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Bill Murray: 10 cose che non sai sull’attore

Bill Murray: 10 cose che non sai sull’attore

Se c’è un attore che incarna l’ideale dell’antidivo, quello è senza dubbio Bill Murray. Notoriamente difficile da contattare, Murray è particolarmente selettivo con i progetti che gli vengono proposti, sfoggiando sempre un atteggiamento in controtendenza a quello che lo stereotipo di Hollywood vorrebbe.

Divenuto con gli anni sempre più un’icona vivente, Murray si è distinto come un attore di grande livello, capace tanto di interpretazioni comiche quanto di dar vita a personaggi drammatici e struggenti. È proprio grazie a questi ultimi che ha poi ricevuto alcuni tra i maggiori riconoscimenti della sua carriera. Ecco 10 cose che non sai di Bill Murray.

Bill Murray Scarlett Johansson

Bill Murray: i film in cui ha recitato

10. È stato interprete di celebri film. L’attore debutta al cinema nel 1979 con il film Polpette, per poi ottenere grande popolarità grazie al film Ghostbuster – Acchiappafantasmi (1984). Con la fama raggiunta, prende parte a titoli come La piccola bottega degli orrori (1986), Ghostbusters II (1989), Ricomincio da capo (1993), Ed Wood (1994), con Johnny Depp, Space Jam (1996), L’uomo che sapeva troppo poco (1997), Rushmore (1998), Charlie’s Angels (2000), Osmosis Jones (2001), I Tenenbaum (2001), con Gene Hackman, Lost in Translation (2003), con Scarlett Johansson, Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), Broken Flowers (2005), Moonrise Kingom (2012), Monuments Men (2014), St. Vincent (2014), I morti non muoiono (2019), con Adam Driver, The French Dispatch (2020) e On the rocks (2021).

9. È un noto doppiatore. Particolarmente versatile, Murray negli anni ha partecipato anche in qualità di doppiatore ad alcuni noti film. Lo si ricorda in particolare per aver dato voce al celebre gatto Garfield in Garfield – Il film (2004) e Garfield 2 (2006). Ha poi partecipato ai film animati Fantastic Mr. Fox (2009) e L’isola dei cani (2018), diretti entrambi da Wes Anderson. Nel 2016 è la voce di Baloo nella versione live-action di Il libro della giungla, diretto da Jon Favreau.

8. È stato nominato al premio Oscar. Grazie al film Lost in Translation, diretto da Sofia Coppola, Murray ha dato prova di saper gestire un perfetto equilibrio tra toni comici e drammatici. La sua interpretazione del decadente attore Bob Harris gli ha permesso di guadagnare alcuni dei maggiori riconoscimenti della sua carriera. Ha infatti vinto un Golden Globe come miglior attore in un film commedia, e ha ricevuto la sua prima, e attualmente unica, nomination all’Oscar come miglior attore protagonista.

Bill Murray: il suo patrimonio

7. Possiede un ricco patrimonio. Ad oggi Murray continua ad essere uno degli attori più richiesti, e le sue frequenti collaborazioni con alcuni dei maggiori autori di Hollywood gli hanno permesso di essere sempre particolarmente attivo e prolifico. Grazie a tutti i celebri ruoli svolti sino ad oggi, come anche grazie a tutte le attività collaterali al cinema, l’attore ha raggiunto un patrimonio stimato di circa 180 milioni di dollari.

Bill Murray e Scarlett Johansson

6. Nessuno sa cosa le abbia sussurrato all’orecchio. Murray e l’attrice Scarlett Johansson sono stati una meravigliosa coppia nel film Lost in Translation. Uno dei momenti più celebri della loro collaborazione è anche uno dei più grandi misteri del film. Sul finale, prima di separarsi da lei, Murray sussurra qualcosa all’orecchio dell’attrice. Le sue parole sono inudibili e totalmente improvvisate. Ancora oggi nessuno, eccetto la Johansson, sa cosa l’attore abbia effettivamente detto. L’attrice si è solo limitata a dire che si tratta di una di quelle cose che “ti rimettono in pace con il mondo e la vita”.

Bill Murray marmotta

Bill Murray in Space Jam

5. Accettò di interpretare sé stesso. Nel 1996 l’attore interpreta una versione fittizia di sé stesso nel film Space Jam, il quale mischia animazione e live-action, e vede la partecipazione eccezionale del celebre giocatore di basket Michael Jordan. Murray accettò di partecipare essendosi pentito di non aver preso parte al film Chi ha incastrato Roger Rabbit, che mischiava allo stesso modo personaggi animati e reali.

Bill Murray e il cameo in Zombiland

4. Ha avuto un celebre cameo nel film. Uno dei ruoli più iconici di Murray, per assurdo, è in realtà un breve cameo. L’attore compare infatti nel film Zombieland nei panni di sé stesso ma in versione zombie. Inizialmente, tuttavia, non era previsto che l’attore partecipasse. Il cameo era infatti stato scritto per Patrick Swayze, il quale però non poté partecipare per via delle sue condizioni di salute. La parte fu così offerta a Murray, che la rese memorabile.

Bill Murray e la marmotta in Ricomincio da capo

3. Fu realmente morso dalla marmotta.  In Ricomincio da capo, titolo italiano dell’originale Groundhog Day, Murray interpreta un burbero meteorologo costretto a rivivere in continuazione il Giorno della marmotta. Essendo stato realmente a stretto contatto con tale animale, Murray finì con l’essere morso da questo per ben due volte. Fu inoltre costretto a sottoporsi ad un vaccino contro la rabbia, tanto che le ferite erano serie.

2. Era ossessionato dal film. Ricomincio da capo è uno dei titoli più noti e apprezzati nella carriera dell’attore. Lo stesso Murray era talmente ossessionato dal film da telefonare al regista Harold Ramis, suo grande amico, nel cuore della notte per chiedere delucidazioni o consigli. Ramis decise così di farlo parlare con lo sceneggiatore, di fatto evitando ulteriori scocciature. Murray ne rimase così offeso che per anni non rivolse la parola all’amico.

Bill Murray: età e altezza

1. Bill Murray è nato a Wilmette, nell’Illinois, Stati Uniti, il 21 settembre 1950. L’attore è alto complessivamente 187 centimetri.

Fonte: IMDb

Chris O’Donnell: 10 cose che non sai sull’attore

Chris O’Donnell: 10 cose che non sai sull’attore

Il volto dell’attore Chris O’Donnell è rimasto scolpito nell’immaginario collettivo per il ruolo di Robin, celebre spalla di Batman in due dei film dedicati al cavaliere oscuro. L’attore si è però distinto anche in altri generi e con ruoli molto diversi, dividendosi tra cinema e televisione. È in quest’ultima che ha trovato principalmente fortuna negli ultimi anni, divenendo protagonista di una nota serie televisiva.

Ecco 10 cose che non sai di Chris O’Donnell.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Chris O'Donnell NCIS

Chris O’Donnell: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Gli uomini della mia vita (1990), per poi prendere parte a Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991), con Kathy Bates, Scuola d’onore (1992), Scent of a Woman – Profumo di donna (1992), con Al Pacino, I tre moschettieri (1993) e Batman Forever (1995), con Jim Carrey, grazie a cui diventa particolarmente popolare. In seguito, recita in Amare per sempre (1996), Batman & Robin (1997), Lo scapolo d’oro (1999), con Renée Zellweger, Kinsey (2004), Max Payne (2008), con Mark Wahlberg, e Cani & Gatti – La vendetta di Kitty (2010).

9. È noto anche per i suoi ruoli televisivi. A partire dai primi anni 2000 l’attore ha iniziato a recitare prevalentemente per la televisione, comparendo da prima in alcuni episodi di The Practice – Professione avvocati (2003), e poi in Grey’s Anatomy (2006), con Ellen Pompeo. Successivamente è in The Company (2007), mentre dal 2009 ad oggi ricopre il ruolo del protagonista G. Callen nella serie crime NCIS: Los Angeles.

8. È anche produttore. Nel corso degli anni O’Donnell si è cimentato anche nel ruolo di produttore, e attualmente vanta quattro crediti in tale veste. Nel 1999 produce infatti l’action Y2K e la commedia romantica Lo scapolo d’oro, di cui è anche protagonista. Sempre nello stesso anno figura tra i produttori della dramma sportivo Miracle on the 17th Green, film realizzato per la televisione. Al 2001 risale la sua ultima attività come produttore, per il film TV Mistero alle Bermuda.

Chris O’Donnell in NCIS: Los Angeles

7. Ha diretto alcuni episodi della serie. Particolarmente legato alla serie NCIS: Los Angeles, dove recita da oltre dieci anni, O’Donnell si è cimentato per questa anche nel suo debutto alla regia. Ha infatti diretto un totale di tre episodi: Wanted, diciassettesimo della quarta stagione; SEAL Hunter, sesto della sesta stagione; e An Unlocked Mind, settimo della settima stagione. Ad oggi queste sono le uniche attività come regista nella carriera dell’attore.

Chris O’Donnell è D’Artagnan

6. Ha interpretato il celebre personaggio della letteratura. Nel 1993, in I tre moschettieri, uno dei primi film della sua carriera, l’attore ha dato vita al celebre spadaccino D’Artagnan. Prima di poter ricoprire il ruolo, descritto dall’attore come uno dei più importanti della sua carriera, O’Donnell ha dovuto sottoporsi a diverse settimane di addestramento con la spada come anche per imparare a cavalcare correttamente i cavalli nel film. Alla fine delle riprese, gli fu concesso di tenere per sé la spada utilizzata sul set.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Chris O'Donnell Robin

Chris O’Donnell è Robin nei film di Batman

5. È l’unico ad aver interpretato il personaggio al cinema. Ad oggi, nonostante il personaggio di Batman sia comparso al cinema per ben nove volte con interpreti sempre diversi, quella di O’Donnell rimane l’unica apparizione sul grande schermo del personaggio di Robin. Fino al 2018 la sua era inoltre l’ultima versione in live-action del supereroe, il quale però apparve poi nella serie Titans.

4. Ebbe un incidente con la Batmobile. Guidare la celebre automobile di Batman è un’impresa da supereroi, e O’Donnell ne sa qualcosa. Sul set di Batman Forever questa veniva gestita esclusivamente da stuntman addestrati, ma l’attore insistette a tal punto che gli fu infine concesso di guidarla durante una sequenza del film. Manovrarla si rivelò però più complesso del previsto, e l’attore finì con lo sbattere contro un marciapiede, ammaccando un parafango.

3. Avrebbe dovuto avere un film interamente dedicato a sé. I piani originali per O’Donnell e il suo Robin erano molto diversi da come poi realmente sono andate le cose. La Warner Bros. era così fiduciosa nel personaggio da aver messo in cantiere un film stand alone interamente dedicato a lui. Il progetto venne tuttavia abbandonato in seguito all’insuccesso commerciale di Batman & Robin, che spinse lo studios a non realizzare altri film dedicati ai due supereroi.

Chris O’Donnell: chi è sua moglie

2. È sposato. Nel 1997 l’attore sposa Caroline Fentress, sorella di un suo grande amico conosciuta qualche anno prima. Da quel momento i due non si sono mai separati, dando vita ad una delle relazioni più durature di Hollywood. Il segreto, secondo O’Donnell, è mantenere una netta separazione tra vita privata e pubblica. L’attore ha anche affermato di aver rinunciato ad alcuni ruoli in grandi film, poiché questo lo avrebbero portato a stare lontano troppo a lungo dalla famiglia. Negli anni, la coppia ha avuto un totale di cinque figli.

Chris O’Donnell: età e altezza

1. Chris O’Donnell è nato a Winnetka, nell’Illinois, Stati Uniti, il 26 giugno 1970. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

 

I 10 migliori registi che hanno diretto un film di supereroi

I 10 migliori registi che hanno diretto un film di supereroi

Che si tratti di scelte azzeccate o di nomi risultati a primo impatto decisamente improbabili, sono diversi i registi che sono stati in grado di imprimere il loro stile unico e personale ai film di supereroi, indipendentemente se si trattasse di un film Marvel o DC. ComicBookMovie ha stilato una lista dei 10 migliori cineasti che si sono occupati della regia di un cinecomic:

Matthew Vaughn

Molti film di supereroi sono arrivati sulla scrivania di Matthew Vaughn nel corso degli anni, ma per il suo esordio nel genere il regista scelse l’adattamento – a basso budget – di Kick-Ass, il fumetto ideato da Mark Millar e disegnato da John Romita Jr., pubblicato dal 2008 al 2010 dalla Icon Comics (etichetta della Marvel Comics).

Violento, divertente e a tratti persino scioccante, il film spianò la strada a Vaughn e gli permise di occuparsi di un altro adattamento cinematografico basato sui fumetti, questa volta ancora più importante, ossia X-Men: L’inizio, uscito nel 2011 (un anno dopo Kick-Ass). Primo capitolo della quadrilogia reboot dedicata ai celebri mutanti, il film ha rilanciato il franchise ed è stato particolarmente apprezzato per il modo in cui ha raccontato il rapporto tra Magneto e Charles Xavier. Più tardi, Vaughn prese in mano le redini di Kingsman, basato sulla miniserie a fumetti “The Secret Service”, dando vita ad un nuovo franchise di successo.

Taika Waititi

Il tono di Thor: Ragnarok non è stato apprezzato da tutti, ma il regista Taika Waititi ha dato al Dio del Tuono la spinta narrativa di cui aveva bisogno, e probabilmente ha anche salvato il franchise dopo gli scarsi apprezzamenti ottenuti dal primi due film.  Essenzialmente, Ragnarok è una commedia d’azione che ha preparato il terreno per il memorabile arco narrativo di Thor attraverso Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, con Waititi che, nel mezzo, ha dimostrato di essere uno dei registi più talentuosi di Hollywood.

La grafica era sbalorditiva, l’azione sublime e la colonna sonora davvero tosta; tutti questi elementi si sono uniti e hanno funzionato perfettamente. Chissà cosa avrà in serbo Waititi con Thor: Love and Thunder, dal momento che il regista ha già preannunciato che si tratterà di un film ancora più folle…

Jon Favreau

Iron Man del 2008 è stato il capitolo iniziale del Marvel Cinematic Universe, e nessuno avrebbe potuto immaginare come sarebbero andate le cose da lì in avanti. I primi due film hanno spianato la strada a The Avengers, che nel 2012 arrivò a conquistare 1,5 miliardi di dollari al botteghino, mentre il lavoro di Favreau ha contribuito a cementare Tony Stark come uno dei personaggi dei fumetti più famosi di tutti i tempi.

