Home Blog Pagina 1226

The Batman: il film di Matt Reeves ambientato negli anni ’90?

0

Dopo aver rivisitato gli anno Ottanta tra film, serie tv e citazioni varie, a Hollywood sembra arrivato il momento di un revival degli anni Novanta, specialmente nell’ambito dei cinecomic (come ci dimostra Captain Marvel). E a quanto pare anche The Batman, il progetto affidato a Matt Reeves per rilanciare le sorti del crociato di Gotham al cinema, potrebbe essere ambientato nella stessa epoca dell’eroina dei Marvel Studios.

A riportare la notizia è Discussing Film, confermando che la sceneggiatura è in fase di consegna e che Reeves sta sistemando gli ultimi dettagli su questo viaggio nel passato del personaggio. Nelle scorse settimane è stato infatti confermato che la Warner Bros. è in cerca di un attore molto più giovane di Ben Affleck, dunque il cambio d’epoca sembra del tutto coerente con la timeline attuale. O magari il Batman del nuovo capitolo è semplicemente la versione giovane del Bruce Wayne del DCEU?

Sarebbe comunque un ritorno agli anni d’oro degli adattamenti delle storie sui supereroi, e basti pensare ai Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinecomic e che sono stati di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena di combattimento (il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992 in Batman V Superman: Dawn of Justice), oltre al fatto che alcune delle più importanti trame provengono proprio dagli anni ’90.

Il report indica poi Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento per Reeves, che avrebbe scelto di dare al film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.

The Batman: ci saranno 4 villain nel film di Matt Reeves?

Per quanto riguarda il casting, al momento non c’è alcun frontrunner per il ruolo da protagonista e nemmeno una shortlist ufficiale. I nomi comparsi online nei giorni scorsi sono il risultato di una lista con i cinque attori più scontati che chiunque potrebbe assemblare con Google e una minima conoscenza di giovani attori da tenere d’occhio, come spiegato da diverse fonti.

Altre indiscrezioni riportano che il regista vorrebbe introdurre nel film non uno, bensì quattro antagonisti tratti dalla galleria di villain dei fumetti su Batman. Molti di questi sono già stati portati sul grande schermo nei precedenti adattamenti di Tim BurtonChristopher Nolan e Zack Snyder (vedi Pinguino, Joker, Spaventapasseri, Catwoman, Poison Ivy, Enigmista e Due Facce).

Fonte: Discussing Film

Captain Marvel incassi: il film sulla soglia degli 800 mln dopo 10 giorni

0

Captain Marvel sta continuando a ridefinire le classifiche dei migliori incassi della storia dei cinecomic e del cinema in generale, nonostante i troll che, tra social media e percentuali di Rotten Tomatoes, hanno provato ad ostacolarne la corsa.

Dopo aver conquistato il secondo posto della classidica del miglior weekend di Marzo, il film Marvel Studios ha raggiunto i 760 milioni in tutto il mondo, affacciandosi alla soglia degli 800 e promettendo di proiettarsi oltre la cifra in tempi brevissimi.

Le analisi credono che il film raggiungerà il miliardo, ma, a questo punto, che ci metterà molto meno del previsto, visto che il film uscirà il prossimo venerdì anche in Giappone

Questo incredibile risultato è da una parte legato alla conferma che al pubblico piace anche un cinecomic con una protagonista donna, ma lo avevamo capito, in misura più contenuta, anche con Wonder Woman, che ha incassato comunque bene, anche se non cifre da record, dall’altra la benedizione della scelta dei Marvel Studios, che hanno riposto la loro fiducia in Carol Danvers (e in Brie Larson), affidandole il compito che nel 2008 era stato dato a Robert Downey Jr./Iron Man: diventare il volto del Marvel Cinematic Universe.

Come abbiamo visto, con un pizzico di sorpresa, nell’ultimo trailer di Avengers: Endgame (e nella scena post credits di Captain Marvel), Carol tornerà nel capitolo conclusivo della Fase 3, in prima linea al fianco dei Vendicatori, per sconfiggere Thanos e ribaltare l’effetto della Decimazione.

Ricordiamo che in Captain Marvel non abbiamo ancora visto l’investitura ufficiale di Carol, ovvero il suo personaggio non ha ancora un nome da supereroe, e questa “nomina” potrebbe avvenire in Endgame, nel momento in cui ad un capitano ne succederà un altro. In parole povere, le teorie più gettonate prevedono che Carol sarà l’erede di Steve Rogers alla guida dei Vendicatori, soltanto dopo che il Super Soldato avrà dato la vita per salvare il mondo e l’intera galassia.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

CORRELATI:

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Avengers: Endgame, ecco il paradiso di Thanos

0

Empire Magazine ha appena diffuso un nuovo artwork ufficiale di Avengers: Endgame in cui vediamo un paesaggio della fattoria di Thanos, il suo “paradiso”, il luogo tranquillo dove si è rifugiato una volta compiuta la sua missione.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Captain Marvel: perché la sua origine dipende dal Tesseract?

0

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU CAPTAIN MARVEL

Diversamente dalla sua storia originale nel MCU la trasformazione di Carol Danvers e l’acquisizione dei suoi poteri sono eventi legati ad un oggetto particolare che non è lo psyco-magnetrone (come nei fumetti) ma il Tesseract, artefatto che sappiamo contenere la preziosa gemma dello spazio. In Captain Marvel è la dottoressa Wendy Lawson, aka Mar-Vell sotto mentite spoglie, a studiarne tutte le potenzialità per garantire agli Skrull una casa sicura; progetto che poi passerà nelle mani di Carol alla fine del film, e che probabilmente rivedremo nei prossimi capitoli del franchise.

La scelta di modificare la origin story del personaggio è stata motivata dai registi Anna Boden e Ryan Fleck, anche co-sceneggiatori del cinecomic, durante un podcast di Empire:

Sapevamo che qualcosa doveva dare a Carol i suoi poteri, e quando stavamo discutendo con il team della Marvel abbiamo pensato che creare un dispositivo del tutto nuovo sarebbe stato inutile. C’erano già tutte questi strumenti potenti nell’Universo Marvel, quindi che senso aveva inventarne di nuovi? Una fonte di energia era già nel MCU, così abbiamo deciso di optare per il Tesseract“.

Ciò che non è chiaro, al momento, è come Mar-Vell sia entrata in contatto con il Tesseract: forse è stato Howard Stark, uno dei membri fondatori dello S.H.I.E.L.D. alla fine degli anni ’80 a consegnare l’artefatto al Progetto P.E.G.A.S.U.S. a cui ha lavorato la Dottoressa Wendy Lawson?

Ma soprattutto: quali poteri è stato in grado di donare a Carol Danvers? L’eroina può sprigionare dalle mani qualcosa di incredibilmente forte, e che può volare e assorbire energia dall’esterno (sfociando nella forma Binary dei fumetti), ma il fatto che sia ricomparsa nella scena post credits dopo gli eventi di Infinity War per nulla invecchiata ci suggerisce che ci sia altro da esplorare…

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

CORRELATI:

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Fonte: Empire Podcast

Kate Bishop: tutti i segreti sull’erede di Occhio di Falco

Sono in molti a credere che la ragazza che interagisce con Clint Barton nel nuovo trailer di Avengers: Endgame sia Kate Bishop, personaggio più recente della storia dei fumetti a raccogliere l’eredità dell’arciere e membro degli Young Avengers.

Ma chi è questa eroina? Scopriamo di seguito tutto quello che c’è da sapere:

Il suo nome da supereroina è Hawkeye

Partiamo dalla cosa più importante, ovvero il suo nome da supereroina: Hawkeye (in italiano Occhio di Falco), proprio come quello di Clint Barton. Avere due personaggi con la stessa identità potrebbe confondere, soprattutto perché la usano contemporaneamente.

Clint, l’Occhio di Falco che la maggioranza delle persone conosce, detiene il titolo mentre Kate è la terza a vestirne i panni e la prima donna dell’universo Marvel.

Le sue abilità

Kate non avrà i superpoteri di una Carol Danvers, ma esattamente come Occhio di Falco e Vedova Nera non ha bisogno di effetti speciali e pugni fotonici per brillare, visto che è una una combattente estremamente competente e pericolosa.

Specializzata in tiro con l’arco, ha grandi capacità di coordinazione e una mira eccellente che la rendono un arciere degno di chi l’ha preceduta; inoltre sa combattere corpo a corpo ed è una campionessa di boxe, scherma e altre discipline con la spada.

Il costume

Per quanto riguarda il suo look da combattimento, Kate presenta un caratteristico costume viola ispirato a quello di Occhio di Falco e al quale combina sempre un arco e una faretra piena di frecce.

Come Clint Barton può utilizzare diversi tipi di armi, tra cui frecce che esplodono, altre che emanano gas e altri veleni. Alcuni di questi gadget sono stati progettati da T’Challa, il re di Wakanda.

Gli altri alias

Occhio di Falco non è il solo alias di Kate Bishop: nella sua storia a fumetti si parla anche di Hawkette, Lady Hawkeye e Lady Hawkguy, e tutti fanno in qualche modo riferimento al nome “Falco”.

Inoltre Kate viene spesso chiamata “L’altra Occhio di Falco” oppure “la giovane Occhio di Falco”.

La sua prima apparizione

Kate Bishop fa la sua prima apparizione sui fumetti della Marvel in Young Avengers nel 2005, entrando in squadra nonostante non avesse alcun potere ma aiutando il team a darsi un’identità precisa.

Accade poi che i cosiddetti “supereroi adulti” come Iron Man e Captain America decidono di addestrare i giovani Vendicatori solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli per affrontare al meglio i propri nemici.

La sua migliore amica

La migliore amica di Kate nei fumetti è America Chavez, uno dei componenti più interessanti del team dei Giovani Vendicatori e prima supereroina latinoamericana LGBTQA della serie, sfacciata e sicura di sé che negli ultimi anni è diventata molto popolare tra i lettori.

Miss America, questo il suo alter ego, viene cresciuta dalle sue madri nell’Utopian Parallel, una realtà fuori dal tempo governata dal Demiurgo. Da lui ha assorbito, o forse ereditato, tutti i suoi superpoteri e dopo l’infanzia decide di fuggire di casa viaggiando attraverso diversi universi.

