Sarà Angelina Jolie
la protagonista di Those Who Wish Me Dead, nuovo
progetto del regista e sceneggiatore Taylor
Sheridan (Wind River,
Sicario,
Soldado) tratto
dal romanzo di Michael Koryta pubblicato nel 2016. Le riprese
del film dovrebbero partire il prossimo Maggio, una volta terminati
i lavori della seconda stagione di Yellowstone (dove Sheridan figura anche come
co-produttore).
Le vicende di Those Who Wish
Me Dead ruotano intorno all’adolescente Jace Wilson che si
ritrova ad essere testimone di un brutale omicidio ed è quindi
costretto a immergersi in una nuova vita, procurandosi un falso
documento d identità e nascondendosi in un programma per
adolescenti in difficoltà. Nel frattempo gli assassini,
conosciuti come i Blackwell Brothers, stanno massacrando chiunque
si metta sulla loro strada e sono alla ricerca del ragazzo…
La Jolie ha da poco concluso le
riprese di Maleficent 2,
sequel dell’adattamento in live action del classico d’animazione
Disney che vedrà di nuovo l’attrice nei panni di Malefica e Elle
Fanning in quelli di Aurora.
Il film è stato diretto
da Joachim Ronning e Espen
Sandberg, i registi di Pirati dei Caraibi –
La vendetta di Salazar.
Dopo il primo
capitolo, Cenerentola, La Bella e la
Bestia e Il Libro della
Giungla, già arrivati in sala, Maleficent
2 si aggiunge alla lista di pellicole che
riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di
Topolino, insieme, tra gli altri, a Cruella, Il Genio,
Mulan, Dumbo, Il Re Leone.
Pochi giorni fa era stata
Patty Jenkins a confessare in un’intervista di avere già in mente
delle idee per un eventuale Wonder Woman
3, terzo capitolo di Wonder Woman, ed è la stessa regista a
tornare sull’argomento svelando all’Hollywood Reporter in che epoca
dovrebbe essere ambientato il cinecomic:
“Non muoio dalla voglia di fare
un altro film d’epoca. Faro con il primo e il secondo Wonder Woman
è stato divertente, e sicuramente una delle cose di cui abbiamo
parlato è l’ambientazione del prossimo. Non vorrei tornare nel
passato, perché penso che sarebbe strano, e dobbiamo andare avanti.
Quindi si, sarà decisamente una storia contemporanea. Questo è
tutto ciò che posso dire.“
Di recente la Jenkins aveva detto
di avere “già delle idee abbastanza chiare per Wonder Woman 3.
Che io lo diriga o meno, so esattamente come finirei il suo arco
narrativo, almeno nella mia visione di Wonder Woman. Non è un
segreto che ho una grande passione per questo
personaggio!”
Se così fosse e la Warner Bros.
decidesse di affidare il terzo film alla regista, sarebbe la
seconda trilogia – dopo quella di Christopher
Nolan sul Cavaliere Oscuro – ad essere raccontata
dallo stesso regista.
Per quanto riguarda il sequel, è
stato confermato che Wonder Woman 1984 sarà
ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca
iconica in cui svolgere le imprese
di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman
1984 vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Universal Pictures e Blumhouse hanno finalmente annunciato il nome del
regista del reboot di Invisible Man, pellicola
uscita nel 1933 e tratta dall’omonimo romanzo di
H.G.Wells: sarà infatti Leigh
Whannell a dirigere questo nuovo adattamento, firmandone
anche la sceneggiatura.
Come riportato da Variety, il film
segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà
sul grande schermo i mostri della Universal affidando i prossimi
progetti solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama
sui personaggi classici, cercando di legare i diversi titoli in un
universo condiviso.
Per quanto riguarda la
partecipazione di Johnny Depp,
fino a qualche settimana fa designato protagonista, l’attore non
dovrebbe più far parte del cast, ma non si esclude un suo ritorno
in scena in un altro monster movie del franchise.
Invisible Man – al via il reboot
“Nel corso della storia del
cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati
attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il
presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di
adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo
schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da
raccontare”.
Questa affidata
a Whannell sarebbe la sesta versione
cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933,
Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con
Vincent Price, La donna invisibile del 1940,
L’agente invisibile del 1942 e La
rivincita dell’uomo invisibile del 1943.
È stato finalmente svelato il
misterioso significato nascosto
dietro al video che pochi giorni fa ha fatto palpitare il
pubblico dei social network e che aveva vito tornare Jeff
Bridges nei panni del protagonista de Il Grande
Lebowski.
Il Drugo ha fatto squadra con Carrie
Bradshaw di Sex and the City per promuovere la
birra Stella Artois. Il spot, realizzato per il Super Bowl, vede
protagonista anche Sarah Jessica Parker, al fianco
di Bridges.
Per promuovere la birra si è scelto
di far cambiare drink preferito ai due iconici personaggi, infatti
Carrie rinuncia al suo Cosmopolitan mentre il
Drugo al suo White Russian! Ecco lo spot:
Il nuovo film Disney•Pixar Toy Story
4, nelle sale italiane dal 27 giugno, vedrà il ritorno
di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda
di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da
Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy
Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia
di vecchi e nuovi amici.
“Bo ha preso il controllo del
proprio destino”, spiega il regista Josh Cooley. “Mentre Woody
guardava Andy crescere, Bo era su uno scaffale a prendere polvere
finché non ha deciso di avventurarsi nel mondo esterno. E quando
arriva Woody, i due non riescono a credere di essersi
ritrovati”.
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando
Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un
giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody
decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma
quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un
viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione,
che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep.
Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso
di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana.
Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli
sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo
è l’ultimo dei loro problemi.
Creed
II conquista il box office italiano, seguito da
Mia e il Leone Bianco e il plurinominato
La Favorita. Esordio eccezionale per
Creed II al box office italiano. Il film
scritto da Sylvester Stallone apre con 3,6 milioni di euro
incassati in 524 sale disponibili, registrando una media per sala
stellare pari a settemila euro.
Così Mia e il
Leone Biancoscende al secondo posto con 1,5
milioni incassati al suo secondo fine settimana, per un totale di
3,8 milioni di euro. Ottima partenza per La Favorita. La pellicola di
Lanthimos candidata a 10 Premi Oscar debutta con 1 milione di euro
e la seconda media per sala più alta della classifica, pari a 3400
euro. Calo per Glass
che raccoglie altri 865.000 euro per un globale di 3,1 milioni.
Seguono due new entry: Ricomincio da me esordisce con
862.000 euro, mentre Compromessi sposi
apre con 643.000 euro.
Bohemian Rhapsody raccoglie
altri 611.000 euro con cui giunge alla bellezza di 27,4 milioni di
euro. Netto calo per Non
ci resta che il crimine (481.000 euro)
e Ralph
Spacca Internet (386.000 euro), arrivati
rispettivamente a 4,3 milioni complessivi e 10,5 milioni totali.
Chiude la top10 L’Agenzia
dei Bugiardi che totalizza 1,4 milioni con
altri euro 344.000 euro.
L’immagine che Margot
Robbie ha condiviso su Instagram si è
rivelata davvero esssere un first look a Harley Quinn per
Birds of Prey. Ricordiamo che il titolo ufficiale
del film sarà Birds of Prey
(and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn).
La data d’uscita del film è fissata
al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno
propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede
molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della
storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la
notorietà dell’attrice.
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey sarà diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo
di Harley Quinn con cui ha debuttato
in Suicide Squad, e si occuperà anche
della produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà
Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.
In attesa dell’uscita in sala, il
prossimo 31 gennaio, ecco la nostra intervista a Matteo
Rovere, regista de Il Primo
Re, e ad Alessandro Borghi e
Alessio Lapice, straordinari protagonisti del
film, nei panni di Remo e Romolo.
Il regista e sceneggiatore prende
gli elementi concreti del mito, i due fratelli gemelli, le tribù
del basso Lazio, il Tevere che esonda, e li cala nella fangosa
realtà di quei luoghi, selvaggi eppure bellissimi, seguendo un
realismo filologico, a partire dalla messa in scena, passando per i
look dei protagonisti, fino al linguaggio, una forma di
proto-latino studiato appositamente per il film.
A meno di un anno dall’uscita di
Downton
Abbey è già tempo di previsioni sulla trama rimasta,
almeno finora, avvolta nel mistero. Quali saranno gli eventi
principali dell’atteso ritorno della famiglia Crawley e dei suoi
domestici?
Ecco 10 storyline che vorremmo vedere sullo schermo:
I parenti americani di Cora
La famiglia e le origini americane
di Cora vengono menzionate spesso in tutta la
serie, anche se personaggi come sua madre, Martha
Levinson, non hanno trovato molto spazio (la sua comparsa
risale ai primi due episodi della terza stagione e negli speciali
natalizi).
Nonostante il breve screen-time è
sembrata un’aggiunta frizzante al cast e il sogno sarebbe vedere
ancora lei e altri familiari nel film evento del prossimo anno. A
partire dall’esuberante fratello di Cora, Harold
(interpretato da Paul Giamatti).
Rose e Atticus
Lady Rose, figlia
della cugina di Robert, Lady Susan, ha vissuto nella residenza dei
Crawley durante la terza stagione subito dopo la morte di Lady
Sybil, presentata come un’adolescente vivace e piena di vita. Con
il tempo il personaggio è diventato meno ribelle e trova la sua
sistemazione matrimoniale con Atticus Aldridge,
con il quale ha avuto una figlia.
Di certo vorremmo avere un
aggiornamento su questa coppia nel film, per sapere dove sono ora e
come procede la loro esperienza di sposi e genitori.
Altri meravigliosi costumi
Inutile negarlo: per gli amanti
degli abiti d’epoca, Downton
Abbey è una gioia per gli occhi. Ogni scena diventa
occasione per sfoggiare alcuni dei look più belli e studiati ad hoc
per ogni personaggio, dalla moda del 1912 ai ruggenti anni ’20.
Il film dovrebbe riprendere subito
dopo la fine della serie, intorno al 1925, e sappiamo quanto
l’estetica possa mutare e quanto sia sempre in continua evoluzione,
dunque non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i
costumisti per il ritorno di Lady Mary e co.
Più spazio per lo staff di Mrs. Patmore
La cucina della residenza dei
Crawley è il vero motore di Downton
Abbey, dove Mrs. Patmore e il suo
staff cucinano prelibati manicaretti per la famiglia e per i
domestici tra chiacchiere e ritmi forsennati.
Sarebbe interessante se il film
offrisse a questi personaggi più spazio, per conoscere quanto più
possibile sulle loro vite, il loro passato, i loro desideri
nascosti, oppure per sapere vanno gli affari collaterali di Mrs.
Patmore o come Daisy sta gestendo la fattoria
Mason…
La nuova vita di Edith
La “povera” Edith
ha finalmente trovato stabilità emotiva proprio sul finale
dell’ultima stagione, sposando un uomo ricchissimo e riacquistando
la custodia di sua figlia, tutto questo con il nuovo grado di
marchesa (ben più alto di quello della sorella
Mary).
Ci piacerebbe vedere, nel film,
come Edith affronterà le nuove sfide del suo impegno coniugale e
come procede la vita insieme a Bertie nel castello
di Brancaster, ovvero qualcosa di inedito nella storyline del
personaggio.
Il ritorno di O’Brien
Sarah O’Brien è
stata, a tutti gli effetti, il perfetto villain di Downton
Abbey, e in più di un’occasione ha dimostrato di
essere capace di qualsiasi cosa pur di portare a termine la sua
vendetta.
Il personaggio ha lasciato la serie
diventando la cameriera personale della cugina di Robert, Susan
McClare, e solo in seguito abbiamo scoperto che era stata assunta
dalla moglie del governatore per lavorare in India.
Aspettarsi il ritorno di O’Brien
nel film può essere irragionevole, tuttavia non possiamo fare a
meno di pensare ad un eventuale scontro tra lei e Cora, o con
Thomas…
La gestione “moderna” della proprietà
Una delle più importanti svolte
personali di Mary è stata la responsabilità della
gestione economica della proprietà che dovrebbe garantire alla
residenza di prosperare e adattarsi alla modernità.
Ora che Downton
Abbey è libera dai debiti e dalla minaccia di vendita
a esterni, i Crawley potranno concentrarsi su modi nuovi e
innovativi per mantenere viva l’attività, e onestamente non vediamo
l’ora di ammirare Lady Mary e Tom al lavoro nel
film.
Anna e Bates
Qualsiasi direzione della trama che
il film prenderà sarà ben accolta, eppure c’è una coppia che
seguiamo da vicino e che ci interessa maggiormente (visti i
precedenti): parliamo di Anna e
Bates, la cui travagliata storia d’amore ha
appassionato i fan e affrontato numerose difficoltà (tra cui
lo stupro di Anna).
Nel finale della serie li abbiamo
visti diventare genitori, ma vogliamo di più. Cosa stanno
combinando i coniugi Bates? Lavorano ancora a Downton? Hanno avuto
altri figli?
I comici siparietti della contessa Grantham
Maggie Smith è la
vera star di Downton Abbey, protagonista di
momenti memorabili in duetto con Penelope Wilton,
e sinceramente speriamo di avere ancora i siparietti comici fra la
contessa Violet Grantham e
Isobel Crawley.
Forse nel film la nostra nonna
preferita giocherà un ruolo più importante rispetto alla serie?
Incrociamo le dita!
La riconciliazione tra Mary e Edith
Questo è ciò che ogni fan della
serie sogna da anni: la riconciliazione fra Mary e
Edith, che durante tutte le stagioni hanno
certamente avuto le loro divergenze caratteriali e non solo.
Soltanto un miracolo potrebbe
riavvicinare le due sorelle, ma è evidente che dovremmo aspettarci
ancora commenti al vetriolo di Mary e la reazione di Edith…come
andrà a finire?
Pochi minuti fa l’attrice
australiana ha condiviso un’immagine su Instagram che la ritrae con
un look molto simile a quello di Harley
Quinn, anche se diverso da quanto visto in Suicide
Squad. La didascalia, affidata alle parole di Harley,
dice: “Vi manco?”
Che si tratti solo di una foto
scherzosa per stuzzicare i fan o anche di un approssimarsi del
ritorno dell’attrice nei panni del personaggio DC Comics? Sappiamo
che la Robbie ha un futuro molto affollato per quello che riguarda
il ruolo: sarà in Birds of
Prey e in Harley Quinn vs.
Joker, ma forse sarà anche protagonista di un film che
la vedrà da sola mentre è ancora in un limbo Gotham City
Sirens, in cui dovrebbe comparire accanto a Catwoman e
Poison Ivy.
Indimenticabile villain e
personaggio iconico della saga di Star
Wars, Darth Vader è una figura non priva di
contraddizioni che nel corso del franchise ha “peccato” di alcune
incongruenze e aspetti non del tutto chiari.
Nel complesso il franchise ha sempre
giustificato e spiegato le sue scelte e queste incongruenze che
appartengono al personaggio, tuttavia, volendo spaccare l’uovo col
capello, ecco di seguito alcune delle cose che non hanno
senso rispetto al personaggio:
Qual è il suo vero “lavoro”?
Darth Vader è stato un
indimenticabile villain e Signore dei Sith, ma il suo “biglietto da
visita” cita anche il suo incarico come comandante supremo della
Flotta Imperiale. Dunque la domanda è: come ha ottenuto questo
lavoro? Quali sono i privilegi che ne conseguono?
Oltre a eseguire la volontà
dell’Imperatore, Vader può automaticamente tiranneggiare al
cospetto di tutti i membri dell’equipaggio?
Darth Vader è un robot?
Se guardiamo alla storia dei
personaggi cibernetici al cinema, questi ci vengono presentati come
esseri umani danneggiati e “salvati” o arricchiti dalla tecnologia,
come il Cyborg di Justice League
o i Borg di Star
Trek, ma per quanto riguarda Darth Vader la
questione è leggermente più complicata.
Tutti i suoi arti, inferiori e
superiori, sono stati tagliati via dal combattimento con Obi-Wan e sostituiti con arti
meccanici, e nei libri e nei fumetti di Star Wars si racconta come
gran parte della sua struttura interna è stata ricostruita per
gestire il peso della sua tuta. Vader è allora un perfetto robot?
Complice il Lato Oscuro, possiamo inoltre affermnare che ci siano
ancora elementi di umanità nella sua figura?
I sinistri rumori della sua maschera
L’universo di Star Wars è ricchissimo di
tecnologie avanzate che hanno reso i mezzi di trasporto e i gadget
dei protagonisti ancora più straordinari di quanto sembrino.
Tuttavia riguardo gli accessori e l’uniforme di Darth Vader circolano ancora
molte perplessità, partendo dal fatto che questi producano degli
strani effetti sonori.
Fumetti e romanzi ci hanno
raccontato che la tuta di Vader è stata appositamente progettata
per provocare al personaggio del dolore, e il suono che udiamo
quando respira sembra quello di un macchinario ferroso. Il sound
designer Ben Burtt, Jr. è riuscito a riprodurlo
usando un vecchio regolatore subacqueo Dacor, e sebbene l’effetto
finale rimanga suggestivo, è strano pensare che in tutto quel
progresso galattico non fosse stato ideato un sistema per
silenziare la sua maschera…
Il duello con Obi-Wan
Darth Vader ha trovato uno dei suoi
“peggiori” avversari in Obi-Wan Kenobi,
il suo vecchio maestro che lo lasciò morire su Mustafar dopo averlo
privato di braccia e gambe. Fu poi Darth Sidious a salvare il corpo
quasi morente di Anakin e a riportarlo in vita e passarono diversi
anni prima di un secondo duello fra i due
jedi.
Ma perché c’è voluto così tanto?
Perché Vader non si è vendicato prima di Obi-Wan? Una domanda che
molti fan si chiedono ancora…
Come faceva a non sapere che Leia era sua figlia?
Tutta la mitologia di Star
Wars è stata il frutto dell’ingegno di George Lucas,
lodata da schiere di fan affezionati ma anche criticata a causa di
alcune incongruenze narrative. Sappiamo però che alcuni dei punti
della trama si sono sviluppati nel tempo che l’intenzione originale
di Lucas non prevedeva alcun legame di sangue fra Darth Vader e
Luke Skywalker, né tantomeno fra il villain e la principessa Leia.
D’altra parte, usando la forza,
Vader è in grado di rilevare la presenza di Luke quando è nelle
vicinanze, cosa che non gli riesce con Leia. Perché? Pensate alle
scene iniziali di Una Nuova Speranza, quando i due personaggi si
ritrovano faccia a faccia: possibile che non avesse percepito la
presenza di sua figlia?
Perché non è riuscito a ottenere i piani dei ribelli contro la
Morte Nera?
La missione dei ribelli per rubare i
piani della Morte Nera e fermare la distruzione di massa
dell’Impero è stata il cuore della trama di Rogue One: A Star Wars
Story, primo spin-off ufficiale della saga uscito nel
2016. Nel film ha fatto la sua comparsa, per la gioia dei fan,
anche Darth Vader, con un’entrata in scena da mitologia, mentre i
suoi avversari riescono a fuggire portando a termine il loro
obiettivo.
Tuttavia il dubbio rimane: come ha
fatto Vader a non fermarli? Era perfettamente in grado di
superare in velocità le truppe ribelli, o al massimo avrebbe potuto
usare la Forza per prendere i piani della Morte Nera…
Come ha fatto a ignorare l’esistenza di Luke?
Il legame familiare tra Luke Skywalker
e Darth Vader non è stato rivelato fino
all’epilogo di L’impero colpisce ancora, e se da una parte questa
svolta sembrava la giusta spinta narrativa per la saga di Guerre Stellari, dall’altra
lasciò perplessi diversi spettatori: perché mai Vader non avrebbe
saputo chi era Luke? Perché non sapeva della sua esistenza?
L’influenza della forza non lo aveva già indirizzato verso quella
verità?
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la sua maschera?
In Episodio VII: Il Risveglio
della Forza abbiamo visto Kylo Ren
osservare con ammirazione i resti della maschera di Darth Vader
quasi distrutta, ma non abbiamo avuto spiegazioni sullo stato del
cimelio e sull’autore di un tale scempio. Chi ha danneggiato
l’elmo? L’ultima apparizione risale al funerale del personaggio
dove fu bruciato il corpo su Endor alla fine de Il Ritorno dello
Jedi, e da allora il silenzio…
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la
maschera? Forse un Ewok l’ha conservato segretamente per poi
rivenderlo? Magari sarà proprio Episodio IX ci
aiuterà a risolvere questo mistero.
Perché Kylo Ren ammira suo nonno?
L’introduzione di Kylo Ren nel
canone di Star Wars ha portato con sé le curiosità dei fan sulle
sue origini ma dopo due film (Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi
Jedi) non abbiamo ancora appreso molte cose sul
passato del personaggio né le ragioni che lo hanno spinto ad
emulare suo nonno, ovvero Darth Vader.
Di certo avrà sentito alcune voci
che circolavano sul suo conto o appreso qualcosa dai suoi genitori,
tuttavia il suo maestro e mentore è stato Luke ed è probabile che
l’abbia guidato nella strada opposta rispetto al padre. D’altronde
Vader ha fatto esplodere la Morte Nera e tradito
l’Imperatore…perché mai Kylo Ren vorrebbe emularlo?
Non sappiamo nulla di suo padre
Un mistero sulla saga familiare
degli Skywalker rimane tutt’ora
irrisolto: chi era il padre di Anakin aka Darth Vader?
C’è chi ha glissato ogni possibile risposta dicendo che il
personaggio è più una figura cristologica, chi invece ha provato a
ipotizzare una discendenza da Darth Plagueis o dal
popolo dei Midi-chlorian senza successo.
Vi ricordiamo che il
primo, nato come Hego Damask, era un Signore
Oscuro dei Sith discendente della stirpe di Darth Bane e maestro
della manipolazione dei midi-chlorian che visse durante il periodo
culminante con la battaglia di Naboo. La sua leggenda fu in
seguito sfruttata da Sidious per indirizzare Anakin verso il lato
oscuro.
L’attacco al Millennium Falcon
In L’Impero colpisce
ancora Darth Vader tende un’imboscata a Han Solo a Cloud City sabotando
la nave in modo che non potesse volare via insieme al suo
equipaggio. Grazie a R2-D2, che fu in grado di
riattivare l’hyperdrive, Han e il resto dei personaggi riescono a
fuggire dalla morsa dei nemici.
Ma allora perché Vader non ha
ordinato la disattivazione dell’iperdrive? O perché non l’intero
sistema di propulsione? Avrebbe potuto usare la forza e impedire
molte cose, anche semplicemente prevedendo le mosse dei suoi
avversari…
Il fantasma di Darth Vader
“ringiovanito”
Il finale de Il Ritorno
dello Jedi mostrava agli spettatori i tre spiriti della
forza di Obi-Wan Kenobi, Yoda e Anakin per la prima volta
insieme dall’inizio del franchise e felici, dopo anni di guerre e
delusioni, al cospetto di Luke. Tuttavia nella riedizione del film
attuata da George Lucas il fantasma di Anakin, interpretato
all’epoca da Sebastian Shaw, venne sostituito
digitalmente da Hayden Christensen.
Ciò è stato chiaramente fatto per
creare un “ponte” cinematografico tra la prima e la seconda
trilogia, ma l’effetto rimane comunque straniante. Perché
Anakin appare ringiovanito?
Come ha fatto a sopravvivere dopo lo scontro su Mustafar?
Durante l’epilogo di Episodio III: La vendetta
dei Sith Obi-Wan sconfigge il suo allievo tagliandogli
gambe e braccia e spingendolo dentro il flusso di lava
incandescente ai suoi piedi. Ma come ha fatto allora il personaggio
a sopravvivere?
Forse Darth Sidious riesce ad
arrivare in tempo e a metterlo in salvo in una capsula medica,
tuttavia il trauma fisico e il calore della lava dovrebbero aver
avuto la meglio sul corpo in poco tempo…
Il nome
Anakin
Skywalker scrive il suo destino quando si schiera
dalla parte del senatore Palpatine contro Mace Windu durante gli
eventi di Episodio III e promette fedeltà al
Signore dei Sith, purché lo aiuti a salvare l’amata Padme.
Palpatine, noto anche come
Darth Sidious, lo avvicina immediatamente al lato
oscuro e ai signori Sith donandogli un nuovo nome, Darth Vader.
Eppure, notano diversi fan, non sembra che fosse quella
l’intenzione iniziale e quanto pare si è trattata di un’invenzione
non particolarmente ispirata del personaggio. Ma perché l’ha
scelto? Un dubbio che assilla ancora la fanbase della saga.
Nessuno conosceva la sua reputazione?
A prima vista, Darth
Vader può sembrare un personaggio alquanto bizzarro. Il
suo costume è ricco di luci lampeggianti e puoi sentirlo respirare
con quel suono inquietante anche ad un miglio di distanza, ma
l’aspetto tradisce l’impressione e chi ha avuto a che fare con lui
sa bene che disobbedirgli reca delle conseguenze terrificanti.
Nonostante ciò le persone che
lavorano nella Morte Nera non sembrano aver percepito questa cosa,
come ad esempio l’ammiraglio Motti che pensa che Vader sia una
specie di stregone e si prende gioco di lui…possibile che nessuno
conoscesse la sua reputazione?
Oltre ai riconoscimenti, la
stagione dei premi brilla anche per le sfilate di star e i SAG
Awards 2019 non sono certo stati un’eccezione. Tra completi scuri,
pailettes, argento e bianco, il tappeto rosso dell’evento che vede
il sindacato degli attori premiare i migliori interpreti della
stagione ha visto sfilare “il meglio” di cinema e tv
Sulla trama e gli esiti di
Avengers: Endgame si sta
speculando da mesi, tra teorie, supposizioni e indizi
circolati in rete che danno forma ai desideri dei fan ma anche alle
loro più grandi preoccupazioni: chi sopravviverà e chi morirà nel
film che chiude il sipario sulla Fase 3 del Marvel Cinematic Universe?
Proprio in merito alla questione su
Reddit è comparsa la riflessione di un utente secondo il quale
tutte le vittime dello schiocco di Thanos torneranno in vita ma ad
una condizione: che i Vendicatori originali (Iron Man, Captain
America, Vedova Nera, Hulk, Occhio di Falco e Thor) sacrifichino se
stessi per il bene dell’umanità e per la resurrezione dei
compagni.
L’idea di base è che gli Avengers si
riuniranno per ottenere tutta la forza delle gemme dell’infinito e
sconfiggere Thanos con le sue stesse armi, e come conseguenza le
gemme consumeranno le loro esistenze ristabilendo l’ordine nel
mondo. Ipotesi più che plausibile dal momento che la maggior parte
degli attori, da Chris Evans a
Robert Downey
Jr., sono in scadenza di contratto con i Marvel Studios e la Fase 4 ha già promesso
storie nuove e personaggi inediti.
Uscirà il 7 febbraio 2019,
distribuito da Medusa Film, 10
giorni senza mamma, la nuova commedia di
Alessandro Genovesi con
protagonisti Fabio De Luigi, Valentina
Lodovini e Diana Del Bufalo.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprimail 3 febbraio alle ore 11.00 (in alcuni
cinema alle 20.00, consultare bene gli orari di inzio
spettacolo)! Ci sono a disposizione tanti inviti
gratuiti validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle
città.
Cosa succede se una mamma sempre
presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli
con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di
disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo
(Fabio De Luigi) obbligato a fare il “mammo” a
tempo pieno.
Carlo e Giulia (Valentina
Lodovini) hanno tre figli: lui è un papà distratto e
assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla
famiglia rinunciando alla sua carriera. I figli sono Camilla,
un’adolescente ribelle di 13 anni in pieno sviluppo ormonale e
sentimentale, Tito 10 anni, furbo e sempre pronto a fare scherzi
“innocui”, la piccola Bianca di 2 anni che non parla, usa i gesti e
si prende ciò che vuole. Giulia, stanca della routine, comunica
alla famiglia che sta per partire per dieci giorni di vacanza.
Trovandosi da solo, Carlo si ritrova all’improvviso in un vero e
proprio incubo!
Tra cene da preparare, inserimento
all’asilo, confidenze imbarazzanti della più grande, giochi
sfrenati con gli amici del figlio, liti, disastri sfiorati e
appuntamenti saltati al lavoro, Carlo sopravvive a questi dieci
interminabili giorni anche grazie al prezioso aiuto di una “Mary
Poppins” molto particolare (Diana Del Bufalo).
Sarà servito questo tempo per conoscere meglio i propri figli e
riavvicinare la famiglia? Alla fine fare il mammo è poi una cosa
così tremenda? Una cosa importante però è successa: Bianca ha
finalmente detto PAPÀ!
Patty Jenkins è
attualmente impegnata con la promozione di I Am The
Night, serie che andrà in onda sulle reti di TNT e che
vede protagonista Chris Pine, e ha da poco
concluso le riprese di Wonder Woman
1984, atteso sequel ambientato durante gli anni della
guerra fredda che uscirà nelle sale nel 2020.
Sul suo contributo al DC
Universe e sul futuro dell’universo condiviso, argomento
dibattuto e in continua discussione visti i risultati brillanti
degli standalone e meno incisivi dei film corali come
Justice League, la regista ha parlato
in un’intervista con L’Hollywood Reporter al Sundance Film Festival:
“Trovo che progetti come Justice
League siano estremamente impegnativi, ma anche fantastici se ben
fatti. Allo stesso tempo, quando riunisci tutti quei personaggi
nello stesso momento della timeline le cose diventano
complicate…per questo credo che Justice League 2 possa aspettare
e spero che non arrivi così presto al cinema. Abbiamo personaggi
incredibili con cui raccontare storie che sono entusiasta di
esplorare; voglio vedere Aquaman 2, e voglio vedere Flash,
quindi mai dire mai…alla fine penso che tutti dovrebbero avere il
loro momento per brillare.“
Per quanto riguarda Wonder Woman 1984, è stato
confermato dalla Jenkins che la storia riprenderà dagli negli anni
Ottanta rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui
svolgere le imprese di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Inarrestabile Aquaman:
raggiungendo quota 1.09 miliardi tra America e resto del mondo il
film di James Wan supera in classifica Il
ritorno del cavaliere oscuro, fermo a 1.085, e
diventa di diritto il cinecomic DC con il più alto incasso della
storia.
Secondo le previsioni Aquaman
dovrebbe eguagliare, se non addirittura migliorare i numeri
ottenuti da Captain America: Civil
War nelle prossime settimane, trovandosi a 63 milioni
di dollari dal concorrente Marvel.
Come riportato da Deadline, la
Warner Bros. sarebbe già al lavoro sul sequel di Aquaman,
cinecomic che vede protagonista Jason
Momoa nei panni dell’eroe e ha rilanciato le sorti
dell’universo cinematografico DC sul grande schermo. Diverse
fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero
riportare James Wan dietro la macchina
da presa ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di
sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.
Uscito nel mondo a dicembre e in
Italia l’1 gennaio, Aquaman è il maggior successo al box
office della DC/Warner al cinema, e ha superato anche gli ottimi
risultati di Wonder Woman, nonostante
qualche consenso di critica in meno.
Aquaman è
stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
È stata diffusa una nuova immagine
ufficiale di Dark Phoenix, il film di
Simon Kinberg che vedrà tornare sul grande schermo
i mutanti Marvel, per l’ultima volta sotto il
tetto della 20th Century Fox.
L’immagine mostra un Magneto
apparentemente in difficoltà, curato e fasciato, forse dopo uno
scontro molto violento, portato su una sedia a rotelle da Hank
McCoy in versione umano. Nell’immagine ci sono anche dei personaggi
nuovi, inediti nel franchise al cinema.
La foto raffigura: Magneto
(Michael Fassbender), Bestia (Nichokas
Hoult), Tempesta (Alexandra Shipp),
Nightcrawler (Kodi Smit-McPhee), Red Lotus
(Andrew Stehlin) e Selene (Kota
Eberhardt).
Inoltre, per celebrare il suo ruolo
di Jean Grey/Fenice, Sophie Turner ha sfoggiato un
nuovo tatuaggio sull’indice sinistro, una piccola fiammella, come
si vede di seguito dalla foto condivisa su Instagram dall’attrice.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo.
Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una
direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che
il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può
avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi
20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film
sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano
stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati
molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio
sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli X-Men devono
fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey.
Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi
uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una
volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa
infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Diretto da Simon
Kingberg, con Sophie
Turner, Jennifer
Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan
Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala il 6
giugno 2019.
Come saprete Billy Dee
Williams riprenderà il ruolo di Lando
Calrissian in Star
Wars: Episodio IX, terzo e ultimo capitolo della nuova
trilogia del franchise le cui riprese sono ancora in corso in
Inghilterra. Proprio l’attore ha pubblicato nelle ultime ore una
simpatica foto sul suo profilo Twitter per far sapere ai fan che
“la forza scorre ancora forte nel personaggio“.
Vi ricordiamo che nel cast del film
torneranno anche Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe
include Dan Mindel(Direttore della
fotografia), Rick Carter e Kevin
Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan(costumista), Neal
Scanlan (FX di doridi e
creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube(Montatori), Roger
Guyett (Supervisore VFX), Tommy
Gormley (Primo assistente alla regia)
e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
Intervistata da Josh Horowitz al
Sundance Film Festival, dove presentava il film
Wounds, Zazie Beetz ha svelato
qualche dettaglio della lavorazione di Joker,
cinecomic che la vedrà protagonista insieme a Joaquin
Phoenix nei panni della mamma single Sophie Dumond. Di
seguito la sua dichiarazione:
“Non posso dire nulla. È un film
grintoso e dark. Ma non ho visto ancora nulla del montato…La
sceneggiatura era grandiosa, ed è stata riscritta mentre lo stavamo
girando. Andavamo da Todd, il regista, per rivedere la scena e il
giorno dopo, durante la sessione di trucco e parrucco memorizzavamo
le battute. E avremmo dovuto sbrigarci a girare tutto perché
Joaquin aveva perso tantissimi chili…“.
Le riprese sono terminate il mese
scorso a New York e non sembra che saranno necessarie sessioni di
reshoot per gli attori.
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Vi ricordiamo che il
film arriverà nelle sale il 4 ottobre
2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla
Warner Bros. La produzione diJoker si
sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi,
con protagonista Jared Leto.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario
e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Possibile l’ispirazione al fumetto
di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto
villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere
atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche
nocive.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una
recente intervista. “Prendo molto tempo quando si
tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo
la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con
con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto
molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo
mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“
Sono stati assegnati i SAG
Awards 2019, i premi che gli attori consegnano ai loro
colleghi per la stagione cinematografica. Mai come
nell’edizione di quest’anno ci sono state moltissime sorprese e i
riconoscimenti sono arrivati ad attori che difficilmente avremmo
predetto, almeno in qualche categoria.
Tra le sorprese più grandi c’è senza
dubbio la vittoria di Emily Blunt per A
quiet place, nella categoria migliore attrice non
protagonista, mentre il cast di Black Panther ha
portato a casa il prestigiosissimo premio per cast d’insieme in un
film.
I veri snobbati della serata però
sono stati Amy Adams, per
Vice, e il cast di A star is Born, che almeno nella categoria
migliore attrice era dato per favorito.
Ecco di seguito tutti i
vincitori:
Outstanding Performance by a Male
Actor in a Leading Role: Rami Malek, “Bohemian
Rhapsody”
Outstanding Performance by a
Female Actor in a Leading Role: Glenn Close, “The Wife”
Outstanding Performance by a Male
Actor in a Supporting Role: Mahershala Ali,
“Green
Book”
Outstanding Performance by a
Female Actor in a Supporting Role: Emily Blunt, “A
Quiet Place”
Outstanding Performance by a Cast
in a Motion Picture: “Black
Panther”
Outstanding Performance by a Male
Actor in a Television Movie or Miniseries: Darren Criss, “Assassination of Gianni
Versace”
Outstanding Performance by a
Female Actor in a Television Movie or Miniseries: Patricia Arquette, “Escape at
Dannemora”
Outstanding Performance by a Male
Actor in a Drama Series: Jason Bateman,
“Ozark”
Outstanding Performance by a
Female Actor in a Drama Series: Sandra Oh, “Killing Eve”
Outstanding Performance by a Male
Actor in a Comedy Series: Tony Shalhoub, “The Marvelous Mrs.
