Finalmente
Judas and Black Messiah, l’attesissimo film di Shaka
King candidato a 6 Premi Oscar, tra cui miglior film e miglior
attore non protagonista, arriva in Italiain esclusiva digitale da venerdì 9
Aprile,disponibile per l’acquisto e il noleggio
premium su tutte le principali piattaforme.
Judas
and Black Messiah è infatti nominato per sei premi
alla prossima edizione degli Academy Awards, per miglior film,
miglior attore non protagonista (Daniel
Kaluuya e LaKeith Stanfield), per la fotografia (Sean Bobbitt),
per la canzone originale (“Fight For You,” musica di H.E.R. e
Dernst Emilie II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas), e miglior
sceneggiatura originale (sceneggiatura di Will Berson & Shaka King,
soggetto di Will Berson & Shaka King e Kenny Lucas & Keith
Lucas).
Daniel Kaluuya ha inoltre già vinto il Golden Globe 2021 come
miglior attore non protagonista proprio per
Judas and Black Messiah.
L’informatore dell’FBI William
O’Neal (LaKeith Stanfield), è infiltrato nel partito delle Black
Panther dell’Illinois con l’incarico di tenere d’occhio il loro
carismatico leader, il Presidente Fred Hampton (Daniel Kaluuya).
Ladro di professione, O’Neal sembra divertirsi a correre il rischio
di manipolare sia i suoi compagni che il suo “supervisore”,
l’Agente Speciale Roy Mitchell (Jesse Plemons). L’influenza
politica di Hampton è in forte ascesa proprio quando incontra e si
innamora della sua compagna di rivoluzione Deborah Johnson
(Dominique Fishback). Nel frattempo, nella mente di O’Neal prende
vita un dilemma. Si allineerà alle forze benevole? O
contribuirà ad affossare Hampton e Le Pantere con ogni mezzo, come
comanda il Direttore dell’FBI J. Edgar Hoover (Martin Sheen)?
Ispirato a eventi realmente
accaduti, “Judas and the Black Messiah” è diretto da Shaka King,
all’esordio con un lungometraggio per una major. Il progetto ha
avuto origine da King e il suo partner di sceneggiatura, Will
Berson, e da Kenny Lucas & Keith Lucas, autori del soggetto assieme
a Berson & King. King, collaboratore da molto tempo del regista
Ryan Coogler (“Black Panther”, “Creed”, “Fruitvale Station”), ha
sottoposto l’idea del film a Coogler e a Charles D. King (“Just
Mercy”, “Fences”), che sono poi diventati produttori del film con
Shaka King. I produttori esecutivi sono Sev Ohanian, Zinzi Coogler,
Kim Roth, Poppy Hanks, Ravi Mehta, Jeff Skoll, Anikah McLaren,
Aaron L. Gilbert, Jason Cloth, Ted Gidlow e Niija Kuykendall.
In “Judas and the Black Messiah”
troviamo i candidati all’Oscar® Daniel Kaluuya (“Get Out”,
“Widows”, “Black Panther”) nel ruolo di Fred Hampton e LaKeith
Stanfield (“Atlanta”, “The Girl in the Spider’s Web”) in quello di
William O’Neal. Fanno parte del cast anche Jesse Plemons (“Vice”,
“Game Night”, “The Post”), Dominique Fishback (“The Hate U Give”,
“The Deuce”), Ashton Sanders (“The Equalizer 2”, “Moonlight”) e
Martin Sheen (“The Departed”, “The West Wing” e “Grace & Frankie”
per la TV).
Nel cast anche Algee Smith (“The
Hate U Give”, “Detroit”), Darrell Britt-Gibson (“Just Mercy”,
“Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”), Dominique Thorne (“If
Beale Street Could Talk”), Amari Cheatom (“Roman J. Israel, Esq.”,
“Django Unchained”), Caleb Eberhardt (“The Post”) e Lil Rel Howery
(“Get Out”).
Il team creativo dietro la macchina
da presa include il direttore della fotografia, Sean Bobbitt (“12
Years a Slave”, “Widows”), lo scenografo Sam Lisenco (“Shades of
Blue”), il montatore Kristan Sprague (“Random Acts of Flyness”) e
la costumista Charlese Antoinette Jones (“Raising Dion”). Le
musiche sono di Craig Harris e Mark Isham.
La Warner Bros. Pictures presenta,
in associazione con MACRO/Participant/BRON Creative, una produzione
MACRO Media/Proximity, un Film di Shaka King, “Judas and the Black
Messiah”.
La
Snyder Cut di Justice
League è ormai sulla bocca di tutti. Zack Snyder ha finalmente avuto la possibilità
di mostrare al mondo la versione originale del cinecomic uscito per
la prima volta al cinema nel 2017. Ovviamente, da profondo
conoscitore dell’universo DC quale è, il controverso regista ha
inserito all’interno del suo taglio tutta una serie di easter egg e
di riferimenti al mondo dei fumetti che probabilmente sono i fan
delle pagine scritte sono riusciti a cogliere. Scopriamo insieme
quali sono, grazie a
ComicBookMovie:
Il riferimento a Flashpoint
Quando Rick Famuyiwa era
stato ingaggiato per dirigere
The Flash, era stato confermato che il film avrebbe adatto
per il grande schermo la serie a fumetti “Flashpoint”, in cui Barry
Allen viaggia indietro nel tempo per impedire a Reverse Flash di
uccidere sua madre, inconsapevole che avrebbe poi creato una linea
temporale completamente nuova.
In quell’universo, Cyborg era un
supereroe di alto livello, Thomas Wayne era Batman e Atlantide era
in guerra contro Themyscira. Un accenno a tutto ciò è presente
nella Snyder
Cut, quando gli eroi stanno riesumando il corpo di
Superman e Wonder Woman fa riferimento proprio all’animosità tra
lei e la gente di Aquaman.
Dusty
Nella Snyder
Cut di Justice
League è stato dato molto più spazio anche a Martha Kent.
In una delle varie scene che la vedono protagonista, Martha visita
la tomba di Clark e viene raggiunta dal cane della famiglia Kent,
Dusty: nonostante il nome sia stato cambiato, è palese che il
riferimento sia a Rusty, il cane da compagnia del giovane Clark nei
fumetti.
Nella pagine di “The Man of Steel
#1” del 1986 (scritto e disegnato da John Byrne), è stato Rusty che
ha aiutato il futuro Superman a imparare a volare… anche se in
maniera del tutto accidentale. Snyder è un grande fan del
personaggio e non è un caso che abbia preso ispirazione dai fumetti
per renderli omaggio nel suo taglio, anche se in una maniera non
così eclatante.
Gard’ner Fox
Quando l’azione si sposta a
Central City, incontriamo Barry Allen che sta cercando di ottenere
un lavoro. È allora che il Velocista Scarlatto incrocia per la
prima volta lo sguardo di Iris West. Grazie alla sua incredibile
velocità, Barry è in grado di salvarla da una morte certa.
Tuttavia, il camion che quasi uccide la ragazza contiene un
interessantissimo easter egg.
Il camion opera per conta di una
fantomatica compagnia di nome Gard’ner Fox, un riferimento
abbastanza parlese allo scrittore DC Comics Gardner Fox, co-autore
del Flash originale, insieme ad altri personaggi come Sandman e
Hawkman. Fox è stato anche responsabile della Justice Society e
della Justice League, e avrebbe anche introdotto il Multiverso in
“The Flash #123” nel 1961.
Arkham Asylum
Alla fine
di
Batman v Superman: Dawn of Justice, il Cavaliere Oscuro
riesce a far rinchiudere Lex Luthor ad Arkham Asylum. Alla fine
della Snyder
Cut ci ritroviamo proprio ad Arkham e apprendiamo che
ora è conosciuto come “Arkham Home for the Emotionally
Troubled”.
Questo nuovo nome per l’iconica
struttura di Gotham City è stato usato per la prima volta in
“Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller. Data la
passione di Snyder per quella storia, non dovrebbe sorprendere che
il regista abbia deciso di renderle omaggio. Viene anche rivelato
che il manicomio criminale è stato fondato nel 1974, anno in cui è
apparsa per la prima volta nei fumetti (in “Batman #258”).
Il fiume Stige
Quando Cyborg entra in
contatto con la Scatola Madre e Flash si “carica” per aiutare a
resuscitare Superman, accade qualcosa di strano. Victor Stone ha
una visione che riguarda un futuro oscuro: oltre ad apprendere che
Aquaman è stato ucciso da Darkseid, assistiamo anche al funerale di
Wonder Woman (ciò spiega perché nessuno dei due eroi appare nella
scena ambientata nel Knightmare, contenuta nell’epilogo del
film).
Diana Prince brucia su una pira
funeraria davanti a sua madre e al resto delle Amazzoni. Ma perché
ha delle monete sugli occhi? La mitologia greca ci viene in aiuto.
I morti avrebbero dovuto pagare Caronte, il traghettatore di Ade,
per poter attraversare il fiume Stige nell’aldilà: ecco perché le
monete sono state poste sui loro occhi ed ecco perché appaiono
anche sugli occhi di Wonder Woman.
AFSP
La scena della Snyder
Cut in cui Bruce Wayne recluta Barry Allen per la
Justice League è più o meno simile a quella della versione
theatrical del 2107. Tuttavia, mentre i due lasciano Central City a
bordo dell’auto del miliardario (con Bruce Wayne che ricorda che il
suo superpotere è quello di “essere ricco”), vediamo un cartellone
con un murale che fa riferimento all’American Foundation for
Suicide Prevention (AFSP).
Non si tratta di un easter egg
casuale, ma è un chiaro riferimento al atto che Barry sta lottando
contro la solitudine quando Bruce lo rintraccia. I fan di Snyder
hanno fatto molto per l’AFSP da quando è stato lanciato il
movimento #ReleaseTheSnyderCut: ad oggi, sono stati raccolti oltre
$ 500.000.
Bat-Tank
Nell’epilogo della
Snyder
Cut viene anticipato il futuro di ogni membro
della Justice League: Wonder Woman e Superman desiderano tornare
rispettivamente a Themyscira e a Metropolis, mentre Flash è ormai
totalmente consapevole della sua velocità. Anche Cyborg, che nel
taglio di Snyder è il vero cuore pulsante della storia, ha
finalmente superato la sua rabbia e il suo dolore.
Per quanto riguarda Batman, invece,
vediamo il Cavaliere Oscuro mentre cattura un gruppo di
supercriminali a Gotham City: dopo averlo fatto, lo vediamo in cima
ad un enorme carro armato. Non sorprende che quest’epica Batmobile
sia stata riprese direttamente dalle pagine di “Batman: Il ritorno
del Cavaliere Oscuro”.
Kilowog
Abbiamo già menzionato l’orribile
visione di Cyborg in merito al futuro dell’universo DC, in cui
Superman, ormai sotto il controllo dell’Equazione dell’Anti-vita di
Darkseid, ha devastato la Sala della Giustizia (costruita sui resti
di Villa Wayne). Tuttavia, è chi giace ai suoi piedi che deve
destare maggiore interesse.
Si tratta di un membro del Corpo
delle Lanterne Verdi, ed è senza ombra di dubbio Kilowog, tra le
Lanterne non umane più iconiche. Si tratta probabilmente dell’unico
membro appartenente alla forza di polizia intergalattica che la
Warner Bros. ha concesso a Snyder di usare (il regista ha
dichiarato che la major non gli avrebbe concesso di usare John
Stewart). Kilowog, che ha combattuto molte volte per proteggere la
Terra, chiaramente non poteva competere con l’Uomo d’Acciaio.
Granny Goodness
Quando
visitiamo Apokolips, intravediamo Granny Goodness. Una delle
seguaci più fedeli di Darkseid, addestra i suoi soldati usando una
combinazione di tortura, lavaggio del cervello e crudeltà. È un
personaggio spietato e cattivo, e sembra probabile che Snyder
sperasse di esplorarla ulteriormente in un sequel.
Tuttavia, questo non
è l’unico riferimento a Granny Goodness che può essere scovato
nella Snyder
Cut di Justice
League. Durante la scena di Central City con Barry e Iris,
su un lato del carrello degli hot dog appare effettivamente il nome
“Granny Goodness”. È uno strano easter egg da includere in un film
in cui il personaggio viene comunque presentato. Forse si ricollega
alle teorie sul film riguardo al Multiverso?
Ryan Choi, Atom
L’attore cinese Zheng Kai è
stato completamente escluso dalla versione di Justice
League del 2017, ma ha trovato finalmente il suo spazio
come Ryan Choi nella Snyder
Cut. Lo vediamo sempre al fianco del
dottor Silas Stone, ma in realtà è più di un semplice personaggio
di supporto.
