur alla ricerca di un modo per riuscire a intercettare da solo Thomas Wayne, così da avere chiarezza sul suo passato: è suo figlio? è frutto dell’amore? è stato un incidente? La risposta potrebbe spingerlo definitivamente da una parte o dall’altra della follia.

Scrivendo il diario. Il semplice atto di scrivere il suo diario, per Arthur, diventa un momento molto doloroso, quasi a livello fisico, perché spinge l’uomo a guardarsi dentro, a pescare dai suoi pensieri, dai suoi sentimenti, dalle sue paure e dalle sue pulsioni. Mettere nero su bianco tutto questo, lo rende inquieto, come se il gesto rendesse più vive le sue inquietudini.

Il corpo del matto. Il lavoro fisico di Joaquin Phoenix è stato mirabile, non soltanto per la perdita di peso, che è una pratica comune tra gli attori in preparazione di un ruolo, ma proprio per quello che riguarda l’aver indossato i turbamenti e i problemi nelle contorsioni del suo torace, nelle pieghe tra le costole, tra una vertebra e l’altra. Phoenix ha indossato la malattia mentale come mai nessuno prima.

Star Wars: le 5 migliori sequenze della saga

Star Wars: le 5 migliori sequenze della saga

Da sempre sospesa tra amore assoluto e polemiche di vario genere, la saga di Star Wars ha regalato al pubblico alcune delle scene più iconiche e memorabili della storia del cinema. E ora che il racconto sulla famiglia Skywalker volge al termine con l’uscita di Episodio IX: L’ascesa di Skywalker, è tempo di ripercorrere i migliori momenti delle tre trilogie finora prodotte.

Ecco le nostre 5 preferite:

Kylo Ren e Rey nella sala del trono di Snoke

https://www.youtube.com/watch?v=D4cugJ7JzvM

Duramente criticato dal versante “tossico” della fanbase di Star Wars, Gli Ultimi Jedi è in realtà uno dei capitoli più originali e coraggiosi del franchise, scritto e diretto da Rian Johnson, dove abbiamo potuto ammirare la spettacolare sequenza in cui Rey e Kylo Ren, finalmente alleati, combattono contro le guardie del Leader Supremo Snoke.

Johnson sembra omaggiare il cinema di Akira Kurosawa prediligendo sfondi rossi e uno stile di combattimento che si fonde con i personaggi, immersi in questa straordinaria scenografia dove si pone fine alla vita del villain. Semplicemente indimenticabile.

Tramonto su Tatooine

Bastano trentaquattro secondi e l’eccezionale colonna sonora di John Williams per suggellare la magia inconfondibile della scena del “doppio tramonto” su Tatooine girata da George Lucas per Una nuova speranza, dove Luke Skywalker guarda in lontananza l’orizzonte. È qui che inizia il viaggio del nostro eroe, punto fermo per tutta la trilogia e per lo sviluppo della trama.

Il ritorno di Han Solo e Chewbacca

Torniamo alla nuova trilogia e in particolare all’episodio che apre questo nuovo ciclo narrativo, ovvero Il Risveglio della Forza, che arriva in sala più di dieci anni dopo La vendetta dei Sith. Rivedere in azione i propri personaggi preferiti non ha prezzo, come non è paragonabile a nessuna altra sequenza quella in cui Han Solo e Chewbacca rimettono piede sul Millennium Falcon esclamando “Chewie, siamo a casa“.

La rivelazione di Darth Vader

C’è un momento che la storia del cinema contemplerà per sempre nel ricordo di quella che è probabilmente la rivelazione più eclatante e inaspettata del franchise: Darth Vader, il minaccioso villain con la maschera introdotto da George Lucas in Episodio IV, è il realtà Anakin Skywalker, padre di Luke e Leia. Questo grande colpo di scena arriva alla fine di L’Impero colpisce ancora, supportato dalla performance stellare di Mark Hamill e James Earl Jones.

Darth Maul sfida Obi Wan Kenobi e Qui Gon Jinn

https://www.youtube.com/watch?v=Qp91xlsaKSo

Lo scontro con le spade laser tra Darth Maul, Obi-Wan Kenobi e Qui Gon Jinn in La minaccia fantasma è di gran lunga una delle più grandi sequenze action della saga di Star Wars (se non addirittura di tutta la storia del cinema). Insieme alla memorabile colonna sonora di John Williams e alla coreografia di Nick Gillard, i personaggi si muovono sulla scena con grazia ed eleganza, ispirandosi ai film dei Samurai.

Leggi anche – Star Wars: 10 rumor che si sono rivelati falsi

Fonte: Screenrant

Avengers: Endgame, ecco l’omaggio a Ritorno al Futuro Parte 2

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Avengers: Endgame, ecco l’omaggio a Ritorno al Futuro Parte 2

I viaggi nel tempo hanno occupato il cuore del racconto di Avengers: Endgame, con i Vendicatori sopravvissuti impegnati in una corsa contro il destino per recuperare le gemme dell’infinito prima di Thanos e salvare l’universo dalla catastrofe, riportando in vita le vittime dello schiocco. Il Regno Quantico diventa quindi per gli eroi come una DeLorean per Doc e Marty McFly in Ritorno al Futuro, e a quanto pare il cinecomic dei fratelli Russo ha espressamente omaggiato il cult di Robert Zemeckis del 1985 (che a sua volta faceva riferimento a Lo Squalo di Steven Spielberg) in una scena particolare.

Ci troviamo nel terzo atto di Endgame, durante la battaglia tra eroi e l’esercito di Thanos, quando Rocket Raccoon sta fissando dal basso una delle gigantesche creature volanti aizzate dal Titano Pazzo; il procione sembra ormai spacciato fino a quando Tony Stark riesce a schioccare il guanto dell’infinito mettendo facendo scomparire tutti gli avversari. E se ci fate caso, la dinamica della sequenza ricorda in maniera impressionante un momento di Ritorno al Futuro Parte 2, come ci ricorda un utente del forum Reddit nel video che trovate di seguito.

Ovviamente il film non viene espressamente nominato in Endgame, ma il confronto con  altre rappresentazioni cinematografiche dei viaggi nel tempo è quasi obbligato. Che ne dite? Quanti di voi avevano scoperto questo piccolo dettaglio?

Did anyone else catch this visual reference to Back to the Future: Part II in Avengers: Endgame?
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Avengers: Endgame, ecco le varie versioni della scena finale di Tony

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Fonte: Reddit

Julia Stiles: 10 cose che non sai sull’attrice

Julia Stiles: 10 cose che non sai sull’attrice

Apparsa in numerosi film celebri, l’attrice Julia Stiles si è negli anni distinta grazie ai suoi ruoli, facendosi notare da critica e pubblico. In attesa del ruolo che possa consacrarla definitivamente, la Stiles non manca di cimentarsi tanto al cinema quanto in televisione.

Ecco 10 cose che non sai su Julia Stiles.

Julia Stiles film

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1996 con il film I Love You, I Love You Not. Successivamente prende parte a Ad occhi aperti (1998), 10 cose che odio di te (1999), Save the Last Dance (2001) e O come Otello (2001). L’attrice si fa poi notare interpretando il ruolo di Nicky Parson nei film The Bourne Identity (2002), The Bourne Supremacy (2004), The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007), e Jason Bourne (2016). Tra gli altri celebri film in cui l’attrice ha recitato si annoverano anche Mona Lisa Smile (2003), Il lato positivo (2012), Conspiracy – La cospirazione (2016) e Le ragazze di Wall Street (2019), dove recita accanto a Jennifer Lopez.

