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Very Young Frankenstein: in sviluppo una serie basata sul film Frankenstein Junior

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Instancabile Mel Brooks! All’età di 98 anni (99 il 28 giugno), il leggendario regista, produttore e attore ha da poco annunciato un sequel legato al suo celebre film Balle Spaziali e ora si è impegnato anche nel produrre una serie televisiva intitolata Very Young Frankenstein, basata su un altro suo iconico film: Frankenstein Junior. Come riportato da Deadline, FX avrebbe infatti ordinato un episodio pilota di una serie di cui però non è stato rivelato ad ora nulla, né sulla trama né su un possibile cast. Il titolo, tuttavia, lascia pensare che la serie potrebbe essere un prequel, magari incentrato sulla formazione del giovane Frederick Frankenstein.

Sempre Deadline riporta che Brooks ha dato la sua approvazione al progetto e sarà il produttore esecutivo dello show insieme a Stefani Robinson, il regista premio Oscar Taika Waititi e Garrett Basch di What We Do In The Shadows. Robinson sarà anche sceneggiatrice e showrunner, mentre Waititi dirigerà l’episodio pilota. Il produttore di Frankenstein JuniorMichael Gruskoff, è coinvolto nel progetto, così come il produttore di The History of the World, Part 2 e Balle Spaziali 2, Kevin Salter.

Frankenstein Junior, un film senza tempo

Con un punteggio su Rotten Tomatoes del 95% e un punteggio Popcornmeter del 92%, Frankenstein Junior (il titolo originale Young Frankenstein) è considerato un classico della commedia e presenta alcuni dei personaggi più divertenti di Mel Brooks. Il dottor Frederick Frankenstein di Gene Wilder, Igor di Marty Feldman e Frau Blücher di Cloris Leachman continuano a essere citati e ricordati per i loro numerosi momenti esilaranti anche a distanza di decenni. Ma al di là dei suoi personaggi Frankenstein Junior ha in generale lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, influenzando intere generazioni di spettatori e artisti.

Il film è stato fonte di ispirazione per innumerevoli parodie, sketch comici e omaggi in cinema, televisione e teatro. La sua fusione unica di humour sofisticato e slapstick ha definito un nuovo standard per la commedia demenziale, mentre le sue battute e gag visive continuano a essere citate e celebrate in tutto il mondo. Non è raro che frasi come “Si-può-fare!” o il celebre nitrito di terrore legato a Frau Blücher vengano ancora oggi riconosciute anche da chi non ha mai visto il film, a conferma della sua eredità duratura. Sarà dunque interessante scoprire in che modo la serie si rapporterà con tutto ciò.

Emily In Paris – Stagione 5: cast, trama e tutto quello che sappiamo

La serie romantica di successo Netflix Emily in Paris è tornata trionfalmente con la quarta stagione nell’agosto 2024 e ora è stata rinnovata per una quinta stagione. Debuttata nel 2020, la serie segue le vicende di una giovane americana di nome Emily che si trasferisce a Parigi per lavorare in un’agenzia di marketing di alto livello. Durante i suoi primi anni nella capitale francese, Emily ha trovato l’amore, ha subito delusioni sentimentali e ha vissuto diversi colpi di scena romantici, ed è chiaro che il suo percorso verso il vero amore è tutt’altro che facile.

Emily in Paris stagione 4 è stata divisa in due parti, il che ha creato un crescendo naturale a metà stagione che ha avuto un impatto sulla seconda parte. Il tira e molla tra Emily e Gabriel ha fatto un passo avanti quando la coppia ha dichiarato ufficialmente il proprio amore, ma alla fine della quarta stagione erano di nuovo in crisi. Forse la sorpresa più grande è che la serie sembra prepararsi a un grande trasferimento a Roma, e il futuro dello show ambientato a Parigi potrebbe cambiare per sempre. Con tutto questo in sospeso per la prossima stagione, Netflix non ha perso tempo nel rinnovare la quinta stagione di Emily in Paris.

Ultime notizie su Emily In Paris – Stagione 5

Con la quinta stagione che continua a prendere forma, le ultime notizie confermano che un membro importante del cast non tornerà per la quinta stagione di Emily in Paris. Dopo aver fatto le valigie e aver lasciato la serie alla fine della quarta stagione, Camille Razat non tornerà nella quinta stagione. Anche se la sua partenza potrebbe non essere definitiva, è stata esclusa dal cast della prossima stagione. In altre notizie, le riprese della quinta stagione di Emily in Paris inizieranno a maggio 2025.

La quinta stagione di Emily in Paris è confermata

Considerando il trasferimento della serie a Roma, l’interesse per la commedia romantica è più alto che mai.

Era ormai scontato che Emily in Paris avrebbe ottenuto il rinnovo per una quinta stagione, e Netflix ha dato l’annuncio ufficiale pochi giorni dopo la premiere della seconda parte della quarta stagione. Questo dimostra l’enorme popolarità della serie, e Netflix ha fatto bene a battere il ferro finché era caldo e ordinare altri episodi. Considerando il trasferimento della serie a Roma, l’interesse per questa commedia romantica è più alto che mai. È stato poi annunciato che le riprese inizieranno nel maggio 2025 e che sia Parigi che Roma saranno le location.

Netflix ha pubblicato sul proprio account ufficiale X (precedentemente Twitter) una foto di Allen che beve un espresso da una tazza di Emily in Paris.

Cast della quinta stagione di Emily in Paris

Chi tornerà nella quinta stagione?

Sebbene non si conosca ancora l’intera trama della quinta stagione, ci sono diversi ritorni logici per il cast di Emily in Paris stagione 5, tra cui il personaggio omonimo che sarà interpretato ancora una volta da Lily Collins. La serie non sarebbe la stessa senza la sua storia d’amore, ed è stato confermato che Lucas Bravo tornerà nei panni di Gabriel. Anche la migliore amica di Emily, Mindy (Ashley Park), dovrebbe essere presente nella quinta stagione.

Una delle principali assenze è quella di Camille Razat nei panni di Camille, l’antagonista principale rimasta alla fine della quarta stagione, che non tornerà nella prossima puntata. Anche se Emily sembra averlo dimenticato nella quarta stagione, è stato confermato che Alfie, interpretato da Lucien Laviscount, è stato promosso a personaggio ricorrente, quindi avrà un ruolo più importante nella quinta stagione. Dato che lei è a Roma per la quinta stagione, è quasi certo che Eugenio Franceschini tornerà nei panni del nuovo fidanzato di Emily, Marcello.

Il trasferimento a Roma (almeno per una parte del tempo) richiederà anche l’introduzione di alcuni nuovi personaggi: dato che Emily supervisiona l’apertura di un ufficio dell’agenzia a Roma, presumibilmente avrà bisogno di assumere almeno una o due persone, aprendo la porta all’arrivo di nuovi personaggi ricorrenti.

Dettagli della trama di Emily In Paris – Stagione 5

Emily si trasferisce a Roma nella stagione 5

Aggiungete Marcello al mix e il triangolo amoroso si trasforma in qualcosa di molto più complesso nella stagione 5 di Emily in Paris.

Sebbene Emily in Paris non abbia mai evitato finali scioccanti, la conclusione della seconda parte della stagione 4 potrebbe avere l’impatto più profondo sul futuro della serie fino ad ora. Alla ricerca di nuove opportunità di lavoro e del suo nuovo amore Marcello, Emily decide di trasferirsi da Parigi a Roma. È già stato confermato che la quinta stagione farà il salto a Roma, e questo potrebbe offrire alla storia la possibilità di ricominciare da capo. Ciò consentirà anche di concentrarsi maggiormente sulla vita professionale di Emily, poiché l’apertura dell’ufficio di Roma rappresenta un grande passo avanti per la sua carriera.

Tuttavia, Darren Star ha confermato che, sebbene Emily trascorrerà parte del suo tempo a Roma, l’intera serie non lascerà Parigi. In un’intervista con Deadline, Starr ha dichiarato:

Non ha cambiato il suo nome su Instagram in Emily in Rome. Lavora a Roma solo occasionalmente. L’azienda di Sylvie ha un ufficio a Roma. Emily sta mettendo in piedi il tutto. Non credo necessariamente che questo significhi un trasferimento permanente a Roma, nella mia mente non lo è sicuramente. Non lasceremo Parigi”.

Tuttavia, Emily e Gabriel hanno continuato il loro tira e molla fino alla conclusione della quarta stagione, e questo significa che probabilmente lui la seguirà anche oltre i confini internazionali. Nella stessa intervista, Star rivela che lo chef potrebbe pensare di aver commesso un grave errore:

Penso che Gabriel abbia capito che non vuole lasciar andare Emily così facilmente e che potrebbe aver commesso un grave errore. Hanno sicuramente litigato molto e hanno avuto un periodo di riflessione. Ma penso che alla fine della stagione lui abbia capito che c’è qualcosa che non vuole perdere di Emily. Non so cosa significhi. Non significa necessariamente che torneranno insieme immediatamente o che lo faranno mai. Non lo so, ma penso che lui senta che c’è qualcosa in sospeso tra loro.

Per quanto riguarda Gabriel, la sua ricerca della stella Michelin è stata un successo, ma il suo desiderio per Emily potrebbe mettere a rischio la sua carriera, dato che ha scelto l’amore invece del lavoro. Con Alfie promosso a personaggio fisso nella quinta stagione, potrebbe avere un ruolo molto più importante nella vita sentimentale di Emily. Aggiungete Marcello al mix e il triangolo amoroso si trasforma in qualcosa di molto più complesso nella quinta stagione di Emily in Paris.

La prima cattiva di Emily in Paris sta tornando per vendicarsi

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La prima cattiva di Emily in Paris sta tornando per vendicarsi

La quinta stagione di Emily in Paris è attualmente in fase di riprese e l’attrice che ha interpretato la prima cattiva della serie di successo Netflix tornerà nella nuova stagione. La quarta stagione di Emily in Paris ha stravolto lo status quo di Emily Cooper (Lily Collins) trasferendola a Roma per dirigere il nuovo ufficio italiano dell’Agence Grateau. Le riprese della quinta stagione di Emily in Paris sono iniziate a Roma prima di tornare in Francia.

Variety riporta che Thalia Besson, che ha interpretato la “sexy e subdola antagonista Geneviève” nella stagione 4 di Emily in Paris, è stata confermata per la stagione 5. Secondo Variety, torneranno anche il nuovo amore italiano di Emily Cooper, Marcello (Eugenio Franceschini), e i suoi ex fidanzati, Gabriel (Lucas Bravo) e Alfie (Lucien Laviscount), mentre un altro personaggio maschile si unirà al cast della quinta stagione di Emily in Paris. Non tornerà invece Camille Razat, che ha interpretato Camille nelle stagioni 1-4 di Emily in Paris.

Cosa significa il ritorno di Geneviève, interpretata da Thalia Besson, per Emily nella quinta stagione di Emily in Paris

Mentre Camille è stata la rivale in amore e la migliore amica di Emily Cooper, Geneviève è stata descritta come la prima vera antagonista di Emily in Paris quando è stata aggiunta al cast della quarta stagione. Figlia franco-americana di Laurent G. (Arnaud Binard), marito di Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu), Geneviève è una laureata della New York University che è entrata a far parte dell’Agence Grateau nella quarta stagione di Emily in Paris. Emily ha preso Geneviève sotto la sua ala protettrice, ma ha presto scoperto che Geneviève non è così dolce e innocente come sembrava.

Thalia Besson è la figlia del regista Luc Besson, autore di film come Leon, Il quinto elemento e Valerian e la città dei mille pianeti.

Non ci è voluto molto prima che Geneviève mostrasse il suo vero volto tentando di rubare i clienti di Emily. Peggio ancora, Geneviève si è interessata sentimentalmente a Gabriel (Lucas Bravo), anche se il sexy chef francese e fidanzato intermittente di Emily ha respinto Geneviève. Resta da vedere se Geneviève seguirà Emily a Roma o rimarrà a Parigi per continuare a seminare il suo caos in Emily in Paris – stagione 5.

Finalmente svelato il futuro di Sherlock: il co-creatore rivela dove sono arrivati la quinta stagione e il film

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Sono passati anni dall’ultima stagione di Sherlock, ma questo non ha impedito ai fan di continuare a sperare in nuovi misteri con il moderno Holmes interpretato da Benedict Cumberbatch. Da quando la quarta stagione di Sherlock si è conclusa con “The Final Problem” nel 2017, il cast e i creatori della serie poliziesca di successo della BBC hanno ripetutamente accennato alla possibilità di un seguito, sia attraverso una tanto attesa quinta stagione che con un film autonomo. Nonostante le carriere sempre più impegnative dei suoi protagonisti, Benedict Cumberbatch (Sherlock Holmes) e Martin Freeman (John Watson), le voci di un ritorno sono emerse più volte, tenendo i fan con il fiato sospeso in attesa di aggiornamenti che raramente arrivano con chiarezza.

Ora, una delle figure chiave dello show ha affrontato il futuro di Sherlock, e gli ultimi commenti non sono affatto ottimistici.

Il co-creatore Mark Gatiss, che ha anche interpretato Mycroft Holmes nella serie di successo della BBC, ha parlato candidamente delle possibilità di una nuova stagione di Sherlock durante un’intervista del giugno 2025 al festival Italian Global Series. Purtroppo, i suoi commenti indicano che la lunga attesa potrebbe essere stata vana, con il ritorno della serie che ora sembra più lontano che mai. Alla domanda diretta sul perché Sherlock non sia proseguito con una quinta stagione o un film, Gatiss ha risposto:

È importante riconoscere quando è il momento giusto. A volte è lì e poi finisce, e non c’è niente di sbagliato in questo. Tornare indietro è spesso molto difficile”.

Cosa significa questo per il futuro di Sherlock

Mark Gatiss ha fornito un aggiornamento che fa riflettere sul futuro di Sherlock durante un’apparizione nel giugno 2025 all’evento Global Series in Italia. Parlando con Deadline, il co-creatore di Sherlock e attore di Mycroft Holmes ha riflettuto sul perché una nuova stagione o il film tanto atteso non si siano concretizzati, e i suoi commenti suggeriscono che i fan non dovrebbero trattenere il fiato. Particolarmente preoccupante è la sua valutazione secondo cui “È importante riconoscere quando è il momento giusto”. Sembra un messaggio rivolto specificamente ai fan che sperano in un ritorno, e non in senso positivo.

Sebbene i suoi commenti non confermino che Sherlock sia definitivamente finito, sottolineano che Gatiss ritiene che la serie possa aver esaurito il suo corso naturale. Ha anche affrontato il tema del coinvolgimento degli attori – o della sua mancanza – in un potenziale seguito.

“Perché Benedict e Martin non volevano più farlo”, ha rivelato Gatiss, spiegando il vero motivo per cui non è stata prodotta una nuova stagione di Sherlock. Sia Cumberbatch che Freeman sono diventati grandi star di Hollywood dopo la prima della serie, con carriere che lasciano poco tempo per un ritorno a Baker Street.

Mark Gatiss non ha però escluso del tutto un ritorno. Ha ammesso che ci sono state discussioni su un potenziale film di Sherlock, dicendo: “A entrambi piace l’idea, ma non si è concretizzata”. Ciò conferma le notizie degli anni precedenti secondo cui un progetto di film di Sherlock era stato effettivamente proposto agli attori protagonisti. Tuttavia, nonostante l’interesse reciproco, la logistica ha rappresentato un ostacolo importante. Come ha affermato Gatiss, “È molto difficile riuscire a riunire tutti”.

Queste dichiarazioni hanno un tono diverso rispetto agli anni precedenti, quando sia i creatori che le star avevano accennato alla possibilità di riprendere la serie in futuro. Sebbene Gatiss rimanga aperto all’idea in teoria, le sue parole riflettono i notevoli ostacoli reali che impediscono di realizzarla. Per realizzare una nuova stagione di Sherlock o anche solo un film, sarebbe necessario allineare i programmi e l’entusiasmo di tutte le persone coinvolte, un compito che finora si è rivelato quasi impossibile. In breve, i fan che sperano in altri misteri moderni potrebbero dover accettare che Sherlock abbia già risolto il suo ultimo caso.

The Gilded Age – Stagione 3: il creatore spiega il sorprendente cambio di location della premiere

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Il creatore di The Gilded Age Julian Fellowes spiega il sorprendente cambio di location della premiere della terza stagione. La serie drammatica storica della HBO, vincitrice di un Emmy, è tornata dopo due anni di attesa, riaccendendo l’intrigo dell’alta società newyorkese, in particolare per Bertha Russell (Carrie Coon), la cui famiglia si ribella al suo piano di sposare sua figlia Gladys (Taissa Farmiga) al Duca di Buckingham (Ben Lamb). Nel frattempo, George Russell (Morgan Spector) si trova a centinaia di chilometri di distanza dall’elegante East 61st Street e dalla 5th Avenue.

In un’intervista con Variety che ha trattato tutti gli aspetti della premiere della terza stagione di The Gilded Age, Julian Fellowes ha parlato del viaggio di George Russell a Morenci, in Arizona. Questo netto cambiamento nella ambientazione di The Gilded Age è una nuova frontiera in senso letterale, e Fellowes spiega che lui “voleva ricordare al pubblico che non abbiamo dimenticato il selvaggio West”. Leggi la citazione di Fellowes qui sotto:

Sono sempre stato molto interessato al fatto che tutta la storia dell’America si sia svolta contemporaneamente. E sapete, il selvaggio West, con cui siamo tutti cresciuti, e la costa orientale, dove le persone cercano di far sposare le loro figlie con nobili inglesi e costruiscono palazzi sulla Fifth Avenue, esistevano contemporaneamente. Volevamo ricordare al pubblico che non abbiamo dimenticato il selvaggio West, sappiamo che esisteva.

Perché George Russell è nel selvaggio West nella premiere della terza stagione di The Gilded Age

The Gilded Age – stagione 3 si apre con George Russell in viaggio verso Morenci, in Arizona, un cambiamento inaspettato ma emozionante nello status quo della serie. George cerca di costruire una versione più veloce della ferrovia transcontinentale e sta sfruttando la propria fortuna per realizzare il suo sogno. Come ha sottolineato Julian Fellowes, l’espansione del West americano avveniva contemporaneamente all’età dell’oro della costa orientale. In qualità di magnate milionario, gran parte della ricchezza di George deriva dai lavoratori del selvaggio West.

Mettere George Russell in un saloon di una città di frontiera con pistoleri che sparano alle sue spalle è stato un modo originale per dare il via alla terza stagione di The Gilded Age. The Gilded Age è ambientato solo 20 anni dopo la guerra civile, quando i cercatori d’oro facevano fortuna estraendo l’oro in tutto il West, mentre le ferrovie portavano nuovi lavoratori e coloni negli stati occidentali. Julian Fellowes ha abilmente ricordato al pubblico come l’America della fine del XIX secolo fosse civilizzata su una costa, ma diventasse sempre più selvaggia man mano che ci si avventurava verso ovest.

Ransom Canyon: Netflix rinnova il western per una seconda stagione

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La serie drammatica western di Netflix Ransom Canyon tornerà ufficialmente con la seconda stagione. Dopo la pubblicazione della prima stagione di 10 episodi a metà aprile 2025, Ransom Canyon è diventata una delle nuove serie originali più viste su Netflix. Ransom Canyon è ambientato in una piccola città del Texas occidentale e racconta le vite intrecciate di un gruppo di personaggi locali leggendari. Ransom Canyon è stato sviluppato da April Blair sulla base di una serie di libri omonima scritta da Jodi Thomas. Josh Duhamel è il protagonista del cast di Ransom Canyon insieme a Minka Kelly, Eoin Macken, Lizzy Greene, Garrett Wareing, Andrew Liner, Marianly Tejada e Jack Schumacher.

Secondo Netflix Tudum, la seconda stagione di Ransom Canyon è stata rinnovata da Netflix dopo che la prima stagione è diventata un successo in streaming, generando 2,6 miliardi di visualizzazioni nell’episodio finale, nonostante le recensioni contrastanti. Ransom Canyon ha ottenuto solo il 45% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, ma ha ottenuto un punteggio molto più positivo da parte del pubblico, pari al 73%. Inizialmente commercializzato come la risposta di Netflix a Yellowstone, Ransom Canyon vira verso il romanticismo e la soap opera, anche se si concentra su un gruppo di famiglie di allevatori che competono per la terra, lo status e la prosperità nella loro idilliaca cittadina. Ransom Canyon ha una colonna sonora fantastica e un cast corale molto forte.

Cosa significa per Netflix il rapido rinnovo della seconda stagione di Ransom Canyon

Il rinnovo di Ransom Canyon per una seconda stagione da parte di Netflix dimostra una grande fiducia nella sua nascente serie western. Da quando la prima stagione di Ransom Canyon si è conclusa con un finale mozzafiato, gli spettatori si aspettavano già l’annuncio di una seconda stagione. La parte interessante dell’espansione televisiva di Ransom Canyon sarà scoprire quale strada prenderanno Blair e gli sceneggiatori con il cast originale, dato che i libri sono più antologici. Alcuni personaggi chiave, come Staten Kirkland di Duhamel, Yancy Grey di Schumacher e Dan Brigman di Philip Winchester, compaiono nei libri successivi, ma non esiste un formato seriale consolidato.

Il rapido rinnovo della seconda stagione di Ransom Canyon da parte di Netflix suggerisce che l’espansione della serie fosse già prevista. Inoltre, rende palese che per Netflix gli ascolti sono fondamentali e l’accoglienza della critica non gioca un ruolo determinante nella scelta delle serie in cui investire e di quelle da cancellare dopo una sola stagione.

Il rinnovo di Ransom Canyon ha senso, ma presenta una sfida simile a quella dell’inaspettata espansione della seconda e terza stagione della serie drammatica storica Shōgun di FX/Hulu.

Il rinnovo di Ransom Canyon ha senso, ma presenta una sfida simile all’inaspettata espansione della seconda e terza stagione della serie drammatica storica FX/Hulu Shōgun. Simile a Shōgun, che ha vinto 18 Emmy lo scorso anno, Ransom Canyon dovrà probabilmente affidarsi maggiormente al suo staff di sceneggiatori per la seconda stagione, al fine di ideare trame originali e sviluppi dei personaggi.

