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Eternals: nuovo affascinante spot, dal 3 Novembre al cinema!

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Eternals: nuovo affascinante spot, dal 3 Novembre al cinema!

Marvel Italia ha diffuso il nuovo affascinante spot tv di Eternals, l’attesissimo nuovo film del Marvel Cinematic Universe prodotto dai Marvel Studios e in arrivo al cinema dal 03 Novembre. Eternals di Chloé Zhao chiuderà presso l’Auditorium Parco della Musica il programma della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città.

Eternals, il film

Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di Super Eroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, I Devianti. Ad interpretarli un cast che include Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie.

Eternals sarà presentato in anteprima domenica 24 ottobre alla Festa del Cinema e ad Alice nella città e arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

SEAL Team 5×01: clip dall’episodio

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SEAL Team 5×01: clip dall’episodio

Il network americano della CBS dopo promo e trama ha diffuso le clip di SEAL Team 5×01, il primo episodio l’annunciata quinta stagione di SEAL Team.

In SEAL Team 5×01 protagonisti sono  David Boreanaz (Jason Hayes) Max Thieriot (Clay Spenser) Neil Brown Jr. (Ray Perry) AJ Buckley (Sonny Quinn) Toni Trucks (Lisa Davis)

Guest star di SEAL Team 5×01 sono Justin Melnick (Brock Reynolds) Tyler Gray (Trent Sawyer) Parisa Fakhri (Naima Perry) Rachel Boston (Hannah Oliver) Alona Tal (Stella Baxter) Kerri Medders (Emma Hayes) Mike Wade (Lt. Soto) Jennifer Shelton (Sottosegretario) Keong Sim (Jin) Matthew Hancock ( Uomo vestito ) Gavin White (Mikey Hayes) Carolyn Ordonez (Eva) Jim Hanna (Generale Parham) MJ Kang (Kwan Jon-Wi)

https://www.youtube.com/watch?v=-aEa_uNU-Gk

https://www.youtube.com/watch?v=JJ2LPtokSWI

https://www.youtube.com/watch?v=z3xPHdPzMlU

SEAL Team 5×01

SEAL Team 5 è la quinta stagione della nuova serie tv SEAL Team creata da Benjamin Cavell per il network americano della CBS. Nel cast di SEAL Team 5 protagonisti David Boreanaz interpreterà il capitano Jason Hayes, Max Thieriot, Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Jessica Paré e Tony Trucks.

I Seal non saranno solo impiegati sul suolo americano, ma anche in giro per il mondo dove dimostreranno il loro forte patriottismo e senso di appartenenza alla terra stelle e strisce. Lasciare figli e famiglia per partire in missione non è mai un compito facile, ma i nostri paladini saranno pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per la difesa del proprio Paese. SEAL Team debutterà in America a Settembre 2017.

La Brea 1×03: promo e trama dall’episodio

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La Brea 1×03: promo e trama dall’episodio

Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di La Brea 1×03, il terzo episodio della nuova serie tv La Brea.

In La Brea 1×03 che si intitolerà  “The Hunt” con l’esaurimento delle scorte di cibo dei sopravvissuti, Eve e Ty si avventurano nella foresta in una rischiosa spedizione di caccia solo per affrontare pericoli imprevisti che minacciano la loro sopravvivenza. Mentre un’improbabile missione di salvataggio si realizza, Gavin deve mettere la sua fede – e il destino della sua famiglia – nelle mani di un vecchio amico con cui condivide un passato complicato.

La Brea 1×03

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

The Batman: per Andy Serkis sarà un capolavoro

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The Batman: per Andy Serkis sarà un capolavoro

Nell’attesissimo The Batman, Andy Serkis avrà il ruolo di Alfred Pennyworth e, proprio grazie al film, ha avuto la possibilità di tornare a lavorare con il regista Matt Reeves, che lo aveva già diretto nel franchise de Il pianeta delle scimmie.

Ora, in una recente intervista con THR (via Screen Rant) in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage, Serkis ha parlato proprio del nuovo film sull’iconico eroe DC, anticipando che dal suo punto di vista sarà qualcosa di speciale. Pur non potendo anticipare molto sul ruolo del fedele maggiordomo di Bruce Wayne, ha comunque espresso il suo entusiasmo per aver avuto la possibilità di lavorare di nuovo con Reeves e con altri colleghi che avevano lavorato al franchise de Il pianeta delle scimmie.

“Ti dirò che è stato fantastico tornare a lavorare con Matt Reeves, con il produttore Dylan Clark e con il supervisore agli effettivi visivi Dan Lemmon. Erano a squadra dei film del Pianeta delle Scimmie”, ha spiegato Andy Serkis. “Ci siamo divertiti tantissimo a realizzare The Batman e quando arriverà sullo schermo, finalmente, sono certo che Matt Reeves avrà realizzato un altro capolavoro, perché è davvero preso dal progetto. Purtroppo sì, mi è stato espressamente vietato di parlare di Alfred.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Daniel Craig spiega perché voleva dire addio a Bond dopo Spectre

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Daniel Craig spiega perché voleva dire addio a Bond dopo Spectre

No Time to Die, attualmente nelle sale, ha segnato la fine del mandato di Daniel Craig nei panni dell’iconico 007. Durante una recente intervista con USA Today, l’attore britannico ha avuto modo di commentare le critiche negative che, all’epoca del suo coinvolgimento nel franchise, avevano offuscato il suo casting.

“Cosa avrei dovuto fare? Prendere a calci qualcuno? L’unica cosa che potevo fare era impegnarmi a realizzare un buon film. Non sono sui social e sono contento che all’epoca non esistessero. Sono cose che non riuscivo a comprendere. Quando lessi le critiche pensai che fossero davvero pesanti. Eppure, oggi riesco a capirle… voglio dire, le persone sono veramente appassionate di Bond.” 

Sempre nel corso della medesima intervista, Craig ha anche spiegato perché stava quasi per abbandonare l’iconico ruolo dopo l’uscita di Spectre: “Ho sempre cercato di essere onesto riguardo ai miei sentimenti. Quando ho iniziato a fare Bond, mi sono buttato a capofitto nel ruolo, cercando di essere impegnato il più possibile sul versante fisico. Sentivo che era davvero importante e sentivo che doveva essere così il mio Bond.”

“Volevo che la gente credesse che fossi io a fare gli stunt”, ha aggiunto l’attore. “Tuttavia, dopo Spectre, mi sentivo come se non potessi più farcela. Mi domandavo quale fosse il senso di continuare ad andare avanti. Inoltre, dovevo stare un anno della mia vita lontano da casa, e questo è davvero difficile per chiunque. E magari ritrovarmi al telefono con mia moglie e dirle: ‘Ciao, mi sono infortunato, sto andando in ospedale’. Non erano belle telefonate da fare. Mi sembrava di non potercela fare più.”

Tutto quello che sappiamo su No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

The Last of Us: foto e video dal set

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The Last of Us: foto e video dal set

Continuano le riprese di The Last of US l’attesissima serie tv targata HBO e basata sull’omonimo videogames e dopo avervi rivelato la prima foto ufficiale, oggi vi segnaliamo questo sorprendente video dal set della serie.

Nel video, che trovate di seguito possiamo ammirare una strada disastrata con tante macchine abbandonate. Per chi ha giocato al videogioco ed è familiare con l’atmosfera, riconoscerà certamente il teatro dove di solito avvengono le avventure di Joel ed Ellie.

Oltre al video, di seguito trovare anche tante foto scattate sui set delle riprese in corso.

The Last Of Us, la serie tv

The Last of US si svolge 20 anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta da una malattia che rende le vittime mutanti pericolosi e assetati di sangue. L’indurito sopravvissuto Joel viene assunto per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14 anni, da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e mozzafiato poiché l’improbabile coppia dipenderà l’una dall’altra per la sopravvivenza. La serie sarà disponibile su HBO e in streaming su HBO Max.

The Last of US è scritta dal creatore di Chernobyl Craig Mazin al fianco diNeil Druckmann, creatore dell’omonimo videogames. Il regista di Beanpole Kantemir Balagov dirigerà il pilot. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta da PlayStation, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog. Druckmann e Mazin sono produttori esecutivi insieme a Carolyn Strauss, Evan Wells di Naughty Dog e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

What If…?: 10 personaggi che potrebbero debuttare in live action

What If…?: 10 personaggi che potrebbero debuttare in live action

La serie What If…? ha fatto conoscere ai fan del MCU molte realtà alternative, unite a versioni mai viste prima di alcuni classici personaggi. Anche se al momento sembrano essere confinati alla serie animata, i recenti eventi della prima stagione indicano che nessuna barriera è davvero invalicabile. È probabile, infatti, che alcuni personaggi della serie possano fare il loro debutto in live action. Ma quali sono i candidati papabili? Scopriamolo insieme, grazie a Screen Rant.

L’Osservatore

Il personaggio forse più scontato che potrebbe debuttare in versione live action è L’Osservatore. I fan dei fumetti sanno che i Fantastici Quattro devono molto all’intervento dell’essere divino in tantissime delle loro storie.

Uno dei più importanti è avvenuto in “The Galactus Trilogy”, che ha introdotto il potente divoratore i pianeti – Galactus, appunto – in “Fantastic Four #48-50”. Con i Fantastici Quattro che si preparano a fare il loro debutto nel MCU, è molto probabile che anche Uatu farà il suo ingresso trionfale. Non solo è la chiave di alcune delle loro più importanti storie a fumetti, ma potrebbe anche essere essenziale per la storia del Multiverso nel MCU.

Ultron

La versione di Ultron apparsa nell’ottavo episodio di What If…? è uno degli esseri cosmici più potenti dell’Universo Marvel. Sebbene la sua storia possa risolversi nell’attesissimo finale di stagione, un essere di tale portata sembra molto difficile da contenere.

Ha già oltrepassato la barriera del Multiverso e potrebbe benissimo irrompere nelle realtà che popolano la versione live action del MCU. Anzi, potrebbe già averlo fatto! Se così fosse, potrebbe rappresentare una minaccia ancora più grave di quelle viste fino ad ora sul grande schermo. Sarebbe molto più potente di Thanos e Kang il Conquistatore messi insieme.

Jane Foster

Dato il ritorno di Jane Foster in Thor: Love And Thunder, nella versione Mighty Thor, uan domanda sorge spontanea: quale versione di Jane rivedremo? Sarà la Jane che abbiamo già visto in precedenza nel MCU o sarà una Jane proveniente da un’altra realtà?

Se fosse così, ci sono buone possibilità che la Jane Foster di What If…? sia la stessa Jane che i fan ritroveranno nel film di Taika Waititi. Questo apre ad infinite possibilità, soprattutto perché ora Jane sarà in grando di brandire il Mjolnir e combattere in prima persona durante un’eventuale battaglia. Inoltre, se il suo Thor dovesse cadere contro Ultron, potrebbe essere lei ad ereditare definitivamente il martello per combattere in futuro.  

Killmonger

I fan dei fumetti sanno che Killmonger è uno dei più grandi nemici di Black Panther. In What If…? abbiamo visto una versione ancora più terrificante del personaggio. È rimasto in vita alla fine dell’episodio in cui è apparso, il che significa che potrebbe tornare, e se le azioni di Ultron avranno delle conseguenze nel Multiverso, questo Killmonger potrebbe facilmente trovare la sua strada in versione live action.

Resta capire come il MCU affronterà la tragica perdita di Chadwick Boseman nei panni di T’Challa in futuro, ma una possibilità potrebbe essere proprio un nuovo eroe che nasce da un ex cattivo.

