Home Blog Pagina 674

Free State of Jones: trama, cast e curiosità sul film

Free State of Jones: trama, cast e curiosità sul film

Dopo aver vinto l’Oscar come miglior attore per Dallas Buyers Club, Matthew McConaughey si è cimentato in una serie di film impegnati, che lo hanno portato a dar vita a personaggi sempre più complessi e ricchi di sfumature. Tra questi si annoverano titoli come La foresta dei sogni, Gold – La grande truffa e Cocaine – La vera storia di White Boy Rick. In questo gruppo si ritrova anche Free State of Jones, pellicola scritta e diretta nel 2016 da Gary Ross e basata sulla vera storia del contadino Newton Knight e della sua ribellione armata contro l’esercito confederato.

Tra dramma storico e film biografico, questo lungometraggio porta lo spettatore nel pieno della Guerra di secessione americana. In questo contesto, Knight guidò una gruppo di agricoltori e schiavi in una rivolta che porto la Contea di Jones a separarsi dagli Stati della Confederazione. Nel 1865 egli portò così alla nascita dello Stato libero di Jones, una contea situata nello Stato del Mississippi e il cui odierno capoluogo è Laurel. Il film ripercorre dunque le gesta di un uomo valoroso, contrario alla schiavitù e ai soprusi dei potenti, che si batté fino all’ultimo per la libertà di tutti.

Ross spese oltre dieci anni nello sviluppo di questo film, svolgendo ricerche su ricerche al fine di essere più aderente possibile alla realtà dei fatti. Free State of Jones non ha tuttavia ottenuto il successo sperato, divenendo però un film da riscoprire anche solo per le nobili intenzioni del racconto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Free State of Jones: la trama del film

Protagonista del film è Newton Knight, infermiere dell’esercito sudista che dopo aver assistito a troppe ingiustizie e barbarie decide di disertare e tornare nella propria terra e occuparsi della sua fattoria. Mentre cerca di tenere nascosta la sua condizione di disertore, egli incontra e si innamora della schiava Rachel. Il disincanto di Newton per i principi della Confederazione si sviluppa però sempre di più dopo avere scoperto che le truppe razziano regolarmente le colture e il bestiame della povera gente per il loro sostentamento. Nel tentativo di proteggere una famiglia locale da questi soprusi, finisce con l’essere riconosciuto e braccato.

Con la complicità della zia Sally, l’uomo si nasconde nella palude e trova ospitalità tra un gruppo di schiavi guidati da Moses Washington. Ben presto, stanchi e atterriti dalle atrocità di una guerra di cui non condividono gli ideali, molti soldati confederati seguono l’esempio di Newton e si rifugiano nella palude, disertando. Così, ex militati e schiavi decidono di unire le proprie e lottano per trasformare la contea di Jones in uno Stato libero, rifugio per i ribelli. Per ottenere ciò, però, dovranno a loro volta macchiarsi in battaglia, dando vita ad uno scontro particolarmente duro.

Free State of Jones cast

Free State of Jones: il cast del film

Per dar vita al contadino Newton Knight, il regista pensò da subito all’attore Matthew McConaughey. Quando il premio Oscar lesse la sceneggiatura per la prima volta, pensò che fosse la storia di guerra civile più emozionante di cui avesse mai sentito parlare. Decise così di voler assolutamente accettare l’offerta di interpretare Newton Knight. Con McConaughey a bordo, i finanziamenti per il film non tardarono ad arrivare. Per prepararsi al ruolo, poi, l’attore si è documentato a lungo sulla storia di Knight, al fine di conoscerlo quanto più possibile. Egli spese inoltre diverso tempo nel Libero stato di Jones per acquisire maggiormente l’atmosfera storica del luogo.

Accanto a lui, nei panni della schiava Rachel, si ritrova l’attrice Gugu Mbatha-Raw, recentemente vista nel ruolo di Ravonna nella serie di Disney+ Loki. Il due volte premio Oscar Mahershala Ali è invece Moses Washington, mentre Keri Russell, attrice nota per la serie drammatica Felicity, interpreta Serena Knight. Sono poi prsenti Christopher Berry nei panni di Jasper Collins, Sean Bridgers in quelli di Will Sumrall e Jacob Lofland nel ruolo di Daniel. Thomas Francis Murphy dà vita al colonnello Elias Hood, mentre Wayne Pére è il colonnello Robert Lowry. Nel film, in qualità di comparse, si ritrovano anche Christopher David McKnight e Eunice Smith, due discendenti di Newton Knight.

Free State of Jones: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Free State of Jones è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 27 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Jungle: trama, cast e la vera storia dietro al film con Daniel Radcliffe

Esistono delle storie da essere talmente tanto estreme e straordinarie da sembrare possibili soltanto al cinema. Il più delle volte, però, quest’ultimo prende spunto per queste proprio dalla vita vera e dalla sua imprevedibilità. È questo il caso del film Jungle, diretto nel 2017 dal regista australiano Greg McLean, già autore di titoli come Wolf Creek e The Belko Experiment. Basato sul libro di memorie Lost in the Jungle, di Yossi Ghinsberg, il film ripercorre la disperata situazione di questo nel momento in cui si trovò ad essere sperduto nella giungla boliviana. Un’esperienza al limite che, qualora non conduca alla morte, ti cambia per sempre la vita.

Quella qui narrata è dunque una storia di sopravvivenza in piena regola, perfetta per essere portata sul grande schermo. La giungla in cui il protagonista si ritrova sperduto diventa però anche l’occasione di raccontare una condizione dell’esistenza umana a molti familiare. Chiunque può ritrovarsi smarrito nel corso della propria esistenza, alla disperata ricerca di un orientamento. Jungle, da questo punto di vista, si offre di essere ciò, fornendo una storia ricca di paura ma anche speranza e motivazioni. Un film dunque che offre grande intrattenimento come anche profonde riflessioni sull’esistenza, in modo più o meno metaforico.

Per assicurarsi che tutto ciò potesse risultare ancor più d’impatto, gli autori del film hanno deciso di dar luogo alle riprese in una vera foresta pluviale. Si tratta però non di quella in Bolivia bensì di quella presente nella Gold Coast australiana. La ricerca di realismo e il grande impegno profuso nella realizzazione del film hanno poi ottenuto ampi riconoscimenti da parte della critica. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo, come la trama, il cast di attori e la vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Jungle: la trama del film

Protagonista del film è il giovane esploratore Yossi Ghinsberg, il quale nel 1981 decide di organizzare un viaggio nel cuore della foresta amazzonica. Con lui ci saranno Marcus Stamm, un insegnante svizzero, e Kevin Gale, escursionista e fotografo. Guidati dal misterioso esploratore austriaco Karl Ruprechter, i tre intraprendono dunque il loro viaggio nel cuore della foresta, ignari dei reali pericoli che questa può contenere. Con l’avanzare del viaggio, la loro fiducia nei confronti della loro guida verrà ad essere messa a dura prova, ma quando si accorgeranno di avere realmente a che fare con un imbroglione sarà troppo tardi. Ritrovatisi sperduti nella foresta, per loro l’avventura si trasforma in un vero e proprio incubo, dal quale uscire vivi sarà la vera sfida.

Jungle cast

Jungle: il cast del film

Ad interpretare l’esploratore protagonista del film, Yossi Ghinsberg, vi è l’attore Daniel Radcliffe. Divenuto celebre per aver interpretato il mago Harry Potter nella saga a questi dedicata, egli ha negli ultimi anni preso parte ad una serie di piccoli film, nel tentativo di distaccarsi dal personaggio che lo ha reso celebre e dar vita a nuove memorabili interpretazioni. Nel caso di Jungle, egli si è calato nei panni del personaggio dando vita ad una preparazione particolarmente estrema. Per poter risultare realistico nella sua interpretazione di un uomo allo stremo, consumato dalla fatica e dalla fame, egli si è posto proprio in queste condizioni. Ha infatti deciso di seguire una dieta consistente in un solo petto di pollo e una barretta proteica al giorno, contornate da molto caffè e sigarette.

Questo gli ha permesso di ottenere l’aspetto denutrito e consumato dalla stanchezza riportato nel film. La sua interpretazione è stata in seguito lodata proprio per la capacità di rendere appieno la difficile condizione in cui l’esploratore si trovò. Accanto a lui, nel ruolo della guida Karl Ruprechter vi è l’attore tedesco Thomas Kretschmann, noto per i film King Kong e Avengers: Age of Ultron. Alex Russell, presente in film come Chronicle e Unbroken, interpreta invece il fotografo Kevin Gale. Joel Jackson dà vita allo svizzero Marcus Stamm, mentre Jacek Koman, noto attore australiano, dà volto a Moni Ghinsberg, padre del protagonista.

Jungle: la vera storia dietro al film

La storia dell’israeliano Yossi Ghinsberg ha inizio nel momento in cui, all’età di 22 anni, decide di perseguire un sogno romantico ed esplorare la giungla come i suoi eroi della letteratura. Egli inizia così a svolgere una serie di diversi lavori al fine di guadagnare abbastanza soldi da potersi permettere l’esperienza. Arrivato in Bolivia, egli incontra qui i suoi compagni di viaggio: lo svizzero Marcus, l’austriaco Karl e l’americano Kevin. Insieme, iniziano così l’esplorazione della foresta seguendo il fiume Turchi. Il loro primo ostacolo arriva però nel momento in cui si trovano difronte a delle cascate, che impediscono loro il passaggio. Nel tentativo di aggirarle, i quattro si separano con l’intenzione di rincontrarsi a La Paz. Marcus e Karl, tuttavia, non sarebbero mai più stati ritrovati.

Rimasti soli, Yossi e Kevin finiscono con l’essere a loro volta divisi dalla cascata in cui si erano imbattuti. Il secondo dei due fu fortunato, riuscendo ad arrivare a riva e trovare salvezza cinque giorni dopo grazie ai soccorsi. Yossi, sfortunatamente, si ritrovò invece da solo a vagare per tre settimane in un’area inesplorata della foresta amazzonica, privo di viveri. Più volte egli rischiò di essere mangiato vivo da predatori e insetti vari. Verso gli ultimi giorni di tale periodo, iniziò anche ad avere allucinazioni date dalla fame. Era infatti costretto a nutrirsi solo con alcuni frutti trovati lungo il cammino. Quando era ormai arrivato allo stremo e si augurava di morire quanto prima, egli fu ritrovato da una missione di salvataggio. Uscito dalla giungla, passò tre mesi in ospedale per la riabilitazione, grato di essere sopravvissuto.

Jungle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Jungle è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 27 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, CultureTrip

Ben Is Back: trama, cast e curiosità sul film con Julia Roberts

Ben Is Back: trama, cast e curiosità sul film con Julia Roberts

Le opere sulla dipendenza da droghe in età giovanile sono negli ultimi anni diventate particolarmente presenti tanto al cinema quanto in televisione. In esse si mostrano, spesso senza mezzi termini, le drammatiche conseguenze a cui portano tali sostanze in chi le assume e per chi circonda tali persone. Uno degli esempi più brillanti a riguardo è il film Ben Is Back (qui la recensione). Scritto e diretto da Peter Hedges nel 2018, questo ha per protagonisti una madre e un figlio intenti a recuperare il loro rapporto compromesso dall’abuso di droghe di lui. Un’opera sincera e commovente sull’essere genitori e sull’essere figli, che si avvale di grandi interpretazioni.

Girato nei sobborghi di New York, il film ebbe in seguito la sua anteprima al Toronto International Film festival, mentre in Italia venne presentato alla Festa del Cinema di Roma. Da subito ottenne grande considerazione da parte della critica, che in particolare lodò le interpretazioni dei due interpreti principali come anche la palpabile intesa tra di loro. Ben Is Back ha così ricevuto importanti riconoscimenti, divenendo uno dei film di punta dell’anno riguardo le tematiche qui trattate. Nonostante ciò, il film non si rivelò un particolare successo al box office. Qui, infatti, è arrivato ad incassare solo 12 milioni di dollari a livello globale a fronte di un budget di 13.

Con il passare del tempo il titolo è però stato rivalutato, merito anche della rappresentazione che il regista dà del problema centrale della storia. Ben Is Back merita infatti di essere visto però lo struggente e universale rapporto tra i due protagonisti. Prima di lanciarsi in una visione del titolo, però, può essere utile approfondire dettagli relativi alla trama e al cast, scoprendo nuove curiosità legate al titolo. Infine, si elencheranno le principali piattaforme dove è possibile ritrovare il titolo, come anche i suoi passaggi televisivi, per una comoda visione casalinga.

Ben Is Back: la trama del film

Protagonista del film è Holly Burns, indaffarata nei preparativi per le festività del periodo natalizio. A movimentare ulteriormente il periodo già di suo caotico ci si metterà di mezzo anche il ritorno a casa del figlio Ben. Da mesi questi si trovava in un centro di riabilitazione, dove tentava di liberarsi dalla dipendenza dalla droga. Per via della sua buona condotta, al ragazzo viene concesso di trascorrere il Natale in famiglia. Farlo riavvicinare ai suoi affetti, infatti, sembra poter essere un ulteriore aiuto nei suoi confronti. Holly accoglie naturalmente con grande gioia il ritorno del figlio, non nascondendo però una certa preoccupazione.

Scettica circa i reali progressi di Ben, avverte il ragazzo che non lo perderà mai di vista, monitorando ogni suo spostamento e azione al fine di prevenire una sua ricaduta nel vortice della droga. Pur essendo animato dai migliori propositi, Ben si troverà ben presto a doversi scontrare con i fantasmi del passato, trovandosi a doversi confrontare con la forte tentazione di riprendere a consumare sostanze stupefacenti. Pur di salvare suo figlio, Holly dovrà dedicare tutta sé stessa a questi, trovandosi a vivere uno dei giorni più difficili della sua vita. La donna è però perfettamente consapevole che se c’è qualcosa che può salvare suo figlio, quel qualcosa è l’amore.

Ben Is Back cast

Ben Is Back: il cast del film

Nel momento in cui si apprestava a sviluppare il film, il regista non aveva alcuna intenzione di affidare il ruolo del problematico Ben a suo figlio Lucas Hedges, divenuto popolare grazie a film come Manchester by the Sea e Tre manifesti a Ebbing, Missouri. A volerlo fortemente, però, fu l’attrice Julia Roberts, chiamata ad interpretare il ruolo della madre Holly. Questa era infatti rimasta particolarmente colpita dalla bravura del giovane attore, e chiese espressamente di poter recitare con lui. Fu così che i due attori si trovarono a recitare nel ruolo di madre e figlio, e per stringere ulteriormente il loro rapporto la Roberts invitò Hedges a cena in più occasioni. Così facendo i due attori hanno potuto dar vita a quella chimica di coppia particolarmente necessaria per i loro rispettivi ruoli.

L’attrice Kathryn Newton, nota per serie come Big Little Lies e The Society, interpreta invece Ivy Burns, sorella di Ben L’attrice aveva già recitato insieme ad Hedges anche nel film Lady Bird. L’attore Courtney B. Vance, celebre per aver interpretato il procuratore distrettuale Ron Carver in Law & Order: Criminal Intent, è nel film Neal Beeby, nuovo compagno di Holly e padrino di Ben e Ivy. Sono poi presenti, in ruoli secondari, attori come Rachel Bay Jones nei panni di Beth Conyers, madre della defunta ex ragazza di Ben. Alexandra Park e Michael Esper sono invece rispettivamente Cara K e Clayton, due spacciatori a cui Ben si rivolgerà nel corso della storia. Il secondo dei due, in particolare, sarà colui che gli causerà i maggiori guai.

Ben Is Back: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ben Is Back è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 27 giugno alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Madame Web, anche Emma Roberts nel cast del film SONY

0
Madame Web, anche Emma Roberts nel cast del film SONY

La SONY ha ingaggiato anche Emma Roberts per il suo prossimo Madame Web, un nuovo progetto che va a comporre lo Spider-Verse dello studio, insieme ai già usciti Venom (1 e 2) e Morbius.

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala ad ottobre 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Fonte: Deadline

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un nuovo breve promo

0

Ecco un nuovo breve promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere diffuso sui canali Instagram di Prime Video.

https://www.instagram.com/p/CfUJHCRN5DA/

 

Testo descrittivo: Primo piano su una piccola mano che stringe saldamente una mano molto più grande avvolta in un panno ruvido. Al centro dello schermo appaiono le parole “Niente è cattivo all’inizio”. Arrondir si trova in una foresta cupa. Tiene un arco in una mano e allunga la mano per scoccare una freccia in aria. Galadriel, in armatura completa di placche d’argento, siede in groppa a un cavallo bianco e guida una carica di altri guerrieri a cavallo attraverso un campo lussureggiante. L’alto re Gil-galad fissa il cielo. Una nave si ferma in un porto sotto un intricato arco di pietra. Lo schermo diventa nero tranne che per il brillante testo argentato che recita “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Disponibile dal 2 settembre su Prime Video”

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Thunderbolts: 8 teorie di Reddit sul villain del film

Thunderbolts: 8 teorie di Reddit sul villain del film

Recentemente sono stati annunciati due nuovi progetti nel Marvel Cinematic Universe, tra cui una nuova serie Disney+ su Wonder Man e il film sui Thunderbolts. Quest’ultimo progetto si prospetta particolarmente interessante dato che riunirà cattivi e antieroi di tutto il franchise nella formazione della squadra e potrebbe dunque configurarsi come il primo vero crossover dopo Avengers: Endgame.

Al momento, la regia è affidata a Jake Schreier e la sceneggiatura a Eric Pearson, mentre le riprese dovrebbero iniziare la prossima estate, probabilmente verso la fine del 2024. Sia che Thunderbolts faccia parte della Fase Quattro o della Fase Cinque, il fulcro di questo progetto rimane invariato: si tratta di una squadra di villain. Per questo motivo, dovranno scegliere con cura l’antagonista del film, e alcuni fan hanno già avanzato qualche proposta su Reddit

Il Leader

Una delle migliori scelte per il cattivo di Thunderbolts fa già parte del MCU, ma alcuni potrebbero essersene dimenticati. Il Redditor u/RickFlag sostiene che “Tim Blake Nelson nei panni del Leader sarebbe un ottimo cattivo per il film Thunderbolts del MCU, riproponendo il suo ruolo da L’incredibile Hulk“: questa è probabilmente la teoria più accreditata su Reddit.

Il Leader è una nemesi di lunga data di Hulk, che si avvale di un’ intelligenza superiore e di poteri telecinetici come supercriminale dominante. Probabilmente, sarebbe già apparso in un sequel se il primo film non avesse ricevuto recensioni così contrastanti. In ogni caso, in Thunderbolts si potrebbero finalmente sfruttare i semi che questo personaggio ha piantato quasi quindici anni fa.

Red She-Hulk

Al momento, la presenza di Marc Ruffalo nel film sui Thunderbolts non è stata confermata, e neppure quella di Tatiana Maslany, che debutterà presto nei panni di She-Hulk in una nuova serie tv su Disney+. Tuttavia, il loro nemico Emil Blonsky, alias Abominio, è un probabile candidato per la squadra. Per questo motivo, molti fan si aspettano che i Thunderbolts possano incorporare altri personaggi dalla parte di Hulk, come Betsy Ross, alias Red She-Hulk.

È stata interpretata da Liv Tyler ne L’incredibile Hulk e, come scrive il Redditor u/TRIMPKIN_KING, “non ha avuto un arco narrativo dal 2008, quindi è praticamente tabula rasa per quanto riguarda la direzione da dare al suo personaggio. Sappiamo però che condivide il legame Thunderbolt con suo padre: questo potrebbe essere un motivo interessante per risvegliare il personaggio dall’oblio e dare giustizia alla sua ricca storia dei fumetti.

Red Hulk

La sfortunata scomparsa di William Hurt avrà probabilmente cambiato la storia di Thunderbolts rispetto al suo lancio iniziale. Infatti, il suo ruolo di ThaddeusThunderboltRoss nel MCU è uno dei più malvagi della sua intera carriera e avrebbe potuto vederlo finalmente evolversi in Red Hulk, magari stabilizzandosi come l’antagonista di turno. Tuttavia, anche se i fan non possono aspettarsi di rivedere Ross, l’opzione di Red Hulk non è da escludere del tutto.

L’utente U/LoveWaffle1 afferma: “Penso che potrebbe ancora esserci Red Hulk, ma non come la versione di un Thunderbolt Ross irradiato dai raggi gamma. Prendete un qualsiasi altro militare cazzuto e fatelo diventare l’antagonista principale di Red Hulk“. Nei fumetti, infatti, esiste un altro Red Hulk oltre a Ross e il generale Robert Maverick potrebbe essere utilizzato per ricoprire questo ruolo nei Thunderbolts.

Contessa Valentina Allegra De Fontaine

Black Widow Contessa Valentina Allegra de FontaineSebbene l’annuncio del film sui Thunderbolts sia stato entusiasmante, era qualcosa che i fan si stavano aspettando, considerando gli avvenimenti di storie correlate come The Falcon and The Winter Soldier e Black Widow. In entrambi, Julia Louis-Dreyfus interpreta la Contessa Valentina Allegra de Fontaine e sembra che sia intenzionata a formare la propria squadra: molti pensano che si tratti dei Thunderbolts e che agirà come un’oscura spalla di Nick Fury in tutto il MCU.

Tuttavia, nei fumetti conosciamo diverse versioni dei Thunderbolts, una delle quali è guidata dal Barone Zemo, che potrebbe essere la scelta verso cui il film propenderà. L’utente u/Powersoutdotcom teorizza che “i Thunderbolts saranno una squadra guidata da Zemo, che si scontrerà con il gruppo di tirapiedi di Val, tra cui Walker“. Due squadre permetterebbero ad antieroi come Yelena Belova o John Walker di lavorare in contrapposizione a cattivi incalliti come Zemo; in ogni caso, i fan sono sicuri che la Contessa avrà un ruolo significativo nel film sui Thunderbolts.

La Guardia D’Inverno

Come i Thunderbolts, molte altre squadre popolari devono ancora entrare ufficialmente nel MCU, e per alcune di queste sembra proprio essere arrivato il momento, come ad esempio la Guardia d’Inverno. Si tratta dell’equivalente russo dei Vendicatori, composto da personaggi analoghi alla squadra americana: Dinamo Cremisi per Iron Man, Ursa Major per Hulk, Perun per Thor e Guardiano Rosso per Capitan America. Molti ricorderanno che David Harbour ha interpretato il primo in Black Widow.

Il Redditor u/pagingdrsolus pensa che “questa squadra darebbe filo da torcere ai Thunderbolts portando tutte le tensioni della guerra fredda, e la storia delle operazioni segrete si presterebbero alla necessità di una squadra moralmente grigia per affrontarle”. Forse i Thunderbolts entreranno in conflitto con la Guardia d’Inverno nell’ambito di una missione per il governo americano, il che creerebbe dinamiche interessanti per Yelena Belova.

Red Skull & Hydra

Dal momento che Thunderbolts prenderà personaggi da tutto il franchise, unendo rivali o avversari di diversi importanti eroi del MCU, potrebbe fare lo stesso anche con l’antagonista principale. Mentre alcuni suggeriscono i nemici di Hulk, Il Redditor U/mal-laney propone un classico cattivo di Capitan America, Red Skull. Si tratta di un personaggio interpretato per la prima volta da Hugo Weaving in Captain America: Il primo vendicatore, ma per Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, è stato sostituito da Ross Marquand.

Si teorizza che “libero dalla maledizione della Pietra dell’Anima, Red Skull è tornato e ha portato con sé una tecnologia aliena superiore. Il suo obiettivo: finire ciò che l’Hydra ha iniziato nella Seconda Guerra Mondiale”. Questa sarebbe sicuramente una premessa interessante, ma ci si potrebbe chiedere perché non siano Capitan America e/o i Vendicatori ad occuparsene.

Squadron Supreme/Squadron Sinister

Come la Guardia d’Inverno o l’HYDRA, diversi fan su Reddit suggeriscono che i Thunderbolts si scontreranno con un’altra squadra. Questa scelta ci regalerebbe sicuramente un combattimento finale esaltante, in cui ogni membro della squadra potrebbero scontrarsi con uno specifico nemico. Il Redditor U/esar24 afferma a questo proposito che gli piacerebbe “vederli contro lo Squadrone Supremo“.

Lo Squadron Supreme è la squadra di eroi letteralmente basata sulla Justice League dei fumetti DC, composta da personaggi come Hyperion, Nighthawk, Power Princess, Whizzer e Doctor Spectrum. All’inizio si facevano chiamare Squadron Sinister ed erano sostanzialmente dei pastiche di diversi villain, ma alla fine sono stati trasformati in eroi. Che si chiamino Supreme o Sinister, potrebbero in ogni modo entrare in conflitto con i Thunderbolts. Inoltre, questa scelta potrebbe essere un modo divertente per stuzzicare i probabili paragoni con la Suicide Squad.

Conte Nefaria

Una tendenza dei fan del MCU è quella di volere sempre di più, ma non tutto è Avengers: Endgame, e non tutti i cattivi devono essere catastrofici come Thanos. I Thunderbolts potrebbero avvalersi di un antagonista potente e pericoloso, ma non è necessario che la posta in gioco sia la fine del mondo. Potrebbero trovarsi a combattere contro la malavita – con cui potrebbe essere nato un conflitto, se stanno cercando di essere apertamente eroici – e quindi contro il Conte Nefaria, il potente e super potenziato capo della Maggia.

Al Redditor U/PapaSteveRocks interesserebbe questa idea, “soprattutto se stanno anche cercando di reclutarlo, non solo di fermarlo. È l’equivalente di Superman come boss del crimine, è perfetto. Inoltre, si introdurrebbe così anche il personaggio di Madame Masque Giulietta Nefaria“. La Maggia fa già parte del MCU grazie ad Agent Carter e Daredevil, e il film sui Thunderbolts potrebbe farle assumere un ruolo di rilievo all’interno del franchise, con il Conte Nefaria e Madame Masque a guidare il clan contro i Thunderbolts.

Ms. Marvel: i tratti distintivi di Kamala Khan

Ms. Marvel: i tratti distintivi di Kamala Khan

La serie Disney+ Ms. Marvel è l’ultima novità MCU. Dopo Peter Parker (Tom Holland) e dopo America Chavez (Xochiti Gomez) in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il franchise introduce un nuovo supereroe adolescente. Episodio dopo episodio, Kamala Khan (Iman Vellani) si sta dimostrando un personaggio eroico sì, ma ricco di sfaccettature ”normali”.

Per la sua goffaggine, per le sue insicurezze e anche per il suo animo ribelle, Ms. Marvel non è troppo diversa da tanti altri suoi coetanei. Scopriamo quali sono gli aspetti più riconoscibili dell’eroina!

La goffaggine di Ms. Marvel 

Ms Marvel Iman Vellani Kamala KhanKamala è un personaggio estremamente coraggioso. Nonostante ciò, è un anche un’adolescente piena di insicurezze e, vista la giovane età, è ancora impreparata su molti aspetti della vita eroica e non.

Ms. Marvel riesce ad essere sicura di sé con i suoi amici più stretti come Bruno e Nakia, ma si blocca quando si trova con personaggi popolari come Zoe. C’è una buona dose di imbarazzo in tutte le interazioni intrattenute da Kamala, comprese le scazzottate super potenti nei primi giorni della sua carriera da criminale.

Ms. Marvel è audace

Ms Marvel Iman VellaniNonostante sia nuova nel mondo degli eroi, Ms. Marvel si dimostra fin da subito ardita: è disposta a dare tutta se stessa pur di fare la cosa giusta. Un esempio chiaro di questa sua caratteristica si vede quando Kamala cerca per la prima volta di aiutare un cittadino in pericolo.

Usando le sue abilità cosmiche, cerca di acchiappare un ragazzino mentre sta cadendo da un balcone. Grazie alla sua determinazione, Kamala entra in azione e salva il giovane all’ultimo secondo.

Per Kamala è difficile sentirsi integrata

Nakia Bruno KamalaCome ogni adolescente, anche Kamala è una liceale insicura di sé che vorrebbe sentirsi parte di un gruppo. Ms. Marvel è a suo agio con i suoi migliori amici, ma le risulta difficile connettere con i suoi compagni di classe, specialmente con quelli più ”popolari” come Zoe.

https://www.youtube.com/watch?v=65llGcB37Ac

La lotta interiore per sentirsi integrata è una delle qualità più riconoscibili di Kamala. Questo aspetto del personaggio permette di creare empatia non solo tra gli spettatori adolescenti che sono al liceo in questo momento, ma anche tra il pubblico più maturo che sicuramente ricorda quanto sia stata difficile quell’età.

Il suo aspetto ribelle

Ms Marvel Kamala KhanC’è un tratto di Ms. Marvel che è tipico sia degli eroi che degli adolescenti. Kamala ama l’indipendenza, crede di poter fare tutto da sé e di non aver bisogno di nessuno. Al contrario, i genitori dell’eroina sono molto severi e non le concedono praticamente alcuna libertà. Quando sua madre e suo padre dicono a Kamala che non può andare all’AvengerCon senza un accompagnatore, lei se ne frega e sgattaiola via di nascosto.

La ribellione è una parte fondamentale della natura umana ed è essenziale negli adolescenti affinché essi diventino figure autonome e separate dai propri genitori. Proprio per questo, i fan possono facilmente riconoscersi nell’animo ribelle di Ms. Marvel.

Kamala sia è un’eroina che una fan della Marvel

Iman Vellani Kamala Khan Matt Lintz Bruno CarrelliTra tutti gli eroi MCU, Ms. Marvel è probabilmente quello più umano e più vicino allo spettatore comune. Ogni fan del franchise può facilmente riconoscersi in Kamala perché lei stessa è una fan della Marvel! Ha un canale YouTube pieno di video sui suoi Avengers preferiti e, come accade alla maggior parte dei fan, c’è un supereroe che Kamala idolatra più di tutti gli altri: Carol Danvers.

https://www.youtube.com/watch?v=HOblLrAwaqo

La difficile comunicazione tra Kamala e i genitori

Zenobia Shroff Muneeba KhanIl divario generazionale è un problema comune a tutte le famiglie. Sta diventando sempre più difficile per i genitori comunicare con i propri figli e per i figli è complesso esprimere la propria anima ai genitori. Le ansie della madre e del padre di Kamala sono quindi emblematiche delle preoccupazioni di tanti altri genitori.

Ms. Marvel ovviamente ama i suoi genitori tanto quanto loro amano lei, ma la ragazza è in una fase difficile della sua vita e non possono mancare gli scontri. Il padre di Kamala vuole disperatamente connettersi con lei, si colora di verde per giocare a Hulk all’AvengerCon, ma si rifiuta di dare a Kamala l’indipendenza che lei richiede. Inoltre, le accese discussioni tra l’eroina e la madre ricordano le dinamiche madre-figlia di Saoirse Ronan e Laurie Metcalf in Lady Bird, con tutti i battibecchi tipici di tante famiglie.

Ms. Marvel dubita costantemente di sé

Iman Vellani in Ms Marvel“La sindrome dell’impostore” è un tratto familiare per gli eroi Marvel. Tutti, da Shang-Chi ad America Chavez hanno almeno in parte dubitato delle proprie capacità. Prima di avere dei superpoteri, Kamala non pensava certo di poter salvare il mondo. Dopo aver scoperto le sue doti, Ms. Marvel pensa comunque di non meritare i poteri e di non essere in grado di gestirli. Per fortuna, Kamala ha un migliore amico come Bruno che può rassicurarla. È lui a ricordarle che: “Tu sei Kamala Khan. Se vuoi salvare il mondo, allora salverai il mondo.

Thor: Love and Thunder, i protagonisti parlano del nuovo film Marvel Studios

0

Arriverà il 6 luglio sul grande schermo la nuova avventura da solista di Thor, con Thor: Love and Thunder, un film molto atteso, con una trama anticipata dal ciclo a fumetti di Aaron. Ovviamente il film non segue la storia di carta e inchiostro, ma trova la sua strada per sistemarsi al meglio all’interno del Marvel Cinematic Universe.

A parlare del film, in occasione della conferenza stampa internazionale, sono intervenuti il produttore Kevin Feige, il regista e sceneggiatore (nonché interprete di Korg) Taika Waititi e il protagonisti Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tessa Thompson e Christian Bale.

Undici anni fa, Chris Hemsworth esordiva nel MCU con il personaggio di Thor, e dopo tanti anni e tante evoluzioni e avventure subite dal personaggio, si può dire che parte dell’attore è cresciuta insieme al personaggio. “Dall’immaturo e adolescente personaggio che era, ne ha passate tante – spiega Hemsworth – e ora è un nuovo ed eccitante eroe, che adesso abbiamo cercato di rendere più divertenti, perché è la cosa con cui il pubblico entra maggiormente in relazione. Forse mi rivedo un po’ di più in Party Thor da What If…? e sicuramente il personaggio mi ha accompagnato, condividiamo molto.”

Iron Man e Captain America, i pilastri del MCU, hanno avuto entrambi una loro trilogia, mentre Thor è il primo personaggio del franchise che arriva a un quarto film da solista. Secondo Kevin Feige, il segreto è proprio nella sintonia che Chris Hemsworth riesce a stabilire con il pubblico: “Credo che il pubblico risponda a Chris e a tutto quello che ha portato alla luce grazie a Taika, ma sono sicuro che fosse già lì. C’erano dei momenti sul set in cui Chris era davvero esilarante. Ho visto delle scene di Avengers: Age of Ultron, qualche giorno fa, e c’era già questa simpatia, questo umorismo del personaggio che viene dall’attore. E poi Taika è riuscito a unire l’aspetto action del personaggio, con martello e fulmini, a quella parte più divertente, e credo che la gente risponda proprio a questa unione. Abbiamo trascorso moltissimo tempo a cercare di capire come rendere comprensibile al pubblico un dio nordico, e così ci siamo riusciti, e siamo arrivati a farne un quarto.”

Tra scherzo e serietà interviene il regista, Taika Waititi in persona, che specifica: “È difficile rendere Chris gradevole… (ride) Io e lui siamo diventati amici. La sua personalità è quello con cui vuoi entrare in connessione. Puoi fidarti di lui, è una brava persona, sai che c’è per te, come fosse un supereroe nella vita reale. Ho cercato di portare le qualità di Chris in Thor.”

Grande curiosità in Thor: Love and Thunder è destata dal ritorno di Natalie Portman nei panni di Jane Foster/Mighty Thor: “Dopo aver visto Chris con il costume per così tanti anni,  è stato surreale provare il mio, con pettorali e stivali, per la prima volta. Sono molto grata al cast e a tutti gli attori che mi hanno dato la possibilità di allenarmi con loro. È stata una grande sfida per me soprattutto per la parte fisica, ma ho fatto affidamento su Tessa e Chris, che hanno un sacco di esperienza in questo tipo di preparazione”.

Interprete d’eccezione per il ruolo del villain, Christian Bale è invece Gorr il Macellatore di Dei, la terribile minaccia contro cui Thor Odinson si deve cimentare: “Credo che cercassero l’opposto, rispetto a ciò che è Chris. Cercavano un attore con cui non si entra in relazione, un po’ solitario, strano, qualcuno con cui non vuoi passare il tempo, qualcuno il cui sedere nessuno voleva vedere. E così hanno pensato a me.” Scherza Bale, che poi passa a spiegare quali elementi di Gorr lo hanno colpito: “È bello interpretare un antagonista ed è molto più facile, perché tutti sono affascinati dai cattivi ragazzi, mentre il lavoro che ha fatto Chris è stato molto molto più difficile. Poi Taika riesce a rendere questi personaggi tremendamente divertenti, ma anche commoventi. Non so se sia abbastanza da suscitare la compassione dello spettatore, ma sicuramente è un personaggio del quale capiamo benissimo le ragioni. È un mostro, fa cose orribili, ma capiamo perché fa quello che fa.”

Di ritorno nel ruolo di Valchiria c’è anche Tessa Thompson, che questa volta porta in scena un personaggio che è diventato Re di Nuova Asgard e che si trova ad avere a che fare con situazioni molto diverse rispetto a quello per cui è invece stata preparata tutta la vita: “E’ stato molto divertente, ed è qualcosa che alla Marvel fanno molto bene. Che sia un villain o un eroe, trovano sempre il modo di connettere il pubblico con il loro potere o la loro debolezza. C’è sempre una ragione per cui questi personaggi si comportano in un certo modo. Ad esempio, quando incontriamo Valchiria in Thor: Ragnarok, ha deciso di affogare i suoi dolori nell’alcol, la troviamo completamente ubriaca, dopo che ha perso ogni cosa. Per me e Taika era importante come presentavamo il personaggio, era una sepereroina donna e il fatto che facesse quell’entrata in scena così apparentemente eroica, ma che poi diventa goffa, era irresistibile. Ci siamo dovuti preparare fisicamente all’essere degli eroi, ma allo stesso tempo siamo riusciti ad essere anche un po’ goffi e divertenti. In questo film abbiamo esplorato anche un altro aspetto: Valchiria è diventata il Re di Asgard, che è un lavoro che lei ama, ama proteggere la sua gente, ma è stata per così tanti anni una guerriera professionista che adesso rimanere bloccata nella burocrazia le sta stretto. Le manca il campo di battaglia e le mancano le sue compagne di lotta, quindi è stato bello ricostruire questo aspetto con Natalie.”

Come Ragnarok, anche Thor: Love and Thunder è caratterizzato da una colonna sonora invadente e irresistibile e da una fotografia sgargiante. Così ne parla Waititi: “Abbiamo speso tutti i soldi che potevamo per avere il numero maggiore possibile di canzoni dei Guns N’ Roses. L’estetica del film è sempre stata questa palette che ricorda la pittura spray degli anni ’80 e le cover rock. Pure il logo del film ricorda qualcosa che avevo fatto a scuola, avevo passato giorni e giorni a perfezionare il logo dei Metallica con lo stesso carattere in cui è scritto il titolo di Thor: Love and Thunder.”

Thor: Love and Thunder arriva in sala il 6 luglio, distribuito da Disney.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

0
Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

Dal 28 giugno, torna su Disney+ il trio di investigatori più improbabile che la tv abbia mai offerto ai telespettatori amanti del giallo: Only Murders in the Building 2 torna per un secondo ciclo, moltiplicando la suspence, il divertimento, e anche l’intuito di Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez), i quali si confermano più in forma che mai.

Only Murders in the Building 2, dove eravamo rimasti?

Il finale aperto della prima stagione ci aveva lasciati con il fiato sospeso, con la scoperta di un nuovo cadavere e con i nostri protagonisti incastrati a tutti gli effetti. Questa seconda stagione gioca al rilancio, quindi, perché se da una parte il nostro trio dovrà risolvere di nuovo un caso di omicidio, dovrà anche tentare di scagionarsi dall’accusa. L’assassino però sembra essere un passo avanti a nostri, mettendoli di continuo in difficoltà e dimostrando di conoscere bene il loro passato e i loro segreti.

È caratteristica di ogni serie tv che si prolunga oltre la prima stagione approfondire e sviluppare i personaggi di cui vediamo raccontate le storie. Only Murders in the Building 2 non fa eccezione, andando a pescare nel passato dei protagonisti e contemporaneamente ponendo le basi per storie future, facendo diventare più robusta la mitologia che circonda l’Arconia e i suoi inquilini. L’elegante edificio così come i protagonisti si raccontano, si svelano, attraverso scoperte e rivelazioni che rendono viva la storia, la arricchiscono e danno spessore con le loro vicende e i loro aneddoti. In questo modo Only Murders in Building 2 diventa un racconto corale e denso, che si fonda su un giallo ma che allo stesso tempo imbastisce anche altre trame, rinvigorendo un racconto già vincente.  

Un trio esplosivo

Martin, Short e Gomez si confermano tanto affiatati quanto improbabili, persi nei rispettivi mondi eppure capaci di trovare un linguaggio comune che, come intravisto nella prima stagione, va ben oltre la superficie delle indagini e scava dentro queste personalità che, ognuna a modo loro, soffrono e cercano il conforto di una famiglia che hanno perso per strada. Il loro podcast, le loro ricerche, le loro domande diventano un punto fisso, un atto di cura verso gli altri, un conforto in un mondo che forse non li ha trattati come meritavano. 

Only Murders in the Building 2 moltiplica anche la quantità di special guest e di volti illustri. In particolare, in due ruoli molto ben caratterizzati, troviamo l’icona Shirley MacLaine che mette al servizio dello show il suo incredibile talento comico, come aveva fatto anche per Downton Abbey, e Cara Delevigne, che interpreta un personaggio che sembra molto nelle sue corde e che promette di portare scompiglio nella vita di Mabel. Dopo il cameo di Sting nella prima stagione, tocca a Amy Schumer questa volta fare la parte di se stessa come nuova inquilina dell’Arconia. Il suo personaggio apre la porta a una serie di rimandi meta-testuali che rendono la scrittura di Only Murders in Building 2 ancora più brillante e divertita. Valga per tutti quello che Amy dice a Oliver all’inizio del primo episodio, in cui si dice grande fan del loro podcast e si propone di girare una serie tv basata sullo stesso! 

Tono leggero e ricchezza di scrittura

La writers room di Only Murders in the Building 2 si allarga ulteriormente rispetto alla prima stagione e la ricchezza di punti di vista diventa un pregio importante della storia, insieme al tono sempre leggero e ironico che viene dettato dai tre interpreti principali, carismatici e divertenti, un trio che accoglie i propri personaggi, li struttura e dà loro una seconda vita aggiungendo sempre maggiori elementi alla loro costruzione. 

Nell’offerta Disney+, Only Murders in the Building 2 si conferma un vero e proprio gioiellino, una serie ironica e intelligente, che coinvolge non solo con la componente crime thriller, ma anche e soprattutto con le vite di questi confusi, spezzati eppure straordinari personaggi. Tutto avendo sempre cura di regalare un sorriso e una battuta arguta allo spettatore.

Cinema al MAXXI, il programma di giovedì 30 giugno

0
Cinema al MAXXI, il programma di giovedì 30 giugno

Seconda settimana di programmazione per Cinema al MAXXI, la manifestazione – organizzata da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI – che porta la settima arte in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo.

Giovedì 30 giugno alle ore 21 presso la Piazza del MAXXI, nell’ambito del programma di Extra Explore e all’interno della manifestazione Estate al MAXXI, si terrà la proiezione de Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia. Con il suo nuovo lavoro, il regista milanese – che sarà protagonista di un incontro con il pubblico condotto da Mario Sesti, curatore di Cinema al MAXXI – continua a esplorare un cinema altro, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico. Durante il boom economico degli anni ‘60, l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel prospero nord Italia. All’altra estremità del Paese, nell’agosto del 1961, un gruppo di giovani speleologi visita l’altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così, coi suoi settecento metri di profondità, una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto nell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.

“Per usare un termine cinematografico, potremmo dire che le grotte costituiscono un fuori campo assoluto, anche perché la notte eterna che regna al loro interno sembrerebbe quanto di più ostile alla macchina da presa – ha spiegato Michelangelo Frammartino – Eppure, chi ama il cinema sa bene che il fuori campo, l’invisibile, rappresentano la sua “sostanza” più profonda. Mi colpisce la coincidenza che Speleologia, Cinema e Psicoanalisi abbiano il loro battesimo nella stessa data, il 1895”.

La proiezione del film sarà preceduta dal cortometraggio La torre d’avorio, progetto di tesi di Silvia Lamacchia, alumna NABA.

COME PARTECIPARE

I biglietti (al costo di 5 euro) si possono acquistare presso la biglietteria del MAXXI o su www.maxxi.archeoares.it. In caso di maltempo le proiezioni si terranno nell’Auditorium del MAXXI. Il programma potrebbe subire variazioni.

La decima edizione di Cinema al MAXXI è realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La manifestazione si svolge in collaborazione con Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e SNNCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Il programma di Cinema al MAXXI è a cura di Mario Sesti.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro: tutti i vincitori

0

Si è appena conclusa la 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

Le tre giurie del concorso ufficiale hanno decretato i propri vincitori:

  • la giuria internazionale, composta dall’attore italiano Tommaso Ragno, la regista portoghese Rita Azevedo Gomes e il regista spagnolo Carlos Casas ha assegnato il Premio Pesaro Nuovo Cinema a LES IMAGES QUI VONT SUIVRE N’ONT JAMAIS EXISTÉ (Francia, 2022) di Noé Grenier con la seguente motivazione:Il cinema per prima cosa è luce che illumina il buio: in un mondo che sembra andare verso la sua fine (ed è una tematica ricorrente nei film proposti in questa selezione) questo film offre un gesto di resistenza a questo buio, e dà un impulso a proseguire la memoria e la persistenza delle immagini in movimento della nostra memoria. Per noi il cinema è quando “gli occhi miei si chiudono solo a guardarmi dentro” per citare un verso del poeta Byron, nato un secolo prima della nascita del cinema.

    Prima menzione speciale HERBARIA (Argentina/Germania, 2022, 83’) di Leandro Listorti da parte della Giuria Internazionale

    Per la sua concisione e per la sua intelligenza rara nel lavoro di montaggio, il film da spazio al silenzio, stabilendo una relazione fra il processo lento e minuzioso della preservazione della memoria in due campi che sembrano diversi e che diventano sorprendentemente consanguinei. Per questo, per la sua bellezza e per la sua sobrietà, abbiamo deciso di dare la prima menzione a Herbaria di Leandro Listorti.

    Seconda menzione speciale FESTINA LENTE (Francia/Tunisia, 2021, 21’) di Baya Medhaffar da parte della Giuria Internazionale

    Per un’opera prima che dà speranza a un cinema a venire e che intreccia la memoria personale con la memoria del mondo abbiamo deciso di attribuire la seconda menzione speciale a FESTINA LENTE di Baya Medhaffar.

  • la giuria giovani, composta da ventotto studenti provenienti dalle università di tutta Italia con insegnamenti di storia del cinema e dalle principali scuole di cinema e accademie di belle arti, ha scelto TUGGING DIARY (Hong Kong, 2021) di Yan Wai Yin con la seguente motivazione:per aver restituito con efficacia il clima di contestazione di Hong-Kong tramite un linguaggio rivoluzionario, caratterizzato dal connubio immersivo tra la ruvidità delle immagini e il lirismo del commento sonoro.

    Menzione speciale a ALIZAVA (Lituania, 2021) di Andrius Žemaitis da parte della Giuria giovani

    un film di fantasmi intriso di realismo che concretizza i sensi nel rito, nelle presenze/assenze che cadono nell’onirico; per le scelte tecniche evocative di un immaginario sospeso.

  • la giuria SNCCI, composta da Andreina Di Sanzo, Massimo Lechi e Simone Soranna, critici del Sindacato Nazionale Critici Italiani ha premiato Alizava di Andrius Žemaitis con la seguente motivazione:

Per aver saputo restituire la complessità del punto di vista infantile attraverso una messa in scena che, con straordinaria creatività, fa coesistere armonicamente stili e generi cinematografici differenti.

Il concorso (Ri)Montaggi Il cinema attraverso le immagini, composta da Claudio Casazza, Daniele Dottorini, Barbara Sorrentini, ha assegnato il premio a Prendre conscience / Perdre connaissance di Occitane Lacurie con la seguente motivazione:

Per l’originalità di un percorso che permette di confrontare un film cardine della modernità come L’anno scorso a Marienbad e una serie tv come Westworld, illuminando entrambe le opere con un nuovo sguardo teorico.

 

Menzione speciale a Riding Horses, Riding Bikes: Horses, bicycles and shifting heroes di Edoardo Spallazzi della Giuria Ri-Montaggi

Per il rigore nella ricerca, nella scelta e nel montaggio delle immagini, all’interno di un percorso di analisi suggestivo e acuto, capace di cavalcare sessanta anni di immaginario del cinema americano.

La nuova sezione Vedomusica, dedicata ai videoclip e composta da Ilaria Feole, Tomas Marcuzzi (Uolli) e Giulio Sangiorgio, premia Amam Ancora – di Nzira diretto da Bianca Peruzzi con la seguente motivazione:

Per la capacità di raccontare con sguardo insieme delicato e crudo un universo fuori dalle norme dei generi, evitando la retorica della diversità e rifiutandosi al catalogo di moda, con una forma che rispetta  l’imperfezione e sa cercare in essa sentimenti ed estasi, il premio va a  Amam ancora di Nzira diretto da Bianca Peruzzi, un videoclip che occupa un continuum estetico che va da Caravaggio a Matthew Barney e accompagna la canzone neomelodica nel presente sognante e fluido del cinema surrealista di Bertrand Mandico e Yann Gonzalez.

Anche i più piccoli hanno decretato il loro vincitore: la giuria Bimbi della sezione Pesaro Film Festival Circus ha premiato Nahuel Y el libro magico di German Acuňa, oltre ad avergli dedicato il maggiore applauso in sala.

Sono stati inoltre consegnati i riconoscimenti ai vincitori del Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica. La giuria del premio, composta da Pedro Armocida, Luisa Ceretto, Andrea Miccichè, Francesco Miccichè, Franco Montini, Cristiana Paternò, Paola Olivieri, Bruno Torri, ha decretato i seguenti vincitori:

PREMI SEZIONE A (studenti delle scuole secondarie di secondo grado):

1° Premio a LORENZO PUGLIA per il saggio su Il Divin Codino di Letizia Lamartire

2° Premio a GIUSEPPE FAMULARI per il saggio su A Classic Horror Story di Roberto De Feo, Paolo Strippoli

3° Premio a ELETTRA BATTISTEL per il saggio su C’mon, c’mon di Mike Mills

PREMI SEZIONE B (studenti universitari/associazioni culturali/scuole di cinema):

1° Premio a DAVIDE GRAVINA per il saggio su Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi

2° Premio a LEONARDO STRANO per il saggio su Antidisturbios e il cinema di Rodrigo Sorogoyen

3° Premio a BENEDETTA SOFIA RAIMONDI per il saggio su Il potere del cane di Jane Campion

Il Cinema Ritrovato dal 1° al 12 luglio al cinema 4 Fontane di Roma

0

Il Cinema Ritrovato è il più antico e importante festival al mondo, totalmente consacrato alla Storia del Cinema; si svolge a Bologna dal 25 giugno al 3 luglio e giunge quest’anno alla sua trentaseiesima edizione. Per la prima volta quest’anno, una selezione di 18 film restaurati dai maggiori archivi del mondo, sarà mostrata a Roma al cinema 4 Fontane dall’1 al 12 luglio, in versione originale sottotitolata. Sarà un’occasione unica per vedere capolavori della storia del cinema, notissimi, ma anche sconosciuti e ritrovarne, attraverso la qualità del restauro, tutta l’emozione originaria. Per il manifesto di quest’anno è stata scelta una delle scene più felici di un film memorabile, Il conformista, che avvia la seconda stagione creativa del giovanissimo Bernardo Bertolucci.

I TITOLI DELLA RASSEGNA:

  • NOSFERATU di Friedrich Wilhelm Murnau, 1922
  • SHERLOCK JR. VS THE KID di C.Chaplin & B. Keaton,          1925
  • LUCI DELLA CITTÀ di Charles Chaplin, 1931
  • IL GRANDE DITTATORE di Charles Chaplin, 1940
  • SCIUSIA’ di Vittorio De Sica , 1946
  • GLI INVASORI SPAZIALI di William Cameron Menzies, 1953
  • LA CIOCIARA di Vittorio De Sica, 1960
  • IL DIO NERO E IL DIAVOLO BIONDO di Glauber Rocha, 1964
  • GLI AMORI DI UNA BIONDA di Milos Forman, 1965
  • FRANK COSTELLO DI: Jean-Pierre Melville, 1967
  • IL CONFORMISTA di Bernardo Bertolucci, 1970
  • L’ULTIMO SPETTACOLO di Peter Bogdanovich, 1971
  • TONY ARZENTA   di Duccio Tessari, 1973
  • TENEBRE di Dario Argento, 1975
  • TOMMY di Ken Russell, 1975
  • PICNIC AD HANGING ROCK di Peter Weir, 1975
  • UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola, 1977
  • AVSKEDET di Tuija-Maija Niskanen, 1982

 

Barbarian: trailer del nuovo horror dai produttori di The Ring

0
Barbarian: trailer del nuovo horror dai produttori di The Ring

Il primo trailer di un film horror in arrivo intitolato Barbarian dei produttori di IT, The Grudge e The Ring è ora online, e sebbene non faccia davvero luce su molti dettagli della trama a parte la generale premessa, sembra sicuramente qualcosa di interessante.

La storia è incentrata su una giovane donna in viaggio a Detroit per un colloquio di lavoro, che prenota una casa in affitto. Ma quando arriva a tarda notte, scopre che la casa è doppia e che uno strano uomo sta già alloggiando lì. Contro il suo miglior giudizio, decide di passare la serata, ma scopre presto che c’è molto di più da temere di un semplice ospite inaspettato.

Il contributo video non ci dà molto altro su cui parlare, ma vediamo il personaggio di Georgina Campbell (Black Mirror, Krypton) seguire Bill Skarsgård (IT) lungo un tunnel lungo e oscuro (mai una buona idea), e c’è un suggerisce su sorta di forza invisibile che potrebbe tirare le loro fila.

Negli USA Barbarian è prodotto da 20th Century Studios e New Regency, ed è interpretato da Georgina Campbell, Bill Skarsgård, Justin Long, Matthew Patrick Davis, Richard Brake, Kurt Braunohler e Jaymes Butler. Il film è stato scritto e diretto da Zach Cregger. I produttori sono Arnon Milchan, Roy Lee, Raphael Margules e JD Lifshitz. Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Danny Chan, Alex Lebovici e Bill Skarsgård sono i produttori esecutivi del film. Barbarian negli USA uscirà nelle sale il 31 agosto.

The Mandalorian 3 vedrà il ritorno di Taika Waititi… ma non nel modo in cui ci aspettiamo!

0

Taika Waititi è un uomo molto impegnato. Dopo aver recitato in Lightyear della Pixar, il regista sta ora facendo il giro per promuovere Thor: Love and Thunder, un film che ha scritto, diretto e interpretato nel ruolo di Korg. L’attore ha più progetti in varie fasi di sviluppo oltre a questa, incluso un misterioso film di Star Wars che dovrebbe essere rilasciato il prossimo anno o nel 2024. Prima di prenderne il comando, tuttavia, sembra che Waititi si dirigerà in una Galassia molto lontana per The Mandalorian 3, la prossima terza stagione di The Mandalorian.

Le riprese dello show sono già terminate e siamo sicuri che ricorderete che l’attore e regista ha diretto il finale della prima stagione e ha interpretato il cacciatore di taglie preferito dai fan IG-11. Slash Film ha recentemente condiviso alcuni commenti di Waititi sull’interpretazione di Barbanera in Our Flag Means Death e ha rivelato di aver diretto più episodi della prossima terza stagione.

Taika Waititi tuttofare della Disney?

Tuttavia, da allora è stato chiarito che reciterà in più episodi della serie di successo Disney+. Visto che la morte di IG-11 è stata piuttosto definitiva quando si è fatto esplodere per salvare Din Djarin e compagnia, è difficile immaginare che il droide tornerà. C’è anche una statua che gli rende omaggio su Nevarro, qualcosa che i fan hanno notato per la prima volta durante il “Capitolo 12”. Resta ovviamente da vedere se Waititi riprenderà il ruolo o ne assumerà un altro, ma questa notizia è sicuramente divertente e lascia molto spiragli d’interpretazione.

Per quanto il regista sia fantastico dietro la macchina da presa, è sempre divertente vederlo mettersi davanti anche come attore. Indipendentemente dal ruolo che assumerà, non aspettiamoci di vedere dettagli ufficiali ancora per un po’.

Lucasfilm ha annunciato alla Star Wars Celebration che The Mandalorian tornerà il prossimo febbraio e, sebbene sia possibile dare una sbirciatina al Disney+ Day di settembre, è probabile che prima di allora non mostreranno molto della serie. Sei entusiasta di vedere Waititi nella stagione 3 di The Mandalorian?

The Boys 4: Jeffrey Dean Morgan in trattative

0
The Boys 4: Jeffrey Dean Morgan in trattative

Eric Kripke è stato lo showrunner di Supernatural per le sue prime cinque stagioni e da allora si è occupato della serie di successo di Prime VideoThe Boys. Il regista si è riunito con Jensen Ackles per la terza stagione (in cui l’attore interpreta Soldier Boy) e c’erano state delle voci che avremmo potuto vedere anche Jeffrey Dean Morgan nello show.

Come sicuramente ricorderete, anche la star di The Walking Dead faceva parte di Supernatural, interpretando il padre di Sam e Dean Winchester.  Ebbene oggi parlando con E! News , Kripke ha rivelato che dopo che Morgan non è stato in grado di unirsi al divertimento per la stagione in corso di The Boys, ora i due sono in trattative per un ruolo nella stagione 4. Jeffrey Dean Morgan è un superfan di [The Boys] , quindi io e lui stiamo parlando”, ha confermato lo showrunner.

“Stiamo cercando di capire qualcosa per la quarta stagione. Niente è ancora finalizzato, ma io e lui stiamo chattando e inviando e-mail e vedendo se possiamo farlo funzionare con il suo fitto programma. Quindi, resta sintonizzato su questo”.

Questa è una notizia entusiasmante, ma lo è anche il fatto che Kripke potrebbe cercare di assicurarsi un altro allume di Supernatural per la serie R-Rated. “Metterei Jared [Padalecki] nello show in un batter d’occhio”, ha detto Kripke. “Voglio dire, è davvero impegnato con il suo impero laggiù ad Austin, ma se fosse disposto a recitare, lo metterei nello show in un secondo”.

The Boys 4

The Boys 4, la quarta stagione della serie nominata agli Emmy The Boys, coprodotta con Sony Pictures Television, dopo il successo esplosivo della terza stagione. I primi tre episodi della terza stagione hanno debuttato venerdì 3 giugno, e nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì, fino all’epico finale di stagione di venerdì 8 luglio. La stagione di otto episodi è disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Nei primi tre giorni di uscita della terza stagione, il pubblico mondiale di The Boys è cresciuto del 17% rispetto alla seconda stagione e del 234% rispetto alla prima.

“Dalla nostra prima conversazione con Eric Kripke e il team creativo della terza stagione di The Boys, sapevamo che lo spettacolo stava diventando ancora più audace, un’opera impressionante considerando il grande successo della seconda stagione nominata agli Emmy”, ha affermato Vernon Sanders, head of global television, Amazon Studios. “The Boys continua a mettere alla prova i limiti della narrazione, divertendo e, contemporaneamente, facendo una satira sociale a tratti fin troppo reale. Questo mondo creato nella serie ha fatto presa a livello globale in modo incredibile e il numero di spettatori nel weekend di lancio ne è la prova. Siamo immensamente orgogliosi del cast e della troupe che hanno dato vita al franchise per Prime Video e non vediamo l’ora di portare ancora più The Boys ai nostri spettatori”.

“Parlando per il cast e la troupe, siamo davvero grati a Sony, Amazon e soprattutto ai fan per aver amato la serie e averci permesso di fare di più”, ha affermato Eric Kripke, showrunner di The Boys. “Siamo entusiasti di continuare la lotta di Butcher e dei The Boyscontro Homelander e i Seven e allo stesso tempo di poter dire la nostra sul mondo folle in cui viviamo. Inoltre, questa è la prima volta nella storia in cui l’esplosione di genitali ha portato ancora più successo”.

“I produttori e il cast di The Boys hanno dimostrato anno dopo anno che non c’è limite che non possano superare”, hanno affermato Jeff Frost e Jason Clodfelter, rispettivamente presidente e co-presidente della Sony Pictures Television. “Siamo incredibilmente orgogliosi di questa brillante e sovversiva serie fuori dai generi. Il nostro rapporto con Prime Video è molto più di una partnership, è come se fossimo una famiglia allargata. Tutti qui alla Sony Pictures Television sono grati di lavorare con Prime Video e Eric Kripke per un’altra stagione di successo”.

 

What We Do in the Shadows 4: trailer della nuova stagione

0
What We Do in the Shadows 4: trailer della nuova stagione

Il canale americano FX ha diffuso il trailer di What We Do In The Shadows 4, la quarta stagione della serie tv What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 4

What We Do In The Shadows 4 è l’annunciata quarta stagione della serie comica What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

In What We Do in the Shadows 4 ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Mark Hamill: qual è l’oggetto di scena di Star Wars più prezioso che ha conservato?

0

Mark Hamill ha rivelato il più prezioso oggetto di Star Wars che ha tenuto dalle riprese del franchise di successo. Hamill ha recitato nel suo ruolo iconico di Luke Skywalker per la prima volta in Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza nel 1975 e da allora ha ripreso il ruolo in altri quattro film di Star Wars. Star Wars detiene attualmente il titolo del secondo franchise cinematografico più grande di tutti i tempi, rimanendo dietro solo al Marvel Cinematic Universe.

Non è un segreto che gli attori spesso conservino ricordi dei film a cui hanno lavorato e il cast di Star Wars non fa eccezione. Da Adam Driver (Kylo Ren) che ha tenuto il suo iconico elmo e spada laser, a Diego Luna (Cassian Andor) che ha fatto un patto con il maestro di scena di Rogue One per tenersi alcune cose, il cast di Star Wars ha raccolto furtivamente oggetti di scena dai set sin dagli inizi primo film. Hamill ha avuto l’opportunità di sgattaiolare via dai set di Star Wars con oggetti di scena per decenni, e sembra che non abbia sprecato l’opportunità.

In un post su Twitter, Mark Hamill ha rivelato che la cosa più preziosa che ha conservato di nascosto dai film di Star Wars sono gli stivali che Luke Skywalker indossava in Una nuova speranza. Il tweet era in risposta a Hamill che si lamentava del fatto che avrebbe dovuto conservare il suo modello X-Wing Fighter dopo che un prop usato nel film del 1975 è stato recentemente venduto all’asta per $ 2,3 milioni, e i fan hanno iniziato a speculare su ciò che Hamill ha invece tenuto. Tuttavia, Hamill dice che non conosce il valore degli stivali e non gli interessa, poiché non ha mai avuto intenzione di venderli.

https://twitter.com/MarkHamill/status/1540133049009963008?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1540133049009963008%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fstar-wars-mark-hamill-luke-skywalker-boots-valuable%2F

Mark Hamill condivide un simpatico video dal backstage di Guerre Stellari

Zendaya gioca a tennis sul set del nuovo film di Luca Guadagnino

0
Zendaya gioca a tennis sul set del nuovo film di Luca Guadagnino

Un nuovo video pubblicato su Twitter, mostra Zendaya che gioca a tennis in preparazione per il suo prossimo film Challengers. Per la star di Euphoria si tratta del primo film post-Spider-Man: No Way Home. L’attrice sarà la protagonista del film diretto da Luca Guadagnino. Il film è un dramma sportivo romantico che segue Tashi Donaldson (Zendaya), moglie e allenatore del famoso tennista Art Donaldson (Mike Faist). Nonostante Art sia nel bel mezzo di una serie di sconfitte, Tashi lo iscrive per competere nell’evento Challenger, solo per scoprire che gareggerà contro un suo ex amante.

Zendaya, oltre a recitare nel film, fa parte anche della squadra produttiva. L’uscita del film è prevista per l’11 agosto 2023. Non si sa molto del film a parte la trama e il casting che comprende anche Josh O’Connor. Nel frattempo, sempre nel 2023, l’attrice apparirà in Dune 2, la cui uscita è prevista per il 20 ottobre 2023.

Un nuovo video condiviso su Twitter (tramite @dayaforever_) ha offerto agli spettatori un’anteprima delle abilità tennistiche di Zendaya in Challengers. Il video vede l’attrice giocare a tennis sul set del film.

https://twitter.com/dayaforever_/status/1541075313739894788?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1541075313739894788%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fchallengers-movie-zendaya-tennis-practice-set-video%2F

Challengers di Luca Guadagnino vede protagonisti Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor. Arriverà nei cinema USA il primo agosto 2023.

Elvis: la biografa del colonnello Parker sull’inaccuratezza storica del film

0

Alanna Nash, biografa del colonnello Tom Parker, descrive in dettaglio parti della trama di Elvis che non sono vere. Il film segue il personaggio principale, interpretato da Austin Butler, di pari passo con il suo manager di lunga data, Parker (interpretato da Tom Hanks). Il film è diretto da Baz Luhrmann, noto per aver portato uno stile fresco ed esplosivo nell’adattamento di storie famose. Questo spesso include il mix di musica moderna con film ambientati in vari periodi del passato, una tendenza che continua con Elvis.

Alanna Nash ha scritto una biografia di Parker intitolata The Colonel: The Extraordinary Story of Colonel Tom Parker and Elvis Presley, e successivamente è diventata una specie di autorità su Parker e sulla sua vita. Luhrmann non ha letto il libro in preparazione del film, anche se dice di aver letto gli appunti dei ricercatori sia del libro di Nash che di molti altri libri su Presley. Parker è nato nei Paesi Bassi ed era un operaio di un circo prima di emigrare illegalmente negli Stati Uniti ed entrare nella scena della promozione musicale.

Ora, parlando con Variety, Alanna Nash spiega quanto sia stato poco accurato il ritratto di Parker in Elvis.

“Questa è un nonsense totale e inequivocabile, un’invenzione completa nel film. Prima di tutto, quando il colonnello Parker si è arruolato nell’esercito degli Stati Uniti, si è dichiarato cittadino olandese, con genitori nati in Olanda. Va bene – abbiamo preso cittadini stranieri – ma doveva solo giurare che sarebbe diventato cittadino statunitense, cosa che non ha mai fatto, perché è andato sparito. Ma ha lavorato a stretto contatto con il Pentagono, pianificando la carriera militare di Elvis e il concerto post-arruolamento per raccogliere fondi per il monumento della US Arizona.

“(Elvis) Non l’ha mai licenziato dal palco, ma c’è stato un incidente a Las Vegas nel 1974 in cui Elvis ha criticato Barron Hilton dal palco per aver licenziato uno dei dipendenti preferiti di Elvis. Ciò ha portato a un colossale scontro in seguito con Parker e a parlare di licenziamento e abbandono da entrambe le parti, con il colonnello che alla fine ha presentato un conto che i Presley non potevano pagare. E così le cose sono riprese come erano sempre state. Elvis non sarebbe mai stato così poco elegante da licenziare il colonnello dal palco, mentre si esibiva”.

Elvis, leggi la recensione del film

Al cinema dal 22 giugno, Elvis di Baz Luhrmann è una rivisitazione della storia del re del rock e del suo manager, il Colonnello Parker. Nel cast Tom Hanks e il giovane Austin Butler. Presentato a Cannes 2022, il film sta avendo un grande successo al box office.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Wanda è il “gioiello della corona” della Fase 4

0

Nel corso del commento audio per Doctor Strange nel Multiverso della Follia nella versione home video del film, Richie Palmer, produttore del film di Sam Raimi, parla di come potrebbe essere il futuro del MCU. Riafferma ciò che aveva già anticipato Kevin Feige sul fatto che Doctor Strange sia l’ancora della Fase 4, ma, cosa più interessante, aggiunge che Wanda sarà il suo “gioiello nella corona”.

Palmer ha detto: “Se Doctor Strange è l’ancora del MCU della Fase 4, allora Wanda Maximoff è il gioiello nella corona.” La dichiarazione sembra implicare che la vita di Wanda non sia finita sotto le macerie nel finale del film, ma che potrebbe comparire ancora nel corso di questa lunga storia.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Thor: Love and Thunder, Natalie Portman sulla percezione del suo fisico

0

In una nuova intervista con Variety per Thor: Love and Thunder, Natalie Portman descrive in dettaglio l’intenso regime di allenamento che ha attraversato per il suo ruolo nel film del Marvel Cinematic Universe in cui torna a dare vita a Jane Foster, rivelando che alla fine ci sono voluti 10 estenuanti mesi di duro lavoro.

Natalie Portman ha iniziato ad occuparsi del suo allenatore nell’autunno del 2020, concentrandosi specificamente sulla costruzione dei muscoli delle braccia e delle spalle. La stessa Portman dice che sfoggiare un nuovo fisico è stata un’esperienza rivelatrice, dal momento che l’attrice è sempre stata abituata a essere percepito come “piccolo”.

“Avere questa reazione ed essere percepita come grossa, ti rendi conto: ‘Oh, deve essere così diverso, camminare per il mondo in questo modo. Quando sei piccolo – e anche, credo, perché ho iniziato da bambina – molte volte mi sono sentita piccola, un tipo da pacche sulla testa. E mi presento così anche per questo”.

Con Thor: Love and Thunder, evidentemente, le cose sono cambiate, e anche la percezione di sé ha subito qualche modifica.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Star Wars: l’elmo di Darth Vader attraverso film e serie

0
Star Wars: l’elmo di Darth Vader attraverso film e serie

Un’immagine condivisa da Daniel Logan (alias il giovane Boba Fett in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni) su Twitter ci mostra tutte le versioni dell’elmo di Darth Vader nel corso del franchise di Star Wars.

L’elmo non è cambiato drasticamente, a parte il suo aspetto fuso in Star Wars: Il risveglio della Forza del 2015 a causa del suo omaggio funebre che Luke Skywalker gli porge alla fine de Il Ritorno dello Jedi. C’è una leggera differenza tra i caschi di Vader nella trilogia originale di Star Wars e nei film e in televisione dell’era Disney, così come la breve apparizione di Vader alla conclusione di La vendetta dei Sith.

L’elmo di Darth Vader è rimasto molto coerente in tutti i media di Star Wars, anche se vedere le sue lievi differenze rende ogni sua apparizione unico. La dedizione a renderlo così fedele a se stesso la dice lunga sugli sforzi dei vari team della Lucasfilm che hanno contribuito a dare vita a Vader insieme agli attori. Sembra che l’elmetto visto in Obi-Wan Kenobi sia un mix dell’elmetto della trilogia originale di Star Wars che appare più stretto e dell’elmetto più ampio visto brevemente in Rogue One, che fonde perfettamente le ere pre e post Disney di Star Wars. Confrontando tutti i caschi insieme, gli spettatori ottengono una visione completa di come il personaggio iconico ha preso vita nel corso degli anni.

Darth Vader: cosa gli succede dopo Obi-Wan Kenobi (e prima di Una nuova speranza)

https://twitter.com/Daniel_Logan/status/1541149170135728128?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1541149170135728128%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fstar-wars-darth-vader-helmet-comparison-movies-tv-image%2F

Indiana Jones: Frank Marshall riflette sulla realizzazione de I Predatori dell’Arca Perduta

0

A oltre 40 anni dalla prima uscita nei cinema di I predatori dell’arca perduta, film che ha inaugurato la carriera cinematografica di Indiana Jones, lo storico produttore del franchise, Frank Marshall, riflette sulla sua esperienza nella realizzazione del film.

Secondo A.Frame, realizzare I predatori dell’arca perduta è stata “l’esperienza preferita di Marshall nel campo della realizzazione di un film. “Realizzare I Predatori è stata davvero, direi, la mia esperienza preferita in merito al girare un film. Ci sono state molte prime volte in quel film. E stare con Indy per tutti questi anni lo ha reso un vero piacere. Poterne fare un altro ora è stato semplicemente fantastico”.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: un concept inedito del momento più spaventoso del film

0

Ian Joyner, Visual Development Supervisor presso i Marvel Studios, ha condiviso alcuni concept di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in cui vediamo il personaggio nella sua forma zombie, che appare nel terzo atto del film.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Con chi viaggi: recensione del film Amazon Prime con Lillo

Con chi viaggi: recensione del film Amazon Prime con Lillo

Lillo (Gli idoli delle donne), Alessandra Mastronardi (To Rome with Love), Fabio Rovazzi (Il Vegetale) e Michela De Rossi (I molti santi del New Jersey) sono i soli quattro protagonisti di una curiosa commedia on the road firmata YouNuts! (Sotto il sole di Riccione, …altrimenti ci arrabbiamo!). Prodotto da Lucky Red e disponibile su Prime Video, Con chi viaggi segue il percorso in auto di quattro sconosciuti, un viaggio che si rivela più intrigante di quanto ogni passeggero (e ogni spettatore) si potrebbe aspettare.

Con chi viaggi: la trama del film

Paolo (Lillo), alle prime armi con un app di car pooling, ha messo a disposizione la sua auto per condividere il viaggio da Roma e Urbino con un altro passeggero. Quando arriva Elisa (Michela De Rossi), Paolo è pronto a partire ma, ancora inesperto con l’app, non ha fermato la prenotazione e si trova costretto a percorrere il tragitto con due ulteriori passeggeri: una scorbutica ragazza di nome Anna (Alessandra Mastronardi) e un taciturno e ombroso ragazzo di nome Michele (Fabio Rovazzi).

Durante il tragitto, i tre passeggeri iniziano a sospettare del loro autista che, essendo al suo primo viaggio condiviso, non ha nessuna recensione. L’atteggiamento ”da boomer” di Paolo, insieme ad una misteriosa corda nel bagagliaio, fanno partire assurde supposizioni tra i ragazzi, rendendo ogni gesto del conducente sempre più inquietante. Quali sono le reali intenzioni di Paolo?

Un film non solo ”on the road”, ma ”in the car”

Con chi viaggi, nella sua intera durata, si svolge all’interno dell’abitacolo dell’auto di Paolo, un minivan Mercedes perfetto per mostrare in una sola inquadratura i quattro passeggeri. Seppur con qualche pausa all’aria aperta, la maggior parte del film è girato tra quattro portiere: grazie alla messa in campo di tutti i protagonisti del film, nascono curiose e divertenti scenette. Mentre un passeggero risponde ad una domanda, è ironico vedere l’espressione degli altri attorno a lui. Inoltre, attraverso lo specchietto si creano incroci di sguardi interessanti. Il punto di vista è particolare e, nonostante il poco spazio d’azione, il fllm è comunque dinamico. Con chi viaggi recensione filmInoltre, a movimentare l’azione contribuiscono i messaggini che si scambiano i passeggeri e che noi vediamo comparire sullo schermo giustapposti alle immagini. Per quanto essenziale in termini di personaggi e ambientazioni, Con chi viaggi è un film in grado di coinvolgere. Al di fuori dell’abitacolo, i paesaggi contribuiscono alla resa estetica delle immagini: i pochi campi lunghissimi della macchina che si muove per le strade dell’Umbria, insieme alle riprese dall’alto, danno ampio respiro nei momenti in cui la scena d’azione potrebbe farsi claustrofobica.

Una commedia che ambisce ad essere un thriller

Fabio Rovazzi Alessandra Mastronardi Con chi viaggiCon chi viaggi è in fin dei conti una commedia, ma non mancano al suo interno i momenti di tensione. Non parliamo di un vero e proprio thriller, tutti gli aspetti noir del film sono resi in modo ironico e quasi parodico. Tuttavia, la tensione drammatica è ben costruita e la suspence lascia lo spettatore nel dubbio fino alla fine: Paolo è davvero un malintenzionato?

L’ironia di Lillo e l’eccentricità dei suoi compagni di viaggio

con chi viaggi recensione film lilloIl protagonista principale di Con chi viaggi è Paolo/Lillo. Tutta l’attenzione degli altri passeggeri è su di lui, è lui ”quello strano” del gruppo. Le frasi dell’attore e i suoi atteggiamenti sono emblematici della comicità del personaggio. Lillo riesce ad essere divertente e inquietante allo stesso tempo: interpreta perfettamente l’uomo insospettabile, il bonaccione, quello che non farebbe mai male ad una mosca ma che, proprio per questo suo aspetto, potrebbe rivelarsi un pazzo serial killer.

Accanto a Lillo, ci sono altre tre personalità non indifferenti all’interno del film. Michela De Rossi è Elisa, una ragazza solare ed ingenua. Alessandra Mastronardi (Anna) è chiassosa e cinica, Fabio Rovazzi (Michele) è taciturno ma riesce a lanciare poche frasi decisamente d’effetto. Tutto insieme, il quartetto funziona e, tra battute, gag ed espressioni divertenti, accompagna lo spettatore fino alla fine del film.

I tre giorni del Condor: libro, trama e cast del film con Robert Redford

Da sempre considerato uno dei migliori film del genere cospirativo, I tre giorni del Condor è un perfetto thriller che raccoglie perfettamente al suo interno il grande interesse che questo genere ha conosciuto nel corso degli anni Settanta. Complici i fatti sociali e politici dell’epoca, le storie di spionaggio sono diventate sempre più presenti al cinema, permettendo di dar vita a capolavori senza tempo come il film appena citato. Diretto da Sydney Pollack nel 1975, questo si discostò però dalle convenzioni del genere, ponendo principalmente interrogativi di tipo politico in un’America profondamente sconvolta dalla guerra in Vietnam e dallo scandalo Watergate.

Al centro della vicenda narrata resta infatti la possibilità che i servizi segreti, o una parte di essi, sfuggano a ogni controllo e agiscano secondo finalità e con mezzi non corretti, o comunque non approvati. Scritto da Lorenzo Semple Jr., il film è un adattamento del romanzo I sei giorni del Condor, scritto nel 1974 da James Grady. La storia in esso raccontata si presentò dunque come quella giusta al momento giusto, fotografando un momento di forte tensione per gli Stati Uniti, sempre più disillusi circa le attività politiche dell’epoca. Con il tempo, I tre giorni del Condor ha sempre più acquisito un impatto non indifferente nella cultura mondiale.

Sono tanti i film che hanno da questo titolo tratto ispirazione, tra cui anche il cinecomic Captain America: The Winter Soldier, che omaggia il film di Pollack proprio nella sua costruzione della tensione e delle sue tematiche. Per gli amanti del genere e del cinema, si tratta dunque di un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I tre giorni del Condor: la trama del film

La vicenda del film si apre a Manhattan, New York, dove un commando di sicari guidati da un freddo alsaziano di nome Joubert, e da un ex sergente dell’esercito di nome Lloyd, irrompono in una sezione impiegatizia della CIA, impegnata in operazioni OSINT. Queste prevedono la ricerca, la raccolta e le analisi di dati e notizie d’interesse pubblico provenienti da ogni parte del mondo. Qui i soldati uccidono brutalmente tutti i presenti, ad eccezione di Joseph Turner, nome in codice Condor, il quale era uscito per una commissione. Scoperto l’accaduto, egli non può non sentirsi in pericolo di vita.

Joseph comprende infatti che quell’assalto era diretto ad eliminare proprio lui, il quale pochi giorni prima aveva inviato ai suoi superiori un rapporto particolarmente delicato, non ricevendo però alcuna risposta. Trovando protezione e anonimato presso l’abitazione di una giovane donna di nome Kathy Hale, Joseph si trova a dover indagare su quanto realmente stia accadendo e su chi vi sia dietro quello sterminio. Consapevole dei rischi che corre, egli non si tirerà indietro finché non avrà fatto emergere tutta la verità.

I tre giorni del Condor: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Joseph Turner, vi è il celebre attore Robert Redford. Questo è stato per lui uno dei due film di genere thriller spionistico girati nell’arco di due anni. Il secondo titolo è Tutti gli uomini del presidente, girato nel 1976. Pollack volle fortemente Redford per il ruolo, considerandolo uno dei suoi attori feticcio. I due hanno infatti girato insieme ben sette film. Per interpretare il protagonista, l’attore ebbe modo di avere come consulente personale l’ex direttore della CIA Richard Helms, che istruì l’interprete al fine di farlo risultare più realistico. Nei panni di Kathy Hale, la donna presso cui Turner trova protezione, vi è l’attrice premio Oscar Faye Dunaway.

Interprete di film come Chinatown e Quinto potere, lei è una delle attrici più importanti degli anni Settanta. Nella sua autobiografia la Dunaway ricordò di aver avuto difficoltà a sentirsi spaventata dall’esere rapita da Redford nel film. Per permetterle di provare vera paura, fu Pollack a mimare la scena insieme a lei. L’attore premio Oscar Cliff Robertson, noto per aver interpretato anche lo zio Ben nella prima trilogia di Spider-Man, è qui presente nei panni di Higgins, il vicedirettore di New York. Nel ruolo dell’alsaziano Joubert vi è invece il celebre attore svedese Max von Sydow, mentre Addison Powell è il controverso Leonard Atwood.

I tre giorni del Condor libro

I tre giorni del Condor: le differenze tra il libro e il film

Pur mantenendo inalterate le tematiche di fondo del romanzo di Grady, gli autori del film danno vita ad una serie di consistenti differenze e modifiche. La prima si ritrova già nel titolo. Il protagonista del film ha infatti solo tre giorni per salvarsi la vita, mentre quello del romanzo sei. Tale scelta è dovuta ai differenti tempi cinematografici come anche alla volontà di condensare il racconto per renderlo più teso e avvincente. Altra differenza è la stagione in cui è ambientato il racconto. Se nel libro è la primavera, nel film diventa invece l’inverno. Il clima più rigido e grigio di quest’ultimo diventa infatti un perfetto specchio della cupa vicenda narrata. Notevole differenza si ritrova anche nel protagonista.

Nel libro questo si chiama Ronald Malcom e non ha personalmente scritto il compromettente rapporto. Nel film viene invece attribuito a lui, così da renderlo un personaggio più attivo e motivato ad andare a fondo alla questione. Le discrepanze più rilevanti però riguardano il rapporto con l’intelligence. Turner si ribella al sistema corrotto e insalvabile, in grado di commettere crimini al di sopra della legge. Malcom, invece, dopo aver consumato la sua vendetta, resta parte integrante del sistema, lasciando intuire che comunque nella CIA si possono ritrovare uomini per bene. Pollack è dunque molto più duro nel suo ritratto, che rappresenta appieno la disillusione di quel periodo.

I tre giorni del Condor: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I tre giorni del Condor è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 25 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

Obi-Wan Kenobi: 7 modi in cui delinea il futuro di Star Wars

Obi-Wan Kenobi: 7 modi in cui delinea il futuro di Star Wars

La puntata finale di Obi-Wan Kenobi, uscita il 22 giugno 2022, ha deliziato i fan con una serie di elementi fan service e ha portato a compimento il salvataggio di Leia. Dal momento che il franchise di Star Wars si è esteso a vari spin-off, gli eventi di Obi-Wan Kenobi potrebbero dare vita a future serie tv e film: vediamo insieme quali sono le storyline che speriamo vengano sviluppate.

Le imprese del Cammino

Il Cammino è stato risparmiato dall’ira dell’Impero quando Obi-Wan ha scelto di affrontare Darth Vader, reindirizzando la flotta dell’Impero verso di lui. I Ribelli, però, sono al sicuro solo per il momento, poiché sappiamo che l’Impero diventerà ancora più forte dopo gli eventi di Una nuova speranza, in cui la situazione dell’Alleanza Ribelle era disastrosa.

Progetti futuri di Star Wars potrebbero quindi focalizzarsi sulla direzione intrapresa dal Cammino dopo aver ottenuto la libertà grazie agli sforzi di Obi-Wan. I ribelli devono ancora affrontare la morte di Tala e ora sono senza la guida di Obi-Wan; si potrebbe dunque pensare a una storyline sugli sforzi di Kawlan Roken per guidare il gruppo verso un rifugio sicuro lontano dalle mire dell’Impero.

L’operato di Leia come Principessa di Alderaan

Nonostante sia ancora una bambina, Leia ha subito dimostrato di essere uno dei personaggi più intelligenti di Obi-Wan Kenobi. Obi-Wan e Bail Organa avevano promesso a Leia che il suo grandissimo coraggio le sarebbero servito durante il suo opearato come principessa di Alderaan; di conseguenza, alla fine della serie si è mostrata pronta ad assumersi questa responsabilità.

I fan non hanno tuttavia avuto la possibilità di assistere ai primi giorni di Leia come principessa, dato che Una nuova speranza inizia quando Leia fa già parte dei Ribelli da parecchio tempo. È molto probabile che venga perciò imbastita una serie tv incentrata sull’adolescenza di Leia, che possa fare da ponte per l’apparizione di questa in Una nuova speranza.

La diffidenza di Palpatine verso Darth Vader

Darth-Vader-Obi-WanObi-Wan Kenobi ci ha fatto capire ulteriormente perché Darth Vader è uno dei personaggi più tragici di Star Wars, con Obi-Wan inorridito nel sentire Vader affermare di essere stato lui a uccidere Anakin Skywalker. Dopo gli eventi di Star Wars – Episodio VI: Il ritorno dello Jedi, Palpatine è più che disposto a lasciare che Luke uccida Vader, il che può essere attribuito alla sua convinzione che Vader sia diventato violento dopo aver incontrato Obi-Wan.

Sebbene la decisione di Palpatine di uccidere Vader sia anche riconducibile alla “Regola del Due” dei Sith, egli era visibilmente sospettoso di Vader nel finale di Obi-Wan Kenobi. Dal momento che Vader apparirà in Ahsoka, la serie potrebbe sviscerare ulteriormente la crescente sfiducia di Palpatine nei confronti del suo apprendista e il motivo per cui ha scelto di sostituirlo con Luke.

La ricerca di Reva di uno scopo nella vita

Anche se non si è consolidata come il più grande cattivo di Star Wars nel corso della serie, Reva è passata al lato chiaro della Forza, a differenza di molti altri antagonisti. Ha deciso di abbandonare il suo tentativo di vendetta contro Darth Vader risparmiando la vita di suo figlio, e in seguito è stata incoraggiata da Obi-Wan a trarre il meglio dalla sua ritrovata libertà.

Poiché lo sviluppo del personaggio di Reva non ha una cronologia a cui attenersi nell’universo di Star Wars, può esserle riservato un arco narrativo originale che la vede alla ricerca di uno scopo e di un luogo in poter finalmente trovare la pace. Potremmo anche rivederla in progetti futuri come alleata dei protagonisti, ora che ha lasciato da parte la sua fedeltà all’Impero.

Le continue attività degli Inquisitori

I fan di Star Wars sapranno che il Grande Inquisitore e il Quinto Fratello sono destinati a morire negli eventi di Star Wars Rebels, ma c’è un vuoto tra Obi-Wan Kenobi e questa apparizione che sarebbe bello approfondire con progetti futuri. In Star Wars Rebels gli Inquisitori temono molto di più Vader, quindi speriamo che una prossima serie tv o film spieghi cosa gli ha resi così spaventati dal loro maestro.

Maggiori dettagli su come Owen e Beru hanno cresciuto Luke

Owen e Beru hanno dimostrato di amare Luke come un figlio nel finale di Obi-Wan Kenobi, quando hanno ingaggiato Reva per proteggerlo. Come sappiamo, Una Nuova Speranza aveva evidenziato un rapporto piuttosto teso tra Owen e Luke, poiché quest’ultimo pensava che lo zio volesse tenerlo legato a Tatooine invece di lasciarlo libero.

Dal momento che Obi-Wan Kenobi ha illustrato l’amore dei Lars per il loro nipote e figlio adottivo, i successivi titoli di Star Wars dovrebbero mostrare come hanno cresciuto Luke fino all’età adulta, dal loro rapporto fino alle circostanze esatte della loro morte, avvenuta fuori campo in Una nuova speranza.

I piani di Qui Gon per Obi-Wan

Liam NeesonQui-Gon è apparso a Obi-Wan nei momenti finali della serie, comunicando al suo ex padawan che avevano ancora una distanza da percorrere. Anche se è probabile che intendesse solo dire che avrebbe accompagnato Obi-Wan fino alla sua destinazione, si può anche supporre che il fantasma della Forza di Qui-Gon abbia un piano da illustrare al suo apprendista.

Una seconda stagione di Obi-Wan Kenobi è possibile, dato l’interesse del cast a tornare, e l’apparizione di Qui-Gon rappresenta sicuramente un potenziale punto di partenza per un’altra avventura del protagonista. Anche l’interazione tra Qui-Gon e Obi-Wan non è stata descritta appieno, ma potrà essere esplorata in futuro nei nuovi progetti di Star Wars.

Loot: recensione della serie con Maya Rudolph

Loot: recensione della serie con Maya Rudolph

Icona indiscutibile della comicità americana sul grande e piccolo schermo, Maya Rudolph (Saturday Night Live, Le amiche della sposa) è la protagonista assoluta di Loot, serie in dieci puntate prodotta per Apple TV+. Il suo ruolo è quello di Molly Novak, la quale dopo essere stata tradita dal marito magnate dell’informatica si ritrova un patrimonio di 87 miliardi di dollari in seguito alla causa di divorzio. Ma che fare della propria vita quando negli ultimi vent’anni si è soltanto galleggiati nel lusso? La risposta arriva quando Molly scopre di possedere una società che si occupa di beneficenza, e decide di conseguenza di mettersi al comando di essa. Ma il mondo in cui lei vive è ben diverso da quello dei suoi nuovi dipendenti…

La ricerca dell’identità in Loot

Creata da Matt Hubbard e Alan Yang – entrambi vengono tra le altre sitcom da Parks & RecreationLoot propone come tema principale la ricerca di identità, nello specifico quella di una donna che si è “persa” all’ombra ingombrante di un uomo di successo. Se la fonte di ispirazione potrebbe alla lontana essere vista nella vicenda di Bill Gates e della sua adesso ex-moglie Melinda, il personaggio principale se ne discosta ben presto per sviluppare i toni e la trama più adatti alla commedia di costume. Il problema principale dello show è quello di non riuscire a sfruttare lo spunto di partenza per proporre al pubblico qualcosa di veramente originale o anche soltanto ficcante.

Fin dalla prima sequenza, che dovrebbe rappresentare il momento drammatico dell’intera vicenda, Loot offre la sensazione di procedere col freno a mano tirato: il tentativo di bilanciare un genere che si presta a ritmi sostenuti e trovate audaci come la commedia, con le ambientazioni raffinate in cui la storia si dipana, risulta un connubio di difficile gestazione per sceneggiatori e registi. Questo non significa che in ogni puntata non ci siano momenti in cui si ride, talvolta anche di gusto: l’impressione rimane però quella che il tentativo di realizzare una sitcom “alta” non funzioni del tutto a dovere, e questo nonostante un cast di attori all’altezza.

Maya Rudolph perfetta protagonista

Maya Rudolph possiede quello charm naturale che la rende credibile nel personaggio di Molly, e sa gestire i tempi comici delle varie scene piegandoli ai propri, ovvero lavorando su quei piccoli attimi di attesa che creano uno scarto di senso sottilmente divertente. È senza dubbio lei il cuore di Loot, e se alla fine le puntate scorrono via senza annoiare lo si deve principalmente al suo talento.

Come detto però il supporto di Nat Faxon – il migliore dei caratteristi a disposizione –  Ron Funches, Joel Kim Booster e una Michaela Jaé Rodriguez tagliente è davvero prezioso, in quanto tutti insieme riescono in più di un’occasione ad elevare il tono comico di storie e situazioni che non presentano davvero alcuna novità. Se tutto sommato Loot si lascia guardare è anche grazie al notevole lavoro di set designer e decorator, i quali hanno ricreato l’universo dorato in cui vive Molly con un mix riuscitissimo di nuovo e classico: molte delle ambientazioni principali dello show si lasciano ammirare senza ostentare inutile opulenza, una caratteristica che senza dubbio sa come intrigare l’occhio dello spettatore. 

Gli ammiratori di Maya Rudolph troveranno in Loot esattamente ciò che stanno cercando, ovvero un’attrice di enorme talento comico che sfrutta al fine di cesellare una figura femminile surreale, fuori dal mondo (vero), narcisista e pacchiana. Eppure l’attrice riesce a rendere Molly comunque amabile, facendone un piccola grande icona/specchio dei nostri tempi. Con un materiale narrativo di maggiore impatto il personaggio e la serie avrebbero potuto avere ben altro impatto comico e satirico, mentre il risultato lascia il sospetto amaro che si sarebbe potuto -e dovuto – fare qualcosa in più.

Carla Signoris vince il ‘Premio Manfredi 2022’ ai Nastri d’Argento

0

Va a Carla Signoris il ‘Premio Manfredi 2022’ promosso dai Giornalisti Cinematografici Italiani con la famiglia Manfredi per ricordare il grande Nino. La consegna venerdì prossimo, 1° Luglio sul palcoscenico del Teatro Antico, nell’ambito della 68.ma edizione del Taormina Film Fest.

Non solo brava ma ironica come poche, e non solo in ruoli da commedia, Carla Signoris è tra le attrici da sempre più amate. Brillante, inimitabile in una verve che aggiunge sempre qualcosa di personale ad ogni personaggio che interpreta con un umorismo contagioso e irriverente, la Signoris è da sempre dalla parte delle donne che rappresenta anche con dichiarata autoironia.  Dal cinema alla grande serialità ha siglato recentemente una stagione di grande popolarità mettendo in scena la forza e insieme la simpatia di personaggi femminili perfettamente in linea con il suo modo di entrare in scena ma anche di scrivere. Perché guardando le sue interpretazioni viene in mente proprio – come ci ricorda sorridendo con il titolo di un suo romanzo – che “dietro ogni uomo c’è sempre una donna che alza gli occhi al cielo”.

Attrice versatile, scrittrice, doppiatrice, e cantante per gioco, deve la sua notorietà a una lunga attività in teatro, in televisione e nel cinema per cui ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Ha lavorato fra gli altri con Marco Sciaccaluga, Elio Petri, Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini, Leone Pompucci, Fausto Brizzi, Ferzan Özpetek, Riccardo Milani. È la voce italiana del pesce Dory, nei film d’animazione, campioni di incassi della Disney, Alla ricerca di Nemo e Alla ricerca di Dory. Ha duettato con la cantautrice Giua in “Feng Shui”, una canzone post moderna sospesa tra horror e non sense che ritrae le nevrosi del nostro tempo.

Sarà la Presidente dei Giornalisti Laura Delli Colli, anche in rappresentanza della famiglia, a consegnare il riconoscimento, tradizionalmente legato ai Nastri d’Argento, che ripete da nove anni una piccola celebrazione di Nino Manfredi proprio sul palcoscenico dove apparve, in una singolare performance, proprio per l’ultima volta prima di allontanarsi dal cinema e dallo spettacolo. Era il 2003 e Nino ha salutato il suo pubblico proprio da Taormina dov’è nata sua moglie Erminia che ha fortemente voluto questo riconoscimento insieme ai figli ed è da sempre fiera che il Premio abbia trovato ‘casa’ proprio a Taormina, la sua città natale.

“Un riconoscimento che viene assegnato fin dalla prima edizione ad attori e attrici dal talento nello stile di Manfredi che fu grande nella comicità ma, soprattutto, capace come tutti i grandi artisti di giocare con la recitazione, come si dice, a tutto campo” spiega a nome del Direttivo Nazionale SNGCI che ha appena assegnato i Nastri d’Argento, la Presidente Laura Delli Colli.

Felice di ritirare il ‘Premio Manfredi’ Carla Signoris ha commentato: “Per me è molto emozionante ricevere un riconoscimento che conferma la mia stima per un grande protagonista di sempre come Nino. Ringrazio i Giornalisti Cinematografici Italiani, la Presidente Laura Delli Colli e la famiglia Manfredi che hanno pensato a me per un riconoscimento speciale che negli anni è stato attribuito ad autorevoli protagonisti, rendendomi ‘testimonial’ di un Premio che mi regala quest’anno un motivo in più per essere particolarmente orgogliosa”.

Nato nell’ambito dei Nastri d’Argento con una prima edizione celebrativa che ha premiato nel 2009 Giuseppe Fiorello, il Premio viene assegnato stabilmente a Taormina dal 2014 ed è andato a Marco Giallini, Paola Cortellesi, Carlo Verdone e Antonio Albanese, Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Claudio Santamaria e lo scorso anno a Massimo Ghini.

“È un bellissimo palmarès” commenta Laura Delli Colli a nome del Direttivo dei Giornalisti Cinematografici “che sigla ancora una volta, quest’anno con Carla Signoris, una scelta perfettamente  in sintonia con  la storia professionale di una protagonista, come tutti gli attori e le attrici che hanno ricevuto il Premio, capace di unire alla verve della commedia l’intensità di toni e sfumature che toccano il  cuore degli spettatori. Proprio come  sapeva  fare, nel suo tratto speciale, il grande Nino che tutti continuiamo ad amare”.

Thor: Love and Thunder, in che momento della timeline del MCU si colloca?

0

Parlando con Total Film (tramite CBR) per promuovere Thor: Love and Thunder, Taika Waititi ha discusso del posizionamento del film nella sequenza temporale del MCU. Sapendo che è passato del tempo da Endgame, il regista ha cercato di individuare il numero esatto di anni trascorsi.

“Penso che probabilmente il numero di anni da quando abbiamo visto [Endgame]. Sono probabilmente quattro anni. È giusto?”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità