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Star Wars: le cose migliori su ogni membro dell’Ordine Jedi

Star Wars: le cose migliori su ogni membro dell’Ordine Jedi

Quando nel lontano 1977 siamo stati trasportati per la prima volta nell’universo di Star Wars, ci è stato mostrato anche il modo in cui era caduto l’Ordine Jedi, distrutto dal malvagio Imperatore Palpatine, con solo due sopravvissuti: Yoda e Obi-Wan Kenobi.

Grazie alla trilogia prequel, abbiamo avuto modo di scoprire molto più sull’Ordine Jedi, con i vari membri dell’organizzazione al loro apice. Di seguito abbiamo raccolto le 10 migliori cose relative ai membri più rappresentativi dell’Ordine:

Obi-Wan Kenobi

Ora che la Disney sta progetto film e serie tv dedicati a Star Wars come se non ci fosse un domani, ogni giorno veniamo a sapere di un nuovo Jedi che è riuscito a sopravvivere all’Ordine 66. Tuttavia, Obi-Wan Kenobi era l’originale sopravvissuto. Presenza costante nella trilogia prequel, fino a quando non abbiamo conosciuto Yoda era l’unica rappresentazione visiva della potenza dei Jedi presente nella trilogia originale. Potremmo non aver scoperto ancora tutto sul personaggio, e siamo certi che l’annunciata serie tv destinata a Disney+ racconterà molto degli anni centrali della sua vita.

Qui-Gon Jinn

Le trilogie originali e sequel di Star Wars si sono assicurate di dare ruoli di rilievo a vari attori che erano quasi sconosciuti al pubblico. I prequel abbandonarono questo mantra e assegnarono ruoli ad un cast di attori incredibilmente famosi, tra cui Liam Neeson. Il ruolo di Neeson nei panni di Qui-Gon Jinn è stato una delle cose universalmente più amate de La minaccia fantasma: proprio per questo, la scelta della Lucasfilm di ucciderlo non è stata soltanto una decisione terribile, ma anche una decisione che ha particolarmente infastidito i fan. Abbiamo comunque avuto testimonianza della sua eredità: è stato lui, infatti, a scoprire come diventare un Fantasma di Forza, quindi è a lui che dobbiamo dire grazie se negli episodi successivi abbiamo visto il ritorno di vari personaggi deceduti.

Anakin Skywalker

Certamente, Anakin Skywalker è uno dei personaggi più odiati della saga di Star Wars. L’attore che lo ha interpretato nei prequel – Hayden Christensen – non è mai stato particolarmente apprezzato, così come le azioni del personaggio, tanto quelle buone quanto quelle cattivi, incluso il tradimento all’intera razza Jedi. Tuttavia, una delle poche cose che fece in gioventù e che avevano perfettamente senso fu quella di vendicare sua madre. Tentò di salvarla dai suoi rapitori, ma purtroppo morì tra le sue braccia. Qualcosa di brutale, sicuramente il primo passo nel suo cammino verso il Lato Oscuro della Forza, ma la distruzione di un gruppo di Tusken da parte sua era più che comprensibile…

Yoda

Anche se Yoda sopravvisse all’Ordine 66, lo fece in un modo molto più passivo di Obi-Wan. Tuttavia, possiamo tranquillamente perdonarlo, visto che all’epoca aveva circa 900 anni. Nonostante ciò, solo pochi giorni era impegnato con il Conte Dooku e con Palpatine nelle battaglie più significative della loro esistenza, girovagando con la sua piccola spada laser e muovendosi alla velocità della luce. La grafica del personaggio nei prequel non era eccezionale, ma la lotta Dooku/Yoda è uno dei punti più alti di tutto il franchise. Vedere un personaggio che, inizialmente, abbiamo visto soltanto nei suoi ultimi giorni, sfrecciare in battaglia con uno dei più grandi attori di tutti i tempi (Christopher Lee) è qualcosa che cinematograficamente parlando assume un valore dai contorni inestimabili…

Ki-Adi Mundi

Non si può non amare un personaggio che ha due cervelli. Ki-Adi Mundi non ha fatto molto nei prequel oltre a regalarci un paio di battute assolutamente memorabili, ma la sua morte così emozionante e il suo aspetto cos’ esilarante lo hanno trasformato in uno dei personaggi più amati dai fan. Per fortuna, la storyline dello stesso è stata ampliata in maniera preponderante nella serie animata The Clone Wars.

Mace Windu

Non ci sono molte cose da apprezzare in un personaggio come Mace Windu. La sua stessa esistenza ha in qualche modo trasformato uno dei migliori attori di tutti i tempi – Samuel L. Jackson – in una sorta di zimbello: fondamentalmente era l’incarnazione del fallimento dei Jedi, nonché uno dei motivi per cui Anakin iniziò ad allontanarsi dall’Ordine. Nonostante le molte ragioni per odiarlo, aveva una delle migliori spade laser viste nella trilogia prequel. Apparentemente, il modo in cui George Lucas è stato in grado di convincere Jackson ad accettare la parte nella serie, è stato promettendogli di sfoggiare una spada laser dalla lama viola, qualcosa che non avevamo mai visto prima nel franchise.

Kit Fisto

Kit Fisto non ha mai realmente parlato nei prequel. Era presente in numerose scene ed era particolarmente evidente grazie alla sua testa simile a quella di una lucertola, ma non ha mai avuto un grande impatto sulla progressione della storia. Tuttavia, ha finito per essere coinvolto in qualcosa di abbastanza drammatico: la lotta contro Palpatine. Certo, Palpatine era così potente che distrusse Kit Fisto in pochi secondi, ma è stata comunque una morte eroica…

Plo Koon

Proprio come Kit Fisto, Plo Koon non ha avuto un grande impatto nella trama dei film prequel. Tuttavia, quello che ha fatto The Clone Wars è stato dare al personaggio maggiore rivelanza. Plo Koon è stato particolarmente importante nei primi episodi, il che ha reso molto più interessante vedere perché sia stato inserito nei film…

Fonte: Screen Rant

Parasite: il film premio Oscar in home video

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Parasite: il film premio Oscar in home video

Da oggi 20 maggio il film dell’anno Parasite (recensione) di Bong Joon-ho, è disponibile grazie a Eagle Pictures in edizione DVD, Blu-ray e in una elegante steelbook COMBO (contenente il doppio formato DVD+BD e una imperdibile card) da collezione. Palma d’Oro per acclamazione unanime di pubblico e critica a Cannes 72, Film della critica e record d’incassi, il capolavoro di Bong Joon-ho (“Memorie di un assassino”, “Okja”, “Snowpiercer“) ha trionfato anche agli Oscar 2020 ottenendo ben 4 statuette, tra cui quella per il miglior film e miglior regia.

Un’opera magistrale che è al contempo un thriller mozzafiato e un emozionante ritratto di famiglia, ideale per chi vuole farsi sorprendere ma non rinuncia a divertirsi.  Al centro della vicenda un nucleo famigliare composto da padre, madre, figlio e figlia, che vivono di espedienti in uno squallido seminterrato. Quando il ragazzo, falsificando diploma e identità, diventa il tutor privato dell’erede di una ricchissima famiglia, i quattro escogitano un piano diabolico per sistemarsi definitivamente. Ma anche una strategia perfetta nasconde conseguenze imprevedibili.

Parasite racconta la storia della famiglia Kim – padre, madre, figlio e figlia – tutti molto uniti, ma anche molto disoccupati, che hanno davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da un amico, studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben pagato come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle aspettative di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio dai Park. Quando il ragazzo, falsificando diploma e identità, diventa il tutor privato dell’erede della ricchissima famiglia, i quattro escogitano un piano diabolico per sistemarsi definitivamente. Ma anche una strategia perfetta nasconde conseguenze imprevedibili.

«Sebbene il titolo possa far pensare a un film di mostri o di fantascienza, Parasite è a tutti gli effetti quella che definirei una commedia umana, fortemente imbevuta di contemporaneità», così il regista Bong Joon-Ho ha descritto il suo film di maggior successo. «Anche se il plot è composto da una serie di situazioni uniche e peculiari, è comunque una storia che potrebbe accadere nel mondo reale. In questo senso è un dramma molto realistico. Ma è pur vero che nel mondo reale, i percorsi di una famiglia come quella composta dai nostri quattro protagonisti disoccupati e della famiglia Park non si incrocerebbero mai. L’unica possibilità di un incontro tra queste classi è un rapporto di lavoro, come quando qualcuno viene assunto come tutor o lavoratore domestico. In queste situazioni ci sono momenti in cui le due classi sociali sono così a stretto contatto da poter sentire l’uno il respiro dell’altro e vengono entrambe trascinate in una situazione in cui anche il più piccolo passo falso può portare a fratture ed esplosioni». 

Halle Berry nel cast del nuovo sci-fi di Roland Emmerich

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Halle Berry nel cast del nuovo sci-fi di Roland Emmerich

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che Halle Berry, premio Oscar per Monster’s Ball e interprete di Tempesta nella saga di X-Men, si è unita ufficialmente al cast  del prossimo disaster movie di Roland Emmerich, dal titolo Moonfall.

Nel film la Luna verrà proiettata fuori dalla sua orbita da una forza misteriosa ed entrerà in rotta di collisione con la Terra. Mentre il mondo si prepara ad affrontare la catastrofe, una squadra di improbabili eroi unirà le forze e verrà spedita in missione sulla superficie lunare per cercare di salvare l’umanità, qualcosa di più o meno simile a quanto visto in Armageddon di Michael Bay.

Nel cast del film figura già Josh Gad, che interpreterà uno dei membri del team che verrà inviato sulla Luna, tale KC Houseman, un personaggio bizzarro e disorganizzato, ma dotato di una grandissima intelligenza. Halle Berry, invece, avrà il ruolo di un’astronauta divenuta amministratrice della NASA.

Al momento non sappiamo quando il film arriverà nelle sale, ma la produzione – ammesso che per allora i set cinematografici saranno nuovamente agibili – dovrebbe partire il prossimo autunno.

Halle Berry entra a far parte del cast del nuovo disaster movie di Roland Emmerich

La sceneggiatura di Moonfall porterà la firma di Emmerich insieme al suo fidato Harald Kloser, che in molti suoi film ha assunto anche il ruolo di compositore. Alla sceneggiatura collaborerà anche Spenser Cohen.

Roland Emmerich è un veterano del genere disaster movie: nella sua carriera, infatti, ha diretto Independence Day (1996), Godzilla (1998), The Day After Tomorrow (2004), 2012 (2009) e Independence Day: Rigenerazione (2016). L’ultimo film da lui diretto è il war movie Midway (2019).

Frozen: la Disney prepara il live action sulla Regina delle Nevi

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Frozen: la Disney prepara il live action sulla Regina delle Nevi

Stando a quanto riportato da The DisInsider, i Walt Disney Studios starebbero sviluppando un live action ispirato a La Regina delle Nevi, la celebre fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, che ha ispirato a sua volta il classico d’animazione Frozen – Il regno di ghiacchio.

Al momento non sono stati rivelati dettagli sul casting e sulla direzione che prenderà la storia del remake, ma sembra che l’obiettivo sia quello di realizzare un film destinato al grande schermo e non alla piattaforma di streaming Disney+, come accaduto di recente con Lilli e il Vagabondo.

Kristin Burr, i cui crediti includono Ritorno al bosco dei 100 acri e l’atteso Cruella con Emma Stone, figurerà tra i produttori. Al momento non sappiamo né chi dirigerà il film, né chi si occuperà della sceneggiatura e né chi saranno gli attori coinvolti.

La Regina delle Nevi è una delle fiabe più lunghe di Andersen, e fra quelle più apprezzate. Il suo sottotitolo è “Una fiaba in sette storie”, poiché è divisa in sette sezioni, ognuna delle quali descrive una vicenda compiuta; è anche il nome dell’antagonista dell’omonima fiaba.

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Ricordiamo tra i prossimi live action Disney in cantiere, figurano il sopracitato Cruella con Emma Stone, ma anche Pinocchio di Robert Zemeckis, Biancaneve e i sette nani, Bambi e La spada nella roccia.

Di recente è stato annunciato anche il live action di Hercules, il classico d’animazione del 1997, diretto da Ron Clements e John Musker. Il remake vedrà Anthony e Joe Russo, registi di Avengers: Endgame, impegnati in qualità di produttori, mentre Dave Callaham (Wonder Woman 1984) firmerà la sceneggiatura.

Star Wars IX: i dettagli sulla spada laser dalla lama gialla tagliati dal film

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A quanto pare Star Wars: L’Ascesa di Skywalker avrebbe dovuto rivelare molti più dettagli sulla spada laser dalla lama gialla che Rey ha sfoggiato nel film di J.J. Abrams. A quanto pare, però, l’intera storyline dedicata all’arma caratteristica dei Jedi è stata tagliata dal film.

A rivelarlo è stato Phil Szostak, direttore creativo della Lucasfilm, via Twitter: “Quella spada laser non sarebbe dovuta apparire soltanto alla fine. Inizialmente era prevista una sottotrama che mostrava Rey intenta a lavorarci sulla sua panchina, usando i testi Jedi come guida.”

A parte la scena finale del film in cui la vediamo brandire la spada laser in questione, quest’ultima è stata praticamente inesistente durante tutto l’arco narrativo del film. In effetti, L’Ascesa di Skywalker non ha nemmeno rivelato dove Rey è riuscita ad ottenere  i cristalli Kyber per la sua arma.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Batman: aumentano le vendite online della maschera di Bane

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Batman: aumentano le vendite online della maschera di Bane

A quanto pare, grazie ai fan di Batman, starebbero letteralmente andando a ruba online i modelli della maschera di Bane, il personaggio interpretato da Tom Hardy ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, celebre e amato già prima del film di Christopher Nolan grazie ai fumetti DC.

A causa della pandemia di Covid-19, l’utilizzo della mascherina quando si lascia la propria abitazione e ci si reca per strada o in un luogo pubblico è diventato obbligatorio, ma non sempre negli ultimi mesi – proprio a causa dell’elevata richiesta – è stato facile riuscire a reperirla. Stando a quanto riportato da The Hollywood Reporter (via Screen Rant), sembra che i fan di Batman, non trovando mascherine adeguate, abbiano “ripiegato” su una delle tante riproduzioni disponibili online della maschera che da sempre contraddistingue il look dell’iconico nemico di Bruce Wayne.

Stando alla fonte, l’utilizzo della maschera di Bane per circolare ai tempi del Covid-19 sarebbe diventata una vera e propria tendenza in America, con diversi fan che starebbero addirittura evitando di indossare le tradizionali mascherine chirurgiche al fine di poter replicare, con la maschera di Bane, il look del loro personaggio dei fumetti preferito. Sempre la fonte ci informa che, proprio a causa dell’esplosione della tendenza, le maschere di Bane sarebbero già esaurite nei negozi di costumi, con il portale Etsy dedicato all’e-commerce che avrebbe visto un picco nelle vendite proprio grazie alle riproduzioni della maschera.

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Anche se per alcuni le maschere di Bane – per via delle loro dimensioni – potrebbero sembrare efficaci per la protezione della propria salute e di quella delle persone che ci circondano, si tratta in realtà di qualcosa che non ha la minima efficacia da un punto di vista medico. L’utilizzo delle maschere in questione ha giustamente suscitato tutta una serie di polemiche, dal momento che si tratta di ausili non accettabili e non utili al contenimento del virus.

Avere la possibilità di dare vita ad un personaggio dei fumetti che si ama è sempre un’occasione stimolante, ma per quello esistono le dovute sedi e le rispettive occasioni. Quando si tratta della nostra salute e della salute degli altri, non bisogna scherzare col fuoco: è importante, dunque, indossare soltanto mascherine raccomandate dalle autorità sanitarie.

Simon Pegg: “Star Trek non potrà mai raggiungere il successo del MCU”

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In una recente intervista con Collider, Simon Pegg è tornato a parlare della saga di Star Trek, il cui futuro – almeno dal punto di vista cinematografico – è ancora avvolto nel più fitto mistero. Secondo l’attore e comico britannico – che ha interpretato Montgomery Scott in Star Trek (2009), Star Trek: Into Darkness (2013) e Star Trek: Beyond (2016), il franchise non potrà mai eguagliare il successo dei film dell’Universo Cinematografico Marvel, e questo probabilmente inciderà sull’eventuale realizzazione di altri film:

“Il fatto è che l’appeal di Star Trek è leggermente più di nicchia rispetto all’appeal, per esempio, dei film Marvel. Quei film fanno un sacco di soldi, hanno un pubblico veramente ampio e vanno molto bene”, ha dichiarato Simon Pegg. “Penso che Star Trek sia un po’ più di nicchia, quindi non raggiungerà mai quel tipo di numeri. Credo che la cosa più saggia da fare sia quella di non ricercare a tutti i costi il grande spettacolo, ma pensare piuttosto a qualcosa di contenuto, che richiami lo spirito della serie originale. Sì, sarebbe una cosa geniale da fare, e sono certo che probabilmente ne hanno anche discusso…”

E proprio a proposito del futuro della saga, anche in vista delle recenti serie Star Trek: Discovery (disponibile su Netflix) e Star Trek: Picard (disponibile su Prime Video), Pegg ha rivelato quanto segue: “Credo che la tv sia il contenitore ideale per la saga di Star Trek, al momento. La televisione si è evoluta davvero tanto. È divenuta col tempo qualcosa di sempre più vicino al cinema. Si tratta semplicemente di fruire di un determinato prodotto in modo diverso. Puoi comunque fare un sacco di cose interessanti, sembrare moderno e non spendere tanti soldi. Forse la tv è il formato ideale per Star Trek. D’altronde, è proprio da lì che la saga ha avuto inizio…”

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Di recente la Paramount aveva annunciato ufficialmente un nuovo film della saga di Star Trek affidato a Noah Hawley, creatore delle serie Fargo e Legion. A proposito del progetto (di cui non abbiamo avuto più aggiornamenti), Hawley aveva dichiarato: “Siamo ancora agli inizi. Si tratta di intraprendere una nuova direzione, ma è ancora tutto in fase di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda quali attori e personaggi saranno coinvolti e quali no. Non penso al mio film come ad un quarto capitolo di Star Trek… sarebbe riduttivo. Piuttosto, è un nuovo inizio.”

Oscar 2021: la cerimonia a rischio causa Covid-19?

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Oscar 2021: la cerimonia a rischio causa Covid-19?

La cerimonia di premiazione degli Oscar 2021 potrebbe saltare a causa della pandemia di Covid-19. Se ciò dovesse accadere davvero, l’Academy si unirà ai tantissimi altri eventi, uscite in sala e convegni che sono stati cancellati o posticipati proprio in seguito all’emergenza Coronavirus.

Al momento è molto difficile riuscire a prevedere quando la situazione tornerà alla normalità. Proprio a causa dell’attuale situazione mondiale, di recente l’Academy aveva reso noto che – in via del tutto eccezionale e soltanto per il prossimo anno – in vista della 93esima edizione del prestigioso riconoscimento, i film che hanno debuttato direttamente in streaming (senza quindi passare per la sala cinematografica) verranno considerati per le votazioni insieme ai titoli che sono usciti (o che usciranno) in sala.

Nel comunicato ufficiale si leggeva: Fino a nuovo avviso, e solo per la 93esima edizione degli Academy Awards, i film che avevano una distribuzione cinematografica pianificata e che invece sono stati resi disponibili per lo streaming commerciale su un servizio VOD, possono qualificarsi nella categoria Miglior film e nelle altre categorie, purché vengano rispettati i seguenti parametri:

  • Il film dovrà essere reso disponibile sul sito di streaming riservato ai membri dell’Academy entro 60 giorni dalla sua uscita in VOD; 
  • Il film dovrà soddisfare tutti gli altri requisiti di ammissibilità.”

Adesso, stando ad un nuovo report di Variety, la cerimonia degli Oscar 2021 sarebbe a rischio, almeno in base alle modalità previste al momento. Le fonti suggeriscono che “è molto probabile che la cerimonia venga posticipata”. Ad ogni modo, la ABC non ha ancora comunicato nulla al riguardo, con gli Oscar 2021 che restano ancora fissati per il 28 febbraio del prossimo anno.

Si brancola, dunque, nel buio, in attesa di una comunicazione ufficiale che chiarisca quale saranno le sorti della notte più amata e attesa dall’industria cinematografica e non solo, che forse per la prima volta nella storia si vedrà costretta a rivedere la sua tradizionale formula.

Star Wars: ecco l’episodio che risulta più amato di Avengers: Endgame

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Un recente sondaggio dedicato alla popolarità dei blockbuster estivi ha stabilito che Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith è molto più amato di Avengers: Endgame. Il cinecomic Marvel diretto da Anthony e Joe Russo ha rappresentato il culmine della Saga dell’Infinito, infrangendo numerosi record al botteghino, incassando 2.79 miliardi di dollari a livello mondiale e diventando così il più grande incasso nella storia del cinema.

La vendetta dei Sith è stato l’episodio finale della trilogia prequel di Star Wars, uscito nelle sale ormai 15 anni fa: nonostante il film venne accolto in maniera abbastanza tiepida da gran parte della critica, si rivelò un successo al box office, con oltre 868 milioni di dollari a livello globale. La trilogia prequel di Star Wars è stata oggetto di numerose discussioni, soprattutto all’interno dello stesso fandom dell’amatissimo franchise fantascientifico, con parte della comunità che sostiene che il trittico di George Lucas rappresenti il migliore dell’intera saga.

Su Rotten Tomatoes, il celebre sito web che si occupa di aggregare recensioni sui film e sulle serie tv, La vendetta dei Sith ha trionfato su Endgame all’interno di un sondaggio dedicato proprio ai blockbuster estivi più amati di sempre e che è stato votato dai fan. Nonostante i numeri al botteghino parlino chiaro, a quanto pare una volta che si è trattato di scegliere tra il MCU e l’universo di Star Wars, il pubblico ha preferito di gran lunga la Galassia lontana, lontana…

Rotten Tomatoes riferisce che oltre 55.000 fan hanno votato in occasione del sondaggio che vedeva il testa a testa tra La vendetta dei Sith ed Endgame, e che circa l’81% di quei voti erano destinati al capitolo finale della trilogia prequel della saga ideata da Lucas.

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La saga degli Skywalker si è ufficialmente conclusa lo scorso dicembre con l’uscita de L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della trilogia sequel, diretto da J.J. Abrams. Nel cast del film figurano Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd, Mark HamillRichard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa è stato interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – aveva dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Terminator: 10 cose che non sai sulla saga

Terminator: 10 cose che non sai sulla saga

Ad oggi, quella di Terminator è una delle saghe fantascientifiche più note di sempre. Tra il 1984 e il 2019 sono stati realizzati sei film, indissolubilmente legati all’attore Arnold Schwarzenegger, divenuto celebre con il suo ruolo del cyborg assassino. Nel corso degli anni, il mondo legato a tali personaggi è stato ampliato e approfondito, permettendo la realizzazione di un vero e proprio franchise ad esso legato.

Ecco 10 cose che non sai sulla saga di Terminator.

Terminator timeline

Terminator: i film che compongono la saga

10. Sono sei i film legati al personaggio di Terminator. Nel 1984, il regista James Cameron guadagna popolarità realizzando il film Terminator, a cui darà poi un acclamato seguito nel 1991 con Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Nel 2003 viene invece realizzato Terminator 3 – Le macchine ribelli, diretto da Jonathan Mostow. In seguito, vengono prodotti Terminator Salvation (2009), di McG, Terminator Genisys (2015), di Alan Taylor, e Terminator – Destino oscuro (2019), di Tim Miller.

Terminator (1984)

Terminator del 1984Diretto da James Cameron nel 1984 diede inizio a tutta la saga. La pellicola di fantascienza  è stata scritta da Cameron con Gale Anne Hurd, racconta la storia del personaggio che da il titolo alla saga, un cyborg assassino (interpretato da Arnold Schwarzenegger) inviato indietro nel tempo dal 2029 al 1984 per uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton), il cui figlio un giorno diventerà un salvatore contro le macchine in un futuro post apocalittico. Michael Biehn interpreta Kyle Reese, un soldato del futuro inviato anch’egli indietro nel tempo per proteggere Connor.

Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)

Terminator 2 - Il giorno del giudizioNel 1991 in seguito al successo del primo film arriva in sala Terminator 2 – Il giorno del giudizio, co-sceneggiato, prodotto e diretto da James Cameron. La pellicola racconta di Sarah Connor (interpretata da Linda Hamilton) e il figlio di dieci anni John (Edward Furlong, qui al suo esordio) mentre vengono inseguiti da un nuovo Terminator più avanzato, il T-1000 (Robert Patrick), inviato indietro nel tempo per uccidere John e impedirgli di diventare il capo della resistenza umana; i due vengono aiutati da un secondo Terminator (Arnold Schwarzenegger), identico a quello inviato nel 1984 per uccidere Sarah.

Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003)

Terminator 3 - Le macchine ribelliA distanza di oltre dieci anni arriva il terzo capitolo della saga, Terminator 3 – Le macchine ribelli diretto questa volta da Jonathan Mostow. Il film racconta di Terminator, inviato indietro nel tempo dalla Resistenza per proteggere John Connor (Nick Stahl) e Katherine Brewster (Claire Danes) dalla T-X (Kristanna Loken), una Terminatrix avanzata inviata da Skynet per ucciderli. James Cameron, creatore del franchise e regista e co-sceneggiatore dei primi due episodi, non fu coinvolto nella realizzazione del film.

Terminator Salvation (2009)

Terminator Salvation 2009Dopo esattamente sei anni arriva il quarto capitolo del franchise Terminator Salvation diretto da McG e dopo una travagliata pre-produzione. La pellicola vede coinvolto un cast d’eccezione composto da Christian Bale, Sam Worthington, Helena Bonham Carter, Bryce Dallas Howard e Anton Yelchin.

La pellicola racconta di un futuro post-apocalittico concentrato sulla guerra tra la rete di macchine Skynet e l’umanità, mentre i militari rimasti nel mondo si sono organizzati per formare la Resistenza per combattere contro le macchine assassine di Skynet. Bale interpreta John Connor, combattente della Resistenza e personaggio centrale del franchise, mentre Worthington interpreta il cyborg Marcus Wright. Anton Yelchin interpreta un giovane Kyle Reese, un personaggio introdotto per la prima volta in Terminator, e il film descrive le origini del Terminator T-800.

Terminator Genisys (2015)

Terminator GenisysA distanza sempre di sei anni arriva Terminator Genisys, diretto da Alan Taylor. Quinto capitolo del franchise il film è una sorta di reboot che altera gli eventi del pimo film. Nonostante questo vede il ritorno ritorno di Arnold Schwarzenegger nel ruolo del Terminator, mentre gli altri protagonisti sono interpretati da Jason Clarke, Emilia Clarke e Jai Courtney.

La pellicola racconta di un mondo che è andato incontro all’apocalisse nucleare causata dal network Skynet il 29 agosto 1997. Grazie all’abilità e le conoscenze di John Connor, capo della resistenza umana, nel 2029 i sopravvissuti riescono a capovolgere le sorti del conflitto contro le macchine. Ormai prossimo alla sconfitta, Skynet invia un Terminator T-800 indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor, madre di John, ed impedire che dia alla luce il futuro leader della resistenza. Gli umani raggiungono tardi l’hangar della macchina del tempo e Kyle Reese viene inviato da John nel passato al fine di proteggere sua madre dal T-800, ma durante l’attivazione si accorge che John Connor è attaccato da un Terminator senza poter intervenire in sua difesa.

Terminator – Destino oscuro (2019)

Terminator: Destino OscuroNel 2019 arriva Terminator – Destino oscuro che segna il ritorno nella saga di James Cameron. Pur rappresentato il sesta pellicola della saga di Terminator, la pellicola è un sequel diretto di Terminator 2 – Il giorno del giudizio. In sostanza ignora tutti i film prodotto dopo il secondo capitolo. Protagonisti del film sono protagonisti di Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger, affiancati da Mackenzie Davis, Natalia Reyes, Gabriel Luna e Diego Boneta.

Sono ormai passati più di 20 anni da quando Sarah Connor ha sventato la fine del mondo, cambiato il futuro e riscritto il destino del genere umano. Dani Ramos (Natalia Reyes), vive una vita tranquilla a Città del Messico insieme al fratello (Diego Boneta) e al padre quando un Terminator di nuova generazione programmato per uccidere – un Rev-9 interpretato da Gabriel Luna – compie un viaggio a ritroso nel tempo per darle la caccia e ucciderla. La sopravvivenza di Dani dipende dalla sua alleanza con altre due guerriere: Grace (Mackenzie Davis), una donna cyborg proveniente dal futuro, e un’agguerrita Sarah Connor (Linda Hamilton). Mentre il Rev-9 stermina senza pietà chiunque si frapponga tra lui e Dani, le tre si faranno aiutare da un T-800 ((Arnold Schwarzenegger), proveniente dal passato di Sarah, che potrebbe essere la loro ultima speranza.

Terminator: ecco la timeline dei film

9. La saga si basa sul complesso intrecciarsi di linee temporali. Avendo a che fare con i viaggi nel tempo, la linea temporale dei film che compongono la saga può talvolta risultare ostica. Tutto ha inizio nel 1984, quando un T-800 viene mandato indietro dal 2029 per evitare il concepimento di John Connor, colui che potrà impedire l’apocalisse, datata al 1997. Il secondo film è invece ambientato intorno al 1995, quando Connor ha ormai circa dieci anni. Nuovamente, dal futuro vengono mandati degli agenti per poter impedire che il ragazzo impedisca l’apocalisse. Questa sembra infine venire sventata.

8. L’apocalisse è solo rimandata. Con Terminator 3, tuttavia, si scopre che il giorno del giudizio è soltanto stato rimandato, e avverrà proprio nel 2003, anno in cui è ambientato il film. Questo si conclude infatti con il sopraggiungere della catastrofe, ma John Connor, riparatosi in un bunker, potrà in seguito essere la speranza per il genere umano. Con Terminator Salvation, ci si trova invece nel 2018, in piena apocalisse, dove John Connor, a capo della resistenza, tenta di dare un nuovo futuro all’umanità.

7. La timeline viene riscritta. Con Terminator Genisys, invece, la timeline della saga subisce diverse revisioni. Il film è infatti ambientato stavolta nel 2029, raccontando gli eventi che hanno poi dato origine al primo film. L’ultimo film uscito, invece, Terminator – Destino Oscuro, ignora tutti i film della saga fatta eccezione per i primi due, e da qui riparte con la storia. Stavolta John Connor è stato ucciso, e a dover impedire il verificarsi di una catastrofe planetaria è sua madre, Sarah Connor.

Terminator: l’origine della saga

6. L’idea venne in sogno a James Cameron. L’idea per il primo film di Terminator non fu tratta da un romanzo, bensì da un incubo che ebbe il regista James Cameron. Questi ha infatti raccontato che, in preda alla febbre, sognò un torso metallico che si trascinava fuori da un’esplosione mentre teneva in mano dei coltelli da cucina. Il regista rifletté a lungo su tale immagine, iniziando piano piano a costruirvi una storia intorno, ispirandosi poi anche a film come Driver l’imprendibile e Interceptor – Il guerriero della strada.

Terminator saga

Terminator: il cast della saga

5. Terminator è Arnold Schwarzenegger. Benché oggi sia impossibile pensare ad un volto diverso da quello di Schwarzenegger per il personaggio del cyborg omicida, inizialmente la produzione lo voleva come interprete di Kyle Reese. Cameron, tuttavia, era contrario all’assumere l’attore, ma dopo averlo incontrato si convinse che sarebbe stato un perfetto cyborg, affidandogli dunque il ruolo dello spietato assassino.

4. Schwarzenegger ha pochissime battute nel primo film. Con il primo film della saga, l’attore ha stabilito un insolito primato. Pur essendo uno dei personaggi principali, nel film recita appena 18 battute, per un totale di meno di 100 parole. Cameron era infatti convinto che il personaggio non avesse bisogno di parlare troppo, risultando ben più minaccioso già solo con l’aspetto fisico.

3. Linda Hamilton è il cuore della saga. L’attrice Linda Hamilton ha preso parte nel ruolo di Sarah Connor ai primi due e all’ultimo film della saga. Per poter riprendere il suo ruolo a quasi trent’anni dall’ultima volta, l’attrice ha dovuto sottoporsi ad oltre un anno di allenamento e ferrea dieta, ciò le ha permesso di poter dar vita alle dinamiche scene del film.

2. Altri noti attori hanno fatto parte della saga. Se nei primi film i ruoli principali vengono ricoperti da Schwarzenegger e Hamilton, a partire dal quarto film entrano a far parte della saga altri noti attori. In Terminator Salvation, infatti, i protagonisti sono interpretati da Christian Bale, Bryce Dallas Howard e Sam Worthington. In Terminator Genisys vi è invece Emilia Clarke, nel ruolo di Sarah Connor, mentre nell’ultimo Terminator – Destino oscuro recita anche l’attrice Mackenzie Davis.