Problemi con la figura paterna

Kate Bishop fa parte di quel gruppo di personaggi Marvel che deve fare i conti con problemi legati al rapporto con i suoi genitori, assenti durante l’infanzia e schierati contro di lei in varie occasioni.

Il padre è infatti un boss criminale, e da ciò derivano le complicazioni nella loro relazione. La mamma invece è scomparsa, forse morta da tempo e mai ritrovata, un mistero che perseguita la ragazza per tutta l’esistenza.

Eventi principali

Non si può dire che Kate Bishop non abbia scelto sempre il giusto schieramento durante i principali conflitti a cui ha preso parte, come la Civil War, la Secret Invasion e la Civil War II, tanto per citarne alcuni.

Ed è proprio alla fine della seconda guerra civile che l’eroina si rende conto di avere bisogno di un cambio radicale di vedute: delusa dalle aspettative e poco entusiasta delle azioni che Clint Barton aveva portato avanti, Kate prese le distanze per inseguire ciò che riteneva giusto.

I team ai quali si è unita

Kate Bishop è probabilmente nota ai lettori dei fumetti Marvel per la sua affiliazione con i Giovani Vendicatori, e il suo contributo alla squadra è talmente determinante da rappresentare un biglietto da visita fondamentale.

Tuttavia anche le cose buone prima o poi finiscono: Kate deciderà infatti di trasferirsi sulla costa ovest degli Stati Uniti, una località molto più diffidente nei riguardi dei supereroi per svariate ragioni.

Ed è qui che la ragazza forma la sua nuova squadra, gli West Coast Avengers, insieme a America Chavez, Clint Barton, Gwenpool, Kid Omega e Fuse.

CORRELATO – Occhio di Falco: 10 modi in cui il MCU ha sprecato il personaggio

Fonte: ScreenRant

James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

0

Sono ore di festa per il mondo Marvel: il reintegro di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 è stato ufficializzato ieri dal diretto interessato dopo il report di Deadline.

Vi ricordiamo che la decisione di riassumere Gunn – allontanato dal film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter – è stata presa dalla Disney mesi fa in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios.

Nel frattempo sono comparse online, fra Twitter e Instagram, le prime reazioni dei colleghi (attori e non solo) alla lieta notizia.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Ecco il messaggio sintetico e molto simbolico di Karen Gillan:

Il senso dell’umorismo di Taika Waititi, che nelle scorse settimane era stato indicato come possibile sostituto di Gunn alla regia:

Gioia ed entusiasmo sul profilo di Scott Derrickson, il regista di Doctor Strange:

Il contributo del fratello Sean, sempre al suo fianco fin dal giorno del suo licenziamento:

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

Per ora la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa per aspettare che Gunn concluda i lavori Suicide Squad 2 e mettere così il regista in condizione di dedicarsi al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

Gambit: il film di Rupert Wyatt si sarebbe ispirato al Padrino

0

L’imminente fusione tra Disney e Fox per quanto riguarda la cessione dei diritti cinematografici dei personaggi Marvel ha costretto in “panchina” i nuovi progetti annunciati mesi fa, tra cui quello dedicato a Gambit, il mutante ladro, abile truffatore e affascinante seduttore che avrebbe avuto il volto di Channing Tatum.

Quattro anni fa Rupert Wyatt (L’alba del pianeta delle scimmie) venne contattato per dirigere il film, e all’epoca si fece anche il nome di Lea Seydoux come possibile protagonista femminile nei panni di Bella Donna Boudreaux; poi, a settembre 2015, fu lo stesso Wyatt ad abbandonare definitivamente lo sviluppo e altri registi come lui, tra cui Doug Liman e Gore Verbinski, lasciando Gambit nelle mani del destino.

Intervistato da Collider in occasione della premiere sel suo Captive State al South By Southwest, Wyatt è tornato a parlare del cinecomic spiegando le ragioni della sua dipartita e del tono che avrebbe voluto imprimere alla sceneggiatura:

Sarebbe stato una sorta di heist movie con rapine e cose del genere, un film d’epoca con un’ambientazione come quella degli anni Settanta mista alla modernità. Ci sarebbero stati scontri tra bande di mutanti e una riflessione sul senso dell’appartenenza tra le paludi di New Orleans, generalmente molto divertente.”

So che Channing ha lavorato sulla sceneggiatura per trasformarla in una commedia romantica” ha continuato il regista, “E da ciò che ho letto sarebbe stato un film fantastico, molto diverso da quello che mi avrebbe coinvolto anni fa. Ma ora la Disney ha le redini del progetto, quindi non so quali siano i loro piani“.

Infine, Wyatt ha parlato delle difficoltà di gestazione in titoli di questo tipo:

Ciò che accade in queste produzioni cinematografiche dipende dalla reazione del pubblico: quando spendi 150 milioni di dollari per realizzarle, devi assicurati di lavorare bene e di rientrare nel budget. Come regista ho attraversato quel processo, e posso dire che è davvero difficile finire con un film che funzioni davvero che abbia una storia coesa. Forse all’epoca io, Channing, e i produttori eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato per quel film“.

Gambit e Silver Surfer, annullati i progetti in casa Fox

Fonte: Collider

Captain Marvel: Kevin Feige sul futuro degli Skrull e il ruolo di Carol nel MCU

0

Nei fumetti di Captain Marvel la guerra fra Kree e Skrull diventa uno snodo importante a livello narrativo che, in parte, è stato tradotto anche nel MCU grazie al film con protagonista Brie Larson. Di certo l’epilogo lascia aperta una finestra sul futuro che potrebbe esplorare ancora più nel dettaglio questo acceso conflitto, come suggerito dalle parole del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige:

La storia di origini di Captain Marvel è stata l’occasione giusta per portare Kree e Skrull all’ovile e introdurre la storyline generale della guerra fra queste due razze aliene, una delle più importanti e rivoluzionarie storie dei fumetti Marvel. Dovete pensare che quella guerra farà da sfondo alle prossime avventure di Captain Marvel.

Nel film i Kree sono il popolo che addestra l’eroina dopo l’esplosione del motore alimentato dal Tesseract (sul quale stava lavorando la dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell a Terra), mentre gli Skrull vengono additati come terroristi il cui unico scopo è conquistare pianeti, uccidere, depredare e infiltrarsi nei nostri sistemi governativi. Soltanto il finale rivelerà le loro vere motivazioni, ovvero la ricerca di una casa sicura, appoggiate dalla stessa Carol.

Abbiamo parlato degli Skrull sin dai primissimi giorni ai Marvel Studios, cercando di capire quando e dove presentarli” ha spiegato Feige. “Potrebbero essere la razza aliena più famosa della Marvel Comics. Inoltre sono dei mutaforma, verdi, hanno orecchie a punta. Sono quindi molto importanti per la mitologia del nostro universo a fumetti da decenni”.

Sul futuro del franchise e in particolare sul percorso di Captain Marvel nel MCU, Feige sembra fiducioso e punta tutto sulla sua attrice protagonista:

Quando abbiamo scoperto che Brie Larson poteva essere interessata ad entrare nel nostro mondo, ne abbiamo discusso in diversi incontri. Era già una grande fan del personaggio dei fumetti, e ritengo che uno dei momenti salienti della mia carriera alla Marvel sia stata la sua presentazione al Comic-Con del 2016, quando Brie salì sul palco insieme a tutti gli altri attori dei nostri film. Era lì in prima linea, ed è stata una grande prefigurazione – non solo per come il pubblico avrebbe abbracciato Brie come personaggio – ma anche per come Captain Marvel avrebbe preso il comando dell’intero universo cinematografico.”

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

CORRELATI:

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Fonte: Comicbook, CBM

Avengers: Endgame, ecco la nuova armatura di Thanos

0

La resa dei conti fra i Vendicatori e Thanos è alle porte, come l’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, film culmine dell’universo cinematografico Marvel e capitolo conclusivo della Fase 3. Nel film i nostri eroi cercheranno di rimediare a quanto accaduto durante l’epilogo di Infinity War e ripristinare la realtà sconvolta dallo schiocco delle dita del Titano Pazzo.

E se è stato appurato che i sopravvissuti indosseranno nuove uniformi tecnologicamente avanzate per affrontare viaggi nel tempo e discese nel Regno Quantico, anche il villain otterrà il suo personalissimo update dell’armatura, come dimostra la copertina di Empire Spagna trapelata in rete nelle ultime ore.

Non sappiamo ancora in quale momento del film la vedremo, o se si tratta soltanto di un’immagine promozionale per confondere i fan, tuttavia è possibile notare qualche cambiamento nel look di Thanos, qui ancora più minaccioso e imponente di quanto lo sia stato in Infinity War.

avengers endgame

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Presenza costante nei primi dieci anni del Marvel Cinematic Universe, Thanos ha rivelato se stesso in tutta la sua grandezza e pericolosità soltanto durante la trama del terzo film sui Vendicatori collezionando finalmente le gemme dell’infinito.  Una volta “schioccate” le dita, il Titano Pazzo si è ritirato nel suo ideale paradiso rurale e non sappiamo quando e in che modo tornerà in Avengers: Endgame.

Voci di corridoio pensano che questa potrebbe non essere la sua ultima apparizione nel MCU, ma che il personaggio dovrebbe essere nel “cast” de Gli Eterni, la cui uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020. Qualche tempo fa i rumor parlavano della possibile presenza di Eros/Starfox – fratello del villain –PiperElysiusGilgameshIkarisSersiMakkariThena e Zuras, ma è probabile che ci sia spazio per volti noti del MCU legati a questi personaggi. Sarà davvero così?

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh BrolinChris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Fonte: Comicbook

Flash: Ezra Miller riscrive la sceneggiatura ma potrebbe lasciare il film

0

Non c’è pace per Flash, lo standalone dedicato a Barry Allen e annunciato dalla Warner Bros. dopo che il personaggio aveva debuttato “ufficialmente” in una scena di Batman V Superman: Dawn of Justice. A quanto pare, come riporta in esclusiva l’Hollywood Reporter, Ezra Miller starebbe riscrivendo la sceneggiatura del film a quattro mani con il fumettista Grant Morrison perché in disaccordo con la visione portata avanti dai due registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein, “troppo leggera e scanzonata” per l’attore, che invece preferirebbe un adattamento più dark e complesso.