Nei fumetti Choi – che è apparso per
la prima volta in “DCU: Brave New World #1” del 2006 – è diventato
il quarto personaggio in ordine cronologico ad assumere l’identità
di Atom. Verso la fine del film, Choi diventa il direttore della
nanotecnologia dei laboratori S.T.A.R., un chiaro riferimento al
fatto che è destinato a diventare un supereroe in un futuro non
troppo lontano. Forse erano proprio questi i piani per il sequel
mai realizzato di Justice
League…
La serie originale Marvel Studios
The Falcon and The Winter Soldier ha debuttato
come la più vista di sempre su Disney+ durante
il suo weekend di apertura, da venerdì 19 marzo a domenica 22
marzo, e come titolo più visto in assoluto per lo stesso periodo di
tempo su base globale, includendo anche i mercati Disney+ Hotstar.
La serie Marvel Studios
The Falcon and The Winter Soldier vede
protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier
(Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti
finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale
che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza.
Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo
sceneggiatore, la serie composta da 6 episodi vede nel cast anche
Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon
Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker.
The Falcon and The Winter Soldierha
debuttato in tutto il mondo su Disney+ lo scorso 19 marzo.
Dopo un grande inizio, MTV
Cribs Italia non può che proseguire mantenendo
l’adrenalina a mille. Nel secondo appuntamento, in onda con un
doppio episodio mercoledì 24 marzo in prima tv assoluta alle 21.10
su MTV (canale Sky 130 e in streaming su NOW) – il brand di
intrattenimento di ViacomCBS Networks Italia – la prima dimora da
scoprire è quella di Luis Alberto e della sua famiglia, il
centrocampista della Lazio con dei gusti molto particolari in fatto
di arredamento. A seguire, nel secondo episodio, andiamo a
conoscere laDEFHOUSE, una concept house
innovativa con sede a Milano, dove 8 giovanissimi TikTokers
convivono e creano contenuti con l’obiettivo di formarsi per
diventare delle icone social: Simone Berlini, Marco
Bonetti, Tommaso Donadoni, Alessia Lanza, Davide Moccia, Yusuf
Panseri, Florin Vitan e Jasmin Zangarelli.
Per quanto riguarda la “crib” di
Luis Alberto, possiamo già dare degli indizi interessanti: il
colore che più rappresenta la sua casa è il rosa, il colore
preferito della moglie Patricia e tra palestra e stanza dei giochi,
il suo luogo preferito è il salone, non soltanto perché sinonimo di
relax e quiete, ma perché è qui che trascorre più tempo con la sua
famiglia.
I protagonisti della DEFHOUSE
sentono la loro nuova casa come un luogo dove sentirsi a proprio
agio ed esprimere la loro creatività, gli oggetti di ogni stanza
diventano i protagonisti unici dei contenuti creativi da
condividere con milioni di follower. Per questi artisti della
condivisione, la casa rappresenta non solo un’idea di comfort e
sicurezza, ma anche un luogo dove sperimentare e tirare fuori la
propria personalità.
Ad aiutarci a comprendere di più
del rapporto fra le persone e le proprie case abbiamo chiamato
Camilla Corradi, designer d’interni e blogger, creatrice del blog
La tazzina blu, dove racconta la sua passione per il
design e le sue ispirazioni quotidiane. Come afferma lei stessa
“La casa è pura espressione di noi stessi e racconta le
nostre abitudini, soprattutto durante l’ultimo anno in cui abbiamo
avuto l’occasione di viverla a 360 gradi amandola,
rivoluzionandola.Abbiamo trasformato i nostri spazi domestici in tutto ciò che
cercavamo altrove: la cucina di un ristorante, un home cinema, uno
yoga studio, una sala riunioni o un lounge bar. È incredibile
pensare che la casa possa essere tutto questo, anche in una
manciata di metri quadri!” Ma quali sono i consigli giusti per
arredare una casa? Per Camilla, non esiste giusto o
sbagliato, la cosa importante è una sola: non avere fretta di
arredarla. È importante “fare amicizia” con gli spazi prima di
occuparli, acquistare solo gli arredi necessari e poi capire di
cosa si ha bisogno, cosa fa sentire a proprio agio. La casa è una
tela bianca da riempire con i propri gusti e colori.
Per scoprire tutti i segreti di
Luis Alberto e della DEFHOUSE, sintonizzatevi su MTV Cribs Italia.
L’unico modo per andare a fondo nella loro personalità e identità,
conoscerli meglio, e perché no…scoprire che la casa del vostro
giocatore o dei vostri talent preferiti, è anche quella dei vostri
sogni.
Uno show che unisce personalità
molto diverse, mescolando sport, musica, fotografia, creatività, il
mondo dell’intrattenimento e dei social. Tutti loro hanno però
qualcosa in comune: una vita più intima, lontano dal palcoscenico,
che noi ancora non conosciamo e scopriremo con MTV Cribs
Italia.
MTV Cribs Italia
va in onda con un doppio episodio ogni mercoledì alle 21.10 su MTV
(canale Sky 130 e in streaming su NOW): i protagonisti del prossimo
appuntamento in onda mercoledì 31 marzo saranno Elettra Lamborghini
e, subito dopo, la coppia Andrea Cerioli e Arianna Cirrincione.
Grazie alla distribuzione della
Snyder Cut di Justice
League, continuano a piovere numerosi dettagli in
merito ai piani originali di Zack Snyder per la sua trilogia
cinematografica dedicata ai celebri supereroi DC, di fatto mai
realizzata. Tali dettagli arrivano proprio dal diretto interessato,
ossia da Snyder, che nel corso delle numerose interviste
promozionali ha avuto la possibilità di spiegare cosa aveva in
mente di realizzare quando lo SnyderVerse era ancora una possibilità
concreta.
Nella Snyder
Cut di Justice
Leagueha fatto il suo ritorno
il famigerato Joker di Jared Leto, apparso per la prima volta in
Suicide
Squad di David Ayer, film in cui ha
fatto il suo debutto live action anche il personaggio di Harley
Quinn, interpretato da
Margot Robbie. Nonostante nella nuova versione del
cinecomic non ci sia alcuna traccia della Mattacchiona (anche se il
personaggio viene citato proprio nell’epilogo ambientato nel
Knightmare, dove Batman rivela al Joker che Harley Quinn è morta
tra le sue braccia), ora Snyder ha confermato che, in origine, la
morte del personaggio doveva essere mostrata nel sequel di
Justice
League.
Intervistato da
Esquire, Zack Snyder ha condiviso i suoi piani
originali in merito alla trilogia che aveva pianificato per
Justice League, e ha confermato che il secondo
capitolo avrebbe esplorato le morti di Aquaman, Lois Lane e anche
di Harley Quinn. Nel sequel, Cyborg avrebbe avuto una visione di
tutti questi tragici eventi. Quando è stato chiesto al regista se
queste storie sarebbe stato spiegate in seguito attraverso dei
dialoghi espositivi, Snyder ha risposto: “No, stavamo per
girarle. E avrebbero avuto degli elementi tratti da ciò che Cyborg
aveva visto.”
Justice League 2 ambientato nel
futuro impostato dal Knightmare
Già in passato Snyder aveva
anticipato che Justice League 2 sarebbe stato interamente ambientato
nel Knightmare, apparso per la prima volta in Batman v
Superman: Dawn of Justice, come incubo vissuto da
Bruce Wayne attraverso il quale gli è stato mostrato un possibile
scenario futuro. Dopo la morte di Lois Lane, Superman si converte
all’oscurità e si allea con il malvagio Darkseid. Superman diventa
così un tiranno che domina una Terra distrutta. Con le morti di
Wonder Woman, Aquaman ed altri eroi, tocca a Batman e ad altri suoi
alleati cercare di riparare ai danni commessi dall’eroe
kryptoniano. Tale scenario, come citato anche sopra, è stato poi
ripreso nell’epilogo della Snyder
Cut.
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Sono stati rilasciati alcuni concept
art del reboot mai realizzato de Il Corvo che ci mostrano Tom Hiddleston e
Luke Evans con il classico trucco bianco e nero
di Eric Draven, il protagonista del celebre fumetto di
James O’Barr, già portato sul grande schermo nel
1994 grazie al film con protagonista il compianto Brandon Lee.
Nel corso degli anni, diversi
registi hanno provato a riportare Il Corvo al cinema. Tuttavia, ad oggi, nessuno
è mai riuscito nell’ardua impresa, nonostante siano stati comunque
realizzati ben tre sequel dell’originale e anche una serie tv. Nel
lontano 2013, Tom Hiddleston, il celebre Loki del
MCU, venne scelto per interpretare il ruolo di Eric, ma alla
fine venne sostituito da
Luke Evans, l’attore gallese noto per Dracula Untold e La bella e la bestia. Alla fine, anche Evans abbandonò
il progetto, che all’epoca era nelle mani di F. Javier
Gutiérrez, regista spagnolo noto per The Ring
3.
I concept art mai visti prima sono
stati diffusi in esclusiva da
Bloody Disgusting e ci mostrano come sarebbero apparsi
Hiddleston e Evans se alla fine avessero davvero interpretato
l’iconico ruolo di Eric Draven. A proposito dei concept, opera del
makeup designer Bill Corso, Gutiérrez ha spiegato:
“Abbiamo cercato di rendere il personaggio il più fedele
possibile alla graphic novel. Volevamo che fosse ancorato a
quell’immaginario. Abbiamo prestato molta attenzione ai dettagli,
inclusa la cicatrice. Bill è incredibile e ha fatto un lavoro
straordinario”.
Al momento non sappiamo se un reboot
de Il Corvo verrà mai realizzato. A gennaio era
trapelata la
notizia che il progetto fosse tornato in sviluppo alla Sony, ma
da allora non ci sono più stati aggiornamenti. Ricordiamo che
l’ultima volta il progetto era nelle mani del regista Corin
Hardy(The
Nun – La vocazione del male) e che Jason Momoa(Aquaman)
avrebbe dovuto interpretare Eric Draven. Entrambi hanno poi
annunciato di aver deciso, insieme, di abbandonare il film.
Ann Sarnoff, CEO di Warner Media, ha
confermato che non ci sono piani per sviluppare lo SnyderVerse inizialmente pianificato da
Zack Snyder dopo l’uscita della
Snyder Cut di Justice
League. Molti speravano che il nuovo taglio del
cinecomic uscito per la prima volta al cinema nel 2017 avrebbe
rappresentato un nuovo inizio per il DCEU, ma a quanto pare non
sarà così.
Il movimento #ReleaseTheSnyderCut ha
aiutato Snyder a realizzare finalmente il cinecomic che aveva
sempre immaginato di portare sul grande schermo e che purtroppo, a
causa di una tragedia familiare, alla fine è finito nelle mani di
un altro regista (ossia, Joss Whedon). Vista l’accoglienza riservata
alla Snyder
Cut, che è stata accolta in maniera positiva anche dalla
critica, i fan hanno chiesto il ripristino dello SnyderVerse, con la speranza che WB conceda a
Snyder la possibilità di continuare a lavorare all’interno del DCEU
e di portare avanti la storia che aveva iniziato a raccontare con
L’uomo
d’acciaio nel lontano 2013.
Sfortunatamente, in una recente
intervista con
Variety, Ann Sarnoff, CEO di Warner Media, ha confermato ciò
che lo stesso Zack Snyder aveva anticipato in numerose
interviste, ossia che non ci sono piani per continuare con
l’esplorazione dello
SnyderVerse dopo l’uscita della Snyder Cut su HBO
Max. Sarnoff ha spiegato che la WB è sempre stata felice all’idea
di concedere a Snyder la possibilità di completare la sua trilogia
(quella idealmente composta da L’uomo
d’acciaio e da Batman v Superman), ma ha anche specificato
che è ora per lo studio di guardare al futuro e di concentrarsi sui
nuovi progetti attualmente in fase di sviluppo.
“Apprezzo che adorino il lavoro
di Zack e siamo molto grati per i suoi numerosi contributi alla
DC”, ha spiegato Ann Sarnoff. “Siamo davvero felici che
abbia potuto dare vita alla sua versione di Justice League, perché
non era nei piani fino a circa un anno fa. Con ciò arriva il
completamento della sua trilogia. Siamo molto felici di averlo
fatto, ma siamo molto entusiasti dei piani che abbiamo per tutti i
personaggi DC multidimensionali che sono in fase di sviluppo
proprio in questo momento.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Il costumista della
Snyder Cut di Justice
League ha rilasciato un’intervista a Screen Rant in cui ha parlato del
costume nero di Superman (Henry
Cavill) e dell’armatura sfoggiata da Flash (Ezra
Miller) nella sequenza ambientata nel Knightmare.
Nella versione theatrical del 2017,
Superman torna in azione con il suo iconico costume rosso e blu.