Terminator: le frasi più celebri della saga

1. La saga è ricca di frasi cult. La saga ha contribuito anche ad introdurre nell’immaginario collettivo una serie di battute divenute iconiche e subito riconoscibili. Ecco dunque quelle che più di altre identificano la saga:

“Vieni con me se vuoi vivere!” (Terminator)

“Hasta la vista, baby!” (Terminator)

“Tre miliardi di vite umane si spensero il giorno 29 di agosto del 1997. I sopravvissuti dell’olocausto nucleare chiamarono quel giorno “il giorno del giudizio”. E sopravvissero solo per affrontare un nuovo incubo, la guerra contro i robot.” (Sarah Connor)

“Gli umani hanno una forza che non può essere paragonata a quella delle macchine. Io sono John Connor. Se state ascoltando questo messaggio, siete della resistenza.” (John Connor)

“Tornerò (I’ll be back)” (Terminator)

Fonte: IMDb, Collider

Grace VanderWaal: 10 cose che non sai sulla cantante e attrice

Grace VanderWaal: 10 cose che non sai sulla cantante e attrice

Seppur giovanissima, Grace VanderWaal è già un’icona del pop, celebre come cantautrice con già all’attivo un album e diversi singoli. Recentemente ha inoltre compiuto il suo debutto come attrice, recitando da protagonista in un film costruito su di lei. Per la VanderWaal, infatti, cinema e musica sono due passioni da sempre rincorse ed ora raggiunte.

Ecco 10 cose che non sai su Grace VanderWaal.

Parte delle cose che non sai sulla cantante e attrice

Grace VanderWaal Instagram

Grace VanderWaal: i film in cui ha recitato

10. È protagonista di un film per ragazzi. Nel 2020 la VanderWaal esordisce come attrice per il film Stargirl, ispirato all’omonimo libro, basato su di un liceale inspiegabilmente attratto da una ragazza di nome Stargirl, di cui desidera sapere di più. Disponibile sulla piattaforma Disney+, il film vede anche la partecipazione dell’attore Giancarlo Esposito, noto per il ruolo di Gus nella serie Breaking Bad.

9. Le sue canzoni fanno parte di alcuni film e serie TV. Grazie alla popolarità della sua musica, i singoli dell’attrice sono in diversi casi entrati a far parte della colonna sonora di serie TV come The Fosters (2017) e Espelho da Vida (2019), nonché del film d’animazione Next Gen (2018), doppiato da attori come John Krasinski, Jason Sudeikis,Michael Peña.Diversi suoi brani sono poi stati ovviamente utilizzati per il film Stargirl. 

Grace VanderWaal è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice e musicista è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 3,5 milioni di persone. Al suo interno è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche immagini relativi ai suoi progetti musicali e da attrice, al fine di promuoverli presso il grande pubblico.

7. Condivide molta musica. Da grande appassionata di musica quale è, la VanderWaal utilizza il suo account Instagram per condividere con i propri fan numerosi video in cui la si può ascoltare mentre suona diversi strumenti e si esibisce in piccole esibizioni dei propri brani.

Grace VanderWaal ha vinto America’s Got Talent

6. Ha vinto nel noto programma televisivo. Il successo della cantante ha inizio nel momento in cui, nel settembre del 2016, vince l’undicesima edizione del programma America’s Got Talent, cantando brani scritti da lei stessa. Il favore del pubblico nei suoi confronti è tanto che in breve diventa una delle più acclamate e promettenti stelle del pop.

Parte delle cose che non sai sulla cantante e attrice

Grace VanderWaal Stargirl

Grace VanderWaal: il suo primo album

5. Ha inciso un album. Successivamente al successo ottenuto, la cantante firma un contratto per la realizzazione di un album, pubblicato poi nel 2017. Intitolato Just the Beginning, il disco è composto da 12 brani, per lo più scritti dalla VanderWaal stess. Accolto favorevolmente dalla critica, l’album si è classificato al 22esimo posto in classifica, rendendo la sua autrice ancor più popolare presso un pubblico di giovani.

4. Ha suonato diversi strumenti. All’interno del brano è possibile ascoltare la VanderWaal esibirsi in una vera e propria dimostrazione di poliedricità. La musicista, infatti, sfoggia buone doti con diversi strumenti, come il basso, le percussioni, la chitarra, e l’ukulele. Quest’ultimo è proprio lo strumento con il quale la VanderWaal è diventata celebre.

Grace VanderWaal canta Moonlight

3. È uno dei suoi brani più celebri. Il primo singolo estratto dall’album è anche uno dei più apprezzati della cantante. Moonlight ha infatti richiesto una lunga lavorazione, e per il testo la VanderWaal ha affermato di essersi ispirata a quelle persone che cambiano innaturalmente, allontanando chi gli vuole bene. La canzone è stata particolarmente apprezzata dalla critica, che l’ha indicata come una delle possibili hit estive.

Grace VanderWaal recita in Stargirl

2. Ha adorato l’esperienza da attrice. Per la VanderWaal, quella come attrice è stata una prima esperienza particolarmente ricca di emozioni. Per questo motivo ha affermato che non esclude affatto di cercare nuovi ruoli per il futuro, desiderosa di esplorare anche questa forma d’intrattenimento. Qualora non dovesse sentirsi adeguata come interprete, ha dichiarato, le rimarrebbe comunque il suo primo amore: la musica.

Grace VanderWaal: età e altezza

1. Grace VanderWaal è nata a Lenexa, in Kansas, Stati Uniti, il 15 gennaio 2004. La cantante e attrice è alta complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Andrea Riseborough: 10 cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough: 10 cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough ha guadagnato sempre più prestigio negli ultimi anni, partecipando tanto ad acclamati film quanto a celebri serie TV. Il suo valore d’interprete è maturato notevolmente nel corso dell’ultimo decennio, dove si è potuta affermare grazie alla sua versatilità e al suo carisma, recitando in alcuni tra i titoli più celebri del cinema o della televisione.

Ecco 10 cose che non sai di Andrea Riseborough.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough ZeroZeroZero

Andrea Riseborough: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice ottiene un primo ruolo di rilievo nel film La felicità porta fortuna (2008), per poi affermarsi ulteriormente con Non lasciarmi (2010), con Carey Mulligan, W.E. – Edward e Wallis (2011), Disconnect (2012), Doppio gioco (2013) e Oblivion (2013), con Tom Cruise. Successivamente continua a recitare in film popolari come Birdman (2014), con Michael KeatonHidden – Senza via di scampo (2015), Animali notturni (2016), con Amy Adams, La battaglia dei sessi (2017), Morto Stalin, se ne fa un altro (2017), Mandy (2018), Nancy (2018) e The Grudge (2020), con Damián Bichir.

9. Ha preso parte a produzioni televisive.  Tra i primi ruoli noti in televisione dell’attrice vi è quello di Kirsty MacKenzie nella serie Party Animals (2007). Successivamente guadagna popolarità con Bloodline (2016), dove recita accanto a Ben Mendelsohn, per poi recitare nell’episodio Crocodile della serie Black Mirror (2017). Di recente ha invece preso parte alla serie Waco (2018), mentre nel 2020 è la protagonista Emma Lynwood in ZeroZeroZero, con Dane DeHaan.

8. Ha prodotto un suo film da interprete. Nel 2018 l’attrice decide di ricoprire per la prima volta il ruolo della produttrice per il film Nancy, nel quale interpreta la protagonista. Particolarmente legata al progetto sin da quando le fu proposto, la Riseborough decise infatti di aiutare economicamente la sua realizzazione, aggiungendosi al team di produzione.

Andrea Riseborough: chi è il suo fidanzato

7. È molto riservata riguardo la propria vita personale. Negli anni l’attrice ha fatto in modo di non divulgare dettagli della propria vita sentimentale e personale, tenendosi così alla larga dai riflettori della mondanità. Di lei si sa che ha avuto all’incirca fino al 2016 una relazione con Joel Appell, di cui però non si sa altro. Attualmente, invece, non è chiaro se l’attrice abbia o meno una nuova relazione.

Andrea Riseborough in Black Mirror

6. Ha posto una sfida ai produttori. Nell’episodio Crocodile, l’attrice è Mia Nolan, una donna in grado di avere accesso alle memorie di alcuni suoi intervistati. Originariamente, il personaggio protagonista era scritto per essere un uomo, ma dopo che la Riseborough lesse il copione, e si interessò alla parte, pose ai produttori la sfida di cambiarlo in un protagonista donna. Questi accettarono, affidando all’attrice la parte.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Andrea Riseborough Birdman

Andrea Riseborough in Oblivion

5. Non ricorda con piacere l’esperienza fatta per il film. Da quando l’attrice ha preso parte al film di fantascienza Oblivion, ha dichiarato che non prenderà mai più parte ad un blockbuster. Ha infatti raccontato di come l’esperienza sul set sia stata tremenda per lei, sentendosi continuamente a disagio per via dei dubbi di molti sul suo aspetto fisico e su come questo non fosse propriamente in linea con il canone.

Andrea Riseborough in Birdman

4. Ha particolarmente apprezzato la sua scena con Naomi Watts. Nel pluripremiato Birdman, l’attrice ricopre il ruolo di Laura, una delle interpreti dello spettacolo organizzato dal protagonista. In particolare, è rimasta celebre la sua scena dove si scambia un appassionato bacio con l’attrice Naomi Watts. Ricordando il momento, la Riseborough ha affermato di essersi sentita totalmente a suo agio a condividere tale momento con la Watts, con la quale ha un’ottima intesa.

Andrea Riseborough in ZeroZeroZero

3. Le location della serie l’hanno aiutata con il suo personaggio. Parlando della serie ZeroZeroZero, l’attrice ha raccontato di come aver girato le scene nelle vere location in cui la storia viene ambientata sia stato un grande aiuto per la sua interpretazione. Ciò le ha infatti permesso di calarsi in contesti sempre nuovi e realistici, potendo così rendere tale anche il proprio personaggio.

2. È rimasta affascinata dal romanzo. La serie ZeroZeroZero è la trasposizione dell’omonimo libro di Roberto Saviano. L’attrice ha raccontato di come, prima di leggere la sceneggiatura sia rimasta affascinata da tale scritto e dalle verità che esso porta alla luce. Fu proprio per via di come tale storia la colpì che accetto di ricoprire il ruolo della protagonista femminile.

Andrea Riseborough: età e altezza

1. Andrea Riseborough è nata a Wallsend, in Inghilterra, il 20 novembre 1981. L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.

Fonte: IMDb

McGuffin: i 10 espedienti narrativi più famosi del cinema

McGuffin: i 10 espedienti narrativi più famosi del cinema

Quando nel cinema si parla di “McGuffin” (o “MacGuffin”), si fa riferimento ad un termine coniato dal maestro del brivido Alfred Hitchcock e con il quale si intende identificare il mezzo attraverso il quale si fornisce dinamicità a una trama.

Motore virtuale e pretestuoso dell’intrigo, il “McGuffin” rappresenta un qualcosa che per i personaggi ha un’importanza cruciale, attorno al quale si crea enfasi e si svolge l’azione, ma che non possiede un vero significato per lo spettatore. Di seguito abbiamo raccolto i 10 più celebri “McGuffin” della storia del cinema:

Il tappeto del Drugo – Il grande Lebowski

Quando due criminali irrompono nella casa del Drugo (Jeff Bridges) nella scena iniziale de Il grande Lebowski (1998), fanno pipì sul suo tappeto dopo averlo scambiato per un omonimo. Dato che il tappeto si lega con l’arredamento della stanza, il Drugo medita vendetta e si mette alla ricerca di un tappeto sostitutivo con l’aiuto del suo amico, nonché compagno di bowlingm, Walter (John Goodman). Ciò lo condurrà lungo un viaggio allucinante fatto di sogni, giocatori di bocce, artisti, nichilisti, ladri d’auto e poliziotti. 

Doug – Una notte da leoni

Zach Galifianakis, Bradley Cooper ed Ed Helms formano il cast di Una notte da leoni, grande successo al botteghino del 2009. In una storia in cui si mescolano spogliarelliste, gangster, un bambino, una tigre, un dente mancante, Mike Tyson, fiumi di alcol e scoperta di sé, il trio trascorre gran parte del film in giro per Las Vegas per cercare di espiare gli errori commessi, da ubriachi, durante un addio al celibato e per ritrovare il futuro sposo Doug (Justin Bartha), giusto in tempo per portarlo all’altare. Doug resta il “MacGuffin” in entrambi i sequel di Una notte da leoni. 

Gli Horcrux – Harry Potter

All’insaputa di Harry (Daniel Radcliffe), il suo primo incontro con un Horcrux – un oscuro oggetto magico che una strega o un mago usa per raggiungere l’immortalità, creato dividendo l’anima in seguito ad un omicidio – arriva in Harry Potter e la Camera dei segreti (2002) con il diario di Tom Riddle. Gli Horcrux non tornano in gioco fino a Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009); in seguito, il resto degli Horcrux di Lord Voldemort (Ralph Fiennes) vengono cacciati e distrutti da Harry e dai suoi amici mentre si battono per la ricerca dei Doni della Morte.

L’Arca dell’Alleanza – I predatori dell’Arca perduta

La prima capitolo di Indiana Jones presenta il “MacGuffin” della saga più memorabile: l’Arca dell’Alleanza. L’Arca è una cassa di legno ricoperta d’oro contenente i Dieci Comandamenti, oltre ad un barattolo di oro di manna e alla verga di Aronne, sebbene nel film si creda che l’Arca abbia poteri di invincibilità. La storia vede l’avventuroso archeologa Indy (Harrison Ford) lavorare con il governo degli Stati Uniti nel 1936 per trovare il potente artefatto prima dei nazisti di Hitler, perché appartiene ad un museo!

Le Gemme dell’Infinito – MCU

Non tutti i film del MCU utilizzano una Gemma dell’Infinito come “MacGuffin”, ma la maggior parte lo fanno, come accade ad esempio nei film dedicati ai Vendicatori. La Gemma dello Spazio rappresenta il primo MacGuffin nella forma del Tesseract in Captain America – Il primo Vendicatore (2011), sebbene appaia per la prima volta nella scena post-credits di Thor (2011). La Gemma della Mente, la Gemma della Realtà, la Gemma del Potere, la Gemma del Tempo e la Gemma dell’Anima formano le restanti cinque Gemme, che quando sono tutte possedute da qualcuno, gli concedono il potere divino di fare essenzialmente tutto ciò che vuole attraverso un semplice schiocco delle dita.

Il Sacro Graal – Monty Python e il Sacro Graal

Il valore di questo manufatto biblico è attribuito dalla teoria secondo cui venne usato da Gesù Cristo nell’Ultima Cena. Il Sacro Graal funge da “MacGuffin” in film quali Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), La leggenda del re pescatore (1991) e Il codice Da Vinci (2006), ma la sua rappresentazione più iconica è presente in Monty Python e il Sacro Graal (1975). L’esilarante interpretazione della celebre leggenda vede re Artù (Graham Chapman) e i Cavalieri della Tavola Rotonda intraprendere un viaggio alla ricerca del Graal, ma vengono spesso “ostacolati” da personaggi stravaganti che regalano citazionismo e risate senza eguali.

La statuetta – Il mistero del falco

Classico del genere noir candidato anche agli Oscar, Il mistero del falco (1941) rappresenta una dei ruoli più celebri della leggenda di Hollywood Humphrey Bogart, nei panni del duro detective Sam Spade. La storia vede l’uomo coinvolto in un caso particolarmente complicato dalla bella ma ingannevole femme fatale Brigid O’Shaughnessy (Mary Astor). Spade si ritrova presto impigliato in una rete pericolosa con diversi violenti criminali, tutti alla ricerca di una misteriosa statuetta di falcone maltese: inestimabile, dorata e iconica.

La valigetta – Pulp Fiction

La valigetta ricercata dai personaggi di Pulp Fiction (1994) contiene un sorta di riferimento “meta-cinematografico” al concetto stesso di “MacGuffin”. Al pubblico non viene mai mostrato – o raccontato – il contenuto della stessa, e questo è il punto centrale di qualsiasi MacGuffin che si rispetti: non importa cosa sia, i personaggi lo vogliono, quindi ha un valore intrinseco. Il mistero che circonda la valigetta ha scatenato diverse speculazioni dei fan di Tarantino circa il suo contenuto. Alcuni credono che contenga un abito d’oro indossato da Elvis, altri i diamanti rubati ne Le iene (1992), altri ancora l’anima del Mafioso Marsellus Wallace (Ving Rhames); eppure, considerando il modo in cui il contenuto si illumina quando la valigetta viene aperta, dovrebbe trattarsi quasi sicuramente di una lampadina.

“Rosabella” – Quarto potere

La sequenza d’apertura del capolavoro di Orson Welles, Quarto potere (1941), il vecchio magnate dell’editoria Charles Foster Kane è in punto di morte. Tenendo in mano una palla di vetro, dice come ultima parola “Rosabella”. Mentre i giornalisti si affrettano a capire il significato della citazione di Kane, la storia rimbalza avanti e indietro tra la complessa educazione di Kane e la controversa ascesa alla fama e al potere. 

L’Unico Anello – Il signore degli anelli

È impossibile vedere la dicitura impressa sull’Unico Anello e non riconoscerla come “MacGuffin” che guida l’intera trama della trilogia de Il signore degli anelli. Forgiato tra le fiamme del Monte Fato su Mordor dal malvagio Lord Sauron, l’anello è l’incarnazione del male. Sauron ha creato diversi anelli, ma nessuno è potente come l’Unico Anello, che gli ha anche permesso di controllare gli altri detentori. Finché l’Anello esiste, Sauron potrà fare ritorno; quando Frodo (Elijah Wood) ne entra in possesso, lui e la sua compagnia assumono il compito monumentale di trasportarlo attraverso la Terra di Mezzo e distruggerlo proprio nel luogo dove è stato creato, prima che l’Anello stesso possa consumarli.

Fonte: Screen Rant

Avengers: Endgame, un addio alternativo a Iron Man nei credits

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Avengers: Endgame, un addio alternativo a Iron Man nei credits

Sono state rivelate alcune scene alternative dei credits di Avengers: Endgame per Tony Stark/Iron Man. Principio del MCU nel 2008, l’eroe ha posto fine alla Infinity Saga con il suo sacrificio.

Nel corso della storia del MCU, Downey è stato un appuntamento fisso per i fan con apparizioni nella sua trilogia, poi nei film dedicati ai Vendicatori, nonché in ruoli secondari in film come Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming. I registi Joe e Anthony Russo hanno realizzato un canto del cigno per Stark – il cui personaggio era all’inizio un industriale egoista, che ha poi sacrificato la propria vita per un bene più grande in Endgame, completando il suo arco personale.

Al di fuori del canone del MCU, i Marvel Studios hanno celebrato Downey insieme agli attori fondatori del franchising in modo epico attraverso i credits di Endgame, mostrando i sei Vendicatori originali con foto e autografo dell’attore che li interpreta. Più di un anno dopo l’uscita del film, la società di design Exception Perception, che ha contribuito a creare la sequenza di credits, rivela un design alternativo per la parte finale del film, in particolare per Iron Man.

Sul loro sito web, hanno rivelato che “la sequenza dei titoli di coda aveva tre sezioni distinte, la squadra, il cast e i Sei Eroi”, riferendosi ai sei Vendicatori originali. “Era importante per tutte le parti coinvolte che ogni sezione fosse unica ma anche parte di un insieme più grande. Hanno deciso di utilizzare le riprese cinematografiche in modo progressivo, iniziando con raggi di luce astratti che diventavano più distinti man mano che la sequenza procedeva”.  Ecco come sarebbe dovuto apparire il credit di Iron Man:

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Suicide Squad: i piani originali per Harley Quinn e Deadshot

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Suicide Squad: i piani originali per Harley Quinn e Deadshot

Via Twitter, David Ayer continua a svelare dettagli inediti a proposito del montaggio originale di Suicide Squad: sappiamo infatti che il film arrivato in sala non è la versione inizialmente pensata dal regista. I nuovi dettagli svelati da Ayer riguardano il destino dei personaggi di Diablo e Harley Quinn.

Per quanto riguarda Diablo – interpretato nel film da Jay Hernandez-, questi sarebbe dovuto sopravvivere agli eventi del film, esattamente come dimostravano i primissimi trailer del cinecomic. Per quanto riguarda invece la Harley Quinn di Margot Robbie, la Mattacchiona avrebbe dovuto formare una coppia con il Deadshot di Will Smith, probabilmente dopo la rottura della sua storia col Joker di Jared Leto. Come specificato da Ayer, le cose sono state cambiate durante le riprese aggiuntive.

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: David Ayer chiarisce un curioso dettaglio sul Joker

A proposito di Suicide SquadDavid Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Star Wars IX: ecco dove Kylo avrebbe dovuto trovare Palpatine

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Star Wars IX: ecco dove Kylo avrebbe dovuto trovare Palpatine

Nella versione di Star Wars: Episodio IX ad opera di Colin Trevorrow, nota come Duel of the Fates, la battaglia finale del film avrebbe dovuto avere luogo su Coruscant. Finn avrebbe dovuto guidare un esercito di ex Stormtrooper insieme ai cittadini del pianeta, mentre una battaglia nella Galassia avrebbe finalmente messo in ginocchio il Primo Ordine.

Nulla di tutto ciò è mai accaduto, dal momento che Trevorrow è stato rimpiazzato da J.J. Abrams, che ha poi realizzato il film – L’Ascesa di Skywalker – che abbiamo tutti visto nelle sale a dicembre dello scorso anno. Come spiegato da Phil Szostak nel libro “The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker” (via Screen Rant), questa era un’idea presente in una primissima bozza della sceneggiatura: l’Imperatore Palpatine aveva trascorso anni a nascondersi mentre era impegnato a rimettere in sesto le proprie forze.

“Invece di trovare la strada per Exegol, nella versione de L’Ascesa di Skywalker all’inizio di novembre 2017, invece, Kylo Ren porta la sua navetta su un Coruscant desolato, coperto di cenere; le strade della città un tempo animate erano ora invase da lupi giganti. Dentro il Tempio Jedi ormai abbandonato, Kylo prendeva un ascensore centrale che lo avrebbe condotto fino al livello più profondo del tempio.”

Tali dichiarazioni lasciano supporre che una battaglia si sarebbe dovuta svolgere su Coruscant, anche se non è chiaro il momento preciso del film in cui avremmo dovuto vederla. Ciò potrebbe spiegare perché non siamo mai andati sul pianeta durante la trilogia originale di Star Wars, e perché Palpatine avesse una sala del trono nella seconda Morte Nera.

LEGGI ANCHE – Star Wars IX: 10 villain che avrebbero funzionato meglio di Palpatine

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Studio Ghibli: i film più belli secondo Rotten Tomatoes

Studio Ghibli: i film più belli secondo Rotten Tomatoes

Lo Studio Ghibli rappresenta l’eccellenza nel campo dell’animazione, ed è il responsabile della produzione di alcuni dei capolavori del cinema. Naturalmente, l’esponente di maggiore spicco dello studio giapponese è il Maestro Hayao Miyazaki, che ha diretto la maggior parte delle opere migliori prodotte nel corso dei decenni.

Ma se i film dello Studio Ghibli sono generalmente amati dalla critica, cosa ne pensa invece il pubblico? Il più grande contenitore di recensioni del pubblico della rete, Rotten Tomatoes, ci dice che anche per gli spettatori quei film sono piccoli e grandi capolavori, ed ecco i dieci con il punteggio più alto sulla piattaforma.

Il mio vicino Totoro (1988): 94%

il mio vicino totoroAmbientato nel 1958 in Giappone, Il mio vicino Totoro racconta di un professore e delle sue due figlie che si trasferiscono in una casa in campagna. Nonostante le ragazze siano costrette ad aspettare che la madre si riprenda in ospedale, sono comunque entusiaste di esplorare la nuova casa e la nuova zona.

Quando si avventurano nei boschi vicini, finiscono per incontrare gli spiriti del bosco, tra cui il dolce, misterioso e gigante Totoro.

Su Netflix è disponibile Il mio vicino Totoro in streaming.

I sospiri del mio cuore (1995): 94%

I sospiri del mio cuore racconta di Shizuku, una studentessa delle superiori che sogna di diventare una scrittrice. Dopo aver scoperto che tutti i suoi libri preferiti in biblioteca sono stati letti da qualcuno di nome Seiji Amasawa, inizia la ricerca di questa persona misteriosa.

Nel corso della sua ricerca, Shizuku diventa amica di un antiquario, insegue un gatto e cerca di scrivere il suo primo libro.

Su Netflix è disponibile I sospiri del mio cuore in streaming.

Porco Rosso (1992): 95%

Porco Rosso recensioneIn Porco Rosso, un coraggioso pilota trasformato in maiale deve abbattere un gruppo di pirati del cielo mentre navigano sopra al mare Adriatico. Per prepararsi a questo compito, il protagonista deve collaborare con un meccanico e un vecchio amico. Tuttavia, portare a termine i suoi compiti in un periodo turbolento come il dopoguerra non sarà facile.

Su Netflix è disponibile Porco Rosso in streaming.

Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento (2010): 95%

Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimentoArrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento racconta di una teenager, Arrietty, che vive nelle pareti e nei pavimenti di una casa di periferia. Anche se dovrebbe mantenere segreta la sua presenza alla famiglia che vive in quella casa, finisce per stringere amicizia con il dodicenne che vive lì. Sfortunatamente, questa amicizia corre il rischio di causare problemi al piccolo abitante della casa e alla sua famiglia.

Su Netflix è disponibile Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento in streaming.

Il castello nel cielo (1986): 96%

Il castello nel cielo è il primo film dello Studio Ghibli e rimane ad oggi uno dei migliori.

L’avventura fantasy steampunk vede protagonista una ragazza e un ragazzo che cercano di nascondere un potente cristallo misterioso a degli agenti militari nel 19° secolo. Mentre è in fuga, la coppia si mette alla ricerca di un misterioso castello che galleggia tra le nuvole.

Su Netflix è disponibile Il castello nel cielo in streaming.

Kiki consegne a domicilio (1989): 97%

In Kiki consegne a domicilio, la protagonista, Kiki, è una giovane strega di 13 anni che con il suo gatto, lavora nella città di Koriko per affinare le sue doti. Dopo aver imparato a volare su una scopa, Kiki decide di creare un servizio di consegne a domicilio che lavora in favore della comunità.

Sebbene all’inizio abbia successo, i suoi poteri iniziano a svanire nel tempo. Kiki deve superare le sue insicurezze per poter sperare di recuperare le sue abilità.

Su Netflix è disponibile Kiki consegne a domicilio in streaming.

La città incantata (2001): 97%

In La città incantata, Chihiro, di 10 anni, finisce per caso in un parco divertimenti dismesso, insieme ai suoi genitori. Subito dopo che i suoi genitori vengono trasformati in maiali, si confronta con il misterioso Haku che le spiega che il parco è un posto per le anime che vogliono prendersi una pausa dallo stress del mondo.

Spetterà a Chihiro trasformare di nuovo i suoi genitori in umani e salvare se stessa.

Su Netflix è disponibile La città incantata in streaming.

Una tomba per le lucciole (1988): 98%

Ambientato in Giappone durante la seconda guerra mondiale, Una tomba per le lucciole vede protagonista Seita e la sua giovane sorella Setsuko separati dai loro genitori a causa di un incendio.

Spetta a Seita prendersi cura di Setsuko e rimanere in vita. Ciò si rivela difficile, tuttavia, visto che i due bambini sono soli in una situazione di necessità.

Pioggia di ricordi (1991): 100%

Due film dello Studio Ghibli sono riusciti a ottenere una valutazione perfetta al 100% su Rotten Tomatoes. Il primo di questi è Pioggia di ricordi.

Il film per adulti segue Taeko, concentrato sulla carriera, mentre fa visita a sua sorella nella campagna di Yamagata per la festa del cartamo. Lontana dalle attività di Tokyo, ha dei flashback nella sua vita di bambina. Questo le fa riconsiderare se la vita che ha ora è quella che voleva il suo io più giovane.

Su Netflix è disponibile Pioggia di ricordi in streaming.

La storia della principessa splendente (2013): 100%

Il secondo film dello Studio Ghibli che ha una votazione piena al 100% è La storia della principessa splendente.

Il fantasy racconta di una ragazza di nome Principessa Kaguya che viene allevata da un intagliatore di bambù e sua moglie dopo che è stata trovata in un gambo di quella pianta.

Alla fine la coppia manda Kaguya in un palazzo dove viene istruita come nobildonna. Deve respingere cinque pretendenti che lottano per la sua mano e superare la sua depressione.

Su Netflix è disponibile La storia della principessa splendente in streaming.

Black Widow: uno spoiler sul film dal nuovo Funko di Nat?

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Black Widow: uno spoiler sul film dal nuovo Funko di Nat?

Un nuovo Funko della linea dedicata a Black Widow potrebbe aver rivelato un importantissimo dettaglio a proposito della trama dell’atteso cinecomic Marvel che inaugurerà ufficialmente la Fase 4 del MCU. Il film uscirà nelle sale americane il prossimo 6 novembre, dopo essere stato posticipato a causa dell’emergenza Covid-19 (sarebbe dovuto uscire a maggio).

La figure in questione rappresenta ovviamente Natasha Romanoff, il personaggio interpretato nel MCU da Scarlett Johansson, ma ai fan più attenti non è sfuggito un dettaglio assai curioso: la nuova versione Funko di Vedova Nera, infatti, indossa il giubbotto di Yelena Belova visto in Avengers: Infinity War; ciò significa, molto probabilmente, che il personaggio intepretato da Florence Pugh morirà nel film, forse per mano di Taskmaster. È probabile che Nat userà il giubbotto come omaggio alla “sorella”.

Naturalmente, si tratta di una mera speculazione. Per scoprire quale sarà davvero il futuro di Yelena Belova in Black Widow, non resta che attendere l’uscita in sala del film. Di seguito potete ammirare il nuovo Funko dedicato a Vedova Nera (via CBM):

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Scream 5: David Arquette nel cast del sequel

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Scream 5: David Arquette nel cast del sequel

Arriva da Deadline la notizia che l’attore David Arquette ha firmato per riprendere il ruolo dello sceriffo Dewey Riley in Scream 5.  Il film riprenderà ed estenderà l’universo del cult dell’horror Scream diretto da Wes Craven che sarà prodotto per Spyglass Media Group. Arquette ha dichiarato: “Sono entusiasta di interpretare Dewey di nuovo e di riunirmi con la mia famiglia Scream, vecchia e nuova. Scream è stato una parte così grande della mia vita sia per i fan che per me, non vedo l’ora di onorare l’eredità di Wes Craven.

Spyglass ha confermato che sono in corso trattative per riportare altri membri del cast originale nella quinta puntata del franchise. La produzione del film inizierà alla fine di quest’anno a Wilmington, nella Carolina del Nord, quando saranno in vigore protocolli di sicurezza. I dettagli sulla trama del sequel non sono stati rivelati, ma il film sarà una storia originale scritta da James Vanderbilt (Murder MysteryZodiacThe Amazing Spider-Man) e Guy BusickReady or NotCastle Rock) con Vanderbilt di Project X Entertainment, Paul Neinstein e William Sherak producendo per Spyglass. Lo scrittore del franchising  originale Kevin Williamson è coinvolto come Executive Producer. Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett del gruppo cinematografico Radio Silence (Ready or Not , V/H/S) produrranno al fianco di Chad Villella.

Il primo film del franchise Scream, da noi noto con il titolo Scream – Chi urla muore è uscito al cinema nel 1996 scritto da Kevin Williamson e diretto da Wes Craven, regista importante del genere horror. LA pellicola ebbe un’accoglienza di grande successo, diventando uno dei più alti incassi del 1996 ed è noto per aver ripreso le caratteristiche dei precedenti horror mescolandoli con una satira intelligente. Da allora sono stati prodotto ben 4 sequel, l’ultimo dei quali uscito 2011 diretto da Wes Craven che registrò buoni incassi al botteghino, coprendo buona parte delle spese di produzione già al weekend d’esordio. Anche il responso della critica fu mediamente positivo.

La Rivincita delle Bionde 3 è ufficiale, Mindy Kaling alla sceneggiatura

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Circa due anni fa, Reese Witherspoon aveva preannunciato lo sviluppo di  La rivincita delle bionde 3, terzo episodio della commedia rosa che contribuì a lanciare la sua carriera a livello internazionale. Adesso, Deadline conferma non soltanto che il film è ufficialmente in lavorazione, ma anche che sarà la celebre Mindy Kaling, insieme a Dan Goor, ad firmare la sceneggiatura del terzo film.

Mindy Kaling è nota per essere la creatrice e la star della sit-com The Mindy Project e per aver intepretato il ruolo di Kelly Kapoor nella serie The Office. Al cinema è apparsa in Nelle pieghe del tempo (in cui appariva anche la Witherspoon), Ocean’s 8 e E poi c’è Katherine. La Kaling, in collaborazione con Goor, si occuperà di rimaneggiare uno script precedentemente affidato a Kristen Smith e Karen McCullah, sceneggiatrici del primo film.

Naturalmente, Reese Witherspoon tornerà a vestire i panni di Elle Woods dopo La rivincita delle bionde (2001) e il sequel Una bionda in carriera (2003). L’attrice premio Oscar – che vedremo dal prossimo 22 maggio su Amazon Prime Video con la miniserie Little Fires Everywhere – figurerà anche in qualità di produttrice attraverso la sua Hello Sunshine. Tornerà anche Marc Platt, già produttore dei primi due film.

La Rivincita delle Bionde 3 è ufficiale, Mindy Kaling alla sceneggiatura

La rivincita delle bionde racconta la storia di Elle Woods, una giovane viziata e biondissima, che vive seguendo le regole di Cosmopolitan, passando le sue giornate tra amiche e shopping, portando sempre con sé il suo amato chihuahua Tyson. Una sera il fidanzato Warner, dopo averla invitata a cena, la lascia, perché sogna una carriera in politica e vede Elle considera troppo frivola per poter stare accanto a lui.

