In attesa di vedere le prime
immagini da un trailer ecco le prime foto di
Non aprite quella porta, l’annunciato remake del
film cult dell’horror che avrà un ennesimo rifacimento
questa volta prodotto dalla Legendary Pictures per
un film originale Netflix. Non aprite quella porta si baserà
su un soggetto scritto da Fede Alvarez (La
casa Remake) e Rodo Sayagues e su una
sceneggiatura scritta da Chris Thomas Davlin. Dopo
essere rimasto nascosto per quasi mezzo secolo, Faccia di cuoio
torna a terrorizzare, colpendo alcuni giovani amici idealisti che
accidentalmente interferiscono con il suo mondo occulto in una
remota cittadina del Texas. Il film è diretto da David Blue
Garcia. Nel film protagonisti sono i volti giovani di
Elsie Fisher, Sarah Yarkin, Nell Hudson, Jacob
Latimore.
Melody (Sarah Yarkin) e la giovane
sorella Lila (Elsie Fisher) raggiungono con gli amici Dante (Jacob
Latimore) e Ruth (Nell Hudson) il paese sperduto di Harlow, nel
Texas, per dar vita a una nuova e visionaria iniziativa
imprenditoriale. Ma il loro sogno si trasforma in un incubo quando
senza volerlo disturbano Faccia di cuoio, il serial killer
squilibrato che con la sua eredità di sangue continua a tormentare
gli abitanti della zona. Tra questi c’è Sally Hardesty (Olwen
Fouéré), l’unica sopravvissuta al tristemente famoso massacro del
1973 che è determinata a ottenere vendetta.
Un episodio di dicembre 2021 del
podcast “The Problem with Jon Stewart” di Jon
Stewart sta facendo notizia per l’attenzione che il
conduttore ha posto sulla rappresentazione dei goblin in
Harry Potter. Nell’universo creato da JK
Rowling, i goblin lavorano e gestiscono la Gringotts, la
Banca dei Maghi. Stewart ha tracciato un confronto tra i goblin
raffigurati sullo schermo nei film di Harry Potter
e le illustrazioni antisemite presenti nel libro del 1903 “The
Protocols of the Elders of Zion”.
Anche se in toni leggeri,
Jon Stewart accusa JK Rowling di
antisemitismo, dal momento che l’autrice ha scelto di rappresentare
gli avidi e sgradevoli gestori della banca dei maghi con delle
fattezze che ricordano le caricature degli ebrei presenti in quel
libro palesemente antisemita. Se questa storia dovesse avere un
seguito, non sarebbe la prima bufera nella quale si ritrova
l’autrice, visto che di recente è stata al centro di polemiche per
dei commenti definiti anti-transgender.
Nonostante le polemiche, l’autrice
rimane coinvolta in veste di sceneggiatrice nel franchise spin-off
di Harry Potter della Warner Bros. Animali
fantastici, il cui terzo capitolo (I
segreti di Silente) uscirà nelle sale il 13
aprile.
Nonostante la
recente conferma alla sua partecipazione a
Kitbag di Ridley Scott, Jodie Comer ha dovuto rinunciare alla
possibilità di collaborare nuovamente con il regista, dopo The Last
Duel, a causa di conflitti di produzione dovuti ai
ritardo causati dalla pandemia. Nelle settimane che sarebbero
dovute essere di ripresa, infatti, Comer è impegnata a West End, e
quindi la produzione ha affidato il suo ruolo nel film storico di
Scott a
Vanessa Kirby.
Secondo Deadline, Ridley Scott vuole
infatti Kirby per interpretare Josephine, moglie dell’imperatore
Napoleone che sarà invece interpretato da Joaquin Phoenix, che così
torna a vestire i panni di un imperatore sotto la regia di Ridley
Scott, dopo quel Commodo di tanti anni fa ne Il
Gladiatore.
Kitbag si
concentrerà sulle origini di Napoleone e sul suo rapporto instabile
con sua moglie Giuseppina. Condusse campagne militari durante le
guerre rivoluzionarie francesi e fu imperatore della Francia dal
1804 al 1814, guidando il paese in una serie di battaglie prima di
essere sconfitto a Waterloo. Fu esiliato prima all’isola d’Elba e
poi nell’isola di Sant’Elena, dove morì nel 1821 all’età di 51
anni.
Il titolo del film deriva dal detto
“C’è la staffa di un generale nascosta
nella valigia di ogni soldato”, stando a quanto riporta
Deadline, che per primo ha dato la notizia.
Kitbag è nelle prime fasi di pianificazione e sarà
girato nei 20th Century Studios della Disney. Il progetto sarà
diretto e prodotto da Scott attraverso la sua società di produzione
Scott Free con Kevin Walsh produttore. Scott ha
contattato lo sceneggiatore David Scarpa per
scrivere la sceneggiatura. Scarpa e Scott hanno già collaborato al
thriller poliziesco del 2017 Tutti i soldi del
mondo, reso tristemente noto dalla cancellazione di
Kevin Spacey dal film, a seguito delle accuse di
molestie.
Un nuovo pezzo del merchandise di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
contiene un importante cenno alla storia dei fumetti americani e
suggerisce anche che questo particolare verrà trasferito nel
MCU. Attualmente disponibile per
l’acquisto su
Amazon c’è una T-shirt che riporta la stampa del costume di
America Chavez sul davanti.
L’immagine della giacca di jeans
presenta cenni alla sua eredità latino-americana e ha anche una
piccola bandiera LGBTQ+ appuntata su una delle tasche. Questo vuol
dite che le caratteristiche del personaggio dei fumetti saranno
rispettate e che la nostra America sarà una sostenitrice dei
diritti LGBTQ+ (anche se questo non dovesse essere approfondito o
importante per la trama, è un dettaglio in più su un personaggio
che ancora non conosciamo).
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Sony Pictures
Italia ha diffuso una prima clip ufficiale di Uncharted,
in cui vediamo il Nathan Drake di Tom
Holland impegnato in una sequenza action davvero
folle!
L’attesissimo film è l’adattamento
dell’omonimo videogioco che vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Nathan Drake. Diretto da
Ruben FleischerUncharted
arriverà al cinema il 17 febbraio 2022. Fanno parte del cast oltre
a Tom
Holland anche Mark Wahlberg, Sophia
Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas.
Basato su una delle serie di
videogiochi più vendute e acclamate dalla critica, Uncharted presenta al pubblico il giovane e furbo
Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca
del tesoro con l’arguto partner Victor “Sully” Sullivan (Mark
Wahlberg). In un’epica avventura piena di azione che attraversa il
mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca
del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo
Christopher Nolan
aggiunge Josh Hartnett al suo attesissimo prossimo film
Oppenheimer.
Il suo prossimo progetto, un film biografico sul fisico J.
Robert Oppenheimer la cui eredità è stata
definita dal contributo nello sviluppo della prima bomba atomica,
continua a generare enorme entusiasmo non solo per la sua
intrigante premessa, ma perché segnerà il primo progetto di Nolan
da quando ha lasciato acrimoniosamente la Warner Bros.
Deadline riporta che l’ultimo ad
unirsi al cast è Josh Hartnett, scelto per un ruolo non
rivelato. Dopo aver avuto successo nei primi anni 2000 con parti in
Black Hawk Down e Pearl Harbor,
Hartnett ha rifiutato il ruolo di Batman nella trilogia di Nolan a
favore di Crazy in Love. L’attore, che dall’epoca
è quasi scomparso dai radar di Hollywood, ha ora la possibilità di
tornare per lavorare con il regista che lo aveva voluto come prima
scelta nella sua trilogia su Batman.
L’uscita del film è prevista per il
21 luglio 2023. Uno slot che Nolan ha occupato in passato con
Dunkirk e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno con un
enorme successo. La capacità virtuosistica di Nolan di realizzare
“film evento” assicura che non manchi mai l’interesse dei più
grandi attori di Hollywood, quindi Hartnett sicuramente non sarà
l’ultimo annuncio del casting di Oppenheimer.
Per la prima volta nella storia
recente, la cerimonia di premiazione dei Golden
Globes non prevederà un presentatore. I Golden Globes 2022 saranno diversi per
tanti motivi. I premi sono assegnati dalla Hollywood Foreign Press
Association, un gruppo che è stato preso di mira nel 2021 per le
sue pratiche commerciali discutibili e la mancanza di diversità nel
proprio panel di voto. I Golden Globes sono stati boicottati da più
studi e attori, tra cui Netflix, Amazon e WarnerMedia. I premi 2022
continueranno, ma la NBC si rifiuta di mandare in onda il programma
come precedentemente concordato.
Ora, secondo
Variety, la cerimonia di premiazione non è stata in grado di
garantire a nessuna celebrità la presentazione dei premi di
quest’anno il 9 gennaio, indipendentemente dal fatto che la
cerimonia venga o meno trasmessa in televisione. Un’e-mail da un
talent booker per i Golden Globes ha indicato che
gli showrunner hanno chiesto informazioni sulle celebrità che si
sarebbero unite allo show per presentare i vari premi, ma le fonti
di Variety affermano che nessun volto famoso ha accettato di
presentare, probabilmente considerando il contraccolpo.
I Golden Globes si
terranno ancora il 9 gennaio, ma non è stato rivelato se lo
spettacolo sarà trasmesso in televisione, in che modo verranno
rivelati i vincitori o dove si svolgerà la cerimonia.
Da quando l’HFPA è stato preso di
mira lo scorso anno, il comitato ha aggiunto 21 nuovi membri al suo
corpo di voto per aumentare la diversità e ha approvato nuovi
statuti per aiutare a combattere le critiche mosse contro
l’organizzazione. Molti dei dettagli che circondano la cerimonia
del 2022 sono ancora vaghi a pochi giorni dalla data programmata
per lo spettacolo, a parte la lunga lista di
nominati ai Golden Globes che è stata rivelata il mese
scorso.
Secondo quanto riferito dalle
principali testate di informazione cinematografica mondiale,
Chris Evans interpreterà il leggendario
attore/cantante/ballerino Gene Kelly in un film
biografico immaginario scritto da John Logan,
sceneggiatore di Skyfall.