2. È celebre per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver partecipato ad alcuni episodi delle serie Terra promessa (1996) e Chicago Hope (1997), l’attrice è divenuta celebre per il ruolo di Lumen Pierce nella quinta stagione della serie Dexter (2010). Nel 2017 recita invece come protagonista nella serie a sfondo thriller Riviera.

3. Ha ricoperto anche i ruoli di regista e sceneggiatrice. L’attrice è anche autrice di cinque episodi della serie Paloma, andata in onda tra il 2013 e il 2014. Degli episodi da lei scritti, la Stiles ha curato anche la regia.

Julia Stiles Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 306 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice.

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Julia Stiles marito

5. È sposata. L’attrice è sposata dal 2017 con l’assistente alla regia Preston J. Cook, conosciuto nel 2015 sul set del film Go with Me. Nell’ottobre del 2017 la coppia ha dato alla luce il primo figlio, annunciato tramite alcune fotografie su Instagram.

Julia Stiles Heath Ledger

6. Fa fatica a riguardare il loro film insieme. L’attrice ha recitato insieme all’attore Heath Ledger nel film 10 cose che odio di te. La Stiles ha dichiarato che non le piace riguardare quel film, poiché le ricorda un periodo felice che ora non c’è più. In seguito alla scomparsa di Ledger, l’attrice ha ammesso di essere rimasta duramente colpita dalla cosa, tanto da non averla ancora del tutto accettata.

Julia Stiles Dexter

7. Il suo personaggio è stato molto apprezzato. L’attrice recita in dieci episodi della quinta stagione della serie Dexter, lasciando la serie all’ultimo episodio della stagione. Il personaggio fu così apprezzato che numerosi fan e critici, seppur comprendessero l’uscita di scena del personaggio, hanno più volte dichiarato che avrebbero desiderato continuare a vederla all’interno della storia.

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Julia Stiles Riviera

8. È la protagonista della serie. Dal 2017 l’attrice ricopre il ruolo di Georgina Marjorie Clios nella serie Riviera, una curatrice d’arte americana che cerca di scoprire la verità sulla morte del marito. La serie è attualmente alla seconda stagione, con la terza in produzione e prevista per il 2020.

Julia Stiles Hustlers

9. Recita nel nuovo film con Jennifer Lopez. Nel 2019 la Stiles è tra le protagoniste del film Hustlers, in Italia distribuito con il titolo Le ragazze di Wall Street, dove ricopre il ruolo di Elizabeth.

Julia Stiles età e altezza

10. Julia Stiles è nata a New York, Stati Uniti, il 28 marzo 1981. L’altezza complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Gli Eterni: i costumi di Thena e Sersi nelle nuove foto dal set

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Gli Eterni: i costumi di Thena e Sersi nelle nuove foto dal set

Angelina Jolie, Gemma Chan e Brian Tyree Henry sono stati avvistati sul set de Gli Eterni con i rispettivi costumi di Thena, Sersi e Phastos, i personaggi che i tre attori interpreteranno nel nuovo cinecomic targato Marvel Studios. Come previsto, la produzione si è subito rimessa in moto dopo l’allarme bomba di qualche giorno fa che aveva costretto l’evacuazione della troupe alle isole Canarie insieme al cast, con la stessa Jolie e Richard Madden.

Le immagini diffuse dal Daily Mail che trovate qui sotto ci mostrano un panorama difficile da identificare e un set ricostruito su una spiaggia. Nelle scorse settimane invece avevamo già visto in azione la Jolie nei panni di Thena e la  Chan in quelli di Sersi oltre alla costruzione della porta d’ingresso di Babilonia (una delle location più famose dei fumetti) senza ulteriori dettagli.

Gli Eterni: 10 cose che il film potrebbe rivelare sul MCU

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: Daily Mail

Spider-Man: Far From Home, il dettaglio di Peter e MJ che nessuno ha notato

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Abbiamo già parlato dei numerosi easter egg presenti in Spider-Man: Far From Home, capitolo conclusivo della Fase 3 del MCU e tra i più ricchi per quanto riguarda riferimenti e omaggi vari al franchise, e adesso che il cinecomic con protagonista Tom Holland è finalmente arrivato in homevideo, i fan possono mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio. Uno in particolare sembra essere sfuggito alla ricerca e stavolta vede protagonisti Peter Parker e MJ e il loro primo bacio dopo la battaglia con Mysterio a Londra.

Forse in pochi avranno notato che accanto al personaggio interpretato da Zendaya è visibile la targa di un’auto ribaltata e in fiamme che riporta la scritta TASM 143, ed è evidente che le iniziali indicano “The Amazing Spider-Man” con il numero che rimanda il fumetto in cui gli originali Mary Jane e Peter Parker si scambiano il loro primo bacio. Insomma, un altro modo per ripercorrere la storia del supereroe e la sua eredità anche in un adattamento che si prende diverse libertà rispetto alla trama e ai suoi sviluppi interni.

E voi, ci avevate fatto caso?

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Come annunciato nelle scorse settimane, dopo Spider-Man Far From Home l’arrampicamuri rimarrà nell’Universo Cinematografico Marvel grazie all’accordo siglato da Sony e Marvel Studios dopo che pochi mesi fa era stata confermata la rottura del contratto di co-produzione, e tornerà protagonista di un terzo standalone (uscita prevista il 16 luglio 2021) comparendo poi in un altro cinecomic del franchise.

Di Spider-Man 3 sappiamo davvero poco, tranne che gli sceneggiatori di Homecoming e Far From Home torneranno nel team e che il regista Jon Watts si trova ora in trattative per dirigere anche questo nuovo capitolo. Ovviamente è atteso Tom Holland nei panni di Spidey insieme a tutto il cast “giovane”, da Zendaya a Jacob Batalon.

Kevin Feige ha però dichiarato che il personaggio “attraverserà universi cinematografici”, il che suggerisce che non sono esclusi futuri incontri con le proprietà Sony come Venom, Morbius, Madame Web o gli eroi dello Spider-Verse animato..

Di seguito la sinossi ufficiale di Far From Home: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home, 5 incredibili easter egg che nessuno ha notato!

Fonte: Cinemablend

Bruce Willis: 10 cose che non sai sull’attore

Bruce Willis: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Bruce Willis si è reso celebre negli anni partecipando ad importanti film con altrettanto grandi autori. La sua capacità di muoversi tra i generi ha dimostrato la sua versatilità, rendendolo un attore noto particolarmente per i suoi ruoli da duro. Ad oggi Willis continua ad alternarsi tra prodotti a grande budget e film più piccoli, sapendo sempre come farsi notare.

Ecco 10 cose che non sai di Bruce Willis.

Bruce Willis Film

1. È celebre per la saga Die Hard. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1987 con Appuntamento al buio. La fama arriva però l’anno successivo, quando interpreta John McClane, protagonista di Trappola di cristallo. L’attore riprenderà il ruolo anche nei sequel 58 minuti per morire – Die Harder (1990), Die Hard – Duri a morire (1995), Die Hard – Vivere o morire (2007) e Die Hard – Un buon giorno per morire (2013). Nel corso della sua carriera l’attore partecipa poi a celebri film come Il falò delle vanità (1990), Pulp Fiction (1994), L’esercito delle 12 scimmie (1995), Il quinto elemento (1997), Armageddon – Giudizio finale (1998), Il sesto senso (1999), Unbreakable – Il predestinato (2000), Sin City (2005), Moonrise Kingdom (2012), Looper (2012), Il giustiziere della notte (2018), Glass (2019) e Motherless Brooklyn – I segreti di una città (2019).

2. È noto anche come doppiatore. In più occasioni l’attore si è cimentato nel doppiaggio, in particolare per film come Senti chi parla (1989), Senti chi parla 2 (1990), La gang del bosco (2006) e The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura (2019).

3. È anche produttore. Negli anni Willis ha ricoperto anche il ruolo di produttore per la serie Touching Evil (2004) e per i film Hostage (2005) e The Hip Hop Project (2006).

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Bruce Willis moglie e figli

4. È stato sposato. Nel 1987 l’attore sposa l’attrice Demi Moore, dalla cui unione sono nate tre figlie. Nel 2000 i due si separano, rimanendo comunque in buoni rapporti e impegnandosi a vivere vicini per poter essere presenti per le figlie.

5. Ha avuto dei nuovi figli. Nel 2009 l’attore sposa la modella Emma Heming, dalla quale ha avuto nel 2012 la quarta figlia e nel 2014 la quinta.

Bruce Willis Pulp Fiction

6. Lo hanno convinto a partecipare al film. L’attore aveva particolarmente apprezzato il film Le Iene di Quentin Tarantino, ma non osava proporsi per un ruolo nel suo nuovo film. L’amico Harvey Keitel, che ha recitato sia in Le Iene che in Pulp Fiction, è riuscito tuttavia a convincerlo, e Willis ha in seguito ottenuto uno dei ruoli più importanti della sua carriera.

7. Ha fatto lievitare il budget del film. Il budget iniziale del film era piuttosto basso, ma l’ingresso nel cast di Willis, star dai grandi guadagni, ha fatto lievitare i costi a 8 milioni di dollari. Di questi, 5 milioni furono usati per pagare gli attori del film.

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Bruce Willis patrimonio

8. È un attore molto pagato. Nel corso della sua carriera l’attore è stato protagonista di grandi blockbuster e di importanti film d’autore. La sua partecipazione a questi, il più delle volte in ruoli di rilievo, gli ha consentito di raggiungere un patrimonio stimato di 200 milioni di dollari.

Bruce Willis oggi

9. Continua a recitare al cinema. L’attore non smette di essere prolifico, partecipando a numerosi film d’azione e di altro genere. Nel solo 2019, oltre ad aver prestato la sua voce al film The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura, ha recitato anche in Glass, 10 Minutes Gone, e nel film Motherless Brooklyn – I segreti di una città, dove recita accanto all’attore Edward Norton.

Bruce Willis età e altezza

10. Bruce Willis è nato a Idar-Oberstein, in Germania, il 19 marzo 1955. L’altezza complessiva dell’attore è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Jennifer Lopez: 10 cose che non sai sull’attrice

Jennifer Lopez: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice e cantante, Jennifer Lopez è tra le più influenti personalità di origine ispanica, con all’attivo numerose collaborazioni importanti sia in ambito musicale che cinematografico. Nominata più volte come donna più bella del mondo, la Lopez ha sempre saputo come cavalcare la cresta dell’onda, riproponendosi continuamente in nuove vesti e trovando continuamente il favore del pubblico e della critica.

Ecco 10 cose che non sai di Jennifer Lopez.

Jennifer Lopez film

1. Si è affermata come attrice. La carriera cinematografica della Lopez ha inizio nel 1986 con il film My Little Girl. Successivamente ottiene ruoli di rilievo in film come Jack (1996), Anaconda (1997), e Out of Sight (1998), ottenendo una buona popolarità con il film Prima o poi mi sposo (2001). Da quel momento ha poi preso parte a celebri film come Jersey Girl (2004), Shall We Dance? (2004), Quel mostro di suocera (2005), Bordertown (2006), Piacere, sono un po’ incinta (2010), Che cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Il ragazzo della porta accanto (2015), Ricomincio da me (2018) e Le ragazze di Wall Street (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Negli anni l’attrice è più volte apparsa in alcune serie TV di successo come In Living Color (1991-1993), Second Chances (1993-1994), Will & Grace (2004), How I Met Your Mother (2010) e in Shades of Blue (2016-2019), dove ricopriva il ruolo della protagonista.

3. Ha lavorato come doppiatrice. La Lopez si è distinta anche come doppiatrice, prestando la sua voce a film d’animazione come Z la formica (1998), L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012), Home – A casa (2015) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016).

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Jennifer Lopez Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio account personale, seguito da 104 milioni di persone. Il suo è infatti uno degli account Instagram più seguiti in assoluto. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete o cantante, e anche numerosi scatti per riviste di moda.

Jennifer Lopez figli

5. Ha due figli. L’attrice ha dato alla luce due gemelli, nati nel febbraio del 2008, e avuti all’interno del matrimonio con il cantante Marc Anthony, sposato nel 2004 e da cui divorzia nel 2014. Nonostante sia stata sposata tre volte, e abbiamo avuto diverse importanti relazioni sentimentale, la Lopez ha avuto figli solo con Anthony.

Jennifer Lopez canzoni

6. Ha pubblicato album di grande successo. Celebre anche come cantante pop, la Lopez ha negli anni pubblicato 8 album discografici, vincendo grazie a questi premi prestigiosi e ritrovandosi più volte presente in ottime posizioni all’interno della classifica Billboard 200, riguardante gli album musicali più venduti negli Stati Uniti. Nella sua carriera ha venduto circa 80 milioni di dischi.

7. Detiene un particolare record. La Lopez è stata la prima a rilasciare un film (Prima o poi mi sposo) e un album (J.Lo) nel giro di una sola settimana, portandoli entrambi al numero 1 delle classifiche musicali e cinematografiche.

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Jennifer Lopez fisico

8. È apprezzata per il suo fisico. Nonostante la non più giovane età, la Lopez sembra non invecchiare mai, sfoggiando sempre una forma smagliante. Costantemente in attività tra cinema e musica, la Lopez ha sempre mantenuto un fisico statuario, sfoggiato nelle numerose collaborazioni con importanti stilisti come Valentino o Donatella Versace.

Jennifer Lopez 2019

9. Sarà protagonista di un nuovo film. Nel 2019 arriva in sala il nuovo film dell’attrice, intitolato Le ragazze di Wall Street, dove la Lopez interpreta la spogliarellista Ramona Vega. Per il suo ruolo l’attrice ha ricevuto ottime lodi da parte della critica, e sono in molti a pronosticare una sua nomination ai prossimi premi Oscar.

Jennifer Lopez età e altezza

10. Jennifer Lopez è nata a New York, Stati Uniti, il 24 luglio 1969. L’altezza complessiva dell’attrice è di 164 centimetri.

Fonte: IMDb

Giampaolo Morelli: 10 cose che non sai sull’attore

Giampaolo Morelli: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Giampaolo Morelli è oggi tra i più celebri e richiesti interpreti del panorama cinematografico italiano. Diviso tra film e serie TV, l’attore ha saputo affermarsi grazie al suo carisma e alla sua versatilità. Dalla commedia al poliziesco e fino al dramma, Morelli ha saputo reinventarsi attraverso numerosi ruoli, guadagnando la stima di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Giampaolo Morelli.

