Home Blog Pagina 526

Transatlantic: recensione della serie storica di Netflix

Transatlantic: recensione della serie storica di Netflix

Basata su fatti realmente accaduti a Sud della Francia durante il regime collaborazionista di Vichy è disponibile su Netflix dal 7 aprile Transatlantic. Questa serie storica è creata da Anna Winger (co-ideatrice di Unorthodox) assieme a Daniel Hendler e racconta la storia vera di un gruppo di giovani eroi che aiutarono, agli inizi degli anni Quaranta, tantissimi profughi, a fuggire dalla Francia e salvarsi. Questi sette episodi sono ispirati alla storia della missione del giornalista newyorkese Varian Fry, dell’ereditiera americana Mary Jayne Gold e dell’Emergency Rescue Committee, ma anche al romanzo della scrittrice Julie Orringer, The Flight Portfolio.

La trama di Transatlantic

Questa serie è un racconto corale ambientato a Marsiglia, tra il 1940 e il 1941, quando la Francia era invasa dai nazisti. In quei mesi gli americani, anche se si dichiaravano neutrali, crearono con il sostegno della First Lady Eleanor Roosevelt, l’Emergency Rescue Committee (ERC) e inviarono nella città portuale Varian Fry (Cory Michael Smith) un intellettuale che già durante gli anni Trenta, mentre era corrispondente estero per un giornale a Berlino, scriveva delle discriminazioni e della violenza da parte dei tedeschi nei confronti degli ebrei. Il giornalista però non era da solo in questa missione umanitaria ma finanziato da Mary Jayne Gold (Gillian Jacobs) anche lei in trasferta lì, che aiutava di persona i profughi, pagando a loro i passaggi sui transatlantici che traccavano al porto.

Transatlantic si apre con un primo episodio in cui Fry e Miss Gold, possono senza problemi, radunare artisti europei o personaggi illustri o laureati, con l’obiettivo di farli scappare perchè possano rifugiarsi negli Stati Uniti. Però il vento sta cambiando anche sulle coste francesi di Vichy e Varian deve affanarsi per trovare nuove sisteminazioni per i rifugiati. Con l’aiuto di Paul (Ralph Amoussou) il concierge nordafricano all’Hotel Splendide, Albert (Lucas Englader) un ebreo tedesco e l’antifascista Lisa (Deleila Piasko) riesce a trasferirli tutti nella residenza in campagna di Villa Air-Bel che appartiene al suo amico, e amante, Thomas (Amit Rahav). Nelle serie ci sono anche degli antagonisti che però non si riveleranno mai cattivi veri, neanche il gruppo di ufficiali nazisti di passaggio, durante il quarto episodio, che non fanno altro che pavoneggiare per le strade di Marsiglia. Il capo della polizia nazionale francese Philippe Frot (Grégory Montel) anche quando scopre dove sono nascosti i ricercati non fa niente per catturarli. Il console Patterson (Corey Stoll) non denuncia mai nessuno al regime e non lo fa neanche mademoiselle Letoret (Lolita Chammah) che non si capisce mai se sta dalla parte degli americani o dei tedeschi.

Gillian Jacobs as Mary-Jayne Gold, Mila Rigaudon as Aube Breton, Cory Michael Smith as Varian Fry and Amit Rahav as Thomas Lovegrove in Transatlantic, Courtesy of Netflix © 2023

Gli sforzi di Fry alla ERC includevano, per salvare più gente possibile, l’ottenimento di passaporti falsi, l’organizzazione di scorte per guidare i fuggitivi attraverso i Pirenei in Spagna, via sicura trovata da Lisa e l’assicurazione del passaggio su navi dirette a New York, Martinica e Marocco. Nel sesto e penultimo Varian con l’aiuto di Mr Bingham (Luke Thompson) un impiegato al consolato che falsifica i visti, riesce a far imbarcare sulla nave del comandante DuBois ben 257 persone tra cui anche André Breton, Marcel Duchamp e il rivoluzionario russo Victor Serge. Il finale di Transatlantic lascia decisamente un amaro in bocca dove Paul, Albert, Lisa e Thomas rimangono in Francia, per far parte della resistenza contro il nemico comune, Varian va in Spagna con Marc e Bella Chagall e invece Mary Jayne in compagnia del suo cagnolino Dagobert vola via con il suo aereo privato per tornare a Chicago.

Il surrealismo

Tra i numerosi ospiti di Villa Bel-Air ci sono stati molti artisti e il terzo episodio è quello che spiega la bellezza dell’arte. L’occasione è l’arrivo della collezionista d’arte Peggy Guggenheim e della festa di compleanno del pittore Max Ernst dove gli ospiti si danno sfogo al grido della diversità e alla liberta. Infatti tutti indossano vestiti come opere d’arte e tutto questo è anche merito alle creazione del team artistico diretto dalla costumista Justine Seymour. Impossibile non notare l’abito Haute Couture di Miss Gold formato da guanti che rimanda all’arte surrealista e alla stilista Elsa Schiapparelli, una delle più influenti figure della moda in quell’epoca. Sebbene l’influenza del surrealismo sia raramente avvertita all’interno del testo vero e proprio della serie, i titoli di coda, girati in bianco e nero granuloso, catturano un’intersezione tra surrealismo ed espressionismo tedesco in un modo giocoso come una pellicola cinematografica amatoriale.

Transatlantic una commedia storica

Questa serie autoconclusiva è un ottimo prodotto riuscito sia dalla parte visiva e nella scelta di girare proprio a Marsiglia, ma anche per la parte più romanzata della trama tratta dal libro Julie Orringer. Transatlantic per concludere avrebbe potuto usare più di quell’eccentricità e più evocazione all’arte e alle avanguardie storiche del periodo in cui è ambientata la storia. La serie storica di Anna Winger e Daniel Handler si dirige per tutti i setti episodi nel suo romanticismo in stile hollywoodiano, con evasioni e fughe, che rimandano anche ad un classico come Casablanca, con sfumature però da commedia che rispecchiano il senso di divertimento senza mai prendersi sul serio.

Il caso Alex Schwazer, la recensione della docuserie su Netflix

Il caso Alex Schwazer, la recensione della docuserie su Netflix

Ci sono storie piene di ferite, sudore, lacrime amare e sangue. Storie di persone con dei sogni, il cui futuro sembra fiorente, prima di diventare un incubo dentro al quale si rischia di soffocare. E quando si è lì, in quel tunnel buio in cui neppure un lembo di luce si intravede, si desidera solo chiudere gli occhi e sperare che tutto finisca al più presto. Fin quando qualcuno, con una forza indescrivibile, ti afferra e ti riporta in superficie dove puoi, finalmente, respirare.

Questo è quello che accade in Il caso Alex Schwazer, nuova docu-serie Netflix che sembra ricordare molto, all’inizio, il film Whiplash di Damien Chazelle. Perché il racconto costruito da Massimo Cappello, sotto un attenta scrittura di Marzia Maniscalco, è pieno di sacrifici, lotte e dolori, tutti incanalati per poter raggiungere un obiettivo: vivere della propria passione e forse, in alcuni casi, diventare la propria passione. Il più delle volte, come succede nella finzione ad Andrew e nella realtà ad Alex Schwazer, il voler essere nel firmamento dei grandi nomi, il voler diventare immortale, può spingerti oltre quel limite consentito che, alla fine, ti farà o precipitare o bruciare per sempre.

Nel caso del marciatore italiano, l’ambizione mista alla depressione che lo portò a farsi un’iniezione di eritropoietina nel 2012, fu solo l’inizio di un percorso tortuoso in cui, l’iniziale – eccessiva – fama di gloria del campione olimpico, fu sostituita da un complotto (purtroppo mai ammesso) ai suoi danni per opera di organi sportivi.

Il caso Alex Schwazer, la trama

È il 2012 quando su tutti i notiziari arriva, in diretta da Bolzano, una dichiarazione dell’atleta Alex Schwazer, in cui afferma di essersi volontariamente dopato. Una confessione che lo porta alla squalifica per ben quattro anni e che, nel frattempo, lo fa arrivare alla casa di Sandro Donati, allenatore nonché personaggio attivo nella lotta contro il doping. Dopo un periodo di dolori e depressione, Schwazer si rimette in sesto, pronto ad allenarsi più e meglio di prima, in vista delle Olimpiadi di Rio che si terranno quattro anni dopo.

Ma il 1 gennaio del 2016, un controllo (ambiguo) antidoping lo sorprende a casa e qualche mese dopo, poco prima dell’iscrizione alle gare, risulterà nuovamente positivo. Fermo nella sua innocenza, il campione medaglia d’oro delle Olimpiadi di Pechino del 2008, inizierà una battaglia con Donati, in un’indagine che colpirà sia la WADA che la Federazione internazionale di atletica leggera. Squalificato comunque fino al 2024, nel 2021 il giudice Pelino lo dichiara innocente, confermando una manomissione nelle sue urine al fine di farlo risultare dopato. Le Federazioni sportive, però, non hanno mai smesso di ritenerlo colpevole.

Un racconto che funziona

Quello che è accaduto ad Alex Schwazer è una storia che ben si adatta al linguaggio seriale, coerente con le offerte del colosso streaming e sapientemente inserita in un catalogo folto di prodotti documentaristici dalla grande fascinazione. Il caso Alex Schwazer non è da meno, in quanto presenta una struttura che oscilla fra il legal drama e il thriller. Un giallo, quello che ha avvolto il campione altoatesino, su cui si è voluto investire al fine di gettare una nuova luce su quello che è avvenuto nel 2016 e che, ad oggi, non ha trovato nessun colpevole.

In un’attenta operazione a incastro, Massimo Cappello inizia a modellare un racconto che segue due principali filoni narrativi: la storia di Schwazer e del suo periodo d’oro, a cui è seguita la caduta nel baratro, e la storia antidoping, nella quale è andata inserendosi l’indagine compiuta sulla WADA (Agenzia mondiale antidoping) e la Federazione internazionale di atletica leggera. La bellezza della docuserie, la cui attenzione proprio per questo mai oscilla, è che nonostante il suo pattern didascalico, riesce a formulare un racconto dinamico e coinvolgente, pieno di plot twist, dando quasi l’impressione di assistere a una fiction.

Seppur la storia del marciatore abbia intasato letteralmente i notiziari nostrani per anni e anni, non si può non rimanere esterrefatti per alcune scoperte inedite che si raccolgono lungo le quattro puntate, a volte ritrovandosi ad essere parte attiva della stessa narrazione. Merito di una mirata scrittura di Maniscalco, supportata da una dosata ma accattivante regia di Cappello, con un’esposizione degli eventi volta a entusiasmare il pubblico che si sente chiamato a investigare simultaneamente.

Un viaggio di dolore e rinascita

Oltre alle scioccanti rivelazioni emerse nelle quasi quattro ore di fruizione, in cui vengono distribuite interviste, stralci televisivi e ricostruzioni con alcuni brevi momenti recitativi, è dato un importante rilievo al percorso personale e psicologico affrontato da Alex Schwazer, che innesta un ponte empatico ed emotivo fra lui e il pubblico. Il caso Alex Schwazer si apre proprio con un suo piano medio, in cui l’atleta è posto di fronte alla macchina da presa, come a voler instaurare subito un contatto con lo spettatore, in una conversazione – o meglio confessione – fra lui e l’altra persona, ossia noi.

Parole a cuore aperto, che fluiscono spontanee e si incidono nelle sequenze delle Olimpiadi, dei duri allenamenti, negli attimi di sconforto e in quelli in cui il campione si è sentito talmente perso da voler porre fine alla sua vita. Sono racconti duri, cicatrici che nei suoi occhi sempre lucidi non sembrano poi così rimarginate ma anzi danno l’impressione di sanguinare ancora. Quello a cui si assiste è un viaggio dentro i suoi tumulti interiori, in cui per tutti questi anni (giustamente) si è solo potuta vedere la punta dell’iceberg, senza pensare alla restante massiccia roccia di ghiaccio tesa verso un profondo abisso pieno di mostri, a cui nessuno aveva mai avuto accesso fin’ora. Ma quello di Schwazer è anche un viaggio di crescita personale, di consapevolezze e di rinascita, un po’ come quello tipico dell’eroe descritto da Christopher Vogler.

In questo caso un affrontare due antagonisti: se stessi in primis e poi le istituzioni sportive, la vera condanna dell’atleta. Istituzioni che imponevano un’etica e delle regole, ma che poi si scoprivano i primi a non rispettarle. Un campione, Alex Schwazer, ma prima di tutto un uomo nelle mani di persone sbagliate che, arrivato a bussare alla porta del suo angelo nonché allenatore Sandro Donati, è riuscito a riemergere da quelle acque sporche che lo avevano inghiottito, seppur ancora oggi pesi su di lui una squalifica, nonostante la conferma che nel 2016 non si sia dopato di nuovo, ma anzi sia stato incastrato. Un leone lui, come dirà il suo avvocato Gerhard Brandstaetter, a cui è stato impedito di ruggire ma che, come ricorda, anche da morto sarebbe rimasto tale. Gli sciacalli, invece, rimangono sciacalli.

Il caso Alex Schwazer è un’ulteriore prova su schermo di quanto accaduto anni fa a uno degli atleti migliori che l’Italia possa vantare. Un riscatto personale di un grande marciatore, al quale è stata data l’opportunità di rilasciare una sua personalissima e intima testimonianza, trasformatasi anche in una lettera d’amore a se stesso e allo sport, nonostante tutto. Ma anche un’indagine dettagliata, decisa e puntuale, sciorinata da Cappello insieme al comparto tecnico, che la enfatizza con un preciso montaggio e una buona colonna sonora. Una dimostrazione, poi, di quanto possano esserci a volte perfino comportamenti mafiosi dietro le istituzioni sportive. Di quanto la competizione spesso non sia pulita e, se sei troppo bravo, farti fuori è l’unica missione che conta. Il regista porta a casa un lavoro complesso ma compiuto, intricato ma narrativamente fluido, e nonostante la difficoltà nell’assamble, derivante dal ricco e pesante materiale a disposizione, non c’è proprio nessuna sbavatura.

The Batman – Parte 2: James Gunn smentisce le voci su uno spin-off di Poison Ivy

0

Il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha messo le cose in chiaro per quanto riguarda uno spin-off di The Batman dedicato alla celebre Poison Ivy, la femme fatale capace di usare tossine vegetali e feromoni per il controllo della mente per le sue attività criminali. In un tweet di giovedì, Gunn ha infatti risposto alle recenti indiscrezioni secondo cui è in lavorazione un film dedicato alla celebre villain, il quale sarebbe ambientato all’interno del canone dei film di The Batman di Matt Reeves. A chi glielo ha chiesto, Gunn ha smentito la cosa in modo lapidario  con un semplice “Nope“.

Anche se questa potrebbe essere una notizia scoraggiante per i fan che vorrebbero nuovamente vedere il personaggio sul grande schermo, dopo l’interpretazione che ne ha fatto Uma Thurman in Batman & Robin, la risposta di Gunn non esclude che in futuro Poison Ivy possa effettivamente fare la sua comparsa in un nuovo progetto DC, sia esso parte del cosiddetto Elseworld che del canone ufficiale del DC Universe a cui Gunn, insieme a Peter Safran, sta lavorando.

Attualmente, infatti, ad avere un proprio spin-off confermato è solo Il Pinguino, personaggio interpretato da Colin Farrell e presente in The Batman. Se anche The Batman – Parte 2 dovesse avere successo, è probabile che si decida di espandere ulteriormente tale universo narrativo, includendo nuovi personaggi e nuovi villain, magari con opere a loro interamente dedicate. Al momento, oltre al ritorno di Il Pinguino e dell’Enigmista di Paul Dano, per The Batman – Parte 2 si vocifera che i villain possano essere il Joker brevemente interpretato da Barry Keoghan nel primo film e Clayface. Tale sequel è atteso in sala per il 3 ottobre 2025.

https://twitter.com/JamesGunn/status/1644048140142800896?s=20

Fonte: ComicBookMovie

I Pionieri: il backstage esclusivo del film di Luca Scivoletto

0
I Pionieri: il backstage esclusivo del film di Luca Scivoletto

Ecco un backstage esclusivo di I Pionieri, il film di Luca Scivoletto con Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio, Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina, Eleonora Rancò con la partecipazione di Claudio Bigagli. Al cinema dal 13 aprile distribuito da Fandango.

I pionieri, la trama

Sicilia, 1990. Due ragazzini figli di militanti comunisti decidono di scappare di casa e rifondare i Pionieri, i gloriosi e ormai estinti scout del Partito. La perfetta scusa per vivere un’estate all’insegna dell’avventura e della libertà. Ma non tutto andrà secondo i loro piani.

I Pionieri, il trailer

Ike Perlmutter, ex capo della Marvel, si oppone all’approccio dei film MCU della Disney

0

L’ex capo della Marvel Ike Perlmutter ha criticato l’approccio al botteghino del Marvel Cinematic Universe della Disney. Perlmutter, come noto, è stata una delle figure più controverse della Marvel per diversi anni. Nel corso del tempo ci sono infatti state numerose segnalazioni su quanto fosse difficile lavorare con lui, soprattutto per i reparti creativi. In effetti, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha quasi lasciato la compagnia nel 2015, quando doveva ancora riferire a Perlmutter, proprio per via di conflitti con quest’ultimo.

Alla fine di marzo, tuttavia, Perlmutter è stato licenziato dalla Marvel e dalla Disney, ma l’ex dirigente ha ora rotto il silenzio a riguardo. In una rara dichiarazione rilasciata al Wall Street Journal, Perlmutter ha parlato di come è stato licenziato, spiegando cosa ha portato alla sua uscita. “Non ho dubbi che la cessazione del mio contratto sia stata basata su differenze fondamentali negli affari tra il mio pensiero e la leadership Disney, perché ci tengo al ritorno sull’investimento. Tutto ciò di cui parlano e si preoccupano loro è il box office, solo il box office”.

Affermare che i film MCU sono alcuni dei film più costosi di Hollywood è un eufemismo. Tuttavia, l’MCU rimane il franchise di punta della Disney, anche alla luce del suo guadagno totale di 23 miliardi di dollari. Negli ultimi anni, però, ci sono stati risultati contrastanti per Disney e Marvel Studios. La Fase 4 è iniziata nel bel mezzo della pandemia globale di COVID-19, che si è rivelata decisamente impegnativa per tutti gli studi cinematografici. Finora, ad ogni modo, nessuno ai Marvel Studios o alla Disney ha risposto alla dichiarazione di Perlmutter. Mentre l’MCU avanza nella sua Fase 5, solo il tempo dirà se Perlmutter ha ragione.

Fonte: ScreenRant

Scream VI raggiunge un importante traguardo al box office

0
Scream VI raggiunge un importante traguardo al box office

Scream VI (qui la recensione) ha ottenuto un’altra pietra miliare al box office, che non veniva raggiunta da Ghostface da ben 26 anni. Secondo Variety, Scream VI è infatti destinato a superare la soglia dei 100 milioni di dollari al botteghino statunitense, il che lo rende il primo capitolo del franchise a raggiungere tale traguardo da Scream 2 del 1997, che ha concluso la sua corsa con 101 milioni di dollari di vendite di biglietti nazionali. Attualmente, al 5 di aprile, Scream VI ha incassato 99,9 milioni al box office statunitense.

Scream VI, inoltre potrebbe superare il risultato al box office nazionale del primo film, che toccò quota 103 milioni. Adeguato all’inflazione, Scream del 1996 è ancora il re della saga, ma il nuovo capitolo sembra avrà presto il diritto di vantarsi quale maggior incasso del franchise negli Stati Uniti. La strada del film verso la supremazia al botteghino è iniziata già durante il suo weekend di apertura, quando ha segnato un miglior esordio del franchise di Scream con 44,5 milioni di dollari. In berve, il sesto capitolo ha superato gli 81,6 milioni di dollari del suo predecessore.

Con un incasso lordo di 56,25 milioni di dollari a livello internazionale fino ad oggi, il sesto capitolo porta il suo totale mondiale a 156 milioni di dollari, ben al di sopra dei 137,7 milioni di dollari guadagnati a livello globale dal capitolo del 2022. Risultati straordinari, dunque, che lasciano sempre più aperte le porte ad un settimo capitolo, già ampiamente richiesto dai fan. Ricordiamo che Scream VI, diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, vede i sopravvissuti del lungometraggio del 2022, tra cui la Sam interpretata da Melissa Barrera e sua sorella Tara, interpretata da Jenna Ortega, lasciare Woodsboro per New York City, solo per diventare ancora una volta il bersaglio di un nuovo Ghostface.

Fonte: CBR

Super Mario Bros. – Il film, John Leguizamo si rifiuta di guardare il nuovo adattamento

0

L’attore John Leguizamo, noto per film quali Carlito’s Way e Mouline Rouge, ha nel 199 recitato nei panni di Luigi nel film in live action Super Mario Bros. Come noto, quel film è stato ampiamente criticato, diventando un famigerato disastro di adattamento di videogiochi che ha costretto Nintendo a rifuggire da tali operazioni per decenni. Ora, Super Mario Bros. – Il film, opera d’animazione ispirata sempre all’iconico idraulico e il suo mondo di gioco, sta invece ottenendo un grande successo di critica e pubblico.

Leguizamo non sembra però interessato alla cosa e ha infatti affermato che non guarderà il nuovo film, ma ha anche chiarito le sue ragioni. “No, non guarderò Super Mario Bros. Avrebbero potuto includere un personaggio latino. Hanno incasinato l’inclusione, hanno dis-incluso! Basta assumere gente latina. Siamo il 20% della popolazione. Le persone più numerose del gruppo di colore, e siamo sottorappresentati. Tuttavia, siamo sovrarappresentati per i lavori peggiori“.

L’attore torna dunque a criticare il film per la mancanza di un cast diversificato in quanto ad etnie, chiedendo maggiore inclusività. Quando gli è poi stato chiesto di nuovo se guarderà mai il film, ha offerto una risposta schietta, affermando: “Diavolo, no“. Tuttavia, il film di Super Mario Bros. sembra non essere stato influenzato dalle varie controversie, ma è anzi reduce da un incredibile primo giorno d’apertura con un guadagno di 66,4 milioni di dollari in tutto il mondo, con attuali previsioni che lo vorrebbero superare i 200 milioni di dollari in tutto il mondo in pochi giorni.

Fonte: ScreenRant

Indiana Jones e il Quadrante del Destino sarà l’ultimo capitolo della saga

0

Disney e Lucasfilm hanno ufficialmente indicato l’imminente Indiana Jones e il Quadrante del Destino come l’ultimo capitolo della celebre saga d’avventura iniziata nel 1982 con I predatori dell’arca perduta. Se da un lato era lecito immaginare che questo quinto capitolo avrebbe rappresentato l’ultima avventura di Harrison Ford nei panni di Indiana Jones, sembra ora invece che, coerentemente con quanto già affermato in passato, non ci sarà nessun nuovo film senza il suo iconico interprete originale. Sia Ford sia la saga, dunque, stanno giungendo al capolinea.

I miei leggendari collaboratori ed io siamo molto entusiasti di condividere con voi una nuovissima e ultima avventura di Indiana Jones“, ha dichiarato il regista James Mangold durante un’intervista rilasciata a seguito dell’annuncio che Indiana Jones e il Quadrante del Destino debutterà Fuori Concorso al Festival di Cannes a maggio, prima del suo ampio rilascio in sala nel mese di giugno. Inoltre, un nuovo comunicato stampa della stessa Disney descrive il film come “l’attesissimo capitolo finale dell’amato franchise“.

In particolare, la presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy aveva in precedenza dichiarato, come si accenna poc’anzi, che lo studio non avrebbe mai riformulato il ruolo di Indiana Jones, implicando apparentemente che il franchise come lo conosciamo sarebbe finito con la performance finale di Ford come personaggio. “Non faremmo mai Indiana Jones senza Harrison Ford“, ha detto. L’apparente conferma della Disney che Indiana Jones e il Quadrante del Destino concluderà definitivamente la storia di Indy non fa che rendere ancor più grande l’attesa del film, previsto nei cinema italiani per il 28 giugno.

Fonte: CBR

Guardiani della Galassia: Vol 3, nuove foto offrono uno sguardo più ravvicinato ad Adam Warlock

0

Manca ormai un mese all’arrivo in sala di Guardiani della Galassia Vol. 3, e per sottolineare ciò Empire Magazine ha svelato due nuove immagini esclusive del film, permettendo di avere uno sguardo più ravvicinato al personaggio di Adam Warlock, interpretato da Will Poulter, e ai nuovi costumi dei protagonisti. La prima immagine ci mostra dunque Chris Pratt, Dave Bautista e Karen Gillan particolarmente eleganti nelle loro nuove uniformi. La seconda invece, ci mostra Warlock in compagnia di Ayesha, interpretata da Elizabeth Debicki, leader e alta sacerdotessa di una razza aliena geneticamente modificata nota come Sovereign, con lo scopo di eliminare i Guardiani della Galassia.

Parlando del casting di Poulter per il ruolo chiave di Adam Warlock, il regista James Gunn ha affermato quanto segue: “È un po’ più complicato. Ma sicuramente non è un bravo ragazzo. Quello che stiamo vedendo è la forma infantile di Adam Warlock, appena uscito dal bozzolo, e non capisce molto bene la vita. È fondamentalmente un bambino. Le persone online dicevano “Oh, Tom Cruise dovrebbe essere Adam Warlock”. Volevo qualcuno che fosse giovane, e volevo qualcuno che avesse doti drammatiche e comiche, non solo per questo film ma anche per quello per cui la Marvel userà Adam Warlock in futuro. Potrebbe diventare un personaggio davvero importante”.

La nuova immagine sembra dunque anticipare che il rapporto tra Adam e Ayesha sia ancora molto forte, quasi materno, con la sacerdotessa che potrebbe facilmente manipolare la mente e le azioni di Warlock. Non resta dunque che attendere l’arrivo del film in sala, il 5 maggio, per scoprire quale sarà il ruolo effettivo del potente personaggio interpretato da Poulter all’interno di Guardiani della Galassia Vol. 3. Di seguito, ecco le immagini diffuse da Empire:

guardiani-della-galassia-vol-3
via Empire
Guardiani-della-Galassia-vol-3-adam-warlock
via Empire

Fonte: Empire

Norman Reynols: morto lo scenografo premio Oscar di Star Wars e I predatori dell’arca perduta

0

Norman Reynolds, il due volte premio Oscar per la produzione e l’art designer di vari film di Star Wars e Indiana Jones, che il regista Steven Spielberg una volta ha definito il “nucleo creativo” dei franchise, è morto. Aveva 89 anni. La LucasFilm LTD ha confermato la sua morte, riportata per la prima volta dalla BBC, che ha affermato che Reynolds “è morto pacificamente con sua moglie Ann e le tre figlie al suo fianco“. Spielberg, che ha collaborato per la prima volta con Reynolds in I predatori dell’arca perduta del 1981, ha dichiarato: “Norman sorrideva sempre con entusiasmo e non c’era nulla che non potesse far funzionare. Era gioioso e amichevole e un talento enorme“.

Tra i molti contributi di Reynolds ai franchise a cui ha lavorato, c’è la scultura dell’iconico idolo d’oro che l’Indiana Jones di Harrison Ford tenta di rubare durante la scena di apertura de I predatori dell’arca perduta. Reynolds ha basato l’idolo su una scultura della fertilità inca che aveva raccolto in un viaggio all’estero. “L’eredità di questo lavoro si estende da film e serie a videogiochi, intrattenimento coinvolgente ed esperienze nei parchi a tema“, ha affermato LucasFilm LTD. “In ogni dettaglio del design spaziale di Star Wars c’è il lavoro fondamentale svolto da Reynolds e dai suoi colleghi“.

E proprio per il primo Star Wars Reynolds ha ricevuto il suo primo Oscar per la miglior scenografia, nel 1978. Reynolds ha poi vinto il suo secondo Oscar per il già citato I predatori dell’arca perduta. In seguito, si è distinto per aver lavorato alle scenografie di film come, tra gli altri, L’impero colpisce ancora (1980), Il ritorno dello Jedi (1983), Piramide di paura (1985), Nel fantastico mondo di Oz (1985), L’impero del sole (1987), Alien³ (1992), Alive (1993), Mission: Impossible (1996) e L’uomo bicentenario (1999).

Fonte: Deadline

Monstrous Beauty: Bella Ramsey sarà la protagonista del film in costume

0

Stando a quanto riportato da Deadline, la star di The Last of Us Bella Ramsey è stata scelta per recitare nel dramma in costume per metà storico e per metà immaginario dal titolo Monstrous Beauty, in un ruolo che la vedrà interpretare un drammaturgo emergente coperto di capelli a causa di una rara condizione. Insieme alla Ramsey, il cast include anche Dominic West (The Crown), Ruth Negga (Loving) e Fiona Shaw (Killing Eve). Un poster pubblicato insieme all’annuncio mostra uno sfondo colorato con il personaggio della Ramsey incorniciato e con un velo bianco che le copre la testa.

Monstrous Beauty è stato scritto e sarà diretto da Romola Garai, segnando la sua seconda incursione nel cinema dopo il film horror del 2020, Amulet. Prima di immergersi nel mondo della regia, Garai è però forse meglio conosciuta per i suoi ruoli in film d’epoca tra cui Espiazione e Vanity Fair. Per questo suo nuovo film, Garai modellerà dunque la finzione con la realtà. Stando alla prima sinossi rilasciata, Monstrous Beauty sarà ambientato nel 17° secolo e racconterà, come già accennato, la storia di Barbara Field (Ramsey), una contadina nata con una rara condizione che la rende ricoperta di capelli. Barbara è però adeguatamente istruita e, per questo arriva ad occupare un posto alla corte del re Carlo II (West) come “meraviglia naturale“.

Incontrando altri con caratteristiche fuori dal comune, Barbara si sforzerà di essere vista oltre il suo aspetto e per il suo talento di drammaturga. A corte, incontra la famosa attrice Nell Gwyn (Negga), un’amante del re, che vuole dimostrare a Carlo che c’è di più in una persona oltre che il suo aspetto. Usando le sue nuove conoscenze, Barbara otterrà allora l’aiuto del famoso drammaturgo Aphra Behn (Shaw) per aiutarla a mettere in scena uno spettacolo per cambiare le opinioni del pubblico. Ad ora, non è stata fissata alcuna data di uscita per Monstrous Beauty, ma è possibile dare un’occhiata al primo poster del film qui sotto.

 

Fonte: Deadline

Red Dead Redemption: Jack Black spera in un adattamento del celebre videogioco

0

Basato sul videogioco Naughty Dog, la prima stagione di The Last of Us ha seguito il viaggio di Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) attraverso gli Stati Uniti post-apocalittici. Un viaggio che continuerà con la seconda stagione. Tale adattamento del videogioco ha infatti riscontrato un grandissimo successo, spezzando finalmente la cosiddetta maledizione dei videogiochi trasposti al cinema o in televisione. Tra i suoi più grandi fan vi è anche l’attore Jack Black, attualmente al centro delle attenzioni per aver dato voce al personaggio Bowser nel film Super Mario Bros. – Il film, un altro apprezzato adattamento del noto videogioco.

Proprio a riguardo, Black recentemente parlato alla BBC dell’ascesa degli adattamenti dei videogiochi. L’attore, grande fan di questa forma d’arte, ha citato proprio il successo di The Last of Us come prova che gli adattamenti dei videogiochi possono funzionare bene. Tuttavia, Black pensa che Red Dead Redemption possa rivelarsi ancora migliore. “Sono un fan degli adattamenti, se fatti bene. The Last of Us è stato fantastico. E la cosa pazzesca è quanto sia fedele al materiale originale.” – ha affermato Black – “E ci sono alcuni fantastici giochi che devono ancora essere esplorati in televisione o al cinema. Forse ci sarà un film su Red Dead Redemption? Dovrebbe esserci, perché penso che abbia una storia altrettanto buona o ancora migliore di The Last of Us”.

Il franchise Red Dead di Rockstar comprende attualmente due episodi principali, Red Dead Redemption del 2010 e il suo prequel Red Dead Redemption 2 del 2018. Entrambi sono stati accolti con grande successo di critica e commerciale e, come The Last of Us, sono considerati tra i migliori videogiochi di tutti i tempi. Red Dead è dunque stato visto subito come un potenziale adattamento televisivo o cinematografico a causa dei suoi personaggi ben sviluppati, del gameplay coinvolgente, del mondo espansivo e della storia avvincente. Il potenziale problema è però che non ha una trama coesa, il che rappresenta una grossa sfida nell’adattarlo in modo soddisfacente. Bisognerà dunque vedere se il successo di The Last of Us riuscirà ad aprire le porte anche a questo altro atteso adattamento.

Fonte: ScreenRant

James Gunn pensa che un crossover tra Marvel e DC sia ora più probabile che mai

0

James Gunn, nuovo co-CEO dei DC Studios, non esclude la possibilità di un crossover tra la Marvel e la DC in futuro. Parlando con Empire, Gunn ha infatti rivelato che ci sono stati dei primi discorsi sul fare un crossover tra Marvel e DC. “Sono certo che è più probabile ora che sono al comando [alla DC]“, ha detto. “Chi può dirlo!” Gunn ha poi però aggiunto che i piani immediati non sono in lavorazione, ma ha notato che ci sono state “discussioni” in corso sulla questione. “Sono passati molti anni, però“, ha detto. “Penso che prima dobbiamo stabilire cosa stiamo facendo [alla DC]. Mentirei dicendo che non ne abbiamo discusso. Ma tutte le discussioni sono state molto, molto leggere e divertenti“.

Sebbene l’MCU non abbia ancora avuto alcun tipo di crossover formale con il DCEU o il DCU, i due universi si sono effettivamente scontrati più volte nei fumetti. Uno degli esempi più notevoli è stato JLA/Avengers, una serie di prestigio pubblicata da Marvel e DC nel 2003 creata dallo scrittore Kurt Busiek e dall’artista George Pérez. Un altro crossover particolarmente amato dai fan, The Uncanny X-Men e The New Teen Titans, sono stati one-shot del 1982 di Chris Claremont e Walt Simonson, dove il team titolare di mutanti lavora con il team di supereroi DC per cercare di impedire a Darkseid di acquisire il potere del Fenice Oscura.

James Gunn ha poi recentemente parlato della sua visione per il DCU e di come vuole che sia diverso dalle storie precedentemente raccontate nel DCEU, che è iniziato nel 2013 con L’uomo d’acciaio di Zack Snyder. “Non credo che varrebbe la pena fare il film se fosse solo una ripetizione di qualsiasi altro adattamento di Superman“, ha detto. “Per prosperare davvero come studio, dobbiamo onorare il passato di questi personaggi vedendoli contemporaneamente sotto una nuova luce“. Chissà se dunque in futuro, una volta che il DCU si sarà poggiato su solide basi, ci sarà di nuovo occasione per parlare di un crossover con la Marvel. James Gunn sembra piuttosto ottimista a riguardo.

Fonte: CBR

Daylight – Trappola nel tunnel: trama, cast e curiosità sul film

Daylight – Trappola nel tunnel: trama, cast e curiosità sul film

Regista di celebri film d’azione come Fast and Furious e xXx, ma anche di titoli come Dragonheart e Il ragazzo della porta accanto, Rob Cohen si è affermato come un maestro del cinema di genere, con un gusto per la suspence particolarmente ricercato. Tra i suoi titoli più apprezzati si ricorda anche Daylight – Trappola nel tunnel, lungometraggio del 1996 dove si mescolano azione, tensione e ambienti claustrofobici. Pur rimanendo all’interno dei canoni del suo genere, il film scritto da Leslie Bohem presenta sufficienti elementi di originalità per poter essere ricordato e visto con piacere, specialmente grazie ad alcune sequenze particolarmente memorabili.

Al momento della sua uscita i pareri riguardanti il film furono prevalentemente negativi, molti dei quali si concentravano sull’evidenziare come il film riproponesse situazioni già viste precedentemente al cinema, in particolare in un film Trappola di cristallo, il primo capitolo della saga di Die Hard. Con il tempo, però, Daylight – Trappola nel tunnel è stato riscoperto come un gioiello di tensione, con diversi momenti particolarmente vincenti da un punto di vista registico. Girato anche negli studi di Cinecittà a Roma, oggi il film vanta un proprio folto seguito di fan, anche per merito del suo attore protagonista, Sylvester Stallone.

Candidato anche al premio Oscar per il miglior montaggio sonoro, Daylight – Trappola nel tunnel è dunque un film valido sotto più punti di vista, che gli appassionati del genere non possono perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Daylight – Trappola nel tunnel: la trama del film

Protagonista del film è Kit Latura, ex dipendente dei Servizi Medici di Emergenza e ora impiegato come tassista. Da tempo lontano dall’azione, egli si ritrova improvvisamente a dover affrontare una situazione quantomai complessa. Un’esplosione di gas tossici, dovuti ad un incidente stradale causato da una gang di teppisti, porta un gruppo di dodici superstiti a rimanere imprigionati nel tunnel sottomarino del fiume Hudson, il quale collega Manhattan al New Jersey. Poiché i soccorsi tardano ad arrivare, Kit non esisterà a prendere la situazione in mano, convinto di poter trovare una via di uscita.

Comincia così per lui una sfida contro il tempo, con l’obiettivo di introdursi nel tunnel bloccato per portare in salvo quanti vi sono rimasti bloccati dentro. Riuscendo a passare attraverso i condotti di aerazione, egli raggiunge i superstiti, iniziando la ricerca di un passaggio attraverso cui farli uscire. La situazione, però, precipita rapidamente, il tunnel inizia ad allagarsi e il tempo sembra arrivare agli sgoccioli. Per riuscire nel suo intento, Kit dovrà ora fare affidamento a tutta la sua esperienza e abilità.

Daylight - Trappola nel tunnel cast

Daylight – Trappola nel tunnel: il cast del film

Come anticipato, protagonista del film nei panni di Kit Latura è l’attore Sylvester Stallone. Originariamente, però, Cohen desiderava assegnare il ruolo a Nicolas Cage, ma questi venne scartato dai produttori perché considerato più un caratterista che un attore, mentre Stallone era un attore più redditizio dal punto di vista commerciale. Curiosamente, proprio in quell’anno Cage vinse l’Oscar come miglior attore per Via da Las Vegas. Subentrato dunque Stallone, questi affermò di aver accettato la parte per superare la sua paura degli spazi stretti, proprio come aveva accettato di recitare in Cliffhanger – L’ultima sfida per superare quella dell’altezza.

Tra coloro che rimangono intrappolati nel tunnel si possono ritrovare gli attori Amy Brenneman, nota per la serie Giudice Amy, nel ruolo della scrittrice Madelyne Thompson, e Viggo Mortensen in quelli del noto sportivo Roy Nord. Jay O. Sanders e Karen Young sono i coniugi Steven e Sarah Crighton, mentre Stan Shaw è il poliziotto George Tyrell. Danielle Harris interpreta Ashley Crighton, figlia di Steven e Sarah, mentre Sage Stallone, figlio di Sylvester, interpreta Vincent. Infine, Dan Hedaya è Frank Kraft, ex collega di Kit operante nel Servizio Medico di Emergenza.

Altre curiosità su Daylight – Trappola nel tunnel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Le lunghe e complesse scene all’interno del tunnel sono proprio quelle girate negli studi di Cinecittà a Roma, su un set lungo quasi mezzo chilometro. La scelta di ambientare lì quelle scene è stata dovuta dalla presenza degli enormi palcoscenici inondabili, ideali per ciò che il film prevedeva. Per dar vita all’esplosione tossica che ostruisce le estremità del tunnel, invece, si è dovuti ricorrere ad un modellino, così da poter risparmiare sugli effetti speciali ma ottenere allo stesso tempo un risultato realistico e convincente. In ultimo, essendo il film ambientato negli Stati Uniti, i veicoli presenti nel tunnel non potevano ovviamente essere presi in Italia, e per questo quelli che si vedono sono tutti stati fatti arrivare dall’America.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Daylight – Trappola nel tunnel è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Now, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Silo: trailer della nuova serie Apple TV+ con Rebecca Ferguson

0
Silo: trailer della nuova serie Apple TV+ con Rebecca Ferguson

Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di Silo, l’avvincente serie Apple Original basata sulla trilogia di romanzi distopici di Hugh Howey, bestseller del New York Times, interpretata da un cast d’eccezione guidato da Rebecca Ferguson (“Dune“, “Mission: Impossible”), che è anche produttrice esecutiva. Silo è creata dallo sceneggiatore nominato agli Emmy Graham Yost (“Band of Brothers – Fratelli al fronte”, “Justified – L’uomo della legge”), che ne è anche showrunner. Il candidato all’Oscar Morten Tyldum (“In difesa di Jacob”, “The Imitation Game“) dirige i primi tre episodi.

https://youtu.be/yRImCiQSN58

Silo: quando esce e dove vederla in streaming

Silo in streaming uscirà su Apple TV+ il 5 maggio con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì fino al 30 giugno.

La trama e il cast di Silo

SILO racconta la storia degli ultimi diecimila abitanti della Terra, la cui casa profonda un miglio li protegge dal mondo esterno, tossico e mortale. Tuttavia, nessuno sa quando o perché il silo sia stato costruito e chi cerca di scoprirlo va incontro a conseguenze fatali. Rebecca Ferguson interpreta l’ingegnere Juliette che cerca risposte sull’omicidio di una persona cara e si imbatte in un mistero molto più intricato di quanto avrebbe mai potuto immaginare, portandola a scoprire che, se le bugie non ti uccidono, lo farà la verità.

Il cast della serie comprende Common (“The Chi”), la candidata agli Emmy Harriet Walter (“Succession”), Chinaza Uche (“Dickinson”), Avi Nash (“The Walking Dead”), il vincitore del Critics Choice Award e del NAACP David Oyelowo (“Selma”), la candidata agli Emmy Rashida Jones (“Parks and Recreation”) e il premio Oscar Tim Robbins (“Mystic River”).

SILO è prodotta per Apple TV+ da AMC Studios e basata sui romanzi di Hugh Howey. La serie è prodotta da Graham Yost, Hugh Howey, Morten Tyldum e Rebecca Ferguson, insieme a Nina Jack, Fred Golan, Rémi Aubuchon e Ingrid Escajeda.

Notorious Pictures distribuirà nelle sale italiane Jeanne du Barry

0

Notorious Pictures distribuirà nelle sale italiane Jeanne du Barry di Maïwenn il film d’apertura della 76° edizione del Festival di CannesJeanne du Barry, diretto da Maïwenn, con Johnny Depp, aprirà il 76° Festival di Cannes e sarà proiettato in prima mondiale il 16 maggio sul grande schermo del Grand Théâtre Lumière ed uscirà lo stesso giorno nelle sale francesi.

Al suo sesto lungometraggio Maïwenn interpreterà Jeanne du Barry accanto a Johnny Depp nei panni di re Luigi XV. Nel cast anche le star Benjamin Lavernhe, Melvil Poupaud, Pierre Richard, Pascal Greggory e India Hair. Il film racconta la vita, l’ascesa e la caduta della favorita di re Luigi XV. Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l’altro i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte…

Maïwenn è regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice, il suo cinema è intriso di una certa realtà, liberamente ispirata alla sua stessa vita sulla quale modella i suoi personaggi e gli intrighi. Ricerca dell’identità, costruzione di sé e della famiglia in generale, tutti questi aspetti sono al centro anche di questo suo ultimo lavoro. Il film sarà distribuito da Notorious Pitures, presto sarà annunciata la data di uscita nelle sale italiane.

A Small Light di National Geographic dal 2 maggio su Disney+

0
A Small Light di National Geographic dal 2 maggio su Disney+

National Geographic ha diffuso il trailer di A Small Light, la miniserie in 8 episodi prodotta da ABC Signature e Keshet Studios che debutterà il 2 maggio su Disney+. “Quando abbiamo ascoltato per la prima volta la straordinaria storia di Miep Gies, siamo rimasti colpiti e profondamente commossi. Eravamo anche convinti che questa miniserie su un eroe di tutti i giorni, di cui la maggior parte delle persone nel mondo non ha mai sentito parlare, avesse bisogno di un debutto senza precedenti”, ha dichiarato Carolyn Bernstein, EVP, Scripted and Documentary Films, National Geographic. “Siamo determinati a portare A SMALL LIGHT al maggior numero di spettatori possibile e speriamo che questo lancio permetta al pubblico di innamorarsi e ispirarsi a Miep proprio come abbiamo fatto noi”.

https://www.youtube.com/watch?v=cgEur8-kFhU&feature=youtu.be

Raccontato con una sensibilità moderna, A Small Light rende attuale la vicenda di Miep, costringendo il pubblico a chiedersi cosa avrebbe fatto al suo posto e, al giorno d’oggi, se avrebbe avuto il coraggio di opporsi all’odio. Alcuni sono rimasti a guardare; Miep ha agito.

La trama e il cast di A Small Light

Basato su storia vera, Miep Gies (Bel Powley) era giovane, spensierata e ostinata – in un’epoca in cui avere opinioni poteva ucciderti – quando Otto Frank (Liev Schreiber) le chiese di aiutarla a nascondere la sua famiglia dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Senza esitare, Miep accettò. Per i due anni successivi, lei e il suo audace e devoto marito Jan (Joe Cole), insieme a molti altri eroi di tutti i giorni, vegliarono sulle famiglie Frank, van Pels e Pfeffer nascoste nell’alloggio segreto.

Il cast aggiuntivo include Amira Casar, che interpreta Edith Frank, madre di Margot e Anna; Billie Boullet, nel ruolo di Anna Frank; Ashley Brooke, nei panni della sorella maggiore di Anna, Margot Frank; Andy Nyman nel ruolo di Hermann van Pels, CarolineCatz come Auguste van Pels, Rudi Goodman nel ruolo di Peter van Pels e Noah Taylorin quello del dott. Fritz Pfeffer, tutti nascosti nella dependance con la famiglia Frank; Eleanor Tomlinson nei panni di Tess, la migliore amica di Miep; Sally Messham nel ruolo di Bep Voskuijl, Ian McElhinney in quello di Johannes Kleiman e Nicholas Burns nelle vesti di Victor Kugler, colleghi di Miep; Liza Sadovy è la signora Stoppelman, LaurieKynaston è Casmir e Sebastian Armesto è Max Stoppelman.

A SMALL LIGHT è prodotta da ABC Signature e Keshet Studios per National Geographic. Gli executive producer e sceneggiatori Joan Rater e Tony Phelan (Grey’s Anatomy di ABC, Fire Country di CBS) sono gli showrunner, mentre l’executive producer Susanna Fogel (The Flight Attendant, Cat Person), vincitrice del DGA Award e nominata agli Emmy®, dirige diversi episodi, tra cui l’episodio pilota. Gli executive producer sono Peter Traugott e Lisa Roos per Keshet Studios, Alon Shtruzman per Keshet International e Avi Nir per Keshet Media Group.

Plaion Pictures annuncia l’acquisizione di 9 nuovi film

0
Plaion Pictures annuncia l’acquisizione di 9 nuovi film

Plaion Pictures annuncia l’acquisizione di 9 nuovi film che saranno distribuiti prossimamente all’interno della sua ricca lineup. Per cominciare, il seguito del caso horror dello scorso anno, capace di focalizzare su di sé l’attenzione dei fan del genere e di tutte le maggiori community social a tema cinema: Winnie-the-Pooh: Blood and Honey 2, rilettura horror in live action del classico libro per bambini di A. A. Milne, con il suo protagonista, Pooh, assetato di sangue come il pubblico non lo ha mai visto. Un sequel ancora più spaventoso e atteso, dopo lo straordinario successo in tutto il mondo del primo capitolo.

Dallo stesso regista, Rhys Frake-Waterfield, arriva un’altra reinterpretazione da incubo di un classico per bambini. Si tratta di Peter Pan’s Neverland Nightmare, film che riprende l’iconica storia del ragazzo che non voleva crescere rivisitandola con risvolti inquietanti. Arrivando dopo il Peter Pan & Wendy di Disney, il titolo ha tutte le carte per ripetere il successo di Winnie-the-Pooh: Blood and Honey, andando ad alimentare quello che sta diventando un vero e proprio sotto-genere: racconti per bambini rivisitati in chiave slasher/horror.

Sempre per gli amanti dell’horror, arriva inoltre Skinamarink, un angosciante e claustrofobico connubio fra uno stile found footage che ricorda grandi successi del genere come REC e Paranormal Activity, arricchito però dall’affascinante gusto tipico degli arthouse horror, che negli ultimi anni hanno ritrovato enorme riscontro di pubblico e critica (The Witch, Hereditary).

Con un cast di grandi star guidato dal premio Oscar Morgan Freeman (Million Dollar Baby, Il Cavaliere Oscuro), arriverà anche The Little Bedroom, una storia commovente sull’amicizia e su come non sia mai troppo tardi per ritrovare fiducia nella vita. Tra gli attori principali, anche nomi di rilievo come Kate Mara (127 ore, Sopravvissuto – The Martian) e Laurence Fishburne (Matrix, John Wick 4).

Altra pellicola con un cast d’eccezione a entrare nel catalogo è The Beast in Me. Un “Rocky” ambientato nel mondo delle arti marziali miste che vede il ritorno del premio Oscar Russell Crowe (Il gladiatore) sul ring a quasi 20 anni da Cinderella Man, ruolo che gli valse una nomination ai Golden Globe Awards.

In Mob Land, il due volte candidato al premio Oscar John Travolta (Grease, Pulp Fiction) si riunisce sullo schermo a Stephen Dorff (Blade, True Detective), con cui già aveva collaborato nell’action thriller Paradise City (2022). Tulsa King incontra Hell or High Water in questo spietato thriller che scava nel lato più oscuro degli Stati Uniti. 

Il catalogo Plaion Pictures si arricchisce anche con due film per tutta la famiglia: Hui Buh and the Witch’s Castle e Princes of the Desert. Il primo è un racconto fantastico per grandi e piccini, sequel di Hui Buh, quinto maggiore incasso in Germania nell’anno della sua uscita. Il film può contare su location suggestive e sulla spassosa presenza del suo protagonista spettrale, unendosi alla schiera di commedie con fantasmi che rappresentano un sotto-genere ancora oggi molto amato (il recente Un fantasma in casa e la miniserie del 2022 Boo, Bitch). Il secondo narra invece una storia di amicizia attraverso i paesaggi mozzafiato del deserto del Sahara, in un viaggio reso ancor più emozionante dalle musiche di Mika, che per la prima volta firma una colonna sonora per il cinema.

Infine, tra le nuove acquisizioni, spazio anche al genere sci-fi con The Wandering Earth 2, il sequel di uno dei maggiori incassi mondiali del 2019 (quasi $700 milioni nel mondo). Con Andy Lau (Infernal Affairs, A Simple Life, The Great Wall), tra i volti più noti del cinema orientale, il secondo film della saga è anche uno dei film più costosi della storia del cinema in Cina.

Louis Garrel nella nuova clip di I tre moschettieri – D’Artagnan

0
Louis Garrel nella nuova clip di I tre moschettieri – D’Artagnan

Louis Garrel  è il protagonista della nuova clip di I tre moschettieri – D’Artagnan che debutta oggi al cinema in tutta Italia distribuito da Notorious Pictures.

Il capolavoro della letteratura francese, I tre moschettieri di Alexandre Dumas, tornerà in un nuovo, colossale adattamento cinematografico. Eva Green, Vincent Cassel e Louis Garrel saranno i protagonisti del primo dei due lungometraggi che completeranno il racconto, entrambi diretti da Martin Bourboulon (Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman 2), I tre moschettieri – D’Artagnan. Eva Green si calerà nei panni di Milady de Winter, Vincent Cassel interpreterà il ruolo di Athos e Louis Garrel sarà Re Luigi XIII. Nei panni dell’iconico protagonista, François Civil (Wolf Call), affiancato da Romain Duris nei panni di Aramis e Pio Marmaï in quelli di Porthos, mentre Vicky Krieps sarà la regina consorte Anna d’Austria.

https://youtu.be/UpvESNVkb64

La trama del film

D’Artagnan, giovane e vivace guascone, viene dato per morto dopo aver cercato di salvare una ragazza da un rapimento. Quando arriva a Parigi, cerca in tutti i modi di scovare gli aggressori ma non sa che la ricerca lo condurrà nel cuore di una vera guerra che mette in gioco il futuro della Francia. Alleandosi con Athos, Porthos e Aramis, tre Moschettieri del Re, D’Artagnan affronterà le macchinazioni del Cardinale Richelieu. Ma, innamorandosi di Constance, la confidente della Regina, si metterà in serio pericolo guadagnandosi l’inimicizia di colei che diventerà il suo peggior nemico: Milady.

Christian: domani ultimi due episodi della seconda stagione

0
Christian: domani ultimi due episodi della seconda stagione

William Shakespeare scriveva: “Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù”. Nel piccolo universo di Città-Palazzo la lotta fra bene e male mette a dura prova Christian, il “santo picchiatore” interpretato da Edoardo Pesce, protagonista del supernatural-crime drama prodotto da Sky Studios e da Lucky Red in collaborazione con Newen Connect, da domani venerdì 7 aprile con i due episodi finali  in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Gli ultimi episodi, quinto e sesto, da domani disponibili anche on demand, andranno domani sera dalle 21.15 su Sky Atlantic.

La trama del quinto episodio della seconda stagione di Christian

La situazione a Città-Palazzo è fuori controllo. Gli Amici di Christian guidati da Michela  setacciano le strade e rinchiudono i trasgressori. Christian torna in affari con i vecchi criminali del quartiere, con la condizione che il quartiere non torni ad essere una piazza di spaccio. Matteo instilla l’accidia in Rachele, che comincia a sentire il desiderio di suicidarsi. Christian non riesce a gestire la violenza e scopre che i boss hanno reintrodotto il traffico di droga.

La trama del sesto episodio della seconda stagione di Christian

Matteo salva Rachele dal suicidio e le propone di tradire Christian, per poi capire di non volere più essere una pedina della Nera. Fa quindi una scelta avventata: si auto-instilla la superbia. Il Biondo si manifesta a Christian e gli dice che il suo regno è fallito. Matteo si autodichiara nuovo leader di Città-Palazzo. Esther svela finalmente la sua vera natura, e la sua appartenenza. La Nera presenta a Christian una persona inaspettata…

Tenere in mano le redini di una situazione ormai fuori controllo diventa sempre più difficile per Christian (Edoardo Pesce), che fronteggia la guerra intestina in corso a Città – Palazzo con i pochi mezzi che gli sono rimasti. Mentre gli Amici di Christian in modo grottesco pattugliano le strade, difendendo un regno sempre più fragile, Matteo (Claudio Santamaria) continua la sua opera e sceglie Rachele (Silvia d’Amico) come prossimo obiettivo.  È il momento di fare i conti con il bene e il male, con il Biondo (Giulio Beranek) e la Nera (Laura Morante), con la violenza e il compromesso. Nessuno sembra pronto ad affrontare le conseguenze di quella che ormai è diventata una lotta divina. Saranno Christian e Matteo a doversi fronteggiare in un ultimo scontro, fra loro e con sé stessi, per ritrovare la via e capire finalmente quale davvero sia la volontà di un Dio che sembra aver ormai abbandonato Città-Palazzo.

Il cast: Edoardo Pesce interpreta Christian, protagonista che dà il nome alla serie, accanto a Claudio Santamaria  nei panni diMatteo, un postulatore del Vaticano dai metodi poco ortodossi. Con loro tornano Silvia D’Amico nei panni di Rachele, ex tossica dal passato doloroso, miracolata da Christian e rinata a nuova vita, Antonio Bannò in quelli di Davide, erede dell’impero di Lino, il boss locale della prima stagione interpretato da Giordano De Plano, Francesco Colella nel ruolo di Tomei, il losco veterinario di Città-Palazzo, Gabriel Montesi è l’amico della compagnia di Christian, Penna, Giulio Beranek e Ivan Franek ancora nei panni – rispettivamente – del carismatico Biondo e di Padre Klaus, esorcista che ha un conto in sospeso con Christian. Nei nuovi episodi anche Romana Maggiora Vergano che è di nuovo Michela, nella prima stagione morta e risorta per mano di Christian.

Due debutti assoluti nel cast della seconda stagione di Christian: quello di Laura Morante, che interpreterà la Nera, misteriosa entità eterea che entrerà in gioco per disturbare i piani del Biondo, e quello di Camilla Filippi che sarà Esther, un’outsider di Città-Palazzo che non sembra vivere bene la presenza di Christian e che intreccerà con Matteo un legame profondo.

Il soggetto di serie è di Francesco Agostini, Giulio Calvani, Valerio Cilio, Stefano Lodovichi, con la collaborazione di Patrizia Dellea. Sceneggiature di Valerio Cilio, Patrizia Dellea, Stefano Lodovichi e Valentina Piersanti.

Chi è Blue Beetle, il supereroe protagonista del nuovo film DC

Chi è Blue Beetle, il supereroe protagonista del nuovo film DC

È dal 2018 che si parla di un adattamento cinematografico per il personaggio dei fumetti Blue Beetle. Dopo cinque anni, forse ci siamo: l’Universo DC ha promesso di far uscire il film entro il 2023, prima che Gunn e Safran inizino la loro rivoluzione dentro al franchise. Il lungometraggio uscirà negli Stati Uniti il 18 agosto 2023. Jaime Reyes non è conosciuto come altri eroi della DC: ecco tutto quello che occorre sapere sul personaggio prima di vedere Blue Beetle.

Chi è Blue Beetle? Le origini spiegate dalla DC Comics

Blue Beetle fumetti

La storia d’origine di Jaime Reyes nella DC Comics parte in modo semplice e lineare. Reyes è un giovane ragazzo che vive in Texas a El Paso con la madre, il padre e la sorella minore. Mentre Jaime trascorre le sue attività da teenager, lontano da lui una serie di eventi preparano la sua trasformazione in Blue Beetle. La vicenda coinvolge Shazam, che possiede lo scarabeo del precedente Blue Beetle prima di Jaime, Maxwell Lord e lo Spettro. Quando la tana di Shazam viene distrutta, a causa dell’esplosione extraterrestre lo scarabeo scompare dalla Roccia dell’eternità e riappare sulla Terra, esattamente a El Paso. Un giorno, mentre sta tornando da scuola, Jaime trova per strada lo scarabeo e decide di portarlo a casa con sé. Durante la notte, lo scarabeo si rianima e si fonde con la base della sua spina dorsale.

Poco dopo, il supereroe Booster Gold cerca di rintracciare Reyes perché ha bisogno dello scarabeo per distruggere il satellite Brother Eye. Jaime viene così costretto da Booster Gold e Batman a prendere parte alla Crisi infinita per disabilitare Brother Eye: lo scarabeo è l’unica cosa in grado di rilevarne la posizione. Jaime si rivela un’arma essenziale per la distruzione del satellite.

Una volta sconfitto Brother Eye, Blue Beetle scompare dalla nave intergalattica perché lo scarabeo, nel tentativo di fuggire da Lanterna Verde, lo teletrasporta sulla Terra. Jaime torna a casa dopo un anno di assenza e spiega la situazione alla sua famiglia e ai suoi amici. Da quel momento, Jaime diventa titolare del ruolo di Blue Beetle e inizia a collaborare con personaggi come i Teen Titans e la Justice League.

I poteri di Blue Beetle nella DC Comics

blue beetleJaime è nato come un normale essere umano, ma è lo scarabeo a dargli i poteri e renderlo un supereroe. Lo scarabeo ha una relazione simbiotica con Jaime e il loro legame crea un esoscheletro estremamente resistente. Jaime può controllare solo parzialmente i poteri di Blue Beetle perché lo scarabeo può tranquillamente ignorare Jaime e agire di sua volontà. Oltre ai poteri tipici dei supereroi – velocità sovrumana, agilità, forza e capacità di volare – lo scarabeo offre a Jaime un’ampia gamma di altre abilità.

La tuta garantisce a Jaime una guarigione rapida, l’assorbimento dell’energia e la protezione dagli ambienti più pericolosi. La tuta può anche generare varie armi: lame, macheti, scudi e cannoni al plasma. Tra le abilità proprie di Blue Beetle abbiamo la pirocinesi, la manipolazione del suono, la creazione di scanner e droni e la mechanocinesi, il potere che permette di controllare la tecnologia.

Xolo Maridueña sarà Jaime Reyes in Blue Beetle

Xolo Maridueña è l’attore protagonista di Blue Beetle. Maridueña è conosciuto per la parte di Miguel Diaz che ricopre dal 2018 nella serie Cobra Kai. Marideuña è nato in California ma le sue origini sono messicane, cubane e ecuadoriane. Con la sua interpretazione di Jaime Reyes, sarà il primo supereroe latino titolare di un film.

Durante la premiere della quinta stagione di Cobra Kai, Maridueña si è espresso sul suo prossimo ruolo nel DCU, dichiarandosi nervoso, eccitato e in ansia. Ha detto: “Non vedo l’ora che la gente veda uno dei primi, se non il primo, film di supereroi a guida latina“. Come evidenziato da Maridueña, è emozionante pensare che Blue Beetle rappresenterà finalmente una minoranza che finora è stata posta in secondo piano nei film live-action.

Cosa sappiamo del film

Blue Beetle

Non si sa ancora molto del film di Blue Beetle. Sarà diretto da Angel Manuel Soto, un regista portoricano meglio conosciuto per aver diretto il film HBO Max Charm City Kings, pellicola ampiamente elogiata sul piano registico. Il film è scritto da un altro regista di origine latina, Gareth Dunnet-Alcocer. Il duo è stato assunto nel 2021. Inizialmente Blue Beetle sembrava destinato ad uscire esclusivamente su HBO Max, tuttavia nel dicembre 2021 è stato annunciato un possibile rilascio cinematografico. Oggi sappiamo che il lungometraggio DCU uscirà nelle sale statunitensi il 18 agosto.

Oltre al protagonista, tra gli altri interpreti ci saranno Bruna Marquezine nei panni di Penny, interesse amoroso di Jaime Belissa Escobedo come sorella minore del protagonista. George Lopez sarà invece lo zio di Jaime. I cattivi del film saranno Victoria Kord e Carapax, interpretati rispettivamente da Susan Sarandon e Raoul Trujillo.

Il film rientrerà nell’Universo DC pensato da James Gunn?

James Gunn 2023

Probabilmente la più grande domanda che gravita attorno a Blue Beetle – come anche è stato per The Flash e per Aquaman: The Lost Kingdom – è se il film rientrerà nel DCU pensato da James Gunn. Nel gennaio 2023, James Gunn ha annunciato sui social media i piani che lui e Peter Safran hanno in mente per il Capitolo 1 del DCU: Dei e mostri. Questa dichiarazione ha creato confusione circa le produzioni DCEU successive a The Flash, che agisce come una sorta di reset.

Il commento di Gunn su Blue Beetle fa sperare che Jaime Reyes possa continuare il suo percorso nel nuovo DCU. The Guardian riporta la rivelazione sul personaggio che James Gunn ha fatto alla stampa: “… abbiamo Shazam, che porta a The Flash, che reimposta tutto e che porta a Blue Beetle, che è totalmente scollegato. (Blue Beetle) potrebbe tranquillamente far parte del DCU

Sulla base di queste parole, possiamo dedurre che Blue Beetle sia in gran parte scollegato dai più ampi film DCEU. A differenza di film come Shazam! Fury of the Gods o The Flash, Blue Beetle sarà una storia di origine più ristretta e scollegata. Al di là del lungometraggio, probabilmente Jaime Reyes diventerà un personaggio del DCU, e il film del 2023 sarà solo la prima delle molte avventure del nuovo supereroe.

Spider-Man: 12 attori “dimenticati” della trilogia di Sam Raimi

Spider-Man: 12 attori “dimenticati” della trilogia di Sam Raimi

Ci sono molti grandi nomi e attori popolari che è impossibile dimenticare nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, ma quelli meno rilevanti potrebbero essere svaniti dalla nostra memoria. I film di Spider-Man del MCU, con Tom Holland, hanno giustamente raccolto elogi per il modo in cui hanno elevato l’eroe come elemento centrale del franchise, ma il fascino e il tono della trilogia di Raimi ne faranno per sempre un pilastro del cinema Marvel.

Fortunatamente, l’entusiasmo e l’affetto dei fan nei confronti dei film di Raimi non si è mai smorzato, ancor di più dopo che è tornato a dirigere Doctor Strange nel Multiverso della Follia per il MCU e Spider-Man: No Way Home che ha riportato in scena Tobey Maguire, Willem Dafoe, Alfred Molina e Thomas Haden Church. Oltre a questi volti noti, svariati attori di successo hanno preso parte ai film di Raimi ma, avendo interpretato personaggi meno di rilievo, tendiamo a scordarcene: ecco i 12 attori dimenticati della trilogia di Spider-Man di Sam Raimi!

Bryce Dallas Howard

La trilogia di Raimi sull’Uomo Ragno ha lanciato la carriera di molti attori che oggi sono nomi noti, tra cui Bryce Dallas Howard. Spider-Man 3 è stato il suo primo film di successo, in cui interpretava l’interesse amoroso secondario di Peter, Gwen Stacy. Naturalmente era un personaggio centrale nel film, data la sua importanza nei fumetti, ma a posteriori la sua eredità è stata ampiamente oscurata dall’interpretazione di Emma Stone nello stesso ruolo nella duologia The Amazing Spider-Man.

La Howard è forse più nota per aver recitato accanto a Chris Pratt nella trilogia di Jurassic World nel ruolo di Clair Dearing. Altri suoi ruoli di rilievo comprendono quello di Hilly Holbrook in The Help, Rosalind in As You Like It di Kenneth Branagh e Victoria in The Twilight Saga: Eclipse. Oggi la Howard sta seguendo le orme del padre Ron Howard e si sta facendo un nome anche dietro la macchina da presa. Oltre ad aver doppiato Yaddle in Tales of the Jedi, ha diretto alcuni dei migliori episodi di The Mandalorian e The Book of Boba Fett.

Elizabeth Banks

Un altro nome importante che il pubblico potrebbe dimenticare di questi film è Elizabeth Banks, che ha partecipato a tutti e tre i film di Raimi. Ha interpretato Betty Brant, la segretaria di J. Jonah Jameson al Daily Bugle e uno dei personaggi di supporto più prolifici di Peter nei fumetti. Il personaggio di Betty è stato rappresentato anche nella trilogia di Spider-Man del MCU e interpretato da Angourie Rice. È interessante notare che originariamente la Banks aveva fatto il provino per MJ, ma era stata ritenuta troppo vecchia per il ruolo, nonostante avesse solo un anno in più di Tobey Maguire.

La carriera della Banks era già in ascesa e la trilogia di Spider-Man non fece altro che favorirne lo sviluppo. Tra i suoi ruoli più celebri, citiamo quello di Effie Trinket nella serie Hunger Games, di Avery Jessup in 30 Rock – per il quale è stata candidata a due Emmy Awards – e di Lindsay nei film e nelle serie televisive di Wet Hot America Summer. Come regista e produttrice, la Banks si è occupata della serie Pitch Perfect, del reboot di Charlie’s Angels e, più recentemente, della commedia-thriller di successo Cocaine Bear.

Joe Manganiello

Nel MCU, Flash Thompson è interpretato da Tony Revolori, ma nello Spider-Man di Raimi era Joe Manganiello a interpretare il compagno di classe e bullo di Peter. Questo è stato il suo primo ruolo professionale dopo la laurea alla Carnegie Mellon University. Alla fine, è tornato con un breve cameo in Spider-Man 3, ma l’esordio in un blockbuster così importante è stato un grande trampolino di lancio er la sua futura carriera. Alla fine si è unito al cast di True Blood e ha recitato nella serie di film Magic Mike.

Sebbene il suo ruolo di Flash non sia stato sviluppato allo stesso modo del Flash di Revolori nel MCU, Manganiello ha comunque avuto un’altra possibilità di diventare un importante antagonista della “rivale” della Marvel, la DC. Tragicamente, però, il suo ruolo di Deathstroke in Justice League è andato completamente perso nella litania di problemi, controversie, sconvolgimenti e ristrutturazioni del DCEU. Doveva addirittura essere l’antagonista principale del film di Ben Affleck su Batman, prima che questo progetto  andasse in frantumi e divenisse The Batman. Tuttavia, Manganiello potrebbe avere una seconda vita nell’Universo DC, in quanto Deathstroke potrebbe essere il cattivo perfetto per The Brave and the Bold.

Dylan Baker

Spider-Man: No Way Home ha riportato il Lizard di Rhys Ifans da The Amazing Spider-Man come uno dei cattivi che i vari Peter dovevano trovare il modo di salvare. È interessante notare che potrebbe esserci stata una versione alternativa del supercriminale della trilogia di Spider-Man di Raimi. Dylan Baker ha interpretato il Dr. Curt Connors, la benevola controparte umana di Lizard e il professore universitario di Peter sia in Spider-Man 2 che in Spider-Man 3. Non ha mai avuto modo di trasformarsi in Lizard, ma forse la cosa era in cantiere prima che il progetto di uno Spider-Man 4 venisse abbandonato.

Baker può essere ricordato per ruoli in film come Secretariat nel ruolo di Hollis Chenrey, Anchorman 2: La leggenda continua nel ruolo di Freddy Shapp e Selma nel ruolo di J. Edgar Hoover. Ha anche celebrato una carriera impressionante in TV. È apparso inizialmente in Law & Order nel 2004 ed è tornato 17 anni dopo per il revival dello show nel 2021. Il suo ruolo più riconoscibile è quello di Colin Sweeney in The Good Wife e The Good Fight, che gli è valso tre nomination agli Emmy Award.

James Cromwell

In The Amazing Spider-Man c’erano Emma Stone e Denis Leary, ma in Spider-Man 3 c’erano Bryce Dallas Howard e James Cromwell, rispettivamente nei panni di Gwen Stacy e di suo padre, George Stacy. Come il George di Leary, Cromwell era un capitano della polizia di New York, ma in realtà ammirava Spider-Man, soprattutto dopo che lo spara-ragnatele aveva salvato la vita di sua figlia. Come naturale evoluzione di Spider-Man 3, Cromwell si sarebbe probabilmente unito a Howard per Spider-Man 4. Sebbene non sia mai stato realizzato, i due si sono riuniti in Jurassic World: Fallen Kingdom, in cui Cromwell interpreta Benjamin Lockwood, l’ex socio in affari di John Hammond.

La carriera di Cromwell come attore dura da oltre mezzo secolo: ha iniziato a Broadway e poi è apparso al cinema e in televisione. Uno dei suoi ruoli più noti è quello di Arthur Hoggett in Babe – Maialino coraggioso del 1995, che gli è valso una nomination all’Oscar. È noto anche per Star Trek: Primo contatto, Six Feet Under e per il suo ruolo da Emmy Award in American Horror Story: Asylum. Attualmente recita nel ruolo di Ewan Roy in Succession.

Octavia Spencer

Una delle più grandi sorprese nel rivedere Spider-Man è stata quella di vedere il premio Oscar Octavia Spencer nel ruolo dell’innominata partecipante che registra Peter per l’incontro di wrestling. Sfortunatamente, questi erano i tipi di ruoli che la Spencer otteneva all’epoca, ma è riuscita a farsi maggiormente strada con il film di successo The Help.

Tra gli altri importanti ruoli cinematografici della Spencer figurano Prossima fermata Fruitvale Station, Il diritto di contare – che le è valso una nomination all’Oscar – The Divergent Series e Ma. Ha anche celebrato un’illustre carriera televisiva con ruoli importanti in Red Band Society, Mom, Truth Be Told e Self Made, che le è valso una nomination agli Emmy.

Lucy Lawless

Raimi, come molti registi, tende a lavorare più volte con gli stessi attori; è nota la sua storia con Bruce Campbell, che ha avuto ruoli ricorrenti nei film di Spider-Man e il successivo ritorno in Doctor Strange nel Multiverso della follia, ma un’altra sua popolare collaboratrice è Lucy Lawless. Lei e Raimi hanno iniziato a lavorare insieme in occasione del suo progetto di successo, Xena: La principessa guerriera, di cui lui era produttore, ed è poi tornata con un cameo irriconoscibile in Spider-Man come ragazza punk rock.

Le altre collaborazioni di Lawless e Raimi dopo Spider-Man includono Spartacus, in cui l’attrice interpreta Lucretia, e Ash vs. Evil Dead nel ruolo di Ruby con Bruce Campbell. Curiosamente, il ruolo della Lawless in Spider-Man è solo uno dei suoi due progetti Marvel: è infatti anche apparsa brevemente nella prima stagione di Agents of SHIELD.

Joel McHale

joel mchale spider-manQuando il Dottor Octopus attacca per la prima volta in Spider-Man 2, colpisce una banca in cui si trovano Peter e zia May. I due parlano con un impiegato della banca interpretato dal comico Joel McHale. Naturalmente, l’impiegato nega la loro richiesta di assistenza e finisce per accucciarsi come un bambino e in modo esilarante di fronte all’attacco del Dottor Octopus.

McHale è noto soprattutto per aver interpretato Jeff Winger, il protagonista di Community, da cui ha tratto uno show tutto suo, The Joel McHale Show with Joel McHale. Attualmente è protagonista della commedia Animal Control su Fox. Negli anni successivi a Spider-Man 2, McHale ha avuto la possibilità di diventare un supereroe, interpretando Starman in Stargirl.

Donna Murphy

Donna Murphy è una delle attrici più importanti e apprezzate di Broadway e in Spider-Man 2 ha interpretato Rosalie Octavius, la moglie del Dottor Octopus. Anche se si è trattato di un piccolo ruolo, la carriera della Murphy, soprattutto sul palcoscenico, è stupefacente: ha vinto due Tony Award per Passion nel 1994 e per The King and I nel 1996.

Ha poi dato voce a Madre Gothel, la matrigna malvagia di Rapunzel, nel film Disney omonimo. Ha anche partecipato a serie tv di successo, tra cui Law & Order, Mercy Street, Power e Gossip Girl. Attualmente, Murphy fa parte del cast di The Gilded Age della HBO nel ruolo di Caroline Astor.

Daniel Dae Kim

personaggi dimenticati spider-manAd affiancare Donna Murphy nell’assistenza al Dottor Octopus in Spider-Man 2 c’era Daniel Dae Kim nel ruolo di Raymond. All’epoca, l’attore era riconosciuto per i suoi ruoli ricorrenti in importanti serie televisive come ER, Star Trek: Enterprise e 24.

Da allora, ha continuato a lavorare in televisione ricoprendo ruoli importanti in Lost, Hawaii Five-0, The Good Doctor e New Amsterdam. Kim interpreterà il Signore del Fuoco Ozai nell’imminente adattamento live-action di Avatar: The Last Airbender di Netflix, il che è una scelta più che legittima dato che ha doppiato il Generale Fong nella serie animata e Hiroshi Sato in The Legend of Korra.

Aasif Mandvi

Un altro ruolo in Spider-Man 2 che è stato elevato dall’interpretazione di un attore memorabile è quello del capo di Peter alla pizzeria, interpretato da Aasif Mandvi.

Da questo piccolo ma esilarante cameo, Mandvi ha intrapreso una carriera comica di successo, diventando corrispondente del Daily Show. Altri suoi ruoli degni di nota sono quelli nella serie comica The Brink, nell’adattamento Netflix di Una serie di sfortunati eventi e, attualmente, in Evil su Paramount+.

Emily Deschanel

emily deschanel spider-manPeter viene licenziato dal suo lavoro per aver consegnato un ordine troppo in ritardo a una receptionist, interpretata da Emily Deschanel, che non aveva intenzione di pagare il pessimo servizio.

Pur trattandosi di una piccola parte, la Deschanel è coinvolta in una delle sequenze più divertenti della serie Spider-Man, quando Peter cerca di evitare che tutto cada dall’armadio delle scorte. La svolta della Deschanel in tv è poi avvenuta con il ruolo di  Temperance Bones in Bones.

Frank Grillo, ex attore dei Marvel Studios, conferma un ruolo nel DCU di James Gunn

0

L’attore che nel Marvel Cinematic Universe aveva interpretato Crossbones, Frank Grillo, conferma di avere un ruolo nel DCU di James Gunn. Mentre il DCEU sta per concludersi, Gunn e Peter Safran stanno creando un nuovo universo DC. Il film The Flash riavvierà il franchise, stabilendo il passaggio dal DCEU al DCU. La nuova continuità inizierà correttamente con Superman: Legacy, che Gunn sta scrivendo e che dirigerà.

Uno degli attori che ha anticipato il suo potenziale coinvolgimento nel DCU è Frank Grillo. Dopo aver interpretato Crossbones nel MCU, Grillo si sta dirigendo verso l’Universo DC. In un’intervista con Comic Book, Grillo ha parlato del suo periodo nel MCU. Pur essendo deluso dalla fine del suo arco narrativo, Grillo ha confermato che si unirà al DC Universe di Gunn. DC Studios e Gunn devono ancora commentare la dichiarazione di Grillo, che ha condiviso quanto segue:

“Non hanno mai raccontato una storia [su Crossbones]. La mitologia del MCU e proprio ciò che la Marvel ha nel suo pool di personaggi, è così profonda. Crossbones è stato lì per un minuto, ma avrebbe dovuto restare lì più a lungo, poi sono andati in una direzione diversa. Penso che Crossbones abbia uno scopo, e tante persone hanno risposto positivamente al personaggio, ma comunque lo hanno lasciato sullo schermo per pochissimo tempo e penso ci sia molto da raccontare su di lui. Pensavo che ci fosse più carne sull’osso. Sono rimasto deluso, motivo per cui sono passato alla DC.” Sembra chiaro a questo punto che le sue speranze siano state disattese.

Il mistero più grande che rimane ora è a quale film o serie televisiva del DC Universe Grillo si sia unito. Il progetto più probabile a questo punto è Creature Commandos, che sarà la prima serie animata del DC Universe. Gunn ha già scritto le sceneggiature per l’intera stagione che dovrebbe già essere in produzione.

Jeanne du Barry di Maiwenn con Johnny Depp aprirà il Festival di Cannes 2023

Jeanne du Barry della regista francese Maïwenn con Johnny Depp è stato scelto come titolo di apertura per il Festival di Cannes 2023. Il dramma storico con Johnny Depp nei panni di Luigi XV, sarà presentato in anteprima mondiale nella serata di apertura della 76a edizione del Festival di Cannes, come apprendiamo da Variety. Il festival ha confermato la notizia.

Il film segna il ritorno alla recitazione di Depp dopo una pausa di tre anni a causa della sua lunga battaglia legale con l’ex moglie Amber Heard, culminata in un processo per diffamazione vinto da Depp a dicembre.

Sesto lungometraggio di Maïwenn, il film in costume ruota attorno alla tumultuosa relazione del re francese Luigi XV e della sua amante, Jeanne du Barry (interpretata da Maiwenn), che si trasferì alla Reggia di Versailles per vivergli accanto. Luigi XV, soprannominato “l’amato”, alla fine morì come re impopolare dopo essere stato accusato di corruzione. Regnò per 59 anni, i più lunghi nella storia della Francia dopo quello di Luigi XIV. Depp parlava a malapena francese prima dell’inizio delle riprese, quindi sarà interessante vedere come se la caverà con una lingua differente dalla sua di nascita.

Ecco la sinossi ufficiale: Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno a uno i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del re Luigi XV che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. Si innamorano perdutamente. Contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte.

Jeanne du Barry è stato prodotto dalla Why Not Productions (Un Profeta) di Pascal Caucheteux e Gregoire Sorlat, e dalla IN2 di Depp stesso, con Goodfellas (in precedenza Wild Bunch International) che si è occupata delle vendite mondiali. Le Pacte distribuirà il film in Francia lo stesso giorno della prima di Cannes, il 16 maggio.

Maiwenn è stata a Cannes nel 2011 con Polisse, che ha vinto il Premio della Giuria, e nel 2015 con My King, che ha valso a Emmanuelle Bercot il premio come migliore attrice. Anche Jeanne du Barry dovrebbe essere presentato in competizione.

Il Festival di Cannes svelerà la sua selezione ufficiale il 13 aprile e ha già confermato un paio di film statunitensi attesi, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e Indiana Jones e il quadrante del destino della Disney. Ruben Ostlund, regista due volte vincitore della Palma d’oro, presiederà la giuria.

School of Rock: Jack Black conferma la reunion del cast per il 20° anniversario

0

La notizia era nell’aria da tempo e finalmente l’attore Jack Black, intento a promuovere il film di Super Mario Bros., ha confermato i piani per una reunion ventennale del cast di School of Rock. Black non ha però specificato se la reunion sarà un film, uno speciale televisivo o semplicemente un incontro privato, ma la cosa ha naturalmente generato un certo entusiasmo nei fan della commedia musicale, una delle più apprezzate nella carriera dell’attore. “Tutti quei bambini – ha dichiarato Black – avevano 10 anni quando abbiamo realizzato quel film e ora hanno tutti, tipo, 30 anni“.

“Ci riuniremo e festeggeremo i 20 anni del film. Ci piace anche fare jam sessions e suonare insieme. Non vedo l’ora di vedere tutti gli ormai adulti membri della School of Rock” – ha poi affermato. Black ha inoltre promesso di condividere foto e video di qualsiasi reunion sui social media entro la fine dell’anno. Il film School of Rock del 2003, come noto, ha per protagonista l’insegnante supplente Dewey Finn (interpretato da Black), che forma un gruppo rock con la quinta elementare in cui insegna per partecipare ad una sfida tra bande. Il film ha incassato più di 130 milioni di dollari in tutto il mondo contro costi di produzione stimati di appena 35 milioni di dollari.

In passato ci sono già stati discorsi su una possibile reunion. Il cast è tornato insieme per una proiezione in occasione del decimo anniversario, mentre è poi stata realizzata una produzione di Broadway basata sul film e una sitcom di Nickelodeon che ha debuttato nel 2016 per una durata di tre stagioni e 45 episodi. Per anni i fan hanno tuttavia atteso un sequel del film originale o quantomeno una reunion ufficiale del cast. Sembra proprio che quest’ultima opzione stia ora per concretizzarsi.

Fonte: Deadline

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, uno degli eroi principali poteva morire

0

Ant-Man and the Wasp: Quantumania avrà pure ucciso i suoi due principali antagonisti (MODOK e la variante di Kang), ma poteva costare caro anche a uno degli eroi protagonisti. In una versione precedente della sceneggiatura, Hank Pym (Michael Douglas) doveva morire, fino a quando le menti dei Marvel Studios hanno deciso diversamente. Lo sceneggiatore di Quantumania Jeff Loveness ha rivelato i dettagli in una recente conversazione con Backstory Magazine, dicendo che la coscienza di Pym sarebbe sopravvissuta in modo bizzarro.

“Stavamo per uccidere Hank a un certo punto, e lo avrei fatto rianimare”, ha detto alla rivista (tramite The Direct). “La sua coscienza sarebbe sopravvissuta attraverso le formiche, e lui le avrebbe controllate mentalmente. Sì, sarebbe stato quasi come questa mente alveare delle formiche, mi piace… osare.”

Un altro momento che Loveness ha voluto scrivere è stata l’introduzione di una formica a grandezza d’uomo durante uno dei momenti più estremi del film, anche se è stata un’altra cosa che è stata rapidamente eliminata. “C’era una sequenza psicologica in quella tempesta di probabilità, o quel nesso quantistico, c’era più di un elemento di sequenza onirica”, ha aggiunto lo scrittore. “Avevo in testa una grande formica delle dimensioni di un uomo che sarebbe stata quasi come una tartaruga ninja, il modo in cui apparivano in quel film degli anni ’90, non in CGI, lo rendeva quasi come una formica simile a La Mosca di Cronenberg. E era nella visione di Scott. Volevo che fosse doppiato da Werner Herzog e volevo che gli desse una sorta di consiglio sulla Montagna Sacra, qualcosa di Vision Quest. Ma l’idea non è andata avanti.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumaniail trailer

Ant-Man and the Wasp: Quantumania (leggi la recensione) è stato ancora una volta diretto da Peyton Reed da una sceneggiatura scritta da Jeff Loveness. La pellicola è attualmente al cinema! Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, è distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

Barbie: anche John Cena, con un ruolo segreto, nel film di Greta Gerwig

0

L’uscita del nuovo, ufficiale, trailer del film Barbie, diretto da Greta Gerwig ha decisamente scaldato gli animi di quanti attendono l’arrivo del film al cinema, il 21 luglio. In esso vengono presentati molti dei personaggi protagonisti del film, ma c’è un nome comparso solo nei crediti finali che ha suscitato particolare curiosità e quel nome è John Cena. L’ex wrestler WWE ora lanciatissimo nel mondo della recitazione farà infatti parte del film, in un ruolo però ancora non rivelato. Naturalmente, dopo la rivelazione che l’attore farà parte del ricco cast del film, sono subito partite le speculazioni su quale ruolo egli possa avere.

Secondo molti, sarebbe logico che Cena, dato il suo fisico possente, ricopra una particolare versione di Ken non presente nel trailer. Per altri, invece, Cena potrebbe interpretare un interesse amoroso per la Barbie sirena di Dua Lipa, il che significa che egli sarebbe sì Ken, ma un Ken in versione tritone. Poiché il film di Barbie è basato sulle bambole Mattel, c’è inoltre la possibilità che Cena stia interpretando una versione del suo personaggio WWE (la quale ha a sua volta rapporti con la Mattel) che finisce accidentalmente a Barbie Land. Si spera in ogni caso che una prima occhiata a Cena nel film di Barbie arrivi presto, rivelando così maggiori  informazioni sul suo ruolo.

Nell’attesa, ricordiamo che il film, diretto da Greta Gerwig, vanta un cast composto da Margot Robbie e Ryan Gosling nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro ci saranno anche  America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Issa Rae, Rhea Perlman e Will FerrellFanno poi parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne, Emma Mackey, Hari Nef, Alexandra Shipp, Kingsley Ben-Adi, Simu Liu, Ncuti Gatwa, Scott Evans, Jamie Demetriou, Connor Swindells, Sharon Rooney, Nicola Coughlan, Ritu Arya e il premio Oscar Helen Mirren.

Fonte: ScreenRant

MaXXXine, annunciato il cast del film di Ti West

0
MaXXXine, annunciato il cast del film di Ti West

Dopo il successo di X – A Sexy Horror Story e del suo prequel Pearl , Ti West è al lavoro su MaXXXine, sequel diretto di X e che vede protagonista ancora Mia Goth. Oltre a lei, che torna nel ruolo che ha già interpretato, il film è impreziosito da una serie di nomi che sono stati annunciati da poche ore.

Elizabeth Debicki (Tenet), Moses Sumney (Creed), Michelle Monaghan (Mission: Impossible – Fallout), Bobby Cannavale (The Watcher), Lily Collins (Emily in Paris), Halsey (Sing 2), Giancarlo Esposito (Breaking Bad), e Kevin Bacon (City on a Hill) si uniscono a Goth, il che rende il film ancora più interessante e ne fa un prodotto abbastanza insolito, in quanto sarà un film horror a basso budget ma con un cast stellare.

I dettagli sui personaggi che questi attori interpreteranno ci offre qualche nozione in più sulla trama del film che per il momento è ancora tenuta segreta. Secondo quanto riferito, Debicki interpreterà una regista ed Esposito un agente di film per adulti, il che suggerisce che la nostra eroina Maxine, fuggita all’orrore della fattoria di X, proseguirà il suo sogno di diventare una star del porno. Con Monaghan, Cannavale e Bacon che interpretano idei detective, sembra che le indagine sugli omicidi nella fattoria avranno un ruolo più importante questa volta.

Ancora una volta, Ti West scrive e dirige la storia, il che significa che a questo punto il franchise è in ottime mani. E il pubblico risponde abbastanza bene: i primi due film sono costati solo 2 milioni di dollari e hanno incassato oltre 22 milioni di dollari in tutto il mondo. Potrebbe non sembrare molto, ma questi numeri suggeriscono che il franchise è abbastanza popolare da andare avanti e che un moderato ritorno al botteghino non mette troppa pressione su A24, che a sua volta potrebbe ancora garantire il controllo creativo di West sul film.

Chris Hemsworth sceglierà sempre meno film in cui recitare a causa della sua predisposizione genetica all’Alzheimer

0

Stando ad alcuni rumor, l’attore Chris Hemsworth si starebbe silenziosamente ritirando dalla recitazione e la decisione sarebbe motivata dal  suo aver appreso di avere una predisposizione genetica all’Alzheimer. La notizia arriva tramite Page Six, dove si riporta che Hemsworth, meglio conosciuto per aver interpretato Thor nell’universo cinematografico Marvel, ha ridotto drasticamente il suo carico di lavoro dopo aver scoperto, durante la produzione della sua serie di documentari Limitless, di avere alte probabilità di sviluppare la malattia.

In seguito a tale notizia, Hemsworth ha successivamente annunciato che avrebbe sì assunto meno ruoli, per poter trascorrere più tempo in famiglia, ma ha escluso il suo ritiro totale. Tuttavia, le fonti del settore di Page Six affermano che la lista di progetti futuri di Hemsworth è talmente ridotta da far pensare, di fatto, ad un ritiro dalle scene con poche selezionate incursioni nel cinema. Dato che Hemsworth non ha ancora fornito ulteriori aggiornamenti sul suo futuro professionale, per ora parlare di “ritiro” è però pura speculazione. Attualmente ci sono infatti diversi progetti in cui l’attore è coinvolto, a partire dal sequel d’azione di Netflix Extraction 2.

In quel film, atteso per il 16 giugno, Hemsworth riprende il ruolo del mercenario Tyler Rake, ma l’attore sarà tra i protagonisti anche di Furiosa, lo spin-off prequel di Mad Max: Fury Road. Il suo ruolo nel blockbuster d’azione post-apocalittico deve ancora essere rivelato, ma sarà sicuramente centrale. Inoltre, è lecito aspettarsi che il suo Thor compaia anche in futuri progetti Marvel, a partire dagli attesi Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars. È dunque presto per parlare di completo ritiro dalle scene per Hemsworth, che sembra attualmente intenzionato a prendersi solamente una pausa.

Fonte: PageSix

The Flash: il merchandising rivela un nuovo look al costume di Dark Flash

0

Con il merchandising di The Flash già ampiamente disponibile, grazie al quale si sono potuti avere dei primi assaggi di ciò che sarà presumibilmente presente nel film, ai fan del DC Universe non resta che attendere l’uscita in sala della pellicola, prevista per il 16 giugno. Eppure c’è ancora qualche sorpresa da svelare e che sempre il merchandising sta ora anticipando, ad esempio l’aspetto dell’antagonista secondario del film, Dark Flash. Nuove immagini dedicate a questo personaggio, pubblicate su Reddit, mostrando infatti il suo Funko Pop! ufficiale.

Ritenuto un doppelganger contorto del Barry Allen di Ezra Miller, Dark Flash non ha fatto parte di alcun marketing per The Flash fino a questo momento. La sua inclusione in The Flash è stata infatti rivelata esclusivamente attraverso il merchandising del film, inclusa una figura altamente dettagliata di McFarlane Toys. Il costume di Dark Flash si presenta molto diverso da uno dei costumi che Barry Allen indosserà nei panni di Flash, con alcuni fan che teorizzano ora che tale abito sia simile al costume di Venom, idealmente creato con la tecnologia kryptoniana del generale Zod.

Non resta dunque che aspettare il film, per scoprire qualcosa di più su questo misterioso personaggio. The Flash, come noto, è diretto da Andy Muschietti, e vedrà il protagonista viaggiare indietro nel tempo per impedire l’omicidio di sua madre. Tuttavia, dopo aver alterato la linea temporale, Barry Allen si ritrova intrappolato in una realtà alternativa senza metaumani. Per sistemare le cose, si allea con un vecchio Batman (Michael Keaton) e con la naufraga kryptoniana Supergirl (Sasha Calle) per salvare la nuova linea temporale dalle forze del generale Zod (Michael Shannon) e tornare nel suo universo. Qui di seguito, invece, ecco il Dark Flash proposto da McFarlane Toys e da Funko Pop!.

Dark-Flash-The-Flash Dark-Flash-The-Flash-Funko-Pop

Fonte: CBR

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità