Home Blog Pagina 463

Love and Death, la recensione della serie con Elizabeth Olsen

Love and Death, la recensione della serie con Elizabeth Olsen

Dopo il successo di The Undoing sempre per HBO, la coppia formata dallo sceneggiatore David E. Kelley e da Nicole Kidman (qui in veste di produttore esecutivo) torna a collaborare con una miniserie che possiede molti punti di contatto con lo show appena citato. Come il precedente Love and Death esplora ancora una volta le pieghe oscure e sanguinose di un tessuto sociale soltanto in apparenza stabile e armonico. In realtà il germe che conduce alla disfatta dello stesso nasce proprio dall’istituzione primaria della civiltà come lo conosciamo, ovvero la famiglia. Ispirata da una storia vera, la miniserie racconta infatti la storia di Candy Montgomery, moglie e madre che nel Texas del 1980 assassinò barbaramente la moglie dell’uomo con cui aveva avuto una relazione clandestina.

Rispetto a The Undoing possiamo notare fin dal primo episodio una definizione molto più precisa di ambientazione e personaggi. Dove infatti la regista del precedente show Susanne Bier aveva prediletto la forza della messa in scena badando meno alla sua veridicità, nel caso di Love and Death la regista Lesli Linka Glatter procede in direzione esplicitamente opposta.

Love and Death, la trama

La piccola e coesa comunità che volge da teatro della vicenda viene tratteggiata con minuzia di particolari, al fine di trovare quell’omogeneità di visione necessaria per rendere ancor più credibili i fatti narrati. Anche la progressione narrativa di Love and Death evita quasi programmaticamente di arrivare al cuore del dramma prediligendo al contrario un tono che spesso scivola nella commedia di costume. D’altronde l’assurdità della vicenda, dei suoi sviluppi e della conclusione si prestano perfettamente a un gioco di specchi che consente alla regista e al cast di lavorare sulle pieghe grottesche della miniserie con indubbia efficacia. Quello che alla fine colpisce maggiormente di Love & Death è la pacata, serafica compostezza con cui sia la comunità che gli stessi protagonisti vivono il crimine atroce commesso da Candy Montgomery.

La Glatter si concentra talmente sul voler evitare gli eccessi del melodramma che talvolta forse pecca in senso opposto, non dotando ovvero lo sviluppo narrativo della forza emotiva necessaria per dargli la spinta finale. Le puntate dello show infatti arrivano a intrigare lo spettatore, a irretirlo con il tono ondivago e leggermente folle della messa in scena, ma mai del tutto a soggiogarne mente e cuore. Il che non è chiaramente l’intento dei creatori e della regia, e ancor meno del cast.

Love and Death
Foto : HBO Max

Elizabeth Olsen, convincente protagonista

Elizabeth Olsen nel ruolo della Montgomery offre infatti una prova molto convincente proprio perché straniante, respingente. Il suo giocare con i lati frivoli di questa figura femminile, i quali si accompagnano con una forza d’animo ottusa, bigotta ma inarrestabile, le consente di mettere in piedi scena dopo scena una performance notevole. Dopo gli anni passati dentro l’universo Marvel in un ruolo che sembrava averne definitivamente tarpato le ali artistiche, l’attrice sembra aver ritrovato una parte di quella forza propositiva che aveva dimostrato nel film che l’ha lanciata, ovvero il notevole La fuga di Martha di Sean Durkin. Accanto a lei il sempre efficace Jesse Plemons quando si tratta di dare spessore dolceamaro a fuori di uomini senza qualità, a cui si aggiungono altri caratteristi di sicuro affidamento come Elizabeth Marvel, Lily Rabe, Patrick Fugit e un Tom Pelphrey che sale in cattedra nelle ultime puntate. Sono questi interpreti il cuore pulsante di Love & Death, il motivo fondamentale per cui merita una visione attenta e incuriosita.

Ci sono prodotti televisivi a cui bisogna dare il tempo di “crescere”, di comporre il proprio mosaico a livello di narrazione e messa in scena per arrivare a produrre sul pubblico un effetto preciso e voluto. Love and Death si prende il suo tempo per farlo, forse anche un po’ troppo, ma è indubbio si tratti di un’operazione che non va assolutamente incontro al grande pubblico per ingraziarselo. Neppure vuole scuoterlo con eccessivi momenti ad effetto o figure in chiaroscuro. Al contrario questa miniserie preferisce insinuare con pazienza e lucidità un senso di disagio che a tratti arriva a farci sorridere a denti stretti. Una qualità che non dovrebbe mai essere sottovalutata.

Manodopera, trailer e poster del film di Alain Ughetto al cinema dal 31 agosto

0

Manodopera (Interdit Aux Chiens Et Aux Italiens), lungometraggio d’animazione scritto e diretto da Alain Ughetto vincitore di numerosi premi, fra cui Miglior Film di Animazione agli European Film Awards 2022 e Premio della Giuria al Festival International du Film d’Animation di Annecy 2022, presentato per la prima volta alla 75° edizione del Locarno Film Festival e scelto come film di chiusura del 40° Torino Film Festival, arriva nelle sale italiane il 31 agosto distribuito da Lucky Red. Una coproduzione internazionale – sostenuta, tra gli altri, da Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Eurimages – che testimonia una storia personale nel contesto dei grandi movimenti migratori dei primi del ‘900. L’animazione in stop-motion si muove sulle musiche originali del compositore, pianista, direttore d’orchestra e Premio Oscar Nicola Piovani.

Manodopera, la trama

Piemonte, inizi del ‘900. La speranza di una vita migliore spinge Luigi Ughetto e sua moglie Cesira a varcare le Alpi e a trasferirsi con tutta la famiglia in Francia. Il regista Alain Ughetto ripercorre la sua storia familiare in un dialogo immaginario con la nonna. L’animazione in stop-motion ripercorre la vita sofferta e romanzesca degli emigrati italiani mettendo in scena un racconto fresco e poetico.

Manodopera, il poster

Torino Film Festival 41: le prime anticipazioni

0
Torino Film Festival 41: le prime anticipazioni

Ad inaugurare il Torino Film Festival venerdì 24 novembre, nel segno del successo dell’edizione precedente, sarà una serata di apertura nella prestigiosa cornice della Reggia di Venaria trasmessa in diretta su Rai Radio 3 a partire dalle ore 19.00 nell’ambito del programma Hollywood Party. Una serata che unisce la vocazione pop del festival allo spirito di ricerca che da sempre contraddistingue la manifestazione, alla presenza di grandi ospiti del mondo del cinema e dello spettacolo.

Dopo l’inaugurazione, sabato 25 novembre sarà presentato il primo film Fuori Concorso del TFF, Un anno difficile, la nuova irresistibile commedia dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric Toledano, con Pio Marmaï, Jonathan Cohen e Noémie Merlant. Albert e Bruno, due simpatici imbroglioni sempre al verde, nel tentativo di scroccare un aperitivo si trovano coinvolti nelle attività di un gruppo di eco-attivisti. Tra inganni, maldestri sotterfugi e bislacche azioni di protesta, per i due amici sarà forse l’occasione di redimersi e rimettere ordine nelle proprie vite. Il film uscirà in Italia per I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

Madrina della 41ma edizione del TFF sarà Catrinel Marlon, attrice ed ex modella con un passato da atleta, nata in Romania e poi trasferitasi in Italia. Dopo i suoi ruoli nel mondo del cinema e delle serie tv, tra cui Tutti per uno – Uno per tutti di Giovanni Veronesi, La Gomera di Corneliu Porombou e Loro chi? di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, Cartinel Marlon è recentemente passata dietro la macchina con Girasoli, film d’esordio ispirato ad una storia vera che ha toccato da vicino la regista e i suoi familiari, scritto dalla stessa Marlon con Francesca Nozzolillo e Heidrun Schleef e interpretato tra gli altri da Gaia Girace e Monica Guerritore.

Tra gli appuntamenti del 41° Torino Film Festival ci sarà anche una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, in occasione del novantesimo anno dalla nascita, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Un omaggio ad un maestro che nella sua cinematografia ha fatto coesistere popolarità e ricerca, come da sempre fa il Torino Film Festival.

La retrospettiva, curata da Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano sarà accompagnata da un convegno e da un volume edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale curato da Matteo Pollone e Caterina Taricano.

Assassinio a Venezia, trailer e poster del film di e con Kenneth Branagh

0

La 20th Century Studios ha diffuso il trailer e il poster di Assassinio a Venezia, il nuovo film diretto e interpretato da Kenneth Branagh nonché suo terzo lungometraggio dedicato al detective Hercule Poirot dopo Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. Questo inquietante nuovo thriller soprannaturale è ora basato sul romanzo “Hallowe’en Party” di Agatha Christie ha una data d’uscita nelle sale attualmente fissata al il 15 settembre 2023.

Per quanto riguarda la trama, Assassinio a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa accadere.

Il film, come già riportato, è diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del candidato all’Oscar Michael Green (Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy Hofflund, Ridley Scott e Simon Kinberg, con Louise Killin, James Prichard e Mark Gordon come produttori esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen (Rosaline), Camille Cottin (Call My Agent), Jamie Dornan (Belfast), Tina Fey (30 Rock), Jude Hill (Belfast), Ali Khan (6 Underground), Emma Laird (Mayor of Kingstown), Kelly Reilly (Yellowstone), Riccardo Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once).

Aquaman e il Regno Perduto: via il cameo di Ben Affleck dal film

0
Aquaman e il Regno Perduto: via il cameo di Ben Affleck dal film

Nonostante il terremoto che ha scosso le stanze della Warner Bros, sembra che Aquaman e il regno perduto sia sopravvissuto allo scossone e che uscirà comunque a fine di quest’anno, non senza una o due modifiche significative per far rientrare il film dentro a un nuovo canone.

Secondo un nuovo rapporto di THR uno dei cambiamenti più recenti al film diretto da James Wan è stato quello di annullare completamente la partecipazione del Batman di Ben Affleck al film.

L’Hollywood Reporter rivela che, secondo le fonti, sono in corso dei cambiamenti in Aquaman e il regno perduto – che ha appena terminato il suo enorme terzo round di riprese – perché il film deve riflettere lo stato in continua evoluzione dell’Universo DC. Nel caso di Batman, sia Affleck che Michael Keaton hanno preso parte e ad un certo punto hanno filmato delle scene. Inizialmente, l’ex capo della DC Films Walter Hamada voleva che il Batman di Keaton fosse una presenza di tipo Nick Fury nel franchise, che transitava tra i film, diventando una sorta di mentore per altri supereroi, ma l’idea è stata poi definitivamente bocciata quando lo studio ha annullato Batgirl.

Dopo che The Flash non è riuscito a incassare bene al botteghino globale anche con più Uomini Pipistrello al suo interno, sembra che l’ordine del giorno sia rendere Aquaman e il Regno Perduto completamente privo di Batman. Le fonti spiegano che il motivo alla base di questa decisione è che i nuovi capi della DC James Gunn e Peter Safran vogliono evitare di presentare un universo condiviso prima che prenda completamente forma, che è stato uno dei più grandi errori che il DC Extended Universe ha commesso in passato. Le fonti hanno anche riferito che c’è una maggiore tendenza a rendere il film con Jason Momoa il più autonomo possibile, in modo da tagliare qualsiasi riferimento a un universo condiviso che ormai non esiste più in quella forma.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori.

Rheingold gratis al cinema a Roma e Milano con Frankie hi-nrg mc grazie a Cinefilos.it

0

In occasione dell’uscita in sala di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del 2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente al film. Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da I Wonder Pictures.

Di seguito gli orari e i cinema di Roma e Milano che partecipano all’evento durante il quale il film verrà introdotto da Frankie hi-nrg mc.

MILANO ARIANTEO FABBRICA DEL VAPORE Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Milano MI

27-lug

21,15

ROMA CINEMA BARBERINI P.za Barberini, 24/26, 00187 Roma RM

28-lug

21.30

Prenota QUI il tuo invito omaggio: anteprimeluglio.it

Per prenotare il tuo invito gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino ad esaurimento posti.

Rheingold, la trama

Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto come Xatar (Emilio Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti. Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in particolare per il rap.

La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…

Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar (“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di formazione e heist comedy, tra Romanzo Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.

Rheingold, il trailer

Il Mistero del Profumo Verde, recensione del film di Nicolas Pariser

Nicolas Pariser torna al cinema con il suo terzo lungometraggio, Il Mistero del Profumo Verde (Le parfum vert), dopo Le grand jeu (vincitore del Prix Louis-Delluc per la migliore opera prima) e Alice et le maire, che ha vinto il Label Europa Cinémas alla Quinzaine des Réalisateurs e il César per la migliore attrice per Anaïs Demoustier.

Passato ancora una volta per la Quinzaine des Réalisateurs del 2022, il film è un omaggio talmente ispirato al mondo dei fumetti di Hergé da sembrare un adattamento. Ma non è nulla di tutto ciò, poiché questa commedia spionistica ha avuto origine direttamente dalla mente del regista, incrociando come vettori ispiratori gli albi di Tintin e i film di Hitchcock.

Il Mistero del Profumo Verde, la trama: intrigo internazionale

Dopo la morte (per avvelenamento) di un attore nel bel mezzo di una rappresentazione teatrale della Comédie-Française, l’attore Martin Rémi (Lacoste) – che ha sentito le ultime parole del morto – viene seguito e rapito da mafiosi che lo portano in un maniero isolato a Rambouillet. Qui incontra un misterioso criminale che si perde a parlare di una apparente e rinnovata politicizzazione della gioventù, prima di liberarlo definitivamente nelle prime ore del mattino dopo avergli somministrato un tranquillante. Una volta tornato a Parigi, completamente confuso rispetto a ciò che gli è accaduto nelle ultime ore, si reca in una libreria specializzata in fumetti, avendo dedotto che il suo rapitore deve essere un collezionista.

È lì che incontra Claire Cahan (Kiberlain), un’autrice di fumetti in piena crisi familiare, che decide di accompagnarlo nella sua ricerca di risposte per sfuggire alle proprie preoccupazioni. Ricercato dalla polizia e involontariamente coinvolto in un’operazione internazionale, ma determinato a trovare Hartz (il suo rapitore, capo dell’organizzazione Le Parfum Vert), Martin si reca a Bruxelles con la sua nuova complice. Senza comprendere realmente i dettagli di questa vasta macchinazione, i due vengono infine catturati dai servizi segreti francesi, in questo continuo inseguimento tra gatto e topo.

Tra dolce follia e (troppa) seriosità

Fortemente influenzato dai primi fumetti di Hergé e dalla fase inglese del cinema di Alfred Hitchcock, con Il Mistero del Profumo Verde il regista ha voluto recuperare lo spirito di questi due mondi, ancorandoli però al XXI secolo, attraverso una cornice da commedia poliziesca e spionistica. La sceneggiatura, scritta da lui stesso, è ricca di originalità e mistero: un enigmatico omicidio alla Comédie-Française dà inizio a una caccia all’uomo internazionale, da Bruxelles a Budapest.

Il Mistero del Profumo Verde è indubbiamente un film affascinante, anche se non riesce a convincere del tutto. Manca un vero equilibrio tra cinema d’autore referenziale e narrazione efficace, obiettivo raggiunto da Truffaut con Finalmente domenica! e da Pascal Thomas con Due per un delitto, due modelli di commedia poliziesca francese basati su una coppia di dilettanti che conduce le indagini. Nicolas Pariser immerge inizialmente lo spettatore in un’adorabile e dolce follia, dove le risate e la meraviglia sono potenzialmente ad ogni angolo. Ma l’iperterrita intenzione di rendere ogni svolta di trama seriosa, ostacola purtroppo quella che aveva tutte le carte in regola per essere una commedia brillante.

Il Mistero del Profumo Verde (2023)

Investigatori agli antipodi

La piacevole energia trasmessa dal duo di investigatori formato da Vincent Lacoste/ Sandrine Kiberlain, che abbraccia pienamente i codici del genere, è sicuramente uno degli aspetti più appaganti del film. Purtroppo, man mano che la storia si dipana e il regista si allontana dal suo incipit stravagante, il ritmo inizia ad ingannarci e a disperdere la nostra attenzione, complice una trama traballante che non riesce a decidere tra la sottotrama sull’antisemitismo in Europa, il thriller spionistico e la commedia sentimentale.

Sia da soli che in coppia, le loro silhouette e le loro voci – spesso avvolte dal fascino di dialoghi deliziosi – sono ideali per rappresentare questi due personaggi fuori dal mondo. Lo spettatore si affeziona a loro fin dall’inizio e li seguono man mano che procedono nell’indagine e scoprono la grave cospirazione che minaccia il mondo, tratteggiando un racconto che diventa principalmente un giallo, con una frase in codice che potrebbe essere la chiave per risolverlo.

Il “profumo verde” in questione è un misterioso strumento informatico che non è altro che un MacGuffin, un pretesto per organizzare un lungo inseguimento in cui i nostri due protagonisti giocano al gatto e al topo con i loro inseguitori. Ma, poiché sia Martin che Claire non hanno nulla da perdere, diventano ben presto i cacciatori piuttosto che le prede, con un’ingenua incompetenza che diverte molto e che sminuisce volutamente la posta in gioco: una svolta interessantissima, forse la vera chiave che avrebbe svoltato il film, qualora avesse deciso di proseguire sulla strada della commedia quasi surreale.

Barbie vs Oppenheimer: 10 coppie di film molto diversi tra loro usciti lo stesso giorno

Il pubblico ha accolto con grande la data di uscita condivisa di Barbie e Oppenheimer, creando poster e magliette celebrando il crossover tra due film di genere molto diverso. Questo accade oltreoceano perché in Italia si dovrà aspettare ancora un altro mese per l’uscita del film di Christopher Nolan.

Questo evento non è il solo: nel corso degli anni sono stati proiettati altri film nello stesso giorno, di generi molto diversi tra loro, che sono stati una ottima campagna di marketing per gli studi cinematografici concorrenti per attirare un pubblico diverso.

Non solo Barbie vs Oppenheimer: Blade Runner e La cosa

Blade RunnerBlade Runner e La Cosa si affrontarono il 25 giugno 1982, quando entrambi i film uscirono al botteghino estivo. Oggi gli appassionati di fantascienza considerano entrambi i film come dei classici, ma nel 1982 nessuno dei due ebbe risultati particolarmente positivi dal punto di vista finanziario.

Blade Runner incassò oltre 41 milioni di dollari in tutto il mondo, poco più del doppio dei 19 milioni di dollari incassati da La cosa, risultando il vincitore dei due film al botteghino. In seguito, il regista Ridley Scott realizzò una versione del film che modificava alcuni aspetti della versione teatrale di Blade Runner, di cui Scott era probabilmente più soddisfatto rispetto al film che il pubblico vide nel 1982.

Batman e Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi

Tesoro mi si sono ristretti i ragazziBatman e Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi uscirono il 23 giugno 1989. Il Batman di Tim Burton ebbe indubbiamente più successo: il film guadagnò 40 milioni di dollari nel primo fine settimana, ripagando il budget di 35 milioni di dollari e non solo. Il vigilante col mantello raggiunse i 411 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre il secondo ne guadagnò solo 222 milioni.

È difficile trovare una concorrenza più agguerrita di uno dei personaggi dei fumetti più popolari di tutti i tempi, soprattutto se il Batman di Tim Burton è ancora oggi valido sotto molti aspetti. Burton era anche reduce dal successo di Beetlejuice, uscito un anno prima nel 1988, che senza dubbio ha contribuito a spingere le vendite di Batman.

Jumanji e Heat

JumanjiJumanji e Heat sono usciti il 15 dicembre 1995. Entrambi i film hanno visto la partecipazione di attori di fama, con Robert Williams protagonista di Jumanji e Robert De Niro e Al Pacino protagonisti di Heat. Tuttavia, Jumanji vinse quel particolare weekend, incassando 262 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre Heat ne incassò 87 milioni.

Come Barbie e Oppenheimer, i due film sono molto diversi: uno è un’avventura fantasy, l’altro un dramma poliziesco. Heat avrebbe compiuto un’impresa incredibile se avesse battuto Jumanji al botteghino, dal momento che i film vietati ai minori non tendono a fare altrettanto bene dal punto di vista finanziario rispetto ai film vietati ai minori come Jumanji.

Ghostbusters e Gremlins

GremlinsÈ stata una battaglia al botteghino tra fantasmi e gremlins, quando i due film sono usciti l’8 giugno 1984. Fortunatamente per Ghostbusters, sembra che nessuno abbia dato da mangiare a Gremlins dopo la mezzanotte, dato che il primo ha incassato più di 296 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre il secondo ne ha guadagnati solo 153 milioni.

Vedere questi due film come doppio spettacolo sarebbe stato emozionante per qualsiasi fan dell’horror, ma la scelta di quale vedere per primo è stata abbastanza difficile da rendere i loro weekend di apertura una competizione molto più serrata. Gremlins ha incassato 12,5 milioni di dollari nel suo weekend di apertura, mentre Ghostbusters ha vinto solo per poco, guadagnando 13,5 milioni di dollari.

Balle spaziali e Full Metal Jacket

Balle spazialiBalle spaziali e Full Metal Jacket sono usciti il 26 giugno 1987. In pieno spirito Barbie vs Oppenheimer, i due film non potrebbero essere più diversi: Balle spaziali è una parodia di Guerre stellari, mentre Full Metal Jacket è un dramma bellico che si svolge durante la guerra del Vietnam. Sebbene nessuno dei due film abbia avuto un grande successo, Full Metal Jacket ha incassato 46 milioni di dollari in tutto il mondo, battendo Balle spaziali, che ha guadagnato solo 38 milioni di dollari.

La reputazione di Stanley Kubrick e il suo seguito di culto per i suoi film precedenti, come 2001: Odissea nello spazio, Shining e Arancia meccanica, potrebbero aver contribuito a far sì che Full Metal Jacket avesse più successo di Balle spaziali al botteghino.

Toy Story e Casino

CasinoToy Story e Casino sono usciti il 22 novembre 1995. Mentre il film di Martin Scorsese Casino segnava il ritorno del regista al mondo dei mafiosi nel suo tipico stile drammatico, purtroppo non c’era concorrenza. Toy Story ha guadagnato 29 milioni di dollari nel suo weekend di apertura, più del doppio dei 9 milioni di dollari incassati da Casino, mentre Buzz Lightyear volava verso l’infinito e oltre con un incasso mondiale di 394 milioni di dollari.

Casino non fu affatto un fallimento finanziario, incassando oltre 116 milioni di dollari, ma la concorrenza era troppo forte. Ancora oggi, sebbene l’animazione di Toy Story possa essere superata, si tratta di un classico della Pixar che ha creato un intero franchise.

Django Unchained e Les Misérables

Django UnchainedDjango Unchained e Les Misérables sono usciti il 25 dicembre 2012. Potendo scegliere tra le due uscite del giorno di Natale, il pubblico ha ritenuto che Django Unchained fosse il modo migliore per trascorrere le feste. Django Unchained ha incassato 30 milioni di dollari all’esordio, mentre Les Misérables non è stato molto lontano, incassando 27 milioni di dollari.

Tuttavia, i due film rappresentano una situazione unica in cui il film che ha guadagnato di più all’esordio non ha ottenuto l’incasso mondiale più alto durante l’intera programmazione nelle sale. Django Unchained ha incassato 425 milioni di dollari in tutto il mondo, battuto dai 442 milioni di dollari di Les Misérables.

The Matrix e 10 cose che odio di te 

10 cose che odio di teMatrix e 10 cose che odio di te sono usciti il 31 marzo 1999 e anche questa battaglia vede scontrarsi due film di genere molto diverso come Barbie e Oppenheimer. In una battaglia tra commedia romantica e azione, Neo è stato davvero The One, poiché Matrix ha guadagnato più di otto volte quello che ha guadagnato 10 cose che odio di te. Matrix ha incassato 467 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre 10 cose che odio di te ne ha guadagnati solo 53 milioni.

I due film sono paragonabili solo per la data di uscita comune: sotto ogni altro aspetto, Matrix è stato il chiaro vincitore del successo al botteghino. Il film è diventato un classico del genere, con coreografie di combattimento così buone che alcuni sostengono che Matrix Resurrections del 2021 abbia scene d’azione peggiori della trilogia originale di Matrix.

Elf e Love Actually

ElfElf e Love Actually sono usciti il 3 novembre 2003. I film hanno offerto un’ampia varietà di intrattenimento natalizio, dalla commedia di Will Ferrell nei panni dell’elfo Buddy al romanticismo e al dramma di Love Actually. Elf ha avuto un weekend di apertura maggiore, incassando 32 milioni di dollari, mentre Love Actually ha guadagnato poco meno di 7 milioni di dollari.

Love Actually ha incassato un totale di 247 milioni di dollari in tutto il mondo, mentre Elf ha guadagnato solo 227 milioni di dollari. Gli incassi internazionali hanno portato Love Actually al successo, rappresentando più della metà dei suoi incassi totali.

Prima di Barbie: Il cavaliere oscuro e Mamma Mia!

Mamma Mia!Il Cavaliere Oscuro e Mamma Mia! sono usciti il 18 luglio 2008. Questo binomio dimostra che Christopher Nolan ha già combattuto la battaglia tra Barbie e Oppenheimer, e 15 anni fa Nolan è stato il vincitore. Il Cavaliere Oscuro ha guadagnato oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo, anche se Mamma Mia! ha comunque ottenuto il suo successo finanziario incassando 694 milioni di dollari.

Nel 2008, Nolan ha avuto il vantaggio di distribuire un film con una proprietà intellettuale consolidata, un vantaggio che Greta Gerwig ha ora nel weekend di apertura di Barbie e Oppenheimer. Come in questa battaglia del 2008, però, Hollywood potrebbe scoprire che entrambi i film ottengono comunque successo nei rispettivi mercati, soprattutto con il numero di doppi film che il pubblico ha in programma, senza dover scegliere tra due grandi registi.

City of Crime: trama, cast e curiosità sul film con Chadwick Boseman

L’attore Chadwick Boseman è meglio noto per il ruolo di T’Challa, alias Black Panther, all’interno del Marvel Cinematic Universe. Nel corso della sua carriera, però, egli ha recitato anche in diversi altri film come Get on Up – La storia di James Brown, Ma Rainey’s Black Bottom e City of Crime (qui la recensione). Quest’ultimo, uscito nel 2019, è un puro thriller poliziesco ricco di tutti i migliori elementi del genere. Diretto da Brian Kirk (noto per aver diretto serie come I Tudors e Il Trono di Spade), il film vede Boseman nei panni di un detective pronto a tutto pur di fare giustizia.

Si tratta di una delle ultime interpretazioni del compianto attore, prematuramente scomparso nel 2020 dopo una lunga battaglia contro la malattia. Con questo cupo film, Boseman ha dimostrato doti drammatiche particolarmente valide, che lo confermano come un attore particolarmente capace e adatto ad ogni tipologia di ruolo. Gli sceneggiatori Adam Mervis e Matthew Michael Carnahan hanno raccontato di essersi ispirati ai principali film di questo genere per costruire il loro racconto, dando vita ad una forsennata caccia agli assassini resa ancor più coinvolgente interpretazione del protagonista.

Con il titolo originale di 21 Bridges, in riferimento agli accessi presenti per entrare a Manhattan, il film è dunque un’opera da non perdere, tanto per gli amanti del genere quanto per i fan di Boseman. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

City of Crime: la trama del film

Protagonista del film è il detective della polizia di New York Andre Davis, il quale viene convocato per dar vita ad una frenetica caccia all’uomo a Manhattan. Egli deve infatti porsi sulle tracce di una coppia di rapinatori ed ex veterani di guerra, Michael Trujillo e Ray Jackson, che hanno ucciso ben otto poliziotti durante una rapina. I due criminali avevano infatti deciso di attuare un furto di cocaina, ma l’impresa si era poi rivela più complicata del previsto e con l’arrivo degli agenti il fuoco è stato aperto senza pietà contro di questi. Per evitare che i due possano sfuggirgli e lasciare Manhattan, Davis fa una richiesta molto particolare.

Insieme al partner Frankie Burns e al capitano della polizia McKenna, egli decide di far chiudere tutti i 21 ponti della città, di fatto lasciandosenza di fuga i due killer. La frenetica caccia all’uomo, però, si dovrà necessariamente concludere in un’unica notte, poicbé alle 5 del mattino i ponti dovrano necessariamente essere riaperti. Prima che i due criminali riescano a fuggire con nuove identità, Davis e Burns dovranno dunque individuare i due killer, rendendosi però ben presto conto di come questi non siano che una parte di una più cospirazione più grande, la quale sembra ricadere proprio su di loro.

City of Crime cast

City of Crime: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il detective Andre Davis vi è l’attore Chadwick Boseman. L’attore è venuto a conoscenza del progetto durante una premier di Avengers: Infinity War. I due registi Anthony e Joe Russo gli proposero il film, ritenendolo perfetto per la parte. Boseman ne rimase da subito affascinato, decidendo anche di svolgere il ruolo di produttore per questo. Originariamente, Boseman aveva inoltre dato la propria disponibilità anche per realizzare un sequel, il quale lo avrebbe nuovamente visto come produttore e interprete. Il risultato poco soddisfacente al box office di City of Crime e la sua scomparsa hanno però cancellato ogni piano a riguardo.

Accanto a lui, nel ruolo dell’agente Frankie Burns vi è l’attrice Sienna Miller. Questa ha raccontato di come Boseman le abbia donato parte del suo salario per compensare alla disuguaglianza di compenso dato loro. L’attore premio Oscar J. K. Simmons è invece il capitano della polizia Matt McKenna. Sono poi presenti gli attori Taylor Kitsch nel ruolo del criminale Ray Jackson e Stephan James in quelli di Michael Trujillo. Quest’ultimo attore è meglio noto per aver interpretato Jesse Owens nel film Race. Completano poi il cast Keith David nei panni del capitano Spencer, Alexander Siddig in quelli di Adi e Victoria Cartagena nel ruolo del sergente Yolanda Bell.

City of Crime: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di City of Crime grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 19 luglio alle ore 23:40 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Alone: tutto quello che c’è da sapere sul film thriller

Alone: tutto quello che c’è da sapere sul film thriller

Uno dei più apprezzati thriller del 2020 è anche uno dei meno generalmente noti. Si tratta di Alone, film mai distribuito in Italia e passato in sordina per via della pandemia da Covid-19. Diretto da John Hyams, è questo un remake del film svedese Försvunnen (2011) diretto da Mattias Olsson (anche sceneggiatore di questa nuova versione statunitense) ed Henrik JP Åkesson. A rendere interessante Alone è il suo mescolare il minimalismo della sua storia ad una costruzione della tensione particolarmente solida. Il risultato è un film che con poco riesce ad incutere profonda tensione nello spettatore.

Il merito è però anche di una location selvaggia e oscura da cui possono emergere pericoli ad ogni momento. La maggior parte del film si svolge infatti in una foresta, luogo ideale per descrivere ulteriormente lo smarrimento vissuto dalla protagonista. Alone può infatti essere interpretato come il bisogno della protagonista di ritrovare la strada in seguito ad una profonda crisi personale. Nel corso di questa ricerca, deve imparare a fare i conti con la propria solitudine e il suo doversi salvare solamente grazie alle proprie forze. Tutto dunque mira a portare avanti questa tematica, in modo particolarmente ben congeniato.

Per tutti gli appassionati del genere, Alone è dunque un film da recuperare, che oltre a profondi brividi regala anche emozioni di fondo particolarmente valide. Attenzione però a non confonderlo con un altro film dallo stesso titolo uscito nello stesso anno, incentrato però su un’apocalisse zombie. Prima di intraprendere una visione del thriller, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Alone

Il film racconta la storia di Jessica, rimasta da poco vedova, che decide di lasciare la città di Portland e trasferirsi altrove nel disperato tentativo di far fronte al dolore dovuto alla sua perdita. Desiderosa d’iniziare una nuova vita, la giovane si mette dunque in macchina e inizia il suo viaggio, ma lungo i boschi del nord-ovest americano qualcosa interrompe il suo cammino: finisce infatti nel mirino di uno strano individuo, che inizia a seguire ogni suo spostamento. Dopo averlo incrociato più volte, Jessica, sempre più terrorizzata dall’ossessione che lo sconosciuto sembra nutrire nei suoi confronti, decide di rivolgersi alla polizia, ma ormai è troppo tardi.

Catturata e segregata in una capanna da quell’uomo misterioso, farà di tutto per scappare dalle grinfie del suo sequestratore. La fuga verso la libertà finirà però per condurla inevitabilmente nel cuore della natura selvaggia. Sola e spaventata, Jessica si trova a dover fare appello a tutta la sua forza e la sua astuzia per sopravvivere ai pericoli della foresta. Il tutto mentre il suo inseguitore, intenzionato a riappropriarsi a ogni costo della sua preda, si avvicina sempre di più. Per Jessica, sarà questo il momento in cui capirà di poter contare solo su sé stessa per andare avanti.

Alone-trama

Il cast di Alone

Ad interpretare Jessica, protagonista del film, vi è l’attrice Jules Willcox, già vista in piccoli ruoli nei film Under the Silver Lake e On the Rocks, ma anche nella serie Servant. Il set di Alone per lei si è però rivelato una vera e propria sfida, in quanto si è rotta un piede durante una delle prime scene d’azione del film. Per terminare le riprese è dunque stata necessaria la sua controfigura Michelle Damis. Altre scene, per cui era necessaria l’effettiva presenza della Willcox, sono invece state girate mesi dopo, in seguito alla sua completa guarigione.

L’attore Marc Menchaca, noto per essere apparso in serie TV quali Ozark, The Sinner e The Outsider, interpreta invece il rapitore. Per questo personaggio si decise che il suo modo di adescare le proprie vittime sarebbe stato simile a quello del vero serial killer Ted Bundy, ovvero fingere di aver bisogno di assistenza con l’auto in panne per attirare le sue prede. Nel film è poi presente l’attore Anthony Heald, celebre per aver interpretato il dr. Frederick Chilton nel film Il silenzio degli innocenti e Red Dragon. In Alone, egli interpreta un uomo di nome Robert che si offre di aiutare Jessica.

Il trailer di Alone e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Alone grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rai Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 19 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Mister Car e i templari: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

Mister Car e i templari (il cui titolo originale è Pan Samochodzik i Templariusze) è un recente lungometraggio polacco d’avventura diretto da Antoni Nykowski (Podroz, Zoe) con la sceneggiatura scritta dallo stesso Nykowski insieme a Bartosz Sztybor (Cyberpunk: Edgerunners, Semper Fidelis) e Zbigniew Nienacki (il cui libro ha ispirato in particolare il racconto del film). Arrivato direttamente su Netflix il 13 luglio 2023, in tutti i paesi in cui il servizio streaming è disponibile, il film è dunque il nuovo rappresentante di quella ricerca da parte dell’azienda di offrire spazio anche a contenuti provenienti da cinematografie altrimenti poco conosciute.

Con Mister Car e i templari si offre dunque un film davvero per tutti, grandi e piccoli, che sotto diversi punti di vista ricorda i film della saga di Indiana Jones, ricchi di avventura, elementi fantasy, tanto umorismo ma anche concrete minacce. Il film è inoltre costruito per essere il primo di una nuova serie basata sul personaggio protagonista e ci si può dunque aspettare ulteriori sequel in futuro. Considerando che il titolo è divenuto da subito uno dei più visti sulla piattaforma, alla luce di questo successo diventa sempre più probabile che Netflix possa autorizzare la realizzazione di ulteriori capitoli.

Per gli amanti dei film d’avventura, ed è in cerca di qualcosa di diverso dal classico film statunitense di questo genere, Mister Car e i templari è un’ottima alternativa, capace di offrire intrattenimento, risate e grande gusto per lo spettacolo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le modalità per trovarlo e vederlo su Netflix.

La trama di Mister Car e i templari

Protagonista del film è Tomasz, uno storico dell’arte chiamato dai suoi amici il signor Samochodzik. Egli deve il suo soprannome a un insolito veicolo ereditato dallo zio inventore. Questa vettura, seppur brutta, ha la capacità di correre a una velocità di 280 km orari e si rivela spesso utile nelle avventure in cui si caccia Tomasz. Proprio a bordo di questo veicolo, egli è ora diretto in Polonia, con l’obiettivo di indagare su una preziosa croce dei Templari, che secondo la leggenda potrebbe condurre a un immenso tesoro risalente addirittura ai tempi di Jacques de Molay, gran maestro dell’ordine cavalleresco in seguito condannato per eresia.

Egli non però è il solo sulle tracce della croce e dovrà infatti vedersela sia con una sua acerrima nemesi, lo spietato Adios, ma anche con altri individui che hanno interesse a mettere le mani su quelle presunte, immense, ricchezze. Tomasz, narcisista e abituato a lavorare da solo,  capirà che stavolta per riuscire nell’impresa dovrà collaborare con una bella giornalista, con la figlia di un suo collega ucciso in circostanze misteriose e con tre piccoli orfani reduci da un campo scout, cercando di arrivare per primo al tesoro. L’avventura è garantita.

Mister-Car-e-i-templari-film-netflix

Il cast di Mister Car e i templari

Mister Car e i templari vede un cast composto da attori polacchi, per questo poco noto al di fuori del loro paese d’origine. L’arrivo del film su Netflix è però l’occasione per conoscerli meglio. Ritroviamo dunque Mateusz Janicki (Marusarz. Tatrzanski orzel, Pensjonat nad rozlewiskiem) nella parte di Tomasz, mentre l’attrice Sandra Drzymalska (vista in Eo ma anche nel film italiano Sole) ricopre il ruolo di Anka. Maria Debska (Autumn Girl, Zabawa, zabawa) interpreta Karen, mentre Olgierd Blecharz (Jakos to bedzie, Zakochani po uszy) è Sokole Oko. Jacek Baler (I flagelli di Breslavia, Wataha) interpreta la nemesi del protagonista, Adios, mentre l’attrice Anna Dymna (Excentrycy) interpreta Lajma.

Il trailer di Mister Car e i templari e come vedere il film su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Mister Car e i templari unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 4° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb

La Ruota del Tempo: trailer della seconda stagione in arrivo su Prime Video

0

Dopo il poster Prime Video ha svelato il poster ufficiale della seconda stagione della serie Original La Ruota del Tempo, che sarà disponibile in esclusiva dal 1° settembre sulla piattaforma in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Questo trailer esclusivo mostra gli amati personaggi della serie alle prese con la minaccia mortale della crescente oscurità e fornisce un’anteprima su nuovi personaggi amati dai fan della saga letteraria, come Elayne Trakand, Aviendha e Lady Suroth. Nel trailer sono inclusi anche adrenaliniche battaglie e easter egg che contengono oltre due minuti di scene sinora inedite.

La seconda stagione de La Ruota del Tempo è basata sul secondo romanzo dell’epica saga letteraria di Robert Jordan intitolato La grande caccia, contiene elementi del terzo romanzo, Il drago rinato, ed è stata girata in Repubblica Ceca, Marocco e Italia. La serie è interpretata da Rosamund Pike (L’amore bugiardo – Gone GirlI Care a Lot) nel ruolo di Moiraine Damodred, Daniel Henney (Criminal Minds) come Lan Mandragoran, Zoë Robins (Power Rangers Ninja Steel) nei panni di Nynaeve al’Meara, Madeleine Madden (Dora e la città perduta) come Egwene al’Vere, Marcus Rutherford (Obey) nel ruolo di Perrin Aybara, Dónal Finn (SAS Rogue Heroes) nei panni di Mat Cauthon e Ceara Coveney (Il giovane Wallander) come Elayne Trakand.

Il lancio del trailer segna il ritorno dei #WOTWednesdays, che prevedono il rilascio settimanale di materiali e news dedicati alla seconda stagione della serie, fino al debutto il 1° settembre.  La Ruota del Tempo è basata sui romanzi best-seller di Robert Jordan ed è una delle serie fantasy più popolari e durature di tutti i tempi, con oltre 90 milioni di libri venduti. La seconda stagione sarà disponibile in esclusiva dal 1° settembre su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. La Ruota del Tempo è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese. La serie è co-prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios.

Al via il Fara Film Festival con Pupi Avati

0
Al via il Fara Film Festival con Pupi Avati

In uno dei borghi più belli del centro Italia si rinnova l’appuntamento annuale con il cinema sotto le stelle. A Fara in Sabina dal 20 al 23 luglio si svolgerà la quarta edizione del Fara Film Festival (www.farafilmfestival.com), concorso internazionale di cinema, arte e enogastronomia ideato da Riccardo Martini, prodotto da Martini Eventi in collaborazione con Alfiere Productions e diretto da Daniele Urciuolo con Cinzia Sanna, con il patrocinio del Comune di Fara in Sabina, della Provincia di Rieti e della Regione Lazio.

Ogni sera proiezioni in piazza Garibaldi con i protagonisti del cinema italiano. In apertura il 20 luglio ci sarà il film “Il figlio più piccolo” dove il regista Pupi Avati e l’attore Nicola Nocella – che per questo film nel 2010 ha vinto il Nastro d’argento come migliore attore esordiente – si ritroveranno dopo tredici anni.

Pupi Avati sarà protagonista anche nel pomeriggio alle 18.30 in piazza Duomo dell’evento “Il cinema incontra le istituzioni”, alla presenza della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella. Riccardo Martini, presidente Fara Film Festival; Roberta Cuneo, Presidente Della Provincia Di Rieti; Lorenza Lei, Responsabile Cinema per la Regione Lazio; Manuela Rinaldi, Assessore ai lavori pubblici, alle politiche di ricostruzione, alla viabilità e alle infrastrutture della Regione Lazio; Pasquale Ciacciarelli, Assessore urbanistica, politiche abitative, case popolari, politiche del mare della Regione Lazio; Anna Cinzia Bonfrisco, Europarlamentare. Modera Mario Benedetto, giornalista de “Il Tempo”.

Il 21 luglio invece sarà la volta di un sentito omaggio al compianto attore e regista Francesco Nuti, con la proiezione del film “Tutta colpa del paradiso”, dove sarà presente l’attrice protagonista Ornella Muti. Attesi anche Sergio Rubini per la proiezione del film “I Fratelli De Filippo” (22 luglio) e Asia Argento per il film “Incompresa” (23 luglio).

Tra gli ospiti annunciati anche Ilenia Pastorelli, Denise Capezza, Dario Bandiera, Giuseppe Pirozzi, Maurizio Rigatti, Elda Alvigni, Armando Pizzuti, Adamo Dionisi, Chiara Baschetti, Selene Caramazza, Roberto Oliveri, Giada Benedetti, Luce Cardinale, Antonella Salvucci, Susy Laude, Adelmo Togliani e tanti altri. Le serate, condotte da Renzo Di Falco e Claudia Tosoni, saranno arricchite di momenti musicali, visione di cortometraggi e spot fuori concorso.

Quartier generale sarà Palazzo Martini in via della Repubblica, che ospiterà masterclass, workshop e incontri istituzionali. Giovedì 20 luglio si partirà con il workshop di recitazione di Nicola Nocella alle 9.30. Venerdì 21 luglio il workshop del regista Maurizio Rigatti alle 9.30 e la masterclass di Ornella Muti alle 18.30. In programma sabato 22 luglio il workshop dell’attrice Elda Alvigni, seguito alle 18.30 dalla masterclass di Sergio Rubini. Nella giornata di domenica 23 luglio si parte con il workshop di Armando Pizzuti, si conclude alle 18.30 con la masterclass di Asia Argento. Ogni giorno dalle 16 alle 18 le proiezioni delle opere in gara. Le interviste saranno curate da Fabiola Dalla Chiara.

Il Festival dei cortometraggi, guidato da Ilenia Cavaliere, sarà diviso in tre sezioni: Italia, Mondo e Animazione, con un’attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Una Giuria di qualità – composta da Alessandro Bonifazi, produttore; Massimiliano Mechelli, compositore; Paola Sini, attrice e produttrice; Francesca Delise, sales; Aldo Iuliano regista; Giuseppe Marco Albano, regista e autore – e una Giuria popolare che decreteranno i vincitori del concorso.

Tra i riconoscimenti anche la menzione speciale per la tematica sociale, il Premio Speciale Fara Film Festival e il Premio Mujeres nel Cinema. Tra le novità per i ragazzi dei workshop con professionisti come il casting director Armando Pizzuti, l’attrice Elda Alvigini, il regista Maurizio Rigatti e l’attore Nicola Nocella e dei panel con le Istituzioni per parlare di cineturismo, ambiente e politiche sociali.

“Non vediamo l’ora di condividere con i residenti e i turisti che accorreranno a Fara in Sabina questa nuova edizione del festival, sempre più glamour e attraente, con ospiti d’eccezione come Ornella Muti, diva indiscussa nel cinema italiano, il maestro Pupi Avati, Sergio Rubini, Ilenia Pastorelli, con un focus anche sui giovani. Ospiteremo alcuni talenti tra i quali Giuseppe Pirozzi in arte Micciarella tra i protagonisti della serie di successo Rai Mare Fuori e un’attrice e regista talentuosa e anticonformista come Asia Argento. Non mancheranno le degustazioni e i momenti conviviali che hanno contraddistinto il festival in questi anni. Ringrazio il sindaco di Fara in Sabina Roberta Cuneo e la sua giunta per il sostegno istituzionale”, ha dichiarato Riccardo Martini.

“Sarà un festival formativo e promozionale – prosegue il direttore artistico Daniele Urciuolo – perché abbiamo introdotto workshop e masterclass con professionisti del settore come registi, casting director, acting coach, e in più ospiteremo dei giovani videomaker provenienti da varie regioni d’Italia che realizzeranno dei video ambientati nel territorio della Sabina”.

Il Fara Film Festival è realizzato grazie ai partner istituzionali Comune di Fara in Sabina, Provincia di Rieti e Regione Lazio e gli Sponsor Engineering 2K spa, In opera, Cogetras, MOVI.LOG., Car Camper, Farmacia Passo Corese, Kare, Edilcasa immobiliare, Consorzio Sabina DOP, Polimar srl, Sabina for Rome, Vita flex materassi, Casale Del Giglio, G.Edi.S. srl, Caseificio Seggiano e Giovanni Pietro Deroma. Il Festival è gemellato con Catania Film Fest, Milazzo Film Festival, Picentia short film festival, Parliamo di donne di Cantalupo in Sabina, Cineincontriamoci, E io ci sto – Il cinema sotto le stelle, Milano Acting Lab, Mujeres nel Cinema e Fiera Mondiale del Peperoncino – Rieti Cuore Piccante.

Ghosts 3 stagione: cast, dettagli della trama e tutto ciò che sappiamo finora

Sin dal suo debutto nell’ottobre 2021, Ghosts è stato un successo a sorpresa tra i telespettatori della CBS. Adattato dall’omonima commedia britannica, la serie tv ha recentemente completato due stagioni ed è stato rinnovato per una terza. La sit-com è rapidamente salita alla ribalta nelle sue prime due stagioni, diventando una delle nuove commedie più viste della CBS con una media di 7,76 milioni di persone per episodio. La seconda stagione dello show ha visto un aumento degli spettatori, con una media di oltre 9 milioni di spettatori ogni settimana sulla TV lineare e oltre 11 milioni su tutte le piattaforme, secondo CBS.

Probabilmente possiamo aspettarci Ghosts andrà avanti fino a quando la sua controparte britannica molto popolare se i numeri di spettatori che la seguono rimarrà stabile. La prossima terza stagione dovrebbe portare una nuova dose di mistero nella famiglia Arondekar dopo il finale mozzafiato della seconda stagione. La coppia principale dello show Sam (interpretata da Rose McIver ) e Jay (interpretata da Utkarsh Ambudkar ) riescono a mantenere la Woodstone, tuttavia, nei nuovi episodi potrebbero perdere qualcuno della loro famiglia di fantasmi appena formata. Nel finale non viene rivelato agli spettatori chi sia e questa informazione giocherà probabilmente un ruolo importante nella trama della terza stagione.

Quindi, mentre aspettiamo che gli Arondekar tornino e si uniscano alla coppia e alle loro apparizioni di quartiere per portarci in un’altra avventura spettrale, ecco tutto ciò che devi sapere sul cast, sulla trama e su tutto ciò che è stato rivelato finora su Ghosts 3.

Quando esce la terza stagione di Ghosts?

Numerosi programmi TV e film sono stati colpiti dagli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso , che hanno causato ritardi e cancellazioni delle loro date di uscita. Anche la stagione 3 di Ghosts è stata influenzata dall’improvvisa pausa, e quindi non c’è ancora una data di uscita. La terza stagione di Ghosts era originariamente programmata per andare in onda il giovedì alle 20:30 ET/PT nel programma dell’autunno 2023, ma da allora la rete ha rivisto i propri piani.

Dove uscirà la terza stagione di Ghosts?

Come spettacolo della CBS, Ghosts va in onda sulla rete e trasmette in streaming su Paramount +, che è anche il luogo in cui puoi recuperare gli episodi precedenti dello spettacolo.

Chi sta realizzando Ghosts 3?

Basato sulla commedia televisiva britannica originale Ghosts, creata da Mathew Baynton , Simon Farnaby , Martha Howe-Douglas , Jim Howick , Laurence Rickard e Ben Willbond per la BBC, la versione americana con lo stesso nome è stata sviluppata da Joe Port e Joe Wiseman per CBS Studios. Insieme a Port e Wiseman e ai creatori originali, Martha Howe-Douglas , Alison CarpenterDebra Hayward , Alison Owen e Angie Stephenson sono i produttori esecutivi. Jeff Cardoni tornerà a comporre le melodie da solletico delle costole della serie comica inquietante. La terza stagione di Ghosts è stata sviluppata da Joe vs Joe e CBS Studios, in collaborazione con Monumental Television, Them There, Lionsgate Television e BBC Studios America.

Ghosts 3: la trama

La stagione 3 di Ghosts dovrebbe riprendere esattamente da dove si era interrotta la stagione 2. I fantasmi si ritrovano nei guai quando decidono di ritrovare la persona che ha ucciso Alberta circa cento anni fa. Tutti sono scioccati nello scoprire che non è stato altro che il figlio di Hetty, che ha ucciso Alberta per stare con il suo ragazzo. Tuttavia, le cose peggiorano ulteriormente quando Hetty ammette di conoscere la verità da sempre, e questo inasprisce la sua relazione con Alberta. I due riescono a riconciliarsi dopo un acceso dibattito e una successiva punizione, ma ben presto un nuovo problema scuote Woodstone.

Un nuovo erede, precedentemente sconosciuto agli Arondekar, arriva sul posto e afferma che la proprietà le appartiene. È supportata da una falsa prova del DNA fornita da Dan ( PJ Byrne), l’avvocato disonesto che rappresenta la tenuta della famiglia Woodstone. Tuttavia, Sam e Jay riescono a strappare il controllo della Woodstone dalle sue avide mani dopo aver scoperto la vera identità dell’erede autoproclamato e visto le bugie di Dan. Mentre la coppia tira un sospiro di sollievo dopo aver salvato il loro prezioso B&B, vede una luce splendente uscire dalla loro casa verso il cielo. È un’indicazione che uno dei fantasmi è passato dall’altra parte, cioè si è riconciliato con la propria colpa ed è stato in grado di passare all’aldilà. Tuttavia, non viene rivelato chi sia (Jay spera che sia Trevor) e il finale finisce proprio lì. L’identità di chi è morto e cosa gli è successo sarà una parte importante della trama di Ghosts 3.

Chi c’è nel cast della terza stagione di Ghosts?

Ad eccezione di un attore di cui non conosciamo ancora l’identità, la maggior parte del cast originale della seconda stagione di Ghosts tornerà. L’affascinante coppia Samantha e Jay Arondekar, interpretati da Rose McIver e Utkarsh Ambudkar, tornano come protagonisti dello spettacolo. Samantha è una scrittrice freelance che ha vissuto un’esperienza di pre-morte e da allora ha acquisito il potere di vedere i fantasmi. Lo chef Jay, che è disoccupato, fa ogni sforzo per mantenere sua moglie. Trevor Lefkowitz ( Asher Grodman ), Pete Martino ( Richie Moriarty ), Susan Montero ( Sheila Carrasco ), Alberta Haynes ( Danielle Pinnock ), Captain Isaac Higgintoot ( Brandon Scott Jones ), Hetty Woodstone ( Rebecca Wisocky), Sasappis ( Román Zaragoza ) e Thorfinn ( Devan Chandler Long ) sono tra i fantasmi che Samantha può vedere nella loro nuova casa. Analogamente alla seconda stagione, anche la terza stagione 3 di Ghosts avrà un numero di attori ospiti che verranno rivelati in seguito, quindi rimanete sintonizzati per questi aggiornamenti!

Oppenheimer: per Paul Schrader è il “…film più importante di questo secolo”

0

Il regista Paul Schrader ha definito Oppenheimer il “film migliore e più importante di questo secolo“. Schrader ha scritto film come Taxi Driver e Toro scatenato e ha diretto film come First Reformed e Il collezionista di carte. È considerato uno dei registi e sceneggiatori più influenti della sua generazione per la sua carriera cinematografica, ma prima di diventare regista ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico. Ancora oggi, condivide regolarmente i suoi pensieri sui nuovi film in arrivo su Facebook.

Di recente ha condiviso i suoi pensieri sul nuovo thriller storico di Christopher Nolan, Oppenheimer, con Cillian Murphy nei panni del padre della bomba atomica. “Il film migliore e più importante di questo secolo“, ha commentato “Se vedi un film nei cinema quest’anno dovrebbe essere Oppenheimer. Non sono una groupie di Nolan, ma questa fa saltare le porte dai cardini.

 

Oppenheimer set Christopher Nolan
Cillian Murphy e Christopher Nolan sul set di OPPENHEIMER. © Universal Pictures.

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).  Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

The Last of Us: per Mazin continuerà per almeno 3 stagioni

0
The Last of Us: per Mazin continuerà per almeno 3 stagioni

The Last of Us continuerà per almeno tre stagioni, almeno secondo quanto ha affermato il produttore esecutivo e showrunner della serie di successo HBO Craig Mazin. Infatti, l’autore durante un’intervista con Deadline,  ha dichiarato: “Ci vorrà più di una stagione. C’è più storia, quindi questo spettacolo non finirà con la seconda stagione a meno che la gente non lo guardi e verremo cancellati.

Craig Mazin che è noto per aver portato alla luce la serie di successo Chernobyl ha continuato, discutendo se lo spettacolo della HBO sarebbe rimasto fedele al materiale originale del videogioco. “Salvo ciò, faremo alcune cose esattamente come erano nel gioco. Faremo altre cose che sono nel gioco e faremo alcune cose che sono nel gioco, ma le faremo in modo diverso con il nostro metodo. Non importa se hai giocato o meno. Sarai sorpreso mentre la stagione si svolge. Abbiamo alcuni colpi di scena interessanti”.

Tutto quello che sappiamo su The Last of Us

La serie drammatica di successo The Last of Us ha ottenuto 24 nomination per il 75esimo Primetime Emmy, incluso il suo riconoscimento in categorie importanti come Miglior serie drammatica, Miglior attore protagonista per la performance di Pedro Pascal nei panni di Joel e Miglior attrice protagonista per il ritratto di Ellie di Bella RamseyAnche le guest star Anna Torv, Melanie Lynskey, Nick Offerman, Murray Bartlett, Storm Reid, Keivonn Montreal Woodard e Lamar Johnson sono state nominate nelle rispettive categorie.

The Last of Us, che è stata rinnovata per la seconda stagione a gennaio, è prodotta esecutivamente e co-scritta da Mazin e dallo scrittore di videogiochi originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

Rheingold gratis al cinema con Cinefilos.it

0
Rheingold gratis al cinema con Cinefilos.it

In occasione dell’uscita in sala di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del 2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente al film. Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da I Wonder Pictures.

Roma Uci Cinemas Porta di Roma

6

Galleria Comm Porta di Roma, Via Alberto Lionello, 201, 00139 Roma RM

26-lug

21.00

Fiumicino (RM) Uci Cinemas Parco Leonardo

15

Via Gian Lorenzo Bernini, 20/22, 00054 Fiumicino RM

26-lug

20.30

Milano Uci Cinemas Bicocca

1

Via Chiese, 20126 Milano MI

26-lug

21.00

Genova Uci Cinemas Fiumara

1

Via Paolo Mantovani, 16151 Genova GE

26-lug

20.30

Orio (BG) Uci Cinemas Orio al Serio

2

Via Portico, 71, 24050 Orio al Serio BG

26-lug

20.30

Moncalieri (TO) Uci cinemas Moncaglieri

1

 Via Fortunato Postiglione, 2, 10024 Moncalieri TO

26-lug

20.30

Montano Lucino (CO) Uci Cinemas Como

1

Via G. Leopardi, 1/A, 22070 Montano Lucino CO

26-lug

20.30

Savignano sul Rubicone (FC) Uci Cinemas Romagna

1

Piazza Metropolis, 47039 Savignano sul Rubicone FC

26-lug

20.30

Molfetta (BA) Uci Cinemas Molfetta

8

Via dei Portuali, 12, 70056 Molfetta BA

26-lug

20.30

S.G. Lupatoto (VR) Uci Cinemas Verona

4

Via Monte Pastello, 37057 San Giovanni Lupatoto VR

26-lug

20.30

Bologna Pop UP Cinema Arlecchino

unica

Via delle Lame, 59/A, 40121 Bologna BO

26-lug

21.00

Torino Cinema Centrale Arthouse Via Carlo Alberto, 27, 10123 Torino TO

26-lug

21.00

MILANO ARIANTEO FABBRICA DEL VAPORE Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Milano MI

27-lug

21.30

ROMA CINEMA BARBERINI P.za Barberini, 24/26, 00187 Roma RM

28-lug

21.30

Prenota QUI il tuo invito omaggio: anteprimeluglio.it

Per prenotare il tuo invito gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino ad esaurimento posti.

Rheingold, la trama

Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto come Xatar (Emilio Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti. Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in particolare per il rap.

La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…

Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar (“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di formazione e heist comedy, tra Romanzo Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.

Rheingold, il trailer

Secret Invasion: una clip quinto episodio mostra G’iah e Priscilla che respingono un’invasione domestica

0

In vista del nuovo episodio, è stata rivelata un’anteprima del prossimo penultimo episodio della serie Secret Invasion dei Marvel Studios. La clip presenta G’iah di Emilia Clarke che collabora con Priscilla di Charlayne Woodard. Il video ricco di azione mostra G’iah e Priscilla che affrontano individui armati che sono venuti a casa di Fury. Questi soldati furono apparentemente inviati da Gravik come ripercussione per entrambi i loro tradimenti.

Secret Invasion, tutto quello che c’è da sapere sulla serie

Il primo episodio di Secret Invasion è uscito il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin FreemanDon Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.

Andrew – le ombre di un principe, la recensione

0
Andrew – le ombre di un principe, la recensione

Questo non è un periodo tranquillo per la Corona inglese e Andrew – le ombre di un principe non aiuterà di certo Buckingham Palace. Questa docu-serie, composta da due puntate di 90 minuti, racconta il sexgate che ha scosso la Royal Family e ha cambiato il destino del terzo genito della defunta Elisabetta II. La miniserie di Crime+Investigation attraverso filmati d’epoca, molte interviste inedite e il celebre faccia a faccia di Andrew duca di York con la giornalista Emily Maitlis svela la storia dietro allo scandalo sessuale che ha visto protagonista l’ex “Altezza Reale” che da sempre nega il fatto.

Il principe Andrew

Andrew le ombre di un principe è un docu-serie incentrata su due narrazioni ben diverse ma che portano però alla stessa conclusione. La prima è quella della preparazione all’intervista di Newsnight della BBC e la seconda, più classica, in cui si inizia con la nascita di Andrew a Londra il 19 febbraio 1960. Il fratello minore dell’attuale Re Carlo III, come tutti ormai sanno anche grazie alla celebre serie di Netflix The Crown o i numerosi servizi dei telegiornali, era il figlio preferito della Regina Elisabetta.

Il duca di York fin da bambino si è sempre mostrato estroverso. Andrew non avendo un grande talento nello studio ha puntato, fin dalla giovane età, alla carriera militare. Dopo il diploma non si iscrisse all’università, ma alla Britannia Royal Naval College a Dartmouth. Nel 1978 Andrew viene arruolato nella Royal Navy e partecipa come ufficiale di marina alla guerra di Falkland e ormai è sempre più consapevole d’essere la riserva della famiglia reale.

Dopo la fase da militare la docu-serie si sofferma molto sul passato da principe latin lover detto “Andy” che faceva breccia nei cuori di tutte le donne che incontrava o frequentava. Poi arriva la sua fase meno gossip da pagine patinate ma da fidanzato e poi marito di Sarah Ferguson. Da questo matrimonio, durato dal 1986 al 1996, sono nate le due principesse Beatrice ed Eugenia. Da qui lui, ormai scapolo di mezz’età, con la passione per le belle cose costose che però non si addicono all’etichetta da figlio della Regina, inizia a frequentare gente miliardaria che gli offre vacanze da sogno e soldi grazie al suo prestigioso titolo regale.

Il principe Andrew e le sue ombre

La prima puntata del documentario cambia tono e inizia la parte più da cronaca nera d’inchiesta dove si alterna Emily Maitlis e la produttrice di Newsnight e di come Andrew ha conosciuto Jeffrey Epstein grazie all’amicizia in comune con Ghislaine Maxwell. Grazie ad un intervento di Vicky Ward di Vanity Fair che ancora prima del sexgate cercò di svelare chi era veramente Epstein. La giornalista lo racconta come una sorta di grande Gatsby ma della finanza americana che trasferiva illegalmente i soldi in un paradiso fiscale. Un uomo da cui è meglio stare lontani, che manipola la gente, che è lo stesso che rivelano le sue stesse vittime che parlano, nel proseguire della docuserie, dei raccapriccianti abusi e violenze sessuali subite. L’episodio uno finisce con l’arresto di Epstein il 6 luglio 2019, con l’accusa federale per traffico sessuale di minori in Florida e New York.

L’intervista di Andrew a
Newsnight

La parte due di Andrew le ombre di un principe inizia subito parlando del suicidio in cella di Epstein il 10 agosto, neanche un mese dopo dalla sua carcerazione. Da qui si alternano filmati del 2019 con i processi delle donne abusate come quello di Virginia Giuffre, la ragazza minorenne ai tempi dello scatto, della foto che incrimina il principe e l’ormai sempre più vicina intervista di novembre di Andrew. Il punto più alto ovviamente è Emily Maitlis, in una sala del palazzo reale, fa domande al “Altezza Reale” sugli abusi sessuali che ragazze minorenni hanno subito a Londra, sull’isola privata sulle isole Vergini e nella casa newyorkese di Epstein.

L’intervento è così disastroso per il duca di York che la giornalista appena finisce, come svela lei stessa, scappa nella redazione del programma tv per paura che qualcuno dell’ufficio stampa si accorga delle risposte e che censuri o cancelli l’intera registrazione. Non succede e viene mandata in onda, per Andrew da qui la sua vita cambia del tutto e in peggio. La docu-serie si conclude nel 2022 con un accordo stragiudiziale, soldi sborsati dalla famiglia reale inglese alla vittima Virginia, e infine la Regina che revoca, al suo figlio prediletto, i titoli regali.

Andrew – le ombre di un principe è una miniserie che con l’uso del documentario spiega uno degli scandali più gravi che ha compromesso la reputazione della Corona inglese. Il punto più interessante è il lavoro portato avanti dal team di Newsnight e tutta la storia nascosta dietro l’intervista esplosiva del principe Andrew.

The Marvels: i nuovi costumi nelle nuove foto ufficiali dal film!

0

È uscito un nuovo lotto di immagini dal prossimo film dei Marvel Studios, The Marvels, che descrivono in dettaglio i nuovi costumi che indosseranno i tre eroi. Le nuove immagini sono state gentilmente concesse da Entertainment Weekly, che ha condiviso una serie di nuove foto in anteprima del film in uscita. Oltre a una manciata di scatti che includono personaggi come Nick Fury (Samuel L. Jackson) e Dar-Benn (Zawe Ashton), le immagini mostrano anche nuovi costumi per Captain Marvel (Brie Larson), Ms. Marvel (Iman Vellani) e Monica Rambeau. (Teyonah Parris).

 

Tutto quello che sappiamo sul film The Marvels

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista la premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, vista anche nell’omonima serie TV su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Barbie: il cast elogia la visione di Greta Gerwig

0
Barbie: il cast elogia la visione di Greta Gerwig

Warner Bros ha diffuso una nuovissima featurette di Barbie, l’adattamento live-action dell’iconica linea di giocattoli Mattel, con il team creativo e il cast principale, tra cui Margot Robbie e Ryan Gosling, che elogiano la visione della regista Greta Gerwig.

Il video mostra filmati dietro le quinte che mettono in risalto i momenti divertenti di Greta Gerwig sul set. Secondo l’acclamata regista, il suo adattamento parla di Barbie che diventa umana: “Volevo dipingere con pennellate grandi e belle e costruire questo mondo pazzo, e renderlo divertente, reale e riconoscibile“, ha detto. “Voglio solo che le persone si sentano gioiose.”

Barbie, il cast del film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

Pet Sematary: Bloodlines, prime foto e data di uscita del film

0
Pet Sematary: Bloodlines, prime foto e data di uscita del film

Paramount+ ha rivelato le prime foto di Pet Sematary: Bloodlines, il film prequel di Pet Sematary basato sull’omonimo adattamento di Stephen King. Pet Sematary: Bloodlines debutterà su Paramount+ il 6 ottobre negli Stati Uniti, Canada, America Latina e Brasile. Sarà presentato in anteprima il giorno successivo in altri mercati internazionali il 7 ottobre, compreso l’Italia. Le prime foto evidenziano il cast di Bloodlines, tra cui David DuchovnyHenry Thomas , Isabella Star LaBlanc, Forrest Goodluck, Jackson White, Jack Mulhern e Pam Grier. Paramount+ ha anche svelato il poster ufficiale.

Cosa aspettarsi in Pet Sematary: Bloodlines?

“Nel 1969, un giovane Jud Crandall sogna di lasciarsi alle spalle la sua città natale di Ludlow, nel Maine, ma presto scopre sinistri segreti sepolti al suo interno ed è costretto ad affrontare un’oscura storia familiare che lo terrà per sempre legato a Ludlow“, si legge nella sinossi ufficiale. . “Unendosi insieme, Jud e i suoi amici d’infanzia devono combattere un antico male che ha attanagliato Ludlow sin dalla sua fondazione e, una volta dissotterrato, ha il potere di distruggere tutto ciò che incontra. Basato sul capitolo non raccontato di Pet Sematary, l’agghiacciante romanzo di Stephen King, Pet Sematary: Bloodline è un terrificante prequel e la storia non raccontata del perché a volte la morte è meglio…”

Pet Sematary: Bloodlines è diretto da Lindsey Beer al suo debutto alla regia. Beer, meglio conosciuto per aver scritto la sceneggiatura di Sierra Burgess is a Loser, ha scritto Pet Sematary: Bloodlines con Jeff Buhler. Lorenzo di Bonaventura e Mark Vahradian sono i produttori del progetto. Scritto da King , Pet Sematary è un romanzo horror del 1983 su un cimitero che resuscita i morti. Il romanzo è stato adattato due volte: un film del 1989 e un film del 2019.

Wilderness: prime foto della serie serie thriller Prime Video

0
Wilderness: prime foto della serie serie thriller Prime Video

Amazon Studios ha rilasciato le foto ufficiali di Wilderness, il suo prossimo thriller psicologico, con protagoniste Jenna Coleman di The Sandman Oliver Jackson-Cohen di The Haunting of Hill House. Al momento, la data di uscita di Prime Video per Wilderness non è stata ancora annunciata, ma dovrebbe debuttare entro la fine dell’anno.

Le foto ritraggono Coleman e Jackson-Cohen come una coppia che intraprende un viaggio durante un periodo difficile del loro matrimonio. Unendosi a loro nella loro esplorazione della natura selvaggia c’è un’altra coppia formata da Cara interpretata da Ashley Benson e Garth interpretato da Eric Balfour.

 

Wilderness segue la coppia britannica Liv (Coleman) e Will (Jackson-Cohen) che sembrano avere tutto: un matrimonio solido come una roccia; una nuova vita affascinante a New York a migliaia di miglia dalla loro città natale di provincia; e ancora abbastanza giovane da sentire che tutta la loro vita è davanti a loro. Finché Liv non viene a sapere della relazione di Will”, si legge nella sinossi.“Il dramma è rapidamente seguito da un’altra forte emozione: la rabbia. La vendetta è la sua unica opzione, e quando Will propone un viaggio negli epici parchi nazionali d’America per dare un nuovo inizio alla loro relazione, Liv sa come ottenerlo… Wilderness è una storia d’amore contorta, dove una vacanza da sogno e un presunto per sempre’ si trasforma rapidamente in un incubo vivente.

Basata sull’omonimo romanzo di BE Jones, la serie Wilderness è scritta e creata da Marnie Dickens, con So Young Kim come regista. I produttori esecutivi sono Kim ed Elizabeth Kilgarriff, con Firebird Pictures che produce il progetto.

Mandy Moore una volta ha ricevuto un assegno di un centesimo per un residuo dallo streaming

0

La star di This Is Us, Mandy Moore ha recentemente preso parte al picchetto dello sciopero SAG-AFTRA e ha rivelato di aver ricevuto alcuni assegni residui incredibilmente piccoli. Parlando con The Hollywood Reporter, Moore ha discusso di come la natura dei residui sia cambiata quando lo streaming è diventato prevalente e di come abbia ricevuto alcuni piccoli assegni residui.

Cosa ha detto Mandy Moore sui residui di streaming di This Is Us?

Il problema  del residuo è un problema enorme“, ha dichiarato Moore dal picchetto. “Siamo in posizioni incredibilmente fortunate come attori che lavorano essendo stati in spettacoli che hanno avuto un enorme successo in un modo o nell’altro… ma molti attori nella nostra posizione per anni prima di noi sono stati in grado di vivere con i residui o almeno pagare i loro conti.” Per quanto riguarda i residui di streaming di This Is Us, Mandy Moore ha dichiarato di aver ricevuto assegni per uno o due centesimi. Stavo parlando con il mio business manager che ha detto di aver ricevuto un residuo per un centesimo e due centesimi“, ha rivelato l’attrice .

Mandy Moore ha recitato nella popolare serie drammatica della NBC This Is Us dal 2016 al 2022. Alcuni dei suoi altri ruoli più riconoscibili includono Rapunzel in Tangled della Disney, Lana Thomas in The Princess Diaries e Aerith Gainsborough nel primo videogioco di Kingdom Hearts.

The Marvels: Brie Larson parla dell’assenza nel MCU di Captain Marvel

0

La star di The Marvels Brie Larson ha discusso dell’assenza del suo personaggio nel Marvel Cinematic Universe dopo gli eventi di Avengers: Endgame. In un’intervista con Entertainment Weekly, l’attrice ha descritto Captain Marvel/Carol Danvers come una “maniaca del lavoro” che “ha perso i contatti” con se stessa e i suoi alleati, spiegando l’assenza del personaggio durante i momenti più importanti del MCU.

Il modo in cui sono stata in grado di attingere e capirlo è il concetto che Carol è diventata una maniaca del lavoro, e ha perso il contatto con il suo cuore, con la famiglia e gli amici“, ha spiegato Brie Larson. “Questo è certamente qualcosa a cui posso relazionarmi.” I Marvels vedranno il ritorno del premio Oscar Brie Larson mentre riprende il ruolo di Carol Danvers/Captain Marvel, che i fan hanno visto l’ultima volta in Avengers: Endgame. Insieme a Brie Larson nel sequel ci sono la star emergente di WandaVision Teyonah Parris nei panni di Monica Rambeau e Iman Vellani nei panni di Kamala Khan/Ms. Marvel.

Tutto quello che sappiamo sul film The Marvels

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli del capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista la premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, vista anche nell’omonima serie TV su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Mark Ruffalo consiglia agli attori di fare film indipendenti e di uscire dall’impero dei miliardari

0

Mark Ruffalo sta esortando gli attori a porre la loro attenzione sui film più piccoli e indipendenti mentre inizia lo sciopero SAG-AFTRA. L’attore ha recentemente utilizzato i social media per condividere i suoi pensieri sullo sciopero in corso. In un lungo thread, Ruffalo ha spinto per un mercato più competitivo oltre a quello che ha definito “l’impero dei miliardari“. Nello specifico, Mark Ruffalo ha suggerito ai creatori di costruire il proprio sistema cinematografico e televisivo, che consentirebbe opportunità di vendita più diversificate.

Che ne dici di passare tutti alle indie adesso?” ha scritto Mark Ruffalo. “I creatori di contenuti creano un sistema di produzione di film e TV insieme allo studio e alle reti di streaming? Quindi c’è una vera concorrenza. Quindi facciamo semplicemente quello che facciamo sempre: creiamo ottimi contenuti e loro possono acquistarli, oppure li estraiamo noi stessi e condividiamo quelle vendite”. Ruffalo ha poi preso di mira gli studi di Hollywood, dicendo che hanno creato “un impero di miliardari” che ora credono che gli attori non abbiano valore. Per combatterlo, ha detto Ruffalo, gli attori dovrebbero “organizzare un nuovo mondo per i lavoratori“.

“Hanno creato un impero di miliardari e credono che non valiamo più“, ha detto Ruffalo. “Mentre loro se ne vanno nei campi estivi dei ragazzi miliardari ridendo come gatti grassi, noi organizziamo un nuovo mondo per i lavoratori. Un modo sicuro per rafforzare la nostra mano in questo momento è diventare immediatamente molto solidali e amichevoli con tutti i progetti indipendenti. Spingi ogni membro SAG-AFTRA a unirsi a quelli che ottengono immediatamente RINUNCE SAG-AFTRA (WGA). Gli studi non hanno concorrenza: questo cambierà le cose”. Ecco il post dell’attore:

Christopher Nolan non lavorerà su un altro film fino alla fine dello sciopero degli attori

0

Il regista Christopher Nolan ha detto che non lavorerà a un altro film fino alla fine dello sciopero dell’attore. L’ultimo film di Christopher Nolan è Oppenheimer, un thriller storico con Cillian Murphy nei panni di J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Lo sciopero SAG-AFTRA è iniziato il 14 luglio 2023, con gli attori del film che sono usciti dalla premiere londinese.

Devo riconoscere il lavoro del nostro incredibile cast, guidato da Cillian Murphy“, ha detto Nolan alla premiere (tramite Deadline). “L’elenco è enorme: Emily BluntRobert Downey JrMatt DamonFlorence Pugh, Rami Malek, Kenneth Branagh e molti altri. … Li hai visti qui prima sul tappeto rosso. Sfortunatamente, stanno andando a scrivere i loro cartelli di picchetto per quello che crediamo essere uno sciopero imminente del SAG, unendosi a una delle mie corporazioni, la Writers Guild, nella lotta per salari equi per i membri lavoratori del loro sindacato”.

Quando gli è stato chiesto se avrebbe scritto un altro film durante lo sciopero, Nolan ha detto alla BBC: “No, assolutamente. È molto importante che tutti capiscano che è un momento chiave nel rapporto tra i lavoratori e Hollywood. Non si tratta di me, non si tratta delle stelle del mio film. Si tratta di attori a contratto, si tratta di scrittori dello staff di programmi televisivi che cercano di crescere una famiglia, cercando di mantenere il cibo in tavola”.

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).  Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

Tom Cruise ha fatto pressioni sugli studi su diversi problemi prima dello sciopero SAG-AFTRA

0

Prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFTRA in corso, l’attore Tom Cruise avrebbe fatto pressioni sugli studi di Hollywood su una litania di problemi. Secondo un recente rapporto di THR, Tom Cruise ha partecipato a una chiamata Zoom durante i negoziati tra SAG-AFTRA e AMPTP (l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi). In una rara apparizione per una star del calibro di Tom Cruise, secondo quanto riferito l’attore ha cercato di fare pressioni sull’AMPTP su una serie di questioni, incluso esortarli ad ascoltare le preoccupazioni della gilda degli attori su cose come l’intelligenza artificiale e gli stuntman.

Il rapporto menziona anche che Tom Cruise ha cercato di fare pressioni sulla gilda per consentire agli attori di partecipare anche alla promozione dei loro film, a causa di quello che Tom Cruise ha definito il fragile stato dei cinema. Un altro rapporto di Deadline rileva che l’attore non era interessato per via della promozione del suo recente film Mission: Impossible – Dead Reckoning Part 1 (che aveva già terminato la promozione). Invece, Deadline ha notato che Cruise stava parlando di film futuri, con Cruise che cercava di menzionare quanto sia importante il potere del marketing per portare le persone al cinema e vedere film. THR nota che i sentimenti di Cruise sulla promozione erano “scomodi” e, nonostante le sue suppliche, la star non è stato apparentemente in grado di influenzare la mente di nessuno.

Allo stato attuale, sia SAG-AFTRA che WGA (la Writer’s Guild of America) sono in sciopero , con entrambi i gruppi che si battono per questioni riguardanti la retribuzione residua e l’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema e in televisione, tra una litania di altre questioni.

Tartarughe Ninja: Caos mutante, l’origine dei mutanti nel nuovo video!

0

Paramount Pictures ha pubblicato un nuovissimo video di Tartarughe Ninja: Caos Mutante per la sua commedia d’azione in arrivo, che dovrebbe uscire nelle sale il 30 agosto. Il video rivela uno scorcio della squadra protagonsita e della storia delle origini di Master Splinter. Il contributo presenta come gli adorabili fratelli Turtle che sono stati adottati da Splinter dopo essere stati tutti trasformati da una misteriosa sostanza verde. Guarda il video di TMNT: Mutant Mayhem:

Dall’eterno adolescente Seth Rogen, il 30 agosto arriva al cinema Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Dopo anni di addestramento nelle arti marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il loro valore come eroi. Tartarughe Ninja: Caos Mutante uscirà il 30 agosto solo al cinema.

Il film è diretto da Jeff Rowe e Kyle Spears da una sceneggiatura scritta da Rowe, Seth Rogen , Evan Goldberg, Dan Hernandez e Benji Samit. È prodotto da Rogen, Goldberg e James Weaver. I produttori esecutivi sono Ramsay McBean e Josh Fagen.

Barbie, la recensione del film di Greta Gerwig con Margot Robbie

Barbie, la recensione del film di Greta Gerwig con Margot Robbie

Ci sono pochi dubbi sul fatto che Barbie fosse uno dei film più attesi di questo 2023, intorno al quale si è generato un rumore mediatico con pochi eguali in tempi recenti. C’erano invece molte più perplessità su ciò che il film avrebbe potuto effettivamente mostrare ed essere. Nei lunghi mesi d’attesa per il suo arrivo in sala si è parlato di un’opera che avrebbe assestato un duro colpo al patriarcato, di una pellicola emotivamente profonda sul rapporto madre-figlia o, ancora, di una commedia meta-cinematografica con continue frecciatine, gag e scenette musicali.

Ora che Barbie è finalmente pronto a mostrarsi al pubblico della sala cinematografica, sappiamo che è tutto ciò e molto di più! Il nuovo film diretto da Greta Gerwig (Lady Bird, Piccole donne) e da lei co-scritto insieme al compagno Noah Baumbach (Storia di un matrimonio) va infatti alla radice della storia di Barbie, ricercandone il significato più profondo e procedendo con l’indagare circa l’influenza (positiva o negativa) che la bambola più famosa della storia ha avuto nel corso del tempo. Ma andiamo con ordine.

La trama del film Barbie

Nel film che la Gerwig dedica a Barbie, la vita della bambola è perfetta nella coloratissima e posticcia Barbieland, un luogo incantato dove ogni giornata è stupenda quanto quella prima e quanto quella che verrà, perché lì tutto è eterno! Ecco però che dei pensieri di morte che iniziano a generarsi in Barbie rappresentano un qualcosa di molto preoccupante, che sembra farla diventare malfunzionante rispetto alle altre. Barbie si ritrova dunque costretta a partire per il mondo reale, dove dovrà ricercare l’origine di quel malessere e porvi rimedio. Un’avventura che metterà però l’incantevole bambola di fronte ad un mondo ben lontano da quello che si aspettava.

Barbie-Greta-Gerwig

La strada più faticosa verso Barbieland

Come realizzare un film su Barbie, bambola tanto amata quanto odiata? Cosa poter dire di lei? Quali situazioni farle vivere? Quali lezioni farle apprendere? La via più semplice sarebbe potuta essere proporre una deliziosa e rassicurante commedia, in pieno stile con quelle che vengono ampiamente prodotte ogni anno, con l’alto rischio però che rimanesse nell’anonimato e venisse ben presto dimenticata. Ma si sa, la Gerwig e Baumbach non sono i tipi che scelgono la via più facile e si lanciano piuttosto alla ricerca di percorsi impervi dai quali far emergere un racconto che sia tanto fonte di intrattenimento quanto intelligente riflessione su tematiche a loro care.

La regista, qui al suo terzo lungometraggio, torna dunque a parlare – in modo più esplicito – di donne, di femminilità, di stereotipi e aspettative, di ingiustizie legate al genere e di prevaricazione maschile. Dopo l’emancipata Jo March che non stacca gli occhi dal processo di stampa del suo romanzo, che è così come lo ha voluto lei, arriva dunque Barbie a cercare di ottenere un mondo più giusto per il “sesso debole” e la portata delle sue azioni è quantomai fragorosa. Attraverso i suoi occhi assistiamo ad una prima ora di film fortemente incentrata sul mettere alla berlina le aspettative nei confronti delle donne e il concetto di mascolinità secondo gli uomini.

Non ce ne è per nessuno, la pungente scrittura della Gerwig e di Baumbach offre una raffica di scenari e battute tanto divertenti quanto acute, che ribadiscono continuamente il carattere del film, che si svela opera ambiziosa, atipica, capace di cambiare percorso proprio quando quello intrapreso sembra iniziare a diventare prevedibile. La seconda ora va invece ad elaborare quanto fino a quel momento seminato e se anche per alcuni risvolti può risultare meno solida rispetto alla precedente, questa seconda parte si dimostra comunque ricca di spunti di riflessione sulla ricerca del proprio valore e della propria indipendenza.

Barbie-recensione

Margot Robbie e Ryan Gosling sono dei perfetti Barbie e Ken

Non si può poi non parlare degli splendidi interpreti del film. Si temeva che, con così tanti personaggi e noti attori, non tutti avessero il proprio momento di gloria. Eppure non serve loro un qualche arco evolutivo per distinguersi ed è così che tanto le diverse varianti di Barbie quanto l’Allan di Michael Cera o il CEO della Mattel di Will Ferrell riescono ad affermarsi e dimostrarsi memorabili con ciò che la sceneggiatura prevede per loro. Naturalmente, il meglio è riservato a Margot Robbie, una Barbie a dir poco perfetta, che conferma una volta di più – qualora ce ne fosse stato bisogno – la sua versatilità come interprete. Ryan Gosling, invece, è estremamente generoso nei confronti di Ken, si mette in gioco e ne restituisce un’interpretazione spassosa.

Il mondo rosa di Barbie

Barbie presenta dunque molta sostanza, con messaggi sociali affrontati in modo tale che possano essere comprensibili tanto negli spettatori più giovani quanto in quelli più adulti. Da questo punto di vista, è questo un film davvero per tutti. Dissipati dunque i dubbi sul valore del contenuto – cosa che certamente non metterà però tutti d’accordo, anzi – si può notare poi l’importante lavoro svolto dagli scenografi. Barbie, in particolare nella sua rappresentazione di Barbieland, dimostra una cura per i dettagli che arricchisce ulteriormente la visione, stimolando lo spettatore e attirando il suo sguardo verso le tante meraviglie riprodotte. Barbie, però, non è solo un film esteticamente ben costruito e colorato alla follia.

È infatti continuamente in grado di sfruttare tali suoi aspetti ai fini narrativi, non permettendo dunque che qualcosa appaia fine a sé stesso. Se Barbieland e tutto ciò che contiene è così rosa e posticcio è perché ciò li rende un significativo sostegno alle intenzioni della regista e alla sua idea di film su Barbie. Un film che si svela a poco a poco, che trova il coraggio di affrontare realtà tutt’altro che rosee con le giuste chiavi di lettura. Si potrebbero ritrovare molti messaggi importanti in Barbie, ben più di quelli che esplicita, e per ognuno di essi c’è la concreta possibilità – o quantomeno la speranza – che l’eco ottenuto grazie al film si tramandi di generazione in generazione, proprio come una Barbie.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità