Ecco i Character Poster di EVA KANT e di GINKO interpretati da
Miriam Leone e
Valerio Mastandrea inDIABOLIK, il
film firmato Manetti bros. nelle sale dal 16 dicembre.
DIABOLIK,
adattamento cinematografico delle avventure
del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è
diretto dai Manetti
bros.,
scritto da Michelangelo
La Neve e Manetti
bros.,
che hanno firmato anche il soggetto insieme
a Mario
Gomboli.
A dare il volto a Diabolik
Luca Marinelli. Nel
cast anche Alessandro
Roia, Serena Rossi, Roberto
Citran, Luca Di Giovanni,
Antonino Iuorio,
Vanessa Scalera,
Daniela Piperno,
Pier Giorgio Bellocchio con
la partecipazione straordinaria di
Claudia Gerini.
DIABOLIK è
una produzione Mompracem con Rai
Cinema, prodotto
da Carlo
Macchitella e Manetti bros., in
associazione con Astorina e
con Luigi
de Vecchi,
con il sostegno di Emilia
– Romagna Film Commission, Friuli
Venezia Giulia Film Commission, Film
Commission Vallee D’Aoste.
Al cinema dal 16 dicembre distribuito
da 01
Distribution.
La colonna sonora originale del film è composta
da Pivio
& Aldo De Scalzi
mentre
Manuel
Agnelli
è autore e interprete di due brani inediti.
La trama breve di Diabolik
La storia oscura e romantica dell’incontro tra Diabolik ed Eva
Kant, ambientata nello stato di Clerville alla fine degli anni ‘60.
A dargli la caccia, e a cercare di fermare i loro diabolici
piani, l’ispettore Ginko.
La SONY ha diffuso un nuovo poster
di Spider-Man:
No Way Home in cui il nostro amichevole
Spider-Man di quartiere compare spalla a spalla
con Doctor Strange, mentre su di lui
incombe la minaccia di Doc Ock. Dal poster
apprendiamo anche che il film uscirà in Italia il 15 dicembre, e
non più il 16 come comunicato in precedenza.
Per la prima volta nella storia
cinematografica di Spider-Man, il nostro amichevole eroe di
quartiere è smascherato e non può più separare la sua vita privata
dalle grandi responsabilità di essere un Supereroe. Quando chiede
aiuto a Doctor Strange, la posta in gioco si fa sempre più
rischiosa e lo porterà a scoprire cosa significa realmente essere
Spider-Man.
GENOMA FILMS e
l’Associazione Amici di Giana, dopo il positivo esordio del
2020, presentano la secondaedizione del TERRAVIVA FILM
FESTIVAL, rassegna cinematografica e di cultura che, attraverso
proiezioni, un concorso cinematografico, talk e masterclass, mira a
sviluppare una cultura dell’unione e una conoscenza e
comprensione dell’altro e delle diverse identità.
Il Festival, in programma
dal 16 al 20 novembre 2021, intende contribuire allo
sviluppo dell’inclusione, alla sensibilizzazione verso i
temi ambientali, strettamente legati alle migrazioni e alla genesi
dei conflitti e a far conoscere alcuni tra gli artisti emergenti
e più interessanti espressione dei paesi del sud e dell’est del
mondo.
Nel 2020 l’evento –
ideato da Paolo Rossi Pisu di Genoma Films insieme a
Laura Traversi dell’Associazione Amici di Giana che ne cura
la direzione artistica insieme a Giampiero Judica – a causa
della pandemia si era svolto solo in modalità on-line, registrando
nelle 5 giornate oltre 3000 spettatori sulla piattaforma MyMovies
per 21 proiezioni; quest’anno il TERRAVIVA FILM FESTIVAL verrà
invece realizzato sia in streamingsulla piattaforma
MyMovies che dal vivoal Teatro Laura Betti e alla
Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno e negli spazi del
DamsLab del Dipartimento delle Arti dell’Università di
Bologna.
TERRAVIVA FILM FESTIVAL
si pone come un’iniziativa culturale volta alla creazione di
consapevolezza, specie tra le nuove generazioni e come contributo
verso l’accettazione e comprensione delle diversità culturali, di
origine e religione. Con il coinvolgimento delle scuole
secondarie di Casalecchio di Reno e il Liceo Leonardo Da Vinci e
Laura Bassi di Bologna è stata istituita anche quest’anno una
giuria e un premio Terraviva studenti per il miglior film e
cortometraggio.
Tre masterclass di
scrittura performativa, di movimento creativo e di regia saranno
dedicate ai ragazzi delle scuole secondarie e legate ai temi
oggetto del festival.
Un focus speciale
nell’edizione di quest’anno sarà dedicato alla questione
femminile, al tema donne e integralismo e alle difficoltà e al
dramma delle donne vittima di violenza domestica e dei femminicidi,
purtroppo in vertiginosa crescita. Proiezioni e talk ci porteranno
al cuore del problema della violenza di genere e agli eventi
politici che intaccano le libertà democratiche.
Madrina della
manifestazione sarà l’attrice ed educatrice professionale
Priscilla Muscat, da sempre interessata alla valenza
pedagogica dell’arte.
Una Giuria Specializzata
conferirà il premio Raffaele Pisu 2021 per il miglior film e
cortometraggio.
TERRAVIVA FILM FESTIVAL è
organizzato da Genoma Films e Associazione Amici di Giana e
realizzato in collaborazione con il Comune di Casalecchio sul Reno
(Bo) e il Premio Gianandrea Mutti e con il patrocinio del
Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il
riconoscimento del Ministero della Cultura.
IL PROGRAMMA del
Terraviva Film Festival
Il programma –
disponibile al sito https://terravivafilmfestival.it/programma/ prevede
un concorso di 11 lungometraggi, un concorso di 8 cortometraggi
e la proiezione di un film fuori concorso, provenienti da oltre 15
paesi.
CONCORSO LUNGOMETRAGGI:
DYING TO DIVORCE di Chloe Fairwether
(Turchia-UK, 2021 – 80 min)
ETHBET! di Matteo Ferrarini (2021, Belgio –
71 min)
I FIGLI DI CAINO di Keti Stamo
(Francia-Albania-Italia, 2021 – 68 min)
LA GUERRA DI CAM di Laura Muscardin (Italia,
2020 – 83 min)
LIVING WATER di Pavel Borecky
(Giordania-Svizzera-Repubblica Ceca, 2020 – 77 min)
NEST di Josefina Pérez-García e Felipe
Sigala (Cile, 2021 – 61 min)
SALMON di Ali Jenaban (Italia-Iran, 2020 – 64
min)
TAMING THE GARDEN di Salome Jashi
(Georgia-Svizzera-Canada-Inghilterra, 2021 – 86 min)
THE SAINT OF THE IMPOSSIBLE di Marc Raymond
Wilkins (Svizzera, 2020 – 97 min)
YEMEN NONOSTANTE LA GUERRA di Laura Silvia
Battaglia (Yemen-Italia, 2020), 52″
WRITING WITH FIRE di Sushmit Ghosh e Rintu
Thomas (India-USA, 2021 – 92 min)
CONCORSO CORTOMETRAGGI:
ANCORA NON LO SO di Maaria Sayed (Italia,
2021 – corto – 15 min)
BEYOND THE SEA di Thomàs Sheridan (Italia,
2021 – corto – 29 min)
EL CLIMA RICO di Angelica de Vito (USA, 2021
– 45 min)
GIUSTO IL TEMPO PER UNA SIGARETTA di
Valentina Casadei (Italia, 2020 – corto – 15 min)
HAILSTON DANCE di Amin Pour Barghi e Ali
Jenaban (Iran, 2017 – corto – 13 min)
NEL BLU di Mounir Derbal (Italia, 2021 –
corto – 15 min)
PIZZA BOY di Gianluca Zonta (Italia, 2019 –
15 min)
RESILIENT WARRIORS di Jose Antonio e Giacomo
Arrigoni (Italia-Brasile, 2021 – corto – 4 min)
PROIEZIONE FUORI
CONCORSO:
LET’S KISS di
Filippo Vendemmiati (Italia, 2021 – 85 min)
Il programma quest’anno
affronterà con proiezioni, talk e performance tre tematiche
specifiche alle quali saranno dedicate tre intere giornate
di lavori:
17 novembre al Teatro Laura Betti di
Casalecchio di Reno Focus migrazione, conflitti ed esilio,diritti umani e ricerca di identità.
Alle ore 16.30 il
talk Migrazione e Media: viaggio tra le immagini di
una trasformazione. Interverranno: Susanna
Guerini (Archivio Memorie Migranti), Laura Berrini (Fondazione
Cineteca di Bologna), Mounir Derbal, Maaria Sayed e Keti Stamo
(registi vincitori del Premio Gianandrea Mutti), il Professore
Leonardo de Franceschi (Università Roma 3), Giuditta Lughi
(ricercatrice indipendente), modera Sarah Kamsu,
giornalista.
18 novembre al Teatro Laura Betti di
Casalecchio di Reno, giornata dedicataai temi ambientali
e al depauperamento, alla rivalità tra uomo e natura, allo
sradicamento in senso metaforico e materiale.
Alle 16.30 il talk “Ambiente e risorse naturali: la grande
abbuffata”.
Interverranno: Elly Schlein (Vicepresidente Regione
Emilia Romagna), Professoressa Luisa Corazza (direttrice del Centro
di Ricerca ArIA – Università degli studi del Molise), Angelica de
Vito (adviser per la Missione permanente del Costa Rica alle
Nazioni Unite), Luciano Centonze (direttore CEFA – Il seme della
solidarietà Onlus), modera Sara Manisera (giornalista).
19 novembre i
lavori si spostano al DamsLab in via Azzo Gardino a Bologna
con focus dedicato a donne e integralismo, alle difficoltà e al
dramma delle donne vittima di violenza domestica e alla stretta
interconnessione trademocrazia e diritti delle donne,
tra violenza pubblica e privata.
Alle 17, preceduto dal monologo dell’attrice Paola Michelini
“Invisibili”, il talk “Confini Violati: la sopraffazione nei
conflitti tra paesi e nelle relazioni tra individui”.
Interverranno: Emily Clancy (Vicesindaca e Assessora del
Comune di Bologna), Prof. Giacomo Manzoli (direttore del
Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna) Razi Mohebi,
Soheila Javaheri e Ali Jenaban (registi), Tatiana Biagioni
(Presidente AGI – Associazione Avvocati Giuslavoristi Italiani),
Laura Silvia Battaglia (giornalista e documentarista), modera
Francesca Caruso (ricercatrice nel programma Mediterraneo, Medio
Oriente e Africa dello IAI e Policy Officer del MWMN).
Meryl Streep è
considerata come una delle attrici migliori del cinema
internazionale contemporaneo e moderno, piena di talento e con
mille doti che è sempre pronta a sfoderare. Di larghe vedute,
femminista e con gran coraggio, è una delle attrici di Hollywood
che alza spesso la voce per le giuste cause.
Versatile, capace di conquistare il
pubblico di quasiasi generazione, la Streep continua a farsi amare,
sia come attrice che come persona, da più di 40 anni, certi che
continuerà a farlo per almeno altri quaranta.
Ecco dieci cose che, forse, non
sapevate di Meryl Streep.
Meryl Streep: i suoi film
1. Voleva diventare
soprano. All’età di 12 anni la Streep incominciò a
prendere lezioni di canto, in quanto il suo desiderio era quello di
diventare soprano. Ha tuttavia smesso quattro anni dopo per
mancanza di vera passione. La recitazione non era minimamente nei
suoi piani fino a quando non ha preso parte alla recita scolastica
La signorina Julie, al Vassar College. Il suo professore
in seguito affermò “non penso che nessuno abbia insegnato a
Meryl a recitare. Se lo è insegnato dasola“. Dopo la
laurea, dunque, ha intrapreso la carriera di attrice.
2. Ha debuttato al cinema a
quasi trent’anni. Dopo essere stata rifiutata da
Dino De Laurentiis perché venne definita brutta
per partecipare al King Kong, nel 1977 debutta al cinema
con Giulia di Fred Zinnemann e l’anno
successivo comincia ad imporsi nel panorama cinematografico con
Il cacciatore di Michael Cimino,
recitando al fianco di Robert De Niro.
Nonostante Katharine Hepburn la definì come un
nulla di speciale, l’anno successivo vinse l’Oscar alla miglior
attrice non protagonista per Kramer contro Kramer.
4. Ha quattro
figli. Dopo essere stata fidanzata per un paio di anni con
John Cazale, suo co-protagonista in Il
cacciatore e poi tristemente morto nel marzo del 1978 a
causa di un cancro ai polmoni, nel settembre di quello stesso anno
la Streep ha sposato Don Gummer, uno scultore. I
due hanno poi avuto quattro figli, un maschio e tre femmine:
Henry (1979), di professione cantante
Mamie (1983), Grace (1986) e
Louisa, di professione modella (1991). Gummer e la
Streep sono poi noti per il loro fare donazioni ogni anno a
organizzazioni d’arte ed istituti scolastici, tra cui il Vassar
College, scuola in cui la stessa Streep studiò.
5. La recitazione come dote
di famiglia. Sia Mamie che Grace sono entrambe attrici di
un certo rilievo. Mamie, che è il nome d’arte di Mary
Willa, ha partecipato al film Heartburn – Affari di
cuore, per poi prendere parte a L’imbroglio – The
Hoax, mentre nel 2007 recita in Un amore senza tempo,
film nel quale interpreta lo stesso personaggio di sua madre, ma in
versione giovane. Ha recitato anche in Effetti Collaterali
(2013), Cake (2014),
The End of the Tour (2015)
e Dove eravamo rimasti (2015). Grace Jane
invece è apparsa in La casa degli spiriti (1993) e, dopo
il diploma in storia dell’arte e lingua italiana nel 2008, ha preso
parte a L’amore all’improvviso – Larry
Crowne e alle serie tv Zero Hour, American Horror
Story e The Newsroom. Dal 2016 è facente parte del
cast di Mr. Robot.
Meryl Streep e i suoi Oscar
6. Ha vinto 3
Oscar. Meryl Streep, nel corso della sua carriera, ha
vinto ben tre Oscar, arrivando solo seconda a Katharine Hepburn,
che ne vinse 4, e avendo tante statuette quante quelle di
Daniel Day Lewis, Jack Nicholson, Ingrid Bergman, Frances
McDormand e Walter Brennan. La Streep ha
vinto l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per Kramer
contro Kramer nel 1980, e due per La Miglior attrice
protagonista per La scelta di Sophie nel 1983 e The
Iron Lady nel 2012.
7. È stata nominata 21
volte. La Streep ha raggiunto il record di nomination
avute per un Oscar, raggiungendo quota 21. Togliendo dalla
classifica le nomination che le hanno poi fruttato le statuette, è
stata nominata per: Il cacciatore, La donna del tenente
francese, Silkwood, La mia Africa, Ironweed, Un grido nella notte,
Cartoline dall’inferno, I ponti di Madison County, La voce
dell’amore, La musica del cuore, Il ladro di orchidee, Il diavolo
veste Prada, Il dubbio, Julie & Julia, I segreti di Osage County,
Into the Woods, Florence Foster Jenkins e The
Post.
Meryl Streep e Tom Hanks
8. Tom Hanks e Meryl Streep
hanno lavorato insieme per The Post. Nel 2017 i due sono
entrati in trattative per partecipare al film di Steven Spielberg, che narra la
vicenda della pubblicazione di settemila pagine di diversi
documenti ritenuti top secret che rivelavano tutti i segreti sulla
guerra il Vietnam, pubblicati nel 1971 sul New York Times e sul
Washington Post. Un’inchiesta giornalistica, il racconto di
un’amicizia di affetto e stima tra uomo e donna e la storia della
prima donna editrice che si trova a valutare e decidere se
pubblicare i documenti.
9. Sono amici da
tempo. Prima di The Post, paradossalmente, i due
attori, tra i più iconici, noti e premiati della loro generazione,
non hanno mai recitato insieme. Si conoscono però da tempo e sono
amici di lunga data. Il merito della loro conoscenza è tutto di
Nora Ephron, grande amica di Hanks che ha diretto
l’attore in C’è posta per te e Insonnia d’amore.
I due attori, tuttavia, hanno proprio con The Post avuto
modo di frequentarsi per davvero, in quanto prima la loro era
un’amicizia grossomodo a distanza.
Meryl Streep: età e altezza
dell’attrice
10. Meryl Streep è nata il
22 giugno del 1949 a Summit, nel New Jersey, Stati Uniti.
L’attrice è alta complessivamente 1.68 metri.
Grazie al Marvel Cinematic
Universe, Capitan America e Iron Man
sono diventati il volto per eccellenza dei
Vendicatori, per il pubblico mainstream. Sono
stati anche le figure chiave di ciascun lato della storyline
Civil War ed entrambi hanno giocato un ruolo
fondamentale nel salvare il mondo da Thanos. Nei
fumetti, i due eroi sono altrettanto importanti, come mette in luce
ScreenRant.
Sono stati due dei primi eroi
dell’Universo
Marvel, Iron Man
uno dei primi Vendicatori e Capitan America un eroe di guerra riportato in
vita dopo anni di congelamento. Divennero anche amici intimi,
sebbene fossero spesso anche acerrimi rivali. Erano entrambi eroi
abituati a fare le cose a modo loro e, benché rimanessero fedeli ai
propri ideali, condividevano comunque un sano rispetto
reciproco.
Capitan America non era un
Vendicatore originale
Mentre i fan del MCU
hanno visto Iron Man e
Captain America come due dei membri fondatori
dei Vendicatori, questo non è quello che è
successo nei fumetti, dove Iron Man
era un membro fondatore e Capitan America si è unito solo in
seguito.
Certo, Capitan America è stato comunque uno dei primi
membri, ma non si è unito alla squadra fino a Avengers
#4 di Stan Lee e Jack
Kirby. Detto questo, la squadra ha considerato in maniera
retroattiva Cap un membro fondatore, anche se Iron Man
in almeno un’occasione ha superato Cap.
Iron Man ha detto che il suo
momento migliore è stato incontrare Capitan America
I
Vendicatori si formarono quando Iron Man,
Ant-Man, Thor e
Wasp si unirono per fermare Hulk, solo per imparare che Loki era il vero nemico. Tre numeri dopo,
scoprirono un corpo congelato nel ghiaccio e si rivelò essere
Capitan America. Anni dopo, Iron Man
ha rivelato quanto sia stato importante quel momento.
Questo è successo in Fallen
Son: The Death of Captain America, e ha avuto luogo dopo
la morte di Cap dopo Civil War. Questo era il funerale di Cap, e Tony Stark ha ammesso
che quando i Vendicatori hanno trovato Capitan America è stato il giorno più bello
della sua vita.
Capitan America ha addestrato Iron
Man come combattente
Capitan
America
è un super-soldato con forza e resistenza superiori, mentreIron
Man
è uno scienziato che indossa un’armatura. Questo li rende entrambi
potenti, maCap
ha un enorme vantaggio suIron
Man.
In una battaglia senza l’ausilio dell’armatura,Iron
Man può
essere considerato un combattente sotto la media.
Tutto questo è cambiato grazie a
Capitan America. Sapendo che i
Vendicatori avevano bisogno che Iron Man
fosse un abile combattente, Capitan America lo aiutò ad allenarsi nel
combattimento uno contro uno. In Iron Man #125,
Cap mostrò quanto Iron Man
avesse da imparare sul modo di combattere.
Capitan America sapeva di non
poter aiutare Iron Man nel recupero
Una delle migliori
storyline di Iron Man
nei fumetti è stata la storia Demon in a
Bottle di Bob Layton e David
Micheline. In questa storia, Iron Man
non doveva sconfiggere un supercattivo, anzi, ha combattuto le sue
stesse dipendenze.
In questa storyline,
Tony disse a Capitan America che se avesse saputo cosa
stava succedendo nella sua testa, avrebbe saputo perché doveva
bere. Cap voleva aiutare, ma ha sganciato una
notizia bomba quando ha detto a Iron Man
che suo padre era un alcolizzato, e ha imparato che non si può
aiutare finché l’alcolizzato finchp egli stesso non vuole essere
aiutato.
Capitan America era contro Iron
Man durante Armor Wars
Capitan
America e Iron Man
hanno combattuto diverse battaglie. Quella che tutti conoscono è
stata la loro battaglia in Civil War. Tuttavia, hanno combattuto anche
anni prima, quando Cap era dalla parte del governo
contro Tony: si trattava di Armor
Wars.
In questa storia, Iron Man
si proponeva di recuperare tutte le sue armature e le sue armi da
chiunque le avesse, compreso il governo degli Stati Uniti.
Capitan America andò a fermarlo e ad arrestarlo, ma
Iron
Man riuscì a fuggire. Cap accettò di
dargli la possibilità di fare la cosa giusta, mostrando il rispetto
che condividevano all’epoca.
Cap ha lasciato i Vendicatori dopo
che Iron Man ha ucciso qualcuno
Iron Man
era un membro fondatore dei Vendicatori e Capitan America no. Normalmente, la gente
guarda a loro due come co-fondatori quando si prendono decisioni,
ma c’è stata almeno una volta in cui Iron Man
si è fatto valere.
Iron Man
guidò una squadra di Vendicatori per uccidere la
Suprema Intelligenza Kree in Avengers
#347. Capitan America, il leader dell’epoca,
disapprovò, ma Iron Man
si tirò indietro e portò a termine la missione. Come risultato,
Cap si dimise da leader della squadra e lasciò
il team per un certo periodo.
Capitan America si fidò di Iron
Man per trovare il suo sostituto
Capitan
America morì dopo essersi arreso a Iron Man
alla conclusione di Civil War. Questo fu difficile per Iron Man,
che si chiese se alla fine ne fosse valsa la pena. Tuttavia, mentre
Capitan America e Iron Man
erano in guerra, i due non hanno mai perso il rispetto
reciproco.
Anche dopo tutto, Steve
Rogers voleva che Capitan America continuasse a esistere e
chiese a Tony di
aiutarlo a farlo. Steve voleva che Bucky Barnes fosse il nuovo Capitan
America, e anche se Bucky era contrario alla nomina, Iron Man
rispettò i desideri di Steve e consegnò a Bucky il costume e lo scudo.
I due si sono sposati su una Terra
alternativa
In un momento che è
diventato per lo più una diceria di Internet, Capitan America e Iron Woman
si sono sposati su una Terra alternativa. Questo accadde dopo la
storyline Civil War e durante Dark
Reign, quando Norman Osborn prese il
comando.
In Dark Reign: Fantastic
Four #2, Reed Richards ha trovato il modo
di esaminare diverse Terre per trovarne una in cui Civil War non sia finita in tragedia. Ne trovò
una – Terra-3490 – dove non c’era la
Guerra Civile. Qui Steve Rogers,
Capitan America, ha sposato Iron
Woman, Natasha Stark.
Iron Man e Capitan America
riconciliati dopo l’assedio
Dopo Civil War, i fan erano per lo più inorriditi.
Tuttavia, la Marvel
ha deciso di tornare al punto di partenza dopo la fine di
Siege. A questo punto, Thor odiava Iron Man e
le cose non andavano bene per i Vendicatori. Dopo
Siege, è iniziata l‘Era Eroica e
le cose sono finalmente tornate alla normalità.
Norman Osborn era
fuori dal potere e Steve Rogers era tornato dalla
morte. In Avengers Prime, Thor, Capitan America e Iron Man
riaccesero finalmente la loro amicizia e lasciarono che il passato
rimanesse nel passato, tornando tutti ad essere Vendicatori.
Iron Man e gli Illuminati hanno
resettato la mente di Cap
Per quanto Capitan America e Iron Man
rimangano amici, i due si sono spesso scontrati e Tony
Stark non è sempre stato l’eroe più nobile e onorevole.
Gli Illuminati erano un gruppo di eroi che
lavoravano dietro le quinte per salvare il mondo, e spesso
fallivano.
Quando gli Illuminati hanno capito
che l’Incursione stava arrivando, hanno scelto di tentare di
distruggere le altre Terre. Iron Man
coinvolse Capitan America per rispetto, ma lui non
credeva che dovessero distruggere gli altri mondi. Conoscendo il
pericolo, Iron
Man accettò di far resettare la mente di Cap, il che alla fine fu annullato e Capitan America partì per abbattere gli
Illuminati.
Il network americano
NBC ha annunciato di aver rinnovato per una
seconda stagione La
Brea, la serie tv di successo creata da David
Appelbaum. La
Brea è il nuovo programma n. 1 di questo autunno nelle
fasce d’età comprese tra 18-49. La serie ha raggiunto più di 47
milioni di telespettatori su piattaforme lineari e digitali. Il
pilota “La Brea”, andato in onda il 28 settembre, si è attestato
attualmente su 3,6 milioni di utenti in 18-49 e 19,8 milioni
di telespettatori totoli.
Il cast di La
Brea comprende Natalie Zea, Eoin Macken, Jack Martin,
Zyra Gorecki, Jon Seda, Chiké Okonkwo, Karina Logue, Veronica St.
Clair, Rohan Mirchandaney, Nicholas Gonzalez, Lily Santiago, Chloe
De Los Santos e Josh McKenzie. Lo scrittore David Appelbaum è
produttore esecutivo con Avi Nir, Alon Shtruzman, Peter Traugott,
Rachel Kaplan, Steven Lilien, Bryan Wynbrandt e Ken Woodruff. La
Brea è prodotto da Universal Television, una divisione di Universal
Studio Group, in associazione con Keshet Studios.
La Brea 2
La
Brea 2 è la seconda stagione della serie tv La
Brea creata da David Appelbaum per il network
americano NBC.
La trama della seconda stagione non è stata resa ancora nota. Nella
serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e
attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro
che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e
pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per
sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli
eventi, che cerca di tornare insieme.
Protagonisti di La Brea
2 sono Natalie Zea come Eve Harris,
Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké
Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue
come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris
e Jack Martin come Josh Harris. Nel cast
anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin
Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo
come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill,
Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack
Martin come Josh Harris, Veronica St.
Clair come Riley Velez, Rohan
Mirchandaney come Scott, Lily Santiago
come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily,
Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel
Parker. Nel cast anche Catherine Dent come Jessica Harris,
Jag Bal come Scott Hasan, Nicholas Gonzalez come Levi Brooks e Josh
McKenzie come Lucas.
Manca ormai sempre meno all’arrivo
nelle sale di
Spider-Man: No Way Home. In attesa del nuovo trailer
(che dovrebbe arrivare online nella giornata di domani), andiamo
insieme alla scoperta di 10 folli teorie dei fan in merito alla
misteriosissima trama del film.
Il portali del Multiverso di Ned
Uno degli aspetti del
film su cui si sta discutendo di più è la potenziale apparizione
degli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Sebbene
nessuno dei due sia stato ancora confermato, molti fan sono
convinti che la coppia sarà presente. Secondo una teoria di
4Chan, sarà l’amico di Peter, Ned, a trasportare
accidentalmente i due Spidey dell’universo alternativo nel MCU, dopo aver “maneggiato”
l’anello di Doctor Strange.
Secondo questa teoria, saranno le
buffonate di Ned a causare la formazione dei portali magici di
Strange, suggerendo che potrebbe possedere alcune abilità magiche
innate. Questa mossa alquanto sorprendente potrebbe, in realtà,
avvantaggiare notevolmente il migliore amico di Peter, offrendo al
personaggio un ruolo più importante all’interno della storia.
Tuttavia, le presunte azioni di Ned sembrano alquanto improbabili,
poiché Strange si è allenato per mesi prima di essere in grado di
aprire i portali, rendendola un’abilità molto complessa da
padroneggiare.
Alligatore Loki
Alligatore Loki è una delle nuove aggiunte al MCU ed è considerato da molti uno
dei coccodrilli più fantastici mai apparsi sullo schermo. Una
teoria di
Reddit alquanto insolita suggerisce che il coccodrillo potrebbe
apparire nel film, con l’attrice Paula Newsome che, nel
teaser trailer, starebbe in realtà nascondendo proprio Alligatore
Loki.
