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Family Food Fight, tutto sulla quarta puntata

Family Food Fight

Se la cucina è il luogo per eccellenza in cui diverse culture riescono a fondersi e a creare sempre qualcosa di nuovo, questa settimana le famiglie di ristoratori di Family Food Fight dovranno mettersi alla prova affrontando dei veri e propri melting pot culinari.

Giovedì 1° aprile su Sky e NOW, nella quarta puntata del cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, la sfida si fa sempre più speziata e le famiglie rimaste in gara – dall’Emilia-Romagna iDall’Argine, dalla Toscana i Vannucchi, dalla Campania i Lufino e dalla Calabria gli Autelitano – dovranno valicare i confini delle loro tipicità regionali esplorando nuovi gusti e territori. A giudicare i loro piatti, il trio di esploratori del gusto composto da Joe e Lidia Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.

I giudici hanno preparato per le famiglie concorrenti di Family Food Fight un viaggio culinario intorno al mondo: a fare da Cicerone ci saranno 4 eccezionali chef provenienti da altrettanti Paesi stranieri, l’iraniana Afsaneh Ahmadi, il filippino Dario Guevarra, la russa Evgeniya Lasytchuk e l’eritreo Yonas Tesfamichael Yeshak.

Le quattro squadre dovranno proporre un menù di tre portate che contenga le specialità del Paese capitato in sorte: gli chef ospiti potranno aiutare le famiglie ma purtroppo per loro l’aiuto sarà limitato, visto che potranno parlare solo la loro lingua di origine.

Dopo il viaggio attorno al mondo, per i concorrenti sarà il turno di una nuova inedita esperienza: nella seconda prova della puntata – attesa per giovedì 1° aprile alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW – le 4 famiglie verranno scomposte per creare 4 squadre miste. Che sia una boccata d’aria o un momento di smarrimento, tutti saranno chiamati a far vedere le proprie abilità individuali nella preparazione di un altro melting pot, stavolta tutto italiano: dovranno portare in tavola un piatto coniugando ingredienti provenienti dalle 4 regioni d’origine delle famiglie in gara, i pomodorini del Piennolo del Vesuvio, il lampredotto toscano, la liquirizia calabrese e la zucca “Cappello da Prete” dell’Emilia-Romagna.

La squadra mista peggiore dovrà affrontare l’ultima prova decisiva, uno spietato uno contro tutti: i suoi 4 componenti si divideranno e cucineranno da soli in rappresentanza delle rispettive famiglie, le quali saranno invece chiamate a fare una spesa “al buio” per procurare al cuoco di turno gli ingredienti necessari. I giudici metteranno così a dura prova l’intesa tra i membri dei nuclei familiari, che mai come stavolta dovranno capirsi al volo e farsi trascinare solo dalle emozioni e dai sentimenti che li legano: quale sarà la famiglia che dovrà abbandonare per sempre la cucina di Family Food Fight?

Il programma è stato realizzato nel pieno del rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da Sars-COV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Family Food Fight” i seguenti sponsor ufficiali: AIA Agricola Italiana Alimentare – A.I.A. S.p.A. Unipersonale, Ghidini Cipriano Srl, Hotpoint, KitchenAid, Azienda Ortovivaistica L’Ortofruttifero – Pisa.

Family Food Fight: ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW.

 
 

Non mi uccidere con Alice Pagani in on demand dal 21 aprile

Non mi uccidere film 2021
© Federico Vagliati Warner Bros. Entertainment Italia

Non mi uccidere, il teen drama e intensa storia d’amore dalle tinte horror, scritto da Gianni Romoli, il collettivo GRAMS e lo stesso Andrea De Sica e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo (che riuscirà nelle librerie il 29 aprile edito da SEM Società Editrice Milanese) debutta in on demand dal 21 aprile per l’acquisto e il noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio su Sky Primafila e Infinity. Protagonista Alice Pagani.

Mirta ama Robin alla follia, lui le promette che sarà amore eterno. In una cava abbandonata, la voglia di trasgredire costa la vita a entrambi. La ragazza però si risveglia e non può che sperare che Robin faccia lo stesso, proprio come le aveva promesso. Ma niente è come prima. Mirta capisce di essersi trasformata in una creatura che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana. Ha paura. Braccata da uomini misteriosi, combatte alla disperata ricerca del suo Robin.

Completano il cast Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli e con Giacomo Ferrara, con la partecipazione di Anita Caprioli. Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Vivo film, prodotto daMarta Donzelli e Gregorio Paonessa, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e IDM Alto Adige e Regione Lazio – Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.

La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Daniele Frabetti, i costumi di Chiara Ferrantini, il montaggio di Pietro Morana, il casting di Gabriella Giannattasio. Le musiche originali sono composte da Andrea Farri e Andrea De Sica.

 
 

Master in Series Development alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il sostegno di Netflix

Netflix

Il “Master in Series Development – Sviluppo e produzione creativa della serialità” organizzato dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il sostegno di Netflix, è un innovativo master specialistico, il primo nel suo genere, che nasce dall’esigenza di offrire nuove professionalità nel settore dell’audiovisivo: dai player tradizionali ai nuovi servizi di Video on Demand in streaming.

La figura professionale che il Master intende formare è quella del Development Executive, un ruolo cruciale sia all’interno delle case di produzione che dei broadcaster. Il Development Executive oltre ad operare nella fase di sviluppo del prodotto, ne accompagna tutto il ciclo di vita inclusa la produzione, la post-produzione e la promozione: una figura quindi assimilabile a quella del produttore delegato o del produttore creativo.

Per supportare la crescita delle professionalità legate al mondo dello sviluppo seriale in Italia, Netflix ha deciso di sostenere il Master per i suoi primi 3 anni di vita, offrendo docenze da parte di suoi collaboratori, sostenendo la comunicazione, ma soprattutto contribuendo con borse di studio, totali o parziali, per offrire questa possibilità a tutti i talenti che desiderino entrare nel mondo dell’audiovisivo.

Sia la Civica Scuola di Cinema che Netflix sono infatti impegnati nella difesa del valore dell’Inclusione: la selezione degli studenti terrà  quindi conto di questo valore favorendo condizioni di accesso paritetiche, il più possibile attente ai valori della diversità, della multiculturalità e alle differenze di condizioni socio-economiche.

Il Master avrà libertà e ricchezza di contributi, dando spazio sia in termini di docenze che di stage, ad ogni produttore e ad ogni broadcaster/fornitore di servizi audiovisivi, senza limitazioni e vincoli. Content is king, dovunque si trovi qualità e innovazione.

I contenuti formativi del Master saranno focalizzati su tematiche editoriali ma approfondiranno anche aspetti relativi al mercato, alla distribuzione, ai diritti, alle problematiche produttive e al marketing. Rispetto ai generi audiovisivi, il focus sarà sullo scripted seriale live action, ma verranno incluse anche testimonianze riguardanti il cinema e l’animazione.

In quest’ottica, i docenti saranno tutti professionisti di livello internazionale riconosciuti per la qualità dei prodotti realizzati e saranno privilegiate metodologie didattiche attive quali esercitazioni pratiche di gruppo e individuali, case histories, role playing, simulazioni di pitch, testimonianze aziendali.

“Con questo Master della Civica Scuola di Cinema, Fondazione Milano inaugura una nuova tipologia di offerta formativa altamente specialistica, strettamente connessa al mercato del lavoro e aderente alla sue evoluzioni più attuali. La sinergia creata con un grande player come Netflix ne è la dimostrazione” dice Stefano Mirti, Presidente di Fondazione Milano

Siamo estremamente felici di collaborare con Civica Scuola di Cinema per la partenza di questo master, nuovo nel suo genere, che pone al centro due temi molto cari a Netflix: l’eccellenza nella formazione e la possibilità di offrire nuove e concrete opportunità di lavoro nel mondo dell’audiovisivo italiano, in un ruolo peraltro fortemente richiesto dal nostro settore” dichiara Tinny Andreatta, Vice Presidente delle Serie Originali Italiane di Netflix.

Ritengo che come formatori abbiamo la precisa responsabilità di intercettare i nuovi scenari del settore in cui operiamo e di preparare e avvicinare quanto più possibile i nostri studenti al mercato del lavoro. E l’obiettivo del Master in Series Development, primo e unico per offerta e contenuti didattici, è proprio quello di offrire ai partecipanti uno sbocco professionale immediato e concreto grazie alla formazione di una nuova figura, il Development Executive, oggi sempre più richiesta dai broadcaster, dai fornitori di servizi audiovisivi e dalle case di produzione” aggiunge Minnie Ferrara, direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti.

“Una proposta formativa specialistica fortemente professionalizzante, focalizzata sulla serialità come genere principe dell’innovazione audiovisiva di oggi, per rendere competitive sul mercato internazionale le figure che aiutano le storie a svilupparsi e a prendere forma” sottolinea Alessandra Alessandri, progettista, curatrice e coordinatrice del Master in Series Development.

“Contribuire ad arricchire il sistema produttivo italiano con una pluralità di voci e punti di vista e’ una delle priorità in Netflix. Per questo siamo felici di supportare il Master in Series Development  mettendo la nostra esperienza al servizio degli studenti e favorendo, attraverso le borse di studio, una partecipazione improntata sui valori della diversità e dell’inclusione per far crescere una nuova generazione di professionisti, che possano esprimere il meglio della creatività del nostro paese” dichiara Ilaria Castiglioni, Manager delle Serie Originali Italiane di Netflix.

Il Master in Series Development – Sviluppo e produzione creativa della serialità si rivolge a neolaureati e giovani professionisti in possesso di Laurea triennale o equipollente in materie relative alla comunicazione mediale.

Le iscrizioni e le ammissioni saranno aperte dal 1° aprile fino al 15 giugno 2021. Il Master si terrà tra il 18 ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 e prevede cinque mesi di aula e sei mesi di stage facoltativi, che potranno essere effettuati presso case di produzione di fiction, fornitori o meno di Netflix, presso broadcaster televisivi o servizi VoD.

Ad oggi hanno aderito alla possibilità di offrire stage: Rai, Sky Italia, Cattleya, Cross Productions, Fabula Pictures, Groenlandia, Indiana Production, Indigo Film, Lucky Red, Movimenti Production, Studio Bozzetto, The Apartment Pictures, 3zero2tv, Lux Vide.

 
 

SnyderVerse: 10 cose che sarebbero possibili dopo la Snyder Cut

Lo stato del DCEU è spesso fonte di confusione non soltanto per i fan, ma anche per gli spettatori occasionali. All’inizio, l’universo condiviso era stato concepito per essere supervisionato da Zack Snyder. Tuttavia, le cose sono cambiate dopo che il regista ha deciso di abbandonare la produzione di Justice League. Ora che il taglio originale del film ad opera del regista è stato finalmente distribuito, c’è la possibilità che la visione originale del regista in merito all’universo condiviso possa essere completata prima o poi.

1Una visione coesa

Nel complesso, dopo l’uscita della Snyder Cut di Justice League, il DCEU può finalmente vantare una visione coesa, costruita sotto l’ala di un unico regista.

Altri registi possono continuare a dirigere storie dedicate ai diversi membri del team e quando arriverà il momento di lavorare insieme, Zack Snyder può comunque trasformare quei film in realtà. Speriamo che Warner Bros. sia pronta a tornare sui suoi passi e a rendere tutto questo realtà.

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Justice League Snyder Cut: i download di HBO Max in crescita grazie al film

justice league

La distribuzione della Snyder Cut di Justice League ha portato ad un aumentto dei download dell’app relativa alla piattaforma di streaming parti al 64%. Il taglio del cinecomic uscito nel 2017 ad opera di Zack Snyder  ha dato finalmente ai fan la possibilità di vedere la versione del film che il controverso regista aveva sempre voluto realizzare.

Ovviamente, con tutto l’hype che il film è riuscito a generare (sia prima che dopo la sua uscita), è normale che ci sia un notevole interesse riguardo alle performance del mastodontico progetto. Sappiamo che i servizi di streaming tengono ad essere piuttosto “misteriosi” quando si tratta di rilasciare i dati relativi alle visualizzazioni. Nella maggior parte dei casi, infatti, le migliori indicazioni in tal senso provengono da società di analisi di terze parti.

Bloomberg ha analizzato i dati di Apptopia, che stimano le metriche sulle prestazioni delle app mobili, inclusi download, acquisti in-app e utenti attivi giornalieri. Secondo Apptopia, nella settimana terminata il 28 marzo ci sono state 119,1 milioni di sessioni di app su HBO Max, con un aumento dell’8,9%. Inoltre, ci sono stati 1,48 milioni di download dell’app HBO Max, con un aumento del 64%.

Come ha performato la Snyder Cut di Justice League?

Al momento, questa è l’indicazione più reale in merito alle prestazioni effettive della Snyder Cut su HBO Max. Un’altra società di analisi di terze parti, Samba TV, aveva segnalato 1,8 milioni di spettatori per il primo weekend d’apertura della Snyder Cut. Tuttavia, quel dato rappresenta solo le persone che hanno guardato più dei primi cinque minuti del film. In seguito, la società ha chiarito che solo 1/3 aveva terminato la visione della Snyder Cut in quel periodo.