Maisel”
Outstanding Performance by a
Female Actor in a Comedy Series: Rachel Brosnahan, “The Marvelous Mrs.
Maisel”
Outstanding Performance by an
Ensemble in a Drama Series: “This Is Us”
Outstanding Performance by an
Ensemble in a Comedy Series: “The Marvelous Mrs. Maisel”
Outstanding Action
Performance by a Stunt Ensemble in a Comedy or Drama Series:
“Glow”
Outstanding Action
Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture: “Black Panther”
Con l’arrivo di Endgame sempre più
vicino, cominciano a venire svelati anche tanti piccoli segreti
relativi alla realizzazione di Avengers: Infinity War,
rivelazioni dal backstage che riguardano anche cose aggiunte o
tolte dal film all’ultimo momento, durante la lavorazione.
Di seguito, ecco 20 segreti dal
backstage che nemmeno i fan conoscono.
Robert Downey Jr. e la tuta
MoCap
Tutti gli attori del
MCU hanno lavorato molto per le
loro performance, e una delle cose che molti di loro hanno dovuto
sopportare è stato indossare una tuta MoCap. In particolare,
Tom Holland non indossa mai il costume di
Spider-Man e tutti i suoi movimenti sono catturati dall’apposita
tuta per ricreare le evoluzioni del personaggio.
Tuttavia, un solo attore non ha mai
accettato di indossare una tuta MoCap. Secondo un report dal set di
Digital Spy, Robert Downey Jr. ha rifiutato di
indossare un indumento del genere, optando invece per indossare
pantaloni neri e la sua corazza Iron Man. “Hanno cercato di
mettermi dentro a uno di quei cosi, ma no”, ha detto Downey
Jr.
La storia dell’Ordine Nero
Una delle più grandi novità
di Avengers: Infinity War è
stata l’aggiunta della fedele squadra di seguaci di Thanos
conosciuta come Ordine Nero. Mentre ognuno di questi personaggi
aveva una personalità e un insieme di poteri distinti, non si sa
molto delle loro origini o del loro background. Una prima stesura
della sceneggiatura però prevedeva molto più spazio per loro.
Secondo il commento alla versione
Blu-ray, le origini dell’Ordine Nero erano state esplorate nel
film, tranne per il fatto che sarebbe stato troppo materiale da
aggiungere. Secondo il co-regista Joe Russo,
“Alla fine il film stava diventando troppo affollato, troppo
difficile da seguire”. E così sono stati fatti dei tagli.
Lo Spider-Sense senza CGI
Una delle prime scene che
la gente ha visto nei trailer originali di Avengers:
Infinity War è stata l’attivazione del senso di ragno di
Peter Parker a causa dell’apparizione della gigantesca nave sopra
Manhattan. Lo Spider-Sense è stato rappresentato sotto forma di
peli del braccio di Peter che si sollevavano, avvertendolo del
pericolo che incombeva sulla città.
In un film con così tanti effetti
visivi, sembra facile immaginare che la scena sia stata realizzata
con l’utilizzo della CGI, ,a si tratta di un effetti practical. Nel
commento al film, i Fratelli Russi rivelano come è stato realizzata
la ripresa. “Un sacco di gente pensa che sia un lavoro di CG
– dice Anthony Russo– ma in realtà è
stato ottenuto da un soffio molto delicato sull’orecchio di
Tom.”
La conversazione sui capelli è
stata improvvisata
C’erano così tante grandi
star in Avengers: Infinity War, che le persone
spesso dimenticano che la cosa per cui erano più entusiasti i fan
era il nuovo look di Captain America,
con la barba. Quando il particolare è stato rivelato nei primi
trailer del film, la gente è stata davvero tutta d’accordo sulla
bellezza del nuovo look, non solo di Cap, ma anche di Thor, visto
che nel film anche lui ha la barba.
Sia lui che Steve Rogers si prendono
un momento per complimentarsi vicendevolmente sul campo di
battaglia, e sembra che il momento sia stato improvvisato. Secondo
Entertainment Weekly, è stato Evans a suggerire che i due vecchi
amici commentassero i loro cambiamenti di look per rendere la loro
riunione un po’ più divertente e realistica.
Thanos doveva stringere il pugno
per usare le gemme
Con un nemico potente come
Thanos che scatena il caos in tutta la galassia, sarebbe stato
difficile dimostrare che gli eroi potevano avere una possibilità
realistica di batterlo. Anche quando si sono avvicinati a fermarlo,
ci sono voluti tutti i loro sforzi e la loro forza per mettere
davvero in difficoltà il Titano Pazzo.
I Fratelli Russo sapevano che
avrebbero avuto bisogno di una regola che potesse dare agli eroi
una esile speranza di battere Thanos. Nel commento del Blu-ray, il
co-sceneggiatore Stephen McFeely ha rivelato che
hanno scelto la regola che Thanos doveva stringere un pugno per
usare le Gemme dell’Infinito, al fine di dare agli eroi una
possibilità di combattere e porre un limite il potere del
Guanto.
Robert Downey Jr. ha comprato sedie
personalizzate
Realizzare un film così
costoso come Avengers: Infinity War richiede un
cast e una troupe enormi che lavorano duramente quanto possono.
Sebbene il pubblico veda solo le stelle sullo schermo, ci sono
sempre molte persone sul set senza le quali il film semplicemente
non sarebbe stato realizzato.
Robert Downey Jr.,
avendo lavorato per decenni come attore a Hollywood, sa che i film
non si realizzano senza il duro lavoro di una grande squadra,
motivo per cui ha ringraziato l’intero cast e la troupe con sedie
personalizzate, secondo Cinemablend. Ogni sedia aveva il nome del
membro della crew e il logo del film cucito sulla stoffa, oltre a
una piastra con incise le seguenti parole “un sincero
ringraziamento dal profondo del mio reattore arc”.
I “Cani Spaziali” sono stati
aggiunti dopo lo screening test
Durante la battaglia finale
del Wakanda in Avengers: Infinity War, gli eroi,
così come gli eserciti wakandiani, sono costretti ad affrontare gli
Outriders, una razza di creature geneticamente ingegnerizzate
progettate per obbedire agli ordini del loro padrone ad ogni costo.
A un certo punto, Rocket Raccoon nota il loro aspetto canino
chiamandoli “cani spaziali”.
Questa battuta non era
originariamente nella sceneggiatura e in realtà proveniva da un
focus group che ha avuto luogo dopo uno screening di prova. Nel
commento del Blu-ray, Anthony Russo dice che
qualcuno stava parlando della scena dicendo: “Conosci quei cani
spaziali?” I realizzatori hanno pensato che fosse divertente e
l’hanno aggiunto alle battute di Bradley
Cooper.
Banner e Hulk hanno una relazione
disfunzinale
I fan che stavano
aspettando di vedere Hulk in azione in Avengers: Infinity
War saranno stati un po’ delusi quando è diventato
evidente che il gigante verde non aveva voglia di uscire a giocare.
La teoria prevalente era che Hulk fosse stato spaventato dal
pestaggio subito da Thanos a inizio film, ma la storia vera è in realtà molto
più interessante.
La dinamica della relazione tra
Banner e Hulk è stata rivelata nel commento sul Blu-ray. “In
definitiva quello che è accaduto, è che Hulk è stanco di fare
l’eroe per Bruce Banner” ha detto Joe Russo.
Il co-sceneggiatore Stephen McFeely ha anche
notato che l’arco di ogni personaggio doveva essere riassunto nel
modo più breve possibile, quindi per Banner era solo un “deve fare
affidamento su se stesso”.
“Strana alchimia”
Una delle parti più
eccitanti di Avengers: Infinity War era che così
tanti eroi si sarebbero incontrati per la prima volta. Ovviamente,
alcuni di loro avevano già lavorato insieme, ma i fan non vedevano
l’ora di vedere Tony Stark incontrare Peter Quill o Spider-Man
chiacchierare con il dottor Strange.
Come rivela Joe
Russo nel commento del film, l’idea di far incontrare
personaggi è stata definita “strana alchimia”. I realizzatori hanno
detto che hanno impiegato molto tempo per decidere quali eroi
avrebbero funzionato meglio, messi insieme. Russo ha detto:
“Sapevamo che questo film, in particolare, era un evento
crossover e una delle cose più divertenti sarebbe stata l’alchimia
che si sarebbe venuta a creare tra alcuni personaggi”.
Quasi ogni inquadratura ha degli
effetti visivi
Un film enorme come
Avengers: Infinity War, che prevede un sacco di
azione, è destinato ad avere un sacco di scene con effetti visivi.
Queste riprese sono ciò che rende il film vivo e portano molta
energia alla storia. Infatti il film è quasi interamente composto
da scene che comprendono effetti visivi di qualche tipo.
