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The Old Guard 2: il cast al completo nelle prime foto dal set

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The Old Guard 2: il cast al completo nelle prime foto dal set

Le nuove foto dal set di The Old Guard 2 offrono una prima occhiata al cast già noto del film e a un nuovo personaggio. Basato sull’omonimo fumetto di Greg Rucka, The Old Guard è la saga di supereroi di Netflix incentrata su un gruppo di mercenari immortali con poteri di guarigione rigenerativa.

Con Charlize Theron, Kiki Layne, Marwan Kenzari, Luca Marinelli, Harry Melling, Van Veronica Ngo con Matthias Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor, il primo film è stato presentato in anteprima a luglio 2020, con i critici che ne hanno elogiato le sequenze d’azione a eliminazione diretta, la narrazione inclusiva e l’interpretazione sovversiva del genere di supereroi.

Il cast originale desiderava riprendere i propri ruoli anche prima dell’annuncio ufficiale di The Old Guard 2. Rucka, che ha anche scritto la sceneggiatura del primo film, ha avuto una buona idea per un sequel, ed è stato suggerito che The Old Guard 2 sia basato sulla sua seconda graphic novel, The Old Guard: Force Multiplied. Un cambiamento significativo che il sequel vedrà rispetto al primo film è che la regista di Lovecraft Country Victoria Mahoney ha sostituito la regista Gina Prince-Bythewood.

La star del film, Charlize Theron, ha condiviso alcune nuove foto dal set di The Old Guard 2. In un’immagine, l’attrice condivide battute con i compagni di cast di ritorno, Layne, Marinelli, Kenzari ed Ejiofor, mentre in un’altra foto, posa insieme ai suoi co-protagonisti e regista. La seconda immagine offre anche una buona occhiata a un Henry Golding. Come annunciato, la star di Crazy Rich Asians si è unita al sequel in arrivo nei panni di un personaggio nuovo di zecca. I dettagli del suo ruolo, tuttavia, rimangono sconosciuti.

Deadpool 3, i primi dettagli della trama!

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Deadpool 3, i primi dettagli della trama!

Paul Wernick e Rhett Reese, sceneggiatori di Deadpool 3, sono impegnati nella promozione di Spiderhead di Netflix, che hanno scritto, e hanno parlato con Post Cred Pod del film e dei progetti imminenti, incluso Deadpool 3. Il podcast ha chiesto agli sceneggiatori alcune informazioni sul trequel, e mentre i due non possono dire molto sulla direzione che sta prendendo la storia di Wade Wilson, hanno anticipato alcuni dettagli della trama.

“È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel.

Thor: Love and Thunder, Gorr è uno dei cattivi preferiti di Chris Hemsworth

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Chris Hemsworth ha dichiarato che Gorr il Macellatore di Dei, il cattivo che Christian Bale interpreta in Thor: Love and Thunder, è uno dei suoi nemici preferiti in tutto il Marvel Cinematic Universe. Essendo stato un punto fermo del MCU sin dal suo debutto in Thor nel 2011, Hemsworth ha affrontato frotte di cattivi, sia da solo, sia con gli Avenger. La sua ultima avventura, Love and Thunder, diretta da Taika Waititi, lo vedrà ora affrontare il fanatico Gorr di Bale.

Il personaggio di Gorr è un’aggiunta abbastanza recente ai fumetti Marvel. Ha debuttato nel 2013, in Thor: God of Thunder #1 come fanatico religioso, poi però perde la sua fede e si impegna a uccidere ogni dio dell’universo dopo che la sua famiglia è stata uccisa. Incolpando divinità indifferenti per la sua perdita e sofferenza, assume il titolo di God il Macellatore di Dei. Naturalmente, questa missione omicida alla fine lo porta da Thor, il dio del tuono. Gorr sarà portato in vita in Love and Thunder da Christian Bale, che ha recentemente ammesso di non sapere in cosa si sarebbe cacciato assumendo un ruolo nel MCU.

Nonostante Bale non fosse preparato ad affrontare un fandoom così affezionato ma anche spietato, questo non ha danneggiato il suo lavoro nel film. In una recente intervista con IGN, Hemsworth ha parlato del lavoro con Bale e di come la sua performance abbia già cementato Gorr come uno dei suoi cattivi Marvel preferiti. Citando le sfumature e la complessità di Bale, Hemsworth ha definito la sua co-star non solo uno dei suoi cattivi Marvel preferiti, ma uno dei suoi attori preferiti tra quelli che lavorano oggi.

“Bale riesce a realizzare tutto ciò che immagini… Sfumatura e complessità e verità, leggerezza. È uno dei miei attori preferiti con cui lavorare, ed ero così eccitato quando ha accettato di salire a bordo. Quello che ha fatto lo rende sicuramente uno dei miei cattivi preferiti nell’universo Marvel”.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Il talento di Mr. Crocodile, il teaser trailer

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Il talento di Mr. Crocodile, il teaser trailer

Tratto dalla serie di libri best-seller di Bernard Waber, Il talento di Mr. Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm.

Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will Davies, Il talento di Mr. Crocodile vede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul. Il Talento di Mr. Crocodile, dal 27 ottobre solo al cinema, è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Sinossi: Quando la famiglia Primm (Constance Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici, ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più grande.

Hunter Schafer in The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes

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La star di Euphoria, Hunter Schafer, si è unita al cast di The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, della Lionsgate. Apparirà al fianco di Tom Blyth e Rachel Zegler nel tentativo dello studio di riconquistare quella vecchia magia di Panem.

Schafer interpreterà Tigris Snow, cugina e confidente di Coriolanus Snow (Blyth), che, come sanno i fan di “Hunger Games”, un giorno diventerà il sovrano autocratico del mondo distopico di libri e film.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, il video titolo

Distribuito nel 2020, il romanzo ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da Donald Sutherland nei film), il cattivo principale di The Hunger Games. Anche prima che il libro arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis Lawrence, il regista che ha firmato il secondo, terzo e quarto film della saga, tornerà per questo film.

Durante la sua presentazione al CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro, che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel 10° Hunger Games.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto 2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote, una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin, tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7. Hunter Schafer sarà Tigris Snow.

Star Wars: gli 8 film in uscita dopo Obi-Wan Kenobi

Star Wars: gli 8 film in uscita dopo Obi-Wan Kenobi

La Lucasfilm ha rilanciato la serie di film di Star Wars nel 2015, pochi anni dopo l’acquisizione da parte di Disney, e aveva inizialmente in programma l’uscita di un nuovo film ogni anno. Il franchise ha rispettato questa promessa fino al 2019, anno in cui si è conclusa la trilogia sequel con Star Wars: L’ascesa di Skywalker. La fine della Saga di Skywalker ha coinciso con il lancio di Disney+ e il debutto di The Mandalorian, e il successo della Lucasfilm con quest’ultima serie ha segnato un cambio di rotta.

Negli ultimi anni i film di Star Wars sono passati in secondo piano rispetto alle serie televisive, poiché la Lucasfilm è diventata una fortissima presenza su Disney+; non solo The Mandalorian è diventato lo show originale di punta del servizio di streaming, ma ha portato anche all’annuncio di spinoff. L’uscita di Obi-Wan Kenobi nel 2022 ha segnato il punto di arrivo per i fan che hanno atteso più di un decennio per rivedere Ewan McGregor in live-action, ma c’é ancora tanto da sapere sui prossimi progetti cinematografici. Non mancano voci e rapporti sullo stato dei piani del franchise per il grande schermo, ma poche informazioni sono ufficialmente note per quel che riguarda il futuro: ecco tutto quello che sappiamo.

Le date di uscita finora confermate

Con un franchise così proficuo e popolare come quello di Star Wars, Lucasfilm e Disney hanno piantato la loro bandiera su alcuni progetti di prim’ordine, che arrivano fino al 2027. Sappiamo inoltre che attualmente si prevede di abbandonare il formato di uscita annuale a favore di un piano biennale. Dopo aver riscontrato un grande successo con la trilogia dei sequel e Rogue One: A Star Wars Story con uscite a dicembre, lo studio sta pianificando di far uscire anche i prossimi tre film durante le festività natalizie.Le date di uscita dei film di Star Wars già confermate sono:

  • 22 Dicembre 2023
  • 19 Dicembre 2025
  • 17 Dicembre 2027

Rogue Squadron

Rogue SquadronSecondo il calendario ufficiale della Lucasfilm e Disney, il primo film di Star Wars a uscire dopo Obi-Wan Kenobi sarà Rogue Squadron – ma le cose cambieranno. Il film è stato annunciato per il 2020 e sarà diretto da Patty Jenkins, regista di Wonder Woman e dovrebbe trattarsi di una storia incentrata sui piloti di X-Wing, il che fa pensare a un’ambientazione potenzialmente successiva a Star Wars: L’ascesa di Skywalker.

Nonostante sia in fase di sviluppo da alcuni anni e la data di uscita sia ancora fissata al 22 dicembre 2023, non sembra che il film di Star Wars di Patty Jenkins riuscirà a uscire per quella data. Ci sono state diverse segnalazioni di divergenze creative tra la Jenkins e la Lucasfilm per quanto riguarda il progetto, che hanno portato Kathleen Kennedy ad affermare che il film è stato “messo da parte per il momento”. Considerando il fatto che Patty Jenkins sta ancora lavorando alla sceneggiatura e basandoci su questi commenti, è quasi certo che Rogue Squadron non rispetterà la data di uscita prevista per il 2023, anche se la programmazione Disney dice il contrario.

Star Wars: A Droid Story

A Droid Story

Annunciato nel 2020, Star Wars: A Droid Story si concentrerà sui droidi più iconici del franchise: R2-D2 e C-3PO. I dettagli della trama sono per lo più ancora segreti, ma Kathleen Kennedy ha anticipato che il film introdurrà anche un nuovissimo protagonista. Il team creativo di Star Wars: A Droid Story è ancora un mistero, così come la data di uscita del film d’animazione su Disney+. Se queste sono le premesse, sembra che il film non arriverà prima del 2023.

Il film di Star Wars di Taika Waititi Taika Waititi Star Wars

Quello di Taka Waititi è un altro progetto imminente che i fan di Star Wars potranno vedere prendere vita dopo Obi-Wan Kenobi. Waititi è stato confermato essere co-sceneggiatore di questo film del franchise, ancora senza titolo, insieme a Krysty Wilson-Cairns (1917), ma ha dichiarato che la storia è ancora in fase di lavorazione.

Si diceva che il regista di Thor: Love and Thunder avesse ottenuto la possibilità di lavorare a un film di Star Wars tutto suo dopo aver doppiato il droide IG-11 e aver diretto il finale della prima stagione di The Mandalorian. Nonostante le indicazioni del fatto che il film sia ancora nelle prime fasi di sviluppo, Kathleen Kennedy ha dichiarato che il lungometraggio di Taika Waititi sarà il prossimo film di Star Wars a uscire nelle sale, il che potrebbe significare che occuperà la data di uscita vacante del dicembre 2025 nella programmazione Disney.

Il film di Star Wars di Kevin Feige

Kevin Feige Star WarsAnche il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige sta producendo un film di Star Wars che dovrebbe, teoricamente, uscire dopo Obi-Wan Kenobi. Sappiamo che ha reclutato lo sceneggiatore di Loki e Doctor Strange nel Multiverso della Follia Michael Waldron come collaboratore, ma sono passati quasi tre anni da quando il film è stato annunciato, e abbiamo ancora pochi dettagli su cui fare affidamento.

Feige ha fatto intendere di essere interessato a utilizzare un attore importante del Marvel Cinematic Universe nel suo film, mentre sono state smentite le voci che volevano Chloé Zhao di Eternals alla regia. Coloro che non vedono l’ora di vedere cosa farà Kevin Feige con Star Wars potrebbero dover attendere ancora un po’, dato che Kathleen Kennedy ha dichiarato recentemente che il film è ancora fermo alle primissime fasi di sviluppo.

Il film di Star Wars di J.D. Dillard

J.D. Dillard Star WarsNel 2020 è stato rivelato che anche J.D. Dillard sta lavorando a un progetto su Star Wars. L’unico dettaglio di cui siamo a conoscenza è che Dillard sta co-scrivendo il film con Matt Owens (Luke Cage) ma, da allora, non abbiamo avuto più alcuna notizia sui progressi del progetto, in parte a causa dell’impego di Dillard con le riprese del suo nuovo film, Devotion, interpretato da Glen Powell e Jonathan Majors, e che dovrebbe uscire proprio quest’anno. Dopodichè, Dillard potrebbe tornare a concentrarsi sulla galassia lontana lontana e, magari, sapremo qualcosa in più sulla data di uscita del film.

La trilogia di Rian Johnson é ancora nell’aria?

Uno dei più grandi interrogativi sul futuro dei film di Star Wars dopo Obi-Wan Kenobi è lo status della trilogia di Rian Johnson. La Lucasfilm ha affidato al regista di Star Wars: Gli ultimi Jedi una nuova trilogia di film nel 2017, pochi mesi prima del debutto del secondo capitolo della trilogia sequel. Non è un segreto che Star Wars: Gli ultimi Jedi sia stato un film divisivo per il franchise, che ha messo in discussione il futuro di Rian Johnson nell’universo di Star Wars.

Nonostante le numerose voci e speculazioni sul fatto che il regista non stia più lavorando alla trilogia, ufficialmente il progetto dovrebbe vedere la luce, ma sembra non essere la priorità per nessuna delle due parti. Il regista degli Ultimi Jedi si sta godendo la libertà creativa con il suo nuovo franchise Knives Out, mentre la Lucasfilm sta ancora tracciando il suo percorso dopo la trilogia sequel di Star Wars. Kathleen Kennedy ha dichiarato che la trilogia di Rian Johnson sarà realizzata quando i loro programmi si allineeranno e che il regista continua a fornire consulenze su vari progetti di Star Wars grazie all’ottimo rapporto che ha instaurato con i vertici della Lucasfilm.

Le serie tv di Star Wars che usciranno dopo Obi-Wan Kenobi

Oltre agli otto film di Star Wars in uscita dopo Obi-Wan Kenobi, l’imminente conclusione di una serie Disney+ del franchise significa che la prossima è dietro l’angolo. Mentre i piani cinematografici dello studio sono decisamente più avvolti dal mistero, ci sono molte serie televisive dell’universo Star Wars in cantiere, che usciranno dopo  Obi-Wan Kenobi. La Lucasfilm ha in serbo per i fan tantissimi contenuti in arrivo sulla piattaforma streaming per il resto del 2022 e prevede di farne uscire ancora di più negli anni a venire. Tra questi c’è la conferma che Andor sarà il prossimo show di Star Wars, ma l’elenco completo degli show in uscita dopo Obi-Wan Kenobi comprende:

Andor (31 agosto 2022)
Star Wars: The Bad Batch stagione 2 (28 settembre 2022)
I racconti degli Jedi (2022)
The Mandalorian stagione 3 (febbraio 2023)
Star Wars: Visions stagione 2 (2023)
Ahsoka (2023)
Star Wars: Skeleton Crew (2023)
I racconti degli Jedi(2023)
The Acolyte (TBC)
I racconti degli Jedi(TBC)

Nella valle di Elah: trama, cast e la vera storia dietro il film

Nella valle di Elah: trama, cast e la vera storia dietro il film

Nel corso della sua storia, il cinema ha più volte dato vita ad opere che si prefiggevano lo scopo di riflettere sui tanti conflitti di cui gli Stati Uniti si sono macchiati nel tempo. In particolare, negli ultimi anni, sono diversi i film che si concentrato sugli effetti della guerra in Iraq, tanto nella società quanto sugli stessi soldati che la vivono sulla propria pelle. Una delle opere più struggenti tra queste è Nella valle di Elah, scritta e diretta nel 2007 da Paul Haggis, regista reduce dagli Oscar vinti l’anno precedente per Crash – Contatto fisico.

Sebbene la storia del film sia fittizia, con nomi e luoghi cambiati, si basa sui fatti del caso di omicidio di Richard T. Davis della Baker Company. Davis era un veterano della guerra in Iraq che è stato assassinato poco dopo il suo ritorno a casa nel 2003. Il padre del soldato, Lanny Davis, un ex ufficiale di polizia militare, ha da quel momento organizzato la propria indagine sul crimine, determinato a scoprire la verità. A raccontare la sua storia è stato Mark Boal, giornalista noto anche per aver poi sceneggiato i film di guerra The Hurt Locker e Zero Dark Thirty, che si è occupato della vicenda nell’articolo Death and Dishonor.

Il titolo, Nella valle di Elah, si riferisce ad un particolare luogo di Israele dove, secondo la Bibbia, si sarebbe svolto lo scontro tra Davide e Golia. Il racconto si caratterizza così tanto per i suoi riferimenti religiosi, che lasciano aperte riflessioni allo spettatore, quanto come un giallo da dover risolvere nei suoi enigmi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nella valle di Elah: la trama del film

Protagonista del film è Hank Deerfield, ex appartenente alla polizia militare e fiero patriota che ha combattuto nella guerra in Vietnam. L’uomo, ormai in pensione, è impegnato a godersi la sua anzianità e i giorni che gli rimangono davanti. Purtroppo per lui, la pace non dura molto e la guerra non ha mai davvero fine. Un giorno, infatti, si ritrova a ricevere una telefonata dalla base militare dove presta servizio il figlio Mike, rientrato dopo avere concluso il suo turno in Iraq. Questi risulta ora assente da quando si è recato in libera uscita e di lui non si hanno più notizie. Esiste la possibilità che il giovane abbia disertato, ma è un’ipotesi che il padre non vuole nemmeno prendere in considerazione.

Insieme a sua moglie Joan, Hank parte dunque alla ricerca del figlio, avvalendosi anche dell’aiuto della riluttante investigatrice di polizia Emily Sanders. Man mano che le indagini proseguono e il quadro si compone, la poliziotta comprende che la scomparsa è solo una montatura. In guerra con le alte sfere militari, Hank e Emily dovranno fare di tutto per mantenere il controllo delle indagini. Ma quando, alla fine, la verità su Mike e su ciò che è accaduto in Iraq emerge, Hank si vedrà costretto a rimettere in discussione tutte le sue certezze più consolidate per poter risolvere il mistero che sta dietro alla scomparsa del figlio.

Nella valle di Elah cast

Nella valle di Elah: il cast del film

Per il ruolo del protagonista, l’anziano ma tenace Hank Deerfield, Haggis voleva Clint Eastwood, con il quale aveva già collaborato scrivendo la sceneggiatura di Million Dollar Baby. Pur apprezzando molto la storia di Nella valle di Elah, Eastwood decise però di rifiutare il ruolo, proponendo al suo posto l’amico Tommy Lee Jonese. Il premio Oscar accettò con entusiasmo il ruolo, apprezzandone la drammaticità. Per la sua struggente interpretazione, Lee Jones ottenne una nuova candidatura al premio Oscar, stavolta nella categoria al miglior attore. Nei panni di suo figlio Mike, invece, si ritrova l’attore Jonathan Tucker, noto per le serie Kingdom, Justified e Snowfall.

La premio Oscar Susan Sarandon, che aveva già recitato con Lee Jones anni prima nel film Il cliente, interpreta qui sua moglie Joan Deerfield. Nei panni della detective di polizia Emily Sanders vi è invece la premio Oscar Charlize Theron. Haggis ha raccontato di aver scritto la parte proprio pensando a lei, che fu lieta di accettarla. Nel film sono poi presenti gli attori James Franco, nei panni del Sergente di Prima Classe Dan Carnelli, e Josh Brolin, in quelli dello sceriffo Buchwald. Per Brolin e Jones si è trattato del secondo film insieme nello stesso anno, avendo recitato anche in Non è un paese per vecchi. Infine, l’attore Jake McLaughlin è qui al suo debutto cinematografico con il ruolo di Gordon Bonner.

Nella valle di Elah: il trailer e dove vedere il film in streaming

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Nella valle di Elah è infatti disponibile nel catalogo di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 22 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Bugiardo bugiardo: trama, cast e curiosità sul film con Jim Carrey

Negli anni Novanta Jim Carrey era l’attore più popolare del mondo, nonché il primo a ricevere compensi milionari per i suoi film campioni di incassi. Titoli come The Mask, Scemo & più scemo e Ace Ventura – L’acchiappanimali lo hanno consacrato come una delle icone della commedia statunitense. Dopo questi, nel 1997, è arrivato un altro grandissimo successo quale Bugiardo bugiardo. Diretto da Tom Shadyac, già regista per Carrey di Ace Ventura e che lo dirigerà di nuovo in Una settimana da Dio, il film si è affermato come uno dei maggiori incassi del suo anno, ottenendo anche pareri critici molto favorevoli.

Rispetto ai titoli più su citati, Carrey ha con questo film messo da parte eccessive stranezze nell’abbigliamento e nell’acconciatura, mostrandosi in modo più naturale. Il suo obiettivo era quello di dimostrare di poter attrarre attenzioni su di sé anche senza ricorrere a personaggi stravaganti e sopra le righe. L’obiettivo è stato ottenuto, con Carrey lodato tanto per le capacità comiche quanto per le sue doti attoriali. A differenza degli altri titoli per cui è diventato famoso, inoltre, Bugiardo bugiardo presenta anche una forte componente sentimentale, con la quale Carrey si sarebbe poi cimentato più volte in seguito.

Ancora oggi il film è un vero e proprio cult per chi è in cerca di quel divertimento sfrenato classico degli anni Novanta, senza dimenticare anche le emozioni necessarie ad un maggior coinvolgimento. Riscoprire Bugiardo bugiardo è dunque sempre un piacere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bugiardo bugiardo: la trama del film

Protagonista del film è Fletcher Reede, un brillante avvocato che ha fatto molta carriera utilizzando la menzogna come propria arma vincente. Per vincere le sue cause, infatti, egli non si fa problemi a mettere in gioco alcune straordinarie bugie talmente complesse da non poter non sembrare vere. L’uso continuo di menzogne, però, non avviene soltanto nel suo lavoro ma anche nella sua vita privata. Fletcher, infatti, si è trovato per questo motivo ad essere lasciato da sua moglie Audrey, il quale ha trovato un uomo più serio e affidabile. Il processo di divorzio, naturalmente, non fa che peggiorare anche il rapporto tra l’avvocato e suo figlio Max.

