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Charlie’s Angels: Elizabeth Banks dà la colpa dell’insuccesso alla cattiva pubblicità

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Charlie’s Angels ha debuttato nel 2019 con recensioni per lo più contrastanti, ottenendo risultati inferiori alle aspettative al botteghino venendo in gran parte dimenticato nei mesi successivi. Con un weekend di apertura di $ 8 milioni su un budget di $ 48 milioni, il film avrebbe incassato solo $ 73 milioni al botteghino mondiale con un budget dichiarato di circa $ 50 milioni.

È stato un peccato perché il franchise – che, sì, è stato anche adattato come vari fumetti – ha del potenziale (soprattutto con un cast guidato da Kristen StewartNaomi Scott e Ella Balinska), ma le cose sono state rese ancora più difficili dall’enorme quantità di negatività che circondava il reboot prima che il film uscisse e all’arrivo in sala.

All’epoca, Elizabeth Banks, che recita nel film e che l’ha diretto, si chiedeva se gli spettatori semplicemente non volessero un film d’azione guidato da donne. Ora, però, in un’intervista con il New York Times, ha suggerito che “c’era una disconnessione dal lato marketing”, nel senso che il film è stato promosso come un prodotto rivolto principalmente alle donne.

Di conseguenza, Banks ritiene che molti abbiano trascurato quello che pensavano fosse un film più interessato a diffondere messaggi femministi che a essere il divertente film d’azione che invece intendeva essere.

“Lasciatemi dire che sono orgogliosa del film. Ho adorato Kristen Stewart in un ruolo divertente e leggero. Ho adorato presentare Ella Balinska al mondo. Ho adorato lavorare con Patrick Stewart. È stata un’esperienza incredibile”, dice Banks. “È stato molto stressante, in parte perché quando le donne fanno le cose a Hollywood, diventa sempre una storia. C’era una storia attorno a ‘Charlie’s Angels’, dicevano che stavo creando un manifesto femminista. Ma stavo solo facendo un film d’azione”.

“Mi sarebbe piaciuto fare ‘Mission: Impossible’, ma le donne non dirigono ‘Mission: Impossible’. Sono stata in grado di dirigere un film d’azione, francamente, perché era interpretato da donne e io sono una regista donna, e questo è il confine in questo momento a Hollywood”, continua il regista. “Vorrei che il film non fosse stato presentato come indirizzato solo alle ragazze, perché non l’ho fatto solo per ragazze. C’è stata una disconnessione dal lato marketing, secondo me”.

Charlie’s Angels diretto da Elizabeth Banks, vedrà protagonisti Elizabeth BanksKristen StewartNaomi Scott, Ella Balinska, Sam Claflin, Noah Centineo, Patrick Stewart, Nat Faxon, Djimon Hounsou, Jonathan Tucker, Chris Pang, Luis Gerardo Méndez.

Dal telefilm sono stati tratti altri due lungometraggi: Charlie’s Angels (2000) e Charlie’s Angels – Più che mai (2003), entrambi diretti da McG, in cui le attrici scelte per il ruolo degli “angeli” sono Cameron DiazDrew Barrymore Lucy Liu, nei ruoli rispettivamente di Natalie, Dylan ed Alex, a cui si aggiunse Demi Moore nel ruolo dell’angelo “caduto” Madison per il sequel. I lungometraggi hanno suscitato pareri abbastanza controversi tra i fans del telefilm originale, e non sappiamo in che modo il pubblico accoglierà questo nuovo adattamento.

Hocus Pocus 2: il cottage delle sorelle Sanderson è prenotabile su Airbnb

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In occasione dell’uscita streaming di Hocus Pocus 2 su Disney+ il prossimo 30 settembre, due viaggiatori della piattaforma potranno trascorrere una notte all’interno del cottage delle sorelle Sanderson, protagoniste del film.

Saranno proprio loro, le sorelle Sanderson, le host  d’eccezione dell’iconico cottage immerso nei remoti boschi di Salem, nel Massachusetts, e ricreato come se il tempo si fosse fermato a 300 anni fa, prenotabile su Airbnb per un soggiorno esclusivo la notte del 20 ottobre per €31.

Durante la loro permanenza, gli ospiti avranno l’occasione di:

    • Cimentarsi con gli incantesimi scritti nell’antico libro che ha ispirato le malefatte delle tre streghe (magari senza trasformare qualcuno in un gatto!);
    • Andare alla scoperta dell’oscura storia di Salem visitando alcune tra le proprietà più infestate della città;
    • Guardare una proiezione speciale di Hocus Pocus 2, in streaming su Disney+ a partire dal 30 settembre.

Le prenotazioni per il soggiorno saranno aperte da mercoledì 12 ottobre alle ore 20:00 su airbnb.com/hocuspocus2.

Per sostenere le nuove generazioni della città storica, Airbnb farà una donazione una tantum al Boys & Girls Club of Greater Salem, che mira a garantire che il successo sia alla portata di tutti i giovani che si rivolgono all’associazione.

Hocus Pocus 2 arriverà al cinema il 30 settembre 2022. Nel cast tornano Bette Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah).

Hocus Pocus 2: il cast presenta il nuovo film Disney+

Guarda le foto del Cottage di Hocus Pocus 2:

Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza, in arrivo la seconda stagione su APPLE TV+

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Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda stagione dell’amata serie Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza, in uscita il 7 ottobre. Jack è uno dei residenti più premurosi e attenti di Clover Grove e accoglie sempre tutti con gentilezza e umorismo. La sua capacità di diffondere inclusione, creatività e immaginazione ispira tutti in città a fare lo stesso. Una nuova stagione di gentilezza è pronta a portare altri incredibili cambiamenti; “Ciao, Jack! Che spettacolo la gentilezza” è co-creato e prodotto da Jack McBrayer (“30 Rock”, “Phineas e Ferb”, “Ralph Spaccatutto”) e Angela C. Santomero (“Blue’s Clues & You!”, “Daniel Tige”).

La seconda stagione porta a Clover Grove tante e rinomate guest star, tra cui Tony Hale (“La misteriosa accademia dei giovani geni”), Gillian Jacobs (“Community”), Joe Lo Truglio (“Brooklyn Nine-Nine”), Stephanie Beatriz (“Brooklyn Nine-Nine”), D’Arcy Carden (“Ragazze vincenti – La serie”), Kristen Schaal (“What We Do In The Shadows”), Beth Dover (“Orange Is the New Black”), Kumail Nanjiani (“The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no”), Emily V. Gordon (“Little America”) e la musica del gruppo rock americano OK Go.

La serie è prodotta da 9 Story Media Group, vincitore di un Emmy (“Il mondo di Karma”, “Blue’s Clues & You!”), l’animazione è del suo studio nominato agli Oscar® Brown Bag Films (“Daniel Tiger’s Neighborhood”, “Dott.ssa Peluche, “Vampirina”). Jax Media produce la serie; Wendy Harris e Vince Commisso di 9 Story Media Group, Tony Hernandez e John Skidmore di Jax Media sono i produttori esecutivi, insieme allo showrunner e candidato agli Emmy Guy Toubes. Il dottor Junlei Li, docente senior di Saul Zaentz in educazione della prima infanzia presso la Harvard Graduate School of Education, è l’esperto di gentilezza e legami umani della serie attraverso l’iniziativa Changemakers di Apple TV+.

La pluripremiata gamma di film e serie originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include la serie innovativa “Supersorda”, l’acclamata “Ambra Chiaro” creata da Bonnie Hunt, insieme alle selezioni Common Sense Media “Un passo alla volta”, “Anatra & Oca”, “Le ragazze del Surfside” e “La vita secondo Ella”. La vastissima offerta di titoli adatti per tutte le età comprende anche “Fraggle Rock: ritorno alla grotta” e “Professione spia” della Jim Henson Company, la serie vincitrice del Peabody Award “Acquasilente”, le serie vincitrici del Daytime Emmy Award “Lo scrittore fantasma” e “Helpsters” di Sesame Workshop, il film d’animazione candidato all’Oscar “Wolfwalkers – il popolo dei lupi”, le nuove serie e gli speciali di Peanuts e WildBrain, tra cui “Le avventure di Snoopy”, nonché “Noi siamo qui: dritte per vivere sul pianeta Terra”, l’evento televisivo vincitore del Daytime Emmy Award basato sul libro best-seller del New York Times e TIME Best Book of the Year di Oliver Jeffers. Apple TV+ continua a offrire ai giovani spettatori, alle famiglie  e a chi si prende cura di loro opzioni di prim’ordine, tra cui l’imminente serie “Jane”, una nuova serie mission-driven di J.J. Johnson, Sinking Ship Entertainment e del Jane Goodall Institute.

Deadpool 3: anche il regista commenta l’ingresso nel cast di Hugh Jackman

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Inutile nascondersi dietro facciate di finta freddezza: la partecipazione di Hugh Jackman/ Wolverine a Deadpool 3 è davvero una di quelle notizie che fanno emozionaare, fosse anche soltanto per un breve cameo in cui si confronta con il Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds.

E adesso, dopo l’annuncio e la “spiegazione” che i due attori hanno dato del coinvolgimento di Jackman nel film in merito alla continuity del personaggio, arriva anche il commento del regista del film, Shaw Levy che, in un tweet, ringrazia Stranger Things, serie Netflix di cui ha diretto diversi episodi, per avergli insegnato a tenere la bocca chiusa sui segreti di produzione.

https://twitter.com/ShawnLevyDirect/status/1574872588236496897?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1574872588236496897%7Ctwgr%5Ee711a38aba53539a389c88f0662039fa36533915%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fdeadpool-3-wolverine-return-hugh-jackman-shawn-levy%2F

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Anna Frank e il diario segreto, recensione del film di Ari Folman

Dopo Valzer con Bashir (2008) e The Congress (2013), il regista israeliano Ari Folman decide di affiancare il suo tratto stilistico alla penna di una ragazzina arguta degli anni ’40 e alla concretezza impavida della sua controparte contemporanea. Con Anna Frank e il diario segreto, presentato fuori concorso a Cannes 2021 e da domani nelle sale italiane, ci imbarchiamo nella costruzione di un mondo che affonda le radici nella storia della famiglia Frank, ma trova appigli e corrispondenze socio-politiche nella nostra attualità, per sensibilizzare e avvicinare anche il pubblico dei più piccoli – le prime due opere di Folman sono chiaramente indirizzate alle menti adulte – all’importanza del consegnare la Memoria nelle mani di chi saprà cosa farne.

Ripercorrere Anna Frank per scoprire Kitty

Un frame di Anne Frank e il diario segretoProtagonista di Anna Frank e il diario segreto è Kitty, l’amica immaginaria di Anna a cui era dedicato il famoso diario. È proprio dall’inchiostro delle pagine che prende vita graficamente Kitty, nella casa di Amsterdam dove la famiglia di Anna si è rifugiata per due anni, oggi diventata museo. Kitty è spaesata e totalmente inconsapevole della realtà in cui si è risvegliata: così, decide di intraprende un viaggio per ritrovare Anne, che crede ancora viva.

In realtà, i viaggi di Anna Frank e il diario segreto, sono due: in primis quello, appunto, della memoria storica, che ripercorre gli eventi dell’Olocausto per svelare anche ai più giovani come, tuttora, le minoranze fungano da capro espiatorio e siano costrette a nascondersi nei palazzoni di una Amsterdam ostile, che non appare tanto diversa da quella da cui dovette rifuggire la famiglia Frank. Ma in mezzo al grigiore che pervade la città, che vediamo solamente ritratta durante la stagione invernale, spuntano i colori di una pellegrina misteriosa: il viaggio personale di Kitty è il secondo a cui ci riferivamo, che stabilisce un punto di contatto tra ieri e oggi e, al tempo stesso, assume la forma di un vero e proprio coming-of-age, con la ragazzina che deve imparare a muoversi in una città che non le appartiene, senza guida e una backstory, che può appoggiarsi solo alla Storia in senso lato per trovare il suo personale cammino.

Kitty è, indubbiamente, un personaggio politico, una fantasiosa Greta Thumberg che, facendosi carico della curiosità e dell’ingegno che contraddistinguevano il carattere di Anna – come emerge chiaramente dal diario – riesce ad analizzare accuratamente tutti i luoghi della città intitolati alla sua amica-creatrice (la biblioteca di Anna Frank, il teatro di Anna Frank, il ponte di Anna Frank..) per capire che salvare significa portare in alto, salire la scala di un palazzo gigante ma invisibile agli occhi di una Amsterdam storicentrica, colorarne i muri per essere visti, senza più la paura di nascondersi.

L’immaginazione diventa politica

Kitty in Anna Frank e il diario segretoCosa può essermi più utile dei miei ricordi?“, risponde una Anna risoluta, dopo l’annuncio da parte della madre che dovranno lasciare la loro casa di Amsterdam per mettersi al sicuro, e ciascuno potrà portare con se solo un oggetto di valore. Allora il diario, la parola scritta, indipendentemente dalla lingua madre, diventa il simbolo di un’unione tra popoli che travalisca ogni pregiudizio e differenza ma, soprattutto, l’indifferenza. Kitty, e gli amici che incontrerà lungo la strada, si mettono in prima linea, partecipano attivamente al viaggio di una ragazzina che da smarrita e indifesa – deve lottare contro la sua invisibilità, fisica rispetto a chi visita il museo, concettuale rispetto agli adulti con cui si interfaccia ad Amsterdam – diventa donna, si storicizza a sua volta, ma accuratamente nel futuro, e ha la capacità e l’umiltà di sancire un vero e proprio passaggio di testimone tra due storie: quella della penna di Anna, che ha forzatamente dovuto interrompere la scrittura del diario, e quella della voce di Kitty che, una volta compiuto il suo lavoro, può tornare alla sua forma originaria di parola scritta, accanto a chi l’ha data alla luce.

Dedicando il film ai suoi genitori, ebrei polacchi sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz, Ari Folman si conferma un maestro assoluto dell’animazione. È nel senso che riesce ad attribuire ad essa, nella conformazione visiva che assumono simbologie e metafore che l’occhio riesce immediatamente a cogliere, che il regista dimostra che la costruzione di mondi è quanto mai necessaria per fare cinema politico e che i nostri amici immaginari possono raccontare di noi e del futuro più di quanto pensiamo.

MCU e DCEU: la classifica dei 10 film più attesi del 2023

MCU e DCEU: la classifica dei 10 film più attesi del 2023

Ci sono in tutto 10 film del MCU e del DCEU in arrivo nel 2023, ora che molte date di uscita sono state posticipate o ufficialmente confermate dai rispettivi franchise. Dalle epopee che abbracciano il multiverso ai debutti e ai sequel più attesi, sono molti i film che ci aspettano e che, grazie a ComicBookMovie, abbiamo classificato, da quelli su cui abbiamo le maggiori perplessità a quelli che non vediamo assolutamente l’ora di gustarci sul grande schermo.

The Flash (23 giugno)

The-Flash-dcUn tempo The Flash sarebbe stato probabilmente al primo posto. Dopotutto, abbiamo aspettato una vita per vedere il velocista scarlatto prendersi la scena in un film tutto suo e il fatto che sarà affiancato dal Batman di Michael Keaton e dalla debuttante Supergirl (Sasha Calle) è innegabilmente entusiasmante.

Purtroppo, c’è un solo – ma sostanzioso – problema: Ezra Miller. Le controversie e le polemiche suscitate dai suoi comportamenti continuano a dare scalpore e, di conseguenza, è impossibile aspettare con ansia di vederlo nei panni di Barry Allen.

Blue Beetle (18 agosto)

Blue BeetleAnche se sarà divertente vedere la performance di Xolo Maridueña nei panni di Jaime Reyes, non possiamo fare a meno di pensare che Blue Beetle – che originariamente doveva debuttare su HBO Max – sarà un film DC molto mediocre. Sempre che la Warner Bros. Discovery lo distribuisca davvero. Con un costume che non sarebbe fuori posto in The Flash o Titans e un cast privo di grandi star, questo film o si rivelerà assolutamente dimenticabile, o ci sorprenderà tutti. Vorremmo optare chiaramente per la seconda opzione, perché il viaggio di Blue Beetle verso il grande schermo è stato lungo. Inoltre, sarebbe un peccato se un altro eroe venisse messo da parte, come è successo a Leslie Grace in Batgirl. In poche parole, devono essere rivelati ulteriori dettagli prima di poter entusiasmarci davvero per questo progetto.

Kraven the Hunter (6 ottobre)

Kraven the Hunter film 2023Non si può negare che Kraven the Hunter vanti un cast impressionante con nomi come Aaron Taylor-Johnson e Russell Crowe, ma quando mai un grande cast ha aiutato i film dell’Universo Marvel della Sony? La Sony Pictures ha dimostrato più volte di non potersi fidare di questi personaggi; Venom: La furia di Carnage è stato un miglioramento rispetto al suo predecessore, ma Morbius è stato un enorme passo indietro e uno dei peggiori film di supereroi di tutti i tempi.

Kraven non è un personaggio che ha bisogno di una lunga storia di origini e funziona meglio come nemico di Spider-Man, piuttosto che da solista. Ci saranno sicuramente grandi sequenze d’azione e debutti di personaggi graditi, ma non abbiamo alcuna fiducia nel fatto che questo film sia valido.

Shazam! La furia degli dei (17 marzo)

Shazam! Fury of the GodsShazam! è stato un film divertente nel 2019, ma anche abbastanza dimenticabile. Vedere la famiglia Shazam sul grande schermo è stato fantastico, anche se il suo approccio comico al materiale ha reso questa avventura supereroistica difficile da prendere sul serio.

Stranamente, il sequel sorvola sulla famosa scena a metà dei titoli di coda con il Dr. Sivana e Mister Mind per concentrarsi invece sulle figlie di Atlas. Questo fa sì che Shazam! Furia degli Dei sembri un progetto meno ambizioso e, se vogliamo essere onesti, poco rilevante nel grande schema del DCEU. Tuttavia, abbiamo fiducia nel regista David F. Sandberg e crediamo che abbia la possibilità di rubare la scena con un bel progetto l’anno prossimo. Certo, saremmo più felici di vedere questo personaggio condividere lo schermo con Superman e Black Adam, ma è chiaro che il sequel di Shazam sarà un’epica avventura fantasy.

Aquaman e il Regno Perduto (25 dicembre)

Aquaman e il Regno PerdutoAquaman è stato un grande successo nel 2018 e non abbiamo motivo di credere che Aquaman e il Regno Perduto non sarà altrettanto piacevole. In realtà, non sappiamo ancora abbastanza sul film e tutti questi ritardi – per non parlare delle polemiche su Amber Heard – hanno smorzato un po’ il nostro entusiasmo.

James Wan è comunque più che in grado di offrire una prossima avventura soddisfacente per Arthur Curry, e speriamo che il sequel superi le aspettative. Jason Momoa è fantastico in questo ruolo e Aquaman è sicuramente un personaggio che dovrebbe far parte del futuro del DCEU.

The Marvels (28 luglio)

The MarvelsSebbene alcuni fan abbiano fatto dell’odio verso Brie Larson un vero e proprio hobby, non vediamo l’ora di vedere la vincitrice dell’Oscar vestire nuovamente i panni di Captain Marvel. Naturalmente, sarà affiancata da alcune delle sue colleghe eroine in The Marvels, come la Ms. Marvel di Iman Vellani e la Monica Rambeau/Spectrum di Teyonah Parris.

Sembra che questo team-up risolverà molte questioni lasciate in sospeso da Captain Marvel del 2019, tra cui cosa ne è stato di Hala dopo che Carol si è liberata dal controllo dell’Intelligenza Suprema Kree. Oltre a vedere Captain Marvel in azione, sarà un piacere ritrovare Kamala Khan e Monica e vedere come proseguiranno le loro rispettive storie. Speriamo solo che il sequel si concluda con il ritorno di Carol in patria, in modo da poterla vedere diventare uno degli eroi più potenti della Terra.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania (17 febbraio)

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaI film di Ant-Man sono stati divertenti, anche se non del tutto memorabili. Anche se non c’è niente di male nelle storie meno ambiziose del MCU, si è sempre pensato che avrebbero potuto fare qualcosa in più, in particolare dopo che Ant-Man and The Wasp ha sostanzialmente sorvolato sul periodo trascorso da Janet Van Dyne nel Regno Quantico.

Tutto questo sembra destinato a cambiare con Ant-Man and The Wasp: Quantumania, un film che metterà questi eroi contro Kang il Conquistatore. La sua sola apparizione rende il prossimo capitolo del mito del MCU cruciale ed emozionante. Se a ciò si aggiunge il debutto di M.O.D.O.K. nel MCU, la trasformazione di Cassie Lang in supereroe e quelli che siamo certi saranno i grandi sviluppi prima di Avengers: The Kang Dynasty, facciamo il tifo affinché il regista Peyton Reed riesca a centrare l’obiettivo con questo terzo capitolo.

Guardiani della Galassia vol. 3 (5 Maggio)

Guardiani della Galassia Vol. 3 James GunnIl franchise di Guardiani della Galassia è stato messo da parte per un certo periodo dopo che la Disney ha licenziato James Gunn, ma con il regista tornato finalmente in carreggiata, il Vol. 3 è finalmente all’orizzonte. Con Adam Warlock, l’Alto Evoluzionario e Cosmo tra i personaggi che giocheranno ruoli chiave, questo trequel ci riserverà sicuramente qualcosa di speciale.

Gunn ha suggerito in diverse occasioni che questo film chiuderà il ciclo dell’attuale squadra dei Guardiani, quindi si tratta di una storia che avrà una grande importanza per il futuro del MCU. Se da un lato è possibile dire addio ad alcuni volti noti, dall’altro scommettiamo che alcuni nuovi volti saranno fondamentali per il futuro, in particolare quando ci addentreremo nella Saga del Multiverso. Lo speciale natalizio di Guardiani della Galassia dovrebbe stuzzicare il nostro appetito, ma per il film dovremo attendere fino a Maggio.

Blade (3 novembre)

Blade MarvelSiamo certi che alcuni di voi si staranno chiedendo cosa abbia fatto Blade per guadagnarsi questa seconda posizione, soprattutto dato che le informazioni che abbiamo al momento sul film sono davvero scarse. È una domanda valida, ma con Mahershala Ali che porterà in vita il Daywalker, è impossibile non essere entusiasti del tanto atteso reboot.

Sarà chiaramente qualcosa di diverso per il MCU, e l’introduzione dei vampiri promette di inaugurare una nuova era di narrazione che si affaccia sul versante horror dell’Universo Marvel. Speriamo nel ritorno di Black Knight e che un eroe soprannaturale come Blade inizi a svolgere un ruolo cruciale in questo mondo condiviso. I Marvel Studios hanno ammesso di essere stati un po’ inconcludenti durante la Fase 4, ma devono sapere che fare bene questo film è vitale, non solo per il futuro di Blade, ma anche per portare avanti un certo stile di narrazione nel MCU.

Spider-Man: Across The Spider-Verse (9 giugno)

Spider-Man: Across the Spider-Verse 2Spider-Man: Into the Spider-Verse rimane l’unico film Marvel ad aver vinto un Oscar e, sebbene questo sequel non debba necessariamente ottenere gli stessi riconoscimenti del suo predecessore, saremmo scioccati se non lo facesse! La cosa più importante, però, è che Spider-Man: Across the Spider-Verse continui a raccontare la storia di Miles Morales in modo autentico ed emozionante.

Rendere la Macchia il villain della storia è già di per se una scelta audace, e con tutti i personaggi, da Cyborg Spider-Woman a Spider-Man 2099 e Scarlet Spider, che parteciperanno a questo seguito, dovrebbe essere un vero spasso per i fan di Spidey. Chi ha visto i first look di Spider-Man: Across the Spider-Verse ha suggerito che l’animazione è rivoluzionaria e strabiliante come quella del film del 2018: questo è uno dei pochi film Marvel con cui non ci aspettiamo che la Sony faccia cilecca.

Hot Take: The Depp/Heard Trial, il trailer del film sul processo tra Johnny Depp e Amber Heard

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Il controverso caso di diffamazione tra Johnny Depp e Amber Heard sarà oggetto di un nuovo film dal titolo “Hot Take: The Depp/Heard Trial“, che debutterà esclusivamente sul servizio di streaming gratuito Tubi. Il film è interpretato da Mark Hapka (“Parallels”, “Days of Our Lives”) nei panni di Depp e Megan Davis (“Alone in the Dark”) nei panni di Heard. La premiere è fissata per venerdì 30 settembre su Tubi, il servizio streaming della Fox. Melissa Marty (“Station 19”) si unirà a Hapka e Davis nel ruolo dell’avvocato di Depp Camille Vasquez e Mary Carrig (“Law & Order True Crime”) interpreterà l’avvocato di Heard, Elaine Bredehoft.

Hot Take: The Depp/Heard Trial segue la tumultuosa relazione – dentro e fuori il tribunale – di Depp e Heard, drammatizzando il processo per diffamazione di due mesi conclusosi il 1 giugno, con la giuria che ha ritenuto che Heard avesse diffamato Depp alludendo alle accuse di violenza domestica contro di lui in un editoriale di dicembre 2018. La giuria ha anche ritenuto Johnny Depp responsabile per una dichiarazione diffamatoria fatta su Heard dal suo avvocato.

Hot Take: The Depp/Heard Trial è prodotto da MarVista Entertainment di Fox Entertainment. Il film è scritto da Guy Nicolucci (“The Daily Show”) e diretto da Sara Lohman (“Secrets in the Woods”). La produzione del film è stata accelerata da Tubi e MarVista “per catturare una versione tempestiva di una storia che è diventata parte dello zeitgeist culturale, dipingendo un quadro unico di ciò che milioni di persone hanno visto recitare nei titoli dei giornali durante l’estate”, ha affermato in una notaAdam Lewinson, Il chief content officer di Tubi.

“‘Hot Take: The Depp/Heard Trial’ è uno dei tanti film originali attuali e culturalmente rilevanti derivati ​​dalla nostra partnership in espansione e dalla lista di film prodotti in collaborazione con Tubi”, ha affermato Hannah Pillemer, EVP Creative of Affairs per MarVista. “Connettere gli spettatori alle storie con questo tipo di valuta sociale e attualità rende guardarle un must per ogni fan della cultura pop o del dramma delle celebrità”. Il film è prodotto da Brittany Clemons, Angie Day, Marianne C. Wunch, Hannah Pillemer e Fernando Szew. Autumn Federici e Kristifor Cvijetic sono i produttori sotto la bandiera della nona casa.

Hocus Pocus 2: il cast presenta il nuovo film Disney+

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Hocus Pocus 2: il cast presenta il nuovo film Disney+

Arriverà il 30 settembre su Disney+ Hocus Pocus 2, l’attesissimo sequel del film del 1993 che vede tornare le sorelle Sanderson. Bette Midler (Winifred ‘Winnie’), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah) vengono di nuovo evocate a Salem la notte di Halloween e non vedono l’ora di nutrirsi della loro dose di anime di ragazzini!

A parlare del loro ritorno, sono intervenute proprio le protagoniste Bette Midler e Kathy Najimy, in occasione della conferenza stampa mondiale del film. Secondo Midler era davvero solo questione di tempo, perché nel ’93 Hocus Pocus aveva riscosso un successo enorme, e lei non aspettava altro: “Dopo che abbiamo capito che il film era un vero e proprio fenomeno, ho cominciato a chiedere alle persone se non fosse il caso di fare un sequel, ne ho parlato tanto con il mio agente, ma anche con altre persone, e finalmente, dopo appena 15 anni, eccoci!”

Ma come mai il primo film ha avuto questo enorme successo? Secondo Kathy Najimy si tratta di una dimensione famigliare che possiede: “Credo che ci fosse qualcosa in questo film, una qualità simile a quella de Il Mago di Oz, una cosa che si tramanda in generazioni, tanto che poi diventa un affare di famiglia.” 

Hocus Pocus 2

A dirigere il film è stata chiamata Anne Fletcher, che ha ormai una lunga carriera nel cinema e che, grazie alla sua esperienza di coreografa, non poteva non inserire nel film dei numeri di canto e danza, dopotutto le tre protagoniste erano estremamente propense! “C’era la storia da onorare – ha esordito Fletcher – quella del primo film, e volevo essere sicura anche di onorare i personaggi, dato che il pubblico era così affezionato a queste tre streghe. Per quello che riguarda il numero di canto e ballo, in partenza non credevo di poter competere con la canzone originale, quindi non ci ho neanche provato, abbiamo la possibilità di scegliere tra tanti testi divertenti, è stato molto bello. E poi chi non vuole vedere Bette Midler cantare!”

Nel film, le tre Sanderson se la devono vedere con tre ragazzine molto in gamba, interpretate da Whitney Peak, Belissa Escobedo e Lilia Buckingham, mentre torna nel cast Doug Jones, che si presta di nuovo a interpretare Billy Butcherson, questo zombie insolito “famoso prima ancora che gli zombie divenissero di moda”, goffo e divertente, intimamente buono.

Ma perché ancora oggi le sorelle Sanderson che vedremo in Hocus Pocus 2 sono dei personaggi attuali?

“Credo che abbiamo molti aspetti che risuonano con la società di oggi – ha dichiarato Midler – Contano sempre le une sulle altre, ci siamo tanto rifatte a questo aspetto. Credo che in questo mondo in cui le cose sono cambiate in fretta, ma per alcuni aspetti non ancora abbastanza, loro sono tre personaggi che parlano molto alle donne. Sono simpatiche, e non sempre è concesso alle donne di essere divertenti o simpatiche, sono leali anche se hanno un rapporto litigioso, hanno un legame fortissimo, e questo non può che far bene.”

Hocus Pocus 2 arriva su Disney+ a partire dal 30 settembre.

Burn After Reading – A prova di spia: trama, cast e curiosità sul film

Dopo aver trionfato agli Oscar con il film Non è un paese per vecchi, i fratelli Joel ed Ethan Coen si sono dedicati ad un progetto molto più leggero e comico, senza rinunciare però agli elementi grotteschi tipici del loro cinema. Il film è Burn After Reading – A prova di spia, e si tratta della loro prima sceneggiatura originale dopo il lungometraggio del 2001 L’uomo che non c’era. Per i due fratelli registi, inoltre, è la prima incursione nello spy movie, un genere fino a quel momento da loro mai affrontato.

I Coen hanno infatti citato il desiderio di realizzare conn Burn After Reading un omaggio a tutte quelle pellicole di spionaggio di cui sono sempre stati grandi fan. È nato così un film che non solo presenta una comicità ricorrente e volutamente sopra le corde, ma anche un cast di attori di primo livello. Viene però a mancare il direttore della fotografia di tutti i loro precedenti film, Roger Deakins, sostituito qui dal tre volte premio Oscar Emmanuel Lubezki. Presentato poi alla Mostra del Cinema di Venezia, Burn After Reading si è affermato come un nuovo grande successo per i Coen.

A fronte di un budget di 37 milioni il film ne ha infatti incassati oltre 163 in tutto il mondo, guadagnando lodi e premi da ogni dove. Per i fan del loro cinema, è questo un film diverso dagli altri eppure con quei classici elementi ricorrenti che lo rendono subito riconoscibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Burn After Reading – A prova di spia: la trama del film

La vicenda del film si apre su Osborune “Ozzie” Cox, analista della CIA che si vede retrocesso nel lavoro a causa di un presunto problema di alcolismo. Piuttosto che subire quell’umiliazione, però, Cox decide di ritirarsi in pensione e scrivere un libro di memorie sui suoi anni di servizio. Katie Cox, sua moglie, è però sempre più delusa dal marito, che decide pertanto di lasciare in favore dell’U.S. Marshall con tendenze paranoiche Harry Pfarrer. Prima però, Katie consegna tutti i documenti del marito al suo avvocato, incluse le bozze del suo libro. Quando questi file, copiati su un CD, vengono però accidentalmente lasciati nello spogliatoio di una palestra, i guai avranno inizio.

A trovare il disco è infatti Chad Feldheimer, tonto personal trainer della palestra, il quale convinto di essere entrato in possesso di importanti informazioni governative, decide di parlarne con la collega Linda Litzke. Ben presto i due daranno vita ad una sequenza di eventi in cui  saranno tutti coinvolti, da Cox a Pfarrer, fino all’innocente Ted Treffon, timido responsabile della palestra innamorato di Linda. Convinti di essere entrati a far parte di un complotto di spionaggio, ognuno cercherà di ottenerne dei vantaggi, con conseguenze catastrofiche.

Burn After Reading - A prova di spia cast

Burn After Reading – A prova di spia: il cast del film

Nel dar vita ai personaggi di Osbourne Cox, Harry Pfarrer, Chad Feldheimer, Linda Litzke e Ted Treffon, i fratelli Coen hanno dichiarato di averli immaginati appositamente per gli attori John Malkovich, George Clooney, Brad Pitt, Frances McDormand e Richard Jenkins. Per Jenkins, Clooney e la McDormand (moglie di Joel Coen nella realtà), Burn After Reading è stata l’ennesima occasione per recitare in un film dei due fratelli. Clooney aveva infatti già recitato in Fratello, dove sei? e Prima ti sposo, poi ti rovino, mentre per la McDormand si tratta del settimo film con i Coen.

Nel film compare poi anche l’attrice premio Oscar Tilda Swinton, nel ruolo di Katie Cox, moglie di Osbourne. Per l’occasione l’attrice ha sfoggiato una capigliatura molto particolare, dichiaratamente ispirata al personaggio di Edna Caprapall de I Simpson. L’attore J. K. Simmons, noto per la trilogia di Spider-Man e per Whiplash, è il direttore della CIA. Nel corso del film, il suo personaggio non viene mai visto in piedi, ma sempre e solo seduto dietro la scrivania del suo ufficio. Infine, lo sbadato avvocato di Katie, Tuchman Marsh, è interpretato da Kevin Sussman.

Burn After Reading – A prova di spia: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming p resenti oggi in rete. Burn After Reading – A prova di spia è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity, Mediaset Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 28 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

MCU: 8 grandi diverbi tra registi, pubblico e creativi

MCU: 8 grandi diverbi tra registi, pubblico e creativi

Il Marvel Cinematic Universe è stato lanciato nel 2008 con Iron ManDa quel momento, l’MCU si è espanso rapidamente, raggiungendo dimensioni enormi e spaziando dal cinema allo streaming. Tuttavia, non si arriva mai ad un successo simile senza controversie. L’MCU è stato scenario di diverse polemiche e non sono mancate le decisioni discutibili. Diamo un’occhiata alle problematiche più sostanziose che il franchise ha dovuto affrontare.

Il personaggio omosessuale di Avengers: Endgame

avengers endgame chris evansL’MCU è stato a lungo criticato per la sua scarsa rappresentazione del mondo LGBTQ+: anche quando i Marvel Studios hanno introdotto il loro primo personaggio apertamente gay, non l’hanno fatto nel migliore dei modi.

In Avengers: Endgame Joe Russo è apparso come un personaggio senza nome che frequenta un gruppo di supporto gestito da Steve Rogers. Il personaggio di Russo parla brevemente di un appuntamento con un altro uomo. Lo sketch, pensato per normalizzare l’esistenza di una persona gay nell’MCU, è risultato artificioso e forzato. I fan hanno criticato il personaggio: non avrebbe dovuto essere interpretato dal regista etero del film. Fortunatamente, Eternals e Thor: Love and Thunder hanno fatto un passo nella giusta direzione, ma c’è ancora molta strada da fare.

Black Widow e le battute sessisteavengers age of ultron black widow

Con questa conferenza stampa di Avengers: Age of UltronMCU ha fatto un passo sbagliato. Pensata per creare ilarità, la battuta di Bruce Banner su Black Widow è stata abbastanza squallida. Bruce l’ha definita una “troia” e Evans ha rincarato la dose dicendo che è “una puttana completa.”

Lo scherzo ha generato una pessima reazione online. I fan non hanno preso molto bene queste frasi sessiste. Fortunatamente sia Evans che Renner si sono scusati.

Tilda Swinton interpreta L’AnticoTilda Swinton l'antico

Sulla pagina, L’Antico è lo stereotipo della persona razzista: un anziano uomo asiatico con una lunga barba che dispensa perle di saggezza da un antico tempio, Per portarlo sul grande schermo, l’MCU ha dovuto necessariamente trasformare il personaggio.

Per mettere in scena una versione celtica dell‘Antico, l’MCU ha scelto Tilda Swinton, evitando così gli stereotipi offensivi e fornendo un ruolo chiave a una donna. Le accuse sono arrivate comunque, questa volta per la sostituzione di un personaggio asiatico con un’interprete occidentale.

La lingua di Lokithe avengers loki mcu

In The Avengers, Loki viene catturato dallo S.H.I.E.L.D. e ha uno scontro con Vedova Nera. Durante la loro conversazione, lui maschera un insulto sessista utilizzando la lingua asgardiana. Viste alcune affermazioni su Whedon per il suo atteggiamento con le attrici sul set, questo scivolone diventa ancora più grave.

La morte di CoulsonAvengers mcu

Uno dei momenti più controversi di The Avengers è la morte dell’Agente Coulson. Letteralmente pugnalato alle spalle da Loki, il famoso agente dello S.H.I.E.L.D. prima di morire mette chiarezza sulla pericolosità del cattivo. Da lì in poi, il personaggio è passato dalla vita alla morte diverse volte all’interno dell’MCU, generando il disappunto nel pubblico in entrambi i casi.

Ed Norton contro i Marvel Studiosmcu hulk

L’Incredibile Hulk è stato rilasciato poco dopo Iron Man, ma non ha ricevuto una risposta così positiva come il film che l’ha preceduto. Parte dell’insuccesso del film è dovuto alla difficile reputazione di Edward Norton, l’interprete di Louis Leterrier nell’Incredibile Hulk.

L’MCU ha lasciato molto spazio a Norton per l’interpretazione dello script. Nonostante ciò, l’attore si è infuriato quando ha visto che la sua parte non brillava nel film. Di conseguenza, non ha promosso il final cut. Fortunatamente ci ha pensato Mark Ruffalo a risolvere la situazione.

Niente più fumetti dei Fantastici Quattro e degli X-Men

x-men mcuNon si tratta di una decisione presa dai Marvel Studios, ma dal controverso amministratore delegato della Marvel Entertainment. Con la rapida crescita in popolarità dell’MCU, Isaac Perlmutter ha spinto la Marvel Comics a ridurre il numero di fumetti con i personaggi degli X-Men e dei Fantastici Quattro, così da danneggiare la 20th Century Fox.

Gli X-Men vengono quindi messi da parte e rimpiazzati dagli Inumani. Sfortunatamente, l’iniziativa è fallita miseramente sia sulla carta che in live-action. Questo flop è uno dei motivi per cui Feige ha cercato di rendere i Marvel Studios indipendenti dalla Marvel Entertainment, creando un enorme divario all’interno della compagnia. Al momento, la Disney ha posto Feige a capo di praticamente ogni aspetto MCU, lasciando Perlmutter come amministratore delegato, ma privandolo di ogni influenza reale su ciò che accade sullo schermo o sulla pagina.

Il regista di Ant-Manant-man mcu

Inizialmente, Edgar Wright firma per dirigere Ant-Man. La notizia riceve una reazione estremamente positiva, ma gli impegni di Wright per altri progetti fanno posticipare il film più e più volte. Nel momento in cui il regista è finalmente pronto per iniziare a lavorare, i Marvel Studios si trovano a dover riadattare la storia di Ant-Man per un’universo più complesso.

L’MCU tenta di apportare modifiche alla sceneggiatura di Wright e invia al regista le note. Wright non è felice di dirigere un film non scritto da lui e, alla fine, abbandona il progetto: solo una manciata delle sue idee prendono vita nel film del 2015 diretto da Peyton Reed.

LIONSGATE+: ecco il re-brand di StarzPlay

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LIONSGATE+: ecco il re-brand di StarzPlay

STARZ ha annunciato oggi che il suo servizio streaming internazionale premium, STARZPLAY, sarà rinominato LIONSGATE+ in 35 paesi, con un nuovo look e logo, a partire dal 29 settembre 2022.

Il nuovo marchio sarà lanciato negli Stati Uniti e nella maggior parte dei paesi dove è disponibile STARZ. La piattaforma STARZPLAY verrà rinominata LIONSGATE+ in tutti i paesi esclusi Stati Uniti e Canada, dove rimarrà STARZ. Anche i marchi STARZPLAY Arabia e LIONSGATE PLAY – disponibile nel sud e sud-est asiatico – rimarranno inalterati.

Abbiamo riconosciuto in anticipo il potenziale del mercato OTT mondiale e negli ultimi anni abbiamo costruito un incredibile servizio di streaming globale, che è diventato meta per il pubblico in cerca di una programmazione premium e audace“, ha affermato Jeffrey Hirsch, Presidente e CEO di STARZ . “Operare sotto LIONSGATE+ a livello internazionale porta un’identità distinta e differenziata in un mercato internazionale sempre più affollato e si basa sul valore del marchio Lionsgate che la nostra vasta ricerca ha dimostrato essere forte in tutto il mondo. Anche con la separazione tra STARZ e l’attività dello studio Lionsgate, il marchio Lionsgate continuerà a essere prezioso per il successo della nostra piattaforma internazionale“.

Il nostro impegno nel fornire storie audaci e accuratamente selezionate in cui ci spingiamo oltre i confini e sfidiamo le aspettative rimane lo stesso“, ha affermato Superna Kalle, Presidente, International Networks per STARZ. “Abbiamo costruito solide relazioni con i nostri spettatori e non vediamo l’ora di continuare a fornire loro una narrazione premium con marchio LIONSGATE+.

Gli abbonati LIONSGATE+ hanno accesso a una vasta libreria di contenuti esclusivi e premium che include serie originali in anteprima mondiale in contemporanea con gli Stati Uniti, come il thriller politico Gaslit, i drammi in costume della Royal Collection, inclusa la serie prossimamente in uscita Le relazioni pericolose, e tutte le serie ambientate nell’universo del franchise di successo Power. LIONSGATE+ ospita anche serie originali in lingua spagnola come la serie acclamata dalla critica Señorita 89, il thriller di fantascienza El Refugio e il poliziesco Express, e offre alcune delle serie televisive in prima visione più ricercate, tra cui The Great e Gangs of London, oltre a una vasta collezione di film di successo aggiunti alla piattaforma ogni mese.

STARZ si è affermato come uno dei primi canali lineari statunitensi ad entrare nel mercato globale dopo aver lanciato, nel 2018, il servizio SVOD, ora LIONSGATE+, offrendo al pubblico l’accesso a contenuti audaci e selezionati. Dal suo lancio iniziale, insieme alla joint venture STARZPLAY Arabia, STARZ si è espansa in 63 paesi tra Asia, Canada, Europa, America Latina, MENA, Sud e Sud-est asiatico. Con il rebranding in vigore, di seguito è riportata la ripartizione dei nomi del servizio nei 63 paesi in cui è presente la SVOD. Separatamente, oggi Lionsgate ha presentato un rapporto aggiornato con modulo 8-K alla Securities and Exchange Commission, aggiornando gli azionisti sul completamento della separazione delle attività di STARZ da quelle di Lionsgate studio.

PAESI DOVE È DISPONIBILE COME LIONSGATE+
Europa: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito

America Latina: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Venezuela

Asia: Australia e Giappone

PAESI DOVE È DISPONIBILE CON ALTRO MARCHIO
Asia: Sud e Sud-est asiatico (Lionsgate Play)

Nord America: Stati Uniti e Canada (STARZ)

MENA: Tutti i territori (STARZPLAY Arabia*)
*Joint venture tra Lionsgate e partner locali

Il Paese dei Jeans d’agosto: finite le riprese del film

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Il Paese dei Jeans d’agosto: finite le riprese del film

Il sono concluse oggi le riprese del film “Il Paese dei Jeans d’agosto”, opera prima di Simona Bosco Ruggeri.  Il lungometraggio, girato interamente in Campania – precisamente nel Vallo di Diano e a Montesano  – è prodotto da Akita Film con Maremosso, Adler Entertainment e Minerva Pictures.

L’opera indaga la quotidianità di una piccola provincia italiana dove ha luogo la super “postata”, quanto chiacchierata, storia tra il sedicente influencer @IlCarlito e @LaRossetti, in perenne attesa di un cambiamento che svolti in positivo la vita. Carlo e Luisa sono disposti a tutto pur di perseguire i propri obiettivi, e non avranno scrupoli nell’utilizzare a proprio vantaggio la realtà fittizia dei social per raggiungerli.

Lina Siciliano (Luisa Rossetti), dopo i premi e i riconoscimenti ottenuti con il ruolo drammatico interpretato in “Una Femmina”, è la protagonista di questa commedia con un personaggio originale e divertente.  Pasquale Risiti (IlCarlito), conosciuto per le interpretazioni nelle serie di successo come “Gomorra”, “Un medico in famiglia”, “La Squadra”,  e nel film “Non tutto è perduto”, esordisce in questa occasione con un ruolo da protagonista. Il cast si completa con attori amati dal pubblico come Enzo Decaro (Guglielmo Rosetti), Rosalia Porcaro (Agata Maria Rosaria Landolfi), Nunzia Schiano (Pinuccia Callegari), Ninni Bruschetta (Faluccio Arato), Valerio Santoro (Don Martino), Ludovica Coscione (Elena Rosetti), Mimma Lovoi (La Venezuelana), Franca Abategiovanni (Tanina), Adriano Occulto (Marvin) e Manuela Morabito (Gloria).

Un pesce grosso nell’acquario è piccolo nell’oceano e l’Oceano ora è a portata di click – racconta con ironia la regista, Simona Bosco Ruggeri – Facebook, Instagram, TikTok, Twitter: arene in cui gareggiare all’ultimo selfie. Like, followers, trending, hashtags sono indici per misurare la propria vita e il proprio valore. E se sei l’ultimo in classifica, è crisi. E’questo il punto di vista della storia che racconteremo”.

“Crediamo molto in questo progetto- spiegano i produttori Luca Lucini e Paolo Zaninello – siamo sicuri che ha gli ingredienti giusti per regalare un gran bel film ad un pubblico trasversale. La sceneggiatura ha il pregio di utilizzare un linguaggio naturale, spontaneo e contemporaneo. Un film coinvolgente, capace di parlare il linguaggio di generazioni lontane fra loro e raccontare così una storia vicina a tutti noi, al nostro mondo che cambia”.

La trama

Nel cortocircuito fra i Social e la socialità di una piccola provincia un tempo isolata, adesso fortemente “connessa”, ha luogo la tanto postata quanto chiacchierata storia tra @IlCarlito e @LaRosetti. Il ventiseienne Carlo, un tempo V.I.P., è ora un sedicente Influencer alla perenne ricerca di soldi da trasformare in likes. La ventottenne Luisa, un tempo promessa laureanda, è ora alla mercé del Paese in perenne attesa che qualcosa le capiti. A Luisa capita Carlo, a @IlCarlito, @LaRosetti: Lui piace ma non ha soldi, Lei ha soldi ma non piace. Insieme puntano a tutto.

Omicidio nel West End da domani al cinema!

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Omicidio nel West End da domani al cinema!

Omicidio nel West Enddiretto da Tom George con Sam Rockwell e Saoirse Ronan uscirà al cinema da domani, giovedì 29 settembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Nel West End di Londra degli anni Cinquanta, i piani per una versione cinematografica di un’opera teatrale di successo subiscono un brusco arresto dopo l’omicidio del regista hollywoodiano che avrebbe dovuto dirigere il film. Quando l’ispettore Stoppard (Sam Rockwell) e la zelante recluta, l’agente Stalker (Saoirse Ronan), prendono in mano il caso, i due si trovano coinvolti in un enigmatico giallo all’interno del sordido eaffascinante mondo dietro le quinte del teatro, indagando sul misterioso omicidio a loro rischio e pericolo. Searchlight Pictures presenta Omicidio nel West End, esordio alla regia di un lungometraggio del regista premiato con il BAFTA Tom George (This Country), sceneggiato da Mark Chappell (Appunti di un giovane medico, Flaked).

Omicidio nel West End è interpretato da uno stellare cast corale che comprende il vincitore dell’Academy Award e del BAFTA Sam Rockwell (Jojo Rabbit, Tre manifesti a Ebbing, Missouri), la candidata all’Academy Award e al BAFTA Saoirse Ronan (The French Dispatch, Piccole donne), il vincitore dell’Academy Award e candidato al BAFTA Adrien Brody (Il pianista, The French Dispatch), la vincitrice del BAFTA Ruth Wilson (His Dark Materials – Queste oscure materie, The Affair – Unarelazione pericolosa), il vincitore del BAFTA Reece Shearsmith (High-Rise – La rivolta, Inside No. 9), il candidato al BAFTA Harris Dickinson (The King’s Man – Le origini), il vincitore del BAFTA Charlie Cooper (This Country,Avenue 5), la vincitrice del BAFTA Shirley Henderson (Stanlio & Ollio, Southcliffe), Lucian Msamati (Kiri), Pippa Bennett-Warner (Gangs of London, Harlots), Pearl Chanda (War of the Worlds, I May Destroy You – Trauma e rinascita), Paul Chahidi (This Country,Twelfth Night), la vincitrice del BAFTA Sian Clifford (Good Grief, Fleabag), Jacob Fortune-Lloyd (La regina degli scacchi), Ania Marson (The Witcher), Tim Key (The Witchfinder) e il candidato al BAFTA David Oyelowo (Selma – La strada per la libertà, The Butler – Unmaggiordomo alla Casa Bianca).

Omicidio nel West End è prodotto da Damian Jones (The Iron Lady, The Lady in The Van, Absolutely Fabulous – Il film) e Gina Carter (Yardie,Bright Young Things). La squadra creativa comprende il direttore della fotografia Jamie D. Ramsay (Secret Love), i montatori Gary Dollner e Peter Lambert (Unbambino chiamato Natale,Mamma Mia! Ci risiamo), la scenografa Amanda McArthur (Laleggendaria Dolly Wilde), la costumista Odile Dicks-Mireaux (Ultima notte a Soho) e la designer delle acconciature e del make-up Nadia Stacey (Crudelia, La favorita).

Hugh Jackman e Ryan Raynolds rispondono alle domande sul ritorno di Wolverine in Deadpool 3

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In seguito all’annuncio fatto da Ryan Reynolds nella notte sull’arrivo di Deadpool 3 nel MCU la rete si è scatenata letteralmente sul dettaglio non troppi piccolo che nel film apparirà anche Hugh Jackman come Wolverine! Ebbene dopo la reazione del regista di Logan, ora un nuovo video fa capolinea su instagram, questa volta sul profilo di Hugh Jackman.

Nel video vediamo anche Ryan Reynolds e i due ironicamente fanno presente che i fan hanno delle domande in merito. Senza troppi giri di parole ecco il video in questione, e la cosa sta assumendo dei contorni davvero esilaranti.

 

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Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition ad un prezzo speciale per l’uscita del nuovo film dedicato al Super Saiyan

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realme, il brand di smartphone in più rapida crescita nel 2021 e Top 4 in Europa, annuncia un’offerta imperdibile su realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition, in occasione della distribuzione nei cinema italiani del nuovo Dragon Ball Super: Super Hero, film animato prodotto da Toei Animation Co. con Crunchyroll e diretto da Tetsuro Kodama con la supervisione del creatore di Dragon Ball Akira Toriyama. A partire da giovedì 29 settembre, data di uscita del film, lo smartphone in edizione speciale sarà in vendita al prezzo promozionale di 449,99€ anziché 499,99€ e si prepara ad essere preso letteralmente d’assalto da tutti gli appassionati dell’iconico personaggio giapponese e dai collezionisti.

Lo smartphone è brandizzato nella scocca esterna e nel packaging con elementi riconoscibili del famoso anime ed è anche fornito di sfondi personalizzati, una riprogettazione dei classici personaggi di Dragon Ball Z, icone personalizzate e uno spirito combattivo al centro di ogni dispositivo: nessun dettaglio è stato trascurato.

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition (1)Design accattivante e innovazione tecnologica

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition è lo smartphone con la ricarica più veloce del segmento, dotato di SuperDart Charge da 80W e una massiccia batteria da 5000 mAh che consente di ricaricare il device del 50% di carica in 12 minuti.

Il processore Snapdragon 870 5G consente al dispositivo di adattarsi a tutti i tipi di utilizzo, lavoro, studio, intrattenimento e, soprattutto, giochi ad alta risoluzione. realme GT NEO 3T è dotato di un display AMOLED E4 da 6,62 pollici con una frequenza di aggiornamento a 120Hz e una risoluzione Full HD+. Inoltre, realme GT NEO 3T ha una luminosità di picco di 1300nit e gli utenti possono utilizzare il device anche sotto la luce diretta del sole.

Lo smartphone sfoggia una tripla fotocamera con AI di cui una principale da 64 MP, un obiettivo ultra-wide da 119° e un obiettivo macro da 4 cm. Lo smartphone è inoltre dotato di Street Photography Mode, una delle recenti innovazioni realme in termini di fotocamera.

Parte della famiglia realme GT NEO 3 Series, realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition conferma la continua innovazione dell’azienda nel settore del design di tendenza e nella collaborazione creativa, senza dimenticare l’aspetto legato all’innovazione e la tecnologia di ultima generazione a disposizione di tutti consumatori.

realme GT NEO 3T Dragon Ball Z Edition sarà disponibile al prezzo promozionale di 449,99€ anziché 499,99€ dal 29 settembre al 6 ottobre su eBay e Mediaworld

Linea d’Ombra Festival 2022, la XXVII edizione: dai conflitti alla creatività

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Linea d’Ombra Festival 2022, la XXVII edizione del festival salernitano svela la sua immagine, annuncia i concorsi e apre un nuovo fronte culturale, quello del videogioco, che si presenta in un evento speciale, anteprima della manifestazione vera e propria. Il Festival quest’anno va in scena, come già annunciato, dal 22 al 29 ottobre, con la direzione artistica di Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo. 

Quest’anno il tema di Linea d’Ombra Festival è CONFLITTI. A dargli forma la creatività di Roberto Policastro (Doppiavu Studio). Una lampadina, da sempre sinonimo di idea, che esplode, perché il lume della ragione si sta purtroppo perdendo.

Il conflitto nel suo momento di switch”. Così lo stesso Policastro spiega l’intuizione, potentissima, di quest’anno. 

L’apparente equilibrio diventa improvvisa rottura. Luce, idee e pace si trasformano in un batter d’occhio in buio, repressione e guerra. L’immagine del festival di quest’anno è una precisa provocazione, sottolinea la fragilità delle nostre certezze, la precaria stabilità degli opposti che si fronteggiano dentro di noi e nell’attuale momento storico”.

I direttori artistici e l’intero staff di Linea d’Ombra, consapevoli della drammatica situazione internazionale, hanno rilanciato. La loro fiducia nel futuro possibile è arrivata dal mondo attraverso 2500 film, visionati tra la piattaforma di selezione Filmfreeway e i molti festival internazionali. 91 opere provenienti da 47 paesi comporranno i cinque concorsi storici del Festival: Passaggi d’Europa, LineaDoc, CortoEuropa, VedoAnimato e VedoVerticale.

Un grande lavoro che ha portato a una selezione di altissimo livello, che ha visto dolorose rinunce, ma segnala al pubblico la vitalità del cinema mondiale, non intaccata dal Covid e da quanto sta accadendo in Europa Orientale.

I titoli dei film in concorso sono già presenti sul sito ufficiale del festival, www.lineadombrafestival.it. Come ogni anno è possibile far parte della giuria popolare in sala (il modulo per l’iscrizione si può trovare sempre sul sito) e si possono visionare e votare i film sulla piattaforma MyMovies e MyMovies One.

UNIFEST, la sesta sezione di cinema in concorso, è un progetto di video festival universitario nato da un’idea del Laboratorio di Storytelling Audiovisivo-LABSAV del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione-POLICOM dell’Università̀ degli Studi di Salerno, con la direzione scientifica del prof. Filippo Fimiani. Le venti opere in concorso, realizzate da studenti e dottorandi iscritti a qualunque corso di studio di un’Università italiana o straniera, saranno comunicate il 20 ottobre. 

Linea d’Ombra ha iniziato un nuovo percorso in un mondo in evoluzione e dalle molte anime. Il videogioco e la sua filosofia è una delle novità di quest’anno, e sarà presentata in un evento anteprima a Napoli, durante il quale si parlerà del rapporto tra arte e videogame. Jordan Layani, founder della casa di produzione francese Sloclap, sarà ospite di un talk dedicato a Sifu, uno dei prodotti più interessanti del 2022 (e quindi più vicini alla concezione di arte videoludica). L’evento si terrà all’Institut Français Napoli | Le Grenoble a partire dalle ore 18:00 di sabato 6 ottobre (Palazzo Il Grenoble, via Francesco Crispi 86). Con Layani dialogherà Gianluca “Ualone” Loggia, content creator e giornalista con alle spalle una lunga carriera di militanza nell’informazione videoludica italiana.

Il festival rafforza anche per questa edizione la rete di partnership. 

Percorsi dello sguardo: scuola di cinema, è un progetto sostenuto dalla Fondazione Carisal. Dal 24 al 28 ottobre 2022 la Sala Pier Paolo Pasolini di Salerno ospiterà i ragazzi delle scuole secondarie per vedere cinque opere attraversate dal tema dei conflitti: Munich di Steven Spielberg, Carnage di Roman Polanski, I miserabili di Ladj Ly, Free Guy di Shawn Levy e Valzer con Bashir di Ari Forlman.

Le CineCene, realizzate con il main partner Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania Centro, saranno un momento in cui si fonderà l’arte della cucina e quella del cinema, raccontando, attraverso le creazioni della chef Kaba Corapi, la potenza delle immagini della storia del cinema.

Tutto dedicato alla Realtà Virtuale il segmento del Festival realizzato dal main partner Nexsoft SpA, con una serie di cortometraggi, una lecture sul tema ed un originale spettacolo in VR.

Conflitti. Quelli che piacciono a Linea d’Ombra. 

Linea d'ombra

Kevin Feige spiega perché non hanno sostituito Chadwick Boseman e cita Stan Lee

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Quando l’attore Chadwick Boseman è morto nel 2020, i fan si sono chiesti quale sarebbe stato il futuro del personaggio di Black Panther che aveva incarnato così bene per molti anni. Secondo il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige, però, la scelta è sempre stata ovvia. Il Capo dei Marvel Studios ha rivelato che ““Le conversazioni riguardavano interamente, sì, ‘Cosa faremo dopo? E come potrebbe proseguire l’eredità di Chadwick Boseman – che era ciò che ha aiutato Wakanda e Black Panther a diventare così note e famose e, ambiziose e iconiche – dovevamo continuare?’ Ecco di cosa si trattava”. ha detto Feige in un’intervista con Empire .

Kevin Feige ha continuato in un’intervista con Empire che il team dei Marvel Studios sapeva che il recasting dell’attore non sarebbe stata un’opzione a causa di una moltitudine di ragioni, una delle quali è il fatto che tutti stavano ancora elaborando la sua perdita nella vita reale.

“Sembrava  a tutti che fosse troppo presto per rifondare”, ha detto Feige. “Stan Lee ha sempre detto che la Marvel rappresenta il mondo fuori dalla tua finestra. E abbiamo parlato di come, per quanto straordinari e fantastici siano i nostri personaggi e le nostre storie, c’è un elemento riconoscibile e umano in tutto ciò che facciamo. Il mondo sta ancora elaborando la perdita del Ciad. E Ryan lo ha riversato nella storia.”

L’eredità di Chadwick Boseman continuerà nel prossimo Black Panther: Wakanda Forever, con varie scene che sembrano suggerire una sorta momento commemorativo che avrà luogo nel film.

Black Panther: Wakanda Forever, le storie che racconta il primo trailer

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Scarlet Witch: Kevin Feige conferma il ritorno del personaggio mentre Elizabeth Olsen valuta il futuro del MCU

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Scarlet Witch ha fatto irruzione in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, scatenando il caos in ogni realtà. Nella conclusione del film, Wanda Maximoff ha trovato una piccola di redenzione quando ha distrutto il Darkhold pochi istanti prima di essere apparentemente sepolta viva. I fan con gli occhi  di falco hanno notato un lampo di rosso prima che il tutto accadesse, suggerendo che l’ex Vendicatrice possa essere sopravvissuta alla sepoltura. Ora, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha quasi confermato che vedremo di nuovo Scarlet Witch.

“È incredibilmente umile e incredibilmente con i piedi per terra”, dice dell’attrice Elizabeth Olsen in un’intervista a Variety . “Eppure quando quelle telecamere girano, è una forza della natura. C’è davvero molto altro da esplorare. Non abbiamo ancora toccato molte delle sue trame principali dei fumetti”.

Anche se non ha nominato nessuna trama specifica, dobbiamo credere che House of M e Avengers: The Children’s Crusade siano nella mente del dirigente. Feige avrebbe continuato dicendo: “Non so se l’abbiamo vista sotto le macerie? Ho visto una torre che cade e un piccolo lampo rosso. Non so cosa significhi. Lavorerei con Lizzie per un altro centinaio di anni se potessimo”. “Tutto è possibile nel multiverso! Dovremo vedere.” Per quanto riguarda Elizabeth Olsen, invece, rimane all’oscuro. Dicendo che le piacerebbe vedere “una sorta di redenzione” per Wanda dopo quello che è successo nel sequel di Doctor Strange , l’attrice ha aggiunto: “Non conosco davvero il mio futuro. Non c’è niente che sia stato concordato”.

Nel frattempo sappiamo che ci sono state voci su una serie TV di Scarlet Witch su Disney+, mentre Agatha: Coven of Chaos è anche un luogo logico per far apparire nuovamente il personaggio. Dobbiamo anche credere che ci sia un posto per l’eroe in film in uscita come Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars . Dunque non resta che aspettare per rivedere Scarlet Witch nel MCU.

Dante, recensione del film di Pupi Avati

Dante, recensione del film di Pupi Avati

Pupi Avati torna al cinema. Dopo Lei mi parla ancora uscito l’anno scorso su Sky, scrive e dirige un progetto a cui aveva iniziato a pensare dal 2003: Dante. Rapito e mosso dall’ammirazione reverenziale per il sommo poeta, il regista cerca di scovare il modo per renderlo avvicinabile nella sua umanità, seppur maestosa, tentando di redimerne l’immagine che a molti è stata fatta odiare ai tempi della scuola.

Dante, la storia raccontata nel film

Giovanni Boccaccio (Sergio Castellitto) nel 1350 riceve l’incarico di recapitare dieci fiorini d’oro a Suor Beatrice (Valeria D’Obici), figlia dell’Alighieri, come risarcimento per le sofferenze e l’umiliazione causate a suo padre durante l’esilio da Firenze. La storia, dunque, consiste nel lungo e faticoso viaggio che Boccaccio percorre dal capoluogo toscano fino a Ravenna per raggiungere il convento in cui alloggiava la donna. Lo scrittore del Decameron compie praticamente tutte le tappe del tragitto che avevano fatto arrivare Dante al definitivo luogo d’esilio, incontrando alcuni degli stessi personaggi con cui lui stesso si era relazionato (tra cui Milena Vukotic, Alessandro Haber, Gianni Cavina, Enrico Lo Verso) e provando lo stesso affaticamento fisico e la crescente povertà.

Dante diventa così il racconto del profondo affetto di un poeta nei confronti del suo predecessore, attraverso il cammino che fa vivere all’uno la parte più terrena e corporea dell’altro, nei numerosi flashback che raccontano molti momenti della biografia dell’Alighieri fin da ragazzo (Alessandro Sperduti) col suo amore per l’angelica Beatrice (Carlotta Gamba) e la dolce amicizia con Cavalcanti (Romano Reggiani), fino alla vecchiaia (Giulio Pizzirani) vissuta, appunto, a Ravenna.

Una cornice che raccoglie l’aria del XIV secolo

Il Dante di Pupi Avati ha effettivamente una cornice che raccoglie l’aria terrosa, umida e vagamente malaticcia che si respirava nella metà del XIV secolo. Per farlo, inserisce qua e là nella messa in quadro elementi che accennano all’horror, storcendo un po’ i corpi, a volte nella bruttezza, altre nel consumarsi della vecchiaia. Questo conferisce note cupe all’andamento del racconto, supportato dallo sguardo deformante del grandangolo, utilizzato abbondantemente in gran parte delle scene.

Perciò, nonostante gli attimi di estasi delle sequenze insieme a Beatrice, il tratto appena angosciante di Pupi Avati lascia il suo segno in tutto l’arco narrativo, come le musiche talvolta stridenti in sottofondo.

Chiaramente la personalità recitativa di Sergio Castellitto è il perno attorno a cui può ruotare ben saldo il resto del film, per quanto anche Alessandro Sperduti e Carlotta Gamba (America Latina) riescano a dare un buon carattere ai loro giovani personaggi. È evidente, dunque, che il progetto abbia delle direzioni ben più alte rispetto a quel che è possibile fare con la mole di lavoro da dover mettere in scena, e l’alternanza tra il viaggio di Boccaccio e gli eventi della vita di Dante provano a giocare tra loro, richiamandosi, uniti dal filo dell’amore quasi filiale del primo nei confronti del secondo. Insomma, risulta interessante il lavoro finale del regista e scrittore, che ha fatto ricerche approfondite per tutti questi anni, ma sfugge di mano la possibilità di entrare e farsi coinvolgere dal viaggio dei protagonisti.

Un poeta che va avvicinato con la poesia

Dante Alighieri resta un poeta e come tale va avvicinato da fuori. Non è proprio possibile, evidentemente, sperare che qualcosa di plateale catturi e seduca tramite lo schermo, e probabilmente va bene così. Le parole intime composte per creare un’immagine mentale appartenenti letteralmente a un altro mondo, sono destinate a dover essere soprattutto lette e meditate per poter essere comprese. Qualunque altro mezzo ne riduce il significato.

Il film Dante non è, quindi, malriuscito: raggiunge l’intento di parlare di una parte importante della storia che riguarda l’Alighieri e rende bene uno spaccato del tempo nel quale ha abitato. Ma resta un’inesorabile distanza che affeziona  poco ai personaggi e ai fatti: una resa complessiva ben dipinta e costruita, ma nella quale l’emotività rimane placidamente sopita.

Torino Film Festival 40: l’immagine della manifestazione firmata da Ugo Nespolo

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Per celebrare la 40ma edizione del Torino Film Festival, diretto da Steve Della Casa, il Museo Nazionale del Cinema ha deciso di affidare l’immagine coordinata della manifestazione a Ugo Nespolo.

Artista tra i più importanti e versatili del nostro tempo, lavora in un ampio campo di discipline, dalla pittura al cinema, alla scultura. Pioniere del cinema sperimentale italiano, nell’arco della sua carriera espone i suoi film e le sue opere in gallerie e musei in Italia e nel mondo tra cui il Centre Pompidou a Parigi, la Tate Modern a Londra, la Biennale di Venezia. Ugo Nespolo ha ricoperto la carica di Presidente del Museo del Cinema di Torino dal 2011 al 2014.

Il cinema mi ha sempre fatto battere il cuore, sin dagli anni della scoperta e della volontà di poter sperimentare liberamente con la macchina da presa – dichiara Ugo NespoloAnni di frequentazione dell’underground americano, New Dada e Pop, l’incontro con Mekas, Warhol, Yōko Ono, Allen Ginsberg sino ai giorni in cui Torino ha saputo proporsi come uno dei centri propulsivi del Cinema Sperimentale dopo esserne stata capitale e ‘Berceau du Cinéma Italien’. E, a proposito d’entusiasmo, la fantasmagoria straniante delle spirali di François Confino e l’emozione poi della Presidenza del Museo del Cinema…”.

Riguardo al concept da cui nasce l’immagine della quarantesima edizione, aggiunge: “Adesso è ora di celebrare i quarant’anni del Torino Film Festival, qualcosa di unico nel panorama dei festival non solo nazionali. Nato sotto il segno dell’innovazione, fatto della scrupolosa ricerca delle cinematografie di ricerca, del lavoro degli autori emergenti, ricerche stilistiche e contenutistiche inedite. Il TFF ha, da sempre, evitato atteggiamenti esornativi, tappeti rossi epasserelle modaiole, tentando di raggiungere il cuore pulsante del cinema come autentica espressione d’arte. I quarant’anni devono essere allora la celebrazione di una festa, un gioco visivo che corre senza schemi e ritegno nel corpo del cinema lontano dalle fronti corrugate dei severi maestrini per abbracciare con affetto Chien Andalou, Yellow Submarine, Kill Bill con Totò, Arancia Meccanica, Blues Brothers e tanto altro. Se l’arte è davvero un gioco, il cinema deve essere la sua essenza”.

Le immagini che compongono il poster saranno inoltre declinate in un progetto di arte urbana, diventando vere e proprie installazioni dislocate in vari punti della città. Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, il trailer

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Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, il trailer

A febbraio 2023 arriverà nelle sale italiane, distribuito da Notorious Pictures, Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo, l’attesissimo quinto film sulla serie francese di culto, diretto da Guillaume Canet. I due celebri galli sono lo stesso Guillaume Canet (Asterix) e Gilles Lellouche (Obelix), insieme a loro il premio Oscar® Marion Cotillard nei panni di Cleopatra, Vincent Cassel in quelli di Cesare e un inedito Zlatan Ibrahimović nel ruolo del romano Caius Antivirus.

In questa nuova storica avventura, i due valorosi guerrieri dovranno aiutare Fu Yi, l’unica figlia dell’imperatore cinese Han Xuandi, fuggita dalle grinfie di un principe malvagio e arrivata in Gallia in cerca del loro aiuto.

Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo

James Bond: Mel Gibson rivela di aver rifiutato il ruolo di 007

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James Bond: Mel Gibson rivela di aver rifiutato il ruolo di 007

Mel Gibson è diventato un’icona grazie ai suoi ruoli in film come Arma letaleBraveheart Mad Max , ma c’è stato un tempo in cui è andato vicino ad aggiungere al suo incredibile CV anche il ruolo di James Bond! Mentre gli attori britannici sono stati sempre stati la prima scelta per interpretare 007, all’attore americano è stato offerto il ruolo e ha scelto di rifiutarlo. Gibson ha recentemente riflettuto su quella decisione durante un’intervista con JoBlo.com, spiegando perché Sean Connery ha interpretato ruoli simili a quelli di Bond fino a quando il ruolo ne Gli intoccabili lo ha portato ad una nuova fase della recitazione lasciandosi alle spalle il ruolo della SPIA.

“Mi hanno offerto i film di James Bond quando avevo ventisei anni, che è come quaranta anni fa, ok?” Gibson ricorda. “E loro hanno detto: ‘Ehi, vogliamo che tu sia il prossimo James Bond.’ E ci ho pensato; ero in Australia, stavo lavorando con Peter Weir”. “E ci ho pensato, e in un certo senso ho rifiutato, per questo motivo”, continua l’attore. “Perché ho pensato, ‘Guarda cosa è successo al povero Sean, è rimasto bloccato lì per tre decenni.'”

È interessante che Mel Gibson abbia rifiutato quello che avrebbe potuto essere il ruolo di una vita, ma in tutta onestà, ha reso iconici molti altri personaggi a pieno titolo. Sì, quelli sono ruoli a cui è più spesso associato anche decenni dopo, ma c’è una tale varietà che l’attore non è noto solo per uno ruolo specifico, (come invece è capitato a Sean Connery per un certo periodo e, in una certa misura, lo è ancora). Daniel Craig è stato l’ultimo attore a interpretare James Bond, ma non si sa ancora chi sarà il suo sostituto. Si dice che la caccia sia in corso, ma i produttori del franchise non sembrano avere fretta mentre cercano qualcuno che sia disposto a impegnarsi nel ruolo per un’enorme fetta della loro carriera.

Blonde: Marilyn Monroe e le altre attrici tormentate di Hollywood

Su Netflix dal 28 settembre arriva Blonde, il biopic di Marilyn Monroe con l’attrice Ana de Armas. La storia della Monroe ha spesso sollevato dubbi su come effettivamente venissero trattate e considerate le star del tempo e la verità è che sono stati tanti i divi che a causa di Hollywood hanno avuto una vita difficile.

Hollywood non è mai stata un’oasi felice. Chiunque sia finito nella sua morsa è stato masticato, modellato e sputato fuori senza pietà alcuna. Ai tempi dello star system – che ha contribuito a creare l’epoca d’oro del cinema americano – ciò che contava non era chi facesse la differenza, ma chi piuttosto riuscisse a rimanere a galla.

Blonde, Marilyn e le altre: le clausole di Hollywood

Le case di produzione cinematografica, le “Majors” (MGM, Paramount, 20th Century Fox, RKO Pictures, Warner Bros), negli anni successivi alla loro fondazione erano mosse dal principio dello star system. Esso altro non era che la creazione e la promozione di divi, persone da far crescere ad Hollywood e poter lanciare affinché portassero il maggior numero di introiti per i loro film. I divi erano ciò che serviva per catturare l’attenzione del pubblico e spesso erano giovani comuni, alcuni senza né arte né parte, che venivano istruiti per diventare qualcun altro. Il personaggio che veniva rigurgitato – letteralmente – da Hollywood, era diverso, costruito, e aveva persino un altro nome.

Il prezzo della fama, però, era la libertà. Spesso le case di produzione avevano regole  ferree, molte delle quali non erano solo sfiancanti ma anche eccessivamente limitanti. Venivano istituite delle clausole di moralità fra Studios e divi, i quali avevano delle linee ben precise da seguire e alle quali non potevano sottrarsi dopo aver firmato il contratto. Ciò che contava non era la recitazione, ma l’immagine. L’epoca d’oro del divismo, iniziata negli anni ’20, verrà sempre ricordata come un momento florido per il cinema americano, ma che si trascina anche il peso di aver ridotto in cenere molte star.

Come nasceva una stella

All’epoca Hollywood era famosa per mettere in pratica il processo di glamorizzazione, ossia la “fabbricazione di una star”. Gli Studios si ponevano l’obiettivo di glamorizzare circa 10 future “stelline” all’anno secondo il principio del piantare un albero. Chiunque fosse riuscito a germogliare dopo 3 anni, e quindi a diventare qualcuno, sarebbe rimasto lì. Gli altri, come le radici della pianta, sarebbero stati estirpati da quel posto e buttati via. Tutto cambiava: il nome, i capelli, i denti, le pose, il comportamento, persino come sorridere e sbattere le ciglia. Non tutte però, seppur superassero la prova, riuscivano a reggere quel tipo di vita e imposizioni.

Marilyn Monroe non è stata l’unica ad aver avuto una vita tormentata dopo essere approdata a Los Angeles. Non è stata neppure l’unica ad aver dovuto cambiare nome e vivere per due: per Norma Jane (suo vero nome) e per Marilyn Monroe, la diva dai capelli d’oro che ancora oggi è considerata un’icona nel panorama hollywoodiano. Altre sono state le attrici che hanno dovuto subire in silenzio e rinunciare alla propria felicità. Non sempre, come si suol dire, è tutto oro ciò che luccica.

Judy Garland, una bambina cresciuta in fretta

Altre due figure di spicco nel cinema americano sono state Judy Garland e Gene Tierney. Entrambe hanno un comune denominatore uguale a quello della Monroe: la tragedia. Ed entrambe sono state figlie di Hollywood. Judy Garland, il cui vero nome è Frances Ethel Gumm, non ha mai avuto un buon rapporto con gli Studios sin da subito; Los Angeles le portò una serie di problemi sin dall’adolescenza e questi si riversarono spietati poi nell’età adulta.

Come lei stessa raccontò, non aveva mai voluto fare l’attrice. Decisero per lei i genitori quando aveva 10 anni e cantava con il padre e le sorelle a teatro. Lì fu vista da un esponente della MGM che le fece fare un provino: è lì che Judy divenne di loro proprietà. Il periodo alla MGM non fu mai facile: essa era diventata il “padre” della Garland e veniva costantemente minacciata dalla madre “che lo avrebbe raccontato a Louis Mayer”, se qualcosa non andava nel verso giusto.

Non solo Blonde: Judy, una vita infelice

Judy, nella sua permanenza lì, era costretta a una dieta ferrea e se infrangeva la regola mangiando qualcosa che non fosse brodo, Louis Mayer la riempiva di offese. Uno dei suoi primi e iconici film, Il Mago di Oz, fu quasi un trauma per lei. Come lei stessa ricorda, la trattavano come se fosse un pollo al mercato definendola “grassa e brutta”. Fu lì che Judy, resasi conto di non poter fare a meno del cibo, iniziò a prendere le pillole per dimagrire. Pillola dopo pillola, ne diventò dipendente. Prendeva di tutto: pillole per dormire, per stare tranquilla, per svegliarsi e… per essere felice. Il suo sistema nervoso era a pezzi.

La vita di Judy fu costellata di problemi matrimoniali e divorzi. Per Hollywood non andava bene che avesse dovuto divorziare, non andavano bene i suoi atteggiamenti, non andava bene che lei mangiasse. Il suo compito era soddisfare la MGM che la voleva impeccabile, non permettendole neppure di pensare ai suoi figli, e allo stesso tempo doveva impegnarsi per far rimanere in piedi i suoi matrimoni. Nella sua breve vita, la Garland ha avuto molti esaurimenti nervosi che l’hanno portata non solo ad assumere più farmaci del previsto, ma anche ad essere spesso alcolizzata.

Gene Tierney, fra amore e follia

La Tierney, a differenza della Garland, voleva invece diventare attrice a tutti i costi e il suo sogno più grande era debuttare a Broadway. Il suo primo vero contratto lo firmò con la 20th Century Fox all’età di 17 anni, diventando una vera e propria diva a 19. Nel 1941 Gene sposò Oleg Cassini, un nobil uomo dalle origini italiane. Se fino a quel momento Hollywood con lei era stata clemente, dopo la nascita della loro bambina Daria affetta da alcuni disturbi mentali, diventò spietata.

Gene, infatti, sconvolta dai problemi di salute della figlia si era ritirata nel Connecticut con il bisogno di riprendersi da quel forte scossone. Ma la 20th Century Fox ignorò il problema, imponendole di tornare a Los Angeles e di condurre la vita di prima come se nulla fosse successo. Ancora una volta gli Studios volevano il personaggio e gettavano nella spazzatura la persona.

Da qui, la Tierney cominciò a condurre una vita malinconica e trascurata, tanto che ad un certo punto decise di andare da uno psicanalista. Le pressioni della casa di produzione e il non riuscire a conciliarle con la sua vita privata che, piano piano, stava andando alla deriva, la abbandonarono in una “dolce follia” dalla quale non si riprese mai più.

Da sempre con Hollywood esiste solo un concetto: o la si ama o la si odia. Ma una cosa è certa: spesso quel che si vede dall’esterno non rispecchia mai cosa realmente accade all’interno. E nonostante Hollywood sia stata quasi spietata con le proprie stelle, i divi che ha partorito sono diventati dei grandi immortali.

Blonde, diretto da Andrew Dominik, è disponibile su Netflix dal 28 settembre, dopo essere stato presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 2022.

Il regista di Logan risponde alla notizia che Hugh Jackman tornerà come Wolverine in Deadpool 3

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Nella serata americano (notte italiana) la star di Deadpool 3 Ryan Reynolds ha condiviso un teaser di annuncio, una data di uscita e un poster per l’attesissimo debutto nel MCU di Merc With a Mouth, ma ciò che ha davvero fatto breccia in Internet è stata la sorprendente rivelazione che Hugh Jackman tornerà nel film nei panni di Wolverine.

Hugh Jackman notoriamente si “ritirò” come l’eroe mutante preferito dai fan quando seppellì (letteralmente) Wolvie in Logan di James MangoldIl film acclamato dalla critica è stato ampiamente visto come un appropriato canto del cigno per il personaggio, quindi, mentre molti fan non vedono l’ora di vedere come farà squadra con Deadpool, la notizia del ritorno dell’attore candidato all’Oscar non è stata accolta con entusiasmo sfrenato da tutti. Poco dopo che il video ha fatto il giro, il regista Mangold è andato su Twitter per condividere una reazione piuttosto eloquente:

Dovremmo prenderlo come un segno che il regista di Indiana Jones 5 è dell’opinione che la versione di Jackman su Wolverine dovrebbe rimanere sepolta? Bene, ha seguito il suo Tweet iniziale è ritornato sulla questione incalzato dalla rete, confermato che non c’è nessun rancore e che è solo uno scherzo!

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

10 film in cui i cattivi riescono a scamparla

10 film in cui i cattivi riescono a scamparla

Il nuovo live-action Disney Pinocchio riporta sul grande schermo il nemico del film originale: Postiglione (Luke Evans). Ancora una volta, il losco rapitore dei bambini non ottiene la punizione che merita. Ecco un altro personaggio cinematografico che appartiene al gruppo dei cattivi rimasti impuniti: nella storia del cinema, accade molto spesso che il nemico, seppur feroce, alla fine riesca a farla franca. Ecco dieci casi esemplari.

Ozymandias – Watchmen (2009)

Ozymandias Watchmen cattiviAnche se inizialmente viene presentato come uno dei più grandi eroi rimasti al mondo, Ozymandias utilizza metodi controversi per ottenere i suoi obiettivi. In Watchmen, viene rivelato che Ozymandias è responsabile di un attacco che ha ucciso innumerevoli persone. Ozymandias vede il suo attacco come un atto veramente eroico che, a suo dire, impedisce lo scoppio di una guerra nucleare. In ogni caso, il personaggio meritava di essere punito per la distruzione messa in atto. Al contrario, quando gli eroi del film scoprono ciò che ha fatto Ozymandias, scelgono di tenere segreto l’attacco.

L’infermiera Mildred Ratched – Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)

cattivi RatchedLa performance da Oscar di Jack Nicholson in Qualcuno volò sul nido del cuculo è nota a tutti, ma quella di Mildred Ratched è altrettanto iconica. Louise Fletcher interpreta l’infermiera che controlla e manipola i pazienti del noto ospedale psichiatrico.

Mildred Ratched è considerata uno migliori cattivi cinematografici di tutti i tempi, in grado di manipolare i suoi pazienti fino a portare una giovane paziente al suicidio. Il fatto che l’infermiera Ratched riesca a farla franca mostra la triste realtà del manicomio messo in scena da Forman.

Paul & Peter – Funny Games (1997)

Anche se contiene elementi che rompono la quarta parete, il film horror Funny Games è inquietante soprattutto perché è calato nella realtà. Il lungometraggio segue una famiglia che va in una casa vacanza e viene continuamente intimorita dagli scherzi di due giovani.

Il fatto che Paul e Peter agiscano in modo violento solo per divertirsi è davvero angosciante. Alla fine, la famiglia cade vittima dei due folli giovani. Non solo: il finale del film lascia aperta la possibilità che Paul Peter continuino ad importunare gli innocenti.

Raymond Lemorne – Il mistero della donna scomparsa (1988)

Il mistero della donna scomparsa

Il thriller giallo olandese Il mistero della donna scomparsa segue le vicende di una donna scomparsa durante una vacanza in Francia con il compagno. Dopo la sparizione, il film mostra la ricerca senza fine della donna portata avanti dal fidanzato Rex Hofman.

Alla fine, Rex trova il rapitore: si tratta di Raymond Lemorne. Purtroppo però, anche questo personaggio è uno di quei cattivi che riescono a farla franca, come mostra l’inquietante finale de Il mistero della donna scomparsa.

Anton Chigurh – Non è un paese per vecchi (2007)

non è un paese per vecchiContinuando a parlare di cattivi, probabilmente l’elemento che rende Non è un paese per vecchi un’opera memorabile è il nemico principale: Anton Chigurh. Non motivato da denaro o vendetta, il personaggio interpretato da Javier Bardem è un assassino spietato e inarrestabile che non permette a nessuno di ostacolare il suo modo di ”lavorare”.

Nel corso del film dei fratelli Coen, Chigurh lascia una scia di corpi e, alla fine, è colui che riesce a mettere le mani sulla valigetta coi soldi. Fino alla scena di chiusura Chigurh mostra la sua forza: anche dopo che è stato colpito da una macchina, il cattivo si rialza e cammina via.

Noah Cross – Chinatown (1974)

Noah Cross in Chinatown cattiviIl neo-noir di Roman Polanski Chinatown segue l’indagine su un adulterio condotta dall’investigatore privato Jake Gittes. La situazione precipita velocemente e Gittes si trova ad indagare su una cospirazione che coinvolge una serie di personaggi cattivi.

Tra questi malviventi, spicca Noah Cross, un potente uomo d’affari che ha anche abusato della propria figlia. Il film si conclude tristemente con la morte della figlia di Cross e con la resa di Gittes: Noah appare come un nemico troppo potente da abbattere.

Amy Dunne – Gone Girl (2014)

Gone Girl cattiviEcco un altro thriller che segue un uomo in cerca della compagna scomparsa: Gone Girl di David Fincher. Inizialmente, le prove fanno sospettare che il responsabile della scomparsa (e della morte) di Amy sia proprio il marito Nick. Tuttavia, il plot twist centrale rivela che Amy non solo è viva, ma sta addirittura cercando di incastrare Nick.

Amy è contorta: prima inventa una bugia e successivamente arriva ad uccidere per coprire le tracce del suo ritorno. Fino alla fine, Amy porta avanti i suoi magheggi e, tutto sommato, riesce ad agire indisturbata.

The Coachman – Pinocchio (1940)

cattivi Pinocchio PostiglioneI tratti più tenebrosi del classico Disney Pinocchio girano soprattutto attorno ai personaggi cattivi. Questo è vero soprattutto per Postiglione, il criminale che attira i ragazzi in fuga da casa e, con la promessa di una vita senza regole, li conduce nel Paese dei Balocchi.

https://www.youtube.com/watch?v=CklhBDut18c&feature=emb_title

Adescati i ragazzini, Postiglione li trasforma in asini da vendere. Nella scena terrificante del film in cui viene svelata l’attività del cattivo, Pinocchio riesce a sfuggire. Tuttavia, stando a quanto mostrato, Postiglione continua a praticare la sua vendita di ragazzi-asini.

Draco Malfoy – La saga di Harry Potter (2001-2011)

Draco Malfoy attoreFin dall’inizio della saga di Harry Potter, Draco Malfoy si presenta come un personaggio antipatico. Si tratta di un’arrogante studente di Hogwarts che si comporta in modo terribile con Harry e con gli altri compagni.

Alcuni pensano che Draco non sia completamente crudele, soprattutto se paragonato a cattivi come Voldemort. Tuttavia, nel corso della saga Draco cresce in malvagità e, alla fine, sembra che l’unico motivo per cui non arriva ad uccidere Harry Potter è per codardia. Nonostante tutti i suoi comportamenti, Draco Malfoy riesce sempre a farla franca.

Mr. Potter – La vita è meravigliosa (1946)

Potter La vita è meravigliosaIl cult La vita è meravigliosa è un film edificante che contiene un messaggio importante e significativo. Eppure, anche un film così piacevole ha bisogno di un cattivo, ed è qui che entra in gioco Mr. Potter.

Si tratta di un anziano miserabile che s’interessa solo dei soldi. Potter convinto di poter far fallire George Bailey e di poter diventare l’unico finanziatore in città. Quando Mr. Potter trova il denaro di George, lo tiene per sé e prova a ricattare Bailey. Alla fine, la città si raduna intorno a George e cerca di salvarlo, ma Potter non viene mai scoperto: presumibilmente, il cattivo riesce a tenere i soldi per sé.

MCU: i 10 personaggi magici più potenti

MCU: i 10 personaggi magici più potenti

In Doctor Strange nel Multiverso della follia, la Strega Scarlatta si è dimostrata l’eroe più potente dell’Universo Cinematografico Marvel. Nemmeno lo Stregone Supremo riesce ad esercitare un potere simile.

Tuttavia, ci sono altri personaggi che utilizzano la magia all’interno dell’MCU e alcuni di loro potrebbero facilmente raggiungere il livello di Scarlet. Scopriamo allora quali sono i maghi più forti dell’MCU.

Lokiloki mcu

Le abilità magiche di Loki derivano dalla madre Frigga. Nelle varie apparizioni MCULoki sfodera una varietà di conoscenze assurde, ma il suo potere principale è l’illusionismo. Loki è abilissimo nel mascherarsi da altre persone: così ha fatto con il padre Odino per anni.

Loki sa creare illusioni che possono alterare la realtà. Ad esempio, ha fatto finta di tagliare la mano di Thor. Loki riesce anche a rendersi invisibile ma la sua magia è abbastanza inutile all’interno della TVA.

Sylviesylvie sophia di martino

Sylvie è tra le più potenti varianti di Loki, sia nell’MCU che nei fumetti. Anche lei è straordinaria nell’uso della magia: è specializzata in incantesimi in grado di manipolare le persone e fare loro eseguire i suoi ordini. Il suo potere supera persino gli sforzi soppressivi dell’Autorità della Varianza Temporale.

Sylvie è anche in grado di generare esplosioni attraverso la magia. Anche se usa i suoi poteri soprattutto per difendersi, in alcune occasioni la maga ha attaccato altri personaggi (vedi il caso di Loki nella battaglia contro Colui Che Rimane).

Wongwong mcu

Wong è l’attuale Stregone Supremo dell’MCU e ha guadagnato il titolo grazie alla sua incredibile conoscenza e alla sua vasta saggezza. Con le sue abilità può facilmente superare Dottor Strange. Non a caso, in Multiverse of MadnessWong è preziosissimo perché rivela la posizione del monte Wundagore, la sorgente del Darkhold.

Wong può creare portali e scudi magici con relativa facilità e sa lanciare incantesimi anche complessi. Ad esempio, ha aiutato Stephen a sconfiggere Gargantos, il mostro tentacolo che invade New York.

Cleaclea mcu

È vero, Clea viene solo introdotta nella scena a metà dei titoli di coda di Dottor Strange nel Multiverso della Follia. Tuttavia, il personaggio mostra subito il suo immenso potere e sembra sapere tutto sulle incursioni tra gli universi. Con una lama, Clea apre un portale verso la Dimensione Oscura.

Gli appassionati dei fumetti sanno che Clea proviene dalla Dimensione Oscura ed è la nipote di Dormammu. Sulla carta stampata, possiede un potere incredibile, tanto che alla fine diventa lei stessa lo Stregone Supremo.

Agatha HarknessMCU

Agatha Harkness è tra i maghi più potenti della Marvel Comics, e lo stesso vale per l’MCU. Agatha ha posseduto il Darkhold per un lungo periodo e lo ha usato per prolungare la sua vita di diversi secoli (tutt’ora la sua vera età rimane un mistero).

La maga è in grado di rubare l’energia vitale dalle persone viventi. La sua grande ambizione e la mancanza di un senso morale la rendono ancora più potente e pericolosa. Agatha farebbe di tutto per possedere il potere che Wanda Maximoff ha usato nella creazione di Westview.

L’AnticoTilda Swinton l'antico

L’Antico ha ricoperto il ruolo di Stregone Supremo per molti anni, anche per via della sua immortalità. La sua lunga esistenza le ha fornito una conoscenza impareggiabile sulle forme di magia. L’Antico conosce la magia della Dimensione Oscura e la usa per difendere la Terra e per esplorare regni e realtà.

L’Antico resiste al potere e all’influenza di Dormammu, dimostrando un’eccezionale forza di volontà. Possiede anche una percezione del tempo e dello spazio che supera quella degli altri personaggi MCU e, grazie all’Occhio di Agamotto, può manipolare il tempo.

HelaHela-Mjolnir in Thor Ragnarok MCU

Quando cattura e distrugge il Mjölnir, Hela dimostra immediatamente il suo potere magico. Grazie a lei, la forza del martello incantato viene messa in discussione. È sempre lei a distruggere le difese di Asgard. La magia le fa guadagnare il titolo di ”Dea della Morte”.

Hela ha anche resuscitato i morti in Thor: Ragnarok. Inoltre, la sorella di Loki ha governato Hel, un regno in cui possono vivere i guerrieri asgardiani dopo la loro morte.

DormammuDoctor Strange Dormammu mcu

Dormammu è tra i più potenti esseri magici dell’MCU. Il sovrano della Dimensione Oscura possiede una forza impari all’interno del suo regno: controlla il tempo, lo spazio e la realtà a livelli che Thanos ha raggiunto solo con il Guanto dell’Infinito.

Dormammu possiede anche la capacità di conferire il suo potere agli altri, l’ha fatto con Kaecilius e potrebbe averlo fatto anche con Clea. Intatti, con l’arrivo di Clea, probabilmente Dormammu tornerà nell’MCU, cosa che sarebbe di pessimo auspicio per i Vendicatori… In particolare per uno.

Doctor StrangeDoctor Strange terzo occhio

Strange scampa alla morte grazie alla Pietra del Tempo nascosta nell’Occhio di Agamotto e grazie alla Dimensione Oscura. La sua conoscenza e il suo ingegno, combinati con il suo eccezionale talento nell’uso della magia, lo aiutano ad avvicinarsi allo Stregone Supremo.

Strange possiede una straordinaria energia che permette alle sue varianti di distruggere interi universi dentro e fuori l’MCU. Esemplare della sua conoscenza e della sua forza è il terzo occhio mistico.

Scarlet Witch

La Strega Scarlatta rende Dottor Strange e l’intero mondo magico di Kamar-Taj impotente in pochi minuti. Wanda Maximoff possiede una singolare conoscenza della magia del caos, è come un’affinità naturale verso il destino di Strega Scarlatta.

La Strega Scarlatta attraversa gli universi, distrugge i supereroi più potenti in Terra-838 e resiste al potere multiversale di America Chavez. Solo il dolore e il senso di colpa le impediscono di togliere la vita ad America. 

Fonte

Pinocchio: Guillermo del Toro ci porta dietro le quinte del suo prossimo film in stop-motion Netflix

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Come parte dell’evento TUDUM dello scorso fine settimana, Netflix ha condiviso una nuovissima featurette dietro le quinte che esplora le complesse tecniche di burattini e stop-motion utilizzate nell’imminente rivisitazione di Pinocchio da parte di Guillermo del Toro. Il recente riavvio dal vivo della Disney non è riuscito a conquistare fan e spettatori, quindi tutti gli occhi sono ora puntati su questa versione per offrire una nuova interpretazione della storia iconica.

“Volevo davvero che questo film arrivasse in un modo che avesse l’espressività e la natura materiale di un’animazione fatta a mano”, spiega il regista nel video qui sotto. “Un esercizio artigianale e bellissimo di intaglio, pittura [e] scultura, ma aveva il movimento [sofisticato] a cui ci hanno portato la ricerca sulle piattaforme e sulla creazione di marionette”. Alcuni dei pupazzi usati sono abbastanza piccoli da stare nella mano di qualcuno, mentre altri sono più grandi di una persona reale. Tuttavia, questo fa tutto parte dell’esclusivo processo di realizzazione del film.

“Pinocchio è una favola vissuta nei secoli”, dice del Toro del suo amore per la fiaba “[È] una favola che mi sta molto a cuore e siamo molto sicuri che questa iterazione sia particolarmente bella”. La versione Disney+ è stata una grande delusione, e qualcosa ci dice che la sensibilità horror e fantasy di del Toro trarrà grandi benefici da questa versione. Si spera che un altro trailer sia proprio dietro l’angolo (per ora puoi dare un’occhiata al primo proprio qui).

PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO arriva su Netflix questo dicembre. Diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson, il film presenta un cast vocale stellare con Ewan McGregor nei panni del Grillo Parlante, David Bradley in quelli di Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presta la voce a Pinocchio. Nel cast vocale figurano anche Finn Wolfhard, la vincitrice dell’Oscar Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman, insieme al premio Oscar Christoph Waltz e alla vincitrice dell’Oscar Tilda Swinton.

Blue Beetle: il regista rivela che la Warner Bros. gli ha assicurato che il film arriverà al cinema

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All’inizio di quest’anno, la Warner Bros. Discovery ha deciso di eliminare Batgirl nonostante il film fosse molto vicino al completamento. Piuttosto che attenersi ai piani per pubblicare l’adattamento DC Comics su HBO Max o addirittura consentirgli di essere proiettato nei cinema, lo studio ha scelto di liquidarlo per limitare le eventuali perdite. È stata una decisione che ha sconvolto Hollywood, lasciando i registi incerti sul fatto che potessero ancora fidarsi della Warner Bros. Il CEO dello studio, David Zaslav, ha staccato la spina ai piani della Justice League Dark di JJ Abrams (tra cui Constantine e Madame X) e Wonder Twins, e si è ipotizzato che Blue Beetle sarebbe potuto essere il prossimo titolo a farne le spese. 

Ebbene in una recente intervista con NPR, il regista di Blue Beetle Angel Manuel Soto ha spiegato come ha reagito alla notizia di Batgirl . “Non ho intenzione di mentire. All’inizio c’era preoccupazione, rabbia, paura” , ammette. “Mi hanno detto di non preoccuparmi, il film ha il loro pieno sostegno”. Solo il tempo dirà se il film è veramente sicuro, ma il regista ha condiviso alcuni dettagli in più su ciò che i fan possono aspettarsi dall’uscita del 2023. “È una specie di fusione di Lanterna Verde e Iron Man”, anticipa Soto. “Ha uno scarabeo dallo spazio che è attaccato al suo corpo chiamato Khaji da.”

Gareth Dunnet Alcocer, che ha scritto la sceneggiatura, ha anche spiegato come Blue Beetle affronterà la dinamica di Jaime Reyes con la sua famiglia. “Cosa farebbe mia madre se una tecnologia aliena si infiltrasse nella mia spina dorsale? Non penserebbe che sia bello. E per la famiglia Reyes, è terribile. ‘Otterremo attenzione dalle istituzioni americane, dal governo, dai militari , dalla polizia.'” Il piano originale prevedeva che il film uscisse direttamente anche su HBO Max, anche se in seguito è stato aggiornato come un prodotto per il grande schermo. Questo è un segnale promettente e speriamo che questo significhi che manterrà al sicuro il potenziale successone in un anno che sembra destinato a essere uno dei più impegnativi per il DCEU. 

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Blade: Bassam Tariq lascia il film, la Marvel alla ricerca di un nuovo regista

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Sulla scia della notizia che riavremo Hugh Jackman nei panni di Wolverine in Deadpool 3, abbiamo nuovi aggiornamenti su uno dei film in pre-produzione dei Marvel Studios poiché The Hollywood Reporter ha appreso che Bassam Tariq (Mogul MowgliThese Birds Walk ) ha abbandonato il riavvio di Blade, dunque il regista non dirigerà più il prossimo film che vedrà la vincitrice dell’Oscar Mahershala Ali nel ruolo del protagonista.

In una dichiarazione a THR, i Marvel Studios hanno confermato l’uscita inaspettata: “A causa dei continui cambiamenti nel nostro programma di produzione, Bassam non sta più andando avanti come regista di Blade, ma rimarrà un produttore esecutivo del film. Apprezziamo il talento di Bassam e tutto il lavoro che ha fatto per portare Blade dove si trova.” Tariq ha anche condiviso la sua stessa dichiarazione: “È stato un onore lavorare con le persone meravigliose della Marvel. Siamo stati in grado di mettere insieme un cast e una troupe killer. Desideroso di vedere dove il prossimo regista porterà il film “.

La ricerca di un nuovo regista è già avviata, quindi forse riceveremo un annuncio ufficiale relativamente presto, ma se dovesse protrarsi, allora immaginiamo che Kevin Feige rimescolerà alcune date di uscita, forse spingendo Blade nel 2024.

Blade, quando iniziano le riprese?

Le riprese dovrebbero iniziare provvisoriamente a novembre, con il tanto atteso film sui supereroi già fissato per la data di uscita del 3 novembre 2023, ma ora non è chiaro se la produzione o la data di uscita verrà posticipata o meno.  Oltre ad Ali, Delroy Lindo (Da 5 BloodsMalcolm X) e Aaron Pierre (KryptonMufasa: Il re leone) sono stati recentemente scelti nel film, in ruoli che al momento non sono stati rivelati.  Secondo le loro fonti, anche la sceneggiatura è in fase di revisione. La sceneggiatura originale è stata scritta da Stacy Osei-Kuffour (Watchmen; The Morning Show ) e Tariq, ma ha subito diverse riscritture nei mesi successivi, con Beau DeMayo (The Witcher;  Moon Knight ) incaricato di scrivere la bozza più recente.

Il nuovo Blade

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Con il periodo di riprese annunciato, è solo questione di tempo prima che inizio ad arrivare ulteriori notizie sul film, sia per quanto riguarda il cast sia per quanto riguarda il look del protagonista e dell’opera in sé.

Deadpool 3, Ryan Raynolds conferma: Hugh Jackman sarà di nuovo Wolverine!

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È una vera e propria bomba che è esplosa poche ore fa in rete: in un video di presentazione di Deadpool 3, Ryan Reynolds ha confermato che Hugh Jackman sarà di nuovo Wolverine nel film che introdurrà i due personaggi nel MCU.

I due attori si erano già “scontrati” in X-Men: le origini – Wolverine, ma quel primo incontro su grande schermo non fu proprio felicissimo, né per la raffigurazione di Deadpool né per il franchise di Wolverine, che poi è migliorato senza dubbio. Reynolds inizia scusandosi per aver perso D23, ma dice che hanno lavorato molto duramente sul terzo film per un po’. Vediamo quindi l’attore abbattuto fare una piccola passeggiata attraverso i boschi e versarsi un drink… Continua riconoscendo che il debutto nell’MCU di The Merc With A Mouth deve “sentirsi speciale”, prima di ammettere che non è stato in grado di inventare nulla.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.