Frost Giant Loki

È quasi certo che la versione Frost Giant di Loki apparirà in live-action. In effetti, una sua versione è già presente nella prima stagione di Loki, sotto forma di rapidissimo easter egg. Con un numero infinito di varianti di Loki nel Multiverso, avrebbe perfettamente senso il ritorno di questa particolare versione del Dio dell’Inganno. 

Potrebbe facilmente apparire nella seconda stagione della serie, mentre Loki cerca di riconnettersi con Sylvie. Potrebbe anche avere un ruolo in eventuali altre serie o film se gli eventi di What If…? dovessero espandersi oltre lo stesso show. 

Party Thor

È improbabile che il Multiverso lasci intatto anche un singolo franchise del MCU. In tal caso, Party Thor potrebbe apparire in Thor: Love And Thunder o anche nella seconda stagione di Loki.

Se dovesse sopravvivere alla battaglia con Ultron, potrebbe ritrovarsi bloccato in un universo diverso dopo che L’Osservatore ha riunito lui e altri personaggi come Doctor Strange per combattere l’androide senziente. Potrebbe incontrare la TVA o, a seconda della trama del quarto film dedicato al Dio del Tuono, giocare un piccolo ma divertente ruolo nella trasformazione di Jane Foster in Mighty Thor.

Spider-Man, cacciatore di zombi

Ci sono tanti motivi per essere elettrizzati in merito all’arrivo di Spider-Man: No Way Home. Uno di questi è la prospettiva che le varianti di Spidey dal Multiverso appaiano nel film insieme a cattivi come Doctor Octopus e Green Goblin.

Una possibile versione che potrebbe fare la sua comparsa è l’Uomo Ragno visto in What If…?, che ha dato la caccia agli zombi con i sopravvissuti a New York City. A renderlo ancora più intrigante è l’uso che può fare del Mantello della Levitazione di Doctor Strange. Il legame con lo Stregone Supremo potrebbe portare ad un divertente cameo nel film, dato il ruolo di Stephen Strange nella trama.

Doctor Strange

La versione oscura di Doctor Strange vista in What If…? potrebbe benissimo apparire in Spider-Man: No Way Home o Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Intrappolato nel suo universo ormai collassato alla fine del quarto episodio della serie, sarà sicuramente liberato dall’Osservatore nella battaglia contro Ultron. Questo potrebbe permettergli di apparire in un film live-action.

Ci sono molte potenti varianti di Doctor Strange nei fumetti che potrebbero apparire nel MCU, e questa versione potrebbe avere senso nel contesto dell’esplorazione del Multiverso. Potrebbe addirittura essere il Doctor Strange del trailer di No Way Home, se alcune delle teorie lanciate nelle ultime settimane dovessero rivelarsi accurate…

Captain Carter

Il team creativo dietro What If…? ha già anticipato che Captain Carter tornerà nei futuri episodi della serie animata. Come prototipo di Captain Britain nel MCU e potenziale membro fondatore del Captain Britain Corps presente nei fumetti, ha molto senso per questo personaggio apparire in “carne ed ossa”.

Il Captain Britain Corps è una forza di difesa multiversale impegnata a difendere ogni realtà esistente. Captain Carter potrebbe essere il personaggio da inserire nel MCU visti gli eventi che si stanno svolgendo nella serie in questo momento.

Steve Rogers

Anche se sembra che il Captain America del MCU non apparirà più, una sua variante potrebbe comunque fare il suo debutto. Se Captain Carter si presenta in versione live-action, è possibile che lo faccia anche il suo Steve Rogers. Dato che la storia di Steve e Peggy si svolge in What If..? più o meno allo stesso modo, ma a ruoli invertiti, uno Steve della serie più anziano potrebbe apparire in live-action.

Potrebbe anche andare a cercarla attraverso il Multiverso. Se la loro storia nel MCU finora è stata indicativa, è quasi una certezza che questi due personaggi finiranno di nuovo insieme in qualche modo.

MCU: come l’interprete di Maria Rambeau ha scoperto il suo destino in WandaVision

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La star di Captain Marvel, Lashana Lynch, ha recentemente parlato di come ha appreso del destino del suo personaggio nella serie Disney+ WandaVision. L’attrice – attualmente nelle nostre sale con No Time to Die – ha fatto il suo debutto nel MCU nel film con Brie Larson del 2019.

In Captain Marvel, ambientato negli anni ’90, sono state esplorate le origini di Carol Danvers. Quel film ha anche introdotto il personaggio di Maria Rambeau, interpretato appunto da Lynch, e di sua figlia Monica (Akira Akbar). La versione adulta di quest’ultima ha fatto ritorno nella serie WandaVision, interpretata da Teyonah Parris, in cui scopre che sua madre è morta di cancro durante i suoi cinque anni di assenza a causa della decimazione di Thanos.

Ora, in una recente intervista con ComicBook, Lashana Lynch ha avuto modo di riflettere sulla sua interpretazione di Maria Rambeau in Captain Marvel, spiegando come ha scoperto del destino del suo personaggio di WandaVision. L’attrice ha rivelato di essere stata contattata personalmente da Kevin Feige, il quale, con largo anticipo, le ha fatto sapere che la Marvel avrebbe ucciso il suo personaggio per far posto all’arco narrativo di Monica Rambeau.

“Kevin Feige, che è davvero la persona più gentile di questo mondo, mi ha inviato un’email personale molto tempo prima, forse più di un anno, un anno e mezzo prima che debuttasse WandaVision, per spiegarmi cosa sarebbe successo, come e quando”, ha dichiarato Lynch. “Mi ha detto espressamente che non voleva che lo scoprissi in altro modo. Ci teneva a questa cosa. Ci teneva davvero tanto.”

#RestoreTheSnyderVerse torna in tendenza su Twitter, ecco perché

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#RestoreTheSnyderVerse torna in tendenza su Twitter, ecco perché

Durante l’annuncio dell’arrivo della piattaforma di streaming HBO Max in Europa, previsto tra il 2021 e il 2022, si è parlato anche di Zack Snyder’s Justice League, la versione originale del cinecomic uscito nel 2017, quella che Zack Snyder voleva inizialmente realizzare e che non ha mai avuto la possibilità di portare a compimento.

In occasione dell’evento, è stata mostrata una clip (che potete vedere cliccando qui) dedicata ai numerosi contenuti a cui avrà accesso chi deciderà di abbonarsi alla piattaforma. Naturalmente, un’attenzione particolare è stata rivolta ai titoli del DCEU, in particolare alla Snyder Cut di Justice League, che è stata definita da Priya Dogra, presidente di WarnerMedia, “un fenomeno globale”.

Naturalmente, è bastata questa definizione per scatenare una nuova reazione da parte dei fan di Zack Snyder, che in brevissimo tempo hanno fatto balzare nuovamente l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse in tendenza su Twitter. L’hashtag in questione era stato lanciato la prima volta subito dopo la distribuzione della Snyder Cut, con l’intento di chiedere alla Warner Bros. di ripristinare l’universo DC che Snyder aveva in mente di realizzare.

Il ritorno dell’hashtag in tendenza ha anche raccolto il favore di chi ha sempre sostenuto pubblicamente la Snyder Cut e la versione di Zack Snyder, ossia Ray Fisher, l’interprete di Cyborg (primo membro del cast a denunciare, tra l’altro, la condotta antiprofessionale che il regista Joss Whedon avrebbe assunto durante le riprese aggiuntive).

Clicca qui per vedere il post originale

Zack Snyder aveva commentato così a nuova campagna guidata dai suoi sostenitori attraverso i social media. “Dirò soltanto questo: è un movimento che credo mostri rispetto nei confronti del mio lavoro. Ad ogni modo, qualunque sarà il risultato, io non ne ho assolutamente idea. Molto probabilmente non porterà a nulla… La venerazione per il mio lavoro è qualcosa che non potrei mai rigettare o non rispettare. Naturalmente, darei tutto il mio impegno per sostenere la causa. Se qualcuno mi dicessi, indipendentemente da chi fosse: ‘Ho amato davvero quello che hai fatto, vorrei che ne facessi un altro’, personalmente… non sono una di quelle persone che potrebbe mai rispondere: ‘Non ci pensare. Dimenticatelo’. Penso sia una cosa davvero scortese.”

Chissà se Warner Bros. deciderà di tornare sui suoi passi e cambiare rotta alla luce di questo rinnovato entusiasmo dei fan nei confronti dello SnyderVerse. Ovviamente, nessuno può sapere se questi rinnovati sforzi dei fan di Snyder porteranno gli stessi frutti che hanno poi condotto alla Snyder Cut. Inoltre, la Warner Bros. ha un’intera lista di nuovi film DC in fase di uscita e/o sviluppo, e ciò non può certamente essere ignorato. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Riverdale 6: Mark Consuelos uscirà dalla serie

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Riverdale 6: Mark Consuelos uscirà dalla serie

Arriva da Deadline la notizia che l’attore Mark Consuelos abbandona Riverdale 6, e non apparirà nella sesta stagione di Riverdale. Consuelos, che ha interpretato il padre connivente di Veronica Lodge (Camila Mendes) dalla seconda stagione, ha fatto la sua ultima apparizione come personaggio regolare nel finale della quinta stagione della serie. Il creatore, produttore esecutivo e showrunner di Riverdale , Roberto Aguirre-Sacasa, ha riflettuto sul tempo di Consuelos nei panni di Hiram in una dichiarazione condivisa con Deadline.

“Quindi l’episodio di stasera è il canto del cigno di Mark che interpreta il nostro bel cattivo Hiram Lodge a Riverdale dopo quattro anni folli e gloriosi. Dal momento in cui Mark si è unito a noi, è stato letteralmente pronto a tutto, impegnato al cento per cento a rendere la vita di Archie un inferno. E la cosa divertente è che Mark non potrebbe essere più diverso da Hiram. Un professionista di classe e il ragazzo più dolce, sempre attento a tutti”, ha detto Aguirre-Sacasa, “Auguriamo a Mark il meglio e speriamo che questa non sia l’ultima volta che abbiamo visto Hiram Lodge”.

“Prima di tutto, vorrei ringraziare Roberto Aguirre-Sacasa per questa incredibile opportunità”, ha detto Consuelos a proposito del suo tempo nella serie. “Mai prima d’ora interpretare un personaggio così brutto è stato così bello. Un enorme grazie al fandom di Riverdale, alla brillante troupe e al cast straordinario, che considero cari amici e familiari”.

Consuelos è apparsa anche al fianco di Madelaine Petsch, Casey Cott, Madchen Amick, Vanessa Morgan e altri.

Riverdale è sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW. In Riverdale protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa.  Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila MendesJughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole SprouseHermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols.  Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine PetschJosie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh MurrayAlice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen AmickFrederick “Fred” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da Luke PerryHiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos. Kevin Keller (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretato da Casey CottF.P. Jones (stagioni 2-5, ricorrente stagione 1), interpretato da Skeet UlrichReggie Mantle (stagioni 3-in corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Ross Butler (stagione 1) e da Charles Melton (stagioni 2-in corso) e Toni Topaz (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretata da Vanessa Morgan.

Venom 2: il supervisore ai VFX rivela una sorprendente ispirazine per Carnage

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Nel trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, abbiamo visto Cletus Kasady usare il simbionte per uccidere una guardia carceraria, infilandogli la lingua in gola. È un momento decisamente brutale che, in origine, doveva essere ancora più violento, almeno secondo quanto rivelato dal supervisore agli effetti visivi Sheena Duggal.

