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Jurassic World 4: DeWanda Wise non pensa che apparirà nel film

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Jurassic World 4: DeWanda Wise non pensa che apparirà nel film

Oltre a parlare di un possibile ruolo nel Marvel Cinematic Universe riguarda Jurassic World, la Wise non si aspetta di riprendere il suo ruolo di pilota Kayla Watts nel nuovo film Jurassic World 4 attualmente in lavorazione alla Universal Pictures.

Parlando con Collider, la Wise ha detto che sperava di tornare se fosse stato realizzato un altro film, ma “non credo” che sia in programma. Tuttavia, ha parlato di un’idea che aveva per un prequel.

Sapete, credo di aver avuto la stessa risposta, a livello esperienziale, che credo abbiano avuto molti spettatori. Io e mio marito ne abbiamo parlato molto, e quando ho sentito dire ‘Oh, ci sono dinosauri tra noi’, automaticamente ho pensato a me stessa: ‘Prequel’. Come vedere Kayla a Detroit, e il primo momento, il primo momento, in cui hai pensato: “Scusa, cosa? Cos’è stato? Come in un certo Independence Day”. Capite cosa intendo?

Cosa sappiamo di Jurassic World 4?

Sebbene non siano ancora state rivelate informazioni ufficiali sulla trama del nuovo Jurassic World 4, la scrittura della sceneggiatura da parte di Koepp suggerisce che il film potrebbe tornare alle origini del franchise. Koepp non solo ha scritto l’acclamato originale del 1993 di Steven Spielberg, ma anche il suo sequel del 1997, Il mondo perduto: Jurassic Park. Non essendo previsto il ritorno di membri del cast storico come Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, né di nuovi membri del cast di Jurassic World come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, il prossimo sequel potrebbe aprire la strada a una nuova era per il franchise.

Anche l’assunzione di Gareth Edwards fornisce qualche indicazione su ciò che potrebbe accadere in futuro. Edwards, che ha diretto anche Godzilla del 2014, ha anni di esperienza come artista VFX e questo è certamente uno dei motivi principali per cui tutti i suoi film presentano immagini CGI mozzafiato. The Creator, ad esempio, presenta un lavoro VFX straordinario ed è stato realizzato con un budget inferiore alla metà di quello di un tipico film del MCU, il che suggerisce che Jurassic World 4 potrebbe avere una delle migliori CGI del franchise di sempre.

Le informazioni sulla trama possono essere scarse, ma il finale di Jurassic World: Il Dominio potrebbe in un certo senso aver preparato gli eventi del prossimo sequel. Il film si conclude con gli esseri umani e i dinosauri che vivono fianco a fianco, e il prossimo film potrebbe riprendere proprio da qui, solo con nuovi personaggi. Con l’avvicinarsi della data di inizio delle riprese, è comunque probabile che nei prossimi mesi vengano rivelate ulteriori informazioni sulla trama di Jurassic World 4, ma anche sugli attori principali che comporranno il cast.

Karen Gillan sarebbe disposta a interpretare Poison Ivy nel DCU e a esplorare la storia d’amore con Harley Quinn

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Karen Gillan si è guadagnata una legione di fan con il suo lavoro di spicco in Doctor Who nel ruolo di Amy Pond. In seguito, però, è salita su un palcoscenico ancora più grande – letteralmente, se si conta una memorabile apparizione nella Hall H che ha visto l’attrice scozzese rivelare ai fan la sua testa calva – dopo essere entrata nel MCU con il ruolo di Nebula in Guardiani della Galassia del 2014.

La figlia di Thanos è stata inizialmente ritratta come un cattivo, ma ha poi cambiato idea e non era più un’antagonista quando è arrivato al cinema Guardiani della Galassia Vol. 2. Alla fine si è unita alla squadra, diventando un Guardiano a tutti gli effetti in Avengers: Infinity War e un’eroina durante i cinque anni in cui metà dell’universo è stato cancellato.

Non sappiamo cosa ci riservi esattamente il futuro di Nebula oltre Guardiani della Galassia Vol. 3 dello scorso anno, ma Karen Gillan sembra già essere un’attrice che ha fatto la sua parte in quell’universo esembra che Gillan stia già pensando a un ipotetico salto nel nuovo DCU.

James Gunn che l’ha scelta è ora co-CEO dei DC Studios e, durante un’intervista con Screen Rant, l’attrice ha espresso il suo interesse per il ruolo di Poison Ivy.

Dove apparirebbe Poison Ivy? 

Il cattivo potrebbe presumibilmente apparire nel prossimo reboot di Batman, The Brave and the Bold, ma quando alla Gillan è stato chiesto di approfondire quale versione le piacerebbe interpretare, è emerso il tema della relazione romantica tra Ivy e Harley Quinn. È un argomento che sembra intenzionata a esplorare sullo schermo.

Oooh. È una bella domanda“, ha risposto inizialmente Karen Gillan, aggiungendo: “Poison Ivy in una relazione con Harley Quinn sembra elettrizzante“.

James Gunn ha lasciato intendere che intende mantenere Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn del DCU. Tuttavia, dopo il flop al botteghino di Birds of Prey, il ritorno del personaggio al centro della scena in un film tutto suo sarebbe una mossa rischiosa. Barbie, tuttavia, potrebbe essere sufficiente a convincere lo studio ad andare avanti con questo progetto.

Karen Gillan abbandonerebbe l’MCU?

Se dovesse accadere, l’esplorazione dei sentimenti romantici di Harley per Ivy sarebbe accolta con favore da molti, in particolare dopo aver visto come è stata anche introdotta nella serie televisiva animata Harley Quinn. I Marvel Studios, tuttavia, vorranno senza dubbio mantenere Karen Gillan nel MCU, e recentemente ha ripreso il ruolo di Nebula per un episodio ispirato a Blade Runner di What If…? – seconda stagione.

Per Nebula, mi piace vederla prendersi cura di altre persone“, ha detto in precedenza la Gillan a proposito delle sue speranze per il personaggio oltre Guardiani della Galassia Vol. 3. “Penso che parte del processo di guarigione sia alla fine arrivare al punto di poter aiutare altre persone a guarire. E quindi mi piacerebbe vedere questo nel futuro di Nebula“. Chi pensate che potrebbe interpretare nel DCU dei DC Studios?

DeWanda Wise spera di interpretare Tempesta nel reboot degli X-MEN

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DeWanda Wise ha mancato per poco il ruolo di Maria Rambeau in Captain Marvel quando un conflitto di programmazione l’ha costretta a separarsi dal film dei Marvel Studios, ma l’attrice di Jurassic World: Il Dominio spera di avere l’opportunità di entrare nel MCU in un altro ruolo.

In una recente intervista con The Movie Dweeb, la Wise è stata interrogata sulla possibilità di vestire i panni di un franchise di supereroi e ha chiarito che Ororo Monroe, alias Tempesta, è l'”unico” personaggio che sarebbe interessata a interpretare.

Tempesta è l’unico personaggio Marvel a cui sono interessata… è l’unico personaggio Marvel a cui sono sempre stata interessata. Penso che da soli riusciremo a far sì che questo accada, e vi ringrazio per questo“.

I Marvel Studios hanno un reboot degli X-Men in fase di sviluppo, ma gli aggiornamenti sono stati pochi e distanti tra loro da quando, l’anno scorso, si è diffusa la notizia che gli sceneggiatori stavano proponendo idee per il progetto. Da allora potrebbero essere stati fatti dei progressi, ma è probabile che il casting sia ancora lontano.

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Tuttavia, DeWanda Wise sembra essere la scelta preferita dai fan per la parte e può contare tra i suoi sostenitori la precedente attrice di Tempesta, Alexandra Shipp, che ha interpretato il personaggio in X-Men: Apocalypse e Dark Phoenix.

Cosa sappiamo sui prossimi film della Marvel?

Quest’anno i Marvel Studios saranno al cinema con un unico film, Deadpool & Wolverine. Kevin Feige e la Disney hanno deciso di allentare la presa e prendersi più tempo per lo sviluppo dei prossimi progetti anche per via di alcuni insuccesso clamorosi come The Marvels e alcune serie non accolte positivamente.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Captain America: Brave New World, promo art rivela il primo sguardo a Tim Blake Nelson come The Leader

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Captain America: Brave New World avrebbe dovuto uscire nelle sale quest’anno, ma a causa scioperi della WGA e della SAG-AFTRA, il film è stato spostato al 2025. Una parte importante di questa situazione è dovuta al fatto che la prima avventura da solista di Sam Wilson nei panni di Capitan America richiede un lungo periodo di riprese.

Questi dovrebbero durare per gran parte dell’estate, con la possibilità di abbandonare la Serpent Society e di ridisegnare molte scene d’azione del film (almeno stando a quanto abbiamo sentito sui piani dei Marvel Studios per questo progetto apparentemente travagliato).

Quello che sappiamo è che Cap si troverà a fronteggiare il Red Hulk di Harrison Ford, un cattivo che ci aspettiamo di vedere creato dal rientrante Samuel Sterns. Introdotto nel 2008 ne L’incredibile Hulk, è diventato The Leader, uno dei più grandi nemici di Bruce Banner nei fumetti. Tim Blake Nelson riprenderà il ruolo e, grazie ad alcune immagini promozionali appena rivelate (via scooper @CanWeGetToast), abbiamo un primo sguardo al Leader del MCU.

La trasformazione non è così drammatica come ci si aspettava: la testa di Stern è ingrandita e l’attore ha pizzetto e capelli. È difficile dire se la sua pelle sia verde, ma se lo è, si tratta di una tonalità di giada piuttosto chiara! Il cattivo sembra indossare una sorta di tuta, ma è in gran parte coperta. Potete dare un’occhiata a Captain America: Brave New World sul Leader di seguito.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Natalia Tena potrebbe aver ottenuto in ruolo non rivelato nell’MCU

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Si dice che Natalia Tena sia entrata a far parte del Marvel Cinematic Universe e che potrebbe aver già girato le sue scene per un prossimo film o serie TV. La notizia arriva dall’affidabile insider Daniel Richtman, che però non condivide altri dettagli.

I Marvel Studios hanno all’orizzonte numerosi progetti per il grande e piccolo schermo, ma se Tena ha già girato le sue scene, Deadpool & Wolverine, Captain America: Brave New World o uno dei prossimi show di Disney+ (Agatha: Darkhold Diaries, Ironheart) sono le possibilità più probabili (ma non restringemmo di molto il campo)!

Tena ha interpretato Nymphadora Tonks nei film di Harry Potter e Osha in Game of Thrones della HBO. Ha anche interpretato il mercenario Twi’Lek Xi’an in un primo episodio di The Mandalorian, diventando così l’unico attore a comparire in tutti e tre i franchise – e sembra che ora possa aggiungere alla lista anche il MCU.

Osha è stata un importante personaggio di supporto nelle prime stagioni di Game of Thrones, in quanto protettrice dei giovani Stark.È scomparsa per un po’ di tempo, prima di tornare ed essere uccisa senza tanti complimenti da Ramsay Bolton nella sesta stagione.

Anche il ruolo di Tena in Harry Potter è stato memorabile: Tonks era una strega mezzosangue, membro dell’Ordine della Fenice, imparentata con Sirius Black, Bellatrix Lestrange e sposata con il Professor Lupin. Anche Ninfadora ha trovato il suo destino ne I Doni della Morte: Parte 2.

L’anno scorso, durante un’intervista con Country and Town House, è stato chiesto a Tena che tipo di ruoli sta cercando. “Mi piacciono tutte le cose d’azione – mi piacerebbe di più saltare da un elicottero, attaccare uno squalo volante. Ma mi piacerebbe anche interpretare una regina, in particolare una regina spagnola, Juana la Loca. Forse ora sono troppo vecchio per interpretarla, ma è una grande regina. Era stata imprigionata da suo padre, ma non era in realtà pazza… Posso immaginare che sia un film molto bello. Adoro anche i libri di Hugh Howey: qualsiasi suo libro sarebbe fantastico. E i fumetti in generale. Adoro i fumetti. Li colleziono e ho 38 anni! Sono un bambino. Adoro Transmetropolitan – se mai lo trasformassero in qualcosa, mi piacerebbe interpretare uno dei luridi assistenti, cosa che avrà senso se lo leggerete!“.

Beh, sappiamo che questo ruolo non è Transmetropolitan (una serie della DC Vertigo), ma speriamo di avere presto qualche dettaglio in più sul (possibile) debutto di Tena nel MCU.

Sirius Black: 10 curiosità sul personaggio di Harry Potter

Sirius Black: 10 curiosità sul personaggio di Harry Potter

Erede della casata dei Black, grande amico di Lily e James Potter, nonché membro dell’Ordine della Fenice e padrino di Harry in Harry Potter, Sirius Black è uno degli eroi più affascinanti e amati dai fan della saga di J.K.Rowling. Ecco di seguito 10 curiosità sul personaggio:

Ha davvero “riso” dopo la fuga di Peter Minus

Per gran parte della trama di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban Sirius Black veniva descritto come il pazzo furioso fuggito dalla prigione dei maghi per dare la caccia a Harry e ucciderlo; nella storia veniva raccontato l’episodio dell’esplosione nella quale Sirius credeva di aver ucciso Peter Minus e della sua risata sguaiata davanti alle guardie del Ministero. Per alcuni un segno della sua follia, per altri della sua infida cattiveria. Tuttavia, anche se i fan ci erano già arrivati, J.K. Rowling ha poi confermato che si, il mago stava davvero ridendo ma perché aveva appena perso tutto ciò che aveva, e la risata era una reazione isterica alla situazione.

Sirius Black: attore

Sirius Black attore Gary Oldman
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Nella saga di Harry Potter prodotta dalla Warner Bros il personaggio è stato introdotto nel terzo capitolo della saga, Harry Potter e il prigioniero di AzkabanSirius Black è interpretato dall’attore Gary Oldman, eclettico volto britannico vincitore del Premio Oscar.

Sirius Black è imparentato con i Weasley

La famiglia Weasley

Tra i maghi purosangue esistono relazioni apparentemente strane, come la lontana parentela tra Harry e Voldemort, o quella fra Sirius Black e la famiglia Weasley: Arthur è infatti suo cugino di secondo grado, legame mai menzionata nei libri o nei film ma confermato dalla Rowling successivamente.

Sirius Black non fu l’unico della famiglia a ripudiare le sue origini

Sirius non fu l’unico membro della famiglia Black a ripudiare le sue origini: Bellatrix e Narcissa, le sue cugine, avevano un’altra sorella, Andromeda, che fuggì con un Babbano, Ted Tonks (i due diventarono genitori di Ninfadora Tonks). Non è chiaro se la ragazza fosse contraria alla filosofia dei Black sulla superiorità dei purosangue  o se si fosse semplicemente innamorata della persona “sbagliata”, ma sappiamo che in seguito avrebbe aiutato l’Ordine della Fenice.

Non è stato uno studente modello

Non si può dire che Sirius non fosse uno studente in gamba, ma nemmeno brillante come Lily; l’abbiamo visto combattere al fianco dell’Ordine della Fenice contro Voldemort e resistere coraggiosamente ad ogni duello, tuttavia la sua condotta scolastica non fu delle migliori. Era infatti un bullo come l’amico James Potter e prendeva continuamente in giro Piton.

La bacchetta di Sirius Black

Bacchetta di Sirius Black

La Bacchetta di Sirius Black è stata fabbricata da Garrick Ollivander. Legno: trucciolato. Nucleo: piuma di fenice.

Ha tentato di uccidere Piton

harry potterSirius non è sempre stato dalla parte dei “buoni”: durante l’adolescenza ha infatti giocato un brutto scherzo a Severus Piton, talmente grave che avrebbe potuto ucciderlo: lo condusse dove Remus Lupin si sarebbe trasformato in lupo mannaro, esponendolo ad un pericolo enorme. Fortunatamente, James ebbe il buon senso di fermare Piton prima che si avvicinasse troppo a Lupin costringendolo a tornare indietro.

La sua forma animagus era enorme

La forma di Animagus di Sirius è un cane (per questo si faceva chiamare Felpato), e il corrispettivo che abbiamo visto nei film è sembrato un incrocio tra un cane di media misura e una bestia randagia. Tuttavia nei libri viene descritto come un lupo dalle dimensioni di un orso, molto più terrificante della controparte cinematografica.

Non era interessato ad avere storie d’amore

Nei libri come nei film Sirius Black non ha avuto nessuna storia d’amore o interesse romantico e sembra che la sua adolescenza (senza contare gli anni trascorsi ad Azkaban) sia stata priva di rapporti diversi dall’amicizia. Questo dettaglio ha portato i fan a ipotizzare che il mago fosse omosessuale o addirittura asessuato, mentre J.K. Rowling è rimasta sempre ambigua a riguardo.

Era super intelligente

Sebbene i film non abbiano mai enfatizzato questo aspetto della personalità di Sirius, i veri fan sanno che il mago era estremamente intelligente, quasi sopra la media (nonostante i risultati scolastici non proprio brillanti). È riuscito a diventare un Animagus, qualcosa che la maggior parte delle persone non è capace di fare, almeno non quando è ancora uno studente di Hogwarts. Si dice che abbia affrontato gli esami final senza troppi sforzi, il che significa che era naturalmente molto dotato.

Fu imprigionato a ventidue anni

Nei film del franchise Sirius Black è interpretato da Gary Oldman, un attore considerato per alcuni troppo vecchio per impersonare la reale età del personaggio: il mago aveva infatti soltanto 22 anni quando fu imprigionato ad Azkaban, dunque al momento della sua fuga avrebbe dovuto avere 34 anni…

Scappò da casa sua a sedici anni

È comunemente risaputo Sirius non fu cacciato da casa quando era ancora uno studente di Hogwarts, e costretto a vivere da James Potter in mancanza di un tetto sopra la testa; facile immaginarlo visti i trascorsi familiari e la difficile convivenza, tuttavia fu proprio il ragazzo a sedici anni a fuggire di casa come atto di ribellione. Ciò che lo spinse al suo punto di rottura non è chiaro, ma possiamo immaginare che i Black si comportassero in modo orribile con lui.

LEGGI ANCHE – Bellatrix Lestrange: 10 curiosità sulla strega di Harry Potter

Fonte: ScreenRant

10 storyline del MCU che Deadpool & Wolverine potrebbe riscrivere

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I Marvel Studios potrebbero cambiare per sempre l’MCU così come lo conosciamo, se l’imminente Deadpool & Wolverine, in uscita il 26 luglio 2024, riscriverà alcune delle trame più deludenti e insolite del franchise. Il film potrebbe infatti introdurre una serie di mutanti nel franchise, rendendo gli eventi dell’Universo X-Men della Fox canonici nel multiverso del MCU, ma alcune scene del film mostrate nel trailer lasciano intendere che Deadpool viaggerà nel tempo attraverso la storia del MCU. Il che significa che i Marvel Studios potrebbero riscrivere alcuni eventi, così da correggere alcuni importanti buchi nella narrazione fino ad oggi proposta. Provando ad immaginare che ciò avvenga, ecco alcune storyline che Deadpool & Wolverine potrebbe riscrivere.

Una seconda occasione per Inhumans

Inhumans ascolti MCU

Dopo che gli Inumani si sono affermati come elemento chiave della storia in Agents of SHIELD della Marvel Television, nel 2017 è stata prodotta e realizzata una serie a loro dedicata. Inhumans ha però ricevuto un’accoglienza estremamente negativa, il che ha fatto sì che da allora la complessa specie sia stata completamente omessa dal MCU. Tuttavia, Doctor Strange nel Multiverso della Follia del 2022 ha visto un cameo del Black Bolt di Anson Mount, quindi i Marvel Studios potrebbero iniziare a gettare i semi di nuove storyline sugli Inumani, e Deadpool & Wolverine potrebbe dare una spinta in tal senso cancellando completamente gli eventi della deludente serie televisiva Marvel.

La storia d’amore tra Steve Rogers e Sharon Carter era inutile e andrebbe cancellata

Steve-Rogers-and-Sharon-Carter-in-Captain-America-Civil-War

Una delle trame più strane delle Fasi 2 e 3 del MCU è stata la storia d’amore tra lo Steve Rogers di Chris Evans e la Sharon Carter di Emily VanCamp. Lei è la nipote del vero interesse amoroso di Rogers nel MCU, la Peggy Carter di Hayley Atwell, il che ha reso la loro storia d’amore ancora più strana, quindi molti preferirebbero che venisse semplicemente eliminata dal MCU. Deadpool & Wolverine potrebbe rivisitare gli eventi di Captain America: The Winter Soldier o Captain America: Civil War e interrompere questa relazione prima che inizi, il che potrebbe anche portare Sharon Carter su una strada che neghi la confusa trama del Power Broker della Fase 4.

Thor: Ragnarok dovrebbe ispirarsi maggiormente a Planet Hulk

Thor: Ragnarok

Nel 2017, il regista Taika Waititi ha preso in prestito elementi dall’intensa trama di Planet Hulk dei Marvel Comics per Thor: Ragnarok, introducendo l’esilio di Hulk a Sakaar. Questo aveva il potenziale per impostare davvero il progetto dei Marvel Studios sulla World War Hulk, ma ha fallito nel raggiungere l’obiettivo. Nei fumetti, l’esilio involontario di Hulk su Sakaar culmina con l’assunzione del controllo del pianeta prima che la morte della moglie lo spinga a tornare sulla Terra per vendicarsi. Il trailer di Deadpool & Wolverine mostra Deadpool sul letto a forma di mascella di Hulk su Sakaar, quindi è possibile che Thor: Ragnarok venga modificato per adattarsi meglio a questa narrazione generale.

La morte di Quicksilver in Age Of Ultron può essere evitata

Avengers: Age of Ultron

I debutti nel MCU di Elizabeth Olsen e Aaron Taylor-Johnson, rispettivamente nei panni di Wanda e Pietro Maximoff, sono stati entusiasmanti già nella Fase 2, ma quest’ultimo è stato ucciso nella sua prima apparizione completa in Avengers: Age of Ultron del 2015. La Scarlet Witch di Wanda Maximoff ha subito una fantastica trasformazione nel MCU, ma Quicksilver è stato invece completamente sprecato. Alcune teorie suggeriscono che Deadpool si trova nella foresta innevata di Age of Ultron nel trailer di Deadpool & Wolverine, suggerendo che potrebbe riscrivere la morte di Quicksilver, permettendogli potenzialmente di tornare nel MCU, forse anche come mutante.

Jane Foster potrebbe tornare nei panni di Mighty Thor

Natalie Portman Mighty Thor

Sebbene Thor: Love and Thunder del 2022 non abbia ricevuto un’accoglienza positiva, una delle novità più interessanti del progetto è stata la rivelazione della Jane Foster di Natalie Portman come Mighty Thor. Impugnando il Mjolnir nel tentativo di sconfiggere il suo cancro in fase terminale, la Foster avrebbe potuto avere un futuro brillante nel MCU, ma nel progetto è rimasta vittima del suo cancro e si è diretta verso il Valhalla. Deadpool & Wolverine potrebbe riscrivere gli eventi di Thor: Love and Thunder, forse riportando il Thor apertamente umoristico al suo personaggio più emotivamente profondo e permettendo il ritorno della Mighty Thor di Jane Foster.

La relazione tra Bruce Banner e Natasha Romanoff non è stata risolta

Scarlett Johansson

Un’altra storia d’amore insolita che molti vorrebbero vedere riscritta è quella tra il Bruce Banner di Mark Ruffalo e la Natasha Romanoff di Scarlett Johansson. Sebbene questa relazione avrebbe potuto creare una nuova coppia di potere nel MCU, si è ridotta a un nulla di fatto e non ha avuto alcuna risoluzione, a parte un’apparizione di circostanza in Avengers: Infinity War. Deadpool & Wolverine dovrebbe rivedere la linea temporale del MCU in modo tale che la controversa storia d’amore tra Bruce Banner e Natasha Romanoff non si verifichi affatto, oppure rendere ufficiale questa relazione, risolvendo in qualche modo questo enorme filo rosso della Fase 3 del MCU.

Ultron merita di più che essere un villain occasionale

Avengers Age of Ultron - Ultron

Da quando ha preso il via con Iron Man del 2008, il MCU ha ricevuto critiche per aver sprecato molti dei cattivi più iconici e duraturi dei fumetti Marvel. Crossbones, Malekith, Teschio Rosso e Whiplash sono stati vittime di questa tendenza “one-and-done”, ma la perdita più grande è stata quella dell’Ultron di James Spader in Avengers: Age of Ultron. Ultron è una delle minacce più importanti dei Vendicatori nei fumetti Marvel, ma per il MCU è bastato un solo film a farlo fuori. Anche in questo caso, Deadpool & Wolverine potrebbe sfruttare le recenti teorie sul ritorno di Ultron nel MCU riportando in vita la sua intelligenza artificiale nella Fase 5.

L’errore temporale di Spider-Man: Homecoming può essere risolto

Tom Holland Spider-Man: homecoming

Nel corso dei 16 anni di storia del MCU, sono stati creati molti buchi di trama evidenti e molti di essi sono rimasti irrisolti. Forse il buco di trama più grande di tutti, tuttavia, è l’indicazione secondo cui gli eventi di Spider-Man: Homecoming, ambientato nel 2016, si svolgono otto anni dopo quelli di The Avengers, ambientato nel 2012. Questo problema è stato affrontato più volte dai dirigenti dei Marvel Studios negli anni successivi, dimostrando che si trattava solo di un errore, ma Deadpool probabilmente prenderà in giro questa enorme discrepanza temporale. Deadpool & Wolverine può inoltre risolvere questo problema e potenzialmente chiarire altri fastidiosi buchi di trama della storia del MCU.

Secret Invasion deve essere rivisitato in modo adeguato

Secret Invasion MCU

Secret Invasion del 2008 è stata una delle storie più importanti della Marvel Comics, con un’invasione totale di Skrull sulla Terra che ha attirato l’attenzione della maggior parte dei supereroi dell’Universo Marvel. Questo ha reso il live-action Secret Invasion dei Marvel Studios una prospettiva eccitante, ma la serie 2023 ha finito per diventare uno dei progetti meno apprezzati del franchise, con critiche rivolte alla scrittura, alla narrazione e agli effetti visivi. I Marvel Studios hanno per ora ignorato gli eventi di Secret Invasion nei progetti successivi, in particolare con The Marvels, ma Deadpool & Wolverine potrebbe fare di più cancellando completamente gli eventi della serie, permettendo forse di adattare una Secret Invasion più accurata dal punto di vista fumettistico.

La confusione di Kang il Conquistatore può essere risolta

Jonathan Majors Kang Kang il Conquistatore

Sulla scia della conclusione della Saga dell’Infinito, Kang il Conquistatore è stato indicato come il sostituto di Thanos nella Saga del Multiverso, con apparizioni in Loki e Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Mentre questo scenario si preparava a un’enorme battaglia tra Kang, le sue varianti e i Vendicatori, in Avengers: The Kang Dynasty, l’arresto e la condanna di Jonathan Majors nel 2023 hanno messo a repentaglio i piani. Dal momento che ora non è chiaro se Kang il Conquistatore sarà eliminato del tutto o se sarà reinserito nella Fase 6 del MCU, Deadpool & Wolverine potrebbe essere il posto migliore per i Marvel Studios per fornire spiegazioni e chiarire ogni confusione indebita, in vista del gran finale di questa Saga.

Shōgun 1×04: trailer e trama dal terzo atteso episodio

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Shōgun 1×04: trailer e trama dal terzo atteso episodio

FX ha diffuso il trailer e la trama di Shōgun 1×04, il quarto atteso episodio della nuova serie evento Shōgun (recensione) che ha debuttato su Disney+ la scorsa settimana.

In Shōgun 1×04 che si intitolerà “The Eightfold Fence” Stagione 1 Episodio 4 Promo – Blackthorne e Mariko mettono alla prova la loro nuova alleanza mentre addestrano il reggimento di armi di Toranaga per la guerra. Yabushige deve affrontare le sue promesse passate fatte a Ishido quando un vecchio amico arriva al villaggio.

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Di Cosa parla Shōgun?

La serie Shōgun si avvale di un acclamato cast giapponese, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga;

Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il marito geloso di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; Yuka Kouri nel ruolo di “Kiku”, una cortigiana rinomata in tutto il Giappone per la sua abilità artistica e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo insieme a Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. La serie è prodotta da FX Productions.

The Walking Dead: The Ones Who Live, clip dal secondo episodio

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The Walking Dead: The Ones Who Live, clip dal secondo episodio

Si intitolerà “Gone”  il secondo episodio di The Walking Dead: The Ones Who Live. Oggi vi segnaliamo questa inedita clip “Michonne Believes For A Bit Longer” dell’episodio che vedrà “Rick Grimes” e “Michonne” ancora distanti. La serie ha debuttato negli USA domenica 25 febbraio segnando un nuovo record per il canale americano.

La trama del secondo episodio di The Walking Dead: The Ones Who Live recita “Dopo il sacrificio di Rick per salvare il suo gruppo, tutti credevano che fosse scomparso, a parte un paio di persone che hanno dedicato molto tempo alla ricerca del loro amico.”

Andrew Lincoln e Danai Gurira sono tornati a condividere lo schermo per la prima volta dall’ultimo episodio di The Walking Dead del novembre 2022. Rick e Michonne sono finalmente vicini al loro ritorno, ma la strada per ricongiungersi tra le braccia l’uno dell’altra in The Walking Dead: The Ones Who Live sarà lunga e pericolosa.

The Walking Dead: The Ones Who Live è il sesto e ultimo spin-off della saga TWD, insieme ad altri come Fear the Walking Dead, World Beyond, Tales of the Walking Dead, Dead CityThe Walking Dead: Daryl Dixon.

The Walking Dead: The Ones Who Live è “un’epica storia d’amore”

Con Andrew Lincoln nei panni di Rick Grimes e Danai Gurira nei panni di Michonne, lo spin-off di TWD è incentrato sulla tragica storia d’amore dei due personaggi, tenuti separati dalla distanza.

La sinossi ufficiale recita: “La storia d’amore di Rick Grimes e Michonne è cambiata da un mondo cambiato. Tenuti separati dalla distanza. Da un potere inarrestabile. Dai fantasmi di chi erano. Rick e Michonne vengono catapultati in un altro mondo, costruito su una guerra contro i morti… e, in definitiva, su una guerra contro i vivi. Riusciranno a ritrovarsi in un luogo e in una situazione diversi da quelli che avevano mai conosciuto prima? Sono nemici? Amanti? Vittime? Vincitori? Senza l’altro, sono ancora vivi – o scopriranno che anche loro sono The Walking Dead?

Basato sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead: The Ones Who Live è prodotto da Kirkman, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, David Alpert, Joseph Incaprera, Gale Anne Hurd, Denise Huth e Angela Kang.

Zack Snyder non riesce a capire perché alcuni fan lo odiano

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Zack Snyder non riesce a capire perché alcuni fan lo odiano

I film di Zack Snyder non incontrano i gusti di tutti e il suo stile visivo unico spesso divide le opinioni. Sia che si tratti di un’estetica umorale o di molti rallentamenti, il regista ha un approccio unico alla regia che ha spesso attirato le ire della critica.

Per quanto riguarda la DC, il lavoro di Zack Snyder su film come L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e la sua versione di Justice League ha suscitato analoghe polemiche.

Anche questa settimana, è stato messo sotto tiro per aver detto che Batman dovrebbe uccidere, e Zack Snyder ora si chiede perché alcuni fan lo “odiano”.

Ricordo che l’ultimo articolo diceva: ‘Zack Snyder: amarlo o odiarlo’. E io ho pensato: “Odiarlo?!”. Non capisco. Cosa? È un film, ha detto Zack Snyder al Joe Rogan Experience. “Non ho alcun problema se non ti piace il film. Non è questo il punto. Chi se ne frega? Il fatto è che mi odieresti? Non lo capisco“.

È una scelta di vita per molte persone. Non è un film“, ha continuato. “Se avessi fatto una commedia romantica, avreste detto: ‘Ok, è stato divertente’. Mi piace che [i fan] provino questa passione. Non lo criticherei in alcun modo, perché vivo la stessa vita. Per me è mattina, mezzogiorno e sera. Per quei ragazzi, non è solo un film“. “Quindi devi, a un certo livello, riconoscere che questa è la loro religione. E si sentono fortemente coinvolti. La verità è che è anche la mia religione“.

Zack Snyder set Army of the dead
Zack Snyder set Army of the dead – Crediti foto: CLAY ENOS/NETFLIX

Se è vero che Zack Snyder riceve un sacco di odio ingiustificato per le sue decisioni creative (l’uccisione del Generale Zod da parte di Superman è stato un errore, anche se non tale da giustificare il tipo di insulti che spesso riceve), sarà più difficile per alcuni fan sostenerlo dopo aver visto un’intervista come questa.

La gente dice sempre: ‘Batman non può uccidere’. Quindi Batman non può uccidere è canonico“, ha detto Snyder.

E io dico: ‘Ok, beh, la prima cosa che voglio fare quando lo dici è vedere cosa succede’. E loro: ‘Beh, non mettetelo in una situazione in cui deve uccidere qualcuno’. E io: “Beh, in questo modo stai proteggendo il tuo Dio in modo strano, giusto? Stai rendendo il tuo Dio irrilevante‘”.

Il regista ha anche sostenuto che più persone devono aver visto Rebel Moon che Barbie (credendo che questo si traduca in un incasso di 1,6 miliardi di dollari), per cui è chiaramente in una fase di esternazione…

Furiosa: A Mad Max Saga, la cover di Empire svela la Furiosa di Anya Taylor-Joy nel prequel di Fury Road

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Con il prequel di Mad Max: Fury Road di George Miller, Furiosa: A Mad Max Saga, proprio dietro l’angolo, Empire ha appena svelato due nuove epiche copertine che pubblicizzano l’atteso film con Anya Taylor-Joy.

La prima mostra Furiosa in piedi davanti al cattivo Warlord Dementus, interpretato da Chris Hemsworth. La seconda, invece, pone i riflettori esclusivamente sul personaggio del titolo e dichiara in modo piuttosto appropriato: “IO SONO FURIOSA“.

George Miller ha precedentemente condiviso alcune informazioni sulla data di svolgimento di Furiosa: A Mad Max Saga e ha lasciato intendere che il protagonista stesso, Max Rockatansky, farà la sua comparsa.

Questa storia si svolge 15 anni prima di Mad Max: Fury Road, e vi si inserisce direttamente“, ha detto il regista. “Max è in agguato da qualche parte in questa storia, ma in realtà è la storia di Furiosa e di come è diventata. Molto del film ci sarà familiare e molto di nuovo, che non abbiamo mai visto prima“.

Se Max apparirà, solo il tempo ci dirà chi George Miller ha arruolato per interpretarlo. Un Tom Hardy invecchiato o un Mel Gibson, forse? Dovremo aspettare e vedere. In ogni caso, crediamo che Empire inizierà a condividere nuovi dettagli e fotogrammi su Furiosa: A Mad Max Saga nei prossimi giorni; scommettiamo che la Warner Bros. Pictures stia preparando anche un nuovo trailer.

 

Furiosa: A Mad Max Saga, quello che sappiamo sul film

InFuriosa: A Mad Max Saga  Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

 

Doc – Nelle tue mani 3: recensione degli episodi 15 e 16 del medical drama

Eccoci qui al finale di questa terza stagione di Doc – Nelle tue mani. Il dottore Andrea Fanti, Luca Argentero, finalmente scopre perché l’ex moglie Agnese, Sara Lazzaro, si è inventata la relazione con Bramante e perché l’uomo ora in politica la ricattava in cambio dei dati sui pazienti dell’Ambrosiano. Nell’ultima puntata poi viene mostrato anche il destino dei tre nuovi specializzandi e quello del loro tutor Riccardo interpretato da Pierpaolo Spollon.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 15

Il quindicesimo episodioQuello che si deve fare” è tutto ambientato nel passato, infatti la rivelazione di Agnese, viene raccontata attraverso un lungo flashback. Siamo nel 2011, Doc era alla sua prima esperienza come primario e nelle corsie del Policlinico milanese era possibile incontrare il giovane medico strutturato Lorenzo Lazzarini, Gianmarco Saurino, ma anche l’ex collega Marco Sardoni interpretato da Raffaele Esposito. Intanto Agnese ha scoperto che gli restano solo sei mesi di vita ma c’è forse un modo per sconfiggere il tumore, volare in America per partecipare ad una ricerca sperimentale dove però non ci sono più posti.

Andrea Fanti con Lazzarini durante il ricovero di un signore arrivato da una RSA, scopre l’uso eccessivo di benzodiazepine e l’artefice di tutto questo è una sua vecchia conoscenza. Infatti la colpa è del professore Bramante che introduce nelle case di cura, attraverso la sua cooperativa, l’utilizzo massiccio del farmaco per tenere a bada gli anziani pazienti e tagliare posti di lavoro. Doc quindi vuole fare una ricerca e incastrare Bramante, che ha già aspirazioni da politico, ma l’uomo riesce a fare un patto con Fanti che ritira tutto in cambio di un posto nel trial negli Stati Uniti per la moglie ammalata.

Il primario Fanti accetta, ma così tradisce i principi di medico e mettendo davanti a tutto i suoi interessi personali. Doc dilaniato dal rimorso da qui non sarà più lo stesso, e si trasformerà nel “principe bastardo”, come veniva chiamato in reparto prima del colpo di pistola che gli ha provocato l’amnesia. Il penultimo episodio di Doc – Nelle tue mani 3 si conclude tornando nel presente con Andrea che bacia Agnese, che è ancora innamorata di lui.

Doc - Nelle tue mani 3 episodi 3& 4
Ph Virginia Bettoja

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 16

L’ottava e ultima serata si chiude con “Liberi” dove Andrea Fanti affronta finalmente Bramante, i due hanno una colluttazione, ma il candidato alle regionali poi sviene e viene ricoverato nel reparto di Medicina Interna. Il politico quindi accusa Doc dell’aggressione, anche perché ha paura che il caso delle benzodiazepine rovini la sua scalata alla Regione Lombardia. La Polizia interroga il primario, che rischia una condanna per tentato omicidio ma si scoprirà che in realtà Bramante ha un ischemia e ha capirlo sarà Federico, Giacomo Giorgio.

Alla fine il rampollo del più bravo oculista di Milano rinuncia al lavoro nella clinica privata del padre, decidendo di rimanere e proseguire la specializzazione al Policlinico Ambrosiano. Intanto Lin ha trovato un po’ di serenità in famiglia e Martina, durante una festa tra specializzandi sul tetto dell’ospedale, svela a tutti che non si è mai laureata e che si è autodenunciata per aver praticato. Qualche giorno dopo Riccardo, sul consiglio di Doc, va a trovare la ragazza e l’aiuta a studiare per il famoso esame che non riusciva a superare che finalmente passa.

Giulia, Matilde Gioli, ovviamente vince il concorso come primario, ed è pronta a trasferirsi a Roma ma forse c’è una possibilità per rimanere all’Ambrosiano. Andrea alla fine decide di consegnare il suo posto alla dottoressa Giordano, perché la collega è più adatta al ruolo e perché lui vuole solo curare al meglio i suoi pazienti. La terza stagione di Doc – Nelle tue mani quindi finisce con Giulia che guarda da lontano Andrea e Agnese che vanno via insieme.

Doc – Nelle tue mani 3 un finale di stagione che fa sperare in una quarta stagione

Doc – Nelle tue mani 3 si conclude, rispondendo e svelando, l’intero mistero su cui si basava questa stagione cioè quello dei 12 anni dei ricordi dimenticati di Doc. Ci sono tutti i presupposti per una quarta stagione di Doc anche perché le linee narrative sono aperte su tutti i fronti soprattutto in riguardo alle new entry di quest’anno. Chissà se la prossima sarà l’ultima per Luca Argentero nei panni di Doc. Intanto le basi sono tante e speriamo che questa fiction targata LuxVide possa tenere questa tensione e livello anche per una prossima futura stagione.

Kung Fu Jungle: trama, cast e altre curiosità sul film

Kung Fu Jungle: trama, cast e altre curiosità sul film

I film di arti marziali godono da sempre di un certo fascino. Questi stili di combattimento così coreografici sembrano perfetti per il cinema e diversi sono i titoli di culto che ne fanno sfoggio. Dai classici con Bruce Lee come I 3 dell’operazione drago e Dalla Cina con furore, fino ai film con Jackie Chan o Donnie Yen. Proprio quest’ultimo, nel 2014, ha preso parte al film Kung Fu Jungle, che si pone come grande omaggio alle arti marziali e ai maestri che le hanno rese celebri nel mondo. Diretto da Teddy Chan, è dunque questo un titolo perfetto per gli amanti del genere.

La pellicola, prodotta e girata in cooperazione tra Hong Kong e Cina, è stata proiettata in anteprima ai BFI London Film Festival il 12 ottobre 2014 e uscita in seguito nelle sale di Hong Kong il 30 ottobre 2014 e poi il 31 ottobre 2014 in Cina. Nel 2015 è stato inserito e presentato tra i migliori film d’azione alla 17 edizione del Far East Film Festival di Udine. Il film èpoi  stato distribuito in Italia a partire dal 24 gennaio del 2017, senza passare per le sale cinematografiche, direttamente in home video per conto della CG Entertainment, in collaborazione con la Tucker Film e il Far East Film Festival.

Il suo passaggio televisivo è dunque un’occasione da non lasciarsi sfuggire, grazie alla quale recuperare questo film forse poco noto ai più ma capace di regalare scene di combattimento e colpi di scena memorabili. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a . Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Kung Fu Jungle

Un feroce killer di nome Fung va in giro per Hong Kong uccidendo i migliori esponenti delle arti marziali e lasciando come biglietto da visita un’arma segreta chiamata Moonshadow. Quando un assassino condannato ed esperto di kung fu di nome Hahou – che in passato lavorava come istruttore di arti marziali prima di uccidere accidentalmente un uomo e di essere imprigionato e condannato per un crimine che non aveva intenzione di commettere – viene a sapere di tutto ciò, si offre di aiutare la polizia a catturare l’assassino in cambio della sua libertà. Con l’aiuto di Hahou, la polizia si rende conto, dall’ordine cronologico delle vittime, che l’assassino ha preso di mira tutti maestri nei rispettivi stili di arti marziali e che seguono un codice marziale di addestramento.

Dopo un incontro ravvicinato con Fung, Hahou scompare improvvisamente e la polizia inizia a sospettare il peggio: che i due siano complici e che Fung sia stato l’esca per far uscire Hahou di prigione. In realtà egli è tornato a casa sua, a Foshan, per saperne di più sul misterioso biglietto da visita. Così facendo, scopre l’identità dell’assassino e la sua motivazione: la vera filosofia delle arti marziali di Fung è uccidere gli avversari più deboli di lui. Con fermezza, Hahou rifiuta di essere coinvolto in un combattimento con Fung, finché l’assassino non minaccia la donna che ama di più. Solo allora si rende conto di dover andare contro il codice marziale per poterlo rispettare.

Kung Fu Jungle cast

Il cast di Kung Fu Jungle e altre curiosità sul film

Ad interpretare il protagonista, Hahou Mo, vi è il celebre attore Donnie Yen, tra i maggiori esponenti del cinema marziale mondiale e noto principalmente per la sua interpretazione nella serie di film incentrati su Ip Man. Accanto a lui, nel ruolo dell’assassino Fung Yu-sau vi è invece Wang Baoqiang, mentre completano poi il cast Charlie Yeung (vista in Fallen Angels) nel ruolo di Luk Yuen-sum, Michelle Chen in quello di Sinn Ying, Deep Ng come Tau Yue e Alex Fong nel ruolo dell’ispettore Lam. Louis Fan interpreta Hung Yip, mentre Xing Yu è Tam King Yiu e David Chiang è il maestro Chan Pak-Kwong. Per una strana coincidenza, tutti e tre gli attori che hanno interpretato gli esponenti delle arti marziali uccisi da Fung sono apparsi nella serie di Ip Man.

Louis Fan ha interpretato il Maestro Jin in Ip Man e Ip Man 2; Kang Yu ha interpretato il Maestro Tam in Ip Man 3; mentre Xing Yu ha interpretato Jin in Ip Man ed è apparso anche come Fu nello spin-off Master Z: The Ip Man Legacy. Nel film sono poi presenti numerose citazioni e camei dedicati ai più grandi attori di film d’arti marziali del cinema di Hong Kong del passato. Infatti nei titoli di coda è possibile vedere i vari attori non protagonisti famosi che hanno partecipato al film e il ricordo di alcuni di loro: Jackie Chan, Bruce Lee, David Chiang, nonché il famoso produttore della Golden Harvest Raymond Chow.

Il trailer di Kung Fu Jungle e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Kung Fu Jungle grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Saint Judy: la storia vera dietro il film

Saint Judy: la storia vera dietro il film

In occasione della Giornata internazionale della donna, viene trasmesso in televisione il film del 2019 Saint Judy, diretto dal regista Sean Hanish (autore anche di Da tre a zero e Sister Cities), interpretato da Michelle Monaghan e incentrato su una precisa vicenda che ha riguardo l’avocatessa Judith L. Wood. Si tratta di un caso relativo al trattamento degli immigrati, al diritto all’asilo e al riconoscimento delle donne quale classe protetta. Wood è dunque diventata un esempio per queste tematiche, essendosi scontrata apertamente contro le istituzioni che non ritenevano validi tali argomenti.

Il film racconta dunque questo preciso caso evidenziando i grandi cambiamenti di prospettiva che esso ha introdotto, ma offrendo anche l’occasione al pubblico di scoprire questa figura femminile probabilmente poco nota al di fuori del territorio degli Stati Uniti, ma il cui impatto è stato estremamente significativo per il miglioramento delle condizioni di vita delle donne e in particolar modo di quelle che vivono ogni giorno sulla propria belle i drammi delle guerre e delle dittature e cercano un posto migliore dove poter poter esecitare il proprio diritto alla vita.

Opera emozionante e socialmente impegnata, Saint Judy è un film adatto a questa giornata, da non lasciarsi sfuggire se si è alla ricerca di un titolo di questo genere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Saint Judy. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Saint Judy trama

La trama e il cast di Saint Judy

Protagonista del film è Judy Wood, avvocatessa americana che a seguito dell’incontro con l’afgana Asefa Ashwari intraprenderà un’accesa battaglia per cambiare un’importante legge sul diritto di asilo negli Stati Uniti, battendosi affinché le donne immigrate entrassero a far parte della classe protetta. Ashwari le racconta infatti di come, incriminata in patria per aver voluto insegnare a scrivere alle bambine, sia stata imprigionata e violentata, riuscendo poi a salvarsi fuggendo negli Stati Uniti. Colpita da quella vicenda, Judy sceglierà di non rimanere indifferente ma di ottenere giustizia per Ashwari e tutti gli altri rifugiati come lei.

Ad interpretare Judy Wood vi è l’attrice Michelle Monaghan, nota per la sua partecipazione alla prima stagione di True Detective e vista anche nei film Mission: Impossible III, Source Code e Gone Baby Gone. Nel ruolo di Asefa Ashwari, invece, vi è Leem Lubany, attrice palestinese recentemente vista nella serie The Old Man. Il rapper e attore Common, invece, ricopre il ruolo di Benjamin Adebayo. Alfred Molina è invece Ray Hernandez. Recitano poi nel film Peter Krause nel ruolo di Matthew e Ben Schnetzer in quello di Parker. La vera Judith “Judy” L. Wood, inoltre, fa un cameo come sé stessa prima dei titoli di coda.

La storia vera dietro il film Saint Judy

Quella narrata nel film è dunque la storia vera di Judith “Judy” L. Wood, avvocatessa specializzata in immigrazione che ha cambiato la legge sulla concessione dell’asilo negli Stati Uniti per salvare le vite delle donne. La stessa Wood non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe stata la base di un film. “Ho pensato di fare film su alcuni dei miei casi. Ma non ho mai pensato di fare un film su di me come avvocato“, ha dichiarato nel corso di un’intervista. A 78 anni, Wood è ancora molto conosciuta nel centro di Los Angeles, dove esercita la professione di avvocato dell’immigrazione da più di 30 anni.

Eppure, nega il titolo di santa che alcuni le hanno attribuito: “A volte i clienti arrivano e mi dicono: “Vogliamo che ci salvi”. E io dico loro: ‘Non posso salvarvi, non sono Dio, sono solo il vostro avvocato‘”. Sebbene non consideri il suo lavoro particolarmente angelico, per coloro che ha aiutato è difficile credere il contrario. “Per me Judy è un angelo, è il mio angelo“, ha detto Hilda Moalmi. Dopo aver vissuto negli Stati Uniti per più di 20 anni, Moalmi stava per essere espulsa, strappata ai suoi figli e a suo marito e rispedita in Messico.

Saint Judy cast

Sinceramente volevo morire“, ha detto, “perché la mia famiglia vive qui, i miei figli vivono qui, e volevano portarci via dai nostri figli. Judy ci ha restituito la nostra vita”. L’ufficio di Wood gestisce circa 6.000 casi di immigrazione alla volta. Scatole e schedari traboccano di casi che altri si rifiutano di prendere, ha detto Greg Russel, avvocato associato di Wood. Per quanto riguarda il film, questo si basa sul caso reale di un’insegnante afghana di 39 anni. All’inizio degli anni ’90 era stata imprigionata dai Talebani perché non era d’accordo con il loro fondamentalismo e insegnava alle ragazze.

È stata rapita, picchiata e torturata, prima di riuscire a raggiungere gli Stati Uniti nella speranza di ottenere asilo. Ma, come mostra il film, un tribunale di grado inferiore ordinò che fosse nuovamente deportata. Secondo la legge dell’epoca, le donne non erano infatti riconosciute come classe protetta. Judy Wood portò quindi il caso alla Corte d’Appello del 9° Circuito di Pasadena e ha sostenuto che rimandare la sua cliente in Afghanistan era quasi una condanna a morte, soprattutto perché era una donna.

Le donne attraversano molte tragedie, molte difficoltà. E non è lo stesso tipo di difficoltà che affrontano gli uomini. La persecuzione delle donne assume questa natura invasiva, non solo del loro corpo, ma anche della loro anima“. La corte d’appello si dimostrò poi d’accordo, stabilendo che ci sarebbe stata una “chiara probabilità di persecuzione” se la donna fosse stata deportata, e ha annullato la sentenza della corte inferiore. Da allora, Wood ha sostenuto le cause di altre donne con storie simili in tutto il mondo.

Il trailer di Saint Judy e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Saint Judy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di NowRai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale.

Piccole donne: tutto quello che c’è da sapere sul film di Greta Gerwig

Del romanzo Piccole donne di Louisa May Alcott esistono ben cinque versioni cinematografiche, la più recente delle quali è uscita al cinema nel 2019 per la regia di Greta Gerwig. Il suo Piccole donne (qui la recensione), però, non è solo una trasposizione dell’omonimo romanzo, ma ingloba al proprio interno anche elementi tratti da altri libri della Alcott, così come alcuni suoi dettagli biografici. Il risultato è un film particolarmente elaborato, che oltre ad offrire un racconto di sorellanza regala personaggi di giovani donne capaci di emergere come artiste e di distinguersi proprio per questo. Il film della Gergwig, dunque, è un’opera profondamente moderna.

Piccole donne: le differenze tra il libro e il film

Sono dunque molte le differenze che intercorrono tra il libro della Alcott e il film realizzato dalla Gerwig. Quest’ultimo, come anticipato, contiene anche elementi tratti dai suoi romanzi Piccole Donne Crescono e dai due seguiti, meno famosi, Piccoli Uomini e I ragazzi di Jo. La prima maggiore differenza, che ha in questo caso scopi ben specifici, è la non linearità del racconto del film. Se il romanzo della Alcott segue senza salti temporali in avanti e indietro la storia delle sorelle March, il film invece si sposta continuamente tra passato e presente, mostrandoci i cambiamenti a cui le quattro protagoniste vanno incontro nel corso del tempo.

Un altro elemento che la Gerwig aggiunge alla sua versione del romanzo è l’elemento della meta-narrazione. La sua Jo March, infatti, è una scrittrice e nel corso del film il suo principale obiettivo rimane quello di poter vivere di questa sua passione. Il romanzo che sta scrivendo è proprio Piccole donne, ovvero la storia che gli spettatori stanno vedendo scorrere sul grande schermo. Così facendo, la regista permette di esaltare la figura della donna artista, allo stesso tempo rendendo omaggio alla Alcott. Ciò diventa definitivamente chiaro al momento del finale. dove Jo guarda con emozione il suo romanzo in fase di stampa.

L’intento ultimo del film, è in questo sta la sua modernità, è quello di mostrare con maggiore attenzione il ruolo della donna nell’epoca in cui è stato scritto il libro, ma che per alcuni aspetti non sembra essere troppo lontano da quello attuale. Il Piccole donne della Gerwig diventa dunque un’opera dedicata alla forza delle donne e alla loro autodeterminazione, passando obbligatoriamente anche attraverso le difficoltà di affermazione economica e artistica. Un film che affronta quindi aspetti particolarmente attuali e che portano quella ventata di modernità tanto ricercata dalla regista.

Piccole donne storia vera

 

Piccole donne è una storia vera?

Nello scrivere il suo romanzo, Alcott si ispiro a diversi avvenimenti della sua famiglia e in particolare allo stretto rapporto di sorellanza che la legava alle tre sorelle: Anna Alcott Pratt, Elizabeth Sewall Alcott e Abigail May Alcott Nieriker. Il legame tra le quattro viene dunque riproposto nel romanzo attraverso i personaggi di Meg, Jo, Amy e Beth, ma tra le pagine di Piccole donne trova posto anche l’ambizione letteraria della Alcott, che caratterizza Jo con la sua stessa ambizione. Il romanzo, poi, contiene anche riferimenti alla morte della sorella minore Lizzie e al matrimonio della sorella maggiore Anna, fatti che Alcott come la definitiva rottura della sorellanza.

La trama e il cast del film Piccole donne

Al netto delle differenze esistenti tra il libro e il film, la trama segue ad ogni modo le vicende delle quattro sorelle March, Meg, JoAmy e Beth, ognuna con la propria passione e tutte disposte a tutto pur di realizzare i propri sogni. Jo, in particolare, si distingue per la sua indole ribelle e desidera assolutamente affermarsi come scrittrice. Per riuscirci, andrà contro il rigido sistema sociale del periodo, la seconda metà dell’Ottocento, che la vorrebbe invece sposata in un matrimonio di convenienza, impegnata unicamente a badare ai figli e alla casa. Nell’andare contro di ciò, Jo cercherà di coinvolgere anche le sue sorelle, ma le difficoltà non tarderanno ad arrivare.