Jensen Ackles anticipa la reunion soprannaturale della quinta stagione di The Boys: “Sarà un po’ stravagante”

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Jensen Ackles ha anticipato la sua imminente reunion con Supernatural nella quinta stagione di The Boys, dicendo: “Sarà un po’ stravagante”. I fan della serie dark comedy di supereroi di Amazon Prime attendono con ansia la quinta e ultima stagione di The Boys, che dovrebbe debuttare in streaming nel 2026. La star di Supernatural Jensen Ackles ha confermato che riprenderà il ruolo di Soldier Boy, affiancato dai suoi colleghi di lunga data Jared Padalecki e Misha Collins. Il showrunner di The Boys e creatore di Supernatural Eric Kripke ha confermato che i tre condivideranno alcune scene nella stessa trama.

Durante la promozione del suo prossimo thriller poliziesco Amazon, Countdown, Jensen Ackles è apparso al The Tonight Show, dove ha parlato delle riprese della quinta stagione di The Boys. Ha condiviso la sua esperienza sul set con Jared Padalecki e Misha Collins, scherzando sul fatto che ha dovuto ricordare loro: “Questa non è casa nostra”. I tre protagonisti di Supernatural erano noti per i loro scherzi sul set durante le numerose stagioni della serie della CW, ma Ackles ha osservato in modo esilarante che hanno dovuto trattenersi e mantenere la professionalità sul set di The Boys.

Cosa significano i commenti di Jensen Ackles su The Boys

Come ha detto Jensen Ackles nell’intervista, Eric Kripke capisce il potenziale di riunire i tre protagonisti di Supernatural per un episodio speciale di The Boys. A cinque anni dalla fine della serie dark fantasy, Supernatural mantiene ancora un fanbase appassionato e fedele, e questo è merito soprattutto di Ackles e dei suoi colleghi, che partecipano spesso alle convention per condividere i loro aneddoti dal dietro le quinte. Per non parlare del fatto che chiunque abbia visto Supernatural, “The French Mistake”, conosce il livello di fan service esilarante che queste star sono in grado di offrire quando fanno riferimenti meta al proprio lavoro.

La combinazione del tono senza limiti della serie Prime Video con il talento delle star di Supernatural per la commedia autoironica sembra una ricetta vincente che dovrebbe essere una delizia per i fan di entrambe le serie.

Supernatural ha superato i limiti di ciò che era consentito in televisione, ma The Boys è decisamente volgare. Combinare il tono senza limiti della serie Prime Video con il talento delle star di Supernatural per la commedia autoironica sembra una ricetta vincente che dovrebbe essere una delizia per i fan di entrambe le serie. In qualsiasi tipo di reunion o crossover, l’obiettivo è evitare di alienare i fan di entrambi i titoli, e queste star sanno come mettere in scena uno spettacolo che piacerà a tutti.

Chicago Fire – Stagione 14 aggiunge Brandon Larracuente in un ruolo chiave

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Mentre i fan elaborano l’addio di due personaggi principali, Chicago Fire ha annunciato il casting di un nuovo personaggio fisso in vista della quattordicesima stagione. I fan sono rimasti scioccati nell’apprendere, poco prima della fine della stagione, che il cast di Chicago Fire avrebbe perso due membri di spicco. Ancora più scioccante è stato il fatto che il finale della tredicesima stagione di Chicago Fire non abbia fatto nulla per preparare la loro uscita di scena.

Ora, almeno un posto nel cast della quattordicesima stagione di Chicago Fire è stato riempito. Come riportato da Variety, Brandon Larracuente entrerà a far parte della caserma 51 nella prossima stagione come personaggio fisso. L’attore è apparso di recente in On Call di Dick Wolf su Prime. I fan potrebbero anche riconoscerlo per il suo lavoro in serie come 13 Reasons Why e The Good Doctor.

Cosa significa il casting di Brandon Larracuente per Chicago Fire

Sebbene sia triste che Carver e Ritter lascino Chicago Fire, Brandon Larracuente è l’aggiunta perfetta a questo tipo di procedural. Quasi tutto il lavoro di Larracuente ha messo in mostra abilità che si riveleranno utili come attore di One Chicago, non ultima la sua esperienza nel ruolo di primo soccorritore in On Call.

Larracuente interpreta un novellino in On Call, così come un medico interno in The Good Doctor. A seconda della direzione che prenderà la sua storia in Chicago Fire, l’esperienza dell’attore nell’interpretare novellini in ruoli professionali ad alto stress potrebbe rivelarsi estremamente rilevante. Ma indipendentemente dall’esperienza professionale del suo nuovo personaggio, Larracuente dovrebbe essere in grado di interpretare alla perfezione il lato emotivo del suo ruolo.CorrelatiIl finale della stagione 13 di Chicago Fire prepara una tragedia devastante per la stagione 14Il finale della stagione 13 di Chicago Fire ha dato ai fan molti motivi per festeggiare, ma i festeggiamenti potrebbero essere interrotti da una importante trama della stagione 14.

Il dramma interpersonale è una componente fondamentale dell’universo di One Chicago, e Larracuente ha dovuto affrontare diversi argomenti cupi nei suoi lavori precedenti. Danny Perez di The Good Doctor e Sam Carver di Chicago Fire hanno entrambi un passato di dipendenza, rendendo Larracuente una scelta particolarmente intrigante come sostituto. E questa non è probabilmente la serie più emozionante a cui Larracuente abbia lavorato.

L’uscita di Sam Carver da Chicago Fire potrebbe perdere impatto se la serie lo sostituisse con un altro tossicodipendente, ma Larracuente ha anche esperienza con trame emotivamente intense in Party of Five e 13 Reasons Why. Il numero di episodi in Chicago Fire dovrebbe essere significativamente più alto, dandogli una grande opportunità per mostrare il suo talento.

Denis Villeneuve dirigerà il prossimo film di James Bond

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Denis Villeneuve dirigerà il prossimo film di James Bond

Amazon ha trovato il suo primo regista per James Bond. Finora si sapeva poco sul futuro della longeva saga cinematografica con Amazon. Dopo che Daniel Craig ha interpretato 007 dal 2006 con Casino Royale al 2021 con No Time to Die, la saga sta per entrare in una nuova era sotto il controllo creativo di Amazon MGM Studios. Ora, come rivelato da Amazon, Denis Villeneuve dirigerà il prossimo film di James Bond.

Villeneuve sarà il produttore esecutivo insieme alla sua partner Tanya Lapointe, che ha già lavorato con lui in Dune e Dune: Parte Due. Villeneuve ha parlato del suo entusiasmo di lunga data per la saga e di quanto sia onorato di potervi lavorare. Ecco il suo commento:

“Alcuni dei miei primi ricordi legati al cinema sono legati a 007. Sono cresciuto guardando i film di James Bond con mio padre, fin da Dr. No con Sean Connery. Sono un fan sfegatato di Bond. Per me è un territorio sacro. Intendo onorare la tradizione e aprire la strada a molte nuove missioni. È una responsabilità enorme, ma anche incredibilmente emozionante per me e un grande onore. Amy, David e io siamo assolutamente entusiasti di riportarlo sul grande schermo. Grazie ad Amazon MGM Studios per la fiducia”.

Villeneuve sta attualmente lavorando al terzo film di Dune, che sarà basato sul romanzo di Frank Herbert Dune: Messiah, che ha recentemente scritturato Nakoa-Wolf Momoa nel ruolo di Leto II e Ida Brooke in quello di Ghanima, i figli di Paul Atreides e Chani. Tuttavia, Villeneuve ha già chiarito che questo sarà l’ultimo film che dirigerà nella saga fantascientifica.

Cosa significa questo per James Bond

Avere Villeneuve come regista del prossimo film di James Bond è un importante passo avanti nell’era Amazon della serie. Dopo il successo di Dune e Dune: Parte Due, Villeneuve è incredibilmente apprezzato e aveva già una reputazione stellare dopo il suo lavoro su Arrival, Blade Runner 2049, Sicario e Prisoners.

Sebbene permanga un certo scetticismo su come Amazon gestirà James Bond, ora che Villeneuve è stato scritturato per il prossimo film ci sarà molta più fiducia. Con entrambi i capitoli di Dune e con Blade Runner 2049, Villeneuve è stato in grado di affrontare un franchise molto amato in modo innovativo, pur onorando l’eredità che lo ha preceduto.

I film di Denis Villeneuve tendono ad avere successo sia con la critica che con il grande pubblico, e Amazon conta sicuramente su questa reputazione per portare fortuna al progetto. Ora che il regista è stato confermato, l’attenzione si sposterà su chi interpreterà il nuovo 007, e la partecipazione di Villeneuve rende più probabile che il ruolo principale vada a un attore con cui ha già lavorato in passato.

The Social Network – Parte II, Aaron Sorkin alla regia del film!

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The Social Network – Parte II, Aaron Sorkin alla regia del film!

Dopo anni di rumors su un possibile sequel del suo film premio Oscar The Social Network, Aaron Sorkin sembra aver trovato un’idea per portare avanti il progetto. Deadline riferisce che Sorkin dirigerà The Social Network – Parte II per Sony Pictures. Secondo fonti interne, sebbene si chiami “seconda parte”, non si tratterebbe di un sequel vero e proprio, ma piuttosto di un seguito del film originale che esplorava le origini di quella che sarebbe diventata la più grande piattaforma di social media al mondo.

Il nuovo progetto cinematografico è in fase di sviluppo con la produzione di Todd Black, Peter Rice, Sorkin e Stuart Besser. La sceneggiatura originale di Aaron Sorkin per il nuovo film esplora la storia dietro “The Facebook Files” del Wall Street Journal, un’esplosiva serie di articoli pubblicati nell’ottobre 2021 che hanno svelato i meccanismi interni e i molteplici danni causati dal più grande social network al mondo.

Distribuito nel 2010 dalla Sony Pictures, The Social Network è stato un enorme successo di pubblico e critica, incassando 226 milioni di dollari al botteghino globale. Candidato a otto premi Oscar, tra cui quello per il miglior film, il film ne ha vinti tre, tra cui quello per la migliore sceneggiatura non originale di Sorkin.

Dalla sua uscita, Aaron Sorkin ha più volte manifestato il suo interesse per un sequel, ma non è riuscito a trovare la giusta prospettiva. Dopo gli eventi del 6 gennaio 2020, quando il Campidoglio degli Stati Uniti fu attaccato, Sorkin ha trovato nuova ispirazione, affermando in un’intervista dell’anno scorso di credere che Facebook avesse avuto un ruolo.

Aaron Sorkin al lavoro su un sequel di The Social Network: “Incolpo Facebook per l’assalto al Campidoglio”

Alcune fonti sottolineano che il nuovo film non è un racconto degli eventi del “6 gennaio” e si concentrerà non solo sulle elezioni del 2020, ma anche sull’impatto di Facebook su adolescenti, preadolescenti, violenza e paesi al di fuori degli Stati Uniti.

Sebbene l’originale fosse diretto da David Fincher, Sorkin si occuperà della regia di questo film, avendo affinato le sue capacità dall’uscita del primo The Social Network. Tra i suoi recenti lavori come regista figurano Molly’s Game, Il Processo ai Chicago 7 e Being the Ricardos.

Non è stata ancora fissata una data per l’inizio della produzione, ma alcune fonti affermano che, con vari accordi conclusi, Sorkin si concentrerà ora sulla ricerca del suo cast di The Social Network – Parte II.

The Boys – Stagione 5: conferme, cast, trama e tutto quello che sappiamo sulla stagione finale

La divertente e scioccante serie anti-supereroi The Boys torna con la sua quinta e ultima stagione su Prime Video, e ci sono già tantissime novità sull’ultima puntata dello show. Debuttata nel 2019 e basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, la serie racconta le vicende di un gruppo di vigilanti che si danno la missione di proteggere il mondo dai superpotenti che abusano dei propri poteri. Nota per le sue sequenze d’azione cruente ed esagerate, la serie satirica è l’antitesi perfetta del diluvio di contenuti sui supereroi che ha invaso Marvel e DC negli ultimi anni.

Acclamata dalla critica sin dal suo primo episodio, The Boys è diventata un fenomeno della cultura pop e ha ispirato una serie di show e film basati su fumetti diversi da DC e Marvel. Il vero potere della serie risiede nella sua capacità di scioccare e sorprendere, e The Boys ha continuato a tenere i fan con il fiato sospeso man mano che le trame diventavano sempre più stravaganti con il passare delle stagioni. Tuttavia, tutte le cose belle devono finire, e con l’annuncio della quinta stagione è arrivata anche la rivelazione che la serie di successo di Prime Video sarebbe terminata.

Ultime notizie su The Boys – Stagione 5

Mentre continua l’attesa per l’arrivo della quinta stagione, le ultime notizie vedono Jack Quaid anticipare l’arco narrativo di Hughie nella quinta stagione di The Boys. L’attore ha interpretato il personaggio in tutte e cinque le stagioni finora, e non ha avuto altro che parole positive da dire sull’esperienza. Quaid ha dichiarato: “È stato davvero soddisfacente interpretare un personaggio per cinque stagioni e vederne l’intero arco narrativo”, prima di anticipare qualcosa su ciò che accadrà nella sua ultima apparizione nel ruolo. Penso che questa sia la stagione in cui diventa un uomo maturo”, ha aggiunto Quaid prima di anticipare un Hughie più sicuro di sé.

Leggi qui il commento completo di Quaid:

Quello che posso dire di Hughie è che, prima di tutto, è pazzesco che sia l’ultimo anno di questa serie. Mi ha cambiato la vita in tanti modi e ne sono molto grato. Sono grato per tutto.

Sono molto grato a Eric Kripke per aver cambiato tutto in meglio. Non avrei potuto fare questo film con Jeffrey [Dean Morgan] – non avrei potuto fare nulla – se non fosse stato per The Boys. Dio, sarà un finale molto dolceamaro. Sono molto grato che tutte queste persone facciano parte della mia vita ora e spero che lo saranno per molto tempo.

Ma con Hughie è stato davvero soddisfacente interpretare un personaggio per cinque stagioni e vederne l’intero arco narrativo. Non l’avevo mai fatto prima. L’unica serie che avevo fatto prima di questa è durata una stagione, per non parlare di alcuni pilot che non sono mai stati scelti. Non avevo mai interpretato un personaggio per così tanto tempo, quindi è molto gratificante. Ma in questa stagione ho cercato davvero di fare in modo che si potesse seguire la crescita di Hughie.

Nella prima stagione è come un bambino. Nella seconda è come un ragazzino che impara tutto. Nella terza è un adolescente un po’ ribelle. Nella quarta stagione sta davvero maturando e crescendo, perché gli succede qualcosa di enorme. E poi penso che questa sia la stagione in cui diventa un uomo fatto e finito. È davvero interessante interpretare il personaggio da una posizione di sicurezza, e non credo che sia mai successo prima, quindi è stato davvero interessante farlo. Penso che i fan lo apprezzeranno molto.

Questa evoluzione è uno degli aspetti più forti di The Boys, e Hughie è uno dei personaggi che ha subito la trasformazione più graduale. Giusto in tempo per la conclusione della serie, che si avvicina rapidamente, Hughie potrebbe finalmente essere in grado di difendersi, e questo potrebbe essere un bene o un male. La minaccia dei supereroi non è mai stata così alta, e alla fine potrebbe essere meglio che Hughie tenga la testa bassa mentre The Boys raggiunge la sua sanguinosa conclusione.

La quinta stagione di The Boys è confermata

La serie è stata rinnovata prima del debutto della quarta stagione

Con il destino della popolarissima serie ormai certo, The Boys è stata rinnovata da Amazon Prime Video nel maggio 2024, un mese intero prima della premiere della quarta stagione. Quando si è trattato di decidere il futuro di The Boys, non si è mai trattato di un “se”, ma piuttosto di “per quanto tempo” la serie sarebbe andata avanti. Sfortunatamente per i fan più accaniti della serie satirica sui supereroi, la risposta è arrivata pochi giorni prima della premiere della quarta stagione, quando il creatore Eric Kripke ha annunciato che la quinta stagione avrebbe concluso la serie.

L’enorme portata dell’ultima stagione della serie richiederà un lungo periodo di riprese e una data di uscita nel 2025 sembra fuori discussione per ora.

Kripke fornirà ulteriori aggiornamenti nel novembre 2024, quando ha annunciato che le riprese inizieranno tra poche settimane. Ciò significa che la serie è entrata in produzione negli ultimi due mesi del 2024, anche se la tempistica esatta è sconosciuta. Presumibilmente, l’enorme portata dell’ultima stagione della serie richiederà un lungo periodo di riprese e, per ora, un’uscita nel 2025 sembra fuori discussione.

Kripke ha rivelato che le riprese erano a metà nel marzo 2025, il che significa che potrebbero esserci altri quattro o cinque mesi di riprese.

Dettagli sul cast della quinta stagione di The Boys

Chi è sopravvissuto alla quinta stagione?

Dato che la quinta stagione di The Boys è ufficialmente l’ultima, è logico che l’ultima puntata darà a molti dei personaggi amati e odiati un addio degno di questo nome. Nonostante la propensione della serie per lo spargimento di sangue, ci sono alcuni personaggi che molto probabilmente arriveranno alla fine, tra cui l’ultra-patriottico Homelander interpretato da Antony Starr e Karl Urban nei panni dell’anti-supereroe vigilante Billy Butcher. Il cast di The Boys include anche una grande varietà di altri personaggi dotati di superpoteri, e la stagione finale potrebbe introdurne alcuni nuovi.

Un personaggio importante che non è sopravvissuto alla quarta stagione è la vicepresidente eletta Victoria Neuman (Claudia Doumit), che ha fatto una morte raccapricciante per mano dell’alter ego di Butcher nel finale di stagione e probabilmente non tornerà. Parlando di Joe Kessler (Jeffrey Dean Morgan), l’attore ha detto che spera di tornare per l’ultima puntata. Un ritorno confermato è quello di Jensen Ackles nei panni di Soldier Boy, che sarà un personaggio ricorrente nella quinta stagione. I co-protagonisti di Ackles in Supernatural, Jared Padalecki e Misha Collins, appariranno in ruoli secondari.

Un altro ritorno confermato è quello di A-Train (Jessie T Usher). Il destino del personaggio era inizialmente sconosciuto, dato che la quarta stagione si era conclusa con la sua fuga a New York con la famiglia, lasciandoci con il dubbio che potesse essere la fine per lui nella serie. Tuttavia, Usher ha pubblicato un post sulle sue Instagram Stories, confermando il suo ritorno. Il post era rivolto alla sua “Boys Fam” e includeva le parole “ecco che arriva la quinta stagione”. Anche se questo non conferma quanto sarà importante il suo ruolo nella prossima stagione, sembra confermare che apparirà in qualche modo.

La star di Snowpiercer, Daveed Diggs, è stato scritturato per un ruolo ricorrente ancora senza nome, ed è il primo di diversi nuovi nomi che appariranno nella prossima stagione finale. Mason Dye è stato scelto per interpretare il ruolo del supereroe degli anni ’50, Bombsight, menzionato nella quarta stagione come protagonista di film come “The Curse of Fu Manchu”. Il Bombsight di Dye avrà anche la possibilità di recitare nel prequel spin-off, Vought Rising. La quinta stagione incorporerà anche elementi della Gen V stagione 2, il che significa che il cast dello spin-off potrebbe anche apparire in The Boys.

La quinta stagione di The Boys sarà l’ultima

Un ultimo giro per i ragazzi

Sebbene fosse ovvio che la serie non potesse andare avanti all’infinito, pochi giorni prima della premiere della quarta stagione è stato rivelato che The Boys si sarebbe conclusa con la quinta stagione. Poiché la decisione sembra essere stata presa di comune accordo dal creatore Eric Kripke e Prime Video, è certo che la serie avrà un finale, invece di rimanere in sospeso come tante altre grandi serie del passato. Fortunatamente, con il ritorno della serie spin-off Gen V per la sua seconda stagione, il franchise continuerà in vari altri spin-off.

Uno di questi spin-off è The Boys: Mexico, anche se il progetto è in cantiere da alcuni anni. Lo spin-off è prodotto da Gael García Bernal e Diego Luna, anche se non è stato confermato se saranno anche i protagonisti. L’altro spin-off annunciato è il prequel, Vought Rising, che seguirà Soldier Boy e Stormfront negli anni ’50. Si sa ancora poco, ma riguarderà un misterioso omicidio e i primi giorni della società titolare.

Jensen Ackles e Aya Cash riprenderanno i loro ruoli di Soldier Boy e Stormfront, rispettivamente, in Vought Rising.

Dettagli sulla trama della quinta stagione di The Boys

È promesso un finale cruento

In tipico stile The Boys, il finale della quarta stagione è stato cruento, scioccante e assolutamente depravato, e prepara il terreno per un intrigante climax nella quinta stagione. In una tragica svolta degli eventi, il piano di Victoria Neuman di tradire Homelander è stato sventato quando è stata uccisa dall’alter ego di Butcher, e questo ha permesso a Homelander e Sister Sage di portare avanti il loro piano malvagio. Con il presidente ad interim Steven Calhoun al potere, Homelander può tirare le fila e dare inizio al suo regno del terrore.

Homelander ordina la legge marziale, dando il via al suo piano per radunare tutte le persone che considera traditori. I Boys sono il suo obiettivo principale e nella stagione finale è previsto un violento scontro. Un mistero che aleggia sulla prossima stagione è quello delle macchinazioni di Sister Sage, e persino Homelander è all’oscuro di ciò che comporta la sua cosiddetta Fase 2. Gli spettatori dovranno aspettare la quinta stagione di The Boys per scoprirlo.

Countdown – Stagione 2: aggiornamenti promettenti dal creatore della serie con Jensen Ackles

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Il creatore della serie Countdown, Derek Haas, condivide un nuovo aggiornamento su una potenziale seconda stagione. Countdown ha debuttato con i suoi primi tre episodi su Prime Video il 25 giugno. La stagione di debutto segue la star di Supernatural Jensen Ackles nei panni di Mark Meachum, un detective della polizia di Los Angeles che entra a far parte di una task force segreta composta da agenti di varie agenzie. Originariamente riuniti per dare la caccia a un assassino, il team deve poi impedire una grave catastrofe. Il cast di Countdown include Jessica Camacho nel ruolo di Amber Oliveras, Eric Dane nel ruolo di Nathan Blythe, Violett Beane nel ruolo di Evan Shepherd, Uli Latukefu nel ruolo di Lucas Finau ed Elliot Knight nel ruolo di Keyonte Bell.

In un’intervista con ScreenRant, Haas parla del futuro di Countdown. Ha rivelato che sta pensando a un secondo capitolo, ma è cauto nel procedere troppo rapidamente, perché a volte “il mondo reale rialza la testa”. Sebbene l’aggiornamento abbia un tono positivo, Haas sta cercando di non correre troppo. Sta valutando alcune trame per la seconda stagione, ma non è ancora andato oltre la fase di progettazione. Ecco il suo commento:

Oh sì. Ho pensato alla seconda stagione. La verità è che non bisogna andare troppo avanti, perché il mondo reale fa capolino e poi si vuole essere in grado di cogliere il momento di ciò che sta accadendo nel mondo quando si fa uno show come questo. Quindi ho sicuramente pensato alle trame per la seconda stagione, ma non sono andato oltre.

Cosa significa questo per la seconda stagione di Countdown

Haas ha avuto una carriera televisiva di incredibile successo. Ha creato serie di lunga durata, tra cui Chicago Fire, Chicago P.D. e FBI: International. Con il suo pedigree di creatore, sceneggiatore e produttore, Countdown ha tutte le possibilità di tornare per le stagioni future. Anche Ackles ha una lunga carriera televisiva, avendo interpretato Dean Winchester in Supernatural per quindici stagioni, e tornerà in The Boys – stagione 5 nel ruolo di Soldier Boy.

Sarebbe logico che la piattaforma di streaming volesse continuare Countdown con una seconda stagione.

Con Haas e Ackles che vantano entrambi una carriera televisiva di tutto rispetto, Countdown sembra destinato ad avere un futuro. Countdown presenta inoltre alcune somiglianze con altre serie Prime Video come Reacher e Cross, con la loro premessa orientata all’azione. Dato che Prime Video è dietro lo sviluppo di queste altre serie, e soprattutto visto il clamoroso successo di Reacher, sarebbe logico che la piattaforma di streaming volesse continuare Countdown con una seconda stagione.

Top Gun 3: dettagli sulla trama di “One Last Ride” su Maverick con Tom Cruise

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Top Gun 3 riceve un nuovo aggiornamento dal regista Joseph Kosinski, che rivela come il film affronterà il ritorno di Maverick, interpretato da Tom Cruise. Il secondo capitolo della saga Top Gun è stato un grande successo nel 2022, portando alla conferma che Top Gun 3 è in fase di sviluppo. Cruise dovrebbe tornare nel film insieme alle star di Top Gun: Maverick Miles Teller e Glen Powell.

Durante una recente intervista con GQ, Kosinski ha confermato che Maverick rimarrà un personaggio chiave in Top Gun 3, spiegando che il terzo capitolo seguirà il personaggio mentre affronta una “crisi esistenziale”. Sebbene il regista sia attento a non rivelare troppo, ha anticipato che il film esplorerà alcuni temi significativi. Ecco il suo commento:

Penso che abbiamo trovato un modo per farlo, non solo per quanto riguarda la portata di ciò che stiamo proponendo, ma anche l’idea stessa della storia che stiamo raccontando. Stiamo pensando in grande, molto più grande di… È una crisi esistenziale quella che Maverick sta vivendo, ed è molto più grande di lui. In realtà… Sto cercando di descriverla senza svelare nulla. [Ride.] È una questione esistenziale che Maverick deve affrontare e che, secondo me, lo fa sentire piccolo, come film, rispetto a ciò di cui stiamo parlando.

Quando viene interrogato sulla portata del ruolo di Maverick nel terzo film, Kosinski conferma che il personaggio interpretato da Cruise non passerà in secondo piano rispetto ai nuovi personaggi introdotti nel film di successo del 2022. Anche se Maverick rimarrà una figura centrale in Top Gun 3, il regista sembra confermare che questo prossimo capitolo sarà l’ultima apparizione di Maverick:

Sì, c’è ancora molto da raccontare su di lui. C’è un’ultima missione. Quindi ci stiamo lavorando. Ehren Kruger, che ha scritto F1, sta scrivendo la sceneggiatura. Come tutte le cose, ci vuole un po’ di tempo per mettere a punto tutto, e lo faremo solo se sentiremo di avere una storia abbastanza forte.

Cosa significa questo per Top Gun 3

Non è chiaro quale sia la crisi esistenziale di Maverick, ma l’ultimo film potrebbe contenere indizi su ciò che accadrà. Il compianto Val Kilmer ha ripreso il ruolo di Iceman nel cast di Top Gun: Maverick, e la morte di questo personaggio segna uno dei momenti più emozionanti del film.

Maverick alle prese con un mondo in cui non è più necessario (e che dimostra perché lo è) potrebbe essere ciò a cui Kosinski si riferisce.

La morte di Iceman potrebbe rappresentare metaforicamente la fine di un’era per i piloti di caccia, soprattutto ora che i droni senza pilota stanno diventando una caratteristica importante della guerra moderna. Maverick alle prese con un mondo in cui non è più necessario (e che dimostra perché lo è) potrebbe essere ciò a cui Kosinski si riferisce.

Sebbene Top Gun 3 sembri essere l’ultima apparizione di Maverick, Kosinski non dice che sarà l’ultimo capitolo della serie. Maverick introduce personaggi come Rooster di Teller e Hangman di Powell, e questa nuova generazione potrebbe potenzialmente portare avanti Top Gun 4 e oltre.

Prova a prendermi: le differenze tra il film e la storia vera

Prova a prendermi: le differenze tra il film e la storia vera

In Prova a prendermi, di Steven Spielberg, alcuni episodi della vita affascinante di Frank Abagnale Jr. sono stati portati sul grande schermo, ma alcune delle sue azioni sono talmente stravaganti che i fan non possono non chiedersi quanto sia accurato il film. In esso, Leonardo DiCaprio interpreta il vero Frank Abagnale Jr., che a soli 16 anni scappa di casa per iniziare una vita da truffatore. Inizia con piccoli assegni contraffatti per viaggiare e soggiornare in hotel e presto passa a truffe più elaborate, come spacciarsi per pilota, medico e avvocato.

Il film segue la vita criminale di Abagnale dall’adolescenza all’età adulta, concludendosi quando finalmente riesce a mettere il suo notevole talento nella contraffazione di assegni al servizio dell’FBI. Il film è basato fedelmente sul libro del 1980 di Stan Redding, che ha scritto Catch Me If You Can dopo aver intervistato Abagnale, ed è uno dei migliori film di DiCaprio, ma ci sono dubbi sull’accuratezza del libro a causa delle esagerazioni e delle drammatizzazioni di Redding. Abagnale non è stato consultato per il film, quindi non ha potuto confermare quali parti del libro fossero basate sulla realtà e quali fossero esagerazioni. Scopriamo però quelle che sono le differenze certe tra il film e la storia vera.

Il padre di Frank non era un truffatore nella vita reale

Due topolini caddero in un secchio di panna. Il primo topolino si arrese e annegò. Il secondo topolino non si arrese. Lottò così duramente che alla fine trasformò la panna in burro e riuscì a strisciare fuori”. Questa frase del film mostra che Abagnale impara la forza d’animo da suo padre. Impara anche come affascinare e manipolare con una piccola storia o una verità distorta dal personaggio di Christopher Walken, anche se nella vita reale suo padre era un uomo onesto che non approvava i furti nei negozi e le altre truffe del figlio.

Nel film, è a causa del divorzio dei suoi genitori che l’adolescente scappa di casa ed esplora metodi illegali per trasferire grandi quantità di denaro. È vero che il divorzio ha influenzato profondamente Abagnale, ispirando in parte la sua fuga e la sua serie di crimini, ma Abagnale ha vissuto con il padre single per molto tempo prima di scappare di casa. Alcuni dettagli minori del divorzio sono stati modificati, come il fatto che la madre di Abagnale si sia risposata e abbia avuto un altro figlio. Anche se Abagnale non era figlio unico come descritto nel film, sua madre non si è risposata.

Leonardo DiCaprio e Christopher Walken in Prova a prendermi
Leonardo DiCaprio e Christopher Walken in Prova a prendermi. Foto di © 2002 – Dreamworks LLC – All Rights Reserved

Prova a prendermi torna poi più volte su Abagnale Sr., mostrando la corrispondenza del figlio con lui e l’incontro tra i due mentre si fingeva pilota e poi medico. Ma la verità sul padre di Frank nel film è che Abagnale non ha mai più rivisto suo padre dopo essere scappato di casa, né Abagnale Sr. ha cercato di proteggere il segreto di suo figlio. In realtà, quando Abagnale Jr. si è cacciato in qualche guaio finanziario durante l’adolescenza utilizzando le carte di credito del padre, quest’ultimo ha cercato di iscriverlo in una scuola per “ragazzi difficili”, un altro dettaglio che non compare nel film.

Abagnale ha dichiarato di essere soddisfatto della scelta di Spielberg di ritrarre suo padre in una luce positiva, fedele alla realtà. Nel film, Abagnale Sr. funge infatti da punto di riferimento per suo figlio, influenzando tutte le sue scelte e ispirando la sua volontà di continuare a lottare e provare, sguazzando nella panna fino a quando, come il topolino, non è riuscito a risalire. Questo ha servito a uno scopo più alto per il film, e Abagnale non ha obiettato al cambiamento.

Le relazioni sentimentali e il fidanzamento di Frank Abagnale Jr.

Il film ritrae Abagnale mentre ha molte avventure con donne diverse, arrivando persino ad innamorarsi di una volontaria ospedaliera interpretata da Amy Adams. Sono state proprio queste numerose avventure a farlo catturare, poiché un’assistente di volo con cui aveva avuto una relazione lo ha individuato in Francia e lo ha denunciato alla polizia. La sua storia d’amore con una giovane donna, chiamata Brenda Strong sia nel libro che nel film, ha infatti quasi segnato la fine della sua carriera.

Abagnale si innamorò di lei e le confessò i suoi crimini, sperando di iniziare una nuova vita come suo marito. La loro relazione finì però quando lei tentò di denunciarlo. Il film è abbastanza accurato nel descrivere la loro storia d’amore e la loro rottura, dato che lui la incontrò davvero mentre fingeva di essere un medico che gestiva un ospedale. La sua confessione, tuttavia, avvenne in modo diverso rispetto al film e non fu una confessione improvvisata mentre stava scappando da una finestra.

Leonardo DiCaprio e Amy Adams in Prova a prendermi
Leonardo DiCaprio e Amy Adams in Prova a prendermi. Foto di © 2002 – Dreamworks LLC – All Rights Reserved

Di tutte le truffe di Abagnale, quella di fingersi medico era quella che lo terrorizzava di più perché pensava di poter mettere in pericolo altre persone. In un’occasione, ci fu un pericolo imminente perché Abagnale non riuscì a comprendere il significato dell’espressione “bambino blu”. Decise quindi di dimettersi da medico, inventando una scusa, ma, fortunatamente, si presentò una persona qualificata che prese il suo posto. Sapeva che l’FBI si stava avvicinando, quindi scelse di confessare tutto nel tentativo di tenere Brenda e cambiare carriera.

Parte della motivazione che spingeva Abagnale a continuare con le sue truffe era il suo gusto per le donne. Assegni scoperti e camere d’albergo lussuose gli garantivano molta attenzione da parte del gentil sesso, ma fu proprio questa attenzione a causare alla fine la sua rovina. Nel film, un detective junior che interrogò sua madre ricordò la città francese di Montrichard, dove era cresciuta, e questo condusse Hanratty (interpretato da Tom Hanks nel film) al suo nascondiglio, eliminando la storia dell’assistente di volo e il fatale errore di Abagnale.

Il professor Frank Abagnale Jr.

Il truffatore aveva finto di essere un medico, un pilota e un avvocato, e Abagnale Jr. aveva persino superato l’esame di abilitazione, ma la sua quarta carriera fasulla è stata omessa dal film. Abagnale assunse il ruolo di professore di sociologia alla Brigham Young University. Era molto apprezzato dai suoi studenti, che lo trovavano affabile e intelligente. Ci riuscì leggendo ogni settimana un capitolo in anticipo rispetto a loro, cosa che alcuni studenti trovavano un po’ strana. La BYU pubblicò un annuncio sul giornale per un professore di sociologia, Abagnale falsificò una trascrizione della Columbia University e la prestigiosa università lo assunse.

Carri Jenkins della BYU ha dichiarato nel 2003 che lei e lo staff non hanno trovato alcuna traccia del periodo di permanenza di Abagnale nella scuola, nonostante egli affermasse di aver tenuto un corso di novanta minuti a un totale di 141 studenti. Abagnale ha detto di non ricordare quale pseudonimo avesse usato mentre lavorava lì, ma era effettivamente nel campus durante la sua fuga. Se fosse un professore o un semplice assistente è ancora oggetto di dibattito, ed è possibile che, se fosse stato quest’ultimo, non ci sarebbero tracce del suo periodo di insegnamento di sociologia.

Leonardo DiCaprio in Prova a prendermi
Leonardo DiCaprio in Prova a prendermi. Foto di © 2002 – Dreamworks LLC – All Rights Reserved

La fuga in aereo di Abagnale Jr.

In una delle scene più emozionanti del film, Abagnale è seduto con il suo rapitore su un aereo diretto verso il suo destino negli Stati Uniti. Viene a sapere che il suo amato padre è morto e, sopraffatto dall’emozione, dice di sentirsi male e insiste per andare in bagno. Hanratty lo aspetta fuori, ma una volta che l’aereo atterra, è chiaro che Abagnale non uscirà. L’agente sfonda la porta solo per trovare una stanza vuota con alcune viti sul pavimento, lasciando il personaggio di Tom Hanks con un pugno di mosche in mano.

In realtà, sarebbe impossibile per Abagnale essere fuggito attraverso il bagno. Lo spazio è ben sigillato e chiunque tentasse di farlo dovrebbe essere molto piccolo o avere una clavicola lussata. In realtà, Abagnale è fuggito attraverso la galleria della cucina dove il cibo entra ed esce dall’aereo, ma Redding ha inventato il dettaglio del bagno per il libro. Abagnale conosceva abbastanza bene gli aerei grazie al tempo trascorso fingendo di essere un pilota, quindi avrebbe saputo che fuggire attraverso il bagno era impossibile.

Nel 1971, Frank fuggì poi ancora una volta, tentando di scappare in Brasile. Tre anni dopo, Abagnale negoziò un accordo con l’FBI che gli garantì la libertà in cambio di consulenze su come proteggere ulteriormente le persone e le aziende dalle frodi, come è stato accuratamente descritto in Prova a prendermi. Ha poi fondato la Abagnale & Associates, con cui svolge il ruolo di consulente finanziario. Ancora oggi lavora per l’FBI, anche se il suo esatto ruolo nel rapporto con la nota agenzia governativa è da sempre oggetto di dibattito.

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Rain Man – L’uomo della pioggia: la storia vera dietro il film

Rain Man – L’uomo della pioggia: la storia vera dietro il film

Rain Man – L’uomo della pioggia è il noto film diretto da Barry Levinson, regista statunitense celebr per la sua capacità di raccontare storie dal forte impatto emotivo e sociale. Uscito nel 1988, il film si è rapidamente affermato come uno dei titoli più iconici della sua carriera, grazie alla sensibilità con cui affronta temi delicati come la disabilità e i rapporti familiari. Levinson, che vinse l’Oscar come miglior regista proprio per questo lavoro, riesce a costruire un racconto capace di unire commozione e riflessione, portando sul grande schermo una storia intensa e universale.

Il cast del film vede protagonisti due attori di straordinario talento: Tom Cruise e Dustin Hoffman. Cruise interpreta Charlie Babbitt, un giovane uomo egoista e ambizioso, mentre Hoffman veste i panni di suo fratello maggiore Raymond, un uomo con autismo e sindrome del savant, che gli regalerà una nuova prospettiva sulla vita. La performance di Hoffman fu particolarmente apprezzata dalla critica e dal pubblico, tanto da valergli l’Oscar come miglior attore protagonista. La chimica tra i due attori e la delicatezza con cui affrontano le dinamiche tra i loro personaggi hanno poi contribuito al successo e alla longevità del film.

Rain Man – L’uomo della pioggia è così diventato un vero e proprio cult del cinema, vincitore di quattro Premi Oscar, tra cui miglior film, e capace di conquistare generazioni di spettatori. La sua fama non si deve solo alle interpretazioni memorabili o alla regia, ma anche al modo in cui ha acceso i riflettori su una condizione poco conosciuta all’epoca, suscitando interesse e dibattito. Nel proseguo di questo articolo, approfondiremo se e in che misura la storia raccontata nel film sia ispirata a fatti reali, e quali figure abbiano influenzato la creazione del personaggio di Raymond.

Dustin Hoffman e Tom Cruise in Rain Man - L'uomo della pioggia
Dustin Hoffman e Tom Cruise in Rain Man – L’uomo della pioggia. Foto di © Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc. All Rights Reserved.

La trama di Rain Man – L’uomo della pioggia

Charlie Babbitt è un venditore di automobili pieno di debiti che, alla morte del padre, scopre di non essere l’erede del patrimonio di famiglia. In questa occasione viene a sapere anche dell’esistenza di Raymond, suo fratello maggiore affetto da autismo, che si trova ricoverato in una clinica psichiatrica di Wallbrook. Frustrato a causa della mancata eredità e arrabbiato per essere stato tenuto all’oscuro dell’esistenza di un fratello, Charlie decide di rapire Raymond per poter entrare in qualche modo in possesso del denaro diventandone il tutore. In seguito al rifiuto del medico di diventare suo complice, Charlie perde anche l’appoggio della sua fidanzata Susanna, che si arrabbia moltissimo per il modo in cui tratta il suo povero fratello.

Quando si rende conto della straordinaria capacità di Raymond di fare i calcoli, Charlie decide di sfruttarla per giocare a Las Vegas e guadagnare la cifra che gli serve per liberarsi definitivamente dei debiti. L’idea funziona e con la tranquillità economica Charlie riallaccia anche i rapporti con Susanna. Charlie prende in considerazione l’idea di chiedere l’affidamento di Raymond, ma in seguito a un incidente domestico si rende conto di non esserne all’altezza e decide di riportare il fratello alla clinica. Tuttavia, il lungo viaggio fatto insieme consente ai due fratelli di riavvicinarsi e a scoprire che la diversità a volte rappresentare un punto di forza.

La storia vera dietro il film

Rain Man – L’uomo della pioggia si ispira liberamente alla figura di Kim Peek, un uomo realmente esistito che ha contribuito in modo significativo alla creazione del personaggio di Raymond Babbitt interpretato da Hoffman. Kim Peek nacque nel 1951 a Salt Lake City, nello Utah, e sin dall’infanzia mostrò caratteristiche uniche che lo resero un caso di studio per neurologi e psicologi. A differenza del personaggio del film, Kim non era autistico, ma affetto da una macrocefalia congenita e da un danno al corpo calloso, la struttura che connette i due emisferi cerebrali. Queste particolarità anatomiche contribuirono alle sue straordinarie capacità mnemoniche, che lo portarono ad essere descritto come un “megasavant”.

Kim Peek era in grado di memorizzare una quantità impressionante di informazioni. Si stima che avesse imparato a memoria oltre 12.000 libri e che potesse leggere due pagine contemporaneamente, una con ogni occhio, impiegando solo pochi secondi per ciascuna. Oltre alla lettura fulminea, Kim possedeva una conoscenza enciclopedica in molteplici ambiti: storia, geografia, musica classica, codici postali e persino calendari, al punto da poter dire in quale giorno della settimana cadesse una qualunque data della storia. Tuttavia, a differenza di Raymond, Kim era molto socievole e amava interagire con le persone, al contrario dell’immagine stereotipata spesso legata all’autismo.

Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain Man - L'uomo della pioggia
Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain Man – L’uomo della pioggia. Foto di © Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc. All Rights Reserved.

La figura di Kim Peek venne notata dallo sceneggiatore Barry Morrow, che lo incontrò nel 1984 durante un convegno e ne rimase profondamente colpito. Fu proprio Morrow a concepire l’idea di un film ispirato alla sua storia, pur prendendosi delle licenze artistiche. Raymond Babbitt, infatti, non è una rappresentazione fedele di Kim, ma piuttosto un personaggio composito che fonde le caratteristiche del savant con tratti propri dello spettro autistico, per esigenze narrative e drammatiche. Morrow donò uno dei suoi Oscar a Kim Peek, in segno di riconoscimento per aver ispirato la storia e il personaggio.

Il successo del film contribuì a far conoscere Kim Peek a un pubblico vastissimo. Negli anni successivi all’uscita di Rain Man – L’uomo della pioggia, Kim divenne un ambasciatore non ufficiale della neurodiversità, partecipando a centinaia di conferenze, eventi e programmi televisivi, dove dimostrava le sue straordinarie capacità e sensibilizzava l’opinione pubblica sul tema delle disabilità cognitive. Suo padre Fran lo accompagnava sempre, raccontando al mondo la storia di Kim e sottolineando l’importanza di valorizzare i talenti unici di ogni individuo, al di là delle etichette diagnostiche.

Nonostante la sua condizione, Kim Peek visse una vita intensa e ricca di relazioni umane. Morì poi nel 2009 all’età di 58 anni, lasciando un’eredità importante nel campo delle neuroscienze e della cultura popolare. La sua storia reale, pur differente da quella raccontata nel film, continua a rappresentare un esempio straordinario di come il cervello umano possa funzionare in modi inaspettati e di come la diversità sia una risorsa da comprendere e rispettare. Il film Rain Man – L’uomo della pioggia, pur romanzando la sua figura, contribuì a diffondere questo messaggio in tutto il mondo.

