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Spider-Man 2: 20 curiosità dal film di Sam Raimi

Spider-Man 2: 20 curiosità dal film di Sam Raimi

Considerato all’unanimità il miglior Spider-Man di Sam Raimi e uno dei migliori cinefumetti mai realizzati, Spider-Man 2 è ancora oggi un esempio di racconto che mescola sapientemente materiale fumettistico a ragioni cinematografiche, accostando nelle giuste dosi commedia e dramma, azione e romanticismo, per un risultato ancora insuperato.

Uscito nelle sale nel 2004, vedeva protagonisti – oltre ai “veterani” Tobey Maguire, James Franco e Kirsten Dunst – anche Alfred Molina nei panni di un indimenticabile Dottor Octopus. Ecco di seguito 20 curiosità, fra segreti e retroscena della lavorazione, su Spider-Man 2:

Tobey Maguire stava per essere sostituito

Le controversie contrattuali fanno parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2 non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro attore.

All’epoca il produttore esecutivo Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono come prima e Maguire riprese il ruolo.

Il destino però a riservato a Gyllenhaal un posto d’onore nel MCU, dal momento che vestirà i panni di Mysterio in Spider-Man: Far From Home.

Problemi con il logo di Spider-Man

Potrebbe sorprendervi, eppure all’epoca delle riprese Sam Raimi ebbe diverse difficoltà a riprendere il logo impresso nel costume di Spider-Man; questo perché voleva evitare di rovinare il segno riconoscitivo di Spidey, così ordinò ai costumisti che il ragno dovesse essere posizionato all’altezza giusta sul petto di Tobey Maguire.

Inoltre Raimi ha dovuto usare un obiettivo grandangolare per riprendere tutta la parte superiore del busto dell’attore senza far apparire il logo troppo piccolo nell’inquadratura.

Alfred Molina aveva paura che il personaggio di Otto Octavius non avesse profondità

La prima volta che Alfred Molina parlò di Dottor Octopus con il regista Sam Raimi era preoccupato che il personaggio non avesse la giusta profondità e che sarebbe risultato un villain senza spessore umano. Tuttavia grazie alle parole di Raimi e alle ricerche sulla controparte originale, Molina scorì che il Doc Ock aveva le carte in regola per non essere dimenticato.

Quasi tutte le scene girate furono incluse nel montaggio finale

È molto raro a Hollywood che tutte le scene girate vengano poi utilizzate nel montaggio finale, ma nel caso di Spider-Man 2 Sam Raimi riuscì a portare sul grande schermo quasi tutto il materiale. Fu il montatore Bob Murawski a spiegare che alcune delle scene drammatiche avrebbero avuto più peso ed efficacia se “allungate un po’” e non sforbiciate qua e là.

La camera “fluttuava” insieme a Spider-Man

Per seguire i voli dello Spider-Man generato al computer fu necessario utilizzare una speciale macchina da presa che simulava i suoi movimenti aerei, chiamata affettuosamente “Spydercam” e successivamente sperimentata anche in Spider-Man 3.

La sequenza in ospedale era un omaggio ai film horror di Raimi

Il montatore Bob Murawski non ha lavorato soltanto al primo Spider-Man di Raimi, ma era anche legato al regista dallo stesso amore i film horror e i thriller. Un aspetto che ritroviamo in una delle sequenze più intense di Spider-Man 2 ambientata in ospedale.

Si tratta infatti di un omaggio alla pellicola horror di Raimi The Evil Dead ed Army of Darkness attraverso l’uso di sagome e ombre. L’avevate notato?

Alfred Molina ha usato uno stuntman per le scene d’azione

Fatta eccezion di alcuni primi piani, Alfred Molina non ha effettuato le sue riprese più pericolose di Spider-Man 2 facendo così affidamento ad uno stuntman. Questo perché l’attore preferiva rimettersi nelle mani di professionisti dal momento che non si considerava all’altezza di tali acrobazie.

Rosemary Harris non ha avuto bisogno di stuntman

Al contrario di Alfred Molina, Rosemary Harris (interprete di zia May) non ha ricorso ad alcun stuntman per le sue scene d’azione, e all’epoca aveva settant’anni!

Le difficili scene con Octopus

Lavorare con il costume di Octopus non è stata un’impresa facile, dal momento che vi erano stati collegati cavi elettrici per permetterne il movimento durante le scene d’azione. così, per catturare il massimo del realismo, regista e crew dovettero “sospendere” Alfred Molina in aria e contemporaneamente manovrare i fili che lo tenevano legato ai tentacoli.

Willem Dafoe e la “sorpresa” ad Alfred Molina

Non tutti sanno che Alfred Molina, ricevette la visita inaspettata sul set di un vecchio attore del franchise, e questo avvenne quando si sta girando la scena in cui Doc Ock salda le sue braccia meccaniche saldate al corpo.

Durante una pausa Sam Raimi fece intrufolare Willem Dafoe, mettendolo nei panni di Octopus al posto di Molina, con l’attore del tutto sorpreso di vedere qualcun altro al suo posto.

In ogni caso questo evento ispirò gli sceneggiatori che aggiunsero un cameo di Norman Osborn alla fine di Spider-Man 2, che funzionò come cliffhanger per suo figlio Harry e gli eventi del terzo film.

Tobey Maguire e Kirsten Dunst hanno girato molte delle scene d’azione senza stuntman

Proprio come nel primo film, Tobey Maguire eseguì il maggior numero di acrobazie possibili senza stuntman, perché amante delle sfide fisiche; insieme a lui anche Kirsten Dunst (interprete di Mary Jane) si impegnò per girare scene d’azione senza controfigura, anche se le venne suggerito di non farlo.

Il pesantissimo costume di Octopus

Uno dei motivi che spinsero Alfred Molina ad interpretare il Doc Ock era la dose di realismo con cui Sam Raimi voleva riprendere il suo personaggio, senza ricorrere agli effetti speciali. Il regista aveva infatti progettato un costume prima ancora che la sceneggiatura fosse finita, estremamente pesante, con quattro tentacoli che dovevano interagire con l’attore.

E sebbene la creazione della tuta si rivelò complicata, alla fine i realizzatori riuscirono ad inventarsi un costume dalle giuste proporzioni, pesantissima si, ma equilibrata rispetto alla stazza di Molina.

J. Jonah Jameson ha indossato il costume di Spider-Man

Spider-Man 2 ha adattato una delle trame più belle e celebri della storia dei fumetti MarvelSpider-Man No More, estremamente drammatica, che Sam Raimi ha saputo affrontare con grande intelligenza ed equilibrio.

Proprio per questo la scena eliminata con J. Jonah Jameson che indossa per scherzo il costume di Spidey avrebbe rovinato l’atmosfera seria e scatenato la reazione negativa del pubblico.

I tentacoli di Octopus erano veri

Al giorno d’oggi sembra impossibile realizzare un cinecomic senza ricorrere alla cgi, tuttavia molte delle sequenze d’azione più avvincenti di Spider-Man 2 sono state create usando un mix di effetti speciali e riprese dal vivo. Un esempio possono essere le braccia meccaniche di Dottor Octopus in Spider-Man 2.

L’attore era infatti circondato da un team che muoveva i tentacoli mentre altri operatori si occupavano della parte grafica al computer.

Tobey Maguire aveva paura che il film risultasse “terribile”

Spesso i grandi studios si legano contrattualmente alle star per più di un film, proprio per garantire una certa coerenza di cast all’interno del franchise; ed è ciò che successe con Tobey Maguire quando venne scelto per interpretare Peter Parker nel primo Spider-Man del 2002.

Quando però arrivò la sceneggiatura di Spider-Man 2, Maguire non si dimostrò del tutto entusiasta, convinto che il film sarebbe stato terribile. Sfortunatamente per l’attore e per il pubblico, il cinecomic è ancora oggi considerato uno dei migliori mai realizzati.

Fuoco ed esplosioni

La scena dell’edificio in fiamme in Spider-Man 2 è stata realizzata in un set ricostruito per aumentare la dose di realismo e non aver vincoli alcuni. Questo permise al team di Sam Raimi di utilizzare fiamme ed esplosioni vere, mettendo ancora più in pericolo Tobey Maguire.

Doctor Octopus doveva far parte di un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane

Il produttore esecutivo Avi Arad ha svelato che per il personaggio di Doctor Octopus vennero considerate varie storyline, tra cui quella che includeva il villain in un triangolo amoroso con Peter e Mary Jane. Dunque sarebbe stato ritratto come un uomo molto più giovane che sviluppava un interesse amoroso per Mary Jane. L’idea venne poi scartata.

La sequenza del treno era stata pensata per il primo film

Prima che Sam Raimi ricevesse la sceneggiatura per Spider-Man 2 sapeva già cosa avrebbe voluto vedere nel film. Di fatto già prima delle riprese del primo capitolo il regista aveva a disposizione degli storyboard sulla sequenza sul treno, non pensata per il secondo.

Harry Osborn e la storyline eliminata

Uno dei più grandi conflitti della trilogia di Sam Raimi è rappresentato dal rapporto fra Harry Osborn e Peter Parker. I due, cresciuti come migliori amici, vedono la loro relazione incrinarsi quando Norman Osborn muore, facendo crescere in suo figlio una rabbia violenta nei confronti di Spider-Man. Tuttavia parte della sua storyline iniziale venne scartata dal secondo film, ovvero quella che vedeva Harry indossare il costume di Spidey.

Octopus doveva essere nel primo film

Creare il villain perfetto non è affatto facile, tuttavia il franchise di Sam Raimi ha offerto al pubblico un’intera galleria di interessanti personaggi. Come dichiarato dalla produttrice Laura Ziskin, Doc Ock era così convincente da esser stato considerato per il primo fil, dove Ottavius avrebbe dovuto collaborare con Green Goblin per affrontare Spider-Man.

Leggi anche – Spider-Man: tutti i sequel, gli spin-off e i rumor

Fonte: ScreenRant

Wonder Woman 1984: Minerva diventa “violenta” sul set – foto

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Kristen Wiig sarà Barbara Ann Minerva in Wonder Woman 1984. Chi conosce i fumetti, sa bene che Minerva subisce una trasformazione che la renderà Cheetah, nemica “tradizionale” di Diana.

Abbiamo già visto delle foto dal set, anche immagini ufficiali del film, che ritraggono non solo Gal Gadot come Diana, ma anche Steve Trevor/Chris Pine e il nuovo personaggio del film, ancora misterioso, interpretato da Pedro Pascal. Adesso, vediamo la Wiig che è stata fotografata sul set, ancora nella versione pre-Cheetah, mentre ha una discussione con un altro personaggio e le cose diventano “violente”.

Wonder Woman 1984: ecco come tornerà Steve Trevor?

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 1984 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Fonte: Twitter

Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

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Avengers 4: ecco la descrizione del trailer!

Tramite CBR abbiamo la possibilità di leggere la prima descrizione del trailer di Avengers 4. Fino a che il video non diventerà disponibile on-line, abbiamo chiaramente poca sicurezza che si tratti di una descrizione ufficiale, tuttavia sembra che ci siano diversi elementi emozionanti e soprattutto che il titolo, Avengers: Annihilation, sia allineato con gli ultimi rumors in merito.

“Il trailer inizia mostrando il Guanto dell’Infinito danneggiato in un campo della fattoria che abbiamo visto a fine Infinity War, mentre la telecamera si concentra sul guanto, sentiamo la voce di Tony: “Eravamo destinati a perdere”. Inizia la partitura musicale epica. In una terra desolata dei wakandiani sentiamo Steve Rogers dire: “Siamo arrivati ​​così lontano.” Tony e Nebula scendono dal jet mentre gli Avengers rimanenti si avvicinano, Steve ha un’espressione di sollievo e dice: “Tony”. Tony, apparentemente sconfitto, scuote la testa e fa un sorriso amichevole a Cap. Appare il logo Marvel Studios.

Ci sarà un assaggio della Battaglia di New York dai Vendicatori del 2012. Loki viene mostrato sconvolto e sconcertato mentre si trova sulla cima della Star Tower. C’è un lampo di luce blu mentre l’inquadratura ruota indietro. Poi vediamo il trono dei wakandiani su cui siede M’Baku: è circondato dalla sua nuova guardia (un insieme della tribù delle colline e del Dora Milaje), mentre Shuri e Banner lavorano a un nuovo progetto in laboratorio, mentre Vedova Nera, completamente vestita della sua tuta da combattimento, è nella fattoria di Occhio di Falco, che abbiamo visto in Age of Ultron, in cui tutto e rotto e disordinato. Nat sta studiando una mappa con foto e posizioni segnati su di essa. Poi c’è una nuova rapida inquadratura di Thanos con una lunga spada, che cammina in un vicolo di New York City. La scena successiva è una figura incappucciata con gli occhi luminosi, che punta un arco e una freccia prima di scoccarla verso l’inquadratura.

“(Poche immagini dal Regno di Quantum) Scott Lang (senza tuta) viene mostrato mentre attraversa un parco, schivando esplosioni. (Inquadratura nello spazio) Thor e Valchiria sono a bordo di una nave Kree. Thor dice: “Se quello che si dice è vero, sei l’ultima speranza del nostro universo, se una cosa del genere esiste ancora.” L’inquadratura successiva è un Tony Stark più anziano e determinato che attraversa il nuovo Quartier Generale dello SHIELD. Banner (indossando una tuta di spandex)corre via da qualcosa, sembra terrorizzato. Poi di nuovo un’inquadratura di Ant-Man che appare da un lampo di luce e atterra in un luogo desolato. Lo vediamo dal suo punto di vista dall’interno del suo casco. Si guarda intorno e dice: “Cosa c’è nel-“.

“Vediamo Capitano Marvel fluttuare con i pugni infuocati e gli occhi accesi. Thanos nella Gemma dell’Anima con la giovane Gamora che urla, Loki e Thor che combattono contro i Chitauri fianco a fianco, Tony che consegna a Steve uno scudo nuovo di zecca nella sala del trono del Wakanda. Tony apre la valigetta arancione mentre Scott gli porge un braccialetto luminoso. Tony chiede: “Come? … È possibile?” Iron Man e Ant-Man vengono mostrati mentre viaggiano attraverso il Regno Quantico. Scott è tornato nella battaglia di New York nel 2012. L’ultima inquadratura prima che il titolo venga svelato è una Gemma dell’Infinito che scompare dal guaio danneggiato di Thanos, che si alza bruscamente e si infila l’armatura, la sua faccia cambia espressione, si infuria e appare estremamente minaccioso.

Viene svelato il titolo: Avengers: Annihilation.

Compare Hulk si sta allenando nella nuova struttura dello SHIELD con Vedova Nera e Steve. Steve si accorge che Hulk si è allenato senza sosta, e gli chiede perché, Hulk risponde nella voce di Bruce Banner: “La mia rivincita arriverà molto presto, lo sento!”.”

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Daily Express (via CBR)

MCU: 10 personaggi Fox che vorremmo nell’universo condiviso

Pochi mesi fa è stato finalmente siglato l’accordo fra Disney e 21th Century Fox che vede la cessione dei diritti cinematografici e televisivi della seconda alla casa di Topolino, dunque tutto ciò che riguarda anche l’esclusiva sui personaggi Marvel (X-Men e Fantastici 4).

Dopo mesi di concorrenza alla Disney, Comcast ha abbandonato il campo per l’acquisizione delle proprietà cinematografiche della 21th Century Fox, concentrandosi su Sky, e così la Casa di Topolino ha avuto campo libero per portare a termine quella che era stata considerata una fusione data per certa già a dicembre scorso.

Leggi anche – MCU: 15 teorie incredibili sull’universo condiviso

Ma quali sono i personaggi e i luoghi che vorremo vedere nell’universo condiviso Marvel al fianco degli Avengers? Di seguito i 10 candidati più papabili:

Cable

L’entusiasmo generato intorno a Deadpool aveva alzato, e non di poco, le aspettative per il sequel uscito nelle sale lo scorso anno, con i fan che si chiedevano se potesse essere all’altezza del primo capitolo. Ebbene sono stati accontentati: azione, divertimento, ma soprattutto, un villain degno di nota. Parliamo ovviamente di Cable, il serial killer che viaggia nel tempo per porre rimedio alla morte della sua famiglia interpretato da un ottimo Josh Brolin.

Rivederlo in azione insieme ai Vendicatori (o contro) sarebbe fantastico, anche se non è ancora chiaro che fine farà Thanos (l’altro personaggio interpretato da Brolin) dopo Avengers 4; tuttavia un suo eventuale addio al Titano Pazzo lascerebbe libera un’autostrada di possibilità per l’attore…

Mystica

Mystica è senza dubbio uno dei Mutanti più popolari dell’universo Marvel, da sempre legata a Magneto perché fermamente legata al concetto di libertà dei suoi simili nei confronti del potere. Cosa ci lascia interdetti è il fatto che nel franchise Fox non siano state esplorate le sue origini, qualcosa insomma che potrebbe essere affrontata nel Marvel Cinematic universe; certo Jennifer Lawrence, seconda interprete dell’eroina, è in scadenza di contratto e probabilmente non rinnoverà per altri film, tuttavia vogliamo sperare che cambi idea e decida di tornare nei panni di Mystica ancora una volta…

Galactus

Se Thanos venisse sconfitto dai Vendicatori e dai Guardiani della Galassia nel futuro prossimo del MCU, un posto verrebbe lasciato vuoto. Allora chi potrebbe essere la nuova minaccia per la Terra? Forse Galactus, gigante di dimensioni lunari, che si nutre di pianeti per saziare la sua fame ed è da tempo nelle liste dei più desiderati dai fan?

Finora non sappiamo nulla dei piani dei Marvel Studios per la Fase 4, ma si può immaginare che l’universo cosmico diventerà una parte più importante della storia. E se così fosse, sarebbe perfettamente logico avere come prossimo cattivo Galactus.

D’altronde la trama delle gemme dell’infinito è arrivata al capolinea, e gli eroi avranno bisogno di un’altra enorme minaccia da debellare, e non ci sarebbe niente di più entusiasmante che vedere in azione Avengers, X-Men e Fantastici Quattro mentre collaborano per sconfiggere questo villain.

Dottor Destino

Victor Von Doom (aka Dottor Destino) è uno degli uomini più intelligenti dell’universo Marvel, oltre che uno dei più malvagi mai incontrati nei fumetti. Insomma, il candidato perfetto ad entrare nel MCU contro i nostri eroi. Con la partenza imminente di Loki, il franchise avrà bisogno di qualcuno della sua stessa statura, popolarità e importanza, e il Dottor Destino potrebbe essere la scelta più adeguata.

Fantastici Quattro

Sebbene siano stati la prima “famiglia” della Marvel, i Fantastici Quattro non hanno ricevuto un adeguato trattamento sul grande schermo, con due film e un reboot al di sotto delle aspettative dei fan che non hanno reso affatto giustizia ai personaggi.

Proprio per questo sarebbe bello rivederli in azione nel MCU, con Reed Richards che lavorerebbe al fianco di T’Challa o Tony Stark per sviluppare nuove tecnologie; sappiamo che nelle mani capaci di Kevin Feige i Fantastici Quattro potrebbero diventare un elemento centrale nella prossima fase dell’universo condiviso, così da dargli finalmente il rispetto che meritano.

Domino

DOMINO

Rubare la scena al Deadpool di Ryan Reynolds o al Cable di Josh Brolin non era un compito facile, tuttavia ciò che è riuscita a fare Zazie Beetz nei panni di Domino è semplicemente incredibile. Un’antieroina il cui potere è la fortuna..già questo dovrebbe bastare a rendere questo personaggio unico nel mondo dei cinecomic. Ma non finisce qui, perché Domino è anche divertente, intelligente, autoironica, fortissima in combattimento. Una vera risorsa per il MCU.

X-23

L’introduzione di Dafne Keen nell’universo degli X-Men e del personaggio di Laura aka X-23 ha dato nuova linfa al percorso di Wolverine e posto le basi per scenari futuri in cui la figlia del noto Mutante potrebbe fare grandi cose.

A questo punto c’è da sperare che i Marvel Studios decidano di raccontare le sue origini, accennate in Logan, e che riescano a portarla nel MCU dove incontrerebbe altre minacce. Stiamo pur sempre parlando di un mutante, molto pericoloso, rigettato dalla società; e quale modo migliore di raccontare il disagio del mondo attuale se non guardare attraverso gli occhi di una ragazzina?

Tempesta

La cultura afroamericana è stata celebrata egregiamente in Black Panther, grande successo di critica e pubblico della scorsa stagione, e mentre aspettiamo di vedere se T’Challa, Nakia e Okoye torneranno in azione nei prossimi titoli del MCU, un altro personaggio potrebbe arrivare nell’universo condiviso per creare problemi: Tempesta.

Dal 2000 ad oggi, la mutante è stata il cuore e l’anima della squadra, tenendo insieme la famiglia nonostante gli attacchi e numerose perdite, e non sarebbe ora di darle più spazio sul grande schermo? Magari proprio al fianco o contro il Re di Wakanda?

Deadpool

Se c’è un personaggio di cui avremmo veramente bisogno nel MCU, quello è Deadpool. L’accordo tra Disney e Fox ha fatto gioire i fan, che non aspettano altro che vedere insieme sullo schermo Vendicatori e Mercenario Chiacchierone…un mix perfetto di serietà e comicità senza precedenti nella storia dei cinecomic!

Wolverine

L’addio di Hugh Jackman al personaggio di Wolverine ha sicuramente spezzato qualche cuore, perché nessuno è stato capace di legarsi così tanto al Mutante – spiritualmente e fisicamente –  come l’attore australiano.

La sua assenza ha lasciato un vuoto incolmabile nell’universo Marvel: chi prenderà il suo posto? Ci sarà mai un altro Logan? Jackman potrebbe tornare ancora una volta nei suoi panni? Noi speriamo di si…

Sedicicorto International Film Festival: il palmares

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Sedicicorto International Film Festival: il palmares

Si è chiusa la quindicesima edizione di Sedicicorto International Film Festival, naturalmente con i premi assegnati dalle giurie internazionali, degli studenti e del pubblico. Un palmares ricchissimo, come ricchissima è stata questa edizione 2018 di un festival che compete ormai con le più importanti manifestazioni continentali. Bilancio positivo anche per i numeri di Sedicicorto, con un buon incremento degli abbonamenti e soprattutto dei biglietti singoli, con un pubblico che ha visto molti più giovani rispetto agli anni precedenti.

Un ottimo segno per un futuro che il festival sta già progettando. Il presente, però, sono premi e premiati. Tanti e per film di alto spessore in tutte le sezioni. Basti pensare alle due storie bellissime di CortoinLoco, Odio il rosa, la storia di una bambina che sin da piccolissima si sente un maschio e come tale vuole comportarsi ed essere, e 100 anni di corsa, l’incredibile sprint di un corridore di 98 anni. La prima edizione del festival nel festival IranFest ha premiato l’animazione  dalle molte contaminazioni europee di Run Rostam Run. IranFest ha segnato una media di pubblico altissima nei suoi tre pomeriggi di programmazione, un successo inaspettato e magnifico.

CortItalia ha visto premiare tre film che hanno già raccolto tanti riconoscimenti. Fino alla fine, storia di una Gomorra inaspettata, il toccante La giornata sono stati battuti sul filo di lana da Inanimate, ma a vincere è stato tutto il movimento cinematografico breve italiano, che a Forlì in questi giorni si è incontrato e ha stretto le fila, come ha dimostrato l’intesa nella partita di calcio di fine festival, in cui distributori, produttori e autori si passavano il pallone come giocassero da anni insieme negli schemi di Sarri. Ma comunque, non è bastato per battere la forte compagine di Sedicicorto, che si è imposta con un sonoro 11-8. Ma ci sarà tempo per la rivincita, a Sedicicorto 16. Ultima categoria salita sul palco durante la cerimonia di premiazione all’Auditorium CariRomagnaè stata Movie, per il miglior corto internazionale. All These Creatures, vincitore della Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes è stato battuto sul filo di lana dal film polacco Deer Boy, scelto dalla giuria per “lo stile cinematografico moderno e visionario. Per la capacità di reinterpretare archetipi universali.Per la potenza e il fascino degli attori in scena. Una metafora contemporanea sorprendente”.

Sedicicorto è finito, l’appuntamento al 2019, per un’edizione che si pone già da oggi l’obiettivo di sorprendere.