La fonte fa notare come questo tipo di approccio, sicuramente meno serioso del passato (vedi gli esperimenti di Zack Snyder su Man of Steel, Batman v Superman e in parte anche Justice League) non abbia portato grandi frutti in termini economici, mentre con Aquaman – e si spera con Shazam! – il divertimento e la leggerezza hanno premiato gli sforzi produttivi degli studios. Dunque è facile immaginare che la Warner stia decidendo di continuare su questa pista adottando lo stesso concetto su Flash.

Quindi da un lato ci sono Daley e Goldstein, dall’altro Miller e Morrison, e nel mezzo una serie di compromessi mai raggiunti: entrambi gli schieramenti stanno scrivendo due script da consegnare entro e non oltre la prossima settimana. Tuttavia il destino del personaggio, ma soprattutto quello dell’attore, si deciderà a Maggio, data di scadenza del suo contratto. Sarà ancora Miller l’interprete di Barry Allen sul grande schermo, oppure la Warner Bros. lo sostituirà proprio come accaduto a Ben Affleck?

A febbraio l’attore aveva lasciato intendere che la produzione stava procedendo, lentamente, ma era in sviluppo:

Ne stiamo parlando e l’intenzione è scatenare un intero nuovo universo, non solo il multiverso DC, ma il multiverso dello speedster. E gli speedster sono quelli che connettono tutti i pezzi disparati di esso. Sarà un mondo con tutti gli stessi personaggi e storie diverse con realtà diverse, eroi diversi e versioni differenti di personaggi. E gli speedster sono quelli che si muovono attraverso tutto questo.

Che ne pensate?

Fonte: THR

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

0

La Disney ha deciso si riassumere James Gunn al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3, dopo il licenziamento dei mesi scorsi a causa di vecchi tweet del regista (leggi tutta la storia qui).

Dopo mesi di discussioni e incertezze e dopo che Gunn ha già trovato un’altra “casa” presso la Warner Bros che gli ha affidato regia e scrittura di Suicide Squad 2, ma si è detto felice di tornare a lavorare con i Marvel Studios e con la Disney, principale fautrice del suo licenziamento e della sua ri-assunzione.

Ecco il messaggio che il regista ha affidato al suo account Instagram ufficiale:

Sono tremendamente grato a ogni persona lì fuori che mi ha supportato negli ultimi mesi. Sto cercando di imparare e continuo o lavorare per essere il migliore essere umano possibile. Apprezzo profondamente la decisione della Disney e sono eccitato all’idea di continuare a fare film che investigano i legami d’amore che ci legano tutti. Sono stato e continuo ad essere incredibilmente onorato dal vostro amore e supporto. Dal profondo del mio cuore, grazie. Vi amo tutti.

Al momento, la lavorazione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa, mentre la produzione aspetterà la conclusione di Suicide Squad 2 per mettere in condizione Gunn di lavorare al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

0

Incredibile ma vero: James Gunn dirigerà Guardiani della Galassia vol. 3 dopo il licenziamento avvenuto la scorsa estate. A quanto pare la Disney sarebbe tornata sui suoi passi già mesi fa, ma ora la notizia sarebbe ufficiale come riporta Deadline.

La decisione di riassumere Gunn – allontanato dalla regia del film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia – è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios. A quanto pare, subito dopo il licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di riportarlo al timone del progetto.

Nessuno difende i tweet incriminati, ma il comportamento di un professionista che si è sempre dimostrato disponibile a scusarsi descrivendo quei contenuti come prodotto di una satira in un diverso periodo della sua carriera e vita privata.

LEGGI ANCHE: Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

L’unica difficoltà del suo ritorno alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 si sarebbe riscontrata con l’ingresso di Gunn nell’universo DC, per il quale ha scritto il sequel di Suicide Squad. Secondo Deadline i Marvel Studios hanno accettato di ritardare la produzione del terzo film e iniziare i lavori non prima del completamento del cinecomic della Warner Bros.

Sembra che gli studios non abbiano nemmeno contattato un altro candidato per sostituirlo, forse consapevoli della manovre che si stavano muovendo insieme ai dirigenti della Disney.

Non c’è dubbio che il ritorno di Gunn nel team porterà soltanto entusiasmo: quello del cast, che ha sempre sostenuto il suo leader con messaggi d’affetto e stima professionale e quello dei fan, ammutoliti dopo il suo improvviso licenziamento. La Marvel utilizzerà ovviamente lo script che il regista aveva già completato mesi fa.

LEGGI ANCHE: Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

Fonte: Deadline

Triple Frontier: recensione del film con Ben Affleck

Tra le novità del gigante dello streaming Netflix, questo mese troverete Triple Frontier, un film d’azione che si avvale di un cast di stelle di prim’ordine. Una cinquina vincente, quella dei protagonisti di questo action, tra i quali spiccano diversi candidati ad Oscar e Golden Globes. Da Ben Affleck a Oscar Isaac passando per Charlie Hunnam, il quintetto si chiude con Pedro Pascal e Garret Hedlund.

Triple Frontier è stato girato da J.C. Chandor (All is Lost – Tutto è perduto), e sceneggiato dal regista insieme con Mark Boal (Zero Dark Thirty, The Hurt Locker). Il termine “Triple Frontier” allude alla zona di “triplo” confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, luoghi impervi e pieni di insidie che ben si prestano alla creazione e al contrabbando di droghe illegali. Il soldato delle forze speciali Santiago “Pope” Garcia (Isaac) viene a sapere da una soffiata dove risiede Gabriel Lorea (Reynaldo Gallegos), il più grande spacciatore della Colombia.

Richiama quindi all’appello i suoi ex commilitoni della squadra Delta Force per attuare un piano al limite della legalità: catturare Lorea e allo stesso tempo derubarne l’enorme casale – cassaforte, le cui mura sono letteralmente imbottite di soldi. Ma le cose degenereranno in un crescendo di sventure e situazioni poco facili, dove nessuno dei protagonisti può dirsi al sicuro. Le vicissitudini legate alla produzione di Triple Frontier sono lunghe e variegate. Il film era in cantiere già da dieci anni e avrebbe dovuto essere diretto dalle mani sicuramente sapienti di Kathrine Bigelow. Anche la questione della scelta dei protagonisti non è stata facile, essendosi fatti nomi come Tom Hanks e Johnny Depp.

Il film è finito nelle mani di J.C. Chander,  che si limita a fare un buon lavoro di stile e si avvale di effetti speciali di tutto rispetto. Merito probabilmente di mamma Netflix, che batte cassa quando si accorge di stare nel “trend” giusto. E all’indomani dell’incredibile successo della serie Narcos (guarda caso proprietà Netflix) e di film campioni di incassi al cinema come Sicario e Soldado (ora prontamente visibili sulla piattaforma di streaming), un film basato sul narcotraffico sudamericano sembrava una scelta sicura.

Triple Frontier è in fondo un heist movie (film di rapina) in salsa particolarmente action. Il reclutamento delle leve speciali da scegliere per attuare il piano è il tipico momento alla Ocean’s Eleven, dove ad ogni membro della squadra è associata una particolare abilità senza la quale il gruppo non potrebbe sopravvivere. Gli ex commilitoni sorvolano le Ande, si addentrano nella giungla nera e lottano armati fino ai denti. Nulla di nuovo sul fronte USA, ma pur se col solito mix il risultato finale rende bene e regge l’attenzione dello spettatore.

Certo rimane sospeso il quesito: con un cast del genere e una Bigelow al timone, una simile operazione avrebbe potuto prendere strade differenti e toccare tematiche più sensibili, soprattutto alla luce dell’attualissima polemica trumpiana sulle frontiere sudamericane?

Tim Burton premio alla carriera ai David di Donatello 2019

0

Tim Burton riceverà il Premio alla Carriera – David for Cinematic Excellence 2019 nel corso della 64a edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo. Il riconoscimento sarà consegnato mercoledì 27 marzo nell’ambito della cerimonia di premiazione, in diretta in prima serata su RAI 1 condotta da Carlo Conti.

Il nuovo e atteso lungometraggio del cineasta statunitense, Dumbo, rivisitazione in chiave live-action dell’amato classico d’animazione Disney, sarà nelle sale italiane dal 28 marzo distribuito da The Walt Disney Company Italia.

“È un grandissimo onore per noi consegnare il Premio alla Carriera a Tim Burton – ha detto Piera Detassis –  celebrando così la sua straordinaria energia creativa e il talento multiforme espresso in tanti capolavori come Edward mani di forbice, Ed Wood, Il mistero di Sleepy Hollow, La fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere, per citarne solo alcuni. Burton è certamente uno dei grandi innovatori della storia del cinema e la sua opera è la visionaria prosecuzione di una grande tradizione culturale che parte da Edgar Allan Poe, attraversa l’espressionismo e il surrealismo, l’illustrazione e il fumetto, per arrivare fino all’arte digitale: il risultato è una sintesi personale di profonda poesia in cui emerge, con malinconica ironia, il racconto di figure e temi attualissimi, su tutti la paura dell’altro, e insieme l’empatia con il diverso, il ‘mostro’, la difficoltà e la necessità di trovare una conciliazione con gli esclusi e gli incompresi”.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Della squadra di creativi che hanno lavorato a Captain Marvel c’è anche Andy Park, da nove anni nella scuderia dei Marvel Studios per quanto riguarda la realizzazione dei concept utilizzati nei vari film, come i costumi di Vedova Nera, Scarlet Witch, Hela, Mantis, Nebula, Wasp e ovviamente quelli di Carol Danvers nel cinecomic arrivato nelle sale il 6 Marzo.

Proprio l’artista ha svelato tutti i segreti delle uniformi indossate da Brie Larson nello standalone che vi riportiamo di seguito:

Il rosso, il blu e l’oro simboleggiano il suo carattere audace

Rosso, blu e oro sono le componenti principali dell’aspetto cromatico del costume di Carol Danvers nei fumetti e al cinema, e in merito Park ha spiegato che l’ispirazione maggiore proviene dal carattere della protagonista:

Il tema del film è rialzarsi dopo una caduta, sempre, dalla bambina all’adulta alle quali è stato sempre detto che non può fare questo o quello. Quindi quando Carol diventa Captain Marvel, è lei che abbraccia completamente chi è, chi è sempre stata e sarà, una persona audace e forte.

I triangoli sono una parte fondamentale del design

brie larson captain marvel

Uno dei dettagli nelle linee del costume sono quelle continue forme triangolari che si ripetono lungo tutto il tessuto, e questo è ciò che ha spiegato a riguardo Park:

Captain Marvel, o meglio ancora, Carol Danvers, rappresenta la forza, e non quella derivata dai suoi poteri, ma quella che sempre avuto fin da giovane cadetto nell’esercito, poi membro della Starforce e successivamente supereroina. In questo senso il triangolo è la forma più forte ed equilibrata di tutte e in varie sfaccettature assume i contorni di una stella con le quali volevo creare qualcosa che rafforzasse la forza del personaggio“.

Il design personalizzato di ogni membro della Starforce

Come mostrato nell’immagine qui sopra, ognuno dei membri della Starforce (il team di guerrieri Kree selezionati dalla Suprema Intelligenza e guidati da Yon-Rogg) ha il suo costume personalizzato da un simbolo.

Oltre ad essere la forza militare d’élite del pianeta Hala, i Kree sono anche una sorta di celebrità per il popolo, lo ispirano e diventano per loro icone da imitare.

Le differenze tra l’uniforme Kree e il costume di Captain Marvel

Nel film la protagonista indossa due versioni della stessa uniforme: la prima è quella Kree verde, la seconda invece è quella modificata per abbracciare la sua nuova identità nel confronto finale con la Starforce e Yon-Rogg.

Sul cambiamento di look Park ha rivelato:

La seconda divisa perde un paio di pezzi dell’originale, cioè le strisce sui fianchi e l’armatura sul ginocchio. Per quanto riguarda i colori, ho concentrato la quantità di oro nelle aree di scelta per aiutare il pubblico a focalizzarsi sull’icona che Carol è diventata. Volevo creare un design più complesso per le avventure con la Starforce e rendere Capitan Marvel più pulita e più lucida“.

Protezione e praticità

captain marvel

Protezione dai pericoli esterni e praticità nel movimento sono state le parole chiave da seguire nel processo di elaborazione dei costumi della supereroina.

Sebbene cerchiamo sempre di idealizzare la forma umana nei nostri progetti, sia per i personaggi maschili che femminili, siamo sempre consapevoli di dover essere rispettosi e non vogliamo mai essere gratuiti; quindi per ogni forma o linea, cerchiamo di rimanere fedeli al fumetto, ma anche pratici nei confronti dell’attore che lo indosserà“.

La somiglianza con Captain America e le idee per Age of Ultron

Un più che lecito parallelismo avvicina i personaggi di Captain Marvel e Captain America perché entrambi vengono dall’ambiente militare e indossano un costume con il simbolo della stella sul petto.

Inoltre, sappiamo che Joss Whedon voleva introdurre Carol Danvers già in Age of Ultron, idea poi scartata, proprio alla fine del film, ma quello non sarebbe stato il modo più adeguato di presentarci l’eroina nel MCU. E a quanto pare Park aveva già sviluppato dei concept a riguardo…

L’elmetto e il taglio alla mohicana

Captain Marvel
Adoro qualsiasi costume che richiede un casco” ha detto Andy Park, e per Captain Marvel è stato disegnato un particolare elmetto con la celebre pettinatura alla mohicana dei fumetti.
La reazione iniziale fu del tipo ‘ok, non sembra molto credibile’, eppure abbiamo esplorato molte versioni senza i capelli che le uscivano dal casco e nessuna funzionava. Ma essendo lei un’aliena può aver avuto accesso a avanzate tecnologie simili a quella di Starlord, e tutto avrebbe funzionato!

Un dettaglio poco pratico è stato escluso

L’iconica fascia rossa legata in vita dei fumetti non è stata inclusa nel look del personaggio del film per una ragione specifica, almeno a detta di Park:
Lì ha quell’oggetto perché la grafica è in 2D, ed è un dettaglio molto bello da vedere proprio come un mantello che fluttua nello spazio quando qualcuno vola. Nel MCU non ci sembrava pratica così si è optato per altro.”

CORRELATO – Captain Marvel: le teorie più assurde sull’eroina per la Fase 4

Fonte: BuzzFeed

Ana de Armas sarà Marilyn Monroe in Blonde

0

È dal 2012, anno di Killing Them Softly, che lo sceneggiatore / regista Andrew Dominik non si rimette dietro alla macchina da presa, ed ora arriva il suo nuovo progetto, Blonde, un biopic su Marilyn Monroe che ha trovato in Ana de Armas la sua protagonista.

L’attrice di Blade Runner 2049, secondo Collider, è vicina al finalizzare il contratto per interpretare la Monroe, nel film che sarà basato sul romanzi Blonde di Joyce Carol Oates. Il libro ha usato fonti biografiche e storiche per raccontare una nuova storia incentrata sulla vita interiore di Norma Jeane Baker, la donna dietro l’idolo dello schermo e la tragica star. Emerge il ritratto di una giovane donna fragile e dotata di un talento per la reinvenzione, che ha usato quelle abilità per superare le grandi avversità.

Il libro è stato finalista sia per il Premio Pulitzer che per il National Book Award, e Dominik ne è stato talmente preso da scrivere l’adattamento della sceneggiatura senza avere ancora i diritti, di getto. Da allora, il film è stato nel limbo dello sviluppo, con varie possibilità per il nome dell’attrice protagonista, da Naomi Watts a Jessica Chastain.

Netflix sta al momento supportando il progetto, ma Collider specifica che Ana de Armas deve ancora firmare un accordo per accettare il ruolo e il servizio di streaming non ha ancora dato la green light alla sceneggiatura. Nonostante l’incertezza, il progetto di Dominik non è mai stato tanto vicino alla concretizzazione come in questo momento.

Il mondo si è innamorato di Ana de Armas in Blade Runner 2049, e abbiamo visto di recente l’attrice nel nuovo cortometraggio Campari, Entering the Red (potete vederlo a questo link), diretto da Matteo Garrone e ambientato in un’affascinante Milano notturna.

Vedremo presto Ana de Armas in Yesterday di Danny Boyle, ma anche in The Informer di Andrea Di Stefano e in Knives Out, il nuovo film di Rian Johnson (Star Wars: Gli Ultimi Jedi).

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

0

Attenti a non rivelare nulla di specifico sulla trama del film, i Marvel Studios hanno diffuso ieri a sorpresa il nuovo trailer di Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3 che vedrà al centro la resa dei conti tra gli eroi e Thanos.

Eppure ci sono dei dettagli che potrebbero esservi sfuggiti. Scopriamo insieme quali sono:

Tute da Regno Quantico?

Iniziamo con una teoria relativa alle uniformi “Advanced Tech” degli eroi mostrate sia da alcuni concept leak, sia dal merchandise, che hanno debuttato ufficialmente nell’ultimo trailer di Endgame: è pensiero comune dire che i Vendicatori indosseranno queste speciali divise per entrare nel Regno Quantico, ma se non fosse così e si trattasse dell’ennesima ipotesi errata?

Tempo fa era stato Joe Russo a spiegare che circa il 99%” delle immagini dei giocattoli e action figure non fornisce dettagli precisi sul film, e che spesso sono più fuorvianti che altro. Dunque la domanda resta: a cosa serviranno esattamente questi costumi?

Regno Quantico? Viaggi nel tempo? Oppure, risposta più banale, i nostri eroi ne avranno bisogno per avventurarsi nello spazio?

D’altronde Thanos è ancora il centro della trama di Endgame e ora che ha raggiunto il suo obiettivo (riportare l’equilibrio nell’universo spazzando via metà delle vite) non ha alcun motivo di rimanere sulla Terra. Magari l’unica speranza per i Vendicatori è affrontarlo ovunque si trovi, anche in territori finora esplorati nel MCU, e per farlo servirà un equipaggiamento adatto.

Vi invitiamo a notare che nell’inquadratura non compaiono Thor e Captain Marvel, probabilmente occupati in un’altra parte del piano, o forse capaci di attraversare l’universo senza l’aiuto di divise particolari, e Rocket (troppo piccolo per essere visto?).

Ma torniamo un attimo ai fumetti per schiarirci le idee. Nella storyline-evento di Infinity, una delle maggiori ispirazioni di Avengers: Infinity War, Captain America guida la squadra nello spazio per affrontare una minaccia, e i personaggi coinvolti indossano i loro rispettivi costumi modificati solo con un ulteriore strato di armatura avanzata. Lì combattevano contro un’antica razza aliena, ma in Endgame quel nemico potrebbe essere Thanos.

Chi è la ragazzina che interagisce con Clint Barton?

Un’altra scena che desta qualche dubbio è quella che vede protagonista Clint Barton aka Occhio di Falco insieme ad una ragazzina che per molti potrebbe essere la reincarnazione di Kate Bishop, nei fumetti conosciuta anche come Hawkeye.

Per altri invece il personaggio è senza dubbio Lila Barton, la primogenita di Clint, e la sequenza del trailer sembra avere luogo nella fattoria segreta dell’eroe introdotta nel 2015 in Avengers: Age of Ultron. Ma se guardiamo attentamente, sullo sfondo compaiono Laura Barton (la moglie interpretata da Linda Cardellini) e i figli Cooper e Nathaniel. È altamente probabile che qualcosa di tragico accadrà alla famiglia e che lo schiocco di Thanos abbia coinvolto anche loro, tanto da spingere Occhio di Falco a intraprendere la nuova strada del vendicativo Ronin.

Forse questa scena è un flashback precedente alla Decimazione, ed ecco spiegato perché Clint Barton è così felice, mentre nei trailer di Endgame è parso arrabbiato e assetato di sangue. Tuttavia c’è qualcosa che non torna a livello cronologico, perché se è vero che gli eventi di Age of Ultron si sono svolti nel 2015, e quelli di Infinity War nel 2017,  la Lila che avevamo conosciuto era notevolmente più giovane rispetto all’adolescente del trailer…

Rocket ha rubato qualcosa dal costume di Bucky?

Nel corso del MCU ci siamo abituati al fatto che Rocket Raccoon abbia un debole per l’arte del rubacchiare oggetti e protesi di altre persone (come l’ occhio che regalerà a Thor) e in Avengers: Infinity War il procione aveva adocchiato il braccio di metallo di Bucky Barnes mettendo subito in chiaro che doveva averlo ad ogni costo.

Ora, sappiamo che Bucky è rimasto vittima della Decimazione insieme al suo braccio, ma se Rocket fosse riuscito in qualche a conservare un oggetto della sua divisa? Secondo alcuni si tratta di una teoria plausibile basandosi su un dettaglio del costume visto nel nuovo trailer di Avengers: Endgame.

Aggrappatosi a War Machine (proprio come era solito fare con Groot), Rocket è pronto all’azione e in cima alla testa indossa gli occhiali che il Soldato d’Inverno ha sfoggiato in Captain America: The Winter Soldier. Ma come sono arrivati a lui? Forse i Vendicatori aveva conservato l’oggetto da qualche parte? Forse si trovavano già nel Wakanda dove Bucky ha vissuto per lungo tempo?

Chi è Tony P. Henderson?

Altro mistero, altra corsa: ciò che potrebbe sembrare un quesito inutile è per i fan materiale ghiotto per speculazioni sulla trama del film, come quel nome scritto sui manifesti attaccati davanti casa di Cassie Lang e inquadrati in una scena del trailer di Endgame. Ma chi diavolo è Tony P. Henderson?

Scott Lang è presumibilmente appena uscito dal Regno Quantico e scopre in che condizioni ha lasciato il mondo reale dopo lo schiocco di Thanos. Vi ricordiamo che dei protagonisti di Ant-Man and The Wasp lui è l’unico sopravvissuto, mentre Hope, Janet e Hank sono rimasti vittime. La strada sembra deserta e la casa abbandonata tra le erbacce, mentre su un palo del telefono sono incollati i volantini con i nomi dei “dispersi”. Tutti indecifrabili, tranne uno: Tony P. Henderson

Nei fumetti non c’è traccia di questo personaggio, dunque è da escludere qualche riferimento particolare, tuttavia potrebbe riferirsi ad un vecchio amico di Scott (ecco spiegata l’espressione scioccata dell’eroe) o a qualcuno che conosceva, oppure si tratta semplicemente di un nome inventato dai Marvel Studios per il trailer…

L’attacco al quartier generale dei Vendicatori

Concludiamo questa galleria del mistero prendendo in esame un’inquadratura di Scott Lang alle cui spalle potrebbero esserci i segni di un attacco al quartier generale dei Vendicatori ripreso nelle fasi iniziali del film. C’è Ant-Man che si guarda intorno minacciosamente e in seguito altre interazioni tra personaggi nello stesso luogo (come quella fra Thor e Captain Marvel), ma quello che colpisce sono le massicce “palle di fuoco” esplose in secondo piano al minuto 1.34.

Più tardi sempre Ant-Man miniaturizzato sta cercando di sfuggire a un’esplosione circondato da tutti i tipi di materiale per ufficio, tra cui una matita che usa come trampolino, forse proprio il momento seguente a quello di cui sopra?

Uno dei set Lego aveva confermato (?) che ci sarebbe stato un attacco alla base dei Vendicatori, con protagonisti Hulk, Ant-Man, Nebula, Iron Man, e Captain Marvel, ma a cosa dobbiamo credere?

CORRELATO – Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Once Upon a Time in Hollywood: ecco quando vedremo il trailer

0

Il trailer del film Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino è stato valutato e dovrebbe arrivare molto presto. Tarantino, ovviamente, si è fatto un nome nei primi anni ’90 con i film Le Iene e Pulp Fiction, e si è evoluto da nuovo arrivato promettente nel mondo del cinema indipendente a un cineasta pluripremiato, nel corso degli anni.

Il suo ultimo film, l’oscuro western The Hateful Eight, è uscito nei cinema alla fine del 2015, e Tarantino tornerà quest’estate con un film che si preannuncia molto diverso, ambientato tra gli anni ’60 e ’70, a Hollywood.

Leonardo DiCaprio e Brad Pitt (che in precedenza hanno lavorato con Tarantino in Django Unchained e Inglourious Basterds, rispettivamente) condivideranno lo schermo in Once Upon a Time in Hollywood nei panni dell’ex star della serie televisiva western Rick Dalton e la sua controfigura, Cliff Booth. Il film segue la coppia mentre cerca di andare avanti a Hollywood nel 1969, sullo sfondo della rivoluzione contro-culturale degli anni ’60 a L.A. e degli omicidi di Charles Manson.

Quelli che non vedono l’ora di avere un assaggio del nono film di Quentin Tarantino, non dovranno aspettare molto però, perché a quanto pare il primo trailer arriverà lunedì 18 marzo. Secondo Trailer Track, Sony, che distribuisce il film, intende allegare il trailer a Noi, di Jordan Peele, in arrivo al cinema il 21 marzo.

Inizialmente si pensava che Once Upon a Time in Hollywood si sarebbe focalizzato specificamente sugli omicidi di Manson, prima che Tarantino spiegasse che il film tratta davvero di vita e cultura durante la fine degli anni ’60 in generale. Sappiamo però che Margot Robbie interpreterà un ruolo importante nel film, ovvero quello di Sharon Tate, che sembra sarà la vicina di casa di Rick (DiCaprio).

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Avengers: Endgame, ecco chi si sacrificherà, secondo una teoria nata dal nuovo trailer

0

Dopo le devastanti perdite in tutto l’universo in Avengers: Infinity War, gli Eroi più Potenti della Terra sono disposti a fare “tutto il necessario” per ripristinare ciò che Thanos ha spezzato. E in Avengers: Endgame, vedremo finalmente gli eroi affrontare il combattimento contro il Titano Pazzo.

Ma ci sono un sacco di domande sul futuro del Marvel Cinematic Universe, soprattutto in merito a chi continuerà a farne parte, e chi invece, con questo capitolo conclusivo della Fase 3, dirà per sempre addio al MCU.

Una nuova teoria ipotizza che il trailer di Avengers: Endgame visto ieri potrebbe aver rivelato chi, dei membri principali del super-team dei Marvel Studios, non uscirà vivo dallo scontro con Thanos.

Ecco la teoria di TheRealBrandini97 riportata su Reddit:

“Ho appena visto il nuovo trailer di Avengers: Endgame 5 volte negli ultimi 10 minuti e c’è qualcosa di strano in proposito. Se riuscite a ricordare, c’è stata una teoria in corso secondo cui solo 2 dei 6 Avengers originali sopravviveranno alla fine di Endgame.

E se si ascolta il ​​nuovo trailer, si nota che 4 dei Vendicatori originali ripetono la battuta “A ogni costo“. I 4 che la ripetono sono Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco / Ronin e infine Iron Man. Potrebbero essere questi i 4 membri originali che sacrificano le loro vite per salvare tutti? Scopriamolo!

Il contratto di Chris Evans è finito dopo questo film, lo stesso vale per quello di RDJ. I fratelli Russo hanno detto che Occhio di Falco avrebbe avuto un grande successo in Avengers: Endgame e che tutti i fan del personaggio avrebbero apprezzato (quale arco narrativo più grande che quello di sacrificare la tua vita per riportare in vita la tua famiglia?) E per Vedova Nera, il suo film standalone in produzione sarà un prequel (forse anbientato a Budapest?).

I Russo hanno anche detto Captain America: Civil War sarà una parte fondamentale per Endgame. I 4 Vendicatori che hanno ripetuto quella frase nel nuovo trailer sono presenti anche in Civil War mentre gli altri 2 Avengers originali (Thor e Hulk) che non hanno ripetuto la frase, non sono nel film. “

Per quanto la teoria sembri campata in aria, è quasi dato per certo che Cap muoia mentre Tony Stark trovi il modo di allontanarsi, magari non con la morte ma con un congedo. Le perdite di Occhio di Falco e di Vedova Nera sono invece più azzardate, sebbene sarebbero davvero apprezzate da un punto di vista drammaturgico, per quanto invece possano essere dolorose per i fan.

Chris Evans ha mandato i fan in delirio l’anno scorso dopo aver terminato le riprese di Avengers: Endgame, postando un messaggio sincero sui social media, scrivendo: “È stata una giornata a dir poco emozionante: interpretare questo ruolo negli ultimi 8 anni è stato un onore: per tutti davanti alla telecamera, dietro la macchina da presa e tra il pubblico, grazie per i ricordi!”

Evans ha rapidamente fatto marcia indietro sulle implicazioni di quel post durante un’apparizione pubblica all’ACE Comic Con di Chicago. “Dovrei chiarire che so di aver tweettato qualcosa che ha fatto pensare a molte persone che in qualche modo fosse uno spoiler – ha detto Evans – Dovrei chiarire che, a prescindere da come finisce Avengers 4, avrei twittato esattamente la stessa cosa: quell’ultimo giorno di riprese è stato un giorno molto emozionante ed è stato il culmine di quasi 10 anni di riprese e 22 film, per questo incredibile affresco.”

Robert Downey Jr. ha anche chiarito che non interpreterà Iron Man per sempre, parlando con Empire Magazine del suo ruolo lo scorso anno, spiegando che avrebbe potuto fare qualsiasi gioco di prestigio con il personaggio, ma che dovrà andare avanti con la sua carriera.

Millie Bobby Brown protagonista di un nuovo young adult

0

Millie Bobby Brown sarà la protagonista di The Thing About Jellyfish, adattamento cinematografico del romanzo young adult scritto da Ali Benjamin e pubblicato nel 2015 che vedrà alla regia Wanuri Kahiu (qui al suo debutto in un lungometraggio) e alla sceneggiatura Molly Smith Metzler (Shameless, Orange is the new black, Casual).

La storia originale riprende il tradizionale percorso di crescita e consapevolezza di sé di un’adolescente, Suzy, nel suo coming of age mentre si appresta a frequentare le scuole medie. Ma quando il suo ex migliore amico muore annegato, la ragazza non riesce a credere alla casualità degli eventi ed è convinta che la vera ragione di questa tragedia si nasconde dietro l’attacco di una misteriosa medusa.

Stretta nel suo straziante dolore, Suzy preferirà nascondersi nel silenzioso mondo della sua immaginazione iniziando a mettere in piedi un piano di evidenze per dimostrare la sua teoria. E il libro di Benjamin, a cui il film si ispira, segue proprio il viaggio della protagonista in questa scoperta delle idee di vita e di morte, della fragilità delle amicizie e della speranza che possiamo trovare nella porta accanto.

Tra i produttori di The Thing About Jellyfish figurano anche Reese Witherspoon e Bruna Papandrea.

Vi ricordiamo che l’attrice tornerà presto al cinema con Godzilla: King of the Monsters (dal 31 maggio in sala) al fianco di Vera Farmiga, blockbuster diretto da Michael Dougherty che vede nel cast Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea Jackson Jr., Ken Watanabe e Sally Hawkins.

In estate invece sarà la volta della terza attesa stagione di Stranger Things, serie originale Netflix ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer in arrivo sulla piattaforma streaming il 4 Luglio 2019 con i nuovi episodi. Insieme alla Brown ci saranno, ovviamente, Wynona Rider, David Harbour, Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Charlie Heaton e Natalia Dyer.

Fonte: Empire

J.K. Simmons spera di interpretare ancora il commissario Gordon

0

Il “nuovo” commissario Jim Gordon interpretato da J.K. Simmons ha debuttato ufficialmente nel DCEU (progetto che ad oggi non sembra più una priorità assoluta in casa Warner Bros., almeno non nella concezione di universo condiviso) in Justice League con pochissime scene. Il flop economico e la dura accoglienza della critica hanno spinto gli studios a riconsiderare le proprie strategie editoriali concentrandosi sugli standalone in uscita (vedi Aquaman e Shazam!) e sui titoli collaterali a basso budget come Joker e Birds of Prey.

Ma che fine farà Gordon e che destino verrà riservato a Simmons oltre lo spettro di Justice League? Alcune voci parlavano di un possibile coinvolgimento dell’attore nell’imminente The Batman di Matt Reeves, film che riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema senza Ben Affleck, mai confermate e ora commentate dal diretto interessato in un’intervista con ET Online.

Vorrei avere qualcosa da offrirvi in merito, ma se davvero ne sapessi di più probabilmente mi sparerebbero. Non so nulla. Ho firmato un contratto di tre film, potenzialmente, e spero ce ne siano altri due. Che si tratti di Batman, Justice League o di un altro Suicide Squad, o dovunque il Commissario Gordon potrebbe finire, sono aperto a qualsiasi possibilità. Di certo non aspetterò seduto a casa in attesa che il telefono squilli nel frattempo, ma spero che in futuro ci sia più spazio per il personaggio

Se il bat-phone suonerà, io risponderò“, ha concluso Simmons.

Le dichiarazioni dell’attore premio Oscar fanno però riflettere: se davvero è stato firmato un accordo per tre potenziali film, il commissario Gordon dovrà obbligatoriamente comparire in almeno altri due titoli del franchise? Che ci sia all’orizzonte un cameo forse, magari partendo da Birds of Prey (lo spin-off ora in fase di riprese con Margot Robbie), oppure dal Joker con Joaquin Phoenix, terminato qualche settimana fa a New York? Difficile a dirsi vista la politica di segretezza nella quale gravitano gli artisti.

Tempo fa lo stesso Simmons si era detto fiducioso sul ritorno di Gordon in azione nel DCEU:

Nulla è cambiato dalla fine della produzione. Ci sono delle conversazioni in corso che ovviamente non renderò pubbliche, ma per quanto ne so non c’è alcuna possibilità, almeno nell’immediato futuro, che io ritorni nei panni del commissario Gordon. Tuttavia continuo ad essere ottimista e a rimanere fiducioso sul fatto che potrebbe accadere di nuovo.

Che ne pensate?

Fonte: ET

Avengers: Endgame, è polemica sul poster che “elimina” Danai Gurira

0

Il trailer di Avengers: Endgame arrivato a sorpresa ieri in rete ha entusiasmato, emozionato, eccitato i fan di tutto il mondo, dandoci la possibilità di vedere qualche altro piccolo pezzo del film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Sempre ieri è stato diffuso il primo poster del film, una composizione più o meno classica in cui compaiono tutti, ma proprio tutti i protagonisti del film: da Rocket a Thanos, passando per Captain America che campeggia al centro del poster, tutti hanno un posto sul cartellone e tutti i loro nomi sono riportati in cima. Tutti tranne quello di Danai Gurira.

All’uscita del poster, infatti, molti hanno notato che nonostante la guerriera Okoye fosse presente sul poster, l’unico nome che mancava all’appello era quello della sua interprete. Immediatamente si è scatenata la polemica in rete, e la Marvel, ammettendo la “colpa”, ha sistemato la mancanza e pubblicato un poster corretto, con tanto di nome della Gurira.

Ecco il dettaglio della prima versione del poster:

Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Don Cheadle, Paul Rudd, Brie Larson, Karen Gillan, con la voce di Bradley Cooper e con Josh Brolin nei panni di Thanos. Come potete vedere, manca soltanto Danai Gurira.

Nella correzione dello Studio, ecco come appare ora il poster:

Come si nota chiaramente, tra Karen Gillan e la voce di Bradley Cooper è stato aggiunto il nome di Danai Gurira.

Di seguito il tweet ufficiale dei Marvel Studios in cui, con il poster corretto, scrivono anche: “Lei sarebbe dovuta essere lì tutto il tempo. Guardate il poster ufficiale .

Dimenticare proprio il nome dell’unica attrice donna di colore che compare nel film (a questo punto supponiamo che Shuri e la madre di T’Challa siano state polverizzate), di questi tempi, sembra un errore imperdonabile. Quale sia stato il motivo di una tale dimenticanza non ci è dato saperlo, ma è probabile che un grafico distratto sia stato appena licenziato dallo Studio!

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

I Soprano, prequel: nuovo titolo e data d’uscita

0

Nuovo titolo e release ufficiali per il prequel de I Soprano, annunciato nei mesi scorsi e che verrà prodotto dalla New Line Cinema e sceneggiato da David Chase, già ideatore e co-creatore dello show capolavoro andato in onda per sei stagioni dal 1999 al 2007 su HBO.

Come riporta in esclusiva The Wrap infatti, il film potrebbe intitolarsi semplicemente Newark, e non The Many Saints of Newark(questo il nome originale del progetto) mentre la data di uscita nelle sale è stata fissata al 25 settembre 2020.

A più di dieci anni dalla messa in onda dell’ultimo episodio, per alcuni tra i più controversi della storia del piccolo schermo, Chase e il regista Alan Taylor torneranno a raccontare la genesi della famiglia malavitosa e della guerra fra bande criminali nella Newark a cavallo fra i ’60 e i ’70. Non sappiamo molto della trama, tranne il fatto che avrà come protagonista un giovane Tony Soprano (interpretato dal figlio di James Gandolfini, Michael) e che nel cast figureranno anche Ray Liotta, Jon Bernthal, Vera Farmiga, Alessandro Nivola, Corey Stoll e John Magaro.

Qualche dettaglio trapelato in rete ha rivelato che il film seguirà i disordini nella città del titolo nel 1967, un periodo già mostrato nell’episodio della prima stagione dei Soprano “Down Neck” sugli scontri tra afroamericani e italiani.

I Soprano – al via la produzione del prequel

Nel corso della sua storia televisiva, i Soprano è riuscita a conquistare dal 1999 al 2007 tutti i maggiori riconoscimenti possibili: più di 5 Golden Globes, per un totale di 82 premi principali (tra cui l’Emmy Award del 2007 come Miglior Serie Drammatica, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura) ricevendo 211 nomination, così da essere ancora oggi show americano più premiato di sempre.

Fonte: The Wrap

Captain Marvel: ecco il finale originale del film

0

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA CAPTAIN MARVEL

La prima avventura in solitaria di Captain Marvel continua a macinare successi, e il film diretto da Anna Boden e Ryan Fleck sembra aver introdotto nella maniera migliore la supereroina nel MCU con il benestare del pubblico e della critica. Sappiamo inoltre che il personaggio tornerà in azione tra poco più di un mese in Avengers: Endgame, dove il suo contributo sarà indispensabile per sconfiggere Thanos e ripristinare l’equilibrio dell’universo.

C’è però un dettaglio trapelato nelle ultime ore che mette in discussione il finale del cinecomic con Brie Larson, a quanto pare rivisto in sede di sceneggiatura e cambiato per favorire un percorso più lineare e deciso nei confronti di Carol Danvers e del suo prossimo obiettivo. A rivelarlo è stata la montatrice Debbie Berman (che per la Marvel ha editato anche Spider-Man: Homecoming e Black Panther) in un’intervista esclusiva con ET:

Ho soltanto suggerito alcune modifiche per l’epilogo del film, che originariamente vedeva Carol volare nello spazio da sola e che trovavo un po’ stridente con ciò che si era raccontato prima. Dove stava andando esattamente e cosa avrebbe fatto? Mi sembrava che avessimo bisogno di una visione più forte per giustificare la sua partenza e soprattutto la sua assenza nel MCU fino a Endgame“.

Nella scena finale infatti vediamo Captain Marvel salutare l’amica Maria Rambeau, la figlia Monica e Nick Fury per aiutare gli Skrull sopravvissuti a trovare una casa sicura nello spazio. Carol scorterà quindi la nave di Mar-Vell nel viaggio verso l’universo insieme agli alieni.

Così abbiamo deciso di aggiungere Talos e la sua famiglia nella loro astronave che aspettavano Carol per volare via insieme.” ha continuato la Berman, “Così le abbiamo dato uno scopo preciso e un motivo per farci credere che il personaggio ha lasciato la sua nuova vita sulla Terra perché doveva occuparsi di persone a cui voleva bene di una missione più specifica.

Per alcuni, questa decisione apre le porte alla possibile realizzazione della trama di Secret Invasion nell’universo cinematografico Marvel, con l’ipotetico ritorno degli Skrull e la loro infiltrazione nei sistemi governativi del nostro pianeta dopo che qualcosa, e non sappiamo bene cosa esattamente, andrà storto nella guerra con i Kree (sconfitti dall’eroina ma rancorosi e accecati di vendetta).

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

CORRELATI:

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Fonte: ET

Forrest Gump: in arrivo il remake di Bollywood

0

Il film del 1994 del regista Robert Zemeckis, Forrest Gump – con Tom Hanks nei panni del protagonista – sarà oggetto di un remake di Bollywood. Mentre come ogni film, Forrest Gump ha i suoi detrattori, l’adattamento di Zemeckis dell’omonimo romanzo del 1986 di Winston Groom è riuscito a catturare il cuore degli spettatori al momento della sua uscita.

Realizzato con un budget di $ 55 milioni, Forrest Gump è arrivato fino a quasi $ 700 milioni al botteghino mondiale, un totale sbalorditivo per un film che pochi si aspettavano essere un successo.

Forrest Gump è stato anche uno dei film preferiti della critica, andando a vincere sei premi Oscar, incluso il miglior film. Molti sostengono che Le ali della libertà o Pulp Fiction meritassero di più il premio, ma c’è anche chi arriva a dire che Forrest Gump è proprio un brutto film. Inoltre, il film di Zemeckis è stato selezionato per la conservazione nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel 2011, un onore dato solo a meno di 1000 film, fino ad oggi.

Anche considerando l’enorme successo di Forrest Gump nel 1994, è improbabile che molti si aspettassero di leggere oggi le notizie di THR che il film drammatico di Zemeckis sarà rifatto da Bollywood, l’industria cinematografica indiana in lingua hindi. Come ormai molti dei fan del cinema sanno, l’India produce effettivamente più film di qualsiasi altro mercato, a volte anche 2000 all’anno. Ora, Bollywood si prepara a una nuova versione del film la cui battuta più famosa recita “la vita è come una scatola di cioccolatini“.

A interpretare la versione indiana di Forrest ci sarà Aamir Khan, il cui curriculum vanta già dozzine di film. La pellicola si intitolerà Lal Singh Chadha e sarà diretta da Advait Chandan. Chissà cosa ne pensavo Zemeckis e Tom Hanks!

Wonder Woman 1984 non sarà il “classico” sequel

0

Dopo aver attraversato le trincee e la distruzione in Europa durante la prima guerra mondiale, le avventure di Diana Prince in Wonder Woman 1984 si sposteranno dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, ma in un’epoca completamente diversa da ciò che Patty Jenkins ci aveva mostrato nel primo film: gli anni Ottanta della Guerra Fredda. Ed è proprio questo cambiamento a rendere il progetto non il “classico” sequel ma qualcosa che prende le distanze da un’etichetta del genere.

A definirlo così è il produttore Charles Roven, intervistato da Vulture, spiegando che si, il cinecomic porterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendo Wonder Woman 1984 “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

La descrizione di Roven fa subito pensare ad un approccio creativo simile a quello del franchise di James Bond, dove ogni titolo ha la sua trama indipendente e conserva in ogni occasione lo spirito che caratterizza il protagonista e il suo modo di agire nel mondo. Questo ovviamente permette a Wonder Woman di saltare da un’epoca all’altra con grande facilità, proprio come nei fumetti, senza però tradire se stessa e i valori in cui crede fermamente (la bontà, la fiducia nell’essere umano, l’antimilitarismo, l’altruismo).

Wonder Woman 1984come tornerà Steve Trevor?

Vi ricordiamo inoltre che l’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal, in un ruolo ancora misterioso.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Fonte: Vulture

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Nonostante non mostri molto, il nuovo trailer di Avengers: Endgame ha destato una ventata di emozione ed energia da parte dei fan Marvel, che non vedono l’ora di assistere alla disfatta di Thanos.

Il trailer non offre molti spunti, ma ci sono diversi momenti che possono invitare a una riflessione in merito a ciò che accadrà nel film, a chi si schiererà con chi, a quanto tempo passerà tra lo stato delle cose all’azione vera e propria.

Tony Stark

Come per gli altri trailer, anche questo comincia con la voce di Tony che registra il suo messaggio a Pepper. Sembra che tutta la vita di Stark sia stata condizionata dall’amore per la donna, da quando è diventato Iron Man a quel momento. Tony dice che voleva fare alla sua amata un’ultima sorpresa, forse la proposta di matrimonio, ma che probabilmente non ne avrà occasione.

Le immagini del presente, di lui nello spazio, si confondono con quelle del passato, della sua “carriera” da Iron Man. Lo stesso espediente sarà utilizzato per ritrarre gli altri personaggio, da Steve Rogers a Thor, un flashback molto evocativo, in bianco nero e rosso, che serve a rendere ancora più drammatica la situazione in cui versano i nostri eroi.

Natasha e Clint

Dopo la drammatica voce di Tony, perso nello spazio, ascoltiamo Natasha. Nonostante sia stata sempre considerata una specie di Avengers secondario, Natasha è il cuore del gruppo, è quella che cerca sempre di trovare un punto d’incontro e di conciliare i maschietti. Lei è quella che riesce a prendere la decisione giusta, per quanto sia difficile, nella Guerra Civile.

In questo caso, sarà lei a “salvare” Clint Barton. Procediamo per ipotesi: lo schiocco di Thanos ha ucciso tutta la famiglia Barton; lui è diventato Ronin, un essere di puro odio vendicativo; Natasha è l’unica che riesce a riportare l’amico e collega nel gruppo di Vendicatori, per aiutarlo a mettere la sua vendetta al servizio di un bene superiore.

Kate Bishop?

Sappiamo che Kate Bishop è una specie di nuova incarnazione di Occhio di Falco. Sarebbe plausibile se la figlia di Clint diventasse poi la sua erede anche nella squadra dei Vendicatori, una volta che i nostri riusciranno ad invertire l’effetto dello snap di Thanos.

Nel trailer vediamo Clint alle prese con la ragazzina, probabilmente la figlia, appunto. Si tratterebbe di un passaggio di testimone simile a quello ipotizzato per Scott Lang con la figlia Cassie Lang.

Thor si sente responsabile

Come ben sa chi ha visto Avengers: Infinity War, Thor “avrebbe dovuto mirare alla testa”. Armato di Stormbreaker, il Dio del Tuono colpisce Thanos al collo, lasciandogli però libero l’uso della testa e della mano, cosa che gli permette di compiere l’infame gesto.

Il trailer ci mostra Thor che si guarda intorno, sulle pianure del Wakanda, mentre tutti i suoi compagni si inceneriscono. Sembra probabile che in Endgame il personaggio possa avere a che fare con delle sensazioni non proprio felici per lui, un senso di colpa che vorrà alleviare a tutti i costi, partecipando alla non meglio precisata missione di salvataggio organizzata dai Vendicatori.

I capelli di Natasha

Per quanto possano rappresentare un elemento frivolo, in realtà i capelli di Natasha ci dicono molto sul tempo che scorre nel film. Nella scena post credits di Captain Marvel e nella scenetta finale del trailer, in cui Thor incontra Carol, Natasha ha i capelli biondi e corti, proprio come erano in Infinity War. Questo ci dice che quei due avvenimenti si svolgono immediatamente dopo quei fatti.

Successivamente la vediamo cambiare pettinatura, mentre i suoi capelli ricrescono lunghi e rossi. Il personaggio infatti è una rossa naturale e la tinta bionda che doveva servire a camuffarne l’identità in Infinity War (in quanto era una fuggitiva dopo Civil War e i trattati di Sokovia) sta andando via. Nelle ultime scene del trailer la vediamo chiaramente con i capelli intrecciati e con le punte dell’acconciatura bionde.

Ai fini della trama questo ci dice che il tempo che trascorrerà tra l’arrivo di Carol e l’azione vera e proprio sarà considerevole.

Rocket fa squadra con War Machine

Tra le tante riprese di personaggi in azione, ci sembra doveroso sottolineare che Rocket si aggrappa alla spalla di War Machine per scendere in battaglia. Il procione parlante ha perso il suo amico Groot nella Decimazione e adesso lotta per riaverlo indietro, lui come tutti gli altri membri della sua famiglia di Guardiani.

Vederlo aggrappato alla spalla di War Machine da un lato ci ricorda la sua classica posa da battaglia sulle spalle di Groot, ma anche il suo essere entrato in una nuova famiglia di eroi, lui che prima era un essere solitario. Riuscirà Rocket a rimettere insieme i Guardiani?

A ogni costo

“A ogni costo”. Lo ripete Steve, lo dice Natasha, lo dice Clint, persino Tony dallo spazio. A ogni costo gli eroi proveranno a dare battaglia e a sistemare le cose. Un monito e un’incitazione ma anche un avvertimento: quale sarà il vero costo?

Sembra chiaro che il costo sarà la vita di qualcuno, forse di più di un membro della squadra: Steve Rogers, che si è liberato della barba di Nomad e che è pronto a riprendere lo scudo di Cap, è in cima alla lista dei “sacrificabili”, un po’ per questioni contrattuali, un po’ perché è giusto che un capitano dia tutto per la sua squadra, soprattutto alla luce del fatto che è in città un nuovo capitano.

Cap in difficoltà

Una delle immagini più intense è quella di Steve Rogers, di nuovo Captain America, con scudo ed elmetto, completamente sporco di fuliggine della battaglia e seriamente in difficoltà. Non sappiamo, di nuovo, a che cosa si riferisce esattamente quella scena, nel trailer.

Sappiamo che non fa parte dei flashback, che sono rigorosamente in bianco e nero (+ rosso), sappiamo però che il costume è quello aggiornato, che vediamo anche sull’epico poster del film. In che situazione si è cacciato Steve? Chi potrà mai aiutarlo? Morirà davvero?

Ant-Man in azione

Uno degli shot più sorprendenti di questo nuovo trailer di Avengers: Endgame è l’inquadratura di Scott Lang che guarda una serie di manifesti di persona scomparse. Ovviamente è un effetto della Decimazione, ma dopo Scott troverà il modo di raggiungere Steve e gli altri e di dare una mano.

Non solo, il piccolissimo eroe sarà probabilmente la chiave per la salvezza del mondo e lo vediamo in azione, saltare sopra ad una… matita, mentre il mondo intorno sembra distruggersi! In che modo l’aiuto di Ant-Man sarà fondamentale sul campo di battaglia?

I nuovi costumi

La scena più entusiasmante del trailer è quella che finalmente mostra i Vendicatori di nuovo uniti in partenza per la missione, immaginiamo. I protagonisti indossano i nuovi costumi, le divise bianche per il viaggio nel Reame Quantico.

Si potrebbe anche trattare delle nuove divise che Tony Stark mette a punto per portare i nostri eroi nello spazio e per raggiungere il campo di battaglia, dove si svolgerà la resa dei conti contro Thanos. Una piccola nota ci fa sottolineare che in questa scena non c’è (o non viene mostrata?) Captain Marvel.

Nebula e Tony

Sempre la scena in cui vediamo per la prima volta i costumi bianchi, ci mostra inequivocabilmente la presenza di Tony e di Nebula nello schieramento. Inoltre vediamo i capelli di Natasha di nuovo rossi e lunghi abbastanza da essere intrecciati.

Sembra quindi passato diverso tempo dall’inizio del film e Tony e Nebula hanno trovato il modo di tornare sulla Terra per unirsi alla squadra e unire le forze contro Thanos, questa volta in maniera definitiva.

Carol incontra Thor

La scena post credits di Captain Marvel ci ha fatto vedere che Carol arriva sulla Terra appena sente la chiamata di Fury. La potente guerriera si schiera quindi con i Vendicatori e li incontra tutti. Il trailer mostra, nel finale, anche quello che potrebbe essere il suo primo incontro con Thor.

Impassibile a Stormbreaker, Carol sorride al Dio del Tuono che dà la sua “benedizione” alla nuova arrivata. Proprio come era accaduto con Visione, anche Carol, per Thor, è immediatamente qualcuno di cui fidarsi. Ricordiamo che i poteri di Carol sono in qualche modo legati alla Gemma dello Spazio nel cuore del Tesseract, mentre quelli di Visione erano legati alla Gemma della Mente, sulla sua fronte. Sembra pertanto naturale, per Thor, fidarsi di chi ha a che fare con il potere delle Gemme.

Il Cavaliere Oscuro: la trilogia di Nolan torna in sala in IMAX per gli 80 anni di Batman

0

Per celebrare l’80° anniversario della creazione di Batman la Warner Bros. ha riservato si suoi fan il più gradito dei regali: il ritorno nelle sale della trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan il prossimo 30 marzo presso l’Universal Cinema AMC di Hollywood a CityWalk.

Tutti e tre i film – Batman Begins, The Dark Knight e The Dark Knight Rises – verranno quindi proiettati in formato IMAX 70mm e lo stesso Nolan parteciperà all’evento con un Q&A insieme al pubblico tra lo screening della seconda e della terza pellicola. E sommando la durata dei suoi lavori più il dibattito, l’evento assumerà la forma di una vera e propria maratona a tema per tutti gli appassionati del crociato di Gotham.

Christopher Nolan ha aperto nuovi orizzonti per Batman con la sua trilogia e questa che proporremo è un’opportunità più unica che rara per i fan di guardare questi straordinari film così come dovrebbero essere visti“, ha spiegato in una nota ufficiale il presidente della distribuzione nazionale della Warner Jeff Goldstein. “Inoltre avere il privilegio di ascoltare gli aneddoti e i segreti della lavorazione direttamente da Chris in prima persona rende questa opportunità davvero incredibile“.

Dopo l’evento a Los Angeles la Warner Bros. porterà la maratona speciale de Il Cavaliere Oscuro anche sulla costa opposta, il 13 aprile a New York all’Amc Lincoln Square, mentre altre proiezioni si prevedono per la fine di aprile presso l’AMC Metreon di San Francisco, il Cinesphere Ontario Place di Toronto e l’IMAX Theatre dell’Indiana State Museum di Indianapolis. In tutte le serata verrà trasmessa la registrazione del Q&A di Nolan sul maxischermo.

Fonte: Indiewire

Captain Marvel: Kevin Feige commenta i suoi 23 anni di assenza

0

Dov’era Captain Marvel quando i Chitauri hanno invaso New York? Dov’era quando la Sokovia veniva distrutta? Dov’era quando Thanos ha schioccato le dita e distrutto metà delle forme di vita nella Galassia?

Tutte queste domande stanno risuonando nel web da quando il film di Anna Boden e Ryan Fleck è arrivato al cinema. Ben 23 anni senza Carol Danvers sulla Terra, lei che avrebbe potuto sconfiggere Thanos con grande facilità.

A rispondere in parte a questo quesito è intervenuto Kevin Feige. “Non c’è un flashback esaustivo dei 23 anni di Carol in Avengers: Endgame. E non voglio dire nulla del film, ma dirò, come stabilito da questo film, che lei si è presa la responsabilità per quei posti che non sono la Terra, che non hanno Nick Fury e gli Avengers (…) Una volta che le persone vedranno il film, la risposta a queste domande è in parte lì. Lei sta cercando di fermare questa guerra tra Kree e Skrulls, e ad un certo punto c’è un riferimento nel film, si è votata ad aiutarli a trovare una casa, si è votata a dare la caccia alla Suprema Intelligenza. Quindi, quanto ci è voluto e quanto è stato difficile, potrebbe senza dubbio essere una risposta a quelle domande.”

Come al solito, Feige riesce a non dire nulla, rivelando molti segreti e dettagli del “suo” universo condiviso, e questo perché ne è profondo conoscitore e soprattutto perché pruima di tutto è un fan di questi personaggi.

CORRELATI:

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Vi ricordiamo che Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

Captain Marvel è arrivato nelle sale lo scorso 6 Marzo portando con sé le origini della supereroina più potente del MCU e anche molte domande sul suo passato, presente e futuro che potranno trovare risposta nei prossimi capitoli.

Ecco le più intriganti:

Quali sono i poteri di Carol?

captain marvel

Nel MCU Captain Marvel ottiene i suoi superpoteri dopo l’esplosione di un congegno su cui stava lavorando Mar-Vell e che sfruttava l’energia del Tesseract ovvero il contenitore della gemma dello spazio. Ma nello specifico, di quali poteri stiamo parlando?

Sappiamo che può sprigionare dalle mani qualcosa di incredibilmente forte, che può volare e assorbire energia dall’esterno (sfociando nella forma Binary dei fumetti), ma il fatto che sia ricomparsa nella scena post credits dopo gli eventi di Infinity War per nulla invecchiata ci suggerisce che ci sia altro da esplorare su questa potentissima eroina…

Come ha fatto Mar-Vell a ottenere il Tesseract?

Grazie a Captain Marvel abbiamo appreso qualcosa in più sul passato del Tesseract nascosto per anni in Norvegia prima di essere trovato da Teschio Rosso, smarrito e poi recuperato da Howard Stark mentre cercava Steve Rogers. Più tardi l’abbiamo rivisto nella mani dello SHIELD, quindi è possibile che sia stato Stark senior a consegnarlo ai suoi capi.

Ma allora come ha fatto Mar-Vell, che nel film è una donna e non un uomo come nei fumetti, a impossessarsi della gemma? Magari Howard Stark è legato al suo passato? I due hanno lavorato insieme al progetto per la causa degli Skrull?

Cos’è successo alla famiglia di Carol?

Captain Marvel

Un altro grande mistero relativo al personaggio di Captain Marvel gira intorno alla sua vita sulla Terra prima di essere catturata dai Kree e trasformata in una guerriera. Certo il film rivela qualche memoria del suo passato, come le sfide d’infanzia sui go-kart e il tempo trascorso nell’accademia militare con Maria Rambeau, ma dei suoi genitori cosa sappiamo veramente? Che fine hanno fatto?

È chiaro dai retroscena forniti che qualcosa è successo alla madre di Carol e che suo padre non ha avuto influenze positive nella sua vita, ma c’è speranza di vedere altro nei prossimi film?

Qual è il vero aspetto della Suprema Intelligenza?

Proprio all’inizio del film è Yon-Rogg (interpretato da Jude Law) a spiegare a Vers (identità Kree di Carol Danvers) che la Suprema Intelligenza prende le sembianze della persona che più si ammira legata alla vita privata di ognuno, dunque non sappiamo realmente quale sia il suo vero aspetto.

Nei fumetti, questa entità cosmica che comanda l’Impero Kree viene ritratta come una gigantesca faccia verde con tentacoli e occhi multipli…

Come farà Carol a sconfiggere l’impero Kree?

captain marvel

L’epilogo di Captain Marvel lascia spazio all’immaginazione riguardo il futuro del conflitto tra Kree, Skrull e Carol Danvers, più forte che mai e consapevole dei suoi poteri. L’eroina ha sconfitto la Starforce, debellato l’attacco di Ronan l’Accusatore alla Terra e portato in salvo gli Skrull sopravvissuti fino ai confini dell’universo, dunque cosa accadrà nei successivi capitoli del franchise?

Ora che Ronan, Yon-Rogg e la Suprema Intelligenza sono stati avvertiti della la grave minaccia che incombe, l’Impero Kree è in pericolo e come questa dinamica verrà affrontata è il vero mistero (insieme al percorso che porterà Ronan a diventare un fanatico separatista)…

Chi è la figlia di Talos?

L’ultimo punto della lista è più una teoria suggerita dal film che una domanda irrisolta. Da tempo si pensa che i Marvel Studios vogliano portare sullo schermo la trama di Secret Invasion, evento crossover in cui gli alieni mutaforma riescono a infiltrarsi nei maggiori sistemi governativi della Terra combattendo contro i Vendicatori.

Di fatto il finale di Captain Marvel mostra l’eroina prendere le parti del comandante Skrull Talos e della sua famiglia, rinnegando i Kree e scegliendo di proteggerli nella ricerca di una nuova casa. È qui che veniamo a conoscenza della giovane figlia dell’alieno.

Ma solo chi ha letto i fumetti saprà che l’invasione Skrull viene guidata da una principessa separatista di nome Veranke, bandita dal mondo natale per le sue invettive fanatiche sulla conquista della Terra. Dunque le esperienze della bambina, unite a quelle di Talos, faranno crescere in lei obiettivi pericolosi? Il personaggio è la versione del MCU di Veranke?

LEGGI ANCHE – Captain Marvel: le teorie più assurde sull’eroina per la Fase 4

Fonte: Comicbook