In
effetti, un cameo del personaggio non sarebbe una cosa tanto
assurda. In Spider-Man: Un Nuovo Universo è stato
introdotto al pubblico Spider-Ham, che proviene da un universo
composto da versioni animali di eroi e cattivi Marvel. Se Alligatore Loki proviene
dallo stesso regno del maialino strisciante, allora il coccodrillo
potrebbe fornire un modo assai semplice per introdurre anche uno
Spider-Ham in live action nella narrazione.
La statua della Libertà di Captain America
La scomparsa di Capitan
America ha gettato un’enorme ombra sul MCU, poiché gli abitanti di questo
universo sono ora costretti d adattarsi a un mondo senza uno dei
sui eroi più potenti. L’eroe a stelle e strisce continua a essere
ricordato, attraverso mostre e musical basati sulle sue imprese.
Secondo un leak pubblicato su
Reddit, il film potrebbe presentare un proprio tributo a Steve
Rogers.
La teoria suggerisce che la
battaglia finale del film si svolgerà su una statua della Libertà
che ora porta lo scudo di Captain America. La teoria, in realtà,
sembra essere stata confermata da un poster avvistato sul set del
film. Il nuovo look della statua della Libertà potrebbe rendere un
bell’omaggio all’eredità di Steve, il che implica che gli abitanti
del mondo impostato dal MCU sentono ancora la mancanza
dell’originale Captain America.
Le due versioni di Jameson
Uno dei momenti più
sorprendenti di Spider-Man: Far From Home è
l’apparizione a sorpresa di J Jonah Jameson. Interpretato ancora
una volta da J.K. Simmons, Jameson appare nella scena post-credit
del film, in cui riferisce della morte di Mysterio. We
Got This Covered riporta che in No Way Home, Simmons
interpreterà sia la versione di Jameson dell’universo di Raimi, sia
quella del MCU.
Dal momento che il threequel
esplorerà il Multiverso, J.K. Simmons con un doppio ruolo potrebbe
essere assai probabile. La versione del MCU di Jameson ha un aspetto
sostanzialmente diverso dalla sua controparte dell’universo di
Raimi, il che renderebbe facile per il pubblico distinguerle. Se
fosse davvero così, questo potrebbe portare a una delle scene più
divertenti del franchise, poiché la coppia è legata dal suo odio
condiviso per Spider-Man.
Doctor Strange è in realtà Agatha Harkness
Incaricato di
proteggere la Terra dalle minacce interdimensionali, Strange è uno
che raramente corre rischi inutili. Tutttavia, le scene dello
Stregone Supremo nel teaser del film dipingono un quadro diverso,
poiché il mago è disposto a eseguire un incantesimo pericoloso
nonostante gli avvertimenti di Wong. L’utente di Twitter @claytonwh18
ha offerto una potenziale spiegazione per il cambiamento di
comportamento di Strange, suggerendo che potrebbe effettivamente
essere Agatha Harkness sotto mentite spoglie.
In effetti, alcuni buchi nella trama
dell’intero canone del MCU potrebbero essere spiegati
anche dalla presenza della strega. Kevin Feige ha anche accennato
in precedenza al ritorno di Agatha, rendendo questa teoria
abbastanza probabile (nonostante, lo ricordiamo, in cantiere c’è
già una serie interamente basata sul personaggio). Tuttavia, a ciò
si aggiunge il modo in cui Strange strizza l’occhio nel teaser,
molto simile a quello di Agatha in WandaVision. È forse arrivato il momento per
la vicina ficcanaso di Wanda Maximoff di fare il suo debutto sul
grande schermo?
Il Multiverso di Peter
Spider-Man: No Way
Home affronterà ufficialmente il concetto di Multiverso, con
elementi sia delle iterazioni di Sam Raimi che di Marc Webb che si
incroceranno nel longevo franchise dei Marvel Studios. Anche se molti spettatori
presumono che siano i cattivi dei precedenti franchise ad essere
finiti nel Marvel Cinematic Universe, un’altra
teoria più audace di
WhatCulture suggerisce il contrario.
Alcuni fan hanno suggerito che in
realtà è lo Spider-Man del MCU ad essere finito nell’universo
di Raimi, con Peter che non è stato più in grado di tornare nel suo
universo. Dal momento che i titoli precedenti del franchise sono
direttamente correlati alle circostanze personali del Peter del
MCU, questo aggiunge un certo
livello di credibilità alla teoria. È un’idea interessante che di
certo presenta una nuova visione della storia del film.
Tobey Maguire nei panni di zio Ben
Uno degli interpreti
più iconici di Spider-Man è Tobey Maguire, che molti considerano
ancora il miglior Peter Parker di sempre. Si ritiene che la star
possa essere parte di No Way Home, insieme ai suoi
co-protagonisti della trilogia originale. Secondo
We Got This Covered, inizialmente il Peter del MCU scambierà lo Spidey di Maguire
per il suo defunto zio Ben, rendendo il loro primo incontro un po’
imbarazzante.
Il MCU ha già fatto uso di un
escamotage simile, come ad esempio in WandaVision, quando
abbiamo visto Evan Peters fare la sua comparsa davanti la porta di
casa di Wanda Manixoff (per poi scoprire che, in realtà, non era il
Quicksilver del Fox-Verse, ma bensì un altro personaggio, tale
Ralph Bohner). È altamente possibile, quindi, che il MCU possa includere anche uno zio
Ben con l’aspetto di Tobey Maguire. Questo potrebbe anche servire
per alcuni flashback, con la star originale di Spider-Man nei panni
del defunto mentore del Peter del MCU, che passa simbolicamente il
testimone all’ultimo arrampicamuri del grande schermo.
Il cameo di Jemma Simmons
Il finale di Agents of SHIELD ha lasciato
molti fan devastati, che ancora oggi sperano nell’imminente ritorno
degli agenti SHIELD. Uno dei personaggi più popolari della serie è
di certo Jemma Simmons. Fortunatamente, il pubblico potrebbe non
dover aspettare molto per vedere di nuovo Jemma, poiché alcune voci
suggeriscono che il personaggio potrebbe apparire proprio inNo Way Home.
L’attrice che interpreta Simmons,
Elizabeth Henstridge, è stata avvistata vicino al luogo delle
riprese del film (via Atlanta
Filming). Jemma potrebbe non avere molto a che fare con la
trama del film, ma il suo ritorno potrebbe servire come omaggio
all’amata serie di spionaggio della Marvel. Dal momento che sembra che
anche il Matt Murdock di Charlie Cox sarà presente, sembra che i
Marvel Studios potrebbero essere
interessati a incorporare nel loro universo questi eroi del piccolo
schermo.
Leonardo DiCaprio nei panni di Spider-Man
La
prima avventura cinematografica di Spider-Man, all’inizio, doveva
essere molto diversa. Il regista James Cameron aveva
originariamente pianificato di dirigere il proprio adattamento a
fumetti, con Leonardo DiCaprio nel ruolo principale.
Sfortunatamente, i piani di Cameron sono falliti quando il
produttore Menahem Golan perse i diritti.
Ad
oggi, una teoria dei fan alquanto insolita su
Reddit pone la possibilità che l’attore si presenti come un
quarto Spider-Man, assolutamente a sorpresa. Dal momento che
esistono alcune voci secondo cui Tom Cruise potrebbe apparire come
un Iron Man multiversale nel sequel di Doctor Strange,
secondo alcuni sembra probabile a questo punto anche un
DiCaprio/Spider-Man. È una prospettiva allettante da considerare,
poiché gli spettatori avrebbero finalmente la possibilità di
assistere all’interpretazione dell’iconico supereroe da parte
dell’amatissimo attore.
Ned diventa Hobgoblin
Nei fumetti, spesso gli amici di Peter si
rivoltano contro di lui. Dal compagno di scuola Harry Osborn al suo
amico d’infanzia Eddie Brock, tutti hanno deciso di voltare le
spalle al bene. Una teoria dei fan particolarmente strana, emersa
su
Reddit, suggerisce che un
destino simile potrebbe accadere anche al Peter del MCU, con Ned Leeds che diventa il
nefasto Hobgoblin.
Anche se ciò può sembrare
improbabile, in realtà controparte fumettistica di Ned ha già
assunto quel ruolo. L’utente di Twitter
@StiltedBilted crede anche che Jacob Bateman abbia perso peso
proprio per il film, quindi per interpretare il nuovo personaggio.
Potrebbe quindi essere possibile che Jon Watts abbia decido di
portare in questo film l’alter ego supercriminale di Ned Leeds,
fornendo un’interessante sfida emotiva per il Peter del MCU.
Nel corso di un’intervista con
The Hollywood Reporter, Henry Cavill ha rivelato di avere un rimpianto
nei confronti della sua interpretazione di
Superman. Proprio di recente, l’attore ha spiegato
che vorrebbe ancora interpretare l’eroe kryptoniano sul grande
schermo, sottolineando di avere ancora
“il mantello nell’armadio”.
Tuttavia, l’attore ha criticato un
aspetto in particolare della sua performance nei panni dell’iconico
supereroe. Si tratta di un momento alla fine de
L’uomo d’acciaio in cui il personaggio si trova
davanti alla tomba di suo padre e rivolge un sorriso a sua madre
Martha. “C’è una scena alla fine de L’uomo d’acciaio, in cui sto parlando con
Martha. Avrei dovuto sorridere diversamente”, ha spiegato
l’attore.
“Ogni volta che vedo quella
scena, penso: ‘È un sorriso irritante’. Semplicemente, non mi
piace. Perché ho sorriso così? Non è così che sorrido. Avrei dovuto
farlo diversamente”, ha concluso.
Se Henry Cavill avrà o meno l’opportunità di
continuare con il ruolo e approfondire ulteriormente la sua
versione di Superman, è un mistero che ancora non sembra trovare
soluzione. Le voci sull’uscita effettiva di Cavill dal DCEU
circolano ormai dal 2018; parallelamente, si parla anche del fatto
che il suo Superman possa diventare un personaggio di supporto in
altri film dell’universo cinematografico.
Cavill è sicuramente molto legato al
personaggio. Tuttavia, considerando il contratto con Netflix per The Witcher e il coinvolgimento in altri imminenti
progetti cinematografici, i suoi impegni potrebbero effettivamente
impedirgli di prendere parte ad un eventuale sequel de
L’uomo d’acciaio o, comunque, di continuare a indossare i
panni del supereroe anche in altri progetti.
Guardiani della Galassia Vol. 2 ci ha
presentato i Guardiani originali (essenzialmente, un gruppo molto
più eroico di Ravagers), e all’epoca sembrava ovvio che il regista
James
Gunn avesse pianificato qualcosa per questi
personaggi.
Dopotutto, il regista aveva riunito
un impressionante gruppo di attori per interpretare i membri della
squadra, tra cui Michael Rosenbaum nei panni di
Martinex, Ving Rhames per il ruolo di Charlie-27 e
Michelle Yeoh nei panni di Aleta Ogord.
Sylvester Stallone ha avuto il ruolo più
importante, quello di Stakar Ogord, e di recente ha confermato in
un nuovo video condiviso via Instagram
che tornerà ad essere il vecchio compagno di squadra di Yondu
(Michael Rooker) anche nell’attesissimo Guardiani
della Galassia Vol. 3.
Non sappiamo se questa volta il
leggendario interprete di Rocky avrà un ruolo più esteso rispetto
al precedente film, anche perché lo stesso Gunn ha sempre definito
il personaggio come “molto importante all’interno dell’universo
Marvel”. Cosa avrà in cantiere il
regista? Al momento non ci è dato saperlo, considerato che ad oggi
i dettagli sulla trama del film sono ancora piuttosto scarsi.
Da quando Tom
Holland è entrato a far parte del MCU, inevitabilmente è diventato
una delle più grandi star di Hollywood, e nonostante abbia messo il
suo talento al servizio anche di altri progetti, quello di
Spider-Man è decisamente il ruolo più importante della sua
carriera, almeno fino ad oggi.
Ma qual è stato il vero impatto che
l’aver interpretato l’iconico supereroe ha avuto nella vita di
Holland? Il giovane attore, che rivedremo a breve nei panni di
Peter Parker nell’attesissimo Spider-Man:
No Way Home, ha avuto modo di parlare proprio di
questo in una recente intervista con Total Film (via
The Direct).
“Sono cresciuto e cambiato nel
miglior modo possibile. Ho imparato davvero a difendermi”, ha
spiegato. “Quando inizi a fare questi film per la prima volta, devi
fare come ti viene detto e non pensi a nulla. Ma col passare del
tempo ti rendi conto che sei un attore, che stai recitando in un
film e quindi devi proteggerti, imparando anche a dire no. Io ho
imparato a difendermi e a comportarmi in modo professionale,
soprattutto quando sei il protagonista, ma anche a godermi la fama
invece che scappare da essa.”
“È stata un’esperienza
straordinaria”, ha aggiunto. “Da attore, ho imparato ad
avere tanta fiducia nelle mie capacità, anche grazie a questa
coperta di Linus che è Spider-Man. È come un parco giochi per me.
Posso giocare liberamente, ma anche commettere errori. E a volte
quegli errori sono necessari per arrivare ad un’idea migliore. È da
lì che il personaggio si ritrova a crescere.”
L’inchiostro che
sporcava le mani di John Keats in Bright Star si trasforma ne Il potere
del cane in materia fangosa, pronta a rivestire i corpi
selvaggi di uomini e donne che recidono i legami con la propria
umanità, andandosi a mescolare con il sudore, la terra, l’essenza
primigenia e primitiva di istinti privi di raziocino.
La delicatezza delle
dita che sfiorano i tasti di un pianoforte in Lezioni di piano, dando vita a sinfonie
conturbanti e commoventi, lasciano spazio a urla interiori di
uomini e donne inascoltate, invisibili agli sguardi di chi ha occhi
per ammirare la bellezza di un paesaggio ameno, ma non di
un’umanità che brucia come boschi nel cuore di un incendio.
Montana, 1925. I
fratelli Burbanks, Phil e George, sono gli eredi di un grande ranch
di famiglia, che mandano avanti occupandosi dello spostamento di
mandrie, dell’essicazione delle pelli e dell’addestramento degli
uomini di fatica. Mentre George è un uomo sensibile e desidera una
famiglia, Phil è un uomo che si scalda facilmente, ossessionato dal
mito del suo mentore Bronco Henri. Quando George prende in sposa la
giovane vedova Rose e la porta al ranch, Phil prende di mira la
donna e suo figlio Peter e non smette di tormentarli.
Suggestiva amenità in
rattrappita umanità
Sviluppata in
orizzontale, con carrellate che si sostituiscono, moltiplicandosi,
allo sguardo di un uomo che ammira lo spazio immenso dinnanzi a
lui, la regia di Jane Campion crea una passerella
bucolica di ambienti vasti, che finiscono per rendere ancora più
piccoli, i suoi protagonisti. Pochi i primi piani destinati a ogni
personaggio che attraversa il suo campo di visione. Colto
nell’ambiente che più lo rappresenta, Phil, Peter e Rose diventano
essi stessi parte di quello spazio, sia esso domestico, che
naturale. Un’estensione umana di carte da parati, lenzuola di letti
disfatti, o acque di laghi nascosti, i personaggi della Campion
perdono la loro compattezza umana per abbigliarsi di astrattezza.
Ciò comporta un’incapacità da parte dello spettatore di comprendere
appieno le loro intenzioni, racchiudere i loro pensieri,
immedesimarsi negli spazi incancreniti, o non del tutto maturarti,
della loro umanità.
Nell’anima di Phil tutto
è contrastato da un senso di repressione, sia affettiva che
sentimentale per un’omosessualità latente e non accettata. Una
lotta interiore che intacca la resa narrativa in cui tutto è
suggerito senza essere indagato a fondo. Una superficialità emotiva
che stride con una maniacalità estetica di passaggi colti nella
loro bellezza ed enfatizzati da una fotografia tenue, che tutto
prende e dipinge di luce e tonalità calde. Una galleria di quadri
impressionisti incastonati in sguardi dai ritratti caravaggeschi
dove l’ombra dell’anima si scontra con la luce tenue, romantica
(nel senso poetico del termine) della natura.
Se l’ambiente esterno è
quasi tangibile, il mondo interno dei personaggi è un compendio
astratto, sfuggente, di anime in perpetuo cambiamento e difficili
da tratteggiare. Un labirinto empatico che lascia persi, senza
senso dell’orientamento, i propri spettatori, ma al posto di
incuriosirli con fare perturbante, finisce per lasciare loro in
bocca un senso di insoddisfazione.
I personaggi di Il potere
del cane sono spettri che nascono dalla profondità
della terra; esseri luciferini, i cui sguardi incendiati da fuochi
interiori incapaci di tradursi in dialoghi e sfoghi verbali, sono
filtrati da occhi brucianti, e gesti autodistruttivi. La discesa
nell’inferno personale di questi personaggi, immortalata
dicotocamente in un paesaggio bucolico e paradisiaco, è un cammino
segnato da una musica empatica, martellante, che grazie al talento
di Jonny Greenwood segna il ritmo sincopato di passi destinati a un
arco narrativo incompiuto, sebbene orientato verso un masochismo
latente, scevro di partecipazione affettiva.
Dopo Lezioni di piano, due mondi così in netto
contrasto come quello dei fratelli Burbanks da una parte, e quello
di Rose e Peter dall’altra, si incontrano e scontrano ai piedi di
un micro-universo fatto di polvere e pelli, mentre le facce si
sporcano di sangue. L’essere che non sa comunicare e che cerca di
aprirsi al mondo un po’ come la mano che scriveva d’amore senza
averlo mai conosciuto in Bright Star, non viene del tutto sviluppato
nella sua potenza latente con il personaggio di Phil. È lui il
perno centrale attorno a cui vanno a svilupparsi le dinamiche di
Il potere del cane.
Un uomo solitario, come
sottolineato dalle inquadrature della Campion che lo isolano dagli
altri, destinando la ripresa solo alla sua figura evitando di
coinvolgere anche piccole parti di coloro che lo circondano, e che
impedisce, proprio a causa di questa sua incapacità di relazione,
di portare a compimento la linea narrativa dedicata ai personaggi.
I volti dei protagonisti – e quello di una Mary che da angelo del
focolare si tramuta in diavolo domestico in primis – si fanno
ritratti simulacrali di più sconfitte, di un passato che ritorna
senza sfociare in alcun barlume di futuro. Le inquadrature sembrano
accarezzare un incanto feroce, quello di una bestialità che non
dimentica l’umanità. Ciò che ne consegue, tra pennellate
cinematografiche di interesse estetico ed estatico, è un ritratto
subliminale di un paesaggio di matrice western fatto di memorie
torbide e rimosse.
La perfezione del singolo
nella delusione del totale
Preso singolarmente,
ogni componente narrativo, visivo e musicale che va a formare
Il potere del cane è una gemma preziosa di
rara bellezza estetica. Una volta messi insieme, ogni elemento è
come se depotenziasse ciò che lo precede e lo segue, rubandosi
forza vitale gli uni agli altri. È paradossale constatare come la
combinazione studiata di parti strutturali esteticamente perfetti,
crei una figura umana straniante: attraente se vista da vicino in
ogni singola cellula epidermica, scialba se osservata da lontano
nel suo complesso.
Se lo sguardo della
Campion ha il potere di rendere sensuale ogni cosa, i suoi
personaggi restano bloccati in potenza, imprigionati tra i bordi
dei tipi sociali e narrativi a loro affidati. Un’aspirazione a
un’evoluzione incapace di compiersi che finisce per limitare al
ruolo di semplici figure figuranti i suoi protagonisti, diavoli
distanti che non riescono a coinvolgere lo spettatore nel loro
inferno personale.
La tematica e le vicende
personali già affrontate da Thomas
Savage nel romanzo da cui il
film trae ispirazione, è qui declinata in modo deludente,
sprofondando in un’afasia di linguaggio affettivo che tanto
vorrebbe dire e poco riesce a comunicare. E così l’istinto si
prosciuga, il dolore si rattrappisce e la bestialità violenta si
limita a divenire un senso di angosciosa paura; la paura di un cane
che abbaia, ma non morde.
All’inizio della scorsa settimana,
Disney+ ha annunciato che le versioni
IMAX di ben tredici film dei Marvel Studios sarebbero state
aggiunte al servizio di streaming. Esattamente come accade nelle
sale apposite, ora i fan potranno godere anche da casa di quel 26%
in più dell’azione sullo schermo, un dettaglio non da poco,
soprattutto se un regista ha girato parti del suo film impiegando
telecamere IMAX.
Queste versioni IMAX sono
disponibili sulla piattaforma dallo scorso 12 novembre, e
nonostante i pochi giorni trascorsi, i fan più attenti hanno già
scovato alcuni dettagli chiave che potrebbero essere sfuggitati a
chi invece ha visto il film soltanto nella cosiddetta versione
“standard”. In particolare, su
Reddit (via
CBM) è emerso un dettaglio a proposito di una scena del finale
di Avengers:
Endgame del 2019.
Quando viene riprodotto il messaggio
che Tony Stark aveva registrato prima della sua morte, la versione
IMAX del film rivela che, insieme a Pepper Potts, Happy Hogan e a
Morgan, nella stanza erano presenti anche Captain America e Thor.
Nella versione widescreen del film, entrambi appaiono inquadrati
dal petto in giù, quindi è probabile che qualcuno potrebbe non
essersi neanche accorto della loro presenza, o comunque non aver
subito collegato le sagome ai rispettivi personaggi (soprattutto
per quanto riguarda Steve Rogers).
È incredibile quanta differenza
faccia il solo vedere i volti di Cap e Thor: si tratta di un
dettaglio che, inevitabilmente, aggiunge decisamente qualcosa in
più alla scena in questione. Dopotutto, Steve e il Dio del Tuono
erano due degli alleati, nonché amici, più stretti di Iron Man, ed
erano lì, accanto a lui, nella battaglia contro Thanos.
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019, diventando il maggior incasso nella storia del cinema. Nel
cast del film – tra gli altri – figurano Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Nella lunga lista di registi che non
apprezzano i film Marvel si inserisce anche Ridley Scott, che proprio in occasione della
promozione del suo ultimo film, House of
Gucci, ha avuto modo di esprimere il suo pensiero
in merito ai film di supereroi.
Parlando con
Deadline, il regista di Alien e Blade Runner
ha avuto modo di riflettere sul suo approccio quando si tratta di
portare sul grande schermo storie vere, accadute nella realtà,
affermando che spesso i migliori film sono proprio guidati da
personaggi estremamente forti. A quel punto, si è lasciato andare
ad una critica nei confronti dei cinecomics.
“Quasi sempre, i migliori film
sono guidati dai personaggi. A questo punto, devo parlare dei film
di supereroi. Sono noiosi da morire”, ha dichiarato. “Le
sceneggiature di quei film non sono affatto buone. Penso di aver
diretto tre grandi film di supereroi nella mia carriera, scritti
nel modo giusto: Alien con Sigourney Weaver, Blade Runner con
Harrison Ford e il fo**utissimo Gladiatore.”
“Sono al 100% film di supereroi.
Quindi, mi chiedo: perché i film di supereroi non hanno storie
migliori?”, ha aggiunto il regista. “Mi dispiace, ho
esagerato. Chiedo scusa, però… davvero: sono film che si salvano
per lo più grazie agli effetti speciali, ma stanno diventando
noiosi anche per chi lavora in quell’ambito, se hai i
soldi.”
Nel corso della medesima intervista,
però, il regista di The Last Duel ha ammesso di aver apprezzato Joker
di Todd Phillips, rivelando: “Joaquin Phoenix è un attore che
può fare qualsiasi cosa. Ecco perché, quando fa qualcosa come
Joker, ti ritrovi davanti un film che propone qualcosa di mai visto
prima.”
Ricordiamo che il prossimo film di
Ridley Scott, dopo House of
Gucci, sarà Kitbag, biopic incentrato
sulla vita di Napoleone Bonaparte, che nel film sarà interpretato
proprio da
Joaquin Phoenix, che tornerà così a lavorare con il
regista britannico dopo Il gladiatore (di cui è anche in cantiere un
sequel).
Uscito nel 2004 e diretto da
Pitof, Catwoman con Halle
Berry era incentrato sulle avventure di Patience
Phillips e si distaccava completamente dalla storia originale del
personaggio dei fumetti DC.
Il film è stato universalmente
stroncato dalla critica, ha ottenuto sette nomination ai Razzie
Awards e per anni si è portato dietro la fama di essere uno dei
peggiori film mai realizzati (attualmente detiene una valutazione
del 9% su Rotten Tomatoes).
In una recente intervista con
Jake’s Takes in occasione della promozione del suo debutto alla
regia, Bruised, è
stata proprio Halle Berry ad ammettere che vorrebbe avere
un’altra occasione con l’iconico personaggio, questa volta magari
proprio in qualità di regista.
“Mi piacerebbe dirigere un film
su Catwoman”, ha ammesso. “Ora che ho quest’esperienza
alle spalle, potrei reinventare quel mondo esattamente come ho
fatto per questo film. Vorrei poter tornare indietro e reimmaginare
Catwoman. Mi piacere molto.”
L’attrice premio Oscar ha persino
un’idea per la sua nuova interpretazione dell’antieroina:
“Vorrei che Catwoman salvasse il mondo come fa la maggior parte
dei supereroi maschi. Alzerei la posta in gioco, punterei
decisamente più in alto. Penso che potrebbe essere più inclusivo
sia per gli uomini che per le donne.”
Presto rivedremo Catwoman sul grande schermo…
Catwoman venne
ampiamente criticato soprattutto per la trama e per le scelte
dietro alcuni personaggi. Nonostante i produttori avessero a
disposizione una vasta gamma di materiali tra cui poter scegliere,
soprattutto considerando la lunga storia di Selina Kyle nei fumetti
DC e il suo complicato rapporto con i malviventi dell’universo di
Batman, il film ha visto il personaggio di Patience scontrarsi e
affrontare la minaccia dietro un’azienda di cosmetici.
Lo stesso regista, il francese
Pitof, ha ammesso di non aver mai considerato i
fumetti originali durante la lavorazione del film, dal momento che
il suo intento era quello di dare vita ad un’iterazione della
celebre ladra totalmente nuova. Ricordiamo che il personaggio
tornerà sul grande schermo, interpretato da Zoe
Kravitz, nell’attesissimo The
Batman di Matt Reeves, che arriverà al
cinema il prossimo anno.
Nonostante le recensioni
contrastanti da parte della critica, non si può negare che uno dei
pregi di Eternals sia
quello di essere un film molto audace: tra i vari personaggi che
compongono il team di eroi cosmici, infatti, sono presenti anche il
primo supereroe sordo del MCU, ma anche il primo supereroe
apertamente gay dell’universo cinematografico.
Kevin Feige ha più volte ribadito che questa è
solo la punta dell’iceberg e che, in futuro, i Marvel Studios continueranno ad impegnarsi per
una maggiore rappresentanza all’interno delle loro storie. Un
grande passato avanti per il MCU, atteso da molti, che tuttavia
non è stato esente da sterili polemiche e, in alcuni casi, da
scelte di posizione estremamente radicalizzate (il film, ad
esempio,
non uscirà in Arabia Saudita proprio a causa della presenza del
personaggio di Phastos, l’eroe omosessuale).
Come riportato da
Variety (via
Screen Rant), Victoria Alonso, produttrice dei
Marvel Studios, ha risposto alle
critiche mosse nei confronti del cinecomic di Chloé Zhao in occasione degli Outfest Legacy
Awards. “Abbiamo cercato di alzare la posta in gioco, ma a
volte i critici non sono dalla nostra parte”, ha spiegato
Alonso. “Va bene. Va bene lo stesso. Dobbiamo comunque
ringraziare i critici. Tuttavia, sarà comunque il pubblico a
decidere.”
“Per noi, diversità e inclusione
non rappresentano un gioco politico”, ha aggiunto la
produttrice. “È una responsabilità al 100%, perché non si
ottiene il successo globale che abbiamo dato alla Walt Disney
Company senza il supporto di persone in tutto il mondo, di ogni
tipo di essere umano. Vogliamo assicurarci di poter continuare a
cambiare le cose anche in futuro.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel
StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Arrivano un sguardo ravvicinato alla
batmobile di The
Batman, l’attesissimo nuovo film sul pipistrello
diretto da Matt Reeves, che avrà un’inedito Bruce
Wayne interpretato da Robert Pattinson. Le immagino arrivano da un
evento avvenuto ad Abu Dabhi. Ecco le foto di seguito.
Durante l’evento ha partecipato
anche l’attore protagonista che ha descritto le intenzioni dietro
al film:La prima volta che ho incontrato Matt Reeves abbiamo parlato
del fatto che volevamo fare qualcosa di radicalmente diverso da ciò
che abbiamo visto finora. Non ha molto controllo della sua
personalità. La separazione tra Batman e Bruce non è ancora
chiara.Mi
piaceva l’idea si avere u Batman ancora fuori controllo. È una
strana creatura. Non ha ancora ben capito cos’è Batman, esce la
notte con il cappuccio perché non riesce a dormire.
Ci sono pochi franchise
cinematografici di successo come il MCU,
che continua a dominare al box office e, in certi casi, anche tra i
critici. L’uscita del nuovo film Gli Eterni segnala alcuni cambiamenti
significativi nell’universo condiviso, introducendo alcuni nuovi
personaggi e sollevando ulteriormente le profonde domande
filosofiche che hanno sempre aleggiato sullo sfondo.
È un film pieno di personaggi
affascinanti e complessi – con le loro motivazioni e attributi
moralmente ambigui – molti dei quali hanno alcune sorprendenti
somiglianze con i supereroi che dominano il DCEU, come
mostra ScreenRant.
Sersi – Wonder Woman
Sersi è
per molti versi il personaggio più simpatico di Eternals, poiché è una di quelle che rimane
determinata a salvare la popolazione sulla Terra, anche se così
facendo tradisce la missione essenziale degli Eterni.
Ha molto in comune con
Wonder Woman, in quanto entrambi i
personaggi sono motivati da un profondo senso di giustizia, e
mentre Sersi non è così incline ad usare la
violenza fisica come Wonder Woman, entrambi sono
determinati a fare tutto ciò che è in loro potere per assicurarsi
di proteggere coloro che sono più vulnerabili di loro.
Ikarus – Peacemaker
Ikarus è
uno dei personaggi più ambigui che appaiono in Gli Eterni, perché è così devoto alla loro
missione che è disposto e capace di distruggere i suoi stessi
compagni nel perseguirla.
In questo senso, è molto simile a
Peacemaker di Suicide
Squad, il quale è pure disposto a uccidere chiunque si
metta sulla strada della sua missione. Nessuno dei due personaggi è
assolutamente irredimibile, tuttavia, ed entrambi illustrano quanto
sia complicata la questione dell’eroismo nel moderni cinecomics.
Gilgamesh – Superman
Come suggerisce il suo
nome, Gilgamesh è un personaggio con una notevole
forza fisica, e si dà il caso che sia uno dei personaggi più
coraggiosi tra Gli Eterni, disposto a stare con
Thena e ad aiutarla anche correndo grandi rischi
personali per se stesso.
Con la sua innata nobiltà e la sua
tremenda forza fisica, ha una stretta corrispondenza spirituale con
Superman, probabilmente uno dei più nobili tra
tutti gli eroi del DCEU e
quello che più di tutti si assume il compito di proteggere i
deboli.
Thena – Cacciatrice
Thena è
sicuramente considerata uno dei migliori ruoli di Angelina Jolie, e a ragione. Sebbene sia una
combattente formidabile, ha anche le sue complessità emotive, e
porta il peso di dover ricordare le loro vite passate e la
distruzione dei pianeti passati.
Nel DCEU, si
accorda molto bene con Huntress di Birds of Prey, che è anche un personaggio
perseguitato dal suo passato familiare, ma che lavora sul suo
trauma passato per assicurarsi che sia finalmente fatta
giustizia.
Druig – Cyborg
Di tutti gli Eterni, è Druig quello che ha
più amarezza verso la loro missione, e la sua capacità di
manipolare la coscienza umana è tanto una maledizione quanto una
benedizione. È anche uno di quelli che è disposto ad andare contro
la loro missione, soprattutto perché vuole risparmiare agli umani
la loro estinzione di massa.
Nella sua psiche torturata, nella
sua capacità di comandare enormi quantità di informazioni e nel suo
cinismo generale, assomiglia molto al Cyborg del
DCEU, che
deve fare i conti con una grande quantità di amarezza per diventare
un membro a pieno titolo della Justice
League.
Kingo – Shazam
Tra gli Eterni, Kingo è chiaramente
riuscito ad adattarsi facilmente tra gli esseri umani, inserendosi
in diverse generazioni di attori di successo di Bollywood. Per di
più, gli piace chiaramente essere un umano, anche se è molto
disposto a sacrificarli per la loro missione.
Nella sua abilità di essere un umano
e nel suo approccio generalmente spensierato alla vita ha molte
somiglianze con Shazam del DCEU, la
cui gioia infantile di essere un supereroe è una parte fondamentale
del suo fascino.
Sprite – Harley Quinn
Come gli altri membri degli
Eterni, Sprite ha alcuni dei
suoi problemi da risolvere, molti dei quali sono resi
particolarmente pressanti perché non è mai in grado di invecchiare
e apparire come gli altri umani adulti. Per questo motivo, finisce
per rivoltarsi contro gli Eterni quando questi si accingono a
sconfiggere il Celestiale.
Nelle sue complessità morali e nei
suoi tentativi di superare i traumi del passato, si adatta bene a
Harley Quinn (uno dei migliori ruoli di
Margot Robbie), probabilmente uno dei
supereroi femminili più convincenti del DCEU.
Phastos – Aquaman
Come
Kingo, Phastos si è fatto una
casa tra gli umani, con un marito e un figlio. Di conseguenza, è
inizialmente restio ad unirsi agli Eterni mentre cercano di fermare
l’ascesa del nuovo Celestiale. È quindi un eroe riluttante, proprio
come Aquaman nel DCEU.
Entrambi, comunque, alla fine si
rendono conto che semplicemente non è possibile restare in
panchina, specialmente se vogliono salvare il mondo e le persone
che amano di più.
Makkari – Black Canary
Makkari è
un personaggio innovativo nel MCU,
essendo il primo supereroe sordo. È anche un personaggio molto
nobile e potente che ha molto in comune con la sua controparte
mitologica, come chiarisce la sequenza in cui attacca
Ikarus mentre cerca di aiutare a generare la
nascita del nuovo Celestiale.
È anche una delle figure più
enigmatiche degli Eterni, cosa che condivide con Black
Canary, la cui voce potente la rende un avversario
formidabile ma che sembra sempre nascondere alcune parti della sua
personalità.
Ajak – Batman
Di tutti gli
Eterni, Ajak ha il fardello più
pesante da portare, poiché sa che la Terra è destinata ad essere
distrutta dalla nascita del nuovo Celestiale.
Tuttavia, è anche il loro leader e fa tutto il possibile per
aiutarli.
Come Batman,
con il quale condivide molte caratteristiche, avverte l’onere di
essere un leader, e all’inizio del film ha già iniziato a sentire
un discreto cinismo sulla loro missione, ed è per questo che decide
che devono fare il possibile per salvare l’umanità.
Hawkeye
è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New
York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint
Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione
apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per
Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye
si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile
arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una
cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera
Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy
James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez.
Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e
Bertie, Hawkeye debutterà in esclusiva su
Disney+ il 24 novembre 2021. Un nuovo
contenuto video ricco d’azione è disponibile all’interno dello
speciale Marvel Studios disponibile su
Disney+.
Moon
Knight: questa nuova serie
d’azione e d’avventura è ambientata in giro per il mondo e vede un
vigilante complicato soffrire di un disturbo dissociativo
dell’identità. Le molteplici identità che albergano dentro di lui
si ritrovano coinvolte in una mortale guerra tra dei sullo sfondo
dell’Egitto moderno e antico. Moon Knight è diretto
dall’executive producer Mohamed Diab; Jeremy Slater è capo
sceneggiatore. La serie arriverà su Disney+ nel 2022.
She-Hulk:
Tatiana Maslany è She-Hulk/Jennifer Walters, un avvocato specializzato
in casi legali riguardanti i superuomini. She-Hulk
accoglierà nella serie una schiera di personaggi Marvel, tra cui Hulk, interpretato
da Mark Ruffalo, e Abominio, interpretato da Tim Roth. La nuova
serie comedy in arrivo su Disney+ nel 2022 è diretta
dall’executive producer Kat Coiro insieme a Anu Valia. L’executive
producer Jessica Gao ha il ruolo di capo sceneggiatrice.
Ms.
Marvel vede per la prima volta sullo schermo
Kamala Khan, un’americana pakistana di 16 anni di Jersey City.
Aspirante artista, avida giocatrice e scrittrice di fan-fiction,
Kamala è una grande fan degli Avengers e di uno in particolare,
Capitan Marvel. Ma Kamala ha sempre lottato
per trovare il suo posto nel mondo, fino a quando non ottiene i
super poteri come gli eroi che ha sempre ammirato. Iman Vellani
interpreta Kamala Khan, aka Ms. Marvel. La serie è diretta dagli
executive producer Adil El Arbi & Bilall Fallah, Meera Menon e
Sharmeen Obaid-Chinoy, con l’executive producer Bisha K. Ali nel
ruolo di capo sceneggiatrice. Ms. Marvel debutterà su Disney+ nell’estate del 2022.
Le altre serie tv
Echo:
una serie che vede nel cast Alaqua Cox nei panni di Maya Lopez, che
verrà introdotta in Hawkeye;
Ironheart:
una serie con protagonista Dominique Thorne nei panni di Riri
Williams, una geniale inventrice che crea l’armatura più
all’avanguardia dai tempi di Iron Man;
Agatha:
House of Harkness: una serie con protagonista
Kathryn Hahn nei panni del personaggio che ha interpretato in
WandaVision. Jack Schaefer torna come
executive producer e capo sceneggiatore;
Secret
Invasion: una serie con protagonisti Samuel L.
Jackson nei panni di Nick Fury e Ben Mendelsohn in quelli dello
Skrull Talos, due personaggi incontrati per la prima volta in
Captain Marvel. La serie evento ispirata
al crossover a fumetti vede protagonista una fazione di Skrull
mutaforma infiltrata sulla Terra da anni;
X-MEN
’97: una serie animata firmata Marvel Studios che esplora nuove
storie nell’iconica timeline degli anni novanta della serie
originale. Beau DeMayo è executive producer e capo
sceneggiatore;
What
If…? (Stagione 2): la seconda stagione della
serie animata amatissima dai fan. Dopo aver ingaggiato i Guardiani
della Galassia per fermare Infinity Ultron, l’Osservatore torna
nella seconda stagione di What If…? per incontrare nuovi
eroi ed esplorare nuovi suggestivi mondi nel Multiverso sempre in
espansione dell’MCU. Diretto dall’executive
producer Bryan Andrews con l’executive producer AC Bradley come
capo sceneggiatrice;
Spider-Man: Freshman
Year: una serie animata che segue Peter Parker nel
suo viaggio per diventare Spider-Man nell’MCU, con un percorso mai visto
prima d’ora e uno stile che celebra le origini a fumetti del
personaggio. L’executive producer Jeff Trammel è capo
sceneggiatore;
I Am
Groot: una serie di corti originali che esplorano i
giorni di gloria di Baby Groot che cresce e si mette nei guai, tra
le stelle. Diretto dalla executive producer Kirsten Lepore;
Marvel Zombies: una
serie animata firmata Marvel Studios che reinventa
l’Universo Marvel mentre una nuova generazione
di eroi combatte un’epidemia zombie in drammatica espansione.
Diretto dall’executive producer Bryan Andrews.
Una foresta innevata. Un
uomo corre impugnando un fucile di precisione, sta cacciando un
magnifico cervo bianco. Si ferma, prende la mira, ma non riesce a
sparare il colpo mortale, e lascia così che l’animale si allontani.
Quell’uomo è Dexter Morgan.
Solo che ora si fa
chiamare Jimmy e vive tra i boschi vicini a una sperduta cittadina
di provincia. Ha chiuso con la pessima abitudine di assassino
seriale? Certamente, anche se vari indizi seminati all’inizio della
storia lasciano supporre che la sua mente continui a flirtare con
l’idea di spargere ancora il sangue di persone tutt’altro che
innocenti: prima di tutto continua a vedere (e dialogare con) sua
sorella Debra, nonostante questa sia deceduta anni prima. In
secondo luogo si è trovato un impiego, guarda caso, proprio nel
negozio che vende armi da taglio e da fuoco. E infine continua ad
avere rapporti ravvicinati con la polizia locale, in quanto si è
messo insieme all’agente Angela Bishop. Insomma, sotto la
superficie tranquilla e sonnolenta della vita fin troppo comune di
Jimmy, la follia sanguinaria di Dexter è pronta a esplodere nuovamente…
Il ritorno del serial killer
A otto anni dalla
conclusione enigmatica dello show che vedeva protagonista il più
celebrato serial killer della TV contemporanea, Michael C. Hall torna nel ruolo iconico grazie
a Dexter: New Blood, nuovamente targato Showtime.
L’ambientazione è radicalmente diversa dalla soleggiata e
sfavillante Miami della serie originale: stavolta come già scritto
il serial killer si muove tra distese piene di neve e piccole
cittadine di campagna, pronto a scatenare la sua furia vendicativa.
Sono proprio i setting così differenti dai precedenti a
rappresentare il principale punto di forza del pilot, in quanto
immergono personaggi e storia in un contesto che offre
potenzialmente aperture narrative ed estetiche interessanti.
Dal momento che
Dexter: New Blood non punta di certo a cambiare
carte in tavola, mente intende invece riproporre al pubblico che ha
amato lo show originale la stessa formula che capace di renderlo un
successo, quello che conta non è l’arrivo del percorso
dell’episodio pilota – ogni fan di Dexter Morgan sa come andrà a
finire… – quanto piuttosto il percorso stesso. E in questo la
puntata iniziale della nuova stagione si rivela purtroppo fragile,
priva di spunti veramente originali. Poiché mentre i semi di
possibili variazioni sul tema vengono messi in scena con cura e
sono oggettivamente intriganti, personaggi e situazioni sviluppati
nel pilot risultano al contrario piuttosto accademici, se non in
alcuni casi addirittura stereotipati. Quale potrebbe essere il
motivo di tale mancanza? Probabilmente il fatto che riportare in
televisione oggi un personaggio eversivo e radicalmente ambiguo
come Dexter Morgan è un rischio, seppur ovviamente
calcolato vista la moda dei revival esplosa in questi ultimi
tempi.
Meno sangue e violenza rispetto al passato
L’estetica visivamente
ardita degli episodi passati – soprattutto quelli delle prime
stagioni di Dexter – sembra per ovvi motivi essere
stata sostituita da un approccio meno esplicito, maggiormente
sfumato nel rappresentare sangue e violenza, in particolar modo
stemperando quella visione in qualche modo goliardica che rendeva
diverse e (brutalmente) innovative molte puntate della serie. Allo
stesso modo il
codice morale che regola le azioni del personaggio principale
appare più rarefatto, immerso in una “zona grigia” di
interpretazione problematica: chi è Jimmy/Dexter in questo nuovo
show? Ha ancora il potere di affascinare il pubblico come
sanguinario angelo vendicatore? Il risultato è un pilot che
rimane sospeso a metà, un episodio che non riproduce lo spettacolo
gore ma iconoclasta di un tempo eppure allo stesso tempo non
intende distanziarsene con decisione, tentando strade
differenti.
L’ambientazione fa la differenza
Se non fosse per la
nuova e interessante ambientazione opposta al passato,
Dexter: New Blood sarebbe risultato il tentativo
fin troppo “telefonato” di rinverdire i fasti di una figura
fondamentale della televisione contemporanea. Speriamo che gli
episodi successivi dello show propongano nei contenuti e nella
narrazione delle vie non battute in precedenza, o almeno lo
facciano con maggiore veemenza.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Come parte della celebrazione
dell’MCU su Disney+, il Marvel Studios’ 2021 Disney+ Day Special è ora
disponibile in streaming su Disney+. Gli abbonati potranno vedere
clip in esclusiva delle prossime serie Marvel Studios in arrivo sulla
piattaforma, tra cui:
Hawkeye
La nuova serie originale
Marvel Studios ambientata nella New
York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint
Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione
apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per
Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye
si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile
arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una
cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera
Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e
l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys
Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie,
Hawkeye debutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021. Un nuovo
contenuto video ricco d’azione è disponibile all’interno dello
speciale Marvel Studios disponibile su
Disney+.
Moon
Knight
Questa nuova serie
d’azione e d’avventura è ambientata in giro per il mondo e vede un
vigilante complicato soffrire di un disturbo dissociativo
dell’identità. Le molteplici identità che albergano dentro di lui
si ritrovano coinvolte in una mortale guerra tra dei sullo sfondo
dell’Egitto moderno e antico. Moon
Knight è diretto dall’executive producer Mohamed Diab;
Jeremy Slater è capo sceneggiatore. La serie arriverà su Disney+ nel 2022.
She-Hulk
Tatiana Maslany è
She-Hulk/Jennifer Walters, un avvocato specializzato
in casi legali riguardanti i superuomini. She-Hulk
accoglierà nella serie una schiera di personaggi Marvel, tra cui Hulk, interpretato
da Mark Ruffalo, e Abominio, interpretato da Tim Roth. La nuova
serie comedy in arrivo su Disney+ nel 2022 è diretta
dall’executive producer Kat Coiro insieme a Anu Valia. L’executive
producer Jessica Gao ha il ruolo di capo sceneggiatrice.
Ms.
Marvel
Vede per la prima volta
sullo schermo Kamala Khan, un’americana pakistana di 16 anni di
Jersey City. Aspirante artista, avida giocatrice e scrittrice di
fan-fiction, Kamala è una grande fan degli Avengers e di uno in
particolare, Capitan Marvel. Ma Kamala ha sempre lottato
per trovare il suo posto nel mondo, fino a quando non ottiene i
super poteri come gli eroi che ha sempre ammirato. Iman Vellani
interpreta Kamala Khan, aka Ms. Marvel. La serie è diretta dagli
executive producer Adil El Arbi & Bilall Fallah, Meera Menon e
Sharmeen Obaid-Chinoy, con l’executive producer Bisha K. Ali nel
ruolo di capo sceneggiatrice. Ms. Marvel debutterà su Disney+ nell’estate del 2022.
Echo
Una serie che vede nel
cast Alaqua Cox nei panni di Maya Lopez, che verrà introdotta in
Hawkeye;
Ironheart
Una serie con
protagonista Dominique Thorne nei panni di Riri Williams, una
geniale inventrice che crea l’armatura più all’avanguardia dai
tempi di Iron Man;
Agatha: House of
Harkness
Una serie con
protagonista Kathryn Hahn nei panni del personaggio che ha
interpretato in WandaVision. Jack Schaefer torna come
executive producer e capo sceneggiatore;
Secret
Invasion
Una serie con
protagonisti Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury e Ben
Mendelsohn in quelli dello Skrull Talos, due personaggi incontrati
per la prima volta in Captain Marvel. La serie evento ispirata
al crossover a fumetti vede protagonista una fazione di Skrull
mutaforma infiltrata sulla Terra da anni;
Una serie animata firmata
Marvel Studios che esplora nuove
storie nell’iconica timeline degli anni novanta della serie
originale. Beau DeMayo è executive producer e capo
sceneggiatore;
What If…? (Stagione
2)
La seconda stagione della
serie animata amatissima dai fan. Dopo aver ingaggiato i Guardiani
della Galassia per fermare Infinity Ultron, l’Osservatore torna
nella seconda stagione di What
If…? per incontrare nuovi eroi ed esplorare nuovi
suggestivi mondi nel Multiverso sempre in espansione dell’MCU. Diretto dall’executive
producer Bryan Andrews con l’executive producer AC Bradley come
capo sceneggiatrice;
Spider-Man: Freshman
Year
Una serie animata che
segue Peter Parker nel suo viaggio per diventare Spider-Man
nell’MCU, con un percorso mai visto
prima d’ora e uno stile che celebra le origini a fumetti del
personaggio. L’executive producer Jeff Trammel è capo
sceneggiatore;
I Am
Groot
Una serie di corti
originali che esplorano i giorni di gloria di Baby Groot che cresce
e si mette nei guai, tra le stelle. Diretto dalla executive
producer Kirsten Lepore;
Marvel
Zombies
Una serie animata firmata
Marvel Studios che reinventa
l’Universo Marvel mentre una nuova generazione
di eroi combatte un’epidemia zombie in drammatica espansione.
Diretto dall’executive producer Bryan Andrews.
Il canale americano
Showtime ha diffuso il promo e la trama di
Yellowjackets 1×02, il secondo
episodio di Yellowjackets,
l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da
Ashley Lyle e Bart Nickerson per
Showtime.
In Yellowjackets 1×02 che si
intitolerà “Heart-Shaped Black Box” Mentre gli
adolescenti si orientano tra le macerie, Misty scopre che l’inferno
sulla terra si sta avvicinando. Nel presente: vendetta,
compiti sessuali e il poliziotto precedentemente noto come
Goth.
Yellowjackets 1×02
Yellowjackets
racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale
che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto
dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra
complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene
traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni
dopo.
Nel cast di Yellowjackets
protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di
un’adolescente Shauna Sheridan –
Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta.
Jasmin Savoy Brownda
adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una
Taissa adulta Sophie
Thatchercome Natalie adolescente –
Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta.
Sammi Hanratty
come Misty adolescente –
Christina Ricci
interpreta una Misty adulta.Ella Purnell
come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,
Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren
Kole da adulto Jeff Sadecki.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
I seguenti titoli 20th Century
Studios debutteranno nel 2022 su Disney+ nei mercati internazionali
all’interno di Star, su Hulu negli Stati Uniti e
su Star+ in America Latina.
Rosaline
1 di 2
Un nuovo risvolto comico su
Romeo e Giulietta di Shakespeare in cui la classica storia
d’amore è raccontata dalla prospettiva della cugina di Giulietta,
Rosaline… che guarda caso è l’ex fidanzata di Romeo. Interpretato
da Kaitlyn Dever e diretto da Karen Maine, il film debutterà nel
2022.
The
Princess
1 di 2
Un irriverente film d’azione
ambientato in un mondo fiabesco. Joey King interpreta una giovane
reale che si sente più a suo agio con una spada che con un diadema
e deve salvare il suo regno da mercenari spietati. Diretto da
Le-Van Kiet, il film debutterà nell’estate del 2022.
Prey
1 di 2
Nuovo ingresso nel franchise di
Predator, Prey debutterà nell’estate del 2022.
Ambientato nel mondo dei Comanche 300 anni fa, l’action-thriller
segue Naru, un’abile guerriera che protegge ferocemente la sua
tribù contro un predatore alieno altamente evoluto. Diretto da Dan
Trachtenberg, il film debutterà nell’estate del 2022.
No
Exit
1 di 2
Questo straziante suspense-thriller
segue Darby Thorne, interpretata da Havana Rose Liu, una giovane
donna che, bloccata da una bufera di neve, è costretta a trovare
rifugio in un’area di sosta autostradale insieme a un gruppo di
sconosciuti. Il film debutterà nel 2022.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Gli annunci sui contenuti originali
Pixar prodotti dagli studi della Company per
Disney+ includono. Nel Pixar 2021
Disney+ Day Special, disponibile
su Disney+, Pete Docter
porta i fan dietro le quinte dei Pixar Animation Studios per
mostrargli alcuni dei prossimi progetti per Disney+.
Cars on the
Road
1 di 4
Larry the Cable Guy ha svelato il
titolo della prossima serie di Carstargata Pixar, Cars
on the Road. Cricchetto e Saetta McQueen si avventureranno in
un divertente viaggio su strada attraverso il paese. La serie sarà
disponibile in streaming nel 2022.
Pete Docter ha
offerto un primo sguardo esclusivo dietro le quinte di Pixar, in
due nuovissimi documentari in arrivo su Disney+ nel 2022 che mostrano la
realizzazione di Red e Lightyear – La vera storia di
Buzz.
Win or
Lose
I registi Michael Yates e
Carrie Hobson hanno svelato la concept art della prima serie
animata originale Pixar Win or Lose, in arrivo su Disney+ nel 2023. Ogni episodio di 20
minuti di Win or Lose mette in evidenza il punto di vista
di un personaggio diverso, mentre una squadra di softball di una
scuola media si prepara per la partita di campionato.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Gli annunci sui contenuti originali
National Geographic prodotti dagli studi della
Company per Disney+ includono:
Benvenuto sulla
Terra
Il trailer di Benvenuto sulla Terra
porta il pubblico a esplorare le più grandi meraviglie della terra
insieme a Will Smith, in una straordinaria avventura
intorno al mondo che capita una sola volta nella vita. La serie
originale in sei episodi di National Geographic arriverà su
Disney+ dall’8 dicembre 2021.
America The
Beautiful
https://www.youtube.com/watch?v=ZADCqbRrNPM
I cieli spaziosi, le onde
ambrate del grano e le maestose montagne viola sono protagonisti
nel trailer di America The Beautiful, una nuova serie in
sei episodi disponibile su Disney+ nel 2022.
Tutto il potenziale del corpo umano
è al centro del trailer di questa nuova serie originale Disney+ di National Geographic che sarà
disponibile in streaming dal 2022.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Gli annunci sui contenuti originali
Lucasfilm prodotti dagli studi della Company per
Disney+ includono:
Willow – La
Serie
Dal set della nuova serie Lucasfilm
Willow – La Serie, Warwick Davis ha
presentato il cast, che include Ruby Cruz
(Omicidio a Easttown), Erin Kellyman
(The Falcon and The Winter
Soldier), Ellie Bamber (The
Serpent), Tony Revolori (Spider-Man: No
Way Home), Amar Chadha Patel (The Third
Day) e Dempsey Bryk (The
Birch). Willow – La Serie
arriverà in esclusiva su Disney+ nel 2022.
Obi-Wan
Kenobi
Ewan McGregor (Obi-Wan Kenobi) e la regista Deborah Chow
condividono un primo sguardo esclusivo alla serie con immagini del
dietro le quinte e una concept art. La serie
originale Disney+Obi-Wan Kenobi
debutterà nel 2022 sulla piattaforma streaming. Le immagini
esclusive sono disponibili
su Disney+.
Sotto l’elmo: sulle
orme di Boba Fett
Disney+ celebra le origini e l’eredità
del leggendario cacciatore di taglie di Star Wars, Boba
Fett, in uno speciale contenuto dedicato, dal titolo Sotto
l’elmo: sulle orme di Boba Fett, ora in streaming su Disney+.
Per celebrare il Disney+ Day, il secondo
anniversario della piattaforma streaming, Disney+ non solo ha presentato in
anteprima più di 20 nuovi contenuti, ma ha anche diffuso
moltissime prime immagini, nuovi trailer e clip esclusive prodotti
dagli studi di fama mondiale di The Walt Disney Company che
mostrano l’incredibile varietà di contenuti in arrivo sulla
piattaforma nei prossimi anni. Inoltre, agli abbonati Disney+ è stata offerta una serie di
nuovi contenuti per ciascuno dei brand principali Disney, Pixar,
Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star.
Gli annunci sui contenuti originali
Disney prodotti dagli studi della Company per
Disney+ includono:
Cheaper by the Dozen
Gabrielle Union e Zach
Braff hanno annunciato che la loro rivisitazione della family
comedy di successo Una scatenata dozzina arriverà su
Disney+ a marzo 2022.
Disenchanted
Le star Amy Adams e Patrick Dempsey hanno svelato che
Disenchanted, il sequel del film di successo Come
d’incanto, debutterà in streaming in esclusiva su Disney+ nell’autunno del 2022.
Diario di una Schiappa
Lo scrittore e produttore
Jeff Kinney ha diffuso una nuova key art di Diario di una
Schiappa. L’avventura animata sarà disponibile su Disney+ a partire dal 3 dicembre.
Rodrick Rules
Jeff Kinney ha annunciato
che un secondo film d’animazione tratto dalla serie di libri
“Diario di una schiappa” arriverà su Disney+. Rodrick Rules
debutterà su Disney+ nel 2022.
Chip ‘n Dale: Rescue Rangers
John Mulaney e Andy
Samberg, star del prossimo film d’animazione che fonde live-action
e CGI, con gli amatissimi protagonisti della serie Cip & Ciop
agenti speciali, hanno svelato la teaser art del nuovo film
che sarà disponibile in streaming su Disney+ nella primavera del 2022.
The Beatles: Get Back
È disponibile una nuova clip della docuserie di Peter
Jackson, The Beatles: Get Back, che mostra la
leggendaria band mentre esegue il brano “I’ve Got a Feeling”.
L’evento suddiviso in tre giorni arriverà su Disney+ a partire dal 25 novembre
2021.
Better Nate Than Ever
Basato sul libro di Tim
Federle, Better Nate Than Ever debutterà su Disney+ nella primavera del 2022.
L’avventura comica vedrà protagonisti Aria Brooks, Joshua Bassett,
Michelle Federer e per la prima sullo schermo Rueby Wood nei panni
di Nate, con Norbert Leo Butz e Lisa Kudrow.
Hocus Pocus 2
Bette Midler,
Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy
torneranno più scatenate che mai nei panni delle sorelle Sanderson
in Hocus Pocus 2, il sequel del grande classico Disney di
Halloween, in anteprima nell’autunno 2022 in esclusiva sulla
piattaforma streaming.
Pinocchio
Ispirata al classico
animato Disney, questa rivisitazione, diretta da Robert
Zemeckis, combina live action ed effetti visivi e vede
protagonisti
Tom Hanks, Cynthia Erivo, Luke Evans, con le voci,
nella versione originale, di Benjamin Evan Ainsworth,
Joseph Gordon-Levitt, Keegan-Michael Key e
Lorraine Bracco.
Pinocchio debutterà su Disney+ nell’autunno del 2022.
L’Era Glaciale: le Avventure di
Buck
https://www.youtube.com/watch?v=0vPHYRJtLYE
Simon Pegg torna a vestire i panni di Buck nella versione
originale de L’Era Glaciale: le Avventure di Buck, un
nuovo film disponibile dal 28 gennaio 2022 su Disney+. Il teaser trailer mostra Buck,
Crash & Eddiee e alcuni nuovi amici mentre si avventurano in
una missione preistorica per salvare il Mondo Perduto dal dominio
dei dinosauri.
Sneakerentola
Disney+ ha diffuso il nuovo trailer del
film originale Disney+Sneakerentola.
Ambientato nella sottocultura avanguardista delle sneaker di New
York City, questo film energico e pieno di musica dà una svolta
alla classica favola di Cenerentola.
Sneakerentola debutterà in esclusiva su Disney+ il 18 febbraio 2022.
La Famiglia Proud: Più Forte e
Orgogliosa
Disney+ ha diffuso il trailer di La
Famiglia Proud: più forte e orgogliosa. La nuova serie, basata
su quella di Disney Channel degli anni 2000, sarà disponibile in
streaming da febbraio 2022.
High School Musical: The Musical: La
Serie
L’amore continua fuori
dai corridoi della East High. La terza stagione della serie seguirà
i suoi personaggi al campo estivo per un’estate fatta di falò,
storie d’amore e notti senza coprifuoco.
The Spiderwick Chronicles
1 di 5
Disney+ ha annunciato la nuova serie
live-action, The Spiderwick Chronicles, una moderna storia
di formazione combinata con l’avventura fantasy targata Paramount
Television Studios e 20th Television, uno dei Disney Television
Studios La serie basata sugli amati libri best-seller segue la
famiglia Grace – composta dai fratelli gemelli Jared e Simon, la
loro sorella Mallory e la madre Helen – che si trasferisce nella
casa in rovina dei propri avi. I protagonisti iniziano a scoprire
un mistero oscuro sul pro-prozio che in passato ha scovato
l’esistenza di un mondo fatato, segreto e forse minaccioso.
Baymax!
Il trailer della nuova serie originale Disney+ ha per protagonista l’operatore
sanitario personale più amato da tutti. Baymax!, la prima
serie animata dei Walt Disney Animation Studios, debutterà in
esclusiva su Disney+ nell’estate del 2022.
Zootopia+
La prima immagine di
Zootopia+, la nuova serie dei Walt Disney Animation
Studios che arriverà su Disney+ nel 2022, riporta il pubblico
nelle frenetica metropoli degli animali di
Zootropolis.
Tiana
Walt Disney Animation
Studios ha annunciato che Stella Meghie (The Photograph)
sarà regista e sceneggiatrice della nuova serie musicale
Tiana, in arrivo su Disney+ nel 2023. Nella serie, Tiana
parte per una nuova grande avventura come principessa di Maldonia
appena incoronata, ma un richiamo dal suo passato a New Orleans è
alle porte.
Intrecci del passato
https://www.youtube.com/watch?v=sGihUyUO9ts
La prima serie originale Disney+ prodotta in America Latina è
disponibile da oggi, venerdì 12 novembre, sulla piattaforma
streaming. Nella serie, Allegra è pronta a cambiare il passato per
realizzare il suo sogno.
Al cinema dal 24
novembre, Encanto è il 60esimo
classico d’animazione Disney, diretto da Byron Howard, Jared Bush e Charise Castro-Smith.
In questo si racconta la storia di una famiglia straordinaria, i
Madrigal, che vive nascosta tra le montagne della
Colombia, in una casa magica, in una città vivace, in un luogo
meraviglioso e incantato chiamato, appunto, Encanto. La magia di
Encanto ha donato a ogni bambino della famiglia un potere unico,
dalla superforza al potere di guarire. Tutti tranne che a
Mirabel. Quando proprio quest’ultima scopre che la
magia che circonda Encanto è però in pericolo, capisce che lei,
l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua
straordinaria famiglia.
Come tutti i film d’animazione
Disney, anche Encanto vanta un cast vocale di tutto
rispetto. Da Stephanie Beatriz, attrice della
serie Brooklyn Nine-Nine, nei panni di Mirabel, a John Leguizamo
in quelli del misterioso zio Bruno. Da María Cecilia
Botero che dà voce alla matriarca Alma fino a Diane Guerrero
per Isabela, sorella maggiore di Mirabel che ha la capacità di
controllare e creare la vita floreale. Non da meno è però anche il
cast di voci italiane, che vedrà Diana Del Bufalo
nei panni di Isabela, Luca Zingaretti
in quelli di Bruno e Alvaro Soler per il giovane
Camilo Madrigal.
Per Byron Howard e
Jared Bush si tratta del secondo progetto insieme
dopo aver realizzato, nel 2016, Zootropolis, premiato
con l’Oscar al miglior film d’animazione. “Prima ancora di aver
completato quel lungometraggio, io e Jared abbiamo iniziato a
chiederci cosa potessimo ancora realizzare insieme. – racconta
Howard – Ci è stato chiaro da subito che desideravamo entrambi
dar vita a qualcosa di molto diverso, di più ambizioso. Abbiamo
così iniziato a pensare ad un film ricco di magia, mistero e
musica, dove la famiglia fosse l’elemento centrale da raccontare in
ogni sua sfumatura”.
“Dopo Oceania, a cui ho
lavorato come sceneggiatore, desideravo dar vita ad un altro
musical. – afferma Bush – Le idee per Encanto si sposavano
perfettamente con questa mia volontà, ma ci sembrò necessario anche
ricercare un’ambientazione originale che potesse raccontarci
qualcosa di nuovo.Dopo diverse ricerche siamo giunti a
scegliere la Colombia, perché è davvero una terra variegata e
inclusiva, elementi portanti anche della nostra storia. In Colombia
si ritrovano culture, cibi, musiche, architetture ed etnie
provenienti da ogni paese del Sud America e possibilmente del
mondo. Era semplicemente perfetta!”.
Encanto: i personaggi del film
I due registi raccontano poi del
lungo lavoro svolto sui numerosi personaggi del film, su cui questo
si fonda in modo imprescindibile. “Sapevamo di voler raccontare
una famiglia numerosa e dodici personaggi ci è sembrato un numero
adeguato. – racconta Howard – Ci permetteva di avere una
grande varietà di personalità e allo stesso tempo di poter dedicare
le giuste attenzioni ad ogni singolo membro.Volevamo
esplorare ogni loro sfumatura, da quelle più divertenti a quelle
più drammatiche, dimostrando come ognuno di loro abbia qualcosa di
speciale e unico.”
“Con i personaggi della
Disney, – continua poi Bush – di solito si trae
ispirazione dalle fiabe o dalle leggende. Per Encanto invece
ricercavamo qualcosa di diverso, qualcosa che potesse avere a che
fare con un “realismo magico”, un concetto molto diffuso in
Colombia. I nostri personaggi hanno certamente qualcosa di
fantastico con i loro poteri, ma sono anche persone estremamente
vere nella loro umanità, come se fossero usciti dalle opere di
Gabriel García Márquez o
IsabelleAllende.”
La parola passa dunque alla
co-regista Charise Castro-Smith, la quale racconta
di come sono stati scelti i vari talenti dei personaggi.
“Si è trattata sicuramente di una delle cose su cui
abbiamo ragionato di più. – afferma la regista – La cosa
più giusta ci è sembrata quella di scegliere dei talenti che ci
permettessero di racconta qualcosa di più dei personaggi.Camillo è il membro della famiglia più dispettoso e quindi può
cambiare aspetto a proprio piacimento, mentre Antonio essendo un
bambino è il più timido e quindi parla molto più volentieri con gli
animali.
“In generale, – conclude
la Castro-Smith – nella famiglia Madrigal abbiamo diversi tipi
di personalità, ognuna delle quali si può ritrovare in più parti
del mondo e volevamo davvero che ognuno potesse riconoscersi in
questi personaggi. Ancor di più, però, volevamo che il pubblico
guardandoli e guardando i loro talenti si chiedesse “ok questo è
ciò che vedo in superficie, ma cosa c’è dietro? Quali sono le loro
fragilità? Quali sono le loro paure?”. Abbiamo lavorato molto
perché ciò emergesse.”
Encanto e le canzoni di Lin-Manuel Miranda
Oltre ai personaggi, elemento di
grande fascino del film sono senza dubbio le tante canzoni
presenti. Queste sono curate da Lin-Manuel
Miranda, già autore dei brani di Oceania.
“Quando Lin-Manuel ci ha fatto ascoltare ciò che aveva composto
pensando ai personaggi, siamo rimasti senza parole. – afferma
Howard – Ogni canzone descriveva alla perfezione il suo
personaggio di riferimento e ognuna è un glorioso misto di gioia,
emozione, fragilità e magia”. “Ogni canzone è profondamente diversa
dalle altre, – spiega poi Bush – trovare la giusta messa
in scena animata con cui accompagnarle non è stato facile. Come
sempre, ci siamo affidati alla fantasia, ai colori ed a
caratterizzazioni visive di ciò di cui si cantava.”
Per concludere la conferenza stampa
dedicata al film, i due registi raccontano quale secondo loro è il
talento di cui avrebbe oggi bisogno il mondo. “Gli occhiali che
Mirabel indossa non sono un mero elemento estetico. Sottolineano il
fatto che Encanto è un film incentrato sul vedere oltre le
apparenze. – dichiara Howard – Il talento di cui il mondo
penso abbia bisogno è proprio questa capacità di andare al di là di
come le cose si presentano in prima istanza”. “Per me i talenti di
cui ci sarebbe più bisogno sono la comunicazione, l’empatia, la
compassione e la gentilezza. Solo questo può salvarci
davvero”.
Netflix ha puntato in alto con Red
Notice.
A partire dal budget: con 200 milioni di dollari spesi il film
è il progetto più costoso realizzato dalla piattaforma. Con
location mozzafiato e volti simbolo del genere action come
Dwayne Johnson, Ryan
Reynolds e Gal
Godot, Red Notice ha tutte le carte
in regola per farsi apprezzare.
Cosa succede in Red Notice
Le tre Uova di Cleopatra,
reliquie d’oro di altissimo valore, sono al centro delle vicende di
Red Notice. Donate da Marco Antonio all’amata, sono oggi ambiti
oggetti di lusso: uno si trova al museo di Castel Sant’Angelo di
Roma, mentre non si sa nulla degli altri due. L’Alfiere
(Gal Godot), l’esperto ladro d’arte dall’identità
sconosciuta, vuole ottenere le tre uova ma si trova ostacolato da
due nemici: il profiler dell’FBIJohn Hartley (The
Rock/ Dwayne
Johnson) e Nolan Booth (Ryan
Reynolds), altro abile rapinatore. Bloccati entrambi
nelle loro azioni dall’Alfiere, Nolan e
Hartley si ritrovano compagni di cella in un carcere di
sicurezza in Russia. Decidono così di allearsi per uscire dal
carcere, incastrare il loro nemico comune e trovare le uova: agente
e ladro diventano un team e si mettono in cerca in un viaggio che
spazia dall’Italia, alla Russia, fino all’Argentina e
all’Egitto.
In Red Notice sfuma il confine tra
guardie e ladri
John Hartley è figlio di un
malvivente e ha deciso di arruolarsi per l’FBI. Nolan
Booth è figlio di un agente della polizia ma ha scelto la vita
criminale. Tra i due, le opposizioni, quasi simmetriche, creano
un’assonanza. Entrambi astuti, pianificatori brillanti, cinicamente
ironici, dopo le prime ostilità sembrano funzionare perfettamente
in coppia. La chimica tra Johnson e Reynolds è una grande forza del film. Le
battute sottili, le frecciatine, i battibecchi funzionano e
inseriscono in Red Notice la formula sempre
efficace del duo improbabile e divertente. Nel film vi è un ritmo
singhiozzato, in cui le incomprensioni, le bugie e le alleanze
creano ontinue oscillazioni. Nell’insieme, non vi è una netta
distinzione tra il bene e il male, aspetto che inizialmente è
avvincente ma che dopo un po’ inizia a sembrare forzato.
Red Notice è uno Spy Action
o ne è parodia?
Non è facile comprendere dove
finiscano le intenzioni serie del regista Rawson Marshall
Thurbere e dove inizi la critica goliardica al genere
action. Il citazionismo nel film è spinto. Vi sono le reliquie come
in Indiana Jones, per non parlare dei rimandi alla
saga di James
Bond: le musiche di Steve
Jablonsky ricordano le note tipiche degli 007, come la
caccia all’oggetto misterioso, tra luoghi sparpagliati in tutto il
pianeta, o la donna belle e malvagia (Gal Godot)
che sembra muovere gli uomini come pedine nel suo gioco. La
presenza di così tanti elementi tipici del mondo dello spionaggio,
uniti all’ironia che percorre l’intero film non permettono di
prendere troppo sul serio i personaggi: sono così convinti nel loro
ruolo che fanno sorridere.
In cima a tutto ciò, possiamo
mettere il discorso psico-analitico sul padre: l’influenza delle
figure paterne di John e Nolan sul loro modo di
essere è un tema più volte inserito nel film, ma non va abbastanza
in profondità per creare un effetto drammatico.
Un film itinerante
Il lungometraggio si apre a Roma,
nel museo di Castel Sant’Angelo. Nella scena successiva siamo a
Bali, poi in Russia, di nuovo in Italia, in Spagna, in Argentina e
in Egitto. Red Notice è indubbiamente itinerante. E
multietnico. La varietà dei volti dei personaggi dona colore al
film: partendo dai principali fino alle comparse, incontriamo
americani, italiani, israeliani, spagnoli, egiziani. Infine, il
movimento, l’action non è solo nelle scene dei combattimenti e
degli inseguimenti, nessuno è mai fermo: di corsa, in auto, in
aereo, in barca, la stasi è vietata in Red
Notice.
Tutto ciò funziona, coinvolge, è
attraente per lo spettatore. Ci si chiede: dove andranno ora? In
quale incantevole città? Chi sarà il prossimo nemico?
Ecco i character poster di Sing
2 – Sempre più forte. Il film
sarà presentato in anteprima al Festival di Torino.
1 di 8
Nelle prossime vacanze di Natale
arriverà Sing
2 – Sempre più forte, nuovo
capitolo del franchise animato di Illumination. Scritto e diretto
nuovamente da Garth Jennings (Guida
galattica per autostoppisti, 2005; Son of Rambow – Il
figlio di Rambo, 2007; Sing, 2016) Sing
2 è una coloratissima commedia musicale d’animazione,
sequel dell’omonimo film di successo, Sing, che
vedeva un gruppo di animali organizzare una gara canora così da
riportare il Moon Theatre al suo vecchio splendore e salvarlo dalla
chiusura.
In Sing
2 – Sempre più forte i
protagonisti dovranno abbandonare il Moon Theatre per esibirsi sul
palco di una grande città. Il film segue sempre le imprese del
koala Buster Moon e del suo cast, che ora deve concentrarsi sul
debutto di un nuovo spettacolo al Crystal Tower Theatre nella
luccicante Redshore City. I protagonisti dovranno anche
intraprendere una missione per trovare la leggenda del rock Clay
Calloway e convincerlo a tornare sul palco.
A prestare la voce ai personaggi del
film sarà un cast davvero stellare, sia nella versione originale
che in quella doppiata, entrambe proposte al Torino Film
Festival.
Nella versione originale il koala
Buster è interpretato dal vincitore
Oscar® Matthew McConaughey, Reese Witherspoon
presta la sua voce alla maialina Rosita, Scarlett Johansson alla porcospina rocker
Ash, mentre il serioso gorilla Johnny avrà la
voce di Taron Egerton, il timido elefante Meena quella di
Tory Kelly, il provocatorio
porcellino Gunter di Nick Kroll. A interpretare la
leggenda del rock, il leone Clay Calloway sarà invece Bono.
Il cast delle voci italiane è
composto dal comico e attore Frank Matano,
incredibilmente talentuoso proprio come il personaggio a cui
presterà la voce, il brillante Darius!
Nel cast anche due giovani
talenti, Jenny De Nucci, stella in ascesa,
attrice, content creator, adorata dal pubblico giovane e meno
giovane. Lei doppierà Porsha, una trendsetter, ballerina e cantante
che non vede l’ora di brillare sul palco del nuovo spettacolo
ideato da Buster Moon.
Valentina Vernia,
TikTok star e ballerina, proprio come il personaggio a cui presterà
la voce, ha conquistato il cuore dei più giovani dopo aver
partecipato al talent AMICI. Valentina AKA Banana sarà la voce
della strepitosa Nooshy che farà anche da coach a Johnny.
A completare gli assi dei doppiatori ci sarà
anche Zucchero “Sugar” Fornaciari, una delle
voci italiane più celebri e riconoscibili nel mondo, che riflette
perfettamente il personaggio a cui andrà a prestare la voce,
l’iconica rock star Clay Calloway.
Prodotto da Illumination
Entertainment Sing
2 – Sempre più forte uscirà
nelle sale italiane il 23 dicembre 2021 distribuito da Universal
Pictures International Italy.
Eternals
ha ufficialmente introdotto nel MCU il personaggio di Dane Whitman
che, come anticipato dalla scena post-credit, si trasformerà in
futuro nel guerriero noto come Black Knight. Nei fumetti, ci sono state varie
interpretazioni del personaggio nel corso degli anni e molte delle
sue storie sarebbero perfette per un adattamento destinato al
grande schermo. Ecco 10 storie su Black Knight tratte dai fumetti
che potrebbero essere adattate dai Marvel Studios:
Il guerriero originale di Black Knight
Dane Whitman è il Cavaliere
Nero con cui i fan hanno più familiarità, ma diverse persone hanno
detenuto il titolo prima che Whitman arrivasse a brandire la Spada
d’Ebano. In effetti, Black Knight ha avuto origine con Sir Percy
nei fumetti, Cavaliere della Tavola Rotonda e membro vitale della
corte di Re Artù a Camelot. Sir Percy ha fatto il suo debutto nel
numero 1 di “Black Knight” del 1955.
Il MCU ha già attraversato luoghi
terrificanti e spettacolari. Questa storia di origini mitiche
trasporterebbe il pubblico a Camelot, un luogo vitale nell’Universo
Marvel. Tuttavia, la storia non si
ferma qui, poiché Whitman scopre che c’erano almeno altri sette
Cavalieri Neri, ognuno dei quali offre qualcos’altro alla leggenda
che potrebbe essere trasposto anche sullo schermo.
Gli oggetti in Ebano
Recentemente, ne “La
maledizione della Spada d’Ebano”, la Marvel Comics ha esplorato la narrazione di
altri oggetti in Ebano, creati a Camelot da Merlino, la maggior
parte dei quali sono stati distrutti o corrotti da Mordred. Tali
oggetti includono una spada (con cui i fan hanno già una certa
familiarità… ), uno scudo, un calice, un pugnale e persino un
bastone.
Queste potenti armi della Marvel Comics danno vita ad una caccia per
cercare di trovarle o ripristinarle, una storia che si inserisce
nella mitologia centrale della Marvel e interpreta le leggende
britanniche in un modo unico. Questo tipo di MacGuffin e
la storia di avventura che ne deriva potrebbero ispirare uno
spin-ff su Black Knight, soprattuto se la spada è già stata
introdotta.
Un attacco simbionte
Durante la trama di “King
in Black”, Dane Whitman è stato coinvolto nella difesa della Terra
dall’attacco di Knull e delle sue forze simbionti. Con Venom che si
fa strada verso il MCU, non passerà molto tempo prima
che i simbionti – forse – impazziranno anche sullo schermo.
È interessante notare che in questa
trama Knull credeva che la Spada d’Ebano di Whitman lo avrebbe
effettivamente reso più potente, dal momento che le sue abilità si
legavano bene all’oggetto magico. È un concetto intrigante e
potrebbe mettere il Cavaliere Nero al centro dell’azione, se la
storia dovesse mai essere portata sullo schermo.
Un ruolo adiacente ai Vendicatori
Nel numero 48 dei fumetti sugli Avengers, gli eroi più potenti
della Terra attaccano per errore Dane Whitman, credendo che sia
l’ennesimo cattivo da eliminare. Negli anni successivi Black Knight
sarebbe diventato un membro e persino leader della squadra, ma la
storia più avvincente è il suo ruolo adiacente ai
Vendicatori.
Nel
moderno Universo Marvel, i fumetti hanno portato
avanti la linea narrativa secondo cui Whitman è colpito da alcuni
problemi di salute mentale e quindi non può far parte della
squadra. Tuttavia, hanno continuato a fare affidamento su di lui,
con Black Knight che è diventato uno dei membri ufficiali della
squadra adiacente ai Vendicatori originali. È un concetto che si
potrebbe applicare sicuramente anche al MCU, dopo la sconfitta di
Thanos.
Combattere con i Difensori
Nella run dei Difensori
degli anni ’70, Whitman si unì effettivamente alla squadra. È
sempre stato più adatto ai Difensori che ai Vendicatori, poiché il
primo gruppo sembra abbracciare i reietti più della squadra
premium. Inoltre, Whitman aiuta a completare il reparto magico dei
Difensori.
Accanto a personaggi del calibro
dello Stregone Supremo Doctor Strange e della divinità Valchiria,
Whitman ha cercato di salvare i Difensori dalla maga Casiolena e
dall’Incantatrice. È una storia interessante che mostra la
profondità di ciò che il personaggio porta all’interno di una
squadra, ma che finisce nel tipo di tragedia che potrebbe fare
gioco alla narrativa del MCU.
Le sue infinite morti
L’arco narrativo dei
Difensori che ha visto Whitman unirsi alla squadra, ha visto anche
la morte del personaggio. Tuttavia, non è la prima volta che il
Cavaliere Nero muore, con Whitman che ha incontrato il suo creatore
molte volte nel corso della sua carriera.
Ci sono diverse storie che vedono
Whitman abitare in altri corpi a causa del suo spirito che vive: la
recente run dei fumetti dedicati a Black Knight mostra al pubblico
perché accade ciò. Se un Cavaliere Nero muore impugnando la
Sapdad’Ebano, rinascerà. È un’idea affascinante che ha un impatto
sulla psiche di Whitman e potrebbe fornire una storia emotivamente
complessa da esplorare nel MCU.
La spada maledetta
Una storia molto più ampia
che si svolge in quasi tutte le run del Cavaliere Nero nei fumetti
riguarda la Spada d’Ebano: secondo questa storia, la spada, in
realtà, sarebbe maledetta e può avere un enorme impatto sullo stato
mentale di chi la brandisce. La spada si nutre di violenza e
oscurità, e ad ogni uccisione diventa più famelica.
La storia vede un sacco di
precedenti Cavalieri Neri assecondare i desideri della spada. Per
Dane Whitman, si tratta di una lotta interiore costante, mentre
tenta di utilizzare i doni della spada senza cedere ai suoi impulsi
violenti. È una storia che guida il nucleo del personaggio e
sarebbe vitale per la rappresentazione del Cavaliere Nero sullo
schermo.
La storia d’amore con Sersi
Sersi è un altro
personaggio introdotto nel MCU, insieme a Dane Whitman, in
Eternals. Sersi e Dane Whitman sono innamorati
anche nei fumetti. Tuttavia, la loro relazione è incredibilmente
complessa, anche a causa del comportamento imprevedibile di
Sersi.
Il
MCU potrebbe forse aver deciso di
raccontare una storia che ribalta in qualche modo la prospettiva,
con Whitman che lotta per controllare la Spada d’Ebano. Eternals ha
di certo gettato le basi della loro relazione sul grande schermo,
nel MCU, ma al tempo stesso anche
quelle di un triangolo amoroso con Ikaris.
Diventare Pendragon
Pendragon è un termine che
denota un capo mistico; qualcuno che è responsabile della difesa
della Gran Bretagna in nome di Camelot, collegandosi all’antica
mitologia. Re Artù era precedentemente Pendragon, ma in “Heroes for
Hire” alla fine degli anni ’90, i numeri 2 e 3 hanno visto proprio
Whitman diventare Pendragon.
Questo è un ruolo enorme da
ricoprire e insieme ad esso sono arrivati l’armatura e altri doni
di Avalon, che hanno trasformato Black Knight in uno degli eroi più
forti della Marvel. È un titolo equivalente a
quello dello Stregone Supremo, dello Scienziato Supremo o del
Maestro delle Arti Marziali, qualcosa che il MCU potrebbe usare come momento
culminante per il personaggio.
MI-13
MI-13 è il servizio di
agenti segreti della Gran Bretagna, di cui hanno fatto parte molti
eroi europei, tra cui Union Jack, alcuni membri di Excalibur e lo
stesso Cavaliere Nero. È una squadra vitale per proteggere la
regione del mondo.
Sarebbe bello vedere MI-13
introdotto nel MCU e abbinato a una storia legata
a tutta la run a fumetti su Captain Britain e MI-13. Qui, Black
Knight scopre che la Spada d’Ebano che sta usando è un falso creato
da Dracula, cosa che lo spinge a cercare di ritrovare la vera spada
degli eroi. È una narrazione che potrebbe aprire ulteriormente i
confini del MCU.