Dopo Captain America: Civil
War e Avengers: Infinity War,
Chris Evans e Tom Holland
torneranno a lavorare insieme in The Devil All The
Time, come riportato da Deadline nelle ultime ore. Con
loro anche Robert Pattinson e Mia
Wasikowska.
Il film sarà l’adattamento
cinematografico del romanzo omonimo di Donlad Ray
Pollack e verrà diretto da Antonio
Campos (Christine,Simon Killer, The
Sinner).
Di seguito la sinossi:
In un posto dimenticato dal
mondo chiamato Knockemstiff, nell’Ohio, Willard Russell prega
disperato affinchè la moglie morente possa sopravvivere. Suo figlio
Arvin sta crescendo, ed è un ragazzino vittima di
bullismo.
“Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Nonostante la fine di
Avengers: Infinity War lo abbia visto ridotto in
cenere, il Doctor
Strange è certamente destinato a tornare nel Marvel Cinematic Universe, sempre
interpretato da Benedict Cumberbatch. Il
personaggio, che nel’ultimo film Marvel Studios ha consegnato di sua
spontanea volontà la Gemma del Tempo al Thanos, sembra avere un
piano segreto, un progetto che potrebbe portare alla vittoria i
Vendicatori, non importa cosa sia accaduto poi.
Di seguito, facciamo un passo
indietro alla realizzazione del film che racconta la storia di
origini di Stephen Strange, per una collezione di immagini che
mostrano il look del film e di alcune scene prima dell’aggiunta
degli psichedelici effetti visivi finali.
Le battute finali
di Solo: A Star
Wars Story avevano riservato ai fan della saga la
sorpresa più grande che potessero aspettarsi: eliminato il suo
capo Dryden Vos (Paul
Bettany), Qi’Ra (Emilia
Clarke) si era collegata con l’ologramma di un noto
personaggio della trilogia sequel: Darth
Maul, signore oscuro dei Sith apparso per la prima volta
in Episodio I: La minaccia fantasma come
principale antagonista e assassino di Qui-Gon Jinn.
Maul era comparso anni dopo la
battaglia di Theed e le Guerre dei Cloni con delle gambe robotiche
e una nuova spada laser a doppia lama nuovamente interpretato da
Ray Park e doppiato da Sam
Witwer. Finalmente possiamo dargli uno sguardo, in attesa
del rilascio del film in homevideo, nella clip che trovate qui
sotto:
Diretto da Ron
Howard, il cast di
Solo: A Star Wars Story comprende Alden
Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia),
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of
Thrones), Donald Glover (Spider-Man:
Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto
fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag,
Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil
War, Master & Commander – Sfida ai confini del
mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli
ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.
Scritto da Jonathan Kasdan &
Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è
prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I
produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil
Lord e Christopher Miller.
Starz ha diffuso il
nuovo trailer ufficiale di Outlander 4, il
quarto inedito ciclo di episodi dell’acclamato show tv
Outlander.
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Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione
riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto
che lo show avrà luogo. La stagione è basata
su Drums of Autumn , il quarto
volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La
produzione è attualmente in corso in Scozia.
Sophie Skelton (Brianna) e
Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar
Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione
per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà
“Home”.
“Nelle ultime tre stagioni,
Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha
dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B.
Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno
arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il
significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò
che scopriremo nella stagione 4.”
Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv
Outlander
creata da Ronald D. Moore per il canale
americano Starz.
Outlander 4
Nella quarta stagione di
Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata da Caitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Uno dei personaggi più amati del
film d’animazione Disney tornerà anche nel live action dedicato
alle avventure di Mulan:
come riportato nelle ultime ore infatti, il piccolo drago
Mushu – spirito protettore dell’eroina nel
classico del 1998 (la voce italiana apparteneva a Enrico Papi) –
farà la sua comparsa nel nuovo adattamento firmato da Niki
Caro.
Il sito che ha diffuso la notizia,
The DisInsider, non
specifica in quale forma tornerà, se identico all’originale o del
tutto inedita. I precedenti live action Disney avevano riproposto
alcuni personaggi iconici in maniera completamente diversa (vedi i
topolini aiutanti di Cenerentola nel film di
Kenneth Branagh).
Liu Yifei (Il
Regno Proibito, Once Upon a Time) è stata scelta
per interpretare il ruolo di Hua Mulan a seguito
di un processo di casting durato un anno. Il cast del film
comprende inoltre Donnie Yen (Rogue
One: A Star Wars Story), Jason Scott
Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of
Destiny), Yoson An (Shark – Il Primo
Squalo), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch
Perfect), Ron Yuan (Marco Polo),
Tzi Ma (Arrival),
Rosalind Chao (Star Trek: Deep Space
Nine), Cheng Pei-Pei (La Tigre e il
Dragone), Nelson Lee e Chum
Ehelepola, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) e Jet Li (Shao Lin
Si, Arma Letale 4).
Il film è diretto da Niki Caro (La
Ragazza delle Balene, McFarland USA) a partire
da una sceneggiatura scritta da Rick Jaffa & Amanda Silver e
Elizabeth Martin & Lauren Hynek, basata a sua volta sul poema
narrativo La Ballata di Mulan.
La sinossi:
Mulan narra l’epica avventura di una
intrepida giovane donna che si traveste da uomo per difendere la
Cina dall’attacco di invasori provenienti dal Nord. Figlia maggiore
di uno stimato guerriero, Hua Mulan è energica, determinata e
agile. Quando l’Imperatore decreta che un uomo per ogni famiglia
dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale, Mulan prende il posto del
padre malato e si arruola con il nome di Hua Jun, diventando una
delle più grandi guerriere nella storia della Cina.
Nella quindicesima stagionedi Grey’s
Anatomy ritorneranno i personaggi Meredith Grey
(stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander
“Alex” Michael Karev (stagioni 1-in corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso), interpretata da
Chandra Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso), interpretato
da James Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in
corso, ricorrente 14), interpretata da Kim Raver, Jackson
Avery (stagione 7-in corso, ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in corso,
ricorrente 9), interpretata da Camilla Luddington, Margaret
“Maggie” Pierce (stagione 11-in corso, guest 10), interpretata da
Kelly McCreary, Benjamin Warren (stagioni 12-14, ricorrente
6-in corso, guest 7), interpretato da Jason George e Andrew
DeLuc
Ryan Gosling sta
promuovendo il suo nuovo film, Il Primo Uomo,
presentato in anteprima mondiale nella selezione ufficiale di
Venezia 75, in cui è diretto da Damien
Chazelle. L’attore canadese è alla sua seconda
collaborazione con il giovane regista premio Oscar, dopo il
successo di La la Land, e sembra essersi trovato
molto bene a lavorare con lui, tanto che vorrebbe continuare questo
connubio artistico.
Durante la promozione del film al
Toronto Film Festival, Gosling ha dichiarato a Variety che sarebbe disposto a interpretare un ruolo
iconico come quello di Batman se fosse proprio Chazelle a
dirigerlo. Ecco la risposta dell’attore:
Venezia 75: Il Primo Uomo,
recensione del film con Ryan
Gosling
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di
Christopher Nolan, è arrivato il reboot a opera
della coppia Zack Snyder/Ben Affleck che ha
destato parecchie perplessità sia in Batman v
Superman che nel naufragio di Justice
League. Adesso Matt Reeves è incaricato
di dirigere il nuovo standalone sull’Uomo Pipistrello ma sembra che
non ci sia alcuna certezza che sia Ben Affleck a
interpretare il personaggio principale.
Ovviamente la possibilità che
Ryan Gosling sia il nuovo interprete dell’eroe DC
è molto esile, ma sembra interessante comunque constatare che il
connubio creativo tra attore e regista possa spingere il primo ad
accettare ruoli molto distanti dal proprio percorso creativo.
Disney e Marvel Studios hanno annunciato che
Ant-Man and The Wasp arriverà sul mercato
homevideo (Dvd, Blu-Ray e 4K) il prossimo 19
ottobre e l’edizione conterrà diversi contenuti speciali
che vi elenchiamo qui sotto.
Making-of Featurettes:
Back in the Ant Suit: Scott Lang
A Suit of Her Own: The Wasp
Subatomic Super Heroes: Hank & Janet
Quantum Perspective: The VFX and Production Design of “Ant-Man
and The Wasp”
Gag Reel and Outtakes
Gag Reel
Stan Lee Outtakes
Tim Heidecker Outtakes
Scene eliminate (con commento del regista Peyton
Reed)
Interpretato da Paul
Rudd ed Evangeline
Lilly, Ant-Man and The Wasp è
stato presentato in anteprima nazionale in apertura della 48esima
edizione del Giffoni Film Festival, dove i due protagonisti sono
stati accolti dal calore dei fan, hanno risposto ad alcune domande
del pubblico in sala e hanno ricevuto il Giffoni Experience
Award.
Sono ufficialmente partite le
riprese di
Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di
Fast & Furious che vedrà protagonisti i due
personaggi interpretati da Dwayne “The Rock”
Johnson e Jason Statham.
Proprio Johnson, nelle ultime ore,
ha pubblicato la prima foto dal set dove vediamo Statham e il
regista David Leitch al fianco di una scintillante
auto da corsa.
Vi ricordiamo che Fast
& Furious – Hobbs & Shaw era in cantiere da diversi
mesi in casa Universal, con la sceneggiatura che verrà curata
da Chris Morgan e gli attori protagonisti già
confermati nel cast. Nello spin-off vedremo l’agente dei servizi
segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza con uno
dei suoi nemici storici, ovvero Shaw.
In una recente
intervista, Dwayne Johnson aveva
consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto
incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious
9: “Non c’è altro franchise che mi
stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per
la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie
fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i
miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri
professionisti, mentre altri no.“ Vi ricordiamo
che Fast and Furious 9 arriverà
al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious
10uscirà il 2 aprile 2020.
Come i suoi colleghi, anche
Jeremy Renner è tornato sul set per le riprese
aggiuntive di Avengers 4, e a testimoniarlo arriva
la foto pubblicata dall’attore su Instagram dove sono comparsi
alcuni hashtag “misteriosi” e indecifrabili.
Cosa avrà voluto dire Renner con
“purple bad guy“, “avengers 6” o “chi è ancora
vivo“? Sappiamo che Occhio di Falco sarà uno dei personaggi di
spicco del film, non essendo apparso in Avengers: Infinity
War, e che molto probabilmente il destino dei Vendicatori
dipenderà dal suo contributo; tuttavia non è chiaro come interverrà
e se lo vedremo in vesti del tutto inedite (magari proprio cattive,
come suggerisce l’hashtag?).
“Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Uscirà il 27 settembre 2018,
distribuito da Vision Distribution, Tutti
in Piedi, la nuova commedia diretta e interpretata da
Franck Dubosc con Alexandra Lamy,
Elsa Zylberstein, Gérard Darmon.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprima, in
diverse città d’Italia, il 18 settembre
2018! Ci sono a disposizione tanti inviti gratuiti
validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle città.
Jocelyn (Franck
Dubosc) è un uomo d’affari di successo, un inguaribile
seduttore e un bugiardo incallito. Un giorno, a causa di un
malinteso, viene scambiato per disabile dalla vicina di casa della
defunta madre, la giovane e sexy Julie. Per conquistarla, Jocelyn
decide di approfittare del fraintendimento. L’equivoco, che
inizialmente sembra essere solo un gioco divertente, diventa
complicato quando Julie gli presenta sua sorella Florence
(Alexandra Lamy) che, costretta su una sedia
a rotelle a seguito di un incidente stradale, non ha perso la
voglia di vivere a pieno e sembra abbattere qualsiasi barriera col
suo irresistibile sorriso. È allora che, in bilico sull’esile filo
di una insostenibile bugia, Jocelyn inventa una doppia vita: una in
piedi e una sulla sedia a rotelle.
Dopo un’alternanza in
testa alla classifica, a conquistare la vetta al box office di
questa settimana è Mamma Mia! Ci risiamo, che apre con
1.072.000 euro incassati in 569 sale a disposizione. Con le
anteprime estive di agosto, il sequel del celebre musical totalizza
1,3 milioni di euro.
Così Hotel
Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa scende in
seconda posizione con 1.035.000 euro di incasso alla sua terza
settimana di programmazione, con cui arriva a quota 10,5
milioni.
Mission: Impossible – Fallout perde
una posizione rispetto al debutto con altri 924.000 euro, per un
globale di 3,8 milioni.
Calo anche per Resta
con me che giunge a 2,4 milioni complessivi
con altri 587.000 euro.
Slender Man esordisce al quinto posto con
582.000 euro incassati in 259 sale disponibili, mentre
Teen Titans GO! Il film debutta con
322.000 euro.
Francesco
Montanari al Lido di Venezia per il corto
La Notte Prima. L’attore romano ha presentato
durante la 75esima edizione del Festival di
Venezia il corto della regista Annamaria
Liguori con protagonisti Antonia Liskova, Giorgio
Colangeli, Imma Piro, Alessandro Bardani ed
Emanuela Grimalda.
Il corto è liberamente ispirato a
una delle storie di donne con tumore al seno metastatico raccolte
nell’ambito della campagna Voltati. Guarda.
Ascolta., promossa da Pfizer in
collaborazione con Fondazione AIOM, Europa Donna
Italia e Susan G. Komen Italia con
l’obiettivo di rompere il silenzio attorno a questa malattia.
Alessandra è una giovane donna determinata e ambiziosa che si
divide tra gli impegni professionali e i preparativi del
matrimonio, ormai alle porte. Una diagnosi inaspettata, però,
sconvolge all’improvviso la sua vita e la costringe a rivedere
scelte fondamentali.
Parte da qua La notte
prima di Annamaria Liguori: un cortometraggio d’autore
dedicato alle donne con tumore al seno metastatico, per la
sceneggiatura di Davide Orsini, che verrà presentato in anteprima
internazionale lunedì 3 settembre, alle ore 18.00 al Cinema Astra,
nell’ambito della 75a Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia – sezione Venice Production
Bridge. Parte della colonna sonora del cortometraggio, è
interpretato dal cantante Diodato e dal musicista Roy Paci ed è
stato in gara al Festival di Sanremo 2018. Durante
l’intervista abbiamo chiesto all’attore se ci sono velleità
registiche nel suo futuro, ci ha risposto sicuro di sé: “non sarò
un regista, non è nei miei piani futuri”.
È stata diffusa una nuova clip da
La profezia dell’Armadillo, il nuovo film diretto da
Emanuele Scaringi e basato sull’omonimo fumetto di
Zerocalcare. Il film è stato presentato al
Festival di Venezia nella sezione Orizzonti e di seguito potete
vedere la clip con protagonista l’esuberante Diana del
Bufalo.
Il film arriverà nelle sale
italiane il 13 settembre, è diretto da Emanuele Scaringi e vede
protagonisti Simone Liberati, Valerio Aprea, Pietro Castellitto,
Laura Morante, Claudia Pandolfi, Kasia Smutiniak, Diana del Bufalo,
Adriano Panatta e Vincet Candela.
Zero ha ventisette anni, vive nel
quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina
Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori
grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore
ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di
francese, cronometrando le file dei check-in all’aeroporto e
creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti.
La profezia dell’armadillo interviste: Simone
Liberati, Pietro Castellitto e Valerio Aprea
La sua vita scorre sempre uguale,
tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza
Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla Madre.
Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua coscienza critica:
un Armadillo in carne e ossa, o meglio in placche e tessuti molli,
che con conversazioni al limite del paradossale lo aggiorna
costantemente su cosa succede nel mondo.
La profezia dell’armadillo – intervista:
intervista a Emanuele Scaringi
A tenergli compagnia nelle sue
peripezie quotidiane, nella costante lotta per mantenersi a galla,
è l’amico d’infanzia Secco. La notizia della morte di Camille, una
compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato, lo
costringe a fare i conti con la vita e ad affrontare, con il suo
spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di
certezze della sua generazione di “tagliati fuori”.
Venezia 75: La profezia dell’Armadillo, recensione
Dopo mesi di segretezza riguardo
a Captain Marvel, nuovo cinecomic
con protagonista Brie Larson che segna
il primo film con protagonista femminile dell’universo Marvel, la
rivista EW ci
ha permesso in questi giorni di dare un’occhiata più da vicino ai
protagonisti. Dalla pilota d’aerei Carol Danvers prima che
scoprisse il suo grande potenziale, al misterioso mentore
interpretato da Jude Law, a Ronan, già
conosciuto nella saga Guardiani della Galassia,
potrete tutti trovarli negli scatti contenuti nella nostra
gallery.
Ecco di seguito tutti i segreti
svelati dalle immagini ufficiali raccolti da CBM:
1Il costume di Captain
Marvel
Il
classico costume rosso e blu non ha deluso le aspettative dei fan e
sembra strappato direttamente dalle pagine dei fumetti. Sarà
davvero interessante vedere se l’eroina indosserà anche gli altri
accessori, come l’iconico casco, e come si adatterà questo look
alle sfide del film.
Nick Fury
Nel film conosceremo un
giovane Nick Fury alle prese con la direzione
dello S.H.I.E.L.D. e scopriremo ovviamente come ha perso un occhio.
Sarà per colpa di uno Skrull?
Maria Rambeau
In una delle foto ufficiali
vediamo la migliore amica di Carol, Maria Rambeau,
collega della Air Force e madre single. Soprannominata “Photon”, è
chiaro che la rivedremo in alcune scene con Carol che cercherà di
rimettersi in contatto con lei sulla Terra.