Giampaolo Morelli film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 2001, con South Kensington. Successivamente acquista sempre maggiore popolarità attraverso ruoli in film come Piano 17 (2005), Mine vaganti (2010), e Song’e Napule (2014), che ne consacra il talento. Successivamente partecipa a celebri film come Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), Ammore e malavita (2017), A casa tutti bene (2018), L’agenzia dei bugiardi (2019), Ma cosa ci dice il cervello (2019) e Gli uomini d’oro (2019).

2. È diventato celebre grazie ai ruoli televisivi. Morelli diventa popolare grazie alla serie L’ispettore Coliandro, dove dal 2006 ricopre il ruolo del protagonista. L’attore è poi apparso anche in Il capitano (2007), Baciati dall’amore (2011), Braccialetti rossi (2014), Una grande famiglia (2015) e in alcuni episodi di Imma Tataranni – Sostituto procuratore (2019-in corso).

3. È anche sceneggiatore. Frequente collaboratore dei Manetti Bros., Morelli ha scritto con loro le sceneggiature dei film Piano 17 e Song’e Napule, nei quali ha anche recitato.

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Giampaolo Morelli Instagram

4. Ha un proprio account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 142 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini promozionali dei progetti a cui prende parte come attore.

Giampaolo Morelli Facebook

5. È presente sul celebre social network. Morelli ha una propria pagina ufficiale sul social network Facebook, dove ha un totale di 196 mila like. Qui l’attore è solito condividere notizie sui propri progetti da attore, con foto e curiosità a riguardo.

Giampaolo Morelli moglie e figli

6. È sposato. L’attore è legato sentimentalmente dal 2009 alla modella e attrice Gloria Bellicchi, eletta Miss Italia nel 1998. Con lei ha avuto un primo figlio nato nel 2013, e un secondo nel 2016.

Giampaolo Morelli Le Iene

7. Ha condotto il celebre programma. Nel 2016 l’attore viene scelto per condurre il programma televisivo Le Iene, affiancato dall’attore Frank Matano e dalla storica conduttrice Ilary Blasi. Morelli si è in seguito dichiarato soddisfatto dall’esperienza, affermando di essere disponibile per una nuova conduzione del programma.

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Giampaolo Morelli film 2019

8. Ha recitato in diversi film. Nell’arco del 2019 l’attore apparirà per bene tre volte sugli schermi cinematografici italiani, rispettivamente nei film L’agenzia dei bugiardi, Ma cosa ci dice il cervello e Gli uomini d’oro, accanto agli attori Edoardo Leo e Fabio De Luigi.

9. È protagonista del film Gli uomini d’oro. Nel film diretto da Vincenzo Alfieri, l’attore ricopre il ruolo di Luigi Meroni, impiegato delle poste che si vede sfumare davanti agli occhi l’agognata pensione, decidendo allora di vendicarsi con una rapina. Il film è ispirato ad un reale fatto di cronaca avvenuto nel 1996 a Torino.

Giampaolo Morelli età e altezza

10. Giampaolo Morelli è nato a Napoli, il 25 novembre 1974. L’altezza complessiva dell’attore è di 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Disney +: ecco quando arriverà in Italia

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Disney +: ecco quando arriverà in Italia

Verrà lanciato tra pochi giorni Disney +, il servizio di video on-demand ad abbonamento che The Walt Disney Company che, come saprete, offrirà all’utente la possibilità di accedere a contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti i titoli di Disney, Pixar, Marvel Studios, Lucasfilm e National Geographic.

Ma quando arriverà in Italia? Il profilo twitter ufficiale ha confermato che il pubblico del Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e altri paesi dovranno aspettare fino al 31 marzo del 2020 per abbonarsi.

Negli Stati Uniti invece Disney + debutterà il 12 novembre 2019.

Disney +: ecco tutti i titoli disponibili dopo il lancio della piattaforma

La piattaforma streaming è stata concepita per competere con i colossi dello streaming già attivi come Netflix e Amazon Prime Video e vanterà di un catalogo con il meglio delle produzioni Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm (Star Wars) e National Geographic, oltre ai titoli prodotti da 21st Century Fox grazie all’acquisizione recente da parte dello studios.

Durante la presentazione è stato confermato che Disney Plus avrà un costo base di 6,99 dollari al mese (6,18 euro). Saranno inoltre disponibili abbonamento su 12 mesi all’offerta di 69,99 dollari, che riporta il costo mensile a 5,83 dollari ovvero 5,18 euro. Al momento non è stato reso noto il prezzo lancio dell’abbonamento a Disney Plus per l’Europa ma con ogni probabilità saranno gli stessi degli USA, una strategia che punta a competere con il posizionamento di Netflix.

The Invisible Man: il trailer con Elisabeth Moss

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The Invisible Man: il trailer con Elisabeth Moss

Universal Pictures ha diffuso il primo trailer ufficiale di The Invisible Man, nuovo reboot della pellicola uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di H.G.Wells diretta stavolta da Leigh Whannell. Protagonista del film Elisabeth Moss, qui alla sua seconda collaborazione con la Blumhouse dopo l’acclamato horror politico di Jordan Peele Noi.

Come riportato nei mesi scorsi, L’uomo invisibile segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.

Nel corso della storia del cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da raccontare”.

Questa affidata a Whannell sarà la sesta versione cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933, Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con Vincent Price, La donna invisibile del 1940, L’agente invisibile del 1942 e La rivincita dell’uomo invisibile del 1943.

Edoardo Leo: 10 cose che non sai sull’attore

Edoardo Leo: 10 cose che non sai sull’attore

Edoardo Leo è attualmente tra gli attori più popolari del panorama italiano. Distintosi come interprete di talento, sceneggiatore e regista, Leo ha partecipato negli anni ad alcuni dei più celebri film italiani, collaborando con importanti autori e celebri attori. Grazie alla sua versatilità, l’attore si è guadagnato le attenzioni di critica e pubblica.

Ecco 10 cose che non sai di Edoardo Leo.

Edoardo Leo film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1997, con il film La classe non è acqua. Negli anni Leo acquista sempre più popolarità, arrivando ad ottenere ruoli in importanti film come Nessuno mi può giudicare (2011), To Rome with Love (2012), Viva l’Italia (2012), La mossa del pinguino (2013), Tutta colpa di Freud (2014), Smetto quando voglio (2014), Noi e la Giulia (2015), Perfetti sconosciuti (2016), Che vuoi che sia (2016), Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), Io c’è (2018), Non ci resta che il crimine (2019), Gli uomini d’oro (2019) e La dea fortuna (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. L’attore esordisce recitando in televisione nel film TV La luna rubata (1995), partecipando poi a celebri serie TV come Il maresciallo Rocca (1998), Don Matteo (2002), Lo zio d’America (2002-2006), Un medico in famiglia (2003-2004), Romanzo criminale – La serie (2008-2010), e I Cesaroni (2009).

3. È anche regista e sceneggiatore. Negli anni Leo si è distinto anche come regista e sceneggiatore di suoi film. Tra questi si annoverano Diciotto anni dopo (2010), Buongiorno papà (2013), Noi e la Giulia e Che vuoi che sia. Come sceneggiatore ha invece contribuito anche a scrivere, oltre ai suoi, i film La mossa del pinguino e Io c’è.

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Edoardo Leo Instagram

4. Ha un proprio account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 336 mila persone. All’interno di questo Leo è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da attore, così come numerose foto tratte dalle premiere a cui l’attore prende parte.

Edoardo Leo moglie

5. È sposato. L’attore è particolarmente riservato riguardo la sua vita privata. È tuttavia noto il suo matrimonio con Laura Marafioti, ballerina e cantante. I due si sono sposati nei primi anni 2000, ed hanno due figli. La donna ha inoltre contribuito alla colonna sonora del film Buongiorno papà, diretto da Leo.

Edoardo Leo e Stefano Fresi

6. Sono grandi amici. Leo e l’attore Stefano Fresi hanno più volte collaborato insieme al cinema, divenendo grandi amici e sfoggiando un ottima chimica di coppia. Tra i lavori svolti insieme dai due si annovera la trilogia di Smetto quando voglio e la versione live-action de Il Re Leone, dove doppiavano nella versione italiana i personaggi Timon e Pumpaa.

Edoardo Leo Il Re Leone

7. Ha doppiato un celebre personaggio. Nel film del 2019, Il Re Leone, live-action dell’originale del 1994, l’attore presta la propria voce al personaggio di Timon. Nel doppiare tale ruolo, Leo ha dimostrato ottime doti canore e una buona adesione alla personalità eccentrica del personaggio.

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Edoardo Leo film 2019

8. Ha recitato in diversi film. Nel corso del 2019 l’attore sarà presente al cinema con ben tre film: Non ci resta che il crimine, Gli uomini d’oro e La dea fortuna.

9. È tra i protagonisti di un film noir. Gli uomini d’oro, diretto da Vincenzo Alfieri è un noir ispirato ad un fatto di cronaca avvenuto a Torino nel 1996. Nel film l’attore recita nel ruolo de il Lupo, accanto agli attori Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli.

Edoardo Leo età e altezza

10. Edoardo Leo è nato a Roma, il 21 aprile 1972. L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Stranger Things 4: rivelato il titolo del primo episodio

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Stranger Things 4: rivelato il titolo del primo episodio

Cresce la febbre su Stranger Things 4, l’annunciata quarta stagione della serie originale Netflix Stranger Things. Ebbene oggi vi sveliamo in anteprima una delle prime anticipazioni.

Infatti, è apparso in rete il frontespizio del primo copione relativo al primo episodio che ci svela il titolo, ovvero: “The Hellfire Club.” Al momento non sono stati rivelati ulteriori dettagli dunque non resta che aspettare ulteriori notizie.

Stranger Things 4

Stranger Things 4 è l’annunciata quarta stagione della serie originale Netflix Stranger Things creata da Duffer Brothers e trasmessa in tutto il mondo da Netflix.

La quarta stagione di Stranger Things è stata annunciata a settembre 2019. I fratelli Duffer hanno detto che Stranger Things probabilmente finirà dopo la sua quarta o quinta stagione.

In Stranger Things 4 torneranno i protagonisti Winona Ryder nel ruolo di Joyce Byers, madre di Will e Jonathan Byers. David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, capo del dipartimento di polizia di Hawkins. Finn Wolfhard nel ruolo di Mike Wheeler, figlio di mezzo di Karen e Ted Wheeler, fratello di Nancy e Holly e uno dei tre amici di Will Byers.  Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven / Jane Hopper (“El”), una ragazza con abilità psicocinetiche e un vocabolario limitato. Gaten Matarazzo nel ruolo di Dustin Henderson, uno degli amici di Will. Caleb McLaughlin nel ruolo di Lucas Sinclair, uno degli amici di Will. Natalia Dyer nei panni di Nancy Wheeler, figlia di Karen e Ted e sorella maggiore di Mike e Holly. Charlie Heaton nel ruolo di Jonathan Byers, fratello maggiore di Will Byers e figlio di Joyce Byers.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar di Pete Docter

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Soul: il trailer del nuovo film Pixar di Pete Docter

Arriverà nelle sale italiane il 16 settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Nicolas Cage nel trailer di Color Out of Space

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Nicolas Cage nel trailer di Color Out of Space

È stato diffuso in rete il primo trailer di Color Out of Space, il film con protagonista Nicolas Cage che è tratto dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft.

Diretto da Richard Stanley, il film vede protagonisti, accanto a Cage, Joely Richardson, Madeleine Arthur e Elliot Knight, Brendan Meyer, Julian Hilliard, Elliot Knight, Josh C. Waller, Q’orianka Kilcher e Tommy Chong.

A produrre, la SpectreVision, società di Elijah Wood con cui Cage ha già lavorato in occasione di Mandy, un altro horror dall’esito interessante e riuscito. Il film debutterà negli USA il prossimo 24 gennaio.

Di seguito la trama di Color Out of Space

Nelle campagne del New England precipita un meteorite di un metallo alieno dalle proprietà mai viste. Quale terribile influenza avrà sulla gente del posto la misteriosa energia che emana? Dopo “Il Mastino e altre storie”, il maestro Gou Tanabe torna a fondere l’estetica del manga alla fantasia di H.P. Lovecraft, nell’adattamento di uno dei racconti più cupi del solitario di Providence.

La Dea Fortuna: trailer del film di Ferzan Ozpetek

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La Dea Fortuna: trailer del film di Ferzan Ozpetek

Warner Bros Italia ha diffuso il trailer di La Dea Fortuna, il nuovo film di Ferzan Ozpetek. Le immagini del film, che vedremo al cinema dal 19 dicembre, sono accompagnate dalla voce di Mina sulle note di Luna Diamante, brano inedito scritto e composto da Ivano Fossati, contenuto nell’album Mina Fossati.

Una collaborazione artistica straordinaria per il ritorno del regista al suo cinema più iconico per una storia sull’amore, sui sentimenti e sul ritrovarsi. La Dea Fortuna, con protagonisti Stefano Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine Trinca, è prodotto da Tilde Corsi e Gianni Romoli, una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, R&C Produzioni e Faros Film e uscirà nelle sale il prossimo 19 dicembre distribuito da Warner Bros. Pictures.

Da un soggetto di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek, la sceneggiatura è firmata da Gianni Romoli, Silvia Ranfagni e Ferzan Ozpetek. Nel cast troviamo inoltre Serra Yilmaz, Barbara Alberti, Sara Ciocca, Edoardo Brandi, Cristina Bugatty, Pia Lanciotti e Filippo Nigro.

SINOSSI – La Dea Fortuna

Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di quindici anni. Nonostante la passione e l’amore si siano trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro, potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca routine. La soluzione sarà un gesto folle. Ma d’altronde l’amore è uno stato di piacevole follia.

Marvel: 10 villain che meritano una loro serie tv

Marvel: 10 villain che meritano una loro serie tv

Come saprete i Marvel Studios stanno lavorando per portare sulla nuova piattaforma streaming Disney + alcune serie tv dedicate a Loki, Scarlet Witch e Visione, Occhio di Falco, Soldato d’Inverno e Falcon, che faranno ovviamente parte del MCU. Ma quali altri personaggi vorremmo vedere approfonditi sul piccolo schermo, e soprattutto, quali villain meriterebbero maggiore spazio?

Ecco 10 candidati:

Ghost

L’inclusione di Ghost in Ant-Man and The Wasp è stata funzionale al racconto e, almeno in apparenza, potrebbe non subire ulteriori sviluppi nel futuro del MCU. Questo non esclude che il personaggio possa tornare o nel franchise su Scott Lang, o sul piccolo schermo come comprimaria o addirittura protagonista di uno show tutto suo.