Inoltre, un aggiornamento su Twitter ha suggerito che le visualizzazioni del film erano rallentate durante la prima settimana di apertura. Tuttavia, il numero di spettatori non è la metrica chiave quando si parla di un servizio di streaming; l’aspetto più importante è rappresentato dagli abbonamenti, dalla fidelizzazione e dal coinvolgimento. L’aumento delle sessioni riportato da Apptopia indica che gli abbonati esistenti sono stati particolarmente attivi nella settimana successiva alla release della Snyder Cut, mentre il marcato aumento dei download è un buon indicatore in merito ai nuovi abbonati.

È ragionevole presumere che anche questi si siano concentrati durante il primo weekend successivo alla distribuzione del film. Naturalmente, ciò non indica che tale crescita sarà duratura per HBO Max: la vera sfida, a questo punto, è vedere se questi nuovi abbonati continueranno ad esserlo.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

John Walker: ci sarà un futuro per il personaggio oltre The Falcon and the Winter Soldier?

john walker

Il John Walker di Wyatt Russell potrebbe diventare il personaggio più odiato del MCU, ma bisogna ammettere che in The Falcon and the Winter Soldier non ha fatto nulla di sbagliato (almeno, non ancora).

Nonostante non avesse superpoteri, è entrato in azione insieme a Sam Wilson e Bucky Barnes nel secondo episodio della serie Marvel disponibile su Disney+, grazie al quale abbiano appreso che John era un soldato esemplare che è riuscito a guadagnare ben tre medaglie d’onore per le sue azioni eroiche. C’è soltanto un problema: non è Steve Rogers!

In una recente intervista con Screen Rant, Wyatt Russell ha parlato di come il modo in cui John è stato respinto da Sam e Bucky abbia influenzato il suo Captain America. “Ha apprezzato quello che hanno fatto in qualità di Avengers. Ha prestato molta attenzione”, ha spiegato l’attore. “Voleva fare del bene come loro. Ecco perché, quando i tuoi eroi non ti danno la risposta che vorresti, ti ritrovi a pensare: ‘Non si scherza con i tuoi eroi’. Può farti davvero a pezzi. Tuttavia, potrebbe tranquillamente andare in un posto diverso da quello in cui sarebbero andate alcune persone, avendo subito alcune delle ferite che ha riportato durante la guerra precedente.”

La fonte ha poi chiesto a Russell del suo futuro nel MCU come John Walker, sottolineando che nei fumetti il personaggio è stato sia un Vendicatore che un membro dei Thunderbolts. Ponderando molto bene le sue parole, l’attore ha risposto: “È qualcosa che va oltre le mie competenze. Onestamente non lo so. La speranza è che alla gente piaccia e che funzioni. Poi, se la Marvel dovesse decidere di usarlo di nuovo, allora sarebbe fantastico. Di sicuro mi piacerebbe. Lavorare con loro è stata un’esperienza meravigliosa. Da quello che ho sentito, la serie è stata accolta benissimo. Si tratta di un gran bell’incoraggiamento, quindi sono fiducioso. È chiaro che mi piacerebbe tornare.”

John Walker e i Thunderbolts nel MCU: il film vedrà mai la luce?

Sarebbe decisamente folle pensare che non ci siano dei piani per John Walker dopo la conclusione di The Falcon e The Winter Soldier. Molti fan sono convinti che i Thunderbolts si riuniranno prima o poi sul grande schermo: in effetti, più volte in passato si è parlato di un possibile film dedicato al gruppo di supereroi, ma ad oggi non esistono ancora conferme ufficiali. Non ci resta che attendere e sperare in eventuali sviluppi. Dopotutto, la storia del nuovo Cap è appena cominciata…

 
 

ThunderCats: il regista di Godzilla vs. Kong dirigerà il film

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Adam Wingard, regista di Godzilla vs. Kong, ha firmato con Warner Bros. per dirigere un film basato su ThunderCats, la serie tv animata statunitense prodotta da Rankin/Bass, trasmessa dal 1985 al 1989 e ispirata ai personaggi creati da Tobin “Ted” Wolf.

ThunderCats è incentrato su un gruppo di alieni umanoidi proveniente da Thundera e sul viaggio che sono costretti a intraprendere quando il pianeta viene distrutto. La serie riscosse molto successo e dopo la sua conclusione generò un grande quantitativo di merchandising, oltre a fumetti, videogiochi, film tv e molto altro ancora.

La notizia è stata riportata da Deadline, il quale conferma che Wingard si occuperà anche di riscrivere la sceneggiatura precedentemente affidata a David Coggeshall insieme al suo storico partner Simon Barrett, che per Wingard aveva già scritto la maggior parte dei suoi precedenti lavori, tra cui gli horror You’re Next, V/H/S Blair Witch. Il film sarà un ibrido e mescolerà animazione e CGI.

Ricordiamo che Adam Wingard e Barrett sono anche al lavoro sull’annunciato sequel di Face/Off, action fantascientifico diretto nel 1997 da John Woo e interpretato da John Travolta e Nicolas Cage. Lo scorso febbraio era stato proprio Wingard a confermare via Instagram di aver messo in cantiere un sequel diretto della pellicola, rivelando successivamente che sia Travolta sia Cage sarebbero interessati a prendervi parte.

Godzilla vs. Kong, l’ultima fatica di Wingard (noto anche per aver diretto l’adattamento del celebre manga Death Note, disponibile su Netflix), ha già riscosso un grande successo all’estero, poiché il film ha già incassato oltre 122 milioni di dollari a livello globale, di cui 70 milioni soltanto in Cina. Godzilla vs. Kong verrà distribuito oggi negli Stati Uniti (sia nelle sale che su HBO Max), mentre in Italia una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata.

 
 

Justice League Snyder Cut: alcune nuove scene sono state girate via Zoom

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Per completare la prima scena con Martian Manhunter che vediamo nella Snyder Cut di Justice League, Zack Snyder ha dovuto dirigere gli attori su Zoom, l’ormai celebre software di videotelefonia. È quanto rivelato dal regista in una recente intervista con Kyle McMahon proprio in occasione della promozione del suo taglio del cinecomic uscito per la prima volta in sala nel 2017.

La maggior parte di ciò che i fan hanno avuto modo di vedere nel film uscito lo scorso 18 marzo è stato girato diversi anni fa, all’epoca della primissima produzione ufficiale di Justice League. Tuttavia, lo scorso autunno Snyder si è dedicato ad una sessione di riprese aggiuntive per assicurarsi che tutto ciò che voleva fosse effettivamente presente all’interno del suo taglio. In realtà, i reshoot non sono stati particolarmente estesi e hanno interessato in gran parte l’ormai celebre sequenza ambientata nel Knightmare e contenuta nell’epilogo del film.

E proprio in merito alle riprese che hanno avuto luogo lo scorso anno, Zack Snyder ha spiegato a Kyle McMahon di aver dovuto dirigere i suoi attori via Zoom a causa della pandemia di Covid-19 non solo per la sopracitata scena del Knightmare, ma anche per un’altra particolare sequenza presente nel film: a sorpresa, il regista ha spiegato che una scena che è stata totalmente completata tramite la piattaforma è quella in cui viene rivelato che dietro Martha Kent (Diana Lane) che va a trovare Lois Lane (Amy Adams) si nasconde in realtà Martian Manhunter (Harry Lennix).

“Abbiamo dovuto completare alcune riprese via Zoom, perché Ezra Miller era in Inghilterra e io non potevo viaggiare”, ha spiegato Snyder. “Quindi abbiamo fatto tutto via Zoom. Avevo solo bisogno di un paio di inquadrature con lui. È stata una cosa piuttosto folle. Non l’avevo mai fatto prima. Ho fatto la stessa cosa per la scena in cui Diana Lane va a trovare Lois e poi si rivela essere Martin Manhunter. Quando esce di casa e si ferma sul pianerottolo. Quella era una scena che non avevamo girato in passato. Quindi ho dovuto girarla per la prima volta.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Wonder Woman 1984 penalizzato dalla strategia distributiva secondo Connie Nielsen

Wonder Woman 1984

Secondo Connie Nielsen, che in Wonder Woman 1984 è tornata a vestire i panni della Regina Ippolita, l’accoglienza tiepida riservata al film di Patty Jenkins è stata colpa dei continui ritardi e dell’uscita su HBO Max. A causa della pandemia di Covid-19, il sequel con Gal Gadot è stato posticipato più e più volte nel corso del 2020, fino a quando la Warner Bros. non ha optato per una release simultanea nelle sale e su HBO Max lo scorso dicembre.

Nonostante gli incassi al botteghino siano stati comprensibilmente inferiori rispetto alle cifre astronomiche raggiunte dal primo Wonder Woman nel 2017, l’uscita del sequel su HBO ha contribuito a far aumentare il numero di abbonati alla piattaforma di streaming: a suo modo, quindi, un successo è stato in qualche modo certificato, seppur in maniera non convenzionale.

Tuttavia, è innegabile quanto l’attesa per il sequel abbia inevitabilmente influenzato la sua ricezione: anche se all’inizio le reazioni della stampa sono apparse decisamente positive, alla fine Wonder Woman 1984 ha dovuto fare i conti con un’ondata di critiche negative che in breve tempo gli hanno fatto perdere la valutazione “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes.

Ora, sulla scia della distribuzione del film in home video, Connie Nielsen ha parlato proprio dell’accoglienza riservata a Wonder Woman 1984 e dei numerosi ostacoli che il film ha dovuto superare. L’interprete della Regina Ippolita ha difeso il film in una recente intervista con Den of Geek, dichiarando che il sequel è stato messo “sotto giudizio” a causa dei numerosi ritardi.

“Penso che quello che accade a livello psicologico è che un sacco di film come Wonder Woman 1984 vengono confinati in questo territorio insicuro dove vengono sottoposti ad un giudizio che normalmente non verrebbe neanche mai formulato”, ha spiegato l’attrice. “Il fatto che sia stato posticipato così tante volte lo ho messo sotto giudizio, un giudizio che non meritava. Inoltre, essendo un sequel, verrà sempre paragonato al film precedente.”

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

 
 

Black Panther 2: per Anthony Mackie nessuno potrà mai sostituire Chadwick Boseman

cinecomic black panther

Anthony Mackie pensa che sarebbe un errore se la Marvel dovesse decidere di affidare il ruolo di Black Panther ad un altro attore. Il primo supereroe nero della Marvel ha fatto il suo debutto nel MCU in Captain America: Civil War del 2016, interpretato da Chadwick Boseman. In breve tempo, T’Challa è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan dell’universo cinematografico, specie dopo l’uscita dello standalone a lui dedicato nel 2018 e diretto da Ryan Coogler.

Black Panther è stato amato dalla critica e osannato dai fan, diventato il primo cinecomic ad ottenere una candidatura agli Oscar come miglior film. In seguito, Boseman è apparso in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che ha segnato la sua ultima apparizione nei panni di Pantera Nera: purtroppo, l’attore è morto di cancro ad agosto dello scorso anno.

Dalla sua tragica scomparsa, si è parlato molto dell’eredità di Black Panther e di quanto Chadwick Boseman fosse stato centrale per il successo ottenuto dal film e dal personaggio. Sebbene Black Panther 2 sia già in lavorazione (l’uscita in sala è prevista per il 2022), il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha già chiarito che Boseman non verrà né ricreato tramite la CGI né sostituito da un altro attore. Il sequel onorerà la sua memoria, ma si concentrerà sugli altri personaggi apparsi nel primo film e sull’esplorazione del vibrante mondo di Wakanda.

Anthony Mackie sul recasting di Chadwick Boseman in Black Panther 2: “Sarebbe orribile.”

Ospite del podcast Jemele Hill Is Unbothered in occasione della promozione della serie The Falcon and the Winter Soldier, Anthony Mackie (interprete di Sam Wilson/Falcon nel MCU) ha parlato del suo rapporto con Chadwick Boseman. Quando gli è stato chiesto se, dal suo punto di vista, l’attore avrebbe voluto che il ruolo di T’Challa venisse rifuso, Mackie ha dichiarato:

“No, non puoi affidare la parte a qualcun altro. Voglio dire, Chadwick ha interpretato quel ruolo in un modo che non potrà mai essere replicato. E odio l’idea che un altro attore possa raccogliere l’eredità che ha lasciato, perché non c’è dubbio che Chawick fosse una figura dinamica e un attore straordinario. Se pensi a come è stato accolto Black Panther, capisci che nessuno potrà mai portare a quel ruolo la grazia che solo Chadwick è stato in grado di portare. Quindi non vorrei mai vedere me stesso, ad esempio, nei panni di Black Panther. Sarebbe davvero orribile.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

 
 

Suicide Squad, David Ayer spera ancora nella Director’s Cut: “Ho fatto un film fantastico”

suicide squad

David Ayer, regista di Suicide Squad, spera ancora che la Director’s Cut del suo film possa vedere la luce prima o poi. Il cinecomic DC uscito nel 2016 era molto atteso dai fan, soprattutto per via della presenza di Jared Leto nei panni del Joker, che durante tutta la campagna promozionale del film è stato più e più volte identificato come uno dei personaggi principale.

Sfortunatamente, non solo il film è stato accolto in maniera negativa, ma alla fine quello di Leto all’interno della storia si è rivelato essere un ruolo del tutto marginale. Negli corsi degli anni, Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), David Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Tuttavia, proprio di recente Ann Sarnoff, CEO di WarnerMedia, ha specificato che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer Cut.

Subito Ayer ha espresso la sua delusione in merito alla decisione di Warner attraverso il suo profilo Twitter, ma ora si è pronunciato sull’argomento in maniera decisamente più approfondita durante una recente intervista con EW. Il regista spera ancora che il suo taglio possa vedere la luce prima o poi e che l’intesa risposta dei fan alla Snyder Cut possa stimolare ulteriormente un cambiamento nel modo in cui gli studi considerano i loro progetti.

“Penso che gli studi capiscano che ora può esserci un canone, come può essersi un non-canone. I fan vogliono solo poter vedere il film”, ha spiegato David Ayer. “Amano i personaggi, vogliono solo passare più tempo con loro. Le persone sono molto più attente riguardo a come vengono realizzati i film. Vogliono essere parte del processo. C’è spazio per cose diverse, versioni diverse, risorse diverse condivise con il pubblico. Penso che tutto questo aiuti solo a rafforzare la comunità. Merito assoluto alla Warner Bros. per il supporto a Zack e per avere avuto coraggio di esplorare la sua visione.”

David Ayer sulla versione originale di Suicide Squad: “Ho spaventato a morte i dirigenti.”

Parlando invece di come sono andate a finire le cose con Suicide Squad e con la versione originale del film (che lo stesso Ayer ha definito “fantastica”), il regista ha aggiunto: “Capisco. È un business. Ma è frustrante, perché ho realizzato un dramma davvero sincero ed è stato fatto a pezzi. Loro hanno cercato di trasformalo in Deadpool, una cosa che semplicemente non doveva accadere. E poi, ero comunque il capitano della nave, c’era il mio nome (ride). Anche se non rappresentava ciò che ho effettivamente fatto. Il mio film era fantastico. Ho solo spaventato a morte i dirigenti.”

 
 

Litigi d’amore: trama, cast e frasi del film con Kevin Costner

Litigi d'amore film

Che piacciano o meno, quello sentimentale è da sempre tra i generi più appassionanti e apprezzati del cinema. I suoi film raccontano storie lontane che riescono però ad essere vicine allo spettatore per via dell’universalità dei sentimenti coinvolti. Oltre ai titoli tratti dai romanzi di Nicholas Sparks, come Le pagine della nostra vita o Come un uragano, vi sono numerosi altri film forse poco noti che meritano di essere riscoperti. Tra questi si colloca Litigi d’amore, opera del 2005 scritta e diretta da Mike Binder, autore anche di Il diario di Jack e Reign Over Me, con una colonna sonora firmata dal premio Oscar Alexander Desplat.

Nonostante appartenga ad un genere popolare, dal facile incasso, Litigi d’amore ha dovuto attendere non poco prima di ottenere i finanziamenti per la sua realizzazione. Il regista ha raccontato infatti che diversi studios di produzione rifiutarono il progetto per motivi ignoti. Pur di realizzarlo, convinto della sua forza narrativa ed emotiva, Binder decise di produrlo da sé insieme al fratello, con il quale possiede la Sunlight Productions. Sostenuto anche da un cast di noti attori, il film riuscì così a vedere il buio della sala, con riprese svoltesi prevalentemente tra le città di Londra e Detroit.

Anche in quell’occasione i sentimenti hanno avuto la meglio, e Litigi d’amore si affermò come un discreto successo con un incasso globale di circa 30 milioni di dollari. In particolare, i due protagonisti hanno ricevuto i maggiori complimenti per le loro interpretazioni struggenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Litigi d’amore: la trama del film

Protagonista del film è Terry Ann, donna recentemente abbandonata dal marito e ora costretta a gestire da sola l’intera famiglia, comprendente quattro figlie, in aggiunta a tutti i problemi di natura economica derivati dalla fuga dell’uomo. Preda dello stress e dell’ira, Terry ha inevitabilmente trovato nell’alcol un placebo ai suoi mali, diventando però sempre più ingestibile caratterialmente. Per sua fortuna, troverà un sostegno inaspettato nel vicino di casa Danny Davies, ex campione di baseball che si guadagna ora da vivere sfruttando quel che resta della propria fama.

I due iniziano così ad avvicinarsi sempre di più, con Danny sempre più figura paterna per le figlie di lei. In loro l’uomo vede la possibilità di redimere i propri errori passati, ma sempre più sarà mosso da un coinvolgimento emotivo che non potrà negarsi a lungo. Nonostante i rispettivi problemi, vecchi o nuovi che siano, Danny e Terry dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altro per poter uscire dalle loro instabili situazioni. Solo l’amore sembra poterli salvare, purché non venga ostacolato in modi inaspettati.

Litigi d'amore cast

Litigi d’amore: il cast del film

La sceneggiatura del film è stata scritta appositamente per l’attrice Joan Allen, la quale interpreta qui il ruolo della protagonista Terry Ann. Tre volte candidata all’Oscar, la Allen è una delle più popolari e premiate interpreti della sua generazione, e per Litigi d’amore si è trovata a dar vita ad un personaggio particolarmente complesso. Per darvi vita, l’interprete ha cercato di calarsi quanto più possibile nella mentalità di questa donna affranta e succube dell’alcol. Ad interpretare le sue figlie, invece, vi sono le attrici Alicia Witt, nei panni di Hadley, e Keri Russell in quelli di Emily. Quest’ultima ottenne il ruolo poiché aveva studiato danza classica da giovane, la stessa attività che il personaggio svolge.

Erika Christensen è Andy, la terza figlia, che sogna di lavorare in radio. Nel film è presente anche il fratello dell’attrice, Dane Christensen, nei panni dell’interesse amoroso di Popeye, la più piccola delle figlie. Questa è interpretata dalla celebre Evan Rachel Wood, attualmente nota per la serie WestworldDove tutto è concesso. Infine, nei panni di Danny Davies vi è il premio Oscar Kevin Costner. Il suo personaggio è basato sul vero giocatore di baseball Denny McLain, avendo diversi tratti biografici in comune con questi. Per poter risultare credibile nella parte, Costner dovette sottoporsi ad un rigido allenamento e ad un altrettanto rigida dieta, al fine di guadagnare circa 15 chili di muscoli, per risultare più imponente.

Litigi d’amore: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Litigi d’amore è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 marzo alle ore 21:30 sul canale TV8.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Le persone non sanno come si ama… mordono invece di baciare, prendono a schiaffi invece di accarezzare… forse perchè si rendono conto della facilità con cui finisce l’amore. (Joan Allen)
  • La rabbia e il rancore ti possono sbarrare la strada. Adesso l’ho capito. Bruciano l’aria che respiri, la vita, ti divorano, ti soffocano ma la rabbia è reale. E persino quando non lo è ti può cambiare. Ti modella, ti trasforma in quello che non sei. L’unico aspetto positivo è la persona che diventerai dopo. (Evan Rachel Wood)
  • Se tutto va bene, un giorno ci si sveglia… e si scopre di non avere paura di affrontare il viaggio. (Evan Rachel Wood)
  • Ho quattro figlie, una che mi odia e due o tre che ne seguono le orme. (Joan Allen)
  • Terry, quando sono con te e le tue ragazze sento che ho ancora tutta la vita davanti a me. (Kevin Costner)
  • Le tue figlie mi hanno invitato a cena, sai come la penso su un pasto gratis! (Kevin Costner)

Fonte: IMDb

 
 

Bright Star: trama, cast e frasi del film su John Keats

Bright Star film

Il poeta John Keats, vissuto brevemente dal 1795 al 1821, è uno dei più celebri poeti britannici di sempre, considerato tra i più significativi letterati del periodo storico e culturale noto come Romanticismo. A lui, e alla struggente storia d’amore con l’amata Fanny Brawne, è dedicato il film Bright Star, diretto nel 2009 dalla regista neozelandese Jane Campion, premio Oscar per il film Lezioni di piano, suo film più celebre. All’interno di questo, attualmente suo ultimo, lungometraggio, la regista ha inserito tutti i temi a lei più cari, dallo sguardo femminile ai riferimenti alla letteratura dell’epoca, dalle forti passioni che sconvolgono i protagonisti siano all’amore capace di superare il tempo.

Per dare il titolo al film, la Campion, qui anche sceneggiatrice, ha scelto il sonetto d’amore di Keats intitolato Bright Star, would I were steadfast as thou art, che il poeta scrisse durante la sua relazione con Fanny. Arricchito da grandi ricostruzioni scenografiche e nel costume, il film si presenta dunque come un brillante ritratto dell’epoca, all’interno del quale vengono racchiusi sentimenti ed emozioni spesso di difficile rappresentazione. Presentato in concorso al Festival di Cannes, il film raccolse da subito ampi consensi, portando la sua regista ad essere ulteriormente considerata come una delle autrici più brillanti del cinema mondiale.

Delicato come una poesia, Bright Star è ancora oggi, a più di un decennio dalla sua uscita, uno dei titoli biografici incentrati sul Romanticismo che più sanno raccontare quell’epoca. Per gli amanti del genere, è un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle sue frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bright Star: la trama del film

La vicenda si svolge nel 1818, nelle verdi e pacifiche campagne nei pressi di Londra. La bella Fanny Brawne è la primogenita di una famiglia agiata, che affronta però non poche difficoltà in seguito alla prematura morte del padre. Nel tentativo di non restare isolati, Fanny, sua madre e i fratelli entrano in contatto con i vicini di casa, il facoltoso Charles Brown e il suo amico e protetto, il poeta John Keats. Pur se dotato di grande intelligenza, quest’ultimo non si presenta propriamente come un buon partito, essendo orfano, povero e gravemente malato di tisi. Nonostante le resistenze di Brown, il quale mal considera Fanny, la giovane inizia ad avvicinarsi sempre più al poeta.

In breve, tra i due nasce una relazione segreta, favorita anche dal loro sentirsi anime affini nati in contesti a loro modo problematici. Con la scusa di poter ricevere lezioni di poesia, Fanny inizierà a passare sempre più tempo con John, destando però non pochi timori nella famiglia di lei. I tentativi di separarli sembrano però del tutto vani, poiché troppo forte è ormai il sentimento che li lega. Questo, però, dovrà inevitabilmente fare i conti con la malattia di John, che rischia di porre fine a tutto. La loro storia d’amore, segnata dalle difficoltà, troverà però conforto nella poesia e nella sua immortalità.

Bright Star cast

Bright Star: il cast del film

Ad interpretare il celebre poeta John Keats è l’attore Ben Whishaw, divenuto noto proprio grazie a questo ruolo e affermatosi negli anni successivi grazie al personaggio di Q in Skyfall e nei suoi sequel. L’attore venne scelto in particolare per il suo aspetto delicato e gentile, che si sposava perfettamente con la natura del personaggio. Al fine di interpretarlo in modo il più convincente possibile, Whishaw studiò a fondo l’opera di Keats, e si documentò sulla malattia di cui questo era afflitto. Nel film, nei panni della madre di Fanny è invece presente l’attrice Kerry Fox, mentre la sorella Margaret ha il volto di Edie Martin e il fratello Samuel quello dell’attore Thomas Sangster, noto per aver recitato nei panni di Newt nella trilogia di Maze Runner.

Ad interpretare Fanny Brawne vi è invece l’attrice Abbie Cornish. Oggi nota per i suoi ruoli in film Tre manifesti a Ebbing, Missouri e W.E. – Edward e Wallis, questa fu la prima interprete a presentarsi per il ruolo. Dopo un mese dal suo provino, seppe di aver ottenuto la parte, grazie alla quale è poi diventata celebre. Nei panni del vicino Charles Brown, vi è invece l’attore Paul Schneider. Questi si fece notare in particolare per il film L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, presentato nell’edizione del Festival di Venezia che aveva proprio la Campion come presidentessa di giuria. Colpita dall’attore, decise subito di offrirgli il ruolo. Jonathan Aris, infine, è presente nei panni del poeta Leigh Hunt, grande amico di Keats.

Bright Star: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Bright Star è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 marzo alle ore 21:15 sul canale Rai 5.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d’estate, tre giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant’anni comuni non potrebbero mai contenere… (John Keats)
  • Una cosa bella è una gioia per sempre, cresce di grazia, mai passerà nel nulla. (Fanny Brawne)
  • L’arte della poesia è una carcassa, un’impostura. Se la poesia non nasce naturalmente come le foglie su un albero, allora è meglio che non nasca affatto. (John Keats)
  • Una poesia deve essere compresa attraverso i sensi: lo scopo di tuffarsi in un lago non è di nuotare immediatamente a riva, ma restare nel lago, assaporare la sensazione dell’acqua. Non si comprende il lago, è un’esperienza al di là del pensiero. La poesia lenisce l’animo e lo incita ad accettare il mistero. (John Keats)
  • “La mia modesta speranza è che il prezzo della lezione di poesia non sia il poeta.” (Charles Brown)

Fonte: IMDb

 
 

Un passo dal cielo 6 – I guardiani dal 1° aprile su Rai 1

Un passo dal cielo 6 - i guardiani

Un passo dal cielo 6 – I guardiani arriva in tv una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction prodotta da Matilde e Luca Bernabei. Diretta da Jan Maria Michelini, Cosimo Alemà e Beniamino Catena.

Un passo dal cielo 6 quando esce

Un passo dal cielo 6 uscirà in prima visione su RAI1 da giovedì 1° aprile per  8 prime serate e in anteprima su RaiPlay i primi due episodi da 50 ‘ da martedì 30 marzo.

Un passo dal cielo 6, la trama

Il bosco millenario si adagia sul versante della montagna, il cielo terso si riflette nei laghi alpini, le Dolomiti incorniciano un paesaggio talmente bello da sembrare irreale. È qui che vivono i nostri eroi. …  Sono stati trasferiti a San Vito di Cadore in una bella e comoda stazione di polizia.

Mentre Vincenzo e Huber si ambientano nella nuova caserma, guardano preoccupati quelle cime. E’ da tempo ormai che non vedono più il loro amico Francesco Neri. Francesco è in una baita a picco sulle montagne delle Cinque Torri, isolato da tutto e da tutti. Si è sposato con Emma, l’amore della sua vita, ma Emma non c’è più: quell’aneurisma che la minacciava se l’è  portata via. Francesco ha un’aria risolta, pacificata. Ha amato fino alla fine la donna che gli ha ridato la serenità e, quando incontra Vincenzo, glielo dice chiaramente:   adesso per lui quelle montagne rappresentano il passato. Il suo futuro è portare un branco di lupi in Slovenia, coronando il sogno della sua Emma. Ma qualcosa cambia i suoi piani: nel bosco millenario che punteggia la vallata è stato trovato del nichel e le scavatrici lo stanno sventrando. Sarà una compagnia australiana a guadagnarci  e poco importa se l’impatto ambientale è devastante e se  gli abitanti della valle vi si oppongono strenuamente. Francesco non può rimanere indifferente.

La situazione si complica quando proprio vicino alla miniera viene ritrovato il corpo di una donna in fin di vita, Dafne, e Neri vede una bambina misteriosa, vestita di bianco e coronata di fiori, una piccola ninfa tra i boschi. Francesco parte all’inseguimento, inconsapevole della nuova avventura che lo porterà a mettere in discussione quello che credeva di sapere sulla fine di Emma.

Intanto ci sono grossi grattacapi per Vincenzo che indaga sul tentato omicidio di Dafne mentre cerca di placare gli animi di chi si oppone ai lavori della miniera, e non solo. Eva lo ha abbandonato per inseguire la sua carriera e Vincenzo si è ritrovato solo a crescere la figlia Mela, lui napoletano, in quelle sperdute montagne del nord. 

Ora accanto a lui c’è Elda, una donna precisa e puntuale, fissata con l’ecologia e  padrona dell’eco-condominio in cui il commissario vive. Elda ha talmente a cuore l’ambiente da costringere il povero Vincenzo a mangiare vegano e a tirare lo sciacquone una sola volta al giorno. Una vita ordinata e sicura , forse anche troppo, visto che il nostro Vincenzo si concede di tanto in tanto una scappatella da Nello Il Re del Pollo. Qui incontra Carolina, una ragazza spregiudicata che si fa pagare a peso d’oro come eco consulente dai ricchi annoiati della zona. Carolina li affianca nelle loro scelte eco-friendly organizzando catering e consigliando sessioni di yoga con le capre.  Proprio quando tra Vincenzo e Carolina si apre una guerra senza quartiere a colpi di ricatti , Elda decide di affidarle l’organizzazione del matrimonio di Manuela, l’amatissima sorella di Vincenzo.

Il commissario, infatti, dovrà preoccuparsi anche di sua sorella Manuela,  tornata tra le montagne per sposarsi, ma che forse non gli dice tutto su Antonio, quel suo fidanzato apparentemente  perfetto. Non ci vorrà molto perché i nodi vengano al pettine e Vincenzo scopra che Manuela coltiva un sogno segreto, che ora non può più nascondere 

Ma Vincenzo deve curarsi anche di Isabella, di nuovo presa tra due fuochi: da un lato  Giorgio, con cui sogna di aprire un ranch per allevare insieme i cavalli e dall’altro Enrico, misterioso e tormentato figlio del manager che sta costruendo la miniera. Un ragazzo chiuso e scontroso che nasconde un doloroso segreto.

Anche in questa nuova stagione i nostri eroi dovranno fare i conti con un presente pieno di colpi di scena, un passato sempre pronto ad affiorare e un futuro tutto da scrivere. Francesco e Vincenzo affronteranno insieme nuovi casi e avventure che li spingeranno a ridefinire la loro collaborazione e la loro amicizia. Li seguiremo tra indagini, storie d’amore e risate in compagnia del fido Huber, riempiendoci gli occhi della bellezza senza pari delle Dolomiti. Riuscirà Vincenzo a gestire la sua vita di padre single, ma anche di uomo alla perenne ricerca d’amore?  Ce la farà Manuela a trovare il suo posto nel mondo?

Tutte le puntate di Un passo dal cielo 6

Prima serata – La bambina magica

Una donna misteriosa, Dafne, viene ritrovata in fin di vita vicino a una vecchia miniera che sta per essere riaperta. E quando dai boschi compare una bambina, Francesco Neri e Vincenzo si vedono travolti da una vicenda molto più grande di loro che corre il rischio di distruggere la serenità della valle in cui vivono. Anche il ritorno tra i monti di Manuela, la sorella di Vincenzo, porta scompiglio e novità nella vita di Francesco. 

Seconda serata – Sogni e ossessioni

Camilla, aspirante poliziotta, per un soffio salva Manuela dall’esplosione di una bomba. Francesco e i nostri indagano su chi possa avercela con il commissario e scoprono che potrebbero esserci altre bombe e che tutti gli indizi portano verso la vecchia miniera. Francesco deve trovare un equilibrio tra la voglia di partire e il desiderio di rimanere ad aiutare Vincenzo impegnato nel frattempo con le truffe di Carolina e con la nostalgia di Mela per sua madre.

Terza serata – Il Leone della Montagna

Una rifugiata curda incinta scompare nel nulla. Una storia d’amore tra pastori osteggiata dalle rispettive famiglie fa da sfondo a un rapimento a scopo di riscatto o forse di vendetta per una guerra lontana. Mentre Vincenzo e Francesco indagano sulla vicenda, Dafne si sveglia e inizia a raccontare quello che ricorda del suo passato. Francesco e Vincenzo vengono travolti dal suo racconto che scioglie alcuni misteri ma ne apre altrettanti.

Quarta serata – Tanatosi

Una ingegnere mineraria viene ritrovata in fin di vita. Vincenzo e Francesco dovranno indagare tra gli interessi torbidi che la miniera ha portato nella valle, scoprendo che i delitti del presente hanno radici lontane. Vincenzo intanto viene a conoscenza di un fatto importante riguardo Francesco e deve prendere decisioni che potrebbero mettere a repentaglio la loro amicizia. Proprio mentre un anello dimenticato mette il commissario in una posizione difficile con Elda.

Quinta serata – La domesticazione dell’Uomo

Quando un giovane scalatore allievo di Christoph viene accusato della morte della sua fidanzata, Dafne e Cristoph sono costretti ad affrontare i nodi del proprio rapporto. Francesco e Vincenzo dovranno entrare in punta di piedi nelle tensioni tra padre e figlia, se vorranno scoprire la verità che cercano. E mentre Manuela sembra poter finalmente vivere il suo sogno, Vincenzo scopre un sorprendente capitolo della vita di Carolina di cui era completamente all’oscuro.  

Sesta serata – Il confine

Federica è giovane e bella, ma è cieca. Quando suo padre viene ritrovato senza vita, Vincenzo e Francesco dovranno entrare nel mondo silenzioso e tormentato di un sonnacchioso paese di confine, dove rivalità antiche si scontrano con amori segreti. Intanto un ritorno inatteso sconvolge la vita di Manuela e Vincenzo. Francesco si avvicina lentamente alla verità su Emma proprio quando il suo rapporto con Dafne e la piccola Lara arriva a una svolta.

Settima serata – Il sentiero delle ore

Un monastero arroccato sulla montagna. Il corpo di un ragazzo ritrovato poco distante. Vincenzo e Francesco si trovano a indagare in una comunità di monaci, e scoprono che i sentieri del dolore portano a compiere gesti estremi se non incontrano il perdono. Francesco finalmente trova la forza di guardare in faccia il suo passato risvegliando pericolosi fantasmi, mentre Vincenzo si impegna ad aiutare Carolina a realizzare un suo vecchio sogno.

Ottava serata – Lacrime nella pioggia

Nonostante gli sforzi di Vincenzo, Francesco viene a conoscenza di un segreto che lacera tutte le sue certezze. Starà a lui scegliere se fidarsi delle parole dei suoi amici Vincenzo e Manuela, oppure lasciarsi andare alla collera e alla vendetta. Una cosa è certa: alla fine della strada che porta alla miniera Francesco troverà un nuovo inizio.

NUOVI PERSONAGGI di Un passo dal cielo 6

DAFNE MAIR – 30 anni (interpretata da Aurora Ruffino)

Entra nella nostra serie come una misteriosa ninfa dei boschi. Trovata da Francesco vicino alla miniera in fin di vita, con un colpo di fucile nel ventre, Dafne sembra uscita dal nulla. Èuna donna bellissima e vive in una baita isolata nel bosco. Ma non è sola. Con lei c’è la figlia Lara,  che  si rifiuta di parlare, come se fosse cresciuta lontana dal mondo. Dafne si riprenderà ma il mistero della sua aggressione avrà risvolti imprevedibili e svelerà un segreto insospettabile.

CHRISTOPH – 80 anni (interpretato da Carlo Cecchi)

Christoph è un’istituzione tra la gente del luogo. Amico di vecchia data di Francesco, è diventato un personaggio mitico negli anni ‘90 per le sue scalate in solitaria, per aver attraversato in slitta l’Antartico, per aver disceso in canoa il Rio delle Amazzoni.Un uomo che ha sfidato il limite spesso superandolo.. 

Oggi vive in una baita tra le montagne del Cadore, insieme a un’aquila che nessuno sa come abbia fatto ad addomesticare.   Ma quando la compagnia mineraria minaccia di sventrare quei boschi millenari, anche Christoph scende a valle per protestare, scoprendo qualcosa che gli cambierà letteralmente la vita. 

MANUELA NAPPI – 27 anni (interpretata da Giusy Buscemi)

Manuela Nappi, la sorella di Vincenzo, già conosciuta nelle precedenti stagioni, ritorna tra le Dolomiti per sposarsi con Antonio. Manuela ha un sogno segreto che non ha mai avuto il coraggio di confessare a suo fratello … almeno finora. Èuna ragazza alla ricerca del proprio posto nel mondo.Sarà proprio la decisione di rimanere sulle Dolomiti per inseguire i suoi desideri a farla crescere e a maturare scelte che la renderanno una donna.

ELDA – 33 anni (interpretata da Anna Dalton)

Elda è la nuova compagna di Vincenzo. È una donna molto bella, molto sana, controllante, talmente rispettosa dell’ambiente da costringere Vincenzo a un ecologismo radicale. È figlia di un alpino e ha rilevato uno stabile che ha trasformato in un condominio green, lo stesso in cui vive Vincenzo. Elda, estremamente organizzata e attenta alle esigenze di tutti, dà tanta sicurezza a Vincenzo e si occupa con cura e attenzione della piccola Mela, che infatti adora quella nuova “mamma”. Elda insomma è la donna perfetta. E proprio per questo sarà dura per Vincenzo capire davvero quali siano i suoi sentimenti per lei. 

CAROLINA – 32 anni (interpretata da Serena Iansiti)

Carolina entra nella serie come un piccolo tornado, smascherando l’ambiguità del Nostro commissario. Per quanto innamorato di Elda, rigorosamente vegana, Vincenzo no n resiste al richiamo di un gustoso pollo fritto da Nello il Re del Pollo. Ed è proprio qui

che Vincenzo si imbatte in questa giovane sfrontata, sportiva e sorridente. Sarà proprio la freschezza di Carolina, unita ad una buona dose di sfacciataggine, ad attrarre Vincenzo. Carolina è una donna che si barcamena tra un lavoro e un altro, ma sempre con l’idea di “rubare ai ricchi per dare a sé stessa”, in particolare spacciandosi per “consulente ecologica”. Nel corso della stagione scopriremo però che il suo spumeggiante carattere nasconde un passato molto più complicato che sorprenderà Vincenzo. 

ENRICO COSTA – 18 anni (interpretato da Luca Chikovani)

Enrico, 18 anni, ha un autista personale e abita con i suoi in una grande villa. I compagni di scuola li tiene rigorosamente a distanza. Uno di quelli che quando lo inviti a un compleanno non si sogna neppure di risponderti. Ma, c’è un ma. Dietro questo schermo si nasconde un ragazzo tutt’altro che duro. E la sua fragilità non è soltanto emotiva: quella sua riservatezza cela un segreto doloroso, una strana malattia che lui nasconde attentamente. E non sarà facile per Isabella fare breccia nella sua vita, convincerlo ad aprirsi al mondo e finalmente,  vivere.

 
 

Spiral – L’eredità di Saw: trailer del film con Chris Rock e Samuel L. Jackson

01 Distribution ha diffuso il trailer di Spiral – L’eredità di Saw, l’atteso nuovo capitolo del franchise di SAW che vede protagonisti Samuel L. Jackson e Chris Rock.

Una mente sadica mette in atto una contorta forma di giustizia in SPIRAL, il nuovo adrenalinico capitolo della saga di SAW. Lavorando all’ombra di uno stimato veterano della polizia (Samuel L. Jackson), lo sfrontato detective Ezekiel “Zeke” Banks (Chris Rock) e il suo partner alle prime armi (Max Minghella) si occupano di una sconvolgente indagine su omicidi che ricordano l’inquietante passato della città. Inconsapevolmente intrappolato in un mistero che si infittisce sempre di più, Zeke si trova al centro del morboso gioco dell’assassino.

Spiral – L’eredità di Saw è diretto da Darren Lynn Bousman e scritto Josh Stolberg & Pete Goldfinger. Un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema

 
 

Spenser Confidential, recensione del film con Mark Wahlberg

Spenser Confidential recensione

La coppia Wahlberg – Berg  approda su Netflix con questa commedia action liberamente ispirata al romanzo “Wonderland” di Ace Atkins, che si rifà a sua volta ai personaggi della serie di romanzi polizieschi creati da Robert B. Parker. Nel cast troviamo anche Winston Duke, Alan Arkin, Iliza Shlesinger, Bokeem Woodbine, Cassie Ventura, Marc Maron e il rapper Post Malone.

La trama di Spenser Confidential

Spenser confidential, ambientato a Boston, vede come protagonista Spenser, un ex poliziotto incarcerato per cinque anni dopo aver aggredito Boylan, il capo del suo distretto, in circostanze ancora ambigue e poco chiarite. Uscito di prigione, Spenser si affida al suo vecchio allenatore di box, Henry, per rifarsi una vita, sperando di ottenere la licenza di camionista e trasferirsi in Arizona, “sfuggendo” cosi alla petulante fidanzata Cissy. Le cose si complicheranno quando Boylan verrà trovato morto, omicidio per cui si sospetta subito di Spenser, e verrà inoltre ritrovato anche il cadavere di un altro giovane poliziotto, del quale è stato inscenato un finto suicidio. Spenser decide di investigare privatamente sulla questione, assieme al fidato Henry e al coinquilino Hawk, sospettando che si tratti di un grosso insabbiamento da parte della polizia di Boston.

Un film di puro intrattenimento senza troppe pretese

Spenser confidential è un puro film d’intrattenimento che si caratterizza come un film d’azione piuttosto canonico, con alla base una narrazione dal ritmo incerto e che inserisce venature thriller e topoi della commedia, senza però riuscire a rinnovare il genere action e ritagliarsi una propria dimensione all’interno del catalogo Netflix. La storyline principale verte sull’indagine condotta da Spenser in merito ai colpevoli degli omicidi e agli intrighi da polizia e malavita che si celano dietro la facciata pulita delle forze dell’ordine di Boston; tuttavia, la trama non particolarmente complessa e priva di svolte narrative originali e intriganti, non riesce a focalizzare l’attenzione dello spettatore sull’investigazione, in quanto priva di mistero e piuttosto prevedibile.

Si sente l’influenza dei polizieschi televisivi anni ’90, nonostante siano presenti numerose scene d’azione, che tentano di movimentare la narrazione. Implicitamente il film richiede di farsi trascinare dal carattere scanzonato che lo contraddistingue, per questo risulta, nel complesso, un film d’intrattenimento godibile, grazie all’interazione tra i protagonisti e le gag comiche costruite sulla loro chimica, nonostante emergano diverse banalità a livello di scrittura. L’intreccio narrativo è piuttosto prevedibile e i personaggi presentatici non si distinguono particolarmente per una caratterizzazione brillante, tuttavia le performance attoriali riescono a convincere e a strappare qualche risata. 

Spenser Confidential si regge sulla buona interazione tra i personaggi

L’interazione tra i protagonisti funziona abbastanza efficacemente, soprattutto grazie al contributo di Alan Arkin nei panni di Henry, che aggiunge verve comica alla visione, e alle esilaranti incursioni di Iliza Schelsinger: stand-up comedian e texana di nascita ma qui perfettamente calata nella parte dell’ingombrante e ossessiva ex fidanzata di Spenser. La pellicola mantiene un tono leggero e scanzonato, partendo da una base da buddy movie e prendendosi anche di tanto in tanto gioco di sé stessa. Le sequenze di combattimento e le situazioni paradossali in cui si trovano invischiati Spenser e Hawk riescono ad incontrare il favore del pubblico che sceglie di optare per una film d’evasione come questo. L’azione non risulta sempre coerente e avvincente, tuttavia certe sequenze verbali e fisiche, con l’aggiunta delle interpretazioni gigionesche di Walhberg e Duke, che non si prendono mai troppo sul serio, riescono a trasportare la storia. Le battute finali lasciano aperta la possibilità di un sequel, nella speranza di poter forse trasformare il protagonista Spenser in un brand su cui costruire una saga, con capitoli successivi magari più freschi e originali. 

Con quest’ultima collaborazione Berg e Wahlberg si distaccano da un certo patriottismo celebrativo dell’eroismo americano, riconoscibile nei loro precedenti lavori – film tratti da storie vere (Lone Survivor, Deepwater- Inferno sull’oceano, Boston – Caccia all’uomo) e una spy story (Red Zone – 22 miglia di fuoco). Spenser confidential è infatti una pellicola che denota l’adesione a un certo spirito americano, ma che si presenta come film di puro intrattenimento, una visione da affrontare senza troppe pretese.

È intuibile come il film di Peter Berg non abbia come pubblico di riferimento chi conosce i romanzi – e che potrebbe rimanere piuttosto deluso dalle numerose licenze poetiche che questa trasposizione si prende – quanto piuttosto punti su chi vuole vedere Wahlberg nei panni di un personaggio di nuovo in azione a Boston, come fu in The Departed – Il bene e il male di Scorsese, che valse all’attore una nomination all’Oscar. Wahlberg si adatta bene a questi ruoli, sia in termini di presenza scenica che di perfomance attoriale: riesce a convincere nei panni di un ex carcerato e poliziotto, proprio perché incarna una tipologia di personaggio a lui particolarmente congeniale. 

 
 

Henry Cavill e il costume nero di Superman nel finale di Shazam!

henry cavill

Il finale di Shazam! ha ricevuto una sorta di “aggiornamento” sulla scia dei grandi consensi raccolti dalla Snyder Cut di Justice League. In rete, infatti, è spuntato un nuovo montaggio del finale del cinecomic di David F. Sandberg in cui il personaggio di Superman appare con il costume nero, ovviamente nelle fattezze di Henry Cavill.

Tutti ricorderete che nel finale di Shazam!, Billy fa vivere un momento di gloria a Freddy, da sempre bullizzato, andandolo a trovare come Shazam alla mensa della scuola, insieme a Superman. Purtroppo, a causa di altri impegni lavorativi, Cavill non ha potuto prendere parte al film: per questo motivo, nella scena originale il volto di Kal-El non viene rivelato; vediamo soltanto il tradizionale costume rosso e blu del supereroe.

Da allora, molti fan di sono cimentati con la realizzazione di versioni alternative della suddetta scena, aggiungendo il volto di Henry Cavill. Tuttavia, sulla scia del grande successo della Snyder Cut e della presenza, nella versione del cinecomic ad opera di Zack Snyder, del tanto chiacchierato costume nero di Superman, il canale Movila su YouTube ha realizzato un nuovo montaggio dell’ironica scena finale di Shazam! includendo non solo Cavill, ma anche il costume nero sfoggiato dal personaggio di Superman nel taglio di Snyder.

Tutto quello che c’è da sapere su Shazam!

Shazam! è uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans Djimon Hounsou.

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

 
 

The Falcon and the Winter Soldier: 10 differenze tra la serie e i fumetti

the falcon and the winter soldier

Ovviamente, anche The Falcon and the Winter Soldier prende spunto dalla ricca eredità dei fumetti Marvel, più o meno allo stesso modo in cui WandaVision ha preso ispirazione da storie come “House of M”. Molti degli elementi della serie con protagonisti Anthony Mackie e Sebastian Stan affondano le loro radici nei fumetti di Captain America degli anni ’80 (in gran parte quelli scritti da Mark Gruenwald). Tuttavia, come portato alla luce da Screen Rant, anche il nuovo show disponibile su Disney+ differisce dal materiale originale in molti modi:

1Bucky non è stato Capitan America

Nel MCU, Bucky Barnes non nutre l’ambizione di diventare Captain America ed è sconvolto che Sam abbia rifiutato l’eredità. Nei fumetti, Bucky è invece diventato Cap quando Steve Rogers sembrava essere morto. A ciò si sono susseguiti gli eventi del grandissimo crossover “Civil War”, che si è concluso con l’assassinio di Steve Rogers.

Nel MCU, le circostanze che coinvolgono Bucky, Rogers e Sam Wilson sono sostanzialmente diverse, precludendo così ogni opportunità all’ex Soldato d’Inverno di prendere lo scudo per sé. 

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Star Wars: Mark Hamill ricorda le difficoltà sui set della trilogia originale

Mark Hamill Instagram

Mark Hamill, l’iconico interprete di Luke Skywalker nella saga di Star Wars, ha rivelato alcuni dettagli sulla condizioni climatiche ostili che lui e i suoi colleghi hanno dovuto affrontare durante la produzione della trilogia originale.

Il primo film della saga di Star Wars è uscito nel lontano 1977 e in breve tempo ha lanciato le carriere non solo di Hamill, ma anche di Carrie Fisher e Harrison Ford. All’epoca della sua uscita in sala, il film si trasformò in un grandissimo successo commerciale, arrivando ad incassare oltre 220 milioni di dollari. Il riavvio del franchise nel 2015 con l’attesissima trilogia sequel ha nuovamente introdotto sul grande schermo gli amati personaggi di Luke, Leia e Han Solo ad una nuova generazione di fan.

In Una Nuova Speranza, Luke Skywalker si allea con il carismatico pilota Han Solo e con il suo wookie di nome Chewbacca per salvare la Principessa Leia dall’Impero Galattico. Durante il viaggio, Skywalker potrà contare sulla guida del suo mentore, il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, diventando sempre più consapevole delle sue capacità di combattente. Nel tentativo di sconfiggere il malvagio Darth Vader, Luke e Han tenteranno di fornire all’Alleanza Ribelle i piani che delineano i meccanismi interni della Morte Nera.

Su Twitter, Mark Hamill ha parlato della difficile produzione di Episodio I a causa di un clima decisamente imprevedibile. Condividendo una serie di immagini dal set, l’attore ha ricordato un violento temporale che ha intaccato la prima settimana di riprese di Una Nuova Speranza nel 1977. Sul set de L’impero colpisce ancora nel 1980, invece, un’inaspettata bufera di neve aveva dissuaso il cast dall’effettuare riprese sul ghiaccio: di conseguenza, la troupe ha dovuto riorganizzarsi e girare dietro l’hotel presso cui allaggiovano.

Il grande successo della saga di Star Wars

Nonostante questi ostacoli, la trilogia originale di Star Wars è entrato nell’immaginario collettivo. I film hanno dominato e alimentato la cultura pop, grazie anche alla produzione di spin-off, prequel, fumetti, videogiochi e serie tv. Dopo la trilogia originale, tra il 1999 e il 2005 venne realizzata la trilogia prequel, passato alla storia per aver suscitato numerosi reazioni contrastanti, anche tra i membri dello stesso fandom della saga.

La recente trilogia sequel, conclusasi ufficialmente a dicembre 2019 con L’ascesa di Skywalker, ha riacceso quel fervore culturale che circonda questa storia multigenerazionale ormai da anni. Ad oggi, Star Wars è il secondo franchise con il maggiore incasso di tutti i tempi.

 
 

Bucky Barnes: tutto ciò che può (o potrebbe) fare il braccio in Vibranio

La serie The Falcon and the Winter Soldier ha confermato che Bucky Barnes ha ora un braccio in Vibranio, un metallo raro con proprietà molto speciali. Ciò significa che non si tratta di un normale braccio sostitutivo, ma di un vero e proprio miglioramento che contribuisce a rendere Bucky un vero Super Soldato. Grazie a Screen Rant, scopriamo tutto ciò di cui questo braccio è – o potrebbe essere – capace.

1Il vibranio può essere disattivato

Ma Black Panther ha anche stabilito che esiste un punto debole per il Soldato d’Inverno, poiché il film ha rivelato che è possibile generare una sorta di campo elettromagnetico che rende inerte il Vibranio.

Non è chiaro se questo particolare segreto wakandiano sia stato condiviso con il mondo durante il Blip, ma se lo fosse, alcuni nemici di Bucky potrebbero essere in grado di trovare un modo per indebolirlo notevolmente, se dovessero rendersi conto di cosa è fatto il suo nuovo braccio. Di conseguenza, Bucky potrebbe non voler pubblicizzare troppo ampiamente le sue nuove abilità in The Falcon and the Winter Soldier

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Daisy Ridley su Spider-Woman e sulla possibilità di unirsi al MCU

Daisy Ridley

Daisy Ridley, interprete di Rey della trilogia sequel di Star Wars, ha commentato la possibilità di unirsi, un giorno, all’Universo Cinematografico Marvel. Attualmente l’attrice è impegnata con la promozione di Chaos Walking, il nuovo film di Doug Liman in cui la vedremo recitare al fianco di Tom Holland.

Holland è il volto dello Spider-Man del MCU e i fan dei due giovani attori sperano un giorno di poterli vedere insieme in un nuovo film del MCU. Ma accadrà mai? Secondo alcuni recenti rumor, Ridley sarebbe la favorita per interpretare Spider-Woman nell’annunciato film dedicato al personaggio Marvel, ma ad oggi non esiste alcuna conferma in merito. La stessa attrice, lo scorso febbraio, aveva dichiarato di non sapere nulla di un potenziale film dedicato alla supereroina, esprimendo tuttavia il suo interesse per il ruolo.

Ora, in una nuova intervista con ComicBookMovie, Daisy Ridley ha ribadito di non essere in corsa per interpretare Spider-Woman al momento, ma ha nuovamente espresso interesse il MCU e per la possibilità, un giorno, di prendere parte all’universo condiviso: “Qualcuno mi aveva chiesto delle voci a proposito di Spider-Woman, e io mi ero limitato a dire che mi piacerebbe interpretarla. Ora sembra che io sia davvero in lizza per la parte, ma non è assolutamente così”, ha specificato Ridley.

“Se dovesse capitarmi di leggere una sceneggiatura Marvel, vorrei che fosse grandiosa”, ha continuato l’attrice. “Ovviamente sono aperta a qualsiasi cosa. Ho appena finito WandaVision. L’ho trovato davvero interessante e sorprendente. Hanno fatto davvero qualcosa di diverso. Essere parte di quel mondo, che è in continua evoluzione e sa sempre come reinventarsi, sarebbe davvero eccitate.”

 
 

Godzilla vs. Kong: i fan dello SnyderVerse contro il monster movie

Godzilla vs. Kong

IMDb ha rimosso una serie di recensioni negative che alcuni fan dello SnyderVerse avrebbero lasciato nei confronti di Godzilla vs. Kong, il quarto capitolo del MonsterVerse targato Warner Bros. e Legendary Pictures che mira a riportare in auge alcuni dei più celebri mostri della storai del cinema, come Godzilla e King Kong appunto.

Nello specifico, Godzilla vs. Kong sarà il primo lungometraggio in cui i due celebri mostri del titolo condivideranno lo schermo dai tempi dell’originale King Kong vs. Godzilla, uscito nel lontano 1962. Il film è diretto da Adam Wingard (che di recente ha annunciato la realizzazione di un sequel diretto di Face/Off, il celebre action thriller con John Travolta e Nicolas Cage) e verrà distribuito in America da Warner Bros. il prossimo 31 marzo, simultaneamente nelle sale cinematografiche e su HBO Max.

Ma cosa c’entrano i fan dello SnyderVerse con Godzilla vs. Kong? È presto detto: come riportato da Screen Rant, dopo l’annuncio che non ci saranno ulteriori piani per continuare l’universo cinematografico DC immaginato da Zack Snyder in seguito all’uscita della Snyder Cut di Justice League, una manciata di fan delusi dalla notizia è accorsa su IMDb per recensire in maniera negativa l’atteso monster movie di Adam Wingard.

La mossa, ovviamente, è stata fatta per rappresaglia contro la Warner Bros., che supervisiona il DCEU e che avrebbe appunto deciso di non andare avanti con la versione dell’universo cinematografico ad opera di Snyder. Quello del review bombing è un fenomeno che coinvolge più persone (veri e propri gruppi in alcuni casi) che assegnano ad un determinato progetto il punteggio più basso possibile, al fine di ridurre significativamente la sua valutazione complessiva. Presumibilmente, l’obiettivo dei fan dello SnyderVerse sarebbe stato quello di dissuadere i potenziali spettatori dal vedere proprio Godzilla vs. Kong.

Tuttavia, i piani dei fan di Snyder sembrano essere già falliti, dal momento che IMDb ha rimosso tutti i punteggi “fasulli” (cioè opera del review bombing) di Godzilla vs. Kong. Prima di quest’operazione di “depurazione”, c’erano 44 recensioni valutate con 1 stella e ben 33 di queste citavano esplicitamente che il motivo della recensione negativa risiedeva nella scelta della Warner Bros. di non proseguire con lo SnyderVerse.

La verità è che le prime reazioni a Godzilla vs. Kong (quelle vere, della stampa che ha già avuto modo di vedere il film) sono decisamente più entusiaste di quelle ricevute all’epoca da Godzilla (2014) e Godzilla II: King of the Monsters (2019). Al momento non sappiamo ancora quando il film uscirà in Italia.

Tutto quello che sappiamo su Godzilla vs. Kong

Due leggende si scontrano in Godzilla vs. Kong: questi mitici avversari si affronteranno infatti in una spettacolare battaglia senza precedenti, con il destino del mondo in bilico. Kong e i suoi protettori intraprenderanno un viaggio pericoloso per trovare la sua vera casa, e con loro c’è Jia, una giovane ragazza orfana con la quale ha stretto un legame forte ed unico. Ma si troveranno inaspettatamente sul cammino di un Godzilla infuriato, che sta seminando distruzione in tutto il mondo. L’epico scontro tra i due titani, istigato da forze invisibili, è solo l’inizio del mistero che giace nel profondo della Terra.

Il film è interpretato da Alexander Skarsgård (“Big Little Lies”, “La tamburina”), Millie Bobby Brown (“Stranger Things”),  Rebecca Hall (“Christine”, “La genesi di Wonder Woman”), Brian Tyree Henry (“Joker”, “Spider-Man: Un nuovo universo”), Shun Oguri (“Weathering with You – La ragazza del tempo”), Eiza González (“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Julian Dennison (“Deadpool 2”), con Kyle Chandler (“Godzilla II: King of the Monsters”) e Demián Bichir (“The Nun: La vocazione del male”, “The Hateful Eight”).

 
 

Pixar: dipendenti demoralizzati dall’uscita in streaming di Soul e Luca?

luca film 2021

La pandemia di Coronavirus ha costretto l’industria cinematografica ad un radicale cambiamento e spinto le case di distribuzione a rivalutare le possibilità offerte dallo streaming. Dallo scoppio dell’emergenza sanitaria, infatti, numerosi sono stati i film che hanno saltato l’uscita in sala e sono arrivati direttamente on demand.

Più di recente, abbiamo appresso che i Walt Disney Studios hanno nuovamente stravolto il loro calendario delle uscite cinematografiche, annunciando nuove release per Black Widow dei Marvel Studios, per Crudelia con il premio Oscar Emma Stone e anche per Luca, il nuovo film d’animazione Pixar. Nello specifico, quest’ultimo salterà completamente la sala e arriverà direttamente in streaming su Disney+, gratis per tutti gli abbonati.

La medesima strategia era già stata utilizzata per Soul, l’ultima fatica Pixar che è stata distribuita attraverso la piattaforma di streaming senza Accesso Vip (al contrario di quanto accaduto, invece, con film dei Walt Disney Studios come Mulan e il più recente Raya e l’ultimo drago). Sembra, però, che i dipendenti della Pixar non abbiano preso bene questa scelta distributiva operata dalla Disney, soprattutto dopo la conferma che anche Luca verrà “sacrificato” e non uscirà in sala.

L’indiscrezione è arrivata da Matthew Melloni, ex direttore editoriale di The Hollywood Reporter, che via Twitter ha spiegato di aver parlato con un amico della Pixar, il quale avrebbe affermato che la decisione della Disney di far uscire Soul e Luca direttamente su Disney+ ha gettato molti dei dipendenti dello studio nello sconforto. Secondo quanto riferito, la decisione avrebbe lasciato ai dipendenti la sensazione che il loro lavoro non fosse così buono da meritare né un’uscita in sala né una visione con Accesso Vip.

Nel tweet di Melloni si legge: “Ho appena parlato con un mio amico alla Pixar. Mi ha detto che la decisione di far uscire Soul e Luca su Disney+ è stata demoralizzante per i dipendenti: ‘Va bene che non arriveranno in sala, ma non valiamo neanche un sovraprezzo’?”

 
 

Obi-Wan Kenobi: al via le riprese, ecco il cast e i dettagli ufficiali

Obi-Wan Kenobi

Partiranno ad aprile le riprese di Obi-Wan Kenobi, la nuova serie evento Disney+ con Ewan McGregor nei panni dell’iconico Maestro Jedi. La storia inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: La Vendetta dei Sith, dove Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, diventato il malvagio Signore dei Sith Darth Vader.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow, già regista di due acclamati episodi della prima stagione di The Mandalorian. La serie segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader.

Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie. I produttori esecutivi di Obi-Wan Kenobi sono Kathleen Kennedy, Michelle Rejwan, Deborah Chow, Ewan McGregor, mentre Joby Harold è lo sceneggiatore. Carmen Cuba è la direttrice dei casting.

Obi-Wan Kenobi: la serie tv

Obi-Wan Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio dell’universo di Star Wars scritta da Joby Harold per Lucasfilm per Disney+ La serie è basata sull’omonimo personaggio interpretato da Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi dalla trilogia prequel di Star Wars. Avrà luogo dieci anni dopo Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

In Obi-Wan Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che interpreterà Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei Sith. Nel cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

 
 

Può succedere anche a te: trama, cast e la vera storia dietro il film

Può succedere anche a te film

Ci sono storie incredibili, che sembrano poter prendere vita soltanto sul grande schermo attraverso quella magia senza tempo che è il cinema. Eppure, molto spesso, è proprio la vita vera ad ispirare la settima arte, con vicende incredibili ma realmente accadute. È questo il caso di Può succedere anche a te, il titolo piuttosto chiaro a riguardo del film arrivato in sala nel 1994 per la regia di Andrew Bergman, regista del celebre Striptease, e scritto da Jane Anderson, sceneggiatrice del recente The Wife – Vivere nell’ombra. Basandosi su un incidente realmente verificatosi, i due hanno dato vita ad una commedia ricca di imprevisti e tanta fortuna.

Molto spesso anche gli eventi più banali possono trovare grande forza narrativa al cinema, e con Può succedere anche a te accade proprio questo. Si snoda infatti sul grande schermo un’opera che partendo da un piccolo imprevisto costruisce una commedia sentimentale carica di ironia, ma che lascia nello spettatore quella sensazione che davvero quanto si sta guardando possa succedere a chiunque. Arricchito da un cast di grandi celebrità, il film è così una divertente manifestazione di quante sorprese la vita possa riservare. Accolta in modo positivo dalla critica, la pellicola si affermò infatti come un buon successo al momento della sua distribuzione.

A fronte di un budget di 20 milioni, Può succedere anche a te arrivò a guadagnarne circa il doppio in tutto il mondo, confermandosi come una delle commedie più apprezzate del suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia che ha ispirato il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Può succedere anche a te: la trama del film

Protagonista del film è il poliziotto di New York Charlie Lang, scrupoloso e incorruttibile, questi è particolarmente benvoluto nel quartiere dove vive, il Queens, dove vive con la moglie Muriel, di professione parrucchiera. La sua vita è destinata a cambiare drasticamente nel momento in cui Charlie promette ad una cameriera di nome Yvonne di darle in cambio metà dell’eventuale vincita della lotteria piuttosto che una semplice mancia. Inaspettatamente, il biglietto di Charlie si rivela realmente quello vincente. Charlie si ritrova così ad offrire due milioni alla cameriera, dando vita ad una serie imprevedibile di eventi, tra truffe e inganni, che lo porteranno a rivalutare il vero valore dei soldi.

Può succedere anche a te cast

Può succedere anche a te: il cast del film

Ad interpretare il protagonista della vicenda, Charlie Lang, vi è l’attore Nicolas Cage. Questi viveva in quel momento un periodo particolarmente roseo della sua carriera, partecipando a film di vario genere e arrivando a vincere un Oscar come miglior attore nel 1996. Partecipare a Può succedere anche a te gli permise di consolidare anche le proprie capacità comiche, e per l’attore fu un film particolarmente caro di quegli anni. La sua è poi stata lodata come una delle interpretazioni più divertenti del film. Accanto a lui, nei panni della moglie Muriel, vi è Rosie Perez, attrice di origini portoricane candidata all’Oscar nel 1994 per il film Fearless – Senza paura. Wendell Pierce, invece, è Bo Williams, collega e amico di Charlie.

Ad interpretare la cameriera Yvonne erano originariamente state contattate l’attrice Marisa Tomei e la cantante Madonna. Entrambe rifiutarono però la parte, portando così la produzione a scegliere Bridget Fonda. Figlia d’arte, questa era divenuta celebre in quegli anni grazie ai film Il padrino – Parte III e Piccolo Buddha. Ad interpretare l’ex marito di lei, Eddie Biasi, che cercherà a sua volta di ottenere parte della vincita, vi è l’attore Stanley Tucci, oggi particolarmente noto grazie alla saga di Hunger Games. Infine, Seymour Cassel, attore noto per aver recitato in diversi film dei registi John Cassavetes e Wes Anderson, è qui presente nei panni di Jack Gross, viscida personalità che si offrirà di aiutare Muriel nella gestione dei soldi vinti.

Può succedere anche a te: la vera storia dietro il film

Come anticipato, il film è tratto da una vicenda realmente avvenuta. Questa ha luogo dieci anni prima della realizzazione del film nel 1984, ed ha per protagonista Phyllis Penzo, cameriera di una pizzeria di New York. Qui la donna conobbe il poliziotto Robert Cunningham, il quale entrato in confidenza con lei decise di offrirle metà della vincita della lotteria al posto di darle una semplice mancia. I due scelsero così tre numeri a testa, comprando il biglietto. Poco tempo dopo, questo si rivelò vincente, portando i due ad ottenere e dividersi i 6 milioni del grande premio. Le somiglianze con il film si fermano però qui. Tutto ciò che viene poi raccontato in quest’ultimo è infatti frutto di fantasia. Cunningham e Penzo, infatti, non andarono incontro ai problemi riscontrabili nella pellicola, ma sono ancora oggi sposati con i relativi coniugi.

Può succedere anche a te: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Può succedere anche a te è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 marzo alle ore 22:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 
 

Underworld – Blood Wars: trama, cast e sequel del film

Underworld - Blood Wars film

Con il film del 2003 Underworld ha avuto inizio quella che è oggi considerata tra le più importanti saghe di genere horror degli ultimi anni. Composta da cinque film, questa ha portato sul grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi, creature fantastiche che ben prima di Twilight hanno mostrato qui tutto il loro potenziale. Il primo film, diretto da Len Wiseman, è oggi considerato un vero e proprio cult del suo genere, capace di combinare al suo interno numerosi generi per dar vita ad una storia quantomai avvincente. Dopo il prequel Underworld – La ribellione dei Lycans, e il sequel Underworld – Il risveglio, nel 2017 è infine arrivato al cinema Underworld – Blood Wars diretto seguito dei precedenti film.

Diretto da Anna Foerster, qui al suo debutto come regista, e scritto da Cory Goodman, questo è dunque il quinto e attualmente ultimo capitolo della saga, nonché il secondo ad essere distribuito in versione 3D. Originariamente, i produttori erano però intenzionati a fare di questo nuovo capitolo un reboot della saga, che facesse ripartire da zero la storia con nuove vicende e nuovi protagonisti. Durante la fase di sviluppo, tuttavia, si è compreso di avere ancora qualcosa da raccontare e di esserci la necessità di dare alla vampire Selene una conclusione più chiara. Il film si è così trasformato nel sequel di cui è oggi possibile godere, sfoggiante tutte le caratteristiche più amate della saga.

Con un budget di 35 milioni di dollari, e un incasso di 81, questo quinto capitolo ha confermato l’interesse nei confronti della saga, lasciando dunque aperta la porta per possibili progetti futuri. Prima di intraprendere una visione di Underworld – Blood Wars, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Underworld – Blood Wars: la trama del film

Attualmente ultimo capitolo della serie di grande successo, Underworld: Blood Wars segue le nuove vicende della guerriera vampira Selene. Questa è ora costretta a difendersi dai brutali attacchi che le vengono sferrati dal clan dei Lycans e dalla fazione di Vampiri che l’ha tradita. Con al fianco due soli alleati, David e suo padre Thomas, la guerriera dovrà cercare di porre fine alla eterna guerra fra le due pericolose specie, anche se questo potrebbe significare per lei l’estremo sacrificio. A guidare i Lycans, inoltre, vi è un nuovo carismatico e spietato leader, chiamato Marius, il quale è convinto che la chiave per trionfare sui suoi nemici sia il sangue di Eve, la figlia di Selene appartenente per metà ai vampiri e per metà ai Lycans. Proteggere la piccola, potrebbe dunque riportare la pace.

Underworld - Blood Wars cast

Underworld – Blood Wars: il cast di attori del film

Ad interpretare l’iconica vampira Selene vi è l’attrice Kate Beckinsale. Questa, che prima di prendere parte alla saga aveva recitato prevalentemente in film in costume, accettò nuovamente il ruolo con grande entusiasmo. L’attrice desiderava infatti cimentarsi con nuovi generi, andando contro l’immagine che si era costruita fino a quel momento. Grazie ai film di Underworld è infatti divenuta principalmente nota come eroina di film action. Anche per questo film si sottopose ad un lungo addestramento, al fine di poter eseguire personalmente anche le acrobazie più complesse. Accanto a lei, l’attore Theo James, celebre per aver interpretato Tobias “Quattro” Eaton nella saga Divergent, riprende il ruolo del vampiro David.

Allo stesso modo, Charles Dance assume nuovamente i panni del vampiro Thomas, padre di Theo. L’attore, però, è meglio conosciuto per aver interpretato Tywin Lannister in Il Trono di Spade. Ad interpretare il malvagio Marius è invece Tobias Menzies. Attore britannico, questi è noto per aver interpretato Edmure Tully in Il Trono di Spade e il principe Filippo nella terza e quarta stagione della serie Netflix The Crown. Gli attori Peter Andersson e Bradley James interpretano rispettivamente Vidar, Vampiro della casata del Nord, e Varga, Vampiro della casata dell’Est. La giovane India Eisley, presente nel precedente film nei panni della piccola Eve, compare qui soltanto grazie ad alcuni filmati di repertorio tagliati dal precedente capitolo.

Underworld – Blood Wars: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, il regista Len Wiseman, produttore dell’intera saga, ha affermato che ci sarà un sesto capitolo. L’attrice Kate Beckinsale avrebbe inoltre ripreso per questo il ruolo di Selene. Il finale del quinto film era infatti stato lasciato volutamente aperto, per quanto a suo modo conclusivo, così da permettere eventuali seguiti in caso di buon riscontro economico. Nel 2018, tuttavia, la Beckinsale ha affermato che non avrebbe ripreso il suo ruolo, non interessata a partecipare ad ulteriori progetti. Al momento, dunque, il film si trova ancora in fase di sviluppo, ed è probabile che se realizzato presenterà un nuovo o nuova protagonista.

In attesa di poter vedere tale sequel, è possibile fruire di Underworld – Blood Wars grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

Angelina Jolie: 10 cose che non sai sull’attrice

Se siete fan di Angelina Jolie, saprete di tutta la sua carriera, dei tatuaggi, dei figli, della relazione con Brad Pitt. La conoscerete perché ha vinto un Oscar per Ragazze Interrotte e per la nomination per Changeling. La conoscerete perché è un personaggio pubblico molto seguito, per la famiglia numerosa, e per le incredibili doti d’attrice, per la presenza in tantissimi blockbuster e non solo. Ma cosa non sapete su di lei? Ecco dieci curiosità su Angelina Jolie.

Angelina Jolie: i film

angelina jolie

1. Angelina Jolie: gli inizi della carriera. È nata con il nome di Angelina Jolie Voight il 4 giugno 1975 a Los Angeles, figlia di Jon Voight (attore premio Oscar) e Marcheline Bertrand (che aveva studiato con Lee Strasberg). All’età di undici anni, Angelina Jolie aveva già cominciato a studiare recitazione al Lee Strasberg Theatre Institute, per poi studiare cinema alla New York University. All’età di sedici anni faceva già la modella, e negli anni Novanta comparì in diversi video di band famose, come quelli di “It’s About Time” dei Lemonhead, “Stand by My Woman” di Lenny Kravitz, “Anybody Seen My Baby” dei Rolling Stones, e “Rock and Roll Dreams Come True” di Meat Loaf. Sempre negli anni Novanta, inoltre, Angelina Jolie è comparsa in vari piccoli film nei quali si è fatta notare, tra cui Hackers (1995), Foxfire (1996), True Women – Oltre i confini del West (1997) e George Wallace (1997), Quest’ultimo le valse il Golden Globe e la nomination all’Emmy. Con il ruolo in Gia – Una donna oltre ogni limite (1998), poi, si aggiudicò un altro Golden Globe e un’altra nomination all’Emmy.

2. Angelina Jolie: i film. La vera svolta arrivò poi nel 1999, con Il collezionista di ossa e con Ragazze interrotte: per quest’ultimo vinse un Golden Globe e un Oscar. Angelina Jolie, poi, fu in film come Fuori in 60 secondi (2000), Lara Croft: Tomb Raider (2001) e Tomb Raider – La culla della vita (2003), Beyond Borders – Amore senza confini (2003), Identità Violate (2004), Shark Tale (2004), Sky Captain and the World of Tomorrow (2004), Alexander (2004), Mr. & Mrs. Smith (2005), Good Shepherd – L’ombra del potere (2006), La leggenda di Beowulf (2007), Kung Fu Panda (2008), Changeling (2008 – per il quale fu nominata all’Oscar), Wanted – Scegli il tuo destino. Nell’ultimo decennio, i film con Angelina Jolie includono: The Tourist (2010), Kung Fu Panda 2 (2011), Maleficient (2014), Kung Fu Panda 3 (2016), Per primo hanno ucciso mio padre (2017). Nel 2019 è ritornata nei panni di Malefica in Maleficient 2, e in Come Away diretto da Brenda Chapman. Nel 2021 interpreterà Hannah Faber in Those Who Wish Me Dead.

Angelina Jolie ne Gli Eterni

Angelina Jolie sarà Thena nell’attesissimo nuovo film Marvel Studios Gli Eterni.

Angelina Jolie: anoressica?

 

3. Angelina Jolie è anoressica? Angelina Jolie è magra, e ovviamente i pettegolezzi sull’anoressia si diffondono ad ogni apparizione sul red carpet. Ma, a quanto pare, Angelina Jolie ha combattuto l’anoressia, e ha vinto. Sembra che un’amica della madre, infatti, abbia raccontato del fatto che Angelina soffrisse di anoressia e autolesionismo da giovane. “L’ho portata all’ospedale. Era nella fase anoressica. Era una delle sue fasi. Ma non ci è restata, si è risolta.” Inoltre, a quanto pare, a scuola veniva costantemente presa in giro per le sue labbra e per il fatto che fosse alta e magra.

4. Angelina Jolie si è fatta rimuovere ovaie e seno. La vita di Angelina Jolie non è stata priva di dolore e complicazioni. Infatti, l’attrice e mamma, nel 2015, ha deciso di farsi rimuovere le ovaie con lo scopo di ridurre il rischio di cancro, dopo che i medici trovarono degli indicatori di pre-cancro durante un test. Inoltre, nel 2013, la Jolie aveva deciso di sottoporsi ad una doppia mastectomia, dopo aver trovato una mutazione del gene BRCA1 che aumentava il suo rischio di cancro al seno dell’87% e di cancro alle ovaie del 50%. “Non l’ho fatto solo perché ho la mutazione del gene BRCA1”, ha spiegato in un saggio sul New York Times. Infatti, ha subito la perdita della madre, della nonna e della zia a causa del cancro.

Angelina Jolie: altezza e fisico

5. Angelina Jolie: altezza e fisico. Angelina Jolie ha 43 anni, ha un’altezza di 170 centimetri, e sembra che pesi 55 chili.

6. Angelina Jolie ha insegnato all’università. Nel maggio 2016, Angelina Jolie è diventata visiting professor alla London School of Economics, una delle università più prestigiose del Regno Unito. A quanto pare, accettò di affiancare William Hague nel Centro per le Donne, la Pace e la Sicurezza, per insegnare agli studenti del corso di laurea magistrale. Tra gli argomenti del corso, ci sono le donne, pace e sicurezza, genere e militarizzazione. Sposarsi era il mio lavoro.”

Angelina Jolie e Brad Pitt

 

7. Angelina Jolie prima di Brad Pitt: gli altri due matrimoni. Prima di Brad Pitt, Angelina Jolie si era sposata con Billy Bob Thornton nel 2000, in una cappella di Las Vegas. A quanto pare, il matrimonio era costato solamente 189 dollari. I due si sono poi separati nel 2002, e hanno divorziato nel 2003. Il reverendo della cappella in questione ha parlato a riguardo, dicendo: “Personalmente, non penso che l’avessero pianificato con molto anticipo, penso fu una cosa del momento, ma non ne sono sicuro, non ho chiesto cose come “oh, perché avete deciso di sposarvi?” Prima di Thornton, Angelina Jolie era stata sposata, dal 1996 al 1999, con Jonny Lee Miller.

8. Angelina Jolie e Brad Pitt: la fine di una storia lunga dodici anni. I due stavano insieme dal 2005, dopo essersi conosciuti sul set di Mr. & Mrs. Smith, e dopo che lui aveva lasciato la moglie Jennifer Aniston. Nel corso di dodici anni, poi sono diventati la famiglia più amata di Hollywood (e una delle più numerose). Recentemente, Angelina Jolie ha parlato delle difficoltà dell’ultimo anno, che hanno seguito la separazione da Brad Pitt. A quanto pare, i problemi cominciarono nell’estate del 2016, durante la post- produzione di Per primo hanno ucciso mio padre. “Le cose si fecero difficili” ha raccontato a Vanity Fair. Per quanto riguarda il divorzio, invece, le trattative sono ancora in corso. In quanto famiglia, ha raccontato, sia lei che i figli si stanno ancora rimettendo in senso: “Stiamo ancora guarendo dagli eventi che hanno portato al divorzio. Non stanno guarendo dal divorzio. Stanno guarendo da alcune… dalla vita, da alcune cose della vita.”

Angelina Jolie: i figli

angelina jolie

9. Angelina Jolie e i figli. Con Brad Pitt, Angelina Jolie ha avuto in tutto sei figli: ne ha adottati tre e ne ha avuti altri tre. Prima è arrivata, nel 2006, Shiloh Jolie Pitt. Nel 2008, poi, sono arrivati i gemelli Vivienne Marcheline Jolie-Pitt e il piccolo Knox. I nomi dei sei figli sono, dal più grandi al più piccolo: Maddox, Pax, Zahara, Shiloh, Vivienne e Knox.

