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Sciame, la recensione del thriller-horror di Prime Video con Dominique Fishback

Sciame recensione serie tv

Quando il fandom da semplice passatempo diventa mortale. Sciame, la nuova serie thriller-horror di Prime Video in uscita sulla piattaforma dal 17 marzo ci mostra fin dove ci si è pronti a spingere per i propri idoli. La protagonista di questa storia è Dre (interpretata da Dominique Fishback) che ha un idolo: la fittizia icona pop Ni’jah, che per molti veri ha ricordato la Regina del Pop, Beyoncé. Il suo livello di attrazione verso il personaggio di Ni’jah la porta a comportarsi in modo pericoloso. In sette episodi assisteremo al viaggio di Dre, un viaggio anche emotivo che la ragazza affronta prima del grande concerto della sua pop star preferita.

Il vincitore dell’Emmy Donald Glover ha co-creato la serie insieme alla sua co-produttrice esecutiva di Atlanta, Janine Nabers e Jamal Olori. Hanno messo insieme una serie di guest star di talento, tra cui Chlöe Bailey nel ruolo della sorella di Dre, Marissa, e Damson Idris nel ruolo del fidanzato di Marissa, Khalid. Tra gli altri membri del cast figurano Rickey Thompson, Paris Jackson, Kiersey Clemons e Byron Bowers.

Sciame, la recensione

Chi è il vostro artista preferito?” per Dre la risposta a questa domanda è facilissima: Ni’jah. Gestisce un fan account in onore dalla pop star, chiacchiera con i membri del fandom di quanto sia fantastica Ni’jah, guarda video del suo idolo fino a tarda notte ed è disposta a tutto pur di andare a un suo concerto dal vivo. L’attenzione maniacale verso questi dettagli, il modo in cui Dre mette il suo idolo su un piedistallo rasenta l’ossessione. Purtroppo le cose sono destinate a peggiorare perché una tragedia personale che la riguarda da vicino metterà Dre a dura prova. Le tinte di questa serie erano già state tratteggiate dal trailer di presentazione:

La storia di Dre ha evocato un fenomeno odierno e reale del rapporto tra fan e idolo, che non riguarda solo l’ossessione ma anche il terrore che questo idolo non sia come ce lo siamo sempre immaginato. Il personaggio della pop star Ni’jah è stato accostato a quello di Beyoncé che ha uno dei fandom più accaniti al mondo, pronto a fare una esecuzione a chiunque osi insultare il suo idolo. Fino a che punto si spingerà Dre per dimostrare il suo impegno nei confronti del culto di Ni’Jah? Sciame da proprio la risposta a questa domanda alla fine del primo episodio della serie, quando ancora conosciamo poco i personaggi, il primo sconvolgimento di trama mette Dre davanti a una scelta.

Senza addentrarci negli spoiler lasciando che lo spettatore si goda a pieno questa avventura, alcuni episodi di Sciame sono volutamente inquietanti e violenti e si intervallano a momenti caratterizzati da black humor. Tutto nella norma, ma la serie di Prime Video è anche una scoperta dal punto di vista del cast dato che più andate avanti con la visione più verrete a conoscenza della quantità di guest star famose presenti nella serie – tra cui Rory Culkin presente nella prima puntata. Ma la guest star più eclatante è davvero una sorpresa per chi avrà il coraggio di arrivare fino al quarto episodio dopo tutto questo sangue versato.

Sciame recensione

Idoli e follia

Quando Sciame però entra nel vivo, già a metà di questa prima stagione della serie Prime Video, ci accorgiamo che non lascia spazio ai giudizi. La storia che si tinteggia del rosso sangue non cerca di identificare un colpevole – anche se lo spettatore capirà fin da subito di chi si tratta. La serie non tenta di condannare l’aggressore ma cerca in tutti i modi di dare una spiegazione a cosa è il fandom, soprattutto trattato in questo modo così aggressivo e violento. La stessa Dre viene descritta come un’adolescente problematica che idolatra la sua cantante preferita ma senza cercare di renderla simpatica o giustificabile.

Il sesto episodio è quello che più sconvolge i canoni narrativi di questa prima stagione di Sciame. Utilizzando una tecnica molto cara al cinema del passato, la serie tv di Glover porta lo spettatore su un altro livello della storia di Dre. Ne vediamo le sfaccettature e i contorni, anche se ancora abbiamo qualche dubbio su dove voglia andare a parare. Ma come abbiamo detto, Sciame non tende a giudicare ma accoglie tutti nel suo alveare.

Chi è il tuo cantante preferito?

Questa domanda incessante, nelle nostre menti e nella mente di Dre si ripercuote per tutta la durata della serie. Sciame ci mette di fronte alle debolezze dell’animo umano e lo fa con violenza, freddezza e una lucidità che non lascia scampo. Sciame ci invita a vedere gli idoli – qualunque essi siano – come persone reali. Pero allo stesso tempo, durante il corso degli episodi – sette della durata di 30 minuti – le persone reali, quelle che ci circondano ogni giorno diventano oggetto dei nostri giudizi, delle nostre violenze e rancori.

Sciame fa anche questo. Serve a ricordare che, per quanto si possa essere pazzi o letteralmente fuori di testa per la propria celebrità preferita, c’è sempre qualcuno più pazzo e più fuori di testa di te. Lo sciame che ci creiamo interno non ci salverà, ma nella rappresentazione della denuncia alla società odierna Donald Glover ne fa veramente il suo tratto caratteristico, così come ha già fatto egregiamente in Atlanta. La serie dimostra cosa sia l’ossessione e cosa sia l’ossessione per la banalità e di come sia facile caderne vittime. Il faro di punta in questo sciame di api è sicuramente la protagonista, Dominique Fishback. Poliedrica in tutte le varie trasformazioni che il suo personaggio, Dre, assume lungo la durata della serie. A tratti ironica, ma spietata. Lunatica e fredda allo stesso tempo: Dominique Fishback. Non fatela diventare il vostro idolo però.

 
 

Ben Affleck: il suo Batman ha trovato giustizia grazie alla Zack Snyder’s Justice League

ben affleck batman

A quasi due anni dall’uscita della Zack Snyder’s Justice League, Ben Affleck parla della giustizia avuta grazie a questa versione rispetto al film Justice League del 2017. Non è un segreto che la produzione per l’uscita nelle sale di questo film sia stata piena di problemi. Tra vari drammi dietro le quinte e un cambio di regista all’ultimo minuto, non c’è da meravigliarsi nell’apprendere che Affleck non abbia vissuto un’esperienza particolarmente entusiasmante. Fortunatamente per lui, è stato poi in grado di riscattarsi come Batman nella versione curata da Snyder.

“Justice League… Potresti tenere un seminario su tutti i motivi per cui questo è il modo di non fare un film. – ha affermato l’attore – Dalla produzione alle decisioni sbagliate fino all’orribile tragedia personale, per finire con la sensazione più amara possibile in bocca. Il genio, e il lato positivo, è che Zack Snyder alla fine abbia detto: “Guardate, posso darvi quattro ore di contenuti”. Ed è principalmente tutto lo slowmo che ha girato in bianco e nero e un giorno di riprese con me. Mi ha detto tipo, “Vuoi venire a girare nel mio giardino?” E io, “Penso che ci siano dei sindacati, Zack. Penso che dobbiamo fare un accordo.”

“Ma ci sono andato e l’ho fatto. E ora la Zack Snyder’s Justice League è il mio film con il punteggio più alto su IMDb”. Grazie alla nuova versione del film, dunque, Affleck sente che il suo Batman ha trovato la giustizia che meritava. Il futuro di Ben Affleck nei panni del Cavaliere Oscuro sembra però destinato ad interrompersi quei, in quanto la sua presenza nel DC Universe di James Gunn e Peter Safran è attualmente incerta. È confermato che egli apparirà in The Flash di Andy Muschietti, ma Affleck lo ha descrito come un cameo di pochi minuti.

Fonte: ScreenRant

 
 

Fantastici Quattro: Mason Gooding sarà la Torcia Umana?

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Con Scream VI  attualmente re del box office, una delle star emergenti del film ha recentemente stuzzicato i fan della Marvel con un possibile legame al personaggio Torcia Umana, membro dei Fantastici Quattro. Si tratta dell’attore Mason Gooding, interprete di Chad nel quinto e nel sesto capitolo della saga slasher, che proprio quando è iniziato il casting per il film dei Fantastici Quattro, ha condiviso un’immagine sul proprio account Instagram citando uno dei membri più famosi della Prima Famiglia della Marvel.

Flame on! As the Kids say“, ha scritto la star di Scream VI accanto a un’immagine di sé che accende un accendino. Naturalmente, nei commenti i fan si sono affrettati a chiedere se l’attore è stato scelto come nuova versione della Torcia Umana dell’MCU. L’attore, però, ha naturalmente evitato di dare qualsiasi conferma e pertanto al momento non ci sono ancora certezze. Come noto, il casting per il film dei Fantastici Quattro è seguito con molto interesse, in quanto si tratta non solo di personaggi particolarmente iconici ma anche molto amati e che sembra proprio avranno un ruolo chiave nelle nuove Fasi del Marvel Cinematic Universe.

Gooding, apparso per la prima volta in un ruolo secondario in Scream del 2022, divenendo poi uno dei protagonisti del sesto capitolo, vanta ad oggi ruoli anche nei film La rivincita delle sfigate, Let it Snow e Fall, ma anche nella serie Love, Victor, di cui è uno dei protagonisti. Si tratta dunque di un giovane emergente, che potrebbe benissimo assumere il ruolo della Torcia Umana. Un personaggio che nei precedenti adattamenti live action è stato interpretato da Chris Evans (oggi noto come Captain America) e da Michael B. Jordan. Qui di seguito, si può trovare il post Instagram che ha suscitato le attenzioni dei fan e fatto scatenare le teorie sul coinvolgimento di Gooding nell’atteso film Marvel.

Fonte: ComicBookMovie

 
 

Il gladiatore 2: Barry Keoghan in trattative per un ruolo nel film

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Il candidato all’Oscar e vincitore del BAFTA Barry Keoghan, reduce dal successo di Gli spiriti dell’isola, sarebbe attualmente in fase di trattative per unirsi al sequel (ancora senza titolo ufficial) Il Gladiatore 2, diretto da Ridley Scott. Se l’accordo dovesse concludersi positivamente, Keoghan si unirebbe al collega candidato all’Oscar 2023 Paul Mescal (candidato invece agli Oscar 2023 come miglior attore per Aftersun).

Come noto, l’originale Il gladiatore vedeva Russell Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio, un soldato romano costretto alla schiavitù che giura vendetta contro Commodo, interpretato da Joaquin Phoenix. Dato che Massimo muore alla fine del film, Mescal andrà ad interpretare Lucius, il figlio dell’amante di Massimo, Lucilla (interpretata da Connie Nielsen). Keoghan, invece, sarebbe in trattative per interpretare l’imperatore Geta, co-imperatore romano dal 209 al 211, prima col padre e poi col fratello. È possibile immaginare che tra Lucius e Geta possa generarsi uno scontro al pari di quello tra Massimo e Commodo visto nel primo film.

Keoghan, come anticipato, è reduce da un anno particolarmente importante della sua carriera, caratterizzato dalla sua straziante interpretazione in Gli spiriti dell’isola, oltre a uno scioccante cameo come Joker in The Batman. Prima di questi due film, egli si era fatto notare grazie a pellicole come Il sacrificio del cervo sacro, Dunkirk, Sir Gawain e il Cavaliere Verde e la miniserie Chernobyl. Ha inoltre preso parte al film Eternals della Marvel e se ora dovesse unirsi a Il Gladiatore 2, questo segnerebbe il suo ritorno in un blockbuster. Si attendono dunque ulteriori conferme, ricordando che il film ha attualmente una data d’uscita fissata al 22 novembre 2024.