Hala, la casa dei
Kree
Grazie alle prime immagini
ufficiali abbiamo dato uno sguardo al pianeta natale dei Kree,
Hala, anche se il materiale non sembra abbastanza
specifico da offrire un’idea sulla location. Qualcosa trapela forse
dall’architettura e dagli abiti indossati da Carol
Danvers.
Ecco un nuovo backstage da Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald,
che arriverà al cinema il prossimo 15 novembre. Nel film, oltre a
Eddie Redmayne nel ruolo di Newt Scamander, ci
saranno Johnny Depp nella parte di Gellert
Grindelwald e Jude Law in quella del giovane
Silente.
In uscita il 15 novembre 2018, il
film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude
Law eJohnny Depp.
Alla fine del primo film, il
potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal
MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con
l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare,
Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi
sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero
obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri
non magici.
Per sventare i piani di
Grindelwald, Albus Silente recluta il
suo ex studente Newt Scamander, che
acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si
creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla
prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico
mondo sempre più frammentato.
Animali Fantastici: i
Crimini di Grindelwald è diretto
da David Yates, tratto da una sceneggiatura
di J.K. Rowling, e prodotto
da David Heyman, J.K. Rowling, Steve
Kloves e Lionel Wigram.
È in sala dal 6 settembre Ride,
il nuovo film di Jacopo Rondinelli, ideato e
scritto da Fabio Guaglione e Fabio
Resinaro, la stessa coppia creativa dietro a
Mine, con Armie Hammer.
Di seguito, ecco due clip dal film:
Ride, recensione del film
ideato da Fabio & Fabio e diretto da Jacopo
Rondinelli
Il film è una produzione Lucky Red,
Mercurious con Tim Vision e con il contributo di Trentino Film
Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE,
che vede protagonisti
Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes al fianco di Simone
Labarga e Matt Rippy.
Ride è la
storia di Max (Lorenzo Richelmy)
e Kyle (Ludovic Hughes), due
riders acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare
a una misteriosa gara di downhill con in
palio 250.000$, accettano senza esitazione per poi scoprire –
ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle
loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che
affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza.
Grazie alla potenzialità delle telecamere GO PRO,
Ride sarà capace di trasmettere l’adrenalina dello
sport estremo come nessun altro modo sarebbe in grado di
fare.
Grazie al nuovo numero di EW – che ha dedicato la sua
copertina a Captain Marvel – possiamo
finalmente dare uno sguardo ai personaggi dell’atteso cinecomic
scoprendo dettagli inediti sul loro ruolo all’interno della
storia.
Di seguito potete leggere le informazioni salienti.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
1Comandante dello Starforce /
Minn-Erva
Non è ancora chiara l’identità del personaggio
di Jude Law nel film, ma sappiamo che l’attore
vestirà i panni di un comandante dello Starforce dall’animo diviso,
mezzo Kree e mezzo umano. “Riconoscerà in Carol una persona
speciale e una valorosa aggiunta al suo esercito“, ha
dichiarato Law.
Gemma Chan sarà invece
Minn-Erva, capo dello Starforce prima dell’arrivo
di Carol Danvers.
Ospite del nuovo episodio del
podcast di The Marvelists, Mark
Ruffalo ha affrontato alcune questioni legate al
personaggio interpretato nel MCU, ovvero Hulk, e parlato delle
riprese aggiuntive di Avengers 4 iniziate da poco
ad Atlanta.
Sulle paure di Bruce Banner
l’attore ha spiegato che “esiste un conflitto tra Banner e Hulk
che va avanti sin dall’inizio del suo percorso. Tutto è nato da una
discussione avuta con Joss Whedon dopo avermi chiesto cosa gli è
successo quando Scarlet Witch manipola la sua mente in Avengers:
Age of Ultron e quale fosse la sua più grande paura. Rispondere a
questa domanda è stato davvero difficile: cosa può spaventare un
essere tanto forte e spietato come Hulk? Poi ho capito: è Bruce
Banner. L’abbiamo nascosta in Age of ultron, ci abbiamo giocato in
Thor: Ragnarok e in Avengers: Infinity War e chissà cosa vedremo in
Avengers 4…“
Sui reshoot di Avengers
4 invece Ruffalo ha raccontato di essere ancora confuso ma
che si tratterà di materiale
“sorprendente“. “Gireremo qualche scena e dopo
qualche giorno torneremo sul set per rigirarla perché vogliamo
portarla in un’altra direzione.
“Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
“Il sequel di Chiamami
col tuo nome?Si farà,
perché c’è gente che ci sta già lavorando e farà in modo che
accada“. Sono queste le parole di Armie
Hammer svelate in un’intervista con Variety dove l’attore
ha discusso della possibilità di dare un seguito all’acclamato film
di Luca Guadagnino.
“Più di ogni altra cosa mi fido
della direzione artistica di Luca, dello scrittore André Aciman e
di tutto il team” ha dichiarato Hammer, “Voglio tornare di
nuovo sul set e vederlo succedere. Mi manca lavorare con quella
troupe perché conservo dei ricordi davvero speciali della
produzione. È stata un’esperienza così collaborativa, unica e
totalmente immersiva mai avuta nella mia carriera“.
Tra i film più acclamati dell’anno,
nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior
Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al mondo su
Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa 105,9%,
Chiamami col tuo nome è arrivato in DVD e
Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Diretto da Luca
Guadagnino (A Bigger Splash) questo dramma
romantico vede protagonisti Armie
Hammer (The Social Network) e Timothée
Chalamet (Lady Bird) in una storia
sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller
di André Aciman. Chiamami col tuo
nome ha tra gli interpreti Michael
Stuhlbarg (La forma
dell’acqua) Amira Casar (Saint
Laurent) e Esther
Garrel (Camille redouble).
Di seguito la sinossi del film:
Figlio di un eminente
professore universitario specializzato nella cultura greco-romana
che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura
della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo
di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire
il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman
è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense
bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono
immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad
affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati
da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate
e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le
loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e
irrefrenabile.
A seguito della presentazione
ufficiale di Halloween al Toronto Film Festival,
si diffondono sul web le prime reazioni al film che segna il
ritorno di Michael Myers. Stando alla stampa
straniera, il film è un vero e proprio omaggio all’originale film
di John Carpenter, un’ode a uno dei più famosi
serial killer dell’universo cinematografico pop.
#Halloween è feroce! Mi è piaciuta
la continuazione della storia di Laurie, ma la forza del film è la
corsa selvaggia di Michael verso l’omicidio e la sua casualità.
Splendidamente girato, colpisce il centro e regala sangue e risate.
È il pacchetto completo.
Halloween è Il Risveglio della Forza
della saga di Halloween: tutto quello che ti aspetti, più alcune
cose nuove, altre stupide, alcune cose deliziosamente remixate.
Sicuramente la migliore esperienza fino a questo momento durante
una proiezione # TIFF18
C’è un’intera sottotrama in questo
film che è TERRIBILE e dovrebbe essere stata tagliata. Per fortuna,
tutto il resto è un’esplosione assoluta. Brutale, spaventoso e sì,
divertente.
Sono sempre stato facilmente
coinvolto nei film di Halloween ma questa volta hanno fatto centro.
Qualcuno avrà da obbiettare qualcosa – forse il film è troppo
divertente, e una piccola svolta finale potrebbe essere eccessiva –
ma è spaventosissimo e ha i livelli di fan service de Il Risveglio
della Forza.
Il nuovo Halloween ha una sequenza
così uguale all’originale da bastare a vendere l’intero film.
Fortunatamente, non è necessario. È un’esplosione assoluta.
Jamie Lee
Curtis torna all’iconico ruolo di Laurie
Strode, che giunge allo scontro finale
con Michael Myers, l’uomo mascherato che le
ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla
carneficina della notte di Halloween avvenuta quattro decenni
prima.
Il Maestro
dell’horror John Carpenter è produttore
esecutivo e consulente creativo di questo capitolo, e unisce le
forze con il produttore leader della cinematografia horror
contemporanea, Jason Blum (Get Out,
Split, The Purge, Paranormal Activity). Ispirato da un classico di
Carpenter, i registi David Gordon
Green e Danny
McBride hanno creato una storia che apre una nuova
strada rispetto agli eventi del film-pietra miliare del 1978, e
Green ne firma anche la regia.
Halloween, la recensione del film di David
Gordon Green
Come svelato dal servizio esclusivo
di EW dedicato a Captain Marvel, la supereroina
interpretata da Brie Larson guiderà la missione dello Starforce
insieme agli alieni Kree. E a quanto pare la scena verrà mostrata
all’inizio del film.
La descrizione fa riferimento a una
delle immagini pubblicate dalla rivista dove vediamo Carol Danvers
con l’uniforme verde al fianco di quattro militanti Kree (tra
cui Korath the Pursuer, già apparso in Guardiani della
Galassia Vol.1), mentre il “set” dell’azione è il pianeta
Torfa.
Le cose però, come descrive EW che
era presente durante le riprese, non andranno secondo le previsioni
per Danvers e la sua squadra, offuscati dalla nebbia e incapaci di
comunicare fra di loro. La Starforce è in cerca di una spia
scomparsa e sarà Carol la prima a entrare in scena appena ottenuto
il via libera dal personaggio misterioso di Jude
Law.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi:
Basato sul
personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968,
il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più
potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel
interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura
tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia
dell’universo cinematografico Marvel.
Dopo settimane di silenzio
Matt Reeves è tornato a parlare, se così si può
dire, di The Batman twittando una misteriosa foto
sul suo profilo ufficiale. Come dichiarato dal regista, la
produzione del film è ancora bloccata in fase di scrittura e tutte
le forze sono dedicate alla progettazione della storia che potrebbe
riavviare le sorti del crociato di Gotham.
Le immagini che vedete qui sotto non
dicono molto, tuttavia sembra che la Warner Bros. possa fare
qualche annuncio ufficiale nel corso dei prossimi giorni. Nella
prima c’è un costume vintage di Batman, nella seconda un cartello
che indica la distanza per raggiungere Gotham City. Sono indizi sul
film? Che ne pensate?
Per quanto riguarda l’ipotesi di un
collegamento con l’universo cinematografico DC, Reeves ha spiegato
che “la pellicola si legherà in
vari modi anche al DCEU, perché è un tassello di un grande puzzle.
Ma non posso dire altro per ora“. Insomma, le voci circa la
sua indipendenza dal mondo di Wonder Woman,
Aquaman o The
Flash potrebbero non essere state vere.
Sul tono della pellicola e le fonti
di ispirazione, il regista ha parlato di “un tentativo di
rendere al pubblico un punto di vista definitivo sulla storia di
Batman, con l’eroe che intraprende un’indagine e un viaggio nel
crimine di Gotham. Per fare ciò ho dovuto tuffarmi nei fumetti e
rivisitare tutte le mie storie preferite […] Per ora posso dire che
il film non continuerà ciò che Christopher Nolan aveva fatto con la
trilogia del cavaliere oscuro, ma che proverà a realizzare qualcosa
di nuovo e interessante“.
E alle voci secondo
cui The Batman si sarebbe basato sui
fumetti di Anno
Uno (la serie di Fran
Miller pubblicata nel 1990), Reeves risponde che
“Non ci stiamo ispirando a nessun testo
particolare, anche se amo Anno Uno ed è uno dei miei preferiti.
Vogliamo concentrarci in modo specifico su un racconto che
definisce il personaggio e che è molto personale per lui.
Ovviamente non sarà una origin story, ma una storia
emozionante…“
Come riportato nelle ultime
settimane, The Batman potrebbe riavviare
il franchise sul crociato di Gotham senza Ben
Affleck, dunque è ormai certa la ricerca di un altro
interprete che possa raccogliere l’eredità dei suoi colleghi e dare
nuova linfa al personaggio.
Come questo
film si inserirà, o meglio, si legherà al DC
Extended Universe (che comprende
anche Aquaman, Wonder Woman
2 e The Flash) non è ancora
chiaro.
La produzione
di The Batman è slittata al
2019, dunque la speranza di vederlo presto sul grande schermo
è sfumata e toccherà attendere almeno il 2020.
Arriverà nelle sale americane il
prossimo 22 marzo The Beach Bum, sesto
lungometraggio firmato da Harmony Korine a circa
sei anni dall’ultimo lavoro Spring Breakers.
Il film vede protagonista
Matthew McConaughey nei panni
di Moondog, un uomo che ha deciso di vivere la vita senza
regole, scatenando così alcune vicende al limite dell’esilarante.
Insieme all’attore Zac Efron, Isla
Fisher e il rapper Snoop Dog.
Sono iniziate da pochi giorni le
riprese aggiuntive di Avengers 4 e sul web stanno
già circolando le prime foto “rubate” dal set, come quelle che
vedete qui sotto.
Just Jared ha infatti colto tra un
ciak e l’altro Paul Rudd (Ant-Man), Chris
Evans (Captain America) e Scarlett
Johansson (Vedova Nera) insieme al regista Anthony
Russo. L’attrice sfoggia di nuovo il vecchio look di
Natasha Romanoff, contrariamente ai capelli biondi scelti per
Infinity War: saranno questi momenti relativi al
passato e dunque ai tanto chiacchierati viaggi nel tempo?
“Il culmine di 22 film
interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli
spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio
epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile
questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per
sostenerla.
Secondo quanto dichiarato
da Said Taghmaoui in una recente intervista,
l’attore apparso lo scorso anno in Wonder Woman
potrebbe interpretare il ruolo del villain in Bond
25, prossimo capitolo del franchise. Taghmaoui ha
inoltre specificato che l’accordo sarebbe stato preso insieme a
Danny Boyle, successivamente allontanatosi dal
film per divergenze creative.
“Sono stato scelto da Boyle, ma
ora che non fa più parte del team il mio futuro è incerto
[…] Non sappiamo chi sarà il regista, e i produttori non sanno
se si orienteranno verso un attore russo o del Medio Oriente per il
villain. Ho solo ricevuto un messaggio che diceva: “Se vanno dalle
parti delMedio Oriente, sarai tu. Altrimenti sarà qualcun
altro.“
Dopo l’addio di Danny
Boyle la produzione di Bond
25 cerca un nuovo regista per il film che vedrà
ancora protagonista Daniel Craig.
Alcuni nomi sono spuntati nel corso
degli ultimi giorni, da Edgar
Wright (che in passato aveva manifestato il desiderio
di dirigere un capitolo della saga di James
Bond), Jean-Marc Vallee (Dallas Buyers
Club, Big Little Lies), David
Mackenzie (Hell or High Water) e Yann
Demange (White Boy Rick).
Vi ricordiamo che il franchise
sull’agente segreto
del MI6, James Bond,
proseguirà con il capitolo numero 25 che avrà come protagonista di
nuovo Daniel Craig, per la quinta volta nei
panni del personaggio.
Annapurna si
è assicurata i diritti di distribuzione domestica con
la MGM, mentre la Universal Pictures
distribuirà il film a livello internazionale.
Come da
tradizione, Bond 25 verrà distribuito
nel Regno Unito una settimana prima rispetto al resto del mondo, il
25 ottobre 2019, mentre l’8 novembre 2019 arriverà in tutto il
mondo. Le riprese cominceranno il 3 dicembre prossimo.
Dopo meno di 24 ore dall’assegnazione dei Leoni a
Venezia 75, arriva repentina la reazione delle
associazioni degli esercenti in Italia, che si scaglia contro la
decisione di premiare dei film acquistati da
Netflix, che quindi saranno distribuiti sulla
piattaforma streaming, dopo un rapido passaggio in sala.
Ecco quanto si legge nel comunicato
stampa ufficiale:
“L’ANAC – Associazione Nazionale
Autori Cinematografici, unitamente alla FICE – Federazione Italiana
Cinema d’Essai e all’ACEC – Associazione Cattolica Esercenti
Cinema, in coerenza con quanto dichiarato in occasione della
conferenza stampa della Mostra nel mese di luglio a Roma,
ribadiscono la loro contrarietà circa la scelta di aver inserito
nel concorso di Venezia alcuni film non destinati alla visione in sala, diversamente da quanto
aveva deciso il festival di Cannes.
Nel pieno rispetto delle scelte
della giuria presieduta da Guillermo del Toro e senza nulla
togliere all’alta qualità del film “ROMA” di Alfonso Cuaròn,
vincitore del Leone d’Oro, ANAC, FICE e ACEC ritengono iniquo che
il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della
piattaforma NETFLIX che con risorse ingenti sta mettendo in
difficoltà il sistema delle sale cinema italiane ed europee. Il
Leone d’Oro, simbolo della Mostra internazionale d’arte
cinematografica da sempre finanziata con risorse pubbliche, è
patrimonio degli spettatori italiani: il film che se ne fregia
dovrebbe essere alla portata di tutti, nelle sale di prossimità, e
non esclusività dei soli abbonati della piattaforma
americana.
ANAC, FICE e ACEC reiterano la
richiesta al direttore Barbera di rivedere per il prossimo anno la
sua posizione, mentre chiedono al Ministro della Cultura di varare
con la massima sollecitudine norme che regolino anche da noi come
avviene in Francia un’equa cronologia delle uscite sui diversi
media.”
Venezia 75: le donne, le storie e il tempo della parola
– un commento
Durante la conferenza stampa di
presentazione del programma, Alberto Barbera aveva
dichiarato, in merito alla presenza dei film Netflix (e Amazon
Studios) in Concorso: “Non vedo ragioni per cui escludere dalla
competizione del festival un film di Cuaron o dei Coen solamente
perché prodotto da Netflix. In Francia la legge è diversa per
quello che riguarda le window, per fortuna qui non abbiamo questi
problemi.” Con riferimento, ovviamente, alla decisione del
Festival di Cannes di lasciare fuori le opere opzionate dalle
piattaforme streaming. Le ultime parole famose, a quanto pare,
visto che alla luce dell’assegnazione dei premi, il Leone d’Oro a
Roma di Alfonso Cuaron,
acquistato per la distribuzione da Netflix,
ha scatenato le ire delle associazioni.
Ricordiamo che i titoli
Netflix in selezione ufficiale a Venezia 75 erano
4: Roma e The Ballad of Bugger
Scruggs in Concorso; Sulla mia pelle
in Concorso Orizzonti; The Other Side of the
Wind Fuori Concorso. Sia il film di Alfonso
Cuaron che quello dei fratelli Coen sono
stati premiati, portando a casa rispettivamente il Leone d’Oro e il
premio Osella alla migliore sceneggiatura.
Tutto lo speciale dedicato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 75 di
Cinefilos.it
Il network americano della
ABC ha diffuso la trama di Grey’s
Anatomy 15×01, il primo atteso episodio della
quindicesima stagione di Grey’s
Anatomy.
In Grey’s Anatomy
15×01 che si intitolerà ” With a Wonder
and a Wild Desire ” I medici gareggiano per una nuova
posizione mentre Meredith lotta per rimanere concentrata; nel
frattempo Amelia e Owen cercano di capire la loro relazione mentre
La luna di miele di Jo e Alex non va come previsto; Bud e Jo infine
costituisce un’alleanza inaspettata.
Nella quindicesima stagionedi Grey’s
Anatomy ritorneranno i personaggi Meredith Grey
(stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Pompeo, Alexander “Alex” Michael Karev
(stagioni 1-in corso), interpretato da Justin
Chambers, Miranda Bailey (stagioni 1-in corso),
interpretata da Chandra
Wilson, Richard Webber (stagioni 1-in corso),
interpretato da James
Pickens, Jr., Owen Hunt (stagioni 5-in corso),
interpretato da Kevin
McKidd, Teddy Altman (stagioni 6-8, 15-in corso,
ricorrente 14), interpretata da Kim
Raver, Jackson Avery (stagione 7-in corso,
ricorrente 6), interpretato da Jesse
Williams, Josephine “Jo” Alice Wilson (stagione 10-in
corso, ricorrente 9), interpretata da Camilla
Luddington, Margaret “Maggie” Pierce (stagione 11-in
corso, guest 10), interpretata da Kelly
McCreary
La Giuria di Venezia
75, presieduta da Guillermo Del Toro, ha
assegnato i premi al Concorso Ufficiale della Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica.
Ecco tutti i vincitori di Venezia 75
Premi della selezione ufficiale
Leone d’oro – Romadi
Alfonso Cuaron
Leone d’Argento – Jacques Audiard per The Sisters
Brothers
Gran premio della giuria – La
Favorita di Yorgos Lanthimos
Premio speciale della giuria – The
Nightingale di Jennifer Kent
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile –
Willem Dafoe per At Eternity’s
Gate
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile –
Olivia Colman per La
Favorita
Premio Osella per la migliore sceneggiatura – The Ballad of
Buster Scruggs di Joel e Ethan
Coen
Premio Marcello Mastroianni – Baykali Gabambarr
per The
Nightingale
Premi della sezione Orizzonti
Premio Orizzonti per il miglior
film – Kraben Rahu di Phuttiphong
Aroonpheng
Premio Orizzonti per la miglior regia – Emir
Baigazin per Ozen
Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura – Pema
Tseden di Jinpa
Premio speciale della giuria di Orizzonti – Anons
di Mahmut Fazil Coşkun
Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio –
Kado di Aditya Ahmad
Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile –
Kais Nashif per Tel Aviv On
Fire
Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile –
Natalya Kudryashova per The Man Who
Surprised Everyone
Premio Venezia Opera prima “Luigi De Laurentiis”
– The Day I Lost My Shadow di Soudade
Kaadam
Conclusa la Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, edizione
settantacinque, e in attesa dell’annuncio dei
Leoni, è importante riportare alcune considerazioni a seguito delle
polemiche che hanno seguito l’annuncio del programma, lo scorso
luglio, e di alcune decisioni prese dall’organizzazione in merito
ai tempi di lavoro della stampa accreditata.
Quando è stato annunciato il
programma della Selezione Ufficiale, lo scorso luglio, molte
riviste straniere, in particolare The Hollywood
Reporter, si sono scagliate contro Alberto
Barbera e il suo Festival a causa della mancanza di donne
tra le file dei registi scelti per rappresentare il cinema Mondiale
in Mostra. Tale accusa, in “tempo di #MeToo”, è sembrata
pretestuosa nonché portatrice di una subdola forma di
“razzismo al contrario”, in cui per promuovere la
parità di genere sarebbe stata obbligatoria la presenza di registe
donne nella Selezione Ufficiale, mentre l’unica donna regista del
Concorso è stata Jennifer Kent con la sua opera
seconda, The Nightingale.
Il film è diventato il caso degli
ultimi giorni di Festival, a causa dell’intervento di uno
scriteriato (accreditato stampa) che, a fine proiezione, ha urlato
offese personali alla regista per manifestare di non aver gradito
affatto il film in questione. La Biennale ha provveduto
immediatamente a ritirare l’accredito al soggetto, e l’evento,
lungi dal rimanere un episodio da raccontare nei tanti discorsi dei
“ti ricordi quella volta che al Festival di Venezia…”
dovrebbe rappresentare un punto di partenza per una duplice
riflessione. Da una parte è bene riconsiderare i criteri di
assegnazione dei badge di accredito, valutando attentamente la
professionalità dei richiedenti. Distinzioni e cernite andrebbero
fatte a costo di risultare elitari, oltre a dover essere dovuto a
tutti i film (ma a tutte le opere d’arte in generale) quel rispetto
che si deve all’opera, seppure mediocre, dell’ingegno altrui, ma
che ha “molta più anima del nostro giudizio che la definisce
tale” (cit.).
La seconda riflessione che dovrebbe
stimolare il commento scellerato è quella culturale: tentare di
offendere una donna con l’appellativo che le attribuisce il
mestiere più antico del mondo appartiene a una cultura retrograda e
medievale che resta attaccata addosso a molte persone, persino
inconsapevolmente, e che smaschera la più profonda ignoranza nella
persona in questione, che pronuncia quella parola come offesa. Un
problema culturale che diventa ancora più grave nel momento in cui,
e qui torniamo al primo spunto di riflessione, quest’offesa è
urlata da una persona che, stando al badge che ha appeso al collo e
che la Biennale gli ha concesso, dovrebbe essere un critico o un
giornalista, una persona dunque incaricata di diffondere cultura e
informazione.
Allo spiacevole incidente si
aggiunge il fatto che il film della Kent è stato uno dei più brutti
(peggio accolto nel complesso dei commenti della stampa) presentati
al Lido nella Selezione Ufficiale. L’idea che potrebbe prendere
forma è che pur di prendere almeno una donna in concorso, i
selezionatori abbiano preso un film non all’altezza del resto della
rosa di film scelti, lasciando fuori l’opera magari più completa o
interessante di un regista uomo, solo per evitare una polemica che
comunque è arrivata. E se sulla carta The Hollywood
Reporter poteva avere ragione, basandosi soltanto su
numeri e nomi, alla luce della proiezione di tutti i film di
Venezia 75, è apparso cristallino che tutta la
selezione fosse straordinariamente attenta al mondo femminile, con
storie, attrici e interpretazioni che raccontano la donna e le sue
storie in diversissimi modi, linguaggi e situazioni, con grande
dignità e consapevolezza. Inoltre entrambi i film storici scelti
della commissione (One Nation One King e
Peterloo) avevano importanti riferimenti al
suffragio universale e alla parità di diritti, non un occhio di
riguardo ma una visione completa dell’umanità formata da sessi
differenti, dunque. Una polemica sterile, dunque, quella che arriva
da Oltreoceano e da una società dove il politicamente corretto dopo
lo scandalo Weinstein ha sì portato allo scoperto
il marcio di Hollywood, ma ha anche generato orrori come
l’ostracismo di Woody Allen, solo per fare un
nome. La Mostra e la Biennale (organizzazione in cui lavorano per
la maggioranza donne) sono l’emblema di come, nel mondo del cinema
e del lavoro in generale, siano importanti le competenze, non il
sesso. E non dovrebbe esserci bisogno di aggiungere altro.
La particolarità del Concorso di
quest’anno è stata la presenza di tanti film molto lunghi,
pellicole di oltre due ore, in alcuni casi anche tre ore, che hanno
incollato gli accreditati alle poltrone. I film hanno avuto in
comune anche una qualità medio alta, che sembra il filo rosso che
congiunge almeno le ultime tre edizioni della Mostra. Grandi autori
hanno scelto il Lido per presentare i loro nuovi film, di
conseguenza, i selezionatori hanno giocato sul sicuro, affidandosi
a registi del calibro di Tsukamoto, di
Leigh, di Nemes, di
Guadagnino, addirittura a Orson
Welles nel Fuori Concorso. La mancanza di coraggio
nell’andare a scovare autori sconosciuti e nel prediligere
filmografie nazionali più fruibili o già amate e conosciute è stata
compensata dalla chiara scelta di portare avanti le grandi storie
raccontate sullo schermo. E quindi i “film lunghi” tanto nemici del
pubblico da Festival, sempre alle prese con incastri di proiezioni
e orari tiranni, diventano un modo per spingere alla riflessione,
alla parola ponderata, un invito alla riscoperta del piacere di
discutere di cinema come fosse davvero arte, senza affannarsi alla
corsa al tweet (o al commento rapido su Facebook),
abitudine osteggiata anche dall’embargo sui film annunciato a
inizio festival, fino alla proiezione ufficiale con pubblico
invitato e cast.
Venezia 75 ha
quindi rivendicato il tempo della riflessione, e questa necessità
di darsi il giusto spazio per meditare e contemplare e poi parlare
sembra sempre più urgente nel momento in cui nel corso di
manifestazioni importanti come una Mostra Internazionale di Cinema,
si verificano episodi come quello, discusso prima, di scellerati
che urlano le loro offese “a caldo”, come fossero nella privacy
delle loro camere a esprimere un parere non richiesto ad amici
distratti (per cui diventa necessario alzare la voce). Il tempo
dunque come unità di misura del pensiero, della parola scritta, che
dovrebbe, nel caso della critica, non giudicare ma guidare lo
spettatore interessato. Le storie si sono prese il loro tempo con i
tanti minuti di durata dei film, le parole, grazie anche
all’embargo, sono diventate più importanti e hanno manifestato un
loro peso.
Il divieto, per la stampa, di
commentare il film prima della presentazione ufficiale è stato
mutuato dal Festival di Cannes, che a maggio ha stravolto i ritmi
di programmazione delle proiezioni per impedire del tutto ai
giornalisti di vedere i film prima di cast e invitati. La scelta di
Venezia è stata più democratica e si è affidata al buonsenso della
stampa stessa. Un festival più democratico quindi, ma
apparentemente anche più in salute, stando alla qualità dei titoli
presentati e al coraggio di abbracciare le novità tecnologiche e le
nuove piattaforme di produzione cinematografica, quelle stesse
Netflix e Amazon allontanate
dalla kermesse francese e che “rischiano” di finire addirittura nel
palmares della settantacinquesima edizione del Festival di
cinema più antico del mondo.
Non sappiamo cosa ci riserverà
Venezia 76, ma l’augurio è quello di portarci
dietro, da questa edizione, la giusta prospettiva sul concetto di
parità, il tempo adeguato che rivendica ogni opera d’arte e ogni
pensiero scritto, la bellezza di altre storie raccontate sul grande
schermo.