La notizia è ormai ufficiale:
Bill
Murray torna nei panni del Dottor Peter Venkman in
Ghostbusters 2020, terzo capitolo del
franchise scritto e diretto da Jason Reitman in
cui rivedremo anche Dan
Aykroyd,Ernie Hudson
e Sigourney Weaver. A confermare la presenza
dell’attore nel cast è Aykroyd durante il The Greg Hill Show.
Il leader della squadra originale
degli acchiappafantasmi farà dunque la sua comparsa dopo
Ghostbusters e Ghostbusters II e il piccolo cameo
come Martin Heiss nel reboot al femminile di Paul Feig uscito nelle
sale nel 2016.
Vi ricordiamo che nel film
reciteranno anche le new entry McKenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie
Coon, Paul Rudd, Bokeem Woodbine e Celeste O’Connor e che la storia
sarà il seguito diretto dei due episodi diretti da Ivan Reitman,
senza nessun collegamento con la versione di Feig. La trama
dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista
interpretata dalla Grace, e della sua famiglia formata dalla madre
e dal fratello.
Il regista ha definito
Ghostbusters 2020 come “una lettera
d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non
credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava
pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato
questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi
fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un
pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a
formarsi“.
“Abbiamo contattato tutti gli
attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno
contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo
spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso
dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi
personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li
amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di
presentarveli“.
Tratto dal racconto Via
dall’Aspromonte, di Pietro Criaco,
Aspromonte – La terra degli ultimi è il
nuovo film del regista Mimmo
Calopresti. Interpretata da Valeria Bruni
Tedeschi, Marcello Fonte,
Francesco Colella, Marco Leonardi
e Sergio
Rubini, la pellicola è ambientata ad Africo, paesino
arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, alla fine degli
anni ’50. Qui, isolati dal resto del mondo, gli abitanti in preda
alla frustrazione decidono di costruire da sé una strada che li
metta in contatto con le realtà circostanti.
In sala dal 21 novembre, il film è
prodotto da Fulvio e Federica
Lucisano, che tanto desideravano realizzare questa storia.
Presentato in anteprima a Roma, il film è poi stato raccontato dai
suoi protagonisti e dallo stesso Calopresti, che ha aperto la
conferenza stampa.
“Credo che questo sia un film
particolarmente attuale. – esordisce Calopresti – Ma
non in modo voluto o ricercato. Quando lessi il racconto di Criaco
capii che era una buona storia da raccontare. La portai a Fulvio
Lucisano, il quale si dichiarò entusiasta all’idea di poter
realizzare un film sulla terra delle sue origini. Realizzando il
film ci siamo resi conto di quanto sia una storia attuale anche
oggi, e penso che forse in fondo la storia non fa che ripetersi, e
ogni epoca ha i suoi personaggi in cerca di riscatto. Insomma,
l’attualità del film l’ha fatta il film stesso.”
“È un racconto del sud, –
prosegue il regista nel raccontare il film – del suo orgoglio,
della forza della sua identità che diventa prigione, della
grandiosa bellezza della sua natura che si intreccia con la miseria
delle condizioni di vita, del suo isolamento e del sogno disperato
dei suoi abitanti di far parte di un mondo più grande. È il
racconto dell’impossibilità di un riscatto collettivo, della
condanna all’abbandono e all’emigrazione come unica possibilità di
rinascita.”
“Per quanto mi
riguarda, non volevo apparire nel film, – afferma poi
Fulvio Lucisano, il quale compare nelle scene
finali del film – ma Mimmo ha insistito tanto. Mia nonna era
dell’Aspromonte, e ho sempre sentito un forte richiamo nei
confronti di quella terra, che racchiude le mie origini. Quando
Mimmo mi portò il racconto da cui è tratto, capii che doveva
diventare un film, e devo davvero ringraziarlo. Lui, gli attori,
Rai Cinema… senza di loro tutto ciò non sarebbe stato
possibile.”
Il film si apre parlando dei sogni,
e della loro importanza nella vita di ognuno di noi. Un tema che il
regista ci ha tenuto a ribadire affermando che “abbiamo bisogno
di sognare, che i nostri sogni non vengano infranti. Ed è
altrettanto importante realizzarli, renderli concreti, farli uscire
da noi e trovare compimento nel mondo.”
“Per fortuna sognare è
gratis – esordisce Marcello Fonte – e non
c’è cosa più forte. Sognare è davvero il primo passo per un
cambiamento per noi e per il mondo che ci circonda.”
Tra i protagonisti del film vi è
l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, nel ruolo della
maestra Giulia, arrivata ad Africo dal Nord Italia. “Il mio
personaggio è un personaggio solo, e a me piace la solitudine,
l’infelicità. – afferma l’attrice – Credo che questi
stati d’animo ci permettano di diventare ricettivi nei confronti di
chi è intorno a noi. Ci permettono di dare agli altri, sperando di
poterci sentire meglio noi stessi.”
“Il passato del
mio personaggio non viene spiegato, quindi ho provato a immaginare
io cosa potesse esserle successo. – continua la Tedeschi –
Devo dire che l’immaginazione è sempre stato il mio punto
forte. In passato ho lavorato come maestra, quando avevo tra i 6 e
i 9 anni, e ogni pomeriggio insegnavo le principali materie
scolastiche alle mie bambole. Ritrovarmi ora a ricoprire nuovamente
il ruolo di insegnante mi ha rigettato in quel mio mondo
immaginario, e anche in questo caso l’immaginazione mi ha aiutato
molto.”
Marcello Fonte
interpreta invece il poeta del paesino, personaggio stravagante e
costantemente curioso. “Qui non parlo ai cani, ma ad altri
animali: gli uomini. – dichiara Fonte – Senza
istruzione, senza libertà non si può essere che bestie. Il mio
personaggio è invece libero nella prigionia. Riesce ad essere una
guida per gli altri. È la bocca della verità, e cerca di far
progredire gli altri, di non lasciarli nello stato brado. È
costantemente curioso, desideroso di imparare.”
Ulteriore spunto di riflessione sul
film è fornito, in conclusione dagli attori Francesco
Colella e Sergio Rubini, rispettivamente
il leader del paesino di nome Peppe, e il malavitoso Don Totò.
“Personalmente penso che la storia sia emblematica. –
afferma Colella – Può davvero essere ambientata ovunque. Lo
ammetto, sono innamorato di questo film, è dotato di grande
innocenza e tenerezza nel raccontare una comunità che cerca di
risollevarsi dalla povertà. Incarna un’utopia. La comunità di
Africo può essere ovunque. Oggi certe situazioni di povertà vengono
bistrattate, mentre questo film cerca di far apprendere i
sentimenti verso gli ultimi.”
“Anche io trovo che questo film
sia molto attuale, – conclude Rubini – ed è un’attualità
che si può ritrovare non solo nel sud ma in qualunque altro luogo.
In un momento in cui nel mondo vanno di moda i muri, questa
comunità cerca di aprirsi al nuovo con una strada. Spero che anche
il film trovi la sua, e possa toccare l’animo degli
spettatori.”
Occhio di Falco è
l’unico dei sei Vendicatori originali a non aver ottenuto il suo
film solista, ma come sappiamo sarà presto protagonista di una
serie tv che arriverà su Disney + nei prossimi anni. Tuttavia il
piano iniziale dei Marvel Studios prevedeva in effetti uno
standalone su Clint Barton destinato al grande schermo, e a
rivelarlo è Kevin Feige spiegando che, dopo averne
discusso con Jeremy
Renner e ottenuto il suo consenso, la produzione ha
optato per un adattamento a episodi.
Se il piccolo schermo si dimostrerà
più adatto ad accogliere le avventure dell’arciere solo il tempo
saprà dirlo, ma le aspettative sono alle stelle per questo show che
vedrà in azione anche Kate
Bishop, l’erede di Occhio di Falco nei fumetti.
Nelle ultime settimane è stato
Variety a riportare che lo studio avrebbero “puntato” la star di
Pitch Perfect e BumblebeeHailee
Steinfeld per interpretare l’eroina nella nuova serie di
Disney +. Sappiamo già che il progetto coinvolgerà anche
Jeremy Renner, aka Clint Barton nel MCU, e che la storia ruoterà
attorno al passaggio di consegne tra l’eroe e la sua erede.
La prima apparizione di Kate Bishop
nei fumetti della Marvel risale al 2005 nella run
degli Young
Avengers, quando l’eroina entra in squadra nonostante
non avesse alcun potere. Più tardi i cosiddetti “supereroi
adulti” come Iron
Man e Captain
America decidono di addestrare i giovani Vendicatori
solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto
plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli
per affrontare al meglio i propri nemici.
Lo show su Occhio di
Falco dovrebbe fare riferimento alla origin story,
approfondendo così quanto era stato escluso dai precedenti film del
MCU. A spiegarlo è il produttore
Trinh Tran: “Ho scelto di fare questa serie proprio perché non
abbiamo mai avuto la possibilità di raccontare la storia di Clint
Barton. Abbiamo visto Thor nei suoi diversi film, conosciuto i suoi
retroscena, così come Captain America e Iron Man…Tutti hanno avuto
la loro possibilità di raccontare il loro passato, tranne Clint
Barton“.
“Sono entusiasta per questo
motivo, e sono anche entusiasta del fatto che ci sia una ragazza
che vuole diventare Occhio di Falco“, ha
aggiunto Tran, alludendo ai piani sull’introduzione di Kate Bishop
nello show. “La run di Matt Fraction è assolutamente una delle
cose più sorprendenti a cui guardare. Ricordo di essermi seduto lì
a leggere pensando che fosse incredibile, e che era qualcosa che
potevamo raccontare.“
Scavare nel passato di Occhio di
Falco significa avere accesso ad una serie di personaggi come
Trickshot, il fratello cattivo dell’eroe, o
comunque giocare con le migliori avventure dei fumetti in vista del
suo futuro e probabile addio al MCU.
Il Daily Bugle ci riprova.
Il giornale annuncia la riapertura di Coney Island dopo l’attacco
“devastante” di Spider-Man (durante gli eventi di
Spider-Man: Homecoming).
Mentre il Bugle è pronto a incolpare Spider-Man per tutti i guai
del mondo, i lettori con l’occhio lungo non possono non notare che
il giornale gestito da J. Jonah Jameson non
menziona Thanos, il grande avversario che ha cancellato metà
dell’umanità con un solo schiocco di dita viola.
Durante gli eventi di Spider-Man:
Homecoming, Peter Parker ha saltato il ballo
della scuola, per intervenire in una rapina in corso ad alta quota.
Come risultato del suo confronto con Adrian Toomes
(Avvoltoio), un grande aereo si è schiantato a Coney
Island. La ricaduta di quell’evento non è stata affrontata negli
eventi di Spider-Man:
Far From Home. Tuttavia, la quella avventura di
Spider-Man si è conclusa con un inaspettato cliffhanger, per
gentile concessione del Daily Bugle, che ha pubblicato un video
postumo di Mysterio / Quentin Beck, un ex dipendente scontento di
Tony Stark. Grazie a Beck, il Daily Bugle ha diffuso anche la vera
identità di Spider-Man, scatenando l’ira del mondo su un povero
ragazzo del Queens: Peter Parker.
