Dopo la messa in onda del
terzo episodio HBO ha diffuso il trailer di True
Detective: Night Country 4×04, l’atteso quarto episodio
che si intitola “Part 4” di True
Detective: Night Country. La ricerca di
risposte continua nel prossimo episodio dell’originale True
Detective: Night Country della HBO.
Nella serie quando cala la notte a
Ennis, in Alaska, gli otto uomini che gestiscono la stazione di
ricerca artica Tsalal scompaiono senza lasciare traccia; per
risolvere il caso, le detective Liz Danvers ed Evangeline Navarro
dovranno affrontare l’oscurità che portano dentro di sé.
La quarta stagione di True
Detective è creata, scritta e diretta da Issa
López e vede nel cast il premio Oscar Jodie Foster, per la prima volta protagonista
sul piccolo schermo, e Kali Reis (Catch the
Fair One), a formare la coppia di investigatrici al centro
dell’indagine raccontata nei nuovi episodi. Nel cast anche
Fiona Shaw (Harry Potter),
Christopher Eccleston (Doctor Who) e John Hawkes
(candidato agli Oscar per Un Gelido Inverno).
Fra thriller, horror e
soprannaturale, True Detective: Night Country racconta una
storia avvincente e ricca di suspense che prende il via durante
l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska. Atmosfere cupe e
misteriose per un nuovo e agghiacciante mistero da indagare, con
richiami al passato del franchise che faranno la gioia di tutti
quanti hanno amato la serie fin dalla prima stagione. E con al
centro due donne, due detective diversissime ma fatte della stessa
pasta, ruvide e inaccessibili, accomunate da un doloroso trascorso
e sole in un mondo di quasi soli uomini.
Quando la lunga notte polare scende
su Ennis, Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della
Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia.
Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Foster) e
Evangeline Navarro (Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro
lato oscuro, e scavare tra le inquietanti verità che giacciono
sepolte sotto i ghiacci perenni. Quando le detective ritroveranno i
corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e
rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi,
riporti in superficie gli orrori del passato. Come ama ripetere la
detective Danvers: qual è la domanda giusta da porsi?
Issa López è
showrunner, creatrice, regista ed executive producer di True Detective: Night Country. Jodie Foster, oltre ad essere protagonista, è
anche executive producer insieme a Barry Jenkins, Adele
Romanski, Mark Ceryak di PASTEL e Alan Page
Arriaga. Per Anonymous Content executive producers
Mari Jo Winkler,
Matthew McConaughey,
Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e Nic
Pizzolatto.
Aquaman e il
Regno Perduto della Warner Bros/DC ha superato i 400
milioni di dollari nel mondo dopo sei settimane di programmazione.
Dunque il film discusso della Warner Bros Discovery è riuscito a
segnare una nota positiva nell’ultimo periodo horribilis dei
prodotto DC e in generale dei Cinecomics.
Aquaman e il Regno
Perduto nel fine settimana ha ottenuto 7 milioni
di dollari da 78 mercati globali, per un volume d’affari di 294,6
milioni di dollari all’estero e un totale globale di 412,7 milioni
di dollari. La Cina è in testa con 61,7 milioni di dollari, seguita
da Messico (21,8 milioni), Francia (19,2 milioni), Germania (16,1
milioni) e Brasile (15,1 milioni).
Aquaman e il
Regno Perduto si sta rivelando uno dei film del DCEU
di maggior successo degli ultimi tempi. Il film ha recentemente
superato la soglia dei 330 milioni di dollari di incassi globali e,
secondo le stime, il sequel dovrebbe concludere la sua corsa nelle
sale a 400 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben
lontana dagli 1,15 miliardi di dollari del primo film. Ora i fan di
Aquaman si chiedono se il re di Atlantide abbia un
posto nel nuovo universo cinematografico di James Gunn.
La star Jason Momoa, che continua a collaborare con la
WB/DC nel ruolo di Lobo, sembra essere al momento
uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood. Se Lobo avrà un
ruolo di primo piano, è difficile prevederlo ad oggi ma è difficile
immagine l’attore in entrambi i ruoli.
Aquaman e il Regno Perduto
Aquaman e il
Regno Perduto è il film conclusivo dell’era “DCEU”
prima che il franchise venga riavviato. Jason Momoa molto
probabilmente metterà da parte il tridente, ma si dice che sia in
trattative per interpretare un personaggio completamente diverso
nel DCU di James
Gunn e Peter Safran, Lobo.
Non essendo riuscito a
sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal
bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti
a nulla pur di sconfiggere il Re di Atlantide una volta per tutte.
Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché
brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza
antica e malevola. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al
fratello imprigionato Orm, l’ex re di Atlantide, per stringere
un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro
differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di
Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.
Dopo sette anni dall’ultimo
Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo
preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega
Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un’entusiasmante,
caotica e audace nuova era, con Cattivissimo
Me 4 firmato da Illumination.
Dopo il blockbuster estivo del 2022
Minions
2 – Come Gru diventa cattivissimo, che ha guadagnato quasi
1 miliardo di dollari in tutto il mondo, il franchise animato
inizia ora un nuovo capitolo: Gru (Steve
Carell) e Lucy (Kristen
Wiig) e le loro bambine – Margo (Miranda
Cosgrove), Edith (Dana Gaier) e Agnes
(Madison Polan) – accolgono un nuovo membro della
famiglia Gru, Gru Jr. che è intenzionato a tormentare suo
padre.
Gru affronta una nuova nemesi in
Maxime Le Mal (Will
Ferrell) e la sua fidanzata femme fatale Valentina
(Sofia
Vergara), e la famiglia è costretta a fuggire.
Cattivissimo
Me 4 presenta nuovi personaggi doppiati nella versione
originale da Joey King (Bullet Train),
Stephen Colbert (The Late Show with Stephen
Colbert) e Chloe Fineman (Saturday Night Live).
Pierre Coffin ritorna come voce iconica dei
Minions e Steve Coogan ritorna come
Silas Ramsbottom.
Cattivissimo
Me 4 è diretto da un co-creatore dei Minions,
Chris Renaud (Cattivissimo
Me,Pets
– Vita da animali), ed è prodotto dal fondatore e CEO di
Illumination Chris Meledandri e da Brett
Hoffman (produttore esecutivo di The Super Mario Bros.
Movie e Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo).
Il film è co-diretto da
Patrick Delage (regista dei film d’animazione
Sing 2 e
Pets – Vita da animali 2), mentre la sceneggiatura è
del creatore di White Lotus,Mike White,
e dello scrittore veterano di tutti i film di Cattivissimo Me, Ken Daurio.
Alessio Boni,
Duccio Camerini, Marco Foschi,
Lucrezia Guidone, Ana Caterina
Morariu, Flavio Parenti, Aurora
Ruffino, Martina Stella, Luigi
Diberti. Questi sono solo alcuni dei nomi chiamati a
comporre il composito cast di La lunga notte – la caduta
del Duce, nuova serie televisiva Rai in
tre puntate che andrà in onda in prima serata su Rai
1 lunedi 29, martedì 30 e mercoledì 31 gennaio 2024.
Una serie che affonda lo sguardo
nella politica degli anni ’40, in pieno conflitto, per raccontare
dinamiche decisive dei delicati processi decisionali dell’epoca.
Una serie coprodotta da Rai Fiction ed
Èliseo Entertainment – basata su soggetto e
sceneggiatura di Franco Bernini e Bernardo
Pellegrini – che presenta Giacomo
Campiotti in cabina di regia; e che sceglie dunque di
affidarsi alla pluriennale esperienza cinematografica (Bianca
come il latte, rossa come il sangue, 2013) e
televisiva (Braccialetti
rossi – 19 episodi, 2014-2016) del mestierante
italiano classe 1957.
La lunga notte – la caduta del
Duce: la trama
Si apre e si chiude in un clima di
grande tensione la prima puntata di La lunga notte – la
caduta del Duce; squarcia un varco su quel fatidico 24
luglio del 1943 – pochi istanti prima della riunione del Gran
Consiglio del Fascismo, convocato dal Duce su richiesta del
Presidente della Camera Dino Grandi – per poi riavvolgere il nastro
di circa tre settimane. Per vivere a pieno momenti e decisioni che,
all’indomani dello sbarco degli alleati in Sicilia, portarono i
fedelissimi gerarchi del regime a esautorare Mussolini dalle
funzioni di capo del governo.
All’interno di questo grande
contenitore storico, La serie intreccia poi le vite di uomini e
donne diversi, più o meno coinvolti negli intrighi e nei segreti
della politica nazionale. Dal protagonista Dino Grandi
(Alessio Boni), convinto ormai della necessità di
fermare Mussolini, alla moglie Antonietta (Ana Caterina
Morariu), consapevole dei pericoli a cui il marito rischia
di esporsi; da Benito Mussolini (Duccio Camerini),
ostinato e illuso da una fantomatica speranza di vittoria, a
Rachele e Claretta (Martina Stella),
rispettivamente moglie e amante del Duce, accomunate dalle
difficoltà che la vicinanza al dittatore comporta. Ci sono poi Edda
(Lucrezia Guidone), figlia prediletta di Benito, e
Galeazzo Ciano (Marco Foschi), suo marito; senza
dimenticare l’ambigua famiglia Savoia, divisa tra la pusillanimità
del Re Vittorio Emanuele III (Luigi Diberti) e
l’intraprendenza della nuora Maria José (Aurora
Ruffino), da sempre contraria al fascismo. In un continuo
e frenetico avvicendarsi di sotterfugi, destinati a dare forma a
uno dei più decisivi turning point della storia della Seconda
Guerra Mondiale.
La lunga notte – la caduta del
Duce: una fiction “eccessiva”
La lunga notte – la caduta
del Duce è una classica fiction Rai: ben
confezionata dal suo regista (sebbene priva di particolari
intuizioni visive) e senza alcun dubbio stimolante dal punto di
vista storico – e in questo senso valorizzabile nei termini di
testimonianza “scolastica” del periodo preso in esame. Purtroppo
però, al di là della pura e semplice validità contenutistica, la
serie di Campiotti conserva qualsivoglia
stereotipo formale derivante dal proprio marchio di riferimento;
incatenata cioè a un senso di generale caricatura – tanto
interpretativa quanto dialogica – che lungi dal favorire
l’immersione spettatoriale, tende invece ad allontanare il pubblico
dalla materia narrativa trattata, evidenziando la “finzione” del
racconto e impostando una messa in scena più teatrale che
televisivo/cinematografica – almeno per gli standard televisivi a
cui siamo stati abituati nel corso degli ultimi dieci anni.
La figura di Benito Mussolini, in
questo senso, è decisamente esemplificativa; dal momento che
Duccio Camerini, chiamato a rivestire i panni del
Duce, offre un’interpretazione particolarmente “eccessiva” del
dittatore. Una scelta che, a pochi mesi di distanza dal Napoleone
ridisegnato da Ridley Scott, non sembra però ricalcare la
volontà dissacrante dell’autore statunitense – intenzionato a
raccontare la “bassezza” del grande Generale e imperatore di
Francia – ma pare piuttosto elevarsi a manifesto di uno stile
macchiettistico sparso a macchia d’olio sull’intera produzione.
Fatta salva la prova di
Alessio Boni – un più che discreto Dino Grandi – e
di pochi altri membri del cast, La lunga notte – la caduta
del Duce appare dunque adagiata su una invadente
plasticosità artistica; tanto che, paradossalmente, i momenti più
ispirati sono quelli in cui la serie sembra lasciarsi trasportare
dalla “recita”, rincarando la dose con eclatanti motti di famiglia
quali “I Mussolini non perdono” o “I Savoia regnano
uno alla volta”. In un posticcio, ma stranamente intrigante
gioco di troni, che tuttavia, purtroppo ancorato a
inappagabili ambizioni di verosimiglianza, finisce per vagare in un
deserto di opportunità e potenzialità solo sfiorate o
immaginate.
Con la prima foto del cast riunito per Stranger Things 5, è ufficialmente iniziato
il count down per la final season. Lo show chiuderà i
battenti dopo circa otto lunghi anni, e resterà nella storia della
serialità una delle opere meglio confezionate e prodotte degli
ultimi tempi. Ora che siamo in dirittura d’arrivo, possiamo
immaginare che uno dei personaggi principali potrebbe
lasciarci, soprattutto se consideriamo che nel corso della
serie alcuni eventi hanno lasciato presagire delle morti, salvo poi
farli sempre tornare in vita nelle stagioni successive. Intanto,
con la quarta stagione abbiamo dovuto salutare Eddie, morto
tragicamente per proteggere i suoi amici nel Sottospra, Dustin in
particolare, e Max è in coma dopo essere stata vittima di Vecna. La
domanda che sorge spontanea, arrivati a questo punto, non è quindi
se qualcuno morirà, ma chi sarà a morire. Ci sono
personaggi che hanno più probabilità di altri considerando il loro
arco evolutivo e la loro forza narrativa, ma quali sono?
Scopriamoli insieme.
Robin Buckley
Fra le morti meno probabili dei personaggi
principali spicca quella di Robin, la migliore
amica di Steve interpretata da
Maya Hawke, che vediamo invaghirsi di Nancy nella
quarta stagione. Il personaggio ha fatto il suo debutto nella
terza stagione, indi per cui i fan – e il pubblico tutto – hanno
avuto meno tempo per conoscerla. Ciò significa che la sua morte,
pur essendo legate a lei specie attraverso il bel rapporto creato
con Harrington, non avrebbe un forte impatto. Inoltre Robin non ha
motivo di sacrificarsi, poiché è stata coinvolta nelle dinamiche
molto più tardi di tutti gli altri e non ha un rapporto così forte
con i protagonisti.
Nancy Wheeler
Nonostante Nancy sia stata
presente dall’inizio della serie, e il suo arco narrativo si stia
compiendo nel migliore dei modi, non rientra fra le eroine
principali di Strange Things, pur essendo
diventata narrativamente più forte. Per cui è improbabile che si
sacrifichi e, per il momento, non c’è motivo per cui Vecna possa
puntare su di lei quando tanti altri personaggi hanno ragioni più
forti per essere sue vittime. Potrebbe anche rischiare la vita per
qualcun’altro, come per esempio Mike che è il fratello, ma alla
fine per lei il lieto fine siamo certi ci sarà.
Lucas Sinclair
Una delle vittime di Vecna nella quinta
stagione di Stranger Things potrebbe invece
essere Lucas, poiché lo abbiamo lasciato
nell’elaborazione del trauma di aver quasi perso Max, il suo vero
amore. C’è però da considerare che nella quarta stagione il suo
personaggio è stato reso meno simpatico a causa delle scelte
sbagliate compiute (si è allontanato dal suo gruppo storico per
sentirsi più cool e accettato), quindi a meno che nell’ultima
stagione non ci sia un suo riscatto, la sua morte avrebbe meno
valore adesso e perciò non è molto probabile.
Max Mayfield
Nella
quarta stagione abbiamo lasciato Max in coma
dopo essere rimasta vittima di Vecna. La scena con Lucas, mentre
tenta di risvegliarla, ha scosso tutti i fan, che l’hanno poi
successivamente ritrovata in coma. Non c’è perciò alcuna sicurezza
sul fatto che resti viva, anche se al momento i Duffer hanno detto che lo
sia. Gran parte di Stranger Things 5
potrebbe però essere dedicata a riportare la sua mente nel mondo
reale e la sua sopravvivenza – oltre a essere una bella storia di
ritorno – potrebbe essere fondamentale per sconfiggere Vecna. Ciò
significa che o non dovrebbe più svegliarsi dal coma oppure se lo
facesse, ucciderla poco dopo non avrebbe alcun senso.
Joyce Byers
Nel corso di Stranger
Things si è sempre pensato alla morte di tutti – o
quasi – ma mai a quella di Joyce, interpretata
da Winona
Ryder, poiché sono state proprio le persone intorno a
lei a rischiare spesso la vita. La sua morte potrebbe sicuramente
essere scioccante e impattante nello show, ma oggettivamente non ci
sono validi motivi per ucciderla, a meno che lei non si sacrifichi
per salvare Will. Tra l’altro, non sarebbe neppure un finale
soddisfacente dato che, in questo caso, Will e Jonathan
rimarrebbero proprio senza genitori, considerato che con il padre,
come abbiamo potuto appurare sin dalla prima
stagione, non hanno un rapporto disteso.
Un altro main character di
Stranger Things che ha perso di potenza
nel corso della serie è Mike, molto meno forte
rispetto soprattutto alla prima stagione. Perciò il suo destino non
è particolarmente prevedibile, e se ci dovesse essere una sua
morte, magari per salvare la sua amata Undici, gli sceneggiatori
dovrebbero impegnarsi veramente tanto per riprendere al meglio il
personaggio e far essere la sua dipartita impattante e
significativa.
Jonathan Byers
Un’altra poco probabile morte è quella di
Jonathan. Il suo è un personaggio con l’arco
evolutivo meno importante, indi per cui la sua morte risulterebbe
anche essere superflua e non destabilizzerebbe granché. Se però si
decidesse di optare per mettere fine alla sua vita, la scelta più
saggia e funzionale nell’economia narrativa della serie sarebbe
quella di farlo sacrificare per Will. Sin dalla prima
stagione, infatti, è stato messo in risalto il legame fra i due
fratelli, con Jonathan sempre pronto e disposto a proteggere il
minore da qualsiasi evento e circostanza. Nella quarta stagione
questo rapporto si intensifica maggiormente, soprattutto quando
capta i sentimenti di Will verso Mike, seppur nello spazio del
racconto rimanga qualcosa di non troppo approfondito.
Dustin Henderson
Ci avviciniamo ora alle morti più probabili che
la quinta
stagione di Stranger Things potrebbe
consegnarci. Iniziamo proprio con Dustin, uno dei
main character più simpatici e divertenti, collegato direttamente a
un personaggio morto nella stagione precedente, ossia Eddie.
Quest’ultimo ricordiamo essersi sacrificato per salvargli la vita,
tanto che muore fra le sue braccia. Magari in Stranger Things 5 Dustin dovrà affrontarne il
trauma, ammesso che ci riesca, e probabilmente il ricordo di quanto
accaduto potrebbe perseguitarlo. Considerato che Vecna si nutre di
persone fragili e traumatizzate, il ragazzo potrebbe essere la
vittima perfetta. Max, per esempio, ha subito un attacco di Vecna a
causa del trauma della morte del fratello, quindi non è da
escludere.
Hopper
Stranger Things
All’inizio di Stranger
Things, Hopper ci viene presentato
come uno sceriffo scontroso e scorbutico, che, seppur non cattivo,
non dava di sé una bella impressione. Nel corso delle stagioni il
suo è stato uno degli archi evolutivi più interessanti, scoprendolo
anche in versione genitoriale facendo da padre a Undici. Con
l’avanzare delle puntate si è poi scoperto qual era il suo triste
passato, principalmente legato alla morte della figlia, il che ha
permesso al pubblico di empatizzare meglio con lui. Inoltre, Hopper
lo si era dato per morto già alla fine della terza stagione, salvo
poi scoprire che era stato portato in Russia come prigioniero. In
realtà ci sono alcune teorie messe in moto da diverso tempo sulla
sua morte, e chissà… magari Stranger Things 5 potrebbe segnare la sua
dipartita finale.
Undici
Uno dei personaggi più audaci, coraggiosi e
narrativamente forti è quello di Undici,
interpretato da Millie
Bobby Brown, la quale sin dalla prima
stagione è stata costretta a tenere sulle sue spalle il peso di
tutto, poiché è sempre stata sua la responsabilità di salvare gli
altri. Per quanto mantenerla in vita sia la risoluzione più bella e
felice, la sua morte potrebbe essere anche il finale definitivo
della serie, considerato che è in fondo da lei che davvero parte
tutto il problema legato al Sottosopra. Inoltre, da come si è
potuto evincere anche con l’ultima stagione, la ragazza è sempre
più stanca di dover combattere e Vecna è il villain più complesso e
difficile da annientare. Sconfiggerlo, perciò, potrebbe anche
significare farle perdere la vita.
Will Byers
dalla serie Stranger Things – Noah Schnapp
Pur essendo Undici coinvolta direttamente con il
Sottosopra e Henry Creel, che abbiamo scoperto nella quarta
stagione essere stato un suo “amico” prima che diventasse Vecna, è
stato Will a iniziare – con la sua scomparsa – la
faida con quell’oscuro mondo, riunendo tutti i personaggi per
salvarlo. La sua morte sarebbe quindi un momento di chiusura del
cerchio, e per questo risulta essere molto probabile. Inoltre
circolano alcune teorie secondo cui Will sia in qualche modo
collegato a Vecna e che sconfiggerlo possa potenzialmente
danneggiarlo. Se la storia prendesse una piega così drammatica per
cui uccidere Vecna vorrebbe dire uccidere Will, la squadra sarebbe
messa in seria difficoltà. Will perciò potrebbe decidere di
sacrificarsi nel corso di Stranger Things
5, e liberare i suoi amici da quelle maledizioni che
li perseguitano da inizio serie.
Steve Harrington
Il personaggio che ha avuto il migliore arco
narrativo, evolutivo e redentivo è sicuramente
Steve. Nella prima
stagione il pubblico aveva incontrato un ragazzo del liceo
spocchioso e arrogante, per niente all’altezza di una
innamoratissima Nancy. Nel corso di Stranger
Things gli autori sono stati capaci di riscattare
il personaggio, legandolo particolarmente a Dustin che oramai
considera un fratello minore, ma anche dandogli modo di crescere e
capire i propri errori, fino al dolce momento con Nancy nel
Sottosopra proprio nella quarta stagione. Steve è diventato davvero
una persona migliore, oltre che uno dei protagonisti a cui ci si è
più affezionati, sempre pronto a dare una mano ai suoi amici. La
sua storia sembra dunque essere completa, ecco perché risulta
essere il candidato “migliore” da far uccidere durante la quinta
stagione. Steve potrebbe sacrificarsi per dimostrare quanto è
effettivamente cambiato, e questo sarebbe molto straziante.
Introdotto nell’universo letterario
di Harry
Potter nel secondo romanzo, La Camera dei Segreti,Dobby
è l’elfo domestico della famiglia
Malfoy poi liberato dalla sua condizione di schiavitù e reso
libero che nel corso della saga interviene per aiutare il mago
protagonista e i suoi amici, fino alla sua morte che sopraggiunge
durante I Doni della Morte.
Ma c’è ancora qualcosa che non
conosciamo sul personaggio? Ecco di seguito 10 curiosità su
Dobby.
Gli occhi di Dobby hanno cambiato colore
Diversi registi si sono
alternati nel corso della saga cinematografica di Harry
Potter, e con loro sono arrivati cambiamenti di stile
e approccio alla storia. Come questi anche alcuni dettagli estetici
non si sono ripetuti: la prima apparizione di Dobby risale, come
saprete, a La Camera dei Segreti, film diretto da
Chris Columbus dove l’elfo domestico aveva gli
occhi di un verde brillante; tuttavia, con il passare degli anni,
la tonalità è passata a un blu-verde scuro.
Per i film sono stati utilizzati sempre gli stessi vestiti
Per
quanto riguarda l’abbigliamento di
Dobby,
negli adattamenti cinematografici il personaggio indossa sempre gli
stessi vestiti, mentre nei libri, lungo tutta la storyline in
cuiHermione
lavorando per liberare gli elfi domestici dalla loro servitù, ha
anche avuto diversi abiti normali che la strega gli aveva
regalato.
Nei Doni della Morte Dobby parla in prima persona
Sia Dobby
che tutti gli elfi domestici nella saga di Harry Potter hanno
sempre parlato in terza persona riferendosi a se stessi in questo
modo, ma in alcuni momenti de I Doni della Morte – Parte 1 questo non è
accaduto. Fu infatti una decisione del regista David
Yates cambiare le carte in tavola e fare in modo che
il personaggio potesse parlare in prima persona senza fornire
spiegazioni.
La sua pelle ha cambiato texture
Ai
tempi diHarry Potter e la camera dei
segreti,
Chris Columbus
introdusse
Dobby
al pubblico con due grandi occhi verde brillante, molte rughe, uno
straccio come vestito e piedi scalzi. Tuttavia nel corso del
franchise la sua texture rugosa è cambiata, fino ad arrivare
aiDoni della Morte – Parte 1
dove Dobby aveva addirittura una pelle liscia.
Può disarmare maghi e streghe
Un
strumento magico molto potente su cui può fare affidamento
Dobby
è la capacità di disarmare un mago o una strega, conosciuto nel
mondo magico come l’incantesimo
Expelliarmus.
Vengono infatti utilizzati dall’elfo nella battaglia all’inizio
di Harry
Potter e i Doni della Morte,
per cercare di salvare Harry dai Mangiamorte.
Dobby è più potente di alcuni maghi
Ci sono due cose che
rendono gli elfi domestici più potenti della maggior parte di maghi
e streghe: mentre quest’ultimi lavorano entro i confini delle
regole della magia, le creature come Dobby non
hanno nessun limite o problema ad usare la magia oscura. Dobby ha
sfondato l’ingresso del Binario 9 e 3/4, costretto un bolide a
inseguire Harry per ferirlo,
entrambi esempi di pratiche oscure. In più, gli elfi
domestici non hanno bisogno di bacchette per lanciare
incantesimi.
È nato lo stesso giorno della sorella di J.K.Rowling
La
morte di
Dobby
ha sconvolto tutti i fan della saga e soltanto anni dopoJ.K.
Rowling
si è scusata per aver scelto di finirla così; tuttavia la
scrittrice voleva omaggiare con il personaggio – la cui età resta
sconosciuta – il compleanno di sua sorella Dianne, che per
coincidenza, è nato lo stesso giorno.
La prima e l’ultima cosa detta a Harry Potter
Dobby ha
vissuto tutti gli anni della sua vita come un elfo domestico
fedele, prima per la famiglia Malfoy, poi prima per i suoi amici, e
l’unica persona al mondo a cui riusciva a essere ancora più fedele
era Harry.
La sua storia è ancora più triste se pensiamo che la prima volta
che Dobby è apparso nella saga, le sue prime
parole sono state “Harry
Potter“. e così quando stava per morire, le uniche due
parole pronunciate sono state “Harry
Potter“.
Le ispirazioni per naso e orecchie
Dobby e altri elfi
domestici hanno degli aspetti fisici che li contraddistinguono:
orecchie molto grandi simili a pipistrelli e enormi occhi
sporgenti, delle dimensioni delle palle da tennis, un’altezza
limitata, braccia e gambe sottili e una testa più grande rispetto
al corpo. Il naso invece è stato paragonato alla forma di una
matita.
Può far levitare gli oggetti
Quando Dobby
apparve per la prima volta in Harry Potter e la Camera dei Segreti, tutte le
sue azioni lo fecero sembrare quasi un nemico del protagonista. In
realtà saprete che stava facendo di tutto per impedirgli di andare
a Hogwarts quell’anno e salvarlo da un destino già segnato. Per
farlo si appella anche al potere magico di far levitare gli oggetti
durante la festa dei Dursley.
L’affascinante binario 9
¾ di Harry Potter nascosto all’interno della
stazione di King’s Cross di Londra è chiamato così a causa della
sua posizione segreta tra i binari 9 e 10. L’unico accesso alla
location è attraversando una barriera apparentemente solida, che di
solito non causa alcun problema poiché la stazione è
incredibilmente affollata tutto l’anno. In altre parole: i babbani
vedono solo ciò che vogliono vedere e per coloro che
accidentalmente intravedono, ci sono misure in atto per prevenire
l’esposizione del mondo magico…
binario 9 ¾ è impegnato solo per sei giorni
ogni anno scolastico
Dato che l’unica funzione del binario è
quella di traghettare gli studenti da Hogwarts a Londra e da Londra a Hogwarts, ha senso che rimanga chiuso per la
maggior parte del tempo.
C’è un viaggio per ciascuno degli
studenti in base all’inizio e alla conclusione di ogni trimestre, e
due viaggi ciascuno per le stagioni principali, le vacanze di
Natale e di Pasqua. Tuttavia, quando è attivo, il binario è
incredibilmente affollato, con vari panorami, suoni e odori che
riempiono l’aria (per lo più coinvolgendo un genitore che urla o
piange per aver perso il suo bambino).
È stato utilizzato dalla metà del XIX secolo
Il binario 9
¾ è stato fondato a metà del XIX secolo. Dopo che il
governo magico aveva allestito i binari del treno e costruito lo
stesso Hogwarts Express, il passo successivo fu
quello di creare una piattaforma ferroviaria a Hogsmeade.
Questo luogo non aveva bisogno di
essere nascosto, poiché il villaggio era (e lo è ancora) composto
soltanto di streghe e maghi. Tuttavia, durante la costruzione della
stazione opposta a Londra, il Ministero ha dovuto escogitare uno
schema molto più intelligente in modo da preservare lo Statuto
Internazionale di Segretezza della Magia.
Binario 9 ¾ è stato istituito da un Ministro della Magia
È interessante notare che il Ministro
Ottaline Gambol (1827-1835) fu il primo a dichiarare la possibilità
di utilizzare la tecnologia ferroviaria Babbana, con conseguente
creazione dell’Hogwarts Express.
Tuttavia, il Ministero non sapeva
come creare un punto di raccolta e di consegna plausibile nel mezzo
di una delle città più affollate del mondo, senza che tutti se ne
rendessero immediatamente conto. Il trucco della creazione di un
“binario segreto” fu ideato da Evangeline Orpington, Ministro della
Magia dal 1849 al 1855.
Il Ministero è a disposizione per gestire eventuali errori
Anche con un piano
incredibilmente scaltro, le folle che popolano il binario 9
¾ tendono a commettere piccoli errori, impercettibili a
loro stessi, ma che potenzialmente rappresentano una seria minaccia
di essere scoperti.
Ad esempio, rivelando
accidentalmente libri di testo o materiali magici, facendo troppo
rumore mentre si attraversa la barriera del binario e così via.
Pertanto, il governo nomina alcuni dipendenti nei sei giorni
nominati in precedenza per fornire all’ultimo minuto qualche
correzione della memoria, se necessario.
La barriera non è immune alla
magia degli elfi
L’ingresso al binario speciale avviene
tramite una barriera posta tra le piattaforme 9 e 10, attraverso la
quale i viaggiatori possono passare per arrivare dalla stazione di
King’s Cross all’Hogwarts Express.
In quanto tale, questo spazio è stato
intriso di una vasta gamma di incantesimi complessi che gli
impediscono di essere facilmente scoperto o danneggiato in
qualsiasi modo. Tuttavia, questa regola chiaramente non si applica
agli elfi domestici, come evidenziato dal fatto che
Dobby riesce senza sforzo a impedire a Harry
Potter di arrivare al treno in tempo.
Come sono arrivati prima gli studenti a Hogwarts?
Quando i Babbani e gli
esseri magici vivevano in armonia (un’armonia provvisoria,
ovviamente), gli alunni andavano ad Hogwarts con i mezzi che
volevano. Questi includevano scope, veicoli merci, bestie magiche e
così via, ma questi mezzi di trasporto non erano privi di risultati
problematici, inclusi incidenti in gran parte evitabili.
Successivamente, le passaporta
furono sviluppate per questo processo e persino la Polvere Volante
era occasionalmente impiegata dall’amministrazione. Non c’era
coerenza, tuttavia, almeno non fino allo standard che esiste nella
presente linea temporale.
Il binario ha una guardia della stazione apposita
Oltre al numero di
servitori del Ministero della Magia, c’è anche un ufficiale
dedicato al binario 9 ¾. Non si sa nulla di
lui, tranne che è sempre presente e garantisce che le persone che
accedono al luogo lo facciano con le dovute precauzioni.
Il suo lavoro è ancora più
importante quando si tratta di studenti che escono dalla barriera,
che è presumibilmente un atto molto più evidente rispetto a svanire
semplicemente nel nulla…
Sentimento anti-Babbano
Il Ministero sotto la guida
di Gambol ha portato avanti il suo piano per fornire il sistema
di trasporto più sicuro e conveniente per gli studenti di
Hogwarts, anche se alcuni “Purosangue” hanno
sollevato una seria denuncia contro di esso.
Sostenevano che il fatto delle sue
origini Babbane stesse offendendo la loro eredità, definendo
l’intero sistema “insicuro, antigenico e umiliante”. Per fortuna,
il governo non si è piegato ai loro desideri, imponendo invece che
solo gli alunni che avevano viaggiato sull’Hogwarts Express fossero
autorizzati a entrare nella scuola.
Una versione “reale” alla stazione di King’s Cross
A causa della popolarità
della serie di Harry
Potter, orde di fan hanno visitato la stazione di
King’s Cross a Londra da tutte le parti del mondo, per il solo
motivo di scattare fotografie vicino all’area in cui avrebbe dovuto
essere il binario 9 ¾.
Il numero aumentò al punto che le
autorità costruirono un piccolo carrello parzialmente incastrato in
una barriera, come se fosse stato già mezzo trasportato nel mondo
magico.
Perché ¾?
Poiché il binario 9
¾ si trova all’interno della gamma dei binari nove e
dieci, questo è il nome che è stato scelto per esso. Non c’è una
ragione specifica per spiegare perché questa particolare frazione
sia stata coinvolta, specialmente quando la barriera è direttamente
tra nove e dieci.
Avrebbe potuto essere altrettanto
facilmente Piattaforma 9 e ½, o Binario nove e due terzi. Lasciamo
la scelta all’immaginazione dell’autrice e accettiamo che sia
semplicemente così…
Buona parte del successo della
saga di
Harry Potter è dovuto anche (o forse
soprattutto) ai suoi incredibili personaggi. Le figure sono
avvincenti e variegate, dagli studenti ai docenti di Hogwarts, dalle creature magiche ai
cattivi più pericolosi. Il mondo di Harry
Potter non è composto soltanto da
personaggi totalmente inventati dalla Rowling
o dagli sceneggiatori: nella saga sono stati inseriti anche ruoli
ispirati a persone realmente esistite. Scopriamo il loro ruolo nel
mondo magico!
Nicolas Flamel
Dietro
alla
Pietra Filosofale
si cela una storia vera, quella di
Nicolas Flamel.
L’alchimista francese del Quattrocento raggiunse la fama solo anni
dopo la sua morte, quando nel XVII secolo vennero a lui attribuite
una serie di opere alchemiche.
Anche se sottovalutato,
Flamel ha un ruolo di primo piano in Harry
Potter. Secondo i romanzi di J.K. Rowling, nel 1992 Nicolas
Flamel e la moglie sono ancora vivi. Ciò è possibile
grazie al famoso Elisir di Lunga Vita, sostanza che si
ricava dalla Pietra Filosofale. Durante la saga sul
mago di Hogwarts, Flamel non appare mai
fisicamente. Fa il suo debutto come personaggio live-action solo
nello spin-off Animali fantastici: I crimini di Grindelwald.
Il Primo Ministro Babbano
Nel
libroHarry Potter e
il Principe Mezzosangue,
il mondo magico della saga viene presentato attraverso un originale
punto di vista. Nel capitolo di apertura, è il
Primo Ministro Babbano
a parlare: dialoga con la sua controparte magica,
Cornelius Fudge, sugli
eventi nel mondo magico, dalla fuga di
Sirio
da
Azkaban
al ritorno di
Voldemort.
Il Primo Ministro
Babbano senza nome crea un’interessante connessione tra la
realtà e la magia di Harry
Potter che però non viene portata avanti nella
storia. Non ha senso che un capo di stato accetti semplicemente
l’esistenza di un mondo magico, senza cercare di sfruttarlo per
ricavarne potere. Anche questa scelta narrativa è irrealistica,
soprattutto considerando l’avidità umana.
Paracelso
Un altro personaggio
storico presente in Harry
Potter è Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus
von Hohenheim, detto Paracelso. Vissuto a
cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento,
Paracelso è stato medico, alchimista, teologo
e filosofo durante il Rinascimento. L’uomo, di origini svizzere, è
una figura essenziale per la rivoluzione medica tanto da essere
considerato il “padre della tossicologia”.
Paracelso è un
personaggio essenziale nel Mondo dei Maghi: è colui che ha scoperto
il Serpentese, il linguaggio dei serpenti, una delle
qualità magiche più utili in Harry
Potter. Non a caso, la prima Carta delle
Cioccorane del protagonista è dedicata a
Paracelso.
Heinrich Cornelius Agrippa di
Nettesheim
Contemporaneo di
Paracelso, Heinrich Cornelius
Agrippa è stato un medico, un soldato e un teologo
tedesco. Venne perseguitato come eretico per tutta la vita: le
leggende che si diffusero su di lui lo fecero identificare con il
Dottor Faust, figura che ispirò autori importanti come
Marlowe e Goethe. Con i suoi tre
libri De occulta philosophia, Agrippa
plasmò significativamente la visione del Rinascimento
sull’esoterismo e sulla magia.
A causa della sua reale connessione
con il mistico e magico, Agrippa è una figura di
spicco nella saga di Harry
Potter. Si narra che i Babbani lo abbiano perseguitato
e imprigionato per i suoi controversi scritti, cosa che rende il
teologo una sorta di martire per streghe e maghi. Inoltre, quando
Harry arriva a Hogwarts, prova gli iconici snack conosciuti come
Cioccorane: in quell’occasione, Ron dice che
quella di Agrippa è una delle due carte
mancanti nella sua collezione, l’altra è quella di
Tolomeo.
Tolomeo
Tolomeo
è una figura di rilevanza non solo storica e filosofica, ma anche
magica. Il filosofo greco è stato un astronomo, un astrologo,
un geografo e persino un teorico musicale. Le sue opere hanno avuto
un grande significato sia durante il suo tempo sia per l’Impero
bizantino e il Medioevo. In
Harry Potter Tolomeo
è a malapena nominato, ma in ogni caso è uno dei pochi personaggi
reali che vengono inseriti nel mondo magico di Hogwarts.
Angus Buchanan
Angus
Buchanan
è stato un giocatore di rugby e cricket scozzese. È famoso per aver
giocato nella prima squadra mai esistita in Scozia e per aver
segnato la prima meta nel rugby internazionale. Lo sport gioca
un ruolo cruciale nell’universo diHarry
Potter.
Il Quidditch
è l’attività più praticata nel mondo magico: è una versione
immaginaria del rugby.
Il sito Pottermore ha
creato un collegamento tra il Quidditche
il campione scozzese. Buchanan sembra
essere colui che ha scritto il
libroLa mia vita come un Magonò: qui narra come ha
trovato una casa nel mondo Babbano, lontano dall’ostile comunità
magica.
Frederick North, II conte di
Guilford
Frederick North, II
conte di Guilford, è stato il primo ministro della Gran
Bretagna dal 1770 al 1782. Ha guidando il paese anche negli anni
della Guerra d’indipendenza americana. La sconfitta di
Frederick North lo ha reso un tema divisorio
tra critici e storici contemporanei.
North compare
in Wizarding
World: cerca di dialogare con la sua controparte
magica Porteus Knatchbull perché vuole aiutare,
con qualche magheggio, la labile salute mentale di Re
Giorgio. Quello appena descritto è uno dei pochi casi di
Harry
Potter in cui un Babbano tenta di usare
la magia a suo vantaggio.
La Regina Vittoria
La più longeva regnante
britannica, regina Vittoria, è
una figura storica ed un’icona della cultura popolare. Sono stati
realizzati tantissimi film e romanzi sul suo regno, opere che
parlano non solo del lungo mandato ma anche della relazione con il
principe Alberto, suo cugino di primo grado.
Per Pottermore, la
regina Vittoria è una cara amica di Evangeline
Orpington, il ministro della magia dal 1849 al 1855.
Tuttavia, Vittoria non ha mai saputo che
Evangeline fosse una strega.
Anche gennaio volge al capolinea ed
è tempo di scoprire le prossime uscite di Disney+ per il
mese di Febbraio.
Scoprite l’ultimo corto SparkShorts di Pixar! Ambientato in un
futuro prossimo nel centro di Los Angeles, Self
Discovery segue una giovane donna etiope che desidera
inserirsi nella società. In streaming dal 2 febbraio.
Non perdetevi dal 28 febbraio, la quinta stagione della serie cult
targata FX
What We do in the Shadows.
Carol deve farsi carico del peso di
un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un
wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri
si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala
Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote
di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The
Marvels”.
Basato sulla storia
semi-autobiografica di un’adolescente (Nico Parker) che, mentre si
prende cura del fratello insieme all’audace madre (Laura
Linney), stringe un’improbabile amicizia con un eccentrico
attivista (Woody
Harrelson) che protesta contro uno dei più importanti casi
medici di tutti i tempi.
La stagione finale della serie
originale Disney+ Star
Wars: The Bad Batch in streaming dal 21 febbraio con i
primi tre episodi. La battaglia della Clone Force 99 per
sopravvivere al nuovo Impero giunge a un’epica conclusione.
SHŌGUN
I primi due episodi della serie
originale FX in streaming dal 27 febbraio.
Adattamento originale del romanzo di
James Clavell, Shōgun
di FX è ambientato in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una
guerra civile che segnerà un secolo. Lord Yoshii Toranaga sta
lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei
Reggenti si coalizzano contro di lui, quando una misteriosa nave
europea viene trovata abbandonata in un vicino villaggio di
pescatori.
Universal Pictures ha diffuso il
trailer ufficiale di Monkey
Man, il thriller d’azione diretto protagonista
candidato all’Oscar Dev Patel (Lion – La strada verso
casa, The Millionaire) che realizza un sorprendente debutto
alla regia con un thriller d’azione che racconta la ricerca di
vendetta di un uomo contro i leader corrotti che hanno ucciso sua
madre e continuano a vittimizzare sistematicamente i poveri e i
deboli.
Ispirato alla leggenda di
Hanuman, simbolo di forza e coraggio, Monkey
Man vede Patel nei panni di Kid, un giovane
anonimo che si guadagna da vivere in un fight club clandestino
dove, notte dopo notte, indossando una maschera da gorilla, viene
picchiato a sangue da lottatori più famosi in cambio di denaro.
Dopo anni di rabbia repressa, Kid
scopre un modo per infiltrarsi nell’enclave della sinistra élite
della città. Mentre il suo trauma infantile ribolle, le sue mani
misteriosamente sfregiate scatenano una esplosiva ondata di
vendetta per regolare i conti con gli uomini che gli hanno tolto
tutto.
Ricco di emozionanti e spettacolari
scene di combattimento e inseguimento, Monkey
Man è diretto da Dev Patel a partire dalla sua storia originale
e dalla sua sceneggiatura con Paul Angunawela e John Collee (Master
& Commander: Sfida ai confini del mare).
Il cast internazionale del film
comprende Sharlto Copley (District 9),
Sobhita Dhulipala (Made in Heaven),
Pitobash (Million Dollar Arm), Vipin Sharma
(Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Ashwini
Kalsekar (Ek Tha Hero), Adithi Kalkunte
(Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Sikandar
Kher (Aarya) e Makarand Deshpande (RRR).
Monkey
Man è prodotto da Dev Patel, Jomon
Thomas (Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio,
L’uomo che vide l’infinito), il premio Oscar Jordan
Peele (Nope, Scappa – Get Out), Win Rosenfeld (Candyman,
serie Hunters), Ian Cooper (Nope, Noi), Basil Iwanyk (John Wick,
Sicario), Erica Lee (John Wick, Silent Night – Il silenzio della
vendetta), Christine Haebler (Shut In, Bones of Crows) e Anjay
Nagpal (produttore esecutivo di Bombshell – La voce dello scandalo,
Greyhound – Il nemico invisibile).
I produttori esecutivi sono
Jonathan Fuhrman, Natalya Pavchinskya, Aaron L. Gilbert, Andria
Spring, Alison-Jane Roney e Steven Thibault. Universal Pictures
presenta una produzione Bron Studios, un film Thunder Road, una
produzione Monkeypaw, una produzione Minor Realm/S’Ya Concept, in
associazione con WME Independent e Creative Wealth Media.
La popstar Ariana
Grande, vincitrice di un Grammy, ha confermato su
Instagram che la produzione dell’adattamento cinematografico del
musical Wicked della
Universal Pictures, a lungo rimandato, è stata finalmente
completata.
Pubblicando un post sulla sua
storia di Instagram, la cantante di “Yes, And?” ha
espresso la sua gratitudine per aver preso parte al progetto.
Inoltre, Ariana Grande ha anche condiviso una foto
inedita del set, dando ai fan uno sguardo al suo personaggio
Glinda.
“Non dimenticherò mai nemmeno
un minuto del mio anno con lei. O voi. O il mio Cyn.
Permanentemente e preferibilmente intrecciati“, ha scritto
Grande. “Sono così inspiegabilmente grata che abbiamo potuto
aggiungere così tante ciglia inzuppate alla collezione. Non ci sono
ancora le parole, ma. Ma. Grazie, Jon, per aver aperto la strada
con tanta compassione, apertura, brillantezza e gentilezza. Non ho
mai visto nessuno condurre uno spazio come fai tu“.
Wicked
– Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway,
che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del
1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West, che a sua volta è basato sul classico del
1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di
Oz e il film del 1939 Il
mago di Oz. Wicked
– Parte 1 racconta la storia di due amiche,
Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre
si separano. La storia funge da prequel de Il mago di
Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi
all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte
2 dovrebbe invece arrivare l’anno successivo, ovvero il
2025.
L’adattamento cinematografico sarà
prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc
Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente
esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente
dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il
progetto per conto della Universal Pictures. Il
musical teatrale Wicked ha
vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di
Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del
compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen
Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente
collaborando all’adattamento cinematografico come
sceneggiaturi.
X-Men
’97 avrebbe dovuto debuttare l’anno scorso, ma il
revival di X-Men: The Animated Series arriverà sui
nostri schermi nel 2024. Siamo sicuri che l’attesa sarà valsa la
pena, però, perché non è un segreto che il presidente dei
Marvel StudiosKevin Feige ami la serie originale.
Oggi sono stati diffusi online
alcuni scatti in alta risoluzione di ogni personaggio principale.
Questi sono tipicamente utilizzati per il merchandising, quindi
alcuni potrebbero esservi familiari; tuttavia, questa è la prima
volta che li vediamo nella loro interezza.
Qui sotto sono raffigurati Jean
Grey, Ciclope, Tempesta, Wolverine, Bestia, Gambit, Jubilee,
Sunspot, Morph, Rogue, Bishop e Magneto. I Marvel Studios sono stati attenti a
non mostrare troppo gli altri personaggi, il che spiega perché qui
non c’è traccia di Mister Sinister e Forge, ad
esempio.
Si noterà anche che Magneto indossa
il suo costume classico invece del costume viola ispirato ai
fumetti che indosserà come nuovo leader degli
X-Men. X-Men
’97 servirà a reintrodurre questi personaggi e, per
molti fan più giovani, a introdurli.
C’è molta attesa e pressione su
questo atteso revival: “X-Men, in particolare, è qualcosa
che sta molto a cuore ai Marvel Studios, ora che è tornato a
casa nello studio“, ha detto lo sceneggiatore capo Beau DeMayo
nel 2022. “Quindi è stato diverso. È come se
X-Men significasse qualcosa per molte persone. C’è un peso e
una responsabilità“. Date un’occhiata a questo nuovo sguardo
ai protagonisti di X-Men
’97 nel post X qui sotto.
“So che Dio mi ha salvato per un
motivo…”. Abbiamo saputo solo alla fine dell’anno scorso che la
Neon aveva acquisito i diritti nordamericani di un nuovo film
horror psicologico a sfondo religioso intitolato Immaculate,
interpretato da Sydney Sweeney (Euphoria,
Madame
Web) e dall’attrice italiana di The
White LotusSimona Tabasco, e
oggi abbiamo finalmente il primo trailer decisamente
inquietante.
Sydney Sweeney interpreta Cecilia, “una donna
di fede devota a cui viene offerto un nuovo ruolo in un illustre
convento italiano. Ma il suo caloroso benvenuto nella campagna
europea viene presto interrotto quando Cecilia scopre che la sua
nuova casa nasconde alcuni oscuri e terrificanti segreti”.
Il trailer di Immaculate
mostra Cecilia che si ammala e gli esami ospedalieri confermano che
è incinta. Seguono molte immagini sanguinose e inquietanti, mentre
siamo portati a credere che la giovane donna abbia concepito
immacolatamente. Questo film sembra abbastanza simile a un altro
horror religioso di prossima uscita, The
First Omen, ma entrambi hanno dei primi teaser
piuttosto efficaci.
Jonathan Davino
per la Fifty-Fifty Films ha prodotto Immaculate
con Sydney Sweeney, insieme a David Bernad della
Middle Child Pictures, che ha sviluppato il progetto con l’attrice
dopo il loro lavoro insieme in The White Lotus. Teddy Schwarzman e
Michael Heimler hanno prodotto per la Black Bear, che ha finanziato
interamente e rappresentato i diritti di vendita internazionali.
John Friedberg e Christopher Casanova della Black Bear sono stati
produttori esecutivi, insieme a Will Greenfield.
La stella di Sydney Sweeney è in ascesa e, se Madame
Web sarà un successo (le previsioni di un weekend di
apertura di 25 milioni di dollari suggeriscono il contrario),
potrebbe presto diventare un nome familiare.
L’attrice ha già una fanbase
devota, naturalmente, e la prospettiva di vederla interpretare un
supereroe entusiasma gli appassionati di fumetti. In
Madame
Web,
Sweeney vestirà i panni di Julia Cornwall, la
seconda donna a ricoprire il ruolo di “Spider-Woman” dopo
Jessica Drew.
Quel poco che abbiamo visto di
Sweeney in costume suggerisce che la Sony si stia
attenendo ai fumetti, anche se le tute sono state paragonate a
quelle viste su The CW (anche la mancanza di lenti
nella maschera di Spider-Woman ha deluso
alcuni).
In un recente episodio di Hot Ones,
l’ex star di Euphoria
ha riflettuto sull’esperienza di vestire i panni di Spider-Woman ed
è evidente che si è divertita.
“Ero già a Boston – abbiamo
girato a Boston – e ci hanno fatto una pelle del corpo davvero
bella, in modo che potessero avere una misura completa in 3D di
noi. Ci hanno mostrato i bozzetti e io ho pensato: “Oh mio Dio, che
figata!” perché c’erano i bozzetti in 3D dei nostri volti“, ha
ricordato Sydney Sweeney.
“E quando l’ho indossato, mi
sono sentito davvero… un supereroe. È stata la cosa più bella di
sempre“.
Non sappiamo quanto tempo avranno
questi costumi, soprattutto perché i trailer e gli spot televisivi
hanno lasciato intendere che appariranno solo in alcuni scorci del
futuro. Tuttavia, se Madame Web si conclude con
l’assemblaggio di un gruppo di donne-eroe ragno, potremmo vederne
molte di più in futuro (Spider-Woman contro Venom, forse?).
Parlando del progetto lo scorso
anno, Sydney Sweeney ha dichiarato: “Non potrei
essere più eccitato. Non vedo l’ora di poterne parlare. Non vedo
l’ora di poter stare accanto alle ragazze con cui ho girato,
Dakota, Isabela e Celeste. Ci siamo divertite così tanto insieme. E
sono davvero entusiasta del fatto che sarà un concentrato di donne
toste che il mondo potrà vedere“.
“I supereroi sono stati tutta
la mia vita“, ha continuato la star di Anyone but You.
“Quei [film] sono tutto ciò che i miei genitori hanno sempre
voluto andare a vedere. Credo di aver visto The Avengers
probabilmente 20, 30 volte. La mia famiglia li adora… Non avrei
potuto renderli più felici scegliendo di fare quel progetto [Madame
Web]“.
La trama e il cast di Madame Web
Dakota Johnson è la storia delle origini di
una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la
protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri
di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni
del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate
a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un
presente pieno di minacce.
Madame
Web è basato su un personaggio del mondo dei
fumetti Marvel creato da
Dennis O’Neil e John Romita Jr.
Il film è diretto da S. J. Clarkson
(Orange Is the New Black, Jessica
Jones, Anatomy of a Scandal) da una
sceneggiatura di Claire Parker e S. J.
Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista,
insieme a
Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela
Merced, Tahar Rahim, Mike Epps,
Emma Roberts e Adam Scott. Madame
Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024
prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Zoe Saldaña ha chiarito che il recente
Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà la sua
ultima volta nel ruolo di Gamora, ma sembra che l’attrice
abbia ancora il pallino dei supereroi.
Parlando con ComicBook.com della
sua serie Paramount+
Special Ops: Lioness, a
Saldaña è stato chiesto se fosse interessata a passare alla DC
ora che il regista di GOTG James Gunn è a capo dello STUDIO.
“Sì, mi piace, mi piace. Adoro
l’universo dei supereroi di qualsiasi tipo“, ha detto. “Ho
dei figli che sono ossessionati dai fumetti in questo momento e dai
supereroi, quindi per me essere parte di progetti che potranno
guardare per i prossimi 10, 15 anni della loro vita è un
sogno”.
Saldaña ha aggiunto: “Se non dovesse mai accadere, o se
dovesse accadere con altri registi e non con
James Gunn, o se dovesse accadere di nuovo con James
Gunn, gliene sarei davvero grato“.
James Gunn ha già confermato che almeno un
paio di attori con cui ha lavorato nel Marvel Cinematic Universe
appariranno prima o poi nel DCU, ma non ha mai dato indicazioni su
chi potrebbero essere. È possibile che abbia già in mente un
personaggio specifico per Saldaña?
Per quanto riguarda la donna più
letale della Galassia, siamo certi che Zoe non è intenzionata a non
interpretare più il personaggio, anche se in una recente intervista
ha espresso un leggero disappunto per la conclusione della sua
storia.
Alla fine di Guardiani della Galassia Vol. 3, Gamora – che
non era il personaggio che abbiamo conosciuto nei primi due film,
ma una variante di una linea temporale alternativa – ha scelto di
lasciare i Guardiani e di tornare dalla sua famiglia Ravager dopo
aver legato con Peter Quill e gli altri.
Zoe Saldaña ha ammesso di aver inizialmente
previsto un destino diverso per la guerriera dalla pelle verde.
“È stata una decisione
agrodolce, ovviamente. Volevo che nel capitolo finale Gamora
rimanesse e trovasse un modo per tornare a essere un Guardiano. Ma
questo mi è sembrato il modo giusto di concludere le cose per lei,
visto quello che ha passato. In fin dei conti, in qualsiasi
multiverso fosse arrivata, avrebbe vissuto la stessa esperienza con
Thanos [Josh Brolin] e avrebbe avuto lo stesso senso di colpa e lo
stesso trauma. Alla fine ha trovato conforto con i Ravagers e si è
sentita più aperta che mai“.
Sembra che la sceneggiatura dei
Fantastici
Quattro non sia ancora al punto giusto per i
Marvel Studios. Nonostante i rapporti
precedenti indicassero che le riprese avrebbero dovuto iniziare a
girare intorno ad aprile, abbiamo recentemente saputo che la
produzione è stata posticipata e che le riprese non dovrebbero
iniziare prima del terzo trimestre (tra luglio e settembre).
All’epoca non era stata fornita
alcuna ragione specifica, ma ora alcune voci attendibili hanno
suggerito il motivo del perché il film dei Fantastici
Quattro sta accumulando ritardi.
Secondo Daniel Richtman e
rDCULeaks, la sceneggiatura sta subendo un’altra riscrittura: gli
scrittori Michael Weber e Scott Neustadter,
nominati all’Oscar per The Disaster Artist e The Fault
in Our Stars, hanno lavorato sulla sceneggiatura di
Josh Friedman prima dell’inizio delle riprese.
Non sappiamo quanto saranno estese
queste riscritture, ma non possiamo immaginare che la storia sarà
completamente rinnovata a questo punto del gioco. Inoltre, Richtman
afferma che la nuova sceneggiatura dovrebbe essere pronta
“entro un mese o poco più“.
Per quanto riguarda gli altri
personaggi principali, si vocifera che sia Cillian Murphy (Oppenheimer)
che Mads Mikkelsen (Rogue
One) siano in cima alle preferenze per interpretare il
Dottor Destino, ma altri attori saranno
sicuramente in lizza.
Il nemico più prolifico della
squadra non dovrebbe avere un ruolo significativo nel reboot
(infatti, potrebbe comparire solo nella scena
post-credits), ma il cattivo potrebbe emergere come il nuovo
grande cattivo del Marvel Cinematic Universe
– soprattutto dopo la recente notizia che la Marvel ha deciso di separarsi
dall’attore
Jonathan Majors. che ha interpretato Kang il conquistatore.
Diverse fonti ben inserite hanno
affermato che Dottor Destino sarà uno dei cattivi principali
di Avengers:
Secret Wars. Javier Bardem sarebbe la prima scelta per
Galactus, ma i suoi impegni potrebbero impedirgli di
firmare. L’araldo del Divoratore di Mondi dovrebbe essere
Silver Surfer, ma con una versione femminile del
personaggio.
Secondo un recente rumor, Anya Taylor-Joy sarebbe stata scelta per
questo ruolo. Matt Shakman dirigerà Fantastici
Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian
Springer. I dettagli della trama non sono ancora stati resi
noti.
Daredevil:
Born Again ha recentemente ripreso la produzione dopo
la pausa per gli scioperi di Hollywood, e le prime foto del set
sono state condivise online all’inizio di oggi, confermando
le voci secondo cui Elden Henson (Foggy
Nelson) e Deborah Ann Woll (Karen Page)
torneranno a essere i migliori amici e soci in affari di Matt Murdock (Charlie Cox).
Ora, grazie ad alcuni nuovi scatti
e video, abbiamo un assaggio del trio che cammina per le strade di
Hell’s Kitchen, oltre a una prima occhiata alla Tigre Bianca (White
Tiger) in costume. Le foto sono un po’ sfocate, ma sembra che a
Foggy sia cresciuta la barba, mentre Karen sfoggia una nuova
pettinatura. Le foto di White Tiger sono più
chiare, ma possiamo vedere Hector Ayala
(presumibilmente) solo di spalle.
Precedenti indiscrezioni
sostenevano che la Tigre Bianca venisse introdotta quando Murdock
prende Ayala come cliente dopo che questi ha aiutato a prevenire
una rapina, che si rivela essere un tentato omicidio da parte di
poliziotti corrotti che stavano cercando di mettere a tacere un
informatore prima che potesse arrivare al processo. Uno degli
agenti muore, lasciando che Hector venga processato come assassino
di poliziotti. Guardate i video e le foto ai link qui sotto:
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che Daredevil:
Born Again stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Netflix
ha reclutato altre sei attori per unirsi all’attesissima
seconda stagione della serie di spionaggio
The Recruit, che vede protagonista
Noah Centineo nei panni di un avvocato della CIA
invischiato in una situazione pericolosa.
Non è ancora stata fissata una data
di uscita precisa per la seconda stagione, ma si
prevede che arriverà sul servizio di streaming nel corso
dell’anno.
Dopo l’annuncio dell’ingresso della
star di Past Lives Teo
Yoo come series regular, il servizio di streaming ha
aggiunto altri membri del cast alla seconda stagione di
The
Recruit, tra cui Felix Solis (Ozark)
nel ruolo di Tom Wallace, Brooke Smith
(Grey’s Anatomy) nel ruolo di Marcy
Potter, Omar Maskati (Unbelievable) nel ruolo
di Jae King, Alana Hawley Purvis
(Supergirl) nel ruolo di Amanda Fern,Devika
Bhise (Juno Marsh), James Purefoy (The
Following) nel ruolo di Oliver Bonner Jones, Do
Hyun Shin (Hospital Playlist) nel ruolo di Yoo Jin Lee,
Young-Ah Kim (Juvenile Justice) nel ruolo di Grace
e Sanghee Lee (All of Us Are Dead) nel ruolo di
Nan Hee.
Secondo The Wrap, la serie d’azione ha già iniziato le riprese
della seconda stagione a Vancouver, in Canada, e
si appresta a portare la produzione a Seul, in Corea del Sud.
Di cosa parla The Recruit?
All’inizio della prima stagione di
The Recruit, l’avvocato della CIA Owen Hendricks
(Centineo) scopre una lettera che minaccia di rivelare i segreti
dell’agenzia. Owen, che è relativamente nuovo nella posizione,
viene rapidamente spinto nel pericoloso mondo dello spionaggio
globale. La seconda stagione dovrebbe mettere Owen in un’altra
situazione mortale, questa volta in Corea del Sud, dove scoprirà
che la minaccia è più vicina di quanto pensi.
La serie THE RECRUIT è incentrata
su Owen Hendricks (Noah Centineo), un giovane avvocato della CIA la
cui prima settimana di lavoro è messa sottosopra quando scopre una
lettera minacciosa dall’ex informatrice Max Meladze (Laura
Haddock), che vuole denunciare l’agenzia a meno che non la
scagionino da un orribile crimine. Owen presto resta coinvolto nel
mondo pericoloso e spesso assurdo dei giochi di potere e dei suoi
malvagi partecipanti mentre attraversa il mondo nella speranza di
completare la sua missione e lasciare un segno nella CIA.
The Recruit è
stata creata da Alexi Hawley. Hawley è anche produttore esecutivo
dello show insieme a Centineo, Doug Liman, Gene Klein, David
Bartis, Adam Ciralsky, Charlie Ebersol e Julian Holmes.
Secondo Deadline,
il prossimo debutto alla regia di Zoë Kravitz ha ricevuto un nuovo titolo dagli
Amazon MGM Studios.
Originariamente chiamato
Pussy Island, il film thriller con Channing Tatum è ora ufficialmente intitolato
Blink
Twice. Inoltre, Amazon MGM Studios ha confermato che
Blink
Twice arriverà nelle sale il 23 agosto 2024. La
data di uscita nelle sale vedrà il film debuttare nello stesso mese
di altri progetti di alto profilo, tra cui Borderlands,
Alien:
Romulus e Kraven the
Hunter.
Cosa aspettarsi dal film di
debutto alla regia di Zoë Kravitz?
“In Blink
Twice, il miliardario della tecnologia Slater King
(Channing
Tatum) incontra la cameriera Frida al suo gala di
raccolta fondi e scocca la scintilla. La invita a unirsi a lui e ai
suoi amici per una vacanza da sogno sulla sua isola privata“,
si legge nella sinossi. “È un paradiso. Le notti selvagge si
fondono con i giorni di sole e tutti si divertono un mondo. Nessuno
vuole che questo viaggio finisca, ma quando iniziano ad accadere
cose strane, Frida comincia a mettere in discussione la sua realtà.
C’è qualcosa di sbagliato in questo posto. Dovrà scoprire la verità
se vuole uscire viva da questa festa“.
Oltre a dirigere, Zoë Kravitz ha anche co-scritto la
sceneggiatura con E.T. Feigenbaum (High Fidelity).
Blink
Twice sarà interpretato anche da Naomi
Ackie,
Christian Slater, Geena Davis, Adria Arjona, Simon Rex, Haley
Joel Osment, Kyle MacLachlan e Alia Shawkat. Il film è
prodotto da Bruce Cohen, Kravitz, Tiffany Persons e dalla Free
Association di Tatum.
Diablo Cody ha
dichiarato che lavorerebbe volentieri a Jennifer’s Body
2, un sequel di Jennifer’s Body.
Parlando con Bloody Disgusting,
Diablo Cody, che ha scritto la sceneggiatura di
Jennifer’s Body del 2009, ha rivelato che
lavorerebbe volentieri a un sequel del film se si presentasse
l’occasione.
“Sì! Voglio fare un
sequel“, ha detto Cody. “Non ho finito con Jennifer’s
Body. Devo solo trovare… devo collaborare con persone che ci
credono quanto me e questo non è ancora successo. Ho bisogno di
qualcuno che ci creda e che abbia un miliardo di dollari”.
Di cosa parla Jennifer’s
Body?
Diretto da Karyn
Kusama, Jennifer’s Body è uscito nelle
sale statunitensi nel settembre 2009. Sebbene all’epoca abbia
ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica e dei fan
(in parte a causa di una campagna di marketing mal riuscita),
Jennifer’s Body è poi diventato una sorta di
classico di culto rispettato per le sue tematiche femministe.
“Quando un demone si impossessa di
lei, la sexy liceale Jennifer (Megan Fox) rivolge un occhio
famelico ai ragazzi che prima non avevano mai avuto una possibilità
con lei”, si legge nella sinossi. “Mentre la malvagia Jennifer
soddisfa il suo appetito di carne umana con la popolazione maschile
della scuola, la sua amica secchiona, Needy (Amanda Seyfried),
viene a sapere cosa sta succedendo e giura di porre fine alla
carneficina”.
Nel frattempo, il nuovo film
scritto da Cody, Lisa Frankenstein, uscirà nelle
sale statunitensi il 9 febbraio 2024. Il film è interpretato da
Kathryn Newton, Close Sprouse, Liza Soberano e Joe
Chrest.
La Cody ha anche dichiarato a
Bloody Disgusting che sta lavorando alla sceneggiatura di un altro
film horror. “Ne ho una incompiuta che devo finire e che credo
sia sicuramente l’horror più diretto, cioè palese, gore e
spaventoso che abbia mai scritto”, ha detto. “Sono davvero
orgogliosa del concetto e devo solo spingermi oltre il
traguardo“.
In vista dell’uscita del film il 2
febbraio, il regista Matthew Vaughn ha confermato
che ci sono piani per altre storie di Argylle.
Parlando con
Deadline, il regista ha confermato che gli
piacerebbe lavorare di nuovo con
Henry Cavill, Sam
Rockwell e
Bryce Dallas Howard. L’agenzia fa notare che la casa
di produzione di Matthew Vaughn i Marv
Studios, pare abbia in sviluppo “diversi prequel e
sequel di Argylle e Kingsman“.
A quanto pare, non si tratta solo
di sequel: il regista spera infatti di realizzare una serie prequel
sulla spia protagonista di
Henry Cavill, che interpreta Louis
Partridge, già protagonista di
Enola Holmes di Netflix.
“Nel film, Elly Conway è
un’autrice solitaria di una serie di romanzi di spionaggio
best-seller, la cui idea di felicità è una notte a casa con il suo
computer e il suo gatto, Alfie.” si legge sulla sinossi.