TUTTI I PREMI

ELENFANT – Premio distributivo messo in palio dalla società di distribuzione ELENFANT di Bologna.
LUCY di Roberto Gutierrez (VENEZUELA)

KONTAINER 16 – Premio della critica determinato dal web magazine Kontainer16
LA MUNECA ROTA – Daniel León Lacave (SPAIN)

NO+D2 – Sezione con film di qualsiasi genere della durata di non più di 2 minuti
Menzione speciale al film TOUT SEUL di Mabner Toussaint (FRANCE)
Gran Prix Luminor al film SOUL MATE di Mahdi Borjian (GERMANY)

CORTOINLOCO – Sezione dedicata a opere di registi Emiliano-Romagnoli di nascita e/o di adozione.
Il premio del pubblico va a ODIO IL ROSA di Margherita Ferri (ITALIA)
Il Gran Prix Luminor viene assegnato a 100 ANNI DI CORSA – Giuseppe Parrino (ITALY)

IRANFEST
Gran Prix Luminor a RUN ROSTAM RUN – Molayemi Hossein (IRAN)

ANIMARE – Sezione con film di animazione per bambini e ragazzi
Gran Prix Luminor a TWEET TWEET di Zhanna Bekmabetova (RUSSIA)

EXPERIA – Sezione con film internazionali sperimentali
Il premio del pubblico va a UMANO di Martin Nicolas Pierre (FRANCE)
Gran Prix Luminor per ANOTHER WORLD di Florinda Frisardi (GERMANY)

ANIMALAB Sezione con film internazionali di animazione
Il premio del pubblico va a LETTERS – Alexander Savarsky (RUSSIA)
Gran Prix Luminor SPLENDIDA MOARTE ACCIDENTAL – Sergiu Negulici – (ROMANIA)

CORTITALIA Sezione con film Italiani di ogni genere
Il premio del pubblico va a FINO ALLA FINE di Giovanni Dota (ITALY)
Menzione speciale a LA GIORNATA di Pippo Mezzapesa (ITALY)
Gran Prix Luminor INANIMATE di  Lucia Bulgheroni (ITA/UK)

MOVIE Sezione con film internazionali di fiction e documentari
Il premio del pubblico va a CHEVEUX SACRES – Mario Morin (CANADA)
Menzione speciale a ALL THESE CREATURES – Williams Charles (AUSTRALIA)
Gran Prix Luminor DEER BOY – Gondek Katarzyna (POLAND)

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Con Soldado, Stefano Sollima segna il suo debutto americano, realizzando un intenso e serrato action-thriller. Capitolo secondo di una saga iniziata nel 2015 con Sicario, diretto da Denis Villeneuve, il film di Sollima ha per protagonisti ancora Benicio Del Toro e Josh Brolin, che riprendono i ruoli dei due antieroi che rischiano la vita nello spietato mondo di frontiera del mercato della droga e della politica estera americana.

In Soldado, la lotta della CIA al narcotraffico fra Messico e Stati Uniti si è inasprita da quando i cartelli della droga hanno iniziato a infiltrare terroristi oltre il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà assoldare il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Quello di Sollima, è un film completamente diverso da quello diretto da Villeneuve. Per quanto stilisticamente possano sembrare simili, esistono delle caratteristiche ben precise che rendono questo secondo capitolo decisamente più cupo, violento, con una moralità sempre più messa in crisi. Qui più che mai i personaggi fuoriusciti dalla penna dello sceneggiatore Taylor Sheridan mettono in discussione sé stessi e il concetto di giustizia, arrivando a combattere il male con il male.

Soldado recensione

Con Soldado sceneggiatore e regista mirano sempre più a porre in crisi i punti di riferimento dello spettatore, ambientando il film non solo su di un confine geografico come quello tra Stati Uniti e Messico, ma anche a ridosso del confine tra bene e male, concetti che all’interno del film vengono sempre più ad annullarsi.

Il film acquista infatti, con il procedere degli eventi, sempre più la forma di una spirale verso l’abisso. Di contorno ai personaggi, Sollima non risparmia la descrizione della realtà crudele in cui essi si trovano. Contrariamente a quanto fatto da Villeneuve, che aveva optato per il suggerire la violenza senza realmente mostrarla, Sollima la pone in primo piano, senza sdrammatizzare né glorificare, costringendoci a guardare negli occhi i drammi che questa gente affronta ogni giorno.

Né deriva un ritratto lucido e spietato del mondo contemporaneo. Attraverso una storia che coinvolge due nazioni, il discorso si amplia su scala universale, toccando temi come l’immigrazione, il terrorismo, ma anche il traffico di esseri umani e il sempre più frequente abuso di potere. Ogni personaggio del film incarna uno di questi temi, portando sulla propria pelle le inevitabili cicatrici che essi rappresentano per l’umanità.

Soldado

All’interno di un mondo così violento, è proprio l’umanità il sentimento su cui il regista e lo sceneggiatore sembrano voler puntare. Umanità incarnata da un Benicio Del Toro sempre più padrone del personaggio, che svelerà nel film un sentimento che equivale ad un barlume di speranza. È lui ad avere l’arco narrativo più interessante, e sul quale tutti gli occhi sono puntati, nonostante in lui conviva sempre l’accecante desiderio di vendetta.

Soldado è un film a sé nella descrizione della lotta tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia. Sollima riesce ad imprimere la sua mano registica al film, realizzando un’opera tesa, che coniuga a dover thriller e action, regalando allo stesso tempo nuovi spunti di riflessione su temi sempre più quotidiani, che il film cerca, riuscendoci in buona parte, di sviscerare nel profondo.

Soldado, trailer ufficiale

Avengers 4: Thanos non sarà il solo cattivo della storia?

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Avengers 4: Thanos non sarà il solo cattivo della storia?

Le immagini di Avenger 4 trapelate dai nuovi toys ufficiali ci hanno anticipato dei costumi differenti per Thor e Rocket, ma adesso, sempre dalla stessa fonte, apprendiamo dei dettagli sulla trama che possono far ipotizzare che il film, in realtà, non avrà un solo cattivo. Quindi Thanos avrà compagnia?

La descrizione del merchandise riporta: “Thor l’asgardiano brandisce la sua potente Stormbreaker nella sua battaglia contro nuovi nemici e “Rocket si allea con un nuovo equipaggio per proteggere la galassia da una minaccia ancora più grande.” A questo punto, sembra legittimo immaginare che questa minaccia nuova possa essere un nuovo nemico, dalla potenza inimmaginabile, che mette in pericolo l’intera galassia. E se si trattasse di Annihilus? Dopotutto uno dei leak riguardo al titolo ufficiale del film potrebbe essere Avengers: Annihilation.

Avengers 4: una nuova foto SPOILER dal backstage

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Star Wars: Episodio IX, Palpatine nei film? La verità dietro al rumor

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Ci sono rumor insistenti che vorrebbero la presenza di Palpatine, l’Imperatore, di Star Wars: Episodio IX, ma si tratta di una informazione molto poco concreta, senza quasi nessun riferimento o collegamento con la realtà del film.

L’Imperatore noto anche come Darth Sidious, è stato il villain principale per i primi sei film della saga. Venne sconfitto da Anakin Skywalker in Il Ritorno dello Jedi, ma anni dopo George Lucas approfondì il suo percorso in cui Palpatine salì al potere. L’influenza dell’Imperatore permane ancora sull’attuale canone di Star Wars, con romanzi che descrivono dettagliatamente il suo Piano di Contingenza e il Primo Ordine che sorge dalle ceneri del vecchio impero.

Con Star Wars: Episodio IX sappiamo che si concluderà per sempre la saga degli Skywalker e quindi in molti si chiedono se non ci potesse essere un ritorno del personaggio. Naturalmente, per ora i dettagli della trama ufficiale sono tenuti sotto il più stretto riserbo, il che significa che le voci si moltiplicano. In particolare, l’ultima voce su Episodio IX afferma che Palpatine tornerà sul grande schermo. La presunta scena coinvolge Kylo Ren che riesce a entrare in contatto con l’immagine proiettata dell’Imperatore che gli mostra “progetti o piani che potrebbero essere una nuova arma”. La location è quella di un pianeta-giungla, e le foto dal set hanno mostrato già un posto del genere quindi è già un elemento a sostegno del rumor.

Un punto debole di questa teoria è che Palpatine non ha avuto alcuna presenza nei film moderni, a parte il fatto che il Primo Ordine fosse ovviamente modellato sul suo vecchio impero. Se Kylo Ren dovesse cercare la guida di un cattivo del passato, sarebbe più coerente che questo personaggio possa essere Darth Vader (motivo per cui i fan stanno teorizzando che Kylo visiterà il castello di Vader su Mustafar). Palpatine non ha alcun ruolo in questa trilogia e manca di connessioni con i nuovi personaggi perché un cameo abbia l’impatto desiderato. Quando Yoda si presenta ne Gli Ultimi Jedi, è per dare un po’ di consigli saggi a Luke. Gli omaggi all’originale sono bene accolti, ma solo se hanno un’ancora salda con la storia moderna.

Per questa ragione, principalmente, il rumor sembra estremamente poco attendibile e le sorprese che ci aspettano per il prossimo capitolo di Star Wars saranno senza dubbio di altra natura.

Star Wars: Episodio IX, chi ha deciso di far “tornare” Carrie Fisher?

Nel cast del film tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al cast di Star Wars: Episodio IX Naomi Ackie e Richard E. Grant, insieme ai veterani del franchise Mark Hamill, Anthony Daniels e Billy Dee Williams, che riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.

L’uscita di Star Wars: Episodio IX è prevista per il dicembre 2019.

Spider-Man: Far From Home, il costume è ispirato a Superior Spider-Man – VIDEO

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Tom Holland indosserà un nuovo costume in Spider-Man: Far From Home, stando a quanto riusciamo a vedere da alcuni video rubati dal set newyorkese del film diretto da Jon WattsMarvel Studios e Sony hanno già lavorato insieme per realizzare Spider-Man: Homecoming, un film che ha introdotto con successo l’Uomo Ragno nel MCU. Il sequel sarà il primo film nell’universo condiviso dopo i fatti da Avengers 4 e in molti si chiedono cosa possa significare per Peter Parker, visto che ci sono delle probabilità che in quel film il suo mentore possa morire.

A parte questo dettaglio tutt’altro che trascurabile, uno dei punti più discussi in merito al film è il costume che Spider-Man indosserà. Dopo una tuta ultra tecnologica in Homecoming e l’Iron Spider in Infinity War, alcune foto rubate dal set hanno lasciato intendere che Spidy potesse indossare una tuta nera.

Quella sembrava essere una tuta alternativa, ma le foto erano poco chiare, tuttavia adesso arriva la conferma inequivocabile che in Far From Home, Tom Holland indosserà un nuovo costume, ugualmente intrigante. Gli utenti Instagram comicgodzJust Jared e l’utente di Reddit choyjay hanno condiviso dei video dal sequel. I filmati mostrano una scena in cui Spider-Man è alle prese con Michelle (Zendaya) e indossa un costume nero e rosso, molto simile a quello di Superior Spider-Man. Eccolo:

GUARDA IL VIDEO SU REDDIT

Spider-Man: Far From Home, tutto quello che sappiamo sul film

Spider-Man: Far From Home sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Mister Rogers: lutto sul set del film con Tom Hanks

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C’è stato un lutto sul set del film ancora senza titolo ufficiale su Fred Rogers, che vede Tom Hanks nei panni del protagonista, creatore dello show televisivo per bambini MisteRogers’ Neighborhood. Un membro della troupe è morto cadendo da una balconata, sul set, a Mount Lebanon.

La vittima è James M. Emswiller, 61 anni, un tecnico del missaggio sonoro che aveva lavorato a produzioni di grande prestigio, come The Avengers e Jack Reacher. Nel 2015 ha vinto un Emmy Award per il suo lavoro in Bessie, il biopic televisivo sulla cantante Bessie Smith.

Deadline riporta che Emswiller è caduto da una balconata di un appartamento dove si stavano svolgendo le riprese, cadendo oltre il muro di mattoni. CBS Pittsburgh riporta che potrebbe essere stato colpito da un attacco di cuore prima di cadere. Il personale medico sul set lo ha tenuto in vita fino all’arrivo dei medici e del ricovero, ma Emswiller era già in arresto cardiaco. Portato al UPMC Mercy Hospital, è morto alle 22.36, circa tre ore dopo la caduta. Le riprese del film sono state ovviamente interrotte fino a data da destinarsi.

In una dichiarazione, la Sony Pictures ha detto: “Questa è una tragedia devastante e lo studio sta investigando sull’accaduto. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a tutti quelli che amavano Jim, amici e colleghi.” OSHA sta investigando, così come la polizia locale. Le prime ipotesi sostengono la tesi che la morte sia avvenuta a seguito delle conseguenze della caduta, causata da un attacco di cuore, ma CBS Pittsburgh dice che fino a che non ci saranno le conferme dalle indagini, il caso sta seguendo l’iter di una investigazione criminale, e quindi la polizia sta procedendo in questa direzione.

Aquaman: una nuova foto di Mera incoronata e Arthur “in borghese”

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È Total Film a offrire una nuova occhiata, dopo il secondo trailer, a Jason Momoa e Amber Heard nei panni dei protagonisti di Aquaman, il film diretto da James Wan e in uscita nei prossimi mesi, il nuovo capitolo di quello che dovrebbe essere il DC Universe di Warner Bros.

Nell’immagine vediamo i due attori nei panni di Arthur Curry e Mera. Mentre il primo compare con gli indumenti “civili” dell’uomo che rifiuta la sua natura di destinato al trono del mare, Mera è incoronata, come regina guerriera, posto che sarà destinata a occupare al fianco di Aquaman.

Ecco l’immagine promozionale in cover sul nuovo numero della rivista:

Aquaman: il secondo trailer dal New York Comic Con!