Il bambino, infatti, è sua volta particolarmente amareggiato dalle continue menzogne del padre, il quale pur volendogli bene è continuamente assente ad ogni momento speciale. Ecco perché, quando Fletcher mancherà anche al compleanno di Max, questi esprimerà il desiderio che il padre inizi a dire la verità. Come per magia, da quel momento Fletcher non riuscirà più a mentire in alcun modo, trovandosi così coinvolto in una serie di situazioni sempre più assurde. Sarà però per lui l’occasione di capire davvero quale sia il costo delle bugie e cercare di rimediare ai propri errori, specialmente quelli fatti verso la moglie e il figlio.

Bugiardo bugiardo cast

Bugiardo bugiardo: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Fletcher Reede vi è Jim Carrey, il quale decise di accettare subito il ruolo dopo aver letto la sceneggiatura. A convincerlo era stata la possibilità di interpretare un uomo del tutto normale coinvolto in eventi assurdi. Egli si fece coinvolgere talmente tanto dal personaggio da non risparmiarsi in alcun modo nell’interpretazione di questo. Carrey ricorda infatti di come al termine delle riprese si sentisse sempre esausto. Nella scena in cui Fletcher si picchia da solo, ad esempio, egli diede vita alla scena nel modo più energico possibile, fornendo anche gli effetti sonori che si possono sentire nel film.

La performance di Carrey, tra le più apprezzate della sua carriera, gli ha poi fatto ottenere una nomination ai Golden Globe ed un compenso di circa 20 milioni di dollari. Carrey, inoltre, compare anche in un cameo nei panni di Fire Marshall Bill, il personaggio da lui interpretato nello show televisivo In Living Color. Ad interpretare l’ex moglie Audrey vi è l’attrice Maura Tierney, mentre il figlio Max è interpretato da Justin Cooper. L’attore Cary Elwes è invece Jerry, il nuovo compagno di Audrey. Per il ruolo, Elwes ha letto diversi libri motivazionali, così da comprendere meglio il personaggio. Completano poi il cast gli attori Anne Haney nei panni di Greta, Jennifer Tilly in quelli di Samantha Cole e Jason Bernard nel ruolo del giudice Marshall Stevens.

Bugiardo bugiardo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Bugiardo bugiardo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 22 giugno alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

House of the Dragon, le key art ufficiali della serie dal 22 agosto su Sky

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Rilasciato il key art ufficiale di House of the Dragon, l’attesissima serie HBO che debutterà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW il 22 agosto in tutti i territori in cui Sky è presente, in contemporanea assoluta con la messa in onda della tv via cavo americana. Tratta dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, la serie è ambientata 200 anni prima degli eventi citati ne “Il Trono di Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.

I fan, ma anche quanti vogliano arrivare preparati all’appuntamento di agosto senza aver ancora mai visto la serie madre, possono recuperare tutte le stagioni de Il Trono di Spade on demand su Sky e in streaming su NOW.

In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans.

Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.

Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.

Thor: 10 cose che solo i fan più accaniti sanno sull’eroe MCU

Thor: 10 cose che solo i fan più accaniti sanno sull’eroe MCU

Thor (Chris Hemsworth) è apparso per la prima volta nell’MCU nel 2011 con un film da solista. Undici anni dopo, è in arrivo in sala il quarto lungometraggio dedicato al Dio del Tuono. Nell’attesa che Thor: Love and Thunder esca nei cinema italiani il 6 luglio prossimo, è bene rispolverare alcuni dettagli del personaggio. Oltre a ciò che tutti conoscono, ci sono una serie di aneddoti sul supereroe che forse sono noti solo ai fan Marvel più accaniti. Scopriamoli!

Thor e SifLady Sif Thor MCU

Come molti altri eroi Marvel, nemmeno Thor è un personaggio nato dal nulla. Il dio e la sua famiglia sono tutti personaggi basati sulla mitologia norrena. Nella mitologia nordica infatti, Thor è il dio del tuono, del cielo e dell’agricoltura. Inoltre, è il marito di Sif, meglio conosciuta dai fan Marvel come Lady Sif.

La relazione tra il dio e Sif ha svolto un ruolo importante nei fumetti Marvel, mentre nell’MCU è stata molto sminuita. Per ora, l’unica storia d’amore che il Dio del Tuono ha avuto è stata quella con Jane Foster. Ora che i due hanno rotto, sarebbe molto interessante vedere la coppia Thor e Lady Sif emergere anche sullo schermo.

Le armi magiche di Thor vanno oltre il Mjolnir e Stormbreaker

Avengers Endgame Thor MCUIl rapporto tra il Dio del Tuono e il suo martello Mjolnir è qualcosa di davvero unico, quasi carnale. Quando in Thor: Ragnarok l’eroe è costretto a sostituire il Mjionir dopo che Hela l’ha distrutto, Korg prende addirittura in giro l’attaccamento che Hemsworth mostra verso l’arma.

Nell’ombra del Mjolnir però, esistono però una serie di altre armi potenti che il dio  usa nei fumetti. Esemplare è la cintura di forza chiamata Megingjord che permette all’eroe di accrescere la propria forza. È stata Valchiria a regalare a Thor l’arma per ordine di Odino. Dato che Valchiria (Tessa Thompson) sarà presente in primo piano in Love and Thunder, è possibile che la cintura venga finalmente introdotta in live-action.

Throg, la Rana del TuonoThrog MCU

Durante una scena di Thor: Ragnarok, Loki (Tom Hiddleston) dice di aver trasformato il fratello in una rana. Può sembrare uno scherzo, ma non è la prima volta che Thor assume sembianze simili. Nell’episodio 5 della serie Disney+ Loki, una rapida panoramica inquadra una rana intrappolata in un barattolo con indosso un mantello e l’iconico elmo del Dio del Tuono.

In questo caso l’MCU fa un riferimento diretto alla serie di fumetti di Walter Simon in cui Loki trasforma appunto il fratello in una rana. Nella storia a fumetti, Thor non solo fa amicizia con un’altra rana di nome Puddlegulp, ma, generoso come sempre, condivide i suoi poteri con il nuovo amico.

Thor è mandato sulla Terra per punizioneanthony hopkins odino thor

Chi ha visto il primo film dell’eroe nel 2011 sa che Odino ha mandato Thor sulla terra come punizione per il suo atteggiamento impulsivo e arrogante. Nel corso della storia, la vicenda diventa sempre più familiare, con Loki che causa problemi continuamente e impedisce al fratello di riconquistare il titolo e la dignità del Dio del Tuono.

Tuttavia, la vicenda nella Marvel Comics  è molto più complessa di quanto mostrato nell’MCU. Nel fumetto “Viaggio nel mistero“, Thor subisce qualcosa di più molto più grave di una punizione. Se nei film egli può conservare il ricordo della sua vita su Asgard anche quando giunge sulla terra, ciò non avviene sulla carta stampata, dove il dio diventa il Dottor Donald Blake, un medico zoppicante.

Le capre Toothgnasher e ToothgrinderThor Love and Thunder MCU

Nella mitologia norrena e nei fumetti, Thor possiede un carro in stile greco trainato da capre giganti. Oltre a trasportare Thor, il carro è anche in grado di viaggiare attraverso lo spazio tra i nove regni. Le due creature magiche che lo guidano nella Marvel Comics si chiamano Toothgnasher e Toothgrinder.

Ora che il ponte Bifrost dell’MCU è stato distrutto, si può presumere che il carro  sarà usato dall’eroe in Love and Thunder per viaggiare nei nove regni. L’MCU sta dando molta enfasi al mezzo magico: anche le capre hanno ottenuto il loro poster e probabilmente avranno un ruolo rilevante nel film.

Il nonno di Thor

Thor The Dark WorldIn una scena iconica di Thor: Dark World, il protagonista, mentre tenta di fuggire dal palazzo asgardiano invisibile, taglia la testa della statua di suo nonno. Subito Loki ne approfitta e ci lascia una delle sue citazioni più divertenti esclamando: “Ben fatto, hai appena decapitato tuo nonno.”

In realtà, dietro a questa frase esilarante si cela un significato più profondo. Nei fumetti della Marvel, Thor rimane incastrato in un piano messo in atto da Loki e finisce per uccidere realmente il nonno.

I viaggi nel tempo

Chris Hemsworth Thor MCUÈ ben noto ai fan dell’MCU che in Avengers: Endgame i Vendicatori costruiscono una macchina del tempo per recuperare tutte le Pietre dell’Infinito e per riportare in vita la popolazione deceduta. L’operazione ha richiesto tempo e sforzi a Tony e agli Avengers. Se solo i personaggi MCU avessero conosciuto le possibilità offerte  dal Mjolnir

Nei fumetti infatti, il Mjolnir, girando più veloce della luce, dà a Thor la possibilità di aprire un portale nella quarta divisione. In questo modo, l’eroe può viaggiare nel tempo. Sicuramente, questa pratica funzione del martello avrebbe potuto far risparmiare tempo e stress ai Vendicatori in Endgame.

Thor non è immortale

Chris Hemsworth ThorThor ha un millennio e mezzo. 1500 anni costituiscono una quantità di tempo abbastanza lunga, ma ciò che i fan potrebbero non sapere è che l’eroe non è immortale. In Ragnarok infatti, il padre del dio è morto. Ciò dimostra la mortalità degli Asgardiani. Tuttavia Odino, in quanto dio, ha scelto di morire, è passato a miglior vita per sua volontà.

Nei fumetti, gli Asgardiani possono raggiungere un certo livello di immortalità, ma non è una dote naturale. Su Asgard, sono le Mele d’Oro di Idunn gli strumenti che dotano gli abitanti della vita eterna. Quando queste mele non vengono mangiate, la loro qualità svanisce e gli dei diventano mortali.

Thor ha tre fratelli

Loki ThorNell’MCU, Loki e Hela sono i fratelli di Thor. In realtà, l’eroe ha anche un altro fratello di nome Atum, il potente Dio del SoleAtum ha la capacità di ingoiare gli dei e di prendersi i loro poteri – abilità di cui il Doctor Strange si è servito nella serie What If. Visti i nuovi personaggi presenti nella Fase 4, non ci stupirebbe troppo l’introduzione di Atum nell’MCU: il personaggio sarebbe sicuramente in grado di arricchire il gruppo dei cattivi.

Il Dio del Tuono può creare voragini

Infinity WarNei fumetti, quando Thor è abbastanza arrabbiato, è in grado di aprire voragini sulla Terra. Nella episodio ”Atti di Vendetta” della Marvel Comics, Loki riesce a scatenare l’ira del fratello. Facendo credere di essere un “bravo ragazzo“, Loki trama alle spalle di un gruppo di eroi. Quando se ne accorge, Thor per punizione apre una voragine nella Terra e blocca Loki tra i cumuli di macerie. Sarebbe interessante vedere l’aspetto più irascibile del personaggio di Chris Hemsworth anche nell’MCU.

Smile, il trailer ufficiale del film di Parker Finn

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Smile, il trailer ufficiale del film di Parker Finn

Paramount Pictures diffonde il trailer ufficiale di Smile, il nuovo film di Parker Finn, in uscita in sala il prossimo 29 settembre.

La trama di Smile

Dopo aver assistito a un traumatico episodio che ha coinvolto una sua paziente la dottoressa Rose Cotter viene perseguitata da strani e spaventosi fenomeni. Assalita dal terrore che prende il sopravvento sulla sua vita, Rose sarà costretta a confrontarsi con il suo passato per sopravvivere e sfuggire ad una nuova e agghiacciante realtà.

Nel cast del film Sosie Bacon, Jessie T. Usher, Kyle Gallner, Robin Weigert, Caitlin Stasey con Kal Penn e Rob Morgan.

Laggiù qualcuno mi ama: in lavorazione il doc di Mario Martone e Anna Pavignano su Massimo Troisi

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È in lavorazione Laggiù qualcuno mi ama, film documentario su Massimo Troisi, diretto da Mario Martone. Il film, prodotto da Indiana, è scritto da Mario Martone e da Anna Pavignano.

Tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici il documentario mira a raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi attraverso l’esclusiva ed eccezionale visione del regista e autore napoletano Mario Martone e della compagna di vita e di lavoro Anna Pavignano.

Dichiarazione di Mario Martone:
Con Massimo era nata un’amicizia fondata su una grande stima reciproca, adoravo il suo cinema, vagheggiavamo di lavorare insieme. La possibilità che mi viene offerta di fare un film documentario in cui il pubblico lo possa ritrovare oggi sul grande schermo è quindi qualcosa di speciale per me, posso tornare a dialogare con lui, ascoltarlo e portarlo agli spettatori di ieri e a quelli di oggi, che sono tantissimi. Massimo è sempre rimasto vivo nell’immaginario collettivo, perché era una grande anima e un grande artista. E molto speciale è per me lavorare alla sceneggiatura con Anna Pavignano, che di Massimo ha scritto tutti i film e la cui presenza al suo fianco indicava molto bene quanto Massimo fosse aperto, dialettico, avanti nella sua visione delle cose. Quanto possa parlarci ancora adesso. Facciamo questo film per riascoltarlo, rivederlo, stare con lui.

EKI Night: il programma dell’evento, il 30 giugno all’Orto Botanico di Roma

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EKI NIGHT – 30 GIUGNO – ORTO BOTANICO DI ROMA è il primo evento di EKI MAGAZINE dedicato alla luce | H 19-00 – 00.00. Giovedì 30 giugno 2022, dalle ore 19.00 alle ore 00.00, in occasione dell’uscita di EKI MAGAZINE – issue 02 (Sun Light) l’associazione culturale EKI in collaborazione con Circolo Kokè è lieta di invitarvi a celebrare la luce nella splendida location dell’Orto Botanico di Roma, Largo Cristina di Svezia, 23 A – 24.

Sponsor CO IM AP srl, Cinefilos.it
Partner Orto Botanico, hinkypunk studio, Nastro Azzurro Peroni
Food e Drink Welcome to Yam

PROGRAMMA 

19.00 ingresso
19.30 – 20.15 intro by eki team – talk con il direttore della fotografia  Paolo Carnera
21.00 – 22.00 Sinnerman live show
22.15 – 22.30 Habitus, performance w/ Gaia Altucci e Fiamma Rigoni, musiche di Niccolò Vannucchi 22.00 – 00.00 Dj Ariannna 

Lightscapes di Federico Luciano

Light painting, performance w/ Hopeless studio e Softcor 

Costumi e travestimenti brillanti, luminosi, scintillanti, sono i benvenuti! 

Ingresso a pagamento (8 euro) in loco + una birra omaggio Peroni Nastro Azzurro.

Le prime 50 copie di Eki 02 in vendita, in esclusiva, all’evento. 

COS’È EKI

Eki è un magazine d’arte semestrale dedicato a chi ama la luce, ne trae ispirazione, la studia o semplicemente la osserva. La rivista ospita artisti ed esperti provenienti da tutto il mondo e il suo scopo è quello di creare uno spazio per condividere e confrontare molteplici modi di approccio alla luce, attraverso tecniche e idee creative diverse. Ogni numero della rivista è redatto sia in italiano che in inglese e tratterà di un tipo specifico di luce. 

ISSUE 02 – SUN LIGHT

“Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? “

Niccolò Copernico, De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X

In questa Issue esploreremo le caratteristiche della luce solare, i suoi usi nell’estetica del cinema, della fotografia, della pittura e dell’architettura, ricorrendo al contributo di artisti e artiste di tutti i campi, esperti dotati non soltanto di talento, ma anche e soprattutto di uno sguardo allenato a osservare le diverse condizioni di luminosità.

OSPITI ISSUE 02

Interviste: Ami Vitale, James Nizam, Odile Decq, Roger Deakins, Angela Lane, Carlos Reygadas, 

Open call: Jaleh Sadravi, Matteo Capone, Neerja Chandna Peters, 

Articoli:  Francesco Spagna, Andrea Cattabriga, Nacho Zamora, Stefano Bevacqua, Daniela Sidari, Pasquale Mari, App Soho

PERCHÈ EKI

Eki è la divinità del Sole nel pantheon basco, figli di Ama Lur (Madre Terra), colei al principio di tutto. Ama Lur donò agli uomini la luce di Eki, grazie alla quale riuscirono a liberarsi dalle sofferenze provocate da Gaueko, Dio delle tenebre.

EKI E LA CARTA

EKI nasce nel 2020 ma crede ancora nella carta. Scelta anacronistica? Stiamo vivendo una fase critica nel mondo dell’editoria, correlata alla velocizzazione del mondo che viviamo. In un mondo che va sempre più veloce, vogliamo invitare ad un momento di riflessione, un ritorno alla fisicità e ai gusti sensoriali, come può essere il tatto sulla pagina, l’odore di una rivista.

CHI C’È DIETRO EKI?

Dietro Eki ci sono tre fotografe che hanno incrociato le loro vite al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Il mondo del cinema, come tanti altri, è sempre stato dominato principalmente da uomini. Abbiamo quindi deciso di impegnarci affinché Eki non escluda mai artiste donne, per garantire visibilità e supporto alle colleghe che sanno creare e costruire narrazioni artistiche significative.

DOVE È POSSIBILE ACQUISTARLA?

EKI ISSUE 02 – SUN LIGHT può essere acquistata sul sito ufficiale al prezzo di 30 euro più spese di spedizione, altrimenti nei punti vendita indicati.  

The Crown: scelto un giovane attore per Mohamed al-Fayed

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The Crown: scelto un giovane attore per Mohamed al-Fayed

L’astro in ascesa Amir El-Masry, attore egiziano noto per Limbo, è entrato a far parte del cast di The Crown, ed interpreterà il giovane Mohamed al-Fayed, l’ex proprietario di Harrods. A rivelare la notizia è stato Variety, che ha trovato conferma presso Netflix. La piattaforma, tuttavia, non ha fatto ulteriori commenti. 

Sappiamo anche che Salim Daw (“Oslo”) è stato scelto per interpretare un’incarnazione più adulta di Mohamed al-Fayed, padre di Dodi al-Fayed e compagno della Principessa Diana fino al giorno della loro morte. I due verranno interpretati da Khalid AbdallaElizabeth Debicki.

Anche se Netflix e i produttori di The Crown non hanno rilasciato dichiarazioni, la scelta di due attori di età diverse per interpretare Mohamed al-Fayed suggerisce che, oltre a uno sguardo negli ultimi mesi di vita di Diana, gli spettatori vedranno anche una parte importante della backstory del businessman egiziano, oggi di 93 anni, che nel 2008 accusò pubblicamente la Regina e il Principe Carlo di aver ordinato ai servizi segreti britannici di uccidere la Principessa per impedirle di sposare un uomo musulmano e di avere suo figlio.

Nella quinta stagione di The Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il 2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Elizabeth Debicki sarà Diana mentre Dominic West interpreterà Carlo.

Elvis: la recensione del film di Baz Luhrmann

Elvis: la recensione del film di Baz Luhrmann

«We’re caught in a trap, I can’t walk out, because I love you too much baby». Basterebbero questi versi di Suspicious Minds, uno dei brani più celebri di Elvis Presley, a raccontare il film che il regista Baz Luhrmann ha dedicato al re del rock ‘n roll. Il suo Elvis non è infatti solo lo showman per eccellenza né il sex symbol senza tempo che tutti conosciamo. Oltre ciò, egli è prima di tutto un ragazzo smarrito, continuamente alla ricerca della via verso casa, mentre intorno a lui si solidifica una gabbia dorata dalla quale, come noto, è stato sempre più difficile sfuggire.

Tornato alla regia a nove anni da Il grande Gatsby, Luhrmann realizza con Elvis un film che proprio come il suo protagonista vuole essere larger than life. Un film che va oltre la stretta etichetta di biopic e che racconta il celebre cantante e showman con un fare eccessivo ma allo stesso tempo intimo, sgargiante ma anche profondamente cupo, il tutto guidato naturalmente da quelle emozioni forti alla base di tutto il cinema del regista australiano. Proprio come Romeo e Giulietta, come Satine e Christian e come Jay Gatsby, anche Elvis è prima di tutto un uomo al costante inseguimento dell’amore.

La sua storia è qui vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker. Vengono dunque approfondite le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni, coprendo dagli esordi alla fama di Presley, dal rapporto di lui con la famiglia a quello con la moglie Priscilla, dalla formazione del suo mito sino al suo inarrestabile declino. Il tutto proprio mentre gli Stati Uniti e il mondo cambiavano per sempre, perdendo la loro innocenza e dando luogo a rivoluzioni culturali e sociali senza precedenti.

Elvis Buz Luhrmann
Austin Butler nei panni di Elvis Presley in una scena del film.

Are you lonesome, Elvis?

Elvis Presley è stato già raccontato altre volte sul piccolo e grande schermo (in particolare si ricorda il film del 1979 Elvis, il re del rock, diretto da John Carpenter e interpretato da Kurt Russell), ma per rendergli davvero giustizia occorreva un regista che non avesse paura di osare e pochi potevano essere indicati per tale operazione quanto lo è Luhrmann. Il suo cinema, caratterizzato dallo sfarzo e dall’abbondanza, dalle imponenti scenografie e dai costumi sgargianti, si sposa alla perfezione con la vita e l’attività di Elvis. Ancor di più, tutto ciò contribuisce qui a racchiudere il protagonista in quella prigione dorata (ma pur sempre prigione) che era diventata la sua vita.

Luhrmann, pur coprendo con questo film praticamente tutta la carriera di Elvis, compie delle precise scelte su cosa narrare e cosa lasciar fuori dal racconto. Mancano certamente episodi importanti della vita del cantante e diverse sono le libertà prese nei confronti di quella che è la sua vera storia, ma è in questo che Elvis si sgancia dal film biografico per andare oltre. Proprio come Gatsby venne prelevato dal romanzo di Fitzgerald per essere ricontestualizzato in una versione post-moderna di quello stesso racconto, così Luhrmann inserisce Elvis in un film che tra effetti speciali, virtuosismi e luci espressionistiche mira a farne emergere l’anima prima che la storia personale.