Limitless: la spiegazione del finale del film

Limitless: la spiegazione del finale del film

“E se le droghe sbloccassero poteri altrimenti inacessibili?” Con questa singolare tesi, mai presa in considerazione prima, Limitless, diretto da Neil Burger, ha fatto il suo ingresso trionfale nelle sale nel 2011. Il film si inserisce con originalità nel filone del thriller psicologico e fantascientifico, mescolando sapientemente elementi del cinema d’azione con un racconto che affonda le radici nelle ossessioni contemporanee per l’intelligenza, il successo e il potere. La pellicola si basa sul romanzo Territori oscuri di Alan Glynn e ruota attorno ad una misteriosa pillola, l’NZT-48, che promette di sbloccare il pieno potenziale della mente umana.

Il film si basa infatti fortemente sulla vecchia teoria secondo cui gli esseri umani utilizzano solo il 15-20% del loro cervello alla volta e che il nostro vero potenziale potrebbe essere sbloccato se solo utilizzassimo tutto il cervello (un po’ quello che viene espresso anche in un film simile quale Lucy). Un’idea affascinante che alimenta il ritmo incalzante del film, tra sequenze adrenaliniche e riflessioni più cupe sul prezzo da pagare per il “successo facile”. Ciò che rende però Limitless un racconto particolarmente avvincente è il modo in cui riesce a trasformare una premessa fantascientifica in una metafora potente dei desideri e delle paure legate alla società moderna.

Nel prosieguo dell’articolo ci concentreremo proprio sul finale di Limitless, un epilogo ricco di tensione che ha diviso pubblico e critica. Esamineremo i principali colpi di scena che lo caratterizzano, cercando di spiegare come Eddie riesca – o sembri riuscire – a liberarsi dalla dipendenza dal farmaco e a mantenere il potere conquistato. Analizzeremo inoltre il significato più profondo del finale, alla luce delle tematiche affrontate dal film, e come questo apra interrogativi sul vero costo dell’ambizione e della ricerca del potere assoluto.

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Bradley Cooper in Limitless. Foto di © 2011 – Rogue Pictures

La trama di Limitless

Protagonista del film è Eddie Morra (Bradley Cooper), un giovane scrittore newyorkese in piena crisi professionale e personale. La sua ragazza Lindy (Abbie Cornish), stanca dei suoi fallimenti, decide di lasciarlo. La sua vita cambia però improvvisamente quando un amico gli fa provare l’NZT-48, una rivoluzionaria sostanza farmaceutica ancora in fase di sperimentazione, in grado di aumentare incredibilmente le potenzialità del cervello umano. Assunta la droga, Eddie è in grado di ricordare tutto ciò che ha letto, visto o sentito. Le sue nuove capacità deduttive, di apprendimento, di memorizzazione e di socializzazione, lo spingono a tentare la fortuna nel mondo della Borsa.

Presto inizia a fare meraviglie a Wall Street, dove la sua abilità attira l’attenzione di Carl Van Loon (Robert De Niro), un potente magnate della finanza che, dopo averlo messo alla prova, gli offre la possibilità di negoziare la più grande fusione della storia. La droga ha però degli effetti collaterali che peggiorano dopo ogni assunzione. Eddie scopre che in determinati momenti, non ricorda nulla di quello che ha fatto, visto o sentito. Il peggio è che ancora non è consapevole del fatto che alcune persone sono ora pronte a fare qualsiasi cosa per mettere le mani sul suo stock di NZT.

La spiegazione del finale del film

Verrso il suo finale Limitless, la tensione raggiunge il culmine mentre Eddie Morra si trova in una posizione sempre più pericolosa. In un momento cruciale, il mafioso Gennady (Andrew Howard) riesce a irrompere nell’appartamento di Eddie e lo costringe a difendersi in uno scontro violento. Con un gesto disperato, Eddie inganna Gennady, gli sottrae una dose e, alimentato dall’NZT-48, riesce a ribaltare la situazione, uccidendolo e sfuggendo all’assalto. Con le ultime scorte del farmaco, Eddie si dedica poi a trovare una soluzione definitiva per non essere più schiavo della sostanza.

Limitless streaming
Robert De Niro e Bradley Cooper in Limitless. Foto di John Baer – © 2011 Dark Fields Production, LLC All Rights Reserved

La scena finale si svolge un anno dopo: Eddie è ormai un uomo di successo, lanciato in politica e presentato come futuro senatore. Carl Van Loon lo incontra per proporgli un’alleanza, credendo che Eddie sia ancora dipendente dall’NZT-48 e quindi facilmente manipolabile. Ma Eddie lo sorprende: afferma di aver usato le sue risorse per sintetizzare il farmaco, eliminando gli effetti collaterali e interrompendo la dipendenza. Anzi, sostiene di aver ormai integrato le capacità acquisite in modo permanente. Nella scena conclusiva, Eddie dimostra la sua brillantezza: anticipa le parole di Van Loon e mostra padronanza assoluta di ogni situazione, lasciando il magnate spiazzato e impotente davanti al suo ex protetto.

Dal punto di vista tematico, il finale di Limitless rappresenta dunque l’apice della riflessione del film sui limiti della conoscenza e sul prezzo del potere. Eddie, che all’inizio era un uomo fallito e insicuro, arriva a un punto in cui la sua intelligenza sembra sconfinata, ma ciò avviene dopo un percorso costellato di compromessi morali, pericoli letali e perdita di controllo. La sua vittoria finale è ambigua: da un lato ha superato la dipendenza e ha trasformato la droga in uno strumento definitivo di crescita, dall’altro ha abbracciato un mondo in cui il potere si ottiene a costo della propria umanità e con scelte discutibili.

Il film lascia volutamente il dubbio sul vero stato di Eddie: ha davvero sconfitto la dipendenza o sta solo mascherando il suo bisogno per mantenere il potere? Questo finale sottolinea come Limitless non sia soltanto un thriller adrenalinico, ma un’allegoria sulla brama umana di superare i propri limiti naturali. Eddie incarna la tensione tra il desiderio di realizzazione e il rischio di perdersi lungo il cammino, mostrando come la corsa verso il successo possa trasformarsi in una spirale inarrestabile che, pur apparendo vittoriosa, lascia dietro di sé interrogativi inquietanti.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, le 9 rivelazioni più importanti del trailer finale

Il trailer finale di I Fantastici Quattro: Gli Inizi sembra confermare che la versione della Marvel Studios della Prima Famiglia sia quella che i fan hanno atteso per decenni di vedere sul grande schermo. La storia, come noto, si svolge in una realtà alternativa, una mossa coraggiosa da parte di Kevin Feige e compagnia. Tuttavia, questo ha anche permesso al regista Matt Shakman di offrirci una versione di questi eroi ispirata agli anni ’60 che semplicemente non sarebbe stata possibile nella Sacra Linea Temporale.

Ad un mese dall’uscita al cinema del film, in questo articolo approfondiamo ora tutte le rivelazioni più importanti, gli easter eggs e i possibili spoiler sulla trama rivelati oggi dai Marvel Studios con questo trailer. Questi includono un viaggio su Taa II, un importante debutto nell’MCU e alcuni indizi sull’inclusione di un iconico slogan.

La prima famiglia Marvel in azione

Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Alcuni fan hanno sottolineato che i trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi non hanno mostrato questi eroi combattere contro nessuno. Anche se ci aspettiamo un montaggio delle battaglie passate, sembra che la squadra non sarà coinvolta in scontri all’ultimo sangue con Galactus e Silver Surfer. C’era da aspettarselo, ma per non farci pensare che il reboot sarà privo di azione, quest’ultima anteprima alza notevolmente la posta in gioco. Sono incluse nuove immagini di Reed, Sue, Ben e Johnny che usano i loro poteri, con le abilità di elasticità di Mister Fantastic che sembrano particolarmente impressionanti (c’è sempre il rischio che poteri come questi finiscano per sembrare ridicoli in un film live-action).

L’iconico “4” infuocato

I Fantastici Quattro Gli Inizi 4 di fuoco
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Se siete fan dei fumetti, saprete che la Torcia Umana che si lancia nei cieli sopra New York City e scrive il caratteristico “4” dei Fantastici Quattro con le fiamme è un suo marchio di fabbrica. Siamo felicissimi di vederla utilizzata in questo film, anche se sembra che potrebbe essere una delle ultime scene del debutto del team nell’MCU. A prescindere da ciò, stiamo già correndo troppo e ci chiediamo come sarà quando Johnny userà questa sua abilità unica per raggiungere il suo amico Spider-Man.

“Che ora è?”

I Fantastici Quattro Gli Inizi La Cosa
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Sembra che il fatto che La Cosa non voglia dire “È tempo di distruzione” sarà una gag ricorrente in I Fantastici Quattro: Gli Inizi. In base a quanto rivelato qui, la battuta è stata data al suo omologo dei cartoni animati, cosa che Johnny non perdona a Ben. Tuttavia, nei momenti finali di questa anteprima, si capisce che La Cosa sta per dirlo mentre lui e la Torcia Umana precipitano verso terra. Diamo credito alla Marvel Studios per non aver spoilerato nulla qui… anche se avremmo voluto che fosse stata quella la nota su cui si fosse concluso questo trailer finale. Sarà comunque un grande momento al cinema il mese prossimo.

L’avvertimento di Silver Surfer

I Fantastici Quattro Gli Inizi Silver Surfer
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Proprio come nei fumetti, l’araldo di Galactus, Silver Surfer, arriva sulla Terra per avvertire i suoi cittadini dell’imminente arrivo del Divoratore di Mondi. La Marvel Studios ha apportato alcuni notevoli miglioramenti agli effetti speciali utilizzati per trasformare Julia Garner in Shalla-Bal, e la sua voce ora suona un po’ più aliena rispetto a quella che abbiamo sentito nel trailer precedente. Mentre alcuni fan continuano a lamentarsi del cambio di sesso di Silver Surfer (che è errato, si tratta di Shalla-Bal, non di Norrin Radd), non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il MCU con questo personaggio.

L’astronave di Galactus

I Fantastici Quattro Gli Inizi astronave Galactus
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

L’ultimo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi conferma che questo film sarà ricco di azione cosmica e ci porta su Taa II, ovvero la nave di proporzioni mondiali. Questa struttura grande quanto un sistema solare è la dimora a forma di nastro di Möbius di Galactus, il Divoratore di Mondi. Silver Surfer guida la squadra attraverso quella che sembra l’entrata della base del cattivo, dove presumibilmente tenteranno di negoziare con lui. Sembra che questa potrebbe essere la sequenza più importante del film, soprattutto perché dovrebbe dare all’attore Ralph Ineson la possibilità di brillare, dato che probabilmente controbatterà l’offerta della squadra con una sua.

Franklin Richards

I Fantastici Quattro Gli Inizi Franklyn Richards
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Nel trailer finale del reboot possiamo finalmente vedere Franklin Richards molto più chiaramente, e sembra proprio che sia una creazione in CGI. Gli effetti sono solidi, e questo è molto più semplice rispetto alle complicazioni legate all’uso di un bambino vero. Probabilmente anche Franklin sarà al centro dell’azione, soprattutto se le voci secondo cui Galactus lo vuole in cambio della salvezza della Terra sono vere. Nei fumetti, Franklin ha il potere di deformare e creare realtà, il che lo rende un personaggio potenzialmente importante in Avengers: Doomsday. Probabilmente sarà cresciuto e diventerà un ragazzino quando lo ritroveremo lì, ovviamente.

Il piano di Mister Fantastic

I Fantastici Quattro Gli Inizi Parigi
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Come abbiamo stabilito all’inizio di questo articolo, i Fantastici Quattro non possono proprio prendere a pugni Galactus. Sorprendentemente, questo trailer ci porta a Parigi, dove vediamo che Reed Richards sembra aver costruito un dispositivo destinato a ripetere il Divoratore di Mondi. La domanda è: si tratta di un tentativo fallito di Mister Fantastic di sconfiggere il cattivo o di un assaggio di come alla fine salverà la Terra da lui? È difficile da dire, ma siamo entusiasti di vedere che l’intelligenza di Reed sarà in primo piano nella battaglia della squadra contro Galactus. Nessuna indiscrezione sulla trama ha rivelato come verrà sconfitto, quindi forse entrerà in gioco l’Ultimate Nullifier? Oppure vincerà Galactus…

Il Divoratore di Mondi a New York

I Fantastici Quattro Gli Inizi Galactus
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Il trailer offre nuove immagini dalla furia di Galactus nella Grande Mela. In quella sequenza, assistiamo alla sua imponente grandezza mentre la Fantasticar insegue il cattivo apparentemente inarrestabile. Il trailer offre però anche nuovi dettagli del cattivo cosmico. La Marvel Studios ha superato se stessa e il linguaggio visivo ha molto in comune con i Celestiali visti in Eternals. Continuano a circolare voci secondo cui Galactus arriverà in qualche modo sulla Terra-616, diventando potenzialmente una minaccia multiversale. Staremo a vedere, ma possiamo tranquillamente affermare che non dovrebbe essere una minaccia isolata nell’MCU.

La barba de La Cosa

Johnny Storm e La Cosa in Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL

Mentre i Marvel Studios hanno continuato a perfezionare gli effetti visivi di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, La Cosa ha ricevuto una vera e propria barba per il trailer finale del film. È un’aggiunta inaspettata al suo look e, sì, sembra anche essere fatta di roccia. Potrebbe sembrare interessante, ma la sua presenza suggerisce che ci sarà un salto temporale nel film, forse quando la squadra tornerà dal suo incontro cosmico con Galactus. Oppure ci sono dei grandi colpi di scena in questa storia che vengono tenuti deliberatamente segreti.

Daisy Edgar-Jones protagonista del nuovo adattamento di Ragione e Sentimento

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Daisy Edgar-Jones sarà la protagonista del remake di “Ragione e sentimento“, in lavorazione presso Focus Features. Georgia Oakley (“Blue Jean”) dirigerà la nuova versione del classico di Jane Austen, con Diana Reid che adatterà la sceneggiatura. Tim Bevan ed Eric Fellner della Working Title Films saranno i produttori, insieme a India Flint della November Pictures e Jo Wallett.

Originariamente pubblicato nel 1811 con il titolo “By a Lady“, “Ragione e sentimento” è stato il primo romanzo di Austen. La storia di “Ragione e sentimento” segue le sorelle Elinor (Edgar-Jones) e Marianne Dashwood, costrette ad abbandonare la tenuta di famiglia nel Sussex, tra amore, perdita e incertezza finanziaria. Il ruolo di Marianne Dashwood non è ancora stato annunciato.

Daisy Edgar-Jones ha condiviso la notizia su Instagram, dove ha pubblicato una sua foto con il romanzo in mano. L’attrice britannica ventisettenne ha debuttato nel dramma romantico di Hulu del 2020 “Normal People” al fianco di Paul Mescal. Ha poi recitato in blockbuster come “Where the Crawdads Sing” del 2022 e “Twisters” del 2024.

Ragione e sentimento” è stato adattato per il grande schermo diverse volte nel corso degli anni, in particolare con il film del 1995 del regista Ang Lee, con Emma Thompson nei panni di Elinor Dashwood e Kate Winslet in quelli di Marianne. Focus Features ha finanziato due precedenti remake dell’opera di Austen, tra cui la versione del 2005 di “Orgoglio e pregiudizio” con Keira Knightley e Matthew Macfadyen e “Emma” del 2020 con Anya-Taylor Joy.

Dominique Thorne: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Dominique Thorne: 10 cose che forse non sai sull’attrice

La giovane attrice Dominique Thorne ha dalla sua giusto una manciata di ruoli tra cinema e televisione, ma le sono bastati questi per affermarsi come una delle star più promettenti per il futuro. Ha infatti già avuto modo di dar prova del suo talento in drammi premiati agli Oscar e ora che ha compiuto il proprio ingresso nel Marvel Cinematic Universe, la sua popolarità non farà che crescere ancora.

Ecco 10 cose che forse non sai di Dominique Thorne.

I film e i programmi TV di Dominique Thorne

1. Ha recitato in diversi noti film. Il primo ruolo in un lungometraggio per il cinema è stato per la Thorne quello di Sheila Hunt nel film Se la strada potesse parlare, interpretato da KiKi Layne, Stephan James e Regina King. Nel 2021 ha invece interpreta Judy Harmon in Judas and the Black Messiah, con Daniel Kaluuya. Nel 2022, infine, ha fatto il suo debutto nell’MCU in Black Panther: Wakanda Forever, recitando accanto a Letitia Wright, Angela Bassett e Danai Gurira. Nel 2024 ha invece recitato in Freaky Tales. La Thorne è inoltre già confermata anche per il film del 2026 Avengers: Secret Wars.

2. È protagonista di una serie Marvel. Nel 2025 arriva su Disney+ la serie targata Marvel dal titolo Ironheart, dove la Thorne riprende il ruolo di Riri Williams alias Ironheart, avendo dunque l’onore di essere protagonista assoluta di tale progetto interamente dedicato al suo personaggio.

 

Dominique Thorne è Riri Williams in Ironheart

3. Conosceva già il personaggio. Nel corso di un’intervista l’attrice ha raccontato di conoscere il personaggio di Ironheart già da ben prima la notizia che sarà lei ad interpretarlo nel Marvel Cinematic Universe. A quanto pare, infatti, la madre della Thorne è una grande appassionata dei fumetti Marvel e ciò ha permesso alla giovane interprete di entrare in contatto con quel mondo e ritrovarsi in particolare nelle avventure di Ironheart.

4. Si è preparata molto per interpretare Ironheart. Per dar vita alla geniale Riri Williams alias Ironheart, l’attrice si è allenata al fine di poter interpretare personalmente quante più scene possibile tra quelle di lotta o contenenti acrobazie. La Thorne, però, si è dedicata anche alla lettura di quanti più fumetti possibile dedicati al personaggio, così da sapere tutto di lei e conosce ogni risvolto narrativo a cui Ironheart è andata incontro.

5. È stata scelta senza il bisogno di un provino. L’attrice ha raccontato che mentre si trovava a casa ha ricevuto una chiamata dai Marvel Studios, i quali le proponevano di interpretare Ironheart. Non c’è dunque stato bisogno di nessun provino, poiché i produttori della Marvel erano già convinti del fatto che la Thorne fosse l’interprete giusta per introdurre quel personaggio nell’MCU.

Dominique Thorne in Black Panther e nell’MCU

6. Ha fatto il suo debutto nel nuovo film Marvel. L’attrice ha ufficialmente fatto il suo debutto come Riri Williams alias Ironheart nel film Black Panther: Wakanda Forever. Qui viene presentata come una ragazza molto giovane, che ancora frequenta l’università, ma già dotata di un’intelligenza straordinaria, a tal punto da essersi costruita da sola un’armatura simile a quella di Iron Man. Con queste premesse, il personaggio interpretato dalla Thorne può ambire a divenire la persona più intelligente del Marvel Cinematic Universe.

7. Aveva sostenuto il provino per un altro personaggio. In una recente intervista, l’attrice ha raccontato di essere molto felice di interpretare Riri Williams, anche se originariamente aveva partecipato alle audizioni per il personaggio di Shuri, la sorella di T’Challa poi interpretata da Letitia Wright. Se avesse ottenuto il ruolo, dunque, la Thorne sarebbe potuta comparire nell’MCU già nel film del 2018 Black Panther.

Dominique-Thorne-Ironheart

 

Dominique Thorne è su Instagram

8. È presente sul celebre social. Si può ritrovare l’attrice sul social network con un profilo Instagram verificato e seguito, attualmente, da 128 mila persone. Un numero certamente destinato a crescere ora che la giovane attrice sta guadagnando sempre più popolarità grazie al suo ruolo nell’MCU. La foto profilo del suo account è un’immagine nera con la scritta bianca “Black Women Deserve Better

9. Condivide le sue attività di attrice. Il profilo della Thorne vanta ad oggi solamente 41 post, la maggioranza dei quali è dedicata alle attività che l’attrice sta portando avanti. Tra immagini o video dedicati ai suoi progetti in uscita o relative ad eventi di gala a cui ha preso parte. Non mancano inoltre immagini relative a suoi momenti di svago personale in compagnia di amici o colleghi. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età e l’altezza di Dominique Thorne

10. Dominique Thorne è nata il 5 novembre del 1997 a New York, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.60 metri.

Fonte: IMDb, Blackfilmandtv, Fandomwire

Lucca Comics & Games 2025, annunciato il programma!

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Lucca Comics & Games 2025, annunciato il programma!

Si apre la road to Lucca Comics & Games 2025, il community event più grande dell’Occidente, che si terrà da mercoledì 29 ottobre a domenica 2 novembre. Per questo 59° anno la manifestazione lucchese rende omaggio alla Francia, Paese europeo che esprime in tutte le discipline del festival la maggior qualità e diversità: la pop culture diversityLiberté, Créativité, Diversité sono infatti i tre valori dell’Institut Français che si rifanno ai grandi principi della Rivoluzione Francese, e sposano alla perfezione i cinque valori di Lucca Comics & GamesCommunity, Inclusion, Discovery, Respect, Gratitude.

Il tema di questa edizione celebra la patria della bande dessinée scegliendo qualcosa che è francese nel nome, ma universale nello spirito: FRENCH KISS. Il “bacio alla francese” è un gesto che attraversa storie, culture e generazioni,intimo e rivoluzionario insieme, immancabile in ogni narrazione pop, dal cinema alla letteratura fantastica e alla graphic novelIl FRENCH KISS è un piccolo atto naturale, ma anche un detonatore narrativo: rivela identità segrete, unisce nemici, rompe incantesimi. Il bacio è un momento di connessione fisica ed emotiva che trasforma le differenze in attrazione e gli opposti in armonia. È il contatto più umano e profondo, lo stesso che ogni visitatore cerca nel festival, il luogo dove può lasciarsi trasportare davvero dalla propria passione. Questa stessa intensità e attenzione al legame e alla cura sono state l’ispirazione per il manifesto di questa edizione a firma della grande illustratrice francese Rébecca Dautremer* che ha fatto della libertà espressiva il fil rouge delle sue creazioni.

LIBERTÉ, CRÉATIVITÉ, DIVERSITÉ

RÉBECCA DAUTREMER FIRMA SEI PERSONAGGI IN CERCA DI UN BACIO

Percepita dalla community come una grande festa della libertà e accoglienza, Lucca Comics & Games riesce a unire persone molto diverse tra loro, che durante il festival si liberano grazie ai loro costumi, ai personaggi che interpretano, all’immaginazione: a questo si è ispirata Rébecca Dautremer che per l’ambientazione e lo spirito del manifesto ha preso spunto anche dal suo ricordo del Festival, che l’aveva accolta con una mostra personale nel 2012. Per questo Dautremer non ha voluto limitarsi a un’unica immagine, ma ha creato una vera e propria galleria di personaggi, allontanandosi dal tratto favolistico con cui la conosciamo. Un Lupo Mannaro, un Guerriero, una Contessa vampira, un Mostro, una Strega, e la Lukawa, creatura immaginaria che fonde il nome della città di Lucca con l’influenza orientale del manga e dell’animazione. Sei personaggi in cerca di visit-Autore che, come nel dramma pirandelliano, rompono la “quarta parete”, entrano in scena e si incontrano in un poster che diventa il teatro di quindici possibili baciTutte le combinazioni immaginabili tra loro prendono vita, in un intreccio di storie sospese nell’istante che precede il contatto. La passione non obbedisce alle regole e unisce creature talvolta lontane, per natura, ruolo, o apparenza. Perché il bacio, nelle migliori storie, sa trasformare tensioni in legami e diventare un segno dell’incontro tra anime diverse, dell’attrazione tra mondi apparentemente incompatibili. Con questo progetto, Rébecca Dautremer incarna al meglio lo spirito dell’arte sequenziale francese, quella bande dessinée che unisce raffinatezza estetica, cura artigianale e invenzione narrativa. 

BACI IN LIMONAIA: LA MOSTRA DI RÉBECCA DAUTREMER

All’autrice del poster Rébecca Dautremer sarà dedicata una mostra inedita che esporrà in anteprima mondiale il graphic novel Ruby Rose, la cui uscita è prevista per il 2026 in Francia. Un’opera che si rifà al genere crime che conferma ancora una volta la sua voglia di sperimentare, cambiare forma, reinventarsi.

Dautremer ne parla nel video girato nella sua casa-studio in Bretagna: un luogo fatto di ricordi, libertà creativa, tenerezza e immaginazione. Con la grazia, la passione e l’eleganza di chi sa che – per baciarsi davvero, o per creare davvero – bisogna metterci tutto sé stessi.

La mostra, in super-exclusive preview, sarà allestita all’interno dei nuovi spazi espositivi di Palazzo Guinigi, che quest’anno ospiterà le mostre precedentemente allestite a Palazzo Ducale. 

LE PRIME ANTICIPAZIONI PER CELEBRARE LA FRANCIA

Con la direttrice dell’Institut français Italia Florence Alibert, durante l’evento di lancio della nuova edizione, sono stati presentati i primi ospiti e anticipazioni francesi. A Lucca, tra le presenze più esclusive, Julien Papelier, direttore generale di Média-Participations, gruppo multimediale, attivo nell’editoria, nella stampa, nella produzione audiovisiva, nei videogiochi, nei giochi da tavolo e, più recentemente, nei parchi d’attrazione. Il connubio con Parigi è evidenziato anche dal partenariato con l’Ambasciata di Francia in Italia. 

PALAIS DE FRANCE E LE MOSTRE: HEXAGONES

La Fondazione Banca del Monte di Lucca nei cinque giorni di festival si trasformerà nel Palais de France con tre mostre dedicate alla creatività francese in tutte le sue declinazioni.

A partire da HEXAGONES, la mostra – curata da Luca Raffaelli con il co-curatore Donato Larotonda e in collaborazione con la galleria Huberty & Breyne – che accompagna il pubblico a scoprire le tavole di dodici autori e autrici francesi che hanno profondamente cambiato il fumetto, il suo senso e anche il metodo di lavoro, chiedendo ai loro lettori uno scambio di emozioni personali profonde e cambiando così le sorti del fumetto non solo europeo. Al centro dell’esposizione le opere tra gli altri di Claire Bretécher, Florence Cestac, Moebius (Jean Giraud), Philippe Druillet, Baudoin (Edmond Baudoin), Gotlib (Marcel Gotlieb), Jean-Marc Reiser, Jacques Tardi, Georges Wolinski, Baru (Hervé Barulea). Fumettiste e fumettisti che hanno creato fin dagli anni Settanta la possibilità di esplorare il loro mondo interiore, attraverso un lavoro molto personale sulla tavola, che diventa così un’estensione della loro mente e del loro corpo.
Florence Cestac ed Edmond Baudoin (quest’ultimo in collaborazione con Comicon Edizioni) saranno ospiti di Lucca Comics & Games per raccontare il loro straordinario percorso artistico e culturale, il modo in cui con il loro lavoro hanno cambiato la percezione della Nona Arte in Francia (e non solo) e l’impatto sociale che ha avuto e ha ancora oggi il lavoro di fumettisti e fumettiste.

LA NARRATIVA PARLA (ANCHE) FRANCESE

Dopo Christelle Dabos, ospite a Lucca Comics & Games nel 2023, la narrativa continua il suo dialogo con la Francia. Cavaliere della Legion d’Onore, la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese, Éric Fouassier è l’autore dei casi di Valentin Verne, saga che in Francia ha raccolto uno straordinario successo di critica e di pubblico. A cavallo tra giallo e paranormale, lo scrittore ci porta alla scoperta di una Parigi del XIX secolo di cui si sa ancora poco. Un periodo storico che fu un punto di svolta per la polizia francese tra progresso scientifico e tecnologico e interesse per l’occulto e l’esoterico, che è stato l’ispirazione per l’ufficio di affari occulti. Una serie dal respiro contemporaneo che fa rivivere ai lettori le atmosfere dei romanzi popolari che apparivano sui giornali del XIX secolo. Éric Fouassier sarà ospite a Lucca Comics & Games per i tipi di Neri Pozza per lanciare il suo nuovo romanzo sulle indagini dell’ispettore Verne, Il canto del male. L’ufficio degli affari occultiin libreria dal 21 ottobre.

IL BACIO CHE ACCENDE I SOGNI

Se il bacio è un detonatore narrativo, un gesto che accende i sogni, il gioco che più di tutti unisce sogni e narrazione, insieme all’illustrazione, è Dixit, nato dall’idea di Jean-Louis Roubira, psichiatra infantile specializzato nella relazione madre-bambino. Sarà presente a Lucca Comics & Games con Asmodee Italia, che porta al festival anche Marie Cardouat, prima illustratrice del gioco che, proprio in occasione dell’edizione 2025, presenterà una carta inedita dedicata alla manifestazione lucchese. Ma il contributo dell’azienda francese non finisce qui: presente anche Thomas Koegler, CEO di Asmodee.

Se si parla di illustrazione non si può tralasciare il gioco di carte collezionabili che ha fatto dell’arte fantasy uno dei suoi punti di forza e motivo di fama internazionale: Magic: The Gathering. In collaborazione con Legacy Distribution, Lucca Comics & Games ospiterà Aleksi Briclot e Magali Villeneuve, artisti francesi che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo di Wizards of the Coast, editore del più celebre gioco di carte collezionabili e del gioco di ruolo più famoso al mondo: Dungeons & Dragons. Illustratore per le copertine di libri di R.A. Salvatore e di fumetti quali Marvel Annihilation: Conquest e New Avengers, Aleksi Briclot è maggiormente conosciuto per la carta Rubapensieri (Thoughtseize) di Magic: The Gathering. È stato anche creatore di concept per videogame (Splinter Cell: Double agent e Cold Fear…) e co-fondato lo studio Dontnod Entertainment (Remember MeLife Is Strange). Magali Villeneuve, invece, è illustratrice francese, artista fantasy freelance e autrice. Ha lavorato su grandi franchise e universi fantasy, quali Magic: The GatheringLe Cronache del ghiaccio e del fuocoStar WarsWarhammerIl Signore degli Anelli e Arkham Horror. Sua è l’edizione illustrata de L’apprendista assassino di Robin Hobb uscita per Mondadori nel 2023.

MOSTRE

ALL’OMBRA DELLA TORRE GUINIGI: LA NONA ARTE IN MOSTRA

La sua Torre con giardino pensile è il simbolo indiscusso della città, e questo scrigno del XVI secolo è pronto ad accogliere le mostre di Lucca Comics & Games storicamente ospitate a Palazzo Ducale: la nuova grande sede delle esposizioni del festival sarà infatti Palazzo Guinigi. Dal 18 ottobre al 2 novembre, uno dei luoghi emblematici della città apre le sue porte per ospitare alcuni dei nomi più significativi del fumetto italiano e internazionale.

Oltre alla già annunciata mostra dedicata all’autrice del poster Rébecca Dautremer, altre tre esposizioni sono state presentate oggi al pubblico, in un primo quartetto di proposte che sarà gradualmente annunciato nei prossimi mesi.

Una selezione di tavole originali andrà a comporre la mostra dedicata al lavoro di Kevin Eastman – primo dei quattro ospiti internazionali che saranno annunciati da Mirage Comics – in cui visitatori e visitatrici andranno alla scoperta degli universi narrativi del co-creatore delle Teenage Mutant Ninja Turtles che ha lanciato The Last Ronin e che al festival presenterà, insieme al suo editore, le sue Totally Twisted Tales. L’autore sarà a Lucca Comics & Games dal 30 ottobre al 2 novembre.

La mostra L’Eternauta: oltre lo spazio e il tempo, a cura di Pier Luigi Gaspa e realizzata in  collaborazione con Pietro Alligo e con la casa editrice Lo Scarabeo, permetterà al pubblico di ammirare 100 tavole originali, arricchite da una serie di apparati testuali e non solo che immergono il visitatore nella straordinaria, emozionante e inquietante epopea di Juan Salvo, L’Eternauta. Come scrive negli anni Settanta il suo sceneggiatore, Héctor Germán Oesterheld, all’inizio L’Eternauta è concepito come “la mia versione di Robinson [Crusoe]. La solitudine dell’uomo circondato non dal mare, ma dalla morte”. Un’appassionante saga di resistenza che riflette la situazione dell’Argentina dell’epoca, stagliandosi come autentico apologo contro ogni totalitarismo. Considerato IL fumetto nazionale argentino per eccellenza, L’Eternauta è un capolavoro mondiale, in cui Oesterheld riversa la propria visione del mondo. Quella che lo porterà a diventare un desaparecido due decenni più tardi.

Con l’esposizione Grazia La Padula: Disegnare l’inafferrabile, curata da Mara Famularo, sarà raccontata la peculiarità dell’arte di La Padula in un percorso espositivo che attraversa il suo lavoro di fumettista e illustratrice: dall’esordio nella bande dessinée fino alla vasta attività per riviste e magazine, dal racconto del processo creativo che c’è dietro i fumetti ai disegni dal vero come palestra di costante esplorazione espressiva, dai ritratti di importanti personalità dello spettacolo alle tavole del pluripremiato Diario di una cagna, fino alle immagini inedite tratte dal prossimo lavoro, Les insoumises, in uscita per l’editore francese Futuropolis. L’autrice sarà ospite di Lucca Comics & Games dal 29 ottobre al 2 novembre.

La prestigiosa location simbolo di Lucca, oltre a ospitare alcune delle mostre di questa edizione sarà anche il centro di un altro importante progetto: torna anche quest’anno, in esclusiva per Lucca Comics & Games, Foodmetti – Artisti delle tavole, il festival nel festival dedicato alle eccellenze del mondo del fumetto e dell’enogastronomia. Come da tradizione, Foodmetti offrirà numerosi appuntamenti imperdibili, in cui autori e autrici di fumetto si cimenteranno nelle vesti di cuochi, bartender e tantissime altre sorprese.

MOVIE

LE GRANDI SERIE: NETFLIX CELEBRA LA QUINTA E ULTIMA STAGIONE DI STRANGER THINGS

L’area Movie di Lucca Comics & Games, a cura di QMI, anche per il 15° anno sarà il punto d’incontro per gli appassionati di cinema e serie TV, offrendo al pubblico del community event una serie di appuntamenti imperdibili.

Quest’anno Netflix torna a Lucca Comics & Games per celebrare in grande stile l’attesissima quinta e ultima stagione di Stranger Things. Appuntamento a venerdì 31 ottobre per un evento unico e imperdibile per prepararsi al capitolo conclusivo di una delle serie più amate di sempre. Stranger Things 5, infatti, arriverà su Netflix in tre parti, tutte disponibili a partire dalle 2 del mattino (ora italiana): il Volume 1 (episodi 1-4) il 27 novembre, il Volume 2 (episodi 5-7) il 26 dicembre e l’Episodio finale il 1 gennaio 2026.

Attesissimo ritorno anche per Crunchyroll che sarà a Lucca Comics & Games con un padiglione dedicato, all’interno del quale i fan potranno vivere un’esperienza coinvolgente dedicata al mondo degli anime.

Dopo il successo del parco avventura di Teen Titans Go! dello scorso anno, Cartoon Network (gruppo Warner Bros. Discovery, canale 607) è felice di tornare a Lucca Comics & Games con una nuova esperienza dedicata allo Strano e Meraviglioso Mondo di Gumball. Cartoon Network invita tutti a entrare nel mondo dei Watterson e a vivere da vicino i personaggi che conosciamo e amiamo.

COMICS

COME UN FULMINE DAL CIELO

Un annuncio sceso “come un fulmine dal cielo”: Lucca Comics & Games, in collaborazione con Panini Comics, porterà per la prima volta in un evento in Italia il Sensei Tetsuo Hara, autore, tra gli altri, di Hokuto No Ken (Ken il Guerriero). Il manga, serializzato su Weekly Shōnen Jump dal 1983 al 1988, è diventato un autentico fenomeno sociale, con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Il Sensei sarà presente al festival dal 30 ottobre al 2 novembre, con eventi per il pubblico, firmacopie e appuntamenti con la stampa nazionale e internazionale: un’occasione unica per incontrare un autore che ha segnato l’immaginario di intere generazioni.

A lui sarà anche dedicata una prestigiosa mostra monografica, la prima al mondo a raccogliere le principali opere del Sensei, con oltre 100 originali esposti all’interno dell’esclusiva location della Chiesa dei Servi. La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 ottobre al 2 novembre, e offrirà inoltre la possibilità di acquistare articoli di merchandising unici, realizzati appositamente per questo storico evento.

Tetsuo Hara è un ospite lungamente atteso e voluto; con le sue opere, il Sensei è stato capace di costruire storie senza tempo che inquadrano valori universali. I mondi di Tetsuo Hara sono tutti segnati da battaglie che vedono la propria catarsi in protagonisti iconici; Kenshiro su tutti.

Quest’ultimo è un eroe dal respiro mitologico e al contempo tremendamente umano. Egli attraversa sfide in cui anche il nemico più terribile mostra fragilità, in un universo narrativo in cui l’azione è al servizio dell’elevazione dell’anima, in una grande declinazione dei sentimenti umani.

“Come un fulmine dal cielo” non è solo la strofa della sigla italiana del personaggio più iconico del Sensei, ma rappresenta anche quello che l’arrivo di questo immaginario ha generato in lettori e spettatori: storie d’amore e di ricerca infinita di amicizia, e trasmissione della conoscenza che tocca tutti i personaggi di Hara, rendendoli unici e indimenticabili.

La partecipazione di Tetsuo Hara è resa possibile anche grazie alla collaborazione di COAMIX Inc. (casa editrice del Sensei e primo editore giapponese presente con i suoi spazi a Lucca Comics & Games) e di Animeimport.

UN MIX ESALTANTE DI AZIONE, AVVENTURA E TEMI SOCIALI: ARRIVA GACHIAKUTA

Un duo artistico che ha regalato a lettori e lettrici un manga d’azione cupo, intrigante e magnificamente caratterizzato nominato nella categoria “miglior shonen manga” dei Kodansha Awards sia nel 2023 che nel 2024: la mangaka Kei Urana e il graffiti artist e designer Hideyoshi Andou con il loro Gachiakuta saranno infatti tra gli ospiti di Lucca Comics & Games 2025 in collaborazione con Star Comics e con Crunchyroll (l’attesissima trasposizione anime è in arrivo sulla piattaforma a partire da luglio 2025).

Da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre il pubblico del festival avrà quindi l’occasione di conoscere, nel corso di incontri e firmacopie, questa autrice unica, dallo stile grafico dinamico, dettagliato e immediatamente riconoscibile, e con una narrazione intrisa di ironia; accanto a lei un artista potente, attivo nel panorama della street culture che contribuisce al progetto Gachiakuta fondendo l’arte dei graffiti con il linguaggio del manga, dando vita a uno stile visivo unico e innovativo.

La serie di Gachiakuta e tante altre novità saranno disponibili presso il Padiglione Star Comics in piazzale Vittorio Emanuele. Maggiori informazioni saranno rese disponibili prossimamente sui canali dell’editore.

LA SCENA ITALIANA DELLA NONA ARTE

Il pubblico avrà naturalmente l’occasione di ritrovare o incontrare per la prima volta decine di autori e autrici italiani, tra eventi, novità editoriali e firmacopie; un’occasione unica per esplorare tutte le sfumature della Nona Arte espresse da fumettisti e fumettiste del nostro Paese. Tra i primi ospiti confermati, Zerocalcare che, in collaborazione con Bao Publishing, sarà presente a Lucca Comics & Games per eventi e sessioni di firme dei suoi libri.

E ancora, in collaborazione con Feltrinelli Comics, tre nomi tra i più amati da lettori e lettrici di ogni età che vanno a inaugurare i numerosi annunci legati all’editore milanese: Milo Manara, uno dei più celebri e celebrati illustratori e fumettisti del mondo, già insignito di titolo di Yellow Kid Maestro del Fumetto nel 2022, sarà presente al festival tutti i giorni della manifestazione per presentare la sua nuova opera inedita Odissea. Leo Ortolani, con il suo stile ironico e pungente e i suoi personaggi indimenticabili, sarà a Lucca dal 29 ottobre al 2 novembre per presentare il suo ultimo libro Tapum. Il fenomeno del fumetto italiano Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, incontrerà lettori e lettrici nei cinque giorni della manifestazione per presentare Agenda brutta 2026.
Grande attesa anche per Zuzu, vincitrice nel 2019 del Gran Guinigi Miglior Esordiente (ex aequo proprio con Fumettibrutti), che sarà ospite di Lucca Comics & Games in collaborazione con Coconino Press dal 29 ottobre al 2 novembre.

RACCONTARE IL PRESENTE, TRA GRANDI VIAGGI E STORIE QUOTIDIANE: TORNA GUY DELISLE

Autore di fumetti e animatore originario del Québec, ha affascinato lettori e lettrici con i suoi racconti di viaggio in cui mostra con semplicità e umorismo pungente la vita quotidiana dei Paesi che ha visitato, mettendo il suo stile unico al servizio anche di opere storiche o biografiche: Guy Delisle sarà ospite di Lucca Comics & Games in collaborazione con Rizzoli Lizard.

ARIEL OLIVETTI, SUPEREROI A RITMO DI TANGO

C’è chi lo definisce eclettico, chi un autore supereroistico, chi un metodico illustratore. Ma l’argentino Ariel Olivetti è semplicemente un maestro, e come tutti i maestri sa fare tutto quando si siede al tavolo da lavoro. Da trent’anni attivo nel mondo degli eroi americani, siano essi Marvel o DC, Olivetti è riuscito a dare di questi prototipi la sua inconfondibile versione: energetica, eccessiva, esplosiva, conferendo ai muscoli una potenza visiva esagerata che dà a colpo d’occhio l’idea di qualcosa che va oltre la normalità. Ariel però sa bilanciare la potenza con la padronanza perfetta dei colori, e questo mix rende le sue opere inconfondibili anche ai non addetti ai lavori. Non solo Daredevil, Batman, X-Man, Punisher, Iron Man, Superman, ma anche le illustrazioni delle carte di Magic: The Gathering: Olivetti con tutto il suo talento sarà ospite di Lucca Comics & Games e avrà uno stand dedicato nel Padiglione Giglio.

SCOPRENDO DARK HORSE COMICS

Grandi notizie per appassionati e appassionate del fumetto indipendente statunitense: arriva a Lucca Comics & Games il fondatore di una delle realtà più dinamiche del mondo editoriale. Sarà infatti con noi Mike Richardson, fondatore e CEO di Dark Horse Media, che comprende Dark Horse Comics, la premiata casa editrice internazionale che ha fondato nel 1986, Dark Horse Entertainment, per la quale ha prodotto molti progetti per il cinema e la TV, e la catena di negozi di cultura pop Things From Another World. Un successo che, fin dal suo esordio, è stato possibile grazie alla capacità di intercettare autori e autrici garantendo i diritti di proprietà intellettuale delle loro opere e un giusto ritorno economico. Ma non finisce qui, perché dal 29 ottobre al 2 novembre sarà possibile incontrare anche David Scroggycolonna portante di Dark Horse per oltre 20 anni, che condivide a Lucca Comics & Games ben 50 anni nel mondo del fumetto. Una carriera in cui ha toccato ogni ruolo editoriale e autoriale, da agente a titolare di un negozio, da saggista a direttore di festival, fino a diventare vicepresidente e poi capo del dipartimento Product Development di Dark Horse.

ELIO E LE STORIE TESE CON… FOTO

Elio e le Storie Tese arriveranno a Lucca Comics & Games per due giorni all’insegna di chiacchiere, presentazioni, ironia e… foto: il 29 e il 30 ottobre la band sbarcherà (anche se arriverà in treno) in città per presentare l’unico e solo libro fotografico che racconta la loro storia per immagini, ritratti scattati (anche) da altri ma autorizzati da loro, pubblicato da Rizzoli Lizard. Il titolo? Ovviamente non poteva essere che FOTO.

VIDEOGAME

DEATH STRANDING WORLD STRAND TOUR 2 ARRIVA A LUCCA COMICS & GAMES 2025

È ufficiale: Lucca Comics & Games 2025 ospiterà la tappa finale del Death Stranding World Strand Tour 2 di Kojima Productions! Il tour globale che celebra il lancio di Death Stranding 2: On the Beach (disponibile dal 26 giugno 2025 su PlayStation 5) attraverserà undici metropoli mondiali – da Los Angeles a Tokyo, da Parigi a Seoul – per concludersi proprio a Lucca.

Una scelta che ha fatto parlare i media internazionali, che hanno definito Lucca “rather atypical” rispetto alle altre megalopoli del tour, ma “culturally significant”. Lucca si sta affermando come punto di riferimento imprescindibile per l’industria videoludica internazionale, soprattutto per quelle opere che, come la saga di Kojima, sanno fondere universi narrativi complessi con un approccio cinematografico, colonne sonore memorabili e un’esperienza di gameplay che crea community autentiche.

I dettagli della tappa lucchese sono ancora in sviluppo, ma vi invitiamo a seguire i nostri canali e quelli di Kojima Productions per tutti gli aggiornamenti che arriveranno nei prossimi mesi.

DA SILENT HILL A SLITTERHEAD: IL MAESTRO DELL’HORROR PSICOLOGICO

KEIICHIRŌ TOYAMA A LUCCA COMICS & GAMES 2025

Siamo entusiasti di annunciare la partecipazione di Keiichirō Toyama a Lucca Comics & Games 2025! Mente creativa dietro iconici titoli come Silent Hill (1999, Konami), la serie Siren (2003–SIE) e la serie Gravity Rush(2014–SIE), Toyama ha introdotto un linguaggio innovativo e profondamente evocativo, capace di inquietare e affascinare attraverso atmosfere disturbanti, simbolismi oscuri e una profonda indagine dell’animo umano. Nel 2020 ha fondato Bokeh Game Studio Inc., con l’intento di esplorare nuove frontiere espressive in totale libertà creativa. Da questo progetto indipendente è nata la sua ultima opera, Slitterhead (novembre 2024), horror action-adventure dalle tinte sperimentali che segna un ritorno alle origini mescolando suspense, azione e inquietudine in un universo originale e provocatorio. La presenza di Keiichirō Toyama a Lucca Comics & Games rappresenta un momento di straordinaria rilevanza culturale. Un’occasione unica per celebrare non solo la sua carriera leggendaria ma anche il videogioco come forma d’arte capace di raccontare, emozionare ed esplorare le zone più oscure e complesse della psiche umana.

IL CREATORE DI VAMPIRE SURVIVORS ARRIVA A LUCCA COMICS & GAMES 2025!

Siamo entusiasti di annunciare la partecipazione di poncle e del suo fondatore Luca Galante a Lucca Comics & Games 2025! Luca è il game developer italiano che casualmente ha creato Vampire Survivors, un piccolo progetto personale iniziato nel 2020 che si è trasformato in un fenomeno videoludico inaspettato, affascinando decine di milioni di giocatori in tutto il mondo. Da questa incredibile avventura è nata poncle, dove si creano giochi, per divertimento.Non perdete l’occasione di incontrare uno dei talenti più brillanti del panorama indie italiano e di scoprire i titoli poncle e i segreti dietro uno dei successi videoludici più sorprendenti degli ultimi anni.

FANTASY

I RE E LE REGINE DELLA NARRATIVA FANTASY SI DANNO APPUNTAMENTO A LUCCA

Dopo il Signore dell’horror per bambini e ragazzi R.L. Stine nel 2024, la nuova edizione del festival si prepara a ospitarei Re e le Regine della narrativa fantasy di tutte le età, dalla letteratura per ragazzi a quella pensata per un pubblico più maturo. Ospite per la prima volta a Lucca Comics & Games sarà il creatore della saga Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo Rick Riordan. In collaborazione con Mondadori, lo scrittore incontrerà fan e appassionati dal 30 ottobre al 1° novembre, in occasione delle ultime novità su Percy Jackson: il nuovo romanzo La Corte dei Morti. Dal mondo di Percy Jackson, scritto a quattro mani con Mark Oshiro, e l’edizione deluxe della saga completa di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, con illustrazione di copertina di Iacopo Bruno.

Già intervistato sul canale Twitch del festival nel 2022, sarà per la prima volta a Lucca Comics & Games anche l’autore bestseller Glenn Cooper, che presenterà il suo nuovo romanzo dal gusto fantasy Le chiavi del Cosmo, in libreria dal 28 ottobre. Cooper sarà presente al festival da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre in collaborazione con Editrice Nord e la scuola di scrittura creativa Come si scrive una grande storia.

Se Riordan e Cooper sono i Re della narrativa fantastica, quest’anno Lucca Comics & Games ospiterà anche le sue Regine. In collaborazione con Mondadori, infatti, arriveranno per la prima volta al festival Cassandra Clare e Holly Black, autrici di fama internazionale che hanno fatto emozionare milioni di lettori e lettrici con saghe come Shadowhunter di Clare e Spiderwick di Black. Scrivendo a quattro mani, le autrici hanno regalato ai fan della narrativa fantasy la saga Magisterium, il cui primo volume in Italia compie 10 anni proprio nel 2025. Cassandra Clare e Holly Black saranno presenti a Lucca Comics & Games dal 30 ottobre al 1° novembre.

GIOCO

10×2 ANNIVERSARI A LUCCA COMICS & GAMES

Nel 2025 MS Edizioni festeggia i suoi primi dieci anni e quale occasione migliore di Lucca Comics & Games per celebrare questo importante traguardo con eventi indimenticabili? Grandi novità e anteprime assolute attendono i giocatori allo stand dell’editore emiliano, a partire dai titoli ispirati a due delle serie TV più amate degli ultimi anni, entrambe su Netflix: Stranger Things e One Piece.

In Profiler – Stranger Things, presentato in anteprima proprio a Lucca Comics & Games, i giocatori affronteranno un nuovo caso della serie Profiler, che combina meccaniche da escape room con quelle dei giochi investigativi, questa volta ambientato nell’universo della celebre serie Netflix che ha come scenario la cittadina di Hawkins. One Piece – Caccia al Tesoro – Escape Game porterà invece i giocatori tra i mari solcati dalla ciurma di Cappello di Paglia, in un’avventura a tempo ricca di emozioni e ispirata alla prima stagione della serie Netflix.

Altra anteprima esclusiva sarà Pessime Notizie, il party game ufficiale di Lercio, che vedrà i giocatori nei panni di giornalisti impegnati a creare il titolo più sensazionale per la prima pagina del quotidiano, in un mix di satira e delirio.

Anche Hollow Press festeggia dieci anni di attività e lo farà a Lucca Comics & Games 2025 con un ospite d’eccezione: Super Eyepatch Wolf, lo youtuber irlandese celebre per i suoi video-saggi su anime, videogiochi, cinema e cultura pop. L’autore sarà presente tutti i giorni per presentare il suo nuovo libro, The Bizarre World of Fake Video Games, edito da Hollow Press: un volume misterioso popolato da videogiochi che non sono mai esistiti.

DAI GUARDIANI AI LICANTROPI!

Dopo aver portato i membri dei Blind Guardian a Lucca Comics & Games nel 2024, Scribabs si prepara a ospitare Falk Maria Schlegel, tastierista del gruppo power metal tedesco Powerwolf, per il lancio del nuovo gioco da tavolo ispirato alla band. Dopo il successo di Armata Strigoi, la band torna sui tavoli con 1589, un titolo altamente cooperativo in cui la comunicazione tra i giocatori è fortemente limitata. Scopo del gioco, fermare l’ondata di persecuzioni scatenate dal fanatismo religioso nella Renania di fine Cinquecento.

DAI GAME DESIGNER AL LUCCA GAMES CAFÈ: A COSA SI GIOCA NEL CARDUCCI?

Torna nel 2025 il premio dedicato ai Game Designer più prolifici e innovativi del mondo del gioco da tavolo. Solo cinque tra gli otto candidati iniziali sono entrati nella rosa dei finalisti del Board Game Designer of the Year, organizzato in collaborazione con SAZ Italia per celebrare l’eccellenza creativa degli autori italiani e internazionali.
I finalisti sono: Matthew Dunstan (PerspectivesPrey Another Day), Grégory Grard (ZenithCastle Combo), Tomáš Holek (SETI: Search for Extraterrestrial IntelligenceGalileo Galilei), Ryan Laukat (Creature CaravanSleeping Gods: Distant Skies) e Paolo Mori (Captain FlipAltay: Dawn of Civilization). Il vincitore sarà annunciato durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà al Teatro del Giglio Giacomo Puccini nei giorni del festival.

Il Lucca Games Café, dopo il debutto dello scorso anno, torna in versione ampliata: raddoppia lo spazioapre anche la sera e si veste a tema per un’edizione ricca di sorprese. Oltre alle attività storiche come RuolimpiadiLudotecaGioca con l’Autore, i tavoli dedicati al Gioco dell’Anno, al Gioco di Ruolo dell’Anno, al Gioco Inedito e il Tavolo Spotlight powered by Gem Quality Gaming Supplies, i visitatori scopriranno nuove, imperdibili proposte. Tra queste, una selezione di giochi Made in France e una panoramica delle novità dello SPIEL di Essen, senza dimenticare le ultime tendenze nel gioco di ruolo.

30 ANNI RUOLIMPICI E NON SENTIRLI

Le Ruolimpiadi celebrano i loro trent’anni a Lucca Comics & Games: un torneo storico ispirato ai Giochi senza Frontiere, che dal 1995 continua a essere un appuntamento unico, tra i più longevi nel panorama del gioco di ruolo internazionale. Nelle Ruolimpiadi, le squadre si sfidano in prove basate su giochi di ruolo e narrazione, in una gara arbitrata dagli stessi partecipanti che mette al centro l’esperienza collettiva.

Tra le proposte, anche un’avventura per Wildsea di Felix Isaacs (Gioco di Ruolo dell’Anno 2024), edito in italia da Grumpy Bear Stuff, che porterà i partecipanti a esplorare il Selvapelago, la sterminata distesa arborea in costante evoluzione.

La ricorrenza si intreccia con un altro anniversario: i vent’anni di Sì, Oscuro Signore. Per l’occasione, Lucca Comics & Games e Pendragon propongono un’avventura originale per Dungeons & Dragonsambientata nel mondo di Kragmortha, la terra natale dello stregone Rigor Mortis, protagonista del gioco celebrato, che è figlio di una fortunata serie a fumetti comica e scanzonata scritta e disegnata negli anni ’90 da Riccardo Crosa. L’autore sarà ospite speciale allo stand Pendragon Games Studio.

Altra grande attesa di questo 2025 è la prima edizione italiana di Mörk Börg, a cura di Need Games. La casa editrice sarà presente con un ospite d’eccezione: Johan Nohr, che insieme a Pelle Nilsson ha creato quello che, nel mondo del gioco di ruolo, è stato un vero e proprio caso editoriale e che quest’anno celebra i suoi primi cinque anni. Definito da molti come “il gioco di ruolo doom metal” per la sua estetica cupa e il suo taglio nichilista, Mörk Börg ha dato un potente scossone alla cosiddetta Old School Renaissance, imponendosi come nuovo punto di riferimento per una generazione di prodotti fieramente “brutti, sporchi e cattivi”.

DAI ROBOTTONI GIAPPONESI ALLE CARTE COLLEZIONABILI

Lucca Comics & Games 2025 ospiterà una delle prime tappe europee del tour di lancio di Gundam Card Game, il nuovo gioco di carte collezionabili competitivo in cui i mobile suit e i piloti della saga Mobile Suit Gundam si daranno battaglia. In arrivo a luglio 2025, il gioco offrirà sfide epiche sia nel classico formato uno contro uno, sia in modalità multigiocatore, come la battaglia a squadre e la battaglia reale. Le miniature Gundam Assemble, modellini da costruire e dipingere, potranno essere usate come segnalini durante gli scontri. Allo stand Gametrade x Bandai Card Gamessarà possibile partecipare a sessioni dimostrative del gioco e a workshop di assemblaggio e pittura delle miniature.

LUCCA SEMPRE PIÙ CAPITALE DEL GIOCO ORGANIZZATO

Se per cinque giorni all’anno Lucca si trasforma nella capitale del gioco organizzato, è grazie anche alla collaborazione con realtà come Dungeon Street e Boose, che hanno trovato nel Polo Fiere il luogo ideale per far crescere il gioco di carte collezionabili e dare vita a tornei ed eventi memorabili. Sarà proprio il polo fieristico della città ad accogliere i tornei di Magic: The Gathering organizzati dal negozio pisano Dungeon Street, che ha scelto il Padiglione Carducci come punto di riferimento per incontrare e consolidare la propria community, edizione dopo edizione.

Questo legame tra i tornei e la città si rafforzerà già dal primo weekend di luglio 2025, quando il Polo Fiere ospiterà il Paupergeddon, che taglia l’importante traguardo della decima edizione: un appuntamento che vedrà riuniti oltre 1.500 appassionati giocatori e accoglierà dieci artisti ufficiali di Wizard of the Coast, rendendo l’esperienza ancora più speciale e indimenticabile.

Dopo il festival, dove Dungeon Street sarà presente con ospiti come illustratori e creator legati al mondo di Magic: The Gathering, gli appuntamenti al Polo Fiere proseguiranno a fine novembre con una cinque giorni di tornei ufficiali: l’attesissimo Eternal Weekend, che si tiene ogni anno in sole tre città nel mondo, una per continente. Lucca (27-30 novembre) sarà la sede scelta per l’Europa (EMEA), affiancando Pittsburgh (9-12 ottobre) e Yokohama (13-14 dicembre). Il calendario di eventi proseguirà fino al 2027, con altri otto appuntamenti distribuiti nel biennio 2026-2027.

GRANDI PADIGLIONI, GRANDI STORIE

TOMODACHI: FUORI DAGLI SCHEMI

Fondata nel 2025 da Dario Moccia, Davide Masella e Luca Molinaro, Tomodachi Press è una casa editrice indipendente nata con un obiettivo ben preciso: dare spazio a progetti “fuori dagli schemi” che difficilmente trovano posto nel panorama editoriale odierno, trasformandoli in prodotti curati, originali e di alta qualità. Dopo il successo del primo set di carte collezionabili, Cuphead – Out of the Cards, e il lancio del primo libro, 50 Animali in via di Estinzione, scritto da Willy Guasti con la direzione artistica di Agnese Innocente, Tomodachi Press sarà presente per la prima volta al Lucca Comics & Games 2025 con uno stand dedicato. Un’occasione per incontrare il team e scoprire (o riscoprire) i loro progetti.

MATTONCINI LEGO®: NEI CUORI DI GRANDI E PICCINI

Per l’edizione 2025 di Lucca Comics & Games, LEGO Italia è pronta a far battere i cuori di grandi e piccini. Forte dell’entusiasmo suscitato nella scorsa manifestazione, quest’anno raddoppia con una superficie di 300 m² suddivisa in due aree. Per la prima volta, uno spazio esperienziale immersivo celebrerà la creatività e il potere del gioco attraverso i mattoncini LEGO®. Accanto, un pop-up store trasformerà il gioco in un’occasione di meraviglia e ispirazione. Con un programma che include attività, momenti di condivisione e la partecipazione di ospiti d’eccezione, sarà un’occasione per condividere il potere della creatività, un linguaggio senza età che unisce passioni e immaginazione, mattoncino dopo mattoncino.

RED BULL UNFORESEEN: LA FINALE NAZIONALE DI RED BULL TETRIS®

Dal 29 ottobre al 2 novembre, Red Bull sarà protagonista a Lucca Comics & Games con Red Bull Unforeseen, il format internazionale noto per le sue esperienze immersive, sorprendenti e fuori dall’ordinario. Per la prima volta in una manifestazione dedicata alla pop culture, l’area prenderà vita nel giardino dell’Ostello San Frediano, trasformandosi in un vero e proprio universo ispirato a Tetris®. Il 1° novembre si terrà anche la Finale Nazionale di Red Bull Tetris®, competizione globale che porterà il vincitore italiano alla Finale Mondiale di Dubai a dicembre 2025. Nei primi tre giorni della manifestazione, i visitatori potranno partecipare a un qualifier speciale per aggiudicarsi l’ultimo slot in finale. Per tutti gli altri, Red Bull Unforeseen sarà uno spazio da esplorare: tra percorsi nascosti, sorprese visive e contenuti interattivi.

POKÉMON: IL GRANDE RITORNO

Un grande ritorno quello di Pokémon a Lucca Comics & Games 2025, in un nuovo spazio totalmente dedicato, ancora più ampio e ricco di eventi! Nel grande padiglione monografico di piazza Colonna Mozza, i fan potranno scoprire tutte le meraviglie del mondo Pokémon.

GRANDE RITORNO PER MEDIAWORLD

Nel loro quarto anno a Lucca Comics & Games, Mediaworld conferma il padiglione in Piazza della Caserma. Uno spazio dove non mancheranno sorprese: un’area per giocare e assistere a spettacoli e show originali.

EURONICS ITALIA S.P.A LANCIA UN CONCORSO CREATIVO

Euronics Italia S.p.A presenta un bando creativo rivolto ai giovani under 30 per la brandizzazione del proprio padiglione a Lucca Comics & Games 2025. L’iniziativa invita i partecipanti a candidarsi con un’opera originale che esprima al meglio la propria identità artistica. Una giuria selezionerà tre finalisti, ai quali sarà richiesto di sviluppare una proposta grafica per la brandizzazione del padiglione Euronics, ispirata al tema Italian Rocket Championship. Tutte le modalità di partecipazione al concorso saranno indicate nel bando di partecipazione pubblicato sui canali di Euronics Italia S.p.A.

SCART: CAMUNCOLI FIRMA SEI SUPER ROBOT PER L’AMBIENTE

Lucca Comics & Games 2025 arriverà anche SCART, la piattaforma artistica del Gruppo Hera che trasforma i rifiuti in opere d’arte. Alla kermesse internazionale atterreranno infatti, in anteprima mondiale, 3 coppie di super robot, il cui character design, che si ispira ai cartoni animati giapponesi anni Ottanta, è stato concepito dal fumettista Marvel Giuseppe CamuncoliOgni coppia di robot, che saranno alti oltre 4 metri, ha la missione specifica di salvare un elemento della natura: l’aria, la terra e le acque. Lo faranno, ovviamente, con i superpoteri, ma anche con l’alchimia della trasformazione, capace di mutare una potente supercar in un umanoide d’acciaio che combatte l’inquinamento. I robot saranno infatti costruiti con gli scarti di produzione, trattati e recuperati, di uno dei maggiori brand mondiali delle luxury super cars, il cui nome verrà svelato nelle prossime tappe della road to Lucca Comics & Games 2025.

FAMILY

20 ANNI DI LUCCA JUNIOR

Lucca Comics & Games 2025 festeggia i 20 anni di Lucca Junior. Nato da un’idea dell’allora direttore generale Renato Genovese, dal 2005 a oggi Lucca Junior ha creato all’interno della manifestazione uno spazio dedicato ai bambini e alle famiglie, portando una grande offerta dell’editoria illustrata per l’infanzia, e ha ospitato le mostre dei più grandi illustratori per bambini e ragazzi come Paolo D’Altan, Gianni De Conno e la stessa Rebecca Dautremer, autrice del manifesto di questa edizione.

UN COMPLEANNO STRATOPICO: 25 ANNI DI GERONIMO STILTON

I festeggiamenti non finiscono qui, Geronimo Stilton, il celebre topo giornalista nato dalla penna di Elisabetta Dami, compie 25 anni e celebreremo lo “stratopico” compleanno insieme alla sua autrice, che per l’occasione sarà a Lucca Comics & Games. Le avventure di Geronimo Stilton e sua sorella Tea attraversano il tempo e lo spazio, dai mondi del passato a quelli della fantasia, appassionando milioni di giovani lettori e lettrici in tutto il mondo, creando una vera e propria community.

A 40 ANNI DALL’USCITA DI LUPO SOLITARIO TORNANO I LIBROGAME®

A Lucca Comics & Games tornano anche le indimenticabili icone degli anni ‘80: a 40 anni dalla loro prima uscita Edizioni EL lancia una nuova collana dei Librogame®, che nel corso degli anni hanno attirato migliaia di ragazzi e ragazze in libreria. La manifestazione sarà proprio il luogo per celebrare questa ricorrenza e incontrare Luca Tebaldi, autore dei primi tre libri della nuova collana a bivi dedicati al mondo dello sportLibrogame® Basket – Tutti a canestro!Librogame® Calcio – Un gol da sogno! e Librogame® Basket – Un canestro per la vittoria!.

MUSIC

LUCCA COMICS & GAMES 2025: UN PALCOSCENICO A CIELO APERTO

La musica torna protagonista a Lucca Comics & Games con una programmazione ricca di novità, forte di quello spirito di sperimentazione che da sempre anima il festival. Il centro storico si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto grazie a un’estesa rete di filodiffusione che accompagnerà i visitatori con un sottofondo musicale pensato per accompagnare le emozioni e i passi di chi attraverserà Lucca nei giorni del festival.
Saranno cinque i punti nevralgici di questo viaggio sonoro, ciascuno con un’identità specifica: il Giardino degli Osservanti ospiterà un palco a vocazione fandom, in linea con le passioni delle community; Piazza del Collegio accoglierà attività e spettacoli dedicati al pubblico dei più giovani, mentre Piazzale Verdi sarà animato da performance live dal respiro più ampio e coinvolgente. La programmazione musicale non si fermerà al tramonto: la festa proseguirà infatti in orario serale, con appuntamenti speciali al Pala eSports e al Teatro del Giglio ampliando l’offerta.

Tra le prime anticipazioni il party inaugurale French Choc che vedrà al Pala eSports il dj Producer Étienne de Crécy, pioniere della tendenza French Touch, insieme a Venin Carmin, voce audace della nuova coldwave europea per un’esperienza elettronica intensa, elegante e fuori dagli schemi: maestro di cerimonie sarà Andrea Rock. E ancora, i concerti degli Eihwar e dei Vision Of Atlantis porteranno in Piazzale Verdi un racconto sonoro in bilico tra mito e metallo, dove le leggende nordiche di Eihwar incontrano l’epicità sinfonica dei Vision of Atlantis, mentre il fenomeno Mai dire Goku promette tutta l’ironia, energia e leggerezza di cui Lucca Comics & Games è capace. Quella del 2025 sarà un’edizione in cui la musica riabbraccerà la città, ne racconterà le storie tenendo per mano il suo pubblico. E questo è solo l’inizio.

