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Star Wars: Visions, recensione della nuova serie Disney+

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Star Wars: Visions, recensione della nuova serie Disney+

Dopo The Bad Batch, prosegue il nuovo viaggio seriale dell’universo di Star Wars con Star Wars: Visions. Visioni, questi sono i bravi racconti animati che propone la serie, visioni di mondi, di personaggi, di espansioni del mondo di George Lucas, liberi da qualsiasi vincolo e canone.

Lucasfilm Animation incontra l’oriente

Il progetto vede coinvolti nella produzione la Lucasfilm Animation e sei studi d’animazione giapponesi: Kamikaze Douga, Twin Engine, Trigger, Kinema Citrus, Production I.G. e Science Saru, e si struttura in una serie antologica in cui i nove episodi sono nove storie a se stanti, nove cortometraggi animati con lo stile dell’anime. Il primo incontro ufficiale tra immaginario e cultura giapponese con il mondo di Star Wars, dopo che per tanti anni e in tante interviste George Lucas ha sempre raccontato del grande debito che la sua opera con Star Wars ha avuto negli anni per la cultura dell’estremo oriente, quell’immaginario e in particolare il cinema di Akira Kurosawa.

Ma torniamo al titolo scelto per questa raccolta: visione, ovvero visioni. Ed è proprio questo che sono questo nove racconti: nove visioni differenti dell’universo di Star Wars che, partendo da elementi comuni, condivisi e conosciuti, hanno espanso e contaminato in maniera quasi sempre efficace e potente un territorio noto e sacro.

Star Wars: Visions come What If

La mente non può non viaggiare in direzione di What If, l’altra serie antologica Disney+ sotto l’ombrello di Marvel Studios, che offre realtà alternative del Marvel Cinematic Universe. Anche lì si tratta di episodi indipendenti e auto-conclusivi, che esplorano possibilità. Ma se da una parte c’è una unità visiva e stilistica che permette allo spettatore di concentrarsi sulla storia, Star Wars: Visions aggiunge ai suoi elementi di interesse la molteplicità di stili, segni e rappresentazioni. Questo due esperimenti seriali, in un panorama derivativo e strutturato, costituiscono un’ottima via di mezzo, un compromesso che mostra dove si può può osare e inventare pur rimanendo in un territorio sicuro per l’industria.

Il leit motive che unifica tutti gli episodi di Star Wars: Visions è il simbolo principe della saga di George Lucas, ovvero la spada laser. Di molti colori e forme, l’arma Jedi (e Sith) subisce un restyling importante in quasi tutti gli episodi, si trasforma, si moltiplica si allunga ed è sempre protagonista di un duello spettacolare. Ed è certo che Star Wars parla di Forza e Lato Oscuro, di prescelti e di equilibrio nel cosmo, è altrettanto certo che senza una spada laser e quel caratteristico ronzio elettrico, non esiste niente che si possa associare alla saga stessa.

La nuova serie, che espande l’universo di Star Wars e amplia il catalogo Disney+, potrebbe però anche servire da ponte tra due monti che non si sono mai incontrati prima, nonostante condividano un solido terreno comune: i fandom di anime e di Star Wars potrebbero raggiungere, grazie a Visions, uno scambio culturale importante. Peccato però che nessuna delle storie proposte spinga davvero sull’acceleratore della creatività e che tutte abbiano poi scelto di rimanere in un territorio narrativamente sicuro.

Spider-Man vs Venom: 10 cose da sapere sulla loro rivalità

Spider-Man vs Venom: 10 cose da sapere sulla loro rivalità

Il personaggio di Venom tornerà a breve sul grande schermo in Venoma: La furia di Carnage, ma la realtà è che il simbionte alieno deve ancora affrontare la sua più grande nemesi sul grande schermo, ossia Spider-Man. I fan dei fumetti sanno molto bene che questa è una delle rivalità più grandi e complesse mai narrate. Ecco, quindi, 10 cose che forse bisogna conoscere su questa tormentata “relazione”, in attesa di capire quando il pubblico avrà la possibilità di godere dell’atteso scontro al cinema.

I Fantastici 4 hanno evitato che Spider-Man diventasse Venom

Prima che Venom entrasse in scena, i Fantastici 4 hanno aiutato a separare l’aggressivo simbionte da Peter Parker in “The Amazing Spider-Man #256”. I fan dei fumetti sanno che Reed Richards è una delle persone più intelligenti dell’Universo Marvel, e infatti ha usato il suo intelletto per liberare l’alieno.

La Torcia Umana ha usato le sue fiamme per fermare la fuga del simbionte, mentre tutti e quattro sono stati in grado di trattenerlo in uno speciale campo di contenimento. Ma il simbionte riuscì comunque a fuggire, cercando vendetta contro Spider-Man, evento che portò al suo successivo legame con il giornalista Eddie Brock.

Spider-Man si legò a Venom per fermare Red Goblin

Peter Parker è sfuggito al legame con il simbionte negli anni ’80, ma diversi anni dopo si è volontariamente legato all’alieno per combattere contro Red Goblin, una spaventosa fusione del simbionte Carnage e di Green Goblin, ossia Norman Osborn.

Dopo che Red Goblin ha ucciso Flash Thompson (che era stato l’ospite di Venom fino a quel momento), Peter si lega al simbionte e combatte la sua vecchia nemesi. Alla fine, è Peter Parker che lascia il simbionte e sfida Osborn a fare lo stesso, cosa che finalmente sancisce la fine del conflitto.

“Sputare Veleno”

Venom emerge quando il simbionte si attacca a Eddie Brock, un giornalista caduto in disgrazia le cui storie sull’assassino Sin-Eater si sono rivelate false. La sua rabbia verso Spider-Man, che ha invece catturato il vero assassino, si manifesta attraverso Brock, che gli dice che ora “sputa veleno” in quanto giornalista di tabloid.

È l’unico lavoro che Brock riesce ad ottenere ora che i giornali non lo vogliono più assumere. Venom diventa quindi un simbolo di Eddie Brock e del simbionte che si uniscono nelle loro rispettive vendette contro Spider-Man, dando vita ad una pericolosa crociata contro l’arrampicamuri.

Venom è immune al senso di ragno

Il senso di ragno di Spider-Man è una delle sue più grandi abilità, che gli consente di anticipare le minacce ed evitarle. Poiché il simbionte alieno è stato legato a Peter Parker per così tanto tempo, ha ottenuto molti dei suoi poteri, inclusa l’immunità al suo senso di ragno. Questo rende Venom uno dei cattivi più minacciosi di Spider-Man.

Prima che Venom si rivelasse completamente a Peter Parker, lo spinse giù da un binario della metropolitana in “Web of Spider-Man #18”. Questa azione colse Peter completamente di sorpresa, che non si accorse che qualcosa non andava finché non fu quasi troppo tardi.

Venom ha una specie di senso di ragno

Sebbene Spider-Man non possa prevedere l’arrivo di Venom, quest’ultimo può invece individuarlo. Quest’abilità non è necessariamente il senso di ragno, ma piuttosto una percezione extrasensoriale originaria del simbionte alieno. A peggiorare le cose è il fatto che questa percezione è molto più completa e più veloce del senso di ragno di Peter Parker, dando a Venom un vantaggio su praticamente ogni tipologia di avversario.

Ciò rende le battaglie tra Venom e Spider-Man particolarmente tese perché Venom ha effettivamente tutti i tipi di vantaggio su Spider-Man, al di fuori di alcune debolezze chiave.

Venom è più forte

Venom è uno dei migliori cattivi di Spider-Man, ed è anche uno dei più forti cattivi di Spider-Man nei fumetti. Qualcosa che i fan occasionali potrebbero non sapere è che, in realtà, è anche più forte dello stesso Spider-Man.

Eddie Brock è naturalmente molto forte, dato che è molto appassionato di sollevamento pesi, e il simbionte Venom possiede una fisiologia aliena che supera quella di Peter Parker, anche con i suoi poteri da ragno. Ciò era evidente anche nella loro prima battaglia e nei numeri 374 e 375 di “The Amazing Spider-Man”, quando Venom bloccò con estrema semplicità il pugno di Spider-Man a mezz’aria. 

Improbabili alleati

Sebbene Venom e Spider-Man siano acerrimi rivali, a volte hanno anche messo da parte le loro divergenze. La prima grande tregua si è verificata nella miniserie “Lethal Protector” degli anni ’90, uno dei migliori archi narrativi dei fumetti di Venom.

Spider-Man e Venom accettano di tenersi alla larga l’uno dall’altro dopo che Spider-Man ha salvato la vita dell’ex moglie di Eddie Brock, Anne Weying. Venom ha anche collaborato con Spider-Man per eliminare Carnage, una progenie del simbionte Venom, dopo che questi ha scatenato un’orrenda follia omicida nel crossover a fumetti “Maximum Carnage”.

L’esperimento dell’universo “Ultimate”

La rivalità tra Spider-Man e Venom assume dimensioni diverse in altre realtà del Multiverso targato Marvel. Nell’universo “Ultimate” di Terra-1610, la rivalità è ancora più personale, poiché il simbionte Venom è in realtà un esperimento scientifico creato dal padre di Peter Parker, Richard, e da Eddie Brock Sr.

Peter e Eddie Brock sono anche amici d’infanzia in questa realtà alternativa, cosa che rende la tragica svolta degli eventi – che include l’omicidio di Betty Brandt per mano di Venom – ancora più drammatica.

Ven#M vs SP//DR

Un’altra iterazione unica riguardo la rivalità tra Venom e Spider-Man, nel Multiverso, esiste in Terra-14512. In questa realtà, Spider-Man è SP//DR, un’armatura meccanica indossata da Peni Parker, e Venom è VEN#M, una versione successiva di quel medesimo costume.

La tuta VEN#M iniziò ad assimilare il suo utente, Addy Brock, dopo essere stata installata con un Sym Engine sperimentale. Questa iterazione della lunga rivalità tra i due personaggi potrebbe arrivare sul grande schermo, specialmente nel sequel di Spider-Man: Un nuovo universo, se Peni Parker dovesse riapparire.

Spider-Man ha dovuto fingere la sua morte

Il conflitto tra Venom e Spider-Man è stato così pericoloso che a un certo punto Peter Parker ha dovuto fingere la propria morte per allontanarsi dal cattivo. In “The Amazing Spider-Man #347” del 1991, una grande battaglia tra i due si svolge in un’isola deserta.

Nella paura che Venom possa prendere di mira i suoi cari, Peter Parker prende la decisione estrema di ricoprire uno scheletro con il suo costume ormai a brandelli. La cosa funziona… o almeno per un po’, dal momento che Venom crede di essere finalmente riuscito a uccidere il suo odiato nemico.

Fast and Furious potrebbe continuare dopo l’ultimo film? Parla il regista Justin Lin

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La saga di Fast and Furious terminerà ufficialmente con l’uscita del decimo capitolo, che in realtà verrà diviso in due parti, dando così vita a due film distinti che dovrebbero essere girati back-to-back all’inizio del prossimo anno.

Justin Lin, uno dei registi che ha diretto più episodi del franchise (incluso l’ultimo Fast and Furious 9), ha parlato del futuro della saga e della speranza che questa possa proseguire anche dopo la fine dell’esperienza sul grande schermo. Parlando con Screen Rant, infatti, ha spiegato: “Le cose cambiano di continuo, è chiaro. Ovviamente si pensa alla tv, allo streaming, a tutti questi media così diversi. Uno degli aspetti che amo di più relativo al lavoro che viene fatto con questo franchise sono le conversazioni che avvengono con gli attori circa i loro personaggi e l’evoluzione dei loro archi narrativi, proprio perché questo franchise e quest’universo sono diventati ormai qualcosa di enorme. L’80% delle nostre conversazioni non le vedete sullo schermo.”

Parlando invece con Collider (via ComicBook) della conclusione del franchise principali con il decimo capitolo, Lin ha dichiarato: “Sì, vorremmo suddividere l’ultimo capitolo in due parti, in modo da avere due film separati. Sono davvero contento, perché quando sono entrato a far parte della grande famiglia di Fast and Furious, i sequel non erano così scontati. Dovevi guadagnarteli. Quindi, per me, significa davvero tanto essere qui a parlare degli altri due film che verranno. Ogni giorno mi alzo e cerco di capire se quello che a cui stiamo pensando possa davvero portare al miglior risultato possibile.”