Elvis ragiona dunque primariamente per episodi, ognuno dei quali ci ribadisce il suo senso di smarrimento e la sua insofferenza verso le imposizioni provenienti dall’esterno o, il più delle volte, proprio da quello stesso colonnello Parker a cui il cantante deve molto, tanto nel bene quanto nel male. E proprio riguardo a Parker, Luhrmann non sembra avere dubbi sul suo ruolo di “cattivo” in questa vicenda, mentre Elvis non può che essere il buono, il supereroe il cui potere è la musica. Un supereroe il cui desiderio era esprimere sé stesso, portare via la sua famiglia dalla povertà e vivere dell’amore incondizionato dei suoi fan. Un amore che si è però rivelato tanto letale quanto lo è la kriptonite per Superman.

Elvis Austin Butler
Austin Butler e Tom Hanks in una scena del film.

Un film abbagliante e colmo di buon cuore come lo era Elvis

Una delle critiche più ricorrenti mosse a Il grande Gatsby è quella di essere un film esteticamente ricco ma privo di cuore. Luhrmann sembra aver fatto tesoro di quella lezione, coniugando in Elvis tutte le sue principali caratteristiche stilistiche ad un cuore che non solo è vivo, ma batte anche ad un ritmo forsennato. Un ritmo contagioso dato dall’uso di split screen e di un montaggio frenetico e che già dalle prime scene dimostra la volontà di questo film di non essere solo un film, bensì un’esperienza visiva e sonora unica. Basta la sequenza dove si alternano la folgorazione per la musica di Elvis e la sua prima esibizione in abito rosa a far schizzare alle stelle l’entusiasmo.

Buona parte di questo cuore che contraddistingue Elvis è inoltre dato dalle interpretazioni dei due protagonisti, chiamati a dare corpo, anima e voce a personaggi che con la loro forza guidano la storia piuttosto che farsi guidare da essa. Se Tom Hanks è eccezionale nel caratterizzare il colonnello Parker ora come figura paterna ora come diabolico architetto delle fortune del suo pupillo, Austin Butler nei panni di Elvis è un’autentica rivelazione. L’attore assume un compito gravoso, trionfando però nel non dar vita ad un’ennesima imitazione del re del rock, bensì una propria interpretazione del suo modo di parlare, di fare, di muoversi. Ogni scetticismo si dilegua e Butler appare la miglior scelta possibile per questo ruolo.

Con soluzioni di messa in scena di questo tipo, con interpretazioni di questo livello e con quel coraggio di osare che ormai sembra proprio di ben pochi autori, si possono perdonare ad Elvis alcune incertezze narrative e alcune particolari prese di posizione sulla vicenda narrata. Ciò che ancor di più conta, però, è come Luhrmann riesca ad utilizzare tutte queste componenti a vantaggio delle intenzioni del film, il quale non sarà un biopic nel senso classico del genere, ma è un’opera ancor più vicina alla vera essenza di Elvis (o almeno quella che il regista ritiene essere la sua vera essenza). Insomma, un film che molto probabilmente Elvis avrebbe adorato vedere e in cui i suoi fan possono ritrovare tante calorose emozioni e un non indifferente velo di malinconia.

Star Wars Summer Vacation: il trailer del nuovo speciale LEGO

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Star Wars Summer Vacation: il trailer del nuovo speciale LEGO

L’estate è arrivata e il trailer di LEGO® Star Wars Summer Vacation scalderà gli animi. Il nuovissimo speciale animato targato Lucasfilm e LEGO Group, ultima novità della serie di racconti legati alla popolare saga, iniziata con LEGO Star Wars Holiday Special e proseguita con LEGO Star Wars Terrifying Tales, debutterà il 5 agosto 2022 in esclusiva su Disney+.

LEGO Star Wars Summer Vacation, ambientato poco dopo gli eventi di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, vede nella versione originale le voci di “Weird Al” Yankovic, Yvette Nicole Brown, Kelly Marie Tran, Anthony Daniels, Billy Dee Williams oltre a quelle dei membri del cast che ritornano dai precedenti speciali di LEGO Star Wars e include la nuova canzone originale “Scarif Beach Party” interpretata da “Weird Al” Yankovic.

Alla ricerca di una pausa dagli stormtrooper e dai caccia TIE, Finn organizza una vacanza a sorpresa per i suoi amici Rey, Poe, Rose, Chewie, BB-8, R2-D2 e C-3PO, a bordo del lussuosissimo Starcruiser galattico, Halcyon. Ma il piano di Finn di vivere un’ultima avventura insieme va rapidamente a monte quando viene separato dal gruppo. Mentre cerca i suoi amici, incontra tre Fantasmi di Forza: Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Leia Organa, che condividono le loro storie inaspettate di vacanze andate male, aiutandolo a capire che le vacanze non sono solo divertimento. Nella versione originale di LEGO Star Wars Summer Vacation il cast delle voci comprende: “Weird Al” Yankovic nel ruolo di Vic Vankoh; Yvette Nicole Brown in quello di Colvett Valeria; Thomas Lennon nei panni di Wick Cooper; Paul F. Tompkins in quelli di Rad; Dee Bradley Baker presta la sua voce a Boba Fett; Ashly Burch al Droide Tour; Kyliegh Curran a Sidero; Anthony Daniels a C-3PO; Trevor Devall all’Imperatore Palpatine; Allie Feder al Sy Snootles; Jake Green a Poe Dameron; Matt Lanter ad Anakin Skywalker; Ross Marquand ad Han Solo; Omar Miller a Finn; Kevin Michael Richardson a Jabba the Hutt; Matt Sloan a Darth Vader; James Arnold Taylor a Obi-Wan Kenobi; Kelly Marie Tran a Rose; Helen Sadler a Rey Skywalker; Billy Dee Williams a Lando (Holovid); Matthew Wood a Ben Solo; e Shelby Young a Leia Organa.

David Shayne è sceneggiatore e produttore esecutivo, mentre il regista è Ken Cunningham. James Waugh, Josh Rimes, Jacqui Lopez, Jill Wilfert, Jason Cosler, Keith Malone e Jennifer Twiner Mccarron sono i produttori esecutivi. Prodotto in collaborazione con Atomic Cartoons.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, annunciati nuovi membri del cast

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Continuano i casting per The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, film prequel della saga di Hunger Games, basato sull’omonimo romanzo.

Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; e Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7.

La trama: Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla fine chi è un usignolo e chi è un serpente.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, il video titolo

Distribuito nel 2020, il romanzo ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da Donald Sutherland nei film), il cattivo principale di The Hunger Games. Anche prima che il libro arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis Lawrence, il regista che ha firmato il secondo, terzo e quarto film della saga, tornerà per questo film.

Durante la sua presentazione al CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro, che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel 10° Hunger Games.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto 2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote, una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin, tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7.

Best Movie Comics & Games: gli ospiti, le anteprime, il programma

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Sarà un weekend nel segno dell’intrattenimento pop quello di sabato 25 e domenica 26 giugno a Milano grazie a Best Movie Comics & Games, manifestazione organizzata da Duesse Communication per festeggiare il 20° compleanno di Best Movie, rivista di riferimento per il cinema e l’entertainment.

Nel cuore della città, presso gli spazi di Superstudio, Best Movie Comics & Games offrirà una due giorni di cinema, con tante anteprime nazionali, ma anche serie tv, fumetti, action figures, cosplay, games, alla presenza di tantissimi ospiti che racconteranno al pubblico le proprie esperienze e passioni. Panel, incontri, meet & greet, proiezioni, un’area stand ricca di novità, per circa 10 ore di programmazione giornaliera a ingresso gratuito.

Attori, registi, doppiatori, illustratori, creators, cosplayer e gamers: saranno gli ospiti il vero motore di Best Movie Comics & Games. Da Zerocalcare che, in dialogo con il responsabile editoriale di Best Movie Giorgio Viaro, si cimenterà nell’analisi dei titoli del Marvel Cinematic Universe dando anche i voti ai film in un panel dal titolo “Zerocalcare e i film Marvel: scontro finale” (domenica 26 giugno ore 19.00) a Roberto Recchioni, protagonista della notte horror di sabato 25 nel corso della quale presenterà alcune immagini esclusive di Carne Fredda, il suo primo film da regista prodotto da Adler Entertainment e Red On Productions (sabato 25 giugno ore 19.30). E poi ancora Matilde Gioli, volto amato del cinema e della serialità nazionale, che si racconterà nel talk “Matilde Gioli – La mia vita con DOC”, un omaggio alla serie Rai di successo DOC – Nelle tue mani cui seguirà un dibattito sul potere delle serie tv nell’esperienza dello spettatore contemporaneo con interventi di Zerocalcare e Roberto Recchioni (domenica 26 giugno ore 15.00), e Alberto Malanchino, tra i protagonisti di DOC accanto a Matilde Gioli e Summertime, che porta a Best Movie Comics & Games la sua esperienza di doppiatore dopo aver prestato la voce al personaggio di Buzz Lightyear nel nuovo film targato Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz (domenica 26 giugno ore 18.00). Un’altra iconica doppiatrice incontrerà il pubblico della manifestazione, ovvero Emanuela Pacotto, voce di anime di culto come Dragon BallOne Piece e Naruto (sabato 25 giugno ore 15.00). Si parlerà anche del fascino del cosplay con Himorta, tra le più note cosplayer a livello internazionale con oltre un milione di follower (sabato 25 giugno ore 18.30), e di games con Moonryde, lo streamer e gamer che si svelerà nel talk dal titolo “Il cecchino di San Cesareo si racconta” (domenica 26 giugno ore 11.00).

Best Movie Comics & Games regalerà al pubblico anche tre strepitose anteprime: si parte con l’animazione di The Deer King – Il Re dei Cervi, epopea fantasy diretta da Masashi Ando e Masayuki Miyaji in sala per Koch Media dal 27 al 29 giugno (sabato 25 giugno ore 16.00); sempre targata Koch Media è l’attesissima anteprima nazionale di X – A Sexy Horror Story, nuovo film di Ti West interpretato da Mia Goth, slasher in uscita il prossimo 14 luglio per Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Films dedicata al cinema di genere, che renderà la prima serata dell’evento una vera e propria notte da brividi (sabato 25 giugno ore 20.30). Altra grande anteprima nazionale sarà quella di Gold, survival thriller diretto da Anthony Hayes e interpretato da un insolito Zac Efron nei panni di un uomo che lotta per la propria sopravvivenza, abbandonato nel deserto, nel tentativo di estrarre la più grande pepita d’oro mai rinvenuta (domenica 26 giugno ore 16.00). Il film arriverà nelle sale italiane il 30 giugno per Adler Entertainment.

Best Movie Comics & Games ospiterà inoltre un’area stand in cui tutti gli appassionati potranno acquistare fumetti, card da gioco, action figures… Ma ci sarà anche spazio per i giochi da tavolo con una serie di tavoli dimostrativi accessibili a tutto il pubblico a cura di La tana dei Goblin di Milano, oltre a un’area espositiva di LEGO, organizzata da Brianza LEGO Users Group, e di personaggi del mondo Disney in scala 1:1.

Grazie alla collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano, oltre alla possibilità di far realizzare dei disegni su commissione presso lo stand agli studenti della scuola, ci saranno anche dei contest a tema “Disegna il tuo personaggio preferito di un film o di un videogioco”, in collaborazione con SuperGulp. La Scuola del Fumetto di Milano organizzerà inoltre due workshop, il primo dedicato alla figura del character design nei videogiochi con Andrea Priore (sabato 25 giugno ore 17.00), e il secondo sull’animazione 2d per videogiochi in compagnia di Fabiano Caputo (domenica 26 giugno ore 14.00). Non potrà mancare inoltre un’area green per il food & beverage nello spazio esterno di Superstudio.

Indiana Jones 5: il produttore fa affermazioni audaci sul film

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Indiana Jones 5: il produttore fa affermazioni audaci sul film

Parlando con A.frame, il produttore di lunga data di Indiana Jones, Frank Marshall, ha parlato del prossimo Indiana Jones 5. Marshall ha esaltato i personaggi e la sceneggiatura del film scritto da James Mangold, Jez Butterworth e John Henry-Butterworth (che ha scritto la sceneggiatura di Ford v Ferrari). Marshall ha promesso che il prossimo Indiana Jones 5 sarà tutto ciò che il pubblico potrebbe desiderare da un film di Indiana Jones. Ecco la sua dichiarazione:

“È una grande storia, è un grande personaggio e penso che sarai molto felice di questo film. È tutto ciò che si può volere da un film di Indiana Jones”.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

Spider-Man: Accross the Spider-verse (Parte 1), nuovi dettagli sul villain

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Una settimana dopo la rivelazione del primo sguardo alla Macchia, il cattivo di Spider-Man: Accross the Spider-verse (Parte 1), il regista del film, Kemp Powers, ha rilasciato delle dichiarazioni più dettagliate sul personaggio e soprattutto sul suo costume.

Durante un’intervista con CartoonBrew insieme ai suoi co-registi Joaquim Dos Santos e Justin K. Thompson, Powers ha notato un dettaglio interessante sull’aspetto di Macchia. L’aspetto bizzarro del cattivo non è dovuto a un costume, ma alla sua vera pelle, che è completamente bianca con macchie scure dalla testa ai piedi che potenziano le sue abilità.

“Fin dall’inizio sembrava avere un potenziale infinito, sia per ciò che riguarda l’aspetto visivo che per quanto concerne l’arco narrativo del personaggio. Perché sai tra l’altro che non è un costume, quella è la sua pelle. Dal modo in cui lo indossa, sai che non è un ragazzo con un abito a pois. In realtà è la sua pelle. Quindi sai, l’arco narrativo di Dr. Ohnn/Macchia è davvero complementare, senza rivelare la storia, completa davvero bene il viaggio di Miles in questo film.”

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere Spider-Man: Accross the Spider-verse, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, svelato un imponente set LEGO

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Rivelato per la prima volta all’evento virtuale LEGO’S LEGO-CON 2022 prima di essere messo in catalogo nel negozio ufficiale LEGO, ecco un set dedicato a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che raffigura il “Sanctum Sanctorum” e che sarà disponibile dal 1° agosto, con un prezzo di $ 249,99.

Con le dimensioni di 32 cm di altezza, 31 cm di larghezza e 26 cm di profondità, il Sanctum Sanctorum è un set considerevole. Non solo presenta Strange, Sinister Strange e Dead Strange (ciascuno interpretato da Benedict Cumberbatch), Wong (Benedict Wong), Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Mordo (Chiwetel Ejiofor) per ricreare momenti di Multiverse of Madness, ma presenta anche Iron Man (Robert Downey Jr.), Spider-Man (Tom Holland) e Ebony Maw (Tom Vaughan-Lawlor) per ricreare le scene di apertura di Avengers: Infinity War. Oltre a una replica altamente dettagliata del Sanctum, il set presenta anche portali mobili, supporti di volo e piccoli cenni al MCU più ampio come i graffiti del logo dei Dieci Anelli.

GUARDA LE IMMAGINI DEL SET LEGO

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3, sorprendenti aggiornamenti

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La star di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3 Nia Vardalos offre un importante aggiornamento sulle riprese del film. Scritto da Vardalos al suo debutto alla sceneggiatura, il primo episodio della serie di commedie romantiche è stato distribuito nel 2002 ed è diventato un successo travolgente. Nominato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, Il mio grosso grasso matrimonio greco ha spinto la carriera comica di Vardalos a nuovi livelli ed è diventata una delle commedie romantiche con il maggior incasso di tutti i tempi.

Diretto da Joel Zwick, Il mio grosso grasso matrimonio greco segue Fotoula “Toula” Portokalos (Vardalos), una giovane donna greco-americana che si innamora del non greco Ian Miller (John Corbett). Caratterizzato da un cast di supporto stellare che include il defunto Michael Constantine nei panni del padre di Toula Windex, Gus e Lainie Kazan nei panni della madre di Toula, Maria, l’affascinante film ha generato una serie TV sequel di breve durata e un sequel del 2016, Il mio grosso grasso matrimonio greco 2. L’anno scorso, Vardalos ha rivelato che altre avventure della famiglia Portokalos erano all’orizzonte con l’annuncio di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3. Vardalos aveva scritto la sceneggiatura e stava cercando finanziamenti nel corso del 2021; ora sembra che il film sia andato avanti considerevolmente.

Nel suo ultimo aggiornamento sulla terza puntata, Nia Vardalos è andata sui social media per annunciare che le riprese di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3 sono iniziate ad Atene, in Grecia. Nel video, Vardalos rivela di essere la regista del film e offre una rapida occhiata al set dalla finestra della sua camera d’albergo.

https://twitter.com/NiaVardalos/status/1539292023068532738?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1539292023068532738%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fbig-fat-greek-wedding-3-update-nia-vardalos%2F

Chris Evans, chi lo interpreterebbe in un biopic? Ecco la risposta sorprendente dell’attore

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Durante il famoso format di interviste con i cuccioli di Buzzfeed, a Chris Evans sono state poste una serie di domande, tra cui quale attore vorrebbe vedere in un biopic sulla sua vita nel compito di interpretare lui e suo fratello Scott (al quale l’attore è molto legato).

L’attore ha offerto una risposta piuttosto inaspettata per chi potesse interpretarlo, citando immediatamente Adam Driver come sua prima scelta e scherzando “[vediamo] cosa fa”. Per quanto riguarda suo fratello, Evans ha scherzato dicendo che “solo Scott può interpretare Scott”.

“Che si scelga Adam Driver, vediamo cosa fa! Per per Scott… questa è un’ottima domanda… ma credo che solo Scott possa interpretare Scott.”

Chris Evans è impegnato nella promozione di Lightyear – La vera storia di Buzz, il film Pixar al cinema dal 15 giugno.

Lightyear – La vera storia di Buzz, recensione del film Pixar

Lightyear – La vera storia di Buzz, il lungometraggio originale Disney e Pixar che segue il leggendario Space Ranger in un’avventura intergalattica, arriverà il 15 giugno nelle sale italiane. La nuova avventura d’azione racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

Il premiato compositore Michael Giacchino, che ha firmato le musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up. Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi, Ratatouille, Cars 2, Inside Out, Coco e Gli Incredibili 2.

Barbie: Margot Robbie in rosa shocking nelle foto rubate dal set

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Barbie: Margot Robbie in rosa shocking nelle foto rubate dal set

Margot Robbiebarbie compare completamente abbigliata in rosa shocking nelle foto rubate dal set di Barbie, il film diretto da Greta Gerwig che la vede protagonista accanto a Ryan Gosling/Ken. Robbie, oltre a essere la protagonista del film, si occupa anche della produzione del progetto. Ecco di seguito le immagini:

Diretto da Greta Gerwig, che ha co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach, il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione tra la Mattel Film e Warner Bros.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele.

Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche Ryan Gosling che interpreta Ken, con Kate McKinnon, Alexandra Shipp, America Ferrera, Simu Liu, Hari Nef e Will Ferrell a completare il cast principale.

Christian Bale non sapeva cosa fosse il MCU prima di ottenere il ruolo di villain in Thor 4

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Durante un’intervista per la promozione di Thor: Love and Thunder con Total Film (tramite Games Radar), Christian Bale ha confessato di non avere “assolutamente” nessun scrupolo ad accettare un ruolo in un film di fumetti dopo aver interpretato Batman per tre film, dicendo che non gli era nemmeno passato per la testa l’idea di rifiutare perché era già stato un altro personaggio dei fumetti.

Bale ha continuato spiegando che aveva letto le reazioni della gente riguardo al suo casting nel film e che i fan celebravano il suo ingresso nel MCU, ma che non aveva idea di cosa fosse. Come molti fan sanno, MCU è l’abbreviazione di Marvel Cinematic Universe, ma Christian Bale non ne aveva idea: “Lo leggevo e la gente diceva: ‘Oh, guarda questo! È entrato nel MCU!’ E io dicevo: ‘Ho fatto cosa? Non sono entrato in nessuna m***a, grazie mille.’ Sono tipo, ‘L’MCU?’ Ho dovuto chiedere cosa fosse.”

thor:Oltre a questa sorprendente rivelazione, nella stessa occasione, Christian Bale rivela alcune influenze sorprendenti per il suo cattivo, Gorr, che includono Nosferatu e un video musicale della band Aphex Twin. Bale spiega che lui e il regista Taika Waititi volevano persino che Gorr avesse una sorta di sequenza di ballo in Thor: Love and Thunder, che sarebbe stato ispirato dalla musica della cantautrice Kate Bush.

“Per lo più ascoltando i pensieri di Taika [Waititi, regista] sul personaggio. C’è ovviamente una sorta di atteggiamento leggero da Nosferatu. Taika e io volevamo fare un intero ballo, cosa che non siamo riusciti a fare, ma avevamo tutto questo tipo roba alla Kate Bush su cui abbiamo lavorato. Ma penso che si sia appena reso conto che non gli sarebbe mai stato permesso di inserirlo nel film finale. Direi che la cosa che stavo prendendo a riferimento era il video di “Come To Daddy” di Aphex Twin. Ma non so nemmeno se sarà nel film finale”.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’estate nei tuoi occhi: recensione della serie Amazon Prime Video

Dopo il successo di Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018), adattamento di un suo romanzo nonché uno dei recenti film originali Netflix più riusciti, la talentuosissima scrittrice Jenny Han firma una nuova produzione: si tratta della serie tv L’estate nei tuoi occhi, ora disponibile su Amazon Prime Video, e trasposizione su schermo del romanzo The Summer I turned pretty. Nel cast della serie, Lola Tung, Jackie Chung (Coming Home Again), Rachel Blanchard (Deep Water), Christopher Briney, Gavin Casalegno (I Am Gabriel), Sean Kaufman, Alfredo Narciso (Demolition) e Minnie Mills.

Primi colpi di fulmine sotto il sole di Cousins Beach

Si tratta di una storia di formazione che racconta il primo amore, i colpi di fulmine e la magia di un’estate perfetta. Come sempre, è una protagonista carismatica e adorabile (la nuova promessa Lola Tung), e soprattutto “canonica” nel senso migliore del termine, che veicola il senso e l’entusiasmo di una storia d’amore da film, perfetta per la maratona del fine settimana.