10. Il salario di Angelina Jolie si è dimezzato tra il 2013 e il 2015. Nel 2013, Angelina Jolie guadagnava, in media, 30 milioni di dollari a film (per farsi un’idea, basti pensare che Jennifer Aniston guadagnò in tutto 28 milioni di dollari nello stesso anno).  Ma nel 2015, Angelina Jolie ha guadagnato 15 milioni di dollari per film (mentre la Aniston, nel 2015, valeva all’incirca 16.5 milioni di dollari a film). Nel frattempo, nel 2015, Robert Downey Jr guadagnava 80 milioni a film.

Fonti: heatworld, IMDb, USA Today, Daily Nation, Ranker

 
 

Thor: Love and Thunder, anche Russell Crowe nel film Marvel

Russell Crowe si è unito al cast di Thor: Love and Thunder della Marvel, affiancando Chris Hemsworth, che riprende il suo ruolo di Dio del tuono, Natalie Portman, che torna a essere Jane Foster, e Christian Bale, che interpreterà il cattivo.

Il casting di Crowe è stato tenuto nascosto fino a questo momento, ma le foto rubate dal set in Australia non hanno permesso allo studio di mantenere ulteriormente il segreto, tanto che ha confermato a Deadline la notizia.

Gli addetti ai lavori dicono che Crowe è una delle tante sorprese che saranno nel film, con Matt Damon che ha anche confermato di riprendere il suo cameo da Thor: Ragnarok. Taika Waititi torna a dirigere il film mentre i dettagli della trama sono stati tenuti nascosti. Il film uscirà il 6 maggio 2022.

Thor: Love and Thunder è il quarto film della saga su Thor, il Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth e prodotto dai Marvel Studios. Il film fa parte della cosiddetta Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.

 
 

Jake Gyllenhaal: 10 cose che non sai sull’attore

Jake Gyllenhaal 2021

Jake Gyllenhaal è, senza dubbio, uno degli attori più apprezzati e famosi di Hollywood. Ha lavorato con alcuni dei registi più importanti e, dopo aver recitato in film che sono diventati classici come Donnie Darko e I Segreti di Brokeback Mountain, si è affermato come uno degli attori migliori del cinema americano. Siamo tutti in attesa di vedere Jake Gyllenhaal di nuovo sul grande schermo: intanto, ecco dieci curiosità su di lui.

Jake Gyllenhaal: i film e la carriera

Jake Gyllenhaal

1. Jake Gyllenhaal è figlio d’arte. Ci sono tante famiglie d’arte famose a Hollywood: i Barrymore, gli Eastwood, i Coppola. Ma chi conosce i Gyllenhaal? Prima che Jake e Maggie intraprendessero le rispettive carriere sul grande schermo, i genitori stavano già lavorando nel mondo del cinema. Il padre, Stephen Gyllenhaal, cominciò a fare il regista alla fine degli anni settanta. La sua prima moglie (la madre di Jake e Maggie), Naomi Foner Gyllenhaal, fa la sceneggiatrice e la produttrice. Anche la seconda moglie, inoltre, lavora nel cinema. Ma non solo i genitori: la madrina di Jake è Jamie Lee Curtis, e il suo padrino è Paul Newman.

2. Jake Gyllenhaal: i film degli inizi. Il primo ruolo cinematografico è arrivato, per Jake Gyllenhaal, con il film Scappo dalla Città – La vita, l’amore e le vacche. Nel film, interpreta il ruolo del figlio di Billy Crystal. È tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila che la sua carriera subisce un’impennata, con Cielo d’ottobre (1999) e Donnie Darko (2001), film grazie al quale diventa veramente famoso. I titoli più importanti degli anni seguenti sono Fuga da Seattle (2002), Moonlight Mile – Voglia di ricominciare (2002), The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo (2004), I segreti di Brokeback Mountain (2005), Poof – La prova (2005), Zodiac (2007), Prince of Persia – Le sabbie del tempo (2010), Amore e altri rimedi (2010).

Jake Gyllenhaal: filmografia recente

Jake Gyllenhaal

3. Jake Gyllenhaal: filmografia recente. Nel secondo decennio degli anni Duemila, Jake Gyllenhaal è davvero uno degli attori più famosi di Hollywood, e recita in un film dopo l’altro, molti di questi sono successi commerciali. Si comincia da Source Code (2011), Prisoners (2013), Enemy (2013), Lo sciacallo – Nightcrawler (2014), Accidental Love (2015), Southpaw – L’ultima sfida (2015), Everest (2015). Il 2016 è l’anno di Animali Notturni, nel 2017 Jake Gyllenhaal recita in Life: Non oltrepassare il limite, Okja e Stronger – Io sono il più forte. Nel 2018 è protagonista di Wildlife, al fianco di Carey Mulligan e diretto da Paul Dano, all’esordi alla regia. Nello stesso anno è protagonista di The Sisters Brothers e Velvet Buzzsaw ma è Spider-Man: Far from Home a segnare un successo al block office. L’attore interpreta Quentin Beck nel nuovo film Marvel Studios. Nel 2020 prende parte alla puntata del Saturday Night Live “John Mulaney/David Dyrne. Nel 2021 l’attore presterà la voce a Jim Prescott nell’annunciato sequel Spirit Untamed. Nello stesso anno invece sarà protagonista in The Guilty nei panni di Joe Bayler. Sarà inoltre protagonista di Ambulance. Nel 2022 invece interpreterà Sonny Lofthus nel film tv The Son.

Jake Gyllenhaal in The Division

L’attore sarà inoltre trai protagonisti di The Division, l’attesissimo adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco.

4. Jake Gyllenhaal e i film mancati. Oltre a film celebri, nella carriera di Jake ci sono stati parecchi ruoli mancati, molti dei quali per blockbuster di enorme successo. Il primo di questi è stato Avatar. In molti si sono sorpresi per il fatto che l’attore principale del film fosse relativamente sconosciuto. Ebbene, i preferiti per la parte erano ben altri: Jake Gyllenhaal e Matt Damon, i quali furono però scartati per questioni di budget. Ma non c’è stato solo Avatar. Quando Tobey Maguire subì un infortunio, la sua partecipazione al Spider-Man 2 era incerta, e Jake Gyllenhaal era tra i preferiti nel caso ci fosse stato bisogno di un sostituto. Inoltre, nel 2005, Jake era in lizza per il ruolo di Bruce Wayne nel film di Christopher Nolan Batman Begins. Peggio di così? Gyllenhaal ha mancato anche il ruolo di Frodo Baggins nella trilogia de Il Signore degli Anelli.

La fidanzata di Jake Gyllenhaal ?

L’attuale fidanzata dell’attore è la modella francese Jeanne Cadieu, 24 anni e fisico slanciato. Pare che la bella bruna a conquistato il cuore del tenebroso americano. A dividerli solo gli anni, lui 40 anni.

Jake Gyllenhaal: fisico portentoso in Southpaw

Jake Gyllenhaal fisico5. Jake Gyllenhaal in Southpaw: un allenamento intensivo. Prima di interpretare il ruolo di pugile in Southpaw, Jake Gyllenhaal non aveva alcuna esperienza nel pugilato. A proposito dell’esperienza, l’attore ha raccontato: “Ero terrorizzato all’idea di sembrare un idiota. (…) Avevo cinque mesi per imparare, e so che mi ci vuole parecchio tempo per imparare a fare qualcosa di nuovo. (…) Quindi, decisi di allenarmi due volte al giorno pensando che mi avrebbe dato un certo vantaggio: sarebbe stato come allenarmi per dieci mesi. E l’allenamento, a quanto pare, fu particolarmente intenso: mille flessioni al giorno, cinque miglia di corsa, e un intensivo allenamento di pugilato.

Jake Gyllenhaal su Instagram

6. Jake Gyllenhaal non ha Instagram. Jake Gyllenhaal non è attivo sui social media, e ne ha spiegato il perché: “Per me, è una conseguenza del fatto che abbiamo smartphone, che ci consumano: guardiamo sempre in basso. Nessuno guarda in su. E prendo la cosa seriamente (…). Credo che voglia dire qualcosa di davvero importante, e anche un po’ spaventoso.”

7. Jake Gyllenhaal ha studiato il Buddismo alla Columbia University. Ona cosa alla quale sembra che Jake lavori costantemente, è la riflessione su di te. È per questo motivo che, tempo fa, si è messo in cerca di un corso da frequentare alla Columbia University che lo aiutasse in questo senso. A quanto pare, l’unico corso che davvero attirò la sua attenzione fu quello sul Buddismo. “Sono un grande sostenitore della continua riflessione personale” ha raccontato.

Jake Gyllenhaal: altezza

8. Jake Gyllenhaal si chiama in realtà Jacob Benjamin Gyllenhaal, ed è nato il 19 dicembre 1980 a Los Angeles. Ha 37 anni, ed è alto 1.83 metri.

Jake Gyllenhaal: nudo con Anne Hathaway per Entertainment Weekly

9. Jake Gyllenhall nudo in copertina ai tempi di Amore e altri rimedi. Nel film, infatti, entrambi avevano recitato nudi. Per Anne Hathaway, a quanto pare, fu una sfida: “Non vado in spiaggia in bikini per una ragione” raccontò al Entertainment Weekly, “e ho pensato, ‘Ok, avrò il controllo della cosa. Lo farò come si deve, mi scoprirò l’ultimo minuto, e mi rimetterò la vestaglia tra un ciak e l’altro.’ Ma poi scoprii che, ogni volta che mi rimettevo la vestaglia, questa rovinava il trucco sul corpo, e la cosa aggiungeva venti minuti in più alle riprese.” I due hanno posato nudi insieme per un servizio e per la copertina della rivista, nel novembre 2010.

10. Taylor Swift e le sei canzoni su Jake Gyllenhaal. Taylor è famosa per l’utilizzo delle proprie esperienze personali nelle proprie canzoni, al punto che i fan cercando indizi nascosti sulle sue relazioni ad ogni uscita di una nuova canzone. A quanto pare, in molti credono che Jake Gyllenhaal sia l’oggetto di addirittura sei canzoni di Taylor Swift, nonostante i due si siano frequentati solamente dall’ottobre 2010 al gennaio 2011. Tra le canzoni incriminate, ci sarebbero State of Grace, Red, All Too Well, Sad Beautiful Tragic, We Are Never Ever Getting Back Together e Begin Again.

Fonti: The Independent, Huffington Post, InStyle, Screen Rant, TheThings

 
 

Warrior 2 dal 30 Marzo su SKY e NOW

Warrior 2 stagione

Le guerre Tong stanno tornando e questa volta sono più cruente e spietate che mai. Dopo il grande successo della prima stagione, trasmessa da Sky la scorsa estate, da martedì 30 marzo alle 21.15 su Sky e NOW TV arriva Warrior 2, con i nuovi episodi della seconda stagione di Warrior, il “kung-fu drama” prodotto da Cinemax (HBO) e basato su alcuni scritti del leggendario artista marziale, attore, regista e produttore Bruce Lee. Con extra, il programma fedeltà di Sky, i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema vedranno i primi episodi prima di tutti on demand nella sezione extra.

La figlia Shannon Lee, già produttrice della prima stagione, costruisce, quindi, un seguito al racconto a cui il padre aveva tanto sognato di dare vita: una serie tv a metà fra action e denuncia sociale, sulla condizione degli immigrati cinesi in America alla fine dell’800.

Nel primo capitolo della serie Ah Sahm (Andrew Koji, Fast & Furious 6), prodigio delle arti marziali che arriva a San Francisco dalla Cina alla ricerca della sorella scomparsa, diventa in breve l’uomo di fiducia di una delle tong più potenti di Chinatown, le famiglie cinesi dedite al crimine organizzato. Ed è sempre da quella San Francisco di fine ‘800 che riprende il racconto adrenalinico e coinvolgente della seconda stagione di Warrior.

Attanagliate dal sempre più radicato razzismo anti-cinese dell’epoca, le tong rivali Hop Wei e Long Zii si trovano a lottare per il dominio di Chinatown in un clima doppiamente ostile, fatto di minacce e tensioni. Dopo essere miracolosamente sopravvissuto alla resa dei conti (nel finale della prima stagione), Ah Sahm è tornato con l’Hop Wei, determinato a vendicarsi sul nuovo leader di Long Zii, Mai Ling (Dianne Doan, Vikings), la sorella che aveva tanto cercato e per cui aveva messo a rischio la propria vita. Tra i locali disordini politici e la crescente violenza delle bande, le tensioni a Chinatown minacciano di trasformarsi in un guerra su vasta scala che aumenterà la posta in gioco e metterà alla prova la capacità di sopravvivenza di tutti.

Il successo della serie è anche dovuto al formidabile cast capitanato dall’attore britannico di origini giapponesi Andrew Koji nei panni del protagonista, insieme a Kieran Bew (The Street), Olivia Cheng (Marco Polo), Dianne Doan (Vikings), Dean Jagger (Il Trono di Spade), Langley Kirkwood (Invictus – L’invincibile), Hoon Lee (Banshee – La città del male), Christian McKay (Io e Orson Welles), Joe Taslim (Fast & Furious 6), Jason Tobin (The Fast & the Furious: Tokyo Drift), Joanna Vanderham (The Paradise), Tom Weston-Jones (Copper) e Perry Yung (The Knick).

La seconda stagione di Warrior (10X60’) è prodotta da Cinemax (HBO), creata da Jonathan Tropper e Justin Lin, produttori esecutivi Jonathan Tropper, Shannon Lee.