Gene Kelly è una vera icona, è
apparso in classici successi di Hollywood come Cantando
sotto la pioggia, Un americano a Parigi, Hello, Dolly! e
molti, molti altri film musicali. Kelly è morto nel 1996 all’età di
83 anni, lasciando dietro di sé un’eredità di film, molti dei quali
hanno contribuito a rendere popolare il musical di Hollywood. Uno
degli ultimi film di Kelly è stato il musical cult
Xanadu, che è stato un flop al botteghino, ma ha
comunque prodotto una colonna sonora di successo.
Tramite Deadline, apprendiamo ora che Chris Evans interpreterà Kelly in un film
biografico immaginario su “un ragazzo di 12 anni che lavora
alla MGM Lot nel 1952 e inizia a instaurare un’amicizia immaginaria
con la leggendaria star del cinema Gene Kelly mentre lavora al suo
prossimo film”. Il concept si basa su un’idea originale
concepita da Chris Evans, che dovrebbe anche
produrre il film. Lo sceneggiatore di Skyfall, L’ultimo samurai e
Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet
Street, John Logan, scriverà la
sceneggiatura e produrrà insieme a Evans.
La piattaforma americana
Paramount+ ha diffuso le anticipazioni di
1883 1×01, il primo atteso episodio della nuova serie tv 1883,
l’annunciato spin-off Yellowstone.
In 1883 1×01 che si intitolerà 1883″ La
famiglia Dutton intraprende un viaggio verso ovest attraverso
l’ultimo baluardo dell’America selvaggia. James arriva in Texas,
dove lui e la sua famiglia si preparano a farsi strada attraverso
le Grandi Pianure in cerca di una nuova casa e la promessa di
un’opportunità.
1883, la serie tv
1883
è la nuova serie tv prequel di Yellowstonecreata
e prodotta da Taylor Sheridan e basata
sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato
interpretato da Kevin Costner nella serie madre.
1883
segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest
attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America
selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione occidentale e
un intenso studio di una famiglia in fuga dalla povertà per cercare
un futuro migliore nella terra promessa dell’America: il
Montana.
Nel cast di 1883
protagonisti saranno
Sam Elliott interpreterà Shea Brennan, un cowboy
bello e duro come le unghie con un’immensa tristezza nel suo
passato. Ha il compito titanico di guidare un gruppo dal Texas al
Montana, e non si lascia prendere dagli sciocchi. Tim
McGraw e Faith Hill interpreteranno
rispettivamente James e Margaret Dutton, il patriarca e la
matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà annunciato nelle
prossime settimane.
Ecco un nuovo breve promo per
The
Batman, ricco di action e di confronti che si
preannunciano epici tra
il pipistrello e la gatta. Nel video abbiamo anche la
possibilità di vedere una breve scena con Colin Farrell nei panni (irriconoscibili) di
Pinguino!
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Sono state diffuse alcune foto del
merchandise e delle promotional art di Doctor Strange nel Multiverso della Follia in
cui vediamo la squadra principale del film, che, oltre allo
Stregone protagonista, vedrà schierati Wong, Wanda e la new entry
America.
Di seguito una serie di immagini
concept e delle foto che mostrano Gargantos, che
abbiamo visto anche brevemente nel primo trailer del film:
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Il network americano The
CW ha diffuso il promo di All
American: Homecoming, l’annunciata nuova serie tv
spin-off di All American.
All American: Homecoming
All American:
Homecoming è l’annunciata nuova serie tv spin-off di
All
American creata e prodotta da per il network The
CW. Nkechi Okoro Carroll sarà il produttore esecutivo e
scriverà Homecoming, mentre Greg Berlanti, Sarah
Schechter e Robbie Rogers – sono coinvolti come produttori
esecutivi della serie. Nel cast anche Peyton Alex Smith, Kelly
Jenrette, Cory Hardrict, Sylvester Powell, Netta Walker e Camille
Hyde.
Ambientato sullo sfondo
dell’esperienza storicamente Black College and University (HBCU),
All American: Homecoming segue una giovane promessa del tennis di
Beverly Hills (Maya) e un giocatore di baseball d’élite di Chicago
mentre affrontano le sfide negli sport universitari, tutti mentre
navighi tra gli alti e bassi (e la sensualità!) della prima età
adulta senza supervisione in un prestigioso college storicamente
nero.
In un’intervista con InStyle,
Gal Gadot descrive l’approccio alla nuova
versione di Cleopatra alla quale sta lavorando
ormai da diverso tempo. Anche se non ha potuto condividere molte
informazioni sul progetto, l’attrice, che vedremo presto in
Assassinio sul Nilo, afferma che la sua
Cleopatra non sarà solo “sexy e attraente” ma anche “strategica e
intelligente”. Gal Gadot afferma inoltre che il film
“racconterà la storia che il mondo ha bisogno di sentire ora”, ma
non si espande su ciò che significa.
“Non posso rivelare molto, ma
posso dirvi che celebreremo la storia di Cleopatra. Mostreremo non
solo quanto fosse sexy e attraente, ma anche quanto fosse
strategica e intelligente e quanto impatto abbia avuto e abbia
ancora sul mondo in cui viviamo oggi. Ho visto tutti i film di
Cleopatra nel corso degli anni, ma sento che stiamo raccontando la
storia che il mondo ha bisogno di sentire ora.”
Kari
Skogland dirige il film, prima nelle mani di Patty
Jenking che però resta nella squadra produttiva. Gal Gadot è al
momento l’unico nome collegato al progetto.
Sono emerse nuove foto dal set di
Batgirl che suggeriscono l’approssimarsi delle
riprese di una scena di inseguimento in macchina piena di azione.
Come riportato da
GlasgowLive, Picture Vehicles Limited, azienda che
attualmente sta producendo veicoli per Batgirl, ha
suggerito in un post su Instagram poi cancellato che si stava
preparando a “distruggere alcune auto” nella location delle riprese
in Scozia.
L’immagine mostrava la loro officina
mobile stipata in un camion, e mentre la società si trattiene dal
rivelare le specifiche dei veicoli di Batman che potrebbero
apparire nel film, ha confermato che ci sarà una motocicletta!
Batgirl doveva
essere diretto da Joss Whedon, regista
di The
Avengers e Avengers:
Age of Ultron, nonché della versione cinematografica
di Justice
League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di
abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a
“decifrare la storia”.
Il canale YouTube di HeroTech
ha recentemente pubblicato un video in cui si mostra uno
spara-ragnatele perfettamente funzionante fatto da
chi gestisce il canale.
Creato in due mesi, il dispositivo si basa sulla tecnologia del
film di The Amazing Spider-Man con
Andrew Garfield. Gli impressionanti
spara-ragnatele includono luci a LED verdi e rosse, una cartuccia
di ragnatele intercambiabile e una cartuccia dell’orologio, che può
indicare l’ora. Nel video, viene annunciato che verrà rilasciato un
video tutorial per aiutare i fan a creare da soli questi
dispositivi.
Ricordiamo che in
Spider-Man: No Way Home il confronto trai tre
Spider-Man e le battute sulle ragnatele organiche di Tobey
Maguire è stato uno dei momenti più piacevoli del film,
oltre a pagare anni di meme e battute su internet in merito a
questa scelta artistica di Sam Raimi.
Dopo due avvincenti film,
la saga che vede protagonista l’agenzia segreta britannica per
gentiluomini si arricchisce di un nuovo capitolo che ci porta
indietro nel tempo, dove tutto è cominciato:
The King’s Man – Le Origini.
Matthew
Vaughn torna alla regia mentre il cast, per ovvie ragioni,
è rivoluzionato, ma comunque attinge dal meglio che il panorama
inglese ha da offrire:
Ralph Fiennes,
Gemma Arterton, Tom Hollander,
Djimon Hounsou,
Charles Dance e Harris Dickinson sono
solo alcuni dei nomi coinvolti in questa rivisitazione della Storia
europea prima e durante la Prima Guerra Mondiale che si prende sul
serio pur palesandosi senza timore come un pur prodotto di
intrattenimento.
La trama ufficiale di
The King’s Man – Le Originirecita: Quando
i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per
organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo
dovrà correre contro il tempo per fermarli. Il film rivela
la nascita della prima agenzia di intelligence indipendente. E in
realtà niente di più preciso poteva essere detto per raccontare,
senza spoiler, ciò che accade in due ore e 11 minuti di azione
mozzafiato.
Dopo
The Secret Service e Il Cerchio d’Oro, Matthew
Vaughn si risiede sulla sedia di regia, cambia registro,
si allontana dai toni scanzonati del fumetti di Mark
Millar da cui era partita la prima ispirazione del
franchise, si toglie di dosso insomma il punto di vista irriverente
del protagonista Eggsy/Taron Egerton, e indossa di
volta in volta quello di
Ralph Fiennes e Harris Dickinson, padre e figlio,
ultimi della gloriosa famiglia degli Oxford, nobili britannici
vicini alle più alte cariche dello Stato. Questo fa sì che i toni
di
The King’s Man – Le Originisiano molto
più solenni e seri, rispetto a quello che ci si poteva aspettare,
dati i film precedenti, e allo stesso tempo la storia gioca con la
Storia con la S maiuscola, quella che portò il Vecchio Continente a
diventare un campo di battaglia, con tre Imperi a scontrarsi e il
resto del mondo a pagarne le conseguenze.
Farsi beffe della
Storia
The King’s Man – Le Origini ri-racconta la Storia,
lo fa con totale sprezzo di ciò che è stato, sfruttando personaggi
realmente accaduti come pedine che, posizionate in un posto o
nell’altro, servono a portare avanti la sua trama, senza paura di
risultare blasfemo o fastidioso: Mata Hari, Rasputin, Lenin, Re
Giorgio V, Guglielmo II, Nicola II diventano materiale ditale nelle
mani dello stesso Vaughn e di Karl Gajdusek che
conducono la loro narrazione sfrontati e divertiti. Dopotutto la
fedeltà storica non spetta al cinema, eThe King’s Man –
Le Origini è puro cinema d’azione e di intrattenimento, ad uno
stadio così schietto e avanzato che non si può fare a meno di
volergli bene.
Un cast perfettamente a suo
agio
Troppo spesso ci si
dimentica che il cinema è anche intrattenimento e di fronte a film
così totalmente liberi di abbracciare questa loro natura spesso lo
spettatore si scopre diffidente, perché la Storia è andata
diversamente, perché questo o quel marchingegno non era ancora
stato inventato, perché balisticamente è impossibile che questo
soldato non sia morto, eppure
Ralph Fiennes,
Gemma Arterton,
Rhys Ifans, Matthew Goode,
Tom Hollander, Harris Dickinson,
Daniel Brühl,
Djimon Hounsou e
Charles Dance fanno un così ottimo lavoro che è facile
mettere a tacere ogni perplessità.
In particolare è
necessario citare lo straordinario lavoro di Tom
Hollander che, pur lavorando con personaggi volutamente
superficiali e macchiettisti, si cimenta con una tripla
interpretazione dei sovrani europei (è lui a dare corpo a Re
Giorgio V, Guglielmo II e Nicola II) conferendo ad ognuno una
proprio caratterizzazione fisica e una propria personalità, nonché
un proprio modo di parlare. La scelta del regista è stata quella di
sottolineare che i tre sovrani erano cugini, quindi somiglianti, e
così ha scelto lo stesso attore per tutti e tre. Hollander ha
sfruttato questa opportunità per mostrare le sue doti troppo spesso
al servizio di personaggi secondari. Anche
Rhys Ifans si fa valere con un look da Rasputin
spaventoso che accentua tutte le dicerie e le leggende che si
costruirono all’epoca e si tramandano tutti’oggi su questo santone
che ebbe il potere, si dice, di mettere in ginocchio l’Impero dello
zar.
Il cuore di questo
divertimento forsennato sono ovviamente le sequenze di lotta corpo
a corpo:
Ralph Fiennes forse non ci crede abbastanza, o almeno
non quanto ci credere Colin Firth nei panni di Harry, nei due film
originali, ma è comunque divertente vederlo alle prese con la spada
che combatte senza paura, che, in pieno stile Ottocentesco, ha al
suo fianco un servitore di altra etnia, fedele, letale e ironico
(Djimon
Hounsou). Pittoresca anche la sequenza in cui i nostri
eroi fronteggiano Rasputin, il cui stile di combattimento è
contaminato da passi di danza popolare, caratteristica che lascia
un po’ perplessi gli avversari, insieme all’estrema difficoltà
nell’uccidere il monaco russo.
Uno sfrontato divertissement
Sfacciato e irriverente,
The King’s Man – Le
Originisi allontana dai
toni che avevano fatto amare Kingsman: The Secret Service e sequel
per indossare un abito tutto suo, fatto di puro intrattenimento,
senza riguardo per la Storia, i personaggi storici e nemmeno per il
franchise, ma con l’unico obbiettivo, secondo chi scrive centrato
in pieno, di divertire lo spettatore.
Le storie di gangster e mafiosi hanno sempre
avuto un grande fascino al cinema. Alcuni tra i più popolari film
di questo genere, da Mean Street fino al più recente
The Irishman hanno
contribuito a costruire un immaginario culturale senza eguali.
Molti di questi film, inoltre, sono basati su storie realmente
accadute e personaggi realmente esistiti. Uno dei titoli più noti a
riguardo è Donnie Brasco, diretto nel
1997 dal regista Mike Newell. Al centro di questo
vi è infatti la storia del più famoso infiltrato dell’FBI,
colui che contribuì a dimostrare l’importanza di sgominare i clan
criminali dall’interno.
La sceneggiatura del film, scritta
da Paul Attanasio, trae ispirazione dal libro
autobiografico Donnie Brasco: My Undercover Life in the
Mafia, scritto nel 1988 da Joseph D. Pistone,
l’uomo che per sei anni con l’identità di Donnie Brasco fornì
preziose informazioni su alcune delle famiglie mafiose più potenti
di New York. Acquisiti i diritti sul libro, questo ottenne in breve
la sua trasposizione cinematografica. Attraverso questa l’attività
di Pistone poté divenire ulteriormente celebre, portando il film ad
affermarsi come uno dei maggiori successi del suo anno e del suo
genere.
A fronte di un budget di 35 milioni
di dollari, Donnie Brasco arrivò a guadagnarne ben 125 in
tutto il mondo. A rendere il titolo particolarmente attraente per
un ampio pubblico, vi è anche la partecipazione di alcuni tra i più
noti attori di Hollywood. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Donnie Brasco: la trama
del film
La vicenda si svolge nella metà
degli anni Settanta, a New York, dove l’agente dell’FBI Joe
Pistone accettò di infiltrarsi negli ambienti della mafia
newyorkese con la falsa identità di Donnie Brasco.
In breve egli si trova ad ottenere la fiducia di alcuni dei membri
più importanti, conquistando inoltre l’amicizia di Benjamin
“Lefty” Ruggiero, mafioso ormai anziano e particolarmente
frustrato dal non essere mai riuscito ad arrivare ai vertici del
comando della famiglia Bonanno. Con il passare del tempo, Pistone
si trova ad entrare sempre più nel vivo di quel mondo. Consapevole
dei rischi che corre, dovrà essere pronto a rimedi estremi per
evitare di essere scoperto. La sincere amicizia nata tra lui e
Lefty, tuttavia, non farà che complicare le cose.
Donnie Brasco: il cast del
film, da Johnny Depp ad Al Pacino
Ad interpretare l’agente sotto
copertura Joe Pistone vi è l’attore Johnny Depp.
Per lui si è trattato di un ruolo grossomodo inedito, ottenuto
anche grazie alla fama di personalità dark e pericolosa guadagnata
in quegli anni, in particolare dopo il suo arresto nel 1994 per
aver distrutto una camera d’albergo. Desideroso di rendere
giustizia al vero Pistone, Depp decise di trascorrere con questi
parecchio tempo, apprendendo direttamente da lui quanto c’era da
sapere sulla vicenda. Studiò la personalità dell’agente, il suo
modo di parlare e di muoversi, cercando però di non darne una mera
imitazione. Prese inoltre diverse lezioni per imparare a sparare in
modo credibile, essendo quella un’attività particolarmente presente
nel film.
Accanto a lui, nei panni del boss
Benjamin Ruggiero vi è invece il premio Oscar Al Pacino.
Questi ebbe così modo di tornare a recitare in questo genere dopo
aver concluso la trilogia di Il padrino. Per Pacino fu un
piacere poter utilizzare il vero slang dei mafiosi, proposto per il
film grazie alle registrazioni che Pistone fece durante la sua
attività. Egli contribuì inoltre al look del suo personaggio,
scegliendo da sé gli occhiali da sole e alcuni dei vestiti. Nel
film sono poi presenti altri noti attori come Michael Madsen,
nei panni del mafioso Dominick Napolitano. Bruno
Kirby è Nicky Santora, mentre Robert
Milano interpreta il potente boss Alphonse “Sonny Red”
Indelicato. L’attrice Anne Heche, infine, è
presente nei panni di Maggie Pistone, moglie di Joe.
Donnie Brasco: la vera storia dietro al film
La storia di Joseph Dominick
Pistone ha inizio nel 1969, quando diviene agente speciale
dell’FBI. Nel 1976, per via delle sue origini siciliane e la
capacità di parlare fluentemente l’italiano, viene scelto per un
compito particolarmente rischioso e complesso. Egli iniziò infatti
ad infiltrarsi nelle principali famiglie di mafiosi newyorkesi con
il nome di Donnie Brasco, la cui attività principale era quella di
ladro di gioielli. L’operazione doveva inizialmente durare soltanto
sei mesi, ma dati i grandi risultati ottenuti in poco tempo questa
andò avanti per ben sei anni. In breve tempo, infatti, Pistone
sviluppa stretti rapporti con i vertici della famiglia Bonanno, tra
cui Dominick “Sonny Black” Napolitano. A introdurlo nell’ambiente
fu però Benjamin Ruggiero, il quale involontariamente fornirà
all’agente molte delle prove da lui poi usate a suo vantaggio.
L’operazione di Pistone finì nel
1981, quando gli venne chiesto di uccidere Anthony Indelicato. Fu a
quel punto che l’FBI favorì l’uscita di scena dell’agente,
informando Napolitano e Ruggiero della vera identità di quello che
credevano un alleato. Per aver lasciato che Pistone si infiltrasse
nella famiglia, Napolitano venne brutalmente ucciso. Ruggiero,
invece, riuscì a salvarsi solo grazie al tempestivo arresto
dell’FBI. Ad oggi Pistone, ormai in pensione, vive con una nuova
identità, continuando a fornire consulenza per le indagini sul
crimine organizzati. La sua attività di informatore gli ha
ovviamente precluso la possibilità di vivere nelle città di
Atlantic City, a New York o in qualunque altra località dove si
ritrova un’alta presenza della mafia.
Donnie Brasco: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Donnie Brasco grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
Tv, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 4 gennaio alle ore 21:15
sul canale La7.
Con l’arrivo al cinema nel 2002 di
The Bourne Identity un
nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si
tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia
improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto
ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di
scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la
pelle. Dopo The Bourne Supremacy,
nel 2007 è poi arrivato in sala il capitolo conclusivo della
trilogia: The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello
sciacallo, diretto da Paul
Greengrass e scritto da Tony Gilroy e
Scott Z. Burns. La storia si basa anche in questo
caso sui romanzi di spionaggio scritti da Robert
Ludlum tra il 1980 e il 1990.
The Bourne Ultimatum è
infatti basato sul libro del 1990 Il ritorno dello
sciacallo, terzo titolo della fortunata trilogia dedicata al
personaggio. Ancora una volta il regista Greengrass infonde alla
saga il suo personale stile registico, fatto di inquadrature,
sporche, concitate, realizzate con camera a mano e unite da un
montaggio frenetico. Ciò non solo non distrae dal vero cuore del
film, ovvero la continua ricerca del protagonista di scoprire
quanto ancora rimasto un mistero del suo passato, ma permette anzi
di far provare concretamente allo spettatore tutto il dinamismo e
l’adrenalina presenti nella storia.
Al momento dell’arrivo in sala, il
film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un
budget di circa 110 milioni di dollari, il film riuscì infatti a
guadagnarne ben 444 in tutto il mondo. Ciò portò The Bourne
Ultimatum a diventare il più redditizio film della saga, con
un incasso quasi il doppio dei precedenti capitoli. Ancora una
volta, molto del successo è dato ancora una volta dal cast di
attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al
coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà
possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà
infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.
