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22.11.63, serie tv: episodi, trama, cast e dove vederla in streaming

22.11.63 è la miniserie evento basata sul romanzo di Stephen King 22/11/63 trasmessa HULU con protagonista James Franco. Lo show composta di otto episodi è stato prodotto da J.J. Abrams, Stephen King, Bridget Carpenter e Bryan Burk.

Basata sull’omonimo best-seller di Stephen King 22.11.63, la serie unisce il talento del celebre scrittore americano con quello di J.J. Abrams (già autore di Lost e reduce dal successo planetario di Star Wars: Il risveglio della Forza) e del regista Kevin Macdonald, premio Oscar per il documentario sulla strage delle Olimpiadi di Monaco, Un giorno a settembre.

22.11.63: dove vederla in streaming

La serie è andata in onda in Italia dall’11 aprile 2016 su Fox. Dal 22 aprile 2020 viene trasmessa in chiaro sul canale 20. In streaming la serie è stata trasmessa su NOWTV

22.11.63: la trama e il cast

La serie racconta dell’insegnante di liceo Jake Epping si ritrova a viaggiare nel tempo per cercare di impedire l’assassinio di JFK, ma dovrà vedersela con Lee Harvey Oswald, un amore imprevisto e con il passato, che non vuole essere cambiato. Il titolo 22.11.63 riprende la data dell’omicidio del presidente John F. Kennedy.

James Franco veste i panni di Jake Epping, un insegnante di inglese spossato da una vita professionale poco soddisfacente e dalla recente separazione dalla moglie. La sua vita cambia improvvisamente quando il suo fidato amico Al Templeton (Chris Cooper, premio Oscar per Il ladro di orchidee) gli confida di aver scoperto l’esistenza di un passaggio spazio-temporale che trasporta chiunque lo oltrepassi direttamente al 21 ottobre 1960. Non importa quanto tempo si trascorra nel passato: che siano tre secondi o tre anni, nel presente corrisponderanno sempre a due minuti esatti. Dopo un primo momento di titubanza, Jake deciderà di tornare nel passato per cercare di sventare l’assassinio di JFK e, implicitamente, tutti i tragici eventi scaturiti da quell’omicidio. In questa sua missione verrà ostacolato non solo da Lee Harvey Oswald (colui che venne giudicato colpevole del delitto), ma soprattutto da un passato che non vuole essere cambiato; Jake scoprirà ben presto che riscrivere le pagine della storia può essere molto pericoloso.

22.11.63

James Franco, già candidato agli Oscar e vincitore di un Golden Globe è il protagonista assoluto di un cast importante che comprende, tra gli altri, Josh Duhamel (Las Vegas, Transformers, Battle Creek), T.R. Knight (Grey’s Anatomy) e Cherry Jones (24). Nel cast anche Chris Cooper, Sarah Gadon, Lucy Fry e George MacKay. È un progetto fortemente voluto dallo stesso Stephen King il quale figurerà come produttore  insieme al celebre Abrams. Questo è il secondo romanzo del grande re dell’horror che diventa una serie tv dopo Under The Dome (trasmessa sulla CBS per 3 stagioni).

Nei ruoli ricorrenti troviamo Deke Simmons interpretato da Nick Searcy, George de Mohrenschildt interpretato da Jonny Coyne, Mimi Corcoran interpretata da Tonya Pinkins, Christy Epping interpretata da Brooklyn Sudano, Harry Dunning interpretato da Leon Rippy, Arliss Price interpretato da Michael O’Neill, Edna Price interpretata da Annette O’Toole e Jack Ruby interpretato da Antoni Corone.

22.11.63: il trailer

 

Gli episodi della serie tv

Part 1 che si intitola “The Rabbit Hole” Jake Epping (James Franco) viene bruciato e perso. La sua ex moglie è andata avanti, i suoi studenti sono sempre distratti, e il suo romanzo è uscito Dieci uno dei suoi più cari amici, Al Templeton (Chris Cooper), gli mostra la “tana del coniglio”, portale segreto del tempo che risale al 1960. Al chiede a Jake di tornare al passato e creare un mondo migliore fermando l’assassinio di Kennedy. Jake si dirige nella tana del coniglio per iniziare la sua missione – ma scopre che cambiare il passato è molto più pericoloso di quanto avrebbe mai immaginato.

Part 2 che si intitola “The Kill Floor” Spinto dall’enormità del suo obiettivo, Jake decide che l’unica cosa che può fare per fare davvero la differenza è salvare la famiglia del suo amico Harry Dunning (Leon Rippy). La famiglia di Harry è stata assassinata in una piccola città del Kentucky dal padre fuori controllo di Frank, Frank (Josh Duhamel). Ma Jake ha quello che serve per uccidere un uomo – e quali sono le conseguenze della violenza, anche contro qualcuno pericoloso come Frank?

Part 3 che si intitola “Other Voices, Other Rooms” Jake trova un improbabile alleato nella sua ricerca nel vagabondo locale Bill Turcote (George MacKay). Ottiene un lavoro di insegnante in una piccola città vicino a Dallas e scopre scintille romantiche con il bibliotecario della scuola Sadie Dunhill (Sarah Gadon). Jake costruisce una doppia vita – spiando di notte Lee Harvey Oswald (Daniel Webber) mentre il potenziale assassino di Jake costruisce. Trailing Oswald porta Jake nel lato oscuro di Dallas, dove si rende conto che Oswald potrebbe non essere l’unica minaccia che Kennedy dovrà affrontare.

Part 4 “The Eyes of Texas” La collaborazione di Jake e Bill inizia a lottare mentre scoprono altri segreti che circondano l’imprevedibile Lee Harvey Oswald. La cospirazione che coinvolge Oswald si approfondisce, mentre il romanticismo fiorisce per Jake e Sadie. Ma essendo coinvolto in un innocente spettatore, Jake ha messo in pericolo il suo nuovo amore?

Part 5 “The Truth” Tutto inizia a sfaldarsi mentre Jake lotta per vivere due vite: insegnante e viaggiatore del tempo. Quando la vita di Sadie è minacciata, Jake deve fare una scelta terribile, lasciando Bill a se stesso. Lee Harvey Oswald prende delle misure che lo porteranno ad un appuntamento con il destino.

Part 6 “Happy Birthday, Lee Harvey Oswald” È l’ottobre 1962 e la crescente tempesta di minacce a Dallas continua a crescere. Jake deve intraprendere azioni drastiche per stabilire l’intera dimensione della minaccia per Kennedy. E in mezzo a tutto, è colpito da una morte inaspettata e da un amaro tradimento da uno di quelli più vicini a lui.

Part 7 “Soldier Boy” La fine è vicina e Jake non è all’altezza del compito. Sadie si affretta a raccogliere i pezzi, ma nessuno conosce la missione oltre a Jake. Kennedy e l’assassino sono in rotta di collisione – ma Jake ha cambiato le cose abbastanza in passato per alterare il corso degli eventi? I giorni stanno contando alla rovescia mentre si avvicina l’11.22.63.

Part 8 “The Day in Question (Finale)” Il passato estrae ogni arma che deve impedire a Jake di raggiungere Dealey Plaza in tempo per salvare Kennedy. Se fallisce, potrebbe significare la morte per Jake o altri vicino a lui – e se ci riesce, potrebbe creare un mondo in cui perde tutto ciò che abbia mai conosciuto. Qual è il costo per fare la cosa giusta

Curiosità sulla serie tv

Il 12 agosto 2011, prima dell’uscita del romanzo, è stato annunciato che Jonathan Demme era interessato a scrivere, produrre e dirigere un adattamento cinematografico di 22/11/’63, con Stephen King in veste di produttore esecutivo Tuttavia, nel dicembre 2012, Demme ha annunciato di aver rinunciato al progetto, dopo varie discussioni con King su cosa includere nella sceneggiatura.

Il 26 aprile 2013, la Bad Robot Productions e la Warner Bros. Television entrano in trattative per ottenere i diritti per adattare il romanzo come una serie o miniserie televisiva. Le riprese sono cominciate nel giugno 2015 a Hespeler, in Ontario, e sono terminate nell’autunno seguente. Il primo trailer è stato diffuso il 19 novembre 2015.

Tornare a vincere: intervista a Ben Affleck

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Tornare a vincere: intervista a Ben Affleck

Ben Affleck è il protagonista di Tornare a Vincere, di David O’Connor, disponibile in digitale a partire dal 23 aprile.

Jack Cunningham, ex fenomeno della pallacanestro, si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una drammatica perdita, annegando nell’alcolismo. Fino a quando non gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro.

Tornare a vincere, il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck, a partire dal 23 aprile sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale (anche in 4K UHD) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

Iron Man, trilogia: quello che i film hanno fatto meglio degli altri

Nonostante l’arco narrativo di Robert Downey Jr. nei panni di Iron Man all’interno del MCU si sia ufficialmente concluso, gli ultimi 11 anni sono stati ricchi di emozioni e di momenti indimenticabili per i fan dell’universo condiviso, soprattutto per gli amanti del personaggio di Tony Stark in relazione alla trilogia a lui dedicata.

I film della Marvel hanno spesso fatto i conti con quantità elevate di personaggi e storyline, tanto da esser stati costretti in più di un’occasione a sacrificare diversi elementi per il raggiungimento di quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni film: la coerenza e la coesione della narrazione. Di seguito ecco alcune cose che ogni film della trilogia di Iron Man ha fatto certamente meglio degli altri:

Iron Man

Iron Man film 2008L’armatura

Grazie al primo film di Iron Man, abbiamo visto come Tony si comporta quando è impegnato nella creazione di una delle sue armature. Abbiamo infatti assistito alla progettazione e alla realizzazione delle tute Mk1, Mk2 e Mk3, con tanto di modellatura del metallo, del colore e dell’interfaccia.

Successivamente, però, la Marvel optò per un approccio diverso, lasciando in disparte l’aggiornamento delle tecnologie dei vari costumi, e facendo credere allo spettatore che lo stesso Tony se ne fosse occupato tra un film e l’altro.

Il villain

Tutti i villain che abbiamo visto nella trilogia di Iron Man erano mossi da un sentimento di vendetta nei confronti del miliardario. Ad Obadiah Stane, in Iron Man, non andava a genio che Tony avesse ripreso il controllo delle Stark Industries; Justin Hammer, in Iron Man 2, voleva dimostrare di aver finito di vivere all’ombra di Tony in campo scientifico; Il Mandarino, in Iron Man 3, è soltanto un personaggio fittizio ingaggiato dal vero antagonista principale del film, ossia il folle scienziato Aldrich Killian.

Rispetto ad altri film del MCU, le motivazioni dei cattivi della trilogia di Iron Man possono apparire meno profonde, ma la presenza di Obadiah Stane, un uomo che conosceva Tony da quando era soltanto un ragazzino, aggiunge certamente una connessione emotiva tra l’eroe e l’antagonista.

La trama

La storia di Tony Stark che si trasforma in Iron Man, la presenza di Obadiah Stane, l’evoluzione della relazione tra Tony e Pepper: questi e tantissimi altri elementi rendono la rende di Iron Man più forte e decisamente accattivante rispetto a quelle dei due capitoli successivi.

Iron Man 2 ci ha mostrato un lato più debole della personalità di Tony, alle prese con le drammatiche conseguenze del reattore ad arco, che per grande parte del film si allontana dalla classica figura dell’eroe. Iron Man 3 ha fin troppo pasticciato con le varie storyline: il disturbo post-traumatico da stress, le dinamiche tra Pepper e Aldridge Killian e, soprattutto, la ruolo del villain e la sua caratterizzazione. 

Iron Man 2

Iron Man 2I collegamenti con il MCU

In Iron Man abbiamo assistito essenzialmente al viaggio del personaggio di Tony: l’introduzione di qualsiasi altro membro degli Avengers o dello SHIELD avrebbe finito per oscurare o mettere in secondo piano la sua storyline. Le cose sono andate diversamente in Iron Man 2, in cui abbiamo visto per la prima volta i personaggi di Nick Fury e Black Widow.

Non sempre tutti i film del MCU hanno avuto conseguenze drastiche sulla trama più ampia dell’universo condiviso, ma se dobbiamo guardare esclusivamente alla trilogia di Iron Man, è innegabile quanto il secondo capitolo sia quello che si colleghi meglio all’interno della struttura narrativa più ampia del franchise.

Gli easter-egg

I riferimenti ai fumetti Marvel originali sono disseminati in tutto il MCU e alcuni di questi non sono ancora stati scoperti. Iron Man si collega ai fumetti originali grazie alla scena del casinò e all’armatura d’oro.

Iron Man 2 contiene riferimenti a Captain America, con il suo scudo nel laboratorio di Tony Stark; una battuta che rimanda direttamente al re-casting di Rhodey; la ventiquattore di Tony che fa riferimento al fatto che il miliardario porti sempre con sé un abito ben piegato in valigia. Per non parlare degli easter-egg nella scena finale tra Nick Fury e Tony Stark, dove Wakanda può essere intravista sugli schermi come uno dei luogo di interesse dello SHIELD.

War Machine

Dopo che Terence Howard è stato sostituito da Don Cheadle nel ruolo di James Rhodes/War Machine in Iron Man 2, i fan erano certamente curiosi di vedere la sua interpretazione del personaggio. Sebbene abbia trascorso parte del film ad agire come burattino nelle mani di Ivan Vanko, abbiamo anche visto Iron Man e War Machine combattere l’uno nell’armatura dell’altro, e anche fianco a fianco nell’atto finale del film.

Per la maggior parte di Iron Man 3, War Machine è stato impegnato a trovare il potenziale nascondiglio del Mandarino, e lo abbiamo visto quasi sempre con indosso la sua armatura (che lo stesso è stato costretto dal governo a farsi riverniciare di rosso, bianco e blu). Ecco perché quello in Iron Man 2 resta l’utilizzo migliore che il MCU abbia fatto del personaggio di War Machine.

Iron Man 3

Iron Man 3 filmIl tono comico

Tony Stark (Robert Downey Jr.) è noto per il suo attitude e per le sue battute al vetriolo. Gran parte dei momenti comici nei primi due film di Iron Man provenivano infatti dai dialoghi affidati al personaggio. Con l’aggiunta del Mandarino in Iron Man 3, anche se si tratta dell’iterazione che forse ha deluso più di chiunque altra i fan della Marvel, è innegabile quanto le risorse comiche dell’intera trilogia abbiano raggiunto nuove vette.

Lo sviluppo del personaggio

Lo sviluppo narrativo del personaggio di Tony è certamente più chiaro ed evidente quando lo si guarda in riferimento all’intero suo percorso nel MCU, da Iron Man ad Avengers: Endgame. Tuttavia, la storyline del disturbo post traumatico da stress aggiunta in Iron Man 3 ha dato a Tony Stark la possibilità di apparire agli occhi dello spettatore non più soltanto come l’eroe che avevano conosciuto nei film precedenti: in Iron Man e Iron Man 2, Tony Stark era ancora l’arrogante, seppur amabile, miliardario che è sempre stato…

La colonna sonora

Anche se gli AC/DC sono stati un’ottima colonna sonora per la seconda avventura cinematografica di Tony Stark, ascoltando solo la colonna sonora d Iron Man 3 si ha davvero la sensazione di un assistere ad un grande film d’azione. Le musiche del film sono state composte da da Brian Tyler, che è davvero riuscito ad infondere alla storia una personalità e anche un alto grado di emotività. 

Spider-Man 3 e Uncharted: Tom Holland conferma il rinvio delle riprese

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Tom Holland è apparso su Jimmy Kimmel Live per incontrare l’anchorman Jimmy Kimmel come ospite dell’edizione casalinga da quarantena del suo talkshow. Durante il breve collegamento, l’attore ha parlato della sua quarantena a Londra e ha commentato anche il lavoro che stava svolgendo quando è scattato il lockdown.

In merito alle riprese di Spider-Man 3 e all’eventuale posticipazione del lavoro sul suo terzo film da arrampica muri, l’attore ha dichiarato: “Non ne sono troppo sicuro. Ero a Berlino, a girare un film intitolato Uncharted con Mark Wahlberg. Eravamo tutti pronti per partire, siamo andati al set per il primo giorno di riprese, poi c’è stato il lockdown e siamo stati rimandati a casa. Quindi, non so ora se riprenderemo a girare prima quel film e poi Spider-Man 3 o il contrario. Ma non lo so. Ma entrambi i film saranno realizzati e sono entrambi molto forti e le sceneggiature sono fantastiche, quindi qualunque cosa accada, i film si faranno prima o poi. Ma sono pronto a interpretare entrambi i ruoli. Voglio dire, ho interpretato abbastanza tempo Spider-Man per poterlo fare ancora, potrei interpretarlo già domani, è tutto pronto.”

Holland appare dunque decisamente ottimista in merito al film, resta però da vedere in che modo il mondo reagirà alla fase successiva al lockdown e alla riapertura dei mercati e delle produzioni.

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Venom vs Spider-Man: Tom Hardy ha anticipato lo scontro?

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Venom vs Spider-Man: Tom Hardy ha anticipato lo scontro?

Da quando è impegnato nella produzione di Venom 2 (attualmente sospesa a causa della pandemia di Covid-19), Tom Hardy ha fatto molto parlare di sé a causa di alcune foto postate attraverso il suo account Instagram e poco dopo cancellate perché considerate “spoilerose”.

Nelle ultime ore, in seguito all’annuncio del titolo ufficiale del film (Venom: Let There Be Carnage) e alla nuova data di uscita, l’attore sembra essere caduto nuovamente in errore (volontario o no, non lo sapremo mai!). In una storia diffusa via IG, infatti, Tom Hardy ha condiviso un’immagine in cui è possibile vedere il simbionte scontrarsi contro Spider-Man: la storia è stata cancellata dopo pochi minuti, ma naturalmente è stata subito salvata, facendo il giro del web (come portato all’attenzione da Screen Rant).

La domanda sorge dunque spontanea: perché Hardy ha postato quella storia? E perché ha dovuto (o voluto) eliminarla? Nel film diretto da Andy Serkis vedremo davvero l’Uomo Ragno?

LEGGI ANCHE – Venom 2: l’uscita del film posticipata al 2021

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom 2 assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Whitney Houston: il biopic dallo sceneggiatore di Bohemian Rhapsody

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Arriva da Deadline la notizia che Anthony McCarten, sceneggiatore e produttore di Bohemian Rhapsoy, il biopic con Rami Malek nei panni di Freddie Mercury, è al lavoro su un nuovo film biografico, dedicato ad un’altra icona della musica mondiale, Whitney Houston, tragicamente scomparsa nel 2012 all’età di 48 anni.

Il biopic si intitolerà I Wanna Dance with Somebody, in onore della celebre hit della cantate datata 1987, e sarà diretto da Stella Meghie, regista di The Photograph con Issa Rae e Lakeith Stanfield. Gli eredi della cantante, la società Primary Wave e Clive Davis (il celebre produttore che scoprì la Houston) collaboreranno attivamente al biopic.

Il coinvolgimento della Houston Estate permetterà al film di poter utilizzare le canzoni originale della cantante: il film, dunque, impiegherà i più grandi successi che hanno contribuito a rendere la Houston una delle più amate interpreti a livelli mondiale, come Saving All My Love for You, Greatest Love of All e I Will Always Love You. 

A proposito del biopic, Clive Davis ha dichiarato: “In base alla mia esperienza personale e professionale con Whitney, dalla sua adolescenza fino alla sua tragica e prematura scomparsa, so per certo che la sua storia non è ancora stata raccontata per intero. Sono davvero felice che Anthony McCarten si sia impegnato per realizzare una sceneggiatura senza alcun tipo di preclusione, musicalmente ricca, che rivela finalmente la vera Whitney, un’artista la cui voce ha profondamente influenzato il mondo, mentre lei stessa combatteva contro quei demoni che sarebbero stati poi la sua rovina.”

Whitney Houston è stata una delle donne di maggior successo discografico, la quarta donna per numero di vendite negli Stati Uniti, con circa 55 milioni di dischi certificati dalla RIAA. Le sue vendite complessive di album e singoli sono di 200 milioni di copie. Tra gli altri record, detiene anche il primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior successo insieme a Michael Jackson, e nel 2006 il Guinness dei Primati l’ha dichiarata “l’artista più premiata e famosa di tutti i tempi”.

Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, la prima versione di Dark Rey

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Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, la prima versione di Dark Rey

Il concept artist Adam Brockbank ha recentemente condiviso un suo concept per Star Wars: L’Ascesa di Skywalker in cui possiamo dare uno sguardo alla primissima proposta per il look di Dark Rey, la versione Oscura dell’eroina che abbiamo brevemente visto nell’ultimo film della saga degli Skywalker.

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Avengers: Endame, un dettaglio inedito sullo scontro Cap vs Cap

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Avengers: Endame, un dettaglio inedito sullo scontro Cap vs Cap

In una recente intervista con Digital Spy in occasione della promozione del suo debutto alla regia, il film Tyler Rake con Chris Hemsworth, Sam Hargrave ha parlato del suo lavoro in qualità di coordinatore degli stuntman sul set di Avengers: Endgame, il cinecomic campione d’incasssi di Anthony e Joe Russo uscito nelle nostre sale lo scorso anno.

Hargrave è stato la controfigura di Captain America in The Avengers e Captain America: The Winter Soldier, prima di ricoprire il ruolo di coordinatore degli stuntman sul set di Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Endgame. Suo fratello, Daniel Hargrave, lo ha sostituito in qualità di controfigura di Chris Evans sul set di Infinity War e Endgame. 

In occasione della sequenza di Avengers: Endgame in cui Cap combatte contro se stesso, però, Sam Hargrave ha rivelato di aver avuto la possibilità di indossare nuovamente il costume dell’eroe e di combattere contro suo fratello Daniel:

“Ecco il motivo per cui sono tornato ad indossare quel costume, così da poterne parlare un giorno. La Marvel è stata fantastica da questo punto di vista, e anche se c’è stato tantissimo lavoro in digitale, ovviamente per quanto riguarda i volti, sappiate che i fratelli Hargrave ci hanno dato dentro sul set di Endgame. Ed è per questo che l’ho fatto, perché tutto ciò vivrà comunque per sempre. Potrete dire ai vostri figli, ai vostri nipoti, che eravamo io e mio fratello a combattere davvero in quel film.”

LEGGI ANCHE – Captain America: tutti i frame del suo fondoschiena in Avengers: Endgame

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Endgame ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici, tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.

Rifkin’s Festival è il titolo del nuovo film di Woody Allen

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Rifkin’s Festival è il titolo originale ufficiale del nuovo film di Woody Allen, girato in Spagna e realizzato grazie al sostegno della Tripictures. Il film avrà come protagonisti Elena Anaya, Louis Garrel e Gina Gershon.

Rifkin’s Festival racconta la storia di una coppia americana sposata che si reca al San Sebastián Film Festival. La coppia resta folgorata dalla magia del festival e dei film in concorso, oltre che dalla bellezza e dal fascino della Spagna. La donna avrà una relazione con un brillante regista francese, mentre l’uomo si innamorerà di una bellissima donna spagnola del luogo.

Il film sarà prodotto da Mediapro Studio (che aveva già lavorato con Allen per Vicky, Cristina, Barcelona) e da Gravier Production in coproduzione con Wildside. La pellicola è stata girata a San Sebastian la scorsa estate. Mediapro Studio collaborerà con Gravier per quanto riguarda le vendite internazionali.

Il film, dopo la presentazione nel mese di settembre al San Sebastián Film Festival, dovrebbe uscire in Spagna il prossimo autunno, naturalmente se le sale cinematografiche saranno nuovamente agibili. Al momento, dunque, è impossibile prevedere quando il film arriverà nel resto del mondo.

Rifkin’s Festival segnerà anche la quarta collaborazione tra Woody Allen e il direttore della fotografia tre volte premio Oscar Vittorio Storaro, dopo Café Society, La ruota delle meraviglie e Un giorno di pioggia a New York

Fonte: Deadline

Tom Holland, in isolamento, torna nei panni di Spider-Man

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Tom Holland, in isolamento, torna nei panni di Spider-Man

Sappiamo tutti quanto Tom Holland sia affezionato al personaggio di Spider-Man. Per il giovane attore, ogni occasione è quella giusta per tornare nei panni dell’iconico personaggio che gli ha regalato la fama internazionale. Lo testimonia una recente ospitata dello stesso in occasione dell’ultima puntata dello show di Jimmy Kimmel.

Holland, infatti, è apparso in videoconferenza (secondo la nuova veste che ha assunto il talk a seguito della pandemia di Covid-19) nei panni del simpatico arrampicamuri per fare una sorpresa al figlio del celebre conduttore americano, in occasione del suo terzo compleanno. Il figlio di Kimmel avrebbe dovuto festeggiare con una tradizionale festa di compleanno, durante la quale era previsto proprio l’intervento di un animatore travestito da Uomo Ragno. Naturalmente, l’attuale situazione mondiale e le rigide misure relative al distanziamento sociale non hanno permesso che ciò accadesse.

Così, per rendere ugualmente speciale il giorno del suo compleanno, il conduttore ha ben pensato di far sì che fosse proprio Peter Parker in persona a cercare di rendere comunque speciale la giornata dei suo figlio. Prima della lieta sorpresa, però, Tom Holland ha chiacchierato con Jimmy e ha aggiornato in merito alle riprese di Spider-Man 3, rivelando di non sapere quando la produzione partirà:

“Non ne ho idea”, ha spiegato Holland. “Ero a Berlino, a girare Uncharted con Mark Wahlberg. Eravamo pronti a partire, siamo andati sul set per il primo giorno di riprese, poi ci siamo dovuti fermare e siamo stati rimandati a casa. Quindi, se gireremo prima quel film o prima il nuovo Spider-Man… onestamente, non lo so. Ad ogni modo, entrambi i film si faranno. Sono due progetti davvero forti e le sceneggiature sono fantastiche. Quindi, anche se ci vorrà più tempo del previsto, si faranno. Io sono pronto per entrambi.”

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: per Tom Holland sarà “assolutamente folle”

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film dovrebbero partire quest’estate.

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Wonder Woman 1984: svelato il rating del film

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Wonder Woman 1984: svelato il rating del film

Wonder Woman 1984, l’atteso sequel che arriverà nelle sale il prossimo 14 agosto, riceve ufficialmente un PG-13, ossia un divieto ai minori di 13 anni, per la presenza nel film di “scene d’azione e violenza”. Nella descrizione delle motivazioni relativo al divieto non si fa alcun riferimento ad eventuali contenuti sessuali: ciò lascia presumere che la relazione tra Diana Prince (Gal Gadot) e Steve Trevor (Chris Pine) verrà trattata in maniera alquanto edulcorata.

Di recente la data di uscita del film è stata ufficialmente posticipata. All’inizio il sequel di Wonder Woman, che sarà diretto ancora una volta da Patty Jenkins, sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 6 giugno. A causa della pandemia di Covid-19, la Warner Bros. ha deciso di spostare l’uscita del film al 14 agosto. Il primo Wonder Woman, uscito nel 2017, ha raccontato le origini del personaggio di Diana Prince dopo il suo debutto in Batman v Superman.