Anche se Iron Man 2 era ben lungi dall’essere perfetto, il suo precedessore rappresenta ancora oggi un pezzo speciale all’interno del grande puzzle narrativo concepito dai Marvel Studios: non solo ci è stata raccontata la storia delle origini di Iron Man, dando vita al MCU in grande stile, ma il film ha anche contribuito a rilanciare la carriera di Robert Downey Jr.

Sam Raimi

spider-man https://screenrant.com/death-nile-predator-alita-movie-release-dates/

Spider-Man 3 è considerato da molti un film “terribile”, ma ciò è dovuto più a problemi di sceneggiatura che alla direzione di Sam Raimi. L’azione nel terzo episodio è stata come sempre spettacolare, ma è grazie al suo lavoro nei primi due film della trilogia che un regista come Raimi non può mancare in una classifica del genere.

Spider-Man del 2002 è stato il primo vero film di supereroi e gli effetti speciali erano rivoluzionari per l’epoca. Spider-Man 2 non è solo considerato uno dei migliori film di supereroi di tutti i tempi, ma ha anche regalato al grande schermo un indimenticabile villain, ossia il Dottor Octopus. Proprio per questo, non vediamo l’ora di vedere cosa farà Raimi con Doctor Strange in the Multivers of Madness

Zack Snyder

Batman v Superman: Dawn of Justice

Zack Snyder è un regista che ha sempre diviso, soprattutto in riferimento ai suoi lavori basati su celebri fumetti (300 e Watchmen su tutti). Anche se la Snyder Cut di Justice League arriverà soltanto il prossimo anno, è innegabile quanta curiosità ci sia attorno al progetto e, soprattutto, alla possibilità di poter finalmente vedere la versione del film così com’era stato concepito dal regista.

Eppure, anche Batman v Superman: Dawn of Justice ha dimostrato quanto amore Snyder nutra per i fumetti. Il film aveva soltanto bisogno di una sceneggiatura forse meno raffazzonata e più asciutta. Sono in molti a credere nel talento visionario del regista, ed è proprio grazie al suo seguito che la Snyder Cut di Justice League ha potuto finalmente vedere la luce.

James Gunn

Guardiani della Galassia Vol. 2

Guardiani della Galassia si è rivelato un film migliore di quanto ci si aspettasse, affermandosi subito come uno dei film più originali e divertenti del MUC. Inizialmente i fan non riuscivano a capire come un’avventura con prostagonista un oscuro gruppo di personaggi avrebbe potuto funzionare sullo schermo, ma James Gunn ha dimostrato che proprio quei personaggi sarebbero potuti essere i protagonisti di una storia incredibile.

Guardiani della Galassia Vol. 2 è arrivato al cinema tre anni dopo il suo predecessore, rivelandosi in qualche modo anche migliore, grazie soprattutto al personaggio di Baby Groot (divenuto un fenomeno legittimo!) e alla conferma che l’intera squadra fosse ormai amatissima dai fan. Dopo una breve separazione dalla Disney, durante la quale si è dedicato alla lavorazione di The Suicide Squad per conto della Warner Bros., Gunn è tornato a lavorare con la Disney e con la Marvel, iniziando a progettare l’attesissimo Vol. 3 dedicato alle avventure di Star Lord & co.

Joss Whedon

Quando è stato rivelato che Joss Whedon era stato scelto per dirigere il più grande film di supereroi di tutti i tempi, non tutti erano convinti che fosse l’uomo giusto al posto giusto. Certo, i suoi precedenti lavori dimostravano il contrario, ma sarebbe davvero stato in grado di far fronte alla fusione di tutti quei personaggi concepita per di The Avengers e realizzare un buon film?

Il tempo ha dato ragione al regista, e ancora oggi il film che per la prima volta ha riunito sul grande schermo gli eroi più potenti della Terra, resta amatissimo dal fandom. Avengers: Age of Ultron è stato un buon sequel, ma forse ha dovuto fare i conti con la miriade di personaggi presenti al suo interno. È così che vogliamo ricordare Whedon, fingendo che le riprese aggiuntive di Justice League non siano mai avvenute…

Ryan Coogler

Le donne e i registi di colore non hanno avuto molte opportunità per quanto riguarda i film di supereroi. Le cose, però, sembrano destinato a cambiare, come già avvenuto con Black Panther, diretto da Ryan Coogler.

Il lavoro su quel film, che è riuscito anche a conquistare 3 Oscar (su 7 candidature), è stato straordinario, e siamo certi che l’annunciato Black Panther 2 sarà altrettanto eccezionale. Il film di Coogler è stato fonte d’ispirazione per un’intera comunità, dimostrandosi una voce rivoluzionaria all’interno del genere.

Christopher Nolan

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro

Nel 2005, Christopher Nolan ha fatto ciò che molti avrebbero ritenuto impossibile dopo i film di Tim Burton: ha realizzato un film realistico con protagonisti i supereroi. Questo non vuol dire che Batman Begins non avesse alcuni degli elementi inverosimili tipici del genere, ma la sua iterazione del Crociato di Gotham era un uomo che potevamo credere che esistesse davvero nel mondo reale.

Dopo Batman Begings, Nolan ha realizzato uno dei più grandi sequel di tutti i tempi (Il cavaliere oscuro), prima di tornare qualche anno dopo con Il cavaliere oscuro – Il ritorno per fare ancora qualcosa che la maggior parte delle persone non si aspettava di vedere: dare una conclusione alla storia del vigilante. La trilogia di Nolan ha ridefinito il genere cinematografico legato ai fumetti, e l’impronta del regista sarà qualcosa di cui sentiremo ancora parlare negli anni a venire.

Anthony e Joe Russo

avengers: endgame iron man

Captain America: Il primo vendicatore di Joe Johnston è stato un vero spasso, e la notizia che il duo dietro film come Io, tu e Dupree alla guida del sequel non lasciò i fan entusiasti. Eppure, Anthony e Joe Russo hanno dimostrato il loro valore realizzando un seguito incredibile, sia in termini di azione che di narrazione.

I cineasti vennerò perciò riconfermarti alla regia di Civil War, un pezzo epico nella storia del MCU, che ha anche introdotto Spider-Man nell’universo condiviso. Naturalmente, la loro più grande sfida è stata Avengers: Infinity War ed il sequel Avengers: Endgame. In poche parole, con quest’ultimo i due fratelli hanno consegnato al mondo e a tutti i fan il miglior film di supereroi di tutti i tempi, e anche il maggior incasso nella storia del cinema. Ricco di momenti iconici, Endgame si è confermato il culmine perfetto di storie durate oltre un decennio.

Respect: il trailer italiano del film su Aretha Flanklin

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Respect: il trailer italiano del film su Aretha Flanklin

Da oggi è disponibile il trailer italiano di Respect, l’atteso biopic dedicato all’indiscussa regina della musica soul Aretha Franklin, interpretata dal premio Oscar Jennifer Hudson (Dreamgirls).

Il film racconta la straordinaria storia di una delle voci più incredibili di tutti i tempi: dall’infanzia – quando cantava nel coro della chiesa di suo padre – fino alla celebrità internazionale, non tralasciando le difficoltà e le avversità personali.

Diretto dalla sudafricana Liesl Tommy, già regista di diverse serie tv di successo, Respect è inoltre interpretato dal Premio Oscar Forest Whitaker (L’ultimo Re di Scozia), il comico Marlon Wayans (Scary Movie, Ghost Movie), l’attore e cantante Tituss Burgess (Unbreakable Kimmy Schmidt), la pluripremiata ai Tony Award Audra McDonald (La Bella e la Bestia) e l’icona della musica R&B Mary J. Blige.

Respect arriverà nelle sale italiane prossimamente distribuito da Eagle Pictures.

 

Dafne: dal 2 luglio su Raiplay il film di Federico Bondi

Dafne: dal 2 luglio su Raiplay il film di Federico Bondi

Arriva il 2 luglio su RaiPlay DAFNE, il film di Federico Bondi – una produzione Vivo film con Rai Cinema – vincitore del Premio Fipresci alla Berlinale 2019. Il film rientra nel progetto LA RAI CON IL CINEMA ITALIANO – Otto film di Rai Cinema in esclusiva su RaiPlay | #ilCinemaNonSiFerma.

Dafne (interpretatata dall’esordiente Carolina Raspanti) ha trentacinque anni, un lavoro che le piace, amici e colleghi che le vogliono bene. Ha la sindrome di Down e vive insieme ai genitori, Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). L’improvvisa scomparsa della madre manda in frantumi gli equilibri familiari: Dafne è costretta ad affrontare non solo il lutto ma anche a sostenere Luigi, sprofondato nella depressione. Grazie all’affetto di chi le sta intorno, alla propria determinazione e consapevolezza, Dafne trova la forza di reagire e cerca invano di scuotere il padre. Fino a quando un giorno accade qualcosa di inaspettato: intraprenderanno insieme un cammino in montagna verso il paese natale di Maria, e, nel tentativo di guardare avanti, scopriranno molto l’uno dell’altra.

Qualche anno fa – racconta il regista Federico Bondividi alla fermata dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due sopravvissuti. DAFNE nasce da questa immagine-emozione, la scintilla che mi ha spinto ad approfondire. Sono entrato con curiosità in un mondo che non conoscevo, finché ho avuto la fortuna di incontrare Carolina Raspanti, con cui è nata un’amicizia fondamentale non solo per il film ma anche per la mia vita.

Sul set, la sua presenza si è rivelata un esempio per tutti: Carolina non subisce la propria diversità ma la accoglie, ci dialoga, vive la sua condizione con matura serenità. In un mondo che “obbliga” all’efficienza e all’illusorio superamento della sofferenza (esiste ormai anche la pillola per il lutto!), Carolina/Dafne ci ricorda di accettare, nei suoi limiti, la condizione in cui ci troviamo e di viverla pienamente.

La scomparsa improvvisa della madre segna un punto di non ritorno nella vita della ragazza, che ora deve affrontare non solo i suoi problemi ma anche quelli del padre. A partire dalla complementarietà dei loro bisogni, in un momento così drammatico e doloroso, la parabola del loro rapporto offre un’opportunità per entrambi: DAFNE è la storia di una “ripresa”, come ottimismo e volontà di superamento.

Un invito, almeno negli intenti, ad abbandonare l’atteggiamento rigido del pregiudizio e sentimenti come la paura, a volte persino l’orrore o più spesso la compassione davanti al “diverso”, grazie all’ironia (la forza più evidente del carattere di Carolina, dotata di un umorismo spiazzante e imprevedibile) e, contemporaneamente, all’estrema serietà di cui la ragazza si fa portavoce: per lei la vita è una lotta da affrontare a viso aperto!

Con una commistione di generi, e senza trasformare la disabilità in tema d’intrattenimento, DAFNE è una commedia drammatica o un dramma in chiave di commedia: una dramedy dove si può ridere e piangere allo stesso tempo, mi auguro.

Oggi in Italia sono quasi quarantamila le persone con la sindrome di Down. Non è una malattia, è una condizione genetica che accompagna per tutta la vita le persone nate con un cromosoma in più. Tuttavia, non esiste una persona Down uguale a un’altra, proprio come non c’è una persona normodotata uguale a un’altra. Carolina è Dafne. La “realtà” è stata l’ispirazione e il metodo mentre scrivevo e mentre giravo. Non è stata Carolina ad entrare nel film (non ha mai letto una sola pagina della sceneggiatura), è stato il film a piegarsi a lei. Potevo permettermi di “tradire” il testo originario ma non la fiducia di Carolina, che esigeva rigore, rispetto, ascolto.

Tutti stimoli per tentare di restituire dignità alla sua storia, al suo sguardo e a quella stretta di mano alla fermata dell’autobus.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, DAFNE è una produzione Vivo film con Rai Cinema, con il contributo di MiBAC – Direzione Generale Cinema, realizzato nel Programma Sensi Contemporanei – Toscana per il Cinema, con il sostegno di Regione Lazio e Roma Lazio Film Commission, con il supporto di Unicoop Firenze e Coop Alleanza 3.0, con il patrocinio di AIPD – Associazione Italiana Persone Down e Comitato Siblings Onlus – Fratelli e sorelle di persone con disabilità.

Distribuzione italiana: Istituto Luce Cinecittà

Darkseid, tutto quello che sappiamo sul villain della Justice League Snyder Cut

Come è stato già messo in chiaro dal primo teaser trailer di Justice League Snyder Cut diffuso via Instagram da Jason Momoa, Darkseid sarà presente nella prossima versione del film che vedremo su HBO Max e saranno ripristinati così i progetti originali del regista per il personaggio. Ma cosa sappiamo davvero sul personaggio e su come verrà raccontato in Justice League Snyder Cut? Ecco qualche chiarimento:

Confermata la presenza

Justice LeagueIl punto di partenza è certamente il fatto che siamo sicuri che il personaggio comparirà nel film. Darkseid sarà un personaggio di vitale importanza per la storia, sarà legato a Steppenwolf e sicuramente si confronterà con gli eroi protagonisti. Immaginiamo che, anche se forse potrebbe essere Superman a sconfiggerlo, ci sia una qualche forma di relazione antica tra lui e Diana, forse semplicemente perché entrambi sono creature che vengono dal passato.

La storia originale

Justice LeagueL’uscita del teaser ci ha permesso di scoprire quale fosse la storia originale in cui era coinvolto Darkseid. Un utente di Twitter ha tradotto il murales del Tempio delle Amazzoni (visto proprio nel trailer) che racconta la battaglia della prima invasione di Steppenwolf, a cui ha preso parte anche Darkseid.

La traduzione dell’utente confermerebbe quanto già trapelato in un vecchio report del 2018: nella versione originale, Zeus manda suo figlio Ares a combattere contro Darkseid. Il villain riesce a sopravvivere alla battaglia, nonostante ne esca gravemente ferito: per questo motivo, è costretto a ritirarsi e a lasciare le tre Scatole Madre agli umani, agli atlantidei e alle amazzoni.

L’interprete di Darkseid

Ray Porter ha interpretato Darkseid nelle riprese di Justice League, ma è stato tagliato dalla versione cinematografica. Adesso che tornerà al cinema, Porter avrà la possibilità di comparire, ed è ovviamente molto felice di questo. “È davvero bello. È davvero bello”, ha dichiarato Ray Porter. “Voglio dire… Gal Gadot sembra terrorizzata, è così bella. Per me è incredibile che in soli 34 secondi Zack Snyder possa mettere più suspense e presagio di quante persone riescano a fare in un intero film. Guardandolo da persona esterna, che non pensa al fatto di essere nel film, è davvero sorprendente. Sono solo 34 secondi, ma è enorme… è davvero eccitante.”