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Fonte

Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie “incinta” sul set

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Once Upon a Time in Hollywood: Margot Robbie “incinta” sul set

Margot Robbie è stata fotografata sul set di Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino mentre “indossa” un vistoso pancione. Nel nuovo film del regista de Le Iene, l’attrice australiana interpreta Sharon Tate. Ambientato nel 1969, il film racconta della Hollywood di quegli anni e avrà un legame ancora non ben specificato con la tragedia che vide coinvolta proprio la Tate, all’epoca moglie di Roman Polanski e incinta di otto mesi del loro primo figlio.

La bella attrice venne brutalmente uccisa dalla “famiglia” di Charles Manson, e le immagini di seguito, condivise dall’account Instagram di Ciak Magazine, mostrano l’attrice nei panni di Tate, probabilmente in procinto di girare proprio quelle terribili sequenze.

Nelle ultime settimane sono state molte le foto trapelate dal set, immagini che ci hanno mostrato gli altri membri del cast del film che è ricchissimo di stelle. Abbiamo visto le foto di Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, per la prima volta sullo schermo insieme ed entrambi alla loro seconda collaborazione con Quentin Tarantino. Ma nel cast c’è anche la Lena Dunham di Girls, ma anche Al PacinoTim RothKurt Russell.

Once Upon A Time In Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Tarantino in persona ha rivelato la sinossi del film, collegata come annunciato mesi fa all’assassinio di Sharon Tate:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e il stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Fonte: Instagram

Cinecomic: 10 reboot che si sono rivelati un flop

La storia dei cinecomic è costellata, soprattutto negli ultimi dieci anni, da molti successi e grandi incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che alcuni non sono riusciti a generare il profitto che ci si aspettava a fronte dei budget stellari; un po’ per colpa della strategia di marketing, un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a dimenticare.

Leggi anche – Marvel: 10 cinecomic che si sono rivelati flop

Ecco allora di seguito 10 cinecomic della storia del cinema che si sono rivelati perfetti flop al botteghino mondiale:

The Spirit

Dopo aver co-diretto nel 2005 Sin City del 2005 insieme a Robert RodriquezFrank Miller si gettò nella regia in solitario di The Spirit tre anni dopo. Sfortunatamente per lo scrittore di fumetti, il film non si rivelò il successo sperato, incassando soltanto 39 milioni contro un budget di 60 milioni.

E mentre alcuni critici elogiavano l’aspetto estetico – simile allo stile adottato da Sin City – il cinecomic venne  criticato per la mancanza del fattore emotivo.

The Green Hornet

The Green Hornet e il suo compagno di arti marziali Kato hanno entusiasmato il pubblico con il loro dramma radiofonico degli anni ’30, prima di passare alla TV negli anni ’60 e incrociando la loro strada con Batman. Tuttavia il film del 2011 interpretato da Jay Chou e Seth Rogen non sembra essere stato all’altezza dell’eredità dei suoi predecessori.

Non il peggior cinecomic di sempre secondo Rotten Tomatoes (che lo valuta con un 44% di positività, e c’è di peggio), ma sicuramente deludente per quanto riguarda gli incassi.

Power Rangers

La serie televisiva sui Power Rangers esiste dal 1993, tuttavia la storia dei personaggi e la forza del franchise non sono serviti per assicurare al film del 2017 il successo che ci si aspettava.

Accolto tiepidamente dalla critica, la pellicola diretta da Dean Israelite ha raggiunto appena la soglia dei 150 milioni di incasso in tutto il mondo. Cifra davvero al di sotto di qualsiasi proiezione. In ogni caso, dopo l’acquisto dei diritti cinematografici della Hasbro da parte di Saban Brands, è stato annunciato un sequel in via di sviluppo.

The Lone Ranger

Dopo il successo della trilogia di Pirati dei Caraibi, Gore Verbinski tornò a collaborare con Johnny Depp in The Lone Ranger, capitolo infelice della storia economica dei due artisti hollywoodiani.

L’atmosfera intorno al progetto si era fatta negativa già in seguito all’annuncio del casting di Depp (un bianco scelto per interpretare un indiano d’America), ma tutti erano consapevoli del fatto che la Disney stesse cercando di sfruttare l’onda positiva dell’attore. La goccia che fece traboccare il vaso fu però la prova sullo schermo di Depp, troppo simile a quella offerta nei panni di Jack Sparrow…non c’è da stupirsi che si sia rivelato un assoluto flop al botteghino.

Fantastici 4

Nel disperato tentativo di mantenere i diritti dei Fantastici Quattro prima della loro scadenza, la 20th Century Fox ha consegnato al grande schermo uno dei peggiori adattamenti sui personaggi Marvel che si ricordi.

E sebbene il regista Josh Trank avesse cercato di virare sul genere sci-fi con una lettura più dark, la trama discontinua e la confusione generale hanno fatto sprofondare il progetto con conseguente delusione dei fan e critiche negative a valanga.

Fantastici Quattro poi sono riusciti a guadagnare appena 56 milioni di dollari a livello nazionale e 111 nel mercato estero, portando il totale mondiale a 167 milioni di dollari.

Hulk

Prima dell’arrivo di Edward Norton e Mark Ruffalo, il personaggio di Bruce Banner venne interpretato sul grande schermo da Eric Bana, protagonista nel 2003 di Hulk diretto da Ang Lee.

A fronte dei 137 milioni di dollari spesi per la produzione, ci si sarebbe aspettata un’altra prospettiva al botteghino, cosa che non si realizzò mai: meno di 132 i milioni incassati globalmente da un cinecomic che verrà riavviato cinque anni dopo dai Marvel Studios con L’incredibile Hulk.

Captain America

Uno degli eroi più amati della Marvel, Steve Rogers aka Captain America, è in circolazione da oltre 75 anni e funzionò principalmente come icona americana di patriottismo e speranza. Ma è un peccato che i suoi primi film non gli abbiano reso giustizia come la trilogia dei Marvel Studios.

Interpretato dall’attore Reb Brown in due film televisivi del 1979, il debutto del personaggio sul grande schermo (senza contare la serie del 1944) arrivò soltanto nel 1990. All’uscita la pellicola venne stroncata dalla critica (e ottenne un misero 8% su Rotten Tomatoes).

Superman Returns

Dopo il completo flop di Superman IV, a Hollywood si parlò di diversi progetti per portare al cinema un nuovo film dell’Uomo d’Acciaio (tra cui il leggendario Superman Lives con Nicholas Cage).

Finalmente nel 2006 l’acclamato regista di X-Men Bryan Singer prese le redini del cinecomic e rassicurò i fan che avrebbero avuto ciò che desideravano con Superman Returns. Ma fu davvero così?

Singer mantenne una certa continuità soprattutto nel look, con Brandon Routh nel ruolo di Superman e con la prova di Kevin Spacey nei panni di Lex Luthor, ma sfortunatamente, nonostante un modesto successo al botteghino e di critica, i fan non si mostrarono così entusiasti del prodotto finale.

Robocop

Il Robocop uscito nel 1987 aveva sconvolto per il modo inedito e violento con cui riusciva a fare della satira sulla cultura americana; da lì vennero prodotti altri sequel di poco successo, ma il reboot del 2014, con Alex Murphy (il cyborg rivale di Detroit) interpretato da Joel Kinnaman, è forse il punto più basso del franchise dal punto di vista economico.

Nel frattempo un sequel diretto all’originale, intitolato Robocop Returns, è stato annunciato con la regia di Neill Blomkamp. Dita incrociate…

Tartarughe Ninja

Non si può dire che il regista e produttore Michael Bay abbia avuto un buon rapporto con la critica, tuttavia fa ancora riflettere lo scarso successo al botteghino (lì dove il cinema di Bay si era sempre dimostrato granitico) di Tartarughe Ninja, reboot del 2014 con Megan Fox e Will Arnett.

Forse la cgi posticcia e ben al di sotto delle sviluppate tecnologie odierne e una sceneggiatura tutt’altro che valida hanno fatto sprofondare il film nel dimenticatoio, con appena 500 milioni di dollari incassati al box office. A questo è seguito anche un sequel, accolto più caldamente dalla stampa, ma rivelatosi un flop economico.

Avengers 4: riprese ufficialmente concluse!

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Avengers 4: riprese ufficialmente concluse!

Sono i fratelli Russo via Instagram ad annunciare ufficialmente la fine delle riprese di Avengers 4, dopo una fase di riprese aggiuntive durata quasi tre mesi (i reshooting si sono avviati nello scorso agosto). Senza nessuna informazione aggiuntiva, senza nessun hashtag rivelatore o didascalia particolare, i Russo hanno condiviso un’immagine che mostra un faro ravvicinato con un semplice #wrapped a commento.

Quasi tutto il cast del film ha partecipato alle riprese aggiuntive. Sul set si sono avvicendati Gwyneth Paltrow e Robert Downey Jr. che hanno così celebrato l’ultima volta di Pepperony sul set. Abbiamo visto Jeremy Renner insanguinato, Chris Evans dire addio a Cap e al MCU, Chris Hemsworth e Tessa Thompson fare una pausa dalle riprese di Men in Black per ultimare i ruoli di Thor e Valchiria, Karen Gillan e Zoe Saldana, Don Cheadle. Tutti, a turno, hanno affrontato quella che per qualcuno sarà l’ultima volta su un set Marvel.

La conclusione ufficiale delle riprese di Avengers 4 assume un peso importante nella panoramica della promozione del film, dal momento che da adesso in poi sarebbe plausibile aspettarci materiale autorizzato e ufficiale dal film: foto, poster, teaser, o magari il tanto agognato titolo ufficiale, che ancora ci viene tenuto nascosto dai Marvel Studios e da Kevin Feige. Il boss della Casa delle Idee sta pianificando attentamente questa fase del film, che si intreccerà perfettamente, immaginiamo, con la promozione di Captain Marvel, in arrivo al cinema appena un paio di mesi prima di questo importante e conclusivo capitolo della Fase 3.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Via Instagram

MCU: 15 teorie incredibili sull’universo condiviso

MCU: 15 teorie incredibili sull’universo condiviso

I fan del MCU amano far viaggiare la propria immaginazione su tutto ciò che riguarda l’universo cinematografico Marvel, discutendo su scene, dettagli o battute pronunciate dai personaggi che diventano spesso materiale ghiotto per ipotizzare scenari o scovare easter egg. Molte di queste teorie si sono addirittura rivelate corrette, mentre altre sono state presto smentite dai film, o dalle serie prodotte in questi anni.

Tuttavia ci sono alcune ipotesi che sconvolgono per l’accuratezza con la quale sono state costruite. Qui sotto ne trovate 15:

Ciascuno dei sei Avengers originali riceverà una gemma dell’infinito

Quasi tutti (o almeno i più attenti) spettatori di Avengers: Infinity War avranno notato che tra i pochi fortunati sopravvissuti allo schiocco di Thanos ci sono i sei Vendicatori fondatori , ovvero Captain America, Iron Man, Vedova Nera, Thor, Bruce Banner e, presumibilmente, Occhio di Falco. Insomma, lo scenario perfetto per riprodurre anche nel MCU la storia di Infinity Watch.

Nei fumetti infatti, l’Infinity Watch è composto da sei supereroi scelti per salvaguardare ognuno una Gemma dell’Infinito. A tal proposito una teoria sostiene che nel prossimo film dei Vendicatori ciascun membro originale userà la forza di una gemma per sistemare il danno causato da Thanos. Che ne pensate?

Esiste un terzo sopravvissuto su Titan

Un’altra incredibile teoria si basa sul presupposto che, al momento dello schiocco di Thanos, la popolazione è stata ridotta esattamente al 50% con precisione scientifica. Tra le rovine del pianeta natale del villain, Titan, solo Tony Stark e Nebula sono sopravvissuti, dunque qualcosa non torna nel calcolo matematico: se erano sei gli eroi presenti, come mai ne sono rimasti in vita solo due? C’è un terzo personaggio ancora illeso?

Forse Doctor Strange ha usato un incantesimo di illusione per fingere la propria morte? Oppure l’ha lanciato su qualcun altro come Spider-Man? Magari è stata Mantis ad usare i suoi poteri telepatici per spostare la percezione che avevano gli altri di lei? Forse qualcun altro che non abbiamo ancora incontrato si è nascosto su Titan?

Tony Stark è la chiave del piano di Doctor Strange

La teoria più popolare sul piano degli Avengers per contrastare Thanos nel sequel di Infinity War è senza dubbio quella riguardante le 14 milioni di possibilità previste da Doctor Strange prima dello schiocco grazie alla gemma del tempo. Per l’eroe cederla al Titano Pazzo “era l’unico modo“, ma quale potrebbe essere stato il fattore chiave?

L’ipotesi suggerisce che Strange abbia considerato centrale Tony Stark nel suo piano, e ciò significa che il Maestro delle Arti Mistiche deve aver capito che la sopravvivenza di Tony è fondamentale per realizzarlo.

Captain Marvel racconterà come Nick Fury ha perso un occhio

Se ricordate bene, in Captain America: The Winter Soldier Nick Fury racconta a Steve Rogers di aver perso un occhio perché si è “fidato di qualcuno“, una linea narrativa che alcuni fan ritengono possa essere mostrata finalmente nell’imminente Capitan Marvel.

Le origini dell’incidente di Fury sembrerebbero connesse ad uno Skrull mutaforma infiltrato come agente dello S.H.I.E.L.D, oppure, come suggerito da un’altra interessante teoria, all’uso inconsapevole dei poteri di Carol Danvers stessa. Quest’ultima potrebbe giustificare l’assenza del Captain Marvel e il ricongiungimento dei due in Avengers 4

Norman Osborn comprerà la Star Tower

Sebbene i Marvel Studios abbiano escluso la possibilità di far tornare in scena vecchi villain già stati usati nei precedenti film di Spider-Man, sappiamo che le cose potrebbero cambiare e che nulla è dato per certo. Provate a immaginare una storia di Spidey senza Green Goblin, ad esempio, e proprio su questo personaggio uno spettatore molto attento di Homecoming ha individuato il modo per rivederlo in azione…

Nel film compare la Stark Tower ristrutturata da un nuovo proprietario, e non sarebbe interessante se in Far From Home ne venisse rivelata l’identità? E se fosse proprio Norman Osborn il nuovo inquilino?

Il potere di Thor è legato alla Terra

Nei fumetti, Thor è nato per esercitare il potere di Asgard in qualità di erede di Odino. E per farlo deve affidarsi anche alla sua forza interiore durante i suoi viaggi intergalattici. Nel MCU invece, l’autosufficienza è qualcosa che il principe asgardiano ha dovuto imparare a gestire quando perde il Mjolnir, la patria e la famiglia.

Con Asgard spazzata via da Thanos, la Terra sembra ora il candidato più probabile per accogliere il Dio del Tuono, e una teoria dei fan suggerisce che l’eroe potrebbe non avere una scelta, dunque radicarsi sul nostro pianeta. Qui è dove Odino morì dopo aver detto a Thor di “ricordare” questo luogo perché era la fonte del suo potere.

Le sorti di Anton Vanko

Una delle teorie più intriganti afferma che il Dott. Anton Vanko, padre di Whiplash, sia segretamente uno dei più grandi eroi mai celebrati nel MCU; come mostrato in Iron Man 2 infatti, Anton è stato il co-progettatore della tecnologia dei reattori Arc al fianco di Howard Stark tra gli anni Sessanta e Settanta.

Anton venne poi deportato per aver tentato di vendere questa tecnologia alla Russia, tuttavia grazie a Captain America: The Winter Soldier sappiamo che l’Hydra ha tramato per ottenerla…E se la sua deportazione fosse stata solo una finzione?

Hela è la madre di Loki

Thor Ragnarok

Qui gioca un ruolo fondamentale la netta somiglianza fisica tra Hela e Loki: pelle pallida, lunghi capelli scuri e una certa preferenza per i vestiti neri e verdi. Ma non dimentichiamo anche quella caratteriale: l’amore per il dramma, la brama di potere e il risentimento nei confronti di Odino. Insomma, per alcuni i due potrebbero essere legati in modo diverso (e ricordatevi che Loki fu abbandonato da piccolo…)

Hela è la madre di Loki? Fuggendo da Odino era fin troppo impegnata per portarlo con sé?

Il nuovo Thor sarà una rana

Sebbene sia difficile immaginare qualcun altro diverso da Chris Hemsworth che possa interpretare il Dio del Tuono, nei fumetti molti si sono dimostrati degni di maneggiare il potere del Mjolnir; da Jane Foster a Beta Ray Bill passando per Captain America, ci sono stati diversi candidati, alcuni molto strani come Conan il barbaro, Wonder Woman e…una rana.

Ci riferiamo al fumetto di “Frog of Thunder“, dove Loki trasforma Thor nell’animale per gioco, con questo che diventa “Throg” dopo aver trovato un frammento del Mjolnir a Central Park. Che questo scenario sia possibile nel futuro del MCU?

Groot tornerà grazie allo Stormbreaker

Groot è uno dei pochi personaggi più amati del MCU, e l’abbiamo già visto tornare in vita una volta dopo gli eventi di Guardiani della Galassia Vol.1. Sfortunatamente è tra gli eroi ridotti in cenere dallo schiocco delle dita di Thanos, ma non sappiamo ancora nulla del suo destino.

In ogni caso, grazie a Infinity War, è stato reso chiaro sullo schermo che un pezzo di Groot esiste ed è ancora in vita: lo Stormbreaker. L’eroe ha infatti ceduto il suo braccio a Thor per fabbricare la sua nuova arma letale. Magari proprio grazie a questo frammento tornerà in scena?

Nick Fury ha “attivato” Captain Marvel

Captain Marvel

L’epilogo di Infinity War ci ha lasciato con un piccolo spiraglio di luce grazie al messaggio inviato da Nick Fury a Captain Marvel.

Una teoria molto interessante suggerisce però che Nick Fury non abbia semplicemente chiamato la supereroina, ma che l’abbia “attivata” usando il suo cerca-persone. Questa ipotesi si riferisce ai fumetti di Manchurian Candidate dove la trama si concentra sulla perdita della memoria di Carol, e dunque il personaggio potrebbe essere un agente sottoposto a lavaggio del cervello dallo S.H.I.E.L.D nello stesso modo in cui Bucky Barnes era manipolato dall’Hydra.

Tony Stark costruirà il Titanbuster

Cosa succederebbe se in Avengers 4 Thor portasse Tony Stark su Nidavellir per forgiare una nuova armatura “Titanbuster” per vincere contro Thanos? È sicuramente una teoria che piacerebbe molto ai fan, e dopo aver visto l’armatura Bleeding Edge subire gravi danni in Infinity War, sappiamo che Iron Man avrà bisogno di una nuove uniforme da battaglia…

Questa teoria viene viene suggerita dalla trama del fumetto “Fear Itself” in cui a Tony è concesso l’accesso alle antiche fucine dei nani. Combinando la sua armatura Bleeding Edge con Uru – il metallo che ha forgiato il Mjolnir – Tony crea la Iron Destroyer.

Hela e Odino hanno cercato le gemme dell’infinito

Thor Ragnarok Hela

Thor: Ragnarok ha offerto agli spettatori maggiori dettagli sul passato di Odino e dei suoi figli, tra cui la malefica Hela tornata a casa per la conquista del trono.

In seguito alla presa di Asgard, vediamo Hela toccare un finto guanto dell’infinito presente nel palazzo identico a quello di Thanos, e ciò ha portato alcuni fan a chiedersi se Odino e Hela avessero mai pensato di completarlo con le gemme dell’infinito. Magari proprio per questo i due si sono allontanati, perché bramosi di potere, portando Hela all’esilio…

Hulk è sotto il controllo di Doctor Strange

Il trauma subito all’inizio di Infinity War da Bruce Banner gli ha impedito di trasformarsi in Hulk per l’intero film. Ma è davvero la paura la causa di tutto? O si tratta in realtà di una tattica superiore ad opera di un altro eroe?

Una teoria dei fan afferma che Hulk abbia agito sotto il controllo di Doctor Strange, sicuro dell’inevitabile sconfitta di Thanos, che avrebbe incontrato Banner prima degli eventi di Infinity War per dirgli di colpire solo al momento giusto per assicurarsi un’eventuale vittoria.

Il titolo di Avengers 4 sarà rivelato in Captain Marvel

captain marvel cat

Kevin Feige ha affermato che il titolo di Avengers 4 verrà rivelato più tardi possibile per evitare spoiler sulla trama, tuttavia in rete già circolano diverse speculazioni, da “Avengers: Infinity Gauntlet” a “Avengers Forever”, “Avengers Reassembled” o “Avengers: United We Stand”.

E se invece il titolo venisse svelato in Captain Marvel con la classica didascalia “Carol Danvers tornerà in Avengers…“?

Leggi anche – MCU: 10 personaggi che potrebbero lasciare l’universo condiviso

Fonte: CBR

Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

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Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

Videa ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Suspiria, il film di Luca Guadagnino, presentato all’ultimo Festival di Venezia e in arrivo al cinema in Italia il prossimo Febbraio.

Ecco il trailer di Suspiria

Il candidato all’Oscar® Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome) dirige una versione inquietante e visionaria del classico horror del 1977, Suspiria.

Suspiria, recensione del film di Luca Guadagnino

In questo scioccante horror psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc, guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe. Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie… Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove l’attenderanno atroci scoperte…

Luca Guadagnino e il cast presentano Suspiria

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela

Fonte: Videa

Suicide Squad 2: 15 personaggi che potrebbero essere nel film di James Gunn

Come riportato in esclusiva tre giorni fa da The Wrap, James Gunn è entrato in trattative con la Warner Bros. per scrivere ed eventualmente dirigere Suicide Squad 2. Vi ricordiamo che il regista è stato licenziato dal più forte concorrente in campo di cinecomic, ovvero i Marvel Studios, che l’ha costretto ad abbandonare il timone di Guardiani della Galassia Vol.3.

Per quanto riguarda il sequel di Suicide Squad, annunciato più di un anno fa, sappiamo che una prima stesura dello script era stata curata da Todd Stashwick (una delle penne della serie televisiva Gotham) insieme a Gavin O’Connor e che a questo punto toccherà a Gunn riscrivere da capo una nuova versione della storia.

Nel frattempo c’è già chi inizia ad ipotizzare quali personaggi torneranno in scena e quali potrebbero essere le novità di questo secondo capitolo. Qui sotto i 15 più papabili:

Harley Quinn

Una delle poche certezze riguardo il futuro della DC Film è Margot Robbie, che prossimamente tornerà nei panni di Harley Quinn in Birds of Prey e nei vari spin-off già programmati come Gotham City Sirens e il film con Joker. Ovviamente l’australiana è attesa anche in Suicide Squad 2visto l’enorme successo che ha avuto la sua versione nel nuovo capitolo.

Pinguino

Mentre Maschera Nera dovrebbe essere confermato a breve come villain principale di Birds of Prey, alcune voci sono circolate sulla possibile introduzione di Pinguino nell’universo cinematografico DC. C’è chi ipotizza possa essere utilizzato in The Batman di Matt Reeves, e chi invece lo vedrebbe bene in Suicide Squad 2 al fianco degli altri personaggi.

Certo andrebbe trovata la maniera giusta per inserirlo nella storia, ma le caratteristiche di Pinguino sembrano sposarsi con l’ironia di James Gunn e il suo modo di scrivere. Staremo a vedere…

Rick Flag

Lo scorso gennaio la foto pubblicata da Joel Kinnaman aveva mostrato parte del cast di Suicide Squad al lavoro durante una sessione di allenamenti in palestra, suggerendo che la preparazione fosse propedeutica alle riprese del sequel.

Detto questo è più che probabile che Kinnaman tornerà nei panni di Rick Flag, militare al servizio di Amanda Waller, che nel film di David Ayer guidava e supervisionava la squadra di ex detenuti composta da Harley Quinn e co.

Killer Frost

Membro della Suicide Squad nei fumetti, la Dottoressa Louise Lincoln aka Killer Frost è apparsa nella serie televisiva Arrow in onda su CW interpretata da Danielle Panabeker (anche se sul piccolo schermo viene introdotta come una ricercatrice degli S.T.A.R. Labs, Caitlin Snow, e collega di Barry Allen).

È nel nuovo rilancio della serie a fumetti della New 52 che il personaggio di Caitlin Snow torna a rivestire i panni di Killer Frost: quando la ragazza stava contribuendo allo sviluppo di un motore termodinamico, grazie al sistema di raffreddamento del motore il suo corpo si è fuso con il ghiaccio, diventando un vampiro che assorbe il calore.

Sarebbe interessante vederla in azione in Suicide Squad 2 nella versione di James Gunn?

Joker

Come rivelato  a giugno, Jared Leto sarà protagonista di uno spin-off di Suicide Squad con protagonista, ovviamente, il suo Joker. Ciò non esclude che il personaggio possa ritagliarsi un piccolo spazio anche nel sequel previsto dalla Warner Bros.

A diffondere la notizia era stato Variety riferendo che Leto sarà, oltre che interprete, anche tra i produttori del film che non ha ancora un titolo ufficiale. Il progetto nasce dall’esigenza dello studio di sfruttare di più e meglio i personaggi introdotti da Suicide Squad, da cui nasce anche il progetto sul film dedicato ad Harley Quinn.

Questo tuttavia non esclude che Joker possa ritagliarsi un piccolo spazio anche in Suicide Squad 2, ma staremo a vedere.

Bane

Dc e Marvel

Torniamo a parlare di Bane in seguito alla dichiarazione di due membri del cast di Guardiani della Galassia Vol. 2 che, dopo la notizia del possibile coinvolgimento di James Gunn, si sono proposti di partecipare a Suicide Squad 2, nel caso il regista dovesse essere ufficialmente assunto dalla Warner Bros.