The Bourne Ultimatum: la
trama del film
Dopo essere sfuggito ai suoi
inseguitori nel precedente film, l’ex agente Jason
Bourne è ora diretto a Londra, dove intende scoprire gli
ultimi tasselli del puzzle del suo passato. Nella capitale inglese
egli ha modo di incontrare il giornalista Simon
Ross, il quale possiede preziose informazioni
sull’organizzazione Treadstone e su un uomo che può aiutare Bourne
nella sua ricerca. Prima che il loro incontro possa concludersi,
Ross viene però assassinato da uno spietato sicario, il quale
costringe Jason ad una nuova fuga. Egli si dirige allora a Madrid,
dove aiutato da Nicky Parson inizia a la sua
ricerca di Neal Daniels, il supervisore del suo
addestramento alla CIA, l’unico uomo che sembra possedere i segreti
del suo passato e di quanto gli sta accadendo.
Gli spostamenti di Bourne attirano
però ovviamente le attenzioni dei servizi segreti. Sotto la persona
di Noah Vosen, questi indirizzano sulle tracce
dell’ex agente il letale sicario già assassino di Ross. Per Jason
ha così inizio una nuova corsa contro il tempo, durante la quale
dovrà sfuggire agli attacchi dei suoi nemici e scoprire quanto più
possibile sulla sua vera identità. La CIA cercherà di fargli terra
bruciata intorno, ma Bourne è ora deciso a chiudere i conti. Dopo
essere stato a Madrid si dirige ora a New York, dove è intenzionato
ad incontrare personalmente i capi dei servizi segreti che lo
vogliono morto. Prima di poter riuscire in ciò, però, egli dovrà
liberarsi del pericoloso sicario che lo insegue da ormai molto
tempo.
The Bourne Ultimatum: il
cast del film
Un ruolo come quello di Jason Bourne
è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a
svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi
come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester
Stallone. La scelta ricadde però su Matt
Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting –
Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non
aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito
Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter
meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi
nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro
allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima
persona una notevole quantità di scene d’azione, come i
combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a
controfigure.
Accanto a lui si ritrovano altri
noti attori di provenienza internazionale. L’attrice Julia
Stiles compare nuovamente con il personaggio di Nicky
Parsons, che rispetto ai precedenti film diventa ora una delle
protagoniste della storia. La candidata all’Oscar Joan
Allen interpreta per la seconda volta il ruolo della
vicedirettrice della CIA Pamela Landy, mentre ÉdgarRamirez, divenuto celebre per la serie
American Crime Story, è l’assassino Paz. David
Strathairn, noto per il film Good Night, and Good
Luck, è l’interprete di Noah Vose, nuovo capo
dell’organizzazione Treadstone. Scott Glenn,
invece, è Ezra Kramer, direttore della CIA. Nel film è poi presente
il grande attore Albert Finney nei panni del
dottor Albert Hirsch, psicologo che si rivelerà fondamentale nella
storia. Vi è infine un breve cameo dell’attore Daniel
Brühlnei panni di Martin, fratello della defunta
compagna di Bourne.
The Bourne Ultimatum: i
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Affermatosi come il maggior successo
di critica e pubblico dell’intera saga, il film trovò poi ulteriore
proseguimento al cinema con nuovi film basati sui personaggi dei
romanzi di Ludlum. Nel 2012, infatti, è stato portato al cinema il
film The Bourne
Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross
interpretato da Jeremy
Renner. Il non particolare successo di questo, però,
spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi
è infatti nuovamente protagonista con Jason
Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo
film della saga. Ad interpretarlo vi è naturalmente Damon, ormai
unico volto possibile per il personaggio.
Prima di vedere tali
sequel, gli appassionati del secondo film possono fruirne
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Bourne
Ultimatum è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Tim Vision, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 4
gennaio alle ore 21:25 sul canale
Rete 4.
Doctor
Strange nel Multiverso della Pazzia ha tutto il giusto
potenziale per portare l’epicità che i fan hanno visto in
Spider-Man: No Way Home al livello successivo,
mentre il MCU continua a
sviscerare il concetto di multiverso. Il film vedrà lo Stregone
Supremo continuare ad esplorare l’idea di altri universi paralleli,
e non è un segreto che nel film potrebbero apparire personaggi non
solo di altri progetti del MCU, ma anche di
proprietà non Marvel Studios.
E’ già stato confermato che il sequel di
Doctor Strange ci regalerà altri camei oltre a quelli già
programmati durante i recenti reshoot, e le speculazioni su chi
questi potrebbero effettivamente riguardare sono infinite. Anche se
non sono ancora state confermate apparizioni importanti, diversi
indizi e ipotesi potrebbero portare i fan a credere che sia i
personaggi più navigati che le aggiunte più recenti saranno
presenti nel film.
Billy e Tommy Maximoff
La scena post-credits di
WandaVision
ha visto Wanda Maximoff nella sua sembianza
astrale udire le voci dei suoi figli gridare aiuto. Con la prossima
grande apparizione di Wanda in Doctor
Strange 2, non è troppo improbabile credere che
farebbe di tutto per rivedere i suoi figli.
Una delle uniche volte in cui a
Wanda è stato dato un assaggio di felicità durante il suo percorso
nel MCU è
stato durante il suo esodo, dopo aver ricreato Visione e dato alla
luce i suoi gemelli, Billy e Tommy. Il film sarebbe una grande
opportunità per riportarci i gemelli e potrebbe potenzialmente
gettare le basi per un futuro team-up dei Giovani Vendicatori a cui
l’MCU ha già accennato.
Sylvie
Loki è
stato uno degli enormi punti di svolta della Fase 4 del MCU finora, poiché è
stato il primo progetto ad espandere il concetto di multiverso. La
creazione della linea temporale ramificata può essere accreditata a
Sylvie, che uccide Colui Che Rimane nel finale di stagione.
Dopo che Sylvie
spedisce Loki in una TVA alternativa, gli spettatori non sono certi
di cosa le succeda in seguito alla fine dell’episodio: c’è la
possibilità che approdi nella linea temporale principale del
MCU insieme a Doctor Strange e
Wanda per spiegare cosa è successo, ma solo il
tempo ce lo dirà.
Loki
Insieme a
Sylvie, Loki era lì per ottenere
risposte da Colui Che Rimane, dopo che questi aveva illustrato il
concetto di linee temporali multiple. A differenza di Sylvie, Loki
ha cercato di convincerla che Kang il
Conquistatore stava dicendo la verità sul fatto che lui
volesse mantenere la pace multiversale, ma lo scetticismo di Sylvie
ha avuto la meglio su di lei dopo aver combattuto Loki e averlo
spedito in un TVA non familiare.
Dopo aver assistito allo sviluppo
della variante di Loki che i fan hanno conosciuto nella serie, è
evidente che questa si pone su un percorso di eroismo più simile al
Loki che i fan conoscevano e amavano prima che morisse per mano di
Thanos in Avengers: Endgame. Anche se non
confermato, c’è una buona possibilità che faccia un’apparizione in
Multiverse
of Madness per avere più chiarezza sul concetto di
multiverso.
Deadpool
Mentre è già stato
confermato che Deadpool ha un progetto MCU in via di
sviluppo, con Ryan Reynolds che ritorna nei panni del
Mercenario Chiacchierone, un cameo in Multiverse
of Madness potrebbe non essere poi così assurda come
ipotesi. Deadpool 2 ci ha già regalato un si breve cameo, ma che
mette in discussione la linea temporale delle versioni più giovani
degli X-Men degli universi Fox, quindi potrebbe servire come svolta
multiversale alla sua introduzione nel MCU.
La scena post-credits di
Deadpool 2 ha visto Wade Wilson
servirsi del dispositivo di viaggio nel tempo di Cable per andare
nel passato e modificare diversi momenti della storia, il che
potrebbe indurre la sua linea temporale ad espandersi nei
Marvel Studios.
Kaecilius
Alla fine di Doctor
Strange, a Kaecilius è stata concessa la
vita eterna nel modo più sgradevole: diventa parte della Dimensione
Oscura e sarà tormentato per sempre, il che sembrava essere
l’apparizione definitiva del personaggio. Ma il fatto è che
Kaecilius è ancora decisamente vivo e potrebbe fare il suo ritorno
nel sequel.
Finora ci sono state poche prove del
suo ritorno, ma sarebbe una piacevole sorpresa vedere Mads Mikkelsen riprendere il suo ruolo del
cattivo stregone e vedere cosa ha combinato il personaggio da
quando è diventato un tutt’uno con la Dimensione Oscura.
L’Antico
Anche se l’Antico di
Tilda Swinton è andato incontro al suo destino
in Doctor Strange, l’ex Stregone Supremo non dovrebbe essere essere
considerato una delle possibili apparizioni in Multiverse
of Madness– L’ultima volta che gli spettatori hanno
visto l’Antico in live-action è stato in Avengers:
Endgame, quando è stato rivelato che stava aiutando i
Vendicatori a sconfiggere i Chitari durante La battaglia di New
York nel 2012.
Un’apparizione in Multiverse
of Madness potrebbe vedere il personaggio presentarsi
come una variante diversa, forse quella di What
If…?, o potrebbe rivelarsi in una forma astrale simile
che abbiamo intravisto nella sua prima apparizione. Il personaggio
potrebbe essere morto a questo punto della linea temporale
principale, ma i fan della Marvel sanno che chiunque ha la
possibilità di essere riportato in vita nel MCU.
Mr. Fantastic
Ormai è già stato
ufficializzato che Jon Watts dirigerà il prossimo
film dei Fantastici Quattro nel MCU. Sebbene siano
state rivelate al pubblico pochissime informazioni sul film e sul
suo cast, molti fan hanno ipotizzato che Mr.
Fantastic stesso potrebbe fare un’apparizione prima di
quanto ci si aspetta.
Reed Richards era
stato precedentemente considerato per progetti come
WandaVision, ma un’apparizione in
Multiverse
of Madness potrebbe essere più plausibile; come per
altri personaggi, questo film potrebbe vedere precedenti iterazioni
di Richards, come quella di Ioan Gruffud da Fantastic Four del 2005
e il suo sequel Rise of the Silver Surfer fare la propria comparsa.
Con il Multiverso in gioco, Mr. Fantastic potrebbe essere un
personaggio azzardato da introdurre, ma è confortante sapere che
farà il suo ingresso nel MCU prima o poi.
Il Professor X
Il desiderio di vedere come
i mutanti sarebbero stati introdotti nel MCU dopo che i
diritti dei personaggi degli X-Men sono stati
restituiti alla Marvel è tornato in auge di recente
con il concetto del multiverso che è diventato parte integrante del
franchise. Il Professor X è il leader iconico
degli X-Men, e coinvolgerlo nel Multiverso della Follia potrebbe
avere importanti implicazioni per il futuro dei mutanti nel
franchise.
Ci sono molti modi in cui
Charles Xavier potrebbe comparire, che si tratti
della versione di Patrick Stewart o di quella di
James McAvoy dell’universo Fox X-Men. Una modalità
in cui ciò potrebbe avvenire potrebbe essere quello di presentarlo
come membro di una versione MCU degli Illuminati, una società
segreta di supereroi (che include Doctor Strange) che è stata
menzionata come un easter egg in Iron Man 2.
Agatha Harkness
L’ultima volta che i fan
hanno visto Agatha è stata al termine di
WandaVision dove è stata surclassata da
Wanda e intrappolata nella sua immagine di
“Agnes” che aveva raffigurato all’inizio. Anche se
alla fine è stata sconfitta, ha dimostrato di avere un grande
potere nelle sue mani.
Qualunque sia la minaccia che sembra
arrivare al Doctor
Strange in Multiverse of Madness, questa è stata
costruita per essere uno dei pericoli più intriganti e potenti
finora. Che sia qualcuno molto familiare ai fan o chiunque altro,
Agatha accenna a Wanda che avrà bisogno del suo aiuto per fermare
ciò che è stato scatenato e gli spettatori potrebbero assistere a
un suo ritorno prima di quanto previsto.
Capitan Carter
Nella prima apparizione di
Captain Carter in What If…?, è stata vista combattere una
creatura tentacolare che sembrava stranamente simile a quella
apparsa nel più recente trailer di Multiverse
of Madness. Le possibilità che la variante di Peggy
Carter appaia nel sequel di Doctor Strange non sono certamente
esigue, dato che il personaggio ha una sua esperienza nel saltare
attraverso portali interdimensionali.
Kevin Feige ha già
confermato che What If…? si conforma alla linea di continuità
principale del MCU, il che apre la
possibilità a più personaggi dello show di essere trasposti in
live-action. Se Captain Carter dovesse essere uno dei primi,
Multiverse of Madness potrebbe vederla allearsi
con Doctor Strange per combattere un nemico comune.
Una storia d’amore sofferta, in
pieno spirito adolescenziale. Time Is Up è il film del momento su
Amazon Prime Video: uscito il 3 gennaio,
è già in vetta alle classifiche della piattaforma. La coppia
composta dalla star Disney
Bella Thorne e dal cantante italiano
Benjamin Mascolo entra in scena e indossa i panni
di due ragazzi che, tra mille avversità, trovano l’amore.
Time is Up: la trama
Nella stessa città vivono
Vivien e Roy. Lei, nella sua bella villa, si
prepara per il test di fisica all’università. È fidanzata con
Steve, nuotatore e compagno di squadra di Roy,
ragazzaccio scorbutico che vive con il padre e la sorella in una
roulotte. La serenità di Viv è mandata in tilt dalla
scoperta della doppia vita di sua madre. Non riuscendo a trovare
nel suo ragazzo l’appoggio necessario, Vivien si avvicina
a Roy, scoprendosi attratta da ‘quel genere di ragazzo’.
Tra bugie, tradimenti e segreti inconfessabili, il film esplora la
nascita dell’amore dei due protagonisti.
Di tutto un po’
Time is Up è ricco della tragicità, della
rabbia, della tristezza adolescenziale. C’è Roy, il
ragazzo arrabbiato con il mondo e con se stesso per il vuoto
lasciato dalla perdita della madre. C’è la separazione dei genitori
di Viv. C’è il tema del tradimento, dell’omosessualità.
C’è di tutto, e forse c’è troppo. Nessuna tematica viene
approfondita abbastanza da diventare centrale, da far commuovere.
Nella arco di pochi giorni, i protagonisti – e con essi lo
spettatore in nemmeno due ore di film – scoprono tradimenti, doppie
vite, si fanno male, viaggiano oltreoceano, perdono la memoria. Una
dopo l’altra, vivono ogni disgrazia possibile. Il tutto è condito
da un amore che sboccia ma a fatica, mostrato banalmente, tramite
sguardi ammiccanti, mosse seducenti e frasi fatte.
Al centro di Time Is Up c’è il cattivo ragazzo, tra l’altro
povero e straniero, che in realtà ha il cuore tenero e conquista la
bella uptown girl, già impegnata e studiosa. Non c’è
originalità nella storia: il coinvolgimento è difficile anche
perché manca tensione drammatica. Non bastano due bei volti, o dei
corpi seminudi a raccontare un amore, a trasmetterne
l’intensità.
La Roma di Time is Up
Improvvisamente, a metà film si vola
a Roma. La Roma di Time Is Up è molto patinata, è vista
dagli occhi di un turista americano e difficilmente conquista chi
conosce minimamente la città. I luoghi sono quelli più battuti e
conosciuti dove, per l’ennesima volta nella storia del cinema,
muovono i loro passi due innamorati. Anche il cliché di
Roma, a suo modo affascinante tra chiasso, osterie e musicisti
ambulanti, sembra smorzato nel film: viene qui solo sfiorato, la
città è solo uno sfondo, non prende realmente parte alla storia.
Non sa di Italia.
L’amore tra Bella e Benji
I due protagonisti sono una coppia
anche nella realtà. Entrambi personaggi dello spettacolo, si sono
conosciuti sui social, per poi fidanzarsi ufficialmente nel 2021.
Bella Thorne ha iniziato giovanissima la sua
carriera insieme a Disney: è nota ai più giovani
per aver recitato con Zendaya nella serie A tutto ritmo.
Oggi è attrice, cantante e modella. Dal 2019 è la compagna di
Benjamin Mascolo, il cantante che ha conosciuto la
fama come membro del duo Benji & Fede e che dal 2021
lavora come solista sotto lo pseudonimo B3N.
Come nel film, anche nella realtà i
protagonisti sono innamorati. Nonostante ciò, non si percepisce
l’intesa e l’intensità che ci si aspetta tra i due attori.
Sicuramente però, la coppia è motivo di attrazione verso
Time is Up per i fan dei due artisti.
Le musiche apprezzabili in Time is
Up
La colonna sonora, romantica,
colpisce nel segno. Le musiche di
Time is Up sono piacevoli e orecchiabili:
canzoni pop di Billie Eilish si mescolano ad una
dolce versione di Can’t Take My Eyes Off Of You e al brano
inedito Up in Flames. La canzone vede per la prima volta
la coppia protagonista, B3N e Bella
Thorne, cantare insieme.
Vista anche la colonna sonora,
Time is Up sembra essere un film puramente
ideato per pubblicizzare la coppia pop: un racconto adolescenziale
che tenta in ogni modo di conquistare una determinata fetta di
pubblico e fan.
Dopo la “grande abbuffata” di
Spider-Man:
No Way Home, i fan dei personaggi dei fumetti al
cinema dovranno aspettare più di quanto immaginano per avere il bis
sul grande schermo. Sony Pictures ha infatti
deciso di posticipare l’uscita di Morbius
di tre mesi a causa dell’avanzamento del numero di contagi da
variante Omicron, l’ennesimo colpo di scena nella pandemia in corso
dall’inizio del 2020. Il film con Jared Leto uscirà dunque l’1 aprile invece del
28 gennaio, come precedentemente annunciato.
Morbius, la trama
Uno dei personaggi più enigmatici e
tormentati della Marvel, l’antieroe
Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e
pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia
destinato a subire la sua stessa sorte, il
Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che
inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio
potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà nelle
sale italiane il 3 febbraio 2022. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Verso la conclusione di
Spider-Man:
No Way Home, il Multiverso ha iniziato a frantumarsi e
tutti coloro che sanno che Peter Parker è Spider-Man si sono
trovati trascinati nel MCU, o meglio ai suoi margini. Le
silhouette che appaiono nelle spaccature del cielo, per così dire,
sono tutt’ora senza identità, ma un video su Tik Tok sembra
mostrare con un certo grado di sicurezza di chi si
tratta. Alcuni erano piuttosto ovvi anche durante la prima
visione in sala, ma altri erano più difficili da
identificare.
Il video, che potete
vedere qui, indica la presenza di Superior
Spider-Man (Doctor Octopus nel corpo di Peter Parker),
Kraven il Cacciatore, Scorpion, Black Cat, Rhino e
forse, cosa più interessante, Mysterio. Quentin
Beck è colui che ha rivelato l’identità segreta dell’arrampica-muri
nell’MCU, anche se poiché il cattivo non
proveniva realmente da un altro mondo, supponiamo che questo non
sia lo stesso personaggio che abbiamo incontrato in
Spider-Man: Far From
Home.
È improbabile che i futuri film di
Spider-Man continueranno a esplorare il Multiverso, quindi
l’apparizione di questi cattivi qui non è necessariamente
l’impostazione della prossima trilogia MCU del personaggio.
Come molti di voi sapranno sono in
corso le riprese dell’annunciato Thor: Love and
Thunder e dopo avervi rivelato
la prima foto di Valkyria, oggi sono trapelate online
due promo art che potrebbero offrirci una prima e con una maggior
definizione occhiata ai costumi di Thor interpretato da
Chris
Hemsworth e a Mighty Thor di
Natalie Portman. Ovviamente non abbiamo al
certezza che siamo promo art ufficiali, ma dato che è possibile
compararle con un poster ufficiale avvistato di recente in una
fiera, la somiglianza ci fa propendere per la veridicità di queste
nuove promo art.
Le immagini molto probabilmente
adorneranno la confezione del merchandising, i libri collegati e
prodotti simili più vicini all’uscita del film, ma spesso ci hanno
dato sguardi fedeli sui costumi in passato di Chris
Hemsworth nei suoi abiti aggiornati. In particolare queste
nuove immagini ci regalano la miglior occhiata a Jane Foster di Natalie Portman completamente vestito con il
Mjölnir in mano come il nuovo Mighty Thor del MCU. Di seguito le immagini:
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Oltre ad essere lo Stregone Supremo,
Doctor Strange è anche uno dei personaggi più
spiritosi del MCU:
quando non è impegnato a lanciare incantesimi o a proteggere
l’universo, Strange non può esimersi dallo sparare una battuta
sarcastica all’alleato (o al nemico) più vicino.
E’ parimenti noto per i suoi
battibecchi con i colleghi eroi, il che ci ha assicurato alcuni dei
momenti più divertenti del MCU
in assoluto. Ormai i fan attendono con trepidazione le apparizioni
di Strange nei film MCU,
perché sanno che ci assicurerà battute memorabili.
Questo cos’è? Il mio mantra?
Ci è voluto un bel po’ di
tempo perché Doctor Strange si avvicinasse agli ideali del
misticismo e, quando è arrivato al tempio di Kathmandu, si è
mostrato molto scettico. Alcuni dei passaggi migliori con
protagonista Doctor Strange lo vedono cercare di
comprendere ciò che lo circonda.
Nonostante si trovi in una terra
sconosciuta e venga ospitato da Mordo, Strange non
può fare a meno di fare una battuta sarcastica. Tuttavia, quando
Mordo lo informa che la carta che ha appena ricevuto è la password
del Wi-Fi, il veterano stregone si fa una bella risata.
“Dovrò… pagare una penale? Una
mutilazione, forse?”
Il battibecco tra Strange e il Maestro Wong ha
portato ad una delle amicizie più inaspettate del MCU,
e certamente una delle più divertenti. mentre Strange sta
acquisendo pian piano le sue abilità di Stregone Supremo si spinge
un po’ troppo oltre in biblioteca e viene messo in guardia da Wong
sulle terribili conseguenze del furto di libri.
Nonostante le gravi conseguenze che
lo minacciano, il presuntuoso Doctor riesce ancora a fare
una battuta sotto il naso del Maestro Wong. Anche se Strange non
riesce effettivamente a capire quanto Wong fosse serio nel suo
avvertimento, è comunque estremamente divertente che si mostri cosi
sicuro di sé di fronte al pericolo.
“A differenza di chiunque altro
nella tua vita, io non lavoro per te”.
L’unica persona
nell’MCU che potrebbe fare a
pugni con Tony Stark in una gara di sarcasmo è lo
Stregone Supremo; in Avengers: Infinity War il buon dottore non ha
paura di ridimensionare il miliardario e di abbatterlo verbalmente
ogni volta che ne ha l’occasione.
Anche se stanno dalla stessa parte e
sono alleati, è ovvio che Strange e Stark non vanno d’accordo e
quando Stark cerca di ammonire il dottore per un errore, lo
stregone è pronto a ribattere con un bel colpo. Sebbene nessuno
possa veramente domare l’arroganza di Tony Stark, l’altrettanto
presuntuoso Doctor Strange ha comunque fatto un buon tentativo.
“Be’, vado forte con Google
Traduttore”
Nonostante sia uno stregone
mistico e un chirurgo geniale, vi sono comunque state occasioni in
cui gli spettatori hanno potuto empatizzare con lo Stregone Supremo. Simile alla sua nemesi
Tony Stark, Strange ha reso palese come i
personaggi più astuti del MCU
siano spesso i più intraprendenti e riescano a risolvere problemi
con l’ingegno.
Il Maestro Wong si
chiede come esattamente il mago alle prime armi sia stato in grado
di leggere i testi antichi e Strange spiega che ha una conoscenza
di base della tecnologia moderna; anche se Strange appare spesso
come un pesce fuor d’acqua nel film Doctor
Strange, riesce a superare gli stregoni veterani quando si
tratta di alfabetizzazione internet di base.
“Non credo nelle favole sui chakra,
o sull’energia, o sul potere della fede”.
Non tutte le battute più
divertenti di Strange sono necessariamente tirate fuori al
momento, e alcune richiedono del tempo per essere digerite. Quando
è arrivato al tempio, Strange era una persona completamente diversa
da quella che sarebbe stata una volta che sarebbe divenuto lo
Stregone Supremo. La sua crescita lo rende un’affascinante aggiunta
al MCU,
oltre a uno dei suoi personaggi più memorabili.
Anche se non crede in nessuna delle
affermazioni che fa all’inizio del film, è divertente vedere fino a
che punto si spinge: è proprio il potere della fede che lo ha
salvato in primo luogo, anche se il presuntuoso dottore non ne è
consapevole al momento.
Peter Quill: “Quanti ne abbiamo
vinti? “Strange: “Uno”.
Dopo essere diventato lo
Stregone Supremo, la presunzione di Strange si è trasformata in una disinvoltura
ultraterrena che gli permette di affrontare i multiversi; in
Avengers: Infinity War, Strange viene messo di
fronte alla sua prova più difficile, per cui deve mettere in gioco
la sua capacità di agire a mente fredda.
Peter Quill, benchè
si dimostri sicuro di sè, finisce spesso per essere tristemente
surclassato nel campo dell’intelligenza e le sue interazioni con
Strange sono esilaranti; questi lo informa di tutti le potenziali
svolte future che ha analizzato e, nonostante la moltitudine di
questi, ce n’è solo uno in cui potrebbero avere successo. Malgrado
le terribili probabilità, Strange è ancora
spassosamente fiducioso mentre Quill lo è
meno.
“Non lo
so. Non sono ancora arrivato quel punto”
Prima
di diventare lo
Stregone Supremo,Strange
spesso si confondeva o cercava di far prevalere il suo pensiero
critico. Questo tratto è evidente quando comincia a compiere
continui errori con testi magici che dovrebbero essere al di sopra
delle sue capacità.
Wong scopre che
Strange si sta dilettando con i poteri e lo informa di quanto siano
pericolose le sue azioni. Ironicamente, il buon dottore sembra
totalmente indisturbato nell’apprendere la distruzione che avrebbe
potuto provocare con la sua ignoranza; prima che Strange cambiasse,
il suo comportamento mostrava spesso che tendeva a prendere
decisioni rapide e impulsive, preoccupandosi delle conseguenze solo
in seguito.
Proteggere la tua realtà,
imbecille
Tony Stark
e il Dottor Strange sono molto più simili di quanto
entrambi vogliano ammettere e quando si scontrano il loro
intelletto è alla pari. Sia Stark che
Strange sono noti per la loro capacità oratoria,
quando si tratta di partorire una battuta intelligente.
Strange ha sviluppato una pazienza
tale da tenere testa a Tony Stark, ma è chiaro che ci sono ancora
dei limiti a questa sua nuova capacità; quando Stark prova a
mettere in dubbio ciò che Strange fa per contribuire al
rafforzamento della squadra, Strange si lascia alle spalle tutta la
sua sagacia e mette l’arrogante Stark al tappeto con uno dei
migliori e più divertenti insulti del MCU.
“Lo dirò a quelli del forno così ti
faranno un panino al prosciutto metafisico”
Anche se il misticismo
infuso al suo addestramento lo ha aiutato a diventare una persona
migliore oltre che lo Stregone Supremo, Strange è
ancora molto legato alla realtà concreta. La pragmaticità di
Strange è ciò che alla fine salva la situazione in Doctor
Strange e lo aiuta anche ad essere un eroe più
efficace nelle sue altre avventure nel MCU.
L’ilarità si scatena spesso quando
la concretezza contemporanea di Strange si scontra con i costumi
antichi degli stregoni più affermati; quando Wong informa Strange
che non possiedono denaro, Strange gli fa sapere quanto lontano li
porterà la loro metafisica nel mondo reale.
“Wong. Solo Wong? Come Adele? O
Aristotele, Drake, Bono… Eminem”.
Anche se alla fine si
sarebbe tuffato a capofitto nel mondo del misticismo, Doctor Strange si è divertito a prendere in
giro anche alcuni degli aspetti più ridicoli di questo: quando
incontra per la prima volta il Maestro Wong, non
può fare a meno di ironizzare sui ragionamenti astratti del
bibliotecario.
Anche se alla fine diventeranno
grandi amici, i primi giorni di amicizia tra
Strange e Wong sono stati a dir
poco difficili. Wong, che probabilmente sarebbe stato un Maestro
delle Arti Mistiche migliore del Dottor Strange, mostra un’enorme
quantità di pazienza con il giovane stregone irascibile, e ha
contribuito a plasmare l’identità di Strange, rendendolo la persona
che sarebbe diventato. È ovvio che Strange, prima del suo
addestramento, si serviva spesso dell’umorismo per deridere tutto
ciò che non capiva e Wong era la personalità perfetta per le sue
battute.
La serie
ancora senza titolo de Il Signore degli Anelli firmata Amazon
Studios sarà presentata in anteprima questo settembre e, anche se
lo show è ancora avvolto da una certa quantità di mistero, una
recente sinossi ci ha dato maggiori dettagli in merito a trama e
ambientazioni. Riguardo ai personaggi protagonisti invece è tutta
un’altra storia. Infatti si sa molto poco sui protagonisti e anche
se sappiamo che nella serie sarà presente una versione più giovane
di Galadriel (Morfydd Clark), la maggior parte
degli altri nomi di cui abbiamo sentito parlare, non sembrano
appartenere a nessun personaggio noto della Terra di Mezzo.
A tal
proposito oggi il sito Fellowship of
Fans ha confermato la voce secondo cui apparirà nella
serie il personaggio di Isildur, ma il resto delle anticipazioni
del sito potrebbe provocare diverse discussione nei fan puristi di
Tolkien. Secondo il sito, la recente aggiunta al cast di Ema
Horvath (What Lies Below, The Gallows Act
II) interpreterà Carine, (secondo i rumors) nella
serie sorella di Isildur. Gli appassionati di
LOTR probabilmente sapranno che Isildur
non aveva una sorella (il suo unico fratello è Anárion), quindi
questo sarà un nuovo personaggio creato appositamente per la serie
tv. Si dice che Carine si opponga alla decisione di suo fratello di
unirsi all’esercito Númenóreano e salpare per la Terra di Mezzo
insieme ai suoi amici Nolion, Valandil e Ontamo, ma la sua parte
nella serie non è chiara.
Il Signore degli Anelli uscirà il 2 settembre 2022 su
Prime Video in 240 territori dove è attivo il
servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast
enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin
Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema
Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia
Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e
Daniel Weyman.
La serie Il Signore degli Anelli è scritta da
J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman
di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
The
Batman uscirà nelle sale il 4 marzo e ciò
significa che mancano poco più di due mesi per vedere finalmente
l’interpretazione del regista Matt Reeves sul più
grande detective del mondo. I
trailer del film hanno generato molta attesa online e si pensa
che questo sarà il primo film del 2022 ad avere un
weekend di apertura di oltre 100 milioni di dollari; con tutto il
clamore che circonda il ritorno del Cavaliere Oscuro, potrebbe
essere plausibile.
È
probabile che molti più dettagli verranno alla luce nelle prossime
settimane, ma oggi in rete arriva un primo sguardo
ai Funko Pop dedicati proprio a The
Batman. Come ci si potrebbe aspettare, ci
saranno più versioni dello stesso Cavaliere Oscuro, inclusa quella
strana tuta da volo che presumiamo farà parte di una grande scena
d’azione (nei trailer, Batman sembra fuggire da Gotham City
PD).
Abbiamo
anche un paio di versioni di Bruce Wayne, Oswald Cobblepot e una
Selina Kyle/Catwoman mascherata e smascherata. Molto probabilmente
verrà distribuita anche una versione del un Riddler Pop. Altri due
possibili must-have per i collezionisti sono Pop Rides con Selina
sulla sua moto e il Caped Crusader alla guida della Batmobile… con
un aspetto stranamente adorabile. Dai un’occhiata a questi Funko
Pops per The
Batman nel Tweet di seguito:
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Molti dei più grandi film di fantascienza sono soliti
condurre i propri spettatori in mondi lontani, in contesti del
tutto nuovi e non privi di pericoli. L’ambientazione è quasi sempre
un futuro distopico dove l’umanità ha bisogno di reinventarsi,
rimediando ai propri errori passati. Per farlo vi sono però una
serie di prove da superare, che danno vita ad una vera e propria
selezione naturale. Tra i titoli meno fortunati di questo filone si
colloca After
Earth, film del 2013 diretto dal celebre regista
M. Night Shyamalan, autore di opere come Il
sesto senso e Split. Questi dà vita qui ad un film di
genere ideato dall’attore Will Smith e da suo
figlio Jaden Smith.
Padre e figlio hanno concepito la
storia dopo aver visto lo show televisivo I Shouldn’t Be
Alive. Desiderosi di poter tornare a recitare insieme dopo
averlo fatto in La ricerca dellafelicità, i due
svilupparono così la storia poi divenuta film, incentrata sul
processo di crescita di un ragazzo che ha bisogno di affrontare le
proprie paure per poter salvare il padre. Il film venne così infine
realizzato con un budget di circa 130 milioni di dollari, per lo
più utilizzati per ricreare gli esotici ambienti del film e i suoi
pericoli nascosti, come ad esempio una serie di creature
particolarmente mostruose e letali.
Pensato per essere il primo capitolo
di un franchise, After Earth si rivelò però tutt’altro che
un successo. Vi sono però alcuni elementi, come anche alcune
tematiche, che non mancano di presentare un loro fascino. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
After Earth: la trama del film
Il film si apre in un futuro dove
l’umanità ha abbandonato il pianeta Terra, ormai sconvolto da una
serie di irreparabili cataclismi. Per sopravvivere, i superstiti si
dirigono ora verso un nuovo sistema solare, chiamato Nova Prime.
Nel tentativo di insediarsi su un nuovo pianeta, gli umani si
trovano a doversi scontrare con una pericolosa razza aliena, dotata
di mostri chiamati Ursa, i quali pur essendo
ciechi riescono a percepire la paura, individuando così la preda.
Per sconfiggere tale minaccia, il generale Cypher
Raige inizia ad addestrare una serie di guerrieri al fine
di non provare emozioni, così che possano vincere la guerra. Anni
dopo aver ristabilito l’ordine, Kitai Raige,
figlio del generale, aspira a diventare un valoroso guerriero come
suo padre.
Fallendo però nell’azzerare ogni
emozione, inizia a sentirsi inadeguato per quel mondo. Nel
tentativo di infondere nuova fiducia in lui, Cypher decide di
portarlo con sé in una sua missione. Durante il viaggio, però, un
asteroide danneggia gravemente la loro astronave, che precipita
così sull’ormai selvaggio pianeta terra. Gravemente ferito e
impossibilità a muoversi, Cypher chiede al figlio di attraversare
il pericoloso territorio al fine di chiamare soccorsi. Per il
giovane si tratta dell’occasione che ha sempre desiderato, dove
potrà mettere alla prova il proprio valore. Fallire, significherà
però condannare a morte tanto sé stesso quanto l’amato genitore.
Ben presto, infatti, scoprirà che quel territorio è popolato da
alcuni pericolosi Ursa.
After Earth: il cast del
film
Vero protagonista del film è il
giovane Jaden Smith,
qui interprete di Kitai Raige. Già visto come protagonista anche
nel reboot The Karate Kid – La leggenda continua, questi è
da subito stato la prima e unica scelta per il ruolo. Jaden accettò
in particolare per la possibilità di recitare nuovamente insieme a
suo padre e per mettersi in gioco con un genere da lui molto amato.
Per assumere i panni del personaggi, si è ovviamente dovuto
sottoporre ad una preparazione fisica particolarmente intensa.
Questa gli ha permesso di poter interpretare personalmente molte
delle scene più complesse e acrobatiche. Accanto a lui, nei panni
di sua sorella Senshi vi è invece l’attrice Zoe Kravitz,
mentre Sophie Okonedo è la madre Faia.
Come anticipato, nei panni del
comandante Cypher Raige vi è l’attore Will Smith.
Questi, la cui performance è grossomodo limitata ad un unico
ambiente, si è dovuto concentrare sul riuscire a comunicare quanto
più possibile con le sole espressioni del viso, essendo
impossibilitato sui movimenti. Nel film si ritrova poi l’attore
Kristofer Hivju, celebre per aver interpretato
Tormund nella serie televisiva Il Trono di
Spade. Qui presente nei panni del capo della sicurezza,
l’attore si è trovato a doversi tagliare la sua tipica barba. Le
sue iniziali proteste non hanno infatti convinti i produttori,
costringendolo infine a cedere. Nel film si possono poi ritrovare
gli attori David Denman nei panni di McQuarrie,
Glenn Morshower in quelli del comandante Velan e
Sacha Dhawan come il pilota Hesper.
After Earth: i sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come accennato, nei progetti
iniziali di Smith quello di After Earth avrebbe dovuto
essere il primo capitolo di un franchise. Il contesto del film era
infatti stato concepito per essere poi ampliato ed esplorato grazie
a sequel, serie televisive, progetti multimediali, fumetti e
oggettistica. After Earth, in particolare, sarebbe dovuto
essere parte di una trilogia, che avrebbe visto ancora come
protagonisti Cypher e suo figlio Kitai. Per Smith, il progetto
sarebbe dovuto essere un’esperienza particolarmente immersiva per
gli spettatori. Tuttavia, a causa dello scarso successo di
pubblico, ogni piano futuro per il franchise venne definitivamente
abbandonato.
In mancanza di sequel, è comunque
possibile fruire di After Earth grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV,Chili Cinema,
Google Play, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di lunedì 3 gennaio alle ore
21:20 su canale Rai 4.
Elizabeth Gillies è
una di quelle attrici che ha cominciato a lavorare nel mondo della
recitazione sin da giovanissima e, con una buona dose di impegno e
tanta gavetta, è riuscita a conquistare il pubblico di mezzo mondo,
soprattutto adolescenziale. Sono molte le serie tv in cui a
lavorato e grazie a cui ha stretto amicizie e legami profondi (vedi
quello con Ariana Grande) e che le hanno consentito di essere una
delle star di riferimento per i più giovani.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Elizabeth Gillies.
Elizabeth Gillies: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in film e
serie TV. Elizabeth Gillies inizia la sua carriera di
attrice nel 2007, quando debutta, a quattordici anni, nella serie
televisiva The Black Donnellys. L’anno successivo appare
sul grande schermo con il film The Clique, per poi tornare
sul piccolo schermo con le serie Victorious (2010-2013),
che le dona grande popolarità. Da quel momento è apparsa in
iCarly (2011), Big Time Rush (2011), White
Collar – Fascino criminale (2012), The Exes (2013) e
Sam & Cat (2014), per poi tornare al cinema con Animal
– Il segreto della foresta (2014) e Come ti rovino le
vacanze (2015), con Chris
Hemsworth. Tra i suoi ultimi lavori, vi sono le
partecipazioni alla serie Sex & Drugs & Rock & Roll
(2015-2016) e Dynasty (2017-2019) e
al film Arizona (2018).
2. Elizabeth Gillies ha
prestato la propria voce in diverse occasioni. Oltre che
dare vita ad una carriera di attrice, Elizabeth Gillis ha esplorato
anche altri diversi settori del cinema, come il doppiaggio.
L’attrice, infatti, ha prestato la propria voce diverse volte per i
film Winx Club: Il segreto del Regno Perduto (2007) e per
le serie Winx Club: Enchantix (2011), Winx Club:
Beyond Believix (2012-2013), Winx Club (2012-2014),
American Dad! (2015), I pinguini di
Madagascar (2015) e Robot Chicken (2018). Ma non
solo: la Gillies ha anche partecipato alla colonne sonore della
serie Victorious e ha pubblicato diverse canzoni per
Sex & Drugs & Rock & Roll, cantando anche per la serie
Winx Club.
Elizabeth Gillies e George Gillies
3. Ha un fratello.
Elizabeth Egan Gillies è figlia di Dave e Lorrie Gillies ed ha un
fratello minore, nato nel 1996, di nome George
Gillies. Elizabeth, che ha lasciato il liceo al primo anno
per dedicarsi alla recitazione e ha partecipato a un programma di
scuola superiore online, ha raccontato di come suo fratello sia
sempre stato molto di supporto nei suoi confronti, aiutandola in
ogni momento in cui ne avesse bisogno.