Fonte: Variety

 
 

The Gentlemen: tutto quello che c’è da sapere sul film con Matthew McConaughey

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Dopo aver diretto King Arthur – Il potere della spada e Aladdin, il regista Guy Ritchie è tornato alle origini del suo cinema con The Gentlemen (qui la recensione), con cui, raccontando di moderni gangster e personaggi malavitosi, recupera i toni dei suoi primi film, ovvero Lock & Stock – Pazzi scatenati, Snatch – Lo strappo e RocknRolla. Da lui anche scritto e prodotto, The Gentlemen si muove dunque tra thriller, azione, canoni del gangster movie, espedienti metacinematografici e, naturalmente, tanto humor inglese a condire un film particolarmente riuscito e arricchito da un cast di celebri attori inglesi, irlandesi e americani.

Per i fan del regista, dunque, si tratta di un titolo imperdibile, un’opera di puro intrattenimento capace di far riscoprire il talento di Ritchie come regista, abile nel costruire intrecci narrativi ricchi di personaggi particolarmente memorabili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche sull’annunciata serie TV ispirata al film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama di The Gentlemen

La storia ruota intorno all’americano Michael Pearson, il re della marijuana in Gran Bretagna. Egli la coltiva su larga scala sfruttando un ingegnoso stratagemma ed il suo business vale ora ben 200 milioni di dollari. Adesso, però, Michael vorrebbe uscire dal giro vendendo tutto al suo storico rivale Matthew Berger, per poi godersi la vita assieme a sua moglie Rosalind. Le cose però non vanno esattamente previsto. L’investigatore privato Fletcher, viene assoldato dal potente editore Big Dave, che vuole vendicarsi per uno sgarbo subito da Michael.

Fletcher però ha un suo piano e si presenta da Ray, uomo di fiducia di Michael, per ricattarlo ed offrirgli delle importanti informazioni sui rischi che Michael corre. Nel frattempo anche il cinese Occhio Asciutto, ha messo gli occhi sul patrimonio di Michael e vuole utilizzarlo per fare finalmente le scarpe al suo boss, Lord George. Per districarsi in questo labirinto, Michael dovrà fare ricorso a tutta la sua astuzia ed anche all’aiuto di un’improbabile quanto efficace banda di combattenti rapper capitanata da un irlandese di nome Coach.

Il cast di attori di The Gentlemen

Ad interpretare Michael “Mickey” Pearson, il boss della marijuana in Gran Bretagna, vi è l’attore Matthew McConaughey. Il suo braccio destro, invece, è interpretato da Charlie Hunnam, che torna a recitare per Ritchie dopo King Arthur – Il potere della spada. Come noto, la maggior parte del guardaroba di Ray non proveniva dal reparto costumi ma, piuttosto, dallo shopping che Hunnam e Ritchie hanno fatto insieme a Londra. L’attrice Michelle Dockery, invece, interpreta Rosalind, moglie di Michael. Un ruolo ottenuto all’ultimo in seguito all’uscita dal progetto dell’attrice Kate Beckinsale.

Hugh Grant interpreta il detective Fletcher, il quale ha filmato tutte le sue scene, pari a circa 40 pagine di dialogo, in appena cinque giorni. Per aiutarsi con queste lunghe riprese piene di monologhi, Grant si era preparato dei foglietti riassuntivi, i quali però gli sono stati rubati dall’auto la notte prima delle riprese, costringendolo dunque a farne a meno. Recitano poi nel film gli attori Henry Golding nei panni di Occhio Asciutto, Eddie Marsan in quelli di Big Dave e Jeremy Strong come Matthew Berger. Colin Farrell interpreta infine il buffo Coach, il quale insieme al suo gruppo The Toddlers, indossa delle particolari tute realizzate dalla Lonsdale.

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The Gentlemen: la serie TV su Netflix

Nell’ottobre 2020, la Miramax Television ha iniziato lo sviluppo di una serie televisiva spin-off del film, con Ritchie alla guida del progetto. Nel novembre 2022, poi, la serie è stata ufficialmente acquisita da Netflix. Il pilot verrà scritto da Guy Ritchie e Matthew Read, con Ritchie che dirigerà questo e anche il secondo episodio, svolgendo poi anche il ruolo di produttore esecutivo insieme a Ivan Atkinson, Marn Davies e Bill Block. Per quanto riguarda il cast, The Gentlemen sarà interpretato da Theo James, accanto a Vinnie Jones, Kaya Scodelario, Giancarlo Esposito, Daniel Ings, Joely Richardson, Peter Serafinowicz, Alexis Rodney e Chanel Cresswell.

La serie, stando alle prime indiscrezioni sulla trama, ruoterà attorno a un nuovo personaggio, Eddie Halstead, che dopo aver ereditato la proprietà del suo defunto padre, si rende conto di essere seduto in cima all’impero dell’erba di Pearson. Il punto cruciale della serie sarà dunque legato al dilemma di questo giovane che ha tutto quello che serve per essere un boss della malavita britannica, ma non è certo di volersi gettare in questo pericoloso mondo. Attualmente la serie è in fase di riprese ed una data di rilascio su Netflix dovrebbe essere idealmente prevista per i primi mesi del 2024.

Il trailer di The Gentlemen e dove vedere il film in streaming in TV

È possibile fruire di The Gentleman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb, GQ

 
 

I morti non muoiono: tutte le curiosità sul film

I morti non muoiono cast

La figura dello zombie è stata trattata in innumerevoli modi al cinema, dal classico La notte dei morti viventi al più recente horror World War Z, al romantico Warm Bodies alla commedia Benvenuti a Zombieland, fino all’esperimento metacinematografico di Zombie contro Zombie. In ogni caso, i morti viventi sono spesso stati utilizzati come metafora di un umanità privata dei suoi elementi umani. Nel 2019 anche il celebre Jim Jarmusch, autore di film come Daunbailò e Paterson, si è rivolto a tali orrorifiche creature, rendendole parte della sua personalissima idea di cinema con I morti non muoiono (qui la recensione), presentato in concorso al Festival di Cannes.

Partendo dal brano The Dead Dont’ Die, di Sturgill Simpson, che dà il titolo al film, Jarmusch costruisce una caustica commedia che gioca anche in modo metacinematografico sull’attesa dell’attacco zombie, per arrivare poi a svelare il vero ruolo e significato di queste creature all’interno del racconto. Con un cast ricco di celebrità, il più delle quali già viste in precedenti film del regista, I morti non muoiono affronta dunque discorsi politici e sociali in una chiave particolarmente comica, che lascia però emergere una tristezza e una satira sulle abitudini e i desideri degli americani alla fine del mondo.

Accolto con entusiamo dai fan del regista, I morti non muoiono è forse passato maggiormente in sordina rispetto ad altri suoi lungometraggi. Si tratta però di un titolo da recuperare assolutamente, anche solo per le risate e i colpi di scena offerti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I morti non muoiono: la trama del film

Nella tranquilla cittadina rurale di Centerville, in Ohio, iniziano a verificarsi fatti molto strani: le ore del giorno e della notte non si susseguono come di consueto, gli orologi e i cellulari smettono di funzionare, alcuni animali scompaiono e altri si comportano in modo insolito. La gente inizia ad essere preoccupata da quegli strani fenomeni e gli scienziati non sanno dare risposte esaustive. Il tutto precipita definitivamente quando i morti risorgono, uscendo dalle loro tombe e cercano i vivi per nutrirsi di loro. Si tratta però di zombie decisamente particolari, interessati anche agli oggetti che amavano quando erano ancora vivi, come il telefonino, o la chitarra, e perfino gli ansiolitici.

L’apocalisse incombe dunque sull’umanità, ma dopo un iniziale smarrimento, alcuni cittadini iniziano ad attrezzarsi per correre ai ripari: come si uccide uno zombie? Come fermare l’invasione crescente, causata dai morti attaccati da zombie, che diventano anch’essi non morti? A difendere la cittadina dai feroci attacchi ci sono il capo della polizia Cliff, Ronnie, un agente esperto di morti viventi e Mindy, poliziotta impaurita, affiancati da Zelda, impavida proprietaria di una pompa funebre e molto esperta nell’uso della katana. Accanto a loro, una lunga serie di strampalati e improbabili personaggi. I sopravvissuti dovranno ora combattere per rimanere vivi e non venire divorati senza pietà.

I morti non muoiono film

I morti non muoiono: il cast del film

Fiore all’occhiello del film è il suo cast all star, composto da veterani e giovani interpreti di Hollywood. Protagonisti assoluti, nei panni dell’anziano Cliff e in quelli del giovane Ronnie, sono gli attori Bill Murray e Adam Driver. Entrambi avevano già recitato in precedenti film di Jarmusch e accettarono di partecipare a questo film anche solo per l’amicizia che li lega al regista. La poliziotta timorosa Mindy, invece, è interpretata da Chloe Sevigny, mentre la temeraria Zelda è interpretata da Tilda Swinton, anche lei tornata a recitare con Jarmusch dopo Solo gli amanti sopravvivono. Steve Buscemi ricopre invece il ruolo del contadino Frank Miller.

Danny Glover, attore noto per la saga di Arma letale, è qui Hank Thompson, proprietario di un negozio di elettronica, mentre Caleb Landry Jones è Bobby Wiggins, il benzinaio della città. Selena Gomez e Austin Butler interpretano i giovani Zoe e Jack, mentre Rosie Perez è la giornalista locale. Il celebre attore e cantautore Tom Waits, invece, interpreta un eremita che osserva con distacco gli eventi del film. Infine, tra gli zombie si possono ritrovare anche due attori d’eccezione. Il primo è Iggy Pop, nei panni dello zombie assuefatto dal caffe, mentre il secondo è Carol Kane, sempre nei panni di uno zombie.

I morti non muoiono: la spiegazione del film

Come accennato in apertura, anche Jarmusch utilizza la figura dello zombie come una metafora per raccontare le masse omologate e rese passive al punto da non distinguersi più per un pensiero individuale. I suoi zombie sono inoltre caratterizzati dai vizi avuti in vita, che siano questi relativi a sostanze stupefacenti o a strumenti tecnologici come gli smartphone. Più che incutere timore, dunque, i suoi zombie diventano specchio di ciò che l’essere umano è già, perso nelle tante distrazioni che vengono oggi propinate. Inoltre, ogni personaggio va ad incarnare un preciso aspetto dell’america, da chi si dimostra conservatore e razzista a chi risolverebbe tutto con la violenza.

Da chi è vigliacco e rifugge ogni decisione fino alle comunità hipster e nerd, colpevoli di essere gi ignavi di questo secolo. Ognuno viene dal regista messo alla berlina e solo chi si dimostra capace di vivere al di fuori degli schemi della società può aspirare a mantenere intatta la propria testa, il proprio pensiero, e a sopravvivere. Nel monologo che l’eremita del film recita alla fine del film tutto ciò diviene ancor più esplicito e I morti non muoiono si svela essere una pungente critica metacinematografica con cui Jarmusch costringe lo spettatore (non solo statunitense) a confrontarsi con un vero e proprio specchio dell’attuale società e delle sue derive.

Il trailer di I morti non muoiono e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di I morti non muoiono grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 marzo alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 
 

Wonder Woman: trama, cast e sequel del film con Gal Gadot

Wonder Woman film DCEU

Da sempre rivale della Marvel, la DC Comics Comics ha negli ultimi anni portato al cinema alcuni dei suoi supereroi migliori. Insieme a Batman, Superman e Aquaman, ha così preso vita anche Wonder Woman. Per la prima volta la più celebre delle supereroine ha calcato il grande schermo con un film tutto per sé, apprezzato da critica e pubblico. Intitolato, naturalmente, Wonder Woman (qui la recensione), questo è arrivato in sala nel 2017 per la regia di Patty Jenkins, già affermatasi grazie al film Monster. Con lei al comando ha preso vita un film capace di ribadire la forza del femminile al cinema, qui coniugato con tanto intrattenimento di qualità.