Forse la versione cinematografica non ha reso giustizia alla controparte dei fumetti, oppure ne ha migliorato alcuni aspetti, ma di sicuro c’è ancora una storia da raccontare sulle origini della ragazza e sulle sue reali motivazioni.

Ebony Maw

Avengers: Infinity War ha presentato agli spettatori tutti i quattro figli adottivi di Thanos riuniti sotto il collettivo dell’Ordine Nero. In realtà questi villain erano già comparsi brevemente durante le scene finali di Thor: Ragnarok, tuttavia è nel capitolo che precede Endgame che abbiamo dato uno sguardo più approfondito a personaggi come Ebony Maw (Fauce d’Ebano), un alieno dal grande intelletto e con una forte capacità di persuasione. Le qualità e il potenziale per una serie standalone (ovviamente prequel) ci sono tutte, e sarebbe interessante rivederlo ancora una volta nel MCU.

Barone Zemo

Come annunciato nei mesi scorsi e ufficializzato durante il Comic-con, l’universo dei Marvel Studios si prepara ad allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla piattaforma streming di Disney + e il primo titolo in produzione è The Falcon and The Winter Soldier, dove rivedremo in azione anche il Barone Zemo di Daniel Bruhl.

Sappiamo dunque che il personaggio è ancora vivo e che la sua strada incrocerà quella dei due eroi, ma proprio questa serie potrebbe creare i presupposti per uno show solista interamente dedicato al villain di Civil War, approfondendo le sue origini e alcune dinamiche presenti nei fumetti originali.

Crossbones

Crossbones è un altro di quei villain con alle spalle un enorme potenziale inespresso e tante opportunità di esplodere con una propria serie TV sotto forma di prequel di ciò che abbiamo visto finora nel MCU. Il personaggio ha una storia di origine incredibile nei fumetti e collegata a Teschio Rosso e Captain America, quindi perché non sfruttare questo e il legame con l’Hyrda parlando della infiltrazione nello S.H.I.E.L.D.?

Ronan

Una delle vecchie conoscenze del MCU ha fatto capolino durante gli eventi di Captain Marvel, cinecomic ambientato ad inizio anni Novanta che vede protagonista la supereroina Carol Danvers: parliamo ovviamente di Ronan l’Accusatore, soldato Kree introdotto per la prima volta sul grande schermo in Guardiani della Galassia Vol.1, di ritorno in un’epoca mai esplorata nel corso dell’universo condiviso.

Di sicuro sarebbe intrigante sviluppare una serie che approfondisca il periodo di Ronan prima di diventare lo lo zelota radicale di Guardiani della Galassia, quando era a capo della sua stazione sul pianeta dei Kree, Hala, e al comando di una missione per l’esercito che si lega alle azioni dello Starforce.

Teschio Rosso

Teschio Rosso potrebbe tornare nel MCU, anche se è già stato confermato che il villan non avrà più alcun legame con la gemma dell’anima dopo gli eventi di Infinity War. Come hanno spiegato i fratelli Russo infatti, quando Thanos ha ottenuto la gemma, il suo custode è stato liberato dall’obbligo di rimanere su Vormir e ora può sostanzialmente fare ciò che vuole. Ma attenzione: stiamo pur sempre parlando di un nazista in esilio reso schiavo dalle gemme per diversi decenni, quindi non è detto che non abbia ancora molti rimpianti e obiettivi da raggiungere…

Yon-Rogg

Yon-Rogg non sarà sicuramente il villain più memorabile del MCU, ma ha certamente una forza magnetica che dipende in gran parte dal fascino e dalla bravura di Jude Law nell’interpretarlo. Da un lato, una serie sul comandante Kree potrebbe fungere da prequel per esplorare l’universo e le ragioni che hanno scatenato la guerra con gli Skrull; dall’altro invece potrebbe seguire il personaggio dopo gli eventi di Captain Marvel, creando una sorta di redenzione (o di vendetta contro Carol Danvers).

Granmaestro

Annunciato ufficialmente durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San Diego, Thor: Love And Thunder sarà il quarto capitolo del franchise sul Dio del Tuono e farà parte dei titoli che andranno a comporre la Fase 4 del Marvel Universe. E insieme a Natalie Portman, Chris Hemsworth e Tessa Thompson, un altro voto volto potrebbe tornare in azione nel film di Taika Waititi, ovvero Jeff Goldblum nei panni del Granmaestro.

E se oltre a questa apparizione i Marvel Studios ideassero una serie dove il personaggio potrebbe far coppia con il Collezionista di Benicio Del Toro? Non sarebbe un progetto brillante e divertente da vedere?

Ulysses Klaue

black panther venom 2

Ulisse Klaue, introdotto nel MCU grazie a Avengers: Age of Ultron e ritrovato nel corso di Black Panther, ha tutte le carte in regola per gestire una serie solista in cui raccontare le fasi iniziali del commerciante di armi e le sue vecchie avventure tra atti illeciti e strategie politiche che l’hanno portato a conoscere Killmonger prima degli eventi del film ambientato in Wakanda.

Hela

Thor: Ragnarok

Dopo averla vista in azione in Thor: Ragnarok, siamo tutti d’accordo sul fatto che Hela meriterebbe più spazio nel MCU e che ci piacerebbe rivedere Cate Blanchett in scena. In fondo stiamo parlando di uno dei migliori villain dell’intero universo Marvel, forse sfruttata poco, motivo per cui sarebbe ideale dedicarle più tempo e spazio in un film dove esplorare il passato della Dea della Morte e il suo percorso di vendetta contro Asgard.

Leggi anche – 10 possibili villain per il futuro del MCU

Fonte: Screenrant

Motherless Brooklyn, intervista a Edward Norton e Gugu Mbatha-Raw

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In occasione della Festa del Cinema di Roma, Cinefilos.it ha intervistato Edward Norton e Gugu Mbatha-Raw, arrivati nella capitale a presentare Motherless Brooklyn – I segreti di una città, film d’apertura della 14° edizione della manifestazione.

Ecco di seguito il video:

Motherless Brooklyn – I segreti di una città, leggi la recensione

“Sono un attore avido – ha dichiarato Norton per spiegare la sua caparbietà a voler portare al cinema quella storia – ho visto un buon ruolo per me. Non sono così comuni e ho voluto continuare a lavorarci. Il personaggio è memorabile, e una volta deciso di aprire il testo anche alla città, inglobando la New York degli anni ’50, è stato tutto molto complesso. È una città che amo, ci vivo da 30 anni, ma ci sono anche tante cose che non funzionano. Ho fuso il romanzo, il personaggio e questo aspetto della storia, il risultato è stato complicato da gestire.”

Durante un’indagine particolarmente spinosa, il capo e mentore, nonché grande amico di Lionel Essrog, Frank Minna, muore, ucciso da misteriosi personaggi che tramano nell’ombra. La sete di vendetta e l’esigenza di scoprire la verità mettono Lionel a contatto con un caso di corruzione estesissimo, che arriva fino ai vertici della politica cittadina, nel momento in cui New York si sta espandendo, e il fumo degli anni ’50 si dirada per fare spazio alla luce della modernità.

Avengers: Endgame, la scena alternativa della reunion tra Tony e Peter

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La lunga chiacchierata del montatore di Avengers: Endgame Jeff Ford con Slashfilm ha rivelato una serie di dettagli inediti su scene eliminate e versioni alternative di momenti visti sul grande schermo nel cinecomic che ha chiuso la Infinity Saga lo scorso aprile, scrivendo una nuova pagina della storia dell’intrattenimento. Tra questi sembra molto interessante il diverso approccio alla scena della reunion tra Iron Man e Spider-Man, separatosi dopo la battaglia su Titano in Infinity War e insieme in quella finale di Endgame contro Thanos.

E da quanto dichiarato da Ford, la versione originale di quel sentito abbraccio prevedeva uno sviluppo differente e girato più volte nel corso della produzione:

La prima volta che l’abbiamo girato, Peter e Tony si riunivano e Pepper era nelle vicinanze, con Tony che dicesa “Uh, Peter, conosci Pepper?”, e il ragazzo che rispondeva “Piacere di conoscerti!”. È uno di quei folli incontri che accadono nel mezzo di una rissa. Si abbracciavano, ma quel gesto aveva un che di fortuito, come se si fossero imbattuti in un aeroporto o qualcosa del genere. Entrambi gli attori erano fantastici nella scena, ma all’epoca non sapevamo quanto fosse stata potente la reazione del pubblico di fronte alla scomparsa di Peter in Infinity War…quindi abbiamo deciso di provare un’altra versione, che sottolineasse l’importanza di quella reunion alla luce di ciò che era accaduto nel film precedente“.

Nel MCU il rapporto tra Tony Stark e Peter Parker ha un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio Ben. Allo stesso modo, in Avengers: Endgame, Peter si confronta con la morte del suo mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura chiave per il suo percorso di realizzazione personale, e come abbiamo visto in Far From Home, superare il lutto non è affatto facile…

Avengers: Endgame, ecco le varie versioni della scena finale di Tony

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Fonte: Slash Film

Servant: la nuova serie prodotta da M. Night Shyamalan

Servant: la nuova serie prodotta da M. Night Shyamalan

Servant è l’attesa nuova serie tv thriller psicologiche americane creata e scritta da Tony Basgallop per la piattaforma Applet TV+. La serie è diretta e prodotta esecutivamente da nientemeno che M. Night Shyamalan, il regista autore di enormi successi di critica e di pubblico quali Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable e non ultimo GLASS.

Protagonisti dello show saranno tra gli altri l’attrice Lauren Ambrose nel ruolo di Dorothy Turner e l’attore Toby Kebbell nel ruolo di Sean Turner. Nel ruolo ricorrente di Julian Pearce troviamo anche Rupert Grint. La serie tv è stata rinnovata per altre due stagioni. Per sapere di più sulla seconda stagione e sulla terza stagione in arrivo nel 2021.

Servant: streaming e data di uscita

La serie tv debutterà in tutto il mondo il 28 Novembre. Servant in streaming sarà disponibile contestualmente su AppleTv+, il nuovo servizio streaming lanciato il 1 Novembre da colosso di Cupertino.

La prima stagione sarà di 10 episodio. Il primo episodio si intitola “Reborn” ed è diretto da  M. Night Shyamalan. Il secondo episodio si intitola “Wood”, mentre il terzo si intitola “Bear”. Tutti e tre gli episodi debutteranno il 28 Novembre. L’episodio quattro, cinque e sei si intitolano rispettivamente “Cricket”, “Rain” e “Haggis” e debutteranno il 5 Dicembre il 12 Dicembre e il 19 Dicembre.

L’episodio sette, otto e nove invece si intitolano rispettivamente “Boba”, “Jericho” e “Balloon”; quest’ultmo è diretto ancora da M. Night Shyamalan. Gli episodi debutteranno rispettivamente 26 Dicembre, 2 Gennzio 200 e 9 Gennaio 2020. L’ultimo episodio invece si intitolerà “Eel” e debutterà il 16 Gennaio 2020.

Servant è stata già rinnovata per la seconda stagione che avrà altri dieci episodi di 30 minuti che dovrebbero debuttare verso la fine del 2020.

Servant streaming episodi

Servant: trailer

Servant: trama

La serie segue i genitori Dorothy e Sean Turner,  una coppia di Filadelfia in lutto dopo un’indicibile tragedia che ha portato alla morte del loro piccolo bambino. Il trauma crea una spaccatura nel loro matrimonio che tentano di risanare con l’acquisto di una bambola molto realistica per cercare di sopperire il dolore e la mancanza del proprio bambino. La coppia assume anche un giovane tata Leanne per aiutare a prendersi cura del loro bambino appena nato. Col passare del tempo, diventa chiaro che “le cose non sono esattamente come sembrano e la cosa sembra aver apre le porte a una forza misteriosa che entra nella loro casa.

In Servant protagonisti sono Lauren Ambrose nel ruolo di Dorothy Turner (nata Pearce), una giornalista televisiva locale, madre recentemente in lutto e moglie di Sean. Toby Kebbell nei panni di Sean Turner, uno chef consulente casalingo, padre e marito di Dorothy recentemente defunti. Nell Tiger Free come Leanne Grayson, una giovane tata misteriosa del Wisconsin assunta dai Turner e Rupert Grint nei panni di Julian Pearce, fratello di Dorothy e cognato di Sean.

Gli episodi della prima stagione di Servant

  • Nel primo episodio che si intitola “Reborn” la giovane tata Leanne viene assunta per prendersi cura del piccolo Jericho. Ma non tutto è come sembra.
  • Nel secondo episodio che si intitola “Wood” mentre Leanne si sistema, Sean teme che Dorothy e Jericho non siano in buone mani.
  • Nel terzo episodio che si intitola “Eel” Sean recluta il fratello di Dorothy, Julian, per monitorare la sua relazione con Leanne.
  • Nel quarto episodio che si intitola “Bear” Leanne disobbedisce a un ordine e scopre perché Sean è così protettivo nei confronti del piccolo Jericho.
  • Nel quinto episodio che si intitola “Cricket” con Dorothy e Sean andati per la giornata, Leanne fa un nuovo amico.
  • Nel sesto episodio che si intitola “Rain” lo strano zio di Leanne arriva all’improvviso; Dorothy combatte per mantenere la sua tata.
  • Nel settimo episodio che si intitola “Haggis” Dorothy organizza una cena tesa. Sean affida a Leanne il compito di mantenere un segreto.
  • Nell’ottavo episodio che si intitola “Boba” Julian è costretto a rivivere un oscuro ricordo durante una notte di babysitter.
  • Nel nono episodio che si intitola “Jericho” Leanne recita a Dorothy dopo aver appreso la verità sul piccolo Jericho.
  • Nel decimo episodio che si intitola “Balloon” Dopo il battesimo di Gerico, ospiti non invitati costringono a decisioni difficili.

Curiosità sulla serie tv:

Il 27 febbraio 2018, è stato annunciato che Apple aveva dato alla produzione un ordine in serie per una prima stagione composta da dieci episodi. La serie è stata creata da Tony Basgallop, che ha anche scritto per la serie e la produzione esecutiva insieme a M. Night Shyamalan , Ashwin Rajan, Jason Blumenthal, Todd Black e Steve Tisch. Le società di produzione coinvolte nello spettacolo includeranno Blinding Edge Pictures.

Il 22 agosto 2018, è stato annunciato che Lauren Ambrose e Nell Tiger Free erano stati scelti per ruoli da protagonista. Il 30 novembre 2018, è stato riferito che Rupert Grint si era unito al cast principale. Il 4 dicembre 2018, è stato annunciato che Toby Kebbell era stato scelto per un ruolo da protagonista.