“Da una parte c’è l’ambizione legata a quello che abbiamo in mente e che vogliamo fare. Dall’altra ci sono le problematiche legate al mondo reale, con cui dobbiamo fare i conti”, ha aggiunto Lin. “Ad ogni modo, non voglio essere avido. Farò quello che è più giusto per il processo creativo e per il franchise.”

Il cast di Fast and Furious 9 e il capitolo finale della saga

Fast and Furious 9 vedrà nel cast Vin DieselMichelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Tyrese Gibson, Lucas Black, Michael RookerNathalie EmmanuelHelen Mirren Charlize Theron. Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga – che sarà diviso in due parti – concluderà definitivamente la serie principale, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo.

Venom: La furia di Carnage, Tom Hardy spiega il perché di Andy Serkis alla regia

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Andy Serkis, noto al grande pubblico per le sue interpretazioni nelle saghe de Il signore degli anelli e Il pianeta delle scimmie attraverso l’impiego della motion capture, dirigerà Venom: La furia di Carnage, l’atteso sequel del cinecomic con Tom Hardy che arriverà nelle sale di tutto il mondo il prossimo mese.

Per Andy Serkis si tratta della terza esperienza dietro la macchina da presa (la prima risale al 2017 con Ogni tuo respiro e la seconda al 2018 con Mowgli – Il figlio della giungla) e ora è stato proprio Tom Hardy a spiegare, in una recente intervista con Screen Rant, i motivi che l’hanno spinto a volere proprio il camaleontico attore come regista del sequel.

“Sono stato io a cercare Andy, anche se la decisione è stata presa da tutta Sony, all’unanimità”, ha spiegato Hardy. “Quando abbiamo iniziato a pensare al regista, per me e per Kelly Marcel, la sceneggiatrice, si tratta di trovare la persona giusta, che avrebbe saputo allinearsi al nostro percorso e capire quale direzione volevamo intraprendere. Andy era la persona giusta, non solo perché è probabilmente uno dei migliori caratteristi della nostra generazione, ma anche perché la sua è un esperienza condivisa su più livelli. Ha un suo linguaggio come attore, ma possiede anche un suo linguaggio come regista. Inoltre, volevamo lavorare insieme da molto tempo.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Suicide Squad: David Ayer continua a stuzzicare i fan in merito alla “Ayer Cut”

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Lo scorso luglio, il regista David Ayer aveva condiviso attraverso i suoi profili social una lunga lettera di sfogo a proposito di Suicide Squad e della versione originale del cinecomic che non abbiamo mai visto al cinema (e ribattezzata Ayer Cut sulla scia della Snyder Cut di Justice League).

Sembrava che con quella lettera il regista avesse finalmente messo un punto sull’intera vicenda, anche perché la Warner Bros. ha più volte ribadito di non essere interessata ad impegnarsi in un’operazione simile a quella messa in piedi per la distribuzione del taglio originale del cinecomic di Zack Snyder. Tuttavia, sembra che Ayer non sia ancora pronto a lasciarsi definitivamente alle spalle quell’esperienza…

Di recente, infatti, attraverso le storie di Instagram, il regista è tornato a condividere due nuovi scatti, uno dei quali è chiaramente tratto dalla “sua” versione di Suicide Squad, in cui è possibile vedere il Joker di Jared Leto circondato da coltelli, pistole e altre tipologie di armi, che insieme formano una sorta di cerchio perfetto (e che ricorda un momento presente anche nella versione cinematografica).

L’altro scatto, invece, che sembra tratto piuttosto da un momento dal dietro le quinte, ci mostra il Sacerdote dalla testa di capra, un membro della banda del Clown Principe del Crimine che ha aiuto il supercriminale ad evadere dall’Arkham Asylum, quando ha rapito la dottoressa Harleen Quinzel e l’ha trasformata in una sorta di versione ancora più distorta di se stesso, ossia Harley Quinn.

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La famigerata “versione originale” di Suicide Squad

Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film Suicide Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha specificato che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer Cut.

Andrew Garfield sul ruolo di Spider-Man: “Poteva essere una prigione dorata”

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Andrew Garfield potrebbe non aver trascorso molto tempo nell’iconico costume rosso e blu di Spider-Man, ma è chiaro che si tratta di un ruolo a cui l’attore britannico tiene ancora oggi moltissimo.

Mentre i fan continuano a sperare in una sua apparizione nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, durante una recente intervista con Sirius XM (via Cinema Blend), Garfield ha avuto modo di parlare dell’eredità di un personaggio così iconico come quello dell’Uomo Ragno e di riflettere sul perché non ci dovrebbe essere alcun tipo di problema nel vedere tutte queste diverse iterazioni dell’arrampicamuri sul grande schermo.

“È come Amleto o Macbeth. Non ne hai mai abbastanza di Amleto o Macbeth. La cosa bella è che chiunque può identificarsi con il personaggio e immaginarsi dietro quel costume, proprio perché è l’unico supereroe coperto dalla testa ai piedi. Non vedi il suo colore della pelle, non vedi se è un uomo o una donna. Ecco perché, secondo me, è il supereroe più amato a livello universale, in ogni cultura, da ogni razza”, ha dichiarato l’attore.

“Inoltre, penso che in Peter Parker ci sia un senso dell’ordinario in cui davvero tutti possono identificarsi”, ha aggiunto. “Inoltre, sono anche un fan, ecco perché quando il mio mandato è terminato e il testimone è passato a Tom Holland, ero felice e molto eccitato. Spider-Man è stato il mio primo costume di Halloween. Avrà avuto tre anni, più o meno. Mia madre lo realizzò usando del feltro. Era bellissimo.”

E a proposito della sua infanzia, in un’altra intervista con Total Film, Andrew Garfield ha avuto modo di spiegare cosa abbia significato per lui avere l’opportunità di portare sul grande schermo un ruolo che sognava praticamente da quando era soltanto un bambino.

“Sapevo che uno degli aspetti più difficili da gestire sarebbe stata l’esplosione della fama, ma non avrei mai potuto rifiutare l’opportunità di interpretare il mio personaggio preferito di sempre”, ha dichiarato. “Sapevo che dopo quel ruolo sarebbero arrivate tante cose belle, ma ero anche consapevole che avrebbe potuto rappresentare una sorta di ‘prigione dorata’. Sapevo che avrei dovuto bilanciare quel ruolo con la mia attività in teatro e con l’attesa per quel prossimo ruolo che mi avrebbe permesso di essere ancora un attore e non una star. Non ho assolutamente nulla contro le star del cinema, ma l’idea di esserlo non fa per me.”

Batman: Frank Miller commenta l’influenza de “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” sull’opera di Snyder

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Il regista Zack Snyder non ha mai nascosto il fatto che il suo lavoro con Warner Bros. e DC sia stato fortemente influenzato dall’opera di Frank Miller, in particolare dalla miniserie a fumetti Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro del 1986.

Snyder ha incluso diversi riferimenti a quella serie nel suo Batman v Superman: Dawn of Justice, tra cui il famoso costume indossato dal Crociato di Gotham per combattere il figlio di Krypton e diverse inquadrature che sembravano riprodurre le tavole del fumetto originale. Anche in Zack Snyder’s Justice League c’è un esplicito riferimento alla miniserie di Miller, nell’epilogo, quando vediamo Batman in piedi in cima al Bat-Tank.

Ora, in un’intervista contenuta all’interno del podcast The Beard and The Bald, è stato proprio Frank Miller a commentare l’influenza che la sua opera seminale ha avuto nei lavori di Snyder. “Sono trascorsi ormai un po’ di anni da quando tutto questo è iniziato, quindi penso di poter dire che all’inizio ha avuto una reazione contrastante. Ora che invece ho avuto modo di elaborare la cosa e considerare l’intera questione nella sua interezza, posso affermare che si tratta di qualcosa di grandioso”, ha spiegato il celebre fumettista.

“Il ritorno del Cavaliere Oscuro è stato davvero il fumetto che ha cambiato la mia carriera e da allora ho visto il cinema e il mondo del fumetto contaminarsi a vicenda”, ha aggiunto Miller. “Ho tratto grandi benefici da quella miniserie e così anche Zack e tutti gli altri cineasti. Penso che ad oggi quel tipo di rapporto si possa definire sano.”

L’influenza di “Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” sul cinema di Zack Snyder

Al di là delle influenze, Zack Snyder non ha mai nascosto il desiderio di voler realizzare un vero e proprio adattamento cinematografico di Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi fumetti su Batman di tutti i tempi. Oltre a quelli diretti da Snyder, anche molti altri film sull’Uomo Pipistrello hanno tratto ispirazione da quell’arco narrativo, tra cui Batman di Tim BurtonBatman Forever di Joel Schumacher e Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan.

Star Wars: la storica montatrice della saga critica la trilogia sequel

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Marcia Lucas, storica montatrice della saga di Star Wars, nonché ex moglie di George Lucas, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla nuova trilogia durante una recente intervista con J.W. Rinzler (via CBM) che sarà contenuta all’interno del suo nuovo libro “Howard Kazanjian: A Producer’s Life”. 

Lucas ha vinto un Oscar grazie a Una nuova speranza e in seguito ha lavorato anche al montaggio de L’impero colpisce ancora (in qualità di consulente) e Il ritorno dello Jedi. Stiamo dunque parlando di una vera e propria autorità in materia che, tuttavia, non sembra essere una grande fan della direzione che ha preso la saga attraverso la trilogia sequel, nonostante riconosca le abilità di Kathleen Kennedy, presidente di Lucasfilm da lei stessa definita “donna meravigliosa, intelligente e brillante”.

Parlando con Rinzler (l’intervista risale al periodo tra l’uscita de Gli Ultimi Jedi e L’ascesa di Skywalker), Maria Lucas ha dichiarato: “Ora che si trova a capo della Lucasfilm, mi sembra che Kathleen Kennedy e J.J. Abrams non abbiano la più pallida idea di cosa sia Star Wars. Non lo capiscono. Quando ho visto il film in cui Han Solo è stato ucciso ero furiosa. Non c’era davvero alcun motivo per farlo. Ho pensato che non riuscissero a capire né la storia dei Jedi né la magia di Star Wars.”

“Ti sei sbarazzato di Han Solo? Poi, alla fine de Gli Ultimi Jedi, fanno disintegrare Luke. Hanno ucciso Han Solo. Hanno ucciso Luke Skywalker. E non hanno più la principessa Leia. E vogliono far uscire un film ogni anno”, ha aggiunto. “Pensano che sia importante rivolgersi ad un pubblico femminile ed ecco che il protagonista principale è una donna, che dovrebbe avere dei poteri Jedi, solo che non sappiamo chi sia o perché li abbia. Fa schifo. Le storyline sono terribili. Davvero pessime. Puoi citarmi.”

Il grande successo della saga di Star Wars

La trilogia originale di Star Wars è ormai entrata nell’immaginario collettivo. I film hanno dominato e alimentato la cultura pop, grazie anche alla produzione di spin-off, prequel, fumetti, videogiochi e serie tv. Dopo la trilogia originale, tra il 1999 e il 2005 venne realizzata la trilogia prequel, passato alla storia per aver suscitato numerosi reazioni contrastanti, anche tra i membri dello stesso fandom della saga.

La recente trilogia sequel, conclusasi ufficialmente a dicembre 2019 con L’ascesa di Skywalker, ha riacceso quel fervore culturale che circonda questa storia multigenerazionale ormai da anni. Ad oggi, Star Wars è il secondo franchise con il maggiore incasso di tutti i tempi.

Spider-Man: No Way Home, Topher Grace “spoilera” l’intera trama del film

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Spider-Man 3 è considerato un po’ da tutti il capitolo peggiore della trilogia di Sam Raimi, e tra i personaggi di quel film che sono stati maggiormente criticati c’è sicuramente l’Eddie Brock/Venom di Topher Grace, tant’è che nessuno ha mai reclamato un effettivo ritorno dell’attore nei panni del simbionte alieno.

In effetti, nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home rivedremo moltissimi personaggi apparsi nei precedenti franchise dedicati all’Uomo Ragno, ma su un eventuale presenza di Grace nei panni di Venom non è mai trapelato nulla. Non c’è ragione di credere che l’attore tornerà ad interpretare il personaggio, ma sappiamo bene che ora che il Multiverso è diventato a tutti gli effetti una realtà all’interno del MCU, tutto è possibile.

Ad ogni modo, durante un recente Q&A su Reddit (via CBM) in occasione della promozione della serie Home Economics, un fan ha chiesto a Topher Grace se sarà effettivamente presente nel cinecomic in arrivo nelle sale a dicembre. A quel punto, l’attore ha ben pensato di ironizzare sulla questione, rivelando di conoscere l’intera storia del film, concedendosi numerosi spoiler.

“Per favore, deve restare fra noi. Sì, sono nel film”, ha detto Grace. “La storia ha inizio con Peter Parker che è ormai seccato dal fatto che tutti conoscono la sua vera identità. Poi, iniziano ad accadere tutta una serie di cose folli a causa di Doctor Strange, con Doc Ock che arriva nella sua dimensione. Poi, da quei ‘cerchi di energia’ saltano fuori anche Electro e Green Goblin, esclamando: ‘È l’ora della disinfestazione’. Poi arriviamo io e Tom Hardy: combattiamo e alla fine ho io la meglio. Non è neanche uno scontro, in realtà: gli spacco subito il cu*o. Non voglio rivelare troppo, ma ci saranno anche degli attori dalla serie degli anni ’70 su Spider-Man, e poi anche Aquaman e il Batman di Ben Affleck. Ah, e grazie alla Disney anche il fantasma di Han Solo da L’ascesa di Skywalker e il robot Eve da Wall-E.”

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Titane, Vincent Lindon presenta il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes

Dopo aver esordito con successo nel 2016 con il controverso Raw, la regista francese Julia Docurnau è ora la seconda donna nella storia del Festival di Cannes ad aver vinto la Palma d’oro. Tale premio le è stato assegnato per il suo secondo lungometraggio, Titane, incentrato su Alexia (Agathe Rousselle), la quale sin da bambina adora le automobili, specialmente dopo che un incidente le ha donato una placca di titanio nella testa. Cresciuta, Alexia è poi diventata una donna gonfia di rabbia e amore represso, che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo. Perché la metamorfosi si completi, però, si trova a dover scoprire la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani. Titane, come affermato dalla regista, è un vero manifesto della nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro, materia pulsante densa di risonanze.

Un film unico, provocatorio e innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new pangender. Nel film, distribuito in Italia da I Wonder Pictures a partire dal 1 ottobre, recita anche l’attore Vincent Lindon, celebre per film recenti come La legge del mercato e In guerra. Giunto a Roma per presentare Titane, Lindon non ha mancato di raccontare la genesi del film, affermando che durante la lettura della sceneggiatura ha avvertito una “una sensazione animale, che non mi ha permesso di formulare alcun pensiero razionale circa il modo in cui avrei affrontato il personaggio o come questo sarebbe stato recepito. Tutto quello che sentivo era il bisogno di interpretarlo e non permettere ad altri di impossessarsene”.

Nel film Lindon interpreta Vincent, capo dei vigili del fuoco alla disperata ricerca del figlio Adrien, scomparso anni prima e che crederà di ritrovare in Alexia. Si tratta di un ruolo che ha richiesto all’attore una notevole trasformazione fisica, per la quale si è preparato per mesi. Nonostante ciò, Lindon ha raccontato che non si tratta di un cambio di direzione della sua carriera, poiché “non ho mai avuto un piano, né ho mai riflettuto su ciò che avrei voluto fare come attore. Non cerco ruoli complicati o sempre più ambiziosi, ma quello che accade è che con il passare del tempo io cambio, il mio modo di pensare cambia, cambia anche il mondo. Questo ruolo non è stato un rischio se non dal punto di vista psichico”.

“L’incontro con il personaggio è certamente molto complesso. – continua Lindon – Si tratta come di dar vita ad un baratto e perché questo funzioni occorre ci sia soddisfazione da entrambe le parti. Per me un buon affare è che io mi senta fortunato ad interpretare un personaggio e che qualcosa di questo mi rimanga addosso, cambiando per sempre qualcosa di me. Naturalmente il personaggio allo stesso modo deve essere contento di avere me come sua rappresentazione. Un mio amico una volta mi disse una cosa che mi colpì molto, ovvero che devo stare molto attento, perché quei personaggi sono io, sono la mia bocca, la mia mente”.

Titane Vincent Lindon
Vincent Lindon in una scena del film Titane

Parlando del film, invece, Lindon lo descrive come “una storia d’amore”, sostenendo che oltre ciò che appare in un primo momento si tratta di un’opera “ricchissima di tematiche, dal genere all’identità. Si riflette su cosa sia il maschile, il femminile, cosa voglia dire la paternità, la maternità, l’essere figlio. È un’opera molto complessa che parla però della nostra contemporaneità.” In conclusione dell’incontro l’attore si concentra poi sul descrivere la necessità di fare del cinema politico. “Se un film riesce a scatenare delle riflessioni su ciò che ci circonda in chi prima quelle riflessioni non le faceva, è una vittoria. L’Italia vanta una ricchissima tradizione di cinema politico, con autori come De Sica, Pasolini, Monicelli o altri ancora.”

“All’epoca c’era quasi l’obbligo morale di raccontare qualcosa che potesse essere utile alla comunità. Oggi anche la Francia sta producendo diversi film che testimoniano ciò che siamo oggi, tanto nel bene quanto nel male.”. In ultimo, Lindon commenta l’apertura del Cinema Troisi, dove Titane sarà proiettato in esclusiva dal 21 settembre, affermando che “aprire un nuovo cinema di questi tempi è altrettanto un atto politico. Io non so dire cosa succederà al cinema nei prossimi anni, se cambierà ancora e come. So però che rimango un fervente sostenitore della sala cinematografica. Trovo che sia più bello quando dobbiamo alzare gli occhi per guardare qualcosa, piuttosto che abbassarli, come purtroppo avviene quando si guarda un film sul proprio smartphone”.

Titane, il trailer del film

 

Asa Butterfield: 10 cose che non sai sull’attore

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Asa Butterfield: 10 cose che non sai sull’attore

Asa Butterfield è uno dei giovani attori più brillanti e capaci che il mondo delle recitazione contemporaneo abbia potuto conoscere.

La sua carriera è iniziata prestissimo e in tutti questi anni lui è stato in grado di dimostrare che c’è tanto talento da vendere dietro quei magnetici occhi azzurri.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Asa Butterfield.

Asa Butterfield film

asa butterfield

1. Asa Butterfield: i film e la carriera. La carriera di questo giovane attore è iniziata nel 2006, a soli nove anni, con il film tv After Thomas. In seguito ha lavorato subito nel cinema, apparendo in Son of Rambow (2007), Il bambino con il pigiama a righe (2008), Wolfman (2010) e Tata Matilda e il grande botto (2010). Nel 2011 appare in Hugo Cabret, per poi lavorare in Ender’s Game (2013), X+Y (2014) e Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali (2016). Tra i suoi ultimi film vi sono Lo spazio che ci unisce (2017), The House of Tomorrow (2017), Journey’s End (2017) e Then Came You (2019). Nel 2020 invece ha interpretato Brandon Boyd nella serie di corti 50 States of Fright. Nel 2021 torna nei panni di Otis Milburn nella terza stagione di Sex Education. Nel 2022 sarà nel cast di Flux Gourmet e interpreterà Isaac in CURS>R.

2. Non solo cinema, ma anche serie tv. Nel corso della sua carriera, Asa Butterfield non ha lavorato solo sul grande schermo, ma è apparso anche in diverse serie tv. L’attore, infatti, ha lavorato alle serie Ashes to Ashes (2008), Merlin (2008-2009) e Sex Education (2019).

Asa Butterfield Spiderman

3. Era uno dei finalisti per interpretare Spiderman. Nel corso della sua giovane vita lavorativa, Asa Butterfield è riuscito a diventare uno degli attori finalisti per aggiudicarsi il ruolo di Peter Parker/Spider-Man, anche se poi è andato a Tom Holland.

4. Si era speculato molto sul suo presunto ruolo. C’è stato un momento in cui il nome dell’attore inglese era stato dato per certo come nuovo interprete di Spider-Man. Tuttavia, questo non era vero, dando atto a speculazioni infondate.

Asa Butterfield Instagram

5. Ha un profilo Instagram ufficiale. Come tanti altri suoi colleghi, anche Asa Butterfield ha deciso di aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da qualcosa come 2,3 milioni di persone. Il suo è il profilo di un ragazzo ventiduenne qualunque, fatto di momenti quotidiani e non, di foto divertenti ed ironiche, di momenti condivisi con amici o i colleghi in ambito lavorativi.

Asa Butterfield Hugo Cabret

asa butterfield

6. Lo ha aiutato ha apprezzare maggiormente il cinema. Lavorare nel film Hugo Cabret ha permesso ad Asa Butterfield di apprezzare di più il cinema e le tante diverse arti che lo compongono. L’attore, infatti, ha ammesso di aver imparato molto grazie alle persone esperte che vi hanno lavorato.

7. Ha amato molto vedere i film di Melies. Per prepararsi al ruolo, Butterfield ha dovuto guardare parecchi film che il regista del film, Martin Scorsese, gli ha consigliato di vedere. Vedere tutti questi film ha fatto nascere in lui l’amore verso George Melies.

Asa Butterfield fidanzata

8. Gli sono state attribuite diverse relazioni. Il giovane attore inglese non ha mai rivelato nulla della sua vita privata. Tuttavia, ci hanno pensato i giornali di gossip: una delle prime ragazze che pare lui abbia frequentato sarebbe Ella Purnell. I due si sono conosciuti sul set di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali e pare che abbiano iniziato a frequentarsi sin da subito, condividendo diverse foto sui rispettivi social e passando anche le vacanze insieme. Tuttavia, pare che la storia sia durata ben poco, restando soltanto amici. In passato, però, pare che l’attore abbia frequentato anche la collega Hailee Steinfeld, conosciuta sul set di Ender’s Game, ma pare sia rimasto solo un rumor.

9. Avrebbe frequentato anche Nina Dobrev. Recentemente, Asa è apparso con la collega Nina Dobrev sui diversi social media. I due hanno girato il film The Came You, un teenage drama realizzato nel 2018. Voci di corridoio li volevano fidanzati, ma i due, in realtà, sono solo molto amici.

Asa Butterfield: età e altezza

10. Asa Butterfield è nato l’1 aprile 1997 a Islington, a Londra, e la sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, hitberry, Interview Magazine, indielondon

Gillian Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Gillian Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta celebre per il suo ruolo nella serie X-Files, Gillian Anderson si è imposta nei cuori dei suoi fan grazie al suo carisma e alle sue doti attoriali. Negli anni ha saputo rinnovarsi, convincendo anche in nuovi ruoli tanto in televisione quanto al cinema, e trovando sempre dalla sua parte l’approvazione di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Gillian Anderson.

Gillian Anderson: i suoi film

1. Ha recitato in alcuni celebri film al cinema. L’attrice debutta sul grande schermo con il film Hellcab – Un inferno di taxi (1997), pero poi recitare in Basta guardare il cielo (1998) e X-Files (1998), film tratto dall’omonima serie TV. Successivamente l’attrice recita in La casa della gioia (2000), L’ultimo re di Scozia (2006), Star System – Se non ci sei non esisti (2008), X-Files – Voglio crederci (2008), Johnny English – La rinascita (2011), Sister (2012), Mister Morgan (2013), Il palazzo del Viceré (2017), Mistero a Crooked House (2017), Il tuo ex non muore mai (2018) e Interferenze (2018).

2. È celebre per i ruoli televisivi. La Anderson diventa particolarmente popolare grazie alla serie X-Files, dove ricopre il ruolo della protagonista Dana Scully dal 1993 al 2002 e di nuovo dal 2016 al 2018. Recita poi anche nelle serie Moby Dick (2011), Grande speranze (2011), Hannibal (2013-2015), The Fall: Caccia al serial killer (2013-2016), Guerra e pace (2016), American Gods (2017) e Sex Education (2019-in corso). L’attrice ha inoltre interpretato nel 2020 Margaret Thatcher nella quarta stagione di The Crown.  Nel 2021 sarà di nuovo protagonista nella terza stagione di Sex EducationIn questo stesso anno sarà ancora protagonista in una serie The First Lady dove interpreterà Eleanor Roosvelt. Nel 2022 invece sarà al cinema nel ruolo di Vivienne in White Bird: A Wonder Story.

3. È stata anche produttrice. La Anderson si è distinta anche come produttrice, ricoprendo tale ruolo per la serie The: Caccia al serial killer, dove era anche interprete.

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Gillian Anderson è su Instagram e Twitter

4. Ha un account su Instagram. L’attrice è presente sul celebre social network, dove ha un profilo seguito da 702 mila persone. All’interno di questo è solita condividere fotografie e video tratte dalle premiere a cui prende parte, ma anche immagini scattate sui set dove ha lavorato. Non mancano poi anche foto scattate in momenti di svago con amici o colleghi.

5. È anche su Twitter. La Anderson possiede anche un proprio profilo su Twitter, dove è seguita da 668 mila persone. Qui l’attrice è solita condividere novità riguardo i suoi progetti da interprete, ma anche esprimere la propria opinione su fatti d’attualità e rispondere alle curiosità dei propri fan.

Gillian Anderson in American Gods

6. Ha abbandonato la serie. Nella serie American Gods l’attrice ha interpretato il ruolo di Media, la dea dei mass media, dei social network e dell’intrattenimento, maestra della manipolazione e portavoce dei Nuovi Dei. L’attrice non ha fornito concrete motivazioni riguardo il suo abbandono, limitandosi a confermare che non avrebbe preso parte alla nuova stagione.

Gillian Anderson in The Crown

7. Ha interpretato  un importante personaggio nella quarta stagione. Dopo aver da poco diffuso la terza stagione della serie The Crown, Netflix ha annunciato che la Anderson ricoprirà il ruolo di Margaret Thatcher nella quarta stagione della serie. Importante figura del panorama politico britannico, la Thatcher è stata primo ministro dal 1979 al 1990.  Ruolo gli è valso la vittoria agli Emmy Awards come miglior interprete non protagonista per una serie drammatica.

Gillian Anderson: il suo 2011

8. È stata tra i protagonisti di una celebre serie TV. Nel 2021 l’attrice è tornata ad interpretato un ruolo di rilievo nella terza stagione Sex Education, ovvero quello di Jean Milburn, madre del protagonista interpretato da Asa Butterfield.

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9. Ha recitato in un nuovo film. Tra i progetti del 2019 dell’attrice si annovera il film The Sunlit Night, dove recita al fianco dell’attore Zach Galifianakis. Il film, una commedia romantica, segue le vicende di Frances e Yasha, le quali intraprendono un viaggio verso la Norvegia, dove ognuna delle due ha un compito da svolgere.

Gillian Anderson età e altezza

10. Gillian Anderson è nata a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 9 agosto 1968. L’altezza complessiva dell’attrice è di 160 centimetri.

Fonte: IMDb

Finch: trailer del film Apple con Tom Hanks

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Finch: trailer del film Apple con Tom Hanks

Oggi Apple ha svelato il trailer di Finch, il nuovo film con Tom Hanks  che uscirà in tutto il mondo il 5 novembre su Apple TV+.

In Finch, un uomo, un robot e un cane formano un’improbabile famiglia; è la storia dell’’avventura potente e commovente di un uomo alla ricerca di un modo per assicurarsi che il suo amato compagno a quattro zampe venga accudito anche dopo la sua morte. Tom Hanks interpreta Finch, un ingegnere di robotica tra i pochi sopravvissuti a un cataclisma solare che ha trasformato il mondo in una landa desolata. Finch da dieci anni vive in un bunker sotterraneo e ha costruito un mondo tutto suo che condivide con il suo cane Goodyear; preoccupato per le sue sorti ha realizzato un robot (interpretato da Caleb Landry Jones) a cui insegnerà a vegliare su Goodyear quando lui non sarà più in grado. Mentre il trio si imbarca in un pericoloso viaggio in un desolato West americano, Finch si sforza di mostrare alla sua creazione, che si fa chiamare Jeff, la gioia e la meraviglia di cosa significhi essere ancora vivi. Il loro viaggio è lastricato di sfide, ma anche di umorismo, poiché è difficile per Finch spingere Jeff e Goodyear ad andare d’accordo, almeno quanto lo è per lui gestire i pericoli di questo nuovo mondo.

Regia:                                Miguel Sapochnik
Cast:                                  Tom Hanks, Caleb Landry Jones
Sceneggiatura:                 Craig Luck, Ivor Powell
Produttori:                        Kevin Misher, Jack Rapke, Jacqueline Levine, Ivor Powell
Produttori Esecutivi:       Robert Zemeckis, Miguel Sapochnik, Adam Merims, Craig Luck, Andy, Berman, Frank Smith, Naia Cucukov

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale lanciato in tutto il mondo e ha presentato in anteprima più successi originali e ricevuto più riconoscimenti di premi più velocemente rispetto a qualsiasi altro servizio di streaming al suo debutto.

Educazione fisica: al via le riprese del film con Angela Finocchiaro

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Dopo il successo di critica e di pubblico del suo primo film, Mio Fratello Rincorre i Dinosauri, il regista Stefano Cipani torna dietro la macchina da presa con Educazione Fisica, opera interpretata da Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria.

Educazione Fisica è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, la sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo, a Fabio Cianchetti è affidata la direzione della fotografia, la scenografia è di Ivana Gargiulo mentre i costumi sono a cura di Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo Quadri.

Educazione Fisica è una coproduzione italo-polacca. Una produzione Paco Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Agresywna Banda, in collaborazione con Cinecittà SpA. Il film sarà interamente girato presso il Teatro 8 di Cinecittà.

I produttori Isabella Cocuzza e Arturo Paglia di Paco Cinematografica hanno dichiarato: “Stefano Cipani è un autore talentuoso e originale. Siamo fieri di sostenerlo ed accompagnarlo, ancora una volta, nell’espressione della sua creatività in questo nuovo ed ambizioso progetto”.

Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà SpA, ha aggiunto: “Siamo in una stagione di ritorni al cinema, ma anche nei mesi precedenti Cinecittà non ha mai smesso di produrre e accogliere nuove storie di grandi autori, progetti internazionali, film indipendenti, serie e show per la tv. Il nostro obiettivo, nei prossimi mesi, sarà quello di continuare a farlo in modo e misura più ampi. Ci fa particolarmente piacere ospitare un giovane talento come Stefano Cipani e che la macchina produttiva sia guidata da soggetti di esperienza come Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per Paco, accompagnata da un cast di interpreti molto amati dal pubblico. È bello accogliere un progetto che unisce storie ed energie diverse, che coniuga talenti, ricerca drammaturgica, esperienza, arte. Vogliamo diventare la casa creativa di questi progetti con l’ambizione di svolgere un ruolo centrale per l’industria cinematografica italiana in modo da portare agli spettatori una stagione di visioni, storie e spettacolo ancora più ricca”.

The Eyes of Tammy Faye è il film di apertura della 16ma edizione della Festa del Cinema

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The Eyes of Tammy Faye (Gli Occhi di Tammy Faye) diretto da Michael Showalter sarà il film di apertura della sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 14 al 24 ottobre 2021 presso l’Auditorium Parco della Musica con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.

Il film, basato su una storia vera, narra la straordinaria ascesa, caduta e redenzione della telepredicatrice Tammy Faye Bakker, interpretata da Jessica Chastain. Fra gli anni Settanta e Ottanta, Tammy Faye e il marito Jim Bakker (Andrew Garfield) fondarono il più importante network televisivo religioso statunitense, realizzarono un grande parco divertimenti e raggiunsero il successo grazie al loro messaggio di amore, benevolenza e prosperità. Tammy Faye diventò una leggenda per le sue ciglia, il suo modo di cantare e il suo entusiasmo nell’accogliere persone di ogni estrazione sociale. Nel corso degli anni, tuttavia, irregolarità finanziarie, rivalità e scandali rovesciarono quell’impero multimilionario così accuratamente costruito.

Sono estremamente felice di inaugurare la sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma con The Eyes of Tammy Faye, una vicenda avvenuta realmente in America, che rivela una verità valida in ogni parte del mondo: dietro ogni moralista si celano sempre personalità e circostanze complesse – ha detto Antonio Monda – Diretto brillantemente da Michael Showalter, è interpretato meravigliosamente da tutti gli interpreti, sui quali svetta una straordinaria e indimenticabile Jessica Chastain”.

Eternals: Ikaris nuovo leader degli Avengers? La risposta di Richard Madden

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C’è molto entusiasmo attorno all’uscita di Eternals questo novembre, e non solo perché il pubblico avrà finalmente la possibilità di fare la conoscenza di alcuni nuovi potenti supereroi. Il film, infatti, aprirà le porte a innumerevoli nuove possibilità in termini di narrazione, inclusa la potenziale comparsa dei mutanti e forse anche di Galactus (reimmaginarlo come un Celestiale avrebbe senso).

Chiaramente, solo il tempo ci dirà cosa i Marvel Studios hanno in serbio, ma sembra ormai già chiaro che alcuni di questi nuovi personaggi si riuniranno insieme ai Vendicatori, dal momento che il gruppo sembra giocare un ruolo attivo negli affari della Terra. In quest’ottica, il personaggio di Ikaris interpretato da Richard Madden potrebbe tranquillamente candidarsi a nuovo leader dei Vendicatori, e ora è stato proprio l’attore a commentare la cosa in un’intervista con Total Film (via CBM).

“Non lo so. So che è un buon leader e un buon soldato. Se questi sono due tratti di cui hai bisogno per guidare i Vendicatori, allora li ha”, ha spiegato Madden. “Ma non sono assolutamente in grado di prevedere una cosa del genere”. Nella stessa intervista, Madden ha anche parlato di ciò che più lo ha entusiasmato a proposito di Ikaris. “Non lo vedo come un classico supereroe. Lo vedo soprattutto come un uomo, un personaggio alquanto complesso. Sai, i supereroi hanno gli occhi laser. I supereroi possono volare. Quindi, ci sono molti parallelismi. Ma come personaggio, come essere umano, non ho mai visto nessuno come lui prima d’ora.”

“Il concept alla base di questi personaggi è che Chloé Zhao voleva scavare nel profondo della loro storia. Sono persone che sono vive da tantissimo tempo e che hanno sperimentato tantissime diverse”, ha continuato Madden. “È questo l’aspetto che mi ha davvero incuriosito: il modo in cui queste persone interagiscono tra loro e con il resto del mondo, quando hanno già visto tutto e hanno già fatto tutto. È stato affascinante.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Carter: la nuova serie in arrivo SKY Investigation

Carter: la nuova serie in arrivo SKY Investigation

Carter è una serie drammatica del 2018 creata da Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL. La serie è prodotta da Garry Campbell e Victoria Hirst. Produttori esecutivi sono Garry Campbell, Teza Lawrence, Scott Smith, Michael Souther e John Tinker.  Carter racconta le avventure di un attore hollywoodiano che ha raggiunto la fama come detective in una serie poliziesca e che si troverà alle prese con dei veri casi polizieschi, in una cittadina apparentemente tranquilla sul lago Ontario.

Carter: quando esce e dove vederla in streaming

Carter è uscita nel 2018. In Italia Carter arriva su Sky prima visione su Sky Investigation martedì 21 settembre alle 21:15. Carter in streaming è disponibile su NOW.

Carter trama cast

Carter: trama e cast

Dopo un break down nervoso avvenuto sotto i flash dei paparazzi, il canadese Harley Carter, la star di una serie tv crime drama statunitense di enorme successo, decide di prendersi un momento di pausa da Hollywood, nella speranza di non compromettere ulteriormente la sua carriera nascondendosi dai riflettori. Torna così nella sua cittadina natale nell’Ontario, ma una volta lì si rende conto che prendere le distanze dal suo alter ego televisivo è pressoché impossibile. Nel giro di poco, infatti, si ritrova a indagare su casi reali usando le tecnich investigative imparate sul set. A fargli da guida l’amica d’infanzia Sam Shaw che, a differenza sua, è una vera detective della polizia. Riuscirà Carter a trovare un nuovo equilibrio e a ritrovare se stesso? E soprattutto, riuscirà a scoprire il mistero che si nasconde dietro l’improvvisa sparizione di sua madre, avvenuta parecchi anni prima?

Jerry O’Conell (Crossing Jordan, Burning Love, Mistresses, Billions) è il protagonista di questa crime-comedy, Harley Carter. Insieme a lui Sydney Tamiia Poitier (Veronica Mars, Chicago P.D.) nei panni di una detective amica di Carter e Kristian Bruun (Orphan Black, I misteri di Murdoch).

In Carter protagonisti sono Jerry O’Connell come Harley Carter, Sydney Tamiia Poitier nei panni del detective Sam Shaw, Kristian Bruun come Dave Leigh, Brenda Kamino come Dot Yasuda e Lyriq Bent come Joyce Boyle. Nel cast anche  Denis Akiyama come Koji Yasuda (stagione 1), Varun Saranga come agente junior Vijay Gill, Matt Baram come Evidence Tech Wes Holm e Naomi Snieckus come medico legale Delilah Halsey.

Carter 2 stagione

Carter 2 stagione

Carter 2 è la seconda stagione della serie Carter creata da Garry Campbell per CTV DRAMA CHANNEL.

  • St 2 episodio 1: Harley acquisisce il suo primo caso da solista come investigatore privato per trovare Gretchen, la moglie del suo primo cliente, Neil Jacott, che è scomparsa. Il nuovo capo della polizia Joyce Boyle, non crede negli istinti idioti di Harley fino a quando la signora Jacott non chiama il cellulare di suo marito Neil e conferma che è stata effettivamente rapita.
  • St 2 episodio 2: Harley affronta un sicario molto simile alla morte con un dito reciso.
  • St 2 episodio 3: Harley è costretto ad addestrare il suo sostituto millantatore, la star di Hollywood David Arquette, mentre indaga sulla strana morte di un mafioso vicino a un lago. Quella che inizia come un’aspra rivalità si trasforma rapidamente in una “banterica” ​​relazione tra amici poliziotti.
  • St 2 episodio 4: Harley e Dave vanno sotto copertura in una compagnia di assicurazioni per trovare un assassino.
  • St 2 episodio 5: Sam diventa principessa e agente di polizia mentre va sotto copertura come un’ereditiera che le somiglia, per catturare un ladro di gioielli.
  • St 2 episodio 6: Un omicidio manda Harley e Dave in una colonia di nudisti per indagare, dove Dave fa di tutto mentre è sotto copertura.
  • St 2 episodio 7: Harley e Dave prendono il caso della superstar del curling Ronnie Hart, accusata di aver messo in ginocchio la sua concorrenza.
  • St 2 episodio 8: Dave finisce sopra la sua testa quando fa una connessione amorosa.
  • St 2 episodio 9: Il vecchio agente di Harley, Vijay, assume Dave e Carter per trovare il suo potenziale fidanzato scomparso.
  • St 2 episodio 10: Harley mette in scena una scena di Call Carter quando un’ondata di attacchi bizzarri colpisce la North Bay e la figlia del precedente capo della polizia, Abigail Pershing-Lin, si presenta per aiutare. O c’è lei dietro l’intero schema?

 

Gli episodi della prima stagione di Carter

  • St. 1 episodio 1: Il detective televisivo Harley Carter torna nella sua città natale di North Bay e si unisce ai suoi due amici d’infanzia per risolvere un mistero di omicidio e cancellare il nome del suo custode che ha ammesso prematuramente di aver commesso un crimine che non ha commesso.
  • St. 1 episodio 2: Harley e Sam riaprono un caso irrisolto aspettandosi un vicolo cieco, ma scoprono una prospettiva completamente nuova del crimine.
  • St. 1 episodio 3: Harley ha indagato quando un incidente di routine diventa un’indagine per omicidio.
  • St. 1 episodio 4: Harley scopre che sparare alle persone non è così facile durante un’indagine sulla morte di un imprenditore tecnologico.
  • St. 1 episodio 5: Harley indaga sulla morte di un uomo in un parcheggio.
  • St. 1 episodio 6: Mentre Harley partecipa a un matrimonio, un brutale attacco scopre un oscuro segreto.
  • St. 1 episodio 7: Harley ha il compito di risolvere l’omicidio di una famosa mascotte giapponese.
  • St. 1 episodio 8: Harley e Sam indagano sull’omicidio di un odioso shock-jock.
  • St. 1 episodio 9: Mentre Harley e i suoi amici si prendono un fine settimana, la scoperta di un vecchio corpo porta a un nuovo caso.
  • St. 1 episodio 10: Cassidy Lenox, la showrunner di Call Carter, si presenta a North Bay e Harley deve decidere se tornare a Hollywood o restare in Canada.

Hawkeye: i migliori momenti action di Clint Barton nel MCU

Hawkeye: i migliori momenti action di Clint Barton nel MCU

La serie Hawkeye metterà finalmente il personaggio di Occhio di Falco al centro della storia, nonostante Clint Barton esista nel MCU da quasi un decennio. Prima del debutto della serie su Disney+ e prima di scoprire in che modo il personaggio di Kate Bishop raccoglierà la sua eredità, ci sembra opportuno dare un’occhiata alle battaglie più incredibili di Clint nell’universo condiviso.

Combattere le forze dell’HYDRA (Avengers: Age of Ultron)

I flashback relativi agli anni di Clint con i Vendicatori sono di certo qualcosa che i fan vogliono vedere in Hawkeye. L’opening di Avengers: Age of Ultron è forse uno degli migliori momenti condivisi dal team. In questa sequenza, Occhio di Falco partecipa allo sterminio dell’ultima cellula HYDRA, con Clint che combatte in tandem con i Vendicatori.

Sebbene il suo ruolo fosse più piccolo rispetto a quello degli altri, Occhio di Falco è stato comunque al centro di una grande frenetica sequenza a bordo di una jeep in movimento, con Vedova Nera alla guida. Nonostante l’estrema velocità e il terreno accidentato, Occhio di Falco non ha mai sbagliato un colpo, affrontando i nemici che cercavano di assaltare il veicolo. 

Affrontare le sentinelle di Ultron (Avengers: Age of Ultron)

Secondo Occhio di Falco, se lui in primis era in grado di affrontare le sentinelle di Ultron, allora anche Scarlet Witch e Quicksilver potevano tranquillamente farlo. Tuttavia, quando Sokovia stava per cadere, alla fine Occhio di Falco si è ritrovato a combattere contro le sentinelle da solo.

È passato dal combattimento a distanza a quello corpo a corpo, trattenendo le sentinelle con i suoi tradizionali colpi di freccia finché non si sono avvicinate abbastanza da dover iniziare a separarle. Quella scena ha dimostrato che le abilità di Occhio di Falco erano abbastanza grandi da affrontare nemici che non erano nemmeno di natura umana.

Faccia a faccia con Visione (Capitan America: Civil War)

Sebbene Occhio di Falco sia stato completamente messo da parte in questo film, ha avuto comunque la possibilità di dimostrare anche una volta la sua fermezza e perseveranza. Dopo aver teso un’imboscata a Visione, Occhio di Falco tentò di proteggere Scarlet Witch combattendo da solo contro l’androide sintezoide. Occhio di Falco sembrava avere la meglio, ma alla fine Visione ha usato la sua capacità di diventare incorporeo per contrastare le mosse dell’arciere.

Tuttavia, Clint non ha mai mostrato segni di cedimento ed è arrivato al punto di colpire Visione a mano nuda, il che significa che non ha avuto scrupoli a colpire il solido vibranio se ciò significava restituire a Scarlet Witch la libertà.

Sconfiggere i Chitauri (The Avengers)

Si può tranquillamente sostenere che Vedova Nera e Occhio di Falco siano una coppia decisamente incandescente sul campo di battaglia. Ciò è particolarmente evidente in The Avengers. Durante la battaglia di New York, i due venero circondati dai Chitauri e si allearono per tenerli a bada usando armi a distanza.

Quando i nemici si sono avvicinati, Occhio di Falco e Vedova Nera hanno fatto affidamento sulle loro reciproche abilità, con Clint che ha persino sopraffatto i Chitauri per usare le proprie armi contro di loro. Dopo averlo visto come servitore di Loki per metà del film, questa scena ha fatto un ottimo lavoro nello stabilire che Occhio di Falco era un personaggio pericoloso e la sua combinazione con Vedova Nera era mortale.

Sconfiggere Loki (The Avengers)

Occhio di Falco ha assunto la miglior posizione di vantaggio possibile nella battaglia di New York, arrivando addirittura ad abbattere i Chitauri a mezz’aria senza nemmeno guardarli. Ha anche tenuto a bada alcuni di loro quando hanno tentato di bloccarlo, permettendogli di mantenere ancora una volta la sua posizione di combattimento preferita.

La parte più incredibile di questa scena è stato quando Occhio di Falco ha visto arrivare Loki e ha capito che doveva vendicarsi del suo controllo mentale. Clint era stato colpito in pieno dalla sparatoria di Loki, che raccolse la freccia ma non si rese conto che si trattava di un esplosivo, che alla fine lo fece precipitare a terra.

Scontro con Black Panther (Capitan America: Civil War)

Ci sono state volte in cui sapeva di non avere alcuna possibilità di vittoria, ma Occhio di Falco sa sempre come far sapere al suo avversario che nonostante tutto, non si tirerà mai indietro. Nella lotta in aeroporto contro T’Challa, vide che il Vibranio di Black Panther era impenetrabile con le frecce, cosa che fece abbassare la guardia a T’Challa.

I due hanno poi avuto uno scambio interessante in cui Black Panther è stato frenato un paio di volte dall’uso dell’arsenale di Occhio di Falco, con quest’ultimo che era vicino alla vittoria. Il fatto che potesse competere con il costume da pantera nera di T’Challa e con i poteri dell’erba a forma di cuore rende questa battaglia ancora più impressionante.

Il tentativo di uccidere Vedova Nera (The Avengers)

Il controllo mentale di Loki ha portato Clint ad eliminare molti agenti innocenti dello S.H.I.E.L.D., gesto che ha avuto un forte impatto su Occhio di Falco, anche in seguito. Ha persino quasi ucciso Vedova Nera ad un certo punto, con i due amici che si son ritrovati al centro di un vero e proprio scontro. In questa scena, Occhio di Falco ha teso un’imboscata a Vedova Nera, usando anche il suo coltello per tenerla a bada.

La coppia si è scambiata mosse importanti, come Occhio di Falco che ha quasi tirato una freccia a distanza ravvicinata e Vedova Nera che ha schiaffeggiato la testa di Clint, gesto che alla fine lo ha riportato alla realtà. La lotta ha dimostrato quanto sia pericoloso l’allenamento dello SHIELD seguito da Occhio di Falco e Vedova Nera.

In fuga dagli Outriders (Avengers: Endgame)

Una spettacolare sequenza di inseguimento ha visto protagonisti Occhio di Falco e dozzine di Outriders nel climax di Avengers: Endgame. Rendendosi conto che queste creature aliene lo avrebbero ferocemente attaccato, Occhio di Falco ha usato le sue frecce per far esplodere alcuni di loro.

Non era ancora fuori pericolo, perché alcuni Outriders erano abbastanza veloci da tenere il passo e schivare le frecce. È qui che entrano in gioco le sue abilità con la katana, dato che Occhio di Falco l’ha usata per tagliare a pezzi gli Outriders rimanenti, mentre si arrampicava lungo il tunnel. È stata una scena elettrizzante in cui Clint ha lottato per la sua vita in più di un modo.

Lo sterminio della Yakuza da parte di Ronin (Avengers: Endgame)

Usando l’identità di Ronin, Occhio di Falco ha sterminato le organizzazioni criminali di tutto il mondo per diventare un vigilante. Ha teso un’imboscata ai membri della Yakuza e li ha brutalmente eliminati tutti in una scena estesa in cui Clint li affetta con la sua spada. L’aspetto divertente di questa scena è stato che i suoi avversari hanno reagito con le loro impressionanti abilità, creando diverse sequenze in cui Clint ha dovuto fare i conti con una bella sfida.

Affrontare l’ultimo dei membri della Yakuza gli ha permesso di impiegare la sua agilità, tant’è che il suo avversario non ha potuto vedere la mossa fatale di Clint, che è stata quella di tagliargli la gola. Clint non ha nemmeno lanciato un’altra occhiata alla sua vittima mentre si toglieva il sangue dell’uomo dalla manica. Aveva definitivamente perso parte della sua anima, ma Occhio di Falco ha dimostrato che può un vero e proprio incubo quando non ha più nulla da perdere.

Jessica Chastain non sapeva il nome del suo personaggio quando ha girato Dark Phoenix

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X-Men: Dark Phoenix ha rivisitato l’iconica saga degli X-Men sfruttando ancora una volta il secondo cast del franchise (ossia quello impiegato a partire dal 2011 con X-Men: L’inizio), dopo aver già toccato la trasformazione di Jean Grey nella Fenice Nera in X-Men: Conflitto finale, film del 2006 appartenente alla cosiddetta trilogia originale.

In X-Men: Dark Phoenix, l’ultimo capitolo della saga realizzata sotto l’egida della Fox (prima dell’acquisizione da parte di Disney), la candidata all’Oscar Jessica Chastain ha interpretato il ruolo di Vuk, leader di una razza aliena mutaforma intenzionata a distruggere la Fenice, personaggio che svolge un ruolo cruciale nello scatenare i poteri di Jean Grey, interpretata ancora una volta da Sophie Turner dopo il debutto in X-Men: Apocalisse.

Attorno al personaggio interpretato dalla Chastain c’è stato un grandissimo mistero prima dell’uscita del film e ora, secondo quanto rivelato dalla stessa attrice durante una recente intervista all’interno del podcast Happy Sad Confused, neanche la diretta interessata era a conoscenza del nome del suo personaggio durante le riprese. Parlando di quel ruolo, Jessica Chastain ha spiegato che il film è stato realizzato nel bel mezzo della finalizzazione dell’accordo tra Fox e Disney, cosa che potrebbe aver influito sulla sceneggiatura, causando la perdita di dettagli cruciali del suo personaggio.

A proposito della sua esperienza e di quella di Oscar Isaac (suo partner nella miniserie Scene da un matrimonio) con il franchise (Isaac ha interpretato En Sabah Nur/Apocalisse nel sopracitato X-Men: Apocalisse), l’attrice ha spiegato: “La verità è che le nostre situazioni erano molto diverse. Per quanto riguarda la mia situazione… penso che lo studio sia stato acquistato ad un certo punto della lavorazione del film. Non sapevo nemmeno come si chiamasse il mio personaggio finché non ho visto il film. È stato interessante. Ma Simon Kinberg, che lo ha diretto, è un essere umano incredibile e lavorerei di nuovo con lui anche subito. Lo amo.”

X-Men: Dark Phoenix è stato l’ultimo capitolo della saga dedicata ai celebri mutanti che hanno popolato i fumetti Marvel, scritto e diretto da Simon Kinberg e intepretato da Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp Jessica Chastain.

Il film è la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica Fenice Nera. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

I’m your man: trailer del film di Maria Schrader

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I’m your man: trailer del film di Maria Schrader

Kock Media ha diffuso il trailer di I’m Your Man, il film scritto e diretto da Maria Schrader in arrivo al cinema dal 14 ottobre. I’m Your Man sarà distribuito in Italia da Koch Media a partire da giovedì 14 ottobre 2021 e sarà presentato in anteprima nazionale il 27 settembre 2021 alla XXI Edizione degli Incontri del Cinema d’Essai di Mantova organizzati dalla FICE.

Dopo aver conquistato la critica e il pubblico dell’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, arriva nelle sale italiane I’m Your Man, scritto e diretto da Maria Schrader, regista della serie rivelazione di NetflixUnorthodox, e attrice vincitrice di un Orso d’Argento per il film Aimée & Jaguar. A vestire i panni dei due protagonisti – una ricercatrice e un umanoide costruito per diventare il suo partner ideale – Maren Eggert, che per questo ruolo si è aggiudicata il premio per la miglior interpretazione alla Berlinale, e Dan Stevens, interprete di film come La bella e la bestia e della serie Downton Abbey. A completare il cast, Sandra Hüller (Orso d’argento come miglior attrice per Requiem) e Hans Löw (Va tutto beneBye Bye Germany).

La trama di I’m Your Man

Alma (Maren Eggert) è una scienziata del famoso Museo Pergamon di Berlino. Al fine di ottenere dei fondi per il suo lavoro di ricercatrice, si fa convincere a partecipare a uno studio alquanto particolare. Per tre settimane dovrà vivere con un robot umanoide creato su misura in base al suo carattere e ai suoi bisogni, e la cui intelligenza artificiale è progettata appositamente per essere il suo compagno di vita perfetto. E così, Alma incontra Tom (Dan Stevens) una macchina dalle sembianze umane unica nel suo genere, creata esclusivamente per renderla felice. I’M YOUR MAN è un divertente racconto tragicomico sui temi dell’amore, del desiderio e su ciò che rende umano un essere umano.

Venom: La furia di Carnage, in cosa saranno diversi i due simbionti?

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In una recente intervista con IGN, il regista Andy Serkis ha parlato di Venom: La furia di Carnage e del processo attraverso il quale lui e il suo team hanno dato vita al personaggio di Carnage, che a quanto pare avrà un aspetto molto diverso da Venom, anche in relazione al movimento.

Come spiegato da Serkis, lui e il suo team hanno sperimento diversi stili diversi, chiedendo anche il pare di numerosi artisti e ballerini di parkour. A quanto pare, l’obiettivo è sempre stato quello di dare vita ad una fisicità contorta e malevola, che apportasse un’energia assai diversa dal modo in cui Venom si muove e combatte.

“Per quanto riguarda Carnage, abbiamo analizzato ogni singolo fumetto che lo riguardava e abbiamo esaminato tutti i diversi modi in cui si muoveva fisicamente, il modo in cui era in grado di cambiare forma, di manifestarsi in modi diversi”, ha spiegato Andy Serkis. “È lì che abbiamo usato la performance capture per dare vita a Carnage, già nella fase di test.”

“Abbiamo coinvolto nel processo artisti e ballerini di parkour e poi abbiamo sperimentato in modo fluido… Volevamo un modo diverso di muoversi rispetto a Venom, e quindi abbiamo usato i loro movimenti come un modo per generare una sorta di energia contorta, malevola, ben diversa dal modo in cui Venom si muove e combatte”, ha aggiunto il regista.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Shang-Chi: ecco come sono stati scelti i colori dei Dieci Anelli

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Shang-Chi: ecco come sono stati scelti i colori dei Dieci Anelli

La rappresentazione sul grande schermo dei Dieci Anelli in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è molto diversa rispetto a quella dei fumetti. Oltre ad essere dei veri e propri bracciali nel film (e non degli anelli come accade nei fumetti), bisogna anche sapere che i colori dell’arma cambiano in base a chi la impugna.

In una speciale featurette diffusa attraverso il canale YouTube della Marvel, il supervisore agli effetti visivi Christopher Townsend ha parlato della correlazione tra i personaggi e il colore dell’energia sprigionata dai Dieci Anelli. “Trovare i colori giusti per Shang-Chi e Wenwu, quando usano rispettivamente gli anelli, è stato alquanto complicato”, ha spiegato Townsend.

“Alla fine abbiamo optato per dei colori oro per Shang-Chi e per una specie di blu violaceo per Wenwu”, ha aggiunto. “Questo perché, fondamentalmente, Wenwu non è un vero cattivo, ma un personaggio ricco di sfumature, carico di rabbia, e la caratterizzazione degli anelli doveva essere un’estensione della sua personalità tormentata. Al contrario, quando è Shang-Chi ad usare gli anelli, è come se attorno a lui s’intravedesse una sorta di aura di bontà. Il suo potere trasmette serenità e gentilezza, in netto contrasto con quello di suo padre, che tende invece a mettere in risalto il suo animo spigoloso e aggressivo.”

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Emmy Awards 2021: The Crown e Ted Lasso vincono tutto

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Emmy Awards 2021: The Crown e Ted Lasso vincono tutto

Sono stati assegnati gli Emmy Awards 2021, mai come quest’anno solo poche serie hanno fatto piazza pulita di tutti i riconoscimenti disponibili. The Crown (Netflix) e Ted Lasso (Apple tv+) hanno portato a casa la maggioranza dei premi, dividendosi le categorie comedy e dramma, mentre per le miniserie, se il premio principale è andato a La regina degli scacchi (Netflix), è stato Omicidio a Easttown (HBO) a portare a casa tutti i premi agli attori, meritatissimi.

Ecco di seguito tutti i vincitori degli Emmy Awards 2021

Qui la lista completa dei vincitori degli Emmy Awards 2021:

  • Miglior serie drammatica – The Crown
  • Miglior serie comedy – Ted Lasso
  • Miglior miniserie – La regina degli scacchi
  • Miglior attore protagonista in una serie drammatica – Josh O’Connor (The Crown)
  • Miglior attrice protagonista in una serie drammatica – Olivia Colman (The Crown)
  • Miglior attore protagonista in una serie comedy – Jason Sudeikis (Ted Lasso)
  • Miglior attrice protagonista in una serie comedy – Jean Smart (Hacks)
  • Miglior attore protagonista in una miniserie o in un film per la tv – Ewan McGregor (Halston)
  • Miglior attrice protagonista in una miniserie o in un film per la tv – Kate Winslet (Omicidio a Easttown)
  • Miglior attore protagonista in una serie comedy – Brett Goldstein (Ted Lasso)
  •  Miglior attore non protagonista in una serie comedy – Hannah Waddingham (Ted Lasso)
  • Miglior attore non protagonista in una serie drammatica – Tobias Menzies (The Crown)
  • Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica – Gillian Anderson (The Crown)
  • Miglior attore non protagonista in una miniserie o in un film per la tv. Evan Peters (Omicidio a Easttown)
  • Miglior attrice non protagonista in una miniserie o in un film per la tv. Julianne Nicholson (Omicidio a Easttown)
  • Miglior film per la tv – Dolly Parton’s Christmas on the Square

Guardiani della Galassia Vol. 3: due membri del cast hanno pianto leggendo lo script

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C’è ovviamente molta eccitazione in merito al ritorno di James Gunn nel Marvel Cinematic Universe. Anche se prima rivedremo i Guardiani in Thor: Love and Thunder, spetterà comunque al regista di The Suicide Squad riaccendere i riflettori sull’amatissimo team grazie a Guardiani della Galassia Vol. 3.

Il film dovrà affrontare le conseguenze del finale di Avengers: Endgame, inclusa la “nuova” Gamora e come si sente Nebula ora che ha perso sua sorella e chiuso definitivamente con il suo passato. Durante una recente intervista con Yahoo Entertainment, l’attrice Karen Gillan ha parlato proprio di ciò che ha provato dopo aver letto per la prima volta la sceneggiatura di Vol. 3.

“L’abbiamo letto la sceneggiatura insieme, nella stessa stanza, e poi ci siamo guardate l’un l’altra ed eravamo inondate di lacrime”, ha detto l’attrice scozzese riferendosi alla sua co-protagonista Pom Klementieff (interprete di Mantis). “Impareremo molte più cose sui personaggi che già conosciamo, ad un livello veramente più profondo. Sono davvero entusiasta di esplorare Nebula dopo Thanos.”

In seguito alle dichiarazioni dell’attrice, il regista James Gunn ha voluto ironizzare sulla questione, scrivendo su Twitter: “Forse si sono semplicemente tagliate con la carta. Ad ogni modo, spero che non sia perché pensavano di avere troppe poche battute, perché onestamente i loro ruoli sono entrambi piuttosto grandi. Sarebbe da avidi.”

Clicca qui per vedere il post originale

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Kit Harington aveva rifutato un altro film di supereroi prima di Eternals

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Kit Harington farà il suo debutto nel MCU nei panni di Dane Whitman nell’attesissimo Eternals, anche se ancora non sappiamo se il personaggio diventerà effettivamente Black Knight nel film. Eppure, l’ex star di Game of Thrones ha rischiato di debuttare nel mondo dei supereroi molto prima dell’opportunità offertagli dal cinecomic di Chloé Zhao.

L’attore, infatti, ha dichiarato che quando era ancora impegnato con le riprese della popolare serie tv in cui ha interpretato Jon Snow, gli era stato offerto un altro ruolo in un altro film di supereroi. Kit Harington non ha rivelato di quale progetto si trattasse, limitandosi a spiegare: “Il mondo dei fumetti e dei supereroi aveva già cercato di avermi in passato, ma non mi piaceva il ruolo e non credevo che fosse il momento giusto per farlo. Così ho rifiutato”, ha detto parlando con Total Film.

“Poi è arrivato Eternals e mi è sembrato il momento giusto. Mi piaceva che il personaggio che mi stavano offrendo non fosse necessariamente un Eterno. Era un umano e la cosa mi piaceva”, ha aggiunto. “Sentivo che avrei potuto mettermi alla prova, soprattutto perché ci sarebbero stati tutti i classici difetti umani da esplorare. È stato il personaggio che mi ha attratto e che mi ha spinto ad accettare, oltre chiaramente a voler far parte del MCU, che è davvero eccitante.”

Kit Harington ha interpretato Jon Snow in Game of Thrones per quasi un decennio, quindi è piuttosto difficile provare a indovinare quale altro film di supereroi gli è stato proposto. Tuttavia, all’epoca del reboot dei Fantastici Quattro del 2015 ad opera di Josh Trank, alcune voci volevano che l’attore fosse stato considerato per il ruolo di Reed Richards, quindi è probabile che sia stata proprio quella l’occasione mancata.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, l’attore di Kang parla del suo ruolo

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Il finale della prima stagione di Loki ha ufficialmente introdotto Colui che rimane, una potente variante di Kang il Conquistatore che è riuscita a trasformare il Multiverso in un’unica linea temporale facilmente controllabile. Quando Sylvie lo ha ucciso, tutte quelle realtà alternative hanno fatto ritorno e, con esse, anche le innumerevoli versioni di Kang.

Una Guerra Multiversale è dunque in atto, ma la realtà è che non abbiamo ancora incontrato Kang il Conquistatore, che farà il suo debutto nell’atteso Ant-Man and the Wasp: Quantumania, anche se ancora non sappiamo quale delle varianti di Kang vedremo nel threequel. L’ipotesi più accreditata è che nel film l’attore Jonathan Majors vestirà i panni di Nathaniel Richards, scienziato del 31° secolo che ha viaggiato indietro nel tempo per chiedere a Hank Pym di aiutarlo nella sua ricerca.

Durante una recente intervista con Total Film (via CBM), Majors ha parlato delle differenze che potrebbero esserci tra questo Kang e Colui che rimane, limitandosi a dire che ogni variante è diversa e che il personaggio che vedremo nel terzo Ant-Man sarà davvero cattivo, ammettendo anche che non vede l’ora che il film arrivi al cinema e che il pubblico possa finalmente scoprire di più. Quando gli è stato chiesto se Kang potrebbe essere la prossima grande minaccia del MCU, al pari di Thanos, l’attore ha risposto: “È meglio concentrarsi su un film alla volta”. 

L’attore ha poi rivelato com’è stato ingaggiato per il ruolo: “Immagino che abbiano pensato a me dopo avermi visto in The Last Back Man in San Francisco, anche se non posso dire con assoluta certezza di essere riuscito ad ottenere la parte grazie a quel film. Alla Marvel hanno i loro metodi. È come ottenere un ruolo alla scuola d’arte drammatica. Semplicemente, ti osservano. Non fai un provino per quel determinato ruoli. Entri nella scuola e poi il preside controlla quello che fai. Se ti vogliono, viene contattato. È un po’ quello che è successo con la Marvel.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Pigneto Film Festival 2021: dal 19 al 25 settembre

Pigneto Film Festival 2021: dal 19 al 25 settembre

Dopo il successo degli anni passati, è in arrivo un nuovo imperdibile appuntamento con il festival del quartiere più irriverente della città di Roma.

Si parte domenica 19 settembre con la quarta edizione del Pigneto Film Festival, organizzato e prodotto da Waldo Event Network e Preneste Pop.  

Il padrino Francesco Montanari è tra i volti più noti del panorama romano ed italiano. Attore di successo di teatro, televisione e cinema. Diplomatosi all’Accademia d’Arte drammatica, nel 2008 raggiunge presto il successo per il ruolo de “Il libanese” in “Romanzo criminale – la serie”.

Premiato a Venezia come attore emergente 2011, consolida il successo in diverse produzioni quali Oggi sposi”, Tutti al mare”, Sotto il vestito niente – lultima sfilata”, Sole, cuore, amore”, Come non detto”, Regina”.

Negli ultimi anni lo abbiamo visto protagonista della serie Il cacciatore”, con cui vince nel 2018 il premio come miglior interprete maschile del Cannes International Series Festival. Nel 2019 ha partecipato alla produzione internazionale in onda su Rai 1 I Medici”.

A valutare le opere in concorso, una giuria composta da importanti esponenti del cinema e della cultura: lo sceneggiatore Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot, Indivisibili, Freaks Out), il critico cinematografico Steve Della Casa, il musicista e compositore Theo Teardo (Lavorare con lentezza, Il divo, Diaz- Don’t clean up this blood),  la regista e sceneggiatrice Paola Randi (Tito e gli alieni, Zero), il regista Enrico Rosati (Gomorra – La serie, Masantonio, Nero a metà), l’attrice Valentina Bellè (Una questione privata, I Medici, Fabrizio de Andè – principe libero, Il Divin codino, Volevo fare la Rockstar), l’attrice Elda Alvigini (L’odore della notte, La verità vi prego sull’amore, I Cesaroni), il direttore della fotografia Fabio Zamarion (Respiro, La migliore offerta, Tolo Tolo).

Il Pigneto film festival è un festival dedicato alla cinematografia italiana ed internazionale, che vede protagonisti cinque giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo impegnati per sei giorni di riprese all’interno del quartiere Pigneto.

IL CONTEST

I partecipanti dovranno sviluppare un corto su un tema che gli sarà comunicato solo il giorno prima delle riprese, i lavori dei filmmaker saranno esaminati da una giuria tecnica che assegnerà pubblicamente il premio al vincitore. 

Durante la settimana del festival, proiezioni di cortometraggi, incontri d’autore, anteprime cinematografiche, tutto rigorosamente gratuito.

IL PROGRAMMA 

Tantissime e importanti le novità di questa quarta edizione, degne di nota in apertura il 19 settembre l’anteprima del cortometraggio Bauli In Piazza – Il Racconto (Italia, 2021, 21’) dell’associazione di promozione sociale Bauli In Piazza, formata dai professionisti del mondo dello spettacolo e degli eventi che da marzo 2020 non possono più svolgere la loro professione.

Per la serata The winner is, il 21 Settembre al Nuovo Cinema Aquila, saranno presenti i direttori artistici di alcuni dei più importanti festival italiani di cinema, Italian film festival, Festival del cinema africano, Visioni corte film festival, Animaphiix, Clorofilla film festival, Corti sonanti film festival, Umbria film festival, Adriatic film festival, Sicilia queer film festival saranno proiettati i cortometraggi vincitori delle passate edizioni insieme a momenti di confronto e riflessione con gli organizzatori dei rispettivi festival.

Il 22 Settembre altra importante anteprima: al Nuovo Cinema Aquila il Pigneto Film Festival ospiterà l’anteprima di Karawan Fest con il lungometraggio “Easy living” di Orso e Peter Miyakawa

Confermata anche quest’anno la fortunata collaborazione con un’importante realtà del cinema romano: “Le mujers del cinema”, dinamico e importante collettivo femminile che supporta tutte le donne che lavorano nel mondo dello spettacolo e che il 23 Settembre al Cinema Avorio proietterà 6 cortometraggi.

Non mancheranno i corti d’autore il 24 Settembre al Cinema Avorio tra cui  i pluripremiati “Klod” di Giuseppe Marco Albano, “Ape Regina” di Nicola Sorcinelli e “Mother” di Antonio Costa. 

Immancabile la sezione “Incontri d’autore”, tra i quali parteciperanno  Mattia Zecca che presenterà il suo libro Lo capisce anche un bambino, Nicola Manuppelli con A Roma con Nino Manfredi, Cathy La Torre con Nessuna causa è persa, Valentina Mira con il suo esordio letterario X.

Saranno organizzati degli street art tour con l’associazione Muri Lab, per due visite guidate alla scoperta della street art del Pigneto e Tor Pignattara.

Ricca anche la sezione del Fuorifestival che si aprirà il 19 settembre con “RE: BLUE UN’ESPERIENZA IMMERSIVA” RE act di Francesco Thérèse, continuando dal 20 al 25 Settembre con “ANIMALI SOTTO VETRO” di Moby Dick presso la Nero Gallery e COSPLAY di Filippo Trojano che inaugurerà il nuovo spazio IPOGEO di Necci.

NOVITÀ 2021

Due importanti novità per questa nuova edizione sono la sezione GREEN ZONE contenitore per tutti di progetti a tematica ambientale, degno di nota la proiezione di “Intrecci Etici” di Lorenzo Malavota e Lucia Mauri il 24 settembre alle 19:30 presso Largo Venue, e per i più piccoli la sezione CORTI PISCHELLI sabato 25 settembre alle 11:00 sempre presso Largo Venue.

I LUOGHI del PFF 2021

Nuovo Cinema Aquila – Libreria Marini – Largo Venue – Cinema Avorio – Nero Gallery – Necci – Fortezza Est.

Il PFF è una produzione Waldo Event Network e Preneste Pop, ideato da Simone Vesco, con la direzione artistica di Andrea Lanfredi, Paola Guarnieri come responsabile filmmaker e Chiara Leone che ne cura la direzione artistica musicale.

Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Il corto vincitore dell’edizione 2021 sarà proiettato durante la Festa del Cinema di Roma, grazie alla collaborazione con Alice nella città. Sponsor della quarta edizione JAMESON IRISH WISKEY e PIGNETO HOME.

L’ingesso a tutti gli eventi sarà gratuito, ma solo ed esclusivamente prenotando il proprio posto sul sito https://www.prenotaunposto.it/pignetofilmfestival/. Saranno adottate tutte le misure e procedure per il controllo e il contenimento del virus SARS-COV-2

Il ricatto: trama, cast e spiegazione del film

Il ricatto: trama, cast e spiegazione del film

Molto spesso la musica è stata raccontata al cinema, continuamente trattata sotto punti di vista diversi che la rendevano più o meno importante ai fini della storia. Se in Whiplash la musica è ciò che spinge il giovane protagonista ad oltrepassare i propri limiti, nel film del 2013 Il ricatto (il cui titolo originale è Grand Piano), questa svolge invece una funzione strettamente legata alle sorti del personaggio principale. Ad unire i due film appena citati, inoltre, vi è la presenza dello stesso sceneggiatore, ovvero Damien Chazelle, meglio noto anche come regista di La La Land.

Il ricatto (qui la recensione), è però diretto dal regista spagnolo Eugenio Mira, noto per film come Agnosia e The Birthday, mentre a produrlo si può ritrovare Rodrigo Cortés, celebre per Buried – Sepolto, un film ambientato interamente all’interno di una bara. Anche per questo loro progetto insieme i due si trovano a misurarsi con un unico ambiente e un unico punto fermo da cui il protagonista non si muove mai. Si costruisce così una tensione che strizza l’occhio ad Alfred Hitchcock e che porta avanti un vero e proprio duetto tra due personaggi opposti e con ambizioni diverse.

Apprezzato dalla critica e dal pubblico, Il ricatto si è dunque affermato come un progetto che assume il meglio dei tre nomi poc’anzi citati, dando vita ad un racconto ricco di suspence che non mancherà di entusiasmare chi è in cerca di una visione diversa su questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il ricatto: la trama del film

Protagonista del film è Tom Selznick, un giovane e brillante pianista ritiratosi dalle scene da anni a causa di un forte attacco di panico da palcoscenico, esploso improvvisamente durante un’esibizione dal vivo. Dopo cinque anni decide di tornare ad esibirsi a Chicago per rendere omaggio al suo maestro recentemente scomparso. Per questo evento speciale sceglie dunque di mettere in scaletta uno dei brani tanto amati dal suo mentore defunto, “La Cinquette” anche conosciuto come “il brano impossibile” per la sua complessità tecnica.

Nel momento in cui sta per dare il via al concerto, che segna il suo ritorno tanto atteso sul palcoscenico, accade però qualcosa d’imprevedibile che influenzerà l’intera performance. Infatti appena apre lo spartito per iniziare a suonare davanti a migliaia di persone, Tom trova scritto il messaggio “suona una nota sbagliata e morirai”. Seduto al pianoforte, il giovane pianista capisce che la sua vita è in pericolo e l’unico modo per salvarsi è continuare a suonare quel brano difficilissimo senza commettere nessun errore, mentre è tenuto sotto tiro da un cecchino invisibile che gli parla attraverso l’auricolare e che è pronto ad intervenire.

Il ricatto: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Tom Selznick vi è l’attore Elijah Wood, globalmente conosciuto per aver interpretato Frodo nella trilogia di Il Signore degli Anelli. Benché egli sapesse già suonare il piano prima di recitare nel film, si avvalse ugualmente di un insegnante. Wood doveva infatti suonare e parlare allo stesso tempo, cosa che gli risultò molto difficile e richiese grande pratica. Accanto a lui, nel cast, si ritrova poi l’attrice Kerry Bishé, celebre per aver interpretato Lucy nella nona stagione di Scrubs, è qui presente nel ruolo di Emma Selznick.

Nel film si ritrovano poi anche Allen Leech nel ruolo di Wayne e Tamsin Egerton in quelli di Ashley, due amici di Tom presenti anche loro nel teatro. L’attore Alex Winter interpreta l’assistente del pericoloso cecchino. Per lui si è trattato del primo ruolo di rilievo dai tempi di Freaked, film del 1993. Infine, nel ruolo del cecchino di nome Clem, vi è il noto attore John Cusack. Egli non compare in carne ed ossa che alla fine del film, recitando fino a quel momento come sola voce fuori campo.

Il ricatto spiegazione

Il ricatto: la spiegazione del finale

Come anticipato, l’intero film si svolge all’interno di un teatro, con particolare attenzione a quanto avviene sul palcoscenico dove si trova Tom, costretto a suonare dal misterioso cecchino. Progredendo nella storia, emergono poi i dettagli sul perché l’uomo vuole che Tom suoni fino alla fine senza errori. Completare il brano infatti, farà sbloccare un meccanismo all’interno del quale è contenuta una chiave che conduce ad un ricco bottino. Dopo lo scontro finale tra Tom e Clem, nel quale il pianista avrà la meglio, egli deciderà di completare il brano non tanto per ottenere la chiave, quanto per gettarsi alle spalle il suo traumatico passato e iniziare un nuovo capitolo della sua vita.

Il ricatto: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il ricatto è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 18 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Dolceroma: trama, cast e curiosità sul film

Dolceroma: trama, cast e curiosità sul film

La dolcevita del cinema italiano è stata raccontata in più occasioni e sotto punti di vista sempre diversi. Se ogni titolo dedicato a questo mondo lo descrive sempre con un misto tra magia e fascino, diversamente fa invece il film del 2019 di Fabio Resinaro intitolato Dolceroma (qui la recensione). Si tratta in questo caso di un racconto che, mischiando generi e toni diversi, mette alla berlina tutta una serie di spiacevoli aspetti che, in un modo o nell’altro, non sembrano poi essere tanto distanti dalla realtà.

Scritto con il supporto di Fausto Brizzi e prodotto da Luca Barbareschi, il film propone dunque una storia apertamente sopra le righe, che offre uno sguardo disincantato sulle dinamiche di un mondo meraviglioso all’apparenza ma molto più complesso di quello che potrebbe sembrare. Tra citazioni e sequenze pulp, Dolceroma si è affermato dunque come una brillante opera seconda del regista di Ride, che ha poi recentemente realizzato la trasposizione di Appunti di un venditore di donne, basato sull’omonimo libro di Giorgio Faletti.

E anche quello di Dolceroma è in realtà un adattamento, in questo caso del romanzo Dormiremo da vecchi, scritto da Pino Corrias. Un’opera che sembra tornare molto utile a Resinaro per proporre la sua visione di un mondo tanto magico quanto violento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dolceroma: la trama del film

Protagonista del film è Andrea Serrano, un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita, la quale però finalmente arriva. Un grande produttore cinematografico, Oscar Martello, ha infatti deciso di portare sul grande schermo il suo romanzo Non finisce qui. Ma i capitali a disposizione sono modesti, il regista è incompetente e il risultato è disastroso. La protagonista, Jacaranda Ponti istigata dalla sua agente Milly, temendo ripercussioni alla sua carriera, distrugge tutti gli hard disk che contengono il montato del film. Ma Oscar Martello non può permettersi un fallimento.

Il film deve uscire. Il distributore Remo Golia gli fa pesanti pressioni e anche la sua affascinante e facoltosa consorte gli fa capire che non può permettersi di andare in bancarotta. Così, con l’aiuto di Andrea, concepisce un piano diabolico: il rapimento da parte della criminalità organizzata della protagonista del film. I media impazziranno e il film sarà leggenda ancor prima di arrivare in sala. Il piano sembra funzionare, nonostante il poliziotto Raul Ventura si metta sulle tracce di Oscar sospettando una truffa. Ma l’improvvisa e inaspettata vera scomparsa di Jacaranda farà precipitare la situazione.

Dolceroma cast

Dolceroma: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Andrea Serrano vi è l’attore Lorenzo Richelmy, visto anche in La ragazza nella nebbia, Una vita spericolata e in Ride. Ad affascinare Richelmy di Dolceroma è in particolare stata la capacità di mettere alla berlina tutti i vizi e le virtù del cinema. Proprio per questo si è subito gettato nel progetto, iniziando insieme al regista a costruire il suo personaggio e il suo arco di trasformazione all’interno del film. Accanto a lui, Valentina Bellè, nota per Una questione privata e L’uomo nel labirinto, interpreta invece l’attrice Jacaranda. Per la Bellè, questo si è trattato di un ruolo molto complesso, che le ha richiesto di calarsi nel ruolo di una donna che è vittima delle situazioni che le capitano.

Di particolare rilievo nel film è poi il personaggio di Oscar Martello, il cinico produttore interpretato da Luca Barbareschi. L’attore ha dichiarato la parte come la più grande occasione della sua vita e della sua carriera, che gli ha dato la possibilità di giocare con il personaggio e sbizzarrirsi nella sua caratterizzazione. Completano il cast gli attori Claudia Gerini, nel ruolo di Helga, la moglie di Oscar, Armando De Razza nei panni di Remo Golia e Francesco Montanari in quelli dell’ispettore Raul Ventura. Iaia Forte interpreta Milly, l’agente di Jacaranda, mentre Luca Vecchi del gruppo The Pills è il regista. Infine, Libero De Rienzo dà vita a Lello Iovine.

Dolceroma: gli effetti speciali, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Costato 4 milioni di euro, con Dolceroma Resinaro ambiva a dimostrare che anche il cinema italiano può dar vita a validi effetti speciali e sequenze di grande impatto. Il regista ha infatti dichiarato di aver da sempre immaginato per questo film una serie di complesse immagini o effetti, attraverso le quali poter dimostrare che realizzare opere di questo tipo in Italia è possibile. Provenendo da ambiti del videomaking particolarmente indipendenti, poi, è riuscito con quanti hanno collaborato al film ad ottenere grandi risultati pur con mezzi economici nella media. Tra grandi esplosioni o complesse acrobazie, Dolceroma trova nei suoi effetti speciali un altro punto di merito.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dolceroma è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 17 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Emmy Awards 2021 andrà su Sky e in streaming su NOW

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Emmy Awards 2021 andrà su Sky e in streaming su NOW

Sarà trasmessa da Sky e andrà in streaming su NOW, in esclusiva per l’Italia, la diretta degli Emmy Awards 2021, gli ambitissimi premi al meglio della TV americana. La cerimonia di consegna delle prestigiose statuette, considerate gli Oscar della TV, sarà visibile su Sky Atlantic e in simulcast su Sky Serie a partire dalle 00.30 della notte fra domenica 19 e lunedì 20 settembre. La sera di lunedì, invece, dalle 19.40 su Sky Serie e dalle 22.15 su Sky Atlantic un ri-edit con tutti gli highlights della serata.

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Fra i titoli in lizza, candidati per i premi principali, molte delle serie – con rispettivi protagonisti e non protagonisti – disponibili on demand su Sky e in streaming su NOWOmicidio a Easttown, apprezzatissimo small town mistery con Kate Winslet, oltre a essere nominata come miglior miniserie dell’anno vede il cast sugli scudi nelle rispettive categorie: dalla Winslet candidata come miglior protagonista in una miniserie ai non protagonisti, da Julianne Nicholson e Evan Peters a Jean Smart. A contendersi il titolo di miglior serie drama dell’anno Lovecraft Country – La terra dei demoni, l’epico viaggio fra i generi cinematografici e gli orrori dell’America razzista degli Anni ’50 creato da Misha Green e prodotto, tra gli altri, da Jordan Peele e J.J. Abrams. La serie vede candidato tutto il suo straordinario cast principale, Jonathan Mayors e Jurnee Smollett fra i protagonisti e il compianto Michael K. Williams e Aunjanue Ellis fra i non protagonisti.

Fra le serie protagoniste di questa edizione senza dubbio anche L’Assistente di Volo – The Flight Attendant – il thriller dai risvolti da black comedy che ha riportato in TV l’amatissima Penny di The Big Bang Theory, Kaley Cuoco, anche produttrice, candidata come miglior attrice – e The Undoing – Le verità non dette, il thriller con Nicole Kidman che vede candidato Hugh Grant come miglior attore protagonista. E ancora Perry Mason e In Treatment, con i protagonisti – e i non protagonisti – di ciascun titolo candidati nelle rispettive categorie, da Matthew Rhys a Uzo Aduba fino a John Lithgow.

Presentata dall’attore e comico Cedric The Entertainer da Los Angeles, la notte degli Emmy Awards 2021 verrà commentata dagli studi Sky a partire dalle 00.30 dal giornalista Federico Chiarini, volto di Sky Atlantic che condurrà il dibattito in studio, e dai suoi ospiti: i giornalisti Guia Soncini e Mattia Carzaniga, la content creator Giulia Valentina e, collegata da Los Angeles, Alessandra Venezia, membro della Hollywood Foreign Press Association (HFPA) che intervisterà i protagonisti di questa edizione dei premi. Alle 00.30 avrà inizio il pre-show che condurrà al red carpet, dall’1.00, e poi alla cerimonia di premiazione, in onda dalle 2 di notte fra domenica e lunedì.

Guia Soncini è nata a Bologna, è emigrata a Roma per fare l’attrice, e invece ha scritto tutta la vita ovunque: alla tv, alla radio, sui giornali, nei libri, persino per il cinema. Giura di non avere mai scritto poesie, ma forse ha solo distrutto le prove. Nel 2021 ha pubblicato L’era della suscettibilità (Marsilio).

Mattia Carzaniga è un giornalista esperto in cinema che ha collaborato e collabora con diverse testate (Vanity Fair, Rivista Studio, Il Sole 24 Ore) e ora principalmente con Rolling Stone. Ha pubblicato i saggi “L’amore ai tempi di Facebook” (Baldini & Castoldi) e “Facce da schiaffi” (Add Editore). 

Giulia Valentina è una nota content creator di Torino che vive a Milano. La sua passione per l’intrattenimento e lo showcase l’hanno resa un punto di riferimento per la sua audience. Grazie all’ironia e all’eleganza che contraddistinguono i suoi contenuti, oggi conta oltre 1 milione di follower sui principali social network.

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