Si tratta di Dave Bautista, interprete di Drax il distruttore, che in tutta la questione del licenziamento di James Gunn si è sempre esposto chiaramente in favore del regista, contro la Disney, e di Michael Rosenbaum, che nel secondo capitolo di Guardiani ha interpretato Martinex.

Che possa essere Bautista il nuovo Bane? Fisicamente è più che adatto, e tra lui e Gunn c’è un rapporto professionale e affettivo davvero ottimo…

L’Enigmista

the batmanIl primo e finora unico Enigmista cinematografico è stato interpretato da Jim Carrey in Batman Forever di Joel Schumacher, personaggio indimenticabile che potrebbe senza dubbio tornare con nuove vesti in Suicide Squad 2. D’altronde un easter egg di Batman v Superman aveva suggerito che l’antagonista DC avrebbe potuto comparire in futuro, ma chissà quali sono i piani della Warner Bros. in merito…

Vixen

Personaggio dei fumetti creato da Gerry Conway e Bob Oksner nel 1981, Vixen è una supereroina che sfrutta il potere del Totem Tantu, grazie al quale può imbrigliare lo spirito (ashe) degli animali. È inoltre capace di evocare il potere e le abilità di qualsiasi animale passato o presente.

Due versioni del personaggio sono già state introdotte nell’Arrowverse: quella della serie animata Vixen in onda su CW Seed, e quella di Legends of Tomorrow, dove compare una Vixen dell’era della seconda guerra mondiale, Amaya Jiwe, identificata come la nonna di Mari, interpretata da Maisie Richardson-Sellers.

Sarebbe interessante vederla in Suicide Squad 2, o no?

Cheetah

wonder woman 2

Cheetah sarà l’antagonista principale (o almeno da quanto trapelato negli ultimi mesi) di Diana Prince in Wonder Woman 1984, le cui riprese si stanno svolgendo in questo momento in America, e sembra che inizierà come amica di Diana, poi trasformatasi nella sua acerrima nemica.

Apparentemente il personaggio non dovrebbe avere alcun legame con gli eventi di Suicide Squad, tuttavia la predisposizione comica dell’attrice potrebbe trovare la giusta strada con la scrittura di James Gunn…che ne pensate?

Poison Ivy

Antagonista femminile in Batman & Robin del 1997, Poison Yvi è stata interpretata sul grande schermo da Uma Thurman proponendo una storia di origini abbastanza fedele a quella dei fumetti, ma è anche apparsa nella serie Gotham in una versione leggermente diversa e più giovane.

Inutile dire quanto sarebbe fantastico rivedere questo personaggio al fianco di altri freaks come i protagonisti di Suicide Squad, e le enormi potenzialità finora inespresse di Poison Ivy la rendono una candidata perfetta per il sequel di James Gunn.

Katana

Katana era tra i protagonisti di Suicide Squad di David Ayer, e niente esclude che possa tornare anche nel sequel. L’eroina DC è un’artista marziale dalle sorprendenti abilità che nei fumetti ha lavorato al fianco di Batman.

Visto quanto poco è stato mostrato o raccontato di lei nel primo capitolo del franchise, ci auguriamo che possa trovare lo spazio che merita nel sequel.

Deadshot

Deadshot will smith suicide squad

Circa due anni fa venne rivelato che David Ayer avrebbe diretto Gotham City Sirens, e che la DC Films insieme alla Warner Bros. avevano avviato lo sviluppo Suicide Squad 2 e di uno spin-off dedicato a Deadshot. Da allora non abbiamo più saputo nulla a riguardo.

Il personaggio è stato interpretato sullo schermo da Will Smith e l’attore si è più volte dichiarato disponibile a tornare nei panni dell’eroe anche in altri progetti. Partendo proprio da Suicide Squad 2, che con molta probabilità lo rivedrà protagonista al fianco di Margot Robbie e colleghi.

Amanda Waller

La “mente” diabolica dietro la formazione della Suicide Squad, Amanda Waller, ha avuto vari adattamenti sul grande schermo a partire da Lanterna Verde (interpretata da Angela Bassett) fino ad arrivare a Suicide Squad, dove i panni del personaggio sono stati indossati dal premio oscar Viola Davis.

La rivedremo anche nel sequel? Noi speriamo di si!

Oracle

Batman v Superman

Oracle è la seconda identità di Barbara Gordon, assunta dall’eroina dal 1989 al 2011. In molti la ricorderanno semplicemente come Batgirl, tuttavia le potenzialità del personaggio e il fatto che abbia fondato il supergruppo Birds of Prey ne fanno un tassello fondamentale nello sviluppo dell’universo condiviso. Cosa potrebbe darci James Gunn in Suicide Squad 2?

Deathstroke

Chi sperava di vedere il film su Deathstroke già il prossimo anno dovrà rassegnarsi: come infatti confermato pochi mesi fa dal regista Gareth Evans, la produzione del cinecomic potrebbe slittare di diversi mesi a causa di coincidenze lavorative e iniziare quindi non prima del 2020.

Tuttavia, nel caso in cui la Warner Bros. decidesse di affrettare i tempi, niente esclude che Evans venga “allontanato” dalla regia e che si scelga un altro nome che possa dirigere la pellicola con Joe Manganiello. O che il personaggio non possa avere un cameo o una piccola parte in altri progetti…magari proprio Suicide Squad 2?

Deathstroke (noto anche come Deathstroke the Terminator), il cui vero nome è Slade Wilson, è un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Marv Wolfman e George Pérez, apparso per la prima volta sulle pagine di The New Teen Titans vol. 1 n. 2 del dicembre 1980. Deathstroke si è classificato al 32º posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti.

Fonte: ScreenRant

Avengers 4: i nuovi insoliti costumi di Thor e Rocket

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Avengers 4: i nuovi insoliti costumi di Thor e Rocket

L’account Instagram kpow_ok ha condiviso una foto di una confezione di action figure dedicate ad Avengers 4 che rivela dei nuovi dettagli su dei costumi di Thor e Rocket, un aggiornamento ai costumi che abbiamo già visto negli artwork diffusi in precedenza. 

Sulla confezione compaiono tutti gli eroi sopravvissuti a Infinity War, ma l’attenzione è puntata sui due personaggi che già avevano fatto squadra nel film precedente. Questa volta i due personaggi indossano un costume molto differente, come se fosse una specie di divisa dai colori molto più chiari rispetto a quanto siamo abituati. Una delle possibili spiegazioni è che i due verranno equipaggiati da Tony Stark per qualche missione speciali, magari tornando nello spazio, dove si è svolta già la loro precedente missione. 

Tuttavia non abbiamo dettagli sufficienti per elaborare una teoria più attendibile. L’unica indicazione deducibile è che, se questi costumi dovessero confermarsi accurati, allora i due personaggi avranno sicuramente molto altro da raccontarci e da affrontare in Avengers 4.

Ecco l’immagine:

https://www.instagram.com/p/BoybS8ehhw7/?utm_source=ig_embed

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: kpow_ok

Hobbs and Shaw: la prima foto del villain di Idris Elba

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Idris Elba farà parte del cast di Hobbs and Shaw nei panni del villain. Parliamo ovviamente dello spin off di Fast and Furious in cui vedremo il personaggio di Dwayne Johnson stipulare una improbabile alleanza con il villain dei capitoli precedenti, con il volto di Jason Statham, per fronteggiare questa nuova minaccia.

The Rock ha condiviso su Instagram la prima immagine di Idris Elba nei panni del cattivo del film, aggiungendo la didascalia: Ho imparato tanti anni fa che gli eroi sono grandi solo quanto lo sono i loro più grandi avversari.

Nello spin-off vedremo l’agente dei servizi segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza con uno dei suoi nemici storici, ovvero Shaw.

A dirigere lo spin off Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba e Eddie Marsan.

In una recente intervista, Dwayne Johnson aveva consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious 9:

Non c’è altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri no. Vi ricordiamo che Fast and Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious 10 uscirà il 2 aprile 2020.

Fonte: Instagram

Black Panther 2: Ryan Coogler confermato alla regia e alla sceneggiatura

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Mentre la Walt Disney sta spingendo la campagna promozionale per gli Oscar del diciannovesimo film Marvel Studios, arriva finalmente la conferma che il sequel, Black Panther 2, sarà scritto e diretto da Ryan Coogler, che viene così confermato al timone di un film da cui la Marvel si aspetta moltissimo, visto il grandissimo successo del precedente, uscito a febbraio e che ha segnato qualsiasi record di incassi sia al botteghino USA che in tutto il resto del mondo.

Tramite THR abbiamo la conferma che Ryan Coogler ritornerà davvero nel Wakanda. Il magazine conferma che Coogler scriverà a dirigerà il film per i Marvel Studios, e che la produzione del film comincerà alla fine del 2019 o all’inizio del 2020. La conferma di Coogler per Black Panther 2 era soltanto una questione di tempo, visto che il sodalizio del regista con lo Studio ha portato al grande successo economico del film. L’annuncio ha soltanto ufficializzato ciò che ufficiosamente si sapeva già da tempo.

La conferma ufficiale della produzione del film fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan del Re di Wakanda che avevamo lasciato disintegrato dallo schiocco di dita di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War. Anche T’Challa tornerà in vita, dunque.

Intanto la Casa di Topolino sta ancora promuovendo il film, proponendolo per la campagna “for your consideration”, ovvero la corsa agli Oscar. Disney ha rivelato quali sono le categorie per le quali dovrebbe concorrere Black Panther nella prossima award season:

  • Miglior Film
  • Miglior Regia
  • Miglior sceneggiatura non originale
  • Miglior attore protagonista
  • Miglior attore non protagonista
  • Miglior attrice non protagonista
  • Migliore fotografia
  • Miglior montaggio
  • Migliore scenografia
  • Migliori costumi
  • Miglior trucco e parrucco
  • Miglior missaggio sonoro
  • Miglior montaggio sonoro
  • Migliori effetti speciali
  • Miglior colonna sonora originale
  • Miglior canzone originale

Black Panther – Recensione

Di seguito la sinossi del film: 

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Fonte: THR

MCU: 10 storie di origini migliori di quelle dei fumetti

MCU: 10 storie di origini migliori di quelle dei fumetti

Uno dei compiti più ardui toccati ai Marvel Studios è forse la maniera in cui si vuole raccontare la storia di origine dei personaggi: da una parte bisogna render conto ai fan dei fumetti, rimanendo fedeli allo spirito, dall’altra si deve trovare la linea narrativa perfetta che possa legarsi alle dinamiche dell’universo condiviso, così da non scombinare i piani di chi verrà dopo.

Con alcuni eroi il MCU ha completamente cambiato le carte in tavola, proponendo storie nuove per il pubblico, mentre ce ne sono diversi che hanno mantenuto più o meno le stesse caratteristiche (vedi Iron Man o Captain America).

Ecco allora di seguito le 10 storie di origini del Marvel Cinematic Universe che, a quanto pare, sarebbero migliori di quelle dei fumetti:

Drax

Drax il Distruttore ha una strana origin story nei fumetti, essendo stato introdotto come un uomo sposato con moglie e una figlia che vive sulla Terra, fino a quando la nave di Thanos pone fine alla vita dei suoi cari. Il padre di Thanos però, testimone di ciò, resuscitò Arthur Douglas come un alieno con un nuovo corpo e nacque così Drax.

In Guardiani della Galassia invece Drax è sempre stato un abitante dello spazio che ha visto la sua famiglia venire uccisa da Ronan l’accusatore. Una storia di origini più concisa e credibile di quanto lo fosse quella dei fumetti.

Thanos

Nei fumetti Thanos è un figlio degli Eterni che si struggeva dopo la morte della sua amata, e che iniziava da lì la ricerca delle gemme d’infinito per spazzare via metà dell’universo. In Infinity War abbiamo poi visto il Titano Pazzo meditare un diabolico piano mentre il suo pianeta viene distrutto dalla sovrappopolazione.

Tuttavia nel MCU le sue origini origine e la sua motivazione l’hanno reso ancora più minaccioso, e forse più avvincente da un punto di vista cinematografico. Thanos ha infatti una profondità d’animo tale da risultare uno dei personaggi più interessanti dell’intero universo condiviso.

Star Lord

Star-Lord non ha trascorso tutta la sua vita sulla Terra, e come raccontato nei fumetti, suo padre era l’imperatore di Spartoi impegnato a combattere una guerra contro nemici che uccisero sua moglie (e madre di Peter Quill).

Tuttavia in Guardiani della Galassia James Gunn riscrive l’origin story del personaggio, mostrando che la madre di Peter è stata uccisa da suo padre; una versione cinematografica di Star Lord non soltanto più emozionante, ma anche più tragicamente profonda.

Hank Pym

Hank Pym è uno dei personaggi più “vecchi” della Marvel, tuttavia la sua storia di origine non aveva lo stesso appeal di quella raccontata nel franchise di Ant-Man. Nei fumetti lo scienziato scoprì le Pym Particle e le applicò ad un costume con cui poter sperimentare, ma quando il governo russo decise di attaccare lui e i suoi colleghi, Pym usò proprio il costume per combatterli, diventando Ant-Man.

Nel MCU incontriamo un Hank anziano e stanco, che rifiuta di collaborare con lo SHIELD mentre si rivela essere un marito e un padre meno terribile di quanto pensavamo.

Iron Man

Non ci sono molte differenze tra la storia di origine di Iron Man dei fumetti e quella raccontata nel film dei Marvel studios, tuttavia alcuni cambiamenti sono stati effettuati nelle cose minori, piccoli dettagli come il fatto che Stark non è stato adottato da Howard e Maria e che ne è invece il figlio biologico.

Un altro aspetto modificato è l’incontro con Rhodey, che nei fumetti non avviene finché Tony non diventa effettivamente Iron Man, mentre nel film sono già ottimi amici.

Thor

Thor ha esordito nel MCU come supereroe atipico, sicuramente più ironico di quanto l’aspetto e le origini suggerissero, tuttavia fin dall’inizio ha dimostrato di avere le potenzialità per crescere e sviluppare un buon arco narrativo.

Figlio della tradizione mitologica nordica, il Dio del Tuono diventava tale grazie al martello forgiato appositamente per lui, il Mjolnir, ma non essendo il figlio biologico di Frigga, questo strumento doveva essere guadagnato con l’onore.

Nei film dei Marvel Studios ci viene mostrato come il Dio, spogliato del suo titolo e privo dei suoi poteri, sia costretto a imparare la lezione nel modo più duro e a riconquistare la fiducia di suo padre.

Captain America

Sia nei fumetti che al cinema le origini di Captain America narrano di un ragazzo magrolino desideroso di combattere per la sua patria che assume il siero del super soldato diventando più forte che mai e autorizzato a uccidere con varie armi.

Dopo questo cambiamento Steve Rogers viene mandato in guerra contro Teschio Rosso, tuttavia come abbiamo visto in Captain America: Il Primo Vendicatore, il personaggio si sviluppa nel classico percorso dell’eroe: da emarginato diventa un leader positivo e bandiera americana di valori ormai in via d’estinzione.

Falcon

Le origini di Falcon nei fumetti raccontano di come fu manipolato  e torturato da Teschio Rosso con l’aiuto del Tesseract e di come successivamente acquisì la capacità di parlare agli uccelli. Da qui il suo nome da supereroe.

Più tardi fu invece Captain America a liberarlo dal controllo del villain, e i due finirono così per lavorare insieme. Proprio questa linea narrativa viene ripresa vagamente dai film su Steve Rogers, con Sam Wilson che viene introdotto come un veterano capace di usare tecnologie avanzate e sperimentali delle forze armate.

Black Panther

cinecomic black panther

Il personaggio di Black Panther ha subito qualche piccola variazione rispetto alla sua storia di origini dei fumetti: lì infatti suo padre venne ucciso da Ulysses Klaw, il che portò ad un conflitto tra il nuovo re di Wakanda e l’assassino di T’Chaka. Prima di prendere il suo posto però,  T’Challa fu mandato in America per studiare e una volta tornato a casa ha sfidato suo zio per il trono.

Nei film questa lotta di successione viene in qualche modo semplificata, con T’Challa che affronta il dolore per la perdita del padre ucciso dall’attentato di Zemo (avvenuta in Civil War). Così la sua origin story si concentra sul ragazzo che deve imparare a essere re e eroe allo stesso tempo.

Spider-Man

Portare Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe ha avuto i suoi pro e i suoi contro: da una parte la notizia ha reso felici tantissimi fan del personaggio, dall’altra ha reso complicato “riavviare” la sua storia di origini per la terza volta, dopo che Sam Raimi e Marc Webb l’avevano raccontata nei due precedenti franchise.

Nonostante ciò i Marvel Studios sono riusciti a trovare un modo intelligente giocando con ciò che avevano a disposizione nel loro universo condiviso: nessun accenno viene infatti rivelato sul passato di Peter, sappiamo soltanto che vive con sua zia a New York e che l’incontro con Tony Stark gli cambia la vita, oltre a farlo diventare un Avenger.

In questo modo si è collegato Spider-Man al resto degli altri eroi tralasciando la tradizionale origin story ma mantenendo lo stesso la sua aurea iconica dei fumetti.

Fonte: CBR

True Detective 3: data di uscita e foto ufficiali

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True Detective 3: data di uscita e foto ufficiali

Il canale americano della HBO dopo il teaser promo ha rivelato la data di uscita e le prime foto di True Detective 3, l’annunciata terza stagione di True Detective.

True Detective 3 debutterà domenica 13 gennaio 2019 sulla HBO. La nuova stagione racconta la storia di un crimine macabro nel cuore degli Ozarks, e un mistero che si protrae per decenni e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Mahershala Ali interpreta Wayne Hays, un detective della polizia statale del Northwest Arkansas. Nel cast Carmen Ejogo e Stephen Dorff. Creato da Nic Pizzolatto.

True Detective 3

Nel cast di True Detective 3 protagonisti sono Mahershala Ali, Carmen Ejogo, Stephen Dorff, Scoot McNairy, Mamie Gummer, Brandon Flynn, Michael Graziadei, Emily Nelson, Sarah Gadon e Ray Pescatore.

In True Detective 3 verrà raccontata la storia di un crimine macabro nel cuore degli Ozarks e un mistero che ormai è nascosto da decenni e si svolge in tre diversi periodi di tempo. Ali interpreterà il ruolo principale di Wayne Hays, un detective della polizia statale del Northwest Arkansas.

True Detective 3 stagioneTrue Detective 3 è la terza stagione della  serie televisiva statunitense True Detective creata ed interamente scritta da Nic Pizzolatto, che ha debuttato il 12 gennaio 2014 sul canale via cavo HBO. È concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione rinnova interpreti e storia.

La prima stagione di True Detective, ambientata in Louisiana, ha per protagonisti Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan, Michael Potts e Tory Kittles. La seconda stagione, ambientata stavolta in California, è interpretata da Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor Kitsch, Kelly Reilly e Vince Vaughn.

Nella prima stagione Le vite dei detective Rust Cohle e Marty Hart si intrecciano inesorabilmente nella lunga caccia a un serial killer in Louisiana, durata diciassette anni. Attraverso archi temporali diversi, vengono raccontate le vite e le indagini dei due detective, dal 1995 al 2012, anno in cui il caso viene completamente riaperto.

Nella seconda stagione di True Detective Nell’immaginaria città della contea di Los Angeles, Vinci, si verifica l’omicidio di un importante politico locale. Le indagini vedranno il coinvolgimento dei detective Raymond “Ray” Velcoro, Antigone “Ani” Bezzerides e dell’agente di polizia della California Highway Patrol Paul Woodrugh. L’assassinio determina forti ripercussioni anche nella vita di Francis “Frank” Semyon, un imprenditore che sta cercando di riciclare il suo passato criminale.

Aladdin: il teaser trailer del live action con Will Smith

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Aladdin: il teaser trailer del live action con Will Smith

La  Walt Disney Studios ha diffuso il primo teaser trailer di Aladdin, il nuovo adattamento in live action basato sul classico d’animazione. Il film è diretto da Guy Ritchie, che ha anche firmato al sceneggiatura insieme a John August ed arriverà la prossima estate sul grande schermo.

Nel trailer vediamo le dune del deserto e Agrabah in lontananza, al tramonto. Sul fare della sera, invece, seguiamo un uccello in volo nel cielo blu cobalto: è Iago! Si sente la voce della Caverna delle Meraviglie e in silhouette, si vede nitidamente Jafar. Di fronte a lui la bocca della caverna con la classica conformazione a forma di pantera e, nelle sue fauci, un ragazzo. È Aladdin, il “diamante allo stato grezzo”.

Seguono poi due veloci inquadrature dell’interno della caverna, e nella seconda possiamo ammirare Aladdin, Mena Massoud, che tende le mani vero la lampada! Godetevi il trailer di seguito!

https://www.youtube.com/watch?v=9g5knnlF7Zo

Di seguito la versione italiana:

Diretto da Guy Ritchie (Sherlock HolmesOperazione U.N.C.L.E.) e scritto da John August (Dark ShadowsBig Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), Aladdin è interpretato da Will Smith (AlìMen in Black) nei panni del Genio con il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Mena Massoud (Jack Ryan) è il protagonista, lo sfortunato ma adorabile ragazzo di strada innamorato della bellissima figlia del Sultano, la Principessa Jasmine, interpretata da Naomi Scott (Power Rangers), che vuole scegliere liberamente come vivere la propria vita. Marwan Kenzari (Assassinio sull’Orient Express) è Jafar, un malvagio stregone che escogita un piano diabolico per destituire il Sultano e regnare su Agrabah; mentre Navid Negahban (Homeland: Caccia alla Spia) interpreta il Sultano, il sovrano di Agrabah, impaziente di trovare un marito adatto alla figlia Jasmine.

Aladdin è prodotto da Dan Lin (The LEGO Movie), mentre il vincitore del Golden Globe Marc Platt (La La Land), Jonathan Eirich (Deathnote) e Kevin De La Noy (Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno) sono i produttori esecutivi. La colonna sonora è composta dall’otto volte Premio Oscar Alan Menken (La Bella e la BestiaLa Sirenetta) e comprende nuove versioni dei brani originali scritti da Menken e dagli autori premiati con l’Oscar Howard Ashman (La Piccola Bottega degli Orrori) e Tim Rice (Il Re Leone), oltre a due brani inediti realizzati dallo stesso Menken e dai compositori, vincitori dell’Oscar e del Tony Award, Benj Pasek e Justin Paul (La La LandDear Evan Hansen).

Fonte: Walt Disney Studios

Glass: il nuovo trailer del film di M. Night Shyamalan

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Glass: il nuovo trailer del film di M. Night Shyamalan

Ecco un nuovo trailer italiano, quello ufficiale e definitivo, di Glass, il nuovo film diretto da M. Night Shyamalan che chiuderà la trilogia formata da Unbreakable e Split. Nel film tornano Bruce Willis, Samuel L. Jackson e Bruce Willis.

https://www.youtube.com/watch?v=kDA-Hw6JpBU&feature=youtu.be

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Glass: le prime foto ufficiali

Disobedience, recensione del film di Sebastián Lelio

Disobedience, recensione del film di Sebastián Lelio

Dopo aver vinto il premio Oscar per il miglior film straniero con Una donna fantastica, il regista cileno Sebastián Lelio torna al cinema dal 25 ottobre con Disobedience, film che ha per protagonisti Rachel Weisz, Rachel McAdams e Alessandro Nivola. La pellicola, tratta dall’omonimo best seller di Naomi Alderman, affronta il tema della libertà personale all’interno di una rigida comunità.

Ambientato nella comunità ebraica della Londra contemporanea, il film segue le vicende dell’emancipata e anticonformista Ronit (Rachel Weisz), che torna a casa per i funerali del padre. Qui ritrova la timida Esti (Rachel McAdams), con la quale aveva avuto un amore giovanile e che ora è sposata con Dovid (Alessandro Nivola), loro amico comune d’infanzia. L’incontro tra i tre riporta alla luce vecchi conflitti e passioni proibite.

Disobedience

Quella di Disobedience, seppur ambientata all’interno di un preciso contesto, è una storia dai caratteri universali. Nella disobbedienza portata avanti dalle due protagonista traspare tutta la loro umanità, con i loro dubbi e difetti, la loro voglia di libertà personale e autorealizzazione. Temi questi già affrontati precedentemente da Lelio, che infonde la sua tipica delicatezza nella narrazione sin dalla sceneggiatura, e che con un’elegante regia riesce a trasporre le sensazioni interne dei personaggi nell’ambiente circostante.

Ecco dunque che il film ha una prima parte dal ritmo più disteso, dove ci vengono presentati i drammi taciuti dei tre protagonisti e vengono gettate le basi per i conflitti futuri. Una prima parte questa, che già dalla fredda fotografia di Danny Cohen, evidenzia la condizione di staticità e rigidità della comunità presa in esame. Maggior calore subentra nel momento in cui le due protagoniste entrano in rotta di collisione, risvegliando la passione amorosa che le aveva travolte in gioventù. Il film acquista in eventi, sconvolgimenti emotivi e colori.

Il contrasto tra le due parti del film viene tenuto insieme, anche qui, dall’eleganza della regia di Lelio, che riesce a mantenere costante il garbo con cui segue i suoi protagonisti, interessato non a prenderne le parti ma a svelarli in ogni loro più piccolo aspetto e debolezza. Solamente una volta che essi saranno stati messi a nudo potranno intraprendere il loro percorso di rinascita.

Disobedience

Da questo punto di vista è probabilmente Rachel McAdams a spiccare su tutti, sfoggiando una profonda intensità e aderenza al ruolo, aiutata anche dall’avere quello che è probabilmente il personaggio più interessante e complesso del film. La sua Esti è quella che vive i maggiori conflitti, divisa tra una vita di conformismo e una passione considerata un tabù, costretta a subire sulla sua pelle le conseguenze di ogni decisione nell’una o nell’altra direzione.

Disobedience affronta così il tema della trasgressione nel mondo di oggi, dove i tabù hanno quasi cessato di esistere. Esplora il tema della libertà personale e di ciò che comporta, sia in termini di sacrifici che di ricompense, il seguire la propria strada. Lelio tratta con cura questi temi, facendoli fluire attraverso i suoi personaggi, e puntando sull’universalità di questi sentimenti riesce ad imprimere a lungo la sua storia nell’animo dello spettatore.

Stefano Sollima presenta Soldado, il suo esordio in lingua inglese

In sala dal 18 ottobre, Soldado, primo film americano per il regista Stefano Sollima (Gomorra – la serie, Suburra) e seguito del film Sicario, diretto nel 2015 da Denis Villeneuve. La pellicola, ancora con protagonisti Benicio Del Toro e Josh Brolin, esplora nuovamente i temi del bene e del male, del labile confine tra queste due forze.

“L’idea non era quella di fare un sequel – esordisce il regista Stefano Sollimama un nuovo capitolo all’interno di una saga. I due film non hanno un legame temporale, né punti di contatto se non quello della presenza in entrambi dei due attori protagonisti. Tanto è vero che risulta anche difficile capire se sia un sequel o un prequel.”

Dopo aver analizzato il rapporto tra i due film, il regista passa a parlare della base del progetto, ovvero la sceneggiatura scritta da Taylor Sheridan, autore già del precedente Sicario. Così, ben presto, la conferenza stampa si trasforma in una vera e propria lezione di cinema.

“La prima cosa che mi ha colpito della sua sceneggiatura è il sentimento di cui sono intrisi i personaggi. Questi vivono un arco narrativo che li porta a far uscire fuori cose di loro che mai ci saremmo immaginati. Quella scritta da Sheridan è sostanzialmente una storia corale che parla del concetto di umanità al giorno d’oggi. Ci sono linee narrative all’interno del film che spesso neanche si intrecciano, ma capaci allo stesso tempo di influenzarsi reciprocamente. La seconda cosa che mi ha colpito è che pur essendo un film di grande intrattenimento, svela anche uno sguardo profondo e attento a quello che è il nostro mondo.”

“Nell’approccio al film, – continua Sollima – ho fatto ciò che ho sempre fatto nella mia vita: ho rispettosamente ignorato. Non volevo essere influenzato dalla precedente pellicola. Volevo fare un film strutturalmente diverso. Sicario trovo che sia un film molto più delicato, ha un punto di vista morale che lo rende più morbido, meno provocatorio, e visivamente più lento, ma questo perché ha volutamente una costruzione diversa. Io ho fatto il mio film, ma assolutamente non era nelle intenzioni del progetto realizzare un nuovo capitolo copia del primo. Il film che vedrete, infine, è la mia director’s cut, a cui ho tagliato giusto dieci minuti nel finale. Minuti nei quali ciò che accadeva sarebbe stato solo una superflua spiegazione di quanto era accaduto ai personaggi.”

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Nel parlare dei temi del film, profondamente attuali, Sollima dichiara che l’intento provocatorio del suo film è insito nella struttura del racconto. “Ad un certo punto ti trovi a perdere qualsiasi riferimento per distinguere bene e male. I protagonisti cominciano a fare un’operazione per vendicarsi di una strage, e mano a mano, cercando di contrastare il male, iniziano ad esercitarlo. I personaggi non sono filtrati da uno sguardo morale, li vedi agire e ad un certo punto perdi completamente il senso dell’orientamento, perché tutti loro cambiano. È un discorso sul confine e sul suo oltrepassarlo, tema che all’interno del film è rappresentato concretamente in senso geografico, ma che ritroviamo anche a livello morale. Quanto male puoi fare per perseguire il bene?”

Stefano Sollima conclude poi la conferenza condividendo le sue riflessioni sul debutto cinematografico americano, descrivendo le differenze incontrate rispetto all’esperienza italiana.

“In Europa il regista ha un controllo creativo che è molto più forte. Questo perché il sistema produttivo in Europa è più semplice. Negli Stati Uniti questo è invece molto più complesso, ci sono più parti in causa e devi condividere il progetto con ognuna di loro. È molto più facile perdersi, perdere il tuo tocco. In questo contesto il ruolo del regista rischia e può essere marginale. Questa è la cosa che mi terrorizzava di più. Il passaggio dall’Italia agli Stati Uniti mi ha costretto a sentirmi come se dovessi ricominciare da capo con la mia carriera. Fortunatamente penso di essere riuscito a non perdere una caratteristica fondamentale che è quella della specificità.”

Disney-Fox: l’accordo concluso entro il 1° gennaio 2019

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Disney-Fox: l’accordo concluso entro il 1° gennaio 2019


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Si torna a parlare della finalizzazione dell’accordo Disney-Fox. La Walt Disney Company e la 21st Century Fox si stanno fondendo più rapidamente del previsto e il processo sarà ufficialmente completato il ​​1 ° gennaio 2019. La Fox ha avuto molto successo nel corso degli anni attraverso una varietà di media, ma ha deciso di non poter andare avanti a livello competitivo sia al cinema che in tv. Così, ha cercato di vendere questi rami della società e ha trovato rapidamente la Disney, acquirente preferito. Comcast ha tentato di estorcere l’accordo dalle mani della Disney, ma alla fine la Casa di Topolino ha vinto la battaglia a suon di cifre astronomiche.

L’accordo ha destato moltissime perplessità a causa del monopolio che Disney continua a guadagnare, acquisendo sempre più proprietà, con conseguenze drastiche anche da un punto di vista dell’occupazione. La Casa di Topolino, di contro, guarda all’accordo con Fox con occhi imprenditoriali: la manovra permette infatti all’azienda di arricchire la library in vista dell’apertura del proprio servizio di streaming, a partire dal prossimo anno. E tutto questo sarà possibile applicarlo già all’inizio del 2019, dato che la fusione sarà completa a gennaio, stando a quanto riporta Variety.

Il magazine ha condiviso la notizia che il presidente della 21st Century Fox, Peter Rice, ha dichiarato ai dipendenti Fox che la fusione sarà “pronta” per il 1° gennaio 2019. Ciò significa che il 2018 sarà l’ultimo anno in cui la Fox manterrà il suo look attuale.
Gli azionisti Disney e Fox hanno ufficialmente approvato i termini della fusione a luglio, meno di un mese dopo che il Dipartimento di Giustizia ha approvato l’accordo per conto proprio. Da allora gli studi hanno cercato l’approvazione in vari paesi del mondo, e hanno anche inquadrato la nuova gerarchia della Disney in un panorama post-fusione. Rice, in particolare, sta entrando a far parte della Disney in veste di dirigente televisivo. 

Fonte: Variety

Kraven: indizi sul regista, ci sarà anche Spider-Man?

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Kraven: indizi sul regista, ci sarà anche Spider-Man?


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L’ultima notizia relativa allo spin-off su Kraven risale ormai a giugno 2017, quando la Sony aveva annunciato di voler produrre un adattamento cinematografico sul personaggio dell’universo di Spider-Man. All’epoca Tom Rothman, chairman alla Sony, aveva discusso dei progetti dello Studio, nominando anche un paio di film su Mysterio e, appunto, Kraven the Hunter, entrambi legati nei fumetti all’Uomo Ragno.

Arrivano però nuovi aggiornamenti direttamente dallo sceneggiatore Richard Wenk, scelto dalla produzione per tradurre la storia di Sergei Kravinoff sul grande schermo, che a quanto pare avrebbe già in mente il nome del regista più adatto.

Se mi chiedete un parere su Antoine Fuqua, la mia risposta sarebbe inequivocabile: si! Antoine non è solo un grande filmaker, ma uno dei migliori nel settore, un amico e collaboratore di lunga data. Gli parleremo del progetto e poi lui deciderà in base alla sceneggiatura, anche se posso parlare a nome mio e della Sony quando penso che sarebbe un gran colpo avere Antoine a bordo“.

Wank ha infatti scritto per Fuqua entrambi i capitoli di The Equalizer e il remake de I Magnifici 7. Dunque è chiaro che tra i due ci sia una rodata e vincente alchimia.

Nella stessa intervista di Discussion Film con lo sceneggiatore, si è parlato anche di un possibile cameo di Spider-Man nello spin-off, e questa è stata sua la risposta in merito:

Stiamo parlando mondo interessante, e di un grande personaggio che esiste nell’universo di Spider-Man. Ho tutta l’intenzione di rimanere fedele alla tradizione di Kraven the Hunter, il che significa che prima o poi si troverà faccia a faccia con Spider-Man. Chissà che il nostro film non diventi una sorta di Kill Bill…una storia di vendetta divisa in due parti…

Che ne pensate?

Vi ricordiamo che Kraven il cacciatore (Kraven the Hunter), il cui vero nome è Sergei Kravinoff (o Kravinov), è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko apparsoper la prima volta in Amazing Spider-Man vol.1 nell’agosto del 1964.

Fonte: Discussing Film

Zack Snyder e Ray Fisher insieme: ci sono novità sul film di Cyborg?

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Zack Snyder e Ray Fisher hanno condiviso sui rispettivi social la stessa foto che li ritrae insieme. Regista e attore hanno cominciato a lavorare insieme per Justice League e, nelle previsioni iniziali del progetto di universo condiviso della DC Comics, Snyder sarebbe dovuto essere il produttore esecutivo del film standalone che avrebbe visto Fisher interpretare Victor Stone.

Mentre, dopo il naufragio di Justice League, non si è più sentito parlare del film su Cyborg, Zack Snyder compare ancora come produttore esecutivo per Aquaman e Wonder Woman 1984. Questo vuol dire che il regista non ha ancora reciso i rapporti con la Warner Bros e con l’universo DC e che forse, più avanti e con una progettualità più articolata, la questione potrebbe addirittura essere riprese e rimodellata secondo un concept più strutturato, anche alla luce del fallimento.

La foto non ci dice nulla sull’eventuale riproposizione di un film su Cyborg, è forse più probabile che i due si siano incontrati per parlare dei prossimi progetto di Snyder, ma non è da escludere la volontà di riprovare a raccontare al cinema il personaggio DC Comics.

Zack Snyder voleva uccidere Batman in uno dei sequel di Justice League

Di recente, Joe Morton, che nel DCEU interpreta il Dr. Silas Stone, ovvero il papà di Victor Stone, ha dichiarato in merito al film standalone su Cyborg: “Sfortunatamente, non posso dire di più sul film, perché altrimenti svelerei troppo della storia, ma molte cose sono cambiate durante la produzione di Justice League quando è stato deciso che si sarebbe realizzato uno standalone su Cyborg.

Morton fa riferimento all’introduzione del supereroe e alla backstory sacrificata all’interno di un cinecomic corale come Justice League. Questo lascia supporre che nel film su Cyborg potrebbe essere sfruttata parte della storia scartata per motivi di tempo. Vi terremo aggiornati.

Morbius: ecco quando inizieranno le riprese del film con Jared Leto

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Come annunciato lo scorso Giugno, Jared Leto sarà il protagonista del secondo spin-off ufficiale (dopo Venom) di Spider-Man targato Sony su Morbius il vampiro vivente.

Il personaggio, creato da Roy Thomas e da Gil Kane, debuttò sulle pagine del fumetto  The Amazing Spider Man nel 1971, e i suoi diritti vennero subito acquisiti da Artisan per futuri progetti cinematografici che non ebbero mai sviluppi. Fino ad ora.

La Sony continua dunque il suo piano di espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato quest’anno da Venom di Ruben Fleischer, mentre gli ultimi report fanno sapere che la produzione di Morbius inizierà già nel 2019, precisamente a Febbraio, e che Daniel Espinosa dirigerà il film.

Jared Leto protagonista dello spin-off di Spider-Man su Morbius

A confermarlo è Collider, che ha raggiunto per un’intervista i produttori Avi AradMatt Tolmach. Per quanto riguarda invece la sceneggiatura, è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum film come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Sul casting di Leto i due produttori hanno dichiarato:

Quando due attori come Jared e Tom Hardy accettano parti come queste possiamo ritenerci fortunati. Di solito sono molto difficili da convincere, ma hanno amato da subito i personaggi“.
Vi ricordiamo che il primo spin-off del multiverso di Spider-Man, Venom, è arrivato nelle sale lo scorso 4 ottobre. Nel cast figurano, oltre a Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina.

Fonte: Collider

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