Ad interpretare Jo March vi è la candidata all’Oscar Saoirse Ronan, che aveva già recitato nel precedente film della Gerwig, Lady Bird. Fu proprio l’attrice a chiedere di poter avere il ruolo, da sempre appassionata del romanzo della Alcott. Emma Watson ha invece ottenuto il ruolo di Meg, per il quale era inizialmente stata scelta Emma Stone, poi rivelatasi però non disponibile. Florence Pugh è invece l’attrice chiamata ad interpretare la pittrice Amy. Il suo personaggio si rende particolarmente memorabile nel momento in cui pronuncia un monologo sul valore del matrimonio. Questo non era previsto in sceneggiatura e fu aggiunto all’ultimo, con la Pugh che ebbe poco tempo per impararlo.

piccole-donne-cast

L’attrice Eliza Scanlen, infine, è Beth, la più piccola delle sorelle. Questa, appassionata di musica, suona nel film il pianoforte e poiché la Scanlen ha realmente dimestichezza con tale strumento, è davvero lei a suonarlo e non una controfigura. Nel film sono poi presenti gli attori Laura Dern nel ruolo di Marmee March, Meryl Streep in quelli di zia March e Bob Odenkirk per il ruolo del signor March. Timothée Chalamet interpreta Theodore Laurence, con cui Amy intraprende una relazione, Chris Cooper nei panni del signor Laurence e Louis Garrel per il ruolo di Friedrich Bhaer, l’uomo di cui Jo si innamorerà.

Piccole donne: i premi ricevuti dal film

Questa nuova trasposizione di Piccole donne, con tutte le sue novità stilistiche e tematiche e con il grande cast di attori che lo anima, ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte della critica e dell’industria, che non ha mancato di tributargli numerosi riconoscimenti. In particolare, il film è stato candidato a ben 6 premi Oscar, ovvero quello per il miglior film, la miglior sceneggiatura non originale, la miglior colonna sonora, la miglior attrice non protagonista (Pugh), la miglior attrice protagonista (Ronan) e i migliori costumi, vincendo però solo in quest’ultima categoria.

Ha poi ricevuto candidature ai Golden Globe per la Ronan e la colonna sonora, ai Bafta Awards, vincendo anche qui per i migliori costumi, ai Critic’s Choice Awards, dove la Gerwig ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura non originale. Piccole donne ha però poi ricevuto candidatura e premi anche in numerose altre occasioni, come le varie associazioni di critici presenti negli Stati Uniti, da quelli di Chicago a quelli di New York. In totale, il film ha riportato 230 candidature e 79 vittorie, risultando uno dei film più premiati del suo anno.

Il trailer di Piccole donne e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Piccole donne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 22 febbraio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Saturnia Film Festival: dal 31 luglio al 4 agosto la settima edizione

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Torna il Saturnia Film Festival, festival itinerante organizzato dall’associazione culturale ARADIA PRODUCTIONS sotto la presidenza di Antonella Santarelli e la direzione artistica del regista Alessandro Grande, la cui settima edizione si terrà dal 31 luglio al 4 agosto 2024.

Cinema emergente e rapporto con il territorio sono due elementi chiave del Saturnia Film Festival, che da sempre ha voluto essere un punto di riferimento per i talenti di domani con lo scopo di riportare il cinema nelle piazze del territorio maremmano. Saturnia Film Festival è infatti un festival itinerante che nei cinque giorni di programmazione trasforma le piazze dei borghi più belli della Maremma in una vera e propria platea sotto le stelle.

Accanto a due concorsi dedicati ai lungometraggi e ai cortometraggi, il programma come sempre sarà arricchito da anteprime e proiezioni speciali oltre che da incontri e conversazioni con ospiti. A valutare i cortometraggi in concorso, una giuria di eccezione presieduta da Paolo Orlando, (direttore di distribuzione Medusa Film), Manuela Rima (Rai Cinema), Mario Mazzetti (giornalista e critico), Mirella Cheeseman (Wildside), Alessandro Amato e Luigi Chimienti (Disparte). Novità di questa edizione è Saturnia Pitch, progetto pensato per gli addetti ai lavori e nato per essere un momento di aggiornamento e crescita professionale.

Saturnia Pitch si rivolge a registi e sceneggiatori in possesso di un soggetto cinematografico alla ricerca di una società di produzione per la realizzazione della loro opera filmica: un vero e proprio punto d’incontro tra creatori, produttori ed editor per due giornate di lavori arricchite anche da momenti di formazione collettiva, come masterclass sulla sceneggiatura, sulla produzione e distribuzione cinematografica tenute da professionisti del settore. Tra le società di produzione che hanno al momento confermato la loro presenza: Wildside, Dispàrte, Gaumont, Indaco, Kavac Film e Mompracen con la partecipazione di Rai Cinema Channel.

È dedicato a Marcello Mastroianni il manifesto del 7° Saturnia Film Festival, che in occasione del centenario della nascita di uno degli attori simbolo del nostro cinema, ha deciso di rendergli omaggio con questa bellissima immagine realizzata da David Pompili. L’indimenticabile interprete de La Dolce Vita e di numerosi altri capolavori sarà inoltre omaggiato ogni sera con le immagini di alcuni dei suoi film che precederanno le proiezioni serali, grazie alla nuova collaborazione con il Trailers Film Festival.

Imaginary: tre spot tv dell’horror al cinema dal 14 Marzo

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Imaginary: tre spot tv dell’horror al cinema dal 14 Marzo

Eagle Pictures ha diffuso tre spot inediti di Imaginary, un nuovo horror targato Blumhouse, produttori di Five Nights At Freddy’s e M3GAN. Diretto da Jeff Wadlow. Scritto da Jeff Wadlow & Greg Erb & Jason Oremland.  Prodotto da Jason Blum, Jeff Wadlow con DeWanda Wise, Tom Payne, Taegan Burns, Pyper Braun con Veronica Falcon e Betty Buckley.

Imaginary esplora l’innocenza degli amici immaginari, ponendo una domanda inquietante: Sono davvero frutto dell’immaginazione dei bambini o c’è qualcosa di più terrificante e oscuro che si nasconde?

La trama di Imaginary

Quando Jessica (DeWanda Wise)  torna a vivere con la sua famiglia nella casa dove è cresciuta, la figliastra Alice (Pyper Braun) avventurandosi in cantina, trova un orsacchiotto di peluche di nome Teddy. Fin da subito sviluppa un inquietante attaccamento con lui, dapprima in modo giocoso e poi sempre più sinistro. Quando il comportamento di Alice diventa sempre più preoccupante, Jessica si rende conto che il tenero Teddy è molto più dell’orso di peluche che lei credeva.

DOGMAN di Luc Besson arriva in prima TV su Sky

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DOGMAN di Luc Besson arriva in prima TV su Sky

Il nuovo, graffiante, thriller di Luc Besson arriva in prima TV su Sky: DOGMAN (recensione), lunedì 11 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Luc Besson torna alla regia con l’incredibile storia di un bambino, ferito dalla vita, che troverà la salvezza grazie all’amore dei suoi cani. Caleb Landry Jones (Tre manifesti a Ebbing, Missouri) interpreta Douglas, un ragazzo disabile traumatizzato da un’infanzia di soprusi e violenza, che gli ha lasciato delle profonde cicatrici fisiche e psicologiche. Doug vive in simbiosi con i suoi cani in una scuola abbandonata, trovando in loro forza e conforto. Una favola amara che segue le vicende di un ragazzo alle prese con i suoi demoni, e che, con l’aiuto dei suoi complici a quattro zampe, farà di tutto per aiutare chi è in difficoltà.

La trama di DOGMAN

Nell’America del “white trash”, Douglas viene rinchiuso dal padre violento in una gabbia per cani da combattimento che invece di attaccarlo lo proteggono, diventando suoi alleati nella vita. Così, in un viaggio per guarire le ferite che la sua infanzia gli ha cucito addosso, Douglas cerca di trovare la propria strada, anche se ciò significa infrangere le regole sociali.

DOGMAN, lunedì 11 marzo in prima TV alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo. 

Genius: MLK/X, trailer della nuova serie su Martin Luther King Jr. e Malcolm X

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Ecco il trailer della serie antologica GENIUS: MLK/X. Per la prima volta, la docuserie esplora le vite di due geni iconici: Martin Luther King Jr. e Malcolm X. GENIUS: MLK/X arriverà mercoledì 13 marzo in esclusiva su Disney+ in Italia.

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La nuova stagione della serie antologica GENIUS: MLK/X si concentra su due figure iconiche: Martin Luther King Jr. (interpretato da Kelvin Harrison Jr.) e Malcolm X(interpretato da Aaron Pierre). La serie ripercorre gli anni della formazione, influenzati da padri forti e ingiustizie, e le storie complesse e complementari che hanno plasmato le loro identità, rendendoli il cambiamento che desideravano vedere nel mondo.

Questa serie offre uno sguardo intimo sulle loro vite, mostrandoli non solo come leader pubblici, ma anche come mariti, padri, fratelli e figli, mettendo in luce la loro umanità dietro le iconiche figure. Con le loro formidabili mogli, Coretta Scott King (interpretata da Weruche Opia) e Betty Shabazz (interpretata da Jayme Lawson), al loro fianco, King e X emergono come due visionari che hanno guidato un movimento.

Brian Grazer, Ron Howard e Kristen Zolner sono produttori esecutivi per Imagine Television, mentre Reggie Rock Bythewood, Gina Prince-Bythewood e Francie Calfo sono produttori esecutivi per Undisputed Cinema. Raphael Jackson Jr. e Damione Macedon sono showrunner e produttori esecutivi. Gigi Pritzker e Rachel Shane sono produttori esecutivi per Madison Wells, mentre Sam Sokolow è produttore esecutivo per EUE/Sokolow. Jeff Stetson (The Meeting) ha scritto l’episodio pilota ed è produttore esecutivo. Channing Godfrey Peoples (Miss Juneteenth) ha diretto l’episodio pilota ed è stato anche produttore esecutivo. L’ambasciatore Shabazz ha svolto il ruolo di consulting producer. La serie è prodotta da 20th Television, parte dei Disney Television Studios.

Studio Battaglia – seconda stagione: le prime foto dei nuovi episodi

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Rai ha diffuso le prime foto ufficiali di Studio Battaglia – seconda stagione, l’atteso nuovo ciclo di episodi della serie con protagonisti Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, David Sebasti e con Thomas Trabacchi, Carla SignorisMassimo Ghini.

Studio Battaglia – seconda stagione è diretta da Simone Spadae  scritto da Lisa Nur Sultan. Una produzione Palomar con Tempesta in collaborazione con Rai Fiction.

Studio Battaglia – seconda stagione da martedì 19 marzo su Rai 1 in prima serata.

Premiata per la prima stagione con il Nastro d’Argento Speciale alla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan e all’intero cast femminile, la serie racconta le storie di uno degli studi legali più famosi di Milano nonché le vicende della famiglia Battaglia, composta da quattro donne: avvocate, madri, figlie, mogli, sorelle, alle prese ogni giorno con il lavoro che spesso si intreccia con la vita privata, rendendole protagoniste di incontri e decisioni difficili…

Millie Bobby Brown si è sentita “come Tom Cruise” nei suoi stunt per Damsel

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L’attrice Millie Bobby Brown, da oggi su Netflix con Damsel, ha rivelato di aver personalmente eseguito tutti gli stunt previsti per il suo personaggio. “Mi sento come la versione femminile di Tom Cruise“, ha dichiarato durante una recente apparizione al Drew Barrymore Show. “Ho fatto tutte le mie acrobazie dall’inizio alla fine“. L’attrice ha poi chiarito che il suo lavoro d’azione comporta ancora molti nervi saldi.