Nella Snyder
Cut, invece, Clark Kent viene resuscitato dalla squadra di
supereroi grazie all’aiuto della Scatola Madre. Dopo aver
riacquistato i suoi ricordi, Superman torna all’interno della nave
krytponiana che si era schiantata a Metropolis e recupera il
costume nero. Nonostante il colore simboleggi generalmente il male
nelle storie fantasy, Zack Snyder ha spiegato più volte che la
scelta del costume nero simboleggia il viaggio personale di
Superman e il suo rapporto con la famiglia, poiché tutti gli
abitanti di Krypton, il suo pianeta Natale, erano soliti indossare
abiti neri.
A proposito del costume nero di
Superman, il costumista Michael Wilkinson ha
spiegato a
Screen Rant: “Per il classico costume di Superman in
Justice League avevo trovato un nuovo tessuto per la maglia in rete
della sopra-tuta che faceva brillare il sotto-tuta in un modo
davvero bello.Ero entusiasta all’idea del costume nero,
perché sapevo che sarebbe stato incredibile se avessimo spinto su
alcuni elementi che avevamo già creato per il costume classico.
Abbiamo reso il sotto-tuta ancora più metallico di prima… brillava
in modo drammatico attraverso la rete. La stampa dimensionale sulla
maglia in rete è stata realizzata usando della vernice metallica a
grafite argentata. Tutte queste modifiche hanno assicurato che un
costume di Superman monocromatico fosse tutt’altro che
noioso!”
Parlando invece della concezione
dell’armatura di Flash vista nella sequenza ambientata nel
Knightmare, Wilkinson ha dichiarato a
Screen Rant: “La tuta è stata creata digitalmente: l’idea
era quella di un guscio esterno che racchiudeva il classico costume
di Flash e che gli permetteva di proteggersi durante i suoi
spostamenti così incredibilmente veloci attraverso lo spazio e il
tempo. L’esplorazione di così tante dimensioni parallele diverse, a
noi sconosciute, sembrava giustificare un approccio nanotecnologico
al suo costume.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Uno spettacolo incentrato su Echo,
un personaggio dei nativi americani che sarà interpretato da
Alaqua Cox nella serie “Hawkeye“,
è nelle prime fasi di sviluppo per Disney Plus. Etan Cohen ed Emily
Cohen sono gli autori legati alla scrittura e alla produzione
esecutiva della potenziale serie tv, con una writers room che è
stata recentemente costituita. I Marvel Studios produrranno per
Disney+.
Echo, il cui vero nome è Maya
Lopez, ha la capacità di copiare perfettamente i movimenti o lo
stile di combattimento di un’altra persona, rendendola un
formidabile avversario in battaglia. Nei fumetti Marvel, Echo
incontra personaggi come Daredevil,
Moon Knight e Avengers. È stata anche la prima
persona a detenere il titolo di Ronin prima di trasmetterlo a Clint
Barton, alias
Occhio di Falco, nei fumetti. All’inizio di
“Avengers:
Endgame”, Barton (Jeremy
Renner) ha usato brevemente il nome Ronin ed è
diventato un ladro e vendicatore dopo aver perso la sua famiglia
nello schiocco di Thanos.
Hawkeye, la serie
tv
Vi ricordiamo che Hawkeye fa
parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios
che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a
partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere
stato The Falcon and The
Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa
della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre
serie tv includono WandaVision (sempre
nel 2020?), Loki (primavera
2021) oltre a Hawkeye.Tutti
vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
A giugno dello scorso anno è
arrivata la
notizia che Michael Keaton sarebbe tornato negli iconici
panni di Batman per l’attesissimo The
Flash di
Andy Muschietti. L’attore statunitense ha raggiunto la
fama internazionale proprio grazie all’interpretazione del celebre
eroe della DC nei due film diretti da Tim Burton e usciti rispettivamente nel 1989
(Batman)
e nel 1992 (Batman
– Il ritorno).
Dopo aver affrontato uno sviluppo
particolarmente travagliato, la produzione di The Flash
sta finalmente procedendo grazie al definitivo coinvolgimento di
Muschietti dietro la macchina da presa. Oltre a Keaton, sappiamo
che nel film sarà presente anche il Batman di Ben Affleck, che proprio di recente abbiamo
ritrovato nella Snyder
Cut di Justice
League. Al momento non si conoscono i dettagli sulla trama
del film, ma essendo previsto il ritorno di ben due iterazioni
passate del Cavaliere Oscuro, è chiaro che il cinecomic con
Ezra Miller affronterà il concetto di Multiverso
e che quasi sicuramente prenderà ispirazione dalla miniserie a
fumetti “Flashpoint”.
Tuttavia, in una recente intervista
con
ComicBook,
Michael Keaton ha lasciato intendere che il suo
coinvolgimento potrebbe non essere così definitivo. A lungo si è
parlato del fatto che l’attore avrà nel DCEU un ruolo molto simile
a quello di Nick Fury nel MCU (una sorta di mentore, non solo
per il personaggio di Barry Allen), ma ad oggi non esistono ancora
conferme in merito. Parlando della possibilità di apparire in
The Flash, l’attore candiato all’Oscar ha
commentato: “Se dovessi parlare di Batman, potrei riempirvi di
stro***te. Davvero, non lo so. Dovrei leggere l’ultima bozza della
sceneggiatura”.
Sembra, quindi, che Keaton sia
ancora indeciso su un eventuale ritorno nei panni del Cavaliere
Oscuro. Inoltre, pare che l’attuale situazione legata alla pandemia
di Covid-19 potrebbe avere il suo peso in merito all’eventuale
decisione di partecipare ufficialmente al progetto. L’attore ha
infatti dichiarato: “La situazione legata al Covid mi preoccupa
seriamente. È la prima cosa a cui penso quando valuto un nuovo
progetto. Considero il quadro generale e penso alle possibili
conseguenze. Se non c’è nulla da temere, allora ne possiamo
discutere.”
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola
Maribel Verdú(Il labirinto del fauno),
che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice
statunitense Sasha Calle(Febbre
d’amore) che interpreterà Supergirl.
Non ci sarà invece Billy
Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di
Barry) in Justice
League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a
fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata
da Andy Kubert.
Ann Sarnoff, amministratore delegato
di WarnerMedia, ha confermato che non ci sono piani per la
distribuzione della Director’s Cut di Suicide Squad. Il terzo film del DCEU, uscito
nel 2016, è stato diretto da David Ayer e
annoverava nel cast attori del calibro di
Will Smith,
Margot Robbie e Jared Leto. In seguito alle critiche riservate
a
Batman v Superman: Dawn of Justice, la Warner Bros. ha
imposto ad Ayer di cambiare il suo approccio al tono e alla storia
di
Suicide Squad.
Lo scorso anno, sulla scia della
campagna nata per sostenere la distribuzione della
Snyder Cut di Justice
League, si è iniziato a parlare anche della famigerata
Ayer Cut, non il regista che ha iniziato a rivelare sempre più
dettagli in merito alla travagliata produzione del cinecomic e a
ciò che WB gli aveva chiesto di modificare. Proprio per questo,
alcuni fan hanno iniziato a chiedere a gran voce, sempre attraverso
i social, la release del taglio di Ayer, progetto che è stato
sostenuto anche da numerose star del film, come Joel Kinnaman.
Lo scorso anno, David
Ayer ha suggerito ai fan di dare vita ad una vera e
propria campagna, proprio come fatto con Justice
League, per il suo taglio di
Suicide Squad, ma dopo un periodo in cui sembrava
che la cosa potesse effettivamente diventare realtà, alla fine
tutto è finito nel dimenticatoio. Ora, è stata Ann Sarnoff,
amministratore delegato di WarnerMedia, a confermare che la
Director’s Cut di Suicide Squad non vedrà mai la luce,
sottolineando che la Snyder
Cut ha di fatto rappresentato un unicuum, un
evento che difficilmente si ripeterà in futuro.
Nessuna Director’s Cut di Suicide
Squad: il commento del regista David Ayer
La conferma è stata data da Sarnoff
in una lunga intervista con
Variety, che il regista David Ayer ha poi
condiviso attraverso il suo account
Twitter, esprimendo tutta la sua delusione. Nella didascalia
che ha accompagnato il retweet, infatti, il regista si è lasciato
andare ad una domanda apparentemente più che lecita:
“Perché?”, aggiungendo anche l’emoji di una faccina che
piange e lasciando quindi trasparire la sua insoddisfazione.
Dopo il successo di Wonder Woman e la risposta positiva da parte della
critica a
Birds of Prey, Warner Bros. e DC Films sono pronte a
dedicare un nuovo cinecomic ad un altro supereroe femminile. Come
riportato da
Variety, gli studio hanno messo in cantiere un film dedicato a
Zatanna, la potente maga creata da Gardner Fox e
Murphy Anderson.
La notizia più eccitante in merito
all’annunciato progetto riguarda, però, il suo team: come
confermato dalla fonte, sarà Emerald Fennell,
acclamata regista di Promising Young Woman con
Carey Mulligan (candidato a cinque
premi Oscar, incluso miglior film e miglior regista), a
scrivere la sceneggiatura del film. La Bad Robot di J.J. Abrams sarà coinvolta nella produzione.
Al momento non sappiamo né chi interpreterà l’eroina protagonista
né quando il film arriverà nelle sale.
Nei fumetti, Zatanna è una maga
incredibilmente potente che aveva fatto parte, in tempi diversi,
sia della Justice League sia della Justice League Dark. È stata a
lungo un’eroina molto popolare tra i fan, apparendo spesso nelle
varie serie e nei vari film animati della DC. Le trame dei fumetti
legate a Zatanna hanno spesso coinvolto personaggi come Batman e
John Constantine. In passato è stata interpretata dall’attrice
Serinda Swan nella popolare serie tv Smallville.
Zatanna e l’esplorazione del lato soprannaturale della DC
L’introduzione di Zatanna nel DCEU
potrebbe finalmente spianare la strada all’arrivo, sul grande
schermo, non solo della Justice League Dark (di cui si parla ormai
da parecchio tempo), ma anche dei personaggi dell’Universo DC con
poteri soprannaturali. Lo scorso febbraio è stata annunciata una
serie reboot dedicata al personaggio di
Constantine che debutterà su HBO Max e che sarà
prodotta sempre da Abrams.
Con il film del 2003
Underworld ha avuto inizio quella che è
oggi considerata tra le più
importanti saghe di genere horror degli ultimi anni. Composta
da cinque film, questa ha portato sul grande schermo lo scontro tra
vampiri e licantropi, creature fantastiche che ben prima di
Twilight hanno mostrato qui tutto il loro potenziale.
Il primo film, diretto da Len Wiseman, è oggi
considerato un vero e proprio cult del suo genere, capace di
combinare al suo interno numerosi generi per dar vita ad una storia
quantomai avvincente. Dopo il sequel Underworld –
Evolution e il prequel Underworld – La ribellione dei
Lycans, nel 2012 è infine arrivato al cinema Underworld – Il
risveglio diretto seguito dei primi due film.
Questo riprende infatti gli eventi
rimasti in sospeso, trovando nuovamente nella letale protagonista
Selene la sua protagonista assoluta. Diretto dagli svedesi
Måns Mårlind e Björn Stein, il
film è dunque il quarto della saga e pur presentando gli elementi
caratteristici dei precedenti ha in sé una serie di particolari
novità. Ambientato diversi anni dopo quanto narrato nel secondo
film, Underworld – Il risveglio manifesta infatti una
serie di radicali cambiamenti nella guerra tra vampiri e Lycans,
molti dei quali generatisi dalla scoperta dell’esistenza di tali
creature da parte degli umani. Ciò, come detto, nulla toglie però
al tono cupo e violento che da sempre dona fascino alla serie.
Con un budget di 70 milioni di
dollari, e un incasso di 160, questo quarto capitolo ha confermato
l’interesse nei confronti della saga, promettendo notevoli risvolti
futuri. Prima di intraprendere una visione di Underworld – Il
risveglio, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Underworld – Il risveglio: la trama del film
Il film si apre ricordando gli
eventi che avevano concluso il secondo film della saga, con gli
esseri umani che hanno scoperto dell’esistenza dei Vampiri e dei
Lycans. Selene e Michael Corvin,
nel tentativo di imbarcarsi su di un peschereccio per sfuggire
all’epurazione delle loro specie, vengono tuttavia individuati e
catturati. La letale vampira viene così ibernata, per poi
risvegliarsi all’interno di uno strano edificio. Questo appartiene
alla multinazionale Antigen, che si occupa di ricercare una cura
all’infezione causata dalle mostruose creature. Nel tentativo di
fuggire, Selene cerca di ricongiungersi con Michael, ignara però di
quale sia stata la sua sorte.
Impegnata a rintracciarlo, la
vampira cercherà anche di scoprire i misteriosi esperimenti che si
conducono in quell’edificio, come anche quale sia lo stato della
guerra tra la sua specie e quella dei Lycans. Selene scoprirà però
ben presto di non essere sola, poiché David, un
misterioso vampiro, la segue ormai da molto con intenti misteriosi.
A complicare la situazione, però, ci penseranno le forze
dell’ordine della multinazionale, come anche la comparsa di una
strana ragazzina di dodici anni di nome Eve.
Questa afferma di essere la figlia di Selene e di appartenere ad
una nuova specie metà vampira e metà lycan.
Underworld – Il risveglio: il cast del film
Ad interpretare l’iconica vampira
Selene vi è l’attrice Kate Beckinsale. Questa, che prima di prendere
parte alla saga aveva recitato prevalentemente in film in costume,
accettò nuovamente il ruolo con grande entusiasmo. L’attrice
desiderava infatti cimentarsi con nuovi generi, andando contro
l’immagine che si era costruita fino a quel momento. Grazie ai film
di Underworld è infatti divenuta principalmente nota come
eroina di film action. Anche per questo film si sottopose ad un
lungo addestramento, al fine di poter eseguire personalmente anche
le acrobazie più complesse. L’attore Scott
Speedman, che aveva interpretato Michael Corvin nei primi
due film, decise di non ritornare per questo nuovo capitolo. Si
decise comunque di far apparire brevemente il personaggio tramite
materiale d’archivio.
Accanto a lei, nei panni del
vampiro David vi è l’attore Theo James. Questi è
noto in particolare per aver interpretato Tobias “Quattro” Eaton
nella saga di Divergent. Inizialmente, il suo personaggio
non doveva essere presente nella battaglia finale, ma avendo
sorpreso i registi con la sua interpretazione, questi decisero di
aggiungercelo. India Eisley è invece la misteriosa
Eve. Questa era precedentemente divenuta popolare grazie alla serie
La vita segreta di una teenager americana. Il celebre
Charles Dance,
noto per aver interpretato Tywin Lannister in Il Trono di
Spade, interpreta invece il potente vampiro Thomas. L’attore
Stephen Rea è presente nei panni del malvagio
dottor Jacob Lane, capo scienziato della Antigen. Michael
Ealy, infine, è il detective Sebastian, il quale pur
essendo umano si rivelerà alleato dei vampiri.
Underworld – Il risveglio: il sequel, il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
Dato il buon successo del film, si
decise di far proseguire la saga con un ulteriore capitolo, sempre
incentrato sulle vicende di Selene. Nel 2017, a cinque anni di
distanza da Underworld – Il risveglio, è così uscito è
infine uscito Underworld: Blood Wars, attualmente capitolo
conclusivo della saga. È in realtà stato annunciato anche un sesto
film, ma la Beckinsale, protagonista di tutti i sequel, ha
dichiarato di non avere intenzione di riprendere il ruolo di
Selene. Attualmente, dunque, il futuro della saga è incentro e
sembra non vi siano piani imminenti per portare nuovamente sul
grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi.
Prima di vedere tale sequel, è
possibile fruire di Underworld – Il risveglio grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim
Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 22 marzo alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Sempre più negli ultimi anni
l’attore Riz Ahmed si è affermato come un
interprete capace di passare con naturalezza da un ruolo ad un
altro, affrontando generi e contesti sempre diversi. Dalla
fantascienza al western, dal dramma al cinecomic. Oggi è uno dei
nomi più richiesti del panorama hollywoodiano, attivo tanto in
televisione quanto al cinema. Ora che si è consacrato con la sua
prima nomination al premio Oscar, Ahmed ha davvero l’occasione di
prendere parte a progetti di prim’ordine, attraverso i quali
continuare a sfoggiare il suo talento. È infatti lecito aspettarsi
di vederlo sempre più in ruoli da protagonista negli anni a
venire.
Ecco 10 cose che non sai di
Riz Ahmed.
Riz Ahmed: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. La carriera dell’attore ha avuto inizio nel
2006, quando prende parte al film documentario The Road to
Guantanamo. Negli anni successivi si fa notare sempre più in
titoli come Centurion (2010), Il principe del
deserto (2011) e Il fondamentalista
riluttante (2012). Una decisiva svolta nella sua carriera
arriva grazie al film Nightcrawler – Lo
sciacallo (2015), dove recita accanto a Jake
Gyllenhaal. Da quel momento prende parte a note opere
come Jason Bourne (2016), con
Matt Damon,
Una (2016), con Rooney Mara, e
Rogue One: A Star Wars
Story (2016), dove interpreta uno dei protagonisti.
Successivamente compare in I fratelli Sisters
(2018), Venom (2018) e Sound of Metal (2019),
grazie a cui si consacra.
2. È noto anche per alcune
serie televisive. Parallelamente all’attività
cinematografica, Ahmed ha recitato anche in alcune note serie
televisive. Si è infatti inizialmente distinto in titoli come
11 settembre – Tragedia annunciata (2006), Wired
(2008) e Dead Set (2008). Ottiene poi particolare successo
grazie a The Night Of – Cos’è successo quella notte?
(2016), miniserie dove ricopre il ruolo di Nasir Khan, recitando
accanto a John Turturro.
Successivamente, tra il 2016 e il 2019 compare in cinque episodi
della serie fantascientifica The OA, interpretando il
personaggio di Elias Rahim.
3. Ha scritto e prodotto un
film. Recentemente Ahmed si è distinto non solo come
attore ma anche come sceneggiatore e produttore. Ha infatti
ricoperto tali ruoli per il film Mogul Mowgli, realizzato
nel 2020 e incentrato sulla vicenda di un rapper pakistano colpito
da una grave malattia all’apice della sua popolarità. Ahmed, che
oltre al cinema ha dato vita anche ad una fortunata carriera
musicale, ha poi anche ricoperto il ruolo del protagonista del
film.
Riz Ahmed in Rogue One: A Star Wars
Story
4. Ha ricoperto un ruolo
fondamentale nel film. Una delle grandi occasioni per la
carriera di Ahmed è arrivata grazie al film Rogue One: A
Star
Wars Story, primo acclamato spin-off della celebre saga di
fantascienza. Qui ha infatti ricoperto il personaggio di Bodhi
Rook, un timoroso pilota imperiale che finirà con il disertare e
unirsi all’Alleanza Ribelle nel tentativo di rubare i piani della
morte nera. Ahmed, da sempre fan della saga, si è dichiarato
entusiasta di poter interpretare un personaggio in questa,
contribuendo inoltre ad arricchire le diversità etniche in essa
presenti.
Riz Ahmed in Venom
5. Ha interpretato il
villain del film. Nel cinecomic della Sony Venom,
dedicato al personaggio nemesi di Spider-Man, Ahmed ha ricoperto il
ruolo di Carlton Drake, capo della misteriosa fondazione Life
Foundation. Questi, inizialmente mostrato come una personalità
innocua, diventa il principale nemico del protagonista nel momento
in cui entra in contatto con il simbionte chiamato Riot. L’attore
ha raccontato di essere rimasto particolarmente affascinato dalla
complessità psicologica del personaggio, come anche dalla
possibilità di interpretarlo ben oltre la sua forma umana.
Riz Ahmed in Sound of Metal
6. Ha interpretato un
batterista privo di udito. Nel film del 2019 Sound of
Metal l’attore ha avuto modo di interpretare un ruolo da
protagonista vestendo i panni di Ruben Stone. Questi è un
batterista che a causa di una malattia inizia progressivamente a
perdere l’udito. Per dar vita ad un personaggio tanto complesso,
Ahmed si è impegnato nell’imparare il linguaggio dei segni, così da
poter risultare ulteriormente realistico. Ha inoltre preso lezioni
di batteria per mesi, così da poter realmente suonare nel film
senza il bisogno di controfigure.
7. È stato candidato
all’Oscar. Grazie alla sua performance nel film, Ahmed ha
ottenuto numerosi riconoscimenti nel corso della stagione dei
premi. Da subito è infatti risultato essere uno dei più forti
concorrenti di quest’anno, arrivando infine a guadagnare anche
l’ambita prima nomination all’Oscar come miglior attore.
Nell’ottenere ciò, ancor prima di sapere se vincerà o meno la
statuetta, l’attore ha stabilito un prestigioso primato. Egli è
infatti il primo attore mussulmano a rientrare in tale cinquina di
candidati.
Riz Ahmed è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, con un profilo verificato attualmente seguito da 559
mila persone. All’interno di questo, con 240 post, Ahmed è solito
condividere immagini relative ai suoi progetti cinematografici e
all’attività di modello. Non manca inoltre di condividere con i fan
anche momenti legati alla sua vita privata, come momenti di svago
trascorsi in compagnia di amici o colleghi. Sul suo profilo si
possono poi ritrovare numerose altre curiosità a lui legate.
Riz Ahmed: la sua vita privata
9. È sposato con una
scrittrice. Da sempre molto riservato circa la propria
vita privata, l’attore è sempre stato restio a condividere dettagli
a riguardo. Non si hanno infatti molte notizie relative al suo
passato sentimentale, mentre nel gennaio del 2021 Ahmed ha rivelato
di essersi sposato di recente. Sua moglie è la scrittrice
Fatima Farheen Mirza, divenuta celebre nel 2018
grazie al suo primo romanzo, A Place for Us. Di origini
indiane, Mirza è da sempre impegnata come Ahmed nel combattere gli
stereotipi ancora oggi esistenti riguardo alla cultura
mediorientale e mussulmana.
Riz Ahmed: età e altezza
10. Riz Ahmed è nato a Londra, Inghilterra, il
1 dicembre del 1982. L’attore è alto complessivamente 173
centimetri.
Netflix
annuncia nuovi attori che si uniranno al cast di
The Witcher 2, la seconda stagione di The
Witcher: Adjoa Andoh (Bridgerton, Testimoni
silenziosi) nel ruolo di Nenneke, Cassie Clare (Il mondo nuovo, The
Bisexual, Gli Irregolari di Baker Street) nel ruolo di Phillippa
Eilhart, Liz Carr (Testimoni silenziosi, Devs) nel ruolo di Fenn,
Graham McTavish (Outlander, Lo Hobbit) nel ruolo di Dijkstra, Kevin
Doyle (Downton Abbey, Happy Valley) nel ruolo di Ba’lian, Simon
Callow (Camera con vista, Quattro matrimoni e un funerale) nel
ruolo di Codringher e Chris Fulton (Bridgerton, Outlaw King) nel
ruolo di Rience.
Tornano i protagonisti
della prima stagione di The
Witcher:
Henry Cavill, Anya Chalotra, Freya Allan, Joey Batey, MyAnna Buring, Tom
Canton, Lilly Cooper, Jeremy Crawford, Eamon Farren, Mahesh Jadu,
Terence Maynard, Lars Mikkelsen, Mimî M Khayisa, Royce Pierreson,
Wilson Mbomio, Anna Shaffer e Therica Wilson-Read.
Inoltre, tra i nuovi
membri del cast già confermati in precedenza per la seconda
stagione: Yasen Atour nel ruolo di Coen, Agnes Born nel ruolo di
Vereena, Paul Bullion nel ruolo di Lambert, Basil Eidenbenz nel
ruolo di Eskel, Aisha Fabienne Ross nel ruolo di Lydia, Kristofer
Hivju nel ruolo di Nivellen, Mecia Simson nel ruolo di Francesca e
Kim Bodnia nel ruolo di Vesemir.
Lauren Schmidt Hissrich è
showrunner e produttore esecutivo della seconda stagione di The
Witcher insieme a Tomek Baginski, Jason F. Brown, Sean Daniel, Mike
Ostrowski, Steve Gaub e Jarosław Sawko. La serie sarà diretta da
Stephen Surjik (The Umbrella Academy), Sarah O’Gorman (Cursed), Ed
Bazalgette (The Last Kingdom) e Louise Hooper (Cheat).
The
Witcher serie fantasy basata sull’omonima saga
bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino.
La storia dei destini intrecciati di tre individui nel vasto mondo
de Il Continente, dove umani, elfi, witcher, gnomi e mostri
combattono per sopravvivere e dove il bene e il male non sono
facilmente identificabili.
Nella seconda stagione di
The
Witcher, convinto che Yennefer sia morta nell’epica
battaglia di Colle Sodden, Geralt di Rivia porta Ciri nel luogo più
sicuro che conosce, la sua casa d’infanzia, Kaer Morhen.
Mentre i re, gli elfi,
gli umani e i demoni del Continente lottano per la supremazia fuori
dalle sue mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da
qualcosa di molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di
sé.
I nuovi attori
Cassie Clare – Cassie è
un’attrice, cantante, ballerina e coreografa nata a Hackney,
nell’East London. La sua carriera cinematografica ha abbracciato
generi che vanno dal thriller con What Happened To Monday? (con
Noomi Rapace, Glenn Close e Willem Dafoe) al musical (Mamma mia,
Aladdin e La bella e la bestia), per arrivare a film d’azione e
commedie come Tremors: Shrieker Island, Bulletproof 2 e Death Race:
Beyond Anarchy.
Adjoa Andoh – Adjoa Andoh è celebre grazie al ruolo
di Lady Danbury nella popolare serie tv Bridgerton di Netflix,
per il quale ha ricevuto la candidatura come miglior attrice non
protagonista ai NAACP Image Awards. Adjoa è inoltre una rinomata
attrice teatrale e il suo debutto a Hollywood risale al 2009,
quando ha recitato nel film Invictus di Clint Eastwood.
Liz Carr – Liz è conosciuta per il ruolo della
esaminatrice forense Clarissa Mullery in Silent Witness (BBC One),
oltre ad aver recitato in Devs (FX), The OA (Netflix) e Les
Miserables (BBC One). Sarà presente insieme a Mark Wahlberg nel
thriller di fantascienza Infinite, in uscita prossimamente.
Graham McTavish – Graham McTavish è un attore,
scrittore e produttore. Di recente è apparso in Lucifer and Colony
e nella serie di Starz Outlander. Tra le apparizioni
cinematografiche il suo ruolo in The Finest Hours, al fianco di
Chris Pine e Casey Affleck.
Kevin Doyle – Kevin è noto a molti per il ruolo
Joseph Molesley in Downton Abbey, il cui cast ha ricevuto il il
plauso della critica internazionale. La serie di successo è stata
recentemente adattata per il grande schermo ed è diventata
immediatamente un successo al botteghino. Kevin ha inoltre
interpretato John Wadsworth nella serie britannica vincitrice di
BAFTA Happy Valley e ha recitato nella miniserie di ITV
Paranoid.
Simon Callow – Simon Callow è un attore, autore e
regista. Tra i numerosi film in cui è apparso: Camera con vista,
Quattro matrimoni e un funerale, Shakespeare in Love, Il fantasma
dell’opera. Ha inoltre scritto biografie di Oscar Wilde, Charles
Laughton, Charles Dickens, Orson Welles e Wagner, e tre libri
autobiografici: Being An Actor, Love Is Where It Falls e My Life in
Pieces.
Chris Fulton – Chris Fulton ha recitato in
Bridgerton (Netflix) nei panni di “Sir Phillip Crane” e sarà
presente in Extinction per Sky TV. È apparso inoltre in Outlaw King
di David Mackenzie e nella commedia Our Ladies, diretta da Michael
Caton-Jones.
HBO Max ha diffuso
un dietro le quinte di Zack Snyder’s Justice
League, l’attesa Snyder cut del film uscito nel 2017. Nel
video possiamo vedere tante risate e tanto divertimento. Il regista
Zack Snyder insieme agli attori
Henry Cavill, Ezra Miller, Ray Fisher,
Ben Affleck ,
Gal Gadot e Jason
Momoa parlano dei fan, dell’immersione nei
personaggi e della realizzazione del taglio di quattro ore di
Justice League di Snyder.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
A chiusura della Berlinale 2021, I
Wonder Pictures è lieta di annunciare – rimarcando la centralità
dell’uscita theatrical – l’acquisizione di tre nuovi titoli. Dopo
il successo di critica e di pubblico de La Belle Époque I Wonder Pictures porta in Italia il
nuovo sorprendente film di Nicolas Bedos, Agente Speciale
117 Al servizio della repubblica – Allarme rosso in Africa
nera, sontuosa produzione da 19 milioni di budget.
Con l’occasione, I Wonder Pictures,
forte dei successi delle commedie francesi già distribuite in
Italia, ha acquisito anche i diritti di distribuzione dei due
precedenti esilaranti episodi ancora inediti in Italia, AGENTE
SPECIALE 117 AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA – Missione Cairo e
AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA – Missione
Rio. Stesso protagonista nei panni dell’Agente Speciale 117,
Jean Dujardin, e stessa regia, Michel
Hazanavicius, entrambi premi Oscar 2012 con lo straordinario
successo di The Artist.
I tre film sono la parodia francese
di altissimo profilo della celebre saga di OS 117, precedente i
noti romanzi di Ian Fleming sull’agente 007, e andranno ad
allietare il pubblico al ritorno in sala: I Wonder Pictures è
orgogliosa di ripartire dopo le chiusure dei cinema per la pandemia
Covid-19 portando in sala rispettivamente il 1 luglio e il 29
luglio i primi due episodi, in attesa di vedere sul grande schermo
il 30 settembre AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA
– Allarme rosso in Africa nera.
AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO
DELLA REPUBBLICA – Missione Cairo (OSS 117: Le Caire, nid
d’espions)di Michel Hazanavicus (99’)
Egitto, 1955. Il Cairo è un vero
covo di spie. Tutti diffidano di tutti, tutti complottano contro
tutti: gli inglesi, i francesi, i sovietici, la famiglia del
deposto Re Farouk che lotta per riconquistare il suo trono, e le
Aquile di Cheope, una setta religiosa assetata di potere. Il
presidente della Francia, René Coty, invia la sua arma principale
per mettere ordine in questa bolgia prima che si scateni l’inferno.
Il suo nome: Hubert Bonisseur de la Bath, alias Agente Speciale
117… al servizio della Repubblica.
Primo capitolo della nuova saga
dedicata all’Agente Speciale 117, Missione Cairo vede riuniti sul
set Michel Hazanavicius, Jean Dujardin e Berenice
Bejo, tutti protagonisti dello straordinario successo di The
Artist.
AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO
DELLA REPUBBLICA – Missione Rio (OSS 117: Rio ne répond plus)di Michel Hazanavicus (100’)
Hubert Bonisseur de la Bath, alias
Agente Speciale 117, è la spia francese considerata dai suoi
superiori la migliore in servizio. Nel 1967 viene mandato in
missione a Rio de Janeiro, per trovare un ex gerarca nazista di
alto rango fuggito in esilio in Sud America al termine della
Seconda Guerra Mondiale. La sua indagine movimentata lo porta in
tutto il Brasile, da Rio a Brasilia fino alle cascate dell’Iguazú,
accompagnato da un affascinante agente del Mossad, anche lei sulle
tracce del criminale tedesco. Incredibili avventure e
un’affascinante storia d’amore si alterneranno in questo secondo
capitolo della saga, sempre con i Premi Oscar Michel Hazanavicius
alla regia e Jean Dujardin nei panni dell’Agente Speciale 117.
AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO
DELLA REPUBBLICA – Allarme rosso in Africa nera (OSS 117: Alerte
rouge en Afrique noire)di Nicolas Bedos
(2021/116’)
1981. Hubert Bonisseur de la Bath,
alias Agente Speciale 117, è tornato. Per questa nuova missione –
più delicata, più pericolosa e più torrida che mai – è costretto a
fare squadra con un nuovo giovane collega, il promettente Agente
Speciale 1001. Terzo capitolo della saga dedicata al più
irriverente Agente Speciale al Servizio della Repubblica
(Francese), sempre con protagonista il Premio Oscar Jean Dujardin,
ma con una nuova Regia, affidata al talento di Nicolas Bedos (già
regista del pluripremiato La Belle Époque).
L’Antica Roma rivive, più attuale
che mai, negli intrighi e nelle cospirazioni di Domina,
la nuova serie Sky
Original di cui vengono diffuse oggi le prime
immagini – il teaser e le prime foto di scena – e che debutterà
su Sky e NOW a maggio.
Prodotta da Sky Studios e Fifty
Fathoms, con Cattleya nel ruolo di executive production service,
Dominaracconta
per la prima volta Otto episodi prodotti daSky Studios e
Fifty Fathomsdal punto di vista delle donne le lotte per il
potere durante il principato di Gaio, il celebre Cesare Augusto,
primo imperatore romano.
Un dramma epico e un racconto
estremamente contemporaneo, per una grande produzione
internazionale girata presso i Cinecittà Studios di Roma, in
otto episodi che seguono la vertiginosa ascesa
della terza moglie di Gaio, Livia Drusilla, interpretata da
Kasia Smutniak (Perfetti
Sconosciuti, Loro, Diavoli). La sua incredibile
storia vera ridefinì completamente le aspirazioni che a quel tempo
una donna poteva perseguire, finendo per segnare per sempre le
sorti dell’Impero Romano. A interpretarla nei primi due episodi, da
giovanissima, Nadia Parkes (Doctor Who,
The Spanish Princess).
Accanto a Kasia Smutniak un grande cast internazionale:
Matthew McNulty (Misfits) nei panni del
futuro imperatore Gaio Ottaviano (nei primi due episodi
interpretato da Tom Glynn-Carney –
Dunkirk, ll re, Tolkien); Claire
Forlani (Vi presento Joe Black) interpreta
Ottavia, sorella di Gaio; Christine Bottomley
(The End of the F***ing World) sarà Scribonia, prima
moglie di Gaio nonché acerrima nemica di Livia; Colette
Dalal Tchantcho (The Witcher) nei panni di
Antigone, prima fidata ancella di Livia e poi donna libera sua
confidente; Ben Batt (Captain America: Il
primo vendicatore) interpreta Agrippa, amico d’infanzia di
Gaio Ottaviano, suo generale e poi console.
Insieme a loro, due star
internazionali come Liam Cunningham (Il Trono
di Spade) nel ruolo di Livio, padre di Livia Drusilla, e
Isabella Rossellini (Velluto Blu, La morte ti
fa bella), che nella serie interpreterà Balbina.
Grandi eccellenze italiane di
rilievo internazionale nel cast tecnico, a partire dal Premio Oscar
Gabriella Pescucci che ha curato i costumi della
serie, Luca Tranchino (Prison Break) alla
scenografia, Katia Sisto (Penny Dreadful)
al make-up e Claudia Catini (Trust: Il
rapimento Getty) all’hair design.
La serie è stata ideata e scritta
da Simon Burke (Fortitude, Strike Back).
Con lui alla sceneggiatura anche Nicola Wilson, Emily Marcuson e
Namsi Khan. Dietro la macchina da presa Claire
McCarthy (Ophelia, The Luminaries), che
guida un team di regia completato da David Evans (Downton
Abbey, Cucumber) e Debs Paterson.
La storia segue il viaggio e
l’ascesa di Livia, da ragazza ingenua il cui mondo si sgretola
sulla scia dell’assassinio di Giulio Cesare, fino a diventare
l’imperatrice più potente e influente di Roma, guidata da un
profondo desidero di vendicare il padre e di garantire il potere ai
suoi figli. Ci riuscirà, brillantemente, sposando l’uomo che tutto
le aveva tolto, ma scoprirà presto che non basta conquistare il
potere: occorre essere in grado di tenerlo in pugno quando tutti
gli altri lo bramano per sé.
Domina è
una serie Sky Original prodotta da Sky Studios e Fifty Fathoms, con
Cattleya nel ruolo di executive production service. Produttori
esecutivi sono Patrick Spence, Marcus Wilson, Faye Dorn, Simon
Burke e Claire McCarthy, insieme a John Phillips. La distribuzione
internazionale è affidata a NBCUniversal Global Distribution.
Il giorno tanto atteso è finalmente
arrivato. Giovedì 25 marzo si aprono in Italia le
porte del Metalverso DC grazie alla travolgente miniserie evento
Batman: Death Metal, firmata dallo
scrittore ScottSnyder e dal
disegnatore GregCapullo.
I 7 numeri di Batman: Death
Metal, pubblicati in contemporanea in 13 paesi, raccolgono il
seguito della celebre serie del 2017 Batman: Metal, che
portò radicali cambiamenti all’Universo DC e fece conoscere ai
lettori il Multiverso Oscuro e un nemico straordinariamente
affascinante: il Batmanche
Ride.
Quando la Terra viene inglobata dal
Multiverso Oscuro, la Justice League si trova alla mercé del Batman
che Ride. L’umanità tenta disperatamente di resistere in un
panorama infernale, distorto oltre ogni misura, mentre Batman,
Wonder Woman e Superman, che nel frattempo sono stati separati,
combattono per sopravvivere.
In Italia Batman: Death
Metal sarà disponibile ogni mese in edicola e fumetteria con
la sua edizione regular. A questa si aggiunge la
già annunciata Batman: Death Metal – Band
Edition (acquistabile in fumetteria e online)
dedicata a sette delle più celebri band metal, protagoniste
ciascuna di una copertina variant e di pagine esclusive dedicate a
interviste e approfondimenti. Si parte con i
Megadeth, rappresentati in copertina dal
disegnatore Juanjo Guarnido, e si prosegue con (in
ordine di uscita): Ghost (immortalati da
Werther Dell’Edera), LacunaCoil, (disegnati da AntonioFuso), Opeth (rappresentati da
MathieuLauffray),
Sepultura (RafaelAlbuquerque), DreamTheater (SantiCasas), OzzyOsbourne
(MarcoMastrazzo).
Batman: Death Metal si
arricchisce anche di un’ulteriore serie di copertine variant: un
set Metal che avrà come protagonista in
ogni numero un personaggio del Multiverso DC immerso in
un’ambientazione musicale. Questa “metal edition” sarà disponibile
esclusivamente in fumetteria e online.
Inoltre, PaniniComics ha pensato per l’Italia al
Batman: Death Metal Hardcore Box, un
cofanetto in tiratura limitata di soli
333pezzi, acquistabili
prossimamente su Panini.it. All’interno di
questo prestigioso pezzo da collezione ci saranno l’albo numero 1
in edizione variant Hardcore Box Limited (pensato, dunque,
solo per questo special pack), cinque stampe realizzate da
altrettanti artisti del mondo del fumetto
(SimoneBianchi,
DavidFinch,
TerryDodson,
JosephMichaelLinsner e JoshuaMiddleton), sei card esclusive
rappresentanti i protagonisti dell’evento, la
mappa del Metalverso DC, la
bandanaBatman: Death Metal e un
plettro con i loghi della serie e del Batman che
Ride. Un cofanetto ricchissimo, per veri e propri fan hardcore.
Il grande cattivo della
Snyder Cut di Justice
League è Darkseid, uno dei più
potenti supercriminali dei fumetti DC. Il villain, che è anche uno
dei cattivi DC di maggior successo, ha portato morte e distruzione
in numerosi universi e realtà fin dalla sua storia introduzione in
“Forever People #1” nel febbraio 1971. Negli ultimi cinquant’anni,
Darkseid è diventato la principale nemesi della Justice League nei
fumetti, soppiantando personaggi del calibro di Lex Luthor e Joker.
Grazie a
Screen Rant, scopriamo 10 cose su Darkseid che forse solo i fan
dei fumetti conoscono:
Figlio di
Apokolips
Darkseid è
stato creato dal leggendario Jack Kirby, che ha lasciato la
Marvel all’inizio degli anni ’70
per andare a lavorare presso la DC Comics. Lì ebbe la
possibilità di sviluppare la sua imponente mitologia del Quarto
Mondo, che raccontava la storia dei Nuovi Dei.
In origine Darkseid era Uxas, il
figlio del re Yuga Khan e della regina Heggra, nonché il secondo in
linea di successione per il trono di Apokolips. Ha spinto suo
fratello maggiore fuori dalla linea e, attraverso una serie di
mosse politiche, è poi diventato il tirannico sovrano del
pianeta.
Poteri inimmaginabili
Darkseid è così
terrificante perché ha poteri vasti e inimmaginabili. È uno degli
esseri più potenti dell’intero universo
DC e il suo obiettivo è quello di diventare ancora più
potente. Il suo potere principale è l’Effetto Omega, che gli
consente di sparare raggi laser dai suoi occhi. A differenza di
Superman, questi raggi possono andare praticamente in qualsiasi
direzione.
È estremamente forte, durevole e
veloce. Come se ciò non bastasse, è anche telepate e telecinetico.
Spesso Darkseid ha anche mostrato una gamma di poteri cosmici
maggiori, come lo spostamento di pianeti fuori dalle loro
orbite.
Profezia fatale
La mitologia dei Nuovi Dei
è costruita sul mito e sulla leggenda classici, e un elemento
importante che è stato preso in prestito riguarda una profezia
agghiacciante. Darkseid è venuto a conoscenza di una profezia
secondo cui il suo secondo figlio, Orion, lo avrebbe ucciso in
battaglia strappandogli il cuore.
Forse, proprio per evitarlo, Darkseid
baratta Orione per il figlio dell’Altopadre di Nuova Genesi,
apparentemente in un tentativo di tregua tra i pianeti in guerra.
Orion avrebbe poi adempiuto la profezia in “Countdown to Final
Crisis #2”. La saga dei Nuovi Dei sarà esplorata in un film di
prossima uscita, diretto da Ava du Vernay e scritto da Tom
King.
Darkseid ha ucciso sua madre
Il dramma familiare non si limita a Orion.
Darkseid è salito al potere eliminando suo fratello, Drax (da non
confondere con il personaggio dei Guardiani della Galassia!) e poi
cospirando per uccidere sua madre. Ordinò al suo luogotenente,
Desaad, di avvelenarla come rappresaglia per la precedente morte
della prima moglie di Darkseid, Suli.
Con sua madre fuori dai piedi,
Darkseid ha cementato il suo governo su Apokoplips e ha iniziato
anche la conquista di altri mondi, alimentato dal suo desiderio di
avere ancora più potere.
L’Equazione dell’Anti-vita
L’ambizione principale di
Darkseid nei fumetti e nella
Snyder Cut
di
Justice League
è L’Equazione dell’Anti-vita. Questa misteriosa formula offre a chi
la possiede il controllo completo sui pensieri e sulle emozioni di
tutti gli esseri viventi nell’universo, e Darkseid non cerca altro
che il dominio assoluto dell’intero cosmo.
La ricerca dell’Equazione ha preso spesso strane svolte. A un certo
punto, Darkseid pensò che ce l’avesse un uomo d’affari di nome
Billion-Dollar Bates. Alla fine, Darkseid la ottenne nella serie
“Final Crisis”, proprio dai cloni di Bates.
Quasi distrutto da Doomsday
Darkseid è uno degli esseri
più potenti mai esistiti, ma ha quasi incontrato un altro cattivo
DC altrettanto folle e potente, ossia Doomsday, responsabile della
morte devastante di Superman nei primi anni ’90. Ha quasi distrutto
Doomsday, anche se questo evento è avvenuto quasi 250.000 anni
prima.
Darkseid incontrò Doomsday sul
pianeta di Bylan 5. Pensava di poter sconfiggere il mostro con la
pura forza di volontà, ma non ci riuscì. Se non fosse stato per
l’intervento del suo seguace Steppenwolf, Darkseid sarebbe potuto
morire in quel momento.
The Great
Darkness Saga
Inizialmente, la saga del
Quarto Mondo di Jack Kirby non ebbe successo. DC la abbandonò dopo
circa un anno, in seguito a vendite poco soddisfacenti. Fu solo con
“The Great Darkness Saga”, un evento in cinque numeri del 1982, che
Darkseid emerse come l’ultima minaccia che avrebbe sempre dovuto
essere.
Questa storia vede la Legione dei
Super-Eroi contro Darkseid e la sua schiera di servitori, quando il
cattivo traspone i pianeti di Apokolips e Daxam. Questo mette Daxam
intorno ad un sole giallo, aumentando i suoi poteri come Superman.
Darkseid affascina quindi l’intera popolazione, trasformandola in
un esercito.
Crisi finale
Final Crisis era, come suggerisce il titolo,
destinato a essere il capitolo finale della serie sullacontinuityDC iniziata con “Crisis on Infinite Earths”
del 1985. Quella miniserie non ha funzionato del tutto, ma è stata
probabilmente l’ultima perfetta vetrina per Darkseid e il suo
potere.
In Final Crisis, Darkseid conquista
la Terra e inizia la sua ultima conquista dell’universo. Alla fine
viene abbattuto dalla Justice League, in particolare da Batman, che
gli spara con un proiettile radionico che Darkseid aveva usato per
uccidere suo figlio, Orion.
Rinascita
Darkseid viene
distrutto in Final Crisis, ma in quanto immortale, le sue morti non
sono mai permanenti. Infatti, Darkseid è stato reincarnato da sua
figlia Graal: Baby Darkseid acquisisce rapidamente i poteri di
coloro che lo circondano.
Graal si rende
conto del suo errore troppo tardi e cerca di ucciderlo, ma Baby
Darkseid alla fine cresce e diventa nuovamente la versione adulta,
rimettendo in moto il ciclo.
La connessione di Thanos
I fan potrebbero aver
notato una leggera somiglianza tra Darkseid e un altro grande
cattivo cosmico, ossia Thanos. Questo perché c’è un collegamento
diretto tra i due. L’artista Jim Starlin ha riconosciuto che Thanos
ha un debito con Darkseid che riguarda il design, anche se
inizialmente l’idea era che il personaggio fosse basato
maggiormente su un altro dei Nuiovi Dei, ossia Metron.
Sia Thanos che Darkseid hanno
intrapreso percorsi lunghi e tortuosi fino a scalare la cima del
mucchio di supercriminali nei loro rispettivi universi, ma entrambi
sono poi diventati i Re nei rispettivi fumetti e nei rispettivi
film.
Notorious
Pictures, società quotata sul mercato AIM Italia,
organizzato e gestito da Borsa Italiana, attiva nella produzione,
acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche
(full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema,
home video, tv, digital) e nella gestione di sale cinematografiche
attraverso la controllata Notorious Cinemas, comunica di aver
acquisito otto nuove opere cinematografiche all’ultima edizione
dell’EFM (European Film Market) che si è tenuta
in formato virtuale in concomitanza del festival di Berlino.
Guglielmo Marchetti, CEO & Chairman
di Notorious Pictures ha così commentato: “Siamo estremamente
orgogliosi delle nuove acquisizioni di Berlino che rappresentano il
meglio della produzione indipendente mondiale. Avere a disposizione
questi film rafforza ulteriormente la nostra line up e da un
ulteriore spinta al nostro percorso di crescita garantendoci il
consolidamento della distribuzione di contenuti audiovisivi su
tutta la filiera”
The Actor di Duke Johnson
Cast:
Ryan Gosling (First Man, Blade Runner 2049, La La Land, The
Nice Guys, The Big Short, Gangster Squad, Drive, Crazy Stupid Love,
Blue Valentine, The Notebook).
Genere: Mistery Romance. Tratto dal best-seller Memory di Donald E.
Westlake ambientato negli anni ’50. L’attore Paul Cole si sveglia
in ospedale in seguito a un’aggressione. L’uomo, derubato della sua
memoria e bloccato in una piccola cittadina misteriosa, cercherà
di far ritorno a casa, mettendo insieme i pezzi per riprendere in
mano la sua vita e l’identità. Il film è un viaggio nel quale
molte persone potranno ritrovarsi, ovvero la ricerca di una casa,
dell’amore e infine di sé stessi.
Places, Please di Michael Cristofer (Original Sin)
Cast:
Meryl Streep (Il diavolo veste Prada) Genere: Comedy/Drama
Meryl Streep, tre volte Premio Oscar, è la protagonista di Places,
Please, film drammatico diretto dal vincitore del Tony Award e
Premio Pulitzer Michael Cristofer. Lillian Hall è un’attrice che
non ha mai saltato uno. Durante le prove per la sua prossima
produzione a Broadway, Lillian è costretta a fare i conti con il
passato e il prezzo che ha pagato per le scelte fatte nella sua
vita e nella sua arte. Sarà in grado di superare l’insicurezza e
la perdita? E di affrontare i tradimenti degli altri e del proprio
corpo?
Panopcticon di Andrès Baiz (La verità nascosta)
Cast:
Shailene Woodley (Resta con me), Anthony Mackie (The Hurt
Locker), Jacobe Latimore (Collateral Beauty) – Genere: Drama
Chase è una giovane e ambiziosa
trader di Wall Street che coglie una importante opportunità di
investimento in PCC Correctional, un gruppo carcerario privato che
raccoglie enormi profitti. Presto scopre che si tratta di
un’operazione piena di violenza e illeciti. Costretta a scegliere
tra il profitto e fare la cosa giusta, Chase si allea con una
guardia carceraria locale per affrontare un’amministrazione
corrotta, una gang di prigionieri e guardie colluse e rompere il
sistema che l’ha portata al successo.
Beautiful Minds di Bernard Campan e Alexandre Jollien
Cast: Bernard Campan e Alexandre
Jollien Genere: Drama – Louis è il direttore di un’impresa di
pompe funebri. Scapolo incallito si dedica interamente al suo
lavoro. Igor ha 40 anni, una mente acuta bloccata in un corpo
disabile, si tiene ben lontano dal mondo e non sa niente di
amicizia e vita reale. I due protagonisti intraprendono un viaggio
incredibile, lungo la strada, imparano ad abbracciare la
semplicità e la libertà, si danno spazio per respirare e si
scrollano di dosso le catene del mondo. Un racconto commovente sul
valore inestimabile dell’amicizia, la ricerca della felicità e la
volontà di vincere.
Per celebrare i 20 anni di attività,
la casa di distribuzione Officine UBU inaugura
CineUBU, la sua piattaforma di streaming, sulla
quale sarà disponibile, a partire dal 25 marzo, tutto il suo
catalogo. In occasione dell’inaugurazione della piattaforma, in
esclusiva con Cinefilos.it, è possibile vincere un codice per avere
accesso alla visione gratuita di un film.
Le prime 5 persone che indovineranno
almeno tre titoli dei film che si vedono nel trailer, vinceranno il
codice. Avete tempo fino al 26 marzo alle 13.00.
Nel 2021 Officine UBU, casa
di distribuzione milanese guidata da Franco Zuliani, celebra i suoi
20 anni di attività nella settima arte lanciando una piattaforma
online con tutti i suoi più grandi successi. Dal 25 marzo sarà
infatti disponibile cineUBU – www.cineubu.it – piattaforma VOD
che offrirà la possibilità di noleggiare in streaming un centinaio
di film della storia di Officine UBU, molti dei quali pluripremiati
nei migliori festival internazionali. Dal cinema francese, ai
documentari, ai piccoli gioielli provenienti dal cinema
indipendente di tutto il mondo, cineUBU, con questa iniziativa
consolida il legame con il proprio pubblico, in attesa della
riapertura delle sale cinematografiche.
L’offerta di cineUBU conta titoli
come La vita invisibile di Eurídice Gusmão, Miglior Film al
Festival di Cannes – Un Certain Regard, Il sale della terra
di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, Detachment – Il
distacco di Tony Kaye, Una nuova amica di François Ozon,
In viaggio verso un sogno– The Peanut Butter Falcon
con Shia LaBeouf e Dakota Johnson, L’hotel degli amori
smarriti con Chiara Mastroianni. E poi gioielli da riscoprire,
quali, Cyrano mon amour di Alexis Michalik, Un amore
sopra le righe di Nicolas Bedos, Il tocco del peccato di
Jia Zangke e Lontano da qui con Maggie Gyllenhaal e Gael
Garcia Bernal, oltre a cult del passato, come Le streghe son
tornate di Alex de La Iglesia, Monsieur Lazhar di
Philippe Falardeau, Pollo alle prugne di Marjane Satrapi e
Vincent Paronnaud e i film prodotti da UBU Film Fame chimica
di Paolo Vari e Antonio Bocola e La Spettatrice, il primo
film di Paolo Franchi.
Tra i documentari, genere che
Officine UBU ha contribuito a lanciare nelle sale italiane,
spiccano Sacro GRA di Gianfranco Rosi, vincitore del Leone
d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, Astrosamantha con
Samantha Cristoforetti, Il senso della bellezza – Arte e scienza
al CERN e Grace Jones: Bloodlight and Bami, solo per
citarne alcuni.
Su cineUBU, piattaforma on
demand (TVOD), sarà possibile noleggiare singolarmente i titoli
presenti al costo di 2,90; 3.90; 4,90 o 7,90 Euro,
oppure attraverso dei carnet: 4 film a 9,90 Euro; 10 film a
19,90 Euro; 20 film a 29,90 Euro; 40 film a 39,90 Euro).
Parallelamente alla piattaforma,
Officine UBU celebrerà i suoi 20 anni di passione per il Cinema con
tanti nuovi film pronti per la riapertura delle sale:
#iosonoqui, avventuroso viaggio alla ricerca dell’amore di
Eric Lartigau, regista di La Famiglia Belier, Sotto le stelle di
Parigi, una commovente “fiaba” carica di umanità con Catherine
Frot, Il futuro siamo noi, storie di bambini impegnati in
cause umanitarie, patrocinato da Unicef e Unesco, Gagarine,
poetico film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes,
Fellinopolis, documentario impreziosito da immagini inedite
dai backstage dei film di Fellini, e Il matrimonio di Rosa,
una divertente e originale commedia “femminista” spagnola.
La vocazione della casa di
distribuzione alla sala cinematografica resta quindi fondamentale,
in quanto luogo imprescindibile di cultura e aggregazione.
A tre anni di distanza dall’uscita
della versione theatrical di Justice
League, Zack Snyder ha finalmente commentato la
rimozione in digitale dei baffi di Henry Cavill. Come sappiamo ormai tutti
benissimo, la produzione del cinecomic DC è stata portata a termine
da Joss Whedon, visto che Snyder abbandonò il
progetto a causa di una tragedia familiare.
La versione uscita al cinema nel
2017 venne stroncata sia dal pubblico che dalla critica, e uno dei
aspetti che vennero presi maggiormente di mira fu proprio la CGI.
In particolare, vennero ampiamente criticati il design di
Steppenwolf (la versione originale del villain venne completamente
modificata rispetto a quella vista poi nella
Snyder Cut perché all’epoca la Warner Bros. la riteneva
troppo spaventosa) e i famigerati baffi di Cavill rimossi
digitalmente, che all’epoca delle riprese aggiuntive l’attore non
poteva togliere perché impegnato anche con la produzione di
Mission Impossible: Fallout.
I fan hanno ironizzato per anni
sulla questione dei baffi di Henry Cavill, e ora anche Zack Snyder ha commentato la vicenda. In una
recente intervista con
MTV News, al regista è stato proprio chiesto cosa ha pensato
quando ha visto per la prima volta la scena iniziale della versione
theatrical di Justice
League in cui è visibile, appunto, che i baffi
dell’attore britannico sono stati rimossi tramite la CGI.
“L’ho visto solo nei meme”,
ha spiegato il regista. “È stato divertente, perché sai… una
parte di me è felice che siamo stati in grado di non essere
l’eredità totale del duro lavoro che aveva fatto negli ultimi dieci
anni. È triste pensare che quella sarebbe potuta essere l’ultima
immagine di Superman scolpita nell’immaginario collettivo…
qualunque essa fosse.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Zack Snyder ha confermato di aver parlato con
Adam Driver in merito ad un possibile ruolo in
uno dei film del DCEU da lui diretti (presumibilmente, Batman v Superman: Dawn of Justice). Il
debutto di Snyder nell’universo DC è avvenuto con L’uomo
d’acciaio nel 2013, film per cui il regista ha assemblato
un cast di attori davvero incredibile, tra cui Henry Cavill, Amy
Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Laurence
Fishburne e Russell Crowe.
Con
Batman v Superman, Snyder ha alzato notevolmente la posta
in gioco, dal momento che in quel film, oltre agli attori visti nel
predecessore (fatta eccezione per Shannon, Costner e Crowe), erano
presenti anche Ben Affleck, Gal Gadot, Jeremy Irons, Holly Hunter,
Scotty McNairy e Jesse Eisenberg. Tuttavia, all’epoca della
realizzazione del film, iniziò a circolare una voce secondo cui
Adam Driver era in lizza per interpretare Dick
Grayson, alias Nightwing.
Ora, in una recente intervista con
MTV News in occasione della promozione della
Snyder Cut di Justice
League, è stato proprio Snyder ha confermare che,
all’epoca dello sviluppo di
Batman v Superman, aveva parlato con la star di BlacKkKlansmane
Storia
di un matrimonio per un ruolo nel film: “Avevo parlato
con Adam Driver di un ruolo, ma non era Nightwing”, ha
rivelato il regista, confermando quindi che le loro discussioni
riguardavano un personaggio diverso.
Anche se Zack Snyder non ha confermato quale fosse
il ruolo, è probabile che si trattasse di Lex Luthor, dal momento
che prima del casting di Eisenberg, pare che Adam Driver fosse in lizza anche per quella
parte. È probabile che, all’epoca, l’attore abbia dovuto rinunciare
alla possibilità di unirsi al cast del cinecomic DC a causa dei
suoi impegni con la trilogia sequel di Star Wars.
Batman v Superman: in arrivo una
nuova versione IMAX rimasterizzata
A proposito di Batman
v Superman, di recente Zack
Snyder ha confermato di essere a lavoro su
una nuova
versione IMAX rimasterizzata del film, che arriverà
direttamente in home video. Non è chiaro se questa nuova versione
includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno
riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo
taglio di Justice
League, che ha potuto contare su un budget – senza
precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.
Sono stati annunciati tutti i
vincitori dei WGA Awards 2021, quei prodotti per
cinema e tv che hanno avuto un ruolo di eccellenza nell’ambito
della scrittura, usciti nel corso degli ultimi dodici mesi. Ecco di
seguito i vincitori:
Migliori sceneggiature cinema
Sceneggiatura Originale: Promising Young Woman
– Focus Features
Sceneggiatura non Originale: Borat Subsequent
Moviefilm – Amazon Studios
Documentario: The Dissident – Briacliff
Entertainment
Miglior serie drama
Better Call Saul, AMC
The Boys, Prime Video The Crown, Netflix
The Mandalorian, Disney+
Ozark, Netflix
Miglior serie comedy
Curb Your Enthusiasm, HBO
The Great, Hulu
PEN15, Hulu Ted Lasso, Apple
Tv+
What We Do in the Shadows, FX
Miglior nuova serie
Dave, FX (Hulu)
The Flight Attendant, HBO Max
The Great, Hulu
Lovecraft Country, HBO Ted Lasso, Apple TV+
Miglior miniserie o Film TV originali
Dirty John: The Betty Broderick Story, USA Network
Hollywood, Netflix Mrs. America, FX (Hulu)
Safety, Disney+
Uncle Frank, Amazon
Miglior miniserie o film TV, adattamenti
Bad Education, HBO
Clouds, Disney+
The Good Lord Bird, Showtime
Little Fires Everywhere, Hulu The Queen’s Gambit, Netflix
Miglior episodio in un drama
“Bad Choice Road” (Better Call Saul)
“Fire Pink” (Ozark)
“JMM” (Better Call Saul)
“Raised by Wolves” (Raised by Wolves)
“Something Unforgivable” (Better Call Saul)
“Trouble Don’t Last Always” (Euphoria)
Miglior episodio in una comedy
“Grandma & Chill” (Awkwafina Is Nora from Queens)
“The Great” (The Great)
“It’s Not You, It’s Me” (Dead to Me)
“Pilot” (Ted Lasso)
“The Tank” (Grace & Frankie)
“Trick” (High Maintenance)
Short Form New Media: #Freerayshawn del fu
Quibi Animazione: Xerox of a Xerox di Bojack Horseman
(Netflix) Comedy/Variety Talk Series: Deus & Mero
(Showtime) Comedy/Variety Specials: Stephen Colbert’s
Election Night 2020: Democracy’s Last Stand:
Building Back America Great Again Better 2020 (Showtime) Sketch Series: At Home with Amy Sedaris
(truTv) Quiz: Weakest Ling (NBC) Soap: Days of Our Lives (NBC) Episodio per bambini: The Sleepover (Netlfix)
Tom
Holland è pronto a prendersi una pausa dalla
recitazione una volta terminate le riprese di Spider-Man:
No Way Home. Dopo aver debuttato sul grande schermo
nel 2021 con The Impossible di Juan Antonio Bayona, Holland ha
raggiunto la fama internazionale grazie al ruiolo di Peter
Parker/Spider-Man nel MCU.
Holland ha debuttato nei panni del
simpatico arrampicamuri in Captain
America: Civil War del 2016: ha poi ripreso l’iconico
ruolo altre cinque volte, recitando in ben due film degli Avengers
e, naturalmente nella trilogia standalone. Al di là dei Marvel
Studios, il giovane attore è riuscito a dimostrare il suo talento
grazie a titoli come Le
strade del male e Cherry.
Lo scorso anno, nonostante la
pandemia di Covid-19, Tom
Holland è stato impegnato sul set di due
attesissimi progetti: il primo è Uncharted,
l’adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco che arriverà
nelle sale a inizio 2022; il secondo, invece, è Spider-Man:
No Way Home, le cui riprese sono ancora in corso e la
cui uscita nelle sale è fissata per il prossimo Natale.
L’attore ha quindi lavorato molto
duramente negli ultimi mesi, e non sorprende che sia già pronto a
prendersi un po’ di tempo libero. Intervistato da
USA Today, a Holland è stato chiesto dei suoi piani una volta
che la produzione di Spider-Man
3 sarà finalmente completata. L’attore ha quindi risposto:
“Mi prenderò una pausa. Tornerà a casa e mi rilasserò. È la
prima volta che mi succede, da quando ho firmato per il primo
Spider-Man, di non avere un contratto con nessuno. Forse mi
dedicherò allo sci. È qualcosa che, in realtà, non mi è stato mai
permesso di fare, perché dovevo rimanere in forma, essere in
salute, pronto a lavorare. Quindi, sì: probabilmente cercherò di
andare a sciare da qualche parte. Non lo so ancora, però. Tornerò a
casa e vedrò dove mi porterà il vento.”
Il film è diretto
da Jon Watts (già regista
di Homecoming e Far
From Home) e prodotto da Kevin
Feige per i Marvel Studios e da Amy
Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al
cinema a dicembre 2021.
Domina è l’annunciata nuova
serie Sky
Original, Domina,
prodotta da Fifty Fathoms (Fortitude) e
Sky Studios, con Cattleya nel
ruolo di executive production service. Prodotta da Sky Studios e
Fifty Fathoms, con Cattleya nel ruolo di executive production
service, Dominaracconta
per la prima volta Otto episodi prodotti daSky Studios e
Fifty Fathomsdal punto di vista delle donne le lotte per il
potere durante il principato di Gaio, il celebre Cesare Augusto,
primo imperatore romano.
La serie è stata ideata e scritta
da Simon Burke (Zen, Fortitude) e alla
guida di un gruppo di registi c’è l’acclamata regista australiana
Claire McCarthy (Ophelia, The
Luminaries).
Domina: data di uscita e
streaming
La serie sarà in esclusiva su Sky
in Italia, nel Regno Unito, in Germania e in Spagna. In Italia sarà
trasmessa da Sky Atlantic a Maggio del 2020. Domina in
streaming arriverà su Now, la piattaforma streaming.
Domina: trama e cast
La storia segue il viaggio e
l’ascesa di Livia, da una ragazza ingenua il cui mondo si sgretola
sulla scia dell’assassinio di Giulio Cesare, fino a diventare
l’imperatrice più potente e influente di Roma, guidata da un
profondo desidero di vendicare il padre e di garantire il potere ai
suoi figli. Livia e le altre donne si fanno strada in una società
pericolosa e brutale, in cui dominano strategie, cospirazioni,
seduzioni e delitti. Una saga familiare viscerale e autentica,
fondata sull’accuratezza storica e capace di riportare in vita le
incredibili storie vere di quelle donne che hanno creato una delle
dinastie più durature e affascinanti di tutti i tempi.
A interpretare la protagonista
Livia Drusilla sarà Kasia Smutniak (Perfetti
Sconosciuti, Loro, Devils), insieme a un grande
cast internazionale che vanta la presenza di Liam
Cunningham (Il
Trono di Spade) nel ruolo di Livio, il padre di Livia,
Matthew McNulty (Misfits) nei panni del
futuro imperatore Gaio, Christine Bottomley
(The End of the F***ing World) è Scribonia,
Colette Tchantcho (The Witcher) è
Antigone, Ben Batt (Captain
America: Il primo vendicatore) è Agrippa, Enzo
Cilenti (Free Fire) è Tiberio Nero, mentre
Claire Forlani (Vi presento Joe Black)
interpreta Ottavia. Insieme a loro, anche la partecipazione di
Isabella Rossellini (Velluto Blu, La morte ti
fa bella) nel ruolo di Balbina.
Nel cast tecnico figurano, inoltre,
grandi eccellenze italiane di rilievo internazionale, a partire dal
Premio Oscar Gabriella Pescucci (L’età
dell’innocenza, C’era una volta in America) che
curerà i costumi della serie, Luca Tranchino
(Prison Break) a cui è affidato il production design,
Katia Sisto (Penny Dreadful) al make up e
Claudia Catini (Trust: Il rapimento
Getty) all’hair design.
Kasia Smutniak ha
dichiarato: «Sono molto felice ed emozionata di avere la
possibilità di interpretare un personaggio così complesso come
Livia Drusilla. Una figura quasi invincibile, temuta e adorata allo
stesso tempo, la prima a difendere i diritti delle donne. Una donna
talmente forte da aver segnato le sorti dell’Impero
Romano».
Nicola Maccanico,
Executive Vice President Programming Sky Italia, ha dichiarato:
«Domina è una produzione internazionale dalla forte impronta
italiana di cui siamo orgogliosi. Un racconto che torna a esplorare
l’antica Roma, ma da una prospettiva femminile e ridefinendo lo
sguardo sulle donne, qui padrone del loro destino e che tenacemente
perseguono le loro aspirazioni e la conquista del potere. Un grande
dramma epico pensato per il pubblico di Sky.
ConDomina Sky Studios riuscirà ancora una volta a
mettere in correlazione importanti valori artistici internazionali
con le eccellenze italiane».
Patrick Spence,
Managing Director di Fifty Fathoms, ha dichiarato: «Le
sceneggiature di Simon Burke offrono un’opportunità unica di vedere
l’antica Roma come mai prima d’ora. Autentica, caotica, viscerale
dove sono le donne a fare il bello e il cattivo tempo,
silenziosamente ma in modo spietato».
DOMINA, la serie
tv
Claire McCarty ha
dichiarato: «In questo periodo della storia romana la verità è
più sorprendente della finzione. Sono straordinariamente entusiasta
di dare vita a questo mondo ricco e viscerale, insieme a un cast
stellare e a una talentuosa troupe creativa. E che onore lavorare
anche negli studi di Cinecittà, dove così tanti grandi hanno
costruito la storia del cinema».
DOMINA è una serie
Sky Original prodotta da Fifty Fathoms e Sky Studios con Cattleya
nel ruolo di executive production service. Produttori esecutivi
sono Patrick Spence, Marcus Wilson, Faye Dorn, Simon Burke e Claire
McCarthy, insieme a John Phillips. La distribuzione internazionale
è affidata a NBCUniversal Global Distribution.
DOMINA è la più
recente produzione Sky nel piano di sviluppo di contenuti
originali. Il gruppo Sky si è infatti impegnato a raddoppiare il
proprio investimento in titoli originali drama, comedy e
documentari attraverso Sky Studios, la nuova struttura per lo
sviluppo e la produzione di contenuti a livello europeo. Sky
Studios porta sullo schermo storie uniche e originali con i
migliori talenti in Europa ed è la casa degli Sky Original premiati
e amati dai clienti Sky.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SULLA SNYDER CUT DI JUSTICE LEAGUE!
L’uscita della tanto attesa
Snyder Cut di Justice
League ha ovviamente spinto i fan più curiosi alla
ricerca di easter egg e di possibili riferimenti nascosti
all’interno del taglio di Zack Snyder.
Gli spettatori più attenti hanno
notato un dettaglio parecchio interessante verso la fine del film:
durante l’epilogo, è possibile vedere nell’appartamento di Lois
Lane un test di gravidanza. Inoltre, sempre nel finale, sul portico
della fattoria Kent, è possibile vedere Lois in lontananza che
sembra maneggiare un oggetto molto simile ad una culla. Ciò ha
naturalmente spinto i fan a pensare che, nella Snyder
Cut, la Lois di Amy Adams sia incinta.
Ora, in una recente intervista con
Esquire, è stato proprio
Zack Snyder a confermare che, nel suo taglio, Lois
Lane è incinta. Purtroppo il regista non ha argomentato
ulteriormente, ma in base a quanto rivelato precedentemente dallo
stesso sui piani per i sequel mai realizzati di Justice League, sappiamo bene a cosa avrebbe
portato questa gravidanza: Clark e Lois avrebbero dato alla luce un
bambino di nome Bruce Kent, che una volta cresciuto avrebbe
raccolto l’eredità del Bruce Wayne di Ben Affleck – sacrificatosi per salvare
l’umanità – e sarebbe diventato il nuovo Batman.
Prima dell’arrivo di Bryce Kent,
però, sarebbe stata Batgirl, nella versione di Barbara
Gordon, a proteggere Gotham City. Come spiegato da Snyder:
“Ho sempre voluto Barbara Gordon nei sequel. Il Commissario
Gordon sarebbe uscito di scena e avremmo avuto Barbara in un ruolo
decisamente più importante. La mia idea era che, dopo il sacrificio
di Batman, ci sarebbe stato quest’arco narrativo in cui Bruce Wayne
non c’era, e ho pensato che Barbara potesse subentrare al suo posto
fino a quando il figlio di Clark e Lois, che non aveva alcun tipo
di potere, sarebbe diventato abbastanza grande per assumere
l’identità del Cavaliere Oscuro.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Il regista Johannes
Roberts ha parlato del reboot di Resident
Evil, rivelando che è stato fortemente ispirato dai film
del maestro John Carpenter. I precedenti film del
franchise hanno incassato oltre 1 miliardo di dollari al
botteghino, ma hanno sempre dovuto fare i conti con il malcontento
dei fan per non aver mai seguito le trame dei videogiochi.
In origine, il reboot di
Resident Evil doveva essere diretto da
James Wan, la mente creativa dietro le saghe di
Insidious e
The Conjuring. In seguito, il film venne definitivamente
affidato a Roberts, regista di 47 metri
e
The Strangers: Prey at Night. Ambientato a Racoon City nel
1998, il reboot sarà una vera e propria “storia di origini”. Di
recente, in occasione del South by Southwest (via
IGN), Roberts ha ufficializzato che il titolo del nuovo film
sarà Resident Evil: Welcome to Raccoon City.
Parlando con la fonte, il regista
ha anche rivelato una serie di interessanti dettagli a proposito
del reboot, confermando che si concentrerà maggiormente sugli
aspetti horror del videogioco originale: a quanto pare, l’obiettivo
di Roberts è quello di raccontare la storia com’è stata
originariamente creata, dando vita ad un raccapricciante
surival horror con personaggi e ambientazioni
riconoscibili per tutti gli amati della saga videoludica.
In merito all’estetica del film,
Roberts ha poi fatto riferimento alla leggenda dell’horror John Carpenter, dichiarando: “Sono un
grande fan di John Carpenter. Ho preso ispirazione dai suoi film,
soprattutto dal suo modo di raccontare storie di assedio in
ambientazioni claustrofobiche. Basti pensare a Distretto 13 – Le
brigate della morte o a Fog… abbiamo questi gruppi eterogenei di
personaggi che si uniscono sotto assedio. Questa è stata la mia
ispirazione quando ho realizzato il film.”
Tutto quello che c’è da sapere su Resident Evil
Protagonista del reboot di
Resident Evil sarà Kaya Scodelario di Maze
Runner nei panni di Claire Redfield, insieme a Hannah John-Kamen(Ant-Man and the
Wasp) nei panni di Jill Valentine, Robbie
Amell(Upload) nei panni di Chris
Redfield, Tom Hopper(The Umbrella
Academy) nei panni di Albert Wesker, Avan
Jogia(Zombieland: Double Tap) nei panni di
Leon S. Kennedy e Neal
McDonough (Yellowstone) nei panni di William
Birkin.
Il produttore del
franchising Robert Kulzer produrrà di
nuovo per conto di Constantin con James
Harris di Tea Shop Productions e Hartley
Gorenstein. “Con questo film, volevo davvero tornare
ai primi due giochi originali e ricreare la terrificante esperienza
viscerale che ho avuto quando li ho giocati per la prima volta,
raccontando allo stesso tempo una storia umana radicata in una
piccola città americana morente in modo tale che sia riconoscibile
che rilevante per il pubblico di oggi”, ha detto il regista
Johannes Roberts.
Paul W.S.
Anderson ha scritto e diretto i sei film precedenti,
con protagonista Milla
Jovovich e con un incasso totale di 1,2 miliardi
di dollari al botteghino mondiale. È una delle serie di film basate
su un videogioco di maggiore successo e con l’incasso migliore.
In un certo senso, la
Snyder Cut di Justice
League rappresenta una sorta di redenzione per il
DCEU, o quantomeno per lo SnyderVerse mai realmente portato a termine da
Zack Snyder. Il taglio del cinecomic ad opera
del controverso regista, infatti, arricchisce la storia e le
motivazioni dei suoi personaggi come la versione theatrical del
2017 non era riuscita a fare.
Sicuramente, l’aggiunta più
inaspettata di tutte è stata quella del Joker di Jared
Leto, apparso per la prima volta nel film
Suicide Squad di David Ayer, uscito nel 2016. Quando
l’attore premio Oscar venne annunciato come interprete del Joker,
c’era ovviamente tantissima attesa riguardo la sua performance.
Sfortunatamente, la sua iterazione è stata accolta in maniera
contrastante da parte di pubblico e critica, tant’è che alla fine
la Warner Bros. decise di abbondare qualsiasi piano relativo al
futuro di quella versione sul grande schermo.
Nella
Snyder Cutdi Justice
League, appare una versione del Joker di Leto molto
diversa da quella che abbiamo visto in Suicide Squad (a cominciare dalla totale assenza di
tatuaggi, uno degli aspetti più criticati del look della precedente
versione). Il Clown Principe del Crimine appare nell’epilogo del
film, durante l’incubo di Bruce Wayne che si svolge nella linea
temporale impostata dal Knightmare.
Il Joker di Justice League?
Un’evoluzione rispetto a quello di Suicide Squad
Durante una recente ospitata nello
show di
Stephen Colbert, a Leto sono state mostrate due foto: una della
versione del Joker in Suicide Squad e un’altra della versione che
appare in Justice
League. All’attore è stato chiesto di commentare le
differenze tra le due iterazioni, dal momento che i fan si chiedono
se entrambe siano o meno un continuum dello stesso
personaggio.
“Penso che sia un’evoluzione,
dal momento che sono distanti alcuni anni”, ha spiegato
Jared Leto. “Quando collabori con
qualcuno… quando lavori con un regista diverso, ognuno tira fuori
cose diverse o fa emergere cose diverse in te. Mi è piaciuto molto
lavorare con Zack Sndyer, ho adorato la sua passione. Conosce più
cose su questo mondo di chiunque altro.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.