Quando nel lontano 1977 siamo stati
trasportati per la prima volta nell’universo di Star
Wars, ci è stato mostrato anche il modo in cui era
caduto l’Ordine Jedi, distrutto dal malvagio
Imperatore Palpatine, con solo due sopravvissuti:
Yoda e Obi-Wan Kenobi.
Grazie alla trilogia prequel,
abbiamo avuto modo di scoprire molto più sull’Ordine Jedi, con i
vari membri dell’organizzazione al loro apice. Di seguito abbiamo
raccolto le 10 migliori cose relative ai membri più rappresentativi
dell’Ordine:
Obi-Wan Kenobi
Ora che la Disney sta progetto film
e serie tv dedicati a Star
Wars come se non ci fosse un domani, ogni giorno
veniamo a sapere di un nuovo Jedi che è riuscito a sopravvivere
all’Ordine 66. Tuttavia, Obi-Wan Kenobi era l’originale sopravvissuto.
Presenza costante nella trilogia prequel, fino a quando non abbiamo
conosciuto Yoda era l’unica rappresentazione visiva della potenza
dei Jedi presente nella trilogia originale. Potremmo non aver
scoperto ancora tutto sul personaggio, e siamo certi che
l’annunciata serie tv destinata a Disney+ racconterà molto degli anni
centrali della sua vita.
Qui-Gon Jinn
Le trilogie originali e sequel di
Star
Wars si sono assicurate di dare ruoli di rilievo a
vari attori che erano quasi sconosciuti al pubblico. I prequel
abbandonarono questo mantra e assegnarono ruoli ad un cast di
attori incredibilmente famosi, tra cui Liam Neeson. Il ruolo di Neeson nei panni di
Qui-Gon Jinn è stato una delle cose
universalmente più amate de La minaccia fantasma: proprio per questo, la
scelta della Lucasfilm di ucciderlo non è stata soltanto una
decisione terribile, ma anche una decisione che ha particolarmente
infastidito i fan. Abbiamo comunque avuto testimonianza della sua
eredità: è stato lui, infatti, a scoprire come diventare un
Fantasma di Forza, quindi è a lui che dobbiamo dire grazie se negli
episodi successivi abbiamo visto il ritorno di vari personaggi
deceduti.
Anakin Skywalker
Certamente, Anakin
Skywalker è uno dei personaggi più odiati della saga
di Star
Wars. L’attore che lo ha interpretato nei prequel –
Hayden
Christensen – non è mai stato particolarmente
apprezzato, così come le azioni del personaggio, tanto quelle buone
quanto quelle cattivi, incluso il tradimento all’intera razza Jedi.
Tuttavia, una delle poche cose che fece in gioventù e che avevano
perfettamente senso fu quella di vendicare sua madre. Tentò di
salvarla dai suoi rapitori, ma purtroppo morì tra le sue braccia.
Qualcosa di brutale, sicuramente il primo passo nel suo cammino
verso il Lato Oscuro della Forza, ma la distruzione di un gruppo di
Tusken da parte sua era più che comprensibile…
Yoda
Anche se Yoda sopravvisse all’Ordine 66, lo fece in un
modo molto più passivo di Obi-Wan. Tuttavia, possiamo
tranquillamente perdonarlo, visto che all’epoca aveva circa 900
anni. Nonostante ciò, solo pochi giorni era impegnato con il Conte
Dooku e con Palpatine nelle battaglie più significative della loro
esistenza, girovagando con la sua piccola spada laser e muovendosi
alla velocità della luce. La grafica del personaggio nei prequel
non era eccezionale, ma la lotta Dooku/Yoda è uno dei punti più
alti di tutto il franchise. Vedere un personaggio che,
inizialmente, abbiamo visto soltanto nei suoi ultimi giorni,
sfrecciare in battaglia con uno dei più grandi attori di tutti i
tempi (Christopher
Lee) è qualcosa che cinematograficamente parlando
assume un valore dai contorni inestimabili…
Ki-Adi Mundi
Non si può non amare un personaggio
che ha due cervelli. Ki-Adi Mundi non ha fatto
molto nei prequel oltre a regalarci un paio di battute
assolutamente memorabili, ma la sua morte così emozionante e il suo
aspetto cos’ esilarante lo hanno trasformato in uno dei personaggi
più amati dai fan. Per fortuna, la storyline dello stesso è stata
ampliata in maniera preponderante nella serie animata The
Clone Wars.
Mace Windu
Non ci sono molte cose da apprezzare
in un personaggio come Mace Windu. La sua stessa esistenza ha in
qualche modo trasformato uno dei migliori attori di tutti i tempi –
Samuel L. Jackson – in una sorta di zimbello:
fondamentalmente era l’incarnazione del fallimento dei Jedi, nonché
uno dei motivi per cui Anakin iniziò ad allontanarsi dall’Ordine.
Nonostante le molte ragioni per odiarlo, aveva una delle migliori
spade laser viste nella trilogia prequel. Apparentemente, il modo
in cui George Lucas è stato in grado di convincere
Jackson ad accettare la parte nella serie, è stato promettendogli
di sfoggiare una spada laser dalla lama viola, qualcosa che non
avevamo mai visto prima nel franchise.
Kit Fisto
Kit Fisto non ha
mai realmente parlato nei prequel. Era presente in numerose scene
ed era particolarmente evidente grazie alla sua testa simile a
quella di una lucertola, ma non ha mai avuto un grande impatto
sulla progressione della storia. Tuttavia, ha finito per essere
coinvolto in qualcosa di abbastanza drammatico: la lotta contro
Palpatine.
Certo, Palpatine era così potente che distrusse Kit Fisto in pochi
secondi, ma è stata comunque una morte eroica…
Plo Koon
Proprio come Kit Fisto, Plo
Koon non ha avuto un grande impatto nella trama dei film
prequel. Tuttavia, quello che ha fatto The Clone
Wars è stato dare al personaggio maggiore rivelanza. Plo
Koon è stato particolarmente importante nei primi episodi, il che
ha reso molto più interessante vedere perché sia stato inserito nei
film…
Da oggi 20 maggio il film dell’anno
Parasite (recensione)
di Bong
Joon-ho, è disponibile grazie a Eagle
Pictures in edizione DVD, Blu-ray e in una elegante
steelbook COMBO (contenente il doppio formato DVD+BD e una
imperdibile card) da collezione. Palma d’Oro per acclamazione
unanime di pubblico e critica a Cannes 72, Film
della critica e record d’incassi, il capolavoro di Bong
Joon-ho (“Memorie di un assassino”, “Okja”,
“Snowpiercer“)
ha trionfato anche agli Oscar 2020 ottenendo ben 4 statuette, tra
cui quella per il miglior film e miglior regia.
Un’opera magistrale che è al
contempo un thriller mozzafiato e un emozionante ritratto di
famiglia, ideale per chi vuole farsi sorprendere ma non rinuncia a
divertirsi. Al centro della vicenda un nucleo famigliare
composto da padre, madre, figlio e figlia, che vivono di espedienti
in uno squallido seminterrato. Quando il ragazzo, falsificando
diploma e identità, diventa il tutor privato dell’erede di una
ricchissima famiglia, i quattro escogitano un piano diabolico per
sistemarsi definitivamente. Ma anche una strategia perfetta
nasconde conseguenze imprevedibili.
Parasite racconta
la storia della famiglia Kim – padre, madre, figlio e figlia –
tutti molto uniti, ma anche molto disoccupati, che hanno davanti a
loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si
accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da un amico,
studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben pagato
come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle aspettative
di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio dai Park.
Quando il ragazzo, falsificando diploma e identità, diventa il
tutor privato dell’erede della ricchissima famiglia, i quattro
escogitano un piano diabolico per sistemarsi definitivamente. Ma
anche una strategia perfetta nasconde conseguenze
imprevedibili.
«Sebbene il titolo possa far
pensare a un film di mostri o di fantascienza, Parasite è a tutti
gli effetti quella che definirei una commedia umana, fortemente
imbevuta di contemporaneità», così il regista Bong
Joon-Ho ha descritto il suo film di maggior successo.
«Anche se il plot è composto da una serie di situazioni uniche
e peculiari, è comunque una storia che potrebbe accadere nel mondo
reale. In questo senso è un dramma molto realistico. Ma è pur vero
che nel mondo reale, i percorsi di una famiglia come quella
composta dai nostri quattro protagonisti disoccupati e della
famiglia Park non si incrocerebbero mai. L’unicapossibilità di un incontro tra queste classi è un rapporto di
lavoro, come quando qualcuno viene assunto come tutor o lavoratore
domestico. In queste situazioni ci sono momenti in cui le due
classi sociali sono così a stretto contatto da poter sentire l’uno
il respiro dell’altro e vengono entrambe trascinate in una
situazione in cui anche il più piccolo passo falso può portare a
fratture ed esplosioni».
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che Halle Berry, premio Oscar per Monster’s
Ball e interprete di Tempesta nella saga di
X-Men, si è unita ufficialmente al cast del
prossimo disaster movie di Roland
Emmerich, dal titolo Moonfall.
Nel film la Luna verrà proiettata
fuori dalla sua orbita da una forza misteriosa ed entrerà in rotta
di collisione con la Terra. Mentre il mondo si prepara ad
affrontare la catastrofe, una squadra di improbabili eroi unirà le
forze e verrà spedita in missione sulla superficie lunare per
cercare di salvare l’umanità, qualcosa di più o meno simile a
quanto visto in Armageddon di Michael
Bay.
Nel cast del film figura già
Josh Gad, che interpreterà uno dei membri del
team che verrà inviato sulla Luna, tale KC Houseman, un personaggio
bizzarro e disorganizzato, ma dotato di una grandissima
intelligenza. Halle Berry, invece, avrà il ruolo
di un’astronauta divenuta amministratrice della NASA.
Al momento non sappiamo quando il
film arriverà nelle sale, ma la produzione – ammesso che per allora
i set cinematografici saranno nuovamente agibili – dovrebbe partire
il prossimo autunno.
Halle Berry entra a far parte
del cast del nuovo disaster movie di Roland Emmerich
La sceneggiatura
di Moonfallporterà la firma di
Emmerich insieme al suo fidato Harald Kloser,
che in molti suoi film ha assunto anche il ruolo di compositore.
Alla sceneggiatura collaborerà anche Spenser
Cohen.
Roland
Emmerich è un veterano del genere disaster
movie: nella sua carriera, infatti, ha
diretto Independence
Day (1996), Godzilla (1998), The
Day After
Tomorrow (2004), 2012 (2009)
e Independence Day:
Rigenerazione (2016). L’ultimo film da lui
diretto è il war movieMidway (2019).
Stando a quanto riportato
da The
DisInsider, i Walt Disney Studios starebbero sviluppando un
live action ispirato a La Regina delle Nevi, la
celebre fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen, che
ha ispirato a sua volta il classico d’animazione Frozen – Il regno di ghiacchio.
Al momento non sono stati rivelati
dettagli sul casting e sulla direzione che prenderà la storia del
remake, ma sembra che l’obiettivo sia quello di realizzare un film
destinato al grande schermo e non alla piattaforma di streaming
Disney+, come accaduto di recente con Lilli e il Vagabondo.
Kristin Burr, i cui crediti
includono Ritorno al bosco dei 100 acri e l’atteso
Cruella con Emma Stone, figurerà tra i produttori. Al
momento non sappiamo né chi dirigerà il film, né chi si occuperà
della sceneggiatura e né chi saranno gli attori coinvolti.