“Abbiamo dovuto ridimensionare un po’ quella scena”, ha spiegato a Variety. “Nei fumetti utilizza un tentacolo, ma ho pensato che sarebbe stato più divertente fargli usare la lingua, in modo da rendere l’intera scena più raccapricciante.”

Nella stessa intervista, Duggal ha spiegato il suo approccio alla rappresentazione dei tentacoli usati da Carnage, rivelando una sorprendente fonte di ispirazione. “Il modo in cui uno scorpione muove la coda dietro la testa, muovendola in avanti in modo minaccioso… ho pensato: ‘Facciamolo con Carnage.'”

Il supervisore ai VFX ha anche confermato una differenza chiave tra Venom e Carnage, che potrebbe essere fondamentale per il ritorno di quest’ultimo nel franchise in futuro. “È solo un ospite dentro di lui”, ha rivelato Duggan. “Carnage nasce dentro Cletus e condividono lo stesso DNA.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Il Ritorno di Casanova: al via le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores

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Sono iniziate le riprese del nuovo film del Premio Oscar Gabriele Salvatores Il Ritorno di Casanova, interpretato da Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio e Sara Serraiocco. Liberamente tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler, il film è scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e Gabriele Salvatores.

Il film narra la storia di un affermato regista italiano che, restio ad accettare lo scorrere del tempo, decide di raccontare il Casanova nel suo ultimo film. Durante le riprese si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena, anche più di quanto potesse immaginare.  Nel cast inoltre Natalino Balasso, Alessandro Besentini e Bianca Panconi.

Il Ritorno di Casanova è prodotto da Indiana Production con RAI Cinema, BA.BE Productions ed EDI Effetti Digitali Italiani, produttore associato 3 Marys Entertainment, con il sostegno della Regione del Veneto concesso nell’ambito dell’Azione 3.3.2 del POR FESR 2014-2020 a favore della produzione cinematografica, e grazie al supporto della Veneto Film Commission, e in associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit.

Le riprese di Il Ritorno di Casanova si svolgeranno tra Veneto e Lombardia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà nel 2022 e sarà distribuito da 01 Distribution.

What If…? spianerà la strada a Avengers 5?

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What If…? spianerà la strada a Avengers 5?

La prima stagione di What If…?, la prima serie animata dei Marvel Studios ambientata nel MCU, si concluderà ufficialmente domani con il nono episodio, che sarà sicuramente ricco di eventi. L’Osservatore ha ormai rotto il suo giuramento: proprio per questo, in molti si aspettano che gli eventi del finale di stagione abbiano importanti implicazioni per il versante live action del MCU. In realtà, le cose potrebbero andare diversamente…

Anche se alcune varianti apparse nelle serie potrebbero fare ritorno nell’attesissimo Doctor Strange in the Multiverse of Madness, A.C. Bradley, creatore di What If…?, ha specificato che la serie non è stata concepito per spianare la strada ad Avengers 5. “Questa serie dovrebbe riguardare soltanto l’intrattenimento e il significato che questi eroi hanno per noi”, ha spiegato durante un’intervista con Entertainment Weekly.

“Quando ho accettato l’incarico, una delle regole che ho imposto era che fossimo tutti liberi. Dopotutto, siamo nel Multiverso, dovremmo essere il più liberi possibile di esplorare queste storie in un modo che i film e le serie in live action probabilmente non faranno mai. Volevamo mostrare sia alla Disney che ai fan tutte le infinite possibilità che entrano in gioco quando si tratta di questi personaggi.”

Ovviamente, ciò non significa che What If…? non avrà alcuna influenza sulle prossime uscite dei Marvel Studios destinate al grande schermo, ma pare che sarà più la Fase 4 ad avere un’influenza maggiore sulla seconda stagione della serie, e non la prima stagione dello show sui film in uscita.

“Mentre ci avviciniamo alla seconda stagione, continueremo ad attenerci alla formula antologica. Ci saranno storie completamente nuove, tanto divertimento e tanti nuovi eroi. Prenderemo ispirazione dalla Fase 4, più di quanto siamo stati in grado di fare con la prima stagione”, ha aggiunto Bradley.

“Speriamo di poter utilizzare i personaggi di Eternals, Shang-Chi e Black Widow. La cosa divertente con What If…? è che possiamo esplorare l’intero Multiverso, in tutto il suo essere così infinito. Quindi proveremo a viaggiare da un luogo all’altro il più possibile. Voglio giocare con tutti i personaggi a disposizione e sono davvero entusiasta all’idea di esplorare nuovi mondi e nuovi eroi.”

Joker: Joaquin Phoenix aperto al sequel, ma si farà davvero?

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Joker: Joaquin Phoenix aperto al sequel, ma si farà davvero?

Nonostante non si faccia altro che parlare di un ipotetico sequel di Joker da quando il film è praticamente arrivato nelle sale, ad oggi non sappiamo ancora quali siano i piani effettivi della Warner Bros. in merito ad un eventuale prosieguo della storia di Arthur Fleck.

Ora, è stato proprio Joaquin Phoenix a parlare della possibilità di tornare a vestire i panni del personaggio che gli ha permesso di vincere un meritatissimo Oscar come miglior attore protagonista. Phoenix non ha confermato in alcun modo il sequel, ma si è detto comunque interessato ad esplorare ulteriormente l’iconico supercriminale DC.

In occasione della presentazione del suo ultimo film, C’mon C’mon di Mike Mills, l’attore ha dichiarato a The Playlist: “Non so se lo faremo. Voglio dire, ne abbiamo iniziato a parlare da quando stavamo girando, perché questo personaggio è davvero interessante. Ci sono anche tante cose che potremmo fare con lui, tante cose che potremmo esplorare. Ma lo faremo davvero? Non lo so.”

Un sequel di Joker: sì o no?

Molti sono abbastanza scettici in merito ad un sequel di Joker. In realtà, nonostante fosse stato concepito come progetto autonomo, il film ha lasciato una porta aperta ad un eventuale seguito. Nel finale del film, Arhtur si trova rinchiuso all’Arkham State Hospital e lo vediamo uscire da una stanza lasciando dietro di sé una scia di impronte di sangue: probabilmente, ha appena ucciso la sua psichiatra, anche se non sappiamo se sia riuscito o meno a fuggire dagli infermieri dell’istituto che cercano di braccarlo.

Per quanto raccontasse una storia autosufficiente, il film ha lasciato quel tanto che basta per un eventuale nuovo film, che potrebbe approfondire – tra le altre cose – il legame tra il personaggio e Bruce Wayne o il destino del personaggio di Sophie (Zazie Beetz).

Daisy Ridley: 10 cose che non sai sull’attrice

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Daisy Ridley: 10 cose che non sai sull’attrice

Daisy Ridley è un’attrice britannica che ha studiato tanto per arrivare dove è arrivata. Conosciuta al mondo per il ruolo di Rey nella terza trilogia di Star Wars, Daisy è anche un’ottima cantante e ballerina. Occhi chiari, denti splendenti che si allargano sempre in un sorriso e voce dolce e suadente fanno di lei una delle attrici con una gran carriera che l’aspetta.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Daisy Ridley.

Daisy Ridley: film e carriera

 

1. Daisy Ridley è un’attrice britannica. Daisy Jazz Isobel Ridley è nata il 10 aprile 1992 a Westminster, Londra, figlia di Louise Fawker-Corbett e di Chris Ridley. Daisy è anche la più giovane di cinque sorelle, delle quali, due di loro sono sorellastre, figlie di una precedente relazione del padre. Il suo prozio era Arnold Ridley, un attore inglese. Daisy ha frequentato la Tring Park School for Performing Arts nell’Hertfordshire, dove ha praticato il musical teatrale, diplomandosi nel 2010, all’età di 18 anni. Al di là della recitazione, i suoi talenti si espandono nel balletto, nel jazz danzato, balli latino-americani e il tip tap. La sua tonalità vocale è il mezzo soprano, grazie al quale ha abilità nel jazz e nel cabaret.

2. Ha recitato in diversi noti film. All’inizio della sua carriera Daisy ha ottenuto ruoli in alcuni film piccoli film come Scawl, 100% Beef e Crossed Wire. Si è consacrata però in quel di Hollywood grazie al successo ottenuto con il ruolo di Rey nelle terza trilogia di Star Wars, iniziata nel 2015 con Star Wars: Il risveglio della forza. Daisy Ridley ha poi fatto parte del cast di Assassinio sull’Orient Express (2017) di Kenneth Branagh e successivamente ha recitato in Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017), Ophelia (2018), Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019) e Chaos Walking (2021).

3. È anche doppiatrice. Oltre a comparire sul grande schermo, l’attrice si è cimentata anche nel doppiaggio, fornendo la sua voce per le versioni inglesi del film d’animazione giapponese Pioggia di ricordi (2016) e per il documentario La principessa e l’aquila (2016). Successivamente  presta la sua voce per il film Peter Rabbit (2018), interpretando il ruolo di Coda-Tonda, che riprende poi anche nel sequel Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga (2021). Ha poi doppiato il personaggio di Rey nelle serie animate Star Wars Rebels e Star Wars Force of Destiny.

Daisy Ridley in Star Wars

4. Daisy Ridley è stata scelta per il ruolo di Rey nel 2014. In quell’anno Daisy Ridley è stata scelta per interpretare Rey in Star Wars – Il risveglio della forza. La scelta di ingaggiare Daisy è venuta a J. J. Abrams, che ha voluto ripetere il principio di George Lucas, cioè il fatto di prendere e ingaggiare attori sconosciuti o semisconosciut per il ruoli principali, come era avvenuto per l’episodio IV, il primo Star Wars del 1977. Nell’ottobre 2015 è apparsa su una serie di francobolli prodotti dal servizio postale Royal Mail, con il personaggio di Rey raffigurato vicino a BB-8.

5. Daisy Ridley protagonista della terza trilogia. Il risveglio della forza ha dominato il botteghino per settimane, diventando uno dei film che ha incassato di più nel 2015, e consacrando Daisy come la vera e propria star del film. Dopo questo film, la sua carriera è in continua ascesa. Oltre ad aver prestato la voce a Lego Star Wars: Il risveglio della forza, Star Wars Forces of Destiny: Volume 1 e 2 e al video game Star Wars: Battlefront II, Daisy è stata ancora protagonista della saga in Star Wars: gli ultimi Jedi (2017). Dopo questo film ha prestato ancora la sua voce per Star Wars Forces of Destiny e la si vedrà presto nell’Episodio IX, previsto per il 2019.

daisy ridley

Daisy Ridley non è su instagram

6. Daisy Ridley odia i social media. In diverse interviste Daisy ha più volte definito i social media per niente sani per la salute mentale, danneggiando soprattutto quella dei teenagers. Secondo lei, il fatto di guardare continuamente immagini distorte di come dovrebbero essere è una follia. In realtà Daisy aveva un profilo ufficiale Instagram che però a disattivato da circa un paio di anni.

7. Daisy Ridley è stata criticata per aver sostenuto lo stop alla violenza. Il giorno dopo a quello in cui Jessica Alba aveva difeso le vittime di violenza armata che ha causato la morte di molte persone, tra cui molti giovani, Daisy ha realizzato un post riguardo l’argomento e richiamando l’attenzione sullo stop alla violenza. Con questo post Daisy è stata inondata di commenti, alcuni la lodavano, altri erano molto critici. Come conseguenza a questo, Daisy ha deciso di disattivare tutti i suoi account ufficiali, perciò non esistono canali ufficiali di Daisy Ridley né su Instagram, né su Twitter o Facebook.