Inizialmente amareggiata, Elle non si arrende e con la sua carica di positività, decide di seguire Warner all’Università Harvard, studiando anche lei legge, per dimostrargli di non essere solo una superficiale bionda. Nel 2007 è stato realizzato un musical a Broadway ispirato al film, purtroppo inedito in Italia.

Dune: Denis Villeneuve sul design dei vermi delle sabbie

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Dune: Denis Villeneuve sul design dei vermi delle sabbie

In una recente intervista con Empire Magazine, il regista Denis Villenueve ha svelato un dettaglio alquanto interessante in merito alla realizzazione di Dune, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di  Frank Herbert, che già nel lontano 1984 venne portato sul grande schermo dal regista da David Lynch.

Villeneuve ha infatti raccontato alla fonte quanto tempo lui ed il suo team hanno impiegato per il design dei nuovi vermi delle sabbie – i famosi Geonemotodium Arraknis (o Shaihuludata Gigantica) – che vedremo nel film: “Abbiamo pensato a come sarebbero queste creature se esistessero davvero e quindi abbiamo pensato ad ogni singolo dettaglio: dalla pelle al modo in cui aprono la bocca, fino al sistema che utilizzano per mangiare il cibo nella sabbia. Ci abbiamo messo circa un anno per arrivare al design definitivo, abbiamo lavorato alla progettazione cercando la forma migliore che rendesse questi vermi delle sabbie abbastanza preistorici.”

Secondo l’Enciclopedia di Dune, tra i Fremen di Arrakis il verme delle sabbie è conosciuto anche con il nome di Shai-Hulud, dall’arabo “cosa eterna”. I Fremen considerano i vermi manifestazioni di Dio. L’organismo del verme delle sabbie ha una struttura segmentaria simile agli anellidi terrestri anche se probabilmente dovuta solo ad un’evoluzione convergente; come ogni anellide terrestre, ogni segmento è dotato di un proprio sistema nervoso. Un verme può raggiungere lunghezze di centinaia di metri e decine di metri di diametro con un rapporto di 10:1 fra i due valori. Il più grande verme ufficialmente osservato aveva una lunghezza di 400 metri, ma Paul Atreides ne incontra uno lungo ben tre chilometri.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune: “Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Festival di Venezia 2020: confermata la 77° edizione

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Festival di Venezia 2020: confermata la 77° edizione

Nel comunicato che posticipa la Biennale Architettura al 2021 e la Biennale Arte al 2022, è stato invece confermato che il Festival di Venezia si svolgerà invece dal 2 al 12 settembre 2020.

Per ora non ci sono ancora i dettagli sullo svolgimento di attività e proiezioni, ma si aspetta un comunicato ufficiale di Alberto Barbera.

Intanto, il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto ha spiegato: “Gli ultimi giorni hanno chiarito la realtà che abbiamo di fronte. Con il massimo rispetto per il lavoro svolto da tutti, gli investimenti fatti dai partecipanti e considerando le difficoltà incontrate da tutti i paesi, le istituzioni, le università, gli studi di architettura, insieme all’incertezza della mobilitazione delle opere, dei viaggi e in virtù delle nuove misure in materia di Covid-19 che sono state e saranno adottate, abbiamo deciso di ascoltare coloro che, e sono la maggioranza, hanno richiesto il rinvio della Biennale di Architettura. Ho ricevuto molti messaggi che auspicavano un rinvio al 2021“.

Tenet: il rinvio metterà a rischio anche l’uscita di altri film?

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Tenet: il rinvio metterà a rischio anche l’uscita di altri film?

Il mondo del cinema attende ancora di sapere se Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, riuscirà ad arrivare nelle sale americane il prossimo 17 luglio. Al momento sembra che la Warner Bros. non sia ancora in grado di prendere una decisione definitiva, soprattutto a causa della grande incertezza dell’odierna situazione delle sale cinematografiche, che a livello mondiale potrebbero non essere tutte aperte per la data scelta dalla major per il debutto dell’atteso blockbuster. 

Tenet è costato circa 200 milioni di dollari, quindi c’è bisogno che almeno l’80% dei cinema del mondo e degli Stati Uniti siano aperti per evitare che la Warner rischi il flop commerciale. Proprio per questo motivo, se nelle prossime settimane la situazione non sarà chiara in merito all’apertura dei cinema su scala globale, allora Tenet verrà rinviato quasi sicuramente, e uscirà con molta probabilità in autunno. Ciò, naturalmente, provocherà una sorta di effetto domino che stravolgerà tutto il calendario delle principali uscite cinematografiche programmate per l’anno che resta, tra cui quella di Wonder Woman 1984 (la cui uscita è attualmente fissata per il 14 agosto).

In un recente articolo del Washington Post, si leggono alcune dichiarazioni poco rassicuranti di un insider di Hollywood: “Se Tenet non dovesse uscire oppure dovesse rivelarsi un flop clamoroso, allora tutte le altre case di distribuzione giocheranno in difesa. Non vedremo alcun nuovo film almeno fino a Natale”. Al momento, dunque, la Warner Bros. si trova costretta a prendere una decisione estremamente importante, che avrà effetti collaterali non solo in merito alle uscite dei propri film, ma anche a quelle delle compagnie concorrenti. La speranza è che la major riesca a prendere la decisione più giusta e adeguata a questi tempi incerti e difficili.

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Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, vede protagonista John David Washington insieme a Robert Pattinson Elizabeth Debicki.

Con Tenet, i fan stanno pensando che la fine di Inception è stata reale, non si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la storia di quei bambini, espandendo così l’universo di Inception, consentendo anche l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come ipotizzato da The Hollywood Reporter, Tenet potrebbe rivelare che la tecnologia dei sogni sviluppata per i militari in Inception è andata ancora oltre, o è stata sviluppata in qualcosa di ancora più pericoloso, questa volta permettendo alle missioni di spionaggio di non funzionare nel regno dei sogni ma di attraversare tempo.

Forse gli eventi di Inception hanno avuto conseguenze terribili e impreviste, portando la prossima generazione a dover affrontare proprio quei cambiamenti.

È possibile, anzi probabile, che Tenet sia completamente scollegato da Inception. Una delle cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet fosse davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.

Protagonisti di Tenet oltre ai già citati Robert Pattinson e John David Washington ci sono anche Elizabeth Debicki, Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson e Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.

Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso. Lo studio ha già fissato la data di uscita per il 17 luglio 2020. Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip produttore esecutivo. Il team di Tenet include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.

Jurassic World: Dominion, Sam Neill non vede l’ora di tornare sul set

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Come la maggior parte delle produzioni in quest’ultimo periodo, anche quella di Jurassic World: Dominion è stata momentaneamente bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Adesso, in una recente intervista con Fitzy & Wippa, è stato Sam Neill, che nel film tornerà a vestire i panni di Alan Grant (personaggio interpretato nella trilogia originale), ad aggiornare sullo stato delle riprese.

“Sono riusciti a girare per circa due settimane”, ha spiegato Neill. “Stavo aspettando di iniziare a girare le mie scene a Londra, poi abbiamo appreso che la città sarebbe stata chiusa, così ho preso un aereo per Perth, sono arrivato fino a Sydney e poi è stata disposta la quarantena.”

Le riprese di Jurassic World: Dominion si svolgeranno principalmente ai Pinewood Studios di Londra, ma anche a Malta, in Canada e in Australia. Neill ha ammesso che spera di poter tornare sul set quanto prima: “Appena sarà possibile, torneremo a girare. Dovremmo ripartire da Londra, ma al momento lì è il caos totale. Magari potremmo iniziare a girare da qualche altra parte e poi finire ai Pinewood Studios. Useremo i teatri di posa di Bonda per i set londinesi. Se la situazione non cambia, però, non ho idea di quando potremo davvero ricominciare.”

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Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Alla regia torna Colin Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World: Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

Un Pugno di Amici in esclusiva su Amazon Prime Video

Un Pugno di Amici in esclusiva su Amazon Prime Video

Un Pugno di Amici approda in esclusiva su Amazon Prime Video il 20 Maggio 2020.
Protagonisti Matranga e Minafò, gli attori del cast di Sicilia Cabaret e di Made in Sud, con la partecipazione straordinaria di Maurizio Casagrande.

Comicità siciliana quanto basta, un pizzico di immancabili tormentoni e un cast d’eccezione sono gli ingredienti della ricetta cinematografica che promette di saziare tutti, fan e non. Con la regia di Sergio Colabona il cast della commedia annovera insieme a Matranga e Minafò, anche Maria Bolignano, Mariano Bruno, Paride Benassai, I Ditelo voi, Angelica Massera, Titina Maroncelli, Piera Russo, Grazia Zappalà, Felicia Del Prete, Totino La Mantia, I 4 Gusti, I Respinti, I Badaboom, Ivan Fiore e tutto il cast di Sicilia Cabaret.

Un Pugno di Amici: la trama

Un Pugno di Amici racconta di quattro amici un po’ sgangherati che organizzano una rapina con la speranza di risolvere tutti i loro problemi, ma dopo una serie di disavventure saranno costretti ad una precipitosa fuga da cui avranno inizio tutti i loro problemi. Tra situazioni comiche e sketch esilaranti i quattro amici dovranno sperimentare nuovi sistemi per sbarcare il lunario.

La pellicola, completamente Made In Sud, è stata girata tra Palermo e dintorni: tra Termini Imerese, Gratteri, Lascari e Isola delle Femmine (all’interno del Saracen Hotel). Prodotto da Sicilia Social Star e Tunnel Produzioni e diretto da Sergio Colabona il film vede l’unione del cast di Sicilia Cabaret e di Made in Sud

X-Men: Funko celebra i 20 anni dei film

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X-Men: Funko celebra i 20 anni dei film

Mentre i film Fox degli X-Men festeggiano il loro 20° anniversario, Funko celebra la ricorrenza con una collezione di Funko Pop! dedicata ai mutanti dei Marvel portati al cinema di Hugh Jackman e compagnia.

Il sito ufficiale Funko ha presentato la nuova linea di personaggi pop in vinile che ricordano gli ultimi due decenni di film degli X-Men. Oltre al Wolverine di Hugh Jackman, ci sono pupazzi dedicato al Ciclope di James Marsden, alla Jean Gray di Famke Janssen e a Tempesta di Halle Berry.

Ci sono anche figure per la Rogue di Anna Paquin, la Mistica di Rebecca Romijn, il Magneto di Ian McKellen e il Professor Xavier di Patrick Stewart. Ma non mancano anche il Nightcrawler di Alan Cummings e Bestia di Kelsey Grammer.

Sebbene il focus principale sia sulla trilogia originale anziché sulla seconda parte dei film, c’è un Funko Pop esclusivo per Walmart! che mostra il giovane Magneto di Michael Fassbender. Infine, Target ha la sua esclusiva con un Mistica metallizzata in versione Funko Pop.

Infine, Wolverine ha non solo la versione con la canotta bianca, ma anche quella con la divisa da X-Men.

Il cinema di Adler Entertainment On demand su Prime Video

Il cinema di Adler Entertainment On demand su Prime Video

In attesa di poter tornare a frequentare regolarmente le sale cinematografiche, la casa di distribuzione Adler Entertainment  offre agli appassionati di cinema l’opportunità di vedere, per la prima volta ospitate all’interno della piattaforma Amazon Prime Video, una selezione di 8 titoli​ provenienti dal proprio listino e appartenenti a generi differenti, in modo da poter soddisfare le esigenze di tutti. Dal mese di maggio, il catalogo della piattaforma Amazon Prime Video si arricchirà dei seguenti titoli proposti da Adler Entertainment che saranno disponibili on demand.

ANIMAZIONE

FREE BIRDS TACCHINI IN FUGA di JIMMY HAYWARD

Free Birds – Tacchini in Fuga: dai produttori di SHREK, il film d’animazione in 3D diretto da Jimmy Hayward. Spassoso viaggio nel tempo di Reggie e Jake, chiamati a salvare la loro specie dal menù del Ringraziamento.

HORROR

BEDEVIL – NON INSTALLARLA di ABEL VANG E BURLEE VANG

Dai creatori di Final Destination. Se Siri diventasse improvvisamente malvagia? Cinque adolescenti ricevono un invito a scaricare un’app, chiamata “Bedevil”, una volta installata inizia a perseguitarli, facendo emergere le loro peggiori paure. Per arrestare questa forza malvagia, i ragazzi devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro, contando solo sulla propria intelligenza e coraggio.

1303 di MICHAEL TAVERNA

Mischa Barton, l’indimenticata Marissa Cooper di The O.C., torna protagonista di questo inquietante supernatural horror, remake di un classico giapponese. Janet abbandona la sua famiglia e si trasferisce a vivere da sola. Durante la prima notte nella sua nuova casa qualcosa di soprannaturale sembra impadronirsi dell’appartamento

HANSEL E GRETEL E LA STREGA DELLA FORESTA NERA di DUANE JOURNEY

Dai produttori di Twilight, una nuova rivisitazione in chiave horror della fiaba dei fratelli Grimm. Hansel e Gretel sono due fratelli che vivono in una casetta vicino Pasadena. Gretel e il suo ragazzo fumano parecchia erba e, quando Hansel gli rivela di essere venuto a sapere dell’esistenza di un’anziana signora che spaccia la migliore sul mercato, Gretel manda il suddetto fidanzato a prenderne un po’. Quel che il malcapitato scoprirà è che l’anziana signora è una strega cannibale che cucina le persone attirate con la scusa della vendita della sua erba Black Forest High, per poi succhiargli la giovinezza. La scomparsa conduce Gretel e un’amica alla casa della strega, assieme al boss della droga locale, là scoprirà tutto, rischiando, assieme al fratello giunto in extremis, di finire in forno anch’essa.

COMEDY & DRAMEDY

QUALCOSA DI TROPPO di AUDREY DANA

Avete mai pensato a come sarebbe mettersi nei panni di una persona dell’altro sesso, anche solo per un giorno? Jeanne sicuramente no. Fresca di divorzio, lontano dai suoi figli una settimana su due, Jeanne non vuole più sentire parlare di uomini. Ma un bel giorno, la sua vita prende una svolta totalmente inaspettata: a prima vista non sembra essere cambiato nulla in lei… ad eccezione di un piccolo dettaglio!

LA FAMIGLIA FANG di JASON BATEMAN

Nicole Kidman, Jason Bateman e Christopher Walken sono i Fang, una famiglia fuori dal comune. Caleb e Camilla Fang sono performer le cui creazioni scioccano il pubblico e deliziano gli appassionati d’arte. Protagonisti sin dalla più tenera età sono i loro figli, pedine fondamentali delle loro opere provocatorie spesso al limite tra il genio e la follia. A causa di queste esperienze, Annie e Baxter ormai adulti si sono allontanati dai genitori, e, seppur a distanza, conducono esistenze parallele e altamente problematiche. I fratelli sono costretti a tornare a casa dai loro eccentrici genitori quando, improvvisamente, scompaiono nel nulla. La polizia teme il peggio ma Annie è convinta che si tratti di una nuova performance e che Caleb e Camilla abbiano finto la propria morte per dare vita all’ennesima, bizzarra, “opera d’arte”. Mettendo insieme i pezzi del puzzle dei ricordi della loro infanzia, Annie e Baxter si mettono alla ricerca dei genitori, sperando di scoprire la verità su quanto accaduto e, magari, finire anche per ritrovare se stessi.

ACTION

PAWN – FAI LA TUA MOSSA di DAVID A. ARMSTRONG

Una rapina in un diner degenera col sequestro di alcuni ostaggi. L’obiettivo è quello di recuperare un prezioso hard disk contenuto in una cassaforte che si trova proprio nel retro della tavola calda.

5 Bloods – Come Fratelli: trailer del film Netflix di Spike Lee

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5 Bloods – Come Fratelli: trailer del film Netflix di Spike Lee

Dal vincitore del premio Oscar Spike Lee arriva un nuovo film 5 Bloods – Come Fratelli: la storia di quattro veterani afroamericani: Paul (Delroy Lindo), Otis (Clarke Peters), Eddie (Norm Lewis) e Melvin (Isiah Whitlock, Jr.) – che ritornano in Vietnam. Alla ricerca di ciò che rimane del loro caposquadra, caduto in guerra (Chadwick Boseman) e di un tesoro sepolto, i nostri eroi, riuniti dal preoccupato figlio di Paul (Jonathan Majors), combattono le forze dell’uomo e della natura – mentre affrontano le devastazioni durature dell’immoralità della guerra del Vietnam.

Scritto da Danny Bilson, Paul DeMeo, Kevin Willmott e Spike Lee con Delroy Lindo, Jonathan Majors, Clarke Peters, Norm Lewis, Isiah Whitlock, Jr., Mélanie Thierry, Paul Walter Hauser and Jasper Pääkkönen, Johnny Trí Nguyễn, Lê Y Lan, Nguyễn Ngọc Lâm, Sandy Hương Phạm, con Jean Reno e Chadwick Boseman    

The Umbrella Academy 2: ecco quando usciranno i nuovi episodi

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The Umbrella Academy 2: ecco quando usciranno i nuovi episodi

Netflix ha conferma oggi che laseconda stagione di The Umbrella Academy, la serie tratta dai popolari fumetti vincitori del premio Eisner, creati e scritti da Gerard Way e illustrati da Gabriel Bá, sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo dal 31 luglio 2020.

https://www.youtube.com/watch?v=KOBOygY7Bn0

Nel video annuncio i protagonisti hanno ricreato nelle proprie case la scena iconica della prima stagione, in cui si scatenano sulle note “I think we’re alone now” di Tiffany.

Composta da 10 episodi e prodotta da Universal Content Productions per Netflix, la seconda stagione vedrà il ritorno degli attori protagonisti, tra cui Ellen Page, Tom Hopper, David Castañeda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher e Justin Min.

Showrunner / Produttore esecutivo: Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon). Produttori esecutivi: Jeff King, Keith Goldberg, Mike Richardson, Gerard Way e Gabriel Bá

Naomi Scott: 10 cose che non sai sull’attrice

Naomi Scott: 10 cose che non sai sull’attrice

Con ruoli da protagonista in recenti film di grande successo, Naomi Scott è diventata una delle attrici di punta del momento, pronta ad affermarsi sempre più nell’industria cinematografica. Apprezzata per la sua versatilità, l’attrice è dunque oggi impegnata su più fronti nel far valere il proprio talento artistico.

Ecco 10 cose che non sai di Naomi Scott.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Naomi Scott marito

Naomi Scott: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film colombiano The 33 (2015), dove recita nei panni della figlia del personaggio interpretato da Antonio Banderas.  Successivamente viene scelta per ricoprire il ruolo di Kimberly, alias Pink Ranger nel film Power Rangers (2017), dove ha modo di recitare con Becky G, Bryan Cranston ed Elizabeth Banks. Il vero successo arriva però nel momento in cui viene scelta per interpretare Jasmine nel live action Disney di Aladdin (2019), con Will Smith. Nello stesso anno è poi protagonista del film Charlie’s Angels, con Kristen Stewart e Ella Balinska.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Il primo ruolo ricoperto dalla Scott è stato quello di Megan per la serie televisiva Life Bites (2009), per poi recitare nel film Lemonade Mouth (2011), e in seguito in Terra Nova (2011), dove interpreta il ruolo di Maddy Shannon. Prende poi parte a due episodi della serie televisiva Lewis (2015).

8. Ha scritto, diretto e prodotto un cortometraggio. Nel 2019 la Scott esordisce alla regia del suo primo cortometraggio, scritto insieme al marito. Si tratta di Forget You, visibile su YouTube, che attraverso l’elemento musicale esplora le difficoltà del dimenticare chi si è amato. Per l’occasione, la Scott ha inoltre ricoperto per la prima volta anche il ruolo di produttrice.

Naomi Scott: chi è suo marito

7. Ha sposato uno sportivo. Dal 2010 l’attrice ha una relazione con il calciatore inglese Jordan Spence, appartenente alla squadra ADO Den Haag. La coppia si è in seguito sposata nel giugno 2014, mantenendo privata la cerimonia. I due, infatti, già piuttosto esposti al pubblico per via dei loro mestieri, cercano di mantenere il più possibile un velo di riservatezza sulla propria vita privata.

Naomi Scott in The Martian

6. Ha un piccolo ruolo nel film. Nel 2015, ancora semi sconosciuta, l’attrice ottiene una piccola parte nel film The Martian, con Matt Damon. Qui è membro del JPL, ovvero il Jet Propulsion Laboratory, ma il suo personaggio compare soltanto sullo sfondo della scena in cui compare. Nella versione estesa del film, invece, l’attrice è possibile sentire l’attrice recitare alcune battute.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Naomi Scott Speechless

Naomi Scott canta Speechless in Aladdin

5. Ha interpretato il nuovo brano nel film. Per il film live action di Aladdin sono stati riproposti alcuni dei celebri brani dell’originale animato, a cui si è aggiunto il nuovo brano Speechlees, in italiano tradotto come La mia voce. Il brano, che ha ricevuto una nomination come miglior canzone ai Critics’ Choiche Award come miglior canzone, è stato personalmente eseguito dalla Scott, che oltre ad essere attrice è anche un’affermata cantante.

Naomi Scott in Aladdin

4. Stava quasi per non ottenere la parte. Presentatasi per il ruolo della principessa Jasmine, l’attrice stava inizialmente perdendo la parte in favore di un’altra attrice, di origini indiane. Tuttavia, infine, il regista Guy Ritchie decise di optare per la Scott poiché aveva riscontrato un maggior chimica di coppia con l’interprete di Aladdin.

3. Ha ottenuto significativi riconoscimenti. Per il suo ruolo nel film l’attrice è stata particolarmente lodata per aver saputo rendere autoritario e caratterialmente forte il personaggio di Jasmine. La Scott è stata poi nominata ai Saturn Awards come miglior attrice non protagonista, mentre ha vinto il Teen Choice Awards come miglior attrice in un film fantasy/sci-fi.

Naomi Scott in Charlie’s Angels

2. Aveva già lavorato con la regista del film. Nel film Power Rangers, l’attrice aveva avuto modo di lavorare con Elizabeth Banks, che lì interpretava il ruolo della villain. Colpita dalle capacità della Scott, la Banks decise di tenerla in considerazione per un ruolo nel suo film Charlie’s Angels, all’epoca in pre-produzione. Alla fine, le affidò quello di Elena Houghlin, una delle tre protagoniste.

Naomi Scott: età e altezza

1. Naomi Scott è nata a Londra, in Inghilterra, il 6 maggio 1993. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

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