Ho molta paura di fare le mie acrobazie. Le acrobazie fanno paura“, ha detto Millie Bobby Brown. “Ti viene da pensare: ‘Non sono fisicamente allenata per farlo’“. Nonostante la paura, l’attrice di Stranger Things ha però tenuto gli occhi fissi sull’obiettivo: “Ti viene da pensare: “Faremo davvero, o meglio, farò davvero quell’acrobazia?”“, ha raccontato. “E poi quel giorno ti dicono: “Sì, metti l’imbracatura”“.

La trama e il cast di Damsel

In Damsel una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere, dimostrando così di saper benissimo badare a sé stessa, senza l’aiuto di alcun principe.

Damsel è diretto dal regista spagnolo candidato all’Oscar Juan Carlos Fresnadillo, adattato da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di La furia dei Titani Dan Mazeau. Oltre a recitare, Millie Bobby Brown è anche produttrice esecutiva attraverso la sua società PCMA Productions insieme a Zack Roth, Chris Castaldi e Mazeau. Anche Joe Roth e Jeff Kirschenbaum si sono uniti al progetto come produttori. Il film è disponibile su Netflix dall’8 marzo.

Arcadian: il trailer dell’horror con Nicolas Cage

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Arcadian: il trailer dell’horror con Nicolas Cage

L’anno scorso Nicolas Cage ha entusiasmato i suoi fan con lungometraggi come Dream Scenario e Renfield, dove ha interpretato il Conte Dracula, mentre quest’anno è pronto a tornare sul grande schermo con l’horror Arcadian, di cui è ora stato mostrato il primo trailer. Questo ci mostra Cage nei panni di Paul, padre di due figli adolescenti che fanno parte di una civiltà post-apocalittica. Le regole per la loro sopravvivenza sembrano essere chiare: “non uscire di notte“. In quel mondo devastato dall’apocalisse, infatti, sembra agirarsi una nuova pericolosa specie, che si muove di notte in cerca di prede. Come dice la voce fuori campo: “Sono qui per ripulire il pianeta dalla razza umana; così ci estingueremo tutti“.

Cosa sappiamo di Arcadian

Arcadian è diretto da Ben Brewer da una sceneggiatura scritta da Mike Nilon. Il film vedrà Cage nel ruolo di Paul, il padre dei gemelli adolescenti Joseph e Thomas, interpretati rispettivamente da Jaeden Martell (ItKnives Out) e Maxwell Jenkins (Lost in Space), a cui si aggiunge l’attrice Sadie Soverall (Fate: The Winx Saga). Ambientata in un mondo post-apocalittico e scarsamente popolato, la storia segue Paul e i suoi figli, “che sono riusciti a strappare un’esistenza, eppure vivono nella paura costante. Fino a quando, di fronte a un pericolo imminente, devono mettere in atto un piano disperato per sopravvivere“.

Highland Film Group gestisce i diritti mondiali del lungometraggio, che ha recentemente terminato la produzione a Dublino, in Irlanda, ed è ora in post-produzione. I produttori includono  Saturn Films e Michael Nilon di Cage David Wulf di Redline Entertainment (Call Jane, The Card CounterInheritance) e Arianne Fraser e Delphine Perrier di Highland Film Group, insieme a Braxton Pope (The Card Counter, The Trust). Highland Film Group gestisce i diritti mondiali del lungometraggio, che ha recentemente terminato la produzione a Dublino, in Irlanda, ed è ora in post-produzione.

Ballerina: David Castañeda e Sharon Duncan-Brewster si uniscono al cast del film

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Mentre è in fase di reshooting, lo spin-off di John Wick, Ballerina, ha aggiunto due nuovi membri al cast. Deadline riporta che David Castañeda (The Umbrella Academy) e Sharon Duncan-Brewster (Enola Holmes 2) interpreteranno ruoli non ancora specificati nel thriller d’azione diretto da Len Wiseman con Ana de Armas, che arriverà nelle sale il 6 giugno 2025. Questi nuovi ingressi sono appunto stati permessi dal fatto che nuove riprese sono state ordinate per il film, necessarie secondo l’attore Ian McShane a migliorare il film aggiungendo ulteriori sequenze d’azione. Alla luce di ciò, sarà interessante scoprire quali ruoli Castañeda e Duncan-Brewster interpreteranno.

Castañeda è noto soprattutto per il personaggio del combinaguai telecinetico Diego Hargreeves in The Umbrella Academy di Netflix, di cui quest’anno andrà in onda l’ultima stagione. Sul grande schermo è apparso in Soldado, The Tax Collector e The Guilty. Il suo debutto alla regia è previsto con la commedia Roofers, di cui sarà anche protagonista e sceneggiatore. L’attrice britannica Duncan-Brewster ha invece fatto numerose apparizioni in TV nel Regno Unito, tra cui un’apparizione in Doctor Who e un ruolo di rilievo in Sex Education. È apparsa anche in Dune di Denis Villeneuve, nel ruolo della planetologa condannata Liet-Kynes, e ha interpretato il personaggio della senatrice Tynnra Pamlo nella saga di Star Wars.

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Di cosa parla Ballerina?

Ballerina sarà ambientato tra gli eventi di John Wick: Capitolo 3 – Parabellum e John Wick: Capitolo 4, e seguirà la ballerina-assassina Rooney mentre dà la caccia agli assassini della sua famiglia. Il film sarà interpretato da Ana de Armas e dagli attori Ian McShane, Gabriel Byrne, Catalina Sandino Moreno, Norman Reedus e Lance Reddick, apparso nel film prima della sua morte nel 2023. Come confermato in più occasioni, sarà presente nella pellicola anche Keanu Reeves, di nuovo nel ruolo di John Wick, anche se non è chiaro in che misura egli sarà coinvolto nel progetto. La sceneggiatura di Ballerina è scritta da Shay Hatten e il film è prodotto da Basil Iwanyk, Erica Lee e Chad Stahelski.

The Mandalorian & Grogu: nuovi aggiornamenti sulla sceneggiatura

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L’attore di Din Djarin, Brendan Wayne, ha condiviso un aggiornamento su The Mandalorian & Grogu, in particolare sulla sceneggiatura del prossimo film di Star Wars. Annunciato all’inizio dell’anno, The Mandalorian & Grogu vedrà il Mandalorian Din Djarin di Pedro Pascal e il suo nuovo apprendista Grogu riportare Star Wars al cinema per la prima volta dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker del 2019. Non si sa molto della storia in sé, né se sostituirà la quarta stagione di The Mandalorian già confermata, ma ora Wayne ha un nuovo entusiasmante aggiornamento sulla sceneggiatura da condividere.

In un’intervista al Chatooine Show, all’attore è stato infatti chiesto se sa qualcosa del film, e lui risponde sfacciatamente: “So tutto di questo film“. Quando gli viene chiesto di rivelare se la sceneggiatura è già stata scritta, Wayne insiste: “Non avrebbero potuto dare il via libera a qualcosa senza una sceneggiatura!“. Aggiunge poi ulteriori dettagli su ciò che gli spettatori possono aspettarsi dal regista e scrittore Jon Favreau, nonché da Dave Filoni, con la sceneggiatura del film in arrivo.

Ti dirò, onestamente, che Jon Favreau non lo farebbe mai. Capisco che la produzione, come lo studio, abbia detto: “Ehi, stai facendo un film e non la quarta stagione?”. Se è così che è andata. È giusto, perché è nel loro interesse. Guadagnano di più con un film, non è neanche lontanamente paragonabile. Non ci si avvicina nemmeno! Ma Jon ama e onora tutto ciò che fa, ma in particolare Star Wars, perché per lui ha un significato che va oltre questo momento. Non farebbe mai una cosa a metà. È troppo importante per lui. E Dave Filoni non lo permetterebbe mai“.

Wayne ha anche condiviso ciò che ha sentito in termini di quando The Mandalorian & Grogu entrerà in produzione. Sono circolate diverse notizie secondo cui la produzione inizierà a metà giugno, anche se non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale – fino ad ora, a quanto pare. Quando gli è stato chiesto se il film entrerà in produzione a giugno, Wayne ha risposto che la tempistica sembra corretta. “Da quello che ho sentito, e che continuo a leggere ovunque, è a giugno. Credo che Jon Favreau abbia detto giugno“.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

Venom 3: Juno Temple parla del lavoro svolto con Tom Hardy

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Venom 3: Juno Temple parla del lavoro svolto con Tom Hardy

Dopo essersi messa in luce con un breve ma memorabile ruolo in Il cavaliere oscuro – Il ritorno, da allora Juno Temple ha rubato la scena in ogni suo ruolo, da Fargo a Ted Lasso (quest’ultimo le è valso tre nomination ai Primetime Emmy Award). Tuttavia, il suo ruolo cinematografico più importante sarà quello in Venom 3, in uscita a ottobre. Non si sa ancora chi interpreterà l’attrice, anche se i fan sperano che possa trasformarsi nel mostruoso Scream, un personaggio che è stato presentato per la prima volta nel film Venom del 2018.

Parlando con Josh Horowitz, a Temple è stato chiesto come è stato lavorare con Tom Hardy nell’adattamento dei fumetti Marvel Comics. “In realtà è stato, di nuovo, non voglio mentire… forse ho messo piede su un set più grande persino del film di Batman in cui ho recitato“, ha spiegato l’attrice. “Questo set è stato pazzesco. La creatività che c’era dietro… prima di tutto, entri lì dentro e pensi: ‘Wow, oh mio Dio, è davvero grande’“.

Tom è un grande fan di Venom e del rapporto tra Eddie e Venom. È così entusiasta di raccontare questa storia ed è così entusiasta di avere altre persone che ne fanno parte“, ha continuato Temple. “Si sente come un bambino al primo giorno di scuola. È un’energia piuttosto buona per iniziare un lavoro, perché è intimidatoria, ma quando hai Venom stesso eccitato e nervoso come te, perché tutti voi ci tenete, ti fa sentire come ‘Ah, sono nel posto giusto!’“.

L’attrice ha poi parlato della collaborazione con Hardy e con lo scrittore/regista Kelly Marcel e, pur scegliendo con cura le parole, la Temple è sembrata accennare con forza alla presenza di un pizzico di realtà nel suo ruolo fantastico. “Voglio dire, erano così comunicativi. Se avevi qualche domanda, era facile risolverla. È difficile perché non so come rispondere a queste cose senza fare qualcosa che potrebbe farmi tagliare fuori dal film! Devo dire che devi essere consapevole di dove il tuo personaggio si inserisce nel mondo e di dove si inserirà alla fine del film nel mondo… è come qualsiasi altro lavoro“.

Vuoi che il mondo sembri che il pubblico si perda in esso“, ha aggiunto. “Vuoi che sembri reale anche se può essere potenzialmente fantastico. Alcune cose che accadono in Venom potrebbero essere vere“. Per quanto riguarda il suo ruolo ancora segreto, la Temple ha detto semplicemente: “Sono brava a mantenere i segreti. Penso che i segreti siano importanti da preservare“.

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Tutto quello che sappiamo su Venom 3

Venom 3 segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom 3

The Accountant 2: Ben Affleck e altri 3 attori confermati per il sequel

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Ben Affleck, Jon BernthalJ.K. Simmons e Cynthia Addai-Robinson hanno – come riportato da Deadline – ufficialmente firmato gli accordi per tornare in The Accountant 2, il sequel del thriller d’azione The Accountant diretto da Gavin O’Connor, per il quale gli Amazon MGM Studios hanno collaborato con Affleck e la Artists Equity di Matt Damon. Il ritorno è previsto anche per O’Connor, che dirige da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore del film originale, Bill Dubuque. Artists Equity funge da studio per il sequel e l’ha preparato presso Amazon MGM dopo aver acquisito i diritti per il sequel dalla Warner Bros.

Con un incasso di 155 milioni di dollari in tutto il mondo nel 2016, prima di diventare il film digitale più noleggiato dell’anno successivo, il primo The Accountant vede Affleck nei panni di un commercialista altamente qualificato affetto da autismo che conduce una doppia vita come contabile forense per organizzazioni criminali. Quando il suo Christian Wolff scopre delle discrepanze in una società di robotica, si trova a dover navigare in una pericolosa rete di inganni rimanendo un passo avanti sia alla legge che ai suoi clienti criminali.

Accanto ad Affleck, Bernthal interpreta Brax, l’operatore della società di sicurezza di Christian, mentre Simmons veste i panni di Ray King, il direttore del Financial Crimes Enforcement Network del Dipartimento del Tesoro. Addai-Robinson ha assunto il ruolo di Marybeth Medina, un’agente emergente del Tesoro incaricata di scoprire la vera identità del Ragioniere. Il sequel sarà finalmente in produzione quest’anno, con una probabile data di uscita nel 2025.

Cosa sappiamo sulla trama di The Accountant 2

La sinossi ad oggi nota del film recita: “Quando l’ex capo di Medina viene ucciso da assassini sconosciuti e lei è costretta a contattare Christian per risolvere l’omicidio. Con l’aiuto dell’estraneo ma letale fratello Brax, Chris applica la sua mente brillante e i suoi metodi poco legali per ricomporre il puzzle irrisolto. Mentre si avvicinano alla verità, il trio attira l’attenzione di alcuni dei più spietati assassini in circolazione, tutti intenzionati a porre fine alla loro ricerca“.

Insieme a questo sequel, però, sembrerebbero esserci piani già anche per un terzo film. “Ho sempre voluto farne tre, perché il secondo sarà più incentrato su… integreremo suo fratello nella storia“, aveva detto O’Connor in un’intervista. “Quindi ci sarà più tempo sullo schermo per Jon Bernthal nel secondo film. E poi il terzo film sarà, come lo chiamo io, ‘Rain Man con gli steroidi’. Ci sarà questa strana coppia di fratelli e sarà un vero e proprio buddy movie“.

Christopher Walken ricorda il suo provino per Star Wars: “Jodie Foster era la mia Leila”

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Sono passati quasi 47 anni da quando il primo Star Wars è arrivato nelle sale, e i fan dell’amato franchise oggi non potrebbero immaginare altri attori al di fuori di Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher nei ruoli iconici di Luke Skywalker, Han Solo e della Principessa Leila. Naturalmente, molti attori famosi hanno fatto il provino per questi ruoli, tra cui il premio Oscar Christopher Walken. L’attore, attualmente al cinema con Dune – Parte Due nel ruolo dell’imperatore Shaddam IV, ha recentemente parlato con Vanity Fair del nuovo film e ha riflettuto sulla sua storia a Hollywood, affermando non solo di aver partecipato all’audizione per interpretare Han Solo, ma di aver anche letto la parte insieme alla premio Oscar Jodie Foster.

Credo che fosse per Han Solo“, ha ricordato Walken. “Sì, ho fatto il provino. E se non sbaglio, la mia partner nel provino era – credo sia vero – Jodie Foster… Credo che abbiamo fatto un provino. Non sono sicuro che abbiamo fatto una scena. Forse ci siamo solo seduti davanti a quelle vecchie telecamere… Ho fatto il provino per Guerre stellari, ma anche altri 500 attori. Erano in tanti a farlo“. Di recente anche la Foster aveva in effetti parlato anche del suo provino per Star Wars durante un’apparizione al Tonight Show, rivelando che le era stata offerta proprio la parte della Principessa Leila.

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Christopher Walken e l’imperatore Shaddam IV in Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune – Parte due è uscito nei cinema il 28 Febbraio 2024. Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Superman: ecco come potrebbe apparire David Corenswet nel film

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Superman: ecco come potrebbe apparire David Corenswet nel film

La scorsa settimana, James Gunn ha annunciato l’inizio delle riprese di Superman con un primo sguardo al simbolo che adornerà il petto dell’Uomo d’Acciaio di David Corenswet. Ispirato a Kingdom Come di Mark Waid e Alex Ross, quell’immagine ha lasciato i fan desiderosi di vedere di più del personaggio e del suo costume. Lo scooper @MyTimeToShineH ha ora condiviso un’immagine che getta nuova luce su quello che potrebbe essere l’aspetto del Superman di Corenswet sullo schermo.

Non si tratta di un’immagine nuova, ma di uno scatto preesistente dell’eroe, volto a dimostrare ciò che Gunn ha sognato per il suo Superman. Suggerisce inoltre che il Superman del DCU sarà fortemente ispirato alla versione “The New 52“, anche se avrà il costume rosso e, presumibilmente, un colletto dove poggia il mantello. Naturalmente, è bene ricordare che non c’è nulla di confermato a riguardo, almeno fino a quando non verrà offerta una prima immagine – più o meno ufficiale che sia – del supereroe e del suo costume. In attesa di ciò, ecco l’immagine riportata dallo scooper:

https://twitter.com/MyTimeToShineH/status/1765763799385006405?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1765763799385006405%7Ctwgr%5E4d729b667be2564bbef68e030ab6f3c092ba667b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fsuperman%2Fsuperman-legacy%2Fsuperman-is-this-what-david-corenswets-man-of-tomorrow-will-look-like-in-james-gunns-reboot-a209779

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Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman racconta la storia del viaggio di Superman per conciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent di Smallville, Kansas“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e dello stile americano, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che vede la gentilezza come antiquata.” Il film uscirà al cinema l’11 luglio 2025.

Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Furiosa: George Miller offre nuovi dettagli sul film

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Furiosa: George Miller offre nuovi dettagli sul film

L’imminente Furiosa: A Mad Max Saga esplorerà come noto i primi anni dell’Imperatorice Furiosa già vista in Mad Max: Fury Road con il volto di Charlize Theron. Ma nonostante la familiarità del pubblico con questo personaggio e con il mondo in cui si muove, il regista George Miller ha recentemente anticipato che il prequel non sarà esattamente quello che il pubblico si aspetta. Una delle differenze principali è che, con Fury Road e i film originali di Mad Max, il pubblico ha vissuto esperienze che si svolgevano in una linea temporale relativamente limitata, mentre Furiosa racconterà ben 15 anni di vita della protagonista. Inoltre, mentre Fury Road si svolgeva specificamente sul percorso del titolo, Furiosa porterà gli spettatori in una più ampia varietà di luoghi.

La storia è la saga di Furiosa e di come viene portata via da casa e trascorre il resto della sua vita cercando di tornare indietro”, ha dichiarato Miller a Empire Magazine. “In Fury Road la storia si svolge nell’arco di tre giorni e due notti. Questo film segue la storia che si svolge direttamente in Fury Road, per 15 anni“. “È un animale diverso… Ci sono molte location diverse. È un’odissea. Senza dubbio“. Furiosa, che come anticipato è stata originariamente interpretata dalla premio Oscar Theron, sarà ora interpretata da Anya Taylor-Joy, la quale non ha ancora incontrato di persona Theron, ma ha rivelato che l’attrice si è dimostrata di gran supporto nei suoi confronti. “È stata così di classe e gentile nel lasciarmi fare“, ha dichiarato Taylor-Joy.

Ma mi sento molto fortunata perché, dal momento in cui ho letto la sceneggiatura, ho conosciuto questa persona. Mi sono sentita così ferocemente protettiva nei confronti di Furiosa e dei suoi interessi“. Una differenza sostanziale con il progetto in arrivo è che, mentre la Theron ha sfoggiato un taglio di capelli ormai iconico per Fury Road, Miller ha negato a Taylor-Joy quella stessa acconciatura. “Ero così entusiasta all’idea di rasarmi la testa“, ha ammesso l’attrice. “Poi George mi ha visto nella vita reale e ha detto: “No, non possiamo!”“. Infine, riguardo ad una possibile presenza di Max, Miller ha dichiarato che: “Non svelerò troppo a riguardo. Dirò solo che Max è in agguato sullo sfondo“.

Furiosa, quello che sappiamo sul film

In Furiosa Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Taylor-Joy ha rivelato che il film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre a Taylor-Joy, nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Furiosa debutterà nelle sale il 24 maggio 2024.

Zack Snyder afferma che: “Rebel Moon è stato visto più di Barbie”

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Zack Snyder afferma che probabilmente “più persone” hanno visto Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la recensione) a casa di quante ne abbiano visto Barbie al cinema, il tutto grazie alla piattaforma Netflix. Il regista, partecipando al podcast di Joe Rogan questa settimana e ha avuto molto da dire su diversi argomenti. Snyder ha poi fatto un calcolo su quante persone potrebbero aver effettivamente visto il suo film, arrivando a stabilire che si tratta di un numero maggiore del film di Greta Gerwig. “Pensate a Netflix, per esempio, dove si preme un pulsante. Rebel Moon, giusto? Diciamo che in questo momento è quasi a 90 milioni di visualizzazioni, giusto? 80 o 90 milioni di account lo hanno visto, più o meno“.

Si ipotizzano due spettatori per proiezione, giusto? Questo è il tipo di calcolo“, ha pensato Snyder. “Quindi, se il film fosse stato proiettato al cinema come modello di distribuzione, si sarebbe trattato di 160.000.000 di persone che avrebbero guardato il film in base a questo calcolo. 160.000.000 di persone a 10 dollari a biglietto sarebbero… qual è il calcolo? Non lo so. 160.000.000 per dieci. Sono 1,6 miliardi. Quindi probabilmente più persone hanno visto Rebel Moon che Barbie al cinema, giusto?“. “Ecco quanto è folle Netflix. È questo il modello di distribuzione che hanno messo in piedi“.

L’altro giorno ero a questa cosa e stavamo parlando di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice. E loro dicevano: ‘Beh, parla del primo Rebel Moon’. E io: “No, vai a guardarlo. So che ce l’hai a casa tua”. Non è una situazione da cinema“, ha argomentato Snyder. “Potresti accendere il tuo telefono e guardarlo proprio qui, se volessi. Ecco quanto è assurdo. Questo modello, questa macchina che hanno costruito è davvero qualcosa di diverso. È davvero pazzesco se ci pensate“. Come noto, il film di Snyder è stato il primo film più visto per due volte nel 2023 con 23,9 milioni di visualizzazioni secondo i parametri del servizio di streaming. Questo tipo di successo è il motivo per cui Netflix ha concesso a Snyder di realizzare il secondo capitolo, arrivo dal 19 aprile.

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La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco di Zack Snyder

La sinossi del film di Zack Snyder recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

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