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Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Fonte: ComicBookMovie

Mission Impossible 7: le riprese in Italia salteranno definitivamente?

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L’attuale pandemia di Covid-19 rende impossibile, al momento, stabilire quando le attività lavorative potranno tornare alla normalità. Ciò, naturalmente, riguarda anche le produzioni cinematografiche e televisive negli Stati Uniti. In uno speciale pubblicato da Variety, si è tornato a parlare del caso di Mission Impossible 7, con particolare attenzione alle riprese italiane del film.

A causa dell’emergenza Coronavirus, infatti, le riprese del film previste sia a Venezia che a Roma erano state ufficialmente cancellate. Inizialmente – quando la pandemia mondiale non era ancora stata dichiarata – si era parlato della possibilità di ricostruire le due città del Bel paese attraverso l’allestimento di imponenti set presso i Longcross Studios situati a Longcross, Surrey, in Inghilterra.

Adesso invece, come apprendiamo dalla fonte, la Paramount potrebbe decidere di cancellare definitivamente le riprese previste in Italia. Tom Cruise e il team produttivo sperano di poter tornare sul set a giugno, ma spostarsi in quel periodo per raggiungere l’Italia sarebbe praticamente impossibile. Naturalmente sono ore di attente e profonde decisioni per lo studio, dal momento che la situazione a livello mondiale è ancora avvolta nell’incertezza.

Come spiegato sempre dalla fonte, la produzione potrebbe anche decidere di spostare le riprese previste a Venezia e a Roma in autunno, ma se non sarà ancora possibile compiere viaggi internazionali, è quasi certo che i piani per il film cambino totalmente. Al momento la data di uscita di Mission Impossible 7 nelle sale americane è fissata per il prossimo 23 luglio 2021, ma arrivati a questo punto è quasi certo che subirà uno slittamento.

LEGGI ANCHE – Mission Impossible: Christopher McQuarrie dirigerà i prossimi due film

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

The Last Dance: recensione della serie sui Chicago Bulls di Michael Jordan

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Si intitola The Last Dance, l’ultima danza, il documentario di ESPN e Netflix dedicato alla stagione ‘97/’98 dei Chicago Bulls, un’opera che grazie al ritmo serrato e avvincente si appresta a diventare un appuntamento imperdibile di queste ultime (si spera) settimane di quarantena. Dal 20 aprile sono disponibili sulla piattaforma due episodi a settimana, per 5 settimane di una storia cominciata proprio nella stagione del 1997.

Dopo cinque titoli in sette stagioni, i Chicago Bulls inseguono il sesto titolo, il terzo consecutivo, e l’organizzazione autorizza una troupe televisiva a seguire la squadra in ogni momento, a partire dalla preparazione del campionato, permettendo alle telecamere di arrivare dove non erano mai state prima, dal campo di allenamento agli spogliatoi. Quel materiale, unito a repertorio, interviste e una lunga e costante ricerca, oltre a un lavoro titanico di montaggio ha dato vita alla serie che racconta la grandiosa impresa sportiva dei Bulls di Michael Jordan.

The Last Dance, i Chicago Bulls di Michael Jordan nel ’97/’98

Nonostante le luci e i successi, quello fu un anno particolarmente difficile per i Bulls, che si trovarono ad affrontare un diffuso malcontento interno, dagli attriti dell’allenatore Phil Jackson con il general manager della squadra, ai problemi contrattuali di Scottie Pippen, che quell’anno non inizia nemmeno la stagione, complice un infortunio, forse con la speranza di riformulare un contratto che gli fruttava decisamente troppo poco per il suo ruolo e la sua importanza in squadra e nell’intera lega. Ma, da Rodan a Kukoc, tutti i giocatori avevano dei problemi con la società e con la squadra.

Su tutti, come un’ombra e un collante potentissimo, si stagliava la figura di Michael Jordan, il leader, il capo, quello che voleva soltanto vincere e che voleva farlo a tutti i costi, anche portare tutta la squadra sulle spalle.

The Last Dance è quindi l’ultima danza dei tori di Chicago, quella generazione di fenomeni (sia permesso il prestito dalla pallavolo azzurra) che ha segnato la storia del basket, e la cui storia commuoverà senza dubbio gli appassionati del parquet ma coinvolgerà anche chi di basket non capisce nulla. Perché storie sportive di questa portata, qualunque sia il loro esito, hanno sempre la potenza evocativa di storie di vita, sacrificio, sconfitta e vittoria.

The Last Dance non è solo il racconto di un’impresa eroica, è anche un lavoro documentaristico approfondito, certosino, vibrante di emozione, a tratti persino buffo, tremendamente onesto, raccontato attraverso le parole dirette dei protagonisti.

Nell’ottica contemporanea, la storia dei Chicago Bulls, nella stagione ‘97/’98, potrebbe spiegare bene a tutto il mondo il significato di farcela insieme, di giocare di squadra (in quanto genere umano), di mettere da parte l’individualismo e spalleggiarsi per raggiungere un obbiettivo comune. Ma si sa, i protagonisti di quella storia lì non sono esseri umani ordinari, sono fenomeni, divinità scese in Terra, a condividere con i comuni mortali parte della loro luce.

La sfida delle mogli, il trailer del film di Peter Cattaneo

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La sfida delle mogli, il trailer del film di Peter Cattaneo

La sfida delle moglitratto da una storia vera e diretto dal regista di “Full Monty” Peter Cattaneo, sarà disponibile in streaming dal 25 aprile, e per quattro settimane, sulle principali piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA PREMIERE, TIMVISION, CHILI, HUAWEI VIDEO, RAKUTEN TV e INFINITY. Dopo Un figlio di nome Erasmus, Eagle Pictures contribuisce alla campagna #iorestoacasa con una nuova commedia in prima visione.

Presentato nel corso dell’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, La sfida delle mogli nasce da una sceneggiatura scritta da due donne, Rosanne Flynn e Rachel Tunnard, ispirata al grande fenomeno, nato nel 2011, dei Military Wives Choirs, i cori formati dalle mogli dei militari al fronte.

Un cast di eccellenza per un film irresistibile, che vanta la presenza di Kristin Scott Thomas (Il Paziente inglese, Ti amerò per sempre, Quattro matrimoni e un funerale) e dell’attrice e sceneggiatrice Sharon Horgan.

SINOSSI

La vita della moglie di un militare al fronte può essere ingrata, ma non per Kate (Kristin Scott Thomas), che affronta lo stress e la monotonia della sua condizione con grazia e perseveranza. Kate infatti trova la sua libertà espressiva nel canto, al punto da riuscire a convincere un gruppo di mogli nella sua stessa condizione, a formare un coro: il Military Wives Choir che avrà un grande e inaspettato successo.

Ispirato ad una storia vera, la pellicola e il suo incredibile cast ci ricorda che è sempre possibile superare le proprie paure e affrontare le avversità della sorte creando un fronte di solidarietà comune.

Sergio, recensione del film con Ana de Armas

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Sergio, recensione del film con Ana de Armas

Disponibile su Netflix, Sergio è il biopic diretto da Greg Barker e incentrato sulla vita di Sergio Vieira de Mello, diplomatico brasiliano e alto ufficiale delle Nazioni Unite, che rimase ucciso, insieme a 21 membri del suo staff, in un attacco a Baghdad, dove era in servizio come rappresentante speciale dell’ONU per l’Iraq.

Barker è un vero e proprio esperto della figura di De Mello, dato che ha firmato anche un documentario dedicato a lui e che è stato sempre distribuito da Netflix. La scelta di raccontare il diplomatico in un film si rintraccia però nell’esigenza di dare al personaggio un aspetto umano, raccontandone non tanto le vicende pubbliche, perfettamente esposte nel film di non fiction, quanto quelle personali, che in questa sede diventano il cuore della vicenda.

La trama di Sergio, tra passato e presente

Sergio si concentra infatti sulla storia d’amore di De Mello con Carolina Larriera, dall’invio presso Timor Est per ricomporre la crisi con l’Indonesia al successivo invio in Iraq, dove a Baghdad, a causa di un attentato ordinato da Abu Musab al-Zarqawi, a soli 55 anni perse la vita. La struttura narrativa del film si snoda intorno all’attentato in cui il diplomatico ha perso la vita. Da sotto le macerie, Sergio ricorda il suo passato e soprattutto il suo amore.

Cuore narrativo di Sergio è quindi la relazione amorosa tra il protagonista e Carolina. La coppia sullo schermo è formata da Wagner Moura, che abbiamo conosciuto nei panni (e nei chili in più) dell’Escobar di Narcos, e da Ana de Armas, vera e propria stella in ascesa che, dopo la folgorante partecipazione a Blade Runner 2049 e la nomination ai Golden Globes per Cena con Delitto – Knives Out, continua a costruirsi una carriera varia, fatta di piccoli e grandi ruoli, in attesa di mostrarsi al fianco di Daniel Craig nel prossimo film del franchise di James Bond, No Time To Die.

sergio recensioneLa storia d’amore al centro del racconto

Il film oscilla tra momenti di grande coinvolgimento e altri decisamente fuori fuoco, in un susseguirsi di vicende che ci portano avanti e indietro nel tempo, lungo la linea della vita di Sergio e Carolina, per i quali Wagner e Ana riescono a trovare un binario comune da seguire, una certa alchimia che però non sopperisce agli sbalzi di tono e all’incertezza narrativa del film.

I due interpreti trovano la chiave giusta per farci appassionare alla loro storia personale, mettendo a nudo però l’unica verità che emerge dal film: la vita diplomatica e pubblica di De Mello è stata molto più interessante della sua storia d’amore, per quanto appassionata.

Se proprio esiste un pregio, in Sergio, è appunto quello di ricordare la vita del protagonista e di spingerci a saperne di più, cercando però altrove tracce del suo operato in vita.

Da Loki a Darth Vader: le migliori redenzioni dei villain

Da Loki a Darth Vader: le migliori redenzioni dei villain

I villain, quelli veramente malvagi e spietati, possono essere molto divertenti da guardare sul grande schermo, e spesso il pubblico finisce col preferire loro all’eroe di turno. Tuttavia, è altrettanto interessante e soddisfacente assistere alla redenzione del cattivo di una determinata storia. Il cinema ci insegna che anche le menti più diaboliche possono essere riportate sulla retta via e, in certi casi, dimostrare di possedere un lato “eroico”.

Affinché un cattivo e, soprattutto, un suo eventuale riscatto funzioni, la credibilità è il requisito primario da soddisfare, soprattutto in termini di motivazioni del personaggio. Ecco di seguito le 10 migliori redenzioni dei villain nei film:

Squalo (Moonraker – Operazione spazio)

Squalo è uno dei nemici più memorabili della saga di James Bond: questo è sicuramente dovuto, almeno in parte, alla sua redenzione. Il personaggio ha debuttato per la prima volta ne La spia che mi amava in qualità di villain dai denti d’acciaio che ha il compito di uccidere 007. In Moonraker – Operazione spazio, Squalo cambia idea quando trova l’amore: si rende conto, infatti, che lui e Dolly rischieranno di finire uccisi per mano del suo capo Hugo Drax. Per questo motivo, Squalo decide di aiutare Bond e combattere al suo fianco per sconfiggere il principale antagonista.

Scarlet Witch (Avengers: Age Of Ultron)

Wanda Maximoff, meglio conosciuta come Scarlet Witch, è stata sia una villain che un’eroina nei fumetti Marvel, e Avengers: Age of Ultron ha dato proprio vita a questa sua doppia natura. Wanda e suo fratello Pietro incolpano Tony Stark per essersi dedicato in passato alla produzione di armi e si uniscono a Ultron per cercare di ucciderlo. Alla fine, però, Wanda capisce che i veri piani di Ultron prevedono in realtà lo sterminio di tutta l’umanità. Convince quindi suo fratello ad unirsi ai Vendicatori e, anche dopo la sua morte, porta avanti il suo nuovo percorso eroico, diventando infine uno dei membri dei Vendicatori più potenti. 

Nux (Mad Mad: Fury Road)

In Mad Max: Fury Road, Nux è un fedele seguace di Immortan Joe e uno dei suoi stimati Figli di Guerra. Il giovane non vuole altro che compiacere il tirannico signore e guadagnarsi una morte leggendaria. Per raggiungere tale obiettivo, tenta di impedire a Furiosa di fuggire con le mogli dell’ex colonnello. Dopo essersi pentito per le sue azioni, Nux cerca una nuova strada per raggiungere la gloria. Si unisce così alla missione di Furiosa per salvare le mogli e, alla fine, si sacrifica per abbattere il convoglio di Immortan Joe.

Dottor Octopus (Spider-Man 2)

Otto Octavius non è mai stato veramente un uomo cattivo, ma soltanto un uomo corrotto. Durante un esperimento votato alla creazione di una nuova fonte di energia, qualcosa va storto e il Dottore rimane prigioniero dei quattro tentacoli meccanici del suo esoscheletro. Dopo aver derubato le banche, tentato di uccidere varie persone e aver distrutto un treno di New York City, Otto continua a portare avanti le sue ricerche. Ma dopo che Spider-Man lo convince che i suoi piani distruggeranno la città, alla fine di Spider-Man 2 Otto si sacrifica per eliminare una volta per tutte il macchinario. 

T-Rex (Jurassic Park)

Il T-Rex di Jurassic Park è una creatura terrificante che cerca di divorare i nostri eroi per quasi tutta la durata del film. La scena in cui il T-Rex invade la strada e attacca le jeep mostra quanto sia formidabile e al tempo stesso pericolosissimo questo mostro preistorico. Tuttavia, l’obiettivo del T-Rex è semplicemente quello di nutrirsi; alla fine, aiuterà a salvare la situazione. Quando gli eroi vengono messi alle strette da due restanti Velociraptor, il T-Rex si abbatte su di loro e li uccide, permettendo agli eroi di fuggire.

Roy Batty (Blade Runner)

Blade Runner di Ridley Scott immagina un mondo in cui degli androidi (chiamati replicanti) dalle stesse sembianze dell’uomo, vengono utilizzati come forza-lavoro nelle colonie-extraterrestri. Non sorprende, dunque, che alcuni di loro si ribellino e vengano inseguiti dalle autorità. Tuttavia, un ribelle, Roy Batty, si rivela un essere molto più complesso di quanto possa sembra. Batty cerca vendetta contro il suo creatore ed è disposto a uccidere chiunque si metta sulla sua strada. Quando Deckard lo rintraccia, Roy lo assale brutalmente. Ma quando Batty vede Deckard in fin di vita, prova simpatia per lui e lo salva prima di morire.

Loki (Thor: Ragnarok)

Loki è uno dei cattivi più efficaci del MCU. In effetti, è stato il primo cattivo ad affrontare l’intera squadra dei Vendicatori. Cerca di uccidere suo fratello diverse volte, attacca New York City con un esercito ed, generalmente, è sempre molto dispettoso. Tuttavia, in Thor: Ragnarok vediamo Loki che inizia a cercare di liberarsi dal suo “ingombrante” passato. Comincia a vedere Thor come il suo vero fratello e torna ad Asgard per aiutare a salvare la situazione. Questo arco narrativo termina in maniera eroico in Avengers: Infinity War, quando Loki cerca di salvare il Dio del Tuono da Thanos e muore. 

Severus Piton (Harry Potter)

Severus Piton è decisamente un personaggio interessante. Per gran parte della serie, è stato semplicemente un’incombente minaccia per Harry Potter e i suoi amici, poiché era chiaro che al professore non importava affatto del mago. Assume i contorni di un vero villain quando uccide Silente e si unisce a Voldemort. Tuttavia, le vere intenzioni di Piton verranno presto rivelate e diventa chiaro che, in realtà, non è mai stato cattivo. È stato Silente a chiedere a Piton di ucciderlo: la preoccupazione principale di Severus è sempre stata quella di proteggere Harry a causa del suo amore nascosto per la madre. 

T-800 (Terminator 2 – Il giorno del giudizio)

Il primo film della serie Terminator ha creato uno dei cattivi più formidabili di tutti i tempi. Quindi, è stata decisamente un’impresa per il sequel trasformarlo in uno degli eroi più amati di sempre. Terminator 2 – Il giorno del giudizio introduce nuovamente il T-800 come un cyborg riprogrammato dagli umani per salvare John Connor. È adesso diventato un protettore e col tempo diventa persino una figura paterna per John, sacrificando alla fine la sua vita per impedire che il “Giorno del Giudizio” si compia.

Darth Vader (Star Wars – Il ritorno dello Jedi)

Darth Vader potrebbe essere tranquillamente il villain film più iconico mai creato. Viene presentato come il Signore Oscuro che uccide Obi-Wan. Viene poi rivelato che si tratta del padre di Luke, oltre che del responsabile del congelamento di Han Solo. Ma il suo arco termina in modo epico ne Il ritorno dello Jedi. Vader riesce a portare Luke all’Imperatore e tenta di condurlo al Lato Oscuro. Tuttavia, Luke si rivela troppo forte per cedervi, così l’Imperatore cerca di ucciderlo. Dopo aver capito che suo figlio potrebbe morire, Vader scaglia Palpatine nel reattore della Morte Nera e viene ferito a morte.

Fonte: Screen Rant

D.N.A. (Decisamente Non Adatti), il trailer dell’esordio alla regia di Lillo e Greg

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D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è la storia di due ex-compagni di scuola elementare, molto diversi tra loro, che si rincontrano da adulti e decidono di scambiarsi i codici genetici per migliorare le proprie vite. Tra esperimenti scientifici maldestri e hackeraggi del DNA dagli effetti nefasti, i due risulteranno Decisamente Non Adatti a queste nuove vite.

Vision Distribution e Lucky Red sono lieti di annunciare che D.N.A. (Decisamente Non Adatti), la commedia che segna l’esordio alla macchina da presa di Lillo & Greg, con protagonisti Lillo, Greg e Anna Foglietta, sarà disponibile on demand dal 30 aprile.

Il film, inizialmente previsto per un’uscita in sala il 30 aprile, mantiene la data di lancio andando direttamente on demand sulle piattaforme SKYPRIMAFILA Premiere, TIMVISION, CHILI,  GOOGLE PLAY, INFINITY, CG DigitalRAKUTEN TV nell’ambito della campagna #IORESTOACASA.

Interpretato da Lillo & Greg e Anna Foglietta, e scritto da Edoardo Falcone, Claudio Gregori (Greg), Lillo Petrolo (Lillo), D.N.A. (Decisamente Non Adatti) è una produzione Lucky Red e Vision Distribution con la collaborazione di Sky e Amazon Prime Video, distribuito da Vision Distribution.

Tornare a vincere: dal 23 aprile in digitale. Disponibili i primi 10 minuti

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Tornare a vincere, il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar® Ben Affleck, a partire dal 23 aprile sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale (anche in 4K UHD)* su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.

In occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di “Tornare a vincere” sono già disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia a questo link.

IL FILM

Una volta Jack Cunningham (Ben Affleck) aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, riunciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.

Quando gli viene offerta la possibilità di allenare la squadra di pallacanestro del suo vecchio liceo, lontana dagli anni gloriosi di un tempo, accetta con riluttanza, sorprendendo soltanto lui stesso. Quando i ragazzi iniziano a comportarsi da squadra e conseguentemente a vincere, Jack crede di aver finalmente trovato una ragione per cui combattere i demoni che lo hanno portato vicino alla rovina. Ma basterà questo a riempire i suoi vuoti, a curare le profonde ferite del suo passato e a condurlo sulla strada della redenzione?

Il premio Oscar® Ben Affleck (“Argo”, “The Accountant”) è il protagonista di “Tornare a vincere” diretto da Gavin O’Connor (“The Accountant”, “Warrior”).

Gordon Gray, Jennifer Todd, Gavin O’Connor e Ravi Mehta sono i produttori del film, scritto da Brad Ingelsby. Robert J. Dohrmann, Brad Ingelsby, Kevin McCormick, Mark Ciardi, Aaron L. Gilbert, Jason Cloth e Madison Ainley sono i produttori esecutivi.

Nel film compaiono anche Al Madrigal (“Night School”), Michaela Watkins (“Casual” per la TV), Janina Gavankar (“True Blood” per laTV) e Glynn Turman (“Bumblebee”).

Il team creativo dietro alla cinepresa di O’Connor include il direttore della fotografia Eduard Grau, lo scenografo Keith P. Cunningham, il montatore David Rosenbloom e la costumista Cindy Evans. Le musiche sono del compositore Rob Simonsen.

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con BRON Creative, una produzione Jennifer Todd Pictures/Mayhem Pictures/Film Tribe, un film di Gavin O’Connor, “Tornare a vincere”.

CONTENUTI EXTRA

  • THE WAY BACK: This Sporting Life – Molti dei migliori film dedicati al mondo dello sport non raccontano in fin dei conti dello sport stesso, ma del percorso che una squadra può essere in grado di intraprendere fino a superare qualsiasi difficoltà. Il regista Gavin O’Connor e Ben Affleck discutono su come lo sport possa rappresentare una metafora della nostra vita e di come la competizione possa aiutarci a capire meglio noi stessi.
  • Every Loss Is Another Fight: The Road to Redemption – Ben Affleck e il regista Gavin O’Connor raccontano il controverso personaggio di Jack Cunningham e il suo travagliato percorso di rinascita

Thanos: la Marvel ha davvero chiuso con il personaggio?

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Thanos: la Marvel ha davvero chiuso con il personaggio?

La Marvel potrebbe non aver chiuso con il personaggio di Thanos. Questo è ciò che pensa Jim Starlin, creatore del Titano Pazzo interpretato nel MCU da Josh Brolin, secondo cui una versione più giovane del personaggio potrebbe apparire ne Gli Eterni, l’atteso film Marvel che proprio di recente è stato posticipato al 2021.

Intervistato da ComicBook, Starlin ha spiegato che secondo lui Thanos apparirà nel film diretto da Chloe Zhao: “Hanno fatto davvero un sacco di soldi con questo personaggio. Quindi non credo che non lo vedremo più… o almeno, è ancora presto. I personaggi dei fumetti tendono a vivere al di là degli attori che li interpretato. Mi aspetto di vedere ancora Thanos in futuro.”

Ricordiamo che al momento non esistono conferme in merito ad un’ipotetica conferma di Thanos ne Gli Eterni. Tra i personaggi che appariranno nel film e che sono confermati figurano Thena (Angelina Jolie), Kingo (Kumail Nanjiani), Ajax (Salma Hayek) e Ikaris (Richard Madden). Anche i personaggi di Phastos, Gigamesh, Makkari e Sprite appariranno nel film, insieme anche a Black Knight, che avrà il volto di Kit Harington.

LEGGI ANCHE – Avengers: Endgame, Thanos può distruggere lo scudo di Cap?

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Earth Day 2020: Antropocene per la Giornata Mondiale della Terra

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Earth Day 2020: Antropocene per la Giornata Mondiale della Terra

Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, la più nota e importante manifestazione al mondo sull’ecologia e la protezione dell’ambiente. Quest’anno, anche l’Earth Day 2020 deve fare i conti con le limitazioni causate dall’emergenza Coronavirus e per l’occasione gli organizzatori hanno predisposto una serie di iniziative digitali per consentire l’adesione di tutti e dare un contributo decisivo tutti insieme per la salvaguardia del Pianeta Terra.

Anche Fondazione Stensen e Valmyn si aggiungono ai festeggiamenti per celebrare il 50° anniversario dell’annuale Earth Day e, per l’occasione, annunciano che il documentario ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANA, che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso le straordinarie immagini di Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky, sarà disponibile dal 22 aprile in PRIMA VISIONE ON DEMAND sulle seguenti piattaforme digitali: Chili, Rakuten, iTunes, Google e Infinity. Sempre il 22 aprile il documentario sarà visibile alle ore 21:30 in PRIMA VISIONE su SKY Arte.

Il documentario è inoltre già disponibile dal 2 aprile in PRIMA VISIONE ON DEMAND al link https://tinyurl.com/sxcnkpz su www.cgdigital.it, il servizio di noleggio e download digitale di CG Entertainment.

Il documentario ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANA, che nella versione italiana si avvale della collaborazione dell’attrice Alba Rohrwacher in veste di voce narrante, ha avuto una vita straordinariamente lunga in sala, entusiasmando oltre 50.000 spettatori nei cinema italiani.

ANTROPOCENE – L’EPOCA UMANA testimonia con un approccio esperienziale e non didattico l’interferenza che l’attività umana ha prodotto sui cicli naturali del pianeta, proponendo una provocatoria e indimenticabile esperienza dell’impatto della nostra specie sulla Terra, più che mai attuale nel momento di una pandemia globale che mette fortemente in discussione l’equilibrio instabile tra uomo e natura.

Il documentario ha vinto il Premio del pubblico all’ultimo Festival CinemAmbiente ed è stato sostenuto dalle più importanti associazioni per la difesa dell’ambiente, nazionali e non, tra cui FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA, EXTINCTION REBELLION ITALIA, GREEN PEACE, ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI UNESCO #UNITE4EARTH.

Avengers: il “team dei sogni” secondo Mark Ruffalo

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Avengers: il “team dei sogni” secondo Mark Ruffalo

Mark Ruffalo ha debuttato nel MCU raccogliendo l’eredità di Edward Norton e interpretando Hulk a partire dal 2012 nel film The Avengers. Da allora, è apparso in ben cinque titoli dell’Universo Condiviso (in realtà sei, se si considera anche la scena post-credit di Iron Man 3).

Di recente è stato annunciato che l’attore è in trattative con i Marvel Studios per riprendere il ruolo del Gigante di Giada nell’annunciata serie dedicata a She-Hulk che debutterà prossimamente su Disney+.

Nelle ultime ore, in risposta ad un post di EW che ha chiesto ai suoi lettori di votare il loro team di Avengers preferito, l’attore ha confermato via Twitter che gli Original Six, ossia i sei Vendiatori originali così come li abbiamo conosciuti in The Avengers di Joss Whedon, sono il suo “team dei sogni”. Essendo ogni scelta proposta dalla celebre rivista composta soltanto da cinque componenti, è toccato ad Occhio di Falco finire in un altro gruppo…

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Di recente Mark Ruffalo è tornato a parlare della possibilità di uno standalone dedicato ad Hulk. L’idea dell’attore non sarebbe quella di esplorare il futuro del personaggio, quindi raccontare magari una nuova avventura, ma bensì focalizzarsi su cosa è successo allo stesso durante i film degli Avengers, quindi raccontare cosa ha fatto Bruce Banner quando non lo abbiamo visto sullo schermo:

“C’è quest’idea che credo possa essere davvero interessante. Non l’abbiamo mai veramente seguito durante la sua vita. È sempre stato messo un po’ al margine. È come il Rosencrantz e Guildenstern degli Avengers. Sarebbe interessante andare a riempire tutti gli spazi vuoti e scoprire cosa gli è successo tra tutti quei film.”

Spider-Man: l’interprete di Scorpion vuole lo standalone

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Spider-Man: l’interprete di Scorpion vuole lo standalone

L’attore Michael Mando, interprete di Mac Gargan in Spider-Man: Homecoming, ha ammesso di desiderare un possibile ritorno del personaggio nell’Universo Cinematografico Marvel (o nello Spider-Verse della Sony Pictures). I lettori dei fumetti sanno bene che Mac si trasforma nel supervillain Scorpion: nel film di Jon Watts, lo spettatore ha avuto modo di incrociare brevemente il personaggio, totalmente assente poi nel sequel Far From Home.  

Intervistato di recente da ScreenRant in occasione della promozione dell’ultima stagione di Better Call Saul, l’attore ha rivelato che amerebbe tornare nei panni del personaggio in un eventuale spin-off targato Sony, come già accaduto con Venom e Morbius:

“Lo farei sicuramente”, ha spiegato Mondo. “Penso che sarebbe affascinante… un detective che diventa un malvivente. Mac Gargan perde decisamente il senno… e poi c’è anche quest’altra storia in cui diventa Venom. Penso che sia un personaggio molto, molto complesso; un personaggio sicuramente oscuro. Alla fine è soltanto un poliziotto; è un detective. Penso che sarebbe qualcosa che sicuramente mi piacerebbe guardare.”

Ricordiamo che nei fumetti Scorpion è uno dei membri dei Sinistri Sei, il gruppo di supercriminali al quale la Sony vorrebbe da tempo dedicare un film. Secondo alcune ipotesi (nate in seguito alla diffusione di uno scatto dell’attore via Twitter), il personaggio potrebbe fare ritorno in Morbius, dato che in quel film sarà presente già l’Avvoltoio di Michael Keaton, o magari in Venom 2. Sarà davvero così?

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Per quanto riguarda Spider-Man 3, le riprese del film sarebbero dovute partire ufficialmente quest’estate, ma a causa della pandemia di Covid-19 è quasi certo che verranno posticipate. Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno.

Chris Pine protagonista del remake de Il Santo

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Chris Pine protagonista del remake de Il Santo

In attesa di vederlo nelle sale con Wonder Woman 1984, arriva da Variety la notizia che Chris Pine sarà il protagonista del remake, ad opera della Paramount, de Il Santo, thriller d’azione del 1997 con Val Kilmer. L’avventura, in giro per il mondo, si basa sulla serie di romanzi degli anni ’20 scritta da Leslie Charteris.

Seth Grahame-Smith (Orgoglio e pregiudizio e zombie) ha scritto la sceneggiatura del film, mentre Lorenzo Di Bonaventura (Transformers, G.I. Joe) sta producendo insieme a Brad Krevoy e il compianto Robert Evans, che firmerà postumo il progetto. La regia porterà la firma di Dexter Fletcher, regista di Rocketman che si è occupato anche delle riprese aggiuntive di Bohemian Rhapsody.

Il film segue Simon Templar (a.k.a. Il Santo), un criminale alla Robin Hood e ladro a noleggio. Il personaggio del libro ha anche ispirato uno show televisivo degli anni ’60. Mentre l’adattamento cinematografico degli anni ’90 non ha dato il via a un franchise come sperato, lo studio vede un potenziale nel nuovo progetto per una serie di film di lunga data.

Chris Pine protagonista del remake de Il Santo

Il Santo sarà il prossimo lavoro di Dexter Fletcher, dopo che il regista avrà firmato Renfield, un progetto della Universal che tenta ancora di rivitalizzare il suo Monsterverse. Il film sarà infatti incentrato sull’omonimo personaggio presente nella storia di Dracula. I dettagli della trama sono attualmente sconosciuti, anche se si ritiene che il film sia ambientato ai giorni nostri.

Dal prossimo 14 agosto ritroveremo Chris Pine sul grande schermo con Wonder Woman 1984, sequel di Patty Jenkins in cui l’attore statunitense tornerà a vestire i panni di Steve Trevor. Nel cast anche Gal Gadot, Kristen Wiig e Pedro Pascal.

Pulp Fiction: Tarantino rivela le origini dello Storpio

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Pulp Fiction è uno dei film più iconici degli anni ’90, un vero e proprio cult che ancora oggi continua ad essere proiettato nei cinema indipendenti di tutto il mondo. L’interesse e la passione dei fan nei confronti del secondo film di Quentin Tarantino resta fedele e costante da quasi 30 anni, con il celebre regista e sceneggiatore che puntualmente si ritrova a rivelare, nel corso delle interviste, nuovi aneddoti a proposito delle ispirazione per il film e nuovi segreti in merito alla sua realizzazione.

Uno dei personaggi più inquietanti dell’intera pellicola è sicuramente quello de Lo Storpio (The Gimp, in originale), interpretato dall’attore statunitense Stephen Hibbert (che nel film non vediamo mai in volto) nell’episodio “L’orologio d’oro“. In una recente intervista con Empire Magazine, Tarantino ha rivelato nuovi dettagli sulla criptica figura mascherata, fornendo alcune informazioni che potrebbero servire a contestualizzarne l’oscuro e minaccioso personaggio.

“In termini di backstory, era una sorta di autostoppista, qualcuno che è stato preso dalla strada circa sette anni fa rispetto ai fatti raccontati nel film e addestrato per diventare la vittima perfetta”, ha spiegato il celebre regista. “Nel film non lo si capisce veramente, ma quando l’ho scritto, nella mia mente Lo Storpio moriva. Butch lo ha messo fuori gioco. Poi, quando ha perso i sensi, si è impiccato.”

LEGGI ANCHE – Pulp Fiction: dieci cose che non sai sul film

Nel corso della medesima intervista, Quentin Tarantino ha anche rivelato i suoi piani originali per Una vita al massimo, film del 1993 diretto da Tony Scott, di cui ha firmato la sceneggiatura e che, inizialmente, avrebbe dovuto dirigere:

Avrei mantenuto il mio finale originale, dove Clarence muore. Avrei mantenuto i toni da commedia, tutto quel romanticismo, ma forse il mio film sarebbe stato un po’ più grezzo. E con un film un po’ più grezzo, un finale strappalacrime avrebbe avuto davvero senso. Con il film realizzato da Tony, a metà tra una favola e un popcorn movie, sarebbe stata una follia uccidere Clarence. Il pubblico si sarebbe meritato il finale che avevo pensato… e forse anche io me lo sarei meritato.”

Deadpool 2: Josh Brolin condivide un video dal backstage

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Deadpool 2: Josh Brolin condivide un video dal backstage

Il primo Deadpool uscito nel 2016, con il suo rating e la sua estrema dose di “scorrettezza”, ha segnato una sorta di punto di svolta nella concezione e nella fruizione dei cinecomic. Il primo film con protagonista Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone ha incassato 783 milioni di dollari a livello mondiale e permesso così la realizzazione di un sequel uscito al cinema nel 2018.

Deadpool 2, che è riuscito a battere gli incassi del predecessore, ha visto nel cast anche Josh Brolin nei panni di Cable, seconda incursione ufficiale dell’attore nell’universo dei film dedicati ai supereroi dopo il debutto nei panni di Thanos in Avengers: Infinity War, uscito sempre nel 2018. Di recente, è stato proprio l’attore candidato all’Oscar a condividere via Instagram un video dal backstage del film di David Leitch in cui lo vediamo in azione mentre prepara, insieme ad uno stunt, una delle tante (e violente) scene d’azione che hanno visto protagonista il suo personaggio. Potete vedere il video cliccando sullo screenshoot di seguito:

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Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Enola Holmes: Netflix distribuirà il film con Millie Bobby Brown

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Enola Holmes: Netflix distribuirà il film con Millie Bobby Brown

Netflix ha annunciato di aver ufficialmente acquistato i diritti per la distribuzione di Enola Holmes, progetto targato Legendary Entertainment che avrà come protagonista Millie Bobby Brown. La giovane star della celebre serie Stranger Things interpreterà la sorella minore del più celebre Sherlock Holmes, che sarà protagonista di avventure completamente nuove ed estranee al canone di Arthur Conan Doyle.

Il film sarà ambientato nel 1880 e seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo 16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi conseguenze sul corso della politica e della sua storia.

La fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult della serie “The Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e Helena Bonham Carter (in quelli della madre di Enola).

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Enola Holmes segnerà la seconda esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di Michael Dougherty e sequel del film del 2014 Godzilla.

One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

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One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

Scott Rosenberg e Jeff Pinkner scriveranno un adattamento cinematografico in live action basato sulla serie manga di successo mondiale One Punch Man per Sony Pictures. Avi Arad e Ari Arad della Arad Productions produrranno il film.

Molto popolare sia in Giappone che in tutto il mondo, “One Punch Man” segue la storia di Saitama, un supereroe che può sconfiggere qualsiasi avversario con un solo pugno ma cerca di trovare un degno avversario dopo essersi annoiato per la mancanza di scontri alla sua altezza e di stimoli, nella sua lotta contro il male.

Creato nel 2009 dall’artista giapponese ONE come fumetto web, “One Punch Man” divenne rapidamente virale. Nel 2012, è stato quindi pubblicato su Young Jump Next di Shueisha con illustrazioni di Yusuke Murata insieme a ONE.

Quando l’edizione inglese pubblicata da VIZ Media ha debuttato negli Stati Uniti nel 2015, il primo e il secondo volume sono entrati nella lista dei bestseller manga del New York Times ottenendo la nomination per per un Eisner e un Harvey Award. Da allora, la popolarità di “One Punch Man” ha portato a una serie TV d’animazione acclamata dalla critica, nonché ad una serie di esperimenti di gaming.

Fonte: Variety

Venom 2: l’uscita del film posticipata al 2021

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Venom 2: l’uscita del film posticipata al 2021

Venom 2 è solo l’ultimo dei tanti film la cui uscita viene posticipata in questi giorni a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Il film, che ufficialmente, in inglese, si chiamerà Venom: Let There Be Carnage, arriverà in sala il 25 giugno del 2021 invece del 2 ottobre di quest’anno.

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, in Venom: Let There Be Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

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Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

Hunger Games: in lavorazione il film prequel

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Hunger Games: in lavorazione il film prequel

Francis Lawrence, che ha diretto tre dei film del franchise Lionsgate Hunger Games, tornerà a Panem per dirigere l’adattamento di The Ballad of Songbirds and Snakes, romanzo prequel della saga con protagonista Katniss Everdeen, scritto ancora sa Suzanne Collins.

Nina Jacobson tornerà a produrre con il partner Color Force Brad Simpson, e Michael Arndt (La ragazza di fuoco) adatterà la sceneggiatura da un trattamento scritto da Collins, la quale fungerà anche da produttore esecutivo.

Lionsgate – che ha portato al cinema i romanzi di Collins in quattro film di successo dal 2012-2015, incassando $ 2,97 miliardi in tutto il mondo – ha annunciato martedì il team creativo di The Ballad of Songbirds and Snakes. Nessuna data di è stata per ora annunciata.

Ambientato circa 64 anni prima dei fatti raccontati nella trilogia di Hunger Games, The Ballad of Songbirds and Snakes segue un diciottenne Coriolanus Snow, che alla fine si erge a diventare il sovrano autoritario della nazione distopica di Panem. Il romanzo non è ancora uscito, ma arriverà a maggio negli Stati Uniti e successivamente nel resto del mondo.

Nella saga cinematografica i protagonisti erano interpretati da Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Sam Claflin, Jena Malone, Woody Harrelson, Elizabeth Banks.

Fonte: Variety

The Batman: 10 villain meno noti che vorremmo nel film

The Batman: 10 villain meno noti che vorremmo nel film

Una cosa che finora è sempre mancata ai film di Batman – oltre alla rappresentazione delle abilità investigative del Cavaliere Oscuro -, è una Gotham City brulicante di villain. I fumetti (ma anche l’iconica serie tv degli anni ’60) ci insegnano che il Crociato Incappucciato non sempre riesce a catturare i suoi nemici: spesso, infatti, riescono a sfuggire alla cattura dell’eroe e a vagare indisturbati per le strade della città immaginaria.

Sarebbe comunque incredibile vedere una Gotham pieno di villain conosciuti e non nel’attesissimo The Batman di Matt Reeves, che già può contare sulla presenza di Catwoman, Pinguino, Enigmista e del boss Carmine Falcone. Ecco 10 cattivi meno noti che vorremmo vedere nella Gotham in cui entrerà in azione Robert Pattinson

Mr. Freeze

A causa del suo aspetto, un personaggio come Mr. Freeze è certamente più adatto ai fumetti che ad un’eventuale trasposizione cinematografica. Difficile riuscire ad immaginarlo all’interno di un film come quello di Reeves, che ha già promesso di offrire un sguardo inedito al personaggio del Cavaliere Oscuro. Nonostante si tratti di un villain meno apprezzato rispetto al Joker o a Pinguino, la serie animata del 1992, Batman, ha dimostrato che Mr. Freeze può tranquillamente essere considerato un villain di serie A. Ecco perché sarebbe interessante e magari anche divertente vederlo sfidare Batman in una sequenza d’apertura.

Clayface

Clayface è un villain che forse avrebbe stonato in uno dei film della trilogia di Nolan, ma che forse avrebbe potuto fare la sua figura in uno dei titoli diretti o da Burton o da Schumahcer. Un confronto tra il personaggio e Batman nel film di Reeves potrebbe permettere al personaggio dell’Uomo Pipistrello di sfoggiare tutta una serie accurata di gadget. Per la realizzazione del personaggio si potrebbe addirittura ricorrere ad effetti pratici, in modo da renderlo ancora più realistico e spaventoso…

Man-Bat

Essendo un vero e proprio pipistrello umano, dotato del senso sonar tipico delle creature, Man-Bat è forse un personaggio più vicino ad una classico essere soprannaturale che ad una tipico nemico di Batman. Eppure, il personaggio e il suo vagare di notte potrebbero sposarsi alla perfezioni con le atmosfere cupe che in genere caratterizzano la città di Gotham. Inoltre, essendo Bruce Wayne tormentato dai pipistrelli, a secondo della storia che Reeves deciderà di raccontare, potrebbe essere interessante vedere il miliardario affrontare i suoi demoni come mai fatto prima d’ora…

Maschera Nera

Dal momento che Birds of Prey ha introdotto Maschera Nera nel DCEU, sarebbe bello se il personaggio tornasse anche nel film di Reeves. Sappiamo che in The Batman ci sarà anche Carmine Falcone (interpretato da John Turturro), quindi una reunion sul grande schermo dei boss criminali più famosi di Gotham sarebbe decisamente possibile. Anche se il villain di Ewan McGregor è morto alla fine del cinecomic con Margot Robbie, è probabile che The Batman sarà ambientato prima degli eventi narrati in quel film: dunque, la presenza di Maschera Nera non è da escludere a priori.

Victor Zsasz

Uno dei più oscuri nemici di Batman mai creati, Victor Zsasz è un serial killer psicotico che si incide il numero delle sue vittime nella pelle. È presente come antagonista minore nella trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, ma sarebbe bello vederlo affrontare faccia a faccia Batman dopo la sua apparizione in Birds of Prey.

Poison Ivy

Anche se l’incarnazione di Uma Thurman in Batman & Robin è stata una cocente delusione (e non per colpa dell’attrice, ma per via della sceneggiatura del film), Poison Ivy resta uno dei personaggi più affascinanti dell’universo di Batman. Un’attrice come Jodie Comer, resa celebre grazie alla serie Killing Eve, potrebbe essere perfetta per la parte, restituendo così giustizia ad un personaggio che ha sempre fatto di quel giusto connubio tra fascino e male il suo marchio di fabbrica.

Hugo Strange

Nei fumetti, Hugo Strange è stato uno dei primi cattivi di Batman a scoprire l’identità segreta del Cavaliere Oscuro. Da psichiatra che utilizzata tecniche terapeutiche tanto strabilianti quanto oscure e sinistre, rappresenta più una minaccia psicologica che fisica per l’Uomo Pipistrello. Se The Batman dovesse vedere il Crociato Incappucciato fase visita all’Arkham Asylum, magari per chiedere la collaborazione di uno dei suoi nemici in merito ad un possibile caso – in perfetto stile “Il Lungo Halloween” (che dovrebbe essere tra le fonti d’ispirazione del film di Reeves)-, allora questi potrebbe senza dubbio essere proprio Strange…

Killer Croc

Il personaggio di Killer Croc ha già fatto il suo debutto nel DCUE, interpretato da Adewale Akinnuoye-Agbaje in Suicide Squad di David Ayer. Purtroppo, nel film il personaggio non ha avuto un grandissimo ruolo, ma una giusta storia – e soprattutto, una giusta sceneggiatura – potrebbe rendere sicuramente giustizia al personaggio, un villain davvero minaccioso che potrebbe senza dubbio dare molto filo da torcere a Batman. 

Cappellaio Matto

In quanto personaggio, il Cappellaio Matto non è abbastanza stratificato o profondo da poter essere l’antagonista principale di un film. Ma potrebbe certamente arricchirne la trama di momenti stravaganti e bizzarri. Con la giusta caratterizzazione che tenga conto dei lati più ossessivi – spesso invisibili – della sua personalità, il Cappellaio Matto sarebbe il cattivo perfetto per richiamare, nel film di Reeves, a quel mondo criminale più ampio, forse sotterraneo e spesso non così noto, che comunque caratterizza Gotham City. 

Hush

Hush è la controparte oscura di Batman. Come Bruce Wayne, anche Tommy Elliot è un genio nato in una famiglia ricca. In effetti, Tommy e Bruce erano i migliori amici da bambini; tuttavia, mentre Bruce è cresciuto fino a diventare un vigilante che agisce per sconfiggere il crimine, Tommy è cresciuto fino a diventare un pericoloso serial killer. Con una serie di bende utili a coprire i segni di un intervento di chirurgia plastica andato male e volto a renderlo identico a Bruce, Hush è uno dei più iconici e terrificanti nemici di Batman che merita assolutamente un posto d’onore sul grande schermo.

Fonte: Screen Rant