La trama di L’estate nei tuoi occhi segue Isabel (Tung), che tutti chiamano Belly, adolescente che trascorre ogni estate a Cousins Beach, durante il suo periodo preferito dell’anno. Come dice lei stessa nel primo episodio, la sua agenda si organizza intorno a questi due mesi – il motivo? Non si tratta tanto di fare castelli di sabbia sulla spiaggia quanto di passare del tempo con Conrad (Briney) e Jeremiah (Casalegno), i figli della proprietaria di Cousins Susannah (Rachel Blanchard), nonché migliore amica della madre di Belly, Laurel (Jackie Chung).

Le due famiglie, accomunate da un grande affetto ma anche da evidenti tensioni sociali ed economiche, sono abituate a trascorrere l’estate insieme, ma quest’anno sarà tutto diverso, soprattutto perché Belly non è più una ragazza con gli occhiali e l’apparecchio per i denti, bensì una giovane donna che sta per compiere 16 anni e che inizia a manifestare un forte bisogno di indipendenza dalla madre. E’ cosi che la protagonista cercherà di rompere le barriere che la separano dal mondo degli adulti, in un classico coming-of-age dalla forte componente romantica ma, e questa è una delle scelte narrative migliori del prodotto, non si dimentica mai che Bellynon è il centro dell’universo“, e che intorno a lei possono esserci drammi più seri della prima ubriacatura, dal punto di vista degli adulti.

L'estate nei tuoi occhi serie tv

L’estate negli occhi, e nel cuore, di Belly

Questo contrasto tra l’adolescenza e il mondo degli adulti, il carisma della sua entusiasta protagonista e la sua playlist deliziosamente pop (non può ovviamente mancare “thank u, next” di Ariana Grande) la rendono davvero divertente, pur con qualche ostacolo narrativo che sarebbe bene non incontrare in una seconda stagione. L’estate nei tuoi occhi gioca con la giusta combinazione di freschezza e divertimento, senza mai tralasciare la malinconia e la tristezza, stati d’animo spesso evocati non solo dalla calura estiva ma anche da un periodo di transizione delicato come quello dell’adolescenza.

Team Conrad o Team Jeremiah? Questo sarà il dibattito probabilmente più in voga sui social nelle prossime settimane. Christopher Briney e Jeremiah Gavin Casalegno sono fatti della materia dei classici rubacuori del cinema adolescenziale: Conrad è lunatico fino all’arroganza e Jeremiah si diverte a infastidire chiunque. L’estate nei tuoi occhi, di fronte a questo dilemma romantico, decide di mettere da parte gli orpelli dell’interesse amoroso in favore di una crescita significativa del personaggio. Si tratta di una scelta funzionale solo a metà, nel senso che fa sicuramente bene all’arco di Belly, ma non altrettanto alla chimica tra i personaggi, che fatica a carburare e che è invece un elemento cruciale delle vivide memorie dell’autrice nei libri.

Anche se la storia si prenda il suo tempo per costruire il triangolo amoroso, che prende forma solo a stagione inoltrata, lo schema relazionale è un po’ problematico: Jeremiah è un personaggio affascinante, ma il suo ingresso nella vita sentimentale di Belly sembra più un modo per creare problemi al fratello Conrad che la prova di un sentimento sincero, e la direzione del’episodio finale dimostra di non riuscire a sviscerare completamente la questione. Nonostante i suoi aspetti meno convincenti, L’estate nei tuoi occhi continuerà con nuovi episodi (già confermati da Prime Video) e non vediamo l’ora di vedere se Jenny Han riuscirà a far rivivere i fuochi d’artificio non solo nel cielo di Cousins, ma anche nelle relazioni tra i suoi protagonisti.

Sebbene L’estate nei tuoi occhi non reinventi esattamente il genere seriale della teen summer, con la sua prima stagione riesce a consolidarsi come un discreto prodotto di intrattenimento, molto abile nel delineare l’arco della sua simpaticissima protagonista, ma non altrettanto a fissare la cornice dei rapporti interpersonali.

Spiderhead: recensione del film con Chris Hemsworth

Spiderhead: recensione del film con Chris Hemsworth

Il 2022 sembra essere un anno di grandi progetti per il regista Joseph Kosinski (Tron: Legacy,  Oblivion). Dopo l’uscita al cinema di Top Gun: Maverick, anche su Netflix arriva un film di Kosinski. Si tratta di Spiderhead, lungometraggio basato sull’acclamato racconto di George Saunders. Il thriller fantascientifico ha come protagonisti due grandi attori: Chris Hemsworth (il Thor dell’MCU) e Miles Teller (Divergent, Fantastic 4 – I fantastici quattro). Scopriamo la trama e i dettagli del film!

Spiderhead: la trama del film

Esiste un luogo in cui alcuni detenuti vengono usati come cavie per testare farmaci. Steve Abnesti (Chris Hemsworth), genio della scienza farmaceutica, ha creato un sistema all’avanguardia per testare i medicinali. In un carcere di massima sicurezza molto simile ad un centro di ricerca, ai prigionieri vengono somministrate sostanze in grado di influenzare le loro emozioni.

Dati i vantaggi offerti da questa particolare prigione – cibo buono, spazi aperti e notevole libertà – Jeff (Miles Teller), Lizzy (Jurnee Smollett), Heather (Tess Haubrich) e altri pregiudicati accettano di sopportare gli esperimenti compiuti da Steve a dal suo collega Mark. Portato allo sfinimento dai test dei due scienziati, Jeff inizia però a insospettirsi sulla legalità di quello che accade nel carcere, mettendo in discussione la veridicità del progetto di Steve.

Chris Hemsworth in un personaggio dalla doppia identità

Spiderhead recensione filmIl luogo in cui si svolge Spiderhead è fittizio ma verosimile. Gli spazi del carcere sono allo stesso tempo freddi e moderni: ricordano le case di design e, nella loro austerità, sono in grado di generare un senso di angoscia. Tutto è squadrato e pulito, proprio come il protagonista Steve. Dietro all’apparente perfezione e ordine del luogo e del personaggio si nascondono però un sistema e un individuo moralmente imperfetti.

Chris Hemsworth ben interpreta il suo personaggio. L’attore, di bell’aspetto e curato, sorprende gli altri personaggi e lo spettatore con il suo atteggiamento, apparendo inizialmente rassicurante e via via sempre più inquietante.

Scienza e tecnologia si uniscono in Spiderhead

Steve è il demiurgo di Spiderhead. Nonostante abbia un aiutante, è lui l’unico in grado di capire il complesso meccanismo della prigione: è scienziato, matematico, e anche esperto di legge. Steve non solo conosce le sostanze che inietta, ma dal suo smartphone usa un app per controllarne i livelli e, come se non bastasse, gestisce anche gli aspetti burocratici.

La logicità del sistema è chiara soltanto a Steve. Questo dettaglio è utile ai fini della trama, ma sicuramente crea confusione nello spettatore: un film di fantascienza con meccanismi illogici o troppo complessi è indubbiamente meno coinvolgente.

Il sottile confine tra le vittime e i carnefici

Spiderhead recensione filmSpiderhead gioca molto con la moralità. Il regista segue da vicino i prigionieri, portando lo spettatore ad empatizzare per loro e a provare compassione per gli esperimenti che essi subiscono. Steve è invece osservato sempre da un punto di vista distaccato: è il capo potente, l’uomo alpha che gestisce tutto il carcere e non mostra quasi mai le sue fragilità. Pur sapendo che Jeff, Tess e gli altri prigionieri sono colpevoli, diventa difficile non vedere essi come le vittime di un meccanismo in cui Steve domina tutti.

La scelta narrativa di Kosinski è interessante, ma depotenzia alcuni colpi di scena che s’incontrano lungo il film. In generale, Spiderhead non è un film troppo emozionante: nonostante l’idea alla base sia originale, la resa a livello di trama e soprattutto di dialoghi non convince fino in fondo. Il film non si distingue troppo da tanti altri action già visti e resta un lungometraggio Netflix carino ma non entusiasmante.

Dune 2: Léa Seydoux nel cast, sarà Lady Margot

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Léa Seydoux si è unita a Dune 2 nel ruolo critico di Lady Margot, un alleato fondamentale di Paul Atreides (Timothée Chalamet) nella sua guerra con la Casata di Harkonnen. Il regista Denis Villeneuve inizierà le riprese del sequel di Dune entro la fine dell’anno, con Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Javier Bardem, Stellan Skarsgard e Dave Bautista che riprenderanno i loro ruoli. A loro si uniranno i nuovi attori Austin Butler (nel ruolo di Feyd-Rautha Harkonnen, erede della Casata di Harkonnen), Christopher Walken (nel ruolo dell’imperatore Shaddam IV) e Florence Pugh (nel ruolo della figlia dell’imperatore, la principessa Irulan).

Nel romanzo di Frank Herbert, Lady Margot entra nella storia all’inizio, quando lascia un avvertimento critico alla madre di Paul, Lady Jessica (Ferguson) sul tradimento che li attende su Arrakis dopo che la Casa Atreides prende il posto della Casa Harkonnen. Quella sequenza non è finita nel film di Villeneuve, ma come membro del Bene Gesserit, Lady Margot ha un ruolo importante da svolgere nella seconda metà della storia, coinvolgendo Feyd-Rautha e suo marito, il conte Fenring (ruolo per cui non è stato ancora scelto l’attore).

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

Beautiful Boy: le curiosità e la storia vera dietro il film

Beautiful Boy: le curiosità e la storia vera dietro il film

Il cinema, come noto, attraverso le sue storie mira anche a proporre importanti riflessioni su tematiche su cui è sempre bene tenere aperto un discorso. Rientrano in questa tipologia di opere quei film incentrati sulla droga e sull’effetto che questa ha sui giovani. Da un film divenuto ormai un classico di questo filone come Christian F. – I ragazzi dello zoo di Berlino fino a Ritorno dal nulla, con Leonardo DiCaprio, fino al più recente Ben is Back, sono tanti i titoli che si occupano di questa problematica. Rientra tra questi anche Beautiful Boy (qui la recensione).

Diretto nel 2018 dal belga Felix van Groeningen, celebre per il film candidato all’Oscar Alabama Monroe – Una storia d’amore, Beautiful Boy è tratto da una storia vera, riportata nelle autobiografie Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction, scritta da David Sheff, e Tweak: Growing Up on Methamphetamines, scritta dal figlio di David, Nicolas. La vicenda si concentra dunque sul difficile rapporto tra un padre e i suoi disperati tentativi di salvare la vita del figlio tossicodipendente, cercando di ricostruire il loro rapporto nel corso di questo processo.

Apprezzato per il suo realismo e per il suo tenere sempre alla base l’amore tra padre e figlio, Beautiful Boy ha dunque raccontato con tatto una difficile storia vera, ricordando l’importanza della sensibilizzazione su tale tema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Beautiful Boy: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Nicolas Sheff, bravo studente di 18 anni che scrive per il giornale della scuola, recita nello spettacolo teatrale di fine anno e fa parte della squadra di pallanuoto. Nic ama leggere e possiede una spiccata sensibilità artistica. Da quando ha 12 anni però, ama sperimentare le droghe e in breve da semplice adolescente che fa uso sporadico di stupefacenti, si trasforma in un vero e proprio tossicodipendente. Venuto a conoscenza della disperata situazione di suo figlio, David cercherà di accompagnare con tutte le sue forze il figlio nella difficile lotta contro l’assuefazione, nel tentativo di salvargli la vita.

Ad interpretare Nicolas vi è l’ormai celebre Thimothée Chalamet, protagonista di Chiamami col tuo nome e Dune. Per dar vita ad un credibile ragazzo tossicodipendente, l’attore ha dovuto perdere circa 8 chili. Sul set aveva anche un consulente e un medico per assicurarsi che la sua recitazione fosse realistica e autentica. Nei panni di suo padre vi è invece l’attore Steve Carell, il quale ha nuovamente dimostrato le sue doti drammatiche. Nel film sono poi presenti le attrici Maura Tierney nei panni di Karen Sheff e Amy Ryan in quelli di Vicky Sheff. Andre Royo è invece Spencer, lo sponsor di Nic.

Beautiful Boy cast

Beautiful Boy: la vera storia dietro al film

Pubblicato nel 2008, il libro scritto da David Sheff ripercorre il difficile processo di disintossicazione di Nic dalla droga e le azioni che il padre ha compiuto per aiutarlo in tale percorso. Pur operando alcuni cambiamenti e omissioni al momento di dover rendere questa storia un film, gli autori si sono preoccupati di rimanere quanto più possibile fedeli alla vera vicenda di Nic e David. Partendo dall’inizio, è vero che Nic iniziò a far uso di droghe all’età di 12 anni e all’età di 18 provò la metanfetamina. A spingerlo verso le droghe fu in particolare il divorzio dei genitori, avvenuto quando egli aveva solo 4. Un evento mai realmente superato a livello emotivo.

Inizialmente i suoi genitori negarono la possibilità che il figlio fosse un tossicodipendente, almeno fino al momento in cui non fu più possibile negare né nascondere la cosa. Come viene narrato nel film, anche David ammise di aver fatto uso di droghe in gioventù, sostenendo inoltre che se ne avesse parlato con suo figlio magari avrebbe potuto aiutarlo ad evitare questo tipo di sostanze pericolose. Ormai schiavo della droga, nei momenti di maggior declino mentale e fisico Nic arrivò anche a fuggire di casa e a prostituirsi per strada pur di poter comprare dell’altra droga. Per farlo, arrivò anche a rubare dei soldi al suo fratellino di 7 anni.

Come mostrato nel film, inoltre, più volte David si trovò a dover chiamare gli ospedali nel tentativo di sapere se suo figlio era ricoverato in overdose presso di loro. La situazione di Nic era così critica che egli rischiò quasi di perdere un braccio dopo essersi bucato con una siringa infetta. Un evento non mostrato nel film. Egli accettò infine di andare in rehab, riuscendo dopo numerose fatiche ad uscire dal tunnel della droga. Sia lui che suo padre hanno poi pubblicato dei libri a riguardo, che fungono anche da monito nei confronti dei pericoli della droga.

Beautiful Boy: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Beautiful Boy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 21 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Nicola Nocella: la Puglia, John Belushi e “il fuoco, che mi fa tendere verso l’alto”

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Volto inconfondibile del cinema italiano, “attore, autore e essere umano” come lui stesso si definisce, Nicola Nocella è stato il presidente di Giuria dell’edizione 2022 di Cinemambiente, che si è svolto dal 13 al 21 giugno ad Avezzano, in Abruzzo. 

Lo abbiamo raggiunto al telefono e ci ha raccontato come ci si trova a stare dalla parte di chi “giudica”, lui che da attore e creativo è più a suo agio nella parte di colui che invece è giudicato. 

“Giudicare è sempre sbagliato – esordisce Nocella – partiamo dall’idea che non si possono mettere sullo stesso piano dei film molto diversi per budget, per motivazioni e intenti, per argomento. E poi c’è la differenza fondamentale tra gusto e sapore, se qualcosa ha un determinato sapore, lo sai e sai perfettamente a cosa corrisponde. Invece il gusto è sempre molto soggettivo. È un compito complesso, ma per fortuna non lo faccio da solo, c’è la giuria popolare, una giuria di esperti, c’è il direttore artistico del festival, Paolo Santamaria, che prende parte alle decisioni con la sua opinione. In qualità di presidente di giuria io sono quello che conteggia più che giudicare, e il mio parere vale esattamente come quello di tutti gli altri. Le giurie sono meravigliose perché creano situazioni divertenti, si discute, si parla di cinema, diventano una scusa per entrare nello specifico del cinema.”

La biografia di Nicola Nocella sul sito di Cinemambiente Avezzano recita: “Radicato come un ulivo, stagliato come un ulivo, produttivo come un ulivo (…) attore e autore con le radici nella terra e i rami verso il cielo.” Ma cosa tiene Nicola Nocella radicato e cosa lo fa crescere verso l’alto?

“Ancestralmente, mi tiene radicato la terra. È sempre complesso spiccare il volo, perché sai, io peso 130 chili però tendo ad andare verso l’alto perché ho scoperto la leggerezza. Tendo a librarmi come una mongolfiera, che è enorme, sicuramente è pesante, però vola perché è alimentata da un fuoco. Ecco, io pur essendo molto grosso, sono alimentato dal fuoco, e dalla passione, che mi fa tendere verso il cielo. Quello che invece mi tiene radicato è il mio passato, non in senso nostalgico ma nel senso di imparare da quello che è successo. Tutte le volte che ho provato a spiccare il volo senza rimanere ben piantato a terra è stato un disastro. Se ti dimentichi che cosa sei, se tradisci te stesso, è quello il momento in cui non riesci a librarti in aria. Non tradire se stessi vuol dire rimanere radicati. E poi, come dice Ibrahimovic, puoi togliere il ragazzo dalla Puglia, ma non puoi togliere la Puglia dal ragazzo.”

In che momento della tua carriera hai capito che quella dell’attore poteva essere la strada giusta, quando hai capito che ce la potevi fare?

“Alla fine del primo giorno di riprese di Il Figlio più Piccolo. Quel giorno ho capito che ce la potevo fare. Ci avevo messo quattro anni per entrare al Centro Sperimentale, poi ho seguito il corso di tre anni, poi ancora la gavetta, le piccole cose, e poi Pupi Avati mi ha ribaltato la vita. Alla fine di quel primo giorno di riprese, tornando a casa, ero in macchina con mio padre, ci siamo guardati e io ho detto ‘Ok, allora è vero, si può fare’ come fossi in Frankenstein Junior! Fu un giorno faticoso, anche emotivamente, ma l’abbraccio di Pupi a fine giornata, il suo ‘ci vediamo domani’, mi ha fatto capire che ce la potevo fare, molto di più rispetto a quando poi sono arrivati i premi. Quando è arrivato il primo Nastro d’Argento, che era una menzione come miglior attore esordiente, di sicuro non poteva che essere un punto di partenza. Quando poi è arrivato, l’anno dopo, un altro Nastro per il migliore attore in un corto, ho capito che ogni volta che ti fermi sei fregato. Il sogno della mia vita è vincere il David di Donatello, quando sono stato nominato ma non ho vinto (ha vinto Carpentieri, che è quello che avrei votato anche io), ho capito che l’obbiettivo non poteva essere solo vincerlo, ma continuare a fare dei bei film.”

Nicola Nocella e John Belushi

Nicola Nocella ha legato il suo nome a quello di John Belushi, non solo per una spiccata somiglianza fisica, ma anche perché lo ha interpretato a teatro e perché tra rubriche di cinema e account social, il suo nick name è sempre BelushiVive. Cosa ti lega all’attore americano?

“Io detesto il mondo che dimentica le cose. Credo sia bello che invece le azioni e i pensieri rimangano, anche quando le persone non ci sono più, come nel caso di Belushi. È bello che qualcuno porti avanti il suo ricordo. Nel 2000, quando ho cominciato al Centro Sperimentale, fu il mio tutor, Giannini, a chiamarmi per la prima volta Belushi, e io non sapevo neanche chi fosse. Poi, il 23 dicembre vidi per la prima volta Blues Brothers e quella sera stessa scoprii che mi avevano preso al Centro Sperimentale, l’ho preso come un segno. Quando ho cominciato, cercare un attore con la mia fisicità che facesse dei ruoli da protagonista, in Italia, era impossibile. Quindi per avere un riferimento dovevo guardare all’estero, così facendo ho trovato lui e da lui ho imparato tantissimo. Oltre che un riferimento culturale, per me è stato un riferimento attoriale, perché era un attore con i contro fiocchi, eccezionale. Quando ho compiuto 34 anni, ho scritto a sua moglie su Twitter, e le ho detto che avevo fatto l’unica cosa che mi poteva riuscire meglio rispetto a lui, ovvero compiere 34 anni (dal momento che Belushi si è spento a 33, ndr). E lei mi ha risposto ‘Si vede che sei stato più bravo a fare la spesa nei negozi di liquori’. La verità è che ora sono sempre più simile al Belushi che invecchia, e sto scoprendo tanti momenti di calma, che forse lui non ha conosciuto. Io devo fare i conti con il fatto che sto invecchiando.”

Nicola Nocella sogna, un giorno, di passare dall’altro lato della macchina da presa?

“Io penso che per fare l’attore bisogna studiare tantissimo, e per fare il regista bisogna studiare ancora di più. In tutti questi anni, ogni volta che non ero sul set, ho studiato sia sceneggiatura che regia, come un matto. Per adesso, usciranno un paio di progetti co-scritti da me. Per quanto riguarda la regia, invece, diciamo che fino ad ora ho aspettato la storia giusta, e forse è arrivata. Se dovessi esordire oggi alla regia, sicuramente non lo farei in un film in cui sono anche protagonista, perché ho scoperto che farsi dirigere è, come direbbe Jerry Calà, una libidine.”

Se avessi la possibilità di parlare con te stesso da bambino, cosa gli diresti?

“Non ho mai subito bullismo, ma da piccolo ero innegabilmente il ciccione, quello che si sentiva brutto. Ho scoperto, negli anni, che vieni percepito dagli altri esattamente come ti senti. Ecco, una cosa che ho imparato da John Belusci è lo stare bene con se stessi, nonostante i tumulti e i travagli. Io mi sento costantemente inadeguato e inadatto, però alla fine rimani da solo con te stesso. Quindi al me ragazzino direi di non preoccuparsi, perché arriverà un momento in cui si sentirai bene con se stesso. Mi consiglierei di fare scelte più ponderate a inizio carriera, di non sentirmi mai arrivato. E soprattutto di fidarmi del mio agente, Massimiliano Vitullo, insieme al quale discuto delle mie scelte professionali, perché di natura sono curioso. Ho fatto il film con Zalone perché volevo vedere da vicino come lavora un genio della comicità. Ho fatto tutta una serie di scelte per soddisfare la mia curiosità.

Giannini dice sempre che il nostro lavoro in inglese si dice play e in francese jouer, se smetto di divertirmi non ha più senso nulla. Se devo dare conto solo a me stesso, allora che mi diverta. La mia libertà ha un grande prezzo, la solitudine, ma mi permette anche di rifiutare ruoli molto ben pagati per progetti che mi incuriosiscono di più. Al me bambino direi anche questo, di continuare a essere curioso, di non smettere mai di crederci, perché sono tantissime le volte in cui vorresti mollare, di imparare a capire di chi fidarsi, e gli direi anche basta con tutti questi carboidrati a 16 anni!”.

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