La Regina delle
Nevi è una delle fiabe più lunghe di Andersen, e fra
quelle più apprezzate. Il suo sottotitolo è “Una fiaba in sette
storie”, poiché è divisa in sette sezioni, ognuna delle quali
descrive una vicenda compiuta; è anche il nome dell’antagonista
dell’omonima fiaba.
Di recente è stato annunciato anche
il live action di Hercules, il classico d’animazione del
1997, diretto da Ron Clements e John Musker. Il remake
vedrà Anthony e Joe
Russo, registi di Avengers:
Endgame, impegnati in qualità di produttori,
mentre Dave Callaham (Wonder Woman
1984) firmerà la sceneggiatura.
A quanto pare
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker avrebbe dovuto
rivelare molti più dettagli sulla spada laser dalla lama gialla che
Rey ha sfoggiato nel film di
J.J. Abrams. A quanto pare, però, l’intera storyline
dedicata all’arma caratteristica dei Jedi è stata tagliata dal
film.
A rivelarlo è stato Phil
Szostak, direttore creativo della Lucasfilm, via
Twitter: “Quella spada laser non sarebbe dovuta apparire
soltanto alla fine. Inizialmente era prevista una sottotrama che
mostrava Rey intenta a lavorarci sulla sua panchina, usando i testi
Jedi come guida.”
A parte la scena finale del film in
cui la vediamo brandire la spada laser in questione, quest’ultima è
stata praticamente inesistente durante tutto l’arco narrativo del
film. In effetti, L’Ascesa di Skywalker non ha nemmeno rivelato
dove Rey è riuscita ad ottenere i cristalli Kyber per la sua
arma.
Lucasfilm e il
regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalkerè scritto da J.J.
Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason
McGatlin sono i produttori esecutivi.
A quanto pare, grazie ai fan di
Batman, starebbero letteralmente andando a ruba online i modelli
della maschera di Bane, il personaggio
interpretato da Tom Hardy ne
Il cavaliere oscuro – Il ritorno, celebre e amato
già prima del film di Christopher
Nolan grazie ai fumetti DC.
A causa della pandemia di
Covid-19, l’utilizzo della mascherina quando si
lascia la propria abitazione e ci si reca per strada o in un luogo
pubblico è diventato obbligatorio, ma non sempre negli ultimi mesi
– proprio a causa dell’elevata richiesta – è stato facile riuscire
a reperirla. Stando a quanto riportato da The Hollywood Reporter
(via
Screen Rant), sembra che i fan di Batman, non trovando
mascherine adeguate, abbiano “ripiegato” su una delle tante
riproduzioni disponibili online della maschera che da sempre
contraddistingue il look dell’iconico nemico di Bruce Wayne.
Stando alla fonte, l’utilizzo della
maschera di Bane per circolare ai tempi del
Covid-19 sarebbe diventata una vera e propria
tendenza in America, con diversi fan che starebbero addirittura
evitando di indossare le tradizionali mascherine chirurgiche al
fine di poter replicare, con la maschera di Bane, il look del loro
personaggio dei fumetti preferito. Sempre la fonte ci informa che,
proprio a causa dell’esplosione della tendenza, le maschere di Bane
sarebbero già esaurite nei negozi di costumi, con il portale Etsy
dedicato all’e-commerce che avrebbe visto un picco nelle vendite
proprio grazie alle riproduzioni della maschera.
Anche se per alcuni le maschere di
Bane – per via delle loro dimensioni – potrebbero sembrare efficaci
per la protezione della propria salute e di quella delle persone
che ci circondano, si tratta in realtà di qualcosa che non ha la
minima efficacia da un punto di vista medico. L’utilizzo delle
maschere in questione ha giustamente suscitato tutta una serie di
polemiche, dal momento che si tratta di ausili non accettabili e
non utili al contenimento del virus.
Avere la possibilità di dare vita ad
un personaggio dei fumetti che si ama è sempre un’occasione
stimolante, ma per quello esistono le dovute sedi e le rispettive
occasioni. Quando si tratta della nostra salute e della salute
degli altri, non bisogna scherzare col fuoco: è importante, dunque,
indossare soltanto mascherine raccomandate dalle autorità
sanitarie.
In una recente intervista con
Collider, Simon Pegg è tornato a parlare della saga di
Star Trek, il cui futuro – almeno dal punto di
vista cinematografico – è ancora avvolto nel più fitto mistero.
Secondo l’attore e comico britannico – che ha interpretato
Montgomery Scott in
Star Trek (2009), Star Trek: Into Darkness (2013) e Star Trek: Beyond (2016), il franchise non potrà mai
eguagliare il successo dei film dell’Universo Cinematografico
Marvel, e questo probabilmente
inciderà sull’eventuale realizzazione di altri film:
“Il fatto è che l’appeal di Star
Trek è leggermente più di nicchia rispetto all’appeal, per esempio,
dei film Marvel. Quei film fanno un sacco di
soldi, hanno un pubblico veramente ampio e vanno molto bene”,
ha dichiarato Simon Pegg. “Penso che Star Trek sia un
po’ più di nicchia, quindi non raggiungerà mai quel tipo di numeri.
Credo che la cosa più saggia da fare sia quella di non ricercare a
tutti i costi il grande spettacolo, ma pensare piuttosto a qualcosa
di contenuto, che richiami lo spirito della serie originale. Sì,
sarebbe una cosa geniale da fare, e sono certo che probabilmente ne
hanno anche discusso…”
E proprio a proposito del futuro
della saga, anche in vista delle recenti serie Star
Trek: Discovery (disponibile su Netflix) e Star
Trek: Picard (disponibile su Prime Video), Pegg ha rivelato quanto segue:
“Credo che la tv sia il contenitore ideale per la saga di Star
Trek, al momento. La televisione si è evoluta davvero tanto. È
divenuta col tempo qualcosa di sempre più vicino al cinema. Si
tratta semplicemente di fruire di un determinato prodotto in modo
diverso. Puoi comunque fare un sacco di cose interessanti, sembrare
moderno e non spendere tanti soldi. Forse la tv è il formato ideale
per Star Trek. D’altronde, è proprio da lì che la saga ha avuto
inizio…”
Di recente la Paramount aveva
annunciato ufficialmente un nuovo film della saga di Star
Trek affidato a Noah Hawley,
creatore delle
serie Fargo e Legion. A proposito
del progetto (di cui non abbiamo avuto più aggiornamenti), Hawley
aveva dichiarato: “Siamo ancora agli inizi. Si tratta di
intraprendere una nuova direzione, ma è ancora tutto in fase di
sviluppo, soprattutto per quanto riguarda quali attori e personaggi
saranno coinvolti e quali no. Non penso al mio film come ad un
quarto capitolo di Star Trek… sarebbe riduttivo. Piuttosto, è un
nuovo inizio.”
La cerimonia di premiazione degli
Oscar 2021 potrebbe saltare a causa della pandemia
di Covid-19. Se ciò dovesse accadere davvero, l’Academy si unirà ai
tantissimi altri eventi, uscite in sala e convegni che sono stati
cancellati o posticipati proprio in seguito all’emergenza
Coronavirus.
Al momento è molto difficile
riuscire a prevedere quando la situazione tornerà alla normalità.
Proprio a causa dell’attuale situazione mondiale, di recente
l’Academy aveva reso noto che – in via del tutto eccezionale e
soltanto per il prossimo anno – in vista della 93esima edizione del
prestigioso riconoscimento, i film che hanno debuttato direttamente
in streaming (senza quindi passare per la sala cinematografica)
verranno considerati per le votazioni insieme ai titoli che sono
usciti (o che usciranno) in sala.
Nel comunicato ufficiale si leggeva: “Fino
a nuovo avviso, e solo per la 93esima edizione degli Academy
Awards, i film che avevano una distribuzione cinematografica
pianificata e che invece sono stati resi disponibili per lo
streaming commerciale su un servizio VOD, possono qualificarsi
nella categoria Miglior film e nelle altre categorie, purché
vengano rispettati i seguenti parametri:
Il film dovrà essere reso disponibile sul
sito di streaming riservato ai membri dell’Academy entro 60 giorni
dalla sua uscita in VOD;
Il film dovrà soddisfare tutti gli altri requisiti di
ammissibilità.”
Adesso, stando ad un nuovo report di
Variety, la cerimonia degli Oscar 2021 sarebbe a rischio,
almeno in base alle modalità previste al momento. Le fonti
suggeriscono che “è molto probabile che la cerimonia venga
posticipata”. Ad ogni modo, la ABC non ha ancora comunicato
nulla al riguardo, con gli Oscar 2021 che restano
ancora fissati per il 28 febbraio del prossimo anno.
Si brancola, dunque, nel buio, in
attesa di una comunicazione ufficiale che chiarisca quale saranno
le sorti della notte più amata e attesa dall’industria
cinematografica e non solo, che forse per la prima volta nella
storia si vedrà costretta a rivedere la sua tradizionale
formula.
Un recente sondaggio dedicato alla
popolarità dei blockbuster estivi ha stabilito che Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith
è molto più amato di Avengers:
Endgame. Il cinecomic Marvel diretto da Anthony e Joe
Russo ha rappresentato il culmine della Saga dell’Infinito,
infrangendo numerosi record al botteghino, incassando 2.79 miliardi
di dollari a livello mondiale e diventando così il più grande
incasso nella storia del cinema.
La vendetta dei Sith è stato l’episodio finale
della trilogia prequel di Star Wars, uscito nelle sale ormai 15 anni fa:
nonostante il film venne accolto in maniera abbastanza tiepida da
gran parte della critica, si rivelò un successo al box office, con
oltre 868 milioni di dollari a livello globale. La trilogia prequel
di
Star Wars è stata oggetto di numerose discussioni,
soprattutto all’interno dello stesso fandom dell’amatissimo
franchise fantascientifico, con parte della comunità che sostiene
che il trittico di George Lucas rappresenti il migliore
dell’intera saga.
Su
Rotten Tomatoes, il celebre sito web che si occupa di aggregare
recensioni sui film e sulle serie tv, La vendetta dei Sith ha trionfato su
Endgame
all’interno di un sondaggio dedicato proprio ai blockbuster estivi
più amati di sempre e che è stato votato dai fan. Nonostante i
numeri al botteghino parlino chiaro, a quanto pare una volta che si
è trattato di scegliere tra il MCU e l’universo di Star Wars, il pubblico ha preferito di gran
lunga la Galassia lontana, lontana…
Rotten Tomatoes riferisce che oltre 55.000 fan hanno votato in
occasione del sondaggio che vedeva il testa a testa tra La vendetta dei Sith ed Endgame,
e che circa l’81% di quei voti erano destinati al capitolo finale
della trilogia prequel della saga ideata da Lucas.
La saga degli Skywalker si è
ufficialmente conclusa lo scorso dicembre con l’uscita de
L’AscesadiSkywalker, capitolo conclusivo della trilogia
sequel, diretto da J.J. Abrams. Nel cast del film
figurano Daisy Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd,Mark Hamill
e Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa è stato
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato
mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza.“Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – aveva dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una
perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua
assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai
potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Ad oggi, quella di
Terminator è una delle saghe
fantascientifiche più note di sempre. Tra il 1984 e il 2019 sono
stati realizzati sei film, indissolubilmente legati all’attore
Arnold Schwarzenegger, divenuto celebre con il suo
ruolo del cyborg assassino. Nel corso degli anni, il mondo legato a
tali personaggi è stato ampliato e approfondito, permettendo la
realizzazione di un vero e proprio franchise ad esso legato.
Ecco 10 cose che non sai
sulla saga di Terminator.
Terminator: i film che compongono
la saga
10. Sono sei i film legati
al personaggio di Terminator. Nel 1984, il regista
James Cameron guadagna popolarità realizzando il
film Terminator,
a cui darà poi un acclamato seguito nel 1991 con Terminator
2 – Il giorno del giudizio. Nel 2003 viene invece
realizzato Terminator 3 – Le macchine ribelli, diretto da
Jonathan Mostow. In seguito, vengono prodotti
Terminator
Salvation (2009), di McG, Terminator
Genisys (2015), di Alan Taylor, e
Terminator – Destino
oscuro (2019), di Tim Miller.
Terminator (1984)
Diretto da James Cameron
nel 1984 diede inizio a tutta la saga. La pellicola di
fantascienza è stata scritta da Cameron con Gale Anne Hurd,
racconta la storia del personaggio che da il titolo alla saga, un
cyborg assassino (interpretato da Arnold
Schwarzenegger) inviato indietro nel tempo dal 2029 al
1984 per uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton),
il cui figlio un giorno diventerà un salvatore contro le macchine
in un futuro post apocalittico. Michael Biehn interpreta Kyle
Reese, un soldato del futuro inviato anch’egli indietro nel tempo
per proteggere Connor.
Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
Nel 1991 in seguito al
successo del primo film arriva in sala Terminator 2 – Il
giorno del giudizio, co-sceneggiato, prodotto e
diretto da James Cameron. La pellicola racconta di
Sarah Connor (interpretata da Linda Hamilton) e il
figlio di dieci anni John (Edward Furlong, qui al suo esordio)
mentre vengono inseguiti da un nuovo Terminator più avanzato, il
T-1000 (Robert Patrick), inviato indietro nel tempo per uccidere
John e impedirgli di diventare il capo della resistenza umana; i
due vengono aiutati da un secondo Terminator (Arnold
Schwarzenegger), identico a quello inviato nel 1984 per uccidere
Sarah.
Terminator 3 – Le macchine ribelli (2003)
A distanza di oltre dieci
anni arriva il terzo capitolo della saga, Terminator 3 – Le
macchine ribelli diretto questa volta da Jonathan Mostow.
Il film racconta di Terminator, inviato indietro nel tempo dalla
Resistenza per proteggere John Connor (Nick Stahl) e Katherine
Brewster (Claire
Danes) dalla T-X (Kristanna Loken), una Terminatrix
avanzata inviata da Skynet per ucciderli. James
Cameron, creatore del franchise e regista e
co-sceneggiatore dei primi due episodi, non fu coinvolto nella
realizzazione del film.
Terminator Salvation (2009)
Dopo esattamente sei anni
arriva il quarto capitolo del franchise Terminator
Salvation diretto da McG e dopo una travagliata
pre-produzione. La pellicola vede coinvolto un cast d’eccezione
composto da Christian Bale, Sam
Worthington, Helena Bonham Carter, Bryce Dallas Howard e Anton
Yelchin.
La pellicola racconta di un futuro
post-apocalittico concentrato sulla guerra tra la rete di macchine
Skynet e l’umanità, mentre i militari rimasti nel mondo si sono
organizzati per formare la Resistenza per combattere contro le
macchine assassine di Skynet. Bale interpreta John Connor,
combattente della Resistenza e personaggio centrale del franchise,
mentre Worthington interpreta il cyborg Marcus Wright. Anton
Yelchin interpreta un giovane Kyle Reese, un personaggio introdotto
per la prima volta in Terminator, e il film descrive le origini del
Terminator T-800.
Terminator Genisys (2015)
A distanza sempre di sei
anni arriva Terminator Genisys, diretto da Alan
Taylor. Quinto capitolo del franchise il film è una sorta di reboot
che altera gli eventi del pimo film. Nonostante questo vede il
ritorno ritorno di Arnold Schwarzenegger nel ruolo
del Terminator, mentre gli altri protagonisti sono interpretati da
Jason Clarke,
Emilia Clarke e Jai Courtney.
La pellicola racconta di un mondo
che è andato incontro all’apocalisse nucleare causata dal network
Skynet il 29 agosto 1997. Grazie all’abilità e le conoscenze di
John Connor, capo della resistenza umana, nel 2029 i sopravvissuti
riescono a capovolgere le sorti del conflitto contro le macchine.
Ormai prossimo alla sconfitta, Skynet invia un Terminator T-800
indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor, madre di John, ed
impedire che dia alla luce il futuro leader della resistenza. Gli
umani raggiungono tardi l’hangar della macchina del tempo e Kyle
Reese viene inviato da John nel passato al fine di proteggere sua
madre dal T-800, ma durante l’attivazione si accorge che John
Connor è attaccato da un Terminator senza poter intervenire in sua
difesa.
Terminator – Destino oscuro (2019)
Nel 2019 arriva
Terminator – Destino oscuro che segna il ritorno
nella saga di James Cameron. Pur rappresentato il
sesta pellicola della saga di Terminator, la pellicola è un sequel
diretto di Terminator 2 – Il giorno del giudizio.
In sostanza ignora tutti i film prodotto dopo il secondo capitolo.
Protagonisti del film sono protagonisti di Linda
Hamilton e Arnold Schwarzenegger,
affiancati da
Mackenzie Davis, Natalia Reyes, Gabriel Luna e
Diego Boneta.
Sono ormai passati più di 20 anni
da quando Sarah Connor ha sventato la fine del mondo, cambiato il
futuro e riscritto il destino del genere umano. Dani Ramos (Natalia
Reyes), vive una vita tranquilla a Città del Messico insieme al
fratello (Diego Boneta) e al padre quando un Terminator di nuova
generazione programmato per uccidere – un Rev-9 interpretato da
Gabriel Luna – compie un viaggio a ritroso nel tempo per darle la
caccia e ucciderla. La sopravvivenza di Dani dipende dalla sua
alleanza con altre due guerriere: Grace (Mackenzie Davis), una
donna cyborg proveniente dal futuro, e un’agguerrita Sarah Connor
(Linda Hamilton). Mentre il Rev-9 stermina senza pietà chiunque si
frapponga tra lui e Dani, le tre si faranno aiutare da un T-800
((Arnold Schwarzenegger), proveniente dal passato di Sarah, che
potrebbe essere la loro ultima speranza.
Terminator: ecco la timeline dei
film
9. La saga si basa sul
complesso intrecciarsi di linee temporali. Avendo a che
fare con i viaggi nel tempo, la linea temporale dei film che
compongono la saga può talvolta risultare ostica. Tutto ha inizio
nel 1984, quando un T-800 viene mandato indietro dal 2029 per
evitare il concepimento di John Connor, colui che potrà impedire
l’apocalisse, datata al 1997. Il secondo film è invece ambientato
intorno al 1995, quando Connor ha ormai circa dieci anni.
Nuovamente, dal futuro vengono mandati degli agenti per poter
impedire che il ragazzo impedisca l’apocalisse. Questa sembra
infine venire sventata.
8. L’apocalisse è solo
rimandata. Con Terminator 3, tuttavia, si scopre
che il giorno del giudizio è soltanto stato rimandato, e avverrà
proprio nel 2003, anno in cui è ambientato il film. Questo si
conclude infatti con il sopraggiungere della catastrofe, ma John
Connor, riparatosi in un bunker, potrà in seguito essere la
speranza per il genere umano. Con Terminator Salvation, ci
si trova invece nel 2018, in piena apocalisse, dove John Connor, a
capo della resistenza, tenta di dare un nuovo futuro
all’umanità.
7. La timeline viene
riscritta. Con Terminator Genisys, invece, la
timeline della saga subisce diverse revisioni. Il film è infatti
ambientato stavolta nel 2029, raccontando gli eventi che hanno poi
dato origine al primo film. L’ultimo film uscito, invece,
Terminator – Destino
Oscuro, ignora tutti i film della saga fatta
eccezione per i primi due, e da qui riparte con la storia. Stavolta
John Connor è stato ucciso, e a dover impedire il verificarsi di
una catastrofe planetaria è sua madre, Sarah Connor.
Terminator: l’origine della
saga
6. L’idea venne in sogno a
James Cameron. L’idea per il primo film di Terminator
non fu tratta da un romanzo, bensì da un incubo che ebbe il regista
James Cameron. Questi ha infatti raccontato che,
in preda alla febbre, sognò un torso metallico che si trascinava
fuori da un’esplosione mentre teneva in mano dei coltelli da
cucina. Il regista rifletté a lungo su tale immagine, iniziando
piano piano a costruirvi una storia intorno, ispirandosi poi anche
a film come Driver l’imprendibile e Interceptor – Il
guerriero della strada.
Terminator: il cast della
saga
5. Terminator è Arnold
Schwarzenegger. Benché oggi sia impossibile pensare ad un
volto diverso da quello di Schwarzenegger per il personaggio del
cyborg omicida, inizialmente la produzione lo voleva come
interprete di Kyle Reese. Cameron, tuttavia, era contrario
all’assumere l’attore, ma dopo averlo incontrato si convinse che
sarebbe stato un perfetto cyborg, affidandogli dunque il ruolo
dello spietato assassino.
4. Schwarzenegger ha
pochissime battute nel primo film. Con il primo film della
saga, l’attore ha stabilito un insolito primato. Pur essendo uno
dei personaggi principali, nel film recita appena 18 battute, per
un totale di meno di 100 parole. Cameron era infatti convinto che
il personaggio non avesse bisogno di parlare troppo, risultando ben
più minaccioso già solo con l’aspetto fisico.
3. Linda Hamilton è il
cuore della saga. L’attrice Linda
Hamilton ha preso parte nel ruolo di Sarah Connor ai primi
due e all’ultimo film della saga. Per poter riprendere il suo ruolo
a quasi trent’anni dall’ultima volta, l’attrice ha dovuto
sottoporsi ad oltre un anno di allenamento e ferrea dieta, ciò le
ha permesso di poter dar vita alle dinamiche scene del film.
2. Altri noti attori hanno
fatto parte della saga. Se nei primi film i ruoli
principali vengono ricoperti da Schwarzenegger e Hamilton, a
partire dal quarto film entrano a far parte della saga altri noti
attori. In Terminator Salvation, infatti, i protagonisti
sono interpretati da Christian Bale,
Bryce Dallas
Howard e Sam
Worthington. In Terminator Genisys vi è
invece Emilia
Clarke, nel ruolo di Sarah Connor, mentre nell’ultimo
Terminator – Destino oscuro recita anche l’attrice
Mackenzie
Davis.
Terminator: le frasi più celebri
della saga
1. La saga è ricca di frasi
cult. La saga ha contribuito anche ad introdurre
nell’immaginario collettivo una serie di battute divenute iconiche
e subito riconoscibili. Ecco dunque quelle che più di altre
identificano la saga:
– “Vieni con me se vuoi
vivere!” (Terminator)
– “Hasta la vista,
baby!” (Terminator)
– “Tre miliardi di vite umane
si spensero il giorno 29 di agosto del 1997. I sopravvissuti
dell’olocausto nucleare chiamarono quel giorno “il giorno del
giudizio”. E sopravvissero solo per affrontare un nuovo incubo, la
guerra contro i robot.” (Sarah Connor)
– “Gli umani hanno una forza
che non può essere paragonata a quella delle macchine. Io sono John
Connor. Se state ascoltando questo messaggio, siete della
resistenza.” (John Connor)
Seppur giovanissima, Grace
VanderWaal è già un’icona del pop, celebre come
cantautrice con già all’attivo un album e diversi singoli.
Recentemente ha inoltre compiuto il suo debutto come attrice,
recitando da protagonista in un film costruito su di lei. Per la
VanderWaal, infatti, cinema e musica sono due passioni da sempre
rincorse ed ora raggiunte.
Ecco 10 cose che non sai su
Grace VanderWaal.
Parte delle cose che non sai sulla
cantante e attrice
Grace VanderWaal: i film in cui ha
recitato
10. È protagonista di un
film per ragazzi. Nel 2020 la VanderWaal esordisce come
attrice per il film Stargirl, ispirato all’omonimo
libro, basato su di un liceale inspiegabilmente attratto da una
ragazza di nome Stargirl, di cui desidera sapere di più.
Disponibile sulla piattaforma Disney+, il film vede anche la
partecipazione dell’attore Giancarlo Esposito,
noto per il ruolo di Gus nella serie Breaking
Bad.
9. Le sue canzoni fanno
parte di alcuni film e serie TV. Grazie alla popolarità
della sua musica, i singoli dell’attrice sono in diversi casi
entrati a far parte della colonna sonora di serie TV come The
Fosters (2017) e Espelho da Vida (2019), nonché del
film d’animazione Next Gen (2018), doppiato da attori come
John Krasinski,
Jason
Sudeikis, e Michael
Peña.Diversi suoi brani sono poi stati ovviamente
utilizzati per il film Stargirl.
Grace VanderWaal è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice e musicista è presente sul social
network Instagram con un profilo seguito da 3,5 milioni di persone.
Al suo interno è solita condividere fotografie scattate in momenti
di svago quotidiano, ma anche immagini relativi ai suoi progetti
musicali e da attrice, al fine di promuoverli presso il grande
pubblico.
7. Condivide molta
musica. Da grande appassionata di musica quale è, la
VanderWaal utilizza il suo account Instagram per condividere con i
propri fan numerosi video in cui la si può ascoltare mentre suona
diversi strumenti e si esibisce in piccole esibizioni dei propri
brani.
Grace VanderWaal ha vinto America’s
Got Talent
6. Ha vinto nel noto
programma televisivo. Il successo della cantante ha inizio
nel momento in cui, nel settembre del 2016, vince l’undicesima
edizione del programma America’s Got Talent, cantando brani scritti
da lei stessa. Il favore del pubblico nei suoi confronti è tanto
che in breve diventa una delle più acclamate e promettenti stelle
del pop.
Parte delle cose che non sai sulla
cantante e attrice
Grace VanderWaal: il suo primo
album
5. Ha inciso un
album. Successivamente al successo ottenuto, la cantante
firma un contratto per la realizzazione di un album, pubblicato poi
nel 2017. Intitolato Just the Beginning, il disco è
composto da 12 brani, per lo più scritti dalla VanderWaal stess.
Accolto favorevolmente dalla critica, l’album si è classificato al
22esimo posto in classifica, rendendo la sua autrice ancor più
popolare presso un pubblico di giovani.
4. Ha suonato diversi
strumenti. All’interno del brano è possibile ascoltare la
VanderWaal esibirsi in una vera e propria dimostrazione di
poliedricità. La musicista, infatti, sfoggia buone doti con diversi
strumenti, come il basso, le percussioni, la chitarra, e l’ukulele.
Quest’ultimo è proprio lo strumento con il quale la VanderWaal è
diventata celebre.
Grace VanderWaal canta
Moonlight
3. È uno dei suoi brani più
celebri. Il primo singolo estratto dall’album è anche uno
dei più apprezzati della cantante. Moonlight ha infatti
richiesto una lunga lavorazione, e per il testo la VanderWaal ha
affermato di essersi ispirata a quelle persone che cambiano
innaturalmente, allontanando chi gli vuole bene. La canzone è stata
particolarmente apprezzata dalla critica, che l’ha indicata come
una delle possibili hit estive.
Grace VanderWaal recita in
Stargirl
2. Ha adorato l’esperienza
da attrice. Per la VanderWaal, quella come attrice è stata
una prima esperienza particolarmente ricca di emozioni. Per questo
motivo ha affermato che non esclude affatto di cercare nuovi ruoli
per il futuro, desiderosa di esplorare anche questa forma
d’intrattenimento. Qualora non dovesse sentirsi adeguata come
interprete, ha dichiarato, le rimarrebbe comunque il suo primo
amore: la musica.
Grace VanderWaal: età e
altezza
1. Grace VanderWaal è nata a
Lenexa, in Kansas, Stati Uniti, il 15 gennaio 2004. La
cantante e attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
Andrea Riseborough
ha guadagnato sempre più prestigio negli ultimi anni, partecipando
tanto ad acclamati film quanto a celebri serie TV. Il suo valore
d’interprete è maturato notevolmente nel corso dell’ultimo
decennio, dove si è potuta affermare grazie alla sua versatilità e
al suo carisma, recitando in alcuni tra i titoli più celebri del
cinema o della televisione.
Ecco 10 cose che non sai di
Andrea Riseborough.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Andrea Riseborough: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice ottiene un primo ruolo di rilievo
nel film La felicità porta fortuna (2008), per poi
affermarsi ulteriormente con Non lasciarmi (2010), con
Carey
Mulligan, W.E. – Edward e Wallis (2011),
Disconnect
(2012), Doppio
gioco(2013) e Oblivion
(2013), con Tom
Cruise. Successivamente continua a recitare in film
popolari come Birdman (2014),
con Michael
Keaton, Hidden – Senza via di scampo
(2015), Animali notturni
(2016), con Amy
Adams, La battaglia dei
sessi (2017), Morto Stalin, se ne fa un altro
(2017), Mandy (2018), Nancy (2018)
e The Grudge (2020), con Damián
Bichir.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Tra i primi ruoli noti in
televisione dell’attrice vi è quello di Kirsty MacKenzie nella
serie Party Animals (2007). Successivamente guadagna
popolarità con Bloodline (2016), dove recita accanto a
Ben
Mendelsohn, per poi recitare nell’episodio
Crocodile della serie Black Mirror
(2017). Di recente ha invece preso parte alla serie Waco
(2018), mentre nel 2020 è la protagonista Emma Lynwood in
ZeroZeroZero,
con Dane
DeHaan.
8. Ha prodotto un suo film
da interprete. Nel 2018 l’attrice decide di ricoprire per
la prima volta il ruolo della produttrice per il film
Nancy, nel quale interpreta la protagonista.
Particolarmente legata al progetto sin da quando le fu proposto, la
Riseborough decise infatti di aiutare economicamente la sua
realizzazione, aggiungendosi al team di produzione.
Andrea Riseborough: chi è il suo
fidanzato
7. È molto riservata
riguardo la propria vita personale. Negli anni l’attrice
ha fatto in modo di non divulgare dettagli della propria vita
sentimentale e personale, tenendosi così alla larga dai riflettori
della mondanità. Di lei si sa che ha avuto all’incirca fino al 2016
una relazione con Joel Appell, di cui però non si sa altro.
Attualmente, invece, non è chiaro se l’attrice abbia o meno una
nuova relazione.
Andrea Riseborough in Black
Mirror
6. Ha posto una sfida ai
produttori. Nell’episodio Crocodile, l’attrice è
Mia Nolan, una donna in grado di avere accesso alle memorie di
alcuni suoi intervistati. Originariamente, il personaggio
protagonista era scritto per essere un uomo, ma dopo che la
Riseborough lesse il copione, e si interessò alla parte, pose ai
produttori la sfida di cambiarlo in un protagonista donna. Questi
accettarono, affidando all’attrice la parte.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Andrea Riseborough in
Oblivion
5. Non ricorda con piacere
l’esperienza fatta per il film. Da quando l’attrice ha
preso parte al film di fantascienzaOblivion, ha
dichiarato che non prenderà mai più parte ad un blockbuster. Ha
infatti raccontato di come l’esperienza sul set sia stata tremenda
per lei, sentendosi continuamente a disagio per via dei dubbi di
molti sul suo aspetto fisico e su come questo non fosse
propriamente in linea con il canone.
Andrea Riseborough in Birdman
4. Ha particolarmente
apprezzato la sua scena con Naomi Watts. Nel pluripremiato
Birdman, l’attrice ricopre il ruolo di Laura, una delle
interpreti dello spettacolo organizzato dal protagonista. In
particolare, è rimasta celebre la sua scena dove si scambia un
appassionato bacio con l’attrice Naomi
Watts. Ricordando il momento, la Riseborough ha
affermato di essersi sentita totalmente a suo agio a condividere
tale momento con la Watts, con la quale ha un’ottima intesa.
Andrea Riseborough in
ZeroZeroZero
3. Le location della serie
l’hanno aiutata con il suo personaggio. Parlando della
serie ZeroZeroZero, l’attrice ha raccontato di come aver girato le
scene nelle vere location in cui la storia viene ambientata sia
stato un grande aiuto per la sua interpretazione. Ciò le ha infatti
permesso di calarsi in contesti sempre nuovi e realistici, potendo
così rendere tale anche il proprio personaggio.
2. È rimasta affascinata
dal romanzo. La serie ZeroZeroZero è la
trasposizione dell’omonimo libro di Roberto
Saviano. L’attrice ha raccontato di come, prima di leggere
la sceneggiatura sia rimasta affascinata da tale scritto e dalle
verità che esso porta alla luce. Fu proprio per via di come tale
storia la colpì che accetto di ricoprire il ruolo della
protagonista femminile.
Andrea Riseborough: età e
altezza
1. Andrea Riseborough è
nata a Wallsend, in Inghilterra, il 20 novembre 1981.
L’attrice è alta complessivamente 166 centimetri.
Quando nel cinema si parla di
“McGuffin” (o “MacGuffin”), si fa riferimento ad un termine
coniato dal maestro del brivido Alfred
Hitchcock e con il quale si intende identificare il
mezzo attraverso il quale si fornisce dinamicità a una trama.
Motore virtuale e pretestuoso
dell’intrigo, il “McGuffin” rappresenta un qualcosa che per i
personaggi ha un’importanza cruciale, attorno al quale si crea
enfasi e si svolge l’azione, ma che non possiede un vero
significato per lo spettatore. Di seguito abbiamo raccolto i 10 più
celebri “McGuffin” della storia del cinema:
Il tappeto del Drugo – Il grande Lebowski
Quando due
criminali irrompono nella casa del Drugo (Jeff
Bridges) nella scena iniziale de Il grande
Lebowski (1998), fanno pipì sul
suo tappeto dopo averlo scambiato per un omonimo. Dato che il
tappeto si lega con l’arredamento della stanza, il Drugo medita
vendetta e si mette alla ricerca di un tappeto sostitutivo con
l’aiuto del suo amico, nonché compagno di bowlingm, Walter
(John
Goodman). Ciò lo condurrà lungo un viaggio allucinante
fatto di sogni, giocatori di bocce, artisti, nichilisti, ladri
d’auto e poliziotti.
Doug – Una notte da leoni
Zach Galifianakis,
Bradley Cooper ed Ed Helms formano il
cast di Una notte
da leoni, grande successo al botteghino del 2009. In
una storia in cui si mescolano spogliarelliste, gangster, un
bambino, una tigre, un dente mancante, Mike Tyson, fiumi di alcol e
scoperta di sé, il trio trascorre gran parte del film in giro per
Las Vegas per cercare di espiare gli errori commessi, da ubriachi,
durante un addio al celibato e per ritrovare il futuro sposo Doug
(Justin Bartha), giusto in tempo per portarlo
all’altare. Doug resta il “MacGuffin” in entrambi i sequel di
Una notte da leoni.
Gli Horcrux – Harry Potter
All’insaputa di Harry (Daniel
Radcliffe), il suo primo incontro con un Horcrux – un
oscuro oggetto magico che una strega o un mago usa per raggiungere
l’immortalità, creato dividendo l’anima in seguito ad un omicidio –
arriva in Harry Potter e la Camera dei segreti (2002)
con il diario di Tom Riddle. Gli Horcrux non tornano in gioco fino
a Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009);
in seguito, il resto degli Horcrux di Lord Voldemort (Ralph
Fiennes) vengono cacciati e distrutti da Harry e dai
suoi amici mentre si battono per la ricerca dei Doni della
Morte.
L’Arca dell’Alleanza – I predatori dell’Arca perduta
La prima capitolo di Indiana
Jones presenta il “MacGuffin” della saga più
memorabile: l’Arca dell’Alleanza. L’Arca è una cassa di legno
ricoperta d’oro contenente i Dieci Comandamenti, oltre ad un
barattolo di oro di manna e alla verga di Aronne, sebbene nel film
si creda che l’Arca abbia poteri di invincibilità. La storia vede
l’avventuroso archeologa Indy (Harrison
Ford) lavorare con il governo degli Stati Uniti nel
1936 per trovare il potente artefatto prima dei nazisti di Hitler,
perché appartiene ad un museo!
Le Gemme dell’Infinito – MCU
Non tutti i film del MCU
utilizzano una Gemma dell’Infinito come “MacGuffin”, ma la maggior
parte lo fanno, come accade ad esempio nei film dedicati ai
Vendicatori. La Gemma dello Spazio rappresenta il primo MacGuffin
nella forma del Tesseract in Captain America – Il primo Vendicatore (2011),
sebbene appaia per la prima volta nella scena post-credits di
Thor
(2011). La Gemma della Mente, la Gemma della Realtà, la Gemma del
Potere, la Gemma del Tempo e la Gemma dell’Anima formano le
restanti cinque Gemme, che quando sono tutte possedute da qualcuno,
gli concedono il potere divino di fare essenzialmente tutto ciò che
vuole attraverso un semplice schiocco delle dita.
Il Sacro Graal – Monty Python e il Sacro Graal
Il valore di questo manufatto
biblico è attribuito dalla teoria secondo cui venne usato da Gesù
Cristo nell’Ultima Cena. Il Sacro Graal funge da “MacGuffin” in
film quali Indiana Jones e l’ultima crociata
(1989), La leggenda del re pescatore (1991) e
Il codice Da Vinci (2006), ma la sua
rappresentazione più iconica è presente in Monty Python e
il Sacro Graal (1975). L’esilarante interpretazione della
celebre leggenda vede re Artù (Graham Chapman) e i Cavalieri della
Tavola Rotonda intraprendere un viaggio alla ricerca del Graal, ma
vengono spesso “ostacolati” da personaggi stravaganti che regalano
citazionismo e risate senza eguali.
La statuetta – Il mistero del falco
Classico del genere noir candidato
anche agli Oscar, Il mistero del falco (1941)
rappresenta una dei ruoli più celebri della leggenda di Hollywood
Humphrey Bogart, nei panni del duro detective Sam
Spade. La storia vede l’uomo coinvolto in un caso particolarmente
complicato dalla bella ma ingannevole femme fatale Brigid
O’Shaughnessy (Mary Astor). Spade si ritrova
presto impigliato in una rete pericolosa con diversi violenti
criminali, tutti alla ricerca di una misteriosa statuetta di
falcone maltese: inestimabile, dorata e iconica.
La valigetta – Pulp Fiction
La valigetta ricercata dai
personaggi di Pulp
Fiction (1994) contiene un sorta di riferimento
“meta-cinematografico” al concetto stesso di “MacGuffin”. Al
pubblico non viene mai mostrato – o raccontato – il contenuto della
stessa, e questo è il punto centrale di qualsiasi MacGuffin che si
rispetti: non importa cosa sia, i personaggi lo vogliono, quindi ha
un valore intrinseco. Il mistero che circonda la valigetta ha
scatenato diverse speculazioni dei fan di Tarantino circa il suo
contenuto. Alcuni credono che contenga un abito d’oro indossato da
Elvis, altri i diamanti rubati ne Le iene (1992), altri ancora l’anima del
Mafioso Marsellus Wallace (Ving Rhames); eppure,
considerando il modo in cui il contenuto si illumina quando la
valigetta viene aperta, dovrebbe trattarsi quasi sicuramente di una
lampadina.
“Rosabella” – Quarto potere
La sequenza
d’apertura del capolavoro di Orson Welles,
Quarto potere (1941), il vecchio magnate
dell’editoria Charles Foster Kane è in punto di morte. Tenendo in
mano una palla di vetro, dice come ultima parola
“Rosabella”. Mentre i giornalisti si affrettano a capire
il significato della citazione di Kane, la storia rimbalza avanti e
indietro tra la complessa educazione di Kane e la controversa
ascesa alla fama e al potere.
L’Unico Anello – Il signore degli anelli
È impossibile vedere la dicitura
impressa sull’Unico Anello e non riconoscerla come “MacGuffin” che
guida l’intera trama della trilogia de Il
signore degli anelli. Forgiato tra le fiamme del Monte
Fato su Mordor dal malvagio Lord Sauron, l’anello è l’incarnazione
del male. Sauron ha creato diversi anelli, ma nessuno è potente
come l’Unico Anello, che gli ha anche permesso di controllare gli
altri detentori. Finché l’Anello esiste, Sauron potrà fare ritorno;
quando Frodo (Elijah Wood) ne entra in possesso,
lui e la sua compagnia assumono il compito monumentale di
trasportarlo attraverso la Terra di Mezzo e distruggerlo proprio
nel luogo dove è stato creato, prima che l’Anello stesso possa
consumarli.
Sono state rivelate alcune scene
alternative dei credits di Avengers:
Endgame per Tony Stark/Iron Man.
Principio del MCU
nel 2008, l’eroe ha posto fine alla Infinity Saga con il suo
sacrificio.
Nel corso della storia del MCU,
Downey è stato un appuntamento fisso per i fan con apparizioni
nella sua trilogia, poi nei film dedicati ai Vendicatori, nonché in
ruoli secondari in film come
Captain America: Civil War e
Spider-Man: Homecoming. I registi Joe e Anthony Russo hanno realizzato un
canto del cigno per Stark – il cui personaggio era
all’inizio un industriale egoista, che ha poi sacrificato la
propria vita per un bene più grande in Endgame, completando il suo
arco personale.
Al di fuori del canone del MCU,
i Marvel Studios hanno celebrato Downey
insieme agli attori fondatori del franchising in modo epico
attraverso i credits di Endgame, mostrando i sei Vendicatori
originali con foto e autografo dell’attore che li interpreta. Più
di un anno dopo l’uscita del film, la società di design Exception
Perception, che ha contribuito a creare la sequenza di credits,
rivela un design alternativo per la parte finale del film, in
particolare per Iron Man.
Sul loro sito web, hanno rivelato
che “la sequenza dei titoli di coda aveva tre sezioni distinte,
la squadra, il cast e i Sei Eroi”, riferendosi ai sei
Vendicatori originali. “Era importante per tutte le parti
coinvolte che ogni sezione fosse unica ma anche parte di un insieme
più grande. Hanno deciso di utilizzare le riprese cinematografiche
in modo progressivo, iniziando con raggi di luce astratti che
diventavano più distinti man mano che la sequenza
procedeva”. Ecco come sarebbe dovuto apparire il credit
di Iron Man:
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Via
Twitter, David
Ayer continua a svelare dettagli inediti a proposito
del montaggio originale di Suicide
Squad: sappiamo infatti che il film arrivato in sala
non è la versione inizialmente pensata dal regista. I nuovi
dettagli svelati da Ayer riguardano il destino dei personaggi di
Diablo e Harley Quinn.
Per quanto riguarda Diablo
– interpretato nel film da Jay
Hernandez-, questi sarebbe dovuto sopravvivere agli eventi
del film, esattamente come dimostravano i primissimi trailer del
cinecomic. Per quanto riguarda invece la Harley
Quinn di Margot Robbie, la Mattacchiona avrebbe dovuto
formare una coppia con il Deadshot di Will Smith, probabilmente dopo la rottura
della sua storia col Joker di
Jared Leto. Come specificato da Ayer, le cose sono
state cambiate durante le riprese aggiuntive.
A proposito di Suicide
Squad, David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social
tutto il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide
Squad che gli sarebbe stata offerta la
possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma
ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato
Ayer.
Nella versione di Star Wars: Episodio IX ad opera di Colin Trevorrow, nota come
Duel of the Fates, la battaglia finale del film avrebbe
dovuto avere luogo su Coruscant. Finn avrebbe dovuto guidare un
esercito di ex Stormtrooper insieme ai cittadini del pianeta,
mentre una battaglia nella Galassia avrebbe finalmente messo in
ginocchio il Primo Ordine.
Nulla di tutto ciò è mai accaduto,
dal momento che Trevorrow è stato rimpiazzato da
J.J. Abrams, che ha poi realizzato il film –
L’Ascesa di Skywalker – che abbiamo tutti visto
nelle sale a dicembre dello scorso anno. Come spiegato da Phil
Szostak nel libro “The Art of Star Wars: The Rise of
Skywalker” (via Screen
Rant), questa era un’idea presente in una primissima bozza
della sceneggiatura: l’Imperatore Palpatine aveva trascorso anni a
nascondersi mentre era impegnato a rimettere in sesto le proprie
forze.
“Invece di
trovare la strada per Exegol, nella versione de L’Ascesa di
Skywalker all’inizio di novembre 2017, invece, Kylo Ren porta la
sua navetta su un Coruscant desolato, coperto di cenere; le strade
della città un tempo animate erano ora invase da lupi giganti.
Dentro il Tempio Jedi ormai abbandonato, Kylo prendeva un ascensore
centrale che lo avrebbe condotto fino al livello più profondo del
tempio.”
Tali dichiarazioni lasciano supporre
che una battaglia si sarebbe dovuta svolgere su Coruscant, anche se
non è chiaro il momento preciso del film in cui avremmo dovuto
vederla. Ciò potrebbe spiegare perché non siamo mai andati sul
pianeta durante la trilogia originale di Star Wars, e perché Palpatine avesse
una sala del trono nella seconda Morte Nera.
Lucasfilm e il
regista
J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze
per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan,
Star Wars: L’Ascesa di Skywalkerè scritto da
J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e
Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.
Lo Studio Ghibli
rappresenta l’eccellenza nel campo dell’animazione, ed è il
responsabile della produzione di alcuni dei capolavori del cinema.
Naturalmente, l’esponente di maggiore spicco dello studio
giapponese è il Maestro Hayao Miyazaki, che ha
diretto la maggior parte delle opere migliori prodotte nel corso
dei decenni.
Ma se i film dello Studio
Ghibli sono generalmente amati dalla critica, cosa ne
pensa invece il pubblico? Il più grande contenitore di recensioni
del pubblico della rete, Rotten Tomatoes, ci dice che anche per gli
spettatori quei film sono piccoli e grandi capolavori, ed ecco i
dieci con il punteggio più alto sulla piattaforma.
Il mio vicino Totoro (1988):
94%
Ambientato nel 1958 in
Giappone, Il mio vicino Totoro racconta di un
professore e delle sue due figlie che si trasferiscono in una casa
in campagna. Nonostante le ragazze siano costrette ad aspettare che
la madre si riprenda in ospedale, sono comunque entusiaste di
esplorare la nuova casa e la nuova zona.
Quando si avventurano nei boschi
vicini, finiscono per incontrare gli spiriti del bosco, tra cui il
dolce, misterioso e gigante Totoro.
I sospiri del
mio cuore racconta di Shizuku, una studentessa delle
superiori che sogna di diventare una scrittrice. Dopo aver scoperto
che tutti i suoi libri preferiti in biblioteca sono stati letti da
qualcuno di nome Seiji Amasawa, inizia la ricerca di questa persona
misteriosa.
Nel corso della sua ricerca, Shizuku
diventa amica di un antiquario, insegue un gatto e cerca di
scrivere il suo primo libro.
In Porco Rosso, un coraggioso pilota
trasformato in maiale deve abbattere un gruppo di pirati del cielo
mentre navigano sopra al mare Adriatico. Per prepararsi a questo
compito, il protagonista deve collaborare con un meccanico e un
vecchio amico. Tuttavia, portare a termine i suoi compiti in un
periodo turbolento come il dopoguerra non sarà facile.
Arrietty – Il mondo segreto sotto
il pavimento (2010): 95%
Arrietty
– Il mondo segreto sotto il pavimento racconta di
una teenager, Arrietty, che vive nelle pareti e nei pavimenti di
una casa di periferia. Anche se dovrebbe mantenere segreta la sua
presenza alla famiglia che vive in quella casa, finisce per
stringere amicizia con il dodicenne che vive lì. Sfortunatamente,
questa amicizia corre il rischio di causare problemi al piccolo
abitante della casa e alla sua famiglia.
Il
castello nel cielo è il primo film dello Studio
Ghibli e rimane ad oggi uno dei migliori.
L’avventura fantasy steampunk vede
protagonista una ragazza e un ragazzo che cercano di nascondere un
potente cristallo misterioso a degli agenti militari nel 19°
secolo. Mentre è in fuga, la coppia si mette alla ricerca di un
misterioso castello che galleggia tra le nuvole.
In Kiki consegne a domicilio, la
protagonista, Kiki, è una giovane strega di 13 anni che con il suo
gatto, lavora nella città di Koriko per affinare le sue doti. Dopo
aver imparato a volare su una scopa, Kiki decide di creare un
servizio di consegne a domicilio che lavora in favore della
comunità.
Sebbene all’inizio abbia successo, i
suoi poteri iniziano a svanire nel tempo. Kiki deve superare le sue
insicurezze per poter sperare di recuperare le sue abilità.
In La città incantata, Chihiro, di 10
anni, finisce per caso in un parco divertimenti dismesso, insieme
ai suoi genitori. Subito dopo che i suoi genitori vengono
trasformati in maiali, si confronta con il misterioso Haku che le
spiega che il parco è un posto per le anime che vogliono prendersi
una pausa dallo stress del mondo.
Spetterà a Chihiro trasformare di
nuovo i suoi genitori in umani e salvare se stessa.
Ambientato in Giappone
durante la seconda guerra mondiale, Una tomba per le lucciole vede
protagonista Seita e la sua giovane sorella Setsuko separati dai
loro genitori a causa di un incendio.
Spetta a Seita prendersi cura di
Setsuko e rimanere in vita. Ciò si rivela difficile, tuttavia,
visto che i due bambini sono soli in una situazione di
necessità.
Pioggia di ricordi (1991):
100%
Due film dello Studio
Ghibli sono riusciti a ottenere una valutazione perfetta al 100% su
Rotten Tomatoes. Il primo di questi è Pioggia di
ricordi.
Il film per adulti segue Taeko,
concentrato sulla carriera, mentre fa visita a sua sorella nella
campagna di Yamagata per la festa del cartamo. Lontana dalle
attività di Tokyo, ha dei flashback nella sua vita di bambina.
Questo le fa riconsiderare se la vita che ha ora è quella che
voleva il suo io più giovane.
Il fantasy racconta di una ragazza
di nome Principessa Kaguya che viene allevata da un intagliatore di
bambù e sua moglie dopo che è stata trovata in un gambo di quella
pianta.
Alla fine la coppia manda Kaguya in
un palazzo dove viene istruita come nobildonna. Deve respingere
cinque pretendenti che lottano per la sua mano e superare la sua
depressione.
Un nuovo Funko della linea dedicata
a Black
Widow potrebbe aver rivelato un
importantissimo dettaglio a proposito della trama dell’atteso
cinecomic Marvel che inaugurerà ufficialmente
la Fase 4 del MCU. Il film uscirà nelle sale
americane il prossimo 6 novembre, dopo essere stato posticipato a
causa dell’emergenza Covid-19 (sarebbe dovuto uscire a maggio).
La figure in questione rappresenta
ovviamente Natasha Romanoff, il personaggio
interpretato nel MCU da Scarlett Johansson, ma ai fan più attenti non
è sfuggito un dettaglio assai curioso: la nuova versione Funko di
Vedova Nera, infatti, indossa il giubbotto di Yelena
Belova visto in Avengers:
Infinity War; ciò significa, molto probabilmente,
che il personaggio intepretato da Florence
Pugh morirà nel film, forse per mano di
Taskmaster. È probabile che Nat userà il giubbotto
come omaggio alla “sorella”.
Naturalmente, si tratta di una mera
speculazione. Per scoprire quale sarà davvero il futuro di Yelena
Belova in Black Widow,
non resta che attendere l’uscita in sala del film. Di seguito
potete ammirare il nuovo Funko dedicato a Vedova Nera (via
CBM):
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà una
pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff
dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini.
Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di
sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di
spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che
diventasse un membro degli Avengers.
Arriva da
Deadline la notizia che l’attore David
Arquette ha firmato per riprendere il ruolo dello sceriffo
Dewey Riley in Scream
5. Il film riprenderà ed estenderà l’universo
del cult dell’horror Scream diretto da Wes
Craven che sarà prodotto per Spyglass Media
Group. Arquette ha dichiarato: “Sono
entusiasta di interpretare Dewey di nuovo e di riunirmi con la mia
famiglia Scream, vecchia e nuova. Scream è stato una parte così
grande della mia vita sia per i fan che per me, non vedo l’ora di
onorare l’eredità di Wes Craven.“
Spyglass ha
confermato che sono in corso trattative per riportare altri membri
del cast originale nella quinta puntata del franchise. La
produzione del film inizierà alla fine di quest’anno a Wilmington,
nella Carolina del Nord, quando saranno in vigore protocolli di
sicurezza. I dettagli sulla trama del sequel non sono stati
rivelati, ma il film sarà una storia originale scritta da
James Vanderbilt (Murder
Mystery, Zodiac, The
Amazing Spider-Man) e Guy Busick
( Ready or Not, Castle
Rock) con Vanderbilt di Project X
Entertainment, Paul Neinstein e
William Sherak producendo per Spyglass. Lo
scrittore del franchising originale Kevin Williamson è
coinvolto come Executive Producer. Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett del
gruppo cinematografico Radio Silence (Ready or
Not , V/H/S) produrranno al fianco di Chad
Villella.
Il primo film del franchise
Scream,
da noi noto con il titolo Scream – Chi urla muore
è uscito al cinema nel 1996 scritto da Kevin
Williamson e diretto da Wes
Craven, regista importante del genere horror. LA
pellicola ebbe un’accoglienza di grande successo, diventando uno
dei più alti incassi del 1996 ed è noto per aver ripreso le
caratteristiche dei precedenti horror mescolandoli con una satira
intelligente. Da allora sono stati prodotto ben 4 sequel, l’ultimo
dei quali uscito 2011 diretto da Wes Craven che registrò buoni
incassi al botteghino, coprendo buona parte delle spese di
produzione già al weekend d’esordio. Anche il responso della
critica fu mediamente positivo.
Circa due anni fa, Reese Witherspoon aveva preannunciato lo
sviluppo di La rivincita delle bionde 3, terzo
episodio della commedia rosa che contribuì a lanciare la sua
carriera a livello internazionale. Adesso,
Deadline conferma non soltanto che il film è ufficialmente in
lavorazione, ma anche che sarà la celebre Mindy
Kaling, insieme a Dan Goor, ad firmare la
sceneggiatura del terzo film.
Mindy Kaling è
nota per essere la creatrice e la star della sit-com
The Mindy Project e per aver intepretato
il ruolo di Kelly Kapoor nella serie The
Office. Al cinema è apparsa in Nelle pieghe del tempo (in cui appariva anche
la Witherspoon), Ocean’s
8 e E poi c’è Katherine. La Kaling, in
collaborazione con Goor, si occuperà di rimaneggiare uno script
precedentemente affidato a Kristen Smith e Karen McCullah,
sceneggiatrici del primo film.
Naturalmente, Reese Witherspoon tornerà a vestire i panni di
Elle Woods dopo La rivincita delle bionde
(2001) e il sequel Una bionda in carriera
(2003). L’attrice premio Oscar – che vedremo dal prossimo 22 maggio
su Amazon Prime Video con la miniserie
Little Fires Everywhere – figurerà anche
in qualità di produttrice attraverso la sua Hello Sunshine. Tornerà
anche Marc Platt, già produttore dei primi due film.
La Rivincita delle Bionde 3 è
ufficiale, Mindy Kaling alla sceneggiatura
La rivincita delle
bionde racconta la storia di Elle Woods, una giovane
viziata e biondissima, che vive seguendo le regole di
Cosmopolitan, passando le sue giornate tra amiche e
shopping, portando sempre con sé il suo
amato chihuahua Tyson. Una sera il fidanzato Warner, dopo
averla invitata a cena, la lascia, perché sogna una carriera in
politica e vede Elle considera troppo frivola per poter stare
accanto a lui.
Inizialmente amareggiata, Elle non
si arrende e con la sua carica di positività, decide di seguire
Warner all’Università Harvard, studiando anche lei legge, per
dimostrargli di non essere solo una superficiale bionda. Nel 2007 è
stato realizzato un musical a Broadway ispirato al film, purtroppo
inedito in Italia.
In una recente intervista con
Empire Magazine, il
regista Denis
Villenueve ha svelato un dettaglio alquanto
interessante in merito alla realizzazione di Dune,
il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di
Frank Herbert, che già nel lontano 1984
venne portato sul grande schermo dal regista da David
Lynch.
Villeneuve ha infatti raccontato
alla fonte quanto tempo lui ed il suo team hanno impiegato per il
design dei nuovi vermi delle sabbie – i famosi Geonemotodium
Arraknis (o Shaihuludata Gigantica) – che vedremo nel film:
“Abbiamo pensato a come sarebbero queste creature se
esistessero davvero e quindi abbiamo pensato ad ogni singolo
dettaglio: dalla pelle al modo in cui aprono la bocca, fino al
sistema che utilizzano per mangiare il cibo nella sabbia. Ci
abbiamo messo circa un anno per arrivare al design definitivo,
abbiamo lavorato alla progettazione cercando la forma migliore che
rendesse questi vermi delle sabbie abbastanza
preistorici.”
Secondo l’Enciclopedia di
Dune, tra i Fremen di Arrakis il
verme delle sabbie è conosciuto anche con il nome di Shai-Hulud,
dall’arabo “cosa eterna”. I Fremen considerano i vermi
manifestazioni di Dio. L’organismo del verme
delle sabbie ha una struttura segmentaria simile
agli anellidi terrestri anche se probabilmente dovuta
solo ad un’evoluzione convergente; come ogni anellide terrestre,
ogni segmento è dotato di un proprio sistema nervoso. Un verme può
raggiungere lunghezze di centinaia di metri e decine di metri
di diametro con un rapporto di 10:1 fra i due valori. Il
più grande verme ufficialmente osservato aveva una lunghezza di 400
metri, ma Paul Atreides ne incontra uno lungo ben tre
chilometri.
Di seguito la prima sinossi
ufficiale di Dune:“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia
di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un
grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare
verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla
sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne
esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del
pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado
di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere
saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro
paura“.
Nel comunicato che posticipa la
Biennale Architettura al 2021 e la Biennale Arte al 2022, è stato
invece confermato che il Festival di Venezia si svolgerà invece
dal 2 al 12 settembre 2020.
Per ora non ci sono ancora i
dettagli sullo svolgimento di attività e proiezioni, ma si aspetta
un comunicato ufficiale di Alberto
Barbera.
Intanto, il presidente della
Biennale di Venezia Roberto Cicutto ha spiegato:
“Gli ultimi giorni hanno chiarito la realtà che abbiamo di
fronte. Con il massimo rispetto per il lavoro svolto da tutti, gli
investimenti fatti dai partecipanti e considerando le difficoltà
incontrate da tutti i paesi, le istituzioni, le università, gli
studi di architettura, insieme all’incertezza della mobilitazione
delle opere, dei viaggi e in virtù delle nuove misure in materia di
Covid-19 che sono state e saranno adottate, abbiamo deciso di
ascoltare coloro che, e sono la maggioranza, hanno richiesto il
rinvio della Biennale di Architettura. Ho ricevuto molti messaggi
che auspicavano un rinvio al 2021“.
Il mondo del cinema attende ancora
di sapere se Tenet,
il nuovo film di Christopher Nolan, riuscirà ad arrivare nelle
sale americane il prossimo 17 luglio. Al momento sembra che la
Warner Bros. non sia ancora in grado di prendere una decisione
definitiva, soprattutto a causa della grande incertezza
dell’odierna situazione delle sale cinematografiche, che a livello
mondiale potrebbero non essere tutte aperte per la data scelta
dalla major per il debutto dell’atteso
blockbuster.
Tenet è
costato circa 200 milioni di dollari, quindi c’è bisogno che almeno
l’80% dei cinema del mondo e degli Stati Uniti siano aperti per
evitare che la Warner rischi il flop commerciale. Proprio per
questo motivo, se nelle prossime settimane la situazione non sarà
chiara in merito all’apertura dei cinema su scala globale, allora
Tenet
verrà rinviato quasi sicuramente, e uscirà con molta probabilità in
autunno. Ciò, naturalmente, provocherà una sorta di effetto domino
che stravolgerà tutto il calendario delle principali uscite
cinematografiche programmate per l’anno che resta, tra cui quella
di Wonder
Woman 1984 (la cui uscita è attualmente fissata
per il 14 agosto).
In un recente articolo del
Washington Post, si leggono alcune dichiarazioni poco
rassicuranti di un insider di Hollywood: “Se Tenet non dovesse
uscire oppure dovesse rivelarsi un flop clamoroso, allora tutte le
altre case di distribuzione giocheranno in difesa. Non vedremo
alcun nuovo film almeno fino a Natale”. Al momento, dunque, la
Warner Bros. si trova costretta a prendere una decisione
estremamente importante, che avrà effetti collaterali non solo in
merito alle uscite dei propri film, ma anche a quelle delle
compagnie concorrenti. La speranza è che la major riesca a prendere
la decisione più giusta e adeguata a questi tempi incerti e
difficili.
Con Tenet, i
fan stanno pensando che la fine di Inception è
stata reale, non si sia trattato di un sogno, e che ora vedremo la
storia di quei bambini, espandendo così l’universo di Inception,
consentendo anche l’esplorazione di nuovi temi e nuove storie. Come
ipotizzato da The Hollywood Reporter, Tenetpotrebbe
rivelare che la tecnologia dei sogni sviluppata per i militari
in Inception è
andata ancora oltre, o è stata sviluppata in qualcosa di ancora più
pericoloso, questa volta permettendo alle missioni di spionaggio di
non funzionare nel regno dei sogni ma di attraversare tempo.
Forse gli eventi di Inception hanno
avuto conseguenze terribili e impreviste, portando la prossima
generazione a dover affrontare proprio quei cambiamenti.
È possibile, anzi probabile,
che Tenet sia
completamente scollegato da Inception. Una
delle cose che rende così affascinante il film del 2012 è il finale
ambiguo, dato che i fan possono decidere da soli se il ritorno a
casa di Dom nella sua famiglia è reale o è un sogno. Se Tenet
fosse davvero un sequel di Inception, potrebbe risolvere questa
ambiguità. Ma per ora si tratta solo di congetture.
Il film, il primo lungometraggio di
Nolan dal 2017, anno di Dunkirk,
viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo
dello spionaggio internazionale. Il regista ha scritto la
sceneggiatura da un’idea originale e le riprese in sette paesi sono
ora in corso. Lo studio ha già fissato la data di uscita per il 17
luglio 2020. Nolan ed Emma Thomas producono, con Thomas Hayslip
produttore esecutivo. Il team di Tenet include
il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van Hoytema (girato in un
mix di Imax e 70mm) e la montatrice Jennifer Lame, lo
scenografo Nathan Crowley, il costumista Jeffrey
Kurland e il supervisore del VFX Andrew Jackson.
Come la maggior parte delle
produzioni in quest’ultimo periodo, anche quella di Jurassic
World: Dominion è stata momentaneamente
bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Adesso, in una recente
intervista con
Fitzy & Wippa, è stato Sam Neill, che
nel film tornerà a vestire i panni di Alan Grant (personaggio
interpretato nella trilogia originale), ad aggiornare sullo stato
delle riprese.
“Sono riusciti a girare per
circa due settimane”, ha spiegato Neill. “Stavo aspettando
di iniziare a girare le mie scene a Londra, poi abbiamo appreso che
la città sarebbe stata chiusa, così ho preso un aereo per Perth,
sono arrivato fino a Sydney e poi è stata disposta la
quarantena.”
Le riprese di Jurassic
World: Dominion si svolgeranno
principalmente ai Pinewood Studios di Londra, ma anche a Malta, in
Canada e in Australia. Neill ha ammesso che spera di poter tornare
sul set quanto prima: “Appena sarà possibile, torneremo a
girare. Dovremmo ripartire da Londra, ma al momento lì è il caos
totale. Magari potremmo iniziare a girare da qualche altra parte e
poi finire ai Pinewood Studios. Useremo i teatri di posa di Bonda
per i set londinesi. Se la situazione non cambia, però, non ho idea
di quando potremo davvero ricominciare.”
Jurassic
World: Dominionvedrà
sia Chris
Pratt che Bryce
Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr.
Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti
per l’ultima volta nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il
cortometraggio Battle at Big
Rock, i cui eventi sono ambientati un anno
dopo Jurassic World:
Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno
2021.
Un Pugno di
Amici approda in esclusiva su Amazon Prime Video il 20 Maggio
2020.
Protagonisti Matranga e Minafò, gli attori
del cast di Sicilia Cabaret e di Made in Sud, con la
partecipazione straordinaria di Maurizio
Casagrande.
Comicità siciliana quanto basta, un pizzico di immancabili
tormentoni e un cast d’eccezione sono gli ingredienti della ricetta
cinematografica che promette di saziare tutti, fan e non. Con la
regia di Sergio Colabona il cast della commedia annovera insieme a
Matranga e Minafò, anche Maria Bolignano, Mariano Bruno, Paride
Benassai, I Ditelo voi, Angelica Massera, Titina Maroncelli, Piera
Russo, Grazia Zappalà, Felicia Del Prete, Totino La Mantia, I 4
Gusti, I Respinti, I Badaboom, Ivan Fiore e tutto il cast di
Sicilia Cabaret.
Un Pugno di Amici: la trama
Un Pugno di
Amici racconta di quattro amici un po’ sgangherati
che organizzano una rapina con la speranza di risolvere tutti i
loro problemi, ma dopo una serie di disavventure saranno costretti
ad una precipitosa fuga da cui avranno inizio tutti i loro
problemi. Tra situazioni comiche e sketch esilaranti i quattro
amici dovranno sperimentare nuovi sistemi per sbarcare il
lunario.
La pellicola, completamente Made In
Sud, è stata girata tra Palermo e dintorni: tra Termini Imerese,
Gratteri, Lascari e Isola delle Femmine (all’interno del Saracen
Hotel). Prodotto da Sicilia Social Star e Tunnel Produzioni e
diretto da Sergio Colabona il film vede l’unione del cast di
Sicilia Cabaret e di Made in Sud
Mentre i film Fox degli
X-Men festeggiano il loro 20° anniversario, Funko
celebra la ricorrenza con una collezione di Funko Pop! dedicata ai
mutanti dei Marvel portati al cinema di
Hugh Jackman e compagnia.
Il sito ufficiale Funko ha
presentato la nuova linea di personaggi pop in vinile che ricordano
gli ultimi due decenni di film degli X-Men. Oltre al Wolverine di
Hugh Jackman, ci sono pupazzi dedicato al
Ciclope di James Marsden, alla Jean Gray di Famke Janssen e a Tempesta di Halle Berry.
Ci sono anche figure per la Rogue
di Anna Paquin, la Mistica di Rebecca Romijn, il
Magneto di Ian McKellen e il Professor Xavier di Patrick Stewart. Ma non mancano anche il
Nightcrawler di Alan Cummings e Bestia di
Kelsey Grammer.
Sebbene il focus principale sia
sulla trilogia originale anziché sulla seconda parte dei film, c’è
un Funko Pop esclusivo per Walmart! che mostra il giovane Magneto
di Michael Fassbender. Infine, Target ha la sua
esclusiva con un Mistica metallizzata in versione Funko Pop.
Infine, Wolverine ha non solo la
versione con la canotta bianca, ma anche quella con la divisa da
X-Men.
In attesa di poter tornare a
frequentare regolarmente le sale cinematografiche, la casa di
distribuzione Adler Entertainment offre agli
appassionati di cinema l’opportunità di vedere, per la prima volta
ospitate all’interno della piattaforma Amazon Prime Video,
una selezione di 8 titoli provenienti dal proprio
listino e appartenenti a generi differenti, in modo da poter
soddisfare le esigenze di tutti. Dal mese di maggio, il catalogo
della piattaforma Amazon Prime Video si arricchirà dei
seguenti titoli proposti da Adler Entertainment che saranno
disponibili on demand.
ANIMAZIONE
FREE BIRDS TACCHINI IN
FUGA di JIMMY HAYWARD
Free Birds – Tacchini in Fuga: dai
produttori di SHREK, il film d’animazione in 3D diretto da Jimmy
Hayward. Spassoso viaggio nel tempo di Reggie e Jake, chiamati a
salvare la loro specie dal menù del Ringraziamento.
HORROR
BEDEVIL – NON
INSTALLARLA di ABEL VANG E BURLEE
VANG
Dai creatori di Final Destination.
Se Siri diventasse improvvisamente malvagia? Cinque adolescenti
ricevono un invito a scaricare un’app, chiamata “Bedevil”, una
volta installata inizia a perseguitarli, facendo emergere le loro
peggiori paure. Per arrestare questa forza malvagia, i ragazzi
devono imparare a fidarsi l’uno dell’altro, contando solo sulla
propria intelligenza e coraggio.
1303 di MICHAEL
TAVERNA
Mischa Barton, l’indimenticata
Marissa Cooper di The O.C., torna protagonista di questo
inquietante supernatural horror, remake di un classico giapponese.
Janet abbandona la sua famiglia e si trasferisce a vivere da sola.
Durante la prima notte nella sua nuova casa qualcosa di
soprannaturale sembra impadronirsi dell’appartamento
HANSEL E GRETEL E LA
STREGA DELLA FORESTA NERA di DUANE JOURNEY
Dai produttori di Twilight, una
nuova rivisitazione in chiave horror della fiaba dei fratelli
Grimm. Hansel e Gretel sono due fratelli che vivono in una casetta
vicino Pasadena. Gretel e il suo ragazzo fumano parecchia erba e,
quando Hansel gli rivela di essere venuto a sapere dell’esistenza
di un’anziana signora che spaccia la migliore sul mercato, Gretel
manda il suddetto fidanzato a prenderne un po’. Quel che il
malcapitato scoprirà è che l’anziana signora è una strega cannibale
che cucina le persone attirate con la scusa della vendita della sua
erba Black Forest High, per poi succhiargli la giovinezza. La
scomparsa conduce Gretel e un’amica alla casa della strega, assieme
al boss della droga locale, là scoprirà tutto, rischiando, assieme
al fratello giunto in extremis, di finire in forno anch’essa.
COMEDY &
DRAMEDY
QUALCOSA DI TROPPO
di AUDREY DANA
Avete mai pensato a come sarebbe
mettersi nei panni di una persona dell’altro sesso, anche solo per
un giorno? Jeanne sicuramente no. Fresca di divorzio, lontano dai
suoi figli una settimana su due, Jeanne non vuole più sentire
parlare di uomini. Ma un bel giorno, la sua vita prende una svolta
totalmente inaspettata: a prima vista non sembra essere cambiato
nulla in lei… ad eccezione di un piccolo dettaglio!
LA FAMIGLIA FANG
di JASON BATEMAN
Nicole Kidman, Jason Bateman e
Christopher Walken sono i Fang, una famiglia fuori dal comune.
Caleb e Camilla Fang sono performer le cui creazioni scioccano il
pubblico e deliziano gli appassionati d’arte. Protagonisti sin
dalla più tenera età sono i loro figli, pedine fondamentali delle
loro opere provocatorie spesso al limite tra il genio e la follia.
A causa di queste esperienze, Annie e Baxter ormai adulti si sono
allontanati dai genitori, e, seppur a distanza, conducono esistenze
parallele e altamente problematiche. I fratelli sono costretti a
tornare a casa dai loro eccentrici genitori quando,
improvvisamente, scompaiono nel nulla. La polizia teme il peggio ma
Annie è convinta che si tratti di una nuova performance e che Caleb
e Camilla abbiano finto la propria morte per dare vita
all’ennesima, bizzarra, “opera d’arte”. Mettendo insieme i pezzi
del puzzle dei ricordi della loro infanzia, Annie e Baxter si
mettono alla ricerca dei genitori, sperando di scoprire la verità
su quanto accaduto e, magari, finire anche per ritrovare se
stessi.
ACTION
PAWN – FAI LA TUA MOSSA di DAVID A.
ARMSTRONG
Una rapina in un diner degenera col sequestro di alcuni ostaggi.
L’obiettivo è quello di recuperare un prezioso hard disk contenuto
in una cassaforte che si trova proprio nel retro della tavola
calda.
Dal vincitore del premio Oscar
Spike Lee arriva un nuovo film 5 Bloods –
Come Fratelli: la storia di quattro veterani
afroamericani: Paul (Delroy Lindo), Otis (Clarke Peters), Eddie
(Norm Lewis) e Melvin (Isiah Whitlock, Jr.) – che ritornano in
Vietnam. Alla ricerca di ciò che rimane del loro caposquadra,
caduto in guerra (Chadwick
Boseman) e di un tesoro sepolto, i nostri eroi,
riuniti dal preoccupato figlio di Paul (Jonathan Majors),
combattono le forze dell’uomo e della natura – mentre affrontano le
devastazioni durature dell’immoralità della guerra del Vietnam.
Scritto da Danny Bilson,
Paul DeMeo, Kevin Willmott e Spike Lee con Delroy
Lindo, Jonathan Majors, Clarke Peters, Norm Lewis, Isiah Whitlock,
Jr., Mélanie Thierry, Paul Walter Hauser and Jasper Pääkkönen,
Johnny Trí Nguyễn, Lê Y Lan, Nguyễn Ngọc Lâm, Sandy Hương Phạm, con
Jean Reno e
Chadwick Boseman
Netflix ha conferma oggi che laseconda
stagione di The
Umbrella Academy, la serie tratta dai popolari fumetti
vincitori del premio Eisner, creati e scritti da Gerard
Way e illustrati da Gabriel Bá, sarà
disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo
dal 31 luglio 2020.
https://www.youtube.com/watch?v=KOBOygY7Bn0
Nel video annuncio i protagonisti
hanno ricreato nelle proprie case la scena iconica della prima
stagione, in cui si scatenano sulle note “I think we’re alone
now” di Tiffany.
Composta da 10
episodi e prodotta da Universal Content
Productions per Netflix, la seconda stagione vedrà il
ritorno degli attori protagonisti, tra cui Ellen Page, Tom
Hopper, David Castañeda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan
Gallagher e Justin Min.
Showrunner / Produttore
esecutivo: Steve Blackman (Fargo, Altered
Carbon).Produttori esecutivi: Jeff King,
Keith Goldberg, Mike Richardson, Gerard Way e Gabriel Bá
Con ruoli da protagonista in recenti
film di grande successo, Naomi Scott è diventata
una delle attrici di punta del momento, pronta ad affermarsi sempre
più nell’industria cinematografica. Apprezzata per la sua
versatilità, l’attrice è dunque oggi impegnata su più fronti nel
far valere il proprio talento artistico.
Ecco 10 cose che non sai di
Naomi Scott.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Naomi Scott: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film
colombiano The 33 (2015), dove recita nei panni della
figlia del personaggio interpretato da Antonio
Banderas. Successivamente viene scelta per
ricoprire il ruolo di Kimberly, alias Pink Ranger nel film
Power Rangers
(2017), dove ha modo di recitare con Becky
G, Bryan
Cranston ed Elizabeth
Banks. Il vero successo arriva però nel momento in cui
viene scelta per interpretare Jasmine nel live action Disney di
Aladdin (2019),
con Will
Smith. Nello stesso anno è poi protagonista del film
Charlie’s Angels, con Kristen
Stewart e Ella
Balinska.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Il primo ruolo ricoperto dalla
Scott è stato quello di Megan per la serie televisiva Life
Bites (2009), per poi recitare nel film Lemonade
Mouth (2011), e in seguito in Terra Nova (2011), dove
interpreta il ruolo di Maddy Shannon. Prende poi parte a due
episodi della serie televisiva Lewis (2015).
8. Ha scritto, diretto e
prodotto un cortometraggio. Nel 2019 la Scott esordisce
alla regia del suo primo cortometraggio, scritto insieme al marito.
Si tratta di Forget You, visibile su YouTube, che
attraverso l’elemento musicale esplora le difficoltà del
dimenticare chi si è amato. Per l’occasione, la Scott ha inoltre
ricoperto per la prima volta anche il ruolo di produttrice.
Naomi Scott: chi è suo marito
7. Ha sposato uno
sportivo. Dal 2010 l’attrice ha una relazione con il
calciatore inglese Jordan Spence, appartenente
alla squadra ADO Den Haag. La coppia si è in seguito sposata nel
giugno 2014, mantenendo privata la cerimonia. I due, infatti, già
piuttosto esposti al pubblico per via dei loro mestieri, cercano di
mantenere il più possibile un velo di riservatezza sulla propria
vita privata.
Naomi Scott in The Martian
6. Ha un piccolo ruolo nel
film. Nel 2015, ancora semi sconosciuta, l’attrice ottiene
una piccola parte nel film The Martian,
con Matt
Damon. Qui è membro del JPL, ovvero il Jet Propulsion
Laboratory, ma il suo personaggio compare soltanto sullo sfondo
della scena in cui compare. Nella versione estesa del film, invece,
l’attrice è possibile sentire l’attrice recitare alcune
battute.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Naomi Scott canta Speechless in
Aladdin
5. Ha interpretato il nuovo
brano nel film. Per il film live action di
Aladdin sono stati riproposti alcuni dei celebri brani
dell’originale animato, a cui si è aggiunto il nuovo brano
Speechlees, in italiano tradotto come La mia
voce. Il brano, che ha ricevuto una nomination come miglior
canzone ai Critics’ Choiche Award come miglior canzone, è
stato personalmente eseguito dalla Scott, che oltre ad essere
attrice è anche un’affermata cantante.
Naomi Scott in Aladdin
4. Stava quasi per non
ottenere la parte. Presentatasi per il ruolo della
principessa Jasmine, l’attrice stava inizialmente perdendo la parte
in favore di un’altra attrice, di origini indiane. Tuttavia,
infine, il regista Guy Ritchie decise di optare
per la Scott poiché aveva riscontrato un maggior chimica di coppia
con l’interprete di Aladdin.
3. Ha ottenuto significativi
riconoscimenti. Per il suo ruolo nel film l’attrice è
stata particolarmente lodata per aver saputo rendere autoritario e
caratterialmente forte il personaggio di Jasmine. La Scott è stata
poi nominata ai Saturn Awards come miglior attrice non
protagonista, mentre ha vinto il Teen Choice Awards come miglior
attrice in un film fantasy/sci-fi.
Naomi Scott in Charlie’s
Angels
2. Aveva già lavorato con la
regista del film. Nel film Power Rangers,
l’attrice aveva avuto modo di lavorare con Elizabeth
Banks, che lì interpretava il ruolo della villain. Colpita
dalle capacità della Scott, la Banks decise di tenerla in
considerazione per un ruolo nel suo film Charlie’s Angels,
all’epoca in pre-produzione. Alla fine, le affidò quello di Elena
Houghlin, una delle tre protagoniste.
Naomi Scott: età e altezza
1. Naomi Scott è nata a
Londra, in Inghilterra, il 6 maggio 1993. L’attrice è alta
complessivamente 163 centimetri.