Nonostante il fatto che Coney Island
abbia effettivamente subito danni enormi durante il combattimento
di Spider-Man contro Avvoltoio, il Bugle
non menziona il fatto che l’Uomo Ragno ha deviato l’aereo per
impedire che si schiantasse direttamente in aree più popolate
dell’isola.
Mentre il sito del Bugle
approfondisce i dettagli sui danni collaterali causati da
Spider-Man, la pura devastazione di Thanos inflitta durante gli
eventi di Avengers:
Infinity War e Avengers: Endgame non viene
menzionata affatto. Dopotutto, il fatto che Coney Island abbia
impiegato otto lunghi anni per riaprire dopo “l’attacco” di
Spider-Man ha probabilmente a che fare con metà della popolazione
mondiale che scompare nel nulla. La ricostruzione di un quartiere
iconico di New York richiederebbe moltissimo tempo se metà degli
abitanti della città sparisse per cinque anni. Da quel punto di
vista, un incidente aereo con zero vittime è uno strano obiettivo
su cui focalizzarsi dopo che un alieno ha letteralmente spazzato
via metà della popolazione umana. Ma, naturalmente, il Daily Bugle
è focalizzato su un solo “vero” cattivo:
“Coney Island ha riaperto le sue
porte storiche oggi, anni dopo che un devastante attacco di
Spider-Man ha costretto il parco e la spiaggia adiacente a chiudere
al pubblico. Questo resiliente quartiere di Brooklyn ha assunto un
volto coraggioso dopo l’attacco provocato dal lancia ragnatele, in
cui un aereo si è schiantato contro il parco divertimenti per
famiglie, durante la notte.”
Sebbene il sito Web del Daily
Bugle sia solo uno stratagemma di viral marketing per
mantenere i fan coinvolti fino all’uscita del prossimo film di
Spider-Man, è una visione satirica piuttosto interessante del
giornalismo sensazionalista.
Anche se la maggior parte dei
cittadini della Terra era pienamente a conoscenza dei sacrifici dei
Vendicatori per riportare il mondo in equilibrio dopo gli eventi di
Avengers: Endgame, il Daily Bugle
dimostra che anche nel MCU esistono notizie false. Non
sorprenderebbe nessuno, dunque, se il prossimo numero del Bugle
vedesse in prima pagina una vera e propria fake news che incolpa lo
stesso Spider-Man della scomparsa di metà
della popolazione terrestre!
Il nome dell’attore non era
inizialmente nella lista della lista “For Your
Consideration” della Casa di Topolino, nonostante il grande
consenso, non solo dei fan ma anche degli esperti, ottenuto dopo
l’uscita del film diretto da Joe e Anthony Russo
lo scorso aprile. Quella decisione aveva sorpreso molti dei suoi
sostenitori, che hanno accusato lo studio di non riconoscere il
talento e l’impegno di un attore che ha consegnato alla storia un
personaggio, nell’arco narrativo di dieci anni, con incredibile
efficacia e dedizione.
Iron Man
di Downey diretto da Jon Favreau ha dato il via,
nel 2008, al MCU. Dopo aver interpretato
brillantemente l’industriale carismatico nel primo film, ha
continuato a riprendere il ruolo altre 10 volte incluso il suo
cameo nella scena post credits di Incredible
Hulk. Alla fine ha appeso il suo completo da
supereroe al chiodo in Endgame dove ha
probabilmente offerto la sua migliore performance nei panni di
Stark. Quindi, naturalmente, gli spettatori si aspettavano che la
Disney inserisse il suo nome nella lista “For Your
Consideration”. Ora, dopo settimane dall’inizio della loro
campagna, è confermato che lo studio sta effettivamente spingendo
il suo nome per una nomination come miglior attore non
protagonista.
Dal sito ufficiale dei Disney Studios Awards è
riportato l’elenco completo della selezione “For Your
Consideration” della Casa di Topolino per Endgame. Mentre la
maggior parte delle informazioni sulla pagina è stata
precedentemente divulgata al pubblico, la società svela anche le
sue puntate sugli attori, tutti ovviamente candidati a una
nomination nella categoria non protagonista. È interessante notare
che RDJ non è l’unico; è affiancato da Chris Evans, Mark
Ruffalo, Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Josh Brolin, Paul
Rudd e Don Cheadle. Nel frattempo, Disney
ha anche diverse candidate per la corrispondente categoria
femminile: Scarlett Johansson, Gwyneth Paltrow, Zoe
Saldana, Karen Gillan e Brie Larson.
Nonostante l’affollamento, è normale
che forse soltanto Robert Downey Jr. ha effettivamente una
possibilità di essere preso in considerazione dall’Academy,
dopotutto l’attore non è nuovo alla pratica, visto che vanta già
due nomination: per Chaplin (miglior
attore, 1992) e Tropic Thunder (miglior
attore non protagonista, 2008). Entrambe le volte ha perso, però,
visto che i premi andarono ad Al Pacino e
Heath Ledger.
Inoltre, la scelta di proporre
Downey nella categoria “non protagonista” può essere vista come una
strategia da studio per dargli una migliore possibilità di ottenere
una nomination all’Oscar considerando che la corsa al migliore
protagonista, quest’anno, è estremamente serrata. Trai contendenti
di quest’anno infatti ci sono: Joaquin Phoenix per
Joker, Robert De Niro per
The
Irishman, Leonardo DiCaprio per
OnceC’era una volta a Hollywood
e Taron Egerton per
Rocketman.
Tutti i film del MCU hanno fatto un ottimo
lavoro nel dare vita ai personaggi dei personaggi, rispettando le
qualità delle controparti originale sfruttando il carisma di attori
come Chris Evans, Chris Hemsworth
eRobert Downey
Jr. Questo non significa che nell’universo
Marvel alcuni eroi e
villain abbiano ottenuto una rappresentazione davvero degna del
loro nome.
Ma quali sono stati i protagonisti
“sprecati” che non hanno ancora avuto giustizia sul piccolo e
grande schermo?
Quicksilver
Finora il pubblico ha
potuto ammirare due versioni di Quicksilver sul grande
schermo, ovvero quella di Aaron Taylor Johnson nel MCU (in Avengers: Age of
Ultron) e quella di Evan
Peters nella nuova trilogia di X-Men. Entrambi
riusciti ma solo in parte, non hanno restituito tutta la
complessità dell’originale e la storia dei fumetti che lo lega a
Magneto.
Iron Fist
Netflix ha fatto un discreto lavoro per quanto
riguarda le trasposizioni di Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage,
ma lo stesso non si può dire di Iron Fist, la più
debole delle quattro serie lanciate sulla piattaforma streaming.
Forse Finn Jones non era il volto che i fan
sognavano, o forse le intenzioni – seppure nobili – si sono
scontrate con una mancanza evidente di idee.
Fantastici Quattro
La Fox ha sprecato non una,
ma ben due possibilità per adattare al meglio le storie dei
Fantastici
Quattro sul grande schermo. Per molti la prima è da
considerare parzialmente riuscita, ma non perfetta, mentre la
seconda ad opera di Josh Trank ha sbagliato su qualsiasi fronte.
Speriamo che i Marvel Studios
riescano a fare di meglio portando la famiglia di supereroi alle
vette che merita…
Inhumans
La ABC ha
totalmente fallito nel tentativo di portare sul piccolo schermo gli
Inumani, ma diverse fonti sostengono che
i Marvel Studios sono al lavoro per portarli
nella serie di Disney + su Ms.
Marvel, o meglio, due personaggi che rispondono
al nome di Black Bolt e Maximus. I rumor dicono che Vin Diesel
potrebbe interpretare Blackagar Boltagon aka Black Bolt e
Aaron Taylor Johnson suo fratello Maximus.
Silver Surfer
L’adattamento di Silver
Surfer in Fantastici Quattro 2 aveva regalato
al pubblico un fantastico design di animazione e la performance
convincente di Doug Jones, tuttavia la sensazione è che il
personaggio debba ancora ottenere una degna rappresentazione al
cinema.
Per quanto riguarda Silver Surfer,
a febbraio 2018 era stato l’Hollywood Reporter a confermare
che Brian K. Vaughn, fumettista e
sceneggiatore sia per Marvel che DC, avrebbe curato lo
script di questo progetto. In realtà sono anni che si parla di
un possibile cinecomic sul personaggio “più filosofico” dei
fumetti Marvel, e non se ne è fatto
nulla…
Dottor Destino
Sono quattro, finora, le
apparizioni cinematografiche di Victor Von Doom, aka Dottor
Destino, signore e monarca di Latveria e arcinemico
dei Fantastici Quattro: la prima, nel 1994, poi due nei due
capitoli diretti da Tim Story sulla famiglia Marvel (dove a interpretarlo era
Julian McMahon) e infine l’ultima nel fallimentare
tentativo di Josh Trank del 2015, da molti
definitiva come la versione più imbarazzante. Forse è arrivato il
momento di rendere giustizia a questo grande villain dei fumetti,
magari introducendolo nel MCU come erede di Thanos…
Gambit
C’è poco di davvero
memorabile in X-Men Origins: Wolverine, forse solo
l’interpretazione di Liev Schreiber nei panni di Sabretooth, e di
certo i fan non ricorderanno il ritratto di Gambit
di Taylor Kitsch. Completamente sprecato dal franchise, il
personaggio potrebbe tornare al cinema grazie al progetto che vede
coinvolto Channing
Tatum.
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
dovrebbe esserci ancora una speranza per il mutante creato da Chris
Claremont e Jim Lee nel 1990 (esordì sulle pagine di Uncanny
X-Men n.226), e a suggerirlo è stato di
recente Simon Kinberg, produttore e regista di Dark
Phoenix.
Emma Frost
Passiamo ad un altro
personaggio “sprecato” dal franchise sugli X-Men, ovvero
Emma Frost, apparsa è apparsa nei film di
X-Men: L’inizio del 2011 senza esplorare
granché della sua interessante origine nei fumetti. La regina del
Club Infernale interpretata da January
Jones avrà anche rispettato i canoni di bellezza e
sensualità della controparte, ma ha perso per strada tutto il
fascino della mutante in grado di trasformare il suo intero corpo
in diamante organico.
Doc Samson
Doc Samson
è apparso brevemente in L’incredibile
Hulk, secondo titolo in ordine di uscita del
MCU, senza onorare però il vero Dr.
Leonard Samson amatissimo dai lettori dei fumetti, scienziato
brillante e supereroe contraddistinto dalla forza sovrumana e dalla
caratteristica capigliatura verde, ottenute esponendosi
volontariamente a un dosaggio di raggi gamma. Purtroppo non si è
andato oltre la semplice citazione, senza approfondire nei
successivi film la sua storia.
Ghost Rider
Grande fan del fumetto,
Nicolas
Cage ha interpretato Ghost
Rider nei due adattamenti cinematografici dedicati a
Johnny Blaze, entrambi bocciati dalla critica e non particolarmente
amati dai fan del personaggio originale. Per alcuni la
trasposizione migliore è arrivata nella serie Agents of
S.H.I.E.L.D., ma resta ancora lontano dalla rappresentazione
che meriterebbe e che renderebbe onore alla sua complessità.
J.J. Abrams è
riuscito a ricavare soltanto otto minuti di riprese inutilizzate
dal girato de Il Risveglio della Forza,
da utilizzare in Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker allo scopo di riportare Carrie
Fisher sullo schermo, nei panni della Principessa Leia,
senza avvalersi di tecniche digitali.
In quanto una delle star originali
del franchise di George Lucas, la scomparsa di Fisher nel 2016 è
stata un duro colpo per la famiglia, gli amici, i fan, ma anche per
la famiglia allargata di Star Wars. Fisher aveva già completato le
riprese di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi prima di morire, ma naturalmente la sua
presenza era prevista nell’Episodio 9, cosa che invece non era
stata prevista per Harrison Ford, il cui
personaggio muore ne Il Risveglio della Forza, e per il Luke
Skywalker di Mark Hamill, che invece si “unisce
alla Forza” alla fine dell’Episodio VIII.
Lucasfilm ha deciso di non
sostituire il ruolo di Leia né di ricrearla digitalmente (come
accaduto per la versione giovare della principessa in
Rogue One: A Star Wars
Story), ma di utilizzare filmati scartati da
Star Wars: Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi
Jedi. Da quando è stata presa questa decisione, i fan
si sono chiesti quale ruolo Leia potesse realisticamente svolgere
nella conclusione della saga degli Skywalker. Nei trailer già in
circolazione l’abbiamo vista soltanto in due scene, e la sua
presenza limitata nel marketing sembra rispecchiare un ruolo
ridotto anche nel film. Ma dopotutto non potevamo certo aspettarci
un ruolo da protagonista ricreato con “filmati di
scarto”.
Parlando con Yahoo, il fratello di
Carrie, Todd Fisher, ha rivelato quanto materiale
ha effettivamente potuto utilizzare Abrams per realizzare il ruolo
di Leia in L’Ascesa di Skywalker. Secondo
suo fratello, i creatori del film hanno avuto solo otto minuti con
cui lavorare: “Avevano otto minuti di riprese. Hanno preso ogni
fotogramma e l’hanno analizzato… e poi lo hanno retroingegnerizzato
e [inserito] nella storia nel modo giusto. È stata una specie di
magia”.
Il risultato sarà sicuramente
diverso dal progetto di partenza, che voleva addirittura che fosse
Leia l’ultima jedi del
titolo dell’Episodio VIII, tuttavia è quanto di meglio possiamo
aspettarci, soprattutto perché rivedremo il personaggio
interpretato da Carrie Fisher e non digitalizzato.
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019. Nel
cast Daisy Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Joker
il film, Jokerla maschera, Joker
l’origine, Joker il
fumetto. Se n’è parlato in tutte le maniere e da tutte le
prospettive del film di Todd Philips, con un
Joaquin Phoenix in stato di grazia. Un
film capace di avere un effetto sulla realtà, un’indagine sociale
sui reietti e sulla gestione del potere, anche da parte delle masse
arrabbiate e scontente.
Quello che però a volte sfugge è
l’estrema bellezza del film, le immagini, le inquadrature, la luce,
tutti i dettagli giusti al posto giusto. Infatti, prima di essere
un film violento, educativo o ammonitorio, triste, sconvolgente e
coinvolgente, importante e (anche) necessario, Joker
è un film esteticamente magnifico.
Di seguito, ecco alcuni scatti dal
backstage del film, che ne rimarcano proprio l’aspetto estetico
impeccabile:
La maschera nella spazzatura. Il
simbolo di una rivolta, che diventa seconda pelle per il
protagonista e icona dietro la quale dare sfogo alla propria rabbia
contro tutti, ma anche semplicemente per liberare la bestia. La
maschera ricorda il Joker
televisivo di Romero, nonché quella indossata da Heath
Ledger nell’adrenalinico prologo de Il
Cavaliere Oscuro. Un omaggio nell’omaggio, in segnale
che, nella sua totale indipendenza creativa, Phillips ha comunque
voluto guardare al passato, reinventandolo e mettendolo al servizio
della sua storia.
Un intenso ritratto di Joaquin Phoenix durante le riprese. In molti
inneggiano a buon diritto la performance dell’attore, tuttavia c’è
da dire che mai, in nessuna occasione e persino nel film più
mainstream, Joaquin Phoenix ha consegnato una performance
meno che eccellente e che questo lavoro lo porta avanti da che
aveva 6 anni. Nel caso di Joker
, si tratta sicuramente di un ruolo impegnativo che le sue doti lo
hanno reso all’altezza di poter portare sullo schermo con un
risultato del genere.
Scene da un suicidio. Ci troviamo
nel salotto di casa Fleck e Arthur gioca a fare il gangster con la
sua pistola. Si tratta di un momento acerbo del film, in cui il
ragazzone non ha ancora oltrepassato il confine della follia,
lasciandosi completamente andare alla malattia mentale e anzi,
trovando in essa una (distorta, violenta, pericolosa) via di
salvezza. Sappiamo poi che al suicidio comincerà a preferire
l’omicidio, anche perché è una pratica ripetibile e sicuramente
perché cambia la sua prospettiva sul mondo.
Il quaderno delle battute. Un
diario, un confidente, la cosa più vicina ad un amico che Arthur
abbia mai avuto. Nel suo diario, lui riversa i suoi pensieri, i
suoi neri umori, le sue paure e anche i suoi tentativi di diventare
uno stand up comedian. Un sogno che presto assumerà una sfumatura
impensata ma liberatoria. La commedia che lui voleva portare nel
mondo è in realtà la tragedia del mondo stesso, e lui cambia
soltanto il suo modo di vedere giusto e sbagliato, bianco e
nero.
Non Ridere. Quando viene
licenziato, Arthur abbandona, amareggiato nonostante la risata
isterica, il posto di lavoro e cancella rabbiosamente parte del
cartello che campeggia sulle scale d’uscita del posto. Un cambio di
prospettiva, forse l’inizio, il primo scroscio d’acqua che penetra
attraverso la diga della sua mente, che sta andando in frantumi e
che crollerà sotto il peso della solitudine e della terribile
verità che apprenderà su se stesso e sulle sue origini.
Il potere di un simbolo. Lo vediamo
anche nella nostra società, dal comandante Carola,
all’ambientalista Greta: il mondo ha bisogno di un simbolo dietro
cui unirsi per sentirsi spronato a seguire le cause che contano.
Così, i poveri, i reietti di Gotham si uniscono dietro al simbolo
del Clown, personaggio misterioso che ha tolto la vita a tre
impiegati della Wayne Enterprise, tre persone privilegiate, ricche,
tre di quelli che succhiano via la vita dalla città e dalla
popolazione meno fortunata. Arthur non vuole diventare un simbolo,
lui non è un politico o un attivista, nonostante questo, il popolo
affamato di sogni e pieno di rabbia, lo trasforma.
Un lavoro di squadra. Risultati
come quelli di Joker
si possono raggiungere soltanto lavorando in squadra. Todd Phillips e Joaquin Phoenix hanno senza dubbio
collaborato, sia da un punto di vista professionale che da quello
umano, scavandosi dentro a vicenda e portando fuori entrambi il
massimo dall’altro. È una condizione felice ed estremamente rara.
Nello scatto in questione, i due sono stati immortalati durante le
riprese della scena alla tavola calda, dove Arthur fantastica di
portare la sua bella vicina di casa.
Il travestimento. Ancora il regista
e il suo attore all’opera. La scena è quella che vede Arthur alla
ricerca di un modo per riuscire a intercettare da solo Thomas
Wayne, così da avere chiarezza sul suo passato: è suo figlio? è
frutto dell’amore? è stato un incidente? La risposta potrebbe
spingerlo definitivamente da una parte o dall’altra della
follia.
Scrivendo il diario. Il semplice
atto di scrivere il suo diario, per Arthur, diventa un momento
molto doloroso, quasi a livello fisico, perché spinge l’uomo a
guardarsi dentro, a pescare dai suoi pensieri, dai suoi sentimenti,
dalle sue paure e dalle sue pulsioni. Mettere nero su bianco tutto
questo, lo rende inquieto, come se il gesto rendesse più vive le
sue inquietudini.
Il corpo del matto. Il lavoro
fisico di Joaquin Phoenix è stato mirabile, non soltanto
per la perdita di peso, che è una pratica comune tra gli attori in
preparazione di un ruolo, ma proprio per quello che riguarda l’aver
indossato i turbamenti e i problemi nelle contorsioni del suo
torace, nelle pieghe tra le costole, tra una vertebra e l’altra.
Phoenix ha indossato la malattia mentale come mai nessuno
prima.
Da sempre sospesa tra amore assoluto
e polemiche di vario genere, la saga di Star
Wars ha regalato al pubblico alcune delle scene più
iconiche e memorabili della storia del cinema. E ora che il
racconto sulla famiglia Skywalker volge al termine con l’uscita di
Episodio IX:
L’ascesa di Skywalker, è tempo di ripercorrere i
migliori momenti delle tre trilogie finora prodotte.
Ecco le nostre 5 preferite:
Kylo Ren e Rey nella sala del trono
di Snoke
https://www.youtube.com/watch?v=D4cugJ7JzvM
Duramente criticato dal
versante “tossico” della fanbase di Star Wars, Gli Ultimi
Jedi è in realtà uno dei capitoli più originali e
coraggiosi del franchise, scritto e diretto da Rian
Johnson, dove abbiamo potuto ammirare la spettacolare
sequenza in cui Rey e Kylo Ren, finalmente alleati, combattono
contro le guardie del Leader Supremo Snoke.
Johnson sembra omaggiare il cinema
di Akira Kurosawa prediligendo sfondi rossi e uno stile di
combattimento che si fonde con i personaggi, immersi in questa
straordinaria scenografia dove si pone fine alla vita del villain.
Semplicemente indimenticabile.
Tramonto su Tatooine
Bastano trentaquattro secondi e
l’eccezionale colonna sonora di John
Williams per suggellare la magia inconfondibile della
scena del “doppio tramonto” su Tatooine girata da George Lucas per
Una nuova
speranza, dove Luke Skywalker guarda
in lontananza l’orizzonte. È qui che inizia il viaggio del nostro
eroe, punto fermo per tutta la trilogia e per lo sviluppo della
trama.
Il ritorno di Han Solo e
Chewbacca
Torniamo alla nuova trilogia e in
particolare all’episodio che apre questo nuovo ciclo narrativo,
ovvero Il Risveglio
della Forza, che arriva in sala più di dieci anni
dopo La vendetta dei Sith. Rivedere in azione i propri
personaggi preferiti non ha prezzo, come non è paragonabile a
nessuna altra sequenza quella in cui Han Solo e Chewbacca
rimettono piede sul Millennium Falcon esclamando “Chewie, siamo
a casa“.
La rivelazione di Darth Vader
C’è un momento che la storia del
cinema contemplerà per sempre nel ricordo di quella che è
probabilmente la rivelazione più eclatante e inaspettata del
franchise: Darth
Vader, il minaccioso villain con la maschera
introdotto da George Lucas in Episodio IV, è il realtà
Anakin Skywalker, padre di Luke e Leia. Questo grande colpo di
scena arriva alla fine di L’Impero colpisce
ancora, supportato dalla performance stellare di Mark
Hamill e James Earl Jones.
Darth Maul sfida Obi Wan Kenobi e
Qui Gon Jinn
https://www.youtube.com/watch?v=Qp91xlsaKSo
Lo scontro con le spade laser tra
Darth
Maul, Obi-Wan
Kenobi e Qui Gon Jinn in
La minaccia fantasma è di gran lunga una
delle più grandi sequenze action della saga di Star Wars (se non
addirittura di tutta la storia del cinema). Insieme alla memorabile
colonna sonora di John Williams e alla coreografia di Nick Gillard,
i personaggi si muovono sulla scena con grazia ed eleganza,
ispirandosi ai film dei Samurai.
I viaggi nel tempo hanno occupato il
cuore del racconto di Avengers:
Endgame, con i Vendicatori sopravvissuti
impegnati in una corsa contro il destino per recuperare le gemme
dell’infinito prima di Thanos e salvare l’universo dalla
catastrofe, riportando in vita le vittime dello schiocco. Il Regno
Quantico diventa quindi per gli eroi come una DeLorean per Doc e
Marty McFly in Ritorno al Futuro, e a quanto pare
il cinecomic dei fratelli Russo ha espressamente omaggiato il cult
di Robert Zemeckis del 1985 (che a sua volta faceva riferimento a
Lo Squalo di Steven Spielberg) in una scena
particolare.
Ci troviamo nel terzo atto di
Endgame, durante la battaglia tra eroi e l’esercito di Thanos,
quando Rocket Raccoon sta fissando dal basso una delle gigantesche
creature volanti aizzate dal Titano Pazzo; il procione sembra ormai
spacciato fino a quando Tony Stark riesce a schioccare il guanto
dell’infinito mettendo facendo scomparire tutti gli avversari. E se
ci fate caso, la dinamica della sequenza ricorda in maniera
impressionante un momento di Ritorno al Futuro Parte
2, come ci ricorda un utente del forum Reddit nel
video che trovate di seguito.
Ovviamente il film non viene
espressamente nominato in Endgame, ma il confronto
con altre rappresentazioni cinematografiche dei viaggi nel
tempo è quasi obbligato. Che ne dite? Quanti di voi avevano
scoperto questo piccolo dettaglio?
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
Apparsa in numerosi film celebri,
l’attrice Julia Stiles si è negli anni distinta
grazie ai suoi ruoli, facendosi notare da critica e pubblico. In
attesa del ruolo che possa consacrarla definitivamente, la Stiles
non manca di cimentarsi tanto al cinema quanto in televisione.
Ecco 10 cose che non sai su
Julia Stiles.
Julia Stiles film
1. Ha recitato in celebri
film. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1996 con il
film I Love You, I Love You Not. Successivamente prende
parte a Ad occhi aperti (1998), 10 cose che odio di
te (1999), Save the Last Dance (2001) e O come
Otello (2001). L’attrice si fa poi notare interpretando il
ruolo di Nicky Parson nei film The Bourne Identity (2002),
The Bourne Supremacy (2004), The Bourne Ultimatum – Il
ritorno dello sciacallo (2007), e Jason Bourne
(2016). Tra gli altri celebri film in cui l’attrice ha recitato si
annoverano anche Mona Lisa Smile (2003), Il lato
positivo (2012), Conspiracy – La cospirazione
(2016) e Le ragazze di Wall
Street (2019), dove recita accanto a Jennifer
Lopez.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. Dopo aver partecipato ad alcuni episodi
delle serie Terra promessa (1996) e Chicago Hope
(1997), l’attrice è divenuta celebre per il ruolo di Lumen Pierce
nella quinta stagione della serie Dexter (2010). Nel 2017 recita invece come
protagonista nella serie a sfondo thriller Riviera.
3. Ha ricoperto anche i
ruoli di regista e sceneggiatrice. L’attrice è anche
autrice di cinque episodi della serie Paloma, andata in
onda tra il 2013 e il 2014. Degli episodi da lei scritti, la Stiles
ha curato anche la regia.
Julia Stiles Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 306 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei
suoi progetti da attrice.
Julia Stiles marito
5. È sposata.
L’attrice è sposata dal 2017 con l’assistente alla regia Preston J.
Cook, conosciuto nel 2015 sul set del film Go with Me.
Nell’ottobre del 2017 la coppia ha dato alla luce il primo figlio,
annunciato tramite alcune fotografie su Instagram.
Julia Stiles Heath Ledger
6. Fa fatica a riguardare
il loro film insieme. L’attrice ha recitato insieme
all’attore Heath Ledger nel film 10 cose che
odio di te. La Stiles ha dichiarato che non le piace
riguardare quel film, poiché le ricorda un periodo felice che ora
non c’è più. In seguito alla scomparsa di Ledger, l’attrice ha
ammesso di essere rimasta duramente colpita dalla cosa, tanto da
non averla ancora del tutto accettata.
Julia Stiles Dexter
7. Il suo personaggio è
stato molto apprezzato. L’attrice recita in dieci episodi
della quinta stagione della serie Dexter, lasciando la
serie all’ultimo episodio della stagione. Il personaggio fu così
apprezzato che numerosi fan e critici, seppur comprendessero
l’uscita di scena del personaggio, hanno più volte dichiarato che
avrebbero desiderato continuare a vederla all’interno della
storia.
Julia Stiles Riviera
8. È la protagonista della
serie. Dal 2017 l’attrice ricopre il ruolo di Georgina
Marjorie Clios nella serie Riviera, una curatrice d’arte
americana che cerca di scoprire la verità sulla morte del marito.
La serie è attualmente alla seconda stagione, con la terza in
produzione e prevista per il 2020.
Julia Stiles Hustlers
9. Recita nel nuovo film
con Jennifer Lopez. Nel 2019 la Stiles è tra le
protagoniste del film Hustlers, in Italia distribuito con
il titolo Le ragazze di Wall Street, dove ricopre il ruolo
di Elizabeth.
Julia Stiles età e altezza
10. Julia Stiles è nata a
New York, Stati Uniti, il 28 marzo 1981. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.
Angelina Jolie,
Gemma Chan e Brian Tyree Henry
sono stati avvistati sul set de Gli Eterni con
i rispettivi costumi di Thena, Sersi e Phastos, i personaggi che i
tre attori interpreteranno nel nuovo cinecomic targato Marvel Studios. Come previsto, la produzione
si è subito rimessa in moto dopo l’allarme bomba di
qualche giorno fa che aveva costretto l’evacuazione della troupe
alle isole Canarie insieme al cast, con la stessa Jolie e Richard
Madden.
Le immagini diffuse dal Daily Mail
che trovate qui sotto ci mostrano un panorama difficile da
identificare e un set ricostruito su una spiaggia. Nelle scorse
settimane invece avevamo già visto in azione la Jolie nei panni di
Thena e la Chan in quelli di
Sersi oltre alla costruzione della porta d’ingresso di
Babilonia (una delle location più famose dei fumetti) senza
ulteriori dettagli.
Gli Eterni,
diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard
Madden (Ikaris), Kumail Nanjiani
(Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian
Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek
(Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don
Lee (Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Abbiamo già parlato dei numerosi
easter egg presenti
in
Spider-Man: Far From Home,
capitolo conclusivo della Fase 3 del MCU e tra i più ricchi per quanto
riguarda riferimenti e omaggi vari al franchise, e adesso che il
cinecomic con protagonista Tom
Holland è finalmente arrivato in homevideo, i fan
possono mettersi alla ricerca di ogni piccolo dettaglio. Uno in
particolare sembra essere sfuggito alla ricerca e stavolta vede
protagonisti Peter Parker e MJ e il loro primo bacio dopo la
battaglia con Mysterio a Londra.
Forse in pochi avranno notato che
accanto al personaggio interpretato da Zendaya è
visibile la targa di un’auto ribaltata e in fiamme che riporta la
scritta TASM 143, ed è evidente che le iniziali
indicano “The Amazing Spider-Man” con
il numero che rimanda il fumetto in cui gli originali Mary Jane e
Peter Parker si scambiano il loro primo bacio. Insomma, un altro
modo per ripercorrere la storia del supereroe e la sua eredità
anche in un adattamento che si prende diverse libertà rispetto alla
trama e ai suoi sviluppi interni.
Di Spider-Man 3 sappiamo davvero
poco, tranne che gli sceneggiatori di Homecoming e Far From Home
torneranno nel team e che il regista Jon Watts si
trova ora in trattative per dirigere anche questo nuovo capitolo.
Ovviamente è atteso Tom
Holland nei panni di Spidey insieme a tutto il cast
“giovane”, da Zendaya a Jacob
Batalon.
Kevin Feige ha
però dichiarato che il personaggio “attraverserà universi
cinematografici”, il che suggerisce che non sono esclusi futuri
incontri con le proprietà Sony come Venom,
Morbius, Madame
Web o gli eroi dello Spider-Verse animato..
Di seguito la sinossi ufficiale di
Far From Home: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
L’attore Bruce
Willis si è reso celebre negli anni partecipando ad
importanti film con altrettanto grandi autori. La sua capacità di
muoversi tra i generi ha dimostrato la sua versatilità, rendendolo
un attore noto particolarmente per i suoi ruoli da duro. Ad oggi
Willis continua ad alternarsi tra prodotti a grande budget e film
più piccoli, sapendo sempre come farsi notare.
Ecco 10 cose che non sai di
Bruce Willis.
Bruce Willis Film
1. È celebre per la saga Die
Hard. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel
1987 con Appuntamento al buio. La fama arriva però l’anno
successivo, quando interpreta John McClane, protagonista di
Trappola di cristallo. L’attore riprenderà il ruolo anche
nei sequel 58 minuti per morire – Die Harder (1990),
Die Hard – Duri a morire (1995), Die Hard – Vivere o
morire (2007) e Die Hard – Un buon
giorno per morire (2013). Nel corso della sua carriera
l’attore partecipa poi a celebri film come Il falò delle
vanità (1990), Pulp Fiction (1994), L’esercito
delle 12 scimmie (1995), Il quinto elemento
(1997), Armageddon – Giudizio finale (1998), Il sesto
senso (1999), Unbreakable – Il predestinato (2000),
Sin City (2005), Moonrise
Kingdom (2012), Looper
(2012), Il giustiziere della notte (2018), Glass (2019) e
Motherless Brooklyn – I
segreti di una città (2019).
2. È noto anche come
doppiatore. In più occasioni l’attore si è cimentato nel
doppiaggio, in particolare per film come Senti chi parla
(1989), Senti chi parla 2 (1990), La gang del
bosco (2006) e The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura
(2019).
3. È anche
produttore. Negli anni Willis ha ricoperto anche il ruolo
di produttore per la serie Touching Evil (2004) e per i
film Hostage (2005) e The Hip Hop Project
(2006).
Bruce Willis moglie e figli
4. È stato sposato.
Nel 1987 l’attore sposa l’attrice Demi Moore,
dalla cui unione sono nate tre figlie. Nel 2000 i due si separano,
rimanendo comunque in buoni rapporti e impegnandosi a vivere vicini
per poter essere presenti per le figlie.
5. Ha avuto dei nuovi
figli. Nel 2009 l’attore sposa la modella Emma Heming,
dalla quale ha avuto nel 2012 la quarta figlia e nel 2014 la
quinta.
Bruce Willis Pulp Fiction
6. Lo hanno convinto a
partecipare al film. L’attore aveva particolarmente
apprezzato il film Le Iene di Quentin
Tarantino, ma non osava proporsi per un ruolo nel suo
nuovo film. L’amico Harvey Keitel, che ha recitato
sia in Le Iene che in Pulp Fiction, è riuscito
tuttavia a convincerlo, e Willis ha in seguito ottenuto uno dei
ruoli più importanti della sua carriera.
7. Ha fatto lievitare il
budget del film. Il budget iniziale del film era piuttosto
basso, ma l’ingresso nel cast di Willis, star dai grandi guadagni,
ha fatto lievitare i costi a 8 milioni di dollari. Di questi, 5
milioni furono usati per pagare gli attori del film.
Bruce Willis patrimonio
8. È un attore molto
pagato. Nel corso della sua carriera l’attore è stato
protagonista di grandi blockbuster e di importanti film d’autore.
La sua partecipazione a questi, il più delle volte in ruoli di
rilievo, gli ha consentito di raggiungere un patrimonio stimato di
200 milioni di dollari.
Bruce Willis oggi
9. Continua a recitare al
cinema. L’attore non smette di essere prolifico,
partecipando a numerosi film d’azione e di altro genere. Nel solo
2019, oltre ad aver prestato la sua voce al film The LEGO
Movie 2 – Una nuova avventura, ha recitato anche
in Glass, 10 Minutes Gone, e nel
film Motherless Brooklyn – I segreti di una città,
dove recita accanto all’attore Edward
Norton.
Bruce Willis età e altezza
10. Bruce Willis è nato a
Idar-Oberstein, in Germania, il 19 marzo 1955. L’altezza
complessiva dell’attore è di 183 centimetri.
Celebre attrice e cantante,
Jennifer Lopez è tra le più influenti personalità
di origine ispanica, con all’attivo numerose collaborazioni
importanti sia in ambito musicale che cinematografico. Nominata più
volte come donna più bella del mondo, la Lopez ha sempre saputo
come cavalcare la cresta dell’onda, riproponendosi continuamente in
nuove vesti e trovando continuamente il favore del pubblico e della
critica.
Ecco 10 cose che non sai di
Jennifer Lopez.
Jennifer Lopez film
1. Si è affermata come
attrice. La carriera cinematografica della Lopez ha inizio
nel 1986 con il film My Little Girl. Successivamente
ottiene ruoli di rilievo in film come Jack (1996),
Anaconda (1997), e Out of Sight (1998), ottenendo
una buona popolarità con il film Prima o poi mi sposo
(2001). Da quel momento ha poi preso parte a celebri film come
Jersey Girl (2004), Shall We Dance? (2004),
Quel mostro di suocera (2005), Bordertown (2006),
Piacere, sono un po’ incinta (2010), Che cosa aspettarsi
quando si aspetta (2012), Il ragazzo della
porta accanto (2015), Ricomincio da me (2018) e
Le ragazze di Wall
Street (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Negli anni l’attrice è più volte apparsa in
alcune serie TV di successo come In Living Color
(1991-1993), Second Chances (1993-1994), Will &
Grace (2004), How I Met Your Mother (2010) e in
Shades of Blue (2016-2019), dove ricopriva il ruolo della
protagonista.
3. Ha lavorato come
doppiatrice. La Lopez si è distinta anche come
doppiatrice, prestando la sua voce a film d’animazione come Z
la formica (1998), L’era glaciale 4 – Continenti alla
deriva (2012), Home – A casa (2015) e L’era
glaciale – In rotta di collisione (2016).
Jennifer Lopez Instagram
4. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram
con un proprio account personale, seguito da 104 milioni di
persone. Il suo è infatti uno degli account Instagram più seguiti
in assoluto. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete o cantante, e anche
numerosi scatti per riviste di moda.
Jennifer Lopez figli
5. Ha due figli.
L’attrice ha dato alla luce due gemelli, nati nel febbraio del
2008, e avuti all’interno del matrimonio con il cantante Marc
Anthony, sposato nel 2004 e da cui divorzia nel 2014. Nonostante
sia stata sposata tre volte, e abbiamo avuto diverse importanti
relazioni sentimentale, la Lopez ha avuto figli solo con
Anthony.
Jennifer Lopez canzoni
6. Ha pubblicato album di
grande successo. Celebre anche come cantante pop, la Lopez
ha negli anni pubblicato 8 album discografici, vincendo grazie a
questi premi prestigiosi e ritrovandosi più volte presente in
ottime posizioni all’interno della classifica Billboard 200,
riguardante gli album musicali più venduti negli Stati Uniti. Nella
sua carriera ha venduto circa 80 milioni di dischi.
7. Detiene un particolare
record. La Lopez è stata la prima a rilasciare un film
(Prima o poi mi sposo) e un album (J.Lo) nel giro
di una sola settimana, portandoli entrambi al numero 1 delle
classifiche musicali e cinematografiche.
Jennifer Lopez fisico
8. È apprezzata per il suo
fisico. Nonostante la non più giovane età, la Lopez sembra
non invecchiare mai, sfoggiando sempre una forma smagliante.
Costantemente in attività tra cinema e musica, la Lopez ha sempre
mantenuto un fisico statuario, sfoggiato nelle numerose
collaborazioni con importanti stilisti come Valentino o Donatella
Versace.
Jennifer Lopez 2019
9. Sarà protagonista di un
nuovo film. Nel 2019 arriva in sala il nuovo film
dell’attrice, intitolato Le ragazze di Wall Street,
dove la Lopez interpreta la spogliarellista Ramona Vega. Per il suo
ruolo l’attrice ha ricevuto ottime lodi da parte della critica, e
sono in molti a pronosticare una sua nomination ai prossimi premi
Oscar.
Jennifer Lopez età e altezza
10. Jennifer Lopez è nata a
New York, Stati Uniti, il 24 luglio 1969. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 164 centimetri.
L’attore Giampaolo
Morelli è oggi tra i più celebri e richiesti interpreti
del panorama cinematografico italiano. Diviso tra film e serie TV,
l’attore ha saputo affermarsi grazie al suo carisma e alla sua
versatilità. Dalla commedia al poliziesco e fino al dramma, Morelli
ha saputo reinventarsi attraverso numerosi ruoli, guadagnando la
stima di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Giampaolo Morelli.
Giampaolo Morelli film
1. Ha recitato in film di
successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene
nel 2001, con South Kensington. Successivamente acquista
sempre maggiore popolarità attraverso ruoli in film come Piano
17 (2005), Mine vaganti (2010), e Song’e
Napule (2014), che ne consacra il talento. Successivamente
partecipa a celebri film come Smetto quando voglio
– Masterclass (2017), Smetto quando voglio
– Ad honorem (2017), Ammore e
malavita (2017), A casa tutti
bene (2018), L’agenzia dei bugiardi (2019),
Ma cosa ci dice il cervello (2019) e Gli uomini
d’oro (2019).
2. È diventato celebre
grazie ai ruoli televisivi. Morelli diventa popolare
grazie alla serie L’ispettore Coliandro, dove dal 2006
ricopre il ruolo del protagonista. L’attore è poi apparso anche in
Il capitano (2007), Baciati dall’amore (2011),
Braccialetti rossi (2014), Una grande famiglia
(2015) e in alcuni episodi di Imma Tataranni – Sostituto
procuratore (2019-in corso).
3. È anche
sceneggiatore. Frequente collaboratore dei Manetti
Bros., Morelli ha scritto con loro le sceneggiature dei
film Piano 17 e Song’e Napule, nei quali ha anche
recitato.
Giampaolo Morelli Instagram
4. Ha un proprio account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 142 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini
promozionali dei progetti a cui prende parte come attore.
Giampaolo Morelli Facebook
5. È presente sul celebre
social network. Morelli ha una propria pagina ufficiale
sul social network Facebook, dove ha un totale di 196 mila like.
Qui l’attore è solito condividere notizie sui propri progetti da
attore, con foto e curiosità a riguardo.
Giampaolo Morelli moglie e
figli
6. È sposato.
L’attore è legato sentimentalmente dal 2009 alla modella e attrice
Gloria Bellicchi, eletta Miss Italia nel 1998. Con
lei ha avuto un primo figlio nato nel 2013, e un secondo nel
2016.
Giampaolo Morelli Le Iene
7. Ha condotto il celebre
programma. Nel 2016 l’attore viene scelto per condurre il
programma televisivo Le Iene, affiancato dall’attore
Frank Matano e dalla storica conduttrice
Ilary Blasi. Morelli si è in seguito dichiarato
soddisfatto dall’esperienza, affermando di essere disponibile per
una nuova conduzione del programma.
Giampaolo Morelli film 2019
8. Ha recitato in diversi
film. Nell’arco del 2019 l’attore apparirà per bene tre
volte sugli schermi cinematografici italiani, rispettivamente nei
film L’agenzia dei bugiardi, Ma cosa ci dice il
cervello e Gli uomini d’oro, accanto agli attori
Edoardo Leo e Fabio De Luigi.
9. È protagonista del film
Gli uomini d’oro. Nel film diretto da
Vincenzo Alfieri, l’attore ricopre il ruolo di
Luigi Meroni, impiegato delle poste che si vede sfumare davanti
agli occhi l’agognata pensione, decidendo allora di vendicarsi con
una rapina. Il film è ispirato ad un reale fatto di cronaca
avvenuto nel 1996 a Torino.
Giampaolo Morelli età e
altezza
10. Giampaolo Morelli è
nato a Napoli, il 25 novembre 1974. L’altezza complessiva
dell’attore è di 188 centimetri.
Verrà lanciato tra pochi giorni
Disney +, il
servizio di video on-demand ad abbonamento che The Walt Disney
Company che, come saprete, offrirà all’utente la possibilità di
accedere a contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa
di Topolino. Sulla piattaforma saranno disponibili una vasta
collezione di prodotti originali, tra cui film e serie tv, e tutti
i titoli di Disney, Pixar,
Marvel Studios,
Lucasfilm e National
Geographic.
Ma quando arriverà in Italia? Il
profilo twitter ufficiale ha confermato che il pubblico del Regno
Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e altri paesi dovranno
aspettare fino al 31 marzo del 2020 per
abbonarsi.
Negli Stati Uniti invece Disney +
debutterà il 12 novembre 2019.
.@DisneyPlus
will be available in the United Kingdom, Germany, France, Italy,
Spain (and more to be announced soon) starting on March 31. Please
note: Titles may vary by territory.
#DisneyPluspic.twitter.com/2NqM1JVESb
La piattaforma streaming è stata
concepita per competere con i colossi dello streaming già attivi
come Netflix
e Amazon
Prime Video e vanterà di un catalogo con il meglio
delle produzioni Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm (Star
Wars) e National Geographic, oltre ai
titoli prodotti da
21st Century Fox grazie all’acquisizione recente da parte dello
studios.
Durante la presentazione è stato
confermato che Disney Plus avrà un costo base di 6,99
dollari al mese (6,18 euro). Saranno inoltre disponibili
abbonamento su 12 mesi all’offerta di 69,99
dollari, che riporta il costo mensile a 5,83 dollari
ovvero 5,18 euro. Al momento non è stato reso noto il prezzo lancio
dell’abbonamento a Disney Plus per l’Europa ma con ogni probabilità
saranno gli stessi degli USA, una strategia che punta a competere
con il posizionamento di Netflix.
Universal Pictures ha diffuso il
primo trailer ufficiale di The Invisible
Man, nuovo reboot della pellicola uscita nel 1933 e
tratta dall’omonimo romanzo di
H.G.Wells diretta stavolta da Leigh Whannell.
Protagonista del film Elisabeth Moss, qui alla sua
seconda collaborazione con la Blumhouse dopo l’acclamato horror politico di
Jordan Peele Noi.
Come riportato nei mesi scorsi,
L’uomo invisibile segna il primo passo di una strategia
“editoriale” che riporterà sul grande schermo i mostri della
Universal affidando le prossime produzioni solo a registi creativi
con visioni uniche nel panorama sui personaggi classici.
“Nel corso della storia del
cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati
attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il
presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di
adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo
schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da
raccontare”.
Questa affidata
a Whannell sarà la sesta versione
cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933,
Il ritorno dell’uomo invisibile del
1940 con Vincent Price, La donna
invisibile del 1940, L’agente
invisibile del 1942 e La
rivincita dell’uomo invisibile del 1943.
Edoardo Leo è
attualmente tra gli attori più popolari del panorama italiano.
Distintosi come interprete di talento, sceneggiatore e regista, Leo
ha partecipato negli anni ad alcuni dei più celebri film italiani,
collaborando con importanti autori e celebri attori. Grazie alla
sua versatilità, l’attore si è guadagnato le attenzioni di critica
e pubblica.
2. Ha recitato anche in
televisione. L’attore esordisce recitando in televisione
nel film TV La luna rubata (1995), partecipando poi a
celebri serie TV come Il maresciallo Rocca (1998), Don
Matteo (2002), Lo zio d’America (2002-2006), Un
medico in famiglia (2003-2004), Romanzo criminale – La
serie (2008-2010), e I Cesaroni (2009).
3. È anche regista e
sceneggiatore. Negli anni Leo si è distinto anche come
regista e sceneggiatore di suoi film. Tra questi si annoverano
Diciotto anni dopo (2010), Buongiorno papà
(2013), Noi e la Giulia e Che vuoi che sia. Come
sceneggiatore ha invece contribuito anche a scrivere, oltre ai
suoi, i film La mossa del pinguino e Io c’è.
Edoardo Leo Instagram
4. Ha un proprio account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo seguito da 336 mila persone.
All’interno di questo Leo è solito condividere fotografie scattate
in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi
progetti da attore, così come numerose foto tratte dalle premiere a
cui l’attore prende parte.
Edoardo Leo moglie
5. È sposato.
L’attore è particolarmente riservato riguardo la sua vita privata.
È tuttavia noto il suo matrimonio con Laura Marafioti, ballerina e
cantante. I due si sono sposati nei primi anni 2000, ed hanno due
figli. La donna ha inoltre contribuito alla colonna sonora del film
Buongiorno papà, diretto da Leo.
Edoardo Leo e Stefano Fresi
6. Sono grandi
amici. Leo e l’attore Stefano
Fresi hanno più volte collaborato insieme al cinema,
divenendo grandi amici e sfoggiando un ottima chimica di coppia.
Tra i lavori svolti insieme dai due si annovera la trilogia di
Smetto quando voglio e la versione live-action de Il Re Leone,
dove doppiavano nella versione italiana i personaggi Timon e
Pumpaa.
Edoardo Leo Il Re Leone
7. Ha doppiato un celebre
personaggio. Nel film del 2019, Il Re Leone,
live-action dell’originale del 1994, l’attore presta la propria
voce al personaggio di Timon. Nel doppiare tale ruolo, Leo ha
dimostrato ottime doti canore e una buona adesione alla personalità
eccentrica del personaggio.
Edoardo Leo film 2019
8. Ha recitato in diversi
film. Nel corso del 2019 l’attore sarà presente al cinema
con ben tre film: Non ci resta che il crimine, Gli uomini
d’oro e La dea fortuna.
9. È tra i protagonisti di
un film noir.Gli uomini d’oro, diretto da
Vincenzo Alfieri è un noir ispirato ad un fatto di
cronaca avvenuto a Torino nel 1996. Nel film l’attore recita nel
ruolo de il Lupo, accanto agli attori Fabio De
Luigi e Giampaolo Morelli.
Edoardo Leo età e altezza
10. Edoardo Leo è nato a
Roma, il 21 aprile 1972. L’altezza complessiva dell’attore
è di 180 centimetri.
Infatti, è apparso in rete il
frontespizio del primo copione relativo al primo episodio che ci
svela il titolo, ovvero: “The Hellfire Club.” Al momento non sono
stati rivelati ulteriori dettagli dunque non resta che aspettare
ulteriori notizie.
Stranger Things 4
è l’annunciata quarta stagione della serie
originale NetflixStranger
Things creata da Duffer Brothers e
trasmessa in tutto il mondo da Netflix.
La quarta stagione di
Stranger
Things è stata annunciata a settembre 2019. I
fratelli Duffer hanno detto che Stranger Things probabilmente
finirà dopo la sua quarta o quinta stagione.
In Stranger Things 4 torneranno i protagonisti
Winona Ryder nel ruolo di Joyce Byers, madre
di Will e Jonathan Byers. David Harbour nel ruolo di Jim Hopper, capo
del dipartimento di polizia di Hawkins. Finn
Wolfhard nel ruolo di Mike Wheeler, figlio di mezzo di
Karen e Ted Wheeler, fratello di Nancy e Holly e uno dei tre amici
di Will Byers. Millie Bobby Brown nel ruolo di Eleven / Jane
Hopper (“El”), una ragazza con abilità psicocinetiche e un
vocabolario limitato. Gaten Matarazzo nel ruolo di
Dustin Henderson, uno degli amici di Will. Caleb
McLaughlin nel ruolo di Lucas Sinclair, uno degli amici di
Will. Natalia Dyer nei panni di Nancy Wheeler, figlia di Karen e
Ted e sorella maggiore di Mike e Holly. Charlie Heaton nel ruolo di
Jonathan Byers, fratello maggiore di Will Byers e figlio di Joyce
Byers.
Arriverà nelle sale italiane il 16
settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar
Soul. Il film diretto da Pete
Docter e prodotto da Dana Murray
accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di
New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e
nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti
scoprono la propria personalità e unicità!
Nella versione originale del film,
il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe
Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione
è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in
formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe
quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”.
Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe
sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una
personalità e un’anima.
Il musicista rinomato in tutto il
mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per
il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross
(The Social Network) della band Nine Inch Nails
scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo
reale e quello delle anime.
È stato diffuso in rete il primo
trailer di Color Out of Space, il film
con protagonista Nicolas Cage che è tratto
dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft.
Diretto da Richard Stanley, il film
vede protagonisti, accanto a Cage, Joely Richardson,
Madeleine Arthur e Elliot Knight,Brendan
Meyer, Julian Hilliard, Elliot Knight, Josh C. Waller, Q’orianka
Kilcher e Tommy Chong.
A produrre, la
SpectreVision, società di Elijah
Wood con cui Cage ha già
lavorato in occasione di Mandy, un altro horror
dall’esito interessante e riuscito. Il film debutterà negli USA il
prossimo 24 gennaio.
Di seguito la trama di Color
Out of Space
Nelle campagne del New England
precipita un meteorite di un metallo alieno dalle proprietà mai
viste. Quale terribile influenza avrà sulla gente del posto la
misteriosa energia che emana? Dopo “Il Mastino e altre storie”, il
maestro Gou Tanabe torna a fondere l’estetica del manga alla
fantasia di H.P. Lovecraft, nell’adattamento di uno dei racconti
più cupi del solitario di Providence.
Warner Bros Italia ha diffuso il
trailer di La Dea
Fortuna, il nuovo film di Ferzan
Ozpetek. Le immagini del film, che vedremo al cinema
dal 19 dicembre, sono accompagnate dalla voce di
Mina sulle note di Luna Diamante, brano
inedito scritto e composto da Ivano Fossati, contenuto nell’album
Mina Fossati.
Una collaborazione artistica
straordinaria per il ritorno del regista al suo cinema più iconico
per una storia sull’amore, sui sentimenti e sul ritrovarsi.
La Dea Fortuna, con protagonisti Stefano
Accorsi, Edoardo Leo e Jasmine
Trinca, è prodotto da Tilde Corsi e
Gianni Romoli, una produzione Warner Bros.
Entertainment Italia, R&C Produzioni
e Faros Film e uscirà nelle sale il prossimo
19 dicembre distribuito da Warner
Bros. Pictures.
Da un soggetto di Gianni
Romoli e Ferzan Ozpetek, la sceneggiatura
è firmata da Gianni Romoli, Silvia
Ranfagni e Ferzan Ozpetek. Nel cast
troviamo inoltre Serra Yilmaz, Barbara
Alberti, Sara Ciocca, Edoardo
Brandi, Cristina Bugatty, Pia
Lanciotti e Filippo Nigro.
SINOSSI – La Dea
Fortuna
Arturo (Stefano Accorsi) e
Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia da più di
quindici anni. Nonostante la passione e l’amore si siano
trasformati in un affetto importante, la loro relazione è in crisi
da tempo. L’improvviso arrivo nelle loro vite di due bambini
lasciatigli in custodia per qualche giorno da Annamaria
(Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro,
potrebbe però dare un’insperata svolta alla loro stanca
routine. La soluzione sarà un gesto folle. Ma d’altronde
l’amore è uno stato di piacevole follia.
Come saprete i Marvel Studios stanno lavorando per portare
sulla nuova piattaforma streaming Disney + alcune serie tv dedicate
a Loki,
Scarlet Witch e
Visione, Occhio di Falco,
Soldato d’Inverno e Falcon, che faranno ovviamente
parte del MCU. Ma quali altri personaggi vorremmo vedere
approfonditi sul piccolo schermo, e soprattutto, quali villain
meriterebbero maggiore spazio?
Ecco 10 candidati:
Ghost
L’inclusione di
Ghost in Ant-Man and The
Wasp è stata funzionale al racconto e, almeno in
apparenza, potrebbe non subire ulteriori sviluppi nel futuro del
MCU. Questo non esclude che il
personaggio possa tornare o nel franchise su Scott Lang, o sul
piccolo schermo come comprimaria o addirittura protagonista di uno
show tutto suo.
Forse la versione cinematografica
non ha reso giustizia alla controparte dei fumetti, oppure ne ha
migliorato alcuni aspetti, ma di sicuro c’è ancora una storia da
raccontare sulle origini della ragazza e sulle sue reali
motivazioni.
Ebony Maw
Avengers: Infinity War
ha presentato agli spettatori tutti i quattro figli adottivi di
Thanos riuniti sotto il collettivo dell’Ordine
Nero. In realtà questi villain erano già comparsi
brevemente durante le scene finali di Thor:
Ragnarok, tuttavia è nel capitolo che precede
Endgame che abbiamo dato uno sguardo più approfondito a
personaggi come Ebony Maw (Fauce d’Ebano), un
alieno dal grande intelletto e con una forte capacità di
persuasione. Le qualità e il potenziale per una serie standalone
(ovviamente prequel) ci sono tutte, e sarebbe interessante
rivederlo ancora una volta nel MCU.
Barone Zemo
Come annunciato nei mesi scorsi e
ufficializzato durante il Comic-con, l’universo dei Marvel Studios si prepara ad
allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla
piattaforma streming di Disney
+ e il primo titolo in produzione
è The Falcon and The
Winter Soldier, dove rivedremo in azione anche il
Barone Zemo di DanielBruhl.
Sappiamo dunque che il personaggio è
ancora vivo e che la sua strada incrocerà quella dei due eroi, ma
proprio questa serie potrebbe creare i presupposti per uno show
solista interamente dedicato al villain di Civil War,
approfondendo le sue origini e alcune dinamiche presenti nei
fumetti originali.
Crossbones
Crossbones è un
altro di quei villain con alle spalle un enorme potenziale
inespresso e tante opportunità di esplodere con una propria serie
TV sotto forma di prequel di ciò che abbiamo visto finora nel
MCU. Il personaggio ha una storia
di origine incredibile nei fumetti e collegata a Teschio Rosso e
Captain America, quindi perché non sfruttare questo e il legame con
l’Hyrda parlando della infiltrazione nello S.H.I.E.L.D.?
Ronan
Una delle vecchie conoscenze del
MCU ha fatto capolino durante gli
eventi di Captain Marvel,
cinecomic ambientato ad inizio anni Novanta che vede protagonista
la supereroina Carol Danvers: parliamo ovviamente di Ronan
l’Accusatore, soldato Kree introdotto per la prima
volta sul grande schermo in Guardiani della
Galassia Vol.1, di ritorno in un’epoca mai
esplorata nel corso dell’universo condiviso.
Di sicuro sarebbe intrigante
sviluppare una serie che approfondisca il periodo di Ronan prima di
diventare lo lo zelota radicale di Guardiani della Galassia, quando era
a capo della sua stazione sul pianeta dei Kree, Hala, e al comando
di una missione per l’esercito che si lega alle azioni dello
Starforce.
Teschio Rosso
Teschio
Rosso potrebbe tornare nel MCU, anche se è già stato
confermato che il villan non avrà più alcun legame con la gemma
dell’anima dopo gli eventi di Infinity War. Come hanno spiegato i
fratelli Russo infatti, quando Thanos ha ottenuto la gemma, il
suo custode è stato liberato dall’obbligo di rimanere su Vormir e
ora può sostanzialmente fare ciò che vuole. Ma attenzione: stiamo
pur sempre parlando di un nazista in esilio reso schiavo dalle
gemme per diversi decenni, quindi non è detto che non abbia ancora
molti rimpianti e obiettivi da raggiungere…
Yon-Rogg
Yon-Rogg non sarà
sicuramente il villain più memorabile del MCU, ma ha certamente una forza
magnetica che dipende in gran parte dal fascino e dalla bravura di
Jude Law nell’interpretarlo. Da un lato, una serie
sul comandante Kree potrebbe fungere da prequel per esplorare
l’universo e le ragioni che hanno scatenato la guerra con gli
Skrull; dall’altro invece potrebbe seguire il personaggio dopo gli
eventi di Captain Marvel, creando una
sorta di redenzione (o di vendetta contro Carol Danvers).
Granmaestro
Annunciato ufficialmente durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San
Diego, Thor: Love
And Thunder sarà il quarto capitolo del franchise
sul Dio del Tuono e farà parte dei titoli che andranno a comporre
la Fase 4 del Marvel Universe. E insieme a
Natalie Portman, Chris Hemsworth
e Tessa Thompson, un altro voto volto potrebbe
tornare in azione nel film di Taika Waititi, ovvero Jeff
Goldblum nei panni del Granmaestro.
E se oltre a questa apparizione i
Marvel Studios ideassero una serie
dove il personaggio potrebbe far coppia con il Collezionista di
Benicio Del Toro? Non sarebbe un progetto brillante e divertente da
vedere?
Ulysses Klaue
Ulisse Klaue,
introdotto nel MCU grazie a Avengers: Age of Ultron e
ritrovato nel corso di Black Panther, ha tutte le carte in
regola per gestire una serie solista in cui raccontare le fasi
iniziali del commerciante di armi e le sue vecchie avventure tra
atti illeciti e strategie politiche che l’hanno portato a conoscere
Killmonger prima degli eventi del film ambientato in Wakanda.
Hela
Dopo averla vista in azione in
Thor:
Ragnarok, siamo tutti d’accordo sul fatto che
Hela meriterebbe più spazio nel MCU e che ci piacerebbe rivedere
Cate Blanchett in scena. In fondo stiamo parlando
di uno dei migliori villain dell’intero universo Marvel, forse sfruttata poco,
motivo per cui sarebbe ideale dedicarle più tempo e spazio in un
film dove esplorare il passato della Dea della Morte e il suo
percorso di vendetta contro Asgard.
In occasione della Festa del Cinema
di Roma, Cinefilos.it ha intervistato Edward
Norton e Gugu Mbatha-Raw, arrivati nella
capitale a presentare Motherless Brooklyn – I segreti
di una città, film d’apertura della 14° edizione
della manifestazione.
“Sono un attore avido – ha
dichiarato Norton per spiegare la sua caparbietà a voler portare al
cinema quella storia – ho visto un buon ruolo per me. Non sono
così comuni e ho voluto continuare a lavorarci. Il personaggio è
memorabile, e una volta deciso di aprire il testo anche alla città,
inglobando la New York degli anni ’50, è stato tutto molto
complesso. È una città che amo, ci vivo da 30 anni, ma ci sono
anche tante cose che non funzionano. Ho fuso il romanzo, il
personaggio e questo aspetto della storia, il risultato è stato
complicato da gestire.”
Durante un’indagine particolarmente
spinosa, il capo e mentore, nonché grande amico di Lionel Essrog,
Frank Minna, muore, ucciso da misteriosi personaggi che tramano
nell’ombra. La sete di vendetta e l’esigenza di scoprire la verità
mettono Lionel a contatto con un caso di corruzione estesissimo,
che arriva fino ai vertici della politica cittadina, nel momento in
cui New York si sta espandendo, e il fumo degli anni ’50 si dirada
per fare spazio alla luce della modernità.
La lunga chiacchierata del montatore
di Avengers:
Endgame Jeff Ford con Slashfilm ha rivelato una
serie di dettagli inediti su scene eliminate e
versioni alternative di momenti visti sul grande schermo nel
cinecomic che ha chiuso la Infinity Saga lo scorso aprile,
scrivendo una nuova pagina della storia dell’intrattenimento. Tra
questi sembra molto interessante il diverso approccio alla scena
della reunion tra Iron Man e Spider-Man, separatosi dopo la
battaglia su Titano in Infinity War e insieme in quella
finale di Endgame contro Thanos.
E da quanto dichiarato da Ford, la
versione originale di quel sentito abbraccio prevedeva uno sviluppo
differente e girato più volte nel corso della produzione:
“La prima volta che l’abbiamo
girato, Peter e Tony si riunivano e Pepper era nelle vicinanze, con
Tony che dicesa “Uh, Peter, conosci Pepper?”, e il ragazzo che
rispondeva “Piacere di conoscerti!”. È uno di quei folli incontri
che accadono nel mezzo di una rissa. Si abbracciavano, ma quel
gesto aveva un che di fortuito, come se si fossero imbattuti in un
aeroporto o qualcosa del genere. Entrambi gli attori erano
fantastici nella scena, ma all’epoca non sapevamo quanto fosse
stata potente la reazione del pubblico di fronte alla scomparsa di
Peter in Infinity War…quindi abbiamo deciso di provare un’altra
versione, che sottolineasse l’importanza di quella reunion alla
luce di ciò che era accaduto nel film precedente“.
Nel MCU il rapporto tra
Tony Stark e Peter Parker ha
un po’ sostituito quella che, nei fumetti e al cinema, è la
dinamica padre-figlio instaurata dal giovane supereroe con lo zio
Ben. Allo stesso modo, in Avengers:
Endgame, Peter si confronta con la morte del suo
mentore ed è chiamato ad affrontare il futuro senza una figura
chiave per il suo percorso di realizzazione personale, e come
abbiamo visto in Far From
Home, superare il lutto non è affatto facile…
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
Servant
è l’attesa nuova serie tv thriller psicologiche americane creata e
scritta da Tony Basgallop per la piattaforma
Applet TV+. La serie è diretta e prodotta
esecutivamente da nientemeno che M. Night
Shyamalan, il regista autore di enormi successi di critica
e di pubblico quali Il Sesto Senso, Signs,
Unbreakable e non ultimo
GLASS.
Protagonisti dello show saranno tra
gli altri l’attrice Lauren Ambrose nel ruolo di
Dorothy Turner e l’attore Toby Kebbell nel ruolo
di Sean Turner. Nel ruolo ricorrente di Julian Pearce troviamo
anche Rupert Grint. La serie tv è stata rinnovata
per altre due stagioni. Per sapere di più sulla seconda
stagione e sulla terza
stagione in arrivo nel 2021.
Servant: streaming e data di uscita
La serie tv debutterà in tutto il
mondo il 28 Novembre. Servant in
streaming sarà disponibile contestualmente su AppleTv+, il
nuovo servizio streaming lanciato il 1 Novembre da colosso di
Cupertino.
La prima stagione sarà di 10
episodio. Il primo episodio si intitola “Reborn” ed è diretto da
M. Night Shyamalan. Il secondo episodio si intitola “Wood”,
mentre il terzo si intitola “Bear”. Tutti e tre gli episodi
debutteranno il 28 Novembre. L’episodio quattro, cinque e sei si
intitolano rispettivamente “Cricket”, “Rain” e “Haggis” e
debutteranno il 5 Dicembre il 12 Dicembre e il 19 Dicembre.
L’episodio sette, otto e nove
invece si intitolano rispettivamente “Boba”, “Jericho” e “Balloon”;
quest’ultmo è diretto ancora da M. Night Shyamalan. Gli episodi
debutteranno rispettivamente 26 Dicembre, 2 Gennzio 200 e 9 Gennaio
2020. L’ultimo episodio invece si intitolerà “Eel” e debutterà il
16 Gennaio 2020.
Servant
è stata già rinnovata per la seconda stagione che avrà altri dieci
episodi di 30 minuti che dovrebbero debuttare verso la fine del
2020.
Servant: trailer
Servant: trama
La serie segue i genitori Dorothy e
Sean Turner, una coppia di Filadelfia in lutto dopo
un’indicibile tragedia che ha portato alla morte del loro piccolo
bambino. Il trauma crea una spaccatura nel loro matrimonio che
tentano di risanare con l’acquisto di una bambola molto realistica
per cercare di sopperire il dolore e la mancanza del proprio
bambino. La coppia assume anche un giovane tata Leanne per aiutare
a prendersi cura del loro bambino appena nato. Col passare del
tempo, diventa chiaro che “le cose non sono esattamente come
sembrano e la cosa sembra aver apre le porte a una forza misteriosa
che entra nella loro casa.
In Servant
protagonisti sono Lauren Ambrose nel ruolo di
Dorothy Turner (nata Pearce), una giornalista televisiva locale,
madre recentemente in lutto e moglie di Sean. Toby
Kebbell nei panni di Sean Turner, uno chef consulente
casalingo, padre e marito di Dorothy recentemente defunti.
Nell Tiger Freecome Leanne
Grayson, una giovane tata misteriosa del Wisconsin assunta dai
Turner e Rupert Grint nei panni di Julian Pearce,
fratello di Dorothy e cognato di Sean.
Gli episodi della prima stagione di Servant
Nel primo episodio che si intitola
“Reborn” la giovane tata Leanne viene assunta per prendersi cura
del piccolo Jericho. Ma non tutto è come sembra.
Nel secondo episodio che si
intitola “Wood” mentre Leanne si sistema, Sean teme che Dorothy e
Jericho non siano in buone mani.
Nel terzo episodio che si intitola
“Eel” Sean recluta il fratello di Dorothy, Julian, per monitorare
la sua relazione con Leanne.
Nel quarto episodio che si
intitola “Bear” Leanne disobbedisce a un ordine e scopre perché
Sean è così protettivo nei confronti del piccolo Jericho.
Nel quinto episodio che si
intitola “Cricket” con Dorothy e Sean andati per la giornata,
Leanne fa un nuovo amico.
Nel sesto episodio che si intitola
“Rain” lo strano zio di Leanne arriva all’improvviso; Dorothy
combatte per mantenere la sua tata.
Nel settimo episodio che si
intitola “Haggis” Dorothy organizza una cena tesa. Sean affida a
Leanne il compito di mantenere un segreto.
Nell’ottavo episodio che si
intitola “Boba” Julian è costretto a rivivere un oscuro ricordo
durante una notte di babysitter.
Nel nono episodio che si intitola
“Jericho” Leanne recita a Dorothy dopo aver appreso la verità sul
piccolo Jericho.
Nel decimo episodio che si
intitola “Balloon” Dopo il battesimo di Gerico, ospiti non invitati
costringono a decisioni difficili.
Curiosità sulla serie tv:
Il 27 febbraio 2018, è stato
annunciato che Apple aveva dato alla produzione un ordine in serie
per una prima stagione composta da dieci episodi. La serie è stata
creata da Tony Basgallop, che ha anche scritto per la serie e la
produzione esecutiva insieme a M. Night Shyamalan , Ashwin Rajan,
Jason Blumenthal, Todd Black e Steve Tisch. Le società di
produzione coinvolte nello spettacolo includeranno Blinding Edge
Pictures.
Il 22 agosto 2018, è stato
annunciato che Lauren Ambrose e Nell Tiger Free erano stati scelti
per ruoli da protagonista. Il 30 novembre 2018, è stato riferito
che Rupert Grint si era unito al cast principale. Il 4 dicembre
2018, è stato annunciato che Toby Kebbell era stato scelto per un
ruolo da protagonista.
James Dean tornerà
al cinema grazie alla CGI in Finding
Jack, dramma ambientato durante la guerra del Vietman
diretto da Anton Ernst e Tati Golykh. L’attore, morto nel
1955 all’età di 24 anni in seguito ad un incidente d’auto reciterà
di nuovo sul grande schermo nel progetto finanziato dalla neonata
Magic City Films, recentemente lanciata dai due cineasti, che di
recente ha ottenuto i diritti di sfruttamento dell’immagine di Dean
dalla sua famiglia.
Scritto da Maria Sova e adattamento
del romanzo di Gareth Crocker, Finding Jack racconta le
vicende di oltre 10.000 unità canine abbandonate nel corso del
conflitto ed è stato descritto come un viaggio emozionante
sull’amicizia e l’amore in circostanze disperate. Dean, o meglio,
la sua versione digitale, interpreterà un piccolo ruolo.
“Abbiamo cercato in lungo e in
largo l’attore perfetto per Rogan, che ha un arco narrativo molto
complesso, e dopo mesi di ricerca abbiamo deciso che l’unico poteva
essere James Dean” ha dichiarato Ernst. “Siamo davvero
onorati che la sua famiglia abbia deciso di sostenerci, e
prenderemo ogni precauzione per assicurarci che l’eredità di una
delle star cinematografiche più importanti di sempre rimanga
intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film, un film
che non è mai riuscito a fare. E non vogliamo deludere i suoi
fan.”
L’Hollywood Reporter, che ha
riportato la notizia, spiega inoltre che la performance di Dean
sarà interamente ricostruita una formula di CGI “full body”
utilizzando filmati e foto reali applicata ad un attore in carne e
ossa. Per quanto riguarda la produzione, i lavori dovrebbero
iniziare il 17 novembre, con l’obiettivo di partire con le riprese
nel 2020.
“Questo progetto apre una serie
di nuove opportunità, come riportare al cinema alcuni interpreti
che non sono più con noi“, ha detto Mark Roesler, CEO di CMG
Worldwide, che rappresenta la famiglia di Dean insieme a oltre
1.700 personaggi dello spettacolo, dello sport e della musica, tra
cui artisti del calibro di Burt Reynolds, Christopher Reeve, Ingrid
Bergman, Neil Armstrong, Bette Davis e Jack Lemmon.
L’insoddisfazione di
Stephen King nei confronti dell’adattamento
cinematografico di
Shining firmato da Stanley
Kubrick nel 1980 è nota a tutti, con lo scrittore che
aveva descritto l’opera del regista “senza alcun senso di
investimento emotivo nella famiglia, certamente bello da vedere con
set meravigliosi e sequenze riprese con la Steadicam, praticamente
una Cadillac senza motore, e non puoi far nulla tranne che
ammirarla come una scultura“. Lo stesso non si può dire di
Doctor
Sleep, sequel di
Shining ora nelle sale diretto da Mike
Flanagan e tratto dall’omonimo libro di King, che a quanto
pare sembra aver centrato le aspettative.
A rivelarlo è proprio l’autore
americano in un’intervista con Entertainment Weekly, dove si è
parlato del progetto, dei paragoni con il testo originale e delle
differenze tra l’approccio di Kubrick e quello di Flanagan:
“Ho letto con molta
attenzione la sceneggiatura script di questo film, perché
ovviamente volevo fare un buon lavoro col sequel visto che le
persone conoscono bene il libro di
Shining e non avevo intenzione di fare dei
casini. Mi sono piaciuti tutti i film di Mike Flanagan, con cui ho
già collaborato per Il Gioco di Gerald. Ergo, ho
letto lo script con molta, moltissima attenzione e mi sono
ritrovato a pensareche da questo momento tutto quello che
ho sempre disprezzato della versione di
Shining realizzata da Stanley Kubrick
è redento”.
“Non voglio
addentrarmi nella questione di quanto sia o meno importante il film
di Kubrick e di quelli che sono i miei sentimenti a riguardo”
ha continuato King, “Ma tutto quello che voglio dire è che Mike
ha preso il mio materiale e ha creato una storia sensazionale e il
pubblico che lo vedrà lo amerà come me. E lo farà proprio perché è
riuscito a prendere il mio romanzo, Doctor Sleep, e a saldarlo in
qualche maniera senza soluzione di continuità con lo
Shining di Stanley Kubrick.“
Ancora irrimediabilmente
segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan
Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa
tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente
coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la
“luccicanza”. Riconoscendo istintivamente che Dan condivide il suo
potere, Abra lo contatta, invocando disperatamente il suo aiuto
contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il
Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca
della loro immortalità.
Nel cast di Doctor
SleepEwan McGregor nel ruolo di Dan
Torrance, Rebecca Ferguson in quello di Rose
Cilindro, e Kyliegh Curran, al suo debutto in un
lungometraggio, nel ruolo di Abra, insieme a Carl Lumbly,
Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue,
Alex Essoe e Cliff Curtis. L’uscita nelle
sale è fissata al 31 ottobre 2019.
Intervistato da Slash Film, il
montatore di Avengers:
Endgame Jeff Ford ha rivelato l’esistenza di due
scene eliminate che avrebbero visto protagonisti Scott Lang e Hope
Van Dyne, aka Ant-Man e Wasp, e
Black Panther. Per quanto riguarda la coppia di
eroi (che presto rivedremo in Ant-Man
3, terzo capitolo annunciato pochi giorni fa), lo
spettatore avrebbe assistito ad un dialogo inedito all’interno del
furgone dove la missione era cercare di collegare tutti i fili con
la radio che, una volta accesa, avrebbe fatto partire la sigla di
Partridge Family: “Gli Outriders all’attacco sarebbero saltati
in aria, e ho sempre pensato che fosse divertente che questi mostri
sentissero la canzone mentre si dirigevano verso il furgone“,
ha raccontato Ford.
“È come se quella musica li
avesse fatti esplodere, e in una scena avremmo visto un Outrider
che sbirciava dal finestrino pensando che fosse gradevole, tuttavia
abbiamo capito che non era un dettaglio necessario e si è optato
per il taglio. Inoltre, si trattava di una sequenza incredibilmente
costosa“.
L’altra sequenza eliminata in sala
di montaggio avrebbe visto un combattimento prolungato tra tra
T’Challa aka Black Panther e il servo di Thanos,
Ebony Maw.
“Ricordo che avevamo una scena
molto più elaborata con lo scagnozzo di Thanos e lo scontro più
lungo con Black Panther, ma abbiamo deciso di eliminarla perché
quando gli eroi attraversano i portali, è come idealmente
introducessero tutti personaggi nella storia, quindi un altro
sguardo su T’Challa e Maw ci avrebbe distratti da quella storia che
stavamo raccontando“.
Considerando la portata della
battaglia finale e il numero di eroi coinvolti, non sorprende che
il team dei Marvel Studios abbia deciso di togliere
qualche minuto superfluo dal film, ma sarebbe stato comunque
interessante ammirare questi tre personaggi in azione nello
spettacolo generale.
Un anno dopo la folle corsa agli
Oscar di Black Panther (il
primo cinecomic della storia ad essere candidato nella categoria
Miglior Film capace di conquistare ben tre statuette) Disney e
Marvel Studios lanciano
ufficialmente la campagna a sostegno di Avengers:
Endgame.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.