Parlando invece della possibilità che i fan avranno di vedere finalmente Darkseid nel film, Porter ha aggiunto: “È passato molto tempo, è stato come un viaggio fatto di alti e bassi. Alla notizia mi sono emozionato… davvero. Dovrei essere abituato a cose del genere, dal momento che è tanto tempo che sono in questo ambiente, ma ogni volta mi viene da reagire così. È stato molto eccitante lavorare al film.”

La relazione con Thanos

Forse non tutti sanno che, nei fumetti, Thanos, il grande villain del Marvel Cinematic Universe, è nato dall’ispirazione del personaggio di Darkseid. Quindi, sebbene ormai il villain Marvel sia più famoso, è a tutti gli effetti una deriva di Darkseid nel materiale originale. Ray Porter ha parlato proprio del debutto del personaggio di Thanos nel MCU e del fatto che il suo Darkseid non abbia ricevuto la stessa gloria e la medesima attenzione.

“È stata un po’ una seccatura che ci fosse un personaggio come Thanos nei film sui Vendicatori e che in Justice League le cose siano andate diversamente… è vero, c’era Steppenwolf, ma non è la stessa cosa. O almeno, non credo. C’è stato un incredibile lavoro per quanto riguarda il film. Ma ad ogni modo non sono arrabbiato per come le cose sono andate a finire.”

Relazione con Steppenwolf

Steppenwolf è il villain di Justice League, così come lo abbiamo visto al cinema, tuttavia sappiamo che il personaggio, nei fumetti è il nipote di Darkseid. Questa parentela, che nel film doveva essere fedele ai fumetti, è andata persa. Ora che i personaggi saranno ripristinati nella storia, ci si potrebbe trovare di fronte ad una fedele rappresentazione di questa relazione di parentela. All’epoca dell’uscita di Justice League, prima che Snyder perdesse il controllo del film, ecco cosa si diceva del rapporto trai due:

“Lo zio del più grande cattivo dell’universo, Darkseid, e membro della sua squadra scelta, Steppenwolf, è sopravvissuto alla battaglia contro Doomsday. Questo dovrebbe chiarire la grandezza del suo potere. Con la sua forza e la sua semi immortalità, è anche un esperto tattico e capace di maneggiare un’ascia in grado di tagliare qualsiasi cosa.

Il ruolo principale di Steppenwolf è quello di leader dei parademoni, l’esercito che cerca la distruzione nel nome di Darkseid. La sua missione principale è quella di servire suo nipote e il suo status di cattivo principale di Justice League suggerisce la grandezza della minaccia che corre la Terra, così come l’inevitabile apparizione di Darkseid.

L’attore irlandese Ciaran Hinds interpreta il ruolo di Steppenwolf nel film, tramite la tecnica della motion capture. Secondo l’attore, nel film, Steppenwolf è vecchio, stanco, e cerca disperatamente di uscire dal servizio per suo nipote.”

Darkseid in New Gods

Sappiamo che, a tempo debito, la Warner Bros porterà al cinema un film sui New Gods, diretto da Ava Duvernay. Il film vedrà il coinvolgimento di Darkseid, e lo sappiamo da tempo, almeno fino ad eventuale smentita. Sappiamo che la Duvernay ha “grande stima” del villain, tanto che in una recente dichiarazione ha detto: “Perfino con tutte e sei le Gemme dell’Infinito, Darkseid sconfiggerebbe il Titano Pazzo.” L’intervento continua con la dichiarazione che i Titani furono infatti uccisi dai Nuovi Dei, di cui Darkseid fa parte.

Questo potrebbe essere un indizio relativo anche allo sviluppo di un nuovo DCEU, del quale sapremo di più sicuramente dopo il FanDome DC di fine luglio.

I fratelli Russo si sono occupati dell’educazione cinematografica di Tom Holland

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In una nuova intervista rilasciata a Kevin McCarthy di FOX 5 DC, Anthony e Joe Russo hanno rivelato un nuovo aneddoto circa il loro rapporto con Tom Holland, interprete di Spider-Man nel MCU, che i due fratelli hanno diretto in ben tre film dell’universo condiviso: Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame

I registi hanno rivelato che una volta, sul set di Civil War, il giovane Holland ammise di non aver mai visto i film della saga di Star Wars. “Eravamo sconvolti”, ha dichiarato Joe Russo. “Adoriamo Tom, ma bisogna essere onesti: quando lo conosci, ti rendi conto che è un ragazzo giovane… davvero molto giovane. Un film come L’Impero Colpisce Ancora ha il doppio dei suoi anni. Da quel momento abbiamo deciso di fargli investire un po’ del suo tempo libero nella visione di vecchi film. Da qui è nata l’idea di Pizza Film School. Tom avrebbe dovuto frequentare la Pizza Film School!”

Pizza Film School è un’iniziativa lanciata dai Russo lo scorso maggio via Instagram, con l’obiettivo di parlare di cinema e dispensare consigli alle generazioni più giovani. A proposito della “mancanza” di Holland, Anthony Russo ha aggiunto: “Devo confessarlo: la verità è che mi sono emozionato quando Tom ha confessato di non aver mai visto un film di Star Wars, perché era qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa di nuovo. Ricordo di aver pensato: ‘È fantastico!’. Tom è un ragazzo di cui ammiriamo e apprezziamo davvero la sensibilità. Era come se potessimo attingere da quella sensibilità.”

Peter Parker è un grande fan di Star Wars, ma Tom Holland non aveva mai visto un film della saga

Deve essere una situazione decisamente singolare presentarsi a qualcuno che non ha mai visto Star Wars. È inoltre davvero curioso il fatto che Holland non abbia mai visto un film della saga, dal momento che proprio in Spider-Man: Homecoming viene stabilito che Peter è un grande fan della saga. A quanto pare, però, i Russo hanno aiutato Holland e contribuito alla sua “educazione” educazione cinematografica…  

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

L’Uomo Invisibile: per Elisabeth Moss un sequel dipenderà dai fan

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Elisabeth Moss, star de L’uomo invisibile, crede che la realizzazione di un potenziale sequel dipenderà esclusivamente dal supporto dei fan. Il film, diretto da Leigh Whannell (noto per le saghe di Saw e di Insidious), è stato un incredibile successo tanto di critica quanto di pubblico, diventando il film più visto del 2020 prima che i cinema venissero ufficialmente chiusi a causa della pandemia di Covid-19.

Sfortunatamente, la corsa al box office del film si è conclusa dopo sole quattro settimane, prima che lo stesso venisse poi reso disponibile, per il noleggio, sulle principale piattaforme di streaming. Il successo del film, che ha ufficialmente rilanciato i famosi mostri della Universal sul grande schermo (in cantiere ci sarebbero anche un nuovo film su Dracula e una nuova iterazione di Wolfman con Ryan Gosling), ha spinto molti a chiedersi se un eventuale sequel potrebbe vedere la luce.

A parlare della questione è stata proprio Elisabeth Moss in una recente intervista con Bloody Disgusting, rendendo chiaro un concetto in cui crede fermamente: un possibile sequel dipenderà esclusivamente dai fan. Alle pagine della noto sito, Moss ha dichiarato: “Guarda, se la gente lo vuole… è una parte importante di ciò di cui abbiamo bisogno per farlo. Quindi, dì la fuori che lo vuoi e ti aiuterò!” 

L’uomo invisibile: la recensione del film con Elisabeth Moss

Gran parte del successo de L’uomo invisibile è stato dovuto al modo in cui Leigh Whannell, autore anche della sceneggiatura del film, è riuscito a riadattare il celebre romanzo di H. G. Wells in chiave moderna, concependo una storia dal forte impatto emotivo, carica di tensione, che parlasse di un problema attualissimo: la violenza domestica e lo stalking. Vedremo se la Universal Pictures e la Blumhouse Productions decideranno di puntare ancora sulla storia e sul futuro di Cecilia, il bellissimo personaggio interpretato da Moss nel film.

Willa Holland: 10 cose che non sai sull’attrice

Willa Holland: 10 cose che non sai sull’attrice

Cresciuta sin da bambina a stretto contatto con il cinema, Willa Holland ha iniziato a recitare sin da giovanissima, distinguendosi in alcuni film di buon successo. La vera popolarità le viene però donata dalle sue interpretazioni per la televisione, dove ricopre apprezzati ruoli in celebri serie televisive. Carismatica e versatile, l’attrice ha così dimostrato di possedere tutte le qualità giuste per potersi affermare all’interno dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Willa Holland.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Willa Holland Arrow

Willa Holland: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con un piccolo ruolo nel film Ordinary Madness (2001), per poi recitare in titoli come Garden Party (2008), con Vinessa Shaw, Middle of Nowhere (2008), con Susan Sarandon, Genova – Un luogo per ricominciare (2008), con Colin Firth, Chasing 3000 (2010) e Legion (2010), con Paul Bettany e Dennis Quaid. Negli ultimi anni ha invece preso parte ai film Straw Dogs (2011), con James Marsden e Tiger Eyes (2012), di cui è protagonista.

9. È nota per i suoi ruoli televisivi. Dal 2006 al 2007 l’attrice ottiene popolarità grazie al ruolo di Kaitlin Cooper nella celebre serie The O.C., per poi recitare in alcuni episodi di Gossip Girl (2008-2012), con Blake Lively, nel ruolo di Agnes Andrews. Dal 2012 ricopre il ruolo che l’ha resa celebre, quello di Thea Queen nella serie Arrow, con Stephen Amell. Riprenderà il ruolo anche per apparire in alcuni episodi di The Flash (2015-2016), con Grant Gustin.

8. È una doppiatrice di videogiochi. Al di fuori del mondo del cinema, l’attrice è nota agli appassionati di videogiochi per aver prestato in più occasioni la propria voce al personaggio di Aqua nella versione inglese della saga di Kingdom Hearts. I titoli in cui la si può ritrovare sono Kingdom Hearts Birth by Sleep (2010), Kingdom Heart 3D: Dream Drop Distaance (2012), Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX (2014), Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue (2016) e Kingdom Hearts III (2019).

Willa Holland è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 1,6 milioni di persone. All’interno di questo è solita condividere principalmente immagini legate alla sua quotidianità, con momenti di svago o di attività da lei svolte. Non mancano anche poi sue curiosità personali e immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete. Particolare attenzione è rivolta anche al suo cagnolino, che l’attrice fotografa spesso e porta sempre con sé.

Willa Holland e Tom Holland

6. Non è la sorella del noto attore. Benché il cognome sia lo stesso, non vi è alcun rapporto di parentela tra l’attrice e Tom Holland, interprete di Spider-Man per il Marvel Cinematic Universe. L’attrice è infatti figlia di Keith Holland, direttore della fotografia e di Darnell Gregorio-De Palma, attrice. La madre si è in seguito risposata con il regista e sceneggiatore Brian De Palma, che è divenuto il padre adottivo della Holland.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Willa Holland Instagram

Willa Holland in Arrow

5. Ha ottenuto il ruolo per alcune sue qualità particolari. Nella serie Arrow, facente parte dell’Arrowverse, l’attrice ricopre il ruolo di Thea Queen, sorella del personaggio protagonista. Al momento del provino, l’attrice ottenne da subito l’attenzione dello showrunner, il quale rimase colpito dalla dualità nella personalità dell’attrice, capace di lasciar intravedere un’oscurità interiore oltre la sua esuberanza giovanile.

4. Ha ripreso il proprio ruolo per l’ultima stagione. Dopo essere stata parte del cast principale dalla prima alla sesta stagione, l’attrice ha poi ricoperto il ruolo di guest star per la settima stagione, comparendo solo in alcuni episodi. In vista della stagione conclusiva, l’ottava, la Holland ha però ripreso il ruolo in modo più continuo. Per lei era infatti importante poter partecipare attivamente alla conclusione della serie, essendo il suo anche uno dei personaggi più amati dagli spettatori.

Willa Holland in The O.C.

3. Ha interpretato il personaggio precedentemente ricoperto da un’altra attrice. Nel 2006 la Holland diventa popolare grazie al ruolo di Kaitlin Cooper in The O.C. Questi appare sin nella prima stagione, ma ha qui il volto di Shailene Woodley, attrice divenuta nota anni dopo grazie alla saga di Divergent. Al termine della stagione, il personaggio viene allontanato per poi tornare nella terza interpretato dalla Holland. Questa avrebbe ricoperto il ruolo fino alla quarta e ultima stagione.

Willa Holland in Gossip Girl

2. Ha recitato nella nota serie. Nel 2008 l’attrice interpreta il personaggio di Agnes Andrews a partire dalla seconda stagione di Gossip Girl, più precisamente dall’episodio intitolato Pret-a-Poor-J. Il suo ruolo è quello di una modella sedicenne che stringe amicizia con una delle protagoniste, pur finendo poi in litigio. Apparsa in un totale di 5 episodi, la sua ultima comparsa risale all’episodio The Empire Strikes Jack, sedicesimo della terza stagione.

Willa Holland: età e altezza

1. Willa Holland è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 18 giugno 1991. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Guardiani della Galassia: James Gunn svela una battuta eliminata dal film

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Sappiamo tutti quanto James Gunn sia attivo sui social: il regista di Guardiani della Galassia e dell’attesissimo The Suicide Squad, infatti, non perde mai occasione per rispondere ai suoi fan e svelare, attraverso i suoi profili ufficiali, dettagli inediti a proposito della lavorazione dei suoi film.

Proprio di recente, il regista e sceneggiatore ha rivelato via Twitter che durante la produzione del primo film dedicato ai Guardiani della Galassia, la Disney gli chiese di eliminare dallo script del film una battuta che, in maniera ovviamente scherzosa, faceva riferimento all’uccisione di John Stamos, attore statunitense noto per le serie Gli amici di papà e E.R. – Medici in prima linea. 

Su Twitter, il regista ha scritto: “Mi piace creare un’atmosfera in cui ascolto e considero ogni voce che mi circonda. Per questo motivo, considero veramente gli appunti dello studio. Provo sempre a mettere in pratica gli appunti, a prescindere dalla mia reazione iniziale, per vedere se potrebbero davvero funzionare. Se non mi piacciono, li tolgo. Forse perché sono fortunato o forse è grazie alla mia apertura, e i produttori sanno che si considera razionalmente tutto questo, dopo aver realizzato cinque film non mi è mai stato detto nemmeno una volta da uno studio che dovevo aggiungere qualcosa o tagliere qualcosa.”

Il regista ha poi rivelato qual è stata la battuta che gli è stato chiesto di eliminare dal primo film dedicato ai Guardiani della Galassia: “(Nel film) Quill: vengo da un pianeta di criminali… Billy the Kid, Bonnie & Clyde, John Stamos. Drax: Sembra un posto che mi piacerebbe visitare. Quill: Forte. (Battuta tagliata) Drax: E uccidere molte persone lì“.

Come spiegato dallo stesso Gunn, durante la sua carriera gli è stato chiesto di tagliare qualcosa dalle sceneggiature dei suoi film soltanto due volte: una volta è accaduto, appunto, con Guardiani della Galassia; una seconda volta, invece, è accaduto con Slither, il suo esordio dietro la macchina da presa, datato 2006.

Le riprese di Guardiani della Galassia Vol. 3 dovrebbero partire a Febbraio 2021

Per quanto riguarda il futuro di Guardiani della Galassia, ricordiamo che Gunn è attualmente impegnato con la stesura dello script del Vol. 3. Il film non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021. Nel cast torneranno Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Christopher Nolan non ammette sedie sui suoi set, ecco perché

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Mentre la data di uscita del suo nuovo attesissimo film, Tenet, continua a cambiare di giorno in giorno, veniamo a conoscenza di un curioso aneddoto relativo a Christopher Nolan e al suo modo di lavorare sul set dei suoi film. L’aneddoto in questione è stato rivelato da Anne Hathaway, che con il regista ha lavorato ben due volte: per Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e per Interstellar (2014).

L’attrice premio Oscar ha partecipato ad una reunion de Les misérables, il film di Tom Hooper del 2012 che le ha fatto vincere l’ambita statuetta come migliore attrice non protagonista. Parte della reunion, a cui l’attrice ha partecipato insieme all’amico e collega Hugh Jackman, è stata trascritta da Variety: durante la conversazione, l’attrice ha parlato con Jackman (che con Nolan aveva lavorato per The Prestige del 2006) del clima che si respira sul set di un film del regista britannico.

Hugh Jackman ha spiegato: “Ci sono due registi con cui ho lavorato che non voglio cellulari sul set: Darren Aronofsky e Denis Villeneuve. Entrambi per lo stesso motivo: si tratta di intenzionalità; tutti e due considerano lo spazio sacro. Se hai un cellulare, ciò dissiperà l’energia”. A quel punto Anne Hathaway ha dichiarato: “Non vorrei contraddirti, ma hai lavorato con tre registi che non vogliono cellulari: c’è anche Christopher Nolan.”

Anne Hathaway su Christopher Nolan: “Realizza film incredibili, ambiziosi sia da un punto di vista tecnico che emotivo.”

L’attrice ha così aggiunto: “Chris non permette neanche l’utilizzo di sedie. Ho lavorato con lui due volte. Non vuole che sul set ci siano sedie. Il motivo è che se ci sono sedie, automaticamente le persone si siederanno. Se si siedono, significa che non stanno lavorando. Chris realizza dei film incredibili, che sono ambiziosi sia da un punto di vista tecnico che emotivo. Riesce sempre ad arrivare alla fine delle riprese senza mai sforare il budget e senza essere mai in ritardo. Credo che abbia qualcosa a che fare con l’assenza di sedie sul set…”

Hathaway ha poi spiegato che Nolan è uno dei suoi registi preferiti, dichiarando: “L’intero approccio cinematografico di Chris è uno dei miei preferiti. Lo ha ridotto ad una sintesi, nonostante i suoi film sia così ricchi… colossali. È una combinazione tra l’essere ispirati e l’essere pienamente convinti di ciò che stai facendo.”

Justice League: Ray Fisher ritratta le sue lodi a Joss Whedon

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Justice League: Ray Fisher ritratta le sue lodi a Joss Whedon

Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League, ha pubblicamente ritrattato le sue precedenti lodi nei confronti di Joss Whedon, regista incaricato dalla Warner Bros. di occuparsi delle riprese aggiuntive del film. Zack Snyder aveva grandi progetti per Justice League, ma purtroppo una tragedia familiare lo costrinse ad abbandonare il progetto nel bel mezzo della produzione.

A completare il film venne chiamato Joss Whedon, nei confronti dei quali si nutrivano tantissime speranze, vista e considerata la sua precedente esperienza con i supereroi (è stato, infatti, il regista di The Avengers e di Avengers: Age of Ultron). Tuttavia, Whedon finì per cambiare gran parte di ciò che Snyder aveva inizialmente pianificato per Justice League, rimuovendo interi personaggi e aggiungendo più umorismo alla storia: il risultato finale è stato un film che rifletteva a malapena lo spirito del progetto così com’era stato concepito da Snyder.

I fan del DCEU erano molto insoddisfatti per via di tutti i cambiamenti apportati da Whedon, cosa ha portato alla nascita di un vero e proprio movimento che, attraverso i social, ha chiesto a gran voce l’uscita della versione di Justice League realizzata da Zack Snyder (la famosa campagna #ReleaseTheSnyderCut). Dopo molto tempo, il sogno dei fan di Snyder è finalmente diventato realtà, dal momento che il mese scorso è stato ufficializzato che la Snyder Cut di Justice League arriverà ufficialmente su HBO Max nella prima metà del 2021.

Ray Fisher, uno dei maggiori sostenitori della Snyder Cut di Justice League

L’intero cast del film ha risposto positivamente alla notizia, ma Ray Fisher – che nel film ha interpretato il ruolo di Cyborg – ha avuto forse la reazione più emotiva ed entusiasta. L’attore è sempre stato uno dei maggiori sostenitori della Snyder Cut, nonché uno dei primi personaggi famosi a sposare la campagna relativa alla sua release. È palese, dunque, che Fisher preferisca la Snyder Cut alla versione cinematografica di Whedon, come confermato anche dal suo ultimo post condiviso attraverso i suoi profili social… post che non lascia il minimo spazio all’immaginazione.

L’attore, infatti, ha ricondiviso un video in cui è possibile vederlo al Comic-Con di San Diego mentre elogia il regista Joss Whedon, dichiarando: “Zack ha scelto una brave persona che ha preso le redini del progetto, ha sistemato tutto e ha finito il lavoro al posto suo”. Nella didascalia che ha accompagnato il post, Fisher ha però scritto: “Vorrei prendermi un momento per ritrattare con convinzione ogni singola parte di questa mia affermazione”. Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Star Wars: Rian Johnson torna a difendere la trilogia prequel

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Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ha ribadito perché, dal suo punto di vista, i prequel della saga diretti da George Lucas sono dei grandi film. Inaugurata ufficialmente nel 1999 con La minaccia fantasma, all’epoca la trilogia prequel di Star Wars generò un diffuso malcontento tra i fan della saga.

Sebbene i film della trilogia prequel abbiamo comunque avuto (e continuano ancora oggi ad avere) la loro giusta dose di sostenitori, un certo stigma, essenzialmente negativo, è stato attaccato a quei film per lungo tempo: principalmente, i puristi di Star Wars non hanno mai accettato determinate scelte narrative operate da Lucas, incluso l’utilizzo di alcune tecniche di produzione cinematografica; per anni i detrattori della trilogia prequel hanno sempre sostenuto che quei film erano molto lontani, sia da un punto di vista narrativo che da un punto di vista visivo, dalla trilogia originale.

Nei decenni successivi al suo debutto, la trilogia prequel è stata rivalutata, con diversi fan che si sono ricreduti e che sono riusciti ad apprezzare maggiormente ciò che quei film hanno portato alla saga e ciò che Lucas stava cercando di ottenere attraverso la loro realizzazione. Uno dei più grandi sostenitori della trilogia prequel di Star Wars è senza dubbio Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, l’episodio forse più criticato della trilogia sequel della celebre saga.

Via Twitter, Johnson è tornato a parlare del perché è così appassionato dei tre episodi che costituiscono la trilogia prequel. Lucas ha realizzato uno splendido film di 7 ore per bambini, su come il diritto e la paura della perdita trasformino le brave persone in fascisti, e lo ha fatto mentre si trovava alla guida di quasi ogni cambiamento tecnico avvenuto nel cinema moderno degli ultimi 30 anni.”, ha scritto Johnson sul suo profilo ufficiale. 

Come i prequel di Star Wars hanno rivoluzionato Hollywood

Al pari di quanto avevano già fatto i film della trilogia originale, anche i prequel di Star Wars sono passati alla storia per aver rivoluzionato l’industria hollywoodiana degli effetti visivi. Il tanto amato/odiato personaggio di Jar Jar Binks, ad esempio, è stato il primo personaggio ad essere realizzato totalmente attraverso l’impiego della CGI, mentre L’attacco dei cloni è stato il primo film ad essere girato interamente in digitale. Entrambi questi aspetti hanno rappresentato dei passi fondamentali nel cambiamento dell’industria dell’audiovisivo: ancora una volta la saga di Lucas si è imposta come assoluto precursore nelle evoluzioni che di lì a pochi anni si sarebbero susseguite con intensità sempre maggiore.

Ricordiamo che, dopo Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson è stato incaricato dalla Lucasfilm di scrivere una nuova trilogia di Star Wars, sulla quale però non ci sono ancora dettagli confermati. A quanto pare il progetto, che dovrebbe raccontare di una nuova mitologia (con nuove storie e nuovi personaggi completamente slegati dalla saga degli Skywalker), è ancora nelle prime fasi di sviluppo.

The Flash: Christian Bale possibile Batman “di riserva”?

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The Flash: Christian Bale possibile Batman “di riserva”?

La notizia che Michael Keaton, star di Batman (1989) e Batman – Il ritorno (1992), sarebbe in trattative per riprendere il ruolo del Crociato di Gotham in The Flash, ha colto tutti di sorpresa. Secondo le prime indiscrezioni, il Batman di Keaton dovrebbe avere un ruolo ricorrente nel DCEU: dovremmo scoprire cosa ha fatto la sua iterazione del Cavaliere Oscuro nel corso degli ultimi 30 anni, con lo stesso che dovrebbe servire da mentore per nuovi personaggi che verranno introdotti nell’universo condiviso, come ad esempio Batgirl.

Adesso, però, un nuovo rumor condiviso da Jeremy Conrad (via CBR) suggerisce che, qualora le trattative fra Keaton e la Warner Bros. non dovessero andare a buon fine, lo studio spera di poter riavere nei panni di Batman il premio Oscar Christian Bale, che ha interpretato il personaggio nella trilogia de Il Cavaliere Oscuro diretta da Christopher Nolan. Parallelamente, la fonte sottolinea che lo studio non sarebbe interessato ad un eventuale ritorno di Ben Affleck, che ha invece interpretato l’Uomo Pipistrello in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League, entrambi diretti da Zack Snyder.

Per adesso si tratta di un puro e semplice rumor, ed è molto difficile che Bale accetti di tornare nei panni dell’iconico personaggio DC: in più di un’occasione, infatti, l’attore ha spiegato che sarebbe stato disposto a tornare nei panni di Batman soltanto in un progetto guidato nuovamente da Nolan. Nonostante il suo annunciato ruolo nel cinecomic Marvel Thor: Love and Thunder (che, indipendentemente da qualsiasi intenzione, potrebbe materialmente impedirgli di prendere parte a The Flash), sembra che Bale non sia più interessato a prendere parte a determinati franchise o, comunque, a portare avanti ancora a lungo l’eredità del vigilante.

The Flash con Ezra Miller al cinema nel 2022

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Joseph Fiennes: 10 cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes: 10 cose che non sai sull’attore

Proveniente da una famiglia di artisti, come i suoi fratelli anche Joseph Fiennes ha inseguito la sua passione per il cinema, affermandosi grazie ad alcuni acclamati e premiati film. L’attore si è negli anni distinto come interprete di grande livello, dimostrando carisma e versatilità attraverso una serie di ruoli che ne mettevano in luce le qualità. Nell’ultimo periodo si è dedicato prevalentemente alla televisione, dove ha continuato ad apparire in note serie.

Ecco 10 cose che non sai di Joseph Fiennes.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes fratello

Joseph Fiennes: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1996 con Io ballo sola, con Liv Tyler, per poi distinguersi in film come Elizabeth (1998), con Cate Blanchett, Shakespeare in Love (1998), con Gwyneth Paltrow, e Il nemico alle porte (2001). Ha poi continuato a recitare per il grande schermo con titoli come Luther – Genio, ribelle, liberatore (2003), Il mercante di Venezia (2004), con Al PacinoCorrendo con le forbici in mano (2006), Il colore della libertà (2007), Il barone rosso (2008), Controcorrente (2009), Hercules: il guerriero (2014), con Dwayne Johnson, e Risorto (2016), con Tom Felton.

9. Ha preso parte a celebri serie TV. A partire dal 2009 Fiennes inizia a dedicarsi prevalentemente alla televisione, recitando fino al 2010 nella serie FlashForward, con Dominic Monaghan. È poi Merlino in Camelot (2011), con Jamie Campbell Bower, e Monsignor Timothy Howard nella seconda stagione di American Horror Story (2012-2013), con Sarah Paulson. Dal 2017 l’attore ricopre il ruolo di Fred Waterford in The Handmaid’s Tale, con Elisabeth Moss.

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Grazie alla serie The Handmaid’s Tale, l’attore ha ricevuto nel 2018 la sua prima nomination come miglior attore non protagonista ai prestigiosi premi Emmy. Fiennes vanta però anche nomination ai Bafta Awards e ai SAG Awards come miglior attore protagonista per Shakespeare in Love, film che contribuì a renderlo una star all’interno dell’industria di Hollywood.

Joseph Fiennes non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attore ha dichiarato di non essere presente sul social network Instagram, preferendo da sempre evitare l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice, la più seguita delle quali vanta oltre 11.7 mila follower, dove vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui suoi progetti imminenti o futuri, come anche alcune sue foto recenti.

Joseph Fiennes: chi è sua moglie

6. È sposato. Nell’agosto del 2009 l’attore annuncia le sue nozze con la modella svizzero-iberica Maria Dolores Dieguez. I due decidono di dar luogo all’evento a Barga, piccolo comune italiano in provincia di Lucca, in Toscana. Benché da quel momento la coppia abbia cercato di essere il più riservata possibile circa la propria vita sentimentale, non hanno mancato di annunciare la nascita delle due figlie, rispettivamente nel 2010 e nel 2011.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Joseph Fiennes Shakespeare in Love

Joseph Fiennes e Ralph Fiennes

5. È il fratello del noto attore. Come il cognome può suggerire, Joseph è il fratello minore di Ralph Fiennes, celebre attore noto in particolare per il ruolo di Lord Voldemort nella saga cinematografica di Harry Potter. Nella loro carriera i due non hanno mai avuto occasione di recitare insieme, ma non hanno mai mancato di sostenersi a vicenda, dando prova del grande legame che li lega tanto a livello famigliare quanto professionale.

Joseph Fiennes in American Horror Story

4. Ha avuto un ruolo nella celebre serie antologica. Nel 2012 l’attore viene scelto per far parte della seconda stagione di American Horror Story, intitolata Asylum. Qui egli è l’ambizioso e corrotto Monsignor Timothy Howard, uno degli antagonisti principali della stagione. Benché gli attori della serie siano soliti rimanere legati ad essa, interpretando ruoli sempre nuovi di stagione in stagione, per Fienne quella di Asylum è l’unica partecipazione svolta per AHS.

Joseph Fiennes in Shakespeare in Love

3. Ha interpretato William Shakespeare. Shakespeare in Love è il film che ha consacrato la carriera dell’attore. Qui egli interpreta il drammaturgo William Shakespeare, il quale si trova in piena crisi creativa durante la scrittura di quello che sarà poi il Romeo & Giulietta. L’attore fu da sempre la prima scelta per il ruolo del protagonista, anche se all’epoca aveva ancora pochi titoli al suo attivo.

2. Dovette partecipare a delle riprese aggiuntive. Una proiezione di prova del film riportò una serie di pareri contrastanti circa il finale. La produzione decise così di richiamare gli attori per delle riprese aggiuntive, volte a migliorare le ultime scene e aggiungere elementi in più a queste. Per poter essere nuovamente presente sul set, l’attore fu costretto ad interrompere la sua partecipazione ad uno spettacolo teatrale in cui stava recitando in quel periodo.

Joseph Fiennes: età e altezza

1. Joseph Fiennes è nato a Salisbury, in Inghilterra, il 27 maggio 1970. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Alexis Bledel: 10 cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Alexis Bledel è riuscita negli anni ad affermarsi come uno dei nomi di punta dell’attuale panorama televisivo. Grazie alla sua partecipazione ad alcune note serie ha imposto il proprio nome e il proprio talento, guadagnando continui consensi e riconoscimenti. Ancora oggi l’attrice vanta interpretazioni di tutto rispetto, grazie alle quali ha saputo rinnovarsi e riaffermarsi continuamente. Ecco 10 cose che non sai su Alexis Bledel.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel marito

Alexis Bledel: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 2002 con il film Tuck Everlasting – Vivere per sempre, per poi distinguersi in titoli come Matrimoni e pregiudizi (2004), Sin City (2005), con Bruce Willis, 4 amiche e un paio di jeans (2005), 4 amiche e un paio di jeans 2 (2008), The Conspirator (2010), di Robert Redford, Violet & Daisy (2011), Botte di fortuna (2012), Ricordami ancora (2013) e Jenny’s Wdding (2015).

9. È celebre per i suoi ruoli televisivi. A decretare la popolarità dell’attrice è la serie Una mamma per amica, dove recita dal 2000 al 2007 nel ruolo della protagonista Rory Gilmore, accanto all’attrice Lauren Graham. In seguito prende parte ad alcuni episodi di serie come E.R. – Medici in prima linea (2009), Mad Men (2012), con Jon HammUs & Them (2013-2014). Nel 2016 riprende il ruolo che l’ha resa celebre per Una mamma per amica: di nuovo insieme, revival della nota serie composto di quattro episodi. Dal 2017 al 2019 è invece Emily Malek in The Handmai’s Tale, con Elisabeth Moss.

8. Ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attrice ha dato vita ad interpretazioni particolarmente memorabili, che le hanno fatto guadagnare diversi riconoscimenti. Il più prestigioso di questi è senza dubbio l’Emmy Award vinto grazie a The Handmaid’s Tale come guest star in una serie drammatica, nel 2017. L’anno successivo l’attrice è stata nuovamente nominata al premio, stavolta come miglior attrice non protagonista.

Alexis Bledel non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attrice ha dichiarato di non essere presente sul social network Instagram, preferendo sa sempre evitare l’esposizione a cui tali piattaforme inevitabilmente costringono. Si possono tuttavia ritrovare alcune fan page dedicate all’attrice, la più seguita delle quali vanta oltre 128 mila follower, dove vengono quotidianamente pubblicati aggiornamenti sui progetti della Bledel, come anche sue foto recenti.

Alexis Bledel: suo marito e suo figlio

6. Ha conosciuto suo marito sul set. Nel 2012 l’attrice recita in tre episodi della popolare serie Mad Men. Qui interpreta Beth Dawes, la quale intreccia una breve relazione con Pete Campbell. La Bledel ebbe così modo di conoscere l’attore Vincent Kartheiser, interprete di Campbell, con il quale intraprende una relazione. I due si sposano poi nel 2014, e nell’ottobre del 2015 nasce il loro primo, e attualmente unico, figlio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexis Bledel The Handmaid's Tale

Alexis Bledel in The Handmaid’s Tale

5. Considera quello per la serie il ruolo più difficile della sua carriera. All’interno di The Handmaid’s Tale l’attrice ricopre il personaggio di Ofglen. Questo è un ruolo inedito nella carriera della Bledel, e l’attrice ha affermato di come la sfida di interpretarlo si sia rivelata la più difficile mai affrontata. Per dar vita ad una storia drammatica come quella di Ofglen, la Bledel ha raccontato di essersi dovuta concentrare molto per tentare di restituire il dolore e la verità umana del personaggio.

4. Ha lavorato molto sulla fisicità del personaggio. Essendo una schiava, Ofglen viene principalmente ritratta come una donna timorata e fragile, alla mercé dei suoi padroni. Per poter rendere evidente la sua paura, l’attrice ha affermato di aver a lungo cercato i modi più idonei per poter trasmettere la vulnerabilità attraverso la propria fisicità. Tale lavoro l’ha portata a rimanere particolarmente impressa nella mente dello spettatore, proprio per l’ampia gamma di emozioni che trasmette.

3. Si è ispirata molto al romanzo. La serie è tratta dall’omonimo romanzo, pur presentando delle libertà rispetto a questo. La Bledel ha raccontato di averlo letto soltanto dopo essere stata scelta per il ruolo, e di aver imparato molto sul proprio personaggio. La Ofglen del romanzo è da sempre stata la sua fonte d’ispirazione principale, e molti dettagli non previsti dalla sceneggiatura sono stati da lei aggiunti proprio dopo averli letti nel libro.

Alexis Bledel in Una mamma per amica

2. Si presentò ai provini per un ruolo minore. Oggi l’attrice è conosciuta per il ruolo di Rory Gilmore, protagonista di Una mamma per amica, ma originariamente la Bledel si era presentata ai casting per ottenere soltanto un piccolo ruolo. Il suo obiettivo era infatti quello di guadagnare dei soldi extra mentre portava avanti i suoi studi. I produttori, tuttavia, rimasero colpiti da lei a tal punto da assegnarle il ruolo della protagonista, dando così inizio alla sua fortunata carriera.

Alexis Bledel: età e altezza

1. Alexis Bledel è nata a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 16 settembre 1981. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Jessica Camacho: 10 cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per i suoi ruoli televisivi, l’attrice Jessica Camacho si è negli ultimi anni affermata grazie ad alcuni ruoli di particolare rilievo in celebri serie televisive. Con la sua popolarità crescente, un talento naturale ed una buona versatilità, la Camacho è oggi indicata come uno dei volti su cui puntare per il futuro del piccolo schermo.

Ecco 10 cose che non sai di Jessica Camacho.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho The Flash

Jessica Camacho: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in note serie televisive. L’attrice inizia a recitare per il piccolo schermo comparendo in alcuni episodi di serie come Dexter (2010), The Mentalist (2011) e Gossip Girl (2011). Inizia ad ottenere maggior notorietà con ruoli di maggior rilievo in Last Resort (2012-2013), Nikita (2013), e Sleepy Hollow (2015-2016). Diventa poi popolare grazie a The Flash (2017-2018), con Grant Gustin, dove recita nel ruolo di Gypsy. Negli anni successivi conferma la propria popolarità grazie a Taken (2018), Another Life (2019), con Selma Blair, Watchmen (2019), con Regina King, e All Rise (2019-in corso).

9. Ha preso parte ad alcuni film per il cinema. Parallelamente alla carriera in televisione, la Camacho ha recitato anche in alcuni film per il grande schermo. Tra questi si annoverano Nothing Like the Holidays (2008), con Melonie Diaz, Think Like a Man (2012), con Kevin Hart, Veronica Mars – Il film (2014), con Kristen Bell, Suburban Gothic (2014), Ana Maria in Novela Land (2015), Crave: The Fast Life (2016), The Babymoon (2017) e End of Justice (2017), con Denzel Washington.

Jessica Camacho è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo ufficiale seguito da 84,4 mila persone. All’interno di questo è solita condividere immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche foto di curiosità a lei legate, come anche di serate di gala o eventi a cui ha preso parte. La Camacho non manca poi di promuovere cause sociali a lei care, come quelle relative ai diritti delle persone di colore.

7. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attrice condivide con i propri follower immagini o video promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche interviste da lei rilasciate e foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte. Così facendo, la Camacho utilizza il social anche per un film più strettamente legato al proprio lavoro.

Jessica Camacho in Another Life

6. Ha avuto un ruolo nella serie Netflix. Nel luglio del 2019 viene distribuita su Netflix la serie Another Life, che mescola dramma e fantascienza. La trama ruota intorno ad un artefatto alieno giunto sulla terra, e che spinge una squadra di astronauti ad indagarne la provenienza. All’interno della serie l’attrice ha ricoperto il ruolo di Michelle Vargas. La Camacho ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato l’esperienza del set, e di sperare in una seconda stagione. Questa venne poi confermata nell’ottobre dello stesso anno.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Jessica Camacho Watchmen

Jessica Camacho è Gypsy in The Flash

5. Ha interpretato una nota supereroina. L’attrice ha fatto la sua comparsa nell’Arrowverse recitando nel ruolo di Gypsy nella serie The Flash. Il personaggio compare nell’episodio Borrowing Problems from the Future, il decimo della terza stagione, e sfoggia poteri come l’illusionismo e la precognizione. La Camacho ha recitato in un totale di 10 episodi non continuativi, comparendo fino a Therefore She Is, ventesimo della quarta stagione.

4. Vorrebbe tornare a far parte della serie. Benché l’attrice abbia fatto la sua ultima comparsa nella quarta stagione, è solo con la sesta che viene annunciata la morte fuori scena di Gypsy. Tuttavia, la Camacho spera sempre di poter tornare a recitare nella serie, magari con una versione alternativa del personaggio. La sua volontà è stata alimentata anche dal grande affetto dimostrato dagli spettatori nei confronti del suo personaggio.

Jessica Camacho in Watchmen

3. Ha interpretato un personaggio ricorrente nella miniserie. In Watchmen, adattamento televisivo e sequel dell’omonima graphic novel, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Pirate Jenny, comparso in quattro episodi su nove. L’attrice, nel ricordare l’esperienza del set, ha affermato di essere rimasta particolarmente colpita dal velo di segretezza che aleggiava sul progetto, e che lei stessa non era a conoscenza dei risvolti del progetto, informata soltanto di ciò che riguardava il proprio personaggio.

2. Ha potuto esplorare lati nascosti del personaggio. Nell’assumere il ruolo di Pirate Jenny, all’attrice non vennero date particolari informazioni o direttive. La Camacho cercò così di costruire la storia del personaggio a partire dalla necessità della sua maschera. Nella sua idea, Pirate Jenny copre il suo volto tanto per sfuggire ad un trama quanto per accoglierlo, e tale controsenso dà vita ad una personalità particolarmente sfumata e difficile da comprendere fino in fondo.

Jessica Camacho: età e altezza

1. Jessica Camacho è nata in California, Stati Uniti, il 26 novembre 1982. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

L’Accademia del Cinema Italiano partecipa al Moviement Village con “Casa del David”

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L’Accademia del Cinema ItalianoPremi David di Donatello parteciperà a Moviement Village, il progetto nazionale che mette in rete circa 200 arene estive allo scopo di favorire un ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo. Dal 1° luglio al 31 agosto, Moviement Village ospiterà la “Casa del David” in una serie di serate speciali che proporranno agli spettatori un ampio programma di proiezioni dei film candidati e premiati all’ultima edizione dei Premi David di Donatello.

Il pubblico avrà inoltre l’opportunità di assistere ad una programmazione unica ed esclusiva, a cura del David, di irresistibili pillole storiche e attuali delle premiazioni dei grandi protagonisti, delle immagini emozionanti dell’inedita edizione 2020 in lockdown e interviste e video selfie in cui i candidati e i vincitori si raccontano in esclusiva. A corredo anche incontri con alcuni dei più amati registi e attori del cinema italiano e la possibilità di approfondire, grazie al racconto di alcuni celebri professionisti, i tanti mestieri che concorrono alla realizzazione di un film.

Moviement Village

Moviement Village è un progetto nazionale che punta a rimettere in rete tutte le arene già esistenti e attive (circa 100), riattivare quelle che non facevano programmazione (circa 80) e ripristinare strutture multifunzionali come i cinevillage. L’iniziativa, nel pieno rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno emanati dalle autorità competenti, è concepita in modo da garantire la totale sicurezza per gli spettatori in ogni fase dell’evento: dall’acquisto dei biglietti, alla regolamentazione dei flussi in entrata e uscita, al controllo degli spazi dedicati.

Il progetto è ideato dalle associazioni di categoria del settore, ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con la partecipazione di ANICA (Associazione Nazionale Imprese Cinematografiche e Audiovisivo) sezione distributori e produttori, con Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiBACT, patrocinata da ANCI e la collaborazione dell’ANAC, 100 Autori e Nuovo IMAIE.

Famosa: uscita evento 13, 14 e 15 luglio con Europictures

Famosa: uscita evento 13, 14 e 15 luglio con Europictures

Arriva nelle sale italiane come evento con Europictures il 13, 14 e 15 luglio, Famosa, il film diretto da Alessandra Mortelliti con Jacopo Piroli, Adamo Dionisi, Gioia Spaziani e Matteo Paolillo. Famosa, presentato ad Alice nella città durante l’ultima Festa del cinema di Roma, racconta la storia di Rocco, un ragazzo quasi diciottenne, incompreso e solitario, che desidera trasferirsi da un piccolo paese della Ciociaria nella Capitale, per poter realizzare il suo più grande sogno: diventare un ballerino. Con tenacia e grande forza di volontà, Rocco riuscirà ad intraprendere il tanto agognato viaggio, ma la realtà che lo attende non sarà quella sperata e il suo sogno verrà ancora una volta messo alla prova.

La storia di Rocco Fiorella nasce da un monologo teatrale e arriva sul grande schermo come racconto di formazione di un timido adolescente con la passione del ballo, incompreso dalla sua famiglia, in particolar modo da suo padre, e dai suoi compagni di classe che ne fanno oggetto di scherno e derisione. Al suo fianco Maura, una zia speciale che lo sosterrà in ogni scelta, Azzurra, un’amica saggia, e Luigi, il suo principe bello e tenebroso. Una favola moderna, come la definisce la Mortelliti, che con Famosa firma il suo esordio alla regia cinematografica.

Prodotto da Palomar con Rai Cinema, Famosa sarà distribuito come evento nei cinema italiani il 13, 14 e 15 luglio grazie a Europictures.

Avengers: Infinity War, le foto dal backstage mai viste prima

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Avengers: Infinity War, le foto dal backstage mai viste prima

Avengers: Infinity War rimane ad oggi, nonostante i due anni dalla sua uscita, un enorme miracolo produttivo. I Fratelli Russo sono trai principali artefici di questo miracolo e sono stati anche molto prodighi, nei due anni trascorsi dall’uscita del film, di informazioni, curiosità e dettagli riguardo alla produzione. Tuttavia, in occasione dell’arrivo di Avengers: Infinity War su Disney+, i registi sono stati in grado di diffondere altro materiale inedito dal backstage del film, nuove foto che vedono i protagonisti della storia in pausa, tra un ciak e l’altro.

Black Panther

Questa prima immagine mostra il re T’Challa in tutta la sua gloria, mentre con calma aspetta la tempesta formata dall’esercito di Outrider sul lato opposto della barriera di protezione del Wakanda. Seguito da un esercito di soldati Wakandiani, oltre a Natasha Romanoff e Bucky Barnes, Black Panther di Chadwick Boseman sembra sorvegliare la scena e fare un piano di battaglia. Questa immagine cattura uno degli ultimi momenti prima che T’Challa richieda l’apertura della barriera e l’inizio della battaglia sul territorio del Wakanda.

Vedova Nera

Qui vediamo Natasha Romanoff, i suoi capelli rossi, assenti. Infinity War ha visto la spia russa di Scarlett Johansson abbracciare la vita in incognito, dati gli esiti di Civil War e del suo schierarsi, alla fine, dalla parte di Steve Rogers. L’intensità dell’espressione di Johansson dovrebbe ricondurre il momento dello scatto a quello della famosa scena non sono sola”, anche se lo sfondo sembra differente.

Nebula

Nebula, una testa di Nebula e un Drax con felpa e cappuccio, dove siamo finiti? Questa immagine è un bello scatto da quello che sembra essere il set di Titano, dove avviene lo scontro degli Avengers contro Thanos. Non sappiamo a cosa serva la testa della Nebula che Karen Gillan porta in mano, può potrebbe trattarsi di un riferimento per il trucco molto complesso del personaggio. A giudicare dalla stanchezza che traspare dalla foto, Dave Bautista e Karen Gillan probabilmente avevano appena finito di girare una scena, quando è stata scattata.

Peter Parker e Tony Stark

Tony (Robert Downey Jr.) e Peter guardano verso qualcosa, probabilmente il Thanos di Josh Brolin, entrambi con un’espressione seria sul viso. Le macerie circostanti ci dicono che la scena è ambientata probabilmente su Titano, e visto che il volto di Tony è sporco, probabilmente si tratta di una scena che segue diversi momenti di scontro. Tom Holland sta evidentemente indossando un completo da mo-cap, che in seguito è stato rivelato essere un ulteriore elemento di segretezza per evitare che venisse subito diffuso il costume di Iron Spider.

Thor, Groot e Rockett

Uno dei migliori momenti di Infinity War si verifica sicuramente quando il Dio del Tuono arriva nel Wakanda. Ad accompagnare Chris Hemsworth ci sono Sean Gunn e Krystian Godlewski, gli attori che interpretano Rockett e Groot in motion capture. Sullo sfondo vediamo le guerriere del Dora Milaje alle prese con i mostri dell’esercito di Thanos, esattamente come accade nel film.

Chris e Chris

avengers: infinity warChris Evans e Chris Hemsworth chiacchierano durante un’interruzione delle riprese. A giudicare dai volti degli attori, la foto è stata scattata probabilmente dopo una lunga giornata sul set. Hemsworth porta nella mano destra quello che potrebbe essere un ventilatore, e giustamente: le estati del Wakanda non sono da prendere alla leggera, come dimostrano anche i grandi ombrelli che i due attori usano per ripararsi. È sempre divertente vedere due del MCU condividere un momento, poiché è normale che tra attori che condividono così tanto tempo nasca una amicizia nella vita reale, ma anche perché è una delle situazioni preferite dai fan.

Elizabeth Olsen e Joe Russo

Elizabeth Olsen riceve alcuni consigli da Joe Russo per le strade della Scozia su come muovere le mani per mettere in scena i poteri di Scarlet Witch. Chi lo immaginava che uno dei due Russo sapesse così tanto sulla deformazione della realtà? Considerando la relativa calma sullo sfondo, questa foto deve essere scattata prima che sul set irrompano Proxima Midnight e Corvus Glave, attaccando Wanda e Visione.

Il Dottore e lo Stregone

Qualcuno si diverte di più con i film Marvel di Mark Ruffalo? Qui, Ruffalo condivide una risata con Benedict Wong durante una pausa dalle riprese della scena dell’attacco a New York. Sicuramente i due non sembrano a conoscenza del fatto che si sta approssimando una decimazione di esseri viventi in tutto l’Universo! Le macerie alle loro spalle, suggeriscono che la foto è stata scattata durante una pausa delle riprese dalla scena in cui Ebony Maw e Cull Obsidian hanno già avuto a che fare con Iron Man.

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

I film hanno il potere di trasportarci in un altro mondo. Eppure, quelli stessi film sono realizzati da esseri straordinari ma comunque umani, motivo per cui molto spesso capita che al loro interno ci siano degli errori o delle imperfezioni passate totalmente inosservate. WakoJako.com ci mostra come anche i registi e gli attori più laboriosi e di talento abbiamo commesso alcuni errori nei loro film. Ecco di seguito 20 grandi errori presenti in celebri film che forse non avevi notato…

The Aviator

The Aviator di Martin Scorsese è stato un successo di pubblico e critica. In una delle scene del film, Howard Hughes (interpretato da Leonardo DiCaprio), acquista dei biscotti contenenti gocce di cioccolato.

Ebbene, sappiate che si tratta di un errore (o di un blooper, per dirla in gergo!), dal momento che gli sceneggiatori non si sono resi conto che quei biscotti non erano ancora stati inventati: furono resi disponibili sul mercato soltanto nel 1930, ossia due anni dopo i fatti narrati nel film.

Django Unchained

Django Unchained film

Django Unchained del 2012, settimo film di Quentin Tarantino, contiene un errore che forse non tutti hanno notato. Nel film il protagonista (interpretato da Jamie Foxx) indossa degli occhiali da sole.

Il problema è che nell’epoca in cui è ambientato il film, gli occhiali da sole non erano così diffusi e venivano utilizzati principalmente sotto prescrizione medica. Grazie alla straordinaria performance di Foxx, è probabile che in molti abbiamo ignorato o semplicemente “perdonato” la svista…

Titanic

Titanic è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema, oltre ad essere stato un grandissimo successo di pubblico e critica, amato e stimato ancora oggi. Tuttavia, la maggior parte degli spettatori non avrà sicuramente notato che, ad un certo punto nel film, Jack (Leonardo DiCaprio) dice a Rose (Kate Winslet) che lui e suo padre erano soliti andare a pesca sul lago Wissota.

È forse una bella storia da raccontare per cercare di far colpo su una ragazza, ma il problema è che il Titanic affondò nel 1912… mentre il lago Wissota si formò soltanato nel 1917!

Braveheart

braveheart

Braveheart – Cuore impavido, l’epico dramma storico diretto da Mel Gibson, è stato nominato a dieci Oscar e ne ha vinti ben cinque, incluso quello per il miglior film. Ma il problema è che, nel film, il personaggio di William Wallace (interpretato dallo stesso Gibson) indossava un kilt.

È perché gli scozzesi li indossavano, ma non nel 1300, epoca in cui è ambientato il film. Indossare il kilt divenne popolare soltanto a partire dal 1600.

Forrest Gump

Forrest Gump filmQuesto presente in Forrest Gump è probabilmente uno di quegli errori più divertenti di sempre. Nel film, il protagonista interpretato da Tom Hanks riceve una lettera da Apple… ma il film è stato ambientato nel 1975!

Sorprendentemente, il famoso logo arcobaleno dell’azienda statunitense non è stato progettato fino all’anno successivo (il 1976). La Apple è diventata una società quotata in borsa soltanto nel 1981. 

Il Gladiatore

il gladiatore 2

Fan di Russell Crowe e del suo celebratissimo Massimo Decimo Meridio, questo è “l’errore” che fa al caso vostro! Il protagonista de Il Gladiatore di Ridley Scott, nel film, è anche chiamato “L’Ispanico”, che in realtà è una vecchia parola francese inventata nel 1300.

Si tratta di un errore abbastanza importante commesso dagli sceneggiatori, essendo il film ambientato nell’anno 180 d.C., quindi mille anni prima!

Il Cavaliere Oscuro

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmChristopher Nolan viene spesso definito un perfezionista, ma sembra che ci sia stato un errore di revisione che lui e il suo team non sembrano aver notato. 

In una pagina del Gotham Times che appare ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno e che fa riferimento ad una rapina in una gioielleria perpetrata da Catwoman, la parola inglese “heist” (“rapina”, appunto) è stata sostituita con “hiest”.

Nel film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, è possibile vedere i protagonista che giocano ad un gioco con la Xbox 360. La stessa console non è uscita fino al 2005, e il gioco a cui i personaggi del filmstavano giocando, “Gears of War”, è stato rilasciato soltanto nel 2006.

Nonostante il film sia uscito nel 2008, la storia è ambientata nel 2004, quindi la svista della signora Bigelow e del suo team può essere considerata a tutto gli effetti un errore.

Harry Potter e la camera dei segreti

Harry Potter e la Camera dei Segreti

È possibile scovare tonnellate di bloopers nella famosa saga cinematografica di Harry Potter. Probabilmente, perché la maggior parte degli attori nei vari film erano bambini. Ma c’è un errore molto particolare che appare davvero assurdo ed incredibile.

In una scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti, quando Malfoy è a terra circondato dagli altri studenti di Hogwarts, è possibile vedere chiaramente un cameraman. Come abbiamo fatto a non accorgersi dell’errore in fase di post-produzione è ancora un mistero…

Pirati dei Caraibi

Pirati Dei Caraibi

Se siete fan della saga di Pirati dei Caraibi, allora ricorderete certamente che a Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) piace molto mangiare le mele. In una scena è possibile vederlo con una mela verde Granny Smith, che però non esisteva fino al 1868, circa 140 anni dopo che il film era ambientato.

Anche se amate le mele e il franchise con protagonista Johnny Depp, siamo quasi certi che nessuno era a conoscenza di quest’errore…

Il Signore degli Anelli

Sappiamo tutti quanto sia grande Gandalf in quanto mago, ma forse nessuno si sarebbe mai aspettato questo da lui. A quanto pare Gandalf non solo cercava l’Anello… ma anche gli orologi! In una scena di battaglia, è possibile notare che Ian McKellen indossa infatti proprio un orologio.

Anche se non molte persone hanno notato il blooper, altre invece sono state molto veloci a segnalarlo. Si può presumere che nonostante l’errore, il pubblico sia comunque affezionatissimo alla saga de Il Signore degli Anelli e al personaggio…

Il Gladiatore

il gladiatore

Ecco un altro errore presente de Il Gladiatore. Il film è senza dubbio grandioso, ma come hanno potuto non notare questo errore in fase di post-produzione è davvero un mistero. L’errore proviene da una delle scene più famose del film, in cui possiamo vedere chiaramente una bombola del gas sul retro di un carro.

In parte c’è chi è stato contento che questo blooper non sia stato tagliato, dal momento che quest’errore è diventato molto, molto popolare… 

Ritorno al Futuroritorno-al-futuro-film

Se siete dei grandi fan di Ritorno al Futuro, dovete per forza ricordare la scena in cui Marty McFly viaggia indietro nel tempo, fino al 1955, e si reca in una scuola superiore per suonare una fantastica chitarra Gibson ES-345.

Si tratta di un grande errore perché l’ES-345 non è stato prodotto fino al 1958. Forse sono cose che succedono solo con i viaggi nel tempo…

Troy

Il film Troy del 2004 è stato un enorme successo di critica e pubblico, dal momento che aveva tutti gli ingredienti per essere un film davvero memorabile. Il personaggio principale, Achille (interpretato da Brad Pitt), è stato brillante, e anche il regista, Wolfgang Petersen, è stato eccezionale. Tuttavia, lo stesso film non è perfetto, poiché contiene molti errori.

Molti hanno notato che è possibile vedere un aereo volare sopra Achille durante una scena all’aperto. Soltanto in seguito è stato spiegato che si è trattato di un errore di photoshop. Tuttavia, ci sono molti altri errori… perciò, quando vi capiterà di rivedere il film, aguzzate la vista!

300

Questo errore è qualcosa a cui potresti aver pensato mentre guardavi 300. Nel film, l’esercito di Serse prova di tutto per battere gli Spartani, arrivando persino ad usare delle bombe per sconfiggerli.

È un errore grande, perché la polvere nera non è stata inventata fino al IX° secolo. Il film potrà anche essere eccellente, ma di certo non è storicamente accurato…

Sherlock Holmes

robert downey jr.

Sherlock Holmes è un film eccellente da guardare, in particolare la scena dell’inseguimento alla fine del film, iniziato nelle fogne e conclusosi sul Tower Bridge.

Tuttavia, il problema è che le fogne presso il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge sono distanti oltre due miglia. Quindi, un inseguimento del genere non era affatto possibile…

Spy Kids

Questo classico per bambini del 2001 ha molti fan in tutto il mondo. Nel film, i fratelli Cortez scoprono che i loro genitori sono spie e decidono di salvarli dopo che sono stati rapiti.

In una scena, vediamo che Carla Gugino è seduta davanti ad una specchio: a quel punto è possibile vedere chiaramente un cameraman con indosso una camicia viola pallida. A proposito… ci sono molti altri errori e bloopers anche in questo film.

Spider-Man

Spider-Man 2 film sam raimi

Non sarà di certo sbagliato affermare che Spider-Man ha dato il via alla tendenza dei film sui supereroi nel lontano 2002. Nel film, Peter Parker (interpretato da Tobey Maguire) scopre la sua capacità di lanciare ragnatele e inizia a sperimentare la cosa nella sua stanza, il che si traduce in lui che rompe una lampada.

Tuttavia, pochi istanti dopo è possibile vedere che la stessa lampada è di nuovo sullo scaffale e non c’è nemmeno un singolo graffio su di essa. Com’è possibile?

I Soliti Sospetti

I Soliti SospettiI Soliti Sospetti è uno dei migliori film neo-noir mai realizzati, e ha anche uno dei migliori cast di sempre. Nel film, i protagonista stanno per derubare una macchina della polizia vicino all’aeroporto.

La prima scena mostra la parte anteriore di una 747 con quattro motori e, pochi istanti dopo, la seconda scena mostra la parte posteriore di una 767 con due motori. Nessuno è stato ancora in grado di spiegare il mistero dietro quest’errore…

Nel film Independence Day, l’Empire State Building esplode, ma non tutti hanno notato che la posizione dell’edificio è diversa dall’indirizzo dello stesso nella realtà. Nel film, l’indirizzo dell’edificio è la 53a strada, ma l’Empire State Building si trova nella 34a strada nella realtà. 

Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

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Harry Potter: ecco l’Airbnb ispirato al franchise

I fan di Harry Potter, noti anche come Potterheads, hanno una nuova destinazione per le vacanze da aggiungere alla loro lista dei desideri: un Airbnb interamente ispirato alla celebre saga. La serie di Harry Potter ha una delle fanbase più devote della storia, nonostante le recenti polemiche legate alla scrittrice J.K. Rowling.

I fan hanno avuto modo di conoscere il mondo magico di Harry Potter grazie ai sette romanzi della saga letteraria originale e di appassionarsi ancora di più ai loro personaggi preferiti grazie agli 8 adattamenti cinematografici. Successivamente, si sono stati un parco a tema presso gli Universal Studios, uno spettacolo di Broadway e persino un sito web in cui i fan stesso possono richiedere di iscriversi ad Hogwarts.

Adesso, stando a quanto riportato dal Forbes, sarabbe stato inaugurato un Airbnb con sede a Orlando, noto come Wizards Ways, composto da otto stanze ognuna decorata a tema: la meta perfetta per un massimo di sedici Potterheads. Quattro delle stanza sono dedicate alla quattro case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. I temi delle altre quattro stanze, invece, sono ispirati a l’Hogwarts Express, a Diagon Alley, all’Aula di Divinazione di Trelawney e al Platano Picchiatore, al centro di una celebre scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti. I visitatori possono essere smistati nella varie stanza attraverso una sorta di cappello simile a quello parlante presente nei libri e nei film, e presentare reclami se la scelta non è di loro gradimento.

Non solo decorazioni, ma anche effetti visivi e sonori nell’Airbnb ispirato a Harry Potter

Il divertimento a tema Harry Potter all’interno di Wizards Ways si estende oltre le camere da letto. C’è un teatro privato decorato come la Foresta Proibita, così come una sala giochi a tema Quidditch con tanto di biliardo e biliardino. Per un gameplay ancora più coinvolgente, i visitatori possono cimentarsi, a bordo piscina, in una partita a scacchi a grandezza naturale. Gli ospiti possono anche cenare come Harry, seduti al tavolo da pranzo ispirato alla Sala Grande. Oltre alla decorazioni, l’Airbnb include anche effetti sonori e visivi, come il fumo che fuoriesce dall’espresso per Hogwarts. Nonostante la pandemia, Wizards Way è disponibile per tutti i Potterheads per vogliano prenotare il loro soggiorno da sogno. Per vedere le foto della struttura, cliccate QUI.

Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

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Highlander: il reboot è in piena fase di sviluppo

In una recente chiacchierata con Discussing Film, Chad Stahelski, regista della saga di John Wick, ha avuto modo di aggiornare in merito all’annunciato reboot di Highlander, il film del 1986 diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Christopher Lambert e Sean Connery.

In effetti, era da un po’ di tempo che non si avevano più aggiornamenti in merito al progetto. Adesso Stahelski ha spiegato che il reboot è in una fase avanzata di sviluppo; ciò significa che il personaggio di Connor MacLeod, protagonista principale di tutti i quattro film generati dalla pellicola con Lambert, potrebbe tornare al cinema prima del previsto.

“Siamo entrati in piena fase di sviluppo con Highlander. Stiamo ritoccando le sceneggiature… scrivendo, lavorando alla concettualizzazione delle sequenze, pensando a come fare tutto ciò che abbiamo intenzione di fare. Probabilmente abbiamo più cose da fare di persona, ma diciamo che questa situazione non ha in alcun modo rallentato il processo di sviluppo del film”, ha spiegato Chad Stahelski.

Highlander, un progetto molto personale per il regista di John Wick

Highlander rappresenta un progetto al quale Stahelski sembrerebbe molto legata, e la stessa proprietà continua ad avere un seguito particolarmente devoto, anche se relativamente piccolo. Grazie alla sua esperienza con il genere action, la visione di Stahelski in merito all’universo di Highlander potrebbe essere davvero molto interessante. Ad uno sguardo più attento, è facile cogliere l’influenza di Highlander sulla mitologia della saga di John Wick; sarà quindi affascinante vedere se Stahelski resterà fedele alla tradizione o stravolgerà, in parte, il mondo mitologico partorito dalla mente di Gregory Widen.

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Cenerentola: quello che non sai sul classico film Disney

Tra le più celebri fiabe narrate nel corso dei decenni dalla Walt Disney, vi è Cenerentola. Questo detiene tutt’oggi un’importanza speciale tanto per il grande studios quanto per l’immaginario collettivo. Il primo film, realizzato nel 1950, segna infatti il ritorno ad una grande produzione ispirata a un’unica storia e non più ad un collage di cortometraggi. Cenerentola introdusse la Disney ad un nuovo periodo d’oro, dando vita al concetto di “Classico Disney“. Non sorprende dunque che, seppur a distanza di anni, siano stati realizzati due sequel animati e un film live-action, i quali portano avanti la grande tradizione del personaggio e l’amore del pubblico nei suoi confronti.

Cenerentola è oggi parte del patrimonio culturale dell’interno pianeta, con le sue numerose reinterpretazioni e metafore nascoste. A partire da tale pellicola, infatti, diventò particolarmente ricorrente per i Classici Disney il messaggio del bene che trionfa sul male. Inoltre, il film contribuì significativamente a forgiare un più tradizionale stile disneyiano, con un racconto di fate, sogni, disegni brillanti e delicati, una trama ben definita e personaggi iconici. Cenerentola è inoltre divenuta simbolo dell’elevazione personale, passando dall’essere una schiava a principessa. È inoltre uno dei simboli per antonomasia dei sogni che diventano realtà qualora si crede fermamente in essi.

Per realizzare il film, la Disney trasse ispirazione dall’omonima fabia, le cui origini sono tanto antiche quanto variegate. La versione più arcaica conosciuta e riconducibile alla storia di Cenerentola è quella di Rodopi, appartenente all’antico Egitto. Questa è considerata il più vecchio archetipo letterario di Cenerentola. Le versioni più note in Occidente sono poi quella di Giambattista Basile, da cui è stato tratto il film Gatta Cenerentola, quella dei fratelli Grimm e di Charles Perrault. Su quest’ultima si sono in particolare basate le trasposizioni realizzate dalla Disney.

Cenerentola: la trama del film e le differenze con la fiaba originale

La storia si concentra su Elle, giovane di belle speranze che in seguito alla morte della madre è costretta ad assistere alle seconde nozze del padre con la perfida Lady Tremaine. Quest’ultima diventerà il suo unico tutore nel momento in cui anche il padre verrà a mancare in seguito ad un viaggio di lavoro. È a questo punto che la matrigna s rivelerà in tutta la sua cattiveria, e insieme alle due figlie Anastasia e Genoveffa tratteranno Elle come una schiava, affibbiandole l’appellativo di Cenerentola. Tuttavia, l’intervento della fata madrina cambierà le sue sorti, permettendole di partecipare ad un regale ballo di corte dove farà innamorare di sé il principe.

Del film è rimasta particolarmente iconica la celebre colonna sonora, composta da alcuni tra i brani tutt’oggi più famosi della Disney. Titoli come I sogni son desideri e Bibbidi-Bobbidi-Bu, la quale fu anche nominata come miglior canzone ai premi Oscar, ottennero un tale successo da spingere la Disney a pubblicare le canzoni del film, dando così vita al commercio delle colonne sonore. Quella di Cenerentola, nominata a sua volta al premio Oscar, sottolinea infatti la grande importanza che la musica ha all’interno del film, tanto per la narrazione quanto per il ritmo.

Per dar vita al personaggio, lo studios, che proveniva da un momento di difficoltà dettato dalla Seconda Guerra Mondiale, decise di basarsi prevalentemente sulla versione della fiaba narrata da Perrault, ma condendola di elementi presi altrove, come il sadismo della matrigna e delle sorellastre presente nella versione dei Grimm. Nella realizzazione, furono ovviamente adottati dei cambiamenti rispetto a queste due versioni originali. Nella fiaba di Perrault, infatti, è Cenerentola stessa a rifiutarsi di andare al ballo, sentendosi fuori luogo, salvo poi andarci due volte invece di una. La versione dei Grimm è invece naturalmente più cupa e violenta, e termina con la vendetta di Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre, facendo cavare loro gli occhi dalle colombe.

Cenerentola: il primo film e sequel animati

Il primo film, realizzato nel 1950 Cenerentola (film 1950) è diretto dal trio di talenti: Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi. Prodotto dalla Walt Disney Productions e distribuito negli Stati Uniti dalla RKO Radio Pictures il 15 febbraio 1950 è il 12º Classico Disney. Da allora la Disney ha partorito molte altre pellicole tra cui sequele e per ultimo un live action. Ecco l’elenco dei tutti i film:

  • Cenerentola di Walt Disney (film 1950)
  • Cenerentola 2
  • Cenerentola 3
  • Cenerentola di Kenneth Branagh (2015)

Cenerentola 2 – Quando i sogni diventano realtà

Cenerentola 2 2002Nel 2002 venne realizzato, con un budget complessivo di 5 milioni, il primo sequel del classico Disney. Intitolato Cenerentola II – Quando i sogni diventano realtà, questo è stato distribuito direttamente per l’home video, divenendo uno dei sequel Disney più venduti di sempre, incassando circa 120 milioni di dollari. Il film intende raccontare cosa accadde dopo il celebre “e vissero per sempre felici e contenti”, e nella sua struttura in tre segmenti permette di seguire le vicende di Cenerentola intenta ad organizzare una festa, durante la quale anche la sorellastra Anastasia avrà il suo momento di gloria.

Cenerentola 3 – Il gioco del destino

Cenerentola 3 - Il gioco del destinoDato il successo riscontrato, lo studios decise di realizzare un terzo film, sempre pensato esclusivamente per l’home-video, e rilasciato nel 2007 con il titolo di Cenerentola III – Il gioco del destino. Pur collocandosi cronologicamente dopo il precedente secondo capitolo, il film è tuttavia una continuazione del Cenerentola originale. All’interno di questo si racconta infatti di come Lady Tremaine e le sue due figlie, entrate in possesso della bacchetta della fata Smemorina, tornino indietro nel tempo per impedire che Cenerentola possa risultare la proprietaria della scarpetta di cristallo, con tutto ciò che ne è seguito.

Tale ultimo lungometraggio animato si è affermato in modo particolarmente positivo tra la critica e il pubblico, i quali hanno apprezzato la svolta dark proposta dagli autori. All’interno del film, infatti sono presenti sequenze decisamente più cupe rispetto a quelle viste nei precedenti due capitoli. La stessa Lady Tremaine assume una personalità ancor più malvagia, la quale se nei precedenti film era soltanto intenzionata ad umiliare Cenerentola, arriva qui invece a progettare anche la sua morte.

Cenerentola (2015): il film in live-action

Cenerentola cast

Sull’onda del successo di film come Alice in Wonderland e Maleficent, la Disney non ha mancato di riportare al cinema in versione live-action anche il grande classico di Cenerentola (qui la recensione). Basato naturalmente sul celebre classico animato del 1950, il film diretto da Kenneth Branagh ha confermato il trend positivo di questi rifacimenti, guadagnando nella sola Italia circa 15 milioni di euro, mentre a livello mondiale ha raggiunto un incasso complessivo di circa 542 milioni di dollari. Candidato al premio Oscar per i migliori costumi, realizzati dalla pluripremiata Sandy Powell, Cenerentola ha ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della critica, la quale ne ha apprezzato in particolare la rilettura contemporanea e le interpretazioni.

Per trovare il giusto volto per Cenerentola, si svolsero dei lunghi provini. Tra le più celebri attrice considerate per il ruolo si annoverano Emma Watson, Saoirse Ronan, Alicia Vikander, Bella Heathcote e Margot Robbie. Fu però Lily James, all’epoca ancora semi sconosciuta, ad ottenere il ruolo. Grazie a questo, ottenne grande popolarità, arrivando a prendere parte in alcuni noti film. Per l’attrice, il set non fu tuttavia una passeggiata, e diversi sono i momenti da lei ritenuti più complessi. Tra questi vi è la sequenza del ballo, per la quale ha dovuto esercitarsi per mesi, come anche il lungo tempo richiesto per poter indossare correttamente i vistosi abiti.

Tra le soddisfazioni più grandi della James, vi è stata quella di aver potuto indossare l’iconico abito blu di Cenerentola. Di questo, la costumista Sandy Powell realizzò ben otto versioni, ognuna adattata in base a ciò che l’attrice doveva fare nella scena. Per la sua fuga dal castello venne ad esempio realizzata una versione più corta dell’abito, così da permettere alla James di correre senza intralci. Oltre alla James, altri celebri nomi compongono il cast del film. Per il ruolo della matrigna, la produzione era infatti alla ricerca di un nome di richiamo, che potesse suscitare ulteriore interesse nei confronti del progetto. Dopo alcune valutazioni, venne scelta la premio Oscar Cate Blanchett, che accettò entusiasta. Richard Madden dà volto al principe azzurro, mentre Helena Bonham Carter ricopre il ruolo della fata madrina. Stellan Skarsgård, infine, venne scelto per dar vita al Gran Duca, alleato di Lady Tremaine.

Cenerentola: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti del personaggio o dei film Disney, è possibile ritrovare il classico del 1950 come anche il live-action del 2015 su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cenerentola è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Per rimanere in casa Disney, invece, l’intera trilogia animata e il film live-action sono ovviamente presenti nel catalogo di Disney+, la piattaforma streaming ufficiale del celebre studios di produzione. Anche in questo caso, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, potendo così fruire incondizionatamente di tali titoli, come anche di altri extra presenti nella piattaforma.

Fonte: IMDb

 

Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

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Deadpool 3: Morena Baccarin non sa ancora nulla del film

Nonostante sia stata uccisa in Deadpool 2, l’uso del viaggio nel tempo di Wade Wilson ha riportato in vita la sua fidanzata Vanessa, e questo ovviamente lascia una porta aperta al personaggio circa un eventuale ritorno nel terzo film in fase di sviluppo alla Marvel (dove potremmo finalmente vederla scoprire i suoi poteri mutanti e diventare Copycat).

Sfortunatamente, durante un’intervista con Entertainment Weekly, l’attrice Morena Baccarin ha confermato che non ha ancora sentito parlare del terzo episodio del franchise di Deadpool. “Non ne ho idea”, ha ammesso quando le è stato chiesto se avrà un ruolo più importante in Deadpool 3. “Apparentemente, sembra che lo stiano ancora scrivendo. Onestamente non lo so. Non mi è stato chiesto nulla, né sono stata avvicinata al progetto. Non ci sono state ancora conversazioni, quindi aspetto…”

Baccarin ha aggiunto che spera che il suo eventuale ruolo sia “il più grande possibile”, sottolineando che amerebbe essere al fianco di Ryan Reynolds in qualità di protagonista.  Dopo essere apparsa a malapena in Deadpool 2, l’attrice ha sottolineato che lavorare al primo film è stato “uno dei periodi più belli della mia vita. È stato così divertente essere sul set… è stato tutto così creativo, appagante e divertente. Ryan Reynolds è la persona migliore con cui lavorare… così dolce e così dannatamente divertente da farti stare male.”

Un ruolo di maggior rilievo per Vanessa in Deadpool 3 si allineerebbe con la spinta sempre più costante verso una maggiore rappresentanza del femminile nei film dedicati ai supereroi. Anche se la Marvel ha ancora molta strada da fare su quel fronte, negli ultimi anni ci sono state diverse mosse incoraggianti, in particolare con Captain Marvel e Black Widow. Deadpool 2 ha introdotto un altro personaggio femminile entusiasmante all’interno del franchise, ossia Domino di Zazie Beetz, ma c’è sempre spazio per far brillare più personaggi femminili. Fortunatamente, sembra che Baccarin sia entusiasta all’idea di tornare per Deadpool 3

Deadpool 3 sarà davvero vietato ai minori?

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

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Wonder Woman 1984: cosa legherà i personaggi di Diana e Cheetah

In una recente intervista con TotalFilm (via SyFy), Patty Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder Woman 1984, ha rivelato nuovi dettagli circa il rapporto tra il personaggio di Diana Prince interpretato da Gal Gadot e quello di Barbara Minerva/Cheetah interpretato da Kristen Wiig.

Nel film i due personaggio dovrebbero incontrarsi per la prima volta all’interno dello Smithsonian Institution e iniziare a discutere di argomenti quali geologia, gemmologia, litologia e criptozoologia: le discussioni su quest’ultimo studio, in particolare, saranno molti utili al personaggio di Barbara nella sua trasformazione in Cheetah. Ma cos’è che spingerà le due donne, prima amiche, a diventare nemiche? La Jenkins ha cercato di fornire una spiegazione non troppo dettagliata, al fine di evitare spoiler: “La cosa che mi piace è che all’inizio del film questi due personaggi sono veramente amici. L’evoluzione del loro rapporto seguirà un iter molto organico… sarà proprio come nella vita reale, quando un’amicizia finisce e due persone intraprendono due percorsi diversi.”

Anche Kristen Wiig è intervenuta per parlare del debutto cinematografico del suo personaggio, specificando che non sarà una copia carbone della controparte fumettistica. L’attrice ha infatti anticipato che nel film vedremo una versione di Cheetah totalmente diversa, senza però specificare in che misura la sua incarnazione si discosterà dalle pagine dei fumetti.

L’evoluzione della relazione tra Diana e Barbara in Wonder Woman 1984

La parte più interessante della relazione tra Diana e Barbara sembra dunque essere quanto entrambe si avvicineranno l’una all’altra dopo essersi incontrati al museo Smithsonian (che farà il suo debutto nel DCEU dopo aver ospitato la mostra dedicata a Captain America nel  film Captain America: The Winter Soldier del MCU). Le due donne dovrebbe avere molto in comune, soprattutto da un punto di vista intellettivo, quindi dovrebbe rappresentare una svolta senza dubbio eccitante il motivo che le spingerà a scontrarsi l’una contro l’altra.

Wonder Woman 1984 uscirà il 2 ottobre 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Avengers: come funziona davvero la Gemma dell’Anima in Infinity War e Endgame?

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Le regole e i poteri della Gemma dell’Anima in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono molto vaghi, eppure entrambi i film forniscono una serie di indizi su come l’oggetto immaginario funzioni davvero. Come spiegato da Wong (Benedict Wong) in Doctor Strange, ognuna delle sei Gemme dell’Infinito presenti nell’universo cinematografico Marvel è un cristallo preistorico che rappresenta e controlla “un aspetto essenziale dell’esistenza”.

Thanos (Josh Brolin) usa la Gemma dello Spazio per teletrasportare se stesso e l’Ordine Nero in tutto l’universo; la Gemma del Potere per lanciare una luna sul pianeta Titano; la Gemma della Realtà per trasformare i proiettili di Starlord (Chris Pratt) in un cumulo di bolle; la Gemma del Tempo per far tornare in vita Visione (Paul Bettany). La Gemma della Mente è nota per influenzare la psiche, come evidenziato dalla coscienza di Visione e dallo scettro di Loki (Tom Hiddleston) che funge da dispositivo di controllo mentale. Ma cosa fa la Gemma dell’Anima e come funziona?

Dopo anni di speculazioni da parte dei fan su cosa poteva essere e dove poteva trovarsi l’ultima Gemma dell’Infinito, Infinity War ha rivelato che – da un punto di vista narrativo – la Gemma non era stata ancora impostata nel MCU. Invece, il villain che tutti credevano morto, ossia Teschio Rosso (Ross Marquand), la stava sorvegliando silenziosamente sul lontano pianeta Vormir da quando il Tesseract la teletrasportò lì alla fine di Captain America: Il primo vendicatore. Teschio Rosso spiega a Thanos che la Gemma richiede il sacrificio di ciò che si ama di più: si tratta quindi dell’unica Gemma dell’Infinito ad imporre delle condizioni, oltre che la più difficile da collezionare.

guanto dell'infinitoDopo aver sacrificato la sua amata Gamora (Zoe Saldana) e aver ottenuto la Gemma dell’Anima, Thanos per prima cosa la combina con la Gemma dello Spazio per localizzare il vero Doctor Strange, quando il mago convoca un esercito di cloni nella battaglia su Titano. La combinazione delle due Gemme non solo ferisce Strange, ma fa anche sì che la sua anima si stacchi temporaneamente dal suo corpo. Questa è la stessa funzione che la Gemma dell’Anima svolge durante lo schiocco delle dita, in quanto conduce alla distruzione di metà di tutte le vite dell’universo (come visto in Infinity War), dimostrando la sua capacità di identificare i singoli esseri umani e, possibilmente, giudicare anche quali eliminare. Insieme al requisito del sacrificio e alla scelta di Teschio Rosso come suo protettore, tutto ciò dimostra che la Gemma dell’Anima rende giustizia al suo nome, in quanto controlla tutto ciò che riguarda lo spirito.

Un’altra caratteristica posseduta dalla Gemma dell’Anima è quella di aver introdotto lentamente i fan del MCU al Mondo Dell’Anima, una dimensione tascabile che risiede all’interno della Gemma stessa, dove è possibile incontrare la persona che è stata sacrificata. Quando Thanos raggiunge il suo obiettivo finale, viene trasportato proprio lì: all’interno, incontra una giovane Gamora. Tony Stark (Robert Downey Jr.) avrebbe dovuto vivere un momento simile con sua figlia Morgan, interpretata dall’attrice Katherine Langford di Tredici, ma la scena è stata tagliata dal montaggio finale. Questo potere è anche collegato al motivo per cui tutti quelli che sono stati spazzati via in Infinity War sono stati riportati in vita in Endgame, a differenza di quei personaggi che sono morti per cause diverse, come Visione e Vedova Nera (Scarlett Johansson). Letteralmente, lo schiocco delle dita non li ha mai uccisi: la Gema dell’Anima li ha solo trasportati all’interno di un diverso piano dell’esistenza.

Scopriremo di più sulla Gemma dell’Anima grazie al film sugli Eterni?

La Gemma dell’Anima è stata quindi una parte centrale del piano di Thanos per spazzare via metà della vita nell’universo in Avengers: Infinity War ed è stata anche una parte essenziale della sua sconfitta in Avengers: Endgame. Innegabilmente, si tratta del pezzo più enigmatico del suo guanto onnipotente. I due film in cui è apparsa hanno dimostrato la sua connessione con la parte più spirituale dell’universo condiviso, ma è ovvio che c’è molto altro da esplorare al riguardo. Forse il film Gli Eterni risponderà alle restanti domande circa la sua creazione e le sue funzionalità.

Via Screen Rant

Jennifer Hudson è Aretha Franklin nel trailer di Respect

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Ecco il primo trailer originale di Respect, il biopic su Aretha Franklin in cui Jennifer Hudson, già premio Oscar per Dreamgirls, interpreterà la leggenda della musica, Regina del Soul. La MGM ha diffuso un trailer che si focalizza sull’ascesa di Franklin, dagli inizi difficili al successo e alla grande connessione con il suo pubblico. Il trailer mostra anche brevemente il contributo che Aretha Franklin apportò al movimento per i Diritti Civili, includendo anche una sua frase, divenuta ormai una citazione famosa: “Devi disturbare la pace, quando non riesci ad ottenerla”.

Come accennato in precedenza, l’attrice vincitrice del premio Oscar Jennifer Hudson interpreterà Aretha Franklin. Hudson è affiancata da Forest Whitaker, che interpreta il padre di Franklin, Marlon Wayans, nel ruolo di Ted White (il primo marito di Franklin), insieme a Audra McDonald, Marc Maron, Tituss Burgess, Saycon Sengbloh, Hailey Kilgore e Skye Dakota Turner. La sinossi ufficiale di Respect recita “A seguito dell’ascesa della carriera di Aretha Franklin da bimba che canta nel coro della chiesa di suo padre alla sua celebrità internazionale, RESPECT è la straordinaria storia vera del viaggio dell’icona della musica per trovare la sua voce”. RESPECT arriverà nei cinema questo dicembre, a meno che la pandemia di COVID-19 non abbia un impatto sulla data di uscita del film.

La storia fantastica: Sophie Turner è Westley nel trailer del remake home made

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Abbiamo già detto che da oggi sarà disponibile in puntate su Quibi un remake home made de La storia fantastica, a cui hanno partecipato tantissime star che hanno ricreato piccoli pezzi del film mentre erano in quarantena, utilizzando solo oggetti e materiali che potevano reperire nelle loro case. Oggi arriva il primo esilarante trailer del remake casalingo collettivo in cui compaiono Tiffany Haddish con Common, Hugh Jackman e il figlio, Jennifer Garner, Sophie Turner (visibilmente incinta!) con Joe Jonas. Ecco il trailer:

Naturalmente tutta l’operazione non è solo un simpatico divertimento, ma anche un modo per raccogliere fondi e fornire pasti gratuiti a chi non può permetterseli negli Stati Uniti ancora attanagliati dall’emergenza COVID-19.

La storia fantastica: l’esilarante trailer onesto

Questa versione de La Storia Fantastica vedrà esibirsi molte altre famose coppie di Hollywood, tra cui Common e Tiffany Haddish, Neil Patrick Harris e David Burtka, Chris Pine e Annabelle Wallis. Ma anche nomi del calibro di Hugh Jackman, Jennifer Garner, Elijah Wood e avranno un ruolo.

Andre The Giant: in arrivo il biopic sul gigante de La Storia Fantastica

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Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

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Ryan Reynolds irrompe durante la reunion del cast di X-Men

Lo scorso sabato, per sponsorizzare il concerto “Global Goal: Unite for Our Future” destinato a celebrare il lavoro di tutti gli operatori del settore sanitario, è stata organizzata una reunion del cast di X-Men a cui hanno partecipato Hugh Jackman (Wolverine), Patrick Stewart (Charles Xavier nella saga originale), James McAvoy (Charles Xavier nella saga reboot), Famke Janssen (Jean Grey nella saga originale), Sophie Turner (Jean Grey nella saga reboot) e Halle Berry (Tempesta).

Improvvisamente la reunion è stata interrotta da Ryan Reynolds (Deadpool), che ha cercato di convincere i suoi colleghi del fatto che anche lui, proprio grazie al personaggio del Mercenario Chiacchierone, appartiene alla grande famiglia degli X-Men. Purtroppo l’attore non è riuscito a persuadere i suoi colleghi, che uno ad uno hanno iniziato ad abbandonare la videochiamata. Sul finale, quando è rimasto soltanto Jackman, è apparso improvvisamente Liev Schreiber (interprete di Victor Creed/Sabretooth) che ha esclamato: “X-Men le origini, riuniti!”, in riferimento al film di Gavin Hood in cui ha recitato al fianco di Jackman.

Ryan Reynolds sarà ancora Deadpool!

Ricordiamo che dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney, i personaggi degli X-Men verranno ufficialmente introdotti nel MCU con nuove storie e nuovi attori che interpreteranno gli iconici mutanti. Ad oggi, l’unico personaggio che non subirà un recasting sarà proprio quello di Deadpool, con Ryan Reynolds che tornerà nei panni del Mercenario Chiacchierone nell’annunciato Deadpool 3, sul quale però non ci sono ancora dettagli.

Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo.