Wonder
Woman 1984, l’attesissimo film diretto da
Patty Jenkins con protagonista
Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e
Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Dalla regista Patty
Jenkins e con protagonista
Gal Gadot nel ruolo che dà il titolo al film, Wonder
Woman 1984 fa un balzo in avanti fino agli anni ’80,
dove l’ultima avventura di Wonder Woman la vede cavalcare fulmini
nel cielo, indossare ali dorate e inseguire un suo sogno mentre è
alla caccia di due nuovi e formidabili nemici: Max Lord e
Cheetah.
In Wonder
Woman 1984, il destino del mondo è nuovamente in
pericolo, e solo l’intervento di Wonder Woman riuscirà a salvarlo.
Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana
Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e
scintillanti anni ‘80—un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di
possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi
poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti
e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso,
Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza,
alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un
mondo in pericolo di vita.
In Wonder
Woman 1984 sono protagonisti anche
Chris Pine nel ruolo di Steve Trevor,
Kristen Wiig in quello di Cheetah,
Pedro Pascal è Max Lord, Robin Wright
è Antiope e Connie Nielsen come Hippolyta. Charles
Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot e
Stephen Jones hanno prodotto il film. Rebecca Steel Roven Oakley,
Richard Suckle, Marianne Jenkins, Geoff Johns, Walter Hamada,
Chantal Nong Vo e Wesley Coller sono i produttori esecutivi.
Jenkins ha diretto da una
sceneggiatura scritta da lei stessa assieme a Geoff Johns & Dave
Callaham, da un soggetto di Jenkins & Johns, basato sui personaggi
della DC. Wonder Woman è stata ideata da William Moulton Marston.
Accanto alla regista, dietro le quinte, troviamo diversi membri
della troupe del primo “Wonder
Woman”, tra cui il direttore della fotografia Matthew Jensen,
la scenografa candidata all’Oscar Aline Bonetto (“Amélie”) e la
costumista premio Oscar Lindy Hemming (“Topsy-Turvy”). Il montatore
candidato all’Oscar Richard Pearson (“United 93”) ha curato il
montaggio del film. Le musiche sono del compositore premio Oscar
Hans Zimmer (“Dunkirk”, “The Lion King”).
Nelle versioni Blu-Ray e
4K sono inclusi i contenuti extra del
film, tra cui spiccano gli speciali “Scene
Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e
“Gal & Kristen”.
Il fratello minore di Tom
Holland, Harry, avrà un piccolo ruolo in
Spider-Man:
No Way Home, ma in realtà si tratta dello stesso
personaggio che ha interpretato in Cherry, sempre
con protagonista Holland, l’ultimo film diretto da
Anthony e Joe Russo.
In occasione di un’ospitata durante
lo show di
Jimmy Fallon, a Tom Holland è stata proprio chiesto di spiegare
quale ruolo avrebbe interpretato Harry in Spider-Man:
No Way Home. Il giovane attore ha così rivelato che
suo fratello aveva girato un breve cameo per Cherry nei
panni di uno spacciatore. Proprio sulla base di quel cameo, sarebbe
nata un’idea.
“Sì, in Cherry ha un piccolo
cameo. Interpreta un personaggio chiamato Shaky Kid ed è uno
spacciatore. Quindi… ci è venuto questa’idea: in ogni film in cui
sarei stato coinvolto, Harry avrebbe ripreso il ruolo di Shaky Kid.
Quindi è tornato di nuovo nel suo strano universo cinematografico
Marvel proprio nei panni di Shaky
Kid.”
Allo stato attuale, il cast di
Spider-Man:
No Way Home è uno degli aspetti legati al film su cui
i fan stanno speculando maggiormente, proprio a causa del fatto che
verrà esplorato il Multiverso. Sappiamo che Benedict Cumberbatch tornerà nei panni di
Doctor Strange, insieme a Jamie Foxx e Alfred Molina che riprenderanno i ruoli di
Electro e Doctor Octopus interpretati nei precedenti franchise
dell’Uomo Ragno. Tuttavia, ancora non è stato ufficializzato se nel
film rivedremo anche Tobey Maguire e Andrew Garfield, nonostante siano ormai mesi
che si parla del loro coinvolgimento.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
La serie WandaVision sta
mostrando al pubblico il graduale potenziamento del personaggio di
Monica Rambeau. In particolare, nell’episodio
7 i suoi straordinari poteri si sono finalmente manifestati e
sembrano essere in linea con le abilità mostrate nei fumetti. Il
personaggio ha una lunga tradizione alle spalle, essendo stato
prima Captain Marvel e in seguito sia Photon che
Spectrum. In attesa di scoprire quale identità assumerà
ufficialmente nel
MCU,
Screen Rant ha raccolto tutti i poteri di Monica in base a ciò
che è stato raccontato nei fumetti:
1Interfaccia dimensionale
Uno dei poteri meno noti di Monica è in realtà
il più rilevante per WandaVision. Dopo
essere stata sovraccaricata e aver perso le sue capacità per un
po’, Monica ha scoperto come incanalare l’energia diretta a lei in
un’interfaccia dimensionale a cui anche lei può
accedere.
Lo
spot “Nexus” dell’episodio sette parla di un antidepressivo che
“agisce per ancorarti alla tua realtà o alla realtà che hai
scelto”. Questo sembra essere un riferimento al
Nexus di tutte le realtà, un portale dimensionale o
un’interfaccia che potrebbe avere enormi implicazioni per la
serie.
Il cast di Shazam! Fury
of the Gods, l’atteso sequel del cinecomic con
Zachary Levi, si arricchisce della presenza di
Rachel Zegler, attrice e cantante americana che
vedremo prossimamente nei panni di Maria nel nuovo adattamento di
West Side
Story ad opera di
Steven Spielberg.
Il primo Shazam! è
uscito nelle slae nel 2019, nonostante Warner Bros. e DC FIlms
fossero al lavoro sul cinecomic da parecchi anni. Diretto da
David F. Sandberg (noto all’epoca per aver diretto
numerosi horror, tra cui Lights Out e
Annabelle 2),Shazam! è
stato un successo al botteghino ed è stato particolare apprezzato
anche dalla critica per i suoi toni leggeri e spensierati, tipici
della tradizionale commedia anni ’80. Il film ha incassato 366
milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di 100
milioni.
Il sequel vedrà il ritorno di
Sandberg dietro la macchina da presa e, naturalmente, quello del
giovane Asher Angel e di Zachary Levi nei panni delle due metà di Billy
Batson: l’adolescente e il supereroe. Il titolo ufficiale del
sequel sarà Shazam! Fury of the
Gods e l’uscita nelle sale è fissata per il 2 giugno
2023.
Ora, secondo quanto riportato da
The Wrap, l’attrice e cantante Rachel Zegler è
stata scelta per interpretare un ruolo misterioso nel sequel. I
dettagli non sono stati rivelati, ma come confermato dalla stessa
Zegler via
Twitter, si tratterà di un personaggio chiave all’interno della
storia. Nulla esclude che l’attrice possa interpretare
l’antagonista principale o uno degli antagonisti principali
(ricordiamo che in passato si era parlato della possibilità che le
Tre Facce del Male o addirittura le sorelle Hecate avrebbero
giocato il ruolo di cattivo della storia).
Tutto quello che c’è da sapere su
Shazam!
Shazam!è
uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary
Levi, Asher Angel, Mark
Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian
Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta
Milans e Djimon
Hounsou.
Abbiamo tutti un supereroe dentro di
noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di
Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché
questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per
gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno
di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se
stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i
superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i
compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità
con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare
rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male
controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Il MCU sta andando incontro ad una
serie di importanti e significativi cambiamenti, dal momento che la
tanto agognata Fase 4 è ufficialmente iniziata con l’arrivo di
WandaVision su
Disney+. Sappiamo ormai da tempo che la
serie con protagonisti i personaggi di Wanda Maximoff e Visione
sarà collegata in modo particolare a due progetti futuri
dell’universo condiviso, due sequel, ossia Doctor
Strange in the Multiverse of Madness e Captain
Marvel 2.
Nel primo, diretto da Sam
Raimi, ritroveremo il personaggio di Wanda interpretato da
Elizabeth Olsen, mentre nel secondo, diretto
da Nia DaCosta, vedremo Teyonah Parris riprendere il ruolo di Monica
Rambeau. La domanda sorge dunque spontanea: sarà necessario per il
pubblico guardare WandaVision per
capire cosa accadrà nei sequel di Doctor
Strange e Captain
Marvel? A questo importante quesito ha risposto l’unica
autorità rilevante in materia, ossia Kevin Feige,
il presidente dei Marvel Studios.
In occasione di un intervento
durante il panel della Disney ai TCA (via
CinemaBlend), Feige è stato interrogato proprio sulla
questione, spiegando: “Beh, mi preoccupo sempre di tutto. Il
mio lavoro consiste in questo: preoccuparmi di tutto. Una cosa di
cui non mi preoccupo più è Teyonah Parris. Penso che sia sempre una
cosa buona. Cerchiamo di fare in modo che le storie si svolgano in
modo tale che se ci stai seguendo e hai visto cosa le ha precedute,
sarai immediatamente al passo. E, cosa più importante, se non lo
fai, potrai comunque gustartele.”
Poi ha aggiunto: “Ci sono state
molte conversazioni con Sam Raimi, Michael Waldron e l’intero team
di Doctor Strange sul fatto che questo film deve funzionare per le
persone che hanno visto WandaVision;
ma soprattutto, deve funzionare anche per le persone che non lo
hanno visto, che forse hanno visto Wanda l’ultima volta in Endgame
o in uno dei film precedenti. O per chi, forse, incontra questo
personaggio per la prima volta.”
In attesa di scoprire quale sarà il
futuro di Black Widow (se il film
arriverà in sala o uscirà direttamente su Disney+), veniamo a conoscenza di un
dettaglio molto curioso a proposito dell’atteso cinecomic: pare,
infatti, che i Marvel Studios non abbiamo
personaggio a Tom Holland di vedere il film.
In una recente intervista con
Screen Rant, l’interprete di Spider-Man nell’universo condiviso
ha rivelato che la Marvel non gli ha ancora permesso di vedere il
film, nonostante le sue numerose richieste. “Abbiamo tormentato
la Marvel per settimane per capire se avessero organizzato una
proiezione di Black Widow per noi, ma non l’hanno fatto”, ha
spiegato il giovane attore. “Se mi stanno ascoltando: Marvel,
risolvi la questione, perché noi vogliamo vederlo!”
Negli anni, Tom Holland si è guadagnato la fama di colui
che ha spesso anticipato – durante le interviste – alcuni dettagli
chiave relativi ai film del MCU, nonostante la Marvel sia nota per
la segretezza che aleggia attorno ad ognuno dei suoi progetti. È
chiaro, quindi, che una personalità come Holland possa essere
ritenuta “pericolosa”, anche nei confronti di un film come
Black
Widow.
All’apparenza il film non sembra
avere molti legami con la Fase 4, ma sappiamo bene quanto la Marvel
sia brava a dissimulare qualsiasi aspetto della sua intricata
narrativa, quindi non è escluso che anche il cinecomic su Vedova
Nera possa gettare alcune basi importanti per il futuro del
MCU.
Quale sarà il futuro di Black Widow?
Inizialmente previsto per maggio
dello scorso anno, Black Widow è stato posticipato
più volte a causa della pandemia di Covid-19. Allo stato attuale,
la data di uscita del film è fissata per il prossimo 7 maggio, ma
non è ancora chiaro se il film con protagonista Scarlett
Johansson – che i fan attendono impazienti da
anni – riuscirà davvero ad uscire in sala.
Il film sarà diretto da Cate
Shortland ed esplorerà il passato di Natasha Romanoff,
essendo ambientato tra gli eventi di Captain
America: Civil War e Avengers: Infinity
War. Nel cast, oltre a Johansson, ci saranno
anche Florence
Pugh, David
Harbour e il premio Oscar Rachel Weisz. Si dice che il personaggio di
Pugh, Yelena Belova, raccoglierà l’eredità di Nat diventando la
nuova Vedova Nera del MCU: in effetti, è stata già confermata la
sua presenza in un altro futuro progetto del MCU, ossia la serie
Hawkeye,
attualmente in produzione.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Arriva da
Deadline la notizia che Eric Lange e
Justin Kirk sono entrate a far parte del cast di
Perry Mason 2, l’annunciata seconda
stagione di Perry
Mason. Dopo essere tornato nella prima stagione di
Perry Mason. Eric Lange e Justin Kirk sono stati promossi a
regular della serie per la seconda stagione della serie
HBO.
Il detective Holcomb di Lange, che è apparso in sette degli otto
episodi della prima stagione, è una forza dominante come detective
della omicidi all’interno della polizia di Los Angeles, un maestro
dell’intimidazione con l’abilità di farsi strada senza riguardo per
la corretta procedura. Hamilton Berger di Kirk, visto in tre
episodi della prima stagione, è una famosa nemesi di Perry Mason.
Sebbene non sia ancora il procuratore distrettuale, Berger, un
avvocato emergente nell’ufficio del procuratore distrettuale, si
ritrova sorprendentemente coinvolto nel grande caso di Mason e un
improbabile amico dell’uomo che diventerà il suo più grande
nemico.
Perry Mason 2
Perry Mason
2 è la seconda stagione dell’annunciato reboot
Perry
Mason creata da Ron
Fitzgerald e Rolin Jones e
basata sul celebre personaggio di Perry Mason. La serie ambientata
a Los Angeles durante la Grande depressione, la città diventa
protagonista grazie ai Giochi della X Olimpiade, al boom di
Hollywood e al petrolio. Su questo sfondo, il caso di un bambino
rapito vede Perry Mason alla ricerca della verità.
Nella seconda stagione di Perry
Masonritornano i protagonisti
sono Matthew Rhys come Perry Mason,
Tatiana Maslany come suor Alice, John
Lithgow come Elias Birchard “E.B.”, Jonathan Chris Chalk
come Paul Drake, Shea Whigham come Pete Strickland
e Juliet Rylance come Della Street. La serie è
prodotta da
Robert Downey Jr., Susan Downey, Ron Fitzgerald, Rolin Jones,
Tim Van Patten, Matthew Rhys, Amanda Burrell, Joseph
Horacek
L’attrice Connie Nielsen ha aggiornato in merito allo
spin-off di Wonder
Woman incentrato sulle Amazzoni di Temyscira,
rivelando che sarà sia un prequel che un sequel del film originale
del 2017. Nella saga dedicata a Diana Prince, Nielsen ha il ruolo
della regina Ippolita, leader delle Amazzoni e madre dell’eroina
protagonista interpretata da Gal Gadot.
Nielsen è apparsa in ben tre film
del DCEU: oltre a Wonder
Woman del 2017, infatti, l’abbiamo vista anche in Justice
League e nel più recente
Wonder Woman 1984. È molto probabile che il personaggio
ritorni nello spin-off annunciato per la prima volta dalla regista
Patty Jenkins nel 2019. In realtà, il progetto è
ancora in fase di sviluppo, ma secondo la regista l’idea sarebbe
quella di metterlo in cantiere prima che Wonder Woman 3 entri ufficialmente in
produzione.
All’epoca Jenkins aveva confermato
che lei e Geoff Johns avevano già pronta una
storia, confermando che avrebbe avuto luogo tra gli eventi di
Wonder
Woman e quelli di Wonder Woman 1984. Ora,
parlando con
Cinemablend, Nielsen ha dichiarato che lo spin-off sarà
ambientato dopo degli eventi del film originale e e prima degli
eventi di quel film. Tale dichiarazione amplia notevolmente la
portata della storia e apre ad ogni sorta di possibilità, inclusa
l’eventuale apparizione di Diana e di Antiope (Robin
Wright).
Nielsen ha parlato anche di una
possibile “origine”, anche se non è chiaro a quale personaggio si
stesse riferendo (se al suo o alle Amazzoni in generale).
“Tutto quello che posso dire è che sarà ambientato dopo gli
eventi di Wonder Woman, ma non solo. Ci saranno tantissime cose,
che sono legate a un tempo precedente. Si tratta di un racconto che
ha molti tratti in comune con la storia d’origine, ma ci sono anche
altre epoche coinvolte. Sarà molto eccitante.”
The Falcon And The Winter Soldier è la
serie di prossima uscita nel quale
Anthony Mackie e Sebastian Stan riprenderanno i loro
ruoli nei panni del titolo Falcon (alias Sam Wilson) e The Winter
Soldier (alias Bucky Barnes) che sarà diretta da Kari Skogland.
Vi ricordiamo che nel cast di
The Falcon And The Winter Soldier è previsto
anche il ritorno di due volti noti dell’universo cinematografico,
ovvero Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e
Civil War e Daniel Bruhl, nei panni del Barone Zemo. Per
quanto concerne la serie di The Falcon And The Winter Soldier, il lancio è
fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The
Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The
Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings,
The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i
sei episodi.
Probabile, visti gli esiti di
Avengers:
Endgame, che lo show si concentrerà sulla
dinamica del rapporto tra le due figure più vicine a Captain
America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per
garantire la sicurezza mondiale.
ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE
SPOILER SULL’EPISODIO 7 DI WANDAVISION
La scelta di Disney+ di distribuire con cadenza
settimanale gli episodi di WandaVision sta
stimolando la nascita di teorie e congetture legate alla storia e
al suo sviluppo. Chiaramente la rivelazione legata al personaggio
di Kathryn Hahn ha dato una svolta decisa e importante
alla serie, ma anche l’evoluzione del personaggio di Monica Rambeau
è un punto molto interessante del nuovo episodio. Di seguito ecco
sette teorie, più o meno fondate, che ci accompagneranno fino a
venerdì prossimo, quando arriverà l’ottavo e penultimo episodio di
WandaVision.
1Captain Marvel ha inavvertitamente
fatto ammalare Maria il cancro
La
scorsa settimana abbiamo ipotizzato il fatto che in Endgame i
capelli di Carol Danvers sono corti perché la donna se li era
tagliati in segno di solidarietà con Maria Rambeau, che aveva
contratto il cancro e che sappiamo essere morta di quella
malattia.
Tuttavia abbiamo avuto un accenno del fatto
che Monica è arrabbiata con Carol, le due hanno litigato, e
potrebbe essere proprio perché la vicinanza di Carol ha messo Maria
in condizione di assorbire talmente tante radiazioni da farle
sviluppare la forma di cancro che l’ha uccisa. Per questo la figlia
ce l’ha con l’eroina.
Jimmy e Darcy hanno decisamente colto il mood
di Monica che trasuda “Non voglio parlare di lei”. E qualunque cosa
sia accaduta tra le due sarebbe dovuta accadere prima di Blip.
Monica è arrabbiata per qualcosa. Quindi l’idea che sua madre,
Maria, sia stata esposta a Carol e alle sue radiazioni cosmiche
potrebbe essere la ragione per cui Maria aveva il
cancro?
Ambientato in una splendida città
di mare della Riviera italiana, Luca
è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di
crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da
gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste
avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento
è minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro
mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.
In attesa del trailer che arriverà
domani, ecco un adrenalinico teaser trailer di Army
of the Dead l’atteso zombie movie
Netflix diretto da Zack Snyder. La pellicola
approderà su Netflix dal 21 maggio 2021.
Dopo un’invasione zombie
a Las Vegas una squadra di mercenari si prepara per il maggiore
azzardo di sempre: intrufolarsi nella zona sottoposta a quarantena
e mettere a segno la rapina più grande mai tentata.
Diretto da Zack
Snyder e basato sulla storia di Zack Snyder, il film è scritto da
Zack Snyder, Shay Hatten, Joby Harold e prodotto da Deborah Snyder,
Wesley Coller, Zack Snyder. Protagonisti del film sono Dave
Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Ana De La Reguera, Theo
Rossi, Matthias Schweighöfer, Nora Arnezeder, Hiroyuki Sanada, and
Garret Dillahunt, Tig Notaro, Raúl Castillo, Huma Qureshi, Samantha
Win, Richard Cetrone, Michael Cassidy.
Si svolgerà da lunedì 8 a
sabato 13 marzo (con una giornata di pre-apertura dedicata
al cinema italiano domenica 7 marzo) la 30° edizione del
NOIR IN FESTIVAL, la più conosciuta e amata
manifestazione dedicata al genere mystery in tutte le sue forme:
cinema, letteratura, televisione, new media. Per la prima volta
sarà accessibile unicamente online, ad accesso gratuito
sulla piattaforma MYmovies.it a questo link https://www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/preview.php,
sui social network del festival (Facebook, Instagram, YouTube) e
sul sito ufficiale www.noirfest.com. Il suo cuore
rimarrà come nelle scorse edizioni a Milano e Como grazie alla
collaborazione di IULM – Università di Milano, delle librerie
Feltrinelli, degli Amici di Como. Ma in realtà sarà proprio sulla
Rete che si vedranno i film, si incontreranno i grandi
protagonisti, si svolgeranno gli incontri con registi e
scrittori.
“L’emergenza sanitaria che ci ha
portati a festeggiare il nostro compleanno lontano dalle date
tradizionali – diconoGiorgio Gosetti, Marina
Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM)– ci priva
del contatto diretto col pubblico e con la sala, ma ci offre
modelli diversi d’incontro che intendiamo sperimentare con la
grande comunità degli appassionati, a partire dalla fantastica
giuria popolare delPremio Caligarirealizzato insieme agli studenti del campus di IULM”.
Il fil rouge di un’edizione
che prende volutamente il via nella giornata internazionale della
donna è certamente il prepotente affacciarsi del talento femminile
nel mondo del noir: autrici, personaggi, storie che cambiano
radicalmente il punto di vista e che hanno quest’anno un
riferimento nel centenario della nascita di Patricia
Highsmith. In quest’edizione è naturale quindi partire da
una riflessione sull’evoluzione del noir al femminile con alcune
scrittrici come Gabriella Genisi, Margherita Oggero, Grazia
Verasani, Rosa Teruzzi, Antonella Lattanzi, Francesca Serafini,
Nicoletta Vallorani.
Ma al Noir in Festival incontreremo
anche: il vincitore del Raymond Chandler Award
(l’irlandese John Banville); la
regista-rivelazione del decennio, Jennifer Kent
(The Nightingale); due maestri dell’eccesso visuale come
Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna;
la regina del giallo scandinavo, Camilla Läckberg;
la “madre” di Pedra Delicado, Alicia
Giménez-Bartlett; tre campioni del noir italiano come
Roberto Costantini, Maurizio De Giovanni, Gianrico
Carofiglio e un outsider d’eccezione come Nicola
Lagioia; due protagonisti internazionali
(Charlotte Link e Anthony Horowitz). E nel gran
finale della serata dedicata ai premiati dell’anno, due autori che
hanno legato la loro storia al Noir in Festival, dal lungometraggio
d’esordio (Piano 17) fino a uno dei titoli più attesi
dell’anno (Diabolik): i Manetti Bros. Sei
i film internazionali in concorso tra cui la giuria (Carlo Degli
Esposti, Camilla Filippi, Gianluca Maria Tavarelli) assegnerà il
Black Panther Award al miglior film; sei anche i
film italiani del 2020 scelti per il Premio Caligari e giudicati
dalla giovane giuria di 90 studenti IULM e amanti del cinema,
guidata da Claudio Giovannesi; cinque gli eventi speciali fuori
concorso tra cui l’atteso Fulci Talks di
Antonietta De Lillo con una esplosiva “autobiografia uncut” del
maestro del cinema di genere, Lucio Fulci,
l’autore a cui il Noir in Festival dedica il suo omaggio con cinque
titoli diventati di culto.
A quanto pare, al premio Oscar
Charlize Theron piacerebbe dare un tocco di
femminilità al franchise di Die Hard. L’attrice ha recitato in un’ampia
varietà di ruoli nel corso della sua carriera, passando dai drammi
indipendenti ai titoli candidabili agli Oscar, ma è famosa
soprattutto per i suoi ruoli in pellicole d’azione come Mad Max: Fury
Roade Atomica
bionda. Più di recente, è stata protagonista di
The Old
Guard, disponibile su Netflix.
Tuttavia, c’è un franchise d’azione,
in particolare, che le interesserebbe aggiornare, ossia quello di
Die Hard, il cui primo capitolo è uscito nel 1988. Quel
film ha visto per la prima volta Bruce Willis nei panni di John McClane ed è
diventato un grandissimo successo al botteghino, venendo rivalutato
come uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi nel corso
degli anni. Il primo film (noto in Italia col titolo Trappola
di cristallo) ha dato vita ad una longevo franchise composta
da altri quattro episodi (l’ultimo,
Die Hard – Un buon giorno per morire, è uscito nel
2013).
In una recente intervista con
Vanity Fair, a Charlize Theron è stata proprio chiesto della
sua volontà di esplorare il franchise di Die Hard e di realizzarne una versione lesbo,
in cui il suo eventuale personaggio si ritroverebbe a dover salvare
la moglie. In realtà, l’idea era venuta ad un fan su Twitter, con
la stessa attrice che si era ritrovata ad esprimere la sua
approvazione in merito all’eventuale progetto. “Sì. Voglio
dire, è un’ottima idea”, ha spiegato l’attrice alla celebre
rivista. “Ecco perché ho risposto su Twitter. Perché ho pensato
che fosse un’idea geniale. Ho pensato: ‘Questa persona ha bisogno
di iniziare a pensare ad un pitch. Questa è una grande idea’. E
quando hanno proposte due donne, ho pensato: ‘D’accordo, io ci
starei’.”
Cosa ne pensate? A voi piacerebbe
vedere una riavvio dello storico franchise con protagonista Theron?
Ricordiamo che prossimamente la vedremo in Fast
and Furious 9, attesissimo nuovo capitolo della
celebre saga con Vin Diesel, mentre di recente si è unita al cast
di L’accademia del bene e del male, nuovo film di
Paul Feig basato sull’omonimo romanzo fantasy di Soman
Chainani.
Il mistero centrale di WandaVision sta
per essere rivelato, dal momento che mancano soltanto due episodi
alla fine della serie Disney+. È implicito che tale mistero
avrà importanti conseguenze per il più ampio
MCU. D’altronde, lo stesso Paul Bettany, interprete di Visione, aveva
dichiarato che il finale della serie riformulerà l’intero universo
condiviso. Dunque, le conseguenze sembrano essere importanti.
Screen
Rant ha raccolto 10 modi in cui la serie potrebbe influenzare
la Fase 4 del
MCU:
1X-Men
Scarlet Witch è stata
collegata agli X-Men nei fumetti sin dall’inizio, inizialmente come
membro della Confraternita dei mutanti malvagi. È anche
responsabile di uno degli atti di violenza più orribili contro di
loro. In preda alla disperazione totale per la consapevolezza che i
suoi figli non erano reali, Wanda cadde in una spirale di dolore
che alla fine portò agli eventi di House of
M.
In questo fumetto,
Wanda ha cancellato dall’esistenza tutti i mutanti tranne poche
centinaia con una semplice frase: “Niente più mutanti”. I
mutanti non esistono ancora nel MCU. Potrebbe essere responsabile
per loro? Le sue azioni potrebbero portare non solo i personaggi
dei passati film di Spider-Man nel MCU, ma anche quelli dei film
degli X-Men?
Tom &
Jerry, il film diretto da Tim Story con i due iconici
rivali protagonisti in un’avventura inedita, arriva in Italia
in esclusiva digitale da giovedì 18 marzo,
disponibile per l’acquisto e il noleggio premium
su tutte le principali piattaforme digitali.
Nel film Tom &
Jerry, che sarà impreziosito da un cameo di
Paolo Bonolis e la partecipazione vocale di
Luca Laurenti, una delle rivalità più amate della
storia si riaccende quando Jerry si trasferisce nel miglior hotel
di New York alla vigilia del “matrimonio del secolo”, costringendo
il disperato organizzatore dell’evento ad assumere Tom per
sbarazzarsi di lui. La conseguente battaglia tra gatto e topo
minaccia di distruggere la sua carriera, il matrimonio e forse
l’hotel stesso. Ma presto, sorge un problema ancora più grande: uno
staff diabolicamente ambizioso che cospira contro tutti e tre. Una
miscela strabiliante di animazione classica e live action, la nuova
avventura di Tom e Jerry rappresenta un nuovo orizzonte per questi
personaggi iconici e li costringe a fare l’impensabile…lavorare
insieme per salvare la situazione.
Tom &
Jerry è interpretato da Chloë Grace Moretz (“Cattivi Vicini 2”, “La Famiglia
Addams”), Michael Peña, (“Cesar Chavez”, “American Hustle”,
“Ant-Man”), Colin Jost (“Single ma non troppo”,
“Saturday Night Live”), Rob Delaney (“Deadpool 2”,
“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Pallavi Sharda
(“Lion”), Jordan Bolger (“Peaky Blinders”), Patsy
Ferran (“Darkest Hour”), Nicky Jam (“Nicky Jam: El
Ganador”), Bobby Cannavale (“The Irishman”, “Ant-Man and the
Wasp”), Lil Rel Howery (“Judas and the Black Messiah”, “Angry Birds
2 – Nemici amici per sempre”), e Ken Jeong (“Crazy & Rich”, “Una
Notte da Leoni”, “Transformers 3”).
Il film è diretto da Tim Story (“I
Fantastici 4”, “Think Like a Man”, “Barbershop”) e prodotto da
Chris DeFaria (“The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura”, “Ready
Player One”, “Gravity”). Scritto da Kevin Costello, basato sui
personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera. I
produttori esecutivi sono Tim Story, Adam Goodman, Steven Harding,
Sam Register, Jesse Ehrman, ed Allison Abbate. Il team creativo
include il direttore della fotografia Alan Stewart, lo scenografo
James Hambidge, al montaggio Peter S. Elliot, la costumista Alison
McCosh. La musica è composta da Christopher Lennertz. Warner Bros.
Pictures e Warner Animation Group presentano, un film di Tim Story,
“Tom & Jerry”, distribuito in tutto il mondo da Warner Bros.
Pictures.
A più di 20 anni di distanza da
quando Wesley Snipes ha interpretato l’iconico
cacciatore di vampiri, i Marvel Studios si preparano a
riavviare il franchise di Blade con
l’annunciato film ambientato nel MCU che avrà come protagonista il
due volte premio Oscar Mahershala Ali.
In una recente intervista con
ET in occasione della promozione de
Il principe cerca figlio, è stato proprio Snipes ad
esprimere tutta la sua solidarietà nei confronti della scelta della
star di Moonlight
e
Green Book. “Sono d’accordo al 1000%. Penso che sia
fantastico. Fai pure, amico”, ha dichiarato l’attore in merito
al casting di Ali.
Sempre nel corso della medesima
intervista, Snipes ha detto che sarebbe disposto a prendere parte
al film in un eventuale cameo: “Non si sa mai. Alle giuste
circostanze, sono aperto a mettermi in gioco con tutti. So che
molte persone associano ancora il mio nome a quel ruolo”.
L’attore ha poi intavolato una
riflessione su come la rappresentazione nei media dei supereroi sia
cresciuta nel corso degli anni, a partire proprio dal suo Blade del 1998. “L’ironia di tutta la faccenda è che
quando ho scelto di fare quel film, il primo Blade, la maggior
parte della rappresentazione di cui godevo in
Snipes ha parlato di come la
rappresentazione nei media dei supereroi sia cresciuta nel corso
degli anni, a partire dal suo ruolo in Blade. “L’ironia di
tutta la faccenda è che quando ho scelto di fare il film, il primo
Blade, la maggior parte della rappresentazione che avevo in quel
momento suggeriva che non avrei dovuto farlo. Erano assolutamente
contrari a farmi assumere il ruolo. Guarda ora come sono cambiate
le cose. Chi l’avrebbe mai immaginato? Tuttavia, c’è ancora molta
strada da fare.”
Cosa sappiamo su Blade?
È passato più di un anno da quando
Blade è stato annunciato ufficialmente,
tuttavia la Marvel non ha in alcun modo affrettato lo sviluppo del
reboot. Di recente è stato confermato che i Marvel Studios hanno
affidato a Stacy Osei-Kuffour la
sceneggiatura del film. Osei-Kuffour ha lavorato come story editor
e sceneggiatrice per l’acclamata serie
Watchmendi HBO. Lo studio ha preso in considerazione
soltanto sceneggiatori di colore e, secondo quanto riferito, Ali è
stato direttamente coinvolto nel processo.
La produzione di Spider-Man:
No Way Home (il cui
titolo ufficiale è stato rivelato proprio ieri) è attualmente
in corso. Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, questa sarà
l’ultimo volta che Tom
Holland si troverà a indossare l’iconico costume
del supereroe: il contratto dell’attore, infatti, scadrà subito
dopo l’uscita del film.
Sulla scia della storico accordo tra
Marvel e Sony nel 2015, Holland ha
fatto il suo debutto nei panni di Peter Parker in Captain America:
Civil War. Da allora, è apparso in un film del
MCU ogni anno, inclusi Avengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame, e naturalmente i due standalone Spider-Man: Homecoming e Spider-Man:
Far From Home. Durante la sua storia sul grande
schermo, l’iterazione di Peter ad opera di Holland ne ha passate
davvero tante, inclusa la decimazione di Thanos e il successivo
ritorno alla vita. Ora, l’attore è pronto per la sua terza
avventura cinematografica in solitaria, che potrebbe
tranquillamente essere l’ultima.
Tom Holland è
attualmente impegnato con la promozione del suo ultimo film,
Cherry,
thriller drammatico diretto da Anthony e Joe Russo, e proprio in
una recente intervista con Collider ha rivelato che No Way
Home è, da contratto, l’ultimo film che dovrà girare nei
panni di Spider-Man. Tuttavia, il giovane interprete ha specificato
che, qualora Marvel e Sony gli chiedessero di tornare, sarebbe
estremamente felice di estendere il suo contratto e indossare di
nuovo i panni del simpatico arrampicamuri.
“Spider-Man 3 sarà il mio ultimo
film da contratto, ma ho sempre detto loro che se mi rivogliono
indietro sarò di nuovo lì in un baleno”, ha spiegato Tom
Holland. “Ho amato ogni minuto della mia
esperienza in questo fantastico mondo. Ha cambiato la mia vita in
meglio. Mi sento davvero fortunato ad essere arrivato dove sono
arrivato. Se mi rivogliono indietro io ci sarò. Se non lo faranno,
mi guarderà indietro e sarò comunque una persona molto, molto
felice, perché è stato comunque un viaggio fantastico.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Con L’ascesa di Skywalker che ha ufficialmente chiuso
la Saga degli Skywalker, in molti hanno cominciato a chiedersi
quale sabbe stato il futuro di
Star Wars sul grande schermo. Disney e Lucasfilm
sembrano attualmente concentrate sull’universo delle serie tv,
nonostante per dicembre del 2023 sia stato confermato l’arrivo di
un nuovo film, ossia
Rogue Squadron.
Nonostante la trilogia sequel sia
stata oggetto di numerose polemiche e di dibattiti anche accessi
tra i fan più accaniti, è indubbio che i personaggi di Rey, Finn e
Poe siano stati molto apprezzati. Purtroppo, però,
John Boyega e
Oscar Isaac hanno già specificato di non essere
interessati a riprendere i rispettivi ruoli. Per quanto riguarda,
invece, Daisy Ridley, l’attrice non è mai stata
categorica in un senso o nell’altro, lasciandosi sempre aperta una
porta per un eventuale ritorno.
Anche se è improbabile che rivedremo
il personaggio di Rey, si tratta comunque del ruolo che ha regalato
all’attrice britannica la fama mondiale, quindi non dovrebbe
sorprendere più di tanto se la stessa dovesse rendersi disponibile
ad indossare i panni dell’eroina ancora una volta. Tuttavia, in una
recente intervista con Empire (via
Game Spot), l’attrice ha parlato del suo potenziale futuro
nella saga, sottolineando che il franchise dovrebbe sfruttare la
grande portata della sua galassia sconfinata e raccontare altre
storie ambientate nell’universo.
“Sono sempre aperta a una
rivisitazione”, ha spiegato Daisy Ridley. “Ma la cosa bella è che si
tratta un meraviglioso universo, davvero enorme, con tantissime
storie che devono ancora essere raccontate. Penso che ci siano
molte cose interessanti da fare prima di qualsiasi potenziale
rivisitazione.”
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Arriva da Deadline
la notizia che l’attesa serie tv su Halo cambia
casa e passa da Showtime a Paramount+. Dunque il tortuoso destino
della serie sta subendo l’ennesima svolta della sua breve storia.
Il progetto basato sul famosissimo franchise di videogiochi Xbox
migrerà su Paramount+ e sarà disponibile esclusivamente sullo
streamer di ViacomCBS. L’annuncio sarà fatto durante il
ViacomCBS Streaming Event questo pomeriggio.
Nell’adattamento della serie
televisiva, interpretato da Pablo Schreiber, Halo si svolgerà
nell’universo che è nato per la prima volta nel 2001,
drammatizzando un epico conflitto del 26 ° secolo tra l’umanità e
una minaccia aliena nota come Covenant. Lo spettacolo
intreccia storie personali profondamente disegnate con azione,
avventura e una visione del futuro riccamente immaginata.
Halo,
la serie tv avrà come showrunner Kyle Killen,
mentre a dirigere i primi due episodi ci sarà Rupert
Wyatt, già regista dell’apprezzato Rise of
the Planet of the Apes, film rilancio il franchise sul
Pianeta delle Scimmie.
Prodotto da
SHOWTIME in associazione con Microsoft / 343
Industries, insieme a Amblin Television di
Steven Spielberg, HALO inizierà
la produzione all’inizio del 2019. L’annuncio è stato fatto oggi da
David Nevins, Presidente e CEO di Showtime
Networks Inc.
Halo
ha reinventato il modo dei videogiochi e si è trasformato in un
fenomeno di intrattenimento globale, avendo venduto oltre 77
milioni di copie in tutto il mondo e incassando oltre 5 miliardi di
dollari di vendite. Nel suo adattamento per SHOWTIME, HALO si
svolgerà nell’universo che è nato nel 2001, raccontanto un
conflitto epico del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena
nota come Patto. HALO racconterà storie personali profondamente
disegnate sullo sfondo di azione, avventura e una visione del
futuro ricca d’immaginazione.
Halo
sarà prodotto esecutivamente da Killen, Wyatt e Scott Pennington,
insieme a Justin Falvey e Darryl Frank per Amblin Television. La
serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios
International.
I registi Anthony e Joe Russo si sono
presi una meritata pausa dal mondo dei supereroi dopo l’uscita di
Avengers:
Endgame e l’incredibile successo ottenuto da
quest’ultimo. Tuttavia, i due fratelli non hanno mai nascosto il
loro desiderio di tornare alla regia di un cinecomic. Ora, pare che
questa pausa sia destinata a terminare molto presto e che il duo
possa anche avere in cantiere un altro film tratto dai fumetti non
necessariamente legato all’universo Marvel.
Intervistato da
Erik Davis di Fandango, è stato proprio Anthony a confermare
che lui e Joe stanno sviluppando un misterioso nuovo progetto
legato al mondo dei supereroi. Non ha chiaramente rivelato alcun
dettaglio, ma ha comunque anticipato che ne sapremo di più in
“un futuro non troppo lontano”, aggiungendo che i fan
resteranno sorpresi da ciò su cui stanno lavorando.
È interessante notare che le
dichiarazioni di Anthony hanno fatto eco ad una precisa domanda di
Davis: “Quando tornerete al genere supereroistico e prenderete
in considerazione l’idea di fare un film DC?”. Naturalmente,
non possiamo sapere se le dichiarazioni di Anthony facciamo
effettivamente riferimento al fatto che il progetto in questione
sia stato commissionato loro proprio dalla DC, dal momento che la
sua risposta è anni luce dall’essere una conferma ufficiale.
Anthony e Joe Russo oltre il MCU
Anthony e Joe Russo hanno
parlato in più di un’occasione del loro amore per il personaggio di
Wolverine, quindi molti fan sperano che il tanto atteso reboot
cinematografico degli X-Men ambientato nel MCU sarà diretto proprio
da loro. Per ora non ci resta che affidarci alla nostra pazienza e
attendere eventuali aggiornamenti in merito.
Dopo l’uscita di Avengers:
Endgame, i fratelli Russo si sono dedicati alla regia di
Cherry,
adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2018
scritto da Nico Walker, in cui sono tornati a dirigere Tom
Holland (lo Spider-Man del MCU). In precedenza, si sono occupati di
scrivere e produrre Tyler
Rake, adattamento
cinematografico della graphic novel “Ciudad” scritta
dagli stessi insieme a Ande Parks, che ha visto nei panni del
protagonista Chris Hemsworth (il Thor del MCU).
Quasi sicuramente, il titolo
No Way Home riflette lo status di Peter nel film, a
tutto gli effetti un fuggitivo dalla giustizia. Il precedente
Far From Home, infatti, si era concluso con la rivelazione
dell’identità segreta di Spider-Man al mondo intero, con Peter che
era stato anche incastrato non solo per l’omicidio di Mysterio ma
anche per una serie di attacchi terroristici in tutta Europa.
No
Way Home sarà chiaramente ambientato diversi mesi dopo la
fine del predecessore, considerando anche che le foto dal set hanno
anticipato un’ambientazione natalizia. Seguendo questa logica
temporale, Spider-Man è in fuga da mesi ormai, probabilmente un
ricercato a tutti gli effetti. Tuttavia, il titolo potrebbe
riferirsi anche ad altro…
La Marvel ha già confermato che
Spider-Man
3 si collegherà al sequel di
Doctor Strange e che
Benedict Cumberbatch apparirà nel film nei panni dello
Stregone Supremo in un ruolo di primo piano. Inoltre, sappiamo che
numerosi personaggi delle passate iterazioni cinematografiche
dell’Uomo Ragno dovrebbero fare ritorno nel film (ad oggi, quelle
confermate sono soltanto l’Electro di Jamie Foxx e il Doctor Octopus di Alfred Molina). La possibilità che
l’arrampicamuri si ritrovi a viaggiare attraverso il Multiverso si
fa sempre più concreta: dunque, il personaggio di Peter potrebbe
ritrovarsi a lottare per capire come tornare a casa.
Il titolo No Way
Home, dunque, potrebbe fare tranquillamente riferimento
non tanto alla realtà di ciò che Peter si troverà ad affrontare,
quanto piuttosto a ciò che il giovane teme di più: eventuali
cambiamenti drammatici nella sua vita potrebbero apparire
irreversibili e impedirgli, così, di tornare indietro, alla sua
realtà e alla sua vita. Inoltre, il titolo potrebbe anche
nascondere un velato riferimento a Kraven il Cacciatore, da tempo identificato
come il principale villain della storia: pur essendo questa una
mera speculazione (dal momento che non sappiamo ancora quale sarà
l’antagonista principale), Peter potrebbe essere in fuga proprio
dal celebre cattivo (forse da tempo sulle sue tracce), viaggiare
attraverso realtà alternative e incontrare passate iterazioni
dell’Uomo Ragno.
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
La Paramount
Pictures si prepara a lanciare il suo servizio di
streaming. La voce circolava nell’aria da un po’ di tempo e adesso
è diventata ufficiale. Come apprendiamo grazie a Screen Rant, in occasione
dell’Investor Day di CBS, Jim Gianopulos, CEO della casa
cinematografica, ha confermato che Paramount+ – questo il nome della
piattaforma – debutterà il prossimo 4 marzo.
Gianopulos ha anche confermato che
tutti i titoli Paramount in uscita debutteranno sulla piattaforma
di streaming a un mese circa di distanza dall’uscita nelle sale,
precisamente tra i 30 e i 45 giorni. Tale discorso varrà anche per
gli attesissimi A
Quiet Place 2 e Mission
Impossible 7. Il primo arriverà nelle sale il 17
settembre 2021, quindi sarà disponibile sulla piattaforma già ad
ottobre; il secondo, invece, uscirà nelle sale il 4 novembre 2021,
e sarà disponibile sul servizio di streaming a Natale.
Si tratta di una novità assoluta per
quanto riguarda la disponibilità in streaming o VOD dei film appena
usciti in sala: in passato, infatti, veniva garantito un minimo di
90 giorni tra l’uscita in sala e la disponibilità in digitale. Tra
gli altri titoli che saranno disponibili sulla piattaforma a pochi
giorni dalla distribuzione nelle sale anche Top
Gun: Maverick. A differenza della Warner Bros. (la cui
scelta di distribuire i film in sala e in digitale riguarda
esclusivamente l’anno corrente), pare che questa strategia sarà
invece definitiva per la Paramount.
I titoli originali targati Paramount+
Nel frattempo sono stati annunciati
anche due progetti originali che verranno distribuiti
esclusivamente su Paramount+: si tratta del nuovo sequel di
Paranomal Activity, la celebre saga horror
lanciata nel 2007, che sarà diretto da Will Eubank
(Underwater) e sceneggiato da Christopher Landon (veterano
del franchise), e un prequel di Pet Sematary, l’omonimo romanzo di Stephen
King già portato sul grande schermo nel 2019 e nel 1989.
Durante i TCA, Kevin Feige ha aggiornato sul
futuro dei Marvel Studios, ma in particolare
ha anche chiarito qual è la posizione dello studio in merito ai
prodotti per più grandi e in particolare a Deadpool
3, PI ereditata dalla fusione della
Disney con la Fox.
Feige ha dichiarato: “Penso che
tutto ciò a cui stiamo lavorando è per bambini e adulti, per quello
che invece riguarda i prodotti solo per i grandi, oltre a Deadpool,
che si è già affermato come un certo tono e un certo rating, con
cui abbiamo già detto che non avremmo fatto confusione quando
abbiamo iniziato a lavorare su Deadpool – cosa che sta succedendo –
a parte questo, non abbiamo incontrato una storia o una trama o
un’avventura di un personaggio che non possa essere adatto ad un
pubblico indifferentemente di grandi e piccoli. Non ci siamo
trattenuti. Se mai lo dovessimo essere, potremmo prendere in
considerazione una conversazione in merito e farci spazio anche su
Star. Ma non è stato così. Abbiamo raccontato tutte le storie che
volevamo con il tono e il rating che abbiamo ora.”
Per quello che si sa fino a questo
momento, Deadpool 3 vedrà il ritorno di Ryan Reynolds
nei panni del protagonista. Doveva essere l’unico attore a superare
indenne il passaggio da Fox a Disney, ma sappiamo che la comparsa
di Evan Peters nei panni di Pietro Maximoff in WandaVison ha
mescolato le carte in tavola (anche se il personaggio probabilmente
non è esattamente Quicksilver!).
Ricordiamo che Deadpool 3 sarà scritto da nuovo duo di
sceneggiatrici, Wendy
Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin, che andranno a sostituire gli storici
Rhett Reese e Paul
Wernick, che avevano firmato sia Deadpool che Deadpool
2 (quest’ultimo co-sceneggiato insieme a Reynolds).
Solitamente al cinema quando
qualcuno si introduce in un’abitazione altrui, ad essere in grave
pericolo è proprio quest’ultimo. Se ciò è vero per film come
Panic Room o Funny Games, non lo è però per
Man in theDark. Quest’ultimo, un thriller del
2016, va infatti a ribaltare tale dinamica, rendendo il padrone di
casa il personaggio più pericoloso e folle in circolazione. A
dirigere il film vi è Fede Álvarez, qui al suo
secondo lungometraggio dopo il remake de La casa. Prodotto da
Sam Raimi, il film si è affermato come uno dei
titoli più apprezzati del suo anno per il genere thriller,
ottenendo grande popolarità proprio per le sue novità narrative
come anche per la grande suspense offerta.
Reduce dalle critiche ricevute per
La casa, che a detta della critica si concentrava troppo
sul sangue e sullo shock, Álvarez decise di dar vita ad un film che
avesse invece nella tensione il suo elemento principale e
ricorrente. Il regista ha così rinunciato a qualsiasi elemento
soprannaturale, dedicandosi ad un puro home invasion dove
il terrore è dato esclusivamente da elementi realistici e
spaventosi proprio per questo. Tali idee sono poi state
particolarmente premiate tanto dalla critica quanto dal pubblico. A
fronte di un budget di 10 milioni di dollari, Man in the
Dark è infatti arrivato a guadagnarne circa 157 in tutto il
mondo.
Il film risulta ancor più
spaventoso e intrigante sapendo che il regista ha rielaborato la
trama a partire da alcune esperienze simili ascoltate durante la
sua infanzia in Uruguay, suo Paese natìo. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e al suo atteso sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Man in the Dark: la trama del
film
Protagonista del film è
Rocky, giovane esasperata dalla sua vita a Detroit
e desiderosa di poter andare via quanto prima da qui. Per poterci
riuscire, inizia a mettere a segno una serie di furti, pagandosi
poi il viaggio con la refurtiva. Ad accompagnarla in tali crimini
vi sono Money e Alex, coetanei e
amici. I tre sembrano ora aver trovato la casa perfetta per il loro
prossimo colpo. All’interno di questa, infatti, vi abita
Norman Nordstrom, un vecchio marine cieco che ha
ereditato una grande somma di denaro in seguito alla morte
dell’amata figlia. Introdottisi nella casa, però, i tre giovani
capiranno ben presto a loro spese che l’anziano non è così innocuo
come poteva sembrare.
Grazie all’addestramento militare,
Norman ha infatti mantenuto una preparazione fisica straordinaria e
pur essendo cieco conosce alla perfezione ogni angolo della propria
abitazione. Avvertita l’intrusione dei tre, l’uomo inizierà una
folle ricerca dei tre giovani, con l’intenzione di ucciderli
brutalmente uno ad uno. Alla ricerca disperata di un nascondiglio,
i ragazzi si imbatteranno in segreti particolarmente orripilanti,
che gli permetteranno di avere un quadro più chiaro di chi è sulle
loro tracce. Quello che doveva essere il loro ultimo colpo si
trasforma così in un incubo senza fine, dal quale uscire vivi sarà
quanto mai arduo.
Man in the Dark: il cast del
film
Ad interpretare la giovane Rocky,
la scaltra e determinata protagonista del film, vi è l’attrice
Jane Levy. Già
affermatasi grazie al film La casa, questa ha
accettato con entusiasmo il nuovo ruolo, ritrovando in questo una
serie di paure e desideri particolarmente comprensibili. Ad
interpretare il timido Alex si ritrova inveceDylan
Minnette, attore affermatosi grazie al personaggio di
Clay Jensen nella serie Tredici. Daniel
Zovatto, attore visto in It
Follows e Fear the Walking Dead, ricopre
invece il ruolo di Money, ragazzo di Rocky e membro particolarmente
impulsivo e pericoloso del trio di rapinatori. L’attrice
ungherese Franciska Töröcsik, qui al suo
primo film statunitense, interpreta Cindy, altra sventurata preda
di Norman.
Ad interpretare il pericoloso
anziano non vedente vi è infine l’attore Stephan
Lang. Celebre per aver recitato in film come Nemico
Pubblico e Avatar, questi ebbe con Man in the
Dark l’occasione di dar vita ad un personaggio più
protagonista e controverso. Per dar vita allo psicopatico Norman,
questi ha indossato delle particolari lenti a contatto che hanno
ristretto il suo campo visivo, specialmente in presenza di luci
soffuse. Ciò gli ha permesso di risultare ancor più realistico nel
suo ritratto di un non vedente. L’attore, inoltre, pronuncia nel
film soltanto tredici battute, quasi tutte concentrate verso la
fine del film. La sua è dunque una performance per la grande
maggioranza del tempo incentrata esclusivamente sull’espressione
fisica.
Man in the Dark: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film,
si è da subito iniziato a parlare di un potenziale sequel. Raimi ha
in seguito descritto l’idea proposta da Alvarez come la migliore
possibile, e i lavori per realizzare questa iniziarono da subito. A
dirigere il film vi è però stavolta Rodo Sayagues,
già sceneggiatore del primo. Lang riprenderà invece il ruolo di
Norman in una storia che lo vede ora contrapposto ad un gruppo di
criminali desiderosi di rapire la ragazza con cui l’anziano
convive. Le riprese del film, inizialmente previste per l’aprile
del 2020, sono state ritardate a causa della pandemia di Covid-19 e
l’uscita in sala è così stata rimandata dalla fine del 2020
all’agosto del 2021.
In attesa di poter vedere il
sequel, è possibile fruire di Man in the Dark grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Tim
Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 24 febbraio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Mettendosi in scia con WandaVision,
che chiuderà il prossimo 5 marzo, The Falcon And The Winter
Soldier arriverà su Disney+ a partire dal 19 marzo. Kevin
Feige ha però annunciato che la serie con Anthony
Mackie e Sebastian
Stan durerà soltanto sei ore, a quanto pare per
questioni di budget.
Ha detto Feige: “Anthony Mackie
e Sebastien Stan sono attori spettacolari che abbiamo sentito di
dover esplorare le loro storie e le loro storie passate e personali
nei loro panni come Sam Wilson e Bucky Barnes. Li abbiamo visti
fino ad ora nelle piccole interazioni che hanno avuto tra loro in
Winter Soldier e Civil War, come amici di un comune migliore amico,
Captain America. Pensavamo che avremmo avuto una dinamica
divertente, se mai avessimo avuto questa opportunità, avremmo
realizzato un intero show con loro due e Disney+ ci offre questa
opportunità.”
“Sei ore è ciò su cui siamo
arrivati in forma di modo migliore per raccontare la nostra storia.
Sei ore, che si tratti di sei episodi o nove episodi più brevi come
Wandavision. Le serie non sono economiche, quindi il costo per
episodio è molto alto per ottenere quel livello”, ha aggiunto
il boss della Marvel.
Feige ha anche spiegato che non è
ancora prevista una seconda stagione di WandaVision.
La Scarlet Witch di Elizabeth Olsen è destinata
direttamente al film Doctor Strange e il Multiverso della
Pazzia e c’è una forte probabilità che prima della fine
della stagione, Scarlet incontrerà il cattivo cattivo Mephisto, che
apparirà in Doctor Strange 2.
La Disney ha annunciato che
Star
Wars: The Bad Batch sarà distribuito su Disney+ a partire dal 4 maggio, data
significativa visto che è da sempre dedicata a Star
Wars (May the Fourth be With You).
La casa di produzione ha anche
annunciato che LOKI,
serie Marvel con Tom Hiddleston, sarà
distribuita su Disney+ a partire dall’11 giugno.
La trama di LOKI si
svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è
fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore
stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da
Thanos in Avengers: Infinity
War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano
nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno
fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.
Star Wars:
The Bad Batch è un sequel spin-off di Star
Wars: The Clone Wars e segue i cloni d’élite e
sperimentali di Bad Batch (introdotti per la prima volta in The
Clone Wars ) mentre trovano la loro strada in una galassia in
rapido cambiamento subito dopo la Guerra dei Cloni. I membri di Bad
Batch – una squadra unica di cloni che variano geneticamente dai
loro fratelli nell’esercito dei cloni – possiedono ciascuno
un’abilità singolare eccezionale, che li rende soldati
straordinariamente efficaci e un equipaggio formidabile. Nell’era
successiva alla Guerra dei Cloni, affronteranno audaci missioni
mercenarie mentre lottano per rimanere a galla e trovare un nuovo
scopo.
Si conferma la parola Home nel
titolo che questa volta indica una situazione molto diversa per il
giovane Uomo Ragno. Se l’Homecoming era il ballo
della scuola e indicava una situazione familiare e raccolta, il
Far From Home era la prima avventura di Spider-Man
(da solo) fuori da New York. Sembra che questa volta l’amichevole
supereroe di quartiere si debba spingere molto più lontano!
Quello che sappiamo su
Spider-Man: No Way Home
Le riprese di
Spider-Man: No Way Homesono in
corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom
Holland,
Zendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori,
Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise.
Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, Benedict
Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo
in Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia,
diretto da Sam Raimi, Jamie Foxx che tornerà a vestire i panni
di Electro, come in The Amazing Spider-Man
2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor
Octopus di Spiderman 2.
Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon
Watts e prodotto da Kevin Feige per i
Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Disponibile a partire
dal 24 febbraio su Sky Atlantic, in streaming su Noi Tv e su Sky Go
per gli abbonati e On Demand,
Your Honor segna il ritorno di Bryan Cranston alla serialità. La serie si
fregia della prestigiosa etichetta Showtime, e porta la firma di
chi di serie di alto livello se ne intende molto bene; si tratta
infatti di un adattamento dall’originale israeliano realizzato da
Peter Moffat (The Night Of) e prodotto da
Robert e Michelle King (The Good Wife/The Good
Fight).
La storia racconta di un
giudice, il “your honor” del titolo, Michael Desiato. L’uomo lavora
a New Orleans, dove vive insieme al figlio adolescente, Adam, dopo
aver perso la moglie. Nel giorno dell’anniversario della morte
della donna, il ragazzo decide di andare sull’uomo dell’incidente
che ha tolto la vita alla madre, per lasciare un mazzo di fiori.
Recatosi nel quartiere malfamato scenario della tragedia, il
ragazzo viene aggredito da un gruppetto di teppisti, si spaventa e
scappa in automobile. Purtroppo, nella fuga, si distrae e investe
un ragazzo che a sua volta perde la vita.
Confuso e terrorizzato
scappa a casa, e quando il giudice Desiato torna a casa, il ragazzo
confessa tutto. Integerrimo e integro, Michael decide di
accompagnare il figlio alla polizia, per costituirsi e tutelare il
ragazzo, mentre fa la cosa giusta. Tuttavia, alla stazione di
polizia scopre che il ragazzo che è morto nell’incidente causato da
Adam è il figlio di uno dei grandi boss della città. Questo
significa che qualora il ragazzo andasse in carcere per l’omicidio
colposo del suo coetaneo, sarebbe comunque morto, visto che i
tentacoli della malavita arrivano ovunque.
Comincia così una
vera e propria discesa all’inferno per il giovane Adam e per il
giudice Desiato, da sempre difensore della legalità, uomo retto e
ligio, che farà di tutto, tentando di aggirare il sistema, per
tenere il figlio lontano dai sospettati, mentre il padre della
vittima, il boss Jimmy Baxter, è ogni ora più vicino alla scoperta
della verità.
Your Honor è il palcoscenico di Bryan
Cranston
Your
Honor si colloca a metà tra la serie thriller e
drammatica, confezionata secondo una struttura procedurale classica
vista però dalla prospettiva opposta rispetto alla tradizione. Se
infatti in genere questo tipo di narrazione accompagna i buoni a
scoprire le malefatte dei cattivi, in questo caso sono i cattivi, o
per meglio dire i colpevoli, che tentando di precedere ogni mossa
di chi indaga, cercano di nascondere le proprie tracce. Per quanto
riguarda struttura e sviluppo, Your Honor è un
prodotto abbastanza classico, scritto con grande abilità su una
base narrativa molto solida. A dare ulteriore sostanza all’ottima
scrittura c’è ovviamente un cast in stato di grazia, guidato da
Bryan Cranston. L’amatissimo interprete di
Walter White si getta anima e corpo in questo personaggio, in cui
in maniera complessa e stratificata convivono l’uomo ligio e
integerrimo e il padre spaventato, disposto a tutto per tutelare
suo figlio. Lo sviluppo drammaturgia della serie si rispecchia in
un crescendo drammatico che Cranston riesce a mettere in scena
sempre con gusto ed equilibrio (la sua performance è nominata ai
Golden Globes 2021), coadiuvato dal giovane Hunter
Doohan e dal solido e bravissimo Michael
Stuhlbarg, nei panni di un inquietante ed efferato
antagonista.
Pur passando di mano
quattro volte (tra cui, per un episodio, anche in quelle di
Cranston), la regia dello show è alquanto omogenea, rispecchiando
più la visione d’insieme di Moffat che le velleità del singolo
regista e questo giova sicuramente alla storia, che senza una
sbavatura lascia tutti con il fiato sospeso, ed anche emotivamente
provati, fino alla fine.
Your
Honor offre dieci ore di ottima televisione, da gustare un
episodio per volta, in modo tale da permettere alle forti emozioni
evocate di stemperarsi nel corso di una settimana e di lasciar
decantare quanto visto, come fosse un bicchiere di buon vino, per
potersi gustare meglio tutta la bottiglia.
Diretto dal candidato all’Oscar
Enrico Casarosa (La Luna) e prodotto da
Andrea Warren (Lava, Cars 3), il nuovo
lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Luca
arriverà quest’estate nelle sale italiane.
Ambientato in una splendida città di
mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la
storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita
personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati,
pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure
con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è
minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro
mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.