UN FILM PER RACCONTARE LA COMMUNITY DI LUCCA COMICS & GAMES

LUCCA COMICS & GAMES ARRIVA SUL GRANDE SCHERMO

Grande attesa per “I Love Lucca Comics&Games”, il primo dei film che raccontano la community, la cultura e i valori di Lucca Comics & Games, in uscita nella sale cinematografiche il 10, 11 e 12 novembre e successivamente sulla piattaforma digitale IWONDERFULL (disponibile su Amazon Prime).

Il progetto, annunciato a settembre 2024, nasce dalla collaborazione tra Lucca Crea e I Wonder Pictures, casa di distribuzione cinematografica indipendente, che realizzerà i docu-film assieme al partner produttivo All At Once e si occuperà della distribuzione.

Da un’idea di Andrea Romeo, produttore e direttore editoriale di All At Once e I Wonder Pictures, e dello scrittore, regista e critico cinematografico Manlio Castagna, che ne cura la scrittura e la regia, i film esplorano il ‘fenomeno Lucca Comics & Games’ da più punti di vista per restituire, grazie alla forza del racconto cinematografico, l’immagine prismatica di una realtà unica nel panorama italiano per ambizioni, missione, longevità e impatto culturale, prossima a festeggiare nel 2026 il suo sessantesimo compleanno. Sarà l’occasione per raccontare: la quotidianità, i dietro le quinte, i princìpi e gli intenti intellettuali legati alla sua realizzazione e per descrivere le persone come i professionisti, gli artisti, e il pubblico protagonista che ogni anno si raccolgono a Lucca per celebrare le proprie passioni.

ISTITUZIONI AL SERVIZIO DELLA CREATIVITÀ

L’ATTIMO DECISIVO: TORNA LA SERIE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Verrà presentato a Lucca Comics & Games 2025 il terzo episodio della serie L’attimo decisivo, il fumetto, sceneggiato da Roberto Gagnor e disegnato da Federica Salfo, un progetto del Dipartimento della protezione civile promosso dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il graphic novel racconta le avventure di quattro adolescenti accomunati da uno speciale “potere”. I giovani protagonisti, grazie alle loro doti, riescono a contrastare il misterioso e minaccioso avversario chiamato «L’equazione», un gigante, oscuro e impalpabile, che rappresenta l’inesorabilità dei rischi naturali o causati dall’attività dell’uomo, i cui effetti non possono essere eliminati ma, con la conoscenza e l’azione, contrastati e ridotti.

Il progetto, che coinvolge le scuole secondarie di tutta Italia, si avvale della collaborazione di professionisti del mondo della comunicazione e della narrazione. Il  primo numero della serie è stato distribuito in 1 milione e 800 mila copie, il secondo in quasi due milioni di copie.

INPS A LUCCA CON I SUOI PROGETTI PER I GIOVANI E PER LE PROFESSIONI CREATIVE

Per il terzo anno INPS sarà presente a Lucca Comics & Games con momenti seminariali e attività di comunicazione rivolte in particolare ai creator, a chi lavora nelle professioni creative, agli artisti, ai giovani. Quest’anno la collaborazione tra INPS e il festival si inserisce nel più ampio progetto nazionale INPS per i giovani che l’Istituto ha voluto proprio per ribadire la sua vicinanza alle nuove generazioni e che, per la prima volta, raccoglie in un unico spazio digitale e sull’app tutti i servizi e le prestazioni dell’Istituto dedicate ai giovani tra i 18 e i 35 anni. Tra le azioni recentemente attuate anche la Circolare 44 che disciplina i lavori dei creativi digitali e l’implementazione di due tipologie specifiche di indennità: quella legata alla discontinuità lavorativa pensata per gli operatori del mondo dello spettacolo e quella per i professionisti con partita iva iscritti alla Gestione Separata.

SCUOLA IMT ALTI STUDI DI LUCCA: IL NOSTRO MAIN SCIENTIFIC PARTNER COMPIE 20 ANNI!

Prosegue anche quest’anno la collaborazione col prestigioso istituto universitario internazionale con sede a Lucca: la Scuola IMT Alti Studi sarà anche nell’edizione 2025 Main Scientific Partner, per affrontare da un punto di vista scientifico e accademico alcuni aspetti legati alla cultura popolare: le neuroscienze, le scienze sociali e la game science. IMT e Lucca Comics & Games sono tra i cofondatori del Game Science Research Center, che da anni si occupa dello studio delle dinamiche del gioco applicate in ambito sociale e scientifico. E quest’anno IMT compie 20 anni e celebrerà l’anniversario con un’iniziativa speciale legata al fumetto, di cui vi sveleremo i dettagli nelle prossime settimane.

APRE LA BIGLIETTERIA EARLY BIRD

Dalle ore 13 di oggi, 25 giugno, comincia la vendita dei biglietti Early Bird: chiunque voglia assicurarsi ticket e abbonamenti a prezzo ridotto potrà farlo per un intero mese, fino alla mezzanotte del 25 luglio. Con un prezzo identico a quello dell’anno precedente, la biglietteria ordinaria riaprirà il 2 settembre. Anche i biglietti dei parcheggi non subiranno variazioni e verranno messi in vendita presto sul sito del nostro partner Lucca Plus (per tutti i dettagli segue il comunicato dedicato).

Javier Bardem: 10 cose che forse non sai sull’attore

Javier Bardem: 10 cose che forse non sai sull’attore

Javier Bardem è uno degli attori più versatili, brillanti e talentuosi del panorama cinematografico spagnolo ed internazionale, capace di attirare una grande fetta di pubblico composta da tante generazioni diverse. L’attore ha sempre lavorato sodo per costruire la carriera solida che ha oggi, riuscendo ad imporsi nel cinema hollywoodiano e dando grandi prove di recitazione, spesso anche insieme a sua moglie, Penelope Cruz.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Javier Bardem.

I film e le serie di Javier Bardem

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attore spagnolo inizia nel 1991 con il film Le età di Lulù (1990). In seguito recita in Tacchi a spillo (1991), Amo il tuo bel letto (1992), Prosciutto prosciutto (1992) e L’amore nuoce gravemente alla salute (1996). La sua carriera continua con Carne trémula (1997), Perdita Durango (1997), Prima che sia notte (2000), Mare dentro (2004), Collateral (2004), L’ultimo inquisitore (2006), L’amore ai tempi del colera (2007), Non è un paese per vecchi (2007), Vicky Cristina Barcelona (2008), Biutiful (2010), Mangia prega ama (2010), To the Wonder (2012) e Skyfall (2012). Tra i suoi ultimi lavori vi sono The Couselor – Il procuratore (2013), The Gunman (2015), Il tuo ultimo sguardo (2016), Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017), Madre! (2017), Escobar – Il fascino del male (2017), Tutti lo sanno (2018), Dune (2021), Il capo perfetto (2021) e A proposito di Ricardo (2021), Il talento di Mr. Crocodile (2022), La sirenetta (2023), Dune – Parte 2 (2024) e F1 – Il film (2025)

2. È anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, Javier Bardem ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema. L’attore, infatti, ha vestito i panni del doppiatore per il film Automata (2014). Ma non solo: infatti, ha prodotto anche i film Los lobos de Washington (1999), Invisibles (2007), Hijos de las nubes, la ultima colonia (2012), Bigas x Bigas (2016), Escobar – Il fascino del male (2017), The Kingdom Come (2017), Santuario (2019) e la serie Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez (2024).

Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez
Javier Bardem in Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menendez. © Miles Crist/Netflix

Javier Bardem nella serie Netflix Monsters

3. È tra i protagonisti di una nota serie Netflix. Nel 2024 Bardem ha preso parte a Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez, seconda stagione della serie antologica Monsters, dove interpreta José Menéndez, padre di Lyle e Erik, due giovani che negli anni Novanta si sono macchiati dell’omicidio proprio dei due genitori. Per Bardem, si tratta del primo prodotto seriale di un certo livello a cui partecipa, avendo all’inizio della sua carriera preso parte a piccole produzioni seriali spagnole.

Javier Bardem è Stilgar in Dune

4. Ha un ruolo molto particolare. In Dune, il film di fantascienza diretto da Denis Villeneuve, Bardem interpreta il ruolo di Stilgar, capo della tribù dei Fremen del sietch Tabr. Il personaggio, tuttavia, compare nel primo film solo per pochi minuti e prevalentemente sul finale. Maggior spazio lo trova però nell’annunciato Dune – Parte 2, dove si scopre qualcosa di più su Stilgar e sul suo ruolo nel complesso mondo narrativo del film.

Javier Bardem in Pirati dei Caraibi

5. Si è sottoposto a numerose ore di trucco. Per interpretare Salazar, il pirata maledetto di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, l’attore si doveva sottoporre a tre ore per essere completato. L’attore, tuttavia, ha affermato di aver trovato l’esperienza gradevole. I capelli del personaggio, invece, erano tutti realizzati in CGI. Per ottenere questo risultato, i capelli di Bardem sono stati tirati indietro e un truccatore ha aggiunto dei punti di riferimento sul suo viso, che hanno permesso di tracciare i movimenti della testa in post-produzione.

javier bardem
Javier Bardem in Non è un paese per vecchi

Javier Bardem in Non è un paese per vecchi

6. Ha dato vita ad un’interpretazione da Oscar. In Non è un paese per vecchi Bardem interpreta il serial killer Anton Chigurh. Per questo ruolo ha poi vinto l’Oscar come Miglior attore non protagonista, divenendo il primo interprete spagnolo ad ottenere il premio. In seguito, secondo un articolo pubblicato nel gennaio 2018 su Business Insider, un gruppo di psichiatri ha studiato 400 film e identificato 126 personaggi psicopatici. Hanno scelto proprio l’interpretazione di Anton Chigurh da parte di Bardem come la rappresentazione clinicamente più accurata di uno psicopatico, il che spiega ulteriormente perché l’interpretazione dell’attore sia stata così acclamata.

Javier Bardem è stato antagonista di James Bond in 007 Skyfall

7. Ha descritto il suo personaggio come “Un angelo della morte”. Secondo Javier Bardem, il suo personaggio, Raoul Silva – antagonista di James Bond in Skyfall – è “Un angelo della morte, una persona molto pulita che sembra essere marcia dentro, ha un obiettivo molto personale, non sta cercando di distruggere il mondo, ed è su una scala in linea con quell’obiettivo. È un uomo che cerca vendetta, si concentra sull’essere focalizzato sull’unica persone che vuole eliminare”.

Javier Bardem non ha recitato in Grey’s Anatomy, ma il suo “sosia” Jeffrey Dean Morgan sì

8. L’attore ha trovato il suo sosia in un altro attore. Spesso e volentieri, l’attore spagnolo viene confuso con il collega Jeffrey Dean Morgan. Effettivamente, i due si somigliano molto di viso e ciò li rende facilmente confondibili ad un pubblico con un occhio poco esperto. Sono numerosissimi i casi in cui l’uno viene confuso per l’altro, che sia in fotografia o dal vivo. In particolare, i due vengono confusi quando si parla di Grey’s Anatomy, a cui ha però preso parte Morgan nel ruolo di Dennison “Denny” Duquette, un paziente cardiopatico in attesa di un trapianto di cuore.

Javier Bardem Penelope Cruz
Javier Bardem e Penelope Cruz in Tutti lo sanno

Javier Bardem, sua moglie Penelope Cruz e i figli

9. I due attori sono sposati da oltre dieci anni. Javier Bardem e Penelope Cruz si sono conosciuti sul set di Prosciutto Prosciutto nel 1992, ma tra loro non è scattato niente, salvo poi guardarsi con occhi diversi durante le riprese di Vicky Cristina Barcelona nel 2007. I due stanno insieme da allora, si sono sposati nel 2010 e non si sono più lasciati. Entrambi hanno sempre vissuto la loro relazione in maniera privata, senza mai aprirsi troppo sotto i riflettori. Dalla loro unione sono nati i figli Leonardo (nato nel 2011) e Luna (nata nel 2013) e vivono la loro famiglia in maniera riservata e con assoluta pacatezza.

L’età, l’altezza e il fisico di Javier Bardem

10. Javier Bardem è nato l’1 marzo del 1969 a Las Palmas de Gran Canaria, nelle Canarie. La sua altezza complessiva corrisponde a 181 centimetri. Bardem non è uno di quegli attori noti per il suo fisico, ma le volte che si è mostrato a petto nudo ha comunque sfoggiato sempre una forma fisica smagliante.

Fonti: IMDb, Forbes

Ironheart: recensione della serie Disney+

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Ironheart: recensione della serie Disney+

Dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, il Marvel Cinematic Universe si arricchisce con Ironheart, nuova serie disponibile su Disney+ che introduce il pubblico televisivo a Riri Williams, interpretata da una carismatica Dominique Thorne. Genio precoce e studentessa del MIT, Riri torna nella sua città natale, Chicago, dopo essere stata espulsa dall’università a causa di un uso poco ortodosso delle sue capacità: realizzare compiti su commissione per studenti meno brillanti in cambio di soldi, perché a cosa serve essere intelligente come Tony Stark se non si hanno i suoi fondi illimitati?. Il suo sogno? Perfezionare una potentissima armatura in grado di rivoluzionare l’accesso ai soccorsi e all’assistenza d’emergenza.

Tuttavia, il ritorno a casa segna anche il riemergere di traumi personali mai davvero superati. Il dolore per la morte del patrigno Gary e della migliore amica Natalie, uccisi in una sparatoria cinque anni prima, si fa sentire. Decisa a trasformare la sofferenza in forza, Riri scansiona il proprio cervello per potenziare l’IA della sua tuta, dando inconsapevolmente vita a una versione digitale di Natalie, che torna a essere la sua guida e compagna d’avventure. Questo evento, che discosta la storia della Riri dei fumetti da quella della tv, tocca corde emotive profonde, intrecciando tecnologia e lutto in modo inaspettato ma efficace.

Ironheart: scontri tra scienza e magia in un’avventura ad alta velocità

Parallelamente al viaggio interiore della protagonista, Ironheart esplora anche un universo esterno ricco di pericoli e ambiguità. Riri viene coinvolta in una serie di colpi orchestrati da una banda di giovani criminali, guidati da Parker Robbins, alias The Hood (interpretato da Anthony Ramos). Robbins è un personaggio affascinante e inquietante, dotato di un mantello magico che lo rende invisibile e ricoperto da misteriose squame: un chiaro indizio che dietro di lui si nasconda qualcosa di più oscuro. La contrapposizione tra la razionalità scientifica di Riri e l’elemento magico incarnato da Robbins è uno dei motori narrativi più riusciti della serie.

Per ottenere i fondi necessari a migliorare la sua armatura, Riri accetta di collaborare con il gruppo per tre colpi. In questa fase, la serie assume toni da heist story giovanile, dove tecnologia, azione e relazioni interpersonali si fondono in una narrazione frenetica e visivamente ricca. Tra i personaggi secondari spicca Joe McGillicuddy (Alden Ehrenreich), possessore di un bunker pieno di tecnologia illegale e potenziale interesse narrativo e morale per la protagonista. Il loro rapporto si sviluppa con delicatezza, suggerendo futuri sviluppi, ma anche potenziali delusioni. E la svolta che coinvolge il personaggio sarà di quelle maggiormente legate alla mitologia del MCU.

Lo stile visivo della serie è spettacolare e “di strada”: combattimenti veloci, effetti speciali efficaci e un uso massiccio della CGI contribuiscono a creare un’atmosfera pop e accessibile, chiaramente pensata per un pubblico young adult. L’azione non dà tregua e gli episodi scorrono con ritmo serrato, senza pause o momenti contemplativi, come a voler evitare che l’attenzione dello spettatore si disperda.

IronheartUna giovane eroina tra scelte morali e consapevolezza

Uno dei temi centrali di Ironheart è il confronto che oseremo definire classico tra ciò che è giusto e ciò che è conveniente, e quanto le scelte compiute – anche quelle apparentemente innocue – definiscano chi siamo davvero. Riri, con la sua determinazione a fare del bene, si ritrova spesso a confrontarsi con dilemmi etici: può un fine giustificare mezzi discutibili? Quanto si può restare a contatto con l’illegalità senza farsi corrompere? E cosa significa davvero essere un’eroina in un mondo che non perdona gli errori?

Certo, la serie tocca questi temi così tante volte da risultare didascalica, un vero peccato perché a differenza della storia in sé, abbastanza esile, i personaggi sono efficaci e carismatici. E infatti, l’energia travolgente della protagonista e la sua evoluzione personale riescono a mantenere viva l’attenzione, anche quando la narrazione si fa meno sottile.

Ironheart si inserisce con coerenza nel panorama MCU, offrendo un’eroina nuova, giovane e imperfetta, che unisce ingegno, dolore e speranza. Dominique Thorne brilla per presenza scenica e profondità emotiva, mentre il contesto urbano di Chicago e l’elemento magico introdotto da The Hood offrono uno sfondo originale e potenzialmente ricco di sviluppi. Nonostante qualche ingenuità narrativa e un tono a volte troppo frenetico, la serie riesce a trovare una sua voce, promettendo nuovi capitoli interessanti nel MCU con un finale che segna una svolta decisiva nell’universo condiviso.

X-Men: Jake Schreier parla del suo approccio al progetto ma non conferma la regia

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Sebbene Ryan Coogler sembrasse già confermare che il regista di Thunderbolts*, Jake Schreier, dirigerà il reboot degli X-Men dei Marvel Studios, il regista stesso è rimasto piuttosto riservato.

Coogler, forse ignaro del fatto che la notizia non sia ancora stata annunciata ufficialmente, sembrava piuttosto certo che “Jake dirigerà” quando gli è stato chiesto se fosse una delle scelte preferite dai fan per dirigere lui stesso il progetto, ma Schreier non è altrettanto pronto a confermare il suo coinvolgimento nel film.

Durante un’apparizione al Mediterrane Film Festival di Malta, a Schreier è stato chiesto come avrebbe affrontato il reboot e cosa avrebbe fatto di diverso rispetto ai film precedenti, risalenti all’ormai defunta era dei 20th Century Studios. “Anche se fossi confermato per quel film, non credo che mi sarebbe permesso rispondere a questa domanda”, ha risposto Schreier. “Direi che si parte sempre dai personaggi, dal lavorare con grandi autori e collaboratori, e certamente dal pensare a come fare qualcosa di diverso in ogni progetto che si intraprende. Questo è tutto quello che posso dire.”

Sembra abbastanza ovvio che Jake Schreier finirà dietro la macchina da presa per l’introduzione degli eroi mutanti conici nell’MCU, e probabilmente ne avremo un annuncio ufficiale al SDCC il mese prossimo.

Schreier ha dimostrato di saper raccontare una storia con un gruppo di personaggi disadattati (Thunderbolts* potrebbe aver avuto un incasso inferiore al previsto, ma è stato ben accolto da fan e critica), ma sembra comunque essere una scelta un po’ controversa per questo progetto.

Si dice che il casting inizierà molto presto (se non lo è già stato) e si dice che attori del calibro di Harris Dickinson, Margaret Qualley e Julia Butters siano nel mirino dello studio (si dice che fossero in lizza per interpretare Ciclope, Rogue e Kitty Pryde, ma non sappiamo se sia ancora così), insieme alla star di Alien: Romulus, David Jonsson, e Trinity Bliss, che potrebbe essere in lizza per interpretare Jubilee.

Altri nomi che sono emersi tra i rumor includono Hunter Schafer (Mystica), Ayo Edebiri (Tempesta) e Javier Bardem (Mr. Sinister). Ecco cosa ha detto Kevin Feige del suo “piano decennale” per la Saga dei Mutanti in una recente intervista.

“Penso che vedrete che continuerà nei nostri prossimi film con alcuni attori degli X-Men che potreste riconoscere. Subito dopo, l’intera storia di Secret Wars ci porta davvero in una nuova era di mutanti e degli X-Men. Di nuovo, [è] uno di quei sogni che si avverano. Finalmente abbiamo di nuovo gli X-Men.”

Michael Lesslie, sceneggiatore di Macbeth (2015), Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente (2023) e Assassin’s Creed (2016), ha scritto la sceneggiatura, ma non ci sorprenderemmo se un altro sceneggiatore (o due) venisse coinvolto per dargli un’altra occhiata prima che il film entri in produzione.

Brad Pitt: 10 cose che forse non sai sull’attore

Brad Pitt: 10 cose che forse non sai sull’attore

In oltre trent’anni di carriera, Brad Pitt è diventato una delle star di Hollywood più famose di sempre. È una celebrità protagonista dei tabloid e un uomo impegnato, uno degli attori più versatili di sempre ma anche uno di quelli che garantiscono incassi certi. Ha lavorato duro ed è riuscito a guadagnarsi una carriera impressionante, ricca di collaborazioni e titoli di grande prestigio.

I film di Brad Pitt

I film da giovane di Brad Pitt

1. Ha recitato in celebri film. Con il suo ruolo in Thelma e Louise Pitt guadagnò un bel po’ di attenzione, e recitò poi in film come In mezzo scorre il fiume (1992), Kalifornia (1993), e Una vita al massimo (1993). Ma il ruolo importante arrivò con Intervista col vampiro (1994), e da lì la sua carriera fu in ascesa. Seguirono infatti Vento di passioni (1994), Seven (1995), L’esercito delle 12 scimmie (1995), Sleepers (1996), L’ombra del diavolo (1997), Sette anni in Tibet (1997), Vi presento Joe Black (1997), Fight Club (1999), Snatch – Lo strappo (2000), Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001), Troy (2004), Ocean’s Twelve (2004), Mr. and Mrs. Smith (2005), Babel (2006), Ocean’s Thirteen (2007), L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007), Burn After Reading (2008), Il curioso caso di Benjamin Button (2008) e Bastardi senza gloria (2009).

I film di oggi di Brad Pitt

Negli ultimi 15 anni Pitt ha invece recitato in The Tree of Life (2011), L’arte di vincere (2011), World War Z (2013), 12 anni schiavo (2013), Fury (2014), La grande scommessa (2015), C’era una volta a… Hollywood (2019), Ad Astra (2019), Bullet Train (2022), The Lost City (2022) Babylon (2022), Wolfs – Lupi solitari (2024) e F1 – Il film (2025).

edward norton
Brad Pitt ed Edward Norton in Fight Club

2. È un produttore premio Oscar. Pitt non si è mai cimentato nella regia, ma oltre alla recitazione ha spesso lavorato come produttore, ottenendo anche importanti risultati. Tra i film da lui prodotti si annoverano The Departed – Il bene e il male (2006), The Tree of Life (2011), L’arte di vincere(2011) e 12 anni schiavo (2013), grazie al quale ha vinto l’Oscar come produttore del Miglior film. Ha poi prodotto anche By the Sea (2015), La grande scommessa(2015), Civiltà perduta (2016), Vice – L’uomo nell’ombra (2018), Ad Astra (2019), Anch’io (2022) e Wolfs – Lupi solitari (2024) e F1 – Il film (2025).

Brad Pitt e Tom Cruise in Intervista col vampiro 

3. Il rapporto tra i due attori non è stato dei migliori. Durante le riprese, sono sorte tensioni tra Tom Cruise e Brad Pitt a causa della presunta scarsa igiene personale di quest’ultimo. Secondo Cruise, il suo collega non usava alcun deodorante e l’odore corporeo che ne derivava era diventato evidente. Il rapporto tra i due sembra però essere migliorato nel tempo ed entrambi si sono detti disponibili a lavorare di nuovo insieme, anche se ad oggi ciò non si è ancora verificato.

Brad Pitt in Fight Club

4. Si è sottoposto ad una particolare operazione per  interpretare il suo personaggio. Nel film del 1999 Fight Club Pitt interpreta Tyler Durden, uno dei suoi personaggi più celebri. Nella storia egli è il compare di Edward Norton nell’ideazione del Fight Club, il gruppo di lotta libera clandestina che degenererà poi in un vero e proprio movimento di rivolta. Particolarmente affascinato dal personaggio, Pitt decise di andare da un dentista per farsi volontariamente scheggiare un dente, al fine di conferire al personaggio un aspetto più particolare. In seguito, se lo fece riparare alla fine delle riprese.

Troy film
Brad Pitt in Troy

Brad Pitt nel thriller Seven

5. Accettò il ruolo con un obiettivo preciso. Nel celebre thriller Seven di David Fincher, Pitt interpreta il giovane e impulsivo detective Mills (inaugurando così la prima di diverse collaborazioni con Fincher). L’attore, però, rivelò di aver accettato il ruolo desideroso di togliersi di dosso l’etichetta da “sex symbol”. Per la parte, dunque, egli cercò di evidenziare gli aspetti meno affascinanti del personaggio. Lo spettatore si trova così dinanzi ad un protagonista assolutamente imperfetto e continuamente incline agli errori, che si riveleranno poi fatali.

 

Brad Pitt è Achille in Troy

6. Brad Pitt, Troy e le scene di combattimento. Brad Pitt, per Troy, ha dovuto mettersi in forma per interpretare il ruolo di Achille, e parecchio. Infatti, prima di girare il film decise di non utilizzare degli stuntmen o controfigure per le numerosissime scene di battaglia e lotta. Decise però di stringere un patto con Eric Bana: ognuno dei due avrebbe dovuto pagare delle somme prestabilite per ogni colpo accidentalmente dato all’altro. Il prezzo da pagare per un colpo leggero era 50$, e il prezzo di un colpo pesante e doloroso era 100$. Alle fine delle riprese di Troy, Brad Pitt doveva a Eric Bana 750$.

Brad Pitt in F1 – Il film

7. È realmente lui alla guida delle auto da corsa. Per interpretare al meglio il suo ruolo nel film F1 – Il film, Brad Pitt si è immerso in un intenso periodo di preparazione, partecipando a sessioni di guida su circuiti reali sotto la supervisione di tecnici della Formula 1. Sorprendentemente, molte delle scene di corsa più spettacolari lo vedono realmente alla guida: Pitt ha infatti pilotato una monoposto appositamente modificata per le riprese, grazie anche al supporto del team Mercedes. L’attore ha dichiarato di essersi allenato duramente per garantire il massimo realismo alle sequenze, affrontando velocità impressionanti e affinando la sua tecnica al volante. Un impegno che ha stupito persino gli addetti ai lavori.

F1 recensione film
Damson Idris e Brad Pitt in F1. Foto di Warner Bros. Pictures / Apple Original Films

 

Brad Pitt, Angelina Jolie e i figli

8. Ha avuto celebri fidanzate. Dopo essere stato fidanzato con attrici del calibro di Gwyneth PaltrowJennifer Aniston, nel 2004 Brad Pitt ha incontrato Angelina Jolie sul set di Mr. e Mrs. Smith. Da lì è nato l’amore tra i due, i quali si sono sposati però solo nel 2014 in quanto volevano sposarsi solo dopo che i matrimoni tra persone dello stesso sesso sarebbero diventate legali negli Stati Uniti. Insieme hanno poi avuto tre figli naturali e tre adottati. Tra i figli naturali si annovera Shiloh Jolie-Pitt. Pitt e Jolie hanno però poi divorziato nel 2016, citando differenze inconciliabili e comportamenti tossici.

La nuova fidanzata di Brad Pitt

9. Ha una nuova fidanzata. Dopo il travagliato divorzio da Angelina Jolie, Pitt sembra aver ritrovato la serenità accanto a Ines de Ramon, giovane designer di gioielli con cui è stato avvistato più volte a partire dal 2022. La relazione, inizialmente mantenuta lontana dai riflettori, è stata confermata da diverse apparizioni pubbliche, tra cui eventi mondani e vacanze romantiche. Ines, nota per la sua discrezione, avrebbe contribuito a riportare equilibrio nella vita dell’attore, segnando un nuovo capitolo sentimentale per la star di Hollywood. La coppia continua a destare curiosità, anche per il modo in cui Brad si mostra finalmente più rilassato e felice.

L’età e l’altezza di Brad Pitt

10. Brad Pitt è nato il 18 Dicembre 1963 negli Stati Uniti, a Shawnee, Oklahoma. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonti: IMDb

Marvel: l’allenamento di Chris Hemsworth, il futuro di The Hood e la scena eliminata di Thunderbolts*

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Con Ironheart, I Fantastici Quattro: Gli Inizi e il Comic-Con di San Diego tutti all’orizzonte, è un periodo intenso per le novità sul MCU. Ecco perché, grazie a CBM, vi proponiamo alcune novità legate al Marvel Universe in un solo posto.

The Independent ha parlato con Luke Zocchi, personal trainer di lunga data di Chris Hemsworth, che ha dichiarato al sito che, rispetto alle precedenti apparizioni di Thor, lui e Hemsworth “non si sono impegnati così tanto in questo film. Chris ha ancora un aspetto fantastico”. Ha aggiunto: “Mi dispiace dirlo, ma penso che stiamo semplicemente invecchiando un po’. Non ci stiamo uccidendo più così tanto e non pensiamo sempre che più è meglio. Piuttosto, stiamo diventando un po’ più in sintonia con i nostri corpi”.

Per quanto riguarda cosa questo significhi per l’aspetto del Dio del Tuono sullo schermo, sembra che possiamo aspettarci un Thor meno incredibilmente muscoloso di quello che abbiamo visto quando Hemsworth si è sbarazzato dei suoi vestiti per Thor: Love and Thunder.

“Sarà interessante vedere quanto sarà diverso nel film”, ha detto Zocchi, confermando che Hemsworth non mangerà più dieci pasti da 450 calorie al giorno. “Non credo che sia grosso come in Love and Thunder, e nemmeno quello era l’obiettivo. Chris si sentiva a disagio per quanto fosse grosso in quel film e non gli piaceva la quantità di cibo che doveva mangiare”.

“Per questo, fa quattro o cinque pasti [al giorno], ma la sua dieta non è minimamente restrittiva. Non gli stiamo ingozzando di cibo, ma ha comunque un aspetto fantastico“, ha concluso l’allenatore, aggiungendo che il nuovo costume dell’eroe sarà senza maniche.

Passiamo a Ironheart, e The Hollywood Reporter ha recentemente incontrato Anthony Ramos per discutere del suo ruolo nel MCU come il malvagio Hood. Interrogato sul futuro di Parker Robbins, Ramos ha anticipato un possibile incontro con il Dottor Destino.

“Mi piacerebbe approfondire il suo personaggio, sapendo che Robert Downey Jr. tornerà nei panni del Dottor Destino, e sappiamo nei fumetti che questi personaggi si sovrappongono e cose del genere”, ha anticipato, “quindi vedere se c’è qualche possibilità di sovrapposizione con il Dottor Destino sarebbe davvero fantastico”.

“Tutto è reale nell’Universo Marvel, non si sa mai cosa hanno intenzione di fare e come lo faranno”, ha continuato Ramos, “ma mi piacerebbe un’altra scena per approfondire un po’ Parker.”

Mentre aspettiamo di vedere cosa succederà su questo fronte, è stata ufficialmente pubblicata la prima scena eliminata di Thunderbolts*. In essa, John Walker/U.S. Agent tenta di evadere dal caveau di O.X.E., con poca fortuna. Insieme alla scena, ecco un promemoria dei contenuti speciali che troverete nella prossima uscita digitale del film.

  • Scene eliminate: scopri le scene che non sono state inserite nel montaggio finale. *La porta è inamovibile – *Annuncio di Gary
  • Creare una squadra indimenticabile: trascorri un po’ di tempo di qualità con il cast e la troupe di Thunderbolts*, che ti spiegheranno come è stata creata la squadra immaginaria del film, composta da anticonformisti, disadattati e antieroi dotati di superpoteri.
  • In giro per il mondo e ritorno: scopri le location eclettiche e le straordinarie scenografie che hanno contribuito a rendere Thunderbolts* una realtà entusiasmante, inclusa una visita agli immensi set di Kuala Lumpur, dove ci uniamo a Florence Pugh che esegue acrobazie in cima a uno degli edifici più alti del pianeta Terra e fa esplodere edifici per strada.
  • Tutto su Bob, Sentry e il Vuoto: un’immersione profonda nella creazione di tre personaggi diversi: Bob, Sentry e il Vuoto, tutti interpretati da Lewis Pullman.
  • Gag Reel: goditi divertenti scene tagliate sul set con il cast e la troupe di Thunderbolts*. Commento audio del regista: guarda il film con il commento audio del regista Jake Schreier.

The Strangers: Capitolo 2, il primo trailer

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The Strangers: Capitolo 2, il primo trailer

Nonostante sia finito in molte classifiche dei peggiori film dell’anno quando è uscito nelle sale lo scorso maggio, The Strangers: Capitolo 1 ha incassato la rispettabile cifra di 48 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget modesto di 8,5 milioni di dollari, il che significa che avremo almeno un altro film.

The Strangers – Capitolo 2 arriverà il 26 settembre negli USA e la Lionsgate ha ora condiviso il primo trailer per il sequel slasher con invasione domestica. Dopo essere sopravvissuta per un pelo agli strazianti eventi del film precedente, la tormentata ragazza finale Maya (Madelaine Petsch) si risveglia in un letto d’ospedale accanto al suo fidanzato (morto), solo per rendersi conto che l’incubo è tutt’altro che finito.

La sinossi ufficiale recita: “Gli Strangers sono tornati, più brutali e implacabili che mai. Quando scoprono che una delle loro vittime, Maya (Madelaine Petsch), è ancora viva, tornano per finire ciò che hanno iniziato. Senza un posto dove scappare e nessuno di cui fidarsi, Maya deve sopravvivere a un altro orribile capitolo di terrore mentre gli Strangers, spinti da uno scopo insensato e incessante, la inseguono, più che disposti a uccidere chiunque si metta sulla loro strada.”

Il regista Renny Harlin ha girato l’intera trilogia uno dopo l’altro, quindi anche se il Capitolo 2 non dovesse avere successo al botteghino, molto probabilmente vedremo quel film finale prima o poi (cercate di contenere l’entusiasmo).

“[È stata] la sfida di una vita, ma l’ho anche accolta con entusiasmo”, ha dichiarato il regista in una recente intervista. “Un lunedì mattina potevo girare il secondo capitolo, e lunedì pomeriggio potevo girare il primo capitolo, e martedì mattina potevo girare il terzo capitolo. È stato incredibilmente impegnativo per gli attori, per la continuità in termini di trucco e costumi, e per il mio direttore della fotografia, perché volevamo creare un linguaggio visivo che si sviluppasse in modo che i film diventassero più grandi, più epici, man mano che andavamo avanti. Ci ha tenuti costantemente carichi di energia.”

The Strangers – Capitolo 2 è stato scritto da Alan R. Cohen e Alan Freedland, basato sui personaggi creati da Bryan Bertino. Courtney Solomon, p.g.a., Mark Canton, p.g.a., Christopher Milburn, Gary Raskin, Alastair Burlingham e Charlie Dombek sono a bordo come produttori. Il cast include anche Gabriel Basso ed Ema Horvath.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il trailer finale è spettacolare!

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Marvel Studios ha diffuso il trailer finale di I Fantastici Quattro: Gli Inizi ed è un vero spettacolo!

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Old Guy con Christoph Waltz su Prime Video

Old Guy con Christoph Waltz su Prime Video

È disponibile in esclusiva su Prime Video dal 23 giugno, distribuito in Italia da DUS, Old Guy, il nuovo, attesissimo action thriller con protagonista il due volte Premio Oscar Christoph Waltz.

Cosa succede in Old Guy

Il film racconta la storia di un ex assassino professionista ormai in pensione, costretto a tornare in azione quando il suo passato torna a bussare alla porta. Tra ironia tagliente, scontri ad alta tensione e un carisma inconfondibile, Christoph Waltz porta sullo schermo un personaggio memorabile, in equilibrio tra il cinismo della vecchia scuola e l’inesperienza della nuova generazione con cui si troverà a collaborare.

Chi sono i protagonisti di Old Guy

Christoph Waltz, attore austriaco noto per la sua straordinaria capacità di interpretare ruoli complessi e caratterizzati da una raffinata ambiguità morale, Christoph Waltz è diventato famoso a livello internazionale per le sue interpretazioni in film diretti da Quentin Tarantino, grazie alle quali ha vinto ben due Premi Oscar come Miglior attore non protagonista: Inglorious Basterds (2009) in cui interpreta un ufficiale nazista brillante e spietato, nella sua performance più memorabile che gli è valsa. oltre l’Oscar, anche il Golden Globe e la palma a Cannes; e Django Unchained, in cui interpreta un cacciatore di taglie colto e carismatico.

Accanto a Waltz, nei panni di Anata, troviamo l’iconica Lucy Liu, attrice asiatica affermatasi a Hollywood grazie alla sua versatilità, interpretando con successo ruoli memorabili in film e serie di grande popolarità come Kill Bill: Vol. 1 di Tarantino, Charlie’s Angels, Ally McBeal e molti altri.

Completa la rosa dei protagonisti il giovane e talentuoso Cooper Hoffmann, figlio del grande e compianto Philip Seymour Hoffman, che si è fatto già notare per la sua interpretazione nel film Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson.

Diretto da Simon West, Old Guy assicura un mix perfetto di azione, humor nero e colpi di scena. Un film imperdibile per gli amanti del genere e per tutti coloro che apprezzano l’inconfondibile eleganza interpretativa di Waltz.

Disponibile solo su Amazon Prime Video, Old Guy si aggiunge al ricco catalogo di contenuti originali e in esclusiva della piattaforma.

Ironheart: svelato il ruolo misterioso di Alden Ehrenreich (quello maggiormente connesso alla Storia del MCU)

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Durante la première di tre episodi di Ironheart, veniamo finalmente a conoscenza del misterioso personaggio di Alden Ehrenreich, ma chi è veramente e cosa significa per l’MCU in generale? Quando è uscita la notizia che Alden Ehrenreich di Solo: A Star Wars Story avrebbe interpretato Joe McGillicuddy in Ironheart, nessuno ci credeva. Ebbene, il secondo episodio della serie presenta effettivamente l’attore come “Joe McGillicuddy”.

Vive in un quartiere di periferia ed è un semplice e triste idiota che permette al cane del vicino di casa di fare la cacca sul suo prato senza troppe conseguenze. Quando Riri Williams si presenta alla sua porta in cerca di aiuto con la sua tuta, scopriamo che suo padre lo ha ispirato a diventare un esperto di etica tecnologica. È un grande fan della bionica (il processo di combinazione della tecnologia con la biologia umana) e alla fine accetta di portare Riri nel suo nascondiglio, dove ha collezionato ogni sorta di armamento folle… senza toccarne nemmeno uno.

Il loro incontro sembra però ispirarlo, e quando alla fine dell’episodio si ritrova immerso in altri escrementi di cane, taglia dispettosamente le teste degli amati fiori del suo vicino, forse un indizio del suo lato oscuro.

Nel terzo episodio, si scopre che Joe ha delle idee folli per migliorare il suo corpo e riesce a ricattare Riri affinché lo aiuti. Quando lei torna a casa sua, lui ha sperimentato l’inserimento di un chip nel suo braccio e tra i due inizia un’improbabile amicizia.

Mentre lo aiuta a fasciargli il braccio, Riri trova delle ceneri con l’etichetta “Obidiah S.” e le lascia cadere a terra sorpresa. Mentre Joe le raccoglie, rivela che sono le ceneri di suo padre e che lui è il figlio di Obidiah Stane, Ezekiel Stane. Il mondo crede che Obidiah sia morto in un incidente aereo, ma Ezekiel sa che era un supercriminale e ha passato la vita a cercare di evitare di essere come “Iron Monger” (si usa proprio questo soprannome).

Nei fumetti, Zeke Stane ha trascorso tutta la vita a tramare vendetta contro Tony Stark per quello che è successo a suo padre, e alla fine si è potenziato con la bionica che lo ha reso un’arma vivente. Bisognerà aspettare e vedere se la sua controparte MCU seguirà le sue orme, ma questo Ezekiel non sembra così squilibrato… e non sembra né odiare Iron Man né idolatrare il suo caro padre scomparso.

Quello che sappiamo di Ironheart

Ambientata dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, la serie Ironheart di Marvel Television mette a confronto la tecnologia con la magia quando Riri Williams (Dominique Thorne), una giovane e geniale inventrice determinata a lasciare il segno nel mondo, torna nella sua città natale, Chicago.

La sua innovativa interpretazione della costruzione di armature di ferro è brillante, ma nel perseguire le sue ambizioni, si ritrova coinvolta con il misterioso ma affascinante Parker Robbins, alias “The Hood” (Anthony Ramos).

La serie vede la partecipazione anche di Lyric Ross, Alden Ehrenreich, Regan Aliyah, Manny Montana, Matthew Elam e Anji White. Chinaka Hodge è la sceneggiatrice e produttrice esecutiva; gli episodi sono diretti da Sam Bailey e Angela Barnes.

I primi tre episodi di Ironheart sono ora disponibili su Disney+.

Rachel Zegler commenta il flop di Biancaneve: “Il mio f*ttuto psichiatra mi ha aiutata a superare tutto questo”

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Rachel Zegler ha rotto il silenzio sull’essere stata accusata dei fallimenti di Biancaneve e sull’impatto che il sarcasmo online ha avuto su di lei da quando ha interpretato l’iconica principessa Disney. Biancaneve ha fatto notizia per tutti i motivi sbagliati nei mesi precedenti l’uscita. Alla fine, il film ha ricevuto recensioni per lo più negative (39% su Rotten Tomatoes) e ha incassato solo 205,6 milioni di dollari al botteghino mondiale.

La protagonista Rachel Zegler è stata criticata fin dal momento in cui è stata scelta, soprattutto perché l’attrice colombiana-americana non aveva la pelle “bianca come la neve”. Tuttavia, sono seguite altre polemiche quando ha fatto quello che molti hanno ritenuto commenti denigratori sul classico animato del 1937, mentre la sua decisione di scrivere “liberate la Palestina” insieme a un post con X nel trailer del remake ha causato scalpore. La situazione si è intensificata dopo le elezioni americane dell’anno scorso, quando ha dichiarato “Fanculo Donald Trump” su Instagram, e quando i-D (tramite Toonado.com) ha chiesto a Zegler della percezione che si ha di lei online, ha risposto: “È interessante. A volte è davvero allarmante”. “La mia compassione non ha confini, ecco cos’è”, ha continuato, “e il mio sostegno a una causa non ne condanna altre. Questo è sempre stato il fulcro di ciò che sono come persona. È il modo in cui sono stata cresciuta”. “Ovviamente, parlare apertamente significa mettere in gioco delle cose, ma niente vale vite innocenti”, ha osservato Rachel Zegler. “Il mio cuore non ha un recinto, e se questo fosse considerato la mia rovina? Ci sono cose peggiori”.

Con alcuni che attribuiscono a Rachel Zegler la colpa dei fallimenti di Biancaneve (ignorando le terribili decisioni creative prese fin dall’inizio), l’attrice ammette che è stato difficile affrontare sia l’odio online sia vedere un ruolo da sogno trasformarsi rapidamente in un incubo. “Il mio fottuto psichiatra mi ha aiutata a superare tutto questo”, ha detto. “‘Quello che stai attraversando non è normale’. Quella frase ha fatto miracoli per me in diverse situazioni della mia vita.”

Zegler ha aggiunto di essere stata curata con farmaci per l’ansia a seguito della sua esperienza con Biancaneve, “che è stata davvero una svolta, perché semplicemente non funzionavo. E volevo funzionare in un modo che mi facesse sentire sicura del modo in cui mi muovevo nel mondo.”

Nonostante tutto, Zegler non vuole essere vista come una vittima. “Penso che un atteggiamento da vittima sia una scelta, e io non la scelgo”, ha affermato. “Non scelgo nemmeno la cattiveria di fronte a essa. Non scelgo la negatività di fronte a essa. Scelgo positività, luce e felicità. E credo che a volte la felicità sia assolutamente una scelta, e ogni giorno mi sveglio e penso di essere molto fortunata a vivere la vita che vivo.”

Biancaneve è ora disponibile in streaming su Disney+.