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La Sirenetta: i testi di alcune delle canzoni nel film sono stati modificati, ecco come

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La Sirenetta è diventata negli anni uno dei personaggi più iconici del canone Disney, con generazioni di fan che si sono innamorati della sua storia. Il grande pubblico avrà ora l’occasione di assistere in sala al remake live-action de La sirenetta, e sembra che il film, già accompagnato da diverse polemiche, presenterà un ulteriore elemento di discordanza rispetto all’originale animato. In una recente intervista, il celebre compositore Alan Menken ha infatti rivelato che alcuni dei testi delle canzoni inizialmente incluse nel film d’animazione del 1989 saranno aggiornati per il remake, per far emergere un rapporto più sano tra Ariel e il Principe Eric.

Ci sono alcuni cambiamenti nel testo di  “Baciala”, perché le persone sono diventate molto sensibili all’idea che il principe Eric abbia, in qualche modo, forzato Ariel nel loro rapporto“, ha spiegato Menken. “Abbiamo alcune modifiche anche in “Triste anima sola”, per quanto riguarda le battute che potrebbero in qualche modo far pensare alle ragazze che non dovrebbero parlare a sproposito, anche se Ursula sta chiaramente manipolando Ariel per rinunciare alla sua voce”. Per quanto riguarda la canzone Baciala, sembra dunque che il nuovo testo proverà che Ariel è consenziente al bacio che Eric le dà.

Un aggiunta che di certo non rovina il brano ma anzi aggiunge un importante dettaglio. Nell’attesa di poter ascoltare le nuove canzoni, il 24 maggio al cinema, ricordiamo che il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby. Il vincitore del premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) ricopre il ruolo di Re Tritone, mentre l’attrice Melissa McCarthy (Copia originaleLe amiche della sposa) interpreta Ursula.

Fonte: ComicBookMovie

Minecraft: rivelata la data di uscita del film con Jason Momoa

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Minecraft: rivelata la data di uscita del film con Jason Momoa

Il film di Minecraft con protagonista Jason Momoa ha finalmente una data di uscita, fissata dalla Warner Bros.,prevista per il 4 aprile 2025. Il film, che sarà diretto da Jared Hess, meglio conosciuto per il suo lavoro in film comici come Napoleon Dynamite e Nacho Libre, sarà basato sull’omonimo e popolarissimo videogioco e vedrà appunto Momoa coinvolto in un ruolo però ancora non meglio chiarito.  Il film di Minecraft, come ormai noto, è entrato e uscito dalla produzione sin dal 2014, con la Warner Bros. che ha affidato il progetto a più registi e sceneggiatori, senza ottenere però risultati.

Sebbene sia stata fissata una data per il tanto atteso film di Minecraft, questa non è la prima volta che viene confermata una finestra di rilascio. Nel 2019, infatti, Minecraft era programmato per il 4 marzo 2022, ma tale uscita è poi stata smentita e rimandata a data da ridefinire. Tuttavia, ora che un grande nome come Momoa è associato come attore nel film, questo ultimo tentativo di portare il gioco sandbox nei cinema potrebbe effettivamente trovare concretezza. Dato il potere stellare di Momoa dal suo ruolo di Aquaman e di Dante Reyes nel prossimo film Fast & Furious Fast X, è molto probabile che interpreterà il ruolo principale in Minecraft.

C’è dunque una forte possibilità che interpreterà Steve, il principale personaggio giocabile nel gioco, dando credito alle possibilità del film di attenersi alla sua nuova data di uscita. Con Minecraftancora a due anni di distanza, c’è comunque tutto il tempo per speculare sul ruolo di Momoa e su cosa comporterà il film e soprattutto su come adatterà le celebri dinamiche del gioco. L’annuncio, inoltre, è stato accompagnato dalla notizia che l’altro ruolo da protagonista di Momoa in Aquaman & Il Regno Perduto arriverà nelle sale prima del previsto, il 20 dicembre 2023.

Fonte: ScreenRant

Joker: Folie à Deux, concluse le riprese, nuove foto ufficiali

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Joker: Folie à Deux, concluse le riprese, nuove foto ufficiali

Todd Phillips ha appena annunciato che le riprese di Joker: Folie à Deux sono concluse e con un post su Instagram ringrazia i suoi due protagonisti, Joaquin Phoenix e Lady Gaga. Nel post, insieme ai ringraziamenti verso gli attori e tutta la crew del film, Phillips ha anche pubblicato due foto ufficiali che ci mostrano i primi ritratti di Harleen Frances Quinzel e Arthur Fleck nel film.

Il sequel di Joker non si svolgerà nel DCU principale, ma sarà conosciuto come un progetto “Elseworlds”, insieme ai film The Batman di Matt Reeves, al film di Superman di J.J. Abrams e Constantine 2 (se il progetto dovesse andare avanti).

Joker: Folie à Deux, il film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix mentre riprende il suo ruolo vincitore dell’Oscar come il cattivo DC JOKER. Il sequel presenterà anche il ritorno di Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti inoltre hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per il miglior suono originale.

Questo mondo non mi renderà cattivo, il teaser ufficiale della serie di Zerocalcare

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Ecco il teaser ufficiale di Questo mondo non mi renderà cattivo, la nuova serie di Zerocalcare per Netflix, che arriva dopo il grande successo di Strappare lungo i bordi.

Questo mondo non mi renderà cattivo, la seconda serie di animazione per Netflix scritta e diretta da Zerocalcare,  debutterà il 9 giugno in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Nel teaser trailer che Netflix rilascia oggi, le prime immagini dell’attesissima serie animata.

Prodotta da Movimenti Production, società del gruppo Banijay, in collaborazione con BAO Publishing, sarà composta da 6 episodi, da circa mezz’ora ciascuno, che entreranno ancora più a fondo nelle tematiche care all’autore.

In Questo mondo non mi renderà cattivo torneranno il mondo narrativo, il linguaggio unico e i personaggi storici e inconfondibili dell’universo di Zerocalcare. A Zero, Sarah, Secco, l’Armadillo, l’immancabile coscienza di Zero, doppiato anche questa volta dalla voce inconfondibile di Valerio Mastandrea, si aggiunge un nuovo, centralissimo personaggio: Cesare.

Questo mondo non mi renderà cattivo, la trama

Un vecchio amico torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza e fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Zerocalcare vorrebbe fare qualcosa per lui ma si rende conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa e a fare la scelta giusta per trovare il suo posto nel mondo. 

Questo mondo non mi renderà cattivo racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita. Il titolo stesso della serie, che trae ispirazione da un brano di un cantautore romano, rappresenta una sorta di mantra, una frase che lo stesso Zerocalcare si ripete, quasi per auto-convincersi, nei momenti più difficili, quelli in cui diventa più forte il rischio di fare scelte sbagliate e rinnegare i propri ideali pur di togliersi dai guai.

Negli UCI Cinemas arrivano le iniziative per il lancio di Guardiani della Galassia Vol. 3,

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UCI Cinemas dedica agli appassionati Marvel la possibilità di ricevere uno splendido omaggio e di partecipare al concorso lanciato per l’arrivo in sala, previsto per il 3 maggio, di Guardiani della Galassia: Vol. 3.

Acquistando online un biglietto per assistere alle proiezioni previste dal 3 al 7 maggio tutti gli spettatori avranno in omaggio l’esclusivo poster del film. Inoltre acquistando online e registrando entro il 19 maggio sul sito guardianidellagalassia3.ucicinemas.it il biglietto per le proiezioni in programma dal 3 al 14 maggio tutti gli amanti del team di improbabili Super Eroi parteciperanno a un fantastico concorso e avranno la possibilità di vincere il set musicale galattico dei Guardiani della Galassia, composto da: “Guardian Of The Galaxy: Vol 1 Vynyl” e “Guardian Of The Galaxy: Vol 2 Vinyl”, i vinili con le colonne sonore dei primi due capitoli della saga che segue le avventure di Peter Quill e della sua squadra, oltre a un paio di cuffie on ear wireless, un moderno giradischi, due altoparlanti di qualità e uno splendido amplificatore, tutti dotati di tecnologia Bluetooth. Una splendida occasione per apprezzare nel migliore dei modi uno degli elementi che hanno reso iconica la saga, ovvero le splendide musiche che fanno da sottofondo alle avventure dei Guardiani della Galassia.

Nel film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Vol 3, l’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire la sua squadra intorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Per assistere agli spettacoli è possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala del Circuito, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito www.ucicinemas.it. Saranno però validi per il concorso solo quelli acquistati attraverso i canali digitali del Circuito. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it.

Il gruppo ODEON Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings. In Italia è presente con il Circuito UCI CINEMAS, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 425 schermi.

ANICA ACADEMY: al via la Summer School 2023

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ANICA ACADEMY: al via la Summer School 2023

La Fondazione ANICA ACADEMY del Cinema, dell’Audiovisivo e del Digitale – Ente del Terzo Settore, lancia il bando di partecipazione per la Summer School 2023, un corso di formazione per chi voglia muovere i primi passi nel mondo dell’audiovisivo, volto a stimolare il talento e la creatività dei professionisti di domani. La call di adesione è ufficialmente aperta e si chiuderà il 19 maggio p.v. ed è rivolta agli studenti delle classi III e IV delle scuole secondarie di secondo grado del territorio nazionale.
I corsi si svolgeranno a partire dal 12 giugno nelle sedi di Roma, Rimini e Palermo, avranno la durata di una settimana e saranno a titolo gratuito.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC-Ministero della Cultura e MIM–Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il bando completo è consultabile al link www.anicaacademy.org

Gli ingredienti principali del corso saranno le lezioni con gli esperti del settore, la visione e l’analisi di un film e le innovative attività laboratoriali. Per raccontare ai giovanissimi delle scuole secondarie di secondo grado come funziona la filiera dell’industria audiovisiva, dall’ideazione del prodotto fino alla sua promozione e approfondire i mestieri e le possibilità formative e occupazionali nel settore. Secondo il metodo del Learning by doing, ad integrare le lezioni si svolgeranno attività pratiche e sul campo, incontri con addetti ai lavori e professionisti del settore. Agli studenti che presenzieranno almeno al 90% delle lezioni sarà rilasciato un attestato di partecipazione, che potrà essere sottoposto al vaglio del Consiglio d’Istituto e nelle altre sedi deputate per l’attribuzione di crediti formativi validi ai fini del voto di maturità. Sarà inoltre garantito un colloquio di confronto e orientamento alle successive scelte formative, nell’autunno 2023. Un’apposita Commissione Scientifica, composta da esperti del comparto audiovisivo e del mondo della formazione, sovrintenderà il progetto, occupandosi della selezione degli studenti partecipanti.

Francesco RutelliPresidente Anica Academy ETS: Francesco RutelliPresidente Anica Academy ETS: “Sono orgoglioso di annunciare questa nuova iniziativa di Anica Academy, rivolta ai più giovani. Se una buona formazione (orientata alle professioni richieste nelle diverse transizioni in corso) è indispensabile per l’Italia, ciò è tanto più vero per le industrie del Cinema, audiovisive e digitali. Nei nostri giovani la formazione aiuta a sviluppare intelligenza, creatività e capacità di pensiero critico, soprattutto in una fascia di età fatta di scoperte e continui stimoli quotidiani. Ci auguriamo che questo corso consenta ai frequentatori di scoprire nuovi interessi e nuove passioni e li indirizzi verso buone scelte per la loro vita futura.”

Francesca Medolago AlbaniSegretaria Generale Anica Academy ETS: “La Summer School di Anica Academy è un bel sogno che si realizza, era tanto che seguivamo la costruzione di questo progetto e dopo oltre un anno di lavoro lo vediamo prendere forma. Un ringraziamento sentito va al Ministero della Cultura e al Ministero  dell’Istruzione e del Merito per averlo inserito tra i progetti innovativi meritevoli di sostegno, che potremo in questa prima edizione realizzare in tre diverse Regioni italiane. Siamo sicuri che conosceremo tanti ragazzi entusiasti e appassionati, che vogliamo accompagnare nella scoperta delle diverse sfaccettature del mondo del cinema e dell’audiovisivo affinché possano operare una scelta consapevole nel loro futuro percorso di formazione.”

Francesca Cima – Co Founder Indigo Film:Mi fa molto piacere far parte della Commissione scientifica per la Summer School di Anica Academy, in veste di produttrice ritengo che sia importantissimo creare un corso di orientamento e formazione per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado. Il settore della produzione, in particolare, è in continua evoluzione e richiede un costante aggiornamento di nuove risorse e competenze, riuscire a scoprire e a coltivare una passione in questo ambito, potrebbe rivelarsi una bella opportunità per le nuove generazioni.”

I DESTINATARI DEL CORSO 

Giovani ancora inseriti nel percorso scolastico dell’anno accademico 2022-2023, iscritti alle classi III e IV della scuola secondaria di secondo grado. Le Summer School accoglieranno fino a un numero massimo di 25 studenti per sede. Per partecipare non sono richieste precedenti esperienze (formative o professionali) nell’ambito dell’audiovisivo, solo un forte interesse per questo settore nonché un’ottima conoscenza della lingua italiana e una conoscenza base della lingua inglese.

PROGRAMMA E STRUTTURA DEL CORSO

Le Summer School si svolgeranno nell’estate 2023 in tre città italiane (Roma, Rimini e Palermo). Il candidato, in fase di iscrizione, dovrà indicare la preferenza per la sede della Summer School a cui intende partecipare. Il corso è un day camp a tempo pieno, le lezioni si articoleranno nell’arco di una settimana (lunedì-venerdì). Sono previste visite guidate a cineteche, musei dell’audiovisivo, incontri professionali del settore. Le visite, che si svolgeranno durante gli orari del day-camp e quindi sotto la supervisione dello staff di Anica Academy, sono anch’esse gratuite per gli studenti.

Anica Academy ETS, creata nel 2020 da ANICA, Medusa Film, Netflix, Rai, Paramount e Vision Distribution, ha visto nel 2023 l’ingresso di Gaumont Italia. Nasce con l’obiettivo primario di ideare, sviluppare e organizzare percorsi di formazione, di base e altamente specialistici, nelle professioni del cinema e dell’audiovisivo. Si rivolge sia ai professionisti che vogliono perfezionare competenze già acquisite, sia ai giovani diplomati che guardano all’audiovisivo come settore che offre reale possibilità di occupazione qualificata, in linea con conoscenze e capacità. In coerenza con il suo DNA di matrice industriale, la scuola offre l’esperienza sul campo – learning by doing – come uno degli elementi chiave di tutti i corsi, declinata sulle specificità di ognuno, con particolare attenzione all’orientamento e accompagnamento verso ulteriori specializzazioni o verso il mondo del lavoro per i più giovani.

A SCUOLA DALL’INDUSTRY

I percorsi formativi dell’Academy nascono da un forte legame con l’industria dell’audiovisivo italiana e internazionale. Tutti i corsi, infatti, puntano a trasmettere le dinamiche e le abilità nella loro forma effettiva, forniscono le competenze realmente utili e spendibili nella professione, dal momento che rispondono alla richiesta di figure specializzate da parte del mercato.  «In veste di docenti ci sono professionisti affermati dell’Industry – afferma Sergio Del Prete, Direttore dell’Anica Academy- che portano nell’Academy la loro abilità e la loro esperienza nelle maggiori produzioni italiane e internazionali, è un esempio del fatto che la scuola vuole raccontare l’Industry dall’interno, vuole aprire ai suoi studenti le porte delle maggiori produzioni audiovisive dell’Italia e del mondo, per far toccare con mano come si realizza un prodotto di valore e di successo».

Il sacro male: la vera storia dietro il film e la spiegazione del finale

Il cinema ha più volte tratto ispirazione dalle storie di possessioni ed esorcismi per i film horror. Sono numerosi i celebri titoli a riguardo, da L’esorcista a The Prodigy – Il figlio del male. Un altro titolo tanto affascinante quanto controverso appartenente a questa tipologia di opere è Il sacro male. Diretto nel 2021 dal greco Evan Spiliotopoulos, qui al suo debutto come regista ma noto come sceneggiatore di numerosi film animati della Disney, questo lungometraggio non offre però la classica storia di possessione demoniaca, bensì affronta la figura del falso profeta, guidato da un’entità dalla dubbia natura.

Prodotto da Sam Raimi, Il sacro male pone dunque l’accento su un diverso aspetto di questo ambito molto gettonato al cinema. Il risultato è un film che pone continuamente in dubbio lo spettatore su cosa stia accadendo, suscitando poi un certo terrore nel momento in cui subentra l’ipotesi che non ci siano entità buone a guidare le azioni della protagonista femminile. Per tutti gli appassionati di questa tipologia di film, si tratta dunque di un film da non perdere, che può ora essere comodamente ritrovato su Netflix. Continuando qui nella lettura, invece, si potrà sapere qualcosa di più sulla trama, il significato del finale e la storia vera dietro il film.

La trama e il cast di Il sacro male

Il film racconta la storia di Alice, una ragazza non udente che, dopo una presunta apparizione della Vergine Maria, riacquista la capacità di sentire e di parlare ma soprattutto sembra essere ora in grado di guarire i malati. Molte persone, sentendo la notizia, accorrono nella piccola città del New England per assistere ai miracoli, tra cui il giornalista Gerry Fenn che spera di rilanciare la propria carriera indagando su ciò che accade ad Alice. Quest’ultimo però, in seguito ad eventi terrificanti che riguardano le azioni della giovane, inizia a domandarsi se dietro ai presunti miracoli non ci sia qualcosa di più sinistro.

Ad interpretare il protagonista, Gerry Fenn, vi è l’attore Jeffrey Dean Morgan, noto per aver ricoperto il ruolo di Negan in The Walking Dead e John Winchester in Supernatural. Accanto a lui, nel ruolo di Alice, vi è invece Cricket Brown, qui al suo primo ruolo di rilievo. Recitano poi nel film anche Christine Adams nei panni di Monica Slade, William Sadler in quelli di Monsignore Delgarde e Cary Elwes nei panni del vescovo Gyles. Katie Aselton ricopre invece il ruolo della dottoressa Natalie Gates, originariamente affidato all’attrice Jordana Brewster, la quale ha però poi dovuto rinunciare per via di altri impegni.

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Il sacro male: la spiegazione del finale

Alla luce della sinossi qui riportata, esploriamo ora il finale del film. Verso la conclusione di questo, il protagonista dimostra di nutrire sempre più dubbi sulla natura dell’entità che Alice afferma di vedere. Fenn si convince sempre di più che possa trattarsi di una presenza tutt’altro che pacifica, ma anzi demoniaca. Accedendo ai documenti del parroco, morto misteriosamente, il giornalista scopre infatti che la Maria che appare ad Alice è in realtà una strega dell’Ottocento, quella che si vede messa a fuoco nella prima scena del film. La fattucchiera, inoltre, è un’antenata di Alice, il cui scopo è quello di catalizzare la fede verso di lei per condannare le anime dei suoi adepti alla dannazione eterna.

Il suo spirito era dunque rimasto intrappolato per secoli nella bambola poi rotta da Fenn per costruire il suo falso articolo, gesto che le ha permesso di tornare in libertà. La strega, tuttavia, può vivere solo traendo energia dai suo discendenti ed ha quindi bisogno di Alice per poter dar vita ad una funzione religiosa durante la quale reclamare le anime dei fedeli. Nel momento in cui però la strega uccide Alice, rivoltatasi contro di lei, finisce per autodistruggersi e il suo spirito di smaterializza, apparentemente per sempre. La giovane, grazie ad un miracolo, torna però in vita e anche se di nuovo sordomuta può tornare a vivere un’esistenza serena.

La vera storia dietro Il sacro male

Molto spesso capita che film basati su eventi di questo tipo, con possessioni demoniache o profetti che affermano di parlare in nome di entità divine, siano tratti più o meno liberamente da storie vere. È il caso di alcuni film della saga di The Conjuring, basata sull’attività dei ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, o ancora titoli come Il prodigio o Il rito. In molti, dopo la visione di Il sacro male, si sono chiesti se anche la storia proposta da questo film non fosse ispirata ad eventi reali. Ebbene, no, Il sacro male non è basato su una storia vera.

Il regista del film ha solamente adattato il romanzo più venduto del 1983 di James Herbert, Shrine, dando dunque vita ad un suo adattamento. Shrine di Herbert è a sua volta un romanzo di fantasia e l’autore non ha mai sostenuto che una persona o un incidente reale sia stato d’ispirazione per la sua storia. Ne consegue dunque che anche Il sacro male sia frutto completo dell’immaginazione degli autori del film. Ciò non significa, ovviamente, che alcuni aspetti ed elementi del film non siano radicati nella realtà, come appunto dimostrano i tanti film dedicati alle possessioni demoniache ispirati a casi di cui vi sono effettive testimonianze, seppur controverse.

Il trailer di Il sacro male e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Il sacro male grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 4° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, TheCinemaHolic

I tre Moschettieri – D’Artagnan: recensione del film con Vincent Cassel

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Non c’è decennio nella storia del cinema che non abbia almeno un suo film su I tre moschettieri e così, dopo le versioni da ridere (in sensi non proprio voluti) di Giovanni Veronesi, e quella super-action steampunk di Paul W. S. Anderson, dalla Francia, con la regia di Martin Bourboulon, arriva I tre Moschettieri – D’Artagnan, primo di due film che si prefiggono, con qualche aggiustamento di trama e di tono, di adattare, ancora, per il cinema, lo splendido romanzo di Dumas padre.

Un adattamento, quello firmato da Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière, che si rivela serio ma non serioso, ironico ma non comico, un perfetto equilibrio di toni che si mette al servizio di una sontuosa messa in scena che rispecchia in maniera evidente e sfacciata il grosso budget (70 milioni di euro).

I tre Moschettieri – D’Artagnan, la trama

D’Artagnan, giovane e vivace guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente della Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.

I tre Moschettieri - D'ArtagnanIl cinema che propone Bourboulon è solido e consapevole, certo non raffinato ed elegante, ma capace di essere contemporaneo senza farsi travolgere dalla modernità dei blockbuster. Ci si sporca, in I tre Moschettieri – D’Artagnan, si sentono i colpi di spada, di pistola, le botte, il sapore del sangue e della terra, ma allo stesso tempo si sorride, con quel sorriso beffardo e sornione dei moschettieri, Athos, Porthos e Aramis così come abbiamo imparato ad amarli nella tradizione letterario-cinematografica che tante volte li ha raccontati.

E se Vincent Cassel (Athos), Romain Duris (Aramis), Pio Marmaï (Porthos) e François Civil (D’Artagnan) fanno una splendida figura con le cappe da moschettieri, c’è molta curiosità e mistero intorno alla Milady di Eva Green, che rispetto agli altri personaggi, si vede modernizzata per dialogare meglio con le eroine contemporanee e con una realtà che vuole la donna più attiva e propositiva. Completano il cast una coppia regale molto credibile, formata da Louis Garrel e Vicky Krieps, il primo nei panni di un Luigi XIII tutto sommato mite e giusto, la seconda fiera, appassionata e estremamente a suo agio nel ruolo della Regina Anna.

Gli aggiornamenti della storia originale

Come per i personaggi, che mantengono la loro natura pur leggermente aggiornati (ad esempio Porthos diventa dichiaratamente e serenamente bisessuale, dal momento che gli appetiti non fanno troppe distinzioni), la trama subisce qualche modifica rispetto al romanzo originale per parlare meglio al suo tempo. Viene così accentuata la componente religiosa del conflitto caldeggiato dai nemici di Re Luigi XIII e viene messo in scena un attentato al cuore della Francia, un evento tragico che la Nazione conosce fin troppo bene.

I tre Moschettieri - D'Artagnan

Un racconto epico, un’avventura pura

L’aspetto davvero esaltante del film è che siamo di fronte a una storia che riesce a costruire una sua epica, un suo respiro romanzesco, una personalità davvero rara nel cinema contemporaneo. L’adattamento di Delaporte e de la Patellière coinvolge e convince, e usa come strumento narrativo di forza, non solo come orpello, l’investimento impiegato nella messa in scena, nei costumi, nella ricchezza di dettagli che contribuiscono a regalare credibilità alla storia.

Come accennato, il film è la prima parte di un dittico che si concluderà alla fine dell’anno con I Tre Moschettieri – Milady e che si concentrerà sul per sonagliò di Eva Green. Non riveliamo i dettagli della trama che forse qualcuno non conosce ancora, ma possiamo immaginare che tutta la passione e il fuoco che serpeggiano in questo primo film, troveranno il loro violento sfogo in una seconda parte ancora avvincente ed epica.

I tre Moschettieri - D'Artagna recensione film recensionePer adesso godiamoci I tre Moschettieri – D’Artagnan, un’avventura epica e romanzesca, reale e materiale, vibrante di azione e grande cuore, un film che fa tesoro del linguaggio classico e lo adatta a una forma di racconto contemporaneo, senza tradire eccessivamente l’originale, riuscendo a trovare in ogni suo momento l’equilibrio tra classico e moderno, prendendosi sul serio con il sorriso e regalando due ore di cinema onesto e senza pretese che riesce a pieno ad intrattenere il pubblico.

Lone Survivor: trama, cast e la storia vera dietro il film

Lone Survivor: trama, cast e la storia vera dietro il film

Per raccontare la brutalità di ogni guerra, il cinema è solito ricorrere spesso e volentieri a storie vere, attraverso cui poter mostrare uomini veri alle prese con eventi traumatici e indimenticabili. Esempi celebri degli ultimi anni sono i film 12 Soldiers ed American Sniper, ma anche Lone Survivor, film del 2013 scritto e diretto da Peter Berg. La storia è infatti tratta dall’omonimo libro autobiografico scritto da Marcus Luttrell, ex-Navy SEAL in missione in Afghanistan. Ne deriva un film particolarmente duro nel riproporre gli eventi, che non intende addolcirli ma anzi presentarli nel modo più realistico e diretto possibile.

Nell’approcciarsi alla scrittura, Berg ha infatti avvertito il peso della responsabilità nei confronti di quel racconto e dei veri soldati protagonisti. Per poter rendere loro un sincero omaggio, si è dunque recato in visita presso le famiglie dei caduti sul campo, avendo così accesso ad una serie di dettagli che gli consentissero di essere più accurato durante la scrittura. Lone Survivor dovette comunque attendere qualche anno prima di trovare i finanziamenti necessari ad essere prodotto. L’interesse dell’attore Mark Wahlberg ha però favorito un velocizzarsi della cosa. Con un budget di circa 40 milioni, il film si è così concretizzato con riprese svoltesi nello stato del Nuovo Messico.

Candidato ai premi Oscar nelle categorie per il miglior sonoro e il miglior montaggio sonoro, Lone Survivor si è affermato come un solido prodotto di genere, apprezzato tanto per la sua scrittura quanto per l’intrattenimento visivo offerto. Non deve dunque sorprendere che sia arrivato ad un guadagno di 154 milioni di dollari nel mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lone Survivor: la trama del film

Al centro della vicenda di Lone Survivor vi è l’incredibile storia di un gruppo di Navy SEAL che nel 2005 viene inviato in missione segreta per neutralizzare una cellula operativa di al-Qaeda in Afghanistan, il cui capo è noto come Shah. A guidare il gruppo vi sono Michael MurphyErik Kristensen, che con i loro altri uomini Marcus Luttrell, Dany Dietz e Matt Axelson, si introducono nel territorio. Qui cadono però in un’imboscata del nemico sulle montagne del luogo. Di fronte ad una decisione morale impossibile, il piccolo gruppo è isolato e circondato da una forza superiore di talebani pronti per la guerra. Quando si confronteranno con impensabili probabilità di sopravvivenza, i quattro uomini troveranno riserve di forza e resistenza che li terranno in lotta fino alla fine .

Lone Survivor cast

Lone Survivor: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Marcus Luttrell, come anticipato, vi è l’attore Mark Wahlberg, interessatosi al progetto anni prima della sua realizzazione. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha avuto modo di incontrare il vero Luttrell, il quale si è però dimostrato inizialmente molto riservato. Wahlberg ha così dovuto guadagnarsi la sua fiducia prima di poter avere con lui un rapporto più spontaneo. Ad oggi, Lone Survivor è il film di cui, per sua stessa ammissione, Wahlberg è più orgoglioso tra quelli realizzati. Ad interpretare Michael Murphy vi è invece l’attore Taylor Kitsch, mentre Danny Dietz è impersonato da Emile Hirsch. Quest’ultimo, per ottenere la parte, acquisì una sorprendente massa muscolare, dimostrandosi così fisicamente convincente per il personaggio.

Matt Axelson è interpretato dall’attore Ben Foster, mentre Erik Kristensen ha il volto del noto attore Eric Bana. Sebbene Wahlberg, Kitsch, Hirsch e Foster si fossero addestrati fisicamente per i loro ruoli prima delle riprese, Luttrell ha organizzato un regime di addestramento di tre settimane in un bootcamp nel New Mexico, dove gli attori sono stati addestrati da personale militare d’élite in armi, comunicazioni militari e tattiche. Importante per loro fu anche comprendere l’impatto che le armi da fuoco hanno al momento delle sparatorie. Gli attori hanno anche praticato esercizi per migliorare la loro memoria muscolare e consentire al fisico di reagire in modo convincente come dei veri Navy SEAL durante le riprese.

La vera storia di Lone Survivor, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Quella di Lone Survivor è dunque una storia realmente accaduta, di cui Marcus Luttrell è l’unico superstite a cui si riferisce il titolo. Il 27 giugno del 2005 ha infatti inizio l’Operazione Red Wings nel pieno della guerra in Afghanistan. Questa ha visto un gruppo di Navy Seals introdursi nella provincia di Konar, dove un gruppo di talebani si era radunato arrivando ad un totale di oltre cento uomini. Sfortunatamente, i militari vengono avvistati da alcuni pastori locali, che prontamente riferiscono ai talebani della loro presenza. Ha così inizio uno scontro a fuoco particolarmente violento, senza apparente via d’uscita. Solo Marcus Luttrell riesce a salvarsi ma, tra ferite e fratture, perde conoscenza. Ritrovato da un pastore, questi soccorre il soldato, recapitando poi un messaggio ad una base militare, da cui partono i soccorsi che porteranno in salvo Luttrell.

Si tratta dunque di una storia vera particolarmente avvincente, che tiene con il fiato sospeso sino all’ultimo. Per poter vedere il film, è possibile fruire della sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lone Survivor è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima, il film si trova attualmente alla posizione numero 6 della Top 10 dei film più visti in Italia su tale piattaforma. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento tra queste, basterà, a seconda dei casi, noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Sky Cinema: quatto prime visioni in occasione della Pasqua

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Sky Cinema: quatto prime visioni in occasione della Pasqua

Per il fine settimana di Pasqua Sky Cinema propone quattro grandi prime visioni, una al giorno, con una programmazione che spazierà dalla commedia romantica all’avventura fantasy, dal dramma a tinte gialle al poliziesco, e che metterà d’accordo tutta la famiglia. Sono in arrivo LA RAGAZZA DELLA PALUDE, THE PORTABLE DOOR, TICKET TO PARADISE e DIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO!. Tutti i titoli saranno disponibili anche on demand su Sky (TICKET TO PARADISE e DIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO! anche in qualità 4K) e in streaming su NOW.

LA RAGAZZA DELLA PALUDE

Si parte venerdì 7 aprile con LA RAGAZZA DELLA PALUDE, in prima visione alle 21.15 su Sky Cinema Uno. Un melodramma a tinte gialle, diretto da Olivia Newman, tratto dall’omonimo bestseller di successo di Delia Owens e adattato per lo schermo daReese Witherspoon in veste di produttrice. Protagonisti sono Daisy Edgar-Jones (Normal People), Harris Dickinson (Triangle of Sadness) e David Strathairn.

Nella Carolina del Nord degli anni 50, la giovane Kya, abbandonata progressivamente dalla madre, dai fratelli e poi dal padre violento, cresce costruendosi un mondo tutto suo, mentre gli abitanti del vicino villaggio la deridono o la ignorano. Anni dopo, la ragazza viene arrestata per omicidio, e solo l’avvocato in pensione Tom Milton si offre di aiutarla.

THE PORTABLE DOOR

Sabato 8 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno sarà la volta di THE PORTABLE DOOR, divertente avventura fantasy targataSky Original con il plurinominato ai Golden Globe Sam Neill e il due volte premio Oscar Christoph Waltz, in esclusiva su Sky e NOW.

Diretto da Jeffrey Walker, THE PORTABLE DOOR è un adattamento della popolare serie fantasy in sette libri di Tom Holt e vede nel cast oltre a Sam Neill e Christoph Waltz anche Patrick Gibson, Sophie Wilde, Miranda Otto, Chris Pang, Jessica De Gouw, Rachel House, Arka Das e Damon Herriman.

Racconta la storia di Paul Carpenter (Patrick Gibson) e Sophie Pettingel (Sophie Wilde), due modesti tirocinanti che iniziano a lavorare presso la misteriosa azienda londinese J.W. Wells & Co. Ben presto però si rendono conto che i loro datori di lavoro sono tutt’altro che convenzionali. I carismatici criminali Humphrey Wells (Christoph Waltz), amministratore delegato dell’azienda, e il manager Dennis Tanner (Sam Neill) stanno sconvolgendo il mondo della magia, portando le moderne strategie aziendali nelle antiche pratiche magiche.

TICKET TO PARADISE

Dopo il grande successo al botteghino, da non perdere domenica 9 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21,45 su Sky Cinema Romance) la prima tv della commedia romantica TICKET TO PARADISE, che racconta come le seconde possibilità possano piacevolmente sorprenderci. Protagonista una grande coppia del mondo del cinema, quella formata dai premi Oscar George Clooney e Julia Roberts.

Georgia e David sono separati, ma sono pronti a salire su un aereo per Bali quando la loro figlia Lily, fresca di laurea, annuncia loro che ha deciso di sposare Gede, un coltivatore di alghe balinese. Dopo molto tempo in disaccordo su tutto, ora Georgia e David fanno fronte comune per impedire le nozze di Lily.

DIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO!

Infine lunedì 10 aprile arriverà in prima tv DIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO!, alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspense, preceduto dal primo film DIABOLIK).

Nel secondo capitolo cinematografico firmato dai Manetti Bros. Giacomo Gianniotti veste i panni del Re del Terrore, affiancato da Miriam Leone e Valerio Mastandrea che tornano ad interpretare Eva Kant e l’ispettore Ginko. Nel cast con loro ancheMonica Bellucci.

Un piano apparentemente perfetto attende Diabolik ed Eva Kant. Ma non sanno che dietro questo colpo si nasconde una trappola dell’astuto ispettore Ginko, che mette a dura prova il loro legame. Tradita dal Re del Terrore, Eva decide di vendicarsi, proponendo all’ispettore di collaborare alla cattura di Diabolik. Una decisione difficile per Ginko che deve anche affrontare l’arrivo di Altea, duchessa di Vallenberg…

SHAKE: in arrivo la nuova serie sulle giovani generazioni su RayPlay

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Arriva la nuova serie che parla alle giovani generazioni: SHAKE (una produzione Lucky Red in collaborazione con Rai Fiction), 8 puntate da 25 minuti ciascuna, disponibile su RaiPlay a partire da venerdì 14 aprile 2023.

Diretta da Giulia Gandini, scritta e creata da Gianluca Bernardini, Carolina Cavalli, Caterina Salvatori, SHAKE vanta un cast di giovani talenti: Jason Prempeh (The Slaughter – La mattanza, The Swarm), Giulia Fazzini (Marta & Eva), Giada Di Palma, Alessandro Cannavà (Nero a metà 2, Tutto può succedere 3), Greta Esposito (Mare Fuori, Mixed by Erry, Crazy for Football, Qui rido io, Il commissario Ricciardi, Mental, Magari), Damiano Gavino (Nuovo Olimpo, Un professore).

SHAKE è una serie basata sull’Otello di Shakespeare. Personaggi iconici come Otello, Desdemona, Iago sono trasformati in sedicenni e diciassettenni. Non è ambientata nella Venezia del XVII secolo, ma nella Roma di oggi.

Per quanto il testo originario sia di altri tempi, i temi rimangono universali: gelosia, amore, tradimento. L’adolescenza non fa altro che rafforzarli, raccontando una storia di scoperta, formazione, crescita. Compositrice della colonna sonora originale elettronica soft è di Ginevra Nervi. Non mancano poi le tracce musicali di vari artisti moderni come Fred Again, Ditonellapiaga e Cmqmartina, giovanissima cantautrice che ha firmato la canzone originale della serie, Il silenzio.

https://youtu.be/kkAI6spXBCo

LA SERIE SHAKE

L’adolescenza è una tragedia. Eppure, a pensarci bene, è anche una commedia. E allora, per raccontare l’adolescenza, perché non affidarsi al più grande drammaturgo di tutti i tempi?

SHAKE è una serie che prende ispirazione dai protagonisti delle opere del Bardo catapultandoli in un liceo di Roma al giorno d’oggi. Non più re, regine, castelli e guerre ma ragazzi di oggi, alle prese con l’identità che cambia e con la perdita dell’innocenza.

Si parte da Otello, ma il protagonista non è più il valoroso condottiero dell’esercito veneziano, bensì Thomas, il leader imperturbabile di una crew di parkour. Accanto a lui troviamo il simpatico Michele (Cassio) e l’arguta Gaia (Iago). L’equilibrio tra i tre sembra essere solido fino a quando non fanno la conoscenza di Beatrice (Desdemona), la più bella ragazza del liceo, di cui sia Thomas che Gaia si invaghiscono. Mentre tra Beatrice e Thomas nasce una profonda storia d’amore, Gaia, colpita dall’invidia nei confronti del suo amico, ordirà un meticoloso piano, atto a separare i due innamorati. L’infima opera di persuasione di Gaia avrà i suoi effetti e le insicurezze di Thomas scoppieranno in una gelosia cieca che distruggerà l’amore per Beatrice e l’amicizia con Michele. In un finale senza vincitori, la vera tragedia per i protagonisti sarà la consapevolezza del sopraggiungere dell’età adulta e con essa del disincanto perso, ma avranno modo di indagare le loro fragilità, elaborare i loro errori o, più semplicemente, crescere.

CREDITI SERIE TV SHAKE

  • Prodotta da Lucky Red in collaborazione con Rai Fiction
  • Scritta da GIANLUCA BERNARDINI, CAROLINA CAVALLI, CATERINA SALVADORI
  • Con JASON PREMPEH, GIULIA FAZZINI, GIADA DI PALMA, ALESSANDRO CANNAVÀ, GRETA ESPOSITO, DAMIANO GAVINO
  • Diretta da GIULIA GANDINI
    Formato: Serie tv in 8 episodi (25 minuti ciascuno)

Super Mario Bros. – Il film, la recensione dell’adattamento del celebre videogioco

“Mamma mia!” Non è solo l’italianissima esclamazione tipica di Super Mario, ma anche ciò che lo spettatore è portato a gridare quando, guardando il nuovo film animato dedicato all’iconico personaggio della Nintendo, si accorge che tutti i propri eventuali pregiudizi (derivati principalmente sulla base di quei flop che sono stati i film del 1986 e del 1993) erano infondati. Questo perché Super Mario Bros. – Il film, diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, adatta magnificamente le dinamiche classiche della serie videoludica alle regole cinematografiche, costruendo un film che è un continuo salto di livello, tra esplorazione del mondo, addestramento, superamento di ostacoli e scontro con il boss finale. Ma andiamo con ordine.

Quella alla base di Super Mario Bros. – Il film è la storia di Mario (la cui voce originale è di Chris Pratt, mentre quella italiana di Claudio Santamaria) e Luigi, inseparabili fratelli in cerca di affermazione come idraulici negli ambienti di Brooklyn. I due, loro malgrado, non trovano però la fama, bensì un portale che li risucchia in un mondo magico, popolato da funghi parlanti, gorilla antropomorfi e spietate tartarughe. Proprio il leader di queste ultime, il possente Bowser (che in originale ha la voce di Jack Black) aspira a conquistare quel mondo e il cuore della bella principessa Peach (la cui voce inglese è quella di Anya Taylor-Joy). Ai due baffuti italoamericani, toccherà dunque salvare la situazione prima che sia troppo tardi.

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Sulle montagne russe dell’intrattenimento

Già dalla breve sinossi qui riportata appare chiaro come per Super Mario Bros. – Il film la trama non sia che un pretesto. Riducendola al suo grado zero e aggrappandosi alle tappe tipiche di questa tipologia di racconto d’avventura fantasy, il film può dunque concentrarsi su ciò che davvero conta, ovvero offrire un intrattenimento colorato, dinamico, certamente pensato prevalentemente per bambini ma capace di offrire numerose emozioni anche ai più grandi, quelli che i videogiochi di Mario li hanno seguiti nella loro evoluzione decade dopo decade. A loro il film offre citazioni, easter eggs e sequenze con grandi classici della musica anni Ottanta che difficilmente non genereranno quel certo brivido nostalgico.

Su tutte, le sequenze accompagnate da We Need a HeroTake on Me si affermano come fonte di puro piacere visivo. Questo perché, tornando a quanto affermato in apertura, il film segue saggiamente le dinamiche del videogioco, offrendo situazioni affrontate come veri e propri livelli da superare, con tanto di visuale a scorrimento laterale. Così facendo, invita i propri spettatori a giocare a loro volta, portandoli nel colorato mondo dei Todd, nell’arena di Donkey Kong e i suoi lanci di barili e sulla pista arcobaleno su cui sfrecciare con gli iconici kart. Il tutto con uno stile d’animazione particolarmente colorato e paffuto che rispetta l’immaginario tramandato nel tempo dai giochi della serie di Super Mario.

Super-Mario-Bros-Il-Film-Claudio-Santamaria

Di livello in livello, con divertimento ed emozione

Super Mario Bros. – Il film rinuncia dunque (ed è una rinuncia assai gradita) a proporre storie particolarmente nuove o forzatamente brillanti, come tentato invece in modo discutibile da altri adattamenti animati di videogiochi o giocattoli. Lo fa perché consapevole che non è mai stata la trama ad appassionare i videogiocatori della serie, bensì le sempre nuove dinamiche di gioco, la necessità di apprendere nuove regole per poter andare avanti e provare quell’irrinunciabile senso di appagamento. Il senso del gioco torna dunque grande protagonista, dimostrandosi una volta di più elemento indispensabile per questo tipo di operazioni cinematografiche. Perché come dimostrato anche da Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri, se il film gioca e si diverte e lo spettatore può fare altrettanto con lui, ad uscirne vincitori sono entrambi.

Super Mario Bros. – Il film, però, oltre al colorato intrattenimento, alle vivaci e divertenti situazioni e battute, propone anche qualcosa di più. Non una principessa da salvare, che anzi contribuisce ad abbattere questo stereotipo, bensì una toccante incursione nell’amore fraterno. Mario e Luigi, personaggi dotati di vero cuore oltre che del loro iconico aspetto, sono due fratelli che si amano, si cercano, si difendono davanti a tutto e tutti, anche dinanzi alla più grande dei pericoli. Un rapporto, il loro, che non trova spesso spazio al cinema e che invece ci ricorda, una volta di più, l’irrinunciabile importanza di questo tipo di legami. Accanto a loro, dunque, livello dopo livello, ci si diverte, ci si emoziona e si esce dalla visione con gli occhi colmi di meraviglia.

The Good Mothers, recensione della serie Disney+

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The Good Mothers, recensione della serie Disney+

Reduce dal grande successo al Festival di Berlino, dove ha conquistato il premio per la prima edizione di Berlinale Series, The Good Mothers, produzione italiana per Disney+, arriva in piattaforma dal 5 aprile, con tutti i sei episodi disponibili al lancio.

The Good Mothers racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, è frutto di uno sforzo congiunto tra House Productions e Wildside, Fremantle company e vede protagoniste Gaia Girace, Valentina Bellè, Simona Distefano e Micaela Ramazzotti. A dirigerle, insieme a Julian Jarrold su sceneggiatura di Stephen Butchard, c’è Elisa Amoruso.

The Good Mothers, le donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta

In particolare, la serie si focalizza su quattro racconti di “donne della ‘ndrangheta” che per vocazione o per necessità si sono ribellate allo stato delle cose e hanno collaborato con la giustizia.

Lea Garofalo (Micaela Ramazzotti), da sempre in fuga con la figlia Denise, è stanca dei continui agguati del marito, Carlo Cosco (Francesco Colella), boss mafioso, che chiaramente non le ha mai perdonato il tradimento; Giuseppina Pesce (Valentina Bellè), moglie e figlia di boss, una delle donne legata alle più importanti famiglie mafiose di Calabria, che si ritaglia uno spiraglio di libertà, in una vita di oppressione subita dagli uomini della sua vita; Denise Cosco (Gaia Girace) intrappolata eppure con il sogno di una vita diversa, sulle orme e alla ricerca della madre scomparsa e in fuga da un padre ingombrante e criminale; Maria Concetta Cacciola (Simona Distefano) vera e propria prigioniera che cerca un briciolo di prospettiva e libertà tra le angherie di una famiglia ottusa e violenta.

2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD_ph.Claudio Iannone

Una donna contro la criminalità organizzata

Di fronte a loro, dall’altra parte della legge, c’è Anna Colace (Barbara Chichiarelli), il magistrato con con ferreo senso di giustizia e del dovere che capisce, forse proprio perché donna, qual è il grimaldello che la aiuterà a scardinare l’omertà intorno a molte famiglie mafiose della criminalità organizzata calabrese. Le donne della ‘ndrangheta diventano quindi la porta attraverso cui entrare in questo mondo chiuso e oscuro, e non perché si tratta di un punto debole, ma perché le donne, in quanto tali, in quanto madri, in quanto sottomesse e maltrattate, hanno la contezza che quel mondo è sbagliato e, soprattutto, possono volere un futuro diverso per i propri figli, non vogliono che le loro figlie siano schiave come loro, non vogliono che i figli siano assassini come i loro padri, e quindi Colace si inserisce qui, in questo spiraglio, offrendo loro protezione e la possibilità di una vita diversa.

Quello che The Good Mothers fa meglio di ogni altro prodotto che racconta la stessa spinosa questione è adottare un punto di vista nuovo, quello delle donne, che fino a questo momento sono sempre state lo sfondo in un mondo violento di uomini. Un tentativo era stato fatto anche al cinema, alla fine dello scorso anno, con Ti Mangio il Cuore, che raccontava proprio la storia di una collaboratrice di giustizia sfuggita alle famiglie mafiose che la volevano sottomettere, proprio per amore dei suoi figli. Tuttavia, nel caso della serie Disney+, siamo di fronte a un prodotto con molta più anima e dignità, con delle interpretazioni incredibili da parte di attrici che si calano perfettamente in ruoli difficili. In particolare ci teniamo a sottolineare l’intensità e l’efficacia con cui Bellè mette in scena la sua Giuseppina Pesce, con un lavoro sulla postura e la lingua che merita di essere elogiato.

2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD_ph.Claudio Iannone

Un mondo senza luce

Julian Jarrold e Elisa Amoruso conducono i sei episodi con grande maestria, dimostrandosi sempre asserviti alla storia e alle loro protagoniste. Questo essere al servizio di ciò che si racconta si palesa principalmente nella scelta di location e nelle scelte fotografiche e di tono della serie. Tutta l’atmosfera della serie è plumbea, cupa, così come i toni sono tetri, drammatici, i grigi sono intensi, c’è pochissimo spazio per i colori sgargianti e ogni personaggi si fa carico di una direzione precisa per la sua storia anche con l’adozione di una determinata palette, scelte cromatiche che ne raccontano le intenzione e il destino.

The Good Mothers unisce la perizia e l’efficacia della realizzazione, della scrittura, dell’interpretazione a un contenuto potente, tradizionale nella nostra filmografia nazionale eppure rinnovato da un punto di vista insolito e potente. Le donne che hanno contribuito a mettere in ginocchio la criminalità organizzata, per amore dei propri figli, per amor proprio, per fame di una libertà che è stata tolta loro per troppo tempo.

The Good Mothers gaia girace
2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD_ph.Claudio Iannone

Furiosa: secondo Anya Taylor-Joy sarà più “epico” di Mad Max: Fury Road

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Come molti di voi già sapranno è in produzione un prequel di Mad Max: Fury Road che si intitolerà Furiosa e che racconterà la storia della giovane guerriera interpretata Charlize Theron, nell’acclamato film del 2015. Al momento c’è un’attesa spasmodica sul film e molti dei fan (noi compresi) aspettano un nuovo film da quasi 10 anni ormai, dato che Furiosa uscirà non prima del 2024.

Nel prequel George Miller tornerà dietro la macchina da presa, ovviamente, mentre la star del film sarà Anya Taylor-Joy che erediterà il ruolo di Charlize Theron come una versione più giovane del suo personaggio. Proprio la diretta interessata in una recente intervista con Total Film ha condiviso alcuni nuovi dettagli sul film “epico” e ha rivelato come Furiosa alla fine differisca da Mad Max: Fury Road.

“La cosa principale di cui io e George abbiamo parlato è che Fury Road è un road movie. Sai, si svolge nell’arco, credo, di tre giorni: arrivare da qualche parte, poi girarsi e tornare indietro”, ha commentato la Taylor-Joy“E questa è un’epopea. Questo si svolge per un lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere [Furiosa] molto meglio. Adoro quel personaggio così tanto. L’intera esperienza è stata sbalorditiva e George è il migliore. Spero che [le persone] si divertono”.

Come spesso capita per film di questa grandezza, diverse volte abbiamo segnalato molte foto dal set, mentre era in corso la lavorazione in Australia ma nonostante questo un primo sguardo ufficiale al personaggio e al film deve ancora essere pubblicato. Tuttavia, poiché manca ancora più di un anno dall’arrivo del prequel, è probabile che dovremo avere ancora molta pazienza!

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Furiosa che debutterà al cinema il 24 Maggio 2024 è stato scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, dopo diversi rimandi il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

Kraven the Hunter: per Russell Crowe si svolge in un mondo “inaspettatamente oscuro”

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Kraven the Hunter è il prossimo super villain dello Spider-Verse che vedremo al cinema, e sicuramente è uno di quei personaggi che si fa notare, dal momento che, nei fumetti, è uno dei pochi che riesce addirittura a sconfiggere Spider-Man, seppellendolo vivo. Gli elementi di interesse per un film con protagonista un villain così carismatico ci sono tutti.

A interpretare il personaggio è stato chiamato Aaron Taylor-Johnson, che già era stato brevemente Quicksilver in Avengers: Age of Ultron, e soprattutto ha trovato il successo con Kick-Ass, dimostrandosi a suo agio con i cinecomic. Al suo fianco, Russell Crowe dovrebbe assumere il ruolo di Nikolai Kravinoff, il padre dell’omonimo cattivo di Spider-Man. Ora, quest’ultimo ha condiviso i suoi pensieri sul progetto Marvel in un’intervista con CBR.

“Ho parlato con J.C. Chandor, il regista, è davvero entusiasta di ciò che ha di fronte [e] davvero entusiasta del modo in cui le persone lo accoglieranno”, ha scherzato l’attore. “Penso di poter in qualche modo trasmettere… una delle cose che ha detto, che è un mondo inaspettatamente oscuro.”

Già Morbius ha avuto luogo in un angolo “oscuro” dell’universo Marvel di Sony, così come Venom e Venom: Let There Be Carnage, del resto. Sfortunatamente, quei film si sono rivelati più sciocchi che seri e hanno ricevuto recensioni negative. Ma c’è sempre una possibilità che Kraven the Hunter ribalti le cose, ovviamente, ma per saperlo bisogna aspettare e vedere.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven the Hunter uscirà al cinema il 06 ottobre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger. J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Buon Compleanno Robert Downey Jr.: il cast Marvel festeggia l’ex collega

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Nel giorno del suo compleanno, Robert Downey Jr. è stato festeggiato non solo dai suoi cari e dai fan, che hanno figurativamente spento con lui le sue prime 57 candeline, ma anche dai suoi colleghi della famiglia Marvel, che con foto di repertorio che celebrano la carriera di RDJ all’interno della Casa delle Idee.

Josh Brolin, interprete di Thanos, ha condiviso l’immagine di lui e Robert Downey Jr. nel corso del Comic Con di San Diego del 2018, quando vennero presentati i contenuti esclusivi di Avengers: Infinity War, in cui il secondo regala una rosa al primo.

La seconda foto è stata invece condivisa da Mark Ruffalo ed è tratta dal backstage di Avengers: Endgame, in cui Robert Downey Jr. è seduto a capotavola di fronte a Chris Hemsworth, Jeremy Renner, Chris Evans, Scarlett Johansson, Paul Rudd, Don Cheadle e Karen Gillan. La scena è tratta dall’inizio del film, in cui Tony Stark, appena soccorso dalla sua deriva nello spazio, viene messo al corrente della situazione sulla Terra dopo lo schiocco di Thanos.

Robert Downey Jr. è considerato il padre del MCU dal momento che il suo film, Iron Man del 2008, ha aperto le porte di un mondo che prima si poteva solo immaginare e sognare, al cinema. Tony Stark è stato reso carne e ossa dalla sua magnetica e divertente interpretazione e questo personaggio ha guidato l’intera storia del MCU fino alla conclusione della Saga dell’Infinito.

Il futuro del Marvel Cinematic Universe è adesso nelle mani di altri eroi, ma è indicativo che il pubblico e le costar di Robert Downey Jr. nella sua avventura ultra-decennale con la Marvel hanno ancora un pensiero speciale per colui che ha dato inizio a tutta la storia che ha fatto compagnia agli spettatori negli ultimi 13 anni.

Vedremo Robert Downey Jr. al cinema la prossima estate in Oppenheimer di Christopher Nolan.

The Mandalorian 3 Episodio 6: ecco la data e l’ora di uscita su Disney+

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Il sesto episodio della terza stagione di The Mandalorian sta per arrivare su Disney+. Con solo due episodi rimasti nella terza stagione di The Mandalorian, la posta in gioco è sempre più alta che mai per Din Djarin e Grogu. Ecco quando guardare il prossimo episodio.

Quando guardare The Mandalorian Stagione 3 Episodio 6 su Disney+

Disney+ rilascerà  l’episodio 6 di The Mandalorian3 alle 3:00 ET/12:00 PT mercoledì 5 aprile. Il “Capitolo 22” è diretto da Bryce Dallas Howard, un volto familiare per i fan di The Mandalorian, e si baserà sulla sceneggiatura scritta da Jon Favreau. Bryce Dallas Howard ha anche diretto “Chapter 4: Sanctuary” (quello che ha presentato Cara Dune) e “Chapter 11: The Heiress”, ovvero la puntata in cui Bo-Katan Kryze ha fatto il suo debutto live-action.

Nella terza stagione continuano i viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il loro viaggio insieme.

The Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è interpretata da Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i co-executive producer.

 

The Acolyte: Jodie Turner-Smith parla del suo personaggio

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The Acolyte: Jodie Turner-Smith parla del suo personaggio

Non si sa molto sull’annunciata serie live-action di Star WarsStar Wars: The Acolyte. Tuttavia, oggi arrivano una serie di commenti fatti dall’attrice Jodie Turner-Smith che suggeriscono chi potrebbe interpretare nello show della LucasFilm per Disney+. Parlando con Collider, Turner-Smith non ha detto molto sul suo ruolo nella serie in arrivo, ma ha elogiato Amandla Stenberg, che dovrebbe recitare al suo fianco nella serie, così come il regista Kogonada, che ha lavorato alla serie.

Stavo lavorando con il mio regista preferito con cui ho lavorato finora, Kogonada, e sotto la guida di Leslye Headland”, ha detto Turner-Smith. “È incredibile da vedere. Non vedo l’ora di vedere come andrà a finire questo spettacolo. Amandla [Stenberg] è un’artista così incredibile. Sfortunatamente, non ho avuto nessuna scena con lei, ma ho avuto modo di vedere un po’ di quello che hanno fatto, e penso che sarà epico, e non è niente che nessuno abbia mai visto prima all’interno di quell’universo. “

Quando si è trattato di parlare più specificamente del suo personaggio, a Turner-Smith è stato chiesto se avesse mai avuto modo di impugnare una spada laser nella serie. L’attrice ha detto che non l’ha fatto, ma ha suggerito che doveva maneggiare qualcos’altro prima di fermarsi. “Non sono riuscito a usare una spada laser… ma non … non ho potuto usare una spada laser… perché non sono un Jedi“, ha detto Turner-Smith.

Star Wars: The Acolyte, la serie tv

Star Wars: The Acolyte  è descritto come  “un thriller misterioso che porterà gli spettatori in una galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica. Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto”.

Star Wars: The Acolyte vedrà protagonisti Amandla Stenberg, Lee Jung-jae, Carrie-Ann Moss, Manny Jacinto, Dafne Keen, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson, Charlie Barnett e Dean-Charles Chapman. Star Wars: The Acolyte sarà trasmesso in streaming esclusivamente su Disney+, anche se la data della premiere deve ancora essere rivelata.

The Mandalorian 3: in risalto il nuovo personaggio di Paul Sun-Hyung Lee

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L’account ufficiale di Twitter di Star Wars ha pubblicato un nuovo poster di uno dei personaggio della terza stagione di The Mandalorian, che presenta uno dei personaggi ricorrenti della serie legata a New Republic.

Il poster evidenzia Carson Teva, interpretato da Paul Sun-Hyung Le . Teva è apparsa nella seconda stagione di The Mandalorian e in The Book of Boba Fett, spesso al fianco a Trapper Wolf interpretato da Dave FiloniTeva ha svolto un ruolo importante nell’episodio della scorsa settimana mentre affrontava la politica della Nuova Repubblica nel tentativo di aiutare la gente di Nevarro. Dai un’occhiata al nuovo poster del personaggio di The Mandalorian Stagione 3 qui sotto:

The Mandalorian

Nella terza stagione continuano i viaggi del Mandaloriano nella galassia di Star Wars. Un tempo cacciatore di taglie solitario, Din Djarin si è riunito a Grogu. Nel frattempo, la Nuova Repubblica lotta per allontanare la galassia dal suo passato oscuro. Il Mandaloriano incontrerà vecchi alleati e si farà nuovi nemici mentre lui e Grogu continuano il loro viaggio insieme.

The Mandalorian torna su Disney+ il 1° marzo. La serie è interpretata da Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Amy Sedaris, Emily Swallow e Giancarlo Esposito. Tra i registi degli otto episodi della terza stagione ci sono Rick Famuyiwa, Rachel Morrison, Lee Isaac Chung, Carl Weathers, Peter Ramsey e Bryce Dallas Howard. Jon Favreau è showrunner/capo sceneggiatore ed executive producer insieme a Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist e Carrie Beck sono i co-executive producer.

 

Abbott Elementary 2: Taraji P. Henson nel cast

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Abbott Elementary 2: Taraji P. Henson nel cast

La ABC ha confermato che la candidata all’Oscar Taraji P. Henson ha ufficialmente firmato per un ruolo da guest star in un prossimo episodio della seconda stagione di Abbott Elementary.

La star di The Emprie dovrebbe apparire nel ventunesimo episodio dell’ultima stagione, intitolato “Mamma”. Interpreterà il ruolo di Vanetta, che è la madre di Janine Teagues interpretata da Quinta Brunson. Il suo casting arriva dopo che la sorella di Janine, Ayesha, interpretata da Ayo Edebiri, è recentemente apparsa nell’acclamata commedia.

Abbott Elementary è creato e prodotto esecutivamente da Quinta Brunson, che guida anche il cast nel ruolo di Janine Teagues. Insieme a lei nel cast ci sono Tyler James Williams nei panni di Gregory Eddie, Janelle James nei panni di Ava Coleman, Lisa Ann Walter nei panni di Melissa Schemmenti, Chris Perfetti nei panni di Jacob Hill, William Stanford Davis nei panni di Mr. Johnson e la vincitrice dell’Emmy Award Sheryl Lee Ralph nei panni di Barbara Howard.

In questa commedia, un gruppo di insegnanti devoti e appassionati – e un preside un po’ stonato – si riuniscono in una scuola pubblica di Filadelfia dove, nonostante le probabilità a loro sfavore, sono determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella vita” si legge nella sinossi della serie. “Sebbene questi incredibili funzionari pubblici possano essere in inferiorità numerica e sottofinanziati, amano ciò che fanno, anche se non amano l’atteggiamento tutt’altro che eccezionale del distretto scolastico nei confronti dell’istruzione dei bambini“.

La prima stagione di Abbott Elementary ha ottenuto numerosi premi, tra cui tre Golden Globe per la migliore serie televisiva – musical o commedia, migliore attrice per Brunson e miglior attore per Williams. Per la performance di Ralph nei panni di Barbara, ha vinto un Emmy Award come miglior attrice non protagonista. Grazie al suo continuo successo, la serie tv si è già assicurata un rinnovo anticipato della terza stagione.

Wonder Man: al via la produzione della prossima serie Marvel Studios/Disney+

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Il regista di Shang-Chi e la leggenda degli anelliDestin Daniel Cretton ha apparentemente confermato che la produzione della prossima serie Wonder Man  dei Marvel Studios è iniziata.

Cretton ha pubblicato un post su Instagram per condividere una foto dietro le quinte, con l’acclamato regista davanti alla famosa insegna di Hollywood a Los Angeles. Ha anche rivelato che Brett Pawlak, con cui Cretton ha lavorato per la prima volta in Short Term 12, ha firmato come direttore della fotografia della produzione. Qualche giorno fa vi avevamo rivelato che l’attore Ed Harris era entrato a far parte del cast. 

La serie Wonder Man

Wonder Man è stata sviluppata da Destin Daniel Cretton (Shang-Chi e la leggenda degli anelli) e dallo sceneggiatore-produttore Andrew Guest (Brooklyn Nine-Nine, Community), con Guest che svolge il ruolo di sceneggiatore capo e Cretton produttore esecutivo e regista alcuni episodi. Il progetto farà parte dell’accordo generale di Cretton con lo studio. Oltre a Cretton, anche la regista di The Photograph Stella Meghie dirigerà diversi episodi.

La serie  Wonder Man vedrà protagonista il vincitore dell’Emmy Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Simon Williams/Wonder Man. Sarà affiancato dal premio Oscar Ben Kingsley, che riprenderà il suo ruolo preferito dai fan di Trevor Slattery. Il personaggio è apparso per la prima volta come attore finito in Iron Man 3, dove fingeva di essere il terrificante cattivo The Mandarin. Nel 2021, i fan dell’MCU hanno incontrato di nuovo inaspettatamente Trevor Slattery in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, dove è stato rivelato che era stato imprigionato dal vero mandarino.

Wonder Man è uno dei personaggi più antichi della lunga storia della Marvel ed è stato introdotto per la prima volta nel 1964 in un primo numero di Avengers. Il personaggio – chiamato Simon Williams – è stato creato da Stan Lee, Don Heck e Jack Kirby, ed è stato inizialmente presentato come un supercriminale che ha combattuto i Vendicatori.

Shrek 5 e uno spin-off su Ciuchino: in arrivo nuovi progetti

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Shrek 5 e uno spin-off su Ciuchino: in arrivo nuovi progetti

Dopo l’annuncio di Disney di voler portare il franchise di Toy Story avanti per un quinto capitolo, anche un altra saga animata arriva al traguardo del quinto film: Shrek 5 sarebbe in lavorazione e già in fase di sviluppo. Il CEO di Illumination Studios, Chris Meledandri, ha raccontato a Variety che Shrek 5 è in lavorazione – e l’intero cast principale è stato contattato per tornare a doppiare i personaggi ormai storici del franchise.

L’informazione è stata rivelata in occasione del tour stampa per The Super Mario Bros. Movie, che arriva al cinema da oggi, in Italia. Il fondatore dello studio stava esaminando tutti i sequel che le persone possono aspettarsi dallo studio di animazione, tra cui Cattivissimo me e The Secret Life of Pets. E, anche se Shrek proviene da una casa diversa (DreamWorks), Meledandri è anche un partner creativo nello studio di animazione di Steven Spielberg e Jeffrey Katzenberg.

Meleandri ha spiegato come è nata l’idea di Shrek 5: “Non è così diverso dal processo che abbiamo affrontato con ‘Mario’, in cui guardi quali sono gli elementi fondamentali che il pubblico ha amato e fai del tuo meglio per onorare quegli elementi fondamentali. E poi sei al lavoro per costruire elementi della storia e nuovi personaggi che ti portino in posti nuovi di zecca. Il cast originale ne è una parte enorme. […] Anticipiamo il ritorno del cast. I colloqui stanno iniziando ora e ogni indicazione che abbiamo ottenuto è che c’è un enorme entusiasmo da parte degli attori per tornare.”

Il ritorno del cast originale di Shrek è certamente un elemento che farebbe affluire il pubblico al cinema per vedere cosa sta succedendo all’amata famiglia di orchi. Il film rappresenterebbe anche una rara partecipazione a un progetto cinematografico per Cameron Diaz, che è praticamente in pensione dal 2014. Eddie Murphy ha già dichiarato che sarebbe tornato a doppiare Ciuchino in Shrek “in due secondi”, e sembra che lo studio lo abbia preso sul serio. Meledandri ha anche anticipato la possibilità di un film spin-off proprio su Ciuchino e ha affermato che il personaggio potrebbe “senza dubbio” sostenere un film da solo.

Non sarebbe la prima volta che il franchise di Shrek genera uno spin-off. Il gatto con gli stivali, con Antonio Banderas che ha doppiato il personaggio principale, è uscito per la prima volta nel 2011 e ha avuto una performance al botteghino abbastanza dignitosa, con oltre $ 500 milioni incassati in tutto il mondo. L’ultimo sequel, Il gatto con gli stivali: l’ultimo desiderio, è uscito nel 2022 ed è stato ampiamente elogiato per il suo stile di animazione e la qualità complessiva. Il film candidato all’Oscar ha un indice di gradimento del 95% su Rotten Tomatoes.

Eva Green: 4 prossimi ruoli da non perdere assolutamente

Eva Green: 4 prossimi ruoli da non perdere assolutamente

Eva Green è un’attrice poliedrica che nel corso della sua carriera si è cimentata in moltissimi ruoli e generi cinematografici diversi. È stata la protagonista di The Dreamers di Bernardo Bertolucci nel 2003, la bond girl di Casino Royale nel 2006 (per cui ha vinto un BATFA Awards), Ava Lord nel sequel di Sin City del 2013. Il ruolo che poi l’ha consacrata al piccolo schermo è sicuramente quello di Penny Dreadful, la serie Showtime di cui è stata protagonista dal 2014 al 2016.

L’attrice dopo un lungo periodo lontana dalla macchina da presa è pronta a tornare sul grande schermo il prossimo 6 aprile quando uscirà nelle sale I tre moschettieri: D’Artagnan. Il film uscirà in Italia distribuito da Notorius Pictures e vanta un cast davvero stellato. Eva Green sarà affiancata da Vincent Cassel – con cui torna a lavorare dopo Liaison – e Louis Garrel.

Oltre alle sue imprese nel franchise de I tre moschettieri, questi sono i 4 ruoli di Eva Green da non perdere per il futuro.

I Tre Moschettieri: D’Artagnan

Eva Green I tre moschettieri

I tre moschettieri: D’Artagnan uscirà in Italia il 6 aprile e fa parte di un progetto molto più ampio volto a portare sul grande schermo l’epico racconto di Alexandre Dumas. L’eroico D’Artagnan (interpretato da François Civil) si unisce ai tre leali e formidabili amici moschettieri, Athos (interpretato da Vincent Cassel), Porthos  (interpretato da Pio Marmaï) e Aramis (interpretato da Romain Duris). Insieme complottano per rovesciare un malvagio consigliere reale, avendo anche a che fare con la seducente spia Milady de Winter (interpretata da Eva Green).

Primo film della serie in due parti, I tre moschettieri: D’Artagnan è incentrato sull’eroe spavaldo e sui suoi tentativi di proteggere la Regina di Francia e di salvare il Paese da una guerra contro l’Inghilterra. Il teaser ufficiale e il poster del film sono stati rilasciati nel dicembre 2022. Per chi ama le epopee storiche ma non ha mai visto un adattamento cinematografico del romanzo di Dumas, i film saranno sicuramente una delizia visiva, con guerre grafiche, arte d’epoca francese e personaggi storici ritratti sotto una nuova luce.

Ambientato nella Francia dell’inizio del XVII secolo, tra il 1625 e il 1628, I tre moschettieri racconta le avventure del giovane D’Artagnan. La trama del film segue il romanzo originale con alcune modifiche ai personaggi. D’Artagnan lascia la sua casa per Parigi con l’ambizione di diventare un moschettiere della Guardia alla corte reale, ma non viene reclutato. Incontra invece un trio di impressionanti e formidabili moschettieri, Athos, Aramis e Porthos, e fa amicizia con loro. Ben presto si ritrova nel cuore di una complessa situazione politica e di una guerra furiosa che mette in gioco il futuro della nazione.

I Tre Moschettieri: Miledy

Eva Green Milady

Il secondo film che uscirà al cinema più avanti – programmato per il 13 dicembre 2023 – è I Tre Moschettieri: Milady, si concentra sul programma di Milady di rovesciare la corona e sul modo in cui realizza il suo piano. Per ora non ci sono trailer separati per I tre moschettieri: D’Artagnan e I tre moschettieri: Milady e il teaser ufficiale funge da promo per entrambi i film.

Nel video vengono introdotti anche gli antagonisti della storia come Milady e il consigliere reale Cardinale Richelieu (interpretato da Eric Ruf). Torneremo indietro nel tempo dove un Luigi XIV insolito interpretato da Louis Garrell deteneva il potere assoluto in tutta la Francia.

Dirty Angels

Dirty Angels

Dirty Angels è un film thriller d’azione americano di prossima uscita diretto da Martin Campbell, con una sceneggiatura scritta da Alissa Sullivan, Jonas McCord e Gene Quintano. Il film sarà interpretato da Eva Green, Ruby Rose, Maria Bakalova, Rona-Lee Shimon, Jonica T. Gibbs e Christopher Backus. La trama è incentrata su un gruppo di soldatesse, durante il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan nel 2021. Le protagoniste prestavano assistenza medica vengono inviate a salvare un gruppo di ragazzi e ragazze rapiti dall’ISIS.

Il progetto del film è stato annunciato nel settembre 2022 con l’annuncio di Eva Green come protagonista. In seguito, il resto del cast ha preso forma e nel dicembre del 2022 sono iniziate le riprese che si sono svolte tra il Marocco e la Grecia. Il film non ha ancora una data di uscita ma le riprese si sono recentemente concluse nel febbraio di quest’anno.

Liaison

Liaison

Eva Green e Vincent Cassel sono i protagonisti di Liaison, la nuova serie tv di Apple TV+. Due agenti – ed ex amanti – devono lavorare insieme per combattere gli attacchi informatici internazionali che minacciano il Regno Unito, affrontando al contempo i segreti sepolti della loro relazione distruttiva.

La nuova serie thriller Liaison si aggiunge alla lunga lista di serie e film originali di Apple TV+. Liaison è scritta da Virginie Brac e diretta da Stephen Hopkins e si annovera il titolo di prima serie originale franco-inglese per lo streamer. La serie drammatica è stata descritta come “un thriller contemporaneo ad alta tensione che esplora come gli errori del nostro passato abbiano il potenziale di distruggere il nostro futuro, combinando l’azione con una trama imprevedibile e multistrato in cui lo spionaggio e gli intrighi politici si contrappongono a una storia d’amore appassionata e duratura“. In altre parole, si tratta di un thriller politico con un retroscena di un’intensa relazione sentimentale tra i protagonisti.

La serie in sei episodi è disponibile sulla piattaforma streaming dal 24 febbraio e l’ultimo episodio è previsto per il 31 marzo.

Air – La storia del grande salto, la recensione del film di Ben Affleck con Matt Damon

Il 1984 è stato l’anno del primo computer Macintosh, l’anno in cui Eddie Murphy calcava gli schermi cinematografici con Beverly Hills Cop e la voce di Bruce Springsteen risuonava in tutte le radio con Born in the USA. La serie A-Team spopolava in televisione, le VHS si diffondevano come un epidemia e Ronald Reagan veniva rieletto presidente degli Stati Uniti per un secondo mandato. Il 1984, però, è stato anche l’anno in cui il ventunenne Michael Jordan si dichiarava eleggibile al Draft NBA, venendo selezionato dai Chicago Bulls come terza scelta assoluta. Da lì ha inizio la sua epica carriera, ma quella che racconta Air – La storia del grande salto è un’altra storia.

Il nuovo film diretto da Ben Affleck, a sette anni da La legge della notte, si concentra infatti su un evento avvenuto in quello stesso 1984, ma che sul momento sembrò di poco rilievo rispetto a tutti gli altri e rispetto allo sbocciare della carriera di Jordan stesso. È la storia della Nike, un’azienda di scarpe in cerca di nuovi canali di espansione per poter competere con l’Adidas e la Converse. Grazie al lungimirante agente Sonny Vaccaro, l’azienda decide di espandere la propria sfera d’influenza al mondo del basket, nella speranza di reclutare giocatori che indossino le loro scarpe. Con poco budget a disposizione, tutti sanno che un astro nascente come Jordan non firmerebbe mai con loro. Ma Vaccaro non è disposto a cedere, avendo visto qualcosa in quel giovane sfuggito a tutti gli altri.

Air – La storia del grande salto, ovvero l’origine del mito

Quello proposto in Air – La storia del grande salto non è dunque il racconto dei primi anni di attività di Michael Jordan, che volutamente non compare come personaggio ma semplicemente come presenza senza volto in alcune scene. Un’assenza, la sua, che ha perfettamente senso ai fini del film, ricordandoci non solo che, appunto, questa non è direttamente la sua storia, ma accentuando anche quel senso di inafferrabilità, di vetta inarrivabile a cui Vaccaro desidera però giungere con tutte le sue forze. Jordan è lì, davanti a lui, ma non può ancora dirlo suo, non finché quel giovane non avrà fatto la sua scelta. Una scelta che, neanche a dirlo, cambierà per sempre non solo la storia della Nike ma dell’intero mondo dello sport.

Ci troviamo dunque di fronte all’origine del mitico accordo tra la Nike e Jordan, su cui Vaccaro fa un’ardita scommessa. Interpretato da un brillante e intenso Matt Damon, è un incallito giocatore d’azzardo, come le prime scene nei casinò di Las Vegas ci suggeriscono. E proprio come lo è anche il regista Ben Affleck. Entrambi puntano tutte le proprie risorse su un risultato difficile da prevedere, ma per ottenere il quale non ci si deve affidare esclusivamente alla fortuna. Se Vaccaro cerca dunque di ottenere una vittoria andando oltre le regole, coerentemente con i principi fondanti della Nike, Affleck invece studia il modo migliore per raccontare una vicenda apparentemente semplice, svelandone però il grande fascino e impatto economico e culturale.

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Matt Damon e Viola Davis in una scena di Air – La storia del grande salto.

Una storia piccola, di persone con un cuore grande

Non solo Affleck ricostruisce minuziosamente attraverso dettagli, filmati di repertorio e la fotografia, curata dal tre volte premio Oscar Robert Richardson, un genuino sapore di quell’epoca, ma fa sempre più emergere, scena dopo scena, la dimensione intima dietro quel racconto. Perché se è vero che il tutto è raccontato attraverso gli occhi di Vaccaro, e quindi dal punto di vista della Nike e del suo bisogno di ottenere quell’accordo, è anche importante sottolineare come Air – La storia del grande salto si riveli essere un’ode alla perseveranza, al sostenere le proprie convinzioni e, naturalmente, al valore di Michael Jordan nella storia. Ma non in ultimo, il film è anche un tributo alla madre di Jordan, Deloris, qui interpretata da una sempre gigantesca Viola Davis, alla quale si devono le prime significative scelte del figlio.

Si concentra dunque sulle persone, Affleck, e attraverso i primissimi piani che dedica loro fa emergere tutto il grande cuore dietro questa storia “piccola”. Un cuore che batte molto più di quanto si sarebbe potuto ipotizzare. A questo grande cuore non corrisponde un film serioso, bensì un’opera particolarmente frizzante, movimentata da un buon ritmo e una colonna ricca dei grandi classici di quell’epoca. Ma, soprattutto, è un film divertente, che sa quando lanciare la giusta battuta. Proprio in questa leggerezza trova quindi un suo ulteriore alleato, che gli permette di distinguersi e affermarsi come un’opera particolarmente godibile. Allo stesso tempo, sono diversi i momenti in cui è difficile non emozionarsi e Affleck, dimostrando di saperli dosare a dovere, si conferma una volta di più un grande regista.

Chloé Zhao ha trovato il suo prossimo progetto

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Chloé Zhao ha trovato il suo prossimo progetto

Dopo aver vinto numerosi il premio Oscar per il suo film Nomadland e aver diretto Eternals per i Marvel Studios, Chloé Zhao è stata osservata da vicino da molti addetti ai lavori e appassionati di settore del mondo del cinema. Ma, dopo aver diretto quei due film tanto diversi uno dopo l’altro, ha deciso di prendersi una pausa e i fan sono rimasti in attesa di vedere quale sarà il suo prossimo progetto. Ora, secondo Deadline, è arrivato il giorno in cui Zhao si rimette dietro alla macchina da presa, e lo fa con un adattamento di Hamnet, che co-scriverà e dirigerà.

Hamnet sarà basato sull’omonimo romanzo scritto da Maggie O’Farrell, un bestseller del New York Times. Il romanzo segue Agnes, la moglie del famoso drammaturgo William Shakespeare, all’indomani della morte di Hamnet, il loro unico figlio. La storia “traccia le conseguenze emotive, familiari e artistiche di quella perdita, dando vita a una storia umana e toccante che fa da sfondo alla creazione dell’opera più famosa di Shakespeare, Amleto”.

Zhao scriverà l’adattamento per il cinema insieme all’autrice del romanzo, Maggie O’Farrell. E questa sarà anche la prima volta che O’Farrell lavorerà a un film, anche se il suo talento nella scrittura è già stato dimostrato. Infatti, solo per Hamnet, ha vinto il 2020 Women’s Prize for Fiction e il National Book Critics Circle Award for Fiction, tra gli altri riconoscimenti ottenuti.

Hamnet sarà prodotto da Amblin Partners, Hera Pictures, Neal Street Productions e Book of Shadows. Liza Marshall, Pippa Harris e il regista premio Oscar Sam Mendes stanno producendo per conto di Neal Street, mentre Nic Gonda sarà il produttore esecutivo di Book of Shadows. Inoltre, Jeb Brody, President of Production di Amblin, e Mia Maniscalco, SVP of Creative Affairs, supervisioneranno il progetto.

Trai prossimi progetti di Chloé Zhao potrebbe esserci anche un sequel per Eternals, anche se da nessun vertice Marvel Studios è ancora arrivato il via libera al film.

Guardiani della Galassia Vol. 3: James Gunn rivela la vera differenza con gli altri film

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Guardiani della Galassia Vol. 3 è sicuramente uno dei blockbuster più attesi dell’anno. Al cinema la prossima estate, il film sigla la fine del contratto di lavoro di James Gunn con i Marvel Studios ma anche la fine della parabola narrativa dei suoi protagonisti sul grande schermo (almeno da quello che è stato annunciato fino a questo momento).

Questo significa che le parabole di sviluppo dei personaggi arriveranno al loro compimento, e in questo, secondo James Gunn, consiste la vera differenza di questo film con i due capitoli precedenti. Secondo il regista e sceneggiatore, infatti, la vera sfida dei Guardiani in questo terzo film è “arrivare ad accettare te stesso”.

Rispetto al personaggio di Peter Quill/Star Lord, Gunn ha dichiarato che “il Vol 1 riguarda la madre. Il volume 2 parla del padre, mentre il volume 3 riguarda se stessi e il venire a patti con ciascuna di queste situazioni”. “Nel primo Peter Quill fa i conti con la sua relazione con la madre, che è la persona che ha amato di più al mondo”. Continua, “Nel Vol 2 sta venendo a patti con il suo rapporto con il padre. Quello che pensava di volere non era quello che voleva, e quello che aveva era migliore di quello che pensava fosse. I problemi del padre di Peter erano abbastanza evidenti fin dall’inizio e dato che ha avuto i suoi momenti sia con Ego che con Yondu, si sente come se fosse finalmente pronto per andare avanti.” “il terzo riguarda l’accettazione di se stessi. Chi siamo veramente?”. “Sai, Mantis lo dice anche una volta nel film, la maggior parte di loro non si piace molto. Tutti hanno problemi con se stessi. Nebula ha problemi con se stessa. Peter Quill ha problemi con se stesso. Mantis, Kraglin, tutti loro. E Rocket soprattutto. Quindi penso che sia di questo che parla questo film, al di sopra e al di là di qualsiasi altra cosa.”

Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama ufficiale

“In Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati si sta sistemando su Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano sconvolte dagli echi del turbolento passato di Rocket. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé in una pericolosa missione per salvare la vita di Rocket, una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.”

Nel cast di Guardiani della Galassia Vol. 3 torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Will Poulter interpreterà invece il ruolo di Adam Warlock. Guardiani della Galassia Vol. 3 arriverà in sala il 3 maggio 2023 ed è ovviamente uno dei film più attesi dai fan del Marvel Cinematic Universe.

Fast and Furious 10 dirà addio al Brian O’Conner di Paul Walker

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Fast and Furious 10 dirà addio al Brian O’Conner di Paul Walker

Sembra che Fast and Furious 10 sarà l’occasione in cui il cast e la crew del franchise hanno scelto di dire addio a un loro amico e compagno che ha lasciato troppo presto quell’universo e il mondo. Parlando con Total Film Magazine, Vin Diesel ha parlato di come la squadra della Fast Saga pensi costantemente al defunto Paul Walker e al personaggio che ha interpretato nel franchise, Brian O’Conner. Walker è morto dopo essere stato coinvolto in un tragico incidente automobilistico nel 2013, scioccando il mondo perché era ancora nel fiore degli anni. Da allora, la sua presenza è rimasta nei film in una forma o nell’altra. Ecco cosa ha detto Diesel:

“Quel momento nel 2013 in cui il mondo stava lottando con il lutto per la sua perdita, lo studio ha preso la decisione molto coraggiosa, giusta e audace di mantenere in vita Brian O’Conner. Vi darò questo senza svelare nulla del film: non potevo immaginare che questa saga finisse senza dire veramente addio a Brian O’Conner”.

Mentre il franchise si avvicina alla sua conclusione, sembra che il team stia cercando di esplorare tutta la sua eredità. Quella storia lunga decenni include Walker, non solo nel contributo che ha dato ai film, ma anche a come il suo personaggio ha toccato e cambiato le vite dei suoi colleghi membri del cast. Per ricondurre ogni trama della storia a un cerchio completo, Fast and Furious 10 potrebbe tornare alle radici del franchise, optando per includere corse su strada tra azione esplosiva, rapine e accese rivalità. Sembra che la squadra intera stia facendo uno sforzo congiunto per mantenere la saga il più grande successo cinematografico degli ultimi vent’anni.

Fast and Furious 10, ecco il trailer!

Vi ricordiamo che Fast X (Fast and Furious 10) non sarà più diretto da Justin Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di Ramsey, Vin Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di Letty Ortiz, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Ludacris, Helen Mirren e Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.

Fast X  (Fast and Furious 10) è diretto dal  regista di Transporter  Louis Leterrier, che ha assunto il ruolo di Justin Lin dopo che Lin ha improvvisamente abbandonato il progetto a causa di differenze creative. Il film è scritto da Lin e Dan Mazeau, con Lin ancora impegnato come produttore.

Vin Diesel , Tyrese Gibson, Michelle Rodriguez, Brie Larson, Ludacris, Nathalie Emmanuel, Sung Kang e Scott Eastwood riprenderanno i rispettivi ruoli nel film. Il decimo capitolo includerà anche le aggiunte dei nuovi arrivati ​​in franchising Jason Momoa (Aquaman), Daniela Melchior (The Suicide Squad), Brie Larson (Captain Marvel) e Alan Ritchson (Reacher), con Momoa che dovrebbe interpretare l’antagonista.

La Sirenetta, le nuove immagini ripercorrono il classico animato

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La Sirenetta, le nuove immagini ripercorrono il classico animato

Entertainment Weekly ha diffuso le nuove immagini de La Sirenetta, il prossimo live action della Disney con Halle Bailey nei panni, o meglio nella coda di Ariel. Il film è diretto da Rob Marshall e arriverà nelle sale italiane il 24 maggio.

GUARDA LE NUOVE IMMAGINI

Le foto ci riportano alla mente i momenti chiave del classico Disney animato, con alcune immagini che sono l’esatta copia, uno a uno, delle scene di quello che è uno dei film a cartoni animati più amato di sempre. Nonostante le polemiche che hanno accompagnato la scelta di Halle Bailey come nuova Ariel, il film sembra stia guadagnando sempre più seguito, a mano a mano che viene svelato il lavoro filologico che è stato fatto, almeno visivamente, rispetto all’originale.

La Sirenetta racconta l’amata storia di Ariel, una bellissima e vivace giovane sirena in cerca di avventura. Ariel, la figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel deve seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di suo padre.

Il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar® Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia originaleLe amiche della sposa) nel ruolo di Ursula.

Red Lights: trama, cast e curiosità sul film con Cillian Murphy

Red Lights: trama, cast e curiosità sul film con Cillian Murphy

Esiste una spiegazione al paranormale? Da questa domanda è partito il regista e sceneggiatore Rodrigo Cortés per il suo film Red Lights (qui la recensione), distribuito al cinema nel 2012. All’interno di questo si ricerca dunque una risposta a tale quesito attraverso uno scontro senza esclusione di colpi tra un esperto investigatore e un cieco chiaroveggente. Si snoda così un film ricco di imprevisti, impreziosito da un grande cast di attori che danno vita a personaggi complessi e ricchi di contraddizioni.

Cortés spese circa un anno e mezzo a ricercare informazioni utili per la storia e i personaggi. Ebbe modo di stare a stretto contatto con veri esperti del paranormale e sedicenti medium, arrivando alla conclusione che nessuno dei due ha sufficienti prove per mettere a tacere l’altro, ed è proprio questo l’elemento inquietante che egli aspirava a rappresentare. Ha così costruito su tali vicende un thriller investigativo che spinge a domandarsi cosa sia possibile e cosa no, lasciando però allo spettatore la libertà di formulare la propria opinione.

Girato tra la Spagna e il Canada, il film arrivò infine in sala, dove però non si affermò come un particolare successo. A fronte di un budget di 14 milioni di dollari, Red Lights arrivò ad incassarne solo 13 e mezzo in tutto il mondo. Eppure tale film presenta diversi elementi di interesse, per cui sarebbe bene concedergli una seconda possibilità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua spiegazione. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama del film Red Lights

Protagonisti del film sono Margaret Matheson, una importante esperta di paranormale, e Tom Buckley, il suo giovane assistente. Insieme, i due si impegnano a smascherare in tutto il paese quegli imbroglioni che si fingono guaritori e falsi medium. Tutta la carriera della donna, però, è legato al caso di Simon Silver. Questi è un celebre sensitivo non vedente, che nessuno è mai stato in grado di smascherare. Chiunque abbia cercato di mettere in discussione il suo operato ha in seguito fatto un brutta fine. A distanza di trent’anni, questo è ora tornato alla ribalta con uno dei suoi più famosi spettacoli psichici.

Questa sarà l’occasione per provare a smascherarlo una volta per tutte. Buckley decide dunque di mettersi sulle sue tracce, nonostante tutti glielo sconsiglino. Il caso, però, si rivela più complesso del previsto, e porterà ad eventi imprevedibili. Ben presto, l’investigatore capirà di trovarsi opposto a forze che sfidano la logica e la razionalità, ma deciderà di andare fino in fondo a quel mistero. Tale determinatezza non farà però altro che portare alla luce segreti che mai avrebbe immaginato, che lo riguardano in prima persona.

Red Lights cast

Red Lights: il cast del film

Tra i maggiori elementi di forza del film vi è il suo cast composto da alcune delle più grandi star del cinema internazionale. Con loro coinvolti, i personaggi protagonisti hanno così assunto ulteriore fascino e carisma. Il regista scrisse il personaggio di Margaret Matheson pensando esclusivamente all’attrice Sigourney Weaver, senza sapere se questa avrebbe accettato o meno la parte. Dopo aver letto la sceneggiatura, però, questa si disse estremamente attratta dalla storia e dalle sue tematiche, accettando di interpretare la protagonista femminile. Accanto a lei, nel ruolo dell’assistente Tom Buckley, si ritrova l’attore Cillian Murphy, noto per essere il protagonista della serie Peaky Blinders.

Robert De Niro, invece, è il sensitivo Simon Silver. Un ruolo per il quale l’attore premio Oscar si è preparato incontrando dei veri sensitivi e apprendendo molto sul loro mestiere. Dopo tali incontri, De Niro ha affermato di essere convinto che qualcosa di realmente paranormale deve esistere per forza. Sono poi presenti gli attori Joely Richardson nei panni di Monica Handsen, e Craig Roberts in quelli di Ben. Toby Jones, noto attore britannico, interpreta il dottor Paul Shackleton, mentre l’argentino Leonardo Sbaraglia è Leo Palladino. È infine presente l’attrice Elizabeth Olsen, celebre per il ruolo di Scarlet Witch nel Marvel Cinematic Universe nel ruolo di Sally Owen.

Red Lights: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Red Lights è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 4 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Lo scontro, la recensione della serie Netflix con Steven Yeun e Ali Wong

Lo scontro di Netflix è carico di tensione fin dall’inizio. La serie si apre con due sconosciuti che quasi si scontrano nel parcheggio di un negozio, dando il via a un intenso inseguimento in auto. Loro sono l’appaltatore Danny Cho (interpretato da Steven Yeun) e l’imprenditrice di piante Amy Lau (interpretata Ali Wong) e la loro caccia al gatto e topo si concluderà con qualcosa di più. Si esce presto dai confini del semplice disguido tra guidatore e si entra in una dinamica spirituale, emotiva e sentimentale senza precedenti. La serie tv arriva su Netflix il 6 aprile e conta dieci episodi della durata di circa mezz’ora l’uno.

Creata da Lee Sung Jin, Lo scontro si configura come una dark comedy che cerca di estrapolare la personalità di Danny e Amy in cerca di vendetta. La loro faida inizia con stupide tattiche di vendetta – dalla pipì sul pavimento alle cattive recensioni – ma il loro litigio porta a galla le loro frustrazioni più represse. Questo gioco tra entrambi presto coinvolge le famiglie di Danny e Amy che si trovano intrecciati in questa fitta rete di bugie. Per cui alla fine lo spettatore si ritrova davanti non più una dark comedy ma un thriller. Ed è l’aspetto peculiare di questa serie tv che riesce a cambiare genere durante l’arco della sua narrazione. Targata A24 e Netflix la serie potrebbe rappresentare una nuova rivelazione del 2023.

Beef. Ali Wong as Amy in episode 101 of Beef. Cr. Andrew Cooper/Netflix © 2023

Lo scontro, la recensione

Lo scontro è completamente ispirato a Los Angeles, una città che può essere attraversata con rabbia solo in auto. Da una parte Amy, imprenditrice di successo che rivendica la propria attività. Si maschera da femminista durante le cene a base di funghi con altre personalità di spicco nel mondo dell’arte, vorrebbe godersi i soldi che si è guadagnata e porta all’estremo questa gentilezza che neanche lei prova verso gli altri. Infatti, nel momento in cui ha la possibilità di uscire dagli schemi lo fa. Danny, invece, vive nel rovescio della medaglia. Non possiede molto e fa affidamento su un cugino che entra ed esce di prigione. Deve badare al fratello ed è attaccatissimo alla sua famiglia che vuole a tutti i costi trasferire a Los Angeles. Quando si scontrano nelle scene iniziali – e trasformano il litigio che li guiderà per tutta la serie – si vedono due persone sull’orlo di una crisi di nervi.

L’infelicità di Amy e Danny tenta di essere giustificata per tutto il corso della serie. Entrambi i protagonisti entrano in una sorta di burn out emotivo e psicologico per cui mostrano il loro disprezzo verso tutte le persone che li circondano e verso le debolezze altrui. Ne Lo scontro, Amy lo fa con il marito e Danny con il fratello, entrambi in modo diverso tentano di sabotare emotivamente le due persone più vicine. Le interpretazioni di Yeun e Wong appaiono allo spettatore piene di semplicità e di verità, trasudano la cattiveria dei loro personaggi tramite battute al vetriolo. In particolare, a spiccare è l’interpretazione della Wong che – provenendo da una carriera nel genere comedy – porta il suo appeal anche in questo ruolo diverso e drammatico.

Anche Yeun è messo a dura prova dal suo personaggio. L’uomo tenta di mandare avanti la sua vita e cerca in tutti i modi di sbancare il lunario. La coppia di protagonisti non condivide spesso il tempo sullo schermo, ma quando lo fa Lo scontro è davvero elettrizzante. Non siamo costretti alla fine a vederli insieme come una coppia romantica perché il loro legame va oltre questo. Amy e Danny condividono l’oscurità dei loro caratteri. Per questo ne Lo scontro si diverte a giocare con i diversi background. Non solo da questa contrapposizione ne nasce una volontaria denuncia alla società odierna. Amy ha una casa lussuosa che condivide con la sua famiglia; Danny condivide un piccolo appartamento con il fratello minore Paul (Young Mazino).

Beef. Steven Yeun as Danny in episode 101 of Beef. Cr. Andrew Cooper/Netflix © 2023

Disagio interiore

Nel loro disagio interiore però Amy e Danny riescono ad affrontare le pressioni della famiglia, la solitudine, la depressione e l’accecante bisogno di attaccare briga con tutti. Ovviamente tutto questo non fa che renderli molto più umani ai nostri occhi, rispetto magari ad alcuni aspetti della serie che risultano troppo forzati. Invece, Amy e Danny ne Lo scontro funzionano così bene perché portano in scena tutte quelle paure e debolezze tipiche degli esseri umani. Anche se lo mostrano in maniera grottesca, il quasi incidente d’auto che li ha fatti conoscere ha innescato una serie di eventi che ha portato entrambi a conoscere l’unica persona che potrebbe comprendere il loro disagio.

Lo scontro esplora quanto possa essere potente quando un’altra persona ti vede e ti accetta per quello che sei, pregi e difetti compresi. E questo è un po’ il punto di arrivo della serie che ricalca le orme di Everything Everywhere All At Once per certi aspetti. La scena del film che vede Evelyn e Joy come sassi nella serie tv è lasciata all’ultimo episodio dopo che, persi nella foresta, Amy e Danny decidono di mangiare delle bacche trovate nel bosco. Il risultato è un mix di acidi che li porterà al delirio ma anche alla consapevolezza: “Abbiamo lavorato tanto per arrivare fin qui”.

La penultima mezz’ora regala infatti scene ricche di azione come se ci trovassimo in un thriller, fino ad arrivare alla scena del mix di acidi ed erbe. Proprio in quei momenti Lo scontro spinge lo spettatore verso luoghi oscuri e inesplorati dell’animo umano. Amy e Danny si fanno portavoce di tutte le insicurezze della loro età e nonostante qualche momento esca un po’ fuori dai ranghi la serie appare molto lucida nel raccontare il disagio di una generazione intera.

Figure di luce

Le fotopsie o figure di luce sono flash e lampi di luce, simili a fulmini, che compaiono all’improvviso in assenza di un reale stimolo luminoso proveniente dall’esterno. Nella vita di Amy e Danny l’uno è stato la figura di luce nella vita dell’altro. Qualcosa che è arrivato all’improvviso, che non abbiamo cercato. Figure di luce è anche il titolo del decimo episodio de Lo scontro che in parte cerca di portare in scena questi sentimenti. Dopo aver superato il mix di erbe e acidi, Amy e Danny hanno una nuova consapevolezza. Molto probabilmente non impareranno mai la lezione del tutto ma capiscono che gli inconvenienti quotidiani che caratterizzavano la loro vita sono nient’altro che inconvenienti, cose che possono succedere.

Anche se per fare questo, per arrivare alla realizzazione finale, Lo scontro punta sempre sugli stessi temi, la serie arriva alla fine con un confronto che non lascia spazio a ulteriore narrazione. Il finale, infatti, si auto risolve da sé, non lasciando spazio a una seconda stagione – almeno per quanto riguarda la vita di Amy e Danny. Si potrebbe infatti pensare di progettare una nuova stagione con nuovi personaggi alle rese con le problematiche che affliggono il mondo che, diciamolo, sono tantissime.

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