James Dean torna al cinema grazie alla CGI in Finding Jack

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James Dean torna al cinema grazie alla CGI in Finding Jack

James Dean tornerà al cinema grazie alla CGI  in Finding Jack, dramma ambientato durante la guerra del Vietman diretto da Anton Ernst e Tati Golykh. L’attore, morto  nel 1955 all’età di 24 anni in seguito ad un incidente d’auto reciterà di nuovo sul grande schermo nel progetto finanziato dalla neonata Magic City Films, recentemente lanciata dai due cineasti, che di recente ha ottenuto i diritti di sfruttamento dell’immagine di Dean dalla sua famiglia.

Scritto da Maria Sova e adattamento del romanzo di Gareth Crocker, Finding Jack racconta le vicende di oltre 10.000 unità canine abbandonate nel corso del conflitto ed è stato descritto come un viaggio emozionante sull’amicizia e l’amore in circostanze disperate. Dean, o meglio, la sua versione digitale, interpreterà un piccolo ruolo.

Abbiamo cercato in lungo e in largo l’attore perfetto per Rogan, che ha un arco narrativo molto complesso, e dopo mesi di ricerca abbiamo deciso che l’unico poteva essere James Dean” ha dichiarato Ernst. “Siamo davvero onorati che la sua famiglia abbia deciso di sostenerci, e prenderemo ogni precauzione per assicurarci che l’eredità di una delle star cinematografiche più importanti di sempre rimanga intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film, un film che non è mai riuscito a fare. E non vogliamo deludere i suoi fan.

L’Hollywood Reporter, che ha riportato la notizia, spiega inoltre che la performance di Dean sarà interamente ricostruita una formula di CGI “full body” utilizzando filmati e foto reali applicata ad un attore in carne e ossa. Per quanto riguarda la produzione, i lavori dovrebbero iniziare il 17 novembre, con l’obiettivo di partire con le riprese nel 2020.

Questo progetto apre una serie di nuove opportunità, come riportare al cinema alcuni interpreti che non sono più con noi“, ha detto Mark Roesler, CEO di CMG Worldwide, che rappresenta la famiglia di Dean insieme a oltre 1.700 personaggi dello spettacolo, dello sport e della musica, tra cui artisti del calibro di Burt Reynolds, Christopher Reeve, Ingrid Bergman, Neil Armstrong, Bette Davis e Jack Lemmon.

James Dean: 10 cose che non sai sull’attore

Fonte: THR

Doctor Sleep: per Stephen King redime tutto ciò che ha odiato di Shining

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L’insoddisfazione di Stephen King nei confronti dell’adattamento cinematografico di Shining firmato da Stanley Kubrick nel 1980 è nota a tutti, con lo scrittore che aveva descritto l’opera del regista “senza alcun senso di investimento emotivo nella famiglia, certamente bello da vedere con set meravigliosi e sequenze riprese con la Steadicam, praticamente una Cadillac senza motore, e non puoi far nulla tranne che ammirarla come una scultura“. Lo stesso non si può dire di Doctor Sleep, sequel di Shining ora nelle sale diretto da Mike Flanagan e tratto dall’omonimo libro di King, che a quanto pare sembra aver centrato le aspettative.

A rivelarlo è proprio l’autore americano in un’intervista con Entertainment Weekly, dove si è parlato del progetto, dei paragoni con il testo originale e delle differenze tra l’approccio di Kubrick e quello di Flanagan:

Ho letto con molta attenzione la sceneggiatura script di questo film, perché ovviamente volevo fare un buon lavoro col sequel visto che le persone conoscono bene il libro di Shining e non avevo intenzione di fare dei casini. Mi sono piaciuti tutti i film di Mike Flanagan, con cui ho già collaborato per Il Gioco di Gerald. Ergo, ho letto lo script con molta, moltissima attenzione e mi sono ritrovato a pensare che da questo momento tutto quello che ho sempre disprezzato della versione di Shining realizzata da Stanley Kubrick è redento”.

Non voglio addentrarmi nella questione di quanto sia o meno importante il film di Kubrick e di quelli che sono i miei sentimenti a riguardo” ha continuato King, “Ma tutto quello che voglio dire è che Mike ha preso il mio materiale e ha creato una storia sensazionale e il pubblico che lo vedrà lo amerà come me. E lo farà proprio perché è riuscito a prendere il mio romanzo, Doctor Sleep, e a saldarlo in qualche maniera senza soluzione di continuità con lo Shining di Stanley Kubrick.

Doctor Sleep: i dettagli sul cast e i personaggi

Di seguito la sinossi di Doctor Sleep:

Ancora irrimediabilmente segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la “luccicanza”. Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità.

Nel cast di Doctor Sleep Ewan McGregor nel ruolo di Dan Torrance, Rebecca Ferguson in quello di Rose Cilindro, e Kyliegh Curran, al suo debutto in un lungometraggio, nel ruolo di Abra, insieme a Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff Curtis. L’uscita nelle sale è fissata al 31 ottobre 2019.

 

Fonte: EW

Avengers: Endgame, le scene eliminate con Ant-Man, Wasp e Black Panther

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Intervistato da Slash Film, il montatore di Avengers: Endgame Jeff Ford ha rivelato l’esistenza di due scene eliminate che avrebbero visto protagonisti Scott Lang e Hope Van Dyne, aka Ant-Man e Wasp, e Black Panther. Per quanto riguarda la coppia di eroi (che presto rivedremo in Ant-Man 3, terzo capitolo annunciato pochi giorni fa), lo spettatore avrebbe assistito ad un dialogo inedito all’interno del furgone dove la missione era cercare di collegare tutti i fili con la radio che, una volta accesa, avrebbe fatto partire la sigla di Partridge Family: “Gli Outriders all’attacco sarebbero saltati in aria, e ho sempre pensato che fosse divertente che questi mostri sentissero la canzone mentre si dirigevano verso il furgone“, ha raccontato Ford.

È come se quella musica li avesse fatti esplodere, e in una scena avremmo visto un Outrider che sbirciava dal finestrino pensando che fosse gradevole, tuttavia abbiamo capito che non era un dettaglio necessario e si è optato per il taglio. Inoltre, si trattava di una sequenza incredibilmente costosa“.

Avengers: Endgame, il primo Iron Man aveva anticipato la fine dell’eroe

L’altra sequenza eliminata in sala di montaggio avrebbe visto un combattimento prolungato tra tra T’Challa aka Black Panther e il servo di Thanos, Ebony Maw.

Ricordo che avevamo una scena molto più elaborata con lo scagnozzo di Thanos e lo scontro più lungo con Black Panther, ma abbiamo deciso di eliminarla perché quando gli eroi attraversano i portali, è come idealmente introducessero tutti personaggi nella storia, quindi un altro sguardo su T’Challa e Maw ci avrebbe distratti da quella storia che stavamo raccontando“.

Considerando la portata della battaglia finale e il numero di eroi coinvolti, non sorprende che il team dei Marvel Studios abbia deciso di togliere qualche minuto superfluo dal film, ma sarebbe stato comunque interessante ammirare questi tre personaggi in azione nello spettacolo generale.

Avengers: Endgame, ecco le varie versioni della scena finale di Tony

Un anno dopo la folle corsa agli Oscar di Black Panther (il primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e Marvel Studios lanciano ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers: Endgame.

Film evento del decennio, è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima alla classifica Avatar di James Cameron.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, le scene eliminate che lo avrebbero migliorato

Fonte: Slash Film

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