“Ma quando le trame dei libri di fantasia di Elly, incentrati
sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione di svelare un
sindacato di spionaggio globale, iniziano a rispecchiare le azioni
segrete di un’organizzazione di spionaggio nella vita reale, le
serate tranquille a casa diventano un ricordo del passato.
Accompagnata da Aiden (Rockwell), una spia allergica ai gatti,
Elly (portando Alfie nel suo zaino) corre attraverso il mondo per
stare un passo avanti agli assassini mentre il confine tra il mondo
immaginario di Elly e quello reale inizia a confondersi.
Argylle – La super
spia è stato scritto da Jason Fuchs, che produce il
film insieme a Vaughn e David Reid. Tra i produttori esecutivi
figurano Adam Fishbach, Zygi Kamasa, Carlos Peres e Claudia
Vaughn.
Oltre al cast già citato,
Argylle – La super
spia è interpretato da Sam Rockwell, John
Cena, Ariana DeBose, Catherine O’Hara, Sofia Boutella e Samuel L.
Jackson. Il gatto Alfie è invece interpretato da Chip, il
felino realmente esistito che appartiene alla top model
Claudia Vaughn.
Argylle – La super
spia uscirà in Italia l’01 febbraio 2024,
mentre nelle sale statunitensi il 2 febbraio 2024,
distribuito da Universal Pictures e Apple Original Films. Verrà
presentato in anteprima su Apple
TV+ in un secondo momento.
Paul Mescal ha ottenuto il ruolo di
William Shakespeare in Hamnet di
Chloé Zhao. Secondo Vogue, Paul Mescal interpreterà l’iconico drammaturgo
in Hamnet di Zhao, adattamento dell’omonimo romanzo del 2020 di
Maggie O’Farrell.
Il film, annunciato nell’aprile
2023, avrà come protagonista anche Jessie Buckley
di Fargo. In precedenza si vociferava chePaul
Mescal fosse coinvolto nel film, ma ora il suo casting
è stato confermato.
“Quel libro – è semplicemente
devastante“, ha detto Paul Mescal. “Non vedo l’ora. Se avessi
detto a una versione più giovane di me stesso che il film sarebbe
stato girato quest’anno, non ci avrei creduto. Ovviamente ho già
partecipato a un film con Jessie, ma non abbiamo mai condiviso lo
schermo o un processo di lavoro insieme. Penso che sia una delle
nostre grandi del momento. E Chloé è una persona con cui non vedo
l’ora di entrare nel vivo del lavoro e di entrare nella testa di
questi personaggi“.
La sinossi del romanzo di O’Farrell
recita: “Inghilterra, 1580: La peste nera si insinua nel paese,
una minaccia sempre presente, infettando i sani e i malati, i
vecchi e i giovani. La fine dei giorni è vicina, ma la vita va
sempre avanti. Un giovane precettore di latino, senza un soldo e
vessato da un padre violento, si innamora di una giovane donna
straordinaria ed eccentrica. Agnes è una creatura selvaggia che
cammina per le terre della sua famiglia con un falco sul guanto ed
è nota in tutta la campagna per le sue insolite doti di guaritrice,
che capisce le piante e le pozioni meglio delle persone. Una volta
stabilitasi con il marito in Henley Street a Stratford-upon-Avon,
diventa una madre ferocemente protettiva e una forza costante e
centrifuga nella vita del giovane marito, la cui carriera sul
palcoscenico londinese sta appena decollando quando l’amato
figlioletto soccombe a una febbre improvvisa”.
Zhao – noto per
aver diretto The Rider del 2017, Nomadland
del 2020 e Eternals
del 2021 – ha scritto la sceneggiatura di Hamnet
insieme a O’Farrell. Il film non ha ancora una data di uscita.
La Disney ha condiviso una canzone
eliminata di Wish
dal suo ultimo film d’animazione fantasy, che è ora disponibile per
il noleggio o l’acquisto sulle piattaforme digitali.
La canzone eliminata, intitolata
“A Wish Worth Making“, viene rivelata in una nuovissima
featurette di Wish, in cui i
registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorn raccontano
la storia dietro la sua creazione. La canzone è interpretata dal
personaggio di Victor Garber, Saba Sabino.
Il film è il 62esimo film della
Disney Animated Canon. Wish è
una storia completamente nuova ambientata nel magico regno di
Rosas, dove Asha, un’ottimista con uno spirito acuto e una profonda
cura per la sua comunità, si rivolge al cielo in un momento di
bisogno ed esprime un desiderio,” recita la sinossi del
film. “La richiesta di Asha riceve risposta da una forza
cosmica, una piccola sfera di energia sconfinata,
Stella. Insieme, affronteranno il più formidabile dei nemici
per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di
un essere umano coraggioso si connette con la magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
Riguardo all’interpretazione di
DiCaprio,
Scorsese ha dichiarato: “Si è spinto così a fondo nelle
complessità e nelle contraddizioni di un uomo così debole, così
malleabile, che ha fatto cose indicibili, ma che ha anche amato
veramente sua moglie. Leo ha creato senza paura un vero Uomo
Qualunque… un Uomo Qualunque che la gente non vuole riconoscere. E
questo resterà nel tempo“.
Lily Gladstone, che interpreta Mollie
Kyle in Killers of the Flower
Moon, ha anche detto che i suoi genitori erano
“arrabbiati” quando hanno scoperto che
DiCaprio non era stato nominato. Ha aggiunto:
“DiCaprio è
stato il primo a mandarmi un messaggio di congratulazioni, con
tanto di coriandoli. Gli ho detto quanto fossimo tutti sconvolti.
La mia nomination è in parte uguale alla sua. Non avrei potuto fare
quello che ho fatto senza la sua generosità come attore e come
essere umano“.
Anche se non ha ottenuto la
nomination all’Oscar
per l’attore protagonista,
Killers of the Flower Moon ha comunque ottenuto le
nomination all’Oscar
per il miglior film (Dan Friedkin, Bradley Thomas, Scorsese
e Daniel Lupi, produttori), attore non protagonista
(Robert
De Niro), attrice protagonista (Lily
Gladstone), Fotografia (Rodrigo Prieto), Costumi
(Jacqueline West), Regia (Martin
Scorsese), Montaggio (Thelma Schoonmaker), Musica
(colonna sonora originale) (Robbie Robertson), Musica (canzone
originale) (Wahzhazhe (A Song For My People), musica e testi di
Scott George) e Scenografia (Jack Fisk e Adam Willis).
Quando manca una settimana
all’uscita di Suicide Squad: Kill the Justice League, a una
settimana dall’uscita, è stato pubblicato un nuovo trailer
live-action per il gioco, che mostra un caos esilarante con la
partecipazione di alcuni volti famosi.
Il nuovo trailer live-action
presenta la coppia Will Arnett e Ron Funches, che
si alleano nel trailer per affrontare la Justice League. Con un divertente
colpo di scena, Funches è anche vestito da
Harley Quinn, con tanto di giacca di pelle e
capelli tinti.
I due si uniscono poi ad altre due
persone per abbattere alcuni nemici, prima che arrivi la Justice
League in cerca di uno scontro. Guardate il nuovo trailer di
Suicide Squad: Kill the Justice League:
Suicide Squad: Kill the Justice League
mette i giocatori nei panni del gruppo di criminali trasformati in
mercenari noto come Suicide Squad. Il gioco vede
protagonisti Harley Quinn, Deadshot, Capitan Boomerang e King
Shark, che hanno il compito di salvare il mondo uccidendo la
Justice League. Il gioco includerà una serie di eroi, tra cui
Batman – doppiato dal compianto Kevin Conroy – e altri cattivi come
Pinguino, Brainiac e altri ancora.
Kill the Justice League è il prossimo capitolo
dell'”Arkhamverse” di Rocksteady dedicato ai giochi DC. Si svolge
cinque anni dopo gli eventi della trilogia Batman: Arkham Knight
del 2015.Suicide
Squad: Kill the Justice League verrà lanciato il
2 febbraio 2024 per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Ian McShane ha
fornito un aggiornamento su Ballerina,
il prossimo film spin-off del franchise di
John Wick con Ana de Armas.
Parlando con Collider, a
Ian McShane, che interpreta Winston Scott
nel
franchise di John Wick, è stato chiesto cosa i
fan possono aspettarsi dal suo personaggio nel prossimo film
Ballerina.
“Questa volta stiamo
proteggendo
Ana de Armas e ho avuto il mio grande amico, il signor Lance
Reddick. Dio ti benedica, Lance – è mancato l’anno scorso“, ha
detto McShane. “Questo film è ambientato tra John Wick 3 e
John Wick
4, perché c’è anche
Keanu [Reeves].
Non volevamo ambientarlo dopo John Wick 4,
perché poi i social media avrebbero detto: ‘Oh, quindi è ancora
vivo! Cosa farà la prossima volta? C’è un John Wick 5?!”. In questo
modo, si può ancora mantenere la finzione che potrebbe non esserci
un
John Wick 5“.
“Ma Lance e io portiamo la
nostra solita protezione verso la signora de Armas. E Len è stato
un piacere per me lavorare con lei. Anche in questo caso, abbiamo
lavorato in anticipo sulla sceneggiatura, quindi non ci sono state
perdite di tempo. In John Wick a volte mi fanno sembrare un po’ un
dizionario inglese. Sono ottimi sceneggiatori, Michael [Finch] e
Shay [Hatten]. Lo esaminiamo, lo verifico con loro e lo riduciamo a
qualsiasi cosa. Len ha parlato con Chad [Stahelski], quindi credo
che ci sia una continuità con gli altri film di Wick. Quindi
dovrebbe essere molto piacevole. [È stato bello lavorare con Ana.
Credo che
Gabriel Byrne interpreti il cattivo principale, quindi c’è un
buon attore per voi“.
Oltre ad
Ana De Armas, Keanu
Reeves,Reddick,
Gabriel Byrne e McShane, Ballerina
è interpretato da Anjelica Huston, Catalina Sandino Moreno
e
Norman Reedus. Il film è diretto da Len
Wiseman, mentre la sceneggiatura è stata scritta da
Shay Hatten, Michael Finch e Emerald Fennell. Ballerina
esce nelle sale il 7 giugno 2024, distribuito da
Lionsgate.
Sebbene non si sappia molto del
nuovo film di Martin Scorsese su Gesù, il regista si è
aperto su quando intende iniziare le riprese di una parte del
progetto.
Parlando con America Magazine di
recente, a Martin Scorsese è stato chiesto del suo nuovo
film e del motivo per cui sta cercando di fare un altro film su
Gesù dopo il film del 1988 L’ultima tentazione di
Cristo. Scorsese ha detto che una
conversazione avuta con Papa Francesco gli ha
fatto pensare a come presentare Gesù in un contesto moderno e che
spera di iniziare presto a girare parte del film.
“Sto pensando in risposta a ciò
che ha scritto Papa Francesco e all’idea di rendere Gesù
accessibile, non mettendo Gesù su un muro o in un dipinto o in una
vetrata“, ha detto Scorsese. “Gesù è immediato, con noi
ora, proprio nella stanza mentre parliamo. E si tratta
dell’accessibilità di ciò che Gesù è e continua ad essere nella
nostra vita. Per questo sto pensando a un film che potrebbe essere
in parte moderno, in parte antico, non ne sono del tutto sicuro.
Abbiamo elaborato una sceneggiatura, io e [il collaboratore di
lunga data] Kent Jones. Spero di poterne girare una parte in aprile
per poterlo realizzare“.
Il film non sarà la “solita
narrazione lineare” della vita di Gesù
Martin Scorsese ha poi aggiunto che il suo
film non sarà una versione “solita e lineare” della vita
di Gesù, dicendo che una parte del film sarà basata sul libro
A Life of Jesus di Shūsaku Endō,
che tratta della figura di Gesù e di come si rapporta alla vita
delle persone al giorno d’oggi.
“Ma non si tratterebbe in alcun
modo di una narrazione consueta e lineare della vita di Gesù”,
ha detto Martin Scorsese. “Sarebbe qualcosa che ci
fa pensare a Gesù nel presente. E anche in modo diverso. In parte
si baserebbe su ciò che Shūsaku Endō ha scritto nel suo libro Una
vita di Gesù. Mi è sembrato molto interessante il modo in cui
affronta la questione da un punto di vista asiatico per farci
vedere Gesù in un altro modo, e come si riferisce alla nostra vita
attuale. E come sarà sempre qualcosa al centro della nostra
vita“.
Martin Scorsese, che ha già realizzato
L’ultima tentazione di Cristo nel 1988, ha annunciato di voler
realizzare un nuovo film su Gesù Cristo nel maggio 2023, dopo che
lui e la moglie Helen Morris hanno incontrato
privatamente Papa Francesco in Vaticano. Nell’ottobre 2023,
Scorsese ha anche confermato a Sight and Sound che il film
non avrebbe avuto una narrazione lineare. Martin Scorsese è attualmente candidato
all’oscar come miglior regista per Killers
of the Flower Moon
Il regista di Superman: Legacy,
James Gunn, ha parlato del processo di
storyboarding per il film dei DC Studios. Su
Threads è stato chiesto a James Gunn quanto si attenga di solito agli
storyboard quando realizza un film. Ha risposto che era solito
attenersi strettamente ad essi tra
Slither del 2006 e Guardiani della Galassia Vol. 2 del
2017, ma che è diventato più sciolto e cambia le cose quando trova
“la magia”.
Quando gli è stato chiesto quanti
storyboard ci sono per Superman: Legacy,
James Gunn ha risposto che, anche se non
li conta, ce ne sono “migliaia” per il prossimo film
dell’Universo DC. Il regista ha anche rivelato che Superman:
Legacy è stato realizzato con lo storyboard
“molto tempo fa“, poiché ritiene che la pianificazione sia
molto più semplice quando è presente una base di storyboard.
Il ruolo del protagonista di
Superman:
Legacy è interpretato da David
Corenswet (Pearl, The Politician), mentre Lois
Lane sarà interpretata dalla star di The Marvelous Mrs. MaiselRachel
Brosnahan. A loro si aggiungono
Nicholas Hoult, Skyler Gisondo, María Gabriela De Faría, Sara
Sampaio, Isabela Merced,
Nathan Fillion, Edi Gathegi, Anthony Carrigan e altri
ancora. L’uscita del film è prevista per l’11 luglio 2025.
Di cosa parla Superman:
Legacy?
“Superman: Legacy
racconta la storia del viaggio di Superman per riconciliare la sua
eredità kryptoniana con la sua educazione umana come Clark Kent di
Smallville, Kansas“, si legge nella sinossi ufficiale del
film. “È l’incarnazione della verità, della giustizia e
dell’American way, guidato dalla gentilezza umana in un mondo che
considera la gentilezza fuori moda“.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Prime
Video ha diffuso il trailer ufficiale di Ricky
Stanicky, il nuovo film Prime Original
diretto da Peter Farrelly con
John Cena e
Zac Efron protagonisti. Ricky
Stanicky è una divertentissima commedia, vietata ai
minori, su uno scherzo fatto da bambini e finito male, e su una
bugia durata decenni e andata troppo oltre.
Zac Efron, Andrew Santino e Jermaine Fowler guidano il
cast, interpretando gli amici d’infanzia Dean, JT e Wes, che hanno
inventato il personaggio immaginario e loro migliore amico Ricky
Stanicky.
John Cena interpreta l’imitatore di celebrità “Rock
Hard” Rod, assunto dal trio per impersonare il loro amico
immaginario, Ricky
Stanicky. Il film segna l’attesissimo ritorno al
genere comedy del regista Peter Farrelly, dopo aver creato cult
classici, come, tra gli altri, Tutti pazzi per Mary e Scemo e più scemo!
La trama di Ricky Stanicky
Quando tre migliori amici
d’infanzia fanno uno scherzo che va storto, inventano l’immaginario
Ricky
Stanicky perché li tiri fuori dai guai. Vent’anni dopo
aver creato questo “amico”, Dean, JT e Wes (Zac
Efron, Andrew Santino e Jermaine Fowler) usano ancora
l’inesistente Ricky come comodo alibi per il loro comportamento
immaturo. Quando le loro mogli e partner si insospettiscono e
chiedono di incontrare finalmente il leggendario Signor Stanicky,
il trio, colpevole, decide di assumere l’attore fallito e sboccato
imitatore di celebrità “Rock Hard” Rod (John
Cena) per dargli vita. Ma quando Rod si
spinge troppo oltre con il ruolo attoriale che sognava da una vita,
i tre iniziano a desiderare di non aver mai inventato Ricky. Dal
regista Peter Farrelly e con altri membri del cast tra cui
William H. Macy, Lex Scott Davis e Anja
Savcic.
Una vita che va a rotoli, una
pericolosa eredità e morti violente avvolte nel mistero. Questi
sono gli ingredienti principali dell’intrigante e cupo
k-thriller poliziescoEredità
sepolta (titolo inglese The Bequeathed,
titolo coreano 선산). La miniserie targata Netflix è basata sull’omonimo
webtoon di Kang Tae-kyung ed è co-scritta e
prodotta da Yeon Sang-ho, l’autore del celebre e
acclamato film Train to Busan e
della spaventosa serie Netflix Hellbound. Mettendo da
parte orribili zombie e demoni infernali, Sang-ho realizza per il
piccolo schermo un crime realistico, avvincente e
angosciante che sfugge agli stereotipi soprannaturali per
immergere ora il pubblico in una nevrotica storia sulla perfidia e
la perversità umana.
Eredità sepolta è composto
da 6 episodi di circa 45-50 minuti ciascuno e
disponibile dal 19 gennaio 2024 sull’amata
piattaforma Tudum.
Eredità sepolta | In foto (al centro) l’attrice Kim Hyun-joo nei
panni di Yoon seo-ha.
Eredità sepolta: la trama
Mentre incarica un detective privato
di procurarle le prove dell’infedeltà del marito, Yoon
Seo-ha (interpretata dall’attrice Kim
Hyun-joo, precedentemente protagonista di
Hellbound e Jung_E),
docente ordinaria, cerca di conquistare la tanto agognata
promozione facendo da assistente e ghostwriter a un viscido e
scorretto professore universitario. Ma tra delusioni e tradimenti,
la sua vita si complica ancor di più quando, improvvisamente, un
traumatico e doloroso passato bussa alla sua porta: dopo la
dipartita di uno sconosciuto zio deceduto a causa di un
avvelenamento da tallio, Seo-ha scopre di essere l’erede del
cimitero di famiglia.
Intanto, anche il misterioso e
strambo fratellastro Kim Young-ho (Ryu Kyung-soo,
Itaewon Classe Jung_E) è deciso a lottare per
ottenere una parte dell’eredità. È così che l’investigatore capo
Park Sang-min (Park Byung-eun) e
il detective Choi Sung-jun (Park
Hee-soon) si ritrovano a dover investigare su una serie di
atroci omicidi legati ai due fratellastri e all’oscuro cimitero
dietro cui si cela un disonorevole segreto.
Eredità sepolta | In foto (da sinistra a destra) gli attori Park
Hee-soon e Ryu Kyung-soo.
Due tempi, due storie, due eredità
Episodio dopo episodio, morte dopo
morte, la serie travolge e cattura il pubblico in una fitta e
intricata trama che si dipana tra un confuso passato e un
pericoloso incerto presente. La narrazione si sviluppa su
due minitrame parallele che non si intrecciano
mai: da un lato, emerge la triste storia di Seo-ha e
Young-ho, i due fratellastri costretti a pagare le
conseguenze ereditate delle scelte di un padre assente e infelice;
dall’altro, invece, prende forma la storia di Sang-min e
Sung-jun, i due detective che, nel tentativo di fuggire
dai propri problemi familiari, finiscono per vincolarsi l’un
l’altro in un ingiusto e inconcludente conflitto lavorativo. È
proprio in questo vorticoso intreccio di tristi amori,
famiglie in frantumi e amicizie finite che i protagonisti
si rivelano, a poco a poco, le vittime collaterali
di un fato beffardo e scorretto.
Al di là dei parallelismi
sopraccitati (quello del passato-presente e delle due coppie di
protagonisti), la trama si eleva su un terzo parallelismo
che riguarda le “eredità sepolte” (a cui il titolo fa
appunto riferimento). Due sono, dunque, le eredità familiari che
Seo-ha e Young-ho sono costretti ad affrontare e, in qualche modo,
accettare: un’eredità materiale, legata al cimitero di proprietà
del defunto zio Yoon Myung-gil; e un’eredità ancor più importante,
quella biologica, legata a un “amore peccaminoso”, un rapporto
incestuoso di cui il povero Young-ho è il frutto.
Eredità sepolta | Immagine dal set. Crediti: Jeong Se Hyeon/
Netflix.
Una storia sincera di bugie e occulto
La mostruosa e terrificante
atmosfera soprannaturale che tanto ha caratterizzato le precedenti
opere di Yeon Sang-ho lascia ora spazio, dunque, a una
storia più sincera e verosimile, in cui è il buio
dell’animo umano a dipingere l’atmosfera funerea e tormentosa di
questo mistery thriller sudcoreano breve e
intenso.
Inoltre, ad arricchire ulteriormente
di mistero e oscurità la serie, alla trama si aggiunge il fascino
dell’occulto e dello sciamanesimo. Inquietanti
rituali, talismani insanguinati e confuse possessioni si tessono al
funereo velo che ricopre l’intera vicenda. L’elemento dell’occulto,
seppur in brevi scene chiave, contribuisce così a dipingere un
quadro più complesso e suggestivo, caratterizzato da un
climax di suspance e tensione.
Un k-thriller che merita una possibilità
Nonostante il ritmo a tratti un po’
troppo lento, la serie riesce a
intrattenere piacevolmente il pubblico grazie al
talentuoso e carismatico cast e, soprattutto, alla
narrazione così contorta e imprevedibile da
incuriosire e confondere allo stesso tempo lo spettatore.
Eredità Sepolta entra, quindi, nella lista di quei
prodotti originali Netflix – di cui fanno parte, per esempio,
La creatura di Gyeongseong,
Sweet Home e Hellbound, appunto – che
miscelano dramma e orroreal suggestivo ed
ermetico folclore del Sud Corea, e che meritano senza
indugio una possibilità.