Nata nel 1941, Wonder Woman è da sempre stata indicata come una delle priorità della Warner Bros. per il DC Extended Universe, e i lavori per portare il personaggio al cinema ebbero inizio già verso la fine degli anni Novanta. A causa di numerosi ritardi, però, il progettò prese realmente vita soltanto dopo il 2010. Ideato come un prequel di Batman v Superman: Dawn of Justice, il film è poi stato accolto in maniera estremamente positiva dai fan, che lo hanno portato ad essere uno dei titoli di maggior successo del suo anno. A fronte di un budget di circa 150 milioni di dollari, Wonder Woman è infatti arrivato a guadagnarne ben 822 in tutto il mondo.

Inserito anche nell’elenco dei dieci migliori film del 2017 dall’American Film Institute, questo rappresenta una delle vette più alte per la DC al cinema. Era dunque lecito aspettarsi un sequel, da poco distribuito. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Wonder Woman: la trama del film

Al tempo degli dei dell’Olimpo, Ares complottava segretamente contro Zeus e le sue Amazzoni, donne guerriere dotate di straordinaria forza e di prodigiosa bontà. Per proteggerle dall’ira del dio della guerra, Zeus donò loro l’unica arma in grado di uccidere Ares, nascondendole sulla pacifica isola di Themyscira. Secoli dopo, la regina amazzone Ippolita vorrebbe che sua figlia Diana non sviluppasse le sue incredibili doti fisiche, sperando così di proteggerla dal fardello della loro stirpe. La bambina, tuttavia, è decisa a seguire le orme della zia Antiope, fiero generale delle Amazzoni che allena segretamente la nipote, preparandola all’incontro con Ares.

Anni dopo, la pace di Themyscira è bruscamente interrotta dall’arrivo del capitano Steve Trevor, salvato da Diana da morte certa. L’uomo è inseguito dalle spietate truppe tedesche, che vogliono impedirgli di compiere la sua missione. Il racconto della devastazione provocata dalla guerra turba molto Diana che, ricordando gli insegnamenti di Antiope, è convinta che il conflitto sia opera di Ares, tornato sulla Terra per concludere la sua opera di distruzione. Contro il volere di sua madre, Diana decide di seguire i soldati e porre fine alla guerra, chiedendo a Steve di accompagnarla al fronte.

Wonder Woman cast

Wonder Woman: il cast del film

Ad interpretare la celebre supereroina vi è l’attrice di origini israeliane Gal Gadot. Questa ricevette la notizia di aver ottenuto la parte proprio nello stesso periodo in cui meditava di abbandonare la recitazione, insoddisfatta dalle poche opportunità fino a quel momento trovate. Inizialmente, la regista non credeva che la Gadot fosse adatta al ruolo, ma dopo averla vista in azione dovette ricredersi immediatamente, avendola trovata perfetta. Per prepararsi al film e al personaggio, l’attrice si è allenata per oltre nove mesi, acquisendo circa dieci chili di muscoli. A causa della scelta dell’attrice, la quale vanta un passato come soldatessa dell’esercito israeliano, il film è stato bandito in Libano, da sempre in guerra con l’Israele.

Accanto a lei, nei panni di Ippolita vi è Robin Wright, mentre Connie Nielsen è la regina Ippolita, madre di Diana. L’attore Chris Pine, celebre per aver interpretato il capitano Kirk nei nuovi film di Star Trek, è il soldato Steve Trevor. Rimasto affascinato dalla storia narrata, fece di tutto per ottenere il ruolo, arrivando a recitare l’intero film durante un pranzo con la regista. Ottenuta la parte, anche lui si sottopose ad un rigido allenamento, raggiungendo una forma fisica impeccabile, che gli permise di poter dar vita anche ad una memorabile scena di nudo. Danny Houston interpreta invece Erich Ludendorff, spietato e ambizioso generale dell’esercito tedesco. Il vero villain è però Ares, qui interpretato da David Thewlis. Un personaggio da lui costruito approfondendo molto i principali miti legati al dio greco della guerra.

Il sequel di Wonder Woman, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Da sempre pensato per essere il primo di più film dedicati al personaggio, Wonder Woman ha stupito tutti con i numerosi traguardi raggiunti. Ciò ha così permesso di mantenere fede ai piani originali, ponendo subito in sviluppo un primo sequel. Nuovamente diretto dalla Jenkins e interpretato dalla Gadot, questo è infine arrivato in sala nel dicembre del 2020, mentre in Italia è stato distribuito direttamente in streaming nel febbraio del 2021. Intitolato Wonder Woman: 1984, questo è ambientato negli anni Ottanta, portando avanti le gesta della supereroina. Contro di lei, stavolta, ci sono due villain interpretati rispettivamente da Pedro Pascal e Kristen Wiig. Attualmente, con i nuovi piani per il DC Universe, non è ancora stato chiarito se ci sarà o meno un terzo capitolo dedicato a Wonder Woman.

In attesa di vedere il sequel già uscito, è possibile fruire di Wonder Woman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 marzo alle ore 21:20 su Italia 1.

Fonte: IMDb

 
 

Carbonia Film Festival: annunciate le date della nuova edizione: dal 4 al 7 maggio 2023

CARBONIA FILM FESTIVAL

Dal 4 al 7 maggio torna il Carbonia Film Festival: quattro giorni di grande cinema, eventi e masterclass declinati attraverso il progetto How to Film the World. Organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica diFrancesco Giai Via, la rassegna continua il suo lavoro di indagine sul cinema del reale attraverso due nodi centrali della contemporaneità capaci di legare la città e il suo territorio con il resto del mondo: le migrazioni e il lavoro.

Ospite internazionale di questa edizione sarà la cineasta francese Claire Simon, che con i suoi film “Récréations” e “Coûte que coûte” ha contribuito alla rivoluzione documentaristica del cinema d’oltralpe. Da allora, ha alternato documentari e film di finzione, presentati in tutti i principali festival del mondo.

Claire Simon è un’autrice capace di raccontare la grande epopea contemporanea delle persone normali e di quelle marginali. I suoi personaggi sono una vasta galleria di eroi del quotidiano, le sue tematiche abbracciano la vita, riflettono sul corpo della donna, si interrogano su cosa sia una storia.

Simon – che dirige il dipartimento di regia della Femis e insegna all’Università di Parigi 8 e Parigi 7 e agli Ateliers Varan – sarà a Carbonia per incontrare il pubblico e confrontarsi con i giovani che parteciperanno al programma del festival. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di vedere sul grande schermo “Il figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo”, film del 2020 in cui la regista racconta la vita agricola del paese di Lussas, divenuto punto di riferimento per il cinema documentario in tutta Europa e nel mondo.

Il percorso di formazione passa attraverso il bando Carbonia Cinema Giovani, che permetterà a 8 tra ragazze e ragazzi di essere ospiti della rassegna e partecipare – gratuitamente e con un ruolo da protagonisti – a tutte le attività.

Possono partecipare al bando tutti gli interessati di età compresa tra i 19 e i 30 anni, residenti o domiciliati in Italia. L’iniziativa si rivolge a quanti si interessano di cinema o delle tematiche su cui si concentra il Festival, provenienti da facoltà di Cinema, Media e Spettacolo, ma anche Scienze Politiche, Relazioni Internazionali, Mediazione Interculturale eccetera; gli operatori culturali; aspiranti filmmaker e critici cinematografici.

Per partecipare è sufficiente compilare il form sul sito del Carbonia Film Festival, a partire da giovedì 16 marzo. Due degli 8 partecipanti arriveranno direttamente dalla rete UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci, attraverso una partnership con Ucca Nazionale e il Circolo di Cultura Cinematografica Agorà di Pontedera. La scadenza per presentare le candidature è fissata per il 14 aprile 2023.

L’illustratrice Camilla Falsini firma il poster 2023 rinnovando completamente l’immagine del festival con un nuovo lettering e un nuovo concept grafico. È una Carbonia immaginaria quella rappresentata: come in un collage emerge nell’immagine uno skyline surreale e surrealista, che parte da alcuni elementi architettonici iconici della città e del suo territorio, mentre nel cielo fluttua un enorme diamante nero che richiama il carbone sulla cui epopea Carbonia si è fondata.

Un paesaggio urbano con un gigantesco minerale, lieve e che fluttua nel cielo, come nel famoso dipinto di Magritte, un’eredità storica che è al contempo destino e possibilità. Se è vero che Carbonia esiste perché è stata fondata in funzione del carbone, è altrettanto vero che il peso della realtà storica può diventare un progetto e un’ipotesi di riscatto e sviluppo culturale. Un pezzo di carbone può essere prezioso come un diamante e leggero come aria.

Camilla Falsini è nata a Roma, dove vive e lavora. Diplomata in illustrazione allo IED di Roma, ha iniziato a lavorare come illustratrice collaborando con agenzie, case editrici italiane e straniere, aziende, quotidiani e riviste. Si occupa di interventi di arte pubblica e urbana e di rigenerazione creativa attraverso interventi di urbanistica tattica, installazioni murali, affissioni di opere grafiche all’interno di campagne pubblicitarie, murales. Le sue opere murali in esterno si trovano a Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Padova, Bormio, Brescia, Monza, Ravenna, Bologna, in Toscana, in Molise, nelle Marche, in Basilicata, a Viterbo.

“Carbonia Film Festival presenta How to Film the World” è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema e CSC Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al Comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission.

 
 

Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli: trailer del film d’animazione

La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer di Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, il film d’animazione diretto da Kirk DeMicco e prossimamente al cinema! Quest’estate, DreamWorks Animation si tuffa nelle turbolente acque del liceo con una commedia d’azione esilarante e commovente su una timida adolescente che scopre di far parte di una leggendaria stirpe reale di mitici Kraken e che il suo destino, nelle profondità degli oceani, è più grande di quanto abbia mai immaginato.

La dolce e imbranata sedicenne Ruby Gillman (Lana Condor, della serie Tutte le volte che ho scritto ti amo) cerca disperatamente di integrarsi alla Oceanside High, ma si sente invisibile. Fa da tutor di matematica al ragazzo che le piace (Jaboukie Young-White, Ralph spacca Internet), che sembra apprezzarla solo per i frattali, Ruby non può frequentare i ragazzi più fighi della spiaggia perché la sua supermamma iperprotettiva (la candidata all’Oscar Toni Collette, Knives Out) le ha proibito a di avvicinarsi all’acqua.

Ma quando Ruby infrange la regola n. 1 di sua madre, scoprirà di essere una discendente diretta delle regine guerriere Kraken e di essere destinata a ereditare il trono della nonna (la vincitrice di un premio Oscar Jane Fonda), la Regina Guerriera dei Sette Mari. I Kraken hanno giurato di proteggere gli oceani dalle vanitose e ambiziose sirene che combattono contro i Kraken da eoni. C’è però un grosso e inatteso, problema: la bella e popolare nuova ragazza della scuola, Chelsea (la vincitrice Emmy Annie Murphy, Schitt’s Creek) è proprio una sirena. Ruby dovrà alla fine accettare chi è e affrontare grandi imprese per proteggere chi ama di più.

Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli vanta un cast straordinario che include il vincitore Emmy Colman Domingo (Fear the Walking Dead) nel ruolo del padre di Ruby, il candidato Emmy Sam Richardson (Veep – Vicepresidente incompetente) nel ruolo dello zio entusiasta di Ruby e Blue Chapman (Council of Dads) che interpreta il fratellino di Ruby.

Diretto dal candidato all’Oscar Kirk DeMicco (Vivo, I Croods) e prodotto da Kelly Cooney Cilella (Trolls World Tour, Trolls), con Faryn Pearl (I Croods 2 – Una nuova era, Trolls World Tour) come co-regista, il film si avvale di un cast comico straordinario, tra cui il candidato Emmy Will Forte (The Last Man on Earth), il candidato Emmy Nicole Byer (Nailed It!), gli YouTube Diamond creator Liza Koshy (Liza on Demand), Ramona Young (Non ho mai…), Eduardo Franco (Stranger Things) ed Echo Kellum (Arrow).

 
 

Era Ora: intervista a Edoardo Leo e Barbara Ronchi

Ecco la nostra intervista a Edoardo Leo e Barbara Ronchi, protagonisti di Era Ora, film di Alessandro Aronadio disponibile su Netflix dal 16 marzo. E se un anno della vostra vita durasse un solo giorno? La commedia romantica, prodotta da BIM Produzione (una società del Gruppo Wild Bunch), Palomar (Mediawan Group) e Vision Distribution, dopo il passaggio all’ultima Festa del Cinema di Roma (sezione Grand Public), è in arrivo in Italia e contemporaneamente nei 190 Paesi in cui è disponibile il servizio.

La trama di Era Ora

In “Era Ora”, Dante (Edoardo Leo) e Alice (Barbara Ronchi) si amano alla follia. Peccato che lui sia la tipica persona a cui una giornata non basta mai, che arriva sempre in ritardo e si barcamena a fatica tra i mille impegni quotidiani di lavoro e vita privata. Succede anche il primo giorno dei suoi quarant’anni, quando Dante si presenta in ritardo di ore alla sua festa di compleanno. A detta sua, la soluzione sembra a portata di mano: se lavorerà abbastanza, magari tra qualche anno sarà riuscito a comprarsi un po’ di tempo. Ma cosa succede quando l’indomani si sveglia e si ritrova un anno in avanti? Come è possibile che sia già il giorno del suo quarantunesimo compleanno? E come fa Alice a essere incinta di quattro mesi? Cosa ne è stato del resto del suo anno?

Quando, a un suo nuovo risveglio, Alice gli mette tra le braccia una bella bambina di qualche mese augurandogli buon quarantaduesimo compleanno, Dante realizza definitivamente di essere stato catapultato in un incubo a occhi aperti: per qualche inspiegabile motivo sta vivendo una vita accelerata, di cui non ha memoria né controllo. Riuscirà a comprendere il valore del tempo prima che la sua vita vada a rotoli?

ERA ORA, tratta dal film “Long Story Short” (scritto e diretto da Josh Lawson), è un’esilarante e commovente romantic comedy su quella stravagante avventura che ci ostiniamo a chiamare tempo. Prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra, Riccardo Russo, vede nel cast anche Mario Sgueglia, Francesca Cavallin, Raz Degan, Massimo Wertmüller e Andrea Purgatori.

 
 

Real Madrid – ¡Hasta el final! una clip dalla serie Apple TV+

Tratta da Real Madrid – ¡Hasta el final!, la nuova docu serie Apple TV+, ecco una clip che ricostruisce l‘esultanza molto particolare del difensore austriaco Alaba (diventata poi un tormentone social), quando sollevò una sedia destinata alla security a bordo campo per festeggiare la rimonta del Real Madrid sul PSG.

Presentata da David Beckham, è una serie in tre parti che, per la prima volta in assoluto, va dietro le quinte dell’iconico club calcistico per offrire uno sguardo inedito sulla sorprendente stagione 2021-2022, ricca di vittorie epiche e di atti di eroismo in campo, compiuti sia da parte dei veterani della squadra, che dei nuovi arrivati. Sostenuti dai loro ferventi tifosi, sfidano i pronostici e gli scettici sulla via di uno dei finali più memorabili della storia del calcio che culmina con il record del 14° titolo conquistato in Champions League.

 
 

Il tatuatore di Auschwitz: Sky annuncia la nuova serie originale dal bestseller di Heather Morri

Sky Original

Sky e Peacock annunciano oggi che Jonah Hauer-King (The Little Mermaid, World on Fire) e Anna Próchniak (Baptiste, Warsaw 44), rispettivamente nei panni dei giovani Lale Sokolov e Gita Furman, saranno i protagonisti dell’atteso adattamento Sky e Peacock Original Il tatuatore di Auschwit, dal best seller di Heather Morris venduto in oltre 12 milioni di copie in tutto il mondo.

Prodotta da Synchronicity Films, Il tatuatore di Auschwit vedrà nel cast la vincitrice dei Critics Choice Awards Melanie Lynskey (The Last of Us, Yellowjackets) nel ruolo di Heather Morris, autrice del romanzo e Jonas Nay (Deutschland 83, 86, 89) nel ruolo di Stefan Baretzki. Alla regia di tutti e sei gli episodi la pluripremiata regista Tali Shalom-Ezer (My Days of Mercy, Princess).

Una storia di coraggio e amore nei luoghi più oscuri, per una serie che racconta l’esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau di Lale Sokolov, un prigioniero ebreo a cui viene affidato il compito di tatuare i numeri di matricola sulle braccia dei compagni di prigionia nel più famigerato dei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un giorno incontra Gita, in fila insieme a decine di altre donne per farsi tatuare il numero di matricola sul braccio. Per i due sarà amore a prima vista, e avrà così inizio una storia di vita, coraggiosa, indimenticabile e umana, raccontata attraverso i ricordi e l’esperienza di un uomo ad Auschwitz-Birkenau; una storia di grande umanità nelle peggiori circostanze.

Attualmente in produzione, la serie è una coproduzione Sky Studios e Peacock.  NBCUniversal Global Distribution e All3Media International sono i distributori internazionali della serie.

STAN, il principale streamer locale australiano, detiene i diritti originali della serie nel proprio territorio, mentre VIAPLAY detiene i diritti della serie per i paesi Nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda), nei paesi del Mar Baltico (Estonia, Lettonia, Lituania), Paesi Bassi e Polonia.

Jonah Hauer-King, ha commentato: “È un enorme privilegio raccontare l’incredibile storia di Lale – una storia che lui ha avuto il coraggio di condividere. Ho il massimo rispetto e ammirazione per la sua capacità di trovare l’umanità e la gentilezza nei luoghi più disumani. Questi script descrivono in modo vivido e straziante questo periodo terribile della nostra storia e sono orgoglioso di onorare lo straordinario viaggio di Lale e Gita”.

Anna Próchniak, ha detto:“Portare Gita Sokolov e la sua storia sullo schermo è uno dei più grandi onori della mia carriera finora, oltre che un’esperienza struggente. So che non sarà una storia facile da raccontare, ma tratterò la loro storia con il massimo rispetto”.

Melanie Lynskey, ha aggiunto:Dopo gli orrori vissuti ad Auschwitz-Birkenau, la continuazione della storia di Lale e Gita Sokolov ha trovato una nuova casa e ci sono voluti anni prima che, in Australia, Lale si sia sentito tanto a suo agio da condividere la sua storia con l’autrice neozelandese Heather Morris. Anche io, a mio modo, sono una narratrice neozelandese, ed è un privilegio per me partecipare alla continuazione della storia di Lale e Gita, una storia che spezza ed insieme scalda il cuore”.

Tali Shalom-Ezer, la regista, diceAd Auschwitz, una fabbrica di morte e disumanizzazione, la storia d’amore di Lale e Gita è un atto di sfida. È la scelta di rimanere umani. Sono ispirata e onorata di poter dare vita a questa storia, insieme ad una talentuosa squadra di professionisti”.

Prodotto da Synchronicity Films in associazione con Sky Studios, Il tatuatore di Auschwitz è supervisionato da Serena Thompson, Executive Producer di Sky Studios per Zai Bennett, Managing Director of Content di Sky UK. Claire Mundell è produttrice esecutiva per Synchronicity Films. La sceneggiatrice Jacquelin Perske è anche produttrice esecutiva del progetto, che si avvale della consulenza di Heather Morris. Evan Placey e Gabbie Asher sono gli autori della sceneggiatura. Il tatuatore di Auschwitz è attualmente in produzione e sarà disponibile su Sky e in streaming su NOW nel 2024 in tutti i territori Sky in Europa.

 
 

Volo MH370: recensione della nuova docuserie Netflix

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E’ affascinante notare come l’essere umano sia sempre così particolarmente attratto dai misteri, come se non riuscisse ad accettare che certe cose non possono semplicemente essere spiegate in maniera chiara e razionale. Uno dei maggiori misteri irrisolti dell’ultimo decennio è proprio la sparizione del Volo MH370 della Malaysia Airlines l’otto marzo del 2014; l’aereo portava a bordo 239 persone, anch’esse svanite nel nulla. A nove anni dall’accaduto, Netflix punta a ricostruire l’accaduto, riportando alla luce tre delle teorie più plausibili per la scomparsa dell’aereo. La docuserie è composta da soli tre episodi, ognuno da circa cinquanta minuti.

Volo MH370: la ricerca di una spiegazione

Volo MH370 si apre con un analisi dettagliata, ora per ora, del giorno della sparizione dell’aereo. Vengono intervistati mariti, mogli, figli dei passeggeri del volo scomparso, i quali, riportando le loro singole storie, sono costretti a rivivere momenti strazianti.

Ogni episodio  presenta una teoria diversa sulla sparizione del MH370: il primo episodio, Il Pilota, si concentra proprio sulla figura di Zaharie Ahmad Shah, esperto pilota della compagnia aerea.  L’ipotesi di un omicidio suicidio sembra da subito essere la più probabile e plausibile. Pur essendo stati disattivati i dispositivi di localizzazione una volta lasciato lo spazio aereo malese alla volta di una zona grigia di confine con il vicino Vietnam, è presto emerso come l’aereo abbia continuato l’attività di volo per diverse altre ore, fino ad esaurimento carburante. Questo elemento sembra essere da subito controverso: se l’intendo di Zaharie era il suicidio, perché aspettare così tante ore?  Ciononostante, questa sembra essere inizialmente la spiegazione dell’accaduto.

Tutto sembra risolto, fin quando un altro Boeing 777, in partenza da Amsterdam, non registra un nuovo incidente aereo in territorio ucraino, al confine con la Russia. I primi mesi del 2014 nel panorama internazionale sono caratterizzati anche da un altro importante avvenimento: l’invasione della Crimea da parte della Russia il 23 febbraio. Le cause di questo secondo incidente risultano essere da subito più chiare: si è trattato di un abbattimento. A questo punto, si riconsiderano anche i possibili eventi che abbiano potuto portare alla sparizione mesi prima del MH370. Essendo stato individuato un cambio di rotta durante il volo, dopo la disattivazione dei dispositivi di localizzazione, viene considerata la possibilità di un  dirottamento dell’aereo da parte della Russia. Considerando la nuova rotta, individuata tramite satelliti, l’aereo sarebbe   potuto andare a nord, atterrando in Kazakistan.  La teoria viene ideate dal giornalista di aviazione Jeff Wise, ma è accolta da pochi. La scoperta di detriti, resti dell’aereo, nei mesi seguenti, renderà il tutto sempre più confusionario: cosa è accaduto realmente al MH370?

Una storia tragica di persone vere

Troppo spesso, ascoltando le news o leggendo i giornali, si finisce per dimenticarsi che le vicende che ascoltiamo, sono storie di persone reali. Nella docuserie volo MH370 si recupera il contatto con le singole vittime, tramite le testimonianze di vari parenti e cari; questo è un elemento che rende il documentario più autentico, e permette allo spettatore di vedere questo semplice avvenimento di cronaca, noto a molti, sotto un nuovo differente punto di vista.

Inoltre, per mantenere una sempre maggiore autenticità, vengono riportate foto e video anche dei parenti disperati durante le varie conferenze stampa ed anche nell’aeroporto di Pechino-Capitale, in Cina, destinazione a cui l’aereo MH370 non giunse mai.

Altri elementi interessanti ed anche determinanti nella diffusione di informazioni furono i canali social. Sull’allora molto utilizzato Twitter si riversarono testimonianze dei parenti delle vittime, con una marcata frustrazione col passare dei giorni dalla scomparsa dell’aereo; ad esse si affiancarono tutta una bufera di commenti, like e nuove teorie e fake news. Vennero date le spiegazioni più disparate dell’accaduto, fino ad incolparne anche gli alieni!

La ricerca di un capro espiatorio

Un fattore rilevante in volo MH370 è la continua ricerca, in tutti e tre gli episodi, non solo di una spiegazione della sparizione dell’aereo, ma anche di un colpevole. In una tale situazione tragica e catastrofica, è come se l’essere umano puntasse non solo a trovarne delle cause, ma anche dei soggetti da accusare. Il primo capro espiatorio fu proprio il defunto pilota Zaharie, nell’ipotesi di un omicidio suicidio. Nella seconda ipotesi la  Russia ed i tre passeggeri russi a bordo vennero considerati responsabili dell’accaduto, mentre nel terzo episodio si ipotizza un coinvolgimento americano nell’accaduto.

 
 

Rennervations: in arrivo la serie di e con Jeremy Renner

Rennervations

Il due volte candidato all’Oscar e supereroe Marvel Jeremy Renner si unisce ancora una volta a Disney+ per l’attesissimo debutto della sua serie originale in quattro episodi Rennervations, di Disney Branded Television. Renner e il suo gruppo di esperti costruttori usano le loro abilità per rielaborare veicoli dismessi, ricostruirli e farne delle creazioni strabilianti al servizio delle comunità di tutto il mondo. Ogni costruzione ha uno scopo. Tutti gli episodi di Rennervations debutteranno mercoledì 12 aprile in esclusiva su Disney+.

Ho intrapreso questo percorso ormai da molti anni e ho iniziato nella mia comunità costruendo veicoli per le persone bisognose. Ma qualche anno fa ho pensato: ‘Come posso fare per aumentare il mio impegno e creare un impatto più grande su un’intera comunità?’, e questo è ciò che fa questo show”, ha dichiarato Renner. “È una delle mie più grandi passioni, una forza trainante per la mia guarigione e non vedo l’ora che tutti possano guardarlo”.

Al di là del grande schermo, Renner è un veterano dell’edilizia con una passione per l’acquisto e la reimmaginazione di grandi veicoli, con l’aiuto delle sue conoscenze nella cultura mondiale dei costruttori. Con il suo migliore amico e socio in affari, Rory Millikin, e una squadra di costruttori di tutto rispetto, Renner viaggia in tutto il mondo per rielaborare veicoli dismessi e ricostruirli per un nuovo scopo, come ad esempio trasformare un autobus da turismo in uno studio musicale mobile, un camion per le consegne in un impianto mobile per il trattamento delle acque, un bus navetta in un centro ricreativo mobile e un autobus urbano in una scuola di danza mobile. Lungo il percorso, Renner fa squadra con l’attore e produttore Anthony Mackie (The Falcon and the Winter Soldier dei Marvel Studios), l’attrice e cantante Vanessa Hudgens (Nei panni di una principessa), l’attore e produttore Anil Kapoor (Mission: Impossible, The Millionaire) e il cantante e cantautore Sebastián Yatra (Encanto), che condividono l’entusiasmo di Renner e si uniscono a lui per consegnare i veicoli finiti a ogni organizzazione.

La serie porta Jeremy Renner in giro per il mondo, dalla sua città natale, Reno, Nevada, fino a Chicago, Illinois, passando per Cabo San Lucas, Messico, fino ad arrivare a Rajasthan, India. In ogni località, Jeremy entra in contatto con organizzazioni importanti come Big Brothers Big Sisters, BASE Chicago, Uva Jagriti Sansthan e Casa Hogar di Cabo San Lucas per conoscere le esigenze delle comunità locali. Jeremy e Rory si incontrano con i leader delle organizzazioni per comprendere meglio le esigenze più urgenti della comunità, dopodiché utilizzano ciò che hanno imparato per costruire qualcosa di incredibile che avrà un grande impatto.

Tra i progetti, le celebrità e le organizzazioni presenti ci sono:

Chicago: costruire uno studio musicale mobile (con Vanessa Hudgens)

Jeremy Renner e il suo migliore amico Rory trasformano un autobus da turismo in uno studio musicale mobile per The BASE Chicago, un’organizzazione che offre vari programmi post-scolastici per aiutare a tenere lontani i giovani dalla strada nel quartiere di West Garfield Park a Chicago, Illinois. Jeremy vuole offrire ai ragazzi di The BASE Chicago un nuovo sbocco musicale per incoraggiarli a sognare in grande, a esprimersi e a scoprire la loro voce interiore. Lui e il suo team d’élite di costruttori e meccanici danno nuova vita a un autobus da turismo, reimmaginandolo, riadattandolo e ristrutturandolo in uno studio musicale mobile dove i ragazzi possono registrare la loro musica, suonare strumenti e far esprimere la loro creatività. Infine, consegnano lo studio musicale con l’aiuto dell’attrice e cantante Vanessa Hudgens.

India: costruire un impianto mobile per il filtraggio dell’acqua (con Anil Kapoor)

Jeremy Renner e il suo migliore amico Rory si recano per la prima volta in India, dove ricostruiscono un camion per le consegne trasformandolo in un impianto mobile per il trattamento delle acque per conto di Uva Jagriti Sansthan, un’organizzazione senza scopo di lucro che cerca di fornire acqua pulita e potabile alle comunità indiane. Jeremy vuole fornire un impianto mobile di filtraggio dell’acqua a diverse comunità e scuole, in modo che possano bere l’acqua di falda che attualmente non è potabile. Insieme a una squadra di costruttori locali, trasforma un camion per le consegne in un impianto mobile per il trattamento dell’acqua che può raggiungere le comunità locali e filtrare e pulire le falde acquifere esistenti, anziché far arrivare l’acqua pulita alle comunità attraverso un camion. Infine, consegnano l’impianto mobile di trattamento dell’acqua con l’aiuto della superstar del cinema indiano Anil Kapoor, co-protagonista di Renner in Mission: Impossible.

Messico: costruire una scuola di danza mobile (con Sebastián Yatra)

Jeremy Renner e il suo migliore amico Rory si recano a Los Cabos, in Messico, dove ricostruiscono un autobus urbano trasformandolo in una scuola di danza mobile per la Casa Hogar di Cabo San Lucas, un’organizzazione senza scopo di lucro che offre assistenza e genitorialità a tempo pieno a bambini meno fortunati che non possono vivere con le loro famiglie. Dopo aver saputo che i bambini di Casa Hogar hanno perso la loro scuola di danza, Jeremy vuole creare un nuovo spazio in cui possano prendere lezioni e fare di nuovo dei saggi. Lui e il suo team di costruttori di alto livello riutilizzano un ex autobus urbano e lo restaurano trasformandolo in una scuola di danza mobile da utilizzare come aula e come spazio mobile per eventi in città. Infine, consegnano la scuola di danza mobile con l’aiuto del due volte vincitore del Latin GRAMMY Award® Sebastián Yatra.

Reno: costruire un centro ricreativo mobile (con Anthony Mackie)

Jeremy Renner e il suo migliore amico Rory trasformano un bus navetta in un centro ricreativo mobile per Big Brothers Big Sisters of Northern Nevada, un’associazione di beneficenza con sede a Reno che crea e sostiene rapporti di tutoraggio individuali tra volontari adulti e ragazzi locali. Jeremy e il suo team di costruttori danno nuova vita a un bus navetta, trasformandolo in un centro ricreativo mobile che comprende un canestro, una porta da calcio e un laboratorio di informatica, in grado di raggiungere le comunità rurali meno servite. Infine, consegnano il nuovo centro ricreativo mobile con l’aiuto di Anthony Mackie, co-protagonista di Jeremy in Avengers e The Hurt Locker.

Rennervations è prodotta da Boardwalk Pictures per Disney+. Jeremy Renner, Rory Millikin, Romilda De Luca, Andrew Fried, Dane Lillegard, Sarina Roma e Patrick Costello sono i produttori esecutivi. Per Disney Branded Television, Marc Buhaj è vice president, Unscripted and Nonfiction, e Nicole Silveira è vice president, Unscripted.

 
 

Eagle Pictures cresce in Italia: fusione con “3 Marys Entertainment”

Eagle Pictures

Eagle Pictures, società leader nella distribuzione, di cui presidia ogni segmento della catena di sfruttamento del contenuto, e tra i principali produttori indipendenti italiani, ambito nel quale, in breve tempo, ha saputo raggiungere un ruolo primario sia in Italia che internazionalmente, si è fusa con 3 Marys Entertainment s.r.l., società indipendente operante nella produzione e distribuzione cinematografica che ha portato nelle sale titoli campioni di incasso come A Casa tutti bene, La Befana vien di notte, 18 Regali e Bones and All.

La fusione per incorporazione di 3 Marys Entertainment s.r.l. in Eagle Pictures S.p.A. sarà efficace dal 1° aprile 2023 e, a seguito all’operazione, i soci fondatori di “3 Marys Entertainment” Enzo Ricci, Raffaella Viscardi e Giovanni Corrado diventeranno azionisti del gruppo guidato da Tarak Ben Ammar con una quota complessiva dell’11,11%.

La fusione s’inserisce nell’ambito di un più ampio progetto imprenditoriale che mira a incrementare i diritti cinematografici di proprietà di Eagle Pictures, a cogliere opportunità d’investimento in progetti produttivi, sia italiani ma soprattutto internazionali, presentati da soggetti che non necessariamente sono alla ricerca di un Partner industriale, un rafforzamento patrimoniale importante e il ricongiungimento di alcuni importanti investimenti già fatti precedentemente insieme.

Eagle Pictures è l’unica società indipendente italiana che produce e distribuisce film e serie tv dialogando con tutte le realtà dell’audiovisivo, sia nazionali sia internazionali. Inoltre, rappresenta in Italia alcuni tra i più prestigiosi Studios americani quali “Paramount” e “Sony” per il cinema, “Disney” e “Sony” per l’Home Video. Nel 2022 ha anche siglato un importante accordo con Sony Pictures Entertainment per la produzione di alcune pellicole in Europa, di cui 4 già in sviluppo, che ha costituito un ulteriore passo verso il consolidamento dei rapporti della società con i grandi players del settore come Disney, Universal, Warner Bros. Discovery e Lionsgate.

Tarak Ben Ammar, Il principale azionista di Eagle Pictures, afferma: “Dopo l’accordo con Sony che ha rappresentato un importante traguardo verso il consolidamento dei rapporti di Eagle Pictures tra i grandi players del settore come Disney, Universal, Warner Bros. Discovery, la fusione con “3 Marys Entertainment” va nella direzione di rafforzare ancora di più la presenza della società in Italia al fine di creare un polo di produzione e distribuzione cinematografica e audiovisiva in grado di soddisfare un pubblico sempre più esigente ed un mercato dell’audiovisivo in continua evoluzione. Un benvenuto a Enzo Ricci, Raffaella Viscardi e Giovanni Corrado con i quali siamo sicuri che si potranno realizzare nuove e stimolanti operazioni per consolidare sempre di più la forza di Eagle Pictures in Italia e nel mondo”. 

Enzo Ricci, presidente e fondatore 3 Marys Entertaiment afferma: ”Sono molto felice di unire la nostra realtà a uno storico player del mercato cinematografico come Eagle Pictures: sono certo che l’ambizioso progetto di consolidamento italiano e di  sviluppo internazionale sarà finalizzato con successo grazie allo straordinario lavoro di Tarak Ben Ammar e della sua squadra guidata dall’AD Andrea Goretti. Per me e i miei soci sarà un onore poter essere parte di questa stimolante avventura”.

Eagle Pictures è stata assistita dallo studio legale Chiomenti con un team guidato dagli Avvocati Luca Fossati e Corrado Borghesan e dal dott. Fabrizio Redaelli dello Studio Redaelli & Associati 3 Marys Entertainment è stata assistita dagli Avvocati Davide Contini e Annalisa Pescatori dello studio legale Grimaldi, dal dott. Livio Strazzera dello Studio Strazzera e dal dott. Francesco Nobili dello Studio Biscozzi Nobili.La “Fairness Opinion”, in merito alla congruità del Rapporto di Cambio, è stata rilasciata dal dott. Gian Marco Committeri dello Studio Alonzo Committeri & Partners.

About Eagle Pictures

Eagle Pictures è una società di produzione e distribuzione integrata presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso i canali: cinema, home video, televisione (Pay TV, Free TV) e Digital Rights / New Media. La società ha distribuito grandi successi tra cui “Coda” – vincitore premio Oscar come Miglior Film nel 2022 – e “Green Book” – vincitore del Premio Oscar come Miglior Film, che ha superato in Italia il milione di presenze, diventando il film Premio Oscar che ha incassato di più negli ultimi 15 anni. Eagle Pictures ha distribuito negli anni numerosi successi tra cui: “House of Gucci”, “Top Gun: Maverick”, il Premio Oscar “Il discorso del re”, “La passione di Cristo”, “American Hustle – L’apparenza inganna”, “Il lato positivo”, la saga “Twilight”, “Vice – L’uomo nell’ombra”, il primo distributore e produttore italiano indipendente con accordi e alleanze con 6 major internazionali, Mgm, Paramount, Sony, Warner Bros. Discovery, Disney e Lionsgate.  

About 3 Marys Entertainment 

3 Marys Entertainment è una società indipendente di produzione e distribuzione cinematografica e audiovisiva, fondata da Enzo Ricci, insieme a Raffaella Viscardi e Giovanni Corrado. 3 Marys Entertainment si propone sul mercato cinematografico come un produttore indipendente e affianca nella produzione e nella distribuzione le più importanti società nel settore.

Ha portato al cinema titoli campioni di incasso come “Bones and all” , “Gli anni piu’ Belli”, “Time is up”, “Io sono Babbo Natale”, “A casa tutti bene”, “La Befana Vien di notte” , “Sono Tornato” ,“Ella & Jhon “, “Il Campione”.

 
 

The well: prime foto del nuovo horror diretto da Federico Zampaglione

The well film 2024 Federico Zampaglione

The well, nuovo horror diretto da Federico Zampaglione, con protagonista Lauren LaVera, star di Terrifier 2. Federico Zampaglione è tornato al genere horror, dopo Shadow e Tulpa – Perdizioni mortali, con il cupo thriller soprannaturale The well, attualmente in fase di riprese per quattro settimane nei dintorni di Roma.

The well vede protagonista Lauren LaVera, reduce dal film campione d’incassi Terrifier 2, nel ruolo di Lisa Gray, una restauratrice d’arte in erba che si reca in un piccolo villaggio italiano per riportare un dipinto medievale al suo antico splendore. Non sa che sta mettendo la sua vita in pericolo a causa di una maledizione e di un mostro nato dal mito e da un dolore brutale.

Scritto da Zampaglione stesso e da Stefano Masi, produttore del film insieme a Mario Pezzi, questo avvincente viaggio negli abissi del male è interpretato anche da Claudia Gerini, il Giovanni Lombardo Radice caro ai fan della paura su celluloide made in Italy, Linda Zampaglione, Jonathan Dylan King, Lorenzo Renzi, Taylor Zaudtke, Gianluigi Calvani e Yassine Fadel. The well è una produzione Iperuranio Film, diretta da Federico Zampaglione, scritta da Federico Zampaglione e Stefano Masi e prodotta da Stefano Masi e Mario Pezzi.

 
 

The Penitent: al via le riprese del film di Luca Barbareschi

Luca Barbareschi - The Penitent - foto di Federica Di Benedetto
The Penitent - foto di Federica Di Benedetto

Al via le riprese di The Penitent, il nuovo film di Luca Barbareschi. Sei settimane di riprese tra Roma e New York per raccontare una storia potente, moderna, incandescente, grazie alla drammaturgia di David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross.

Prodotto da Eliseo Multimedia con Rai Cinema, il film propone un cast internazionale: Catherine McCormack, Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester.

Ispirato a un caso di cronaca, The Penitent è il primo film di identità americana di Barbareschi. Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva.

Le location di grande effetto e i dialoghi serrati accolgono la trama che svela, scena dopo scena, le verità più intime dei personaggi.

 
 

DJANGO: domani gli ultimi due episodi

DJANGO episodio 10 noomi rapace

La verità viene prima o poi a galla, sempre e comunque. Vale anche per la vera identità di DJANGO, il protagonista del western Sky Original che omaggia il classico di Sergio Corbucci, da domani venerdì 17 marzo con gli ultimi due episodi (nono e decimo, disponibili anche on demand) in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Il cerchio sta per chiudersi. Non c’è più posto per bugie, segreti o verità taciute. Negli ultimi episodi, diretti da Enrico Maria Artale con Francesca Comencini alla direzione artistica, New Babylon si appresta a festeggiare il ritorno di Sarah (Lisa Vicari). Come da tradizione, per la festa la città aprirà le sue porte a tutti, e tra maschere, fuochi e musica esploderà in un carnevale per celebrare la vita. Ma il carnevale stravolge tutto, comprese le vite di Django (Matthias Schoenaerts), Sarah, John (Nicholas Pinnock) ed Elizabeth (Noomi Rapace). È proprio tra le maschere, infatti, che si nasconde il nemico, si insinua tra la folla e dietro il travestimento si introduce a New Babylon per colpirla al cuore. Ed un cuore ferito, si sa, compie gesti scellerati.

Il fiume di sangue oramai è destinato solo ad ampliarsi e la vendetta a mietere altre vittime. Ma mentre Sarah rivela a Django il vero nome dell’assassino della loro famiglia, mostrando così quanto le loro vite siano legate a quella di John Ellis, Elizabeth bussa alle porte di New Babylon con un esercito, desiderosa di purificare e distruggere quel che ritiene un covo di lussuriosi e senza fede. È solo questa minaccia che porta Django a rimandare la sua voglia di vendetta, e a schierarsi a difesa di una città destinata ora a trasformarsi in un inferno per coloro che un inferno l’hanno sempre ritenuta. La guerra è arrivata per davvero, e nessuno verrà risparmiato.

Il cast: Matthias Schoenaerts interpreta l’iconico personaggio del titolo, accanto a Nicholas Pinnock nei panni di John Ellis, il visionario fondatore di New Babylon, a Lisa Vicari,, che nella serie è invece Sarah, la figlia di Django, e a Noomi Rapace nel ruolo della potente e spietata nemica di Ellis, Elizabeth Thurmann. Tra gli altri interpreti: Jyuddah Jaymes, Benny O. Arthur e Eric Kole nei panni dei figli di John Ellis, Tom Austen in quelli del cowboy Eljiah Turner e Camille Dugay che sarà Margaret, la moglie di Django. Con Manuel Agnelli, Vinicio Marchioni, Thomas Trabacchi. E a omaggiare il mito del western di culto di Sergio Corbucci, la partecipazione straordinaria di Franco Nero.

Scritta da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, DJANGO è una prestigiosa serie TV in dieci episodi completamente girati in inglese prodotta per Sky e CANAL+ da Cattleya e Atlantique Productions (parte di Mediawan) e co-prodotta da Sky Studios e CANAL+, in collaborazione con STUDIOCANAL e Odeon Fiction e con il sostegno del Ministero della Cultura italiano e del governo rumeno.

La trama del nono episodio di DJANGO

Per celebrare il ritorno di Sarah, John decide che è tempo di organizzare una grande festa in maschera. Le porte di New Babylon si aprono per una notte memorabile in cui tutti sono i benvenuti. Ma anche Elizabeth riesce segretamente a infiltrarsi per portare a termine la sua missione.

La trama del decimo episodio di DJANGO

Dopo la festa in maschera Kevin attacca Elmdale. Questo dà il pretesto perfetto a Elizabeth per assemblare un esercito e attaccare New Babylon. La battaglia finale sta per iniziare e tutti i segreti verranno a galla. La città ha bisogno di un nuovo leader.

 
 

Volo MH370 – L’aereo sparito nel nulla: cosa la docuserie Netflix non dice della storia vera

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Per tutti gli appassionati di misteri, un caso che dal 2014 ad oggi ancora suscita grande interesse e scalpore è quello della scomparsa del volo Malaysia Airlines 370. Tale evento, particolarmente drammatico per via delle sue presunte 239 vittime, ha nel tempo generato tante teorie quanti tentativi di ricerca del velivolo, divenendo ormai parte della cultura di massa. A distanza di 9 anni, Netflix ha ora rilasciato una docuserie in tre episodi intitolata proprio Volo MH370 – L’aereo sparito nel nulla (qui la recensione), che oltre a ripercorrere ciò che si sa di tale evento, approfondisce anche alcune delle principali teorie formatisi riguardo la sua scomparsa.

Distribuita a partire dall’8 marzo (anniversario della scomparsa del volo) e diretta da Louise Malkinson, la serie si divide dunque in tre episodi, intitolati Il Pilota, Il Dirottamento e L’intercettazione, è stata particolarmente criticata proprio per il suo concentrarsi troppo sulle teorie cospirazioniste legate all’evento, discostandosi talvolta troppo dai reali eventi avvenuti. Oltre a ciò, inoltre, la docuserie omette anche alcuni dettagli particolarmente cruciali riguardo a tale caso. Questo non ha però impedito a Volo MH370 – L’aereo sparito nel nulla di suscitare l’attenzione degli abbonati alla piattaforma, tanto da essere ad oggi al 7° posto nella Top 10 delle Serie TV più viste in Italia.

Scopriamo però ora la vera storia dietro la docuserie e quali dettagli questa omette di raccontare.

1I contributi del Dr. Schalk Lückhoff e di Richard Godfrey non sono inclusi

Quando si parla dei detriti ritrovati dell’MH370, il documentario affronta la missione di Blaine Gibson a riguardo, che ha appunto permesso di ritrovare alcuni di questi frammenti. Tuttavia, c’è anche la storia di un medico sudafricano di nome Schalk Lückhoff, che si è imbattuto nei detriti a Mossel Bay nel dicembre 2016. Lückhoff ha detto di aver ignorato i detriti quando li ha visti per la prima volta perché avevano un cattivo odore a causa delle cozze in decomposizione attaccate ad essi. Lückhoff non è stato incluso nel documentario, e nemmeno la sua storia dell’essersi imbattuto in tali detriti. Una storia che invece avrebbe potuto fornire ulteriori spunti di riflessione sulle possibili zone dell’impatto.

Richard Godfrey è invece noto per aver svolto ricerche approfondite sull’MH370, ma nel documentario non viene menzionato nulla di lui. Il documentario Netflix non affronta dunque le informazioni che sono emerse negli anni più recenti, come tutto ciò che Godfrey pensa di aver scoperto. Ad esempio, egli ritiene di aver trovato la posizione dell’MH370 nell’Oceano Indiano. Godfrey crede anche nella teoria dell’omicidio-suicidio presentata nel documentario. Con tutte le sue ricerche, avrebbe avuto molte informazioni da offrire al documentario Netflix, ma è stato purtroppo escluso senza un chiaro motivo. L’assenza di tutti questi elementi rende dunque Volo MH370 – L’aereo sparito nel nulla piuttosto imprecisa, pur non togliendo nulla al suo essere un prodotto comunque avvincente.

Fonte: ScreenRant

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Nuova data di uscita e teaser traiIer del film di François Ozon Mon crime – La colpevole sono io

Mon crime – La colpevole sono io, commedia poliziesca di François Ozon con un cast stellare composto da Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon e André Dussollier, arriverà il prossimo 25 aprile con BiM Distribuzione.

Mon crime – La colpevole sono io aprirà la XIII edizione di Rendez-vous – Nuovo cinema francese a Roma, dove François Ozon e la protagonsita Nadia Tereszkiewicz, presenteranno il film – in anteprima italiana – il 29 marzo a Roma al Cinema Nuovo Sacher.

Nell’incantevole Parigi degli anni ’30, Madeleine, un’attrice carina, giovane, squattrinata e talentuosa, viene accusata di aver ucciso un famoso produttore. Aiutata dalla sua migliore amica Pauline, giovane avvocatessa disoccupata, viene assolta per legittima difesa. Inizia una nuova vita di fama e successo, finchè la verità non viene a galla.

 
 

Educa Immagine: la quarta edizione dal 14 al 16 aprile a Rovereto

Al via dal 14 aprile a Rovereto la quarta edizione di Educa Immagine, il festival dell’educazione ai media, nato nell’alveo del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola del MiC e del MIM. Il festival è promosso da Trentino Film Commission in collaborazione con i partner di EDUCA e organizzato da Consolida.

Nello stesso periodo si terrà, sempre a Rovereto, la 13ª edizione del Festival EDUCA dedicato ai bambini, alla scuola, alle famiglie e ai professionisti in ambito dell’educazione e della formazione allo scopo di ispirare e emozionare le persone, connettere le idee, offrire strumenti e occasioni di confronto per innovare l’educazione a 360 gradi, incoraggiando la “comunità educante” nel riconoscersi come tale e vivere il proprio ruolo in maniera consapevole, dialogante e creativa. Qui il programma completo del Festival EDUCA.

Come sempre anche questa edizione sarà animata da proiezioni, laboratori e incontri con esperti nazionali. Dal cinema ai social network, dai videogiochi alla serata dedicata all’enorme successo della serie Mare Fuori: tante saranno le tematiche su cui confrontarsi, tutte organizzate con l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico e di diventare cittadini consapevoli e attivi per imparare a orientarsi nell’epoca del pensiero visuale.
Tra i molti eventi segnaliamo: il panel dal titolo L’insostenibile leggerezza dei social (venerdì 14 aprile ore 21.00, Sala Conferenze Mart) con Nicola Conversa,   Tommy Cassi(@tommycassi), Alberto Pellai e moderato dal giornalista e direttore di Hot Corn Andrea Morandi, dedicato all’uso che i nativi digitali fanno dei social media; il panel Schermo, schermo delle mie brame (sabato 15 aprile ore 18.00, Aula Magna Palazzo Piomarta) con Sofia Viscardi, Chiara Maiuri moderato da Vincenzo Marino, un dialogo con una delle più note web creator italiane sulla nuova tendenza dei social a promuovere l’accettazione di sé e la celebrazione dei corpi di qualsiasi forma, dimensione o aspetto.

Altro appuntamento imperdibile il panel L’educazione sessuale ai tempi dei social (sabato 15 aprile ore 11.30, Aula Magna Palazzo Piomarta): un dialogo per contestualizzare le principali nuove sfide del ruolo del genitore sui temi della sessualità sul web e sui social; infine la serata dedicata a Mare Fuori (sabato 15 aprile, ore 20.45, Teatro Zandonai) serie di enorme successo che sarà l’occasione per riflettere insieme ai suoi protagonisti su come un prodotto televisivo si possa trasformare in un fenomeno mediatico e generazionale.

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

 
 

Shazam! Furia degli Dei: la spiegazione del finale del film

Shazam! Furia degli Dei

Shazam! Furia degli Dei (qui la recensione) è finalmente arrivato nelle sale dopo numerosi rinvii. Interpretato nuovamente da Zachary Levi e con Helen Mirren, Lucy Liu e Rachel Zegler nei panni delle figlie di Atlante in cerca di vendetta, il film è stato accolto in modo piuttosto positivo dalla critica. Questo sequel del film del 2019 si presenta infatti come un prodotto particolarmente godibile, ricco di umorismo, buoni effetti speciali e temi particolarmente importanti trattati in modo intelligente. Al di là di ciò, però, Shazam! Furia degli Dei è anche il primo film del DC Universe ad arrivare in sala dopo la nomina di James Gunn e Peter Safran come nuoi co-CEO della divisione DC.

Anche se è stato realizzato prima del loro arrivo, a partire dal quale il DC Universe sta profondamente cambiando volto, il film contiene dunque alcune anticipazioni per quello che potrebbe essere il futuro di Shazam nel futuro del DCU, ma anche sul futuro dello stesso universo cinematografico DC. Per sapere di più a riguardo, esploriamo l’imponente atto finale e cosa potrebbe significare alla luce dei nuovi piani. Inutile dire che seguiranno SPOILER sul finale di Shazam! Furia degli Dei, ma anche relativamente ad un importantissimo cameo presente proprio nelle scene conclusive del film.

1Shazam 3, si farà?

Shazam! Furia degli Dei recensione film

 

Per quanto riguarda le possibilità di rivedere ancora Shazam sul grande schermo, è bene sottolineare che ci sono due scene post-credits nel film ed entrambe gettano le basi affinché Shazam continui effettivamente a svolgere un ruolo nel nuovo DCU. La fine di Shazam! Furia degli Dei fa molto per confermare Billy Batson come un vero supereroe in questo mondo, e sarebbe un peccato se fosse qui che finisce la sua storia. Il regista David F. Sandberg ha precedentemente affermato che non c’è nulla in questo sequel che contraddica i piani futuri dei DC Studios, ma ciò non significa necessariamente che Shazam rimarrà nei paraggi.

Sandberg ha dunque confermato che, qualora questo secondo capitolo dovesse ottenere significativi guadagni, le possibilità di un terzo film su Shazam si faranno decisamente più concrete. I piani futuri per il personaggio sembrano non mancare, anche appunto alla luce delle due scene post-credits. Non resta dunque che attendere i risultati al box office del film, come anche ulteriori annunci per quanto riguarda i progetti futuri del DCU, sperando che un terzo Shazam! rientri tra questi.

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Roger Deakins contro gli Oscar per aver snobbato The Batman

The Batman - batmobile

Sir Roger Deakins, leggendario direttore della fotografia che ha prestato il suo talento a film come Le ali della libertà, Fargo, Skyfall, Blade Runner 2049 e non ultimo 1917, nonché vincitore di primi Oscar è tornato a parlare sull’atteggiamento prevenuto dell’Academy rispetto ai film sui supereroi. 

Sir Roger Deakins è stato nominato durante la cerimonia dello scorso fine settimana per il suo lavoro in Empire of Light e, sebbene non abbia vinto un altro Oscar, Deakins non ha esitato a criticare l’Accademia prima della serata. L’artista è arrivato al punto di sostenere che “secondo lui la migliore fotografia dell’anno non è stata nominata”. Il film di cui parla? The Batman. Infatti il noto sito americano Deadline ha chiesto a Deakins quale fosse la miglior fotografia. Di seguito le sue parole.

“È The Batman. Questo è il miglior lavoro a mio avviso”, dice a Deadline , aggiungendo che il lavoro di Greig Fraser è stato “straordinario” avrebbe dovuto renderlo un contendente. Per quanto riguarda il motivo per cui crede che sia stato trascurato, Deakins aggiunge: “Il motivo per cui non lo è stato è puro e semplice: snobismo. C’è questa ingiusta tendenza ad evitare l’universo Marvel e gli altri universi popolari”. Sir Roger Deakins ha anche sottolineato che secondo lui il direttore della fotografia di Top Gun: Maverick Claudio Miranda,  “un altro che è stato escluso… Dipende dal lavoro. Un buon lavoro è un buon lavoro qualunque sia il genere”. 

 
 

Zachary Levi parla del futuro del franchising DC

Zachary Levi 2022

Quando il CEO della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha annunciato la nuova leadership di James Gunn Peter Safran alla DC, sono state successivamente prese decisioni pesanti che hanno creato alcuni contraccolpi con i fan storici dell’Universo. Tra le varie scelte più spinose c’è stato il congelamento di Wonder Woman 3 e l’uscita di scena di Henry Cavill come Superman del DCU

Tuttavia, in tutto questo c’era Shazam! il cui sequelShazam: Furia degli Dei (recensione) è finalmente uscita nelle sale. La fiducia della star Zachary Levi nei suoi nuovi capi non ha vacillato, con la star che li ha difesi ripetutamente di recente. Un nuovo commento di supporto dell’attore è arrivato proprio in queste ore, durante la premiere di Los Angeles, dove l’attore ha ribadito a Deadline che quando si tratta delle ulteriori avventure di Shazam!, “Tutto si riduce a ciò che la gente vuole“. 

Shazam: Furia degli Dei uscirà oggi in Italia, mentre negli USA solo venerdì e secondo le prime previsioni la pellicola dovrebbe debuttare con 35 milioni di dollari di incasso e oltre 85 milioni di dollari come risultato globale a fronte di un costo di produzione di 125 milioni. La Warner Bros ha spostato il film prodotto dalla New Line precedentemente previsto per natale, in modo tale da essere abbastanza lontana dalla coda lunga d’incassi di Avatar: La via dell’acqua, in modo da dargli un po’ di respiro al botteghino e avere la possibilità di essere programmati sugli schermi Imax.

Abbiamo realizzato un film fantastico, sono davvero orgoglioso di questo film, spero che tutti lo vedano, spero che lo dicano a tutti i loro amici e familiari“, ha detto Levi a Deadline.  “Questo è tutto ciò che posso fare: posso presentarmi ed essere il miglior Shazam che posso essere“.

Anche se non ci fosse un altro Shazam, Levi sarebbe disposto ad apparire nei futuri film DC? “Fidati di me, ovunque dicano, vogliamo che tu sia Shazam in questa cosa, io direi ‘Fantastico, andiamo. Lo farò‘”, ha detto l’attore. Nel marketing di Black Adam, Dwayne Johnson sfidava continuamente Shazam a combattere, e l’idea era che avremmo visto l’antieroe e l’eroe affrontarlo ad un certo punto sul grande schermo. Tuttavia, questo non sembra essere nel prossimo futuro con Dwayne Johnson che ha annunciato prima di Natale che Black Adam non faceva parte della prima fase DCU riscritto da James Gunn e Peter Safran.

Safran e Gunn hanno dichiarato durante l’annuncio stampa del 30 gennaio che sono ancora interessati a lavorare con gli attori e le attrici precedentemente scelti come grandi supereroi DC, tra cui Gal Gadot come Wonder Woman, Jason Momoa come Aquaman, Zachary Levi come Shazam e potenzialmente anche Ezra Miller nei panni di The Flash. So che Peter (Safran), che conosco da anni, e James (Gunn), che conosco anche da più tempo, sono leader davvero eccellenti. E mi fido di dove porteranno tutta questa roba”, ha sottolineato Levi. A lui si è unita la costar Rachel Zegler che ha rivelato “Siamo fiduciosi sul futuro del franchise” .

 
 

I Marvel Studios sono “vicini” a scoprire chi è stato a rivelare su Reddit la trama di Ant-Man 3

Marvel Studios

All’inizio di questa settimana, abbiamo appreso che i Marvel Studios avevano deciso di combattere una volta per tutte le fughe di notizie su Internet e avevano presentato documenti legali chiedendo un mandato di comparizione nel tentativo di identificare l’individuo o gli individui che hanno condiviso i dettagli della trama di Ant-Man and the Wasp: Quantumania su Reddit.

Ora, il THR riferisce che la Marvel si stanno “avvicinando a scoprire l’identità della fonte” della fuga di notizie apparsa su Reddit e intende intraprendere un’azione legale contro di essa. Un giudice federale della California ha emesso la citazioni in giudizio contro Reddit e Google, ordinando loro di identificare gli utenti che hanno fatto trapelare i dettagli in questione. Questa azione fa parte della strategia della Marvel non solo di scoprire chi ha pubblicato le informazioni sul popolare canale subreddit r/MarvelStudiosSpoilers, che ora è bloccato ma soprattutto porre fine alla via di fuga di notizie sensibili sui film dello studios.

La Disney ha presentato una richiesta di rimozione del copyright della fuga di notizie all’inizio di questo mese dopo che un documento di 63 pagine era stato condiviso da u/MSSmods in un post intitolato “[TFTMQ] Ant-Man and the Wasp: Quantumania Detailed Dialog”. Da allora il thread è stato eliminato, ma come accade spesso qualcuno ha avuto il tempo di archiviarlo su Google Documenti, e renderlo in ogni caso reperibile.

“Reddit si impegna a proteggere la privacy dei nostri utenti”, ha comunicato Reddit in una dichiarazione in risposta alla domanda della Marvel. “Abbiamo in atto processi rigorosi per valutare le richieste legali e obiettare quando appropriato”. Gli addetti ai lavori ritengono che la Marvel/Disney probabilmente avvieranno un contenzioso contro la persona o il gruppo responsabile, che potrebbe includere il rinvio a giudizio per violazione del copyright, tra le altre accuse.

 
 

Zendaya riflette sullo “straziante” romanticismo visto in Spider-Man: No Way Home

Zendaya
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Spider-Man: No Way Home si è concluso con Doctor Strange che non ha avuto altra scelta che lanciare un incantesimo che ha fatto dimenticare a tutto il mondo l’esistenza di Peter Parker. Compreso a MJ, la ragazza con la quale Peter Parker ha iniziato una sentita storia d’amore. Questo finale ha anche visto i due protagonisti  darsi un ultimo bagio lacrime in segno di un addio.  

Nonostante Peter Parker ha promesso a MJ  che avrebbe fatto di tutto per farle ricordare il loro passato insieme, il personaggio nel finale sembra essere titubante, soprattutto per via del fatto che proprio nell’ultimo film ha messo per l’ennesima volta in pericolo di vita la ragazza, che è quasi morta nella battaglia finale alla Statua della Libertà.Come molti di voi sapranno la coppia si riunirà presto nell’annunciato Spider-Man 4 e Zendaya oggi ha avuto modo per riflettere sulla relazione tra Peter e MJ durante una recente intervista in Spider-Man: No Way Home The Official Movie Special Book.

“La cosa straziante, per me, come persona a cui importa di Peter e MJ, è il fatto che probabilmente hanno avuto solo poche settimane per godersi l’essere innamorati in una nuova relazione… e poi tutto gli esplode in faccia, “ ha commentato l’attrice. “Ero tipo, ‘No, meritano di essere felici!”. “Penso che ciò che è importante sia che [MJ e Peter] si amino per quello che sono. È chiaro dal primo film che probabilmente lo amava molto prima di capire che era Spider-Man”, continua l’attrice“E apprezza e ama tutte le sue bizzarre interpretazioni della vita. La cosa bella è che [MJ e Peter] si capiscono a un livello umano reale, il che permette loro di essere più vulnerabili. Questa è stata la cosa divertente: guardarla diventare più vulnerabile perché sa che Peter la ama.”

Mentre MJ avrà probabilmente un ruolo secondario in Spider-Man 4 (molti fan vorrebbero vedere Black Cat come un nuovo interesse amoroso di Peter Parker), troviamo difficile credere che la storia d’amore tra lei e Peter non sboccerà di nuovo quanto prima. Non ci resta che aspettare e vedere! 

Il film Spider-Man più recente, è stato Spider-Man: No Way Home, uscito in sala il 15 dicembre. In Spider-Man 4 dovrebbero tornare Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori. 

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

The Last of Us 2: il creatore annuncia più “infetti e nuove tipi d’infezione”

The last of us 2 Creative Arts Emmy Awards

Dopo la conclusione della prima stagione dell’adattamento della HBO di The Last of Us, i creatori dello show Craig Mazin e Neil Druckmann promettono molta più azione e infetti nella seconda stagione della serie. In un’intervista con Variety, Mazin ha affermato di sapere che alcuni fan dello show hanno chiesto a gran voce più contagiati e più azione nella serie. A quei fan, Mazin ha detto che ci saranno “molti più infetti”, così come diversi tipi d’infezione. “C’è molto di più in The Last of Us in arrivo”, ha dichiarato Mazin. “È del tutto possibile che ci saranno molti più contagiati in seguito. E forse di tipi diversi.

Senza entrare in spoiler per la seconda stagione della serie, se le prossime stagioni adatteranno The Last of Us Part II, allora ci saranno sicuramente nuovi infetti, inclusi alcuni particolarmente mostruosi. All’inizio di questa settimana, vi abbiamo rivelato che la seconda stagione di The Last of Us sarebbe stata suddivisa in più stagioni. In una nuova intervista con GQ, Craig Mazin ha ribadito che le ragioni di voler fare più stagione sono da ricondurre al fatto che semplicemente che il secondo gioco è significativamente più grande. Come accaduto già in questa stagione della serie, Mazin ha anche affermato che alcune cose saranno diverse nella seconda stagione, mentre altre rimarranno le stesse.

Penso che sappiamo cosa stiamo facendo in merito a questo“, ha commentato Craig Mazin. “Non lo dico in modo sarcastico, lo dico con speranza. Ci saranno cose che saranno diverse e ci saranno cose che saranno identiche. Ci sono cose che verranno aggiunte e arricchite. Ci sono alcune cose che verranno capovolte”. Il nostro obiettivo rimane esattamente quello che era per la prima stagione, ovvero offrire uno spettacolo che renda felici i fan. Abbiamo un incredibile cast di ritorno. È un compito arduo. Ma, così è stata la prima stagione. Non puoi rendere tutti felici. Ma abbiamo reso felici molte persone e la nostra intenzione è quella di ripeterci”.

 
 

Leonardo DiCaprio pensa che il nuovo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon sia un capolavoro

Leonardo DiCaprio Killers of the Flower Moon

Il prossimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, è diventato rapidamente uno del film più atteso da quando è stato annunciato per la prima volta nel 2017 e oggi scopriamo che una delle sue star, Leonardo DiCaprio, ha rivelato in confidenza che pensa che valga la pena aspettare.

Jacqueline West, la costumista del film, che ha anche lavorato con Leonardo DiCaprio in The Revenant, ha ricordato una conversazione con l’attore durante un’apparizione al Doha Film Institute. “Ne stavo parlando con Leo. Abbiamo pranzato prima che venissi qui“, ha detto l’artista a Deadline. “Ha detto, ‘Jackie, penso che abbiamo lavorato su un capolavoro.’ Ho pensato che se a dirlo fosse Leo, allora era qualcosa da tener conto. Non lo dice alla leggera. È nel settore da quando era un ragazzino“.

Basato sull’omonimo libro best-seller, Killers of the Flower Moon è ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20 e segue l’omicidio seriale di membri della Osage Nation, l’associazione di ricca di petrolio. La storia racconta una serie di crimini brutali in circostanze misteriose che si sono verificati conosciuto come “il regno del terrore”. Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is Born.

Leonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

 
 

Return to Silent Hill: rivelato il cast del film basato sul gioco Silent Hill 2

Return to Silent Hill

Return to Silent Hill, l’imminente film horror basato su Silent Hill 2, ha rivelato il suo cast principale e il suo regista e ha anticipato alcuni nuovi design dei mostri che potrebbero apparire nella pellicola. A darne notizia è stato il noto sito Deadline che ha riferito che Jeremy Irvine e Hannah Emily Anderson saranno i protagonisti del riavvio del franchise. Jeremy Irvine  è meglio noto per il suo ruolo nel film War Horse di Steven Spielberg del 2011 e il sequel horror del 2015 The Woman in Black: Angel of Death, mentre la Anderson è nota per essere apparsa nel film horror del 2017 Jigsaw e nella serie tv The Purge, che è andato in onda per due stagioni dal 2018 al 2020.

Le riprese del film Return to Silent Hill dovrebbero iniziare il mese prossimo in Germania e nell’Europa orientale, che segnerà il ritorno del regista originale di Silent Hill, Christophe Gans. Scritto da Gans, Sandra Vo-Anh (che ha collaborato con Gans in La bella e la bestia) e William Josef Schneider, il film è basato su Silent Hill 2, il secondo e più popolare gioco della serie di videogiochi di successo di Konami.

Il film seguirà James (Irvine), un uomo distrutto dopo essersi separato dal suo unico vero amore (Anderson). Quando una lettera misteriosa lo richiama a Silent Hill in cerca proprio della sua amata, trova una città un tempo riconoscibile trasformata da un male sconosciuto. Mentre James scende più in profondità nell’oscurità, incontra figure terrificanti sia familiari che nuove e inizia a mettere in discussione la propria sanità mentale mentre lotta per dare un senso alla realtà e resistere abbastanza a lungo da salvare il suo amore perduto.

Ritorno a Silent Hill è una storia d’amore mitologica su qualcuno così profondamente innamorato, che è disposto ad andare all’inferno per salvare qualcuno che ama”, ha commentato il regista Gans. “Sono felice che i meravigliosi attori di talento Jeremy Irvine e Hannah Emily Anderson ci accompagnino in questo viaggio in un mondo horror psicologico che spero possa soddisfare e sorprendere i fan di Silent Hill “.

Christophe ed io abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner di Konami, mentre lavorano ai nuovi videogioco, per creare anche una versione di Silent Hill per il pubblico del cinema di oggi“, ha spiegato il produttore Hadida. “Troverai ancora i mostri iconici del franchise, ma ci saranno anche nuovi design. Siamo fiduciosi che questo nuovo film e il nuovo gioco di Konami insieme spingeranno avanti il ​​​​franchise per gli anni a venire”.

Il film Return to Silent Hill

Return to Silent Hill è prodotto da Victor Hadida (produttore dei franchise di The Crow e Silent Hill) sotto la sua società Davis Films, insieme a Molly Hassell (The Crow) di Hassell Free Productions e David Wulf (The Card Counter). The Veterans si occupa delle vendite internazionali. Pubblicato originariamente nel 2001 per PlayStation 2, Silent Hill 2 è ampiamente considerato il miglior gioco della serie. L’anno scorso, Konami ha annunciato tre nuovi giochi della serie in arrivo e l’idea è che il nuovo film e i giochi si uniscano l’un l’altro per aiutare il marketing e il coinvolgimento. Radha Mitchell e Sean Bean hanno recitato nel primo film di Silent Hill, che ha incassato 100 milioni di dollari nel 2006.

 
 

James Gunn smentisce alcune voci su The Penguin e la questione dei diritti di Batman

The Penguin serie tv 2024

Poco prima di annunciare che dirigerà Superman: Legacy, il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha dissipato alcuni rumors che si stavano diffondendo riguardo ai diritti del cattivo di Batman, il Pinguino, che sarà presto protagonista della serie annunciata The Penguin che è attualmente in fase di riprese e ce vedrà protagonista Colin Farrell che riprenderà il ruolo di Oswald Cobblepot interpretato in The Batman del 2022.

Un account Twitter chiamato “The Art of the Batman” ha twittato un articolo della CBR che rivelava che Robert Pattinson non sarà in grado di apparire nella prossima serie The Penguin come Batman, ma che potrebbe apparire come Bruce Wayne o The Drifter – il suo travestimento civile. Questa impossibilità nell’articolo è stata attribuita a un problema di diritti tra “Fox, Disney e una serie di fusioni”. James Gunn ha risposto a questo tweet e ha chiuso la voce, affermando semplicemente che: “Questo non è vero”.

Quando un altro utente ha chiesto se si stesse riferendo all’aspetto di Robert Pattinson o alla questione dei diritti non veritiera, James Gunn ha chiarito che la questione dei diritti è la parte falsa.

Ambientata nel mondo di The Batman del 2022 , la serie HBO Max si concentrerà su Oswald Cobblepot. The Penguin sarà basato sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stato scritto da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel.