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The Mandalorian & Grogu: 5 possibili antagonisti per il film di Star Wars

La Lucasfilm ha recentemente annunciato un nuovo film della saga di Star Wars: The Mandalorian & Grogu. Questo progetto porterà finalmente al cinema i due protagonisti di The Mandalorianil più popolare e apprezzato prodotto realizzato negli ultimi anni per il franchise di Star Wars. Al momento non si hanno molti dettagli su questo film, né dove si collocherà rispetto all’annunciata quarta stagione di The Mandalorian. Si prevede però che la prima avventura sul grande schermo di Din Djarin e Grogu sfocerà nell’ancora misterioso film di Dave Filoni. Un altro mistero riguardante il film è quale o quali saranno gli antagonisti del film, ma a tal riguardo ci sono alcune ipotesi. Dopo aver visto quali personaggi potrebbero comparire nel film, vediamo ora quali potrebbero essere gli antagonisti che potrebbero essere coinvolti nella storia.

Consiglio d’Ombra

Abbiamo incontrato per la prima volta i membri del Consiglio d’Ombra nella terza stagione di The Mandalorian e abbiamo appreso che, con grande dispiacere del Moff Gideon, molti di loro sono rimasti fedeli al Grand’Ammiraglio Thrawn. Ora che è tornato e Gideon è morto, si allineeranno tutti a uno degli Imperiali più preziosi dell’Imperatore Palpatine? Dipende da cosa ha in mente Thrawn e se ha interesse a riportare l’Impero alla sua antica gloria ora che si è alleato con le Grandi Madri di Dathomir. Come minimo, ci aspettiamo che il Capitano Pellaeon sia al fianco di Thrawn e, se così fosse, potrebbe essere un avversario adeguato in questo film.

Joruus C’baoth

Joruus C'Baoth

 

Joruus C’Baoth, ad oggi apparso solo in alcuni libri dedicati alla saga, come L’erede dell’Impero, era determinato a portare Luke Skywalker, Leia e Mara Jade sotto il suo controllo. Egli si è dimostrato essere alla pari con Darth Vader e l’Imperatore Palpatine e in The Mandalorian & Grogu potrebbe voler mettere le mani su Grogu, come fece una volta con Luke, per creare un esercito di esseri incredibilmente potenti e sensibili alla Forza che eseguiranno i suoi ordini. Sarebbe facile far sì che Gideon lavorasse per lui prima di concentrarsi sulla creazione di cloni di sé stesso.

Darth Maul

Come noto, Maul è morto in Star Wars: Rebels, ma Dave Filoni ha già ritrattato il finale di quella serie. Tenendo conto di ciò, perché non trovare un modo per far sì che questo amato Sith trovi un modo per tornare in scena? Egli una pregresso con i Mandaloriani dopo aver impugnato la Darksaber e aver governato Mandalore e, cosa fondamentale, Lucasfilm non ha mai risolto il grande cliffhanger di Solo: A Star Wars Story, in cui lo si vede ricomparire in scena. Il fatto è che The Mandalorian & Grogu sarà più di un episodio più lungo del normale della serie Disney+ e il ritorno di un cattivo iconico del passato del franchise potrebbe essere una gradita sorpresa per tutti i fan.

Snoke

The Mandalorian ha lasciato intendere che gli esperimenti di clonazione del Moff Gideon potrebbero avere a che fare con la creazione del Leader Supremo Snoke. Che abbia usato la tecnologia dell’Imperatore Palpatine per scopi egoistici o che l’abbia inavvertitamente creata per il suo ex capo, c’è un modo per collegare tutto questo. Che si ami o si odi la trilogia sequel, Snoke ha comunque bisogno di una sua origin story The Mandalorian & Grogu potrebbe essere un buon punto di partenza per esplorarla. Se Jon Favreau si impegnerà a fondo nell’idea, forse potremo anche scoprire come il futuro leader del Primo Ordine si sia ritrovato con tutte quelle cicatrici!

Moff Gideon

Per molti versi, puntare i riflettori su un cattivo familiare è la cosa più sensata per The Mandalorian & Grogu. Giancarlo Esposito è un talento eccezionale e, per chiunque abbia visto The Mandalorian, il suo ritorno sarebbe di grande impatto. Le teorie continuano a circolare sul fatto che sia stato uno dei suoi cloni a morire nel finale della terza stagione, quindi perché non riportarlo come il cattivo definitivo con cui Din Djarin e Grogu dovranno confrontarsi? Alcune domande senza risposta potrebbero finalmente essere affrontate e, per tornare a Snoke, siamo sicuri che anche lui potrebbe essere coinvolto in qualche modo nella storia.

Palm Royale: il trailer della serie Apple Tv+ prodotta da Kristen Wiig e Laura Dern

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Apple TV+ ha svelato il trailer di “Palm Royale“, l’attesa serie ambientata nell’alta società di Palm Beach nel 1969, interpretata e prodotta esecutivamente da Kristen Wiig e dal premio Oscar® Laura Dern. Il rinomato cast comprende anche Allison Janney, Ricky Martin, Josh Lucas, Leslie Bibb, Amber Chardae Robinson, Mindy Cohn, Julia Duffy e Kaia Gerber, con la partecipazione straordinaria del leggendario Bruce Dern e dell’iconica e pluripremiata arol Burnett. “Palm Royale” farà il suo debutto su Apple TV+ il 20 marzo con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì fino all’8 maggio.

“Palm Royale” racconta la storia di persone splendidamente impossibili e segue le vicende di Maxine Simmons (interpretata da Kristen Wiig) nel tentativo di assicurarsi un posto al tavolo più esclusivo d’America: l’alta società di Palm Beach. Mentre Maxine cerca di attraversare quella linea impermeabile tra “chi ha” e “chi non ha”, la serie pone le stesse domande che ancora oggi ci lasciano perplessi: Quanto di te stesso sei disposto a sacrificare per ottenere quello che ha qualcun altro? Ambientata nel 1969, “Palm Royale” è una testimonianza di tutti gli outsider che lottano per garantirsi la loro opportunità di emergere e appartenere veramente a se stessi.

Liberamente basata sul romanzo “Mr. and Mrs. American Pie” di Juliet McDaniel e prodotta dagli Apple Studios, “Palm Royale” è scritta e diretta da Abe Sylvia, che è anche produttrice esecutiva e showrunner, per conto della Aunt Sylvia’s Moving Picture Company. Laura Dern e Jayme Lemons producono per la Jaywalker Pictures, Kristen Wiig, Katie O’Connell Marsh, Tate Taylor e John Norris per la Wyolah Films; la serie è prodotta anche da Sharr White, Sheri Holman e dalla Boat Rocker. “Palm Royale” è diretta da Taylor, Sylvia, Claire Scanlon e Stephanie Laing.

C-MOVIE Film Festival: dal 20 al 23 marzo 2024 a Rimini la prima edizione

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Nasce C-MOVIE Film Festival, manifestazione in programma a Rimini dal 20 al 23 marzo 2024 organizzata da Kitchenfilm con la direzione artistica della regista e distributrice Emanuela Piovano, realizzata con la collaborazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.

Tre giorni di anteprime internazionali e incontri dedicati al cinema e al femminile, presso la Cineteca di Rimini e lo splendido Cinema Fulgor, attraverso un’esplorazione dei tre concetti chiave che danno il nome alla manifestazione: Cinema, Corpi, Convivenze. Ospite d’onore sarà Dacia Maraini, cui la manifestazione dedica una serie di appuntamenti. Tra le scrittrici italiane più amate del Novecento, e da sempre impegnata per i diritti delle donne, Dacia Maraini sarà protagonista di un omaggio alla sua arte e alla sua carriera, ripercorrendo anche la sua attività di regista con la proiezione di alcuni filmati realizzati dall’autrice in Super8 e restaurati dal CSC – Cineteca Nazionale. L’autrice di numerosi romanzi tra cui Corpo Felice, La lunga vita di Marianna Ucrìa fino al più recente Vita mia, saluterà il pubblico del festival in un incontro alla presenza di Annamaria Licciardello, responsabile della Diffusione Culturale della Cineteca Nazionale, e di Macha Meril, protagonista del film L’amore coniugale diretto da Dacia Maraini che sarà proiettato per l’occasione.

Scopo della rassegna è quello di invitare alla scoperta e alla riflessione di un cinema marginale, inteso come cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie. Partendo dai concetti di cinema, corpi e convivenze, C MOVIE proporrà opere, testimonianze e dibattiti che mirino a raccontare snodi cruciali della contemporaneità.

Questo festival è una novità assoluta per Rimini e nel panorama nazionale. Un festival che mette al centro le donne, protagoniste nel cinema come attrici, come registe, produttrici e spettatrici. Attraverso eventi di qualità si apre una riflessione sul ruolo femminile nella società. Anche per questo abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Kitchenfilm e collaborato alla realizzazione di un’iniziativa che va anche ad arricchire la candidatura di Rimini a capitale italiana della cultura 2026, assieme alla Romagna” sottolinea Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Un appuntamento di grande prestigio – spiega l’Amministrazione comunale di Rimini – che mette insieme due vocazioni storiche della nostra comunità, quella cinematografica e quella dei diritti. In particolare, oggi, il femminile rappresenta un tema di grande scambio e confronto, a cui questa rassegna darà un contributo importante e innovativo. Un festival che siamo contenti e onorati di poter ospitare, grazie ad un lavoro di rete con Kitchenfilm e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ringraziamo per averci scelto come sede”.

Dopo l’inaugurazione di mercoledì 20 marzo, tre saranno gli appuntamenti con le anteprime internazionali per le tre serate del festival al cinema Fulgor di Rimini, con film che in maniera molto diversa per temi e linguaggi affrontano delle riflessioni centrali del dibattito sul femminile oggi.

Zafira, l’ultima regina, opera prima di Adila Bendimerad e Damien Ounouri, che tra storia e leggenda racconta le gesta della principessa Zaphira, moglie dell’ultimo re di Algeri Salim Toumi, che lottò per difendere la sua comunità dal pirata Barbarossa; Solo per me di Lucie Borleteau è una fiaba moderna che con il tono e la leggerezza della commedia romantica tra lo strip-tease e la scoperta dell’amore; terza anteprima internazionale è Senza prove di Béatrice Pollet, legal drama che con grande sensibilità affronta un argomento molto complesso come la negazione digravidanza. Le tre pellicole, con le anteprime riminesi alla presenza dei registi, inizieranno il loro percorso nelle sale italiane distribuite da Kitchenfilm.

Il programma del festival sarà anche arricchito da incontri e convegni, a partire dalle proiezioni dei film alla presenza di registi e professioniste del mondo dell’audiovisivo. Tra i vari appuntamenti si parlerà di cinema del Mediterraneo a firma e soggetto femminile nel convegno Mediterranea – il nuovo mediterraneo delle donne, Prime donne alla sbarra è il titolo del convegno in cui si rifletterà sui corpi in scena, I festival delle donne: pari opportunità o disparità opportune? sarà invece un momento di riflessione sul cinema.

C-Movie è realizzato grazie al contributo di Aide au Cinéma du Monde del CNC e dell’Istituto Francese Centro Nazionale per il cinema e l’immagine animata del Ministero della Cultura e Comunicazione e Ministero degli affari esteri ed europei Francesi – con il contributo della Società di distribuzione indipendente Kitchenfilm Italia – con il patrocinio dell’ Assemblea Legislativa Regione Emilia – Romagna – con il Patrocinio del Comune di Rimini – Assessorato alle Politiche per leducazione, Università, Formazione e lavoro, Politiche di genere, Partecipazione – con il Patrocinio della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia – con il Patrocinio della Cineteca di Rimini – con il Patrocinio della Fondazione Iotti – con il patrocinio dell’ANAC – Associazione Nazionale Autori di Cinema- con il contributo di UNIFRANCE.

Dedalus: al via le riprese del film prodotto da Camaleo e Eagle Pictures

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Le case di produzione Camaleo e Eagle Pictures sono liete di annunciare che sono da poco iniziate le riprese del film Dedalus, thriller diretto da Gianluca Manzetti, con Luka Zunic, Matilde Gioli, Francesco Russo, Giulio Beranek, Giulia Elettra Gorietti, Stella Pecollo, e con Gian MarcoTognazzi e l’amichevole partecipazione di Carolina Rey.

Il film è prodotto da Camaleo, Weekend Films e da Eagle Pictures. L’opera è realizzata in co-produzione con la spagnola Koboflopi e la polacca Agresywna Banda, con il sostegno del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e Regione Lazio – Lazio Cinema International. Le riprese dureranno 5 settimane e si svolgeranno a Roma e dintorni, tra cui la bellissima location di Castello Brancaccio e i sotterranei del Parco della Caffarella.

Gianluca Manzetti, già assistente alla regia di Sollima, Ozpetek e a capo della seconda unità di Dampyr, in questa opera seconda racconta con i toni del thriller un pericoloso social game in cui sei content creator in uno spazio isolato dove si trovano a competere in stile Squid Game in giochi sempre più pericolosi dove tutti diventeranno sia carnefici che vittime.

Dedalus, la trama

Michele, Tiziana, Leo, Antonella, Filippo e Belinda sono i sei content creator selezionati per partecipare a DEDALUS, un nuovo social game che promette di ridefinire il mondo del Web 3.0 e rendere ricco e famoso il vincitore. Rinchiusi in un’arena isolata, i concorrenti partecipano a giochi che via via si rivelano sempre più pericolosi. Quello che sembrava un semplice gioco si trasforma lentamente in qualcosa di completamente diverso, e i creator, da concorrenti, si ritrovano ora ad essere sia carnefici che vittime di un’elaborata vendetta.

Camaleo è una società di produzione cinematografica che nasce a Roma nel 2007.   Da subito l’attività produttiva di Camaleo è caratterizzata dall’obiettivo di creare contenuti di qualità fruibili dal grande pubblico. I film di successo non tardano ad arrivare con le prime grandi produzioni internazionali: “Il colore della libertà – Goodbye Bafana”, sulla vita di Nelson Mandela. Nel 2009 la società si focalizza sul cinema italiano, con la produzione di film di intrattenimento e di qualità. “OUTING, fidanzati per sbaglio” con Massimo Ghini, Nicolas Vaporidis e Giulia Michelini, esce nelle sale nel 2012. Nel triennio 2016/2018 si girano tre importanti commedie: “Ovunque tu sarai”, “Sconnessi”, “Compromessi sposi”. Del 2020 il thriller psicologico “Weekend”, con la regia di Riccardo Grandi. Il 2021 segna l’uscita di due grandi pellicole: “Tutti per Uma” un family movie e “Io e Angela” cui segue il drama thriller dal respiro internazionale “Double Soul”, ambientato fra Europa e Paesi Arabi con i premi Oscar Murray Abraham e Danny Glover; l’8 febbraio 24 uscirà al cinema l’action adrenalinico “Runner”, con Matilde Gioli e Francesco Montanari mentre per la prima settimana di aprile è prevista la release theatrical di “Leopardi & Co”, commedia romantica con il premio Oscar Whoopi Goldberg. È in fase di post produzione la commedia “30 anni (di meno)” con Massimo Ghini e Nino Frassica.

Eagle Pictures S.p.A. – Eagle Pictures S.p.A. è una casa di produzione e distribuzione cinematografica attiva da più di 30 anni, presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del prodotto filmico: cinema, home entertainment, digital, e televisione.

La profezia del male: trailer e poster del film horror

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Ecco il trailer e il poster di La Profezia del Male, il nuovo horror Sony Pictures scritto e diretto da Spenser Cohen (I mercenari – The Expendables) e Anna Halberg (Extinction, Moonfall). Nel cast sono presenti Harriet Slater (Pennyworth), Adain Bradley, Avantika (Mean Girls) e Jacob Batalon (Avengers: Endgame, Spider-Man: No Way Home). La Profezia del Male sarà solo al cinema dal 9 maggio da prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

La Profezia del Male – la trama

Mai usare le carte di qualcun altro: questa la regola sacra nella lettura dei Tarocchi. Quando un gruppo di amici la infrange scatena inconsapevolmente una terribile minaccia imprigionata nelle carte maledette. Uno dopo l’altro, i protagonisti dovranno affrontare il loro destino in una sfida contro la morte per sfuggire al futuro predetto nella profezia dei Tarocchi.

La Profezia del Male – il poster

Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin: il trailer della serie Apple Tv+

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Apple TV+ ha svelato il trailer della prossima serie comedy-adventure “Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin”. Composta da sei episodi, vede protagonista Noel Fielding (“The Mighty Boosh”, “The Great British Bake Off”) nei panni del leggendario brigante britannico e farà il suo debutto il 1° marzo con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì fino al 29 marzo.

Dick Turpin (Noel Fielding) intraprende un viaggio pieno di fughe assurde, quando viene nominato come capo di una banda di fuorilegge e incaricato di sbarazzarsi con astuzia del corrotto, sebbene autonominatosi uomo di legge, ladro Jonathan Wilde (Hugh Bonneville). In questa irriverente rivisitazione ambientata nel XVIII secolo, Dick è il più famoso – ma il più improbabile – dei rapinatori di autostrade, il cui successo è definito soprattutto dal suo fascino, dalla sua abilità nel dare spettacolo e dai suoi capelli. Insieme alla sua banda di simpatici furfanti, Dick cavalca gli alti e i bassi della celebrità e fa il possibile per sfuggire alle grinfie del Thief Taker General.

Al fianco di Fielding, completano il cast Ellie White (“The Windsors”), Marc Wootton (“High & Dry”), Duayne Boachie (“Blue Story”), Hugh Bonneville (“Downton Abbey”), Tamsin Greig (“Episodes”), Asim Chaudhry (“The Sandman”), Dolly Wells (“The Outlaws”), Joe Wilkinson (“Sex Education”), Mark Heap (“Friday Night Dinner”), Geoff McGivern (“Free Rein”), Michael Fielding (“The Mighty Boosh”), Samuel Leakey (“Gretel & Hansel”) e Kiri Flaherty.

Prodotta da Apple TV+ e Big Talk Studios, parte di ITV Studios, “Le avventure senza capo né coda di Dick Turpin” è ideata da Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane, e scritta da Jon Brittain, Richard Naylor, Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane, con Noel Fielding. La serie è prodotta esecutivamente da Kenton Allen, Big Talk Studios (vincitore di diversi premi BAFTA, “Rev”, “The Outlaws”, “Friday Night Dinner”), Noel Fielding, Victoria Grew, Big Talk Studios (“Back”, “We Are Not Alone”) e Ben Palmer.

Gli episodi 1-3 sono diretti da Ben Palmer (vincitore del BAFTA TV Award e del Rose d’Or Award per “The Inbetweeners” e “Finalmente maggiorenni – The Inbetweeners Movie”), mentre gli episodi 4-6 sono diretti da George Kane (candidato al BAFTA TV Award per “Timewasters”, “Inside No. 9”, “Crashing”). Il primo episodio è scritto da Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane con Noel Fielding, mentre gli episodi dal secondo al sesto sono scritti da Jon Brittain e Richard Naylor con Noel Fielding.

Manhunt: la nuova serie limitata true crime Apple Tv+ con Tobias Menzies

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Apple Tv+ ha presentato al Television Critics Association Winter Press Tour 2024 il trailer di “Manhunt”, la nuova serie limitata di sette episodi interpretata dal premio Emmy Tobias Menzies (“The Crown”, “Game of Thrones”) e creata dalla candidata all’Emmy Monica Beletsky (“Fargo”, “The Leftovers – Svaniti nel nulla”, “Friday Night Lights”), che è showrunner e produttrice esecutiva. La serie farà il suo debutto su Apple Tv+ il 15 marzo 2024, con i primi due episodi seguiti da nuovi episodi settimanali, fino al 19 aprile 2024.

Basato sul libro di James L. Swanson, bestseller del New York Times e vincitore del premio Edgar, “Manhunt” è un thriller cospirativo su uno dei crimini più noti ma meno compresi della storia, il sorprendente racconto della caccia a John Wilkes Booth all’indomani dell’assassinio di Abraham Lincoln. Accanto a Menzies recitano Anthony Boyle, Lovie Simone, Will Harrison, Brandon Flynn, Damian O’Hare, Glenn Morshower, Patton Oswalt, Matt Walsh e Hamish Linklater.

“Manhunt” è prodotto da Apple Studios e coprodotto da Lionsgate Television, in associazione con POV Entertainment, Walden Media, 3 Arts Entertainment, Dovetale Productions e Monarch Pictures. Beletsky, Franklin, Layne Eskridge e Kate Barry sono i produttori esecutivi. Anche Swanson, autore di “Manhunt: The 12-Day Chase for Lincoln’s Killer”, è produttore esecutivo insieme a Michael Rotenberg, Richard Abate, Frank Smith e Naia Cucukov.

The White Lotus 3: Julian Kostov nel cast al posto di Miloš Biković

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La terza stagione di The White Lotus ha aggiunto Julian Kostov al suo cast. L’attore apparirà in un ruolo ricorrente nella serie HBO precedentemente assegnato a Miloš Biković. Biković è stato escluso dalla serie, a causa del suo sostegno alla Russia e al presidente russo Vladimir Putin nella guerra del paese contro l’Ucraina.

“Oggi è stata scatenata una campagna mirata contro di me, una manovra esterna per influenzare le decisioni che possono creare un precedente inquietante che mette in ombra l’essenza della libertà artistica”, ha detto in precedenza Biković in una nota. “Il risultato di una tale narrazione è il trionfo dell’assurdità e la sconfitta dell’arte”.

Kostov si unisce ai membri del cast della terza stagione precedentemente annunciati: Leslie Bibb, Dom Hetrakul, Jason Isaacs, Michelle Monaghan, Parker Posey, Tayme Thapthimthong, Christian Friedel, Morgana O’Reilly, Lek Patravadi, Shalini Peiris, Carrie Coon, Francesca Corney, Nicholas Duvernay, Arnas Fedaravičius, Natasha Rothwell, Walton Goggins, Patrick Schwarzenegger, Aimee Lou Wood, Sarah Catherine Hook e Sam Nivola.

Quando inizia la produzione della terza stagione di The White Lotus?

La produzione della terza stagione di The White Lotus inizierà il mese prossimo e le riprese si svolgeranno a Bangkok, Phuket e Ko Samui. Per quanto riguarda la storia, al momento non si sa molto della trama della terza stagione di The White Lotus.

The White Lotusè stato un successo per la HBO. La prima stagione, girata alle Hawaii, ha ricevuto 11 nomination ai 74° Primetime Emmy Awards, vincendone cinque, tra cui Outstanding Limited or Anthology Series. La seconda stagione, girata in Italia, ha ottenuto 12 nomination ai 75° Primetime Emmy Awards, con la vittoria di Jennifer Coolidge come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.

Joaquin Phoenix e Todd Haynes insieme per una detective story vietata ai minori di 17 anni

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MK2 Films ha messo in cantiere la già annunciata collaborazione di Todd Haynes con il premio Oscar Joaquin Phoenix. Secondo quanto riporta Deadline, la detective story dovrebbe essere girata quest’estate, e MK2 e Cinetic di John Sloss discuteranno del progetto con acquirenti selezionati nelle prossime settimane. Il film non ha ancora un titolo.

Finora i dettagli sono scarsi, ma si dice che il film segua due uomini, uno interpretato da Joaquin Phoenix, che sono amanti e lasciano la California per il Messico. Il momento sono in corso ulteriori casting. La produttrice abituale di Haynes, Christine Vachon, nominata all’Oscar quest’anno per Past Lives, sta producendo il film.

Haynes aveva precedentemente parlato del progetto a Variety: “È una storia d’amore tra due uomini ambientata negli anni ’30 che ha un contenuto sessuale esplicito, o almeno ti sfida con la relazione sessuale tra questi due uomini. Uno è un personaggio nativo americano e l’altro è un poliziotto corrotto di Los Angeles. Alla fine devono fuggire da Los Angeles e andare in Messico.” In un’altra intervista, Haynes ha aggiunto che il film sarà probabilmente classificato come NC-17 (non adatto ai minori di 17 anni) e che sarà basato su una sceneggiatura che ha sviluppato con Phoenix e Jon Raymond.

L’ultimo film di Todd Haynes, May December, è stato presentato il 20 maggio 2023 in occasione della 76ª edizione del Festival di Cannes e uscirà nelle sale italiane da Lucky Red il prossimo 24 aprile. Joaquin Phoenix è invece in sala con Napoleon di Ridley Scott. Entrambi i film sono nominati agli Oscar 2024, May December per la migliore sceneggiatura originale, Napoleon per gli Effetti Visivi, la scenografia e i costumi.

In viaggio con Eugene Levy: il trailer della seconda stagione della serie Apple TV+

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In occasione del Television Critics Association Winter Press Tour 2024, Apple Tv+ ha svelato il trailer della seconda stagione di “In viaggio con Eugene Levy“, la serie di viaggi condotta e prodotta dal vincitore dell’Emmy Eugene Levy. La nuova avventura tutta europea del più improbabile dei viaggiatori farà il suo debutto su Apple TV+ l’8 marzo con i primi due episodi seguiti da nuove puntate ogni settimana fino al 12 aprile.

Dopo aver affrontato alcune delle sue paure più grandi nel corso della prima stagione, il vincitore delll’Emmy Eugene Levy esce ancora una volta dalla sua zona di comfort. Questa volta si imbarca in un viaggio “imperdibile” per ogni giramondo che si rispetti: un grande tour dell’Europa. La seconda stagione in sette parti segue Levy nel suo viaggio dal nord al sud del continente. Lungo il percorso, si imbatte in splendide gemme locali nascoste, scopre il suo albero genealogico e cerca di ampliare il suo palato sperimentando le specialità più uniche del posto. Unitevi a lui nel viaggio di una vita che non sapeva di dover fare.

In questa stagione, Levy si spinge ancora più lontano dai sentieri battuti, ispirato a sperimentare pratiche locali e fughe con amici vecchi e nuovi, tra cui la preparazione per la mezza estate secondo la tradizione svedese in un’avventura di inseguimento di alci; la prima volta nella terra d’infanzia di sua madre – la Scozia; una cena con un luminare per assaggiare la cucina francese a Saint-Tropez; il benessere di un “bagno di fieno” sotto i tetti di paglia tedeschi sull’isola di Sylt; una battuta di pesca intorno a Milo; conoscere le usanze medievali e raccogliere l’uva in Italia; giocare a calcio con un giocatore di caratura internazionale a Siviglia, in Spagna. 

“In viaggio con Eugene Levy” è prodotto per Apple TV+ da Twofour ed è prodotto esecutivamente da Levy, David Brindley, Nic Patten e Sara Brailsford.

James Cameron sulla saga di Avatar: “Ho idee per il sesto e il settimo”

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Anche se non vedremo Avatar 5 almeno fino al 2031, sembra che il creatore del franchise da miliardi di dollari, James Cameron, abbia già gli occhi puntati su un futuro ancora più lontano. In un’intervista con People durante la 51esima edizione dei Saturn Awards questo fine settimana, il regista e produttore ha rivelato che delle idee per Avatar 6 e Avatar 7 stanno già frullando nella sua testa. Cameron ha suggerito che non può fare a meno di pensare a nuove storie quando hai già immaginato un intero nuovo universo.

Il regista di Terminator 2 e Titanic sta attualmente lavorando alla post-produzione di Avatar 3, la cui premiere è prevista per il 2025. C’è sicuramente molto lavoro da fare prima ancora di prendere in considerazione una storia per Avatar 6 e 7, ma Cameron lo ha riconosciuto, anche se ha delle storie, potrebbe finire per non essere lui a lavorarci sopra:

“Abbiamo finito di scrivere il quinto film e ho idee per il sesto e il settimo, anche se probabilmente a quel punto passerò io il testimone. Voglio dire, la mortalità ci raggiunge. Ma ci stiamo godendo quello che stiamo facendo. Lo adoriamo. Possiamo lavorare con persone fantastiche”.

Cameron ha spiegato che continuerà a lavorare su Avatar perché non vede il motivo di abbandonare un IP con cui le persone sono immensamente connesse. Ha citato Star Wars e Star Trek come ispirazioni e il fatto che George Lucas e Gene Roddenberry abbiano continuato ad espandere i loro universi finché i fan volevano continuare a tornarci. Il regista ha anche ammesso di sapere che Avatar è un “universo giovane” e che se vuoi che qualcosa rimanga un punto di riferimento culturale, “devi metterci tutto il tuo cuore e la tua energia”.

Il franchise di Avatar ha come protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully, Zoe Saldaña nel ruolo di Neytiri, Sigourney Weaver nel ruolo di Kiri/Dr. Grace Augustine, Stephen Lang nel ruolo del Colonnello Miles Quaritch, Kate Winslet nel ruolo di Ronal, Cliff Curtis nel ruolo di Tonowari, CCH Pounder nel ruolo di Mo’at, Britain Dalton nel ruolo di Lo’ak te, Jamie Flatters nel ruolo di Neteyam, Edie Falco nel ruolo del Generale Frances Ardmore.

Oona Chaplin, Michelle Yeoh e David Thewlis sono stati confermati per interpretare nuovi personaggi in Avatar 3. Salvo ritardi, Avatar 3 arriverà nelle sale il 19 dicembre 2025, mentre Avatar 4 è attualmente previsto per il 21 dicembre 2029.

A star is born: la storia vera dietro il film di Bradley Cooper

Un remake di un remake di un remake: Hollywood ha giocato in casa con A star is born (2018), film scritto, diretto e interpretato da Bradley Cooper e Lady Gaga, disponibile per il noleggio su Amazon Prime Video. Sebbene non vi siano conferme ufficiali del fatto che A star is born sia ispirato ad una storia vera, la genealogia della storia di Ally e Jackson è estremamente affascinante e stratificata, le cui radici affondano nell’epoca del muto, quando la grandiosa RKO faceva sognare il pubblico con i primi, grandissimi musical.

Partiamo dall’ultimo remake, per cui Lady Gaga ha inoltre vinto l’Oscar alla miglior canzone (Shallow): il film di Bradley Cooper si basa direttamente sul musical A star is born (1976) con Barbra Streisand e Kriss Kristofferson, rispettivamente nei ruoli di Esther, talentuosa cantante scoperta dal collega John, ormai sul viale del tramonto a causa di una dipendenza da alcool e droghe.

La sceneggiatura aggiorna la narrazione di A Star Is Born allo spirito di metà anni ’70 con grande abilità. La relazione Streisand-Kristofferson ritrae delicatamente un’alleanza libertaria senza prediche, quasi come un dato di fatto che richiede pochi problemi di ego. Particolarmente impressionante è una scena in cui i due litigano quasi violentemente e poi fanno pace culminando nella passione.

La Streisand nei panni di Esther Hoffman mostra al suo amante alcolizzato che è diventata proprio quello che lui voleva, una persona forte e consapevole del proprio sé. Eppure anche lei è una vittima della sua passione per lui; questo adattamento è, dopo tutto, una vera e propria storia d’amore moderna.

Questa versione segue in realtà l’adattamento del 1954 diretto da George Cukor, nonché secondo film più famoso di Judy Garland, che recita a fianco di James Mason nel ruolo di Norman Maine. In questo caso, Esther è una cantante il cui destino si incrocia con quello di Norman, attore in declino. Troviamo qui un James Mason di classe, ma il cui contrasto tra brillantezza artistica e condizione miserabile in cui riversa vengono esaltati dal technicolor e dalla magia del cinemascope e in cui la stella Judy Garland esplode grazie a una vocalità che scava nelle viscere, per alimentare il sogno di diventare una stella dei musical. Siamo davanti a una declinazione più edulcorata della trama, che addolcisce la tragedia, pur non sminuendone la portata.

Ma la versione originale di questo dramma struggente risale addirittura al 1937, anno di uscita di E’ nata una stella di William A. Wellman con Janet Gaynor e Fredric March protagonisti. I due interpretano Esther Blodgett, una ragazza di paese che approda nella rutilante Hollywood per diventare un’attrice famosa, e Norman Maine, che si innamora di lei e diventerà il suo pigmalione, aiutandola nella scalata verso le majors.

Oltre alle riprese nei luoghi simbolo di Tinseltown come il Grauman’s Chinese Theatre e l‘Hollywood Bowl, il film del ’37 include anche riferimenti a vere star e allusioni poco velate a vari magnati dello studio, faccendieri e membri della stampa. La Gaynor, talentuosa anche nel mimare, ha una deliziosa sequenza in cui tenta di impressionare i dirigenti di Hollywood con le sue imitazioni di Greta Garbo, Mae West e Katharine Hepburn mentre lavora in un catering. Wellman incluse anche i camei di numerose star in declino, tra cui il primo marito di Mary Pickford, Owen Moore, e la stessa ex moglie di Wellman, la star del cinema muto Helene Chadwick, che alcuni ipotizzano sia stata d’ispirazione per alcune sequenze chiave del film.

Il film di Wellman si è ispirato direttamente alla pellicola A che prezzo Hollywood? Distribuita dalla RKO nel 1932, tant’è che questa era decisa a fare causa per plagio alla casa di distribuzione del film del 1937. La cosa più interessante è però che, all’epoca delle prime, grandi riflessioni cinematografiche su cosa significasse essere artista ad Hollywood (Viale del tramonto e Singing in the rain sarebbero usciti, rispettivamente, nel 1950 e 1952) si dice che siano stati la stella del cinema muto Colleen Moore e il marito alcolista John McCormick ad ispirare la storyline dei due protagonisti di A star is born.

In realtà, un’altra probabile influenza, molti hanno ipotizzato, sarebbe stata la vicenda di Barbara Stankwyck, attrice e ballerina hollywoodiana che nel 1928 convolò a nozze con la star del vaudeville Frank Fay, proprio mentre stava per raggiungere l’apice della sua carriera e, al contrario, quella del marito si stava disintegrando a causa dell’alcolismo.

A Star Is Born film

La storia, però, si infittisce ancora di più poiché Wellman stesso raccontò a suo figlio che la scena del discorso sul palco degli Academy riprende una vicenda accadutagli: difatti, quando Wings, altro film di Wellman, vinse l’Oscar al Miglior Film, il regista non fu invitato alla cerimonia:” «Mio padre mi disse che andò nel suo appartamento, si ubriacò e fece un discorso simile a quello del personaggio di Fredric March nel film, dicendo all’Academy dove potevano andare…» affermò.

Inoltre, sappiamo che Bradley Cooper ha modulato il Jackson Maine del suo A star is born sulla personalità dell’amico musicista Eddie Vedder e per ultimo, ma non meno importante, non possiamo non riconoscere nella Ally di Gaga lo specchio dell’inizio della sua carriera, da sognatrice talentuosa della Grande Mela che si esibiva di pub in pub per cercare di concretizzare le sue ambizioni, rielaborate in un ruolo che, non a caso, l’ha portata anche a vincere un Oscar.

Captain America: Brave New World, Danny Ramirez si è preparato al ruolo grazie a Top Gun: Maverick

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Danny Ramirez non è estraneo all’azione ad alta quota e al dramma intenso, avendo già lasciato il segno in Top Gun: Maverick e in The Falcon and the Winter Soldier della Marvel. Ora, Ramirez è pronto a riprendere il ruolo di Joaquin Torres, un ex membro dell’aeronautica americana che diventa Falcon, raccogliendo il testimone da Sam Wilson (Anthony Mackie) il quale, come sappiamo, a sua volta è impegnato a vestire i panni del nuovo Captain America in Captain America: Brave New World, sotto la direzione di Julius Onah.

Mentre Ramirez è in procinto di essere visto in Brave New World, ha parlato con Maggie Boccella di Collider della sua eccitazione per il ritorno nell’universo cinematografico Marvel e ha acclamato sia Onah che Mackie per le loro abilità di essere due capitani dell’universo cinematografico Marvel.

“Sì, sono entusiasta di farne parte e di lavorare con Julius Onah su questo e con il resto del team creativo con Anthony [Mackie]. Ogni volta che trascorri tempo con grandi creativi, penso che sia la cosa migliore che ti possa capitare”. 

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Alla domanda se il modo in cui si avvicina al personaggio di Joaquin Torres fosse diverso da The Falcon and the Winter Soldier, che, nonostante la serie Marvel ad alto budget, è stata girata per la televisione invece che per il grande schermo, Ramirez ha ammesso che l’approccio è rimasto lo stesso. Ramirez attribuisce alla sua esperienza in Top Gun: Maverick il merito di averlo preparato per le esigenze del MCU, sottolineando l’autenticità richiesta nell’interpretare ruoli fisicamente impegnativi.

“No, penso che l’importanza del personaggio mi sia stata spiegata molto presto, anche prima della serie, e quindi il percorso è emozionante”, ha ammesso. “Penso che non cambi nulla nella preparazione. Li ho girati entrambi… ho girato lo show dopo [Top Gun: Maverick], e quindi, penso che ci sia così tanto che Top Gun mi ha insegnato riguardo… ovviamente le acrobazie, la storia e il sangue, il sudore e le lacrime che lasci sul set e ciò che vedi nell’inquadratura.”

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

SONY Pictures Animation al lavoro su un film Rating R con Venom e Spider-Punk?

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Spider-Man: Un nuovo universo e Spider-Man: Accross the Spider-Verse sono stati successi sia critici che di pubblico, classificati tra i più grandi adattamenti dai fumetti mai realizzati. C’è molta eccitazione nel vedere come si concluderà la storia di Miles Morales in Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, ma cosa verrà dopo? CBM riporta alcune voci interessanti riguardo ai progetti della SONY per il franchise animato.

Sappiamo che sono in lavorazione programmi TV live-action Silk e Spider-Man Noir, mentre sono all’orizzonte anche film come Madame Web, Kraven the Hunter e Venom 3. Il mese scorso circolavano voci secondo cui la Sony Pictures Animation stava pianificando un nuovo film di Spider-Man con un Rating R.

È una mossa particolare da parte dello studio, soprattutto perché si tratterebbe di un’avventura animata; nei cinema, i film d’animazione sono tipicamente rivolti agli spettatori più giovani e nemmeno a Venom è stato concesso un R. Non abbiamo ulteriori dettagli oltre a questo e non è chiaro cosa significhi per altri report che volevano in sviluppo un film su Spider Punk. Potrebbe trattarsi dello stesso progetto?

Non è escluso che questa storia abbia luogo sulla Terra-138, ovviamente, con una nuova, folle interpretazione di Venom nella realtà punk-rock. Venom del 2018 è stato criticato per l’assenza di Spider-Man dalla storia, e sebbene Venom: La Furia di Carnage sia stato un miglioramento, il franchise non ha ancora soddisfatto il pubblico. Un nuovo film animato di Venom potrebbe in qualche modo risolvere questo problema.

America Ferrera pronta per il debutto alla regia

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Fresca della sua prima nomination all’Oscar per Barbie, America Ferrera è pronta a fare il suo debutto alla regia. I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è in fase di sviluppo presso la Orion Pictures di Amazon MGM, con Ferrera alla guida. Deadline riporta che il film sarà basato sull’omonimo romanzo bestseller di Erika Sánchez.

Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2021, quando era sviluppato da Netflix; da allora il film è stato trasferito su Amazon, con Ferrera ancora legata al progetto per firmare la regia. Anche se questo sarà il suo primo lungometraggio, America Ferrera non è estranea alla sedia da regista; in precedenza ha diretto quattro episodi della sitcom della NBC Superstore e cinque episodi della serie Netflix Gentefied, di cui è stata anche produttrice esecutiva.

America Ferrera è “un po’ sotto shock” per le nomination agli Oscar 2024, nel bene e nel male

Pubblicato per la prima volta nel 2017, I Am Not Your Perfect Mexican Daughter è incentrato su Julia Reyes, un’aspirante scrittrice e figlia di una pecora nera di una famiglia di immigrati messicani a Chicago. Lavora all’ombra di sua sorella Olga, che è rimasta uccisa in un incidente prima che qualcosa potesse offuscare la sua perfezione. Tuttavia, quando Julia scopre che la breve vita di Olga potrebbe aver avuto un lato nascosto e oscuro, arruola la sua amica Lorena e il suo fidanzato Connor per scoprire la vera verità su sua sorella. Il progetto è in fase di sviluppo presso Orion Pictures, la vetrina della MGM per registi sotto-rappresentati provenienti da gruppi emarginati; non ha ancora fissato una data di uscita.

Clara Soccini: 10 cose che forse non sai sull’attrice e cantante

Sono bastati pochi anni a Clara Soccini per affermarsi come una delle cantanti del momento, grazie ad una voce che sa distinguersi e conquistare. In gara nell’edizione 2024 del Festival di Sanremo, la giovane è però divenuta estremamente popolare anche grazie alla serie Mare fuori, grazie alla quale si è cimentata anche come attrice. Considerando che la sua fama sembra dunque destinata a crescere, ecco allora 10 cose da sapere su Clara Soccini.

Clara Soccini e i suoi lavori da attrice

1. Ha recitato nella celebre serie Mare fuori. Il primo, e ad oggi unico, lavoro come attrice di Clara Soccini è quello per la popolare serie Rai Mare fuori. Qui interpreta Giulia, nota con il nome d’arte di Crazy J. Soccini è entrata a far parte della serie a partire dalla terza stagione, affermandosi come un personaggio particolarmente problematico e che spesso e volentieri assume un ruolo da antagonista, pur manifestando fragilità e sofferenze passate. Soccini ha poi ripreso il ruolo anche per la quarta stagione, tornando dunque a recitare accanto ai colleghi Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Lucrezia Guidone, Matteo Paolillo e Artem.

Clara Soccini in Mare fuori

2. Le è stato chiesto di scrivere due canzoni per la serie. Dopo aver avviato la propria carriera musicale partecipando al brano Io e te di Nicola Siciliano e successivamente pubblicando i suoi primi singoli Freak, Ammirerò e Bilico, alla cantante viene chiesto di scrivere due canzoni per la serie Mare fuori. Ha così dato vita a Ragazzi fuori e Origami all’alba, scritto insieme a Matteo Paolillo, attore della serie e autore del brano scelto come sigla. Origami all’alba ha poi ottenuto il disco di platino, conferendo ulteriore popolarità a Soccini.

3. Interpreta un personaggio con cui ha poco in comune. Oltre a chiederle di scrivere due canzoni per la serie, il regista Ivan Silvestrini le ha anche affidato il ruolo di Giulia, in arte Crazy J, una ragazza molto problematica nel comportamento che gode nel provocare caos e sofferenza. Soccini ha dichiarato che interpretare questo personaggio si è rivelato una vera sfida, in quanto caratterialmente molto lontano da lei. L’unica cosa che le accomuna è l’amore per la musica. Giulia, infatti, è nella serie una trapper.

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Clara Soccini e le sue canzoni, da Origami all’alba a Boulevard

4.  Oltre ai singoli poc’anzi citati, tra i suoi ultimi sinogli c’è Il tempo delle mele realizzato con il produttore Michele Canova. Nel 2023, dopo l’uscita del singolo Cicatrice, collabora invece con il rapper campano MV Killa con il brano Replay, ma anche con Mr. Rain con il brano Un milione di notti, il quale ha raggiunto quasi 10 milioni di streaming su Spotify. Particolarmente celebre è però il suo brano Boulevard, grazie al quale ha vinto l’edizione 2023 di Sanremo Giovani. Tra i suoi maggiori successi si riportano poi i già citati Ragazzi fuori e Origami all’alba.

5. Ha inciso il suo primo album. Con ormai qualche anno di attività musicale alle spalle, Soccini ha ora finalmente inciso il suo primo album, intitolato appunto Primo, all’interno del quale si ritrova anche il brano Ragazzi fuori. Disponibile dal 16 febbraio, l’album sarà poi accompagnato anche da un tour che toccherà importanti città come Padova, Milano, Firenze, Napoli, Roma e Bari.

Clara Soccini in gara al Festival di Sanremo 2024

6. È tra i Big del festival canoro. Dopo essere stata selezionata a Sanremo Giovani, dove è poi risultata vincitrice con il brano Boulevard, Soccini si è guadagnata un posto tra i Big del Festival di Sanremo 2024, dove si presenta con il brano Diamanti grezzi. Si tratta della seconda donna ad aver vinto Sanremo Giovani (la prima fu Arisa nel 2009 con il brano Sincerità).

Clara Soccini ha un fidanzato?

7. È fidanzata. La cantante e attrice è sino ad oggi stata molto attenta a non rivelare molto della propria vita privata, lasciandola fuori dai riflettori. Stando però ad alcuni “indizi” emersi, Soccini sarebbe fidanzata con Jacopo Neri, coetaneo che abita a Milano e con cui la giovane farebbe coppia fissa da novembre 2022. Non si sa molto di lui e la cantante e attrice fa appunto quanto necessario per mantere privato questo aspetto della sua vita.

Clara Soccini: chi sono i suoi genitori

8. Ha raccontato qualcosa dei suoi genitori. Durante un intervista a Vanity Fair, la cantante e attrice ha raccontato di essere figlia di un commerciante di antiquariato che ha lavorato a lungo nei mercati, mentre sua madre, Francesca, è una professoressa e insegna inglese al Liceo. La madre, in particolare, è sempre stata un forte punto di riferimento per Soccini, e che l’ha incoraggiata a trovare la propria strada nel mondo dello spettacolo.

Clara Soccini è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 264 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da cantante, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Clara Soccini: età e altezza dell’attrice

10. Clara Soccini è nata il 25 ottobre del 1999 a Varese, capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia. La cantante e attrice è alta complessivamente 1,73 metri.

Fonti: Instagram,

Il secondo miglior ospedale della galassia: il trailer della serie Prime Video

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Prime Video ha svelato oggi il trailer de Il secondo miglior ospedale della galassia, la serie di animazione sci-fi Original in arrivo in esclusiva dal 23 febbraio. Prodotta da Amazon MGM Studios, Il secondo miglior ospedale della galassia riflette con attenzione su tematiche poco approfondite come la salute mentale, la transidentità, le non monogamie etiche e le problematiche che si celano dietro le infezioni sessualmente trasmissibili.

Grande attenzione anche al cast: nella versione italiana della serie la voce dell’ambiziosa e amorevole Klak è quella di Marta Filippi; quella dellǝ chirurgǝ di successo Azel è di Vladimir Luxuria; ed è invece Ariete (Arianna Del Ghiaccio) che doppia lǝ insicurǝ tirocinante Ovu.

Il secondo miglior ospedale della galassia – il trailer

Il secondo miglior ospedale della galassia narra le vicende di personaggɜ trans* non binary ed è per questo che per la prima volta in Italia, grazie all’aiuto dellǝ consulente Isabella Borrelli, si è deciso di utilizzare la schwa (ǝ nella forma singolare, ɜ nella forma plurale) sia nella forma parlata che in quella scritta essendo la soluzione più diffusa tra le persone trans* non binarie, genderqueer e genderfluid per parlare del sé. Per massimizzare l’esperienza del pubblico e permettergli di familiarizzare meglio con questa formula, sono stati aggiunti dei sottotitoli “rafforzativi” in corrispondenza delle battute di dialogo che contengono le schwa.

Ambientato nell’anno 14002, Il secondo miglior ospedale della galassia racconta le vicende di Sleech e Klak – aliene, migliori amiche e chirurghe di fama intergalattica – mentre affrontano nello spazio la loro guerra contro i parassiti che si nutrono di ansia, loop temporali illegali e malattie sessualmente trasmissibili. Sleech e Klak decidono di affrontare questo caso straordinario mettendo a rischio la loro carriera e la loro stessa esistenza… anche se, considerando la loro triste vita personale, l’oblio potrebbe essere la soluzione migliore. La serie in 8 episodi debutterà su Prime Video dal 23 febbraio.

Ahsoka stagione 2: Hayden Christensen potrebbe tornare nella serie

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Il mese scorso un comunicato di Disney+ ha confermato la produzione del film The Mandalorian & Grogu e della seconda stagione di Ahsoka con Rosario Dawson pronta a entrare di nuovo nel costume e nel trucco della jedi.

La serie è stata poi annunciata ufficialmente con un concept art che anticipa la ricerca di Ahsoka Tano e Sabine Wren per scoprire cosa sta facendo Baylan Skoll su Peridea. Mentre l’immagine le mostra in piedi in cima alla statua degli Dei Mortis, l’ultima volta che abbiamo visto le eroine, il Fantasma della Forza di Anakin Skywalker vegliava su di loro.

In Ahsoka, Darth Vader si riunisce con la sua ex Padawan nel Mondo tra i mondi, un modo per permettere a Hayden Christensen di apparire come ologramma di Anakin nel tempo delle Guerre dei Cloni per una sessione di addestramento; quell’ultima anticipazione sembra la chiave per ciò che verrà dopo, in particolare per quanto riguarda i misteriosi Dei Mortis.

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Secondo un rumors dello scooper Daniel Richtman  Hayden Christensen tornerà effettivamente nella seconda stagione di Ahsoka. Ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.

Una teoria popolare online suggerisce che il motivo per cui non abbiamo mai visto il Fantasma della Forza di Anakin nella trilogia sequel è che è stato resuscitato su Peridea. Potrebbe sembrare assurdo, ma effettivamente pensare al potenziale spin-off di Vader nella protezione di un’altra galassia, potrebbe non essere un’idea completamente assurda, anche per la Lucasfilm.

La prima stagione di Ahsoka è interpretata da Rosario Dawson nel ruolo dell’ex Cavaliere Jedi, Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren, Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di Hera Syndulla, Eman Esfandi nel ruolo di Ezra Bridger, Lars Mikkelsen nel ruolo del Grand’Ammiraglio Thrawn, Ivanna Sakhno nel ruolo di Shin Hati, Ray Stevenson nel ruolo di Baylan Skoll, Wes Chatham nel ruolo del Capitano Enoch, Diana Lee Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth, David Tennant nel ruolo della voce di Huyang e altri ancora.

Ahsoka, che è disponibile su Disney+, vedeva Rosario Dawson nei panni del Jedi preferito dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal Grande Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta dell’Impero Galattico. Dawson ha portato Ahsoka Tano per la prima volta in live-action nella seconda stagione di The Mandalorian ed è apparso anche in The Book of Boba Fett.

Ahsoka è stata scritta e prodotta da Dave Filoni, noto per il suo lavoro sulle serie animate di Star Wars The Clone Wars e Rebels, molto amate dai fan. Ambientata nella stessa linea temporale di The Mandalorian, la prima stagione ruota attorno alla ricerca della Jedi titolare attraverso la galassia, mentre indaga su una minaccia emergente dopo la caduta dell’Impero.

Daredevil: Born Again, nuove foto dal set mostrano la sgargiante tuta di Matt Murdock e il costume di Bullseye

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Continuano ad arrivare nuove foto dal set di Daredevil: Born Again, che in questo mento vedono Charlie Cox impegnato in sequenze notturne in cui indossa un nuovo costume dai colori brillanti. Non si tratta dell’omaggio al suo look originario dei fumetti che abbiamo già visto in She-Hulk: Attorney at Lawné della classica tuta rosso scuro che invece fa mostra di sé nella serie Netflix. Questo Daredevil vestirà di rosso brillante!

Con Charlie Cox, sui set, è stato fotografato anche Wilson Bethel che mostra il costume di Benjamin PoindexterBullseye e conferma finalmente l’arrivo del personaggio nello show.

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Cosa sappiamo sulla serie Disney+

Daredevil: Born Again durerà 18 episodi e vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, che riprenderanno i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.

Lo scorso ottobre è stato reso noto che la serie stava subendo un “significativo reboot creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo.

Keanu Reeves su Lance Reddick: “Ha fatto amare John Wick al pubblico”

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Keanu Reeves ha accettato il Lance Reddick Legacy Award inaugurale al 51° Saturn Awards e ha parlato con la rivista People durante la cerimonia, in occasione della quale ha rivelato di aver scritto una volta una lettera all’attore, scomparso lo scorso marzo, in cui attribuiva a Reddick il merito di aver reso John Wick così popolare. I due attori hanno recitato insieme in tutti e quattro i film del franchise. Reddick è morto pochi giorni prima che John Wick: Capitolo 4 uscisse nelle sale a livello nazionale.

“Aveva una tale passione e un fuoco per la creatività, per il suo mestiere e per l’arte”, ha detto Reeves del defunto attore. “Ho avuto la possibilità di lavorare con lui su quattro film nel corso di otto anni. In quel periodo abbiamo avuto modo di conoscerci meglio. Aveva anche una tale grazia ed era divertente. Voglio dire, dal punto di vista dell’umorismo. Una volta gli ho detto… Beh, in realtà gli ho scritto una lettera e ho detto: ‘La gente ama John Wick perché Caronte ama John Wick'”, ha continuato Reeves. “Poiché quel personaggio amava John Wick, questo ha fatto sì che John Wick venisse accettato. E quando ho avuto modo di recitare con lui, c’è stato molto affetto.”

Reeves è il protagonista della serie d’azione John Wick, ma Reddick ha interpretato il ruolo chiave di supporto del personaggio di Caronte in tutti e quattro i film, è il concierge del Continental Hotel di New York ed è uno stretto alleato di John Wick. “I personaggi si volevano molto bene, e fuori dallo schermo, anche noi ce ne volevamo e ci siamo davvero divertiti a lavorare sui film di ‘John Wick’, sui nostri personaggi, a lavorare con Chad [Stahelski] e su quella serie”, ha concluso Reeves. “È un progetto irripetibile. Penso che lo sapesse. Lo sapevo. E ci è piaciuto tantissimo lavorarci insieme”.

Dopo la morte di Reddick lo scorso marzo, Reeves e il regista di John Wick: Capitolo 4, Chad Stahelski, hanno affermato che il film è “dedicato alla sua amorevole memoria”. Il film è attualmente nominato per un premio SAG per la migliore interpretazione di un ensemble di stuntman.

Squid Game 2: Netflix conferma l’ampliamento del cast

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Netflix non ha ancora rivelato molto su Squid Game 2, ma ha confermato un importante ampliamento del cast coreano. La seconda stagione vede Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Wi Ha-jun e Gong Yoo riprendere i loro ruoli di protagonisti e antagonisti sopravvissuti al sanguinoso gioco di eliminazione.

La nuova storia “seguirà Gi-hun mentre abbandona i suoi piani per andare negli Stati Uniti e inizia un inseguimento”, hanno dichiarato da Netflix. Le prime foto della seconda stagione mostravano il personaggio di Gi-hyun interpretato da Lee con i capelli tinti di rosso.

La società ha confermato che anche Hwang Dong-hyuk, che è diventato il primo asiatico a vincere ai Primetime Emmy per la regia di una serie drammatica, sarà confermato come regista, sceneggiatore e produttore e che la produzione avverrà tramite Firstman Studio.

I nuovi membri del cast includono Yim Si-wan (“L’avvocato”, “Dichiarazione di emergenza”), Kang Ha-neul (“Dongju: Il ritratto di un poeta”), Park Gyu-young (“Attacco alla stazione di servizio”), Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim (“Kim Ji-young: Born 1982”), Lee David (“The Terror Live”), Choi Seung-hyun, Roh Jae-won, Jo Yuri e Won Ji.

Per quanto riguarda la data di uscita della serie, lo streamer è rimasto esasperantemente vago: “Prima o poi nel 2024”, ha ribadito rivelando una vasta lista di nuovi film, serie e reality show coreani.

La serie Squid Game

Squid Game, racconta di un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

Squid Game è diventata rapidamente una delle serie più viste di Netflix in tutto il mondo. Ha ottenuto oltre 1,65 miliardi di ore di visione ed è stata vista da più di 142 milioni di famiglie nei primi 28 giorni. Oltre all’enorme audience, la serie ha ottenuto premi prestigiosi come il Gotham Awards’ Breakthrough Series, l’AFI Special Award e sei Primetime Emmy Awards.

Shannen Doherty risponde a Alyssa Milano: è stata lei la causa del suo licenziamento da Streghe

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Shannen Doherty, visibilmente commossa, ha pubblicamente commentato le dichiarazioni recenti di Alyssa Milano in merito al licenziamento di Doherty da Streghe. Durante un panel al quale ha presenziato insieme alle co-protagoniste di Streghe, Holly Marie Combs e Rose McGowan, al MegaCon Orlando, Doherty ha parlato delle dichiarazioni che ha fatto nel suo podcast “Let’s Be Clear”, in cui affermava che Alyssa Milano ha giocato un ruolo ruolo fondamentale nel suo licenziamento dalla serie.

“Holly e io non siamo state cattive nel podcast”, ha detto Doherty. “Abbiamo semplicemente detto la verità perché è quello che conta davvero. Ma volevamo provare a salvare voi, fan, da un dispiacere, per quanto umanamente possibile”.

Shannen Doherty: “Non si sta verificando alcun revisionismo”.

Doherty, che è in cura per un cancro al seno al 4° stadio, ha continuato: “A questo punto della mia vita con la mia diagnosi di salute – mi scuso se comincio a piangere – mentre lotto contro una malattia orribile ogni giorno della mia vita, è importante per me che la verità venga effettivamente detta per combattere la narrativa su me stessa che gli altri hanno portato avanti.” Doherty ha poi aggiunto: “Non si sta verificando alcun revisionismo”.

Shannen Doherty era un membro del cast originale di Streghe insieme a Milano e Combs, ma il suo personaggio, Prue, è stato ucciso dopo tre stagioni e sostituito da Paige di McGowan.

A dicembre, nel podcast “Let’s Be Clear” di Doherty, lei e Combs hanno rivelato che Doherty era stata licenziata a causa di un presunto ultimatum che la loro co-protagonista Milano aveva dato ai produttori. Secondo Combs, il produttore Jonathan Levin una volta le parlò di un ultimatum. “Ha detto ‘Siamo fondamentalmente in una posizione in cui è l’una o l’altra. Ci è stato detto [da Alyssa] che si tratta di [Shannen] o di lei, e Alyssa ha minacciato di farci causa per un ambiente di lavoro ostile,’” ha detto Combs, aggiungendo che Milano “ha costruito un caso per se stessa” utilizzando un mediatore per documentare ogni volta in cui si è sentita a disagio sul set.

Dal canto suo Alyssa Milano ha negato queste affermazioni sul licenziamento di Doherty in un panel separato al MegaCon del 2 febbraio, dicendo: “Sono molto triste che una serie che ha significato così tanto per così tante persone sia stata offuscata da una tossicità che è ancora presente a questo livello. Dopo tanto tempo, accade ancora. Sono triste che le persone non riescano a superarlo. E sono triste che non possiamo tutti semplicemente celebrare il successo di uno spettacolo che ha significato così tanto per tutti noi”.

Alyssa Milano ha poi usato Instagram per aggiungere che “non avevo il potere di far licenziare nessuno”. “È successo così tanto tempo fa che qualsiasi racconto di queste storie da parte di qualcuno è solo volontà di revisionismo storico”.

Matteo Paolillo: 10 cose che non sai sull’attore

Diviso tra recitazione e musica, Matteo Paolillo porta avanti queste due passioni con grande successo. Da un lato si sta distinguendo grazie alla serie Mare fuori, dall’altro ha invece inciso alcune canzoni divenute grandissimi successi. Insieme ai suoi colleghi della serie Rai, è ora uno dei giovani volti più ricercati del momento, con un futuro ricco di progetti.

Ecco 10 cose che non sai di Matteo Paolillo.

Matteo Paolillo: i suoi film e le serie TV

1. È noto per alcune serie televisive. Il debutto come attore in televisione per Paolillo è avvenuto nel 2016, quando ha recitato nell’episodio Cam-Mom, quattordicesimo della decima stagione di Don Matteo. Qui ha interpretato un personaggio di nome Riccardo Fazi, recitando accanto a Terence Hill. Ha poi recitato nei panni di Rocco in cinque episodi di Vivi e lascia vivere (2020), serie TV con Elena Sofia Ricci. Nello stesso 2020 assume poi il ruolo di Edoardo Conte nella serie Mare fuori, grazie alla quale guadagna ulteriore popolarità, recitando accanto ai colleghi Massimiliano Caiazzo, Nicolas Maupas, Serena Codato, Maria Esposito, Giacomo Giorgio, Artem e Valentina Romani. Ruolo che riprende poi anche nella quarta stagione, in uscita nel 2024.

2. Ha recitato anche per il cinema. Oltre alla televisione, Paolillo può vantare il debutto sul grande schermo, avvenuto grazie al film del 2020 Famosa, storia di Rocco, un ragazzo solitario quasi diciottenne che vuole trasferirsi nella Capitale per realizzare il suo sogno più grande: diventare un ballerino, ma la realtà che lo attende non è quella sperata e il suo sogno viene nuovamente messo alla prova. In tale film Paolillo interpreta Luigi Ghirlardi, compagno di classe di Rocco.

Matteo Paolillo in Mare fuori

3. Ha imparato molto dal suo personaggio. Parlando di Edoardo, il suo personaggio in Mare fuori, Paolillo ha dichiarato di essere molto diverso da lui come ragazzo e che proprio per questo ha potuto imparare molto. Con Edoardo, infatti, Paolillo ha avuto la possibilità di approfondire un personaggio lontano da sé, imparando ad esprimersi andando a cercare sempre qualcosa di nuovo da raccontare. L’attore ha inoltre dichiarato che con questo personaggio si è avvicinato a un certo tipo di sofferenza, quella di un ragazzo che sente di non avere scelta. Di suo, invece, ha portato in Edoardo la passione per la poesia.

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4. Si sente pronto a dire addio al personaggio. L’attore è presente anche nella quarta stagione di Mare fuori ma ha recentemente dichiarato che si sente pronto a dire addio al suo personaggio. Proprio come avvenuto per Valentina Romani e Giacomo Giorgio, anche Paolillo potrebbe dunque lasciare presto la serie, desideroso di fare nuove esperienze in ambito musicale e recitativo. Non è detto però che la quarta sarà la sua ultima stagione, ma il termine della storia di Edoardo potrebbe non essere lontano.

Matteo Paolillo in Don Matteo

5. È stato il protagonista di una puntata. Come anticipato, nel 2016 Paolillo ha avuto modo di recitare in un episodio della fiction Don Matteo e di questo è stato il protagonista. Interpreta infatti un ragazzo che viene aggredito e ritrovato in fin di vita in un sottopasso. I carabinieri tenteranno allora di scoprire la sua storia per risalire a chi ha tentato di ucciderlo. L’episodio ha dunque segnato l’esordio dell’attore in televisione, garantendogli una buona popolarità a partire dalla quale ha costruito poi la sua carriera.

Matteo Paolillo e le sue canzoni

6. È lui che canta il brano sigla di Mare fuori. Parallelamente alla carriera come attore, Paolillo porta avanti anche l’altra sua grande passione, la musica. Ad oggi ha infatti pubblicato due album: Edo, del 2021, e Come te, nel 2023. In quest’ultimo è contenuto il brano Origami all’alba, divenuto uno dei suoi più popolari. Paolillo è però noto per aver anche cantato il brano ‘O Mar For, utilizzato come sigla ufficiale della serie Mare fuori. Insignito del prestigioso Disco d’oro grazie ai numeri raggiunti con vendite e stream, il brano è stato scritto da Paolillo durante la preparazione del suo personaggio.

Matteo Paolillo a Sanremo

7. Non esclude una futura partecipazione al festival. Durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2024, Paolillo sarà presente sul palco dell’Ariston insieme ai suoi colleghi di Mare fuori per presentare la nuova stagione della serie. L’attore e cantante, tuttavia, non ha nascosto di aspirare a partecipare un giorno come cantante in gara. Data la sua crescente popolarità, è dunque lecito aspettarsi che davvero Paolillo possa un giorno far parte dei Big del festival, cosa che gli permetterebbe di lanciare ulteriormente la sua carriera da cantante.

Matteo-Paolillo-canzoni

Matteo Paolillo, Alessia Fenderico e Ludovica Coscione: l’attore ha una fidanzata o è single?

8. È fidanzato. Stando alle news a riguardo, Matteo Paolillo è stato fidanzato con Alessia Fenderico, giovane napoletana 28enne, amica di Maria Esposito, interprete di Rosa Ricci nella serie tv Mare fuori. I due sarebbero stati una coppia per circa due anni ma di recente da alcuni “indizi” emersi sui social network sembra che i due abbiano interrotto il loro rapporto. L’attore ha poi confermato la cosa, dunque ad oggi Paolillo è tornato single. A lungo si era parlato di una sua possibile relazione con la collega Ludovica Coscione, ma tra i due sembrerebbe esserci solo amicizia.

Matteo Paolillo è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 1.4 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato circa un centinaio di post, tutti relativi alle sue attività come attore o cantante. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Matteo Paolillo: età e altezza

10. Matteo Paolillo è nato a Salerno, Campania, il 6 ottobre del 1995. L’attore e cantante è alto complessivamente 1,73 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, VanityFair

Maria Esposito: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovane Maria Esposito ha all’attivo solamente la partecipazione alla fiction Rai Mare fuori, ma questa le è bastata per diventare un’assoluta celebrità tra i più giovani. Distintasi per la sua grinta e la presenza scenica, l’attrici è oggi tra le più apprezzate della fiction e della sua generazioni di interpreti, con un promettente futuro davanti a lei nel mondo della recitazione.

Ecco 10 cose che non sai di Maria Esposito.

Maria Esposito attrice di serie TV e film

1. È celebre per la serie Mare fuori. Comparsa come guest star negli episodi 11 e 12 della seconda stagione di Mare fuori, l’attrice è poi divenuta parte del gruppo di protagonisti a partire dalla terza stagione. Qui ha potuto recitare accanto a Massimiliano Caiazzo, Nicolas Maupas, Serena Codato e Giacomo Giorgio. L’attrice ha ripreso poi il ruolo anche per la quarta stagione. Per quanto riguarda il cinema, il debutto sul grande schermo deve per la Esposito ancora compiersi, ma certamente non tarderà a presentarsi l’occasione.

Maria Esposito in Mare fuori

2. Non voleva sostenere il provino. L’attrice ha raccontato che nel 2021, poco prima di sostenere il provino per il ruolo di Rosa Ricci in Mare fuori, non aveva mai visto la serie e per di più non era interessata a presentarsi per il ruolo. Questo perché non si riteneva brava abbastanza. È stato il suo insegnante di recitazione, Biagio Manna, a convincerla a partecipare. Da quel momento sono poi seguiti altri quattro provini, dai quali è emersa come la miglior candidata, ottenendo dunque il ruolo.

3. Ha improvvisato molto. Parlando del lavoro sul set, l’attrice ha raccontato di essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla possibilità e libertà offerta agli attori di improvvisare. “Per esempio, la battuta che è diventata virale Sta facc’ e cess l’ho improvvisata io. – ha raccontato l’attrice – Dovevo fare una scena da vera napoletana e il copione non funzionava. L’ho fatto tutto di pancia.”

Maria Esposito Mare fuori 4

 

4. Ha realmente pianto in una scena di Mare fuori 4. Le riprese della quarta stagione sembra non siano stati semplici per l’attrice, trovatasi ad interpretare Rosa in un periodo difficili mentre ne viveva uno altrettanto complicato lei fuori dal set. Esposito ha dunque rivelato di aver riscontrato molto in comune con il proprio personaggio, condividendo la sua sofferenza. L’attrice ha inoltre rivelato che nel terzo episodio, le lacrime che le si vede versare non sono finte bensì vere.

Maria Esposito e i suoi tatuaggi

5. I tatuaggi di Rosa sono i veri tatuaggi dell’attrice. Uno dei tratti distintivi di Rosa Ricci sono i tanti tatuaggi che sfoggia sul proprio corpo. Questi, come rivelato dall’attrice, non solo applicati con del trucco bensì sono i suoi effettivi tatuaggi. “ne ho tantissimi. – ha dichiarato l’attrice – Una rosa blu perché mi sento una persona rara. Il dito che zittisce la bocca significa: non mi interessa quello che pensi di me. Odio e amore perché io sono così: amo tantissimo ma odio anche tanto“.

Maria Esposito, la famiglia e la sorella

6. Ha regalato una crocera ai suoi genitori. L’attrice vanta un rapporto molto forte con i propri genitori, che l’hanno sempre sostenuta nel suo desiderio di intraprendere una carriera come attrice. Per ripagarli, la Esposito ha raccontato di aver regalato loro, con i primi guadagni, una crociera estiva. Molto stretto è anche il rapporto con la sorella Martina. Questa non lavora però nel mondo dello spettacolo, ma di professione fa l’estetista, e ha aperto una pagina Instagram dedicata proprio ai suoi lavori denominata marty.mery.nails.

Maria Esposito: il suo fidanzato è Antonio Orefice?

7. È fidanzata, ma non con un attore di Mare fuori. Come noto, Maria Esposito e Antonio Orefice sono stati la prima coppia accertata nata sul set di Mare Fuori. L’attrice, come noto, non è solita condividere molto della propria vita privata, ma sembra che la sua relazione con Orefice sia ora terminata. Si vocifera però di un nuovo amore, quello il con Tiktoker di professione illusionista, Gennaro Lillo. Ad oggi pero i due hanno continuato a dimostrarsi molto riservati e pertanto non si hanno particolari dettagli sulla loro relazione.

Mare Fuori 4 recensione

 

Maria Esposito e il suo libro autobiografico

8. Si è raccontata in un libro. Tramite il proprio profilo Instagram l’attrice ha annunciato l’uscita per Mondadori del proprio libro autobiografico a partire dal 27 febbraio. “Ho deciso di raccontarvi di me, – scrive Esposito nel post – di riportare su carta tutta quella che è la storia della mia vita, le mie emozioni, le mie ansie, le mie paure. Tramite la mia storia sento il bisogno di farvi percepire il sogno che sto vivendo, l’emozione che ancora oggi mi esplode dentro. Spero vi possa far capire che bisogna sempre lottare per un obiettivo, la luce prima o poi arriva per tutti, basta crederci“.

Maria Esposito è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 1,2 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Maria Esposito: età e altezza dell’attrice

10. Maria Esposito è nata il 10 novembre del 2003 a Napoli. L’attrice è alta complessivamente 1,68 metri.

Fonti: Instagram, IMDb, Variety

Jurassic World: nel 2025 il nuovo film, ecco chi potrebbe dirigerlo

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Il regista di Bullet Train, David Leitch, è in trattative per dirigere Jurassic World 4, il nuovo capitolo della saga di Jurassic World. La Universal ha annunciato che Jurassic World 4 dovrebbe arrivare al cinema il 2 luglio 2025.

David Koepp, lo sceneggiatore originale di Jurassic Park e Il Mondo Perduto: Jurassic Park, scriverà la sceneggiatura del film, che vedrà la partecipazione di Steven Spielberg nel ruolo di produttore esecutivo attraverso la sua Amblin Entertainment. Frank Marshall e Patrick Crowley produrranno e David Leitch e Kelly McCormick parteciperanno alla produzione con la 87North.

Un nuovo Jurassic World in arrivo

Jurassic World 4 segnerà l’inizio di una story line nuova rispetto ai precedenti Jurassic World, e infatti non è chiaro che le star protagoniste di entrambe le serie, quella originale e quella moderna, Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Sam Neill, Laura Dern o Jeff Goldblum, parteciperanno al progetto.

La Bussola – Il collezionista di Stelle di Andrea Soldani, il trailer

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Arriva al cinema il 12, il 13 e il 14 febbraio come evento speciale, distribuito da Adler Entertainment, il film documentario La Bussola – Il collezionista di Stelle di Andrea Soldani, presentato in anteprima assoluta alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Prodotto da Lux Vide – società del gruppo Fremantle – con Rai Cinema, La Bussola – il collezionista di Stelle ripercorre la storia del celebre locale La Bussola, in Versilia, fondato e diretto da Sergio Bernardini che ha saputo fare del suo music club una meta centrale del panorama musicale italiano e internazionale.

Gli anni della Versilia ruggente sono stati un periodo irripetibile, magico, al quale hanno contribuito in tanti. Un uomo però in particolare ha segnato quel periodo in cui la gioia di vivere e il boom economico spingevano a divertirsi e a guardare al futuro con fiducia. È Sergio Bernardini, un sognatore che con il suo intuito ha creato il firmamento della musica italiana ed è anche grazie al figlio Mario Bernardini che questo documentario ha preso vita.

Mina, Adriano Celentano, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Lucio Battisti, Renato Carosone, Luigi Tenco sono solo alcuni degli artisti nati sul palco de La Bussola, un palco calcato tra gli anni ’60 e gli anni ‘80 anche da personaggi come Vittorio Gassmann, Gigi Proietti, Walter Chiari, Paolo Villaggio, Alighiero Noschese, Renzo Arbore e grandi star internazionali del calibro di Louis Armstrong, Marlene Dietrich, Duke Ellington, Shirley Bassey, Chet Baker, Liza Minnelli…

La Bussola – Il collezionista di Stelle è il film documentario che racconta, attraverso repertori e interviste esclusive, il locale più importante della storia della musica italiana e l’uomo che, con il suo spirito imprenditoriale, rivoluzionò il jet-set del Bel Paese.

L’ultima discesa: la vera storia dietro al film

Sono frequenti in quel di Hollywood i film dedicati a storie vere incentrate sulla sopravvivenza estrema, in cui i protagonisti sono costretti a fare cose inimmaginabili pur di poter tornare a casa e sopravvivere alle intemperie e agli incidenti. Film come Tredici vite, 127 ore, Infinite Storm, The Impossible o il più recente La società della neve sono solo alcuni esempi di tale filone. A questo appartiene anche L’ultima discesa, il film del 2017 diretto da Scott Waugh, già regista di lungometraggi adrenalinici come Need for Speed, Project X-Traction e I mercen4ri – Expendables. A differenza di questi tre titoli, però, con L’ultima discesa Waugh si è cimentato nel portare sul grande schermo una dolorosa storia vera.

Dolorosa non solo per ciò che il protagonista vive fisicamente sulla propria pelle, ma anche per quello che avviene dentro di lui a livello psicologico. Il film è infatti costruito per rappresentare la montagna e i suoi pericoli come quegli ostacoli apparentemente impossibili da superare, ma che grazie alla tenacia umana possono essere sconfitti, superando dunque i propri demoni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di L’ultima discesa

Protagonista del film è Eric LeMarque, un ex giocatore di hockey professionista, dopo aver causato un incidente automobilistico fugge sulle montagne in cerca di adrenalina facendo dello snowboard. Dovendo fare i conti con una dipendenza da metanfetamine e una vita che gli sta sfuggendo di mano, Eric decide di prendersi un giorno per staccare, ignorando i numerosi avvertimenti sull’imminente arrivo di una tempesta. Quando questa si presenta davvero, LeMarque si allontana dalla pista perdendo l’orientamento. Nessuno sa che si è perso, nessuno sa dove si trova. È completamente solo. Per cercare di sopravvivere, dovrà allora ricorrere ad alcuni stratagemmi, nella speranza che i soccorsi possano individuarlo al più presto.

Ad interpretare Eric LeMarque vi è l’attore Josh Hartnett, noto per i film Slevin – Patto criminale, Black Dahlia, Oppenheimer e la serie Penny Dreadful. Nel ruolo di sua madre Susan, che accorgendosi della scomparsa del figlio allerterà i soccorsi, vi è invece la premio Oscar Mira Sorvino. Nonostante interpretino madre e figlio, tra i due attori vi sono solo 11 anni di differenza. Recitano poi nel film anche gli attori Sarah Dumont nel ruolo di Sarah, Nathan Stevens in quelli di Seth e Jason Cottle in quelli di David LeMarque. L’attore Kale Culley interpreta invece il giovane Eric LaMarque nei flashback del proprio passato che il protagonista ha nel corso della vicenda.

L'ultima discesa trama

La vera storia dietro a L’ultima discesa

Come anticipato, il film narra la vera storia dell’ex giocatore di hockey Eric LeMarque, narrata nella sua autobiografia intitolata Crystal Clear, in riferimento all’uso di metanfetamine da cui Eric era dipendente. LeMarque cominciò a praticare l’hockey sin da giovanissimo, arrivando a giocare per la Nothern Michigan University nelle stagioni dal 1986 al 1990. Nel 1990 entrò a far parte di Briancon in Ligue Magnus, firmando poi per i Greensboro Monarchs nella ECHL e terminando la sua carriera da giocatore con gli Arkansas Glaciercats nel 1999. Pur essendo stato selezionato nel 1987 durante il Draft della National Hockey League dai Boston Bruins all’8º giro in 224ª posizione, non è mai arrivato a giocare in una partita NHL.

Non riuscendo a sfondare nel mondo dell’hockey, LeMarque si trasferì di nuovo negli Stati Uniti, comprando casa a Los Angeles e diventando uno dei tanti allenatori che popolavano la scena sportiva della California. Ebbe a quel punto inizio un momento molto difficile della sua vita, che lo vide cedere alle tentazioni delle droghe. L’evento che gli ha poi cambiato la vita ha inizio il 6 febbraio 2004, quando LeMarque parte da solo per praticare un po’ di snowboard fuori pista, perdendosi però così nella Sierra Nevada a oltre 3.500 metri d’altitudine. Armato di abiti ridotti al minimo, un cellulare in disuso, qualche gomma da masticare, un pacchetto di fiammiferi bagnati, un lettore MP3 e un sacchetto di metanfetamine, LeMarque doveva combattere la sua vita.

Fece tutto il possibile per sopravvivere: mangiò corteccia d’albero e aghi di pino; ha bevuto la sua stessa urina; ha mangiato propri pezzi di carne che si stavano staccando a causa del congelamento; scavò trincee nella neve per cercare di nascondersi dal freddo e dai lupi; si è infilato del fogliame nei vestiti come ulteriore strato isolante, anche se ciò gli ha causato diversi graffi. Ha persino gettato ciò che restava della sua scorta di metanfetamina per utilizzare la busta di plastica come contenitore per sciogliere la neve in acqua consumabile. Per più di una settimana, LeMarque ha dovuto dunque non solo sconfiggere il freddo, ma anche i propri demoni e le proprie dipendenze.

Alla fine, l’ottavo giorno – venerdì 13 febbraio – la salvezza, sotto forma di un elicottero sceso dall’alto, si è manifestata, salvando un LeMarque ormai sull’orlo della morte. Nonostante gli sforzi dei medici, gli furono però amputate entrambe le gambe sotto le ginocchia a causa di gravi geloni. Ciò non ha impedito a LeMarque di sfruttare appieno la sua seconda vita. Da allora non ha più fatto uso di droghe, è diventato un oratore motivazionale e un autore pubblicato, un padre orgoglioso e un marito amorevole, continuando a trasmettere al prossimo il proprio amore per l’hockey e quanto appreso in quell’avventura estrema che gli è quasi costata la vita.

L'ultima discesa cast Josh Hartnett

Come va a finire il film L’ultima discesa?

Proprio come avvenuto nella realtà, sul finire di L’ultima discesa le ferite alle gambe che Eric si è procurato vanno in gangrena. Il suo corpo sta ormai congelando e non sembrano esserci più speranze. Proprio quando inizia a pensare così, però, Eric si rende conto dell’arrivo dei soccorsi. La sua unica chance di farsi localizzare, tuttavia, è arrampicarsi su una parete innevata alta 1300 metri. Un’impresa difficilissima per il corpo estremamente mal messo, che Eri riesce però a compiere. Arrivato in cima, riesce dunque a far captare il segnale della sua posizione, così da farsi localizzare dai soccorsi che riescono a quel punto a recuperarlo. Eric perderà poi le gambe, ormai irrecuperabili, ma sopravvivrà, sposandosi e diventando un allenatore di hockey.

Il trailer di L’ultima discesa e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’ultima discesa grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVInfinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 5 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

The Bikeriders: trailer del film con Austin Butler e Tom Hardy

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La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale italiano di The Bikeriders, interpretato da Austin Butler, Jodie Comer, Tom Hardy, Michael Shannon e Norman Reedus, racconta la storia di un club di motociclisti del Midwest, i Vandals, e le vite dei suoi membri.

Nell’arco di dieci anni il club, da luogo di ritrovo per gli outsider locali si trasforma in una gang losca e pericolosa che influenza e minaccia lo stile di vita unico del gruppo originario.

Il matrimonio del mio migliore amico: tutte le curiosità sul film con Julia Roberts

Nel corso degli anni Novanta l’attrice Julia Roberts si è affermata come un’icona delle commedie romantiche grazie a titoli come Pretty Woman, Notting Hill e Se scappi ti sposo. Un altro fortunato titolo di questo genere è Il matrimonio del mio migliore amico, diretto nel 1997 dal regista P. J. Hogan, già autore di una commedia sul matrimonio quale Le nozze di Muriel e in seguito del popolare I Love Shopping. Anche questa nuova pellicola con protagonista la Roberts si è affermata come un grande successo, con un incasso di circa 300 milioni a livello globale. Il merito è anche di una storia animata da personaggi a cui ci si affeziona subito e da colpi di scena particolarmente divertenti.

Rispetto alle altre commedie “simili” interpretate dalla Roberts, Il matrimonio del mio migliore amico si distingue però il suo collocarla in una posizione quasi da antagonista, disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla sua colonna sonora e alla scena finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il matrimonio del mio migliore amico

Protagonista del film è Julianne Potter, la cui vita viene improvvisamente stravolta da una chiamata del suo storico amico Michael O’Neal. I due, un tempo amanti, avevano stretto un patto: se al compimento dei ventotto anni entrambi fossero stati ancora single, si sarebbero sposati. Ma Michael ha una novità: si è innamorato di Kimberly Wallace ed ha intenzione di sposarla al più presto. È a quel punto che Julianne si rende conto di amare ancora l’amico, ed è decisa a sabotare la nuova arrivata pur di riaverlo. L’occasione le si presenta quando Kimberly le chiede di farle da damigella d’onore. Julianne farà di tutto per mettere in ridicolo la rivale, ma imparerà presto un’amara lezione.

Il matrimonio del mio migliore amico cast Julia Roberts Cameron Diaz

Il cast di Il matrimonio del mio migliore amico e la colonna sonora

Ad interpretare Julianne Potter vi è l’attrice Julia Roberts, subentrata a Sarah Jessica Parker impossibilitata a recitare nel film per via delle riprese della serie Sex and the City. L’attrice ha poi suggerito alla produzione di scegliere l’attore Dermot Mulroney nel ruolo di Michael O’Neal e l’attrice Cameron Diaz in quello di Kimberly Wallace, ruolo per il quale era stata considerata anche l’attrice Drew Barrymore. Recitano poi nel film Rupert Everett nel ruolo di George Downes, Philip Bosco in quello di Walter Wallace e M. Emmet Walsh in quello di Joe O’Neal. Completano il cast Susan Sullivan nel ruolo di Isabelle Wallace e Paul Giamatti in quello di Richard.

Per quanto riguarda la colonna sonora del film, questa comprende diverse cover di note canzoni, come “You Don’t Know Me” eseguita da Jann Arden, “The Way You Look Tonight” eseguita da Tony Bennett e “I Say a Little Prayer” eseguita dall’intero cast di Il matrimonio del mio migliore amico. Proprio quest’ultima canzone, tuttavia, più nota all’interno del film per la reinterpretazione che ne dà la cantante Diana King. Il brano ha poi fortemente caratterizzato il film, divenendo poi una hit della Billboard Top 100. Per quanto riguarda le musiche originali, queste sono state composte da James Newton Howard, il quale è poi stato candidato agli Oscar per la Miglior colonna sonora.

La scena finale di Il matrimonio del mio migliore amico

Nel finale del film, dopo aver fatto fuggire Kimberly dall’altare avendo baciato Michael, Julianne capisce i propri errori e rintraccia la sposa, in lacrime e furiosa con lei. Julianne, tuttavia, si scusa e spiega a Kimberly che Michael non ha affatto contraccambiato il bacio che si sono dati, perché non l’ama. Julianne conclude dunque dicendole che accetta la decisione di Michael. Le due donne, dunque, si riconciliano con un abbraccio e le nozze possono finalmente avere luogo. Dopo la cerimonia, Julianne “autorizza” Michael a ballare la loro canzone speciale con la sua sposa fino a quando la coppia non ne avrà una propria. A quel punto, i due si augurano il meglio e sono pronti ad andare avanti con le loro vite, anche se separatamente.

Il trailer di Il matrimonio del mio migliore amico e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire di Il matrimonio del mio migliore amico grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Outlander: Blood of My Blood: la serie prequel annuncia il cast e l’inizio delle riprese

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La serie prequel di Outlander di Starz ha annunciato i quattro ruoli principali. Inoltre, Starz ha annunciato che è in corso la produzione in Scozia della serie di 10 episodi, intitolata ufficialmente Outlander: Blood of My Blood.

Harriet Slater (“Pennyworth”, “Belgravia: The Next Chapter”), Jamie Roy (“Condor’s Nest”, “Flowers and Honey”), Hermione Corfield (“The Road Dance”, “We Hunt Together”) e Jeremy Irvine (“War Horse”, “Mamma Mia! Here We Go Again”) sono stati scritturati per la serie.

La serie Outlander: Blood of My Blood esaminerà le vite dei genitori di Jamie, Ellen MacKenzie (Slater) e Brian Fraser (Roy), e la storia delle origini dei genitori di Claire, Julia Moriston (Corfield) e Henry Beauchamp (Irvine). Secondo la descrizione ufficiale, “la serie sarà incentrata su queste due storie d’amore parallele ambientate in due periodi temporali diversi, con i genitori di Jamie nelle Highlands scozzesi all’inizio del XVIII secolo e i genitori di Claire nell’Inghilterra della prima guerra mondiale”.

Siamo entusiasti di raccontare le storie di queste due coppie“, ha dichiarato Matthew B. Roberts, showrunner, produttore esecutivo e scrittore di Outlander e Outlander: Blood of My Blood. “Le origini delle loro relazioni esplorano temi universali che trascendono le epoche e non vediamo l’ora che i fan scoprano e si innamorino di questi personaggi e delle loro storie d’amore come hanno fatto con Claire e Jamie”.

Outlander: Blood of My Blood è stato formalmente autorizzato da Starz nel gennaio 2023, mentre Variety ha riportato in esclusiva che la serie era in lavorazione nel febbraio 2022. Al momento del via libera, era stato annunciato che “Outlander” si sarebbe concluso con l’ottava stagione. La produzione degli ultimi 10 episodi della serie madre inizierà a breve, mentre gli ultimi otto episodi della stagione 7 andranno in onda quest’estate.

Roberts produce Outlander: Blood of My Blood insieme a Ronald D. Moore e Maril Davis, che hanno sviluppato Outlander per la televisione, sotto la loro insegna Tall Ship Productions. Anche la Story Mining & Supply Company sarà produttrice esecutiva, mentre l’autrice di Outlander Diana Gabaldon sarà un produttore consulente. Lo studio è Sony Pictures Television.

La serie televisiva Outlander ha debuttato su Starz nel 2014. Rimane uno degli show più popolari della rete anche a questo punto della sua corsa. La stagione 7 è composta da 16 episodi in totale, poiché la stagione 6 è stata interrotta a causa della pandemia COVID-19.