Daisy Ridley: chi è il suo fidanzato

8. Ha una relazione con un collega. Da sempre molto riservata circa la sua vita personale, specialmente dopo aver cancellato tutti i suoi profili social, l’attrice non è però riuscita a nascondere la relazione che dal 2017 ha con un suo collega attore. Si tratta di Tom Bateman, conosciuto sul set di Assassinio sull’Orient Express. I due però sono molto attenti a non rivelare troppo della loro relazione, mantenendola dunque il più lontano possibile dai riflettori della celebrità.

Daisy Ridley è hot

9. È un’icona di sensualità. Da quando è diventata celebre grazie alla saga di Star Wars, la Ridley si è affermata come una delle attrici più belle e sensuali del panorama cinematografico odierno. Per molti è diventata una vera e propria icona di bellezza, che esula da certi canoni ormai stantii. Non sorprende dunque che l’attrice abbia posato anche come modella per alcune campagne pubblicitarie, con scatti che la ritraggono in tutta la sua bellezza.

Daisy Ridley: età e altezza dell’attrice

10. Daisy Ridley è nata a Londra, Inghilterra, il 10 aprile del 1992. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonti: IMDb

Il Ritorno di Casanova: primo ciak per il nuovo film di Gabriele Salvatores

Sono iniziate le riprese del nuovo film del Premio Oscar Gabriele Salvatores “Il Ritorno di Casanova”, interpretato da Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio e Sara Serraiocco. Liberamente tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler, il film è scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e Gabriele Salvatores.

Il film narra la storia di un affermato regista italiano che, restio ad accettare lo scorrere del tempo, decide di raccontare il Casanova nel suo ultimo film. Durante le riprese si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena, anche più di quanto potesse immaginare.  Nel cast inoltre Natalino Balasso, Alessandro Besentini e Bianca Panconi.

“Il Ritorno di Casanova” è prodotto da Indiana Production con RAI Cinema, BA.BE Productions ed EDI Effetti Digitali Italiani, produttore associato 3 Marys Entertainment, con il sostegno della Regione del Veneto concesso nell’ambito dell’Azione 3.3.2 del POR FESR 2014-2020 a favore della produzione cinematografica, e grazie al supporto della Veneto Film Commission, e in associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit.

Le riprese si svolgeranno tra Veneto e Lombardia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà nel 2022 e sarà distribuito da 01 Distribution.

Era Ora, al via le riprese del nuovo film di Alessandro Aronadio

Era Ora, al via le riprese del nuovo film di Alessandro Aronadio

Lunedì 11 Ottobre inizieranno le riprese del nuovo film di Alessandro Aronadio: ERA ORA. Il film vede Edoardo Leo (DANTE) e Barbara Ronchi (ALICE) nel ruolo di una giovane coppia.

Dante ha un bellissimo rapporto con la fidanzata Alice, ma ne ha uno davvero pessimo con il tempo. Assorbito da mille impegni, arriva sempre in ritardo e ha l’impressione che la sua vita stia scorrendo troppo velocemente. Il giorno in cui compie quarant’anni quell’impressione diventa incredibilmente realtà. Da quel momento Dante si ritrova a saltare in avanti di anno in anno, senza avere più controllo della sua vita.

Era Ora è un’esilarante e commovente romantic comedy su quello straordinario viaggio che ci ostiniamo a chiamare tempo.

Scritto da Alessandro Aronadio e Renato Sannio, ERA ORA è una co-produzione BIM PRODUZIONE, PALOMAR e VISION DISTRIBUTION e distribuito in Italia e nel mondo da VISION DISTRIBUTION.

Sedicicorto International Film Festival Forlì, tutti i premi del CortoInLoco

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Sedicicorto International Film Festival Forlì, dal 1° al 10 ottobre 2021, è tanti festival in uno. Per questo già nel primo weekend c’è stata una cerimonia di premiazione importante, quella che ha annunciato i vincitori della sezione CortoInLoco, concorso riservato alle produzioni realizzate nella Regione Emilia Romagna e ai suoi filmmaker.

E quest’anno anche ai suoi attori, nello specifico un’attrice giovanissima, protagonista del cortometraggio di Valerio Gnesini Uno dopo l’altro, al fianco di un interprete raffinato come Ivano Marescotti. Sibel Dalia Selo ha ricevuto il premio CortoInLoco di Domani, assegnato dal comitato artistico del festival, con la seguente motivazione:

Una giovanissima attrice. Nata già nel mondo del cortometraggio, respirando sin da subito. La sua interpretazione in Uno dopo l’altro ci fa già presagire che stia nascendo una stella. Che porta il nome di Sibel Dalia Selo”.

Anche il pubblico di Sedicicorto si è espresso sul suo film preferito nella selezione di CortoInLoco. I favori sono andati a Mi chiamavo Eva, di Miriam Previati, che con il suo film affronta un fenomeno molto serio e dai risvolti drammatici come il Revenge Porn. Ecco la motivazione del premio, che è stato ritirato dalla stessa regista.

Un tema forte quanto delicato. Ma che la regista è stata capace di raccontare con una sensibilità narrativa e interpretativa in grado di coinvolgere il pubblico. Sperando che quello più giovane sappia coglierne la potenza del messaggio”.

La giuria di Sedicicorto, composta da Catia Donini, Luisa Ceretto e Gianpiero Ariola, ha assegnato due menzioni speciali. La prima è andata a Uno dopo l’altro, un secondo riconoscimento quindi per il film di Valerio Gnesini. Questa la motivazione:

Per aver saputo vivacizzare la materia di uno spot ecologista con una tensione di film di fiction. L’ambiguità che caratterizza l’azione è in grado di rafforzare emotivamente, con una vena thriller, il messaggio morale”.

Gnesini è in eccellente compagnia, dato che l’altra menzione speciale è andata a Giorgio Dirittie al suo cortometraggio Zombie, un inedito Halloween da parte di uno dei registi italiani più apprezzati degli ultimi anni. Diritti “conferma la sua sensibilità nel cogliere il manifestarsi del turbamento umano, mettendolo in dialogo con un mondo altro che è molto più vicino di quanto immaginiamo

Infine, la giuria ha assegnato il premio Luminor CortoInLoco 2021 al film Capitan Didier di Margherita Ferri, delicata storia di un bambino che sogna di costruire la sua barca fatta solo di cartoni per la pizza. Come spiega la motivazione, Margherita Ferri ha “saputo trattare tematiche come la solidarietà, come l’accoglienza, dando corpo ai sogni del piccolo protagonista. Una regia sicura che avvalendosi dell’uso della metafora, dà prova di consapevolezza linguistica, optando per una scelta stilistica non scontata”.

Sedicicorto Forlì International Film Festival 2021, dal 1° al 10 ottobre, è realizzato con il contributo di Comune di Forlì, Film Commission Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, DG Cinema e Audiovisivo – MIC, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la sponsorship di Intesa San Paolo, Daniele Alessandrini Abbigliamento, Cantine DreiDonà, Progetto Romagna e Acquainbrick, con il patrocinio del Parlamento Europeo, AFIC e FEDIC.

Linea d’Ombra Festival 2021, XXVI edizione, dal 23 al 30 ottobre

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Linea d’Ombra Festival 2021, XXVI edizione, dal 23 al 30 ottobre

Linea d’Ombra Festival 2021, XXVI edizione, dal 23 al 30 ottobre, si va definendo il programma dell’evento che andrà in scena a Salerno nuovamente in presenza dopo la versione on line e di resistenza del 2020, quando il festival ha dovuto chiudere le location al pubblico dopo appena un giorno per il decreto ministeriale.

Quest’anno invece il pubblico potrà godere del programma di Linea d’Ombra nel suo habitat naturale, la sala, dove saranno proiettate le oltre 100 opere in concorso selezionate tra le oltre 1500 iscritte in preselezione, per un totale di 77 paesi rappresentati.  Tra i film in concorso, ben 34 sono diretti da registe donne, un dato di cui la direzione artistica del festival va quest’anno particolarmente fiero e che rientra perfettamente nel tema portante di quest’anno.

LINEA D’OMBRA 2021, DOMANI

Il tempo si è fermato per oltre un anno, adesso ricomincia a scorrere ed è al futuro che si deve guardare, con rinnovata fiducia. È a questo che hanno pensato il direttore artistico di Linea d’Ombra Boris Sollazzo e il presidente e fondatore del festival Giuseppe D’Antonio quando hanno scelto il tema dell’edizione 2021, che così descrivono.

Domani sembra incarnare meglio il senso di qualcosa che non è ancora, ma che ci indica anche dove dobbiamo posare lo sguardo una volta lasciateci alle spalle le macerie di un mondo segnato dalla tragedia della pandemia. Da un lato Domani ci costringe a considerare dove siamo ancora, dall’altro indica una prospettiva verso cui muovere per conservare, certo, ma anche per cambiare, se possibile radicalmente. Domani sembra innescare il senso di una rottura con il passato, la voglia di un cambiamento necessario a seppellire un tempo e una storia, un mondo del quale si sono drammaticamente rivelate fragilità, ritardi, ineguaglianze, errori da sanare, se possibile. Il giorno che verrà ci chiama a un impegno, appunto perché è prossimo e irreversibile, come tutti i cambiamenti che non solo la post-pandemia richiede. Domani sembra ci impegna tutti a uno sguardo più consapevole sul futuro che immancabilmente arriverà”.

Per questo anche l’immagine ufficiale di Linea d’Ombra, anche quest’anno ideata e realizzata da Roberto Policastro è una chiara icona del concetto stesso di proiezione avanti nel tempo.

Ci è venuto naturale pensare al nostro futuro prossimo, allo slancio di un una nuova visione ispirata dalla curiosità, alla voglia di focalizzare i nostri prossimi passi con l’entusiasmo dell’umana esplorazione. L’ignoto che spaventa diventa una leva che ci riporta al naturale istinto di affrontare il nuovo giorno come una nuova avventura, la paura di perdere quello che siamo lascia il posto alla voglia di evolverci e scoprire chi diventeremo. Lo spazio è da sempre la più entusiasmante metafora della realtà, scienza e fantasia che stimolano a riflettere sul destino degli uomini, qualcosa che sorvola i limiti di genere e le culture, unisce tutti in nome del sogno di un nuovo futuro.”

Il direttore artistico e il presidente hanno inoltre deciso di dedicare il festival di quest’anno a Patrick Zaki.

Linea d’Ombra Festival XXVI edizione è un’iniziativa promossa dalla Associazione SalernoInFestival e realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, del Comune di Salerno. Main Sponsor: Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania Centro, Nexsoft S.p.A. Altro ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.

Belgravia, recensione della serie di Julia Fellowes

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Belgravia, recensione della serie di Julia Fellowes

Si intitola Belgravia e si candida ad essere una delle prossime miniserie must see della stagione tv autunnale. Arriva il 6 ottobre su Sky Serie e in streaming su NOW e i motivi per cui dovrebbe solleticare il palato sono diversi. Primo tra tutti, il titolo pungola il serialholic che ha amato Shelock: la vetta massima della serie tv con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman è infatti l’episodio 1 della seconda stagione, che si intitola proprio “Uno Scandalo a Belgravia”, vedeva Sherlock alle prese con Irene Adler ed era basato sul racconto Uno Scandalo in Boemia, di Conan Doyle, ovviamente.

