In un’intervista con Screen Rant, Zoe
Saldana ha parlato
del suo ritorno al personaggio di Gamora in Guardiani
della Galassia Vol. 3, attualmente in produzione.
Sebbene fosse impegnata nella promozione di The Adam Project, che uscirà l’11 marzo su
Netflix, Saldana ha anche parlato trequel del
MCU, dalle sfide presentate dal
COVID al motivo per cui il film sembra così
agrodolce.
“Devo dire che abbiamo a che
fare con molte avversità, che sono il COVID e la programmazione e
cose del genere. Ma quando siamo sul set, ci divertiamo così tanto,
sai? È un momento agrodolce perché sappiamo che questi saranno gli
ultimi Guardiani della Galassia. Quindi è
amaro in questo senso, ma è dolce perché siamo tutti molto grati di
aver vissuto questo viaggio insieme e James
Gunn ci sta davvero regalando un finale bellissimo, e questa
storia è davvero avvincente. Penso che sarà il migliore. Ci stiamo
divertendo un mondo, ma ripeto, non è facile girare un film sui
Guardiani. C’è molta azione. C’è molta polvere. C’è molto trucco,
infinite ore di trucco, ma il risultato finale ne vale davvero la
pena.”
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN
In un’intervista con Esquire Middle East, Barry Keoghan ha parlato del suo
coinvolgimento in The
Batman. L’attore ha iniziato elogiando il regista del
film, Matt Reeves, che ha paragonato a
Chloe Zhao per la sua capacità di far sentire gli
attori a proprio agio sul set (Keoghan ha lavorato anche con Zhao
in Eternals).
Keoghan ha anche parlato della sua
scena con l’Enigmista, elogiando Paul
Dano come attore e riconoscendo l’energia simile
che i due hanno sullo schermo. Ecco cosa ha dichiarato:
“È brillante, amico. E
soprattutto Matt Reeves e Dylan Clark sono stati fantastici per me,
davvero, davvero fantastici per me. E, sai, entrare a far parte
dell’universo di Batman è [un grosso problema per me]. Sono un fan
di questi film, e in particolare dell’universo di Batman. Quindi,
sto ancora cercando di convincermi che sia tutto vero. È anche un
regista che ammiro moltissimo. E stare al suo fianco e vedere come
lavora, mi è sembrato molto simile a Chloe Zhao, quanto ti mette a
tuo agio sul set, e ti dà il tempo di cui hai bisogno e quello che
vuoi. Sono in una posizione così benedetta.
Paul è… io sono un grande,
grande fan di Paul. È anche un bravo ragazzo. Ho visto tutti i suoi
film, come Prisoners e cose del genere. La gente dice che anche noi
siamo un po’ simili, sono simile a lui, vero?”
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
The
Batman, l’attesissimo reboot di Matt
Reeves sul Crociato Incappucciato della
DC è finalmente arrivato nelle sale italiane e uno
degli aspetti più lodati della pellicola sono state senz’altro le
performance attoriali: sia tra gli eroi che tra i villain non si
può infatti negare che ogni attore abbia dato il massimo a livello
di interpretazioni.
Quando si tratta di film di
supereroi, è raro che un film valorizzi così tanto le complessità
emotive dei suoi personaggi e con la stessa precisione The Batman. Non c’è un anello debole nel cast,
il che è doppiamente impressionante considerando quanti personaggi
ha il film: analizziamo dunque insieme le performance folgoranti di
The Batman.
Alex Ferns nei panni del
commissario Pete Savage
Il personaggio del
commissario Pete Savage interpretato dall’attore
Alex Ferns funge all’inizio del film da superiore
al capo della polizia Jim Gordon, più noto e amato
dai fan, e gioca un ruolo importante nella sua complessa
rappresentazione della polizia di Gotham, incarnando tutto ciò che
di problematico risiede nelle forze dell’ordine della città.
Anche se il personaggio ha solo un
piccola parte, la performance di Ferns è comunque memorabile dal
punto di vista del disprezzo che viene messo in scena dal
personaggio, sia nei confronti di Gordon che di Batman. Questa è
infatti la prima minaccia interna che il duo deve affrontare, e
preannuncia immediatamente il tema chiave del film dell’abuso di
potere delle forze di polizia.
Peter Sarsgaard nei panni di Gil
Colson
Peter
Sarsgaard interpreta Gil Colson, il
procuratore distrettuale di Gotham City, le cui azioni corrotte e
affari illegali lo rendono uno dei primi obiettivi
dell’Enigmista. Il suo tempo sullo schermo è sì
breve, ma il personaggio appare in una scena chiave che è una delle
più memorabili del film.
Colson è un personaggio complesso
che rappresenta tutto ciò che è sbagliato nel sistema giudiziario
di Gotham City, e la sua presenza funge da enorme fonte di
conflitto per Batman, mentre questi cerca di risolvere il contorto
arcano lasciatogli dall’Enigmista.
Jayme Lawson nei panni di Bella
Reál
Anche se non viene mai a
costituire il vero fulcro narrativo di The Batman, la campagna elettorale di
Bella Reál è costantemente sullo sfondo, e il
personaggio acquista sempre più importanza nel terzo atto del film.
E’ l’intensa performance di Lawson a dare vita a
questo personaggio, aggiungendo un ulteriore livello di tensione
alla già emozionante conclusione del film.
A differenza della maggior parte dei
personaggi principali del film di Reeves, Bella
Reál è un personaggio originale che è stato creato appositamente
per questa narrazione; non ha quindi il vantaggio di provenire dai
fumetti, il che la rende poco familiare ai fan della
DC. Indipendentemente da ciò, la performance di
Lawson fa sì che il pubblico empatizzi con il personaggio fin da
subito, tanto come succede con gli altri protagonisti.
Andy Serkis nei panni di Alfred
Pennyworth
Nonostante sia uno degli
attori più accreditati e versatili che lavorano oggi,
nell’adattamento di ReevesAndy Serkis compare poco in scena come
Alfred Pennyworth. C’è una sequenza in particolare
in cui si confronta con Bruce sulla storia della sua famiglia ma, a
parte questo, il personaggio agisce puramente come una fonte di
informazioni e assistenza per il Crociato Incappucciato.
Tuttavia, Serkis offre una
performance solidamente compassionevole e convincente che porta in
vita il personaggio di Alfred ben oltre ciò che è scritto sulla
pagina. Egli stabilisce chiaramente il rispetto e l’ammirazione che
Pennyworth ha per Bruce, evidenziando anche le problematiche
personali del personaggio, il che lo rende un membro estremamente
importante della Bat-Famiglia.
Jeffrey Wright nei panni di Jim
Gordon
Anche se il ritratto di
Jim Gordon confezionato da Wright è estremamente diverso dalle
interpretazioni di J.K. Simmons o Gary
Oldman, c’è qualcosa nel suo rapporto con Batman che
l’attore ha assolutamente centrato: egli rispetta chiaramente
Batman, ma riesce anche a trattarlo come un suo pari e a lavorare
solidamente al suo fianco.
Gordon gioca un ruolo essenziale
nello svelare il mistero centrale di The Batman,
più di quanto abbia fatto in passato qualsiasi altro adattamento
cinematografico del personaggio. È chiaramente molto intelligente,
estremamente acuto e assolutamente dedito al suo lavoro: Wright
riesce perfettamente a catturare tutti questi aspetti del
personaggio nella sua performance.
Zoë Kravitz nei panni di Selina
Kyle
La relazione tra
Batman e Catwoman è sempre un
filo conduttore interessante e avvincente da esplorare, e Zoë Kravitz e Robert
Pattinson potrebbero avere la migliore chimica sullo
schermo che i personaggi abbiano mai mostrato. La loro relazione in
The Batman è estremamente complessa e
imprevedibile, il che rende le loro scene insieme estremamente
avvincenti.
Anche il personaggio di
Selina Kyle gode di un grande sviluppo individuale
in questo film, con relazioni complicate e motivazioni
imprevedibili che rendono costantemente la sua storyline dinamica e
sorprendente nel migliore dei modi. Il finale del film lascia poi
sospesi molti quesiti che circondando il personaggio, aprendo la
porta a un potenziale sequel in cui esplorarli.
John Turturro nei panni di Carmine
Falcone
Turturro
interpreta Carmine Falcone, uno dei più noti e
pericolosi boss del crimine di Gotham City; questo personaggio
svolge un ruolo fondamentale in The Batman, perpetuando l’ideologia del film
sulla corruzione della polizia e la negligenza nei confronti delle
vere problematiche che permeano Gotham. Turturro è perfettamente
intimidatorio e convincente nel ruolo, il che è estremamente
importante per capire perché gli abitanti di Gotham hanno così
tanta paura di lui.
La versione di Turturro di Falcone
intrattiene inoltre una relazione estremamente interessante con
Selina Kyle, che si discosta dalle radici
fumettistiche del personaggio, ma costituisce una linea di trama
estremamente avvincente, che aggiunge un livello di tensione
necessario al mistero centrale del film.
Colin Farrell nei panni del
Pinguino
La versione di
Farrell del Pinguino è una delle più brillanti che ci
siano mai state, il che lo rende uno dei personaggi più comici e
interessanti del film. Infatti, il suo umorismo slapstick possiamo
dire che costituisce una gradita deviazione dal tono cupo e gotico
del film, che Farrell riesce ad incarnare alla perfezione.
Ma c’è anche un lato più oscuro di
Pinguino, che pone le basi affinché il personaggio diventi molto
più di una vera minaccia in un potenziale sequel. È chiaro che il
personaggio ha grandi ambizioni, e la performance stratificata di
Farrell sembra suggerire che c’è molto di più nella
caratterizzazione del personaggio di quanto non sembri
inizialmente.
Robert Pattinson nei panni di Bruce
Wayne
Quando è stato annunciato
che Pattinson avrebbe interpretato Batman in un
reboot dark e gotico del franchise, c’erano comprensibilmente
alcuni fan che avevano dei dubbi; infatti, nonostante abbia
recitato in molti film più cupi e maturi come The Lighthouse e Good Time,
l’attore era purtroppo ancora sinonimo del suo lavoro nel franchise
young adultTwilight.
Fortunatamente, Pattinson è riuscito
a dimostrare che quelle persone si sbagliavano, fornendo una
performance intensa e devota sia come Batman che
come Bruce Wayne, catturando il tumulto interiore
e l’odio per se stessi che accompagna un personaggio così ombroso e
insicuro. La sua versione di Batman ci regala inoltre alcune delle
migliori e più intriganti relazioni con gli altri personaggi dei
fumetti che il pubblico abbia mai visto.
Paul Dano nei panni
dell’Enigmista
Quando si tratta dei film
di Batman, spesso sono i cattivi a rubare la
scena. Le loro motivazioni complesse e le loro imprevedibili
bravate sono sempre un divertimento per gli occhi e
l’Enigmista di Paul Dano si è immediatamente guadagnato un
posto nella hall of fame dei cattivi di
Batman al cinema: non solo il personaggio è
estremamente ben scritto e ben impiegato, ma la performance
imprevedibile e scioccante di Dano è una delle migliori di tutti i
tempi.
Incarna la natura intricata e
accurata dell’Enigmista e allo stesso tempo è frenetico e
auto-indulgente, il che lo rende un cattivo impossibile da
incastrare; il pubblico non sa mai quali siano le sue vere
intenzioni e la disinvoltura di Dano nel ruolo gli permette di
apparire sempre un passo avanti a quelli che gli si oppongono. Non
è solo il miglior cattivo di Batman, ma uno dei migliori cattivi
dei fumetti che ci siano mai stati.
Non è solo un pipistrello, è un
simbolo di giustizia e vendetta per Gotham City: lo stemma di
Batman è una di quelle cose che accompagneranno
sempre una nuova iterazione del personaggio. Il mantello, il
cappuccio, la cintura multiuso e il simbolo del pipistrello sono
gli ingredienti necessari per formare un vero e proprio
Batman e ognuno di questi elementi di solito possiede un design
unico.
Che si tratti di essere appariscente
e roboante o di essere una versione più discreta, il simbolo del
pipistrello è in molti modi una perfetta rappresentazione delle
diverse interpretazioni di Batman: alcune versioni funzionano
meglio di altre e altre ancora possono finire per essere migliori
dell’intero costume. Con così tante interpretazioni di Batman che
abbiamo conosciuto, ci sono molte variazioni del simbolo: vediamo
assieme la classifica!
Ben Affleck
Per molti fan, il
Batman di Ben Affleck ha rappresentato una versione del
personaggio che sembrava per la prima volta direttamente uscita dai
fumetti, con il costume che ne rispecchiava assolutamente la
grafica. Uno degli unici aspetti non ripresi solo dai fumetti, ma
rielaborato in maniera originale, era proprio lo stemma di Batman,
chiaramente inteso come un omaggio al grande simbolo dell’eroe reso
iconico da Frank Miller.
Purtroppo, il simbolo di tutte le
sue apparizioni nel DCEU ha finito per perdere
molto di ciò che i fan amano di un valido Bat-simbolo. Lo
stemma del Batman di Ben Affleck è infatti essenzialmente composto
da una targa quadrata, con ali di pipistrello che si estendono sul
petto dell’eroe: è sì un simbolo unico per il Batman di Affleck, ma
il design del pipistrello è davvero troppo ingombrante e stantio,
per nulla verosimile.
Christian Bale, Il Cavaliere
Oscuro
Con una Batsuit aggiornata
in Il Cavaliere Oscuro, Batman
ha sfoggiato una versione dello stemma molto più contenuta e
lineare, che ricorda i Batarangs, suoi iconici accessori;
anche in questo caso, si tratta di un simbolo unico, che si adatta
alla versione più concreta e realistica del Batman di Christopher Nolan.
È simile al logo di Batman
Beyond ma condensato in un design più nitido e
semplificato; purtroppo, però, viene “fotografato” bene sui poster
o in qualità di Batarang, ma non è altrettanto efficace in
azione sulla Batsuit. E’ infatti a malapena visibile sull’ armatura
eccessivamente dettagliata di Bale, a stento in rilievo e veramente
molto piccolo.
George Clooney, Batman & Robin
Ci sono parecchie cose per
cui i fan hanno criticato Batman & Robin in lungo
e in largo: potremmo dire che, per certi versi, il film è un tale
disastro che è diventato un vero e proprio guilty pleasure
per i fan. Per quanto riguarda lo stemma indossato da George Clooney, è un miscuglio tra il classico
simbolo ovale giallo dei film precedenti ma che riprende in questo
caso lo stesso colore della tuta.
Come risultato, il logo di George
Clooney soffre dello stesso problema di quello de Il Cavaliere Oscuro: è difficile da
distinguere e quindi è impossibile apprezzarne del tutto l’elegante
rielaborazione dell’insegna classica. Non è troppo appariscente né
troppo derivativo, ma doveva essere utilizzato meglio, specialmente
non su quella che è stata descritta come una Bat-Carta di
credito.
Michael Keaton, Batman
Nel complesso, molte cose
del Batman di Tim Burton
resistono ancora alla prova del tempo ma la prima Batsuit di
Michael Keaton, nonostante il suo status
iconico, risente effettivamente del tempo passato, e alcuni pezzi
necessiterebbero di un aggiornamento. Il simbolo è un perfetto
esempio di questo, con la sua familiare forma ovale gialla resa
famosa dai fumetti e altri film che i fan amano.
Tuttavia, il simbolo stesso presenta
alcuni dettagli bizzarri, tra cui le ali molto arcuate e più punte
nella coda del pipistrello; ciò non toglie comunque nulla alla
messa in scena in generale del film, in quanto lo stemma è stato un
delizioso simbolo di partenza per l’antologia di film di Batman
degli anni ’90, punto di partenza per i futuri redesign.
George Clooney, Batman & Robin
Questo è un raro caso in
cui il design della Batsuit tradisce il simbolo iconico: in realtà,
questo sarebbe il dettaglio migliore del secondo costume di
George Clooney in Batman & Robin, ma la tuta in sé è talmente
colorita e progettata puramente per vendere poi gadget ai fan che
il brillante simbolo argentato viene messo nettamente in secondo
piano.
Il logo è analogo a quello della
seconda tuta di Val Kilmer, ma qui è ancora più
imponente; se gli fosse stata concessa una tuta più nello stile di
quelle di Christian Bale o Michael
Keaton, questo simbolo sarebbe stato ricordato con
affetto.
Val Kilmer, Batman Forever
C’è ben
poca differenza tra il primo stemma di Val Kilmer in
Batman Forever e quello visto nei film di
Michael Keaton: sostanzialmente il simbolo rimane
lo stesso logo di forma ovale, ma con curve leggermente più
pronunciate per le ali e le punte a spillo.
Un dettaglio interessante che lo fa
risaltare è che il simbolo non è modellato direttamente sulla tuta:
è una componente separata che poggia sul torace, permettendo ad
alcune parti di esso di elevarsi rispetto al tessuto; questo è un
cambiamento sottile ma davvero efficace.
Val Kilmer, seconda versione
Con
l’aggiornamento della Batsuit Sonar di Val
Kilmer, c’è stata una totale rivisitazione dello stemma di
Batman; in questo caso, l’ovale è stato abbandonato a favore di un
simbolo che si estendo su tutto il petto. È un aggiornamento
appropriato, che porta una ventata di aria fresca e aiuta il Batman
di Val Kilmer ad apparire più unico e moderno rispetto al ritratto
di Keaton.
Simile alle tute di
Christian Bale, il simbolo è modellato proprio sul
torso ma è in rilievo quanto basta per farlo apparire più evidente;
conserva la natura dello stemma di Michael Keaton, ma ampliandone
le dimensioni, il che porta alla rivisitazione di un simbolo
familiare, ma fresca per il suo tempo.
Michael Keaton, Batman Returns
Il
primo simbolo di Batman era efficace ma forse un po’ eccessivo
nell’esecuzione; con il sequel Batman Returns,
allo stemma di Batman è stato dunque conferito lo stesso
trattamento della Batsuit, rendendolo più snello, una versione che
i fan sembrano preferire.
Il numero minore delle punte delle
ali, ma più lunghe, ha efficacemente ricreato il simbolo iconico
dei fumetti, pur mantenendo un look unico per i film. Questa
versione del simbolo è talmente iconica, che è stata persino
riproposta con il ritorno Michael Keaton nel ruolo titolare in
The
Flash e Batgirl.
Christian Bale, Batman Begins
Solo
per
Batman Begins, Christopher Nolan ha
scelto una versione dello stemma di Batman più vicino ai simboli
visti nei fumetti dell’epoca; si tratta di un’interpretazione molto
moderna del simbolo, ma con alcuni accorgimenti unici, come le
punte delle ali che sono molto più vicine tra loro, il che
rispecchia più fedelmente la reale conformazione delle ali di
pipistrello.
Anche se soffre di un’eccessiva
mimetizzazione, similmente alla versione successiva, lo stemma
completa una quasi perfetta tuta di partenza, che segna la origin
story del Batman di Christian
Bale.
Robert Pattinson
Prima
ancora che i fan vedessero il resto della sua Batsuit, hanno potuto
osservare la versione dello stemma di The Batman già dal primo teaser. Matt
Reeves presenta qui il simbolo iconico del Crociato
Incappucciato concentrandosi sia sull’aspetto estetico che su
quello funzionale; inoltre, la mancanza nel design della testa e
orecchie del pipistrello, ricorda la prima apparizione di Batman
nei fumetti.
La particolarità di questa versione
dello stemma di Batman è che può essere rimosso dall’armatura e
usato come arma. Questo è qualcosa che non è mai stato fatto prima
ma, allo stesso tempo, il design del simbolo mantiene le qualità di
un moderno logo di Batman. Invece di una traduzione diretta,
possiamo dire quindi che lo stemma dell’eroe diventa ancora più
unico nell’universo del Batman di Pattinson.
La Marvel ha potuto
collaborare con una gamma incredibile di star di alto livello:
dalle leggende consolidate ad attori che hanno quasi interamente
costruito la loro fama all’interno dell’MCU. Ma quali sono gli
interpreti preferiti dai fan? Ranker ha stilato una classifica
contenente i
dieci attori Marvel più
amati. Vediamoli tutti nel dettaglio!
Chris Pratt
Chris
Pratt ha iniziato a recitare interpretando l’adorabile
personaggio di Andy nella sit-com americana Parks
And Recreation, ma è diventato famoso per i ruoli di
primo piano che lo vedono protagonista nel franchise
di Jurassic Park, in The Lego Movie, e in
Guardiani della Galassia.
Pratt ricopre il
ruolo di Star-Lord in entrambi i film dei Guardiani
della Galassia e appare anche in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. I fan amano la
comicità che l’attore è in grado di portare nei film d’azione,
riuscendo ad alleviare la tensione di alcuni dei momenti più bui
del franchise MCU.
Patrick Stewart
Patrick Stewart è
una leggenda del cinema, in parte anche grazie alla Marvel. L’attore è conosciuto soprattutto per
il ruolo di Picard nel franchise di Star Trek e
per l’interpretazione del Professor X nei film degli
X-Men.
Anche se
Stewart deve ancora apparire
nell’MCU, i fan hanno speculato
sul fatto che l’attore possa riprendere il suo ruolo di
Professor X nell’attesissimo Doctor Strange nel
Multiverso della Follia. Nonostante la vaghezza del
trailer, i fan credono che il Professor X potrebbe
svolgere un ruolo fondamentale nel film. D’altronde, nei
fumetti il Professore possiede già dei legami con
Wanda Maximoff e questi ora potrebbero espandersi
nell’MCU…
Samuel L. Jackson
Samuel L. Jackson è
il volto che attualmente cavalca l’onda dei blockbuster e dei
franchise più famosi. Jackson è noto per
molti ruoli diversi, ma forse il suo lavoro più grande è quello con
il leggendario sceneggiatore e regista Quentin
Tarantino. Le parti di Mace Windu
in Star
Wars e di Nick Fury nell’MCU non sono però da
meno.
Jackson è uno dei
primi membri dei Vendicatori ad essere introdotto
nell’Iron Man numero uno e ha recitato in oltre 10
film MCU. Molti fan sostengono
che il franchise non sarebbe lo stesso senza di lui: l’attore
riesce a dare valore alle forti capacità di leadership di Nick
Fury e interpreta perfettamente la natura intimidatoria
del personaggio. Inoltre, non sembra che la sua parte
nell’MCU tramonterà presto:
Fury dovrebbe apparire nella serie
DisneySecret Invasion.
Tom Holland
Potrebbe non esserci Tom
Holland nella classifica? Sarà anche uno degli ultimi ad
esserci unito al team degli Avengers, eppure il suo
Peter Parker è tra i personaggi più amati
dell’MCU.
Forse a causa della parte da
”apprendista innocente di Tony Stark” o forse a causa
delle relazioni dense di emozioni tra
Peter, MJ e Ned, i fan adorano
guardare l’interpretazione che Holland fa
dell’Uomo Ragno. Anche se la star sembra aver per ora
lasciato l’MCU per concentrarsi
su nuovi blockbuster come Uncharted e un futuro biopic di Fred
Astaire, c’è una buona fetta di pubblico che spera in un
ritorno di Holland nella Marvel.
Scarlett Johansson
Scarlett Johansson è uno dei primi volti
femminili ad essere stato introdotto nell’MCU con
un ruolo da protagonista. Da quando è stata aggiunta
all’Universo Cinematografico Marvel nel 2010 con
Iron Man 2, l’attrice è apparsa 9 film, recitando nel
franchise quasi quanto Samuel L. Jackson.
Di recente, Johansson è apparsa nel film Black Widow, un successo a livello di
critica e di incassi. Nel lungometraggio, il pubblico ha finalmente
avuto modo di vedere la storia d’origine del suo personaggio,
Natasha Romanoff. Oltre al cast e alla performance di
Johansson in Black Widow, i fan hanno amato la chimica tra
Johansson e la co-protagonista Florence Pugh.
Tom Hiddleston
Tom Hiddleston significa solo e soltanto
Loki per i fan della Marvel. Grazie alla sua
parte nei film di Thor e degli Avengers e al
ruolo del leggendario fratello di Thor, travagliato e
malizioso, l’attore si è costruito un nome e un seguito enorme.
Loki è uno dei personaggi
più complicati dell’MCU. Originariamente
apparso come il principale antagonista di Thor e degli
Avengers, Loki si è evoluto fino a diventare
addirittura un aiutante del fratello e del resto dei
Vendicatori. Inoltre, Hiddleston ha
recentemente recitato come protagonista al fianco di Owen
Wilson nella serie originale Disney+
intitolata Loki.
Chris Evans
Chris Evans è conosciuto in tutto
l’MCU per il ruolo
leggendario di Steve Rogers/Captain
America.L’attore è anche noto per le
parti da protagonista in film come Knives Out e
Snowpiercer, ma la maggior parte dei fan associa il suo
volto al personaggio MarvelCap.
Come dice il titolo del film,
Evans è letteralmente il primo
Avenger a fare la sua apparizione nel 2011 con Capitan
America: Il primo Vendicatore. Da allora, lo troviamo in altri
10 film MCU. Anche se l’attore
sembra aver fatto la sua ultima comparsa come Steve Rogers
in Avengers: Endgame, l’eredità di
Evans è ancora sentita tra gli altri
personaggi, che rendono spesso omaggio al cuore gentile e
disinteressato di Cap. I fan sperano comunque che l’attore
possa tornare anche solo per fare un breve cameo, magari in una
sequenza di flashback.
Chris Hemsworth
Prima di diventare Thor,
pochi sapevano chi fosse Chris Hemsworth: la fama dell’attore è tutta
costruita attorno al personaggio Marvel. Dalla sua prima
apparizione, Hemsworth ha recitato in 8 film
MCU.
L’attore è pronto a riprendere il
suo ruolo nel sequel Thor: Love and Thundere i
fan non vedono l’ora di scoprire quali sfide il Dio dovrà
affrontare. I più sfegatati sono anche impazienti di vedere più
delle sue interazioni con i Guardiani della Galassia.
Speriamo che Hemsworth sia all’altezza delle
aspettative di tutti.
Hugh Jackman
Hugh Jackman ha
iniziato a ricoprire il ruolo di Wolverine nel 2000 con il
film originale X-Men e ha poi recitato in altri 11 film, sempre
interpretando il suo personaggio. Jackman ha
portato il ruolo all’apice finalmente nel 2017 con Logan:
il lungometraggio lo vede come protagonista accanto a Patrick
Stewart. Entrambi gli attori mettono in scena qui una delle
loro migliori prestazioni, mostrando l’invecchiamento di due
supereroi travagliati.
È molto improbabile che i fan
avranno modo di vedere Jackman riprendere il
ruolo, ma è anche difficile immaginare qualcuno di diverso
dall’attore nella parte di Wolverine.
Robert Downey Jr.
L’MCU inizia nel 2008 con
Iron Man. Per molti, Robert Downey
Jr. è il padrino del franchise. Dopo il film da solista,
l’attore torna in altri 10 film Marvel. Fuori dal
franchise, RDJ ha interpretato molti
altri ruoli iconici tra cui Charles Chaplin, Dr. John
Doolittle e Sherlock Holmes.
Robert Downey Jr. con il suo ruolo di Tony
Stark/ Iron Man è simile a Hugh
Jackman e il suo ruolo di Wolverine in un sacco
di aspetti. Entrambi hanno fatto molte apparizioni
nell’MCU, entrambi sono
cresciuti insieme al proprio ruolo ed entrambi hanno incarnato il
personaggio così bene da rendere quasi impossibile un
recasting.
Officine UBU ha diffuso il trailer
italiani del film Lunana: il viaggio alla fine del
mondodi Pawo Choyning Dorji, il primo
film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio
Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale, e che arriverà al
cinema dal 31 marzo.
In un mondo in cui le persone
sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere
materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui
infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità
Interna Lorda. Lunana: il viaggio alla fine del
mondoè ambientato e realizzato nel paese più
felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è
possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?
Se lo chiede anche Ugyen, giovane
insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma
è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che
lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto
villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell’Himalaya, al
confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia
di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il
segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei
sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta
svanendo. Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio,
il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano
chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse
un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle
ricchezze.
Lunana: il viaggio alla
fine del mondo di Pawo Choyning Dorji sarà nei
cinema italiani dal 31 marzo distribuito da Officine
UBU.
Lunana: il viaggio alla
fine del mondo, la trama
Un giovane insegnante del Bhutan
moderno, Ugyen, si sottrae ai suoi doveri mentre progetta di andare
in Australia per diventare un cantante. Come rimprovero, i suoi
superiori lo inviano nella scuola più remota del mondo, nel
villaggio di Lunana a 4.800 metri di quota, per completare il suo
periodo di servizio. Dopo un cammino di 8 giorni, Ugyen si ritrova
esiliato dalle sue comodità occidentalizzate. A Lunana non c’è
elettricità, né libri di testo e nemmeno una lavagna. Sebbene
poveri, gli abitanti del villaggio porgono un caloroso benvenuto al
loro nuovo insegnante, che deve affrontare il difficile compito di
insegnare ai bambini del villaggio senza alcuno strumento didattico
a disposizione. Preso dallo sconforto, è sul punto di decidere di
tornare a casa, ma poco a poco inizia a conoscere la felicità
incondizionata degli abitanti del villaggio, dotati di una
straordinaria forza spirituale in grado di contrastare le grandi
avversità del luogo. Si ritroverà conquistato dall’adorazione che i
bambini dimostreranno verso di lui, che lo vedono come una figura
fondamentale per la costruzione del loro futuro.
Jim Caviezel è uno
di quegli attori che ha colpito il pubblico mondiale grazie alle
sue incredibili performance, soprattutto alla sua interpretazione
di Gesù in La passione di Cristo. L’attore ha sempre lavorato sodo
da quando ha iniziato la sua carriera ed è sempre riuscito ad
aggiudicarsi ruoli di un certo spessore.
Ecco dieci cose da sapere su
Jim Caviezel.
Jim Caviezel film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attore è iniziata nel 1991, quando
debutta sul grande schermo in Belli e dannati. In seguito,
ha lavorato nei film Wyatt Earp (1994), The Rock
(1996), Soldato Jane (1997), La sottile linea rossa
(1998), Cavalcando col diavolo (1999),
Frequency – Il futuro è in ascolto
(2000), High Crimes – Crimini di
stato(2002), Montecristo (2002), I Am
David (2003) e The Final Cut (2004). L’attore ha
lavorato anche in film come La passione di Cristo (2004),
Identità sospette (2006), Déja Vu – Corsa contro il
tempo(2006), Outlander – L’ultimo vichingo
(2009) e Transit (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono
Escape Plan – Fuga
dall’inferno (2013), Savannah (2013), Il
tempo di vincere (2014), Paolo – Apostolo di Cristo
(2018), Running for Grace (2018) e Infidel
(2019)
2. Ha lavorato anche sul
piccolo schermo. L’attore non prestato il suo talento solo
sul grande schermo, ma ha lavorato anche in diverse serie tv come
The Wonder Years (1992), Human Target (1992),
La signora in giallo (1995), The Prisoner (2009)
e Person of Interest (2011-2016), dove ha interpretato il
ruolo del protagonista John Reese. Inoltre, nel corso della sua
carriera ha svolto l’attività di produttore, partecipando alla
realizzazione di Paolo, apostolo di Cristo.
Jim Caviezel: chi è sua moglie
3. È sposato da molti
anni. A differenza di tanti suoi colleghi, lattore non ha
mai avuto una vita sentimentale turbolenta e la prova è il suo
lungo matrimonio. Egli, infatti, si è sposato il 20 luglio del 1996
con la flautista ed insegnante inglese Kerry
Browitt. L’attore ha incontrato la sua attuale moglie
grazie ad un appuntamento al buio. Questo era stato organizzato
dalla sorella di Caviezel stesso, Amy. Così, i due
si sono conosciuti nel 1993 e da allora non si sono più
lasciati.
Jim Caviezel e i suoi figli
4. Ha adottato tre
figli. L’attore e sua moglie hanno deciso di adottare tre
bambini provenienti dalla Cina, cercando di garantire loro una vita
migliore dopo l’abbandono dei rispettivi genitori. Dopo aver
adottato Bo, bimbo di cinque anni in orfanotrofio,
la coppia ha adottato una bambina appena nata e un’altra bimba,
Lele di cinque anni.
5. Due dei suoi figli hanno
avuto un tumore al cervello. Nel momento in cui la coppia
ha incontrato Bo e LeLe, i due bambini avevano sviluppato entrambi
un tumore al cervello. I due, una volta adottati, sono stati
sottoposti ad una serie di delicate operazioni, diventate delle
vere e proprie battaglie. Grazie a queste trattamenti, tuttavia, i
due bimbi ora stanno bene e possono godersi l’amore dei due
amorevoli genitori.
Jim Caviezel, Gesù e il
cattolicesimo
6. È un devoto
cattolico. In un’intervista del 2017, Caviezel ha parlato
dell’importanza della sua fede cattolica, dell’impatto duraturo che
La Passione di Cristo ha avuto sulla sua vita e della sua
speciale devozione alla Vergine Maria e a Gesù. Durante le riprese
de La Passione di Cristo in Italia, egli ha infatti
ricevuto consigli quotidiani su questo credo, si è confessato e ha
ricevuto la Santa Comunione da un prete cattolico locale. Caviezel
è stato poi un oratore pubblico in luoghi religiosi e il 19 marzo
2005 è stato il portavoce della prima Conferenza maschile cattolica
a Boston.
Jim Caviezel in La passione di
Cristo
7. Interpretare Gesù è stato
complicato. Durante le riprese del film La passione di
Cristo, diretto da Mel Gibson,
l’attore ha incontrato una serie di difficoltà non indifferenti.
Tra le tante: è stato accidentalmente frustato realmente due volte,
cosa che gli ha lasciato una lunga cicatrice sulla schiena; è stato
colpito da un fulmine durante la scena della crocifissione; ed è
quasi andato in stato di ipotermia per il fatto di aver recitato
con un sottile tunica di lino in mezzo ad un clima particolarmente
freddo. Senza contare il fatto di aver subito una lussazione alla
spalla mentre trasportava la croce.
8. Si è dovuto sottoporre a
ore di trucco. Per poter interpretare Gesù Cristo,
l’attore ha inoltre lavorato sette giorni su sette per settimane e
ha dovuto sottostare a molte ore di trucco, specialmente quando
doveva girare le scene della crocifissione: pare che, in questo
caso, si svegliasse sempre alle tre del mattino perché erano
richieste ben otto ore per applicare il make-up.
Jim Caviezel è su Instagram
9. Ha un account sul celebre
social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account
ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 101
mila persone. La sua bacheca, per se con appena 18 post, lo vede
protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai
set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche
qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o
della sua famiglia. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati
sulle sue attività.
Jim Caviezel: età e altezza
10. Jim Caviezel è nato il
26 settembre del 1968a Mount Vernon,
Washington. La sua altezza complessiva corrisponde a 187
centimetri.
Be my
voice è il nuovo documentario della regista e
attivista iraniana Nahid Persson. Cresciuta
all’alba della rivoluzione khomeinista e diventatane pienamente
partecipe durante l’adolescenza, Nahid risiede da tanti anni in
Svezia, ma da più di quindici denuncia e porta alla luce con la sua
macchina da presa i crimini del regime iraniano.
Accusata e incarcerata
per il suo Prostitution behind the veil del 2004, ma che
viene riconosciuto e premiato in più festival internazionali,
prosegue la sua attività giungendo fino a raccontare la storia di
Farah Pahlavi, l’ultima imperatrice in carica in Iran nel momento
in cui la rivoluzione del 1979 ne destituì il ruolo, costringendo
all’esilio lei e il marito. The Queen and I, questo il
titolo, viene presentato al Sundance Film Festival nel 2009, dove
vince il Gran premio della giuria.
La storia vera di Be my voice
Questa volta, a destare
il suo desiderio di raccontare, è Masih Alinejad, una sua
compatriota che tredici anni fa aveva dovuto lasciare l’Iran e vive
oggi a New York insieme al marito. Masih è una giornalista di
quarantacinque anni che inizialmente esercitava la sua professione
nel suo Paese, intervistando con acume e audacia i politici che
portano avanti le ormai ben note, agghiaccianti, leggi sulle donne.
Tanto si era spinta in là con il suo lavoro battagliero e costante,
che aveva necessariamente dovuto continuare a farlo dall’estero. E
una delle prime campagne che aveva inaugurato attraverso i social,
era stata “My Stealthy Freedom”, nella quale incoraggiava le donne
che ne sentissero il desiderio, di riprendersi con la videocamera
del proprio smartphone mentre si toglievano l’hijab. Il senso del
gesto, naturalmente, non stava nel rifiuto del velo di per sé,
quanto delle scellerate conseguenze messe in atto da parte delle
autorità (ma anche di alcuni semplici cittadini) di fronte al
minimo accenno di comparsa dei capelli.
In appena novanta minuti
di documentario, le due donne si confrontano, facendo volteggiare i
ricci, parlando con veemenza dell’assedio a cui può condurre
un’ideologia, soprattutto quando è atta a esercitare il controllo
su qualcosa che è delirante anche solo pensare di poter
controllare: le persone.
Masih è appassionata e
passionale, balla scalza sotto la pioggia, strepita e si getta a
terra piangendo di fronte alle migliaia di video che le vengono
inviati da donne e uomini che lottano con un coraggio sovrumano,
coscienti che la destinazione dei loro gesti sarà il più delle
volte la repressione, la prigionia o la pena capitale.
La giornalista cura la
rubrica televisiva “Tablet” sulla rete statunitense Voice of
America nella quale, in lingua farsi, svela la ferocia con cui il
comando del partito religioso agisce verso chi cerca di esprimere
la propria libertà.
È di forte impatto
l’alternanza dei tremendi video amatoriali inviati a Masih, con i
suoi racconti personali, le spiegazioni dei suoi spostamenti, delle
sue scelte. Perché le accuse che muove contro il governo iraniano
prestando oggi la propria voce a chi è oppresso – il “be my voice”
del titolo, appunto – sono le stesse che già da bambina pronunciava
con forza, vivendole sulla sua pelle, quando voleva correre in bici
proprio come suo fratello.
E così la macchina da
presa di Nahid Persson la segue e coglie il tormento di Masih
Alinejad: il privilegio che sa di possedere nel vivere in un paese
libero e il pensiero che talvolta le serpeggia di sentirsi una
fuggitiva rispetto ai suoi connazionali. Ma la verità è che la
sicurezza che genera in chi sente la propria storia raccontata da
lei, sui social network o in tv, gli dà la forza per continuare a
reagire davanti all’ingiustizia. A lei e a coloro a cui fa da
megafono.
Gli interrogativi che
pone Be my voice, insieme ad un totale senso d’impotenza,
sono decisamente molti. Ma è interessante quanto, dopotutto, sia
facendo esattamente ciò che di meglio si sa fare che, a volte, si
può cambiare il mondo. Ed è espresso nell’intreccio di due donne
che, nel raccontare la storia l’una dell’altra, fanno da eco ad
un’intera popolazione che, altrimenti, sarebbe rimasta schiacciata
da chi pensa di stringere in pugno le sorti dell’umanità.
Genoma Films e Alice nella
Città, in collaborazione con la Casa del Cinema e il
Centro Sperimentale di Cinematografia sono orgogliosi di
rendere omaggio a Lina Wertmüller con un evento a lei dedicato
in occasione della Giornata Internazionale della Donna, a pochi
mesi dalla sua scomparsa.
Per celebrare la sua carriera e il
suo impegno come regista e come donna, l’8 marzo verrà
presentata alla presenza della famiglia e di tanti amici alle ore
21.00 alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1) la
versione restaurata di “Pasqualino Settebellezze”, film da
lei diretto nel 1975, che ottenne quattro candidature all’Oscar
(tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella
storia dell’Academy per una donna). La versione restaurata dal CSC
– Centro Sperimentale di Cinematografia grazie al sostegno
economico di Genoma Films era stata presentata nel 2019 al Festival
di Cannes. Genoma Films ha poi accompagnato e supportato Lina
Wertmüller fino al meritato riconoscimento dell’Oscar alla
Carriera.
Omaggio a Lina Wertmüller
Il film sarà preceduto, a partire
dalle 18.00, dalla proiezione della lezione di cinema che la grande
regista tenne nel 2006 (grazie ad ANAC – Percorsi di cinema), della
pièce “Amore e magia nella cucina di mamma” del 1979-1980
(presentata qui per la prima volta grazie a Rai Teche) e del
documentario: “Dietro gli occhiali bianchi” di Valerio Ruiz (in
collaborazione con Istituto Luce).
L’ingresso è gratuito a tutti
gli eventi, subordinato a registrazione da effettuare presso la
portineria a partire da un’ora prima dell’inizio, fino ad
esaurimento dei posti disponibili.
L’ accesso è consentito
con GREEN PASS RAFFORZATO, documento di identità e
mascherine ffp2.
All’inizio di questa settimana, il
servizio di streaming di Netflix
aveva annunciato che avrebbe sospeso tutte le trasmissioni in
Russia, unendosi a un elenco crescente di società che hanno
tagliato i legami con il paese, come forma di protesta
all’invasione ai danni dell’Ucraina, perpetrata dal Paese del Nord
Europa.
Netflix aveva quattro progetti originali russi in
lavorazione, inclusa una serie di thriller polizieschi diretta da
Dasha Zhuk, che è stata messa in stand by. Netflix
ha anche recentemente rifiutato di trasmettere 20 canali russi di
propaganda in chiaro.
Ora, l’azienda sta compiendo un
ulteriore passo verso la chiusura completa del servizio in Russia.
“Date le circostanze sul campo, abbiamo deciso di sospendere il
nostro servizio in Russia”, ha detto un portavoce di
Netflix.
NB: Il servizio di Netflix
in Russia è stato sospeso, quindi dal 7 marzo chi prova ad
iscriversi a Netflix dal territorio russo non riesce. Tuttavia, chi
è abbonato continuerà a vedere film e serie tv della piattaforma
fino al prossimo pagamento.
Il contraccolpo economico che la
Russia ha dovuto affrontare sulla scia della sua decisione di
entrare in guerra con l’Ucraina è stato intenso. Non solo il paese
è alle prese con sanzioni estese, ma molte società e organizzazioni
si sono ritirate dalla Russia. Aziende come Microsoft, Apple e Dell
hanno annunciato di aver sospeso le vendite nel Paese, mentre Ikea
ha chiuso i negozi e Nike ha dichiarato che non evaderà più gli
ordini online. Sul fronte dell’intrattenimento, tutti i principali
studi hanno annunciato che smetteranno di distribuire i loro film
in Russia.
Netflix ha anche recentemente
annunciato che renderà disponibile per la visione gratuita il suo
documentario del 2015 “Winter on Fire: Ukraine’s Fight for
Freedom“. Il film documentario è incentrato sulle proteste di
Euromaidan in Ucraina, innescate dalla decisione dell’ex presidente
Viktor Yanukovich di non firmare un accordo con l’Unione Europea e
di rafforzare invece i legami con la Russia. Quelle proteste alla
fine hanno portato alla cacciata di Yanukovich. La scelta ha anche
esacerbato le tensioni con la Russia, con Vladimir Putin che ha
usato il rovesciamento come pretesto per invadere e annettere la
penisola di Crimea dall’Ucraina.
L’invasione russa dell’Ucraina nel
2022 ha causato una crisi umanitaria e di rifugiati, insieme a
crescenti timori che possa innescare un conflitto nucleare.
Il nuovo film Warner Bros.’
The
Batman, uscito settimana scorsa
sarà un enorme successo, e questa previsione è suggellata
dall’imponente apertura americana del film di Matt
Reeves che si aggira ai 128 milioni di dollari. Il
film ha aperto negli USA a $ 57 milioni di dollari al botteghino
del venerdì. Secondo The Hollywood Reporter, il
weekend di apertura si è concluso con oltre 128 milioni di dollari
di incasso, il che colloca il film saldamente come la seconda
migliore apertura domestica dell’era della pandemia dietro
Spider-Man: No Way Home, che ha debuttato con un
incredibile $260,1 milioni per concludere il suo viaggio a più di
1,8 miliardi di dollari al botteghino mondiale.
Anche se al momento è improbabile
che The
Batman raggiunga i massimi livelli dell’ultimo
film Marvel, è una vittoria importante
per la Warner Bros., soprattutto considerando che
The
Batman non è solo un film molto più oscuro,
ma dura anche quasi tre ore. A livello globale il film ha incassato
nei primi 4-5 giorni di programmazione ben 248,500,000 di dollari.
Dunque è un film che sicuramente proseguirà la sua corsa almeno per
altre 4 settimane.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Sony
Pictures ha rilasciato una clip dal dietro le quinte per
celebrare l’imminente
uscita in Blu-ray e digitale di Spider-Man:
No Way Home. La clip presenta tutti e tre
i Peter Parker – Tom
Holland,
Tobey Maguire e
Andrew Garfield – che riflettono
sull’abbigliamento per il film e presenta alcuni filmati
esilaranti del gruppetto che indossano il costume e
scherzano, con un simpatico balletto improvvisato da
Maguire.
La
trilogia di Spider-Man ha avuto una nuova vita con
l’Universo Cinematografico Marvel: l’accordo con la
Sony per co-produrre i film ha permesso a Spidey di
interagire con altri eroi MCU ma ha anche portato nel nuovo mondo alcuni
dei suoi nemici iconici. In questo modo, sia il
franchise di Spider-Man che l’MCU
ne hanno tratto vantaggio: più personaggi, più connessioni, più
trame avvincenti.
La Marvel ha quindi introdotto tante nuove
relazioni nella trilogia di Spider-Man, a volte
prendendo spunto dai fumetti, a volte creandole ad hoc per i propri
film. Scopriamo ora le dinamiche più interessanti tra i personaggi
dei film!
Adrian e Doris Toomes
Proprio comeDottor
OctopuseSandmannellatrilogia originale di
Sam Raimi, inSpider-Man –
Homecoming L’Avvoltoionon
è un cattivissimo e in fin dei conti merita di essere
perdonato.
L’Avvoltoioè un uomo poco fortunato che
ha preso una cattiva decisione.Adrian
Toomesè un
padre di famiglia e sembra anche un bravo marito con la
moglieDoris.Ha fatto quel che ha fatto
solo affinché la famiglia non perdesse la casa dopo l’azione del
governo e di Tony Stark contro di lui. Per quanto
abbia sbagliato,Toomesha agito per proteggere i suoi
affetti.
Spider-Man e F.R.I.D.A.Y.
Nei film di Iron Man, una
delle migliori ship è quella tra Tony Stark e la sua
Intelligenza Artificiale J.A.R.V.I.S. In Spider-Man: Homecoming Peter
Parker vive una relazione simile: l’armatura high-tech che
Tony gli dona contiene un’AI, chiamata
F.R.I.D.A.Y.
Per quanto il rapporto tra
Spider-Man e F.R.I.D.A.Y. sia diverso da
quello tra Tony e J.A.R.V.I.S. – Peter
ha dovuto imparare ad usare la tecnologia e controllarla – la
dinamica uomo-macchina è davvero interessante. Fun fact:
le due AI sono state doppiate dalla coppia marito e moglie
Paul Bettany e Jennifer
Connelly.
Peter Parker e Liz Toomes
La prima storia d’amore che
Peter vive nella trilogia di Spider-Man è
quella con Liz Toomes. Quando MJ era ancora un
personaggio secondario sullo sfondo, Peter era innamorato
cotto di Liz. Anche lei avrebbe occhi solo per
Spidey, ma le cose si complicano quando il padre della
ragazza si rivela essere L’Avvoltoio. In ogni caso,
Peter ha almeno avuto l’occasione di portarla al ballo di
fine anno.
L’ispirazione per la ragazza viene
dalla Marvel Comics. Nei fumetti il primo
amore di Peter è Liz Alien, ma la Liz
dell’MCU è un personaggio
completamente diverso da quello della carta stampata.
Ned Leeds e MJ
Alla
fine di Spider-Man: No Way Home, tutto è cambiato nella vita
dell’eroe: il mondo intero,
compresi amici e famiglia, ha dimenticato la sua
esistenza. Anche quando prova a ricollegarsi con gli
amici MJ e Ned Leeds, non ci
riesce.
Quando Peter non c’è
più, MJ e
Ned rimangono vicini. C’è una scena in
cui Ned mangia
alla tavola calda in cui MJ lavora: i due sembravano molto
intimi.Tutto suggerisce che
MJ e Ned potrebbero essere insieme, ora che
Peter se n’è andato: buon per loro, ma fa male vedere
Spidey che li guarda da lontano.
Tony Stark e Pepper Potts
Anche
se appaiono solo in un film della trilogia di
Spider-Man, Tony Starke Pepper Potts fanno qui un
grande passo per la loro storia d’amore, già iniziata nei
film di Iron-Man.
Tutto
accade in Spider-Man:
Homecoming.Tony Stark aveva inizialmente
organizzato una gigantesca conferenza stampa per presentare
Spider-Man come nuovo membro dei
Vendicatori.Quando
però Peter confessa di non sentirsi ancora pronto,
Tony cambia le sue intenzioni e usa la conferenza per
annunciare che sta per chiedere a Pepper di
sposarlo.
Ned Leeds e Betty Brant
In Spider-Man:
Far From Home, viene messa in scena la relazione più
improbabile della trilogia. Mentre Peter Parker
trascorre la maggior parte del film cercando un modo per far sapere
a MJ che gli piace, Ned Leeds ci prova
spudoratamente con la giornalista studentesca della scuola,
Betty Brant. Il tutto nasce e muore all’interno del
film.
L’episodio prende spunto dai
fumetti, anche se Ned Leeds e Betty Brant della
carta stampata alla fine si sposano. Quella di Far
From Home è invece una cotta estiva che però ha dato a
Ned, e al pubblico, un po’ di spensieratezza e
felicità.
Il trio di Spider-Man
In
Spider-Man: No Way Home, una delle migliori dinamiche
relazionali è quella del trio di eroi Spider-Man.
Ciò che rende il
rapporto grandioso è la collaborazione e il sostegno reciproco tra
le tre versioni di Spidey.
Ascoltare i tre Peter
Parker che si parlano e si scambiano complimenti è una delle
parti migliori di tutti i film di Spider-Man mai
realizzati.
Peter Parker e Ned Leeds
Nella
trilogia di Spider-Man, il bromance più
consolidato è quello tra Peter Parker e Ned
Leeds.Questi due sono
migliori amici già prima che Ned venga a sapere che
l’amico è Spider-Man e, anche dopo la scoperta,
Ned è più che
felice di essere l’assistente dell’Uomo
Ragno.
In
Spider-Man: Far From Home, il
bromance è messo particolarmente in mostra. Ned è molto
geloso quando MJ scopre il segreto di Peter: il
ragazzo non sembra così disposto a condividere il suo migliore
amico con lei. Fortunatamente, le acque calmano nel terzo
film: Peter,
Ned e MJ diventano un solido trio e, anche
se Parker e MJ stanno insieme, l’amicizia
tra i due ragazzi rimane forte e solida.
Happy Hogan e Zia May
C’è una relazione che mette
particolarmente a disagio Peter: quella tra Zia
May e l’aiutante di Iron ManHappy Hogan. Quando i due iniziano a
uscire insieme, Spidey è estremamente in imbarazzo.
I fan di Happy hanno invece
apprezzato questa storia e hanno sperato durasse di più. Purtroppo,
è stata Zia May a chiudere con Hogan.
Vedere in No Way HomeHappy piangere sulla tomba
di lei ha però dimostrato quanto fosse importante questa relazione,
seppur breve.
Peter Parker e MJ
Non c’è dubbio: la relazione più
amata, più commentata e meglio costruita della trilogia di
Spider-Man è quella tra Peter e
MJ. Non sono mancate le critiche dei fan più puristi dei
fumetti e degli altri film dell’Uomo Ragno. C’è chi
sostiene che MJ non è e non potrai mai essere una versione
MCU di Mary
Jane.
Tuttavia, nel corso della
trilogia MJ diventa un grande personaggio: il suo
rapporto con Peter si rafforza moltissimo soprattutto in
Far From Home, cosa che fomenta l’aspettativa che i due
diventino una coppia in No Way Home.Peter e MJ crescono
insieme, ed entrambi meritano di trovare la felicità alla fine. Non
dimentichiamo inoltre che la storia tra Tom Holland e Zendaya esiste dentro e fuori dallo
schermo.
Uno dei generi cinematografici più
amati è senza ombra di dubbio il thriller. Storie controverse, con
colpi di scena continui, finali spesso imprevedibili e un generale
senso di tensione che tiene con il fiato sospeso sino all’ultima
immagine. Sapendo di questa passione del grande pubblico per questa
tipologia di film, negli ultimi anni Netflix ha investito molto in titoli di
questo tipo, distribuendo opere come Frammenti di lei, La donna alla finestra e
Lost Girls. Un nuovo lungometraggio di questo genere che
dal 3 marzo si è aggiunto al catalogo è The Weekend
Away, diretto da Kim Farrant.
È questo un film tratto dall’omonimo
romanzo del 2020 di Sarah Alderson, scrittrice che
si è occupata anche della sceneggiatura di questa trasposizione.
Farrant, già noto per i thriller Strangerland e Angel of Mine, dà
dunque forma con questo suo terzo lungometraggio ad una vicenda
nata su carta ma che già lasciava intuire il potenziale per una sua
resa cinematografica. Tra inganni e location particolarmente
affascinanti, si costruisce una vicenda che come richiesto dal
genere porta lo spettatore a dover dubitare di ogni elemento
fornito nel corso della ricerca della verità.
Apprezzato da critica e pubblico,
The Weekend Away ha dunque tutte le carte in regola per
potersi affermare come un titolo irresistibile, specialmente per
quelle serate in cui si ha voglia di una visione che regali più di
qualche brivido. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location. Infine, si forniranno anche dettagli sul
tanto chiacchierato finale. Sarà quello un
paragrafo ricco di spoiler, da evitare se non si ha ancora visto il
film.
The Weekend Away: la trama
del film
Protagoniste del film sono
Kate e Beth, da sempre migliori
amiche che hanno saputo superare insieme tutte le battute d’arresto
che la vita ha posto sul loro percorso di vita. Indipendentemente
da ciò che questa riservi loro da adesso in avanti, non vedono
l’ora che arrivi il momento del loro fine settimana annuale,
durante il quale si concedono una vacanza insieme. Quest’anno la
meta prescelta è la Croazia. Una volta giunte lì, tutto sembra
perfetto e dimenticarsi dei rispettivi problemi è particolarmente
facile. Questo idillio si spezza però quando Beth si sveglia e
scopre che Kate è scomparsa. Con solo un confuso ricordo della
notte precedente e la polizia che non aiuta, la sua frenetica
ricerca la porterà a scoprire segreti devastanti.
The Weekend Away: il cast
e le location del film
Ad interpretare la protagonista Beth
vi è l’attrice Leighton Meester, celebre per aver
recitato nei panni di Blair Waldorf nella serie Gossip
Girl. Accanto a lei, con il ruolo dell’amica Kate, si ritrova
invece l’attrice Christina Wolfe. Zain, un
immigrato siriano che si offre di aiutare Beth nella sua ricerca, è
interpretato da Ziad Bakri. Nei panni di Rob, il
marito di Beth con cui la donna non ha più un buon rapporto, vi è
l’attore Luke Norris, noto per il ruolo del dottor
Dwight Enys nella serie Poldark. Completano poi il cast
gli attori Amar Bukvic nei panni di Pavic,
Iva Mihalic in quelli di Kovac e Adrian
Pezdirc con il ruolo di Sebastian.
Oltre al cast e alla storia del
film, anche le architetture mozzafiato, le spiagge sabbiose e le
strade colorate attireranno l’attenzione degli spettatori. Il film
è stato girato nell’estate 2021, con scene ambientate
prevalentemente a Spalato e in altre città croate
come Dubrovnik e Zagabria.
L’hotel di Beth e Kate aveva sede a Spalato, in una strada chiamata
Trumbićeva Obala. Gli spettatori vedranno anche i
famosi monumenti di Spalato, il Palazzo di
Diocleziano, la Statua di Gregorio di Nin
e la splendida riviera. Il film offre poi molti altri luoghi
popolari di Spalato, tra cui Matejuška, un piccolo
ma famoso porto noto per attirare turisti.
The Weekend Away: il
finale, il trailer e dove vedere il film in streaming
Per chi non può aspettare di vedere
il film per sapere come questo si conclude, leggendo qui di seguito
si troverà una descrizione del suo finale. Data la scomparsa
dell’amica Kate, Beth viene ben presto indicata come principale
sospetta da parte della polizia. La donna riesce però infine a
provare la propria innocenza, dimostrando di come ad aver fatto
sparire l’amica sia stato un agente di polizia corrotto. Una volta
tornata a casa, però, Beth scopre che il vero responsabile è suo
marito Rob, il quale le aveva seguite in Croazia per impedire che
Kate rivelasse a Beth del loro breve rapporto extraconiugale.
Comprendendo che l’amica stava cercando il modo di scusarsi e
metterla in guardia, Beth fa arrestare Rob e fugge via verso una
nuova vita.
È possibile fruire di
The Weekend Away grazie alla sua presenza
sulla piattaforma Netflix. Per chi possiede
già un account, basterà eseguire l’accesso con i propri dati e
riprodurre il film. Per chi invece non possiede ancora un account,
prima di vedere il titolo occorrerà aprirne uno, sottoscrivendo un
abbonamento mensile che permetterà di avere accesso anche a tutti
gli altri film presenti nel catalogo. Si avrà a quel punto modo di
guardare The Weekend Away in totale comodità e al meglio
della qualità video.
Mentre The
Batman è finalmente uscito in sala e sta
registrando incassi ottimi, il presidente e Chief Content Officer
della Warner Bros. Toby Emmerich ha parlato del
futuro dei film DC al cinema. Il dirigente ha affermato che il suo
impegno è volto a una produzione di qualità e non quantità e di
come non tutti abbiano bisogno di collegamenti e riferimenti
interni.
“Il segreto del cinema è la
qualità. Per noi è la migliore strategia aziendale sia per i film
al cinema che per i film di supereroi. I film non devono avere
tutti lo stesso tono, o riferirsi gli uni agli altri, o ancora
avere riferimenti interni l’uno all’altro. La qualità è il fattore
più importante per uno studio, e la cosa più importante per
determinare la qualità è il filmmaker che assumi.”
Sembra chiaro che Emmerich abbia
grande stima per Matt Reeves e, dalle sue parole,
sarà così per tutti i prossimi registi che la Warner Bros chiamerà
a dirigere i loro film sulle IP legate alla DC Comics.
Questa dichiarazione pone la
produzione DC al cinema agli antipodi di quella dei Marvel Studios. Ma, a giudicare da quanto
accaduto alla PI DC nel tentativo di emulare quanto fatto da
Marvel e company, e alla luce di
Joker e The
Batman, sembra effettivamente la strada giusta per la
Warner Bros.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
David F.
Sandberg ha condiviso su Instagram una sua
foto in cui, come dice in didascalia, sta lavorando alla
supervisione del VFX di Shazam! Fury
of the Gods, il sequel del film del 2019 con
protagonista
Zachary Levi.
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO
CONTIENE SPOILER SU THE BATMAN
Il regista Matt
Reeves ha dichiarato che, per evitare che venisse fuori un
grosso spoiler, ha girato diverse scene false con l’attore
irlandese Barry Keoghan durante la produzione di
The
Batman.
Per mesi si è pensato che Keoghan
interpretasse l’ufficiale del GCPD Stanley Merkel nel
film, ma non è presente in nessuna scena della polizia. Alla fine
di The
Batman, Keoghan fa la sua apparizione, ma non come
ufficiale. La fine del film presenta una scena in cui l’Enigmista,
incarcerato per i suoi crimini, ha una piccola conversazione con un
compagno di prigionia invisibile in una cella vicina (accreditato
come “Unseen Arkham Prisoner“).
Non viene mostrata gran parte della
sua faccia, ma ciò che viene mostrato è una mascella apparentemente
sfigurata e una pettinatura trasandata. L’uomo misterioso presenta
al cattivo principale un indovinello: “Meno ne hai, più
vale”, a cui l’Enigmista risponde con entusiasmo:
“Un amico!”.
La scena si conclude con i due che
condividono una risata maniacale, facendo sapere al pubblico che il
Joker, la nemesi più famosa di Batman, potrebbe essere presente nel
sequel. Il “prigioniero invisibile di Arkham” è
interpretato nel film da Keoghan, che è stato recentemente visto
come Druig in Eternals della Marvel.
Durante un’intervista di
Reeves con IGN, non solo il regista ha confermato
che il prigioniero oscurato è il Joker, ma ha anche affermato di
aver girato una serie di scene false con
Keoghan per evitare che questa importante rivelazione
trapelasse al pubblico.
“Quando stai facendo un film
come questo, vuoi che sia diverso, vuoi che le persone si sentano
come se stessero vivendo un’esperienza speciale. E poi per me,
quando vai al cinema vuoi un certo livello di sorpresa. Penso che
una delle cose di cui ero preoccupato fosse la speculazione mentre
stavamo girando il film, che avremmo esplorato il personaggio che
abbiamo finito per esplorare. Così abbiamo iniziato a pensare a
cosa potevamo fare per allontanare le persone da quel sospetto.
L’idea di farlo diventare Stanley Merkel era esattamente quella,
perché le forze di polizia sono in realtà una parte importante
della storia, quindi sembrava credibile che potessimo
farlo.”
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Anche Keanu Reeves
interpreterà Batman, ma più precisamente presterà la sua voce al
personaggio nel film d’animazione DC
League of Super-Pets, di cui vi mostriamo il nuovo
trailer. Il film, diretto da Jared Stern, anche
autore della sceneggiatura insieme a John Whittington, presenta
nella sua versione originale un cast di voci eccezionale guidato da
Dwayne Johnson nel ruolo del protagonista Krypto il Super Cane. Il
film sarà nelle sale italiane a partire da maggio 2022 distribuito
da Warner Bros. Pictures.
Nella versione originale del film
fanno parte del cast di doppiatori anche Kevin Hart (i film “Jumanji” e “Pets: Vita da
animali”),
Kate McKinnon (“Saturday Night Live”, “Il magico
scuolabus riparte”, “Ferdinand”),
John Krasinski (i film “A Quiet Place – Un posto
tranquillo”, “Free Guy – Eroe per gioco”), Vanessa
Bayer (“Saturday Night Live,” “La festa prima delle
feste,” “Un disastro di ragazza”), Natasha Lyonne
(“Show Dogs – Entriamo in scena”, “Ballmastrz: 9009”),
Diego Luna (“Rogue One: A Star Wars Story,”
“Maya e i tre guerrieri”), Marc Maron (“Joker,”
“GLOW”), Thomas Middleditch (“Godzilla II: King of the Monsters,” “Capitan Mutanda
– Il film ”), Ben Schwartz (“Sonic the Hedgehog,”
“Duck Tales – Avventure di paperi”), e Keanu
Reeves (la saga “Matrix” e i film “John Wick”).
In
DC League of Super-Pets, gli insperabili migliori
amici Krypto il Super Cane e Superman condividono gli stessi
superpoteri e combattono fianco a fianco il crimine nella città di
Metropolis. Quando Superman e il resto della Justice League vengono rapiti, Krypto deve
convincere un improvvisato gruppo di animali domestici composto da
Asso il segugio, MP la panciuta maialina, Merton la tartaruga e
Chip lo scoiattolo, a gestire i loro poteri appena scoperti ed
aiutarlo a salvare i supereroi.
Del team creativo di Stern fanno
parte anche lo scenografo Kim Taylor (“LEGO® Ninjago –
Il film”) e i montatori David Egan (“Game Night – Indovina chi
muore stasera?”, “Come ti rovino le vacanze”) e Jhoanne Reyes
(“Teen Titans GO!”, “Young Justice”). Le musiche sono di
Steve Jablonsky (I film “Transformers”).
Warner Bros. Pictures presenta
DC League of Super-Pets, una produzione Seven Bucks
Production. Il film sarà distribuito da Warner Bros. Pictures in
tutto il mondo dal 18 maggio 2022 ed in Nord America dal 20 maggio
2022.
Nell’ultimo episodio del podcast
Reelblend di
Cinemablend, Matt Reeves si è soffermato a
parlare dell’emozionante sequenza di inseguimento in The Batman che coinvolge la Batmobile, mentre
Batman è all’inseguimento del Pinguino. Ecco cosa ha detto Reeves
in merito all’inquadratura ribaltata, in soggettiva del
Pinguino:
“E così, abbiamo trovato tutte
quelle riprese, e poi, una di queste, quella con lui capovolto, ero
tipo, beh, mi piace questo punto di vista molto hitchcockiano:
mettere la fotocamera in soggettiva dal punto di vista del
personaggio. Quindi puoi mettere il pubblico in quell’esperienza.
Quindi ho pensato che sarebbe stato fantastico se, alla fine di
tutta questa follia propulsiva, il pubblico avesse adottato
improvvisamente il punto di vista di Pinguino, mentre è sdraiato a
testa in giù, perché si vede quell’immagine iconica e mitica di
Batman con il fuoco che infuria dietro di lui”.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
L’account Instagram Ant-Man News ha diffuso le prime foto dal set di
Ant-Man and the Wasp:
Quantumania, le cui riprese
sono cominciate proprio in questi giorni a Los Angeles. Ecco di
seguito le immagini in cui possiamo vedere un sorridente
Paul Rudd che torna nei panni di Scott Lang.
Nel fine settimana sono stati
assegnati gli ACE Eddie Awards e gli ADG
Awards 2022, i premi per il miglior montaggio e per la
migliore scenografia dell’anno nelle produzioni cinematografiche e
televisive a Hollywood.
I premi dei sindacati di settore
sono spesso indicativi in vista degli Oscar 2022,
che verranno assegnati il 27 marzo. Guardando indietro, nei casi
specifici, 22 volte su 30, gli Ace Awards hanno
premiato lo stesso montaggio degli Oscar, e 17 volte su 25 è
capitato lo stesso con la gilda degli
scenografi.
Ecco di seguito i vincitori degli
ACE Eddie Awards e degli ADG
Awards2022:
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UN FILM AMBIENTATO NEL PRESENTE No Time to Die Production Designer: Mark
Tildesley
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UN FILM D’ANIMAZIONE Encanto Production Designers: Ian Gooding,
Lorelay Bové
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UN FILM TV / MINISERIE WandaVision Production Designer: Mark
Worthington
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNA SERIE FANTASY/D’EPOCA
Loki: “Glorious Purpose” Production Designer: Kasra
Farahani
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNA SERIE CONTEMPORANEA Squid
Game: “Gganbu” Production Designer: Chae
Kyoung-sun
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNA SERIE DA MEZZ’ORA What We Do in the Shadows: “The Prisoner,” “The Cloak of
Duplication,” “The Siren” Production Designer: Kate
Bunch
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNA SERIE MULTICAMERA Family Reunion: “Remember When M’Dear Changed
History?” Production Designer: Aiyana Trotter
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UN PROGRAMMA Harry Potter: Hogwarts Tournament of Houses: “Gryffindor
vs. Hufflepuff” Production Designer: John Janavs
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNO SPECIALE DI VARIETÀ Live in Front of a Studio Audience: “Facts of Life – Kids
Can Be Cruel (320) & Diff’rent Strokes – Willis’ Privacy
(115) Production Designer: Stephan Olson
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UNA PUBBLICITÀ Apple Music: “Billie Eilish – Happier Than Ever”
Production Designer: François Audouy
MIGLIORI SCENOGRAFIE IN UN VIDEO MUSICALE Taylor Swift: “All Too Well” Production Designer:
Ethan Tobman
The
Batman ha ottenuto il più alto incassi al
botteghino USA del fine settimana di apertura per un film DC dai
tempi di
Suicide Squad (2016). Il film doveva inizialmente
essere distribuito il 25 giugno 2021, prima di essere rimandato
diverse volte, fino ad approdare alla data d’uscita effettiva, il 4
marzo 2022 negli USA (da noi in Italia il 3). A differenza delle
uscite della Warner Bros. dell’anno scorso, tuttavia, il film non è
stato distribuito contemporaneamente al cinema e su HBO Max, dove
invece arriverà il 19 aprile.
Questa decisione di tornare a un modello esclusivo di uscita nelle
sale sembra aver dato i suoi frutti. Deadline riporta che
il botteghino di The
Batman è salito alle stelle per diventare la
migliore apertura per un film DC dal 2016, quando uscì Suicide Squad con Will Smith.
Finora il film ha registrato un weekend di apertura di oltre 128
milioni di dollari, con ottime possibilità che possa salire a 130
milioni di dollari entro lunedì mattina (dati relativi solo al
botteghino USA). È un’impresa davvero impressionante non solo per
lo studio, ma anche per il regista stesso. Il picco precedente di
Matt Reeves è stato con Dawn of The Planet
of The Apes, che ha avuto un’apertura di $ 73 milioni.
The
Batman segna anche il ritorno di
Robert Pattinson a incassi elevati, che superano i
100 milioni in un weekend, cosa che non gli accadeva dai tempi
della saga di Twilight. Inoltre,
The
Batman detiene il primato del miglior
weekend di apertura del 2022.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
Anni prima che il Marvel Cinematic
Universe diventasse la potenza cinematografica che è oggi,
alcuni dei suoi supereroi più celebri già calcavano autonomamente
il grande schermo con film a loro dedicati. È questo il caso di
Spider-Man, arrivato
per la prima volta sul grande schermo nel 2002 grazie al regista
Sam Raimi, già celebre per la trilogia de La
casa. Basato sui fumetti dedicati al celebre personaggio, il
film è ancora oggi considerato uno dei migliori del suo genere, da
lui significativamente forgiato con una serie di caratteristiche su
cui si sarebbero poi fondati i suoi successori. Nel 2004 è poi
arrivato il sequel Spider-Man 2.
Diretto anch’esso da Raimi, questo
secondo capitolo si è affermato come un successo ancora maggiore,
potenziando gli elementi di pregio del primo film e introducendo
ulteriori elementi di grande fascino. Da una maggiore complessità
psicologica del protagonista ad un villain ancora oggi tra i più
iconici di sempre, da effetti speciali premiati con l’Oscar fino a
sequenze d’azione memorabili. Ispirato dal numero 50 della serie
The Amazing Spider-Man,
intitolato La fine dell’Uomo Ragno!, Spider-Man 2
è oggi considerato non solo come il miglior film dedicato al
personaggio, ma anche come uno dei migliori film sui supereroi di
tutti i tempi.
L’incasso di oltre 783 milioni di
dollari a livello mondiale è un risultato che parla da sé. Ricco di
emozioni, colpi di scena e momenti iconici, Spider-Man 2 è
un film da non perdere assolutamente, adatto tanto ai fan del
genere quanto a chi vi si avvicina per la prima volta. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Spider-Man 2: la trama del film
Protagonista del film è
naturalmente Peter Parker, alias
Spider-Man, il quale è però sempre più dilaniato
tra la sua identità segreta e la sua normale vita di studente.
Peter, infatti, non è riuscito a tenersi la sua Mary
Jane, di cui è però sempre innamorato. La giovane ragazza
è ora un’attrice di teatro e ha una nuova relazione sentimentale
che sembra portarla sempre più verso l’altare. Anche la sua
amicizia con Harry Osborn sembra essere
minacciata. Harry, infatti, è sempre più deciso a vendicarsi di
Spider-Man, che ritiene responsabile della morte di suo padre e non
comprende come Peter possa continuare a scattare foto per il
supereroe.
Guidato dal solo dovere e dalle sue
responsabilità di supereroe, Peter vede dunque nei suoi super
poteri un grande dono ma li vive anche come una terribile
maledizione, un peso di cui desidera sempre più potersi liberare.
Come se non bastasse, la sua vita si complica ulteriormente quando
un nuovo pericoloso nemico si profila all’orizzonte. Si tratta del
temibile Dr. Otto Octavius, meglio noto come
Doc Octopus, la cui caratteristica è quella di
possedere quattro pericolose braccia meccaniche. Assillato dalle
scelte e dalle prove che coinvolgono sia la sua vita privata che il
futuro del mondo, Peter deve affrontare il suo destino e far
ricorso a tutti i suoi poteri per combattere su tutti i fronti.
Spider-Man 2: il cast del
film
Anche in questo caso, ad
interpretare Peter Parker, alias Spider-Man, vi è l’attore
Tobey Maguire. Egli,
tuttavia, rischiò quasi di perdere il ruolo per via di un problema
cronico alla schiena. Come sostituto si pensò a Jake
Gyllenhaal, ma fortunatamente Maguire si riprese in
tempo per le riprese e per interpretare il personaggio. Anche in
questo caso, egli dovette allenarsi duramente per poter sfoggiare
un fisico atletico e poter partecipare personalmente anche alle
scene più complesse. Proprio come
nel primo film, infatti, egli eseguì il maggior numero di acrobazie
possibili senza stuntman, perché amante delle sfide fisiche.
Insieme a lui anche Kirsten Dunst,
che riprende il ruolo di Mary Jane, si impegnò per girare scene
d’azione senza controfigura, anche se le venne suggerito di non
farlo.
Nei panni del temibile Doctor
Octopus, vi è invece Alfred Molina. L’attore,
inizialmente non convinto circa la profondità del personaggio, si
ricredette una volta che ebbe modo di parlare con Raimi e leggere i
fumetti della serie. Per lui, tuttavia, interpretare il personaggio
fu particolarmente complesso. Il regista aveva infatti richiesto
delle vere braccia metalliche da attaccare al corpo dell’attore.
Pur apprezzando il realismo che ciò portava al personaggio, Molina
accusò molto il peso delle braccia meccaniche, che gli limitavano i
movimenti. Fanno poi parte del film anche gli attori James Franco
nei panni di Harry Osborn e Rosemary Harris in
quelli di May Parker. J. K.Simmons, invece, ricopre anche qui la parte
del burbero J. Jonah Jameson.
Spider-Man 2: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Spider-Man 2 grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 5 marzo alle ore 21:30
sul canale TV8.
La Trentino Film
Commission conferma ancora una volta il suo impegno nella
formazione di figure professionali del mondo cinematografico: sono
aperte le iscrizioni per la quarta edizione di
FORWARD, il laboratorio di formazione e mentoring
professionale per produttori cinematografici, che si terrà da
martedì 3 a sabato 7 maggio 2022 dalle 9.00 alle 18.30 a
Trento.
Partner del
progetto: Trento Film Festival e Re-ACT (Regional
Audiovisual Cooperation and Training).
FORWARD
FORWARD è
dedicato a produttori emergenti il cui intento sia quello di
consolidare le proprie competenze nello sviluppo di un progetto
audiovisivo. Il laboratorio permette di acquisire e rafforzare
competenze creative ed editoriali, di sviluppare capacità di
progettazione imprenditoriale e posizionamento nel mercato
contemporaneo, e di stimolare opportunità di co-produzione in
ottica regionale, nazionale ed internazionale.
I 12 produttori
selezionati parteciperanno a 5 giorni di workshop in
presenza (3 – 7 maggio), coordinati e condotti dalle
produttrici Nadia Trevisan (Nefertiti Film) ed
Erica Barbiani(Videomante).
Il workshop si
articolerà attraverso focus specifici e sessioni plenarie,
percorrendo una panoramica sulla figura e il ruolo del produttore
dallo sviluppo alla distribuzione, e
toccherà temi quali:
L’apporto
creativo del produttore nello sviluppo dei progetti;
La diversificazione della tipologia dei
progetti;
La composizione del team creativo;
L’individuazione delle storie;
I diversi ruoli nello sviluppo;
Il rapporto tra produttore e finanziatori;
La coproduzione;
Il budget di sviluppo, il budget di produzione e
il piano finanziario;
Strategie di finanziamento.
Sono previste tre
masterclass di approfondimento che si concentreranno inoltre sul
tax credit, sulla gestione dei diritti e sul ruolo delle film
commission e dei Fondi regionali all’interno del processo di
produzione.
In caso di selezione,
ogni produttore dovrà versare una quota di partecipazione di 300
euro + IVA.
Il workshop si
svolgerà in presenza, in uno spazio idoneo a garantire il rispetto
delle norme vigenti in materia di sicurezza rispetto alla
situazione di emergenza sanitaria. Ai partecipanti potrà essere
richiesto il green pass o altra attestazione utile a garantire la
sicurezza nello svolgimento del workshop.
Avengers: Endgame ha debuttato quasi tre anni
fa, eppure la sua rilevanza all’interno del MCU
può essere definita perpetua. Il film è stato infatti l’evento
cinematografico di una generazione, legando insieme dieci anni di
continuità ininterrotta e offrendo un finale soddisfacente alla
Saga dell’Infinito.
Il film ha riunito tutti gli eroi
del MCU,
compresi i personaggi femminili, che si sono radunati durante una
sequenza memorabile. Questa è sì stata divisiva in termini di
ricezione del pubblico, ma è impossibile negare che sia stato
incredibilmente soddisfacente vedere tutte le nostre eroine
preferite combattere insieme. Proprio per questo, ScreenRant ha
cercato di ripercorrere le caratteristiche di ciascuna di loro,
classificandole in base alla loro forza e potenza.
Shuri
Shuri è
uno dei personaggi più intelligenti del MCU.
Il suo intelletto compete con quello di Tony Stark
e, ora che l’amato eroe non c’è più, potrebbe essere considerata
davvero la persona più intelligente della Terra.
Tuttavia, mettendo da parte il suo
ingegno e astuzia, la forza e abilità fisica di Shuri non sono
altrettanto ragguardevoli: può sì combattere e difendersi in
battaglia, infatti il suo aiuto è stato fondamentale durante la
battaglia finale contro Thanos in Avengers: Endgame. Tuttavia, non può essere
paragonata alle altre supereroine del MCU,
che la superano di gran lunga in termini di potenza pura e abilità
fisica.
Wasp
Wasp è un
membro fondatore dei Vendicatori nei fumetti, ma la sua controparte
nel MCU
non ha un retaggio altrettanto impressionante: Hope Van
Dyne è qui descritta come una donna intelligente e
determinata, abile nelle arti marziali. E’ quando riceve il costume
da Wasp che diventa qualcuno con cui fare i conti, e la sua
collaborazione con l’Ant-Man di Scott
Lang li rende entrambi ancora più potenti.
Tuttavia, Wasp non possiede la
stessa potenza delle altre eroine dell‘A-Force;
non è agile nel combattimento come Gamora o
Nebula, né dispone di vere e proprie capacità
sovrumane, come Wanda. L’aiuto di Wasp è prezioso, ma non è tra le
eroine più potenti del gruppo tutto al femminile del MCU.
Il capo delle Dora
Milaje è destinato ad essere un potente guerriero e
Okoye è davvero all’altezza delle aspettative; è
la guardia del corpo personale di Pantera Nera,
un’impavida guerriera che può affrontare i combattenti più abili e
uscirne comunque vincitrice.
Durante la battaglia di
Wakanda, Okoye è riuscita a
tenere testa a Proxima Midnight; più volte ha
messo in mostra le sue immense capacità, dimostrandosi una degna
alleata da avere in battaglia. La prossima serie di Disney+Dora Milaje sarà l’occasione perfetta per
esplorare ulteriormente il suo affascinante personaggio.
Pepper Potts
Presa singolarmente,
Pepper Potts non avrebbe alcuna possibilità contro
gli altri membri della A-Force del MCU.
Dopo tutto, è solo un’umana senza alcuna esperienza nel mondo dei
supereroi; è estremamente intelligente – era l’amministratrice
delegata delle Star Industries – ma non può competere con le
abilità delle altre eroine.
Tuttavia, l’armatura
Rescue eleva notevolmente la sua importanza: costruita da
Tony Stark, questa è potente quasi quanto l’armatura
da Iron Man di Tony. Pepper mostra una
notevole abilità nell’usarla, divenendo un membro prezioso nella
battaglia contro Thanos: i fan non sanno se Pepper tornerà nel
MCU,
ma l’armatura Rescue le apre certamente la porta per riempire il
vuoto lasciato da Tony.
Mantis
Mantis è
un membro dei Guardiani della Galassia, potente
empatica-insettoide che agiva come una specie di serva di Ego. Come
i suoi compagni di squadra, Mantis può difendersi da sola in un
combattimento, e ha messo in mostra le sue capacità durante la
battaglia finale contro Thanos.
Tuttavia, il vero potere di Mantis
risiede nelle sue capacità empatiche: è stata infatti abbastanza
forte da sottomettere Thanos, che in quel momento indossava il
Guanto dell’Infinito quasi ultimato. Mantis è riuscita anche ad
addormentare Ego, un Celestiale, rendendolo tranquillo e pacifico
mentre era sotto la sua influenza. L’eroina è già stata confermata
per il prossimo Guardiani della Galassia Vol.
3, quindi ci sarà la possibilità per i fan di
esplorare ancora di più i suoi poteri.
Nebula
Nebula è
la sorella di Gamora e la figlia di
Thanos; è il personaggio con uno degli archi di
sviluppo più avvincenti dell’intero MCU,
che la vede passare da cattiva ad antieroina e poi eroina nell’arco
di quattro film. Il rapporto conflittuale di Nebula con Gamora è
anche uno dei meglio sviluppati nel MCU,
il che cementa il loro statuto come due dei migliori personaggi del
franchise.
A causa del suo addestramento sotto
Thanos, Nebula è diventata un’assassina mortale e altamente
qualificata, che può tenere testa a quasi tutti gli altri
personaggi del MCU
in una battaglia corpo a corpo. Grazie alla conformazione del suo
fisico, che incorpora diverse parti meccaniche, Nebula ha anche una
grande capacità di sopravvivenza ad incidenti devastanti, senza
subire molti danni.
Gamora
I fan del MCU
e dei fumetti sanno che Gamora è uno dei
personaggi più letali della Marvel. Tuttavia, è anche
capace di gentilezza e comprensione, con un forte senso di
compassione che le impedisce di uccidere volenti o nolenti; e’
anche esperta nell’utilizzo di diverse armi, anche se sembra sempre
preferire la sua spada.
Spesso indicata come “la donna più
letale della galassia”, Gamora è una guerriera feroce e
impressionante: è atletica e agile, piena di risorse, intelligente
e astuta, che preferisce riflettere bene prima di lanciarsi in
battaglia. Ha affrontato innumerevoli nemici nel corso della sua
vita, uscendone sempre vittoriosa e rafforzando così la sua
reputazione di temibile guerriera.
Valchiria
Gli
Asgardiani occupano un posto d’onore nel MCU;
essi sono fondamentalmente delle divinità e possiedono una vasta
gamma di abilità che confermano la loro reputazione.
Valchiria è un’eroina tra gli Asgardiani, membro
di una rispettata razza di guerrieri che Thor stesso ha ammirato
fin dalla sua infanzia.
Valchiria dimostra le sue capacità
di potente guerriera durante la sua prima apparizione in Thor: Ragnarok e durante la battaglia finale
contro Thanos. Riesce a distruggere diverse navi
spaziali mentre fugge da Sakar, sconfigge da sola uno dei Chitauri
Leviathan e batte persino Thor in un breve combattimento corpo
a corpo.
Capitan Marvel
Carol
Danvers ha ricevuto i suoi poteri direttamente dal
Tesseract, probabilmente la Gemma dell’Infinito più importante del
MCU.
L’eroina possiede una vasta gamma di abilità, tra cui volare e
scatenare violente esplosioni di energia. Inoltre, Carol è una
combattente esperta, avendo passato anni a pattugliare l’universo e
a proteggerlo da numerose minacce.
Capitan Marvel è abbastanza forte
da abbattere un’intera astronave; é stata in grado di resistere ad
un colpo diretto della Pietra del Potere senza subire alcun danno e
di affrontare un Thanos potenziato dal Guanto
dell’Infinito. Capitan Marvel è quasi troppo
potente: quasi ogni altro personaggio del MCU
impallidisce in confronto alle sue capacità, quindi sarà
interessante vederla nei futuri team-up del MCU.
Scarlet Witch
Quando Avengers: Endgame è approdato sul grande
schermo, Captain Marvel avrebbe potuto rivendicare il
titolo di “personaggio più potente dell’universo Marvel”. Tuttavia, le cose sono
cambiate da allora, ed è palesemente chiaro che è Wanda Maximoff la figura più potente del
MCU.
Non solo i poteri di Wanda sono
notevoli, ma le sue abilità sono incredibilmente eterogenee; la
serie tv WandaVision ha dimostrato ulteriormente
che la sua magia del caos è leggendaria, e Agatha
sostiene addirittura che il destino di Wanda sia quello di
distruggere il mondo. Doctor Strange nel Multiverso della Follia
continuerà ad esplorare le vaste abilità di Wanda, compresa la sua
capacità di viaggiare nel multiverso. Infatti, Wanda non è sempre
in controllo dei suoi poteri, ma sta lentamente imparando a
conoscere il suo vero potenziale, il che consolida la sua prima
posizione come membro più forte dell’ A-Force, e
probabilmente il personaggio più potente del MCU.
Emmy Rossum è una
di quelle attrici che è riuscita a farsi amare dal pubblico di
tutto il mondo grazie alle sue molteplici interpretazioni tra
cinema e serie tv. L’attrice ha sempre dimostrato di saper
scegliere i ruoli migliori e adatti ai propri talenti, iniziando a
lavorare sin da quando era una ragazzina.
Ecco dieci cose da sapere su
Emmy Rossum.
Emmy Rossum: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata
nel 2000, quando partecipa al film Songcatcher, per poi
apparire nello stesso anno in Imprevisti di nozze. In
seguito ha partecipato a In fuga per la libertà (2001),
Happy Now (2001), Passionada (2002),
Nola (2003), Mystic River (2003),
The Day After Tomorrow – L’alba
del giorno dopo (2004), Il fantasma
dell’Opera (2004), Poseidon (2006),
Dragonball Evolution (2009), Beautiful Creatures – La
sedicesima luna (2013) e Qualcosa di buono
(2014). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Before I
Disappear (2014), A Futile and Stupid Gesture (2018)
e Un uomo tranquillo
(2019).
2. Ha lavorato anche in
molte serie tv ed è anche regista. L’attrice non si è
dedicata solo al cinema, ma ha anche lavorato molto in diverse
serie televisive. Infatti, la sua carriera è iniziata proprio dal
piccolo schermo con Law & Order – I due volti della
giustizia (1997), per poi proseguire con Lo specchio del
destino (1998), Genio incompreso… ma non troppo
(1999), Spie (1999) e Così gira il mondo (1999).
I suoi ultimi lavori sono stati The Audrey Hepburn Story
(2000), The Practice – Professione avvocati (2001) e
Shameless (2011-2019). Inoltre, l’attrice ha
lavorato anche in qualità di regista, dirigendo un episodio della
serie Animal Kingdom (2017), due di Shameless
(2016-2017) e una di Modern Love (2019).
Emmy Rossum è su Instagram
3. Ha un profilo molto
seguito. L’attrice ha aperto un proprio account Instagram
che è seguito da qualcosa come 3,9 milioni di persone. Sulla
bacheca sono molte le foto che la ritraggono protagonista tra
momenti lavorativi, viaggi o momenti di svago, con molto spazio
anche per la sua famiglia e suo marito. Seguendola, si potrà dunque
rimanere aggiornati su tutte le sue attività e sui suoi progetti
presenti e futuri.
Emmy Rossum: chi è suo marito?
4. Ha già un matrimonio alle
spalle. L’attrice si è sposata per la prima volta da
giovanissima, a soli ventidue anni, con Justin
Siegel, nel febbraio del 2008. Tuttavia, già nel settembre
del 2009, dopo solo un anno e mezzo di matrimonio, la coppia si è
separata, divorziando a fine 2010. Dopo la fine del suo primo
matrimonio, nel 2014 ha conosciuto il regista e sceneggiatore
Sam Esmail (ideatore di Mr. Robot), con il quale si è
fidanzata ufficialmente nel 2015. Dopo due anni di fidanzamento, la
coppia si è sposata il 28 maggio del 2017. Il 24 maggio del 2021 la
coppia ha dato alla luce una bambina.
5. Ha avuto diversi
fidanzati famosi. Nel corso della sua vita, l’attrice ha
frequentato diversi uomini famosi: nel 2005 si è frequentata con
David Wilderstein, tra il 2005 e il 2007 ha avuto
una storia con Topher Grace, mentre nel 2007 ha
frequentato per breve tempo il collega Milo
Ventimiglia. Tra il 2009 e il 2010 ha frequentato il
frontman Adam Durtiz, mentre tra il 2011 e il 2013
ha avuto una storia con il collega di set Tyler Jacob
Moore. Inoltre, pare che abbia avuto un flirt con Chris Evans nel
2007.
Emmy Rossum è Bulma in Drangonball Evolution
6. Ha odiato il
film. Nel 2009 l’attrice ha interpretato Bulma, uno dei
personaggi principali del film Drangonball Evolution e in
generale dell’intera narrazione di Dragonball, ideatrice
dell’Dragon Radar, utilizzato per localizzare le sfere del drago.
Per prepararsi a questo personaggio, l’attrice ha letto i manga da
cui è tratto, cercando di ottenere maggiori informazioni sul
comportamento e sul carattere di Bulma. L’attrice, tuttavia, ha poi
detto di detestare il film, trovandolo molto brutto. Lo ha anche
indicato come il titolo che tutti i suoi fan dovrebbero
assolutamente evitare tra tutti quelli in cui ha recitato.
Emmy Rossum in
Shameless
7. In origine il suo
personaggio era diverso. Come dichiarato dagli
sceneggiatori, nello script dell’episodio pilota il personaggio di
Fiona Gallagher, interpretato dalla Rossum, sarebbe dovuto essere
di aspetto medio e sovrappeso, con abili sciatti e biondi capelli
disordinati. Insomma, davvero un enorme contrasto rispetto alla
bellezza del personaggio interpretato dalla Rossum. Quando
l’attrice fu infatti scelta per dar vita a Fiona, questa venne
riscritta per poter essere più vicina a come la Rossum è
realmente.
Emmy Rossum in The day after
Tomorrow
8. Non è stata la prima
scelta. L’attrice ha accettato il ruolo della giovane
Laura Chapman nel catastrofico The Day After Tomorrow dopo
il rifiuto di Lindsay Lohan per conflitti
lavorativi. Questa è stata la prima volta che la Rossum ha avuto un
ruolo da protagonista e quando ha sostenuto l’audizione per
interpretare il personaggio, aveva soltanto quindici anni.
Emmy Rossum in Mystic River
9. Ha pianto davanti
all’intensa interpretazione del protagonista. Nel dramma
di Clint EastwoodMystic River, l’attrice interpreta la giovane Katie
Markum, figlia del personaggio interpretato da Sean Penn.
Durante le riprese della scena in cui la giovane viene ritrovata
uccisa, l’attrice ha potuto assistere da vicino all’interpretazione
che Penn ha fatto del suo personaggio in quel momento molto
drammatico. Questa è stata così intensa e straziante che la Rossum
non è riuscita a trattenersi dal piangere davvero.
Emmy Rossum: età e altezza
10. Emmy Rossum è nata il 12
settembre del 1986a New York City, New
York. La sua altezza complessiva corrisponde a 173
centimetri.
Le
scene post-credit sono diventate la norma in molti blockbuster
grazie ai Marvel Studios, anche se sono state utilizzate
solo sporadicamente nel DCEU. Con
The
Batman ambientato nel suo
Batverse, il regista Matt Reeves ha incluso una scena extra alla
fine dei titoli di coda per cui vale la pena aspettare?
La risposta è purtroppo no. Detto questo, c’è
qualcosa per cui potresti voler rimanere in sala anche dopo che i
titoli di coda iniziano ad andare…
Ecco cosa c’è dopo i titoli di coda
di The Batman
In
The
Batman, L’Enigmista schernisce il
più grande detective del mondo con vari enigmi (ovviamente), con
“RATAALADA” tra questi. Il cattivo usa anche un computer
antiquato per comunicare con il Cavaliere Oscuro di Gotham e,
proprio alla fine dei titoli di coda, “Goodbye” viene digitato
sullo schermo prima che un URL lampeggi sullo
schermo: https://www.rataalada.com/
Successivamente si accede a un sito Web che chiede al
visitatore di risolvere una serie di enigmi. Le risposte che
devi inserire sono”Mask,” “Confusion,” e “Renewal,” e puoi quindi
scegliere di scaricare un file zip a cui si accede con la password
“promise.”. All’interno c’è una campagna pubblicitaria per la
promessa di Thomas Wayne di diventare sindaco di Gotham City che
potrebbe o meno suggerire il cattivo del sequel. Presto avremo altro da condividere con voi, ma questa è
un’aggiunta intelligente e un extra divertente per coloro che sono
disposti ad aspettare qualche minuto in più per vedere tutte le
persone straordinarie che hanno reso il film una realtà.
Clicca
qui per sapere di più sul film The
Batman!
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
La piattaforma Netflix è divenuta nel giro di breve la casa
per alcune delle più popolari serie degli ultimi anni. Da Stranger Things a
Sex Education, da
The Umbrella Academy fino
alla recentissima Squid Game. Un altro
interessante titolo che si può ritrovare sulla piattaforma è la
serie giapponese Alice in Borderland.
Diretta da Shinsuke Sato, la prima stagione di
questa è disponibile dal dicembre 2020. Scritta dallo stesso Sato
in collaborazione con Yoshiki Watabe
e Yasuko Karamitsu, questa presenta
caratteristiche da survival game, con un ambientazione
distopica che sembra ricordare titoli come Maze Runner – Il
labirinto, ma anche, come suggerisce il titolo,
la storia di Alice nel paese delle meraviglie.
La serie diretta da Sato è basata
sul manga omonimo di Haro Aso. Pubblicato tra il
2010 e il 2016 per un totale di 18 volumi, questo è divenuto subito
estremamente popolare tra i fan del genere. Sempre più interessata
a produrre e distribuire prodotti di provenienza asiatica, Netflix
ha dunque finanziato la realizzazione di una serie live action,
dando carta bianca ai suoi autori per riprodurre tutte le
principali caratteristiche del manga. La prima stagione, che copre
indicativamente 31 capitoli si è poi affermata come un grande
successo, divenendo uno dei titoli più visti in oltre 40 territori
in cui Netflix è disponibile. Inevitabile dunque il rinnovo per una
seconda stagione.
Alice in Borderland,
infatti, è stata particolarmente acclamata per la sua regia, la
fotografia, il montaggio e l’uso della violenza grafica. Se anche
per alcuni critici e spettatori i personaggi non vanno incontro a
degli sviluppi ancora particolarmente convincenti, ciò è probabile
che avvenga sempre più con i nuovi episodi. Prima di intraprendere
una visione della serie, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questa. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e ai personaggi protagonisti.
Infine, si forniranno anche indicazioni sulla data di uscita della
seconda stagione.
Alice in Borderland: la trama della serie
Protagonista della serie è
Arisu, un ex studente universitario disoccupato
con una grandissima passione per i videogiochi. È a questi che
Arisu dedica la maggior parte del suo tempo e delle sue energie,
finendo con il trascurare tanti altri aspetti della sua vita. Per
lui tutto cambia improvvisamente quando si ritrova catapultato in
una Tokyo totalmente desolata, che sembra quasi essere uscita da un
futuro post-apocalittico. Insieme a lui, per fortuna, vi sono gli
amici Chota e Karube. Nel
tentativo di capire cosa sia accaduto, i tre si mettono in viaggio
alla ricerca della civiltà. Ben presto, scopriranno di non essere
soli in quella Tokyo spettrale, come anche di essere prigionieri di
un perverso gioco da cui dovranno cercare di uscire vivi superando
diverse sfide.
Alice in Borderland: il
cast e i personaggi della serie
Ad interpretare i protagonisti della
serie vi sono un gruppo di attori giapponesi probabilmente non
molto noti ai più. Kento Yamazaki, noto in patria
per serie come Todome no seppun e Good Doctor,
interpreta Arisu, un ragazzo sveglio ma svogliato,
mal visto dalla famiglia e con un brutto rapporto con il padre. Ad
interpretare l’amico Chota, tecnico informatico
molto religioso, vi è Yuki Morinaga, mentre
Karube, barista in procinto di sposarsi, è
interpretato da KeitaMachida. Ai
tre amici, nel corso della narrazione, si unisce anche anche
Yuzuha Usagi, una ragazza trasportata nella città
deserta di Tokyo poco dopo la morte di suo padre, suo mentore nello
sport dell’arrampicata. Ad interpretarla vi è Tao
Tsuchiya.
Diversi sono poi i personaggi
secondari ma ricorrenti, come Shuntaro Chishiya,
interpretato da NijiroMurakami.
Chishiya è un giocatore misterioso e molto intelligente, che
aiuterà Arisu e Usagi nella risoluzione di alcune sfide.
Morizono Aguni, interpretato da Sho Aoyagi, è
invece un ex militare nonché migliore amico del Cappellaio.
Quest’ultimo, interpretato da Nobuaki Kaneko è il
leader e fondatore della Spiaggia, un hotel che ospita decine di
giocatori che realizzano la sua idea di utopia. Proprio nella
Spiaggia si ritrovano poi anche Rizuna Ann, una
ragazza brillante e molto razionale interpretata da Ayaka
Miyoshi, e Last Boss, interpretato
da Shuntaro Yanagi, un ex hikikomori che
tenta di sopravvivere uccidendo quanti gli capitano a tiro.
Alice in Borderland 2:
quando esce la seconda stagione della serie
Due settimane dopo della
distribuzione della prima stagione, Netflix ha confermato la
realizzazione di nuovi episodi. La prima stagione, originariamente,
avrebbe dovuto diventare disponibile ben prima del dicembre del
2020. Il sopraggiungere della pandemia da Covid-19 ha però
fortemente rallentato i lavori di sviluppo e realizzazione. Di
conseguenza, anche la seconda stagione ha subito degli slittamenti
e ad oggi ancora non vi sono notizie certe riguardo la sua data di
uscita. Per via della complessità della serie, ricca di effetti
speciali e ricostruzioni scenografiche, Alice in
Borderland è un titolo che richiede molto tempo per essere
pronto. In alcuni recenti interviste, però, i produttori hanno
lasciato intendere che la seconda stagione dovrebbe essere
disponibile per il dicembre 2022.
Come
molto di voi sapranno The
Batman introduce nuove interpretazioni di
diversi cattivi chiave e ruoli di supporto dal materiale originale,
tra cui L’Enigmista,
Catwoman, Il
Pinguino e Jim Gordon, ma se
Matt Reeves avesse l’opportunità di dirigere un
sequel, quale altro personaggio della DC Comics
vorrebbe vedere unirsi a loro?
Al
regista è stata posta proprio questa domanda durante una sessione
di domande e risposte su Twitter e, sebbene abbia ammesso che ci
sono innumerevoli possibilità, ha ammesso che vorrebbe optare
per un personaggio meno noto, ovvero Hush. “Ci sono così
tanti personaggi, e, non so… Penso che Hush sia davvero
interessante da fare. Dirò Hush. Ma questo non significa che nel
prossimo fil ci sarà Hush!”. Matt Reeves sottolinea che i
piani per il sequel sono nelle primissime fasi e, sebbene abbia
molte idee su come continuare il viaggio del Cavaliere Oscuro, Hush
non avrà necessariamente un ruolo nella storia.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale
il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film
insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
I Marvel Studios hanno rilasciato una versione
IMAX del trailer più recente di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia e, sebbene non sembri contenere alcun
nuovo filmato, offre un’altra opportunità per guardare lo
sconvolgente contributo svolgersi in qualità 4K con proporzioni
estese.
Il formato
ci consente anche di dare un’occhiata più chiara a quella potente
variante (molto probabilmente un’altra versione di Captain Marvel) che combatte con The
Scarlet Witch, e mentre non vediamo più la misteriosa figura
che si rivolge a Strange, Patrick
Stewartha già
confermato che è lui è presente nel film nei panni di
Charles Xavier.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.