Secondo il produttore esecutivo
Victoria Alonso, intervistato in una featurette
contenuta nel Blu-ray, il film è composto da 3000 inquadrature,
2900 delle quali comprendono VFX (per i quali è stato nominato agli
Oscar 2019). Ciò significa che circa il 96% delle scene del
film contiene effetti visivi, lasciando solo circa una inquadratura
su 25 interamente realizzata solo con mezzi pratici.
Loki è stato eliminato prima per
alzare l’interesse
Fin dalla prima scena del
film, è chiaro che in Avengers: Infinity War ci
saranno molte perdite; il primo a lasciare tragicamente la scena è
Loki, che incontra la sua fine per mano di Thanos dopo aver
rinunciato al Tesseract per salvare il suo
fratello, Thor.
Questa scelta è stata fatta
intenzionalmente dai registi per mettere il pubblico al limite. Nel
commento sul Blu-ray per il film, Joe Russo ha
dichiarato: “Volevamo mettere il pubblico fuori gioco e fargli
capire che la posta in gioco sarebbe stata significativa e che il
costo sarebbe stato molto alto”.
Il destino di Mascella d’Ebano è
stato ispirato da Indiana Jones
Quando Tony Stark e Peter
Parker si troveranno a bordo della massiccia astronave dell’Ordine
Nero, dovranno affrontare Mascella d’Ebano, un membro dell’Ordine
Nero con poteri significativamente pericolosi, per liberare il
Dottor Strange e proteggere la Gemma del
Tempo.
Mascella d’Ebano viene fatto
esplodere nello spazio attraverso un buco nello scafo della nave
dopo che Peter Parker ha pensato di imitare quel “vecchio film”:
Aliens. Tuttavia, il momento è stato ispirato da
un film completamente diverso. Nel commento del film, Joe
Russo ha rivelato che la sconfitta di Mascella d’Ebano si
è ispirata alla scena di I predatori dell’Arca Perduta, dove invece
di combattere un nemico, il Dr. Jones decide di risparmiare tempo e
sparargli.
Captain America doveva apparire più
tardi
L’apparizione di Capitan
America è stata eccezionale. Il personaggio piomba apparentemente
dal nulla per salvare Scarlet Witch e Visione. Tuttavia, se le cose
fossero rimaste le stesse delle prime bozze della sceneggiatura,
Steve Rogers avrebbe fatto il suo ingresso molto più tardi al film.
In realtà, non sarebbe apparso prima di due ore dall’inizio del
film.
Nel commento del film, il
co-sceneggiatore Stephen McFeely afferma che in
una bozza originale, Cap non appare fino a quando non affronta
Corvus Glaive per salvare Vision. Joe Russo ha notato che far
comparire Capitan America così tardi sarebbe stato
deleterio per il film.
Chris Hemsworth non voleva un Thor
serio
Thor era sempre stato il
personaggio serio e “disconnesso” nei precedenti film di Avengers,
molto probabilmente a causa della natura più “antica e nobile”
della sua origine. Tuttavia, tutto è cambiato in Thor: Ragnarok, che ha dato al
personaggio un impulso di umorismo che si è rivelato vincente.
Chris Hemsworth ha amato il cambiamento e voleva
che venisse mantenuto in Avengers: Infinity
War.
Secondo un report dal set di
Cinemablend, Hemsworth era preoccupato che il suo personaggio
tornasse a essere serio come prima. “Ho chiamato Joe e Anthony
e ho detto: ‘Sentite, non scrivetemi il vecchio Thor’ – ha
detto Hemsworth – ‘ora abbiamo un nuovo Thor’ “. Così il
personaggio è riuscito a mantenere il suo nuovo senso
dell’umorismo, e persino a fondersi bene con i Guardiani della
Galassia.
Robert Downey Jr. ha riscritto
alcune sue scene
Robert Downey
Jr. è una sorta di patriarca della famiglia dei Marvel Studios, essendo stato il tizio il cui
ruolo come Tony Stark ha dato il via all’intera faccenda. È sempre
stato un elemento importante dell’universo, ed i fan sono
ovviamente sia eccitati che impauriti nel vedere cosa riserva il
futuro a Iron Man in Avengers: Endgame.
Downey Jr. è così in contatto con
questo personaggio, visto che lo ha interpretato per dieci anni,
che ha spesso lavorato con i registi per riscrivere le sue scene.
Durante una visita sul set, Joe Russo ha detto a
Digital Spy: “Ci siamo seduti con Robert per ottenere la
massima autenticità possibile nella scena – e per ottenere tutti
quei colori di Tony Stark che Robert conosce meglio di chiunque
altro”.
La battuta del “panino al tonno”
era in ogni stesura dello script
Quando si lavora su un film
con la mole di fatti da raccontare come Avengers: Infinity
War, ci sono sicuramente molti cambiamenti nelle varie
stesure. Questo è assolutamente vero per la storia tentacolare del
film, la cui sceneggiatura ha subìto innumerevoli riscritture e
nuove bozze, anche mentre il film veniva girato.
Tuttavia, c’era una battuta
particolare che ha fatto tutta la strada dalla prima stesura al
grande schermo: “Non direi no a un panino al tonno” ovvero
la battuta di Wong (che tornerà in
Endgame) a inizio film. La battuta è stata
praticamente l’unica cosa che ha persistito in ogni riscrittura
della sceneggiatura del film, stando a quanto si ascolta nei
commenti al film, nella versione Blu-Ray.
Thanos su Xandar è stato eliminato
per evitare ripetizioni
È stato rivelato attraverso
i dialoghi che Thanos ha ottenuto la Gemma del Potere su Xandar, ma
i fan si sono chiesti perché non è stato mostrato quel momento.
Considerando che il film era già lungo due ore e mezza, era logico
lasciare la scena fuori dal montaggio finale, ma c’era un motivo ancora più logico a
sostegno della scelta.
Nel commento al film, i registi
rivelano di aver discusso di includere una scena di Thanos che
conquista la Gemma del Potere, ma alla fine si è deciso di
tagliarla perché sarebbe stata troppo ripetitiva. “Se Thanos è
andato a Xandar per conquistare quella gemma, si sa cosa è
successo – ha detto lo sceneggiatore Christoper
Markus– c’è stata una grande battaglia e Xandar l’ha
presa”.
Tony e Steve si incontravano in una
versione del film
Parte di ciò che ha reso
Avengers: Infinity War un film così straziante è
stato il fatto che i Vendicatori erano separati dagli eventi di
Capitan America: Civil War, nel senso che non
erano in grado di lavorare insieme per cercare di impedire a Thanos
di raggiungere i suoi obiettivi. Tuttavia, in una bozza iniziale
della sceneggiatura, Tony e Steve finivano per incontrarsi, a un
certo punto.
Nella traccia dei commenti al film,
i registi rivelano che avevano pianificato di avere una scena in
cui Tony e Steve si incontravano all’inizio del film. Tuttavia,
alla fine hanno deciso il contrario, con Stephen
McFeely che ha spiegato: “Abbiamo provato la scena in
alcune bozze ma poi abbiamo eliminato quel momento”.
Mark Ruffalo e Tom Holland hanno
ricevuto script falsi
Dopo che molte persone
hanno avuto la possibilità di vedere Avengers: Infinity
War ed è stato abbastanza sicuro iniziare a parlare del
finale, la gente ha iniziato a ricordare come Mark
Ruffalo abbia praticamente rovinato l’intera faccenda in
un’intervista, un anno prima. Tutto questo nonostante il fatto che
Ruffalo avesse ricevuto una sceneggiatura finta.
E Ruffalo non era l’unica persona
che ha problemi a tenere sotto controllo gli spoiler per il film.
Anche a Tom Holland è stata data una sceneggiatura
falsa prima dell’inizio delle riprese, in modo che non rivelasse dettagli
importanti prima dell’uscita del film.
In realtà, tutto il cast ha avuto
script falsi
Per quanto dare script
falsi a Tom Holland e Mark
Ruffalo fosse importante per tenere segreto il film, i due
non sono stati gli unici membri del cast a ricevere false
sceneggiature. Infatti, a ogni attore del film è stata assegnata
una sceneggiatura che non era affatto vicina a ciò che sarebbe
stato effettivamente girato, al fine di proteggere i segreti del
film da assolutamente tutti, una strategia che ha funzionato molto
bene.
“Abbiamo scritto pagine false
per la sceneggiatura, abbiamo distribuito pagine false. Nessuno
degli attori ha effettivamente letto l’intera sceneggiatura –
ha detto Joe Russo a Kinowetter in vista della
data di uscita del film – Quindi speriamo che tutti vedano il
film il prima possibile, prima che qualcuno riveli loro qualsiasi
cosa”. La stessa strategia è stata probabilmente utilizzata
durante le riprese di Avengers: Endgame.
Come conseguenza dell’accordo
firmato fra Disney e Fox, con la prima che
ha finalmente acquisito tutte proprietà cinematografiche
dell’altra, gli X-Men e
i Fantastici Quattro torneranno “a casa”
per la gioia dei fan. Questo vuol dire che adesso i Marvel Studios, in seno alla Disney, non solo
potranno utilizzare la parola “mutanti”, ma anche avere accesso a
tutti quei personaggi che fino a questo momento gli erano
preclusi.
Ecco tutto quello che sappiamo in merito, tra le dichiarazioni
dei produttori e le ipotesi sulle modalità di introduzione degli
eroi nel MCU:
L’annuncio ufficiale
Per mesi abbiamo seguito gli
aggiornamenti sulla gara tra Disney e Comcast per l’acquisto di
diritti cinematografici e televisivi in mano alle 21th Century Fox,
che per i fan avrebbe significato il fatidico ritorno a casa di
X-Men e Fantastici 4.
Fortunatamente la vittoria è andata
alla Disney, che in un comunicato stampa ha dichiarato:
“L’accordo offre a noi l’opportunità di riunire sotto lo stesso
tetto X-Men, Fantastici 4 e Deadpool, che con la famiglia Marvel potrebbero dare vita a mondi
più ricchi e complessi con storie interconnesse che il pubblico ha
dimostrato di amare.”
È stato chiaro fin da subito che
questi franchise sarebbero stati “riavviati” per adattarsi al
Marvel Cinematic Universe (ma
bisogna capire in che modo e quanto) e che tutti quei progetti
annunciati precedentemente come Multiple Man,
Doctor Doom e X-Force sarebbero stati messi in
cantiere, almeno per ora. Qui potete leggere maggiori
informazioni a riguardo.
Kevin Feige chiede “pazienza” ai fan
Durante la promozione
di Black
Panther, Kevin Feige aveva
avuto modo di parlare del futuro dei Marvel Studios anche in merito
all’accordo firmato di recente da Disney e Fox, lasciando
campo aperto per un eventuale ritorno “a casa” dei supereroi
tanto desiderato dai fan.
Purtroppo la risposta di Feige non sembrava presagire nulla di
buono almeno per adesso, dunque l’ipotesi più accreditata è che gli
X-Men potrebbero raggiungere
il MCU non prima di un
paio di anni. Queste le parole del presidente dei Marvel Studios:
“La verità della questione, a
quanto ho capito, è che l’accordo tra Disney e Fox deve essere
ancora studiato per bene. Per ora non c’è stata comunicazione,
mentre noi ci stiamo concentrando su tutti i progetti che abbiamo
già annunciato. Se e quando l’accordo avrà luogo, inizieremo a
pensarci ma fino ad allora, abbiamo molto lavoro da fare che ci
terrà impegnati“.
Il futuro di Deadpool
Come conseguenza di una scelta
editoriale ben precisa e mirata al suo pubblico, la Disney ha
evitato di produrre film vietati ai minori in passato, ma cosa
accadrà quando avrà tra le mani i diritti di personaggi r-rated
come Deadpool? A
quanto pare, come dichiarato dal CEO Bob Iger, il
successo del franchise del mercenario chiacchierone porterà lo
studio a prendere in considerazione alcune modifiche della sua
politica.
“Deadpool è stato e sarà sempre
marchio Marvel, ma pensiamo che ci possa
essere l’opportunità di introdurre l’etichetta r-rated anche nel
nostro universo. Vedremo poi come reagirà il pubblico“.
Il piano di Kevin Feige
Il multimilionario accordo
tra Disney e Fox,
che se andrà come previsto vedrà la conseguente cessione dei
diritti cinematografici
di X-Men, Deadpool e Fantastici
Quattro, apre al MCU una
serie di scenari interessanti dal punto di vista della direzione
creativa che i Marvel
Studios intraprenderanno in futuro.
Tuttavia Kevin Feige resta ancora cauto
sull’argomento, dichiarando che per ora non ci sono progetti
concreti:
“Per ora ci siamo concentrati
sull’uscita di Ant-Man and The Wasp, poi finiremo la produzione di
Captain Marvel, il montaggio di Avengers 4 e le riprese di Spider-Man: Far From Home, quindi
sarà un anno piuttosto impegnativo. […] Non potremo parlare di
Fantastici 4 nel MCU finché non ne avremo la
certezza: ecco perché per adesso ho solo idee e vaghi sogni sul
loro arrivo“.
Diverse settimane fa i fratelli
Russo hanno partecipato ad un interessante Q&A dove, tra
aneddoti e racconti di produzione, si è scherzato sul loro
possibile addio al mondo dei cinecomic. Ma a quanto pare, l’unico
modo per farli tornare nel business sarebbe affidargli un film
su Secret Wars, basato sulla trama di uno dei
fumetti più amati dai fan (e dai Russo stessi):
“La speranza è poter mettere le
mani sui personaggi Marvel della Fox, come X-Men e
Fantastici Quattro, anche se il mio supereroe preferito rimane
Hulk, anzi, i fumetti di Incredible Hulk # 181, dove c’è la prima
apparizione di Wolverine. Dall’altra parte sentiamo che la missione
dell’universo Marvel è continuare ad espandere e
sorprendere le persone; con scelte di casting, con nuove storie
storie…Ma se dovessimo arrivare in questo mondo di eventi
crossover, fumetti come Secret Wars offrirebbero tantissimi
spunti…e tra l’altro era uno dei nostri preferiti da piccoli. Tutto
dipende dall’esito dell’affare Fox/Disney.“
Vi ricordiamo
che Secret Wars è stato il primo
crossover della Marvel Comics, pubblicato nel 1984 con un
titolo che fu nuovamente utilizzato per un altro fumetto evento
uscito nel 2015. Si tratta di una miniserie di 12 numeri
scritta da Jim Shooter e disegnata da Mike Zeck i cui eventi sono
considerati tra i più importanti della storia Marvel.
I personaggi
Proprio nei giorni scorsi era stato
Kevin Feige a chiarire che gli X-Men, i Fantastici
Quattro e Deadpool non sarebbero stati gli unici personaggi dei fumetti Marvel ad avere una possibilità di
“ritorno” nel MCU. Queste le sue parole in
merito:
“La verità è che sono entusiasta
per tutti loro, e non sono solo per i nomi dei supereroi che
conosciamo già al cinema, ma per quel centinaia di personaggi che i
fumetti ci offrono. Ora che la Disney è così vicina dall’ottenere
l’ accesso a qualunque cosa, sento che il sogno di bambino si
realizzerà.”
È arrivato il momento delle riprese
aggiuntive di Avengers: Endgame anche per
Mark Ruffalo, che insieme a Don
Cheadle è stato “beccato” sul set del film da un fan. Qui
sotto la foto che testimonia la presenza dei due attori durante i
reshoot del film ad Atlanta.
Dovrebbe trattarsi delle ultime
sessioni di lavoro extra per il team dei Marvel Studios, dopo che nelle scorse
settimane avevamo visto all’opera Zoe Saldana e
Karen Gillan nei panni di Gamora e Nebula.
Le prime foto di scena di
Wonder Woman 1984 hanno confermato
il ritorno di Steve Trevor,
personaggio interpretato da Chris Pine che avevamo
visto morire alla fine del film del 2017. Ma che ne sarà dell’eroe
e grande amore di Diana Prince dopo gli eventi del sequel? Questa è
stata la risposta dell’attore in una recente intervista con ET:
“Penso che Steve abbia concluso
il suo percorso, e che la sua parte sia fatta. Auguro a Patty e
alla squadra tutta la fortuna del mondo.”
Questo significa che non rivedremo
mai più Trevor nei successivi film del franchise? Proprio ieri vi
avevamo riportato le dichiarazioni di Patty
Jenkins sull’eventuale Wonder Woman 3,
per il quale la regista avrebbe già delle idee abbastanza chiare:
“Che io lo diriga o meno, so esattamente come finirei l’arco
narrativo di Diana, almeno nella mia visione di Wonder Woman. Non è
un segreto che ho una grande passione per questo
personaggio!”
“Per me, questa versione del
personaggio è un po’ diversa – aveva dichiarato in
un’intervista Chris Pine– I tavoli
sono girati, e io sono un cervo nella luce dei fari (due
espressioni da urban dictionary che indicano che il suo personaggio
si trova in una situazione completamente nuova e che è pervaso da
uno stato di eccitazione misto ad ansia e paura)”.
In altre parole, sembra che adesso
Steve Trevor non sarà più il leader del gruppo, ma sarà poco più di
una spalla per Diana, che ormai, a settant’anni dal suo “debutto”
nei panni di eroina, è molto più abile a muoversi nel mondo degli
uomini. Purtroppo non abbiamo ancora indizi su come Trevor tornerà
in vita.
È stato confermato
dalla Jenkins che Wonder
Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman
1984 vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
L’immaginario collettivo in merito
a Zac Efron sta per essere radicalmente cambiato
dal suo prossimo film, Extremely Wicked. L’attore,
che ha trovato il successo grazie a ruoli canterini e che facevano
leva prevalentemente sul suo fisico statuario (ad esempio
Baywatch) è il protagonista di un biopic su
Ted Bundy, il più famoso e temibile serial killer
della storia degli Stati Uniti. Il titolo completo del film è
Extremely Wicked, Shockingly Evil, And Vile.
Zac Efron ha
spesso interpretato personaggi carismatici, divertenti e
affascinanti, il che lo rende perfetto per il ruolo del serial
killer, perché gioca sulle nozioni preconcette del pubblico
sull’attore, proprio come è accaduto con il vero Ted Bundy che appariva un uomo
estremamente affascinante e normale.
Per buona parte del trailer, ci
viene mostrato un padre amorevole e un fidanzato devoto, che
affascina i media e tutti quelli che lo circondano. E se si
riuscisse a mettere da parte il fatto storico, ovvero la vera ed
accertata colpevolezza di Bondy, il trailer sembra effettivamente
instillare il dubbio sulla sua colpevolezza. In questo, la scelta
di Efron è stata perfetta, oltre ad offrire all’attore un buon
palcoscenico per ampliare il suo ventaglio di possibilità ed
esperienze.
Extremely Wicked,
Shockingly Evil, And Vile è in anteprima al
Sundance Film Festival questo mese, anche se non
c’è ancora una data d’uscita ufficiale negli USA, né tantomeno
sappiamo se il titolo arriverà in Italia, ma forse grazie alla fama
di Efron, ci riuscirà.
Come riporta l’Hollywood Reporter,
Kristen Stewart sarà la protagonista della
commedia romantica Happiest Season, la cui regia
verrà affidata a Clea Duvall segnando il suo
esordio dietro la macchina da presa. La sceneggiatura è della
stessa Duvall, scritta a quattro mani con Mary Holland, mentre il
progetto vede la produzione di Temple Hill, Marty Bowen, Isaac
Klausner e Jaclyn Huntling.
Mackanzie Davis
(Black Mirror, Blade Runner 2049, Tully)
è invece nelle fasi finali delle trattative per interpretare
l’altro personaggio principale del film, storia di una giovane
donna che vuole chiedere alla compagna di sposarla salvo scoprire
che questa non è ancora riuscita a fare coming out con i
suoi genitori.
La Stewart ha appena concluso le
riprese del reboot di Charlie’s
Angels, la cui regia è stata affidata ad Elizabeth
Banks e che vedrà nel cast anche Naomi
Scott, Ella
Balinska, Patrick
Stewart, Djimon Hounsou e
Sam Claflin.
Charlie’s
Angels è originariamente una serie televisiva
prodotta da Aaron
Spelling e Leonard Goldberg,
andata in onda dal 1976 al 1981 sul canale statunitense ABC. Ne
sono stati trasmessi 118 episodi, preceduti da un film-pilota
andato in onda sei mesi prima dell’inizio effettivo della serie (21
marzo 1976). I tre “angeli” della prima stagione sono Sabrina
Duncan (interpretata da Kate Jackson), Jill
Munroe (Farrah Fawcett) e Kelly Garrett
(Jaclyn Smith).
Per quanto riguarda la Davis, sarà
presto al cinema con il reboot del franchise di Terminator,
sequel diretto del secondo capitolo con Arnold
Schwarzenegger,Linda
Hamilton, Diego
Boneta e Gabriel Luna.
La notizia non arriva del tutto
inaspettata visti i risultati stellari ottenuti al box office e quella
scena post credits
che apriva la strada ad un secondo capitolo per la vendetta di
Black Manta: come riportato da Deadline, la Warner Bros. sarebbe
già al lavoro sul
sequel di Aquaman, cinecomic che vede
protagonista Jason Momoa nei panni dell’eroe e ha
rilanciato le sorti dell’universo cinematografico DC sul grande
schermo.
Diverse fonti fanno sapere che gli
studios vorrebbero riportare James Wan dietro la
macchina da presa ad una condizione: che sia lui a scegliere il
gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di
sviluppo.
Lo stesso Wan, in seguito al raggiungimento del miliardo
conquistato al botteghino dal film, aveva diffuso su Twitter i
ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile un successo
del genere:
“Un paio di cose da dire. Prima
di tutto, questo film non sarebbe quello che è senza lo
stupefacente lavoro di tutti quelli coinvolti, dai capi
dipartimento a ogni singolo membro della crew, che ha richiesto
eccellenza nella creazione di questa esperienza
cinematografica.”
Vi ricordiamo che
nella scena post
credits veniva mostrato Black
Manta – che tutti credevano morto dopo lo scontro
finale sulle coste della Sicilia – in una stanza/laboratorio di un
personaggio che abbiamo visto brevemente nel film, ovvero
il Dr. Stephen Shin (che ha il volto di
Randall Park). Shin sostiene l’esistenza di un regno sottomarino e
sta cercando di studiare la tecnologia atlantidea grazie ai resti
del casco del villain.
Uscito nel mondo a dicembre e in
Italia l’1 gennaio, Aquaman è
il maggior successo al box office della DC/Warner al cinema, e ha
superato anche gli ottimi risultati di Wonder Woman, nonostante
qualche consenso di critica in meno.
Aquaman
è stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista
Jason Momoa. Con lui ci sarà
Amber Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem
Dafoe.
Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano
riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie,
costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che
sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il
mondo intero.
Il nuovo set di Lego dedicato ai
personaggi di Avengers: Endgame potrebbe aver
rivelato non una, ma ben tre armature che Iron
Man dovrebbe sfoggiare nel corso del film, come potete
vedere qui sotto nelle immagini leak comparse online.
Le foto mostrano una Mark
1, una Mark 5 e infine una Mark
41 (la prima la ricorderete nel capitolo inaugurale del
Marvel Cinematic Universe,
Iron Man del 2008, mentre la seconda è apparsa
brevemente in Iron
Man 3 durante lo scontro fra Tony e Aldrich
Killian).
Saranno queste le armature definitive di Stark in
Endgame? Che ne pensate?
Come confermato dal sito Production
Weekly, sarà “Rust City” il titolo di lavorazione
di Ghostbusters 3, terzo film del franchise
che vedrà alla regia Jason Reitman (il figlio
di Ivan, regista dei primi due capitoli).
Bill
Murray e Dan
Aykroyd torneranno in scena nei rispettivi personaggi
interpretati nei due capitoli di Ivan
Reitman, mentre è Borys
Kit dell’Hollywood Reporter a confermare che la produzione
sta cercando quattro attori adolescenti (due ragazzi e due ragazze)
da affiancare al cast originale.
A quanto pare però, era stato lo
stesso Aykroyd ad anticipare lo scorso
novembre il progetto in un’intervista. “Reitman e Gil
Kenan, insieme ad un ottimo team, stanno facendo di tutto per
riportare l’emozione e lo spirito dei primi due film nel 21°
secolo…“, aveva raccontato l’attore all’Hollywood
Reporter.
Entertainment Weekly ha appreso in
esclusiva che Jason Reitman dirigerà e
co-scriverà il film: “Ho sempre pensato a me stesso come
il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il
set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan. Questo è il
prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello
che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è
ambientato nel presente.”
Sony Pictures ha stabilito l’uscita
del film per l’estate 2020, con l’intenzione di iniziare le riprese
entro pochi mesi.
Reitman ha firmato anche la
sceneggiatura insieme a Gil Kenan e conta di iniziare le riprese
nella seconda metà dell’anno, probabilmente nei mesi estivi. Fonti
attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della
pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al
femminile del 2016 diretto da Paul
Feig con Melissa
McCarthy e Kristen Wiig.
La notizia è arrivata ieri in
concomitanza con l’annuncio ufficiale della line-up del listino
Warner Bros. del prossimo anno: il nuovo film scritto e diretto da
Christopher Nolan, ovviamente ancora senza titolo,
arriverà al cinema il 17 Luglio 2020 in formato
IMAX, proprio come il suo precedente lavoro, Dunkirk.
Dopo la pellicola che raccontava
l’evacuazione dell’esercito britannico dalle spiagge della
Normandia, il regista si è dedicato ad altri progetti che
includevano la restaurazione e la creazione di un “viaggio”
itinerante di 2001: Odissea nello spazio in 70mm,
proiettato in vari cinema del mondo, mentre lo scorso autunno,
insieme a Paul Thomas Anderson, ha
promosso un’iniziativa che dovrebbe portare i supporti audiovisivi
casalinghi, le tv per capirci, a diventare viewer
friendly, ovvero facilmente programmabili e settabili da ogni
utente per avere la possibilità di guardare, anche a casa, un film
nella stessa maniera, con la stessa qualità visiva e fotografica
immaginata e voluta dal regista nel momento della realizzazione del
film stesso.
Nolan e Anderson, tra i
registi contemporanei più attenti alla fruizione del loro cinema
secondo la loro specifica visione, hanno parlato con i produttori
di TV della UHD Alliance in merito alla standardizzazione di una
“modalità di riferimento” che visualizzerebbe film e spettacoli in
un modo più accurato secondo l’intento creativo di chi li ha
realizzati. Slashfilm ha condiviso
un comunicato che la Directors Guild of
America ha diffuso in merito alle modalità che questa
standardizzazione tecnica debba prevedere, tramite sondaggio.
“Molti di voi hanno visto il
proprio lavoro apparire sugli schermi televisivi diversamente
rispetto al modo in cui lo avevano effettivamente realizzato
– si legge nella lettera – I televisori moderni
hanno straordinarie capacità tecniche ed è importante sfruttare
queste nuove tecnologie per garantire che lo spettatore domestico
veda il nostro lavoro nella maniera più vicina possibile alle
nostre intenzioni creative originali“.