Belgravia, il quartiere chic di Londra in cui era ambientato quell’episodio della serie BBC e che dà il titolo alla serie è in realtà anche il titolo del romanzo da cui è tratta la miniserie, e come questo breve e prezioso ciclo di sei episodi, è firmato da Julian Fellowes. E qui veniamo al secondo e più importante motivo per cui Belgravia è una serie da non perdere: Fellows è infatti il papà di Downton Abbey, la premiatissima serie tv (15 Emmy) con Michelle Dockery e Maggie Smith. 

Sia l’assonanza con l’episodio di Sherlock, che la sicurezza della mano che l’ha scritta e trasposta poi sul piccolo schermo, contribuiscono a fornire sufficienti elementi per convincere lo spettatore a guardarla, ma la raffinatezza di scrittura di Fellowes sarà poi l’elemento che avvinghierà l’attenzione.

Belgravia, la trama

1815, la notte tra il 15 e il 16 giugno, Bruxelles. Al ballo organizzato dalla Duchessa di Richmond per il Duca di Wellington alla vigilia della Battaglia di Quatre Bras, dunque due giorni prima della famigerata Battaglia di Waterloo, sono presenti anche James e Anne Trenchard, che vivono agiatamente grazie ai profitti della loro impresa in ambito commerciale. Sophia, la figlia della coppia, cattura l’attenzione di Edmund Bellasis, erede di una delle famiglie più ricche e degne di nota di tutta l’Inghilterra. L’unione dei due forgerà un’eredità che creerà scandalo per le generazioni a venire. Ventisei anni dopo, quando le due famiglie vivono ormai entrambe nell’elegante quartiere londinese di Belgravia, gli eventi e i segreti di quel ballo tornano a galla, con tutte le conseguenze del caso…

Ed eccoci qui, in quell’ambiente tanto familiare a Fellowes: alta borghesia, nobili, balli, segreti, bugie, dinamiche di corte, ma anche downtown con maggiordomi e servette che tentano di stare a galla come possono, nutrendo a volte stima, altre volte (più spesso) invidia verso coloro che servono. Nessuno, in Belgravia, è un personaggio secondario: l’autore conferisce ad ognuno uno spessore, un ruolo nella storia, ognuno è un mattone che aiuta nella costruzione della struttura perfetta.

La recensione di Belgravia

Come aveva già dimostrato per lo show prodotto per iTv, Julian Fellowes conferma di avere una predilezione per i personaggi femminili. Come quelle di Casa Crawley, anche le donne protagoniste di Belgravia sono sfaccettate, fuori dal loro tempo, con un grande spessore morale ma ancora di più con forza d’animo e desiderio di autonomia, padrone del loro destino e quasi mai imbrigliate nello stereotipo della donna dell’800: consce del loro ruolo e dei tempi ma anche in grado di gestire la propria vita e gli accidenti che capitano loro volgendo le situazioni a proprio vantaggio.

Certo, siamo lontani dal sontuoso affresco storico che è stato Downton Abbey, ma è pur vero che in questo caso si parte da un testo “limitato”, Belgravia è una miniserie che mostra tutti i punti forti della scrittura di Fellowes. 

La narrazione si concentra ovviamente su amori proibiti, scandali e intrecci, questioni d’onore e di debiti, nobili in disgrazia e ricchi commercianti che hanno fatto fortuna sgomitando e facendosi valere. È sempre presente il concetto del contrasto di classe ma allo stesso tempo è forte l’idea che, nonostante le regole della società ottocentesca, chiunque può trovare fortuna nel mondo. C’è, di fondo, un certo moralismo, la tendenza a dividere buoni e cattivi, optando per scene di redenzione e sacrificio al fine di riscattare chi non ha avuto un comportamento virtuoso (Thomas Barrow di Downton Abbey vi dice niente?). A questo si aggiunge un trattamento superficiale degli “avversari” della vicenda, una narrazione a volte semplificata che però sembra curiosamente appannaggio dei personaggi maschili, che ingiustamente appaiono sempre un po’ impacciati, ignari, meschini, insicuri. 

Nonostante la sensazione di déjà-vu che percorre tutta la miniserie, Belgravia è un prodotto ben confezionato, che facendo leva sui meccanismi da soap riesce a costruire una narrazione intrecciata e articolata che spinge lo spettatore a spron battuto verso quel finale atteso ma non per questo meno soddisfacente. 

Steve Carell: 10 cose che non sai sull’attore

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Steve Carell: 10 cose che non sai sull’attore

Steve Carell è uno degli attori più brillanti e versatili che il mondo del cinema e delle serie tv abbia mai visto, capace di far ridere e commuovere il pubblico di tutto il mondo. L’attore americano ha sempre lavorato sodo per poter arrivare dove si trova ora, capace di rialzarsi dopo diverse cadute e dimostrando al mondo di saper affrontare qualsiasi tipo di ruolo, da quello comico a quello drammatico. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Steve Carell.

Steve Carell film

steve carell

1. La filmografia di Steve Carelll. La sua carriera è iniziata nel 1991 quando ha iniziato a partecipare al film La tenera canaglia e, successivamente, apparendo in televisione nelle serie The Dana Carvey Show (1996), Over the Top (1997), Just Shoot Me! (1998) e Strangers with Candy (2000), oltre che al Saturday Night Live (1996-2011). Dopo il successo di Una settimana da Dio (2003), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004) e della serie The Office (2005-2013), Carell lavora in 40 anni vergine (2005), Little Miss Sunshine (2006), Un’impresa da Dio (2007), Agente Smart – Casino totale (2008) e Notte folle a Manhattan (2010). In seguito, l’attore ha partecipato in A cena con un cretino (2010), Crazy, Stupid, Love (2011), Cercasi amore per la fine del mondo (2012), Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013) e Foxcatcher: Una storia americana (2014). Tra i suoi ultimi film, vi sono Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza (2015), La grande scommessa (2015), Cafè Society (2016), La battaglia dei sessi (2017), Last Flag Flying (2017), Beautiful Boy (2018), Vice – L’uomo nell’ombra (2018) e Benvenuti a Marwen (2018). Nel 2020 recita invce in Irresistible. È poi tra i protagonisti delle serie The Morning Show e Space Force, entrambe ancora in corso.

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Carell ha vestito i panni del doppiatore, prestando la propria voce a film come La gang del bosco (2006), Ortone e il mondo dei Chi (2008), Cattivissimo Me (2010), Cattivissimo Me 2 (2013), Minions (2015) e Cattivissimo Me 3 (2017). In quanto produttore, ha lavorato alla produzione di film come 40 anni vergine, Agente Smart – Casino totale, Crazy, Stupid, Love e le serie Riot (2014), Inside Comedy (2012-2015) e Angie Tribeca (2016-2018). L’attore, inoltre, ha partecipato a molti progetti in qualità di co-sceneggiatore, come per 40 anni vergine e per le serie The Dana Carvey Show, The Office e Angie Tribeca.

Steve Carell e sua moglie

3. È sposato da molti anni. Steve Carell ha conosciuto sua moglie, Nancy, mentre entrambi stavano partecipando ad un corso di improvvisazione teatrale, la Second City comedy troupe di Chicago, di cui Steve era l’insegnante e Nancy l’allieva. I due non si sono persi di vista e, dopo essersi frequentati per diverso tempo, soprattutto nel bar in cui lei lavorava e lui si fermava a parlare per molto tempo, si sono sposati il 5 agosto del 1995. Marito e moglie hanno lavorato spesso insieme, come in 40 anni vergine e The Office.

4. Ha anche due figli ormai grandi. Dopo qualche anno dal loro matrimonio, i due hanno messo su famiglia, tanto da diventare genitori di due figli. Infatti, nel 2001 è nata Elisabeth Anne, mentre nel 2004 è nato John.

Steve Carell in Foxcatcher

steve carell

5. Lavorare in questo film è stata un’opportunità imperdibile. Foxcatcher è il film che ha regalato a Steve Carell la sua prima nomination agli Oscar, ma per lui questa è stata un’occasione alla quale non poteva dire di no. Lo stesso attore ha dichiarato che “È stata una grande opportunità per me. Non ci ho pensato due volte. Sarebbe stato pazzesco non accettarlo.

6. Non ha mai visto Du Pont come un cattivo. Stando alle dichiarazioni dell’attore, egli non ha mai visto il suo personaggio come un villain e di certo non voleva dipingerlo in questo modo. Secondo lui “Qui c’era un ragazzo che era il prodotto della sua educazione, la sua enorme ricchezza. Era isola in gran parte da molte delle cose che desiderava ardentemente ed è stato aggravato problemi mentali. Era qualcuno che non possedeva gli strumenti per ottenere ciò che voleva dalla vita: e, in tal senso, incredibilmente straziante”.

Steve Carell in The Office

7. Ha detto no ad un ritorno della serie. Secondo Steve Carell non sarebbe una buona idea quella di riportare in auge la sitcom. L’attore, infatti, ha dichiarato: “Penso che sia esistito in quel tempo e con quelle persone e sembrava giusto. C’era qualcosa di così speciale in questo e, immagino che sia un modo strano per dirlo, ma mi piace troppo per rifarlo un’altra volta. È troppo speciale per me, nel mio cuore, in quel periodo di tempo”.

8. La serie ha avuto più successo oggi di dieci anni fa. Secondo Carell, The Office è una serie che ha avuto più successo negli ultimi anni, più di quanto ne avesse dieci anni, cioè ai tempi della messa in onda. Grazie al fatto che la serie è disponibile su diverse piattaforme streaming, secondo l’attore questo ha aiutato a risvegliare l’interesse per un certo tipo di show.

Steve Carell oggi

9. Ha molti progetti in mano. La carriera di Carell non si è mai arrestata nel corso degli anni e, anche adesso, ha in mano diversi progetti. Prossimamente lo si vedrà nella serie The Morning Show, attualmente in fase di post-produzione, mentre sta lavorando al film Irresistible e al film d’animazione Minions: The Rise of Gru. Inoltre, l’attore è stato annunciato come facente parte del cast della serie Space Force.

Steve Carell: età e altezza

10. Steve Carell è nato il 16 agosto del 1962 a Concord, nel Massachusetts, e la sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonti: IMDb, Entertainment Weekly, The Guardian, Country Living

Heath Ledger: 10 cose che non sai sull’attore

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Heath Ledger: 10 cose che non sai sull’attore

Heath Ledger, l’attore premio Oscar per Il cavaliere oscuro è scomparso tragicamente martedì 22 gennaio 2008, in seguito ad una intossicazione acuta da farmaci. Tutto l’ambiente del cinema ricorda continuamente questo tragico anniversario e Christopher Nolan che ha lavorato con l’attore nel suo ultimo film completo ha rilasciato alcune commoventi dichiarazioni. Nonostante la sua giovinezza, Ledger era noto ad hollywood già da un ventennio e tra mille provini, parti e grandi film ripercorriamo ora la sua carriera attraverso 10 curiosità sulla sua storia.

Ecco 10 cose che non sai di Heath Ledger.

Heath Ledger: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Ledger debutta sul grande schermo con i film Balckrock e Un computer a 4 zampe, entrambi del 1997. Ottiene però grande notorietà grazie ai film 10 cose che odio di te (1999), Il patriota (2000), Il destino di un cavaliere (2001) e Le quattro piume (2002). Successivamente recita anche in La setta dei dannati (2003), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005) e I segreti di Brokeback Mountain (2006), di Ang Lee, che lo consacra come uno degli attori migliori della sua generazione. Successivamente è in Casanova (2005), Paradiso + Inferno (2006) e Io non sono qui (2007). Escono poi postumi i suoi ultimi film: Il cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009).

Heath Ledger: la sua morte

2. È deceduto a 28 anni. Heath Ledger è morto martedì 22 gennaio 2008. Il suo corpo senza vita e completamente nudo fu trovato dalla domestica e da una fisioterapista con la quale l’attore aveva un appuntamento nell’appartamento, a SoHo, New York, nel primo pomeriggio. Pare infatti che alle 13 (ora locale) fosse ancora vivo e il decesso sarebbe avvenuto tra quest’ora e le 14.45. Subito il marciapiede davanti all’edificio viene riempito di fiori, biglietti e omaggi all’attore. Il 6 febbraio 2008 sono stati resi pubblici i risultati dell’autopsia, e la polizia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Mr. Heath Ledger è morto per una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di ossicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxilamina.” Dunque confermate le voci secondo cui la morte  è avvenuta per avvelenamento causato dagli effetti combinati di sonniferi, ansiolitici e analgesici, che l’attore stava prendendo dietro normale prescrizione medica.

Heath Ledger e il suo primo lavoro da attore

3. Ha inziato la sua carriera recitando in teatro. Per Heath Ledger il primo ruolo da attore fu quello di Peter Pan, interpretato a teatro con compagnia teatrale da lui frequentata in quegli anni.  Ha dichiarato che i suoi attori e registi preferiti sono  Gene KellyJudy GarlandBob FosseStanley KubrickKatharine HepburnJack Nicholson, Marcel Cann, Terrence MalickMel Gibson, e Meryl Streep.

Heath Ledger: i film mancati

Heath Ledger film4. Ha perso molte occasioni per noti film. Come molti attori della sua generazione Heath Ledger ha fatto migliaia di provini ed  è stat preso in considerazione per molti ruolo poi però mancati. Tra questi ci sono film noti come Alexander di Oliver Stone, ruolo andato poi a Colin Farrell. Era stato considerato per il ruolo di Kar in Il monaco (2003) ma alla fine ha pero deciso di rifiutare l’offerta. Fu scritturato anche per la televisione per la parte da protagonista di Max nello show televisivo Roswell (1999). Tuttavia, lo spettacolo è stato originariamente sviluppato per Fox e dal momento che aveva già recitato in Roar (1997), serie che non ha avuto successo, lo studio non voleva assumerlo. Doveva recitare nel film drammatico di Baz Luhrmann, Australia (2008), ma si è tirato indietro per interpretare il Joker ne Il cavaliere oscuro (2008). Gli è stato offerto il ruolo Peter Parker in Spider-Man (2002) che ha rifiutato. Era in trattative per interpretare il ruolo di “Llewelyn Moss” in Non è un paese per vecchi (2007), ma ha deciso di prendersi un po’ di tempo libero.

Heath Ledger ha vinto l’Oscar interpretando Joker

5. È il suo ruolo più celebre. La performance che gli è valso il Premio Oscar postumo è quella del JOKER nell’acclamatissimo film di Christopher Nolan The Dark Knight, conosciuto in Italia come Il Cavaliere Oscuro. Il film, uscito a Luglio del 2008 fu un successo di pubblico e critica e da molti è ancora considerato il miglior cinecomics di sempre. Fa parte della trilogia su Batman prodotta dalla Warner Bros che racchiude anche il primo film Batman Begins e The Dark Knight Rises. Per il suo ruolo ha dichiarato di essersi ispirato ad Alex di Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Prima di morire dichiarò che trai ruoli da lui interpretati il suo preferito è proprio il Joker.  Ha incontrato  Christopher Nolan per scambiare idee su come avrebbe interpretato il Joker prima ancora che ci fosse una sceneggiatura completa per Il cavaliere oscuro. Era la prima e unica scelta di Christopher Nolan per il Joker. Ha diretto entrambi i video amatoriali realizzati dal Joker nel film.

6. Ha stabilito una serie di primati. Ledger non è solo il primo e l’unico attore ad essere nominato per un Academy Award per aver interpretato Joker, ma il primo e unico attore ad assicurarsi una nomination per un film di Batman e per un cinecomics. Sua figlia Matilda Ledger riceverà l’Oscar per Il cavaliere oscuro quando compirà diciotto anni. Fino a quel momento la statuetta sarà sotto la custodia di suo padre Kim Ledger , madre Sally Bell e sorella Kate Ledger, secondo le regole dell’Accademia. Ha vinto quasi tutti i premi in cui è stato nominato per la sua interpretazione di JOKER ne Il cavaliere oscuro (2008), inclusa la storica cinquina (un Golden Globe, BAFTA, SAG, Critics ‘Choice Award e Oscar).

Heath Ledger Joker

Heath Ledger e Michelle Williams

7. Ha avuto una relazione con la nota attrice. È diventato padre per la prima volta, a 26 anni, quando la sua fidanzata Michelle Williams ha dato alla luce la loro figlia, Matilda Ledger, il 28 ottobre 2005, il cui padrino di battesimo è stato Jake Gyllenhaal, amico di Ledger e suo partner in Brokeback Mountain, mentre la madrina è stata l’attrice Busy Philipps.. I due attori si erano conosciuti sul set de I segreti di Brokeback Mountain nel giugno del 2004. Nel film l’attrice interpretava la moglie del personaggio di Ledger. Nel settembre 2007, tuttavia, venne confermato che i due avevano chiuso la loro relazione.

Heath Ledger e Peter Sellers

8. Era parente del noto attore. Come forse pochi sapranno, Heath Ledger era un lontano parente dell’attore e comico Peter Sellers, attraverso i loro comuni antenati ebrei sefarditi, Daniel de David de Mendoza e Esther Lopez. Sellers è stato uno dei più celebri attori degli anni Sessanta, interprete di film come Il dottore stranamore, Ciao Pussycat, James Bond 007 – Casino Royale, Oltre il giardino e molti altri.

Heath Legder: i suoi hobby e la regia

9. Era pronto a digire un suo film. Tra i suoi hobby ricordiamo il surf, lo skateboard, gli scacchi, la fotografia, la regia. Proprio per l’amore per il surf alla fine della cerimonia il corpo dell’attore è stato cremato. Successivamente, al tramonto, i partecipanti si sono recati sulla spiaggia dove Ledger adorava praticare surf, e hanno fatto un bagno collettivo vestiti. Ledger stava inoltre progettando di dirigere il suo primo lungometraggio basato sul romanzo di Walter Tevis del 1983 “The Queen’s Gambit“.

Heat Ledger in Parnassus

10. Altri attori hanno portato a termine il film per lui. Come tributo, Johnny Depp , Colin Farrell e Jude Law hanno aiutato Terry Gilliam a completare Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) prendendo il ruolo incompleto di Ledger. Il personaggio, dunque, subisce delle trasformazioni estetiche nel corso del film, così da giustificare il continuo cambio di volto. In questo modo il pubblico è stato in grado di assistere alla sua ultima esibizione. I tre attori hanno donato poi donato i loro stipendi alla figlia di Ledger.

Fonte: IMDb

Una famiglia Mostruosa: il trailer del film di Volfango de Biasi

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Una famiglia Mostruosa: il trailer del film di Volfango de Biasi

Ecco il trailer di Una famiglia Mostruosa, il film di Volfango de Biasi con Massimo Ghini, Lucia Ocone, Lillo, Ilaria Spada, Cristiano Caccamo, Emanuela Rei e con Paolo Calabresi, dal 25 novembre al cinema.

Una famiglia Mostruosa, la trama

Quando Luna e Adalberto scoprono di aspettare un figlio, per il ragazzo arriva il momento di presentare la fidanzata alla sua blasonata famiglia. Peccato che i suoi si rivelino “mostruosi” nel vero senso del termine: un padre vampiro, una madre strega, una nonna fantasma e uno zio zombie. Riusciranno a sopportare l’unione del loro rampollo con una comune mortale?

Amber Heard: 10 cose che non sai sull’attrice

Amber Heard: 10 cose che non sai sull’attrice

Amber Heard è nata ad Austin, Texas nel 1986, e ha cominciato la propria carriera nel 2004. In molti la conoscono e la amano per il corpo e il fisico straordinari, alcuni hanno seguito il suo matrimonio con Johnny Depp, altri hanno seguito la sua carriera. Ha talento, è bellissima e sexy, e allo stesso tempo tratta il proprio successo con molta nonchalance e cerca di mantenere la propria privacy.

Ecco alcune curiosità su Amber Heard.

Amber Heard: i suoi film e le serie TV

1. I film con Amber Heard. È nata in Texas, e si chiama Amber Laura Heard. Ha attirato l’attenzione di molti quando è comparsa in un film nominato all’Oscar, North Country – Storia di Josey (2005), nel quale ha interpretato la versione giovane del personaggio di Charlize Theron nei flashback. Da allora, ha recitato nella serie Hidden Palms (2007) ed è stata ospite di serie tv come Californication (2007), The O.C. e Criminal Minds (2005). Tra i film con Amber Heard, ci sono Friday Night Lights (2004), Alpha Dog (2006), Never Back Down – Mai arrendersi (2008), The Joneses (2009), Drive Angry (2011), e Syrup (2013). Nel 2008, l’attrice ha attirato l’attenzione su di se grazie al proprio ruolo in Strafumati, una commedia esilarante con i re della commedia americana Seth Rogen e James Franco.

Nel 2009, ha recitato con film campione di incassi Benvenuti a Zombieland insieme a Woody Harrelson, Bill Murray e Jesse Eisenberg. Inoltre, lo stesso anno, ha recitato nel thriller Il segreto di David con Sela Ward, Dylan Walsh e Penn Badgley. Nel 2011, poi, ha recitato in The Rum Diary – Cronache di Una passione con Johnny Depp (dove si sono conosciuti, anche se i due non hanno cominciato a frequentarsi fino al 2012), e in The Ward – Il reparto di John Carpenter. Più di recente, i ruoli principali di Amber Heard sono stati in Il potere dei soldi (2013), Machete Kills (2013) e 3 Days to Kill (2014), ma soprattutto l’abbiamo vista nel ruolo di Mera in Justice League Aquaman.

Nel 2020 è stata trai protagonisti nel ruolo di Nadine Cross dell’attesissima serie tv The Stand, l’adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King. Nel 2021 ha ripreso il ruolo nella di Mera nella Zack Snyder’s Justice League, la versione originale del film del 2017 che era stato rimaneggiato e tagliato da Joss Whedon dopo l’abbandono del regista per il suicidio improvviso della figlia. Nel 2022 riprenderà invece ruolo di Mera nell’annunciato Aquaman 2.

2. Amber Heard si è preparata per il ruolo in Zombieland in soli due giorni. L’attrice è famosa per lavorare duramente. Quando accettò il ruolo di 406 nel film, Amber Heard lo accettà sapendo che avrebbe avuto solamente due giorni per prepararsi. Il ruolo era quello della vicina di Columbus (interpretato da Jesse Eisenberg), che appare in alcuni flashback che spiegano come Columbus sia venuto a conoscenza dell’epidemia zombie: quando lei si presenta bussando alla sua porta, racconta di essere stata aggredita da un uomo che si stava trasformando in zombie. Lo attacca a sua volta, e per lei non finisce molto bene: Columbus le rompe una caviglia con una porta, e la finisce colpendola alla testa con una cassetta della toilette.

3. Amber Heard è un’appassionata di libri. Sembra che Amber Heard sia un’appassionata di auto e di armi da fuoco, oltre che di libri. Ed è famosa per avere l’abitudine di portare sempre con sé dei libri di seconda mano, tra cui La Bibbia di Jefferson. Notoriamente atea, ha più volte affermato che la conoscenza è la sua religione. Inoltre, ha affermato di non guardare davvero la televisione e che, se avesse avuto il talento necessario, le sarebbe piaciuto fare la scrittrice.

amber heard

 Amber Heard e Johnny Depp

 

4. Prima di Johnny Depp, Amber Heard ha avuto una relazione seria con una ragazza. È durata quattro anni e mezzo, la seria relazione della Heard con l’artista e fotografa Tasya Van Ree. Ora, l’attrice parla apertamente della propria bisessualità e, in un’intervista con Elle, ha affermato di non rimpiangere il tempo passato con l’ex fidanzata. “Non voglio che sembri che nasconda qualcosa” ha datto al giornale, “Non mi vergogno e non mi sono mai vergognata.”

5. Il divorzio tra Johnny Depp e Amber Heard. Sembra che i due abbiano cominciato a frequentarsi nel 2012, e che nel 2013 la loro relazione fosse pubblica. Nel gennaio 2014, i fan festeggiarono il loro fidanzamento. Purtroppo, il matrimonio non durò a lungo, e Johnny Depp e Amber Heard hanno divorziato nel maggio 2016. Il giorno successivo al divorzio, lei ottenne un’ordinanza restrittiva contro di lui per violenza domestica. In seguito, però, le accuse di violenza sono state ritirate.  La tesi dell’attrice è stata smentita dalla polizia di Los Angeles, anche se tuttora la vicenda risulta controversa.

Amber Heard: nuda sul grande schermo

6. Le scene topless e la carriera di Amber Heard. Abbiamo visto Amber Heard nuda o seminuda sullo schermo, e lei è molto realistica a riguardo, e su come funzioni l’industria del cinema. “Prima di tutto, bisogna comparire come ospiti in serie tv, cosa che ho fatto parecchio” ha detto, “E ho fatto anche tantissime scene in topless. Ho pagato un piccolo prezzo, cosa che bisogna fare per andare più lontano. Ma ho sempre saputo cosa stessi facendo in un film. Se il mio ruolo era solo quello, io potevo prendere la decisione, da adulta, di usarlo a mio vantaggio o meno.”

Amber Heard è Mera in Aquaman

7. Ha interpretato la celebre eroina. Nel film campione d’incassi Aquaman, la Heard ha interpretato il personaggio di Mera, figlia di re Nereus, la quale possiede poteri idrocinetici e telepatici che le permettono di controllare l’ambiente acquatico e di comunicare con altri Atlantidei. Un personaggio particolarmente importante, che aiuta il protagonista Arthur Curry a compiere il suo destino. L’attrice riprenderà poi questo stesso ruolo anche per l’annunciato sequel, nonostante sia stata portata avanti una petizione per impedirle di interpretare nuovamente il personaggio.

Amber Heard nuda

Amber Heard è su instagram

8. Ambers Heard su Instagram chiede aiuto ai fan per una buona causa. Il profilo di Amber Heard su Instagram ha un milione di follower, e poco più di un mese fa l’attrice ha usato il social per lanciare un appello per raccogliere fondi per le cure mediche di una dodicenne siriana di nome Weam. “Soffre di una malattia mortale, e ha disperatamente bisogno del nostro aiuto”. In seguito, l’attrice ha raccontato di essere stata ispirata dalla ragazzina, dalla sua “anima bella, luminosa e ottimista”.

Amber Heard e Elon Musk

 

9. Avrebbe avuto una relazione con il noto miliardario. La causa di divorzio tra la Heard e Johnny Depp è ormai una vicenda nota, a partire dalla quale sono stati svelati numerosi retroscena e situazioni inaspettate. Una di queste è la relazione che l’attrice avrebbe avuto con Elon Musk, il celebre miliardario sudafricano, nel momento in cui era ancora sposata con Depp. Ad oggi, però, questa è ancora solo una speculazione priva di conferme ufficiali.

Amber Heard: età e altezza dell’attrice

10. Amber Heard è nata ad Austin, in Texas, il 22 aprile del 1986. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonti. WhatCulture, SheKnows, IMDb, DailyMail

Ultron: le 10 varianti più potenti nei fumetti

Ultron: le 10 varianti più potenti nei fumetti

Ultron è diventato uno degli esseri più potenti dell’intero Multiverso del MCU nell’ultimo episodio della serie What If…?. L’intera esistenza di Ultron si basa sull’evoluzione in forme sempre più avanzate, sia nella continuity principale di Terra-616 che oltre. Alcune di queste varianti sono più che potenti, in grado di raggiungere un livello cosmico non dissimile da quello della sua controparte animata nella serie Disney+. Tuttavia, ogni iterazione del classico nemico dei Vendicatori diventa sempre più difficile da sconfiggere, indipendentemente dall’universo in cui si trova.

Ultrog

Ultrog è una versione potente di Ultron proveniente da Terra-8311, la stessa realtà che ha prodotto Peter Porker, Spider-Ham. In questo universo antropomorfo, Ultrog ha gli stessi poteri e abilità di base della sua controparte di Terra-616, che sono vastissimi.

Ha una forza e una durata sovrumane grazie alla sua struttura in adamantio. Può anche volare o, nel caso di questo universo, scalare grattacieli come l’Empire State Building. È una creazione di Kangaroo il Conquistatore, una delle varianti nei fumetti più potenti – e divertenti – di Kang il Conquistatore.

Ultimate Ultron

Ultimate Ultron, o Ultron-6, era al momento della sua apparizione in “Avengers #66-68” la versione più avanzata del supercriminale androide. Questa è la prima variante del personaggio ad utilizzare l’adamantio per rafforzare il suo guscio robotico, che lo ha reso virtualmente invulnerabile alle forme più pratiche di attacco.

Poteva anche cambiare forma a suo piacimento grazie ad un dispositivo che riordinava le molecole. Ultron-6 aveva, inoltre, la capacità di volare grazie ad un modulo di volo intercambiabile con cui poteva aumentare il suo corpo.

Yellowjacket (Ultimate Comics)

Esiste un’altra versione definitiva di Ultron, questa di Terra-1610, la realtà di Ultimate Comics. Questa versione di Ultron si chiama Yellowjacket, una versione androide dell’identità da supereroe di Hank Pym.

Questo Ultron non era così diabolico o avanzato come i suoi omologhi 616, ma aveva la capacità di volare e poteva anche rimpicciolirsi o crescere fino a raggiungere altezze enormi. Era anche molto forte: la sua resistenza, infatti, aumentava a mano a mano che le sue dimensioni fluttuavano verso l’alto o verso il basso. Questo Ultron aveva anche artigli affilati come rasoi, intrecciati con una tossina da usare contro i suoi nemici.

Ultron Pym

Un’amalgama ancora più insidioso di Ultron e del suo creatore, Hank Pym, è emerso nella trama di “Rage Of Ultron”, nella continuity della Marvel. In questa storia, Ultron si è letteralmente fuso con Pym, combinando la notevole forza e il potere di Ultron con l’intelletto e il potere sconfinati di Pym come Ant-Man.

L’etica e la morale di Hank Pym sono state a lungo oggetto di sospetti nell’Universo Marvel e, in questa forma, il personaggio raggiunge l’apice. È in grado di passare da Pym a Ultron con estrema facilità, usando quest’abilità per ingannare i Vendicatori e cercare di distruggerli.

Annihilation: Conquest

Ultron è diventato uno degli esseri cosmici più potenti dell’Universo Marvel quando la sua coscienza si è trasferita nella mente di Adam Warlock. I poteri e le abilità di Warlock sono considerevoli. Può volare nello spazio alla velocità della luce e generare esplosioni di energia abbastanza forti da contrastare Thanos, anche quando aveva il Guanto dell’Infinito.

Warlock trae anche un enorme potere dalla sua connessione simbiotica con la Gemma dell’Anima, che ha permesso a Ultron di espandere il suo già straordinario set di poteri per includere le arti mistiche.

Terra-10943

Nella realtà impostata da Terra-10943, Ultron diventa così potente da essere insormontabile per il potere combinato dei Vendicatori e di Kang il Conquistatore. Questo Ultron ha accumulato così tanto potere che è stato in grado di uccidere tutti i Vendicatori del suo mondo e prendere il sopravvento.

La sua armatura, in qualche modo, assume l’aspetto di Distruttore, il manufatto di Asgard, anche se non è chiaro se ci sia una connessione diretta tra i due. Il successo di Ultron in questa realtà è tale da destabilizzare il tempo grazie ai ripetuti e inutili tentativi di Kang di sconfiggerlo, uno sviluppo narrativo con un potenziale assai intrigante per il MCU.

Age of Ultron

Una delle linee temporali future più oscure della Marvel Comics è la realtà “Age of Ultron”, in cui Ultron riesce a conquistare il mondo. Mentre i poteri e le abilità di Ultron sono essenzialmente gli stessi della sua versione di Terra-616, ottiene in realtà molto di più della sua iterazione principale.

È in grado di tornare indietro nel tempo e attaccare i Vendicatori nel passato, stravolgendo la storia e gettando il mondo in un incubo distopico controllato stesso da lui. Comanda anche un esercito di droni, che usa per distruggere New York City e anche molti Vendicatori come Janet Van Dyne, che in questa realtà è una potente versione di Captain Marvel.

Extremis Ultron

Ultron avrebbe incorporato la tecnologia avanzata dell’armatura Extremis di Tony Stark durante la run “The Mighty Avengers” dei primi anni 2000. Durante questo periodo, è stato in grado di assumere un aspetto tecno-organico che potrebbe sembrare veramente umano all’apparenza. Assunse anche una forma femminile che somigliava molto a Janet Van Dyne, ossia Wasp.

Tramite l’armatura Extremis, Ultron può manipolare la materia con il pensiero diretto. Può anche generare esplosioni di energia e campi di forza così forti da essere potenzialmente invulnerabile. La famosa ascia di Ares si ruppe proprio contro uno di questi campi.

Ultron Forever

Una delle versioni più potenti di Ultron divenne il re di Asgard. Ultron Forever emerge in un futuro alternativo in cui Ultron schiavizza la Terra e conquista Asgard con l’aiuto di Loki. Con il potere del Padre del Tutto, Ultron è quasi divino. Il suo più grande vantaggio arriva attraverso l’Odinforce.

L’Odinforce ha una portata davvero cosmica, con la capacità di fermare il tempo, manipolare la realtà e persino riportare in vita le persone come fece Odino con Jane Foster dopo che morì alla fine del suo servizio come potente variante di Thor.

Galactus Ultron

Forse la variante più potente di Ultron è la versione che si è fusa con Galactus. Questo Ultron si è combinato con il divoratore di mondi in “Marvel Universe 2001: Millennial Visions #1”, in una realtà alternativa in cui Silver Surfer ha ricostituito l’androide combinando i suoi pezzi con Galactus.

Ultron-Galactus possiede un potere davvero infinito in virtù del Potere Cosmico, che gli dà la capacità di manipolare, imbrigliare e liberare materia ed energia a livello molecolare. Questa versione di Ultron poteva letteralmente distruggere mondi, cosa di cui aveva bisogno per nutrirsi.

Eternals film di chiusura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città

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Il nuovo film Marvel Studios, Eternals di Chloé Zhao, chiuderà presso l’Auditorium Parco della Musica il programma della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città.

Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar® per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di Super Eroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, I Devianti. Ad interpretarli un cast che include Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie.

Eternals sarà presentato in anteprima domenica 24 ottobre alla Festa del Cinema e ad Alice nella città e arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Eternals: il trailer ufficiale del film di Chloé Zhao

La Scuola Cattolica vietato ai minori di 18 anni

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La Scuola Cattolica vietato ai minori di 18 anni

Nella giornata di ieri il film di Stefano Mordini, La Scuola Cattolica, tratto dal libro omonimo di Edoardo Albinati Premio Strega nel 2016 e nelle sale da giovedì 7 ottobre, è stato vietato ai minori di diciotto anni.

La censura viene operata su un film che racconta una storia vera, una storia di omicidio e di stupro. Quella di una grave violenza perpetrata ai danni di due donne, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, un crimine che sconvolse l’intero Paese, ancora vivo nella coscienza collettiva: il delitto del Circeo.

Un divieto, che viene imposto per un film che ripercorre i fatti che hanno segnato la storia dell’ordinamento giuridico italiano, aprendo nel 1975 un dibattito che si sarebbe concluso solamente nel 1996, quando per la legge italiana la violenza sessuale passò dall’essere considerata un reato contro la morale a un crimine contro la persona.

Il film era già stato presentato fuori concorso all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, lo scorso settembre, e in quella circostanza era stato classificato come vietato ai minori di 14 anni.

La Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura ha così motivato la sua decisione:

“Il Film presenta una narrazione filmica che ha come suo punto centrale la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice. In particolare i protagonisti della vicenda pur partendo da situazioni sociali diverse, finiscono per apparire tutti incapaci di comprendere la situazione in cui si trovano coinvolti. Questa lettura che appare dalle immagini, assai violente negli ultimi venti minuti, viene preceduta nella prima parte del film, da una scena in cui un professore, soffermandosi su un dipinto in cui Cristo viene flagellato, fornisce assieme ai ragazzi, tra i quali gli omicidi del Circeo, un’interpretazione in cui gli stessi, Gesù Cristo e i flagellanti vengono sostanzialmente messi sullo stesso piano. Per tutte le ragioni sopracitate la Commissione a maggioranza ritiene che il film non sia adatto ai minori di anni diciotto.”

L’intervista ai protagonisti de La Scuola Cattolica

Le motivazioni del divieto imposto vertono dunque tutte attorno a elementi tematici del film o a valutazioni di tipo artistico-espressivo, limitando di fatto la stessa libertà artistica e di espressione degli autori.

Questo è accaduto sebbene il DPR 11/11/1963 n. 2029 (Regolamento  di  esecuzione della Legge 21/4/62 n. 161 sulla revisione dei film e dei lavori teatrali) all’articolo 9 elenchi in modo chiaro gli elementi scenico/narrativi che possono determinare l’applicazione del divieto di visione ai minori, e tra i quali non è di certo inclusa la tematica di un film (anche quando la stessa risulti incentrata su valutazioni teologiche o filosofiche).

Una decisione in netta contrapposizione con quanto affermato lo scorso aprile dal Ministro Franceschini che, alla firma del decreto che istituì la nuova Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, commentò: “Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”.

Non riesco a trovare delle ragioni valide per questa censura e se mi sforzo di trovarle, mi inquietano.” commenta così Stefano Mordini “Nella motivazione della commissione censura si lamenta il fatto che le vittime e i carnefici siano equiparati, con particolare riferimento a una lezione di un professore di religione, ma questo è esattamente il contrario di quello che racconta il film, e cioè che, provenendo dalla stessa cultura, è sempre possibile compiere una scelta e non deviare verso il male. Una delle due vittime, all’epoca, era minorenne e il nostro è un film di adolescenti interpretato da adolescenti. Trovo assurdo che oggi si vieti ai ragazzi anche solo di vedere, attraverso un libero mezzo di espressione, quello che due ragazze come loro anni fa hanno subito, questo atto censorio priva una generazione di una possibile presa di coscienza che potrebbe essere loro utile per difendersi da quella violenza spesso protagonista nella nostra cronaca.  E questo perché alcune delle ragioni di quella tragedia sono purtroppo ancora attuali.”

I miei assistiti sono, rispettivamente, sorella di Rosaria Lopez e fratello di Donatella Colasanti, e ne sono anche eredi mortis causa.” Così dichiara l’avvocato Stefano Chiriatti. “Hanno visionato, unitamente al sottoscritto scrivente, il film La Scuola Cattolica. Il loro evidente coinvolgimento, personale e affettivo, nella vicenda narrata, per la parte che li riguarda, ha indotto in Letizia e Roberto il risvegliarsi di traumi e dolori profondi, legati a quanto patito nel 1975 e negli anni successivi.  Malgrado l’enorme sacrificio, umano ed emotivo, legato alla rievocazione vivida, visiva e sonora, di quanto accaduto alle rispettive sorelle, hanno, tuttavia, apprezzato la volontà di tramandare, anche in chiave di ammonimento per il futuro, la memoria della loro tragedia, soprattutto alle giovani generazioni. Hanno, pertanto, appreso con grande sorpresa della decisione del Ministero della Cultura di vietare la visione del film ai minori degli anni diciotto.”

M. Night Shyamalan produrrà Vanishings At Caddo Lake con Dylan O’Brien

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M. Night Shyamalan produrrà il film di prossima uscita The Vanishings at Caddo Lake con la sua società di produzione Blinding Edge Pictures. Il film si baserà su un’idea originale di Celine Held e Logan George che hanno scritto la sceneggiatura e che co-dirigeranno anche il film. La pellicola sarà interpretato da Dylan O’Brien, Eliza Scanlen e Lauren Ambrose. Eric Lange, Sam Hennings e Diana Hopper completano il cast

Nel film quando una bambina di 8 anni scompare misteriosamente a Caddo Lake, una serie di morti e sparizioni passate iniziano a collegarsi, cambiando per sempre la storia di una famiglia distrutta.

Shyamalan e Ashwin Rajan produrranno per la società Blinding Edge di Shyamalan insieme a Kara Durrett e Josh Godfrey di K Period. Kimberly Steward, Harrison Huffman e Will Greenfield saranno i produttori esecutivi. La produzione del thriller è iniziata a Shreveport, LA. Il film sarà il secondo lungometraggio di Held e George; Topside, il loro primo lungometraggio, è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia. Insieme hanno anche lavorato a diversi cortometraggi tra cui Caroline, che ha concorso per la Palma d’oro al Festival di Cannes ed è stato finalista per il miglior cortometraggio live action agli Oscar 2019.

Questo film rappresenta anche una riunion per Shyamalan e il duo di registi, che hanno già collaborato con il regista quando sono stati assunti da lui stesso per dirigere due episodi imminenti prossima stagione della premiata serie prodotta e creata da Shyamalan per Apple TV+ Servant. Shyamalan, che è il produttore esecutivo della serie e ha anche diretto diversi episodi. Negli ultimi quattro decenni Shyamalan ha difeso i talenti emergenti sia davanti che dietro lo schermo. In Servant ha cercato registi e autrici con prospettive oltre i confini, assumendo la maggior parte di registe internazionali e donne. La serie, che è in post-produzione alla sua terza stagione, è uno dei titoli più visti dello streamer.

“La serie Servant mi ha dato l’incredibile opportunità di trovare nuovi narratori da tutto il mondo e raccontare storie con loro”, ha dichiarato Shyamalan. “Celine Held e Logan George sono un eccezionale team di sceneggiatori e registi che hanno diretto per noi due episodi straordinari nella terza stagione. Sono narratori di genere curiosi e dinamici e hanno scritto un film che crediamo avrà un profondo impatto sul pubblico”.

House of the Dragon: il primo teaser dalla serie prequel di Game of Thrones

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L’account Twitter di HBO Max ha diffuso il primissimo sguardo a House of the Dragon, il primo spin-off de Il Trono di Spade atteso al debutto su Sky e NOW in contemporanea con la messa in onda americana nel 2022.

Basata sul romanzo di George R. R. Martin “Fuoco e sangue” e ambientata 300 anni prima degli eventi della serie madre, House of the Dragon racconterà la storia di Casa Targaryen.

I personaggi di House of the Dragon

  • Emma D’Arcy nei panni della Principessa Rhaenyra Targaryen: primogenita del re Viserys, cavaliere di draghi di Valyria purosangue. I più direbbero che Rhaenyra è nata con tutto ciò che potrebbe desiderare…ma non è nata uomo.
  • Matt Smith è il Principe Daemon Targaryen: fratello minore del Re Viserys ed erede al trono. Guerriero senza pari e cavaliere di draghi, Daemon ha il vero sangue di drago. Ma si dice che ogni volta che un Targaryen viene al mondo, gli dei lancino una moneta…
  • Steve Toussaint è Lord Corlys Velaryon, “The Sea Snake”: Lord di Casa Velaryon, una stirpe di Valyria antica almeno quanto Casa Targaryen. Come “The Sea Snake,” il più famoso avventuriero mai andato per mari nella storia di Westeros, Lord Corlys è più ricco dei Lannister e rivendica di possedere la flotta più grande al mondo.
  • Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower: figlia di Otto Hightower, Primo Cavaliere del Re, è la donna più avvenente di tutti i Sette Regni. È cresciuta nel Red Keep, la cerchia di persone più vicine al Re. Ha grazia cortese e spiccato acume politico.
  • Rhys Ifans è Otto Hightower: Primo Cavaliere del Re, Ser Otto è leale servo del Re e del suo regno. Secondo lui, la più grande minaccia al regno è Daemon, il fratello del Re, e la sua posizione di erede al trono.

House of the Dragon, la serie tv

House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones“, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.

The Batman: la Warner Bros. ha già ordinato il sequel?

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The Batman: la Warner Bros. ha già ordinato il sequel?

È chiaro che la Warner Bros. abbia dei grandi progetti per il franchise di The Batman. Sappiamo ormai da tempo che una serie incentrata sul Dipartimento di polizia di Gotham City, ambientata nello stesso universo del film di Matt Reeves, arriverà prossimamente su HBO Max. Più di recente, invece, è stato rivelato che ci sarebbe in cantiere anche un’altra serie destinata alla piattaforma di streaming che sarà incentrata, invece, sul personaggio del Pinguino interpretato da Colin Farrell.

Non dovrebbe sorprendere, quindi, che lo studio sia desiderio di riaccendere i riflettori sull’iconico Cavaliere Oscuro, al punto da aver già concesso il via libera ad un sequel di The Batman. È quanto riportato nelle ultime ore dallo scooper Daniel Ritchman, confermato in seguito anche dal sito Batman on Film. Tuttavia, la Warner Bros. non ha ancora ufficializzato nulla, quindi sarebbe opportuno prendere la cosa con le pinze.

È da molto tempo che si parla della possibilità che il film di Reeves sia l’inizio di una nuova trilogia dedicata all’iconico personaggio DC. È possibile che il sequel venga ufficialmente annunciato in occasione del prossimo DC FanDome del 16 ottobre. Di recente, infatti, è stato proprio Robert Pattinson a confermare che proprio durante il grande evento ci saranno numerose sorprese legate al film (dovrebbe essere mostrato ai fan il nuovo trailer, ma a quanto pare ci saranno tantissime altre novità).

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

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