Elizabeth Gillies in
Victorious
4. Anche se ha interpretato
Jade West, Elizabeth Gillies è molto diversa da lei. Dal
2010 al 2013, la Gillies è stata una delle protagoniste della serie
Victorious, molto apprezzata tra i giovani e ideata per
Nickelodeon. Tuttavia, l’attrice ha ammesso di essere molto diversa
dal suo personaggio che nella serie si dimostra diffidente, fredda
con tutti e con se stessa, con una scarsa autostima e con la
costante paura di essere ferita.
5. Per interpretare Jade
West si è tinta i capelli. Per interpretare il personagio
di Jade West, Elizabeth Gillies ha accontato le richieste della
produzione che le avevano chiesto di tingersi i capelli di nero.
Così, l’attrice ha optato per questa colorazione, portando una
chioma nera corvino per tre anni.
Elizabeth Gillies è fidanzata
6. Elizabeth Gillies è
fidanzata. Della vita privata della Gillies non si è mai
saputo più di tanto, mantenendo il più stretto riserbo soprattutto
circa la sua vita sentimentale. Tuttavia, grazie ai social, è noto
che dal 2016 l’attrice ha una relazione con il produttore
discografico MichaelCorcoran. I
due si sono poi sposati con una cerimonia privata e risiedono ora
ad Atlanta, in Georgia.
7. È stata fidanzata con un
collega. Diversi anni fa, durante le riprese della serie
Victorious, l’attrice americana si è fidanzata con il suo
collega di set, Matt Bennett. Sembrava che la
coppia stesse passando dei bei momenti, condividendo diverse foto
insieme sui loro social, ma nel 2012 è stato chiaro che i due non
si stessero già frequentando più, dato anche il fatto di non vedere
piùù loro foto postate ovunque.
Elizabeth Gillies in
Dynasty
8. Il personaggio di Fallon
Carrington è paragonabile a quello di Blair Waldorf. Molti
fan, dopo aver visto il reboot di Dynasty, non hanno potuto fare a
meno di notare come il personaggio di Fallon
Carrington sia molto simile a quello di Blair
Waldorf della serie Gossip Girl. Molte cose
sono in comune in effetti, come il fatto che la serie sia prodotta
da Josh Schwartz e Stephanie
Sagave, stessi creatori di Gossip Girl. Tuttavia,
la Gillies ha rivelato che il suo personaggio e quello interpretato
da Leighton Meester sono molto diversi, anche se
in fondo in fondo potrebbero averre qualcosa in comune.
9. È felice di far parte di
un reboot attento alle tematiche moderne.Dynasty
è il reboot di un serie che ha fatto letteralmente la storia negli
anni ’80 e che in questa nuova realizzazione, i creatori della
serie sono stati molto attenti a far sì che considerasse tematiche
moderne e in linea con i tempi. L’attrice ha indicato proprio
quest’ultimo aspetto quale uno dei motivi che più l’hanno spinta ad
accettare di partecipare.
Elizabeth Gillies: età e altezza
dell’attrice
10. Elizabeth Gillies è nata il 26 luglio del 1993 a
Haworth, New Jersey, Stati
Uniti.L’attrice è alta complessivamente 1.70
metri.
Oscar Isaac è degli
attori più brillanti degli ultimi anni che è riuscito a
distinguersi per il suo talento, il suo fascino e le sue abilità
che lo rendono un attore apprezzato da più di mezzo mondo. La sua è
stata una bella gavetta, ma è riuscito ad affrontare e a regala al
pubblico diversi ruoli iconici che lo hanno aiutato ad essere
famoso.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Oscar Isaac.
2. È anche doppiatore e ha
recitato per la TV. La fortuna di un attore come Oscar
Isaac è stata quell aid poter esplorare diversi ambiti del cinema,
riuscendo a sperimentare e a vestire i panni del doppiatore e del
produttore. L’attore, infatti, ha prestato la propria voce per i
videogiochi Disney Infinity 3.0 (2015) e LEGO Star Wars: Il risveglio della
Forza (2016), per la serie tv Star Wars
Resistance (2018) e per i film Spider-Man: Un nuovo
universo (2018) e The Addams Family (2019). Per
quando riguarda la televisione, Isaac è comparso nelle miniserie
Show Me a Hero (2015), Scene da un matrimonio
(2021) e sarà protagonista della serie MarvelMoon
Knight (2022).
Oscar Isaac e Jessica Chastain
3. Ha recitato con l’attrice
in una miniserie. Nel settembre 2021 Isaac è stato
protagonista, insieme a Jessica
Chastain, della miniserie Scene da un
matrimonio, prodotta da HBO e adattamento di quella omonima
realizzata nel 1973 da Ingmar Bergman, incentrata sulla difficile
situazione di una coppia in crisi. La Chastain e Isaac, in realtà,
si conoscevano da ben vent’anni prima di recitare qui insieme,
avendo frenquentato la stessa accademia. Grandi amici, i due hanno
dunque potuto sfoggiare la forte chimica presente tra di loro e
affrontare anche delle scene di nudo senza troppo imbarazzo.
Oscar Isaac, la moglie e figli Eugene e Mads Isaac
4. È padre di due
figli.Tendezialmente, quando una persona diventa famosa si
inizia a scavare nella sua vita privata, andando ben oltre quella
lavorativa. Lo stesso è accaduto con Oscar Isaac che, però, ha
sempre mantenuto il più stretto riserbo circa la sua vita
sentimentale. Delle poche informazioni trapelate, si sa che
l’attore è impegnato dal 2012 con la regista Elvira
Lind e che i due sono diventati genitori di un maschietto
di nome Eugene Isaac nell’aprile del 2017,
rivelando la gravidanza solo pochi mesi prima del parto. Nel 2019 è
invece nato il secondo figlio, Mads.
Oscar Isaac in Star
Wars
5. Ha suggerito dettagli
sulla biografia del suo personaggio. Nella nuova trilogia
di Star Wars Isaac interpreta il pilota e spia Poe Dameron. Per
prepararsi al ruolo, l’attore ha avuto modo di costruire
personalmente una biografia del suo personaggio, al fine di poterlo
comprendere meglio. Egli ha così stabilito che Poe Dameron è nato
sulla luna Yavin IV, la posizione della Base Ribelle in Guerre
stellari (1977). L’attore ha suggerito questo dettaglio perché
originario del Guatemala, località dove sono state girate le scene
relative a Yavin IV.
Oscar Isaac in Dune
6. Ha descritto come
“emozionante” la sua scena di nudo. In
Dune, Isaac interpreta il Duca Leto Atreides. Tra
le tante entusiasmanti scene che lo vedono protagonista, ve ne è
anche una dove l’attore appare totalmente nudo. Per l’attore non è
stato un problema girare questa scena, trovandola anzi
particolarmente emozionante per ciò che rappresenta per il
personaggio. “Fino a quel momentoabbiamo sempre visto
il personaggio così abbottonato e in controllo della situazione, e
improvvisamente è una questa figura così vulnerabile, nuda simile a
Cristo che sta per essere sacrificato”, ha raccontato
l’attore.
Oscar Isaac in Ex
Machina
7. Ha dato vita al suo
personaggio insieme ad Alex Garland. Per far sì che il
personaggio di Nathan, un inventore solitario che vive in
isolamento da cinque anni, fosse autentico e realistico, Oscar
Isaac e il regista del film, Alex Garland, hanno
cercato di capire quali potessero essere le sue caratteristiche
grazie ad una sessione di brainstorming. Tra le altre cose, una
delle ispirazioni dell’attore è stato l’aspetto di Stanley
Kubrick, un visionario, attento ai dettagli e molto
solitario.
Oscar Isaac in Robin Hood
8. Per interpretare il
Principe Giovanni si è lasciato andare a parallelismi.
Durante la promozione del film Robin Hood, Isaac ha
raccontato come ha dato vita al personaggio del Principe Giovanni,
uno dei ruoli di maggiore impatto nel film: “Ho letto molto, tutto
quello che potevo trovare su di lui, e ne ho parlato con Ridley. Mi
sono venute alcune idee che ho passato a lui e lui mi dava altre
idee, e abbiamo lavorato insieme per capire come sarebbe potuto
essere e come era la sua visione del mondo. Da questo punto in poi,
ho pensato anche alle persone che mi ricordavano quel personaggio e
ho fatto dei parallelismi”.
Oscar Isaac non è su Instagram
9. Non possiede nessun
profilo social. Per pura scelta personale, l’attore
guatemalteco non possiede nessun profilo Instagram e social
ufficiale, decidendo di vivere la sua vita nella maniera più
privata possibile. Un film come Ex
Machina ha certamente aiutato a riflettere l’attore sul
tema della tecnologia e su quanto essa abbia potere nelle nostre
vite, dichiarando che tutti ne dovremmo avere timore, più che altro
della forte dipendenza che si può avere verso di essa. Per lui,
social media, e-mail e quant’altro sembra essere eretto sulla
convenienza e sul fatto che bisogna sacrificare la propria privacy
per questo. E l’attore non è proprio d’accordo circa questo
aspetto.
Oscar Isaac: età, altezza e
peso
10. Oscar Isaac è nato il 9
marzo del 1979 a Città del Guatemala, in Guatemala.
L’attore è alto complessivamente 174 centimetri.
Dopo la
prima clipHBO MAX ha diffuso un
nuovo trailer vietato di Peacemaker,
l’attesa serie tv creata da James
Gunn per il servizio di streaming.
Peacemaker, la serie
tv
Peacemaker è
la serie tv creata da James Gunn per il servizio
di streaming HBO Max e
si basa sull’omonimo personaggio della DC
Comics. Lo show è la primaserie televisiva
del DC
Extended Universe (DCEU) e spin-off del film
del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è
ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora le origini di
Peacemaker e le sue successive missioni.
In Peacemaker
protagonisti sono John
Cenacome Christopher
Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel
raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo
showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un
“supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”.
Steve Agee come John
Economos: il direttore del penitenziario
di Belle Reve e un aiutante di Amanda
Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn
l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione
politica diversa da quella di Peacemaker. Robert Patrick come Auggie
Smith: il padre di Peacemaker. Jennifer Holland come
Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di
Amanda Waller. Freddie
Stroma come Adrian Chase/Vigilante :
un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può
guarire rapidamente dalle ferite. Chukwudi
Iwujicome Clemson Murn.